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Saras

Annual Report Apr 17, 2020

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E PROGETTO DI BILANCIO SEPARATO DI SARAS S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2019

INDICE DI BILANCIO

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019

143

PROFILO DEL GRUPPO SARAS

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio.

La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) ed una delle più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria viene gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in oltre cinquant'anni di attività.

CAPACITÀ DI RAFFINAZIONE

Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, incorporata a Ginevra nel mese di settembre 2015, che si occupa di acquisire grezzi e altre materie prime per la raffineria del Gruppo, di venderne i prodotti raffinati, e di svolgere anche attività di trading, agendo da una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere.

PRODOTTI PETROLIFERI VENDUTI IN ITALIA E SPAGNA NEL CANALE RETE ED EXTRA RETE

Direttamente ed attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei. In particolare, nel 2019 circa 2,16 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi sono state vendute in Italia nel canale extra rete ed ulteriori 1,42 milioni di tonnellate sono state vendute nel mercato spagnolo.

IMPIANTO IGCC (IMPIANTO DI GASIFICAZIONE A CICLO COMBINATO) INTEGRATO CON LA RAFFINERIA

4.000.000.000 kWh/anno

Ad inizio anni 2000, il Gruppo Saras ha intrapreso anche l'attività di produzione e vendita dell'energia elettrica, mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato), che ha una potenza installata di 575MW ed è gestito anch'esso dalla controllata Sarlux Srl. Tale impianto utilizza in carica i prodotti pesanti della raffinazione, e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/ anno di energia elettrica, contribuendo per circa il 45% al fabbisogno elettrico della Sardegna.

PARCO EOLICO DI ULASSAI

126 MW di capacità installata

Inoltre, sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso il parco eolico di Ulassai. Il parco, operativo dal 2005, viene gestito dalla controllata Sardeolica Srl e, a seguito del recente ampliamento con l'installazione di 9 nuove turbine, ha una capacità installata pari a 126MW.

Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl.

MILESTONES

Anni 1960

Inizio attività

Anni 1970

impianti

Potenziamento

Anni 1980

Incremento della capacità di conversione

Anni 1990

Ambiente e nuove tecnologie, espansione nel mercato extra-rete

1962

1970

Angelo Moratti fonda Saras.

1965

Avvio della raffineria di Sarroch.

1968

Installazione di una nuova unità di distillazione primaria e dell'impianto di Cracking Catalitico a letto fluido (FCC).

Installazione dell'unità di Alchilazione e di un impianto per il trattamento delle acque reflue.

vuoto (Vacuum).

1983

1984

Installazione di una nuova unità di Reforming Catalitico (CCR).

Installazione dell'unità di Visbreaking (VSB) e di un'unità di distillazione sotto

Fine anni '80

Potenziamento dell'unità FCC sino alla capacità di 94.000 bl/giorno.

1992

Installazione della prima unità di Mild Hydrocracking (MHC1).

Metà anni '90

Saras inizia ad operare nel mercato extra-rete (vendite all'ingrosso) in Spagna (Saras Energia) ed in Italia (Arcola Petrolifera).

Anni 2000

IPO, nuovi investimenti in alta tecnologia ed ambiente

2001

Avviamento dell'impianto IGCC (impianto di gasificazione a ciclo combinato).

Installazione di una seconda unità Mild Hydrocracking (MHC2).

Installazione di un'unità di eterificazione (TAME).

2005

Il parco eolico di Ulassai è operativo con una potenza installata pari a 72MW.

2006

IPO per perseguire progetti di crescita e cercare nuove opportunità.

2007

Aumento capacità di conversione, e significativo miglioramento della produzione di gasolio per autotrazione.

2008

Ottenimento della registrazione EMAS (Eco Management Audit Scheme).

Avvio dell'unità di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (TGTU).

Avviamento dell'unità di desolforazione delle benzine (U800).

2009

Inizio commercializzazione di benzina e gasolio a 10 ppm (parti per milione) della concentrazione di zolfo. Significativa riduzione delle emissioni indirette di SO2.

Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo, e che consentono di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali.

Estensione della rete di distribuzione nell'area meridionale della Spagna, mediante l'integrazione di 71 stazioni di servizio acquisite da ERG.

Durante la manutenzione dell'impianto MHC1, si è verificato un tragico evento con il decesso di tre operai.

Completato un importante ciclo di manutenzione ed investimenti, determinanti per la redditività della società, agli impianti: Topping 1, FCC, ALKY, TAME, MHC1, MHC2, e VSB.

2010

Anni 2010

Avvio del "Progetto Focus", volto a migliorare efficienza produttiva, efficacia operativa ed a razionalizzare i costi.

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

Saras diventa membro accreditato dell'OCIMF (Oil Companies International Marine Forum), e può operare nell'ambito del "vetting" all'interno del programma SIRE dell'OCIMF.

Emissione obbligazionaria presso la Borsa del Lussemburgo, rivolta ai soli investitori istituzionali, del valore nominale di 250 milioni di Euro e della durata 5 anni.

2011

"Project Focus" consegue risultati positivi e viene esteso anche alle attività di "Programmazione" e "Supply & Trading".

Il Gruppo sfrutta la propria flessibilità commerciale ed operativa per sopperire alla mancanza di grezzi libici, in conseguenza della guerra civile che sconvolge il paese.

Viene compiuta la fermata decennale per la manutenzione programmata dell'intero impianto IGCC.

La controllata "Sardeolica Srl" porta la capacità installata del parco eolico di Ulassai da 72 a 96 MW.

2012

Il Consiglio di Amministrazione di Saras approva il Piano Industriale 2013-2017, basato su attività mirate ad incrementare l'efficacia e l'efficienza, ed a perseguire nuove opportunità commerciali.

Presso il segmento Raffinazione, viene effettuato il revamping del MildHydroCracking-2 (MHC2).

Essere fra i più sicuri ed efficienti operatori del settore rimane la sfida principale per il Gruppo Saras, in un contesto competitivo difficile ed aggravato dalla recessione nella Zona Euro.

2013

La strategia industriale del Gruppo resta focalizzata sulla ricerca della performance operativa ottimale.

Un'importante riorganizzazione societaria viene portata a compimento, trasferendo il ramo d'azienda del segmento Raffinazione da Saras SpA alla controllata Sarlux Srl.

Rosneft acquisisce a fine aprile il 13,70% del capitale sociale di Saras SpA dagli azionisti di maggioranza, i dottori Gian Marco e Massimo Moratti ed, a metà giugno un ulteriore 7,29% dai mercati finanziari, mediante un offerta pubblica di acquisto volontaria parziale.

2014

Il Gruppo Saras prosegue le iniziative di "asset management" mirate alla riduzione dei costi, all'incremento dell'efficienza energetica, ed al

MILESTONES

Anni 2010

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

coordinamento tra attività commerciali e gestione operativa della raffineria.

Emissione obbligazionaria presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, del valore nominale di 175 milioni di Euro e della durata 5 anni.

Vengono effettuate con successo le importanti attività di "turnaround" quinquennale presso l'impianto FCC di Cracking Catalitico, e le sue due principali unità ancillari: Alchilazione (Alky) ed Eterificazione (TAME).

Arcola Petrolifera Srl viene fusa per incorporazione in Saras SpA, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2014.

Il 29 dicembre 2014 Sarlux Srl acquisisce un ramo d'azienda di Versalis SpA, composto da circa l'80% delle unità produttive del complesso petrolchimico Versalis di Sarroch, al fine di realizzare notevoli sinergie industriali ed organizzative, e rafforzarsi ulteriormente nel panorama competitivo internazionale.

2015

Il 2015 segna un cambiamento strutturale dei mercati petroliferi: prezzi del grezzo più equilibrati, maggior disponibilità di tipologie di grezzo non-standard, ripresa dei consumi di prodotti petroliferi, razionalizzazione del sistema di raffinazione

europeo, riduzione della capacità "spare" a livello globale e correzione di alcune distorsioni di mercato, concorrono alla ripresa dei margini di raffinazione, beneficiando in misura maggiore le raffinerie complesse come quella del Gruppo Saras.

Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, il Gruppo Saras adotta un innovativo modello di business basato sulla gestione integrata della Supply Chain (ovvero della filiera di approvvigionamento della materia prima). Tale modello si fonda sulle caratteristiche di flessibilità ed alta conversione della raffineria di Sarroch, oltre che sullo stretto coordinamento tra attività di programmazione, trading e gestione operativa degli impianti.

In data 15 ottobre, si svolge presso la raffineria di Sarroch il "Capital Markets Day" del Gruppo Saras e viene presentato il Piano Industriale 2016–2019, basato sull'esecuzione ottimale del modello di gestione integrata della "Supply Chain", e su una serie di iniziative di miglioramento in ambito affidabilità, efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito, con investimenti moderati e brevi periodi di rientro.

In data 19 ottobre, Rosneft vende ad un qualificato gruppo di investitori istituzionali internazionali circa l'8,99% del capitale sociale di Saras SpA, e riduce la sua partecipazione al 12%.

In data 10 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento bancario quinquennale, per un importo complessivo pari a 265 milioni di Euro, con lo scopo di rifinanziare debito esistente.

2016

Il 2016 si conferma un altro anno positivo per l'industria della raffinazione Europea, grazie al permanere di un'ampia offerta di grezzi, inclusi quelli non convenzionali le cui lavorazioni favoriscono siti complessi, integrati e ad alta conversione come quello Saras, e ad una domanda globale di prodotti raffinati in crescita (+1,3 mbl/g rispetto al 2015).

Da gennaio diviene pienamente operativa Saras Trading SA a Ginevra, una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere. Importante tassello nell'implementazione del modello di gestione integrata della Supply Chain, provvede agli acquisti di materie prime ed alla vendita dei prodotti raffinati della raffineria e svolge anche attività di trading indipendente su grezzo e prodotti petroliferi.

In data 22 aprile, l'Assemblea degli Azionisti delibera di distribuire un dividendo di Euro 0,17

per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 10,8%), per un totale di 159,1 milioni di Euro. Il ritorno al pagamento del dividendo dopo numerosi anni è stato reso possibile dal miglioramento delle condizioni del mercato della raffinazione, e dagli ottimi risultati dell'esercizio 2015.

L'esercizio 2016 ha visto il Gruppo Saras impegnato in un importante processo di riduzione del costo medio del debito, cogliendo le opportunità offerte dal contesto di bassi tassi di interesse, derivante dalla politica espansiva della Banca Centrale Europea.

2017

Nel 2017 l'industria della raffinazione ha continuato a beneficiare di condizioni favorevoli caratterizzate da margini dei principali prodotti raffinati soddisfacenti. L'offerta di grezzo è risultata abbondante nonostante l'implementazione di tagli produttivi ad opera dei paesi OPEC e di altri importanti produttori, pur in presenza di una certa pressione sugli sconti dei grezzi pesanti che sono risultati maggiormente interessati dai succitati tagli produttivi.

In data 17 gennaio Rosneft, ha collocato la totalità delle azioni Saras SpA che deteneva in portafoglio, corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras, ad un qualificato gruppo di investitori internazionali.

In data 20 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,10 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 4,6%), per un totale di 93,6 milioni di Euro.

Nel corso dell'anno ha preso avvio il programma #digitalSaras finalizzato ad individuare e implementare le innovazioni tecnologiche più idonee nell'ambito dell'Industria 4.0, al fine di migliorare la performance operativa e l'efficienza.

Il 22 dicembre si è concluso con successo il private placement di titoli obbligazionari per un valore nominale di Euro 200 milioni, scadenza 28 dicembre 2022 e cedola fissa annua dell'1,70% proseguendo il processo di ottimizzazione finanziaria iniziato nel 2016. Il ricavato dell'operazione è stato destinato al rifinanziamento di parte dell'indebitamento lordo, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti.

2018

Il 2018 è stato un anno caratterizzato da una forte volatilità del prezzo del grezzo influenzato anche da tensioni geopolitiche.

In data 26 febbraio è scomparso il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian Marco Moratti. Figlio di Angelo Moratti, fondatore della società, è stato Amministratore Delegato della società fino al 1981,

anno in cui ne ha assunto la Presidenza.

In data 12 marzo è stato presentato il Piano Industriale 2018-2021 che si pone l'obiettivo di conservare una posizione di leadership nel settore della raffinazione anche nel prossimo decennio e punta all'eccellenza operativa attraverso 800 milioni di Euro di investimenti focalizzati sul mantenimento di impianti all'avanguardia, anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.

Dopo l'identificazione delle tecnologie disponibili e l'avvio di 10 progetti pilota è stata intrapresa la fase di industrializzazione delle iniziative di digitalizzazione.

In data 27 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,12 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 6,2%), per un totale di 112 milioni di Euro, e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Il 3 maggio il nuovo Consiglio di Amministrazione ha nominato Massimo Moratti Presidente e Dario Scaffardi Amministratore Delegato.

In data 5 settembre la Massimo Moratti SapA di Massimo Moratti e la MOBRO SpA hanno ceduto congiuntamente il 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali con lo scopo di incrementare la liquidità delle azioni di SARAS sul mercato.

2019

Il 2019 è stato dominato da tensioni commerciali e geopolitiche internazionali che hanno determinato un rallentamento economico a livello globale. Il settore della raffinazione è stato influenzato da una grande volatilità, dal rallentamento della domanda di prodotti raffinati e da prezzi dei grezzi pesanti ad alto tenore di zolfo elevati.

Nei primi mesi del 2019 è stato completato con successo e rispettando i tempi, uno dei maggiori turnaround sugli impianti degli ultimi 5 anni. Gli impianti Topping "T2", Vacuum "V2", CCR e MHC1 sono rimasti fermi per circa 60 giorni.

In data 16 aprile l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,08 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 5,9%), per un totale di 75,3 milioni di Euro.

In data 24 giugno è stato stipulato l'atto di scissione totale non proporzionale di MOBRO in favore di Angel Capital Management SpA (ACM) e Stella Holding SpA (Stella). A seguito di tale scissione Saras SpA risulta controllata da Massimo

Moratti SapA con il 20,01%, Angel Capital Management SpA con il 10,005% e Stella Holding SpA con il 10,005% del capitale e in aggregato il 40,02%, in virtù della sottoscrizione di un accordo integrativo del Patto Saras, finalizzato esclusivamente a recepire gli effetti della Scissione MOBRO e il conseguente subentro di ACM e Stella nella partecipazione di titolarità di MOBRO in Saras SpA. Per effetto del secondo rinnovo tacito la prossima scadenza del patto parasociale cadrà in data 30 settembre 2022.

A partire dalla seconda metà di agosto è stata avviata l'attività di commercializzazione diretta di combustibili navali (bunkering) nell'area di Sarroch e Cagliari. Il rifornimento è effettuato attraverso una moderna nave ("bettolina") dotata dei più elevati standard di sicurezza.

Nel corso dell'anno è stato realizzato l'ampliamento del parco eolico di Ulassai, con l'installazione di 9 nuove turbine per una capacità aggiuntiva di 30 MW, portando la capacità installata complessiva a 126 MW. I lavori si sono conclusi il 27 settembre e a partire da tale data le nuove pale eoliche sono entrate in funzione.

Il 14 ottobre 2019 il fondo australiano Platinum Investment Management Ltd ha dichiarato di detenere una partecipazione pari al 3,055% del capitale.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Signori Soci e Azionisti,

il 2019 è stato un anno caratterizzato da un contesto economico nazionale ed internazionale in progressivo rallentamento, a causa tra l'altro delle tensioni commerciali a livello globale, che hanno destabilizzato ogni settore potenzialmente esposto, tra cui quello del greggio e della raffinazione.

L'economia mondiale è cresciuta di circa il 3%, un valore inferiore rispetto ai ritmi degli ultimi anni. Gli Stati Uniti e la Cina hanno continuato ad avere un ruolo trainante, mentre la crescita nell'Eurozona si è mantenuta su livelli più contenuti. In questo contesto, l'Italia ha sofferto l'incertezza del quadro politico e l'indebolimento della domanda interna. Il minore impulso di bilancio e il contesto estero più debole hanno portato ad una sostanziale stabilità del Prodotto Interno Lordo.

L'andamento dei mercati finanziari è stato dominato da due elementi opposti: da un lato l'orientamento più accomodante delle principali banche centrali ha sostenuto i corsi azionari, dall'altro le tensioni commerciali tra USA e Cina hanno innescato timori di recessione e creato volatilità.

Saras grazie al proprio modello di business unico basato sulla gestione integrata della supply chain, cioè alla perfetta integrazione della forte competenza tecnica con una capillare presenza commerciale ed alla sua flessibilità nel sapersi adattare ai differenti scenari di mercato è riuscita a generare un risultato economico positivo pur operando in un contesto più complesso del previsto.

Il 2019 è stato caratterizzato da una serie di iniziative rivolte allo sviluppo futuro del Gruppo. Nel primo trimestre dell'anno è stato realizzato un importante ciclo di manutenzione programmata pluriennale presso la Raffineria di Sarroch. I lavori sono stati eseguiti dalle strutture industriali in modo impeccabile e, oggi, gli impianti sono pronti a poter cogliere le opportunità derivanti dall'introduzione della normativa IMO sulle emissioni dei motori marini che si prevede determinerà condizioni premianti per le raffinerie ad alta conversione ed integrate come quella del Gruppo Saras.

La transizione verso un nuovo e più sostenibile scenario energetico sta accelerando. Dopo un periodo di stasi, gli investimenti stanno gradualmente ripartendo con un netto orientamento verso fonti e tecnologie che vedono nella maggiore sostenibilità ambientale la loro cifra distintiva. Saras come azienda guarda con ottimismo a questa evoluzione: grazie al percorso di trasformazione avviato in questi anni il Gruppo ha ulteriormente rafforzato la sua base di competenze, asset e tecnologie per soddisfare la domanda di energia sostenibile.

"Saras ha l'ambizione di essere capofila in un processo di transizione verso un comparto votato alla sostenibilità, intesa come driver di sviluppo e non solamente come valore fine a sé stesso"

Va in questo senso l'avvio delle operazioni per la commercializzazione diretta di combustibili navali (bunkeraggio) presso specifiche aree dedicate dei porti di Sarroch e Cagliari. Oltre al gasolio marino e ai combustibili tradizionali il nostro Gruppo è in grado di produrre e fornire il nuovo olio combustibile a bassissimo tenore di zolfo (max 0.5% come da ultime specifiche IMO 2020). Il servizio è configurato per soddisfare i bisogni delle navi in arrivo e partenza dai porti sardi, nonché per offrire ulteriori possibilità di rifornimento alle numerose navi che transitano lungo il Canale di Sicilia ed il Tirreno. Il rifornimento viene effettuato con una modernissima nave dotata di tutti i più avanzati apparati di sicurezza e con un equipaggio appositamente addestrato, al fine di offrire le massime garanzie di operare nel pieno rispetto dell'ambiente.

Inoltre, abbiamo raggiunto importanti traguardi nel campo delle energie rinnovabili. Nel corso del 2019 è stato ampliato il Parco Eolico di Ulassai, incrementando la capacità di 30 MW con l'installazione di 9 nuove torri. È attualmente in corso il reblading dell'impianto, che consiste nella sostituzione di tutte le pale, con conseguente incremento di produzione a parità di capacità installata. I lavori verranno conclusi entro il quarto trimestre del 2020 e nel nuovo assetto si attende una produzione a regime pari a circa 300 GWh/anno.

Le politiche dei governi, le nuove tecnologie e gli orientamenti di consumo avranno effetti su tempi e modi di produzione e utilizzo di energia, che è difficile prevedere. I mutamenti in atto nel nostro comparto impongono flessibilità e forte capacità di adattamento, in uno scenario in cui le aziende non potranno esimersi dall'innovare e dal rinnovarsi di fronte alle nuove sfide.

In quanto primario operatore nel settore dell'energia, il Gruppo Saras ha piena consapevolezza di dover affrontare la sfida della transizione energetica in atto. Per questa ragione stiamo vagliando tecnologie esistenti e nuove, volte a diminuire il carbon footprint dell'azienda e valutiamo con attenzione eventuali opportunità di diversificazione che possano creare valore.

Guardando al futuro, il Piano Industriale traccia un percorso che consentirà a Saras di continuare a crescere e a creare significativo valore per gli azionisti, cogliendo e anticipando le evoluzioni del mercato e contribuendo alla riduzione delle emissioni, al miglioramento della qualità dell'aria e delle acque, il tutto sempre con una grande attenzione a garantire gli investimenti necessari per mantenere una posizione di leadership nel settore della raffinazione e al contenimento dei costi per mantenere competitività.

In questo scenario, Saras ha l'ambizione di essere capofila in un processo di transizione verso un comparto votato alla sostenibilità, intesa come driver di sviluppo e non solamente come valore fine a sé stesso, operando in modo efficiente e continuando a generare valore per gli stakeholder e per i territori di riferimento.

Massimo Moratti PRESIDENTE

RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

Quadro Normativo
di Riferimento
Andamento
dei Mercati Azionari
Andamento
del titolo Saras
Struttura
del Gruppo Saras
24 26 28 30
Generazione
di Energia Elettrica
Marketing Eolico Altre attività
44 47 48 51
Responsabilità Sociale
ed Attività con il Territorio
Analisi dei Rischi Altre informazioni Fatti di rilievo avvenuti
dopo la chiusura
dell'esercizio 2019
68 70 72 75

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO ED OPERATIVI

Milioni di Euro 2019 2018
RICAVI 9.518 10.397
EBITDA 252,8 420,8
EBITDA comparable 1 313,8 385,9
EBIT 54,1 241,9
EBIT comparable 1 115,1 207,0
RISULTATO NETTO 26,2 140,4
RISULTATO NETTO comparable 1 67,3 132,7
Azioni in circolazione, '000.000 (n° medio) 940 936
RISULTATO NETTO comparable 1
per azione (Euro)
0,07 0,14
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE EFFETTO IFRS 16 79 46
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST EFFETTO IFRS 16 30 nd
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 344,6 242,9
LAVORAZIONE DI RAFFINERIA migliaia di tons 13.172 13.512
milioni di barili 96,2 98,6
migliaia barili/giorno 263 270
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,119 1,181
MARGINE BENCHMARK EMC \$/bl 1,1 2,0
MARGINE RAFFINAZIONE SARAS \$/bl 4,5 4,3
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA IGCC MWh/1000 4.075 4.363
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 9,2 9,7
MARGINE IGCC \$/bl 3,0 3,8
VENDITE TOTALI MARKETING migliaia di tons 3.574 3.682
di cui in Italia migliaia di tons 2.155 2.119
di cui in Spagna migliaia di tons 1.418 1.564
  1. Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto Comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti delle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza. I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile.

ORGANI SOCIETARI E DI CONTROLLO

CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE

MASSIMO MORATTI Presidente e Consigliere
DARIO SCAFFARDI Amministratore Delegato, Direttore Generale e Consigliere
ANGELO MORATTI Consigliere
ANGELOMARIO MORATTI Presidente Saras Energia e Consigliere
GABRIELE MORATTI Consigliere
GIOVANNI EMANUELE MORATTI Consigliere
GILBERTO CALLERA Lead Indipendent Director, Consigliere indipendente
ADRIANA CERRETELLI Consigliere indipendente
LAURA FIDANZA Consigliere indipendente
ISABELLE HARVIE-WATT Consigliere Indipendente
FRANCESCA LUCHI Consigliere Indipendente
LEONARDO SENNI Consigliere Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
GIOVANNI LUIGI CAMERA Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
PINUCCIA MAZZA Sindaco supplente
ANDREA PERRONE Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY SpA

CORPORATE GOVERNANCE

La Società aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance e pubblicato da Borsa Italiana SpA nel marzo 2006, come successivamente modificato (il "Codice di Autodisciplina"), secondo quanto descritto nella relazione annuale sulla Corporate Governance (la "Relazione") predisposta dal Consiglio di Amministrazione (il "Consiglio") e pubblicata entro 21 giorni dall'assemblea (l'"Assemblea") chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2019.

In tale Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis, primo comma del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), come successivamente modificato, sono descritte le caratteristiche salienti del sistema di corporate governance di Saras, nonché il concreto funzionamento delle sue diverse componenti, con particolare riferimento all'adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

L'organizzazione societaria di Saras SpA è conforme alle disposizioni contenute nel Codice Civile e alle altre norme speciali in materia di società di capitali, in particolare quelle contenute nel TUF.

La Società è strutturata secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo, con un consiglio di amministrazione composto da 12 membri ed incaricato di provvedere alla gestione aziendale, al cui interno sono stati istituiti un Comitato per la Remunerazione e le Nomine, un Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità con funzioni anche di Comitato per le Parti Correlate ed un Comitato di Indirizzo e Strategie, ed un Collegio Sindacale (composto da tre membri effettivi e due supplenti), chiamato, tra l'altro, a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, ed a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società.

La composizione dell'attuale Consiglio di Amministrazione e dell'attuale Collegio Sindacale, in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, è stata definita nell'ambito dell'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2018, che ha provveduto alla nomina dei rispettivi membri.

Il Consiglio di amministrazione del 3 maggio 2018 ha nominato e conferito la carica di Presidente al Dott. Massimo Moratti e quella di Amministratore Delegato all'Ing. Dario Scaffardi.

La Società ha affidato l'incarico di revi-

sione contabile del bilancio di esercizio e consolidato, per gli esercizi 2015-2023, nonché di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo, alla società di revisione EY SpA ("EY").

La Relazione descrive in maniera dettagliata il ruolo ed i compiti del Consiglio di Amministrazione, elencando le funzioni non delegabili e quelle che sono state oggetto di delega, e fornisce informazioni puntuali circa la sua composizione e le riunioni tenutesi nel 2019 e nei primi mesi del 2020.

Il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2018, valutata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori Ing. Gilberto Callera, Dott.ssa Adriana Cerretelli, Dott. ssa Laura Fidanza, Dott.ssa Isabelle Harvie-Watt, Avv. Francesca Luchi e all'Ing. Leonardo Senni, ha altresì nominato il Lead Independent Director nella persona dell'Ing. Gilberto Callera, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine (composto dall'Ing. Gilberto Callera, e dalle Dott.sse Laura Fidanza e Francesca Luchi), il Comitato Controllo e Rischi (composto dagli amministratori non esecutivi indipendenti, Ing. Gilberto Callera, Dott.ssa Adriana Cerretelli, Dott.ssa Laura Fidanza, Dott.ssa Isabelle Harvie-Watt e l'Ing. Leonardo Senni).

I due Comitati hanno le funzioni consultive e propositive di cui al Codice di Autodisciplina e si sono riuniti regolarmente nel corso del 2019 e dei primi mesi del 2020, come illustrato nella relazione sulla corporate governance.

Nella stessa adunanza del 3 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno il Comitato di Indirizzo e Strategie con funzioni consultive e di supporto al Consiglio stesso nella definizione delle linee guida strategiche di business, anche di finanza, nonché degli indirizzi in materia di sostenibilità.

La Relazione descrive inoltre il sistema di controllo interno della Società, la cui responsabilità compete al Consiglio, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, avvalendosi del Comitato Controllo e Rischi e della Funzione di Internal Audit.

Il Consiglio ha individuato nell'Amministratore Delegato, Ing. Dario Scaffardi, l'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno.

La società ha inoltre individuato nel Chief Financial Officer, Dott. Franco Balsamo, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.

Fin dal gennaio 2006 la Società si è dotata di un "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato in più occasioni, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina delle responsabilità amministrativa degli enti" ai sensi del D. Lgs. 231/2001, a cui sovrintende un apposito organismo di vigilanza.

È da ricondurre al sistema di controllo interno anche il Codice Etico di Gruppo (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saras SpA il 1 agosto 2016 e successivamente aggiornato nonché recepito dai Consigli di Amministrazione delle altre società del Gruppo) che esprime, in un unico documento, i valori e i principi comuni che ispirano l'azione del Gruppo Saras e dei quali si richiama l'osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori e di tutti coloro che instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo.

Tenuto conto della crescente importanza riconosciuta da Saras al contributo reso dagli aspetti non economici nella definizione del valore dell'azienda, la Relazione illustra brevemente - anche mediante il richiamo al "Bilancio di Sostenibilità" pubblicato da Saras sin dal 2017 -, l'orientamento della Società verso la sostenibilità (ispirato alle principali norme nazionali ed internazionali quali il Codice di Autodisciplina e il Decreto Legislativo 254/2016, alla dichiarazione delle informazioni di carattere non finanziario (c.d. DNF) e alla diversità).

Inoltre, nella riunione del 6 febbraio 2020 il Consiglio, fermo restando le attribuzioni conferite al Comitato d'Indirizzo e Strategie per la definizione delle linee guida e degli indirizzi strategici di Gruppo in materia di politiche di sostenibilità, ha attribuito ed integrato le funzioni del Comitato Controllo e Rischi con funzioni di supervisione, valutazione e monitoraggio in merito ai profili di sostenibilità connessi all'attività d'impresa, ed il predetto Comitato ha assunto la nuova denominazione "Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità".

La Relazione illustra infine i contenuti della "Linea Guida di Compliance – Regolamento interno per la gestione delle informazioni privilegiate e l'istituzione dell'elenco delle persone che vi hanno accesso", della Procedura in materia di internal dealing, delle procedure in materia di operazioni con parti correlate nonché del codice di comportamento degli amministratori del Gruppo Saras, adottati dal Consiglio di amministrazione della Società.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

I provvedimenti di maggior rilievo che hanno caratterizzato nel 2019 il settore dell'energia nonché i settori ambientale e della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:

  • D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 Decreto "milleproroghe" 2019 recante "Disposizioni in materia di ambiente, energia, territorio, riorganizzazione del Gestore dei servizi energetici (Gse)";
  • Legge 19 dicembre 2019, n. 157 Conversione in legge, con modificazioni, del Dl 124/2019 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili, Proroga Tari, Modifica Tefa, Contrasto alle frodi in materia di accisa, Conto energia, Piattaforme marine;
  • Legge 12 dicembre 2019, n. 141 Conversione in legge del Dl 111/2019 - Misure urgenti per rispetto obblighi direttiva 2008/50/Ce su qualità aria (cd. "Decreto Clima");
  • D.Lgs. 5 dicembre 2019, n. 163 recante "disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra e che abroga il regolamento (CE) n. 842/2006";
  • Decisione di esecuzione (UE) 2019/2005 della Commissione, del 29 novembre 2019, relativa alle emissioni di gas a effetto serra di-

sciplinate dalla decisione 406/2009/ CE per ciascuno Stato membro per l'anno 2017;

  • Decisione d'Esecuzione (UE) 2019/1993 della Commissione del 28 Novembre 2019 relativa al riconoscimento del «Trade Assurance Scheme for Combinable Crops» per la verifica del rispetto dei criteri di sostenibilità di cui alle direttive 98/70/ CE e 2009/28/CE;
  • Dm Finanze 18 novembre 2019 relativo ai canoni annui per le concessioni di coltivazioni e stoccaggio nella terraferma e nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana;
  • Regolamento delegato (UE) 2019/7 della Commissione, del 30 ottobre 2018, "che modifica il regolamento (UE) n. 1031/2010 per quanto riguarda la messa all'asta di 50 milioni di quote non assegnate della riserva stabilizzatrice del mercato a favore del fondo per l'innovazione, e al fine di registrare una piattaforma d'asta designata dalla Germania";
  • Regolamento delegato (UE) 2020/11 della Commissione del 29 ottobre 2019 che modifica il regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele per quanto riguarda le informazioni armonizzate in materia di risposta di emergenza sanitaria;

  • Decreto-Legge 26 ottobre 2019, n. 124 recante "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili";

  • Regolamento (UE) 2019/1691 della Commissione del 9 ottobre 2019 recante "modifica dell'allegato V del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH)";
  • Regolamento (UE) 2019/1692 del 9 ottobre 2019 relativo all'applicazione di talune disposizioni del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relative alla registrazione e alla condivisione dei dati dopo la scadenza del termine ultimo di registrazione delle sostanze soggette a un regime transitorio;
  • Legge 4 ottobre 2019, n. 117 concernente la delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione Europea;
  • Legge 1 ottobre 2019, n. 110 recante "Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019";
  • Decisione Commissione Ue 2019/1741/Ue recente "Formato e frequenza dei dati che gli Stati membri devono mettere a disposizione ai

fini della comunicazione delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti provenienti dai grandi complessi industriali ai sensi del regolamento 166/2006/Ce";

  • D.lgs 25 luglio 2019, n. 83 inerenti il Monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo;
  • D.M. Sviluppo Economico 4 luglio 2019 recante "metodi di calcolo degli obblighi di stoccaggio delle scorte petrolifere – modifiche al D.lgs 249/2012 in attuazione della direttiva 2018/1581/Ue";
  • D.M. Sviluppo economico 4 luglio 2019 recante "Disciplina degli incentivi all'energia elettrica prodotta dagli impianti eolici on shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione";
  • Regolamento delegato della Commissione (UE) 2019/1124 del 2 luglio 2019, che modifica il regolamento delegato (UE) 2019/1122 per quanto riguarda il funzionamento del registro dell'Unione a norma del regolamento (UE) 2018/842 del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri nel periodo 2021-2030;
  • Legge 28 giugno 2019, n. 58 recante

conversione in legge del Dl 34/2019 inerente misure urgenti di crescita economica, Incentivi per il riuso degli imballaggi, per l'acquisto di merci prodotte con materiali riciclati, disposizioni in materia di efficienza energetica e sui certificanti bianchi;

  • D.M. Trasporti 25 giugno 2019 su Autorizzazione all'imbarco e trasporto marittimo di merci pericolose e modifica al Dm 7 aprile 2014;
  • Reg. (UE) 2019/943 del 14 giugno 2019 recante "Regolamento sul mercato interno dell'energia elettrica";
  • Direttiva (UE) 2019/944 14 giugno 2019 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica;
  • Reg. (UE) 2019/941 del 14 giugno 2019 recante "Regolamento sulla preparazione ai rischi nel settore dell'energia elettrica";
  • Comunicazione 2019/C154/06 della Commissione Europea del 6 maggio 2019 alle imprese che nel 2020 intendono immettere in commercio nell'Unione Europea idrofluorocarburi sfusi;
  • Dm Ambiente 15 aprile 2019, n. 95 inerenti gli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (AIA) e le modalità per redigere la relazione di riferimento di cui all'articolo 5, comma 1, lettera v-bis del D.lgs 152/2006;

  • Regolamento (UE) 2019/521 della Commissione del 27 marzo 2019 recante "modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele";

  • Comunicazione della Commissione dell'Unione Europea del 1 marzo 2019 recante "linee guida per lo sviluppo dei programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico";
  • Legge 11 febbraio 2019, n. 12 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante "disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale in data 12 febbraio 2019, n. 36;
  • D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018, che attua il Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorati ad effetto serra e abroga il Regolamento UE 842/2006 e il precedente D.P.R n. 43 del 27 gennaio 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 gennaio 2019.

ANDAMENTO DEI MERCATI AZIONARI

Dal punto di vista dei mercati finanziari il 2019 è stato un anno favorevole e caratterizzato dalla performance positiva dei principali indici azionari.

In dettaglio la borsa di Atene ha fatto registrare la miglior performance con l'indice "ASE Large Cap" in crescita del 42,9%, seguita dalla borsa americana con l'indice "Standard & Poor 500" in rialzo del 28,9%. Il FTSE Mib è salito di quasi il 30% nonostante le tensioni internazionali ed interne legate all'incertezza politica italiana che hanno temporaneamente aumentato lo Spread tra Btp e Bund.

L'indice francese "CAC 40" ha chiuso in rialzo del 26,4%, l'indice "Dax" di Francoforte rappresentativo della borsa tedesca ha chiuso l'anno in crescita del 25,5%, mentre l'indice composito che sintetizza l'andamento delle 300 società europee a maggior capitalizzazione ("FTSE EuroFirst 300") ha chiuso in rialzo del 22%.

Infine l'indice giapponese "Nikkei 225", l'indice di riferimento della la borsa londinese "FTSE 100 UK" e l'indice spagnolo, "l'IBEX 35", hanno chiuso l'anno su valori più alti rispetto all'anno precedente rispettivamente del 18,2%, 12,1% e 11,8%.

I seguenti grafici danno una rappresentazione visiva delle oscillazioni dei corsi azionari pocanzi commentati, utilizzando come "base 100" di riferimento, le quotazioni del 1 gennaio 2019.

L'andamento dei mercati nel 2019 è stato sostenuto dalla politica monetaria espansiva della Fed che, cambiando rotta rispetto alla politica restrittiva messa in atto alla fine del 2018, ha tagliato per tre volte i tassi tra luglio e ottobre e interrotto il quantitative tightening. Sulle prospettive globali invece hanno pesato le tensioni commerciali tra USA e Cina che hanno dominato il dibattito, innescando timori di recessione e creando volatilità sui mercati finanziari.

L'orientamento più accomodante delle principali banche centrali ha avuto effetti positivi sui corsi azionari delle maggiori economie avanzate ed emergenti che, nei primi mesi del 2019, hanno recuperato le perdite del quarto trimestre dell'anno precedente. Tale incremento è stato particolarmente significativo negli Stati Uniti ed in Cina, dove i mercati hanno reagito positivamente ai segnali di un possibile accordo commerciale tra i due paesi, seppur in un clima ancora circondato da incertezza. La ripresa delle quotazioni azionarie è stata favorita dalle decisioni della Banca Centrale cinese a sostegno del credito e dalle attese di stabilità dei tassi di riferimento da parte della FED nel corso del 2019. Nell'area euro i corsi azionari hanno tratto vigore dalle misure espansive adottate dalla BCE.

Il riacutizzarsi delle tensioni commerciali e il deterioramento delle prospettive di crescita si sono riflessi in una maggiore volatilità dei corsi azionari tra aprile e maggio. L'espansione dell'economia globale è stata debole: negli Stati Uniti ed in Giappone l'espansione PIL è stata determinata dal calo delle importazioni e dall'accumulo delle scorte in un contesto di debolezza della domanda interna. Gli indici dei principali paesi avanzati hanno registrato ampie oscillazioni per poi recuperare le perdite a partire dal mese di giugno.

I segnali di rallentamento economico sono proseguiti negli Stati Uniti ed in Giappone. Nell'area euro è risultata marcata la contrazione dell'industria tedesca particolarmente vulnerabile al commercio mondiale, ma l'indebolimento si è esteso anche ad altri paesi tra cui l'Italia in particolare con riferimento al settore manifatturiero. Nel Regno Unito il Prodotto Interno Lordo è calato risentendo dello smaltimento delle scorte accumulate per motivi precauzionali a ridosso dell'originaria scadenza della Brexit a fine marzo. Le principali banche centrali hanno segnalato l'intenzione di mantenere più a lungo un orientamento espansivo per sostenere l'economia e questo si è tradotto in deciso calo dei rendimenti a lungo termine. I corsi azionari globali hanno subito rilevanti ribassi durante il mese di agosto risentendo dell'introduzione di nuove misure protezionistiche da parte di Stati Uniti e Cina per poi risalire in seguito, seppur in contesto di maggiore volatilità, riflettendo l'attesa di condizioni monetarie più accomodanti.

Il rafforzamento delle attese di un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti e l'orientamento accomodante delle banche centrali hanno favorito uno spostamento dell'interesse degli investitori dal segmento obbligazionario e quello azionario e spinto al rialzo i corsi azionari nel quarto trimestre, mentre la volatilità è scesa.

PRINCIPALI MERCATI AZIONARI INTERNAZIONALI (FONTE: BLOOMBERG)

FTSE MIB Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato italiano

CAC 40 Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato francese

ASE Large Cap Index: indice delle 25 azioni più rappresentative del mercato greco

FTSE 100 UK Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato inglese

DAX Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato tedesco

NIKKEI 225 Index: indice delle 225 azioni più rappresentative del mercato giapponese

FTSE Euro First 300 Index: indice rappresentativo delle 300 società europee più grandi per capitalizzazione

IBEX 35 Index: indice delle 35 azioni più rappresentative del mercato spagnolo

Standard & Poor's 500 Index: indice delle 500 azioni più rappresentative del mercato statunitense scelte tra tutti i settori dell'economia

ANDAMENTO DEL TITOLO SARAS

Di seguito si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras in termini di prezzo e volumi scambiati durante il periodo che va dal 2 gennaio 2019 al 30 dicembre 2019.

PREZZO DEL TITOLO (Euro) 2019
Prezzo minimo (17/06/2019) * 1,242
Prezzo massimo (11/01/2019) * 1,890
Prezzo medio 1,560
Chiusura del 30/12/2019 1,434

* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.

VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI 2019
Minimo in milioni di Euro (21/01/2019) 1,7
Minimo in milioni di azioni (21/01/2019) 1,0
Massimo in milioni di Euro (15/10/2019) 19,6
Massimo in milioni di azioni (14/05/2019) 11,8
Volume medio in milioni di Euro 6,6
Volume medio in milioni di azioni 4,3

La capitalizzazione di mercato al 30 dicembre 2019 ammonta a circa 1.364 milioni di Euro ed, alla medesima data, le azioni in circolazione sono circa 942 milioni. A fine esercizio 2019 Saras SpA detiene complessivamente n. 9.220.216 azioni proprie, pari allo 0,970% del capitale sociale. Per il dettaglio delle azioni proprie detenute e della movimentazione nell'esercizio, si rinvia alla Relazione sulla Gestione del bilancio separato di Saras SpA.

Nell'apposito grafico viene riportato l'andamento giornaliero del titolo, comparato con l'indice FTSE Italia Mid Cap della borsa di Milano.

Il titolo Saras ha aperto l'esercizio 2019 a quota 1,728 Euro per azione in data 2 gennaio. Sino a marzo il titolo si è mantenuto stabile muovendosi all'interno di un intervallo di prezzo compreso tra 1,7 e 1,9 Euro per azione.

Il riacutizzarsi delle tensioni commerciali e il deterioramento delle prospettive di crescita si sono riflessi in una maggiore volatilità dei corsi azionari tra aprile e maggio. Inoltre a partire dal mese di aprile il Brent ha intrapreso una fase rialzista sino a toccare i 75 \$/bl a seguito delle tensioni geopolitiche tra USA ed Iran, sfociate nella decisione dell'amministrazione statunitense di non rinnovare le deroghe (waivers) alle importazioni di grezzi iraniani. Tale decisione congiuntamente alle tensioni in Venezuela e al blocco dei flussi di Ural dalla Russia all'Europa centrale a causa della contaminazione da cloruri della pipeline Druzhba, hanno spinto al rialzo le quotazioni del Brent, ridotto gli sconti dei grezzi pesanti ad alto tenore di zolfo e penalizzato i margini di raffinazione per le raffinerie complesse. Tali fattori macroeconomici e di mercato hanno pesato sulle quotazioni del titolo Saras.

La pubblicazione di risultati trimestrali accolti favorevolmente dal mercato a maggio e la graduale risalita del margine EMC Benchmark nei mesi estivi, in concomitanza con il periodo di alta stagionalità della domanda di benzina e sulla scia di alcuni fattori sul lato dell'offerta quali la chiusura della raffineria di Filadelfia, ha trainato la ripresa del titolo. Tale fase ascendente è proseguita e si è rafforzata sino a metà ottobre anche grazie alla forza dei margini di raffinazione in particolare con riferimento al crack spread del diesel che ha toccato i valori massimi dell'anno in concomitanza con il periodo di manutenzioni autunnali.

SARAS CONTRO FTSE ITALIA MID CAP

A partire da novembre il margine benchmark si è indebolito sino ad andare in territorio negativo per l'effetto di diversi fattori concomitanti: l'indebolimento del crack spread del diesel, l'elevato prezzo dell'Ural rispetto al Brent a causa dei tagli produttivi messi in atto dalla Russia nell'ambito dell'accorso con OPEC ed il forte deterioramento del crack spread dell'olio combustibile ad alto tenore di zolfo che è stato de-stoccato in previsione dell'imminente entrata in vigore della regolamentazione IMO-Marpol VI sulle emissioni dei motori marini. Questo ha determinato una sotto-performance

del titolo Saras rispetto all'indice di riferimento.

Il titolo Saras ha chiuso l'anno in calo del 17% rispetto alle quotazioni di inizio periodo, e si confronta con un aumento del 17% dell'indice FTSE Italia Mid Cap nel medesimo periodo.

STRUTTURA DEL GRUPPO SARAS

Si riporta la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31/12/19.

SEDI LEGALI DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE

Saras SpA

SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari

Sarlux Srl SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch - Cagliari

Deposito di Arcola Srl Via XXV Aprile 18 19021 Arcola - La Spezia

Sartec Srl

Località Grogastu Traversa 2^ Strada Est 09032 Assemini - Cagliari

Consorzio la Spezia Utilities Via Giovanni Minzoni, 2 19121 La Spezia

Sardeolica Srl

Strada Ovest – Zona Industriale Macchiareddu 09010 Uta – Cagliari

Saras Trading SA

Rue Philippe-Plantamour 18-20 1201 Geneve (Switzerland) Svizzera

Sarint SA 12 Avenue de la Porte Neuve 2227 Luxembourg Lussemburgo

Reasar SA

4, Rue du Fort Wallis L-2714 (Luxembourg) Lussemburgo

Saras Enegia SAU

Sta. María Magdalena 14 Planta 4° 28020 Madrid Spagna

Terminal Logistica

de Cartagena SLU Sta. María Magdalena 14 Planta 4° 28020 Madrid Spagna

COMMENTO AI RISULTATI DEL GRUPPO SARAS

GAAP e Non-GAAP measure (Indicatori alternativi di performance)

Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo Saras ha proseguito nel percorso di miglioramento delle metodologie utilizzate per misurare le proprie performance operative e i propri risultati economici, riflesse sia negli indicatori GAAP che non GAAP. In tale ottica, a partire dal quarto trimestre 2019, il Gruppo ha deciso di aggiornare l'accounting policy in merito alle regole di classificazione degli strumenti derivati nei risultati Reported, classificando all'interno dell'EBITDA Reported i risultati realizzati e non dell'attività in strumenti derivati di copertura su commodities e su oneri CO2, in coerenza con l'iscrizione delle transazioni di acquisto e vendita di greggio e prodotti, a fronte delle quali sono realizzati e direttamente correlati, nonostante prosegua l'iscrizione del valore corrente degli stessi in contropartita al conto economico.

Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto Comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.

I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

Al fine di consentire la comparabilità i risultati dell'esercizio 2018 (comparable e reported) sono stati riesposti.

Milioni di Euro 2018
EBITDA reported precedentemente pubblicato 323,7
Derivati di copertura oil 43,5
Derivati sulla CO2 53,6
EBITDA reported riesposto 420,8
Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari (77,7)
Derivati su cambi (17,7)
Poste non ricorrenti 60,5
EBITDA comparable riesposto 385,9
EBITDA comparable precedentemente pubblicato 364,8
Milioni di Euro 2018
RISULTATO NETTO reported precedentemente pubblicato 140,4
RISULTATO NETTO reported riesposto 140,4
Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari (56,7)
Poste non ricorrenti 49,1
RISULTATO NETTO comparable riesposto 132,7
RISULTATO NETTO comparable precedentemente pubblicato

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2019 2018
RICAVI 9.518 10.397
EBITDA 252,8 420,8
EBITDA comparable 313,8 385,9
EBIT 54,1 241,9
EBIT comparable 115,1 207,0
RISULTATO NETTO 26,2 140,4
RISULTATO NETTO comprable 67,3 132,7
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE EFFETTO IFRS 16 79 46
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST EFFETTO IFRS 16 30 nd
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 345 243

Commento ai risultati di gruppo dell'esercizio 2019

Nell'esercizio 2019 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 9.518 milioni di Euro rispetto ai 10.397 milioni di Euro realizzati nell'esercizio precedente. Le quotazioni petrolifere medie sono risultate in calo: nel 2019 infatti le quotazioni della benzina hanno fatto segnare una media di 595 \$/ton (rispetto alla media di 662 \$/ ton del 2018), mentre le quotazioni del diesel sono state in media pari a 586 \$/ ton (rispetto alla media di 638 \$/ton nel 2018). Il settore raffinazione ha realizzato minori ricavi per quasi 840 milioni di Euro e il segmento Marketing per circa 140 milioni di Euro. I ricavi del segmento Generazione di Energia Elettrica sono risultati inferiori di circa 80 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2018 a causa, tra l'altro, del minor valore della tariffa CIP6 e del minor contributo della linearizzazione.

L'EBITDA reported di Gruppo nell'esercizio 2019 è stato pari a 252,8 milioni di Euro, in calo rispetto ai 420,8 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2018. La differenza è in larga parte ascrivibile al segmento Raffinazione anche in relazione al fatto che nell'esercizio 2019, l'effetto dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo (comprensive dei derivati ad esse associati) è risultato negativo mentre al contrario esso era stato positivo nell'esercizio precedente. Inoltre il segmento Generazione ha registrato risultati in calo a causa di uno scenario meno favorevole. Va rilevato che l'esercizio 2018 era stato penalizzato da poste non ricorrenti per oltre 60 milioni di Euro.

Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 26,2 milioni di Euro, rispetto ai 140,4 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2018 sostanzialmente per quanto descritto a livello di EBITDA al netto dell'effetto fiscale. Gli ammortamenti sono risultati in crescita rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (198,7 milioni di Euro contro 178,8 milioni di Euro nell'esercizio 2018) per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 e dell'entrata in esercizio dei nuovi investimenti. Gli oneri finanziari sono risultati pari a 18,2 milioni di Euro (rispetto a 16,5 milioni di Euro registrati nell'esercizio precedente). Le altre poste finanziarie (che ricomprendono i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati speculativi e finanziari, le differenze cambio nette e gli altri oneri e proventi finanziari) sono risultate negative per circa 0,5 milioni di Euro nell'esercizio 2019 rispetto ad un contributo negativo di circa 40 milioni di Euro nell'esercizio precedente.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 313,8 milioni di Euro nell'esercizio 2019, in calo rispetto ai 385,9 milioni di Euro conseguiti nel 2018. Tale risultato è prevalentemente riconducibile al segmento Generazione di elettricità che ha operato in un contesto di mercato meno favorevole e realizzato una performance industriale meno soddisfacente. Il segmento Raffinazione ha mantenuto i risultati stabili pur operando in contesto di margini di raffinazione più bassi e realizzando un rilevante turnaround sugli impianti nel primo trimestre, grazie alla buona performance industriale e al contributo positivo dell'attività di programmazione. Il Risultato Netto comparable di Gruppo nel 2019 è stato pari a 67,3 milioni di Euro, rispetto ai 132,7 milioni di Euro nell'esercizio precedente.

Va rilevato che il sopra citato turnaorund sugli impianti ha comportato una penalizzazione stimata a livello di EBITDA di circa 60 milioni di Euro.

a 344,6 milioni di Euro e principalmente dedicati al segmento Raffinazione (291,9 milioni di Euro). Di questi 70 milioni di Euro si riferiscono alla capitalizzazione di costi, prevalentemente legati al sopra citato turnaround pluriennale.

Nelle tabelle successive vengono presentati i dettagli sul calcolo dell'EBITDA comparable e del Risultato Netto comparable per gli esercizi 2018 e 2019.

Gli investimenti nel 2019 sono stati pari

DETTAGLI SUL CALCOLO DELL'EBITDA COMPARABLE:

Milioni di Euro 2019 2018
EBITDA reported 252,8 420,8
Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari 53,9 (77,8)
Derivati su cambi (1,9) (17,7)
Poste non ricorrenti 8,9 60,5
EBITDA comparable 313,8 385,9

Nell'esercizio 2018 le poste non ricorrenti facevano sostanzialmente riferimento ad accantonamenti (per circa 22 milioni di Euro) relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord relative al periodo 2015-17, per le quali è stata ripresentata formale richiesta nell'ottobre del 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito successivamente all'acquisizione del ramo d'azienda da Versalis.

Inoltre, nel quarto trimestre del 2018, sono stati svalutati crediti (per un ammontare di 29 milioni di Euro) relativi al rimborso richiesto al GSE per certificati verdi acquistati nel periodo 2011-13 in relazione al mancato riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2018 che, con riferimento all'anno 2012 e per la Delibera AEEG 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux.

Nel corso dell'esercizio 2019 la controllata Sarlux Srl ha ricevuto conferma del riconoscimento di un rimborso assicurativo pari a circa 21 milioni di Euro relativo al sinistro avvenuto nella raffineria di Sarroch nel corso del 2018 per eventi atmosferici. Tale sinistro ha condizionato parzialmente l'operatività di alcuni processi produttivi della raffineria anche nel corso del 2019, pertanto in considerazione di questa circostanza il provento costituito dal rimborso è stato considerato ricorrente e dunque concorre a determinare i risultati Comparable (oltre che, ovviamente, Reported) dell'esercizio in corso, benchè non ne sia possibile una quantificazione della porzione direttamente correlabile all'operatività industriale.

Le poste non ricorrenti nell'esercizio 2019 afferiscono alla svalutazione di alcune attività iscritte nell'attivo circolante per circa 3 milioni di Euro oltre ad una riclassifica dei costi legati alla gestione finanziaria (per un ammontare pari a circa 6 milioni di Euro). Tale riclassifica nel 2018 sarebbe stata pari a 6 milioni di Euro.

DETTAGLI SUL CALCOLO DEL RISULTATO NETTO COMPARABLE:

Milioni di Euro 2019 2018
RISULTATO NETTO reported 26,2 140,4
Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari al netto delle imposte 38,9 (56,7)
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 2,3 49,1
RISULTATO NETTO Comparable 67,3 132,7
RISULTATO NETTO reported 26,2 140,4

Nel 2018 le poste non ricorrenti fanno sostanzialmente riferimento ai sopra citati accantonamenti e svalutazioni al netto delle imposte e a interessi di mora corrisposti in seguito alla definizione di un contenzioso relativo a tasse portuali passate.

Nel 2019 le poste non ricorrenti fanno riferimento alle sopra citate svalutazioni e riclassifiche, al netto dell'effetto fiscale.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata positiva per 79,0 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 46,0 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2018. La generazione di cassa proveniente dalla gestione operativa e commerciale è stata assorbita dagli investimenti effettuati nel periodo, dal pagamento delle imposte e dalla corresponsione del dividendo a maggio.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 comprensiva dell'effetto dell'IFRS16 (negativo per 48,7 milioni di Euro) risulta positiva per 30,3 milioni di Euro.

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2019 2018
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine - (49)
Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine (199) (199)
Altre passività finanziarie a medio e lungo termine (7) (8)
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 7 4
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (200) (252)
Finanziamenti bancari correnti (70) 0
Debiti verso banche per c/c passivi (8) (17)
Altre passività finanziarie a breve termine (91) (63)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati (15) 66
Altre attività finanziarie 31 39
Disponibilità liquide ed equivalenti 432 273
Posizione finanziaria netta a breve termine 279 298
Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 79 46
Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 (49) nd
Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 30 nd

ANALISI DEI SEGMENTI

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati nei Bilanci degli esercizi precedenti, includendo anche la valorizzazione dei servizi intersettoriali venuti meno a seguito di operazioni societarie straordinarie, alle medesime condizioni previste nei contratti previgenti.

RAFFINAZIONE

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della Raffinazione mediante la raffineria di Sarroch, che è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate/anno), ed anche in termini di complessità degli impianti si posiziona tra le migliori in Europa (indice Nelson pari a 11,7). La sua ubicazione sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari le conferisce una posizione strategica al centro del Mediterraneo, ed assicura prossimità sia con vari paesi fornitori di grezzo che con i principali mercati di consumo dei prodotti raffinati.

Mercato di riferimento

Nel 2019 le quotazioni medie del Brent datato hanno mostrato valori inferiori rispetto a quelli dell'anno precedente attestandosi su una media annua di oltre 64 \$/bl, corrispondenti ad un calo di circa 7 \$/bl (-10%) rispetto alla media del 2018, in un contesto di grande volatilità.

Dopo aver raggiunto circa 50 \$/bl a fine

2018, le quotazioni del Brent sono cresciute progressivamente fino a giungere a quasi 75 \$/bl a fine maggio principalmente in relazione alla minor offerta di grezzi sul mercato, dovuta sia alle sanzioni imposte dall'amministrazione statunitense a Iran e Venezuela, sia ai tagli produttivi messi in atto dai produttori OPEC e dalla Russia. A partire dalla seconda metà di maggio hanno invece prevalso i timori relativi a un rallentamento dell'economia mondiale in un contesto di tensioni commerciali internazionali (in particolare tra Stati Uniti e Cina) e le quotazioni del Brent sono calate a circa 65 \$/bl. Le quotazioni medie del Brent sono rimaste mediamente su tale livello seppur registrando un andamento volatile dovuto alla forte instabilità geopolitica in particolare con riferimento agli attacchi con droni contro due delle più importanti infrastrutture petrolifere dell'Arabia Saudita avvenuti il 14 settembre. Dopo una breve impennata del prezzo del Brent a seguito degli attacchi, ha prevalso il trend ribassista in considerazione dell'ampia produzione statunitense e del contesto macroeconomico in rallentamento. Il differenziale "heavy-light" si è ulteriormente ristretto a causa della minor disponibilità di grezzi pesanti ad alto tenore di zolfo disponibili sul mercato.

La domanda petrolifera mondiale nel 2019 risultata in progresso rispetto all'anno precedente di circa +0,9 mbl/g con il contributo determinante dei Paesi asiatici.

L'esercizio 2019 è risultato meno favorevole in termini di margini di raffinazione rispetto all'esercizio precedente pur a fronte di quotazioni medie del grezzo più contenute. Con riferimento ai crack spread dei prodotti va segnalato che i distillati medi hanno fatto registrare valori allineati rispetto alla media dell'anno precedente, la benzina si è indebolita (soprattutto nella prima parte dell'anno) e ha mostrato grande volatilità così come l'olio combustibile ad alto tenore di zolfo che è molto calato negli ultimi mesi dell'anno in previsione dell'entrata in vigore della nuova normativa IMO-Marpol VI.

Valori medi anno 1 2019 2018
Greggio (\$/bl)
prezzo Brent Datato (FOB Med) 64,2 71,3
prezzo Ural (CIF Med) 63,8 70,2
Differenziale "heavy-light" -0,4 -1,1
Prodotti raffinati (\$/ton)
prezzo ULSD 585,6 637,8
prezzo Benzina 10ppm 594,6 662,1
prezzo HSFO 324,0 393,8
Crack spreads (\$/bl)
crack spread ULSD 14,3 14,2
crack spread Benzina 7,0 8,0
crack spread HSFO -12,8 -8,8
Altri indicatori di redditività
Margine EMC Benchmark (\$/bl) +1,1 +2,0
Cambio USD/EUR 1,195 1,181
  1. Fonte Platts per prezzi e crack spreads, ed EMC per quanto riguarda il margine di riferimento "EMC Benchmark".

N.B. "Brent Datato" è il greggio leggero di riferimento (quotazioni Platts FOB Med), mentre "Ural" è il greggio pesante di riferimento (quotazioni Platts CIF Med)

Di seguito, viene offerta una disamina dettagliata dell'andamento delle quotazioni del grezzo, dei prodotti petroliferi e del margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) relativamente al mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

Quotazioni del Grezzo (Dati fonte Platts)

Dopo aver raggiunto circa 50 \$/bl a fine 2018, le quotazioni del Brent sono cresciute progressivamente nel primo trimestre del 2019 fino a giungere attorno ai 68 \$/bl a fine a marzo. La principale motivazione alla base di tale rialzo è stata la riduzione dell'offerta di grezzi sul mercato, dovuta sia alle sanzioni imposte dall'amministrazione statunitense a Iran e Venezuela, sia ai tagli produttivi messi in atto dai produttori OPEC e dalla Russia (-1,2 m/bl/g rispetto al livello di ottobre 2018). Anche sul fronte dei consumi si è registrato un rallentamento nel primo trimestre dell'anno in un contesto di tensioni commerciali internazionali (in particolare tra Stati Uniti e Cina) e di riduzione della crescita economica globale. Il trimestre si è chiuso a 68,0 \$/bl, facendo segnare una media pari a 63,1 \$/bl.

Durante il mese di aprile e sino a metà maggio ha avuto luogo un trend rialzista che ha portato il Brent sino a 75 \$/ bl. Tra i principali motivi di questa dinamica la decisione dell'amministrazione statunitense di non rinnovare le deroghe (waivers) alle importazioni di grezzi iraniani ed il blocco dei flussi di Ural dalla Russia all'Europa centrale a causa della contaminazione da cloruri della pipeline Druzhba. A partire dalla seconda metà di maggio hanno invece prevalso i timori relativi a un rallentamento dell'economia mondiale e le quotazioni del Brent sono calate verso i 65 \$/bl. Il trimestre si è chiuso a 66,1 \$/bl e la media è risultata pari a 68,9 \$/bl.

Le quotazioni medie del Brent nel periodo sono risultate in flessione (pari in media a 62 \$/bl nel trimestre) rispetto al trimestre precedente e caratterizzate da un andamento estremamente volatile, anche intra-day, dovuto alla forte instabilità geopolitica in particolare con riferimento agli attacchi con droni contro due delle più importanti infrastrutture petrolifere dell'Arabia Saudita avvenuti il 14 settembre. Dopo una breve impennata del prezzo del Brent a seguito degli attacchi, ha prevalso il trend ribassista in considerazione dell'ampia produzione statunitense e del contesto macroeconomico in rallentamento. Il trimestre si è chiuso a 60,9 \$/bl e la media è risultata pari a 62,0 \$/bl.

Il Brent ha registrato un andamento rialzista nel quarto trimestre principalmente per le instabilità politiche, la mancanza di grezzo iraniano e venezuelano ed i tagli OPEC+. Il trimestre si è chiuso a 66,8 \$/ bl e la media è risultata pari a 63,1 \$/bl.

Differenziale di prezzo Heavy-Light tra grezzi pesanti e leggeri (Urals Vs Brent)

Il primo trimestre del 2019 è stato influenzato dall'implementazione dei tagli produttivi da parte dei produttori OPEC+. A questo si sono aggiunte le sanzioni degli Stati Uniti contro Iran e Venezuela che sono tra i principali produttori di grezzi heavy-sour su scala globale. Questo ha di fatto limitato la disponibilità di grezzi di questa tipologia riducendone significativamente lo sconto rispetto al Brent. In tale particolare contesto di mercato l'Ural si è portato a premio rispetto al Brent di 0,3 \$/bl in media nel primo trimestre.

A metà aprile l'Ural è andato a significativo premio rispetto al Brent (circa +1\$/bl) in concomitanza con la sopra citata contaminazione della pipeline Druzhba che he temporaneamente bloccato l'export di tale grezzo verso l'Europa centrale. Da fine maggio la risoluzione di tali problemi ha rapidamente normalizzato le quotazioni portandole su livelli più consueti (-2,5 \$/ bl). Nel secondo trimestre l'Ural ha trattato ad uno sconto medio di 0,7 \$/bl rispetto al Brent in un contesto di grande volatilità. Anche nel secondo trimestre i grezzi ad alto tenore di zolfo hanno risentito in generale delle sanzioni Usa contro Iran e Venezuela, dei tagli produttivi a opera di OPEC+ e della riduzione nella produzione di grezzi canadesi.

Nel terzo trimestre il prezzo dell'Ural ha mostrato un andamento altalenante, oscillando tra +1 \$/bl e -1 \$/bl rispetto al Brent. In agosto la disponibilità è stata condizionata dai problemi di contaminazione precedentemente menzionati, mentre a partire da settembre la situazione si è normalizzando portando il differenziale su valori più elevati (sino a circa -2 \$/bl).

Nel quarto trimestre il differenziale Urals-Brent ha registrato un andamento altalenante muovendosi tra +0,5 \$/bl e -2,5 \$/ bl per l'alternarsi di vari effetti di mercato. A sostegno della quotazione dell'Ural si segnala il taglio produttivo messo in atto dalla Russia nell'ambito di quanto concordato con OPEC. Di valenza opposta invece la fermata non pianificata della raffineria Total di Gonfreville che processa 60 kbl/g di Ural, oltre alla flessione dell'olio combustibile ad alto tenore di zolfo in vista del passaggio al nuovo combustibile marino a bassissimo tenore di zolfo richiesto dalla normativa IMO-Marpol VI.

Crack spreads dei principali prodotti

raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo)

Il primo trimestre è stato caratterizzato da lavorazioni di raffineria globalmente elevate che hanno generato ampie forniture di benzina, in un contesto di consumi stagionalmente bassi in Europa e Stati Uniti. Le scorte sono salite significativamente, ed il crack della benzina da metà gennaio è passato in territorio negativo. A partire da febbraio è iniziata una graduale ripresa, grazie a vari fuori servizio (programmati e non) di raffinerie Asiatiche, Europee ed Americane, e ad una ripresa nei consumi in Indonesia e India. A marzo infine, il recupero della benzina si è ulteriormente rafforzato, in concomitanza con l'inizio della tradizionale manutenzione primaverile delle raffinerie e la transizione verso le specifiche estive. La media del crack spread della benzina è stata pari a 2,6 \$/bl nel primo trimestre del 2019.

Nel secondo trimestre il crack spread della benzina si è mantenuto su livelli inferiori rispetto alle medie stagionali ma nettamente più elevati rispetto a quelli registrati nel primo trimestre. Le rilevanti scorte accumulate nei mesi precedenti sono state progressivamente smaltite. Aprile è risultato il mese più robusto anche grazie alla tradizionale manutenzione delle raffinerie europee e americane e per effetto di alcune riduzioni di lavorazione in centro Europa in conseguenza dell'indisponibilità di import di grezzo tramite la Druzhba. Da segnalare infine l'incendio nella raffineria PES (Philadelphia Energy Solutions), una delle raffinerie di maggiori dimensioni della costa est degli Stati Uniti, il 21 giugno che ne ha decretato la chiusura definitiva con probabili ripercussioni sulla fornitura di distillati leggeri nel mercato statunitense ed in America Latina nel terzo trimestre. La media del crack spread della benzina nel secondo trimestre del 2019 è stata pari a 8,3 \$/bl.

Il crack spread della benzina ha messo a segno una netta ripresa a luglio, in concomitanza con il periodo di alta stagionalità

DIFFERENZIALE GREZZI "URAL-BRENT", E CRACK SPREAD DELL'OLIO COMBUSTIBILE (FONTE: PLATTS)

della domanda. Si sono fatti sentire anche alcuni fattori sul lato dell'offerta quali la chiusura della sopra citata raffineria di Filadelfia e qualche interruzione produttiva in Louisiana a seguito dell'uragano Barry. La domanda dal West Africa è stata particolarmente robusta. Nei mesi successivi gli incrementi di produzione delle raffinerie americane ed europee ha compensato lo squilibrio ed il crack spread della benzina ha subito una flessione. In media esso è stato pari a 10,4 \$/bl nel terzo trimestre.

Nei mesi di ottobre e novembre il crack spread della benzina è stato sostenuto dalle esportazioni verso l'Africa Occidentale e l'America Latina. A dicembre invece la riduzione dei consumi in Europa ed USA ha portato in flessione il crack spread su livelli inferiori a quelli stagionali degli anni passati. La media del crack spread della benzina nel quarto trimestre del 2019 è stata pari a 6,6 \$/bl.

Passando infine ai distillati medi, il crack spread del diesel ha fatto registrare i valori massimi degli ultimi 4 anni nel primo trimestre del 2019, grazie alla robusta domanda per il trasporto su gomma e gasolio per usi industriali e riscaldamento, ed al contempo minore fornitura dalle raffinerie (fuori servizio per manutenzione). A parziale compensazione è stato registrato un incremento delle esportazioni Russe, Cinesi e Medio orientali. A marzo, i crack spread dei distillati medi sono risultati in leggera flessione per effetto del marcato incremento delle quotazioni del grezzo, non trasmesso interamente ai prodotti, ed anche per via di un clima più mite che ha ridotto i consumi per riscaldamento. La media del crack spread del diesel è stata pari a 15,2 \$/bl nel primo trimestre del 2019.

Il crack spread del diesel è risultato in discesa di oltre 3 \$/bl rispetto al primo trimestre risentendo sia di fattori stagionali quali il calo di consumi agricoli (per le forti piogge) e minori consumi per riscaldamento (a causa di temperature invernali piuttosto miti), sia di fattori congiunturali come il rallentamento dei consumi per autotrazione. Al contempo sono aumentate le esportazioni dalla Cina verso l'Europa anche in funzione dell'incremento delle "export quotas" concesse dal Governo ai raffinatori locali. Infine va rilevata la piena operatività della nuova raffineria STAR in Turchia che ha aumentato l'offerta nell'area del mediterraneo. La media del crack spread del diesel è stata pari a 12,0 \$/bl nel secondo trimestre del 2019.

Il crack spread del diesel si è progressivamente rafforzato nel terzo trimestre raggiungendo i massimi stagionali degli ultimi anni. Tale andamento trova origine dai primi effetti dell'introduzione della normativa IMO – Marpol VI, e in parte dalle minori esportazioni russe e ancor più saudite (che rappresentano tipicamente circa il 20% delle importazioni europee). Gli attacchi con droni agli impianti di pretrattamento di grezzo saudita infatti, ha portato ad una riduzione delle lavorazioni presso le raffinerie domestiche, al fine anche di massimizzare le quantità di grezzo disponibile per l'esportazione. Per contro i consumi europei sono risultati in contrazione sia per il rallentamento economico che per il calo delle vendite della auto diesel. Sono risultate in aumento nel periodo le esportazioni di distillati medi dalla Cina verso l'Europa in funzione delle maggiori "export-quotas" concesse dal Governo ai raffinatori locali.

Nel mese di ottobre il crack spread del diesel ha toccato i valori massimi dell'anno (18 \$/bl) anche in concomitanza con le fermate per manutenzione autunnale di alcune raffinerie. A novembre e dicembre, con il ritorno alle normali lavorazioni, il crack spread del diesel è calato anche in funzione di una flessione dei consumi europei sia per autotrazione che per riscaldamento (temperature più miti rispetto alle medie stagionali). Inoltre hanno iniziato ad arrivare volumi di diesel dai paesi asiatici che hanno messo sotto pressione il crack spread nell'area del Med. La media del crack spread del diesel è stata pari a 14,4 \$/bl nel quarto trimestre del 2019.

BRENT DATATO E "CRACK SPREADS" BENZINA, DIESEL E OLIO COMBUSTIBILE VS. BRENT (FONTE: PLATTS)

Crack spread: differenza tra prezzo di un prodotto finito (ad es. Benzina o Gasolio) e prezzo del grezzo di riferimento (ad es. Brent Datato)

Margine di Raffinazione di riferimento

Per quanto concerne l'analisi della redditività del settore della "raffinazione", Saras utilizza come riferimento il margine di raffinazione calcolato da EMC (Energy Market Consultants) per una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel Mediterraneo e con una carica di grezzo in lavorazione, composta da 50% Brent e 50% Urals.

Il margine di riferimento (chiamato "EMC Benchmark") nel 2018 si è attestato su una media di 2,0 \$/bl. Nel primo trimestre del 2019 il margine benchmark ha fatto segnare una media di 1,1 \$/bl. Esso è stato positivamente influenzato dalla forza dei distillati medi che è stata più che bilanciata dalla debolezza dei distillati leggeri e dalle elevate quotazioni dell'Ural. Nel secondo trimestre il margine benchmark è risultato pari a 0,2 \$/bl ed è stato negativamente influenzato da un indebolimento dei distillati medi, dalle quotazioni del Brent più elevate e da un minor valore dell'olio combustibile. Nel terzo trimestre ha avuto luogo un marcato rafforzamento del margine EMC benchmark che è risultato in media pari a 3,0 \$/bl grazie ad un progressivo incremento del crack spread del diesel e al miglioramento stagionale del crack spread della benzina. Nel quarto trimestre il margine è risultato in progressivo calo a causa del forte deterioramento del crack spread dell'olio combustibile ad alto tenore di zolfo che è stato de-stoccato in previsione dell'imminente entrata in vigore della regolamentazione IMO-Marpol VI sulle emissioni dei motori marini e della contrazione del crack spread del diesel in ragione di crescenti volumi in arrivo dall'Asia. In media il margine EMC nel quarto trimestre è stato pari a zero.

La raffineria del Gruppo Saras, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, riesce a conseguire un margine di raffinazione superiore al margine EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

Principali risultati operativi

LAVORAZIONE DI RAFFINERIA 2019 2018 %
GREZZI
migliaia di tons 13.172 13.512 -3%
milioni di barili 96,2 98,6 -3%
migliaia barili/giorno 263 270 -3%
CARICHE COMPLEMENTARI
migliaia di tons 1,278 1.319 -3%

La lavorazione di grezzo in raffineria nel 2019 è stata pari a 13,17 milioni di tonnellate (96,2 milioni di barili, corrispondenti a 263 mila barili/giorno) in lieve calo rispetto al 2018. La lavorazione di cariche complementari al grezzo è risultata pari a 1,28 milioni di tonnellate rispetto alle 1,32 milioni di tonnellate del 2018. Va segnalato che nei primi mesi del 2019 ha avuto luogo uno dei più rilevanti turnaround degli ultimi 5 anni che ha interessato gli impianti Topping "T2" e Vacuum "V2", CCR e MHC1 che sono rimasti fermi per circa 60 giorni. La prestazione operativa è risultata superiore alle attese e le attività di manutenzione si sono svolte regolarmente e in linea con il programma.

MATERIE PRIME PER TIPOLOGIA 2019 2018
Light Extra Sweet 38% 37%
Light Sweet 11% 12%
Medium Sweet/Extra Sweet 1% 0%
Medium Sour 34% 34%
Heavy Sour/Sweet 16% 17%
Densità media del grezzo °API 34,4 33,7

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nell'esercizio 2019 ha una densità media di 34,4°API, più leggera rispetto a quella del mix portato in lavorazione nel 2018. Analizzando in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota una certa stabilità nella percentuale di lavorazione dei grezzi leggeri a basso e bassissimo tenore di zolfo ("light sweet" e "light extra sweet"). Il decremento dei grezzi pesanti sia a basso che ad alto contenuto di zolfo ("Heavy sour/sweet") è stato compensato dalla percentuale di grezzi medi a basso e bassissimo tenore di zolfo ("medium sweet/extra sweet"). Tale mix di lavorazione è dovuto alle contingenti situazioni di assetto degli impianti (dovute all'importante ciclo di fermate programmate nel primo trimestre) e a scelte di natura economica e commerciale riconducibili alle condizioni di offerta sul mercato.

MATERIE PRIME PER PROVENIENZA 2019 2018
Nord Africa 25% 26%
Mare del Nord 6% 4%
Medio Oriente 29% 34%
Russia e Caspio 26% 23%
Africa Occidentale 14% 13%
Altro 0% 0%

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nel 2019 la resa in distillati leggeri (27,9%) è risultata in linea con quella registrata nel 2018. La resa in distillati medi invece (52,1%) è risultata in aumento rispetto all'esercizio precedente. Infine ad una resa contenuta di olio combustibile (4,2%) si è contrapposto una resa sostanzialmente stabile in TAR (7,5%). Tali variazioni sono riconducibili al ciclo di manutenzioni realizzato nel periodo in esame e a scelte commerciali.

PRODUZIONE 2019 2018
GPL migliaia di tons 292 291
resa 2,0% 2,0%
NAPHTHA + BENZINE migliaia di tons 4.026 4.132
resa 27,9% 27,9%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 7.530 7.558
resa 52,1% 51,0%
OLIO COMBUSTIBILE & ALTRO migliaia di tons 603 755
resa 4,2% 5,1%
TAR migliaia di tons 1.091 1.141
resa 7,5% 7,7%

Nota: il complemento a 100% della produzione è costituito dai "consumi e perdite"

Principali risultati finanziari

2019 2018 %
EBITDA 66,0 193,5 -66%
EBITDA comparable 124,3 125,6 -1%
EBIT (68,5) 77,5 -188%
EBIT comparable (10,2) 9,6 -205%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 291,9 213,4

GRUPPO SARAS: MARGINI INTEGRATI 2018 – 2019

Margine Raffinazione: (EBITDA comparable del settore Raffinazione + Costi Fissi) / Lavorazione di raffineria nel periodo. Margine IGCC: (EBITDA Generazione di Energia Elettrica + Costi Fissi) / Lavorazione di Raffineria nel periodo. EMC Benchmark: margine calcolato da EMC (Energy Market Consultants) basato su lavorazione 50% Ural e 50% Brent.

(*) I margini di raffinazione del 2019 sono stati ricalcolati sulla base della nuova metodologia di determinazione dei risultati comparable (e reported) introdotta nel quarto trimestre del 2019. I dati del 2018 invece non sono stati modificati.

L'EBITDA comparable è risultato pari a 124,3 milioni di Euro nell'esercizio 2019, con un margine di raffinazione Saras pari a +4,5 \$/bl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Ciò si confronta con un EBITDA comparable di 125,6 milioni di Euro ed un margine di raffinazione Saras pari a +4,6 \$/bl nel 2018. Come sempre, il confronto deve tenere in considerazione sia le condizioni di mercato, che le prestazioni operative specifiche e la gestione commerciale del Gruppo Saras.

Le condizioni di mercato sono risultate meno favorevoli in particolare per effetto di premi e sconti sui grezzi meno vantaggiosi influenzati dalla scarsa disponibilità di grezzi pesanti a causa delle sanzioni contro Iran e Venezuela e dei tagli OPEC+. Sul fronte dei prodotti invece l'indebolimento del crack spread della benzina è stato solo in parte compensato dal rafforzamento del crack spread del diesel. L'effetto del tasso di cambio Euro/ Dollaro USA (1,119 Dollari USA per 1 Euro nel 2019 contro 1,181 nel 2018), è stato favorevole e ha incrementato il valore della produzione di circa 20 milioni di Euro.

Dal punto di vista delle prestazioni operative, nel 2019 la programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha condotto ad un EBITDA superiore di circa 15 milioni di Euro rispetto al 2018 grazie alle ottimizzazioni della supply chain realizzate.

L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica ed il fuel gas) ha prodotto un EBITDA inferiore di circa 10 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente. Il piano manutentivo molto più oneroso legato al turnaround è stato in larga parte compensato da una performance operativa e produttiva positiva.

L'andamento della gestione commerciale (che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) ha prodotto un EBITDA sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Si segnala che i risultati della raffinazione del quarto trimestre 2019 beneficiano del riconoscimento di un rimborso assicurativo pari a circa 21 milioni di Euro relativo al sinistro avvenuto nella raffineria di Sarroch nel corso del 2018 per eventi atmosferici. Tale sinistro ha condizionato parzialmente l'operatività di alcuni processi produttivi della raffineria anche nel corso del 2019 ed è stato pertanto incluso nei risultati.

Gli investimenti effettuati nel 2019 sono stati pari a 291,9 milioni di Euro, in linea con il piano di investimenti e con il programma di manutenzione, quest'ultimo principalmente relativo al sopra citato turnaround.

Il grafico mostra in dettaglio l'evoluzione dei margini realizzati dalla raffineria del Gruppo Saras negli esercizi 2018 e 2019, sia su base annuale che su base trimestrale. Si può notare che, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità ed alta conversione dei propri impianti, la raffineria del Gruppo Saras consegue un margine di raffinazione superiore al margine di riferimento EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della produzione di energia elettrica mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato cogenerativo) ubicato all'interno del sito industriale di Sarroch e perfettamente integrato con la raffineria del Gruppo. L'impianto IGCC, posseduto e gestito dalla controllata Sarlux Srl, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Ha una potenza installata pari a 575MW e produce oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per oltre il 45% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, l'impianto IGCC è anche una delle maggiori unità di conversione dei prodotti pesanti della raffineria, ed allo stesso tempo è la più importante utility del sito produttivo, grazie alla sua elevatissima produzione di idrogeno, che viene poi fornito agli impianti di hydrocracking e hydrotreating, ed alla produzione di grandi quantitativi di vapore, necessari per numerosi altri impianti di raffineria.

Mercato di riferimento

Valori medi anno 2019 (1) 2018
Domanda Energia Elettrica Italia GWh 319.597 321.431
Import GWh 38.163 43.899
Produzione Interna (2) GWh 283.846 279.845
di cui: Termoelettrica GWh 186.811 184.338
Prezzo Unico Nazionale (PUN) (3) EUR/MWh 52,32 61,31
  1. Dati stimati Terna (www.terna.it), soggetti a rettifica

  2. Produzione al netto dei consumi per servizi ausiliari

  3. Fonte GME SpA (www.mercatoelettrico.org)

La domanda nazionale di energia elettrica nell'esercizio 2019 (incluse le perdite di rete ed al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata pari a 319.597 GWh, in calo dello 0,6% rispetto all'esercizio 2018.

La variazione del fabbisogno elettrico rispetto all'anno precedente ha mostrato un andamento differente nelle diverse aree di osservazione. In particolare nel raggruppamento del Nord-Ovest che include Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta la domanda è calata del 3,2%, in Lombardia è diminuita del 2%, nell'area del Triveneto e nel raggruppamento composto da Toscana ed Emilia Romagna si è ridotta dello 0,8%. Sicilia e Sardegna hanno subito riduzioni dello 0,7 e 1,1% rispettivamente. La domanda di energia elettrica ha fatto registrare una crescita del 1,5% e 2,1% rispettivamente nel raggruppamento dell'area Centrale composto da Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria e Molise e nel raggruppamento composto da Campania, Basilicata, Calabria e Puglia.

La copertura del fabbisogno energetico nazionale nel 2018 (al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata garantita per il 58% con produzione termoelettrica, per il 15% con produzione idroelettrica, per il 16% con produzione da altre fonti rinnovabili (geotermica, eolica e fotovoltaica), e per il restante 12% con l'importazione netta dall'estero. La produzione interna netta di energia elettrica è stata pari a 283.846 GWh, in crescita dell'1,4% rispetto al 2018, ha soddisfatto l'89% della richiesta di energia elettrica nazionale.

Infine, si segnala che il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) nell'esercizio 2019 si è attestato a 52,32 Euro/MWh, in lieve calo rispetto all'anno precedente (61,31 Euro/MWh). Tale andamento è principalmente legato alla riduzione dei costi di generazione, tra cui in particolare quello del gas a causa dell'ampia disponibilità sul mercato.

Principali risultati operativi e finanziari

2019 2018 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA GWh 4.075 4.363 (7%)
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 9,2 9,7 (5%)
FATTORE DI SERVIZIO % 84,4% 90,4%
TAR IN CARICA ALL'IMPIANTO migliaia di tons 1.091 1.141 (4%)

Nel 2019, il segmento Generazione di Energia Elettrica ha svolto il programma manutentivo su tre treni "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" e su una linea di lavaggio. La produzione di energia elettrica è stata pari a 4,075 TWh in calo del 7% rispetto al 2018, in ragione di un piano di manutenzioni più oneroso e di una minor performance operativa.

Milioni di Euro 2019 2018 var%
EBITDA 151,6 192,7 -21%
EBITDA comparable 151,8 220,2 -31%
EBIT 96,7 140,4 -31%
EBIT comparable 96,6 168,0 -42%
EBITDA ITALIAN GAAP 98,3 67,7 -31%
EBIT ITALIAN GAAP 77,3 49,1 -39%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 24,8 20,7

L'EBITDA comparable è stato pari a 151,8 milioni di Euro, rispetto ai 220,2 milioni di Euro conseguiti nel 2018. Lo scenario è risultato meno favorevole rispetto all'esercizio precedente, in particolare per effetto del valore della tariffa CIP6/92 in calo del 5%. Allo stesso tempo, i volumi prodotti sono calati del 7% mentre i costi fissi sono leggermente aumentati per le maggiori manutenzioni. L'effetto della linearizzazione è risultato inferiore rispetto all'esercizio precedente. Si segnala che derivati di copertura della CO2 sono stati riclassificati all'interno dell'EBITDA reported e che la differenza tra EBITDA reported e comparable è dovuta nel 2018 alla svalutazione dei crediti relativi a rimborsi attesi per certificati verdi riferiti ad esercizi precedenti per circa 29 milioni di Euro,

Passando all'analisi dell'EBITDA calcolato secondo i principi contabili Italiani, esso è stato pari a 98,3 milioni di Euro nel 2019, rispetto ai 67,7 milioni di Euro conseguiti nel medesimo periodo dello scorso esercizio. Nel periodo in esame la produzione di energia elettrica è risultata in calo del 7% e la tariffa CIP6/92 del 5%. Al contempo i costi fissi sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato non include i derivati di copertura della CO2 (negativi per 19 milioni di Euro) registrati tra gli oneri finanziari. Tale posta era positiva e pari a circa 46 milioni di Euro nel 2018. Inoltre, sempre sul risultato del 2018 aveva inciso la svalutazione di crediti relativi a rimborsi attesi per certificati verdi riferiti ad esercizi precedenti per circa 29 milioni di Euro.

Gli investimenti sono stati pari a 24,8 milioni di Euro.

MARKETING

ll Gruppo Saras svolge le proprie attività di Marketing in Italia ed in Spagna, direttamente ed attraverso le proprie controllate, prevalentemente nel canale extra-rete. A tal fine, in Italia il Gruppo si avvale, oltre che della logistica della raffineria, di un deposito costiero di proprietà ubicato ad Arcola (La Spezia), con una capacità complessiva di 200.000 metri cubi, ed intrattiene contratti di transito a medio/lungo termine per capacità di stoccaggio in altri depositi di proprietà di terzi, ubicati principalmente nella parte centro-settentrionale della penisola italiana (Civitavecchia, Livorno, Ravenna, Marghera, Genova, Lacchiarella, Napoli ecc.).

In Spagna la consociata Saras Energia possiede e gestisce il deposito ubicato a Cartagena (Spagna), con capacità di 114.000 metri cubi, ed utilizza anche altri terminali nel resto della Spagna (di proprietà di operatori terzi, tra cui principalmente Decal e CLH) che le permettono di distribuire i prodotti in tutto il territorio iberico.

Mercato di riferimento

Secondo i dati rilevati da UP, i consumi petroliferi totali si sono attestati a circa 60,4 milioni di tonnellate nel 2019, in calo dell'1% circa rispetto all'anno precedente a parità di perimetro sul mercato italiano, che rappresenta il principale canale extra rete del Gruppo Saras. Tale dinamica è il risultato della stabilità registrata nei consumi di benzina e di una domanda di gasolio in calo dell'1%. I consumi complessivi di carburanti (benzina + gasolio) pari a circa 31,1 milioni di tonnellate hanno registrato un decremento dell'1%. Nel 2019, le nuove immatricolazioni sono risultate sostanzialmente in linea con l'anno precedente, con quelle diesel che rappresentano il 39,8% del totale (rispetto al 51,2% nel 2018). Le auto alimentate a GPL hanno coperto il 7% delle nuove immatricolazioni, le ibride il 6%, quelle a metano il 2% e le elettriche lo 0,6%.

Nel mercato spagnolo, i dati preliminari compilati da CORES mostrano consumi sostanzialmente in linea con il 2018. Più in dettaglio, i consumi di gasolio totali sono risultati stabili, quelli di benzina invece in crescita del 5,6%, quelli di kerosene del 3,5% ed infine quelli di olio combustibile in calo del 3,8%.

Principali risultati operativi e finanziari

2019 2018 Var%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 3.574 3.682 -3%
di cui in Italia migliaia di tons 2.155 2.119 2%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.418 1.564 -9%

Da un punto di vista operativo, il Gruppo ha registrato un calo del 3% nei propri volumi di vendita a fronte di un incremento del 2% in Italia e un decremento del 9% in Spagna.

L'EBITDA comparable del segmento Marketing è risultato pari a 22,1 milioni di Euro, rispetto agli 24,1 milioni di Euro del 2018 a causa di minori margini sull'extra rete in Italia e della dismissione della rete spagnola. Tale contributo va considerato congiuntamente a quello della raffinazione in ragione del forte coordinamento tra competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.

Infine, gli investimenti sono stati pari a 0,6 milioni di Euro nell'esercizio 2019.

Milioni di Euro 2019 2018 var%
EBITDA 20,3 24,3 -16%
EBITDA comparable 22,1 24,1 -8%
EBIT 17,3 19,0 -9%
EBIT comparable 19,1 18,8 2%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 0,6 1,3 -54%

EOLICO

Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili sin dal 2005, attraverso la controllata Sardeolica Srl che gestisce un parco eolico ubicato in Ogliastra (Sardegna). Il parco è composto da 57 aerogeneratori, con una potenza totale installata di 126 MW, ed è dotato di un Sistema di Gestione certificato secondo gli standard BS OHSAS 18001:2007 (Salute e Sicurezza), ISO 14001:2015 (Ambiente) per il quale ha ottenuto l'accreditamento EMAS, ISO 9001:2015 (Qualità) e ISO 50001:2011 (Energia).

Nell'esercizio 2019 la produzione del parco di Ulassai è stata pari a 220.363 MWh, che corrispondono al fabbisogno elettrico annuale di circa 180.000 persone. L'aver sfruttato la fonte eolica rinnovabile ha quindi consentito il risparmio di quasi 280.000 barili di petrolio, con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per circa 140.000 tonnellate. Inoltre, cumulativamente, nel periodo che decorre dalla sua entrata in esercizio fino al 31 dicembre del 2019, la produzione di energia elettrica del parco ha raggiunto 2.444.116 MWh.

Va segnalato che la controllata Sardeolica a luglio 2019 ha ottenuto giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto di Reblading del Parco eolico di Ulassai che porterà a un incremento della produzione di 33 GWh/anno. Il completamento del progetto è previsto per la fine del 2020, gli investimenti del 2019 relativi a tale progetto ammontano a circa 10 milioni di Euro.

Produzione 2019 [MWh] Abitanti equivalenti annuali 1 TEP 2
"risparmiati"
Barili di petrolio 3
"risparmiati"
220.363,0 175.868 41.207,9 282.246
Produzione 2019 [MWh] Inquinante Emissioni specifiche 4
[kg/MWh]
Emissioni evitate [t]
220.363,0,0 CO2 648 142.795,2
Produzione 2005 - 2019 [MWh] TEP 2
"risparmiati"
Barili di petrolio 3
"risparmiati"
2.444.116,0 457.049,7 3.130.477
Produzione 2005 - 2019 [MWh] Inquinante Emissioni specifiche 4
[kg/MWh]
Emissioni evitate [t]
2.444.116,0 CO2 648 1.583.787,2
  1. Consumo di energia pro-capite in Sardegna per uso domestico, anno 2016: 1.253 kWh/abitante/anno (Terna: Dati Statistici, Consumi http://download.terna.it/ terna/0000/0964/23.PDF)"

2 .1 kWh = 0,187×10-3 TEP (AEEGSI, Delibera EEN 3/08, http://www.autorita.energia.it/it/docs/08/003-08een.htm)

  1. 1 Barile equivalente di petrolio = 0,146 TEP (https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnellata_equivalente_di_petrolio)

  2. Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. "Verso un'economia condivisa dell'Energia". Adozione della proposta tecnica e avvio della procedura di valutazione ambientale strategica, pag. 114 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20160129120346.pdf)

Mercato di riferimento

L'Italia è stato uno dei primi Stati Membri a dotarsi, alla fine del 2017, di una Strategia Energetica Nazionale (SEN) ispirata al Clean Energy Package europeo. La SEN si pone obiettivi ambiziosi relativamente al periodo 2020-30 ed in particolare di rendere il sistema energetico nazionale più competitivo (riduzione dei prezzi e costi energia), più sostenibile (obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione) e più sicuro (sicurezza di approvvigionamento e flessibilità dei sistemi). Per le fonti rinnovabili la SEN prevede un contributo di tali fonti del 28% sui consumi complessivi al 2030 rispetto al 17,5% del 2015 e, per le rinnovabili elettriche il passaggio è dal 48-50% al 55%.

Secondo l'Osservatorio Fer di Anie Rinnovabili, nei primi otto mesi del 2019 le nuove installazioni di fonti energetiche rinnovabili (solare, eolico e idroelettrico) in Italia hanno raggiunto complessivamente circa 771 MW (+49% rispetto al 2018). In particolare è risultato in forte progresso l'eolico, con circa 412 MW (+200% rispetto allo stesso periodo del 2018). La maggior parte della potenza connessa (90%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.

Secondo WindEurope a livello europeo, nei primi sei mesi del 2019 sono stati aggiunti 4,8 GW di nuova capacità eolica alla rete elettrica, vale a dire 400 MW in più rispetto al 2018. Per la prima volta a spingere sulla crescita è stato il segmento offshore anziché quello degli impianti a terra. L'eolico offshore ha infatti sperimentato una crescita dell'installato 1,9 GW nella prima metà dell'anno, merito soprattutto di Gran Bretagna (931 MW), Danimarca (374 MW), Belgio (370 MW) e Germania (252 MW). Più lento il ritmo del segmento onshore che da gennaio a giugno ha visto crescere di 2,9 GW la capacità installata a terra (400 MW in meno rispetto allo stesso periodo del 2018).

I dati prodotti da Terna mostrano che l'eolico in Italia ha prodotto 20.063 GWh nel 2019, in crescita rispetto al 2018, grazie a buone condizioni di ventosità. La produzione da fonte eolica copre il 7,1% della produzione elettrica nazionale ed il 6,2% della richiesta di energia elettrica italiana.

Principali risultati operativi e finanziari

2019 2018 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 220.363 169.811 30%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 4,7 5,7 -18%
TARIFFA INCENTIVO Eurocent/KWh 9,2 9,9 -7%

Nell'esercizio 2019 l'EBITDA comparable del segmento Eolico (coincidente con quello IFRS) è stato pari a 10,0 milioni di Euro, sostanzialmente in linea

a partire da fine settembre. A parità di capacità i volumi prodotti sarebbero au-

La Tariffa Incentivo è risultata inferiore di 0,7 Eurocent/kWh rispetto al 2018 e la produzione incentivata ha rappresentato circa il 9% dei volumi nel 2019 (rispetto sultata in calo del 18% rispetto a quella registrata nel 2018.

Gli investimenti sono stati pari a 26,4 milioni di Euro, principalmente volti alla realizzazione dell'ampliamento del parco eolico con l'installazione di 9 nuove turbine per una capacità aggiuntiva di 30 MW, i cui lavori si sono conclusi il 27 settembre. Nel quarto trimestre sono iniziate le attività per il reblading dell'impianto di Ulassai che consiste nella sostituzione di tutte le pale, con conseguente incremento di produzione a parità di capacità installata.

Milioni di Euro 2019 2018 var%
EBITDA 10,0 10,6 -6%
EBITDA comparable 10,0 10,6 -6%
EBIT 4,6 6,0 -23%
EBIT comparable 4,6 6,0 -23%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 26,4 6,9 283%

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019 49

ALTRE ATTIVITÀ

Il segmento include le attività delle controllate Sartec Srl, Reasar SA e altre.

In particolare Sartec Srl, controllata al 100% da Saras SpA, è la Società del Gruppo che sviluppa servizi e tecnologie per il miglioramento delle performance industriali, operando in questi principali settori:

• efficienza industriale e risparmio energetico, con linee di business dedicate alle soluzioni di progettazione industriale, di ingegneria impiantistica e dell'automazione, agli studi di processo, alle forniture di sistemi package e di analisi, ai servizi industriali, all'asset integrity ed agli studi di oil refining;

  • sostenibilità e salvaguardia ambientale (ingegneria ambientale, sistemi di analisi ambientali, servizi analitici di monitoraggio ambientale e olfattometrici );
  • progetti Digital e industry 4.0 (data analysis, knowledge management, digital asset management, enterprise content management, cybersecurity OT, digital safety advise, VR training).

Con riferimento a Sartec, anche l'esercizio 2019 ha confermato il trend di consolidamento dei margini registrati nell'ultimo quadriennio. I volumi di produzione realizzati, evidenziano il forte impegno sulle attività a supporto del piano investimenti di Gruppo e contestualmente il mantenimento del presidio sulle attività sviluppate per il mercato "non captive".

Nel corso del 2019 Sartec ha mantenuto il suo orientamento nei settori dell'ingegneria e dei servizi industriali, nel campo dei servizi ambientali, sviluppando inoltre servizi consulenziali di ottimizzazione dell'affidabilità e della disponibilità impiantistica, soluzioni innovative per la manutenzione predittiva e prescrittiva e per la caratterizzazione rapida delle materie prime petrolifere.

INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 0,8 0,6
EBIT comparable 4,7 4,6 2%
EBIT 4,0 (0,9) 544%
EBITDA comparable 5,6 5,3 6%
EBITDA 4,9 (0,2) 2550%
Milioni di Euro 2019 2018 var%

STRATEGIA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Grazie alla configurazione ad alta conversione, all'integrazione con l'impianto IGCC e ad un modello operativo basato sulla gestione integrata della Supply Chain, la raffineria Saras, ubicata a Sarroch (Sardegna), detiene una posizione primaria nel panorama dei siti Europei. Tali caratteristiche consentono al Gruppo di posizionarsi in maniera positiva rispetto alla prevedibile evoluzione dello scenario di riferimento in particolar modo per quanto riguarda la normativa IMO – Marpol VI che impone, dal 1 gennaio 2020, la riduzione dei valori consentiti nelle emissioni di zolfo nei fumi di combustione dei motori marini dando luogo a condizioni di mercato premianti per i siti come quello di Sarroch. Il Gruppo intende proseguire nelle iniziative di miglioramento delle prestazioni operative e dell'affidabilità degli impianti oltre che nella razionalizzazione dei costi e sta completando il piano di investimenti volto a mantenere una posizione di leadership nel settore della raffinazione nel prossimo decennio anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.

Il 2020 si è aperto con il Brent a 66 \$/ bl per poi calare di circa 10 \$/bl sulla scia delle preoccupazioni per gli effetti del Coronavirus. Questo nonostante il 18 gennaio la Libia abbia dichiarato la forza maggiore sulle esportazioni di petrolio riducendo la produzione di quasi 1 mbl/g. Gli esperti anticipano per l'anno in corso un mercato del grezzo caratterizzato da un'ampia disponibilità grazie ai continui incrementi di produzione da parte dei produttori non convenzionali statunitensi, oltre che da maggiori volumi provenienti da Brasile, Norvegia, Guyana e Canada e prevedono che il Brent si attesti attorno ai 57 \$/bl.

Sul fronte dei consumi, nel report di febbraio 2020, l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) ha ridotto la stima di crescita della domanda globale da +1,2 mbl/g a +0,8 mbl/g per l'anno in corso supportata da prezzi del grezzo relativamente bassi e dai progressi nella risoluzione delle controversie commerciali tra Cina e Stati Uniti. Il Fondo Monetario Internazionale stima una crescita economica pari al 3,3% nel 2020 (rispetto a +2,9% nel 2019).

Passando all'analisi della marginalità dei principali prodotti raffinati, gli esperti prevedono il crack spread della benzina in lieve miglioramento rispetto all'esercizio precedente, pur con il consueto andamento stagionale, per effetto indiretto della nuova normativa IMO, infatti la produzione di grandi volumi di olio combustibile a bassissimo tenore di zolfo richiama nel pool di formulazione alcuni semilavorati che vengono sottratti alla produzione di benzine. Per quanto concerne i distillati medi, il primo trimestre è stato penalizzato da temperature miti e dagli effetti del Coronavirus sulla domanda di combustibili per il trasporto, ma gli esperti concordano nell'indicare un crack spread in rafforzamento a partire dal secondo trimestre.

Tali stime risentono di un elevato livello di incertezza in relazione al rallentamento principalmente dell'economie asiatiche, aggravato dagli effetti del Coronavirus. Le conseguenze sull'economia e sulla domanda di petrolio e prodotti petroliferi a livello globale risultano ad ora difficili da quantificare. In particolare un prolungato effetto del Coronavirus potrebbe portare, tra le altre cose, ad una riduzione della domanda di prodotti raffinati a livello globale e questo potrebbe condurre a margini di raffinazione inferiori a quelli attesi dagli esperti.

Per quanto concerne la redditività del segmento della Raffinazione si segnala che il primo semestre sarà influenzato dal ciclo manutentivo programmato rilevante mentre, nel secondo semestre, il Gruppo sarà pronto a massimizzare le opportunità derivanti dalla nuova normativa IMO che, si prevede, determini condizioni premianti per le raffinerie ad alta conversione come quella Saras. Le condizioni di mercato sopra descritte, dovrebbero determinare margini di raffinazione in miglioramento rispetto all'esercizio 2019. Il gruppo Saras punterà a conseguire un premio medio al di sopra del margine EMC Benchmark pari a circa 2,5 ÷ 3,0 \$/bl (al netto delle manutenzioni).

Da un punto di vista operativo l'esercizio 2020 si caratterizzerà per un ciclo manutentivo straordinario, concentrato nella prima parte dell'anno. Le principali attività di manutenzione riguarderanno il turnaround pluriennale dell'impianto di Cracking Catalitico ("FCC"), della sua principale unità ancillare Alchilazione (Alky) e del Topping ("T1"). Inoltre saranno svolte attività standard sui seguenti impianti: VisBreaking "VSB", "MHC2", "U400" e "U500". Complessivamente la lavorazione annuale di grezzo è prevista pari a circa 13,9 ÷ 14,6 milioni di tonnellate (ovvero 100 ÷ 105 milioni di barili), cui si aggiungerà circa 1,2 milioni di tonnellate di carica impianti complementare al grezzo (corrispondenti a circa 9 m/bl).

Con riferimento al segmento Generazione di Energia Elettrica, il programma manutentivo prevede interventi standard sui tre treni di "Gasificatore–Turbina a ciclo combinato" e su una delle due linee di lavaggio gas. La produzione totale di energia elettrica per il 2020 è prevista pari a circa 4,3 TWh. La tariffa CIP6/92 risente del calo del prezzo del gas dovuto all'ampia offerta disponibile sul mercato.

Relativamente al segmento Marketing, si prevedono risultati stabili. Il contributo di tale attività va considerato congiuntamente a quello della raffinazione in ragione del forte coordinamento tra competenze tecniche e commerciali su cui si basa il modello di business.

Per quanto riguarda infine il segmento Eolico, è in corso il reblading dell'impianto di Ulassai che consiste nella sostituzione di tutte le pale, con conseguente incremento di produzione a parità di capacità installata. I lavori verranno conclusi entro il quarto trimestre del 2020, con una produzione attesa a regime pari a circa 300 GWh/anno. Nel frattempo proseguono le attività volte allo sviluppo di nuova capacità rinnovabile.

INVESTIMENTI PER SEGMENTO DI ATTIVITÀ

Nell'esercizio 2019 il Gruppo Saras ha realizzato investimenti per circa 344,6 milioni di Euro rispetto a 243,0 milioni di Euro del 2018, volti, completando il turnaround pluriennale sugli impianti e gli investimenti volti a cogliere le nuove opportunità offerte dalla normativa IMO (International Maritime Organization).

Come di consueto, una parte significativa degli investimenti è stata dedicata al pieno rispetto di tutte le prescrizioni HSE, ed alla conservazione dell'efficienza operativa degli impianti. La ripartizione degli investimenti per segmento di attività viene illustrata nella tabella corrispondente:

Milioni di Euro 2019 2018
RAFFINAZIONE 291,9 213,4
GENERAZIONE ENERGIA ELETTRICA 24,8 20,7
MARKETING 0,6 1,3
EOLICO 26,4 6,9
ALTRE ATTIVITÀ 0,8 0,6
Totale 344,6 243,0

Gli investimenti dell'esercizio 2019 hanno riguardato prevalentemente il settore raffinazione, con l'obiettivo di miglioramento della capacità produttiva e di ottimizzazione dei processi in ottica di efficientamento. Inoltre è da rilevare che sono stati anticipati gli acquisti delle apparecchiature e tutte le attività propedeutiche al turnaround previsto ad inizio 2020.

Sono proseguiti gli interventi di adeguamento del Pontile Sud e del movimento con le attività di sostituzione ed integrazione delle linee di carico e movimentazione di grezzi al fine di accrescere la flessibilità di stoccaggio e conseguentemente quella operativa e sono state concluse le attività legate alla produzione e movimentazione di bunker (combustibile marittimo) a basso tenore di zolfo.

Tra gli specifici interventi dedicati a Salute, Ambiente e Sicurezza (la cosiddetta HSE – "Health, Safety & Environment") si segnala l'inizio del progetto TAF (trattamento acqua di falda della "barriera dinamica") che si pone l'obiettivo di ottimizzare il nostro approccio nel consumo delle risorse idriche. È stato inoltre sostanzialmente completato l'investimento relativo al sistema di recupero vapori (VRU) sul pontile Sud volto a ridurre significativamente le perdite relative alle componenti volatili.

È stato inoltre incrementata di 30 MW nel corso del 2019, la capacità del parco eolico di Ulassai con la installazione di 9 nuove turbine eoliche.

Infine, la società, ha continuato il programma di iniziative #DigitalSaras con interventi finalizzati a migliorare l'operatività degli impianti, a renderne più efficiente la gestione e ad ottimizzare piani ed interventi manutentivi mediante il costante monitoraggio delle macchine, anche tramite l'installazione di sensori. A riguardo degno di nota il sistema di gestione ed ottimizzazione delle materie prime (grezzi).

RISORSE UMANE

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è costituita da un documento autonomo, che, oltre ad assolvere agli adempimenti previsti dal D.Lgs 254/16, permette di condividere il "Purpose" aziendale e la strategia di sviluppo sostenibile. Pertanto i capitoli che riguardano Risorse Umane, Salute, Ambiente e Sicurezza e Responsabilità Sociale ed attività con il territorio verranno trattati in modo più esteso ed articolato nel Bilancio di Sostenibilità – Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario.

Viene di seguito illustrato l'insieme sistematico di strumenti, interventi e attività predisposte nel corso dell'anno in ambito risorse umane per assicurare all'organizzazione il traguardo degli obiettivi di business e il miglioramento continuo delle prestazioni secondo il disegno strategico aziendale definito nel piano industriale e nel budget dell'anno.

La progettazione degli interventi è stata ispirata ai principi contenuti nel Purpose del Gruppo riferibili allo sviluppo sostenibile, alla trasformazione del nostro modo di lavorare e alla valorizzazione del potenziale delle nostre persone. Le iniziative realizzate hanno privilegiato lo sviluppo del patrimonio di competenze esistenti, il potenziamento delle sensibilità manageriali abilitanti a ruoli di people management, il recupero della consapevolezza dell'impatto individuale sui risultati.

Sviluppo organizzativo

Nel 2019 l'organico del Gruppo ha avuto un incremento del 2,4% rispetto all'anno scorso (al netto delle uscite pari a 40 persone). Questo dato non include la controllata Saras Energia che ha registrato una notevole diminuzione dell'organico, dovuta alla cessione di alcune attività.

I 97 nuovi dipendenti assunti complessivamente nel corso dell'anno, 57 dei quali con età inferiore ai 30 anni, laureati con lauree principalmente ingegneristiche e diplomati tecnici, soddisfano primariamente le esigenze connesse allo sviluppo del trading e delle vendite, alle attività di bunkeraggio, ai programmi di innovazione e digitalizzazione, all'ampliamento del Parco Eolico e alla sostituzione di uscite legate a pensionamenti.

Per rispondere alle sfidanti esigenze del nostro mercato, i processi di riorganizzazione sono stati orientati a generare maggiore efficienza, affidabilità e flessibilità operativa e sono stati ispirati alla realizzazione di una visione organica del Gruppo e alla massimizzazione della collaborazione tra le funzioni.

A completamento della riorganizzazione della prima linea a riporto del Chief Executive Officer avviata a fine 2018, è stata dapprima realizzata la completa armonizzazione della struttura per dare maggior coerenza ai diversi ruoli e successivamente istituita la funzione Energy Transition con l'obiettivo di affrontare le sfide per la sostenibilità a lungo termine del nostro business del Gruppo. La nuova funzione è principalmente responsabile di coordinare le attività di studio e sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche che aiutino a ridurre l'impatto ambientale derivante dai combustibili fossili, partecipare nelle varie sedi istituzionali alle attività sul tema della transizione energetica e promuovere l'identificazione di parametri di sostenibilità appropriati per le esigenze del Gruppo.

Nell'ambito dell'evoluzione delle attività commerciali, nel 2019 è stata aperta una nuova sede a Roma per migliorare il posizionamento competitivo sul mercato italiano, valorizzando al massimo le relazioni con le controparti commerciali, con gli Enti regolatori, le Associazioni di categoria e tutti gli operatori che a Roma hanno i loro centri decisionali.

Nell'ultima parte dell'anno, l'organizzazione del Chief Commercial Officer è stata ridisegnata con l'obiettivo di continuare l'ottimizzazione degli asset di proprietà e di proseguire il percorso di crescita anche valutando possibili nuove coperture geografiche.

I principali rami dell'organizzazione commerciale sono tre: Supply & Trading, Rete & Extrarete Italia e Spagna, Middle Office. Supply & Trading è responsabile delle attività di approvvigionamento e vendita, incluso il supply del sistema rete/extrarete in Italia e Spagna, e dello sviluppo delle operazioni di trading con terze parti.

Rete & Extrarete Italia e Rete & Extrarete Spagna gestiscono le vendite al consumatore finale e le vendite logistiche sui mercati corrispondenti e presidiano la gestione dei depositi di proprietà.

Middle Office, in coordinamento con le unità di trading, è responsabile della realizzazione delle operazioni di hedging sui carichi e sugli inventari.

La struttura di Oil & Energy è responsabile dell'indirizzo e del coordinamento delle attività core di raffinazione e di produzione di energia, oltre che di favorire l'ottimizzazione delle iniziative di sviluppo tecnologico ed industriale per tutto il Gruppo.

In Oil & Energy la funzione Digital Innovation Program è stata riorganizzata a matrice per rispondere all'esigenza di ampliare la fase di industrializzazione delle iniziative di trasformazione digitale e favorire il lavoro di squadra. Sono stati pertanto individuati il Digital Platform Manager, responsabile dell'esplorazione delle nuove attività e della scelta delle conseguenti piattaforme tecnologiche e i Project Manager per le diverse linee di sviluppo della digitalizzazione. Trasversalmente ai diversi ambiti di digitalizzazione, sono presenti i ruoli di Data Steward, responsabile della strutturazione e del governo del sistema digitale dei dati aziendali, i Data Scientist, che forniscono supporto specialistico ai singoli progetti mediante tecnologie ed approcci innovativi di Data Science e lo Scrum Master, figura professionale dedicata ad accompagnare lo sviluppo dei progetti con la metodologia Agile.

Nell'ambito dell'organizzazione del Chief Oil & Energy Officer, sono state inoltre riassegnate le attività relative allo sviluppo dei temi ambientali e le relazioni con le Associazioni nazionali ed internazionali, mentre è stata affidata a Pianificazione e Sostenibilità la gestione dei sistemi di qualità.

60.350 Totale ore di formazione 2019 Gruppo Saras

In linea con la visione strategica del Gruppo, è stata ridisegnata la struttura organizzativa della controllata Sartec, che ha l'obiettivo di supportare la creazione di valore all'interno del Gruppo attraverso la fornitura di servizi sempre più efficienti e lo sviluppo di competenze e soluzioni tecnologiche innovative. La nuova organizzazione risponde all'esigenza di rafforzare la sinergia tra le funzioni aziendali, sviluppare e valorizzare commercialmente nuove soluzioni tecnologiche, ottimizzare la gestione delle risorse sui diversi progetti e diffondere in tutta l'organizzazione le competenze acquisite in ambito digitale.

È stata pertanto costituita l'unità Business Development, Skills management & Sales, che supporta trasversalmente le linee di business Engineering and Industrial Services, Environment & Oil e Asset Management, Industrial Automation & Connectivity. La struttura si completa con i ruoli di staff HSE e Sistema di Gestione Integrato.

Per esercitare una sempre più attenta e continua azione di presidio su investimenti e costi è stato definito il Comitato Investimenti e Costi, al quale è attribuita una complessiva responsabilità di indirizzo finanziario e tecnico-strategico sui costi e sugli investimenti per tutto il Gruppo, inclusa quindi l'approvazione finale del budget investimenti e dei costi delle Società del Gruppo e la coerenza tra obiettivo e consuntivo. Il Comitato è composto dal Chief Oil & Energy Officer, dal Chief Security ICT & Procurement Officer, dal Datore di Lavoro e Gestore del Sito della Società controllata di volta in volta interessata, dal Chief Financial Officer.

A supporto delle attività del Comitato Investimenti e Costi è stata istituita la funzione Investment Challenge and Cost Improvement, a riporto del CFO.

In continuità con la ridefinizione della prima linea del CEO, anche la nuova struttura Human Resources esprime l'orientamento ad accrescere il coordinamento e l'integrazione tra le varie componenti del Gruppo, sviluppando soluzioni organizzative e gestionali adeguate al contesto competitivo ed elaborando iniziative per attivare la trasformazione.

La nuova struttura si sviluppa in forma di matrice per meglio sviluppare competenze verticali a supporto delle attività di HR partnership con i Business Leaders.

Il ruolo di HR Business Partners è stato rivisitato per rinforzare la sua centralità all'interno e all'esterno dell'organizzazione, sono stati altresì creati quattro Centri di Competenza responsabili dello sviluppo di strumenti e programmi a supporto della nuova visione HR. A completamento della struttura, il ruolo di staff Industrial Relations & HR Administration fornisce supporto alla definizione delle relazioni strategiche con le parti sociali e provvede agli adempimenti amministrativi necessari.

A completamento della riorganizzazione di Human Resources è stata aggiornata la Linea Guida di Processo Risorse Umane.

Infine, anche la funzione ICT Management, organizzazione ancor più strategica per il Gruppo Saras nell'attuale fase di evoluzione del contesto competitivo, è stata riorganizzata sotto forma di matrice per massimizzare il lavoro di team e la capacità di fornire supporto adeguato e coerente alle diverse realtà del Gruppo e ai bisogni del business.

Gli ICT Business Partners sono riferimento delle funzioni aziendali per la

raccolta della domanda e la realizzazione delle soluzioni nel rispetto dei tempi, costi e obiettivi definiti e i Centri di Competenza sono responsabili di definire le linee guida architetturali, di sicurezza, di gestione per lo sviluppo dei sistemi di Saras Group, oltre che della loro gestione. La struttura si completa con il ruolo Cross Programs, per i programmi trasversali alle organizzazioni e ai centri di competenza, e con i ruoli di staff Governance e Innovation.

Relazioni industriali

Nella prima parte del 2019, le relazioni con le parti sociali si sono focalizzate sui temi del welfare. Infatti nel mese di febbraio è stato rinnovato per il triennio 2019-2021 l'accordo sul finanziamento delle Colonie e viaggi studio e successivamente è stato rinnovato anche l'accordo sindacale sul finanziamento aziendale al CRAL.

È stato inoltre presentato alla RSU il consuntivo della formazione erogata nel 2018, condividendo in tale occasione anche il piano di formazione 2019.

Il punto nevralgico delle relazioni sindacali dell'anno è stato rappresentato dalla trattativa per il rinnovo dell'integrativo e del Premio di Risultato (produttività e redditività) per il triennio 2019-2021, conclusasi nel mese di luglio. Anche quest'anno il premio è stato introdotto nell'ottica di coinvolgere le funzioni aziendali e tutto il personale in una concreta partecipazione nel raggiungimento dei risultati economici e produttivi dell'Azienda. Sono state introdotte alcune note di semplificazione dell'impianto del premio, confermando i miglioramenti nelle aree della produzione, della realizzazione degli investimenti più significativi per l'Azienda, dell'efficienza energetica, dei costi di manutenzione e del Digital. Tali indicatori, così come di consueto, sono oggetto di monitoraggio periodico attraverso una commissione paritetica mista composta da rappresentanti dell'Azienda e della RSU.

Durante la prima parte dell'estate si è dovuto affrontare uno sciopero nazionale per il tardivo rinnovo del CCNL che, grazie al buon clima di relazioni industriali, ha permesso di trovare delle soluzioni di buon senso nel rispetto degli interessi di tutte le Parti.

Nel mese di settembre è stata lanciata una piattaforma welfare fornita da una primaria società del settore che adempiendo a quanto previsto dall'accordo sindacale sul Premio di Risultato 2018, permette l'acquisto di beni e servizi welfare a tutti i dipendenti Saras e Sarlux che hanno deciso di trasformare in tutto o in parte il proprio Premio in servizi welfare e a tutti i dipendenti Sartec che percepiscono la quota welfare prevista dal CCNL Metalmeccanici. Il lancio della piattaforma è stato accompagnato da una pagina intranet con contenuti dedicati e da sessioni informative in aula rivolte tutto il personale e trasmesse in streaming.

Nell'ultima parte dell'anno è stata infine affrontata la negoziazione di natura organizzativo/gestionale, conclusasi con la firma di un accordo, sulla necessità di inserire in turno gli assistenti di manutenzione per la realizzazione del cluster di fermate degli Impianti nord, condividendo che tale soluzione fosse utilizzata come pilota per le importanti fermate del 2020.

Formazione e sviluppo delle risorse umane

Le Società del Gruppo Saras promuovono l'apprendimento e lo sviluppo continuo delle competenze nella convinzione che solo attraverso l'investimento nelle persone si possono affrontare ed anticipare le sfide lanciate costantemente dal sistema economico di riferimento. Le iniziative proposte, in linea con i valori aziendali e le caratteristiche personali e professionali delle persone, sono rappresentate nel Piano di formazione Learning & Development, che prevede azioni e programmi rivolti a target specifici e/o disponibili in modo trasversale per tutte le persone del Gruppo e crea le condizioni per promuovere il learning by doing come potente strumento di apprendimento e di preparazione.

Le principali macroaree di intervento riguardano lo sviluppo di competenze tecnico specialistiche, lo sviluppo delle soft skills e delle competenze manageriali, riservando sempre adeguato spazio ed attenzione alla formazione riguardo la compliance.

Nel 2019 Saras ha creato le basi per lo sviluppo della Learning Agility ovvero di un approccio fondato sulla capacità di intraprendere in modo autonomo percorsi di apprendimento e sviluppo di conoscenze e competenze, avviando un processo di sensibilizzazione sull'importanza di essere artefici del proprio sviluppo. A dicembre è stata lanciata la nuova piattaforma di Digital learning "SarasLearning", all'interno della quale si trovano sia training "obbligatori" sia contenuti accessibili relativi a soft skills e digital skills.

Per quanto riguarda la formazione in tema di Privacy, a valle dell'entrata in vigore del GDPR, e di Modello di Organizzazione Gestione e Controllo 231, nel 2019 si è raggiunta tutta la popolazione del Gruppo grazie alla realizzazione di "pillole" formative online disponibili su SarasLearning.

Tutti questi contenuti sono stati inoltre inseriti nella piattaforma SarasLearning nel percorso di onboarding, previsto per tutti i nuovi assunti.

Nell'ambito delle iniziative rivolte a giovani colleghi, nel 2019 è stato avviato l'Induction Program rivolto a 50 colleghi laureati inseriti in azienda negli ultimi 4 anni. Si tratta di un percorso della durata totale di 24 mesi che ha l'obiettivo di

nere le risorse in azienda, stimolare lo sviluppo delle soft skills, mantenere attivo lo spirito del gruppo, accrescere la visione del business con momenti di confronto interno ed esterno, promuovere uno sviluppo trasversale ed esperienziale nelle diverse aree di business.

Importante inoltre sottolineare il percorso di inserimento in Sarlux di circa 50 giovani operatori, impegnati per diverse settimane in un'alternanza tra aula e sopralluoghi in impianto. Dopo la fase propedeutica di formazione ai sensi dell'81/08, il programma, piuttosto ricco ed intenso, ha consentito loro di conoscere l'intera catena del valore, i processi produttivi, le macchine, gli impianti, oltre agli aspetti legati ai valori ed alle soft skills necessarie per crescere e contribuire nel Sito produttivo della Raffineria.

La formazione in ambito tecnico specialistico è proseguita secondo gli indirizzi di aggiornamento continuo dettati dalle norme tecniche di riferimento e dagli adeguamenti e sviluppi tecnologici a valle dell'introduzione di nuove tecnologie e impianti. In particolare, a seguito del piano investimenti realizzato nel 2019 nel sito industriale di Sarroch, il personale operativo è stato coinvolto nella formazione funzionale alla presa in carico delle nuove realizzazioni.

Con l'obiettivo di sviluppare ed affinare competenze legate alla gestione dei progetti, i Project Manager presenti nel Gruppo, per un totale di 130 persone, sono stati coinvolti in un percorso specifico per il loro ruolo, proposto in modalità blended: quattro moduli in aula alternati da quattro clip formative sui temi della pianificazione, organizzazione, controllo e rischio. I percorsi si sono conclusi con lo sviluppo di diversi project work che hanno portato alla individuazione, e conseguente adozione, di nuovi strumenti, metodi ed approcci rispondenti alle aspettative delle organizzazioni di appartenenza.

A supporto del programma #digitalSaras sono state organizzate diverse iniziative finalizzate a accompagnare la trasformazione in corso, riferite in particolare alle tematiche legate alla Data Science, mediante incontri con testimonial esperti provenienti da prestigiose Università. È stata inoltre avviata una campagna di awareness dedicata a tutta la popolazione aziendale che, attraverso strumenti di e-learning – favorisca un processo di acquisizione incrementale di abilità digitali a partire da quelle base. Percorsi più specializzati sono stati dedicati alle risorse

coinvolte nella realizzazione dei progetti pilota e nella successiva industrializzazione delle soluzioni tecnologiche.

Con l'obiettivo di consegnare inoltre a quadri e dirigenti aziendali maggiori strumenti di comprensione delle dimensioni economiche finanziare che accompagnano le decisioni operative quotidianamente richieste nell'esercizio dei rispettivi ruoli, è stato esteso a Sartec il programma di formazione "Finance per non financial". Il percorso ha fornito basi metodologiche e di linguaggio comuni sui principali documenti di bilancio e reportistica aziendale, ha approfondito la conoscenza sulle metriche di creazione e misurazione del valore prodotto dalle singole unità di business e ha sensibilizzato i partecipanti circa le dinamiche di valutazione dell'Azienda da parte degli Investitori, con particolare riferimento alle esigenze di informazione e trasparenza dettate dalla quotazione in Borsa.

Comunicazione interna

Le iniziative di comunicazione interna sono state principalmente indirizzate a supportare la trasformazione attraverso una comunicazione aperta e trasparente, mediante la diffusione e la condivisione delle strategie, dei valori, della cultura e, più in generale, delle informazioni utili a coinvolgere i dipendenti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Nel corso del 2019 è stata realizzata per la seconda volta la survey "Il mio lavoro nella nostra organizzazione", un'indagine online finalizzata a rilevare come le persone vivano l'esercizio del proprio ruolo professionale e le interazioni nell'ambiente di lavoro. In questa occasione si è ulteriormente ampliata la popolazione coinvolta, in una logica di progressiva estensione a tutto il Gruppo.

La partecipazione ha confermato la volontà di molti colleghi di restituire il proprio feedback e contribuire in modo fattivo ai processi di cambiamento. Le valutazioni espresse hanno mostrato una complessiva soddisfazione rispetto al vissuto aziendale, registrando un apprezzabile miglioramento rispetto al 2017 e confermando un forte senso di appartenenza al Gruppo, che da sempre caratterizza la cultura aziendale.

Coerentemente con i feedback ricevuti, sono stati progettati e proposti specifici programmi per supportare i processi di people management nella nostra organizzazione, ai quali hanno partecipato i leader appartenenti a tutte le organizzazioni del Gruppo Saras, accompagnati da specifiche campagne di comunicazione.

Le attività di interesse trasversale al Gruppo hanno coinvolto contemporaneamente i dipendenti di tutte le Società, anche grazie all'utilizzo di tecnologie che facilitano la comunicazione tra diverse sedi e consentono di superare le distanze fisiche, quali ad esempio le trasmissioni degli eventi in streaming e alla sperimentazione e diffusione di sistemi di interazione e collaborazione.

In continuità con gli anni precedenti, si sono succedute varie iniziative di comunicazione a supporto di una capillare e corretta adozione dei nuovi strumenti e applicazioni per la digitalizzazione dei processi aziendali.

In vista dell'introduzione della piattaforma welfare, è stata realizzata una campagna di comunicazione nell'ambito della quale è stata distribuita una survey utile a costruire la migliore offerta di welfare, sono stati condotti specifici incontri (trasmessi anche in streaming) ed è stata pubblicata una nuova pagina nella intranet di Gruppo, ricca di materiali e link dedicati.

Altra importante occasione di comunicazione e coinvolgimento è stato il trasferimento della sede di Milano: le persone interessate sono state coinvolte nei diversi step del progetto, dalla fase di design degli spazi di lavoro alla condivisione del nuovo concept degli uffici, che risponde agli obiettivi di favorire l'integrazione e la connessione tra funzioni e team, fino al Welcome Day.

Infine, nel segno della comunicazione aperta e trasparente, si è concluso a dicembre il progetto di graduale estensione dell'account e-mail aziendale a tutti i dipendenti del Gruppo, con l'assegnazione degli account individuali ai colleghi operativi del sito industriale di Sarroch, grazie alla quale le iniziative di informazione e comunicazione possono ora coinvolgere l'intera popolazione del Gruppo e ogni dipendente ha accesso agli strumenti e alle applicazioni digitali trasversali.

Politiche retributive

Componenti della retribuzione manageriale

La retribuzione annua lorda fissa fa riferimento al Contratto Dirigenti Aziende Produttrici di Beni e Servizi (Contratto Nazionale Dirigenti Industria). Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da una componente variabile, legata agli obiettivi strategici ed ai risultati gestionali.

L'Assemblea degli Azionisti di Saras ha approvato, il 16 Aprile 2019, il Piano di incentivazione a lungo termine per il management apicale del Gruppo Saras (Piano di Stock Grant 2019/2021), i cui dettagli sono forniti in una sezione successiva della presente Relazione sulla Gestione.

Componenti della retribuzione non dirigenti

La retribuzione annua lorda fissa dei non dirigenti fa riferimento al "Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro" (CCNL Energia e Petrolio e CCNL Metalmeccanici, ove applicabili) e agli accordi integrativi di secondo livello vigenti.

Tale retribuzione è integrata dalla parte variabile Premio di Risultato, gestito e regolato attraverso accordi sindacali. Possono esistere altresì in alcuni casi benefit assegnati e/o una parte di variabile individuale legata ai risultati.

Lavorare in sicurezza, sempre.

"Siamo impegnati a garantire la sicurezza in ogni momento. Per tutti i nostri dipendenti questo è il principio fondamentale a cui attenersi sempre. A tale proposito abbiamo anche sviluppato un codice etico che dà grande risalto all'importanza della formazione e della sicurezza."

SALUTE, AMBIENTE E SICUREZZA

Un quadro di miglioramento continuo

Essere innovativi, sostenibili e punto di riferimento tra i fornitori di energia prodotta in modo sicuro ed affidabile è uno dei principi che guidano le nostre scelte strategiche. Incrementare l'affidabilità e migliorare la continuità delle operazioni, garantendo la tutela del territorio e dell'ambiente, è una delle priorità aziendali. In particolare, sono oggetto di fondamentale interesse aziendale tutte le attività finalizzate a preservare la salute e la sicurezza di tutti coloro che lavorano direttamente ed indirettamente per il Gruppo Saras. L'impegno continuo della nostra Società ha consentito di ridurre significativamente l'impatto delle attività produttive sull'ambiente.

Per quanto riguarda l'esercizio dell'anno 2019 si conferma il costante miglioramento dei dati ambientali, frutto di un consolidamento delle attività gestionali dello stabilimento. Un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che, direttamente o indirettamente, interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento di Sarroch viene presentato nell'annuale "Dichiarazione Ambientale", redatta come previsto dal regolamento EMAS. Nel corso dell'anno sono proseguite le attività di monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali relativi ad aria, acqua e suolo.

L'andamento delle emissioni, relative all'anno 2019, mette in evidenza il consolidamento dei miglioramenti ottenuti grazie agli investimenti effettuati ed alle ottimizzazioni gestionali e impiantistiche. Si possono comunque rilevare piccole fluttuazioni di anno in anno, legate a interventi impiantistici e di manutenzione straordinaria. Il miglioramento dei dati per quanto riguarda l'ambiente è derivato da una serie di interventi tecnici e gestionali che hanno progressivamente dotato la raffineria delle tecnologie e dei mezzi più efficaci in un'ottica di produzione e rispetto dell'ambiente. Le emissioni di anidride solforosa (SO2) confermano l'andamento degli ultimi anni, infatti l'indice di produzione di SO2, emissioni dovute agli impianti nord, in un "range" compreso tra 0,23 e 0,28 (tonnellate di SO2/1000 di lavorazione) che, confrontato con l'andamento medio degli ultimi anni, risulta in linea con quello registrato in passato per il solo contributo di emissione di SO2 dovuto agli impianti sud, confermando quindi il trend di miglioramento.

È stato possibile conseguire e consolidare tale risultato soprattutto grazie all'entrata in funzione, avvenuta nel dicembre 2008, dell'impianto TGTU (Tail Gas Treatment Unit), un'unità per il trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo, che consente una riduzione delle emissioni solforose e che negli ultimi anni ha registrato un'ottima performance.

Si inseriscono nel quadro della strategia di crescita del Gruppo Saras anche gli investimenti dedicati ad ambiente e sicurezza. In questo contesto, temi come la cultura del risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, non nuovi alla Società ed al Gruppo, sono divenuti ancora più attuali nel corso degli ultimi anni.

In particolare, nell'ultimo quinquennio, nell'ambito di Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE), sono stati effettuati interventi di protezione ambientale, miglioramento dell'efficienza energetica con conseguente riduzione del combustibile bruciato (e quindi minori emissioni atmosferiche), e sono proseguite le attività di protezione della falda con interventi di pavimentazione dei bacini dei serbatoi e realizzazione di doppi fondi dei serbatoi.

Grazie ad una politica di tutela ambientale, anche per l'anno 2019 non sono emerse situazioni per cui la società è stata dichiarata colpevole di danni cau-

che tiene conto (dal 2015) anche delle 2015 2016 2017 2018 2019 600 500 400 300 200 100 0 423 447 415 428 425 Ton CO2 emesse / lavorazione grezzo e cariche complementari Kton INDICE DI PRODUZIONE DI SO2 0,50 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0 2015 2016 2017 2018 2019 0,27 0,26 0,28 0,23 0,24 Ton SO2 / lavorazione grezzo e cariche complementari Kton

INDICE DI PRODUZIONE DI CO2

sati all'ambiente, e non sono state inflitte all'impresa sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

Le politiche di tutela ambientale prevedono anche continui investimenti nella formazione del personale, attraverso un processo che coinvolge tutti i lavoratori dello stabilimento (inclusi quelli delle società appaltatrici) e delle altre società del Gruppo, con l'obiettivo di creare un'elevata sensibilità sul tema ambientale. Infatti, anche un avanzato sistema tecnologico deve essere necessariamente supportato da un'attenta gestione e dal controllo da parte di tutte le persone che operano all'interno del ciclo produttivo.

AIA: Autorizzazione Integrata Ambientale

L'AIA (ovvero l'Autorizzazione Integrata Ambientale) è il frutto di un percorso partito nei primi mesi del 2007 e che ci ha portato al conseguimento di tale importante autorizzazione nell'aprile 2009. Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA, che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo che hanno consentito di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali. L'AIA, rilasciata dal Ministero dell'Ambiente, sostituisce tutte le altre autorizzazioni, ha la durata di otto anni (condizionata al mantenimento della registrazione EMAS). Questo ulteriore riconoscimento, raccoglie i concetti base del Codice Ambientale, dove tutti gli elementi (aria, acqua, suolo, impatto visivo, ecc.) sono visti in un'ottica di insieme, e rappresenta il risultato di un percorso che ha portato la società ad ottenere la Certificazione Ambientale ISO 14001 già nel 2004 successivamente confermata nel 2007, nel 2010, nel 2013 e nel 2016. Si segnala inoltre che, a seguito della riorganizzazione aziendale avvenuta nello scorso esercizio, a partire dal 1 luglio 2013, l'AIA è stata oggetto di voltura da Saras SpA a Sarlux Srl, società del Gruppo che gestisce tutte le attività produttive del sito di Sarroch. In maniera analoga, in pari data, è stata effettuata la voltura del certificato ISO 14001 da Saras SpA a Sarlux Srl. Nel mese di dicembre del 2015 si è concluso l'iter di integrazione delle due AIA presenti, Raffineria+IGCC e Impianti Nord (ex Versalis) presentata da Sarlux.

Il riesame complessivo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux è stato rilasciato il 27 ottobre 2017 ed è pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

L'istruttoria del riesame, resasi necessaria per tutte le raffinerie a seguito della pubblicazione delle nuove BAT nell'ottobre del 2014, si era conclusa con la Conferenza dei Servizi del 20 luglio 2017, alla presenza di tutti gli Enti competenti (MATTM, Regione, Città Metropolitana di Cagliari, Comune di Sarroch, ISPRA e ARPAS), a valle di un iter avviato nel luglio 2016 con la presentazione della documentazione richiesta.

Sarlux ha conseguito il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nel corso dell'anno 2017, dunque lo Stabilimento, posseduto e gestito dalla controllata Sarlux Srl ed articolato in Impianti SUD (Raffineria e IGCC) e Impianti NORD (Impianti chimici), è stato autorizzato all'esercizio con il DM 0000263 del 11.10.2017 rilasciata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Complessivamente, viene riconosciuta allo stabilimento una aderenza pressoché totale alle nuove BAT oggetto del riesame sia in termini di attuazione dei programmi di monitoraggio innovativi, quali quelli relativi alle emissioni fuggitive e agli odori, sia in termini di scelta e implementazione di nuove tecnologie, quale ad esempio la misura della temperatura di torcia.

L'attuale AIA - la cui validità è di 16 anni in forza del fatto che lo stabilimento Sarlux possiede la certificazione ISO 14001 e la registrazione EMAS, estesa nel 2016 anche agli Impianti Nord - autorizza il Gestore all'esercizio delle 3 attività svolte a Sarroch, ovvero:

  • Categoria IPPC 1.1: Combustione di combustibili in installazione con una potenza termica nominale totale pari o superiore a 50 MW;
  • Categoria IPPC 1.2: Raffinazione di petrolio e di gas;
  • Categoria IPPC 4.1: Impianto chimico per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base.

Nel corso del 2019 sono regolarmente proseguite le attività di monitoraggio e controllo previste nell'AIA.

Registrazione Emas

L'organizzazione ha adottato un sistema di gestione ambientale conforme al Regolamento EMAS allo scopo di attuare il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali e di pubblicare una dichiarazione Ambientale annuale. Il sistema di gestione ambientale è stato verificato e la dichiarazione ambientale è stava convalidata da un verificatore ambientale accreditato. Nel mese novembre il comitato ECOLABEL-ECOAUDIT di Ispra ha certificato il rinnovo triennale della registrazione EMAS (scadenza 27 giugno 2022).

La dichiarazione Ambientale illustra al pubblico e a tutti i soggetti interessati:

  • le attività svolte da Sarlux;
  • gli aspetti ambientali, diretti e indiretti, a esse collegati;
  • gli obiettivi di miglioramento ambientale che la società si è prefissata.

Il documento è rivolto alla comunità esterna e interna all'azienda e ha l'obiettivo di stabilire un rapporto trasparente con tutte le parti interessate, in particolare con la popolazione, le autorità locali e con i lavoratori, parte attiva della corretta gestione delle attività svolte, garantendo in questo senso l'accesso alle informazioni sull'ambiente.

I dati contenuti all'interno del documento rispettano i requisiti di conformità previsti dal Regolamento EMAS ed inoltre Sarlux dichiara il rispetto dei requisiti di conformità giuridico-legislativa prevista dalla normativa applicabile.

A seguito della visita di convalida, il documento è sempre reso disponibile su sito internet Sarlux (https://www.sarlux. saras.it/it/ambiente-certificazioni/)

Sempre nell'ottica della trasparenza, durante l'anno sono state effettuate le comunicazioni periodiche PRTR (Pollutant Release and Transfer Register), relative ai principali dati ambientali del sito. Tali comunicazioni vengono trasmesse al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'invio alla Commissione Europea. Nello specifico, le comunicazioni hanno riguardato i valori di emissione in acqua e in aria relativi a diversi parametri caratteristici delle attività svolte.

Il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro

Il sistema di Gestione HSE (Health, Safety and Environment) è oggi più che mai il risultato di un percorso complesso che, iniziato nel 2001, ha portato Sarlux a ottenere la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) dello stabilimento, secondo lo standard internazionale ISO 14001. La certificazione è stata rilasciata nel 2004, confermata negli anni successivi, ed estesa anche alla parte di Impianti Nord in conseguenza dell'acquisizione della società Versalis, appartenente al Gruppo ENI, fino alle ultime positive verifiche di maggio 2019.

Seguendo un percorso analogo a quanto intrapreso per il SGA, nel dicembre del 2007, lo stabilimento ha inoltre conseguito la certificazione OHSAS 18001 per il Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS). La norma OHSAS 18001 è stata adottata volontariamente da Sarlux per far fronte in maniera strutturata e tempestiva all'evolversi della normativa specifica per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Da segnalare nel maggio del 2019 il positivo esito della visita di sorveglianza per il mantenimento della certificazione salute e sicurezza sul lavoro, mentre a gennaio dello stesso anno è stata realizzata una GAP Analysis finalizzata alla valutazione della conformità del sistema di gestione di SARLUX rispetto al nuovo standard ISO 45001:2018, che entro il 2021 andrà a sostituire il vecchio standard OHSAS 18001.

Nel 2008 è stato adeguato il "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo", ai sensi del D.Lgs. n° 231/01, per ottemperare alle indicazioni della Legge n° 123/07 e al successivo D.Lgs. n° 81/08, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e nel 2011 è stato effettuato il suo aggiornamento.

Completano il quadro complessivo HSE, il Sistema di Gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti (SGS-PIR) obbligatorio per il sito, rientrando esso nel campo di applicazione del D.Lgs. n. 105/2015 ("Direttiva Seveso").

In ottemperanza Sarlux ha dunque:

  • redatto il Rapporto di Sicurezza;
  • definito una Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti;

EMISSIONI DI CO2 RAFFINERIA (TON/ANNO)

* Le emissioni del 2018 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.

** Le quote gratuite relative agli Impianti Nord (comprese tra le quantità assegnate) sono state richieste e risultano in attesa di approvazione.

  • attuato e mantenuto un Sistema di Gestione della Sicurezza per la Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (SGS- PIR);
  • definito un Piano di Emergenza Interno (PEI) ed Esterno (PEE), in collaborazione con la Prefettura di Cagliari e i Vigili del Fuoco;
  • considerato, nella valutazione dei possibili eventi incidentali, l'effetto domino.

Il sistema di gestione HSE è oggi un sistema unico (prevenzione incidenti rilevanti, salute e sicurezza sul lavoro e tutela ambientale) giunto a completa maturazione nel corso degli anni e costituisce il principale strumento gestionale per il conseguimento del miglioramento continuo dello stabilimento.

Tra le attività più significative condotte dallo stabilimento, nell'ottica del miglioramento continuo, si citano:

• Asset Management System (AMS): Lo stabilimento Sarlux di Sarroch, nell'ambito del più ampio e vasto progetto di digitalizzazione ed innovazione tecnologica, ha implementato un nuovo sistema informatizzato per la gestione di tutte le attività previste, per legge, per gli impianti di prevenzione attiva antincendio (impianti di raffreddamento, spegnimento, controllo, ad acqua e schiuma, impianti di rilevazione ed allarme).

Lo stesso costituisce oggi la base di gestione e futuro sviluppo di tutte le tematiche legate alla prevenzione RIR, attraverso moderne e digitali geo-localizzazioni degli asset antincendio.

• BBS (Behavior-Based Safety): L'estensione del protocollo B-BS a tutte le aree del sito (impianti Sud e Nord) ha consolidato nel corso del 2019 la sostituzione degli altri sistemi di monitoraggio delle performance di sicurezza, così da avere uno strumento consolidato di misurazione e miglioramento dei comportamenti connessi agli aspetti di salute e sicurezza. I risultati della misurazione dei comportamenti osservati risultano più che soddisfacenti ed in costante crescita anche per l'anno in oggetto. In particolare nel corso del 2019 sono state fatte 24.100 osservazioni contro le 21.925 effettuate nel 2018, con una percentuale di comportamenti positivi osservati pari al 98,1% del totale.

  • Confronto Periodico sistematico con le Imprese d'appalto: Attuato con cadenza settimanale durante i periodi di fermata, in sinergia con la funzione Asset Management, un calendario di incontri atti ad approfondire le tematiche HSE contingenti verificatesi all'interno del sito. Confronto proattivo ulteriormente arricchito dal contributo dato dai referenti RSPP delle imprese, anch'essi coinvolti nei suddetti incontri.
  • Analisi degli eventi incidentali e near miss: I near miss sono quegli eventi, correlati alle attività lavorative, con la potenzialità di produrre un danno grave a persone e/o cose. Anche per il 2019 ci si è posto l'obiettivo di monitorare ed analizzare i near miss allo scopo di incrementare il livello di percezione del rischio del personale operante nel sito, classificando la gravità del near miss in funzione

EMISSIONI DI CO2 IGCC (TON/ANNO)

* Le emissioni del 2018 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.

Il dato 2019 pubblicato risulta provvisorio poiché rettificabile a valle del processo di certificazione richiesto dalla direttiva 2003/87/CE Nota: a partire dall'anno 2013, il Piano di Assegnazione Nazionale delle quote di CO2 prevede un'assegnazione unica per l'intero sito di Sarroch (Raffineria+ IGCC)

dello scenario incidentale, delle conseguenze (magnitudo) e possibile frequenza di accadimento dell'evento. Nel corso dell'anno sono stati segnalati 96 near-miss di cui 41 gravi anche commensurati al maggior presidio di campo attuato parallelamente alla imponente mole di attività manutentive condotte nel sito. I near miss classificati gravi sono stati analizzati seguendo lo stesso iter degli infortuni con analisi di 1° e 2° livello attraverso le quali vengono individuate le cause radice, i fattori contribuenti e le azioni correttive e di miglioramento.

  • Audit dei sistemi di gestione HSE: Nel 2019 sono stati programmati ed eseguiti 19 audit interni.
  • Ispezioni di cantiere: Per il costante controllo delle attività effettuate dalle imprese sono stati eseguiti 132 audit con il coinvolgimento di 45 imprese e di circa 590 lavoratori auditati.

Il Gruppo Saras promuove a tutti i livelli aziendali la cultura della sicurezza attraverso la formazione, la condivisione e la verifica del grado di efficacia delle attività svolte. Diffondere la cultura della sicurezza si traduce, di fatto, in un'azione continua di ricerca, formazione e creazione di condizioni di lavoro finalizzate a ridurre progressivamente i casi di emergenza e di infortunio per i lavoratori del Gruppo Saras e delle ditte appaltatrici. Tale impegno si conferma ancora una volta, anche per il 2019, nel consolidamento di un dato relativo agli indici infortunistici costantemente inferiore ai benchmark di settore (CONCAWE).

Tale impegno ha confermato per il terzo anno consecutivo un indice di frequenza infortuni[1] del Gruppo in linea con i dati degli ultimi anni, ed inferiore ai dati statistici medi dei competitors del settore petrolifero europeo: 2,30 (Dati Concawe pari a 2,40 nel 2018).

Emissioni gas ad effetto serra

Il Gruppo Saras rientra nel campo di applicazione della Direttiva europea "Emission Trading System" (ETS) con le due attività svolte nel sito di Sarroch dalla controllata Sarlux Srl, per il segmento Raffinazione e per il segmento Generazione di Energia Elettrica (impianto IGCC). La Direttiva ETS è stata introdotta in tutta Europa per controllare e ridurre le emissioni di biossido di carbonio al fine di contrastare la minaccia del cosiddetto "effetto serra" ed i conseguenti cambiamenti climatici. Infatti, le emissioni di anidride carbonica non hanno effetto diretto su scala locale, in particolare sulla qualità dell'aria nell'ambiente circostante il sito, ma sono correlate a fenomeni a livello globale. La Direttiva "Emission Trading System" è stata introdotta a partire dal 2005 per aiutare gli stati membri a rispettare i requisiti del Protocollo di Kyoto. Il principio di funzionamento si basa sull'assegnazione, per ogni singola installazione che rientra nel campo di applicazione della Direttiva, di un tetto di emissioni stabilite dallo stato membro attraverso un "Piano Nazionale di Assegnazione". Il meccanismo ETS prevede inoltre che un eventuale surplus di quote possa essere negoziato e/o accumulato, ed un eventuale deficit debba invece essere coperto con l'acquisto di quote di emissione dal mercato. La decisione di assegnazione è elaborata per ciascuno dei periodi di riferimento previsti dalla

Direttiva: il primo periodo di riferimento ha riguardato il triennio 2005-2007, il secondo periodo di riferimento ha riguardato il quinquennio 2008-2012, mentre il periodo attuale riguarda gli anni 2013-2020. Nel secondo periodo di applicazione della Direttiva ETS le assegnazioni sono state più stringenti, sulla base degli obiettivi dettati dal Protocollo di Kyoto. Inoltre, il terzo periodo (8 anni) iniziato nel 2013, ha portato un'ulteriore riduzione annuale delle assegnazioni di quote di emissione. Per quanto riguarda la richiesta di quote aggiuntive presentata da Sarlux a seguito dell'acquisizione degli "Impianti Nord" (ex Versalis), vista la specificità dell'operazione (acquisizione parziale dello stabilimento), non si è arrivati ancora alla conclusione del processo di riassegnazione delle quote.

Nel Registro Nazionale "Emission Trading System", liberamente consultabile, sono documentate sia le quote assegnate, sia le emissioni anno per anno delle quote di CO2 a livello italiano.

Alla controllata Sarlux è stata assegnata un'unica posizione cui corrisponde la totalità delle emissioni derivanti dalle attività svolte nel sito di Sarroch. Sarlux dispone di un "Protocollo rilevazione, calcolo e controllo" delle emissioni di CO2. Tale sistema è certificato da enti terzi accreditati secondo quanto richiesto dalle linee guida europee, ed è stato aggiornato a seguito dell'acquisizione degli Impianti Nord.

Il rispetto del mare

Siamo consapevoli di dover preservare e limitare qualsiasi tipo di alterazione dell'ambiente. Pertanto, per quanto riguarda il trasporto di petrolio e dei prodotti raffinati via mare, abbiamo da anni introdotto criteri molto severi. A partire dall'anno 2009 sono state utilizzate solo navi di ultima generazione. Infatti, da quell'anno, il 100% delle navi utilizzate è stato della tipologia "a doppio scafo", anticipando, di fatto, l'attuale normativa per il traffico marittimo.

Le attività di tutela dell'ambiente marino includono anche il monitoraggio minuto per minuto sia in entrata che in uscita delle petroliere indirizzate verso i terminali di Sarroch. In questo quadro, sono regolarmente effettuate, da parte di personale fiduciario Saras, ispezioni in altri porti (Vetting), secondo criteri internazionali e "Ispezioni Pre-mooring" su base spot, in rada prima della manovra di ormeggio.

Inoltre durante tutta la permanenza delle navi all'ormeggio presso i Terminali marini di Sarroch, è sempre presente a bordo un'Ispettore Safety di nostra fiducia, che supervisiona tutte le attività di imbarco e sbarco dei prodotti petroliferi al fine di verificare il rigoroso rispetto delle procedure con particolare riferimento alle tematiche di Salute, Sicurezza e Ambiente.

Rifiuti

Salux, certificata Emas, è impegnata nella continua ricerca di soluzioni atte a ridurre l'impatto ambientale generato dai rifiuti prodotti nel sito.

L'obiettivo della Sarlux è quella di ragionare nell'ottica di una diminuzione di produzione di rifiuti, di ricercare la possibilità di ridurre la quota parte dei rifiuti pericolosi in luogo di quelli non pericolosi e di individuare eventuale possibilità di trovare nuovi iter di gestione privilegiando le destinazioni a recupero di materia e/o energetico, evitando ove possibile lo smaltimento in discarica.

La ricerca di soluzioni di gestioni più performanti dal punto di vista ambientale ha permesso di ottenere un incremento della quota parte di rifiuti inviati a recupero; nel 2019 tale quota parte è del 40% circa.

Nell'ambito invece della riduzione dei rifiuti uscenti dal sito, nel 2019 si è conclusa l'installazione di un nuovo impianto presso una società terza autorizzata, operante all'interno del sito, volto alla riduzione per disidratazione delle quantità del principale rifiuto prodotto dai processi Sarlux.

Un ulteriore impegno della Sarlux è l'ottimizzazione della raccolta dei rifiuti assimilabili agli urbani, anche per questi nel 2019 si è registrato un incremento della quota parte differenziata rispetto al totale prodotto.

RESPONSABILITÀ SOCIALE ED ATTIVITÀ CON IL TERRITORIO

Relazioni con il territorio

Ogni azienda nasce e cresce in un territorio ben individuabile e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso.

II Gruppo Saras, oggi una solida realtà internazionale, è nato e si è sviluppato in Sardegna, un'isola che possiede una forte identità e nei confronti della quale nutre un profondo rispetto.

Per questo, da quasi 60 anni, Saras è impegnata in iniziative e progetti utili a sostenere il tessuto sociale, la storia e le tradizioni del territorio, con una particolare attenzione verso i giovani e i bisogni della comunità.

La Società ha dato vita alla policy "I nostri interlocutori" che delinea l'approccio del Gruppo nella gestione dei rapporti con le comunità locali e riconosce la collettività e i territori di riferimento, tra i diversi stakeholder, come interlocutori di rilevanza strategica. Saras promuove progetti di natura sociale che possano generare valore per la comunità. Dopo una prima valutazione che riguarda sia gli aspetti economici sia la congruità con le linee guida del Purpose, la scelta ricade su quei progetti considerati di maggiore impatto e valore per il territorio.

II Gruppo, in particolare negli ultimi anni, ha adottato precise linee guida, in merito agli ambiti di intervento, basate su due direttrici principali: il contesto sociale, ovvero i soggetti meritevoli di supporto - soprattutto giovani, anziani e meno abbienti - e il territorio fisico, cioè il raggio d'azione degli interventi che il Gruppo vuole mettere in atto. Uno degli obiettivi a cui Saras punta con maggiore impegno è diffondere la cultura d'impresa e far comprendere come sia ancora possibile " fare impresa" in Sardegna. Per questo, Saras promuove attività di formazione per i giovani delle scuole e intrattiene rapporti continui con l'Università, finalizzati a favorire uno sviluppo sociale che non può prescindere dai temi del lavoro, della sostenibilità e della crescita economica, in una regione debilitata dello spopolamento, soprattutto giovanile.

Saras per la Scuola

Saras ha attivato diversi percorsi per venire incontro alle richieste della scuola e dare il suo contributo a una didattica innovativa e più efficace. Tra il 2013 e il 2019, circa 600 ragazzi della secondaria hanno varcato i confini del sito industriale di Sarroch secondo varie formule, tra le quali la più diffusa quella dell'alternanza scuola lavoro, per osservare da vicino la realtà di una grande azienda.

Sono state organizzate lezioni ad hoc per ogni percorso, nelle quali tecnici e manager dell'azienda hanno trattato argomenti di stampo industriale quali sicurezza, ambiente, processi produttivi, ICT, organizzazione aziendale, spesso utilizzando anche simulazioni per rappresentare il nostro modo di lavorare e trasmettere concetti utili per affacciarsi nel mondo del lavoro. Proprio in questa prospettiva sono stati organizzati degli approfondimenti su come redigere un curriculum e sostenere un colloquio di lavoro.

Molti ragazzi hanno visitato laboratori e sale controllo appartenenti al Gruppo, sperimentando, sul campo, applicazioni pratiche e assistendo a lezioni sul tema Industry 4.0 e sull'applicazione dell'innovazione nell'industria della raffinazione e nel parco eolico. Alcuni ragazzi hanno poi avuto l'opportunità di approfondire questa esperienza attraverso uno stage in azienda.

È stato dedicato alla capacità di confrontarsi con il cambiamento, con le nuove tecnologie e con i comportamenti sostenibili il concorso, inserito all'interno di un programma di alternanza scuola lavoro, Street Art 4.0 #diamociunaMoSSa, che si è posto l'obiettivo di stimolare la forza creativa e comunicativa degli studenti. In dettaglio cinque istituti superiori di Cagliari hanno partecipato a progetti sui temi della sostenibilità per stimolare il confronto di idee e comportamenti, in particolare sul tema della mobilità, considerata in tutti i suoi aspetti compresi quelli relativi alla logistica e al trasporto sul mare. Al termine del percorso, i 5 team misti hanno presentato un'idea innovativa sulla mobilità sostenibile e la realizzazione di una grafica dedicata. La miglior idea e relativa rappresentazione grafica è stata riprodotta su una delle navette che viene utilizzata per la mobilità interna nel Sito Sarlux.

Negli ultimi 5 anni oltre 1000 studenti hanno partecipato a percorsi di alternanza scuola lavoro (oggi PCTO Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) e hanno così potuto toccare con mano il mondo del lavoro e in particolare osservare il complesso sistema di competenze e innovazione tecnologica che si sviluppa in un grande gruppo industriale. Ciò ha sicuramente contribuito ad accrescere l'interazione sul territorio e a consolidare un modello di responsabilità sociale di impresa da mantenere vivo nel tempo.

Per le scuole primarie, continua – da oltre 20 anni – il supporto offerto da Saras alla crescita culturale degli studenti dell'istituto comprensivo statale di Sarroch. Non solo libri di testo, forniti ai giovani in comodato e poi, in coerenza con la cultura dell'utilizzo sostenibile di tutte le risorse, trasmessi ad altri istituti presso i quali sono ancora attuali al variare dei programmi didattici, ma anche tablet e aule informatiche dedicate, per arrivare preparati al futuro digitale.

Saras per l'Università

Nell'ambito del Protocollo d'Intesa con l'Università di Cagliari, vengono organizzati regolarmente seminari a carattere tecnico, utili per completare la formazione dei futuri ingegneri e progetti in collaborazione con le diverse facoltà, mirati allo sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica. Nel 2019 il Gruppo Saras ha ospitato 18 tirocinanti, di diverse discipline, nelle diverse società del Gruppo. Inoltre, aderendo ad un progetto ideato dall'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica, ha contribuito ad offrire borse di studio ai migliori laureati in Ingegneria.

Il valore di Saras per il territorio

Uno studio condotto da The European House – Ambrosetti, ha stimato la creazione di valore del Gruppo Saras, sulla base dei dati 2018, misurandone la ricaduta economica, sociale, ambientale e cognitiva - secondo il modello dei 4 capitali - sul territorio nazionale e della Sardegna. I risultati dello studio hanno evidenziato come il Gruppo sia stato protagonista negli anni di una trasformazione costante e di una forte internazionalizzazione, accompagnate dal radicamento al territorio sardo. L'analisi svolta ha messo in luce la rilevanza di Saras che risulta una delle aziende più grandi d'Italia per fatturato (nono gruppo nella classifica nazionale) e la più grande azienda della Sardegna. Inoltre, in un contesto nazionale di investimenti in calo, sia pubblici sia privati, il Gruppo si è distinto in maniera virtuosa contribuendo in misura rilevante alla crescita dell'economia locale e nazionale con 2 miliardi di Euro di investimenti negli ultimi 12 anni e circa 800 milioni previsti nel piano industriale 2020-2023.

Saras per la comunità e lo sport

Saras supporta il territorio anche attraverso numerose sponsorizzazioni ad associazioni sportive dilettantistiche e professionistiche. Il club di pallavolo "Sarroch Polisportiva Volley", la squadra di calcio "Gioventù Sarroch" e la formazione di rugby "Amatori Capoterra", sono espressioni del territorio, ed il Gruppo è orgoglioso di aiutarle a crescere, per continuare a rappresentare veri e propri poli formativi per i giovani sportivi.

Inoltre, Saras è tra i partner della "Cagliari Football Academy", l'accademia del Cagliari Calcio nata con lo scopo di diventare punto di riferimento dei piccoli calciatori sardi e guidarli nella loro crescita tecnica e personale, in un percorso virtuoso che consente allo sport di accelerare la formazione dell'individuo.

Territorio e sicurezza

Saras mette a disposizione la sua vasta esperienza nell'ambito della sicurezza sul lavoro per molte aziende locali, organizzando corsi di formazione su tematiche HSE mirati a diffondere una corretta cultura industriale attenta a questi principi fondamentali.

ANALISI DEI RISCHI

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie, nonostante operi in un settore nel quale le performance economiche e finanziarie sia influenzate da fattori esterni di mercato, solo parzialmente controllabili dai singoli operatori e che attualmente e nel recente passato hanno mostrato alta volatilità ed imprevedibilità.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

ALTRI RISCHI

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE, dei certificati verdi e delle emissioni di CO2.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Al 31 dicembre 2019 gli approvvigionamenti del Gruppo Saras risultavano così suddivisi: 29% dal Medio Oriente, 25% dal Nord Africa, 26% da Russia e Caspio, 14% dall'Africa Occidentale e 6% dal mare del Nord.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.

Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.

Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

  • Normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA.
  • Il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'AAEG in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora".

  • Disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE.

  • Normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux Srl vende l'energia elettrica prodotta al G.S.E. alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/1991, delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità, prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Protezione Dati Personali

Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto"GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio per eventi in grado di influire sull'economia internazionale

Sulla base delle informazionii a oggi note non si prevede che la Brexit possa avere influenza rilevante sull'operatività del Gruppo.

Le conseguenze del Coronavirus sull'economia e sulla domanda di petrolio e prodotti petroliferi a livello globale risultano ad ora difficili da quantificare. In particolare un prolungato effetto potrebbe portare, tra le altre cose, ad una riduzione della domanda di prodotti raffinati a livello globale e condurre a margini di raffinazione inferiori a quelli attesi dagli esperti.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa al Bilancio Consolidato).

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019 71

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2019 Saras SpA non ha acquistato nè venduto alcuna azione propria.

In data 13 maggio 2019, in virtù degli esiti del Piano di Stock Grant 2016-18, sono state attribuite al management del Gruppo Saras 5.769.638 azioni ordinarie Saras SpA.

In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2019 Saras SpA deteneva complessivamente n. 9.220.216 azioni proprie, pari allo 0,970% del capitale sociale mentre il numero di azioni ordinarie di Saras SpA in circolazione è divenuto 941.779.784.

Variazioni nella struttura dell'azionariato

In data 24 giugno è stato stipulato l'atto di scissione totale non proporzionale di MOBRO in favore di Angel Capital Management SpA (ACM) e Stella Holding SpA (Stella). A seguito di tale scissione Saras SpA risulta controllata da Massimo Moratti SapA con il 20,01%, Angel Capital Management SpA con il 10,005% e Stella Holding SpA con il 10,005% del capitale e in aggregato il 40,02%, in virtù della sottoscrizione di un accordo integrativo del Patto Saras, finalizzato esclusivamente a recepire gli effetti della Scissione MOBRO e il conseguente subentro di ACM e Stella nella partecipazione di titolarità di MOBRO in Saras SpA. Per effetto del secondo rinnovo tacito la prossima scadenza del patto parasociale cadrà in data 30 settembre 2022.

Piani di Stock Grant

In data 16 Aprile 2019, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2019/2021"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche della Società;
  • gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società ai sensi dell'art. 2539 c.c.;
  • altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento dei seguenti obiettivi di performance:

1.TSR: il posizionamento relativo del

Total Shareholder Return (TSR) di Saras rispetto TSR di un gruppo di aziende industriali ("peer group") facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap (pesa per il 30% dei Diritti Assegnati);

  • 2.Margine vs Margine Benchmark EMC: il posizionamento del Margine, espresso in \$/bbl, e confrontato in termini di distanza assoluta dal Margine Benchmark EMC (pesa per il 40% dei Diritti Assegnati);
  • 3.Ebitda del segmento Power (pesa per il 30% dei Diritti Assegnati).

Il numero massimo di Azioni oggetto del Piano è pari a 9.500.000; la consegna delle azioni avverrà entro 6 mesi dalla fine del Periodo di Performance.

All'inizio di ogni anno del triennio del Piano potranno essere rivisti e modificati gli Obiettivi di Performance, il loro peso rispetto ai Diritti Assegnati e il loro livello di raggiungimento sulla cui base sono attribuite le Azioni ai Beneficiari.

Rapporti con le parti correlate

Alla conclusione dell'esercizio 2019, l'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale - finanziaria e del conto economico complessivo del Gruppo Saras non è significativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.3 "Rapporti con le parti correlate".

Uso strumenti finanziari

Si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo "Informazioni integrative".

Ricerca e sviluppo

Nell'esercizio 2019 Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico. Si rimanda al paragrafo 5.2.2 "Attività immateriali" per ulteriori informazioni.

Informazioni settoriali e per area geografica

Informazioni relative alla suddivisione di acquisti e vendite per settori e aree geografiche sono presenti nel capitolo 4 "Informazioni per settore di attività e per area geografica" della nota integrativa del Bilancio Consolidato.

Operazioni atipiche ed inusuali

Nel corso Il 25 luglio, la controllata spagnola Saras Energia e Kuwait Petroleum Espana SA hanno stipulato l'atto di cessione del ramo d'azienda riconducibile al business costituito dalle stazioni di servizio situate in Spagna e riguardante le stazioni, direttamente possedute e operate, i servizi ancillari e il relativo personale direttamente riferibile alla rete. Il corrispettivo complessivo della cessione ammonta a 35 milioni di Euro (oltre al valore del circolante e dell'inventario pari a 3,8 milioni di Euro trasferito al momento del closing dell'operazione). Si segnala che alcune stazioni e il relativo circolante non sono ancora state trasferite (e il relativo corrispettivo non è stato ancora liquidato) nell'attesa di ricevere alcune autorizzazioni da enti locali, classificate quindi fra le "attività non correnti destinate alla dismissione", conseguentemente, la controllata ha ricevuto un corrispettivo parziale pari a circa 30 milioni di Euro.

Informazioni relative a partecipazioni detenute da componenti del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Dirigenti

Il dettaglio è illustrato in nota integrativa del Bilancio Separato di Saras SpA al paragrafo 7.5 "Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Adesione al consolidato fiscale

Si rimanda a quanto esposto in Nota Integrativa al paragrafo 3.4 "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" al punto X "Imposte".

Raccordo tra Risultato Netto d'esercizio e Patrimonio Netto del Gruppo

Il raccordo tra il Risultato Netto d'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con quelli della Capogruppo è esposto nell'apposita tabella.

Migliaia di Euro Risultato Patrimonio netto
Come da bilancio di Saras SpA al 31 dicembre 2019 77.503 678.795
Differenze tra valore di carico e Patrimonio Netto al 31 dicembre 2019 delle partecipazioni valutate nel bilancio di Saras SpA al costo (45.548) 345.505
Rettifiche effettuate in sede di consolidamento (5.801) 34.539
Come da bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019 26.154 1.058.839

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 2019

In data 5 febbraio 2020, Saras ha sottoscritto, una linea di credito revolving a 5 anni per un importo complessivo pari a Euro 305 milioni, rifinanziando con anticipo la linea revolving da Euro 255 milioni con scadenza dicembre 2020. L'operazione ha permesso di allungare la durata media delle fonti di finanziamento disponibili e di ridurne il costo, cogliendo le positive condizioni di mercato. I fondi sono destinati a garantire alla società un'adeguata flessibilità finanziaria permettendo, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, di far fronte, tra le altre cose, ad eventuali picchi di capitale circolante e agli impegni richiesti dal piano di investimenti che include ad esempio interventi volti al miglioramento della configurazione del sito, iniziative dedicate all'affidabilità ed all'efficienza energetica e il progetto di digitalizzazione nell'ambito dell'Industry 4.0.

In data 12 febbraio 2020 è stato rimborsato il finanziamento in scadenza il 20 marzo 2020 ed è stato acceso un nuovo finanziamento da 50 milioni di Euro con durata 3 e 6 anni.

Si informa che Sarlux, società del Gruppo, ha ricevuto dagli enti competenti una comunicazione su una possibile risoluzione della revisione delle quote assegnate di CO2, derivanti dall'acquisizione del ramo d'azienda da Versalis (impianti Nord) nel 2015, che potrebbe portare nel prossimo esercizio al definitivo riconoscimento del beneficio richiesto.

In relazione agli sviluppi legati alla diffusione del Coronavirus nel Nord Italia a partire dalla fine di febbraio 2020 e alla conseguente crisi socio-sanitaria, si segnala che il Gruppo Saras ha posto in essere tutte le precauzioni necessarie per preservare le proprie persone, i clienti, la comunità e per proseguire la propria operatività in piena ottemperanza con la normativa vigente.

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO SARAS AL 31 DICEMBRE 2019

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019 77

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITÀ
Attività correnti 5.1 2.117.692 1.683.910
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 431.463 272.831
di cui con parti correlate: 17 18
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 51.928 131.723
Crediti commerciali 5.1.3 C 351.539 290.210
di cui con parti correlate: 109 85
Rimanenze 5.1.4 D 1.040.842 861.601
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 84.058 19.051
Altre attività 5.1.6 F 157.862 108.494
Attività non correnti 5.2 1.439.254 1.241.008
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H 1.272.572 1.087.107
Attività immateriali 5.2.2 J 77.970 112.127
Diritto di utilizzo di attività in leasing 5.2.3 I 49.919 0
Altre partecipazioni 5.2.4 L 502 502
Attività per imposte anticipate 5.2.5 X 31.816 37.205
Altre attività finanziarie 5.2.6 M 6.475 4.067
Attività non correnti destinate alla dismissione 5.3 7.038 35.001
Immobili, impianti e macchinari 5.3.1 7.038 25.235
Attività immateriali 5.3.2 0 9.766
Totale attività 3.563.984 2.959.919
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.4 2.015.764 1.301.078
Passività finanziarie a breve termine 5.4.1 R 204.897 106.630
Debiti commerciali e altri debiti 5.4.2 R 1.648.736 1.043.162
Passività per imposte correnti 5.4.3 X 76.472 74.948
Altre passività 5.4.4 R 85.659 76.338
Passività non correnti 5.5 489.381 554.771
Passività finanziarie a lungo termine 5.5.1 R 254.704 256.001
Fondi per rischi e oneri 5.5.2 P, AA 194.278 203.313
Fondi per benefici ai dipendenti 5.5.3 Q 9.858 10.322
Passività per imposte differite 5.5.4 X 4.437 3.819
Altre passività 5.5.5 R 26.104 81.316
Totale passività 2.505.145 1.855.849
PATRIMONIO NETTO 5.6 N,O,W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 967.129 898.089
Risultato netto 26.154 140.425
Totale patrimonio netto di competenza della controllante 1.058.839 1.104.070
Interessenze di pertinenza di terzi - -
Totale patrimonio netto 1.058.839 1.104.070
Totale passività e patrimonio netto 3.563.984 2.959.919

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2019 di cui non 01/01/2018 di cui non
31/12/2019 ricorrente 31/12/2018 (3) ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 9.369.093 10.267.867
Altri proventi 6.1.2 S 148.603 129.045 8.504
di cui con parti correlate: 133 111
Totale ricavi 9.517.696 0 10.396.912 8.504
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (8.345.145) (2.500) (9.093.028)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, AA (771.109) (674) (726.758) (63.353)
di cui con parti correlate: 517 508
Costo del lavoro 6.2.3 Q,T (148.653) (156.611) (3.000)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H,J (198.697) (178.838) (7.798)
Totale costi (9.463.604) (3.174) (10.155.235) (74.151)
Risultato operativo 54.092 (3.174) 241.677 (65.647)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni K, L
Proventi finanziari 6.3 U 57.979 79.728
Oneri finanziari 6.3 U (76.757) (135.882) (6.308)
Risultato prima delle imposte 35.314 (3.174) 185.523 (71.955)
Imposte sul reddito 6.4 X (9.160) 885 (45.098) 24.007
Risultato netto 26.154 (2.288) 140.425 (47.947)
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante 26.154 140.425
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) Z 2,78 15,00
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) Z 2,78 15,00

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro 01/01/2019 01/01/2018
31/12/2019 31/12/2018 (3)
Risultato netto (A) 26.154 140.425
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto traduzione bilanci in valuta estera V 42 140
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T (703) 336
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) (661) 476
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) 25.493 140.901
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante 25.493 140.901
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo" (2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di

valutazione adottati" (3) Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo Saras ha proseguito nell'obiettivo di migliorare ulteriormente le metodologie utilizzate per misurare le proprie performance operative e i propri risultati economici, riflesse sia negli indicatori GAAP che non GAAP comunicati internamente ed esternamente. In tale ottica, a partire dal quarto trimestre 2019 il Gruppo ha deciso di rivedere l'accounting policy in merito alle regole di classificazione degli strumenti derivati, portando all'interno del risultato della gestione operativa i risultati realizzati e non dell'attività in strumenti derivati di copertura su commodities e su oneri CO2: tale decisione è stata ispirata anche dalle opportunità introdotte dalla recente entrata in vigore dell'IFRS 9. In conformità a quanto previsto dai principi IFRS, i dati relativi al 2018 impattati da tale riclassifica sono stati riesposti, per consentire la comparabilità degli stessi con quelli dell'esercizio in corso.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale Interessenze Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio di pertinenza patrimonio
Esercizio netto di di terzi netto
competenza
della
controllante
Saldo al 31/12/2017 54.630 10.926 765.904 240.836 1.072.296 0 1.072.296
Periodo 1/1/2018 - 31/12/2018
Destinazione risultato esercizio precedente 240.836 (240.836) 0 0
Distribuzione Dividendi (112.321) (112.321) (112.321)
Effetto traduzione bilanci in valuta 140 140 140
Effetto attuariale IAS 19 336 336 336
Riserva per piano azionario 1.990 1.990 1.990
Effetto F.T.A. IFRS 9 1.204 1.204 1.204
Risultato netto 140.425 140.425 140.425
Risultato netto complessivo 140 140.425 140.425 0 140.425
Saldo al 31/12/2018 54.630 10.926 898.089 140.425 1.104.070 0 1.104.070
Periodo 1/1/2019 - 31/12/2019
Destinazione risultato esercizio precedente 140.425 (140.425) 0 0
Distribuzione Dividendi (75.310) (75.310) (75.310)
Effetto traduzione bilanci in valuta 42 42 42
Effetto attuariale IAS 19 (703) (703) (703)
Riserva per piano azionario 1.658 1.658 1.658
Altri movimenti 2.928 2.928 2.928
Risultato netto 26.154 26.154 26.154
Risultato netto complessivo 42 26.154 26.154 0 26.154
Saldo al 31/12/2019 54.630 10.926 967.129 26.154 1.058.839 0 1.058.839

RENDICONTO FINANZIARO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2019
31/12/2019
01/01/2018
31/12/2018
A - Disponibilità liquide iniziali 272.831 421.525
B - Flusso monetario da (per) attività operativa
Risultato netto 5.5 26.154 140.425
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (256) 2.863
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 K, J 198.697 178.838
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, AA (9.035) 81.228
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q (464) 72
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 - 5.4.4 X 6.007 (22.265)
Interessi netti U 17.457 16.548
Imposte sul reddito accantonate 6.4 X 3.153 67.363
Variazione FV derivati 5.1.2 - 5.3.1 14.789 (66.206)
Altre componenti non monetarie 5.5 3.925 3.670
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante 260.427 402.536
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C (61.329) 101.190
di cui con parti correlate: (24) (19)
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 5.1.4 D (179.241) 13.668
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 605.574 (107.122)
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 F (114.375) 46.019
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 R 77.008 (17.782)
Interessi incassati U 1.578 702
Interessi pagati U (19.035) (17.250)
Imposte pagate 5.3.2 X (69.316) (95.425)
Variazione altre passività non correnti 5.4.5 R (55.212) (78.744)
Totale (B) 446.079 247.792
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1-5.2.2 H, I (340.688) (240.172)
(Investimenti) in Diritto di utilizzo di attività in leasing (59.236)
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie 5.1.2 B 98.473 63.384
Incrementi per cessione di attività non correnti destinate alla dismissione 5.2.1-5.2.2 27.963
Totale (C) (273.488) (176.788)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R (1.297) (1.139)
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R 62.392 (103.375)
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie (75.310) (112.321)
Totale (D) (14.215) (216.835)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 158.376 (145.831)
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 256 (2.863)
F - Disponibilità liquide finali 431.463 272.831

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

(3) La voce accoglie l'incremento delle attività dovuto alla prima applicazione dell'IFRS16 e ha dunque natura non monetaria

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente

Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019 83

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

1. Premessa

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

3. Principi Contabili adottati

  • 3.1 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal gruppo
  • 3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore
  • 3.3 Area e criteri di consolidamento
  • 3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.5 Uso di stime
  • 3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale
  • 4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing
  • 5.2.4 Partecipazioni
  • 5.2.4.1 Altre partecipazioni
  • 5.2.5 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.6 Altre attività finanziarie
  • 5.3 Attività non ricorrenti destinate alla dismissione

5.4 Passività correnti

  • 5.4.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.4.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.4.3 Passività per imposte correnti
  • 5.4.4 Altre passività

5.5 Passività non correnti

  • 5.5.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.5.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.5.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.5.4 Passività per imposte differite
  • 5.5.5 Altre passività non correnti
  • 5.6 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi e oneri finanziari
  • 6.4 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Risultato netto per azione
  • 7.3 Rapporti con parti correlate
  • 7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
  • 7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.4.2 Informativa di Conto Economico
  • 7.4.3 Informazioni integrative
  • 7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati
  • 7.4.3.2 Fair value
  • 7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.4.4.1 Rischio di credito
  • 7.4.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.4.4.3 Rischio di mercato
  • 7.5 Numero medio dei dipendenti
  • 7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.7 Impegni
  • 7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione
  • 7.9 Altro
  • 7.10 Eventi successivi

8. Pubblicazione del Bilancio Consolidato

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SapA (20,01%), Angel Capital Management SpA (10,005%) e Stella Holding SpA (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 24 giugno 2019. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gasificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parco eolico della controllata Sardeolica Srl.

Il presente bilancio consolidato, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonchè la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie del Gruppo sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Infomativa.

3. Principi Contabili adottati

3.1 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal gruppo

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio. Si precisa che la prima applicazione di tali nuovi principi non ha comportato alcun effetto sul patrimonio netto del Gruppo.

IFRS 16 – Leases

Con efficacia 1 gennaio 2019 è entrato in vigore il nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 "Leases", omologato con il regolamento n. 2017/1986 emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017, che sostituisce lo IAS 17 Leasing e che definisce un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al conduttore (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("right of use") in contropartita ad una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("lease liability").

A partire dal 1 gennaio 2019, a seguito della prima applicazione dell'IFRS 16, il Gruppo Saras riconosce per tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli a breve termine (i.e. contratti di locazione con durata inferiore o uguale a 12 mesi e che non contengono un'opzione di acquisto) e di quelli con attività a modesto valore (cioè aventi un valore unitario inferiore a circa 5 migliaia di Euro), un diritto d'uso alla data di inizio del leasing, che corrisponde alla data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso. I canoni di locazione relativi a contratti a breve termine e a basso valore sono rilevati come costi a conto economico a quote costanti lungo la durata del leasing.

Il trattamento contabile del nuovo principio prevede in sintesi la rilevazione, per il conduttore:

  • nello stato patrimoniale, delle attività rappresentative del diritto d'uso del bene e delle passività finanziarie relative all'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. I diritti d'uso sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore (impairment losses) e rettificati a seguito di ogni rimisurazione delle passività del leasing. Il valore assegnato ai diritti d'uso corrisponde all'ammontare delle passività di leasing rilevate, oltre ai costi diretti iniziali sostenuti, ai canoni di leasing regolati alla data di inizio contratto o precedentemente, ai costi di ripristino, al netto di eventuali incentivi di leasing ricevuti. La passività finanziaria per leasing è rilevata alla data di inizio dell'accordo per un valore complessivo pari al valore attuale dei canoni di leasing da corrispondere nel corso della durata del contratto, scontati utilizzando tassi di interesse marginali (Incremental borrowing rate-"IBR"), quando il tasso di interesse implicito nel contratto di leasing non è facilmente determinabile. Dopo la data di inizio, l'ammontare delle passività per contratti di locazione aumenta per riflettere la maturazione degli interessi e diminuisce per riflettere i pagamenti effettuati;
  • nel conto economico,
  • (i) degli ammortamenti dell'attività per diritto d'uso, il cui valore, a meno che il Gruppo Saras non sia ragionevolmente certo di ottenere la proprietà del bene locato alla fine della durata del leasing, è ammortizzato a quote costanti sulla base della vita utile stimata o della durata del contratto, se inferiore e
  • (ii) degli interessi passivi maturati sulla lease liability che rappresentano il costo finanziario sostenuto lungo la durata del contratto per riflettere un tasso di interesse costante sul debito residui della passività, per ciascun

periodo; in conto economico sono inoltre rilevati i canoni relativi ai contratti di leasing che rispondono ai requisiti di breve durata ("short-term") e di modico valore ("low-value") e i pagamenti variabili legati all'utilizzo di asset, non inclusi nella determinazione del right of use/ lease liability, così come consentito dal principio;

  • nel rendiconto finanziario si determinano i seguenti effetti di riclassifica dei flussi di cassa connessi ai contratti di leasing, rispetto alla precedente contabilizzazione:
  • a) una modifica del flusso di cassa netto da attività operativa che non accoglierà più i pagamenti per canoni di leasing, ma presenterà come scelto dal Gruppo, l'ammontare degli esborsi per interessi passivi sulla lease liability;
  • b) una modifica del flusso di cassa netto da attività di finanziamento che accoglierà gli esborsi connessi al rimborso delle lease liability.

In sede di prima applicazione del nuovo principio, il Gruppo Saras ha operato come segue:

  • ha applicato il metodo di transizione retrospettico modificato (cd. "modified retrospective approach");
  • si è avvalsa dell'espediente pratico che consente di non applicare l'IFRS 16 ai leasing per i quali la durata residua all'1 gennaio 2019 è inferiore ai 12 mesi, per tutte le tipologie di asset;
  • ha considerato come leasing tutti i contratti classificabili come tali in base all'IFRS 16 senza applicare il c.d. espediente del "grandfathering" (possibilità di non riesaminare ogni contratto esistente all'1 gennaio 2019, applicando l'IFRS 16 ai soli contratti precedentemente identificati come leasing in base allo IAS 17 e IFRIC 4);
  • ha rilevato un'attività per il right of use ad un importo corrispondente alla passività per lease liability;
  • le opzioni di rinnovo o di terminazione anticipata sono state analizzate, ove presenti, ai fini della determinazione della durata complessiva del contratto.

Le principali assunzioni chiave riguardanti la definizione del tasso di interesse marginale (incremental borrowing rate-IBR) alla data di prima applicazione del nuovo principio, sono state le seguenti:

• è stata definita una modalità di stima dell'IBR da applicare ad un portafoglio di contratti con caratteristiche ragionevolmente simili. Si è quindi optato per l'adozione dell'espediente pratico di semplificazione nella definizione di questo parametro, come concesso dal nuovo principio;

• il punto di partenza per la definizione dell'IBR alla data di prima applicazione del nuovo principio è il tasso effettivo medio di finanziamento esistente al 31 dicembre 2018 della Capogruppo Saras SpA, nella quale si concentrano le attività di gestione della tesoreria di gruppo, con una scadenza simile alla media degli accordi oggetto di rimisurazione. Questo tasso è stato opportunamente rettificato in base a quanto richiesto dalle nuove regole contabili, per simulare un teorico tasso marginale di finanziamento coerente con i contratti oggetto di valutazione.

L'IBR applicato per scontare i canoni di locazione al 1 gennaio 2019 è pari a 1,55%.

L'applicazione del nuovo principio ha comportato impatti significativi sulla situazione patrimoniale, economica e sui flussi di cassa del Gruppo in conseguenza:

  • di un incremento delle immobilizzazioni per il diritto d'uso degli asset tra le attività;
  • di un impatto sull'Indebitamento finanziario netto, derivante dall'incremento delle passività finanziarie per debiti sui leasing;
  • di un incremento del Risultato Operativo Lordo e in misura minore del Risultato Operativo, per via dell'esclusione da tali grandezze dei canoni di leasing in precedenza inclusi nei costi operativi, a fronte di un contestuale aumento degli ammortamenti;
  • di una marginale variazione del risultato netto per effetto della differenza tra le diverse voci di costo (oneri finanziari e ammortamenti) contabilizzate in applicazione del nuovo principio rispetto ai canoni di leasing in precedenza imputati interamente al conto economico;
  • di un miglioramento del flusso di cassa netto da attività operativa che non accoglie più i pagamenti per canoni di leasing operativi, ma soltanto gli esborsi per interessi passivi sulla lease liability;
  • di un peggioramento del flusso di cassa netto da attività di finanziamento che accoglie gli esborsi connessi al rimborso della lease liability.

Costo Storico 01/01/2019 N° contratti N° contratti N° contratti analizzati esclusi inclusi Terreni e fabbricati 35.197 22 3 19

Impianti e macchinari in locazione 11.952 10 0 10 Altri beni in locazione 6.290 9 3 6 Totale 53.439 41 6 35

L'analisi ha riguardato le seguenti tipologie di contratti:

Gli impatti sul Conto Economico consolidato sono stati:

  • incremento del Risultato Operativo Lordo per 10,7 milioni di Euro (decremento per riclassifica da costi per servizi);
  • incremento del Risultato Operativo per 3,1 milioni di Euro (per effetto della sopra citata riclassifica, al netto dell'incremento ammortamenti);
  • incremento risultato netto per 2,4 milioni di Euro (effetto netto d'imposta del differenziale tra le voci precedenti, oltre all'incremento oneri finanziari per 0,7 milioni di Euro).

La differenza tra la stima del valore delle attività e passività finanziarie effettuata nel bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2018 e il valore di prima applicazione sopra esposto, pari a circa 2 milioni di Euro, è dovuto all'ulteriore affinamento dei criteri di determinazione del tasso di attualizzazione.

L'identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l'utilizzo di assunzioni. Il Gruppo infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l'esistenza o meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo.

L'applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull'essere ragionevolmente certo l'esercizio dell'opzione, ha comportato che laddove il Gruppo possa esercitare l'opzione e sia ragionevole aspettarsi che ciò avvenga, si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi sull'evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.

Nel mese di Giugno 2019 l'IFRS Interpretation Commettee ha iniziato a discutere sul tema del lease term (project: Lease Term and Useful Life of Leasehold Improvements).

Nel mese di novembre 2019 è stata pubblicata una decisione che chiarisce come vadano letti e correlati tra loro ai fini dell'applicazione dell'IFRS 16 i concetti di periodo non cancellabile, di durata del lease (considerata ai fini del riconoscimento della passività) e del periodo di esigibilità (utile per talune informative di bilancio e per la identificazione del momento in cui il contratto non genera più diritti ed obblighi esigibili).

La decisione ha chiarito che ai fini della identificazione del periodo di esigibilità un locatario deve considerare il momento contrattuale nel quale entrambe le parti coinvolte possono esercitare il loro diritto di rescindere il contratto senza incorrere in penali rilevanti; il concetto di penale non deve avere un'accezione meramente contrattuale ma va vista considerando tutti gli aspetti economici del contratto. Una volta identificato il periodo di esigibilità, il locatore valuta in presenza di opzioni di rinnovo o annullabilità per quale periodo è ragionevolmente certo di controllare il diritto d'uso del bene e dunque determina la durata del lease.

Il Gruppo ha considerato tali discussioni e ne monitorerà l'evoluzione.

IFRIC Interpretazione 23 – Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;
  • come un'entità determina l'utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;
  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza.

Il Gruppo applica un significativo giudizio nell'individuare le incertezze sui trattamenti fiscali delle imposte sul reddito. Dato che il Gruppo opera in un contesto multinazionale complesso, ha valutato se l'interpretazione possa aver determinato un impatto sul suo bilancio consolidato intermedio.

Al momento dell'adozione dell'interpretazione, il Gruppo ha esaminato la sussistenza di posizioni fiscali incerte, che non ha generato alcun impatto sul bilancio consolidato in quanto il Gruppo Saras già applicava lo IAS 12 in modo coerente con l'IFRIC 23.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayments Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto.

Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo Saras.

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l'esercizio, un'entità è tenuta a determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento. Un'entità è tenuta, inoltre, a determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato in quanto il Gruppo Saras, nel periodo di riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.

Modifiche allo IAS 28: Long-term interests in associates and joint-venture

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint-venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell'investimento netto nella società collegata o joint-venture (interessi a lungo termine). Questo chiarimento è rilevante perché implica che il modello delle perdite attese sui crediti dell'IFRS 9, si applica a tali investimenti a lungo termine.

Le modifiche chiariscono inoltre che, nell'applicare l'IFRS 9, un'entità non deve tenere conto di eventuali perdite della società collegata o della joint-venture o di eventuali perdite di valore della partecipazione, rilevate come rettifiche della partecipazione netta nella collegata o joint-venture che derivano dall'applicazione dello IAS 28 Investments in Associates and Joint-ventures.

Tali modifiche non sono applicabili al Gruppo Saras.

Miglioramenti annuali 2015-2017 Cycle

IFRS 3 Business Combination

Le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale (business combination) che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation.

L'entità applica tali modifiche alle business combinations per cui la data di acquisizione coincide o è successiva al primo esercizio a partire dal 1 gennaio 2019, con l'applicazione anticipata consentita.

Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo Saras in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

IFRS 11 Joint Arrangements

Una entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3.

Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Un'entità applica tali modifiche alle operazioni nelle quali detiene il controllo congiunto a partire dall'inizio dell'esercizio a partire dal 1 gennaio 2019 o successivamente, con l'applicazione anticipata consentita.

Il Gruppo non prevede significativi impatti dall'applicazione dell'IFRS 11, in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

IAS 12 Income Taxes

Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito derivanti dai dividendi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati.

L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l'entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall'inizio del primo esercizio.

Poiché la prassi attuale del gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo Saras non ha registrato alcun impatto derivante da tale modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IAS 23 Borrowing Costs

Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate.

Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita.

Poiché la prassi attuale del gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo Saras non ha registrato alcun impatto derivante da tale modifiche sul proprio bilancio consolidato.

3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed omologati ma che entreranno in vigore negli esercizi successivi.

Emendamento al Conceptual Framework in IFRS Standards (emesso il 29 marzo 2018)

Lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting, con prima applicazione prevista per il 1 gennaio 2020. Le principali modifiche riguardano:

  • un nuovo capitolo in tema di valutazione;
  • migliori definizioni e guidance, in particolare con riferimento alla definizione di passività;
  • chiarimenti di importanti concetti, come stewardship, prudenza e incertezza nelle valutazioni.

Emendamento Definition of a business all'IFRS 3 (emesso il 22 ottobre 2018)

Lo IASB ha pubblicato l'emendamento Definition of a Business all'IFRS 3 con l'obiettivo di aiutare a determinare se una transazione è un'acquisizione di un business o di un gruppo di attività che non soddisfa la definizione di business dell'IFRS 3. Le modifiche si applicheranno alle acquisizioni successive al 1 gennaio 2020. Il Gruppo applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

Emendamento Definition of material allo IAS 1 e IAS 8 (emesso il 31 ottobre 2018)

Lo IASB ha pubblicato l'emendamento Definition of material allo IAS 1 e IAS 8 che ha l'obiettivo di chiarire la definizione di "materiale" al fine di aiutare le società a valutare se un'informazione è da includere in bilancio. Le modifiche si applicheranno a partire dal 1 gennaio 2020. Il Gruppo applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

IFRS 17- "Insurance Contract" (emesso il 18 maggio 2017)

Lo IASB ha emesso l'IFRS 17 - Insurance Contracts, un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Il principio sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente e si applicherà a tutti i tipi di contratti assicurativi indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale. Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.

3.3 Area e criteri di consolidamento

Il bilancio consolidato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

In data 2 marzo 2020 il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA ha approvato il progetto di bilancio separato di Saras SpA.

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Consolidate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e Tecnologie Srl 100%
Sarint SA e società controllate 100%
Saras Energia SAU 100%
Terminal Logistica de Cartagena SLU 100%
Reasar SA 100%
Sardeolica Srl e società controllata 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative
Sarda Factoring 4,01%

Consorzio La Spezia Utilities 5%

Rispetto al 31 dicembre 2018, l'unica variazione intercorsa è l'avvenuta liquidazione della società Alpha Eolica Srl (già in liquidazione nell'esercizio precedente).

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti:

  • [I] le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente in apposite voci del Patrimonio Netto e del Conto Economico Complessivo consolidato;
  • [II] le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente (fair value) alla data di acquisto delle attività e delle passività acquistate, degli strumenti di capitale emessi. La differenza tra:
  • il corrispettivo pagato (che in genere viene determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione), e – nel caso di un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi – il fair value alla data di acquisizione del controllo della partecipazione già posseduta nell'impresa, e;
  • il fair value delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte, misurate alla data di acquisizione del controllo

è rilevata, ove ne ricorrano i presupposti, come avviamento alla data di acquisizione del controllo di un business. Qualora emerga un badwill, esso viene imputato a conto economico.

  • [III] gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di Terzi, sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • [IV] gli utili o le perdite derivanti dalla cessione (senza perdita di controllo) di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a patrimonio netto per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta. In caso di acquisizioni di ulteriori quote di partecipazione senza modifica nel controllo, la differenza tra prezzo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquistata è imputata a patrimonio netto.

Le partecipazioni nelle società nelle quali il controllo è esercitato congiuntamente ad altre società (joint-venture) e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (di seguito "società collegate"), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione sia compresa tra il 20% ed il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui risulta evidente che l'applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economica-finanziaria del Gruppo; in tali casi, la partecipazione è valutata al fair value. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

[I] il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla Capogruppo e comprende, ove applicabile, l'iscrizione dell'eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;

  • [II] gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole e dominante ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito fondo solo nel caso il cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;
  • [III] gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (la "valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa da quella funzionale dell'Euro sono le seguenti:

  • [I] le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • [II] i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio;
  • [III] la "riserva di conversione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche ad un tasso differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura ad un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
  • [IV] l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati alla acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;
  • [V] nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.

3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati, inviariati rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di quanto ricordato al seguente paragrafo "6 – Note al conto economico" in tema di classificazione dei risultati da strumenti derivati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Altre attività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo "Y Strumenti Derivati" al quale si rimanda per maggiori dettagli.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.

Alla data di chiusura di ogni bilancio, il Gruppo effettua l'analisi delle eventuali perdite attese sui crediti di natura commerciale valutati al costo ammortizzato, e rileva o adegua appositi fondi svalutazione.

I fondi svalutazione per le suddette perdite attese si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. A tal fine, il management utilizza il proprio giudizio professionale e l'esperienza storica, nonché la conoscenza delle condizioni di mercato attuali e le stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), determinata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è determinata quale differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

Il Gruppo applica essenzialmente un approccio analitico, sulle posizioni singolarmente significative e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito. In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni quali ad esempio consulenti legali ai quali sono affidate le cause di recupero crediti.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IFRS 9 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, considerando anche le vendite realizzate dopo la data di bilancio, ovvero, per i periodi succesivi le curve di prezzo attese. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione al fair value. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

I certificati bianchi sono contabilizzati per competenza tra gli "Altri Proventi", in proporzione al risparmio di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) effettivamente consuntivato nell'esercizio.

La valorizzazione degli stessi è effettuata al valore di mercato medio annuo salvo che il valore di mercato di fine anno non sia significativamente inferiore. I decrementi dovuti alle cessioni di certificati bianchi maturati nell'esercizio o negli esercizi precedenti sono valorizzati al prezzo di cessione. Le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle cessioni di certificati in esercizi differenti da quelli di maturazione sono contabilizzate rispettivamente nelle voci "Altri Proventi" o "Prestazioni di servizi e costi diversi".

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è eliminata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. I costi di turnaround, in quanto costi di manutenzione straordinaria, sono capitalizzati nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono ammortizzati per il periodo previsto fino al successivo turnaround. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti sono rilevati a diminuzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione dei beni quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dal Gruppo, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
Fabbricati fino al 2031 18 anni
Impianti generici fino al 2031 12 anni
Impianti altamente corrosivi fino al 2031 9 anni
Centrale termo elettrica fino al 2031
Parco eolico 10/25 anni
Stazioni di trasformazione fino al 2031 13 anni
Mobili e macchine per ufficio 4 anni
Automezzi 4 anni
Altri Beni 5/12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach. Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

I Beni in leasing e diritti di utilizzo di attività

Le attività possedute mediante contratti di leasing o contratti che concedono diritti di utilizzo su attività di terzi sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, fatta eccezione per quelli a breve termine o di modico valore. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati linearmente sulla base della durata del contratto sottostante, e la passività finanziaria è rimborsata sulla base dei pagamenti previsti dal contratto di leasing o di concessione del diritto all'utilizzo.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

[I] Avviamento

L'avviamento è rappresentato dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto più il fair value di eventuali interessenze già detenute al momento dell'acquisizione del controllo rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami aziendali. L'avviamento relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. Esso non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì ad un test periodico di verifica sull'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio; per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto delle spese di vendita;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore, il valore dell'avviamento non viene ripristinato.

[II] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[III] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Altre partecipazioni

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IFRS 9. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

M Altre attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

  • (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);
  • (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III] Piani di attribuzione gratuita di azioni della Capogruppo ai dipendenti e al management del Gruppo

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

Il Gruppo riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1 gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni del Gruppo ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno del Gruppo.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e Altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

Con riferimento ai prodotti venduti per il Gruppo, il momento del riconoscimento dei ricavi coincide generalmente:

  • per i grezzi e prodotti petroliferi, con la spedizione;
  • per l'energia elettrica con la consegna al cliente;
  • per i prodotti petroliferi venduti sul mercato rete, con la consegna alle stazioni di servizio.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Le accise pagate sugli acquisti sono nettate con quelle incassate sulle vendite.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione secondo il metodo del tasso di interesse effettivo.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea della partecipata.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Capogruppo determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione dell'avviamento e di quelle relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo del Gruppo e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono registrate a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, in conformità all'I-FRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci dei costi operativi ai quali le coperture si riferiscono.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, realizzati in base a strategie diverse dalla fissazione dei prezzi del greggio e dei prodotti sono iscritti al fair value con rilevazione degli effetti economici nelle voci della gestione finanziaria.

Gli strumenti finanziari derivati su cambi e su tassi di interesse sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci della gestione finanziaria.

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che la maggior parte degli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Z Utile per azione

[I] Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

[II] Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.

AA Emission Trading

Il D.L. 216 del 4 aprile 2006 ha introdotto limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare sull'apposito mercato quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti.

Qualora le quote assegnate risultino inferiori al fabbisogno, il controvalore delle quote mancanti viene valorizzato al valore di mercato ed iscritto tra i fondi rischi; qualora invece le quote fossero eccedenti il fabbisogno, il controvalore delle quote eccedenti, valorizzate al costo di acquisto allineato al valore di mercato di fine esercizio qualora inferiore, viene iscritto tra i beni immateriali.

AB Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico che risulta soggetto a rischi e benefici sostanzialmente differenti da quelli di altri settori geografici.

3.5 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.6 Principi contabili più significativi che richie dono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

[I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base all'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.
  • [IV] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • [V] Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.
  • [VI] Ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl al G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA): detti ricavi risentono degli effetti della linearizzazione degli stessi sulla base sia della durata del contratto, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto del prezzo del greggio e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa; i prezzi del greggio e del gas per i prossimi anni potrebbero essere soggetti a variazioni significative rispetto alle stime in relazione a fenomeni ad oggi non prevedibili.
  • [VII]Valutazione del valore recuperabile dei crediti: la maggior parte dei crediti generati dall'operatività del Gruppo sono oggetto di cessione pro-soluto (con relativa derecognition contabile) e/o di altre forme di mitigazione del rischio di credito con riferimento sia alle vendite extra-rete (principalmente tramite copertura assicurativa e in parte minore tramite fideiussioni bancarie) che ai crediti da attività di cargo trading (incasso anche tramite lettere di credito, fideiussioni bancarie o Parent Company Guarantee). La maggior parte dei crediti generati dall'attività di cargo trading (significativi in termini di importo unitario) sono caratterizzati da termini di pagamento molto contenuti (i.e. pochi giorni successivi

alla data di consegna della merce); il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla base di valutazioni specifiche e prospettiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute. Si ricorda inoltre che le perdite su crediti rilevate storicamente dal Gruppo sono di importo non rilevante.

[VIII]Stima del fair value dei derivati: la valutazione dipende dalle attese dell'andamento di variabili di mercato tra cui il prezzo delle commodities ed i tassi di cambio, la cui variabilità e volatilità dipende da fattori esterni di settore.

L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per diversi processi valutativi, tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari. I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

I settori d'attività del Gruppo Saras sono:

    1. raffinazione;
    1. marketing;
    1. generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato;
    1. generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici;
    1. altre attività.
    1. L'attività di raffinazione, svolta dalla controllante Saras SpA e dalla controllata Sarlux Srl si riferisce alla vendita di prodotti petroliferi ottenuti:
  • al termine dello svolgimento dell'intero ciclo di produzione, dall'approvvigionamento della materia prima alla raffinazione e produzione del prodotto finito, svolto presso gli stabilimenti di Sarroch in Sardegna;
  • e in parte dall'acquisto da terzi di derivati dall'olio greggio.

I prodotti finiti vengono venduti ad operatori di importanza internazionale.

    1. L'attività di marketing fa riferimento alla distribuzione di prodotti petroliferi, rivolta ad una tipologia di clienti di dimensioni inferiori e/o con modalità di distribuzione differenti rispetto a quanto descritto circa la raffinazione. Tale attività viene svolta:
  • in Italia da Saras SpA (Divisione Extrarete), verso clienti extrarete (grossisti, consorzi di acquisto, municipalizzate e rivenditori di prodotti petroliferi) ed operatori petroliferi attraverso una rete logistica costituita dalla base di proprietà (Sarroch), da basi di terzi con contratto di transito (Livorno,

Civitavecchia, Marghera, Ravenna, Udine, Trieste, Lacchiarella, Arquata) e da Deposito di Arcola Srl per la gestione logistica del deposito di Arcola (SP);

  • in Spagna, da Saras Energia SA, per stazioni di servizio di proprietà e libere, supermercati e rivenditori, tramite una numerosa rete di depositi dislocati in tutta la Penisola Iberica, di cui il più importante, quello di Cartagena, è di proprietà della società stessa.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato è relativa alla vendita di energia elettrica prodotta presso la centrale elettrica di Sarroch di proprietà di Sarlux Srl Tale vendita è realizzata esclusivamente con il cliente G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA), e beneficia del piano tariffario in regime agevolato CIP 6/92.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici viene svolta dalla centrale eolica di Ulassai di proprietà della controllata Sardeolica Srl.
    1. Nelle altre attività sono incluse le attività di riassicurazione svolte per il gruppo da Reasar SA e l'attività di ricerca per

settori ambientali, svolta da Sartec Srl.

Il management monitora separatamente i risultati operativi dei settori di attività, al fine di definire l'allocazione delle risorse e la valutazione delle performance. Il risultato di settore è valutato sulla base dell'utile o perdita operativi. La suddivisione settoriale e la base di determinazione del risultato di settore sono invariate rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

4.2 Informativa settoriale

Al fine di rappresentare con continuità ed omogeneità la marginalità singolarmente attribuibile ai vari settori in caso di operazioni straordinarie quali fusioni e conferimenti, i rapporti interdivisionali che vengono meno per effetto delle operazioni societarie in precedenza indicate, continuano ad essere valorizzati in base alle condizioni previste nei contratti previgenti.

Di seguito si espone la suddivisione per segmenti. Per maggiori dettagli quantitativi e per i commenti, si rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:

Conto Economico al 31 dicembre 2019 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 10.987.930 495.444 2.039.165 12.953 28.643 13.564.135
a dedurre: ricavi infrasettori (4.108.682) (62.239) (831) 0 (23.291) (4.195.043)
Ricavi da terzi 6.879.248 433.205 2.038.334 12.953 5.352 9.369.093
Altri ricavi operativi 148.549 76.035 5.389 2.121 528 232.622
a dedurre: ricavi infrasettori (82.958) (512) (24) (202) (321) (84.017)
Altri proventi v/terzi 65.591 75.523 5.365 1.919 207 148.603
Ammortamenti e svalutazioni (134.537) (54.845) (3.020) (5.381) (914) (198.697)
Risultato operativo (68.514) 96.719 17.269 4.591 4.030 54.092
Proventi finanziari (a) 64.508 369 377 54 13 65.321
Oneri finanziari (a) (81.532) (535) (1.897) (108) (27) (84.099)
Imposte sul reddito 20.840 (23.989) (4.304) (871) (838) (9.160)
Utile (perdita) di esercizio (64.698) 72.564 11.445 3.666 3.178 26.154
Totale attività direttamente attribuibili (b) 1.994.002 1.227.967 194.299 111.382 36.336 3.563.984
Totale passività direttamente attribuibili (b) 2.031.463 196.036 222.002 25.964 29.680 2.505.145
Investimenti in attività materiali 286.176 24.836 346 26.414 844 338.616
Investimenti in attività immateriali 5.727 0 225 9 1 5.962
Conto Economico al 31 dicembre 2018 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 11.429.587 569.547 2.179.818 13.596 35.690 14.228.238
a dedurre: ricavi infrasettori (3.876.649) (60.466) (987) 0 (22.269) (3.960.371)
Ricavi da terzi 7.552.938 509.081 2.178.831 13.596 13.421 10.267.867
Altri ricavi operativi 161.030 54.908 3.614 2.295 655 222.502
a dedurre: ricavi infrasettori (92.181) (474) 0 (309) (493) (93.457)
Altri proventi v/terzi 68.849 54.434 3.614 1.986 162 129.045
Ammortamenti e svalutazioni (115.998) (52.312) (5.286) (4.536) (706) (178.838)
Risultato operativo 77.174 140.328 19.013 6.037 (877) 241.677
Proventi finanziari (a) 83.849 318 411 80 17 84.675
Oneri finanziari (a) (134.579) (514) (5.718) (14) (5) (140.830)
Imposte sul reddito (338) (43.606) (1.020) (360) 227 (45.097)
Utile (perdita) di esercizio 26.107 96.526 12.686 5.743 (637) 140.425
Totale attività direttamente attribuibili (b) 1.321.164 1.272.565 251.252 83.032 31.906 2.959.919
Totale passività direttamente attribuibili (b) 1.342.393 229.397 244.781 16.816 22.462 1.855.849
Investimenti in attività materiali 206.673 20.684 763 6.882 549 235.551
Investimenti in attività immateriali 6.716 0 586 22 76 7.400

(a) Determinato senza considerare le elisioni infra-settori. Per la valorizzazione delle transazioni infra-settoriali, si rimanda al punto 7.2 del bilancio separato di Saras SpA.

(b) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infra-settori.

4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti. Attività direttamente attribuibili e investimenti per area geografica di localizzazione.

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
3.186.620 2.743.754 442.866
148.603 162.644 (14.041)
228.761 53.521 175.240
3.563.984 2.959.919 604.065
Variazione
339.748 237.948 101.800
246 349 (103)
4.583 4.654 (71)
344.578 242.951 101.626
31/12/2019 31/12/2018

Ricavi totali della per area geografica.

Ricavi totali 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 2.623.572 2.476.025 147.547
Spagna 811.279 963.848 (152.569)
Altri CEE 1.154.799 2.993.022 (1.838.223)
Extra CEE 4.391.196 3.576.177 815.019
USA 536.851 387.840 149.011
Totale 9.517.696 10.396.912 (879.216)

Gli importi sono espressi al netto delle elisioni intercompany. Per maggiori informazioni rigurado all'informativa settoriale si rimanda all'apposita sezione della relazione sulla gestione. Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 114.049 151.084 (37.035)
Spagna 36.934 59.210 (22.277)
Altri CEE 18.133 42.662 (24.529)
Extra CEE 186.829 42.819 144.011
USA 2.394 390 2.004
Fondo svalutazione crediti (6.801) (5.955) (846)
Totale 351.539 290.210 61.328

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Deposti bancari postali 431.627 271.616 160.011
Cassa (164) 1.215 (1.379)
Totale 431.463 272.831 158.632

I depositi bancari, che non sono soggetti a vincoli o restrizioni, sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 271.612 migliaia di Euro, a Reasar SA per 10.739 migliaia di Euro, a Saras Energia SA per 28.672 migliaia di Euro ed a Saras Trading SA per 116.072 migliaia di Euro. Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa, sia al prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Strumenti finanziari derivati correnti 21.086 93.143 (72.057)
Depositi a garanzia derivati 29.600 30.595 (995)
Altre attività 1.242 7.985 (6.743)
Totale 51.928 131.723 (79.795)

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.

Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.4.1.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura dell'esercizio.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 351.539 migliaia di Euro in aumento rispetto all'esercizio precedente per effetto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi manifestatesi nel corso dell'ultimo trimestre. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 6.800 migliaia di Euro (5.955 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018). Come già ricordato, il Gruppo effettua l'analisi specifica delle posizioni creditorie e il fondo svalutazione accoglie i risultati di tali valutazioni: l'accantonamento effettuato nel corso dell'esercizio si riferisce dunque ad un credito specifico vantato dalla controllata Sartec Srl.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Materie prime sussidiarie e di consumo 400.474 193.810 206.664
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 70.502 105.924 (35.422)
Prodotti finiti e merci 455.812 439.405 16.407
Ricambi e materie prime sussidiarie 114.054 122.462 (8.408)
Totale 1.040.842 861.601 179.241

L'aumento del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'incremento delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio, dovute a maggiori acquisti concentrati nell'ultimo trimestre del 2019, di cui buona parte in viaggio alla data di bilancio.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato, e da tale confronto ha iscritto un minor valore delle rimanenze – essenzialmente prodotti - per 2,8 milioni di Euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 955 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 425 milioni di Euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 998 migliaia di tonnellate per un valore di circa 422 milioni di Euro).

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Credito per IVA 33 81 (48)
Crediti IRES 62.357 4.493 57.864
Crediti IRAP 19.944 12.680 7.264
Altri crediti tributari 1.724 1.797 (73)
Totale 84.058 19.051 65.007

I Crediti IRES sono principalmente riconducibili agli acconti versati in corso d'anno, e risultati eccedenti rispetto al debito maturato alla fine del presente esercizio, oltre che alla soppressa Robin Hood Tax, oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi.

I Crediti IRAP si riferiscono agli acconti versati nel corso di esercizi precedenti dalla controllata Sarlux e risultati eccedenti rispetto all'imposta di competenza – mentre la restante parte è riferibile agli acconti versati in corso d'anno e risultati eccedenti in sede di determinazione del debito dell'esercizio.

Gli Altri Crediti comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ratei attivi 211 251 (40)
Risconti attivi 17.486 10.403 7.083
Altri crediti a breve termine 140.165 97.840 42.325
Totale 157.862 108.494 49.368

I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.

La voce "Altri crediti" comprende principalmente:

  • il credito di 75.232 migliaia di Euro vantato dalla controllata Sarlux Srl nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7-bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferiti all'anno 2019; l'incremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto all'incremento del valore delle quote CO2 (24,77 €/tm nel 2019 e 15,63 €/tm nel 2018)

  • certificati bianchi per 36.688 migliaia di Euro, relativi ai benefici riconosciuti alla controllata Sarlux a fronte dei risparmi energetici attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE e realizzati nella raffineria di Sarroch (36.600 migliaia di Euro nel 2018); per maggiori dettagli, si rimanda al punto 7.1;

  • il credito per rimborso assicurativo pari a 20.500 migliaia a fronte dei danni causati dall'evento atmosferico, avvenuto nel settembre 2018.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta al credito per Emission Trading che si è incrementato di 25.315 migliaia di Euro a seguito dell'incremento del valore medio annuo delle quotazioni medie di CO2.

5.2 Attività non correnti

Al 31 dicembre 2019 sono stati sottoposti ad impairment ai sensi dello IAS 36 gli avviamenti e le attività immateriali a vita utile indefinita per l'uso e le attività materiali. Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, CGU) alle quali il valore degli avviamenti e delle altre attività sono imputati, assumendo il maggiore tra il valore di mercato, qualora disponibile, ed il valore d'uso ricavabile dai piani pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione competenti.

Tali valutazioni hanno confermato la recuperabilità dei valori di carico.

Le CGU sono individuate tenendo conto di come gli avviamenti e le altre attività sono monitorati per finalità interne. Coerentemente con la struttura organizzativa di business del Gruppo, le CGU coincidono con i settori di operativi presentati ai sensi dell'IFRS 8 (Raffinazione, Power, Wind) o con aree di attività individuabili all'interno del settore Marketing, in presenza di asset o gruppi di asset, la cui recuperabilità possa essere direttamente correlabile e misurabile rispetto a flussi di cassa in entrata specifici e separabili rispetto a quelli presenti nel settore (Extrarete, Deposito di Cartagena).

Come meglio descritto in seguito, le attività immateriali a vita utile indefinita e quelle materiali ed immateriali per le quali si è ritenuto necessario, sono state sottoposte a procedura di impairment test, stimandone il valore d'uso sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa desumibili dai più recenti piani industriali sviluppati per ciascuna Cash Generating Unit e approvati dal Gruppo.

Le previsioni contenute nei piani rappresentano la miglior stima del management sulle performance operative future delle diverse CGU, tenuto conto anche delle indicazioni ricavabili dalle principali fonti informative esterne costituite dalle previsioni di evoluzione dei mercati di riferimento formulate dai principali osservatori specializzati.

Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio la capitalizzazione di borsa di Saras risultava superiore all'entità del patrimonio netto contabile di competenza del Gruppo risultante dall'ultima situazione patrimoniale consolidata intermedia approvata.

Per informazioni di maggior dettaglio si veda la nota specifica al successivo punto 5.2.2.

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 225.652 221 (1.817) 0 (40.187) 183.869
Impianti e macchinari 3.220.527 29.748 (4.782) 0 112.081 3.357.574
Attrezzature industriali e commerciali 38.682 270 (624) 0 (3.335) 34.993
Altri beni 566.663 2.074 (3.544) 0 38.668 603.861
Immobilizzazioni materiali in corso 143.434 203.238 0 0 (168.983) 177.689
Totale 4.194.958 235.551 (10.767) 0 (61.756) 4.357.986
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Fondo Terreni e fabbricati 122.524 5.551 (15) 0 (18.295) 109.765
Fondo Impianti e macchinari 2.583.901 108.121 (4.672) 0 (795) 2.686.555
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 27.154 3.578 (210) 0 (5.352) 25.170
Altri beni 441.169 21.544 (3.554) 0 (9.770) 449.389
Totale 3.174.748 138.794 (8.451) 0 (34.212) 3.270.879
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 103.128 221 (1.802) (5.551) 0 (21.892) 74.104
Impianti e macchinari 636.626 29.748 (110) (108.121) 0 112.876 671.019
Attrezzature industriali e commerciali 11.528 270 (414) (3.578) 0 2.017 9.823
Altri beni 125.496 2.074 10 (21.544) 0 48.438 154.472
Immobilizzazioni materiali in corso 143.434 203.238 0) 0 0 (168.983) 177.689
Totale 1.020.210 235.551 (2.316) (138.794) 0 (27.544) 1.087.107
Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 183.869 24 (12.531) 0 5.812 177.174
Impianti e macchinari 3.357.574 89.028 (8.309) 0 127.997 3.566.290
Attrezzature industriali e commerciali 34.993 49 (229) 0 2.245 37.058
Altri beni 603.861 948 (2.713) 0 40.500 642.596
Immobilizzazioni materiali in corso 177.689 248.566 (31) 0 (177.927) 248.297
Totale 4.357.986 338.615 (23.813) 0 (1.373) 4.671.415
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati 109.765 4.642 (12.935) 0 (809) 100.663
Fondo Impianti e macchinari 2.686.555 121.265 (7.871) 0 (55) 2.799.894
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 25.170 3.645 (138) 0 (84) 28.593
Altri beni 449.389 23.157 (2.727) 0 (126) 469.693
Totale 3.270.879 152.709 (23.671) 0 (1.074) 3.398.843
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 74.104 24 404 (4.642) 0 6.621 76.511
Impianti e macchinari 671.019 89.028 (438) (121.265) 0 128.052 766.396
Attrezzature industriali e commerciali 9.823 49 (91) (3.645) 0 2.329 8.465
Altri beni 154.472 948 14 (23.157) 0 40.626 172.903
Immobilizzazioni materiali in corso 177.689 248.566 (31) 0 0 (177.927) 248.297
Totale 1.087.107 338.615 (142) (152.709) 0 (299) 1.272.572

I costi storici sono esposti al netto dei contributi ricevuti a titolo definitivo per la realizzazione degli investimenti. Il valore originario dei contributi classificati a riduzione delle immobilizzazioni è pari a 188.448 migliaia di Euro ed è relativo ai Contratti di Programma stipulati con il Ministero Industria e Commercio e dell'Artigianato in data 19 giugno 1995, con il Ministero delle Attività Produttive in data 10 ottobre 1997 e con Ministero dello Sviluppo Economico in data 10 giugno 2002. Il valore residuo di tali contributi ammonta al 31 dicembre 2019 a 286 migliaia di Euro (422 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018).

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 36.620 migliaia di Euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 3.074 migliaia di Euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux Srl e della controllata Deposito di Arcola Srl per un valore di 36.817 migliaia di Euro.

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux Srl, Saras Energia SA e Deposito di Arcola Srl).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.

Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 338.615 migliaia di Euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione e l'ampilamento del parco eolico già citato.

I principali coefficienti annui di ammortamento sono evidenziati di seguito:

impianto altre immobilizzazioni
I.G.C.C. (base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2031 5,50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2031 8,38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2031 11,73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8,38%
Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2031
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10,00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25,00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20,00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12,00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25,00%

La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono gli impianti di servizio della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile) rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari è valida sino al 31 Dicembre 2027.

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

A seguito della manifestazione di taluni fenomeni esterni legati allo scenario macroeconomico e delle commodities, tali da poter configurare una riduzione del valore recuperabile, ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, il complesso delle attività materiali e immateriali che compongono il settore operativo "Refining, Marketing e Power" è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se il medesimo avesse subito una perdita durevole di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione. Il test di impairment va effettuato per singola attività. Nel caso non sia possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, si deve procedere alla determinazione del valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari alla quale l'attività appartiene (CGU), ovvero il gruppo di attività, l'unità o il ramo d'azienda in grado, singolarmente presi, di generare flussi finanziari in modo continuativo.

Il test è stato effettuato confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentando dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.

Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): la CGU oggetto di valutazione è rappresentata dal complesso delle attività materiali e immateriali del settore operativo "Refining, Marketing e Power": come rappresentato nel Piano Industriale 2020-2023, è previsto un processo di riorganizzazione gestionale tale per cui sia il settore operativo "Marketing" che il settore operativo "Power", parti integranti della configurazione complessiva del business di raffinazione, confluiranno nel più ampio settore operativo "Refining", a seguito rispettivamente della vendita della rete commerciale di Saras Energia , e della scadenza del contratto CIP6 per il Power;
  • b) Determinazione del valore recuperabile degli impianti basato sul valore d'uso: il valore recuperabile della CGU in oggetto è stato determinato sulla base del suo valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU.

I flussi finanziari sono stati determinati in base alle ipotesi previste nel Piano Industriale 2020-2023 di Gruppo predisposto dalla direzione aziendale e approvato (per quanto attiene al Budget il 6 febbraio 2020) dal Consiglio di Amministrazione del 2 marzo 2020, considerando i flussi finanziari al netto dei futuri sviluppi.

La determinazione dei flussi è stata effettuata in considerazione dello scenario petrolifero (prezzi di grezzi, prodotti petroliferi e margini di raffinazione), supportato dalle recenti pubblicazioni di primari analisti del settore. Per quanto riguarda lo scenario elettrico previsto nel Piano Industriale 2020- 2023, si ipotizza che, dopo la scadenza del contratto CIP 6/92, la capacità dell'impianto Power sia destinata in parte ai consumi interni della raffineria e in parte possa essere messa al servizio della stabilità del sistema elettrico regionale alla condizioni fissate dalla normativa di riferimento, vista la rilevanza dell'impianto stesso per il sistema elettrico sardo.

Al termine dell'orizzonte di piano è stato stimato un Terminal Value sulla base di un flusso di cassa operativo normalizzato in coerenza con le specifiche situazioni e la ciclicità del business, applicando un tasso di crescita oltre piano pari all'1%, in linea con le stime degli analisti in merito all'inflazione attesa di lungo termine. Come flusso normalizzato a regime si è fatto riferimento al flusso di cassa operativo medio del periodo 2020-2023 dei settori operativi "Refining e Marketing", considerando il minor contributo del settore operativo "Power" in ragione dell'attuale incertezza regolatoria.

Il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari (costo medio ponderato del capitale - WACC) è stato stimato in misura pari al 6,5%, tramite l'applicazione di parametri di mercato specifici del settore di riferimento;

  • c) Analisi di Sensitività: da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base evidenzia valori recuperabili superiori al valore contabile della CGU in oggetto, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36;
  • d) Indicatori esterni: da ultimo, occorre sottolineare come l'attività di produzione raffinazione in generale e quella svolta dalla CGU in particolare non abbiano subito, nel corso dell'esercizio, il manifestarsi di fenomeni tali da poter configurare una perdita durevole di valore.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 47.846 2.959 0 0 810 51.615
Concessioni, licenze, march e diritti similii 50.155 12 (151) 0 (25.526) 24.490
Goodwill e attività immateriali a vita non definita 21.909 0 0 0 (890) 21.019
Altre immobilizzazioni immateriali 519.898 0 0 0 7.419 527.317
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.550 4.429 (1.132) 0 0 4.847
Totale 641.358 7.400 (1.283) 0 (18.187) 629.288
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 42.339 2.672 0 0 66 45.077
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.431 1.126 (108) 0 (14.177) 11.272
Altre immobilizzazioni immateriali 421.897 32.869 0 0 6.046 460.812
Totale 488.667 36.795 (108) 0 (8.065) 517.161
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 5.507 2.959 0 (2.672) 0 744 6.538
Concessioni, licenze, march e diritti similii 25.724 12 (43) (1.126) 0 (11.267) 13.300
Goodwill e attività immateriali a vita non definita 21.909 0 0 0 0 (890) 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 98.001 0 0 (32.869) 0 1.373 66.505
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.550 4.429 (1.132) 0 0 0 4.847
Totale 152.691 7.400 (1.175) (36.667) 0 (10.040) 112.127
Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 51.615 423 0 0 1.262 53.300
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.490 0 (30) 0 (111) 24.349
Goodwill e attività immateriali a vita non definita 21.019 0 0 0 0 21.019
Altre immobilizzazioni immateriali 527.317 4.514 0 0 1 531.832
Immobilizzazioni immateriali in corso 4.847 1.026 (4.479) 0 (176) 1.218
Totale 629.288 5.963 (4.509) 0 976 631.718
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 45.077 2.868 0 0 570 48.515
Concessioni, licenze, march e diritti similii 11.272 606 (3) 0 86 11.961
Altre immobilizzazioni immateriali 460.812 33.197 0 0 (819) 493.190
Totale 517.161 36.671 (3) 0 (163) 553.748
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 6.538 423 0 (2.868) 0 692 4.785
Concessioni, licenze, march e diritti similii 13.300 0 (33) (606) 0 (273) 12.388
Goodwill e attività immateriali a vita non definita 20.937 0 0 0 0 0 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 66.505 4.514 0 (33.197) 0 820 38.642
Immobilizzazioni immateriali in corso 4.847 1.026 (4.479) 0 0 (176) 1.218
Totale 112.127 5.963 (4.512) (36.671) 0 1.063 77.970

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 36.671 migliaia di Euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 3% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Non vi sono attività immateriali significative a vita utile definita destinate alla cessione.

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si riferisce principalmente alla concessione relative a all'esercizio del parco eolico di Ulassai della controllata Sardeolica Srl i cui ammortamenti termineranno nel 2035.

Goodwill e altre attività immateriali a vita utile non definita La voce si riferisce all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica Srl (20.937 migliaia di Euro) pagato da Saras SpA per l'acquisto di Parchi Eolici Ulassai Srl (in seguito fusa per incorporazione in Sardeolica Srl nel 2017): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa (2035).

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, l'avviamento in oggetto è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se l'attività avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così' come negli esercizi precedenti.

Il valore dell'avviamento acquisito può essere definito solo in via residuale ed essere colto mediante la stima del valore recuperabile relativo ad un insieme di attività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso pertiene: la Cash Generating Unit (CGU).

Il test è stato effettuato confrontando il valore contabile di iscrizione in bilancio della CGU con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.

Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): Sardeolica Srl è identificabile come un'unica CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Nel corso dell'esercizio 2019 si è dato avvio al Progetto «Reblading» destinato alla sostituzione delle pale eoliche e la revisione dei componenti principali dell'aerogeneratore. Sono state ottenute tutte le autorizzazioni e sono stati siglati tutti i contratti per la realizzazione del progetto a fronte dei quali sono stati pagati gli acconti richiesti dai fornitori per l'avvio della fase realizzativa che avrà termine nel 2020;
  • b) Allocazione dell'avviamento alla CGU: l'avviamento è interamente riferibile alla controllata Sardeolica Srl in quanto è sorto in sede di acquisto del 30% del capitale sociale della stessa ed è pari a 20.937 migliaia di Euro;
  • c) Determinazione del valore recuperabile dell'avviamento basato sul valore d'uso: il valore recuperabile della CGU Sardeolica Srl è stato determinato sulla base del valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari nominali futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU con un orizzonte temporale dei flussi pari al 2035 (periodo di validità della concessione ottenuta dal Comune di Ulassai e dal Comune di Perdasdefogu).

Al termine del periodo di concessione è stato ipotizzato un valore terminale pari al capitale investito netto residuo alla fine dell'orizzonte temporale.

I flussi finanziari sono stati determinati in base alle ipotesi previste nel Piano Industriale 2020-2023 di Gruppo predisposto dalla direzione aziendale e approvato (per quanto attiene al Budget approvato il 3 febbraio 2020) dal Consiglio di Amministrazione del 2 marzo 2020, considerando i flussi finanziari comprensivi del Progetto Reblading al netto dei futuri sviluppi.

La determinazione dei flussi è stata effettuata in considerazione dello scenario dei prezzi di vendita dell'energia fino alla scadenza della concessione, supportato da importanti società indipendente specializzate nel settore, e coerente con il Piano Industriale 2020-2023.

Il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari (costo medio

ponderato del capitale - WACC) è stato stimato in misura pari al 4,6%, tramite l'applicazione di parametri di mercato specifici del settore di riferimento;

  • d) Analisi di Sensitività: da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base (la quantità di energia elettrica prodotta ed i prezzi di vendita dell'energia elettrica) evidenzia valori recuperabili superiori al valore contabile dell'avviamento in oggetto, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36;
  • e) Indicatori esterni: da ultimo, occorre sottolineare come l'attività di produzione di energia eolica in generale e quella svolta dalla CGU in particolare non abbiano subito, nel corso dell'esercizio, il manifestarsi di fenomeni tali da poter configurare una perdita durevole di valore.

Altre immobilizzazioni immateriali

La controllata Sarlux Srl ha in essere un contratto pluriennale di fornitura di energia elettrica in regime di CIP6 stipulato con il Gestore dei Servizi Elettrici SpA (nel seguito, GSE). Tale contratto – che era stato originariamente iscritto al fair value nel bilancio consolidato 2006 per un valore di 547,5 milioni di Euro – è stato valutato, nel corso della sua durata, secondo i criteri previsti dallo IAS 36.

Nel corso degli esercizi passati, il valore di tale contratto è stato sempre oggetto di valutazioni al fine di verificarne il valore recuperabile, alla luce delle modifiche di scenario e normative nel tempo intervenute.

In considerazione del fatto che tale contratto in regime di CIP6 giungerà a scadenza nei primi mesi del 2021 e che non sono intervenuti nel corso del 2019 eventi che abbiano rappresentato indicatori di perdita durevole e significativa di valore dello stesso, per l'esercizio 2019 non si è ritenuto di dover procedere alla stima del valore recuperabile del Contratto.

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing

Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:

  • aree funzionali ed indispensabili per lo svolgimento delle proprie attività caratteristiche (aree demaniali attigue ai siti di Sarroch e Arcola, aree sulle quali insiste il parco eolico di Ulassai, ecc..), delle quali non ha potuto o non ha ritenuto opportuno acquisire la proprietà;
  • immobili adibiti ad uso uffici direzionali;
  • beni strumentali e impianti costruiti ed eserciti da partner industriali, per i quali il Gruppo non possedeva il know-how tecnologico adeguato che ne consentisse la realizzazione e la conduzione.

La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 39.956 0 0 0 39.956
Impianti e macchinari in locazione 0 11.952 0 0 0 11.952
Attrezzature industriali e commerciali in locazione 0 0 0 0 0 0
Altri beni in locazione 0 7.261 0 0 124 7.385
Totale 0 59.169 0 0 124 59.293
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 0 5.889 0 0 57 5.096
Fondo Impianti e macchinari in locazione 0 1.649 0 0 0 1.649
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li in locazione 0 0 0 0 0 0
Altri beni 0 2.629 0 0 0 2.629
Totale 0 9.317 0 0 57 9.374
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 39.956 0 (5.039) 0 (57) 34.860
Impianti e macchinari in locazione 0 11.952 0 (1.649) 0 0 10.303
Attrezzature ind.li e comm.li in locazione 0 0 0 0 0 0 0
Altri beni in locazione 0 7.262 0 (2.629) 0 123 4.756
Totale 0 59.170 0 (9.317) 0 66 49.919

Il saldo al 31 dicembre 2019, pari 49.919 migliaia di Euro, è relativo alla prima applicazione del nuovo principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:

  • 1) concessioni, diritti di superficie e simili: si tratta principalmente delle concessioni delle aree su cui insistono parte del sito produttivo di Sarroch, i depositi petroliferi di Arcola e Cartagena, nonché quella su cui è stato costruito ed è in attività il parco eolico di Ulassai;
  • 2) impianti: si tratta principalmente dei contratti stipulati dalla controllata Sarlux con fornitori per la costruzione e l'esercizio di alcuni impianti all'interno del sito produttivo di Sarroch;
  • 3) flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso sia all'interno del sito

industriale di Sarroch che ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali;

4) locazioni di immobili per sedi direzionali e commerciali.

Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto commentato al paragrafo 2.2 "Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo" in merito all'adozione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases".

5.2.4 Partecipazioni

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2019, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate:

Denominazione Sede Valuta Capitale Quota detenutai Quota detenuta Quota (%) su Azionista % di diritto Rapporto di
Sociale di Gruppo di Gruppo Cap. Sociale di voto partecipazione
(%) al 31-12-19 (%) al 31-12-18
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) Euro 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sartec Saras Ricerche e Tecnologie Srl Assemini (CA) Euro 3.600.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sarint SA e società controllate: Lussemburgo Euro 50.705.314 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Energia SAU e società controllata: Madrid (Spagna) Euro 44.559.840 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Terminal Logistica de Cartagena SLU Cartagena (Spagna) Euro 3.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras Energia SA 100,00% Controllata Indiretta
Reasar SA Lussemburgo Euro 2.225.000 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Sarlux Srl Sarroch (CA) Euro 100.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sardeolica Srl e società controllate: Cagliari Euro 56.696 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) Usd 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Consorzio La Spezia Utilities La Spezia Euro 122.143 5,00% 5,00% 5,00% Dep. di Arcola Srl 5,00% Altre partecipazioni
Sarda Factoring Cagliari Euro 9.027.079 4,01% 4,01% 4,01% Saras SpA 4,01% Altre partecipazioni

Come precedentemente indicato, le partecipazioni in imprese controllate sono consolidate linea per linea nel presente bilancio.

5.2.4.1 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

Altre partecipazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 0
Sarda Factoring 495 495 0
Totale 502 502 0

5.2.5 Attività per imposte anticipate

La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva del Gruppo Saras al 31 dicembre 2019 ammonta a 27.379 migliaia di Euro (composto da imposte anticipate per 31.816 iscritte nell'attivo patrimoniale non corrente ed imposte differite iscritte nel passivo patrimoniale non corrente per 4.437 migliaia di Euro).

A livello consolidato ed anche in virtù degli accordi di consolidato fiscale in vigore tra le società italiane del Gruppo, le imposte anticipate e differite delle stesse società sono compensate ed esposte al netto (che è costituito dalla citata attività netta per 31.816 migliaia di Euro), mentre la fiscalità differita delle controllate estere non è compensata e costituisce la citata passività per imposte differite per 4.437 migliaia di Euro).

Per quanto sopra descritto, si evince che il saldo totale della posizione netta del Gruppo è dovuto pressoché integralmente alle imposte delle società italiane, e risulta sostanzialmente formato da:

  • Imposte anticipate nette stanziate sulle perdite fiscali generatesi nell'esercizio per 20.365 migliaia di Euro;
  • imposte anticipate per 31.517 migliaia di Euro per accantonamenti a fondo rischi e oneri, per lo più su quote CO2;
  • imposte anticipate della controllata Sarlux Srl per 7.146 migliaia di Euro relativi alla linearizzazione dei ricavi Power sopra descritta;
  • imposte differite per 25.414 relativi a ammortamenti eccedenti e anticipati.

Le imposte anticipate nette si reputano recuperabili dagli imponibili futuri derivanti dai più recenti piani aziendali.

La tabella che segue evidenzia la movimentazione dela posizione netta delle imposte anticipate e differite.

Dati in migliaia di Euro Importi al Altre Accanton. Utilizzi Atre variazioni Importi al
31/12/2018 Variazioni (solo S/P) 31/12/2019
Attività per imposte anticipate
Oneri deducibili in futuri esercizi 2.407 1.708 2.006 2.109
Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammortamenti civili-fiscali 24.005 2.473 526 25.952
Perdite fiscali 0 20.365 20.365
Fondi (tassati) per rischi e oneri 40.874 4.729 14.087 31.517
Valutazione fiscale rimanenze 10.223 10.045 178
Fondi svalutazione crediti 1.056 146 1.202
Altre poste residuali 171 245 169 247
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 5.408 80 1 5.488
Effetto IAS/Consolidato (linearizzazione ricavi Sarlux) 22.674 15.215 (313) 7.146
Effetto IFRS 16 0 19 19
Totale imposte anticipate 106.818 0 29.765 42.047 (313) 94.222
Passività per imposte differite
Ammortamenti extracontabili 27.536 0 2.121 25.414
Proventi a tassazione differita 9.683 0 0 9.683
Valutazione fiscale rimanenze 0 1.077 30 1.046
Tassa emissioni 0 0 0 0
Rivalutazione terreno 7.995 0 946 7.049
Altre poste residuali 977 2.898 0 3.874
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 4.194 55 8.370 9.278 5.157
Effetto IAS/Consolidato (Fair value contratto GSE - Sarlux) 16.740 0 8.370 8.370
Effetto IAS/Consolidato (oneri finanziari capitalizzati su impianto IGCC) 2.077 0 927 1.150
Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) 3.638 0 227 3.411
Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) 591 1.535 439 1.687
Totale imposte differite 73.431 0 6.338 21.431 9.278 66.842
Totale netto 33.387 0 23.427 20.616 (9.591) 27.379

In relazione al Consolidato Fiscale Nazionale si precisa che a partire dall'anno di imposta 2017 l'art. 7 – quater del D.L. 193/2016 (conv. nella L.225/2016) ha introdotto il rinnovo automatico di tale opzione.

Per effetto di tale modifica pertanto, il regime del "Consolidato fiscale" si rinnova automaticamente per il periodo previsto dalla legge, salvo che l'opzione non venga espressamente revocata con le stesse modalità e termini previsti per la scelta originaria, o dalla società controllante o dalla società controllata di volta in volta eventualmente interessata.

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse:

Dati in migliaia di Euro Breve termine Medio lungo termine Importi al 31/12/2019
Attività per imposte anticipate
Oneri deducibili in futuri esercizi 1.756 353 2.109
Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammortamenti civili-fiscali 10.440 15.512 25.952
Perdite fiscali 20.365 0 20.365
Fondo TFR adeguamento IFRS 0 0 0
Fondi (tassati) per rischi e oneri 31.387 130 31.517
Valutazione fiscale rimanenze 178 0 178
Fondi svalutazione crediti 0 1.202 1.202
Altre poste residuali 247 0 247
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 5.488 0 5.488
Effetto IAS/Consolidato (linearizzazione ricavi Sarlux) 7.146 0 7.146
Effetto IFRS 16 19 0 19
Totale imposte anticipate 77.025 17.197 94.222
Passività per imposte differite
Ammortamenti extracontabili 2.121 23.293 25.414
Proventi a tassazione differita - 9.683 9.683
Rivalutazione terreno - 7.049 7.049
Valutazione fiscale rimanenze 1.046 1.046
Altre poste residuali 3.874 - 3.874
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 5.157 - 5.157
Effetto IAS/Consolidato (Fair value contratto GSE - Sarlux) 8.370 - 8.370
Effetto IAS/Consolidato (oneri finanziari capitalizzati su impianto IGCC) 1.150 - 1.150
Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) 228 3.183 3.411
Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) 1.689 - 1.689
Totale imposte differite 23.635 43.208 66.843
Totale netto 53.389 (26.011) 27.379

5.2.6 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2019 è pari a 6.475 migliaia di Euro (4.067 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Attività non correnti destinate alla dismissione

Il saldo al 31 dicembre 2019 pari a 7.038 migliaia di Euro è rappresentato dal valore residuo del ramo d'azienda della controllata Saras Energia SAU destinato alla vendita. Il 25 luglio 2019 a completamento dell'accordo sottoscritto nel novembre 2018 con Kuwait Petroleum Espana SA, la controllata spagnola ha ceduto le stazioni di servizio situate in spagna. Il saldo residuo si riferisce al valore di alcune stazioni per le quali il trasferimento non si è ancora perfezionato nell'attesa di ricevere alcune autorizzazioni da autorità locali.

5.4 Passività correnti

5.4.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Finanziamenti bancari correnti 70.017 0 70.017
Banche c/c 7.973 16.957 (8.984)
Strumenti finanziari derivati 35.875 26.937 8.938
Altre passività finanziarie a breve termine 91.032 62.736 28.296
Totale 204.897 106.630 98.267

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie principalmente un finanziamento da 50 milioni di Euro acceso dalla Capogruppo, con scadenza marzo 2020, valutato con il metodo del costo ammortizzato; tale finanziamento è soggetto ai seguenti vincoli:

  • di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: (i) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando il 31 dicembre di ogni anno;
  • di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti.

Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

È inoltre stato acceso un finanziamento "denaro caldo" da 20 milioni di Euro acceso dalla Capogruppo con un primario istituto di credito, con scadenza 30 aprile 2020.

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Strumenti finanziari derivati 31/12/2019 31/12/2019 31/12/2018 31/12/2018 Variazione
Attività Passività Attività Passività
Fair value Interest rate swaps 0 (100) 272 (100)
Fair value strumenti derivati su commodities 21.086 (29.392) 74.395 (26.860) (2.532)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 0 (3.283) (77) (3.206)
Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 0 (3.100) 18.475 (3.100)
Totale 21.086 (35.875) 93.142 (26.937) (8.938)

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018:

Tipologia Operazioni 31/12/2019 31/12/2018
Valore nozionale
Fair value
Valore nozionale Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
prodotti petroliferi e grezzi (105.106) 340.506 21.086 (29.392) (127.977) 575.200 74.395 (26.860)
cambi (457.160) (3.283) (318.000) 0 (77)
tassi d'interesse (50.000) (100) (170.000) 272 0
quote CO2 (3.100) 18.475 0
Totale (612.266) 340.506 21.086 (35.875) (615.977) 575.200 93.142 (26.937)

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.

I finanziamenti bancari e i prestiti obbligazionari sono valutati col criterio del costo ammortizzato.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.4.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Clienti c/anticipi 80.400 18.890 61.510
Debiti vs fornitori correnti 1.568.336 1.024.272 544.064
Totale 1.648.736 1.043.162 605.574

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; l'incremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto ai maggiori acquisti di grezzi e prodotti petroliferi effettuati a fine esercizio, rispetto a quanto effettuato nel 2018, e con regolazione ad inizio 2020.

5.4.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti per IVA 9.888 14.727 (4.839)
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 255 234 21
Debiti IRAP 0 806 (806)
Altri debiti tributari 66.329 59.181 7.148
Totale 76.472 74.948 1.524

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla Capogruppo (58.631 migliaia di Euro) e dalla controllata Saras Energia SA (3.555 migliaia di Euro).

5.4.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 11.038 11.397 (359)
Debiti verso il personale 19.977 25.236 (5.259)
Debiti verso altri 21.690 9.467 12.223
Ratei passivi 3.904 7.452 (3.548)
Risconti passivi 29.050 22.786 6.264
Totale 85.659 76.338 9.321

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

5.5 Passività non correnti

5.5.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 198.994 198.675 319
Finanziamenti bancari non correnti 0 49.393 (49.393)
Altre passività finanziarie a lungo termine 55.710 7.933 47.777
Totale 254.704 256.001 (1.297)

La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Capogruppo e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente.

La seguente tabella ricapitola tali finanziamenti, con evidenza di quota a breve e quota a medio lungo termine, (valori espressi in milioni di Euro):

Valori espressi in milioni di Euro Accensione/ Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze
rinegoziazione originario base 31/12/2018 31/12/2019 1 anno oltre a 1 fino
del debito a 5 anni
Saras SpA
Unicredit Aprile 2017 50 Euribor 6 mesi 49,4 50,0 50,0
Bond Dicembre 2017 200 1,70% 198,7 199,0 199,0
Totale debiti verso banche per finanziamenti 248,1 249,0 50,0 199,0

La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie un prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG.

La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" con scadenza 2020 per un importo massimo pari a 255 milioni di Euro: l'importo utilizzato al 31 dicembre 2019 era pari a zero.

5.5.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2017 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2018
Fondo smantellamento impianti 19.038 0 0 0 19.038
Fondo oneri per quote CO2 43.940 144.379 (32.560) 0 155.759
Altri fondi rischi e oneri 59.106 5.934 (36.524) 0 28.516
Totale 122.084 150.313 (69.084) 0 203.313
Fondi per rischi e oneri 31/12/2018 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2019
Fondo smantellamento impianti 19.038 0 0 0 19.038
Fondo oneri per quote CO2 155.759 92.151 (99.199) 0 148.711
Altri fondi rischi e oneri 28.516 0 (1.987) 0 26.529
Totale 203.313 92.151 (101.186) 0 194.278

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 148.711 migliaia di Euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. Il fondo in oggetto accoglie l'accantonamento, pari a 92.151 migliaia di Euro, delle quote dovute e non ancora acquistate. Si segnala inoltre che in seguito all'acquisizione del ramo d'azienda (Impianti Nord) da Versalis SpA da parte della controllata Sarlux, quest'ultima ha presentato la richiesta di aggiornamento dell'autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra e adeguamento quote assegnate, per ottenere le quote di emissione CO2 di cui Versalis era assegnataria (dal 2013 e fino al 2020) a partire dal 2015. Gli enti competenti hanno successivamente richiesto alla Società di ripresentare la domanda di assegnazione, invitandola a formularla come "ampliamento sostanziale della capacità produttiva". La nuova domanda, presentata da Sarlux nel mese di ottobre 2018, è stata recepita in sede nazionale ed ora è al vaglio della Commissione Europea. Sarlux ha storicamente calcolato l'onere per emissioni CO2 considerando le assegnazioni gratuite di quote anche per tale parte di impianti con conseguenti minori oneri rilevati a conto economico. In attesa della definizione di quanto sopra descritto relativamente alle quote ex-Versalis, il Gruppo ha accantonato un fondo.

Nel corso dell'esercizio è stato utilizzato il fondo per 99.199 migliaia di Euro a fronte dell'acquisto (e della consegna) di quote di competenza del passato esercizio.

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale principalmente per un contenzioso con il GSE per il riconoscimento dei certificati bianchi (TEE).

5.5.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Trattamento di fine rapporto 9.858 10.322 (464)
Totale 9.858 10.322 (464)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2017 10.250
Accantonamento parte piano a contributi definiti 7.797
Interessi 174
(proventi) / oneri attuariali 336
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (8.235)
31/12/2018 10.322
Accantonamento parte piano a contributi definiti 6.972
Interessi 79
(proventi) / oneri attuariali 703
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (8.218)
31/12/2019 9.858

In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del Fondo TFR è stata utilizzata la metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost" utilizzando le seguenti ipotesi:

IPOTESI ECONOMICHE 31/12/2019 31/12/2018
Incremento del costo della vita: 1,50% 1,50%
Tasso di attualizzazione: 0,77% 1,57%
Incremento retributivo: 2,50% 2,50%
Tasso annuo di incremento CPAS: n.a. n.a.
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Utilizzo delle tavole SIM 2002 differenziate tra maschi e femmine
Probabilità di invalidità Utilizzate tabelle C.N.R. unisex
Probabilità di dimissioni Utilizzata ipotesi di tasso annuo costante, corrispondente
a valori storici della società
Probabilità di pensionamento Si è supposoto il raggiungimento del primo dei requisiti
pensionabili validi per A.G.B.
Probabilità di anticipazione Si è supposoto un valore anno per anno pari al 3%

Al 31 dicembre 2019 il tasso d'attualizzazione utilizzato é l'I-BOXX Eurozone Corporates AA-, pari all'0,77%.

Il calcolo attuariale considera le modifiche introdotte dalla normativa in materia pensionistica (Decreto Legge 201/2011).

In considerazione della metodologia contabile adottata (si veda il paragrafo "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" punto Q "Fondi per benefici ai dipendenti" della presente Nota Integrativa), al 31 dicembre 2019 viene riconosiuta in bianciouna perdite attuariale.

Come richiesto dallo IAS 19 revised si riporta un'analisi di sensitività delle principali ipotesi attuariali al 31 dicembre 2019 e 2018 del Fondo trattamento di fine rapporto:

2019 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 10.382 9.375
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 9.554 10.177
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 9.842 9.867
2018 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 10.752 9.333
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 9.915 10.546
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 10.180 10.257

5.5.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 4.437 migliaia di Euro e sono relative alle controllate estere. Per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.2.5 "Attività per imposte anticipate".

5.5.5 Altre passività non correnti

Il dettaglio delle altre passività non correnti è il seguente:

Altre passività non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Risconti passivi linearizzazione Sarlux / GSE 25.563 80.263 (54.700)
Altri debiti 541 1.053 (512)
Totale 26.104 81.316 (55.212)

Rispetto al 31 dicembre 2018, la variazione è principalmente riferita al decremento della posta "risconti passivi" della controllata Sarlux Srl. La voce in esame è relativa alla contabilizzazione della linearizzazione dei ricavi derivanti dal contratto di cessione dell'energia in essere tra la controllata ed il G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA) sulla base sia della durata dello stesso, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto dei prezzi del grezzo e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa.

5.6 Patrimonio Netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 967.129 898.089 69.040
Utili (perdite) netto esercizio 26.154 140.425 (114.271)
Totale 1.058.839 1.104.070 (45.231)

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale di 54.630 migliaia di Euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 967.129 migliaia di Euro, con un incremento netto di 69.040 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

  • incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 140.425 migliaia di Euro;
  • decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 16 aprile 2019 per 75.310 migliaia di Euro;
  • incremento, pari a 1.658 migliaia di Euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • decremento, pari a 703 migliaia di Euro, per effetto attualizzazione IAS19;
  • incremento, pari a 42 migliaia di Euro, della riserva effetto traduzione bilanci in divisa;
  • incremento, pari a migliaia di Euro 2.928, per effetto di altri movimenti.

Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.

Risultato netto

L'utile d'esercizio consolidato ammonta a 26.154 migliaia di Euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Di seguito si riepilogano le principali limitazioni relative alla distribuzione delle riserve:

• la riserva legale, pari a 10,9 milioni di Euro, risulta utilizzabile solo per copertura perdite;

• la "Riserva indisponibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05", pari a 19,7 milioni di Euro, compresa tra le "Altre riserve", è destinabile esclusivamente a copertura perdite o ad aumento di capitale sociale.

Dividendi

In data 16 aprile 2019 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, ha deliberato di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di Euro 75.310 migliaia di Euro, prelevandoli dall'utile dell'esercizio 2018.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 939.724.844 nel 2019, aumentato rispetto alle azioni mediamente in circolazione nell'esercizio 2018 per effetto dell'assegnazione effettuata nel maggio 2019 delle azioni a chiusura del piano di Stock Grant 2016/2018.

Saras SpA al 31 dicembre 2019 deteneva n. 9.220.216 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo Saras ha proseguito lo studio di ulteriori possibili affinamenti delle modalità di rappresentazione delle performance economiche del Gruppo, riflesse negli indicatori GAAP e non GAAP. In particolare, ha avviato un'analisi volta a verificare l'esistenza dei requisiti per l'applicazione del trattamento contabile di copertura (cd Hedge Accounting), in conformità all'IFRS 9 «Financial Instruments» al portafoglio di strumenti finanziari derivati.

Sulla base delle analisi svolte e delle risultanze il Gruppo, a partire dal 2019, nonostante continui l'approccio di contabilizzazione non-Hedging, ha deciso di rivedere l'accounting policy in merito alla classificazione contabile degli strumenti finanziari derivati, rappresentando nella gestione caratteristica le operazioni di copertura effettuate per mitigare i rischi sulle variazioni di prezzo dei grezzi, dei semilavorati,dei prodotti petroliferi, delle quote CO2, in coerenza con le transazioni di acquisto e vendita di commodity alle quali gli strumenti derivati sono riferiti e univocamente attribuiti nell'ambito dei sistemi aziendali di gestione finanziaria. Le operazioni in derivati concluse per finalità differenti restano invece classificate nell'ambito della voce di conto economico riferite alla gestione finanziaria.

Tale riclassifica prevede l'iscrizione nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi" del risultato netto delle operazioni di copertura. In conformità a quanto previsto dai principi IFRS, i dati relativi al 2018 impattati da tale riclassifica sono stati riesposti, per consentire la comparabilità degli stessi con quelli dell'esercizio in corso.

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:

Ricavi della gestione caratteristica 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 8.888.000 9.711.904 (823.904)
Cessione energia elettrica 470.557 538.789 (68.232)
Altri compensi 10.874 16.793 (5.919)
Variazioni lavori in corso su ordinazione (338) 381 (719)
Totale 9.369.093 10.267.867 (898.774)

La variazione negativa della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un lieve decremento delle quantità vendute.

I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono sia quelli relativi all'impianto di gassificazione della controllata Sarlux Srl (430.806 migliaia di Euro) che quelli relativi all'impianto eolico della controllata Sardeolica Srl (10.676 migliaia di Euro).

Fra i ricavi per cessione di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl è ricompreso l'effetto della linearizzazione calcolata sulla base della durata residua del contratto scadente nel 2020, considerando principalmente l'ammontare della tariffa, gli scenari futuri relativi sia ai prezzi di gas e grezzo che al cambio Euro/Dollaro US previsti sino alla scadenza stessa; dette proiezioni vengono riconsiderate allorchè subiscono variazioni significative.

Si precisa che, in attesa della risoluzione del contenzioso che vede coinvolta l'Autorità di Regolazione per l'Energia Reti e Ambientesulla metodologia di calcolo del Costo Evitato del Combustibile (CEC), i ricavi di cessione dell'energia elettrica sono stati determinati secondo il Decreto Legge 69/2013 (cosiddetto "Decreto del Fare"), più penalizzante per la controllata.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e in merito alle aree geografiche di destinazione nei precedenti paragrafi 4.2 e 4.3 "Informativa settoriale" e "Informativa per area geografica".

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 9.715 8.139 1.576
Cessione materiali diversi 619 509 110
Contributi 1.608 1.587 21
Noleggio navi cisterne 3.955 4.545 (590)
Recupero per sinistri e risarcimenti 22.244 1.415 20.829
Rimborso Oneri CO2 75.232 49.917 25.315
Altri ricavi 35.230 62.933 (27.703)
Totale 148.603 129.045 19.558

La voce "Rimborso Oneri CO2" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux Srl derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG. L'incremento, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto alla variazione del prezzo delle quote.

La voce "Recupero per sinistri e risarcimenti" accoglie principalmente il rimborso assicurativo di cui al punto 5.1.6 – Altre Attività.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 3.909.046 4.699.005 (789.959)
Acquisto semilavorati 340.496 241.692 98.804
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 87.725 88.721 (996)
Incrementi immobilizzazioni materiali (15.301) (12.212) (3.089)
Acquisto prodotti finiti 4.218.177 4.061.518 156.659
Varizione rimanenze (194.998) 14.304 (209.302)
Totale 8.345.145 9.093.028 (747.883)

La variazione negativa dei costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo è pari a 747.883 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente; tale variazione è da imputare sia all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi che alle quantità acquistate nel corso dell'esercizio.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazioni di servizi e costi diversi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Costi per servizi 658.930 640.909 18.021
Capitalizzazioni (67.895) (31.944) (35.951)
Derivati su grezzi prodotti petroliferi e CO2 66.141 (96.877) 163.018
Costi per godimento beni terzi 1.581 15.522 (13.941)
Accantonamenti per rischi 94.651 172.862 (78.211)
Svalutazioni crediti commerciali 674 732 (58)
Oneri diversi di gestione 17.027 25.554 (8.527)
Totale 771.109 726.758 44.351

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie.

La variazione rispetto all'esercizio precedente, pari a 18.021 migliaia di Euro, è dovuta, oltre che ad un incremento dei costi di manutenzione oltre che di servizi tecnici e consulenziali richiesti dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux.

Si ricorda l'esercizio 2019 è stato caratterizzato da un importante ciclo manutentivo che ha interessato la raffineria di Sarroch e che ha portato ad un fisiologico incremento delle capitalizzazioni effettuate nel periodo.

Si ricorda inoltre il sopra citato effetto della riclassifica dei derivati (-66.141 migliaia di Euro per il 2019 e +96.877 migliaia di Euro per il 2018).

La voce "Costi per godimento beni di terzi" in diminuzione per 13.941 migliaia di Euro per effetto dell'entrata vigore del'IFRS 16. Il principio dispone infatti che, per i contratti identificati, i costi relativi ai canoni siano riclassificati - opportunamente rettificati – negli ammmortamenti e negli oneri finanziari.

La voce "Accantonamento per rischi e oneri" include, principalmente, l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), che rispetto all'esercizio precedente diminuisce in quanto la controllata Sarlux Srl ha prudenzialmente stanziato nel corso dell' esercizio precedente un fondo rischi corrispondente alle quote di CO2 per il periodo 2015 – 2017.

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte dirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Salari e stipendi 114.876 118.082 (3.206)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (12.371) (9.636) (2.735)
Oneri sociali 33.047 33.459 (412)
Trattamento di fine rapporto 6.972 7.797 (825)
Altri costi 4.054 4.118 (64)
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 2.075 2.791 (716)
Totale 148.653 156.611 (7.958)

Il costo del lavoro si decremente di 7.958 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente per effetto della diminuzione della forza lavoro.

In data 16 aprile 2019, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2019/2022"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono i dirigenti con responsabilità strategiche della Società, gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società e le altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap;
  • il posizionamento del Margine di raffinazione conseguito dal Gruppo rispetto al Margine Benchmark EMC;
  • andamento dell'Ebitda del segmento Power.

Il costo di competenza dell'esercizio è pari a 1.658 migliaia di Euro.

Nel corso dell'esercizio è inoltre giunto a conclusione il "Piano di Stock Grant 2016/2018", tramite l'assegnazione delle azioni avvenuta nel corso del mese di maggio.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 36.671 36.667 4
Ammortamento immobilizzazioni materiali 152.709 138.794 13.915
Perdita di valore (Ripresa di valore) 0 3.377 (3.377)
Totale 189.380 178.838 10.542

La voce si incrementa per effetto dell'entrata in esercizio e dunque in ammortamento degli investimenti effettuati nell'esercizio.

La perdita di valore al 31 dicembre 2018 è rappresentata dalla svalutazione del credito verso terzi a medio/lungo termine.

Gli "Ammortamenti dei beni in locazione" si analizzano come segue:

Ammortamenti in locazione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ammortamento imm. materiali in locazione 9.317 0 9.317
Totale 9.317 0 9.317

Tale voce rappresenta l'effetto dell'entrata in vigore dell' IFRS 16. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.2 "Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dal Gruppo" in tema di IFRS 16 "Leases".

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi attivi bancari 1.578 702 876
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 173 313 (140)
Differenziali realizzati su strumenti derivati 1.912 891 1.021
Altri proventi 12 1 11
Utili su cambi 54.304 77.821 (23.517)
Totale 57.979 79.728 (21.749)
Oneri finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (3.206) 406 (3.612)
Differenziali realizzati su strumenti derivati (3.573) (22.047) 18.474
Int. passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari (19.035) (17.252) (1.783)
Interessi su diritti uso in locazione (791) 0 (791)
Altri oneri finanziari 0 (11.117) 11.117
Perdite su cambi (50.152) (85.872) 35.720
Totale (76.757) (135.882) 59.125

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

Proventi e Oneri finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi netti (18.248) (16.550) (1.698)
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: (4.694) (20.436) 15.742
Realizzati (1.661) (21.154) 19.493
Fair Value delle posizioni aperte (3.033) 719 (3.752)
Differenze cambio nette 4.152 (8.051) 12.203
Altro 12 (11.117) 11.129
Totale (18.778) (56.154) 37.376

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2019 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting; a tal proposito, si ricorda che nel corso dell'esercizio è stata effettuata la riclassifica dei risultati in derivati descritta al precedente punto 6 – Note al Conto Economico, e che anche i dati relativi all'esercizio 2018 sono stati riesposti.

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte correnti 17.983 70.440 (52.457)
Imposte differite (anticipate) nette (8.823) (25.342) 16.519
Totale 9.160 45.098 (35.938)

Le imposte correnti sono costituite dall'Ires di competenza maturata sui risultati delle società estere e dall'Irap maturata dalle società iraliane. La variazione complessiva è riconducibile agli imponibili negativi delle società italiane dell'esercizio in commento rispetto al precedente.

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per Ires ed Irap per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di Euro):

IRES 2019 2018
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 35,3 185,1
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] 8,5 44,4
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 24,0%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 6,2 34,2
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 17,6% 18,5%
2019 2018
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 8,5 24,0% 44,4 24,0%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (1,5) -4,3% (2,9) -1,6%
Agevolazione super ammortamento (6,6) -18,6% (3,8) -2,1%
Ripristino tax asset (Saras Energia) 0,0 0,0% (4,1) -2,2%
Altre differenze permanenti 5,8 16,4% 0,6 0,3%
Imposte effettive 6,2 17,5% 34,2 18,5%
IRAP 2019 2018
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE 54,1 144,4
TOTALE COSTI PER IL PERSONALE [solo nel 2014]
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATI (A) 54 144,4
IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] PER 2018 [3,9%] PER 2017 [B] 1,6 4,2
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 2,9% 2,9%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 10,9 10,9
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 20,2% 7,5%
2019 2018
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 1,6 2,9% 4,2 2,93%
Effetto IRAP su società estere
con Valore Produzione positivo
(0,2) 0% 0,0 0,00%
Effetto differenti aliquote regionali
su valore della produzione
(1,1) -2,0% 2,0 1,39%
Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP
società con EBIT negativo
3,0 5,5% 4,3 2,98%
Altre differenze permanenti (0,4) -0,7% 0,4 0,24%
Imposte effettive 2,9 5,4% 10,9 7,5%

Con riferimento all'esercizio 2019 il tax rate teorico è stato calcolato con l'aliquota agevolata del 2,93%, temporaneamente stabilita dalla Regione Autonoma Sardegna (Legge Regionale 5/2015), in luogo del 3,90% di generale applicazione.

7. Altre informazioni

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La Capogruppo Saras SpA e le controllate, Sarlux Srl e Sardeolica Srl sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcune dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria e amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

Inoltre, per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl si segnala che sussistono contenziosi in essere circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Arera- n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete.

In particolare:

  • i) Produzioni 2002-2005. Una commissione dell'AEEG costituita ad hoc, in esito ad un'ispezione sull'impianto IGCC effettuata nel 2007, ha interpretato a posteriori e in modo diverso da quanto avveniva all'epoca della produzione, la delibera sopraindicata. Di conseguenza, l'AEEG ha ritenuto la società soggetta all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per gli anni dal 2002 al 2005; per tutte le annualità contestate Sarlux ha instaurato un contenzioso amministrativo. Nel mese di marzo 2015 il Consiglio di Stato ha accolto in via definitiva il ricorso di Sarlux per gli anni 2002-2005 annullando gli esiti dell'ispezione e gli atti impugnati con cui veniva imposto alla società l'acquisto di certificati verdi. Nel corso del presente esercizio il Gse ha terminato il rimborso di quanto sostenuto da Sarlux.
  • ii) Produzione 2009. Il Consiglio di Stato, nella propria sentenza indicata nel paragrafo precedente, non si è espresso relativamente ad un punto oggetto di ricorso (qualifica dell'idrogeno prodotto dall'impianto come "calore utile"), interpretazione che, qualora favorevolmente accolta, avrebbe permesso alla controllata di risultare cogenerativa anche con riferimento alla produzione 2009. Sarlux, ritenendo fondati i motivi già presentati nel ricorso al Consiglio di Stato, ha intrapreso un nuovo contenzioso al fine di vedere riconosciute come valide le proprie ragioni in relazione alla cogeneratività derivante dalla produzione di idrogeno come "calore utile", per tutte le unità compresa la terza.
  • iii) Produzioni 2011 e seguenti. Per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 la Società ha presentato la dichiarazione di cogeneratività secondo i dettami della delibera 42/02, come per gli anni precedenti, ritenendola ancora in vigore.

Al contrario il GSE ha ritenuto che a partire dall'obbligo 2012 (produzione 2011 e successive) l'unica normativa di riferimento fosse quella della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) definita dal DM del 4 aprile 2011, rigettando la richiesta della società. Sarlux Srl ha di conseguenza presentato diversi ricorsi al TAR tesi a vedere confermata o l'applicabilità della delibera 42/02 o, in caso di applicabilità della normativa CAR, il rispetto dei parametri di cogenerazione per gli anni in oggetto. Nel frattempo, onde evitare di incorrere in sanzioni amministrative, la Società per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 ha provveduto ad acquistare i Certificati Verdi come da conteggio del GSE per un ammontare pari a 67,0 milioni di Euro ed ha immediatamente inoltrato le richieste di rimborso all'AEEG ottenendo 11,7 milioni di Euro per la produzione relativa al 2011, 15,1 milioni di Euro per il 2012 e 14,6 milioni di Euro per il 2013. Il ricorso al TAR relativo alla produzione 2012 teso a confermare l'applicabilità della delibera 42/02 è stato rigettato nel febbraio 2015; Sarlux Srl ha fatto appello al Consiglio di Stato nel settembre 2015 e ritiene che le motivazioni di detto appello e dei ricorsi al TAR tesi a confermare il rispetto dei parametri di cogeneratività in caso di applicazione della normativa CAR siano valide ed applicabili per tutte le annualità contestate. Nel novembre 2018 il Consiglio di Stato, con riferimento a tale annualità e per la Delibera 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux. Alla luce di tale sentenza, esiste il rischio che i ricorsi relativi agli anni 2011 e 2013 riferiti alla Delibera AEEG 42/02 possano avere lo stesso esito, mentre diversa interpretazione va data al filone dei ricorsi riguardanti i requisiti previsti dalla normativa sulla Cogenerazione ad Alto Rendimento, ove diventa difficile valutare la probabilità di non accoglimento dei ricorsi presentati dalla società.

Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alle produzioni dal 2011 in poi.

Inoltre sono iscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 – Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE. Nel corso del 2016 il GSE aveva avviato verifiche ispettive su tutti i progetti, benché già preliminarmente autorizzati; ad esito di tali verifiche, nel corso del 2017 avevo poi rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia. Nel corso dell'esercizio 2018 il GSE ha parzialmente accolto, per alcuni progetti, le contestazioni avanzate dalla controllata, arrivando dunque alla definizione finale: gli effetti di tali evoluzioni sono stati adeguatamente riflessi nel presente bilancio.

Infine, in merito agli accantonamenti iscritti a bilancio, tra i fondi oneri per quote CO2 (come descritto al punto 5.5.2 – Fondi per rischi e oneri), relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord riferite al periodo 2015-17, si segnala che è stata ripresentata formale richiesta nel mese di ottobre 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.

7.2 Risultato netto per azione

Il risultato netto per azione è determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Saras SpA in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il risultato netto per azione è pari a +2,78 centesimi di Euro per azione per l'esercizio 2019 e +15,00 centesimi di Euro per azione per l'esercizio 2018. Il risultato netto diluito per azione non si discosta in maniera significativa dal risultato netto per azione.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 939.724.844 nel 2019. Saras SpA al 31 dicembre 2019 deteneva n. 9.220.216 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario.

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Crediti commerciali 109 0,03% 85 0,03%
Altri ricavi operativi 133 0,09% 111 0,09%
Prestazione di servizi e costi diversi 517 0,07% 508 0,06%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 17 0,00% 18 0,01%
Prestazione di servizi e costi diversi 0 0,00% 0 0,00%

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che le regolano si allineano alle condizioni di mercato.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018
Parti correlate Totale Parti correlate Totale Incidenza %
Disponibilità liquide 17 431.463 0,00% 18 272.831 0,01%
Crediti commerciali 109 351.539 0,03% 85 290.210 0,03%
Altri ricavi operativi 133 148.603 0,09% 111 129.045 0,09%
Prestazione di servizi e costi diversi 517 771.109 0,07% 508 823.635 0,06%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

Flussi con parti correlate 2019 2018
(incremento) Decremento dei crediti commerciali (24) (19)
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali 0 0
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio (24) (19)
Interessi incassati (pagati) 0 0
Flusso monetario da (per) attività di investimento 0 0
(incremento) Decremento debiti Finanziari 0 0
Flusso monetario da (per) attività finanziarie 0 0
Totale Flussi finanziari verso parti correlate (24) (19)

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio (24) 446.079 -0,01% 19 247.792 -0,01%
Flusso monetarario da (per) attività di investimento 0 (273.488) 0,00% - (176.788) 0,00%
Flusso monetarario da (per) attività finanziarie 0 (14.215) 0,00% - (216.838) 0,00%

7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile al Gruppo Saras, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1 gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono

di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'IFRS 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dal Gruppo al 31 dicembre 2019 suddivise per gerarchia di fair value:

Tipologia Operazioni 31/12/2019 Fair value Fair value Fair value 31/12/2019 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps (100) (100)
Derivati su commodities 21.086 21.086 (29.392) (29.392)
Derivati su cambi (3.283) (3.283)
Derivati su quote CO2 (3.100) (3.100)
Totale 21.086 21.086 0 0 (35.875) (29.392) (6.483) 0

Il criterio di Gruppo prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value dal Gruppo Saras sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati dalla Capogruppo e dalle controllate Sarlux Srl e Saras Trading per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi e delle quote di emissione CO2.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities e su quote CO2, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno del Gruppo per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Il Gruppo Saras non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi a operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento allo stato patrimoniale, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IFRS 9 e alcune informazioni di dettaglio laddove il Gruppo abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta dunque di seguito lo stato patrimoniale del Gruppo Saras al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2019 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
ATTIVITÀ
Attività correnti 967.660 1.242 0 1.580.252 2.117.692
Disponibilità liquide ed equivalenti 431.463 431.463
Altre attività finanziarie 50.686 1.242 51.928
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 50.686
Altre attività finanziarie correnti 1.242
Crediti commerciali 351.539 351.539
Rimanenze 1.040.842 1.040.842
Attività per imposte correnti 84.058 84.058
Altre attività 133.972 23.889 157.862
Credito per Emission Trading 75.231
Certificati bianchi 36.688
Altro 22.053
Attività non correnti 6.475 0 0 1.432.779 1.439.254
Immobili, impianti e macchinari 1.272.572 1.272.572
Attività immateriali 77.970 77.970
Diritto di utilizzo attività di leasing 49.919 49.919
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 0
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 31.816 31.816
Altre attività finanziarie 6.475 6.475
Finanziamenti 2.580
Altri crediti 3.895
Attività non correnti destinate alla dismissione 974.135 1.242 0 3.013.032 7.038
Immobili, impianti e macchinari (2.728) (2.728)
Attività immateriali 9.766 9.766
Totale strumenti finanziari attivi 0 0 0 0 3.563.984
PASSIVITÀ
Passività correnti 35.875 1.817.758 0 162.130 2.015.764
Passività finanziarie a breve termine 35.875 169.022 204.897
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti) 70.017
Anticipi c/c 7.973
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 91.032
Strumenti derivati 35.875
Debiti commerciali e altri debiti 1.648.736 1.648.736
Passività per imposte correnti 76.472 76.472
Altre passività 85.659 85.659
Altri debiti 85.659
Passività non correnti 0 255.245 0 229.699 489.381
Passività finanziarie a lungo termine 254.704 254.704
Finanziamenti bancari (garantiti) 0
Prestiti obbligazionari 198.994
Debito finanziario IFRS16 48.667
Altri debiti 7.042
Fondi per rischi 194.278 194.278
Fondi per benefici ai dipendenti 9.858 9.858
Passività per imposte differite 4.437 4.437
Altre passività 541 25.563 26.104
Altri debiti 541
Totale strumenti finanziari passivi 35.875 2.073.003 0 391.830 2.505.145
31/12/2018 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2018
ATTIVITÀ
Attività correnti
777.270 7.985 0 1.171.489 1.683.910
Disponibilità liquide ed equivalenti 272.831 272.831
Altre attività finanziarie 123.738 7.985 131.723
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati
Altre attività finanziarie correnti
123.738 7.985
Crediti commerciali 290.210 290.210
Rimanenze 861.601 861.601
Attività per imposte correnti 19.051 19.051
Altre attività 90.492 18.006 108.494
Credito per Emission Trading 49.917
Certificati bianchi
Altro
36.600
3.975
Attività non correnti 4.067 0 0 1.236.941 1.241.008
Immobili, impianti e macchinari 1.087.107 1.087.107
Attività immateriali 112.127 112.127
Diritto di utilizzo attività di leasing 0
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 0
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 37.205 37.205
Altre attività finanziarie 4.067 4.067
Finanziamenti
Altri crediti
89
3.978
Attività non correnti destinate alla dismissione 781.338 7.985 0 2.408.430 35.001
Immobili, impianti e macchinari 25.233 25.235
Attività immateriali 9.766 9.766
Totale strumenti finanziari attivi 0 0 0 0 2.959.919
PASSIVITÀ
Passività correnti 26.937 1.122.854 0 151.287 1.301.078
Passività finanziarie a breve termine 26.937 79.693 106.630
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti)
Anticipi c/c 16.957
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 62.736
Strumenti derivati 26.937
Debiti commerciali e altri debiti 1.043.162 1.043.162
Passività per imposte correnti 74.948 74.948
Altre passività 76.338 76.338
Altri debiti 76.338
Passività non correnti 0 257.053 0 293.898 554.771
Passività finanziarie a lungo termine 256.001 256.001
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.393
Prestiti obbligazionari 198.675
Debito finanziario IFRS16
Altri debiti 7.933
Fondi per rischi 203.313 203.313
Fondi per benefici ai dipendenti 10.322 10.322
Passività per imposte differite 3.819 3.819
Altre passività 1.053 80.263 81.316
Altri debiti 1.053
Totale strumenti finanziari passivi 26.937 1.379.907 0 445.185 1.855.849

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Capogruppo e dalle controllate Sarlux Srl e Saras Trading Sa, descritti nel precedente paragrafo 5.4.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, i primi stipulati dalla Capogruppo al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps); i secondi dalla Capogruppo e dalla controllata per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi; gli ultimi dalla Capogruppo per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.

"Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività del Gruppo di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per il Gruppo a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria

31/12/2019 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
Ricavi della gestione caratteristica 9.369.093 9.369.093
Altri proventi 148.603 148.603
Totale ricavi 9.517.696 9.517.696
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (8.345.145) (8.345.145)
Prestazioni di servizi e costi diversi (66.141) (704.968) (771.109)
Costo del lavoro (148.653) (148.653)
Ammortamenti e svalutazioni (198.697) (198.697)
Totale costi (9.397.463) (9.463.604)
Risultato operativo 54.092
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti (4.693) (14.085) (18.778)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 1.578
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo
da Strumenti derivati (4.693)
- di cui:
Differenziali realizzati (1.660)
Variazione di FV (3.033)
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti (19.035)
da Interessi su factor (6.873)
da Altri crediti/debiti 10.246
Risultato prima delle imposte 35.314
Imposte sul reddito (9.160)
Risultato netto 26.154

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.4.2 Informativa di conto economico

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, il Gruppo ha optato per la seconda alternativa.

Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/18 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2018
Ricavi della gestione caratteristica 10.267.867 10.267.867
Altri proventi 129.045 129.045
Totale ricavi 10.396.912 10.396.912
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (9.093.028) (9.093.028)
Prestazioni di servizi e costi diversi 96.877 (823.635) (726.758)
Costo del lavoro (156.611) (156.611)
Ammortamenti e svalutazioni (178.838) (178.838)
Totale costi (10.252.112) (10.155.235)
Risultato operativo 241.677
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti (20.438) (35.717) (56.155)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 702
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo
da Strumenti derivati (20.438)
- di cui:
Differenziali realizzati (21.156)
Variazione di FV 718
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti (17.250)
da Interessi su factor (6.453)
da Altri crediti/debiti (12.716)
Risultato prima delle imposte 185.523
Imposte sul reddito (45.098)
Risultato netto 140.425

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2019 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting; a tal proposito, si ricorda che nel corso dell'esercizio è stata effettuata la riclassifica dei risultati in derivati,di grezzi, materie prime, prodotti e CO2, così come descritta al precedente punto 6 – Note al Conto Economico, e che anche i dati relativi all'esercizio 2018 sono stati riesposti.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 19.035 migliaia di Euro (17.250 migliaia di Euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.

7.4.3 Informazioni integrative

7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati

Come più volte ricordato, la Capogruppo stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, delle quote di emissioni CO2, sul cambio Euro/Dollaro USA al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta e sui tassi di interesse per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.

Come già citato al punto 6 – Note al Conto Economico, il Gruppo Saras ha deciso di rivedere l'accounting policy in merito alle regole di classificazione contabile degli strumenti finanziari derivati, ciò ha consentito di rappresentare nella gestione caratteristica le operazioni di copertura effettuate per mitigare i rischi sulle variazioni di prezzo dei grezzi, dei semilavorati,dei prodotti petroliferi, delle quote CO2.

In conformità a quanto previsto dai principi IFRS, i dati relativi al 2018 impattati da tale riclassifica sono stati riesposti, per consentire la comparabilità degli stessi con quelli dell'esercizio in corso.

Al 31 dicembre 2019 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati per la parte legata alla copertura di prodotti petroliferi a conto economico tra i ricavi e i costi della gestione caratteristica.

Tutti gli altri strumenti finanziari ( Irs e Forward sui cambi) non legati alla copertura dei prodotti petroliferi, sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2020, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.4.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2019.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto sono:

  • a. rischio di credito, ovvero il rischio che il Gruppo subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da esso detenuta sia inadempiente;
  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui il Gruppo opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra indicati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

7.4.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide. Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2019 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 2.117.692 841.731 841.731 85.660 621.844 145.676 37.135 12.934 24.140 834.930
Disponibilità liquide ed equivalenti 431.463 431.463 431.463 431.463 431.463
Altre attività finanziarie negoziabili 51.928 51.928 51.928 51.928 51.928
Crediti commerciali 358.340 358.340 358.340 85.660 138.453 145.676 37.135 12.934 24.140 351.539
Fondo svalutazione crediti (6.801) 0 0 (6.801)
Rimanenze 1.040.842
Attività per imposte correnti 84.058
Altre attività 157.862
Attività non correnti 1.439.254 502 4.397 0 3.895 0 0 0 0 3.895
Immobili, impianti e macchinari 1.272.572
Attività immateriali 77.970
Diritti di utilizzo di attività di leasing 49.919
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 31.816
Altre attività finanziarie 6.475 3.895 3.895 3.895
Attività non correnti destinate alla dismissione 7.038 0
Immobili, impianti e macchinari (2.728)
Attività immateriali 9.766
Totale attività 3.563.984 842.232 846.127 85.660 625.739 145.676 37.135 12.934 24.140 838.824
Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.683.910 799.431 799.431 159.942 606.454 135.029 24.461 14.673 18.813 793.476
Disponibilità liquide ed equivalenti 272.831 272.831 272.831 272.831 272.831
Altre attività finanziarie negoziabili 131.723 131.723 131.723 131.723 131.723
Crediti commerciali 296.165 296.165 296.165 159.942 103.188 135.029 24.461 14.673 18.813 290.210
Fondo svalutazione crediti (5.955) 0 0 (5.955)
Rimanenze 861.601
Attività per imposte correnti 19.051
Altre attività 108.494 98.712 98.712 98.712 98.712
Attività non correnti 1.241.008 502 4.480 0 3.978 0 0 0 0 3.978
Immobili, impianti e macchinari 1.087.107
Attività immateriali 112.127
Diritti di utilizzo di attività di leasing
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 37.205
Altre attività finanziarie 4.067 3.978 3.978 3.978
Attività non correnti destinate alla dismissione 35.001 0
Immobili, impianti e macchinari 25.234
Attività immateriali 9.766
Totale attività 2.959.919 799.933 803.911 159.942 610.432 135.029 24.461 14.673 18.813 797.454

La garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA e ai clienti di Saras Energia, da una polizza di assicurazione del credito stipulate dalle stesse che coprono la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della Capogruppo.

7.4.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato. Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio. Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto, sono riportate nella seguente tabella:

Valore contabile al 31/12/2019 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2019 2020 2021 2022 2023 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 2.015.764 2.015.763 1.939.274 0 1.870.154 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 204.897 204.897 204.879 0 135.759
Prestiti obbligazionari
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti) 70.018 70.000 70.000
Anticipi c/c 7.973 7.973 7.973
Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,257%) 880 440
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 91.032 91.032 91.032
Strumenti derivati 35.875 35.875 35.875
Debiti commerciali e altri debiti 1.648.736 1.648.736 1.648.736 1.648.736
Passività per imposte correnti 76.472 76.472
Altre passività 85.659 85.659 85.659 85.659
Passività non correnti 489.381 255.249 200.545 0 3.765 4.310 3.765 3.765 201.883 0
Passività finanziarie a lungo termine 254.704 254.704 200.000 0 3.765 3.765 3.765 3.765 201.883 0
Finanziamenti bancari (garantiti)
Prestiti obbligazionari 198.994 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16 48.667 0,7 0,7 0,6 0,5 0,4
Altro 7.043
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,257%)
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882
Fondi per rischi 194.278
Fondi per benefici ai dipendenti 9.858
Passività per imposte differite 4.437
Altre passività 26.104 545 545 545
Totale passività 2.505.145 2.271.012 2.139.819 0 1.873.919 4.310 3.765 3.765 201.883 0
Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2018 2019 2020 2021 2022 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.301.078 1.301.078 1.226.130 0 1.226.130 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 106.630 106.630 106.630 0 106.630
Prestiti obbligazionari
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti)
Anticipi c/c 16.957 16.957 16.957
Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,23%)
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 62.736 62.736 62.736
Strumenti derivati 26.937 26.937 26.937
Debiti commerciali e altri debiti 1.043.162 1.043.162 1.043.162 1.043.162
Passività per imposte correnti 74.948 74.948
Altre passività 76.338 76.338 76.338 76.338
Passività non correnti 554.771 257.057 251.057 0 4.380 5.436 54.072 3.765 201.882 0
Passività finanziarie a lungo termine 256.001 256.001 250.000 0 4.380 4.380 54.072 3.765 201.882 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.393 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.675 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16
Altro 7.933
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,23%) 615 615 308 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882
Fondi per rischi 203.313
Fondi per benefici ai dipendenti 10.322
Passività per imposte differite 3.819
Altre passività 81.316 1.057 1.057 1.057
Totale passività 1.855.849 1.558.135 1.477.186 0 1.230.509 5.436 54.072 3.765 201.882 0

7.4.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui il Gruppo è esposto attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che il Gruppo corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale il Gruppo è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, il Gruppo Saras alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta in misura rilevante nei crediti e nei debiti commerciali (principalmente della Capogruppo).

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/ Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 1.610.905 1,123 (527.339)
Effetto su risultato ante-imposte (58.593) 47.940
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (40.195) 32.887
2018
CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 829.966 1,145 (55.190)
Effetto su risultato ante-imposte (6.132) 5.017
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (4.207) 3.442

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/ Dollaro, la Capogruppo pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -10% +10%
Cambi (3.283) 45.159 (36.931)
(3.283) 45.159 (36.931)
Effetto su risultato ante-imposte 45.159 (36.931)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 32.740 (26.775)
2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -10% +10%
Cambi (77) 25.978 (21.296)
(77) 25.978 (21.296)
Effetto su risultato ante-imposte 25.978 (21.296)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 18.834 (15.440)

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, il Gruppo è esposto sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor. La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile. Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2019.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:

TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2019 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,26% (18.248)
Effetto su risultato ante-imposte 7.259 (7.259)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 5.262 (5.262)
2018
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2018 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,23% (16.548)
Effetto su risultato ante-imposte 6.727 (6.727)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 4.877 (4.877)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Capogruppo è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2019 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (100) 100 (100)
(100) 100 (100)
Effetto su risultato ante-imposte 100 (100)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 73 (73)
2018 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (272) (145) (400)
(272) (145) (400)
Effetto su risultato ante-imposte (145) (400)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (105) (290)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2019 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data.

È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2019
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (8.306) 24.663 (23.295)
(8.306) 24.663 (23.295)
Effetto su risultato ante-imposte 24.663 (23.295)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 17.881 (16.889)
2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi 47.495 120.099 (9.388)
47.495 120.099 (9.388)
Effetto su risultato ante-imposte 120.099 (9.388)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 87.072 (6.806)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.5 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

Numero medio dipendenti 2019 2018
Dirigenti 56 71
Impiegati 1.277 1.270
Operai 453 610
Totale 1.785 1.951

Il personale dipendente del gruppo è passato da 1.946 unità alla fine del 2018 a 1.745 al 31 dicembre 2019.

7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nel 2019 sono stati corrisposti emolumenti e retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche per un ammontare complessivo di 2.088 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.5.1 della nota integrativa di Saras SpA.

Per l'informativa relativa alle indennità per scioglimento anticipato del rapporto con gli amministratori e ai piani di successione degli amministratori esecutivi (ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58), si rimanda alla relazione annuale sulla Corporate Governance ed informazione sugli assetti proprietari ex art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58.

7.7 Impegni

Al 31 dicembre 2019 e 2018 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2019 ammonta ad un totale di 235.105 migliaia di Euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto Destinatario Corrispettivo
erogatore di competenza
del servizio dell'esercizio
2019
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 491
EY SpA Controllate Italia 158
Network EY Controllate Estero 140
Totale 789
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA "Dichiarazione non finanziaria" 35
Network EY Controllate Estero "AUP Saras Energia" 17
Totale 52
Altri servizi EY SpA Saras SpA 84
Altri servizi EY SpA Controllate Italia 16
Totale 100
TOTALE 941

7.9 Altro

Per le informazioni relative alle operazioni atipiche e\o inusuali, si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.10 Eventi successivi

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

8. Pubblicazione del Bilancio Consolidato

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 2 Marzo 2020 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

RELAZIONE SULLA GESTIONE

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE SARAS SPA

Relazione sulla gestione di Saras SpA

Analisi dei rischi Proposte del Consiglio di Amministrazione

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019 131

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

Saras SpA ha funzione di Capogruppo ed opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di acquisto e di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione, già analizzato in dettaglio nella Relazione sulla gestione del Gruppo Saras, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni così come per una puntuale analisi del mercato, del quadro normativo di riferimento, dei principali avvenimenti dell'esercizio, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e dell'evoluzione prevedibile della gestione.

Nell'esercizio 2019, i ricavi di Saras SpA sono stati pari a 8.518 milioni di Euro, decremento di 750 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente a causa dell'andamento delle quotazioni petrolifere.

PRINCIPALI DATI DI CONTO ECONOMICO

Milioni di Euro 2019 2018 Variazione
Ricavi 8.518 9.269 (751)
EBITDA 120 303 (183)
EBIT 114 296 (182)
RISULTATO NETTO 78 177 (99)

L'EBITDA è stato pari a 120 milioni di Euro, in calo rispetto all'esercizio precedente, per effetto dei minori margini di raffinazione nel corso del 2019.

L'utile netto dell'esercizio, pari a 78 milioni di Euro, è influenzato da quanto sopra descritto a livello di risultati operativi.

La Posizione Finanziaria Netta di Saras SpA al 31 dicembre 2019 è positiva per 35 milioni di Euro.

Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:

  • nelle immobilizzazioni immateriali in corso non sono iscritti costi di ricerca;
  • i rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime sono indicati nella Nota Integrativa al paragrafo 7.2 "Rapporti con parti correlate";
  • nel corso dell'esercizio non sono

state effettuate operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie. Nel corso dell'esercizio, il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2016/2018 (il "Piano di Stock Grant 2016/2018" o il "Piano") è giunto a conclusione;

• nel corso dell'esercizio è stato approvato ed è iniziato il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2019/2021 (il "Piano di Stock Grant 2019/2021" o il "Piano").

Per quanto concerne l'informativa relativa all'uso da parte della Società di strumenti finanziari, si rimanda alla successiva sezione della presente Relazione "Analisi dei rischi".

L'unica sede secondaria della Società è quella della Direzione Generale ed Amministrativa, sita in Milano, Galleria Passarella, 2.

Le informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nella Nota Integrativa al paragrafo 7.5.

Infine, per l'analisi dei principali contenziosi in essere si rimanda alla nota integrativa al punto 7.1 "Principali contenziosi in essere", mentre si rimanda all'apposita sezione della Relazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Saras per:

  • Corporate Governance;
  • Struttura del Gruppo;
  • Operazioni atipiche e/o inusuali;
  • Indicatori di performance e indicatori non finanziari;
  • Informazioni sul personale;
  • Informazioni sull'ambiente.

ANALISI DEI RISCHI

I principi costitutivi della policy dei rischi si basano sulla prevenzione dei principali rischi riferibili agli obiettivi e riguardano le aree strategiche, operative e finanziarie. La gestione dei rischi evidenziata nelle singole policy e nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del processo aziendale (process owner). I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale. In aggiunta alle linee guida di gestione del rischio esistono specifiche linee guida per rischi finanziari quali rischi tasso di interesse e rischi crediti.

Rischi finanziari

Rischio di cambio

L'attività petrolifera della Società è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono la Società al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento della Società ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.

Rischio di liquidità

La Società finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Altri rischi

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati di Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, Saras è tenuta a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi la Società stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività di Saras dipende in modo significativo dalla raffineria ubicata in Sardegna e di proprietà della controllata Sarlux Srl. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.

Saras ritiene che la complessità e modularità di tali impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; la controllata fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare a Saras di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività di Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.

Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto da Saras è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse.

Protezione Dati Personali

Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto"GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber attack. Saras sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio per eventi in grado di influire sull'economia internazionale

Sulla base delle informazionii a oggi note non si prevede che la Brexit possa avere influenza rilevante sull'operatività di Saras.

Le conseguenze del Coronavirus sull'economia e sulla domanda di petrolio e prodotti petroliferi a livello globale risultano ad ora difficili da quantificare. In particolare un prolungato effetto potrebbe portare, tra le altre cose, ad una riduzione della domanda di prodotti raffinati a livello globale e condurre a margini di raffinazione inferiori a quelli attesi dagli esperti.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).

PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Signori Azionisti,

il bilancio separato al 31 dicembre 2019 della Vostra Società chiude con un utile netto pari a Euro 77.502.692 se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e i metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:

L'Assemblea degli Azionisti

  • esaminato il bilancio separato della Società al 31 dicembre 2019;
  • vista la relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea di cui all'art. 153 del decreto legislativo 58/1998 (Testo Unico sulla Finanza);
  • vista la relazione della Società di Revisione relativa al bilancio separato al 31 dicembre 2019,

delibera

di approvare il bilancio separato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 nel suo insieme e nelle singole appostazioni e riportare a nuovo l'utile dell'esercizio.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019 137

SARAS SPA - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITÀ
Attività correnti 5.1 1.716.815 1.371.530
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 271.637 244.023
di cui con parti correlate: 17 18
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 188.073 93.970
di cui con parti correlate: 150.843 3.629
Crediti commerciali 5.1.3 C 326.645 337.903
di cui con parti correlate: 113.199 243.899
Rimanenze 5.1.4 D 858.904 680.058
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 67.109 8.539
Altre attività 5.1.6 F 4.447 7.036
di cui con parti correlate: 0 290
Attività non correnti 5.2 723.397 728.387
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H 12.746 11.589
Attività immateriali 5.2.2 J 1.979 2.712
Diritto di utilizzo di attività in leasing 5.2.3 I 7.266 0
Partecipazioni valutate al costo 5.2.3.1 L 697.233 697.233
Altre partecipazioni 5.2.3.2 L 495 495
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 0 12.681
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 3.678 3.677
Totale attività 2.440.212 2.099.917
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.3 1.541.162 1.161.594
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 R 213.265 280.186
di cui con parti correlate: 67.151 185.176
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 1.234.181 777.910
di cui con parti correlate: 141.332 207.003
Passività per imposte 5.3.3 X 60.749 63.707
Altre passività 5.3.4 R 32.967 39.790
di cui con parti correlate: 22.794 22.610
Passività non correnti 5.4 220.255 263.166
Passività finanziarie a lungo termine 5.4.1 R 214.422 256.001
Fondi per rischi e oneri 5.4.2 P, Z 1.696 3.134
Fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 2.356 2.310
Passività per imposte differite 5.4.4 1.781 0
Altre passività 5.4.5 R 0 1.721
Totale passività 1.761.417 1.424.760
PATRIMONIO NETTO 5.5 N, O, W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 535.736 432.781
Risultato netto 77.503 176.820
Totale patrimonio netto 678.795 675.157
Totale passività e patrimonio netto 2.440.212 2.099.917

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2019 di cui non 01/01/2018 di cui non
31/12/2019 ricorrente 31/12/2018 (3) ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 8.462.671 9.200.810
di cui con parti correlate: 911.793 1.987.196
Altri proventi 6.1.2 S 55.493 68.259 2.683
di cui con parti correlate: 34.596 60.766
Totale ricavi 8.518.164 0 9.269.069 2.683
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (7.709.509) (8.398.602)
di cui con parti correlate: (1.721.765) (1.573.145)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, Z (655.161) (530.818)
di cui con parti correlate: (334.750) (333.259)
Costo del lavoro 6.2.3 T, Q (33.393) (36.777) (3.000)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H, J (6.030) (7.154) (3.627)
Totale costi (8.404.093) 0 (8.973.351) (6.627)
Risultato operativo 114.071 0 295.718 (3.944)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 6.3 L, W 2.682 (2.000)
di cui con parti correlate: 2.682 (2.000)
Proventi finanziari 6.4 U, Y 61.569 81.695
di cui con parti correlate: 6.731 3.439
Oneri finanziari 6.4 U, Y (71.589) (129.424) (6.308)
di cui con parti correlate: (354) (1.667)
Risultato prima delle imposte 106.733 0 245.988 (10.252)
Imposte sul reddito 6.5 X (29.230) (69.168) 1.514
Risultato netto 77.503 0 176.820 (8.738)

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro 01/01/2019 01/01/2018
31/12/2019 31/12/2018
Risultato netto (A) 77.503 176.820
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 0 0
Risultato netto complessivo (A + B) 77.503 176.820
Risultato complessivo consolidato di periodo attribuibile a:
Soci della controllante 77.503 176.820
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo" (2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" (3) Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo Saras ha proseguito nell'obiettivo di migliorare ulteriormente le metodologie utilizzate per misurare le proprie performance operative e i propri risultati economici, riflesse sia negli indicatori GAAP che non GAAP comunicati internamente ed esternamente. In tale ottica, a partire dal quarto trimestre 2019 il Gruppo ha deciso di rivedere l'accounting policy in merito alle regole di classificazione degli strumenti derivati, portando all'interno del risultato della gestione operativa i risultati realizzati e non dell'attività in strumenti derivati di copertura su commodities e su oneri CO2: tale decisione è stata ispirata anche dalle opportunità introdotte dalla recente entrata in vigore dell'IFRS 9. In conformità a quanto previsto dai principi IFRS, i dati relativi al 2018 impattati da tale riclassifica sono stati riesposti, per consentire la comparabilità degli stessi con quelli dell'esercizio in corso.

SARAS SPA - PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio
Esercizio netto
Saldo al 31/12/2017 54.630 10.926 334.759 207.062 607.377
Periodo 1/1/2018 - 31/12/2018
Destinazione risultato esercizio precedente 207.062 (207.062) 0
Distribuzione Dividendi (112.321) (112.321)
Riserva per piano azionario dipendenti 1.990 1.990
Effetto attuariale IAS 19 87 87
Effetto F.T.A. IFRS 9 1.204 1.204
Risultato netto 176.820 176.820
Risultato netto complessivo 87 176.820 176.907
Saldo al 31/12/2018 54.630 10.926 432.781 176.820 675.157
Periodo 1/1/2019 - 31/12/2019
Destinazione risultato esercizio precedente 176.820 (176.820) 0
Distribuzione Dividendi (75.310) (75.310)
Riserva per piano azionario dipendenti 1.658 1.658
Effetto attuariale IAS 19 (213) (213)
Effetto F.T.A. IFRS 9 0
Risultato netto 77.503 77.503
Risultato netto complessivo (213) 77.503 77.290
Saldo al 31/12/2019 54.630 10.926 535.736 77.503 678.795

SARAS SPA - RENDICONTO FINANZIARO AL 31 DICEMBRE 2019

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2019
31/12/2019
01/01/2018
31/12/2018
A - Disponibilità liquide iniziali 5.1.1 A 244.023 378.236
B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
Risultato netto 5.5 77.503 176.820
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (256) 2.863
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 H, J 6.030 7.154
(Proventi) oneri netti su partecipazioni 6.3 L (2.682) 2.000
di cui con parti correlate: (2.682) 2.000
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, Z (1.438) (9.038)
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 46 (200)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 X 14.462 (4.351)
Interessi netti U, Y 7.779 10.900
Imposte sul reddito accantonate 6.5 X 14.768 73.519
Variazione FV attività finanziarie negoziabili e passività finanziarie 12.241 (46.269)
Altre componenti non monetarie 5.5 1.445 3.281
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni monetarie e non monetarie del capitale circolante 129.898 216.678
(Incremento) Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C 11.258 18.344
di cui con parti correlate: 130.700 (155.732)
(Incremento) Decremento delle rimanenze 5.1.4 D (178.846) 46.569
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 456.271 (92.667)
di cui con parti correlate: (65.671) (940)
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 E, F (55.981) 15.124
di cui con parti correlate: (12.711) 13.079
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 X, R 44.797 (30.347)
di cui con parti correlate:
Interessi incassati
U, Y 13.185
8.122
(12.381)
4.003
di cui con parti correlate: 6.731 3.439
Interessi pagati U, Y (15.901) (14.903)
di cui con parti correlate: (354) (1.667)
Imposte sul reddito pagate E, X (69.346) (94.993)
Variazione altre passività non correnti 5.4.4 R (1.721) (2.153)
Totale (B) 328.551 65.655
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti netti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1 - 5.2.2 H, I (13.720) (5.323)
Variazione partecipazioni 5.2.3.1 L 2.682 (2.000)
(Incremento) / diminuzione altre attività finanziarie 5.1.2 - 5.2.5 B, M (79.791) 75.394
Totale (C) (90.829) 68.071
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R (41.579) (1.139)
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R (93.475) (151.617)
di cui con parti correlate: 257.801 (65.817)
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie 5.5 V (75.310) (112.321)
Totale (D) (210.364) (265.077)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 27.358 (131.351)
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 256 (2.863)
F - Disponibilità liquide finali 271.637 244.023

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezioni 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria" e 6 "Note al conto economico complessivo"

(2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019

1. Premessa

2 Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

3 Principi Contabili adottati

  • 3.1 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.2 Uso di stime
  • 3.3 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa in merito alle aree geografiche

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Diritto di utilizzo di attività di leasing
  • 5.2.4 Partecipazioni
  • 5.2.4.1 Partecipazioni valutate al costo
  • 5.2.4.2 Altre partecipazioni
  • 5.2.5 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.6 Altre attività finanziarie

5.3 Passività correnti

  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività

5.4 Passività non correnti

  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Passività per imposte differite
  • 5.5 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni
  • 6.4 Proventi e oneri finanziari
  • 6.5 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Rapporti con parti correlate
  • 7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
  • 7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.3.2 Informativa di Conto Economico Complessivo
  • 7.3.3 Informazioni integrative
  • 7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura
  • 7.3.3.2 Fair value
  • 7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.3.4.1 Rischio di credito
  • 7.3.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.3.4.3 Rischio di mercato
  • 7.4 Numero medio dei dipendenti
  • 7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.6 Impegni
  • 7.7 Altro
  • 7.8 Eventi successivi
    1. Varie
    1. Pubblicazione del Bilancio

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SAP.A.(20,01%), Angel Capital Management SpA (10,005%) e Stella Holding SpA (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 24 giugno 2019. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; detiene inoltre partecipazioni totalitarie (dirette e indirette) in società operanti, a loro volta:

  • nella raffinazione di grezzo dall'impianto di proprietà della controllata Sarlux Srl;
  • nella commercializzazione dei prodotti petroliferi nel comparto rete ed extra-rete in Spagna (Saras Energia SA);
  • nella produzione e vendita di energia elettrica tramite sia l'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato (Sarlux Srl) che il parco eolico (controllata Sardeolica Srl);
  • nelle attività di ricerca per settori ambientali (Sartec SpA) e di riassicurazioni (Reasar SA).

Il presente bilancio, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

Il bilancio separato di Saras SpA al 31 dicembre 2019 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del progetto di bilancio separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonchè la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie del Gruppo sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Infomativa.

3. Principi Contabili adottati

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio. Si precisa che la prima applicazione di tali nuovi principi non ha comportato alcun effetto sul patrimonio netto della Società.

IFRS 16 – Leases

Con efficacia 1 gennaio 2019 è entrato in vigore il nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 "Leases", omologato con il regolamento n. 2017/1986 emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017, che sostituisce lo IAS 17 Leasing e che definisce un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al conduttore (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("right of use") in contropartita ad una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("lease liability").

A partire dal 1 gennaio 2019, a seguito della prima applicazione dell'IFRS 16, Saras riconosce per tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli a breve termine (i.e. contratti di locazione con durata inferiore o uguale a 12 mesi e che non contengono un'opzione di acquisto) e di quelli con attività a modesto valore (cioè aventi un valore unitario inferiore a circa 5 migliaia di Euro), un diritto d'uso alla data di inizio del leasing, che corrisponde alla data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso. I canoni di locazione relativi a contratti a breve termine e a basso valore sono rilevati come costi a conto economico a quote costanti lungo la durata del leasing.

Il trattamento contabile del nuovo principio prevede in sintesi la rilevazione, per il conduttore:

  • nello stato patrimoniale, delle attività rappresentative del diritto d'uso del bene e delle passività finanziarie relative all'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. I diritti d'uso sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore (impairment losses) e rettificati a seguito di ogni rimisurazione delle passività del leasing. Il valore assegnato ai diritti d'uso corrisponde all'ammontare delle passività di leasing rilevate, oltre ai costi diretti iniziali sostenuti, ai canoni di leasing regolati alla data di inizio contratto o precedentemente, ai costi di ripristino, al netto di eventuali incentivi di leasing ricevuti. La passività finanziaria per leasing è rilevata alla data di inizio dell'accordo per un valore complessivo pari al valore attuale dei canoni di leasing da corrispondere nel corso della durata del contratto, scontati utilizzando tassi di interesse marginali (Incremental borrowing rate-"IBR"), quando il tasso di interesse implicito nel contratto di leasing non è facilmente determinabile. Dopo la data di inizio, l'ammontare delle passività per contratti di locazione aumenta per riflettere la maturazione degli interessi e diminuisce per riflettere i pagamenti effettuati;
  • nel conto economico,
  • i) degli ammortamenti dell'attività per diritto d'uso, il cui valore, a meno che Saras non sia ragionevolmente certa di ottenere la proprietà del bene locato alla fine della durata del leasing, è ammortizzato a quote costanti

sulla base della vita utile stimata o della durata del contratto, se inferiore e

  • ii) degli interessi passivi maturati sulla lease liability che rappresentano il costo finanziario sostenuto lungo la durata del contratto per riflettere un tasso di interesse costante sul debito residui della passività, per ciascun periodo; in conto economico sono inoltre rilevati i canoni relativi ai contratti di leasing che rispondono ai requisiti di breve durata ("short-term") e di modico valore ("low-value") e i pagamenti variabili legati all'utilizzo di asset, non inclusi nella determinazione del right of use/lease liability, così come consentito dal principio;
  • nel rendiconto finanziario si determinano i seguenti effetti di riclassifica dei flussi di cassa connessi ai contratti di leasing, rispetto alla precedente contabilizzazione:
  • a) una modifica del flusso di cassa netto da attività operativa che non accoglierà più i pagamenti per canoni di leasing, ma presenterà come scelto dalla Società, l'ammontare degli esborsi per interessi passivi sulla lease liability;
  • b) una modifica del flusso di cassa netto da attività di finanziamento che accoglierà gli esborsi connessi al rimborso delle lease liability.

In sede di prima applicazione del nuovo principio, Saras ha operato come segue:

  • ha applicato il metodo di transizione retrospettico modificato (cd. "modified retrospective approach");
  • si è avvalsa dell'espediente pratico che consente di non applicare l'IFRS 16 ai leasing per i quali la durata residua all'1 gennaio 2019 è inferiore ai 12 mesi, per tutte le tipologie di asset;
  • ha considerato come leasing tutti i contratti classificabili come tali in base all'IFRS 16 senza applicare il c.d. espediente del "grandfathering" (possibilità di non riesaminare ogni contratto esistente all'1 gennaio 2019, applicando l'IFRS 16 ai soli contratti precedentemente identificati come leasing in base allo IAS 17 e IFRIC 4);
  • ha rilevato un'attività per il right of use ad un importo corrispondente alla passività per lease liability;
  • le opzioni di rinnovo o di terminazione anticipata sono state analizzate, ove presenti, ai fini della determinazione della durata complessiva del contratto.

Le principali assunzioni chiave riguardanti la definizione del

tasso di interesse marginale (incremental borrowing rate-IBR) alla data di prima applicazione del nuovo principio, sono state le seguenti:

  • è stata definita una modalità di stima dell'IBR da applicare ad un portafoglio di contratti con caratteristiche ragionevolmente simili. Si è quindi optato per l'adozione dell'espediente pratico di semplificazione nella definizione di questo parametro, come concesso dal nuovo principio;
  • il punto di partenza per la definizione dell'IBR alla data di prima applicazione del nuovo principio è il tasso effettivo medio di finanziamento esistente al 31 dicembre 2018 di Saras, con una scadenza simile alla media degli accordi oggetto di rimisurazione. Questo tasso è stato opportunamente rettificato in base a quanto richiesto dalle nuove regole contabili, per simulare un teorico tasso marginale di finanziamento coerente con i contratti oggetto di valutazione.

L'IBR applicato per scontare i canoni di locazione al 1 gennaio 2019 è pari a 1,55%.

L'applicazione del nuovo principio ha comportato impatti significativi sulla situazione patrimoniale, economica e sui flussi di cassa della Società in conseguenza:

  • di un incremento delle immobilizzazioni per il diritto d'uso degli asset tra le attività;
  • di un impatto sull'Indebitamento finanziario netto, derivante dall'incremento delle passività finanziarie per debiti sui leasing;
  • di un incremento del Risultato Operativo lordo, e in misura minore del Risultato Operativo, per via dell'esclusione da tali grandezze dei canoni di leasing in precedenza inclusi nei costi operativi, a fronte di un contestuale aumento degli ammortamenti;
  • di una marginale variazione del risultato netto per effetto della differenza tra le diverse voci di costo (oneri finanziari e ammortamenti) contabilizzate in applicazione del nuovo principio rispetto ai canoni di leasing in precedenza imputati interamente al conto economico;
  • di un miglioramento del flusso di cassa netto da attività operativa che non accoglie più i pagamenti per canoni di leasing operativi, ma soltanto gli esborsi per interessi passivi sulla lease liability;
  • di un peggioramento del flusso di cassa netto da attività di finanziamento che accoglie gli esborsi connessi al rimborso della lease liability.

L'analisi ha riguardato le seguenti tipologie di contratti:

Costo Storico 01/01/2019 N° contratti N° contratti N° contratti
analizzati esclusi inclusi
Terreni e fabbricati 7.887 8 1 7
Altri beni in locazione 1.556 16 12 4
Totale 9.443 24 13 11

L'unico impatto significativo sul Conto Economico è stato un incremento del Risultato Operativo lordo per 2,1 milioni di Euro (decremento costi per servizi per riclassifica), essenzialmente a livello di Risultato Operativo e di Risultato netto.

L'identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l'utilizzo di assunzioni. Saras infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l'esistenza o meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo.

L'applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull'essere ragionevolmente certo l'esercizio dell'opzione, ha comportato che laddove la Società possa esercitare l'opzione e sia ragionevole aspettarsi che ciò avvenga, si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi sull'evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.

Nel mese di Giugno 2019 l'IFRS Interpretation Commettee ha iniziato a discutere sul tema del lease term (project: Lease Term and Useful Life of Leasehold Improvements). Nel mese di novembre 2019 è stata pubblicata una decisione che chiarisce come vadano letti e correlati tra loro ai fini dell'applicazione dell'IFRS 16 i concetti di periodo non cancellabile, di durata del lease (considerata ai fini del riconoscimento della passività) e del periodo di esigibilità (utile per talune informative di bilancio e per la identificazione del momento in cui il contratto non genera più diritti ed obblighi esigibili).

La decisione ha chiarito che ai fini della identificazione del periodo di esigibilità un locatario deve considerare il momento contrattuale nel quale entrambe le parti coinvolte possono esercitare il loro diritto di rescindere il contratto senza incorrere in penali rilevanti; il concetto di penale non deve avere un'accezione meramente contrattuale ma va vista considerando tutti gli aspetti economici del contratto. Una volta identificato il periodo di esigibilità, il locatore valuta in presenza di opzioni di rinnovo o annullabilità per quale periodo è ragionevolmente certo di controllare il diritto d'uso del bene e dunque determina la durata del lease.

La Società ha considerato tali discussioni e ne monitorerà l'evoluzione.

IFRIC Interpretazione 23 – Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;

  • come un'entità determina l'utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;

  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza.

La Società applica un significativo giudizio nell'individuare le incertezze sui trattamenti fiscali delle imposte sul reddito. Dato che la Società opera in un contesto multinazionale complesso, ha valutato se l'interpretazione possa aver determinato un impatto sul suo bilancio.

Al momento dell'adozione dell'interpretazione, la Società ha esaminato la sussistenza di posizioni fiscali incerte, che non ha generato alcun impatto sul bilancio consolidato in quanto Saras già applicava lo IAS 12 in modo coerente con l'IFRIC 23.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayments Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto.

Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio di Saras.

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l'esercizio, un'entità è tenuta a determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento. Un'entità è tenuta, inoltre, a determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato in quanto Saras, nel periodo di riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.

Modifiche allo IAS 28: Long-term interests in associates and joint-venture

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9

per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint-venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell'investimento netto nella società collegata o joint-venture (interessi a lungo termine). Questo chiarimento è rilevante perché implica che il modello delle perdite attese sui crediti dell'IFRS 9, si applica a tali investimenti a lungo termine.

Le modifiche chiariscono inoltre che, nell'applicare l'IFRS 9, un'entità non deve tenere conto di eventuali perdite della società collegata o della joint-venture o di eventuali perdite di valore della partecipazione, rilevate come rettifiche della partecipazione netta nella collegata o joint-venture che derivano dall'applicazione dello IAS 28 Investments in Associates and Joint-ventures.

Tali modifiche non sono applicabili a Saras.

Miglioramenti annuali 2015-2017 Cycle

• IFRS 3 Business Combination

Le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale (business combination) che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation.

L'entità applica tali modifiche alle business combinations per cui la data di acquisizione coincide o è successiva al primo esercizio a partire dal 1 gennaio 2019, con l'applicazione anticipata consentita.

Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio di Saras in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

• IFRS 11 Joint Arrangements

Una entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3.

Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Un'entità applica tali modifiche alle operazioni nelle quali detiene il controllo congiunto a partire dall'inizio dell'esercizio a partire dal 1 gennaio 2019 o successivamente, con l'applicazione anticipata consentita.

Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio di Saras in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

• IAS 12 Income Taxes

Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito derivanti dai dividendi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati.

L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l'entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall'inizio del primo esercizio.

Poiché la prassi attuale del gruppo è in linea con tali emendamenti, Saras non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio.

• IAS 23 Borrowing Costs

Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate.

Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita.

Poiché la prassi attuale del gruppo è in linea con tali emendamenti, Saras non ha registrato alcun impatto derivante da tale modifiche sul proprio bilancio.

PRINCIPI EMANATI MA NON ANCORA IN VIGORE

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato, erano già stati emanati ed omologati ma che entreranno in vigore negli esercizi successivi.

Emendamento al Conceptual Framework in IFRS Standards (emesso il 29 marzo 2018)

Lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting, con prima applicazione prevista per il 1 gennaio 2020. Le principali modifiche riguardano:

  • un nuovo capitolo in tema di valutazione;
  • migliori definizioni e guidance, in particolare con riferimento alla definizione di passività;
  • chiarimenti di importanti concetti, come stewardship, prudenza e incertezza nelle valutazioni.

Emendamento Definition of a business all'IFRS 3 (emesso il 22 ottobre 2018)

Lo IASB ha pubblicato l'emendamento Definition of a Business all'IFRS 3 con l'obiettivo di aiutare a determinare se una transazione è un'acquisizione di un business o di un gruppo di attività che non soddisfa la definizione di business dell'IFRS 3. Le modifiche si applicheranno alle acquisizioni successive al 1 gennaio 2020. Saras applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

Emendamento Definition of material allo IAS 1 e IAS 8 (emesso il 31 ottobre 2018)

Lo IASB ha pubblicato l'emendamento Definition of material allo IAS 1 e IAS 8 che ha l'obiettivo di chiarire la definizione di "materiale" al fine di aiutare le società a valutare se un'informazione è da includere in bilancio. Le modifiche si applicheranno a partire dal 1 gennaio 2020. Saras applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

IFRS 17-"Insurance Contract" (emesso il 18 maggio 2017) Lo IASB ha emesso l'IFRS 17 - Insurance Contracts, un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Il principio sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente e si applicherà a tutti i tipi di contratti assicurativi indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale. Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, Saras non prevede impatti significativi sul proprio bilancio.

3.1 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo.

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati inviariati rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di quanto ricordato al seguente paragrafo "Note al conto economico" in tema di classificazione dei risultati da strumenti derivati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Attività finanziarie negoziabili

Le attività finanziarie negoziabili sono rilevate al fair value, con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Attività finanziarie negoziabili sono interamente costituite da contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.

Alla data di chiusura di ogni bilancio, la Società effettua l'analisi delle eventuali perdite attese sui crediti di natura commerciale valutati al costo ammortizzato, e rileva o adegua appositi fondi svalutazione.

Il fondo svalutazione per le suddette perdite attese si basa su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. A tal fine, il management utilizza il proprio giudizio professionale e l'esperienza storica, nonché la conoscenza delle condizioni di mercato attuali e le stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), determinata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è determinata quale differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

Il Gruppo applica essenzialmente un approccio analitico, sulle posizioni singolarmente significative e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito. In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni quali ad esempio consulenti legali ai quali sono affidate le cause di recupero crediti.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, considerando anche le vendite realizzate dopo la data di bilancio, ovvero, per i periodi successivi le curve di prezzo attese. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo

e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è eliminata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo

contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dalla Società, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati 18 anni
Mobili e macchine d'ufficio 4 - 8 anni
Automezzi 4 anni
Altri beni 12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing o contratti che concedono diritti di utilizzo su attività di terzi sono riconosciute come attività della Società al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati linearmente sulla base della durata del contratto sottostante, e la passività finanziaria è rimborsata sulla base dei pagamenti previsti dal contratto di leasing o di concessione del diritto all'utilizzo.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività immateriali vengono iscritte, ove richiesto, con il consenso del Collegio Sindacale.

[I] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[II] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Partecipazioni

Le partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36.

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengono meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico.

M Altre attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

  • (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);

(iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III]Piani di attribuzione gratuita di azioni della Società ai dipendenti e al management

La Società riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi; per tali rischi non si procede ad alcun stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici, in

linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1 gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi parametri, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno della Società.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi incassati da società controllate, joint-venture, collegate ed altre partecipate sono rilevati a conto economico quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Società determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione, sia di quelle rivenienti dalle partecipazioni in società controllate che quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo della società e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile.

Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono contabilizzate nell'esercizio in cui dette variazioni sono sostanzialmente emanate; l'effetto relativo è registrato a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, in conformità all'IFRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci dei costi operativi ai quali le coperture si riferiscono.

Gli strumenti finanziari derivati su commodities, realizzati in base a strategie diverse dalla fissazione dei prezzi del greggio e dei prodotti sono iscritti al fair value con rilevazione degli effetti economici nelle voci della gestione finanziaria.

Gli strumenti finanziari derivati su cambi e su tassi di interesse sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci della gestione finanziaria.

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che la maggior parte degli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Z Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico.

3.2 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli

amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

3.3 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

  • [I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • [IV] Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori va-

lutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.

  • [V] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base all'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.
  • [VI] Stima del fair value dei derivati: la valutazione dipende dalle attese dell'andamento di variabili di mercato tra cui il prezzo delle commodities ed i tassi di cambio, la cui variabilità e volatilità dipende da fattori esterni di settore.

L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per diversi processi valutativi, tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari. I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

La Società opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso la vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; pertanto, si ritiene che la Società operi in un solo settore di attività.

4.2 Informativa in merito alle aree geografiche

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Ricavi della gestione caratteristica:

Ricavi della gestione caratteristica 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 2.917.500 3.119.459 (201.959)
Spagna 256 284.760 (284.504)
Altri CEE 1.153.474 2.425.044 (1.271.570)
Extra CEE 3.854.590 2.996.937 857.653
USA 536.851 374.609 162.242
Totale 8.462.671 9.200.809 (738.138)

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 177.277 210.599 (33.322)
Spagna 0 18.042 (18.042)
Altri CEE 17.806 32.480 (14.674)
Extra CEE 135.296 81.552 53.744
USA 1.383 347 1.036
Fondo Svalutazione Crediti (5.117) (5.117) 0
Totale 326.645 337.903 (11.258)

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Deposti bancari postali 271.612 243.980 27.632
Cassa 25 43 (18)
Totale 271.637 244.023 27.614

Per il commento della posizione finanziaria netta della Società si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa che al Prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Finanziamenti vs Gruppo Correnti 150.843 3.629 147.214
Strumenti finanziari derivati correnti 14.313 70.454 (56.141)
Depositi a garanzia derivati 22.917 13.145 9.772
Altre attività 0 6.742 (6.742)
Totale 188.073 93.970 94.103

Tale voce comprende i fair value positivi dei derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio, i depositi a garanzia versati a favore delle Clearing House e dai "Crediti finanziari verso società del Gruppo".

I crediti verso le società del Gruppo sono fruttiferi di interessi regolati a tasso di mercato e hanno scadenza entro l'esercizio successivo. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti verso clienti ammontano a 326.645 migliaia di Euro, con un decremento pari a 11.258 migliaia di Euro; la variazione in diminuzione rispetto all'esercizio precedente è dovuta all'effetto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi manifestatesi nel corso dell'ultimo trimestre. La voce è esposta al netto di un fondo svalutazione crediti pari a 5.117 migliaia di Euro.

Il saldo dei crediti verso imprese del gruppo si riferisce principalmente ai crediti verso le controllate Saras Energia SAU (18.605 migliaia di Euro) e Saras Trading SA (47.722 migliaia di Euro) per forniture di prodotti petroliferi e verso la controllata Sarlux Srl (49.879 migliaia di Euro) per fornitura di materia prima e servizi.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2019 sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 399.708 176.672 223.036
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 69.344 104.732 (35.388)
Prodotti finiti e merci 389.852 398.654 (8.802)
Totale 858.904 680.058 178.846

L'aumento del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'incremento delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio, dovute a maggiori acquisti concentrati nell'ultimo trimestre del 2019; di cui buona parte in viaggio alla data di bilancio.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato, e da tale confronto ha iscritto un minor valore delle rimanenze – essenzialmente prodotti – per 1 milione di Euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 955 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 423 milioni di Euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 998 migliaia di tonnellate per un valore di circa 422 milioni di Euro).

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Credito per IVA 0 6.545 (6.545)
Crediti IRES 59.785 1.871 57.914
Crediti IRAP 7.881 635 7.246
Altri crediti tributari (557) (512) (45)
Totale 67.109 8.539 58.570

I crediti per IRES sono costituiti dall'eccedenza di imposta della soppressa Robin Hood Tax, oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi, al netto del debito Ires di periodo.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ratei attivi 0 113 (113)
Risconti attivi 2.962 4.761 (1.799)
Crediti verso controllate per imposte trasferite 0 290 (290)
Altri crediti a breve termine 1.485 1.872 (387)
Totale 4.447 7.036 (2.589)

La voce accoglie i crediti verso controllate per imposte, laddove si tratti di posizioni a credito, trasferite dalle società del Gruppo in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale, nonché risconti attivi e crediti di varia natura.

5.2 Attività non correnti

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 15.192 153 0 0 0 15.345
Attrezzature industriali e commerciali 84 67 0 0 (1) 150
Altri beni 15.681 764 0 0 (1) 16.444
Immobilizzazioni materiali in corso 722 0 0 0 (186) 536
Totale 31.679 984 0 0 (188) 32.475
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Fondo Terreni e fabbricati 13.944 176 0 0 0 14.120
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 84 8 0 0 0 92
Altri beni 5.253 1.421 0 0 0 6.674
Totale 19.281 1.605 0 0 0 20.886
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 1.248 153 0 (176) 0 0 1.225
Attrezzature industriali e commerciali 0 67 0 (8) 0 (1) 58
Altri beni 10.428 764 0 (1.421) 0 (1) 9.770

Immobilizzazioni materiali in corso 722 0 0 0 0 (186) 536 Totale 12.398 984 0 (1.605) 0 (188) 11.589

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 15.345 0 (11.536) 0 0 3.809
Attrezzature industriali e commerciali 150 0 0 0 0 150
Altri beni 16.444 592 0 0 0 17.036
Immobilizzazioni materiali in corso 536 1.036 0 0 0 1.572
Totale 32.475 1.628 (11.536) 0 0 22.567
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati 14.120 433 (12.427) 0 (433) 1.693
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 92 17 0 0 0 109
Altri beni 6.674 1.460 (78) 0 (37) 8.019
Totale 20.886 1.910 (12.505) 0 (470) 9.821
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati 1.225 0 891 (433) 0 433 2.116
Attrezzature industriali e commerciali 58 0 0 (17) 0 (0) 41
Altri beni 9.770 592 78 (1.460) 0 37 9.017
Immobilizzazioni materiali in corso 536 1.036 0 0 0 0 1.572
Totale 11.589 1.628 969 (1.910) 0 470 12.746

La voce "terreni e fabbricati" comprende fabbricati civili ad uso ufficio e migliorie apportate agli uffici della sede di Milano.

La voce "altri beni" comprende principalmente mobili e macchine elettroniche.

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti per investimenti non ancora entrati in esercizio al 31 dicembre 2019.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono evidenziati su base annua di seguito:

Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) 5,50%
Dotazioni (Attrezzature) 25%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12%
Mezzi di trasporto (Altri Beni) 25%

Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 25.227 2.282 0 0 0 27.509
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.204 0 (1.132) 0 0 72
Totale 26.431 2.282 (1.132) 0 0 27.581
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 22.697 2.172 0 0 0 24.869
Totale 22.697 2.172 0 0 0 24.869
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 2.530 2.282 0 (2.172) 0 0 2.640
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.204 0 (1.132) 0 0 0 72
Totale 3.734 2.282 (1.132) (2.172) 0 0 2.712
Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 27.509 194 0 0 0 27.703
Immobilizzazioni immateriali in corso 72 1.017 0 0 0 1.089
Totale 27.581 1.211 0 0 0 28.792
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 24.869 1.944 0 0 0 26.813
Totale 24.869 1.944 0 0 0 26.813
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 2.640 194 0 (1.944) 0 0 890

Immobilizzazioni immateriali in corso 72 1.017 0 0 0 0 1.089 Totale 2.712 1.211 0 (1.944) 0 0 1.979 Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 1.944 migliaia di Euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Diritti di Brevetto industriale ed opere ingegno

Il saldo della voce si riferisce principalmente al costo sostenuto per l'acquisizione di licenze software.

Immobilizzazioni in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing

La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 7.887 0 0 0 7.887
Altri beni in locazione 0 1.556 0 0 0 1.556
Totale 0 9.443 0 0 0 9.443
Fondi Ammortamento 31/12/2018 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 0 1.567 0 0 0 1.567
Altri beni 0 609 0 0 1 610
Totale 0 2.176 0 0 1 2.177
Valore Netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2019
Terreni e fabbricati in locazione 0 7.887 0 (1.567) 0 0 6.320
Altri beni in locazione 0 1.556 0 (609) 0 (1) 946
Totale 0 9.443 0 (2.178) 0 (1) 7.266

Il saldo al 31 dicembre 2019, pari 7.266 migliaia di Euro, è relativo alla prima applicazione del nuovo principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:

  • 1) locazione di immobili per sedi direzionali e commerciali;
  • 2) flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali.

Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto commentato al paragrafo

2.2 "Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo" in merito all'adozione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases.

5.2.4 Partecipazioni

5.2.4.1 Partecipazioni valutate al costo

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2019, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate alla medesima data:

Elenco delle immobilizzazioni finanziarie
Sede Valuta Capitale Quota Rapporto di Patrimonio Valore di bilancio
Sociale posseduta partecipazione netto in Saras SpA
Arcola (SP) EUR 1.000.000 100% Controllata 2.291.050 0
Uta (CA) EUR 56.696 100% Controllata 104.584.190 33.613.000
Lussemburgo EUR 50.705.314 99,9% (*) Controllata 8.598.507 6.918.584
Assemini (CA) EUR 3.600.000 100% Controllata 17.140.122 17.382.989
Ginevra (Svizzera) USD 981.547 100% Controllata 3.627.035 923.446
Sarroch (CA) EUR 100.000.000 100% Controllata 885.560.555 638.395.086
697.233.105

(*) La rimanente quota dello 0,1% di Sarint SA è posseduta dalla controllata Deposito di Arcola Srl

Il raffronto con i dati dell'esercizio precedente è il seguente:

Sede % di possesso 31/12/2019 31/12/2018
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) 100% 0 0
Sardeolica Srl Uta (CA) 100% 33.613 33.613
Sarint SA Lussemburgo 99,9% 6.919 6.919
Sartec Srl Assemini (CA) 100% 17.383 17.383
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) 100% 923 923
Sarlux Srl Sarroch (CA) 100% 638.395 638.395
Totale 697.233 697.233

Di seguito è evidenziata la movimentazione del valore di carico:

31/12/2018 Versamenti Rivalutazioni Altri movimenti Perdite di valore 31/12/2019
Deposito di Arcola Srl 0 0 0 0 0 0
Sardeolica Srl 33.613 0 0 0 0 33.613
Sarint SA 6.919 0 0 0 0 6.919
Sartec Srl 17.383 0 0 0 0 17.383
Saras Trading SA 923 0 0 0 0 923
Sarlux Srl 638.395 0 0 0 0 638.395
Totale 697.233 0 0 0 0 697.233

Al 31 dicembre 2019 non si rileva alcun indicatore di Impairment con riferimento alle partecipazioni detenute dalla Società. Nessuna delle controllate dirette e indirette di Saras SpA è quotata sul mercato regolamentato.

5.2.4.2 Altre partecipazioni

La voce accoglie la partecipazione, pari al 4.01% del capitale sociale, nella società Sarda Factoring SpA, per 495 migliaia di Euro.

5.2.5 Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2019 sono eposte in diminuzione della voce "passività per imposte differite", a cui si rimanda.

5.2.6 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2019 è pari a 3.678 migliaia di Euro (3.677 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve termine sono così costituite:

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
70.017 0 70.017
67.151 185.176 (118.025)
7.969 8.606 (637)
26.554 24.185 2.369
41.574 62.219 (20.645)
213.265 280.186 (66.921)

La voce "Finanziamenti bancari a breve termine" accoglie un finanziamento da 50 milioni di Euro, acceso da Saras SpA, soggetto ai seguenti vincoli:

  • di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: (i) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando il 31 dicembre di ogni anno;
  • di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale,

sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti.

Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

È inoltre stato acceso un finanziamento "denaro caldo" da 20 milioni di Euro acceso dalla Capogruppo con un primario istituto di credito, con scadenza 30 aprile 2020.

La voce "Debiti finanziari verso società del Gruppo" accoglie i saldi dei finanziamenti con le Società del Gruppo: il decremento rispetto all'esercizio precedente riflette i minori fondi ottenuti essenzialmente dalla controllata Sarlux Srl.

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Clienti c/anticipi 63.211 4.923 58.288
Debiti vs fornitori correnti 1.029.639 566.127 463.512
Debiti commerciali di Gruppo 141.331 206.860 (65.529)
Totale 1.234.181 777.910 456.271

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

La voce "Debiti commerciali verso società del Gruppo" comprende essenzialmente i debiti verso Sarlux Srl per 24.762 migliaia di Euro e verso Saras Trading SA per 116.377 migliaia di Euro.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; l'incremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto ai maggiori acquisti di grezzi e prodotti petroliferi effettuati a fine esercizio, rispetto a quanto effettuato nel 2018, e con regolazione ad inizio 2020.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti per IVA 831 9.801 (8.970)
Debiti IRAP 0 908 (908)
Altri debiti tributari 59.918 52.998 6.920
Totale 60.749 63.707 (2.958)

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo, pari a 58.631 migliaia di Euro.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 3.184 3.024 160
Debiti verso il personale 3.684 8.528 (4.844)
Debiti verso controllate per trasferimento imposte 22.794 22.610 184
Altri debiti correnti 3.085 4.507 (1.422)
Ratei passivi 220 1.121 (901)
Totale 32.967 39.790 (6.823)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni non ancora liquidate del mese di dicembre e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali. La voce "Debiti verso controllate per trasferimento imposte" accoglie il debito verso controllate per imposte trasferite in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale. Il saldo è essenzialmente dovuto alle imposte trasferite dalla controllata Sarlux Srl.

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Prestito obbligazionario non corrente 198.994 198.675 319
Finanziamenti bancari non correnti 0 49.393 (49.393)
Altre passività finanziarie a lungo termine 15.428 7.933 7.495
Totale 214.422 256.001 (41.579)

La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Società e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente, di seguito ricapitolati (valori espressi in milioni di Euro):

Valori espressi in milioni di Euro Accensione / Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze
rinegoziazione originario base 31/12/2018 31/12/2019 1 anno oltre 5 anni
Saras SpA
Unicredit Aprile 2017 50 Euribor 6 mesi 49,4 50,0 50,0
Bond Dicembre 2017 200 1,70% 198,7 199,0 199,0
Totale debiti verso banche per finanziamenti 248,1 249,0 50,0 199,0

La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie un prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" con scadenza 2020 per un importo massimo pari a 255 milioni di Euro: l'importo utilizzato al 31 dicembre 2019 era pari a zero.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri sono analizzati come segue:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2018 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2019
Altri fondi rischi e oneri 3.134 0 (1.438) 0 1.696
Totale 3.134 0 (1.438) 0 1.696

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività potenziali di natura fiscale e legale. L'utilizzo è essenzialmente dovuto alla definizione, intervenuta nel corso dell'esercizio, del contenzioso con il Comune di Sarroch relativo alla TARSU.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Trattamento di fine rapporto 2.356 2.310 46
Totale 2.356 2.310 46

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2017 2.510
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.627
Interessi 39
(proventi) / oneri attuariali (71)
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.796)
31/12/2018 2.310
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.484
Interessi 17
(proventi) / oneri attuariali (54)
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.401)
31/12/2019 2.356

5.4.4 Passività per imposte differite

Le passività per per imposte differite (1.781 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019 e 12.681 migliaia di Euro come imposte anticipate al 31 dicembre 2018) sono esposte di seguito al netto delle attività per imposte anticipate, ed hanno la seguente natura:

Saldo al Accanton. Utilizzi Saldo al
31/12/2018 31/12/2019
Attività per imposte anticipate
Oneri deducibili in futuri esercizi 958 513 557 914
Fondi (tassati) per rischi e oneri 476 - 476 0
Valutazione fiscale rimanenze 10.036 0 10.036 0
Fondi svalutazione crediti 1.032 - - 1.032
Altro 179 247 179 247
Totale imposte anticipate 12.681 761 11.248 2.193
Saldo al Accanton. Utilizzi Saldo al
31/12/2018 31/12/2019
Passività per imposte differite
Altro 946 3.974 946 3.974
Totale imposte differite 946 3.974 946 3.974
Totale netto 11.734 (3.214) 10.302 (1.781)

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite / anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse;

Breve Medio lungo Importi al
termine termine 31/12/2019
1.032 1.032
247 247
561 353 914
808 1.385 2.193
3.974 3.974
3.974 3.974

5.5 Patrimonio Netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 -
Riserva legale 10.926 10.926 -
Altre riserve 535.736 432.781 102.955
Utili (perdite) netto esercizio 77.503 176.820 (99.317)
Totale 678.795 675.157 3.638

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale di 54.630 migliaia di Euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 535.736 migliaia di Euro, con un incremento netto di 102.955 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

  • incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 176.820 migliaia di Euro;
  • decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 16 aprile 2019 per 75.310 migliaia di Euro;
  • aumento, pari a 1.658 migliaia di Euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • decremento, pari a 213 migliaia di Euro, per effetto attualizzazione IAS 19;

Risultato netto

L'utile netto dell'esercizio ammonta a 77.503 migliaia di Euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Nel seguente prospetto vengono riepilogate la quota disponibile, la quota non distribuibile e la quota distribuibile delle riserve di patrimonio netto al 31 dicembre 2019:

Voci del patrimonio netto Importo Possibilità Quota Riepilogo delle utilizzazioni
di utilizzazione disponibile effettuate nei tre esercizi precedenti:
per copertura perdite per altre ragioni
Capitale Sociale 54.629.667
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni 338.672.775 A - B - C 338.672.775
Riserve di utili:
Riserva di rivalutazione 0 0 64.037.748
Riserva legale 10.925.934 B
Utili / (Perdite) portati a nuovo 85.133.420 A - B - C 85.133.420
Altre riserve :
Riserva straordinaria 208.881.487 169.789.234
Azioni proprie in portafoglio (25.035.523)
Effetto transizione IFRS su utili indivisi (71.280.549)
112.565.415 A - B - C 112.565.415 (*)
Riserva azionariato dipendenti 1.167.675
Riserva non distribuibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05 0 0 19.658.569
Avanzo di fusione 0 0 85.068.436
Altre riserve (1.802.873) A - B - C (1.802.873) 102.722.648
TOTALE 601.292.013 534.568.737
Quota non distribuibile 0
Residua quota distribuibile 534.568.737

Legenda: A - per aumento di capitale / B - per copertura perdite / C - per distribuzione ai soci / (*): di cui in sospensione di imposta

In data 16 aprile 2019 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, ha deliberato di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di Euro 75.310 migliaia di Euro, prelevandoli dall'utile dell'esercizio 2018.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 21 aprile 2020 di distribuire un dividendo pari a 0,04 Euro.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 939.724.844 nel 2019.

Saras SpA al 31 dicembre 2019 deteneva n. 9.220.216 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo Saras ha proseguito lo studio di ulteriori possibili affinamenti delle modalità di rappresentazione delle performance economiche del Gruppo, riflesse negli indicatori GAAP e non GAAP. In particolare, ha avviato un'analisi volta a verificare l'esistenza dei requisiti per l'applicazione del trattamento contabile di copertura (cd Hedge Accounting), in conformità all'I-FRS 9 «Financial Instruments» al portafoglio di strumenti finanziari derivati.

Sulla base delle analisi svolte e delle risultanze il Gruppo, a partire dal 2019, nonostante continui l'approccio di contabilizzazione non-Hedging, ha deciso di rivedere l'accounting policy in merito alla classificazione contabile degli strumenti finanziari derivati, rappresentando nella gestione caratteristica le operazioni di copertura effettuate per mitigare i rischi sulle variazioni di prezzo dei grezzi, dei semilavorati,dei prodotti petroliferi, delle quote CO2, in coerenza con le transazioni di acquisto e vendita di commodity alle quali gli strumenti derivati sono riferiti e univocamente attribuiti nell'ambito dei sistemi aziendali di gestione finanziaria. Le operazioni in derivati concluse per finalità differenti restano invece classificate nell'ambito della voce di conto economico riferite alla gestione finanziaria.

Tale riclassifica prevede l'iscrizione nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi" del risultato netto delle operazioni di copertura.

In conformità a quanto previsto dai principi IFRS, i dati relativi al 2018 impattati da tale riclassifica sono stati riesposti, per consentire la comparabilità degli stessi con quelli dell'esercizio in corso.

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi delle vendite e delle prestazioni (8.462.671 migliaia di Euro rispetto a 9.200.810 dell'esercizio precedente) si decrementano di 738.139 migliaia di Euro. La variazione negativa della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare essenzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un lieve decremento delle quantità vendute.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per area geografica di destinazione nel precedente paragrafo 4.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 10.129 8.848 1.281
Cessione materiali diversi 5 27 (22)
Noleggio navi cisterne 8.018 6.718 1.300
Recupero per sinistri e risarcimenti 777 1.354 (577)
Altri ricavi 36.564 51.311 (14.747)
Totale 55.493 68.259 (12.765)

La voce "Altri ricavi" è fondamentalmente costituita dagli addebiti alla controllata Sarlux Srl per servizi resi in base a contratti scadenti nel 2020.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 5.901.403 6.171.850 (270.447)
Acquisto semilavorati 342.960 246.268 96.692
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 545 384 161
Acquisto prodotti finiti 1.653.596 1.933.532 (279.936)
Varizione rimanenze (188.995) 46.568 (235.563)
Totale 7.709.509 8.398.602 (689.093)

La variazione negativa dei costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo è pari a 270.447 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente; tale variazione è da imputare essenzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi ed alle quantità acquistate nel corso dell'esercizio.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Costi per servizi 590.810 556.333 34.477
Derivati su grezzi e prodotti petroliferi 57.730 (32.617) 90.347
Costi per godimento beni terzi 3.242 5.401 (2.159)
Accantonamenti per rischi 0 705 (705)
Oneri diversi di gestione 3.379 996 2.383
Totale 655.161 530.818 124.343

I costi per servizi comprendono principalmente il compenso di lavorazione corrisposto alla controllata Sarlux Srl. La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta principalmente all'incremento dei costi di trasporto e nolo.

Si ricorda inoltre il sopra citato effetto della riclassifica dei derivati ( -57.730 migliaia di Euro per il 2019 e +32.617 migliaia di Euro per il 2018).

La voce "Oneri diversi di gestione" comprende principalmente contributi associativi, imposte non sul reddito e sopravvenienze.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
22.958 25.698 (2.740)
6.315 6.117 198
1.484 1.628 (144)
566 547 19
2.070 2.787 (717)
33.393 36.777 (3.384)

Si ricorda che la voce accoglie anche la valorizzazione della quota di competenza dell'esercizio relativa ai piani di Stock Grant.

Nel corso 2016 è stato avviato il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" (il "Piano di Stock Grant 2016/2018" o il "Piano"), tramite assegnazione del numero massimo di azioni per i destinatari del Piano stesso. La quota di costo di competenza dell'esercizio, relativamente a tale piano, ammonta a 491 migliaia di Euro.

A Giugno 2019 è partito il nuovo "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" (il "Piano di Stock Grant 2019/2022" o il "Piano"), tramite assegnazione del numero massimo di azioni per i destinatari del Piano stesso. La quota di costo di competenza dell'esercizio, relativamente a tale piano, ammonta a 954 migliaia di Euro.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti di immobilizzazioni" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 1.944 2.172 (228)
Ammortamento immobilizzazioni materiali 1.910 1.605 305
Perdita di valore (Ripresa di valore) 0 3.377 (3.377)
Totale 3.854 7.154 (3.300)

Gli "Ammortamenti dei beni in locazione" si analizzano come segue:

Ammortamenti in locazione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ammortamento imm. materiali in locazione 2.176 0 2.176
Totale 2.176 0 2.176

Tale voce rappresenta l'effetto dell'entrata in vigore dell' IFRS 16.

6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni

Proventi (oneri) netti su partecipazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Proventi da partecipazioni 2.682 0 2.682
Rettifiche di valore di attività 0 (2.000) 2.000
Totale 2.682 (2.000) 4.682

I proventi da partecipazione sono riconducibili ai dividendi incassati nel corso dell'esercizio dalla società Controllata Sartec Srl.

6.4 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi attivi bancari 1.391 644 747
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 173 312 (139)
Differenziali realizzati su strumenti derivati 43 892 (849)
Interessi a imprese controllate 6.731 3.359 3.372
Utili su cambi 53.231 76.488 (23.257)
Totale 61.569 81.695 (20.126)
Oneri finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (3.206) (77) (3.129)
Differenziali realizzati su strumenti derivati (3.535) (21.557) 18.022
Interessi passivi su finanziamenti (5.271) (4.834) (437)
Interessi passivi su obbligazioni (3.663) (3.761) 98
Interessi da imprese controllate (602) 321 (923)
Altri (interessi di mora, ecc) (6.287) (6.629) 342
Interessi su diritti uso in locazione (79) 0 (79)
Altri oneri finanziari 0 (6.948) 6.948
Perdite su cambi (48.947) (85.940) 36.993
Totale (71.589) (129.424) 57.835

Al fine dell'analisi delle principali variazioni intervenute si riporta la seguente tabella aggregata:

Proventi finanziari e Oneri finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi netti (7.700) (10.900) 3.200
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: (6.525) (20.430) 13.905
Realizzati (3.492) (20.665) 17.173
Fair Value della posizioni aperte (3.033) 235 (3.268)
Differenze cambio nette 4.284 (9.452) 13.736
Altro (79) (6.948) 6.869
Totale (10.020) (47.730) 37.710

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2019 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.5 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte correnti 15.714 72.618 (56.904)
Imposte differite (anticipate) nette 13.516 (3.450) 16.966
Totale 29.230 69.168 (39.938)

Le imposte correnti sono costituite dall'IRES (13.031 migliaia di Euro) e dall'IRAP (2.683 migliaia di Euro) di competenza dell'esercizio.

Le imposte anticipate/differite ammontano a 13.516 migliaia di Euro si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso dell'esercizio, nelle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali; come meglio descritto al paragrafo "5.4.4. Passività per imposte differite".

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di Euro):

IRES 2019 2018
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 106,7 245,9
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] 25,6 59,0
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 24,0%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 24,9 59,4
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 23,4% 24,2%
2019 2018
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 26 24,0% 59,0 24,0%
Valutazioni partecipazioni e crediti verso partecipate 0,0 0,00% 0,5 0,20%
Dividendi da controllate (0,6) -0,57% 0,0 0,00%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (1,2) -1,16% (1,0) -0,42%
Agevolazione super ammortamento 0,0 0% 0,0 0,00%
Altre differenze permanenti 1,2 1,09% 0,9 0,37%
Imposte effettive 24,9 23,4% 59,4 24,2%
2018
114 266,5
114 266,5
3,3 7,8
2,9% 2,9%
4,3 10,6
3,8% 4,0%
2019 2018
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 3,3 2,9% 7,8 2,93%
Effetto IRAP su società estere
con Valore Produzione positivo
0,0 0% 0,0 0,00%
Costo del lavoro 0,08 0,07% 0,1 0,04%
Effetto differenti aliquote regionali
su valore della produzione
0,40 0,35% 2,2 0,83%
Altre differenze permanenti 0,5 0,42% 0,5 0,18%
Imposte effettive 4,3 3,77% 10,6 4,0%

7. Altre informazioni

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La società è stata oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

7.2 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario. Per le garanzie date e ricevute con parti correlate si rimanda al successivo punto 7.6 "Impegni".

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Attività finanziarie correnti 150.843 188.073 80,20% 3.629 3,86%
Crediti commerciali 113.199 326.645 34,66% 243.899 72,18%
Passività finanziarie a breve termine 67.151 213.265 31,49% 185.176 66,09%
Debiti commerciali e altri debiti 141.332 1.234.181 11,45% 207.003 26,61%
Altre passività correnti 22.794 32.967 69,14% 22.610 56,82%
Ricavi della gestione caratteristica 911.793 8.462.671 10,77% 1.987.196 21,60%
Altri ricavi operativi 34.596 55.493 62,34% 60.766 89,02%
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 1.721.765 7.709.509 22,33% 1.573.145 18,73%
Prestazione di servizi e costi diversi 334.750 655.161 51,09% 333.259 59,15%
Proventi (oneri) netti su partecipazione 2.682 2.682 100,00% (2.000) 100,00%
Proventi finanziari 6.731 61.569 10,93% 3.439 1,07%
Oneri finanziari 354 71.589 0,49% 1.667 0,50%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 17 271.637 0,01% 18 0,01%

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, nell'interesse della Società i contratti che regolano le cessioni di materie prime e prodotti sono in linea con le prassi di mercato; dove non è direttamente disponibile un prezzo di mercato lo stesso viene stabilito partendo da quotazioni di mercato per materie o prodotti analoghi o simili; le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine e i finanziamenti sono remunerati ad un tasso in linea con quello di mercato.

Tra le parti correlate sono ricompresi sia gli Amministratori che i Sindaci i cui compensi sono esposti al punto 7.5.1 "Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategica". L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018
Parti correlate Totale Incidenza Parti correlate Totale Incidenza
Disponibilità liquide 17 271.637 0,01% 18 244.023 0,01%
Attività finanziarie correnti 150.843 188.073 80,20% 3.629 93.970 3,86%
Crediti commerciali 113.199 326.645 34,66% 243.899 337.903 72,18%
Altre attività 0 4.447 0,00% 290 7.036 4,12%
Passività finanziarie a breve termine 67.151 213.265 31,49% 185.176 280.186 66,09%
Debiti commerciali e altri debiti 141.332 1.234.181 11,45% 207.003 777.910 26,61%
Altre passività correnti 22.794 32.967 69,14% 22.610 39.790 56,82%
Altre passività non correnti 0 0
Ricavi della gestione caratteristica 911.793 8.462.671 10,77% 1.987.196 9.200.810 21,60%
Altri ricavi operativi 34.596 55.493 62,34% 60.766 68.259 89,02%
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 1.721.765 7.709.509 22,33% 1.573.145 8.398.602 18,73%
Prestazione di servizi e costi diversi 334.750 655.161 51,09% 333.259 563.435 59,15%
Proventi (oneri) netti su partecipazione 2.682 2.682 100,00% (2.000) (2.000) 100%
Proventi finanziari 6.731 61.569 10,93% 3.439 321.373 1,07%
Oneri finanziari 354 71.589 0,49% 1.667 336.486 0,50%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

31/12/2019 31/12/2018
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 2.682 (40)
Dividendi da partecip. in imprese controllate 0 0
(Incremento) Decemento dei crediti commerciali 130.700 (43.726)
Incremento (Decremento) Debiti commerciali e altri debiti (65.671) 134.505
Variazione altre attività correnti 290 9.321
Variazione altre passività correnti 184 0
Variazione altre passività non correnti 0 (3.099)
Interessi incassati 6.731 2.600
Interessi pagati (354) (350)
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio 74.561 99.211
Dividendi da partecipazioni in imprese controllate 0 0
Flusso monetario da (per) attività dell'investimento 0 0
Incremento (Decremento) Debiti finanziari (118.025) 34.991
Flusso monetario da (per) attività finanziarie (118.025) 34.991
Totale flussi finanziari verso parti corretlate (43.464) 134.203

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2019 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018
Parti correlate Totale Incidenza Parti correlate Totale Incidenza
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio 74.561 328.551 nd (156.202) 65.655 nd
Flusso monetario da (per) attività dell'investimento 0 (466.655) 0,00% 0 68.071 0,00%
Flusso monetario da (per) attività finanziarie (118.025) 165.462 -71,33% (65.817) (265.077) 24,83%

7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile a Saras SpA, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1 gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'IFRS 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IFRS 9 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dalla società al 31 dicembre 2019:

Tipologia Operazioni 31/12/2019 Fair value Fair value Fair value 31/12/2019 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps (100) (100)
Fair value strumenti derivati su commodities 14.313 14.313 (23.171) (23.171)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi (3.283) (3.283)
Totale 14.313 14.313 0 0 (26.554) (23.171) (3.383) 0

Il criterio della società prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno della società per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il richio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Saras SpA non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'IFRS 13, come misurate al fair value di livello 3.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), dei contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi ad operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono alla Società di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 ed alcune informazioni di dettaglio laddove la Società abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di Saras SpA al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2019 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
ATTIVITÀ
Attività correnti 636.996 150.842 0 928.976 1.716.815
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.637 271.637
Altre attività finanziarie 37.230 150.842 188.073
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 37.230
Finanziamenti a terzi 0
Crediti finanziari verso società del Gruppo 150.843
Crediti commerciali 326.645 326.645
Credti verso clienti 213.290
Crediti commerciali verso società del Gruppo 113.355
Rimanenze 858.904 858.904
Attività per imposte correnti 67.109 67.109
Altre attività 1.484 2.963 4.447
Altri crediti 1.484 2.963
Attività non correnti 3.678 0 0 22.486 723.397
Immobili, impianti e macchinari 12.746 12.746
Attività immateriali 1.979 1.979
Diritto di utilizzo attività di leasing 7.266 7.266
Partecipazioni al costo 697.233 697.233
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 0
Altre attività finanziarie 3.678 3.678
Finanziamenti a controllate
Altri crediti 3.678
Totale strumenti finanziari attivi 640.674 150.842 0 951.462 2.440.212
PASSIVITÀ
Passività correnti 26.554 1.420.892 0 93.716 1.541.162
Passività finanziarie a breve termine 26.554 186.711 213.265
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari 7.969
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 137.169
Strumenti derivati 26.554
Altri debiti finanziari 41.574
Debiti commerciali e altri debiti 1.234.181 1.234.181
Passività per imposte correnti 60.749 60.749
Altre passività 32.967 32.967
Altri debiti 32.967
Passività non correnti 0 214.422 0 5.833 220.255
Passività finanziarie a lungo termine 214.422 214.422
Finanziamenti bancari
Prestiti obbligazionari 198.994
Debito finanziario IFRS 16 8.386
Altro 7.042
Fondi per rischi 1.696 1.696
Fondi per benefici ai dipendenti 2.356 2.356
Altre passività 1.781 1.781
Totale strumenti finanziari passivi 26.554 1.635.314 0 99.550 1.761.417

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Società, descritti nel precedente paragrafo 5.4.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, stipulati al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps), per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi e per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e non quotate in un mercato attivo: il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività della Società di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per la Società a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie da quelle valutate al costo ammortizzato a quelle

FVTPL
Costo
FVOCI
Altro
Bilancio al
ammortizzato
(titoli di debito)
31/12/2018
ATTIVITÀ
Attività correnti
667.186
10.372
0
693.972
1.371.530
Disponibilità liquide ed equivalenti
244.023
244.023
Altre attività finanziarie
83.599
10.372
93.970
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia)
83.599
Finanziamenti a terzi
6.743
Crediti finanziari verso società del Gruppo
3.629
Crediti commerciali
337.903
337.903
Credti verso clienti
183.290
Crediti commerciali verso società del Gruppo
154.613
Rimanenze
680.058
680.058
Attività per imposte correnti
8.539
8.539
Altre attività
1.661
5.374
7.036
Altri crediti
1.661
5.374
Attività non correnti
3.677
0
0
27.477
728.387
Immobili, impianti e macchinari
11.589
11.589
Attività immateriali
2.712
2.712
Diritto di utilizzo attività di leasing
0
Partecipazioni al costo
697.233
697.233
Altre partecipazioni
495
495
Attività per imposte anticipate
12.681
12.681
Altre attività finanziarie
3.677
3.677
Finanziamenti a controllate
Altri crediti
3.677
Totale strumenti finanziari attivi
670.863
10.372
0
721.449
2.099.917
PASSIVITÀ
Passività correnti
24.185
1.033.911
0
103.498
1.161.594
Passività finanziarie a breve termine
24.185
256.001
280.186
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari
8.606
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo
185.176
Strumenti derivati
24.185
Altri debiti finanziari
62.219
Debiti commerciali e altri debiti
777.910
777.910
Passività per imposte correnti
63.707
63.707
Altre passività
39.791
39.791
Altri debiti
39.791
Passività non correnti
0
256.001
0
7.165
263.166
Passività finanziarie a lungo termine
256.001
256.001
Finanziamenti bancari
49.393
Prestiti obbligazionari
198.675
Debito finanziario IFRS 16
Altro
7.933
Fondi per rischi
3.134
3.134
Fondi per benefici ai dipendenti
2.310
2.310
Altre passività
1.721
1.721
Totale strumenti finanziari passivi
24.185
1.289.912
0
110.663
1.424.760
31/12/2018 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9

designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.3.2 Informativa di Conto Economico complessivo

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, la Società ha optato per la seconda alternativa. Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2019 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2019
Ricavi della gestione caratteristica 8.462.671 8.462.671
Altri proventi 55.493 55.493
Totale ricavi 8.518.164 8.518.164
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (7.709.509) (7.709.509)
Prestazioni di servizi e costi diversi (57.730) (597.431) (655.161)
Costo del lavoro (33.393) (33.393)
Ammortamenti e svalutazioni (6.030) (6.030)
Totale costi (8.346.362) (8.404.093)
Risultato operativo 114.071
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 2.682 2.682
Altri proventi (oneri) finanziari netti (2.241) (7.779) (10.020)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 1.391
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 6.377
da Strumenti derivati (6.525)
- di cui:
Differenziali realizzati (3.492)
Variazione di FV (3.033)
da Altre attività finanziarie 4.284
da Interessi su finanziamenti (12.069)
da Interessi su factor (3.478)
da Altri crediti/debiti
Risultato prima delle imposte 106.733
Risultato prima delle imposte 106.733
Imposte sul reddito (29.230)
Risultato netto 77.503

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2019 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting; a tal proposito, si ricorda che nel corso dell'esercizio è stata effettuata la riclassifica dei risultati in derivati descritta al precedente punto 6 – Note al Conto Economico, e che anche i dati relativi all'esercizio 2018 sono stati riesposti.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 12.069 migliaia di Euro (17.965 migliaia di Euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.

7.3.3 Informazioni integrative

7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Come in precedenza indicato, la Società stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, nonché sui tassi d'interesse per mitigare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2019 i contratti derivati in essere erano rappresentati essenzialmente da:

  • futures, opzioni e swaps su prodotti petroliferi, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione;
  • Interest Rate Swaps su tassi d'interesse;
  • Forwards su cambio Euro/Dollaro USA.

Gli strumenti derivati legati alle operazioni di copertura sui prodotti petroliferi, come già citato al punto 6 – Note al Conto Economico, sono state rappresentati in seguito al cambio di accounting policy, nei ricavi e costi della gestione caratteristica.

In conformità a quanto previsto dai principi IFRS, i dati relativi al 2018 impattati da tale riclassifica sono stati riesposti, per consentire la comparabilità degli stessi con quelli dell'esercizio in corso.

Tutti gli altri strumenti finanziari (IRS e Forward sui cambi) non legati alla copertura dei prodotti petroliferi, sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggioranza delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2019, mentre gli Interest Rate Swaps

31/12/2018 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2018
Ricavi della gestione caratteristica 9.200.810 9.200.810
Altri proventi 68.259 68.259
Totale ricavi 9.269.069 9.269.069
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (8.398.602) (8.398.602)
Prestazioni di servizi e costi diversi 32.617 (563.435) (530.818)
Costo del lavoro (36.777) (36.777)
Ammortamenti e svalutazioni (7.154) (7.154)
Totale costi (9.005.968) (8.973.351)
Risultato operativo 295.718
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (2.000) (2.000)
Altri proventi (oneri) finanziari netti (29.882) (17.848) (47.730)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 644
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 3.038
da Strumenti derivati (20.430)
- di cui:
Differenziali realizzati (20.665)
Variazione di FV 235
da Altre attività finanziarie (9.452)
da Interessi su finanziamenti (17.965)
da Interessi su factor (3.565)
da Altri crediti/debiti
Risultato prima delle imposte 245.988
Risultato prima delle imposte 245.988
Imposte sul reddito (69.168)
Risultato netto 176.820

hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.3.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta dal fair value al 31 dicembre 2019.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta sono:

  • a. rischio di credito, ovvero il rischio che la Società subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da essa detenuta sia inadempiente;
  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che la Società non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui la Società opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra riportati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione nell'apposita sezione.

7.3.4.1 Rischio di credito

correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38 sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2019 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.716.816 791.473 791.473 591.835 140.556 36.378 386 22.317 791.473 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.638 271.638 271.638 271.638 271.638
Altre attività finanziarie negoziabili 188.073 188.073 188.073 188.073 188.073
Crediti commerciali 331.762 331.762 331.762 50.409 132.125 140.556 36.378 386 22.317 331.762
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 858.904
Attività per imposte correnti 67.109
Altre attività 4.447
Attività non correnti 723.397 4.173 4.173 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 12.746
Attività immateriali 1.979
Diritti di utilizzo di attività di leasing 7.266
Partecipazioni valutate
con il metodo del patrimonio netto
697.233
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 0
Altre attività finanziarie 3.678 3.678 3.678
Totale attività 2.440.212 795.646 795.646 591.835 140.556 36.378 386 22.317 791.473
Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.371.530 681.015 681.015 508.784 131.713 24.413 328 15.776 681.015 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 244.023 244.023 244.023 244.023 244.023
Altre attività finanziarie negoziabili 93.970 93.970 93.970 93.970 93.970
Crediti commerciali 343.021 343.021 343.021 92.762 170.790 131.713 24.413 328 15.776 343.021
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 680.058
Attività per imposte correnti 8.539
Altre attività 7.036
Attività non correnti 728.387 4.172 4.172 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 11.589
Attività immateriali 2.712
Diritti di utilizzo di attività di leasing 0
Partecipazioni valutate
con il metodo del patrimonio netto
697.233
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 12.681
Altre attività finanziarie 3.677 3.677 3.677
Totale attività 2.099.917 685.186 685.186 508.784 131.713 24.413 328 15.776 681.015

Le garanzie sui crediti sono rappresentate da lettere di credito in possesso della Società per la fornitura ad alcuni clienti, nonché da fideiussioni ottenute da clienti e assicurazioni del credito.

7.3.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Si precisa che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2019 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2019 2020 2021 2022 2023 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.541.162 1.541.162 1.472.444 70.000 1.403.271 70.440 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 213.265 213.265
Finanziamenti bancari (garantiti) 70.018 70.018 70.000 70.000
Anticipi c/c 7.969
Debiti finanziari v/società del Gruppo 67.151 67.151 67.151
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,257%) 844 440
Strumenti derivati 26.554 26.554 26.554
Altri debiti finanziari 41.574 41.574 41.574
Debiti commerciali e altri debiti 1.234.181 1.234.181 1.234.181 1.234.181
Passività per imposte correnti 60.749 60.749
Altre passività 32.967 32.967 32.967 32.967
Passività non correnti 220.255 214.422 200.000 0 3.765 3.765 3.765 3.765 201.882 0
Passività finanziarie a lungo termine 214.422 214.422 200.000
Finanziamenti bancari (garantiti) 0
Prestiti obbligazionari 198.994 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16 8.386 0,08 0,07 0,1 0,08 0,06
Altro 7.042
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,257%)
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882
Fondi per rischi 1.696
Fondi per benefici ai dipendenti 2.356
Altre passività 1.781
Totale passività 1.761.417 1.755.584 1.672.444 70.000 1.407.035 74.205 3.765 3.765 201.882 0
Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2019 2020 2021 2022 2023 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.161.594 1.161.594 1.097.888 0 1.100.166 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 280.186 280.186
Finanziamenti bancari
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 185.176 185.176 185.176
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,23%) 2.278
Strumenti derivati 24.185 24.185 24.185
Altri debiti finanziari 70.826 70.826 70.826
Debiti commerciali e altri debiti 777.910 777.910 777.910 777.910
Passività per imposte correnti 63.706 63.706
Altre passività 39.791 39.791 39.791 39.791
Passività non correnti 263.166 256.001 250.000 0 4.380 54.072 3.765 3.765 201.882 0
Passività finanziarie a lungo termine 256.001 256.001 250.000
Finanziamenti bancari 49.393 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.675 200.000 200.000
Debito finanziario IFRS16
Altro 7.933
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,23%) 615 308 0 0 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882 0
Fondi per rischi 3.134
Fondi per benefici ai dipendenti 2.310
Altre passività 1.721
Totale passività 1.424.760 1.417.595 1.347.888 0 1.104.545 54.072 3.765 3.765 201.882 0

Il fair value degli strumenti derivati iscritti in bilancio si riferisce essenzialmente a posizioni correnti.

Si precisa che gli strumenti derivati di copertura compresi nelle passività finanziarie correnti accolgono Interest Rate Swaps

relativi al finanziamento della Società: i flussi nominali futuri degli interessi su tale finanziamento sono già compresi nella "quota di interessi finanziamento a m/l termine" indicati nella sezione "Passività non correnti" della tabella.

7.3.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui la Società è esposta attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che la Società corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale la Società è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, la Società, alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali.

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 1.301.960 1,123 1.165.974
Effetto su risultato ante-imposte 129.553 (105.998)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 88.873 (72.714)
2018
CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 794.522 1,145 696.020
Effetto su risultato ante-imposte 77.336 (63.275)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 53.052 (43.406)

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/ Dollaro, la Società pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. In base all'andamento di quest'anno del cambio, considerare una variazione di tale tipo porta a risultati riferibili ad un intervallo di confidenza del 99,55%.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2019
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -10% +10%
Cambi (3.283) 45.159 (36.931)
(3.283) 45.159 (36.931)
Effetto su risultato ante-imposte 45.159 (36.931)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 32.740 (26.775)
2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -10% +10%
Cambi (77) 25.978 (21.296)
(77) 25.978 (21.296)
Effetto su risultato ante-imposte 25.978 (21.296)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 18.834 (15.440)

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, la Società è esposta sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor. La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2019:

TASSI D'INTERESSE VARIABILI
Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2019 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,28% (7.700)
Effetto su risultato ante-imposte 3.020 (3.020)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 2.189 (2.189)
2018
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2018 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,23% (16.548)
Effetto su risultato ante-imposte 6.727 (6.727)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 4.877 (4.877)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Società è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (100) 100 (100)
(100) 100 (100)
Effetto su risultato ante-imposte 100 (100)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 73 (73)
2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (272) (145) (400)
(272) (145) (400)
Effetto su risultato ante-imposte (145) (400)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (105) (290)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2018 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data. È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2019 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (8.858) 19.978 (19.848)
(8.858) 19.978 (19.848)
Effetto su risultato ante-imposte 19.978 (19.848)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 14.484 (14.390)
2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi 47.495 120.099 (9.388)
47.495 120.099 (9.388)
Effetto su risultato ante-imposte 120.099 (9.388)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 87.072 (6.806)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione della società ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.4 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente:

Numero medio dipendenti 2019 2018
Dirigenti 36 38
Impiegati 232 223
Totale 268 261

Il numero dei dipendenti è passato da 261 unità alla fine del 2018 a 268 al 31 dicembre 2019.

7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi

e sulle partecipazioni degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Le seguenti tabelle forniscono le informazioni relative ai compensi ed alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche; i dirigenti con responsabilità strategiche sono identificati nel Chief Financial Officer.

7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nome e Cognome
Carica ricoperta
Periodo per cui è stata
Scadenza
Emolumenti
Benefici
Bonus
Altri
ricoperta la carica
della carica
per la carica
non
e altri
compensi
nella società
monetari
incentivi
Consiglio di amministrazione
()
(
)
Massimo Moratti
Presidente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
1.545.000
Dario Scaffardi
Amm. Delegato - Dir. Generale
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
510.000
Angelo Moratti
Consigliere
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Giovanni Emanuele Moratti
Consigliere
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Gabriele Moratti
Consigliere
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Angelo Mario Moratti
Consigliere
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Laura Fidanza
Consigliere Indipendente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Adriana Cerretelli
Consigliere Indipendente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Gilberto Callera
Consigliere Indipendente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Harvie-Watt Isabelle
Consigliere Indipendente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Francesca Luchi
Consigliere Indipendente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
Leonardo Senni
Consigliere Indipendente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
45.000
() competenze di lavoro subordinato
Collegio sindacale
(
)
Giancarla Branda
Presidente Collegio Sindacale
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
60.000
Simonelli Paola
Sindaco Effettivo
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
40.000
Giovanni Luigi Camera
Sindaco Effettivo
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
40.000
Pinuccia Mazza
Sindaco Supplente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
Andrea Perrone
Sindaco Supplente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
(
) compensi sindacali da altre società del Gruppo
Organismo di vigilanza
(
)
Giovanni Luigi Camera
Membro
01/01/19
13/05/19
8.333
Simonelli Paola
Membro
14/05/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
15.580
Simona Berri
Membro
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
-
Ferruccio Bellelli
Membro
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
-
Marco Tonellotto
Membro
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
(
*) inclusi compensi da altre società del Gruppo
Comitato Controllo e Rischi
Gilberto Callera
Presidente
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
40.000
Adriana Cerretelli
Membro
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
35.000
Harvie-Watt Isabelle
Membro
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
35.000
Fidanza Laura
Membro
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
35.000
Leonardo Senni
Membro
01/01/19
31/12/19
approv. bil. d'esercizio 2020
35.000
Comitato per la Remunerazione
Gilberto Callera
Presidente
01/01/19
31/12/19
Approv. Bil. D'esercizio 2020
40.000
Fidanza Laura
Membro
01/01/19
31/12/19
Approv. Bil. D'esercizio 2020
35.000
Francesca Luchi
Membro
01/01/19
31/12/19
Approv. Bil. D'esercizio 2020
35.000
Dirigenti con responsabilità strategiche
210.000
(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4)
880.000
200.000
80.333
90.357
204.267
-
20.000
30.917
22.583
9.535
193.293
146.699
25.000
443.253

7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Cognome e nome Carica Società Numero azioni possedute Numero Numero Numero azioni possedute
alla fine dell'esercizio azioni azioni alla fine dell'esercizio
precedente acquistate vendute in corso
Massimo Moratti Presidente Saras SpA - - - -
Dario Scaffardi Amm. Delegato - Dir. Generale Saras SpA 146.370 1.566.150 50.000 1.662.520
Angelo Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Angelomario Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Gabriele Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Giovanni Emanuele Moratti Consigliere Saras SpA - - - -
Gilberto Callera Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Laura Fidanza Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Isabelle Harvie-Watt Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Francesca Luchi Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Leonardo Senni Consigliere Indipendente Saras SpA - - - -
Giancarla Branda Presidente Collegio Sindacale Saras SpA - - - -
Giovanni Luigi Camera Sindaco effettivo Saras SpA - - - -
Paola Simonelli Sindaco effettivo Saras SpA - - - -
Pinuccia Mazza Sindaco supplente Saras SpA - - - -
Andrea Perrone Sindaco supplente Saras SpA - - - -
Dirigenti con Responsabilità Strategiche Saras SpA - 694.425 - 694.425

7.6 Impegni

Al 31 dicembre 2018 e 2019 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2019 ammonta ad un totale di 162.702 migliaia di Euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.7 Altro

Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio.

7.8 Eventi successivi

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

8. Varie

Ai sensi dell'art. 2428 del Codice Civile si precisa che le sedi secondarie della società sono:

Direzione Generale e Amministrativa - Milano

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto del Destinatario Corrispettivo
servizio erogatore di competenza
dell'esercizio 2019
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 491
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA 35
Altri servizi EY SpA Saras SpA 84
Totale 610

9. Pubblicazione del bilancio

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 2 marzo 2020 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

RELAZIONI
AI BILANCI 2019

開催
関連

Alexandria de Alexandria

i.
Iri

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO GRUPPO SARAS

Saras SpA

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo $1^{\circ}$ gennaio $2019 - 31$ dicembre 2019.

Al riguardo si segnala che:

a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato di Gruppo chiuso al 31 dicembre 2019 è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello Internal Controls - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO") che rappresenta un frame work di riferimento generalmente accettato a livello internazionale;

b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.

  1. Si attesta, inoltre, che:

  2. 2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:

  3. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;

  4. b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

  5. c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 2 marzo 2020

Firma organi amministrativi delegati

(Uleren)

(Ing. Dario Scaffardi)

Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

S. Chemis

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019

181

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Saras (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio consolidato che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Saras S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Aspetti chiave Risposte di revisione

Valutazione di immobilizzazioni, rimanenze e strumenti derivati

La performance economica e finanziaria del Gruppo è significativamente influenzata dalla variabilità di fattori esterni, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione, che determinano i conseguibili margini di raffinazione, attività prevalente del Gruppo. L'andamento delle variabili di mercato nel prevedibile futuro rappresenta una delle assunzioni critiche per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti derivati.

La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni ed, eventualmente, le assoggetta ad impairment test; inoltre, verifica, a fine esercizio, il valore recuperabile delle rimanenze ed il fair value degli strumenti derivati.

Tali stime comportano processi valutativi, anche complessi, che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basate su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale.

In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve considerare nelle proprie valutazioni, tra cui in particolare i possibili effetti sui flussi di cassa futuri delle variazioni del contesto di mercato, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 3.6 "Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività" della nota integrativa al bilancio consolidato.

Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi degli scenari economici e di settore considerati dalla Direzione Aziendale ai fini della preparazione di tali piani, la verifica della coerenza con le fonti esterne utilizzate nello sviluppo degli stessi, la loro continuità di applicazione nel tempo, l'analisi della procedura e dei controlli posti in essere dal Gruppo in merito all'identificazione di eventuali indicatori di impairment nonché l'analisi dei modelli di valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni, del valore recuperabile delle rimanenze e del valore corrente degli strumenti derivati in essere a fine esercizio.

Nell'esecuzione delle nostre procedure di revisione, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio consolidato in relazione all'aspetto chiave.

Complessità regolatorie e conseguenti contenziosi del settore energetico

Il settore energetico è regolato da normative e procedimenti autorizzativi, caratterizzati da elevata complessità, che hanno già comportato il coinvolgimento della controllata Sarlux S.r.l. in procedimenti e contenziosi amministrativi, il cui esito potrebbe influenzare negli esercizi futuri, anche per importi significativi, la valutazione di passività ai fini degli accantonamenti a "Fondi per Rischi e Oneri" e di attività potenziali a fronte del tardivo riconoscimento di diritti da tempo reclamati dal Gruppo e non ancora contabilizzati in bilancio. La Direzione aziendale, con il supporto dei propri legali, ha aggiornato in bilancio le proprie aspettative di esito finale di tali procedimenti e contenziosi amministrativi sulla base delle più recenti evoluzioni. Abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione in relazione alla complessità, anche interpretativa, della materia regolamentare nonché della rilevanza e delle incertezze connesse alla valutazione dei procedimenti e contenziosi amministrativi in essere.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 7.1 "Analisi dei principali contenziosi in essere" della nota integrativa al bilancio consolidato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la comprensione, anche attraverso la discussione con la Direzione Aziendale, circa l'interpretazione delle normative applicabili e l'evoluzione dei contenziosi pendenti, anche sulla base delle informazioni aquisite dai legali che assistono il Gruppo, l'esame della principale documentazione utilizzata dal Gruppo nonchè l'esame delle modalità di recepimento in bilancio delle conclusioni di tali analisi.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio consolidato in relazione all'aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Saras S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tale scelta.

3

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

4

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123 bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Saras al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c.2, lettera e), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

$\cdots$

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 18 marzo 2020

EY_S.p.A JUR Alberto Romeo (Revisore Legale)

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO SARAS SPA

Saras SpA

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione $\bullet$ del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1º gennaio 2019 - 31 dicembre 2019.

Al riguardo si segnala che:

a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello Internal Controls - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO") che rappresenta un frame work di riferimento generalmente accettato a livello internazionale; b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono

emersi aspetti di rilievo.

  1. Si attesta, inoltre, che:

88

  • 2.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002

$\mathbf{1}$

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 2 marzo 2020

Firma organi amministrativi delegati

filady

(Dott. Massimo Moratti)

(Ing. Dario Scaffardi)

Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

A. Mreun

(Dott. Franco Balsamo)

189

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

Nel dettaglio, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, nella qualità di organo di controllo e anche quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile negli enti di interesse pubblico, ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 39/2010, il Collegio riferisce:

  • a) di aver vigilato sull'osservanza della legge, delle normative principali e secondarie e dello statuto da parte della Società, quindi anche sul rispetto delle misure previste in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in materia di rispetto dell'ambiente ed in materia di trattamento dei dati personali:
  • b) di aver ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dall'art. 150 del D.lgs. n. 58/1998 e con le modalità previste dallo Statuto all'art. 22, informazioni sul generale andamento della gestione, sulla prevedibile evoluzione dello stesso, nonché sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dalle sue controllate nel corso dell'esercizio, e di poter ragionevolmente affermare, sulla base delle informazioni rese disponibili, che le delibere assunte e le azioni intraprese sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Le informazioni suddette sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla Gestione alla quale si rinvia:
  • c) di non aver rilevato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate, e di aver verificato che i rapporti con le stesse sono stati regolati a condizioni di mercato. Al riguardo si richiama l'attenzione sulla circostanza che, nella Nota Integrativa al bilancio consolidato - al paragrafo 7.2. del Capitolo 7 rubricato "Altre informazioni" - gli Amministratori evidenziano ed illustrano, in maniera analitica, l'esistenza di rapporti di interscambio di beni e servizi e rapporti di carattere finanziario con società controllate e con altre parti correlate, esplicitandone gli effetti economici, precisando che gli stessi rapporti sono stati regolati alle condizioni che si sarebbero applicate per operazioni della stessa natura fra parti non correlate e rappresentando la relativa rispondenza all'interesse della Società. Sul punto, va

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detto altresì che non costituisce operazione atipica o inusuale, rientrando nel normale svolgimento dell'attività di una Società controllante, l'aver rilasciato fideiussioni a favore di Società controllate. La circostanza è oggetto di illustrazione specifica nella stessa nota integrativa al paragrafo 7.6, del suddetto Capitolo 7:

  • d) di aver valutato positivamente la conformità della Procedura in materia di operazioni con Parti correlate adottata dalla Società (approvata con delibera del 23 gennaio 2007, modificata con successiva delibera del 19 marzo 2014 e pubblicata sul sito internet) ai principi contenuti nel "Regolamento in materia di operazioni con parti correlate", adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e sue successive modifiche, in attuazione dell'art. 2391-bis del codice civile ed a quelli recati dal Codice di Autodisciplina; nonché la relativa coerenza con le indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010: tanto da poter concludere che le procedure adottate dal Consiglio sono idonee a garantire una corretta e trasparente regolamentazione delle operazioni con parti correlate. Al riguardo, il Collegio ha vigilato sull'osservanza della Procedura adottata, ottenendo al riguardo adeguate informazioni dalle funzioni preposte. Sottolinea, inoltre, che le funzioni precipue del Comitato Parti Correlate sono conferite al Comitato Controllo e Rischi, istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione ed in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina. Il Comitato non ha tenuto riunioni nel corso del 2019 in considerazione del fatto che non sono state poste in essere operazioni con parti correlate tali da renderne necessaria la convocazione, in conformità a quanto previsto dalla Procedura adottata dalla Società;
  • e) di aver verificato che, nel corso dell'esercizio 2019, la Società non ha acquistato né venduto azioni proprie sul Mercato Telematico Azionario Italiano, ancorché l'Assemblea degli Azionisti, in data 16 aprile 2019, abbia autorizzato un programma di acquisto di azioni ordinarie di Saras S.p.A., ai sensi degli articoli 2357 del codice civile e 132 del D.lgs. n. 58/1998, da effettuarsi entro il termine di dodici mesi a decorrere dalla delibera autorizzativa, quindi entro il 16 aprile 2020;
  • f) di aver acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di competenza, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure,

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GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2019

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competenze e responsabilità, alle dimensioni della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale;

  • g) di aver vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, attraverso la assidua partecipazione alle riunioni del Consiglio di amministrazione e dei Comitati endo-consiliari, costituiti in ossequio al Codice di Autodisciplina, e sulla base delle informazioni acquisite nel corso delle stesse riunioni, dando atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e ragionevolezza e che gli amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute:
  • h) di aver acquisito conoscenza e vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lett. d) del D.lgs. n. 58/1998, per le principali società soggette a controllo, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2 dello stesso D.lgs. n. 58/1998, tramite:
  • √ l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali:
  • √ gli incontri e gli scambi di informazioni con i Presidenti dei Collegi sindacali e con il Sindaco Unico ove previsto;
  • √ gli incontri con la Società incaricata anche della revisione legale delle partecipate:
  • e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;
  • i) di aver valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
  • √ l'esame della relazione del Dirigente Preposto al controllo interno sul sistema di Controllo interno della Società;
  • √ l'esame delle relazioni della funzione Internal Audit e dell'informativa resa dalla stessa sugli esiti della attività di monitoraggio avente ad oggetto l'attuazione delle azioni correttive di volta in volta individuate;

$\frac{1}{2} \int d\mathbf{k} \, d\mathbf{k}$

  • √ l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni;
  • √ l'esame dei documenti aziendali:
  • √ l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di revisione;
  • √ lo scambio di informazioni con gli organi di controllo delle controllate ex art. 151, commi 1 e 2, del D.lgs. n. 58/1958;
  • e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;
  • j) di aver vigilato sul processo di attestazione dell'attendibilità dell'informativa finanziaria e sulla capacità del processo di redazione del bilancio di produrre un'informativa finanziaria coerente con i principi contabili;
  • k) di aver vigilato sulla adeguatezza della politica di gestione dei rischi in relazione alle aree strategiche, operative e finanziarie;
  • I) di aver preso visione e di aver ottenuto informazioni sulle attività di carattere procedurale ed organizzativo poste in essere, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti" di cui al D.lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche; di aver ricevuto dall'Organismo di Vigilanza i verbali delle relative riunioni svolte nel corso dell'esercizio 2019, di aver acquisito le Relazioni periodiche presentate al Consiglio di Amministrazione e di aver ricevuto dallo stesso organismo assicurazione in merito all'assenza di fatti o situazioni da segnalare nella presente relazione;
  • m)di aver vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del D.lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la Corporate Governance, cui la Società ha dichiarato di aderire con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 novembre 2006; di aver verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei Consiglieri e di aver verificato l'adozione di una procedura di autovalutazione sulla composizione e funzionamento del Consiglio e del Comitati istituiti al suo interno:

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  • n) di aver verificato, in particolare, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza al criterio applicativo 1.C.1. lett.g) del Codice di Autodisciplina, per valutare l'indipendenza dei propri membri, ai sensi del criterio applicativo 3.C.5. in calce all'art. 3 dello stesso Codice:
  • o) di aver valutato l'adeguatezza dei criteri di definizione della politica sulla remunerazione adottati dal Consiglio e dal Comitato per la Remunerazione costituito al suo interno, anche alla luce delle raccomandazioni del Comitato per la Corporate governance. Al riguardo, si sottolinea che la Società, dopo la chiusura dell'esercizio 2019, precisamente nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 2 marzo 2020, ha modificato la Politica sulla Remunerazione per tener conto delle novità introdotte dal nuovo art. 123-ter del TUF, come modificato dal D.Lgs. n. 49 del 10 maggio 2019 in attuazione della direttiva UE 2017/828 (Shareholder Rights Directive II), individuando, in particolare, specifici obiettivi di sostenibilità nella componente variabile della remunerazione dei manager:
  • p) di aver verificato l'evoluzione della governance anche alla luce delle considerazioni contenute nella relazione sul governo societario in merito alle raccomandazioni recate nella lettera del Presidente del Comitato per la Corporate Governance del 19 dicembre 2019 e, in tale ambito, di aver valutato positivamente l'attenzione posta dalla Società ai temi della sostenibilità. Al riguardo, si segnala che, nella riunione del 6 febbraio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi la funzione di supervisione, valutazione e monitoraggio in merito ai profili di sostenibilità connessi all'attività di impresa, ferme restando le attribuzioni già conferite al Comitato di Indirizzo e Strategie;
  • g) di aver effettuato la periodica verifica circa l'adeguatezza del Collegio in termini di poteri, funzionamento e composizione, tenuto conto delle dimensioni, della complessità e delle attività svolte dalla Società, accertando l'idoneità del propri componenti a svolgere le funzioni assegnate in termini di sussistenza dei requisiti di professionalità e onorabilità, di disponibilità di tempo e di indipendenza e verificando altresì il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi previsti, anche sulla base delle attestazioni ed informazioni fornite da ciascun sindaco;

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  • r) di aver ricevuto dalla Società di revisione conferma della propria indipendenza ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2) del Regolamento Europeo 537/2014 e ai sensi del paragrafo 17, lettera a) del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260;
  • s) di aver rilasciato, nel corso dell'esercizio 2019, i seguenti pareri favorevoli:
  • √ sulla integrazione dell'onorario della Società di Revisione contabile;
  • v sull'attribuzione dell'incarico a Ernst & Young di eseguire prestazioni di servizi diversi dalla revisione, concretantesi nel supporto alla identificazione delle aree di intervento per il miglioramento dei dati ambientali e di sicurezza oggetto di monitoraggio, nei confronti di Sarlux S.r.l, società controllata da Saras S.p.A.:
  • √ sulla valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza, previsti dal Codice di Autodisciplina e dal D.lgs. n. 58/1998, in capo ai consiglieri indipendenti:
  • √ sull'approvazione del piano annuale di attività predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.1. c) del Codice di Autodisciplina;
  • v sulla valutazione sul corretto utilizzo dei principi contabili e sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, effettuata dal Comitato Controllo e Rischi, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.2. a) del Codice di Autodisciplina, di concerto con il Dirigente Preposto;
  • t) di non aver ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile ed esposti;
  • u) di aver ricevuto analitica informativa in merito agli impairment test eseguiti nel 2019, ai sensi dello IAS 36, a conferma dei valori di attività iscritte nel bilancio della Società e nei bilanci delle società controllate:
  • v) di aver ricevuto analitica informativa in merito alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate. Di tali operazioni, esaminate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, si citano le seguenti:

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  • √ realizzazione, nel primo trimestre dell'anno, di un importante ciclo di manutenzione pluriennale programmata sugli impianti presso la raffineria di Sarroch:
  • modifica della compagine sociale per effetto della scissione totale non proporzionale di MOBRO S.p.A. in favore di Angel Capital Management S.p.A. (ACM) e Stella Holding S.p.A. (Stella). A seguito della scissione, quindi dal 24 giugno 2019, la Saras S.p.A. risulta essere controllata da Massimo Moratti S.a.p.A. con il 20.01 per cento. Angel Capital Management S.p.A. con il 10.005 per cento e Stella Holding S.p.A. con il 10.005 per cento del capitale:

√ avvio dell'attività di commercializzazione diretta di combustibili navali presso specifiche aree dedicate nei porti di Sarroch e Cagliari:

  • √ ampliamento del parco eolico di Ulassai, con installazione di 9 nuove turbine per una capacità aggiuntiva di 30 MW, che ha portato la capacità installata complessiva a 126 MW:
  • v sottoscrizione, avvenuta il 5 febbraio 2020 quindi dopo la chiusura dell'esercizio 2019, di una linea di credito revolving a cinque anni per un importo complessivo pari a 305 milioni di euro, rifinanziando con anticipo la precedente linea di credito revolving per un importo di 255 milioni di euro con scadenza a dicembre 2020:
  • v stipula di un contratto di finanziamento, avvenuta il 12 febbraio 2020 quindi dopo la chiusura dell'esercizio 2019, per un importo pari a 50 milioni di euro;
  • w) di aver tenuto nel corso dell'esercizio cinque riunioni, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Igs. n. 58/1998, con esponenti della Società incaricata della revisione legale, dalle quali non sono emersi fatti o criticità degni di menzione nella presente relazione:
  • x) di aver ricevuto il progetto di bilancio consolidato di Gruppo e di bilancio separato al 31 dicembre 2019 redatto secondo i principi contabili internazionali, nonchè la relazione sulla gestione, nei termini previsti dall'art. 2429 del codice civile, nonché il Bilancio di Sostenibilità recante la Dichiarazione consolidata delle informazioni di

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carattere non finanziario e sulla diversità, nei termini previsti dall'art. 5 del D.lgs. n. 254/16:

  • y) di aver ricevuto, dopo l'approvazione del progetto di bilancio, una nuova versione della Relazione sulla gestione integrata con l'informativa necessaria in esito alla diffusione, su scala globale, della emergenza epidemiologica da COVID -19 (c.d. "coronavirus") e di aver appreso che il Gruppo, in relazione agli sviluppi legati alla evoluzione della pandemia - pur nella consapevolezza di un rallentamento dell'attività di impresa e della contrazione dei margini - non ha proceduto ad una quantificazione degli effetti per le obiettive incertezze sull'entità dell'impatto dell'evento sul quadro macroeconomico. Il Collegio ha verificato, tuttavia, l'adozione da parte del Gruppo di tutte le precauzioni necessarie per proteggere il proprio personale, i clienti e la comunità, acquisendo al riguardo assicurazioni anche dall'Organismo di Vigilanza. Ha verificato, altresì, la rispondenza alla normativa delle misure adottate dal Gruppo nella prosecuzione delle proprie attività:
  • z) di aver ricevuto dalla Società di revisione legale le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato, chiusi al 31 dicembre 2019. Da tali relazioni, datate 18 marzo 2020, risulta che il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato della Società forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del D.lgs. n. 38/2005; e che la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nel comma 4 dell'art. 123-bis del D.lgs. n. 58/1998, sono coerenti con il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato:

aa) di aver ricevuto, dalla Società di revisione EY S.p.A., la relazione prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014, datata 18 marzo 2020;

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bb) di aver ricevuto, dalla Società incaricata della revisione legale EY S.p.A., la relazione di revisione limitata sulla conformità delle informazioni non finanziarie fornite rispetto alle norme contenute nel D.lgs. 30 dicembre 2016 n. 254. Da tale relazione, datata 18 marzo 2020, risulta l'inesistenza di elementi idonei a far ritenere che la DNF non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto citato e dal GRI Standards.

Dichiarazione consolidata di informazioni di carattere non finanziario

Il Collegio, nell'ambito della ordinaria attività svolta in attuazione della normativa vigente, ha vigilato sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni stabilite dal D.Isg. n. 254/2016 in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.

La Società ha redatto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario nella forma più ampia di "Bilancio di sostenibilità", collocandola in un documento distinto e non in una sezione della relazione sulla gestione.

La suddetta dichiarazione, redatta secondo i principi di rendicontazione individuati nello standard "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" (in breve GRI Standard), offre una rappresentazione delle strategie adottate al fine di assicurare la crescita economica della Società e lo sviluppo del suo business in ottica sostenibile. La stessa copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, rilevanti, tenuto conto dell'attività e delle caratteristiche dell'impresa, in misura adeguata al fine di consentire la comprensione dell'attività svolta dal Gruppo Saras, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, in senso coerente con le disposizioni contenute nell'art. 3 del D.Lgs. n. 254/2016.

Sulla suddetta dichiarazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 2 marzo 2020 e messa a disposizione dei Sindaci nella stessa data, il Collegio ha svolto un controllo di tipo sintetico sui sistemi e sui processi allo scopo di accertare il rispetto della legge e della corretta amministrazione. In concreto il controllo ha avuto ad oggetto la matrice di rilevanza dei rischi, le modalità di rendicontazione delle informazioni

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fornite dalle società del Gruppo e la corrispondenza al vero delle stesse, nonché la coerenza della stessa rendicontazione con le previsioni del decreto.

All'esito dell'attività svolta ed alla luce delle conclusioni raggiunte dalla Società di revisione nella specifica relazione, il Collegio può attestare l'adequatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 254/2016.

Conclusioni

Per lo svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2019. il Collegio si è riunito quattordici volte; ha assistito ad una Assemblea degli azionisti, a cinque riunioni del Consiglio di Amministrazione; a tre riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine ed a quattro riunioni del Comitato Controllo rischi.

Gli elementi di conoscenza necessari per lo svolgimento dell'attività di competenza del Collegio sono stati acquisiti, oltre che dalla partecipazione alle suddette riunioni, anche attraverso indagini dirette, nonché attraverso la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate. Da quanto è emerso dalle verifiche e dalla partecipazione alle riunioni, le scelte operate dagli Amministratori appaiono conformi alla legge ed allo statuto. ai principi di corretta amministrazione, nonché coerenti e compatibili con le dimensioni aziendali e con il patrimonio sociale.

Nel corso dell'attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni assunte dalla Società di revisione non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione.

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, e dall'analisi del progetto di bilancio presentato, considerato che, in data 18 marzo 2020, la Società di revisione ha rilasciato le proprie relazioni senza rilievi, il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.

Inoltre, considerato che, in data 24 febbraio 2020, il Dott. Giovanni Luigi Camera ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di sindaco effettivo della Società, con efficacia

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dalla data della assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019, si invitano gli Azionisti a deliberare anche in merito all'integrazione del Collegio Sindacale. Con l'occasione, il Presidente del Collegio, avv.to Giancarla Branda e l'altro Sindaco effettivo, Dott.ssa Paola Simonelli, formulano il loro personale ringraziamento al Dott. Camera per il lavoro svolto, sempre con grande professionalità e sensibilità, e per la scrupolosa attenzione posta nello svolgimento dell'incarico.

24 marzo 2020

Il Collegio Sindacale

Giancarla Branda - Presidente Ipauveon le Jeanole
Giovanni Luigi Camera - Sindaco effettivo Sans L'Europe

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ELENCO DEGLI INCARICHI RICOPERTI DAL COLLEGIO SINDACALE IN SOCIETÀ DI CUI AL LIBRO V DEL CODICE CIVILE ALLA DATA DEL 02/03/20

Avv. Giancarla Branda

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Saras SpA Presidente del Collegio Sindacale
GHC – Garofalo Health Care SpA Sindaco Effettivo
Sara Vita SpA Sindaco Effettivo
RFI - Rete Ferroviaria Italiana SpA Sindaco Effettivo
ACI Progei SpA Sindaco Effettivo
ACI Consult SpA (in liquidazione) Sindaco Effettivo
Consorzio Studi e Ricerche Fiscali Sindaco Effettivo
Centro Medico San Biagio Srl Sindaco Effettivo
Banca Network Investimenti in liquidazione coatta Amministrativa Membro del Comitato di Sorveglianza

Dott. Giovanni Luigi Camera

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Fondazione Cardinale Federico Borromeo Presidente del Collegio dei Revisori
M-I Stadio Srl Sindaco Effettivo
Massimo Moratti SapA Sindaco Effettivo
Mondini Cavi SpA Presidente Collegio Sindacale
Saras SpA Sindaco Effettivo
Sardeolica Srl Sindaco Unico
Sarlux Srl Sindaco Effettivo
Shine Sim SpA Presidente Collegio Sindacale

Dott.ssa Paola Simonelli

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Bruker Italia Srl Presidente del Collegio Sindacale
Biotecnica Instruments SpA Presidente del Collegio Sindacale
Chef Express SpA Sindaco Effettivo
C&P Srl Sindaco Effettivo
Consorzio Logistica Pacchi ScpA Sindaco Effettivo
Bi-Qem SpA Sindaco Effettivo
Bi-Qem Specialties SpA Sindaco Effettivo
Cremonini SpA Sindaco Effettivo
Emme Esse SpA in liquidazione Sindaco Effettivo
Errevi SpA n liquidazione Sindaco Effettivo
Fondo Pensione di Previdenza Bipiemme Sindaco Effettivo
Fratelli Gotta Srl Revisore Legale
GE.SE.SO Gestione Servizi Sociali Srl Sindaco Effettivo
Intersider Acciai SpA in liquidazione Sindaco Effettivo
MARR SpA Sindaco Effettivo
Perani & Partners SpA Sindaco Effettivo
Posa SpA Sindaco Effettivo
Saras SpA Sindaco Effettivo
Sarlux Srl Sindaco Effettivo
Shine Sim SpA Sindaco Effettivo
UBS Fiduciaria SpA Sindaco Effettivo
Simonelli & Partners Srl Consigliere (senza Deleghe)

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio d'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997 A member firm of Ernst & Young Global Limited

Aspetti chiave Risposte di revisione

Valutazione di immobilizzazioni, rimanenze e strumenti derivati

La performance economica e finanziaria di Saras S.p.A. è significativamente influenzata dalla variabilità di fattori esterni, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione, che determinano i conseguibili margini di raffinazione, attività prevalente della Società e del Gruppo. L'andamento delle variabili di mercato nel prevedibile futuro rappresenta una delle assunzioni critiche per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti derivati.

La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni, detenute attraverso le proprie controllate, ed, eventualmente, le assoggetta ad impairment test, ai fini della valutazione delle proprie partecipazioni; inoltre, verifica, a fine esercizio, il valore recuperabile delle rimanenze ed il fair value degli strumenti derivati.

Tali stime comportano processi valutativi, anche complessi, che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basate su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale.

In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve considerare nelle proprie valutazioni, tra cui in particolare i possibili effetti sui flussi di cassa futuri delle variazioni del contesto di mercato, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 3.3 "Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività" della nota integrativa al bilancio d'esercizio.

Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi degli scenari economici e di settore considerati dalla Direzione Aziendale ai fini della preparazione di tali piani, la verifica della coerenza con le fonti esterne utilizzate nello sviluppo degli stessi, la loro continuità di applicazione nel tempo, l'analisi della procedura e dei controlli posti in essere dalla Società in merito all'identificazione di eventuali indicatori di impairment nonché l'analisi dei modelli di valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni, e, di conseguenza, delle partecipazioni, del valore recuperabile delle rimanenze e del valore corrente degli strumenti derivati in essere a fine esercizio.

Nell'esecuzione delle nostre procedure di revisione, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio d'esercizio in relazione all'aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;

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  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

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Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 18 marzo 2020

EY S.p.A XIOSSUN Alberto Romao (Revisore Legale)

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Investor Relations [email protected]

Numero Verde per gli investitori individuali 800 511155

Progetto grafico e impaginazione Michele D'Ambrosio, Milano

Foto Stefano Dal Pozzolo, Roma

Stampa Logo, Padova

Stampato su Fedrigoni Freelife (carta riciclata amica dell'ambiente)

Saras S.p.A. - Sede legale: Sarroch (CA) SS. 195 Sulcitana, Km 19 Numero Iscrizione Registro Imprese, Codice Fiscale 00136440922 Partita IVA 03868280920

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