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Saras

Annual Report Mar 25, 2019

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Annual Report

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INDICE DI BILANCIO

PROFILO DEL GRUPPO SARAS

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio.

La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) ed una delle più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria viene gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in oltre cinquant'anni di attività.

Per sfruttare in modo ottimale queste straordinarie risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, incorporata a Ginevra nel mese di settembre 2015, che si occupa di acquisire grezzi e altre materie prime per la raffineria del Gruppo, di venderne i prodotti raffinati, e di svolgere anche attività di trading, agendo da una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere.

PRODOTTI PETROLIFERI VENDUTI IN ITALIA E SPAGNA NEL CANALE RETE ED EXTRA RETE

Direttamente ed attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta e carburante per l'aviazione, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei. In particolare, nel 2018 circa 2,12 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi sono state vendute in Italia nel canale extra rete, ed ulteriori 1,56 milioni di tonnellate sono state vendute nel mercato spagnolo tramite la controllata Saras Energia SAU, attiva sia nel canale extra-rete che rete.

IMPIANTO IGCC (IMPIANTO DI GASIFICAZIONE A CICLO COMBINATO) INTEGRATO CON LA RAFFINERIA

4.000.000.000 kWh/anno

Ad inizio anni 2000, il Gruppo Saras ha intrapreso anche l'attività di produzione e vendita dell'energia elettrica, mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato), che ha una potenza installata di 575MW ed è gestito anch'esso dalla controllata Sarlux Srl. Tale impianto utilizza in carica i prodotti pesanti della raffinazione, e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/ anno di energia elettrica, contribuendo per oltre il 45% al fabbisogno elettrico della Sardegna.

PARCO EOLICO DI ULASSAI

96 MW di capacità installata

Inoltre, sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso il parco eolico di Ulassai. Il parco, operativo dal 2005, viene gestito dalla controllata Sardeolica Srl ed ha una capacità installata pari a 96MW.

Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl.

MILESTONES

Anni 1960

Inizio attività

Anni 1970

Potenziamento impianti

Anni 1980

Incremento della capacità di conversione

Anni 1990

Ambiente e nuove tecnologie, espansione nel mercato extra-rete

1962

Angelo Moratti fonda Saras.

1965

avvio della raffineria di Sarroch.

1968

installazione di una nuova unità di distillazione primaria e dell'impianto di Cracking Catalitico a letto fluido (FCC).

1970

installazione dell'unità di Alchilazione e di un impianto per il trattamento delle acque reflue.

vuoto (Vacuum).

1983

1984 installazione di una nuova unità di Reforming Catalitico (CCR).

installazione dell'unità di Visbreaking (VSB) e di un'unità di distillazione sotto

Fine anni '80

potenziamento dell'unità FCC sino alla capacità di 94.000 bl/giorno.

1992

installazione della prima unità di Mild Hydrocracking (MHC1).

Metà anni '90

Saras inizia ad operare nel mercato extra-rete (vendite all'ingrosso) in Spagna (Saras Energia) ed in Italia (Arcola Petrolifera).

Anni 2000

IPO, nuovi investimenti in alta tecnologia ed ambiente

2001

Avviamento dell'impianto IGCC (impianto di gasificazione a ciclo combinato).

installazione di una seconda unità Mild Hydrocracking (MHC2).

installazione di un'unità di eterificazione (TAME).

2005

il parco eolico di Ulassai è operativo con una potenza installata pari a 72MW.

2006

IPO per perseguire progetti di crescita e cercare nuove opportunità.

2007

aumento capacità di conversione, e significativo miglioramento della produzione di gasolio per autotrazione.

2008

ottenimento della registrazione EMAS (Eco Management Audit Scheme).

avvio dell'unità di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (TGTU).

avviamento dell'unità di desolforazione delle benzine (U800).

2009

Inizio commercializzazione di benzina e gasolio a 10 ppm (parti per milione) della concentrazione di zolfo. Significativa riduzione delle emissioni indirette di SO2.

Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo, e che consentono di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali

Estensione della rete di distribuzione nell'area meridionale della Spagna, mediante l'integrazione di 71 stazioni di servizio acquisite da ERG.

Durante la manutenzione dell'impianto MHC1, si è verificato un tragico evento con il decesso di tre operai.

Completato un importante ciclo di manutenzione ed investimenti, determinanti per la redditività della società, agli impianti: Topping 1, FCC, ALKY, TAME, MHC1, MHC2, e VSB.

Anni 2010

2010 Avvio del "Progetto Focus", volto a migliorare efficienza produttiva, efficacia operativa ed a razionalizzare i costi.

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

Saras diventa membro accreditato dell'OCIMF (Oil Companies International Marine Forum), e può operare nell'ambito del "vetting" all'interno del programma SIRE dell'OCIMF.

Emissione obbligazionaria presso la Borsa del Lussemburgo, rivolta ai soli investitori istituzionali, del valore nominale di 250 milioni di Euro e della durata 5 anni.

2011

"Project Focus" consegue risultati positivi ed viene esteso anche alle attività di "Programmazione" e "Supply & Trading".

Il Gruppo sfrutta la propria flessibilità commerciale ed operativa per sopperire alla mancanza di grezzi libici, in conseguenza della guerra civile che sconvolge il paese.

Viene compiuta la fermata decennale per la manutenzione programmata dell'intero impianto IGCC.

La controllata "Sardeolica Srl" porta la capacità installata del parco eolico di Ulassai da 72 a 96 MW.

2012

Il Consiglio di Amministrazione di Saras approva il Piano Industriale 2013-2017, basato su attività mirate ad incrementare l'efficacia e l'efficienza, ed a perseguire nuove opportunità commerciali.

Presso il segmento Raffinazione, viene effettuato il revamping del MildHydroCracking-2 (MHC2).

Essere fra i più sicuri ed efficienti operatori del settore rimane la sfida principale per il Gruppo Saras, in un contesto competitivo difficile ed aggravato dalla recessione nella Zona Euro.

2013

La strategia industriale del Gruppo resta focalizzata sulla ricerca della performance operativa ottimale.

Un'importante riorganizzazione societaria

viene portata a compimento, trasferendo il ramo d'azienda del segmento Raffinazione da Saras SpA alla controllata Sarlux Srl.

Rosneft acquisisce a fine aprile il 13,70% del capitale sociale di Saras SpA dagli azionisti di maggioranza, i dottori Gian Marco e Massimo Moratti ed, a

MILESTONES

Anni 2010

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

metà giugno un ulteriore 7,29% dai mercati finanziari, mediante un offerta pubblica di acquisto volontaria parziale.

2014

Il Gruppo Saras prosegue le iniziative di "asset management" mirate alla riduzione dei costi, all'incremento dell'efficienza energetica, ed al coordinamento tra attività commerciali e gestione operativa della raffineria.

Emissione obbligazionaria presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, del valore nominale di 175 milioni di Euro e della durata 5 anni.

Vengono effettuate con successo le importanti attività di "turnaround" quinquennale presso l'impianto FCC di Cracking Catalitico, e le sue due principali unità ancillari: Alchilazione (Alky) ed Eterificazione (TAME).

Arcola Petrolifera Srl viene fusa per incorporazione in Saras SpA, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2014.

Il 29 dicembre 2014 Sarlux Srl acquisisce un ramo d'azienda di Versalis SpA, composto da circa l'80% delle unità produttive del complesso petrolchimico

Versalis di Sarroch, al fine di realizzare notevoli sinergie industriali ed organizzative, e rafforzarsi ulteriormente nel panorama competitivo internazionale.

2015

Il 2015 segna un cambiamento strutturale dei mercati petroliferi: prezzi del grezzo più equilibrati, maggior disponibilità di tipologie di grezzo non-standard, ripresa dei consumi di prodotti petroliferi, razionalizzazione del sistema di raffinazione europeo, riduzione della capacità "spare" a livello globale e correzione di alcune distorsioni di mercato, concorrono alla ripresa dei margini di raffinazione, beneficiando in misura maggiore le raffinerie complesse come quella del Gruppo Saras.

Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, il Gruppo Saras adotta un innovativo modello di business basato sulla gestione integrata della Supply Chain (ovvero della filiera di approvvigionamento della materia prima). Tale modello si fonda sulle caratteristiche di flessibilità ed alta conversione della raffineria di Sarroch, oltre che sullo stretto coordinamento tra attività di programmazione, trading e gestione operativa degli impianti.

In data 15 ottobre, si svolge presso la raffineria di Sarroch il "Capital Markets Day" del Gruppo Saras e viene presentato il Piano Industriale 2016–2019, basato sull'esecuzione ottimale del modello di gestione integrata della "Supply Chain", e su una serie di iniziative di miglioramento in ambito affidabilità, efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito, con investimenti moderati e brevi periodi di rientro.

In data 19 ottobre, Rosneft vende ad un qualificato Gruppo di investitori istituzionali internazionali circa l'8,99% del capitale sociale di Saras SpA, e riduce la sua partecipazione al 12%.

In data 10 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento bancario quinquennale, per un importo complessivo pari a 265 milioni di Euro, con lo scopo di rifinanziare debito esistente.

2016

Il 2016 si conferma un altro anno positivo per l'industria della raffinazione Europea, grazie al permanere di un'ampia offerta di grezzi, inclusi quelli non convenzionali le cui lavorazioni favoriscono siti complessi, integrati e ad alta conversione come quello Saras, e ad una domanda globale di prodotti raffinati in crescita (+1,3 mbl/g rispetto al 2015).

Da gennaio diviene pienamente operativa Saras Trading SA a Ginevra, una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere. Importante tassello nell'implementazione del modello di gestione integrata della Supply Chain, provvede agli acquisti di materie prime ed alla vendita dei prodotti raffinati della raffineria e svolge anche attività di trading indipendente su grezzo e prodotti petroliferi.

In data 22 aprile, l'Assemblea degli Azionisti delibera di distribuire un dividendo di Euro 0,17 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 10,8%), per un totale di 159,1 milioni di Euro. Il ritorno al pagamento del dividendo dopo numerosi anni è stato reso possibile dal miglioramento delle condizioni del mercato della raffinazione, e dagli ottimi risultati dell'esercizio 2015.

L'esercizio 2016 ha visto il Gruppo Saras impegnato in un importante processo di riduzione del costo medio del debito, cogliendo le

opportunità offerte dal contesto di bassi tassi di interesse, derivante dalla politica espansiva della Banca Centrale Europea.

2017

Nel 2017 l'industria della raffinazione ha continuato a beneficiare di condizioni favorevoli caratterizzate da margini dei principali prodotti raffinati soddisfacenti. L'offerta di grezzo è risultata abbondante nonostante l'implementazione di tagli produttivi ad opera dei paesi OPEC e di altri importanti produttori, pur in presenza di una certa pressione sugli sconti dei grezzi pesanti che sono risultati maggiormente interessati dai succitati tagli produttivi. È continuato il trend di crescita della domanda globale di prodotti raffinati che è risultata in aumento di +1,5 mbl/g rispetto al 2016.

In data 17 gennaio Rosneft, ha collocato la totalità delle azioni Saras S.p.A. che deteneva in portafoglio, corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras, ad un qualificato gruppo di investitori internazionali.

In data 20 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,10 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 4,6%), per un totale di 93,6 milioni di Euro.

Nel corso dell'anno ha preso avvio il programma #digitalSaras finalizzato ad individuare e implementare le innovazioni tecnologiche più idonee nell'ambito dell'Industria 4.0, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le performance operative e l'efficienza.

Il 22 dicembre si è

concluso con successo il private placement di titoli obbligazionari per un valore nominale di Euro 200 milioni, scadenza 28 dicembre 2022 e cedola fissa annua dell'1,70% proseguendo il processo di ottimizzazione finanziaria iniziato nel 2016. Il ricavato dell'operazione è stato destinato al rifinanziamento di parte dell'indebitamento lordo, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti.

2018

Il 2018 è stato un anno caratterizzato da una forte volatilità del prezzo del grezzo influenzato anche da tensioni geopolitiche.

In data 26 febbraio è scomparso il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian Marco Moratti. Figlio di Angelo Moratti, fondatore della società, è stato Amministratore Delegato della società fino al 1981, anno in cui ne ha assunto la Presidenza.

In data 12 marzo è stato presentato il Piano Industriale 2018-2021 che si pone l'obiettivo di conservare una posizione di leadership nel settore della raffinazione anche nel prossimo decennio e punta all'eccellenza operativa attraverso 800 milioni di Euro di investimenti focalizzati sul mantenimento di impianti all'avanguardia, anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.

Dopo l'identificazione delle tecnologie disponibili e l'avvio di 10 progetti pilota è stata intrapresa la fase di industrializzazione delle iniziative di digitalizzazione.

In data 27 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,12 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 6,2%), per un totale di 112 milioni di Euro, e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Il 3 maggio il nuovo Consiglio di Amministrazione ha nominato Massimo Moratti Presidente e Dario Scaffardi Amministratore Delegato.

In data 5 settembre la Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti e la MOBRO SpA hanno ceduto congiuntamente il 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali con lo scopo di incrementare la liquidità delle azioni di SARAS sul mercato.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Signori Soci e Azionisti,

il 2018 è stato un anno positivo nonostante la grande volatilità economico-politica globale che ha inciso sensibilmente sul nostro mercato di riferimento. Saras - grazie al proprio modello di business unico basato sull'ottimizzazione della Supply Chain, cioè alla perfetta integrazione della forte competenza tecnica con una capillare presenza commerciale – è riuscita a generare un ottimo risultato economico mantenendo contemporaneamente una posizione finanziaria netta positiva per circa 50 milioni di Euro a fronte di investimenti per oltre 240 milioni di Euro nella nostra attività e remunerando gli azionisti con la distribuzione di 112 milioni di dividendi.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POSITIVA PER CIRCA

A livello economico nel 2018 è proseguito il trend di crescita globale, ma il commercio mondiale ha decelerato. Sono affiorate tensioni valutarie e finanziarie nei paesi emergenti più fragili ed i rischi legati agli effetti delle misure protezioniste sono aumentati. Nell'area Euro, l'attività economica pur continuando ad espandersi, ha rallentato. Tutte le principali classi di investimento a livello globale (azioni, obbligazioni e principali materie prime) hanno chiuso in ribasso sulla scia di crescenti timori di rallentamento dell'economia.

Sul fronte dei mercati petroliferi, il Brent ha fatto registrare valori medi nettamente superiori rispetto a quelli dell'anno precedente in uno scenario

milioni di EUR

caratterizzato da forti oscillazioni. Nei primi nove mesi dell'anno il prezzo del Brent ha avuto un trend rialzista culminato a ottobre a oltre 85 \$/ bl – valore massimo degli ultimi 4 anni - per poi crollare repentinamente e chiudere l'anno attorno ai 50 \$/bl. Sull'andamento rialzista più marcato durante l'estate hanno pesato fortemente le sanzioni USA contro l'Iran controbilanciate dalla crescita superiore alle attese dei produttori non convenzionali statunitensi. I crack spread dei prodotti raffinati sono risultati soddisfacenti mostrando tuttavia dinamiche diverse: il diesel si è progressivamente rafforzato restando su livelli storicamente elevati sulla scia della forte domanda per usi industriali mentre la benzina ha alternato fasi più positive ad altre meno favorevoli soprattutto in concomitanza con i momenti di bassa stagionalità della domanda.

Saras si sta preparando per quello che probabilmente sarà il più grande cambiamento degli ultimi anni nel mercato dei prodotti petroliferi e della raffinazione: l'introduzione della normativa internazionale "IMO Marpol VI". Questa normativa, stabilita alcuni anni fa dalla International Maritime Organization (agenzia specializzata delle Nazioni Unite), prevede che dal 1° gennaio 2020 i contenuti di zolfo delle emissioni dei motori marini dovranno essere ridotti drasticamente rispetto agli attuali livelli. In pratica il combustibile marino (bunker fuel) dovrà avere un contenuto massimo

di zolfo di 0,5% rispetto all'attuale 3,5% o alternativamente le navi dovranno munirsi di opportuni impianti di purificazione dei fumi (scrubbers). Per l'intero mercato questo sarà un cambiamento paradigmatico perché non vi sono praticabili soluzioni tecniche per desolforare gli oli combustibili, pertanto si dovrà agire su altre leve come la qualità delle materie prime o su costosi impianti di conversione.

Il Gruppo si trova in una posizione favorevole: dal punto di vista tecnico la raffineria ha una configurazione ad alta conversione ed una grande flessibilità nella tipologia di materie prime lavorabili, questo le permetterà di produrre, senza necessità di investimenti significativi, il nuovo combustibile marino. Dal punto di vista commerciale grazie alla posizione geografica che è all'incrocio delle più trafficate rotte marittime mondiali, Saras, attraverso la consociata Saras Trading, ha richiesto le autorizzazioni per entrare direttamente nel commercio dei combustibili marini dotando per la prima volta in molti decenni l'area di Cagliari di un'infrastruttura moderna in grado di rifornire tanto le navi che arrivano al porto quanto quelle di passaggio. Pertanto saremo direttamente presenti nella commercializzazione al dettaglio dei nuovi combustibili navali a bassissimo impatto ambientale.

Il settore dell'energia è da sempre soggetto a continui mutamenti.

Volatilità, instabilità politica, concorrenza internazionale agguerrita - spesso asimmetrica nelle regole e transizione energetica sono solo alcune delle sfide che gli operatori del nostro settore devono affrontare quotidianamente. In un contesto così mutevole ed incerto il Gruppo Saras ha mantenuto nel tempo una direzione strategica chiara e stabile che si sintetizza nell'obiettivo dal nostro Purpose: 'Essere tra i migliori e più efficienti operatori del nostro settore'.

0,5% contenuto massimo di zolfo

Questo non significa stare fermi ma al contrario sviluppare quelle doti di flessibilità e resilienza che ci hanno consentito di navigare le diverse fasi che il settore della raffinazione ha attraversato e proseguire nell'implementazione del nostro piano industriale che prevede di completare tutti gli investimenti sugli impianti necessari per mantenerli competitivi e all'avanguardia, in un percorso di miglioramento continuo alla ricerca di performance industriali ed operative sempre migliori e della massima efficienza. Importantissimo, per raggiungere tale ambizioso traguardo, il progetto #DigitalSaras che ci ha visto tra le prime realtà nel nostro settore a utilizzare la digitalizzazione e che nel corso del 2018 ha acquisito ulteriore slancio con l'industrializzazione di 10 progetti pilota dei quali iniziamo a cogliere i frutti.

Certamente la componente economica è fondamentale ma è necessario

guardare oltre e prendere in considerazione anche altre dimensioni dalle quali il successo di un'azienda non può prescindere, come quella sociale e ambientale. Per questo motivo il nostro operato è da sempre ispirato ad una forte attenzione alla sostenibilità mettendo in atto iniziative ed investimenti che limitino l'impatto della nostra attività come le misure volte a ridurre ulteriormente l'impronta idrica, i numerosi progetti mirati ad incrementare l'efficienza energetica e gli investimenti per ridurre le emissioni nell'aria. Intendiamo inoltre aumentare la presenza nella produzione da fonti rinnovabili con l'incremento di 30 MW della capacità installata eolica in Sardegna. COMBUSTIBILE MARINO con cui interagiamo.

Il Gruppo è fortemente impegnato nella promozione e diffusione della cultura della sicurezza a tutti i livelli attraverso continue attività di formazione e verifiche, impegno che ha portato per il secondo anno consecutivo al raggiungimento della miglior performance dell'indice di frequenza degli infortuni. La dedizione, la competenza e la correttezza delle proprie persone sono il nostro più grande patrimonio frutto dell'esperienza acquisita in quasi 60 anni di attività nel settore e quindi grande attenzione viene posta allo sviluppo delle professionalità e al senso di appartenenza all'organizzazione.

Ogni azienda nasce e cresce in un territorio e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso e da sempre Saras è impegnata in iniziative utili a sostenere il tessuto sociale con una particolare attenzione verso i giovani e i bisogni della comunità. Inoltre intorno all'area della raffineria di Sarroch, è sorto un ecosistema di piccole e medie

imprese che creano valore e crescono in sinergia con Sarlux, sviluppando competenze spendibili anche per altre realtà industriali.

In conclusione il nostro Gruppo intende mettere in atto tutte quelle iniziative necessarie a mantenere il proprio posizionamento competitivo nel settore della raffinazione utilizzando la conoscenza, il know-how e l'impegno delle nostre persone, oltre che le nuove tecnologie disponibili, per produrre energia in modo efficiente e sostenibile continuando a generare valore per i nostri stakeholders e per la comunità

Massimo Moratti PRESIDENTE

RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

Quadro Normativo
di Riferimento
Andamento
dei Mercati Azionari
Andamento
del titolo Saras
Struttura
del Gruppo Saras
22 24 26 28
Generazione
di Energia Elettrica
Marketing Eolico Altre attività
42 45 46 49
Responsabilità Sociale
ed Attività con il Territorio
Analisi dei Rischi Altre informazioni Fatti di rilievo avvenuti
dopo la chiusura
dell'esercizio 2018
64 66 68 71

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 17

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO ED OPERATIVI

Milioni di Euro 2018 2017 Var%
RICAVI 10.397 7.687 35%
EBITDA 323,7 504,3 -36%
EBITDA comparable 1 364,8 522,5 -30%
EBIT 144,8 325,8 -56%
EBIT comparable 1 189,5 344,0 -45%
RISULTATO NETTO 140,4 240,8 -42%
RISULTATO NETTO comparable 1 132,6 217,4 -39%
Azioni in circolazione, '000.000 (n° medio) 936 936
RISULTATO NETTO comparable 1
per azione (Euro)
0,14 0,23
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 46 87
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 243,0 205,0
LAVORAZIONE DI RAFFINERIA migliaia di tons 13.512 14.060 -4%
milioni di barili 98,6 102,6 -4%
migliaia barili/giorno 270 281 -4%
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,181 1,130 5%
MARGINE BENCHMARK EMC \$/bl 2,0 3,5
MARGINE RAFFINAZIONE SARAS \$/bl 4,3 6,0
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA IGCC GWh 4.363 4.085 7%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 9,7 8,7 11%
MARGINE IGCC \$/bl 3,8 3,3 15%
VENDITE TOTALI MARKETING migliaia di tons 3.682 3.653 1%
di cui in Italia migliaia di tons 2.119 2.169 -2%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.564 1.484 5%
  1. Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto sono mantenuti con valorizzazione FIFO, però rispetto ai risultati reported, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti delle variazioni di scenario, attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali agli stessi valori unitari delle rimanenze finali. Inoltre sono classificati all'interno dei risultati operativi i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati su oil e cambi con finalità di copertura, che fanno riferimento ad operazioni che prevedono lo scambio di quantità fisiche e quindi sono connessi all'operatività industriale del Gruppo, benché non contabilizzati in hedge accounting secondo i principi contabili di riferimento. Sono esclusi, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, gli strumenti derivati relativi ad operazioni fisiche non di competenza del periodo oltre che le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza. I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile.

ORGANI SOCIETARI E DI CONTROLLO

CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE

MASSIMO MORATTI Presidente e Consigliere
DARIO SCAFFARDI Amministratore Delegato, Direttore Generale e Consigliere
ANGELO MORATTI Consigliere
ANGELOMARIO MORATTI Presidente Saras Energia e Consigliere
GABRIELE MORATTI Consigliere
GIOVANNI EMANUELE MORATTI Consigliere
GILBERTO CALLERA Lead Indipendent Director, Consigliere indipendente
ADRIANA CERRETELLI Consigliere indipendente
LAURA FIDANZA Consigliere indipendente
ISABELLE HARVIE-WATT Consigliere Indipendente
FRANCESCA LUCHI Consigliere Indipendente
LEONARDO SENNI Consigliere Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
GIOVANNI LUIGI CAMERA Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
PINUCCIA MAZZA Sindaco supplente
ANDREA PERRONE Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY SpA

CORPORATE GOVERNANCE

La Società aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance e pubblicato da Borsa Italiana SpA nel marzo 2006, come successivamente modificato (il "Codice di Autodisciplina"), secondo quanto descritto nella relazione annuale sulla Corporate Governance (la "Relazione") predisposta dal Consiglio di Amministrazione (il "Consiglio") e pubblicata entro 21 giorni dall'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2018.

In tale relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis, primo comma del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), come successivamente modificato, sono descritte le caratteristiche salienti del sistema di corporate governance di Saras, nonché il concreto funzionamento delle sue diverse componenti, con particolare riferimento all'adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

L'organizzazione societaria di Saras SpA è conforme alle disposizioni contenute nel codice civile e alle altre norme speciali in materia di società di capitali, in particolare quelle contenute nel TUF.

La Società è strutturata secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo, con un consiglio di amministrazione incaricato di provvedere alla gestione aziendale, al cui interno sono stati istituiti un Comitato per la Remunerazione e le Nomine, un Comitato Controllo e Rischi con funzioni anche di Comitato per le Parti Correlate ed un Comitato di Indirizzo e Strategie, ed un Collegio Sindacale chiamato, tra l'altro, a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, ed a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società.

L'Assemblea degli Azionisti, in data 27 aprile 2018, ha provveduto alla nomina dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione e del nuovo Collegio Sindacale, che rimarranno in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Il Consiglio di amministrazione del 3 maggio 2018 ha, quindi, nominato e conferito la carica di Presidente al Dott. Massimo Moratti e quella di Amministratore Delegato all'Ing. Dario Scaffardi.

La Società ha affidato l'incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e consolidato, per gli esercizi 2015-2023, nonché di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo, alla società di revisione EY SpA ("EY").

La Relazione descrive in maniera dettagliata il ruolo, i compiti del Consiglio di Amministrazione, elencando le funzioni non delegabili e quelle che sono state oggetto di delega, e fornisce informazioni puntuali circa la sua composizione e le riunioni tenutesi nel 2018 e nei primi mesi del 2019.

Il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2018, valutata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori Ing. Gilberto Callera, Dott.ssa Adriana Cerretelli, Dott.ssa Laura Fidanza ed Dott.ssa Isabelle Harvie-Watt, Avv. Francesca Luchi e all'Ing. Leonardo Senni, ha altresì nominato il Lead Independent Director nella persona di Gilberto Callera, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine (composto da Gilberto Callera, Laura Fidanza e Francesca Luchi), il Comitato Controllo e Rischi (composto dagli amministratori non esecutivi indipendenti, Ing. Gilberto Callera, Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Isabelle Harvie-Watt e l'Ing. Leonardo Senni).

I due Comitati hanno le funzioni consultive e propositive di cui al Codice di Autodisciplina e si sono riuniti regolarmente nel corso del 2018 e dei primi mesi del 2019, come illustrato nella relazione sulla corporate governance.

Nella stessa adunanza, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al suo interno il Comitato di Indirizzo e Strategie con funzioni consultive e di supporto al Consiglio stesso nella definizione delle linee guida strategiche di business, anche di finanza, nonché degli indirizzi in materia di sostenibilità.

La Relazione descrive inoltre il sistema del controllo interno della Società, la cui responsabilità compete al Consiglio, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, avvalendosi del Comitato Controllo e Rischi e della Funzione di Internal Audit.

Il Consiglio ha individuato nell'Amministratore Delegato, Ing. Dario Scaffardi, l'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno.

La società ha inoltre individuato nel Chief Financial Officer, Dott. Franco Balsamo, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.

Fin dal gennaio 2006 la Società si è dotata di un "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato in più occasioni, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina delle responsabilità amministrativa degli enti" ai sensi del D. Lgs. 231/2001, a cui sovrintende un apposito organismo di vigilanza.

È da ricondurre al sistema di controllo interno anche il Codice Etico di Gruppo (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saras SpA il 1 agosto 2016 e successivamente recepito dai Consigli di Amministrazione delle altre società del Gruppo) che esprime, in un unico documento, i valori e i principi comuni che ispirano l'azione del Gruppo Saras e dei quali si richiama l'osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori e di tutti coloro che instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo.

La relazione illustra infine i contenuti della Linea Guida di Compliance – Regolamento interno per la gestione delle informazioni privilegiate e l'istituzione dell'elenco delle persone che vi hanno accesso", della Procedura in materia di internal dealing, delle procedure in materia di operazioni con parti correlate nonché del codice di comportamento degli amministratori del Gruppo Saras, adottati dal Consiglio di amministrazione della Società.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

I provvedimenti di maggior rilievo che hanno caratterizzato nel 2018 il settore dell'energia nonché i settori ambientale e della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:

  • L. 30 dicembre 2018, n. 145, recante "bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021" (disposizioni in materia di rifiuti, acque);
  • Regolamento delegato (UE) 2019/7 della Commissione, del 30 ottobre 2018, "che modifica il regolamento (UE) n. 1031/2010 per quanto riguarda la messa all'asta di 50 milioni di quote non assegnate della riserva stabilizzatrice del mercato a favore del fondo per l'innovazione, e al fine di registrare una piattaforma d'asta designata dalla Germania";
  • Regolamento di esecuzione (UE) 2018/2066 della Commissione, del 19 dicembre 2018, concernente "il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra ai sensi della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che modifica il regolamento (UE) n. 601/2012 della Commissione";
  • Regolamento di esecuzione (UE) 2018/2067 della Commissione, del 19 dicembre 2018, concernente "la verifica dei dati e l'accreditamento dei verificatori a norma della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio";
  • L. 17 dicembre 2018, n. 136, avente ad oggetto "conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria";
  • Regolamento (UE) 2018/2005 della Commissione, del 17 dicembre 2018, "che modifica l'allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH)

per quanto riguarda le sostanze bis (2-etilesil) ftalato (DEHP), dibutilftalato (DBP), benzilbutilftalato (BBP) e diisobutilftalato (DIBP)";

  • Decisione di esecuzione (UE) 2018/2013 della Commissione, del 14 dicembre 2018, relativa "all'identificazione dell'1,7,7-trimetil-3 (fenilmetilene) biciclo [2.2.1] eptan-2-one (3-benzilidene canfora) come sostanza estremamente preoccupante a norma dell'articolo 57, lettera f), del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio";
  • D.L. 14 dicembre 2018, n. 135, recante "disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione";
  • Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1992 della Commissione, del 14 dicembre 2018, "che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 1191/2014 per quanto riguarda la comunicazione dei dati di cui all'articolo 19 del regolamento (UE) n. 517/2014 per quanto riguarda gli idrofluorocarburi immessi in commercio nel Regno Unito e nell'Unione a 27 Stati membri";
  • Decisione di esecuzione (UE) 2018/1984 della Commissione, del 13 dicembre 2018, relativa "al riconoscimento di «KZR INiG System» per la verifica del rispetto dei criteri di sostenibilità di cui alle direttive del Parlamento europeo e del Consiglio 98/70/CE e 2009/28/CE";
  • Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, "sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili";
  • Direttiva (UE) 2018/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, "che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica";
  • Regolamento (UE) 2018/1881 della Commissione, del 3 dicembre 2018,

"che modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda gli allegati I, III, VI, VII, VIII, IX, X, XI e XII per ricomprendervi le nanoforme delle sostanze";

  • Decisione di esecuzione (UE) 2018/1854 della Commissione, del 27 novembre 2018, relativa "al riconoscimento del sistema volontario «Better Biomass» per la verifica del rispetto dei criteri di sostenibilità di cui alle direttive 98/70/CE e 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio";
  • Decisione di esecuzione (UE) 2018/1855 della Commissione, del 27 novembre 2018, "sulle emissioni di gas a effetto serra disciplinate dalla decisione n. 406/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per ciascuno Stato membro per l'anno 2016";
  • D.P.R. 16 novembre 2018, n. 146, recante "regolamento di esecuzione del regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra e che abroga il regolamento (CE) n. 842/2006";
  • Regolamento (UE) 2018/1513 della Commissione, del 10 ottobre 2018, "che modifica l'allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda talune sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR), di categoria 1A o 1B";
  • Regolamento (UE) 2018/1480 della Commissione, del 4 ottobre 2018, recante "modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele e che

corregge il regolamento (UE) 2017/776 della Commissione";

  • Decisione di esecuzione (UE) 2018/840 della Commissione, del 5 giugno 2018, "che istituisce un elenco di controllo delle sostanze da sottoporre a monitoraggio a livello dell'Unione nel settore della politica delle acque in attuazione della direttiva 2008/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la decisione di esecuzione (UE) 2015/495 della Commissione";
  • D.Lgs. 30 maggio 2018, n. 81, recante "attuazione della direttiva (UE) 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2016, concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, che modifica la direttiva 2003/35/CE e abroga la direttiva 2001/81/CE";
  • Direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, "che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/ UE sull'efficienza energetica";
  • Decisione (UE) 2018/853 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, recante "modifica del regolamento (UE) n. 1257/2013 e delle direttive 94/63/CE e 2009/31/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio e delle direttive 86/278/ CEE e 87/217/CEE del Consiglio per quanto riguarda le norme procedurali in materia di elaborazione delle relazioni in materia ambientale e che abroga la direttiva 91/692/CEE del Consiglio";
  • Direttiva (UE) 2018/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, "che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio";
  • Regolamento (UE) 2018/842 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo "alle riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri

nel periodo 2021-2030 come contributo all'azione per il clima per onorare gli impegni assunti a norma dell'accordo di Parigi e recante modifica del regolamento (UE) n. 525/2013";

  • D.M. 11 maggio 2018, recante "Procedure e modalità per l'esecuzione dei controlli da parte di ENEA sulla sussistenza delle condizioni per la fruizione delle detrazioni fiscali per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica, ai sensi dell'articolo 14, comma 2-quinquies, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90";
  • D.M. 10 maggio 2018, recante "modifica e aggiornamento del decreto 11 gennaio 2017, concernente la determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e il gas per gli anni dal 2017 al 2020 e per l'approvazione delle nuove Linee Guida per la preparazione, l'esecuzione e la valutazione dei progetti di efficienza energetica";
  • Regolamento (UE) 2018/675 della Commissione, del 2 maggio 2018, recante "modifica delle appendici dell'allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda le sostanze CMR";
  • Regolamento (UE) 2018/669 della Commissione, del 16 aprile 2018, re cante "modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele";
  • Regolamenti (UE) n. 2018/588, n. 2018/589, n. 2018/35, recanti ulteriori modificazioni all'allegato XVII del

Regolamento (CE) n. 2006/1907;

  • D.M. 12 aprile 2018, recante "Autorizzazione alla riscossione tramite ruolo dei crediti vantati dalla Cassa per i servizi energetici ambientali (CSEA)";
  • Decisione di esecuzione (UE) 2018/552 della Commissione, del 6 aprile 2018, "che aggiorna i riferimenti di cui alla direttiva 2003/96/CE del Consiglio ai codici della nomenclatura combinata per taluni prodotti";
  • Direttiva (UE) 2018/410 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2018, "che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio e la decisione (UE) 2015/1814";
  • D.M. 2 marzo 2018, recante "promozione dell'uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti";
  • D.M. 2 marzo 2018, recante "imprese a forte consumo di gas naturale";
  • Regolamento (UE) 2018/208 della Commissione, del 12 febbraio 2018, "che modifica il regolamento (UE) n. 389/2013 che istituisce un registro dell'Unione".

ANDAMENTO DEI MERCATI AZIONARI

Il 2018 è stato un anno complesso per i mercati finanziari e tutte le classi di investimento a livello globale (azioni, obbligazioni e principali materie prime) hanno chiuso l'anno in ribasso.

In dettaglio la borsa americana ha registrato la miglior performance con l'indice "Standard & Poor 500" in calo del 6%. Gli indici francese "CAC 40" e giapponese "Nikkei 225", hanno fatto segnare un ribasso dell'11% e del 12% rispettivamente.

La borsa londinese ha fatto registrare un calo dell'indice di riferimento "FTSE 100 UK" del 12,5%, mentre l'indice composito che sintetizza l'andamento delle 300 società europee a maggior capitalizzazione ("FTSE EuroFirst 300") ha chiuso in ribasso del 13%. Anche l'indice rappresentativo del mercato spagnolo, "l'IBEX 35", ha chiuso l'anno su valori più bassi rispetto all'anno precedente del 15%.

Performance negativa anche per la Borsa di Milano, con l'indice "FTSE Mib" che ha chiuso l'esercizio in calo del 16,1%, seguita dall'indice "Dax" di Francoforte che ha chiuso l'anno in diminuzione del 18,3%. Infine la borsa di Atene ha fatto registrare la peggior performance con l'indice "ASE Large Cap" in calo del 22,8%.

I seguenti grafici danno una rappresentazione visiva delle oscillazioni dei corsi azionari pocanzi commentati, utilizzando come "base 100" di riferimento, le quotazioni del 1 gennaio 2018.

Il 2018 si è caratterizzato per un trend ribassista dei principali indici azionari ed un netto incremento della volatilità. Fattori determinanti sono stati la preoccupazione di una rapida restrizione della politica monetaria statunitense, i timori di rallentamento economico e le crescenti tensioni commerciali tra USA e Cina.

L'anno si è aperto con il proseguimento della fase ascendente dei corsi azionari che aveva caratterizzato il 2017. In febbraio tuttavia si è verificato un forte aumento della volatilità nei mercati finanziari internazionali, accompagnato ad un rialzo dei tassi a lunga scadenza e ad una correzione dei corsi azionari di tutte le maggiori economie avanzate. Tale brusco calo è stato innescato dalla pubblicazione di dati sul mercato del lavoro americano superiori alle attese che hanno suscitato timori di una rapida normalizzazione delle politiche monetarie da parte della FED. Le tensioni sorte nel mercato azionario statunitense si sono poi estese agli altri mercati azionari e gli effetti sono stati amplificati dall'utilizzo sempre più diffuso di strategie di investimento automatiche che comportano la vendita di azioni al crescere del rischio di mercato e della volatilità. Le tensioni si sono gradualmente allentante e i corsi azionari hanno in parte recuperato le perdite, tuttavia la maggior parte degli indici azionari ha chiuso il trimestre in calo. I settori maggiormente colpiti sono risultati quelli delle telecomunicazioni e dell'healthcare più sensibili alle dinamiche dei tassi di interesse.

I mercati azionari globali hanno chiuso positivamente il secondo trimestre pur alternando fasi ascendenti ad altre discendenti. Dopo il rallentamento osservato nel primo trimestre, le prospettive a breve termine dell'economia globale si sono confermate piuttosto favorevoli ed il commercio mondiale ha continuato ad espandersi anche se decelerando. Negli Stati Uniti la stagione positiva dei risultati aziendali e dati macro-economici incoraggianti hanno spinto il mercato azionario in rialzo del 2,9%. Nel secondo trimestre i rendimenti dei titoli pubblici hanno mostrato andamenti non uniformi: da un lato un calo dei rendimenti in Germania e Stati Uniti e dall'altro un aumento dei rendimenti di alcuni paesi dall'area Euro. Ha avuto luogo una riallocazione dei portafogli degli investitori verso attività considerate sicure producendo un incremento del premio per il rischio sovrano dei paesi ritenuti più vulnerabili. A partire da fine maggio è notevolmente aumentata la volatilità del mercato finanziario italiano in connessione all'incertezza sulla formazione di un nuovo Governo. In particolare l'indice "FTSE Italia Mib" ha chiuso il trimestre in calo del 3,5% ed è risultato particolarmente penalizzato il comparto bancario.

Nel terzo trimestre i corsi azionari hanno continuato ad aumentare negli Stati Uniti e l'indice americano ("S&P 500") ha sovra-performato gli altri indici facendo segnare un progresso di oltre il 7% sostenuto dalle misure di stimolo fiscale alle imprese e dal positivo andamento dell'economia, a fronte di una sostanziale stabilità del mercato europeo. Il mercato finanziario italiano ha continuato ad essere interessato da tensioni legate all'incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economico-finanziarie del nuovo governo e lo spread dei titoli di Stato italiani rispetto a quelli tedeschi è salito sino ad oltre 300 punti base. Come conseguenza l'indice "FTSE Italia Mib" ha proseguito la fase discendente e chiuso il trimestre in calo del 4,2%. I corsi azionari si sono contratti anche nel Regno Unito a seguito dell'acuirsi delle incertezze sull'andamento del negoziato sulla Brexit.

Nell'ultimo trimestre dell'anno i timori del rallentamento del ciclo economico e degli effetti sugli scambi economici internazionali dovuti alle misure protezionistiche attuate dall'amministrazione statunitense si sono accentuati e hanno provocato una forte correzione dei mercati azionari su scala globale, trascinando al ribasso anche i prezzi del petrolio. L'indice del mercato statunitense S&P 500 è sceso del 14% con un andamento ribassista particolarmente marcato nel mese di dicembre quando diverse grandi società hanno rivisto al ribasso le loro attese di crescita prospettica in relazione, tra l'altro, al rallentamento del mercato cinese. Anche i principali listini europei hanno chiuso il trimestre in calo di oltre il 10% sulla scia dei già citati timori di rallentamento della crescita globale, della guerra commerciale e sugli esiti della Brexit.

PRINCIPALI MERCATI AZIONARI INTERNAZIONALI (FONTE: BLOOMBERG)

FTSE MIB Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato italiano

CAC 40 Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato francese

ASE Large Cap Index: indice delle 25 azioni più rappresentative del mercato greco

FTSE 100 UK Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato inglese

DAX Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato tedesco

NIKKEI 225 Index: indice delle 225 azioni più rappresentative del mercato giapponese

FTSE Euro First 300 Index: indice rappresentativo delle 300 società europee più grandi per capitalizzazione

IBEX 35 Index: indice delle 35 azioni più rappresentative del mercato spagnolo

Standard & Poor's 500 Index: indice delle 500 azioni più rappresentative del mercato statunitense scelte tra tutti i settori dell'economia

ANDAMENTO DEL TITOLO SARAS

PREZZO DEL TITOLO (Euro) 2018
Prezzo minimo (13/02/2018) * 1,598
Prezzo massimo (29/08/2018) * 2,238
Prezzo medio 1,872
Chiusura del 28/12/2018 1,691

* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.

VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI 2018
Minimo in milioni di Euro (20/08/2018) 1,6
Minimo in milioni di azioni (20/08/2018) 0,8
Massimo in milioni di Euro (06/09/2018) 56,9
Massimo in milioni di azioni (06/09/2018) 30,4
Volume medio in milioni di Euro 7,4
Volume medio in milioni di azioni 4,0

Nelle tabelle si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras in termini di prezzo e volumi scambiati durante il periodo che va dal 2 gennaio 2018 al 28 dicembre 2018.

La capitalizzazione di mercato al 28 dicembre 2018 ammonta a circa 1.608 milioni di Euro ed, alla medesima data, le azioni in circolazione sono circa 936 milioni. A fine esercizio 2018 Saras SpA detiene complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari all' 1,576% del capitale sociale. Per il dettaglio delle azioni proprie detenute e della movimentazione nell'esercizio, si rinvia alla Relazione sulla Gestione del bilancio separato di Saras SpA.

Nell'apposito grafico viene riportato l'andamento giornaliero del titolo, comparato con l'indice FTSE Italia Mid Cap della borsa di Milano.

Il titolo Saras ha aperto l'esercizio 2018 a quota 1,968 Euro per azione in data 2 gennaio restando piuttosto stabile nei primi giorni dell'anno. A partire da metà gennaio sino a metà febbraio il titolo ha intrapreso una fase discendente legata prevalentemente al fatto che nel periodo il margine di riferimento, EMC Benchmark, è risultato in calo. Tale dinamica è stata il risultato della forza del Brent, che si è mantenuto attorno ai 70 \$/bl sospinto dall'accordo raggiunto dai paesi OPEC ed altri importanti produttori in merito al prolungamento dei tagli produttivi, e ad un contestuale indebolimento del crack spread dell'olio combustibile e della benzina. A partire da metà febbraio sulla base dello stabile miglioramento del margine di riferimento il titolo ha intrapreso una fase positiva che è proseguita a marzo sulla scia della presentazione (il 12 marzo) di risultati annuali soddisfacenti per il quarto trimestre del 2017 e dell'aggiornamento del piano industriale relativo al periodo 2018 – 2021. Il piano industriale è stato apprezzato dal mercato che ha potuto meglio comprendere il potenziale impatto positivo derivante dalla nuova regolamentazione sul contenuto di zolfo nei fumi dei motori marini che dal 1° gennaio 2020 dovrà scendere dall'attuale 3,5% allo 0,5% (c.d. "IMO - Marpol VI") per gli impianti ad alta conversione come quello del Gruppo Sara. A partire dagli ultimi giorni di marzo il titolo ha ripiegato sulla scia di una debolezza generalizzata del mercato azionario in seguito alle preoccupazioni sull'introduzione di dazi ad opera dell'amministrazione Trump e di alcune tensioni geo-politiche.

Nel secondo trimestre il titolo ha messo a segno un importante recupero grazie al rafforzamento del margine EMC Benchmark. Esso ha toccato i valori massimi dell'anno nel mese di agosto grazie ai valori stagionalmente elevati del crack spread del diesel e al recupero di quello della benzina oltre ad una stabilizzazione del prezzo del Brent.

In data 5 settembre gli azionisti Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti e MOBRO SpA hanno annunciato di aver completato con successo la cessione del 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali ad un prezzo di 2,0 Euro per azione con l'obiettivo di incrementare la liquidità delle azioni portando la loro partecipazione complessiva al 40,022% del capitale.

Nel mese di settembre il titolo è calato così come in generale l'indice di riferimento italiano che è stato penalizzato dall'incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economico-finanziarie del nuovo governo.

SARAS CONTRO FTSE ITALIA MID CAP

Inoltre a partire dalla seconda metà di agosto le quotazioni del Brent sono nuovamente salite sulla scia del continuo declino della produzione venezuelana e della flessione delle esportazioni da parte dell'Iran (a causa dell'embargo statunitense a partire dal 4 Novembre) sino a raggiungere i valori massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl) andando a penalizzare i margini di raffinazione. Tali sviluppi hanno negativamente influenzato il titolo in borsa.

Infine nell'ultimo trimestre dell'anno i timori del rallentamento del ciclo economico e degli effetti sugli scambi economici internazionali dovuti alle misure protezionistiche attuate dall'amministrazione statunitense hanno accresciuto la volatilità e innescato una forte correzione dei mercati azionari su scala globale. In tale contesto anche il titolo Saras ha subito un calo anche se inferiore rispetto a quanto registrato dai principali indici azionari supportato, tra l'altro, da una normalizzazione dei prezzi del grezzo e un miglioramento dei margini di raffinazione.

Il titolo Saras ha chiuso l'anno in calo del 14% rispetto alle quotazioni di inizio periodo, e si confronta con un calo del 19% dell'indice FTSE Italia Mid Cap nel medesimo periodo.

STRUTTURA DEL GRUPPO SARAS

Si riporta la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31 dicembre 2018.

SEDI LEGALI DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE

Saras SpA SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari

Sarlux Srl SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch - Cagliari

Deposito di Arcola Srl Via XXV Aprile 18 19021 Arcola - La Spezia

Sartec Srl Località Grogastu Traversa 2^ Strada Est 09032 Assemini - Cagliari

Consorzio la Spezia Utilities Via Giovanni Minzoni, 2 19121 La Spezia

Sardeolica Srl Strada Ovest – Zona Industriale Macchiareddu 09010 Uta – Cagliari

Saras Trading SA Rue Philippe-Plantamour 18-20 1201 Geneve (Switzerland) Svizzera

Sarint SA 12 Avenue de la Porte Neuve 2227 Luxembourg Lussemburgo

Reasar SA 4, Rue du Fort Wallis L-2714 (Luxembourg) Lussemburgo

Saras Enegia SAU Plaza Carlos Trias Bertan 4

Planta 2° 28020 Madrid Spagna

Saras Red SLU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna

Terminal Logistica de Cartagena SLU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna

Alpha Eolica Srl (in liquidazione)

Bucaresti Ploiesti n. 69-71, Camera n. 22, Etaj 2 Bucarest Romania

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 29

COMMENTO AI RISULTATI DEL GRUPPO SARAS

Non-GAAP measure Indicatori alternativi di performance

Al fine di offrire una rappresentazione della performance operativa che rifletta la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto vengono esposti con l'esclusione degli utili/perdite di inventario, delle poste non ricorrenti e riclassificando gli strumenti finanziari derivati. I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile.

I risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari, derivanti dalle variazioni di scenario, attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali agli stessi valori unitari delle rimanenze finali. Inoltre sono classificati all'interno dei risultati operativi i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati su oil e cambi con finalità di copertura, che fanno riferimento ad operazioni che prevedono lo scambio di quantità fisiche e quindi sono connessi all'operatività industriale del Gruppo, benché non contabilizzati in hedge accounting secondo i principi contabili di riferimento. Sono esclusi, sia a livello operativo che a livello di Risultato Netto Comparable, gli strumenti derivati relativi ad operazioni fisiche non di competenza del periodo oltre che le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.

L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2018 2017
RICAVI 10.397 7.687
EBITDA 323,7 504,3
EBITDA comparable 364,8 522,5
EBIT 144,8 325,8
EBIT comparable 189,5 344,0
RISULTATO NETTO 140,4 240,8
RISULTATO NETTO comparable 132,6 217,4
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 46 87
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 243,0 205,0

Commento ai risultati di Gruppo dell'esercizio 2018

Nell'esercizio 2018 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 10.397 milioni di Euro. La differenza rispetto ai 7.687 milioni di Euro realizzati nell'esercizio 2017 è riconducibile alle quotazioni petrolifere medie più elevate e alla crescente attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi svolta dalla controllata Saras Trading SA. Più di preciso, nel 2018 le quotazioni della benzina hanno fatto segnare una media di 662 \$/ton (rispetto a 548 \$/ton nell'esercizio 2017) e le quotazioni del diesel sono state in media pari a 638 \$/ton (contro 491 \$/ ton nell'esercizio 2017). Tali dinamiche hanno dato luogo a maggior ricavi per circa 2.240 milioni di Euro nel segmento Raffinazione e per circa 385 milioni di Euro nel segmento Marketing. Infine, i ricavi del segmento Generazione di Energia Elettrica sono risultati superiori di circa 100 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente anche grazie alla tariffa CIP6/92 più elevata, ai maggiori volumi realizzati ed alla buona performance operativa.

L'EBITDA reported di Gruppo nell'esercizio 2018 è stato pari a 323,7 milioni di Euro, in calo rispetto ai 504,3 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2017. La differenza è quasi interamente ascrivibile al segmento Raffinazione che ha operato in un contesto di marginalità di mercato meno favorevole e ha realizzato volumi di raffinazione inferiori solo in parte compensati da una rivalutazione degli inventari. Tale risultato è stato anche penalizzato da poste non ricorrenti per oltre 60 milioni di Euro. Esse fanno principalmente riferimento ad accantonamenti (per circa EUR 22 milioni di Euro) relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord riferite al periodo 2015-17, per le quali è stata ripresentata formale richiesta nell'ottobre del 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea. Inoltre sono stati svalutati crediti (per un ammontare di 29 milioni di Euro) relativi al rimborso richiesto al GSE per certificati verdi acquistati nel periodo 2011-13 in relazione al mancato riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2018 che ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux.

Il Risultato Netto reported di Gruppo, pari a 140,4 milioni di Euro, è risultato in calo rispetto ai 240,8 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio precedente essenzialmente per quanto illustrato a livello di EBITDA. Nel 2018 gli ammortamenti ed accantonamenti (pari a 178,7 milioni di Euro) sono risultati sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente. Gli oneri finanziari (pari a 16,5 milioni di Euro) sono invece risultati in aumento principalmente in relazione alle maggiori commissioni derivanti dai crescenti volumi di attività. Infine le altre poste finanziarie (che ricomprendono i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati, le differenze cambio nette e gli altri oneri e proventi finanziari) sono risultate positive per circa 57 milioni di Euro nel 2018 rispetto ad un contributo positivo per circa 18 milioni di Euro nell'esercizio precedente.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 364,8 milioni di Euro nell'esercizio 2018, in calo rispetto ai 522,5 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2017. Tale risultato è sostanzialmente riconducibile al segmento Raffinazione che ha operato in uno scenario di marginalità di mercato meno favorevole (in particolar modo a causa delle quotazioni del grezzo più elevate) e ha realizzato volumi inferiori, solo in parte compensato dalla buona performance dei segmenti Marketing e Generazione di energia elettrica. Il Risultato Netto comparable di Gruppo nel 2018 è stato pari a 132,6 milioni di Euro, rispetto ai 217,4 milioni di Euro dell'esercizio precedente.

Gli investimenti per l'anno 2018 sono stati pari a 243,0 milioni di Euro, principalmente dedicati al segmento Raffinazione (213,4 milioni di Euro).

Nelle tabelle successive vengono presentati i dettagli sul calcolo dell'EBITDA comparable e del Risultato Netto comparable per gli esercizi 2017 e 2018.

DETTAGLI SUL CALCOLO DELL'EBITDA COMPARABLE:

Milioni di Euro 2018 2017
EBITDA reported 323,7 504,3
Utili / (perdite) su inventari (74,9) (54,0)
Derivati di copertura e differenze cambio nette 55,5 48,3
Poste non ricorrenti 60,5 23,8
EBITDA comparable 364,8 522,5

Le poste non ricorrenti, del 2017, fanno riferimento ad un accantonamento prudenzialmente effettuato in merito alla contestazione da parte del GSE su titoli di efficienza energetica (TEE) assegnati e da assegnare alla controllata Sarlux (per circa 23 milioni di Euro) e alle plusvalenze realizzate sulla vendita di TEE (pari a 9,5 milioni di Euro).

Nell'esercizio 2018 le poste non ricorrenti fanno sostanzialmente riferimento ad accantonamenti (per circa 22 milioni di Euro) relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord relative al periodo 2015-17, per le quali è stata ripresentata formale richiesta nell'ottobre del 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito successivamente all'acquisizione del ramo d'azienda da Versalis. Tale richiesta è stata recepita in sede nazionale ed è attualmente al vaglio della Commissione Europea.

Inoltre, nel quarto trimestre, sono stati svalutati crediti (per un ammontare di 29 milioni di Euro) relativi al rimborso richiesto al GSE per certificati verdi acquistati nel periodo 2011-13 in relazione al mancato riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2018 che, con riferimento all'anno 2012 e per la Delibera AEEG 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Salrux.

Si ricorda infine che nel 2018, grazie alle assegnazioni definitive di titoli di efficienza energetica ricevuti dal GSE, le plusvalenze realizzate sulle cessioni degli stessi titoli (pari a 18 milioni di Euro), sono state considerate ricorrenti, e pertanto, diversamente dal periodo precedente, concorrono alla determinazione dei risultati Comparable, essendo ormai parte della normale gestione dell'attività industriale.

DETTAGLI SUL CALCOLO DEL RISULTATO NETTO COMPARABLE:

Milioni di Euro 2018 2017
RISULTATO NETTO reported 140,4 240,8
Utili e (perdite) su inventari al netto delle imposte (54,0) (39,0)
Derivati relativi ad operazioni non di competenza del periodo (2,9) 0,7
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 49,1 14,7
RISULTATO NETTO Comparable 132,6 217,4

Nel 2017, le poste non ricorrenti al netto delle imposte fanno riferimento all'accantonamento per interessi su forniture passate richieste da una controparte, oltre ai sopra citati accantonamenti per i rischi connessi ai TEE e alle plusvalenze realizzate sulla vendita di TEE.

Nel 2018 le poste non ricorrenti fanno sostanzialmente riferimento ai sopra citati accantonamenti e svalutazioni al netto delle imposte e a interessi di mora corrisposti in seguito alla definizione di un contenzioso relativo a tasse portuali passate.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 è risultata positiva per 46 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 87 milioni di Euro al 31 dicembre 2017. La generazione di cassa proveniente dalla gestione operativa è stata assorbita dagli investimenti effettuati, dal pagamento delle imposte e del dividendo nel maggio 2018.

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2018 2017
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine (49) (59)
Prestiti obligazionari a medio e lungo termine (199) (198)
Altre passività finanziarie a medio e lungo termine (8) -
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 4 8
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (252) (249)
Finanziamenti bancari correnti - -
Debiti verso banche per c/c passivi (17) (4)
Altre passività finanziarie a breve termine (63) (125)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati 66 2
Altre attività finanziarie 39 43
Disponibilità liquide ed equivalenti 273 422
Posizione finanziaria netta a breve termine 298 337
Totale Posizione Finanziaria Netta 46 87

ANALISI DEI SEGMENTI

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati nei Bilanci degli esercizi precedenti, includendo anche la valorizzazione dei servizi intersettoriali venuti meno a seguito di operazioni societarie straordinarie, alle medesime condizioni previste nei contratti previgenti.

RAFFINAZIONE

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della Raffinazione mediante la raffineria di Sarroch, che è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate/anno), ed anche in termini di complessità degli impianti si posiziona tra le migliori in Europa (indice Nelson pari a 11,7). La sua ubicazione sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari le conferisce una posizione strategica al centro del Mediterraneo, ed assicura prossimità sia con vari paesi fornitori di grezzo che con i principali mercati di consumo dei prodotti raffinati.

Mercato di riferimento

Nel 2018 le quotazioni medie del Brent datato hanno mostrato valori decisamente superiori rispetto a quelli dell'anno precedente attestandosi su una media annua di oltre 71 \$/ bl, corrispondenti ad un incremento di oltre 17 \$/bl (+32%) rispetto alla media del 2017, in un contesto di maggiore volatilità. In dettaglio nel primo trimestre dell'anno i prezzi si sono mossi all'interno di una forchetta tra i 60 ed i 70 \$/bl grazie al sostanziale equilibrio tra domanda ed offerta, mentre nel secondo trimestre le quotazioni si sono rafforzate attorno ai 70-75 \$/bl con punte a circa 80 \$/bl a maggio trainate dalla crisi venezuelana, dalla forte crescita della domanda e dall'annunciato ritiro degli USA dall'accordo sul nucleare iraniano. Una fiammata alimentata dall'annuncio dell'amministrazione statunitense di voler imporre sanzioni all'Iran con entrata in vigore il 5 novembre e da altre tensioni geopolitiche, ha portato i valori del Brent sui massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl) a inizio ottobre. Infine a partire dalla seconda metà di ottobre ha avuto luogo un repentino crollo delle quotazioni, cha portato il Brent a chiudere il trimestre a circa 50 \$/bl causato dal rallentamento dei consumi (in parte dovuto agli elevati livelli di prezzo raggiunti) ed una crescita superiore alle attese della produzione statunitense, nonostante la flessione delle esportazioni da parte dell'Iran. L'offerta di grezzo è rimasta su livelli abbondanti, tuttavia i tagli OPEC nella prima parte dell'anno, e le minori esportazioni di Iran e Venezuela hanno ridotto l'offerta di grezzi pesanti ad alto zolfo (heavy sour) mentre sono stati immessi sul mercato maggiori quantità di greggi leggeri a basso zolfo (light sweet). Questo ha tenuto sotto pressione il differenziale "heavy-light".

La domanda petrolifera mondiale nell'ultimo trimestre del 2018 ha superato la soglia psicologica dei 100 milioni/bl/g. Il progresso rispetto al 2017 è stato nel complesso pari a circa +1,3 mbl/g con il contributo determinante di Cina ed altri Paesi asiatici oltre che degli Stati Uniti e del Canada.

Anche l'esercizio 2018 è stato favorevole per la raffinazione tuttavia i margini sono risultati inferiori rispetto all'esercizio precedente prevalentemente a causa delle quotazioni medie del grezzo più elevate. Per quanto concerne i crack spreads dei prodotti va segnalata la forza dei distillati medi che hanno fatto segnare valori medi superiori rispetto all'anno precedente grazie alla robusta crescita globale ed ai bassi livelli di scorte, cui si è contrapposta una certa debolezza e volatilità della benzina dovuta all'ampia offerta e al rallentamento della domanda dovuto tra l'altro dagli elevati livelli di prezzo raggiunti.

Valori medi anno 1 2018 2017
Greggio (\$/bl)
prezzo Brent Datato (FOB Med) 71,3 54,2
prezzo Ural (CIF Med) 70,2 53,3
Differenziale "heavy-light" -1,1 -0,9
Prodotti raffinati (\$/ton)
prezzo ULSD 637,8 490,5
prezzo Benzina 10ppm 662,1 548,2
prezzo HSFO 393,8 298,3
Crack spreads (\$/bl)
crack spread ULSD 14,2 11,6
crack spread Benzina 8,0 11,5
crack spread HSFO -8,8 -6,8
Altri indicatori di redditività
Margine EMC Benchmark (\$/bl) +2,0 +3,5
Cambio USD/EUR 1,181 1,130
  1. Fonte Platts per prezzi e crack spreads, ed EMC per quanto riguarda il margine di riferimento "EMC Benchmark"

N.B. "Brent Datato" è il greggio leggero di riferimento (quotazioni Platts FOB Med), mentre "Ural" è il greggio pesante di riferimento (quotazioni Platts CIF Med)

Quotazioni del Grezzo (Dati fonte Platts)

Il primo trimestre del 2018 si è aperto con le quotazioni del grezzo a circa 67 \$/ bl. È proseguita la fase di rafforzamento iniziata negli ultimi mesi del 2017 dovuta ad una serie di fattori concomitanti tra cui l'accordo per l'estensione dei tagli produttivi per tutto il 2018 raggiunto a Vienna a fine Novembre da parte dei produttori OPEC e di altri importanti produttori (Russia in primis), la flessione delle scorte a livello globale, alcune tensioni geopolitiche ed infine la crescita della domanda. Il Brent è arrivato a superare quota 70 \$/bl per poi indebolirsi a partire da metà di febbraio prevalentemente a causa dei continui incrementi produttivi negli USA (tight oil) oltre che in Canada e Brasile. Il trimestre si è chiuso a 67,3 \$/bl, facendo segnare una media pari a 66,8 \$/bl, in aumento di oltre 13 \$/bl rispetto alla media del medesimo trimestre dello scorso esercizio.

Nel secondo trimestre del 2018 la riduzione della produzione dei paesi OPEC e della Russia ha raggiunto livelli record (circa il 50% in più rispetto ai tagli concordati di 1,7 mbl/g) per effetto delle tensioni geopolitiche in Nigeria e Libia e delle riduzioni involontarie di Venezuela e Messico, che sono state solo in parte compensate dagli incrementi produttivi di Stati Uniti, Canada, Brasile e Kazakhstan. Le quotazioni del Brent hanno ripreso ad aumentare sino a oltre 80 \$/bl a metà maggio, anche a causa dell'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare con l'Iran. La possibile risposta di incremento di volumi immessi sul mercato da parte dei Paesi OPEC e non-OPEC, che ha trovato riscontro nel meeting di Vienna del 22 giugno durante il quale è stato deciso di aumentare la produzione di circa 1 mbl/g, ha pesato sulle quotazioni del grezzo. Il trimestre si è chiuso a 77,9 \$/ bl e la media è risultata pari a 74,4 \$/bl.

I prezzi del Brent hanno seguito un andamento ribassista in luglio e agosto. Gli incrementi nella produzione da parte dell'Arabia Saudita, della Russia e dell'export statunitense hanno contribuito ad alleviare i timori del mercato e mantenuto i prezzi al consumatore finale stabili durante la driving season. A partire dalla seconda metà di agosto le quotazioni del Brent sono nuovamente salite sulla scia di una serie di fattori concomitanti: il continuo declino della produzione venezuelana, l'avvicinarsi della data del 4 Novembre di applicazione delle sanzioni degli Stati Uniti contro l'Iran e, infine, crescenti preoccupazione con riferimen-

to alla limitata spare capacity di grezzo a livello globale. Il terzo trimestre si è chiuso a 83,7 \$/bl e la media è risultata pari a 75,2 \$/bl.

Dopo aver aperto l'ultimo trimestre sui valori massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl) le quotazioni del Brent sono rapidamente diminuite a partire da metà ottobre, per chiudere il trimestre a circa 50 \$/bl. Diversi fattori alla base di tale drastica e repentina flessione, tra i quali in particolare il rallentamento dei consumi (in parte dovuto agli elevati livelli di prezzo raggiunti) in un contesto di crescita economica incerta, le tensioni commerciali tra USA e Cina e l'eccesso di offerta di grezzo sul mercato nonostante la flessione delle esportazioni da parte dell'Iran (a causa dell'embargo stabilito dagli Stati Uniti) grazie soprattutto ad una crescita superiore alle attese della produzione statunitense. La media del quarto trimestre è stata pari a 68,8 \$/bl.

Differenziale di prezzo Heavy-Light tra grezzi pesanti e leggeri (Urals Vs Brent)

Il primo trimestre del 2018 ha visto proseguire l'implementazione dei tagli produttivi annunciati che si sono andati a concentrare sulle tipologie di grezzi meno pregiati e quindi su quelli "heavy-sour". Tuttavia il differenziale "Ural" vs. "Brent" ha fatto segnare una media di -1,6 \$/bl, ampliandosi sino a raggiungere -3\$/bl a inizio marzo. Su tale dinamica hanno inciso in particolar modo la riduzione della domanda conseguente alle fermate per manutenzione programmata delle raffinerie russe ed asiatiche e la maggior concorrenza di grezzi alternativi (principalmente iracheni).

Nel mese di aprile il differenziale "Ural" vs. "Brent" si è progressivamente allargato sino a giungere a circa -3,5 \$/ bl, il livello più alto dall'aprile del 2012. L'elevato livello raggiunto dallo sconto ha supportato le esportazioni verso l'Asia. Tale dinamica, in concomitanza con la fine del periodo di manutenzione programmata e con i timori di minori disponibilità di grezzi pesanti dall'Iran, ha fortemente ridotto il differenziale sino a portarlo in parità con il Brent nei primi giorni di giugno. La media del trimestre è risultata pari a -1,6 \$/bl.

Nella seconda metà di luglio il differenziale Ural" vs. "Brent" si è progressivamente allargato sino a giungere a circa -2,0 \$/ bl, principalmente a causa degli incrementi produttivi da parte della Russia. Successivamente l'Ural si è rafforzato rispetto al Brent sino ad avvicinarsi nuovamente alla parità nei primi giorni di settembre sulla scia della forte domanda da parte delle raffinerie cinesi. La media del trimestre è stata pari a -0,8 \$/bl.

A partire da inizio novembre l'Ural si è portato a premio sul Brent sino a raggiungere valori puntuali di circa +1 \$/bl negli ultimi giorni dell'anno. La flessione delle esportazioni di grezzo iraniano e venezuelano ha influenzato l'intero paniere dei grezzi heavy-sour i cui sconti si sono ridotti notevolmente. A questo si sono aggiunti forti ritardi nel transito delle petroliere attraverso il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli. La media del differenziale "heavy-light" nel quarto trimestre è risultata pari a -0,3 \$/bl.

Crack spreads dei principali prodotti

raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo)

A gennaio e febbraio 2018 il crack spread della benzina è risultato piuttosto debole a causa dell'accumulo di prodotto causato, tra l'altro, dall'incremento delle lavorazioni richiesto dall'ondata di freddo che ha colpito l'emisfero Nord, e dall'ascesa del prezzo del grezzo in un momento stagionalmente basso per quanto concerne la domanda. A partire dalla seconda metà di marzo si segnala un marcato recupero in concomitanza con il passaggio alle specifiche estive, per chiudere il trimestre oltre gli 11 \$/bl. La media del crack spread della benzina è stata pari a 8,7 \$/bl nel primo trimestre del 2018.

In aprile il crack spread della benzina si è nuovamente indebolito a causa di una crescita della domanda inferiore alle attese, dovuta in larga parte ai prezzi al dettaglio più elevati, e ai livelli di produzione molto sostenuti soprattutto ad opera delle raffinerie statunitensi. Queste ultime in particolare, a causa dell'utilizzo di qualità di grezzi molto leggeri, hanno massimizzato le rese di benzina. Nel mese di maggio il crack spread della benzina ha trovato supporto nell'incremento stagionale della domanda, tuttavia i fattori sopra citati ed i livelli inventariali elevati lo hanno mantenuto su livelli più bassi rispetto agli ultimi anni. La media nel secondo trimestre del 2018 è stata pari a 10,3 \$/bl.

Il crack spread della benzina si è rafforzato nei mesi estivi sino a raggiungere il massimo annuale nei primi giorni di agosto (13,6 \$/bl il 3 di agosto). Tale

DIFFERENZIALE GREZZI "URAL-BRENT", E CRACK SPREAD DELL'OLIO COMBUSTIBILE (FONTE: PLATTS)

miglioramento è stato determinato dalla crescita stagionale della domanda che ha consentito alle raffinerie europee di esportare volumi significativi verso gli Stati Uniti anche in ragione dei problemi logistici che hanno limitato le forniture locali. Sul fronte dell'offerta non hanno avuto luogo fenomeni climatici di rilievo (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente durante il quale i margini erano stati supportati dalla fermata del 20% circa della capacità di raffinazione statunitense a causa dell'uragano che si era abbattuto sulle coste del Golfo del Messico), mentre hanno avuto luogo alcune fermate non programmate di raffinerie in Germania e Brasile. A partire dalla fine di agosto il forte incremento del prezzo del grezzo, in concomitanza con rallentamento della domanda stagionale, ha penalizzato il crack spread della benzina che ha chiuso il trimestre a 6 \$/bl. La media nel terzo trimestre del 2018 è stata pari a 9,7 \$/bl.

La flessione del crack spread della benzina è proseguita anche nel quarto trimestre, raggiungendo i livelli minimi degli ultimi 4 anni. Tale andamento deriva dal calo stagionale dei consumi, cui si è aggiunta un'offerta abbondante del prodotto e scarse opportunità di esportazione. La media trimestrale del crack spread della benzina è stata pari a 2,7 \$/bl.

Passando infine ai distillati medi, nel primo trimestre dell'esercizio 2018 il crack spread del diesel si è mantenuto piuttosto stabile e su livelli soddisfacenti beneficiando della robusta domanda stagionale di gasolio da riscaldamento, grazie a temperature invernali rigide soprattutto negli Stati Uniti e di una minor offerta da parte delle raffinerie in America Latina a causa di manutenzioni programmate e non-programmate. La media del crack spread del diesel è stata quindi pari a 12,1 \$/bl nel primo trimestre del 2018.

Anche nel secondo trimestre la domanda di diesel è stata sostenuta e superiore a quella della benzina grazie alla robusta crescita economica globale. Questo unitamente a livelli di stoccaggio piuttosto bassi ed alla forte domanda di jet fuel ha sostenuto il crack spread del diesel su livelli stagionalmente elevati, facendo segnare una media di 13,7 \$/bl nel secondo trimestre.

Nei mesi estivi il diesel ha seguito un andamento analogo a quello della benzina ed i crack spread si sono rafforzati sino agosto. La domanda ha continuato ad essere robusta grazie ad una crescita economica globale sostenuta e della forte domanda statunitense trainata dall'intensa attività di esplorazione nel bacino del Permian. Il rapido incremento del prezzo del grezzo a settembre ha ridotto il crack spread del diesel ma in misura inferiore rispetto alla benzina ed esso ha ripreso a salire verso fine settembre in concomitanza con il periodo di manutenzione autunnale a livello globale. La media del crack spread del diesel è stata quindi pari a 14,4 \$/bl nel terzo trimestre del 2018.

Infine, nell'ultimo trimestre del 2018 il crack spread del diesel è rimasto su valori elevati, raggiungendo i livelli massimi degli ultimi 4 anni. Il mercato è stato supportato dalla robusta domanda di diesel per il trasporto su gomma e dall'aumento stagionale della domanda di gasolio per riscaldamento (oltre a quello per usi industriali). Al contempo le importazioni da Stati Uniti, Medio Oriente e Russia sono calate durante il ciclo di manutenzione autunnale delle raffinerie. La media del quarto trimestre del 2018 è risultata pari a 16,6 \$/bl.

Margine di Raffinazione di riferimento

Per quanto concerne l'analisi della redditività del settore della "raffinazione", Saras utilizza come riferimento il margine di raffinazione calcolato da EMC (Energy Market Consultants) per una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel Mediterraneo e con una carica di grezzo in lavorazione, composta da 50% Brent e 50% Urals.

Il margine di riferimento (chiamato "EMC Benchmark") nel 2018 si è attestato su una media di 2,0 \$/bl. In dettaglio nel primo trimestre il margine medio è risultato pari a 1,7 \$/bl a causa di un indebolimento stagionale dei crack della benzina oltre che dell'olio combustibile e della rapida ascesa del prezzo del Brent. Nel secondo trimestre il miglioramento dei crack spread della benzi-

Crack spread: differenza tra prezzo di un prodotto finito (ad es. Benzina o Gasolio) e prezzo del grezzo di riferimento (ad es. Brent Datato)

na e del diesel hanno condotto ad un EMC medio di 2,2 \$/bl. Tale benchmark si è ulteriormente rafforzato nel terzo trimestre, facendo segnare una media di 2,4 \$/bl, grazie a un miglioramento generale dei crack spread durante i mesi estivi. Nel mese di ottobre il benchmark è stato penalizzato dalle quotazioni del grezzo elevate e della debolezza del crack spread della benzina, mentre a novembre esso ha tratto beneficio dalla repentina flessione del grezzo cui non ha fatto seguito un altrettanto rapido calo dei prodotti per poi normalizzarsi a dicembre. La media dell'ultimo trimestre è stata pari a 1,6 \$/bl.

La raffineria del Gruppo Saras, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, riesce a conseguire un margine di raffinazione superiore al margine EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

Principali risultati operativi

LAVORAZIONE DI RAFFINERIA 2018 2017 %
GREZZI
migliaia di tons 13.512 14.060 -4%
milioni di barili 98,6 102,6 -4%
migliaia barili/giorno 270 281 -4%
CARICHE COMPLEMENTARI
migliaia di tons 1.319 1.291 2%

La lavorazione di grezzo in raffineria nell'esercizio 2018 è stata pari a 13,51 milioni di tonnellate (98,6 milioni di barili, corrispondenti a 270 mila barili/giorno), in calo del 4% rispetto all'esercizio 2017 a causa di prestazioni operative inferiori alle attese (nel secondo trimestre) e degli effetti dell'incendio avvenuto nella notte del 18 settembre, che ha interessato un'area di servizio afferente alle unità di distillazione che sono state temporaneamente fermate. La lavorazione di cariche complementari è stata pari a 1,32 milioni di tonnellate, sostanzialmente in linea con il 2017.

MATERIE PRIME PER TIPOLOGIA 2018 2017
Light Extra Sweet 37% 36%
Light Sweet 12% 12%
Medium Sweet/Extra Sweet 0% 0%
Medium Sour 34% 37%
Heavy Sour/Sweet 17% 15%
Densità media del grezzo
°API
33,7 33,7

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel corso del 2018 ha una densità media di 33,7°API, e risulta dunque in linea rispetto alla densità media registrata nel 2017. Analizzando poi in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota un incremento nella percentuale di lavorazione di quelli leggeri a bassissimo tenore di zolfo ("light extra sweet"). Si sono invece ridotti i grezzi medi ad alto contenuto di zolfo (i cosiddetti "medium sour") a fronte di un incremento di quelli pesanti sia a basso che ad alto contenuto di zolfo ("Heavy sour/sweet"). Tale mix di lavorazione è dovuto in parte alle contingenti situazioni di assetto degli impianti (dovute al ciclo di fermate programmate), e a scelte di natura economica e commerciale riconducibili alle condizioni di offerta sul mercato.

MATERIE PRIME PER PROVENIENZA 2018 2017
Nord Africa 26% 19%
Mare del Nord 4% 3%
Medio Oriente 34% 39%
Russia e Caspio 23% 24%
Africa Occidentale 13% 14%
Altro 0% 1%

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nell'esercizio 2018 le rese in distillati leggeri (27,9%) ed in distillati medi (51,0%) sono risultate in lieve crescita rispetto a quelle registrate nel 2017. Infine ad una minor resa in olio combustibile (5,1%) si è contrapposta una maggior resa in TAR (7,7%) rispetto all'esercizio precedente. Tali variazioni sono principalmente riconducibili al differente ciclo di manutenzioni nei due periodi esaminati e a scelte di natura commerciale.

PRODUZIONE 2018 2017
GPL migliaia di tons 291 318
resa 2,0% 2,1%
NAPHTHA + BENZINE migliaia di tons 4.132 4.152
resa 27,9% 27,0%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 7.558 7.742
resa 51,0% 50,4%
OLIO COMBUSTIBILE & ALTRO migliaia di tons 755 1.077
resa 5,1% 7,0%
TAR migliaia di tons 1.141 1.085
resa 7,7% 7,1%

Nota: il complemento a 100% della produzione è costituito dai "consumi e perdite"

Principali risultati finanziari

EBIT 26,6 160,3 -83%
EBIT comparable (7,8) 165,6 -105%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 213,4 186,1

L'EBITDA comparable è stato pari a 104,6 milioni di Euro nell'esercizio 2018, con un margine di raffinazione Saras pari a +4,3 \$/bl. Ciò si confronta con un EBITDA comparable di 282,2 milioni di Euro ed un margine di raffinazione Saras pari a +6,0 \$/bl nello scorso esercizio. Come sempre, il confronto tra i due periodi deve tenere in considerazione sia le condizioni di mercato, che le prestazioni specifiche del Gruppo Saras, sia dal punto di vista operativo che della gestione commerciale.

Più nel dettaglio, da un punto di vista delle condizioni di mercato, nel 2018 le quotazioni del greggio più elevate ed altri fenomeni legati allo scenario (ivi incluso anche l'incremento del costo relativo a "consumi e perdite") hanno portato una penalizzazione di circa 200 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2017. L'indebolimento del crack spread della benzina è stato invece controbilanciato dal rafforzamento del crack spread del diesel, con un effetto netto sul valore della produzione positivo per circa 40 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2017. Infine l'effetto del tasso di cambio Euro/Dollaro USA (1,1810 Dollari USA per 1 Euro nel 2018 contro 1,1297 nel 2017) ha ridotto il valore della produzione di circa 20 milioni di Euro.

Dal punto di vista delle prestazioni operative, nel 2018 la programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha condotto ad un EBITDA inferiore di circa 5 milioni di Euro rispetto al 2017 prevalentemente per la disponibilità di un mix di grezzi meno vantaggioso, anche a causa dell'embargo sui grezzi Iraniani e la discontinuità degli approvvigionamenti dalla Libia.

L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica ed il fuel gas) ha invece prodotto un EBITDA superiore di circa 5 milioni di Euro rispetto al 2017.

L'andamento della gestione commerciale (che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) ha contribuito positivamente al risultato del periodo con un EBITDA superiore di circa 30 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio grazie all'attività di trading.

Infine i risultati del periodo sono stati influenzati dai maggiori costi variabili dovuti allo scenario (in particolare un maggior costo dell'elettricità, della CO2 e dell'idrogeno).

Gli investimenti effettuati nell'esercizio 2018 sono stati pari a 213,4 milioni di Euro.

Il grafico sottostante mostra in dettaglio l'evoluzione dei margini realizzati dalla raffineria del Gruppo Saras negli esercizi 2017 e 2018, sia su base annuale che su base trimestrale. Si può notare che, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità ed alta conversione dei propri impianti, la raffineria del Gruppo Saras consegue un margine di raffinazione superiore al margine di riferimento EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

GUPPO SARAS: MARGINI INTEGRATI 2017 – 2018

EMC Benchmark Margine di raffinazione Margine IGCC Raffinazione + IGCC

Margine Raffinazione: (EBITDA comparable del settore Raffinazione + Costi Fissi) / Lavorazione di raffineria nel periodo. Margine IGCC: (EBITDA Generazione di Energia Elettrica + Costi Fissi) / Lavorazione di Raffineria nel periodo. EMC Benchmark: margine calcolato da EMC (Energy Market Consultants) basato su lavorazione 50% Ural e 50% Brent.

GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della produzione di energia elettrica mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato cogenerativo) ubicato all'interno del sito industriale di Sarroch e perfettamente integrato con la raffineria del Gruppo.

dalla controllata Sarlux Srl, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Ha una potenza installata pari a 575MW e produce oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per oltre il 45% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, l'impianto IGCC è anche una delle maggiori unità di conversione dei prodotti pesanti della raffineria, ed allo stesso tempo è la più importante utility del sito produttivo, grazie alla sua elevatissima produzione di idrogeno, che viene poi fornito agli impianti di hydrocracking e hydrotreating, ed alla produzione di grandi quantitativi di vapore, necessari per numerosi altri impianti di raffineria.

L'impianto IGCC, posseduto e gestito

Mercato di riferimento

Valori medi anno 2018 (1) 2017
Domanda Energia Elettrica Italia GWh 321.910 320.548
Import GWh 43.909 37.761
Produzione Interna (2) GWh 280.234 285.265
di cui: Termoelettrica GWh 185.046 200.305
Prezzo Unico Nazionale (PUN) (3) EUR/MWh 61,31 53,95
  1. Dati stimati Terna (www.terna.it), soggetti a rettifica

  2. Produzione al netto dei consumi per servizi ausiliari

  3. Fonte GME SpA (www.mercatoelettrico.org)

La domanda nazionale di energia elettrica nell'esercizio 2018 (incluse le perdite di rete ed al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata pari a 321.910 GWh, in crescita dello 0,4% rispetto all'esercizio 2017.

La variazione del fabbisogno elettrico rispetto all'anno precedente ha mostrato un andamento differente nelle diverse aree di osservazione. In particolare la maggiore crescita della domanda di energia elettrica si è registrata nell'area del Triveneto e nel raggruppamento composto da Toscana ed Emilia Romagna che hanno messo a segno un +2% circa. Nel raggruppamento dell'area Centrale composto da Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria e Molise, in Lombardia ed in Sardegna i consumi sono cresciuti dell'1% circa. Al contrario alcune aree hanno visto diminuire la domanda di energia ed in particolare la Sicilia ha fatto registrare un calo dell'1%, nel raggruppamento composto da Campania, Basilicata, Calabria e Puglia è diminuita dell'1,6% e nel raggruppamento del Nord-Ovest che include Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta del 2,2%.

La copertura del fabbisogno energetico nazionale nel 2018 (al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata garantita per il 57,5% con produzione termoelettrica, per il 15,3% con produzione idroelettrica, per il 14,3% con produzione da altre fonti rinnovabili (geotermica, eolica e fotovoltaica), e per il restante 13,6% con l'importazione netta dall'estero. La produzione interna netta di energia elettrica è stata pari a 280.234 GWh, in calo dell'1,8% rispetto al 2017, ha soddisfatto l'87% della richiesta di energia elettrica nazionale.

Infine, si segnala che il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) nell'esercizio 2018 si è attestato a 61,31 Euro/ MWh, in crescita del 14% circa rispetto all'anno precedente (53,95 Euro/MWh), ed ha raggiunto il valore più alto degli ultimi anni in linea con quanto registrato nelle principali borse elettriche limitrofe. Tale andamento è sostanzialmente legato all'incremento dei costi di generazione, tra cui in particolare quello del gas anch'esso sui massimi degli ultimi 4 anni.

Principali risultati operativi e finanziari

2018 2017 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA GWh 4.363 4.085 +7%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 9,7 8,7 +11%
FATTORE DI SERVIZIO % 90,4% 84,6% +6%
TAR IN CARICA ALL'IMPIANTO migliaia di tons 1.141 1.085 +5%

Nel 2018 il segmento Generazione di Energia Elettrica ha svolto il programma manutentivo su due treni di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" ed una "linea di lavaggio gas". L'attività programmata su un treno di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" a cavallo tra il terzo ed il quarto trimestre è stata posticipata all'esercizio corrente. La produzione di energia elettrica è stata risultata pari a 4,36 TWh in crescita del 7% rispetto allo scorso esercizio. Da un punto di vista operativo, il segmento Generazione di Energia Elettrica è stato supportato da un programma manutentivo meno oneroso e da una miglior performance operativa (il fattore di servizio è risultato pari al 90,4% in netto miglioramento rispetto all'esercizio precedente).

Milioni di Euro 2018 2017 var%
EBITDA 146,4 185,1 -21%
EBITDA comparable 220,2 196,6 12%
EBIT 94,1 134,0 -30%
EBIT comparable 167,9 145,5 15%
EBITDA ITALIAN GAAP 67,7 97,7 -31%
EBIT ITALIAN GAAP 49,1 80,4 -39%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 20,7 16,6

L'EBITDA comparable è stato pari a 220,2 milioni di Euro, in crescita del 12% rispetto ai 196,6 milioni di Euro conseguiti nel 2017. Tale differenza è dovuta sia ai minori costi fissi grazie al ciclo di manutenzione effettuato più leggero sia all'incremento di valore della tariffa CIP6/92 (+11%) che hanno più che compensato i maggiori costi della materia prima (TAR). Le vendite di vapore ed idrogeno (non soggette alla procedura di linearizzazione) sono risultate superiori di oltre 11 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2017. Si segnala che la differenza tra l'EBITDA comparable e quello reported è imputabile al risultato dei derivati di copertura delle quote CO2 e alla svalutazione di crediti (per un ammontare di 29 milioni di Euro) relativi al rimborso richiesto al GSE per certificati verdi acquistati nel periodo 2011-13 in relazione al mancato riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2018 che ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Salrux.

Passando all'analisi dell'EBITDA calcolato secondo i principi contabili Italiani, esso è stato pari a 67,7 milioni di Euro nell'esercizio 2018, in calo rispetto ai 97,7 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2017. La maggior produzione di energia elettrica (+7%), l'incremento della tariffa CIP6/92 (+11%) e i minori costi fissi sono stati più che bilanciati dal maggior costo di acquisto della materia prima (TAR) e della CO2. Tale voce, in particolare, è stata compensata dal risultato dei derivati di copertura della CO2, registrati tra i proventi finanziari e pari a circa 46,2 milioni di Euro. Sul risultato ha inoltre inciso la sopra citata svalutazione di crediti relativi a rimborsi attesi per certificati verdi riferiti ad esercizi precedenti per circa 29 milioni di Euro.

Gli investimenti sono stati pari a 20,7 milioni di Euro.

MARKETING

l Gruppo Saras svolge le proprie attività di Marketing in Italia ed in Spagna, direttamente ed attraverso le proprie controllate, prevalentemente nel canale extra-rete. A tal fine, in Italia il Gruppo si avvale, oltre che della logistica della raffineria, di un deposito costiero di proprietà ubicato ad Arcola (La Spezia), con una capacità complessiva di 200.000 metri cubi, ed intrattiene contratti di transito a medio/lungo termine per capacità di stoccaggio in altri depositi di proprietà di terzi, ubicati principalmente nella parte centro-settentrionale della penisola italiana (Civitavecchia, Livorno, Ravenna, Marghera, Genova, Lacchiarella, Napoli ecc.).

In Spagna, invece, la consociata Saras Energia possiede e gestisce il deposito ubicato a Cartagena (Spagna), con capacità di 114.000 metri cubi, ed utilizza anche altri terminali nel resto della Spagna (di proprietà di operatori terzi, tra cui principalmente Decal e CLH) che le permettono di distribuire i prodotti in tutto il territorio iberico. A novembre la controllata spagnola Saras Energia ha firmato un accordo con un primario operatore del settore petrolifero finalizzato alla cessione del business costituito dalla rete di stazioni di servizio locate in Spagna, direttamente possedute o operate, i servizi ancillari ed il relativo personale direttamente riferibile alla rete, per un corrispettivo pari a 35 milioni di Euro oltre al valore del circolante che verrà trasferito al momento del closing (soggetto comunque al verificarsi di alcune condizioni sospensive e previsto entro la prima metà del 2019).

Mercato di riferimento

Secondo i dati rilevati da UP, i consumi petroliferi totali si sono attestati a circa 60,8 milioni di tonnellate nel 2018, in crescita del 2,0% rispetto all'anno precedente a parità di perimetro sul mercato italiano, che rappresenta il principale canale extra rete del Gruppo Saras. Tale dinamica è il risultato di una flessione registrata dai consumi di benzina (-2%) e di una domanda di gasolio in crescita dell'1%. I consumi complessivi di carburanti (benzina + gasolio) pari a circa 31,4 milioni di tonnellate sono rimasti sostanzialmente stabili. Da segnalare il trend in continua crescita del carboturbo (jet fuel) e dei bitumi che hanno sostenuto la domanda complessiva. Nel 2018, le nuove immatricolazioni sono risultate in calo del 3,1% circa, con quelle diesel che rappresentano il 51,2% del totale (rispetto al 56,5% nel 2017). Le auto alimentate a GPL hanno coperto il 6,5% delle nuove immatricolazioni, le ibride il 4,5%, quelle a metano il 2% e le elettriche lo 0,3%.

Nel mercato spagnolo, i dati preliminari compilati da CORES mostrano consumi in crescita complessivamente di oltre il 3% rispetto all'esercizio 2017. Più in dettaglio, i consumi di gasolio totali sono risultati in crescita del 2,2%, quelli di benzina del 4,9%, quelli di kerosene del 4,3% ed infine quelli di olio combustibile del 2,6%.

Principali risultati operativi e finanziari

2018 2017 Var%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 3.682 3.653 +1%
di cui in Italia migliaia di tons 2.119 2.169 -2%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.564 1.484 +5%

Da un punto di vista operativo, il Gruppo ha mantenuto i propri volumi di vendita sostanzialmente stabili a fronte di un calo del 2% in Italia e un incremento del 5% in Spagna rispetto al 2017.

L'EBITDA comparable del segmento Marketing è risultato pari a 24,1 milioni di Euro, in crescita rispetto agli 15,2 milioni di Euro del 2017, prevalentemente grazie a migliori margini realizzati sul mercato extra rete in Italia.

Infine, gli investimenti sono stati pari a 1,3 milioni di Euro nell'esercizio 2018.

EBIT comparable
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI
18,8
1,3
9,7
0,9
93%
EBIT 19,0 8,4 125%
EBITDA comparable 24,1 15,2 58%
EBITDA 24,3 13,9 75%
Milioni di Euro 2018 2017 var%

EOLICO

Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili sin dal 2005, attraverso la controllata Sardeolica Srl che gestisce un parco eolico ubicato a Ulassai (Sardegna). Il parco è composto da 48 aerogeneratori Vestas V80, con una potenza totale installata di 96 MW, ed è dotato di un Sistema di Gestione certificato secondo gli standard BS OHSAS 18001:2007 (Salute e Sicurezza), ISO 14001:2015 (Ambiente) per il quale ha ottenuto l'accreditamento EMAS, ISO 9001:2015 (Qualità) e ISO

50001:2011 (Energia).

Nell'esercizio 2018 la produzione del parco di Ulassai è stata pari a 169.811 MWh, che corrispondono al fabbisogno elettrico annuale di circa 130.000 persone. L'aver sfruttato la fonte eolica rinnovabile ha quindi consentito il risparmio di quasi 220.000 barili di petrolio, con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per circa 110.000 tonnellate. Inoltre, cumulativamente, nel periodo che decorre dalla sua entrata in esercizio fino al 31 dicembre del 2018, la produzione di energia elettrica del parco ha raggiunto 2.223.753 MWh.

Va segnalato che la controllata Sardeolica a luglio 2018 ha ottenuto giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto di ampliamento del Parco eolico di Ulassai per una capacità di ulteriori 30 MW ed ha avviato il processo di procurement. I nuovi impianti sono previsti entrare in esercizio nella seconda metà dell'esercizio in corso.

Produzione 2018 [MWh] Abitanti equivalenti annuali 1 TEP 2
"risparmiati"
Barili di petrolio 3
"risparmiati"
169.811,0 129.924 31.754,7 217.489
Produzione 2018 [MWh] Inquinante Emissioni specifiche [kg/MWh] Emissioni evitate [t]
169.811,0 CO2 648 110.037,5
  1. Consumo di energia pro-capite in Sardegna per uso domestico, anno 2017: 1.307 kWh/abitante/anno (Terna: Dati Statistici, Consumi http://download.terna.it/ terna/0000/1089/69.PDF)

  2. 1 Barile equivalente di petrolio = 0,146 TEP (https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnellata_equivalente_di_petrolio)

  3. Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. "Verso un'economia condivisa dell'Energia". Adozione della proposta tecnica e avvio della procedura di valutazione ambientale strategica, pag. 114 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20160129120346.pdf)

Mercato di riferimento

Produzione 2005 - 2018 [MWh] TEP 2
"risparmiati"
Barili di petrolio 3
"risparmiati"
2.223.753,0 415.841,8 2.848.232
Produzione 2005 - 2018 [MWh] Inquinante Emissioni specifiche [kg/MWh] Emissioni evitate [t]
2.223.753,0 CO2 648 1.440.991,9

L'Italia è stato uno dei primi Stati Membri UE a dotarsi, alla fine del 2017, di una Strategia Energetica Nazionale (SEN) ispirata al Clean Energy Package europeo. La SEN si pone obiettivi ambiziosi relativamente al periodo 2020-30 ed in particolare di rendere il sistema energetico nazionale più competitivo (riduzione dei prezzi e costi energia), più sostenibile (obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione) e più sicuro (sicurezza di approvvigionamento e flessibilità dei sistemi). Per le fonti rinnovabili la SEN prevede un contributo di tali fonti del 28% sui consumi complessivi al 2030 rispetto al 17,5% del 2015 e, per le rinnovabili elettriche il passaggio è dal 48-50% al 55%.

Le nuove installazioni eoliche hanno

raggiunto un buon livello nel 2018 (circa 300 MW complessivi) ma sono comunque risultate in calo del 9% rispetto al 2017, secondo Anie Rinnovabili. Anche a livello europeo le nuove installazioni eoliche, pari a 4,5 GW nella prima metà del 2018 (di cui 3,3 GW sulla terra ferma e 1 GW offshore) secondo una rilevazione Windeurope, sono risultate in calo rispetto allo stesso periodo del 2017 (circa 6 GW). Le previsioni per l'intero 2018 anticipano circa 13,5 GW di capacità cumulativa aggiunta a livello europeo, di cui una decina sulla terraferma. A livello globale gli investimenti in energie rinnovabili sono risultati pari a 332 miliardi di dollari secondo uno studio Bloomberg New Energy Finance (-8% rispetto all'anno precedente) con un calo degli investimenti nel fotovoltaico grazie alla riduzione del costo dell'investimento mentre la nuova capacità installata ha raggiunto valori record superando la soglia dei 100 GW.

I dati prodotti da Terna mostrano che l'eolico in Italia ha prodotto 17.318 GWh nel 2018, sostanzialmente in linea con il 2017, grazie a buone condizioni di ventosità. La produzione da fonte eolica copre il 6,2% della produzione elettrica nazionale ed il 5,4% della richiesta di energia elettrica italiana.

Principali risultati operativi e finanziari

2018 2017 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 169.811 168.473 1%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 5,7 5,0 14%
TARIFFA INCENTIVO Eurocent/KWh 9,9 10,7 -8%

Nell'esercizio 2018 l'EBITDA comparable del segmento Eolico (coincidente con quello reported) è stato pari a 10,6 milioni di Euro, in calo rispetto ai 23,3 milioni di Euro del 2017. In dettaglio, i volumi prodotti sono risultati sostanzialmente stabili rispetto all'esercizio precedente. La Tariffa Incentivo è diminuita (-0,8 Eurocent/kWh rispetto al 2017) ed è terminato il periodo di incentivazione su circa l'80% della produzione. La tariffa elettrica al contrario è risultata più elevata di 0,7 Eurocent/kWh rispetto al 2017.

Milioni di Euro 2018 2017 var%
EBITDA 10,6 23,1 -54%
EBITDA comparable 10,6 23,1 -54%
EBIT 6,0 18,5 -68%
EBIT comparable 6,0 18,5 -68%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 6,9 0,5

ALTRE ATTIVITÀ

Il segmento include le attività delle controllate Sartec Srl, Reasar SA e altre.

In particolare Sartec Srl, controllata al 100% da Saras SpA, è la Società del Gruppo che sviluppa e garantisce soluzioni tecnologiche innovative e di ricerca applicata, mirate all'ottimizzazione delle risorse e delle perfomance aziendali. Essa opera nei settori:

  • efficienza energetica e affidabilità industriale, con le linee di business dedicate alla progettazione industriale, agli studi di processo, alle forniture e ai servizi industriali, all'asset integrity ed agli studi oil refining;
  • sostenibilità ambientale (ingegneria ambientale, modellistica e monitorag-

gi, sistemi di analisi ambientali e servizi analitici e di laboratorio);

• progetti Digital e Industry 4.0 (data analysis, knowledge management, digital asset management, enterprise content management, cybersecurity, digital safety advise, VR training).

Con riferimento a Sartec l'esercizio del 2018 conferma il trend di costante crescita di fatturato e margini registrato nell'ultimo quadriennio. In particolare, i volumi di produzione hanno beneficiato di un incremento delle attività finalizzate a supportare l'implementazione del piano investimenti della consociata Sarlux, mantenendo in parallelo il presidio sulle attività sviluppate per il mercato "non captive", tra le quali si segnala la prosecuzione del progetto intrapreso in collaborazione con un importante partner europeo a favore della nuova raffineria in corso di realizzazione a Jazan, Arabia Saudita. A fronte del maggior volume di produzione, si registra una marginalità in crescita rispetto agli andamenti registrati nel triennio precedente.

Nel corso del 2018 Sartec ha mantenuto e potenziato il suo impegno nei settori core dell'ingegneria e dei servizi industriali, dell'efficienza energetica e nel campo dei servizi ambientali, avviando nuove attività di servizi relativamente all'asset integrity ed andando inoltre a investire e sviluppare progettualità e attività in ambito Digital e industry 4.0.

Milioni di Euro 2018 2017 var%
EBITDA (0,2) 5,3 -104%
EBITDA comparable 5,3 5,3 +0%
EBIT (0,9) 4,6 -119%
EBIT comparable 4,6 4,6 -1%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 0,6 0,9

STRATEGIA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Grazie alla configurazione ad alta conversione, all'integrazione con l'impianto IGCC e ad un modello operativo basato sulla gestione integrata della Supply Chain, la raffineria Saras, ubicata a Sarroch (Sardegna), detiene una posizione primaria nel panorama dei siti Europei. Tali caratteristiche consentono al Gruppo di posizionarsi in maniera positiva rispetto alla prevedibile evoluzione dello scenario di riferimento in particolar modo per quanto riguarda la normativa IMO – Marpol VI che prevede, dal gennaio 2020, la riduzione dei valori consentiti nelle emissioni di zolfo nei fumi di combustione dei motori marini dando luogo a condizioni di mercato premianti per i siti come quello di Sarroch. Il Gruppo intende proseguire nelle iniziative di miglioramento delle prestazioni operative e dell'affidabilità degli impianti oltre che nella razionalizzazione dei costi e completare il piano di investimenti. Nel corso del 2018 è proseguito con successo il programma di digitalizzazione con l'industrializzazione di 10 progetti pilota. La strategia del Gruppo è volta al mantenimento di una posizione di leadership nel settore della raffinazione nel prossimo decennio anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.

Le quotazioni del Brent, dopo aver toccato a novembre 2018 i valori massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl), sono calate rapidamente e l'esercizio 2019 si è aperto attorno a 60 \$/bl, nonostante l'accordo raggiunto dai paesi OPEC ed altri importanti produttori in merito all'implementazione di tagli produttivi pari a circa 1,2 mbl/g rispetto ai livelli dello scorso ottobre. Gli esperti anticipano per l'anno in corso un mercato del grezzo sostanzialmente bilanciato grazie ai continui incrementi di produzione da parte dei produttori non convenzionali statunitensi che compenseranno i sopra citati tagli produttivi e prevedono che il Brent si attesti attorno ai 65 \$/bl. Per quanto concerne il differenziale di prezzo tra grezzi leggeri e pesanti non si anticipano particolari variazioni rispetto ai valori registrati nel 2018.

Sul fronte dei consumi, nel recente report di febbraio 2019, l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) ha confermato la stima di una domanda globale in crescita di +1,4 mbl/g nel 2019 trainata dai paesi non-OECD (in particolar modo Cina e India). Il Fondo Monetario Internazionale stima una robusta crescita economica pari al 3,7% anche nel 2019 (in linea con il 2017 ed il 2018). Tuttavia l'espansione risulta meno bilanciata e alcune economie avanzate sembrano aver ormai raggiunto il picco del ciclo (area Euro, Giappone, UK, Cina). Inoltre i rischi sulla crescita globale sono aumentati a fronte delle politiche protezionistiche e delle incertezze geopolitiche.

Passando all'analisi della marginalità dei principali prodotti raffinati, il crack spread della benzina si preannuncia debole nel primo trimestre a causa dell'eccesso di produzione e degli elevati livelli di scorte ma gli esperti prevedono una certa ripresa a partire dal secondo trimestre in concomitanza con le specifiche estive secondo il consueto andamento stagionale. Per quanto concerne i distillati medi, gli esperti concordano nell'indicare un crack spread robusto ed in rafforzamento nella seconda metà dell'anno quando inizieranno a manifestarsi gli effetti della nuova normativa IMO.

Per quanto concerne la redditività del segmento della Raffinazione si segnala che il primo semestre sarà penalizzato dalla debolezza dei distillati leggeri e dall'importante ciclo manutentivo programmato mentre, nel secondo semestre, il Gruppo sarà pronto a cogliere le opportunità derivanti dalla nuova normativa IMO che, si prevede, inizierà ad avere effetto con anticipo rispetto all'entrata in vigore prevista il 1° gennaio 2020, determinando condizioni premianti le raffinerie ad alta conversione come quella Saras. Tali condizioni di mercato, dovrebbero determinare margini di raffinazione in miglioramento rispetto all'esercizio 2018 (anche grazie a quotazioni del Brent più contenute). Il gruppo Saras punterà a conseguire un premio medio al di sopra del margine EMC Benchmark pari a circa 2,4 ÷ 2,8 \$/bl (al netto delle manutenzioni).

Relativamente al segmento Marketing, si prevede il consolidamento dei risultati raggiunti nell'esercizio precedente. Il contributo di tale attività va considerato congiuntamente a quello della raffinazione in ragione del forte coordinamento tra competenze tecniche e commerciali su cui si basa il nostro modello di business.

Da un punto di vista operativo, nel segmento Raffinazione, l'esercizio 2019 si caratterizzerà per un ciclo manutentivo importante e superiore rispetto agli anni precedenti, concentrato nel primo trimestre. Le principali attività di manutenzione riguarderanno gli impianti Topping-Vacuum ("T2"/"V2"), "CCR", VisBreaking "VSB", gli "Impianti Nord", il topping "RT2" e il Vacuum "V1". Complessivamente la lavorazione annuale di grezzo è prevista pari a circa 13,0 ÷ 13,8 milioni di tonnellate (ovvero 95 ÷ 101 milioni di barili), cui si aggiungerà circa 1,2 milioni di tonnellate di carica impianti complementare al grezzo (corrispondenti a circa 9 m/bl).

Con riferimento al segmento Generazione di Energia Elettrica, il programma manutentivo prevede interventi standard sui tre treni di "Gasificatore–Turbina a ciclo combinato" e su una delle due linee di lavaggio gas. La produzione totale di energia elettrica per il 2019 è prevista sostanzialmente stabile rispetto all'esercizio precedente (circa 4,3 TWh).

Per quanto riguarda infine il segmento Eolico la controllata Sardeolica a luglio 2018 ha ottenuto giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto di ampliamento del Parco eolico di Ulassai per una capacità di ulteriori 30 MW ed ha avviato il processo di procurement. I nuovi impianti sono previsti entrare in esercizio nella seconda metà del 2019.

INVESTIMENTI PER SEGMENTO DI ATTIVITÀ

Nell'esercizio 2018 il Gruppo Saras ha realizzato investimenti per 243,0 milioni di Euro rispetto a 205,0 milioni di Euro del 2017, volti, tra l'altro, a cogliere le nuove opportunità offerte dalla normativa IMO (International Maritime Organization).

Come di consueto, una parte significativa degli investimenti è stata dedicata al pieno rispetto di tutte le prescrizioni HSE, ed alla conservazione dell'efficienza operativa degli impianti. La ripartizione degli investimenti per segmento di attività viene illustrata nella tabella corrispondente:

2018 2017
213,4 186,1
20,7 16,6
1,3 0,9
6,9 0,5
0,6 0,9
243,0 205,0

Gli investimenti dell'esercizio 2018 hanno riguardato prevalentemente il settore raffinazione, con l'obiettivo di miglioramento della capacità produttiva e di ottimizzazione dei processi in ottica di efficientamento. In particolare è stata completata l'elettrificazione dei blower FCC, il sistema di oxigen-enrichment e il sistema di recupero gas dalle torce impianti Nord.

Sono inoltre proseguiti gli interventi di adeguamento del Pontile Sud e del Movimento con le attività di sostituzione ed integrazione delle linee di carico e movimentazione di grezzi al fine di accrescere la flessibilità di stoccaggio e conseguentemente quella operativa e quelle relative alla produzione e movimentazione di Bunker (combustibile marittimo) a basso tenore di zolfo. Si ricorda infatti che dal 1° Gennaio 2020 il combustibile impiegato sulle navi, oggi costituito essenzialmente da olio combustibile con tenore di zolfo a 3,50% dovrà ridurre obbligatoriamente il tenore di zolfo allo 0,50% e il Gruppo intende commercializzare direttamente tale carburante facendo leva sulle infrastrutture esistenti.

Tra gli specifici interventi dedicati a Salute, Ambiente e Sicurezza (la cosiddetta HSE – "Health, Safety & Environment") si segnala la realizzazione del sistema di copertura delle vasche API e il completamento del sistema di pozzi di emungimento ("Barriera dinamica") per il controllo della falda. Inoltre è proseguito l'investimento relativo al Sistema di recupero vapori (VRU) sul pontile Sud con il completamento della progettazione di dettaglio, gli approvvigionamenti e l'avvio del cantiere.

Infine, la società, ha continuato il programma di iniziative "Digital 4.0" con interventi finalizzati a migliorare l'operatività degli impianti, a renderne più efficiente la gestione e ad ottimizzare piani ed interventi manutentivi. A riguardo degno di nota il sistema di valutazione della vita residua del ciclo operativo dei gassificatori dell'impianto IGCC che ha consentito di ottimizzare l'affidabilità di marcia dell'impianto e i programmi manutentivi.

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è costituita da un documento autonomo, che, oltre ad assolvere agli adempimenti previsti dal D.Lgs 254/16, permette di condividere il "Purpose" aziendale e la strategia di sviluppo sostenibile. Pertanto i capitoli che riguardano Risorse Umane, Salute, Ambiente e Sicurezza e Responsabilità Sociale ed attività con il territorio verranno trattati in modo più esteso ed articolato nel Bilancio di Sostenibilità - Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario.

RISORSE UMANE

Viene di seguito illustrato l'insieme sistematico di strumenti, interventi e attività predisposte nel corso dell'anno in ambito risorse umane per assicurare all'organizzazione il traguardo degli obiettivi di business e il miglioramento continuo delle prestazioni secondo il disegno strategico aziendale definito nel piano industriale e nel budget dell'anno.

Ispirati nella progettazione degli interventi dai principi contenuti nel Purpose aziendale riferibili a passione, conoscenza e performance, gli interventi realizzati hanno privilegiato lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio di competenze disponibili, la crescita di sensibilità manageriali abilitanti al ruolo di coordinamento e indirizzo delle persone, la maggiore consapevolezza sugli obiettivi aziendali e sulle ricadute delle decisioni di ciascuno nell'esercizio dei rispettivi ruoli.

In tal senso, ci si è inoltre focalizzati su un ridisegno continuo dell'organizzazione e dei processi di lavoro finalizzati ad accompagnare l'evoluzione delle attività e le innovazioni intraprese per rispondere alle sfide del mercato e rendere sostenibile il proprio futuro.

Sviluppo organizzativo

Negli ultimi tre anni l'organico del Gruppo è andato gradualmente stabilizzandosi, passando da 1.924 persone nel 2016, a 1946 nel 2018.

I 57 nuovi dipendenti assunti nel corso dell'anno tra Italia e Svizzera, 22 dei quali con età inferiore ai 30 anni, laureati con lauree principalmente ingegneristiche, continuano principalmente a soddisfare le esigenze dei programmi di digitalizzazione, inclusa la cybersecurity e l'adeguamento dell'organico ICT agli sviluppi tecnologici più recenti, e l'assestamento delle attività della supply chain, del trading e delle vendite.

Alcune funzioni chiave sono state interessate da processi di riorganizzazione orientati a generare maggiore efficienza, affidabilità e flessibilità operativa, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile coerente con il Piano industriale del Gruppo. Il coordinamento e l'integrazione delle varie componenti alle base di tali interventi, ha richiesto un impegno qualificato ed un approccio adeguatamente strutturato, in grado di alimentare con continuità gli ambiti progettuali aperti.

Lo sviluppo organizzativo nel corso del 2018 si è focalizzato su tre ambiti, in particolare: l'adeguamento delle strutture a supporto dello sviluppo digitale del Gruppo, il potenziamento delle attività di comunicazione esterna, l'evoluzione delle attività commerciali e di trading del Gruppo. Proseguono naturalmente le attività di presidio degli aspetti organizzativi legati allo sviluppo del piano investimenti sul sito industriale di Sarroch, ma anche in Sardeolica, che ha avviato le attività per l'ampliamento del parco di Ulassai e ha adeguato in fine d'anno la propria struttura.

Per quanto riguarda i temi dello sviluppo digitale del Gruppo, sono proseguiti i progetti definiti e inseriti nel budget investimenti dal 2017. La struttura organizzativa è stata ulteriormente rinforzata, individuando una figura di riferimento proveniente dal business, dedicata alla modellizzazione dei dati aziendali, che, lavorando a stretto contatto con una, pure nuova, figura di architetto in ambito IT, avrà la responsabilità di massimizzare la fruibilità e I'utilità dei dati aziendali a supporto di analytics e decision making efficaci, favorendo una visione unica ed integrata del patrimonio informativo aziendale, in termini di significato e valore per I'organizzazione. Parallelamente è stata potenziata la struttura di governance ICT, con l'inserimento di nuove figure apicali, provenienti dall'IT di importanti Società del settore in cui il Gruppo opera: infatti all'ICT sempre più sarà richiesto di garantire l'erogazione dei servizi digitali innovativi, affianco a quelli più tradizionali, che gradualmente stanno diventando operativi.

Come noto lo sviluppo e l'estensione delle tecnologie digitali espongono l'organizzazione a nuovi rischi e minacce, che devono essere fronteggiate e a cui occorre prepararsi, sia dal punto di vista delle competenze, sia delle tecnologie. Per questo motivo la responsabilità di indirizzo e coordinamento, già individuata nella Capogruppo, è stata opportunamente "attrezzata", individuando una figura di livello manageriale, anch'essa proveniente dal settore oil e con specifica competenza in cybersecurity. Nelle diverse Società del Gruppo sono poi state individuate specifiche figure, responsabili dell'attuazione delle misure di cybersecurity individuate, verticalizzate sui sistemi di controllo industriale (ICS) tipici delle aziende del Gruppo quali Sarlux e Sardeolica, in particolare.

Nel 2018 è stato pubblicato il primo Bilancio di Sostenibilità, che include la Dichiarazione di Informazioni non finan-

ziarie ai sensi di legge, per il Gruppo. Il lavoro svolto si è rivelato una ricca fonte di informazioni, che con un approccio comunicativo aperto e trasparente su tali temi, e un adeguamento e una focalizzazione della struttura responsabile della comunicazione esterna, è stato successivamente valorizzato con diverse iniziative, interne ed esterne, finalizzate a far comprendere il valore generato dalle Società del Gruppo nei territori in cui esse operano. Per ottenere questo risultato l'organizzazione a supporto della Comunicazione esterna è stata ridisegnata e maggiormente integrata con la Comunicazione verso gli investitori.

Ultimo "filone" dello sviluppo organizzativo dell'anno è stato quello dell'area commerciale. Da un lato si è completata l'organizzazione e consolidata l'attività di Saras Trading a Ginevra, trasferendovi le ultime attività operative a supporto dei trader rimaste a Milano, sia per i prodotti sia per le materie prime, e meglio strutturando la funzione a supporto della gestione del rischio commodity, eseguita a Ginevra, con un primo autonomo livello di controllo, e ulteriormente verificata in termini formali e sostanziali dalle funzioni dedicate interne al CFO. Nella seconda parte dell'anno sono poi state avviate le azioni finalizzate al trasferimento dell'attività commerciale italiana a Roma, mutuando il principio ispiratore dello spostamento del trading a Ginevra, ossia portare le attività il più vicino possibile ai centri nevralgici dei rispettivi business.

Nell'ultima parte dell'anno, al fine di individuare nella Capogruppo responsabilità di direzione e coordinamento meglio definite, si sono individuate, tra le prime linee dell'AD, nuove figure a ciò dedicate, in sostituzione delle precedenti Direzioni,

50.305 Totale ore di formazione 2018 Gruppo Saras

che manifestavano qualche sovrapposizione di responsabilità. Sono stati quindi istituiti: il Chief Oil & Energy Officer per tutto l'ambito produttivo e dei servizi industriali, potenzialmente proponibili all'esterno dalle Società del Gruppo, il Chief Commercial Officer, per tutto l'ambito del trading, delle vendite e della logistica oil in Italia e all'estero, il Chief Security ICT & Procurement Officer, per i servizi centralmente erogati alla Capogruppo e alle Controllate in ambito security e cybersecurity, ICT e procurement, il Chief Human Resource Officer ridefinito a metà del mese di gennaio 2019.

Sul fronte della redazione dei documenti del Sistema Normativo aziendale, si segnala, in particolare che nel corso dell'anno, a seguito del consolidamento dei processi di supply e trading, tra la Sede Saras di Milano, Saras Trading a Ginevra ed il Sito produttivo Sarlux a Sarroch, è stata rivista completamente la Linea Guida Supply e Trading, che appunto tale processo descrive e documenta.

È stata anche pubblicata una revisione della Linea Guida del processo HSE, inserendovi la tematica dei sistemi di gestione (Q) e una miglior descrizione del processo che porta alla modifica tecnica sull'asset, per presidiarne i possibili impatti in materia HSE.

Sono anche state redatte e pubblicate due Linee Guida di compliance, la prima relativa alla Sostenibilità e alla Dichiarazione di informazioni non finanziarie e sulla diversità, la seconda relativa alla Protezione dei dati personali, a seguito dell'entrata in vigore delle rispettive normative.

Relazioni industriali

Gli obiettivi di maggior rilevanza all'interno del perimetro delle relazioni con le Parti sociali per il 2018 sono stati la riorganizzazione di alcune aree di impianto e il rinnovo del premio di risultato con la novità dell'introduzione del sistema di Welfare premiale. L'anno è iniziato con l'aggiornamento nel mese di gennaio del programma "Digital Saras" già presentato nell'aprile dell'anno precedente in occasione del suo lancio.

Successivamente si è proceduto con la riorganizzazione dell'area produttiva del Movimento/Shipping nata dalla necessità di rafforzare la centralità del Capo turno nel presidio delle spedizioni Via Terra,Via Mare e Deposito Nazionale e con la riorganizzazione della Centrale Sud resa possibile grazie alla messa fuori servizio definitiva delle caldaie B1A e B1B. Nel corso dell'anno è stato presentato alla RSU il consuntivo della formazione erogata nel 2017, condividendo in tale occasione anche il piano di formazione 2018. Il punto nevralgico delle relazioni sindacali dell'anno è stato rappresentato dalla trattativa per il rinnovo del Premio di risultato 2018 (produttività e redditività) conclusasi nel mese di agosto. Anche quest'anno il premio è stato introdotto nell'ottica di coinvolgere le funzioni aziendali e tutto il personale in una concreta partecipazione nel raggiungimento dei risultati economici e produttivi dell'Azienda. Introducendo in tal senso miglioramenti nelle aree della produzione, dell'avanzamento nella realizzazione degli investimenti, dell'efficienza energetica e dei costi di manutenzione,

con l'aggiunta delle iniziative Digital. Tali indicatori, così come di consueto, sono oggetto di monitoraggio periodico attraverso una commissione paritetica mista composta da rappresentanti dell'Azienda e della RSU.

Nell'ultima parte dell'anno sono stati inoltre affrontati vari temi sia di natura organizzativo/gestionale sia di natura tecnica, con particolare attenzione al tema delle vacancy del personale turnista e relativo piano di reintegro.

Formazione e sviluppo delle risorse umane

Il piano di formazione e sviluppo per l'anno 2018, oltre ai temi di routine e di compliance, è stato finalizzato alla crescita continua di competenza hard e soft adeguate a supportare gli indirizzi prospettici di business definiti per lo stesso anno.

In particolare, con riferimento alla formazione di routine e compliance, in ambito HSE è proseguita l'attività di estensione del progetto BBS (Behaviour Based Safety) al personale finora non coinvolto, con l'obiettivo di rinforzare i comportamenti sicuri durante le operazioni sul luogo di lavoro e potenziare i ruoli di Leader della Sicurezza. Completato inoltre un percorso di formazione dedicato alla creazione di un team di formatori interni che assicurino continuità al processo di formazione del personale ed implementazione del Protocollo nel Sito.

Sempre in ambito compliance, a valle della decisione di dotarsi di un Sistema di Gestione dell'Energia per Sarlux in conformità alla norma UNI EN ISO 50001:2011, tutti i dipendenti dello stabilimento Sarlux hanno proseguito la formazione su consumi, perdite e soluzioni di ottimizzazione dei consumi e dell'efficienza energetica nel Sito.

Particolare attenzione è stata inoltre dedicata ai consumi energetici relativi ai forni, con formazione ad hoc riservata agli addetti ai lavori e tesa a massimizzare le prestazioni delle macchine anche in ottica di efficienza energetica.

Avviata inoltre la formazione relativa agli aggiornamenti normativi in tema di Privacy, a valle dell'entrata in vigore del GDPR, e del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo 231.

La formazione in ambito tecnico specialistico è proseguita secondo gli indirizzi di aggiornamento continuo dettati dalle norme tecniche di riferimento e si è estesa a tutti gli ambiti di introduzione di nuove tecnologie. In particolare, a seguito del solido piano investimenti in corso di attuazione nel sito industriale di Sarroch, il personale operativo è stato coinvolto nella formazione funzionale alla presa in carico delle nuove realizzazioni, con 370 persone coinvolte per circa 1.000 ore di formazione.

Per quanto riguarda l'area Asset Management di Raffineria, nel 2018 è stato definito un piano pluriennale di interventi mirati a potenziare competenze tecnico gestionali, con particolare focus su metodi e strumenti di gestione dei contratti, presidio degli aspetti di qualità, programmazione e consuntivazione lavori. Nel corso del 2018, sono stati sviluppati i primi moduli relativi agli aspetti di controllo della qualità. A supporto del programma #digitalSaras sono state organizzate diverse iniziative finalizzate a accompagnare la trasformazione in corso, riferite in particolare alle tematiche legate alla Data Science, mediante incontri con testimonial esperti provenienti da prestigiose Università. Avviata inoltre una campagna di awareness dedicata a tutta la popolazione aziendale che, attraverso strumenti di e-learning – favorisca un processo di acquisizione incrementale di abilità digitali a partire da quelle base. Percorsi più specializzati sono stati dedicati alle risorse coinvolte nella realizzazione dei progetti pilota e nella successiva industrializzazione delle soluzioni tecnologiche.

Con riferimento alla formazione trasversale, sono proseguite alcune iniziative avviate nel corso dell'anno precedente, tra le quali la formazione manageriale rivolta al middle management (capi turno, supervisori, responsabili operazioni) degli impianti produttivi. Focus del progetto è stato quello di sviluppare e affinare competenze di tipo gestionale (delega, feedback, decisione making, ecc), anche attraverso una maggiore consapevolezza degli scenari di mercato di riferimento, comprese le dinamiche di trasformazione derivanti dal programma #digitalSaras. Il ruolo di middle manager riveste una particolare importanza per i riflessi che genera nella gestione dei numerosi collaboratori e per la rete di trasmissione di informazioni e indirizzi che alimentano costantemente nell'esercizio del loro ruolo.

In modo più esteso, su tutte le figure manageriali cui è assegnata la gestione di collaboratori, è stato avviato un percorso di rinforzo delle capacità di valutazione e feedback dei collaboratori – con analogie metodologiche rispetto al progetto Capi Turno – che intende mantenere costante la sensibilità e l'attenzione dei Capi nella valorizzazione delle risorse assegnate. Nel corso dell'anno sono inoltre proseguite le attività di sviluppo finalizzate alla crescita di un pool di giovani ad alto

GRUPPO SARAS: FASCE DI POPOLAZIONE

potenziale. Il programma, che trova il proprio focus principale nell'esigenza di attivare nel tempo un adeguato ricambio generazionale, ha previsto la creazione di una serie di laboratori di leadership sviluppati in parallelo ai percorsi di coaching individuale già definiti per ciascuno dei partecipanti.

Con l'obiettivo di consegnare inoltre a quadri e dirigenti aziendali maggiori strumenti di comprensione delle dimensioni economiche finanziare che accompagnano le decisioni operative quotidianamente richieste nell'esercizio dei rispettivi ruoli, è stato avviato il programma di formazione "Finance per non financial". Il percorso ha fornito basi metodologiche e di linguaggio comuni sui principali documenti di bilancio e reportistica aziendale, ha approfondito la conoscenza sulle metriche di creazione e misurazione del valore prodotto dalle singole unità di business, ha sensibilizzato i partecipanti circa le dinamiche di valutazione dell'Azienda da parte degli Investitori, con particolare riferimento alle esigenze di informazione e trasparenza dettate dalla quotazione in Borsa.

Comunicazione interna

Nell'anno 2018 sono proseguite le attività di comunicazione interna a supporto del change management e della diffusione e condivisione delle strategie, della cultura e, più in generale, delle informazioni utili a coinvolgere i dipendenti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e ad accrescere il livello di engagement.

Per la pianificazione delle varie iniziative, il processo ha potuto valorizzare i risultati dell'"Employee Engagement Survey", effettuata online a fine 2017 per raccogliere l'opinione dei Dipendenti, appartenenti a tutti i livelli dell'Organizzazione, su come essi vivano l'esercizio del proprio ruolo professionale e le interazioni nell'ambiente di lavoro, nell'ambito della quale particolare enfasi è stata attribuita dai partecipanti ai temi della diffusione delle informazioni.

Accanto al frequente utilizzo dei canali digitali di più recente apertura, visBreaking News online e le community aziendali, la comunicazione interna ha continuato a viaggiare in maniera parallela e integrata anche sui canali più tradizionali, quali gli incontri e i seminari informativi, il giornale aziendale, le email, la intranet e la rete dei monitor dello stabilimento.

Nel corso dell'anno, sono stati sviluppati interventi e campagne informative sui principali temi strategici, legati soprattutto alla realizzazione del Piano Industriale e del correlato piano investimenti e al programma #digitalSaras.

Nell'ambito dello spazio del giornale aziendale visBreaking News regolarmente destinato ai temi di salute, sicurezza e ambiente nel giornale aziendale è stata dedicata particolare attenzione ai risultati del Riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux e al tema della gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.

Nel mese di novembre, si è tenuto l'evento di presentazione dei risultati della ricerca "Il valore di Saras per la crescita del territorio", condotta da The European House - Ambrosetti, al quale ha partecipato un'ampia delegazione di dipendenti di tutte le Società del Gruppo. Nel corso dell'evento, l'Amministratore Delegato e il top management hanno condiviso le principali linee strategiche definite dal Gruppo per affrontare il futuro con la visione e la flessibilità necessarie per cogliere opportunità di ulteriore sviluppo.

Tra le azioni di supporto al cambiamento, rileva il primo step della campagna di cyber security awareness, che ha coinvolto i dipendenti al fine di incrementare la sensibilità e l'attenzione ai temi della sicurezza informatica e di diffondere le migliori pratiche in materia di gestione delle password per una sicura protezione dei dati aziendali.

Numerose sono state infine le iniziative di change management relative a nuove normative, quale ad esempio il Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR) e le Linee Guida e procedure aziendali ad esso connesse, a revisioni di processi e strutture organizzative, a servizi innovativi e a nuovi strumenti informatici e digitali, al fine di allineare nel più breve tempo possibile i comportamenti dei dipendenti alle aspettative ed esigenze dell'organizzazione.

Politiche retributive

Componenti della retribuzione manageriale

La retribuzione annua lorda fissa fa riferimento al Contratto Dirigenti Aziende Produttrici di Beni e Servizi (Contratto Nazionale Dirigenti Industria). Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da una componente variabile. La parte variabile della retribuzione è stabilita, con riferimento agli obiettivi strategici ed ai risultati della gestione, secondo un sistema di MBO ("Management By Objectives").

Nel 2018 è stato applicato ed è giunto a conclusione il Piano di incentivazione a lungo termine per il management del Gruppo Saras (Piano di Stock Grant 2016/2018), approvato dall'Assemblea degli Azioni di Saras il 22 Aprile 2016, i cui dettagli sono forniti in una sezione successiva della presente Relazione sulla Gestione.

Componenti della retribuzione non dirigenti

Anche la retribuzione annua lorda fissa dei non dirigenti fa riferimento al "Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro" (CCNL Energia e Petrolio e CCNL Metalmeccanici, ove applicabili) e agli accordi integrativi di secondo livello vigenti.

Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da componenti variabili tra cui, in particolare riferimento alla fascia dei Quadri, l'adozione di sistemi di MBO legati al raggiungimento di obiettivi strategici e ai risultati della gestione.

Lavorare in sicurezza, sempre.

"Siamo impegnati a garantire la sicurezza in ogni momento. Per tutti i nostri dipendenti questo è il principio fondamentale a cui attenersi sempre. A tale proposito abbiamo anche sviluppato un codice etico che dà grande risalto all'importanza della formazione e della sicurezza."

SALUTE, AMBIENTE E SICUREZZA

Un quadro di miglioramento continuo

Produrre energia in modo sicuro ed affidabile è uno dei principi che guidano le nostre scelte strategiche. Incrementare l'affidabilità e migliorare la continuità delle operazioni, garantendo la tutela del territorio e dell'ambiente, è una delle priorità aziendali. In particolare, sono oggetto di fondamentale interesse aziendale tutte le attività finalizzate a preservare la sicurezza e la salute di tutti coloro che lavorano direttamente ed indirettamente per il Gruppo Saras. L'impegno continuo della nostra Società ha consentito di ridurre significativamente l'impatto delle attività produttive sull'ambiente.

Per quanto riguarda l'esercizio dell'anno 2018 si conferma il costante miglioramento dei dati ambientali, frutto di un consolidamento delle attività gestionali dello stabilimento. Un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che, direttamente o indirettamente, interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento di Sarroch viene presentato nell'annuale "Dichiarazione Ambientale", redatta come previsto dal regolamento EMAS. Nel corso dell'anno sono proseguite le attività di monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali relativi ad aria, acqua e suolo.

L'andamento delle emissioni, relative all'anno 2018, mette in evidenza il consolidamento dei miglioramenti ottenuti grazie agli investimenti effettuati ed alle ottimizzazioni gestionali e impiantistiche. Si possono comunque rilevare piccole fluttuazioni di anno in anno, legate a interventi impiantistici e di manutenzione straordinaria. Il miglioramento dei dati per quanto riguarda l'ambiente è derivato da una serie di interventi tecnici e gestionali che hanno progressivamente dotato la raffineria delle tecnologie e dei mezzi più efficaci in un'ottica di produzione e rispetto dell'ambiente. Le emissioni di anidride solforosa (SO2) confermano l'andamento degli ultimi anni, infatti l'indice di produzione di SO2, che tiene conto (dal 2015) anche delle emissioni dovute agli impianti nord, varia nel "range" 0,23 ÷ 0,28 (tonnellate di SO2/1000 di lavorazione) che, confrontato con l'andamento medio degli ultimi anni, risulta in linea con quello registrato in passato per il solo contributo di emissione di SO2 dovuto agli impianti sud, confermando quindi il trend di miglioramento.

È stato possibile conseguire e consolidare tale risultato soprattutto grazie all'entrata in funzione, avvenuta nel dicembre 2008, dell'impianto TGTU (Tail Gas Treatment Unit), un'unità per il trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo, che consente una riduzione delle emissioni solforose e che negli ultimi anni ha registrato un'ottima performance.

Si inseriscono nel quadro della strategia di crescita del Gruppo Saras anche gli investimenti dedicati ad ambiente e sicurezza. In questo contesto, temi come la cultura del risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, non nuovi alla Società ed al Gruppo, sono divenuti ancora più attuali nel corso degli ultimi anni.

In particolare, nell'ultimo quinquennio, nell'ambito di Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE), sono stati effettuati interventi di protezione ambientale, miglioramento dell'efficienza energetica con conseguente riduzione del combustibile bruciato (e quindi minori emissioni atmosferiche), e sono proseguite le attività di protezione della falda con interventi di pavimentazione dei bacini dei serbatoi e realizzazione di doppi fondi dei serbatoi.

Grazie ad una politica di tutela ambientale, anche per l'anno 2018 non sono emerse situazioni per cui la società è stata dichiarata colpevole di danni causati all'ambiente, e non sono state inflitte all'impresa sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

2015 2016 2017 2018 INDICE DI PRODUZIONE DI CO2 600 500 400 300 200 100 0 423 447 416 438 Ton CO2 emesse / lavorazione grezzo e cariche complementari Kton INDICE DI PRODUZIONE DI SO2 0,50 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0 2015 2016 2017 2018 0,27 0,26 0,28 0,23 Ton SO2 / lavorazione grezzo e cariche complementari Kton

Le politiche di tutela ambientale prevedono anche continui investimenti nella formazione del personale, attraverso un processo che coinvolge tutti i lavoratori della raffineria (inclusi quelli delle società appaltatrici) e delle altre società del Gruppo, con l'obiettivo di creare un'elevata sensibilità sul tema ambientale. Infatti, anche un avanzato sistema tecnologico deve essere necessariamente supportato da un'attenta gestione e dal controllo da parte di tutte le persone che operano all'interno del ciclo produttivo.

AIA: Autorizzazione Integrata Ambientale

L'AIA (ovvero l'Autorizzazione Integrata Ambientale) è il frutto di un percorso partito nei primi mesi del 2007 e che ha portato al conseguimento di tale importante autorizzazione nell'aprile 2009. Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA, che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo che hanno consentito di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali. L'AIA, rilasciata dal Ministero dell'Ambiente, sostituisce tutte le altre autorizzazioni, ha la durata di otto anni (condizionata al mantenimento della registrazione EMAS). Questo ulteriore riconoscimento, raccoglie i concetti base del Codice Ambientale, dove tutti gli elementi (aria, acqua, suolo, impatto visivo, ecc.) sono visti in un'ottica di insieme, e rappresenta il risultato di un percorso che ha portato la società ad ottenere la Certificazione Ambientale ISO 14001 già nel 2004 successivamente confermata nel 2007, nel 2010, nel 2013 e nel 2016. Si segnala inoltre che a partire dal 1 luglio 2013, l'AIA è stata oggetto di voltura da Saras SpA a Sarlux Srl, società del Gruppo che gestisce tutte le attività produttive del sito di Sarroch. In maniera analoga, in pari data, è stata effettuata la voltura del certificato ISO 14001 da Saras SpA a Sarlux Srl. Nel mese di dicembre del 2015 si è concluso l'iter di integrazione delle due AIA presenti, Raffineria+IGCC e Impianti Nord (ex Versalis) presentata da Sarlux.

Il riesame complessivo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux è stato rilasciato il 27 ottobre 2017 ed è pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

L'istruttoria del riesame, resasi necessaria per tutte le raffinerie a seguito della pubblicazione delle nuove BAT nell'ottobre del 2014, si era conclusa con la Conferenza dei Servizi del 20 luglio 2017, alla presenza di tutti gli Enti competenti (MATTM, Regione, Città Metropolitana di Cagliari, Comune di Sarroch, ISPRA e ARPAS), a valle di un iter avviato nel luglio 2016 con la presentazione della documentazione richiesta.

Sarlux ha conseguito il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nel corso dell'anno 2017, dunque lo Stabilimento, posseduto e gestito dalla controllata Sarlux Srl ed articolato in Impianti SUD (Raffineria e IGCC) e Impianti NORD (Impianti chimici), è stato autorizzato all'esercizio con il DM 0000263 del 11.10.2017 rilasciata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Complessivamente, viene riconosciuta allo stabilimento una aderenza pressoché totale alle nuove BAT oggetto del riesame sia in termini di attuazione dei programmi di monitoraggio innovativi, quali quelli relativi alle emissioni fuggitive e agli odori, sia in termini di scelta e implementazione di nuove tecnologie, quale ad esempio la misura della temperatura di torcia.

L'attuale AIA - la cui validità è di 16 anni in forza del fatto che lo stabilimento Sarlux possiede la certificazione ISO 14001 e la registrazione EMAS, estesa nel 2016 anche agli Impianti Nord - autorizza il Gestore all'esercizio delle 3 attività svolte a Sarroch, ovvero:

  • Categoria IPPC 1.1: Combustione di combustibili in installazione con una potenza termica nominale totale pari o superiore a 50 MW;
  • Categoria IPPC 1.2: Raffinazione di petrolio e di gas;
  • Categoria IPPC 4.1: Impianto chimico per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base.

Nel corso del 2018 sono regolarmente proseguite le attività di monitoraggio e controllo previste nell'AIA.

Registrazione Emas

Nel mese di maggio si è svolta, con esito positivo, la visita di convalida annuale della Dichiarazione Ambientale 2018 (dati prestazionali aggiornati al 31 dicembre 2017), finalizzata alla valutazione delle attività svolte per garantire la sostenibilità

ambientale nel territorio. A seguito della visita di convalida, il documento è stato pubblicata sul sito internet Sarlux (http:// www.sarlux.saras.it/it/emas/).

La Dichiarazione Ambientale fornisce un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti che interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento produttivo, e illustra al pubblico e a tutti i soggetti interessati le attività svolte da Sarlux, gli aspetti ambientali (diretti e indiretti ad essa collegati) e gli obiettivi di miglioramento ambientale che la Società si è prefissata ai fini del mantenimento della registrazione EMAS. Per il conseguimento di tali obiettivi Sarlux impiega a vari livelli molte funzioni aziendali investendo importanti risorse tecniche ed economiche.

Sempre nell'ottica della trasparenza, durante l'anno sono state effettuate le comunicazioni periodiche PRTR (Pollutant Release and Transfer Register), relative ai principali dati ambientali del sito. Tali comunicazioni vengono trasmesse al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'invio alla Commissione Europea. Nello specifico, le comunicazioni hanno riguardato i valori di emissione in acqua e in aria relativi a diversi parametri caratteristici delle attività svolte.

Il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro

Nell'esercizio 2018, relativamente all'ambito del progetto per il miglioramento continuo della gestione della sicurezza, è proseguita l'opera di diffusione della cultura della sicurezza mediante i progetti di comunicazione interna avviati fin dall'anno 2010. Le attività più significative sono state:

• B-BS (Behavior-Based Safety) - Completata l'estensione del protocollo a tutte le aree operative dello Stabilimento. La B-BS è progettata per ottenere l'esecuzione costante dei comportamenti di sicurezza e si basa su tecniche di motivazione, sviluppando nei lavoratori stessi coinvolti una cultura condivisa della sicurezza, intesa come un ambiente in cui tutti – dirigenti, preposti, lavoratori – danno le stesse conseguenze a parità di comportamento osservato. Tra queste conseguenze, feedback positivi e correttivi, rinforzi, premi e celebrazioni prevalgono su conseguenze avversive come le sanzioni o i richiami verbali. La B-BS é un metodo capace di assicurare ottimi risultati perché consente di misurare, in maniera scientifica, le azioni insicure e i loro effetti, per correggerle prima che diventino pericolose. Esso si fonda sull'osservazione e sull'individuazione di comportamenti sicuri messi in atto dalle persone nello svolgimento del normale lavoro quotidiano. Le osservazioni sono reciproche e seguite da momenti di feedback. Ciascuna osservazione è guidata da una check list che riporta i comportamenti da osservare; tale strumento, definito in fase di progettazione, è dinamico e viene aggiornato man mano che i comportamenti sicuri osservati vengono consolidati. Ciascun comportamento osservato viene poi registrato per un monitoraggio costante degli andamenti. In particolare l'attenzione si focalizza sui comportamenti non sicuri fissando obiettivi e tempi di miglioramento definiti periodicamente dai responsabili di funzione in occasione di incontri periodici con i gruppi di lavoro. L'estensione del protocollo B-BS a tutte le aree di Raffinazione (impianti Sud e Nord) ha consentito la graduale sostituzione degli altri sistemi di monitoraggio delle performance di sicurezza, così da avere per la prima volta un unico strumento di gestione, misurazione e miglioramento degli aspetti di salute e sicurezza. I risultati della misurazione dei comportamenti osservati risultano più che soddisfacenti. In particolare nel corso del 2018 sono state fatte 21.925 osservazioni contro le 16.940 effettuate nel 2017, con una percentuale di comportamenti positivi osservati pari al 98% del totale.

  • Audit dei sistemi di gestione SGS e SGA - Nel 2018 sono stati programmati ed eseguiti 20 audit interni.
  • Ispezioni di cantiere Per il costante controllo delle attività effettuate dalle imprese sono stati eseguiti 171 audit con il coinvolgimento di 42 imprese e di circa 700 lavoratori auditati.
  • Analisi degli eventi incidentali e near miss - I near miss sono quegli eventi, correlati alle attività lavorative, con la potenzialità di produrre un danno grave a persone e/o cose. Anche per il 2018 ci si è posto l'obiettivo di monitorare ed analizzare i near miss allo scopo di incrementare il livello di percezione del rischio del personale operante nel sito, classificando la gravità del near miss in funzione dello scenario incidentale, delle conseguenze (magnitudo) e possibile frequenza di accadimento dell'evento. Nel cor-

EMISSIONI DI CO2 RAFFINERIA (TON/ANNO)

* Le emissioni del 2017 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.

** Le quote gratuite relative agli Impianti Nord (comprese tra le quantità assegnate) sono state richieste e risultano in attesa di approvazione.

so dell'anno sono stati segnalati 41 near-miss di cui 15 gravi. I near miss classificati gravi sono stati analizzati seguendo lo stesso iter degli infortuni con analisi di 1° e 2° livello attraverso le quali vengono individuate le cause radice, i fattori contribuenti e le azioni correttive e di miglioramento.

Nell'ottica della promozione della cultura della sicurezza negli ultimi anni è stato portato avanti un percorso che ha consentito al Gruppo di ottenere alcune importati certificazioni: in particolare, per lo stabilimento di Sarroch, nel 2004, il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) certificato secondo lo standard ISO 14001; nel 2007 si è poi conseguito la certificazione OHSAS 18001 per il Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS). Successivamente, i due sistemi sono stati integrati tra loro e con il sistema, previsto dalla Direttiva Seveso (rif. D.Lgs. 105/2015), di Gestione per la Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (SGS-PIR), utilizzando sinergicamente le parti comuni e introducendo la misura delle prestazioni e la pianificazione degli obiettivi e traguardi di miglioramento. Ne è scaturito un Sistema di Gestione Integrato (HSE) che ad oggi con la sopraggiunta (a maggio 2018) implementazione del Sistema di Gestione dell'Energia (SGE), certificato ISO 5001 costituisce il principale strumento gestionale per il conseguimento del miglioramento continuo dello stabilimento.

Nel 2008 è stato adeguato il "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo", ai sensi del D.Lgs. n° 231/01, per ottemperare alle indicazioni della Legge n° 123/07 e al successivo D.Lgs. n° 81/08, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e nel 2011 è stato effettuato il suo aggiornamento. Il Gruppo Saras promuove a tutti i livelli aziendali la cultura della sicurezza attraverso la formazione, la condivisione e la verifica del grado di efficacia delle attività svolte. Diffondere la cultura della sicurezza si traduce, di fatto, in un'azione continua di formazione e creazione di condizioni di lavoro finalizzate a ridurre progressivamente i casi di emergenza e di infortunio per i lavoratori del Gruppo Saras e delle ditte appaltatrici. Infatti, anche nell'esercizio 2018, sono proseguite tutte le attività di formazione al ruolo, alla posizione e all'aggiornamento continuo in tema di "Sicurezza e Ambiente".

Tale impegno ha portato per il secondo anno consecutivo al raggiungimento della migliore performance di sempre dell'indice di frequenza infortuni1 del Gruppo: 1,81 (2,71 nel 2017).

Emissioni gas ad effetto serra

Il Gruppo Saras rientra nel campo di applicazione della Direttiva europea "Emission Trading System" (ETS) con le due attività svolte nel sito di Sarroch dalla controllata Sarlux Srl, per il segmento Raffinazione e per il segmento Generazione di Energia Elettrica (impianto IGCC). La Direttiva ETS è stata introdotta in tutta Europa per controllare e ridurre le emissioni di biossido di carbonio al fine di contrastare la minaccia del cosiddetto "effetto serra" ed i conseguenti cambiamenti climatici. Infatti, le emissioni di anidride carbonica non hanno effetto diretto su scala locale, in particolare sulla qualità dell'aria

  1. If L'indice di frequenza di infortuni è un indice che misura l'incidenza degli infortuni sul lavoro per milione di ore lavorate occorsi in un dato periodo

EMISSIONI DI CO2 IGCC (TON/ANNO)

* Le emissioni del 2017 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.

nell'ambiente circostante il sito, ma sono correlate a fenomeni a livello globale. La Direttiva "Emission Trading System" è stata introdotta a partire dal 2005 per aiutare gli stati membri a rispettare i requisiti del Protocollo di Kyoto. Il principio di funzionamento si basa sull'assegnazione, per ogni singola installazione che rientra nel campo di applicazione della Direttiva, di un tetto di emissioni stabilite dallo stato membro attraverso un "Piano Nazionale di Assegnazione". Il meccanismo ETS prevede inoltre che un eventuale surplus di quote possa essere negoziato e/o accumulato, ed un eventuale deficit debba invece essere coperto con l'acquisto di quote di emissione dal mercato. La decisione di assegnazione è elaborata per ciascuno dei periodi di riferimento previsti dalla Direttiva: il primo periodo di riferimento ha riguardato il triennio 2005- 2007, il secondo periodo di riferimento ha riguardato il quinquennio 2008-2012, mentre il periodo attuale riguarda gli anni 2013-2020. Nel secondo periodo di applicazione della Direttiva ETS le assegnazioni sono state più stringenti, sulla base degli obiettivi dettati dal Protocollo di Kyoto. Inoltre, il terzo periodo (8 anni) iniziato nel 2013, ha portato un'ulteriore riduzione annuale delle assegnazioni di quote di emissione. Per quanto riguarda la richiesta di quote aggiuntive presentata da Sarlux a seguito dell'acquisizione degli "Impianti Nord" (ex Versalis), vista la specificità dell'operazione (acquisizione parziale dello stabilimento), non si è arrivati ancora alla conclusione del processo di riassegnazione delle quote.

Nel Registro Nazionale "Emission Trading System", liberamente consultabile, sono documentate sia le quote assegnate, sia le emissioni anno per anno delle quote di CO2 a livello italiano.

Alla controllata Sarlux è stata assegnata un'unica posizione cui corrisponde la totalità delle emissioni derivanti dalle attività svolte nel sito di Sarroch. Sarlux dispone di un "Protocollo rilevazione, calcolo e controllo" delle emissioni di CO2. Tale sistema è certificato da enti terzi accreditati secondo quanto richiesto dalle linee guida europee, ed è stato aggiornato a seguito dell'acquisizione degli Impianti Nord.

Il rispetto del mare

Siamo consapevoli di dover preservare e limitare qualsiasi tipo di alterazione dell'ambiente. Pertanto, per quanto riguarda il trasporto di petrolio e dei prodotti raffinati via mare, abbiamo da anni introdotto criteri molto severi. A partire dall'anno 2009 sono state utilizzate solo navi di ultima generazione. Infatti, da quell'anno, il 100% delle navi utilizzate è stato della tipologia "a doppio scafo", anticipando, di fatto, l'attuale normativa per il traffico marittimo.

Le attività di tutela dell'ambiente marino includono anche il monitoraggio minuto per minuto sia in entrata che in uscita delle petroliere indirizzate verso i terminali di Sarroch. In questo quadro, sono regolarmente effettuate, da parte di personale fiduciario Saras, ispezioni in altri porti (Vetting), secondo criteri internazionali e "Ispezioni Pre-mooring" su base spot, in rada prima della manovra di ormeggio.

Inoltre durante tutta la permanenza delle navi all'ormeggio presso i Terminali marini di Sarroch, è sempre presente a bordo un'Ispettore Safety di nostra fiducia, che supervisiona tutte le attività di imbarco e sbarco dei prodotti petroliferi al fine di verificare il rigoroso rispetto delle procedure con particolare riferimento alle tematiche di Salute, Sicurezza e Ambiente.

RESPONSABILITÀ SOCIALE ED ATTIVITÀ CON IL TERRITORIO

Relazioni con il territorio

Ogni azienda nasce e cresce in un territorio ben individuabile e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso.

II Gruppo Saras, oggi una solida realtà internazionale, è nato e si e sviluppato in Sardegna, un'isola che possiede una forte identità e nei confronti della quale nutre un profondo rispetto.

Per questo, da più di 50 anni, Saras è impegnata in iniziative e progetti utili a sostenere il tessuto sociale, la storia e le tradizioni del territorio, con una particolare attenzione verso i giovani e i bisogni della comunità.

La Società ha dato vita alla policy "I nostri interlocutori" che delinea l'approccio di Saras nella gestione dei rapporti con le comunità locali e riconosce la collettività e i territori di riferimento, tra i diversi stakeholder, come suoi interlocutori di importanza strategica.

Saras promuove progetti di natura sociale che possano generare valore per la comunità. Dopo una prima valutazione che riguarda sia gli aspetti economici sia la congruità con le linee guida del Purpose, la scelta ricade su quei progetti considerati di maggiore impatto e valore per il territorio.

II Gruppo, in particolare negli ultimi anni, ha adottato precise linee guida, in merito agli ambiti di intervento, basate su due direttrici principali: il contesto sociale, ovvero i soggetti meritevoli di supporto - soprattutto giovani, anziani e meno abbienti - e il territorio fisico, cioè il raggio d'azione degli interventi che il Gruppo vuole mettere in atto. Uno degli obiettivi a cui Saras punta con maggiore impegno è diffondere la cultura d'impresa e far comprendere che "fare impresa" in Sardegna è ancora possibile. Per questo, Saras promuove attività di formazione per i giovani delle scuole e intrattiene rapporti continui con l'Università, finalizzati a favorire uno sviluppo sociale che non può prescindere dai temi del lavoro, della sostenibilità e della crescita economica, in una regione debilitata dello spopolamento, soprattutto giovanile.

Saras per la Scuola

Saras, attraverso società del Gruppo, ha attivato diversi percorsi per venire incontro alle richieste della scuola e dare il suo contributo a una didattica innovativa e più efficace. Tra il 2013 e il 2018, oltre 550 ragazzi della secondaria hanno varcato i confini del sito industriale di Sarroch secondo varie formule, tra le quali la più diffusa quella dell'alternanza scuola lavoro, per osservare da vicino la realtà di una grande azienda.

Sono state organizzate delle lezioni ad hoc per ogni percorso, nelle quali tecnici e manager dell'azienda hanno trattato argomenti di stampo industriale quali sicurezza, ambiente, processi produttivi, ICT, organizzazione aziendale, spesso utilizzando anche simulazioni per rappresentare il nostro modo di lavorare e trasmettere quanto utile per affacciarsi nel mondo del lavoro. Proprio in questa prospettiva sono stati organizzati degli approfondimenti su come redigere un curriculum e sostenere un colloquio di lavoro.

Diversi ragazzi hanno visitato laboratori e sale controllo impianti appartenenti al Gruppo, sperimentando, sul campo, applicazioni pratiche e assistendo a lezioni sul tema Industry 4.0 e sull'applicazione dell'innovazione nell'industria della raffinazione.

Alcuni hanno poi avuto l'opportunità di approfondire questa esperienza attraverso uno stage in azienda.

È dedicato alla capacità di confrontarsi con il cambiamento e con le nuove tecnologie il concorso "RAln - Raccontami l'Avvenire e l'lnnovazione", che fa cimentare gli studenti con la telecamera e il cellulare per raccontare storie di Innovazione.

Per le scuole primarie, continua - da oltre 20 anni - il supporto offerto da Saras alla crescita culturale degli studenti dell'istituto comprensivo statale di Sarroch. Non solo libri di testo, forniti ai giovani in comodato e poi, in coerenza con la cultura della sostenibilità, trasmessi ad altri istituti presso i quali sono ancora attuali al variare dei programmi didattici, ma anche tablet e aule informatiche dedicate, per arrivare preparati al futuro digitale.

Saras per l'Università

Nell'ambito del Protocollo d'lntesa con l'Università di Cagliari, vengono organizzati regolarmente dei seminari a carattere tecnico, utili per completare la formazione - dei futuri ingegneri. Inoltre, nel 2018, Saras, aderendo ad un progetto ideato dall'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica, ha contribuito a offrire borse di studio ai migliori laureati in Ingegneria.

Un gruppo di studenti di Ingegneria Chimica e Meccanica, ha partecipato, nel mese di Giugno 2018, ad una giornata di presentazione delle attività #Digitalsaras illustrate in occasione della visita agli impianti.

Il valore di Saras per il territorio

Nel 2018 Saras ha realizzato, con The European House – Ambrosetti, uno studio sul valore della ricaduta economica, sociale, ambientale e cognitiva – 4 capitali - sul territorio nazionale e della Sardegna. I risultati dello studio hanno evidenziato come il Gruppo sia stato protagonista negli anni di una trasformazione costante e di una forte internazionalizzazione, accompagnate dal radicamento al territorio sardo.

L'analisi svolta ha messo in luce la rilevanza di Saras che risulta una delle aziende più grandi d'Italia per fatturato (dodicesimo gruppo nella rilevazione generale), terzo gruppo del settore Oil&Gas e la più grande azienda della Sardegna (seconda per numero di occupati). Inoltre in un contesto nazionale di investimenti in calo, sia pubblici sia privati, il Gruppo si è distinto in maniera virtuosa contribuendo in misura rilevante alla crescita dell'economia locale e nazionale con 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 12 anni e circa 800 milioni previsti nel piano industriale.

Per la presentazione dello studio, è stato organizzato, il 21 novembre 2018, un convegno "Sapersi trasformare per rimanere vincenti" a Cagliari al quale erano presenti i media e i principali stakeholder del Gruppo.

Saras per la comunità e lo sport

Saras supporta il territorio anche attraverso numerose sponsorizzazioni ad associazioni sportive sia dilettantistiche che professionistiche. Club come la Sarroch Polisportiva Volley, la squadra di calcio Gioventù Sarroch e la formazione di rugby Amatori Capoterra, sono espressioni del territorio e il Gruppo è orgoglioso di aiutarle a crescere, per continuare a rappresentare veri e propri poli formativi per i giovani sportivi.

Inoltre, Saras e tra i partner della squadra di basket Dinamo Banco di Sardegna e della Cagliari Football Academy, l'Accademia del Cagliari Calcio nata con lo scopo di diventare punto di riferimento dei piccoli calciatori sardi e guidarli nella loro crescita tecnica e personale, in un percorso virtuoso che consente allo sport di accelerare la formazione dell'individuo.

Territorio e sicurezza

Saras mette a disposizione la sua vasta esperienza nell'ambito della sicurezza sul lavoro per molte aziende locali, organizzando corsi di formazione su tematiche HSE mirati a diffondere una corretta cultura industriale attenta a questi principi fondamentali.

ANALISI DEI RISCHI

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

ALTRI RISCHI

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE, dei certificati verdi e delle emissioni di CO2.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Al 31 dicembre 2018 gli approvvigionamenti del Gruppo Saras risultavano così suddivisi: 34% dal Medio Oreinte, 26% dal Nord Africa, 23% da Russia e Caspio, 13% dall'Africa Occindentale e 4% dal mare del Nord.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.

Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.

Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

• Normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA.

  • Il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'AAEG in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora".
  • Disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE.
  • Normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux Srl vende l'energia elettrica prodotta al G.S.E. alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/1991, delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità, prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Protezione Dati Personali

Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto"GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio Brexit

Sulla base delle informazioni a oggi note non si prevede che la Brexit possa avere influenza rilevante sull'operatività del Gruppo.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa al Bilancio Consolidato).

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2018 Saras SpA non ha acquistato nè venduto alcuna azione propria.

In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2018 Saras SpA deteneva complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari al 1,576% del capitale sociale.

Variazioni nella struttura dell'azionariato

In data 5 settembre la Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti e la MOBRO SpA hanno ceduto congiuntamente il 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali con l'obiettivo di incrementare la liquidità delle azioni di SARAS sul mercato.

Piani di Stock Grant

In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche della Società;
  • gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società;
  • altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap. Al fine del calcolo del TSR, per ciascuno dei tre anni di Performance, il prezzo dell'azione alla data di inizio dell'anno è pari al prezzo medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre); il prezzo dell'Azione alla data di termine dell'anno, pari al valore medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre);

  • il posizionamento del Margine, espresso in S/bl e confrontato in termini di distanza assoluta dal Margine Benchmark EMC.

In conformità con quanto previsto dal Documento Informativo sul Piano di Stock Grant 2016-2018, il Consiglio di Amministrazione del 4 marzo 2019 ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance determinando in 5.769.638 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano entro il 30 giugno 2019, il 20% delle quali con un periodo di lock up di 12 mesi.

Rapporti con le parti correlate

Alla conclusione dell'esercizio 2018, l'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale - finanziaria e

del conto economico complessivo del Gruppo Saras non è significativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.3 "Rapporti con le parti correlate".

Uso strumenti finanziari

Si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo "Informazioni integrative".

Ricerca e sviluppo

Nell'esercizio 2018 Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico. Si rimanda al paragrafo 5.2.2 "Attività immateriali" per ulteriori informazioni.

Informazioni settoriali e per area geografica

Informazioni relative alla suddivisione di acquisti e vendite per settori e aree geografiche sono presenti nel capitolo 4 "Informazioni per settore di attività e per area geografica" della nota integrativa del Bilancio Consolidato.

Operazioni atipiche ed inusuali

Si precisa che non sono state poste in essere altre transazioni significative e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Informazioni relative a partecipazioni detenute da componenti del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Dirigenti

Il dettaglio è illustrato in nota integrativa del Bilancio Separato di Saras SpA al paragrafo 7.4.2 "Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Adesione al consolidato fiscale

Si rimanda a quanto esposto in Nota Integrativa al paragrafo 3.4 "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" al punto X "Imposte".

Raccordo tra Risultato Netto d'esercizio e Patrimonio Netto del Gruppo

Il raccordo tra il Risultato Netto d'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con quelli della Capogruppo è esposto nell'apposita tabella.

Migliaia di Euro Risultato Patrimonio netto
Come da bilancio di Saras SpA al 31 dicembre 2018 176.820 675.156
Differenze tra valore di carico e Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018 delle partecipazioni valutate nel bilancio di Saras SpA al costo (29.775) 408.885
Rettifiche effettuate in sede di consolidamento (6.619) 20.028
Come da bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018 140.425 1.104.070

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 2018

Nessun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO SARAS AL 31 DICEMBRE 2018

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 73

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2018 31/12/2017
ATTIVITÀ
Attività correnti 5.1 1.683.910 1.960.049
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 272.831 421.525
di cui con parti correlate: 18 20
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 131.723 98.291
Crediti commerciali 5.1.3 C 290.210 391.400
di cui con parti correlate: 85 66
Rimanenze 5.1.4 D 861.601 875.269
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 19.051 24.562
Altre attività 5.1.6 F 108.494 149.002
Attività non correnti 5.2 1.241.008 1.197.112
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H,I 1.087.107 1.020.210
Attività immateriali 5.2.2 J 112.127 152.691
Altre partecipazioni 5.2.3 L 502 502
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 37.205 15.969
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 4.067 7.740
Attività non correnti destinate alla dismissione 5.3 35.001 0
Immobili, impianti e macchinari 5.3.1 25.235 0
Attività immateriali 5.3.2 9.766 0
Totale attività 2.959.919 3.157.161
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.4 1.301.078 1.530.482
Passività finanziarie a breve termine 5.4.1 R 106.630 183.068
Debiti commerciali e altri debiti 5.4.2 R 1.043.162 1.150.284
Passività per imposte correnti 5.4.3 X 74.948 120.366
Altre passività 5.4.4 R 76.338 76.764
Passività non correnti 5.5 554.771 554.383
Passività finanziarie a lungo termine 5.5.1 R 256.001 257.140
Fondi per rischi e oneri 5.5.2 P, AA 203.313 122.085
Fondi per benefici ai dipendenti 5.5.3 Q 10.322 10.250
Passività per imposte differite 5.5.4 X 3.819 4.848
Altre passività 5.5.5 R 81.316 160.060
Totale passività 1.855.849 2.084.865
PATRIMONIO NETTO 5.6 N,O,W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 898.089 765.904
Risultato netto 140.425 240.836
Totale patrimonio netto di competenza della controllante 1.104.070 1.072.296
Interessenze di pertinenza di terzi - -
Totale patrimonio netto 1.104.070 1.072.296
Totale passività e patrimonio netto 2.959.919 3.157.161

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2018 di cui non 01/01/2017 di cui non
31/12/2018 ricorrente 31/12/2017 (3) ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 10.267.867 7.631.226
Altri proventi 6.1.2 S 129.045 8.504 55.876
di cui con parti correlate: 111 91
Totale ricavi 10.396.912 8.504 7.687.102
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (9.093.028) (6.401.155)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, AA (823.635) (63.353) (634.660) (22.971)
di cui con parti correlate: 508 880
Costo del lavoro 6.2.3 Q,T (156.611) (3.000) (147.067)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H,J (178.838) (7.798) (178.432)
Totale costi (10.252.112) (74.151) (7.361.314) (22.971)
Risultato operativo 144.800 (65.647) 325.788 (22.971)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni K, L
Proventi finanziari 6.3 U 394.959 204.257
Oneri finanziari 6.3 U (354.236) (6.308) (198.678) (7.709)
Risultato prima delle imposte 185.523 (71.955) 331.367 (30.680)
Imposte sul reddito 6.4 X (45.098) 24.007 (90.531) 8.259
Risultato netto 140.425 (47.947) 240.836 (22.421)
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante 140.425 240.836
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) Z 15,00 25,73
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) Z 15,00 25,73

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro 01/01/2018 01/01/2017
31/12/2018 31/12/2017 (3)
Risultato netto (A) 140.425 240.836
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto traduzione bilanci in valuta estera V 140 (227)
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T 336 751
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 476 524
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) 140.901 241.360
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante 140.901 241.360
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

(3) Riesposizione dei comparativi effettuata al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo prinicpio IFRS 15, come descritto al paragrafo 2.2 della nota integrativa.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale Interessenze Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio di pertinenza patrimonio
Esercizio netto di di terzi netto
competenza
della
controllante
Saldo al 31/12/2016 54.630 10.926 660.841 196.330 922.727 0 922.727
Periodo 1/1/2017 - 31/12/2017
Destinazione risultato esercizio precedente 196.330 (196.330) 0 0
Distribuzione Dividendi (93.601) (93.601) (93.601)
Effetto traduzione bilanci in valuta (227) (227) (227)
Effetto attuariale IAS 19 751 751 751
Riserva per piano azionario 1.810 1.810 1.810
Risultato netto 240.836 240.836 240.836
Risultato netto complessivo 524 240.836 242.419 0 242.419
Saldo al 31/12/2017 54.630 10.926 765.904 240.836 1.072.296 0 1.072.296
Periodo 1/1/2018 - 31/12/2018
Destinazione risultato esercizio precedente 240.836 (240.836) 0 0
Distribuzione Dividendi (112.321) (112.321) (112.321)
Effetto traduzione bilanci in valuta 140 140 140
Effetto attuariale IAS 19 336 336 336
Riserva per piano azionario 1.990 1.990 1.990
Effetto F.T.A. IFRS 9 1.204 1.204 1.204
Risultato netto 140.425 140.425 140.425
Risultato netto complessivo 140 140.425 140.425 0 140.425
Saldo al 31/12/2018 54.630 10.926 898.089 140.425 1.104.070 0 1.104.070

RENDICONTO FINANZIARO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2018
31/12/2018
01/01/2017
31/12/2017
A - Disponibilità liquide iniziali 421.525 359.175
B - Flusso monetario da (per) attività operativa
Risultato netto 5.5 140.425 240.836
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 2.863 7.726
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 K, J 178.838 178.432
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, AA 81.228 19.630
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 72 (291)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 - 5.4.4 X (22.265) 23.935
Interessi netti U 16.548 12.166
Imposte sul reddito accantonate 6.4 X 67.363 66.596
Variazione FV derivati 5.1.2 - 5.3.1 (66.206) (1.822)
Altre componenti non monetarie 5.5 3.670 2.334
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante 402.536 549.542
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C 101.190 32.221
di cui con parti correlate: (19) 0
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 5.1.4 D 13.668 (253.375)
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R (107.122) 105.405
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 F 46.019 (9.716)
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 R (17.782) (3.645)
Interessi incassati U 702 154
Interessi pagati U (17.250) (12.320)
Imposte pagate 5.3.2 X (95.425) (40.806)
Variazione altre passività non correnti 5.4.5 R (78.744) (87.203)
Totale (B) 247.792 280.257
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1-5.2.2 H, I (240.172) (192.176)
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie 5.1.2 B 63.384 75.934
Totale (C) (176.788) (116.242)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R (1.139) 73.702
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R (103.375) (74.040)
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie (112.321) (93.601)
Totale (D) (216.835) (93.939)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) (145.831) 70.076
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (2.863) (7.726)
F - Disponibilità liquide finali 272.831 421.525

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 79

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

1. Premessa

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

3. Principi Contabili adottati

  • 3.1 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal gruppo
  • 3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore
  • 3.3 Area e criteri di consolidamento
  • 3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.5 Uso di stime
  • 3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale
  • 4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Partecipazioni
  • 5.2.3.1 Altre partecipazioni
  • 5.2.4 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.5 Altre attività finanziarie

5.3 Attività non ricorrenti destinate alla dismissione

  • 5.4 Passività correnti
  • 5.4.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.4.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.4.3 Passività per imposte correnti
  • 5.4.4 Altre passività

5.5 Passività non correnti

  • 5.5.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.5.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.5.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.5.4 Passività per imposte differite
  • 5.5.5 Altre passività
  • 5.6 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.2.5 Svalutazioni e riprese di valore del contratto Sarlux\GSE
  • 6.3 Proventi e oneri finanziari
  • 6.4 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Risultato netto per azione
  • 7.3 Rapporti con parti correlate
  • 7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
  • 7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.4.2 Informativa di Conto Economico
  • 7.4.3 Informazioni integrative
  • 7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati
  • 7.4.3.2 Fair value
  • 7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.4.4.1 Rischio di credito
  • 7.4.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.4.4.3 Rischio di mercato
  • 7.5 Numero medio dei dipendenti
  • 7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.7 Impegni
  • 7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione
  • 7.9 Altro
  • 7.10 Eventi successivi

8. Pubblicazione del Bilancio Consolidato

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da MOBRO Spa e da Massimo Moratti S.a.p.A. rappresentanti rispettivamente il 20,01% e in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013 e successivamente rinnovato in data 1 ottobre 2016. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gasificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parco eolico della controllata Sardeolica Srl).

Il presente bilancio consolidato, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Infomativa.

3. Principi Contabili adottati

3.1 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal gruppo

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari, tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 è suddiviso in tre parti:

    1. Classificazione e misurazione degli strumenti finanziari sulla base del modello di business dell'entità e delle caratteristiche dei flussi di cassa generati dagli strumenti finanziari stessi;
    1. Svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari in base ad un nuovo e unico modello di impairment che si basa sul riconoscimento delle perdite attese di un'entità. Tale modello non si applica agli strumenti rappresentativi di capitale e prevede semplificazioni operative per i crediti commerciali;
    1. Hedge accounting basato su un approccio più flessibile rispetto a quello contenuto nello IAS 39.

L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente ed era anche consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo ha deciso di adottare il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

Con riferimento alle nuove regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari introdotte dall'IFRS 9, è stata effettuata nel corso dell'esercizio precedente un'analisi di dettaglio degli strumenti attualmente in portafoglio e dei relativi saldi contabili del bilancio al 31 dicembre 2017. Per ciascuna fattispecie individuata si è, quindi, proceduto inizialmente con l'analisi del trattamento contabile IAS 39 che è stata comparata alla classificazione IFRS 9, considerando le specifiche caratteristiche contrattuali degli strumenti e delle opzioni di classificazione consentite dal Principio. Dall'analisi, sono stati identificati i seguenti impatti:

Partecipazioni minoritarie

Precedentemente iscritte al costo in base allo IAS 39, sono

state iscritte al fair value, in base all'IFRS 9, in contropartita al conto economico o al conto economico complessivo. Si tratta di partecipazioni di modesto valore (Sarda Factoring e Consorzio La Spezia Utilities), per le quali la stima del valore corrente non ha prodotto effetti quantitativamente rilevanti sul bilancio.

Crediti commerciali ceduti tramite factoring

Precedentemente erano valutati al costo ammortizzato, sostanzialmente pari al valore nominale, data l'assenza di costi di transazione. Secondo l'IFRS 9, tali componenti sono strumenti di debito da valutare al fair value, in quanto, non essendo detenuti sino a scadenza, non è possibile ricondurli ad un business model di tipo 'Hold to collect' requisito richiesto da IFRS 9 per la valutazione di un'attività finanziaria al costo ammortizzato. La nuova classificazione applicabile secondo IFRS 9 non comporta alcun impatto sul valore di carico di tali crediti in quanto, in linea generale, il fair value di un credito commerciale a breve termine, in assenza di costi di transazione significativi, può ritenersi ragionevolmente approssimabile con il suo valore nominale.

Passività finanziarie oggetto di rinegoziazione

Il valore delle passività oggetto di rinegoziazione, in essere al 31 dicembre 2017, è stato ricalcolato in applicazione del nuovo approccio di calcolo definito dall'IFRS 9 e, in sede di riapertura dei saldi al 1 gennaio 2018, la differenza rispetto al valore di carico calcolato secondo lo IAS 39 è stata rettificata in contropartita al Patrimonio Netto: tale differenza è pari a 1.204 migliaia di Euro.

Per le altre voci di bilancio oggetto di analisi (Altri crediti correnti al costo ammortizzato, Depositi a garanzia, Finanziamenti intragruppo sul bilancio separato, strumenti derivati, passività finanziarie), non sono stati identificati potenziali impatti dall'introduzione dell'IFRS 9, per cui procedere ad analisi di dettaglio.

Con riferimento alle regole di impairment, l'analisi ha evidenziato le seguenti considerazioni:

  • la maggior parte dei crediti generati dall'operatività del Gruppo sono oggetto di cessione pro soluto (con relativa derecognition contabile) e/o di altre forme di mitigazione del rischio di credito con riferimento sia alle vendite extra-rete (principalmente tramite copertura assicurativa e in parte minore tramite fidejussioni bancarie) che ai crediti da attività di cargo trading (incasso anche tramite lettere di credito, fidejussioni bancarie o Parent Company Guarantee);
  • la maggior parte dei crediti generati dall'attività di cargo trading (significativi in termini di importo unitario) sono caratterizzati da termini di pagamento molto contenuti (i.e. pochi giorni successivi alla data di consegna della merce);
  • il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla

base di valutazioni specifiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute;

  • le perdite su crediti rilevate storicamente dal Gruppo sono di importo non rilevante.

Si è quindi valutato che il rischio di credito riconducibile alla perdita attesa sui crediti in bonis, elemento di novità da includere nella stima del fondo svalutazione crediti secondo l'IFRS 9, possa essere considerato non rilevante.

Con riferimento alle regole di hedge accounting, allo stato attuale, il Gruppo Saras non ricorre all'applicazione del trattamento contabile di copertura con riferimento al proprio portafoglio di strumenti derivati. In continuità di tale politica contabile, l'applicazione delle nuove regole IFRS 9 a partire dal 1 gennaio 2018 non ha prodotto alcun impatto contabile né sui saldi di apertura né sulla rappresentazione patrimoniale ed economica dei derivati. Tuttavia, in considerazione delle semplificazioni apportate in materia dall'IFRS 9 e delle maggiori casistiche operative potenzialmente gestibili in hedge accounting, il Gruppo si riserva in futuro di effettuare ulteriori approfondimenti finalizzati al potenziale avvio dell'applicazione del trattamento contabile di copertura al proprio portafoglio derivati.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata ed era consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisi di impatto della transizione al nuovo principio, le cui principali risultanze sono descritte di seguito.

Il Gruppo opera essenzialmente nel settore della raffinazione acquistando grezzi, raffinandoli e cedendo i prodotti ottenuti da tali processi produttivi a principali operatori del settore Oil; inoltre, relativamente alla produzione e vendita di energia elettrica (segmento Power e Wind), il Gruppo non opera con clienti Retail. Pertanto non sono state individuate tipologie di ricavi con caratteristiche tipiche di tali mercati.

Il Gruppo realizza ricavi delle vendite di prodotti petroliferi secondo le seguenti classi di transazioni: vendite Oil (Cargo, Transfer Stock), vendite Extra Rete e vendite Rete, queste ultime limitatamente ai punti vendita della controllata spagnola. Inoltre, sono realizzati ricavi dalle vendite di energia elettrica ad un operatore privato ed al Gestore Servizi Energetici (GSE), oltre ad altri proventi, in particolare, per contributi relativi alla tariffa incentivata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per certificati bianchi a fronte dei progetti di risparmio energetico, per riconoscimento oneri emission trading, vendita di certificati biodiesel ed altri minori.

Le diverse classi di transazioni sono state analizzate con riferimento ai cinque elementi indicati dal principio:

  • identificazione del contratto, del cliente e delle clausole contrattuali rilevanti;
  • identificazione dei beni o servizi oggetto dell'obbligazione contrattuale, incluse garanzie, opzioni, prestazioni accessorie e prestazioni multiple;
  • determinazione del prezzo della transazione, incluse componenti variabili, finanziarie, non monetarie, modificative;
  • allocazione di eventuali componenti variabili o scontistiche alle obbligazioni contrattuali;
  • riconoscimento del momento in cui l'obbligazione contrattuale è soddisfatta e quindi il ricavo può essere riconosciuto a conto economico, con verifica del trasferimento del controllo e di eventuali clausole di accettazione, riacquisto, deposito ed altre rilevanti.

Inoltre, sono state analizzate clausole che prevedano la fatturazione di costi accessori, tra cui in particolare i costi di trasporto sulle vendite "Cargo".

La composizione di categorie omogenee di transazioni nell'ambito delle vendite Oil è agevolata dall'utilizzo di contratti che si basano su uno standard form che evidenzia univocamente le caratteristiche principali della transazione (buyer, seller, product, delivery, quantity, quality, laydays, payment condition, price, laytime and demurrage, ed altri). Coerentemente con le analisi dei contratti, si segnala che non sono state individuate fattispecie per le quali debba essere rilevato un contract asset, poiché il Gruppo rileva il ricavo ed il relativo credito al momento del trasferimento del controllo.

Le tipologie di vendite Oil e le peculiarità su cui l'analisi si è maggiormente concentrata sono state le seguenti:

Vendite Cargo

Sono vendite di prodotti petroliferi effettuate tramite nave, per le quali il riconoscimento del ricavo avviene al passaggio del controllo del bene identificato sulla base delle condizioni commerciali internazionali generalmente riconosciute (In.co.term). Questi contratti non includono obbligazioni contrattuali ulteriori alla cessione del bene ovvero componenti finanziarie o politiche di sconto. L'eventuale riaddebito di costi di trasporto, gestito per conto dell'acquirente ed oggetto di riaddebito allo stesso, è considerato, al pari di eventuali controstallie, un onere accessorio alla prestazione caratteristica, che non configura un'autonoma transazione di vendita in cui Saras agisca come agent. Il prezzo è determinato sulla base delle caratteristiche qualitative del prodotto, verificate da un ispettore terzo che interviene al caricamento od allo scaricamento della nave, in funzione della condizione commerciale applicata. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Transfer stock

Sono vendite di prodotti petroliferi attraverso la consegna del prodotto presso un depositario terzo, dove l'acquirente può ritirarlo. Dal momento della consegna al depositario, il venditore perde la titolarità del prodotto, che passa all'acquirente in coerenza con i registri fiscali, e gli è impedito di disporne in qualsiasi modo; in tale momento, è riconosciuto da Saras il ricavo della vendita. Similarmente alla vendita Cargo, la qualità del prodotto consegnato è verificata da un ispettore terzo al momento della consegna al deposito. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Trading

Dal 2016, il Gruppo ha avviato la propria attività finalizzata all'ottimizzazione e trading, attraverso la controllata Saras Trading SA. Queste operazioni seguono sostanzialmente gli schemi di cessione dei prodotti o del greggio sopra descritti, con acquisto e cessione del prodotto fisico e, nei casi in cui la società agisca solo come trader all'interno del Gruppo, non si evidenziano, a livello consolidato, il tema dell'identificazione dei profili di agent e di principal. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Le vendite di energia elettrica sono riconosciute a conto economico al momento della consegna dell'energia ad una delle due controparti acquirenti, con contestuale misurazione dell'elettricità consegnata e conseguente fatturazione al prezzo pattuito, senza il ricorrere di alcuna delle sopra elencate fattispecie particolari, previste dall'IFRS 15, che potrebbero modificare i criteri di misurazione e riconoscimento dei ricavi attualmente adottati.

Tra gli altri proventi, si è proceduto alla riclassifica tra i ricavi delle vendite e alla riesposizione dei dati comparativi inclusi nel conto economico consolidato delle seguenti tipologie:

  • La componente di tariffa incentivata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico), che, in precedenza era rappresentata dall'attribuzione di certificati verdi che avevano un'autonoma possibilità di commercializzazione, rappresentano un flusso di ricavi derivante da un'attività ordinaria dell'entità, come descritta dall'IFRS 15: essendo ora parte integrante del prezzo di vendita, la stessa è più distintamente classificata. Tale elemento era iscritto, nel bilancio consolidato 2017, per 18.084 migliaia di Euro.
  • I ricavi dalla vendita di certificati biodiesel in quanto derivanti da prodotto caratteristico dell'attività ordinaria di raffinazione. Tale elemento era iscritto, nel bilancio consolidato 2017, per 44.185 migliaia di Euro.

  • I ricavi derivanti dal riaddebito all'acquirente di prodotti Oil dei costi sostenuti per controstallie sono considerati, al pari dei riaddebiti dei costi di trasporto, oneri accessori alla prestazione caratteristica e non quale autonoma transazione di vendita. Tale elemento era iscritto, nel bilancio consolidato 2017, per 10.556 migliaia di Euro.

Al contrario, i proventi per certificati bianchi a fronte dei progetti di risparmio energetico e per riconoscimento di contributi su oneri emission trading non derivando dall'attività ordinaria dell'entità che genera prodotti oggetto di vendita al cliente, come definito dall'IFRS 15, restano classificati tra gli altri proventi.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo retrospetticamente.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.

L'applicazione di tali modifiche all principio non hanno comportato effetti significativi sul bilancio consolidato.

IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

L'obiettivo di tale interpretazione è quello di stabilire il tasso di cambio spot da utilizzare per la conversione di anticipi in valuta estera pagati o ricevuti. In presenza di anticipi pagati o ricevuti, il tasso di cambio da utilizzare per convertire attività, passività, ricavi o costi rilevati in un successivo momento è lo stesso utilizzato per convertire l'anticipo. L'interpretazione è in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.

L'applicazione di tale interpretazione principio non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato.

3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed omologati ma che entreranno in vigore negli esercizi successivi.

IFRS 16 – Leases

Con il regolamento n. 2017/1986 emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017 è stato omologato l'IFRS 16 "Leasing", che sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing.

L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.

I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.

Nel corso del 2018 il Gruppo ha completato le attività di analisi per valutare gli impatti dell'introduzione del nuovo IFRS.

Le fasi dell'analisi sono state:

  • mappatura di tutte le tipologie di leasing e locazioni in essere;
  • raccolta ed analisi dettagliata di tutti i contratti sottostanti alle tipologie rilevate in sede di mappatura;
  • definizione dell'applicabilità del nuovo principio alle singole tipologie/contratti, con l'esclusione dei contratti per i quali il principio non è applicabile in quanto inferiori ai 12 mesi oppure di scarso valore;

  • determinazione del tasso di attualizzazione da applicare;

  • determinazione degli effetti contabili derivanti dal nuovo principio.

Il Gruppo Saras ha optato per l'applicazione del principio con approccio retrospettico modificato.

Si riepilogano di seguito le principali fattispecie contrattuali, attualmente contabilizzate in accordo con lo IAS 17, oggetto di analisi, con le evidenze qualitative e quantitative emerse dalle attività svolte.

Concessioni, diritti di superficie e simili

Il Gruppo Saras ha in essere diversi accordi relativi a concessioni ed a diritti assimilabili, principalmente in prossimità del sito produttivo di Sarroch, delle aree sulle quali insistono i depositi petroliferi di Arcola (La Spezia) e Cartagena (Spagna) nonché quella su cui è stato costruito ed è in attività il parco eolico di Ulassai (Ogliastra). Tali accordi hanno tipicamente durata pluriennale e consentono alle società del Gruppo l'utilizzo delle aree in cambio di corrispettivi fissi o parzialmente variabili. L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti/accordi ha portato a concludere positivamente circa l'applicabilità del principio su 6 contratti.

Le società del Gruppo Saras hanno stipulato altresì nel corso degli anni diversi contratti di affitto per immobili nei quali, tipicamente, sono collocati gli uffici direzionali della Capogruppo e di alcune controllate estere (nello specifico, Ginevra e Madrid). Tali locazioni hanno tipicamente durata pluriennale e canoni di locazione fissi, indicizzati all'aumento del costo della vita. L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha portato a concludere positivamente circa l'applicabilità del principio a 9 contratti: l'applicazione del principio è stata esclusa rispetto ai contratti di affitto in scadenza entro l'esercizio 2019 e per i quali il Gruppo abbia già determinato non procedere al rinnovo.

Impianti

Le società del Gruppo Saras, ed in particolare la controllata Sarlux Srl che possiede e conduce il complesso di impianti che costituisce la raffineria di Sarroch, hanno posto in essere alcuni accordi/contratti con fornitori i quali prevedono la costruzione e l'esercizio di alcuni impianti all'interno del sito (trattamento acque, trattamento rifiuti, ecc...). I contratti che regolano i rapporti tra Sarlux e tali fornitori, benché in prima battuta inquadrati come contratti di servizio e/o di cessione di beni, possono includere di fatto una o più componenti che si riconducono all'ambito di applicabilità del principio IFRS 16, poiché configurano concretamente (al verificarsi di alcune condizioni previste dal principio) la concessione in uso dell'impianto al "cliente".

L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha identificato l'applicabilità del principio a 3 contratti.

Flotte auto aziendali

Le società del Gruppo Saras hanno in essere diversi contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso sia all'interno del sito industriale di Sarroch che ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali. Si tratta di contratti con primari operatori del settore e che dunque seguono i più diffusi standard di mercato.

L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha identificato

l'applicabilità del principio a 7 contratti.

La sintesi degli effetti al 31 dicembre 2018 della prima applicazione dell'IFRS 16, adottato dal Gruppo – come già ricordato con l'approccio retrospettico modificato, è la seguente:

  • a) iscrizione di un Diritto all'uso pari a 56 milioni di Euro;
  • b) iscrizione di una passività finanziari par a 56 milioni di Euro.

IFRS 17 Insurance Contracts

In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 - Insurance Contracts, un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 – Insurance Contracts che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale. L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente.

Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.

Modifiche allo IAS 28 - Long-term Interests in Associates and Joint Venture

In data 12 ottobre 2017, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (di seguito modifiche allo IAS 28), volte a chiarire che le disposizioni dell'IFRS 9, ivi incluse quelle in materia di impairment, si applicano anche agli strumenti finanziari rappresentativi di interessenze a lungo termine verso una società collegata o una joint venture, che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (c.d. long-term interest). Le modifiche allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2019.

Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.

Modifiche allo IAS 19 – Plan Amendment, Curtailment or Settlement

In data 7 febbraio 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 19 "Plan Amendment, Curtailment or Settlement" (di seguito modifiche allo IAS 19), volte essenzialmente a richiedere l'utilizzo di ipotesi attuariali aggiornate nella determinazione del costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti e degli interessi netti per il periodo successivo ad una modifica, una riduzione o un'estinzione di un piano a benefici definiti esistente. Le modifiche allo IAS 19 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2019.

Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano, riduzioni o transazioni del Gruppo.

Modifiche all'IFRS 3 – Business Combinations

In data 22 ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche all'I-FRS 3 "Business Combinations" (di seguito modifiche all'IFRS 3), volte a fornire chiarimenti sulla definizione di business. Le modifiche all'IFRS 3 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2020.

Il Gruppo applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of Material"

In data 31 ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of Material" (di seguito modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8), volte a chiarire, e a rendere uniforme all'interno degli IFRS e di altre pubblicazioni, la definizione di rilevanza con la finalità di supportare le imprese in sede di formulazione di giudizi in merito alla stessa. In particolare, un'informazione deve considerarsi rilevante se si può ragionevolmente presumere che la relativa omissione, errata presentazione o occultamento influenzi gli utilizzatori principali del bilancio in sede di assunzione di decisioni sulla base dello stesso. Le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2020.

Il Gruppo applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

IFRIC Interpretation 23 - Uncertainty over Income Tax Treatment

Con il regolamento n. 2018/1595 emesso dalla Commissione Europea in data 23 ottobre 2018 è stato omologato l'IFRIC 23 "Uncertainty over Income Tax Treatment" che definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;
  • come un'entità determina l'utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;
  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza. L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la prima applicazione.

Il Gruppo applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore. Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.

Miglioramenti agli IFRS (Ciclo 2015-2017)

In data 12 dicembre 2017, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dell'IFRS 3 - Business Combinations e l'IFRS 11 - Joint Arrangements, dello IAS 12 - Income Taxes e dello IAS 23 - Borrowing Costs. Le modifiche ai principi contabili sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.

3.3 Area di consolidamento

Il bilancio consolidato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Consolidate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e tecnologie Srl 100%
Sarint SA e società controllate 100%
Saras Energia SAU 100%
Terminal Logistica de Cartagena SLU 100%
Reasar SA 100%
Sardeolica Srl e società controllata 100%
Alpha Eolica Srl (in liquidazione) 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative
Sarda Factoring 4,01%
Consorzio La Spezia Utilities 5%

Rispetto al 31 dicembre 2017, l'unica variazione intervenuta è stata la costituzione della società Saras Red SLU, controllata al 100% da Saras Energia SAU: la società non è operativa ed è stata costituita come veicolo societario per il perfezionamento della cessione delle attività relative alle stazioni di servizio, di cui al paragrafo 5.3 e che avverrà nel corso del primo semestre 2019.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti:

[I] le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente in apposite voci del Patrimonio Netto e del Conto Economico Complessivo consolidato;

  • [II] le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente (fair value) alla data di acquisto delle attività e delle passività acquistate, degli strumenti di capitale emessi. La differenza tra:
  • il corrispettivo pagato (che in genere viene determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione), e – nel caso di un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi – il fair value alla data di acquisizione del controllo della partecipazione già posseduta nell'impresa, e;
  • il fair value delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte, misurate alla data di acquisizione del controllo

è rilevata, ove ne ricorrano i presupposti, come avviamento alla data di acquisizione del controllo di un business. Qualora emerga un badwill, esso viene imputato a conto economico.

  • [III] gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di Terzi, sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • [IV] gli utili o le perdite derivanti dalla cessione (senza perdita di controllo) di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a patrimonio netto per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta. In caso di acquisizioni di ulteriori quote di partecipazione senza modifica nel controllo, la differenza tra prezzo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquistata è imputata a patrimonio netto.

Le partecipazioni nelle società nelle quali il controllo è esercitato congiuntamente ad altre società (joint venture) e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (di seguito "società collegate"), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione sia compresa tra il 20% ed il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui risulta evidente che l'applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economica-finanziaria del Gruppo; in tali casi, la partecipazione è valutata al fair value. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

  • [I] il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla Capogruppo e comprende, ove applicabile, l'iscrizione dell'eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;
  • [II] gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole e dominante ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Grup-

po è rilevata in un apposito fondo solo nel caso il cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;

[III] gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (la "valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa da quella funzionale dell'Euro sono le seguenti:

  • [I] le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • [II] i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio;
  • [III] la "riserva di conversione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche ad un tasso differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura ad un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
  • [IV] l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati alla acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;
  • [V] nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.

3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Altre attività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IFRS 9 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

I certificati bianchi sono contabilizzati per competenza tra gli "Altri Proventi", in proporzione al risparmio di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) effettivamente consuntivato nell'esercizio.

La valorizzazione degli stessi è effettuata al valore di mercato medio annuo salvo che il valore di mercato di fine anno non sia significativamente inferiore. I decrementi dovuti alle cessioni di certificati bianchi maturati nell'esercizio o negli esercizi precedenti sono valorizzati al prezzo di cessione. Le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle cessioni di certificati in esercizi differenti da quelli di maturazione sono contabilizzate rispettivamente nelle voci "Altri Proventi" o "Prestazioni di servizi e costi diversi".

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando il Gruppo Saras ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. I costi di turnaround, in quanto costi di manutenzione straordinaria, sono capitalizzati nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono ammortizzati per il periodo previsto fino al successivo turnaround. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti sono rilevati a diminuzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione dei beni quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dal Gruppo, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
Fabbricati fino al 2031 18 anni
Impianti generici fino al 2031 12 anni
Impianti altamente corrosivi fino al 2031 9 anni
Centrale termo elettrica fino al 2031
Parco eolico 10/25 anni
Stazioni di trasformazione fino al 2031 13 anni
Mobili e macchine per ufficio 4 anni
Automezzi 4 anni
Altri Beni 5/12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach. Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

[I] Avviamento

L'avviamento è rappresentato dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto più il fair value di eventuali interessenze già detenute al momento dell'acquisizione del controllo rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami aziendali. L'avviamento relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. Esso non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì ad un test periodico di verifica sull'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio; per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto delle spese di vendita;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore, il valore dell'avviamento non viene ripristinato.

[II] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[III] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

[IV]Attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:

[A] acquisizione di diritti all'esplorazione;

[B] studi fotografici, geologici, geochimici e geofisici;

  • [C] perforazioni esplorative;
  • [D] effettuazione di scavi;
  • [E] campionatura;
  • [F] attività relative alla valutazione della fattibilità tecnica e realizzabilità commerciale dell'estrazione di una risorsa mineraria.

Vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6.

Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Altre partecipazioni

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IFRS 9. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

M Altre attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

(i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;

  • (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);
  • (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (c.d. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III] Piani di attribuzione gratuita di azioni della Capogruppo ai dipendenti e al management del Gruppo

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto

possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

Il Gruppo riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni del Gruppo ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno del Gruppo.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e Altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

Con riferimento ai prodotti venduti per il Gruppo, il momento del riconoscimento dei ricavi coincide generalmente:

  • per i grezzi e prodotti petroliferi, con la spedizione;
  • per l'energia elettrica con la consegna al cliente;
  • per i prodotti petroliferi venduti sul mercato rete, con la consegna alle stazioni di servizio.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Le accise pagate sugli acquisti sono nettate con quelle incassate sulle vendite.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione secondo il metodo del tasso di interesse effettivo.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea della partecipata.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Capogruppo determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione dell'avviamento e di quelle relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo del Gruppo e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono registrate a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (IRES), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota IRES ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità all'IFRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari",

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Z Utile per azione

[I] Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

[II] Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.

AA Emission Trading

Il D.L. 216 del 4 aprile 2006 ha introdotto limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare sull'apposito mercato quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti.

Qualora le quote assegnate risultino inferiori al fabbisogno, il controvalore delle quote mancanti viene valorizzato al valore di mercato ed iscritto tra i fondi rischi; qualora invece le quote fossero eccedenti il fabbisogno, il controvalore delle quote eccedenti, valorizzate al costo di acquisto allineato al valore di mercato di fine esercizio qualora inferiore, viene iscritto tra i beni immateriali.

AB Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico che risulta soggetto a rischi e benefici sostanzialmente differenti da quelli di altri settori geografici.

3.5 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

  • [I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
  • [II] [Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base all'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.
  • [IV] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e de-

terminare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

  • [V] Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.
  • [VI] Ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl al G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA): detti ricavi risentono degli effetti della linearizzazione degli stessi sulla base sia della durata del contratto, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto del prezzo del greggio e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa; i prezzi del greggio e del gas per i prossimi anni potrebbero essere soggetti a variazioni significative rispetto alle stime in relazione a fenomeni ad oggi non prevedibili.
  • [VII]Valutazione del valore recuperabile dei crediti: la maggior parte dei crediti generati dall'operatività del Gruppo sono oggetto di cessione pro soluto (con relativa derecognition contabile) e/o di altre forme di mitigazione del rischio di credito con riferimento sia alle vendite extra-rete (principalmente tramite copertura assicurativa e in parte minore tramite fidejussioni bancarie) che ai crediti da attività di cargo trading (incasso anche tramite lettere di credito, fidejussioni bancarie o Parent Company Guarantee). La maggior parte dei crediti generati dall'attività di cargo trading (significativi in termini di importo unitario) sono caratterizzati da termini di pagamento molto contenuti (i.e. pochi giorni successivi alla data di consegna della merce); il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla base di valutazioni specifiche e prospettiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute. Si ricorda inoltre che le perdite su crediti rilevate storicamente dal Gruppo sono di importo non rilevante.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

I settori d'attività del Gruppo Saras sono:

    1. raffinazione;
    1. marketing;
    1. generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato;
    1. generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici;
    1. altre attività.
    1. L'attività di raffinazione, svolta dalla controllante Saras SpA e dalla controllata Sarlux Srl si riferisce alla vendita di prodotti petroliferi ottenuti:
  • al termine dello svolgimento dell'intero ciclo di produzione, dall'approvvigionamento della materia prima alla raffinazione e produzione del prodotto finito, svolto presso gli stabilimenti di Sarroch in Sardegna;
  • e in parte dall'acquisto da terzi di derivati dall'olio greggio.

I prodotti finiti vengono venduti ad operatori di importanza internazionale.

    1. L'attività di marketing fa riferimento alla distribuzione di prodotti petroliferi, rivolta ad una tipologia di clienti di dimensioni inferiori e/o con modalità di distribuzione differenti rispetto a quanto descritto circa la raffinazione. Tale attività viene svolta:
  • in Italia da Saras SpA (Divisione Extrarete), verso clienti extrarete (grossisti, consorzi di acquisto, municipalizzate e rivenditori di prodotti petroliferi) ed operatori petroliferi attraverso una rete logistica costituita dalla base di proprietà (Sarroch), da basi di terzi con contratto di transito (Livorno, Civitavecchia, Marghera, Ravenna, Udine, Trieste, Lacchiarella, Arquata) e da Deposito di Arcola

Srl per la gestione logistica del deposito di Arcola (SP);

  • in Spagna, da Saras Energia S.A., per stazioni di servizio di proprietà e libere, supermercati e rivenditori, tramite una numerosa rete di depositi dislocati in tutta la Penisola Iberica, di cui il più importante, quello di Cartagena, è di proprietà della società stessa.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato è relativa alla vendita di energia elettrica prodotta presso la centrale elettrica di Sarroch di proprietà di Sarlux Srl. Tale vendita è realizzata esclusivamente con il cliente G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA), e beneficia del piano tariffario in regime agevolato CIP 6/92.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici viene svolta dalla centrale eolica di Ulassai di proprietà della controllata Sardeolica Srl.
    1. Nelle altre attività sono incluse le attività di riassicurazione svolte per il gruppo da Reasar SA e l'attività di ricerca per settori ambientali, svolta da Sartec Srl.

Il management monitora separatamente i risultati operativi dei settori di attività, al fine di definire l'allocazione delle risorse e la valutazione delle performance. Il risultato di settore è valutato sulla base dell'utile o perdita operativi. La suddivisione settoriale e la base di determinazione del risultato di settore sono invariate rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

4.2 Informativa settoriale

Al fine di rappresentare con continuità ed omogeneità la marginalità singolarmente attribuibile ai vari settori in caso di operazioni straordinarie quali fusioni e conferimenti, i rapporti interdivisionali che vengono meno per effetto delle operazioni societarie in precedenza indicate, continuano ad essere valorizzati in base alle condizioni previste nei contratti previgenti.

Di seguito si espone la suddivisione per segmenti, per il commento si rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:

Conto Economico al 31 dicembre 2018 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 11.429.587 569.547 2.179.818 13.596 35.690 14.228.238
a dedurre: ricavi infrasettori (3.876.649) (60.466) (987) 0 (22.269) (3.960.371)
Ricavi da terzi 7.552.938 509.081 2.178.831 13.596 13.421 10.267.867
Altri ricavi operativi 161.030 54.908 3.614 2.295 655 222.502
a dedurre: ricavi infrasettori (92.181) (474) 0 (309) (493) (93.457)
Altri proventi v/terzi 68.849 54.434 3.614 1.986 162 129.045
Ammortamenti e svalutazioni (115.998) (52.312) (5.286) (4.536) (706) (178.838)
Risultato operativo lordo 26.575 94.051 19.013 6.037 (877) 144.800
Proventi finanziari (a) 352.803 46.595 411 80 17 399.906
Oneri finanziari (a) (352.933) (514) (5.718) (14) (5) (359.184)
Imposte sul reddito (338) (43.606) (1.020) (360) 227 (45.097)
Utile (perdita) di esercizio 26.107 96.526 12.686 5.743 (637) 140.425
Totale attività direttamente attribuibili (b) 1.321.164 1.272.565 251.252 83.032 31.906 2.959.919
Totale passività direttamente attribuibili (b) 1.342.393 229.397 244.781 16.816 22.462 1.855.849
Investimenti in attività materiali 206.673 20.684 763 6.882 549 235.551
Investimenti in attività immateriali 6.716 0 586 22 76 7.400
Conto Economico al 31 dicembre 2017 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 8.191.002 500.340 1.793.115 26.566 33.417 10.544.439
a dedurre: ricavi infrasettori (2.833.151) (54.628) (3.077) 0 (21.787) (2.912.643)
Ricavi da terzi 5.357.851 445.712 1.790.038 26.566 11.630 7.631.796
Altri ricavi operativi 123.433 20.991 7.665 2.158 652 154.900
a dedurre: ricavi infrasettori (98.569) (273) 0 (258) (494) (99.594)
Altri proventi v/terzi 24.864 20.718 7.665 1.900 158 55.306
Ammortamenti e svalutazioni (116.600) (51.100) (5.525) (4.552) (655) (178.432)
Risultato operativo lordo 160.316 133.973 8.365 18.533 4.601 325.788
Proventi finanziari (a) 195.137 11.745 438 68 17 207.405
Oneri finanziari (a) (198.406) (326) (2.945) (130) (20) (201.827)
Imposte sul reddito (37.763) (44.475) (2.189) (4.982) (1.121) (90.531)
Utile (perdita) di esercizio 119.284 100.917 3.670 13.489 3.476 240.836
Totale attività direttamente attribuibili (b) 1.450.979 1.311.357 282.365 90.001 22.459 3.157.161
Totale passività direttamente attribuibili (b) 1.529.174 247.581 273.812 21.394 12.904 2.084.865
Investimenti in attività materiali 182.633 16.595 396 509 852 200.985
Investimenti in attività immateriali 3.464 - 477 29 63 4.033

(a) Determinato senza considerare le elisioni infra-settori. Per la valorizzazione delle transazioni infra-settoriali, si rimanda al punto 7.2 del bilancio separato di Saras SpA (b) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infra-settori.

4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Attività direttamente attribuibili e investimenti per area geografica di localizzazione.

Attività direttamente attribuibili 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 2.743.754 2.958.293 (214.539)
Altri CEE 162.644 152.881 9.763
Extra CEE 53.521 45.987 7.534
Totale 2.959.919 3.157.161 (197.242)
Investimenti in immobilizzazioni 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
materiali e immateriali
Italia 237.948 203.949 33.999
Altri CEE 349 957 (608)
Extra CEE 4.654 110 4.544
Totale 242.951 205.016 37.935
Crediti commerciali 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 151.084 169.048 (17.964)
Spagna 59.210 60.197 (987)
Altri CEE 42.662 21.868 20.794
Extra CEE 42.819 128.170 (85.351)
USA 390 18.550 (18.160)
Fondo Svalutazione Crediti (5.955) (6.433) 478
Totale 290.210 391.400 (101.190)

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica.

Ricavi gestione caratteristica 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 2.346.980 2.287.421 59.559
Spagna 963.848 249.742 714.106
Altri CEE 2.993.022 922.056 2.070.966
Extra CEE 3.576.177 3.986.913 (410.736)
USA 387.840 185.664 202.176
Totale 10.267.867 7.631.796 2.636.071

Gli importi sono espressi al netto delle elisioni intercompany.

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Deposti bancari postali 271.616 419.621 (148.005)
Cassa 1.215 1.904 (689)
Totale 272.831 421.525 (148.694)

I depositi bancari, che non sono soggetti a vincoli o restrizioni, vi sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 244.023 migliaia di Euro, a Sarlux Srl per 4.146 migliaia di Euro, a Reasar SA per 9.440 migliaia di Euro ed a Saras Trading SA per 7.501 migliaia di Euro. Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa, sia al prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Strumenti finanziari derivati correnti 93.143 55.553 37.590
Depositi a garanzia derivati 30.595 40.883 (10.288)
Altre attività 7.985 1.855 6.130
Totale 131.723 98.291 33.432

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura dell'esercizio.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 290.210 migliaia di Euro in diminuzione rispetto all'esercizio precedente per effetto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi manifestatesi nel corso dell'ultimo trimestre. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 5.955 migliaia di Euro (6.433 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime sussidiarie e di consumo 193.810 326.606 (132.796)
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 105.924 62.596 43.328
Prodotti finiti e merci 439.405 378.892 60.513
Ricambi e materie prime sussidiarie 122.462 107.175 15.287
Totale 861.601 875.269 (13.668)

La diminuzione del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'effetto congiunto della diminuzione delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio e della dinamica decrescenti dei prezzi; il confronto con il valore recuperabile delle stesse ha determinato una svalutazione di 57 milioni di Euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 998 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 422 milioni di Euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 439 migliaia di tonnellate per un valore di circa 169 milioni di Euro).

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Credito per IVA 81 1.595 (1.514)
Crediti IRES 4.493 3.972 521
Crediti IRAP 12.680 12.960 (280)
Altri crediti tributari 1.797 6.035 (4.238)
Totale 19.051 24.562 (5.511)

I Crediti IRES sono essenzialmente riconducibili alle eccedenze della soppressa Robin Hood Tax, oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi, mentre i Crediti IRAP si riferiscono principalmente agli acconti versati nel corso di esercizi precedenti dalla controllata Sarlux e risultati eccedenti rispetto all'imposta di competenza.

Gli Altri Crediti comprendono, oltre ad imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio, la quota del credito d'imposta relativo all'incentivazione di investimenti 2014/2015 di cui all'art.18 DL 91/14, al netto dell'utilizzo in compensazione di altri versamenti fiscali avvenuto nel periodo.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ratei attivi 251 1.565 (1.314)
Risconti attivi 10.403 10.370 33
Altri crediti a breve termine 97.840 137.067 (39.227)
Totale 108.494 149.002 (40.508)

I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.

La voce "Altri crediti" comprende principalmente:

  • il credito di 49.917 migliaia di Euro vantato dalla controllata Sarlux Srl nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferiti all'anno 2018;

  • certificati bianchi per 36.600 migliaia di Euro, relativi ai benefici riconosciuti alla controllata Sarlux a fronte dei risparmi energetici attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE e realizzati nella raffineria di Sarroch (49.741 migliaia di Euro nel 2017); per maggiori dettagli, si rimanda al punto 7.1;

La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta a:

  • la svalutazione dei crediti, in seguito a sentenza avversa, pari a 29 milioni di Euro, precedentemente iscritti a fronte del valore del rimborso richiesto al GSE per i certificati verdi acquistati e consegnati in passato e per i quali la controllata Sarlux ha posto in essere diversi contenziosi. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto descritto al paragrafo 7.1.;
  • L'incasso del credito, pari a 14.176 migliaia di Euro, vantato dalla controllata Sarlux Srl derivante dal riconoscimento della qualifica di "impresa energivora" per l'anno 2014. A tal proposito, pertanto, si segnala che in conformità a quanto dalla Legge 4 agosto 2017, n. 124 art. 1 comma 125, la controllata ha beneficiato di aiuti oggetto di obbligo di pubblicazione nel Registro nazionale degli aiuti di Stato, cui si rimanda. La Società ha già ottenuto negli anni la qualifica di "impresa energivora" per gli esercizi 2013, 2014 e 2016 e ritiene di possedere i requisiti necessari per ottenerla anche per il 2015, 2017 e 2018.

5.2 Attività non correnti

Al 31 dicembre 2018 sono stati sottoposti ad impairment ai sensi dello IAS 36 gli avviamenti e le attività immateriali a vita utile indefinita o non ancora disponibili per l'uso, nonché quei gruppi di attività per i quali esistevano indicatori di perdita di valore. Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, CGU) alle quali il valore degli avviamenti e delle altre attività sono imputati, assumendo il maggiore tra il valore di mercato, qualora disponibile, ed il valore d'uso ricavabile dai piani pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione competenti.

Tali valutazioni hanno confermato la recuperabilità dei valori di carico.

Le CGU sono individuate tenendo conto di come gli avviamenti e le altre attività sono monitorati per finalità interne. Coerentemente con la struttura organizzativa di business del Gruppo, le CGU coincidono con i settori di operativi presentati ai sensi dell'IFRS 8 (Raffinazione, Power, Wind) o con aree di attività individuabili all'interno del settore Marketing, in presenza di asset o gruppi di asset, la cui recuperabilità possa essere direttamente correlabile e misurabile rispetto a flussi di cassa in entrata specifici e separabili rispetto a quelli presenti nel settore (Extrarete, Deposito di Cartagena).

Come meglio descritto in seguito l'avviamento e le altre attività sottoposte a test di impairment, principalmente costituite dall'avviamento allocato alla CGU Wind, al contratto per la cessione dell'energia elettrica al GSE ed alle attività connesse alla gestione del terminal di Cartagena, sono stati oggetto di impairment, stimandone il valore d'uso sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa desumibili dai più recenti piani industriali sviluppati per ciascuna Cash Generating Unit e approvati dal Gruppo.

Le previsioni contenute nei piani rappresentano la miglior stima del management sulle performance operative future delle diverse CGU, tenuto conto anche delle indicazioni ricavabili dalle principali fonti informative esterne costituite dalle previsioni di evoluzione dei mercati di riferimento formulate dai principali osservatori specializzati.

Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio la capitalizzazione di borsa di Saras risultava ampiamente superiore all'entità del patrimonio netto contabile di competenza del Gruppo risultante dall'ultima situazione patrimoniale consolidata intermedia approvata.

Per informazioni di maggior dettaglio si veda la nota specifica al successivo punto 5.2.2.

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 223.817 87 0 0 1.748 225.652
Impianti e macchinari 3.097.838 28.097 (5.773) 0 100.365 3.220.527
Attrezzature industriali e commerciali 29.216 568 (9) 0 8.907 38.682
Altri beni 538.938 11.050 (19.863) 0 36.538 566.663
Immobilizzazioni materiali in corso 135.564 161.183 0 0 (153.313) 143.434
Totale 4.025.373 200.985 (25.645) 0 (5.755) 4.194.958
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Fondo Terreni e fabbricati 117.192 5.811 (147) 0 (332) 122.524
Fondo Impianti e macchinari 2.476.327 116.516 (5.317) 0 (3.625) 2.583.901
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 24.922 2.353 (7) 0 (114) 27.154
Altri beni 442.669 18.295 (19.795) 0 0 441.169
Totale 3.061.110 142.975 (25.266) 0 (4.071) 3.174.748
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 106.626 87 147 (5.811) 0 2.079 103.128
Impianti e macchinari 621.510 28.097 (456) (116.516) 0 103.991 636.626
Attrezzature industriali e commerciali 4.294 568 (2) (2.353) 0 9.021 11.528
Altri beni 96.269 11.050 (68) (18.295) 0 36.538 125.494
Immobilizzazioni materiali in corso 135.564 161.183 0 0 0 (153.313) 143.434
Totale 964.263 200.985 (379) (142.975) 0 (1.684) 1.020.210
Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 225.652 221 (1.817) 0 (40.187) 183.869
Impianti e macchinari 3.220.527 29.748 (4.782) 0 112.081 3.357.574
Attrezzature industriali e commerciali 38.682 270 (624) 0 (3.335) 34.993
Altri beni 566.663 2.074 (3.544) 0 38.668 603.861
Immobilizzazioni materiali in corso 143.434 203.238 0 0 (168.983) 177.689
Totale 4.194.958 235.551 (10.767) 0 (61.756) 4.357.986
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Fondo Terreni e fabbricati 122.524 5.551 (15) 0 (18.295) 109.765
Fondo Impianti e macchinari 2.583.901 108.121 (4.672) 0 (795) 2.686.555
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 27.154 3.578 (210) 0 (5.352) 25.170
Altri beni 441.169 21.544 (3.554) 0 (9.770) 449.389
Totale 3.174.748 138.794 (8.451) 0 (34.212) 3.270.879
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 103.128 221 (1.802) (5.551) 0 (21.892) 74.104
Impianti e macchinari 636.626 29.748 (110) (108.121) 0 112.876 671.019
Attrezzature industriali e commerciali 11.528 270 (414) (3.578) 0 2.017 9.823
Altri beni 125.494 2.074 10 (21.544) 0 48.438 154.472
Immobilizzazioni materiali in corso 143.434 203.238 0 0 0 (168.983) 177.689
Totale 1.020.210 235.551 (2.316) (138.794) 0 (27.544) 1.087.107

I costi storici sono esposti al netto dei contributi ricevuti a titolo definitivo per la realizzazione degli investimenti. Il valore originario dei contributi classificati a riduzione delle immobilizzazioni è pari a 188.448 migliaia di Euro ed è relativo ai Contratti di Programma stipulati con il Ministero Industria e Commercio e dell'Artigianato in data 19 giugno 1995, con il Ministero delle Attività Produttive in data 10 ottobre 1997 e con Ministero dello Sviluppo Economico in data 10 giugno 2002. Il valore residuo di tali contributi ammonta al 31 dicembre 2018 a 422 migliaia di Euro (588 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 34.748 migliaia di Euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 2.538 migliaia di Euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux Srl e della controllata Deposito di Arcola Srl per un valore di 36.817 migliaia di Euro.

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux Srl, Saras Energia SA e Deposito di Arcola Srl).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità. Si segnala che nel corso dell'esercizio la controllata Sardeolica Srl, dopo aver completato con successo l'iter autorizzativo e aver siglato tutti i contratti relativi alla realizzazione delle opere, ha intrapreso il progetto "Maistu" che prevede l'ampliamento dell'attuale Parco di Ulassai mediante l'installazione di nove aerogeneratori da 3,6 MW per una potenza complessiva limitata a 30 MW. Il termine delle attività di ampliamento è previsto nel corso del secondo semestre del 2019 e la produzione attesa è di 80 GWh/a.

La colonna "altri movimenti" accoglie tra l'altro i dati relativi ai beni di proprietà della controllata Saras Energia, riclassificati nella voce "attività non correnti destinate alla dismissione" in quanto saranno oggetto di cessione come meglio descritto al successivo paragrafo 5.3.

Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 235.551 migliaia di Euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione.

Di seguito i principali coefficienti annui di ammortamento:

impianto altre immobilizzazioni
I.G.C.C. (base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2031 5,50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2031 8,38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2031 11,73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8,38%
Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2031
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10,00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25,00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20,00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12,00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25,00%

La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono gli impianti di servizio della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile) rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari è valida sino al 31 Dicembre 2027.

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, il complesso di attività e passività che compongono il deposito logistico di Cartagena di proprietà della controllata Saras Energia è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così come negli esercizi precedenti.

Il test è stato effettuato confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.

Il processo è stato articolato nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): il complesso di impianti di stoccaggio di prodotti petroliferi di Cartagena di proprietà di Saras Energia SA è identificabile come CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
  • b) Determinazione del valore recuperabile degli impianti basato sul valore d'uso: in mancanza di un accordo vincolante di vendita dell'attività e di un mercato attivo di riferimento sulla base dei quali determinare il fair value, il valore recuperabile è stato determinato sulla base del valore d'uso degli impianti, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU. In particolare, gli assunti di fondo sono stati:
  • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino alla fine del 2030, anno in cui termina la concessione

demaniale;

  • il valore terminale è stato determinato quale valore attuale della rendita perpetua dei flussi finanziari generati al termine del periodo di previsione esplicita dei flussi di cassa;
  • il tasso di attualizzazione (costo medio del capitale stimato - WACC) è pari al 5,6%;
  • lo scenario dei prezzi di transito dei prodotti petroliferi è stato ipotizzato stabile in termini reali, con un incremento della tariffa media a partire nel 2019 nell'ipotesi di un differente mix di servizi;
  • i volumi di transito sono stati proiettati, nel caso base, con una crescita annua nulla;
  • il tasso d'inflazione è stato ipotizzato pari fra 1% e 2% per il periodo analizzato;
  • l'aliquota fiscale considerata è pari a quella in vigore in Spagna (25%).

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 43.790 4.069 (13) 0 1 47.846
Concessioni, licenze, march e diritti similii 48.829 18 0 0 1.308 50.155
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 527.856 0 (951) 0 (9.698) 519.898
Immobilizzazioni immateriali in corso 2.334 29 (613) 0 (200) 1.550
Totale 644.718 4.116 (1.577) 0 (8.589) 641.358
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 40.361 2.001 (13) 0 (10) 42.339
Concessioni, licenze, march e diritti similii 21.278 1.030 0 0 2.123 24.431
Altre immobilizzazioni immateriali 388.184 32.426 (370) 0 1.657 421.897
Totale 449.823 35.457 (383) 0 3.770 488.667
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 3.428 4.069 (26) (2.001) 0 37 5.507
Concessioni, licenze, march e diritti similii 27.551 18 0 (1.030) 0 (815) 25.724
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 139.672 0 (1.321) (32.426) 0 (7.924) 98.001
Immobilizzazioni immateriali in corso 2.334 29 (613) 0 0 (200) 1.550
Totale 194.894 4.116 (1.960) (35.457) 0 (8.902) 152.691
Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 47.846 2.959 0 0 810 51.615
Concessioni, licenze, march e diritti similii 50.155 12 (151) 0 (25.526) 24.490
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 (890) 21.019
Altre immobilizzazioni immateriali 519.898 0 0 0 7.419 527.317
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.550 4.429 (1.132) 0 0 4.847
Totale 641.358 7.400 (1.283) 0 (18.187) 629.288
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 42.339 2.672 0 0 66 45.077
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.431 1.126 (108) 0 (14.177) 11.272
Altre immobilizzazioni immateriali 421.897 32.869 0 0 6.046 460.812
Totale 488.667 36.795 (108) 0 (8.065) 517.161
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 5.507 2.959 0 (2.672) 0 744 6.538
Concessioni, licenze, march e diritti similii 25.724 12 (43) (1.126) 0 (11.349) 13.300
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0 (890) 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 98.001 0 0 (32.869) 0 1.373 66.505
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.550 4.429 (1.132) 0 0 0 4.847
Totale 152.691 7.400 (1.175) (36.667) 0 (10.122) 112.127

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 36.667 migliaia di Euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 3% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Non vi sono attività immateriali significative a vita utile definita destinate alla cessione.

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si riferisce principalmente alla concessione relative a all'esercizio del parco eolico di Ulassai della controllata Sardeolica Srl i cui ammortamenti termineranno nel 2035.

Il decremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente ascrivibile alla concessione delle Estaciones de Servicio Caprabo SA (incorporata in Saras Energia SA) in quanto oggetto di cessione e pertanto riclassificata nella "attività non correnti destinate alla dismissione".

Avviamento

La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica Srl (20.937 migliaia di Euro) pagato da Saras SpA per l'acquisto di Parchi Eolici Ulassai Srl (in seguito fusa per incorporazione in Sardeolica Srl nel 2017): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa (2035).

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, l'avviamento in oggetto è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se l'attività avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così' come negli esercizi precedenti.

Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:

a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): Sardeolica Srl è identificabile come un'unica CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2018 si è dato avvio al Progetto Maistu, che prevede l'ampliamento dell'attuale Parco di Ulassai con la realizzazione di 9 aereogeneratori per un totale di 30 MW. In particolare sono state ottenute tutte le autorizzazioni e sono stati siglati tutti i contratti per la realizzazione dell'ampliamento a fronte dei quali sono inoltre stati pagati gli acconti richiesti dai fornitori per l'avvio della fase realizzativa. La fine dei lavori è prevista per novembre 2019. Pertanto, poiché il progetto è stato commissionato e iniziato in modo sostanziale, sono stati considerati i flussi di cassa attesi da tale investimento ai fini della determinazione del valore d'uso;

  • interamente riferibile alla controllata Parchi Eolici Ulassai Srl in quanto è sorto in sede di acquisto del 30% del capitale sociale della stessa;
  • c) Determinazione del valore recuperabile dell'avviamento basato sul valore d'uso: in mancanza di un accordo vincolante di vendita dell'attività e di un mercato attivo di riferimento sulla base dei quali determinare il fair value, il valore recuperabile dell'avviamento in oggetto è stato determinato sulla base del suo valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU. In particolare, gli assunti di fondo sono stati:
  • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino alla fine del 2035, ossia il periodo di validità della concessione ottenuta dal Comune di Ulassai per l'area sulla quale insiste il parco eolico; nell'elaborazione del modello si è tenuto conto anche dei flussi finanziari derivanti dall'ampliamento del parco eolico, come meglio descritto alla voce 5.2 "attività non correnti";
  • il tasso di attualizzazione (costo medio del capitale stimato - WACC) è pari al 6,2%, tasso specifico del settore;
  • lo scenario dei prezzi di vendita dell'energia della CGU è stato ricavato da un rapporto fornito da un'importante società indipendente specializzata nel settore e per prassi utilizzato nel settore stesso e dal Gruppo per le proprie analisi;
  • il tasso d'inflazione pari a 1,3% per il periodo analizzato, secondo le stime pubblicati da IMF (International Monetary Fund);
  • il valore terminale è stato ipotizzato uguale al capitale investito netto residuo alla fine del periodo di concessione;
  • l'aliquota fiscale è basata su quella attualmente in vigore pari al 24%.
  • d) Analisi di Sensitività: da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base (la quantità di energia elettrica prodotta ed i prezzi di vendita dell'energia elettrica) evidenzia valori recuperabili superiori al valore contabile dell'avviamento in oggetto, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36;
  • e) Indicatori esterni: da ultimo, occorre sottolineare come l'attività di produzione di energia eolica in generale e quella svolta dalla CGU in particolare non abbiano subito, nel corso dell'esercizio, il manifestarsi di fenomeni tali da poter configurare una perdita durevole di valore.

Altre immobilizzazioni immateriali

La controllata Sarlux Srl ha in essere un contratto pluriennale di fornitura di energia elettrica in regime di CIP6 stipulato con il Gestore dei Servizi Elettrici SpA (nel seguito, GSE). Tale contratto – che era stato originariamente iscritto al fair value nel bilancio consolidato 2006 per un valore di 547,5 milioni di Euro – è stato valutato, nel corso della sua durata, secondo i criteri previsti dallo IAS 36.

b) Allocazione dell'avviamento alla CGU: l'avviamento è

Nel corso degli esercizi passati, il valore di tale contratto è

stato sempre oggetto di valutazioni al fine di verificarne il valore recuperabile, alla luce delle modifiche di scenario e normative nel tempo intervenute.

Anche per il 2018, si è proceduto alla stima del valore recuperabile del Contratto di cessione di energia elettrica con il GSE, asset appartenente alla business unit Power Generation, che è iscritto tra le Immobilizzazioni Immateriali per un valore di 60 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.

Si ricorda che già nel corso del 2017 la vita utile dell'impianto IGCC fu ridefinita oltre la fine del contratto di vendita di energia elettrica a tariffa CIP 6 (scadenza 2020), considerando l'impiego dell'impianto primariamente per i fabbisogni di energia della raffineria e, solo la parte eccedente, per la cessione al mercato. Tale modifica di strategia industriale di impiego dell'impianto è stata coerentemente riflessa nel modello valutativo del Contratto CIP6, basato quindi sui flussi specificatamente generati dal Contratto nel periodo di durata residua dello stesso, in modo separato alla CGU di appartenenza.

In sintesi, il criterio in esame stima il valore sulla base dei flussi finanziari attualizzati attribuibili direttamente all'asset immateriale (nel caso di specie, il contratto) a cui sono dedotti gli oneri figurativi (c.d. "contributory asset charges" o "CAC") connessi all'utilizzo delle altre attività funzionali alla generazione dei flussi medesimi. Il valore recuperabile del contratto è quindi pari ai flussi di cassa associabili al contratto stesso, al netto della remunerazione dei "contributory asset", identificati nell'impianto IGCC. In particolare, i flussi attesi per il periodo residuo di durata del contratto (2019- 2020), espressi in termini nominali, sono determinati partendo dall'EBITDA, ridotto delle pertinenti imposte e corretto delle variazioni del capitale circolante e degli investimenti in capitale fisso, e sono poi rettificati dei CAC, stimati pari all'ammortamento tecnico dell'impianto IGCC previsto nel piano di gruppo, al netto del pertinente effetto fiscale. Si precisa che, ai fini della stima:

  • lo scenario dei prezzi del gas e del grezzo, come per l'esercizio precedente, è fornito da importanti società indipendenti specializzate nel settore;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi è pari al 6,56%, in funzione delle condizioni correnti di mercato (6,44% utilizzato per il 2017)
  • il tasso di inflazione crescente dall'1,3% all'1,4% per il periodo analizzato;
  • l'aliquota fiscale è pari al 24%.

L'analisi effettuata, inclusiva di opportuna sensitivity, ha confermato che non è necessario apportare alcuna rettifica al valore netto contabile del contratto di cessione dell'energia elettrica al GSE, dopo l'ammortamento del periodo.

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Partecipazioni

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate:

Denominazione Sede Valuta Capitale Quota Quota Quota Azionista % Rapporto di
Sociale detenuta detenuta (%) di diritto partecipazione
di Gruppo di Gruppo su Cap. di voto
(%) al (%) al Sociale
31-12-18 31-12-17
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) Euro 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sartec Saras Ricerche e Tecnologie Srl Assemini (CA) Euro 3.600.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sarint SA e società controllate: Lussemburgo Euro 50.705.314 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Energia SAU e società controllata: Madrid (Spagna) Euro 44.559.840 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Terminal Logistica de Cartagena SLU Cartagena (Spagna) Euro 3.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras Energia SA 100,00% Controllata, ceduta
Reasar SA Lussemburgo Euro 2.225.000 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Sarlux Srl Sarroch (CA) Euro 100.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sardeolica Srl e società controllate: Cagliari Euro 56.696 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Alpha Eolica Srl Bucarest (Romania) Leu 468.046 100,00% 100,00% 100,00% Parchi Eolici Ulassai Srl 100,00% In Liquidazione
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) Usd 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Consorzio La Spezia Utilities La Spezia Euro 122.143 5,00% 5,00% 5,00% Deposito di Arcola Srl 5,00% Altre partecipazioni
Sarda Factoring Cagliari Euro 9.027.079 4,01% 4,01% 4,01% Saras SpA 4,01% Altre partecipazioni

Rispetto al 31 dicembre 2017, l'unica variazione intervenuta è stata la costituzione della società Saras Red SLU, controllata al 100% da Saras Energia SAU: la società non è operativa ed è stata costituita come veicolo societario per il perfezionamento della cessione delle attività relative alle stazioni di servizio, di cui al paragrafo 5.3 e che avverrà nel corso del primo semestre 2019.

Come precedentemente indicato, le partecipazioni in imprese controllate sono consolidate linea per linea nel presente bilancio.

5.2.3.1 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

Altre partecipazioni 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 0
Sarda Factoring 495 495 0
Totale 502 502 0

5.2.4 Attività per imposte anticipate

Il saldo al 31 dicembre 2018, pari 33.387 migliaia di Euro (al netto di imposte differite per 3.819 migliaia di Euro), è dovuto pressoché integralmente alle imposte delle società italiane, e risulta sostanzialmente formato da:

  • imposte anticipate della controllante Saras SpA per 10.036 migliaia di Euro essenzialmente riconducibili al diverso valore fiscale delle rimanenze rispetto al valore civilistico espresso in bilancio;
  • imposte anticipate nette della controllata Sarlux Srl per 18.743 migliaia di Euro, di cui, principalmente:
  • a) anticipate per 22.674 migliaia di Euro relativi alla linearizzazione dei ricavi Power sopra descritta;
  • b) anticipate per 40.345 migliaia di Euro per accantonamenti a fondo rischi e oneri, per lo più su Titoli di Efficienza Energetica, quote CO2 e certificati verdi;
  • c) differite per 27.536 migliaia di Euro relativi a ammortamenti eccedenti e anticipati;
  • d) differite per 16.740 migliaia di Euro relativi al valore del contratto GSE;
  • imposte anticipate nette pari ad 3.622 migliaia di Euro per lo più dovute a oneri deducibili in futuri esercizi in aderenza alle prescrizioni dell'art. 109 del Tuir concernenti la deducibilità per cassa di taluni componenti negativi di reddito.

Le imposte anticipate nette si reputano recuperabili dagli imponibili futuri derivanti dai più recenti piani aziendali.

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle imposte anticipate e differite.

In relazione al Consolidato Fiscale Nazionale si dettaglia di seguito la situazione degli Accordi di Consolidamento alla data di fine esercizio con l'indicazione della scadenza degli stessi:

Consolidata Data inizio Data termine
Deposito di Arcola Srl 1/1/2019 31/12/2021
Saras Ricerche e Tecnologie SpA 1/1/2019 31/12/2021
Sardeolica Srl 1/1/2017 31/12/2019
Sarlux Srl 1/1/2019 31/12/2020

Nei confronti delle società Deposito di Arcola Srl e Saras Ricerche e Tecnologie Srl il cui accordo è scaduto il 31 dicembre 2018, si precisa che la Capogruppo ha confermato, con delibera del Consiglio di Amministrazione, il rinnovo dell'adesione al Consolidato Fiscale Nazionale; stante la modifica normativa intervenuta nel corso dell'anno 2017 (art. 7 – quater del D.L. 193/2016 conv. nella L.225/2016), tale regime di tassazione si rinnova automaticamente per il periodo previsto dalla legge, salvo che l'opzione non venga espressamente revocata con le stesse modalità e termini previsti per la scelta originaria, o dalla società controllante o dalla società controllata di volta in volta eventualmente interessata.

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse:

Dati in migliaia di Euro Importi al Altre Accanton. Utilizzi Atre variazioni Importi al
31/12/2017 Variazioni (solo S/P) 31/12/2018
Attività per imposte anticipate
Oneri deducibili in futuri esercizi 6.451 2.038 6.082 2.407
Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammortamenti civili-fiscali 24.918 964 1.877 24.005
Fondi (tassati) per rischi e oneri 24.223 32.434 15.784 40.874
Valutazione fiscale rimanenze (1.618) 11.840 - 10.223
Fondi svalutazione crediti 1.061 - 5 1.056
Altre poste residuali 210 (8) 2 42 171
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 1.255 4.193 39 5.408
Effetto IAS/Consolidato (linearizzazione ricavi Sarlux) 44.525 - 21.851 22.674
Totale imposte anticipate 101.025 (8) 51.472 45.680 0 106.818
Passività per imposte differite
Ammortamenti extracontabili 29.681 (24) (24) 2.121 27.536
Proventi a tassazione differita 9.544 1.245 1.106 9.683
Valutazione fiscale rimanenze 0 0 0 0
Tassa emissioni 0 0 0 0
Rivalutazione terreno 7.995 0 0 7.995
Altre poste residuali 1.892 977 1.892 977
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 5.387 0 1.193 4.194
Effetto IAS/Consolidato (Fair value contratto GSE - Sarlux) 25.110 0 8.370 16.740
Effetto IAS/Consolidato (oneri finanziari capitalizzati su impianto IGCC) 3.074 0 997 2.077
Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) 4.705 0 1.057 (11) 3.638
Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) 2.517 180 2.105 591
Totale imposte differite 89.905 (24) 2.378 18.842 (11) 73.431
Totale netto 11.121 16 49.094 26.838 11 33.387
Dati in migliaia di Euro Breve termine Medio lungo termine Importi al 31/12/2018
Attività per imposte anticipate
Oneri deducibili in futuri esercizi 2.407 0 2.407
Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammortamenti civili-fiscali 22.247 1.758 24.005
Fondi (tassati) per rischi e oneri 40.744 130 40.874
Valutazione fiscale rimanenze 10.223 0 10.223
Fondi svalutazione crediti 1.056 0 1.056
Altre poste residuali 171 0 171
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 5.408 0 5.408
Effetto IAS/Consolidato (linearizzazione ricavi IAS 17 e IFRIC 4 - Sarlux) 9.355 13.319 22.674
Totale imposte anticipate 91.611 15.207 106.818
Passività per imposte differite
Ammortamenti extracontabili 2.079 25.457 27.536
Proventi a tassazione differita 9.683 0 9.683
Rivalutazione terreno 0 7.995 7.995
Altre poste residuali 977 0 977
Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) 4.194 0 4.194
Effetto IAS/Consolidato (Fair value contratto GSE - Sarlux) 8.370 8.370 16.740
Effetto IAS/Consolidato (oneri finanziari capitalizzati su impianto IGCC) 1.039 1.039 2.077
Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) 227 3.411 3.638
Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) 591 0 591
Totale imposte differite 27.159 46.272 73.431
Totale netto 64.451 (31.065) 33.387

5.2.5 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2018 è pari a 4.067 migliaia di Euro (7.740 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine. La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta alla stralcio del credito vantato nei confronti della società Solgenia SpA, effettuato nel corso dell'esercizio.

5.3 Attività non correnti destinate alla dismissione

Il saldo al 31 dicembre 2018 pari a 35.000 migliaia di Euro è rappresentato dal valore del ramo d'azienda della controllata Saras Energia SAU destinato alla vendita, dedotti i costi stimati di vendita. Nel mese di novembre 2018 la controllata spagnola ha infatti siglato un accordo con un primario operatore del settore petrolifero, finalizzato alla cessione del business costituito dalla rete di stazioni di servizio situate in Spagna, dai servizi ancillari e dal relativo personale, per un corrispettivo pari a 35.000 migliaia di Euro oltre al valore del circolante che verrà trasferito al momento del closing dell'operazione (soggetto al verificarsi di alcune condizioni sospensive) previsto entro la prima metà del 2019.

5.4 Passività correnti

5.4.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve termine sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Finanziamenti bancari correnti 0 496 (496)
Banche c/c 16.957 4.163 12.794
Strumenti finanziari derivati 26.937 53.731 (26.794)
Altre passività finanziarie a breve termine 62.736 124.678 (61.942)
Totale 106.630 183.068 (76.438)

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dalla Società, che sono valutati con il metodo del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.4.1 - Passività finanziarie a lungo termine".

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

Strumenti finanziari derivati 31/12/2018 31/12/2018 31/12/2017 31/12/2017
Attività Passività Attività Passività
Fair value Interest rate swaps 272 302 (585)
Fair value strumenti derivati su commodities 74.395 (26.860) 50.760 (52.255)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi (77) 0 (891)
Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 18.475 4.491 0
Totale 93.142 (26.937) 55.553 (53.731)

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:

Tipologia Operazioni 31/12/2018 31/12/2017
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
prodotti petroliferi e grezzi (127.977) 575.200 74.395 (26.860) (96.995) 765.405 50.760 (52.255)
cambi (318.000) 0 (77) (255.000) 55.000 0 (891)
tassi d'interesse (170.000) 272 0 (170.000) 302 (585)
quote CO2 18.475 0 0 4.491 0
Totale (615.977) 575.200 93.142 (26.937) (521.995) 820.405 55.553 (53.731)

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.

I finanziamenti bancari e i prestiti obbligazionari sono valutati col criterio del costo ammortizzato.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.4.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Clienti c/anticipi 18.890 3.481 15.409
Debiti vs fornitori correnti 1.024.272 1.146.803 (122.531)
Totale 1.043.162 1.150.284 (107.122)

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; il decremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto alla diminuzione del costo d'acquisto delle materie prime registrato negli ultimi mesi dell'esercizio in corso.

5.4.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti per IVA 14.727 29.556 (14.829)
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 234 28.364 (28.130)
Debiti IRAP 806 223 583
Altri debiti tributari 59.181 62.223 (3.042)
Totale 74.948 120.366 (45.418)

La variazione dei 'Debiti IRES' riflette la diversa misura degli acconti versati in corso d'anno, rispetto a quanto versato nel precedente esercizio chiusosi il 31 dicembre 2017, pur a fronte di un debito IRES complessivo sostanzialmente analogo a quello dello scorso esercizio.

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla Capogruppo (50.207 migliaia di Euro) e dalla controllata Saras Energia SA (3.567 migliaia di Euro).

5.4.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 11.397 11.658 (261)
Debiti verso il personale 25.236 22.009 3.227
Debiti verso altri 9.467 28.328 (18.861)
Ratei passivi 7.452 1.421 6.031
Risconti passivi 22.786 13.348 9.438
Totale 76.338 76.764 (426)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

La variazione della voce "Debiti verso altri" si riferisce principalmente al pagamento dei debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della Capogruppo, relative al periodo 2005-2007 a seguito del rigetto del ricorso in secondo grado da parte della Commissione Tributaria Regionale.

5.5 Passività non correnti

5.5.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 198.675 198.342 333
Finanziamenti bancari non correnti 49.393 49.975 (582)
Altre passività finanziarie a lungo termine 7.933 8.823 (890)
Totale 256.001 257.140 (1.139)

La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Capogruppo e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente, di seguito ricapitolati (valori espressi in milioni di Euro):

Valori espressi in milioni di Euro Accensione/ Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze
rinegoziazione originario base 31/12/2017 31/12/2018 1 anno oltre a 1 fino
del debito a 5 anni
Saras SpA
Unicredit Aprile 2017 50 Euribor 6 mesi 50,0 49,4 49,4
Bond Dicembre 2017 200 1,70% 198,3 198,7 198,7
Totale debiti verso banche per finanziamenti 248,3 248,1 - 248,1

La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie:

  • un prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG;
  • un finanziamento da 50 milioni di Euro, acceso da Saras SpA, soggetto ai seguenti vincoli;
  • di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: (i) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando il 31 dicembre di ogni anno; di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti.

Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" con scadenza 2020 per un importo massimo pari a 255 milioni di Euro: l'importo utilizzato al 31 dicembre 2018 era pari a zero.

5.5.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2016 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2017
Fondo smantellamento impianti 19.052 0 (13) 0 19.039
Fondo oneri per quote CO2 37.890 32.327 (26.277) 0 43.940
Altri fondi rischi e oneri 45.513 24.317 (10.724) 0 59.106
Totale 102.455 56.644 (37.014) 0 122.085
Fondi per rischi e oneri 31/12/2017 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2018
Fondo smantellamento impianti 19.039 0 0 0 19.039
Fondo oneri per quote CO2 43.940 144.379 (32.560) 0 155.759
Altri fondi rischi e oneri 59.106 5.934 (36.524) 0 28.516
Totale 122.085 150.312 (69.084) 0 203.313

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 155.759 migliaia di Euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. Il fondo in oggetto accoglie l'accantonamento, pari a 144.379 migliaia di Euro, delle quote dovute e non ancora acquistate.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta all'incremento del valore delle quote disponibili sul mercato, che è passato da 8,14 euro per quota a 24,64 euro per quota. Si segnala inoltre che in seguito all'acquisizione del ramo d'azienda (Impianti Nord) da Versalis Spa da parte della controllata Sarlux, quest'ultima ha presentato la richiesta di aggiornamento dell'autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra e adeguamento quote assegnate, per ottenere le quote di emissione CO2 di cui Versalis era assegnataria (dal 2013 e fino al 2020) a partire dal 2015. Gli enti competenti hanno successivamente richiesto alla Società di ripresentare la domanda di assegnazione, invitandola a formularla come "ampliamento sostanziale della capacità produttiva".

La nuova domanda, presentata da Sarlux nel mese di ottobre 2018, è stata recepita in sede nazionale ed ora è al vaglio della Commissione Europea. Sarlux ha storicamente calcolato l'onere per emissioni CO2 considerando le assegnazioni gratuite di quote anche per tale parte di impianti con conseguenti minori oneri rilevati a conto economico. In considerazione di quanto sopra descritto e nell'attesa di conoscere l'esito della domanda presentata, la controllata ha prudenzialmente stanziato nel 2018 un fondo rischi per un importo di circa 22 milioni di Euro, corrispondente alle quote "gratuite" in discussione di CO2 per il periodo 2015- 2017.

Nel corso dell'esercizio è stato utilizzato il fondo per 32.560 migliaia di Euro a fronte dell'acquisto (e della consegna) di quote di competenza del passato esercizio.

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale principalmente per un contenzioso con il GSE per il riconoscimento dei certificati bianchi (TEE).

5.5.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Trattamento di fine rapporto 10.322 10.250 72
Totale 10.322 10.250 72

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2016 10.541
Accantonamento parte piano a contributi definiti 6.438
Interessi 141
(proventi) / oneri attuariali 260
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (7.130)
31/12/2017 10.250
Accantonamento parte piano a contributi definiti 7.797
Interessi 174
(proventi) / oneri attuariali 336
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (8.235)
31/12/2018 10.322

In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del Fondo TFR è stata utilizzata la metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost" utilizzando le seguenti ipotesi:

IPOTESI ECONOMICHE 31/12/2018 31/12/2017
Incremento del costo della vita: 1,50% 1,50%
Tasso di attualizzazione: 1,57% 1,30%
Incremento retributivo: 2,50% 2,50%
Tasso annuo di incremento CPAS: n.a. n.a.
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Utilizzo delle tavole SIM 2002 differenziate tra maschi e femmine
Probabilità di invalidità Utilizzate tabelle C.N.R. unisex
Probabilità di dimissioni Utilizzata ipotesi di tasso annuo costante, corrispondente
a valori storici della società
Probabilità di pensionamento Si è supposoto il raggiungimento del primo dei requisiti
pensionabili validi per A.G.B.
Probabilità di anticipazione Si è supposoto un valore anno per anno pari al 3%

Al 31 dicembre 2018 il tasso d'attualizzazione utilizzato é l'IBOXX Eurozone Corporates AA-, pari all'1,57%.

Il calcolo attuariale considera le modifiche introdotte dalla normativa in materia pensionistica (Decreto Legge 201/2011).

In considerazione della metodologia contabile adottata (si veda il paragrafo "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" punto Q "Fondi per benefici ai dipendenti" della presente Nota Integrativa), non sussistono al 31 dicembre 2015 utili o perdite attuariali non riconosciuti in bilancio.

Come richiesto dallo IAS 19 revised si riporta un'analisi di sensitività delle principali ipotesi attuariali al 31 dicembre 2018 e 2017 del Fondo trattamento di fine rapporto:

2018 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 10.752 9.333
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 9.915 10.546
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 10.180 10.257
2017 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 11.668 10.486
Variazione parametro di riferimento
-0,3% 0,3%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 10.695 10.978
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 11.012 11.081

5.5.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 3.680 migliaia di Euro e sono relative alle controllate estere. Per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.2.4 "Attività per imposte anticipate".

5.5.5 Altre passività non correnti

Il dettaglio delle altre passività non correnti è il seguente:

Altre passività non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Risconti passivi linearizzazione Sarlux / GSE 80.263 158.747 (78.484)
Altri debiti 1.053 1.313 (260)
Totale 81.316 160.060 (78.744)

Rispetto al 31 dicembre 2017, la variazione è principalmente riferita al decremento della posta "risconti passivi" della controllata Sarlux Srl. La voce in esame è relativa contabilizzazione alla linearizzazione dei ricavi derivanti dal contratto di cessione dell'energia in essere tra la controllata ed il G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA) sulla base sia della durata dello stesso, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto dei prezzi del grezzo e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa.

5.6 Patrimonio Netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 898.089 765.904 132.185
Utili (perdite) netto esercizio 140.425 240.836 (100.411)
Totale 1.104.070 1.072.296 31.774

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale di 54.630 migliaia di Euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 898.089 migliaia di Euro, con un incremento netto di 132.185 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

  • incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 240.836 migliaia di Euro;
  • decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 27 aprile 2018 per 112.321 migliaia di Euro;
  • aumento, pari a 1.990 migliaia di Euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • incremento, pari a 336 migliaia di Euro, per effetto attualizzazione IAS19;
  • incremento, pari a 140 migliaia di Euro, della riserva effetto traduzione bilanci in divisa;
  • incremento, pari a 1.204 migliaia di Euro, per effetto F.T.A. IFRS 9.

Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.

Risultato netto

L'utile d'esercizio consolidato ammonta a 140.425 migliaia di Euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Di seguito si riepilogano le principali limitazioni relative alla distribuzione delle riserve:

  • la riserva legale, pari a 10,9 milioni di Euro, risulta utilizzabile solo per copertura perdite;
  • la "Riserva indisponibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05", pari a 19,7 milioni di Euro, compresa tra le "Altre riserve", è destinabile esclusivamente a copertura perdite o ad aumento di capitale sociale.

Dividendi

In data 27 aprile 2018 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, ha deliberato di destinare a dividendo euro 0,12 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 112.321 migliaia di Euro, prelevandoli dall'utile dell'esercizio 2017.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 16 aprile 2019 di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione per un totale di Euro 74.880.811,68 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 936.010.146 nel 2018, invariato rispetto all'esercizio precedente.

Saras SpA al 31 dicembre 2018 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
9.711.904 7.147.999 2.563.905
538.789 471.097 67.692
16.793 12.634 4.159
381 67 314
10.267.867 7.631.796 2.636.071

La variazione positiva della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare sostanzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un lieve incremento delle quantità vendute. Nel corso dell'esercizio 2018 le attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi effettuate dal Gruppo si sono incrementate rispetto all'esercizio precedente, anche in virtù della crescente operatività della controllata Saras Trading SA.

I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono sia quelli

relativi all'impianto di gassificazione della controllata Sarlux Srl (500.756 migliaia di Euro) che quelli relativi all'impianto eolico della controllata Sardeolica Srl (9.726 migliaia di Euro).

Fra i ricavi per cessione di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl è ricompreso l'effetto della linearizzazione del margine calcolata sulla base della durata residua del contratto scadente nel 2020, considerando principalmente l'ammontare della tariffa, gli scenari futuri relativi sia ai prezzi di gas e grezzo che al cambio Euro/Dollaro US previsti sino alla scadenza stessa; dette proiezioni vengono riconsiderate allorchè subiscono variazioni significative.

Si precisa che, in attesa della risoluzione del contenzioso che vede coinvolta l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas sulla metodologia di calcolo del Costo Evitato del Combustibile (CEC), i ricavi di cessione dell'energia elettrica sono stati determinati secondo il Decreto Legge 69/2013 (cosiddetto "Decreto del Fare"), più penalizzante per la controllata.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e in merito alle aree geografiche di destinazione nei precedenti paragrafi 4.2 e 4.3 "Informativa settoriale" e "Informativa per area geografica".

I valori comparativi delle voci "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" e "cessione energia elettrica" sono stati riesposti al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo principio dell' IFRS 15, come descritto al paragrafo 3 della nota integrativa.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 8.139 4.011 4.128
Cessione materiali diversi 509 503 6
Contributi 1.587 1.606 (19)
Noleggio navi cisterne 4.545 483 4.062
Recupero per sinistri e risarcimenti 1.415 397 1.018
Rimborso Oneri CO2 49.917 17.564 32.353
Altri ricavi 62.933 30.741 32.192
Totale 129.045 55.306 73.739

La voce "Riconoscimento oneri emission trading" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux Srl derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG. L'incremento, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto alla variazione del prezzo delle quote.

La voce "Altri ricavi" comprende tra l'altro i ricavi realizzati dalla controllata Sarlux per servizi prestati a primari operatori del settore e i ricavi relativi al riconoscimento di certificati bianchi maturati nel corso dell'esercizio.

I valori comparativi delle voci "Contributi" e "Altri ricavi" sono stati riesposti al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo principio dell' IFRS 15, come descritto al paragrafo 3 della nota integrativa.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 4.699.005 3.767.630 931.375
Acquisto semilavorati 241.692 198.324 43.368
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 88.721 80.469 8.252
Incrementi immobilizzazioni materiali (12.212) (4.637) (7.575)
Acquisto prodotti finiti 4.061.518 2.612.106 1.449.412
Varizione rimanenze 14.304 (252.737) 267.041
Totale 9.093.028 6.401.155 2.691.873

I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si incrementano di 2.691.873 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, sia a causa dell'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi, che dalle quantità acquistate nel corso dell'esercizio. Come già ricordato nel paragrafo 6.1, nel corso dell'esercizio 2018 le attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi effettuate dal Gruppo si sono incrementate rispetto all'esercizio precedente, anche in virtù della crescente operatività della controllata Saras Trading SA.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazioni di servizi e costi diversi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Costi per servizi 640.909 601.116 39.793
Capitalizzazioni (31.944) (23.647) (8.297)
Costi per godimento beni terzi 15.522 14.492 1.030
Accantonamenti per rischi 172.862 24.344 148.518
Svalutazioni crediti commerciali 732 35 697
Oneri diversi di gestione 25.554 18.320 7.234
Totale 823.635 634.660 188.975

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie.

La variazione rispetto all'esercizio precedente, pari a 39.741 migliaia di Euro, è dovuta, oltre che ad un incremento del costo dell'energia energia elettrica, anche dei servizi tecnici e consulenziali richiesti dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux.

La voce "Costi per godimento beni di terzi" include i costi della Capogruppo e della controllata Sarlux Srl (relativi all'affitto della sede di Milano, alle concessioni demaniali del sito di Sarroch e al noleggio di attrezzature) e quelli della controllata Saras Energia SAU per gli affitti della rete di distributori.

La voce "Accantonamento per rischi e oneri" include, principalmente:

  • l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), che rispetto all'esercizio precedente aumenta sia per l'incremento del valore di mercato delle quote che per un maggior numero di quote (si rimanda a quanto descritto al paragrafo 5.4.2);
  • l'accantonamento effettuato dalla controllata Sarlux Srl a fronte delle evoluzioni intervenute nei contenziosi posti in

essere circa il non riconoscimento della qualificazione dei suoi impianti di produzione di energia elettrica (principalmente, l'IGCC) come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi". Le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas – AEEG - n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete. La controllata ha prudenzialmente acquistato e consegnato a partire dal 2011 Certificati Verdi per adempiere a tale obbligo. Nel novembre 2018 il Consiglio di Stato, con riferimento all'anno 2012 e per la Delibera 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux. Il Consiglio di Stato si è espresso negativamente sulla stessa materia nei confronti di altre società energetiche. Alla luce di tale evoluzione, si incrementa il rischio connesso ai ricorsi relativi agli anni 2011 e 2013 riferiti alla Delibera AEEG 42/02. Diversa interpretazione va data al filone dei ricorsi riguardanti i requisiti previsti dalla normativa sulla Cogenerazione ad Alto Rendimento, per i quali la valutazione di esito dei ricorsi presentati dalla società presenta ancora rilevanti profili di incertezza. Tutto ciò premesso, pur considerando ancora valide e fondate le proprie ragioni e dunque continuando a sostenerle nei contenziosi aperti, la società ha prudenzialmente svalutato nel corso dell'esercizio i crediti precedentemente iscritti a fronte del valore del rimborso richiesto al GSE per gli anni 2011, 2012 e 2013 (nella voce "Altre attività correnti")": tale svalutazione ammonta a circa 29 milioni di Euro.

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte dirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Salari e stipendi 118.082 111.429 6.653
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (9.636) (10.517) 881
Oneri sociali 33.459 32.173 1.286
Trattamento di fine rapporto 7.797 6.438 1.359
Altri costi 4.118 3.918 200
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 2.791 3.626 (835)
Totale 156.611 147.067 9.544

Il costo del lavoro si incrementa di 9.544 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente per effetto delle normali dinamiche salariali e dell'aumento della forza lavoro.

In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono i dirigenti con responsabilità strategiche della Società, gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società e le altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap;
  • il posizionamento del Margine di raffinazione conseguito dal Gruppo rispetto al Margine Benchmark EMC.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 36.667 35.457 1.210
Svalutazione e ripristino valore imm. immateriali 138.794 142.975 (4.181)
Perdita di valore (Ripresa di valore) 3.377 0 3.377
Totale 178.838 178.432 406

La perdita di valore al 31 dicembre 2018 è rappresentata dalla svalutazione del credito verso terzi a medio/lungo termine, come già indicato al punto 5.2.5 "altre attività finanziarie".

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Interessi attivi bancari 702 154 548
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 54.681 44.522 10.159
Differenziali realizzati su strumenti derivati 261.754 63.204 198.550
Altri proventi 1 (480) 481
Utili su cambi 77.821 96.857 (19.036)
Totale 394.959 204.257 190.702
Oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (22.977) (42.978) 20.001
Differenziali realizzati su strumenti derivati (217.018) (54.767) (162.251)
Int. passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari (17.250) (12.320) (4.930)
Altri oneri finanziari (11.119) (7.709) (3.410)
Perdite su cambi (85.872) (80.904) (4.968)
Totale (354.236) (198.678) (155.558)

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

Proventi e Oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Interessi netti (16.548) (12.166) (4.382)
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 76.440 9.981 66.459
Realizzati 44.736 8.437 36.299
Fair Value delle posizioni aperte 31.704 1.544 30.160
Differenze cambio nette (8.051) 15.953 (24.004)
Altro (11.118) (8.189) (2.929)
Totale 40.723 5.579 35.144

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2018 ha comportato un onere netto pari a 31.704 migliaia di Euro (rispetto ad un provento netto pari a 1.54 migliaia di Euro dell'esercizio precedente).

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

La voce accoglie oneri finanziari non ricorrenti per 6.308 migliaia di Euro.

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte correnti 70.440 71.218 (778)
Imposte differite (anticipate) nette (25.342) 19.313 (44.655)
Totale 45.098 90.531 (45.433)

Le imposte correnti sono costituite dall'IRES di competenza maturata sui risultati delle società italiane partecipanti al Consolidato Fiscale Nazionale oltre che dall'IRAP. La variazione è riferibile ai maggiori imponibili dell'esercizio in commento rispetto al precedente.

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di Euro):

IRES 2018 2017
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 185,1 331,4
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] 44,4 79,5
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 24,0%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 34,2 78,5
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 18,5% 23,7%
2018 2017
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 44,4 24,0% 79,5 24,0%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (2,9) -1,57% (2,4) -0,72%
Agevolazione super ammortamento (3,8) -2,05% (1,1) -0,33%
Ripristino tax asset (Saras Energia) (4,1) -2,22% 0,0 0,00%
Altre differenze permanenti 0,6 0,32% 2,5 0,75%
Imposte effettive 34,2 18,5% 78,5 23,7%
IRAP 2018 2017
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE 144,4 320,8
TOTALE COSTI PER IL PERSONALE [SOLO NEL 2014]
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATI (A) 144 320,8
IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] PER 2018 [3,9%] PER 2017 [B] 4,2 12,5
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 2,9% 3,9%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 10,9 12,0
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 7,5% 3,7%
2018
2017
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 4,2 2,9% 12,5 3,90%
Effetto IRAP su società estere
con Valore Produzione positivo
0,0 0% (1,8) -0,61%
Effetto differenti aliquote regionali
su valore della produzione
2,0 1,4% 0,0 0,00%
Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP
società con EBIT negativo
4,3 3,0% 0,0 0,00%
Altre differenze permanenti 0,4 0,2% 1,3 0,41%
Imposte effettive 10,9 7,5% 12,0 3,7%

Con riferimento all'esercizio 2016 il tax rate teorico è stato calcolato con l'aliquota agevolata del 2,93%, temporaneamente stabilita dalla Regione Autonoma Sardegna (Legge Regionale 5/2015), in luogo del 3,90% di generale applicazione.

7. Altre informazioni

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La Capogruppo Saras SpA, Sarlux Srl e Sardeolica Srl sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcune dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria e amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

Inoltre, per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl si segnala che sussistono contenziosi in essere circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas – AEEG - n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete.

In particolare:

  • i) Produzioni 2002-2005. Una commissione dell'AEEG costituita ad hoc, in esito ad un'ispezione sull'impianto IGCC effettuata nel 2007, ha interpretato a posteriori e in modo diverso da quanto avveniva all'epoca della produzione, la delibera sopraindicata. Di conseguenza, l'AEEG ha ritenuto la società soggetta all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per gli anni dal 2002 al 2005; per tutte le annualità contestate Sarlux ha instaurato un contenzioso amministrativo. Nel mese di marzo 2015 il Consiglio di Stato ha accolto in via definitiva il ricorso di Sarlux per gli anni 2002-2005 annullando gli esiti dell'ispezione e gli atti impugnati con cui veniva imposto alla società l'acquisto di certificati verdi. Nel corso del presente esercizio il GSE ha terminato il rimborso di quanto sostenuto da Sarlux.
  • ii) Produzione 2009. Il Consiglio di Stato, nella propria sentenza indicata nel paragrafo precedente, non si è espresso relativamente ad un punto oggetto di ricorso (qualifica dell'idrogeno prodotto dall'impianto come "calore utile"), interpretazione che, qualora favorevolmente accolta, avrebbe permesso alla controllata di risultare cogenerativa anche con riferimento alla produzione 2009. Sarlux, ritenendo fondati i motivi già presentati nel ricorso al Consiglio di Stato, ha intrapreso un nuovo contenzioso al fine di vedere riconosciute come valide le proprie ragioni in relazione alla cogeneratività derivante dalla produzione di idrogeno come "calore utile", per tutte le unità compresa la terza.
  • iii) Produzioni 2011 e seguenti. Per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 la Società ha presentato la dichiarazione di

cogeneratività secondo i dettami della delibera 42/02, come per gli anni precedenti, ritenendola ancora in vigore. Al contrario il GSE ha ritenuto che a partire dall'obbligo 2012 (produzione 2011 e successive) l'unica normativa di riferimento fosse quella della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) definita dal DM del 4 aprile 2011, rigettando la richiesta della società. Sarlux Srl ha di conseguenza presentato diversi ricorsi al TAR tesi a vedere confermata o l'applicabilità della delibera 42/02 o, in caso di applicabilità della normativa CAR, il rispetto dei parametri di cogenerazione per gli anni in oggetto. Nel frattempo, onde evitare di incorrere in sanzioni amministrative, la Società per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 ha provveduto ad acquistare i Certificati Verdi come da conteggio del GSE per un ammontare pari a 67,0 milioni di Euro ed ha immediatamente inoltrato le richieste di rimborso all'AEEG ottenendo 11,7 milioni di Euro per la produzione relativa al 2011, 15,1 milioni di Euro per il 2012 e 14,6 milioni di Euro per il 2013. Il ricorso al TAR relativo alla produzione 2012 teso a confermare l'applicabilità della delibera 42/02 è stato rigettato nel febbraio 2015; Sarlux Srl ha fatto appello al Consiglio di Stato nel settembre 2015 e ritiene che le motivazioni di detto appello e dei ricorsi al TAR tesi a confermare il rispetto dei parametri di cogeneratività in caso di applicazione della normativa CAR siano valide ed applicabili per tutte le annualità contestate. Nel novembre 2018 il Consiglio di Stato, con riferimento a tale annualità e per la Delibera 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux. Alla luce di tale sentenza, esiste il rischio che i ricorsi relativi agli anni 2011 e 2013 riferiti alla Delibera AEEG 42/02 possano avere lo stesso esito, mentre diversa interpretazione va data al filone dei ricorsi riguardanti i requisiti previsti dalla normativa sulla Cogenerazione ad Alto Rendimento, ove diventa difficile valutare la probabilità di non accoglimento dei ricorsi presentati dalla società.

Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alle produzioni dal 2011 in poi.

Inoltre sono iscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 – Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE. Nel corso del 2016 il GSE aveva avviato verifiche ispettive su tutti i progetti, benché già preliminarmente autorizzati; ad esito di tali verifiche, nel corso del 2017 avevo poi rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia. Nel corso dell'esercizio 2018 il GSE ha parzialmente accolto, per alcuni progetti, le contestazioni avanzate dalla controllata, arrivando dunque alla definizione finale: gli effetti di tali evoluzioni sono stati adeguatamente riflessi nel presente bilancio.

Infine, in merito agli accantonamenti iscritti a bilancio, tra i fondi oneri per quote CO2 (come descritto al punto 5.5.2 – Fondi per rischi e oneri), relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord riferite al periodo 2015-17, si segnala che è stata ripresentata formale richiesta nel mese di ottobre 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.

7.2 Risultato netto per azione

Il risultato netto per azione è determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Saras SpA in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il risultato netto per azione è pari a +15,00 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2018 e +25,73 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2017. Il risultato netto diluito per azione non si discosta in maniera significativa dal risultato netto per azione.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 934.893.839 nel 2018, immutato rispetto al 2017. Saras SpA al 31 dicembre 2018 deteneva n. 14.989.454 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario.

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Crediti commerciali 85 0,03%
66
0,02%
Altri ricavi operativi 111 0,09%
91
0,07%
Prestazione di servizi e costi diversi 508 0,06%
(831)
0,14%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 18 0,01%
20
0,01%

Prestazione di servizi e costi diversi 0 0,00% (49) 0,01%

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che le regolano si allineano alle condizioni di mercato.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Disponibilità liquide 18 272.831 0,01% 20 421.525 0,00%
Crediti commerciali 85 290.210 0,03% 66 391.400 0,02%
Altri ricavi operativi 111 129.045 0,09% 91 128.701 0,07%
Prestazione di servizi e costi diversi 508 823.635 0,06% (880) 634.660 0,14%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

Flussi con parti correlate 2018 2017
(incremento) Decremento dei crediti commerciali (19) 0
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali 0 0
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio (19) 0
Interessi incassati (pagati) 0 0
Flusso monetario da (per) attività di investimento 0 0
(incremento) Decremento debiti Finanziari 0 20.000
Flusso monetario da (per) attività finanziarie 0 20.000
Totale Flussi finanziari verso parti correlate (19) 20.000

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio (19) 247.792 -0,01% - 280.257 0,00%
Flusso monetarario da (per) attività di investimento 0 (176.788) 0,00% - (116.242) 0,00%
Flusso monetarario da (per) attività finanziarie 0 (216.835) 0,00% 20.000 (93.939) -21,29%

7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile al Gruppo Saras, dai principi IFRS 7 e 13.

Il principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'IFRS 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dal Gruppo al 31 dicembre 2018 suddivise per gerarchia di fair value:

Tipologia Operazioni 31/12/2018 Fair value Fair value Fair value 31/12/2018 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps 272 312
Derivati su commodities 74.395 74.355 (26.860) (26.860)
Derivati su cambi (77) (77)
Derivati su quote CO2 18.475 18.475
Totale 93.142 74.355 18.787 0 (26.937) (26.860) (77) 0

Il criterio di Gruppo prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso. Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value dal Gruppo Saras sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux Srl per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi e delle quote di emissione CO2.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities e su quote CO2, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing Broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno del Gruppo per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Il Gruppo Saras non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'IFRS 13, come misurate al fair value di livello 3.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi a operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento allo stato patrimoniale, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IFRS 9 e alcune informazioni di dettaglio laddove il Gruppo abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta dunque di seguito lo stato patrimoniale del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2018 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2018
ATTIVITÀ
Attività correnti 777.270 7.985 0 1.171.489 1.683.910
Disponibilità liquide ed equivalenti 272.831 272.831
Altre attività finanziarie 123.738 7.985 131.723
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 123.738
Altre attività finanziarie correnti 7.985
Crediti commerciali 290.210 290.210
Rimanenze 861.601 861.601
Attività per imposte correnti 19.051 19.051
Altre attività 90.492 18.006 108.494
Credito per Emission Trading 49.917
Certificati bianchi 36.600
Altro 3.975
Attività non correnti 4.067 0 0 1.236.941 1.241.008
Immobili, impianti e macchinari 1.087.107 1.087.107
Attività immateriali 112.127 112.127
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 0
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 37.205 37.205
Altre attività finanziarie 4.067 4.067
Finanziamenti 89
Altri crediti 3.978
Attività non correnti destinate alla dismissione 781.338 7.985 0 2.408.430 35.001
Immobili, impianti e macchinari 25.233 25.234
Attività immateriali 9.766 9.767
Totale strumenti finanziari attivi 0 0 0 0 2.959.919
PASSIVITÀ
Passività correnti 26.937 1.122.854 0 151.287 1.301.078
Passività finanziarie a breve termine 26.937 79.693 106.630
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti)
Anticipi c/c 16.957
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 62.736
Strumenti derivati 26.937
Debiti commerciali e altri debiti 1.043.162 1.043.162
Passività per imposte correnti 74.948 74.948
Altre passività 76.338 76.338
Altri debiti 76.338
Passività non correnti 0 257.053 0 293.898 554.771
Passività finanziarie a lungo termine 256.001 256.001
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.393
Prestiti obbligazionari 198.675
Altri debiti 7.933
Fondi per rischi 203.313 203.313
Fondi per benefici ai dipendenti 10.322 10.322
Passività per imposte differite 3.819 3.819
Altre passività 1.053 80.263 81.316
Altri debiti 1.053
Totale strumenti finanziari passivi 26.937 1.379.907 0 445.185 1.855.849
31/12/2017 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2017
ATTIVITÀ
Attività correnti 1.007.400 40.884 0 1.333.289 1.960.049
Disponibilità liquide ed equivalenti 421.525 421.525
Altre attività finanziarie 57.407 40.884 98.291
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 57.407
Altre attività finanziarie correnti 40.884
Crediti commerciali 391.400 391.400
Rimanenze 875.269 875.269
Attività per imposte correnti 24.562 24.562
Altre attività 137.068 11.934 149.002
Credito per Emission Trading 17.564
Certificati bianchi 49.741
Altro 69.762 11.934
Attività non correnti 7.740 0 0 1.189.372 1.197.112
Immobili, impianti e macchinari 1.020.210 1.020.210
Attività immateriali 152.691 152.691
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 0
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 15.969 15.969
Altre attività finanziarie 7.740 7.740
Finanziamenti 3.653
Altri crediti 4.087
Attività non correnti destinate alla dismissione 1.015.140 40.884 0 2.522.662 0
Immobili, impianti e macchinari 0
Attività immateriali 0
Totale strumenti finanziari attivi 0 0 0 0 3.157.161
PASSIVITÀ
Passività correnti 53.731 1.279.621 0 197.130 1.530.482
Passività finanziarie a breve termine 53.731 129.337 183.068
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti) 497
Anticipi c/c 4.163
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 124.678
Strumenti derivati 53.731
Debiti commerciali e altri debiti 1.150.284 1.150.284
Passività per imposte correnti 120.366 120.366
Altre passività 76.764 76.764
Altri debiti 76.764
Passività non correnti 0 258.452 0 291.082 554.383
Passività finanziarie a lungo termine 257.139 257.140
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.975
Prestiti obbligazionari 198.341
Altri debiti 8.823
Fondi per rischi 122.085 122.085
Fondi per benefici ai dipendenti 10.250 10.251
Passività per imposte differite 4.848 4.848
Altre passività 1.313 158.747 160.060
Altri debiti 1.313
Totale strumenti finanziari passivi 53.731 1.538.073 0 488.213 2.084.865

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux Srl, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, i primi stipulati dalla Capogruppo al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps); i secondi dalla Capogruppo e dalla controllata per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi; gli ultimi dalla Capogruppo per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività del Gruppo di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per il Gruppo a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data

negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.4.2 Informativa di conto economico

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, il Gruppo ha optato per la seconda alternativa.

Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2018 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2018
Ricavi della gestione caratteristica 10.267.867 10.267.867
Altri proventi 129.045 129.045
Totale ricavi 10.396.912 10.396.912
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (9.093.028) (9.093.028)
Prestazioni di servizi e costi diversi (823.635) (823.635)
Costo del lavoro (156.611) (156.611)
Ammortamenti e svalutazioni (178.838) (178.838)
Totale costi (10.252.112) (10.252.112)
Risultato operativo 144.800
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti 76.439 (35.717) 40.722
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 702
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo
da Strumenti derivati 76.439
- di cui:
Differenziali realizzati 44.736
Variazione di FV 31.703
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti (17.250)
da Interessi su factor (6.453)
da Altri crediti/debiti (12.716)
Risultato prima delle imposte 185.522
Imposte sul reddito (45.097)
Risultato netto 140.425
31/12/17 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2017
Ricavi della gestione caratteristica
Altri proventi
7.558.401
128.701
7.558.401
128.701
Totale ricavi 7.687.102 7.687.102
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (6.401.155) (6.401.155)
Prestazioni di servizi e costi diversi (634.660) (634.660)
Costo del lavoro (147.067) (147.067)
Ammortamenti e svalutazioni (178.432) (178.432)
Totale costi (7.361.314) (7.361.314)
Risultato operativo 325.788
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti 9.982 (4.402) 5.580
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 154
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo
da Strumenti derivati 9.982
- di cui:
Differenziali realizzati 8.437
Variazione di FV 1.545
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti (12.320)
da Interessi su factor (3.405)
da Altri crediti/debiti 11.169
Risultato prima delle imposte 331.367
Risultato prima delle imposte 331.367
Imposte sul reddito (90.531)
Risultato netto 240.836

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato Proventi netti per 76.43 migliaia di Euro (proventi netti per 9.982 migliaia di Euro nel 2017), derivanti da differenziali realizzati e variazioni di fair value degli strumenti derivati.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 17.250 migliaia di Euro (12.320 migliaia di Euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.

7.4.3 Informazioni integrative

7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati

Come più volte ricordato, la Capogruppo stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, delle quote di emissioni CO2, sul cambio Euro/Dollaro USA al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta e sui tassi di interesse per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2018 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2018, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.4.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2018.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto sono:

a. rischio di credito, ovvero il rischio che il Gruppo subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da esso detenuta sia inadempiente;

  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui il Gruppo opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra indicati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

7.4.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.683.910 799.431 799.431 159.942 606.454 135.029 24.461 14.673 18.813 793.476
Disponibilità liquide ed equivalenti 272.831 272.831 272.831 272.831 272.831
Altre attività finanziarie negoziabili 131.723 131.723 131.723 131.723 131.723
Crediti commerciali 296.165 296.165 296.165 159.942 103.188 135.029 24.461 14.673 18.813 290.210
Fondo svalutazione crediti (5.955) 0 0 (5.955)
Rimanenze 861.601
Attività per imposte correnti 19.051
Altre attività 108.494 98.712 98.712 98.712 98.712
Attività non correnti 1.241.008 502 4.480 0 3.978 0 0 0 0 3.978
Immobili, impianti e macchinari 1.087.107
Attività immateriali 112.127
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 37.205
Altre attività finanziarie 4.067 3.978 3.978 3.978
Attività non correnti destinate alla dismissione 35.001 0
Immobili, impianti e macchinari 25.234
Attività immateriali 9.766
Totale attività 2.959.919 799.933 803.911 159.942 610.432 135.029 24.461 14.673 18.813 797.454
Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.960.049 1.016.361 1.016.361 167.814 947.128 1.320 8.546 8.535 50.831 1.009.928
Disponibilità liquide ed equivalenti 421.525 421.525 421.525 421.525 421.525
Altre attività finanziarie negoziabili 98.291 98.291 98.291 98.291 98.291
Crediti commerciali 397.833 397.833 397.833 167.814 328.601 1.320 8.546 8.535 50.831 391.400
Fondo svalutazione crediti (6.433) 0 0 (6.433)
Rimanenze 875.269 0
Attività per imposte correnti 24.562 0
Altre attività 149.002 98.712 98.712 98.712 98.712
Attività non correnti 1.197.112 5.504 5.504 0 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 1.020.211 0
Attività immateriali 152.690 0
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 15.969 0
Altre attività finanziarie 7.741 5.002 5.002 0
Attività non correnti destinate alla dismissione
Immobili, impianti e macchinari
Attività immateriali
Totale attività 3.157.161 1.021.865 1.021.865 167.814 947.128 1.320 8.546 8.535 50.831 1.009.928

La garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA, da una polizza di assicurazione del credito stipulata dalla stessa che copre la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della Capogruppo.

alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato. Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal para-

7.4.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative grafo 39 del principio in oggetto, sono riportate nella seguente tabella:

Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2019 2020 2021 2022 2023 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.301.078 1.301.078 1.226.130 0 1.226.130 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 106.630 106.630 106.630 0 106.630
Prestiti obbligazionari
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti)
Anticipi c/c 16.957 16.957 16.957
Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,23%)
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 62.736 62.736 62.736
Strumenti derivati 26.937 26.937 26.937
Debiti commerciali e altri debiti 1.043.162 1.043.162 1.043.162 1.043.162
Passività per imposte correnti 74.948 74.948
Altre passività 76.338 76.338 76.338 76.338
Passività non correnti 554.771 257.057 251.057 0 4.380 5.436 54.072 3.765 201.882 0
Passività finanziarie a lungo termine 256.001 256.001 250.000 0 4.380 4.380 54.072 3.765 201.882 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.393 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.675 200.000 200.000
Altro 7.933
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,23%) 615 615 308 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882
Fondi per rischi 203.313
Fondi per benefici ai dipendenti 10.322
Passività per imposte differite 3.819
Altre passività 81.316 1.057 1.057 1.057
Totale passività 1.855.849 1.558.135 1.477.186 0 1.230.509 5.436 54.072 3.765 201.882 0
Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2018 2019 2020 2021 2022 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.530.482 1.410.114 1.410.114 0 1.410.123 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 183.068 183.067 183.067 0 183.075
Prestiti obbligazionari 0 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti) 496 496 496
Anticipi c/c 4.163 4.163 4.163
Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,22%) 9
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 124.678 124.678 124.678
Strumenti derivati 53.731 53.731 53.731
Debiti commerciali e altri debiti 1.150.284 1.150.284 1.150.284 1.150.284
Passività per imposte correnti 120.366 0
Altre passività 76.764 76.764 76.764 76.764
Passività non correnti 554.383 258.457 251.317 0 5.090 6.407 54.650 4.210 202.105 0
Passività finanziarie a lungo termine 257.140 257.140 250.000 0 5.090 5.090 54.650 4.210 202.105 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.975 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.342 200.000 200.000
Altro 8.824
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 4,22%) 880 880 440 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 4.210 4.210 4.210 4.210 2.105
Fondi per rischi 122.085
Fondi per benefici ai dipendenti 10.250
Passività per imposte differite 4.848
Altre passività 160.060 1.317 1.317 1.317
Totale passività 2.084.865 1.668.571 1.661.431 0 1.415.213 6.407 54.650 4.210 202.105 0

7.4.4.3 Rischio di mercato

2018

I rischi di mercato cui il Gruppo è esposto attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che il Gruppo corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale il Gruppo è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, il Gruppo Saras alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali (principalmente della Capogruppo).

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/ Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta 829.966 1,145 (55.190)
Effetto su risultato ante-imposte (6.132) 5.017
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (4.207) 3.442
2017
CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta (125.483) 1,1993 (109.358)
Effetto su risultato ante-imposte (12.151) 9.942
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (8.336) 6.820

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/Dollaro, la Capogruppo pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -10% +10%
Cambi (77) 25.978 (21.296)
(77) 25.978 (21.296)
Effetto su risultato ante-imposte 25.978 (21.296)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 18.834 (15.440)
Fair Value al 31/12/2017 -10% +10%
(891) 17.590 (16.017)
(77) 17.590 (16.017)
17.590 (16.017)
12.753 (11.612)
Variazione parametro di riferimento

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, il Gruppo è esposto sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2018.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:

2018
TASSI D'INTERESSE VARIABILI
Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2018 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,23% (16.548)
Effetto su risultato ante-imposte 6.727 (6.727)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 4.877 (4.877)
2017
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo d'interesse 2017 Interessi passivi annui -50 bps +50 bps
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,76% (12.166)
Effetto su risultato ante-imposte 3.456 (3.456)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 2.506 (2.506)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Capogruppo e alla controllata Sardeolica Srl è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2018 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (272) (145) (400)
(272) (145) (400)
Effetto su risultato ante-imposte (145) (400)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (105) (290)
2017
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (597) (385) (936)
(597) (385) (936)
Effetto su risultato ante-imposte (385) (936)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (279) (679)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

sottostanti stessi alla stessa data.

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2018 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi 47.495 120.099 (9.388)
47.495 120.099 (9.388)
Effetto su risultato ante-imposte 120.099 (9.388)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 87.072 (6.806)
Variazione parametro di riferimento
Fair Value al 31/12/2017 -20% +20%
(1.495) 47.166 (50.029)
47.495 47.166 (50.029)
47.166 (50.029)
34.196 (36.271)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.5 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

Numero medio dipendenti 2018 2017
Dirigenti 71 63
Impiegati 1.270 1.289
Operai 610 582
Totale 1.951 1.934

Il personale dipendente del gruppo è passato da 1.944 unità alla fine del 2017 a 1.946 al 31 dicembre 2018.

7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nel 2018 sono stati corrisposti emolumenti e retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche per un ammontare complessivo di 2.084 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.5.1 della nota integrativa di Saras SpA.

Per l'informativa relativa alle indennità per scioglimento anticipato del rapporto con gli amministratori e ai piani di successione degli amministratori esecutivi (ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58), si rimanda alla relazione annuale sulla Corporate Governance ed informazione sugli assetti proprietari ex art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58.

7.7 Impegni

Al 31 dicembre 2018 e 2017 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la Capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2018 ammonta ad un totale di 295.283 migliaia di Euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto Destinatario Corrispettivo
erogatore di competenza
del servizio dell'esercizio
2018
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 508
EY SpA Controllate Italia 158
Network EY Controllate Estero 123
Totale 789
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA "Dichiarazione non finanziaria" 38
EY SpA Controllate Italia 0
Network EY Controllate Estero 0
Totale 38
Altri servizi Network EY Saras SpA 56
Totale 56
TOTALE 883

7.9 Altro

Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio.

7.10 Eventi successivi

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

8. Pubblicazione del bilancio consolidato

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 4 Marzo 2019 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018

$\binom{125}{ }$

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

Vestass

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE SARAS SPA

Relazione sulla gestione di Saras SpA 130
Analisi dei rischi 131
Proposte del Consiglio di Amministrazione 133

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

Saras SpA ha funzione di Capogruppo ed opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di acquisto e di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione, già analizzato in dettaglio nella Relazione sulla gestione del Gruppo Saras, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni così come per una puntuale analisi del mercato, del quadro normativo di riferimento, dei principali avvenimenti dell'esercizio, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e dell'evoluzione prevedibile della gestione.

Nell'esercizio 2018, i ricavi di Saras SpA sono stati pari a 9.269 milioni di Euro, incremento di 1.419 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente a causa dell'andamento delle quotazioni petrolifere.

PRINCIPALI DATI DI CONTO ECONOMICO

Milioni di Euro 2018 2017 Variazione
Ricavi 9.269 7.850 1.419
EBITDA 270 284 (14)
EBIT 263 282 (19)
RISULTATO NETTO 177 207 (30)

L'EBITDA è stato pari a 270 milioni di Euro, in lieve calo rispetto all'esercizio precedente, per effetto dei minori margini di raffinazione inferiori nel corso del 2018 parzialmente compensato dal minore costo per compensi di lavorazione corrisposti alla controllata Sarlux Srl: tale minore costo è dovuto sia a minori quantità lavorate che ad un minore compenso unitario correlato all'andamento dei margini di raffinazione.

L'utile netto dell'esercizio, pari a 177 milioni di Euro, è influenzato da quanto sopra descritto a livello di risultati operativi.

La Posizione Finanziaria Netta di Saras SpA al 31 dicembre 2018 è negativa per 194 milioni di Euro, sostanzialmente invariata rispetto alla posizione negativa per 184 milioni di Euro registrata alla fine dell'esercizio 2017.

Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:

Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:

  • nelle immobilizzazioni immateriali in corso non sono iscritti costi di ricerca;
  • i rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sot-

toposte al controllo di queste ultime sono indicati nella Nota Integrativa al paragrafo 7.2 "Rapporti con parti correlate";

• nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie. Nel corso dell'esercizio, il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2013-2015 (il "Piano di Stock Grant 2013/2015" o il "Piano") è giunto a conclusione: in data 29 febbraio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance ai sensi dell'articolo 5 del Piano e, nella successiva riunione del 14 marzo ha determinato in 4.255.920 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano. In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2018 Saras SpA deteneva complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari al 1,576% del capitale sociale.

Per quanto concerne l'informativa relativa all'uso da parte della Società di strumenti finanziari, si rimanda alla successiva sezione della presente Relazione "Analisi dei rischi".

L'unica sede secondaria della Società è quella della Direzione Generale ed Amministrativa, sita in Milano, via dell'Unione, 1.

Le informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nella Nota Integrativa al paragrafo 7.5.

Infine, per l'analisi dei principali contenziosi in essere si rimanda alla nota integrativa al punto 7.1 "Principali contenziosi in essere", mentre si rimanda all'apposita sezione della Relazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Saras per:

  • Corporate Governance;
  • Struttura del Gruppo;
  • Operazioni atipiche e/o inusuali;
  • Indicatori di performance e indicatori non finanziari;
  • Informazioni sul personale;
  • Informazioni sull'ambiente.

ANALISI DEI RISCHI

I principi costitutivi della policy dei rischi si basano sulla prevenzione dei principali rischi riferibili agli obiettivi e riguardano le aree strategiche, operative e finanziarie. La gestione dei rischi evidenziata nelle singole policy e nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del processo aziendale (process owner). I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale. In aggiunta alle linee guida di gestione del rischio esistono specifiche linee guida per rischi finanziari quali rischi tasso di interesse e rischi crediti.

Rischi finanziari

Rischio di cambio

L'attività petrolifera della Società è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono la Società al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento della Società ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.

Rischio di liquidità

La Società finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Altri rischi

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati di Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, Saras è tenuta a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi la Società stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Al 31 dicembre 2018 gli approvvigionamenti di Saras risultavano così suddivisi: 34% dal Medio Oreinte, 26% dal Nord Africa, 23% da Russia e Caspio, 13% dall'Africa Occidentale e 4% dal mare del Nord.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività di Saras dipende in modo significativo dalla raffineria ubicata in Sardegna e di proprietà della controllata Sarlux Srl. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.

Saras ritiene che la complessità e modularità di tali impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; la controllata fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare a Saras di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività di Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.

Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischi ambientali

Le attività di Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto da Saras è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse.

Protezione Dati Personali

Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto"- GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano

l'adeguatezza di tali sistemi, la disponi-

bilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di cyber attack. Saras sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio Brexit

Sulla base delle informazioni a oggi note non si prevede che la Brexit possa avere influenza rilevante sull'operatività di Saras.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).

PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Signori Azionisti,

il bilancio separato al 31 dicembre 2018 della Vostra Società chiude con un utile netto pari a euro 176.819.630. Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e i metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:

L'Assemblea degli Azionisti

  • esaminato il bilancio separato della Società al 31 dicembre 2018;
  • vista la relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea di cui all'art. 153 del decreto legislativo 58/1998 (Testo Unico sulla Finanza);
  • • vista la relazione della Società di Revisione relativa al bilancio separato al 31 dicembre 2018,

delibera

di approvare il bilancio separato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 nel suo insieme e nelle singole appostazioni e di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione per un totale di Euro 74.880.811,68 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio; inoltre, di coprire la totalità delle perdite portate a nuovo dei precedenti esercizi, pari ad Euro 441.276.635, mediante:

  • integrale utilizzo della riserva denominata "avanzo di fusione", per € 85.068.436, indicata alla voce di Patrimonio Netto "Altre Riserve";
  • integrale utilizzo della riserva denominata "Altre riserve" per € 102.722.648 indicata alla voce di Patrimonio Netto "Altre Riserve";
  • integrale utilizzo della "Riserva non distribuibile" ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05 indicata alla voce di Patrimonio Netto "Altre riserve" per un totale di € 19.658.569;
  • integrale utilizzo della "riserva di rivalutazione" per un totale di € 64.037.748;
  • parziale utilizzo della "Riserva straordinaria", al netto delle poste vincolate relative alle "azioni proprie in portafoglio" e alla riserva "Effetto IFRS per utili indivisi", per un totale di € 169.789.234 indicata alla voce di Patrimonio Netto "Altre Riserve".

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 135

SARAS SPA - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2018 31/12/2017
ATTIVITÀ
Attività correnti 5.1 1.371.530 1.587.098
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 244.023 378.236
di cui con parti correlate: 18 20
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 93.970 95.289
di cui con parti correlate: 3.629 22.256
Crediti commerciali 5.1.3 C 337.903 356.247
di cui con parti correlate: 243.899 88.167
Rimanenze 5.1.4 D 680.058 726.627
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 8.539 3.105
Altre attività 5.1.6 F 7.036 27.594
di cui con parti correlate: 290 13.369
Attività non correnti 5.2 728.387 729.488
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H, I 11.589 12.398
Attività immateriali 5.2.2 J 2.712 3.734
Partecipazioni valutate al costo 5.2.3.1 L 697.233 697.233
Altre partecipazioni 5.2.3.2 L 495 495
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 12.681 8.330
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 3.677 7.298
Totale attività 2.099.917 2.316.586
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.3 1.161.594 1.433.513
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 R 280.186 407.618
di cui con parti correlate: 185.176 250.993
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 777.910 870.577
di cui con parti correlate: 207.003 207.943
Passività per imposte 5.3.3 X 63.707 86.873
Altre passività 5.3.4 R 39.790 68.445
di cui con parti correlate: 22.610 34.991
Passività non correnti 5.4 263.166 275.696
Passività finanziarie a lungo termine 5.4.1 R 256.001 257.140
Fondi per rischi e oneri 5.4.2 P, Z 3.134 12.172
Fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 2.310 2.510
Altre passività 5.4.4 R 1.721 3.874
Totale passività 1.424.760 1.709.209
PATRIMONIO NETTO 5.5 N, O, W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 432.781 334.759
Risultato netto 176.820 207.062
Totale patrimonio netto 675.157 607.377
Totale passività e patrimonio netto 2.099.917 2.316.586

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2018 di cui non 01/01/2017 di cui non
31/12/2018 ricorrente 31/12/2017 ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 9.200.810 7.833.596
di cui con parti correlate: 1.987.196 646.564
Altri proventi 6.1.2 S 68.259 2.683 16.886
di cui con parti correlate: 60.766 36.282
Totale ricavi 9.269.069 2.683 7.850.482 0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (8.398.602) (6.933.478)
di cui con parti correlate: (1.573.145) (843.804)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, Z (563.435) (598.700)
di cui con parti correlate: (333.259) (387.544)
Costo del lavoro 6.2.3 T, Q (36.777) (3.000) (33.742)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H, J (7.154) (3.627) (2.285)
Totale costi (9.005.968) (6.627) (7.568.205) 0
Risultato operativo 263.101 (3.944) 282.277 0
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 6.3 L, W (2.000) (40)
di cui con parti correlate: (2.000) (40)
Proventi finanziari 6.4 U, Y 321.373 192.254
di cui con parti correlate: 3.439 2.600
Oneri finanziari 6.4 U, Y (336.486) (6.308) (188.784) (7.709)
di cui con parti correlate: (1.667) (350)
Risultato prima delle imposte 245.988 (10.252) 285.707 (7.709)
Imposte sul reddito 6.5 X (69.168) 1.514 (78.645) 1.850
Risultato netto 176.820 (8.738) 207.062 (5.859)

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro 01/01/2018 01/01/2017
31/12/2018 31/12/2017
Risultato netto (A) 176.820 207.062
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 0 0
Risultato netto complessivo (A + B) 176.820 207.062
Risultato complessivo consolidato di periodo attribuibile a:
Soci della controllante 176.820 207.062
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

(3) Riesposizione dei comparativi effettuata al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo prinicpio IFRS 15, come descritto al paragrafo 2.2 della nota integrativa.

SARAS SPA - PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio
Esercizio netto
Saldo al 31/12/2016 54.630 10.926 264.036 162.444 492.036
Periodo 1/1/2017 - 31/12/2017
Destinazione risultato esercizio precedente 162.444 (162.444) 0
Distribuzione Dividendi (93.601) (93.601)
Riserva per piano azionario dipendenti 1.811 1.811
Effetto attuariale IAS 19 69 69
Risultato netto 207.062 207.062
Risultato netto complessivo 69 207.062 207.131
Saldo al 31/12/2017 54.630 10.926 334.759 207.062 607.377
Periodo 1/1/2018 - 31/12/2018
Destinazione risultato esercizio precedente 207.062 (207.062) 0
Distribuzione Dividendi (112.321) (112.321)
Riserva per piano azionario dipendenti 1.990 1.990
Effetto attuariale IAS 19 87 87
Effetto F.T.A. IFRS 9 1.204 1.204
Risultato netto 176.820 176.820
Risultato netto complessivo 87 176.820 176.907
Saldo al 31/12/2018 54.630 10.926 432.781 176.820 675.157

SARAS SPA - RENDICONTO FINANZIARO AL 31 DICEMBRE 2018

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2018
31/12/2018
01/01/2017
31/12/2017
A - Disponibilità liquide iniziali 5.1.1 A 378.236 271.901
B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
Risultato netto 5.5 176.820 207.062
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 2.863 7.726
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 H, J 7.154 2.285
(Proventi) oneri netti su partecipazioni 6.3 L 2.000 40
di cui con parti correlate: 2.000 18.298
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, Z (9.038) (515)
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q (200) (262)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 X (4.351) 12.479
Interessi netti U, Y 10.900 5.071
Imposte sul reddito accantonate 6.5 X 73.519 66.166
Variazione FV attività finanziarie negoziabili e passività finanziarie (46.269) 2.393
Altre componenti non monetarie 5.5 3.281 1.880
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni monetarie e non monetarie del capitale circolante 216.678 304.325
(Incremento) Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C 18.344 25.983
di cui con parti correlate: (155.732) (9.393)
(Incremento) Decremento delle rimanenze 5.1.4 D 46.569 (244.092)
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R (92.667) 106.066
di cui con parti correlate: (940) (113.030)
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 E, F 15.124 (515)
di cui con parti correlate: 13.079 (31.523)
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 X, R (30.347) (97.413)
di cui con parti correlate: (12.381) 0
Interessi incassati U, Y 4.003 118
di cui con parti correlate: 3.439 806
Interessi pagati U, Y (14.903) (5.189)
di cui con parti correlate: (1.667) (395)
Imposte sul reddito pagate E, X (94.993) (39.420)
Variazione altre passività non correnti 5.4.4 R (2.153) (3.098)
Totale (B) 65.655 46.765
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti netti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1 - 5.2.2 H, I (5.323) (11.201)
Variazione partecipazioni 5.2.3.1 L (2.000) 0
(Incremento) / diminuzione altre attività finanziarie 5.1.2 - 5.2.5 B, M 75.394 102.714
Totale (C) 68.071 91.513
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R (1.139) 73.702
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R (151.617) (4.318)
di cui con parti correlate: (65.817) (113.030)
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie 5.5 V (112.321) (93.601)
Totale (D) (265.077) (24.217)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) (131.351) 114.061
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (2.863) (7.726)
F - Disponibilità liquide finali 244.023 378.236

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezioni 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria" e 6 "Note al conto economico complessivo"

(2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 141

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018

1. Premessa

2 Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

3 Principi Contabili adottati

  • 3.1 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.2 Uso di stime
  • 3.3 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa in merito alle aree geografiche

5. Note alla Situazione Patrimoniale Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie negoziabili
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Partecipazioni
  • 5.2.3.1 Partecipazioni valutate al costo
  • 5.2.3.2 Altre partecipazioni
  • 5.2.4 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.5 Altre attività finanziarie

5.3 Passività correnti

  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività
  • 5.4 Passività non correnti
  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Altre passività
  • 5.5 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni
  • 6.4 Proventi e oneri finanziari
  • 6.5 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Rapporti con parti correlate
  • 7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
  • 7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.3.2 Informativa di Conto Economico
  • 7.3.3 Informazioni integrative
  • 7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati
  • 7.3.3.2 Fair value
  • 7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.3.4.1 Rischio di credito
  • 7.3.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.3.4.3 Rischio di mercato

7.4 Numero medio dei dipendenti

  • 7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.1 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità
  • 7.6 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.7 Impegni
  • 7.8 Altro
  • 7.9 Eventi successivi

strategiche

8. Varie

  1. Pubblicazione del Bilancio Consolidato

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da MOBRO Spa e da Massimo Moratti S.a.p.A. rappresentanti rispettivamente il 20,01% e in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013 e successivamente rinnovato in data 1 ottobre 2016. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; detiene inoltre partecipazioni totalitarie (dirette e indirette) in società operanti, a loro volta:

  • nella raffinazione di grezzo dall'impianto di proprietà della controllata Sarlux Srl;
  • nella commercializzazione dei prodotti petroliferi nel comparto rete ed extra-rete in Spagna (Saras Energia SA);
  • nella produzione e vendita di energia elettrica tramite sia l'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato (Sarlux Srl) che il parco eolico (Parchi Eolici Ulassai Srl e controllata Sardeolica Srl);
  • nelle attività di ricerca per settori ambientali (Sartec SpA) e di riassicurazioni (Reasar SA).

Il presente bilancio, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

Il bilancio separato di Saras SpA al 31 dicembre 2018 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del progetto di bilancio separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come la Società gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Informativa.

3. Principi Contabili adottati

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'I-FRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari, tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L' IFRS 9 è suddiviso in tre parti:

    1. classificazione e misurazione degli strumenti finanziari sulla base del modello di business dell'entità e delle caratteristiche dei flussi di cassa generati dagli strumenti finanziari stessi;
    1. svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari in base ad un nuovo e unico modello di impairment che si basa sul riconoscimento delle perdite attese di un'entità. Tale modello non si applica agli strumenti rappresentativi di capitale e prevede semplificazioni operative per i crediti commerciali;
    1. hedge accounting basato su un approccio più flessibile rispetto a quello contenuto nello IAS 39.

L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente ed era anche consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo ha deciso di adottare il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

Con riferimento alle nuove regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari introdotte dall'IFRS 9, è stata effettuata nel corso dell'esercizio precedente un'analisi di dettaglio degli strumenti attualmente in portafoglio e dei relativi saldi contabili del bilancio al 31 dicembre 2017. Per ciascuna fattispecie individuata si è, quindi, proceduto inizialmente con l'analisi del trattamento contabile IAS 39 che è stata comparata alla classificazione IFRS 9, considerando le specifiche caratteristiche contrattuali degli strumenti e delle opzioni di classificazione consentite dal Principio. Dall'analisi, sono stati identificati i seguenti impatti:

Partecipazioni minoritarie

Precedentemente iscritte al costo in base allo IAS 39, sono state iscritte al fair value, in base all'IFRS 9, in contropartita al conto economico o al conto economico complessivo. Si tratta di partecipazioni di modesto valore (Sarda Factoring), per le quali la stima del valore corrente non ha prodotto effetti quantitativamente rilevanti sul bilancio.

Crediti commerciali ceduti tramite factoring

Precedentemente erano valutati al costo ammortizzato, sostanzialmente pari al valore nominale, data l'assenza di costi di transazione. Secondo l'IFRS 9, tali componenti sono strumenti di debito da valutare al fair value, in quanto, non essendo detenuti sino a scadenza, non è possibile ricondurli ad un business model di tipo 'Hold to collect' requisito richiesto da IFRS 9 per la valutazione di un'attività finanziaria al costo ammortizzato. La nuova classificazione applicabile secondo IFRS 9 non comporta alcun impatto sul valore di carico di tali crediti in quanto, in linea generale, il fair value di un credito commerciale a breve termine, in assenza di costi di transazione significativi, può ritenersi ragionevolmente approssimabile con il suo valore nominale.

Passività finanziarie oggetto di rinegoziazione

Il valore delle passività oggetto di rinegoziazione, in essere al 31 dicembre 2017, è stato ricalcolato in applicazione del nuovo approccio di calcolo definito dall'IFRS 9 e, in sede di riapertura dei saldi al 1 gennaio 2018, la differenza rispetto al valore di carico calcolato secondo lo IAS 39 è stata rettificata in contropartita al Patrimonio Netto: tale differenza è pari a 1.204 migliaia di Euro.

Per le altre voci di bilancio oggetto di analisi (Altri crediti correnti al costo ammortizzato, Depositi a garanzia, Finanziamenti intragruppo sul bilancio separato, strumenti derivati, passività finanziarie), non sono stati identificati potenziali impatti dall'introduzione dell'IFRS 9, per cui procedere ad analisi di dettaglio.

Con riferimento alle regole di impairment, l'analisi ha evidenziato le seguenti considerazioni:

  • la maggior parte dei crediti generati dall'operatività della Società sono oggetto di cessione pro soluto (con relativa derecognition contabile) e/o di altre forme di mitigazione del rischio di credito con riferimento sia alle vendite extra-rete (principalmente tramite copertura assicurativa e in parte minore tramite fideiussioni bancarie) che ai crediti da attività di cargo trading (incasso anche tramite lettere di credito, fideiussioni bancarie o Parent Company Guarantee);
  • la maggior parte dei crediti generati dall'attività di cargo trading (significativi in termini di importo unitario) sono caratterizzati da termini di pagamento molto contenuti (i.e. pochi giorni successivi alla data di consegna della merce);
  • il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla base di valutazioni specifiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute;

  • le perdite su crediti rilevate storicamente dalla Società sono di importo non rilevante.

Si è quindi valutato che il rischio di credito riconducibile alla perdita attesa sui crediti in bonis, elemento di novità da includere nella stima del fondo svalutazione crediti secondo l'IFRS 9, possa essere considerato non rilevante.

Con riferimento alle regole di hedge accounting, allo stato attuale, Saras non ricorre all'applicazione del trattamento contabile di copertura con riferimento al proprio portafoglio di strumenti derivati. In continuità di tale politica contabile, l'applicazione delle nuove regole IFRS 9 a partire dal 1 gennaio 2018 non ha prodotto alcun impatto contabile né sui saldi di apertura né sulla rappresentazione patrimoniale ed economica dei derivati. Tuttavia, in considerazione delle semplificazioni apportate in materia dall'IFRS 9 e delle maggiori casistiche operative potenzialmente gestibili in hedge accounting, la Società si riserva in futuro di effettuare ulteriori approfondimenti finalizzati al potenziale avvio dell'applicazione del trattamento contabile di copertura al proprio portafoglio derivati.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata ed era consentita l'applicazione anticipata.

La Società ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisi di impatto della transizione al nuovo principio, le cui principali risultanze sono descritte di seguito.

La Società opera essenzialmente nel settore della raffinazione acquistando grezzi, raffinandoli e cedendo i prodotti ottenuti da tali processi produttivi a principali operatori del settore Oil: pertanto non sono state individuate tipologie di ricavi con caratteristiche tipiche di tali mercati.

La Società realizza ricavi delle vendite di prodotti petroliferi secondo le seguenti classi di transazioni: vendite Oil (Cargo, Transfer Stock) e vendite Extra Rete, oltre ad altri proventi, in particolare, per vendita di certificati biodiesel ed altri minori.

Le diverse classi di transazioni sono state analizzate con riferimento ai cinque elementi indicati dal principio:

  • identificazione del contratto, del cliente e delle clausole contrattuali rilevanti;
  • identificazione dei beni o servizi oggetto dell'obbligazione contrattuale, incluse garanzie, opzioni, prestazioni accessorie e prestazioni multiple;
  • determinazione del prezzo della transazione, incluse componenti variabili, finanziarie, non monetarie, modificative;
  • allocazione di eventuali componenti variabili o scontistiche alle obbligazioni contrattuali;
  • riconoscimento del momento in cui l'obbligazione contrattuale è soddisfatta e quindi il ricavo può essere riconosciuto a conto economico, con verifica del trasferimento del controllo e di eventuali clausole di accettazione, riacquisto, deposito ed altre rilevanti.

Inoltre, sono state analizzate clausole che prevedano la fatturazione di costi accessori, tra cui in particolare i costi di trasporto sulle vendite "Cargo".

La composizione di categorie omogenee di transazioni nell'ambito delle vendite Oil è agevolata dall'utilizzo di contratti che si basano su uno standard form che evidenzia univocamente le caratteristiche principali della transazione (buyer, seller, product, delivery, quantity, quality, laydays, payment condition, price, laytime and demurrage, ed altri). Coerentemente con le analisi dei contratti, si segnala che non sono state individuate fattispecie per le quali debba essere rilevato un contract asset, poiché il Gruppo rileva il ricavo ed il relativo credito al momento del trasferimento del controllo.

Le tipologie di vendite Oil e le peculiarità su cui l'analisi si è maggiormente concentrata sono state le seguenti:

Vendite Cargo

Sono vendite di prodotti petroliferi effettuate tramite nave, per le quali il riconoscimento del ricavo avviene al passaggio del controllo del bene identificato sulla base delle condizioni commerciali internazionali generalmente riconosciute (In.co.term). Questi contratti non includono obbligazioni contrattuali ulteriori alla cessione del bene ovvero componenti finanziarie o politiche di sconto. L'eventuale riaddebito di costi di trasporto, gestito per conto dell'acquirente ed oggetto di riaddebito allo stesso, è considerato, al pari di eventuali controstallie, un onere accessorio alla prestazione caratteristica, che non configura un'autonoma transazione di vendita in cui Saras agisca come agent. Il prezzo è determinato sulla base delle caratteristiche qualitative del prodotto, verificate da un ispettore terzo che interviene al caricamento od allo scaricamento della nave, in funzione della condizione commerciale applicata. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Transfer stock

Sono vendite di prodotti petroliferi attraverso la consegna del prodotto presso un depositario terzo, dove l'acquirente può ritirarlo. Dal momento della consegna al depositario, il venditore perde la titolarità del prodotto, che passa all'acquirente in coerenza con i registri fiscali, e gli è impedito di disporne in qualsiasi modo; in tale momento, è riconosciuto da Saras il ricavo della vendita. Similarmente alla vendita Cargo, la qualità del prodotto consegnato è verificata da un ispettore terzo al momento della consegna al deposito. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Tra gli altri proventi, si è proceduto alla riclassifica tra i ricavi delle vendite e alla riesposizione dei dati comparativi inclusi nel conto economico consolidato delle seguenti tipologie:

  • i ricavi dalla vendita di certificati biodiesel in quanto derivanti da prodotto caratteristico dell'attività ordinaria di raffinazione. Tale elemento era iscritto, nel bilancio consolidato 2017, per 44.185 migliaia di Euro;
  • iricavi derivanti dal riaddebito all'acquirente di prodotti Oil dei costi sostenuti per controstallie sono considerati, al pari dei riaddebiti dei costi di trasporto, oneri accessori alla prestazione caratteristica e non quale autonoma transazione di vendita. Tale elemento era iscritto, nel bilancio consolidato 2017, per 10.556 migliaia di Euro.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo retrospetticamente.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.

L'applicazione di tali modifiche al principio non hanno comportato effetti significativi sul bilancio.

IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

L'obiettivo di tale interpretazione è quello di stabilire il tasso di cambio spot da utilizzare per la conversione di anticipi in valuta estera pagati o ricevuti. In presenza di anticipi pagati o ricevuti, il tasso di cambio da utilizzare per convertire attività, passività, ricavi o costi rilevati in un successivo momento è lo stesso utilizzato per convertire l'anticipo. L'interpretazione è in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.

L'applicazione di tale interpretazione principio non ha comportato effetti significativi sul bilancio.

NUOVI PRINCIPI APPLICABILI NEGLI ESERCIZI SUCCESSIVI

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, sono già stati emanati ed omologati ma che entreranno in vigore negli esercizi successivi.

IFRS 16 – Leases

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing.

L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.

I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.

Nel corso del 2018 la Società ha completato le attività di analisi

per valutare gli impatti dell'introduzione del nuovo IFRS.

Le fasi dell'analisi sono state:

  • mappatura di tutte le tipologie di leasing e locazioni in essere;
  • raccolta ed analisi dettagliata di tutti i contratti sottostanti alle tipologie rilevate in sede di mappatura;
  • definizione dell'applicabilità del nuovo principio alle singole tipologie/contratti, con l'esclusione dei contratti per i quali il principio non è applicabile in quanto inferiori ai 12 mesi oppure di scarso valore;
  • determinazione del tasso di attualizzazione da applicare;
  • determinazione degli effetti contabili derivanti dal nuovo principio.

Saras ha optato per l'applicazione del principio con approccio retrospettico modificato.

L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha portato a concludere positivamente circa l'applicabilità del principio su 10 contratti.

La sintesi degli effetti al 31 dicembre 2018 della prima applicazione dell'IFRS 16, adottato da Saras – come già ricordato – con l'approccio retrospettico modificato, è la seguente:

a) iscrizione di un Diritto all'uso pari a 6 milioni di Euro;

b) iscrizione di una passività finanziari pari a 6 milioni di Euro.

3.1 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo.

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Attività finanziarie negoziabili

Le attività finanziarie negoziabili sono rilevate al fair value, con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Attività finanziarie negoziabili sono interamente costituite da contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio, rappresentato dall'ammontare che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il costo delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà, così come specificato ai paragrafi 15- 23 dello IAS 39.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dalla Società, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati 18 anni
Mobili e macchine d'ufficio 4 - 8 anni
Automezzi 4 anni
Altri beni 12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività immateriali vengono iscritte, ove richiesto, con il consenso del Collegio Sindacale.

[I] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[II] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

[III]Attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:

  • [A] acquisizione di diritti all'esplorazione;
  • [B] studi fotografici, geologici, geochimici e geofisici;
  • [C] perforazioni esplorative;
  • [D] effettuazione di scavi;
  • [E] campionatura;
  • [F] attività relative alla valutazione della fattibilità tecnica e realizzabilità commerciale dell'estrazione di una risorsa mineraria.

Vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6.

Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Partecipazioni

Le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36.

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengono meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico.

M Altre attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

  • (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);
  • (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (c.d. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III]Piani di attribuzione gratuita di azioni della Società ai dipendenti e al management

La Società riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi; per tali rischi non si procede ad alcun stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi parametri, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

  • Quote maturate dal 1 gennaio 2007
  • Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno della Società.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi incassati da società controllate, joint venture, collegate ed altre partecipate sono rilevati a conto economico quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Società determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione, sia di quelle rivenienti dalle partecipazioni in società controllate che quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo della società e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile.

Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono contabilizzate nell'esercizio in cui dette variazioni sono sostanzialmente emanate; l'effetto relativo è registrato a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (IRES), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota IRES ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità allo IAS 39 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'"hedge accounting".

Z Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico.

3.2 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.3 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

  • [I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • [IV] Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di

caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.

[V] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base all'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

La Società opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso la vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; pertanto, si ritiene che la Società operi in un solo settore di attività.

4.2 Informativa in merito alle aree geografiche

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica:

Ricavi gestione caratteristica 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 3.119.459 2.456.129 663.330
Spagna 284.760 249.741 35.019
Altri CEE 2.425.044 1.648.283 776.761
Extra CEE 2.996.937 3.239.039 (242.102)
USA 374.609 185.663 188.946
Totale 9.200.810 7.778.855 1.421.955

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 210.599 188.682 21.917
Spagna 18.042 7.614 10.428
Altri CEE 32.480 21.308 11.172
Extra CEE 81.552 125.210 (43.658)
USA 347 18.550 (18.203)
Fondo Svalutazione Crediti (5.117) (5.117) 0
Totale 337.903 356.247 (18.344)

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Deposti bancari postali 243.980 378.201 (134.221)
Cassa 43 35 8
Totale 244.023 378.236 (134.213)

Per il commento della posizione finanziaria netta della Società si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa che al Prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Finanziamenti vs Gruppo Correnti 3.629 22.256 (18.627)
Strumenti finanziari derivati correnti 70.454 51.062 19.392
Depositi a garanzia derivati 13.145 21.371 (8.226)
Altre attività 6.742 600 6.142
Totale 93.970 95.289 (1.319)

Tale voce comprende i fair value positivi dei derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio, i depositi a garanzia versati a favore delle Clearing House e dai "Crediti finanziari verso società del Gruppo". I crediti verso le società del Gruppo sono fruttiferi di interessi regolati a tasso di mercato e hanno scadenza entro l'esercizio successivo. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti verso clienti ammontano a 337.903 migliaia di Euro, con un decremento pari a 18.344 migliaia di Euro, la variazione in diminuzione rispetto all'esercizio precedente è dovuta all' effetto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi manifestatesi nel corso dell'ultimo trimestre. La voce è esposta al netto di un fondo svalutazione crediti pari a 5.117 migliaia di Euro invariata rispetto all'esercizio precedente.

Il saldo dei crediti verso imprese del gruppo si riferisce principalmente ai crediti verso le controllate Saras Energia SAU (18.165 migliaia di Euro) e Saras Trading SA (41.211 migliaia di Euro) per forniture di prodotti petroliferi e verso la controllata Sarlux Srl (93.002 migliaia di Euro) per fornitura di materia prima e servizi.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2018 sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 176.672 325.593 (148.921)
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 104.732 61.560 43.172
Prodotti finiti e merci 398.654 339.474 59.180
Totale 680.058 726.627 (46.569)

La diminuzione del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta sia alla diminuzione delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio, oltre che alle dinamiche dei prezzi; il confronto con il valore di mercato ha portato a una svalutazione di 50.157 milioni di Euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 998 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 422 milioni di Euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 439 migliaia di tonnellate per un valore di circa 169 milioni di Euro).

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti IRES 1.871 0 1.871
Crediti IRAP 635 1.041 (406)
Altri crediti tributari 6.033 2.064 3.969
Totale 8.539 3.105 5.434

I crediti per IRES sono costituiti dall'eccedenza di imposta della soppressa Robin Hood Tax, oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi, al netto del debito IRES di periodo.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ratei attivi 113 65 48
Risconti attivi 4.761 7.988 (3.227)
Crediti verso controllate per imposte trasferite 290 13.369 (13.079)
Altri crediti a breve termine 1.872 6.172 (4.300)
Totale 7.036 27.594 (20.558)

La voce accoglie i crediti verso controllate per imposte, laddove si tratti di posizioni a credito, trasferite dalle società del Gruppo in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale, nonché risconti attivi e crediti di varia natura.

5.2 Attività non correnti

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 15.192 0 0 0 0 15.192
Attrezzature industriali e commerciali 85 0 0 0 (1) 84
Altri beni 23.259 10.393 (17.971) 0 0 15.681
Immobilizzazioni materiali in corso 2.187 0 0 0 (1.465) 722
Totale 40.723 10.393 (17.971) 0 (1.466) 31.679
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Fondo Terreni e fabbricati 13.806 138 0 0 0 13.944
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 85 0 0 0 (1) 84
Altri beni 22.488 736 (17.971) 0 0 5.253
Totale 36.379 874 (17.971) 0 (1) 19.281
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 1.386 0 0 (138) 0 0 1.248
Attrezzature industriali e commerciali 0 0 0 0 0 0 0
Altri beni 771 10.393 0 (736) 0 0 10.428
Immobilizzazioni materiali in corso 2.187 0 (1.466) 0 0 0 722
Totale 4.344 10.393 (1.466) (874) 0 0 12.398
Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 15.192 153 0 0 0 15.345
Attrezzature industriali e commerciali 84 67 0 0 (1) 150
Altri beni 15.681 764 0 0 (1) 16.444
Immobilizzazioni materiali in corso 722 0 0 0 (186) 536
Totale 31.679 984 0 0 (188) 32.475
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Fondo Terreni e fabbricati 13.944 176 0 0 0 14.120
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 84 8 0 0 0 92
Altri beni 5.253 1.421 0 0 0 6.674
Totale 19.281 1.605 0 0 0 20.886
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Terreni e fabbricati 1.248 153 0 (176) 0 0 1.225
Attrezzature industriali e commerciali 0 67 0 (8) 0 (1) 58
Altri beni 10.428 764 0 (1.421) 0 (1) 9.770
Immobilizzazioni materiali in corso 722 0 0 0 0 (186) 536
Totale 12.398 984 0 (1.605) 0 (188) 11.589

La voce "terreni e fabbricati" comprende fabbricati civili ad uso ufficio e migliorie apportate agli uffici della sede di Milano.

La voce "altri beni" comprende principalmente mobili e macchine elettroniche.

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti per investimenti non ancora entrati in esercizio al 31 dicembre 2018.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono evidenziati su base annua di seguito:

Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) 5,50%
Dotazioni (Attrezzature) 25%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12%
Mezzi di trasporto (Altri Beni) 25%

Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 21.871 3.356 0 0 0 25.227
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.817 0 (613) 0 0 1.204
Totale 23.688 3.356 (613) 0 0 26.431
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 21.286 1.411 0 0 0 22.697
Totale 21.286 1.411 0 0 0 22.697
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 585 3.356 0 0 0 0 2.530
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.817 0 (613) 0 0 0 1.204
Totale 2.402 3.356 (613) 0 0 0 3.734
Costo Storico 31/12/2017 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 25.227 2.282 0 0 0 27.509
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.204 0 (1.132) 0 0 72
Totale 26.431 2.282 (1.132) 0 0 27.581
Fondi Ammortamento 31/12/2017 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 22.697 2.172 0 0 0 24.869
Totale 22.697 2.172 0 0 0 24.869
Valore Netto 31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 2.530 2.282 0 (2.172) 0 0 2.640
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.204 0 (1.132) 0 0 0 72
Totale 3.734 2.282 (1.132) (2.172) 0 0 2.712

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 2.172 migliaia di Euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Diritti di Brevetto industriale ed opere ingegno

Il saldo della voce si riferisce principalmente al costo sostenuto per l'acquisizione di licenze software.

Immobilizzazioni in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Partecipazioni

5.2.3.1 Partecipazioni valutate al costo

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate alla medesima data:

Elenco delle immobilizzazioni finanziarie
Denominazione Sede Valuta Capitale Quota Rapporto di Patrimonio Valore di bilancio
Sociale posseduta partecipazione netto in Saras SpA
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) EUR 1.000.000 100% Controllata 2.887.112 0
Sardeolica Srl Uta (CA) EUR 56.696 100% Controllata 100.125.952 33.613.000
Sarint SA Lussemburgo EUR 50.705.314 99,9% (*) Controllata 7.098.186 6.918.584
Sartec Srl Assemini (CA) EUR 3.600.000 100% Controllata 17.745.895 17.382.989
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) USD 981.547 100% Controllata 2.870.508 923.446
Sarlux Srl Sarroch (CA) EUR 100.000.000 100% Controllata 963.751.652 638.395.086
Totale 697.233.105

(*) La rimanente quota dello 0,1% di Sarint SA è posseduta dalla controllata Deposito di Arcola Srl

Il raffronto con i dati dell'esercizio precedente è il seguente:

Sede % di possesso 31/12/2018 31/12/17
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) 100% 0 0
Sardeolica Srl Uta (CA) 100% 33.613 33.613
Sarint SA Lussemburgo 99,9% 6.919 6.919
Sartec Srl Assemini (CA) 100% 17.383 17.383
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) 100% 923 923
Sarlux Srl Sarroch (CA) 100% 638.395 638.395
Totale 697.233 697.233

Di seguito è evidenziata la movimentazione del valore di carico:

31/12/2017 Versamenti Rivalutazioni Altri movimenti Perdite di valore 31/12/2018
Deposito di Arcola Srl 0 2.000 0 0 (2.000) 0
Sardeolica Srl 33.613 0 0 0 0 33.613
Sarint SA 6.919 0 0 0 0 6.919
Sartec Srl 17.383 0 0 0 0 17.383
Saras Trading SA 923 0 0 0 0 923
Sarlux Srl 638.395 0 0 0 0 638.395
Totale 697.233 2.000 0 0 (2.000) 697.233

Al 31 dicembre 2018 non si rileva alcun indicatore di impairment con riferimento alle partecipazioni detenute dalla Società.

Nessuna delle controllate dirette e indirette di Saras SpA è quotata sul mercato regolamentato.

sociale, nella società Sarda Factoring SpA, per 495 migliaia di Euro.

5.2.4 Attività per imposte anticipate

5.2.3.2 Altre partecipazioni

La voce accoglie la partecipazione, pari al 4,01% del capitale

Le attività per imposte anticipate (11.735 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 e 8.330 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017) sono esposte di seguito al netto delle passività per imposte differite, ed hanno la seguente natura:

(Dati in migliaia di Euro) Saldo al 31/12/2017 Accantonamenti Utilizzi Saldo al 31/12/2018
Attività per imposte anticipate
Oneri deducibili in futuri esercizi 5.051 588 4.681 958
Fondi (tassati) per rischi e oneri 5.632 - 5.156 476
Valutazione fiscale rimanenze (1.703) 11.739 - 10.036
Fondi svalutazione crediti 1.032 - - 1.032
Altro 210 10 42 179
Totale imposte anticipate 10.222 12.338 9.879 12.681
Passività per imposte differite
Altro 1.892 946 1.892 946
Totale imposte differite 1.892 946 1.892 946
TOTALE NETTO 8.330 11.391 7.987 11.734

Le variazioni correnti più significative sono dovute a:

  • imposte anticipate per 10.036 migliaia di Euro riconducibili al diverso valore fiscale delle rimanenze rispetto al valore civilistico espresso in bilancio;
  • rilascio delle imposte anticipate, per complessivi 9.248 migliaia di Euro, per utilizzo di fondi di accantonamento tassati, riferibili – tra gli altri – alla risoluzione di taluni contenziosi in essere con l'Amministrazione finanziaria;
  • riduzione di imposte differite passive per 0.9 migliaia di Euro dovute al riassorbimento di differenze negative su cambi di anni precedenti realizzatesi nel presente esercizio.

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse, rispettivamente per gli esercizi 2018 e 2017:

Dati in migliaia di Euro Breve termine Medio lungo termine Importi al 31/12/2018
Attività per imposte anticipate
Fondo rischi e svalutazioni 476 476
Fondo svalutazione crediti 1.032 1.032
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 0
Differenze cambio non realizzate 0
Costi di manutenzione eccedenti 0
Valutazione fiscale rimanenze 10.036 10.036
Tassa portuale accantonata 0
Altro 179 179
Oneri deducibili in futuri esercizi 745 213 958
Totale imposte anticipate 11.437 1.244 12.681
Passività per imposte differite
Minor valore fiscale rimanenze finali 0 0
Differenze cambio non realizzate (946) (946)
Altro 0 0
Totale imposte differite (946) (946)

Le imposte anticipate nette si reputano recuperabili dagli imponibili futuri derivanti dai più recenti piani aziendali.

5.2.5 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2018 è pari a 3.677 migliaia di Euro (7.298 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/ lungo termine. La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta alla svalutazione del credito vantato nei confronti della società Solgenia Spa.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve termine sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti finanziari da società del Gruppo 185.176 250.993 (65.817)
Banche c/c 8.606 4.101 4.505
Strumenti finanziari derivati 24.185 53.455 (29.270)
Altre passività finanziarie a breve termine 62.219 99.069 (36.850)
Totale 280.186 407.618 (127.432)

La voce "Debiti finanziari verso società del Gruppo" accoglie i saldi dei finanziamenti con le Società del Gruppo: il decremento rispetto all'esercizio precedente riflette i minori fondi ottenuti essenzialmente dalla controllata Sarlux Srl.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

Strumenti finanziari derivati 31/12/2018 31/12/2018 31/12/2017 31/12/2017
Attività Passività Attività Passività
Interest rate swaps 272 0 302 (585)
Fair value strumenti derivati su commodities 74.395 (26.860) 50.760 (52.255)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi (77) 0 (615)
Totale 74.667 (26.937) 51.062 (53.455)

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:

Tipologia Operazioni 31/12/2018 31/12/2017
Valore nozionale
Fair value
Valore nozionale Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
prodotti petroliferi e grezzi (127.977) 575.200 74.355 (26.860) (96.995) 765.405 50.760 (52.255)
cambi (318.000) 0 (77) (255.000) 55.000 0 (615)
tassi d'interesse (170.000) 272 0 (170.000) 302 (585)
Totale (615.977) 575.200 74.667 (26.937) (521.995) 820.405 51.062 (53.455)

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Clienti c/anticipi 4.923 3.286 1.637
Debiti vs fornitori correnti 566.127 659.348 (93.221)
Debiti commerciali di Gruppo 206.860 207.943 (1.083)
Totale 777.910 870.577 (92.667)

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

La voce "Debiti commerciali verso società del Gruppo" comprende essenzialmente i debiti verso Sarlux Srl per 54.282 migliaia di Euro e verso Saras Trading SA per 149.034 migliaia di Euro.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; il decremento rispetto all'esercizio precedente per 93.221 migliaia di Euro è dovuto principalmente alla diminuzione del costo d'acquisto delle materie prime registrato negli ultimi mesi dell'esercizio in corso.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti per IVA 9.801 3.751 6.050
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 0 27.994 (27.994)
Debiti IRAP 908 120 788
Altri debiti tributari 52.998 55.008 (2.010)
Totale 63.707 86.873 (23.166)

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo, pari 50.208 migliaia di Euro, mentre i "debiti IRAP" sono riferiti al saldo dovuto per l'Imposta Regionale, a motivo dell'imponibile maturato per l'esercizio in corso.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 3.024 3.012 12
Debiti verso il personale 8.528 6.415 2.113
Debiti vs controllate per trasferimento imposte 22.610 34.991 (12.381)
Altri debiti correnti 4.507 23.019 (18.512)
Ratei passivi 1.121 993 128
Risconti passivi 0 15 (15)
Totale 39.790 68.445 (28.655)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni non ancora liquidate del mese di dicembre e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

La voce "Debiti verso controllate per trasferimento imposte" accoglie il debito verso controllate per imposte trasferite in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale. Il saldo è essenzialmente dovuto alle imposte trasferite dalla controllata Sarlux Srl.

La voce "Debiti verso altri" si decrementa rispetto all'esercizio precedente per effetto del pagamento dei debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della Società, relative al periodo 2005-2007 a seguito del rigetto del ricorso in secondo grado da parte della Commissione Tributaria Regionale.

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 198.675 198.342 333
Finanziamenti bancari non correnti 49.393 49.975 (582)
Altre passività finanziarie a lungo termine 7.933 8.823 (890)
Totale 256.001 257.140 (1.139)

La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Società e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente, di seguito ricapitolati (valori espressi in milioni di Euro):

Valori espressi in milioni di Euro Accensione / Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze
rinegoziazione originario base 31/12/2017 31/12/2018 1 anno oltre 5 anni
Saras SpA
Unicredit Aprile 2017 50 Euribor 6 mesi 50,0 49,4 49,4
Bond Dicembre 2017 200 1,70% 198,3 198,7 198,7
Totale debiti verso banche per finanziamenti 248,3 248,1 - 248,1

La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie:

  • un prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG;
  • un finanziamento da 50 milioni di Euro, acceso da Saras SpA, soggetto ai seguenti vincoli:

di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: (i) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando il 31 dicembre di ogni anno; di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti. Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" con scadenza 2020 per un importo massimo pari a 255 milioni di Euro: l'importo utilizzato al 31 dicembre 2018 era pari a zero.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri sono analizzati come segue:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2017 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2018
Altri fondi rischi e oneri 12.172 183 (9.088) 0 3.134
Totale 12.172 183 (9.088) 0 3.134

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività potenziali di natura fiscale e legale. L'utilizzo è essenzialmente dovuto alla definizione, intervenuta nel corso dell'esercizio, del contenzioso con il Comune di Sarroch relativo alla TARSU.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Trattamento di fine rapporto 2.310 2.510 (200)
Totale 2.310 2.510 (200)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2016 2.772
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.696
Interessi 34
(proventi) / oneri attuariali (70)
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.922)
31/12/2017 2.510
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.627
Interessi 39
(proventi) / oneri attuariali (71)
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.796)
31/12/2018 2.310

5.4.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è il seguente:

Altre passività non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altri debiti 1.721 3.874 (2.153)
Totale 1.721 3.874 (2.153)

Gli anticipi da imprese del Gruppo si riferiscono alla quota a lungo termine del debito verso la controllata Sarlux Srl relativo al contratto in essere denominato "Feedstock Supply Agreement". La variazione rispetto all'esercizio precedente deriva sia dal passaggio della quota di competenza del periodo successivo da lungo a breve termine che dal conferimento, alla controlla Sarlux Srl, del contratto denominato "Key Facility Agreement".

5.5 Patrimonio Netto

La composizione del Patrimonio Netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 -
Riserva legale 10.926 10.926 -
Altre riserve 432.781 334.759 98.022
Utili (perdite) netto esercizio 176.820 207.062 (30.242)
Totale 675.157 607.377 67.780

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale di 54.630 migliaia di Euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 432.781 migliaia di Euro, con un incremento netto di 98.022 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

  • incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 207.062 migliaia di Euro;
  • decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 27 aprile 2018 per 112.321 migliaia di Euro;
  • aumento, pari a 1.990 migliaia di Euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • incremento, pari a 87 migliaia di Euro, per effetto attualizzazione IAS19;
  • incremento, pari a 1.204 migliaia di Euro, per effetto F.T.A. IFRS 9.

Risultato netto

L'utile netto dell'esercizio ammonta a 176.820 migliaia di Euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Nel seguente prospetto vengono riepilogate la quota disponibile, la quota non distribuibile e la quota distribuibile delle riserve di patrimonio netto al 31 dicembre 2018:

Voci del patrimonio netto Importo Possibilità Quota Riepilogo delle utilizzazioni
di utilizzazione disponibile effettuate nei tre esercizi precedenti:
per copertura per altre ragioni
perdite
Capitale Sociale 54.629.667
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni 338.672.775 A - B - C 338.672.775
Riserve di utili:
Riserva di rivalutazione 64.037.748 A - B - C 64.037.748 (*)
Riserva legale 10.925.934 B
Utili / (Perdite) portati a nuovo (441.276.635) (441.276.635)
Altre riserve :
Riserva straordinaria 377.047.929
Azioni proprie in portafoglio (46.482.569)
Effetto transizione IFRS su utili indivisi (71.280.549)
259.284.811 A - B - C 259.284.811 (*)
Riserva azionariato dipendenti 4.613.483
Riserva non distribuibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05 19.658.569 A - B 19.658.569
Avanzo di fusione 85.068.436 A - B - C 85.068.436
Altre riserve 102.722.648 A - B - C 102.722.648
TOTALE 498.337.436 428.168.352
Quota non distribuibile 19.658.569 (**)
Residua quota distribuibile 408.509.783

Legenda: A - per aumento di capitale / B - per copertura perdite / C - per distribuzione ai soci

(*): di cui in sospensione di imposta - (**): include 19,7 milioni di € per "Riserva non distribuibile ex art. 7,c.6 D.Lgs. 38/05"

In data 27 aprile 2018 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, ha deliberato di destinare a dividendo euro 0,12 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 112.321 migliaia di Euro, prelevandoli dall'utile dell'esercizio 2017.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 16 aprile 2019 di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione per un totale di Euro 74.880.811,68 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 936.010.146 nel 2018, invariato rispetto all'esercizio precedente.

Saras SpA al 31 dicembre 2018 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi delle vendite e delle prestazioni (9.200.810 migliaia di Euro rispetto a 7.834.166 dell'esercizio precedente) si incrementano di 1.421.955 migliaia di Euro. Tale variazione è da imputare sostanzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nel corso dell'esercizio, oltre che da un lieve incremento delle quantità vendute.I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per area geografica di destinazione nel precedente paragrafo 4.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 8.848 4.480 4.368
Cessione materiali diversi 27 6 21
Noleggio navi cisterne 6.718 483 6.235
Recupero per sinistri e risarcimenti 1.354 130 1.224
Altri ricavi 51.311 11.217 40.094
Totale 68.258 16.316 51.942

La voce "Altri ricavi" è fondamentalmente costituita dagli addebiti alla controllata Sarlux Srl per servizi resi in base a contratti scadenti nel 2020.

I valori comparativi delle voci "Contributi" e "Altri ricavi" sono stati riesposti al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo principio IFRS 15, come descritto al paragrafo 3 della nota integrativa.

La voce accoglie proventi non ricorrenti per 2.683 migliaia di Euro.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 6.171.850 5.213.320 958.530
Acquisto semilavorati 246.268 200.847 45.421
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 384 464 (80)
Acquisto prodotti finiti 1.933.532 1.762.938 170.594
Varizione rimanenze 46.568 (244.091) 290.659
Totale 8.398.602 6.933.478 1.465.124

I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si incrementano di 958.530 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, sia a causa del già citato andamento dei prezzi di grezzi e prodotti petroliferi, che delle quantità acquistate nel corso dell'esercizio.

La variazione delle rimanenze accoglie una svalutazione di 50.157 milioni di Euro effettuata per allineare il valore contabile delle stesse al relativo valore recuperabile.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Costi per servizi 556.333 590.775 (34.442)
Costi per godimento beni terzi 5.401 4.014 1.387
Accantonamenti per rischi 705 1.299 (594)
Oneri diversi di gestione 996 2.612 (1.616)
Totale 563.435 598.700 (35.265)

I costi per servizi comprendono principalmente il compenso di lavorazione corrisposto alla controllata Sarlux Srl. La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta sia alle minori quantità lavorate che alla diminuzione compenso del compenso unitario, che è indicizzato ai margini di raffinazione i quali sono stati mediamente inferiori a quelli registrati nel 2017.

La voce "Accantonamenti per rischi" accoglie accantonamenti effettuati a fronte di oneri e rischi futuri.

La voce "Oneri diversi di gestione" comprende principalmente contributi associativi, imposte non sul reddito e sopravvenienze.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Salari e stipendi 25.698 22.237 3.461
Oneri sociali 6.117 5.722 395
Trattamento di fine rapporto 1.628 1.696 (68)
Altri costi 547 466 81
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 2.787 3.621 (834)
Totale 36.777 33.742 3.035

Il costo del lavoro si incrementa di 3.035 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente; la voce accoglie inoltre un accantonamento per Help Out da sostenere nei prossimi mesi.

Si ricorda che la voce accoglie anche la valorizzazione della quota di competenza dell'esercizio relativa ai piani di Stock Grant.

Nel corso 2016 è stato avviato il nuovo Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" (il "Piano di Stock Grant 2016/2018" o il "Piano"), tramite assegnazione del numero massimo di azioni per i destinatari del Piano stesso. La quota di costo di competenza dell'esercizio, relativamente a tale piano, ammonta a 1.990 migliaia di Euro.

La voce accoglie oneri non ricorrenti per 3.000 migliaia di Euro.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

Acquisti per materie prime, 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
sussidiarie e di consumo
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 2.172 1.411 761
Ammortamento immobilizzazioni materiali 1.605 874 731
Perdita di valore (Ripresa di valore) 3.377 0 3.377
Totale 7.154 2.285 4.869

La perdita di valore al 31 dicembre 2018 è rappresentata dalla svalutazione del credito verso terzi a medio/lungo termine, come già indicato al punto 5.2.5 "Altre attività finanziarie".

La voce accoglie oneri non ricorrenti per 3.627 migliaia di Euro.

6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni

6.4 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Interessi attivi bancari 644 118 526
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 35.719 41.265 (5.546)
Differenziali realizzati su strumenti derivati 205.163 52.168 152.995
Interessi a imprese controllate 3.359 2.530 829
Utili su cambi 76.488 96.173 (19.685)
Totale 321.373 192.254 129.119
Oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (20.578) (42.067) 21.489
Differenziali realizzati su strumenti derivati (208.117) (46.728) (161.389)
Interessi passivi su finanziamenti (4.834) (5.909) 1.075
Interessi passivi su obbligazioni (3.761) (58) (3.703)
Interessi da imprese controllate 321 (184) 505
Altri (interessi di mora, ecc) (6.629) (5.189) (1.440)
Altri oneri finanziari (6.948) (7.709) 761
Perdite su cambi (85.940) (80.940) (5.000)
Totale (336.486) (188.784) (147.702)

Al fine dell'analisi delle principali variazioni intervenute si riporta la seguente tabella aggregata:

Proventi finanziari e Oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Interessi netti (10.900) (8.692) (2.208)
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 12.187 4.638 7.549
Realizzati (2.954) 5.440 (8.394)
Fair Value della posizioni aperte 15.141 (802) 15.943
Differenze cambio nette (9.452) 15.233 (24.685)
Altro (6.948) (7.709) 761
Totale (15.113) 3.470 (11.034)

Come evidenziato, le principali variazioni si riferiscono ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati, parzialmente compensati dalle differenze su cambi. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

La voce accoglie oneri finanziari non ricorrenti per 6.308 migliaia di Euro.

6.5 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte correnti 72.618 66.206 6.412
Imposte differite (anticipate) nette (3.450) 12.439 (15.889)
Totale 69.168 78.645 (9.477)

Le imposte correnti sono costituite dall'IRES (62.911 migliaia di Euro) e dall'IRAP (10.564 migliaia di Euro) di competenza dell'esercizio, al netto delle imposte di esercizi precedenti pari a 857 migliaia di euro.

Le imposte anticipate/differite si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso dell'esercizio, nelle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali; la variazione più significativa è riconducibile allo stanziamento di imposte anticipate, per 10.036 migliaia di Euro per la diversa valorizzazione fiscale delle rimanenze, come meglio descritto al paragrafo 5.2.4. "Attività per imposte anticipate".

La voce accoglie l'effetto fiscale positivo delle sopra citate componenti non ricorrenti per 1.514 migliaia di Euro.

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di Euro):

IRES 2018 2017
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 245,9 285,7
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] 59,0 68,6
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 24,0%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 59,4 67,6
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 24,2% 23,7%
2018 2017
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 59 24,0% 68,6 24,0%
Valutazioni partecipazioni e crediti verso partecipate 0,5 0,20% 0,0 0,00%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (1,0) -0,42% (0,8) -0,28%
Agevolazione super ammortamento 0,0 0% 0,0 0,00%
Altre differenze permanenti 0,9 0,37% (0,2) -0,07%
Imposte effettive 59,4 24,2% 67,6 23,6%
IRAP 2018 2017
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE 267 282,7
TOTALE COSTI PER IL PERSONALE [solo nel 2014]
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATI (A) 267 282,7
IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] PER 2018 [3,9%] PER 2017 [B] 7,8 11,0
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 2,9% 3,9%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 10,6 11,1
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 4,0% 3,9%
2018 2017
IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE
Imposte teoriche 7,8 2,9% 11,0 3,90%
Effetto IRAP su società estere
con Valore Produzione positivo
0,0 0% 0,0 -0,05%
Costo del lavoro 0,12 0,04% 0,2 0,07%
Effetto differenti aliquote regionali
su valore della produzione
2,20 0,83% (0,1) -0,04%
Altre differenze permanenti 0,5 0,18% 0,0 0,00%
Imposte effettive 10,6 3,98% 11,1 3,9%

7. Altre informazioni

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La società è stata oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

7.2 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario. Per le garanzie date e ricevute con parti correlate si rimanda al successivo punto 7.6 "Impegni".

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Attività finanziarie correnti 3.629 3,86% 22.256 23,36%
Crediti commerciali 243.899 72,18% 88.167 24,75%
Altre attività 290 4,12% 13.369 48,45%
Passività finanziarie a breve termine 185.176 66,09% 250.993 61,58%
Debiti commerciali e altri debiti 207.003 26,61% 207.943 23,89%
Altre passività correnti 22.610 56,82% 34.991 51,12%
Ricavi della gestione caratteristica 1.987.196 21,60% 646.564 8,31%
Altri ricavi operativi 60.766 89,02% 36.282 50,65%
Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 1.573.145 18,73% 843.804 12,17%
Prestazione di servizi e costi diversi 333.259 59,15% 387.544 64,73%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (2.000) 100,00% (40) 100,00%
Proventi finanziari 3.439 1,07% 2.600 1,35%
Oneri finanziari 1.667 0,50% 350 0,19%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 18 0,01% 20 0,01%
Prestazione di servizi e costi diversi - 0,01% (49) 0,01%

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, nell'interesse della Società i contratti che regolano le cessioni di materie prime e prodotti sono in linea con le prassi di mercato; dove non è direttamente disponibile un prezzo di mercato lo stesso viene stabilito partendo da quotazioni di mercato per materie o prodotti analoghi o simili; le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine e i finanziamenti sono remunerati ad un tasso in linea con quello di mercato.

Tra le parti correlate sono ricompresi sia gli Amministratori che i Sindaci i cui compensi sono esposti al punto 7.5.1 "Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategica".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Disponibilità liquide 18 244.023 0,01% 20 378.236 0,01%
Attività finanziarie correnti 3.629 93.970 3,86% 22.256 95.289 23,36%
Crediti commerciali 243.899 337.903 72,18% 88.167 356.247 24,75%
Altre attività 290 7.036 4,12% 13.369 27.596 48,45%
Passività finanziarie a breve termine 185.176 280.186 66,09% 250.993 407.618 61,58%
Debiti commerciali e altri debiti 207.003 777.910 26,61% 207.943 870.577 23,89%
Altre passività correnti 22.610 39.790 56,82% 34.991 68.445 51,12%
Altre passività non correnti 0 0 3.873 3.874 99,99%
Ricavi della gestione caratteristica 1.987.196 9.200.810 21,60% 646.564 7.778.855 8,31%
Altri ricavi operativi 60.766 68.259 89,02% 36.282 71.627 50,65%
Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 1.573.145 8.398.602 18,73% 843.804 6.933.478 12,17%
Prestazione di servizi e costi diversi 333.259 563.435 59,15% 387.544 598.700 64,73%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (2.000) (2.000) 100,00% (40) (40) 100%
Proventi finanziari 3.439 321.373 1,07% 2.600 192.254 1,35%
Oneri finanziari 1.667 336.486 0,50% 350 188.784 0,19%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

31/12/2018 31/12/2017
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (2.000) (40)
Dividendi da partecip. in imprese controllate 0 0
(Incremento) Decemento dei crediti commerciali (155.732) (43.726)
Incremento (Decremento) Debiti commerciali e altri debiti (940) 134.505
Variazione altre attività correnti 13.079 9.321
Variazione altre passività correnti (12.381) 0
Variazione altre passività non correnti 0 (3.099)
Interessi incassati 3.439 2.600
Interessi pagati (1.667) (350)
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio (156.202) 99.211
Dividendi da partecip. in imprese controllate 0 0
Flusso monetario da (per) attività dell'investimento 0 0
Incremento (Decremento) Debiti finanziari (65.817) 34.991
Flusso monetario da (per) attività finanziarie (65.817) 34.991
Totale flussi finanziari verso parti corretlate (222.019) 134.203

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017
Parti correlate Totale Incidenza Parti correlate Totale Incidenza
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio (156.202) 65.655 n.d 99.211 46.765 212,15%
Flusso monetario da (per) attività dell'investimento 0 68.071 0,00% 0 91.513 0,00%
Flusso monetario da (per) attività finanziarie (65.817) (265.077) 24,83% 34.991 (24.217) n.d

7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile a Saras SpA, dai principi IFRS 7 e 13.

Il principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'IFRS 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IFRS 9 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dalla società al 31 dicembre 2018:

Tipologia Operazioni 31/12/2018 Fair value Fair value Fair value 31/12/2018 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps 272 312
Fair value strumenti derivati su commodities 74.395 74.355 (26.860) (26.860)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi (77) (77)
Totale 74.667 74.355 312 0 (26.937) (26.860) (77) 0

Il criterio della società prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • Per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • Per i derivati su commodities, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno della società per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Saras SpA non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'IFRS 13, come misurate al fair value di livello 3.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), dei contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi ad operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono alla Società di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 ed alcune informazioni di dettaglio laddove la Società abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di Saras SpA al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2018 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2018
ATTIVITÀ
Attività correnti 667.186 10.372 0 693.972 1.371.530
Disponibilità liquide ed equivalenti 244.023 244.023
Altre attività finanziarie 83.599 10.372 93.970
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 83.599
Finanziamenti a terzi 6.743
Crediti finanziari verso società del Gruppo 3.629
Crediti commerciali 337.903 337.903
Credti verso clienti 183.290
Crediti commerciali verso società del Gruppo 154.613
Rimanenze 680.058 680.058
Attività per imposte correnti 8.539 8.539
Altre attività 1.661 5.374 7.036
Altri crediti 1.661 5.374
Attività non correnti 3.677 0 0 27.477 728.387
Immobili, impianti e macchinari 11.589 11.589
Attività immateriali 2.712 2.712
Partecipazioni al costo 697.233 697.233
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 12.681 12.681
Altre attività finanziarie 3.677 3.677
Finanziamenti a controllate
Altri crediti 3.677
Totale strumenti finanziari attivi 670.863 10.372 0 721.449 2.099.917
PASSIVITÀ
Passività correnti 24.185 1.033.911 0 103.498 1.161.594
Passività finanziarie a breve termine 24.185 256.001 280.186
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari 8.606
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 185.176
Strumenti derivati 24.185
Altri debiti finanziari 62.219
Debiti commerciali e altri debiti 777.910 777.910
Passività per imposte correnti 63.707 63.707
Altre passività 39.791 39.791
Altri debiti 39.791
Passività non correnti 0 256.001 0 7.165 263.166
Passività finanziarie a lungo termine 256.001 256.001
Finanziamenti bancari 49.393
Prestiti obbligazionari 198.675
Altro 7.933
Fondi per rischi 3.134 3.134
Fondi per benefici ai dipendenti 2.310 2.310
Altre passività 1.721 1.721
Totale strumenti finanziari passivi 24.185 1.289.912 0 110.663 1.424.760
31/12/2017 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2017
ATTIVITÀ
Attività correnti 794.993 54.322 0 1.116.019 1.587.098
Disponibilità liquide ed equivalenti 378.236 378.236
Altre attività finanziarie 40.967 54.322 95.289
Titoli detenuti con finalità di trading 40.967 31.466
Strumenti derivati 600
Altre attività finanziarie correnti 22.256
Crediti commerciali 356.247 356.247
Credti verso clienti 268.080
Crediti commerciali verso società del Gruppo 88.167
Rimanenze 726.627 726.627
Attività per imposte correnti 3.105 3.105
Altre attività 19.543 8.051 27.594
Altri crediti 19.543 8.051
Attività non correnti 0 7.298 0 24.957 729.488
Immobili, impianti e macchinari 12.398 12.398
Attività immateriali 3.734 3.734
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 697.233 697.233
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 8.330 8.330
Altre attività finanziarie 7.298 7.298
Finanziamenti 0
Altri crediti 7.298
Totale strumenti finanziari attivi 794.993 61.619 0 1.140.975 2.316.586
PASSIVITÀ
Passività correnti 53.455 1.224.740 0 155.318 1.433.513
Passività finanziarie a breve termine 53.455 354.163 407.618
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti)
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 250.994
Strumenti derivati 53.455
Altri debiti finanziari 103.169
Debiti commerciali e altri debiti 870.577 870.577
Passività per imposte correnti 86.873 86.873
Altre passività 68.445 68.445
Altri debiti 68.445
Passività non correnti 0 257.140 0 18.556 275.696
Passività finanziarie a lungo termine 257.140 257.140
Finanziamenti bancari 49.975
Prestiti obbligazionari 198.342
Altro 8.823
Fondi per rischi 12.172 12.172
Fondi per benefici ai dipendenti 2.510 2.510
Altre passività 3.874 3.874
Totale strumenti finanziari passivi 53.455 1.481.880 0 173.874 1.709.209

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Società, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, stipulati al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps), per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi e per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e non quotate in un mercato attivo: il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività della Società di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per la Società a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie da quelle valutate al costo ammortizzato a quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.3.2 Informativa di Conto Economico complessivo

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, la Società ha optato per la seconda alternativa. Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2018
Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2018
Ricavi della gestione caratteristica 9.200.810 9.200.810
Altri proventi 68.259 68.259
Totale ricavi 9.269.069 9.269.069
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (8.398.602) (8.398.602)
Prestazioni di servizi e costi diversi (563.435) (563.435)
Costo del lavoro (36.777) (36.777)
Ammortamenti e svalutazioni (7.154) (7.154)
Totale costi (9.005.968) (9.005.968)
Risultato operativo 263.101
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (2.000) (2.000)
Altri proventi (oneri) finanziari netti 2.735 (17.848) (15.113)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 644
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 3.038
da Strumenti derivati 12.187
- di cui:
Differenziali realizzati (2.954)
Variazione di FV 15.141
da Altre attività finanziarie (9.452)
da Interessi su finanziamenti (17.965)
da Interessi su factor (3.565)
da Altri crediti/debiti
Risultato prima delle imposte 245.988
Imposte sul reddito (69.168)
Risultato netto 176.820
31/12/2017 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
FVTPL Costo FVOCI Altro Bilancio al
ammortizzato (titoli di debito) 31/12/2017
Ricavi della gestione caratteristica 7.834.166 7.834.166
Altri proventi 16.316 16.316
Totale ricavi 7.850.482 7.850.482
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (6.933.478) (6.933.478)
Prestazioni di servizi e costi diversi (598.700) (598.700)
Costo del lavoro (33.742) (33.742)
Ammortamenti e svalutazioni (2.285) (2.285)
Totale costi (7.568.205) (7.568.205)
Risultato operativo 282.277
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (40) (40)
Altri proventi (oneri) finanziari netti 19.872 (16.401) 3.471
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 118
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 2.530
da Strumenti derivati 4.637
- di cui:
Differenziali realizzati 5.440
Variazione di FV (802)
da Altre attività finanziarie 15.235
da Interessi su finanziamenti (11.156)
da Interessi su factor (184)
da Altri crediti/debiti (7.709)
Risultato prima delle imposte 285.707
Imposte sul reddito (78.645)

Risultato netto 207.062

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato proventi netti per 21.530 migliaia di Euro (proventi netti per 4.637 migliaia di Euro nell'esercizio precedente), essenzialmente costituiti dai differenziali realizzati e dalla variazione di fair value degli strumenti derivati.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato una perdita pari a 35.299 migliaia di Euro (19.049 migliaia di Euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di oneri finanziari su finanziamenti.

7.3.3 Informazioni integrative

7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Come in precedenza indicato, la Società stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, nonché sui tassi d'interesse per mitigare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2018 i contratti derivati in essere erano rappresentati essenzialmente da:

  • futures, opzioni e swaps su prodotti petroliferi, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione;

  • Interest Rate Swaps su tassi d'interesse;

  • forwards su cambio Euro/Dollaro USA.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggioranza delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2018, mentre gli Interest Rate Swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.3.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta dal fair value al 31 dicembre 2018.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta sono:

a. rischio di credito, ovvero il rischio che la Società subisca

una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da essa detenuta sia inadempiente;

  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che la Società non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui la Società opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra riportati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione nell'apposita sezione.

7.3.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38 sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.371.530 681.015 681.015 508.784 131.713 24.413 328 15.776 681.015 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 244.023 244.023 244.023 244.023 244.023
Altre attività finanziarie negoziabili 93.970 93.970 93.970 93.970 93.970
Crediti commerciali 343.021 343.021 343.021 92.762 170.790 131.713 24.413 328 15.776 343.021
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 680.058
Attività per imposte correnti 8.539
Altre attività 7.036
Attività non correnti 728.387 4.172 4.172 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 11.589
Attività immateriali 2.712
Partecipazioni valutate
con il metodo del patrimonio netto
697.233
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 12.681
Altre attività finanziarie 3.677 3.677 3.677
Totale attività 2.099.917 685.186 685.186 508.784 131.713 24.413 328 15.776 681.015
Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti
finanziari
esposizione al
rischio di credito,
senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
Attività correnti 1.587.097 834.888 834.888 167.814 778.653 0 6.644 12.750 36.841 834.888 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 378.236 378.236 378.236 378.236 378.236
Altre attività finanziarie negoziabili 95.289 95.289 95.289 95.289 95.289
Crediti commerciali 361.364 361.364 361.364 167.814 305.128 6.644 12.750 36.841 361.364
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 726.627
Attività per imposte correnti 3.105
Altre attività 27.594
Attività non correnti 729.489 4.147 4.147 0 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 12.399
Attività immateriali 3.734
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 697.233
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 8.330
Altre attività finanziarie 7.298 3.652 3.652 0
Totale attività 2.316.586 839.035 839.035 167.814 778.653 0 6.644 12.750 36.841 834.888

Le garanzie sui crediti sono rappresentate da lettere di credito in possesso della Società per la fornitura ad alcuni clienti, nonché da fideiussioni ottenute da clienti e assicurazioni del credito.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Si precisa che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.3.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2018 Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2019 2020 2021 2022 2023 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.161.594 1.161.594 1.097.888 0 1.100.166 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 280.186 280.186
Finanziamenti bancari
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 185.176 185.176 185.176
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,23%) 2.278
Strumenti derivati 24.185 24.185 24.185
Altri debiti finanziari 70.826 70.826 70.826
Debiti commerciali e altri debiti 777.910 777.910 777.910 777.910
Passività per imposte correnti 63.706 63.706
Altre passività 39.791 39.791 39.791 39.791
Passività non correnti 263.166 256.001 250.000 0 4.380 54.072 3.765 3.765 201.882 0
Passività finanziarie a lungo termine 256.001 256.001 250.000
Finanziamenti bancari 49.393 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.675 200.000 200.000
Altro 7.933
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,23%) 615 308 0 0 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 3.765 3.765 3.765 3.765 1.882 0
Fondi per rischi 3.134
Fondi per benefici ai dipendenti 2.310
Altre passività 1.721
Totale passività 1.424.760 1.417.595 1.347.888 0 1.104.545 54.072 3.765 3.765 201.882 0
Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
finanziari
Valore
nominale
della
passività
finanziaria
Garanzia 2018 2019 2020 2021 2022 oltre 5 anni
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.433.513 1.346.640 1.346.640 0 1.351.057 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 407.618 407.618
Finanziamenti bancari
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 250.993 250.993 250.993
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,76%) 4.417
Strumenti derivati 53.455 53.455 53.455
Altri debiti finanziari 103.170 103.170 103.170
Debiti commerciali e altri debiti 870.577 870.577 870.577 870.577
Passività per imposte correnti 86.873
Altre passività 68.445 68.445 68.445 68.445
Passività non correnti 275.696 257.140 250.000 0 0 4.970 59.620 7.440 202.105 0
Passività finanziarie a lungo termine 257.140 257.140 250.000
Finanziamenti bancari 49.975 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.342 200.000 200.000
Altro 8.823
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,76%) 880 880 440 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 4.210 4.210 4.210 4.210 2.105
Fondi per rischi 12.172
Fondi per benefici ai dipendenti 2.510
Altre passività 3.873 0 4970 4.970 3.230 0
Totale passività 1.709.209 1.603.780 1.596.640 0 1.351.057 4.970 59.620 7.440 202.105 0

Il fair value degli strumenti derivati iscritti in bilancio si riferisce essenzialmente a posizioni correnti.

Si precisa che gli strumenti derivati di copertura compresi nelle passività finanziarie correnti accolgono Interest Rate Swaps relativi al finanziamento della Società: i flussi nominali futuri degli interessi su tale finanziamento sono già compresi nella "quota di interessi finanziamento a m/l termine" indicati nella sezione "Passività non correnti" della tabella.

7.3.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui la Società è esposta attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che la Società corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale la Società è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, la Società, alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali.

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
794.522 1,145 696.020
77.336 (63.275)
53.052 (43.406)
Variazione parametro di riferimento
2017
CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento
Voce di stato patrimoniale Importo in valuta Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € -10% +10%
Posizione netta in valuta (93.873) 1,1993 (83.001)
Effetto su risultato ante-imposte (9.222) 7.546
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (6.327) 5.176

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/ Dollaro, la Società pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. in base all'andamento di quest'anno del cambio, considerare una variazione di tale tipo porta a risultati riferibili ad un intervallo di confidenza del 99, 55%.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -10% +10%
Cambi (77) 25.978 (21.296)
(77) 25.978 (21.296)
Effetto su risultato ante-imposte 25.978 (21.296)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 18.834 (15.440)
2017
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -10% +10%
Cambi (891) 17.590 (16.017)
(77) 17.590 (16.017)
Effetto su risultato ante-imposte 17.590 (16.017)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 12.753 (11.612)

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, la Società è esposta sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile. La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2018:

Variazione parametro di riferimento
-50 bps +50 bps
6.727 (6.727)
4.877 (4.877)
Variazione parametro di riferimento
-50 bps +50 bps
3.456 (3.456)
2.506 (2.506)
Tasso medio annuo d'interesse 2018
1,23%
Tasso medio annuo d'interesse 2017
1,76%
Interessi passivi annui
(16.548)
Interessi passivi annui
(12.166)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Società è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (272) (145) (400)
(272) (145) (400)
Effetto su risultato ante-imposte (145) (400)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (105) (290)
2017
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (597) (385) (936)
(597) (385) (936)
Effetto su risultato ante-imposte (385) (936)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (279) (679)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

sottostanti stessi alla stessa data.

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2018 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2018
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2018 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi 47.495 120.099 (9.388)
47.495 120.099 (9.388)
Effetto su risultato ante-imposte 120.099 (9.388)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 87.072 (6.806)
2017
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (1.495) 47.166 (50.029)
47.495 47.166 (50.029)
Effetto su risultato ante-imposte 47.166 (50.029)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 34.196 (36.271)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione della società ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.4 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente:

Numero medio dipendenti 2018 2017
Dirigenti 38 36
Impiegati 223 221
Totale 261 257

Il numero dei dipendenti è passato da 257 unità alla fine del 2017 a 261 al 31 dicembre 2018.

7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Le seguenti tabelle forniscono le informazioni relative ai compensi ed alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche; i dirigenti con responsabilità strategiche sono identificati nel Chief Financial Officer.

7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4)
Nome e Cognome Carica ricoperta Periodo per cui è stata Scadenza Emolumenti Benefici Bonus Altri
ricoperta la carica della carica per la carica non e altri compensi
nella società monetari incentivi
Consiglio di amministrazione (*) (*)
Gian Marco Moratti Presidente (1) 01/01/18 26/02/18
Massimo Moratti Presidente (2) 03/05/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 1.545.000
Dario Scaffardi Amm. Delegato - Dir. Gen. (2) 03/05/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 1.393.427
Angelo Moratti Consigliere 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 109.110 - 200.000
Giovanni Emanuele Moratti Consigliere 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 - 80.582
Gabriele Moratti Consigliere 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 - 90.811
Angelo Mario Moratti Consigliere 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 - 204.433
Laura Fidanza Consigliere Indipendente 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 -
Gabriele Previati Consigliere (3) 01/01/18 27/04/18 11.540 -
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 -
Gilberto Callera Consigliere Indipendente 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 -
Isabelle Harvie-Watt Consigliere Indipendente 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 45.000 -
Francesca Luchi Consigliere Indipendente (4) 27/04/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 30.000 -
Leonardo Senni Consigliere Indipendente (4) 27/04/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 30.000 -
(*) competenze di lavoro subordinato
Collegio sindacale (**)
Giancarla Branda Presidente Collegio Sindacale 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 60.000 -
Paola Simonelli Sindaco Effettivo 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 40.000 20.000
Giovanni Luigi Camera Sindaco Effettivo 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 40.000 57.500
Pinuccia Mazza Sindaco Supplente 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020
Andrea Perrone Sindaco Supplente 27/04/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020
(**) compensi sindacali da altre società del Gruppo
Organismo di vigilanza (***)
Gabriele Previati Presidente 01/01/18 27/04/18 14.425 9.617
Giovanni Luigi Camera Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 25.000 15.000
Simona Berri Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 - 204.745
Ferruccio Bellelli Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 - 140.228
Marco Tonellotto Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 25.000
(***) inclusi compensi da altre società del Gruppo
Comitato Controllo e Rischi
Gilberto Callera Presidente 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 40.000
Adriana Cerretelli Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Isabelle Harvie-Watt Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Laura Fidanza Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Gabriele Previati Membro 01/01/18 27/04/18 11.220
Leonardo Senni Membro 27/04/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 23.500
Comitato per la Remunerazione
Gilberto Callera Presidente 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 40.000
Laura Fidanza Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 35.000
Francesca Luchi Membro 01/01/18 31/12/18 approv. bil. d'esercizio 2020 23.500
Gabriele Previati Membro 01/01/18 27/04/18 11.220
Dirigenti con responsabilità strategiche 656.852

(1) Gian Marco Moratti ha esercitato la carica di presidente della società sino al 26 febbraio 2018 (2) La carica indicata è stata conferita dal consiglio di amministrazione del 3 maggio 2018

(3) La carica indicata è stata esercitata sino al 27 aprile 2018

(4) Nominato dall'asemblea dei soci del 27 aprile 2018

Alla data di bilancio risulta non ancora corrisposto il trattamento di fine rapporto (non incluso nella tabella precedente) per un importo pari a 244 migliaia di Euro.

7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Cognome e nome Carica Società Numero azioni possedute Numero Numero Numero azioni possedute
alla fine dell'esercizio azioni azioni alla fine dell'esercizio
precedente acquistate vendute in corso
Gian Marco Moratti Presidente (1) Saras Spa - - - -
Massimo Moratti Presidente (2) Saras Spa - - - -
Dario Scaffardi Amm. Delegato - Dir. Gen. (2) Saras Spa 146.370 - - 146.370
Angelo Moratti Consigliere Saras Spa - - - -
Giovanni Emanuele Moratti Consigliere Saras Spa - - - -
Gabriele Moratti Consigliere Saras Spa - - - -
Angelo Mario Moratti Consigliere Saras Spa - - - -
Laura Fidanza Consigliere Indipendente Saras Spa - - - -
Gabriele Previati Consigliere (3) Saras Spa - - - -
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente Saras Spa - - - -
Gilberto Callera Consigliere Indipendente Saras Spa - - - -
Isabelle Harvie-Watt Consigliere Indipendente Saras Spa - - - -
Francesca Luchi Consigliere Indipendente (4) Saras Spa - - - -
Leonardo Senni Consigliere Indipendente (4) Saras Spa - - - -
Giancarla Branda Presidente Collegio Sindacale Saras Spa - - - -
Simonelli Paola Sindaco Effettivo Saras Spa - - - -
Giovanni Luigi Camera Sindaco Effettivo Saras Spa - - - -
Pinuccia Mazza Sindaco Supplente Saras Spa - - - -
Andrea Perrone Sindaco Supplente Saras Spa - - - -
Dirigenti Con Responsabilità Strategica Saras Spa - - - -

7.6 Impegni

Al 31 dicembre 2017 e 2018 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2017 ammonta ad un totale di 168.243 migliaia di Euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.7 Altro

Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio.

7.8 Eventi successivi

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

8. Varie

Ai sensi dell'art 2428 del Codice Civile si precisa che le sedi secondarie della società sono:

Direzione Generale e Amministrativa - Milano

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto del Destinatario Corrispettivo
servizio erogatore di competenza
dell'esercizio 2018
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 508
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA -
Altri servizi Network EY Saras SpA 56
Totale 564

9. Pubblicazione del bilancio

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 4 marzo 2019 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

RELAZIONI
ALBILANCI 2018

TESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO GRUPPO SARAS

Saras SpA

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1º gennaio 2018 - 31 dicembre 2018.

  1. Si attesta, inoltre, che:

U

2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 4 marzo 2019

Firma organi amministrativi delegati

Wolt. Massimo Moratti)

Dario Scaffardi)

Firma dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari

Granto totremos

(Dott. Franco Balsamo)

,
181

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO

EY S.p.A.
Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Saras S.p.A. (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio consolidato che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Saras S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A.
Sede Legale: Via Po, 32 - 00198 Roma
Capitale Société Euro 2,525.000,00 l.v.
Isorita alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma
Codice Ilicolae e numero di isorizione 00434000584 - numero R

A member firm of Ernst & Young Global Limited

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Aspetti chiave

Recuperabilità delle immobilizzazioni

La performance economica e, quindi, la recuperabilità delle immobilizzazioni è influenzata dalla variabilità di fattori di mercato. La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni a vita definita e, qualora si manifestino, assoggetta ad impairment test tali attività; inoltre, effettua, almeno annualmente, il test di impairment delle immobilizzazioni immateriali a vita indefinita.

La stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende da variabili esogene di settore e si basa su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, con particolare riferimento ad indicatori di settore ed a previsioni di andamento del mercato, che, a tal fine, sono monitorati in modo continuo, acquisendo sistematicamente dati e analisi di settore a supporto del processo valutativo.

In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve assumere nelle proprie valutazioni, tra cui in particolare i possibili effetti sui flussi di cassa futuri delle variazioni del contesto di mercato, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa relativa alla recuperabilità delle immobilizzazioni è fornita nelle note al bilancio 3.6 "Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività" 5.2.1 "Immobili, impianti e macchinari" e 5.2.2 "Attività immateriali".

Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la discussione con la Direzione Aziendale sugli scenari economici e di settore considerati ai fini dello sviluppo dei propri piani e sulla previsione dei flussi di cassa, l'analisi delle fonti esterne utilizzate, l'analisi della procedura e dei controlli posti in essere dal Gruppo in merito alla valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni e l'analisi di eventuali indicatori di impairment.

Risposte di revisione

I modelli di stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni predisposti dal Gruppo sono stati da noi analizzati unitamente alla coerenza delle assunzioni utilizzate rispetto agli scenari considerati nella predisposizione dei piani aziendali.

Nell'esecuzione delle nostre verifiche, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione all'aspetto chiave.

$\overline{2}$

183

Complessità regolatorie e conseguenti contenziosi del settore energetico

Il settore energetico è regolato da normative e procedimenti autorizzativi, caratterizzati da elevata complessità, che hanno comportato il coinvolgimento della controllata Sarlux S.r.I. in contenziosi amministrativi, il cui esito ha influenzato nell'esercizio in corso, e potrebbe influenzare negli esercizi futuri, anche per importi significativi, la valutazione di recuperabilità di alcune poste dell'attivo patrimoniale (principalmente incluse nelle voce "Altre Attività"), la valutazione di passività ai fini degli accantonamenti a "Fondi per Rischi e Oneri" e di attività potenziali a fronte del tardivo riconoscimento di diritti da tempo reclamati dal Gruppo e non ancora contabilizzati in bilancio.

La Direzione Aziendale, con il supporto dei propri legali, ha aggiornato in bilancio le proprie aspettative di esito finale di tali procedimenti e contenziosi amministrativi sulla base delle più recenti evoluzioni.

Abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione in relazione alla complessità, anche interpretativa, della materia regolamentare nonché della rilevanza e delle incertezze connesse alla valutazione dei procedimenti e contenziosi amministrativi in essere.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 7.1 "Analisi dei principali contenziosi in essere".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la comprensione, anche attraverso la discussione con la Direzione Aziendale, circa l'interpretazione delle normative applicabili e l'evoluzione dei contenziosi pendenti, anche sulla base delle informazioni aquisite dai legali che assistono il Gruppo, l'esame della principale documentazione utilizzata dal Gruppo nonchè l'esame delle modalità di recepimento in bilancio delle conclusioni di tali analisi.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione all'aspetto chiave.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adequata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Saras S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tale scelta.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno:
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

4

185

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione:
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello syoloimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5. par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c.2, lettera e), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 22 marzo 2019

Alberto Romeo (Socio)

6

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ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO SARAS SPA

Saras SpA

1

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1º gennaio 2018 - 31 dicembre 2018.

  1. Si attesta, inoltre, che:

$4$

2.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 4 marzo 2019

Firma organi amministrativi delegati

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Massimo Moratti)

(Ing. Dario Scaffardi)

Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

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(Dott. Franco Balsamo)

$\overline{2}$

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

SARAS S.p.A.

Sede in S.S. Sulcitana 195 km. 19° - Sarroch (CA)

Capitale Sociale Euro 54.629.666,67 i.v.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

ai sensi dell'art. 2429 co.3 del c.c. e dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998

Signori Azionisti.

Il Collegio riferisce in merito all'attività di vigilanza svolta nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, ai sensi degli articoli 2429 e seguenti del codice civile ed in ossequio alle disposizioni contenute nel D.lgs. n. 58/1998 (T.U.F.), alle raccomandazioni espresse dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001 - DEM/1025564, modificata ed integrata con comunicazione del 4 aprile 2003 - DEM/3021582 e successivamente con comunicazione del 7 aprile 2006 - DEM/6031329.

In questa Relazione il Collegio riferisce anche dell'attività di vigilanza svolta sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni recate dal D.lsg. n. 254/2016, in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.

Nel dettaglio, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, nella qualità di organo di controllo e anche quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile negli enti di interesse pubblico, ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 39/2010, il Collegio riferisce:

  • a) di aver vigilato sull'osservanza da parte della Società della legge, delle normative principali e secondarie e dello statuto;
  • b) di aver ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dall'art. 150 del D.lgs. n. 58/1998 e con le modalità previste dallo Statuto all'art. 22, informazioni sul

$\mathbf{1}$

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018

generale andamento della gestione, sulla prevedibile evoluzione dello stesso, nonché sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dalle sue controllate nel corso dell'esercizio, e di poter ragionevolmente affermare, sulla base delle informazioni rese disponibili, che le delibere assunte e le azioni intraprese siano conformi alla legge ed allo statuto sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Le informazioni suddette sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla Gestione alla quale si rinvia:

  • c) di non aver rilevato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate. Al riguardo, nella Nota Integrativa al bilancio consolidato - al paragrafo 7.3. del Capitolo 7 rubricato "Altre informazioni" gli Amministratori evidenziano ed illustrano, in maniera analitica, l'esistenza di rapporti di interscambio di beni e servizi e rapporti di carattere finanziario con società controllate e con altre parti correlate, esplicitandone gli effetti economici, precisando che gli stessi rapporti sono stati regolati alle condizioni che si sarebbero applicate per operazioni della stessa natura fra parti non correlate e rappresentando la relativa rispondenza all'interesse della Società. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2018, la Società non ha acquistato né venduto azioni proprie sul Mercato Telematico Azionario Italiano, ancorchè l'Assemblea degli Azionisti, in data 27 aprile 2018, abbia autorizzato un programma di acquisto di azioni ordinarie di Saras S.p.A., ai sensi degli articoli 2357 del codice civile e 132 del D.lgs. n. 58/1998, da effettuarsi entro il termine di dodici mesi a decorrere dalla delibera autorizzativa, quindi entro il 27 aprile 2019;
  • d) di aver valutato positivamente la conformità della Procedura in materia di operazioni con Parti correlate adottata dalla Società (approvata con delibera del 23 gennaio 2007, modificata con successiva delibera del 19 marzo 2014 e pubblicata sul sito internet) ai principi contenuti nel "Regolamento in materia di operazioni con parti correlate", adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e sue successive modifiche, in attuazione dell'art. 2391-bis del codice civile ed a quelli

$\overline{2}$

recati dal Codice di Autodisciplina; nonché la relativa coerenza con le indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010: tanto da poter concludere che le procedure adottate dal Consiglio sono idonee a garantire una corretta e trasparente regolamentazione delle operazioni con parti correlate. Al riguardo, il Collegio ha vigilato sull'osservanza della Procedura adottata, ottenendo al riguardo adeguate informazioni dalle funzioni preposte. Sottolinea, inoltre, che le funzioni precipue del Comitato Parti Correlate sono conferite al Comitato Controllo e Rischi, istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione ed in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina:

  • e) di aver acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di competenza, sull'adequatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, alle dimensioni della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale;
  • f) di aver vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, attraverso la assidua partecipazione alle riunioni del Consiglio di amministrazione e dei Comitati endo-consiliari costituiti in osseguio al Codice di Autodisciplina e sulla base delle informazioni acquisite, dando atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e ragionevolezza e che gli amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute;
  • g) di aver acquisito conoscenza e vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lett. d) del D.lgs. n. 58/1998, per le principali società soggette a controllo, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2 dello stesso D.lgs. n. 58/1998, tramite:
  • √ l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali:
  • √ gli incontri e gli scambi di informazioni con i Presidenti dei Collegi sindacali e con il Sindaco Unico ove previsto:
  • $\checkmark$ gli incontri con la Società incaricata anche della revisione legale delle partecipate:

éve

e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;

  • h) di aver valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
  • √ l'esame della relazione del Dirigente Preposto al controllo interno sul sistema di Controllo interno della Società:
  • √ l'esame delle relazioni della funzione Internal Audit e dell'informativa resa dalla stessa sugli esiti della attività di monitoraggio avente ad oggetto l'attuazione delle azioni correttive di volta in volta individuate;
  • √ l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni;
  • √ l'esame dei documenti aziendali:
  • √ l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di revisione;
  • √ lo scambio di informazioni con gli organi di controllo delle controllate ex art. 151, commi 1 e 2, del D.lgs. n. 58/1958;

e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;

  • i) di aver preso visione e di aver ottenuto informazioni sulle attività di carattere procedurale ed organizzativo poste in essere, in attuazione della normativa afferente alla "Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti" di cui al D.lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche; di aver ricevuto dall'Organismo di Vigilanza i verbali delle relative riunioni svolte nel corso dell'esercizio 2018, di aver acquisito le Relazioni periodiche presentate al Consiglio di Amministrazione e di aver ricevuto dallo stesso organismo assicurazione in merito all'assenza di fatti o situazioni da segnalare nella presente relazione;
  • j) di aver vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del D.lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la Corporate Governance, cui la Società ha dichiarato di aderire con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 novembre 2006; di aver verificato la corretta applicazione dei criteri di $\overline{4}$

accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei Consiglieri e di aver verificato l'adozione di una procedura di autovalutazione sulla composizione e funzionamento del Consiglio e del Comitati istituiti al suo interno:

  • k) di aver verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri, ai sensi dell'art. 3, comma 3.C.5., del Codice di Autodisciplina:
  • I) di aver verificato l'evoluzione della governance anche alla luce delle considerazioni contenute nella relazione sul governo societario in merito alle raccomandazioni recate nella lettera del Presidente del Comitato per la Corporate Governance del 21 dicembre 2018;
  • m) di aver effettuato la periodica verifica circa l'adeguatezza del Collegio in termini di poteri, funzionamento e composizione, tenuto conto delle dimensioni, della complessità e delle attività svolte dalla Società, accertando l'idoneità del propri componenti a svolgere le funzioni assegnate in termini di sussistenza dei requisiti di professionalità e onorabilità, di disponibilità di tempo e di indipendenza e verificando altresì il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi previsti, anche sulla base delle attestazioni ed informazioni fornite da ciascun sindaco:
  • n) di aver ricevuto dalla Società di revisione conferma della propria indipendenza ai sensi dell'art. 17 del D.lgs. n. 39/2010 e ai sensi del paragrafo 17 del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260;
  • o) di aver rilasciato, nel corso dell'esercizio 2018, i seguenti pareri favorevoli:
  • $\checkmark$ sulla remunerazione attribuita ad Amministratori investiti di particolari cariche, in aggiunta al compenso stabilito per la carica di amministratore ai sensi del comma 3 dell'art. 2389 del codice civile;
  • √ sulla valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza, previsti dal Codice di Autodisciplina e dal D.lgs. n. 58/1998, in capo ai consiglieri indipendenti;

  • √ sull'approvazione del piano annuale di attività predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.1. c) del Codice di Autodisciplina;

  • √ sulla valutazione sul corretto utilizzo dei principi contabili e sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, effettuata dal Comitato Controllo e Rischi, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.2. a) del Codice di Autodisciplina, di concerto con il Dirigente Preposto;
  • √ sull'attribuzione dell'incarico alla Società di revisione Ernst & Young S.L., appartenente al network della società incaricata della revisione del bilancio, di eseguire ulteriori attività di audit nei confronti di Saras Energia SAU, società di diritto spagnolo controllata dalla Saras S.p.A.;
  • √ sull'attribuzione dell'incarico a Ernst & Young Financial-Business Advisors S.p.A., appartenente al network della società incaricata della revisione del bilancio, di eseguire prestazioni di servizi diversi dalla revisione, concretantesi nel supporto metodologico alla definizione dell'agenda digitale nei confronti di Saras Ricerche e Tecnologie S.r.I, società controllata da Saras S.p.A.;
  • √ sull'attribuzione dell'incarico a Ernst & Young S.p.A., di eseguire prestazioni di servizi diversi dalla revisione, che si concretizzano in un approfondimento delle risultanze documentali relative all'analisi svolta dalla società in merito alla possibilità di applicare il trattamento contabile "hedge accounting" ad alcune tipologie di operazioni effettuate attraverso strumenti derivati;
  • p) di non aver ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile ed esposti;
  • q) di aver ricevuto analitica informativa in merito agli impairment test eseguiti ai sensi dello IAS 36 nel 2018 a conferma dei valori di alcune immobilizzazioni di importo rilevante iscritte nei bilanci delle società controllate:
  • r) di aver ricevuto analitica informativa in merito alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di

6

195

società controllate. Di tali operazioni, esaminate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, si citano le seguenti:

  • √ sottoscrizione di un accordo finalizzato alla cessione del ramo di azienda costituito dalla rete di stazioni di servizio situate in Spagna, dai servizi ancillari e dal relativo personale, di proprietà della controllata Saras Energia SAU, per un corrispettivo pari a 35.000 migliaia di euro, oltre al valore del circolante destinato ad essere trasferito al momento del closing dell'operazione previsto per la prima metà del 2019;
  • costituzione da parte della controllata Saras Energia SAU di una società di diritto spagnolo, denominata Saras Red SLU, funzionale alla dismissione del ramo di azienda di cui sopra:
  • approvazione del progetto di costituzione di una nuova società commerciale. interamente controllata e con sede in Roma, avente lo scopo di svolgere attività di acquisto e vendita di prodotti petroliferi in Italia;
  • s) di aver tenuto riunioni, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.lgs. n. 58/1998, con esponenti della Società incaricata della revisione legale, dalle quali non sono emersi fatti o criticità degni di menzione nella presente relazione;
  • t) di aver ricevuto il progetto di bilancio consolidato di Gruppo e di bilancio separato al 31 dicembre 2018, redatto secondo i principi contabili internazionali, nonchè la relazione sulla gestione, nei termini previsti dall'art. 2429 del codice civile, nonché il Bilancio di Sostenibilità recante la Dichiarazione consolidata delle informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità, nei termini previsti dall'art. 5 del D.lgs. n. 254/16:
  • u) di aver ricevuto, in data odierna, dalla Società di revisione legale le relazioni ai sensi dell'art. 14 e dell'art. 19, comma 3, del D.lgs. n. 39/2010 rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2018. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato della Società forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, in conformità agli International Financial Reporting Standards

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GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018

adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del D.lgs. n. 38/2005; e che la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nel comma 4 dell'art. 123-bis del D.lgs. n. 58/1998, sono coerenti con il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato;

  • v) di aver ricevuto, in data odierna, dalla Società di revisione EY S.p.A. la relazione prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014;
  • w) di aver ricevuto, in data odierna, dalla Società incaricata della revisione legale EY S.p.A. la relazione di revisione limitata sulla conformità delle informazioni non finanziarie fornite rispetto alle norme contenute nel D.lgs. 30 dicembre 2016 n. 254, dalla quale risulta l'inesistenza di elementi idonei a far ritenere che la DNF non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto citato e dal modello standard di rendicontazione "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" (in breve GRI Standard).

Dichiarazione consolidata di informazioni di carattere non finanziario

Il Collegio, nell'ambito della ordinaria attività svolta in attuazione della normativa vigente, ha vigilato sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni stabilite dal D. Isg. n. 254/2016 in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.

La Società ha redatto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario nella forma più ampia di "Bilancio di sostenibilità", collocandola in un documento distinto e non in una sezione della relazione sulla gestione.

La suddetta dichiarazione copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, rilevanti tenuto conto dell'attività e delle caratteristiche dell'impresa, in misura adeguata al fine di consentire la comprensione dell'attività svolta dal Gruppo Saras, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, in senso coerente con le disposizioni contenute nell'art. 3 del D.Lgs. n. 254/2016.

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Nella dichiarazione è fatta esplicita menzione dello standard di rendicontazione adottato, ovvero i "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards".

Sulla suddetta dichiarazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 4 marzo 2019 e messa a disposizioni dei Sindaci nella stessa data, il Collegio ha svolto un controllo di tipo sintetico sui sistemi e sui processi allo scopo di accertare il rispetto della legge e della corretta amministrazione. In concreto il controllo ha avuto ad oggetto la matrice di rilevanza dei rischi, le modalità di rendicontazione delle informazioni fornite dalle società del Gruppo e la corrispondenza al vero delle stesse, nonché la coerenza della stessa rendicontazione con le previsioni del decreto.

All'esito dell'attività svolta ed alla luce delle conclusioni raggiunte dalla Società di revisione nella specifica relazione, il Collegio può attestare l'adeguatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel D.lgs. n. 254/2016.

Conclusioni

Per lo svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2018, il Collegio si è riunito quindici volte; ha assistito ad una Assemblea degli azionisti, a sette riunioni del Consiglio di Amministrazione; a tre riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine ed a quattro riunioni del Comitato Controllo rischi.

Gli elementi di conoscenza necessari per lo svolgimento dell'attività di competenza del Collegio sono stati acquisiti, oltre che dalla partecipazione alle suddette riunioni, anche attraverso indagini dirette, nonché attraverso la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate. Da quanto è emerso dalle verifiche e dalla partecipazione alle riunioni, le scelte operate dagli Amministratori appaiono conformi alla legge ed allo statuto, ai principi di corretta amministrazione, nonché coerenti e compatibili con le dimensioni aziendali e con il patrimonio sociale.

Nel corso dell'attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni assunte dalla Società di revisione non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione.

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, e dall'analisi del progetto di bilancio presentato, considerato che, in data odierna, la Società di revisione ha rilasciato le proprie relazioni senza rilievi, il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

22 marzo 2019

Il Collegio Sindacale

Giancarla Branda - Presidente (Que el provole
Giovanni Luigi Camera - Sindaco effettivo

Paola Simonelli - Sindaco effettivo

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ELENCO DEGLI INCARICHI RICOPERTI DAL COLLEGIO SINDACALE IN SOCIETÀ DI CUI AL LIBRO V DEL CODICE CIVILE ALLA DATA DEL 04/03/2019

Avv. Giancarla Branda

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
GHC – Garofalo Health Care SpA Sindaco Effettivo
Sara Vita SpA Sindaco Effettivo e membro dell'Organismo di Vigilanza
RFI - Rete Ferroviaria Italiana SpA
Sindaco Effettivo e Membro dell'Organismo di Vigilanza dal 18/12//17
ACI Progei SpA Sindaco Effettivo
ACI Consult SpA in liquidazione Sindaco Effettivo
Consorzio Studi e Ricerche Fiscali Sindaco Effettivo
Banca Network Investimenti in liquidazione coatta Amministrativa Membro del Comitato di Sorveglianza

Dott. Giovanni Luigi Camera

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
ASPREMARE Ass.ne per la Prevenzione e la Terapia delle Malattie Renali - Onlus Revisore
Fondazione Cardinale Federico Borromeo Presidente del Collegio dei Revisori
M-I Stadio Srl Sindaco Effettivo
Massimo Moratti SapA Sindaco Effettivo
Mondini Cavi SpA Presidente Collegio Sindacale
Sardeolica Srl Sindaco Unico
Sarlux Srl Sindaco Effettivo
Shine Sim SpA Presidente Collegio Sindacale

Dott.ssa Paola Simonelli

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Bruker Italia Srl Presidente del Collegio Sindacale
Cooperativa per il Restauro SCARL Revisore Legale
Aliserio Srl Sindaco Effettivo
Biotecnica Instruments SpA Sindaco Effettivo
Chef Express SpA Sindaco Effettivo
Bi-Qem SpA Sindaco Effettivo
Bi-Qem Specialties SpA Sindaco Effettivo
Cremonini SpA Sindaco Effettivo
Emme Esse SpA in liquidazione Sindaco Effettivo
Errevi SpA n liquidazione Sindaco Effettivo
Fondo Pensione di Previdenza Bipiemme Sindaco Effettivo
Fratelli Gotta Srl Sindaco Effettivo
GE.SE.SO Gestione Servizi Sociali Srl Sindaco Effettivo
Intersider Acciai Spa in liquidazione Sindaco Effettivo
MARR SpA Sindaco Effettivo
Mondini Cavi SpA Sindaco Effettivo
Perani & Partners SpA Sindaco Effettivo
Posa SpA Sindaco Effettivo
Pusterla 1880 SpA Sindaco Effettivo
Sarlux Srl Sindaco Effettivo
UBS Fiduciaria SpA Sindaco Effettivo
Simonelli & Partners Srl Consigliere (senza Deleghe)

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

EY S.p.A.
Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 rer: +39 02 722122037 ev.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell' art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Non ci sono aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

EY S.p.A.
Sede Legale: Via Po, 32 - 00198 Roma
Capitale Societe Euro 2.525.000,001v.
Isoritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma
Isoritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.

A member firm of Ernst & Young Global Limited

202

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adequata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali: abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società:
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa:
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento:

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abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5. par. 1. del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Los. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto
acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

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Milano, 22 marzo 2019

EX S.p.A. Alberto Romeo A. (Socio)

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$(205)$

Investor Relations [email protected]

Numero Verde per gli investitori individuali 800 511155

Progetto grafico e impaginazione Michele D'Ambrosio, Milano

Foto: Stefano Dal Pozzolo, Roma Marco Cauz, Milano

Stampa: DigitalPrint Service, Milano

Stampato su Fedrigoni Freelife (carta riciclata amica dell'ambiente)

Saras SpA - Sede legale: Sarroch (CA) SS. 195 Sulcitana, Km 19 Numero Iscrizione Registro Imprese, Codice Fiscale e Partita IVA 00136440922

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