AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Saras

Annual Report Apr 20, 2021

4379_10-k_2021-04-20_7929407a-3e25-4212-b739-9c0cb548663b.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E PROGETTO DI BILANCIO SEPARATO DI SARAS S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2020

FROM SOURCES TO RESOURCES

INDICE DI BILANCIO

155

PROFILO DEL GRUPPO SARAS

CAPACITÀ DI RAFFINAZIONE

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) ed una delle più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria viene gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al knowhow ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in oltre cinquant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, incorporata a Ginevra nel mese di settembre 2015, che si occupa di acquisire grezzi e altre materie prime per la raffineria del Gruppo, di venderne i prodotti raffinati, e di svolgere anche attività di trading, agendo da una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere.

PRODOTTI PETROLIFERI VENDUTI IN ITALIA E SPAGNA NEL CANALE RETE ED EXTRA RETE

2,96 milioni di tonnellate

Direttamente ed attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei. In particolare, nel 2020 circa 1,91 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi sono state vendute in Italia nel canale extra rete ed ulteriori 1,05 milioni di tonnellate sono state vendute nel mercato spagnolo.

IMPIANTO IGCC (IMPIANTO DI GASIFICAZIONE A CICLO COMBINATO) INTEGRATO CON LA RAFFINERIA

4.000.000.000 kWh/anno

Ad inizio anni 2000, il Gruppo Saras ha intrapreso anche l'attività di produzione e vendita dell'energia elettrica, mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato), che ha una potenza installata di 575MW ed è gestito anch'esso dalla controllata Sarlux Srl. Tale impianto utilizza in carica i prodotti pesanti della raffinazione, e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per circa il 48% al fabbisogno elettrico della Sardegna.

PARCO EOLICO DI ULASSAI

126 MW

di capacità installata

Inoltre, sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso il parco eolico di Ulassai, operativo dal 2005, gestito dalla controllata Sardeolica Srl con capacità installata pari a 126MW.

Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl.

MILESTONES

Anni 1960 Inizio attività

1962

Angelo Moratti fonda Saras.

1965

Avvio della raffineria di Sarroch.

1968

Installazione di una nuova unità di distillazione primaria e dell'impianto di Cracking Catalitico a letto fluido (FCC).

Anni 1970

Potenziamento impianti

1970

Installazione dell'unità di Alchilazione e di un impianto per il trattamento delle acque reflue.

Anni 1980

Incremento della capacità di conversione

1983

Installazione dell'unità di Visbreaking (VSB) e di un'unità di distillazione sotto vuoto (Vacuum).

1984

Installazione di una nuova unità di Reforming Catalitico (CCR).

Fine anni '80

Potenziamento dell'unità FCC sino alla capacità di 94.000 bl/giorno.

Anni 1990

Ambiente e nuove tecnologie, espansione nel mercato extra-rete

1992

Installazione della prima unità di Mild Hydrocracking (MHC1).

Metà anni '90

Saras inizia ad operare nel mercato extra-rete (vendite all'ingrosso) in Spagna (Saras Energia) ed in Italia (Arcola Petrolifera).

Anni 2000 IPO, nuovi investimenti in alta tecnologia ed ambiente

2001

Avviamento dell'impianto IGCC (impianto di gasificazione a ciclo combinato).

Installazione di una seconda unità Mild Hydrocracking (MHC2).

Installazione di un'unità di eterificazione (TAME).

2005

Il parco eolico di Ulassai è operativo con una potenza installata pari a 72MW.

2006

IPO per perseguire progetti di crescita e cercare nuove opportunità.

2007

Aumento capacità di conversione, e significativo miglioramento della produzione di gasolio per autotrazione.

2008

Ottenimento della registrazione EMAS (Eco Management Audit Scheme).

Avvio dell'unità di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (TGTU).

Avviamento dell'unità di desolforazione delle benzine (U800).

2009

Inizio commercializzazione di benzina e gasolio a 10 ppm (parti per milione) della concentrazione di zolfo. Significativa riduzione delle emissioni indirette di SO2.

Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo, e che consentono di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali.

Estensione della rete di distribuzione nell'area meridionale della Spagna, mediante l'integrazione di 71 stazioni di servizio acquisite da ERG.

Durante la manutenzione dell'impianto MHC1, si è verificato un tragico evento con il decesso di tre operai.

Completato un importante ciclo di manutenzione ed investimenti, determinanti per la redditività della società, agli impianti: Topping 1, FCC, ALKY, TAME, MHC1, MHC2, e VSB.

Anni 2010

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

2010

Avvio del "Progetto Focus", volto a migliorare efficienza produttiva, efficacia operativa ed a razionalizzare i costi.

Saras diventa membro accreditato dell'OCIMF (Oil Companies International Marine Forum), e può operare nell'ambito del "vetting" all'interno del programma SIRE dell'OCIMF.

Emissione obbligazionaria presso la Borsa del Lussemburgo, rivolta ai soli investitori istituzionali, del valore nominale di 250 milioni di Euro e della durata 5 anni.

2011

"Project Focus" consegue risultati positivi e viene esteso anche alle attività di "Programmazione" e "Supply & Trading".

Il Gruppo sfrutta la propria flessibilità commerciale ed operativa per sopperire alla mancanza di grezzi libici, in conseguenza della guerra civile che sconvolge il paese.

Viene compiuta la fermata decennale per la manutenzione programmata dell'intero impianto IGCC.

La controllata "Sardeolica Srl" porta la capacità installata del parco eolico di Ulassai da 72 a 96 MW.

2012

l Consiglio di Amministrazione di Saras approva il Piano

Industriale 2013-2017, basato su attività mirate ad incrementare l'efficacia e l'efficienza, ed a perseguire nuove opportunità commerciali.

P re s s o i l s e g m e n t o Raffinazione, viene effettuato il revamping del MildHydroCracking-2 (MHC2).

Essere fra i più sicuri ed efficienti operatori del settore rimane la sfida principale per il Gruppo Saras, in un contesto competitivo difficile ed aggravato dalla recessione nella Zona Euro.

2013

La strategia industriale del Gruppo resta focalizzata sulla ricerca della performance operativa ottimale.

Un'importante riorganizzazione societaria viene portata a compimento, trasferendo il ramo d'azienda del segmento Raffinazione da Saras SpA alla controllata Sarlux Srl.

Rosneft acquisisce a fine aprile il 13,70% del capitale sociale di Saras SpA dagli azionisti di maggioranza, i dottori Gian Marco e Massimo Moratti ed, a metà giugno un ulteriore 7,29% dai mercati finanziari, mediante un offerta pubblica di acquisto volontaria parziale.

2014

Il Gruppo Saras prosegue le iniziative di "asset management" mirate alla riduzione dei costi, all'incremento dell'efficienza energetica, ed al coordinamento tra attività commerciali e gestione operativa della raffineria.

Emissione obbligazionaria presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, del valore nominale di 175 milioni di Euro e della durata 5 anni.

Vengono effettuate con successo le importanti attività di "turnaround" quinquennale presso l'impianto FCC di Cracking Catalitico, e le sue due principali unità ancillari: Alchilazione (Alky) ed Eterificazione (TAME).

Arcola Petrolifera Srl viene fusa per incorporazione in Saras SpA, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2014.

Il 29 dicembre 2014 Sarlux Srl acquisisce un ramo d'azienda di Versalis SpA, composto da circa l'80% delle unità produttive del complesso petrolchimico Versalis di Sarroch, al fine di realizzare notevoli sinergie industriali ed organizzative, e rafforzarsi ulteriormente nel panorama competitivo internazionale.

2015

Il 2015 segna un cambiamento strutturale dei mercati petroliferi: prezzi del grezzo più equilibrati, maggior disponibilità di tipologie di grezzo non-standard, ripresa dei consumi di prodotti petroliferi, razionalizzazione del sistema di raffinazione europeo, riduzione della capacità "spare" a livello globale e correzione di alcune distorsioni di mercato, concorrono alla ripresa dei margini di raffinazione, beneficiando in misura maggiore le raffinerie complesse come quella del Gruppo Saras.

Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, il Gruppo Saras adotta un innovativo modello di business basato sulla gestione integrata della Supply Chain (ovvero della filiera di approvvigionamento della materia prima). Tale modello si fonda sulle caratteristiche di flessibilità ed alta conversione della raffineria di Sarroch, oltre che sullo stretto coordinamento tra attività di programmazione, trading e gestione operativa degli impianti.

In data 15 ottobre, si svolge presso la raffineria di Sarroch il "Capital Markets Day" del Gruppo Saras e viene presentato il Piano Industriale 2016–2019, basato sull'esecuzione ottimale del modello di gestione integrata della "Supply Chain", e su una serie di iniziative di miglioramento in ambito affidabilità, efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito, con investimenti moderati e brevi periodi di rientro.

In data 19 ottobre, Rosneft vende ad un qualificato gruppo di investitori istituzionali internazionali circa l'8,99% del capitale sociale di Saras SpA, e riduce la sua partecipazione al 12%.

In data 10 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento bancario quinquennale, per un importo complessivo pari a 265 milioni di euro, con lo scopo di rifinanziare debito esistente.

2016

Il 2016 si conferma un altro anno positivo per l'industria della raffinazione Europea, grazie al permanere di un'ampia offerta di grezzi, inclusi quelli non convenzionali le cui lavorazioni favoriscono siti complessi, integrati e ad alta conversione come quello Saras, e ad una domanda globale di prodotti raffinati in crescita (+1,3 mbl/g rispetto al 2015).

Da gennaio diviene pienamente operativa Saras Trading SA a Ginevra, una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere. Importante tassello nell'implementazione del modello di gestione integrata della Supply Chain, provvede agli acquisti di materie prime ed alla vendita dei prodotti raffinati della raffineria e svolge anche attività di trading indipendente su grezzo e prodotti petroliferi.

In data 22 aprile, l'Assemblea degli Azionisti delibera di distribuire un dividendo di Euro 0,17 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 10,8%), per un totale di 159,1 milioni di Euro. Il ritorno al pagamento del dividendo dopo numerosi anni è stato reso possibile dal miglioramento delle condizioni del mercato della raffinazione, e dagli ottimi risultati dell'esercizio 2015.

L'esercizio 2016 ha visto il Gruppo Saras impegnato in un importante processo di riduzione del costo medio del debito, cogliendo le opportunità offerte dal contesto di bassi tassi di interesse, derivante dalla politica espansiva della Banca Centrale Europea.

MILESTONES

2017

Nel 2017 l'industria della raffinazione ha continuato a beneficiare di condizioni favorevoli caratterizzate da margini dei principali prodotti raffinati soddisfacenti. L'offerta di grezzo è risultata abbondante nonostante l'implementazione di tagli produttivi ad opera dei paesi OPEC e di altri importanti produttori, pur in presenza di una certa pressione sugli sconti dei grezzi pesanti che sono risultati maggiormente interessati dai succitati tagli produttivi. È continuato il trend di crescita della domanda globale di prodotti raffinati che è risultata in aumento di +1,5 mbl/g rispetto al 2016.

In data 17 gennaio Rosneft, ha collocato la totalità delle azioni Saras SpA che deteneva in portafoglio, corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras, ad un qualificato gruppo di investitori internazionali.

In data 20 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,10 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 4,6%), per un totale di 93,6 milioni di Euro.

Nel corso dell'anno ha preso avvio il programma #digitalSaras finalizzato ad individuare e implementare le innovazioni tecnologiche più idonee nell'ambito dell'Industria 4.0, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le performance operative e l'efficienza.

Il 22 dicembre si è concluso

con successo il private placement di titoli obbligazionari per un valore nominale di Euro 200 milioni, scadenza 28 dicembre 2022 e cedola fissa annua dell'1,70% proseguendo il processo di ottimizzazione finanziaria iniziato nel 2016. Il ricavato dell'operazione è stato destinato al rifinanziamento di parte dell'indebitamento lordo, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti.

2018

Il 2018 è stato un anno caratterizzato da una forte volatilità del prezzo del grezzo influenzato anche da tensioni geopolitiche.

In data 26 febbraio è scomparso il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian Marco Moratti. Figlio di Angelo Moratti, fondatore della società, è stato Amministratore Delegato della società fino al 1981, anno in cui ne ha assunto la Presidenza.

In data 12 marzo è stato presentato il Piano Industriale 2018-2021 che si pone l'obiettivo di conservare una posizione di leadership nel settore della raffinazione anche nel prossimo decennio e punta all'eccellenza operativa attraverso 800 milioni di Euro di investimenti focalizzati sul mantenimento di impianti all'avanguardia, anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.

Dopo l'identificazione delle tecnologie disponibili e l'avvio di 10 progetti pilota è stata intrapresa la fase di industrializzazione delle iniziative di digitalizzazione.

In data 27 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,12 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 6,2%), per un totale di 112 milioni di Euro, e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Il 3 maggio il nuovo Consiglio di Amministrazione ha nominato Massimo Moratti Presidente e Dario Scaffardi Amministratore Delegato.

In data 5 settembre la Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti e la MOBRO SpA hanno ceduto congiuntamente il 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali con lo scopo di incrementare la liquidità delle azioni di SARAS sul mercato.

2019

Il 2019 è stato dominato da tensioni commerciali e geopolitiche internazionali che hanno determinato un rallentamento economico a livello globale. Il settore della raffinazione è stato influenzato da una grande volatilità, dal rallentamento della domanda di prodotti raffinati e da prezzi dei grezzi pesanti ad alto tenore di zolfo elevati.

Nei primi mesi del 2019 è stato completato con successo e rispettando i tempi, uno dei maggiori turnaround sugli impianti degli ultimi 5

anni. Gli impianti Topping "T2", Vacuum "V2", CCR e MHC1 sono rimasti fermi per circa 60 giorni.

In data 16 aprile l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,08 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 5,9%), per un totale di 75,3 milioni di Euro.

In data 24 giugno è stato stipulato l'atto di scissione totale non proporzionale di MOBRO in favore di Angel Capital Management SpA (ACM) e Stella Holding SpA (Stella). A seguito di tale scissione Saras SpA risulta controllata da Massimo Moratti SapA con il 20,01%, Angel Capital Management SpA con il 10,005% e Stella Holding SpA con il 10,005% del capitale e in aggregato il 40,02%, in virtù della sottoscrizione di un accordo integrativo del Patto Saras, finalizzato esclusivamente a recepire gli effetti della Scissione MOBRO e il conseguente subentro di ACM e Stella nella partecipazione di titolarità di MOBRO in Saras SpA. Per effetto del secondo rinnovo tacito la prossima scadenza del patto parasociale cadrà in data 30 settembre 2022.

A partire dalla seconda metà di agosto è stata avviata l'attività di commercializzazione diretta di combustibili navali (bunkering) nell'area di Sarroch e Cagliari. Il rifornimento è effettuato attraverso una moderna nave ('bettolina') dotata dei più elevati standard di sicurezza.

Nel corso dell'anno è stato realizzato l'ampliamento del parco eolico di Ulassai, con l'installazione di 9 nuove turbine per una capacità aggiuntiva di 30 MW, portando la capacità installata complessiva a 126 MW. I lavori si sono conclusi il 27 settembre e a partire da tale data le nuove pale eoliche sono entrate in funzione.

Il 14 ottobre 2019 il fondo australiano Platinum Investment Management Ltd ha dichiarato di detenere una partecipazione pari al 3,055% del capitale.

Anni 2020

L'anno 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 e dalle gravi conseguenze economiche e sociali che ne sono derivate. Il settore della raffinazione in particolare, per cui ci si attendeva un anno positivo grazie alle nuove specifiche per i carburanti navali derivanti dall'entrata in vigore della normativa IMO-Marpol VI, ha subito uno shock senza precedenti dovendo fronteggiare un crollo dei consumi di carburante che ha portato le quotazioni del Brent Dtd a toccare i minimi storici di 13,2\$/bl a metà aprile, prima che i paesi dell'Opec+ raggiungessero i primi accordi sui tagli produttivi, causando però nel contempo un ulteriormente deterioramento dei margini di raffinazione.

Nell'anno viene avviato e completato come da programmi uno dei più importanti turnaround nella storia della raffineria di Sarroch, che ha coinvolto le unità FCC, ALKY e Topping 1.

In data 2 marzo il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo, relativo all'esercizio 2019, pari a 0,04 Euro per azione, corrispondente a un dividend yield di circa il 3,8%, rispetto al prezzo di chiusura del 28 febbraio 2020. In data 17 aprile, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sospendere le proposte di distribuzione del dividendo sugli utili 2019 approvata il 2 marzo 2020, al fine di meglio salvaguardare la solidità patrimoniale e il sano equilibrio economico finanziario della Società. La decisione è stata presa in ottica prudenziale a fronte della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza Covid-19.

In data 12 ottobre Saras ha comunicato la finalizzazione di un accordo con le Organizzazioni Sindacali Territoriali e i componenti della RSU, CIGL, CISL, UIL e UGL, per l'avvio della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria parziale per far fronte alle conseguenze generate dal perdurare dell'emergenza pandemica in corso, con effetto a partire dal 26 ottobre 2020, per un periodo ad oggi stimato fino al 30 giugno 2021. La decisione si è resa necessaria a fronte del perdurante impatto negativo che l'attuale situazione epidemiologica generata dal Covid-19 ha determinato nel mercato globale e, nello specifico, nel mercato di riferimento del Gruppo, per il quale una ripresa più consistente è attesa nella fine del 2021, coerentemente con le tempistiche di ripresa stimate dai principali broker di settore.

In data 12 ottobre nell'assunzione di un rallentamento della ripresa, la Società ha comunicato l'adozione di alcune misure straordinarie per contenere gli effetti del perdurante scenario negativo a partire da una ridotta operatività della raffineria, confermando però il mantenimento di tutti gli impianti in marcia, e la continuità della produzione di elettricità fondamentale per l'equilibrio della rete della Sardegna; una drastica riduzione degli investimenti e dei costi per l'anno 2021; un contenimento del costo del lavoro con l'avvio di una cassa di integrazione parziale distribuita tra tutti i dipendenti del Gruppo e di un piano di risoluzione volontaria incentivata del rapporto di lavoro.

In data 15 ottobre il Gruppo Trafigura, basato a Singapore ed operativo a livello internazionale nel trading di greggio e prodotti petroliferi, tramite la controllata Urion Holdings (Malta) Limited ha acquisito azioni Saras salendo a una partecipazione rilevante del 1,379% e successivamente, in data 21 ottobre fino al 3,01%. Il gruppo svizzero Trafigura è basato a Singapore, operativo a livello internazionale nel trading di greggio e prodotti petroliferi, materiali non ferrosi, raffinati e materie prime.

In data 28 dicembre Saras ha sottoscritto un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, con un pool di primari istituti di credito, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE sulla base del programma Garanzia Italia, nell'ambito di un piano di consolidamento finanziario finalizzato a limitare l'impatto dell'emergenza Covid-19.

In ragione del termine del periodo di incentivazione CIP 6, sull'impianto a ciclo combinato di Sarlux Srl, IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle), previsto per il prossimo 20 aprile 2021, in data l 29 dicembre 2020 ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha indicato la medesima centrale elettrica tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'anno 2021.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Signori Soci e Azionisti,

L'anno passato ha visto avvenimenti senza precedenti che hanno profondamente toccato la società nella quale viviamo e lo scenario economico globale. Questo ci ha portato ad accelerare ancora di più nel viaggio che abbiamo intrapreso verso un modello di business che punta ad un mix energetico.

Vorrei prima di tutto rivolgere un pensiero alle troppe vittime della pandemia ed in particolare ai nostri dipendenti che hanno subito lutti famigliari e coloro, per fortuna non molti, che hanno contratto il Covid ma che fortunatamente hanno avuto un decorso favorevole.

In Saras abbiamo dei punti fermi fondamentali che ci hanno portato prima di tutto ad affrontare da subito l'emergenza sanitaria dando priorità alla sicurezza dei dipendenti e dei tanti addetti delle imprese impegnate nelle attività della raffineria.

La crisi sanitaria ha coinciso con l'inizio in raffineria uno dei più grandi cicli di interventi della nostra storia, ciclo che è stato portato a termine con successo, raggiungendo gli obbiettivi tecnici prefissati, senza alcun incidente di rilievo, ovviamente con ritardi dovuti alle difficoltà di spostamento, alle limitazioni sul numero di lavoratori in campo, all'impossibilità di reperire taluni materiali o far viaggiare tecnici specializzati.

Nonostante tutto questo, la forte cultura aziendale improntata al massimo rispetto per la sicurezza delle persone e dell'ambiente unitamente alla nostra storia di azienda consapevole del proprio ruolo e responsabile, ci ha permesso di adattarci alla

nuova realtà molto velocemente riuscendo in tempi strettissimi ad organizzare il lavoro in campo nel modo migliore possibile con i limiti esistenti. I contagi sul posto di lavoro sono stati pressoché inesistenti, ed abbiamo mantenuto la piena operatività, rifornendo sempre carburanti e combustibili a clienti ed utilizzatori, e soprattutto garantendo la continuità della produzione di energia elettrica, essenziale nel contesto sardo. Anche il lavoro negli uffici è stato affrontato con decisione e senza alcun ritardo all'operatività aziendale e alle scadenze, praticamente nell'arco di un fine settimana si è organizzato il lavoro da casa per centinaia di persone, un'impresa davvero notevole.

Voglio ringraziare tutti i nostri collaboratori che hanno mostrato straordinaria professionalità, senso di responsabilità e grandissima dedizione all'Azienda.

Il comparto energetico e in particolare quello petrolifero è stato tra i più colpiti dagli effetti della crisi derivata dalla pandemia da Covid-19 con effetti dirompenti: nel secondo trimestre dell'anno scorso c'è stato un calo brusco e significativo della domanda petrolifera, tra tutti basti ricordare il valore negativo del WTI la primavera scorsa, o la sovraproduzione Opec, che ha portato un periodo di margini elevati salvo poi a sorpresa accordarsi con la Russia e provocare una brusca inversione. Molti di questi effetti drammatici e senza precedenti sono gradualmente rientrati: nel secondo trimestre 2020 la domanda mondiale di grezzo è stata di 82,9 milioni barili al giorno, rispetto ad un valore di 99,7 nel 2019, ma già nel terzo e quarto trimestre è stata rispettivamente di 93 e 95 milioni barili al giorno. Per il 2021 la IEA (International Energy Agency)

stima una domanda di 96,5 milioni barili al giorno con una piena ripresa a livelli pre-covid verso la fine dell'anno che si consoliderà pienamente nel 2022.

L'improvviso calo della domanda di grezzo e di prodotti finiti nella prima metà del 2020 ha avuto come naturale conseguenza l'aumento degli stoccaggi di entrambi: questo è stato il motivo fondamentale per la forte pressione sui margini di raffinazione, che aveva iniziato ad allentarsi a fine 2020 salvo riacutizzarsi ad inizio 2021 con il nuovo ed inatteso peggioramento della situazione sanitaria.

Tuttavia – pur con le difficoltà che sono ben note – la situazione sanitaria è attesa in miglioramento, negli USA sono già evidenti i segni della ripresa e questo fa ben sperare: pertanto riteniamo che il 2021 sarà un anno di transizione, caratterizzato da un primo semestre difficile ma con forti segnali di ripresa a partire dall'estate.

Alle sfide senza precedenti dei mercati si è sommata una forte spinta della società civile verso la decarbonizzazione con la graduale riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. Questa sollecitazione non ci ha colti di sorpresa inserendosi perfettamente nel viaggio già iniziato nella direzione di uno sviluppo sostenibile del nostro Gruppo, consapevoli che quella che è una necessità ambientale sarà anche un'occasione di crescita economica da cogliere.

Siamo orgogliosi di fornire l'energia che migliora la vita delle persone e in Saras da tempo abbiamo rafforzato la base di competenze, attrezzature e tecnologie con una serie di progetti che hanno non solo

lo scopo di ridurre il "carbon footprint" della raffineria, ma anche di esplorare tecnologie innovative complementari. Tra questi, quelli a più immediata realizzazione includono l'ampliamento delle fonti rinnovabili, con il proseguimento dei progetti in ambito eolico, dove sono in corso di ultimazione le attività di reblading del parco di Ulassai, che porteranno a un nuovo assetto da cui si attende una produzione a regime pari a circa 300 GWh/anno, mentre proseguono come dall'ultimo piano gli iter autorizzativi per nuovi 250-300 MW di capacità eolica e 50-100MW di fotovoltaico. Siamo inoltre in fase di trattativa avanzata per l'acquisizione di un parco eolico.

Inoltre, prosegue lo sviluppo di soluzioni innovative e complementari alle fonti tradizionali: dai biocarburanti attività in cui siamo già attivi e che stiamo intensificando per cogliere le opportunità derivanti da future, più rigide, regolamentazioni ambientali - ai carburanti di nuova generazione e, infine, all'idrogeno. Rientra in quest'ultimo ambito, per il quale si intravede un ruolo crescente nella transazione energetica, la collaborazione recentemente siglata con ENEL Green Power per la produzione e l'utilizzo di idrogeno verde nella raffineria, attraverso la realizzazione di un elettrolizzatore da 20MW alimentato da fonti rinnovabili, che una volta realizzato sarà il più grande in Italia.

Contemporaneamente, per fronteggiare questa complessa congiuntura e per continuare a creare valore non solo economico, ma anche sociale, abbiamo messo in campo altre importanti iniziative, secondo tre direttrici principali: l'adeguamento dei programmi produttivi in funzione

della marginalità nella lavorazione dei principali prodotti, una robusta riduzione strutturale di tutti i costi, sia di esercizio che degli interventi ad esso connessi, e una completa rivisitazione del nostro schema operativo di raffinazione con l'obbiettivo di aumentarne l'efficienza e l'efficacia. Naturalmente senza far venire mai meno le risorse necessarie per continuare a salvaguardare salute, sicurezza e ambiente. Rientra tra queste misure la scelta di ricorrere alla Cassa Integrazione, decisione per cui va un ringraziamento ai nostri collaboratori che con senso di responsabilità hanno compreso la necessità di adottare azioni rigorose e incisive per limitare le conseguenze dell'emergenza, che però ci rendiamo conto hanno un impatto importante sulle famiglie. Il nostro impegno è di rientrare il prima possibile alla normalità.

Il 2021 sarà un anno importante anche per la nostra attività di produzione di energia elettrica, che vedrà la definizione con le Autorità di controllo e regolazione competenti le condizioni tecnicoeconomiche che normeranno la produzione elettrica essenziale: Sarlux ha svolto e continua a rivestire un ruolo fondamentale ed irrinunciabile nel garantire la stabilità e la sicurezza della rete elettrica della Sardegna.

Riteniamo che quest'anno sarà un anno di transizione, denso di sfide per la nostra Azienda, le nostre persone hanno dato prova di straordinaria resilienza, flessibilità ed intelligenza; sapranno quindi ben sfruttare questo momento per completare ed accelerare quel processo di modernizzazione all'insegna della digitalizzazione.

Il petrolio resterà ancora per molti anni una risorsa indispensabile alla società e all'economia, non possiamo quindi che ribadire la

fiducia nella nostra attività di trasformazione di una risorsa unica e preziosa, oggi pienamente supportata anche da una intensa e qualificata presenza in tutti i settori che riguardano la transizione energetica. Saras, grazie alla forza e alla professionalità di chi vi lavora, continuerà il suo lungo viaggio con l'obiettivo di mantenere il proprio ruolo trainante nella comunità locale e di essere un punto di riferimento innovativo e sostenibile tra i fornitori di energia, in ambito nazionale e nel mercato globale.

Massimo Moratti PRESIDENTE

IMPATTO COVID-19

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dallo scenario economico e sociale gravemente impattato dalla pandemia da Covid-19 e dalle misure di lockdown adottate a livello globale per contenerla, a cui è seguita una crisi dei consumi senza precedenti.

Nonostante l'emergenza, Saras, anche in quanto industria essenziale per la vita del Paese, a cui fornisce ca. il 15% del fabbisogno di idrocarburi e una quota essenziale dell'energia elettrica necessaria alla Sardegna, ha mantenuto nell'anno la piena continuità nelle attività degli impianti della raffineria di Sarroch, completando anche le attività di manutenzione pianificate, uno dei turnaround più importanti nella storia della raffineria di Sarroch.

L'attività della raffineria così come quella delle numerose imprese coinvolte nelle manutenzioni, è stata possibile grazie alle misure di prevenzione e contenimento del rischio di contagio da Covid-19 da subito adottate, in osservanza dei protocolli disposti dalle Autorità Nazionali, compreso il DPCM e l'Ordinanza del Presidente della Regione Sardegna. Le attività svolte presso le diverse sedi del Gruppo sono state allo stesso modo garantite dall'utilizzo dei medesimi protocolli utilizzati per il sito industriale, oltre che dal ricorso massivo allo smart-working. Per tutti i dipendenti delle Società italiane del Gruppo è stata inoltre stipulata una polizza assicurativa per eventuali casi di ricovero e successive necessità di assistenza in caso di contagio da Covid-19. Ciò ha consentito, pur in un momento estremamente delicato, di garantire il miglior presidio per tutti i lavoratori che svolgono attività in raffineria e la piena occupazione ai dipendenti e ai moltissimi addetti delle aziende impegnate nelle attività manutentive, dando un contributo tangibile alla tenuta economica del territorio di riferimento.

Da un punto di vista degli impatti economici, va ricordato come il settore della Raffinazione sia tra quelli che hanno maggiormente risentito degli effetti della crisi.

In particolare, gli operatori dell'area del Mediterraneo come Saras hanno dovuto affrontare una congiuntura senza precedenti, determinata dalla combinazione del crollo della domanda di prodotti petroliferi, registrata a partire dal mese di marzo con l'adozione delle misure di lockdown da parte della maggior parte dei paesi, e, dal lato offerta, dai tagli alla produzione introdotti all'inizio di maggio dai paesi dell'OPEC+ a sostegno della quotazione del petrolio. A tali eventi si è aggiunta un'elevata volatilità dei prezzi per la forte incertezza che ha contraddistinto l'andamento della pandemia e con essa le misure di contenimento adottate. Tale scenario si è ulteriormente inasprito nel secondo semestre, quando si sono registrati livelli inattesi ed estremamente elevati nelle scorte dei principali prodotti raffinati, con una mancata ripresa dei margini inizialmente attesa con i mesi estivi. Questo fenomeno inaspettato insieme ai tagli produttivi sopra citati, che hanno toccato principalmente i grezzi medio-pesanti ad alto zolfo utilizzati soprattutto da raffinerie complesse come Saras, hanno determinato un ulteriore crollo dei margini di raffinazione (per una spiegazione più dettagliata sull'evoluzione dello scenario si rinvia al paragrafo "Mercato petrolifero e margini di raffinazione").

Per descrivere la portata dell'"impatto Covid-19" sul business del Gruppo nell'esercizio 2020, è possibile confrontare le principali ipotesi di mercato che gli analisti di settore assumevano per il 2020, immediatamente prima della crisi, con i relativi valori medi effettivamente registrati nell'anno.

Lo scenario inizialmente previsto per il 2020, oltre a prevedere un andamento dei consumi sostanzialmente in linea con il 2019, incorporava in particolare - a partire dal secondo trimestre - gli effetti positivi derivanti dall'entrata in vigore della normativa IMO-Marpol VI, che avrebbe dovuto avere un impatto positivo in particolare sul crack spread del gasolio e in termini di maggiori sconti nel paniere dei grezzi ad alto tenore di zolfo (grezzi "sour").

Il crollo dei consumi seguito alle misure di lockdown ha stravolto e cancellato queste previsioni.

L'impatto sulla domanda petrolifera mondiale, che nel mese di aprile è

arrivata a crollare del 25% (il 35% nei paesi OCSE) rispetto allo stesso periodo del 2019, si è riflesso nelle quotazioni del brent, che dopo aver raggiunto quasi i 70\$/bl a fine 2019, è crollato fino a toccare i minimi storici di 13,2\$/bl a metà aprile, quando al crollo dei consumi si è aggiunto l'effetto del mancato accordo sui tagli produttivi da parte dei paesi Opec+. A partire da maggio invece, il ritrovato accordo sui tagli produttivi tra i Paesi OPEC+ ha riportato progressivamente il Brent dtd a valori superiori ai 30\$/bl, fino a toccare i 55\$/bl alla fine dell'anno. Le quotazioni del Brent Dtd nel 2020 sono state in media inferiori del 27% rispetto alle previsioni. I grezzi medio-pesanti ad alto tenore di zolfo (grezzi sour) sono stati quelli principalmente interessati dai tagli, e i relativi differenziali rispetto al brent, tipicamente a sconto, si sono mantenuti sotto pressione per tutto l'anno.

Sul fronte dei prodotti, la benzina, il prodotto più impattato dalle misure di lockdown insieme al jet fuel, ha registrato quotazioni medie in calo di ca. il 31% e margini più bassi di ca. il 51% rispetto alle previsioni. Il diesel, a sua volta, nonostante un calo della domanda inizialmente meno consistente per la tenuta dei trasporti commerciali, ha visto una quotazione media inferiore alle aspettative di ca. il 33%, e un margine più basso in media del 56%. Nella seconda metà dell'anno in particolare, l'elevato livello di scorte accumulatesi con i lockdown - anche in assenza di domanda di jet fuel, prodotto derivato dai distillati medi - e la mancata scontistica sui grezzi ad alto contenuto di zolfo, hanno mantenuto il crack del diesel tra l'1 - 6\$/bl.

Il margine di raffinazione di riferimento (EMC benchmark 1 ) nel 2020 si è conseguentemente attestato a un valore medio pari a -0,5\$/bl, registrando valori negativi in particolare nel secondo semestre. Le aspettative "pre-Covid" dei principali analisti di mercato stimavano per il 2020 un EMC benchmark positivo nell'anno pari a +3\$/bl.

Durante l'esercizio anche i segmenti Power ed Eolico hanno risentito del calo della tariffa CIP6 e del PUN. L'effetto indotto dal crollo dei consumi e quindi anche del gas si è riflesso infatti sui prezzi dell'energia elettrica, con una tariffa CIP6 pari in media nell'anno a 76 €/MWh, e un valore medio del PUN di 38,9 €/ MWh, in calo rispettivamente di circa il 15% e il 24% rispetto alle attese.

Per quanto riguarda gli impatti sulle attività del Gruppo, lo scenario descritto, particolarmente sfavorevole per raffinerie complesse come quella di Sarroch, ha causato un peggioramento della redditività del segmento Refining, che ha conseguito un premio medio di raffinazione nell'anno pari a +2\$/bl rispetto all'EMC sopracitato (pari -0,5\$/bl) e un margine di raffinazione pari a 1,5\$/bl (per un maggior dettaglio si rimanda al capitolo Raffinazione/Margine di Raffinazione di riferimento).

Inoltre, l'andamento dei prezzi ha determinato una dinamica peggiorativa nel capitale circolante del segmento.

Tali fattori, insieme al piano di turnaround che ha interessato la raffineria, hanno determinato un peggioramento nella generazione di cassa con una Posizione Finanziaria netta del Gruppo negativa a fine esercizio pari a un indebitamento netto di 505 milioni di Euro ante IFRS 16 (545 milioni di Euro post IFRS 16) verso una Posizione Finanziaria netta positiva per 79 milioni di Euro ante IFRS16 (positiva per 30 milioni di Euro post IFRS16) al 31 dicembre 2019.

Per contenere gli impatti della crisi, a partire dalla fine di marzo 2020, Saras ha messo in atto diverse misure, operative e finanziarie.

In particolare, nel segmento Refining, la Società, visto il crollo della domanda e i margini particolarmente sfavorevoli sul mercato

  1. Il benchmark EMC è stato costruito in modo da riflettere il margine di raffinazione per una raffineria complessa localizzata nel Mediterraneo che lavora un mix di grezzi costituito al 50% da Urals e 50% Brent. Altri margini benchmark sono disponibili da varie fonti (quali IEA, Reuters, Bloomberg), ma nessuno di questi riflette correttamente il reale contesto di mercato di Saras.

della benzina nel secondo trimestre, ha esteso in ottica opportunistica a tutto il mese di giugno il fermo impianti dell'unità FCC, il maggiore impianto produttore di benzine, già interessato nel semestre da un piano di manutenzione programmata che ha interessato i mesi di marzo, aprile e maggio. La produzione del secondo trimestre si è dunque concentrata sui distillati medi, in quel momento meno impattati dal crollo della domanda.

Inoltre, alla luce dello scenario venutosi a creare a fine marzo, Saras ha fatto ricorso ad operazioni di hedging per garantire un margine sulla produzione di gasolio, e ha sfruttato le opportunità commerciali derivanti dalla marcata struttura di contango dei prezzi originatasi tra la fine di marzo e l'inizio di aprile.

Alla fine del mese di marzo, la Società ha poi riacquistato progressivamente il livello delle scorte a magazzino a prezzi particolarmente vantaggiosi, con un beneficio economico che si è riflesso nei risultati reported del terzo trimestre, pur sfavoriti dall'ulteriore peggioramento dello scenario del periodo.

In ottica prudenziale e alla luce della notevole incertezza dei mercati, al fine di meglio salvaguardare la solidità patrimoniale e l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, Saras ha inoltre ritenuto opportuno sospendere le proposte di dividendo sugli utili 2019 e di autorizzazione del piano di acquisto di azioni proprie approvate il 2 marzo.

Al fine di contenere gli impatti economico finanziari derivanti dal perdurare della crisi economica, accanto a queste misure, che hanno riguardato in particolare il primo semestre, la Società, a partire dal mese di ottobre 2020, ha adottato un piano di efficientamento dei costi e degli investimenti che manifesteranno a pieno il loro effetto nel corso del 2021. Tale piano prevede di mantenere la raffineria operativa in funzione dell'economicità nella lavorazione dei principali prodotti raffinati, salvaguardando comunque la produzione di elettricità fondamentale per l'equilibrio della rete della Sardegna, e un significativo contenimento dei costi operativi e degli investimenti. Si inserisce in questo piano anche la scelta della Società di ricorrere alla cassa integrazione, adottata in misura parziale per tutti i dipendenti del gruppo a partire dalla fine di ottobre 2020 e per la prima metà del 2021 e l'attuazione di un piano di risoluzione volontaria incentivata del rapporto di lavoro.

Inoltre, la Società, in aggiunta a finanziamenti, rispettivamente di euro 50 e 20 milioni, a medio e lungo termine rinnovati nel primo trimestre 2020, ha sottoscritto nel medesimo esercizio, con un pool di primari istituti finanziari italiani, un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, con scadenza nel 2024, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia. La Società ha inoltre ottenuto dalle banche finanziatrici la revisione dei parametri finanziari per l'anno 2020 sulle linee esistenti, per tener conto delle mutate condizioni di mercato.

Il Gruppo ha inoltre aggiornato i potenziali impatti dovuti al persistere dell'emergenza Covid 19 sulle principali grandezze di bilancio a cui si rimanda alla Nota Integrativa (Impairment test). A questo proposito, si sottolinea come la recessione da Covid-19, pur nell'attuale incertezza sui tempi di ripresa, essendo ascrivibile a cause esterne al sistema economico, non ne dovrebbe minare i fondamentali. Si ritiene dunque che anche per le attività del Gruppo Saras vi siano le condizioni aziendali per un ripristino della redditività nei prossimi esercizi, e in particolare a partire dal 2022, in funzione di una ripresa della domanda più significativa e prossima ai livelli precedenti alla pandemia e che, nel frattempo, le misure di contenimento dei costi e degli investimenti, unitamente ai programmi di produzione per il 2021 razionalizzati in funzione della marginalità di mercato dei diversi prodotti e considerate le linee di credito disponibili sufficienti a coprire i fabbisogni dei prossimi 12 mesi, consentono al Gruppo comunque di proseguire la propria operatività in equilibrio economico e finanziario che consenta di traguardare l'attesa ripresa del mercato e conseguente ripristino della redditività del Gruppo.

RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO SARAS

di Riferimento dei Mercati Azionari del titolo Saras del Gruppo Saras
28 30 32 34
Generazione
di Energia Elettrica
Marketing Eolico Altre attività
48 51 52 55
Responsabilità Sociale
ed Attività
con il Territorio
Analisi dei Rischi Altre informazioni Fatti di rilievo avvenuti
dopo la chiusura
dell'esercizio 2020
76 78 82 85

Andamento

Struttura

Quadro Normativo

Andamento

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO ED OPERATIVI

MILIONI DI EURO 2020 2019
RICAVI 5.342 9.518
EBITDA (87,1) 252,8
EBITDA comparable 1 (20,8) 313,8
EBIT (341,1) 54,1
EBIT comparable 1 (238,9) 115,1
RISULTATO NETTO (275,5) 26,2
RISULTATO NETTO comparable 1 (197,0) 67,3
Azioni in circolazione, '000.000 (n° medio) 940 940
RISULTATO NETTO comparable 1
per azione (Euro)
(0,21) 0,07
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE EFFETTO IFRS 16 (505) 79
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST EFFETTO IFRS 16 (545) 30
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 255,7 344,6
LAVORAZIONE DI RAFFINERIA migliaia di tons 11.369 13.172
milioni di barili 83,0 96,2
migliaia barili/giorno 229 263
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,142 1,119
MARGINE BENCHMARK EMC \$/bl (0,5) 1,1
MARGINE RAFFINAZIONE SARAS \$/bl 1,5 4,5
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA IGCC MWh/1000 4.071 4.075
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 7,6 9,2
MARGINE IGCC \$/bl 2,7 3,0
VENDITE TOTALI MARKETING migliaia di tons 2.956 3.574
di cui in Italia migliaia di tons 1.909 2.155
di cui in Spagna migliaia di tons 1.048 1.418
  1. Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti delle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza. I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile.

ORGANI SOCIETARI E DI CONTROLLO

CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE

MASSIMO MORATTI Presidente e Consigliere
DARIO SCAFFARDI Amministratore Delegato, Direttore Generale e Consigliere
ANGELO MORATTI Consigliere
ANGELOMARIO MORATTI Presidente Saras Energia e Consigliere
GABRIELE MORATTI Consigliere
GIOVANNI EMANUELE MORATTI Consigliere
GILBERTO CALLERA Lead Independent Director, Consigliere indipendente
ADRIANA CERRETELLI Consigliere indipendente
LAURA FIDANZA Consigliere indipendente
ISABELLE HARVIE-WATT Consigliere Indipendente
FRANCESCA LUCHI Consigliere Indipendente
LEONARDO SENNI Consigliere Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
FABRIZIO COLOMBO Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
PINUCCIA MAZZA Sindaco supplente
ANDREA PERRONE Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY SpA

CORPORATE GOVERNANCE

La Società aderisce sia al Codice di Autodisciplina delle società quotate in vigore sino al 31 dicembre 2020 elaborato dal Comitato per la Corporate Governance e pubblicato da Borsa Italiana SpA nella prima versione nel mese di marzo 2006, come successivamente modificato (il "Codice di Autodisciplina"), sia al nuovo Codice di Corporate Governance, pubblicato nel gennaio 2020 (il "Nuovo Codice di Autodisciplina"), entrato in vigore a partire dall'esercizio 2021, con informazioni da riportare nelle Relazioni sul governo societario da pubblicarsi nel corso del 2022. Al riguardo, si precisa che, sebbene il sistema di regole di corporate governance adottate da Saras risulti già sostanzialmente in linea con i principi del Nuovo Codice di Autodisciplina, in occasione dell'entrata in vigore del Nuovo Codice di Autodisciplina la Società valuterà, se del caso, interventi alle proprie prassi societarie secondo le linee direttrici che ne hanno ispirato la revisione.

La Relazione annuale sulla Corporate Governance (la "Relazione") è predisposta dal Consiglio di Amministrazione (il "Consiglio") e pubblicata entro 21 giorni dall'assemblea (l'"Assemblea") chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2020. In tale Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis, primo comma del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), come successivamente modificato, sono descritte le caratteristiche salienti del sistema di corporate governance di Saras, nonché il concreto funzionamento delle sue diverse componenti, con particolare riferimento all'adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina e nel Nuovo Codice di Autodisciplina.

Il sistema di governance della Società è formalizzato nel Codice Etico, nello Statuto Sociale, nel Regolamento delle assemblee, nei Regolamenti dei Comitati e in una serie di principi e procedure periodicamente aggiornati in ragione delle best practices nazionali e internazionali. L'organizzazione societaria di Saras SpA è conforme alle disposizioni contenute nel Codice Civile e alle altre norme speciali in materia di società di capitali, in particolare quelle contenute nel TUF.

La Società è strutturata secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo, con un consiglio di amministrazione composto da 12 membri ed incaricato di provvedere alla gestione aziendale, al cui interno sono stati istituiti un Comitato per la Remunerazione e le Nomine, un Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, con funzioni anche di Comitato per le Parti Correlate, ed un Comitato di Indirizzo e Strategie, ed un Collegio Sindacale, composto da tre membri effettivi e due supplenti, chiamato, tra l'altro, a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, ed a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società.

La composizione dell'attuale Consiglio di Amministrazione e dell'attuale Collegio Sindacale, in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, è stata definita nell'ambito dell'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2018, che ha provveduto alla nomina dei membri.

Il Consiglio di amministrazione del 3 maggio 2018 ha nominato e conferito la carica di Presidente al Dott. Massimo Moratti e quella di Amministratore Delegato all'Ing. Dario Scaffardi.

La Società ha affidato l'incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e consolidato, per gli esercizi 2015-2023, nonché di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo, alla società di revisione EY SpA ("EY").

La Relazione descrive in maniera dettagliata il ruolo ed i compiti del Consiglio di Amministrazione, elencando le funzioni non delegabili e quelle che sono state oggetto di delega, e fornisce informazioni puntuali circa la sua composizione e le riunioni tenutesi nel 2020 e nei primi mesi del 2021.

Il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2018, valutata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori Ing. Gilberto Callera, Dott.ssa Adriana Cerretelli, Dott.ssa Laura Fidanza, Dott.ssa Isabelle Harvie-Watt, Avv. Francesca Luchi e all'Ing. Leonardo Senni, ha altresì nominato il Lead Independent Director nella persona di Gilberto Callera, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine (composto da Gilberto Callera, Laura Fidanza e Francesca Luchi), il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (composto dagli amministratori non esecutivi indipendenti, Ing. Gilberto Callera, Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Isabelle Harvie-Watt e l'Ing. Leonardo Senni).

I due Comitati hanno le funzioni consultive e propositive di cui al Codice di Autodisciplina e si sono riuniti regolarmente nel corso del 2020 e dei primi mesi del 2021, come illustrato nella relazione sulla corporate governance. Al Comitato Controllo e Rischi sono state conferite anche le funzioni precipue del Comitato Parti Correlate da svolgere ogniqualvolta dovesse rendersi necessario in conformità a quanto previsto dalla relativa Procedura adottata dalla Società ai sensi dell'art. 2391-bis del Codice Civile come attuato dal Regolamento Consob adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010; inoltre, nella riunione consiliare del 6 febbraio 2020 le funzioni del medesimo Comitato sono state integrate con funzioni di supervisione, valutazione e monitoraggio in merito ai profili di sostenibilità connessi all'attività d'impresa, con la conseguenza che il predetto Comitato ha assunto la nuova denominazione "Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità". Nell'adunanza del 3 maggio 2018 già citata, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno il Comitato di Indirizzo e Strategie con funzioni consultive e di supporto al Consiglio stesso nella definizione delle linee guida strategiche di business, anche di finanza, nonché degli indirizzi in materia di sostenibilità.

La Relazione descrive inoltre il sistema di controllo interno della Società, la cui responsabilità compete al Consiglio, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, avvalendosi del Comitato Controllo e Rischi e della Funzione di Internal Audit.

Il Consiglio ha individuato nell'Amministratore Delegato, Ing. Dario Scaffardi, l'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno.

La Società ha inoltre individuato nel Chief Financial Officer, Dott. Franco Balsamo, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.

Fin dal gennaio 2006 la Società si è dotata di un "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato in più occasioni, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina delle responsabilità amministrativa degli enti" ai sensi del D. Lgs. 231/2001, a cui sovrintende un apposito organismo di vigilanza.

È da ricondurre al sistema di controllo interno anche il Codice Etico di Gruppo (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saras SpA il 1 agosto 2016 e successivamente recepito dai Consigli di Amministrazione delle altre società del Gruppo) che esprime, in un unico documento, i valori e i principi comuni che ispirano l'azione del Gruppo Saras e dei quali si richiama l'osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori e di tutti coloro che instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo.

Tenuto conto della crescente importanza riconosciuta da Saras al contributo reso dagli aspetti non economici nella definizione del valore dell'azienda, la Relazione illustra brevemente - anche mediante il richiamo al "Bilancio di Sostenibilità" pubblicato da Saras sin dal 2017 -, l'orientamento della Società verso la sostenibilità (ispirato alle principali norme nazionali ed internazionali quali il Codice di Autodisciplina e il Decreto Legislativo 254/2016, alla dichiarazione delle informazioni di carattere non finanziario e alla diversità (c.d. DNF)).

La Relazione illustra infine i contenuti della "Linea Guida di Compliance – Regolamento per la gestione delle informazioni rilevanti e delle informazioni privilegiate e l'istituzione del Registro Insider", della Procedura in materia di internal dealing, delle procedure in materia di operazioni con parti correlate nonché del codice di comportamento degli amministratori del Gruppo Saras, adottati dal Consiglio di amministrazione della Società.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

I provvedimenti di maggior rilievo che hanno caratterizzato nel 2020 il settore dell'energia nonché i settori ambientale e della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:

  • Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 dicembre 2020 concernente "Aggiornamento del decreto 10 ottobre 2014, relativamente all'obbligo di immissione in consumo di biocarburanti compresi quelli avanzati";
  • Regolamento di esecuzione 14 dicembre 2020, n. 2020/2085/ UE "che modifica e rettifica il regolamento di esecuzione (Ue) 2018/2066 concernente il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra ai sensi della direttiva 2003/87/ Ce del Parlamento europeo e del Consiglio";
  • Legge 18 dicembre 2020, n. 176 concernente "conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19";
  • Decreto-Legge 28 ottobre 2020, n. 137 recante "Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19";
  • Regolamento delegato 19 ottobre 2020, n. 2020/2174/Ue "che modifica gli allegati I C, III A, IV, V, VII e VIII del regolamento (Ce)

n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti";

  • Regolamento di esecuzione 9 ottobre 2020, n. 2020/1435/Ue "relativo agli obblighi che incombono ai dichiaranti a norma del regolamento (Ce) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (Reach)";
  • Legge 11 settembre 2020, n. 120 avente ad oggetto "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale";
  • Decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 118 recante "Attuazione degli articoli 2 e 3 della direttiva (Ue) 2018/849, che modificano le direttive 2006/66/Ce relative a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/Ue sui rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche";
  • Decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, avente ad oggetto "Attuazione della direttiva (Ue) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/Ce relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (Ue) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/Ce sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio";
  • Regolamento delegato 31 agosto 2020, n. 2020/1677/Ue "che modifica il regolamento (Ce) n. 1272/208 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura

e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele al fine di migliorare la praticabilità delle prescrizioni di informazione in materia di risposta di emergenza sanitaria";

  • Decreto legislativo 30 luglio 2020, n. 102 recante "Disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo 15 novembre 2017, n. 183, di attuazione della direttiva (Ue) 2015/2193 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni in atmosfera, ai sensi dell'articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170";
  • Legge 17 luglio 2020, n. 77 avente ad oggetto "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19";
  • Decreto-legge del 16 luglio 2020 recante "Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale";
  • Decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 73 avente ad oggetto "Attuazione della direttiva (Ue) 2018/2002 che modifica la direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica";
  • Regolamento 18 giugno 2020, n. 2020/878/Ue "che modifica l'allegato II del regolamento (Ce) n. 1907/2006 del Parlamento euro-

peo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche";

  • Decreto legislativo 10 giugno 2020, n. 48 concernente "Attuazione della direttiva (Ue) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica";
  • Legge 5 giugno 2020, n. 40, avente ad oggetto "Conversione in legge del Dl 23/20 recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali";
  • Decreto legislativo 1 giugno 2020, n. 46 avente ad oggetto "Attuazione della direttiva (Ue) 2019/692 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale";
  • Decreto legislativo 1 giugno 2020, n. 44 recante "Attuazione della direttiva (Ue) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/Ce del Consiglio, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione da agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro";
  • Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 recante "Misure urgenti in

materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19";

  • Regolamento 19 maggio 2020, n. 2020/1182/Ue "recante modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, dell'allegato VI, parte 3, del regolamento (Ce) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele";
  • Decreto interministeriale 2 maggio 2020 "predisposto ai sensi dell'art 232, del Dlgs 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni con il quale vien definito il quarto elenco dei valori indicativi di esposizione professionale";
  • Legge del 24 aprile 2020, n. 27, avente ad oggetto "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica Covid-19. Proroga dei termini per l'adozione dei decreti legislativi";
  • Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 21 aprile 2020 concernente "Modalità di organizzazione e di funzionamento del registro nazionale per la raccolta delle autorizzazioni rilasciate agli esiti delle procedure semplificate concluse per lo svolgimento di

operazioni di recupero";

  • Decreto-Legge 8 aprile 2020, n. 23 recante "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali";
  • Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18 concernente "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19";
  • Legge 28 febbraio 2020, n. 8 avente ad oggetto "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica";
  • Regolamento 6 febbraio 2020, n. 2020/171/Ue "che modifica l'allegato XIV del regolamento (Ce) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (Reach)".
  • Delibera 29 dicembre 2020 598/2020/R/eel, ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), "Ammissione al regime di reintegrazione dei costi degli impianti Assemini, Biopower Sardegna e Portoferraio e determinazioni sull'impianto Sarlux, per l'anno 2021".

ANDAMENTO DEI MERCATI AZIONARI

Il 2020 per i mercati finanziari è stato un anno unico, caratterizzato dalle conseguenze della pandemia globale, un "cigno nero" che ha causato il più grande calo trimestrale del PIL globale e il maggiore aumento della disoccupazione dai tempi della Grande Depressione. Il calo dei mercati azionari è stato uno dei più rapidi mai registrati. Analogamente, fenomeni senza precedenti hanno riguardato le quotazioni del petrolio, scese temporaneamente a metà aprile, in territorio negativo, così come la volatilità dei mercati finanziari, che ha superato i livelli osservati durante la crisi finanziaria globale del 2008-2013.

In particolare, dopo un 2019 particolarmente positivo per i mercati, il 2020 è cominciato con preoccupazione a fronte dei dati macroeconomici che a fine gennaio segnalavano un rallentamento generalizzato e, in Cina, i primi timori di un'epidemia. A marzo la pandemia dichiarata dall'OMS ed il successivo blocco delle attività economiche in molti paesi europei - Italia, Francia, Spagna, Germania - e negli Stati Uniti, hanno innescato una caduta senza precedenti delle Borse mondiali. Il 12 marzo 2020 i principali listini europei hanno segnato record negativi: il FTSE MIB perdeva il -16,92%, il CAC a Parigi il -12,28%, il DAX tedesco il -12,21% e il FTSE100 a Londra il -9,81%. Wall Street nello stesso giorno crollava del 10%, la peggiore seduta dal 1987.

La risposta fiscale e monetaria da parte delle Autorità ha visto a fine marzo la FED tagliare i tassi a zero e lanciare un QE illimitato, mentre la BCE ha adottato una politica monetaria fortemente espansiva attraverso il mantenimento del livello dei tassi di interesse ai minimi storici e l'adozione di un piano anti-pandemico di acquisto titoli dedicato (PEPP), accanto al mantenimento delle misure di QE. Contemporaneamente, i Governi hanno erogato consistenti pacchetti fiscali. In questo modo, dopo i crolli di marzo, le borse mondiali hanno gradualmente cominciato a riprendersi con rialzi mai registrati prima, in particolare nei mesi di aprile e agosto.

La borsa americana e, con essa, quelle di tutto il mondo hanno inoltre recuperato rapidamente trainate dai titoli tech del NASDAQ, che hanno beneficiato dalle abitudini di milioni di persone in lockdown (shopping online, smart working, intrattenimento domestico, ecc.), segnando nuovi massimi storici.

Tuttavia, a ottobre, la seconda ondata del virus ha frenato la ripresa e dato luogo a nuovi cali sui principali listini.

All'inizio di novembre il successo dei test sui vaccini ha determinato un'inversione del trend dei mercati, favorendo una rotazione verso i titoli ciclici. Le perdite sono state in questo modo completamente recuperate dalle borse americane e asiatiche, mentre le principali borse europee sono riuscite a limitare solo in parte i danni.

Nonostante il significativo recupero rispetto ai primi mesi dell'anno, i listini europei sono quelli che hanno sofferto maggiormente l'impatto della crisi Covid-19: tranne il DAX Index di Francoforte, che ha chiuso l'anno con un rialzo del 3,55%, gli altri indici dell'area Euro non hanno recuperato le perdite accumulate in corso d'anno. Il FTSE 100 di Londra, che oltre al Covid-19 ha sofferto la penalizzazione derivante dalla Brexit, ha ceduto il 14,34%. Il CAC 40 Index di Parigi ha perso il 7,14%; il FTSE ASE Large Cap di Atene ha registrato una perdita del 15,81%.

Il FTSE Mib si è chiuso con un ribasso del 5,42%.

L'indice composito che sintetizza l'andamento delle 300 società europee a maggior capitalizzazione ("FTSE EuroFirst 300") ha chiuso in ribasso del 5,38%. Tra i settori particolarmente colpiti le banche, la crocieristica e le compagnie aeree e, ovviamente, le società legate all'industria del petrolio e del gas che sono state fortemente penalizzate dalla minore domanda di energia.

A livello internazionale, l'indice giapponese "Nikkei 225" ha chiuso l'anno con un forte recupero del +16,01%.

Altrettanto gli indici gli Usa con lo S&P 500 che ha guadagnato il 16,26%. La performance migliore nell'anno è stata quella del Nasdaq, che nel 2020 ha guadagnato quasi il 44%, arrivando intorno a quota 12.900 punti.

Il seguente grafico offre una rappresentazione visiva delle oscillazioni dei corsi azionari commentati, utilizzando come "base 100" di riferimento le quotazioni del 1° gennaio 2020.

PRINCIPALI MERCATI AZIONARI INTERNAZIONALI (FONTE: BLOOMBERG)

(01/01/2020 = BASE 100)

FTSE MIB Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato italiano

UKX Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato inglese

E300 Index: indice rappresentativo delle 300 società europee più grandi per capitalizzazione

SPX index: indice delle 500 azioni più rappresentative del mercato statunitense scelte tra tutti i settori dell'economia

CAC Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato francese

DAX Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato tedesco

IBEX Index: indice delle 35 azioni più rappresentative del mercato spagnolo

FTASE Index: indice rappresentativo delle 300 società europee più grandi per capitalizzazione

NIKKEI Index: indice delle 225 azioni più rappresentative del mercato giapponese

ANDAMENTO DEL TITOLO SARAS

PREZZO DEL TITOLO (EURO) 2020
Prezzo minimo (13/10/2020) * 0,4166
Prezzo massimo (02/01/2020) * 1,474
Prezzo medio 0,760
Chiusura del 30/12/2020 0,5945

* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.

VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI 2020
Minimo in milioni di Euro (20/08/2020) 1,4
Minimo in milioni di azioni (08/05/2020) 1,9
Massimo in milioni di Euro (15/01/2020) 33,0
Massimo in milioni di azioni (24/11/2020) 34,1
Volume medio in milioni di Euro 6,1
Volume medio in milioni di azioni 8,6

Nelle tabelle si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras in termini di prezzo e volumi scambiati durante il periodo che va dal 2 gennaio 2020 al 30 dicembre 2020.

La capitalizzazione di mercato al 30 dicembre 2020 (ultimo giorno di mercato aperto dell'anno) ammonta a circa 565 milioni di Euro e, alla medesima data, le azioni sono 951 milioni (azioni in circolazione 942 milioni). A fine esercizio 2020 Saras SpA detiene complessivamente n. 9.220.216 azioni proprie, pari al 0,97% del capitale sociale. Per il dettaglio delle azioni proprie detenute e della movimentazione nell'esercizio, si rinvia alla Relazione sulla Gestione del bilancio separato di Saras SpA.

Nel grafico seguente viene riportato l'andamento giornaliero del titolo Saras, comparato con l'indice di riferimento, il FTSE Italia Mid Cap della borsa di Milano: a seguito dei fenomeni descritti nel corso della presente Relazione, e che hanno interessato il mercato della raffinazione, il titolo Saras ha registrato nel 2020 una performance negativa del 58,54%. I principali indici del mercato Oil & Gas hanno registrato performance negative nel corso del 2020, molto inferiori rispetto a quelle del mercato equity nel suo complesso. Con riferimento al mercato italiano, l'indice di riferimento FTSE Mid Cap, in cui è incluso il titolo Saras, ha registrato un ribasso del 5,8%.

SARAS CONTRO FTSE ITALIA MID CAP

STRUTTURA DEL GRUPPO SARAS

Si riporta la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31/12/20.

SEDI LEGALI DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE

Saras SpA

SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari

Sarlux Srl

SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch - Cagliari

Deposito di Arcola Srl Via XXV Aprile 18 19021 Arcola - La Spezia

Sartec Srl

Località Grogastu Traversa 2^ Strada Est 09032 Assemini - Cagliari

Sardeolica Srl

Strada Ovest – Zona Industriale Macchiareddu 09010 Uta – Cagliari

Saras Trading SA

Rue Philippe-Plantamour 18-20 1201 Geneve (Switzerland) Svizzera

Sarint SA

12 Avenue de la Porte Neuve 2227 Luxembourg Lussemburgo

Reasar SA

4, Rue du Fort Wallis L-2714 (Luxembourg) Lussemburgo

Saras Enegia SAU

Sta. María Magdalena 14 Planta 4° 28020 Madrid Spagna

Terminal Logistica de Cartagena SLU

Sta. María Magdalena 14 Planta 4° 28020 Madrid Spagna

COMMENTO AI RISULTATI DEL GRUPPO SARAS

GAAP e Non-GAAP measure (Indicatori alternativi di performance)

Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto Comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti delle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.

I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

MILIONI DI EURO 2020 2019
RICAVI 5.342 9.518
EBITDA (87,1) 252,8
EBITDA comparable (20,8) 313,8
EBIT (341,1) 54,1
EBIT comparable (238,9) 115,1
RISULTATO NETTO (275,5) 26,2
RISULTATO NETTO comprable (197,0) 67,3
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE EFFETTO IFRS 16 (505) 79
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST EFFETTO IFRS 16 (545) 30
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 256 345

Commento ai risultati di gruppo dell'esercizio 2020

Il settore della raffinazione ha vissuto nel 2020 una delle crisi peggiori della sua storia, innescata da un crollo dei consumi senza precedenti seguite alle restrizioni messe in atto a livello globale per contenere la pandemia. I ricavi del Gruppo sono stati pari nell'anno a 5.342 milioni di Euro, in riduzione del 44% rispetto ai 9.518 milioni di Euro realizzati nell'esercizio precedente. Il segmento Raffinazione ha registrato minori ricavi per circa 3.174 milioni di Euro (46% inferiori rispetto all'anno precedente) e il segmento Marketing per circa 897 milioni di Euro (44% inferiori rispetto all'anno precedente). Nel 2020 è stato inferiore anche il contributo dei segmenti Power ed Eolico che hanno registrato ricavi inferiori al 2019 rispettivamente del 20% e del 14%, risentendo del minor valore della tariffa CIP6 e in generale del calo del prezzo dell'energia elettrica.

Lo scenario ha impattato profondamente i volumi venduti, le quotazioni e la marginalità dei prodotti petroliferi.

Nel segmento Raffinazione, i volumi si sono ridotti del 14% rispetto al 2019. Tale riduzione va anche ricondotta a uno dei più importanti turnaround nella storia della raffineria di Sarroch, già programmato per il 2020 e regolarmente concluso nell'anno, che ha coinvolto le unità Topping T1 e l'unità FCC, principale impianto utilizzato nella produzione di benzina. Il fermo impianti per la manutenzione dell'impianto FCC, avviata nel mese di marzo e programmata inizialmente sino alla fine di maggio, è stato protratto a tutto il mese di giugno, in considerazione della scarsa economicità nella raffinazione di benzina, in particolare nel secondo trimestre quando il crack della benzina è sceso del 57% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel terzo trimestre si sono registrate minori lavorazioni anche per le fermate di uno dei due mild hydrocracker, impianti utilizzati nella produzione di gasolio, durate circa 30 giorni. Nel quarto trimestre, le produzioni si sono mantenute all'80% della capacità produttiva.

Nel Marketing, i volumi di vendita si sono ridotti del 17% rispetto al 2019, rispetto a una media nazionale che ha visto nel 2020 i consumi di benzina ridursi del 21% e quelli di gasolio del 17%. In particolare, in Italia, la performance del segmento ha confermato un trend di vendita di carburanti nel canale extrarete complessivamente migliore del mercato.

Da un punto di vista delle quotazioni, la benzina ha segnato una media di 382 \$/ton (rispetto alla media di 595\$/ton del 2019), mentre le quotazioni del diesel sono state in media pari a 362 \$/ton (rispetto alla media di 586 \$/ton nel 2019). Il crack della benzina ha registrato un valore medio nell'anno di 3,9\$/bl, inferiore del 44% rispetto a quello del 2019 (7,0 \$/bl). Analogamente, il crack del diesel è stato in media pari a 6,7\$/bl, toccando valori inferiori ai 2\$/bl, con un calo del 53% rispetto alla media di 14,3\$/bl del 2019, con valori particolarmente bassi nel secondo semestre, che hanno toccato i 1,3\$/bl a settembre.

Tali fenomeni hanno portato nell'esercizio 2020 a un EBITDA reported di Gruppo negativo per 87,1 milioni di Euro, rispetto a un EBITDA reported positivo e pari a 252,8 milioni di Euro nel 2019.

Tale risultato è ascrivibile allo scenario seguito alla crisi pandemica che si è riflesso nel segmento Refining con un impatto negativo stimato gestionalmente a livello di EBITDA reported di circa 287 milioni di Euro, principalmente come risultato della compromessa marginalità del settore, in particolare con riferimento al crack di gasolio e benzina, solo parzialmente compensata dalle quotazioni in ribasso dei grezzi acquistati. Tale risultato tiene inoltre conto dell'impatto negativo - nei segmenti Raffinazione e Marketing - della valorizzazione degli stock inventariali derivante dal crollo delle quotazioni petrolifere, pari nell'anno a 32,2 milioni di Euro, con un effetto particolarmente negativo originatosi nel primo semestre, in concomitanza al crollo delle quotazioni, che si è poi parzialmente riassorbito nel corso dei mesi successivi.

L'attività di programmazione della produzione del segmento Refining ha apportato un contributo inferiore all'EBITDA del Gruppo rispetto al 2019, in considerazione delle limitate opportunità di ottimizzazione derivanti dal mutato contesto di mercato e dall'elevata volatilità e incertezza di quest'ultimo, nonché dall'assetto degli impianti nell'anno (per un maggior dettaglio a riguardo si rinvia alla descrizione della gestione del segmento Refining).

Tali effetti sono stati tuttavia in parte compensati da specifiche azioni messe in atto dalla Società, quali una riduzione delle lavorazioni e un efficientamento delle attività, che hanno comportato un beneficio anche in termini di minori oneri di esercizio.

Inoltre, anche la gestione commerciale del segmento Refining ha determinato un contributo a livello di EBITDA superiore rispetto a quello del 2019.

Per garantire un margine sul crack del diesel, inoltre, la società ha messo in atto nel secondo trimestre delle operazioni di copertura che hanno determinato un beneficio sull'EBITDA del 2020 pari a circa 19 milioni di Euro.

Infine, l'EBITDA del 2020 ha beneficiato di minori costi variabili, ridotti rispetto all'anno precedente sia in termini di prezzi unitari sia in termini di consumi, a fronte delle minori lavorazioni. Le minori lavorazioni hanno comportato minori oneri anche in termini di CO2 emessa.

Si ricorda infine, come già descritto nei paragrafi precedenti, che l'EBI-TDA del 2020 include 35,9 milioni di Euro relativi al rilascio del fondo rischi per la CO2 legato agli impianti ex Versalis, di cui 21,0 milioni di euro afferenti alle quote 2015/2017 di natura straordinaria rispetto ai risultati Comparable.

Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato negativo per 275,5 milioni di Euro, rispetto a un utile netto di 26,2 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2019, sostanzialmente per quanto descritto a livello di EBITDA al netto dell'effetto fiscale. Inoltre, gli ammortamenti sono risultati in crescita rispetto all'esercizio precedente (218,1 milioni di Euro contro 198,7 milioni di Euro nel 2019) per effetto dell'entrata in esercizio dei nuovi investimenti.

Si segnala che, per effetto dell'Impairment test ai sensi dello IAS 36, si rileva una riduzione di valore riconducibile alle immobilizzazioni materiali per Euro 35 milioni. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto descritto in Nota Integrativa al capitolo 5.2 "Attività non correnti".

Il saldo tra oneri e proventi finanzia-

DETTAGLI SUL CALCOLO DELL'EBITDA COMPARABLE:

ri è risultato negativo e pari a 16,4 milioni di Euro (rispetto a un saldo negativo di 18,2 milioni di Euro nel 2019). Le altre poste finanziarie (che ricomprendono i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati principalmente sui cambi, le differenze cambio nette, e gli altri oneri e proventi finanziari) sono risultate positive per 2,5 milioni di Euro rispetto ad un salto negativo di 0,5 milioni di Euro nell'esercizio precedente. Si segnala infine un accantonamento a un "fondo imposte" relativo ad accertamenti sulle imposte versate negli esercizi precedenti.

In termini di EBITDA comparable il risultato di Gruppo è stato negativo per 20,8 milioni di Euro, rispetto a un EBITDA comparable positivo e pari a 313,8 milioni di Euro nel 2019. Rispetto all'EBITDA reported, questo risultato non tiene conto dell'impatto negativo - nei segmenti Raffinazione e Marketing - della valorizzazione degli stock inventariali derivante dalla volatilità delle quotazioni petrolifere, che nell'anno è stato pari a 32,2 milioni di Euro, con un effetto che si è materializzato molto negativo nel secondo trimestre, in concomitanza al crollo delle quotazioni, effetto parzialmente riassorbito nel corso dei mesi successivi. L'EBITDA comparable rispetto all'EBITDA reported non include inoltre l'effetto di alcune poste non ricorrenti relative al costo del personale e derivanti dagli incentivi all'esodo, nonché le svalutazioni relative al magazzino materiali della controllata Sarlu, mentre comprende il beneficio del rilascio a conto economico del fondo rischi per la CO2 legato agli impianti ex Versalis, di cui 21 milioni di euro afferenti alle quote 2015-2017

Il Risultato Netto comparable di Gruppo nel 2020 è stato pari a una perdita di 197,0 milioni di Euro, rispetto all'utile di 67,3 milioni di Euro nell'esercizio precedente, e non tiene conto, rispetto al Risultato netto comparable, oltre che delle differenze descritte per l'EBITDA, della riduzione di valore sulle immobilizzazioni materiali per effetto dell'impairment test, al netto dell'effetto fiscale, di uno stanziamento a un "fondo imposte" relativo ad accertamenti sulle imposte versate negli esercizi precedenti.

Gli investimenti nel 2020 sono stati pari a 255,7 milioni di Euro e principalmente dedicati al segmento Raffinazione (225,9 milioni di Euro), rispetto a Euro 344,6 del 2019. Di questi circa 128 milioni di Euro si riferiscono alle attività di manutenzione capitalizzabili e investimenti relativi al sopra citato turnaround pluriennale.

Nelle tabelle successive vengono presentati i dettagli sul calcolo di EBITDA e Risultato Netto comparable per gli esercizi 2020 e 2019.

DETTAGLI SUL CALCOLO DEL RISULTATO NETTO COMPARABLE:

MILIONI DI EURO 2020 2019
RISULTATO NETTO reported (275,5) 26,2
Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari al netto delle imposte 23,4 38,9
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 55,2 2,3
RISULTATO NETTO comparable (197,0) 67,3

MILIONI DI EURO 2020 2019 EBITDA reported (87,1) 252,8 Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari 32,2 53,9 Derivati su cambi 5,3 (1,9) Poste non ricorrenti 28,8 8,9 EBITDA comparable (20,8) 313,8

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2020, ante effetto dell'applicazione dell'IFRS16, è risultata negativa per 504,6 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 79,0 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2019. La Posizione Finanziaria Netta, comprensiva dell'effetto dell'IFRS16 (negativo per 40,3 milioni di Euro) è risultata negativa per 544,9 milioni di Euro.

Le dinamiche peggiorative sulla domanda e sui prezzi delle materie prime e dei prodotti scatenate dalla crisi pandemica hanno determinato, oltre a una minore redditività, un assorbimento di cassa a livello di capitale circolante netto.

In particolare, nei dodici mesi, la generazione di cassa è stata negativa per 575 milioni di Euro. Oltre alla perdita gestionale a livello di EBITDA reported negativo, pari a 87 milioni di Euro, e agli investimenti pari, nell'anno, a 255,7 milioni di Euro, l'impatto più rilevante è derivato dalla variazione del circolante, negativa nell'anno per 193 milioni di Euro. Tale dinamica è stata principalmente determinata da un forte decremento dei debiti commerciali, che principalmente per effetto delle dinamiche di prezzo, si sono ridotti rispetto alla fine dell'esercizio precedente, per 732 milioni di Euro, valore superiore al decremento registrato nei crediti commerciali e negli stock inventariali, pari cumulativamente a 398 milioni di Euro, e ad altre variazioni di minore entità, come quelle legate al rilascio del fondo CO2 per 32 milioni di Euro, non avente effetto monetario, e al decremento del fondo imposte anticipate per 72 milioni di Euro.

Si segnala che al fine di rafforzare la struttura finanziaria del Gruppo la Società ha sottoscritto a fine 2020 con un pool di primari istituti finanziari italiani un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, con scadenza nel 2024, iscritto tra i finanziamenti bancari a medio e lungo termine, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia. La Società ha inoltre ottenuto dalle banche finanziatrici la revisione dei parametri finanziari sulle linee esistenti, per tener conto delle mutate condizioni di mercato. Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato ed al paragrafo 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine della Nota Integrativa.

Si evidenzia in questa sede che le ulteriori linee di credito accordate e non utilizzate dal Gruppo al 31 dicembre 2020 (sia a medio termine che a breve termine) ammontavano a circa 400 milioni di Euro.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa alla sezione 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine e 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine.

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

MILIONI DI EURO 2020 2019
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine (399) -
Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine (199) (199)
Altre passività finanziarie a medio e lungo termine (13) (7)
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 6 7
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (606) (200)
Finanziamenti bancari correnti (19) (70)
Debiti verso banche per c/c passivi (456) (8)
Altre passività finanziarie a breve termine (39) (91)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati (6) (15)
Altre attività finanziarie 62 31
Disponibilità liquide ed equivalenti 559 432
Posizione finanziaria netta a breve termine 101 279
Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 (505) 79
Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 (40) (49)
Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 (545) 30

ANALISI DEI SEGMENTI

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati nei Bilanci degli esercizi precedenti, includendo anche la valorizzazione dei servizi intersettoriali venuti meno a seguito di operazioni societarie straordinarie, alle medesime condizioni previste nei contratti previgenti.

RAFFINAZIONE

Il Gruppo Saras opera nel settore della Raffinazione tramite la raffineria di Sarroch, una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate/ anno), ed anche in termini di complessità degli impianti si posiziona tra le migliori in Europa (indice Nelson pari a 11,7). La sua ubicazione sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari le conferisce una posizione strategica al centro del Mediterraneo, ed assicura prossimità sia con vari paesi fornitori di grezzo che con i principali mercati di consumo dei prodotti raffinati.

Mercato petrolifero e margini di raffinazione

Di seguito, una breve analisi sull'andamento delle quotazioni del grezzo, sui crack spreads dei principali prodotti raffinati, e sul margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) per quanto riguarda il mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

VALORI MEDI ANNO 1 2020 2019
Greggio (\$/bl)
prezzo Brent Datato (FOB Med) 41,8 64,2
prezzo Ural (CIF Med) 42,1 63,8
Differenziale "heavy-light" +0,2 -0,4
Prodotti raffinati (\$/ton)
prezzo ULSD 362,1 585,6
prezzo Benzina 10ppm 381,8 594,6
prezzo HSFO 214,5 324,0
Crack spreads (\$/bl)
crack spread ULSD 6,7 14,3
crack spread Benzina 3,9 7,0
crack spread HSFO -7,8 -12,8
Altri indicatori di redditività
Margine EMC Benchmark (\$/bl) -0,5 +1,1
Cambio USD/EUR 1,141 1,195
  1. Fonte "Platts" per prezzi e crack spreads, ed "EMC-Energy Market Consultants" per quanto riguarda il margine di riferimento EMC Benchmark.

Il settore della raffinazione ha vissuto nel 2020 la crisi peggiore della sua storia. Le restrizioni adottate a livello globale per contenere la pandemia da Covid-19 hanno comportato a partire da marzo un crollo dei consumi senza precedenti. Per sostenere le quotazioni del grezzo, precipitate a valori mai toccati prima, a inizio aprile i paesi Opec+ e la Russia hanno concordato e messo in atto ingenti tagli alla produzione, che, se hanno contribuito a sostenere le economie dei paesi produttori, hanno dall'altra parte sottoposto a un'ulteriore, grave pressione i crack margin dei principali prodotti raffinati in tutti i successivi mesi dell'anno, in cui sono rimaste in vigore.

Le condizioni di mercato si sono inaspettatamente aggravate nella seconda parte dell'anno: nel terzo trimestre, infatti, nonostante l'allentamento delle misure di lockdown durante i mesi estivi, i consumi petroliferi hanno stentato a recuperare. In particolare, il crollo del traffico aereo che si è mantenuto a livelli inferiori di oltre il 60% a quelli pre-pandemia, ha penalizzato soprattutto un rimbalzo delle quotazioni e i margini del gasolio, le cui scorte a livello globale hanno raggiunto livelli altissimi. Accanto a questo, l'effetto dei protratti tagli produttivi OPEC+ Russia è stato particolarmente sentito a partire da giugno, dando luogo a una contrazione del differenziale sweet-sour che ha penalizzato soprattutto le raffinerie complesse ad alta conversione come Saras, che lavorano tipicamente una crude slate più pesante e ad alto zolfo.

Nell'ultimo trimestre lo scenario non è migliorato, anche per l'arrivo di una seconda onda di contagi da COVID e il conseguente ricorso a nuove misure restrittive. Contemporaneamente, il paniere dei principali grezzi utilizzati come feedstock da Saras ha mantenuto quotazioni di poco inferiori alla parità o a premio sul Brent.

Di seguito, viene offerta una disamina dettagliata dell'andamento nell'anno delle quotazioni del grezzo, dei prodotti petroliferi e del margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) relativamente al mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

Quotazioni del Grezzo

Dopo aver raggiunto una quotazione di quasi 70\$/bl a fine 2019, le quotazioni del Brent Dated nel primo trimestre sono oscillate in una forchetta compresa tra 55 e 70\$/ bl, per poi calare drasticamente da inizio marzo, a fronte della riduzione dei consumi nel mercato asiatico registrata nei primi mesi del trimestre per le misure di contenimento della pandemia da Covid 19. Alla riduzione della domanda si è aggiunta la guerra commerciale tra i paesi dell'Opec+ che, a seguito del mancato accordo tra i paesi produttori dell'OPEC+ e la Russia, ha portato l'Arabia Saudita a inizio marzo a rispondere con un aumento dell'offerta a oltre 10 milioni di barili al giorno, con un effetto al ribasso sui prezzi di ca. il 30%, a poco più di 30\$/bl. La caduta del Brent Dtd registrata nel primo trimestre è proseguita fino a toccare il minimo degli ultimi 20 anni in data 21 aprile, a 13,2\$/bl.

Tale andamento è durato sino a metà aprile quando, a fronte del ritrovato accordo produttivo tra OPEC e Russia, con tagli di 9,7Mbl/d a partire dal 1° maggio, a cui si sono aggiunti ulteriori 3Mbl/d di tagli nelle produzioni USA e Canada, il Brent è tornato rapidamente a un prezzo di 40\$/bl, mantenendosi nel corso dei mesi di maggio e giugno sopra i 40\$/bl, e chiudendo il secondo trimestre a 41,8\$/bl.

Nel terzo trimestre le quotazioni sono rimaste confinate in una ristretta fascia tra 38 e 46\$/bl. Da luglio e fino al 25 agosto hanno prevalso segnali rialzisti, grazie ad un iniziale miglioramento economico e all'effetto dei tagli produttivi OPEC+ Russia (circa 10Mbl/ giorno); in seguito, la ripresa dei contagi ed il conseguente raffreddamento del ciclo economico hanno causato un «sell off» dei mercati finanziari, a fronte dei quali le quotazioni del Brent si sono ridimensionate, chiudendo il mese di settembre a 40,7\$/ bl.

Ad ottobre, le quotazioni si sono mantenute stabili ai livelli del trimestre precedente, con una domanda sempre debole, una maggiore offerta produttiva per la ripresa dell'export dalla Libia e i maggiori volumi prodotti daIl'lraq rispetto ai tagli previsti dall'OPEC+, e molte raffinerie in fermata manutentiva autunnale. Tra fine novembre e dicembre, i prezzi hanno invece visto un rialzo grazie agli annunci dei vaccini, e alle notizie sulle intenzioni di OPEC+ Russia a proseguire con i tagli produttivi anche nei primi mesi del 2021. L'anno si è chiuso con quotazioni del Brent Dtd oltre i 50\$/bl, livelli che non si vedevano da inizio marzo.

Differenziale di prezzo "heavylight" tra grezzi pesanti e leggeri ("Urals" Vs "Brent")

Il primo trimestre del 2020 ha visto un andamento altalenante del differenziale, con uno sconto a inizio anno dei grezzi pesanti verso quelli leggeri a circa -3\$/bl e in progressiva riduzione fino ad azzerarsi nella prima metà di febbraio: tali sconti inferiori alle aspettative vanno ricondotti al mancato materializzarsi dell'effetto ribassista sui grezzi pesanti atteso con l'introduzione delle nuove specifiche IMO, e alla penalizzazione determinata dalla continua mancanza di grezzo iraniano e venezuelano. A marzo il trend si è invece invertito per effetto del mancato accordo tra paesi OPEC+ e Russia, andando a chiudere la fine del primo trimestre a -5,4\$/bl: la guerra sui prezzi scatenata da parte saudita ha determinato una riduzione drastica degli official selling price ad aprile, dell'ordine di 4 € 8\$/bl, trascinando al ribasso tutto il paniere dei grezzi sour.

Una drastica inversione di tendenza si è quindi verificata a partire da metà aprile, con il ritrovato accordo tra OPEC e Russia e i tagli produttivi che ha interessato principalmente i grezzi medi pesanti ad alto zolfo: l'intero paniere sour si è mosso repentinamente al rialzo, in virtù della ridotta disponibilità di questa materia, e l'Ural si è portato a notevole premio sul Brent.

Questa tendenza si è mantenuta nel secondo e terzo trimestre con un differenziale medio a premio nel secondo e terzo trimestre rispettivamente di +2,2\$/bl e +0,2\$/ bl. Anche ad ottobre e novembre il permanere dei tagli ha mantenuto l'Ural Med a premio rispetto al Brent; una flessione si è invece registrata a dicembre per un primo incremento dei programmi di caricazione, e il differenziale medio del trimestre si è portato a +0,46\$/bl.

"Crack spreads" dei principali prodotti raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo)

Dopo aver aperto l'anno su livelli mediamente bassi rispetto ai trend storici, a partire dal mese di marzo i crack spread hanno cominciato a divergere significativamente con andamenti molto dissimili a seconda del tipo di prodotto, in relazione all'impatto sui relativi consumi delle restrizioni applicate globalmente per la pandemia. Nel secondo trimestre la persistente debolezza della domanda, accompagnata dai forti rialzi nelle quotazioni dei grezzi generati dai tagli dei paesi Opec+, ha continuato a tenere sotto pressione i margini dei vari prodotti, che in molti casi hanno toccato valori minimi, costringendo molti operatori del settore della raffinazione, sia in Europa che negli Stati Uniti, a ridurre temporaneamente il loro tasso di utilizzazione che, in Europa è sceso di un valore prossimo al 70%. Tale scenario, diversamente dalle aspettative di fine giugno, non ha visto alcun segno di miglioramento nel terzo trimestre, con un peggioramento in particolare nel caso dei distillati medi. L'ultimo trimestre dell'anno non ha mostrato miglioramenti sostanziali, con un lievissimo miglioramento del crack del diesel e un ripiegamento sotto i 5\$/bl nel caso della benzina, i cui margini hanno di nuovo toccato valori prossimi allo zero.

In particolare, il jet è il prodotto che ha più gravemente risentito della pandemia, le compagnie aree hanno iniziato a cancellare voli da e per la Cina già da gennaio fino al blocco quasi totale alla fine di marzo quando ormai il virus era diventato un problema globale. In questo contesto il crack del jet è passato da 10,1\$/bl a gennaio a 5,8\$/bl a marzo. Nel secondo trimestre, è ulteriormente peggiorato portandosi a valori negativi minimi di -5\$/bl a maggio, a fronte di un traffico aereo che si è pressoché fermato su scala globale a partire da marzo, con un modesto recupero osservato sul finire di giugno, e per tutto il terzo trimestre, dovuto a una ripresa dei voli in Cina, primo paese ad allentare le misure di contenimento della pandemia. Ciò non ha comunque consentito al crack di tornare a livelli accettabili e la media del terzo

DIFFERENZIALE GREZZI "URAL-BRENT", E CRACK SPREAD DELL'OLIO COMBUSTIBILE (FONTE: PLATTS)

trimestre è rimasta negativa e pari a -2\$/bl. Il traffico aereo ha continuato il suo graduale recupero nel quarto trimestre, grazie alla ripresa dei voli in Asia, tornando finalmente in territorio positivo all'inizio di novembre, quando la media ha toccato i +1,8\$/bl. L'anno si è chiuso con un margine medio nei dodici mesi pari a 1,2\$/bl (13,1\$/bl nel 2019).

La benzina è il secondo prodotto inizialmente più colpito, con un crack di circa 5,7\$/bl a gennaio che, dalla seconda metà di febbraio con la diffusione del COVID e le misure di lockdown in Europa, è crollato rapidamente portandosi più volte in territorio negativo, e chiudendo a 2,3\$/bl alla fine marzo, per poi mantenersi a livelli molto bassi per gran parte del trimestre (circa 2\$/ bl in media), quando le misure di lockdown hanno portato al collasso i consumi di benzina. Un modesto miglioramento si è potuto osservare solo verso la fine di maggio, dovuto in parte all'allentamento del lockdown in molti paesi europei (con una parziale ripresa degli spostamenti delle autovetture private), ed in parte anche agli «economic run cuts» (ovvero i tagli produttivi) decisi da numerose raffinerie, visto il contesto di margini di raffinazione depressi. Con il termine delle misure di lockdown, i consumi di benzina hanno registrato una discreta ripresa tra giugno e luglio, consentendo una riduzione delle scorte che avevano raggiunto livelli critici. Tale trend però si è rapidamente ridimensionato ad agosto, quando i timori per una nuova ondata di contagi hanno impedito al crack di irrobustirsi in maniera significativa. Peraltro, le numerose fermate produttive legate alla stagione degli uragani negli USA, hanno offerto un ulteriore supporto, consentendo al crack della benzina di raggiungere i 6\$/bl a fine settembre. All'inizio di ottobre i consumi di benzina hanno subito un nuovo rallentamento, per l'arrivo di una seconda onda di contagi e nuove misure di contenimento della pandemia. Nel corso del quarto trimestre è quindi ricominciato un trend di incremento delle scorte, soprattutto in Nord Europa e in Nord America, solo in minima parte ridimensionato dalle numerose fermate di raffinerie per la manutenzione autunnale. Il crack della benzina, che aveva raggiunto i 7\$/bl a fine settembre, ha fatto segnare una media di circa 5\$/bl a ottobre, circa 3\$/bl a novembre, e infine poco meno di 2\$/bl a dicembre. Nell'anno la benzina ha registrato un margine medio di 3,9\$/ bl (6,6\$/bl nel 2019).

Il diesel si è mostrato inizialmen-

te più resiliente degli altri prodotti mantenendo un crack medio nella forchetta dei 10€12\$/bl. Nei primi due mesi dell'anno, tale livello era inferiore alle previsioni di mercato, per la mancata materializzazione del supporto al marine gasoil da parte delle nuove specifiche IMO; inoltre, sono stati inferiori alle attese i consumi europei, sia per uso autotrazione che per uso riscaldamento (temperature più miti rispetto alle medie stagionali). A marzo, invece, la domanda è stata colpita dalle conseguenze della pandemia, anche se meno rispetto a quella del jet fuel e della benzina, grazie alla tenuta del traffico commerciale (alimentari, ed altri beni, anche consegnati a casa) nonché dei consumi per l'agricoltura e il riscaldamento. Il crack del diesel ha chiuso il mese di marzo a 12,5\$/bl. Nel corso del secondo trimestre il diesel ha invece visto il proprio margine dimezzarsi da 10\$/bl ad aprile a circa 5\$/ bl a maggio e giugno: la tenuta del traffico commerciale di alimentari e beni essenziali non è stata sufficiente a compensare l'effetto indotto dalla riduzione dei consumi industriali. Nel terzo trimestre, i distillati medi si sono dimostrati i prodotti più colpiti dall'implosione economica derivata dalla pandemia: il crack del diesel in particolare ha risentito della flessione dei consumi

Crack spread: differenza tra prezzo di un prodotto finito (ad es. Benzina o Gasolio) e prezzo del grezzo di riferimento (ad es. Brent Datato)

industriali e dell'eccedenza del jet, non consumato nel traffico aereo. La media del trimestre è stata pari a 4,4\$/bl, e gli inventari di gasoli si sono ulteriormente gonfiati, raggiungendo i limiti di capacità. Negli ultimi tre mesi, il crack del diesel ha registrato una media pari a 4,8\$/bl, con un trend in risalita dai minimi di settembre, ma pur sempre zavorrato dalla debolezza dei consumi industriali e del trasporto merci su gomma. Nell'anno il crack margin del diesel ha registrato una media di 6,7\$/bl (14,5\$/bl nel 2019).

Anche il crack del VLSFO è risultato in marcata flessione, già a partire dal primo trimestre: la forza mostrata a gennaio in concomitanza all'entrata in vigore della nuova specifica IMO, si è progressivamente ridotta, non essendosi manifestate le temute criticità nella disponibilità di prodotto, con un crack medio nel primo trimestre pari a 8,2\$/bl. Nel secondo e terzo trimestre questo trend è peggiorato: il supporto della nuova specifica IMO visto a inizio anno è stato completamente annullato dagli effetti della pandemia, che ha ridimensionato anche i traffici marittimi, e il crack VLSFO ha raggiunto un valore medio nel terzo trimestre di 0,3\$/bl. Un trend analogo è stato registrato anche per il crack del LSFO, utilizzato come blendstock, nella formulazione VLSFO probunker, che nel terzo trimestre ha toccato una media negativa di -1,2\$/bl. I margini sia del VLSFO sia del LSFO hanno registrato una ripresa con un rimbalzo da ottobre e proseguito a novembre, per la minor produzione a fronte della manutenzione autunnale delle raffinerie europee e USA in un contesto di ripresa dei consumi di bunker, toccando rispettivamente un crack di 3,9 e 2,1\$/bl nell'ultimo trimestre. Nell'anno i margini medi dei due prodotti si sono attestati a valori alti rispetto al passato e pari a 3,8\$/bl per il VLSFO e 1,3\$/bl per il LSFO.

Un trend opposto ha avuto il crack del HSFO che da una forte negatività nel primo trimestre ha invertito il trend a marzo per effetto della riduzione di disponibilità dei grezzi ATZ a seguito sia dei tagli produttivi OPEC+ e Russia sia del riadattamento delle raffinerie che hanno convertito la produzione in distillati medi, portando lo spread da una media di -14,7\$/bl nel primo trimestre a una media di -5,6\$/ bl nel terzo trimestre. Il trend al rialzo è proseguito sino all'inizio di novembre, quando si è registrata una parziale flessione, per riduzione della domanda asiatica (Pakistan e Bangladesh) che ha portato il crack a -6\$/bl. Il crack del HSFO medio nel 2020 è stato pari a -7,8\$/bl (-27,6\$/bl nel 2019).

Margine di Raffinazione di riferimento

Per quanto concerne l'analisi della redditività del settore della Raffinazione, Saras utilizza tradizionalmente come riferimento il margine di raffinazione calcolato da EMC (Energy Market Consultants) con riferimento ad una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel bacino del Mediterraneo, che lavora una carica composta da 50% grezzo Brent e 50% grezzo Urals.

La raffineria del Gruppo Saras, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, in grado di raffinare molte tipologie di grezzi, è tipicamente in grado di conseguire un margine di raffinazione superiore al margine EMC Benchmark (si veda il grafico seguente) grazie alle proprie caratteristiche di flessibilità e resilienza.

La variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark è comunque funzione delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali.

L'EMC Benchmark, che nel 2019 si era attestato a una media di 1,1\$/ bl, a fronte del mercato fortemente deteriorato dalla pandemia, ha registrato nel 2020 un valore medio negativo pari a -0,5\$/bl.

Rispetto a tale margine EMC, nel 2020 Saras ha ottenuto un margine di raffinazione medio pari a 1,5\$/bl (4,5\$/bl nel 2019), con un premio medio di +2,0\$/bl (premio pari a +3,4\$/bl nel 2019), anche a fronte delle minori lavorazioni rispetto all'esercizio precedente.

Tale risultato, inferiore alla media storica, trova la sua spiegazione in alcuni specifici fenomeni di scenario che hanno sfavorito la raffineria Saras rispetto alla "raffineria standard del Mediterraneo" a cui fa riferimento l'EMC: tra questi soprattutto la minor resa di Saras in oli combustibili ad alto tenore di zolfo, i cui margini hanno visto un notevole apprezzamento dal secondo semestre.

Il livello molto più elevato del crack spread dell'olio combustibile rispetto all'anno precedente (in particolare rispetto alla seconda metà del 2019, quando le quotazioni di questo prodotto risultavano inferiori, incorporando le aspettative legate all'entrata in vigore della normativa IMO) ha influenzato positivamente il margine di riferimento EMC Benchmark per il rafforzamento del crack spread del fuel oil rispetto al 2019. Saras ha potuto solo parzialmente cogliere tale effetto avendo una produzione di olio combustibile significativamente più bassa rispetto a quella modellizzata nel margine di riferimento (circa il 5% rispetto al 15% dell'EMC Benchmark).

Al netto di tale effetto distorsivo, pari a circa di circa 0,9\$/bl, il margine di riferimento EMC Benchmark sarebbe risultato peggiore, ovvero negativo per -1,4 \$/bl (anziché per -0,5\$/bl) e il premio del margine Saras pari a +2,9\$/bl (rispetto a 2\$/bl).

Tuttavia, le performance complessive di Saras hanno consentito di conseguire comunque un margine di raffinazione superiore all'EMC, in particolare grazie alle performance commerciali e all'adeguamento dei piani di manutenzione con la riduzione delle lavorazioni a fronte della scarsa economicità nella produzione dei distillati medi in alcuni mesi dell'anno che ha anche comportato il contenimento dei costi di esercizio.

Il grafico sottostante mostra in dettaglio l'evoluzione dei margini realizzati dalla raffineria del Gruppo Saras negli esercizi 2019 e 2020, sia su base annuale che su base trimestrale.

Margine Raffinazione: (EBITDA comparable del settore Raffinazione + Costi Fissi) / Lavorazione di raffineria nel periodo. Margine IGCC: (EBITDA Generazione di Energia Elettrica + Costi Fissi) / Lavorazione di Raffineria nel periodo. EMC Benchmark: margine calcolato da EMC (Energy Market Consultants) basato su lavorazione 50% Ural e 50% Brent.

Principali risultati operativi

LAVORAZIONE DI RAFFINERIA 2020 2019 %
LAVORAZIONE DI RAFFINERIA (GREZZI)
migliaia di tons 11.369 13.172 -14%
milioni di barili 83,0 96,2 -14%
migliaia barili/giorno 229 263 -14%
CARICHE COMPLEMENTARI
migliaia di tons 702 1.278 -45%

La lavorazione di grezzo in raffineria nel 2020 è stata pari a 11,4 milioni di tonnellate (13,2 milioni di tonnellate nel 2019), corrispondenti a 83 milioni di barili (96,2 milioni di barili nel 2019) e a 229 mila barili/giorno (263 mila barili/giorno nel 2019), in calo del 14% rispetto al 2019. La lavorazione di cariche complementari al grezzo è risultata pari a 0,7 milioni di tonnellate rispetto a 1,3 milioni di tonnellate nel 2019. Tale dinamica va ricondotta in primis all'importante ciclo di manutenzione programmata che ha interessato principalmente gli impianti Topping T1 e l'unità FCC nel primo semestre, il maggiore impianto produttore di benzine, con un impatto sul semestre di circa 90 giorni. Inoltre, vista la scarsa economicità nella produzione e vendita di benzina per i margini estremamente sfavorevoli, l'unità FCC, è rientrata in funzione solo a partire dal mese di luglio, rimanendo ferma 30 giorni oltre il previsto. Nel terzo trimestre si sono registrate minori lavorazioni anche per le fermate di uno dei due mild hydrocracker, per circa 30 giorni, utilizzato nella produzione di gasolio. Nel quarto trimestre, le produzioni si sono mantenute pari all'80% della capacità produttiva.

MATERIE PRIME PER TIPOLOGIA 2020 2019
Light Extra Sweet 26% 38%
Light Sweet 15% 11%
Medium Sweet/Extra Sweet 4% 1%
Medium Sour 32% 34%
Heavy Sour/Sweet 24% 16%
Densità media del grezzo
°API
33,6 34,4

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel 2020 ha una densità media di 33,6°API, più pesante rispetto a quella del mix portato in lavorazione nel 2019. Analizzando in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota una riduzione della percentuale di lavorazione dei grezzi leggeri a bassissimo tenore di zolfo ("light extra sweet") e un incremento di grezzi pesanti ad alto contenuto di zolfo ("heavy sour/sweet"). Tale mix di lavorazione è dovuto alle contingenti situazioni di assetto degli impianti (dovute all'importante ciclo di fermate programmate nel periodo) e a scelte di natura economica e commerciale riconducibili alle condizioni di offerta sul mercato.

MATERIE PRIME PER PROVENIENZA 2020 2019
Nord Africa 22% 25%
Mare del Nord 6% 6%
Medio Oriente 31% 29%
Russia e Caspio 27% 26%
Africa Occidentale 13% 14%
Altro 0% 0%

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare come nel 2020 la resa in distillati leggeri (26,0%) sia diminuita rispetto a quella registrata nel 2019 (27,9%). Analogamente la resa in distillati medi (50,4%) è diminuita rispetto ai valori registrati nel 2019 (52,1%). Di converso, è stata superiore la resa di olio combustibile (7,0%) e TAR (8,9%). Tali variazioni sono riconducibili al ciclo di manutenzioni realizzato nel primo semestre, che hanno interessato il Topping T1 e l'impianto FCC, dedicati principalmente alla produzione di benzina, e in parte minore, di gasolio. In particolare, la maggiore resa percentuale in TAR riflette, a fronte delle minori quantità di grezzi lavorate, la produzione costante delle quantità necessaria a garantire la carica dell'impianto IGCC per la generazione di energia elettrica.

PRODUZIONE 2020 2019
GPL migliaia di tons 210 292
resa 1,7% 2,0%
NAPHTHA + BENZINE migliaia di tons 3.139 4.026
resa 26,0% 27,9%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 6.082 7.530
resa 50,4% 52,1%
OLIO COMBUSTIBILE & ALTRO migliaia di tons 847 603
resa 7,0% 4,2%
TAR migliaia di tons 1.075 1.091
resa 8,9% 7,5%

Nota: il complemento a 100% della produzione è costituito dai "consumi e perdite"

Principali risultati finanziari

2020 2019 %
EBITDA (204,2) 65,9 n.s.
EBITDA comparable (153,1) 124,2 n.s.
EBIT (390,7) (68,5) n.s.
EBIT comparable (304,6) (10,3) n.s.
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 225,7 291,9 -23%

L'EBITDA comparable nell'esercizio 2020 è risultato negativo per 153,1 milioni di Euro, evidenziando un margine di raffinazione Saras pari a +1,5\$/bl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Ciò si confronta con un EBITDA comparable positivo di 124,2 milioni di Euro e un margine di raffinazione Saras pari a +4,5\$/bl nel 2019. Per una descrizione dell'andamento del margine si invita a fare riferimento al paragrafo "Margine di Raffinazione di riferimento".

Tale EBITDA comparable è stato condizionato dallo scenario senza precedenti seguito alla crisi pandemica che si è riflesso nell'anno con un impatto negativo stimato gestionalmente di circa 287 milioni di Euro rispetto all'EBITDA comparable del 2019. In particolare, l'impatto determinato dai bassissimi livelli del crack di gasolio e benzina è stato solo parzialmente compensato dalle quotazioni in ribasso del brent e dei relativi premi e sconti sui grezzi acquistati. Tale effetto negativo di scenario include inoltre quello derivato dal deprezzamento del dollaro, con il tasso di cambio Euro/Dollaro USA che ha pesato negativamente nell'anno per 8 milioni di Euro (1,142 Dollari USA per 1 Euro nel 2020 contro 1,120 nel 2019).

Gli effetti di questo scenario fortemente penalizzante, e caratterizzato da elevata volatilità e incertezza, hanno limitato le opportunità di ottimizzazione legate all'attività di programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati i n lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) con un impatto negativo a livello di EBITDA per circa 24 milioni di Euro rispetto al 2019.

Tuttavia, tali effetti sono stati parzialmente compensati da specifiche azioni messe in atto dalla Società, a partire dall'adattamento dei livelli produttivi al mutato scenario con una riduzione delle lavorazioni e un efficientamento delle attività, e un beneficio anche in termini di minori oneri di esercizio.

L'esecuzione delle attività produttive - che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, programmata e non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica ed il fuel gas - ha infatti evidenziato un maggiore contributo a livello di EBITDA per circa 23 milioni di Euro rispetto all'anno precedente, derivante principalmente, nel primo semestre, da un piano manutentivo che in termini di produzione persa è stato meno oneroso rispetto a quello che ha caratterizzato il 2019.

Anche l'andamento della gestione commerciale - che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo - ha determinato un contributo a livello di EBITDA superiore rispetto a quello del 2019 per 24 milioni di Euro, grazie alle opportunità di mercato venutesi a creare nel secondo trimestre, a fronte dell'accentuata struttura di contango sia sul mercato dei grezzi sia su quello dei prodotti.

Per garantire un margine sul crack del diesel, inoltre, come descritto in precedenza, la società ha messo in atto nel secondo trimestre delle operazioni di copertura che hanno determinato un beneficio sull'EBI-TDA comparable del 2020 pari a circa 19 milioni di Euro.

Infine, l'EBITDA comparable dell'anno beneficia di minori costi variabili per 58 milioni di Euro: la crisi seguita alla pandemia ha infatti determinato una riduzione dei costi variabili sia in termini unitari, come nel caso dell'energia elettrica, dell'idrogeno e del vapore, i cui prezzi si sono sensibilmente ridotti nell'anno, sia in termini di volumi, a fronte delle minori lavorazioni, che hanno comportato anche minori oneri in termini di CO2 emessa, tasse di sbarco e controstallie.

Si ricorda infine, come già descritto nei paragrafi precedenti, che l'EBITDA del 2020 include circa 36 milioni di Euro relativi al rilascio del fondo rischi per la CO2 legato agli impianti ex Versalis, di cui 21,0 milioni di euro afferenti alle quote 2015/2017 che sarebbero state di natura straordinaria.

Come già anticipato nei commenti ai risultati del Gruppo, si segnala inoltre che, per effetto dell'Impairment test ai sensi dello IAS 36, si rileva una perdita durevole di valore riconducibile alle immobilizzazioni materiali del segmento Refining per Euro 35 milioni. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto descritto in Nota Integrativa al capitolo 5.2 "Attività non correnti".

Gli investimenti del segmento Refining effettuati nell'esercizio 2020 sono stati pari a 225,7 milioni di Euro, in linea con il piano di investimenti e il programma di manutenzione previsti per l'anno, e principalmente relativi al sopra citato turnaround.

GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della produzione di energia elettrica mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato cogenerativo) ubicato all'interno del sito industriale di Sarroch e perfettamente integrato con la raffineria del Gruppo.

L'impianto IGCC, posseduto e gestito dalla controllata Sarlux Srl, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Ha una potenza installata pari a 575MW e produce oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, venduta al GSE con un contratto ventennale scadente nel mese di aprile 2021 in regime Cip 6/92, contribuendo per oltre il 45% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, l'impianto IGCC è anche una delle maggiori unità di conversione dei prodotti pesanti della raffineria, e allo stesso tempo è la più importante utility del sito produttivo, grazie alla sua elevatissima produzione di idrogeno, che viene poi fornito agli impianti di hydrocracking e hydrotreating, ed alla produzione di grandi quantitativi di vapore, necessari per numerosi altri impianti di raffineria.

Mercato di riferimento

VALORI MEDI ANNO 2020 (1) 2019 (1)
Domanda Energia Elettrica Italia GWh 302.751 319.597
Import GWh 39.787 38.163
Produzione Interna (2) GWh 273.108 283.846
di cui: Termoelettrica GWh 175.376 186.811
Prezzo Unico Nazionale (PUN) (3) EUR/MWh 38,9 52,3
  1. Dati stimati Terna (www.terna.it), soggetti a rettifica

  2. Produzione al netto dei consumi per servizi ausiliari

  3. Fonte GME SpA (www.mercatoelettrico.org)

La domanda nazionale di energia elettrica nell'esercizio 2020 (incluse le perdite di rete ed al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata pari a 302.751 GWh, in calo del 5,3% rispetto al 2019. Tale domanda è stata soddisfatta nel 2020 al 51% dalla produzione da Fonti Energetiche Non Rinnovabili (nel 2019 pari al 53%), per il 38% da Fonti Energetiche Rinnovabili (nel 2019 pari al 35%) e la restante quotadell'11% dal saldo estero (12% nel 2019). Nel 2020, si registra inoltre una variazione dell'export, in forte aumento (+30,0%) rispetto al 2019.

A livello geografico, nel 2020 la variazione percentuale rispetto al 2019 del fabbisogno è pari al -6,3% nell'area Nord Italia, al -5,0% al Centro, -3,2% al Sud e -4,1% nelle Isole.

Infine, si segnala che il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) nell'esercizio 2020 si è attestato a 38,9 Euro/MWh, in calo rispetto all'anno precedente (52,3 Euro/ MWh). Tale andamento è principalmente legato alla riduzione dei costi di generazione, tra cui in particolare quello del gas a causa dell'ampia disponibilità sul mercato.

Principali risultati operativi e finanziari

2020 2019 VAR%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA GWh 4.071 4.075 0%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 7,6 9,2 -18%
FATTORE DI SERVIZIO % 84,1% 84,4% 0%
TAR IN CARICA ALL'IMPIANTO migliaia di tons 1.075 1.091 -2%

Nel 2020, la produzione di energia elettrica, inferiore alla media a seguito della crisi pandemica, e pari

a 4,071 TWh, è stata comunque in linea rispetto al 2019, anno caratterizzato da un piano di manutenzioni particolarmente oneroso e da una minor performance operativa rispetto ai precedenti.

MILIONI DI EURO 2020 2019 VAR%
EBITDA 104,8 151,6 -31%
EBITDA comparable 105,2 151,8 -31%
EBIT 48,4 96,7 -50%
EBIT comparable 48,8 96,6 -50%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 20,1 24,8 -19%

L'EBITDA comparable è stato pari a 105,2 milioni di Euro, rispetto ai 151,8 milioni di Euro conseguiti nel 2019.

In particolare, il valore della tariffa CIP6/92 è diminuito del 18%, con un impatto negativo di circa 68 milioni di Euro, il prezzo dell'idrogeno è diminuito del 15%, con un impatto di 5 milioni di Euro. Tali minori ricavi sono stati solo parzialmente compensati da una riduzione del costo del TAR, diminuito del 24%, con un impatto positivo di 32 milioni di Euro. La variazione è inoltre imputabile al minor contributo nel 2020 della linearizzazione sui ricavi (con un effetto non monetario).

I costi fissi sono diminuiti rispetto al 2019 principalmente per un piano manutentivo meno oneroso rispetto all'esercizio di confronto.

Gli investimenti 2020 del segmento Power sono stati pari a 20,1 milioni di Euro.

MARKETING

ll Gruppo Saras svolge le proprie attività di Marketing in Italia ed in Spagna, direttamente ed attraverso le proprie controllate, prevalentemente nel canale extra-rete. A tal fine, in Italia il Gruppo si avvale, oltre che della logistica della raffineria, di un deposito costiero di proprietà ubicato ad Arcola (La Spezia), con una capacità complessiva di 200.000 metri cubi, ed intrattiene contratti di transito a medio/lungo termine per capacità di stoccaggio in altri depositi di proprietà di terzi, ubicati principalmente nella parte centro-settentrionale della penisola italiana (Civitavecchia, Livorno, Ravenna, Marghera, Genova, Lacchiarella, Napoli ecc.).

In Spagna la consociata Saras Energia possiede e gestisce il deposito ubicato a Cartagena (Spagna), con capacità di 114.000 metri cubi, ed utilizza anche altri terminali nel resto della Spagna (di proprietà di operatori terzi, tra cui principalmente Decal e CLH) che le permettono di distribuire i prodotti in tutto il territorio iberico. Nel luglio 2019, la controllata spagnola Saras Energia ha stipulato con Kuwait Petroleum Espana SA l'atto di cessione del ramo d'azienda riconducibile alle stazioni di servizio situate in Spagna e riguardante le stazioni, direttamente possedute e operate, i servizi ancillari e il relativo personale direttamente riferibile alla rete.

Nel 2020 è stata finalizzata la cessione delle ultime stazioni di servizio del Gruppo a Kuwait Petroleum Espana SA.

Mercato di riferimento

Secondo i dati rilevati da Unione Petrolifera, i consumi petroliferi in Italia, principale mercato per il canale extra rete del Gruppo Saras, sono ammontati nel 2020 a 49,9 milioni di tonnellate, in calo del 17,1% rispetto al 2019, un calo mai registrato prima nell'arco di un solo anno.

In particolare, in Italia, nel 2020 i consumi di benzina hanno mostrato una flessione del 21,2% e quelli di gasolio una contrazione del 16,6%. I consumi di carburanti da autotrazione (benzina + gasolio) sono risultati pari a poco meno di 25,6 milioni di tonnellate, in calo del 17,7% (-5.513 ktons).

Nel 2020 le nuove immatricolazioni sono risultate in calo del 27,9%, quelle a benzina hanno rappresentato il 37,8% del totale (era il 44,5% nel 2019), quelle diesel il 32,7% (era il 39,8% nel 2019), mentre le ibride il 18% (era il 6,9% nel 2019). Quanto alle altre alimentazioni, nel 2020 il peso delle auto a Gpl è stato del 6,8% (7% nel 2019), a metano del 2,3% (2% nel 2019) e delle elettriche del 2,4% (0,6% nel 2019).

Nel mercato spagnolo, i dati compilati da CORES mostrano consumi ai livelli dell'anno 1993. Più in dettaglio, i consumi di gasolio da trazione si sono ridotti del 17%, quelli della benzina del 21%, quelli di kerosene del 65% ed infine quelli di olio combustibile del 30%.

Principali risultati operativi e finanziari

2020 2019 VAR%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 2.956 3.574 -17%
di cui in Italia migliaia di tons 1.909 2.155 -11%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.048 1.418 -26%

Da un punto di vista operativo, il Gruppo ha registrato un calo del 17% nei propri volumi di vendita, in particolare dell'11% in Italia e del 26% in Spagna.

L'EBITDA comparable del segmento Marketing è risultato pari a 21,6 milioni di Euro, in diminuzione del 2% rispetto ai 22,0 milioni di Euro del 2019.

Tale contributo va considerato congiuntamente a quello della raffinazione in ragione del forte coordinamento tra competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.

Infine, gli investimenti nell'esercizio 2020 nel segmento Marketing sono stati pari a 1,5 milioni di Euro.

MILIONI DI EURO 2020 2019 VAR%
EBITDA 10,9 20,3 -46%
EBITDA comparable 21,6 22,0 -2%
EBIT 7,2 17,3 -58%
EBIT comparable 18,8 19,1 -2%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 1,5 0,6

EOLICO

Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili sin dal 2005, attraverso la controllata Sardeolica Srl che gestisce un parco eolico ubicato in Ogliastra (Sardegna).

Il parco è composto da 57 aerogeneratori, con una potenza totale installata di 126 MW, ed è dotato di un Sistema di Gestione certificato secondo gli standard ISO 45001:2018 (Salute e Sicurezza), ISO 14001:2015 (Ambiente) per il quale ha ottenuto l'accreditamento EMAS, ISO 9001:2015 (Qualità) e ISO 50001:2018 (Energia).

Nell'esercizio 2020 la produzione del parco di Ulassai è stata pari a 225.530 MWh, che corrispondono al fabbisogno elettrico annuale di circa 165.600 persone. L'aver sfruttato la fonte eolica rinnovabile ha quindi consentito il risparmio di quasi 290.000 barili di petrolio, con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per circa 145.000 tonnellate. Inoltre, cumulativamente, nel periodo che decorre dalla sua entrata in esercizio fino al 31 dicembre del 2020, la produzione di energia elettrica del parco ha raggiunto 2.669.646 MWh.

PRODUZIONE 2019 [MWh] ABITANTI EQUIVALENTI
ANNUALI 1
TEP 2 "RISPARMIATI" BARILI DI PETROLIO 3
"RISPARMIATI"
225.530 165.587 42.174,1 288.864
PRODUZIONE 2019 [MWh] INQUINANTE EMISSIONI SPECIFICHE 4
[KG/MWH]
EMISSIONI EVITATE [t]
225.530,0 CO2 648 146.143,4
PRODUZIONE 2005 - 2019 [MWh] TEP 2 "RISPARMIATI" BARILI DI PETROLIO 3
"RISPARMIATI"
2.669.646,0 499.223,8 3.419.341
PRODUZIONE 2005 - 2019 [MWh] INQUINANTE EMISSIONI SPECIFICHE 4
[KG/MWH]
EMISSIONI EVITATE [t]
2.669.646,0 CO2 648 1.729.930,6
  1. Consumo di energia pro-capite in Sardegna per uso domestico, anno 2019: 1.362 kWh/abitante/anno (Terna, Dati Statistici Consumi 2019 https://download.terna.it/terna/6-Sez_CONSUMI_22dic20_8d8a68f47f6827c.pdf)

  2. 1 kWh = 0,187x10-3 TEP (AEEGSI, Delibera EEN 3/08, http://www.autorita.energia.it/it/docs/08/003-08een.htm)

  3. 1 Barile equivalente di petrolio = 0,146 TEP (https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnellata_equivalente_di_petrolio)

  4. Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. "Verso un'economia condivisa dell'Energia". Adozione della proposta tecnica e avvio della procedura di valutazione ambientale strategica, pag. 114 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20160129120346.pdf)

I lavori del progetto di Reblading del Parco eolico di Ulassai, che porteranno a un incremento della produzione di 33 GWh/anno, sono iniziati a gennaio 2020 e hanno subito un forte rallentamento dovuto alle limitazioni imposte a seguito della diffusione della pandemia da COVID-19 che hanno visto la sospensione dei lavori dal 16 marzo fino al 5 maggio. Al 31 dicembre 2020 risultano completate le attività su 20 turbine su un totale di 48 aerogeneratori rientranti nel progetto. Il completamento del progetto, a seguito rivisitazione tempistiche, dovrebbe avvenire entro il primo semestre 2021.

Mercato di riferimento

L'Italia è stato uno dei primi Stati Membri a dotarsi, alla fine del 2017, di una Strategia Energetica Nazionale (SEN) ispirata al Clean Energy Package europeo. La SEN si pone obiettivi ambiziosi relativamente al periodo 2020-30 ed in particolare di rendere il sistema energetico nazionale più competitivo (riduzione dei prezzi e costi energia), più sostenibile (obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione) e più sicuro (sicurezza di approvvigionamento e flessibilità dei sistemi).

La SEN prevedeva sin dall'inizio un contributo delle fonti rinnovabili del 28% sui consumi complessivi al 2030 rispetto (17,5% nel 2015) e, per le rinnovabili elettriche il passaggio è dal 48-50% al 55%.

La SEN ha quindi costituito la base programmatica e politica per la successiva adozione del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima – PNIEC, avvenuta a gennaio 2020. IL PNIEC fissa la quota di rinnovabili elettriche al 2030 al 55%, la stessa già presente nella SEN nel 2017, mentre alza il contributo delle fonti rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 dal 28% al 30% (17,5% nel 2015).

Secondo l'Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di ANIE Federazione, sulla base dei dati Gaudì di Terna nei primi 10 mesi del 2020 le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico raggiungono complessivamente 650 MW di potenza (-26% rispetto al 2019) con andamenti diversificati per i tre comparti: positivo per fotovoltaico (+25%) e idroelettrico (+59%), negativo per l'eolico (-87%).

Secondo WindEurope a livello europeo, nel 2020 sono stati installati 14,7 GW (10,5 GW nell'UE-27) di nuova capacità eolica, di cui l'80% da impianti a terra. Il calo del 6% rispetto al 2019 è dovuto all'impatto della pandemia COVID-19 su questi ultimi.

I Paesi Bassi hanno installato la maggiore capacità eolica nell'anno in particolare grazie alle installazioni offshore. La Norvegia ha installato i più grandi parchi a terra, mentre la Germania ha visto l'anno peggiore per installazioni dal 2010.

I dati prodotti da Terna mostrano che l'eolico in Italia ha prodotto 18.547 GWh nel 2020, in calo del 7,4% rispetto al 2019, a fronte di minore ventosità. La produzione da fonte eolica copre il 6,8% della produzione elettrica nazionale ed il 5,8% della richiesta di energia elettrica italiana.

Principali risultati operativi e finanziari

2020 2019 VAR%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 225.530 220.363 2%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 3,7 4,7 -23%
TARIFFA INCENTIVO Eurocent/KWh 9,9 9,2 +8%

Nel 2020 l'EBITDA comparable del segmento Eolico è stato pari a 7,4 milioni di Euro, rispetto ai 10 milioni di Euro realizzati nel 2019, con una lieve differenza rispetto all'EBITDA reported, pari nell'anno a 6,7 milioni di Euro, riconducibile a costi relativi a incentivi all'esodo in capo alla controllata Sardeolica.

Tale variazione è principalmente dovuta a una riduzione del 23% nella tariffa elettrica rispetto all'anno precedente, con un prezzo medio di vendita pari a 3,7 centesimi di Euro al KW/h rispetto a 4,7 centesimi di Euro al KW/h nel 2019. La Tariffa Incentivo è risultata superiore di 0,8 Eurocent/kWh rispetto al 2018 e la produzione incentivata ha rappresentato circa l'8% dei volumi nel 2020 (rispetto al 9% del 2019).

I volumi prodotti nel periodo sono risultati superiori soltanto del 2% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, nonostante l'entrata in funzione nell'ultimo trimestre dell'esercizio precedente di nuova capacità eolica per 30 MW (progetto "Maistu") pari a ca. 33GWh, a causa della minore ventosità registrata in particolare nel secondo e nel terzo trimestre dell'anno.

Gli investimenti sono stati pari a 7,5 milioni di Euro, e hanno riguardato principalmente le attività di reblading del parco di Ulassai, che consiste nella sostituzione di tutte le pale, con conseguente incremento di produzione a parità di capacità installata, continuate nel corso del 2020 con un lieve ritardo dovuto al periodo del lockdown e sono previste concludersi nel mese di giugno del 2021.

MILIONI DI EURO 2020 2019 VAR%
EBITDA 6,7 10,0 -33%
EBITDA comparable 7,4 10,0 -26%
EBIT 0,2 4,6 -94%
EBIT comparable 0,9 4,6 -71%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 7,5 26,4

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 53

ALTRE ATTIVITÀ

Il segmento include le attività delle controllate Sartec Srl, Reasar SA e altre.

In particolare, Sartec Srl, controllata al 100% da Saras SpA, è la Società del Gruppo che si occupa di ingegneria, servizi, consulenze e tecnologie per il miglioramento delle performance industriali e ambientali, con un'ampia offerta rivolta sia all'industria petrolifera, petrolchimica e dell'energia, che alle pubbliche amministrazioni e al territorio, operando in questi principali settori:

• ottimizzazione dei processi pro-

duttivi, efficienza industriale e risparmio energetico (studi tecnologici, ingegneria di processo, impiantistica e dell'automazione, servizi industriali, servizi analitici in ambito petrolifero, forniture di sistemi package e di analisi);

  • sostenibilità e salvaguardia ambientale (ingegneria ambientale, sistemi di analisi ambientali, servizi analitici di monitoraggio ambientale);
  • progetti digital e industry 4.0 (sviluppo di soluzioni basate su machine learning, intelligenza ar-

tificiale, robotic process automation, business intelligence, simulazione di processo e data steward; cybersecurity OT).

Nel corso dell'anno Sartec ha mantenuto il suo orientamento nei settori dell'ingegneria e dei servizi industriali, con l'obiettivo di traguardare livelli di performance che garantiscano valore e sostenibilità al core business e contestualmente il mantenimento del presidio sulle attività sviluppate per il mercato "non captive".

MILIONI DI EURO 2020 2019 VAR%
EBITDA (5,3) 4,9 n.s.
EBITDA comparable (1,9) 5,6 n.s.
EBIT (6,2) 4,0 n.s.
EBIT comparable (2,8) 4,7 n.s.
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 0,7 0,8

L'EBITDA reported negativo per 5,3 milioni di Euro nel 2020 si confronta con un EBITDA reported positivo per 4,9 milioni di Euro nel 2019.

Tale riduzione è da ricondursi a minori ricavi per 8 milioni di Euro di inferiori servizi nell'anno e principalmente nei confronti della controllante Sarlux, per i minori volumi di attività rispetto al 2019, oltre che, per 3,4 milioni di Euro a oneri non ricorrenti relativi a incentivi all'esodo della controllata Sartec. Questi ultimi, a fronte del loro carattere non ricorrente, non sono inclusi nell'EBITDA comparable del 2020, che è pari a un risultato negativo per 1,9 milioni di Euro (positivo per 5,6 milioni di Euro nel 2019).

STRATEGIA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto le stime sulla crescita economica sia per il 2020 che per il 2021, riflettendo gli effetti positivi dell'inizio delle vaccinazioni e le misure di sostegno varate dai vari paesi alla fine dello scorso anno. Nonostante i ritardi sui vaccini e le paure per le nuove varianti del Covid, che pesano soprattutto su Eurozona e Italia, il Fondo prevede infatti che l'avanzare delle campagne sanitarie possa sostenere la ripresa economica nella seconda parte dell'anno, insieme ai nuovi stimoli fiscali attesi in alcuni Paesi a cominciare dagli Stati Uniti e dal Giappone.

La contrazione dell'economia globale nel 2020 dovrebbe fermarsi al -3,5%, quasi un punto percentuale in meno rispetto al crollo stimato dal Fondo Monetario a ottobre (-4,4%): per gli Usa la contrazione del PIL registrata nel 2020 dovrebbe attestarsi al -3,4% rispetto al 4,3% stimato a ottobre, in Europa al -7,2%, contro il -8,3% stimato a ottobre, in Italia al -9,2% meglio di quanto stimato a ottobre (-10,6%).

Guardando al 2021, l'FMI prevede una crescita dell'economia globale in linea e anche leggermente superiore alle ultime previsioni con una crescita del +5,5% quest'anno, per poi assestarsi al +4,2% nel 2022. Per la Cina è stimata una crescita del +2,3% già nel 2020 e un'accelerazione al +8,1% nel 2021. Stati Uniti e Giappone torneranno ai livelli di attività di fine 2019 nella seconda metà dell'anno, con un recupero del +5,1% nel 2021.

Per Europa e Regno Unito invece una ripresa più significativa è invece attesa solo dal 2022. In particolare, in Europa, le aspettative vedono un rallentamento della crescita nel 2021, che si attesterà al +4,2%. Tra ritorno dei contagi e lockdown, secondo l'FMI, l'attività economica si è infatti indebolita alla fine del 2020, con effetti che si trascineranno nel 2021. In Italia in particolare, secondo l'FMI, al crollo pronunciato del 2020, farà seguito un rimbalzo modesto, con una crescita più lenta e limitata al +3% nel 2021, rispetto al +5,2% che il Fondo aveva stimato a ottobre.

Con riferimento al mercato petrolifero, l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) ha recentemente previsto una crescita della domanda petrolifera globale nel 2021 pari a 96,6 mln b/g, attesa per lo più nella seconda metà dell'anno.

Con riferimento alla marginalità dei principali prodotti raffinati inoltre, le stime dei principali analisti di mercato, pur sottolineando un elevato livello di incertezza legato alla continua evoluzione della pandemia, riflettono una ripresa ancora lenta per il 2021: in particolare con riferimento ai principali distillati medi, il livello dei crack spread sarà ancora debole nella prima metà dell'anno, per registrare un primo miglioramento nella seconda metà dell'anno, che si estenderà a livelli più significativi a partire dal 2022. Permane tuttavia incertezza sulla tempistica e l'entità di tali evoluzioni.

Si ricorda inoltre che, a fronte del rallentamento osservato nella ripresa della marginalità dei prodotti petroliferi, a fine 2020 il management ha adottato per il 2021 una serie di misure volte all'efficientamento operativo e al contenimento dei costi e degli investimenti del Gruppo, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto economico dello scenario e rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, contenendo il livello di indebitamento del 2021 a livelli non superiori a quelli di fine 2020. Tali misure sono confluite nel Piano Industriale 2021-2024 approvato da Consiglio di Amministrazione. Il raggiungimento di tali obiettivi consentirà di cogliere a pieno la ripresa del mercato attesa a livelli più significativi, come descritto, a partire dal 2022. In particolare, tali misure si sostanziano lungo tre direttrici: l'adeguamento dei programmi produttivi in funzione della marginalità nella lavorazione dei principali prodotti, una riduzione significativa dei costi operativi, e il rinvio degli investimenti previsti per la raffineria, preservando le attività di manutenzione principali volte a garantire per gli esercizi successivi il livello di efficienza e di capacità produttiva a regime alla fine del presente esercizio, con una normalizzazione degli stessi negli esercizi successivi in funzione del recupero della marginalità dei prodotti raffinati.

Con riferimento all'attività di Generazione di Energia Elettrica, è attesa entro il 15 aprile 2021 la definizione da parte di ARERA del regime di essenzialità da cui dipenderanno i livelli produttivi e la reintegrazione dei costi associati alla centrale.

Il passaggio dalla convenzione CIP6/92 al regime di essenzialità porterà a un cambiamento significativo nelle modalità di funzionamento dell'attività dell'impianto di Sarlux, poiché i parametri tecnico-economici da considerare per il suo esercizio saranno quelli previsti dalla disciplina dell'essenzialità, e terranno conto dell'elevatissimo livello di integrazione della centrale elettrica con la raffineria, le cui attività verranno quindi rappresentate dal 2021 in un unico segmento, inclusivo delle attività integrate di raffinazione, marketing e generazione di energia elettrica.

In tale prospettiva di business, pertanto, l'obiettivo non sarà più la massimizzazione della produzione nei due impianti (raffineria e IGCC) ma il bilanciamento tra i due che garantisca la massima efficienza della raffineria nel rispetto dei limiti di produzione assegnati all'I-GCC, comportando per Saras una rivisitazione dei processi interni di pianificazione della produzione dei due impianti, alle procedure di controllo interno e alle decisioni del management di natura strategica e operativa. Se in precedenza il collegamento dei due impianti era solo di natura fisica, attraverso la pipeline di trasferimento del TAR all'IGCC, la centrale sarà in futuro di fatto asservita al funzionamento e alla produzione (sia in quantità che mix) della raffineria. La raffineria e l'impianto IGCC, già integrato al sistema produttivo della raffineria, saranno condotti perseguendo l'ottimizzazione economica del sito industriale nel suo complesso. In tale ottica, l'integrazione industriale tra i due impianti sarà rafforzata dall'investimento che permetterà di connettere fisicamente la centrale IGCC alla Rete Interna d'Utenza del Sito Sud, destinando circa un terzo della propria produzione elettrica massima al soddisfacimento di gran parte dei consumi degli impianti Sud (circa 150MW) della raffineria, mentre in precedenza l'intera produzione elettrica trovava la massima remunerazione nella tariffa CIP6/92.

Sulla base di uno scenario della raffinazione ancora debole previsto nel 2021, che si riflette in un EMC atteso da parte dei principali analisti di settore negativo e pari a ca. -0,4\$/ bl, e sulla base delle principali assunzioni della Società sul reintegro dei costi nell'ambito del regime di essenzialità, le attività integrate di raffinazione e produzione e vendita di energia elettrica (senza considerare l'apporto del Marketing) portano a stimare per il 2021 un premio Saras integrato annuo compreso tra 3,5 - 4,0 \$/bl sul margine EMC benchmark.

Relativamente al Marketing, ci si attende una ripresa delle vendite in funzione del recupero del mercato atteso nella seconda metà del 2021, con un EBITDA in linea con quello dei precedenti esercizi.

Nel 2020, inoltre, la Società ha rafforzato la propria base di competenze, asset e tecnologie con una serie di progetti che hanno non solo lo scopo di ridurre il "carbon footprint" della raffineria, ma anche di esplorare tecnologie innovative complementari.

Tra queste è prevista l'ultimazione entro il primo semestre 2021, del progetto di Reblading del Parco eolico di Ulassai, che porterà ad un incremento della produzione di 33 GWh/anno, mentre proseguono come dall'ultimo piano gli iter autorizzativi per nuovi 250-300 MW di capacità eolica e 50-100MW di fotovoltaico.

Allo stesso tempo la Società prosegue lo sviluppo di soluzioni innovative e complementari alle fonti tradizionali: dai biocombustibili - attività in cui Saras è già attiva e che è pronta a intensificare per cogliere le opportunità derivanti da future, più rigide, regolamentazioni ambientali - ai carburanti di nuova generazione e, infine, all'idrogeno. Rientra in quest'ultimo ambito, per il quale si intravede un ruolo crescente nella transazione energetica, la collaborazione recentemente siglata con ENEL Green Power per la produzione e l'utilizzo di idrogeno verde nella raffineria, attraverso la realizzazione di un elettrolizzatore da 20MW alimentato da fonti rinnovabili, il più grande oggi in Italia.

INVESTIMENTI PER SEGMENTO DI ATTIVITÀ

Nell'esercizio 2020 il Gruppo Saras ha realizzato investimenti per circa 255,7 milioni di Euro rispetto a 344,6 milioni di Euro del 2019, volti principalmente all'importante piano di turnaround che ha coinvolto la raffineria nell'anno.

Come di consueto, una parte significativa degli investimenti è stata dedicata al pieno rispetto di tutte le prescrizioni HSE, ed alla conservazione dell'efficienza operativa degli impianti. La ripartizione degli investimenti per segmento di attività viene illustrata nella tabella corrispondente:

MILIONI DI EURO 2020 2019
RAFFINAZIONE 225,9 291,9
GENERAZIONE ENERGIA ELETTRICA 20,1 24,8
MARKETING 1,5 0,6
EOLICO 7,5 26,4
ALTRE ATTIVITÀ 0,7 0,8
TOTALE 255,7 344,6

Il turnaround che ha riguardato il settore raffinazione ha avuto l'obiettivo di miglioramento della capacità produttiva e di ottimizzazione dei processi in ottica di efficientamento. È da rilevare che la maggior parte degli investimenti si sono concentrati, come da programma, nella prima parte dell'anno, nonostante la situazione creata dalla pandemia.

Sono inoltre regolarmente proseguiti gli interventi di adeguamento del Pontile Sud e di manutenzione sull'arco serbatoi al fine mantenere la flessibilità di stoccaggio e conseguentemente quella operativa.

Tra gli specifici interventi dedicati a Salute, Ambiente e Sicurezza (la cosiddetta HSE – "Health, Safety & Environment") si segnala il completamento definitivo dell'investimento relativo al sistema di recupero vapori (VRU) sul pontile Sud volto a ridurre significativamente le perdite relative alle componenti volatili.

Nell'esercizio è proseguito il progetto di reblading di 48 pale del parco eolico di Ulassai per incrementare l'energia prodotta, il cui completamento è proseguito nell'anno pur con alcuni rallentamenti dovuti alle limitazioni imposte dal lockdown nazionale, e il cui completamento è previsto entro il primo semestre 2021.

Infine, la Società ha continuato il programma di iniziative #DigitalSaras con interventi finalizzati a migliorare l'operatività degli impianti, a renderne più efficiente la gestione e ad ottimizzare piani ed interventi manutentivi mediante il costante monitoraggio delle macchine critiche.

RISORSE UMANE

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è costituita da un documento autonomo, che, oltre ad assolvere agli adempimenti previsti dal D.Lgs 254/16, permette di condividere il "Purpose" aziendale e la strategia di sviluppo sostenibile. Pertanto i capitoli che riguardano Risorse Umane, Salute, Ambiente e Sicurezza e Responsabilità Sociale ed attività con il territorio verranno trattati in modo più esteso ed articolato nel Bilancio di Sostenibilità – Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario.

Viene di seguito illustrato l'insieme sistematico di strumenti, interventi e attività predisposte nel corso dell'anno in ambito risorse umane per assicurare all'organizzazione il traguardo degli obiettivi di business e il miglioramento continuo delle prestazioni secondo il disegno strategico aziendale definito nel piano industriale e nel budget dell'anno.

La progettazione degli interventi è stata ispirata ai principi contenuti nel Purpose del Gruppo riferibili allo sviluppo sostenibile, alla trasformazione del nostro modo di lavorare e alla valorizzazione del potenziale delle nostre persone. Le iniziative realizzate hanno privilegiato lo sviluppo del patrimonio di competenze esistenti, il potenziamento delle sensibilità manageriali abilitanti a ruoli di people management, la rilevanza della consapevolezza dell'impatto individuale sui risultati.

Nel corso del 2020, la gestione delle risorse umane è stata inevitabilmente condizionata dagli effetti che la crisi del settore ha determinato sul Gruppo.

Nonostante l'emergenza, il Gruppo

Saras ha garantito la continuità delle attività presso i siti produttivi e le manutenzioni degli impianti pianificate, grazie alla tempestiva adozione di efficaci misure di prevenzione e contenimento del rischio di contagio.

Fin dall'inizio dell'applicazione delle misure di contenimento della pandemia introdotte a livello regionale e nazionale, si è fatto estensivo ricorso allo smart working e agli strumenti di comunicazione e collaborazione digitali già a disposizione. In tal modo i dipendenti di tutte le sedi del Gruppo hanno potuto proseguire la propria attività lavorativa, effettuare riunioni e partecipare ad attività formative dalle proprie abitazioni.

Nell'anno appena concluso, come più volte ricordato, il settore della raffinazione è stato quello più impattato dagli effetti della pandemia.

Di fronte a tale scenario, il Gruppo ha avviato una trasformazione dei propri processi organizzativi, nell'ottica di un maggiore efficientamento, per farsi trovare pronto nel momento della ripartenza.

Parallelamente, è stato previsto e avviato un articolato piano volto alla riduzione dei costi operativi attraverso misure straordinarie; tale piano è stato avviato nel 2020 e continuerà nel 2021.

Nell'ambito di tale programma, a partire dalla fine di ottobre 2020 si è fatto ricorso alla cassa integrazione per Covid-19, adottata in tutte le Società italiane del Gruppo in misura parziale, secondo un approccio graduale e socialmente sostenibile. È stato inoltre realizzato un piano che ha consentito di riconoscere consistenti incentivi per l'accompagnamento verso la pensione e per il supporto a chi volesse intraprendere una diversa attività professionale o d'impresa, al quale hanno complessivamente aderito 54 dipendenti. Entrambi gli interventi sono stati realizzati in accordo con le rappresentanze sindacali.

A questo proposito si segnala che, principalmente a seguito della realizzazione del piano di risoluzione con incentivo all'esodo avvenuta nel corso degli ultimi mesi del 2020, immediatamente dopo la chiusura dell'anno, in data 1° gennaio 2021

sono state registrate ulteriori 61 cessazioni di personale. Pertanto, al 1° gennaio 2021, l'organico constava di 1.626 risorse.

Sviluppo organizzativo

A seguito delle attività svolte nell'anno, l'organico del Gruppo ha registrato un decremento pari al 6,8% rispetto all'anno precedente.

Le riduzioni complessive da considerarsi parte delle operazioni realizzate nel 2020 sono state 144, che includono 83 uscite dal Gruppo registrate nel corso dell'anno e 61 ulteriori cessazioni di personale formalizzate il 1/1/2021. Le 83 uscite avvenute nel corso del 2020, di cui 56 nelle Società italiane, sono riconducibili principalmente a pensionamenti e risoluzioni con accompagnamento verso la pensione, mentre per quanto concerne le controllate estere afferiscono principalmente alla finalizzazione della cessione della rete di stazioni di servizio della controllata Saras Energia. La maggior parte delle ulteriori 61 uscite derivano dalla realizzazione del piano di risoluzione con incentivo all'esodo avvenuta nel corso degli ultimi mesi dell'anno.

A fine 2020 l'organico del Gruppo era quindi pari a 1.687 dipendenti, mentre al 1 gennaio 2021 era pari a 1.626 unità.

Per affrontare al meglio la crisi del settore e lo scenario difficile e incerto a seguito della pandemia di Covid-19, gli interventi di riorganizzazione del 2020 sono stati orientati alla razionalizzazione delle strutture e dei processi, per incrementare efficienza, affidabilità e flessibilità operativa, e ispirati alla realizzazione di una visione organica e integrata del Gruppo e alla massimizzazione della collaborazione tra le funzioni.

Nel 2020 la struttura del Gruppo Saras è stata modificata mettendo in atto la trasformazione necessaria per preparare l'organizzazione ad affrontare le sfide future, tenendo conto delle recenti evoluzioni del mercato e delle prospettive dello scenario energetico. L'organizzazione è stata resa più snella e compatta per dare il massimo impulso alla trasformazione e traguardare livelli di performance che garantiscano valore e sostenibilità al nostro business.

La gestione delle operazioni industriali del Sito di Sarroch, dei servizi ingegneristici ad esso correlati e della tecnologia industriale è stata centralizzata nell'organizzazione Industrial, sotto un unico coordinamento che valorizza le competenze diffuse nel Gruppo, alimentando nuove e più efficaci sinergie tra i team di lavoro. Pertanto, attualmente nell'ambito dell'organizzazione del Chief Industrial Officer:

• Industrial Technology è responsabile delle attività volte al miglioramento dei processi in ambito raffinazione, power, innovazione digitale e tecnologia ambientale, con una focalizzazione di breve e medio termine per indirizzare gli assetti produttivi;

  • Industrial Operations è responsabile di assicurare le operazioni industriali di raffinazione, produzione di energia e prodotti chimici di base, mediante un'organizzazione agile e orientata alla execution e alla gestione e ottimizzazione degli asset del Sito di Sarroch;
  • Industrial Engineering & Services è responsabile di garantire la progettazione multidisciplinare e gli altri servizi funzionali alle operazioni industriali, coordinando le competenze disponibili nel Gruppo e organizzandole nella maniera più efficiente e appropriata.

In staff al Chief Industrial Officer, la funzione Industrial Optimization supporta trasversalmente l'organizzazione per ottimizzare i processi ad essa afferenti e massimizzare l'efficienza delle interazioni tra le diverse strutture che la compongono.

All'interno di tali strutture, negli ultimi mesi dell'anno sono state realizzate alcune variazioni organizzative finalizzate a guadagnare ulteriore efficienza ed efficacia e a valorizzare al massimo le competenze delle persone.

In particolare, nell'organizzazione di Industrial Operations, nell'ambito della progressiva realizzazione di un'organizzazione di Production sempre più agile, sono

state accorpate alcune strutture e posizioni operative. Nell'ambito di Asset, a fronte della riduzione del piano investimenti e delle rimodulazioni delle manutenzioni, sono state potenziate le strutture di Asset Technical Services e Maintenance & Construction, per incrementare l'asset availability e migliorare gli aspetti di quality assurance & control, ottimizzare la programmazione dei lavori e facilitare l'insourcing di alcune attività.

La gestione della oil supply chain e il processo commerciale sono confluiti in un'unica funzione per rafforzare il modello di business di raffineria commerciale pronta a cogliere le migliori opportunità in un mercato fortemente mutevole.

Nell'organizzazione Commercial è quindi stata integrata la struttura Oil Supply Chain Management, inclusa l'attività relativa allo Shortterm Planning & Scheduling, con l'obiettivo di massimizzare il ritorno economico delle scelte di ottimizzazione dell'intera value chain, sfruttando le opportunità di mercato e le potenzialità degli asset.

Inoltre, nell'ambito della struttura Supply & Trading, è stata creata la funzione Bunkering per un miglior coordinamento degli aspetti gestionali ed operativi, in aggiunta a quelli economici, legati alle attività di bunkeraggio.

Le attività connesse alla transizione energetica e il coordinamento delle attività di Sardeolica sono state integrate nella organizzazione del Chief Energy & Sustainability Officer, responsabile del presidio degli indirizzi strategici delle attività core di raffinazione e produzione di energia e dell'evoluzione degli scenari energetici finalizzato alla sostenibilità del business.

Per quanto riguarda le modifiche avvenute nelle organizzazioni di supporto al business, nel 2020 è proseguito il processo finalizzato a realizzare una strategia integrata per l'intero Gruppo, valorizzando le sinergie già esistenti tra la Capogruppo e le Società controllate.

Nell'ambito dell'organizzazione del Chief Financial Officer, la struttura che si occupa di Amministrazione, Finanza e Controllo in Saras Energia è confluita nella struttura di Accounting & Tax, che garantisce il coordinamento delle attività relative alle Controllate spagnole a favore di Budgeting & Controlling e Finance. Analogamente, la struttura di Budgeting & Controlling ha integrato nei propri processi le relative attività di Sartec e Sardeolica.

Nell'organizzazione del Chief Security ICT & Procurement Officer, Security & Facilities Services ha rafforzato il proprio ruolo nel coordinamento e nell'integrazione delle attività di security e di facilities management per il Gruppo.

L'organizzazione della funzione ICT Management è stata aggiornata in modo da garantire il massimo allineamento con la nuova organizzazione del Gruppo e il presidio dei servizi IT per tutte le Società. Infine, in area Procurement sono confluite anche le attività relative alla controllata Sartec.

Nell'ambito della funzione General Counsel & Corporate Affairs è stato istituito il ruolo Eolico, dedicato a supportare il business di Sardeolica.

Infine, in staff al Chief Human Resources Officer è stato creato il ruolo Internal Communications, con la responsabilità di fornire supporto alla definizione e realizzazione delle iniziative di comunicazione interna per tutto il Gruppo Saras.

Relazioni industriali

Nei primi mesi del 2020, le attività con le parti sociali si sono focalizzate sulla riorganizzazione delle aree Shipping e Utilities degli impianti sud del Sito di Sarroch, finalizzata a rispondere alle nuove esigenze operative connesse all'attività di bunkeraggio e a proseguire negli interventi di recupero di efficienza. Contemporaneamente sono state condivise le modalità organizzative e gestionali per le importanti fermate che hanno interessato il sito produttivo nel corso dell'anno (impianti FCC, ALKY, BD, T1, MHC, TARGAS).

La gestione della crisi pandemica ha fortemente influenzato le relazioni sindacali della restante parte del 2020.

È stato innanzitutto creato un comitato paritetico misto tra Direzione Aziendale e RSU/RLSA per la definizione di tutte le misure di contenimento della diffusione del virus.

Nell'ambito del più ampio programma di riduzione dei costi operativi, nel corso dell'anno sono state attuate diverse azioni di natura gestionale/organizzativa tramite la sottoscrizione di specifici accordi sindacali relativi a:

  • programmazione di ferie collettive e dello smaltimento delle ferie residue maturate negli anni precedenti;
  • ricorso alla cassa integrazione (CIG Covid-19) per limitati periodi di sospensione dell'attività lavorativa;
  • risoluzioni consensuali con incentivo all'esodo e possibilità di utilizzo dell'indennità NASPI;
  • internalizzazione della gestione delle pastigliatrici zolfo (in Sarlux).

Tali azioni sono state realizzate praticamente per tutte le Società italiane del Gruppo d'intesa con le rappresentanze sindacali che, nella consapevolezza della situazione eccezionalmente difficile, ne hanno condiviso lo scopo e supportato il compimento.

La cassa integrazione per Covid-19 è stata introdotta per un periodo di 9 settimane a partire dal 26 ottobre 2020, prevedendo una riduzione dell'attività lavorativa corrispondente ad un numero di giornate crescenti (da 1 a 5 al mese) per il personale giornaliero ed a 3 giornate/mese per il personale turnista. La misura della CIG è stata adottata secondo un approccio socialmente sostenibile: la sospensione parziale dell'attività lavorativa ha infatti riguardato i dipendenti di tutte le Società italiane in modo equo e distribuito, compatibilmente con la necessità di preservare la prestazione lavorativa e la gestione appropriata degli asset essenziale per la continuità delle operazioni e del business. L'Azienda ha anticipato il trattamento economico utilizzato per le riduzioni CIG Covid-19.

Nello stesso accordo, si sono poste le basi per la riduzione dell'attività lavorativa in termini di giornate di CIG per i primi 6 mesi del 2021, stabilendo 7 giorni al mese per il personale giornaliero e sempre 3 per il personale turnista.

Sempre nel mese di ottobre è stato siglato con le Organizzazioni Sindacali l'accordo per la risoluzione incentivata del rapporto di lavoro ai sensi del D.L. 14 agosto 2020 n. 104. Ciò ha consentito ai lavoratori aderenti di ottenere il trattamento NASPI, in aggiunta alla corresponsione dell'incentivo.

Destinatari dell'accordo sono stati i dipendenti che avrebbero maturato i requisiti di accesso al trattamento di pensione anticipata ex L. 26/2019 (c.d. "Quota 100") entro il 31 dicembre.2021 e i dipendenti che avrebbero maturato i requisiti di accesso al trattamento di pensione anticipata o di vecchiaia entro i termini di fruizione dell'indennità NASPI. Per entrambe queste tipologie di destinatari, è stata prevista anche una forma di integrazione salariale da parte dell'Azienda per i mesi di trattamento NASPI.

Inoltre, è stata prevista la possibilità di aderire all'accordo anche per altri dipendenti interessati all'uscita incentivata, ma non in possesso dei suddetti requisiti, purché tale adesione fosse ritenuta dall'Azienda compatibile con le esigenze tecniche, produttive e organizzative.

Complessivamente hanno aderito all'accordo 54 dipendenti delle varie Società del Gruppo, che hanno lasciato l'organizzazione agli inizi del 2021.

Nonostante il contesto difficile, a luglio sono stati definiti con le Organizzazioni Sindacali i KPI di produttività e redditività del Premio di Risultato per l'anno 2020.

Nell'ambito della progressiva realizzazione di un'organizzazione agile e al fine di rendere più efficace il coordinamento tecnico degli assetti del Sito di Sarroch, a dicembre è stato sottoscritto l'accordo con il quale è stato definito il nuovo ruolo del Tecnico di Sito, all'interno dell'organizzazione Industrial Operations, accorpando le posizioni di Tecnico di Servizio e Tecnico di Turno.

57.394 Totale ore di formazione 2020 Gruppo Saras

Formazione e sviluppo delle risorse umane

Le Società del Gruppo Saras promuovono l'apprendimento e lo sviluppo continuo delle competenze nella convinzione che solo attraverso l'investimento nelle persone si possono affrontare ed anticipare le sfide lanciate costantemente dal sistema economico di riferimento. Le iniziative proposte, in linea con i valori aziendali e le caratteristiche personali e professionali delle persone, sono rappresentate nel Piano di formazione Learning & Development, che prevede azioni e programmi rivolti a target specifici e/o disponibili in modo trasversale per tutte le persone del Gruppo e crea le condizioni per promuovere il learning by doing come potente strumento di apprendimento e di preparazione.

Le principali macroaree di intervento riguardano lo sviluppo di competenze tecnico specialistiche, lo sviluppo delle soft skills e delle competenze manageriali, riservando sempre adeguato spazio ed attenzione alla formazione riguardo la compliance.

L'approccio è sempre ispirato allo sviluppo della "Learning Agility", ovvero sulla capacità di intraprendere in modo autonomo percorsi di apprendimento e acquisizione di conoscenze e competenze, continuando il processo di sensibilizzazione sull'importanza di essere artefici del proprio sviluppo.

Come previsto, il 2020 ha rappresentato l'anno della sperimentazione della piattaforma di apprendimento digitale e creato le basi per l'avvio dell'Academy Saras, in pieno tempismo con le esigenze di rimodulazione delle modalità di erogazione della formazione scaturite dall'improvviso lockdown.

Tempestivamente SarasLearning è diventato l'ambiente formativo all'interno del quale i colleghi hanno potuto fruire di tutti i contenuti per lo sviluppo di competenze tecniche, manageriali e soft skills.

Importante è stato l'impegno con colleghi e consulenti per riconvertire e riorientare, in una logica Digital, le metodologie di conduzione e di gestione dell'aula, lo sviluppo del materiale e degli strumenti didattici.

Ciò ha consentito di dare continuità ai principali progetti in corso in quel momento, con particolare riferimento alla formazione tecnico-specialistica necessaria per la messa in esercizio degli interventi di investimento e alla formazione alla posizione dei giovani Operatori assunti in Sarlux all'inizio del 2020.

Sempre in tema di digitalizzazione dei contesti di apprendimento, distintivo è stato inoltre il contributo dei colleghi che hanno colto l'occasione per capitalizzare la propria competenza ed esperienza e trasformarla in contenuti di apprendimento attraverso strumenti di digital learning. Merita menzione il progetto "Learning Cards" attraverso il quale si è acquisita una metodologia condivisa, interna al gruppo Saras, che consente di sviluppare contenuti di micro-learning per creare percorsi di digital learning fruibili in modo autonomo su SarasLearning.

Nel 2020 per la prima volta si è offerta, a tutte le persone del Gruppo, la possibilità di apprendere e aggiornare la conoscenza delle lingue straniere, con focus principale sulla lingua inglese, attraverso l'accesso libero full time ad una piattaforma per l'apprendimento linguistico.

All'inizio dell'anno si sono tenuti i project work relativi al progetto finalizzato allo sviluppo di Project Management Skills, avviato nel 2019, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano.

Il Gruppo, anche ed ancor di più nel contesto pandemico, ha continuato ad investire sulla managerialità dei propri leader attraverso i percorsi finalizzati allo sviluppo della Leadership, il coaching individuale e il percorso per People Manager.

Sempre nella logica della Learning Agility le persone sono state invitate ad approfondire contenuti disponibili su SarasLearning, o reindirizzati ad altre piattaforme, per acquisire strumenti e informazioni utili per affrontare e gestire le problematiche di vita e di lavoro scatenate dalla condizione pandemica (lavorare in sicurezza, lavorare e gestire le persone in smart working e, più in generale, tutto il mondo delle soft skills).

DISTRIBUZIONE ORGANICO PER SOCIETÀ

Per facilitare l'aggiornamento ed il confronto costante sull'andamento dei trend politici, economici e finanziari, i manager Saras hanno avuto la possibilità di partecipare, in particolare, al calendario di incontri Ambrosetti, che nel 2020 si sono svolti in webinar live.

Nell'ambito dell'Induction Program, rivolto ai colleghi di recente inserimento, è stato avviato il modulo "Learning by moving and experimenting", un'opportunità di apprendimento on the job per stimolare lo sviluppo delle soft skills, accrescere la visione del business e promuovere uno sviluppo trasversale. Il progetto è stato sospeso in considerazione della situazione legata alla pandemia da Covid-19 e degli impatti sull'organizzazione.

La formazione di compliance in tema di Privacy (a valle dell'entrata in vigore del GDPR) e di Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 è sempre disponibile per tutti su SarasLearning ed è inoltre parte integrante del percorso di on-boarding su SarasLearning frequentato da tutti i nuovi assunti.

In sintesi, si può dire che la tempestività con la quale si è rivista la gestione e la metodologia di erogazione della formazione ha consentito di dare seguito ad una selezione di iniziative previste nel Piano Learning & Development, rimandando a tempi più favorevoli le altre.

Comunicazione interna

Dall'insorgere dell'emergenza Covid-19 la comunicazione interna si è focalizzata sull'obiettivo di informare i dipendenti, mantenerli coinvolti e sostenere il valore dell'unità dell'organizzazione. Sono state realizzate frequenti attività di comunicazione volte a informare sulle nuove modalità di lavoro e sulle misure di contrasto alla diffusione del virus, per le quali è stato principalmente usato lo strumento dell'email e che sono state raccolte nella intranet per facilitarne il reperimento e la consultazione.

Con oltre 600 dipendenti del Gruppo in smart working, i people manager hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppare l'autonomia e l'accountability dei collaboratori e nel mantenere i gruppi di lavoro coesi, motivati e allineati verso gli obiettivi, in un contesto completamente nuovo e inaspettato per tutti.

Agli inizi di giugno è stato diffuso il video "Ready to change", che valorizza la capacità di cambiare delle persone e dell'organizzazione nel suo complesso, fattore certamente essenziale anche per il futuro. È stata così avviata la comunicazione di accompagnamento al rientro nelle sedi dopo il lockdown, seguita da una regolare informazione utile a garantire l'aggiornamento sull'evoluzione delle misure aziendali a tutela della salute.

Nel corso dell'anno, grazie alla disponibilità di efficaci tecnologie di comunicazione, si sono inoltre svolte alcune iniziative principalmente indirizzate a supportare la trasformazione mediante la diffusione e la condivisione delle strategie e degli obiettivi, dei valori, della cultura e, più in generale, delle informazioni utili a coinvolgere i dipendenti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Tra queste rientrano certamente alcuni eventi con il Chief Executive Officer, che nel primo periodo del lockdown ha voluto condividere con il management del Gruppo i principali elementi di scenario e gli indirizzi per i mesi successivi, cogliendo l'occasione per trasmettere fiducia e apprezzamento per la risposta delle persone di fronte al cambiamento imposto dall'emergenza.

A fine luglio si è tenuto un incontro online con i people manager dei primi livelli del Gruppo, durante il quale il CEO ha presentato la nuova organizzazione, disegnata per mettere in atto la trasformazione necessaria per essere preparati ad affrontare le sfide future, tenendo conto delle recenti evoluzioni del mercato e delle prospettive dello scenario energetico.

A seguito della decisione relativa al ricorso alla cassa integrazione, i dipendenti sono stati invitati a partecipare ad un incontro con il CEO e l'Executive Committee, trasmesso in streaming, nel corso del quale sono stati descritti lo scenario di mercato e la crisi del settore e sono stati presentati il programma di riduzione dei costi e i razionali dell'adozione della misura della cassa integrazione, riservando ampio spazio alle domande dei partecipanti.

Infine, tra le iniziative ideate per accompagnare la trasformazione si inseriscono il lancio della newsletter DigitalNews e la pubblicazione del sito Digital Saras, un nuovo spazio per le novità sull'innovazione e la digitalizzazione, in rete e accessibile ai dipendenti del Gruppo, in cui sono periodicamente riportati avanzamenti, novità e link alle applicazioni innovative sviluppate per consentire a tutti di essere aggiornati e partecipi nel percorso di cambiamento.

Politiche retributive

Componenti della retribuzione manageriale

La retribuzione annua lorda fissa fa riferimento al Contratto Dirigenti Aziende Produttrici di Beni e Servizi (Contratto Nazionale Dirigenti Industria). Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da una componente variabile, legata agli obiettivi strategici ed ai risultati gestionali.

L'Assemblea degli Azionisti di Saras ha approvato, il 16 Aprile 2019, il Piano di incentivazione a lungo termine per il management apicale del Gruppo Saras (Piano di Stock Grant 2019/2021), i cui dettagli sono forniti in una sezione successiva della presente Relazione sulla Gestione.

Componenti della retribuzione non dirigenti

La retribuzione annua lorda fissa dei non dirigenti fa riferimento al "Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro" (CCNL Energia e Petrolio e CCNL Metalmeccanici, ove applicabili) e agli accordi integrativi di secondo livello vigenti.

Tale retribuzione è integrata dalla parte variabile Premio di Risultato, gestito e regolato attraverso accordi sindacali. Possono esistere altresì in alcuni casi benefit assegnati e/o una parte di variabile individuale legata ai risultati.

Lavorare in sicurezza, sempre.

"Siamo impegnati a garantire la sicurezza in ogni momento. Per tutti i nostri dipendenti questo è il principio fondamentale a cui attenersi sempre. A tale proposito abbiamo anche sviluppato un codice etico che dà grande risalto all'importanza della formazione e della sicurezza."

SALUTE, AMBIENTE E SICUREZZA

Tutela della Salute e della Sicurezza

L'impegno del Gruppo Saras sul fronte della Salute e Sicurezza su luogo di Lavoro si concretizza nel 2020 con il consolidamento di valori degli indici infortunistici a livelli costantemente inferiori ai benchmark di settore (CONCAWE).

In particolare, l'indice di frequenza degli infortuni per l'intero Gruppo si è ridotto a 2,17, in miglioramento rispetto a 2,30 registrato nel 2019, nonostante una diminuzione del monte ore lavorate, che costituisce il denominatore del rapporto con cui viene calcolato l'indice di frequenza. Infatti, il monte ore lavorate per il Gruppo è risultato pari a circa 2,8 milioni di ore nel 2020 (rispetto a circa 3 milioni di ore nel 2019), in funzione principalmente della riduzione di organico derivante dalla cessione del ramo d'azienda relativo alle stazioni di servizio di Saras Energia (avvenuto a luglio 2019).

Peraltro, si registra un incremento nell'indice di frequenza della controllata Sarlux; 6 eventi infortunistici nel 2020 a fronte di 4 eventi registrati nel 2019, nessuno dei quali classificabile come "high consequences" (ovvero tali da dare luogo ad oltre 6 mesi di assenza dal lavoro come conseguenza dell'infortunio). In particolare, dei 6 infortuni accaduti al personale Sarlux nell'esercizio 2020, solo 2 sono da considerarsi legati al rischio di mansione (per la quale a partire dal Documento di Valutazione dei Rischi il Datore di Lavoro ha messo in essere tutte le dovute misure di mitigazione); mentre le cause degli altri 4 infortuni sono legate a disattenzione (3), e ad azione non prevista nella mansione di riferimento (1). Per quanto concerne la suddivisione di genere, si riscontra che i 6 infortunati della controllata Sarlux sono tutti uomini. Gli eventi infortunistici determinano un indice di gravità del Gruppo, pari a 0,09, sostanzialmente in linea con il valore di 0,08 registrato nell'anno precedente.

Infine, le attività di supervisione di campo attuate nel 2020 hanno permesso di rilevare 27 "near miss" gravi (ovvero eventi che per modalità e tipologia avrebbero potuto causare un infortunio).

Tra le attività più significative condotte nello Stabilimento di Sarroch, nell'ottica del miglioramento continuo, si citano:

• Asset Management System (AMS): lo stabilimento Sarlux di Sarroch, nell'ambito del più ampio e vasto progetto di digitalizzazione ed innovazione tecnologica, ha implementato un nuovo sistema informatizzato per la gestione di tutte le attività previste, per legge, per gli impianti di prevenzione attiva antincendio (impianti di raffreddamento, spegnimento, controllo, ad acqua e schiuma, impianti di rilevazione ed allarme).

Lo stesso costituisce oggi la base di gestione e futuro sviluppo di tutte le tematiche legate alla prevenzione dei rischi di incidente rilevante, attraverso moderne e digitali geo-localizzazioni degli asset antincendio.

BBS (Behavior-Based Safety): Il Gruppo Saras promuove a tutti i livelli aziendali la cultura della sicurezza attraverso la formazione, la condivisione e la verifica del grado di efficacia delle attività svolte. Diffondere la cultura della sicurezza si traduce, di fatto, in un'azione continua di ricerca, formazione e creazione di condizioni di lavoro finalizzate a ridurre progressivamente i casi di emergenza e di infortunio per i lavoratori del Gruppo Saras e delle ditte appaltatrici con l'obiettivo di raggiungere "zero eventi incidentali", che coinvolge periodicamente tutti i lavoratori a rotazione, il Comitato di Attuazione HSE (composto da Responsabili operazioni, Supervisori operazioni, Analisi HSE) in un confronto sulle risultanze registrate con riferimento agli obiettivi di sicurezza e le aree e gli obiettivi di miglioramento.

L'applicazione del protocollo BBS nel sito Sarlux è partita nel 2015 con un progetto pilota in alcune aree dello stabilimento (Energia, Utilities, Movimento e Asset), e si è rapidamente estesa a tutto lo stabilimento ed a tutte le funzioni operative. Ormai, dal 2018 in poi, si consuntivano su base annua oltre 20 mila osservazioni effettuate, con percentuali di comportamenti sicuri superiori al 98%, segno di una cultura della sicurezza diffusa in tutti gli ambiti aziendali.

A seguito dell'evento pandemico a partire da marzo 2020, sono state apportate modifiche al protocollo BBS, integrando le schede di osservazione con specifiche verifiche dei comportamenti tesi a prevenire la diffusione del Covid-19 (ad es. conoscenza delle regole di igiene raccomandate dal Ministero della Salute, evitare luoghi affollati, mantenere il distanziamento sociale, usare mascherine, applicare la ventilazione degli ambienti, etc.). Tale aggiornamento del protocollo si è rivelato particolarmente efficace anche nelle aree di impianto, per minimizzare le possibilità di contagio.

• Confronto Periodico sistematico con le Imprese d'appalto. Attuato con cadenza settimanale durante i periodi di fermata, in sinergia con la funzione Asset Management, un calendario di incontri atti ad approfondire le tematiche HSE contingenti verificatesi all'interno del sito. Confronto proattivo ulteriormente arricchito dal contributo dato dai referenti RSPP delle

imprese, anch'essi coinvolti nei suddetti incontri.

• Analisi degli eventi incidentali e near miss. I near miss sono quegli eventi, correlati alle attività lavorative, con la potenzialità di produrre un danno grave a persone e/o cose. Anche per il 2020 ci si è posto l'obiettivo di monitorare ed analizzare i near miss allo scopo di incrementare il livello di percezione del rischio del personale operante nel sito, classificando la gravità del near miss in funzione dello scenario incidentale, delle conseguenze (magnitudo) e possibile frequenza di accadimento dell'evento. Nel corso dell'anno sono stati segnalati 63 near-miss (erano 93 nel 2019) di cui 27 gravi (erano 41 nel 2019); dati commensurati al maggior presidio di campo attuato parallelamente alla imponente mole di attività manutentive condotte nel sito nel primo semestre dell'anno. I near miss classificati gravi sono stati analizzati seguendo lo stesso iter degli infortuni con analisi di 1° e 2° livello attraverso le quali vengono individuate le cause radice, i fattori contribuenti e le azioni correttive e di miglioramento.

  • Audit del Sistemi di Gestione HSE. Nel 2020 sono stati programmati ed eseguiti 20 audit interni.
  • Ispezioni di cantiere. Per il costante controllo delle attività effettuate dalle imprese sono stati eseguiti 129 ispezioni (erano 132 nel 2019) con il coinvolgimento di 45 imprese e di circa 500 lavoratori auditati.

Ambiente: un quadro di miglioramento continuo

Essere innovativi, sostenibili e punto di riferimento tra i fornitori di energia prodotta in modo sicuro ed affidabile è uno dei principi che guidano le scelte strategiche del Gruppo Saras. Incrementare l'affidabilità e migliorare la continuità delle operazioni, garantendo la tutela del territorio e dell'ambiente, è una delle priorità aziendali. In particolare, sono oggetto di fondamentale interesse aziendale tutte le attività finalizzate a preservare la salute e la sicurezza di tutti coloro che lavorano direttamente ed indirettamente per il Gruppo Saras. L'impegno continuo della nostra Società ha consentito di ridurre significativamente l'impatto delle attività produttive sull'ambiente.

Nell'esercizio dell'anno 2020 la flessione nel dato del prodotto lavorato, dovuto al turnaround manutentivo programmato di una parte significativa degli impianti dello Stabilimento integrato dalle consolidate modalità gestionali, ha contribuito al costante miglioramento delle performance ambientali ed in particolar modo sui principali parametri emissivi.

Piccole fluttuazioni si possono comunque rilevare di anno in anno legate a specifici interventi impiantistici e di manutenzione straordinaria.

Nel corso dell'anno sono continuati gli interventi tecnici e gestionali per dotare lo Stabilimento delle tecnologie e dei mezzi più efficaci in un'ottica di produzione e rispetto dell'ambiente; in questa ottica si inseriscono anche gli investimenti per il miglioramento dell'efficienza energetica con conseguente riduzione del combustibile bruciato (e quindi minori emissioni atmosferiche).

Le emissioni di anidride solforosa (SO2) e di Anidride Carbonica (CO2) lette con le sopra citate considerazioni, danno evidenza oggettiva del continuo miglioramento degli ultimi anni. Nel 2020 le emissioni di SO2 sono state pari a 2.256 ton mentre quelle di CO2 sono state di 5.772.344 ton.

Il dato 2020 è provvisorio, perché deve ancora essere sottoposto a processo di verifica e conseguente certificazione a cura di organismo accreditato, secondo quanto richiesto dalla direttiva 2003/87/CE

Le politiche di tutela ambientale prevedono anche continui investimenti nella formazione del personale, attraverso un processo che coinvolge tutti i lavoratori dello stabilimento (inclusi quelli delle società appaltatrici) e delle altre società del Gruppo, con l'obiettivo di creare un'elevata sensibilità sul tema ambientale. Infatti, anche un avanzato sistema tecnologico deve essere necessariamente supportato da un'attenta gestione e dal controllo da parte di tutte le persone che operano all'interno del ciclo produttivo.

Nel corso dell'anno sono state conseguite tutte le attività di monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali relativi ad aria, acqua e suolo e anche per l'anno 2020 non sono emerse situazioni per cui la società è stata dichiarata colpevole di danni causati all'ambiente.

Un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che, direttamente o indirettamente, interessano l'ambiente interno ed esterno allo Stabilimento di Sarroch viene presentato nell'annuale "Dichiarazione Ambientale", realizzata secondo il sistema comunitario di eco-gestione e audit EMAS (Eco-Management and Audit Scheme).

AIA: Autorizzazione Integrata Ambientale

A partire dal 9 aprile 2009 tutte le autorizzazioni a carattere ambientale sono state integrate e sostituite dal decreto DSA-DEC-2009-0000230 del 24/03/2009 di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). La raffineria di Sarroch è stata la prima in Italia ad ottenerla, nel 2009. Dopo l'acquisizione degli Impianti Nord (ex Versalis Gruppo Eni), è stato avviato il processo di integrazione delle due autorizzazioni.

Per il 2017 l'esercizio dello Stabilimento è avvenuto in forza al nuovo decreto che ha in parte mantenuto attivi i due decreti AIA. Mentre quello che ha di fatto unificato le due AIA preesistenti ha introdotto, nel campo delle emissioni in atmosfera, nuovi limiti che riguardano i grandi impianti di combustione (impianti di combustione con potenza termica nominale non inferiore a 50 MWth) che utilizzano combustibili misti (fuel gas e fuel oil), mentre per quelli monocombustibile restano validi i limiti del Testo Unico Ambientale.

Il riesame complessivo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux (DEC- MIN-0000263 dell'11 ottobre 2017) è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente è stato rilasciato in data 27 ottobre 2017.

L'istruttoria del riesame, resasi necessaria per tutte le raffinerie a seguito della pubblicazione delle nuove BAT nell'ottobre del 2014, si era conclusa con la Conferenza dei Servizi del 20 luglio 2017, alla presenza di tutti gli Enti competenti (MATTM, Regione, Città Metropolitana di Cagliari, Comune di Sarroch, ISPRA e ARPAS), a valle di un iter avviato in data 28 luglio 2016 con la presentazione della documentazione richiesta.

L'attuale AIA – la cui validità è di 16 anni in forza al fatto che il nostro stabilimento possiede la certificazione ISO 14001 e la registrazione EMAS, estesa nel 2016 anche agli Impianti Nord – autorizza il Gestore all'esercizio delle 3 attività svolte qui a Sarroch, ovvero:

  • raffineria (fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio);
  • impianto IGCC (produzione di energia elettrica);
  • Impianti Nord (fabbricazione

di prodotti chimici organici di base).

Nel corso del 2020 sono regolarmente proseguite le attività di monitoraggio e controllo previste nell'AIA.

Emissioni gas ad effetto serra

Le attività svolte nello Stabilimento di Sarroch dalla controllata Sarlux Srl fanno rientrare il Gruppo Saras nel campo di applicazione della Direttiva europea "Emission Trading System" (ETS).

La Direttiva ETS è stata introdotta a partire dal 2005 per aiutare gli stati membri a rispettare i requisiti del Protocollo di Kyoto e ridurre le emissioni di biossido di carbonio al fine di contrastare la minaccia del cosiddetto "effetto serra" ed i conseguenti cambiamenti climatici. Il principio di funzionamento si basa sull'assegnazione, per ogni singola installazione che rientra nel campo di applicazione della Direttiva, di un tetto di emissioni attraverso un "Piano Nazionale di Assegnazione". Il meccanismo ETS prevede inoltre che un eventuale surplus di quote possa essere negoziato e/o accumulato, ed un eventuale deficit debba invece essere coperto con l'acquisto di quote di emissione dal mercato.

La decisione di assegnazione è elaborata per ciascuno dei periodi di riferimento previsti dalla Direttiva: il primo periodo di riferimento ha riguardato il triennio 2005-2007, il secondo periodo di riferimento ha riguardato il quinquennio 2008-2012, mentre il periodo attuale riguarda gli anni 2013-2020. Nel secondo periodo di applicazione della Direttiva ETS le assegnazioni sono state più stringenti, sulla base degli obiettivi dettati dal Protocollo di Kyoto. Il terzo periodo (8 anni) iniziato nel 2013, il 2020 è l'ultimo anno, ha portato un'ulteriore riduzione annuale delle assegnazioni di quote di emissione.

La Deliberazione 34/2020 del Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE ha aggiornato le quote assegnate gratuitamente all'intero stabilimento della Sarlux a partire dal 2015 a seguito dell'acquisizione del Ramo d'azienda di Versalis (Impianti Nord).

Nel Registro Nazionale "Emission Trading System", liberamente consultabile, sono documentate sia le quote assegnate, sia le emissioni anno per anno delle quote di CO2 a livello italiano.

Alla controllata Sarlux è stata assegnata un'unica posizione cui corrisponde la totalità delle emissioni derivanti dalle attività svolte nello stabilimento di Sarroch. Sarlux dispone di un "Protocollo rilevazione, calcolo e controllo" delle emissioni di CO2. Tale sistema è certificato da enti terzi accreditati secondo quanto richiesto dalle linee guida europee, ed è stato aggiornato a seguito dell'acquisizione degli Impianti Nord.

Dal 1° gennaio 2021 siamo entrati nella fase IV del sistema (2021- 2030). Il Regolamento 2019/331 della commissione del 19.12.2018 ha stabilito le nuove regole di assegnazione delle quote di emissione a titolo gratuito per la fase IV del sistema suddivisa in due periodi (2021-2025 e 2026-2030).

Per il periodo 2021-2025 per lo stabilimento (Raffineria, IGCC e Impianti Nord), a giugno del 2019, è stata presentata idonea richiesta di assegnazione secondo quanto stabilito dal Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE sulla base dei dati di lavorazione/ produzione del periodo 2014 - 2018.

Il rispetto del mare

Siamo consapevoli di dover preservare e limitare qualsiasi tipo di alterazione dell'ambiente. Pertanto, per quanto riguarda il trasporto di petrolio e dei prodotti raffinati via mare, abbiamo da anni introdotto criteri molto severi. A partire dall'anno 2009 sono state utilizzate solo navi di ultima generazione della tipologia "a doppio scafo", anticipando, di fatto, l'attuale normativa per il traffico marittimo.

Le attività di tutela dell'ambiente marino includono anche il monitoraggio minuto per minuto sia in entrata che in uscita delle petroliere indirizzate verso i terminali di Sarroch. In questo quadro, sono regolarmente effettuate, da parte di personale fiduciario Saras, ispezioni in altri porti (Vetting), secondo criteri internazionali e "Ispezioni Pre-mooring" su base spot, in rada prima della manovra di ormeggio.

Inoltre, durante tutta la permanenza delle navi all'ormeggio presso i Terminali marini di Sarroch, è sempre presente a bordo un ispettore safety di nostra fiducia, che supervisiona tutte le attività di imbarco e sbarco dei prodotti petroliferi al fine di verificare il rigoroso rispetto delle procedure con particolare riferimento alle tematiche di Salute, Sicurezza e Ambiente.

Rifiuti

EMISSIONI DI CO2 RAFFINERIA (TON/ANNO)

* Le emissioni del 2018 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.

** Le quote gratuite relative agli Impianti Nord (comprese tra le quantità assegnate) sono state richieste e risultano in attesa di approvazione.

Con riferimento alle problematiche correlate ai rifiuti, la controllata Sarlux, titolare del sito industriale di Sarroch, genera circa il 99% dei rifiuti (sia pericolosi che non) prodotti dall'intero Gruppo. Per tale motivo, il Gruppo ha codificato e formalizzato tutti gli aspetti relativi alla gestione e monitoraggio dei rifiuti nel proprio sito operativamente rilevante, mediante un Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001 e il regolamento EMAS.

Il 2020 ha registrato una riduzione della produzione di rifiuti nel sito, in particolare di quelli correlati alle attività di investimento e di manutenzione, nonostante le intense attività di costruzione e manutenzione che hanno caratterizzato il primo semestre 2020.

La ricerca di soluzioni di gestione più performanti dal punto di vista ambientale ha permesso, anche per il 2020, di ottenere dei buoni risultati con una percentuale misurata di rifiuti inviati a recupero pari a circa 38% del totale prodotto.

Nell'ambito invece della riduzione dei rifiuti uscenti dal sito, nel 2020 si è potuto misurare a pieno il miglioramento atteso dall'installazione dell'impianto di Termoessicazione, messo in servizio a dicembre 2019 presso l'impianto di trattamento rifiuti interno al sito, gestito da una società terza autorizzata e volto alla riduzione per disidratazione delle quantità del principale rifiuto prodotto dai processi Sarlux.

Nel 2020 si è infatti registrata una riduzione dei rifiuti uscenti, derivanti dal trattamento dei fanghi di processo, pari a circa l'80% rispetto alla quantità di rifiuti che si sarebbe registrata in uscita in assenza del nuovo impianto di Termoessicazione.

Un ulteriore impegno della Sarlux

è l'ottimizzazione della raccolta dei rifiuti assimilabili agli urbani, per questi nel 2020 si è registrato una quota parte di differenziata rispetto al totale prodotto di circa il 56%.

Il 66% del totale dei rifiuti prodotti da Sarlux nel 2020 è stato classificato come "pericolosi", in quanto derivanti quasi totalmente da processi industriali mentre, analizzando i rifiuti per destinazione, si riscontra per Sarlux che circa il 98% viene destinato alle opportune forme di trattamento e recupero, mentre solo una minima parte viene destinata allo smaltimento diretto in discarica.

Il Sistema di Gestione HSE dello Stabilimento di Sarroch

Il Sistema di Gestione HSE (Health, Safety and Environment) di Sarlux è oggi un sistema di gestione integrato per la prevenzione incidenti rilevanti, la salute e sicurezza sul

* Le emissioni del 2018 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.

Il dato 2019 pubblicato risulta provvisorio poiché rettificabile a valle del processo di certificazione richiesto dalla direttiva 2003/87/CE Nota: a partire dall'anno 2013, il Piano di Assegnazione Nazionale delle quote di CO2 prevede un'assegnazione unica per l'intero sito di Sarroch (Raffineria+ IGCC)

RIFIUTI

PERCENTUALE RIFIUTI INVIATA A RECUPERO

lavoro e la tutela ambientale, costruito gradualmente nel corso degli anni, che costituisce il principale strumento gestionale per il conseguimento del miglioramento continuo.

Il Sistema di Gestione HSE è il risultato di un percorso complesso che, iniziato nel 2001, ha portato Sarlux a ottenere la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), secondo lo standard internazionale ISO 14001.

La certificazione è stata rilasciata nel 2004, confermata negli anni successivi, ed estesa anche alla parte di Impianti Nord in conseguenza dell'acquisizione degli stessi dalla società Versalis, appartenente al Gruppo ENI, fino alle ultime positive verifiche di agosto 2020. Seguendo un percorso analogo a quanto intrapreso per il SGA, nel dicembre del 2007, lo stabilimento ha conseguito la certificazione OHSAS 18001 per il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza (SGS); nell'agosto 2020 è stata riconfermata la certificazione allo standard OHSAS e convalidata la migrazione alla norma UNI EN ISO 45001.

Nel 2008 è stato adeguato il "Modello di organizzazione, gestione e controllo", ai sensi del D.Lgs. n° 231/01, per ottemperare alle indicazioni della Legge n° 123/07 e al successivo D.Lgs. n° 81/08, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e nel 2011 è stato effettuato il suo aggiornamento.

Completa il quadro complessivo HSE il Sistema di Gestione della Sicurezza per la Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (SGS-PIR) obbligatorio per lo Stabilimento, rientrando esso nel campo di applicazione del D.Lgs. n. 105/2015 (Direttiva Seveso).

Sarlux ha definito il proprio campo di applicazione del Sistema di gestione HSE per le componenti a certificazione volontaria (con riferimento alle norme ISO 14001 e ISO 45001) prendendo in considerazione:

  • fattori interni ed esterni;
  • requisiti delle parti interessate;
  • attività lavorative pianificate e svolte, prodotti e servizi offerti;
  • le unità produttive a cui sono applicabili le norme ISO14001 e ISO 45001;
  • gli obblighi di conformità;
  • il grado di autorità e abilità che Sarlux ha per influenzare e/o esercitare un controllo su soggetti terzi e attività svolte da tali soggetti.

Il Sistema di gestione HSE, per le componenti a certificazione volontaria, è applicabile ai processi correlati ai servizi e prodotti di seguito descritti:

  • raffinazione, ricezione, stoccaggio, preparazione e spedizione di prodotti petroliferi;
  • produzione e vendita di energia elettrica;
  • fabbricazione di altri prodotti chimici di base organica.

Per quanto concerne la componente relativa al Sistema di gestione per la Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (SGS –PIR) ai sensi del D.Lgs.105/15, è costituita da:

  • impianti di produzione (raffinazione, produzione energia elettrica e prodotti chimici organici);
  • impianti di movimentazione e spedizione;
  • terminale marino (Pontile Sud e Pontile Nord);
  • parco serbatoi (Parco serbatoi Nord e parco serbatoi Sud);
  • uffici;
  • servizi ausiliari.

La capacità del Sistema di gestione HSE di soddisfare tutti i requisiti deriva dall'impegno della Direzione e dal coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali, al miglioramento continuo delle prestazioni. I criteri e i metodi necessari per assicurare l'efficace funzionamento e controllo dei processi coinvolti sono descritti nelle informazioni documentate del sistema.

Annualmente la Direzione definisce gli obiettivi per la prevenzione degli incidenti rilevanti, la tutela della salute, sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e pianifica, attraverso il budget, le necessità delle risorse sia umane che infrastrutturali (attrezzature, apparecchiature, strumentazione, ecc.) per eliminare o minimizzare i rischi. La Direzione promuove e sostiene l'attuazione di tutte le azioni necessarie per conseguire i risultati pianificati e il miglioramento continuo dei processi; la gestione dei processi è svolta adottando come modello di riferimento quello riportato nelle norme qui richiamate. Utilizzare sinergicamente le parti comuni e introdurre la misura delle prestazioni e la pianificazione degli obiettivi e traguardi di miglioramento costituisce il principale strumento gestionale per il conseguimento del miglioramento continuo dello stabilimento. tato il Sistema di gestione dell'energia (SGE) certificata alla norma UNI EN ISO 50001.

Il perseguimento delle certificazioni rappresenta un importante obiettivo che impone nuove sfide e maggiore impegno da parte dell'organizzazione in relazione ai molteplici cambiamenti in atto a livello normativo e di sensibilità sociale sul tema dell'ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro.

Registrazione Emas

Dall'ottobre 2008 Sarlux aderisce al sistema comunitario di eco-gestione e audit EMAS (Eco-Management and Audit Scheme). Ad EMAS aderiscono, volontariamente, le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, che si impegnano così a valutare, migliorare e a divulgare la propria "efficienza" ambientale.

EMAS rappresenta un importante strumento di miglioramento delle performance ambientali fornendo alle autorità di controllo e ai cittadini (al pubblico in senso lato) la possibilità di accedere a informazioni, certificate da un verificatore ambientale accreditato, sulle prestazioni ambientali di imprese ed organizzazioni.

Ad agosto 2020 è stata confermata

la conformità del SGA alla norma UNI EN ISO 14001:2015 ed al regolamento EMAS, incluse le modifiche apportate dal Regolamento UE 2026/2018.

Sarlux presenta annualmente la propria Dichiarazione Ambientale dove vengono illustrate:

  • le attività svolte da Sarlux
  • gli aspetti ambientali, diretti e indiretti, a esse collegati
  • gli obiettivi di miglioramento ambientale che la società si è prefissata.

A seguito della visita di convalida, il documento è sempre reso disponibile su sito internet Sarlux (https:// www.sarlux. saras.it/it/ambiente-certificazioni/)

Sempre nell'ottica della trasparenza, durante l'anno sono state effettuate le comunicazioni periodiche PRTR (Pollutant Release and Transfer Register), relative ai principali dati ambientali del sito. Tali comunicazioni vengono trasmesse al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'invio alla Commissione Europea. Nello specifico, le comunicazioni hanno riguardato i valori di emissione in acqua e in aria relativi a diversi parametri caratteristici delle attività svolte.

Da maggio 2018 risulta implemen-

RESPONSABILITÀ SOCIALE ED ATTIVITÀ CON IL TERRITORIO

RELAZIONI CON IL TERRITORIO

Ogni azienda nasce e cresce in un territorio ben individuabile e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso.

II Gruppo Saras, oggi una solida realtà internazionale, è nato e si è sviluppato in Sardegna, un'isola che possiede una forte identità e nei confronti della quale nutre un profondo rispetto.

Per questo, da quasi 60 anni, Saras è impegnata in iniziative e progetti utili a sostenere il tessuto sociale, la storia e le tradizioni del territorio, con una particolare attenzione verso i giovani e i bisogni della comunità.

La Società ha dato vita alla policy "I nostri interlocutori" che delinea l'approccio del Gruppo nella gestione dei rapporti con le comunità locali e riconosce la collettività e i territori di riferimento, tra i diversi stakeholder, come interlocutori di rilevanza strategica. Saras promuove progetti di natura sociale che possano generare valore per la comunità. Dopo una prima valutazione che riguarda sia gli aspetti economici sia la congruità con le linee guida del Purpose, la scelta ricade su quei progetti considerati di maggiore impatto e valore per il territorio.

II Gruppo, in particolare negli ultimi anni, ha adottato precise linee guida, in merito agli ambiti di intervento, basate su due direttrici principali: il contesto sociale, ovvero i soggetti meritevoli di supporto - soprattutto giovani, anziani e meno abbienti - e il territorio fisico, cioè il raggio d'azione degli interventi che il Gruppo vuole mettere in atto. Uno degli obiettivi a cui Saras punta con maggiore impegno è diffondere la cultura d'impresa e far comprendere come sia ancora possibile " fare impresa" in Sardegna. Per questo, Saras promuove attività di formazione per i giovani delle scuole e intrattiene rapporti continui con l'Università, finalizzati a favorire uno sviluppo sociale che non può prescindere dai temi del lavoro, della sostenibilità e della crescita economica, in una regione debilitata dello spopolamento, soprattutto giovanile.

IL GRUPPO SARAS IN SOSTEGNO DELL'EMERGENZA COVID

Il 2020 è un anno caratterizzato dalla pandemia mondiale del Covid -19, l'azienda a fronte dell'emergenza ha supportato diverse iniziative, coerenti con i propri valori, in favore di Istituzioni e delle comunità maggiormente colpite.

A sostegno del sistema sanitario italiano per contrastare l'emergenza Coronavirus, Saras ha stanziato donazioni a favore: della Regione Lombardia, degli ospedali Niguarda e Sacco di Milano, degli Ospedali Brotzu e SS Trinità di Cagliari.

Il Gruppo, nel territorio dove è presente la realtà produttiva Sarlux, ha messo a disposizione la fornitura gratuita di carburante necessaria a garantire la sicurezza e fronteggiare l'emergenza della Città Metropolitana di Cagliari.

Nel periodo in cui c'era poca disponibilità sul mercato, l'azienda ha donato un numero ingente di mascherine ai comuni dell'area industriale di Sarroch, alle Forze dell'ordine e alla Protezione civile.

Il Gruppo ha dato il suo contributo tecnologico al mondo della scuola, donando personal computer per la didattica on line ad alcune scuole Medie di Milano e Sarroch.

La Solidarietà dei dipendenti del Gruppo Saras ha consentito di donare all'Ospedale SS. Trinità di Cagliari strumentazione essenziale per diagnosi e cura.

SARAS PER LA SCUOLA

Saras, nel corso degli anni, ha attivato diversi percorsi per venire incontro alle richieste della scuola e dare il suo contributo a una didattica innovativa e più efficace. Nei primi mesi dell'anno, prima del divulgarsi della pandemia, sono iniziati i progetti di alternanza scuola lavoro e alcune classi di tre Istituti hanno iniziato il percorso tradizionale di Competenze trasversali e Orientamento, da marzo, per i noti motivi relativi alla pandemia, i programmi sono stati adattati e le iniziative si sono tenute a in modalità on line ove possibile.

Sono state organizzate lezioni ad hoc per ogni percorso, nelle quali tecnici e manager dell'azienda hanno trattato argomenti di stampo industriale quali sicurezza, ambiente, processi produttivi, ICT, organizzazione aziendale, spesso utilizzando anche simulazioni per rappresentare il nostro modo di lavorare e trasmettere concetti utili per affacciarsi nel mondo del lavoro. Proprio in questa prospettiva sono stati organizzati degli approfondimenti su come redigere un curriculum e sostenere un colloquio di lavoro.

Prima del lockdown alcuni studenti hanno visitato laboratori e sale controllo appartenenti al Gruppo, sperimentando, sul campo, applicazioni pratiche e assistendo a lezioni sul tema Industry 4.0 e sull'applicazione dell'innovazione nell'industria della raffinazione e nel parco eolico.

Negli ultimi 5 anni oltre 1.000 studenti hanno partecipato ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO) e hanno così potuto vedere da vicino il mondo del lavoro e in particolare osservare il complesso sistema di competenze e innovazione tecnologica che si sviluppa in un grande gruppo industriale. Ciò ha sicuramente contribuito ad accrescere l'interazione sul territorio e a consolidare un modello di responsabilità sociale di impresa da mantenere vivo nel tempo.

Per le scuole primarie, continua – da oltre 20 anni – il supporto offerto da Saras alla crescita culturale degli studenti dell'istituto comprensivo statale di Sarroch. Non solo libri di testo, forniti ai giovani in comodato e poi, in coerenza con la cultura dell'utilizzo sostenibile di tutte le risorse, trasmessi ad altri istituti presso i quali sono ancora attuali al variare dei programmi didattici, ma anche tablet e aule informatiche dedicate, per arrivare preparati al futuro digitale.

SARAS PER L'UNIVERSITÀ

Nell'ambito del Protocollo d'Intesa con l'Università di Cagliari, vengono organizzati regolarmente seminari a carattere tecnico, utili per completare la formazione dei futuri ingegneri e progetti in collaborazione con le diverse facoltà, mirati allo sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica. I primi mesi del 2020, prima del diffondersi della pandemia, si è svolto un ciclo di seminari finalizzati a favorire la conoscenza della struttura organizzativa e delle modalità di gestione dei processi produttivi all'interno di moderni sistemi industriali. Il percorso, rivolto prevalentemente agli studenti della laurea triennale e magistrale in Ingegneria meccanica, è stato aperto anche a 50 neo-iscritti all'ordine degli ingegneri, che seguono questi seminari come corsi propedeutici all'ingresso nel mondo lavorativo. Da marzo, per i noti motivi relativi alla pandemia, in accordo con l'Università sono stati riprogrammati tutti gli interventi. Saras ha ospitato 6 tirocinanti, di diverse discipline, nelle diverse società del Gruppo, le attività si sono svolte in modalità mista, in presenza fino a quando è stato possibile e telematicamente successivamente alle disposizioni Governative del 2020. Inoltre, Saras ha aderito anche nel 2020 ad un progetto ideato dall'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica, ha contribuito ad offrire borse di studio ai migliori laureati in Ingegneria.

SARAS PER LA COMUNITÀ E LO SPORT

Saras supporta il territorio anche attraverso sponsorizzazioni ad associazioni sportive dilettantistiche e professionistiche. Nel 2020 per le attività sportive l'indirizzo governativo generale, legato all'emergenza, ha costretto alla sospensione di molte attività. Il Gruppo Saras ha sostenuto il "Sarroch Polisportiva Volley", importante espressione del territorio, che la società è orgogliosa di aiutare a crescere, per continuare a rappresentare veri e propri poli formativi per i giovani sportivi.

Inoltre, Saras è tra i partner della "Cagliari Football Academy", l'accademia del Cagliari Calcio nata con lo scopo di diventare punto di riferimento dei piccoli calciatori sardi e guidarli nella loro crescita tecnica e personale, in un percorso virtuoso che consente allo sport di accelerare la formazione dell'individuo.

TERRITORIO E SICUREZZA

Saras mette a disposizione la sua vasta esperienza nell'ambito della sicurezza sul lavoro per molte aziende locali, organizzando corsi di formazione su tematiche HSE mirati a diffondere una corretta cultura industriale attenta a questi principi fondamentali.

IL VALORE DI SARAS PER IL TERRITORIO

In questo particolare anno, Il Gruppo Saras forte della propria storia, capacità manageriale e operativa, ha garantito la continuità del sito industriale Sarlux, in quanto stabilimento essenziale per la vita del paese, che fornisce una parte rilevante del carburante e dell'energia elettrica necessaria alla Sardegna, ha mantenuto la piena continuità nelle attività degli impianti della raffineria e nelle importanti manutenzioni pianificate, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza predisposti dalle autorità nazionali e regionali in materia di prevenzione e contenimento del rischio di contagio da covid-19. Sono stati introdotti tutti gli strumenti tecnologici necessari al monitoraggio preventivo, alla sanificazione degli ambienti e dei mezzi, si è regolamentato il distanziamento tra le persone, sono stati rimodulati i turni di lavoro per favorire una maggiore sicurezza della distribuzione delle presenze. Tutto questo ha consentito di dare un contributo tangibile alla tenuta economica del territorio.

ANALISI DEI RISCHI

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso. A seguito della crisi economica determinata dall'emergenza Covid-19 il profilo di rischio credito del Gruppo non si è modificato.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività

sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento del Gruppo, storicamente contenuto, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici). Nel corso dell'esercizio 2020 lo shock dei mercati petroliferi (in termini di domanda, offerta e prezzi) dovuto al diffondersi della pandemia Covid-19 e alle drastiche misure di contenimento della pandemia a livello mondiale, ha significativamente contratto la generazione di cassa da attività operativa e quindi inevitabilmente intaccato il livello di indebitamento del Gruppo il cui recupero potrà avvenire in funzione della ripresa di condizioni del mercato petrolifero che consentano allo stesso il ripristino della propria redditività.

Il Gruppo ha messo in atto le opportune azioni per mitigare il rischio di liquidità ottenendo nuove linee di credito a breve e a medio lungo termine, anche garantite dallo Stato. Sono state concordate, con gli istituti finanziari con i quali sono in essere i princiapli finanziamenti a medio e lungo termine, le revisioni dei parametri finanziari al 31 dicembre 2020; la verifica di tali parametri avverrà con cadenza semestrale.

Attualmente, il rischio di liquidità è dunque strettamente correlato al perdurare o ad un peggioramento delle condizioni del mercato petrolifero, ad oggi per altro non previsto dai principali analisti di mercato.

ALTRI RISCHI

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE e delle emissioni di CO2.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Al 31 dicembre 2020 gli approvvigionamenti del Gruppo Saras risultavano così suddivisi: Nord Africa 22%, Mare del Nord 6%, Medioriente 31%, Russia e Caspio 27% e Africa Occidentale 13%.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in

continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

  • normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA;
  • il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'ARERA in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora";
  • disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE;
  • normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux Srl vende l'energia elettrica prodotta al G.S.E. alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/1991, delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità, prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione;
  • normative e documenti attuativi emanati da Terna e ARERA in merito ai requisiti di "essenzialità" dell'impianto IGCC di Sarlux, come previsto dalla Delibera di ARERA n.111/06 e 598/20, e al regime di reintegro dei costi.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Protezione Dati Personali

Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto "GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/ riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare, alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio Covid 19

L'intensificarsi della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza Covid-19 ha determinato a partire dal mese di aprile 2020 un drastico e diffuso calo della domanda di prodotti petroliferi, con conseguente contrazione dei margini di raffinazione, unita alla volatilità dei prezzi delle commodities e in particolare del petrolio. Permane inoltre una situazione di incertezza sull'evoluzione della pandemia; alla luce dell'incremento dei contagi registrato nei primi mesi del 2021, l'inizio delle attività di vaccinazione fa ritenere probabile una ripresa dei consumi petroliferi, tuttavia ad oggi non sono chiari i tempi e l'entità di questa ripresa.

Il prolungato effetto di scenario ha portato, per il Gruppo Saras e per l'intero settore della raffinazione ad una riduzione della redditività e a un aumento del fabbisogno di liquidità a breve termine difficilmente sostenibile se si dovesse protrarre nel medio termine. La ripresa dei consumi, attesa nel secondo semestre 2021, e a livelli più significativi tra il 2022 e il 2024 potrà riequilibrare la situazione di incertezza e la volatilità dei prezzi, con un recupero della redditività e un miglioramento del livello di indebitamento.. L'entità e la tempistica della ripresa rimangono tuttavia incerte.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2020 Saras SpA non ha acquistato nè venduto alcuna azione propria.

In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2020 Saras SpA deteneva complessivamente n. 9.220.216 azioni proprie, pari allo 0,970% del capitale sociale mentre il numero di azioni ordinarie di Saras SpA in circolazione è divenuto 941.779.784.

Variazioni nella struttura dell'azionariato

Il 15 ottobre e il 21 ottobre 2020, il Gruppo Trafigura, basato a Singapore ed operativo a livello internazionale nel trading di greggio e prodotti petroliferi, tramite la controllata Urion Holdings (Malta) Limited, ha acquisito azioni Saras salendo a una partecipazione rilevante prima del 1,379% e quindi del 3,01%.

Piani di Stock Grant

In data 16 Aprile 2019, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2019/2021"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per

dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche della Società;
  • gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società ai sensi dell'art. 2539 c.c.;
  • altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento dei seguenti obiettivi di performance:

    1. TSR: il posizionamento relativo del Total Shareholder Return (TSR) di Saras rispetto TSR di un gruppo di aziende industriali ("peer group") facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap (pesa per il 30% dei Diritti Assegnati);
    1. Margine vs Margine Benchmark EMC: il posizionamento del Margine, espresso in \$/bbl, e confrontato in termini di distanza assoluta dal Margine Benchmark EMC (pesa per il 40% dei Diritti Assegnati);
  • Ebitda del segmento Power (pesa per il 30% dei Diritti Assegnati).

Il numero massimo di Azioni oggetto del Piano è pari a 9.500.000; la consegna delle azioni avverrà entro 6 mesi dalla fine del Periodo di Performance.

All'inizio di ogni anno del triennio del Piano potranno essere rivisti e modificati gli Obiettivi di Performance, il loro peso rispetto ai Diritti Assegnati e il loro livello di raggiungimento sulla cui base sono attribuite le Azioni ai Beneficiari.

Rapporti con le parti correlate

Alla conclusione dell'esercizio 2020, l'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale - finanziaria e del conto economico complessivo del Gruppo Saras non è significativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.3 "Rapporti con le parti correlate".

Uso strumenti finanziari

Si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo "Informazioni integrative".

Ricerca e sviluppo

Nell'esercizio 2020 Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico. Si rimanda al paragrafo 5.2.2 "Attività immateriali" per ulteriori informazioni.

Informazioni settoriali e per area geografica

Informazioni relative alla suddivisione di acquisti e vendite per settori e aree geografiche sono presenti nel capitolo 4 "Informazioni per settore di attività e per area geografica" della nota integrativa del Bilancio Consolidato.

Operazioni atipiche ed inusuali

Nel corso 2020 sono state cedute le ultime stazioni di servizio della controllata spagnola Saras Energia a Kuwait Petroleum Espana SA sulla base dell'atto di cessione del ramo d'azienda stipulato dalle due parti nel luglio 2019.

Informazioni relative a partecipazioni detenute da componenti del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Dirigenti

MIGLIAIA DI EURO RISULTATO PATRIMONIO
NETTO
Come da bilancio di Saras SpA al 31 dicembre 2020 (65.198) 615.424
Differenze tra valore di carico e Patrimonio Netto al 31 dicembre 2020 delle partecipazioni
valutate nel bilancio di Saras SpA al costo
(202.398) 143.595
Rettifiche effettuate in sede di consolidamento (7.920) 25.503
Come da bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020 (275.516) 784.522

Sindacale e Dirigenti

Il dettaglio è illustrato in nota integrativa del Bilancio Separato di Saras SpA al paragrafo 7.5 "Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Adesione al consolidato fiscale

Si rimanda a quanto esposto in Nota Integrativa al paragrafo 3.4 "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" al punto X "Imposte".

Raccordo tra Risultato Netto d'esercizio e Patrimonio Netto del Gruppo

Il raccordo tra il Risultato Netto d'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con quelli della Capogruppo è esposto nell'apposita tabella.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 2020

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Nota Integrativa.

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO SARAS AL 31 DICEMBRE 2020

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 87

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2020

ATTIVITÀ
Attività correnti
5.1
1.841.050
2.117.692
Disponibilità liquide ed equivalenti
5.1.1
A
558.997
431.463
-
di cui con parti correlate:
17
Altre attività finanziarie
5.1.2
B
153.677
51.928
Crediti commerciali
5.1.3
C
256.641
351.539
87
di cui con parti correlate:
109
Rimanenze
5.1.4
D
737.389
1.040.842
Attività per imposte correnti
5.1.5
E
14.289
84.058
Altre attività
5.1.6
F
120.057
157.862
Attività non correnti
5.2
1.529.138
1.439.254
Immobili, impianti e macchinari
5.2.1
H
1.310.794
1.272.572
Attività immateriali
5.2.2
J
47.225
77.970
Diritto di utilizzo di attività in leasing
5.2.3
I
42.801
49.919
Altre partecipazioni
5.2.4
L
502
502
Attività per imposte anticipate
5.2.5
X
121.844
31.816
Altre attività finanziarie
5.2.6
M
5.972
6.475
Attività non correnti destinate alla dismissione
5.3
0
7.038
Immobili, impianti e macchinari
5.3.1
0
7.038
Attività immateriali
5.3.2
0
0
Totale attività
3.370.188
3.563.984
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
5.4
1.676.426
2.015.764
Passività finanziarie a breve termine
5.4.1
R
611.441
204.897
Debiti commerciali e altri debiti
5.4.2
R
916.594
1.648.736
Passività per imposte correnti
5.4.3
X
80.499
76.472
Altre passività
5.4.4
R
67.892
85.659
Passività non correnti
5.5
909.240
489.381
Passività finanziarie a lungo termine
5.5.1
R
652.064
254.704
Fondi per rischi e oneri
5.5.2
P, AA
244.165
194.278
Fondi per benefici ai dipendenti
5.5.3
Q
8.901
9.858
Passività per imposte differite
5.5.4
X
3.730
4.437
Altre passività
5.5.5
R
380
26.104
Totale passività
2.585.666
2.505.145
PATRIMONIO NETTO
5.6
N,O,W
Capitale sociale
54.630
54.630
Riserva legale
10.926
10.926
Altre riserve
994.482
967.129
Risultato netto
(275.516)
26.154
Totale patrimonio netto di competenza della controllante
784.522
1.058.839
Interessenze di pertinenza di terzi
-
-
Totale patrimonio netto
784.522
1.058.839
Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2020 31/12/2019
Totale passività e patrimonio netto 3.370.188 3.563.984

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2020 di cui non 01/01/2019 di cui non
31/12/2020 ricorrente 31/12/2019 ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 5.184.875 9.369.093
Altri proventi 6.1.2 S 157.409 148.603
di cui con parti correlate: 199 133
Totale ricavi 5.342.284 0 9.517.696 0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (4.745.491) (8.000) (8.345.145) (2.500)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, AA (520.375) (771.109) (674)
di cui con parti correlate: 517 517
Costo del lavoro 6.2.3 Q,T (163.497) (15.380) (148.653)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H,J (254.032) (35.893) (198.697)
Totale costi (5.683.395) (59.273) (9.463.604) (3.174)
Risultato operativo (341.111) (59.273) 54.092 (3.174)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni K, L
Proventi finanziari 6.3 U 68.601 57.979
Oneri finanziari 6.3 U (82.419) (837) (76.757)
Risultato prima delle imposte (354.929) (60.110) 35.314 (3.174)
Imposte sul reddito 6.4 X 79.413 6.341 (9.160) 885
Risultato netto (275.516) (53.769) 26.154 (2.288)
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante (275.516) 26.154
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) Z (29,25) 2,78
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) Z (29,25) 2,78

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro 01/01/2020 01/01/2019
31/12/2020 31/12/2019
Risultato netto (A) (275.516) 26.154
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto traduzione bilanci in valuta estera V (466) 42
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T (215) (703)
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) (681) (661)
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) (276.197) 25.493
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante (276.197) 25.493
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale Interessenze Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio di pertinenza patrimonio
Esercizio netto di di terzi netto
competenza
della
controllante
Saldo al 31/12/2018 54.630 10.926 898.089 140.425 1.104.070 0 1.104.070
Periodo 1/1/2019 - 31/12/2019
Destinazione risultato esercizio precedente 140.425 (140.425) 0 0
Distribuzione Dividendi (75.310) (75.310) (75.310)
Effetto traduzione bilanci in valuta 42 42 42
Effetto attuariale IAS 19 (703) (703) (703)
Riserva per piano azionario 1.658 1.658 1.658
Altri movimenti 2.928 2.928 2.928
Risultato netto 26.154 26.154 26.154
Risultato netto complessivo 42 26.154 26.154 0 26.154
Saldo al 31/12/2019 54.630 10.926 967.129 26.154 1.058.839 0 1.058.839
Periodo 1/1/2020 - 31/12/2020
Destinazione risultato esercizio precedente 26.154 (26.154) 0 0
Distribuzione Dividendi 0 0 0
Effetto traduzione bilanci in valuta (466) (466) (466)
Effetto attuariale IAS 19 (215) (215) (215)
Riserva per piano azionario 1.880 1.880 1.880
Risultato netto (275.516) (275.516) (275.516)
Risultato netto complessivo (466) (276.197) (276.197) 0 (276.197)
Saldo al 31/12/2020 54.630 10.926 994.482 (275.516) 784.522 0 784.522

RENDICONTO FINANZIARO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2020
31/12/2020
01/01/2019
31/12/2019
A - Disponibilità liquide iniziali 431.463 272.831
B - Flusso monetario da (per) attività operativa
Risultato netto
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari
5.5 (275.516)
(3.082)
26.154
(256)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 K, J 254.032 198.697
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, AA 49.887 (9.035)
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q (957) (464)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 - 5.4.4 X (90.735) 6.007
Interessi netti U (1.239) 17.457
Imposte sul reddito accantonate 6.4 X 11.322 3.153
Variazione FV derivati 5.1.2 - 5.3.1 29.875 14.789
Altre componenti non monetarie 5.5 1.199 3.925
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante (15.214) 260.427
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C 94.898 (61.329)
di cui con parti correlate: - (24)
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 5.1.4 D 303.453 (179.241)
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R (732.142) 605.574
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 F 107.574 (114.375)
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 R (25.062) 77.008
Interessi incassati U 1.239 1.578
Interessi pagati U 0 (19.035)
Imposte pagate 5.3.2 X 0 (69.316)
Variazione altre passività non correnti 5.4.5 R (25.724) (55.212)
Totale (B) (290.978) 446.079
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1-5.2.2 H, I (252.327) (340.688)
(Investimenti) in Diritto di utilizzo di attività in leasing (2.064) (59.236)
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie 5.1.2 B (10.136) 98.473
Incrementi per cessione di attività non correnti destinate alla dismissione 5.2.1-5.2.2 7.038 27.963
Totale (C) (257.489) (273.488)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R 397.360 (1.297)
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R 275.599 62.392
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie 0 (75.310)
Totale (D) 672.919 (14.215)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 124.452 158.376
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 3.082 256
F - Disponibilità liquide finali 558.997 431.463

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 93

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

1. PREMESSA

2. CRITERI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

3. PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

  • 3.1 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal gruppo
  • 3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore
  • 3.3 Area e criteri di consolidamento
  • 3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.5 Uso di stime e valutazioni discrezionali anche alla luce degli effetti del covid-19
  • 3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di discrezionalità

4. INFORMAZIONI PER SETTORE DI ATTIVITÀ E AREA GEOGRAFICA

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale
  • 4.3 Informativa per area geografica

5. NOTE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing
  • 5.2.4 Partecipazioni
  • 5.2.4.1 Altre partecipazioni
  • 5.2.5 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.6 Altre attività finanziarie

5.3 Attività non ricorrenti destinate alla dismissione

5.4 Passività correnti

  • 5.4.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.4.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.4.3 Passività per imposte correnti
  • 5.4.4 Altre passività

5.5 Passività non correnti

  • 5.5.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.5.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.5.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.5.4 Passività per imposte differite
  • 5.5.5 Altre passività non correnti

5.6 Patrimonio Netto

6. NOTE AL CONTO ECONOMICO

6.1 Ricavi

  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi

6.2 Costi

  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

6.3 Proventi e oneri finanziari

6.4 Imposte sul reddito

7. ALTRE INFORMAZIONI

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Risultato netto per azione

7.3 Rapporti con parti correlate

  • 7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
  • 7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.4.2 Informativa di Conto Economico
  • 7.4.3 Informazioni integrative
  • 7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati
  • 7.4.3.2 Fair value
  • 7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.4.4.1 Rischio di credito
  • 7.4.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.4.4.3 Rischio di mercato
  • 7.5 Numero medio dei dipendenti
  • 7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.7 Impegni
  • 7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione
  • 7.9 Altro
  • 7.10Eventi successivi

8. PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SAPA (20,01%), Angel Capital Management Spa (10,005%) e Stella Holding Spa (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 24 giugno 2019. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA. opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gasificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parco eolico della controllata Sardeolica Srl.

Il presente bilancio consolidato, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

Come descritto in maggior dettagli al paragrafo "Impatto Covid-19" della Relazione sulla Gestione, il settore della Raffinazione è tra quelli che hanno maggiormente risentito degli effetti della crisi indotta dalla pandemia, in conseguenza della quale gli operatori dell'area del Mediterraneo come Saras hanno dovuto affrontare una congiuntura senza precedenti, determinata dalla combinazione del crollo della domanda di prodotti petroliferi, registrata a partire dal mese di marzo con l'adozione delle misure di lockdown da parte della maggior parte dei paesi, e, dal lato offerta, dai tagli alla produzione introdotti all'inizio di maggio dai paesi dell'OPEC+ a sostegno della quotazione del petrolio. A tali eventi si è aggiunta un'elevata volatilità dei prezzi per la forte incertezza che ha contraddistinto l'andamento della pandemia e con essa le misure di contenimento adottate. Tale scenario si è ulteriormente inasprito nel secondo semestre, quando la mancata ripresa dei consumi inizialmente attesa con i mesi estivi, ha portato a registrare livelli inattesi ed estremamente elevati nelle scorte dei principali prodotti raffinati.

Questo fenomeno, insieme ai tagli produttivi sopra citati, che hanno toccato principalmente i grezzi medio-pesanti ad alto zolfo utilizzati soprattutto da raffinerie complesse come Saras, hanno determinato un ulteriore crollo dei margini di raffinazione determinando un contesto di mercato e razionali di settore imprevisti rispetto ai diversi scenari che gli analisti di settore assumevano per il 2020, immediatamente prima della crisi, con una domanda petrolifera mondiale che nel mese di aprile è arrivata a crollare del 25% (il 35% nei paesi OCSE) rispetto allo stesso periodo del 2019 si è riflesso nelle quotazioni del brent, che dopo aver raggiunto quasi i 70\$/bl a fine 2019, è crollato fino a toccare i minimi storici di 13,2\$/bl a metà aprile.

Le quotazioni del Brent Dtd nel 2020 sono state in media inferiori del 27% rispetto alle previsioni. Sul fronte dei prodotti, la benzina, il prodotto più impattato dalle misure di lockdown insieme al jet fuel, ha registrato quotazioni medie in calo di ca. il 31% e margini più bassi di ca. il 51% rispetto alle previsioni. Il diesel, a sua volta, nonostante un calo della domanda inizialmente meno consistente per la tenuta dei trasporti commerciali, ha visto una quotazione media inferiore alle aspettative di ca. il 33%, e un margine più basso in media del 56%.

Nella seconda metà dell'anno in particolare, l'elevato livello di scorte accumulatesi con i lockdown - anche in assenza di domanda di jet fuel, prodotto derivato dai distillati medi - e la mancata scontistica sui grezzi ad alto contenuto di zolfo, hanno mantenuto il crack del diesel tra l'1 - 6\$/bl. Il margine di raffinazione di riferimento (EMC benchmark) nel 2020 si è conseguentemente attestato a un valore medio pari a -0,5\$/ bl, registrando valori negativi in particolare nel secondo semestre. Le aspettative "pre-Covid" dei principali analisti di mercato stimavano per il 2020 un EMC benchmark positivo nell'anno pari a +3\$/bl.

Durante l'esercizio anche i segmenti Power ed Eolico hanno risentito del calo della tariffa CIP6 e del PUN. L'effetto indotto dal crollo dei consumi e quindi anche del gas si è riflesso infatti sui prezzi dell'energia elettrica, con una tariffa CIP6 pari in media nell'anno a 76 €/MWh, e un valore medio del PUN di 38,9 €/MWh, in calo rispettivamente di circa il 15% e il 24% rispetto alle attese.

In questo imprevedibile contesto, Saras ha continuato la propria operatività conseguendo però, a causa del descritto contesto, imprevedibili e significative perdite economiche e assorbimento di cassa che, anche per il completamento degli investimenti che erano ormai in corso hanno determinato un peggioramento nella generazione di cassa con una Posizione Finanziaria netta del Gruppo negativa a fine esercizio pari a un indebitamento netto di 505 milioni di Euro ante IFRS 16 (545 milioni di Euro post IFRS 16) verso una Posizione Finanziaria netta positiva per 79 milioni di Euro ante IFRS16 (positiva per 30 milioni di Euro post IFRS16) al 31 dicembre 2019.

Per contenere gli impatti della crisi, a partire dalla fine di marzo, Saras ha messo in atto di diverse misure, operative e finanziarie, con adeguamento della produzione sia per quantità che per qualità dei distillati al mutato scenario di mercato e con il ricorso ad operazioni di hedging per garantire un margine sulla produzione di gasolio.

Inoltre, in ottica prudenziale e alla luce della notevole incertezza dei mercati, al fine di meglio salvaguardare la solidità patrimoniale e l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, Saras ha inoltre ritenuto opportuno sospendere le proposte di dividendo sugli utili 2019 e di autorizzazione del piano di acquisto di azioni proprie approvate il 2 marzo.

Al fine di contenere gli impatti economico finanziari derivanti dal perdurare della crisi economica, accanto a queste misure, che hanno riguardato in particolare il primo semestre, la Società, a partire dal mese di ottobre 2020, ha adottato un piano di efficientamento dei costi e degli investimenti che manifesteranno a pieno il loro effetto nel corso del 2021. Tale piano prevede di mantenere la raffineria operativa in funzione dell'economicità nella lavorazione dei principali prodotti raffinati, salvaguardando comunque la produzione di elettricità fondamentale per l'equilibrio della rete della Sardegna, e un significativo contenimento dei costi operativi e degli investimenti. Si inserisce in questo piano anche la scelta della Società di ricorrere alla cassa integrazione, adottata in misura parziale per tutti i dipendenti del gruppo a partire dalla fine di ottobre 2020, e per la prima metà del 2021.

Inoltre, la Società, in aggiunta ai finanziamenti a medio termine rinnovati nel primo trimestre 2020, ha ottenuto nel 2020 nuove linee di credito a medio lungo termine da alcuni primari istituti di credito. In particolare a fine anno è stato sottoscritto con un pool di primari istituti finanziari italiani un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, con scadenza nel 2024, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia. La Società ha inoltre ottenuto dalle banche finanziatrici la revisione per il 2020 dei parametri finanziari sulle linee esistenti, per tener conto delle mutate condizioni di mercato.

Gli inattesi risultati economici e finanziari del 2020, significativamente distanti da scenari immaginabili in assenza della crisi indotta dal Covid, sono indotti dall'emergenza pandemica che, pur nell'attuale incertezza sui tempi di soluzione, essendo ascrivibile a cause esterne al sistema economico, non ne dovrebbe minare i fondamentali nel medio periodo.

Si ritiene dunque che anche per le attività del Gruppo Saras vi siano le condizioni aziendali per un ripristino della redditività nei prossimi esercizi, e in particolare a partire dal 2022, in funzione di una ripresa della domanda più significativa e prossima ai livelli precedenti alla pandemia. Nel frattempo, le misure di contenimento dei costi e degli investimenti, unitamente ai programmi di produzione per il 2021 razionalizzati in funzione della marginalità di mercato dei diversi prodotti considerate le linee di credito disponibili sufficienti a coprire i fabbisogni dei prossimi 12 mesi, consentono al Gruppo comunque di proseguire la propria operatività in equilibrio economico e finanziario che consenta di traguardare l'attesa ripresa del mercato e conseguente ripristino della redditività del Gruppo. Pertanto, pur nell'attuale accresciuta incertezza degli scenari di mercato ragionevolmente prevedibili anche per il solo breve termine, sulla base delle previsioni di business sviluppate per il 2021, delle risorse finanziarie che il sistema bancario ha mantenuto a disposizione del gruppo, con la disponibilità dimostrata alla revisione dei parametri finanziari sui debiti esistenti in coerenza con il mutato contesto, e considerando i piani di contenimento dei costi e degli investimenti nel medio termine, Saras ha considerato appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale per un periodo non inferiore ai prossimi dodici mesi nella redazione del bilancio per l'esercizio 2020.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonchè la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie del Gruppo sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Integrativa.

3. Principi Contabili adottati

3.1 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal gruppo

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio. Si precisa che la prima applicazione di tali nuovi principi non ha comportato alcun effetto sul patrimonio netto del Gruppo.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

Il Gruppo ha applicato per la prima volta alcuni principi o modifiche che sono in vigore dal 1° gennaio 2020. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.

Modifiche all'IFRS 3: Definizione di un business

Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che per essere considerato un business, un insieme integrato di attività e beni devono includere almeno un input e un processo sottostante che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. Inoltre, è stato chiarito che un business può esistere senza includere tutti gli input e i processi necessari per creare un output. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo ma potrebbero avere un impatto sugli esercizi futuri qualora il Gruppo dovesse effettuare aggregazioni aziendali.

Modifiche agli IFRS 7, IFRS 9 e IAS 39: Riforma del benchmark dei tassi di interesse

Le modifiche allo IFRS9 ed allo IAS 39 forniscono un numero di espedienti pratici che si applicano alle relazioni di copertura che sono direttamente impattate dalla riforma dei tassi di interesse di riferimento. Una relazione di copertura che è impattata dalla riforma è soggetta ad incertezze circa il timing e l'entità dei flussi di cassa basati sul tasso di riferimento con riferimento allo strumento coperto. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Conceptual Framework for Financial Reporting emesso il 29 marzo 2018

Il Conceptual Framework non rappresenta uno standard e nessuno dei concetti in esso contenuti ha la precedenza sui concetti o sui requisiti di uno standard. Lo scopo del Conceptual Framework è di supportare lo IASB nello sviluppo di standard, aiutare i redattori a sviluppare politiche contabili omogenee laddove non esistano standard applicabili nelle specifiche circostanze e di aiutare tutte le parti coinvolte a comprendere ed interpretare gli standard.

La versione rivista del Conceptual Framework include alcuni nuovi concetti, fornisce definizioni aggiornate e criteri di rilevazione aggiornati per attività e passività e chiarisce alcuni concetti importanti. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifica all' IFRS 16 Covid-19 Related Rent Concessions

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell'IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell'epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se la riduzione dei canoni di lease rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell'IFRS 16.

Le modifiche sono applicabili ai bilanci il cui periodo contabile inizia il 1° giugno 2020 o successivamente. È consentita l'adozione anticipata. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore

Lo IAS 8.30 richiede di dare informativa per quei principi che sono stati emessi, ma che non sono ancora in vigore; essa è richiesta ai fini di fornire informazioni note o ragionevolmente stimabili per permettere all'utilizzatore di valutare il possibile impatto dell'applicazione di tali questi principi sul bilancio di un'entità. Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi, emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo, limitate eccezioni saranno applicate. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

  • uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach)
  • un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Non sono previsti impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current

A gennaio 2020, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

  • cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza
  • che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio
  • la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione
  • solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e nel caso si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti nonché seguendo le discussioni dell'I-FRS IC a riguardo.

Reference to the Conceptual Framework – Amendments to IFRS 3

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato le modifiche all' IFRS 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a Marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.

Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente.

Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell'IFRS 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall'aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.

Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use – Amendments to IAS 16

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use,che proibisce alle entitià di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti,ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l'uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tali modifiche.

Onerous Contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to IAS 37

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso od in perdita.

La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi. Il Gruppo valuterà gli impatti di teli modifiche nell'eventualità di contratti per cui non avrà ancora soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all'inizio dell'esercizio di prima applicazione.

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fees che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. Il Gruppo applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41.

Una entità applica tale modifica prospettivamente alla misurazione del fair value a partire per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

Lo IASB ha inoltre approvato due emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8 con riferimento all'informativa delle politiche contabili rilevanti ed alla definizione di stima e variazione di stime contabili.

3.3 Area e criteri di consolidamento

Il bilancio consolidato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

In data 30 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA ha approvato il progetto di bilancio separato di Saras SpA.

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Consolidate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e Tecnologie Srl 100%
Sarint SA e società controllate 100%
Saras Energia SAU 100%
Terminal Logistica de Cartagena SLU 100%
Reasar SA 100%
Sardeolica Srl 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative
Sarda Factoring 4,01%
Consorzio La Spezia Utilities 5%

Rispetto al 31 dicembre 2020, non sono intervenute variazioni.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti

  • [I] le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente in apposite voci del Patrimonio Netto e del Conto Economico Complessivo consolidato;
  • [II] le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente (fair value) alla data di acquisto delle attività e delle passività acquistate, degli strumenti di capitale emessi. La differenza tra:
  • il corrispettivo pagato (che in genere viene determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione), e – nel caso di un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi – il fair value alla data di acquisizione del controllo della partecipazione già posseduta nell'impresa, e;
  • il fair value delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte, misurate alla data di acquisizione del controllo

è rilevata, ove ne ricorrano i presupposti, come avviamento alla data di acquisizione del controllo di un business. Qualora emerga un badwill, esso viene imputato a conto economico.

  • [III] gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di Terzi, sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • [IV]gli utili o le perdite derivanti dalla cessione (senza perdita di controllo) di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a patrimonio netto per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta. In caso di acquisizioni di ulteriori quote di partecipazione senza modifica nel controllo, la differenza tra prezzo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquistata è imputata a patrimonio netto.

Le partecipazioni nelle società nelle quali il controllo è esercitato congiuntamente ad altre società (joint venture) e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (di seguito "società collegate"), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione sia compresa tra il 20% ed il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui risulta evidente che l'applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economica-finanziaria del Gruppo; in tali casi, la partecipazione è valutata al fair value. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

  • [I] il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla Capogruppo e comprende, ove applicabile, l'iscrizione dell'eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;
  • [II] gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole e dominante ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito fondo solo nel caso il cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;
  • [III] gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni realizzate tra la Capogruppo e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento

sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (la "valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa da quella funzionale dell'Euro sono le seguenti:

  • [I] le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • [II] i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio;
  • [III] la "riserva di conversione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche ad un tasso differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura ad un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
  • [IV] l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati alla acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;
  • [V] nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.

3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati, inviariati rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di quanto ricordato al seguente paragrafo "6 – Note al conto economico" in tema di classificazione dei risultati da strumenti derivati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Altre attività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo "Y Strumenti Derivati" al quale si rimanda per maggiori dettagli.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.

Alla data di chiusura di ogni bilancio, il Gruppo effettua l'analisi delle eventuali perdite attese sui crediti di natura commerciale valutati al costo ammortizzato, e rileva o adegua appositi fondi svalutazione.

I fondi svalutazione per le suddette perdite attese si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. A tal fine, il management utilizza il proprio giudizio professionale e l'esperienza storica, nonché la conoscenza delle condizioni di mercato attuali e le stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), determinata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è determinata quale differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

Il Gruppo applica essenzialmente un approccio analitico, sulle posizioni singolarmente significative e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito. In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni quali ad esempio consulenti legali ai quali sono affidate le cause di recupero crediti.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IFRS 9 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, considerando anche le vendite realizzate dopo la data di bilancio, ovvero, per i periodi successivi le curve di prezzo attese. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione al fair value. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

I certificati bianchi sono contabilizzati per competenza tra gli "Altri Proventi", in proporzione al risparmio di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) effettivamente consuntivato nell'esercizio.

La valorizzazione degli stessi è effettuata al valore di mercato medio annuo salvo che il valore di mercato di fine anno non sia significativamente inferiore. I decrementi dovuti alle cessioni di certificati bianchi maturati nell'esercizio o negli esercizi precedenti sono valorizzati al prezzo di cessione. Le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle cessioni di certificati in esercizi differenti da quelli di maturazione sono contabilizzate rispettivamente nelle voci "Altri Proventi" o "Prestazioni di servizi e costi diversi".

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è eliminata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. I costi di turnaround, in quanto costi di manutenzione straordinaria, sono capitalizzati nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono ammortizzati per il periodo previsto fino al successivo turnaround. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti sono rilevati a diminuzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione dei beni quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dal Gruppo, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
Fabbricati fino al 2031 18 anni
Impianti generici fino al 2031 12 anni
Impianti altamente corrosivi fino al 2031 9 anni
Centrale termo elettrica fino al 2031
Parco eolico 10/25 anni
Stazioni di trasformazione fino al 2031 13 anni
Mobili e macchine per ufficio 4 anni
Automezzi 4 anni
Altri Beni 5/12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach. Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

I Beni in leasing e diritti di utilizzo di attività

Le attività possedute mediante contratti di leasing o contratti che concedono diritti di utilizzo su attività di terzi sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, fatta eccezione per quelli a breve termine o di modico valore. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati linearmente sulla base della durata del contratto sottostante, e la passività finanziaria è rimborsata sulla base dei pagamenti previsti dal contratto di leasing o di concessione del diritto all'utilizzo.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

[I] Avviamento

L'avviamento è rappresentato dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto più il fair value di eventuali interessenze già detenute al momento dell'acquisizione del controllo rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami aziendali. L'avviamento relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. Esso non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì ad un test periodico di verifica sull'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio; per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto delle spese di vendita;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore, il valore dell'avviamento non viene ripristinato.

[II] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[III] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Altre partecipazioni

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IFRS 9. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

M Altre attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

  • (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);
  • (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III] Piani di attribuzione gratuita di azioni della Capogruppo ai dipendenti e al management del Gruppo

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

Il Gruppo riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni del Gruppo ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno del Gruppo.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e Altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation

risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

Con riferimento ai prodotti venduti per il Gruppo, il momento del riconoscimento dei ricavi coincide generalmente:

  • per i grezzi e prodotti petroliferi, con la spedizione;
  • per l'energia elettrica con la consegna al cliente;
  • per i prodotti petroliferi venduti sul mercato rete, con la consegna alle stazioni di servizio.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Le accise pagate sugli acquisti sono nettate con quelle incassate sulle vendite.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione secondo il metodo del tasso di interesse effettivo.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea della partecipata.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Capogruppo determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le

differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione dell'avviamento e di quelle relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo del Gruppo e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono registrate a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, in conformità all'IFRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci dei costi operativi ai quali le coperture si riferiscono.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, realizzati in base a strategie diverse dalla fissazione dei prezzi del greggio e dei prodotti sono iscritti al fair value con rilevazione degli effetti economici nelle voci della gestione finanziaria.

Gli strumenti finanziari derivati su cambi e su tassi di interesse sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci della gestione finanziaria.

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che la maggior parte degli strumenti finanziari derivati posti in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Z Utile per azione

[I] Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

[II] Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.

AA Emission Trading

Il D.L. 216 del 4 aprile 2006 ha introdotto limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare sull'apposito mercato quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti.

Qualora le quote assegnate risultino inferiori al fabbisogno, il controvalore delle quote mancanti viene valorizzato al valore di mercato ed iscritto tra i fondi rischi; qualora invece le quote fossero eccedenti il fabbisogno, il controvalore delle quote eccedenti, valorizzate al costo di acquisto allineato al valore di mercato di fine esercizio qualora inferiore, viene iscritto tra i beni immateriali.

AB Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
  • per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico che risulta soggetto a rischi e benefici sostanzialmente differenti da quelli di altri settori geografici.

3.5 Uso di stime e valutazioni discrezionali anche alla luce degli effetti del covid-19

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su valutazioni discrezionali e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di discrezionalità

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore discrezionalità da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

  • [I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base all'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.
  • [IV] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

  • [V] Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.

  • [VI] Ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl. al G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA.): detti ricavi risentono degli effetti della linearizzazione degli stessi in scadenza alla chiusura dell'esercizio corrente sulla base sia della durata del contratto, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto del prezzo del greggio e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa; i prezzi del greggio e del gas per i prossimi anni potrebbero essere soggetti a variazioni significative rispetto alle stime in relazione a fenomeni ad oggi non prevedibili.
  • [VII] Valutazione del valore recuperabile dei crediti: la maggior parte dei crediti generati dall'operatività del Gruppo sono oggetto di cessione pro-soluto (con relativa derecognition contabile) e/o di altre forme di mitigazione del rischio di credito con riferimento sia alle vendite extra-rete (principalmente tramite copertura assicurativa e in parte minore tramite fidejussioni bancarie) che ai crediti da attività di cargo trading (incasso anche tramite lettere di credito, fidejussioni bancarie o Parent Company Guarantee). La maggior parte dei crediti generati dall'attività di cargo trading (significativi in termini di importo unitario) sono caratterizzati da termini di pagamento molto contenuti (i.e. pochi giorni successivi alla data di consegna della merce); il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla base di valutazioni specifiche e prospettiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute. Si ricorda inoltre che le perdite su crediti rilevate storicamente dal Gruppo sono di importo non rilevante.
  • [VIII]Stima del fair value dei derivati: la valutazione dipende dalle attese dell'andamento di variabili di mercato tra cui il prezzo delle commodities ed i tassi di cambio, la cui variabilità e volatilità dipende da fattori esterni di settore.

L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per diversi processi valutativi, tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari. I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

I settori d'attività del Gruppo Saras sono:

    1. raffinazione;
    1. marketing;
    1. generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato;
    1. generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici;
    1. altre attività.

L'attività di raffinazione, svolta dalla controllante Saras SpA e dalla controllata Sarlux Srl si riferisce alla vendita di prodotti petroliferi ottenuti:

  • al termine dello svolgimento dell'intero ciclo di produzione, dall'approvvigionamento della materia prima alla raffinazione e produzione del prodotto finito, svolto presso gli stabilimenti di Sarroch in Sardegna;
  • e in parte dall'acquisto da terzi di derivati dall'olio greggio.

I prodotti finiti vengono venduti ad operatori di importanza internazionale

L'attività di marketing fa riferimento alla distribuzione di prodotti petroliferi, rivolta ad una tipologia di clienti di dimensioni inferiori e/o con modalità di distribuzione differenti rispetto a quanto descritto circa la raffinazione. Tale attività viene svolta:

• in Italia da Saras SpA. (Divisione Extrarete), verso clienti extrarete (grossisti, consorzi di acquisto, municipalizzate e rivenditori di prodotti petroliferi) ed operatori petroliferi attraverso una rete logistica costituita dalla base di proprietà (Sarroch), da basi di terzi con contratto di transito (Livorno, Civitavecchia, Marghera, Ravenna, Udine, Trieste, Lacchiarella, Arquata) e da Deposito di Arcola Srl per la gestione logistica del deposito di Arcola (SP);

• in Spagna, da Saras Energia SA, tramite una numerosa rete di depositi dislocati in tutta la Penisola Iberica, di cui il più importante, quello di Cartagena, è di proprietà della società stessa.

L'attività di generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato è relativa alla produzione e vendita di energia elettrica prodotta presso la centrale elettrica di Sarroch di proprietà di Sarlux Srl. Tale vendita è realizzata esclusivamente con il cliente G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA), e beneficia del piano tariffario in regime agevolato CIP 6/92 in scadenza nel mese di aprile 2021.

L'attività di generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici viene svolta dalla centrale eolica di Ulassai di proprietà della controllata Sardeolica Srl.

Nelle altre attività sono incluse le attività di riassicurazione svolte per il gruppo da Reasar SA e l'attività di ricerca per settori ambientali, svolta da Sartec Srl.

Il management monitora separatamente i risultati operativi dei settori di attività, al fine di definire l'allocazione delle risorse e la valutazione delle performance. Il risultato di settore è valutato sulla base dell'utile o perdita operativi. La suddivisione settoriale e la base di determinazione del risultato di settore sono invariate rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

4.2 Informativa settoriale

Al fine di rappresentare con continuità ed omogeneità la marginalità singolarmente attribuibile ai vari settori in caso di operazioni straordinarie quali fusioni e conferimenti, i rapporti interdivisionali che vengono meno per effetto delle operazioni societarie in precedenza indicate, continuano ad essere valorizzati in base alle condizioni previste nei contratti previgenti.

Di seguito si espone la suddivisione per segmenti. Per maggiori dettagli quantitativi e per i commenti, sii rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:

Conto Economico al 31 dicembre 2020 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 5.944.671 378.049 1.148.918 9.961 20.346 7.501.945
a dedurre: ricavi infrasettori (2.249.774) (44.522) (7.547) 0 (15.226) (2.317.069)
Ricavi da terzi 3.694.897 333.527 1.141.371 9.961 5.120 5.184.875
Altri ricavi operativi 168.403 73.631 5.239 2.868 439 250.580
a dedurre: ricavi infrasettori (92.642) (272) (21) 0 (237) (93.172)
Altri proventi v/terzi 75.761 73.359 5.218 2.868 201 157.407
Ammortamenti e svalutazioni (186.521) (56.378) (3.677) (6.548) (908) (254.032)
Risultato operativo (390.707) 48.381 7.229 170 (6.184) (341.111)
Proventi finanziari (a) 76.203 173 29 7 4 76.416
Oneri finanziari (a) (87.570) (620) (1.886) (152) (6) (90.234)
Imposte sul reddito 100.001 (16.869) (5.391) 196 1.476 79.413
Utile (perdita) di esercizio (302.073) 31.065 (19) 221 (4.710) (275.516)
Totale attività direttamente attribuibili (b) 1.869.967 1.265.624 100.838 113.365 20.394 3.370.188
Totale passività direttamente attribuibili (b) 2.207.087 158.957 182.437 24.079 13.106 2.585.666
Investimenti in attività materiali 222.991 20.091 1.545 7.395 661 252.683
Investimenti in attività immateriali 2.505 0 1 97 30 2.633
Conto Economico al 31 dicembre 2019 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 10.987.930 495.444 2.039.165 12.953 28.643 13.564.135
a dedurre: ricavi infrasettori (4.108.682) (62.239) (831) 0 (23.291) (4.195.043)
Ricavi da terzi 6.879.248 433.205 2.038.334 12.953 5.352 9.369.093
Altri ricavi operativi 148.549 76.035 5.389 2.121 528 232.622
a dedurre: ricavi infrasettori (82.958) (512) (24) (202) (321) (84.017)
Altri proventi v/terzi 65.591 75.523 5.365 1.919 207 148.603
Ammortamenti e svalutazioni (134.537) (54.845) (3.020) (5.381) (914) (198.697)
Risultato operativo (68.514) 96.719 17.269 4.591 4.030 54.092
Proventi finanziari (a) 64.508 369 377 54 13 65.321
Oneri finanziari (a) (81.532) (535) (1.897) (108) (27) (84.099)
Imposte sul reddito 20.840 (23.989) (4.304) (871) (838) (9.160)
Utile (perdita) di esercizio (64.698) 72.564 11.445 3.666 3.178 26.154
Totale attività direttamente attribuibili (b) 1.994.002 1.227.967 194.299 111.382 36.336 3.563.984
Totale passività direttamente attribuibili (b) 2.031.463 196.036 222.002 25.964 29.680 2.505.145
Investimenti in attività materiali 286.176 24.836 346 26.414 844 338.616
Investimenti in attività immateriali 5.727 0 225 9 1 5.962

(a) Determinato senza considerare le elisioni infra-settori. Per la valorizzazione delle transazioni infra-settoriali, si rimanda al punto 7.2 del bilancio separato di Saras SpA (b) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infra-settori.

In considerazione delle modifiche, previste per l'esercizio 2021, al regime di produzione e valorizzazione dell'energia elettrica da gassificazione del residuo di raffinazione, conseguenti al passaggio da tariffa agevolata CIP6/92 ad essenzialità, si modificano le modalità ed i razionali industriali di conduzione e remunerazione di tutti gli impianti, anche di raffinazione, del sito di Sarroch nonché le modalità con cui la direzione aziendale controlla l'operatività degli impianti di raffinazione ed IGCC, i cui obiettivi di massimizzazione dell'efficienza produttiva divengono tra loro interdipendenti.

Di conseguenza, il monitoraggio delle performance industriali e quindi lo sviluppo dei dati consuntivi e previsionali ulteriori al 2020 non saranno operativamente distinti in considerazione dell'asservimento dell'impianto IGCC alla raffineria.

Inoltre, il segmento Marketing comprendeva la rete distributiva spagnola e i depositi utilizzati come logistica intermedia; la cessione della rete, finalizzata nel 2019, che rappresentava l'attività rilevante del settore operativo "Marketing", comporta che gli impianti residui dopo tale cessione (i depositi di Arcola, La Spezia e di Cartagena, Spagna) siano asserviti alla logistica di raffineria.

In conseguenza delle descritte modifiche al modello di business ed all'operatività di Saras, dipendente dai citati eventi recentemente occorsi, i segmenti Power e Marketing non hanno più una propria autonoma significatività, configurando a partire dal 2021 l'indicazione di un unico segmento "Refining, Power e Marketing" nella rappresentazione dell'informativa settoriale.

4.3 Informativa per area geografica

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Attività direttamente attribuibili e investimenti per area geografica di localizzazione

Attività direttamente attribuibili 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Italia 3.158.090 3.186.620 (28.530)
Altri CEE 72.481 148.603 (76.122)
Extra CEE 139.617 228.761 (89.144)
Totale 3.370.188 3.563.984 (193.796)
Variazione
254.737 339.748 (85.011)
577 246 331
(0) 4.583 (4.584)
255.314 344.578 (89.264)
31/12/2020
31/12/2019

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica.

Ricavi totali 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Italia 1.524.418 2.623.572 (1.099.154)
Spagna 125.191 811.279 (686.088)
Altri CEE 908.456 1.154.799 (246.343)
Extra CEE 2.544.746 4.391.196 (1.846.450)
USA 239.473 536.851 (297.378)
Totale 5.342.284 9.517.697 (4.175.413)

Gli importi sono espressi al netto delle elisioni intercompany. Per maggiori informazioni riguardo all'informativa settoriale si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Italia 111.274 114.049 (2.775)
Spagna 22.073 36.934 (14.861)
Altri CEE 26.527 18.133 8.394
Extra CEE 100.642 186.829 (86.187)
USA 3.099 2.394 705
Fondo svalutazione crediti (6.974) (6.801) (173)
Totale 256.641 351.539 (94.897)

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Deposti bancari postali 558.933 431.627 127.306
Cassa 64 (164) 228
Totale 558.997 431.463 127.534

I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 517.595 migliaia di euro, a Reasar SA per 5.291 migliaia di euro, a Sarlux per 8.775 migliaia di euro ed a Saras Trading SA per 22.475 migliaia di euro.

I depositi bancari accolgono anche parte della somma erogata nel corso del mese di dicembre per il finanziamento di Euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE. Tali depositi non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa, sia al prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Strumenti finanziari derivati correnti 91.110 21.086 70.024
Depositi a garanzia derivati 61.325 29.600 31.725
Altre attività 1.242 1.242 0
Totale 153.677 51.928 101.749

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.

Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.4.1.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura dell'esercizio.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 256.641 migliaia di euro in diminuzione di 94.898 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La diminuzione dei crediti è essenzialmente dovuta all'effetto combinato, causato dal diffondersi dell'epidemia Coronavirus, della contrazione delle vendite a causa del calo dei consumi di prodotti petroliferi e del forte calo dei prezzi di mercato. Per ulteriori commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 6.974 migliaia di euro (6.800 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Come già ricordato, il Gruppo effettua l'analisi specifica delle posizioni creditorie e il fondo svalutazione accoglie i risultati di tali valutazioni. Per ulteriori analisi si rimanda al paragrafo 7.4 informazioni ai sensi dell'IFRS 7 e 13.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2020 sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 218.803 400.474 (181.671)
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 77.244 70.502 6.742
Prodotti finiti e merci 329.373 455.812 (126.439)
Acconti scorte 0 0 0
Ricambi e materie prime sussidiarie 111.969 114.054 (2.085)
Totale 737.389 1.040.842 (303.453)

La diminuzione del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'effetto combinato della diminuzione delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio e alla dinamica decrescente dei prezzi.

Le rimanenze dei materiali di consumo sono state valutate al presumibile valore di recupero; si segnala inoltre che, conseguentemente al piano di contenimento dei costi e del capitale circolante, tale magazzino è stato interessato da alcuni interventi di razionalizzazione che hanno peraltro portato ad una svalutazione pari a 8 milioni di euro.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze dei prodotti petroliferi al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato, da tale confronto risulta l'iscrizione di un minor valore delle rimanenze – essenzialmente prodotti - per 89 milioni di euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 1.014 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 332 milioni di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 955 migliaia di tonnellate per un valore di circa 425 milioni di euro).

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Credito per IVA 38 33 5
Crediti IRES 1.074 62.357 (61.283)
Crediti IRAP 7.625 19.944 (12.319)
Altri crediti tributari 5.552 1.724 3.828
Totale 14.289 84.058 (69.769)

La diminuzione dei Crediti Ires ed Irap, iscritti in esercizi precedenti e riconducibili agli acconti versati e risultati eccedenti rispetto al debito maturato, è principalmente riconducibili alla cessione dei crediti tributari di alcune società del gruppo chiesti a rimborso con l'ultima dichiarazione dei redditi.

Gli Altri Crediti tributari comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Ratei attivi 36 211 (175)
Risconti attivi 9.918 17.486 (7.568)
Altri crediti a breve termine 110.103 140.165 (30.062)
Totale 120.057 157.862 (37.805)

I risconti attivi si riferiscono principalmente al pagamento in via anticipata dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.

La voce "Altri crediti" comprende principalmente:

  • il credito di 73.449 migliaia di euro vantato dalla controllata Sarlux Srl nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferiti all'anno 2020; sostanzialmente invariato rispetto a quanto iscritto nell'esercizio precedente;
  • certificati bianchi per 30.978 migliaia di euro, relativi ai benefici riconosciuti alla controllata Sarlux a fronte dei risparmi energetici attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE e realizzati nella raffineria di Sarroch (36.688 migliaia di euro nel 2019), parzialmente coperti da fondo rischi; per maggiori dettagli, si rimanda al punto 7.1.

La variazione della voce "Altri crediti" rispetto al 31 dicembre 2019 è principalmente dovuta all'iscrizione nel corso del precedente esercizio di un credito per un rimborso assicurativo (20.500 migliaia di euro) incassato nel corso dell'esercizio.

5.2 Attività non correnti

Nel corso dell'esercizio 2020 la diffusione della pandemia Covid 19 e gli impatti negativi delle severe restrizioni poste in atto a livello globale a contrasto della stessa hanno provocato, a partire dal mese di marzo, un crollo senza precedenti della domanda globale di prodotti petroliferi che ha inevitabilmente impattato il business del Gruppo Saras e di riflesso la capitalizzazione di mercato della Capogruppo.

Ciò che caratterizza il fenomeno "Covid-19" è certamente la sua unicità sia in termini di accadimento che di impatto e può essere inquadrato tra i rischi a bassa probabilità di accadimento ma di impatto rilevante. Certamente a livello macroeconomico questa crisi non è diversa da qualunque altro "impatto esterno" e trattasi di una crisi indotta e non sistemica con un andamento erratico e con un tempo previsto per l'effettiva ripresa ed elevata incertezza. Non si tratta di una mera sospensione di attività e ci vorrà del tempo prima di recuperare una condizione di normalità.

Le cause della crisi non sono di natura finanziaria ma sono principalmente ascrivibili a fattori esterni all'ambito economico dell'impresa che non ne dovrebbero minare i fondamentali; tutte le azioni di contenimento poste in essere dalle diverse Autorità hanno avuto la finalità di dare liquidità al sistema al fine di consentirgli di traguardare una fase successiva nella quale sono state ripristinate le normali condizioni di operatività.

La Società, anche in adesione alle raccomandazioni delle principali autorità di regolamentazione che si sono espresse in merito (ESMA, CONSOB, IOSCO), ha svolto le verifiche necessarie all'identificazione di eventuali rischi alla continuità aziendale, di eventuali effetti determinati o prevedibili dell'emergenza pandemica Covid-19 sulle grandezze di bilancio e sulla struttura finanziaria del gruppo ed infine in ottemperanza a quanto previsto dallo standard IAS 36 (impairment of assets) ha valutato se le proprie attività siano iscritte ad un valore superiore a quello recuperabile.

Nell'eseguire questa verifica, come linee guida alla predisposizione dell'impairment test, oltre ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, ed in particolare lo standard IAS 36, (Impairment of assets), sono stati adottati i principi di valutazione italiani PIV del 2015 e i principi di valutazione internazionali del 2020. La Società ha inoltre fatto riferimento al Discussion Paper dell'Organismo Italiano di Valutazione (OIV) "Linee guida per l'impairment test dopo gli effetti della pandemia da Covid-19" e alla letteratura più recente disponibile sulle verifiche necessarie alla continuità aziendale e alle valutazioni delle attività, a seguito dell'impatto derivante dagli effetti della pandemia Covid-19.

Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, CGU) alle quali il valore delle attività è imputato, assumendo quale valore recuperabile il maggiore fra il valore di mercato, ed il valore d'uso ricavabile sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa derivabili dei piani pluriennali aggiornati ed approvati dal Consiglio d'Amministrazione del 30 marzo 2021.

L'impairment test deve riflettere il consenso ad oggi e non vi è ragione di ritenere che non ci siano le condizioni aziendali per resistere nel medio termine; il mancato reddito di questo periodo potrebbe non essere recuperato successivamente, tuttavia non sono venuti meno i fondamentali per un ripristino della redditività nei prossimi esercizi, e in particolare a partire dal 2022, in funzione di una ripresa della domanda più significativa e prossima ai livelli precedenti alla pandemia.

In particolare, riscontrata l'attuale persistente incertezza dello scenario macroeconomico di breve periodo, e diversamente da quanto previsto precedentemente, la mancata ripresa dei consumi inizialmente prevista a partire dalla seconda metà dell'anno 2020, anche a causa della recrudescenza dell'epidemia, ha determinato una situazione di crisi che ha portato la Società a intraprendere delle scelte per il contenimento dei costi in questa fase transitoria, su tre direttrici: – una riduzione drastica degli investimenti per l'anno 2021 e per gli anni successivi – una riduzione delle manutenzioni, confermando però la scelta del mantenimento di tutti gli impianti in marcia in previsione di una ripresa dei consumi dal 2021 – un contenimento del costo del lavoro con l'avvio di una cassa di integrazione parziale distribuita tra tutti i dipendenti del Gruppo.

Si è inoltre assunto che, essendo la crisi di natura esogena e non finanziaria, con intensità e tempi per il suo riassorbimento ancora incerti, la capacità di reddito a lungo termine della Società sia resiliente alla crisi stessa. Lo scenario prefigurato si fonda quindi sulla ripresa del business di Saras e sul ritorno alla redditività a partire dal 2022, con una progressiva crescita nel triennio successivo fino a livelli prossimi preCovid per tutto l'arco di piano.

Il test di impairment è stato condotto secondo i Criteri Generali approvati dal CdA del 23 febbraio 2021. L'analisi è stata condotta con particolare riferimento al complesso delle attività materiali ed immateriali che compongono la CGU "Refining, Marketing e Power" e la CGU "Wind", il cui processo valutativo è teso a verificare se i medesimi avessero subito una perdita durevole di valore alla data di riferimento della presente Bilancio.

Per identificare le CGU la società ha considerato:

  • il sistema di controllo interno;
  • i criteri con i quali il management assume decisioni strategiche ed operative.

Si configura una CGU se esiste un mercato attivo per i suoi prodotti e servizi, anche se parte di questi sono destinati a "vendite interne"; il fattore rilevante è la possibilità di individuare un prezzo di mercato attendibile per il prodotto finito o semilavorato e che i flussi delle CGU non influenzino i flussi di un'altra CGU, cioè siano ampiamente indipendenti nella loro determinazione.

Le CGU devono essere identificate con criteri uniformi di esercizio in esercizio salvo cambiamenti strutturali di natura esterna o interna che incidano sulla configurazione delle stesseCGU.

Esistono quattro livelli di Impairment Test:

  • a) il singolo asset (immobilizzazione), se in grado di generare flussi finanziari (dall'uso interno o dalla cessione all'esterno) ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività, per il quale si manifestino segnali di Impairment;
  • b) la CGU, in qualità di più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari ampiamente indipendenti dai flussi finanziari derivanti da altre attività o gruppi di attività per la quale si manifestino segnali di Impairment;
  • c) il gruppo di CGU che costituisce il livello minimo al quale è monitorato l'avviamento da parte della direzione aziendale (e che non può superare la dimensione del segmento operativo);
  • d) i corporate asset, ossia le attività gestite centralmente che non generano flussi finanziari autonomi (a meno che l'impresa abbia deciso di dismettere tali beni) e che non sono attribuibili ad alcuna CGU. Tali attività (e i relativi costi) sono allocati a un gruppo di CGU di ordine superiore o all'impresa nel suo complesso, che può costituire una singola CGU.

L'Impairment Test può essere condotto su più livelli (IAS 36).

Il livello minimo da considerare per una CGU è dunque quello rispetto al quale il sistema di controllo interno fornisce alla direzione dati economici funzionali al monitoraggio e alla gestione dell'attività (fra cui il controllo di performance) e riflette la granularità con la quale il management formula le proprie decisioni strategiche e operative.

Anche l'intera impresa può costituire una CGU. In ogni caso, la scelta del livello più appropriato deve risultare coerente con le modalità di gestione interna del business. La limitazione «massima» relativa al segmento è definita dal principio contabile solo con riferimento all'Impairment Test dell'avviamento, che nella fattispecie è rilevante solo per la CGU «Wind».

Per quanto concerne l'Impairment Test degli asset materiali, come nella fattispecie della CGU «Refining, Marketing e Power» di Saras, il riferimento per la recuperabilità è agli investimenti «sostenuti» e al loro impiego (o uso) nel business di riferimento.

Il business di Saras ha sempre fatto riferimento ad entrambi gli impianti (raffineria e centrale IGCC), ai loro passanti «fisici» e alle relative sinergie economiche, e sino ad ora dal punto di vista regolamentare, l'impianto relativo al settore Power ha posseduto i requisiti per beneficiare dell'incentivo CIP6/92: tale contratto è iscritto fra gli asset immateriali a vita definita dal 2006, ed è in scadenza nel prossimo aprile 2021.

In caso di modifiche alla configurazione delle CGU, la società ha approvato la nuova strutturazione delle CGU e gli eventuali asset da sottoporre ad Impairment Test.

La discontinuità dovuta alla scadenza del contratto CIP6 era già stata presentata sia nel Piano Industriale 2020-2023 che nel Bilancio al 31 dicembre 2019. In particolare, il Piano 2020-2023 presentava i possibili scenari che si potevano configurare nel caso del passaggio al regime di essenzialità dell'impianto IGCC di Sarlux e gli impatti in termini di minor valore rispetto al regime CIP6, e rispetto alla vendita senza consumo nella Reti Interne d'Utenza (RIU) del sito Sud approvato dal Cda del 2 marzo 2020.

Si rileva che sulla base della documentazione approvata dal CdA del 6 febbraio 2020 e 2 marzo 2020 la società aveva valutato che, per quanto riguarda il settore Power, allo scadere della Convenzione CIP6 di vendita dell'energia elettrica prodotta dall'impianto IGCC, tale impianto venisse messo al servizio in parte a soddisfare i consumi di energia elettrica della Raffineria, e in parte messo al servizio della stabilità del sistema elettrico regionale della Regione Sardegna (con possibile applicazione del "regime di essenzialità" e parziale reintegro dei costi di funzionamento).

Con la deliberazione 598/2020/R/eel del 29 dicembre 2020, ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ha indicato che TERNA inscriva la centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl, IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle) tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'anno 2021. Sarlux sarà pertanto inserita nell'elenco, redatto su base annuale, degli impianti essenziali a decorrere dalla scadenza della relativa convenzione CIP6/92 (aprile 2021), attualmente in essere. ARERA ha inoltre definito che TERNA avvii l'iter per l'individuazione del regime di essenzialità e la definizione dei parametri tecnico-economici da utilizzare; tale iter sarà oggetto di successiva definizione con ARERA per l'ammissione al regime di reintegrazione dei costi da parte dell'Autorità entro il 15 aprile 2021.

Il passaggio da convenzione CIP6/92 al regime di essenzialità già introdotto con deliberazione dell'ARERA porta ad un cambiamento significativo per quanto concerne le modalità di funzionamento stesso dell'impianto, in quanto i parametri tecnico-economici da considerare per il suo esercizio saranno quelli previsti dalla disciplina dell'essenzialità, con particolare riferimento al regime di reintegrazione dei costi.

Si fa riferimento in particolare alla pianificazione della produzione dei due impianti, alle procedure di controllo interno e alle decisioni del management di natura strategica e operativa.

La centrale IGCC non vive senza la raffineria. Il collegamento dei due impianti è di natura fisica tanto è vero che nel riconoscimento dell'essenzialità si è fatto riferimento al tipo di combustibile utilizzato e all'autoconsumo.

I profili di produzione della raffineria sono ora strettamente connessi alle produzioni della centrale e si influenzano vicendevolmente, generando impatto sulle vendite. Diversamente dal passato, la produzione della raffineria, sia per volumi che per tipologia di prodotti finiti, dovrà quindi essere pianificata per massimizzare la marginalità della raffinazione, tenuto conto dei vincoli produttivi del regime di essenzialità, delle opportunità di autoconsumo e della penalizzazione applicata al prezzo di vendita dell'energia eventualmente prodotta in eccesso, rendendo pertanto necessario un bilanciamento tra i diversi vincoli, industriali, tecnici e regolamentari, per ricercare la massimizzazione dell'efficienza del sito industriale di Sarroch nel suo complesso. In sintesi, si modificano le modalità ed i razionali industriali di conduzione e remunerazione degli impianti del sito di Sarroch nonché le modalità con cui la direzione aziendale controlla l'operatività dell'entità e prende decisioni in merito a mantenere operativi o dismettere i beni e le attività di Saras.

Per la riorganizzazione di CGU vanno comprese le ragioni economiche, e normalmente tali ragioni risiedono in sinergie di ricavo o di costo.

Di conseguenza, i dati previsionali ulteriori al 2020, inclusi nel Piano Industriale 2021-24 alla base dei test di impairment, non sono più operativamente distinti, in considerazione dell'asservimento dell'impianto alla raffineria e considerano aspettative di flussi di cassa non più ampiamente indipendenti tra ricavi da vendita di energia elettrica da IGCC e ricavi da altri output del processo di raffinazione, ma stimano flussi unitari per tutto il sito di Sarroch in coerenza con le modalità con cui la Direzione aziendale condurrà gli impianti e misurerà le performance.

Inoltre, il segmento Marketing comprendeva la rete distributiva spagnola e i depositi utilizzati come logistica intermedia; la cessione della rete, finalizzata nel 2019, che rappresentava l'attività rilevante del settore operativo e della CGU "Marketing", ha determinato il venir meno della CGU, in quanto gli impianti residui dopo tale cessione (i depositi di Arcola, La Spezia e di Cartagena, Spagna) sono ora asserviti alla logistica di raffineria. Anche il segmento Marketing non ha quindi più una sua autonoma significatività e sarà pertanto aggregato all'unico segmento "Refining, Power e Marketing" ai fini dell'Impairment Test.

Poiché l'Impairment Test si riferisce alla situazione corrente delle CGU alla data di riferimento dell'Impairment Test stesso, se la riorganizzazione/cambiamento ha avuto luogo alla fine dell'esercizio/inizio del nuovo esercizio (ad esempio, 31 dicembre/1° gennaio) ed il nuovo piano ha una vista coerente con la nuova organizzazione, occorre effettuare l'impairment Test nella nuova prospettiva, anche qualora il bilancio cui si riferisce l'Impairment Test mantenga la precedente vista di segmenti operativi e di CGU (OIV, 2012, 6.1.3).

Il processo di valutazione è stato articolato in modo analogo a quanto già descritto nel Bilancio d'esercizio 2019, nella Relazione Finanziaria semestrale 2020 e nella Relazione Intermedia trimestrale al 30 settembre 2020.

In merito al contesto macroeconomico e settoriale, permangono gli impairment indicator emersi nel corso del 2020 legati alla forte volatilità dello scenario di riferimento petrolifero e della raffinazione (prezzo del Brent, prezzo delle commodities collegate, crack spread, margini di raffinazione) almeno nel breve e medio periodo.

In dettaglio, la pesante flessione dei consumi petroliferi nel 2020, il raggiungimento di livelli di scorte ampiamente superiori alle medie storiche e i tagli produttivi dei paesi OPEC+Russia hanno comportato una revisione significativa delle attese, nonostante la prospettiva di ripresa dei consumi che si sta delineando a seguito delle campagne di vaccinazione.

Saras ha dunque proceduto a sottoporre a verifica le immobilizzazioni materiali e immateriali inerenti alla CGU "Refining, Marketing e Power" mediante una rimodulazione delle proiezioni economico finanziarie alla base dell'impairment test, sulla base delle previsioni delle più accreditate fonti esterne, recepite anche nel Piano 2021-2024 approvato dal Consiglio d'Amministrazione in data 30 marzo 2021.

Per la determinazione del valore d'uso si è fatto riferimento ai flussi finanziari riflessi nel Piano 2021-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione, riferiti alla nuova operatività del sito sopra descritta. Tali documenti riflettono le migliori stime effettuabili dal Management in merito all'operatività aziendale, ai profili di produzione, al contesto di mercato e all'evoluzione del quadro regolamentare di riferimento.

Seguendo il processo precedentemente descritto, è stato determinato il valore recuperabile in termini di valore d'uso confrontabile con il valore di iscrizione della CGU "Refining, Marketing e Power" da cui è emersa una perdita di valore, di cui si darà conto nel prosieguo.

Per quanto riguarda la CGU "Wind" il processo di valutazione è stato articolato in modo analogo all'esercizio precedente, tenuto conto del progetto di reblading in corso di ultimazione e aggiornando gli scenari elettrici, l'avanzamento degli investimenti e il valore del WACC, di cui si darà conto di seguito.

Per informazioni di maggior dettaglio si veda la nota specifica al successivo punto 5.2.2.

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 183.869 24 (12.531) 0 5.812 177.174
Impianti e macchinari 3.357.574 89.028 (8.309) 0 127.997 3.566.290
Attrezzature industriali e commerciali 34.993 49 (229) 0 2.245 37.058
Altri beni 603.861 948 (2.713) 0 40.500 642.596
Immobilizzazioni materiali in corso 177.689 248.566 (31) 0 (177.927) 248.297
Totale 4.357.986 338.615 (23.813) 0 (1.373) 4.671.415
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati 109.765 4.642 (12.935) 0 (809) 100.663
Fondo Impianti e macchinari 2.686.555 121.265 (7.871) 0 (55) 2.799.894
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 25.170 3.645 (138) 0 (84) 28.593
Altri beni 449.389 23.157 (2.727) 0 (126) 469.693
Totale 3.270.879 152.709 (23.671) 0 (1.074) 3.398.843
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 74.104 24 404 (4.642) 0 6.621 76.511
Impianti e macchinari 671.019 89.028 (438) (121.265) 0 128.052 766.396
Attrezzature industriali e commerciali 9.823 49 (91) (3.645) 0 2.329 8.465
Altri beni 154.472 948 14 (23.157) 0 40.626 172.903
Immobilizzazioni materiali in corso 177.689 248.566 (31) 0 0 (177.927) 248.297

Totale 1.087.107 338.615 (142) (152.709) 0 (299) 1.272.572

Costo Storico 31/12/2019 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati 177.174 441 (7) 0 1.521 179.129
Impianti e macchinari 3.566.290 113.335 (22.628) (35.000) 104.700 3.726.697
Attrezzature ind.li e comm.li 37.058 1 (35) 0 634 37.658
Altri beni 642.596 542 (944) 0 27.124 669.318
Immobilizzazioni materiali in corso 248.297 138.364 (24) 0 (140.172) 246.465
Totale 4.671.415 252.683 (23.638) (35.000) (6.193) 4.859.267
Fondi Ammortamento 31/12/2019 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Fondo Terreni e fabbricati 100.663 4.529 0 0 (1) 105.191
Fondo Impianti e macchinari 2.799.894 138.219 (20.258) 29 2.917.884
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 28.593 3.820 0 0 0 32.413
Altri beni 469.693 24.149 (857) 0 0 492.985
Totale 3.398.843 170.717 (21.115) 0 28 3.548.473
Valore Netto 31/12/2019 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati 76.511 441 (7) (4.529) 0 1.522 73.938
Impianti e macchinari 766.395 113.335 (2.370) (138.219) (35.000) 104.672 808.813
Attrezzature ind.li e comm.li 8.466 1 (35) (3.820) 0 633 5.245
Altri beni 172.903 542 (87) (24.149) 0 27.124 176.333
Immobilizzazioni materiali in corso 248.297 138.364 (24) 0 0 (140.172) 246.465
Totale 1.272.572 252.683 (2.523) (170.717) (35.000) (6.221) 1.310.794

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 34.466 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 2.456 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux Srl e della controllata Deposito di Arcola Srl per un valore di 37.016 migliaia di euro.

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux Srl, Saras Energia SA e Deposito di Arcola Srl).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.

Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 252.683 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione e l'ampilamento del parco eolico già citato.

I principali coefficienti annui di ammortamento, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono evidenziati di seguito:

impianto altre immobilizzazioni
I.G.C.C. (base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2031 5,50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2031 8,38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2031 11,73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8,38%
Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2031
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10,00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25,00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20,00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12,00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25,00%

La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono gli impianti di servizio della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torcie e pontile) rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari è valida sino al 31 Dicembre 2027. Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

A seguito della manifestazione di taluni fenomeni esterni legati allo scenario macroeconomico e delle commodities, tali da poter configurare una riduzione del valore recuperabile, ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, il complesso delle attività materiali e immateriali che compongono la CGU "Refining, Marketing e Power" è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se il medesimo avesse subito una perdita durevole di valore.

Il test è stato effettuato confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentando dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.

Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): la CGU oggetto di valutazione è rappresentata dal complesso delle attività materiali e immateriali dei settori operativi "Refining, Marketing e Power": come rappresentato nel documento sui criteri generali per la predisposizione del test di impairment al 31.12.2020 approvato dal CdA del 23 febbraio 2021 e sintetizzato in precedenza.
  • b) Determinazione del valore recuperabile degli impianti basato sul valore d'uso: il valore recuperabile della CGU in oggetto è stato determinato sulla base del suo valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU.

I flussi finanziari sono stati determinati in base alle ipotesi previste nel Piano Industriale 2021-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione, considerando i flussi finanziari al netto dei futuri sviluppi.

La determinazione dei flussi 2021-2024 (periodo esplicito) è stata effettuata in considerazione dello scenario petrolifero (prezzi di grezzi, prodotti petroliferi e margini di raffinazione), supportato dalle recenti pubblicazioni di primari analisti del settore, applicata a livelli di produzione coerenti con il passato e con i piani di produzione attesi in applicazione dei nuovi razionali industriali sopra descritti. Per quanto riguarda l'assetto elettrico, dopo la scadenza del contratto CIP 6/92 essendo ormai l'impianto fortemente integrato con la raffineria, la capacità dell'impianto Power sarà principalmente messa al servizio della stabilità del servizio elettrico della regione Sardegna considerando una remunerazione dell'energia coerente con le condizioni fissate della normativa di riferimento in termini di determinazione del rimborso dei costi fissi e variabili e di remunerazione del capitale, applicabile per la dichiarata rilevanza dell'impianto stesso per il sistema elettrico sardo, assunta anche nel medio termine.

Per quanto riguarda lo scenario elettrico, in particolare prezzo dell'energia elettrica e della CO2, si è fatto riferimento a studi di primari analisti di settore. Le assunzioni alla base della stima dei flussi di ricavi sono connesse alla previsione dell'evoluzione degli scenari economici mondiali e nazionali del settore petrolifero ed energetico, generalmente di complessa previsione, ma caratterizzate, dall'inizio della pandemia, da una significativa ed imprevedibile volatilità; l'andamento delle variabili di mercato, tra cui il prezzo dei greggi, i margini di raffinazione, il prezzo dell'energia elettrica e i termini tecnici ed economici dell'applicazione del regime di essenzialità, nel prevedibile futuro rappresentano alcune delle assunzioni più critiche per la valutazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni.

Inoltre, le previsioni di piano assunte a base del modello valutativo hanno quindi considerato il significativo contenimento dei costi operativi e degli investimenti sopra descritto e già iniziato tra la fine del 2020 e l'inizio 2021.

Il valore recuperabile della CGU in oggetto è stato determinato sulla base della stima del suo valore d'uso, con applicazione della metodologia valutativa dell'Unlevered Discounted Cash Flow, come segue:

  • un tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi finanziari (costo medio ponderato del capitale - WACC) è stato stimato in misura pari al 6,3%, tramite l'applicazione di parametri di mercato specifici del settore di riferimento;
  • al termine dell'orizzonte di piano è stato stimato un Terminal Value sulla base del flusso di cassa operativo stimato nell'ultimo anno di previsione, applicando un tasso di crescita oltre al piano pari all'1%, in linea con le stime degli analisti in merito all'inflazione attesa di lungo termine. Come flusso normalizzato a regime si è fatto riferimento al flusso di cassa operativo atteso del settore operativo "Refining, Marketing", ad eccezione del contributo relativo all'essenzialità, per il quale si è ipotizzata una durata definita.

Il processo di impairment test è stato condotto assumendo che la crisi in atto sia di natura esogena e non finanziaria, con intensità e tempi per il suo riassorbimento ancora incerti, ma con una capacità di reddito a lungo termine della Società resiliente alla crisi stessa. Lo scenario prefigurato si fonda quindi sulla ripresa del business di Saras e sul ritorno alle tendenze attese nelle proiezioni nel medio periodo, ma con un valore di medio e lungo periodo inferiore a quello prefigurato nei precedenti test di impairment.

È stata applicata un analisi di sensitività considerando le seguenti ipotetiche variazioni:

– rialzo del WACC di 0,3 %, includendo nel paniere di riferimento società operanti nel più ampio settore Oil&Gas che evidenzierebbe un'ulteriore perdita di valore di 48 milioni di euro e un ribasso dello stesso di 0,3% , restringendo il paniere di riferimento alle sole società operanti nel settore "refinery" che evidenzierebbe un maggior valore di 53 milioni di euro,

Al fine di rappresentare con la massima cautela il valore recuperabile della CGU, tenuto conto dell'incertezza del quadro di riferimento complessivo, si è ritenuto opportuno procedere ad una riduzione di valore della CGU pari a 35 milioni di euro, pari al 3% del valore dell'attivo non corrente, in attesa di una quantificazione puntuale della redditività attesa dal regime di essenzialità della centrale IGCC.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 51.615 423 0 0 1.262 53.300
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.490 0 (30) 0 (111) 24.349
Goodwill e attività immateriali a vita non definita 21.019 0 0 0 0 21.019
Altre immobilizzazioni immateriali 527.317 4.514 0 0 1 531.832
Immobilizzazioni immateriali in corso 4.847 1.026 (4.479) 0 (176) 1.218
Totale 629.288 5.963 (4.509) 0 976 631.718
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 45.077 2.868 0 0 570 48.515
Concessioni, licenze, march e diritti similii 11.272 606 (3) 0 86 11.961
Altre immobilizzazioni immateriali 460.812 33.197 0 0 (819) 493.190
Totale 517.161 36.671 (3) 0 (163) 553.748
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 6.538 423 0 (2.868) 0 692 4.785
Concessioni, licenze, march e diritti similii 13.300 0 (33) (606) 0 (273) 12.388
Goodwill e attività immateriali a vita non definita 20.937 0 0 0 0 0 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 66.505 4.514 0 (33.197) 0 820 38.642
Immobilizzazioni immateriali in corso 4.847 1.026 (4.479) 0 0 (176) 1.218
Totale 112.127 5.963 (4.512) (36.671) 0 1.063 77.970
Costo Storico 31/12/2019 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 53.300 2.920 (1.289) 0 4.548 59.479
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.349 2 0 0 192 24.543
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.019 0 0 0 0 21.019
Altre immobilizzazioni immateriali 531.832 0 (1.607) 0 189 530.414
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.218 0 (289) 0 0 929
Totale 631.718 2.922 (3.185) 0 4.929 636.384
Fondi Ammortamento 31/12/2019 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 48.515 4.224 (840) 0 (23) 51.876
Concessioni, licenze, march e diritti similii 11.961 1.405 0 0 (325) 13.041
Altre immobilizzazioni immateriali 493.190 32.331 (1.223) 0 (138) 524.160
Totale 553.748 37.960 (2.063) 0 (486) 589.159
Valore Netto 31/12/2019 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 4.785 2.920 (449) (4.224) 0 4.571 7.603
Concessioni, licenze, march e diritti similii 12.388 2 0 (1.405) 0 517 11.502
Goodwill e attività immater. a vita non definita 20.937 0 0 0 0 0 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 38.642 0 (384) (32.331) 0 327 6.254
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.218 0 (289) 0 0 0 929
Totale 77.970 2.922 (1.122) (37.960) 0 5.415 47.225

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 37.960 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 3% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Non vi sono attività immateriali significative a vita utile definita destinate alla cessione.

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si riferisce principalmente alla concessione relative a all'esercizio del parco eolico di Ulassai della controllata Sardeolica Srl il cui ammortamento terminerà nel 2035.

Goodwill e altre attività immateriali a vita utile non definita

La voce si riferisce all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica Srl (20.937 migliaia di euro) pagato da Saras SpA per l'acquisto di Parchi Eolici Ulassai Srl (fusa per incorporazione in Sardeolica Srl nel 2017): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute.

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, l'avviamento in oggetto è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se l'attività avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così' come negli esercizi precedenti.

Il test è stato effettuato confrontando il valore contabile di iscrizione in bilancio della CGU con il relativo valore recuperabile rappresentato dal valore d'uso.

Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:

Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): Sardeolica Srl è identificabile come un'unica CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività, in quanto unica società del gruppo a gestire il business della produzione di energia elettrica da fonte eolica. Nel corso dell'esercizio 2019 si è dato avvio al Progetto «Reblading» destinato alla sostituzione delle pale eoliche e la revisione dei componenti principali dell'aerogeneratore. Sono state ottenute tutte le autorizzazioni e sono stati siglati tutti i contratti per la realizzazione del progetto la cui realizzazione è in corso di esecuzione da parte dei fornitori. Il progetto ha subito un rallentamento durante la fase della pandemia nel corso del 2020 ma i lavori si concluderanno entro il primo semestre 2021.

a) Allocazione dell'avviamento alla CGU: l'avviamento è interamente riferibile alla controllata Sardeolica Srl in quanto è sorto in sede di acquisto del 30% del capitale sociale della stessa ed è pari a 20.937 migliaia di euro;

Determinazione del valore recuperabile dell'avviamento basato sul valore d'uso: il valore recuperabile della CGU Sardeolica Srl è stato determinato sulla base del valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari nominali futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU con un orizzonte temporale dei flussi pari al 2035 (periodo di validità della concessione ottenuta dal Comune di Ulassai e dal Comune di Perdasdefogu).

Al termine del periodo di concessione è stato ipotizzato un valore terminale pari al capitale investito netto residuo alla fine dell'orizzonte temporale.e attualizzato al WACC.

I flussi finanziari sono stati determinati in base al Piano Industriale 2021-2024 predisposte dalla direzione aziendale e oggetto di approvazione del Consiglio di Amministrazione considerando i flussi finanziari comprensivi del Progetto Reblading al netto dei futuri sviluppi.

– La determinazione dei flussi è stata effettuata in considerazione dello scenario dei prezzi di vendita dell'energia fino alla scadenza della concessione, applicando una ventosità prevista sulla base della serie storica e considerato l'incremento di produttività indotto dal progetto di reblading, valorizzata con applicazione delle curve attese dei prezzi desunte da importanti società indipendente specializzate nel settore, e coerente con il Piano Industriale.

Il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari (costo medio ponderato del capitale - WACC) è stato stimato in misura pari al 4,3%, tramite l'applicazione di parametri di mercato specifici del settore di riferimento;

  • b) Analisi di Sensitività: da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base (la quantità di energia elettrica prodotta ed i prezzi di vendita dell'energia elettrica) evidenzia valori recuperabili superiori al valore contabile dell'avviamento in oggetto, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36;
  • c) Indicatori esterni: da ultimo, occorre sottolineare come l'attività di produzione di energia eolica in generale e quella svolta dalla CGU in particolare non abbiano subito, nel corso dell'esercizio, il manifestarsi di fenomeni tali da poter configurare una perdita durevole di valore.

Altre immobilizzazioni immateriali

La controllata Sarlux Srl. ha in essere un contratto pluriennale di fornitura di energia elettrica in regime di CIP6 stipulato con il Gestore dei Servizi Elettrici SpA. (nel seguito, GSE). Tale contratto – che era stato originariamente iscritto al fair value nel bilancio consolidato 2006 per un valore di 547,5 milioni di euro.

Nel corso degli esercizi passati, il valore di tale contratto è stato sempre oggetto di valutazioni al fine di verificarne il valore recuperabile, alla luce delle modifiche di scenario e normative nel tempo intervenute.

In considerazione del fatto che tale contratto in regime di CIP6 giungerà a scadenza nei primi mesi del 2021 e che quindi il relativo valore contabile residuo al netto degli ammortamenti di periodo è pari ad Euro 0 milioni, non essendo peraltro intervenuti nel corso del 2020 eventi che abbiano rappresentato indicatori di perdita durevole di valore dello stesso, per l'esercizio 2020 non si è ritenuto di dover procedere alla stima del valore recuperabile del Contratto.

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing

Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:

  • aree funzionali ed indispensabili per lo svolgimento delle proprie attività caratteristiche (aree demaniali attigue ai siti di Sarroch e Arcola, aree sulle quali insiste il parco eolico di Ulassai, ecc..), delle quali non ha potuto o non ha ritenuto opportuno acquisire la proprietà;
  • immobili adibiti ad uso uffici direzionali;
  • beni strumentali e impianti costruiti ed eserciti da partner industriali, per i quali il Gruppo non possedeva il know-how tecnologico adeguato che ne consentisse la realizzazione e la conduzione.

La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 39.956 0 0 0 39.956
Impianti e macchinari in locazione 0 11.952 0 0 0 11.952
Attrezzature industriali e commerciali in locazione 0 0 0 0 0 0
Altri beni in locazione 0 7.261 0 0 124 7.385
Totale 0 59.169 0 0 124 59.293
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 0 5.889 0 0 57 5.096
Fondo Impianti e macchinari in locazione 0 1.649 0 0 0 1.649
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li in locazione 0 0 0 0 0 0
Altri beni 0 2.629 0 0 0 2.629
Totale 0 9.317 0 0 57 9.374
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 39.956 0 (5.039) 0 (57) 34.860
Impianti e macchinari in locazione 0 11.952 0 (1.649) 0 0 10.303
Attrezzature ind.li e comm.li in locazione 0 0 0 0 0 0 0
Altri beni in locazione 0 7.262 0 (2.629) 0 123 4.756
Totale 0 59.170 0 (9.317) 0 66 49.919
Costo Storico 31/12/2019 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati in locazione 39.956 0 0 0 1.114 41.070
Impianti e macchinari in locazione 11.952 0 0 0 0 11.952
Altri beni in locazione 7.385 679 0 0 175 8.239
Totale 59.293 679 0 0 1.289 61.261
Fondi Ammortamento 31/12/2019 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 5.096 5.036 0 0 (19) 10.113
Fondo Impianti e macchinari in locazione 1.649 1.518 0 0 0 3.167
Altri beni 2.629 2.628 0 0 (77) 5.180
Totale 9.374 9.182 0 0 (96) 18.460
Valore Netto 31/12/2019 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati in locazione 34.860 (171) 0 (5.036) 0 1.304 30.957
Impianti e macchinari in locazione 10.303 0 0 (1.518) 0 0 8.785
Altri beni in locazione 4.757 679 0 (2.628) 0 251 3.059
Totale 49.919 508 0 (9.182) 0 1.555 42.801
Il saldo al 31 dicembre 2020, pari 42.801 migliaia di del sito produttivo di Sarroch;
euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 3) flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio

– Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle

1) concessioni, diritti di superficie e simili: si tratta principalmente delle concessioni delle aree su cui insistono parte del sito produttivo di Sarroch, i depositi petroliferi di Arcola e Cartagena, nonché quella su cui è stato costruito ed è in attività il parco

seguenti fattispecie contrattuali:

eolico di Ulassai;

3) flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso sia all'interno del sito industriale di Sarroch che ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali;

4) locazioni di immobili per sedi direzionali e commerciali.

5.2.4 Partecipazioni

2) impianti: si tratta principalmente dei contratti stipulati dalla controllata Sarlux con fornitori per la costruzione e l'esercizio di alcuni impianti all'interno Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2020, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate:

Denominazione Sede Valuta Capitale Quota detenuta Gruppo Quota detenuta Gruppo Quota (%) su Azionista % di diritto Rapporto di
Sociale (%) al 31-12-20 (%) al 31-12-19 Capitale Sociale di voto partecipazione
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) Euro 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sartec Saras Ricerche e Tecnologie Srl Assemini (CA) Euro 3.600.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sarint SA e società controllate: Lussemburgo Euro 50.705.314 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Energia SAU e società controllata: Madrid (Spagna) Euro 44.559.840 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Terminal Logistica de Cartagena S.L.U. Cartagena (Spagna) Euro 3.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras Energia SA 100,00% Controllata Indiretta
Reasar SA Lussemburgo Euro 2.225.000 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Sarlux Srl Sarroch (CA) Euro 100.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sardeolica Srl Cagliari Euro 56.696 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) Usd 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Consorzio La Spezia Utilities La Spezia Euro 122.143 5,00% 5,00% 5,00% Deposito di Arcola Srl 5,00% Altre partecipazioni
Sarda Factoring Cagliari Euro 9.027.079 4,01% 4,01% 4,01% Saras SpA 4,01% Altre partecipazioni

Come precedentemente indicato, le partecipazioni in imprese controllate sono consolidate integralmente nel presente bilancio.

5.2.4.1 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

Altre partecipazioni 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 0
Sarda Factoring 495 495 0
Totale 502 502 0

5.2.5 Attività per imposte anticipate

La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva del Gruppo Saras al 31 dicembre 2020 ammonta a 118.114 migliaia di euro (composto da imposte anticipate per 121.844 iscritte nell'attivo patrimoniale non corrente ed imposte differite iscritte nel passivo patrimoniale non corrente per 3.730 migliaia di euro).

Per quanto sopra descritto, si evince che il saldo totale della posizione netta del Gruppo è dovuto pressoché integralmente alle imposte delle società italiane, e risulta sostanzialmente formato da:

  • imposte anticipate nette stanziate sulle perdite fiscali generatesi nell'esercizio per 87.665 migliaia di euro;
  • imposte anticipate per 19.395 migliaia di euro per accantonamenti a fondo rischi e oneri, per lo più su quote CO2;
  • imposte differite per 23.293 relativi a ammortamenti eccedenti e anticipati.

Gli Amministratori, sulla base delle previsioni del Piano industriale 2021-2024, hanno ritenuto recuperabili le imposte anticipate iscritte su perdite fiscali pregresse.

La tabella che segue evidenzia la movimentazione della posizione netta delle imposte anticipate e differite.

Dati in migliaia di Euro Totale al Variazioni Totale Totale Totale al
31/12/2019 Patrimoniali Accantonamenti Utilizzi 31/12/2020
Attività per imposte anticipate
Oneri deducibili in futuri esercizi 2.109 3.838 1.741 4.206
Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammortamenti civili-fiscali 25.952 10.142 1.922 34.173
Perdite fiscali 20.365 67.300 0 87.665
Fondi (tassati) per rischi e oneri 31.517 13.907 26.028 19.395
Valutazione fiscale rimanenze 178 18.699 191 18.716
Fondi svalutazione crediti 1.202 0 0 1.202
Altre poste minori 247 756 247 756
Effetto IAS/Consolidato (altro) 5.488 (247) 3.438 8.679
Effetto IAS/Consolidato (linearizzazione ricavi IAS 17 e IFRIC 4 - Salux) 7.146 7.146
Effetto IFRS 16 19 5 14
Totale imposte anticipate 94.222 (247) 118.080 30.104 181.951
Passività per imposte differite
Ammortamenti extracontabili (reversal quadro "EC") 25.414 2.121 23.293
Proventi a tassazione differita 9.683 9.683
Valutazione fiscale rimanenze 1.046 30 1.076 0
Rivalutazione terreno 7.049 946 7.995
Altro 3.875 1.172 2.703
Effetto IAS/Consolidato (altro) 5.157 616 5.773
Effetto IAS/Consolidato (Fair value contratto GSE - Sarlux) 8.370 8.370
Effetto IAS/Consolidato (Adeguamento del valore dei terreni al fair value - Sarlux 1.150 1.150
Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) 3.411 227 3.183
Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) 1.687 1.687
Totale imposte differite 68.842 1.592 4.597 63.837
Totale netto 27.380 116.488 25.507 118.114

In relazione al Consolidato Fiscale Nazionale si precisa che a partire dall'anno di imposta 2017 l'art. 7 – quater del D.L. 193/2016 (conv. nella L.225/2016) ha introdotto il rinnovo automatico di tale opzione.

Per effetto di tale modifica pertanto, il regime del 'Consolidato fiscale' si rinnova automaticamente per il periodo previsto dalla legge, salvo che l'opzione non venga espressamente revocata con le stesse modalità e termini previsti per la scelta originaria, o dalla società controllante o dalla società controllata di volta in volta eventualmente interessata. Si precisa che rispetto all'esercizio precedente non è intervenuta nessuna modifica.

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/anticipate classificate come non correnti:

5.2.6 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2020 è pari a 5.972 migliaia di euro (6.475 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Attività non correnti destinate alla dismissione

Il saldo al 31 dicembre 2019 pari a 7.038 migliaia di euro rappresentava il valore del ramo d'azienda della controllata Saras Energia SAU relativo alle residue stazioni di servizio rientranti nel contratto di cessione a Kuwait Petroleum. Nel mese di giugno 2020 si è finalizzata l'operazione a seguito dell'ottenimento delle autorizzazioni governative..

5.4 Passività correnti

5.4.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Finanziamenti bancari correnti 19.059 70.017 (50.958)
Banche c/c 456.144 7.973 448.171
Strumenti finanziari derivati 97.327 35.875 61.452
Altre passività finanziarie a breve 38.911 91.032 (52.121)
Totale 611.441 204.897 406.544

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dal Gruppo, che sono valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.5.1 - Passività finanziarie a lungo termine".

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito utilizzate e delle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nello svolgimento delle attività. La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" per un importo massimo pari a 305 milioni di Euro: utilizzato al 31 dicembre 2020 per 80 milioni di euro.

Alla fine dell'esercizio il gruppo ha utilizzato solo parzialmente le linee di credito a disposizione.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019:

Tipologia Operazioni 31/12/2020 31/12/2019
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
Prodotti petroliferi e grezzi (253.224) 56.890 (95.105) (105.106) 340.506 21.086 (29.392)
Cambi (313.206) (1.637) (457.160) (3.283)
Tassi d'interesse (50.000) (586) (50.000) (100)
Quote CO2 34.220 (3.100)
Totale (616.431) 0 91.110 (97.328) (612.266) 340.506 21.086 (35.875)

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.

I finanziamenti bancari e i prestiti obbligazionari a medio e lungo termine sono valutati col criterio del costo ammortizzato.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.4.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Clienti c/anticipi 1.582 80.400 (78.818)
Debiti vs fornitori correnti 915.012 1.568.336 (653.324)
Totale 916.594 1.648.736 (732.142)

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; il decremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto all'effetto combinato di minori acquisti di grezzi e prodotti petroliferi effettuati a fine esercizio e decremento dei prezzi petroliferi.

5.4.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti per IVA 15.739 9.888 5.851
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 365 255 110
Altri debiti tributari 64.395 66.329 (1.934)
Totale 80.499 76.472 4.027

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla Capogruppo (56.333 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia SA (2.247 migliaia di euro).

5.4.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 10.395 11.038 (643)
Debiti verso il personale 26.928 19.977 6.951
Debiti verso altri 21.162 21.690 (528)
Ratei passivi 1.135 3.904 (2.769)
Risconti passivi 8.272 29.050 (20.778)
Totale 67.892 85.659 (17.767)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuto del debito verso personale che ha aderito all'accordo aziendale collettivo di risoluzione del rapporto di lavoro, implementato dal Gruppo nel corso del secondo semestre e la cui manifestazione finanziaria avverrà nel corso del primo semestre 2021.

5.5 Passività non correnti

5.5.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 199.344 198.994 350
Finanziamenti bancari non correnti 399.236 0 399.236
Altre passività finanziarie a lungo termine 53.484 55.709 (2.225)
Totale 652.064 254.703 397.361

La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Capogruppo e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente. La seguente tabella ricapitola tali finanziamenti, con evidenza di quota a breve e quota a medio lungo termine, (valori espressi in milioni di euro):

Accensione/ rinegoziazione Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze
del debito originario base 31/12/2019 31/12/2020 1 anno 1 > 5 anni
Dicembre 2017 200 1,7% 199,0 199,3 199,3
Febbraio 2020 50 Euribor 6 mesi 50,0 49,2 49,2
Dicembre 2020 350 0,95% - 350,0 350,0
249,0 598,5 - 598,5

La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie un prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG.

Nel corso del mese di dicembre 2020 - SARAS ha firmato un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura patrimoniale della Società. Il finanziamento è stato organizzato e sottoscritto da un pool di primari istituti finanziari italiani, composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit in qualità di Mandated Lead Arrangers e Banche Finanziatrici. Intesa Sanpaolo ricopre il ruolo di Banca Depositaria, Banca Agente e SACE Agent.

L'operazione si inserisce nel quadro di un piano di consolidamento finanziario messo in atto da Saras per fronteggiare l'impatto dell'emergenza Covid-19, in linea con quanto previsto dal "Decreto Liquidità" del 9 aprile 2020 e dalla normativa SACE è principalmente finalizzato a sostenere il capitale circolante della Società.

Il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione e ha scadenza 30 settembre 2024, preammortamento di 9 mesi e prevede un rimborso in rate trimestrali costanti a partire da fine dicembre 2021, ad un tasso, inclusivo del costo della garanzia SACE, in linea con il costo medio del debito del Gruppo.

La società ha ottenuto dalle banche finanziatrici la revisione dei parametri finanziari sulle linee di credito esistenti, per tener conto delle mutate condizioni di mercato; la verifica di tali parametri avverrà con cadenza semestrale.

5.5.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2018 Accanton. Utilizzo Altri Mov. 31/12/2019
Fondo smantellamento impianti 19.038 0 0 0 19.038
Fondo F.do oneri per quote CO2 155.759 92.151 (99.199) 0 148.711
Altri fondi rischi e oneri 28.516 0 (1.987) 0 26.529
Totale 203.313 92.151 (101.186) 0 194.278
Fondi per rischi e oneri 31/12/2019 Accanton. Utilizzo Altri Mov. 31/12/2020
Fondo smantellamento impianti 19.038 0 0 0 19.038
Fondo oneri per quote CO2 148.711 120.114 (53.856) (35.931) 179.038
Altri fondi rischi e oneri 26.529 23.326 (3.766) 0 46.089
Totale 194.278 143.440 (57.622) (35.931) 244.165

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 179.038 migliaia di euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. L'utilizzo verificatosi nel periodo è principalmente dovuto a:

  • rilascio di 35.931 migliaia di euro del fondo precedentemente iscritto a fronte del rischio di mancato riconoscimento delle quote CO2 relativi all'acquisizione del ramo d'azienda (impianto nord) da Versalis Spa a seguito dell'assegnazione definitiva delle stesse per il periodo 2015-2020;
  • acquisto quote per l'assolvimento dell'obbligo 2019 pari a 53.856 migliaia di euro.

L'accantonamento si riferisce alle quote, necessarie per l'assolvimento di tale obbligo, non ancora acquistate. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuto all'incremento del valore delle quote.

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale.

I fondi di natura legale si riferiscono principalmente ad un contenzioso con il GSE per il riconoscimento dei certificati bianchi (TEE).

I fondi di natura fiscale si riferiscono principalmente all'accantonamento effettuato a fronte di alcuni Inviti al contraddittorio, notificati dalla Direzione Regionale delle Entrate, ed aventi ad oggetto la verifica del corretto trattamento fiscale assegnato all'agevolazione ACE a valere per il periodo 2016-2017.

La voce accoglie inoltre l'accantonamento, effettuato a fine esercizio, per gli oneri relativi ad un piano aziendale di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro che verrà attuato nel corso del 2021.

5.5.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Trattamento di fine rapporto 8.901 9.858 (957)
Totale 8.901 9.858 (957)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali in linea con quanto previsto dallo IAS19.

Gli impatti della rilevazione attuariale sono rilevati nel Conto Economico Complessivo a cui si rimanda.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2018 10.322
Accantonamento parte piano a contributi definiti 6.972
Interessi 79
(proventi) / oneri attuariali 703
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (8.218)
31/12/2019 9.858
Accantonamento parte piano a contributi definiti 7.533
Interessi 34
(proventi) / oneri attuariali 215
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (8.739)
31/12/2020 8.901

In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del Fondo TFR è stata utilizzata la metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost" utilizzando le seguenti ipotesi:

IPOTESI ECONOMICHE 31/12/2020 31/12/2019
Incremento del costo della vita: 1,50% 1,50%
Tasso di attualizzazione: 0,34% 0,77%
Incremento retributivo: 2,50% 2,50%
Tasso annuo di incremento CPAS: n.a. n.a.
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Utilizzo delle tavole SIM 2002 differenziate tra maschi e femmine
Probabilità di invalidità Utilizzate tabelle C.N.R. unisex
Probabilità di dimissioni Utilizzata ipotesi di tasso annuo costante, corrispondente
a valori storici della società
Probabilità di pensionamento Si è supposoto il raggiungimento del primo dei requisiti
pensionabili validi per A.G.B.
Probabilità di anticipazione Si è supposoto un valore anno per anno pari al 3%

Al 31 dicembre 2020 il tasso d'attualizzazione utilizzato é l'IBOXX Eurozone Corporates AA-, pari all'0,34%.

Il calcolo attuariale considera le modifiche introdotte dalla normativa in materia pensionistica (Decreto Legge 201/2011).

In considerazione della metodologia contabile adottata (si veda il paragrafo "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" punto Q "Fondi per benefici ai dipendenti" della presente Nota Integrativa), al 31 dicembre 2020 viene riconosciuta in bilancio una perdita attuariale.

Come richiesto dallo IAS 19 revised si riporta un'analisi di sensitività delle principali ipotesi attuariali al 31 dicembre 2020 e 2019 del Fondo trattamento di fine rapporto:

2020 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 8.602 7.835
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 7.999 8.571
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 8.276 8.275
2019 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 10.382 9.375
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 9.554 10.177
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 9.842 9.867

5.5.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 3.730 migliaia di euro e sono relative alle controllate estere. Per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.2.5 "Attività per imposte anticipate".

5.5.5 Altre passività non correnti

Il saldo al 31 dicembre 2020 è pari a 380 migliaia di euro (26.104 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da:

Altre passività non correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Risconti passivi linearizzazione Sarlux / Gse 0 25.563 (25.563)
Altri debiti 380 541 (161)
Totale 380 26.104 (25.724)

Rispetto al 31 dicembre 2019, la variazione è principalmente riferita al decremento della posta "risconti passivi" della controllata Sarlux Srl. La voce in esame si riferiva alla contabilizzazione della linearizzazione dei ricavi di competenza derivanti dal contratto di cessione dell'energia in convenzione Cip 6/92 in essere tra la controllata ed il G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA) sulla base della durata ventennale dello stesso in scadenza al termine dell'esercizio corrente.

5.6 Patrimonio Netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 994.482 967.129 27.353
Utili (perdite) netto esercizio (275.516) 26.154 (301.670)
Totale 784.522 1.058.839 (274.317)

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 994.482 migliaia di euro, con un incremento netto di 27.353 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Detto incremento netto origina da:

  • incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 26.254 migliaia di euro;
  • incremento, pari a 1.880 migliaia di euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • decremento, pari a 215 migliaia di euro, per effetto attualizzazione IAS19;
  • decremento, pari a 466 migliaia di euro, della riserva effetto traduzione bilanci in divisa.

Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.

Risultato netto

La perdita d'esercizio consolidato ammonta a 275.516 migliaia di euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto

Di seguito si riepilogano le principali limitazioni relative alla distribuzione delle riserve:

  • la riserva legale, pari a 10,9 milioni di euro, risulta utilizzabile solo per copertura perdite;
  • la "Riserva indisponibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05", pari a 19,7 milioni di euro, compresa tra le "Altre riserve", è destinabile esclusivamente a copertura perdite o ad aumento di capitale sociale.

Dividendi

In data 22 maggio 2020 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, ha deliberato di destinare integralmente l'utile netto 2019 a riserva straordinaria.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 941.779.784 nel 2020, aumentato rispetto alle azioni mediamente in circolazione nell'esercizio 2019 per effetto dell'assegnazione effettuata nel maggio 2019 delle azioni a chiusura del piano di Stock Grant 2016/2018.

Saras SpA al 31 dicembre 2020 deteneva n. 9.220.216 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:

Ricavi della gestione caratteristica 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.811.313 8.888.000 (4.076.687)
Cessione energia elettrica 363.458 470.557 (107.099)
Altri compensi 9.216 10.874 (1.658)
Variazioni lavori in corso su ordinazione 888 (338) 1.226
Totale 5.184.875 9.369.093 (4.184.218)

La variazione negativa della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un decremento delle quantità vendute. Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione.

I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono sia quelli relativi all'impianto di gassificazione della controllata Sarlux Srl (355.187 migliaia di euro) che quelli relativi all'impianto eolico della controllata Sardeolica Srl (8.271 migliaia di euro). Il decremento registrato nell'esercizio è dovuto essenzialmente al decremento del prezzo dell'energia elettrica.

Fra i ricavi per cessione di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl è ricompreso l'effetto della linearizzazione calcolata sulla base della durata residua del contratto scadente nel 2020, considerando principalmente l'ammontare della tariffa, gli scenari futuri relativi sia ai prezzi di gas e grezzo che al cambio Euro/ Dollaro US previsti sino alla scadenza stessa; dette proiezioni vengono riconsiderate allorché subiscono variazioni significative.

Si precisa che, in attesa della risoluzione del contenzioso che vede coinvolta l'Autorità di Regolazione per l'Energia Reti e Ambiente sulla metodologia di calcolo del Costo Evitato del Combustibile (CEC), i ricavi di cessione dell'energia elettrica sono stati determinati secondo il Decreto Legge 69/2013 (cosiddetto "Decreto del Fare"), più penalizzante per la controllata.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e in merito alle aree geografiche di destinazione nei precedenti paragrafi 4.2 e 4.3 "Informativa settoriale" e "Informativa per area geografica".

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 10.186 9.715 471
Cessione materiali diversi 396 619 (223)
Contributi 1.808 1.608 200
Noleggio navi cisterne 3.900 3.955 (55)
Recupero per sinistri e risarcimenti 724 22.244 (21.520)
Rimborso Oneri CO2 73.327 75.232 (1.905)
Altri ricavi 67.068 35.230 31.838
Totale 157.409 148.603 8.806

La voce "Rimborso Oneri C02" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux Srl derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG. L'incremento, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto alla variazione del prezzo delle quote.

La voce "Altri ricavi" comprende principalmente il rilascio del fondo iscritto in esercizi precedenti per le quote CO2 relativi all'acquisizione del ramo d'azienda (Impianti nord) da Versalis SpA a seguito dell'assegnazione definitiva delle stesse per il periodo 2015-2019, pari a 35,9 milioni di euro.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 1.443.330 3.909.046 (2.465.716)
Acquisto semilavorati 127.518 340.496 (212.978)
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 85.799 87.725 (1.926)
Incrementi imm.ni materiali (7.059) (15.301) 8.242
Acquisto prodotti finiti 2.793.388 4.218.177 (1.424.789)
Varizione rimanenze 302.515 (194.998) 497.513
Totale 4.745.491 8.345.145 (3.599.654)

La variazione negativa dei costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo è pari a 3.599.654 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; tale variazione è da imputare sia all'andamento dei prezzi medi di grezzi e prodotti petroliferi che alle quantità acquistate nel corso dell'esercizio.

Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Costi per servizi 596.296 658.930 (62.634)
Capitalizzazioni (84.826) (67.895) (16.931)
Derivati su grezzi prodotti petroliferi e CO2 (142.621) 66.141 (208.762)
Costi per godimento beni terzi 2.919 1.581 1.338
Accantonamenti per rischi 123.244 94.651 28.593
Svalutazioni crediti commerciali 0 674 (674)
Oneri diversi di gestione 25.363 17.027 8.336
Totale 520.375 771.109 (250.734)

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie.

La riduzione rispetto all'esercizio precedente, pari a 62.634 migliaia di euro, è dovuta, principalmente al decremento dei costi per energia elettrica ed altre utility, conseguenza sia dei minori quantitativi acquistati che di un decremento del prezzo; inoltre, sono diminuiti i costi per servizi tecnici e consulenziali richiesti dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux.

Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione

Si ricorda che l'esercizio 2020 è stato caratterizzato da un importante ciclo manutentivo che ha interessato la raffineria di Sarroch e che ha portato ad un fisiologico incremento delle capitalizzazioni effettuate nel periodo.

Si ricorda che a partire dall'esercizio 2019 nella voce "prestazioni di servizi e costi diversi" sono stati classificati i risultati economici delle operazioni in derivati con finalità di copertura. La voce, che accoglie il risultato economico netto dei derivati su grezzi, prodotti petroliferi e quote CO2, riflette l'andamento registrato da tali variabili nel corso dell'esercizio: per ulteriori dettagli, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

La voce "Accantonamento per rischi e oneri" include, principalmente, l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), che rispetto all'esercizio precedente si incrementa per il forte aumento del prezzo delle quote di CO2 che si è verificato soprattutto alla fine dell'esercizio.

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte dirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Salari e stipendi 120.189 114.876 5.313
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (11.578) (12.371) 793
Oneri sociali 31.144 33.047 (1.903)
Trattamento di fine rapporto 7.533 6.972 561
Altri costi 14.162 4.054 10.108
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 2.047 2.075 (28)
Totale 163.497 148.653 14.844

Il costo del lavoro si incrementa di 14.844 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente per l'effetto dell'accordo collettivo aziendale di incentivo alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro messo in atto dal gruppo alla fine dell'esercizio.

Saras, per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia da Coronavirus, ha intrapreso alcune misure per tenere sotto controllo i costi, compreso l'utilizzo di ammortizzatori sociali per il personale del gruppo. L'azienda ha infatti trovato un accordo coi sindacati per l'avvio della cassa integrazione parziale per tutti i dipendenti del gruppo, una misura che ha avuto inizio dal 26 ottobre e, secondo le stime, si protrarrà fino al 30 giugno 2021.

Gli altri costi comprendono inoltre l'accantonamento, effettuato a fine esercizio, per gli oneri relativi ad un piano aziendale di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro il cui completamento è previsto entro il 2021.

In data 16 aprile 2019, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2019/2022"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono i dirigenti con responsabilità strategiche della Società, gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società e le altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap;
  • il posizionamento del Margine di raffinazione conseguito dal Gruppo rispetto al Margine Benchmark EMC;
  • andamento dell' Ebitda del segmento Power.

Il costo di competenza dell'esercizio è pari a 1.880 migliaia di Euro.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 37.960 36.671 1.289
Ammortamento immobilizzazioni materiali 170.997 152.709 18.288
Svalutazione e ripristino valore imm. materiali 35.893 0 35.893
Totale 244.850 189.380 55.470

La voce si incrementa per effetto dell'entrata in esercizio e dunque in ammortamento degli investimenti effettuati nell'esercizio, e per la svalutazione di 35 milioni di euro sul valore delle immobilizzazioni materiali, già commentata al paragrafo 5.2.1.

Gli "Ammortamenti dei beni in locazione" si analizzano come segue:

Ammortamenti in locazione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione 9.182 9.317 (135)
Totale 9.182 9.317 (135)

Tale voce rappresenta l'effetto dell'applicazione, avvenuta nell'esercizio precedente, dell' IFRS 16.

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Interessi attivi bancari 1.239 1.578 (339)
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 0 173 (173)
Differenziali realizzati su strumenti derivati 10.100 1.912 8.188
Altri proventi 0 12 (12)
Utili su cambi 57.262 54.304 2.958
Totale 68.601 57.979 10.622
Oneri finanziari 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (2.123) (3.206) 1.083
Differenziali realizzati su strumenti derivati (2.054) (3.573) 1.519
Interessi passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari (16.911) (19.035) 2.124
Interessi su diritti uso in locazione (693) (791) 98
Perdite su cambi (60.638) (50.152) (10.486)
Totale (82.419) (76.757) (5.662)

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

Proventi finanziari e Oneri finanziari 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Interessi netti (16.365) (18.248) 1.883
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 5.923 (4.694) 10.617
Realizzati 8.046 (1.661) 9.707
Fair Value della posizioni aperte (2.123) (3.033) 910
Differenze cambio nette (3.376) 4.152 (7.528)
Altro 0 12 (12)
Totale (13.818) (18.778) 4.960

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2020 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Imposte correnti 11.568 17.983 (6.415)
Imposte differite (anticipate) nette (90.981) (8.823) (82.158)
Totale (79.413) 9.160 (88.573)

Le imposte correnti sono costituite principalmente da imposte di esercizi precedenti riconducibili ad una contestazione tributaria in corso di definizione.

Le imposte anticipate sono stanziate principalmente sulle perdite fiscali generatesi nell'esercizio.

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per Ires ed Irap per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di euro):

IRES 2020 2019
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] (355,0) 35,3
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] (85,2) 8,5
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 24,0%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] (79,9) 6,2
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 22,5% 17,6%
2020 2019
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche (85,2) 24,0% 8,5 24,0%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) 0,0 0,00% (1,5) -4,33%
Imposte esercizi precedenti 10,5 -2,96% 0,0 0,00%
Agevolazione super ammortamento (7,7) 2,18% (6,6) -18,59%
Altre differenze permanenti 2,6 -0,72% 5,8 16,53%
Imposte effettive (79,9) 22,5% 6,2 17,6%
IRAP 2020 2019
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE (A) -305,2 54,1
IMPOSTE TEORICHE IRAP [A*2,93%] [B] -8,9 1,6
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 2,93% 2,93%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 0,5 2,9
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % -0,2% 5,4%
2020 2019
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche (8,9) 2,93% 1,6 2,93%
Effetto IRAP su società estere
con Valore Produzione positivo
(0,2) 0,05% (0,2) -0,28%
Effetto differenti aliquote regionali
su valore della produzione
(0,3) 0,10% (1,1) -2,04%
Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP
società con EBIT negativo
8,1 -2,66% 3,0 5,51%
Altre differenze permanenti 1,8 -0,59% (0,4) -0,74%
Imposte effettive 0,5 -0,2% 2,9 5,4%

Con riferimento all'esercizio 2020 il tax rate teorico è stato calcolato con l'aliquota agevolata del 2,93%, attualmente stabilita dalla Regione Autonoma Sardegna (Legge Regionale 5/2015), in luogo del 3,90% di generale applicazione.

7. Altre informazioni

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La Capogruppo Saras SpA e le controllate, Sarlux Srl e Sardeolica Srl sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari. Si segnala che la controllata Sarlux nel corso del presente esercizio ha ricevuto degli Inviti al contraddittorio, notificati dalla Direzione Regionale delle Entrate, ed aventi ad oggetto la verifica del corretto trattamento fiscale assegnato all'agevolazione ACE a valere per il periodo 2016-2017.

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcune dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria e amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

Inoltre, per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl si segnala che sussistono contenziosi in essere circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Arera- n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete.

In particolare:

i) Produzioni 2002-2005. Una commissione dell'AEEG costituita ad hoc, in esito ad un'ispezione sull'impianto IGCC effettuata nel 2007, ha interpretato a posteriori e in modo diverso da quanto avveniva all'epoca della produzione, la delibera sopraindicata. Di conseguenza, l'AEEG ha ritenuto la società soggetta all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per gli anni dal 2002 al 2005; per tutte le annualità contestate Sarlux ha instaurato un contenzioso amministrativo. Nel mese di marzo 2015 il Consiglio di Stato ha accolto in via definitiva il ricorso di Sarlux per gli anni 2002-2005 annullando gli esiti dell'ispezione e gli atti impugnati con cui veniva imposto alla società l'acquisto di certificati verdi. Nel corso del presente esercizio il Gse ha terminato il rimborso di quanto sostenuto da Sarlux.

  • ii) Produzione 2009. Il Consiglio di Stato, nella propria sentenza indicata nel paragrafo precedente, non si è espresso relativamente ad un punto oggetto di ricorso (qualifica dell'idrogeno prodotto dall'impianto come "calore utile"), interpretazione che, qualora favorevolmente accolta, avrebbe permesso alla controllata di risultare cogenerativa anche con riferimento alla produzione 2009. Sarlux, ritenendo fondati i motivi già presentati nel ricorso al Consiglio di Stato, ha intrapreso un nuovo contenzioso al fine di vedere riconosciute come valide le proprie ragioni in relazione alla cogeneratività derivante dalla produzione di idrogeno come "calore utile", per tutte le unità compresa la terza.
  • iii) Produzioni 2011 e seguenti. Per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 la Società ha presentato la dichiarazione di cogeneratività secondo i dettami della delibera 42/02, come per gli anni precedenti, ritenendola ancora in vigore. Al contrario il GSE ha ritenuto che a partire dall'obbligo 2012 (produzione 2011 e successive) l'unica normativa di riferimento fosse quella della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) definita dal DM del 4 aprile 2011, rigettando la richiesta della società. Sarlux Srl ha di conseguenza presentato diversi ricorsi al TAR tesi a vedere confermata o l'applicabilità della delibera 42/02 o, in caso di applicabilità della normativa CAR, il rispetto dei parametri di cogenerazione per gli anni in oggetto. Nel frattempo, onde evitare di incorrere in sanzioni amministrative, la Società per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 ha provveduto ad acquistare i Certificati Verdi come da conteggio del GSE per un ammontare pari a 76,0 milioni di euro ed ha immediatamente inoltrato le richieste di rimborso all'AEEG ottenendo 11,7 milioni di euro per la produzione relativa al 2011, 15,1 milioni di euro per il 2012, 14,6 milioni di euro per il 2013 e 7,5 milioni di euro per il 2014. Il ricorso al TAR relativo alla produzione 2012 teso a confermare l'applicabilità della delibera 42/02 è stato rigettato nel febbraio 2015; Sarlux Srl ha fatto appello al Consiglio di Stato nel settembre 2015 e ritiene che le motivazioni di detto appello e dei ricorsi al TAR tesi a confermare il rispetto dei parametri di cogeneratività in caso di applicazione della normativa CAR siano valide ed applicabili per tutte le annualità contestate. Nel novembre 2018 il Consiglio di Stato, con riferimento a tale annualità e per la Delibera 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux. Alla luce di tale sentenza, esiste il rischio che i ricorsi relativi agli anni 2011 e 2013 riferiti alla Delibera AEEG 42/02 possano avere lo stesso esito, mentre diversa interpretazione va data al filone dei ricorsi

riguardanti i requisiti previsti dalla normativa sulla Cogenerazione ad Alto Rendimento, ove diventa difficile valutare la probabilità di non accoglimento dei ricorsi presentati dalla società.

Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alle produzioni dal 2011 in poi.

Inoltre sono iscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 – Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE. Nel corso del 2016 il GSE aveva avviato verifiche ispettive su tutti i progetti, benché già preliminarmente autorizzati; ad esito di tali verifiche, nel corso del 2017 aveva poi rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia. Nel corso dell'esercizi 2018 e 2020 il GSE ha parzialmente accolto, per alcuni progetti, le contestazioni avanzate dalla controllata, arrivando dunque alla definizione finale: gli effetti di tali evoluzioni sono stati adeguatamente riflessi nei rispettivi bilancii.

Infine, in merito agli accantonamenti iscritti a bilancio, tra i fondi oneri per quote CO2 (come descritto al punto 5.5.2 – Fondi per rischi e oneri), relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord riferite al periodo 2015-17, si segnala che è stata ripresentata formale richiesta nel mese di ottobre 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.

7.2 Risultato netto per azione

Il risultato netto per azione è determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Saras SpA in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il risultato netto per azione è pari a -25,77 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2020 e +2,78 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2019. Il risultato netto diluito per azione non si discosta in maniera significativa dal risultato netto per azione.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 941.779.784 nel 2020. Saras SpA al 31 dicembre 2020 deteneva n. 9.220.216 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2020 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Crediti commerciali 87 0,03% 109 0,03%
Altri ricavi operativi 199 0,13% 133 0,09%
Prestazione di servizi e costi diversi 517 0,10% 517 0,07%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 0 0,00% 17 0,00%

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che le regolano si allineano alle condizioni di mercato.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2020 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Disponibilità liquide 0 558.997 0,00% 17 431.463 0,00%
Crediti commerciali 87 256.641 0,03% 109 351.539 0,03%
Altri ricavi operativi 199 157.409 0,13% 133 148.603 0,09%
Prestazione di servizi e costi diversi 517 520.375 0,10% 517 771.109 0,07%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

Flussi con parti correlate
2020
2019
(incremento) Decremento dei crediti commerciali
22
(24)
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali
0
0
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
22
(24)
Interessi incassati (pagati)
0
0
Flusso monetario da (per) attività di investimento
0
0
(incremento) Decremento debiti Finanziari
0
0
Flusso monetario da (per) attività finanziarie
0
0
Totale Flussi finanziari verso parti correlate
22
(24)

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2020 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio 22 (324.696) -0,01% (24) 446.079 -0,01%

7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile al Gruppo Saras, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento

alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;

b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);

  • b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dal Gruppo al 31 dicembre 2020 suddivise per gerarchia di fair value:

Tipologia Operazioni 31/12/2020 Fair value Fair value Fair value 31/12/2020 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest Rate Swaps (586) (586)
Derivati su commodities 56.890 56.890 (95.104) (95.104)
Derivati su cambi (1.637) (1.637)
Derivati su quote CO2 34.220 34.220 0
Totale 91.110 56.890 34.220 0 (97.327) (95.104) (2.223) 0

Il criterio di Gruppo prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value dal Gruppo Saras sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati dalla Capogruppo e dalle controllate Sarlux Srl e Saras Trading per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi e delle quote di emissione CO2.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities e su quote CO2, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing Broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno del Gruppo per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Il Gruppo Saras non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi a operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento allo stato patrimoniale, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IFRS 9 e alcune informazioni di dettaglio laddove il Gruppo abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta dunque di seguito lo stato patrimoniale del Gruppo Saras al 31 dicembre 2020 e 31 dicembre 2019, con dettaglio degli strumenti finanziari:

FVTPL
Costo
FVOCI
Altro
Bilancio al
ATTIVITÀ
ammortizzato
(titoli di debito)
31/12/2020
Attività correnti
1.073.524
1.242
0
766.285
1.841.050
Disponibilità liquide ed equivalenti
558.997
558.997
Altre attività finanziarie
152.435
1.242
153.677
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati
152.435
Altre attività finanziarie correnti
1.242
Crediti commerciali
256.641
256.641
Rimanenze
737.389
737.389
Attività per imposte correnti
14.289
14.289
Altre attività
105.450
14.607
120.057
Credito per Emission Trading
75.231
Certificati bianchi
36.688
Altro
(6.469)
Attività non correnti
5.972
0
0
1.523.167
1.529.138
Immobili, impianti e macchinari
1.310.794
1.310.794
Attività immateriali
47.226
47.225
Diritto di utilizzo attività di leasing
42.802
42.801
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
0
Altre partecipazioni
502
502
Attività per imposte anticipate
121.844
121.844
Altre attività finanziarie
5.972
5.972
Finanziamenti
2.077
Altri crediti
3.895
Attività non correnti destinate alla dismissione
-
-
0
-
0
Immobili, impianti e macchinari
0
0
Attività immateriali
0
0
Totale strumenti finanziari attivi
0
0
0
0
3.370.188
PASSIVITÀ
Passività correnti
97.327
1.430.708
0
148.391
1.676.426
Passività finanziarie a breve termine
97.327
514.113
611.441
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti)
19.059
Anticipi c/c
456.144
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti
38.911
Strumenti derivati
97.327
Debiti commerciali e altri debiti
916.594
916.594
Passività per imposte correnti
80.499
80.499
Altre passività
67.892
67.892
Altri debiti
67.892
Passività non correnti
0
652.444
0
253.796
909.240
Passività finanziarie a lungo termine
652.064
652.064
Finanziamenti bancari (garantiti)
399.236
Prestiti obbligazionari
199.344
Debito finanziario IFRS16
40.329
Altri debiti
13.155
Fondi per rischi
244.165
244.165
Fondi per benefici ai dipendenti
8.901
8.901
Passività per imposte differite
3.730
3.730
Altre passività
380
0
380
Altri debiti
380
Totale strumenti finanziari passivi
97.327
2.083.152
0
405.187
2.585.666
31/12/2020 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
31/12/2019 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ATTIVITÀ ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
Attività correnti 967.660 1.242 0 1.580.252 2.117.692
Disponibilità liquide ed equivalenti 431.463 431.463
Altre attività finanziarie 50.686 1.242 51.928
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 50.686
Altre attività finanziarie correnti 1.242
Crediti commerciali 351.539 351.539
Rimanenze 1.040.842 1.040.842
Attività per imposte correnti 84.058 84.058
Altre attività 133.972 23.889 157.862
Credito per Emission Trading 75.231
Certificati bianchi 36.688
Altro 22.053
Attività non correnti 6.475 0 0 1.432.779 1.439.254
Immobili, impianti e macchinari 1.272.572 1.272.572
Attività immateriali 77.970 77.970
Diritto di utilizzo attività di leasing 49.919 49.919
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 0
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 31.816 31.816
Altre attività finanziarie 6.475 6.475
Finanziamenti 2.580
Altri crediti 3.895
Attività non correnti destinate alla dismissione 974.135 1.242 0 3.013.032 7.038
Immobili, impianti e macchinari (2.728) (2.728)
Attività immateriali 9.766 9.766
Totale strumenti finanziari attivi 0 0 0 0 3.563.984
PASSIVITÀ
Passività correnti 35.875 1.817.758 0 162.130 2.015.764
Passività finanziarie a breve termine 35.875 169.022 204.897
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti) 70.017
Anticipi c/c 7.973
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 91.032
Strumenti derivati 35.875
Debiti commerciali e altri debiti 1.648.736 1.648.736
Passività per imposte correnti 76.472 76.472
Altre passività 85.659 85.659
Altri debiti 85.659
Passività non correnti 0 255.245 0 229.699 489.381
Passività finanziarie a lungo termine 254.704 254.704
Finanziamenti bancari (garantiti) 0
Prestiti obbligazionari 198.994
Debito finanziario IFRS16 48.667
Altri debiti 7.042
Fondi per rischi 194.278 194.278
Fondi per benefici ai dipendenti 9.858 9.858
Passività per imposte differite 4.437 4.437
Altre passività 541 25.563 26.104
Altri debiti 541
Totale strumenti finanziari passivi 35.875 2.073.003 0 391.830 2.505.145

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Capogruppo e dalle controllate Sarlux Srl e Saras Trading Sa, descritti nel precedente paragrafo 5.4.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, i primi stipulati dalla Capogruppo al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps); i secondi dalla Capogruppo e dalla controllata per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi; gli ultimi dalla Capogruppo per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta;

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri

crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività del Gruppo di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per il Gruppo a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.4.2 Informativa di conto economico

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, il Gruppo ha optato per la seconda alternativa.

Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2020 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2020
Ricavi della gestione caratteristica 5.184.875 5.184.875
Altri proventi 157.409 157.409
Totale ricavi 5.342.284 5.342.284
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (4.745.491) (4.745.491)
Prestazioni di servizi e costi diversi 142.621 (662.997) (520.375)
Costo del lavoro (163.497) (163.497)
Ammortamenti e svalutazioni (254.032) (254.032)
Totale costi (5.826.018) (5.683.395)
Risultato operativo (341.111)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti 5.923 (19.742) (13.818)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 1.239 1.239
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo
da Strumenti derivati 5.923 5.293
- di cui:
Differenziali realizzati 8.046 8.046
Variazione di FV (2.123) (2.122)
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti (16.911) (16.911)
da Interessi su factor (3.740) (3.739)
da Altri crediti/debiti (329) (329)
Risultato prima delle imposte (354.930)
Imposte sul reddito 79.413
Risultato netto (275.517)
31/12/2019 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
Ricavi della gestione caratteristica 9.369.093 9.369.093
Altri proventi 148.603 148.603
Totale ricavi 9.517.696 9.517.696
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (8.345.145) (8.345.145)
Prestazioni di servizi e costi diversi (66.141) (704.968) (771.109)
Costo del lavoro (148.653) (148.653)
Ammortamenti e svalutazioni (198.697) (198.697)
Totale costi (9.397.463) (9.463.604)
Risultato operativo 54.092
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti (4.693) (14.085) (18.778)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 1.578
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo
da Strumenti derivati (4.693)
- di cui:
Differenziali realizzati (1.660)
Variazione di FV (3.033)
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti (19.035)
da Interessi su factor (6.873)
da Altri crediti/debiti 10.246
Risultato prima delle imposte 35.314
Imposte sul reddito (9.160)
Risultato netto 26.154

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2020 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 16.911 migliaia di euro (19.035 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.

7.4.3 Informazioni integrative

7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati

Come più volte ricordato, la Capogruppo stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, delle quote di emissioni CO2, sul cambio Euro/Dollaro USA al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta e sui tassi di interesse per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2020 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati per la parte legata alla copertura di prodotti petroliferi a conto economico tra i ricavi e i costi della gestione caratteristica.

Tutti gli altri strumenti finanziari (Irs e Forward sui cambi) non legati alla copertura dei prodotti petroliferi, sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2020, mentre gli Interest Rate Swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.4.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2019.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'I-FRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto sono:

  • a. rischio di credito, ovvero il rischio che il Gruppo subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da esso detenuta sia inadempiente;
  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui il Gruppo opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra indicati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

7.4.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2020 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al rischio
di credito, senza
considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.841.050 976.290 976.290 85.660 851.127 145.676 37.135 12.934 24.140 1.064.039
Disponibilità liquide ed equivalenti 558.997 558.997 558.997 558.997 558.997
Altre attività finanziarie negoziabili 153.677 153.677 153.677 153.677 153.677
Crediti commerciali 263.616 263.616 263.616 85.660 138.453 145.676 37.135 12.934 24.140 351.365
Fondo svalutazione crediti (6.974) 0 0 (6.974)
Rimanenze 737.389
Attività per imposte correnti 14.287
Altre attività 120.057
Attività non correnti 1.529.139 502 4.397 0 3.895 0 0 0 0 3.895
Immobili, impianti e macchinari 1.310.794
Attività immateriali 47.226
Diritti di utilizzo di attività di leasing 42.802
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 121.844
Altre attività finanziarie 5.971 3.895 3.895 3.895
Attività non correnti destinate alla dismissione 0 0
Immobili, impianti e macchinari 0
Attività immateriali 0
Totale attività 3.370.188 976.792 980.687 85.660 855.022 145.676 37.135 12.934 24.140 1.067.934
Valore contabile al 31/12/2019 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al rischio
di credito, senza
considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 2.117.692 841.731 841.731 85.660 621.844 145.676 37.135 12.934 24.140 834.930
Disponibilità liquide ed equivalenti 431.463 431.463 431.463 431.463 431.463
Altre attività finanziarie negoziabili 51.928 51.928 51.928 51.928 51.928
Crediti commerciali 358.340 358.340 358.340 85.660 138.453 145.676 37.135 12.934 24.140 351.539
Fondo svalutazione crediti (6.801) 0 0 (6.801)
Rimanenze 1.040.842
Attività per imposte correnti 84.058
Altre attività 157.862
Attività non correnti 1.439.254 502 4.397 0 3.895 0 0 0 0 3.895
Immobili, impianti e macchinari 1.272.572
Attività immateriali 77.970
Diritti di utilizzo di attività di leasing 49.919
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 31.816
Altre attività finanziarie 6.475 3.895 3.895 3.895
Attività non correnti destinate alla dismissione 7.038 0
Immobili, impianti e macchinari (2.728)
Attività immateriali 9.766
Totale attività 3.563.984 842.232 846.127 85.660 625.739 145.676 37.135 12.934 24.140 838.824

La garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA e ai clienti di Saras Energia, da una polizze di assicurazione del credito stipulate dalle stesse che coprono la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della Capogruppo.

7.4.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto, sono riportate nella seguente tabella:

Valore contabile al 31/12/2020 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2020 2021 2022 2023 2024 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.676.426 1.676.426 1.596.869 0 1.576.869 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 611.441 611.441 612.382 0 592.382
Prestiti obbligazionari
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti) 19.059 20.000
Anticipi c/c 456.144 456.144 456.144
Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,060)
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 38.911 38.911 38.911
Strumenti derivati 97.327 97.327 97.327
Debiti commerciali e altri debiti 916.594 916.594 916.594 916.594
Passività per imposte correnti 80.499 80.499
Altre passività 67.892 67.892 67.892 67.892
Passività non correnti 909.240 652.444 653.864 0 6.361 6.741 6.360 56.095 556.095 0
Passività finanziarie a lungo termine 652.064 652.064 653.484 0 6.361 6.361 6.360 56.095 556.095 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 399.236 400.000 50.000 350.000
Prestiti obbligazionari 199.344 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16 40.329 40.329 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3
Altro 13.155 13.155
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,060%) 4.240 4.240 4.240 3.975 3.975
Quota interessi prestito obbligazionario 2.120 2.120 2.120 2.120 2.120
Fondi per rischi 244.165
Fondi per benefici ai dipendenti 8.901
Passività per imposte differite 3.730
Altre passività 380 380 380 380
Totale passività 2.585.666 2.328.870 2.250.732 0 1.583.229 6.741 6.360 56.095 556.095 0
Valore contabile al 31/12/2019
Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2019 2020 2021 2022 2023 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 2.015.764 2.015.763 1.939.274 0 1.870.154 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 204.897 204.897 204.879 0 135.759
Prestiti obbligazionari
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti) 70.018 70.000 70.000
Anticipi c/c 7.973 7.973 7.973
Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,257%) 880 440
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 91.032 91.032 91.032
Strumenti derivati 35.875 35.875 35.875
Debiti commerciali e altri debiti 1.648.736 1.648.736 1.648.736 1.648.736
Passività per imposte correnti 76.472 76.472
Altre passività 85.659 85.659 85.659 85.659
Passività non correnti 489.381 255.249 200.545 0 3.765 4.310 3.765 3.765 201.883 0
Passività finanziarie a lungo termine 254.704 254.704 200.000 0 3.765 3.765 3.765 3.765 201.883 0
Finanziamenti bancari (garantiti)
Prestiti obbligazionari 198.994 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16 48.667 0,7 0,7 0,6 0,5 0,4
Altro 7.043
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,257%)
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882
Fondi per rischi 194.278
Fondi per benefici ai dipendenti 9.858
Passività per imposte differite 4.437
Altre passività 26.104 545 545 545
Totale passività 2.505.145 2.271.012 2.139.819 0 1.873.919 4.310 3.765 3.765 201.883 0

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 139

7.4.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui il Gruppo è esposto attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che il Gruppo corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale il Gruppo è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, il Gruppo Saras alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta in misura rilevante nei crediti e nei debiti commerciali (principalmente della Capogruppo).

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta (450.206) 1,227 (288.132)
Effetto su risultato ante-imposte (32.015) 26.194
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (21.962) 17.969
2019
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 1.610.905 1,123 (527.339)
Effetto su risultato ante-imposte (58.593) 47.940
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (40.195) 32.887

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/Dollaro, la Capogruppo pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2020
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2020 -10% +10%
Cambi 1.637 26.732 (24.805)
1.637 26.732 (24.805)
Effetto su risultato ante-imposte 26.732 (24.805)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 19.381 (17.984)
Fair Value al 31/12/2019 -10% +10%
(3.283) 45.159 (36.931)
(3.283) 45.159 (36.931)
45.159 (36.931)
32.740 (26.775)
Variazione parametro di riferimento

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, il Gruppo è esposto sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2020.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:

2020
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2020 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,06% (16.365)
Effetto su risultato ante-imposte 7.719 (7.719)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 5.597 (5.597)
2019
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2019 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,26% (18.248)
Effetto su risultato ante-imposte 7.259 (7.259)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 5.262 (5.262)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Capogruppo è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2020 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2020 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest Rate Swaps (586) 586 (586)
(586) 586 (586)
Effetto su risultato ante-imposte 586 (586)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 425 (425)
2019 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest Rate Swaps (100) 100 (100)
(100) 100 (100)
Effetto su risultato ante-imposte 100 (100)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 73 (73)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2020 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data.

È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2020 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2020 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (8.488) 29.934 (3.722)
(8.488) 29.934 (3.722)
Effetto su risultato ante-imposte 29.934 (3.722)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 21.702 (2.699)
2019 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (8.306) 24.663 (23.295)
(8.306) 24.663 (23.295)
Effetto su risultato ante-imposte 24.663 (23.295)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 17.881 (16.889)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.5 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

Numero medio dipendenti 2020 2019
Dirigenti 60 56
Impiegati 1.262 1.277
Operai 394 453
Totale 1.716 1.785

Il personale dipendente del gruppo è passato da 1.745 unità alla fine del 2019 a 1.687 al 31 dicembre 2020.

7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nel 2020 sono stati corrisposti emolumenti e retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche per un ammontare complessivo di 2.088 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.5.1 della nota integrativa di Saras SpA.

Per l'informativa relativa alle indennità per scioglimento anticipato del rapporto con gli amministratori e ai piani di successione degli amministratori esecutivi (ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58), si rimanda alla relazione annuale sulla Corporate Governance ed informazione sugli assetti proprietari ex art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58.

7.7 Impegni

Al 31 dicembre 2020 e 2019 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2020 ammonta ad un totale di 260.564 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto Destinatario Corrispettivo
erogatore di competenza
del servizio dell'esercizio
2020
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 528
EY SpA Controllate Italia 158
Network EY Controllate Estero 121
Totale 807
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA "Dichiarazione non finanziaria" 35
Network EY Controllate Estero "AUP Saras Energia" 13
Totale 48
Altri servizi EY SpA Saras SpA 0
Altri servizi EY SpA Controllate Italia 37
Totale 37
TOTALE 892

7.9 Altro

Per le informazioni relative alle operazioni atipiche e\o inusuali, si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.10 Eventi successivi

A seguito della Delibera di ARERA n. 598/2020 del 29 Dicembre 2020, con cui l'impianto IGCC di Sarlux è stato inserito fra gli impianti singolarmente essenziali per l'anno 2021, sono in corso negoziazioni con ARERA e Terna per la definizione dell'assetto elettrico della centrale in regime di essenzialità e modalità per l'accesso al regime di reintegrazione dei costi. Si comunica che la controllata Sarlux ha presentato in data 5 marzo 2021 ad ARERA la richiesta di ammissione al regime di reintegrazione dei costi.

La Delibera Arera 152/2021/R/eel del 13 aprile 2021 ha definito i parametri tecnici ed economici di reintegro dei costi in regime di essenzialità per l'energia elettrica prodotta dall'impianto IGCC di Sarroch a far data dal 21 aprile 2021; la preliminare valorizzazione effettuata dai nostri uffici tecnici dell'effetto di tale delibera risulta in un ammontare di reintegro dei costi superiore a quanto prudentemente considerato nel Piano Industriale 21-24 nello scenario "stress" che è stato assunto ai fini dell'impairment test della CGU Refining, Power e Marketing.

In data 28 gennaio la società ha presentato un'offerta impegnativa alla società GWM Renewable Energy SpA per l'acquisizione del 100% delle azioni delle rispettive società Energia Verde Srl e Energia Alternativa Srl, rispettivamente proprietari di due parchi eolici nella provincia di Cagliari per una capacità installata complessiva di 45 MW.

In data 25 febbraio 2021 il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha comunicato l'avvio del procedimento di riesame dell'AIA per la controllata Sarlux Srl.

In data 3 marzo 2021 l'Agenzia delle Dogane Centrale

di Roma, Ufficio AEO, ha comunicato a Saras SpA che il processo di riesame dei requisiti AEO si è concluso positivamente.

8. Pubblicazione del Bilancio Consolidato

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 30 Marzo 2021 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 145

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

Relazione sulla gestione di Saras SpA

148 150 153

Analisi dei rischi Proposte del Consiglio di Amministrazione

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 147

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

Saras SpA ha funzione di Capogruppo ed opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di acquisto e di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione, già analizzato in dettaglio nella Relazione sulla gestione del Gruppo Saras, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni così come per una puntuale analisi del mercato, del quadro normativo di riferimento, dei principali avvenimenti dell'esercizio, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e dell'evoluzione prevedibile della gestione.

Nell'esercizio 2020, i ricavi di Saras SpA sono stati pari a 4.723 milioni di Euro, decremento di 3.795 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente a causa dell'andamento delle quotazioni petrolifere. Come già commentato nella Relazione alla Gestione del Bilancio Consolidato di Gruppo (Impatto Covid-19), l'esercizio 2020 è stato caratterizzato da uno scenario economico e sociale gravemente impattato dalla crisi dei consumi generata dalle misure di contenimento della pandemia da Covid-19.

A questo proposito, si sottolinea come la recessione da Covid-19, pur nell'attuale incertezza sui tempi di ripresa, essendo ascrivibile a cause esterne al sistema economico, non ne dovrebbe minare i fondamentali. Si ritiene dunque che anche per le attività del Gruppo Saras vi siano le condizioni aziendali per un ripristino della redditività nei prossimi esercizi, in funzione della ripresa attesa della domanda.

PRINCIPALI DATI DI CONTO ECONOMICO

MILIONI DI EURO 2020 2018 VAR.
Ricavi 4.723 8.518 (3.795)
EBITDA (61) 120 (181)
EBIT (66) 114 (180)
RISULTATO NETTO (65) 78 (143)

L'EBITDA è stato pari a -61 milioni di Euro, in calo rispetto all'esercizio precedente, per effetto dei minori margini di raffinazione e delle minori quantità vendute nel corso del 2020, come già commentato nella Relazione alla Gestione del Bilancio Consolidato di Gruppo nel segmento "refining".

La perdita netta dell'esercizio, pari a 65 milioni di Euro, è influenzato da quanto sopra descritto a livello di risultati operativi.

La Posizione Finanziaria Netta di Saras SpA al 31 dicembre 2020 è negativa per 120 milioni di Euro.

Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:

  • nelle immobilizzazioni immateriali in corso non sono iscritti costi di ricerca;
  • i rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime sono indicati nella Nota Integrativa al paragrafo 7.2 "Rapporti con parti correlate";
  • nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie.

• nel corso dell'esercizio è proseguito il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2019/2021 (il "Piano di Stock Grant 2019/2021" o il "Piano").

Per quanto concerne l'informativa relativa all'uso da parte della Società di strumenti finanziari, si rimanda alla successiva sezione della presente Relazione "Analisi dei rischi".

L'unica sede secondaria della Società è quella della Direzione Generale ed Amministrativa, sita in Milano, Galleria Passarella, 2.

Le informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nella Nota Integrativa al paragrafo 7.5.

Infine, per l'analisi dei principali contenziosi in essere si rimanda alla nota integrativa al punto 7.1 "Principali contenziosi in essere", mentre si rimanda all'apposita sezione della Relazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Saras per:

  • Corporate Governance;
  • Struttura del Gruppo;
  • Operazioni atipiche e/o inusuali;
  • Indicatori di performance e indicatori non finanziari;
  • Informazioni sul personale;
  • Informazioni sull'ambiente.

ANALISI DEI RISCHI

I principi costitutivi della policy dei rischi si basano sulla prevenzione dei principali rischi riferibili agli obiettivi e riguardano le aree strategiche, operative e finanziarie. La gestione dei rischi evidenziata nelle singole policy e nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del processo aziendale (process owner). I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale. In aggiunta alle linee guida di gestione del rischio esistono specifiche linee guida per rischi finanziari quali rischi tasso di interesse e rischi crediti.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso. A seguito della crisi economica determinata dall'emergenza Covid-19 il profilo di rischio credito del Gruppo non si è modificato.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento del Gruppo, storicamente contenuto, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici). Nel corso dell'esercizio 2020 lo shock dei mercati petroliferi (in termini di domanda, offerta e prezzi) dovuto al diffondersi della pandemia Covid 19 e alle drastiche misure di contenimento a livello mondiale, ha inevitabilmente intaccato il livello di indebitamento del Gruppo, il cui recupero potrà avvenire in funzione della ripresa di tali condizioni di mercato nella fase finale del triennio 2022-2024.

Il Gruppo ha messo in atto le opportune azioni per mitigare l'incremento del livello di indebitamento tramite opportune linee di credito a breve e a medio lungo termine, anche garantite dallo Stato, oltre alla revisione di alcuni parametri finanziari sulle linee di credito esistenti.

ALTRI RISCHI

Rischio di variazioni dei prezzi I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE, e delle emissioni di CO2.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali inmateria ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

  • normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA;
  • il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'ARERA in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora";
  • disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi

per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE;

  • normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux Srl vende l'energia elettrica prodotta al G.S.E. alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/1991, delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità, prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione;
  • normative e documenti attuativi emanati da Terna e ARERA in merito ai requisiti di "essenzialità" dell'impianto IGCC di Sarlux, come previsto dalla Delibera di ARERA n.111/06 e 598/20, e al regime di reintegro dei costi.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili

Protezione Dati Personali

Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto "GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare, alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio Covid 19

L'intensificarsi della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza Covid-19 ha determinato a partire dal mese di aprile 2020 un drastico e diffuso calo della domanda di prodotti petroliferi, con conseguente contrazione dei margini di raffinazione, unita alla volatilità dei prezzi delle commodities e in particolare del petrolio. Permane inoltre una situazione di incertezza sull'evoluzione della pandemia; alla luce dell'incremento dei contagi registrato nei primi mesi del 2021, l'inizio delle attività di vaccinazione fa ritenere probabile una ripresa dei consumi petroliferi, tuttavia ad oggi non sono chiari i tempi e l'entità di questa ripresa.

Il prolungato effetto di scenario ha portato, per il Gruppo Saras e per l'intero settore della raffinazione ad una riduzione della redditività e a un aumento del fabbisogno di liquidità a breve termine difficilmente sostenibile se si dovesse protrarre nel medio termine. La ripresa dei consumi,attesa nel secondo semestre 2021, e a livelli più significativi tra il 2022 e il 2024 potrà riequilibrare la situazione di incertezza e la volatilità dei prezzi, con un recupero della redditività e un miglioramento del livello di indebitamento.. L'entità e la tempistica della ripresa rimangono tuttavia incerte.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).

PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Signori Azionisti,

il bilancio separato al 31 dicembre 2020 della Vostra Società chiude con un perdita netta pari a euro 65.198.226 Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e i metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:

L'Assemblea degli Azionisti

  • esaminato il bilancio separato della Società al 31 dicembre 2020;;
  • vista la relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea di cui all'art. 153 del decreto legislativo 58/1998 (Testo Unico sulla Finanza);
  • vista la relazione della Società di Revisione relativa al bilancio separato al 31 dicembre 2020,

delibera

di approvare il bilancio separato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 nel suo insieme e nelle singole appostazioni e di coprire la perdita dell'esercizio con le altre riserve.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 155

SARAS SPA - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2020 31/12/2019
ATTIVITÀ
Attività correnti 5.1 1.973.874 1.716.815
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 517.620 271.637
di cui con parti correlate: 0 17
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 611.182 188.073
di cui con parti correlate: 551.187 150.843
Crediti commerciali 5.1.3 C 241.048 326.645
di cui con parti correlate: 181.300 113.199
Rimanenze 5.1.4 D 585.398 858.904
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 7.602 67.109
Altre attività 5.1.6 F 11.024 4.447
Attività non correnti 5.2 725.299 723.397
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H 9.511 12.746
Attività immateriali 5.2.2 J 2.727 1.979
Diritto di utilizzo di attività in leasing 5.2.3 I 5.284 7.266
Partecipazioni valutate al costo 5.2.3.1 L 684.713 697.233
Altre partecipazioni 5.2.3.2 L 495 495
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 19.191 0
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 3.378 3.678
Totale attività 2.699.173 2.440.212
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
5.3 1.462.504 1.541.162
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 R 640.469 213.265
di cui con parti correlate: 417.267 67.151
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 731.957 1.234.181
di cui con parti correlate: 117.311 141.332
Passività per imposte 5.3.3 X 67.011 60.749
Altre passività 5.3.4 R 23.067 32.967
12.398 22.794
di cui con parti correlate:
Passività non correnti
5.4 621.245 220.255
Passività finanziarie a lungo termine 5.4.1 R 612.199 214.422
Fondi per rischi e oneri 5.4.2 P, Z 7.060 1.696
Fondi per benefici ai dipendenti
Passività per imposte differite
5.4.3
5.4.4
Q 1.986
0
2.356
1.781
Altre passività 5.4.5 R 0
Totale passività 2.083.749 0
1.761.417
PATRIMONIO NETTO 5.5 N, O, W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 615.066 535.736
Risultato netto (65.198) 77.503
Totale patrimonio netto 615.424 678.795
Totale passività e patrimonio netto 2.699.173 2.440.212

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria" (2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2020 di cui non 01/01/2019 di cui non
31/12/2020 ricorrente 31/12/2019 ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 4.658.299 8.462.671
di cui con parti correlate: 534.707 911.793
Altri proventi 6.1.2 S 65.142 55.493
di cui con parti correlate:
Totale ricavi
40.694
4.723.441
0 34.596
8.518.164
0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (4.369.592) (7.709.509)
di cui con parti correlate: (851.248) (1.721.765)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, Z (376.183) (655.161)
di cui con parti correlate: (217.155) (334.750)
Costo del lavoro 6.2.3 T, Q (38.200) (3.912) (33.393)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H, J (5.879) (6.030)
Totale costi (4.789.854) (3.912) (8.404.093) 0
Risultato operativo (66.413) (3.912) 114.071 0
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 6.3 L, W (15.620) 2.682
di cui con parti correlate: (15.620) 2.682
Proventi finanziari 6.4 U, Y 70.597 61.569
di cui con parti correlate: 7.760 6.731
Oneri finanziari 6.4 U, Y (71.459) (71.589)
di cui con parti correlate: (77) (354)
Risultato prima delle imposte (82.895) (3.912) 106.733 0
Imposte sul reddito 6.5 X 17.697 939 (29.230)
Risultato netto (65.198) (2.973) 77.503 0

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro 01/01/2020 01/01/2019
31/12/2020 31/12/2019
Risultato netto (A) (65.198) 77.503
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T (53) (213)
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) (53) (213)
Risultato netto complessivo (A + B) (65.251) 77.290
Risultato complessivo consolidato di periodo attribuibile a:
Soci della controllante (65.251) 77.290
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo"

(2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio
Esercizio netto
Saldo al 31/12/2018 54.630 10.926 432.781 176.820 675.157
Periodo 1/1/2019 - 31/12/2019
Destinazione risultato esercizio precedente 176.820 (176.820) 0
Distribuzione Dividendi (75.310) (75.310)
Riserva per piano azionario dipendenti 1.658 1.658
Effetto attuariale IAS 19 (213) (213)
Effetto F.T.A. IFRS 9 0
Risultato netto 77.503 77.503
Risultato netto complessivo (213) 77.503 77.290
Saldo al 31/12/2019 54.630 10.926 535.736 77.503 678.795
Periodo 1/1/2020 - 31/12/2020
Destinazione risultato esercizio precedente 77.503 (77.503) 0
Distribuzione Dividendi 0 0
Riserva per piano azionario dipendenti 1.880 1.880
Effetto attuariale IAS 19 (53) (53)
Effetto F.T.A. IFRS 9 0
Risultato netto (65.198) (65.198)
Risultato netto complessivo (53) (65.198) (65.198)
Saldo al 31/12/2020 54.630 10.926 615.066 (65.198) 615.424

SARAS SPA - RENDICONTO FINANZIARO AL 31 DICEMBRE 2020

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2020
31/12/2020
01/01/2019
31/12/2019
A - Disponibilità liquide iniziali 5.1.1 A 271.637 244.023
B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
Risultato netto 5.5 (65.198) 77.503
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (3.082) (256)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 H, J 5.879 6.030
(Proventi) oneri netti su partecipazioni 6.3 L 15.620 (2.682)
di cui con parti correlate: 15.620 (2.682)
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, Z 5.364 (1.438)
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q (370) 46
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 X (20.972) 14.462
Interessi netti U, Y 4.034 7.779
Imposte sul reddito accantonate 6.5 X 50.202 14.768
Variazione FV attività finanziarie negoziabili e passività finanziarie 38.609 12.241
Altre componenti non monetarie 5.5 1.827 1.445
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni monetarie e non monetarie del capitale circolante 31.913 129.898
(Incremento) Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C 85.597 11.258
di cui con parti correlate: (68.101) 130.700
(Incremento) Decremento delle rimanenze 5.1.4 D 273.506 (178.846)
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R (502.224) 456.271
di cui con parti correlate: (24.020) (65.671)
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 E, F 52.930 (55.981)
di cui con parti correlate: 0 (12.711)
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 X, R 15.506 44.797
di cui con parti correlate: (10.396) 13.185
Interessi incassati U, Y 8.938 8.122
di cui con parti correlate: 7.760 6.731
Interessi pagati U, Y (12.972) (15.901)
di cui con parti correlate: (77) (354)
Imposte sul reddito pagate E, X (69.346) (69.346)
Variazione altre passività non correnti 5.4.4 R 0 (1.721)
Totale (B) (116.152) 328.551
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti netti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1 - 5.2.2 H, I (1.410) (13.720)
Variazione partecipazioni 5.2.3.1 L (3.100) 2.682
(Incremento) / diminuzione altre attività finanziarie 5.1.2 - 5.2.5 B, M (372.644) (79.791)
Totale (C) (377.154) (90.829)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R 397.777 (41.579)
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R 338.430 (93.475)
di cui con parti correlate: 350.116 257.801
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie 5.5 V 0 (75.310)
Totale (D) 736.207 (210.364)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 242.901 27.358
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 3.082 256
F - Disponibilità liquide finali 517.620 271.637

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezioni 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria" e 6 "Note al conto economico complessivo" (2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020

1. PREMESSA

2 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO

3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

  • 3.1 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.2 Uso di stime e valutazioni discrezionali anche alla luce degli effetti del Covid 19
  • 3.3 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di discrezionalità

4. INFORMAZIONI PER SETTORE DI ATTIVITÀ E PER AREA GEOGRAFICA

4.1 Premessa

4.2 Informativa in merito alle aree geografiche

5. NOTE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Diritto di utilizzo di attività di leasing
  • 5.2.4 Partecipazioni
  • 5.2.4.1 Partecipazioni valutate al costo
  • 5.2.4.2 Altre partecipazioni
  • 5.2.5 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.6 Altre attività finanziarie

5.3 Passività correnti

  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività

5.4 Passività non correnti

  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Passività per imposte differite
  • 5.4.5 Altre passività

5.5 Patrimonio Netto

6. NOTE AL CONTO ECONOMICO

6.1 Ricavi

  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi

6.2 Costi

  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni
  • 6.4 Proventi e oneri finanziari
  • 6.5 Imposte sul reddito

7. ALTRE INFORMAZIONI

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Rapporti con parti correlate

7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

  • 7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.3.2 Informativa di Conto Economico Complessivo
  • 7.3.3 Informazioni integrative
  • 7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura
  • 7.3.3.2 Fair value
  • 7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.3.4.1 Rischio di credito
  • 7.3.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.3.4.3 Rischio di mercato
  • 7.4 Numero medio dei dipendenti
  • 7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.6 Impegni
  • 7.7 Altro
  • 7.8 Eventi successivi
    1. VARIE

9. PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SApA(20,01%), Angel Capital Management Spa (10,005%) e Stella Holding Spa (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 24 giugno 2019. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; detiene inoltre partecipazioni totalitarie (dirette e indirette) in società operanti, a loro volta:

  • nella raffinazione di grezzo dall'impianto di proprietà della controllata Sarlux Srl;
  • nella commercializzazione dei prodotti petroliferi nel comparto rete ed extra-rete in Spagna (Saras Energia SA);
  • nella produzione e vendita di energia elettrica tramite sia l'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato (Sarlux Srl) che il parco eolico (controllata Sardeolica Srl);
  • nelle attività di ricerca per settori ambientali (Sartec SpA) e di riassicurazioni (Reasar SA).

Il presente bilancio, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

Come descritto in maggior dettagli al paragrafo "Impatto Covid-19" della Relazione sulla Gestione, il settore della Raffinazione è tra quelli che hanno maggiormente risentito degli effetti della crisi indotta dalla pandemia, in conseguenza della quale gli operatori dell'area del Mediterraneo come Saras hanno dovuto affrontare una congiuntura senza precedenti, determinata dalla combinazione del crollo della domanda di prodotti petroliferi, registrata a partire dal mese di marzo con l'adozione delle misure di lockdown da parte della maggior parte dei paesi, e, dal lato offerta, dai tagli alla produzione introdotti all'inizio di maggio dai paesi dell'OPEC+ a sostegno della quotazione del petrolio. A tali eventi si è aggiunta un'elevata volatilità dei prezzi per la forte incertezza che ha contraddistinto l'andamento della pandemia e con essa le misure di contenimento adottate. Tale scenario si è ulteriormente inasprito nel secondo semestre, quando la mancata ripresa dei consumi inizialmente attesa con i mesi estivi, ha portato a registrare livelli inattesi ed estremamente elevati nelle scorte dei principali prodotti raffinati.

Questo fenomeno, insieme ai tagli produttivi sopra citati, che hanno toccato principalmente i grezzi medio-pesanti ad alto zolfo utilizzati soprattutto da raffinerie complesse come Saras, hanno determinato un ulteriore crollo dei margini di raffinazione determinando un contesto di mercato e razionali di settore imprevisti rispetto ai diversi scenari che gli analisti di settore assumevano per il 2020, immediatamente prima della crisi, con una domanda petrolifera mondiale che nel mese di aprile è arrivata a crollare del 25% (il 35% nei paesi OCSE) rispetto allo stesso periodo del 2019 si è riflesso nelle quotazioni del brent, che dopo aver raggiunto quasi i 70\$/bl a fine 2019, è crollato fino a toccare i minimi storici di 13,2\$/bl a metà aprile.

Le quotazioni del Brent Dtd nel 2020 sono state in media inferiori del 27% rispetto alle previsioni. Sul fronte dei prodotti, la benzina, il prodotto più impattato dalle misure di lockdown insieme al jet fuel, ha registrato quotazioni medie in calo di ca. il 31% e margini più bassi di ca. il 51% rispetto alle previsioni. Il diesel, a sua volta, nonostante un calo della domanda inizialmente meno consistente per la tenuta dei trasporti commerciali, ha visto una quotazione media inferiore alle aspettative di ca. il 33%, e un margine più basso in media del 56%.

Nella seconda metà dell'anno in particolare, l'elevato livello di scorte accumulatesi con i lockdown - anche in assenza di domanda di jet fuel, prodotto derivato dai distillati medi - e la mancata scontistica sui grezzi ad alto contenuto di zolfo, hanno mantenuto il crack del diesel tra l'1 - 6\$/bl. Il margine di raffinazione di riferimento (EMC benchmark) nel 2020 si è conseguentemente attestato a un valore medio pari a -0,5\$/bl, registrando valori negativi in particolare nel secondo semestre. Le aspettative "pre-Covid" dei principali analisti di mercato stimavano per il 2020 un EMC benchmark positivo nell'anno pari a +3\$/bl.

In questo imprevedibile contesto, Saras ha continuato la propria operatività conseguendo però, a causa del descritto contesto, imprevedibili e significative perdite economiche e assorbimento di cassa che, anche per il completamento degli investimenti che erano ormai in corso hanno determinato un peggioramento nella generazione di cassa con una Posizione Finanziaria netta negativa a fine esercizio pari a un indebitamento netto di 120 milioni di Euro.

Per contenere gli impatti della crisi, a partire dalla fine di marzo, Saras ha messo in atto di diverse misure, operative e finanziarie, con adeguamento della produzione sia per quantità che per qualità dei distillati al mutato scenario di mercato e con il ricorso ad operazioni di hedging per garantire un margine sulla produzione di gasolio.

Inoltre, in ottica prudenziale e alla luce della notevole incertezza dei mercati, al fine di meglio salvaguardare la solidità patrimoniale e l'equilibrio economico e finanziario della società, Saras ha inoltre ritenuto opportuno sospendere le proposte di dividendo sugli utili 2019 e di autorizzazione del piano di acquisto di azioni proprie approvate il 2 marzo.

Al fine di contenere gli impatti economico finanziari derivanti dal perdurare della crisi economica, accanto a queste misure, che hanno riguardato in particolare il primo semestre, la Società, a partire dal mese di ottobre 2020, ha adottato un piano di efficientamento dei costi e degli investimenti che manifesteranno a pieno il loro effetto nel corso del 2021.

Inoltre, la Società, in aggiunta ai finanziamenti a medio termine sottoscritti nel primo trimestre 2020, ha ottenuto nel 2020 nuove linee di credito a medio lungo termine da alcuni primari istituti di credito. In particolare a fine anno è stato sottoscritto con un pool di primari istituti finanziari italiani un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, con scadenza nel 2024, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia. La Società ha inoltre ottenuto dalle banche finanziatrici la revisione pe ril 2020 di alcuni parametri finanziari sulle linee esistenti, per tener conto delle mutate condizioni di mercato.

Gli inattesi risultati economici e finanziari del 2020, significativamente distanti da scenari immaginabili in assenza della crisi indotta dal Covid, sono indotti dall'emergenza pandemica che, pur nell'attuale incertezza sui tempi di soluzione, essendo ascrivibile a cause esterne al sistema economico, non ne dovrebbe minare i fondamentali.

Si ritiene dunque che anche per le attività di Saras

vi siano le condizioni aziendali per un ripristino della redditività nei prossimi esercizi, e in particolare a partire dal 2022, in funzione di una ripresa della domanda più significativa e prossima ai livelli precedenti alla pandemia e che, nel frattempo, le misure di contenimento dei costi e degli investimenti, unitamente ai programmi di produzione per il 2021 razionalizzati in funzione della marginalità di mercato dei diversi prodotti e considerate le linee di credito disponibili sufficienti a coprire i fabbisogni dei prossimi 12 mesi, consentono alla società comunque di proseguire la propria operatività in equilibrio economico e finanziario che consenta di traguardare l'attesa ripresa del mercato e conseguente ripristino della redditività della società. Pertanto, pur nell'attuale accresciuta incertezza degli scenari di mercato ragionevolmente prevedibili anche per il solo breve termine, sulla base delle previsioni di business sviluppate per il 2021, delle risorse finanziarie che il sistema bancario ha mantenuto a disposizione della società, con la disponibilità dimostrata alla revisione dei parametri finanziari sui debiti esistenti in coerenza con il mutato contesto, e considerando i piani di contenimento dei costi e degli investimenti nel medio termine, Saras ha considerato appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale per un periodo non inferiore ai prossimi dodici mesi nella redazione del bilancio per l'esercizio 2020

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

Il bilancio separato di Saras SpA al 31 dicembre 2020 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del progetto di bilancio separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonché la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie della Società sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come la Società gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Informativa.

3. Principi Contabili adottati

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio. Si precisa che la prima applicazione di tali nuovi principi non ha comportato alcun effetto sul patrimonio netto della Società.

Modifiche all'IFRS 3: Definizione di un business

Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che per essere considerato un business, un insieme integrato di attività e beni devono includere almeno un input e un processo sottostante che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. Inoltre, è stato chiarito che un business può esistere senza includere tutti gli input e i processi necessari per creare un output. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul presente bilancio ma potrebbero avere un impatto sugli esercizi futuri qualora la Società dovesse effettuare aggregazioni aziendali.

Modifiche agli IFRS 7, IFRS 9 e IAS 39: Riforma del benchmark dei tassi di interesse

Le modifiche allo IFRS9 ed allo IAS 39 forniscono un numero di espedienti pratici che si applicano alle relazioni di copertura che sono direttamente impattate dalla riforma dei tassi di interesse di riferimento. Una relazione di copertura che è impattata dalla riforma è soggetta ad incertezze circa il timing e l'entità dei flussi di cassa basati sul tasso di riferimento con riferimento allo strumento coperto. Queste modifiche non hanno impatto sul presente bilancio.

Conceptual Framework for Financial Reporting emesso il 29 marzo 2018

Il Conceptual Framework non rappresenta uno standard e nessuno dei concetti in esso contenuti ha la precedenza sui concetti o sui requisiti di uno standard. Lo scopo del Conceptual Framework è di supportare lo IASB nello sviluppo di standard, aiutare i redattori a sviluppare politiche contabili omogenee laddove non esistano standard applicabili nelle specifiche circostanze e di aiutare tutte le parti coinvolte a comprendere ed interpretare gli standard.

La versione rivista del Conceptual Framework include alcuni nuovi concetti, fornisce definizioni aggiornate e criteri di rilevazione aggiornati per attività e passività e chiarisce alcuni concetti importanti. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul presente bilancio.

Modifica all' IFRS 16 Covid-19 Related Rent Concessions

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell'IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell'epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se la riduzione dei canoni di lease rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell'IFRS 16.

Le modifiche sono applicabili ai bilanci il cui periodo contabile inizia il 1° giugno 2020 o successivamente. È consentita l'adozione anticipata. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul presente bilancio.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato, erano già stati emanati ed omologati ma che entreranno in vigore negli esercizi successivi.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi, emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo, limitate eccezioni saranno applicate. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

  • uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach);
  • un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Non sono previsti impatti sul bilancio della Società.

Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current

A gennaio 2020, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

  • cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza;
  • che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio;
  • la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione;
  • solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. La Società sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e nel caso si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.

Reference to the Conceptual Framework – Amendments to IFRS 3

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato le modifiche all' IFRS 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.

Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente.

Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell'IFRS 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall'aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.

Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use – Amendments to IAS 16

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use, che proibisce alle entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l'uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tali modifiche.

Onerous Contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to IAS 37

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso od in perdita.

La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi. La Società valuterà gli impatti di tali modifiche nell'eventualità di contratti per cui non avrà ancora soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all'inizio dell'esercizio di prima applicazione.

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fees che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. La Società applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tale modifica.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41.

Una entità applica tale modifica prospettivamente alla misurazione del fair value a partire per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita.

Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tale modifica.

Lo IASB ha inoltre approvato due emendamenti allo IAS 1 ed allo IAS 8 con riferimento all'informativa delle politiche contabili rilevanti ed alla definizione di stima e variazione di stime contabili.

3.1 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati, invariati rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di quanto ricordato al seguente paragrafo "6 – Note al conto economico" in tema di classificazione dei risultati da strumenti derivati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono rilevate al fair value, con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Attività finanziarie negoziabili sono interamente costituite da contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.

Alla data di chiusura di ogni bilancio, la Società effettua l'analisi delle eventuali perdite attese sui crediti di natura commerciale valutati al costo ammortizzato, e rileva o adegua appositi fondi svalutazione.

Il fondo svalutazione per le suddette perdite attese si basa su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. A tal fine, il management utilizza il proprio giudizio professionale e l'esperienza storica, nonché la conoscenza delle condizioni di mercato attuali e le stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), determinata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è determinata quale differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

La Società applica essenzialmente un approccio analitico, sulle posizioni singolarmente significative e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito. In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni quali ad esempio consulenti legali ai quali sono affidate le cause di recupero crediti.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio, rappresentato dall'ammontare che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, considerando anche le vendite realizzate dopo la data di bilancio, ovvero, per i periodi successivi le curve di prezzo attese. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è eliminata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria) quando:

• i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o

• la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso,la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile

La vita utile stimata dalla Società, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati 18 anni
Mobili e macchine d'ufficio 4 - 8 anni
Automezzi 4 anni
Altri beni 12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing o contratti che concedono diritti di utilizzo su attività di terzi sono riconosciute come attività della Società al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati linearmente sulla base della durata del contratto sottostante, e la passività finanziaria è rimborsata sulla base dei pagamenti previsti dal contratto di leasing o di concessione del diritto all'utilizzo.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività immateriali vengono iscritte, ove richiesto, con il consenso del Collegio Sindacale.

[I] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[II] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Partecipazioni

Le partecipazioni in controllate sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36.

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengano meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico.

M Altre attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

  • (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);
  • (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione

specifica; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III] Piani di attribuzione gratuita di azioni della Società ai dipendenti e al management

La Società riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice civile rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi parametri, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno della Società.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione secondo il metodo del tasso di interesse effettivo..

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi incassati da società controllate, joint venture, collegate ed altre partecipate sono rilevati a conto economico quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Società determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione, sia di quelle rivenienti dalle partecipazioni in società controllate che quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo della società e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile.

Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono contabilizzate nell'esercizio in cui dette variazioni sono sostanzialmente emanate; l'effetto relativo è registrato a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117- 128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

I derivati sono classificati come strumenti di copertura

quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, in conformità all'IFRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci dei costi operativi ai quali le coperture si riferiscono.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, realizzati in base a strategie diverse dalla fissazione dei prezzi del greggio e dei prodotti sono iscritti al fair value con rilevazione degli effetti economici nelle voci della gestione finanziaria.

Gli strumenti finanziari derivati su cambi e su tassi di interesse sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci della gestione finanziaria.

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che la maggior parte degli strumenti finanziari derivati posti in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Z Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
  • per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico.

3.2 Uso di stime e valutazioni discrezionali anche alla luce degli effetti del Covid-19

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.3 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di discrezionalità

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore discrezionalità da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

  • [I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.

[III] Imposte differite: la contabilizzazione delle im-

poste differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

  • [IV]Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.
  • [V] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base all'ammontare che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.
  • [VI]Stima del fair value dei derivati: la valutazione dipende dalle attese dell'andamento di variabili di mercato, tra cui il prezzo delle commodities ed i tassi di cambio, la cui variabilità e volatilità dipende da fattori esterni di settore.

L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance della Società rappresenta una delle assunzioni critiche per diversi processi valutativi, tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari. I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

La Società opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso la vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; pertanto, si ritiene che la Società operi in un solo settore di attività.

4.2 Informativa per area geografica

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica:

Ricavi gestione caratteristica 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Italia 1.437.603 2.917.500 (1.479.897)
Spagna 125.191 256 124.935
Altri CEE 511.812 1.153.474 (641.662)
Extra CEE 2.355.710 3.854.590 (1.498.880)
USA 227.983 536.851 (308.868)
Totale 4.658.299 8.462.671 (3.804.372)

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Italia 85.951 177.277 (91.326)
Altri CEE 29.779 17.806 11.973
Extra CEE 127.339 135.296 (7.957)
USA 3.096 1.383 1.713
Fondo Svalutazione Crediti (5.117) (5.117) 0
Totale 241.048 326.645 (85.567)

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Deposti bancari postali 517.595 271.612 245.983
Cassa 25 25 0
Totale 517.620 271.637 245.983

Per il commento della posizione finanziaria netta della Società si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa che al Prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Finanziamenti vs Gruppo correnti 551.187 150.843 400.344
Strumenti finanziari derivati correnti 16.507 14.313 2.194
Depositi a garanzia derivati 43.488 22.917 20.571
Totale 611.182 188.073 423.109

Tale voce comprende i fair value positivi dei derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio, i depositi a garanzia versati a favore delle Clearing House e dai "Crediti finanziari verso società del Gruppo". I crediti verso le società del Gruppo sono fruttiferi di interessi regolati a tasso di mercato e hanno scadenza entro l'esercizio successivo.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti verso clienti ammontano a 241.048 migliaia di euro, con un decremento pari a 85.597 migliaia di euro; La diminuzione dei crediti è essenzialmente dovuta all'effetto combinato, causato dal diffondersi dell'epidemia Coronavirus, della contrazione delle vendite a seguito del calo dei consumi di prodotti petroliferi e del forte calo dei prezzi di mercato. La voce è esposta al netto di un fondo svalutazione crediti pari a 5.117 migliaia di euro.

Il saldo dei crediti verso imprese del gruppo si riferisce principalmente ai crediti verso le controllate Saras Energia SAU (2.942 migliaia di euro) e Saras Trading SA (86.282 migliaia di euro) per forniture di prodotti petroliferi e verso la controllata Sarlux Srl (18.801 migliaia di euro) per fornitura di materia prima e servizi. Per ulteriori analisi si rimanda al paragrafo 7.4 informazioni ai sensi dell'IFRS 7 e 13.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2020 sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 217.897 399.708 (181.811)
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 76.662 69.344 7.318
Prodotti finiti e merci 290.839 389.852 (99.013)
Totale 585.398 858.904 (273.506)

La diminuzione del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'effetto combinato della diminuzione delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio e alla dinamica decrescente dei prezzi.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato, e da tale confronto ha iscritto un minor valore delle rimanenze – essenzialmente prodotti - per 64 milioni di euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 1.014 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 332 milioni di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 955 migliaia di tonnellate per un valore di circa 425 milioni di euro)

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti IRES 74 59.785 (59.711)
Crediti IRAP 7.359 7.881 (522)
Altri crediti tributari 169 (557) 726
Totale 7.602 67.109 (59.507)

La diminuzione dei Crediti Ires è principalmente riconducibili alla cessione dei crediti tributari di SARAS SpA chiesti a rimborso con l'ultima dichiarazione dei redditi.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Risconti attivi 8.844 2.962 5.882
Altri crediti a breve termine 2.180 1.485 695
Totale 11.024 4.447 6.577

I risconti attivi si riferiscono principalmente al pagamento in via anticipata degli oneri relativi alla normativa sui biocarburanti.

5.2 Attività non correnti

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 15.345 0 (11.536) 0 0 3.809
Attrezzature industriali e commerciali 150 0 0 0 0 150
Altri beni 16.444 592 0 0 0 17.036
Immobilizzazioni materiali in corso 536 1.036 0 0 0 1.572
Totale 32.475 1.628 (11.536) 0 0 22.567
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati 14.120 433 (12.427) 0 (433) 1.693
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 92 17 0 0 0 109
Altri beni 6.674 1.460 (78) 0 (37) 8.019
Totale 20.886 1.910 (12.505) 0 (470) 9.821
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 1.225 0 891 (433) 0 433 2.116
Attrezzature industriali e commerciali 58 0 0 (17) 0 (0) 41
Altri beni 9.770 592 78 (1.460) 0 37 9.017
Immobilizzazioni materiali in corso 536 1.036 0 0 0 0 1.572
Totale 11.589 1.628 969 (1.910) 0 470 12.746
Costo Storico 31/12/2019 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati 3.809 0 0 0 0 3.809
Attrezzature ind.li e comm.li 150 0 0 0 0 150
Altri beni 17.036 0 0 0 138 17.174
Immobilizzazioni materiali in corso 1.572 0 0 0 (1.572) 0
Totale 22.567 0 0 0 (1.434) 21.133
Fondi Ammortamento 31/12/2019 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Fondo Terreni e fabbricati 1.693 264 0 0 0 1.957
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 109 17 0 0 (1) 125
Altri beni 8.019 1.521 0 0 0 9.540
Totale 9.821 1.802 0 0 (1) 11.622
Valore Netto 31/12/2019 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati 2.116 0 0 (264) 0 0 1.852
Attrezzature ind.li e comm.li 42 0 0 (17) 0 0 25
Altri beni
Immobilizzazioni materiali in corso
9.018
1.572
0
0
0
0
(1.521)
0
0
0
137
(1.572)
7.634
0
Totale 12.748 0 0 (1.802) 0 (1.435) 9.511

La voce "terreni e fabbricati" comprende fabbricati civili ad uso ufficio e migliorie apportate agli uffici della sede di Milano.

La voce "altri beni" comprende principalmente mobili e macchine elettroniche.

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti per investimenti non ancora entrati in esercizio al 31 dicembre 2020.

I principali coefficienti di ammortamento adottati, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono evidenziati su base annua di seguito:

Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) 5,50%
Dotazioni (Attrezzature) 25%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12%
Mezzi di trasporto (Altri Beni) 25%

Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 27.509 194 0 0 0 27.703
Immobilizzazioni immateriali in corso 72 1.017 0 0 0 1.089
Totale 27.581 1.211 0 0 0 28.792
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 24.869 1.944 0 0 0 26.813
Totale 24.869 1.944 0 0 0 26.813
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 2.640 194 0 (1.944) 0 0 890
Immobilizzazioni immateriali in corso 72 1.017 0 0 0 0 1.089
Totale 2.712 1.211 0 (1.944) 0 0 1.979
Costo Storico 31/12/2019 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 27.703 0 0 0 2.794 30.497
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.089 2.505 0 0 (2.794) 800
Totale 28.792 2.505 0 0 0 31.297
Fondi Ammortamento 31/12/2019 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 26.813 1.757 0 0 0 28.570
Altre immobilizzazioni immateriali 0 0 0 0 0 0
Totale 26.813 1.757 0 0 0 28.570
Valore Netto 31/12/2019 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 890 0 0 (1.757) 0 2.794 1.927
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.089 2.505 0 0 0 (2.794) 800

Totale 1.979 2.505 0 (1.757) 0 0 2.727

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 1.757 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote, invariate rispetto all'esercizio precedente su base annua, di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Diritti di Brevetto industriale ed opere ingegno

Il saldo della voce si riferisce principalmente al costo sostenuto per l'acquisizione di licenze software.

Immobilizzazioni in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing

La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 7.887 0 0 0 7.887
Altri beni in locazione 0 1.556 0 0 0 1.556
Totale 0 9.443 0 0 0 9.443
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 0 1.567 0 0 0 1.567
Altri beni 0 609 0 0 1 610
Totale 0 2.176 0 0 1 2.177
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 7.887 0 (1.567) 0 0 6.320
Altri beni in locazione 0 1.556 0 (609) 0 (1) 946
Totale 0 9.443 0 (2.178) 0 (1) 7.266
Costo Storico 31/12/2019 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati in locazione 7.887 0 0 0 0 7.887
Altri beni in locazione 1.556 338 0 0 0 1.894
Totale 9.443 338 0 0 0 9.781
Fondi Ammortamento 31/12/2019 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 1.567 1.682 0 0 0 3.249
Altri beni 610 638 0 0 0 1.248
Totale 2.177 2.320 0 0 0 4.497
Valore Netto 31/12/2019 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2020
Terreni e fabbricati in locazione 6.320 0 0 (1.682) 0 0 4.638
Altri beni in locazione 946 338 0 (638) 0 0 646
Totale 7.267 338 0 (2.320) 0 0 5.284

Il saldo al 31 dicembre 2020, pari 5.284 migliaia di euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:

  • 1) locazione di immobili per sedi direzionali e commerciali;
  • 2) flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso ai

dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali.

5.2.4 Partecipazioni

5.2.4.1 Partecipazioni valutate al costo

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2020, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate alla medesima data:

Elenco delle immobilizzazioni finanziarie
Denominazione Sede Valuta Capitale Quota Rapporto di Patrimonio Valore di bilancio
Sociale posseduta partecipazione netto in Saras SpA
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) EUR 1.000.000 100% Controllata 1.521.002 0
Sardeolica Srl Uta (CA) EUR 56.696 100% Controllata 105.387.894 33.613.000
Sarint SA Lussemburgo EUR 50.705.314 99,9% (*) Controllata 7.374.786 0
Sartec Srl Assemini (CA) EUR 3.600.000 100% Controllata 11.781.720 11.781.720
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) USD 981.547 100% Controllata 5.429.229 923.446
Sarlux Srl Sarroch (CA) EUR 100.000.000 100% Controllata 680.450.002 638.395.086
Totale 684.713.253

(*) La rimanente quota dello 0,1% di Sarint SA è posseduta dalla controllata Deposito di Arcola Srl

Il raffronto con i dati dell'esercizio precedente è il seguente:

Sede % di possesso 31/12/2020 31/12/2019
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) 100% 0 0
Sardeolica Srl Uta (CA) 100% 33.613 33.613
Sarint SA Lussemburgo 99,9% 0 6.919
Sartec Srl Assemini (CA) 100% 11.782 17.383
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) 100% 923 923
Sarlux Srl Sarroch (CA) 100% 638.395 638.395
Totale 684.713 697.233

Di seguito è evidenziata la movimentazione del valore di carico:

31/12/2019 Versamenti Rivalutazioni Altri movimenti Perdite di valore 31/12/2020
Deposito di Arcola Srl 0 0 0 0 0 0
Sardeolica Srl 33.613 0 0 0 0 33.613
Sarint SA 6.919 0 0 0 6.919 0
Sartec Srl 17.383 0 0 0 5.601 11.782
Saras Trading SA 923 0 0 0 0 923
Sarlux Srl 638.395 0 0 0 0 638.395
Totale 697.233 0 0 0 12.520 684.713

La perdita di valore registrata nell'esercizio si riferisce all'adeguamento del valore di alcune partecipazioni al valore dei rispettivi patrimoni netti.

Laddove il patrimonio netto della controllata è negativo è stato inoltre appostato un fondo oneri futuri per riflettere gli effetti della futura ricapitalizzazione.

Nessuna delle controllate dirette e indirette di Saras SpA è quotata sul mercato regolamentato.

5.2.4.2 Altre partecipazioni

La voce accoglie la partecipazione, pari al 4.01% del capitale sociale, nella società Sarda Factoring SpA, per 495 migliaia di Euro.

5.2.5 Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate (19.191 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 e 1.781 migliaia di euro come imposte differite al 31 dicembre 2019) sono esposte di seguito al netto delle imposte differite, ed hanno la seguente natura:

Attività per imposte anticipate Totale al 31/12/2019 Tot. Accantonamenti Totale Utilizzi Totale al 31/12/2020
Oneri deducibili in futuri esercizi 914 1.041 548 1.408
Fondi (tassati) per rischi e oneri 0 0 0 0
Valutazione fiscale rimanenze 0 18.699 0 18.699
Fondi svalutazione crediti 1.032 0 0 1.032
Altro 247 756 247 756
Totale imposte anticipate 2.193 20.496 795 21.894
Passività per imposte differite Totale al 31/12/2019 Tot. Accantonamenti Totale Utilizzi Totale al 31/12/2020
Valutazione fiscale rimanenze 1.077 0 1.077 0
Altro 2.898 2.703 2.898 2.703
Totale imposte differite 3.974 2.703 3.974 2.703

La variazione corrente più significativa è dovuta al diverso valore fiscale delle rimanenze rispetto al valore civilistico espresso in bilancio.

Si rammenta che le imposte anticipate sono classificate come non correnti.

5.2.6 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2020 è pari a 3.378 migliaia di euro (3.678 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve termine sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Finanziamenti bancari correnti 19.059 70.017 (50.958)
Debiti finanziari da società del Gruppo 83.454 67.151 16.303
Banche c/c 448.165 7.969 440.196
Strumenti finanziari derivati 55.116 26.554 28.562
Altre passività finanziarie a breve 34.675 41.574 (6.899)
Totale 640.469 213.265 427.204

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari, che sono valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.5.1 - Passività finanziarie a lungo termine".

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito utilizzate oltre che alle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività. La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" per un importo massimo pari a 305 milioni di Euro: l'importo utilizzato al 31 dicembre 2020 era pari 80 milioni di euro.

È inoltre stato acceso un finanziamento "denaro caldo" da 135 milioni di euro acceso dalla Capogruppo con primari istituti di credito.

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

La voce "Debiti finanziari verso società del Gruppo" accoglie i saldi dei finanziamenti ed i debiti per la gestione accentrata della tesoreria con le Società del Gruppo.

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Clienti c/anticipi 1.265 63.211 (61.946)
Debiti vs fornitori correnti 614.288 1.029.639 (415.351)
Debiti commerciali di Gruppo 116.404 141.331 (24.927)
Totale 731.957 1.234.181 (502.224)

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; il decremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto all'effetto combinato di minori acquisti di grezzi e prodotti petroliferi effettuati a fine esercizio e decremento dei prezzi petroliferi, rispetto a all'esercizio precedente.

La voce "Debiti commerciali verso società del Gruppo" comprende essenzialmente i debiti verso Sarlux Srl. per 9.853 migliaia di euro e verso Saras Trading SA per 100.454 migliaia di euro.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti per IVA 8.853 831 8.022
Altri debiti tributari 58.158 59.918 (1.760)
Totale 67.011 60.749 6.262

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo, pari 56.334 migliaia di euro.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 3.135 3.184 (49)
Debiti verso il personale 6.040 3.684 2.356
Debiti verso controllate per trasferimento imposte 11.853 22.794 (10.941)
Debiti verso altri 1.714 3.085 (1.371)
Ratei passivi 325 220 105
Totale 23.067 32.967 (9.900)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni non ancora liquidate del mese di dicembre e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

La voce "Debiti verso controllate per trasferimento imposte" accoglie il debito verso controllate per imposte trasferite in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale. Il saldo è essenzialmente dovuto alle imposte trasferite dalla controllata Sarlux Srl.

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 199.344 198.994 350
Finanziamenti bancari non correnti 399.236 0 399.236
Altre passività finanziarie a lungo termine 13.619 15.428 (1.809)
Totale 612.199 214.422 397.777

La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Società e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente, di seguito ricapitolati (valori espressi in milioni di euro):

Valori espressi in milioni di Euro Accensione / rinegoziazione Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze
del debito originario base 31/12/2019 31/12/2020 1 anno 1 > 5 anni
Saras SpA
Bond Dicembre 2017 200 1,7% 199,0 199,3 199,3
Unicredit Febbraio 2020 50 Euribor 6 mesi 49,4 49,2 49,2
Finanziamento Sace Dicembre 2020 350 0,95% - 350,0 350,0
Totale debiti verso banche per finanziamenti 248,4 605,6 - 605,6

La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie un prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG.

Nel corso del mese di dicembre 2020 - SARAS ha firmato un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura patrimoniale della Società. Il finanziamento è stato organizzato e sottoscritto da un pool di primari istituti finanziari italiani, composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit in qualità di Mandated Lead Arrangers e Banche Finanziatrici. Intesa Sanpaolo ricoprirà il ruolo di Banca Depositaria, Banca Agente e SACE Agent.

L'operazione si inserisce nel quadro di un piano di consolidamento finanziario messo in atto da Saras per fronteggiare l'impatto dell'emergenza Covid-19, e, in linea con quanto previsto dal "Decreto Liquidità" del 9 aprile 2020 e dalla normativa SACE, sarà principalmente finalizzato a sostenere il capitale circolante della Società.

Il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione e avrà scadenza 30 settembre 2024, preammortamento di 9 mesi e prevede un rimborso in rate trimestrali costanti a partire da fine dicembre 2021, ad un tasso, inclusivo del costo della garanzia SACE, in linea con il costo medio del debito del Gruppo.

La società ha ottenuto dalle banche finanziatrici la revisione dei parametri finanziari sulle linee di credito esistenti, per tener conto delle mutate condizioni di mercato; la verifica di tali parametri avverrà con cadenza semestrale.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri sono analizzati come segue:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2019 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2020
Altri fondi rischi e oneri 1.696 5.332 0 32 7.060
Totale 1.696 5.332 0 32 7.060

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività di natura fiscale e legale. L'accantonamento dell'esercizio si riferisce principalmente ad un accordo collettivo aziendale di incentivo alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro e ad un accantonamento effettuato a fine esercizio per lper la copertura perdite generatasi in corso d'esercizio sul bilancio della controllata estera Sarint che a sua volta controllata la società spagnola Saras Energia.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Trattamento di fine rapporto 1.986 2.356 (370)
Totale 1.986 2.356 (370)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2018 2.310
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.484
Interessi 17
(proventi) / oneri attuariali (54)
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.401)
31/12/2019 2.356
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.533
Interessi 8
(proventi) / oneri attuariali (403)
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.508)
31/12/2020 1.986

5.4.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite al 31 dicembre 2020 sono esposte in diminuzione della voce "Attività per imposte anticipate", a cui si rimanda.

5.5 Patrimonio Netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 615.066 535.736 79.330
Utili (perdite) netto esercizio (65.198) 77.503 (142.701)
Totale 615.424 678.795 (63.371)

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 615.066 migliaia di euro, con un incremento netto di 79.330 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

  • incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 77.503 migliaia di euro;
  • aumento, pari a 1.880 migliaia di euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • decremento, pari a 53 migliaia di euro, per effetto attualizzazione IAS19.

Risultato netto

La perdita dell'esercizio ammonta a 65.198 migliaia di euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto

Nel seguente prospetto vengono riepilogate la quota disponibile, la quota non distribuibile e la quota distribuibile delle riserve di patrimonio netto al 31 dicembre 2020:

Voci del patrimonio netto Importo Possibilità Quota Riepilogo delle utilizzazioni
di utilizzazione disponibile effettuate nei tre esercizi:
per copertura perdite per altre ragioni
Capitale Sociale 54.629.667
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni 338.672.775 A - B - C 338.672.775
Riserve di utili:
Riserva di rivalutazione 0 0 64.037.748
Riserva legale 10.925.934 B
Utili / (Perdite) portati a nuovo 162.636.112 A - B - C 162.636.112
Altre riserve :
Riserva straordinaria 208.881.487 169.789.234
Azioni proprie in portafoglio (25.035.523)
Effetto transizione IFRS su utili indivisi (71.280.549)
112.565.415 A - B - C 112.565.415 (*)
Riserva azionariato dipendenti 3.047.633
Riserva non distribuibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05 0 0 19.658.569
Avanzo di fusione 0 0 85.068.436
Altre riserve (1.855.731) A - B - C (1.855.731) 102.722.648
TOTALE 680.621.805 612.018.571
Quota non distribuibile 0
Residua quota distribuibile 612.018.571

Legenda: A - per aumento di capitale / B - per copertura perdite / C - per distribuzione ai soci / (*): di cui in sospensione di imposta

In data 22 maggio 2019 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, ha deliberato di destinare integralmente l'utile netto 2019 a riserva straordinaria.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 12 maggio 2021 di coprire la perdita dell'esercizio ricorrendo alle altre riserve

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 941.779.784 nel 2020, aumentato rispetto alle azioni mediamente in circolazione nell'esercizio 2019 per effetto dell'assegnazione effettuata nel maggio 2019 delle azioni a chiusura del piano di Stock Grant 2016/2018.

Saras SpA al 31 dicembre 2020 deteneva n. 9.220.216 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi delle vendite e delle prestazioni (4.658.299 migliaia di euro rispetto a 8.462.671 dell'esercizio precedente) si decrementano di 3.804.372 migliaia di euro. La variazione negativa della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare essenzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un lieve decremento delle quantità vendute.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per area geografica di destinazione nel precedente paragrafo 4.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 11.471 10.129 1.342
Cessione materiali diversi 26 5 21
Noleggio navi cisterne 7.002 8.018 (1.016)
Recupero per sinistri e risarcimenti 436 777 (341)
Altri ricavi 46.207 36.564 9.643
Totale 65.142 55.493 9.649

La voce "Altri ricavi" è fondamentalmente costituita dagli addebiti alla controllata Sarlux Srl per servizi resi in base a contratti di servizio..

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 3.175.597 5.901.403 (2.725.806)
Acquisto semilavorati 63.654 342.960 (279.306)
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 630 545 85
Acquisto prodotti finiti 855.713 1.653.596 (797.883)
Varizione rimanenze 273.998 (188.995) 462.993
Totale 4.369.592 7.709.509 (3.339.917)

La variazione negativa dei costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo è pari a 3.339.917 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; tale variazione è da imputare essenzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi ed alle quantità acquistate nel corso dell'esercizio.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Costi per servizi 441.185 590.810 (149.625)
Derivati su grezzi e prodotti petroliferi (77.992) 57.730 (135.722)
Costi per godimento beni terzi 5.209 3.242 1.967
Oneri diversi di gestione 7.781 3.379 4.402
Totale 376.183 655.161 (278.978)

I costi per servizi comprendono principalmente il compenso di lavorazione corrisposto alla controllata Sarlux Srl. La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta sia alla diminuzione delle quantità lavorate sia al decremento del margine di lavorazione

La voce "Oneri diversi di gestione" comprende principalmente contributi associativi, imposte non sul reddito e sopravvenienze.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Salari e stipendi 25.909 22.958 2.951
Oneri sociali 5.923 6.315 (392)
Trattamento di fine rapporto 1.533 1.484 49
Altri costi 2.793 566 2.227
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 2.042 2.070 (28)
Totale 38.200 33.393 4.807

Il costo del lavoro si incrementa di 4.807 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente per l'effetto dell'accordo collettivo aziendale di incentivo alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro messo in atto dal gruppo alla fine dell'esercizio la cui conclusione è prevista entro il 2021.

Saras, per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia da Coronavirus, ha intrapreso alcune misure per tenere sotto controllo i costi, compreso l'utilizzo di ammortizzatori sociali per il personale del gruppo. L'azienda ha infatti trovato un accordo coi sindacati per l'avvio della cassa integrazione parziale per tutti i dipendenti del gruppo, una misura che ha avuto inizio dal 26 ottobre e, secondo le stime, si protrarrà fino al 30 giugno 2021.

Si ricorda che la voce accoglie anche la valorizzazione della quota di competenza dell'esercizio relativa ai piani di Stock Grant.

A Giugno 2019 è partito il nuovo Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" (il "Piano di Stock Grant 2019/2022" o il "Piano"), tramite assegnazione del numero massimo di azioni per i destinatari del Piano stesso. La quota di costo di competenza dell'esercizio, relativamente a tale piano, ammonta a 1.536 migliaia di euro..

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 1.757 1.944 (187)
Ammortamento immobilizzazioni materiali 1.802 1.910 (108)
Totale 3.559 3.854 (295)

Gli "Ammortamenti dei beni in locazione" si analizzano come segue:

Ammortamenti in locazione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione 2.320 2.176 144
Totale 2.320 2.176 144

Tale voce rappresenta l'effetto applicazione dell' IFRS 16.

6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni

Proventi (oneri) netti su partecipazioni 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Proventi da partecipazioni 0 2.682 (2.682)
Rettifiche di valore di attività (15.620) 0 (15.620)
Totale (15.620) 2.682 (18.302)

Le rettifiche di valore si riferiscono alla svalutazione

delle partecipazioni in Sarint ed in Sartec al fine di adeguare il loro valore di carico alla quota di pertinenza del patrimonio netto, ridotto a causa delle perdite consuntivate nell'esercizio. Si segnala inoltre che, come già ricordato nel precedente paragrafo 5.4.2 – Fondi rischi ed oneri, nel corso del 2021 si renderà probabilmente necessaria la ricapitalizzazione della controllata Sarint SA per ricostituirne i mezzi propri:

6.4 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Interessi attivi bancari 1.221 1.391 (170)
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 0 173 (173)
Differenziali realizzati su strumenti derivati 8.684 43 8.641
Interessi a imprese controllate 7.717 6.731 986
Utili su cambi 52.975 53.231 (256)
Totale 70.597 61.569 9.028
Oneri finanziari 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (2.123) (3.206) 1.083
Differenziali realizzati su strumenti derivati (249) (3.535) 3.286
Interessi passivi su finanziamenti (5.621) (5.271) (350)
Interessi passivi su obbligazioni (3.750) (3.663) (87)
Interessi da imprese controllate (54) (602) 548
Altri (interessi su mutui, interessi di mora, ecc) (3.481) (6.286) 2.805
Interessi su diritti uso in locazione (66) (79) 13
Perdite su cambi (56.115) (48.947) (7.168)
Totale (71.459) (71.589) 130

Al fine dell'analisi delle principali variazioni intervenute si riporta la seguente tabella aggregata:

Proventi finanziari e Oneri finanziari 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Interessi netti (3.968) (7.700) 3.732
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 6.312 (6.525) 12.837
Realizzati 8.435 (3.492) 11.927
Fair Value della posizioni aperte (2.123) (3.033) 910
Differenze cambio nette (3.140) 4.284 (7.424)
Altro (66) (79) 13
Totale (862) (10.020) 9.158

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2020 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.5 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Imposte correnti 3.276 15.714 (12.438)
Imposte differite (anticipate) nette (20.973) 13.516 (34.489)
Totale (17.697) 29.230 (46.927)

Le imposte correnti sono costituite dall'IRES (2.753 migliaia di Euro) e dall'IRAP (522 migliaia di Euro) di competenza dell'esercizio.

Le imposte anticipate/differite ammontano a 20.973 migliaia di euro si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso dell'esercizio, nelle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali; come meglio descritto al paragrafo "5.2.5. Attività per imposte anticipate".

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di euro):

IRES 2020 2019
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] (79,3) 106,7
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] (19,0) 25,6
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 24,0%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] (15,5) 24,9
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 19,5% 23,4%
2019 2018
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche (19,0) 24,0% 25,6 24,0%
Valutazioni partecipazioni e crediti verso partecipate (3,0) 3,79% 0,0 0,00%
Dividendi da controllate 0,0 0,00% (0,6) -0,57%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (1,5) 1,87% (1,2) -1,16%
Altre differenze permanenti 8,1 -10,17% 1,2 1,09%
Imposte effettive (15,5) 19,5% 24,9 23,4%
IRAP 2020 2019
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE (66,4) 114,0
IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] (1,95) 3,34
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 2,9% 2,9%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] (2,24) 4,30
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 3,4% 3,8%
2020 2019
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche (1,9) 2,9% 3,3 2,9%
Costo del lavoro (0,1) 0,1% 0,1 0,1%
Effetto differenti aliquote regionali
su valore della produzione
(0,1) 0,2% 0,4 0,3%
Altre differenze permanenti (0,1) 0,2% 0,5 0,4%
Imposte effettive (2,2) 3,4% 4,3 3,8%

7. Altre informazioni

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La società è stata oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

7.2 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario. Per le garanzie date e ricevute con parti correlate si rimanda al successivo punto 7.6 "Impegni".

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2020 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Attività finanziarie correnti 551.187 611.182 90,18% 150.843 80,20%
Crediti commerciali 181.300 241.048 75,21% 113.199 34,66%
Passività finanziarie a breve termine 417.267 640.469 65,15% 67.151 31,49%
Debiti commerciali e altri debiti 117.311 731.957 16,03% 141.332 11,45%
Altre passività correnti 12.398 23.067 53,75% 22.794 69,14%
Ricavi della gestione caratteristica 534.707 4.658.299 11,48% 911.793 10,77%
Altri ricavi operativi 40.694 65.142 62,47% 34.596 62,34%
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 851.248 4.369.592 19,48% 1.721.765 22,33%
Prestazione di servizi e costi diversi 217.155 376.183 57,73% 334.750 51,09%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (15.620) (15.620) 100,00% 2.682 100,00%
Proventi finanziari 7.760 70.597 10,99% 6.731 10,93%
Oneri finanziari 77 71.459 0,11% 354 0,49%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 0 517.620 0,00% 17 0,01%

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, nell'interesse della Società i contratti che regolano le cessioni di materie prime e prodotti sono in linea con le prassi di mercato; dove non è direttamente disponibile un prezzo di mercato lo stesso viene stabilito partendo da quotazioni di mercato per materie o prodotti analoghi o simili; le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine e i finanziamenti sono remunerati ad un tasso in linea con quello di mercato.

Tra le parti correlate sono ricompresi sia gli Amministratori che i Sindaci i cui compensi sono esposti al punto 7.5.1 "Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategica".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2020 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019
Parti correlate Totale Incidenza Parti correlate Totale Incidenza
Disponibilità liquide 0 517.620 0,00% 17 271.637 0,01%
Attività finanziarie correnti 551.187 611.182 90,18% 150.843 188.073 80,20%
Crediti commerciali 181.300 241.048 75,21% 113.199 326.645 34,66%
Altre attività (0) 11.024 0,00% 0 4.447 0,00%
Passività finanziarie a breve termine 417.267 640.469 65,15% 67.151 213.265 31,49%
Debiti commerciali e altri debiti 117.311 731.957 16,03% 141.332 1.234.181 11,45%
Altre passività correnti 12.398 23.067 53,75% 22.794 32.967 69,14%
Ricavi della gestione caratteristica 534.707 4.658.299 11,48% 911.793 8.462.671 10,77%
Altri ricavi operativi 40.694 65.142 62,47% 34.596 55.493 62,34%
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 851.248 4.369.592 19,48% 1.721.765 7.709.509 22,33%
Prestazione di servizi e costi diversi 217.155 376.183 57,73% 334.750 655.161 51,09%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (15.620) (15.620) 100,00% 2.682 2.682 100%
Proventi finanziari 7.760 70.597 10,99% 6.731 61.569 10,93%
Oneri finanziari 77 71.459 0,11% 354 71.589 0,49%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

31/12/2020 31/12/2019
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (15.620) 2.682
Dividendi da partecip. in imprese controllate 0 0
(Incremento) Decemento dei crediti commerciali (68.101) 130.700
Incremento (Decremento) Debiti commerciali e altri debiti 24.020 (65.671)
Variazione altre attività correnti 0 290
Variazione altre passività correnti 10.396 184
Variazione altre passività non correnti 0 0
Interessi incassati 7.760 6.731
Interessi pagati (77) (354)
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio (41.622) 74.561
Dividendi da partecip. in imprese controllate 0 0
Flusso monetario da (per) attività dell'investimento 0 0
Incremento (Decremento) Debiti finanziari 375.826 (118.025)
Flusso monetario da (per) attività finanziarie 375.826 (118.025)
Totale flussi finanziari verso parti corretlate 334.204 (43.464)

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018
Parti correlate Totale Incidenza Parti correlate Totale Incidenza
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio (41.622) (119.252) n.d 74.561 328.551 n.d
Flusso monetario da (per) attività dell'investimento 0 (407.712) 0,00% 0 (466.655) 0,00%
Flusso monetario da (per) attività finanziarie 375.826 769.865 48,82% (118.025) 165.462 -71,33%

7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile a Saras SpA, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IFRS 9 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dalla società al 31 dicembre 2020, suddivise per gerarchia di fair value:

Tipologia Operazioni 31/12/2020 Fair value Fair value Fair value 31/12/2020 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest Rate Swaps (586) (586)
Fair value strumenti derivati su commodities 16.507 16.507 (52.893) (52.893)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi (1.637) (3.283)
Totale 16.507 16.507 0 0 (55.116) (52.893) (2.223) 0

Il criterio della società prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno della società per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Saras SpA non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'IFRS 13, come misurate al fair value di livello 3.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), dei contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi ad operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono alla Società di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 ed alcune informazioni di dettaglio laddove la Società abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di Saras SpA al 31 dicembre 2020 e 31 dicembre 2019, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2020 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2020
ATTIVITÀ
Attività correnti 820.840 551.187 0 601.846 1.973.874
Disponibilità liquide ed equivalenti 517.620 517.620
Altre attività finanziarie 59.994 551.187 611.182
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 59.994
Finanziamenti a terzi 0
Crediti finanziari verso società del Gruppo 551.187
Crediti commerciali 241.048 241.048
Credti verso clienti 130.973
Crediti commerciali verso società del Gruppo 110.075
Rimanenze 585.398 585.398
Attività per imposte correnti 7.602 7.602
Altre attività 2.177 8.847 11.024
Altri crediti 2.177 8.847
Attività non correnti 3.378 0 0 721.921 725.299
Immobili, impianti e macchinari 9.511 9.511
Attività immateriali 2.727 2.727
Diritto di utilizzo attività di leasing 5.284 5.284
Partecipazioni al costo 684.713 684.713
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 19.191 19.191
Altre attività finanziarie 3.378 3.378
Finanziamenti a controllate
Altri crediti 3.378
Totale strumenti finanziari attivi 824.218 551.187 0 1.323.767 2.699.173
PASSIVITÀ
Passività correnti 55.116 1.317.309 0 90.078 1.462.504
Passività finanziarie a breve termine 55.116 585.352 640.469
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari 448.165
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 102.513
Strumenti derivati 55.116
Altri debiti finanziari 34.675
Debiti commerciali e altri debiti 731.957 731.957
Passività per imposte correnti 67.011 67.011
Altre passività 23.067 23.067
Altri debiti 23.067
Passività non correnti 0 612.199 0 9.046 621.245
Passività finanziarie a lungo termine 612.199 612.199
Finanziamenti bancari (garantiti) 399.236
Prestiti obbligazionari 199.344
Debito finanziario IFRS16 7.471
Altro 6.148
Fondi per rischi 7.060 3.960
Fondi per benefici ai dipendenti 1.986 1.986
Altre passività 0 0
Totale strumenti finanziari passivi 55.116 1.929.508 0 99.124 2.083.749

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Società, descritti nel precedente paragrafo 5.4.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, stipulati al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps), per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi e per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e non quotate in un mercato attivo: il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività della Società di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per la Società

31/12/2019
Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
ATTIVITÀ
Attività correnti 636.996 150.842 0 928.976 1.716.815
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.637 271.637
Altre attività finanziarie 37.230 150.842 188.073
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 37.230
Finanziamenti a terzi 0
Crediti finanziari verso società del Gruppo 150.843
Crediti commerciali 326.645 326.645
Credti verso clienti 213.290
Crediti commerciali verso società del Gruppo 113.355
Rimanenze 858.904 858.904
Attività per imposte correnti 67.109 67.109
Altre attività 1.484 2.963 4.447
Altri crediti 1.484 2.963
Attività non correnti 3.678 0 0 22.486 723.397
Immobili, impianti e macchinari 12.746 12.746
Attività immateriali 1.979 1.979
Diritto di utilizzo attività di leasing 7.266 7.266
Partecipazioni al costo 697.233 697.233
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 0
Altre attività finanziarie 3.678 3.678
Finanziamenti a controllate
Altri crediti 3.678
Totale strumenti finanziari attivi 640.674 150.842 0 951.462 2.440.212
PASSIVITÀ
Passività correnti 26.554 1.420.892 0 93.716 1.541.162
Passività finanziarie a breve termine 26.554 186.711 213.265
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari 7.969
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 137.169
Strumenti derivati 26.554
Altri debiti finanziari 41.574
Debiti commerciali e altri debiti 1.234.181 1.234.181
Passività per imposte correnti 60.749 60.749
Altre passività 32.967 32.967
Altri debiti 32.967
Passività non correnti 0 214.422 0 5.833 220.255
Passività finanziarie a lungo termine 214.422 214.422
Finanziamenti bancari
Prestiti obbligazionari 198.994
Debito finanziario IFRS 16 8.386
Altro 7.042
Fondi per rischi 1.696 1.696
Fondi per benefici ai dipendenti 2.356 2.356
Altre passività 1.781 1.781
Totale strumenti finanziari passivi 26.554 1.635.314 0 99.550 1.761.417

a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie da quelle valutate al costo ammortizzato a quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.3.2 Informativa di Conto Economico

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, la Società ha optato per la seconda alternativa. Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2020 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2020
Ricavi della gestione caratteristica 4.658.299 4.658.299
Altri proventi 65.142 65.142
Totale ricavi 4.723.441 4.723.441
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (4.369.592) (4.369.592)
Prestazioni di servizi e costi diversi (77.992) (298.190) (376.183)
Costo del lavoro (38.200) (38.200)
Ammortamenti e svalutazioni (5.879) (5.879)
Totale costi (77.992) (4.711.861) (4.789.854)
Risultato operativo (66.413)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (15.620) (15.620)
Altri proventi (oneri) finanziari netti 3.172 (4.034) (862)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 1.221
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 7.664
da Strumenti derivati 6.312
- di cui:
Differenziali realizzati 8.435
Variazione di FV (2.123)
da Altre attività finanziarie (3.140)
da Interessi su finanziamenti (9.847)
da Interessi su factor (3.072)
da Altri crediti/debiti
Risultato prima delle imposte (82.895)
Imposte sul reddito 17.697
Risultato netto (65.198)

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2020 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 9.847 migliaia di euro (12.069 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.

7.3.3 Informazioni integrative

7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Come in precedenza indicato, la Società stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, nonché sui tassi d'interesse per mitigare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2020 i contratti derivati in essere erano rappresentati essenzialmente da:

  • futures, opzioni e swaps su prodotti petroliferi, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione;
  • Interest Rate Swaps su tassi d'interesse;
  • Forwards su cambio Euro/Dollaro USA.

Gli strumenti derivati legati alle operazioni di copertura sui prodotti petroliferi, come già citato al punto 6 – Note al Conto Economico, sono state rappresentati in seguito al cambio di accounting policy, nei ricavi e costi della gestione caratteristica.

Tutti gli altri strumenti finanziari (Irs e Forward sui cambi) non legati alla copertura dei prodotti petroliferi, sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto

31/12/2019 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
Ricavi della gestione caratteristica 8.462.671 8.462.671
Altri proventi 55.493 55.493
Totale ricavi 8.518.164 8.518.164
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (7.709.509) (7.709.509)
Prestazioni di servizi e costi diversi (57.730) (597.431) (655.161)
Costo del lavoro (33.393) (33.393)
Ammortamenti e svalutazioni (6.030) (6.030)
Totale costi (8.346.362) (8.404.093)
Risultato operativo 114.071
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 2.682 2.682
Altri proventi (oneri) finanziari netti (2.241) (7.779) (10.020)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 1.391
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 6.377
da Strumenti derivati (6.525)
- di cui:
Differenziali realizzati (3.492)
Variazione di FV (3.033)
da Altre attività finanziarie 4.284
da Interessi su finanziamenti (12.069)
da Interessi su factor (3.478)
da Altri crediti/debiti
Risultato prima delle imposte 106.733
Imposte sul reddito (29.230)
Risultato netto 77.503

economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggioranza delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2020, mentre gli Interest Rate Swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.3.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta dal fair value al 31 dicembre 2020.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'I-FRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta sono:

  • a. rischio di credito, ovvero il rischio che la Società subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da essa detenuta sia inadempiente;
  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che la Società non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui la Società opera,

ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra riportati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione nell'apposita sezione.

7.3.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38 sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2020 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione
al rischio di credito,
Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.973.874 1.374.967 1.374.967 1.323.288 14.399 10.021 3.286 23.973 1.374.967 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 517.620 517.620 517.620 517.620 517.620
Altre attività finanziarie negoziabili 611.182 611.182 611.182 611.182 611.182
Crediti commerciali 246.165 246.165 246.165 48.548 194.486 14.399 10.021 3.286 23.973 246.165
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 585.398
Attività per imposte correnti 7.602
Altre attività 11.024
Attività non correnti 725.299 3.873 3.873 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 9.511
Attività immateriali 2.727
Diritti di utilizzo di attività di leasing 5.284
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 684.713
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 19.191
Altre attività finanziarie 3.378 3.378 3.378
Totale attività 2.699.173 1.378.840 1.378.840 1.323.288 14.399 10.021 3.286 23.973 1.374.967
Valore contabile al 31/12/2019 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
al rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
strumenti simili
Attività correnti 1.716.816 791.473 791.473 591.835 140.556 36.378 386 22.317 791.473 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.638 271.638 271.638 271.638 271.638
Altre attività finanziarie negoziabili 188.073 188.073 188.073 188.073 188.073
Crediti commerciali 331.762 331.762 331.762 50.409 132.125 140.556 36.378 386 22.317 331.762
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 858.904
Attività per imposte correnti 67.109
Altre attività 4.447
Attività non correnti 723.397 4.173 4.173 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 12.746
Attività immateriali 1.979
Diritti di utilizzo di attività di leasing 7.266
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 697.233
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 0
Altre attività finanziarie 3.678 3.678 3.678
Totale attività 2.440.212 795.646 795.646 591.835 140.556 36.378 386 22.317 791.473

Le garanzie sui crediti sono rappresentate da lettere di credito in possesso della Società per la fornitura ad alcuni clienti, nonché da fidejussioni ottenute da clienti e assicurazioni del credito.

7.3.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2020 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della passività
finanziaria
Garanzia 2020 2021 2022 2023 2024 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.462.504 1.462.504 1.395.493 0 929.318 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 640.469 640.469
Finanziamenti bancari (garantiti) 19.059 19.059
Anticipi c/c 448.165 448.165
Debiti finanziari v/società del Gruppo 83.454 83.454 83.454
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,060%) 1.049
Strumenti derivati 55.116 55.116 55.116
Altri debiti finanziari 34.675 34.675 34.675
Debiti commerciali e altri debiti 731.957 731.957 731.957 731.957
Passività per imposte correnti 67.011 67.011
Altre passività 23.067 23.067 23.067 23.067
Passività non correnti 621.245 612.199 613.619 0 6.361 6.361 6.360 56.095 556.095 0
Passività finanziarie a lungo termine 612.199 612.199 613.619
Finanziamenti bancari (garantiti) 399.236 400.000 50.000 350.000
Prestiti obbligazionari 199.344 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16 7.471 7.471 0,69 0,59 0,5 0,38 0,28
Altro 6.148 6.148
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,060%) 4.240 4.240 4.240 3.975 3.975
Quota interessi prestito obbligazionario 2.120 2.120 2.120 2.120 2.120
Fondi per rischi 7.060
Fondi per benefici ai dipendenti 1.986
Altre passività 0
Totale passività 2.083.749 2.074.702 2.009.112 0 935.679 6.361 6.360 56.095 556.095 0
Valore contabile al 31/12/2019
Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della passività
finanziaria
Garanzia 2019 2020 2021 2022 2023 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.541.162 1.541.162 1.472.444 70.000 1.403.271 70.440 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 213.265 213.265
Finanziamenti bancari (garantiti) 70.018 70.018 70.000 70.000
Anticipi c/c 7.969
Debiti finanziari v/società del Gruppo 67.151 67.151 67.151
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,257%) 844 440
Strumenti derivati 26.554 26.554 26.554
Altri debiti finanziari 41.574 41.574 41.574
Debiti commerciali e altri debiti 1.234.181 1.234.181 1.234.181 1.234.181
Passività per imposte correnti 60.749 60.749
Altre passività 32.967 32.967 32.967 32.967
Passività non correnti 220.255 214.422 200.000 0 3.765 3.765 3.765 3.765 201.882 0
Passività finanziarie a lungo termine 214.422 214.422 200.000
Finanziamenti bancari (garantiti) 0
Prestiti obbligazionari 198.994 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16 8.386 0,08 0,07 0,1 0,08 0,06
Altro 7.042
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,257%)
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882
Fondi per rischi 1.696
Fondi per benefici ai dipendenti 2.356
Altre passività 1.781
Totale passività 1.761.417 1.755.584 1.672.444 70.000 1.407.035 74.205 3.765 3.765 201.882 0

Il fair value degli strumenti derivati iscritti in bilancio si riferisce essenzialmente a posizioni correnti.

Si precisa che gli strumenti derivati di copertura compresi nelle passività finanziarie correnti accolgono Interest Rate Swaps relativi al finanziamento della Società: i flussi nominali futuri degli interessi su tale finanziamento sono già compresi nella "quota di interessi finanziamento a m/l termine" indicati nella sezione "Passività non correnti" della tabella.

7.3.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui la Società è esposta attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che la Società corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data

di riferimento del bilancio;

• ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale la Società è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, la Società, alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali.

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 802.746 1,227 729.421
Effetto su risultato ante-imposte 81.047 (66.311)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 55.598 (45.489)
2019
CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 1.301.960 1,123 1.165.974
Effetto su risultato ante-imposte 129.553 (105.998)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 88.873 (72.714)

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/Dollaro, la Società pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e,

conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. in base all'andamento di quest'anno del cambio, considerare una variazione di tale tipo porta a risultati riferibili ad un intervallo di confidenza del 99, 55%. I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2020 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2020 -10% +10%
Cambi 1.637 26.732 (24.805)
1.637 26.732 (24.805)
Effetto su risultato ante-imposte 26.732 (24.805)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 19.381 (17.984)
2019 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -10% +10%
Cambi (3.283) 45.159 (36.931)
(3.283) 45.159 (36.931)
Effetto su risultato ante-imposte 45.159 (36.931)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 32.740 (26.775)

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, la Società è esposta sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2020:

TASSI D'INTERESSE VARIABILI
Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2020 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,06% (3.968)
Effetto su risultato ante-imposte 1.872 (1.872)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 1.357 (1.357)
2019
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2019 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,28% (7.700)
Effetto su risultato ante-imposte 3.020 (3.020)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 2.189 (2.189)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Società è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2020 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2020 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest Rate Swaps (586) 586 (586)
(586) 586 (586)
Effetto su risultato ante-imposte 586 (586)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 425 (425)
2019 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest Rate Swaps (100) 100 (100)
(100) 100 (100)
Effetto su risultato ante-imposte 100 (100)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 73 (73)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2020 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data.

È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2020 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2020 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (8.488) 29.934 (3.722)
(8.488) 29.934 (3.722)
Effetto su risultato ante-imposte 29.934 (3.722)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 21.702 (2.699)
2019 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (8.858) 19.978 (19.848)
(8.858) 19.978 (19.848)
Effetto su risultato ante-imposte 19.978 (19.848)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 14.484 (14.390)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione della società ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate

7.4 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente

Numero medio dipendenti 2020 2018
Dirigenti 33 36
Impiegati 239 232
Totale 272 268

Il numero dei dipendenti è passato da 268 unità alla fine del 2019 a 272 al 31 dicembre 2020.

7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Le seguenti tabelle forniscono le informazioni relative ai compensi ed alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche; i dirigenti con responsabilità strategiche sono identificati nel Chief Financial Officer.

7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4)
Nome e Cognome Carica ricoperta Periodo per cui è stata Scadenza Emolumenti per Benefici non Bonus e altri Altri
ricoperta la carica della carica la carica nella società monetari incentivi compensi
Consiglio di amministrazione (*) (*)
Massimo Moratti Presidente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 1.545.000
Dario Scaffardi Amm. Delegato - Dir. Generale 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 651.000 937.605
Angelo Moratti Consigliere 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 200.000
Giovanni Emanuele Moratti Consigliere 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 80.201
Gabriele Moratti Consigliere 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 90.321
Angelo Mario Moratti Consigliere 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 204.774
Laura Fidanza Consigliere Indipendente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000
Gilberto Callera Consigliere Indipendente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000
Harvie-Watt Isabelle Consigliere Indipendente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000
Francesca Luchi Consigliere Indipendente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000
Leonardo Senni Consigliere Indipendente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000
(*) competenze di lavoro subordinato
Collegio sindacale (**)
Giancarla Branda Presidente Collegio Sindacale 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 64.480 -
Simonelli Paola Sindaco Effettivo 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 40.000 29.000
Giovanni Luigi Camera Sindaco Effettivo 01/01/20 22/05/20 48.360
Fabrizio Colombo Sindaco Effettivo 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 24.438 68.000
Pinuccia Mazza Sindaco Supplente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020
Andrea Perrone Sindaco Supplente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020
(**) compensi sindacali da altre società del Gruppo
Organismo di vigilanza (***)
Giovanni Luigi Camera Presidente 01/01/20 22/05/20 6.760
Simonelli Paola Membro 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 20.000 15.000
Dirigenti della società Presidenti e Membri 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 - 566.595
(***) inclusi compensi da altre società del Gruppo
Comitato Controllo e Rischi
Gilberto Callera Presidente 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 40.000
Adriana Cerretelli Membro 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Harvie-Watt Isabelle Membro 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Fidanza Laura Membro 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Leonardo Senni Membro 01/01/20 31/12/20 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Comitato per la Remunerazione
Gilberto Callera Presidente 01/01/20 31/12/20 Approv. Bil. d'esercizio 2020 40.000
Fidanza Laura Membro 01/01/20 31/12/20 Approv. Bil. d'esercizio 2020 35.000
Francesca Luchi Membro 01/01/20 31/12/20 Approv. Bil. d'esercizio 2020 35.000
Dirigenti con responsabilità strategiche 300.000 518.336

7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Cognome e nome Carica Società Numero azioni possedute alla Numero azioni Numero azioni Numero azioni possedute alla
fine dell'esercizio precedente acquistate vendute fine dell'esercizio in corso
Massimo Moratti Presidente Saras SpA - - - -
Dario Scaffardi (1) Amm. Delegato - Dir. Generale Saras SpA 1.662.520 - - 1.662.520
Angelo Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Angelomario Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Gabriele Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Giovanni Emanuele Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Gilberto Callera Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Laura Fidanza Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Isabelle Harvie-Watt Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Francesca Luchi Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Leonardo Senni Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Giancarla Branda Presidente Collegio Sindacale Saras SpA - - - -
Giovanni Luigi Camera Sindaco effettivo (2) Saras SpA - - - -
Fabrizio Colombo (4) Sindaco effettivo (3) Saras SpA 3.000 - - 3.000
Paola Simonelli Sindaco effettivo Saras SpA - - - -
Pinuccia Mazza Sindaco supplente Saras SpA - - - -
Andrea Perrone Sindaco supplente Saras SpA - - - -
Dirigenti con Responsabilità Strategiche (1) Saras SpA 694.425 683.616 10.809

(1) Azioni assegnate in esecuzione del "Piano di Stock Grant 2016-2018" (2) In carico sino alla data dell'Assemblea che ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2019, tenutasi il 22 maggio 2020 (3) Nominato dall'Assemblea che ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2019, tenutasi il 22 maggio 2020 (4) Azioni acquistate sul mercato

7.6 Impegni

Al 31 dicembre 2019 e 2020 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2020 ammonta ad un totale di 308.027 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.7 Altro

Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio.

7.8 Eventi successivi

In data 3 marzo 2021 l'Agenzia delle Dogane Centrale di Roma, Ufficio AEO, ha comunicato a Saras SpA che il processo di riesame dei requisiti AEO si è concluso positivamente.

corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto del Destinatario Corrispettivo di competenza
servizio erogatore dell'esercizio 2020
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 528
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA 35
Altri servizi EY SpA Saras SpA 84
Totale 563

9. Pubblicazione del bilancio

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 30 Marzo 2021 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

8. Varie

Ai sensi dell'art 2428 del Codice Civile si precisa che le sedi secondarie della società sono: Direzione Generale e Amministrativa - Milano

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

RELAZIONI AI BILANCI 2020

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020 199

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO GRUPPO SARAS

Saras SpA

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1 ° gennaio 20202 - 31 dicembre 2020.

Al riguardo si segnala che:

a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato di Gruppo chiuso al 31 dicembre 2020 è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria;

b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.

  1. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020:

  • a) è redatto in conf01mità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • b) conisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Saras (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio consolidato che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Saras S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Aspetti chiave Risposte di revisione

Valutazione di immobilizzazioni, rimanenze e strumenti derivati

I risultati economici e finanziari del Gruppo sono significativamente influenzati dalla variabilità di fattori esterni, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione, che determinano i margini conseguibili dalla raffinazione, attività prevalente del Gruppo. L'andamento delle variabili di mercato per valori imprevisti ha determinato, nel corso del 2020, inattese perdite economiche ed il conseguente deterioramento della posizione finanziaria. L'andamento nel prevedibile futuro delle variabili di mercato rappresenta una delle assunzioni critiche per la valutazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni e delle rimanenze e per la stima dei valori correnti degli strumenti derivati.

La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni ed, eventualmente, le assoggetta ad impairment test; inoltre, verifica, a fine esercizio, il valore recuperabile delle rimanenze e stima il valore corrente degli strumenti derivati.

Tali stime comportano processi valutativi, anche complessi, ancor più nell'attuale contesto d'incertezza derivante dalla diffusione della pandemia Covid-19, che sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale con particolare riferimento alle variabili esogene di settore, altamente volatili, e, a partire dal 2021 ed ai soli fini dell'impairment test, anche ai razionali di conduzione degli impianti del sito di Sarroch modificati in conseguenza dell'attribuzione del requisito di essenzialità all'impianto IGCC, successiva alla fine dell'applicabilità della tariffa CIP6/92.

In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve considerare nelle proprie valutazioni, tra cui, in particolare, i possibili effetti delle variazioni del contesto di mercato sui flussi di cassa futuri, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la definizione delle unità generatrici di flussi di cassa, la discussione degli scenari economici e di settore considerati dalla Direzione Aziendale ai fini della preparazione dei propri piani ed, ai fini della verifica di ragionevolezza delle assunzioni, l'analisi della coerenza con le fonti esterne utilizzate nello sviluppo degli stessi, la loro continuità di applicazione nel tempo, la comprensione della procedura e dei controlli posti in essere dal Gruppo in merito all'identificazione di eventuali indicatori di impairment, l'analisi del modello di valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni, elaborato dall'esperto indipendente incaricato dagli Amministratori, nonché dei processi di valutazione del valore recuperabile delle rimanenze e del valore corrente degli strumenti derivati in essere a fine esercizio.

Nell'esecuzione delle nostre procedure di revisione, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio consolidato in relazione all'aspetto chiave.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 3.6 "Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di discrezionalità" della nota integrativa al bilancio consolidato e, con riferimento all'impairment test nella nota al bilancio 5.2 "Attività non correnti"

Complessità regolatorie, contenziosi del settore energetico e conseguente valutazione dei fondi per rischi e oneri

Il settore energetico è regolato da normative e procedimenti autorizzativi, caratterizzati da elevata complessità, che hanno comportato il coinvolgimento della controllata Sarlux S.r.l. in procedimenti e contenziosi amministrativi, i cui esiti potrebbero influenzare negli esercizi futuri, anche per importi significativi, la valutazione degli accantonamenti ai "Fondi per Rischi e Oneri".

La Direzione aziendale, con il supporto dei propri legali, ha aggiornato in bilancio le proprie aspettative di esito finale di tali procedimenti e contenziosi amministrativi sulla base delle più recenti evoluzioni.

Abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione in relazione alla complessità, anche interpretativa, della materia regolamentare nonché della rilevanza e delle incertezze connesse alla valutazione dei procedimenti e contenziosi amministrativi in essere.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 7.1 "Analisi dei principali contenziosi in essere" della nota integrativa al bilancio consolidato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la comprensione, anche attraverso la discussione con la Direzione Aziendale, circa l'interpretazione delle normative applicabili e l'evoluzione dei contenziosi pendenti, anche sulla base delle informazioni acquisite dai legali che assistono il Gruppo, l'esame della principale documentazione utilizzata dal Gruppo nonchè l'esame delle modalità di recepimento in bilancio delle conclusioni di tali analisi.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio consolidato in relazione all'aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Saras S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tale scelta.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;

abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123 bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Saras al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c.2, lettera e), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 20 aprile 2021

EY S.p.A. Alberto Romeo

(Revisore Legale)

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO SARAS SPA

Saras SpA

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'aii. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1 ° gennaio 2020 - 31 dicembre 2020.

Al riguardo si segnala che:

a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria;

b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.

2. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e cmTetta della

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

SARAS S.p.A.

Sede in S.S. Sulcitana 195 km. 19° - Sarroch (CA)

Capitale Sociale Euro 54.629.666,67 i.v.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

ai sensi dell'art. 2429 del codice civile e dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998

Signori Azionisti,

Il Collegio sindacale di Saras S.p.A. (di seguito, "Saras" o la "Società"), anche nella veste di "comitato per il controllo interno e la revisione contabile" riferisce in merito all'attività di vigilanza svolta nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, ai sensi degli articoli 2429 e seguenti del codice civile ed in ossequio alle disposizioni contenute nel d.lgs. n. 58/1998 (T.U.F.); alle raccomandazioni espresse dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili; tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001 - DEM/1025564, modificata ed integrata con comunicazione del 4 aprile 2003 – DEM/3021582 e successivamente con comunicazione del 7 aprile 2006 – DEM/6031329; considerato quanto previsto dal documento dell'ESMA del 28 ottobre 2020 "European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports" sulle priorità di vigilanza comuni europee alla luce delle conseguenze della emergenza sanitaria legate al Covid-19, dal Richiamo di attenzione della Consob n. 1/21 del 16 febbraio 2021 e attendendosi alle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina (edizione luglio 2018) del Comitato per la Corporate Governance delle società quotate di Borsa Italiana S.p.A.. A proposito, considerato che a partire dal 1 gennaio 2021 è in vigore il nuovo Codice di Corporate Governance (gennaio 2020), si anticipa che la Società ha deliberato di aderire allo stesso in data 30 marzo 2021, avviando tutte le necessarie azioni di adeguamento.

In questa Relazione il Collegio riferisce anche dell'attività di vigilanza svolta sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni contenute nel d.lsg. n. 254/2016, in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.

Il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento della propria funzione di vigilanza – oltre che attraverso le ordinarie attività di controllo effettuate nel corso delle sedici riunioni svolte nel corso dell'anno – anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ed alle riunioni dei Comitati endoconsiliari, attraverso le diverse audizioni del management della Società, nonché attraverso le informazioni acquisite dalle competenti strutture aziendali.

A proposito dello svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti, il Collegio assicura che - nonostante le limitazioni connesse alla diffusione dell'emergenza sanitaria legata al COVID-19 non abbiano consentito le riunioni in loco per la maggior parte dell'esercizio - ha svolto la sua attività in maniera efficace ed adeguata anche grazie ad una interlocuzione più assidua con i managers e le strutture aziendali della Società, ad un continuo scambio di informazioni con la Società incaricata della revisione legale e con gli altri organi di controllo della Società e delle controllate.

Nomina ed Indipendenza del Collegio sindacale

Questo Collegio è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2018, nelle persone di Giancarla Branda (Presidente), Paola Simonelli (Sindaco effettivo), Giovanni Luigi Camera (Sindaco effettivo). Il 22 maggio 2020 il Collegio è stato reintegrato con l'ingresso di Fabrizio Colombo (Sindaco supplente), a seguito delle dimissioni di Giovanni Luigi Camera, rilasciate con decorrenza dalla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019. Il Collegio, nella attuale composizione, scade con l'approvazione del bilancio a Voi sottoposto.

La composizione del Collegio rispetta il criterio di riparto fra i generi di cui all'art. 148 del d.lgs. n. 58 del 1998.

Il Collegio sindacale, all'atto della nomina e annualmente, quindi anche con riferimento all'esercizio 2020, ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza in capo ai singoli componenti, il corretto ed efficace funzionamento dell'organo nonché la sua adeguata composizione, con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, disponibilità di tempo e di risorse in relazione alla complessità dell'incarico, nell'ambito del più ampio processo di autovalutazione svolto attenendosi alle indicazioni di cui alla Norma Q.1.1. contenuta nelle "Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate"

pubblicate dal CNDCEC nell'aprile 2018 ed alle disposizioni previste per gli amministratori indipendenti dal Codice di Autodisciplina.

Gli esiti del citato processo di autovalutazione, condotto nel corso della riunione del Collegio Sindacale del 23 febbraio 2021, sono stati comunicati al Consiglio di Amministrazione nella riunione del 30 marzo 2021, ai sensi dell'art. 144-novies, comma 1 ter del Regolamento Emittenti, adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 1999, dell'art. 8.C.1. del Codice di Autodisciplina e della citata Norma Q.1.1..

I componenti del Collegio Sindacale hanno inoltre rispettato il cumulo degli incarichi previsto dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti.

In considerazione della scadenza del mandato e in adesione alle raccomandazioni espresse nella norma Q.1.6., rubricata "Retribuzione", contenuta nel documento recante i principi di comportamento del collegio sindacale delle società quotate, formulati dal Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e esperti contabili del 28 febbraio 2018, il Collegio ha inviato al Consiglio di Amministrazione anche una relazione di fine mandato, nella quale ha riassunto le attività espletate nel corso del triennio.

Attività di vigilanza e controllo del Collegio sindacale

Nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, nella qualità di organo di controllo e anche quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile negli enti di interesse pubblico, ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010, il Collegio sindacale ha svolto in dettaglio le attività che di seguito si indicano.

Con specifico riferimento all'attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto, il Collegio ha:

  • partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione, vigilando sul rispetto della legge, delle normative principali e secondarie e dello statuto, nonché sul rispetto dei principi della corretta amministrazione;
  • ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dall'art. 150 del d.lgs. n. 58/1998 e con le modalità previste dallo Statuto all'art. 22, informazioni sul generale andamento della gestione, sulla prevedibile evoluzione dello stesso,

nonché sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dalle sue controllate nel corso dell'esercizio, ponendo particolare attenzione sulla circostanza che le delibere assunte e le azioni intraprese fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale;

  • acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua pertinenza, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, alle dimensioni della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale, attraverso la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali preposte e incontri con la Società di Revisione, nell'ambito del reciproco scambio di dati ed informazioni;
  • vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, attraverso la assidua partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari costituiti in ossequio al Codice di Autodisciplina e sulla base delle informazioni acquisite, focalizzando l'attenzione sul fatto che le scelte gestionali fossero ispirate al principio di corretta amministrazione e ragionevolezza e che gli amministratori fossero consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute;
  • valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
  • l'esame della relazione del Dirigente Preposto sul sistema di Controllo interno della Società;
  • l'esame delle relazioni predisposte dalla funzione Internal Audit e dell'informativa resa dalla stessa sugli esiti della attività di monitoraggio avente ad oggetto l'attuazione delle azioni correttive di volta in volta individuate;
  • l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni;

  • l'esame dei documenti aziendali;

  • l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione;
  • lo scambio di informazioni con gli organi di controllo delle controllate ex art. 151, commi 1 e 2, del D.lgs. n. 58/1958;
  • effettuato, nel corso dell'esercizio, sedici riunioni della durata media di tre ore ognuna e partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari (Comitato Controllo Rischi Sostenibilità e Parti Correlate e Comitato Remunerazioni e Nomine);
  • vigilato sull'adeguatezza del flusso reciproco di informazioni tra la Società e le sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del d.lgs. n. 58/1998;
  • vigilato sugli adempimenti in materia di "Market abuse" e di "Internal Dealing", verificando l'adeguatezza delle regole e procedure adottate dalla Società per la gestione delle informazioni privilegiate e la relativa aderenza alle disposizioni normative applicabili e ponendo attenzione alla procedura di diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico;
  • tenuto riunioni, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del d.lgs. n. 58/1998, con esponenti della Società incaricata della revisione legale, dalle quali non sono emersi dati, informazioni, fatti o criticità degni di menzione nella presente relazione;
  • avuto scambio di informazioni con i corrispondenti organi di controllo delle società controllate dalla Saras, ai sensi dell'art. 151, commi 1 e 2 del d.lgs. n. 58/1998;
  • 5 • vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del d.lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate (ora Codice di Corporate Governance) predisposto dal Comitato per la Corporate Governance, cui la Società aderisce, come accennato in precedenza, anche nella nuova versione. Considerata tale riformulazione del Codice, la Società sta valutando la necessità di porre in essere gli eventuali interventi alle proprie prassi societarie in senso coerente con le linee ispiratrici della revisione del vecchio

214 GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2020

Codice, come risulta anche dalla Relazione Annuale sulla Corporate Governance e Informazioni sugli assetti proprietari, alla quale si rimanda;

  • verificato l'adozione della procedura di autovalutazione sulla composizione e funzionamento del Consiglio e del Comitati istituiti al suo interno, effettuata in conformità a quanto raccomandato dal criterio 1.C.1., lettera g) del Codice di Autodisciplina, ed ha constatato che nella valutazione – effettuata sulla base della elaborazione delle risultanze di un questionario di autovalutazione compilato da tutti i membri del Consiglio di Amministrazione - sono stati utilizzati criteri analoghi a quelli utilizzati nel precedente esercizio;
  • verificato, in particolare, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza al criterio applicativo 1.C.1. lett.g) del Codice di Autodisciplina, per valutare l'indipendenza dei propri membri, ai sensi del criterio applicativo 3.C.5. in calce all'art. 3 dello stesso Codice;
  • verificato che, nel corso dell'esercizio 2020, la Società non ha acquistato né venduto azioni proprie sul Mercato Telematico Azionario Italiano;
  • verificato la coerenza delle misure organizzative di contenimento del rischio connesso all'insorgenza della emergenza epidemiologica da Covid-19 predisposte dal management della Società e delle società del Gruppo con le prescrizioni normative volta per volta disposte e con i protocolli predisposti dalle Autorità nazionali e regionali.

Il Collegio dà, inoltre, atto di aver rilasciato pareri favorevoli:

  • sulla valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza, previsti dal Codice di Autodisciplina e dal d.lgs. n. 58/1998, in capo ai consiglieri indipendenti;
  • sull'approvazione del piano annuale di attività predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.1. c) del Codice di Autodisciplina;

sulla valutazione sul corretto utilizzo dei principi contabili e sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, effettuata dal Comitato Controllo e Rischi, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.2. a) del Codice di Autodisciplina, di concerto con il Dirigente Preposto.

In ordine all'attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativocontabile e sull'attività di revisione legale dei conti, il Collegio, chiamato a vigilare, ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010, sul processo di informativa finanziaria; sull'efficacia di sistemi di controllo interno e di gestione del rischio; sulla revisione legale dei conti e sull'indipendenza della Società di revisione specie con riguardo alle prestazioni di servizi diversi dalla revisione, ha:

7 • vigilato sull'esistenza di norme e procedure in ordine al processo di formazione e diffusione dell'informativa finanziaria; sul processo di attestazione dell'attendibilità dell'informativa finanziaria e sulla capacità del processo di redazione del bilancio di produrre l'informativa finanziaria in accordo con i principi contabili. In particolare, evidenzia che nella Relazione sul governo societario sono indicati i criteri di definizione del Sistema di Controllo interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di informativa finanziaria a livello consolidato e che il funzionamento delle procedure amministrativo-contabili è soggetto a verifiche svolte attraverso attività di monitoraggio dei controlli, effettuate dal Dirigente Preposto con il supporto dell'Internal Audit. In ordine a tale attività di monitoraggio del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria oggetto di attestazione, il Dirigente Preposto ha dato atto, nella relazione allegata al bilancio sottoposto alla Vostra approvazione, che sono stati ulteriormente rafforzati, nel corso del secondo semestre 2020, i controlli a presidio del processo di formazione e contabilizzazione di taluni dati e che è stata attuata una riorganizzazione tesa alla razionalizzazione delle strutture e dei processi, necessaria a fronteggiare la crisi di settore e l'incertezza dello scenario, collegate all'emergenza sanitaria. Il Collegio ha ricevuto adeguate informazioni sul perimetro delle attività svolte dalla Società e sull'aggiornamento della mappatura dei processi dai responsabili delle rispettive funzioni e anche attraverso l'analisi degli esiti del lavoro svolto dalla Società di Revisione. Non sono emersi elementi ostativi al rilascio dell'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili-societari e dell'Amministratore delegato in ordine alla adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato e di quello consolidato della Società per l'esercizio 2020;

  • vigilato sulla efficacia dei sistemi di controllo interno e sulla adeguatezza della politica di gestione dei rischi in relazione alle aree strategiche, operative e finanziarie. Al riguardo, segnala che, nel corso dell'esercizio, il Collegio ha posto particolare attenzione alle azioni intraprese dalla Società, allo scopo di gestire e mitigare i rischi di liquidità e di contrazione della redditività, legati al prolungarsi della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza sanitaria ed alla incertezza sui tempi della ripresa;
  • vigilato sull'attività di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e sull'indipendenza della Società di Revisione specie in ordine alle eventuali prestazioni di servizi diverse da quelle di revisione;
  • ricevuto dalla Società di Revisione conferma della propria indipendenza ai sensi dell'art. 17 del d.lgs. n. 39/2010 e ai sensi del paragrafo 17 del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260.

Nell'esercizio della suddetta attività, il Collegio si è coordinato con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, al fine di evitare sovrapposizioni e di beneficiare delle differenti competenze.

In ordine all'attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e sull'assetto organizzativo, il Collegio ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del controllo interno e sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio, focalizzando l'attenzione sulle attività maggiormente rilevanti, anche attraverso l'assidua partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

Nell'ambito di tale attività, il Collegio dà atto di aver:

• ricevuto le relazioni periodiche sull'attività svolta, predisposte dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e quelle predisposte dalla funzione di Internal Audit;

  • ricevuto i rapporti redatti alla conclusione delle attività di verifica e monitoraggio dalla funzione di Internal Audit, con i relativi esiti e le azioni raccomandate ed avuto evidenza dei successivi controlli sulla concreta attuazione delle suddette azioni;
  • ricevuto gli aggiornamenti periodici sull'evoluzione del processo di gestione dei rischi, l'esito delle attività di monitoraggio ed assesment svolte dall'Internal Audit ed i risultati raggiunti;
  • di aver preso visione e di aver ottenuto informazioni sulle attività di carattere procedurale ed organizzativo poste in essere, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti" di cui al d.lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche e di aver ricevuto dall'Organismo di Vigilanza i verbali delle relative riunioni svolte nel corso dell'esercizio 2020, di aver acquisito le Relazioni periodiche presentate al Consiglio di Amministrazione e di aver ricevuto dallo stesso Organismo assicurazione in merito all'assenza di fatti o situazioni da segnalare nella presente relazione.

All'esito dell'attività svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio ha condiviso la valutazione positiva espressa dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in relazione alla adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Collegio dà, inoltre, evidenza di aver ricevuto – nel corso del secondo semestre 2020 – informativa in ordine all'avvio di un'indagine penale della Procura della Repubblica di Cagliari , che, per quanto a conoscenza dei Sindaci, non coinvolge la Società - tesa a raccogliere informazioni relative ad acquisti di grezzo di origine curda dalla Società di trading Petraco Oil Company, avvenuti tra il 2014 e 2016. A seguito di tale informativa, il Collegio ha incaricato l'Internal Audit di effettuare una specifica attività di verifica avente ad oggetto la conformità delle operazioni di acquisto, richiamate negli atti della Procura, alle procedure esistenti nonché la verifica della adeguatezza ed efficacia di tali procedure ai fini della prevenzione dei reati ipotizzati dal Giudice.

Gli esiti dell'attività di Audit svolta sono stati illustrati nel corso di due riunioni appositamente convocate, tenute insieme al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed all'Organismo di Vigilanza.

Dall'analisi svolta dalla funzione di Internal Audit è emersa l'adeguatezza del sistema del controllo interno e la sostanziale conformità delle transazioni sub judice alle procedure formalizzate all'epoca in vigore, nonché l'evidenza che le anomalie riscontrate – di carattere formale ed essenzialmente riconducibili ad un disallineamento tra le procedure aziendali e la prassi di settore – sono state risolte nel corso dei successivi aggiornamenti delle stesse procedure. Dal rapporto di Audit è emerso, altresì, che il sistema di controllo interno – relativo al processo coinvolto dall'indagine – è stato negli anni ulteriormente rafforzato, anche e soprattutto in funzione della riorganizzazione del Gruppo, a seguito della costituzione di una nuova società controllata deputata al trading internazionale, e della evoluzione del mercato di riferimento. Le azioni di miglioramento che hanno interessato il sistema si sono concretate nel rafforzamento dei controlli interni, attuato attraverso una maggiore segregazione dei ruoli, con l'introduzione di nuove funzioni di controllo, quali il Commodity Risk ed il Back Office facenti capo al CFO, e di una nuova procedura, denominata "Know your Conterpart", volta a disciplinare in maniera più stringente la valutazione preliminare delle controparti nelle transazioni commerciali.

Quanto all'attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, il Collegio dà atto:

  • di aver ricevuto analitica informativa in merito alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate. Di tali operazioni, esaminate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, si citano le seguenti:
  • conclusione di un importante ciclo di manutenzione programmata che ha coinvolto specifiche unità del sito industriale costituito dalla raffineria di Sarroch;
  • sospensione della distribuzione del dividendo allo scopo di salvaguardare la solidità patrimoniale e l'equilibrio economico-finanziario della Società, tenuto conto dell'emergenza sanitaria;

  • avvio della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria parziale distribuita tra tutti i dipendenti del Gruppo, a partire dal 26 ottobre 2020;

  • sottoscrizione, avvenuta il 28 dicembre 2020, di un contratto di finanziamento per un importo complessivo pari a 350 milioni di euro, assistito per il 70 per cento dell'importo dalle garanzie rilasciate dalla SACE in base al programma Garanzia Italia, finalizzato al consolidamento finanziario teso a mitigare gli effetti della variabile esogena legata all'emergenza pandemica.

Sul piano della gestione ordinaria, la Saras, nonostante l'emergenza sanitaria ed i significativi impatti prodotti dalla stessa sul settore di appartenenza della Società, ha mantenuto nell'esercizio la piena continuità degli impianti della raffineria, anche grazie all'adozione di adeguate misure di prevenzione e contenimento del rischio di contagio da Covid-19.

Tuttavia, il decisivo peggioramento della redditività e della generazione di cassa ascrivibile allo scenario particolarmente avverso, hanno indotto gli amministratori a ricorrere a diverse misure operative e finanziarie, descritte nel bilancio al quale si rimanda per i dettagli, volte a contenere gli impatti economico-finanziari generati dalla crisi.

In tale contesto, a seguito dell'attività di vigilanza e controllo svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio può attestare che:

  • non sono emerse omissioni, irregolarità e/o fatti censurabili o comunque significativi, tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione;
  • non sono pervenuti al Collegio denunce, ex art. 2408 del Codice Civile, né esposti da parte di terzi;
  • non sono state individuate operazioni con terzi, con Società del Gruppo o con altre parti correlate tali da evidenziare profili atipici e/o inusuali per contenuti, natura, dimensione e collocazione temporale;
  • il complesso delle operazioni e delle scelte adottate è ispirato al principio di corretta amministrazione e di ragionevolezza.

In ordine all'attività di vigilanza sull'attuazione delle regole di governo societario, il Collegio dà atto:

• di aver verificato l'evoluzione della governance anche alla luce delle considerazioni contenute nella relazione sul governo societario in merito alle raccomandazioni recate nella lettera del Presidente del Comitato per la Corporate Governance del 22 dicembre 2020 e, in tale ambito, di aver valutato positivamente l'attenzione posta dalla Società ai temi della sostenibilità ed alla politica in materia di remunerazione. Con specifico riferimento alla politica in materia di remunerazione, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 30 marzo 2021, ha approvato una nuova relazione (la Relazione sulla Politica di Remunerazione e sui compensi corrisposti) da sottoporre al voto di questa Assemblea, prima dell'ordinaria scadenza triennale, proprio allo scopo di aggiornare la Politica vigente in senso coerente con le modifiche nel frattempo introdotte al Regolamento Emittenti. In tale ambito gli Amministratori hanno illustrato i principi adottati per la determinazione delle remunerazioni dei componenti degli organi di amministrazione e dei dirigenti con responsabilità strategiche. La Relazione contiene la tabella relativa ai compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche, nonché lo schema relativo alle informazioni sulle partecipazioni al capitale della società dagli stessi detenute.

Quanto all'attività di vigilanza connessa al Bilancio di esercizio, al Bilancio consolidato ed alla Dichiarazione consolidata non finanziaria, il Collegio dà atto di:

  • aver ricevuto in data 30 marzo 2021 il progetto di bilancio consolidato di Gruppo e di bilancio separato al 31 dicembre 2020 redatto secondo i principi contabili internazionali, nonché la relazione sulla gestione, nei termini previsti dall'art. 2429 del codice civile, e di aver accertato, anche tramite le informazioni assunte dalla Società di Revisione, l'osservanza delle norme di legge che ne regolano la formazione;
  • 12 • aver ricevuto analitica informativa in merito agli impairment test eseguiti nel 2020, ai sensi dello IAS 36, a conferma dei valori di attività iscritte nel bilancio della Società e nei bilanci delle società controllate. Al riguardo – ribadendo

considerazioni già espresse - si sottolinea che il business del Gruppo e la capitalizzazione di mercato della Saras hanno subito pesantemente l'impatto della diffusione dell'epidemia da Covid-19 e delle connesse restrizioni imposte a livello globale per contrastarla. In considerazione di ciò, la Società – in senso coerente con le previsioni contenute nel suddetto principio IAS 36 e tenuto conto delle raccomandazioni espresse sul punto dalle Autorità competenti, nazionali ed internazionali, – ha svolto le necessarie verifiche tese alla identificazione di eventuali rischi di continuità aziendale e alla quantificazione e definizione degli effetti della emergenza pandemica sulle valutazioni delle attività e sulla struttura finanziaria del Gruppo. Le valutazioni sottostanti il test di impairment, condotto periodicamente (allo scadere del semestre e del terzo trimestre) e soprattutto quello al 31 dicembre 2020, sono state analizzate dal Collegio nel corso delle varie riunioni e delle interlocuzioni informali con il management della Società. Tali valutazioni, peraltro, sono state effettuate con il supporto di un parere tecnico rilasciato da un primario Studio di consulenza e tenuto conto delle indicazioni dallo stesso fornite. L'impairment test, eseguito al 31 dicembre 2020, elaborato sulla base dei piani prospettici, ha comportato la necessità di procedere ad una svalutazione degli assets aziendali di 35 milioni di euro;

  • aver ricevuto, sempre in data 30 marzo 2021, il Bilancio di Sostenibilità recante la Dichiarazione consolidata delle informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità, nei termini previsti dall'art. 5 del d.lgs. n. 254/16;
  • 13 • poter attestare, in relazione al citato Bilancio di Sostenibilità, l'adeguatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la Società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel d.lgs. n. 254/2016. Andando nel dettaglio, il Collegio, nell'ambito della ordinaria attività svolta in attuazione della normativa vigente, ha vigilato sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni stabilite in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità, constatando che la Società ha redatto, anche nell'anno 2020, la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario nella forma più ampia di "Bilancio di sostenibilità", collocandola in un documento distinto e non in una sezione della relazione sulla

gestione. La suddetta dichiarazione, redatta secondo i principi di rendicontazione individuati nello standard "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" (in breve "GRI Standard"), offre una rappresentazione delle strategie adottate al fine di assicurare la crescita economica della Società e lo sviluppo del suo business in ottica sostenibile. La stessa copre i temi ambientali, sociali, della salute e sicurezza sul lavoro, della gestione del personale, del rispetto dei diritti umani, della lotta contro la corruzione attiva e passiva, della sicurezza informatica, della privacy, rilevanti tenuto conto dell'attività e delle caratteristiche dell'impresa, in misura adeguata al fine di consentire la comprensione dell'attività svolta dal Gruppo Saras, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, in senso coerente con le disposizioni contenute nell'art. 3 del d.lgs. n. 254/2016. Sulla suddetta dichiarazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 30 marzo 2021 e messa a disposizioni dei Sindaci nella stessa data, il Collegio ha svolto un controllo di tipo sintetico sui sistemi e sui processi allo scopo di accertare il rispetto della legge e della corretta amministrazione. In concreto il controllo ha avuto ad oggetto la matrice di rilevanza dei rischi, le modalità di rendicontazione delle informazioni fornite dalle società del Gruppo e la corrispondenza al vero delle stesse, nonché la coerenza della stessa rendicontazione con le previsioni del decreto. In particolare si segnala che, nell'attività di ordinario controllo sulla citata dichiarazione, in relazione al 2020, il Collegio ha considerato anche le indicazioni fornite dall'ESMA nel documento rubricato "European common enforcemente priorities for 2020 annual financial reports" del 28 ottobre 2020 in ordine:

  • all'impatto della infezione pandemica da COVID-19 sulle tematiche non finanziarie;
  • alle questioni sociali ed a quelle attinenti al personale;
  • al business model ed alla creazione di valore;
  • ai rischi relativi al cambiamento climatico;
  • alle interconnessioni esistenti tra informazioni finanziare e non finanziarie.

Con specifico riferimento all'impatto della infezione pandemica sulle tematiche non finanziarie, il Collegio ha verificato l'avvenuta adozione di azioni di mitigazione tese a contenerne gli effetti. In ordine alle questioni sociali ed a quelle attinenti il personale, i sindaci hanno posto la necessaria attenzione ai profili riguardanti la salute, la sicurezza sul lavoro ed il ricorso alla modalità di lavoro da remoto, verificando l'adeguatezza delle misure adottate. Analoga verifica è stata effettuata in relazione alla adeguatezza delle politiche adottate dalla Società nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori; quindi – con riferimento al business model ed alla creazione di valore - alle azioni intraprese dalla Società per contenere gli effetti della crisi generata dall'epidemia allo scopo di preservare la capacità di creazione di valore nel tempo. Il Collegio ha altresì verificato la adeguatezza dei comportamenti adottati a presidio del contenimento dei rischi connessi al cambiamento climatico, compatibilmente con il contesto eccezionale e assolutamente imprevisto. Quanto infine alle interconnessioni esistenti tra informazioni finanziarie e non finanziarie, il Collegio ha valutato con particolare attenzione l'impatto generato dalla crisi pandemica sulla situazione finanziaria della Società e sulle relative performance.

All'esito dell'attività svolta ed alla luce delle conclusioni raggiunte dalla Società di Revisione nella specifica relazione, il Collegio può attestare l'adeguatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel d.lgs. n. 254/2016;

  • aver valutato il piano di lavoro predisposto dalla EY S.p.A., rilevandolo adeguato alle caratteristiche ed alle dimensioni del Gruppo, e di aver vigilato sull'efficacia del processo di revisione legale, rilevando che lo stesso si è svolto nel rispetto del piano di revisione e secondo gli International Standard Audit;
  • aver ricevuto, in data 20 aprile 2021, dalla Società di revisione legale le relazioni ai sensi dell'art. 14 e dell'art. 19, comma 3, del d.lgs. n. 39/2010 rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2020. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato della Società forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, in conformità agli International Financial

Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del d.lgs. n. 38/2005; e che la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nel comma 4 dell'art. 123-bis del d.lgs. n. 58/1998, sono coerenti con il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato. La relazione di revisione include, inoltre, l'indicazione degli aspetti chiave della revisione, in relazione ai quali, tuttavia, non viene espresso un giudizio separato, essendo stati affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del giudizio sul bilancio di esercizio nel suo complesso. Nel dettaglio, la Società di Revisione evidenzia alcune modifiche di approccio nella esecuzione delle procedure di revisione previste dagli standard professionali di riferimento, rese necessarie per la diffusione dell'epidemia da COVID-19 e in dipendenza dei connessi provvedimenti, anche di natura restrittiva alla circolazione, emanati dal Governo italiano a tutela della salute dei cittadini. Tali modifiche si sono concretate (i) in una rimodulazione della organizzazione del personale, improntata ad un ampio uso di smart working e (ii) in una differente modalità di interlocuzione con i referenti aziendali e di raccolta delle evidenze probative, attraverso l'utilizzo, in modo prevalente, di documentazione, in formato elettronico, acquisita attraverso tecniche di trasmissione a distanza. La Società di revisione ha inoltre definito gli aspetti chiave - Key Audit Matter - che sono stati oggetto di approfondimento e analisi specifici. Il riferimento è, in particolare, a:

  • recuperabilità delle immobilizzazioni materiali e immateriali (impairment test) ed in particolare: la ridefinizione delle CGU; la determinazione dei flussi connessi al modificato schema di esercizio dell'impianto IGCC; la definizione degli scenari del mercato petrolifero; la rideterminazione dei piani di investimento; le nuove performances degli impianti eolici dopo il reblading ed il riconoscimento del requisito di essenzialità all'impianto IGCC;
  • gestione finanziaria con focus sulla sostenibilità dell'indebitamento prospettico, in funzione della contrazione della generazione di cassa nel corso del 2020;
  • valutazione del magazzino oil e del magazzino materiali;

complessità regolatorie e conseguenti contenziosi.

  • aver ricevuto, in data 20 aprile 2021, dalla Società di revisione EY S.p.A. la relazione prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014, dalla quale non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di governance. Il Collegio Sindacale provvederà ad informare il Consiglio di Amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva, corredata da eventuali osservazioni, ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010. Relativamente all'esercizio precedente, il Collegio Sindacale ha provveduto ad informare il Consiglio di Amministrazione in merito agli esiti della revisione legale, come previsto dalle disposizioni di legge.
  • aver ricevuto, in data 20 aprile 2021, dalla Società incaricata della revisione legale EY S.p.A. la relazione di revisione limitata sulla conformità delle informazioni non finanziarie fornite rispetto alle norme contenute nel d.lgs. 30 dicembre 2016 n. 254, dalla quale risulta l'inesistenza di elementi idonei a far ritenere che la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto citato e dal GRI Standards.

In ordine all'attività di vigilanza sui rapporti con le società controllate, il Collegio

  • acquisito conoscenza e vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lett. d) del d.lgs. n. 58/1998, per le principali società soggette a controllo, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2 dello stesso d.lgs. n. 58/1998, tramite:
  • l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali;
  • gli incontri e gli scambi di informazioni con i Presidenti dei Collegi sindacali e con il Sindaco Unico ove previsto;

ha:

gli incontri con la Società incaricata anche della revisione legale delle partecipate.

Quanto all'attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate, il Collegio ha:

  • vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società ai principi indicati nel Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, come di recente aggiornata con provvedimento del dicembre 2020, e di non aver rilevato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate, e di aver verificato che i rapporti con parti correlate sono stati regolati a condizioni analoghe a quelle usualmente praticate nei confronti di parti non correlate per operazioni di corrispondente natura, entità e rischio. Al riguardo, il Collegio richiama l'attenzione sulla circostanza che, nella Nota Integrativa al bilancio consolidato e separato - al paragrafo 7.2. del Capitolo 7 rubricato "Altre informazioni" - gli Amministratori evidenziano ed illustrano, in maniera analitica, l'esistenza di rapporti di interscambio di beni e servizi e rapporti di carattere finanziario con società controllate e con altre parti correlate, indicando la natura di quelli più rilevanti, esplicitando gli effetti economici delle singole operazioni, precisando che gli stessi rapporti sono stati regolati alle condizioni che si sarebbero applicate per operazioni della stessa natura fra parti non correlate e rappresentando la relativa rispondenza all'interesse della Società. Sul punto, il Collegio precisa altresì che non costituisce operazione atipica o inusuale, rientrando nel normale svolgimento dell'attività di una Società controllante, l'aver rilasciato a favore di società controllate fideiussioni. La circostanza è oggetto di illustrazione specifica nella nota integrativa del bilancio consolidato al paragrafo 7.7. del Capitolo 7 e nella nota integrativa del bilancio separato al paragrafo 7.6. del Capitolo 7;
  • vigilato sull'osservanza della Procedura in materia di operazioni con parti correlate, adottata dalla Società e pubblicata sul sito internet della stessa, ottenendo al riguardo adeguate informazioni dalle funzioni preposte ed anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Parti Correlate, le cui funzioni specifiche sono state conferite al Comitato Controllo Rischi e

Sostenibilità. Nel corso del 2020, il suddetto Comitato si è riunito una volta per analizzare e rilasciare il proprio parere su una specifica operazione riconducibile nella categoria delle operazioni con parti correlate di minore rilevanza.

Conclusioni

All'esito dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio 2020 descritta nei paragrafi precedenti, il Collegio, ribadendo considerazioni già espresse, può attestare che le scelte operate dagli Amministratori appaiono conformi alla legge ed allo statuto, ai principi di corretta amministrazione, nonché coerenti e compatibili con le dimensioni aziendali e con il patrimonio sociale; che – anche sulla base delle informazioni assunte dalla Società di Revisione - non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione.

Sulla base della suddetta attività di vigilanza, e dall'analisi del progetto di bilancio presentato, considerato che, in data 20 aprile 2021, la Società di Revisione ha rilasciato le proprie relazioni senza rilievi, il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Infine, considerato che - con l'approvazione del bilancio all'esame di questa Assemblea - scade il mandato triennale del Collegio e del Consiglio di Amministrazione, si invitano i Signori Azionisti ad assumere i necessari provvedimenti. Con l'occasione, i Sindaci ringraziano la Società ed i suoi Azionisti per la fiducia loro accordata fino ad oggi.

20 aprile 2021

Il Collegio Sindacale

Giancarla Branda – Presidente

Fabrizio Colombo – Sindaco effettivo

Paola Simonelli – Sindaco effettivo

ELENCO DEGLI INCARICHI RICOPERTI DAL COLLEGIO SINDACALE IN SOCIETÀ DI CUI AL LIBRO V DEL CODICE CIVILE ALLA DATA DEL 30/03/2021

Avv. Giancarla Branda

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Saras SpA Presidente del Collegio Sindacale
Fineco Bank SpA Consigliere di Amministrazione
ACI Progei SpA Sindaco Effettivo
ACI Consult SpA (in liquidazione) Sindaco Effettivo
RSE SpA Sindaco Effettivo
Consorzio Studi e Ricerche Fiscali Presidente del Collegio Sindacale e Revisore Effettivo
Banca Network Investimenti in liquidazione coatta Amministrativa Membro del Comitato di Sorveglianza

Dott. Fabrizio Colombo

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Geox SpA Sindaco Effettivo
Saras SpA Sindaco Effettivo
Mittel SpA Presidente Collegio
Publitalia '80 SpA Sindaco Effettivo
Acciaieria Arvedi SpA Sindaco Effettivo
Finarvedi SpA Sindaco Effettivo
Sistemi Informativi Srl Sindaco Effettivo
Value Transformation Services SpA Sindaco Effettivo
Sarlux Srl Presidente Collegio
Credit Agricole Vita SpA (1) Sindaco Effettivo

(1) incarico cessato in data 21 aprile 2020

Dott.ssa Paola Simonelli

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Finolombarda SpA Consigliere (Senza Deleghe)
Webuild SpA Sindaco Effettivo

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio d'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Aspetti chiave Risposte di revisione

Valutazione di immobilizzazioni, rimanenze e strumenti derivati

I risultati economici e finanziari di Saras S.p.A. sono significativamente influenzati dalla variabilità di fattori esterni, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione, che determinano i margini conseguibili dalla raffinazione, attività prevalente della Società e del Gruppo. L'andamento delle variabili di mercato per valori imprevisti ha determinato, nel corso del 2020, inattese perdite economiche ed il conseguente deterioramento della posizione finanziaria. L'andamento nel prevedibile futuro delle variabili di mercato rappresenta una delle assunzioni critiche per la valutazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni e delle rimanenze e per la stima dei valori correnti degli strumenti derivati.

La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni, detenute attraverso le proprie controllate, ed, eventualmente, le assoggetta ad impairment test ai fini della valutazione delle proprie partecipazioni; inoltre, verifica, a fine esercizio, il valore recuperabile delle rimanenze ed il valore corrente degli strumenti derivati.

Tali stime comportano processi valutativi, anche complessi, ancor più nell'attuale contesto d'incertezza derivante dalla diffusione della pandemia Covid-19, che sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale con particolare riferimento alle variabili esogene di settore, altamente volatili, e, a partire dal 2021, ai soli fini dell'impairment test, anche ai razionali di conduzione degli impianti del sito di Sarroch modificati in conseguenza dell'attribuzione del requisito di essenzialità all'impianto IGCC, successiva alla fine dell'applicabilità della tariffa CIP6/92.

Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la definizione delle unità generatrici di flussi di cassa, la discussione degli scenari economici e di settore considerati dalla Direzione Aziendale ai fini della preparazione dei propri piani ed, ai fini della verifica di ragionevolezza delle assunzioni, l'analisi della coerenza con le fonti esterne utilizzate nello sviluppo degli stessi, la loro continuità di applicazione nel tempo, la comprensione della procedura e dei controlli posti in essere dalla Società in merito all'identificazione di eventuali indicatori di impairment, l'analisi del modello di valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni elaborato dall'esperto indipendente incaricato dagli Amministratori, nonché dei processi di valutazione del valore recuperabile delle rimanenze e del valore corrente degli strumenti derivati in essere a fine esercizio.

Nell'esecuzione delle nostre procedure di revisione, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio d'esercizio in relazione all'aspetto chiave.

In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve considerare nelle proprie valutazioni, tra cui in particolare i possibili effetti delle variazioni del contesto di mercato sui flussi di cassa futuri, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 3.3 "Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di discrezionalità" della nota integrativa al bilancio d'esercizio.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 20 aprile 2021

EY S.p.A. Alberto Romeo (Revisore Legale)

Investor Relations [email protected]

Numero Verde per gli investitori individuali 800 511155

Progetto grafico e impaginazione Michele D'Ambrosio - Overlay Studio, Milano

Foto Stefano Dal Pozzolo, Roma

Stampa Logo, Padova

Stampato su Fedrigoni Freelife (carta riciclata amica dell'ambiente)

Saras S.p.A. - Sede legale: Sarroch (CA) SS. 195 Sulcitana, Km 19 Numero Iscrizione Registro Imprese, Codice Fiscale 00136440922 Partita IVA 03868280920

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.