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Saras

Annual Report Apr 5, 2018

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E PROGETTO DI BILANCIO SEPARATO DI SARAS S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2017

Il 26 febbraio 2018 è mancato il Presidente Gian Marco Moratti. Figlio del fondatore della società, era legato da una profonda passione e da un instancabile impegno al Gruppo Saras cui ha dedicato tutta la sua vita lavorativa.

Insieme al fratello Massimo, con la sua sensibilità di uomo e la sua visione di imprenditore, ha portato il Gruppo a crescere e svilupparsi in un settore attraversato da continui cambiamenti fino a farlo diventare uno dei principali operatori Europei nella raffinazione del petrolio, attivo anche nel settore della produzione di energia elettrica.

Ancor più che per gli importanti obiettivi industriali raggiunti dal Gruppo sotto la sua guida, lo vogliamo ricordare per il suo stile di vita e di lavoro. L'onestà, l'impegno costante e la coerenza che lo hanno contraddistinto si sono accompagnati ad una grande umiltà e capacità di sapersi confrontare apertamente con le persone ascoltandole, spinto dall'obiettivo ultimo di migliorare, sempre. Questi valori non solo ispirano il nostro agire quotidiano ma orientano i nostri obiettivi futuri e sono il suo lascito più importante.

A lui va l'affetto sincero di tutti gli uomini e le donne di Saras che lui ha tanto amato e l'eterna gratitudine per aver avuto il privilegio di collaborare alla costruzione di una realtà così importante.

2 GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017

INDICE DI BILANCIO

PROFILO DEL GRUPPO SARAS

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio.

300.000 barili giorno

CAPACITÀ DI RAFFINAZIONE

Sito industriale Sarroch, Italia

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) ed una delle più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 10,0).

Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria viene gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in oltre cinquant'anni di attività.

Per sfruttare in modo ottimale queste straordinarie risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali.

In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, incorporata a Ginevra nel mese di settembre 2015, che si occupa di acquisire grezzi e altre materie prime per la raffineria del Gruppo, di venderne i prodotti raffinati, e di svolgere anche attività di trading, agendo da una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere.

PRODOTTI PETROLIFERI VENDUTI IN ITALIA E SPAGNA NEL CANALE RETE ED EXTRA RETE

Direttamente ed attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta e carburante per l'aviazione, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei. In particolare, nel 2017 circa 2,17 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi sono state vendute in Italia nel canale extra rete, ed ulteriori 1,48 milioni di tonnellate sono state vendute nel mercato spagnolo tramite la controllata Saras Energia SAU, attiva sia nel canale extra-rete che rete.

IMPIANTO IGCC (IMPIANTO DI GASIFICAZIONE A CICLO COMBINATO) INTEGRATO CON LA RAFFINERIA

4.000.000.000 kWh/anno

Ad inizio anni 2000, il Gruppo Saras ha intrapreso anche l'attività di produzione e vendita dell'energia elettrica, mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato), che ha una potenza installata di 575MW ed è gestito anch'esso dalla controllata Sarlux Srl. Tale impianto utilizza in carica i prodotti pesanti della raffinazione, e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/ anno di energia elettrica, contribuendo per oltre il 45% al fabbisogno elettrico della Sardegna.

PARCO EOLICO DI ULASSAI

96 MW di capacità installata

Inoltre, sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso il parco eolico di Ulassai. Il parco, operativo dal 2005, viene gestito dalla controllata Sardeolica Srl ed ha una capacità installata pari a 96MW.

Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl.

MILESTONES

Anni 1960

Inizio attività

Anni 1970

Potenziamento impianti

Anni 1980

Incremento della capacità di conversione

Anni 1990

Ambiente e nuove tecnologie, espansione nel mercato extra-rete

1962

Angelo Moratti fonda Saras.

1965

avvio della raffineria di Sarroch.

1968

installazione di una nuova unità di distillazione primaria e dell'impianto di Cracking Catalitico a letto fluido (FCC).

1970

installazione dell'unità di Alchilazione e di un impianto per il trattamento delle acque reflue.

vuoto (Vacuum).

1983

1984 installazione di una nuova unità di Reforming Catalitico (CCR).

installazione dell'unità di Visbreaking (VSB) e di un'unità di distillazione sotto

Fine anni '80

potenziamento dell'unità FCC sino alla capacità di 94.000 bl/giorno.

1992

installazione della prima unità di Mild Hydrocracking (MHC1).

Metà anni '90

Saras inizia ad operare nel mercato extra-rete (vendite all'ingrosso) in Spagna (Saras Energia) ed in Italia (Arcola Petrolifera).

Anni 2000

IPO, nuovi investimenti in alta tecnologia ed ambiente

2001

Avviamento dell'impianto IGCC (impianto di gasificazione a ciclo combinato).

installazione di una seconda unità Mild Hydrocracking (MHC2).

installazione di un'unità di eterificazione (TAME).

2005

il parco eolico di Ulassai è operativo con una potenza installata pari a 72MW.

2006

IPO per perseguire progetti di crescita e cercare nuove opportunità.

2007

aumento capacità di conversione, e significativo miglioramento della produzione di gasolio per autotrazione.

2008

ottenimento della registrazione EMAS (Eco Management Audit Scheme).

avvio dell'unità di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (TGTU).

avviamento dell'unità di desolforazione delle benzine (U800).

2009

Inizio commercializzazione di benzina e gasolio a 10 ppm (parti per milione) della concentrazione di zolfo. Significativa riduzione delle emissioni indirette di SO2.

Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo, e che consentono di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali

Estensione della rete di distribuzione nell'area meridionale della Spagna, mediante l'integrazione di 71 stazioni di servizio acquisite da ERG.

Durante la manutenzione dell'impianto MHC1, si è verificato un tragico evento con il decesso di tre operai.

Completato un importante ciclo di manutenzione ed investimenti, determinanti per la redditività della società, agli impianti: Topping 1, FCC, ALKY, TAME, MHC1, MHC2, e VSB.

Anni 2010

2010 Avvio del "Progetto Focus", volto a migliorare efficienza produttiva, efficacia operativa ed a razionalizzare i costi.

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

Saras diventa membro accreditato dell'OCIMF (Oil Companies International Marine Forum), e può operare nell'ambito del "vetting" all'interno del programma SIRE dell'OCIMF.

Emissione obbligazionaria presso la Borsa del Lussemburgo, rivolta ai soli investitori istituzionali, del valore nominale di 250 milioni di Euro e della durata 5 anni.

2011

"Project Focus" consegue risultati positivi ed viene esteso anche alle attività di "Programmazione" e "Supply & Trading".

Il Gruppo sfrutta la propria flessibilità commerciale ed operativa per sopperire alla mancanza di grezzi libici, in conseguenza della guerra civile che sconvolge il paese.

Viene compiuta la fermata decennale per la manutenzione programmata dell'intero impianto IGCC.

La controllata "Sardeolica Srl" porta la capacità installata del parco eolico di Ulassai da 72 a 96 MW.

2012

Il Consiglio di Amministrazione di Saras approva il Piano Industriale 2013-2017, basato su attività mirate ad incrementare l'efficacia e l'efficienza, ed a perseguire nuove opportunità commerciali.

Presso il segmento Raffinazione, viene effettuato il revamping del MildHydroCracking-2 (MHC2).

Essere fra i più sicuri ed efficienti operatori del settore rimane la sfida principale per il Gruppo Saras, in un contesto competitivo difficile ed aggravato dalla recessione nella Zona Euro.

2013

La strategia industriale del Gruppo resta focalizzata sulla ricerca della performance operativa ottimale.

Un'importante riorganizzazione societaria viene portata a compimento,

trasferendo il ramo d'azienda del segmento Raffinazione da Saras SpA alla controllata Sarlux Srl.

Rosneft acquisisce a fine aprile il 13,70% del capitale sociale di Saras SpA dagli azionisti di maggioranza, i dottori Gian Marco e Massimo Moratti ed, a

MILESTONES

Anni 2010

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

metà giugno un ulteriore 7,29% dai mercati finanziari, mediante un offerta pubblica di acquisto volontaria parziale.

2014

Il Gruppo Saras prosegue le iniziative di "asset management" mirate alla riduzione dei costi, all'incremento dell'efficienza energetica, ed al coordinamento tra attività commerciali e gestione operativa della raffineria.

Emissione obbligazionaria presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, del valore nominale di 175 milioni di Euro e della durata 5 anni.

Vengono effettuate con successo le importanti attività di "turnaround" quinquennale presso l'impianto FCC di Cracking Catalitico, e le sue due principali unità ancillari: Alchilazione (Alky) ed Eterificazione (TAME).

Arcola Petrolifera Srl viene fusa per incorporazione in Saras SpA, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2014.

Il 29 dicembre 2014 Sarlux Srl acquisisce un ramo d'azienda di Versalis SpA, composto da circa l'80% delle unità produttive del complesso petrolchimico

Versalis di Sarroch, al fine di realizzare notevoli sinergie industriali ed organizzative, e rafforzarsi ulteriormente nel panorama competitivo internazionale.

2015

Il 2015 segna un cambiamento strutturale dei mercati petroliferi: prezzi del grezzo più equilibrati, maggior disponibilità di tipologie di grezzo non-standard, ripresa dei consumi di prodotti petroliferi, razionalizzazione del sistema di raffinazione europeo, riduzione della capacità "spare" a livello globale e correzione di alcune distorsioni di mercato, concorrono alla ripresa dei margini di raffinazione, beneficiando in misura maggiore le raffinerie complesse come quella del Gruppo Saras.

Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, il Gruppo Saras adotta un innovativo modello di business basato sulla gestione integrata della Supply Chain (ovvero della filiera di approvvigionamento della materia prima). Tale modello si fonda sulle caratteristiche di flessibilità ed alta conversione della raffineria di Sarroch, oltre che sullo stretto coordinamento tra attività di programmazione, trading e gestione operativa degli impianti.

In data 15 ottobre, si svolge presso la raffineria di Sarroch il "Capital Markets Day" del Gruppo Saras e viene presentato il Piano Industriale 2016–2019, basato sull'esecuzione ottimale del modello di gestione integrata della "Supply Chain", e su una serie di iniziative di miglioramento in ambito affidabilità, efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito, con investimenti moderati e brevi periodi di rientro.

In data 19 ottobre, Rosneft vende ad un qualificato Gruppo di investitori istituzionali internazionali circa l'8,99% del capitale sociale di Saras SpA, e riduce la sua partecipazione al 12%.

In data 10 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento bancario quinquennale, per un importo complessivo pari a 265 milioni di euro, con lo scopo di rifinanziare debito esistente.

2016

Il 2016 si conferma un altro anno positivo per l'industria della raffinazione Europea, grazie al permanere di un'ampia offerta di grezzi, inclusi quelli non convenzionali le cui lavorazioni favoriscono siti complessi, integrati e ad alta conversione come quello Saras, e ad una domanda globale di prodotti raffinati in crescita (+1,3 mbl/g rispetto al 2015).

Da gennaio diviene pienamente operativa Saras Trading SA a Ginevra, una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere. Importante tassello nell'implementazione del modello di gestione integrata della Supply Chain, provvede agli acquisti di materie prime ed alla vendita dei prodotti raffinati della raffineria e svolge anche attività di trading indipendente su grezzo e prodotti petroliferi.

In data 22 aprile, l'Assemblea degli Azionisti delibera di distribuire un dividendo di Euro 0,17 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 10,8%), per un totale di 159,1 milioni di Euro. Il ritorno al pagamento del dividendo dopo numerosi anni è stato reso possibile dal miglioramento delle condizioni del mercato della raffinazione, e dagli ottimi risultati dell'esercizio 2015.

L'esercizio 2016 ha visto il Gruppo Saras impegnato in un importante processo di riduzione del costo medio del debito, cogliendo le

opportunità offerte dal contesto di bassi tassi di interesse, derivante dalla politica espansiva della Banca Centrale Europea. In dettaglio a settembre è stato concluso il rimborso anticipato dei titoli obbligazionari quinquennali (valore nominale complessivo di 175 milioni di Euro e cedola fissa annua del 5%) e nell'ultimo trimestre sono state rinegoziate alcune linee di credito.

2017

Nel 2017 l'industria della raffinazione ha continuato a beneficiare di condizioni favorevoli caratterizzate da margini dei principali prodotti raffinati soddisfacenti. L'offerta di grezzo è risultata abbondante nonostante l'implementazione di tagli produttivi ad opera dei paesi OPEC e di altri importanti produttori (in primis la Russia), pur in presenza di una certa pressione sugli sconti dei grezzi pesanti che sono risultati maggiormente interessati dai succitati tagli produttivi. È continuato il trend di crescita della domanda globale di prodotti raffinati che è risultata in aumento di +1,5 mbl/g rispetto al 2016.

In data 17 gennaio Rosneft, ha collocato la totalità delle azioni Saras SpA che deteneva in portafoglio,

corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras, ad un qualificato Gruppo di investitori internazionali.

In data 27 febbraio è stato presentato il Piano Industriale 2017-2020 che punta all'eccellenza operativa attraverso ottimizzazioni dei costi, incrementi dell'efficienza energetica, sviluppi della configurazione del sito con l'obiettivo di mantenere la leadership nel prossimo decennio, anche grazie alle innovazioni tecnologiche offerte dall'Industria 4.0.

In data 20 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,10 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 4,6%), per un totale di 93,6 milioni di Euro. L'Assemblea ha altresì nominato come amministratore il Dr. Giovanni Moratti, in sostituzione del dimissionario Andrey Nikolayevich Shishkin, e deliberato di modificare l'art. 18 dello Statuto Sociale, che consentiva di trarre un amministratore dalla lista presentata e votata da soci rappresentanti singolarmente almeno il 12% del capitale sociale, in ragione dell'evoluzione della struttura azionaria conseguente alla cessione della partecipazione da parte di Rosneft.

Nel corso dell'anno ha preso avvio il programma #digitalSaras finalizzato ad individuare e implementare le innovazioni tecnologiche più idonee nell'ambito dell'Industria 4.0, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le performance operative e l'efficienza. Dopo una prima fase di identificazione delle tecnologie disponibili, sono stati sviluppati 10 progetti pilota e, una volta verificata l'effettiva applicabilità ed i benefici, è stata avviata la fase di estensione a tutta l'organizzazione. Il progetto si inserisce senza discontinuità in tutte le iniziative correnti del Gruppo enfatizzandone e potenziandone le caratteristiche di affidabilità, efficienza e flessibilità che da sempre lo hanno caratterizzato, facendo leva sul know-how delle persone.

Il 22 dicembre si è concluso con successo il private placement di titoli obbligazionari per un valore nominale di Euro 200 milioni, scadenza 28 dicembre 2022 e cedola fissa annua dell'1,70%. Con tale operazione prosegue il processo di ottimizzazione finanziaria iniziato nel 2016, estendendo la durata media dell'indebitamento finanziario. Il ricavato dell'operazione è destinato al rifinanziamento di parte

dell'indebitamento lordo, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Signori Soci e Azionisti,

è per me estremamente difficile parlare dei risultati e del futuro del Gruppo senza poter condividere questo compito con mio fratello Gian Marco come è sempre avvenuto. Ma proprio la sua grande passione e dedizione per questa azienda deve spingere tutti noi a dare il meglio e proseguire nel percorso di crescita e prosperità che lui aveva tracciato e che con tanto sacrificio ed impegno ha contribuito a realizzare.

Nell'esercizio appena concluso, grazie anche alle favorevoli condizioni di mercato, Saras ha conseguito risultati solidi, con un utile netto in forte crescita rispetto all'esercizio precedente. La posizione finanziaria netta è risultata positiva per circa 90 milioni di Euro, anche dopo il rimborso di tutti i debiti relativi a forniture di grezzo passate, la realizzazione di oltre 200 milioni di Euro di investimenti e la distribuzione di 94 milioni di dividendi. Nel corso dell'anno il Gruppo ha conseguito importanti miglioramenti in ambito industriale, commerciale e finanziario ponendo le basi per la sostenibilità dei risultati anche nel futuro.

Il 2017 è stato un anno caratterizzato da condizioni economiche favorevoli: è proseguita la crescita globale, si sono rafforzati gli scambi commerciali, i tassi di interesse e l'inflazione sono rimasti a livelli contenuti, in un contesto di stabilità politica a livello europeo.

Sul fronte dei mercati petroliferi, il Brent si è rafforzato ed i crack spread dei prodotti raffinati sono risultati molto soddisfacenti. Tale dinamica ha tratto vigore principalmente da una crescita della domanda globale robusta e superiore alle attese. L'offerta di grezzi è rimasta su livelli abbondanti nonostante l'implementazione dei tagli produttivi ad opera dei paesi OPEC. Questo grazie all'effetto congiunto dei maggiori volumi provenienti da Libia e Nigeria, paesi esenti dai tagli, ed alla ripresa delle produzioni non convenzionali statunitensi. In termini di

tipologie di grezzi disponibili, lo scenario è risultato per noi più sfidante in quanto i tagli produttivi hanno interessato particolarmente i grezzi pesanti ad alto tenore di zolfo che, come noto, sappiamo valorizzare al meglio. Il nostro modello di business orientato alla flessibilità operativa e commerciale si è dimostrato vincente anche in tale contesto complesso e caratterizzato da dinamiche poco prevedibili.

Le previsioni degli esperti anticipano uno scenario di medio periodo che prosegue favorevole per l'industria della raffinazione grazie alla crescita della domanda di prodotti raffinati. Ulteriore slancio giungerà poi dall'introduzione dal 1° gennaio 2020 della normativa internazionale "IMO Marpol VI", per la quale i contenuti di zolfo delle emissioni dei motori marini dovranno essere ridotti drasticamente rispetto agli attuali livelli. Ne conseguirà un sensibile rafforzamento del valore del diesel e contemporaneamente una discesa di quello dell'olio combustibile ad alto contenuto di zolfo e dei prezzi dei grezzi ad alto contenuto di zolfo. Aumenteranno quindi i margini di raffinazione per gli impianti ad alta conversione mentre le raffinerie di minori dimensioni e meno complesse non saranno nelle condizioni di poter cogliere questa opportunità. In simili circostanze, il nostro sito di Sarroch risulterà sensibilmente avvantaggiato e l'impianto IGCC, importante tassello del nostro sistema industriale, grazie alla completa integrazione con la raffineria, sarà pienamente utilizzato anche dopo il 2021 valorizzando la parte pesante della lavorazione in modo efficace e remunerativo.

Il piano industriale 2018 – 2021 conferma l'impegno nel business della raffinazione e la volontà di mantenere l'eccellenza operativa e tecnologica per garantire la sostenibilità del business anche nel prossimo decennio che si preannuncia ricco di sfide ma anche di opportunità per quegli operatori che saranno in grado di mantenere una posizione di leadership. Con questo

obiettivo, ci apprestiamo a realizzare 800 milioni di Euro di investimenti focalizzati al mantenimento di impianti all'avanguardia. Riponiamo molta fiducia nei risultati che potranno derivare dal programma di digitalizzazione in corso, che punta a consolidare con il supporto dell'innovazione tecnologica i nostri fattori distintivi di successo ovvero il know-how delle persone, l'efficienza a la flessibilità.

Si conferma il forte orientamento del Gruppo alle tematiche ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro testimoniato, tra le altre cose, dagli eccellenti risultati conseguiti relativamente agli indici infortunistici, risultati largamente inferiori rispetto ai dati medi di settore, raccolti a livello europeo da Concawe. Ciò grazie alla diffusione della cultura della sicurezza ad ogni livello, ai processi di formazione continua messi in atto ed alla costante attenzione delle nostre persone.

In conclusione, forti di un Gruppo di collaboratori di altissimo livello professionale, impianti all'avanguardia di primaria qualità e della nostra solidità finanziaria affrontiamo con fiducia le sfide future, certi di poter continuare a generare valore per i nostri stakeholders e per la comunità con cui interagiamo.

Massimo Moratti AMMINISTRATORE DELEGATO

RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

Principali dati di Bilancio Consolidato 16
Principali dati di Bilancio Consolidato ed Operativi 19
Organi Societari 20
Corporate Governance 22
Quadro Normativo di Riferimento 23
Andamento dei Mercati Azionari 24
Andamento del titolo Saras 26
Struttura del Gruppo Saras 28
Commento ai risultati del Gruppo Saras 30
Posizione Finanziaria Netta 33
Analisi dei Segmenti 34
Raffinazione 35
Generazione di Energia Elettrica 42
Marketing 45
Eolico 46
Sartec (Saras Ricerche e Tecnologie) 48
Strategia ed Evoluzione prevedibile della gestione 51
Investimenti per segmento di attività 52
Risorse Umane 54
Salute, Ambiente e Sicurezza 58
Responsabilità Sociale ed Attività con il Territorio 65
Analisi dei Rischi 66
Altre informazioni 68
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2016 71

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO ED OPERATIVI

Milioni di Euro 2017 2016 Var%
RICAVI 7.687 6.870 12%
EBITDA 504,3 638,1 -21%
EBITDA comparable 1 522,5 506,0 3%
EBIT 325,8 391,3 -17%
EBIT comparable 1 344,0 279,3 23%
RISULTATO NETTO 240,8 196,3 23%
RISULTATO NETTO comparable 1 217,4 155,9 39%
Azioni in circolazione, '000.000 (n° medio) 936 935
RISULTATO NETTO comparable 1
per azione (euro)
0,23 0,18
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 87 99
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 205,0 145,6
LAVORAZIONE DI RAFFINERIA migliaia di tons 14.060 12.962 8%
milioni di barili 102,6 94,6 8%
migliaia barili/giorno 281 259 8%
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,130 1,107 2%
MARGINE BENCHMARK EMC \$/bl 3,5 2,9
MARGINE RAFFINAZIONE SARAS (*) \$/bl 6,0 6,6
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA IGCC GWh 4.085 4.588 -11%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 8,7 8,1 7%
MARGINE IGCC \$/bl 3,3 3,3 0%
VENDITE TOTALI MARKETING migliaia di tons 3.653 4.084 -11%
di cui in Italia migliaia di tons 2.169 2.298 -6%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.484 1.787 -17%
  1. Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto sono mantenuti con valorizzazione FIFO, però rispetto ai risultati reported, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti delle variazioni di scenario, attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali agli stessi valori unitari delle rimanenze finali. Inoltre sono classificati all'interno dei risultati operativi i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati su oil e cambi con finalità di copertura, che fanno riferimento ad operazioni che prevedono lo scambio di quantità fisiche e quindi sono connessi all'operatività industriale del Gruppo, benché non contabilizzati in hedge accounting secondo i principi contabili di riferimento. Sono esclusi, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, gli strumenti derivati relativi ad operazioni fisiche non di competenza del periodo oltre che le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza. I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. A partire dal primo semestre del 2017, sono state apportate modifiche alle modalità di determinazione dei risultati "comparable" rispetto al passato. Pertanto, al fine di garantire la comparabilità, i risultati dell'esercizio 2016 e del quarto trimestre 2016, sono stati riclassificati e messi a confronto con quelli precedentemente determinati.

(*) I margini di raffinazione del 2016 e del 2017 fanno riferimento al comparable EBITDA della Raffinazione calcolato secondo la nuova metodologia.

ORGANI SOCIETARI

CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE

MASSIMO MORATTI Amministratore Delegato e Consigliere
ANGELO MORATTI Vice Presidente e Consigliere
DARIO SCAFFARDI Vice Presidente Esecutivo, Direttore Generale e Consigliere
ANGELOMARIO MORATTI Presidente Saras Energia e Consigliere
GABRIELE MORATTI Consigliere
GIOVANNI MORATTI Consigliere
GABRIELE PREVIATI Consigliere
GILBERTO CALLERA Consigliere indipendente
ADRIANA CERRETELLI Consigliere indipendente
LAURA FIDANZA Consigliere indipendente
ISABELLE HARVIE-WATT Consigliere Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
GIOVANNI LUIGI CAMERA Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
PINUCCIA MAZZA Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY SpA

CORPORATE GOVERNANCE

La Società aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance e pubblicato da Borsa Italiana SpA nel marzo 2006, come successivamente modificato (il "Codice di Autodisciplina"), secondo quanto descritto nella relazione annuale sulla Corporate Governance (la "Relazione") predisposta dal Consiglio di Amministrazione (il "Consiglio") e pubblicata entro 21 giorni dall'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2017.

In tale relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis, primo comma del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), come successivamente modificato, sono descritte le caratteristiche salienti del sistema di corporate governance di Saras, nonché il concreto funzionamento delle sue diverse componenti, con particolare riferimento all'adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

L'organizzazione societaria di Saras SpA è conforme alle disposizioni contenute nel codice civile e alle altre norme speciali in materia di società di capitali, in particolare quelle contenute nel TUF.

La Società è strutturata secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo, con un consiglio di amministrazione incaricato di provvedere alla gestione aziendale, al cui interno sono stati istituiti un Comitato per la Remunerazione e le Nomine e un Comitato Controllo e Rischi, con funzioni anche di Comitato per le Parti Correlate, ed un Collegio Sindacale chiamato, tra l'altro, a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, e a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società.

L'Assemblea degli Azionisti, in data 28 aprile 2015, ha nominato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale attualmente in carica conferendo loro un mandato triennale, ed ha altresì affidato l'incarico di revisione contabile del proprio bilancio di esercizio e consolidato, per gli esercizi 2015-2023, nonché di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo, alla società di revisione EY SpA: ("EY").

Stante l'imminente scadenza del mandato conferito al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, l'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 sarà chiamata altresì a nominare i nuovi organi amministrativo e di controllo.

La Relazione descrive in maniera dettagliata il ruolo, i compiti del Consiglio di Amministrazione, elencando le funzioni non delegabili e quelle che sono state oggetto di delega, e fornisce informazioni puntuali circa la sua composizione e le riunioni tenutesi nel 2017 e nei primi mesi del 2018.

In particolare si dà atto che in seguito alle dimissioni del consigliere Andrey Nikolayevich Shishkin l'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017 ha nominato quale amministratore il Dott. Giovanni Moratti il quale rimarrà in carica sino all'assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Lead Independent Director nella persona di Gilberto Callera, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine (composto da Gilberto Callera, Laura Fidanza e Gabriele Previati) e il Comitato Controllo e Rischi, ad oggi composto dagli amministratori non esecutivi indipendenti, Ing. Gilberto Callera, Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Isabelle Harvie-Watt e il Dott. Gabriele Previati.

I due Comitati hanno le funzioni consultive e propositive di cui al Codice di Autodisciplina e si sono riuniti regolarmente nel corso del 2017 e dei primi mesi del 2018, come illustrato nella relazione sulla corporate governance.

La Relazione descrive inoltre il sistema del controllo interno della Società, la cui responsabilità compete al Consiglio, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, avvalendosi del Comitato Controllo e Rischi e della Funzione di Internal Audit.

Il Consiglio ha individuato nel Vice Presidente Esecutivo l'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno.

La società ha inoltre individuato nel Chief Financial Officer, Dott. Franco Balsamo, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.

Fin dal gennaio 2006 la Società si è dotata di un "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato in più occasioni, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina delle responsabilità amministrativa degli enti" ai sensi del D. Lgs. 231/2001, a cui sovrintende un apposito organismo di vigilanza.

È da ricondurre al sistema di controllo interno anche il Codice Etico di Gruppo (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saras SpA il 1 agosto 2016 e successivamente recepito dai Consigli di Amministrazione delle altre società del Gruppo) che esprime, in un unico documento, i valori e i principi comuni che ispirano l'azione del Gruppo Saras e dei quali si richiama l'osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori e di tutti coloro che instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo.

La relazione illustra infine i contenuti del Regolamento interno per la gestione delle informazioni privilegiate e l'istituzione dell'elenco delle persone che vi hanno accesso, della Procedura in materia di internal dealing, delle procedure in materia di operazioni con parti correlate nonché del codice di comportamento degli amministratori del Gruppo Saras, adottati dal Consiglio di amministrazione della Società.

  1. Entrambi i documenti sono stati integrati ed aggiornati in attuazione della disciplina contenuta nell'art. 17, del Regolamento Europeo n. 596 del 16/4/2014, relativo agli abusi di mercato (e che ha abrogato la direttiva 2003/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e le direttive 2003/124/CE, 2003/125/CE e 2004/72/CE della Commissione) ( cd. "MAR"), nonché del Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/1055 della Commissione Europea del 29 giugno 2016.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

I provvedimenti di maggior rilievo che hanno caratterizzato nel 2017 il settore dell'energia nonché i settori ambientale e della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:

  • D.P.C.M. 28 dicembre 2017 recante approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) per l'anno 2018;
  • Legge 27 dicembre 2017 n. 205 recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e contenente, inter alia, proroga al Sistri e norme in materia di tenuta digitale di registri di carico e scarico;
  • D.M. Sviluppo Economico 21 dicembre 2017 contenente disposizioni in materia di riduzione delle tariffe a copertura degli oneri generali di sistema per imprese energivore;
  • Legge 20 novembre 2017, n. 167 contenente disposizioni in materia di acque, energie rinnovabili e sanzioni per violazione al regolamento "Clp" sulla classificazione di sostanze e miscele;
  • D.M. Sviluppo Economico 10 novembre 2017 di adozione della strategia energetica nazionale 2017;
  • Legge 25 ottobre 2017 n. 163 contenente delega per il recepimento, inter alia, di direttive in materia di sicurezza sul lavoro, riduzione di emissione di inquinanti atmosferici;
  • D.P.C.M. 10 ottobre 2017 di approvazione del programma di misure finalizzato a conseguire o mantenere un buono stato ambientale dell'ambiente marino;
  • D.M. Sviluppo Economico del 9 agosto 2017 relativo a prospezione, ricerca e coltivazione idrocarburi liquidi e gassosi offshore e onshore;
  • L. 4 agosto 2017, n. 124 recante legge annuale per il mercato e la concorrenza e misure in materia di rifiuti da rottami ferrosi, edilizia, mercato dell'energia e energie rinnovabili;
  • Regolamento Commissione Ue 2017/1510/Ue in materia di Reach e modifica dell'allegato XVII del Regolamento 1907/2006/Ce per quanto riguarda le sostanze CMR;
  • Regolamento Commissione Ue 2017/1000/Ue in materia di Reach e modifica dell'allegato XVII del Regolamento 1907/2006/Ce;
  • Regolamento Commissione Ue 2017/999/Ue in materia di Reach e modifica dell'allegato XIV del Regolamento 1907/2006/Ce;
  • D. Lgs. 16 giugno 2017, n. 104 recante modifiche e integrazioni alla Parte II del D. Lgs. 152/2006 in materia di valutazione di impatto ambientale;
  • Regolamento Commissione Ue 2017/776/Ue inerente la classificazione, l'etichettatura e l'imballaggio delle sostanze e delle miscele e di modifica dell'Allegato VI del Regolamento "Clp";
  • Decisione della Commissione Ue 2017/1471/Ue di revisione delle assegnazioni delle quote di emissioni di gas a effetto serra nel periodo 2017-2020;
  • Decisione della Commissione 2017/1442/Ue inerente l'adozione delle conclusioni Bat per i grandi impianti di combustione;
  • D.M. 28 aprile 2017 n. 56 recante disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale e dei criteri da tenere in conto nella determinazione dell'importo delle garanzie finanziarie;
  • D. Lgs. 19 aprile 2017 n. 18 recante disposizioni integrative e correttive al D. LGs. 18 aprile 2016 n. 50 (codice dei contratti pubblici);
  • DM Ambiente 22 marzo 2017 recante disposizioni sul tenore di zolfo nei combustibili ad uso marittimo;
  • D.Lgs. 21 marzo 2017 n. 51 regolante la qualità della benzina e del combustibile diesel e di promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili;
  • D.M. 6 marzo 2017, n. 58 recente modalità applicative delle tariffe per le istruttorie e i controlli e compensi per la Commissione per lo svolgimento dell'istruttoria in materia di autorizzazione integrata ambientale;
  • Regolamento Commissione Ue 2017/542/Ue recante disposizioni in materia di classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele "ClP" e di modifica del Regolamento 1272/2008/Ce;
  • Decisione Consiglio Ue 2017/770 e 69/ Ue di ratifica e adesione al protocollo del 2010 della convenzione internazionale sulla responsabilità e sul risarcimento dei danni prodotti dal trasporto via mare di sostanze pericolose e nocive;
  • Legge 27 febbraio 2017 n. 19 di conversione del D.L. 244/216 di proroga in materia di Sistri, impianti di energia termina e sicurezza sul lavoro;
  • D. Lgs. 17 febbraio 2017, n. 42 recante disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico;
  • D. Lgs. 17 febbraio 2017, n. 41 di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la Direttiva 2000/14 e con il regolamento 765/2008/Ce;
  • D.M. Ambiente 23 gennaio 2017 relativo alle attrezzature e scorte che devono essere presenti nei depositi in terraferma, negli impianti di perforazione, sulle piattaforme e sulle navi appoggio per fronteggiare inquinamenti marini da idrocarburi;
  • D.M. Sviluppo Economico 11 gennaio 2017 recante Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e il gas per gli anni dal 2017 al 2020 e per l'approvazione delle nuove Linee Guida per la preparazione, l'esecuzione e la valutazione dei progetti di efficienza energetica.

ANDAMENTO DEI MERCATI AZIONARI

Il 2017 è stato un anno positivo per i mercati azionari globali e tutti i principali indici hanno chiuso in progresso rispetto all'anno precedente.

In dettaglio la borsa di Atene ha registrato la miglior performance con l'indice "ASE Large Cap" in crescita del 20%, seguita a stretto giro dall'indice americano "S&P 500" e quello giapponese "Nikkei 225", che hanno fatto segnare un progresso del 19% circa.

Performance positiva anche per la Borsa di Milano, con l'indice "FTSE Mib" che ha chiuso l'esercizio in rialzo del 13,6%, seguita dall'indice "Dax" di Francoforte e dell'indice francese "CAC 40" che hanno chiuso l'anno in rialzo del 12,5% e del 9,3% rispettivamente.

La borsa londinese ha registrato una crescita dell'indice di riferimento "FTSE 100 UK" del 7,6%, mentre l'indice rappresentativo del mercato spagnolo,"l'IBEX 35", è salito del 7,4% e l'indice composito che sintetizza l'andamento delle 300 società europee a maggior capitalizzazione ("FTSE EuroFirst 300") ha chiuso in progresso del 7,1%.

I seguenti grafici danno una rappresentazione visiva delle oscillazioni dei corsi azionari poc'anzi commentati, utilizzando come "base 100" di riferimento, le quotazioni del 1 gennaio 2017.

Il 2017 si è caratterizzato per un trend rialzista dei principali indici azionari ed una volatilità delle quotazioni contenuta. Fattori determinanti di questa fase positiva sono stati il consolidamento della crescita globale sia nei paesi emergenti che nelle maggiori economie avanzate, il rafforzamento degli scambi commerciali, il persistere di condizioni finanziarie favorevoli con tassi di interesse ed inflazione contenuti e la stabilizzazione della situazione politica in Europa.

L'incremento dei corsi azionari che aveva preso slancio negli ultimi mesi del 2016 è proseguito nel primo trimestre del 2017. L'indice statunitense è stato supportato nel primo trimestre dalle attese di una svolta espansiva a livello fiscale ad opera della nuova amministrazione federale. Nonostante tale scenario non si sia concretizzato e la Fed abbia rialzato i tassi di interesse a marzo, l'indice "S&P 500" è risultato in progressione del 5,5% rispetto all'inizio dell'anno trainato in particolar modo dai titoli del comparto tecnologico mentre quelli del settore dell'energia hanno sofferto per la debolezza delle quotazioni del grezzo. Anche gli indici europei hanno messo a segno un analogo rialzo a partire da febbraio, dopo un'iniziale fase laterale, sulla scia di dati economici superiori alle attese e della riduzione del rischio politico in conseguenza dell'esito delle elezioni olandesi che hanno iniziato a dissipare il rischio di un'ascesa dei partiti euroscettici.

È proseguita anche nel secondo trimestre la tendenza all'aumento degli indici azionari globali in un contesto di bassa volatilità. Lo "S&P 500" è salito nonostante dati sulla crescita economica non pienamente soddisfacenti e i crescenti dubbi sulla capacità dell'amministrazione Trump di implementare l'annunciato piano di stimolo economico. I principali indici azionari europei sono saliti nei primi mesi del secondo trimestre sull'onda di dati macroeconomici incoraggianti, una stagione dei risultati aziendali che ha positivamente sorpreso e dell'esito delle elezioni francesi che, con la vittoria di Macron, ha allontanato la possibilità di un'ascesa dei fronti populisti europei. Nell'ultima settimana di aprile tuttavia il mercato ha interpretato i segnali provenienti dalla Banca Centrale Europea come un rischio di riduzione della politica espansiva innescando una breve fase di calo poi rapidamente riassorbita. Il grezzo ha continuato a calare nel periodo in quanto i tagli produttivi ad opera dei Paesi OPEC e non-OPEC sono risultati controbilanciati dalle maggiori produzioni libiche e nigeriane e dalla ripresa della produzione statunitense di shale-oil. L'euro si è apprezzato nei confronti del dollaro di oltre il 7% grazie principalmente al miglioramento delle prospettive economiche dell'area.

Nel terzo trimestre dell'anno si è protratta l'ascesa dell'indice statunitense grazie all'accelerazione della crescita economica ed alla debolezza del dollaro rispetto alle altre valute, nonostante il riaccendersi del rischio geopolitico come conseguenza delle tensioni con la Corea del Nord. In generale nel terzo trimestre i titoli ciclici e quelli energetici hanno realizzato guadagni superiori rispetto agli altri settori, anche grazie all'incremento delle quotazioni petrolifere sospinte, tra l'altro, da dati robusti sul fronte della domanda. Da segnalare la performance particolarmente positiva dell'indice della borsa di Milano, il "FTSE Mib", che ha messo a segno un incremento di oltre il 10% grazie all'andamento favorevole di molti indicatori quali la produzione industriale, il traffico commerciale e i consumi elettrici che hanno condotto ad un rialzo delle stime di crescita del PIL su base annua. A livello europeo il focus è rimasto sulla possibilità di un inasprimento della politica monetaria che ha guidato l'Euro verso i valori massimi dell'anno rispetto al dollaro.

È proseguita nel quarto trimestre la corsa dello "S&P 500" che ha toccato nuovi massimi anche grazie all'approvazione dell'atteso pacchetto di sgravi fiscali. I listini europei sono invece rimasti sostanzialmente invariati, con l'eccezione del "FTSE Mib" che nell'ultimo trimestre ha perso terreno anche a causa dell'avvicinarsi di elezioni politiche (a marzo 2018) dall'esito altamente incerto che potrebbero riaccende il rischio politico a livello europeo. Ciononostante l'indice ha chiuso l'anno in progresso del 13,6% ed è risultato tra i migliori a livello europeo.

INDICI DEI PRINCIPALI MERCATI AZIONARI (FONTE: BLOOMBERG)

FTSE 100 UK Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato inglese

Standard & Poor's 500 Index: indice delle 500 azioni più rappresentative del mercato statunitense scelte tra tutti i settori dell'economia

DAX Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato tedesco

CAC 40 Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato francese

NIKKEI 225 Index: indice delle 225 azioni più rappresentative del mercato giapponese

FTSE Euro First 300 Index: indice rappresentativo delle 300 società europee più grandi per capitalizzazione

IBEX 35 Index: indice delle 35 azioni più rappresentative del mercato spagnolo

ASE Large Cap Index: indice delle 25 azioni più rappresentative del mercato greco

FTSE MIB Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato italiano

ANDAMENTO DEL TITOLO SARAS

PREZZO DEL TITOLO (Euro) 2017
Prezzo minimo (07/02/2017) * 1,418
Prezzo massimo (01/11/2017) * 2,354
Prezzo medio 1,961
Chiusura del 29/12/2017 2,004
* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.
VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI 2017
Minimo in milioni di Euro (22/12/2017) 1,4
Minimo in milioni di azioni (22/12/2017) 0,7
Massimo in milioni di Euro (18/01/2017) 59,9
Massimo in milioni di azioni (18/01/2017) 38,0
Volume medio in milioni di Euro 7,7
Volume medio in milioni di azioni 4,0

Nelle tabelle si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras in termini di prezzo e volumi scambiati durante il periodo che va dal 2 gennaio 2017 al 31dicembre 2017.

La capitalizzazione di mercato al 29 dicembre 2017 ammonta a circa 1.906 milioni di Euro ed, alla medesima data, le azioni in circolazione sono circa 936 milioni. A fine esercizio 2017 Saras SpA detiene complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari all' 1,576% del capitale sociale. Per il dettaglio delle azioni proprie detenute e della movimentazione nell'esercizio, si rinvia alla Nota Integrativa del bilancio separato di Saras SpA.

Nell'apposito grafico viene riportato l'andamento giornaliero del titolo, comparato con l'indice FTSE Italia Mid Cap della borsa di Milano.

Il titolo Saras ha aperto l'esercizio 2017 a quota 1,740 Euro per azione in data 2 gennaio, restando piuttosto stabile nei primi giorni dell'anno. In data 17 gennaio, Rosneft ha annunciato di avere venduto, attraverso un "accellerated bookbuilding", la parte rimanente della sua partecipazione in Saras pari al 12% del capitale, ad un Gruppo di investitori istituzionali ad un prezzo di 1,53 Euro per azione.

Il titolo ha sperimentato una fase di graduale calo sino a metà febbraio in ragione, tra l'altro, di timori relativi ad una minore disponibilità di grezzi pesanti a seguito dei tagli alla produzione implementati dai Paesi OPEC, cui si sono aggiunti altri importanti produttori tra cui la Russia. Successivamente ha invertito la tendenza ed intrapreso una fase rialzista per tutto il mese di marzo, supportato dalla buona tenuta del margine di raffinazione EMC "Benchmark" e dalla presentazione del nuovo Piano Industriale 2017 – 2020, riportandosi sopra i valori di inizio anno (+2,9% da inizio anno) rispetto al +15,9% messo a segno dall'l'indice delle azioni a media capitalizzazione quotate presso la Borsa Italiana (il cosiddetto indice "FTSE Italia Mid Cap") che è stato sostenuto, oltre che da fattori di natura fondamentale, dall'introduzione a partire da gennaio dei Piani Individuali di Risparmio che garantiscono sgravi fiscali agli investitori privati che puntano sulle piccole e medie imprese italiane quotate.

Nel secondo trimestre il titolo ha messo a segno un importante recupero e si è sostanzialmente riallineato all'indice FTSE Italia Mid Cap, grazie alla sostanziale stabilità delle quotazioni del Brent nonostante l'implementazione dei tagli produttivi, al rafforzamento del margine EMC Benchmark ed a risultati del primo trimestre superiori rispetto alle attese.

Nel mese di luglio il titolo si è riportato su valori prossimi a quelli massimi annuali, tuttavia i risultati del secondo trimestre, pubblicati a fine luglio, hanno innescato una fase calante delle quotazioni del titolo in relazione ad attese troppo elevate da parte del mercato sui margini di raffinazione che, pur in un conteso favorevole, hanno risentito delle minori opportunità di mercato di generare un premio rispetto al margine di riferimento per le raffinerie complesse, come quella gestita dal Gruppo Saras, a causa della compressione degli sconti sui grezzi pesanti e della forza del crack spread dell'olio combustibile che favorisce particolarmente le raffinerie più semplici con elevate rese di tale prodotto. Il trend si è invertito nel mese di settembre ed il titolo ha recuperato, grazie al rafforzamento dei crack spread della benzina e del diesel come conseguenza sia della crescita della domanda globale superiore alle attese che degli uragani che hanno colpito le coste del Golfo del Messico e messo

SARAS CONTRO FTSE ITALIA MID CAP

140% Azione Saras Indice FTSE Italia Mid Cap (02/01/2017 = 100)
130%
120%
110%
100%
90%
80%
70%
13 MARZO 2017 27 MARZO 2017 10 APRILE 2017 24 APRILE 2017 08 MAGGIO 2017 22 MAGGIO 2017 05 GIUGNO 2017 19 GIUGNO 2017 03 LUGLIO 2017 17 LUGLIO 2017 31 LUGLIO 2017 14 AGOSTO 2017 28 AGOSTO 2017
02 GENNAIO 2017 16 GENNAIO 2017 30 GENNAIO 2017 13 FEBBRAIO 2017 27 FEBBRAIO 2017 11 SETTEMBRE 2017 25 SETTEMBRE 2017 09 OTTOBRE 2017 23 OTTOBRE 2017 06 NOVEMBRE 2017 20 NOVEMBRE 2017 04 DICEMBRE 2017 18 DICEMBRE 2017 30 DICEMBRE 2017

temporaneamente fuori uso circa il 20% della capacità di raffinazione statunitense. La performance del titolo nel terzo trimestre è risultata positiva ed allineata a quella dell'indice di riferimento.

L'ultimo trimestre dell'anno si è caratterizzato per una crescita repentina delle quotazioni del Brent dovuta ad un insieme di fattori quali, solo per citare i più rilevanti, l'annuncio a fine novembre dell'estensione dei tagli produttivi da parte dei paesi OPEC e non-OPEC per tutto il 2018, la manutenzione non programmata della Forties Pipeline (che trasporta circa 500 kbl/g di grezzo dal mare del Nord alle coste inglesi) oltre che alcune tensioni geopolitiche in medio oriente. A tale rapido aumento del prezzo del grezzo non ha fatto seguito un'altrettanto rapida ascesa dei prezzi dei prodotti raffinati ed i crack spread dei principali prodotti si sono contratti. Tale dinamica, unitamente ad un rafforzamento dell'Euro rispetto al Dollaro nel mese di dicembre che si è riportato sui valori massimi

annuali, hanno penalizzato il comparto della raffinazione in generale ed il titolo Saras più in particolare.

Il titolo Saras ha chiuso l'anno in progresso del 15% rispetto alle quotazioni di inizio periodo, rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap, che è risultato in crescita di oltre il 30%.

STRUTTURA DEL GRUPPO SARAS

Si riporta la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31 dicembre 2017.

1) In data 4 ottobre 2017 è stata perfezionata, con l'avvenuta iscrizione dell'atto di fusione presso il Registro delle Imprese di Milano, la fusione per incorporazione inversa di Parchi Eolici Ulassai Srl in Sardeolica Srl, i cui effetti contabili e fiscali sono efficaci dal 01/01/2017.

TRADING

SEDI LEGALI DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE

Saras SpA SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari

Sarlux Srl SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch - Cagliari

Deposito di Arcola Srl Via XXV Aprile 18 19021 Arcola - La Spezia

Sartec Srl Località Grogastu Traversa 2^ Strada Est 09032 Assemini - Cagliari

Consorzio la Spezia Utilities Via Giovanni Minzoni, 2 19121 La Spezia

Sardeolica Srl Strada Ovest – Zona Industriale Macchiareddu 09010 Uta – Cagliari

Saras Trading SA Rue Philippe-Plantamour 18-20 1201 Geneve (Switzerland) Svizzera

Sarint SA 12 Avenue de la Porte Neuve 2227 Luxembourg Lussemburgo

Reasar SA 31, Rue du Puits Romain 8070 Bertrange (Luxembourg) Lussemburgo

Saras Enegia SAU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna

Terminal Logistica

de Cartagena SLU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna

Alpha Eolica Srl (in liquidazione)

Bucaresti Ploiesti n. 69-71, Camera n. 22, Etaj 2 Bucarest Romania

COMMENTO AI RISULTATI DEL GRUPPO SARAS

Non-GAAP measure Indicatori alternativi di performance

Riportiamo di seguito i principali dati finanziari dell'esercizio, confrontati con quelli relativi all'esercizio precedente. Al fine di offrire una rappresentazione della performance operativa che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto vengono esposti con l'esclusione degli utili/perdite di inventario, delle poste non ricorrenti e riclassificando gli strumenti finanziari derivati. I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile.

Sino al primo trimestre 2017, i risultati "comparable" a livello operativo ed a livello di Risultato Netto, venivano riportati valutando gli inventari sulla base della metodologia LIFO (anziché di quella FIFO utilizzata nei bilanci redatti secondo i principi contabili IFRS), in quanto la metodologia LIFO tende a sterilizzare gli effetti economici delle variazioni di valore delle rimanenze e non include rivalutazioni e svalutazioni di fine periodo. Inoltre venivano escluse le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza, nonché il "fair value" delle posizioni aperte degli strumenti derivati su oil e cambi, sia a livello operativo che a livello di Risultato Netto.

A partire dal primo semestre del 2017, con l'obiettivo di catturare più analiticamente tali effetti e di allineare la determinazione dei dati "comparable" alle migliori e più recenti prassi utilizzate dagli operatori del settore, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto sono mantenuti con valorizzazione FIFO, però rispetto ai risultati reported, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti dalle variazioni di scenario, attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali agli stessi valori unitari delle rimanenze finali. Inoltre sono classificati all'interno dei risultati operativi i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati su oil e cambi con finalità di copertura, che fanno riferimento ad operazioni che prevedono lo scambio di quantità fisiche e quindi sono connessi all'operatività industriale del Gruppo, benché non contabilizzati in hedge accounting secondo i principi contabili di riferimento. Sono esclusi, sia a livello operativo che a livello di Risultato Netto Comparable, gli strumenti derivati relativi ad operazioni fisiche non di competenza del periodo oltre che le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.

L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

Per consentire la comparabilità i risultati del 2016 sono stati riclassificati sulla base dei nuovi criteri di determinazione dei risultati "comparable" e messi a confronto con quelli precedentemente determinati.

EBITDA COMPARABLE

Milioni di Euro 2016 2016
riclassificato
Reported EBITDA 638,1 638,1
Inventari LIFO - Inventari FIFO (138,3)
Risultato realizzato su derivati e differenze cambio nette (19,5)
Utili / (perdite) su inventari (124,7)
Derivati di copertura e differenze cambio nette (33,7)
Poste non ricorrenti 26,2 26,2
Comparable EBITDA 506,6 506,0

RISULTATO NETTO COMPARABLE

Milioni di Euro 2016 2016
riclassificato
RISULTATO NETTO reported 196,3 196,3
Inventari LIFO - Inventari FIFO al netto delle imposte (95,3)
Fair value posizioni aperte dei derivati al netto delle imposte 22,9
Utili / (perdite) su inventari al netto delle imposte (85,9)
Derivati relativi ad operazioni non di competenza del periodo 0,0
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 45,5 45,5
RISULTATO NETTO Comparable 169,4 155,9

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2017 2016
RICAVI 7.687 6.870
EBITDA 504,3 638,1
EBITDA comparable 522,5 506,0
EBIT 325,8 391,3
EBIT comparable 344,0 279,3
RISULTATO NETTO 240,8 196,3
RISULTATO NETTO comparable 217,4 155,9
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 87 99
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 205,0 145,6

Commento ai risultati di Gruppo dell'esercizio 2017

Nell'esercizio 2017 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 7.687 milioni di Euro. La differenza rispetto ai 6.870 milioni di Euro realizzati nell'esercizio 2016 è principalmente riconducibile all'incremento delle quotazioni petrolifere medie rispetto all'anno precedente. Più di preciso, nel 2017 le quotazioni della benzina hanno fatto segnare una media di 548 \$/ton (rispetto a 462 \$/ton nell'esercizio 2016), le quotazioni del diesel sono state in media pari a 491 \$/ton (contro 395 \$/ton nell'esercizio 2016), mentre le quotazioni dell'olio combustibile a basso tenore di zolfo sono state in media pari a 315 \$/ ton (contro 223 \$/ton del 2016). Di conseguenza, il segmento Raffinazione ha generato ricavi superiori per circa 650 milioni di Euro (anche per effetto di maggiori lavorazioni) ed il segmento Marketing ha conseguito maggiori ricavi per circa 135 milioni di Euro. Infine i ricavi del segmento Generazione di Energia Elettrica sono risultati superiori di circa 30 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.

L'EBITDA reported di Gruppo nell'esercizio 2017 è stato pari a 504,3 milioni di Euro, in calo rispetto ai 638,1 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2016. Tale differenza è principalmente ascrivibile al segmento Raffinazione che è stato positivamente influenzato dall'effetto scenario sugli inventari petroliferi, anche se in misura inferiore rispetto all'anno precedente. Su tale risultato ha anche inciso un accantonamento prudenziale effettuato nel primo semestre in merito ad una contestazione relativa ai titoli di efficienza energetica.

Il Risultato Netto reported di Gruppo, pari a 240,8 milioni di Euro, è risultato in forte crescita rispetto ai 196,3 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio precedente. La riduzione illustrata a livello di EBITDA è stata infatti più che compensata da altri fattori. In dettaglio nell'esercizio 2017 gli ammortamenti e le svalutazioni sono risultati inferiori (178,4 milioni di Euro contro 246,7 milioni di Euro dell'esercizio 2016) in relazione alla revisione del piano di ammortamento del'impianto IGCC alla luce dell'estensione della vita utile dello stesso sino al 2031, rispetto al termine precedentemente previsto al 2021 in concomitanza con la scadenza del contratto CIP6/92, con un impatto stimato pari a circa 48 milioni di Euro. Inoltre non sono state effettuate svalutazioni di attività materiali che avevano invece interessato l'esercizio 2016 per un importo pari a circa 20 milioni di Euro. Gli oneri finanziari netti sono calati del 60% (circa 12 milioni di Euro rispetto a 30 milioni di Euro del 2016), grazie alla rinegoziazione di alcune linee di credito ed al rimborso anticipato dei titoli obbligazionari, portati a termine nel corso del 2016. Infine le altre poste finanziarie (che ricomprendono i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati, le differenze cambio nette e gli altri oneri e proventi finanziari) sono risultate positive per circa 18 milioni di Euro nell'esercizio 2017, mentre erano risultate negative per circa 53 milioni di Euro nel 2016.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 522,5 milioni di Euro nell'esercizio 2017, in crescita del 3% rispetto ai 506,0 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2016. In dettaglio, il segmento Raffinazione è risultato sostanzialmente stabile in quanto i maggiori volumi prodotti hanno compensato il calo dei margini unitari e le minori performance operative, mentre il segmento Marketing ha recuperato profittabilità grazie alle azioni di efficientamento intraprese. Il Risultato Netto comparable di Gruppo, nell'esercizio 2017, è stato pari a 217,4 milioni di Euro in crescita del 39% rispetto ai 155,9 milioni di Euro dello scorso esercizio.

Nelle tabelle successive vengono presentati i dettagli sul calcolo dell'EBITDA comparable e del Risultato Netto adjusted per gli esercizi 2016 e 2017.

DETTAGLI SUL CALCOLO DELL'EBITDA COMPARABLE:

Milioni di Euro 2017 2016
EBITDA reported 504,3 638,2
Utili / (perdite) su inventari (54,0) (124,7)
Derivati di copertura e differenze cambio nette 48,3 (33,8)
Poste non ricorrenti 23,8 26,2
EBITDA comparable 522,5 506,0

Nell'esercizio 2016 le poste non ricorrenti si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti per oneri connessi a contenziosi legali e fiscali. Le poste non ricorrenti, del 2017, fanno riferimento ad un accantonamento prudenzialmente effettuato in merito alla contestazione da parte del GSE su titoli di efficienza energetica (TEE) assegnati e da assegnare alla controllata Sarlux, allle plusvalenze realizzate sulla vendita di TEE e di una riclassifica contabile.

DETTAGLI SUL CALCOLO DEL RISULTATO NETTO COMPARABLE:

Milioni di Euro 2017 2016
RISULTATO NETTO reported 240,8 196,3
Utili e (perdite) su inventari al netto delle imposte (39,0) (86,0)
Derivati relativi ad operazioni non di competenza del periodo 0,7 0,0
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 14,7 45,5
RISULTATO NETTO Comparable 217,4 155,9

Nell'esercizio 2016, le "poste non ricorrenti al netto delle imposte" includono talune svalutazioni su immobilizzazioni materiali e "Tax Assets", oltre agli accantonamenti citati nel paragrafo precedente. Nel 2017, le poste non ricorrenti al netto delle imposte fanno riferimento all'accantonamento per interessi su forniture passate richieste da una controparte, oltre ai sopra citati accantonamenti per i rischi connessi ai TEE, alle plusvalenze realizzate sulla vendita di TEE ed alla riclassifica contabile.

Infine, gli investimenti per l'anno 2017 sono stati pari a 205,0 milioni di Euro, principalmente dedicati al segmento Raffinazione (186,1 milioni di Euro).

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2017 è risultata positiva e pari a 87 milioni di Euro, rispetto ai 99 milioni di Euro al 31 dicembre 2016. La generazione di cassa proveniente dalla gestione operativa è stata infatti assorbita dal pagamento della tranche finale relativa agli acquisti di grezzo iraniano del 2012, dagli investimenti del periodo e dal pagamento del dividendo nel maggio 2017.

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2017 2016
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine (59) (183)
Prestiti obligazionari a medio e lungo termine (198) 0
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 8 6
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (249) (177)
Finanziamenti bancari correnti (0) (16)
Debiti verso banche per c/c passivi (4) (39)
Altre passività finanziarie a breve termine (125) (77)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati 2 (35)
Altre attività finanziarie 43 84
Disponibilità liquide ed equivalenti 422 359
Posizione finanziaria netta a breve termine 337 276
Totale Posizione Finanziaria Netta 87 99

ANALISI DEI SEGMENTI

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati nei Bilanci degli esercizi precedenti, includendo anche la valorizzazione dei servizi intersettoriali venuti meno a seguito di operazioni societarie straordinarie, alle medesime condizioni previste nei contratti previgenti.

RAFFINAZIONE

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della Raffinazione mediante la raffineria di Sarroch, che è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate/anno), ed anche in termini di complessità degli impianti si posiziona tra le migliori in Europa (indice Nelson pari a 10). La sua ubicazione sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari le conferisce una posizione strategica al centro del Mediterraneo, ed assicura prossimità sia con vari paesi fornitori di grezzo che con i principali mercati di consumo dei prodotti raffinati.

Valori medi anno 1 2017 2016
Greggio (\$/bl)
prezzo Brent Datato (FOB Med) 54,2 43,7
prezzo Ural (CIF Med) 53,3 42,5
Differenziale "heavy-light" -0,9 -1,2
Prodotti raffinati (\$/ton)
prezzo ULSD 490,5 395,0
prezzo Benzina 10ppm 548,2 462,4
prezzo HSFO 298,3 205,6
Crack spreads (\$/bl)
crack spread ULSD 11,6 9,2
crack spread Benzina 11,5 11,6
crack spread HSFO -6,8 -11,1
Altri indicatori di redditività
Margine EMC Benchmark (\$/bl) +3,5 +2,9
EMC Benchmark (delta olio combistibile) 2 +3,2
Cambio USD/EUR 1,130 1,107
  1. Fonte Platts per prezzi e crack spreads, ed EMC per quanto riguarda il margine di riferimento "EMC Benchmark"

N.B. "Brent Datato" è il greggio leggero di riferimento (quotazioni Platts FOB Med), mentre "Ural" è il greggio pesante di riferimento (quotazioni Platts CIF Med) 2. Al netto dell'effetto distorsivo di rafforzamento del crack spread dell'olio combustibile rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

Mercato di riferimento

I primi mesi del 2017 si sono caratterizzati per una sostanziale stabilità delle quotazioni del Brent Datato attorno ai 55 \$/bl in attesa di valutare l'efficacia dei tagli produttivi messi in atto dai produttori OPEC cui si sono aggiunti altri paesi non aderenti al cartello tra cui la Russia. La crescita dei volumi di Libia e Nigeria, paesi esenti dai tagli, e la ripresa delle produzioni non convenzionali statunitensi hanno progressivamente indebolito il prezzo del Brent spingendolo sui minimi dell'anno, pari a circa 44 \$/bl, nel mese di giugno. A partire da luglio il Brent Datato si è progressivamente rafforzato sino a chiudere l'anno oltre i 65 \$/bl. Tale trend ha tratto vigore da dati relativi alla domanda di prodotti petroliferi superiori alle attese soprattutto nel periodo estivo, ma anche dal riaccendersi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e da alcuni problemi tecnici in Libia e nel Mare del Nord che hanno temporaneamente ridotto l'offerta. In media le quotazioni del Brent si sono attestate attorno ai 54 \$/ bl, in aumento di circa il 24% rispetto all'anno precedente.

L'offerta di grezzo è rimasta su livelli abbondanti, tuttavia i tagli OPEC hanno interessato particolarmente i grezzi pesanti ad alto zolfo (heavy sour) mentre i grezzi immessi sul mercato dai paesi sopra menzionati sono risultati prevalentemente leggeri a basso zolfo (light sweet) ed il differenziale "heavy-light" si è ristretto.

Tali condizioni sono risultate favorevoli per l'industria della raffinazione in generale e particolarmente premianti per le raffinerie più semplici, mentre per le raffinerie più complesse come quella gestita dal Gruppo Saras, è stato più sfidante realizzare un margine addizionale rispetto a quello del benchmark di riferimento.

Sul fronte dei consumi di prodotti raffinati, l'accelerazione della crescita economica globale ha fornito sostegno alla domanda che ha proseguito il percorso di recupero avviato a partire dal 2015 ed ha messo a segno un altro anno di solida crescita pari a +1,5 mbl/g rispetto al 2016.

L'esercizio 2017 è stato favorevole per quanto concerne i crack spreads dei prodotti che sono risultati soddisfacenti e di poco superiori rispetto al 2016. I margini hanno raggiunto valori particolarmente elevati tra agosto e settembre in concomitanza di alcune chiusure non programmate di raffinerie in Europa e negli Stati Uniti per poi indebolirsi nell'ultimo trimestre anche in relazione al rientro in esercizio della capacità statunitense e sovietica che hanno ripreso a produrre a pieno regime terminate le manutenzioni sia programmate che non-programmate.

Di seguito, viene offerta una disamina dettagliata dell'andamento delle quotazioni del grezzo, dei prodotti petroliferi e del margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) relativamente al mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

Quotazioni del Grezzo (Dati fonte Platts)

Il primo trimestre del 2017 si è aperto con le quotazioni del grezzo a circa 55 \$/ bl, sospinto dall'effetto dell'annuncio da parte dei paesi OPEC di una riduzione della produzione di 1,2 mbl/g a partire da gennaio 2017, cui si sono uniti anche alcuni paesi non aderenti al cartello, che si sono impegnati per ulteriori tagli di 0,6 mbl/g (metà dei quali da parte della Russia). A gennaio e febbraio le quotazioni del Brent sono rimaste confinate in una stretta banda compresa tra circa 53 e 56 \$/bl in attesa di conferme sull'effettiva attuazione dei tagli produttivi annunciati e sulla corrispondente risposta di compensazione da parte dei produttori non aderenti all'accordo. Il Brent ha poi intrapreso un trend calante a marzo ed il trimestre si è chiuso a 51,9 \$/bl, facendo segnare una media pari a 53,7 \$/bl.

Il susseguirsi di dati relativi alla crescita della produzione statunitense e delle scorte di grezzo, unitamente all'incremento dei volumi produttivi in Libia e Nigeria, esenti dai tagli produttivi, hanno progressivamente indebolito il prezzo del Brent a partire dalla seconda metà di aprile. Dopo una leggera ripresa delle quotazioni in vista del vertice OPEC del 25 maggio che ha deliberato di estendere i tagli produttivi complessivi sino al primo trimestre del 2018, al fine di riequilibrare il mercato e ridurre il livello degli inventari petroliferi, il prezzo del Brent ha imboccato nel mese di giugno una fase calante sino a riportarsi attorno a 47 \$/ bl. Nel complesso, il Brent ha chiuso il secondo trimestre con una media pari a 49,6 \$/bl.

Il mese di luglio si è caratterizzato per una certa stabilità del prezzo del Brent che si è mantenuto sui livelli inferiore ai 50 \$/bl. A partire da agosto invece le quotazioni del greggio hanno intrapreso una fase di rafforzamento trainato da dati superiori alle attese sul fronte della domanda e da livelli inventariali in progressivo calo. Inoltre la produzione statunitense di tight oil da rocce di scisto ha subito una battuta d'arresto favorendo posizioni rialziste da parte dei fondi di investimento. Il trimestre si è dunque chiuso a 57,2 \$/bl, facendo segnare una media pari a 52,1 \$/bl.

Nell'ultimo trimestre la fase ascendente delle quotazioni del Brent è proseguita e le posizioni speculative rialziste hanno raggiunto i valori massimi degli ultimi 3 anni. Una serie di fattori alla base di tale dinamica, tra cui l'accordo per l'estensione dei tagli produttivi per tutto il 2018 raggiunto a Vienna a fine novembre, alcune tensioni in Medio Oriente, in particolare le proteste in Iran, che pur non avendo un impatto diretto sulla produzione hanno riacceso i riflettori sul rischio geopolitico nell'area. Infine nel mese di dicembre la chiusura per alcune settimane dell'oleodotto Forties che trasporta circa 450 kbl/g dal Mare del Nord alle coste britanniche a causa di problemi tecnici e l'esplosione di un oleodotto in Libia hanno temporaneamente ridotto l'offerta e fornito ulteriormente supporto al prezzo del Brent. La media del quarto trimestre è stata pari a 61,3 \$/bl, in rialzo di oltre 9 \$/bl rispetto alla media del trimestre precedente.

Differenziale di prezzo Heavy-Light tra grezzi pesanti e leggeri (Urals Vs Brent)

Il primo trimestre del 2017 è stato caratterizzato dall'implementazione dei tagli produttivi annunciati che si sono concentrati particolarmente sui grezzi meno pregiati e quindi sugli "heavy-sour". Al contempo le maggiori produzioni da parte degli Stati Uniti, della Libia e del Kazakistan hanno aumentato la disponibilità di grezzi "light-sweet". Tale evoluzione nel mix di offerta di grezzi non si è immediatamente riflessa nel differenziale "Ural" vs. "Brent" che ha fatto segnare una media di -1,2 \$/bl mantenendosi sui medesimi livelli dello stesso periodo dell'anno precedente. Sono stati invece maggiormente influenzati i prezzi di alcuni grezzi provenienti dal Middle East (come ad esempio il Bashra Light) che hanno visto ridursi gli sconti verso il Brent, mentre la maggiore produzione libica ha condotto ad una riduzione dei premi di alcuni grezzi leggeri nel mediterraneo come Azeri Light e Saharan Blend.

A partire da aprile, il prezzo dell'Ural è stato supportato dai volumi elevati processati nelle raffinerie russe e dall'effetto dei tagli produttivi riducendo il differenziale rispetto al Brent. Tale differenziale si è ulteriormente ristretto nel mese di giugno anche a causa delle minori esportazioni dal porto di Primorsk, dovute a lavori di manutenzione programmata su un oledotto, che non sono state compensate da maggiori volumi in uscita dai porti di Ust-Luga o Novorosiysk. Il differenziale medio del secondo trimestre si è attestato a -0,8 \$/bl.

Sino a metà agosto le limitazioni all'esportazione dall'area del baltico dovute ai sopra citati fattori logistici, unitamente alla crescita della domanda da parte delle raffinerie europee, hanno ulteriormente ridotto il differenziale sino a portare il prezzo dell'Ural in parità con quello del Brent. A partire dalla seconda metà di agosto però, il recupero dei volumi di export in particolare dal porto di Primorsk, e l'inizio del periodo di manutenzione autunnale delle raffinerie russe con conseguente riduzione della richiesta di grezzo, hanno portato ad un allargamento piuttosto marcato del differenziale che si è poi richiuso sulla fine di settembre. Il differenziale medio del terzo trimestre è risultato pari a -1,0 \$/bl.

Successivamente, nel quarto trimestre il differenziale "heavy-light" ha subito un'ulteriore compressione, oscillando tra -1,0 \$/bl e la parità con il Brent, soprattutto per effetto delle maggiori lavorazioni delle raffinerie russe rientrate dal periodo di manutenzione stagionale, che ha di fatto ridotto le esportazioni di grezzo dall'area. La media del differenziale "heavy-light" nel quarto trimestre è risultata pari a -0,7 \$/bl.

Crack spreads dei principali prodotti raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo)

Nelle prime settimane del 2017 il crack spread della benzina si è progressivamente rafforzato, portandosi su valori superiori a quelli stagionali, sospinto da una forte domanda proveniente dal Messico, dagli Stati Uniti e dell'Asia oltre che da alcuni problemi produttivi delle raffinerie dell'America Latina. Successivamente l'indebolimento della domanda da parte dei paesi dell'Africa occidentale, dovuta principalmente all'impatto sui consumi della rimozione dei sussidi ai prezzi alla pompa della benzina in Nigeria, ha condotto il crack spread sino ad un minimo di 8,3 \$/bl in data 7 marzo. Il crack spread ha poi messo a segno un marcato re-

DIFFERENZIALE GREZZI "URAL-BRENT", E CRACK SPREAD DELL'OLIO COMBUSTIBILE (FONTE: PLATTS)

cupero in concomitanza con il passaggio alle specifiche estive, per chiudere il trimestre oltre i 12 \$/bl. La media del crack spread della benzina è stata quindi pari a 11,4 \$/bl nel primo trimestre del 2017.

Il trend ascendente del crack spread della benzina è proseguito nel mese di aprile sino a superare i 15 \$/bl, per poi ripiegare riportandosi su valori medi più vicini a quelli dello stesso periodo dell'anno precedente ed in linea con gli usuali valori stagionali. La forte domanda asiatica (India, Pakistan ed Indonesia) è stata soddisfatta dall'aumento produttivo soprattutto statunitense. La media del crack spread della benzina è stata quindi pari a 12,5 \$/bl nel secondo trimestre del 2017.

I buoni livelli di crack spread della benzina registrati nella prima parte dell'anno si sono confermati anche nei mesi estivi grazie alla forte domanda di carburanti anche statunitense e dalla manutenzione non programmata di alcune raffinerie europee tra cui in particolare l'impianto di Pernis, in prossimità del porto di Rotterdam. Negli ultimi giorni di agosto, il crack spread della benzina ha superato il valore di 20 \$/bl in conseguenza degli effetti dell'uragano Harvey che ha messo temporaneamente fuori uso circa 4 mbl/g di capacità di raffinazione in Texas e Luisiana (pari a circa il 20% della capacità installata statunitense), e si è mantenuto su valori sostenuti sino a circa metà settembre per poi riportarsi attorno ai 10 \$/bl nella seconda metà del mese man mano che le raffinerie statunitensi sono tornate in esercizio. La media del crack spread della benzina è stata quindi pari a 13,1 \$/bl nel terzo trimestre del 2017.

Il crack spread della benzina è risultato sotto pressione nel corso del quarto trimestre, a causa di una domanda stagionalmente debole cui si è accompagnata la fine del ciclo di manutenzioni autunnali delle raffinerie globali e livelli di utilizzo della capacità produttiva particolarmente elevati negli Stati Uniti che hanno ulteriormente influenzato i crack a dicembre. La media trimestrale del crack spread della benzina è stata pari a 8,9 \$/bl.

Passando infine ai distillati medi, nel primo trimestre dell'esercizio 2017 il crack spread del diesel si è mantenuto su buoni livelli beneficiando della domanda di gasolio da riscaldamento, grazie a temperature invernali piuttosto rigide registrate nell'emisfero nord combinate al ciclo di manutenzione primaverile delle raffinerie globali. Il crack spread si è poi leggermente indebolito nel mese di marzo, anche in relazione all'incremento delle esportazioni da parte della Russia. La media del crack spread del diesel è stata quindi pari a 10,3 \$/bl nel primo trimestre del 2017.

Nel mese di aprile il crack spread del diesel ha potuto beneficiare di un breve rialzo legato al periodo di manutenzione primaverile, per poi ripiegare leggermente in relazione all'incremento delle lavorazioni incentivate dai crack robusti per i distillati leggeri. La media del secondo trimestre del 2017 è stata pari a 10,6 \$/ bl, pressoché in linea con il primo trimestre dell'anno.

Nei mesi estivi il crack spread del diesel si è mantenuto su livelli molto robusti trainato dalla domanda Europea positivamente influenzata, tra l'altro, dal boom del turismo ma anche da alcune manutenzioni non programmate (in particolare la raffineria di Elefsis in Grecia ha fermato la produzione di gasoli). Questo ha condotto ad una crescita delle importazioni dagli Stati Uniti che si sono però temporaneamente arrestate a fine agosto a causa dei sopra citati effetti degli uragani che hanno colpito le coste del Golfo del Messico innescando un ulteriore rafforzamento dei margini nel mese di settembre. La media del terzo trimestre del 2017 è stata pari a 13,0 \$/bl.

Infine, nell'ultimo trimestre del 2017 il crack spread del diesel è rimasto su valori relativamente elevati, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, seppur sperimentando un lieve indebolimento da ottobre sino a metà dicembre. I bassi livelli di inventari e la crescita della domanda legata sia alla robusta attività economica globale che all'abbassamento stagionale delle temperature che ha favorito i consumi di gasolio di riscaldamento, hanno sostenuto i margini dei distillati medi. Tali fattori positivi sono stati in parte controbilanciati dai maggiori flussi di importazioni provenienti in particolar modo dalla Russia, oltre che da India e Cina. La media del quarto trimestre del 2017 è risultata pari a 12,3 \$/bl.

DIFFERENZIALE GREZZI "URAL-BRENT", E CRACK SPREAD DELL'OLIO COMBUSTIBILE (FONTE: PLATTS)

Crack spread: differenza tra prezzo di un prodotto finito (ad es. Benzina o Gasolio) e prezzo del grezzo di riferimento (ad es. Brent Datato)

Margine di Raffinazione di riferimento

Per quanto concerne l'analisi della redditività del settore della "raffinazione", Saras utilizza come riferimento il margine di raffinazione calcolato da EMC (Energy Market Consultants) per una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel Mediterraneo e con una carica di grezzo in lavorazione, composta da 50% Brent e 50% Urals.

Il margine di riferimento (chiamato "EMC Benchmark") nel 2017 si è attestato su una media di 3,5 \$/bl. In dettaglio, l'EMC nel primo trimestre ha fatto segnare una media di 3,3 \$/bl, per poi rafforzarsi nel secondo trimestre sino ad una media di 3,8 \$/bl ed ulteriormente nel terzo trimestre a 4,6 \$/bl grazie agli elevati crack spreads della benzina e del diesel durante i mesi estivi dovuti sia a fattori strutturali, quali la crescita della domanda globale, che contingenti (fermate non programmate di alcune raffinerie). Infine nel quarto trimestre il margine medio è risultato pari a 2,3 \$/bl a causa di un indebolimento stagionale dei crack della benzina oltre che dell'olio combustibile e della rapida ascesa del prezzo del Brent. I primi nove mesi del 2017 sono stati influenzati, tra l'altro, dalla forza dell'olio combustibile presente in alte percentuali nelle rese della raffineria modellizzata da EMC. Tale straordinario andamento del margine dell'olio combustibile è stato l'effetto della sua minore disponibilità, in conseguenza all'incremento dei dazi sulle esportazioni dalle raffinerie russe, cui si è aggiunto il minor utilizzo di grezzi pesanti da parte dei raffinatori vista la contrazione dei loro sconti rispetto a Brent a seguito dei tagli OPEC, a partire dal gennaio 2017. A partire dall'ultimo trimestre dell'anno il crack spread dell'olio combustibile ha dato segno di indebolimento in relazione al calo della domanda, anche a seguito della chiusura di alcune centrali elettriche che facevano uso di tale combustibile in Pakistan, ed alle maggiori quantità disponibili sul mercato dovute agli elevati livello di utilizzo della capacità di raffinazione a livello globale.

La raffineria del Gruppo Saras, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, riesce a conseguire un margine di raffinazione superiore al margine EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

In particolare il livello più elevato del crack spread dell'olio combustibile rispetto all'anno precedente, ha condotto nel 2017 ad un innalzamento del margine di riferimento EMC Benchmark, che Saras ha potuto solo parzialmente cogliere avendo una produzione di olio combustibile significativamente più bassa rispetto a quella modellizzata nel margine di riferimento (circa il 6% rispetto al 15% dell'EMC Benchmark). Al netto di tale effetto distorsivo, pari a circa di circa 0,3 \$/bl, il margine di riferimento EMC Benchmark sarebbe pertanto risultato pari a 3,2 \$/ bl (rispetto a 3,5 \$/bl) ed il premio del margine Saras pari a 2,8 \$/bl (rispetto a 2,5 \$/bl).

Principali risultati operativi

LAVORAZIONE DI RAFFINERIA 2017 2016 %
GREZZI
migliaia di tons 14.060 12.962 8%
milioni di barili 102,6 94,6 8%
migliaia barili/giorno 281 259 8%
CARICHE COMPLEMENTARI
migliaia di tons 1.291 1.598 -19%

La lavorazione di grezzo in raffineria nell'esercizio 2017 è stata pari a 14,06 milioni di tonnellate (102,6 milioni di barili, corrispondenti a 281 mila barili/ giorno), in crescita dell'8% rispetto all'esercizio 2016. Per contro, la lavorazione di cariche complementari è stata pari a 1,29 milioni di tonnellate, in riduzione rispetto a 1,60 milioni del 2016 anche per ragioni di natura commerciale. Tali differenze sono dovute principalmente ad un ciclo di manutenzione meno oneroso rispetto all'esercizio precedente.

MATERIE PRIME PER TIPOLOGIA 2017 2016
Light extra sweet 36% 33%
Light sweet 12% 9%
Medium sweet/extra sweet 0% 0%
Medium sour 37% 39%
Heavy sour/sweet 15% 19%
Densità media del grezzo
°API
33,7 33,3

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel corso del 2017 ha una densità media di 33,7°API, e risulta dunque più leggera rispetto alla densità media registrata nel 2016 (33,3°API). Analizzando poi in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota un incremento nella percentuale di lavorazione di quelli leggeri a basso e bassissimo tenore di zolfo ("light sweet" e "light extra sweet"), a fronte di una riduzione dei grezzi pesanti sia a basso che ad alto contenuto di zolfo ("Heavy sour/sweet") e di quelli medi ad alto contenuto di zolfo (i cosiddetti "medium sour"). Tale mix di lavorazione è dovuto in parte alle contingenti situazioni di assetto degli impianti (dovute al ciclo di fermate programmate), oltre che a scelte di natura economica e commerciale riconducibili anche alle mutate condizioni di offerta sul mercato a seguito dei tagli produttivi attuati dall'OPEC che si sono concentrati sui grezzi pesanti e dell'ampia offerta di grezzi leggeri.

MATERIE PRIME PER PROVENIENZA 2017 2016
Nord Africa 19% 9%
Mare del Nord 3% 2%
Medio Oriente 39% 34%
Russia e Caspio 24% 26%
Africa Occidentale 14% 21%
Altro 1% 8%

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nell'esercizio 2017 la resa in distillati medi (50,4%) è risultata più alta rispetto a quella registrata nel 2016 (49,1%), in quanto si è cercato di perseguire le buone opportunità commerciali esistenti per tali prodotti. Le rese in GPL (2,1%) sono rimaste stabili mentre quelle in distillati leggeri (27,0%) sono risultate inferiori ai valori riportati nell'esercizio precedente. Infine, è stata piuttosto contenuta la resa di TAR (7,1%) anche in relazione allo svolgimento dell'attività di manutenzione programmata sull'impianto di Visbreaking (nel primo trimestre) e sull'impianto IGCC (nel primo semestre), contro ad una resa più elevata in olio combustibile (7,0%) al fine, tra l'altro, di beneficiare della forte domanda di questo prodotto.

PRODUZIONE 2017 2016
GPL migliaia di tons 318 303
resa 2,1% 2,1%
NAPHTHA + BENZINE migliaia di tons 4.152 4.140
resa 27,0% 28,4%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 7.742 7.150
resa 50,4% 49,1%
OLIO COMBUSTIBILE & ALTRO migliaia di tons 1.077 854
resa 7,0% 5,9%
TAR migliaia di tons 1.085 1.181
resa 7,1% 8,1%

Nota: il complemento a 100% della produzione è costituito dai "consumi e perdite"

Principali risultati finanziari

2017 2016 %
EBITDA 276,9 418,3 -35%
EBITDA comparable 282,2 279,1 1%
EBIT 160,3 281,5 -43%
EBIT comparable 165,6 162,3 2%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 186,1 133,6

L'EBITDA comparable è stato pari a 282,2 milioni di Euro nell'esercizio 2017, con un margine di raffinazione Saras pari a +6,0 \$/bl. Ciò si confronta con un EBITDA comparable di 279,1 milioni di Euro ed un margine di raffinazione Saras pari a +6,6 \$/bl nello scorso esercizio. Come sempre, il confronto tra i due periodi deve tenere in considerazione sia le condizioni di mercato, che le prestazioni specifiche del Gruppo Saras, sia dal punto di vista operativo che della gestione commerciale.

Più nel dettaglio, da un punto di vista delle condizioni di mercato, nell'esercizio 2017 le quotazioni del greggio più elevate congiuntamente ad altri fenomeni di mercato hanno portato ad una penalizzazione pari a circa 120 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2016 (ivi incluso anche l'incremento di costo dei "consumi e perdite"). Tale dinamica è stata controbilanciata dal rafforzamento del crack spread del diesel (mentre quello della benzina è risultato allineato all'anno precedente), che ha dato luogo ad un incremento del valore della produzione di circa 120 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo del dell'anno precedente. È risultato negativo l'effetto del tasso di cambio Euro/Dollaro USA (che è passato da 1,107 Dollari USA per 1 Euro nel 2016, a 1,130 nell'esercizio 2017) comportando una penalizzazione pari a circa 10 milioni di Euro.

Dal punto di vista delle prestazioni operative, nell'esercizio 2017 la programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha condotto ad un EBITDA superiore di circa 5 milioni rispetto al 2016, nonostante uno scenario più sfidante per quanto concerne gli sconti sui grezzi pesanti a causa dell'implementazione dei tagli produttivi ad opra dei Paesi OPEC e non-OPEC, grazie all'ottimizzazione nella gestione del mix di grezzi soprattutto nella seconda metà dell'anno.

L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica ed il fuel gas) ha consentito di ottenere un EBITDA superiore di circa 10 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2016, grazie ad un'attività di manutenzione meno onerosa rispetto all'anno precedente e nonostante una performance produttiva inferiore alle attese.

La gestione commerciale (che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) ha contribuito positivamente ai risultati ed è risultata sostanzialmente in linea con l'anno precedente.

Gli investimenti effettuati nell'esercizio 2017 sono stati pari a 186,1 milioni di Euro.

Il grafico sottostante mostra in dettaglio l'evoluzione dei margini realizzati dalla raffineria del Gruppo Saras negli esercizi 2016 e 2017, sia su base annuale che su base trimestrale. Si può notare che, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità ed alta conversione dei propri impianti, la raffineria del Gruppo Saras consegue un margine di raffinazione superiore al margine di riferimento EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

GUPPO SARAS: MARGINI INTEGRATI 2016 – 2017

Margine Raffinazione: (EBITDA comparable del settore Raffinazione + Costi Fissi) / Lavorazione di raffineria nel periodo. Margine IGCC: (EBITDA Generazione di Energia Elettrica + Costi Fissi) / Lavorazione di Raffineria nel periodo. EMC Benchmark: margine calcolato da EMC (Energy Market Consultants) basato su lavorazione 50% Ural e 50% Brent.

GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della produzione di energia elettrica mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato cogenerativo) ubicato all'interno del sito industriale di Sarroch e perfettamente integrato con la raffineria del Gruppo.

dalla controllata Sarlux Srl, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Ha una potenza installata pari a 575MW e produce oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per circa il 45% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, l'impianto IGCC è anche una delle maggiori unità di conversione dei prodotti pesanti della raffineria, ed allo stesso tempo è la più importante "utility" del sito produttivo, grazie alla sua elevatissima produzione di idrogeno, che viene poi fornito agli impianti di hydrocracking e hydrotreating, ed alla produzione di grandi quantitativi di vapore, necessari per numerosi altri impianti di raffineria.

L'impianto IGCC, posseduto e gestito

Valori medi anno 2017 2016 (1)
Domanda Energia Elettrica Italia GWh 320.437 314.261
Import GWh 37.760 37.026
Produzione Interna (2) GWh 285.118 279.703
di cui: Termoelettrica GWh 199.500 190.771
Prezzo Unico Nazionale (PUN) (3) EUR/MWh 53,95 42,78
  1. Dati stimati Terna (www.terna.it), soggetti a rettifica

  2. Produzione al netto dei consumi per servizi ausiliari

  3. Fonte GME SpA (www.mercatoelettrico.org)

Mercato di riferimento

La domanda nazionale di energia elettrica nell'esercizio 2017 (incluse le perdite di rete ed al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata pari a 320.437 GWh, in crescita del 2,0% rispetto all'esercizio 2016.

La variazione del fabbisogno energetico rispetto all'anno precedente è stata positiva in tutte le aree di osservazione tranne la Sardegna che è rimasta sostanzialmente in linea con l'anno precedente, così come il raggruppamento del Nord-Ovest che include Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. La maggiore crescita della domanda di energia elettrica si è registrata invece nel raggruppamento composto da Toscana ed Emilia Romagna (+4,5%), seguite raggruppamento dell'area Centrale composto da Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria e Molise (+2,6%) e dalla Lombardia (+2,3%). Il raggruppamento che comprende Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, il Triveneto e la Sicilia hanno messo a segno una crescita dell'1% circa.

La copertura del fabbisogno energetico nazionale nel 2017 (al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata garantita per il 62,3% con produzione termoelettrica, per il 11,7% con produzione idroelettrica, per il 15,0% con produzione da altre fonti rinnovabili (geotermica, eolica e fotovoltaica), e per il restante 11,8% con l'importazione netta dall'estero. La produzione interna netta di energia elettrica è stata pari a 285.118 GWh, in aumento dell'1,9% rispetto al 2016 (279.703 GWh) ed ha soddisfatto l'89% della richiesta di energia elettrica nazionale. Da notare, peraltro, che nel 2017 il saldo import/export con l'estero è cresciuto del 2% rispetto ai valori storicamente elevati dell'anno precedente.

Infine, si segnala che il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) nell'esercizio 2017 si è attestato a 53,95 Euro/ MWh, in crescita del 26% circa rispetto all'anno precedente (42,78 Euro/MWh), come conseguenza dell'incremento delle quotazioni petrolifere e dei prezzi del gas, della minore produzione da fonte idroelettrica dovuta a fattori climatici oltre che della crescita nei consumi di elettricità, precedentemente illustrata.

Principali risultati operativi e finanziari

2017 2016 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA GWh 4.085 4.588 -11%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 8,7 8,1 7%
FATTORE DI SERVIZIO % 84,6 94,8 -
TAR IN CARICA ALL'IMPIANTO migliaia di tons 1.085 1.181 -8%

Da un punto di vista operativo, il segmento Generazione di Energia Elettrica è stato influenzato da un programma manutentivo più pesante rispetto all'anno precedente, oltre che da una minor performance produttiva. Il fattore di servizio è risultato inferiore di oltre il 4% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.

L'intero ciclo di manutenzione programmata sull'impianto di Generazione di Energia Elettrica per l'esercizio 2017 è stato svolto durante il primo semestre. Nello specifico nel primo trimestre è stato realizzato il programma manutentivo previsto relativo a due treni di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" ed una "linea di lavaggio gas", mentre nel secondo trimestre la manutenzione ha interessato il terzo treno "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato".

La produzione di energia elettrica è stata quindi pari a 4,09 TWh in flessione dell'11% rispetto allo scorso esercizio.

Milioni di Euro 2017 2016 var%
EBITDA 185,1 182,1 2%
EBITDA comparable 196,6 195,4 1%
EBIT 134,0 83,0 61%
EBIT comparable 145,5 96,3 51%
EBITDA ITALIAN GAAP 97,7 133,9 -27%
EBIT ITALIAN GAAP 80,4 68,6 17%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 16,6 9,6

L'EBITDA comparable è stato pari a 196,6 milioni di Euro, pressoché in linea con i 195,4 milioni di Euro conseguiti nel 2016. In particolare il maggior contributo della linearizzazione, lo scenario positivo caratterizzato da un incremento del valore della tariffa CIP6/92 (+7%) e le vendite di vapore ed idrogeno (non soggette alla procedura di linearizzazione) superiori per circa 10 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente hanno più che compensato l'incremento dei costi fissi legato all'importante ciclo di manutenzione ed i minori volumi prodotti. Si segnala inoltre che la differenza tra l'EBITDA comparable e quello reported è imputabile ad una riclassifica contabile.

Passando all'analisi dell'EBITDA calcolato secondo i principi contabili Italiani, esso è stato pari a 97,7 milioni di Euro nel 2017, in calo rispetto ai 133,9 milioni di Euro conseguiti nel medesimo nello scorso esercizio. La differenza è dovuta all'effetto combinato della minor produzione di energia elettrica (-11%) e dell'incremento di circa 10 milioni di Euro del costo di acquisto della materia prima (TAR). I fenomeni descritti, sono stati solo in parte compensati dal maggior valore della tariffa CIP6/92 (+7%) e dalle sopra citate maggiori vendite di idrogeno e vapore (per circa 10 milioni di Euro).

Gli investimenti sono stati pari a 16,6 milioni di Euro, in coerenza con gli importanti interventi di manutenzione programmata che sono stati realizzati.

MARKETING

Il Gruppo Saras svolge le proprie attività di Marketing in Italia ed in Spagna, direttamente ed attraverso le proprie controllate, prevalentemente nel canale extra-rete. A tal fine, in Italia il Gruppo si avvale di un deposito costiero di proprietà ubicato ad Arcola (La Spezia), con una capacità complessiva di 200.000 metri cubi, ed intrattiene contratti di locazione a lungo termine per spazi di stoccaggio in altri depositi di proprietà di terzi, ubicati principalmente nella parte centro-settentrionale della penisola italiana (Livorno, Ravenna, Marghera, Trecate/Arluno, Fiorenzuola, Genova, ecc.).

In Spagna, invece, la consociata Saras Energia possiede e gestisce il deposito ubicato a Cartagena (Spagna), con capacità di 114.000 metri cubi, ed utilizza anche altri terminali nel resto della Spagna (di proprietà di operatori terzi, tra cui principalmente Decal, Esergui e CLH) che le permettono di distribuire i prodotti in tutto il territorio iberico. Saras Energia gestisce inoltre una componente "retail", costituita da 95 stazioni di servizio (di cui 84 di proprietà ed altre 11 convenzionate), situate principalmente lungo la costa Mediterranea della Spagna.

Mercato di riferimento

Secondo i dati rilevati da UP, i consumi petroliferi totali si sono attestati a circa 58,5 milioni di tonnellate nel 2017, in calo dell'1,6% rispetto all'anno precedente sul mercato italiano, che rappresenta il principale canale extra rete del Gruppo Saras. Tale dinamica è imputabile alla flessione registrata dai consumi di benzina (-4,1%) e di gasolio (-1,1%). I minori volumi di olio combustibile (-10,5%) sono stati più che compensati dall'incremento della domanda di bunker fuel (+4,9%). La somma dei consumi di carburanti (benzina + gasolio) pari a circa 30,3 milioni di tonnellate ha evidenziato un decremento dell'1,8% e la ripresa economica non sembra aver avuto effetti positivi sui carburanti da autotrazione come invece è accaduto nei principali paesi europei. Nel 2017, le nuove immatricolazioni sono risultate in crescita dell'8% circa, con quelle diesel che rappresentano il 56,4% del totale, sostanzialmente in linea con l'anno precedente. In marcato progresso le auto ibride (+75%) ed elettriche (+48%), il cui peso risulta comunque marginale e rispettivamente pari al 3,3% ed allo 0,1% del totale.

Nel mercato spagnolo al contrario, i dati preliminari compilati da CORES mostrano consumi in crescita complessivamente dell'1,2% rispetto all'esercizio 2016. Più in dettaglio, i consumi di gasolio totale sono risultati in crescita dell'1,6%, quelli di benzina del 2,3% e quelli di kerosene dell' 8,8%, mentre l'olio combustibile è risultato in calo del 4,8%.

Principali risultati operativi e finanziari

2017 2016 Var%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 3.653 4.084 -11%
di cui in Italia migliaia di tons 2.169 2.298 -6%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.484 1.787 -17%

Da un punto di vista operativo, il Gruppo ha ridotto i propri volumi di vendita del 6% in Italia e del 17% in Spagna rispetto all'esercizio 2016. La razionalizzazione del portafoglio clienti, congiuntamente alla riduzione dei costi operativi fissi e variabili ed al miglioramento dei margini ha consentito di realizzare un importante recupero di profittabilità e l'EBITDA comparable del segmento è risultato pari a 15,2 milioni di Euro nell'esercizio 2017, in miglioramento rispetto al risultato di 3,6 milioni di Euro registrato nell'esercizio 2016.

Infine, gli investimenti sono stati pari a 0,9 milioni di Euro nell'esercizio 2017.

Milioni di Euro 2017 2016 var%
EBITDA 13,9 9,9 41%
EBITDA comparable 15,2 3,6 318%
EBIT 8,4 4,2 101%
EBIT comparable 9,7 (2,1) 572%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 0,9 1,4

EOLICO

Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili sin dal 2005, attraverso la controllata Sardeolica Srl che gestisce un parco eolico ubicato a Ulassai (Sardegna). Il parco è composto da 48 aerogeneratori Vestas V80, con una potenza totale installata di 96 MW, ed è dotato di un Sistema di Gestione certificato secondo gli standard BS OHSAS 18001:2007 (Salute e Sicurezza), ISO 14001:2004 (Ambiente), ISO 9001:2008 (Qualità) e, da luglio 2017, ISO 50001:2011 (Energia).

Nell'esercizio 2017 la produzione del parco di Ulassai è stata pari a 168.473 MWh, che corrispondono al fabbisogno elettrico annuale di oltre 130.000 persone. L'aver sfruttato la fonte eolica rinnovabile ha quindi consentito il risparmio di quasi 220.000 barili di petrolio, con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per circa 110.000 tonnellate. Inoltre, cumulativamente, nel periodo che decorre dalla sua entrata in esercizio fino al 31 dicembre del 2017, la produzione di energia elettrica del parco ha raggiunto 2.053.942 MWh.

Abitanti equivalenti annuali¹ TEP2 "risparmiati" Barili di petrolio3 "risparmiati"
134.456 31.504,5 215.784
Inquinante Emissioni specifiche4 [kg/MWh] Emissioni evitate [t]
CO2 648 109.170,5
  1. Consumo di energia pro-capite in Sardegna per uso domestico, anno 2016: 1.253 kWh/abitante/anno (Terna: Dati Statistici, Consumi http://download.terna.it/ terna/0000/0964/23.PDF)

  2. 1 kWh = 0,187×10-3 TEP (AEEGSI, Delibera EEN 3/08, http://www.autorita.energia.it/it/docs/08/003-08een.htm)

  3. 1 Barile equivalente di petrolio = 0,146 TEP (https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnellata_equivalente_di_petrolio)

  4. Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. "Verso un'economia condivisa dell'Energia". Adozione della proposta tecnica e avvio della procedura di valutazione ambientale strategica, pag. 114 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20160129120346.pdf)

Produzione 2005 - 2016 [MWh] Abitanti equivalenti annuali¹ TEP2 "risparmiati" Barili di petrolio3 "risparmiati"
2.053.942,0 1.639.219 384.087,2 2.630.734
Produzione 2005 - 2016 [MWh] Inquinante Emissioni specifiche4 [kg/MWh] Emissioni evitate [t]
2.053.942,0 CO2 648 1.330.954,4

Mercato di riferimento

Il 2017 è stato un altro anno difficile per l'energia eolica in Italia, con una nuova potenza eolica installata sull'intero territorio nazionale pari ad appena 200 MW, sostanzialmente in linea con i modesti livelli di nuove installazioni realizzate lo scorso esercizio. Infatti, ormai da alcuni anni il settore eolico italiano si trova in condizioni di difficoltà, a causa dei cambiamenti intervenuti nei meccanismi di incentivazione, ora basati sul sistema delle "aste al ribasso".

I dati prodotti da Terna mostrano che l'eolico in Italia ha prodotto 17.492 GWh nel 2017, sostanzialmente in linea con il 2016, grazie a buone condizioni di ventosità. La produzione da fonte eolica copre il 6,1% della produzione elettrica nazionale ed il 5,5% della richiesta di energia elettrica italiana.

A livello globale, gli investimenti complessivi in energie rinnovabili si sono stabilizzati sui livelli dell'anno precedente (circa 330 miliardi secondo uno studio di Bloomberg New Energy Finance) con protagonista la Cina con oltre il 40% del totale, seguita dagli Stati Uniti. Guardando tuttavia nello specifico l'eolico, gli investimenti complessivi sono calati rispetto all'anno precedente, e si sono indirizzati principalmente sulle installazioni offshore.

Principali risultati operativi e finanziari

2017 2016 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 168.473 195.360 -14%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 5,0 4,0 25%
TARIFFA INCENTIVO Eurocent/KWh 10,7 10,0 7%

Nell'esercizio 2017 l'EBITDA comparable del segmento Eolico (coincidente con quello IFRS) è stato pari a 23,1 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con i 23,8 milioni di Euro dell'esercizio 2016 in quanto la minor ventosità, che ha dato luogo ad una produzione di elettricità inferiore del 14% rispetto allo scorso esercizio, è stata compensata dal maggior valore della Tariffa Incentivo (+0,7 Eurocent/Kwh rispetto all'anno precedente), e della Tariffa Elettrica (+1,0 Eurocent/kWh, rispetto all'anno precedente).

Milioni di Euro 2017 2016 var%
EBITDA 23,1 23,8 -3%
EBITDA comparable 23,1 23,8 -3%
EBIT 18,5 19,2 -4%
EBIT comparable 18,5 19,2 -4%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 0,5 0,4

SARTEC (SARAS RICERCHE E TECNOLOGIE)

Sartec Srl, controllata al 100% da Saras SpA, è la Società del Gruppo che sviluppa e garantisce soluzioni tecnologiche innovative e di ricerca applicata, mirate all'ottimizzazione delle risorse e delle perfomance aziendali.

Sartec opera nei settori:

  • efficienza energetica e affidabilità industriale, con le linee di business dedicate alla progettazione industriale, agli studi di processo, alle forniture e ai servizi industriali;
  • sostenibilità ambientale (ingegneria ambientale, modellistica e monitoraggi, sistemi di analisi e misura pro e per l'ambiente e servizi analitici e di laboratorio);
  • progetti Digital e Industry 4.0 ( data analysis, knowledge managment, digital asset managment, enterprise content managment, cybersecurity, digital safety advise, VR training,..)

Il risultato di esercizio del 2017 conferma il trend di costante crescita di fatturato e margini registrato nell'ultimo triennio. In particolare, i volumi di produzione hanno beneficiato di un incremento delle attività finalizzate a supportare l'implementazione del piano investimenti 2017-2020 della consociata Sarlux, mantenendo in parallelo il presidio sulle attività sviluppate per il mercato "non captive", tra le quali si segnala la prosecuzione del progetto intrapreso in collaborazione con un importante partner europeo a favore della nuova raffineria in corso di realizzazione a Jazan, Arabia Saudita.

A fronte del maggior volume di produzione, si registra una marginalità in crescita rispetto agli andamenti registrati nel biennio precedente.

Nel corso del 2017 SARTEC ha mantenuto e potenziato il suo impegno nei settori core dell'ingegneria e dei servizi industriali, dell'efficienza energetica e nel campo dell'ingegneria ambientale, andando inoltre a investire e sviluppare progettualità e attività in ambito digital e industry 4.0.

In riferimento al mercato captive, ha garantito supporto tecnologico e operativo allo sviluppo di attività e soluzioni di ingegneria multidisciplinare, la realizzazione di forniture e i servizi di manutenzione e monitoraggio ambientale per la raffineria Sarlux. L'ingegneria impiantistica e dell'automazione hanno prodotto complessivamente circa 140.000 ore di lavoro per la progettazione di nuovi impianti e il revamping di impianti esistenti, oltre alle attività di ingegneria di manutenzione mirate all'ottimizzazione e all'implementazione di nuova strumentazione di impianto. Tra le attività realizzate, si segnalano in particolare: l'ingegneria di sala controllo con l'upgrade del sistema DCS degli impianti T2/V2, TERMOKIMIK e del Centro Operativo 2, il completamento dell'ingegneria sulla Barriera Dinamica e il revamping dell'impianto Splitter propano-propilene degli impianti Nord. Si conferma, inoltre, l'impegno in termini di attività di controllo avanzato e multivariabile, secondo le esigenze espresse dal Cliente interno Sarlux. Numerose le forniture realizzate nel corso dell'anno: il sistema di cabine per la supervisione e il controllo della Barriera Dinamica, i sistemi di analisi H2S negli impianti MHC1, U500 e U700, gli analizzatori TOC TAS, gli armadi RIU impianti Nord e Sud, gli skid di dosaggio e le prese campione. Relativamente all'ingegneria ambientale, è stato assicurato un crescente impegno sulle attività previste in riferimento alle prescrizioni AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) della raffineria: monitoraggi idraulici e idrochimici finalizzati a preservare la sicurezza della falda, la realizzazione di ulteriori pozzi di emungimento, il monitoraggio delle emissioni fuggitive e della qualità dell'aria e delle emissioni odorigene. Proseguono le attività sugli studi delle proprietà dei grezzi, con il monitoraggio dei modelli chemiometrici dei gasoli, delle benzine e dei semilavorati.

Relativamente ai progetti di efficienza energetica eseguiti per la raffineria Sarlux, per i quali SARTEC opera come ESCo certificata, si segnalano le attività a supporto dell'ottenimento dei titoli di efficienza energetica relativi a progetti di risparmio, oltre agli interventi sull' ottimizzazione dei sistemi di illuminazione, dei condensini e sul metering delle cabine di analisi RIU.

Con riferimento al mercato non captive, tra i principali progetti in corso per Clienti industriali, continua quello riguardante l'automazione delle utilities della Raffineria di Jazan, in Arabia Saudita, svolto in partnership con importanti player internazionali. L'attività, avviata nel 2014 per l'ingegnerizzazione di sala controllo e la razionalizzazione degli allarmi, si è ampliata con la fase relativa al precommissioning, e negli ultimi mesi del 2017, con la fase inerente al commissioning. Entrambi i filoni di attività si protrarranno anche nel 2018. Sono state inoltre realizzate un crescente numero di attività di ingegneria impiantistica e di attività analitiche per Syndial e di forniture di cabine e prese campione destinate ai clienti SAIPEM e LUKOIL.

Continua l'azione commerciale in riferimento alle attività di efficienza energetica: sono stati sviluppati nel corso dell'anno numerosi audit energetici allo scopo di individuare ottimizzazioni nei consumi industriali di potenziali clienti.

Nel settore delle Pubbliche Amministrazioni, è stato avviato uno screening sul territorio regionale per verificare la possibilità di acquisizione di clienti nell'ambito del bando regionale sull'efficentamento energetico degli edifici pubblici. In tale ambito sono stati individuati e presentati 5 progetti (numero massimo di progetti previsti dal bando per ESCo).

Proseguono le attività legate alle forniture e ai servizi di manutenzione dei sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria relative alle pubbliche amministrazioni.

Si consolidano le attività di ricerca e sviluppo, mirate al potenziamento delle linee di core business come l'efficienza energetica e l'ingegneria ambientale e della nuova linea "Business Development" il cui focus è incentrato sulla realizzazione di progetti digital e industry 4.0. Nell'ambito del monitoraggio ambientale, a seguito dell'accordo conseguito con il Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari è stato completato l'iter di deposito del brevetto dello strumento di misura temperatura della fiamma di torcia (POS), ed allestito un laboratorio ottico-strumentale per la realizzazione e manutenzione di questi nuovi strumenti.

In riferimento all'efficienza energetica, in corso di studio la realizzazione di una "micro greed" per la produzione e la gestione dell'energia elettrica nel sito di V Strada, al fine di poter sperimentare e implementare soluzioni tecniche avanzate anche per siti industriali di maggiori dimensioni.

Nell'anno è stata inoltre avviata una collaborazione con l'Università di Salerno per la realizzazione di un sistema ("naso elettronico") per la misurazione in continuo della concentrazione odorigena negli stabilimenti industriali.

Il Laboratorio chimico Sartec, ha proseguito il piano di accreditamento, aggiungendo al portafoglio dei metodi accreditati l'EPA 3511, l'EPA 8270E relativo alla determinazione degli IPA nelle acque sotterranee e l'UNI EN 13725 per la determinazione della concentrazione di odore in matrice aria; inoltre a novembre la società ha sostenuto la visita di estensione per i metodi EPA 5021A, EPA 8015C, EPA 3511 ed EPA 8015C per la determinazione degli idrocarburi nelle acque.

STRATEGIA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Grazie alla configurazione ad alta conversione, all'integrazione con l'impianto IGCC e ad un modello operativo basato sulla gestione integrata della Supply Chain, la raffineria Saras, ubicata a Sarroch (Sardegna), detiene una posizione primaria nel panorama dei siti Europei. Tali caratteristiche consentono al Gruppo di posizionarsi in maniera positiva rispetto alla prevedibile evoluzione dello scenario di riferimento in particolar modo per quanto riguarda la normativa IMO – Marpol VI che prevede, dal gennaio 2020, la riduzione dei valori consentiti nelle emissioni di zolfo nei fumi di combustione dei motori marini dando luogo a condizioni di mercato premianti per i siti come quello di Sarroch. Il Gruppo intende proseguire nelle iniziative di miglioramento delle prestazioni operative e dell'affidabilità degli impianti oltre che nella razionalizzazione dei costi e completare l'importante piano di investimenti avviato nel 2015. Ad ulteriore rafforzamento di tale processo è stato recentemente avviato un importante programma di digitalizzazione che consentirà di far leva su fattori presenti in azienda quali la grande mole di dati ed il know-how delle persone, accrescendo la flessibilità operativa e commerciale che da sempre caratterizza il modello di business del Gruppo, con l'obiettivo di catturare le opportunità offerte dalla prevedibile evoluzione dello scenario di riferimento garantendo il mantenimento di una posizione di leadership anche nel prossimo decennio.

L'esercizio 2018 si è aperto con il Brent sui valori massimi degli ultimi 3 anni attorno a 70 \$/bl sulla scia dell'accordo raggiunto dai paesi OPEC ed altri importanti produttori in merito al prolungamento anche per l'anno in corso dei tagli produttivi, alcune tensioni geopolitiche in Medio Oriente e problemi tecnici su oleodotti in Europa e negli Stati Uniti che hanno temporaneamente ridotto l'offerta. Gli esperti prevedono per l'anno in corso importanti incrementi di produzione, particolarmente da parte dei produttori non convenzionali statunitensi (tight oil da rocce di scisto), stimolati tra l'altro dal più elevato prezzo del petrolio, ed una situazione di sostanziale equilibrio tra domanda ed offerta. Si prevede che il Brent si attesti su una media di 60 \$/bl. Per quanto concerne il differenziale di prezzo tra grezzi leggeri e pesanti non si prevedono particolari variazioni rispetto ai valori registrati nel 2017 in quanto il prolungamento dei tagli produttivi continuerà a limitare l'offerta di grezzi pesanti ad alto tenore di zolfo ("heavy sour").

Sul fronte dei consumi, nel recente report di febbraio 2018, l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) stima una domanda globale in crescita di +1,4 mbl/g nel 2018 trainata dai paesi non-OECD (in particolar modo dalla Cina).

Passando poi all'analisi della marginalità dei principali prodotti raffinati, gli esperti internazionali ritengono che il crack spread della benzina sia stato penalizzato nelle prime settimane dell'anno dall'ascesa del prezzo del grezzo in un momento nel quale la domanda risulta stagionalmente bassa e sia destinato a risalire facendo segnare una media annuale pari a 10,5 \$/bl (in calo di circa 1 \$/bl rispetto al 2017 che era stato influenzato da rilevanti chiusure non programmate di capacità di raffinazione soprattutto nei mesi estivi). Per quanto concerne poi i distillati medi, gli esperti prevedono un crack spread del diesel di circa 12 \$/bl (sostanzialmente allineato ai valori registrati nel 2017), sostenuto dai consumi di gasolio per usi industriali, notoriamente correlati all'andamento del ciclo economico (PIL 2018 previsto in crescita dell'1,9% in Europa, e del 3,7% a livello globale). Nel complesso, tali condizioni di mercato, dovrebbero consentire margini di raffinazione positivi anche se in lieve calo rispetto all'esercizio 2017. Il Gruppo Saras punterà a conseguire un premio al di sopra del margine EMC Benchmark pari a circa 2,5 ÷ 3,0 \$/bl (al netto delle manutenzioni).

Da un punto di vista operativo, nel segmento Raffinazione, l'esercizio 2018 si caratterizzerà per un ciclo manutentivo sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente e concentrato nella prima parte dell'anno. In dettaglio, il programma di manutenzione sarà articolato come segue: nel primo trimestre sono previste le attività sugli impianti Topping "T2", Vacuum "V2" e presso gli "Impianti Nord"; nel secondo trimestre la manutenzione riguarderà i Topping "RT2" e "T1", il VisBreaking "VSB" e l'impianto MildHydroCracking "MHC2"; nel terzo trimestre non sono previste manutenzioni rilevanti mentre nel quarto trimestre saranno posti in essere interventi presso l'impianto Reforming Catalico "CCR". Complessivamente la lavorazione annuale di grezzo è prevista pari a circa 13,8 ÷ 14,6 milioni di tonnellate (ovvero 101 ÷ 107 milioni di barili), cui si aggiungerà circa 1 milione di tonnellate di carica impianti complementare al grezzo (corrispondenti a circa 7 milioni di barili).

Per quanto riguarda il segmento Generazione di Energia Elettrica, il programma manutentivo prevede nel primo trimestre un intervento standard su uno dei tre treni di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" e su una delle due linee di lavaggio gas. Nel secondo trimestre la manutenzione interesserà un treno di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato". Infine a cavallo tra il terzo ed il quarto trimestre sarà completata la manutenzione sul terzo treno di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato". La produzione totale di energia elettrica per l'anno 2018 è prevista in recupero rispetto all'esercizio precedente, attorno ai 4,30 TWh (rispetto ai 4,09 TWh prodotti nel 2017).

Relativamente al segmento Marketing, si prevede un consolidamento del miglioramento dei margini realizzato nell'esercizio precedente grazie alle azioni di ottimizzazione dei costi e di razionalizzazione del portafoglio clienti.

Nel segmento Eolico, la controllata Sardeolica prosegue l'iter per la Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto di ampliamento del Parco di Ulassai (sito nel comune di Ulassai e Perdasdefogu), per una capacità di ulteriori 30 MW. Nel corso dell'esercizio 2018 giungerà a scadenza il periodo di incentivazione per parte dei 48 aerogeneratori dell'impianto.

INVESTIMENTI PER SEGMENTO DI ATTIVITÀ

Nell'esercizio 2017 il Gruppo Saras ha realizzato investimenti per 205,0 milioni di Euro rispetto a 145,6 milioni di euro del 2016, in considerazione sia dell'entrata a regime degli interventi congruenti con il piano di sviluppo industriale pluriennale, presentato ad ottobre 2015, sia della prosecuzione degli interventi volti a cogliere maggiori opportunità operative dell'integrazione con gli "Impianti Nord" (acquisiti da Versalis a fine 2014). In particolare si segnala l'entrata in servizio delle nuove linee di interconnessione di Fuel Gas e Vapore. Inoltre, come di consueto, una parte significativa degli investimenti è stata dedicata al pieno rispetto di tutte le prescrizioni HSE, ed alla conservazione dell'efficienza operativa degli impianti. La ripartizione degli investimenti per segmento di attività viene illustrata nella tabella corrispondente:

Milioni di Euro 2017 2016
RAFFINAZIONE 186,1 133,6
GENERAZIONE ENERGIA ELETTRICA 16,6 9,6
MARKETING 0,9 1,4
EOLICO 0,5 0,4
ALTRE ATTIVITÀ 0,9 0,6
Totale 205,0 145,6

Gli investimenti dell'esercizio 2017 hanno riguardato prevalentemente il settore raffinazione, con l'obiettivo di miglioramento della capacità produttiva e di ottimizzazione dei processi.

Tra gli investimenti più rilevanti si segnalano sull'unità FCC il sistema di Oxygen Enrichmen per migliorare la flessibilità operativa, la sostituzione dell'Expander, finalizzata alla produzione di energia elettrica da recuperi termici e l'elettrificazione dei compressori gas per garantire una riduzione dei consumi di vapore. Investimenti, quest'ultimi, che rientrano nel più ampio ventaglio di interventi volti al perseguimento di un'efficienza energetica sempre più elevata. A riguardo degna di nota anche la significativa riduzione di consumi di vapore ottenuti tramite integrazione energetica delle unità MHC2 e TAME.

Sono inoltre proseguiti gli interventi di adeguamento del Pontile Sud, finalizzati a consentire l'attracco e il caricamento di navi di grandi dimensioni ed avviate le attività per la sostituzione delle linee di carico di grezzi (Pontile Sud).

Tra gli specifici interventi dedicati a Salute, Ambiente e Sicurezza (la cosiddetta HSE – "Health, Safety & Environment") si segnala l'installazione di un sistema di recupero gas di torcia, la prosecuzione del programma di realizzazione e ripristino dei doppi fondi per taluni serbatoi di idrocarburi e l'incremento dei pozzi di emungimento ("Barriera dinamica") per il controllo della falda. Inoltre sono stati avviati il Sistema di recupero vapori (VRU) sul pontile Sud ed il progetto di degasaggio dello zolfo estratto dagli idrocarburi.

Infine, la società, cogliendo le opportunità contenute nel Piano nazionale Industria 4.0, ha avviato un importante progetto nel settore "Digital" con interventi finalizzati a migliorare l'operatività degli impianti, a renderne più efficiente la gestione e ad ottimizzare piani ed interventi manutentivi. Si segnalano, tra gli altri, gli interventi sui sistemi di controllo degli impianti T2/V2 e sul Centro Operativo 4.

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è costituita da un documento autonomo, il primo Bilancio di Sostenibilità - Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario, che, oltre ad assolvere agli adempimenti previsti dal D.Lgs 254/16, permetterà di condividere il "Purpose" aziendale e la strategia di sviluppo sostenibile. Pertanto i capitoli che riguardano Risorse Umane, Salute, Ambiente e Sicurezza e Responsabilità Sociale ed attività con il territorio verranno trattati in modo più esteso ed articolato nel Bilancio di Sostenibilità - Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario.

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017 53

RISORSE UMANE

Questo capitolo si concentra su un ambito la cui gestione è ritenuta chiave per la competitività della Società con l'obiettivo di evidenziare le azioni intraprese, i risultati raggiunti, i fattori che li hanno abilitati ed il contesto in cui sono maturati alcuni progetti finalizzati ad accrescere la capacità dell'organizzazione di rispondere ai cambiamenti in atto. È anche un'occasione per riflettere sulla cultura organizzativa e del lavoro che sostiene il disegno strategico aziendale, condizionandone il futuro.

Alcuni degli strumenti progettuali ed operativi adottati nel corso del 2017 esprimono, infatti, la volontà aziendale di gestire il capitale umano a disposizione con una politica che si ispira essenzialmente al Purpose aziendale: "Essere un punto di riferimento come fornitore di energia sostenibile che alimenta la vita delle persone".

Ecco perchè gli interventi realizzati hanno privilegiato l'esigenza di investire sulle risorse ritenute chiave dall'organizzazione e sullo sviluppo del patrimonio di competenze disponibili a cui specificatamente attingere per dare concretezza a tale ambizioso obiettivo.

Ed ecco perchè, come verrà di seguito rappresentato, ci si è focalizzati sulla corretta allocazione del personale affinchè lo stesso possa agire in ruoli congruenti con le proprie conoscenze ed esperienze, perchè ci si è focalizzati sulla gestione di alcuni processi critici, attraverso la definizione di uno scoreboard utile a rilevare tempestivamente le priorità di intervento espresse da uno scenario di business in continuo movimento, perchè si sono progettate e realizzate iniziative formative in grado di favorire la comprensione dell'evoluzione organizzativa ed operativa a cui il Gruppo è sottoposto per rispondere alle sfide del mercato e rendere sostenibile il proprio futuro.

Sviluppo organizzativo

Negli ultimi tre anni l'organico del Gruppo è leggermente cresciuto, passando da 1.915 persone nel 2015, a 1.944 nel 2017.

44 anni L'età media dei dipendenti del Gruppo

I 36 nuovi dipendenti assunti nel corso dell'anno tra Italia e Svizzera, 24 dei quali con età inferiore ai 33 anni, laureati con lauree principalmente ingegneristiche, hanno cominciato a soddisfare le esigenze emergenti dai programmi di digitalizzazione e automazione e gli sviluppi delle attività della supply chain e del trading.

Alcune funzioni chiave sono state interessate da processi di riorganizzazione orientati a generare maggiore efficienza, affidabilità e flessibilità operativa, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile coerente con il Piano industriale del Gruppo. Il coordinamento e l'integrazione delle varie componenti alle base di tali interventi, hanno richiesto un impegno qualificato ed un approccio adeguatamente strutturato, in grado di alimentare con continuità gli ambiti progettuali aperti. In particolare si è investito sull'attività di Pianificazione e Sviluppo, su cui risiede la responsabilità di valutare l'andamento dei mercati petroliferi e dei possibili scenari di sviluppo per il Gruppo, indicando obiettivi di medio, lungo termine. Le si è attribuito anche il compito di indirizzare iniziative non solo di ambito industriale in senso stretto, ma anche di sviluppo digitale dei processi di business, fino ad arrivare al disegno più ampio della loro sostenibilità nel lungo periodo. Le si è pertanto assegnata la responsabilità della redazione del Bilancio di Sostenibilità.

Altri interventi hanno riguardato l'organizzazione a supporto della Supply Chain in particolare spostando al suo interno le funzioni responsabili dello sviluppo dei modelli rappresentanti il ciclo produttivo e del programma ottimizzato per campagne.

La crescente complessità operativa ha richiesto l'istituzione di una Direzione delle operazioni industriali, il cui obiettivo è essenzialmente costituito dall'esigenza di assicurare il coordinamento delle diverse componenti organizzative che concorrono alla valorizzazione delle attività del sito di Sarroch, sotto il profilo dei risultati tecnici, economici, di investimento, di sicurezza, incluse le tematiche di cyber security, ottenibili.

A tale scopo sono state individuate responsabilità specifiche, relative alla pianificazione e controllo degli investimenti previsti a budget, agli approvvigionamenti di beni e servizi a ciò finalizzati e al monitoraggio complessivo dell'andamento e della realizzazione del Piano pluriennale degli investimenti.

Relazioni industriali

Nel mese di marzo è stato siglato l'accordo sul premio di produttività, legandolo a miglioramenti nelle aree della produzione, dell'avanzamento nella realizzazione degli investimenti, dell'efficienza energetica e dei costi di manutenzione. In particolare, con riferimento a quest'ultimo tema, è stato inserito il monitoraggio dei tempi di attivazione dei permessi di lavoro, come misura del miglioramento della capacità di programmazione dei lavori in campo per un loro efficientamento. Gli indicatori individuati sono oggetto di monitoraggio mensile attraverso commissioni Azienda RSU.

Nel mese di aprile è stato presentato alle Organizzazioni Sindacali il programma "Digital Saras" che mira ad un utilizzo intensivo della tecnologia digitale sia con riferimento agli impianti sia nel processo produttivo e commerciale, con l'obiettivo di realizzare una maggior affidabilità ed efficienza. Nel mese di giugno è stata completata la negoziazione del premio di partecipazione dei dipendenti del Gruppo basato su parametri di produttività e redditività.

Nella seconda parte dell'anno sono stati affrontati, inoltre, vari temi sia di natura organizzativo/gestionale sia di natura tecnica, quali ad esempio: gestione riposi compensativi ROL, riorganizzazione ufficio spedizioni, chiamate personale turnista, polifunzionalità di impianto ed altri vari.

Va evidenziato l'investimento congiunto effettuato dall'azienda e dalle Organizzazioni Sindacali che, anche con il sostegno di un autorevole contributo esterno, hanno dedicato risorse ed energie finalizzate all'apprendimento di tecniche e modelli utili ad impostare un modello di relazioni basato sul problem solving, capace di valorizzare, per quanto possibile, le aspettative ed il contributo atteso dalle persone a sostegno dei cambiamenti richiesti dallo scenario competitivo di riferimento.

43.000 totale ore di formazione 2017 Saras + Sarlux

Formazione e sviluppo delle risorse umane

Oltre ai temi di routine e di compliance, la formazione in ambito HSE è stata principalmente erogata a supporto dell'estensione del progetto BBS (Behaviour Based Safety) al personale finora non coinvolto, con l'obiettivo di sviluppare, attraverso il rinforzo, comportamenti sicuri mentre si svolgono le operazioni sul luogo di lavoro.

A valle della decisione di dotarsi di un Sistema di Gestione dell'Energia, in conformità alla norma UNI EN ISO 50001:2011, al fine di ottenere il massimo coinvolgimento nella sua attuazione, tutti i dipendenti dello stabilimento Sarlux sono stati formati sugli obiettivi e sui principi dello stesso Sistema.

Nell'anno è stato completato il programma di formazione a supporto del Piano pluriennale d'investimento, rivolto sia ai Project Manager, sia alle altre funzioni aziendali coinvolte nel processo, e finalizzato a migliorare la capacità di programmazione, realizzazione e controllo e adeguarla all'ingente carico di investimenti previsti nel piano. Al termine del percorso formativo, che ha coinvolto oltre 100 persone, è stata svolta una sessione di follow-up allo scopo di portare a regime gli apprendimenti.

Un'altra area di forte impegno formativo è stata quella, rivolta al personale operativo, funzionale alla presa in carico delle nuove realizzazioni a valle degli investimenti, con 418 persone coinvolte per circa 1300 ore di formazione.

Per quanto riguarda il personale operativo, inoltre, si è conclusa l'edizione pilota di un importante investimento formativo rivolto ai Capi Turno degli impianti produttivi. Il progetto pilota ha coinvolto come sponsor i responsabili Operazioni e i Supervisori di Operations e nei primi mesi 2018 sarà esteso al totale della popolazione interessata. Focus del progetto è di sviluppare e affinare competenze di tipo gestionale, anche attraverso una maggiore consapevolezza degli scenari di mercato di riferimento, comprese le dinamiche di trasformazione derivanti dal programma #digitalSaras.

Più in generale, a supporto del programma #digitalSaras sono state organizzate diverse iniziative di formazione al fine di sviluppare una cultura che possa agevolare la trasformazione digitale in corso, diffondere la conoscenza della meto-

dologia Agile da applicare nella gestione dei progetti e fornire le competenze tecnico-specialistiche fondamentali per la realizzazione dei progetti pilota e la successiva industrializzazione delle soluzioni tecnologiche.

Si è infine svolta una nuova edizione del percorso formativo di qualificazione finalizzato alla certificazione delle competenze del personale di Manutenzione secondo i dettami della Norma Europea UNI EN 15628.

Nel corso dell'anno sono inoltre proseguite le attività di sviluppo finalizzate alla identificazione, valutazione e crescita di un pool di giovani ad alto potenziale. Il programma trova il proprio focus principale sul tema del ricambio generazionale, conseguibile attraverso la strutturazione ed il mantenimento nel tempo di adeguati sistemi di talent management.

Le attività coinvolgono un pool di risorse identificate mediante assessment e coinvolte in percorsi dedicati di formazione e coaching individuale, che durante l'anno sono stati arricchiti con laboratori tematici sulle competenze di esercizio della leadership.

Comunicazione interna

Al fine di condividere valori, strategie ed obiettivi, diffondere cultura e coinvolgere i dipendenti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, nel 2017 sono state realizzate diverse iniziative di comunicazione interna e di change management.

A supporto dei processi e dei progetti strategici in corso, il coinvolgimento diretto delle persone è stato ricercato mediante incontri e presentazioni. Nel corso dell'anno, inoltre, per potenziare l'efficacia delle attività di comunicazione, ottenendo anche ottimizzazioni nell'uso delle risorse, sono stati attivati due nuovi canali digitali, attraverso la pubblicazione online del giornale visBreaking News e la creazione di una community aziendale.

Le attività di comunicazione interna hanno riguardato i temi legati al programma #digitalSaras, allo scopo di informare i dipendenti sugli obiettivi e sui progetti in corso e di accompagnare il cambio di mentalità necessario ad una trasformazione digitale di successo. Tanti incontri di condivisione, pagine speciali su visBreaking News, un'area intranet dedicata, un video trasmesso sulla rete dei monitor e la novità di una campagna di raccolta di idee a supporto dell' evoluzione tecnologica e di mentalità hanno composto un piano articolato per ottenere il massimo coinvolgimento nel programma di cambiamento strategico per il Gruppo.

In continuità con gli anni precedenti, poi, nel giornale sia online sia su carta hanno trovato ampio spazio le più importanti iniziative aziendali in tema di tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente, quali ad esempio l'applicazione del protocollo BBS, l'aggiornamento della Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, l'impegno in materia di emissioni odorigene.

È stata inoltre realizzata una campagna di comunicazione multicanale (intranet, giornale aziendale, email, affissioni) a supporto dell'adozione del Sistema di Gestione dell'Energia (SGE) e in occasione dell'emissione della Politica Energetica Sarlux, allo scopo di sensibilizzare ulteriormente la popolazione aziendale sul tema dell'efficienza energetica e sulla responsabilità di tutti i dipendenti nell'implementazione e nel mantenimento del SGE.

Massima diffusione è stata data al Codice Etico del Gruppo, attraverso la pubblicazione sulla intranet aziendale e mediante un'apposita comunicazione individuale via mail, mirate ad accrescere la conoscenza e diffondere la coerente e sostanziale applicazione dei principi e delle norme in esso contenuti.

Proseguendo infine il percorso di approfondimento sul tema della trasparenza e della gestione di potenziali conflitti di interessi, si sono tenuti nuovi incontri di sensibilizzazione e confronto per i dipendenti che ricoprono ruoli nei quali il tema riveste particolare rilevanza.

Politiche retributive

Componenti della retribuzione manageriale

La retribuzione annua lorda fissa fa riferimento al Contratto Dirigenti Aziende Produttrici di Beni e Servizi (Contratto Nazionale Dirigenti Industria). Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da una componente variabile. La parte variabile della retribuzione è stabilita, con riferimento agli obiettivi strategici ed ai risultati della gestione, secondo un sistema di MBO ("Management By Objectives").

Nel 2017 è stato applicato il Piano di incentivazione a lungo termine per il management del Gruppo Saras (Piano di Stock Grant 2016/2018), approvato dall'Assemblea degli Azioni di Saras il 22 Aprile 2016, i cui dettagli sono forniti in una sezione successiva della presente Relazione sulla Gestione.

Componenti della retribuzione non dirigenti

Anche la retribuzione annua lorda fissa dei non dirigenti fa riferimento al "Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro" (CCNL Energia e Petrolio e CCNL Metalmeccanici, ove applicabili) e agli accordi integrativi di secondo livello vigenti.

Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da componenti variabili tra cui, in particolare riferimento alla fascia dei Quadri, l'adozione di sistemi di MBO legati al raggiungimento di obiettivi strategici e ai risultati della gestione.

Informativa su eventuali procedimenti giudiziari in corso

Nel corso del 2017 non risultano procedimenti giudiziari a carico delle Società del Gruppo.

SALUTE, AMBIENTE E SICUREZZA

Un quadro di miglioramento continuo

Produrre energia in modo sicuro ed affidabile è uno dei principi che guidano le nostre scelte strategiche. Incrementare l'affidabilità e migliorare la continuità delle operazioni, garantendo la tutela del territorio e dell'ambiente, è una delle priorità aziendali. In particolare, sono oggetto di fondamentale interesse aziendale tutte le attività finalizzate a preservare la sicurezza e la salute di tutti coloro che lavorano direttamente ed indirettamente per il Gruppo Saras.

L'impegno continuo della nostra Società ha consentito di ridurre significativamente l'impatto delle attività produttive sull'ambiente. Per quanto riguarda l'esercizio dell'anno 2017 si conferma il costante miglioramento dei dati ambientali, frutto di un consolidamento delle attività gestionali dello stabilimento. Un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che, direttamente o indirettamente, interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento di Sarroch viene presentato nell'annuale "Dichiarazione Ambientale", redatta come previsto dal regolamento EMAS.

Nel corso dell'anno sono proseguite le attività di monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali relativi ad aria, acqua e suolo. L'andamento delle emissioni, relative all'anno 2017, mette in evidenza il consolidamento dei miglioramenti ottenuti grazie agli investimenti effettuati ed alle ottimizzazioni gestionali e impiantistiche. Si possono comunque rilevare piccole fluttuazioni di anno in anno, legate a interventi impiantistici e di manutenzione straordinaria. Il miglioramento dei dati per quanto riguarda l'ambiente è derivato da una serie di interventi tecnici e gestionali che hanno progressivamente dotato la raffineria delle tecnologie e dei mezzi più efficaci in un'ottica di produzione e rispetto dell'ambiente. Le emissioni di anidride solforosa (SO2) confermano l'andamento degli ultimi anni, infatti l'indice di produzione di SO2, che tiene conto (dal 2015) anche delle emissioni dovute agli impianti nord, varia nel "range" 0,26 ÷ 0,28 (tonnellate di SO2/1000 di lavorazione) che, confrontato con l'andamento medio degli ultimi anni, risulta in linea con quello registrato in passato per il solo contributo di emissione di SO2 dovuto agli impianti sud, confermando quindi il trend di miglioramento. È stato possibile conseguire e consolidare tale risultato soprattutto grazie all'entrata in funzione, avvenuta nel dicembre 2008, dell'impianto TGTU (Tail Gas Treatment Unit), un'unità per il trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo, che consente una riduzione delle emissioni solforose e che negli ultimi anni ha registrato un'ottima performance. Si inseriscono nel quadro della strategia di crescita del Gruppo Saras anche gli investimenti dedicati ad ambiente e sicurezza.

In questo contesto, temi come la cultura del risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, non nuovi alla Società ed al Gruppo, sono divenuti ancora più attuali nel corso degli ultimi anni. In particolare, nell'ultimo quinquennio, nell'ambito di Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE), sono stati effettuati interventi di protezione ambientale, miglioramento dell'efficienza energetica con conseguente riduzione del combustibile bruciato (e quindi minori emissioni atmosferiche), e sono proseguite le attività di protezione della falda con interventi di pavimentazione dei bacini dei serbatoi e realizzazione di doppi fondi dei serbatoi.

Grazie ad una politica di tutela ambientale, anche per l'anno 2017, non sono emerse situazioni per cui la società è stata dichiarata colpevole di danni causati all'ambiente, e non sono state inflitte all'impresa sanzioni o pene per reati o danni ambientali. Le politiche di tutela ambientale prevedono anche continui investimenti nella formazione del personale, attraverso un processo che coinvolge tutti i lavoratori della raffineria (inclusi quelli delle società appaltatrici) e delle altre società del Gruppo, con l'obiettivo di creare un'elevata sensibilità sul tema ambientale. Infatti, anche un avanzato sistema tecnologico deve essere necessariamente supportato da un'attenta gestione e dal controllo da parte di tutte le persone che operano all'interno del ciclo produttivo.

AIA: Autorizzazione Integrata Ambientale

L'AIA (ovvero l'Autorizzazione Integrata Ambientale) è il frutto di un percorso partito nei primi mesi del 2007 e che ci ha portato al conseguimento di tale importante autorizzazione nell'aprile 2009. Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA, che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo che hanno consentito di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali. L'AIA, rilasciata dal Ministero dell'Ambiente, sostituisce tutte le altre autorizzazioni, ha la durata di otto anni (condizionata al mantenimento della registrazione EMAS). Questo ulteriore riconoscimento, raccoglie i concetti base del Codice Ambientale, dove tutti gli elementi (aria, acqua, suolo, impatto visivo, ecc.) sono visti in un'ottica di insieme, e rappresenta il risultato di un percorso che ha portato la società ad ottenere la Certificazione Ambientale ISO 14001 già nel 2004 successivamente confermata nel 2007, nel 2010, nel 2013 e nel 2016. Si segnala inoltre che, a seguito della riorganizzazione aziendale avvenuta nello scorso esercizio, a partire dal 1 luglio 2013, l'AIA è stata oggetto di voltura da Saras SpA a Sarlux Srl, società del Gruppo che gestisce tutte le attività produttive del sito di Sarroch. In maniera analoga, in pari data, è stata effettuata la voltura del certificato ISO 14001 da Saras SpA a Sarlux Srl. Nel mese di dicembre del 2015 si è concluso l'iter di integrazione delle due AIA presenti, Raffineria+IGCC e Impianti Nord (ex Versalis) presentata da Sarlux.

Il nuovo decreto AIA (DM 0000286 del 21.12.2015) rilasciato per tutte le attività svolte da Sarlux nello stabilimento di Sarroch, emanato nel primi giorni del 2016, contiene anche le deroghe per i Grandi Impianti di Combustione rilasciate ai sensi del D.Lgs 46/2014 ed un unico Piano di Monitoraggio e Controllo. Nell'aprile 2016 il Ministero dell'Ambiente ha disposto, D.Lgs 46/2014, il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata a Sarlux a dicembre 2015 per

La sicurezza è la nostra energia

"Vogliamo riconoscerci ed essere riconosciuti come una realtà industriale fatta di persone che vivono e diffondono la cultura della sicurezza nell'agire quotidiano."

INDICE DI PRODUZIONE DI CO2

l'esercizio del complesso Raffineria, IGCC e Impianti Nord, allo scopo di adeguare il provvedimento alle conclusioni sulle Best Available Techniques (BAT) relative al settore della raffinazione (Decisione 2014/738/UE). Sarlux ha inviato, come previsto, entro luglio la documentazione, predisposta su specifiche linee guida e modelli emanati dallo stesso Ministero, avviando così il procedimento di riesame. Il Decreto AIA è stato ulteriormente aggiornato, decreto n. 359 del 05 dicembre 2016, al fine di prorogare le deroghe per i Grandi Impianti di Combustione rilasciate ai sensi del D.Lgs 46/2014 sino alla fine del procedimento di riesame.

Sarlux ha conseguito il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nel corso dell'anno 2017, dunque lo Stabilimento, posseduto e gestito dalla controllata Sarlux Srl ed articolato in Impianti SUD (Raffineria e IGCC) e Impianti NORD (Impianti chimici), è stato autorizzato all'esercizio con il DM 0000263 del 11.10.2017 rilasciata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Presso l'installazione sono svolte le seguenti attività ricadenti nell'Allegato 8 e nell'Allegato 12 alla parte seconda del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.:

  • Categoria IPPC 1.1: Combustione di combustibili in installazione con una potenza termica nominale totale pari o superiore a 50 MW;
  • Categoria IPPC 1.2: Raffinazione di petrolio e di gas;
  • Categoria IPPC 4.1: Impianto chimico per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base.

Nel corso del 2017 sono regolarmente proseguite le attività di monitoraggio e controllo previste nell'AIA.

Registrazione Emas

Nel mese di maggio si è svolta, con esito positivo, la visita di convalida annuale della Dichiarazione Ambientale 2017 (dati prestazionali aggiornati al 31 dicembre 2016), finalizzata alla valutazione delle attività svolte per garantire la sostenibilità ambientale nel territorio. A seguito della visita di convalida, il documento "Dichiarazione Ambientale rev. 1 giugno 2017" è stato pubblicata sul sito http://www.sarlux.saras.it/it/emas/.

La Dichiarazione Ambientale fornisce un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti che interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento produttivo, e illustra al pubblico e a tutti i soggetti interessati le attività svolte da Sarlux, gli aspetti ambientali (diretti e indiretti ad essa collegati) e gli obiettivi di miglioramento ambientale che la Società si è prefissata ai fini del mantenimento della registrazione EMAS. Per il conseguimento di tali obiettivi Sarlux impiega a vari livelli molte funzioni aziendali investendo importanti risorse tecniche ed economiche.

Sempre nell'ottica della trasparenza, durante l'anno sono state effettuate le comunicazioni periodiche PRTR (Pollutant Release and Transfer Register), relative ai principali dati ambientali del sito. Tali comunicazioni vengono trasmesse al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'invio alla Commissione Europea. Nello specifico, le comunicazioni hanno riguardato i valori di emissione in acqua e in aria relativi a diversi parametri caratteristici delle attività svolte.

Il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro

Nell'esercizio 2017, relativamente all'ambito del progetto per il miglioramento continuo della gestione della sicurezza, è proseguita l'opera di diffusione della cultura della sicurezza mediante i progetti di comunicazione interna avviati fin dall'anno 2010. Le attività più significative sono state:

B-BS (Behavior-Based Safety) - Completata l'estensione del protocollo a tutte le aree operative dello Stabilimento.

La B-BS è progettata per ottenere l'esecuzione costante dei comportamenti di sicurezza e si basa su tecniche di motivazione, sviluppando nei lavoratori stessi coinvolti una cultura condivisa della sicurezza, intesa come un ambiente in cui tutti – dirigenti, preposti, lavoratori – danno le stesse conseguenze a parità di comportamento osservato. Tra queste conseguenze, feedack positivi e correttivi, rinforzi, premi e celebrazioni prevalgono su conseguenze avversive come le sanzioni o i richiami verbali.

La B-BS é un metodo capace di assicurare ottimi risultati perché consente di misurare, in maniera scientifica, le azioni insicure e i loro effetti, per correggerle prima che diventino pericolose".

Si fonda sull'osservazione e sulla individuazione di comportamenti sicuri messi in atto dalle persone nello svolgimento del normale lavoro quotidiano. Le osservazioni sono vicendevoli e seguite da momenti di feedback. Ciascuna osservazione è guidata da una check list che riporta i comportamenti da osservare; tale strumento, definito in fase di progettazione, è dinamico e viene aggiornato man mano che i comportamenti sicuri osservati vengono consolidati, Ciascun comportamento osservato viene poi registrato a sistema per un monitoraggio costante degli andamenti. In particolare l'attenzione si focalizza su quelli insicuri fissando obiettivi e tempi di miglioramento definiti periodicamene dai responsabili di funzione in occasione di incontrano periodici con i gruppi di lavoro.

L'estensione del protocollo B-BS a

tutte le aree di Raffinazione (impianti Sud e Nord) ha consentito la graduale sostituzione degli altri sistemi di monitoraggio delle performance di sicurezza, cosi da avere per la prima volta un unico strumento di gestione, misurazione e miglioramento degli aspetti di salute e sicurezza.

I risultati della misurazione dei comportamenti osservati risultano più che soddisfacenti. In particolare nel corso del 2017 sono state fatte 16.940 osservazioni contro le 6.230 effettuate nel 2016, con una percentuale di comportamenti positivi osservati pari al 98% del totale.

Audit dei sistemi di gestione SGS e SGA - Nel 2017 sono stati programmati ed eseguiti 17 audit interni.

Ispezioni di cantiere - Per il costante controllo delle attività effettuate dalle imprese sono state eseguite 205 audit con il coinvolgimento di 44 imprese e 700 lavoratori direttamente auditati.

Analisi degli eventi incidentali e near miss - I near miss sono quegli even-

EMISSIONI DI CO2 RAFFINERIA* (TON/ANNO)

* Le emissioni fanno riferimento alla Raffineria ed agli Impianti Nord.

ti, correlati alle attività lavorative, con la potenzialità di produrre un danno grave a persone e/o cose. Anche per il 2017 ci si è posto l'obiettivo di monitorare l'andamento dei near miss allo scopo di incrementare il livello di percezione del rischio del personale operante nel sito, classificando la gravità del near miss in funzione dello scenario incidentale, delle conseguenze (magnitudo) e possibile frequenza di accadimento dell'evento. Nel corso dell'anno sono stati segnalati 61 near-miss di cui 9 classificati come gravi.

I near miss classificati gravi sono stati analizzati seguendo lo stesso iter degli infortuni con analisi di 1° e 2° livello attraverso le quali vengono individuate le cause radice, i fattori contribuenti e le azioni di prevenzione e miglioramento.

Nell'ottica della promozione della cultura della sicurezza negli ultimi anni è stato portato avanti un percorso che ha consentito al Gruppo di ottenere alcune importati certificazioni. Nel 2007 Saras ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro in riferimento allo standard OHSAS 18001:2007. Nel 2008 è stato adeguato il "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo", ai sensi del D.Lgs. n° 231/01, per ottemperare alle indicazioni della Legge n° 123/07 e al successivo D.Lgs. n° 81/08, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e nel 2011 è stato effettuato il suo aggiornamento. Nel 2017 si è svolta, positivamente, la visita di rinnovo del proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro in riferimento allo standard OHSAS 18001:2007. Saras ha partecipato attivamente all'elaborazione delle "Linee di indirizzo di un Sistema di Gestione Integrato Salute, Sicurezza e Ambiente", in base all'Accordo siglato il 28/06/07 da INAIL, ASIEP (oggi "Confindustria Energia") e Organizzazioni Sindacali che, nel panorama nazionale, costituiscono un modello di riferimento per l'attuazione dei Sistemi di Gestione Integrati Salute, Sicurezza e Ambiente, e con gli stessi attori ha partecipato al loro aggiornamento. In quest'ottica Saras partecipa attivamente con Confindustria Energia insieme a INAIL e Organizzazioni Sindacali allo svolgimento di "Audit" di verifica dell'applicazione delle "Linee di indirizzo di un Sistema di Gestione Integrato Salute, Sicurezza e Ambiente", di cui sopra. Il Gruppo Saras promuove a tutti i livelli aziendali la cultura della sicurezza attraverso la formazione, la condivisione e la verifica del grado di efficacia delle attività svolte. Diffondere la cultura della sicurezza si traduce, di fatto, in un'azione continua di formazione e creazione di condizioni di lavoro finalizzate a ridurre progressivamente i casi di emergenza e di infortunio per i lavoratori del Gruppo Saras e delle ditte appaltatrici. Infatti, anche nell'esercizio 2017, sono proseguite tutte le attività di formazione al ruolo, alla posizione e all'aggiornamento continuo in tema di "Sicurezza e Ambiente".

Emissioni gas ad effetto serra

Il Gruppo Saras rientra nel campo di applicazione della Direttiva europea "Emission Trading Scheme" (ETS) con le due attività svolte nel sito di Sarroch dalla controllata Sarlux Srl, per il segmento Raffinazione e per il segmento Generazione di Energia Elettrica (impianto IGCC). La Direttiva ETS è stata introdotta in tutta Europa per controllare

EMISSIONI DI CO2 IGCC (TON/ANNO)

* A partire dall'anno 2013, il Piano di Assegnazione Nazionale delle quote di CO2 prevede un'assegnazione unica per l'intero sito di Sarroch (Raffineria + IGCC)

e ridurre le emissioni di biossido di carbonio al fine di contrastare la minaccia del cosiddetto "effetto serra" ed i conseguenti cambiamenti climatici. Infatti, le emissioni di anidride carbonica non hanno effetto diretto su scala locale, in particolare sulla qualità dell'aria nell'ambiente circostante il sito, ma sono correlate a fenomeni a livello globale. La Direttiva "Emission Trading Scheme" è stata introdotta a partire dal 2005 per aiutare gli stati membri a rispettare i requisiti del Protocollo di Kyoto. Il principio di funzionamento si basa sull'assegnazione, per ogni singola installazione che rientra nel campo di applicazione della Direttiva, di un tetto di emissioni stabilite dallo stato membro attraverso un "Piano Nazionale di Assegnazione". Il meccanismo ETS prevede inoltre che un eventuale surplus di quote possa essere negoziato e/o accumulato, ed un eventuale deficit debba invece essere coperto con l'acquisto di quote di emissione dal mercato. La decisione di assegnazione è elaborata per ciascuno dei periodi di riferimento previsti dalla Direttiva: il primo periodo di riferimento ha riguardato il triennio 2005-2007, il secondo periodo di riferimento ha riguardato il quinquennio 2008-2012, mentre il periodo attuale riguarda gli anni 2013-2020. Nel secondo periodo di applicazione della Direttiva ETS le assegnazioni sono state più stringenti, sulla base degli obiettivi dettati dal Protocollo di Kyoto. Inoltre, il terzo periodo (8 anni) iniziato nel 2013, ha portato un'ulteriore riduzione annuale delle assegnazioni di quote di emissione. Per quanto riguarda la richiesta di quote aggiuntive presentata da Sarlux a seguito dell'acquisizione degli "Impianti Nord" (ex Versalis), vista la specificità dell'operazione (acquisizione parziale dello stabilimento), non si è arrivati ancora alla conclusione del processo di riassegnazione delle quote.

Nel Registro Nazionale "Emission Trading Scheme", liberamente consultabile, sono documentate sia le quote assegnate, sia le emissioni anno per anno delle quote di CO2 a livello italiano.

Alla controllata Sarlux è stata assegnata un'unica posizione cui corrisponde la totalità delle emissioni derivanti dalle attività svolte nel sito di Sarroch. Sarlux dispone di un "Protocollo rilevazione, calcolo e controllo" delle emissioni di CO2. Tale sistema è certificato da enti terzi accreditati secondo quanto richiesto dalle linee guida europee, ed è stato aggiornato a seguito dell'acquisizione degli Impianti Nord.

Il rispetto del mare

Siamo consapevoli di dover preservare e limitare qualsiasi tipo di alterazione dell'ambiente. Pertanto, per quanto riguarda il trasporto di petrolio e dei prodotti raffinati via mare, abbiamo da anni introdotto criteri molto severi. A partire dall'anno 2009 sono state utilizzate solo navi di ultima generazione. Infatti, da quell'anno, il 100% delle navi utilizzate è stato della tipologia "a doppio scafo", anticipando, di fatto, l'attuale normativa per il traffico marittimo. Le attività di tutela dell'ambiente marino includono anche il monitoraggio minuto per minuto sia in entrata che in uscita delle petroliere indirizzate verso i terminali di Sarroch. In questo quadro, sono regolarmente effettuate, da parte di personale fiduciario Saras, ispezioni in altri porti (Vetting), secondo criteri internazionali e "Ispezioni Pre-mooring" su base spot, in rada prima della manovra di ormeggio.

RESPONSABILITÀ SOCIALE ED ATTIVITÀ CON IL TERRITORIO

Relazioni con il territorio

Ogni azienda nasce e cresce in un territorio ben individuabile e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso.

Il Gruppo Saras, oggi una solida realtà internazionale, è nato e si è sviluppato in Sardegna, un'isola che possiede una forte identità e nei confronti della quale nutre un profondo rispetto.

Per questo, da più di 50 anni, Saras è impegnata in iniziative e progetti utili a sostenere il tessuto sociale, la storia e le tradizioni del territorio, con una particolare attenzione verso i giovani e i bisogni della comunità.

La Società ha dato vita alla policy "I nostri interlocutori" che delinea l'approccio di Saras nella gestione dei rapporti con le comunità locali e riconosce la collettività e i territori di riferimento, tra i diversi stakeholder, come suoi interlocutori di importanza strategica.

Saras promuove progetti di natura sociale che possano generare valore per la comunità. Dopo una prima valutazione che riguarda sia gli aspetti economici sia la congruità con le linee guida del Purpose, la scelta ricade su quei progetti considerati di maggiore impatto e valore per il territorio.

Il Gruppo, in particolare negli ultimi anni, ha adottato precise linee guida, in merito agli ambiti di intervento, basate su due direttrici principali: il contesto sociale, ovvero i soggetti meritevoli di supporto – soprattutto giovani, anziani e meno abbienti - e il territorio fisico, cioè il raggio d'azione degli interventi che il Gruppo vuole mettere in atto.

Uno degli obiettivi a cui Saras punta con maggiore impegno è diffondere la cultura d'impresa e far comprendere che "fare impresa" in Sardegna è ancora possibile. Per questo, Saras promuove attività di formazione per i giovani delle scuole e intrattiene rapporti continui con l'Università, finalizzati a favorire uno sviluppo sociale che non può prescindere dai temi del lavoro, della sostenibilità e della crescita economica, in una regione debilitata dello spopolamento, soprattutto giovanile.

Saras per la Scuola

Saras, attraverso società del Gruppo, ha attivato diversi percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro. Tra il 2013 e il 2017, oltre 500 ragazzi hanno varcato i confini del sito industriale di Sarroch – secondo varie formule - per osservare da vicino la realtà di una grande azienda, partecipando a lezioni su argomenti di stampo industriale quali sicurezza, ambiente, processi produttivi, ICT, organizzazione aziendale, spesso con simulazioni di impresa, e per apprendere le nozioni chiave utili a sostenere al meglio un colloquio di lavoro.

Diversi ragazzi hanno visitato laboratori e impianti appartenenti al Gruppo, sperimentando, sul campo, applicazioni pratiche e assistendo a lezioni su temi specifici sia direttamente in azienda, sia presso gli Istituti.

Alcuni hanno poi avuto l'opportunità di approfondire questa esperienza attraverso uno stage in azienda.

È invece dedicato alla capacità di confrontarsi con il cambiamento e con le nuove tecnologie il concorso per gli studenti della secondaria "RAIn – Raccontami l'Avvenire e l'Innovazione", voluto dalla Società per far cimentar gli studenti con la telecamera per raccontare storie di Innovazione.

Saras per l'Università

Nell'ambito del Protocollo d'Intesa con l'Università di Cagliari, vengono organizzati regolarmente dei seminari a carattere tecnico, utili per completare la formazione dei futuri ingegneri. Inoltre, nel 2017, Saras ha contribuito a donare borse di studio ai migliori laureati in Ingegneria Chimica, aderendo ad un progetto ideato dall'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica.

Saras per la comunità

Saras supporta il territorio anche attraverso numerose sponsorizzazioni ad associazioni sportive sia dilettantistiche che professionistiche. Club come la Sarroch Polisportiva Volley, la squadra di calcio Gioventù Sarroch e la formazione di rugby Amatori Capoterra sono espressioni del territorio e il Gruppo è orgoglioso di aiutarle a crescere, per continuare a rappresentare veri e propri poli formativi per i giovani sportivi.

Inoltre, Saras è tra i partner della squadra di basket Dinamo Banco di Sardegna e della Cagliari Football Academy, l'Accademia del Cagliari Calcio nata con lo scopo di diventare punto di riferimento dei piccoli calciatori sardi e guidarli nella loro crescita tecnica e personale, in un percorso virtuoso che consente allo sport di accelerare la formazione dell'individuo.

L'attenzione alla sicurezza anche nello sport è un valore che Saras ha voluto trasmettere con la manifestazione "Sport sicuro a Sarroch", ideata per sensibilizzare i cittadini sui controlli necessari per affrontare correttamente lo sforzo fisico, conclusa con la donazione di 3 defibrillatori cardiaci automatici, destinati agli impianti sportivi del Comune di Sarroch. Infine, lo sport come veicolo di messaggi importanti è stato il motore dell'iniziativa "Giganti al cubo, energia contro il bullismo", una giornata di sensibilizzazione contro il cyber bullismo- realizzata con la partecipazione dei campioni di basket della Dinamo Sassari e della Questura di Cagliari.

Territorio e sicurezza

Saras mette a disposizione la sua vasta esperienza nell'ambito della sicurezza sul lavoro per molte aziende locali, organizzando corsi di formazione su tematiche HSE mirati a diffondere una corretta cultura industriale attenta a questi principi fondamentali.

Inoltre, vengono organizzati corsi sui principi base della sicurezza in collaborazione con volontari del corpo dei vigili del fuoco a favore di bambini e giovani delle scuole del territorio.

ANALISI DEI RISCHI

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione, ed eventualmente riduzione o eliminazione dei principali rischi riferibili agli obiettivi di Gruppo, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di riduzione.

Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

Rischi finanziari

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovute agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa che tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Altri rischi

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte di certe controllate, nonché i prezzi dei certificati verdi e dei crediti per emissioni.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale ed economica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.

Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.

Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

  • Normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA.
  • Il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'AAEG in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora".
  • Disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica e ai riflessi sul GSE.
  • Normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux Srl vende l'energia elettrica prodotta al G.S.E. alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/1991, delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità, prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende dalle materie prime petrolifere fornite da Saras e dall'ossigeno fornito da Air liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Protezione Dati Personali

Ai sensi del D.L. 196 del 30 giugno 2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", sono state adottate le misure minime di sicurezza previste nell'Allegato B del medesimo (Art. 34); in particolare, il Documento Programmatico per la Sicurezza (punto 19 del medesimo Allegato B) è stato aggiornato in data 31 marzo 2012.

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2017 Saras SpA non ha acquistato nè venduto alcuna azione propria. In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2017 Saras SpA deteneva complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari al 1,576% del capitale sociale.

Piani di Stock Grant

In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono, singolarmente individuati, fra:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche della Società;
  • gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società;
  • altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un Gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap. Al fine del calcolo del TSR, per ciascuno dei tre anni di Performance, il prezzo dell'azione alla data di inizio dell'anno è pari al prezzo medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre); il prezzo dell'Azione alla data di termine dell'anno, pari al valore medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre).

  • il posizionamento del Margine, espresso in S/bl e confrontato in termini di distanza assoluta dal Margine Benchmark EMC.

Il numero massimo di Azioni oggetto del Piano è pari a 6.500.000; la consegna delle azioni avverrà entro 6 mesi dalla fine del Periodo di Performance ed il Beneficiario si impegna a non vendere, trasferire, cedere o assoggettare ad alcun vincolo un numero di Azioni pari al 20% delle Azioni consegnate, per un periodo di 24 mesi dalla data di consegna.

Rapporti con le parti correlate

Alla conclusione dell'esercizio 2017, l'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale - finanziaria e del conto economico complessivo del Gruppo Saras non è significativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.3 "Rapporti con le parti correlate".

Uso strumenti finanziari

Si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.5.3 "Informazioni integrative".

Ricerca e sviluppo

Nell'esercizio 2017 Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi

significativi capitalizzati o imputati a conto economico. Si rimanda al paragrafo 5.2.2 "Attività immateriali" per ulteriori informazioni.

Informazioni settoriali e per area geografica

Informazioni relative alla suddivisione di acquisti e vendite per settori e aree geografiche sono presenti nel capitolo 4

"Informazioni per settore di attività e per area geografica" della nota integrativa del Bilancio Consolidato.

Operazioni atipiche ed inusuali

Si precisa che non sono state poste in essere transazioni significative, e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Informazioni relative a partecipazioni detenute da componenti del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Dirigenti

Il dettaglio è illustrato in nota integrativa del Bilancio Separato di Saras SpA al paragrafo 7.5.2 "Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Adesione al consolidato fiscale

Si rimanda a quanto esposto in Nota Integrativa al paragrafo 3.2 "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" al punto X "Imposte".

Raccordo tra Risultato Netto d'esercizio e Patrimonio Netto del Gruppo

Il raccordo tra il Risultato Netto d'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con quelli della CapoGruppo è esposto nell'apposita tabella.

Migliaia di Euro Risultato Patrimonio netto
Come da bilancio di Saras SpA al 31 dicembre 2017 207.062 607.377
Differenze tra valore di carico e Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017 delle partecipazioni valutate nel bilancio di Saras Spa al costo 32.497 458.305
Rettifiche effettuate in sede di consolidamento 1.277 6.614
Come da bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2017 240.836 1.072.296

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 2017

In data 26 febbraio 2018 è venuto a mancare il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Gian Marco Moratti. Figlio di Angelo Moratti, fondatore della Saras, è stato Amministratore Delegato della società fino al 1981, anno in cui ne ha assunto la Presidenza.

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO SARAS AL 31 DICEMBRE 2017

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017 73

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2017 31/12/2016
ATTIVITÀ
Attività correnti 5.1 1.960.049 1.689.200
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 421.525 359.175
di cui con parti correlate: 20 2.340
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 98.291 120.662
Crediti commerciali 5.1.3 C 391.400 423.621
di cui con parti correlate: 66 66
Rimanenze 5.1.4 D 875.269 621.894
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 24.562 36.402
Altre attività 5.1.6 F 149.002 127.446
Attività non correnti 5.2 1.197.112 1.205.184
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H,I 1.020.210 964.263
Attività immateriali 5.2.2 J 152.691 194.894
Altre partecipazioni 5.2.3 L 502 502
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 15.969 39.775
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 7.740 5.750
Totale attività 3.157.161 2.894.384
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.3 1.530.482 1.423.241
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 R 183.068 203.377
di cui con parti correlate: 0 20.000
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 1.150.284 1.044.879
Passività per imposte correnti 5.3.3 X 120.366 102.812
Altre passività 5.3.4 R 76.764 72.173
Passività non correnti 5.4 554.383 548.416
Passività finanziarie a lungo termine 5.4.1 R 257.140 183.438
Fondi per rischi e oneri 5.4.2 P, AA 122.085 102.455
Fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 10.250 10.541
Passività per imposte differite 5.4.4 X 4.848 4.719
Altre passività 5.4.5 R 160.060 247.263
Totale passività 2.084.865 1.971.657
PATRIMONIO NETTO 5.5 N,O,W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 765.904 660.841
Risultato netto 240.836 196.330
Totale patrimonio netto di competenza della controllante 1.072.296 922.727
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Totale patrimonio netto 1.072.296 922.727
Totale passività e patrimonio netto 3.157.161 2.894.384

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2017 di cui non 01/01/2016 di cui non
31/12/2017 ricorrente (3) 31/12/2016 ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 7.558.401 6.761.962
Altri proventi 6.1.2 S 128.701 107.845
di cui con parti correlate: 91 92
Totale ricavi 7.687.102 6.869.807 0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (6.401.155) (5.504.814)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, AA (634.660) (22.971) (578.848) (4.209)
di cui con parti correlate: 880 (1.440)
Costo del lavoro 6.2.3 Q,T (147.067) (148.060)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H,J (178.432) (246.740) (20.000)
Totale costi (7.361.314) (22.971) (6.478.462) (24.209)
Risultato operativo 325.788 (22.971) 391.345 (24.209)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni K, L
Proventi finanziari 6.3 U 204.257 155.784
Oneri finanziari 6.3 U (198.678) (7.709) (238.767)
Risultato prima delle imposte 331.367 (30.680) 308.362 (24.209)
Imposte sul reddito 6.4 X (90.531) 8.259 (112.032) (8.136)
Risultato netto 240.836 (22.421) 196.330 (32.345)
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante 240.836 196.330
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) Z 25,73 21,00
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) Z 25,73 21,00

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro 01/01/2017 01/01/2016
31/12/2017 31/12/2016
Risultato netto (A) 240.836 196.330
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto traduzione bilanci in valuta estera V (227) 33
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T 751 (230)
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 524 (197)
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) 241.360 196.133
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante 241.360 196.133
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

(3) Le componenti non ricorrenti si riferiscono ad un accantonamento prudenzialmente effettuato su titoli di efficienza energetica (TEE)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale Interessenze Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio di pertinenza patrimonio
Esercizio netto di di terzi netto
competenza
della
controllante
Saldo al 31/12/2015 54.630 10.926 595.688 223.660 884.904 0 884.904
Periodo 1/1/2016 - 31/12/2016
Destinazione risultato esercizio precedente 223.660 (223.660) 0 0
Distribuzione Dividendi (159.122) (159.122) (159.122)
Riserva per piano azionario 812 812 812
Effetto attuariale IAS 19 (230) (230) (230)
Effetto traduzione bilanci in valuta 33 33 33
Risultato netto 196.330 196.330 196.330
Risultato netto complessivo 33 196.330 196.363 0 196.363
Saldo al 31/12/2016 54.630 10.926 660.841 196.330 922.727 0 922.727
Periodo 1/1/2017 - 31/12/2017
Destinazione risultato esercizio precedente 196.330 (196.330) 0 0
Distribuzione Dividendi (93.601) (93.601) (93.601)
Effetto traduzione bilanci in valuta (227) (227) (227)
Effetto attuariale IAS 19 751 751 751
Riserva per piano azionario 1.810 1.810 1.810
Risultato netto 240.836 240.836 240.836
Risultato netto complessivo 524 240.836 241.360 241.360

Saldo al 31/12/2017 54.630 10.926 765.904 240.836 1.072.296 0 1.072.296

RENDICONTO FINANZIARO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2017
31/12/2017
01/01/2016
31/12/2016
A - Disponibilità liquide iniziali 359.175 856.843
B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
Risultato netto 5.5 240.836 196.330
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 7.726 (853)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 K, J 178.432 246.740
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, AA 19.630 12.029
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q (291) 0
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 - 5.4.4 X 23.935 81.941
Interessi netti U 12.166 18.689
Imposte sul reddito accantonate 6.4 X 66.596 30.091
Variazione FV derivati 5.1.2 - 5.3.1 (1.822) 34.742
Altre componenti non monetarie 5.5 2.334 615
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante 549.542 620.324
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C 32.221 (162.985)
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 5.1.4 D (253.375) (57.091)
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 105.405 1.439
di cui con parti correlate: 113 43
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 F (9.716) (6.267)
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 R (3.645) (18.803)
Interessi incassati U 154 653
Interessi pagati U (12.320) (19.342)
Imposte pagate 5.3.2 X (40.806) (34.462)
Variazione altre passività non correnti 5.4.5 R (87.203) (48.277)
Totale (B) 280.257 275.189
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1-5.2.2 H, I (192.176) (146.453)
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie 5.1.2 B 75.934 5.164
Altri movimenti non monetari 5.2.1-5.2.2 0 614
Totale (C) (116.242) (140.675)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R 73.702 (402.410)
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R (74.040) (71.503)
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie (93.601) (159.122)
Totale (D) (93.939) (633.035)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 70.076 (498.521)
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (7.726) 853
F - Disponibilità liquide finali 421.525 359.175

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017 79

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

1. Premessa

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

3. Principi Contabili adottati

  • 3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore dal 1° gennaio 2017
  • 3.2 Principi contabili emanati ma non ancora in vigore
  • 3.3 Area di consolidamento
  • 3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.5 Uso di stime
  • 3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale
  • 4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

5. Note alla Situazione Patrimoniale Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Partecipazioni
  • 5.2.3.1 Altre partecipazioni
    • 5.2.4 Attività per imposte anticipate
    • 5.2.5 Altre attività finanziarie
  • 5.3 Passività correnti
    • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
    • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
    • 5.3.3 Passività per imposte correnti
    • 5.3.4 Altre passività non correnti
  • 5.4 Passività non correnti
    • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
    • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
    • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
    • 5.4.4 Passività per imposte differite
    • 5.4.5 Altre passività
  • 5.5 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
    • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
    • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
    • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
    • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
    • 6.2.3 Costo del lavoro
    • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
    • 6.2.5 Svalutazioni e riprese di valore del contratto Sarlux\GSE
  • 6.3 Proventi e oneri finanziari
  • 6.4 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Risultato netto per azione
  • 7.3 Rapporti con parti correlate
  • 7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
    • 7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
    • 7.4.2 Informativa di Conto Economico
    • 7.4.3 Informazioni integrative
  • 7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati
  • 7.4.3.2 Fair value
    • 7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.4.4.1 Rischio di credito
  • 7.4.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.4.4.3 Rischio di mercato
  • 7.5 Numero medio dei dipendenti
  • 7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.7 Impegni
  • 7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione
  • 7.9 Altro

8. Pubblicazione del Bilancio Consolidato

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 207

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "CapoGruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Gian Marco Moratti SapA e da Massimo Moratti SapA rappresentanti rispettivamente il 25,01% e in aggregato il 50,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gasificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parco eolico della controllata Parchi Eolici Ulassai Srl (attraverso la controllata Sardeolica Srl).

Il presente bilancio consolidato, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2017 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società CapoGruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Infomativa.

3. Principi Contabili adottati

3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore dal 1° gennaio 2017

Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario fanno parte dell'Iniziativa sull'Informativa dello IASB e richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare le variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie. Al momento dell'applicazione iniziale di questa modifica, l'entità non deve presentare l'informativa comparativa relativa ai periodi precedenti. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2017 o successivamente, ed era consentita l'applicazione anticipata. L'applicazione delle modifiche non ha comportato per il Gruppo alcun impatto significativo.

3.2 Principi contabili emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'I-FRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L' IFRS 9 è suddiviso in tre parti:

    1. Classificazione e misurazione degli strumenti finanziari sulla base del modello di business dell'entità e delle caratteristiche dei flussi di cassa generati dagli strumenti finanziari stessi;
    1. Svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari in base ad un nuovo e unico modello di impairment che si basa sul riconoscimento delle perdite attese di un'entità. Tale modello non si applica agli strumenti rappresentativi di capitale e prevede semplificazioni operative per i crediti commerciali;
    1. Hedge accounting basato su un approccio più flessibile rispetto a quello contenuto nello IAS 39.

L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente ed era anche consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo ha deciso di adottare il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisisull'impatto della transizione con riferimento alle tre marco-aree di revisione delle attuali disposizioni di IAS 39.

Con riferimento alle nuove regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari introdotte dall'IFRS 9, è stata effettuata un'analisi di dettaglio degli strumenti attualmente in portafoglio e dei relativi saldi contabili del bilancio al 31 dicembre 2016. Per ciascuna fattispecie individuata si è, quindi, proceduto inizialmente con l'analisi dell'attuale trattamento contabile IAS 39 che è stata comparata alla futura classificazione IFRS 9, considerando le specifiche caratteristiche contrattuali degli strumenti e delle opzioni di classificazione consentite dal Principio. Dall'analisi, sono stati identificati i seguenti preliminari impatti:

Partecipazioni minoritarie

Sono iscritte al costo in base allo IAS 39, ma devono essere iscritte al fair value, in base all'IFRS 9, in contropartita al conto economico o al conto economico complessivo. Si tratta di partecipazioni di modesto valore (Sarda Factoring e Consorzio La Spezia Utlities), per le quali la stima del valore corrente non ci si aspetta produca effetti quantitativamente rilevanti sul bilancio.

Crediti commerciali ceduti tramite factoring

Sono attualmente valutati al costo ammortizzato, sostanzialmente pari al valore nominale, data l'assenza di costi di transazione. Secondo l'IFRS 9, tali componenti sono strumenti di debito da valutare al fair value, in quanto, non essendo detenuti sino a scadenza, non è possibile ricondurli ad un business model di tipo 'Hold to collect' requisito richiesto da IFRS 9 per la valutazione di un'attività finanziaria al costo ammortizzato. La nuova classificazione applicabile secondo IFRS 9 non comporta alcun impatto sul valore di carico di tali crediti in quanto, in linea generale, il fair value di un credito commerciale a breve termine, in assenza di costi di transazione significativi, può ritenersi ragionevolmente approssimabile con il suo valore nominale. La diversa classificazione comporterà effetti sull'informativa nelle note esplicative al bilancio, in applicazione dell'IFRS 7.

Passività finanziarie oggetto di rinegoziazione

Il valore delle passività oggetto di rinegoziazione, in essere al 31 dicembre 2017, sarà ricalcolato in applicazione del nuovo approccio di calcolo definito dall'IFRS 9 e, in sede di riapertura dei saldi al 1 gennaio 2018, la differenza rispetto al valore di carico calcolato secondo lo IAS 39 sarà rettificata in contropartita al Patrimonio Netto. L'impatto sul Patrimonio Netto di apertura al 1 gennaio 2018 è atteso come non significativo in quanto la maggior parte dei potenziali effetti generati dalle passate operazioni di rinegoziazione sono stati riassorbiti nel Conto Economico dell'esercizio 2017, per effetto dell'estinzione anticipata della maggior parte di tali passività conseguente l'operazione realizzata negli ultimi giorni del 2017 e descritta alla nota 5.4.1 - Passività finanziarie a lungo termine.

Per le altre voci di bilancio oggetto di analisi (Altri crediti correnti al costo ammortizzato, Depositi a garanzia, Finanziamenti intraGruppo sul bilancio separato, strumenti derivati, passività finanziarie), non sono stati, al momento, identificati potenziali impatti dall'introduzione dell'IFRS 9, per cui procedere ad analisi di dettaglio.

Con riferimento alle regole di impairment, l'analisi ha evidenziato le seguenti considerazioni:

  • la maggior parte dei crediti generati dall'operatività del Gruppo sono oggetto di cessione pro-soluto (con relativa derecognition contabile) e/o di altre forme di mitigazione del rischio di credito con riferimento sia alle vendite extra-rete (principalmente tramite copertura assicurativa e in parte minore tramite fidejussioni bancarie) che ai crediti da attività di cargo trading (incasso anche tramite lettere di credito, fidejussioni bancarie o Parent Company Guarantee);
  • la maggior parte dei crediti generati dall'attività di cargo trading (significativi in termini di importo unitario) sono caratterizzati da termini di pagamento molto contenuti (i.e. pochi giorni successivi alla data di consegna della merce);
  • il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla base di valutazioni specifiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute;
  • le perdite su crediti rilevate storicamente dal Gruppo sono di importo non rilevante.

Si è, quindi, preliminarmente valutato che il rischio di credito riconducibile alla perdita attesa sui crediti in bonis, elemento di novità da includere nella stima del fondo svalutazione crediti secondo l'IFRS 9, possa essere considerato non rilevante.

Con riferimento alle regole di hedge accounting, allo stato attuale, il Gruppo Saras non ricorre all'applicazione del trattamento contabile di copertura con riferimento al proprio portafoglio di strumenti derivati. In continuità di tale politica contabile, l'applicazione delle nuove regole IFRS 9 a partire dal 1 gennaio 2018 non produrrà alcun impatto contabile né sui saldi di apertura né sulla rappresentazione patrimoniale ed economica dei derivati a partire dall'esercizio 2018. Tuttavia, in considerazione delle semplificazioni apportate in materia dall'IFRS 9 e delle maggiori casistiche operative potenzialmente gestibili in hedge accounting, il Gruppo si riserva in futuro di effettuare ulteriori approfondimenti finalizzati al potenziale avvio dell'applicazione del trattamento contabile di copertura al proprio portafoglio derivati.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata ed era consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisi di impatto della transizione al nuovo principio, le cui principali risultanze sono descritte di seguito.

Il Gruppo realizza ricavi delle vendite di prodotti petroliferi secondo le seguenti classi di transazioni: vendite Oil (Cargo, Transfer Stock), vendite Extra Rete e vendite Rete, queste ultime limitatamente ai punti vendita della controllata spagnola. Inoltre, sono realizzati ricavi dalle vendite di energia elettrica ad un operatore privato ed al Gestore Servizi Energetici (GSE), oltre ad altri proventi, in particolare, per contributi relativi alla tariffa incentivata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per certificati bianchi a fronte dei progetti di risparmio energetico, per riconoscimento oneri emission trading, vendita di certificati biodiesel ed altri minori.

Le diverse classi di transazioni sono state analizzate con riferimento ai cinque elementi indicati dal principio:

  • Identificazione del contratto, del cliente e delle clausole contrattuali rilevanti;
  • Identificazione dei beni o servizi oggetto dell'obbligazione contrattuale, incluse garanzie, opzioni, prestazioni accessorie e prestazioni multiple;
  • Determinazione del prezzo della transazione, incluse componenti variabili, finanziarie, non monetarie, modificative;
  • Allocazione di eventuali componenti variabili o scontistiche alle obbligazioni contrattuali;

  • Riconoscimento del momento in cui l'obbligazione contrattuale è soddisfatta e quindi il ricavo può essere riconosciuto a conto economico, con verifica del trasferimento del controllo e di eventuali clausole di accettazione, riacquisto, deposito ed altre rilevanti.

Inoltre, sono state analizzate clausole che prevedano la fatturazione di costi accessori, tra cui in particolare i costi di trasporto sulle vendite "Cargo".

La composizione di categorie omogenee di transazioni nell'ambito delle vendite Oil è agevolata dall'utilizzo di contratti che si basano su uno standard form che evidenzia univocamente le caratteristiche principali della transazione (buyer, seller, product, delivery, quantity, quality, laydays, payment condition, price, laytime and demurrage, ed altri).

Le tipologie di vendite Oil e le peculiarità su cui l'analisi si è maggiormente concentrata sono state le seguenti:

Vendite Cargo

Sono vendite di prodotti petroliferi effettuate tramite nave, per le quali il riconoscimento del ricavo avviene al passaggio del controllo del bene identificato sulla base delle condizioni commerciali internazionali generalmente riconosciute (In.co.term). Questi contratti non includono obbligazioni contrattuali ulteriori alla cessione del bene ovvero componenti finanziarie o politiche di sconto. L'eventuale riaddebito di costi di trasporto, gestito per conto dell'acquirente ed oggetto di riaddebito allo stesso, è considerato, al pari di eventuali controstallie, un onere accessorio alla prestazione caratteristica, che non configura un'autonoma transazione di vendita in cui Saras agisca come agent. Il prezzo è determinato sulla base delle caratteristiche qualitative del prodotto, verificate da un ispettore terzo che interviene al caricamento od allo scaricamento della nave, in funzione della condizione commerciale applicata. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Transfer stock

Sono vendite di prodotti petroliferi attraverso la consegna del prodotto presso un depositario terzo, dove l'acquirente può ritirarlo. Dal momento della consegna al depositario, il venditore perde la titolarità del prodotto, che passa all'acquirente in coerenza con i registri fiscali, e gli è impedito di disporne in qualsiasi modo; in tale momento, è riconosciuto da Saras il ricavo della vendita. Similarmente alla vendita Cargo, la qualità del prodotto consegnato è verificata da un ispettore terzo al momento della consegna al deposito. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Trading

Dal 2016, il Gruppo ha avviato la propria attività finalizzata all'ottimizzazione e trading, attraverso la controllata Saras Trading SA. Queste operazioni seguono sostanzialmente gli schemi di cessione dei prodotti o del greggio sopra descritti, con acquisto e cessione del prodotto fisico e, nei casi in cui la società agisca solo come trader all'interno del Gruppo, non si evidenziano , a livello consolidato, il tema dell'identificazione dei profili di agent e di principal. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Le vendite di energia elettrica sono riconosciute a conto economico al momento della consegna dell'energia ad una delle due controparti acquirenti, con contestuale misurazione dell'elettricità consegnata e conseguente fatturazione al prezzo pattuito, senza il ricorrere di alcuna delle sopra elencate fattispecie particolari, previste dall'IFRS 15, che potrebbero modificare i criteri di misurazione e riconoscimento dei ricavi attualmente adottati.

Tra gli altri proventi, prevediamo di procedere alla riclassifica tra i ricavi delle vendite delle seguenti tipologie:

  • La componente di tariffa incentivata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico), che, in precedenza era rappresentata dall'attribuzione di certificati verdi che avevano un'autonoma possibilità di commercializzazione, rappresentano un flusso di ricavi derivante da un'attività ordinaria dell'entità, come descritta dall'IFRS 15: essendo ora parte integrante del prezzo di vendita, la stessa non verrà più distintamente classificata. Tale elemento era iscritto, nel bilancio al 31 dicembre 2016, per euro 21 milioni.
  • I ricavi dalla vendita di certificati biodiesel in quanto derivanti da prodotto caratteristico dell'attività ordinaria di raffinazione. Tale elemento era iscritto, nel bilancio al 31 dicembre 2016, per euro 31 milioni ma è previsto in significativa crescita nell'esercizio 2017.
  • I ricavi derivanti dal riaddebito all'acquirente di prodotti Oil dei costi sostenuti per controstallie sono considerati, al pari dei riaddebiti dei costi di trasporto, oneri accessori alla prestazione caratteristica e non quale autonoma transazione di vendita. Tale elemento era iscritto, nel bilancio al 31 dicembre 2016, per euro 16 milioni.

Al contrario, i proventi per certificati bianchi a fronte dei progetti di risparmio energetico e per riconoscimento di contributi su oneri emission trading non derivando dall'attività ordinaria dell'entità che genera prodotti oggetto di vendita al cliente, come definito dall'IFRS 15, restano classificati tra gli altri proventi.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo retrospetticamente.

IAS 12 Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses – Amendments to IAS 12

Tali modifiche chiariscono come contabilizzare le imposte differite attive relative a strumenti di debito valutati a fair value. Tale principio, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2017, non è stato omologato dall'Unione Europea. Tali modifiche non sono applicabili al Gruppo.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IFRS 16 – Leases

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.

I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.

Il Gruppo ha avviato le attività di analisi per valutare gli impatti dell'introduzione del nuovo IFRS: dall'analisi preliminare, non sono attesi impatti significativi in quanto il Gruppo non ha in essere significative operazioni di leasing attivi o locazioni passive.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo si applicherano limitate eccezioni. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

  • uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (l'approccio del VFA/ variable fee approach);
  • un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Questo principio non si applica al Gruppo.

Transfers of Investment Property — Amendments to IAS 40 Le modifiche chiariscono quando un'entità dovrebbe trasferire un immobile, compresi gli immobili in fase di costruzione o sviluppo nella voce o fuori dalla voce Investimenti immobiliari. La modifica stabilisce che interviene un cambiamento nell'utilizzo quando l'immobile soddisfa, o cessa di soddisfare, la definizione di proprietà immobiliare e si ha evidenza del cambio di utilizzo. Un semplice cambiamento nelle intenzioni del management relative all'uso dell'immobile non forniscono un'evidenza del cambiamento di utilizzo. Le entità dovrebbe ro applicare le modifiche prospetticamente a cambiamenti di utilizzo che sono intervenuti alla data di inizio dell'esercizio annuale in cui l'entità applica per la prima volta le modifiche, o successivamente. Un'entità dovrebbe valutare nuovamente la classificazione degli immobili detenuti a tale data e, se applicabile, riclassificarli per riflettere le condizioni esistente a quella data. L'applicazione retrospettica in accordo con IAS 8 è consentita solo se è possibile senza l'utilizzo del hindsight. Le modifiche sono in vigore per gli esercizi annuali che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata, di cui deve essere data informativa. Il Gruppo non si attende alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

Annual Improvements 2014-2016 Cycle (issued in December 2016)

Questi miglioramenti includono:

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters

Sono state cancellate le esenzioni a breve termine previste dai paragrafi E3-E7 dell'IFRS1 in quanto hanno assolto al loro scopo. La modifica è in vigore dal 1 Gennaio 2018. Questa modifica non è applicabile al Gruppo.

IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures - Clarification that measuring investees at fair value through profit or loss is an investment-by-investment choice Le modifiche chiariscono che:

  • un entità che è un'organizzazione di venture capital, od un altra entità qualificata, potrebbe decidere, al momento della rilevazione iniziale e con riferimento al singolo investimento, di valutare le proprie partecipazioni in collegate e joint venture al fair value rilevato a conto economic;
  • se un'entità che non si qualifica come entità di investimento, ha una partecipazione in una collegata o joint venture che è un'entità di investimento, l'entità può, quando applica il metodo del patrimonio netto, decidere di mantenere la valutazione al fair value applicata da quell'entità di investimento (sia questa una collegata o una joint venture) nella misurazione delle proprie (della collegata o joint venture) partecipazioni. Questa scelta è fatta separatamente per ogni collegata o joint venture che è un'entità di investimento all'ultima (in termine di manisfestazione) delle seguenti date: (a) di rilevazione iniziale della partecipazione nella collegata o joint venture che è un'entità di investimento; (b) in cui la collegata o joint venture diventa un'entità di investimento; e (c) in cui la collegata o joint venture che è un'entità di investimento diventa per la prima volta capoGruppo.

Le modifiche dovrebbero essere applicate retrospetticamente dal 1 Gennaio 2018; l'applicazione anticipata è consentita. Se un'entità applica queste modifiche anticipatamente, deve dare informativa del fatto. Queste modifiche non sono applicabili al Gruppo.

Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts - Amendments to IFRS 4

Le modifiche riguardano i problemi che nascono dall'adozione del nuovo principio sugli strumenti finanziari, IFRS 9, prima dell'adozione dell'IFRS 17 Insurance Contracts, che sostituisce l'IFRS 4. Le modifiche introducono due opzioni per le entità che emettono contratti assicurativi: un'esenzione temporanea nell'applicazione dell'IFRS 9 e l'overlay approach. L'esenzione temporanea si applica per la prima volta agli esercizi che iniziano il 1 gennaio 2018 o successivamente. Un'entità potrebbe scegliere l'overlay approach quando applica per la prima volta l'IFRS 9 e applica questo approccio retrospetticamente alle attività finanziarie designate al momento della transizione all'IFRS 9. L'entità riespone l'informativa comparativa riflettendo l'overlay approach se, e solo se, l'entità riespone l'informativa comparativa quando applica l'IFRS 9. Queste modifiche non sono applicabili al Gruppo.

IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

L'interpretazione chiarisce che, nel definire il tasso di cambio spot da utilizzare per le rilevazione iniziale della relativa attività, costi o ricavi (o parte di questi) al momento della cancellazione di un'attività non monetaria o di una passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi, la data della transazione è la data in cui l'entità riconosce inizialmente l'attività non monetaria o la passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi. Nel caso di pagamenti o anticipi multipli, l'entità deve definire la data della transazione per ogni pagamento od anticipo su corrispettivi. Le entità potrebbero applicare le modifiche su base pienamente retrospettica. In alternativa, un'entità potrebbe applicare l'Interpretazione prospetticamente a tutte le attività, costi e ricavi che rientrano nel suo scopo che sono stati rilevati inizialmente alle seguenti date o successivamente:

(i) all'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta l'interpretazione;

o

(ii) all'inizio dell'esercizio precedente presentato a fini comparativi nel bilancio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta l'interpretazione.

L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 Gennaio 2018 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata di cui deve essere data informativa. Peraltro, dato che la corrente politica contabile del Gruppo è allineata con l'interpretazione, il Gruppo non si attende alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

IFRIC Interpretation 23 Uncertainty over Income Tax Treatment

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, nè include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;
  • come un'entità determina l'utile tassabile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;
  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della soluzione dell'incertezza. L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che si aprono al 1 Gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune facilitazioni transitorie. Il Gruppo applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore.

3.3 Area di consolidamento

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Consolidate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e tecnologie Srl 100%
Sarint SA e società controllate 100%
Saras Energia SAU 100%
Terminal Logistica de Cartegena SLU 100%
Reasar SA 100%
Sardeolica Srl e società controllata 100%
Alpha Eolica Srl (in liquidazione) 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo
Sarda Factoring 5,95%
Consorzio La Spezia Utilities 5%

Nel corso del 2017 ha avuto efficacia la fusione inversa per incorporazione della controllante Parchi Eolici Ulassai Srl nella controllata Sardeolica Srl in modo tale da concentrare in un'unica società le attività industriali svolte nel settore eolico, generando efficienze operative e gestionali.

L'operazione ha avuto effetti contabili e fiscali dall'01/01/2017 ed è stata realizzata in "continuità contabile", ossia con l'iscrizione nel bilancio della incorporante (Sardeolica Srl) di tutte le attività e le passività della incorporata ai valori contabili presenti nel bilancio. Si precisa che l'operazione non ha avuto alcun effetto sul bilancio consolidato del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti:

  • [I] le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente in apposite voci del Patrimonio Netto e del Conto Economico Complessivo consolidato;
  • [II] le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente (fair value) alla data di acquisto delle attività e delle passività acquistate, degli strumenti di capitale emessi. La differenza tra:
    • il corrispettivo pagato (che in genere viene determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione), e – nel caso di un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi – il fair value alla data di acquisizione del controllo della partecipazione già posseduta nell'impresa, e;
    • il fair value delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte, misurate alla data di acquisizione del controllo

è rilevata, ove ne ricorrano i presupposti, come avviamento alla data di acquisizione del controllo di un business. Qualora emerga un badwill, esso viene imputato a conto economico.

  • [III] gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di Terzi, sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • [IV] gli utili o le perdite derivanti dalla cessione (senza perdita di controllo) di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a patrimonio netto per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta. In caso di acquisizioni di ulteriori quote di partecipazione senza modifica nel controllo, la differenza tra prezzo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquistata è imputata a patrimonio netto.

Le partecipazioni nelle società nelle quali il controllo è esercitato congiuntamente ad altre società (joint venture) e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (di seguito "società collegate"), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione sia compresa tra il 20% ed il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui risulta evidente che l'applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economica-finanziaria del Gruppo; in tali casi, la partecipazione è valutata al costo. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

  • [I] il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla CapoGruppo e comprende, ove applicabile, l'iscrizione dell'eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;
  • [II] gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole e dominante ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito fondo solo nel caso il cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;
  • [III] gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la CapoGruppo e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (la "valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della CapoGruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa da quella funzionale dell'Euro sono le seguenti:

  • [I] le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • [II] i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio pari a 1,12923;
  • [III] la "riserva di conversione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche ad un tasso differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura ad un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
  • [IV] l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati alla acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;
  • [V] nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.

3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari",. Le Altre attività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti

previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che non implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, sono eliminati dal bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

I certificati bianchi sono attribuiti a fronte del conseguimento di risparmi energetici attraverso l'applicazione di tecnologie e sistemi efficienti.

I certificati bianchi sono contabilizzati per competenza tra gli "Altri Proventi", in proporzione al risparmio di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) effettivamente consuntivato nell'esercizio, a fronte di investimenti preventivamente approvati dall'Autorità Competente.

La valorizzazione degli stessi è effettuata al valore di mercato medio annuo salvo che il valore di mercato di fine anno non sia significativamente inferiore. I decrementi dovuti alle cessioni di certificati bianchi maturati nell'esercizio o negli esercizi precedenti sono valorizzati al prezzo di cessione. Le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle cessioni di certificati in esercizi differenti da quelli di maturazione sono contabilizzate rispettivamente nelle voci "Altri Proventi" o "Prestazioni di servizi e costi diversi".

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà, così come specificato ai paragrafi 15- 23 dello IAS 39.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando il Gruppo Saras ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. I costi di turnaround, in quanto costi di manutenzione straordinaria, sono capitalizzati nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono ammortizzati per il periodo previsto fino al successivo turnaround. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti sono rilevati a diminuzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione dei beni quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

L'impianto IGCC nel corso degli esercizi passati è stato ammortizzato sulla base della sua vita utile, coincidente con la durata del contratto ventennale di vendita dell'energia elettrica a tariffa incentivata CIP6 che scadrà nel 2021. Sulla base delle recenti scelte di strategia industriale riflesse nel piano industriale 2018/2021, si prevede ora che l'impianto IGCC rimarrà in esercizio anche oltre il 2021 per la produzione di energia elettrica e altre utilities (idrogeno e vapore) alla raffineria, cedendo solo la parte eccedente al mercato.

La vita utile è stata di conseguenza estesa sulla base di una valutazione tecnica interna fino al 2031, tenuto conto dei piani di investimento per la riconversione al nuovo utilizzo, nonchè di manutenzione straordinaria decennale finalizzata all'estensione dell'impiego.

La vita utile stimata dal Gruppo, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
Fabbricati fino al 2031 18 anni
Impianti Generici fino al 2031 12 anni
Impianti Altamente Corrosivi fino al 2031 9 anni
Centrale termo elettrica fino al 2031
Parco eolico 10/25 anni
Stazioni di trasformazione fino al 2031 13 anni
Mobili e macchine per ufficio 4 anni
Automezzi 4 anni
Altri Beni 5/12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

[I] Avviamento

L'avviamento è rappresentato dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto più il fair value di eventuali interessenze già detenute al momento dell'acquisizione del controllo rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami aziendali. L'avviamento relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. Esso non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì ad un test periodico di verifica sull'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio; per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto delle spese di vendita;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore, il valore dell'avviamento non viene ripristinato.

[II] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[III] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

[IV]Attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:

  • [A] acquisizione di diritti all'esplorazione;
  • [B] studi fotografici, geologici, geochimici e geofisici;
  • [C] perforazioni esplorative;
  • [D] effettuazione di scavi;
  • [E] campionatura;

[F] attività relative alla valutazione della fattibilità tecnica e

realizzabilità commerciale dell'estrazione di una risorsa mineraria.

vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Altre partecipazioni

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

M Altre attività finanziarie

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della CapoGruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla CapoGruppo; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III] Piani di attribuzione gratuita di azioni della CapoGruppo ai dipendenti e al management del Gruppo

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, pari al fair value dello strumento alla data di concessione, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

Il Gruppo riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006 Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni del Gruppo ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno del Gruppo.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e Altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Le accise pagate sugli acquisti sono nettate con quelle incassate sulle vendite.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea della partecipata.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della CapoGruppo determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione dell'avviamento e di quelle relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo del Gruppo e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono registrate a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La CapoGruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra le controllate residenti in Italia e la CapoGruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità allo IAS 39 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Z Utile per azione

[I] Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

[II] Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.

AA Emission trading

Il D.L. 216 del 4 aprile 2006 ha introdotto limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare sull'apposito mercato quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti.

Qualora le quote assegnate risultino inferiori al fabbisogno, il controvalore delle quote mancanti viene valorizzato al valore di mercato ed iscritto tra i fondi rischi; qualora invece le quote fossero eccedenti il fabbisogno, il controvalore delle quote eccedenti, valorizzate al costo di acquisto allineato al valore di mercato di fine esercizio qualora inferiore, viene iscritto tra i beni immateriali.

AB Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel Gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico che risulta soggetto a rischi e benefici sostanzialmente differenti da quelli di altri settori geografici.

3.5 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

[I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base dell'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita, determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.
  • [IV] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • [V] Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante, tra cui in particolare i crediti verso il GSE con cui sono in corso contenziosi amministrativi, sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.
  • [VI] Ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl al G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA): detti ricavi risentono degli effetti della linearizzazione degli stessi correlati al fatto che il contratto di fornitura di energia elettrica, in base al principio contabile internazionale IAS 17 - Leasing e al documento interpretativo IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un Leasing, è stato qualificato come contratto di utilizzo dell'impianto da parte del cliente della società Sarlux Srl e cioè assimilato ad un contratto di leasing operativo. Gli stessi ricavi sono stati pertanto linearizzati sulla base sia della durata del contratto, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto del prezzo del greggio e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa; i prezzi del greggio e del gas per i prossimi anni potrebbero essere soggetti a variazioni significative rispetto alle stime in relazione a fenomeni ad oggi non prevedibili.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

I settori d'attività del Gruppo Saras sono:

    1. raffinazione;
    1. marketing;
    1. generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato;
    1. generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici;
    1. altre attività.
    1. L'attività di raffinazione, svolta dalla controllante Saras SpA e dalla controllata Sarlux Srl si riferisce alla vendita di prodotti petroliferi ottenuti:
    2. al termine dello svolgimento dell'intero ciclo di produzione, dall'approvvigionamento della materia prima alla raffinazione e produzione del prodotto finito, svolto presso gli stabilimenti di Sarroch in Sardegna;
    3. e in parte dall'acquisto da terzi di derivati dall'olio greggio.

I prodotti finiti vengono venduti ad operatori di importanza internazionale.

    1. L'attività di marketing fa riferimento alla distribuzione di prodotti petroliferi, rivolta ad una tipologia di clienti di dimensioni inferiori e/o con modalità di distribuzione differenti rispetto a quanto descritto circa la raffinazione. Tale attività viene svolta:
    2. in Italia da Saras SpA (Divisione Extrarete), per effetto della già citata fusione per incorporazione della controllata Arcola Petrolifera Srl, verso clienti extrarete (grossisti, consorzi di acquisto, municipalizzate e rivenditori di prodotti petroliferi) ed operatori petroliferi attraverso una rete logistica costituita dalla base di proprietà (Sarroch), da basi di terzi con contratto di transito (Livorno, Civitavecchia, Marghera, Ravenna, Udine, Trieste, Lacchiarella, Arquata) e da Deposito di Arcola Srl per la gestione logistica del deposito di Arcola (SP);
    3. in Spagna, da Saras Energia SA, per stazioni di servizio di proprietà e libere, supermercati e rivenditori, tramite una numerosa rete di depositi dislocati in tutta la Penisola Iberica, di cui il più importante, quello di Cartagena, è di proprietà della società stessa.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato è relativa alla vendita di energia elettrica prodotta presso la centrale elettrica di Sarroch di proprietà di Sarlux Srl Tale vendita è realizzata esclusivamente con il cliente G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA), e beneficia del piano tariffario in regime agevolato CIP 6/92.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta da im-

pianti eolici viene svolta dalla centrale eolica di Ulassai di proprietà della controllata Sardeolica Srl

  1. Nelle altre attività sono incluse le attività di riassicurazione svolte per il Gruppo da Reasar SA e l'attività di ricerca per settori ambientali, svolta da Sartec SpA

Il management monitora separatamente i risultati operativi dei settori di attività, al fine di definire l'allocazione delle risorse e la valutazione delle performance. Il risultato di settore è valutato sulla base dell'utile o perdita operativi. La suddivisione settoriale e la base di determinazione del risultato di settore sono invariate rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016.

4.2 Informativa settoriale

Al fine di rappresentare con continuità ed omogeneità la marginalità singolarmente attribuibile ai vari settori in caso di operazioni straordinarie quali fusioni e conferimenti, i rapporti interdivisionali che vengono meno per effetto delle operazioni societarie in precedenza indicate, continuano ad essere valorizzati in base alle condizioni previste nei contratti previgenti.

Di seguito si espone la suddivisione per segmenti, per il commento si rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:

Conto Economico 31 dicembre 2017 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 8.135.691 500.340 1.793.115 8.481 33.417 10.471.044
a dedurre: ricavi infrasettori (2.833.151) (54.628) (3.077) 0 (21.787) (2.912.643)
Ricavi da terzi 5.302.540 445.712 1.790.038 8.481 11.630 7.558.401
Altri ricavi operativi 178.744 20.991 7.665 20.243 652 228.295
a dedurre: ricavi infrasettori (98.569) (273) 0 (258) (494) (99.594)
Altri proventi v/terzi 80.175 20.718 7.665 19.985 158 128.701
Ammortamenti e svalutazioni (116.600) (51.100) (5.525) (4.552) (655) (178.432)
Risultato operativo lordo 160.316 133.973 8.365 18.533 4.601 325.788
Proventi finanziari (a) 195.137 11.745 438 68 17 207.405
Oneri finanziari (a) (198.406) (326) (2.945) (130) (20) (201.827)
Imposte sul reddito (37.764) (44.475) (2.189) (4.982) (1.121) (90.531)
Utile (perdita) di esercizio 119.284 100.917 3.670 13.489 3.476 240.836
Totale attività direttamente attribuibili (b) 1.450.979 1.311.357 282.365 90.001 22.459 3.157.161
Totale passività direttamente attribuibili (b) 1.529.174 247.581 273.812 21.394 12.904 2.084.865
Investimenti in attività materiali 182.633 16.595 396 509 852 200.985
Investimenti in attività immateriali 3.464 - 477 29 65 4.035
Conto Economico 31 dicembre 2016 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 6.263.279 468.084 1.658.231 7.828 21.981 8.419.403
a dedurre: ricavi infrasettori (1.595.219) (46.979) (5.710) 0 (9.533) (1.657.441)
Ricavi da terzi 4.668.060 421.105 1.652.521 7.828 12.448 6.761.962
Altri ricavi operativi 158.012 17.376 10.131 21.569 398 207.486
a dedurre: ricavi infrasettori (99.121) (205) (24) (11) (280) (99.641)
Altri proventi v/terzi 58.891 17.171 10.107 21.558 118 107.845
Ammortamenti e svalutazioni (136.840) (99.107) (5.647) (4.543) (603) (246.740)
Risultato operativo lordo 281.478 82.978 4.208 19.218 3.463 391.345
Proventi finanziari (a) 146.386 10.477 392 70 20 157.345
Oneri finanziari (a) (235.240) (1.232) (3.007) (834) (15) (240.328)
Imposte sul reddito (65.485) (23.735) (16.880) (5.346) (586) (112.032)
Utile (perdita) di esercizio 127.139 68.488 (15.287) 13.108 2.882 196.330
Totale attività direttamente attribuibili (b) 2.013.357 468.166 302.383 94.714 21.241 2.899.861
Totale passività direttamente attribuibili (b) 1.355.210 318.965 270.455 21.755 10.749 1.977.134
Investimenti in attività materiali 131.941 9.591 1.136 339 640 143.647
Investimenti in attività immateriali 1.656 304 1.960

(a) Determinato senza considerare le elisioni infrasettore. Per la valorizzazione delle transazioni infrasettoriali si rimanda al punto 7.2 del Bilancio separato Saras SpA.

(b) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infrasettore.

4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Attività direttamente attribuibili e investimenti per area geografica di localizzazione.

Attività direttamente attribuibili 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Italia 2.958.293 2.662.034 296.259
Altri CEE 152.881 184.893 (32.012)
Extra CEE 45.987 52.934 (6.947)
Totale 3.157.161 2.899.861 257.300
Investimenti in immobilizzazioni 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
materiali e immateriali
Italia 203.953 144.449 59.504
Altri CEE 957 1.158 (201)
Extra CEE 110 0 110
Totale 205.020 145.607 59.413

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica

Ricavi gestione caratteristica 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Italia 2.214.026 1.861.344 352.681
Spagna 249.742 974.889 (725.148)
Altri CEE 922.056 1.297.485 (375.429)
Extra CEE 3.986.913 2.586.610 1,400,303
USA 185.664 41.634 144.030
Totale 7.558.401 6.761.962 796.438

Gli importi sono espressi al netto delle elisioni intercompany.

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Italia 169.048 170.245 (1.197)
Spagna 60.197 71.309 (11.112)
Altri CEE 21.868 24.391 (2.523)
Extra CEE 128.170 172.316 (44.146)
USA 18.550 0 18.550
Fondo svalutazione crediti (6.433) (14.640) 8.207
Totale 391.400 423.621 (32.221)

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Deposti bancari postali 419.621 357.542 62.079
Cassa 1.904 1.633 271
Totale 421.525 359.175 62.350

I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 374.135 migliaia di euro, a Sarlux Srl per 3.593 migliaia di euro, a Sardeolica Srl per 9.585 migliaia di euro, a Saras Energia SAU. per 5.074 migliaia di euro ed a Saras Trading SA per 14.042 migliaia di euro. Si precisa che alla data di chiusura del bilancio, non esistevano vincoli sulle disponibilità liquide del Gruppo. Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa, che al prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Titoli 0 482 (482)
Strumenti finanziari derivati correnti 55.553 37.041 18.512
Depositi a garanzia derivati 40.883 83.125 (42.242)
Altre attività 1.855 14 1.841
Totale 98.291 120.662 (22.371)

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura dell'esercizio.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 391.400 migliaia di euro, diminuiscono rispetto all'esercizio precedente per effetto di minori quantità vendute a fine dell'esercizio. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 9.449 migliaia di euro (14.640 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Materie prime sussidiarie e di consumo 326.606 165.755 160.851
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 62.596 59.961 2.635
Prodotti finiti e merci 378.892 303.308 75.584
Ricambi e materie prime sussidiarie 107.175 92.870 14.305
Totale 875.269 621.894 253.375

L'aumento del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'aumento delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio, oltre che alle dinamiche dei prezzi; il confronto con il valore recuperabile non ha portato a svalutazioni significative.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 439 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 169 milioni di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 511 migliaia di tonnellate per un valore di circa 220 milioni di euro).

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Credito per IVA 1.595 1.428 167
Crediti IRES 3.972 12.045 (8.073)
Crediti IRAP 12.960 11.818 1.142
Altri crediti tributari 6.035 11.111 (5.076)
Totale 24.562 36.402 (11.840)

I crediti IVA si riferiscono principalmente alle società controllate estere, i Crediti IRES sono riconducibili alle eccedenze della soppressa Robin Hood Tax (8.443 migliaia di euro), oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi. I Crediti IRAP si riferiscono agli acconti versati nel corso dell'esercizio dalla controllata Sarlux e risultati eccedenti rispetto all'imposta di competenza.

Gli Altri Crediti comprendono, oltre ad imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio, l'iscrizione del credito d'imposta relativo all'incentivazione di investimenti 2014/2015 di cui all'art.18 DL 91/14, al netto dell'utilizzo in compensazione di altri versamenti fiscali avvenuto nel periodo.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Ratei attivi 1.565 216 1.349
Risconti attivi 10.370 8.253 2.117
Altri crediti a breve termine 137.067 118.977 18.090
Totale 149.002 127.446 21.556

I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della CapoGruppo.

La voce "Altri crediti" comprende principalmente:

  • il credito di 17.564 migliaia di euro vantato dalla controllata Sarlux Srl nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferiti all'anno 2017;

  • il recupero dell'ammontare corrisposto dalla controllata Sarlux Srl al G.S.E. per 28.744 migliaia di euro, come descritto al punto 7.1, invariato rispetto all'anno precedente;

  • certificati bianchi per 49.741 migliaia di euro, relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE come descritto al punto 7.1 (38.747 migliaia di euro nel 2016);
  • il credito, pari a 14.176 migliaia di euro, vantato dalla controllata Sarlux Srl derivante dal riconoscimento della qualifica di "impresa energivora" da parte della Cassa Conguagli Settore Elettrico (17.959 migliaia di euro nell'esercizio precedente). L'agevolazione è prevista dal Decreto Legge 22 giugno 2012 n.83 che individua le imprese a forte consumo di energia elettrica che hanno diritto ad agevolazioni sul pagamento degli oneri di sistema. La Società ha già ottenuto la qualifica di "impresa energivora" per il 2013, 2014, 2016 e ritiene di possedere i requisiti necessari per ottenerla anche per il 2015 e il 2017.

5.2 Attività non correnti

Al 31 dicembre 2017 sono stati sottoposti ad impairment ai sensi dello IAS 36 gli avviamenti e l'attività immateriale relativa al contratto di vendita di energia elettrica della controllata Sarlux Srl. La valutazione di tali attività immateriali è svolta a livello delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, CGU) alle quali sono imputate assumendo il maggiore tra il valore di mercato, qualora disponibile, ed il valore d'uso ricavabile dai piani pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione competenti. Tali valutazioni hanno confermato la recuperabilità dei valori di carico.

Le CGU sono individuate tenendo conto di come gli avviamenti e le altre attività sono monitorati per finalità interne. Coerentemente con la struttura organizzativa di business del Gruppo, le CGU coincidono con i settori di operativi presentati ai sensi dell'IFRS 8 (Raffinazione, Power, Wind) o con aree di attività individuabili all'interno del settore Marketing, in presenza di asset o gruppi di asset, la cui recuperabilità possa essere direttamente correlabile e misurabile rispetto a flussi di cassa in entrata specifici e separabili rispetto a quelli presenti nel settore (Extrarete, Rete Spagnola, Deposito di Cartagena).

Come meglio descritto in seguito gli avviamenti e le altre attività sottoposte a test di impairment, principalmente costituite dall'avviamento allocato alla CGU Wind, al contratto per la cessione dell'energia elettrica al GSE ed alle attività connesse alla gestione del terminal di Cartagena, sono stati oggetto di impairment, stimandone il valore d'uso sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa desumibili dai più recenti piani aziendali sviluppati per ciascuna Cash Generating Unit, approvati dai Consigli di Amministrazione competenti.

Le previsioni contenute nei piani rappresentano la miglior stima del management sulle performance operative future delle diverse CGU, tenuto conto anche delle indicazioni ricavabili dalle principali fonti informative esterne costituite dalle previsioni di evoluzione dei mercati di riferimento formulate dai principali osservatori specializzati.

Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio la capitalizzazione di borsa di Saras risultava ampiamente superiore all'entità del patrimonio netto contabile di competenza

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del Gruppo risultante dall'ultima situazione patrimoniale consolidata intermedia approvata.

Per informazioni di maggior dettaglio si veda la nota specifica al successivo punto 5.2.2.

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 221.064 710 0 2.043 223.817
Impianti e macchinari 3.016.750 29.212 0 51.876 3.097.838
Attrezzature industriali e commerciali 28.731 62 0
423
29.216
Altri beni 523.259 991 0 14.688 538.938
Immobilizzazioni materiali in corso 105.698 112.672 (20.000) (62.806) 135.564
Totale 3.895.502 143.647 0 (20.000) 6.224 4.025.373
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Fondo Terreni e fabbricati 109.629 6.255 1.308 117.192
Fondo Impianti e macchinari 2.307.325 166.780 2.222 2.476.327
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 23.147 1.698 77 24.922
Altri beni 421.855 17.364 3.450 442.669
Totale 2.861.956 192.097 0 0 7.057 3.061.110
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 111.435 710 0 (6.255) 0 735 106.625
Impianti e macchinari 709.425 29.212 0 (166.780) 0 49.654 621.511
Attrezzature industriali e commerciali 5.584 62 0 (1.698) 0 346 4.294
Altri beni 101.404 991 0 (17.364) 0 11.238 96.269
Immobilizzazioni materiali in corso 105.698 112.672 0 0 (20.000) (62.806) 135.564
Totale 1.033.546 143.647 0 (192.097) (20.000) (833) 964.263
Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 223.817 87 0 0 1.748 225.652
Impianti e macchinari 3.097.838 28.097 (5.773) 0 100.365 3.220.527
Attrezzature ind.li e comm.li 29.216 568 (9) 0 8.907 38.682
Altri beni 538.938 11.050 (19.863) 0 36.538 566.663
Immobilizzazioni materiali in corso 135.564 161.183 0 0 (153.313) 143.434
Totale 4.025.373 200.985 (25.645) 0 (5.755) 4.194.958
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Fondo Terreni e fabbricati 117.192 5.811 (147) 0 (332) 122.524
Fondo Impianti e macchinari 2.476.327 116.516 (5.317) 0 (3.625) 2.583.901
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 24.922 2.353 (7) 0 (114) 27.154
Altri beni 442.669 18.295 (19.795) 0 0 441.169
Totale 3.061.110 142.975 (25.266) 0 (4.071) 3.174.748
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 106.625 87 147 (5.811) 0 2.080 103.128
Impianti e macchinari 621.511 28.097 (456) (116.516) 0 103.990 636.626
Attrezzature ind.li e comm.li 4.294 568 (2) (2.353) 0 9.021 11.528
Altri beni 96.269 11.050 (68) (18.295) 0 36.538 125.494
Immobilizzazioni materiali in corso 135.564 161.183 0 0 0 (153.313) 143.434
Totale 964.263 200.985 (379) (142.975) 0 (1.684) 1.020.210

I costi storici sono esposti al netto dei contributi ricevuti a titolo definitivo per la realizzazione degli investimenti. Il valore originario dei contributi classificati a riduzione delle immobilizzazioni è pari a 188.448 migliaia di Euro ed è relativo ai Contratti di Programma stipulati con il Ministero Industria e Commercio e dell'Artigianato in data 19 giugno 1995, con il Ministero delle Attività Produttive in data 10 ottobre 1997 e con Ministero dello Sviluppo Economico in data 10 giugno 2002. Il valore residuo di tali contributi ammonta al 31 dicembre 2017 a 588 migliaia di Euro (804 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016).

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 60.005 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della CapoGruppo per un valore netto di 2.896 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux Srl e della controllata Deposito di Arcola Srl per un valore di 40.226 migliaia di euro.

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del Gruppo (Sarlux Srl, Saras Energia SA e Deposito di Arcola Srl).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.

Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 200.985 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione.

L'impianto IGCC nel corso degli esercizi passati è stato ammortizzato sulla base della sua vita utile, coincidente con la durata del contratto ventennale di vendita dell'energia elettrica a tariffa incentivata CIP6 che scadrà nel 2021. Sulla base delle recenti scelte di strategia industriale riflesse nel piano industriale 2018/2021, si prevede ora che l'impianto IGCC rimarrà in esercizio anche oltre il 2021 per la produzione di energia elettrica e altre utilities (idrogeno e vapore) alla raffineria, cedendo solo la parte eccedente al mercato.

La vita utile è stata di conseguenza estesa fino al 2031, sulla base di una preliminare valutazione interna dell'azienda, e tenuto conto dei piani di investimento per la riconversione al nuovo utilizzo, nonchè di manutenzione straordinaria finalizzata all'estensione dell'impiego. Di conseguenza, la revisione prospettica della vita utile ha comportato una riduzione dell'ammortamento del periodo di euro 48 milioni.

I principali coefficienti annui di ammortamento sono evidenziati di seguito:

per impianto per altre
I.G.C.C. immobilizzazioni
(base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2031 5,50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2031 8,38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2031 11,73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8,38%
Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2031
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10,00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25,00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20,00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12,00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25,00%

Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.

Nel corso dell'esercizio, la controllata Sarlux Srl ha dato formale avvio alle attività volte all'acquisizione di un ulteriore rinnovo decennale delle concessioni all'occupazione di aree demaniali su cui insistono gli impianti di servizio della raffineria di Sarroch (trattamento effluenti, dissalazione dell'acqua marina, blow-down, torce e pontile), rilasciate dall'Autorità Portuale di Cagliari e scadute il 31 dicembre 2015. L'iter si è concluso nel corso del 2017 con il rinnovo da parte dell'Autorità Portuale di Cagliari fino al 31 dicembre 2027.

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, il complesso di attività e passività che compongono il deposito logistico di Cartagena di proprietà della controllata Saras Energia è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così come negli esercizi precedenti.

Il test è stato effettuato confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.

Il processo è stato articolato nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): il complesso di impianti di stoccaggio di prodotti petroliferi di Cartagena di proprietà di Saras Energia SA è identificabile come CGU, ossia come il più piccolo Gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
  • b) Determinazione del valore recuperabile degli impianti basato sul valore d'uso: in mancanza di un accordo vincolante di vendita dell'attività e di un mercato attivo di riferimento sulla base dei quali determinare il fair value, il valore recuperabile è stato determinato sulla base del valore d'uso degli impianti, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU. In particolare, gli assunti di fondo sono stati:
    • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino alla fine del 2030, anno in cui termina la concessione demaniale;
    • il valore terminale è stato determinato quale valore attuale della rendita perpetua dei flussi finanziari generati al termine del periodo di previsione esplicita dei flussi di cassa;
    • il tasso di attualizzazione (costo medio del capitale stimato - WACC) è pari al 5,6%;
    • lo scenario dei prezzi di transito dei prodotti petroliferi è stato ipotizzato stabile in termini reali, con un incremento della tariffa media a partire nel 2018 nell'ipotesi di un differente mix di servizi;
    • i volumi di transito sono stati proiettati, nel caso base, con una crescita annua nulla;
    • il tasso d'inflazione è stato ipotizzato pari fra 1,0% e 1,5% per il periodo analizzato;
    • l'aliquota fiscale considerata è pari a quella in vigore in Spagna (25%).
  • c) Analisi di Sensitività: da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base (la quantità di prodotti venduti ed i prezzi di vendita) evidenzia variazioni del valore recuperabili tali da non evidenziare perdite di valore.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 42.607 1.182 0 0 0 43.789
Concessioni, licenze, march e diritti similii 48.829 0 0 0 0 48.829
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0
21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 522.824 553 0 0 4.479 527.856
Immobilizzazioni immateriali in corso 5.565 225 0 0 (3.456) 2.334
Totale 641.734 1.960 0 0 1.023 644.717
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 35.706 988 0 0 3.667 40.361
Concessioni, licenze, march e diritti simili 23.154 1.030 0 0 (2.906) 21.278
Altre immobilizzazioni immateriali 355.458 32.625 0 0 101 388.184
Totale 414.318 34.643 0 0 862 449.823
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 6.901 1.182 0 (988) 0 (3.667) 3.428
Concessioni, licenze, march e diritti similii 25.675 0 0 (1.030) 0 2.906 27.551
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 167.366 553 0 (32.625) 0 4.378 139.672
Immobilizzazioni immateriali in corso 5.565 225 0 0 0 (3.456) 2.334
Totale 227.416 1.960 0 (34.643) 0 161 194.894
Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 43.789 4.069 (13) 0 1 47.846
Concessioni, licenze, march e diritti similii 48.829 18 0 0 1.308 50.155
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 527.856 0 (951) 0 (9.698)) 519.898
Immobilizzazioni immateriali in corso 2.334 29 (613) 0 (200) 1.550
Totale 644.717 4.116 (1.577) 0 (8.589) 641.358
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 40.361 2.001 (13) 0 (10) 42.339
Concessioni, licenze, march e diritti similii 21.278 1.030 0 0 2.123
24.431
Altre immobilizzazioni immateriali 388.184 32.426 (370) 0 1.657 421.897
Totale 449.823 35.457 (383) 0 3.770 488.667
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 3.428 4.069 (26) (2.001) 0 37 5.507
Concessioni, licenze, march e diritti similii 27.551 18 0 (1.030) 0 (815) 25.724
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 139.672 0 (1.321) (32.426) 0 (7.924) 98.001
Immobilizzazioni immateriali in corso 2.334 29 (613) 0 0 (200) 1.550
Totale 194.894 4.116 (1.960) (35.457) 0 (8.902) 152.691

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 35.457 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 3% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Non vi sono attività immateriali significative a vita utile definita destinate alla cessione.

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si riferisce principalmente alle concessioni relative a Estaciones de Servicio Caprabo SA (incorporata in Saras Energia SA) per l'esercizio delle stazioni di servizio site in territorio spagnolo, ed all'esercizio del parco eolico di Ulassai della controllata Sardeolica Srl i cui ammortamenti termineranno rispettivamente nel 2026 e nel 2035.

Avviamento

La voce si riferisce principalmente all'avviamento originariamente iscritto in capo alla controllata Parchi Eolici Ulassai Srl (21.408 migliaia di euro), fusa per incorporazione nel corso dell'esercizio nella controllata Sardeolica Srl: tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi da Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa (2035).

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, l'avviamento in oggetto è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se l'attività avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così' come negli esercizi precedenti.

Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): Sardeolica Srl è identificabile come un'unica CGU, ossia come il più piccolo Gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività;
  • b) Allocazione dell'avviamento alla CGU: l'avviamento è interamente riferibile alla controllata Sardeolica Srl;
  • c) Determinazione del valore recuperabile dell'avviamento basato sul valore d'uso: in mancanza di un accordo vincolante di vendita dell'attività e di un mercato attivo di riferimento sulla base dei quali determinare il fair value, il valore recuperabile dell'avviamento in oggetto è stato determinato sulla base del suo valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU. In particolare, gli assunti di fondo sono stati:
    • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino alla fine del 2035, ossia il periodo di validità della concessione ottenuta dal Comune di Ulassai per l'area sulla quale insiste il parco eolico;
    • il tasso di attualizzazione (costo medio del capitale stimato - WACC) è pari al 6,2%, tasso specifico del settore (7% utilizzato per il 2016);
    • lo scenario dei prezzi di vendita dell'energia della CGU è stato ricavato da un rapporto fornito da un'importante società indipendente specializzata nel settore e per prassi utilizzato nel settore stesso e dal Gruppo per le proprie analisi;
    • il tasso d'inflazione crescente dallo 1,2% all'2,0% per il periodo analizzato, secondo le stime pubblicati da IMF (International Monetary Fund);
    • il valore terminale è stato ipotizzato nullo;
    • l'aliquota fiscale è basata su quella attualmente in vigore pari al 24%.
  • d) Analisi di Sensitività: da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base (la quantità di energia elettrica prodotta ed i prezzi di vendita dell'energia elettrica) comporterebbe variazioni del valore recuperabili tali da non evidenziare perdite di valore;
  • e) Indicatori esterni: da ultimo, occorre sottolineare come l'attività di produzione di energia eolica in generale e quella svolta dalla CGU in particolare non abbiano subito, nel corso dell'esercizio, il manifestarsi di fenomeni tali da poter configurare una perdita durevole di valore.

Altre immobilizzazioni immateriali

La controllata Sarlux Srl ha in essere un contratto pluriennale

di fornitura di energia elettrica in regime di CIP6 stipulato con il Gestore dei Servizi Elettrici SpA (nel seguito, GSE). Il valore contabile di tale contratto – che era stato originariamente iscritto al fair value nel bilancio consolidato 2006 per un valore di 547,5 milioni di euro ed ammortizzato sulla durata dello stesso – è stato valutato, nel corso della sua durata, secondo i criteri previsti dallo IAS 36.

Nel corso degli esercizi passati, il valore di tale contratto è stato sempre oggetto di valutazioni al fine di verificarne il valore recuperabile, alla luce delle modifiche di scenario e normative nel tempo intervenute.

Come confermato dal recente aggiornamento del piano industriale 2018-2021, la vita utile dell'impianto IGCC è stata ridefinita oltre la fine del contratto di vendita dell'energia a tariffa CIP6 al GSE, considerando l'impiego dell'impianto primariamente per i fabbisogni di energia della raffineria e, solo per la parte eccedente, per la cessione al mercato.

Tale modifica di strategia industriale di impiego dell'impianto è stata coerentemente riflessa nel modello valutativo del Contratto CIP6, che è stato basato sui flussi specificamente generati dal Contratto, in modo separato rispetto alla CGU di appartenenza.

Si è dunque ritenuto necessario modificare il modello di stima del contratto adottato fino al 2016 per renderlo coerente all'attuale scenario, procedendo alla stima diretta del valore del contratto sulla base dei flussi attesi specifici derivanti dall'esercizio dello stesso fino alla sua scadenza.

Si è utilizzato il criterio di matrice finanziaria denominato usualmente "Excess Earnings Method".

In sintesi, il criterio in esame stima il valore sulla base dei flussi finanziari attualizzati attribuibili direttamente all'asset immateriale a cui sono dedotti gli oneri (c.d. "contributory asset charges" o "CAC") connessi all'utilizzo delle attività funzionali alla generazione dei flussi medesimi. Tali flussi sono stati attualizzati cn le seguenti ipotesi:

  • lo scenario dei prezzi del gas e del grezzo, come per l'esercizio precedente, è fornito da importanti società indipendenti specializzate nel settore;
  • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino al termine del contratto di cessione dell'energia elettrica con il GSE;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi (WACC) è pari al 6,44%, in funzione delle condizioni correnti di mercato (7,0% utilizzato per il 2016);
  • il tasso di inflazione crescente dall'1,2% al 2,0% per il periodo analizzato;
  • l'aliquota fiscale è pari al 24%.

L'analisi effettuata, inclusiva di opportuna sensitivity e supportata da una relazione di stima predisposta da periti indipendenti, ha confermato che il valore netto contabile del contratto di cessione dell'energia elettrica al GSE, dopo l'ammortamento del periodo, ricade all'interno dei valori di stima del perito e quindi non si è proceduto ad alcuna rettifica di valore.

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2016, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate:

5.2.3 Partecipazioni

Denominazione Sede Valuta Capitale Quota Quota Quota Azionista % Rapporto di
Sociale detenuta detenuta detenuta di diritto partecipazione
di Gruppo di Gruppo su Cap. di voto
(%) al (%) al Sociale
31-12-17 31-12-16
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) Euro 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sartec Saras Ricerche e Tecnologie Srl Assemini (CA) Euro 3.600.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sarint SA e società controllate: Lussemburgo Euro 50.705.314 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Energia SAU e società controllata: Madrid (Spagna) Euro 44.559.840 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Terminal Logistica de Cartagena SLU Cartagena (Spagna) Euro 3.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras Energia SA 100,00% Controllata, ceduta
Reasar SA Lussemburgo Euro 2.225.000 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Sarlux Srl Sarroch (CA) Euro 100.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Parchi Eolici Ulassai Srl Cagliari Euro 0 0 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Fusa in Sardeolica
Sardeolica Srl e società controllate: Cagliari Euro 56.696 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Alpha Eolica Srl Bucarest (Romania) Leu 468.046 100,00% 100,00% 100,00% Sardeolica Srl 100,00% In Liquidazione
Sargas Srl Uta (CA) Euro 0 0 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Liquidata
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) Usd 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Consorzio La Spezia Utilities La Spezia Euro 122.143 5,00% 5,00% 5,00% Deposito di Arcola Srl 5,00% Altre partecipazioni
Sarda Factoring Cagliari Euro 9.027.079 4,01% 4,01% 5,95% Saras SpA 5,95% Altre partecipazioni

Rispetto al 31 dicembre 2016 sono intervenute le variazioni già citate alla precedente nota 3.1.

Come precedentemente indicato, le partecipazioni in imprese controllate sono consolidate linea per linea nel presente bilancio.

  • c) differite per 24.543 migliaia di euro relativi a ammortamenti eccedenti e anticipati;
  • d) differite per 25.110 migliaia di euro relativi al valore del contratto GSE.

Le imposte anticipate nette si reputano riassorbibili dagli imponibili futuri derivanti dai più recenti piani aziendali.

5.2.3.1 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

Altre partecipazioni 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 -
Sarda Factoring 495 495 -
Totale 502 502 -

5.2.4 Attività per imposte anticipate

Il saldo al 31 dicembre 2017, pari a 15.969 migliaia di euro al netto delle imposte differite delle controllate estere, è sostanzialmente formato da:

  • imposte anticipate nette della controllante Saras SpA per 5.854 essenzialmente riconducibili ad accantonamenti tassati a fondi rischi ed oneri;
  • imposte anticipate nette della controllata Sarlux Srl per 12.021migliaia di euro, di cui, principalmente:
    • a) anticipate per 44.479 migliaia di euro relativi alla linearizzazione dei margini - IAS 17 e IFRIC- 4;
    • b) anticipate per 18.769 migliaia di euro per accantonamenti a fondo rischi e oneri, pari a euro 10.950 (per lo più su Titoli di Efficienza Energetica e quote CO2),e a svalutazioni prudenziali di impianti e magazzino per euro 7.819;

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle imposte anticipate nette, ivi incluse le imposte differite di Reasar SA pari a 4.848 migliaia di euro separatamente esposte tra le passività alla voce "passività per imposte differite".

Dati in migliaia di euro Importi al Accantonamenti Utilizzi Altre Importi al
31/12/2016 (segno - per ant. variazioni 31/12/2017
segno + per diff.) (solo S/P)
Passività per imposte differite
Ammortamenti eccedenti e anticipati (33.081) (310) 3.118 (30.273)
Adeguamento del valore dei terreni al fair value (8.356) (8.356)
Valutazione fiscale delle rimanenze finali (4.228) (1.703) 1.711 (4.220)
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari (63) 63 0
Eliminazione accantonamento a fondi per rischi ed oneri società controllate (4.719) (150) (4.869)
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 95 (21) 74
Differenze cambio non realizzate (0) (1.729) 253 (1.476)
Fair value derivati 138 138
Fair value contratto Sarlux / GSE (33.480) 8.370 (25.110)
Annullamento ammortamento avviamento (978) 0 0 (978)
Valorizzazione licenze Sardeolica (4.092) 227 (3.865)
Altro (5.502) (4.272) 26 (9.748)
Totale imposte differite (94.266) (8.185) 13.768 (88.683)
Attività per imposte anticipate
Fondo rischi e svalutazioni 15.338 2.397 (931) 16.804
Valutazione fiscale delle rimanenze finali 74 (105) (31)
Annullamento immobilizzazioni immateriali 0 0
Costi di smantellamento e rimozione attività materiali 5.067 55 5.122
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari 7.443 872 (103) 8.212
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 1.646 1.460 (1.415) 1.691
Differenze cambio non realizzate 3.380 (3.380) (0)
Linearizzazione Sarlux (IAS 17 e IFRIC 4) 68.807 (24.328) 44.479
Costi di manutenzione eccedenti 416 76 (107) 385
Tax Asset perdita Consolidato Fiscale IRES 10.422 2 (10.408) (16) 0
Tax Asset perdita Saras Energia 0 0
Altro 16.729 11.213 (4.800) 0 23.142
Totale imposte anticipate 129.322 16.075 (45.577) (16) 99.804
Totale netto 35.056 7.890 (31.809) (16) 11.121

La riduzione, rispetto al 31 dicembre 2016, è pari a 23.806 migliaia di euro, essenzialmente riconducibile al realizzo del tax asset (10.422 migliaia di euro) per effetto della compensazione ammessa tra le perdite fiscali pregresse e l'imponibile netto maturato per l'esercizio nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale IRES in essere fra le società italiane La restante parte è relativa al riassorbimento delle differenze temporanee correlate alla linearizzazione dei margini richiesta dal principio IAS 17 e IFRIC- 4

In relazione al Consolidato Fiscale Nazionale si dettaglia di seguito la situazione degli Accordi di Consolidamento alla data di fine esercizio con l'indicazione della scadenza degli stessi:

Consolidata Data inizio Data termine
Deposito di Arcola Srl 1/1/2016 31/12/2018
Saras Ricerche e Tecnologie SpA 1/1/2016 31/12/2018
Sardeolica Srl 1/1/2017 31/12/2019
Sarlux Srl 1/1/2018 31/12/2020

Nei confronti della società Sarlux Srl il cui accordo è scaduto il 31 dicembre 2017, si precisa che la CapoGruppo ha già proposto, con delibera del Consiglio di Amministrazione, il rinnovo dell'adesione al Consolidato Fiscale Nazionale; l'opzione concessa alla controllata dovrà essere eventualmente esercitata entro il prossimo mese di giugno.

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse, rispettivamente per gli esercizi 2017 e 2016:

Dati in migliaia di euro 2017 2017 2016 2016
Breve termine Medio lungo Breve termine Medio lungo
termine termine
Passività per imposte differite
Ammortamenti eccedenti e anticipati (3.118) (27.155) (8.534) (24.547)
Adeguamento del valore dei terreni al fair value (as deemed cost) 0 (8.356)
Valutazione fiscale delle rimanenze finali (4.220) (4.228) 0
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari (63) 0
Eliminazione accantonamento a fondi per rischi ed oneri società controllate (4.869) 0 (4.719)
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 74 95 0
Differenze cambio non realizzate (1.476) 0 (0)
Fair value contratto Sarlux / GSE (8.370) (16.740) (8.370) (25.110)
Annullamento ammortamento avviamento (978) (978) 0
Valorizzazione licenze Sardeolica (IFRS 3 su acq. 30% PEU) (227) (3.638) (256) (3.836)
Altro (473) (17.493) (230) (5.272)
Totale imposte differite (23.657) (65.026) (22.425) (71.841)
Attività per imposte anticipate
Contributi eccedenti e anticipati
Fondo rischi e svalutazioni 8.454 8.350 3.122 12.216
Valutazione delle rimanenze finali in base al costo F.I.F.O. (31) 74 0
Costi di smantellamento e rimozione attività materiali 5.122 0 5.067
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari 8.212 0 7.443
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 1.691 1.646 0
Differenze cambio non realizzate 3.380 (0)
Linearizzazione Sarlux (IAS 17 e IFRIC 4) 13.508 30.971 20.314 48.493
Costi di manutenzione eccedenti 182 203 106 310
Tax Asset perdita Consolidato Fiscale IRES 10.422 0
Altro 4.335 18.807 4.530 12.199
Totale imposte anticipate 28.139 71.665 43.594 85.728

5.2.5 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2017 è pari a 7.740 migliaia di euro (5.750 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Finanziamenti bancari correnti 496 15.525 (15.029)
Banche c/c 4.163 38.644 (34.481)
Strumenti finanziari derivati 53.731 71.783 (18.052)
Altre passività finanziarie a breve 124.678 77.425 47.253
Totale 183.068 203.377 (20.309)

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dalla Società, che sono valutati con il metodo del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.4.1 - Passività finanziarie a lungo termine".

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

Strumenti finanziari derivati 31/12/2017 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2016
Attività Passività Attività Passività
Interest rate swaps 302 (585) 0 (886)
Fair value strumenti derivati su commodities 50.760 (52.255) 27.901 (68.900)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 0 (891) 4 (1.997)
Fair value acquisti e vendite a termine su Q.te C02 4.491 0 9.136 0
Totale 55.553 (53.731) 37.041 (71.783)

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016:

Tipologia Operazioni 31/12/2017 31/12/2016
Valore nozionale
Fair value
Valore nozionale Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
prodotti petroliferi e grezzi (96.995) 765.405 50.760 (52.255) (458.391) 736.642 27.901 (68.900)
cambi (255.000) 55.000 0 (891) (192.951) 11.247 4 (1.997)
tassi d'interesse (170.000) 302 (585) (320.000) (886)
quote CO2 0 4.491 0 0 9.136 0
Totale (521.995) 820.405 55.553 (53.731) (971.342) 747.889 37.041 (71.783)

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors. La voce accoglie inoltre l'accantonamento di interessi richiesti da una controparte commerciale su forniture pregresse con cui si è giunti al settlement definitivo nei primi mesi del 2018.

I finanziamenti bancari e i prestiti obbligazionari sono valutati col criterio del costo ammortizzato.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Clienti c/anticipi 3.481 1.102 2.379
Debiti vs fornitori correnti 1.146.803 1.043.777 103.026
Totale 1.150.284 1.044.879 105.405

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi, fattispecie che si è verificata in modo contenuto nel corso dell'esercizio.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi, l'incremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto all'aumento del costo d'acquisto delle materie prime registrato negli ultimi mesi dell'esercizio in corso.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Debiti per IVA 29.556 25.653 3.903
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 28.364 207 28.157
Debiti IRAP 223 9.876 (9.653)
Altri debiti tributari 62.223 67.076 (4.853)
Totale 120.366 102.812 17.554

La variazione della voce 'Debiti Irap' è dovuta ai minori imponibili maturati dalle singole società italiane nel corso dell'esercizio come meglio commentato nella sezione 'attività per imposte correnti'.

La voce 'Debiti IRES' si riferisce al debito di imposta maturato sui redditi dell'esercizio dalle società italiane nell'ambito del regime di consolidato IRES, che ha permesso altresì l'integrale utilizzo delle perdite pregresse commentato nella sezione 'imposte anticipate.

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla CapoGruppo (53.131 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia SA (4.663 migliaia di euro).

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 11.658 10.733 925
Debiti verso il personale 22.009 20.148 1.861
Debiti verso altri 28.328 25.108 3.220
Ratei passivi 1.421 1.213 208
Risconti passivi 13.348 14.971 (1.623)
Totale 76.764 72.173 4.591

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

La voce "Debiti verso altri" si riferisce principalmente ai debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della CapoGruppo, relative al periodo 2005-2007. Il ricorso presentato presso la Commissione Tributaria Provinciale ha visto la Società soccombere e si è ora in attesa di fissazione dell'udienza presso la Commissione Tributaria Regionale.

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 198.342 0 198.342
Finanziamenti bancari non correnti 49.975 183.438 (133.463)
Altre passività finanziarie a lungo termine 8.823 0 8.823
Totale 257.140 183.438 73.702

In data 22 dicembre 2017 Saras SpA ha effettuato un " private placement" di titoli obbligazionari per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro. I titoli obbligazionari, con scadenza in data 28 dicembre 2022, avranno una cedola fissa dell'1,70% su base annua. La società ha richiesto l'ammissione alle contrattazioni dei titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG.

Il ricavato dell'emissione obbligazionaria è stato destinato al rifinanziamento di parte dell'indebitamento lordo esistente, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti che prevede interventi volti al miglioramento della configurazione del sito, iniziative dedicate all'affidabilità ed all'efficienza energetica, nonché un importante progetto di digitalizzazione nell'ambito dell'Industry 4.0. L'operazione consentirà di estendere la durata media dell'indebitamento lordo mantenendone sostanzialmente invariato il costo.

Da ultimo, in data 29 dicembre 2017 Saras ha provveduto all' estinzione anticipata del finanziamento in pool del valore nominale di 150 milioni di euro.

Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportate nella seguente tabella:

Valori espressi in milioni di Euro Accensione/ Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze Garanzie
rinegoziazione originario base 31/12/2015 31/12/2016 1 anno oltre 1 fino oltre
del debito a 5 anni 5 anni
Saras SpA
Finanziamento in pool Ottobre 2016 150 Euribor 6 mesi 148,4 148,7 15 133,7
Unicredit Ottobre 2016 50 Euribor 6 mesi 49,7 49,7 49,7
Finanziamento in pool Ottobre 2016 265 Euribor 6 mesi 262,7 -
Totale debiti verso banche per finanziamenti 460,8 198,4 15,0 183,4
Valori espressi in milioni di Euro Accensione/ Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze Garanzie
rinegoziazione originario base 31/12/2016 31/12/2017 1 anno oltre 1 fino oltre
del debito a 5 anni 5 anni
Saras SpA
Finanziamento in pool Ottobre 2016 150 Euribor 6 mesi 148,7 -
Unicredit Aprile 2017 50 Euribor 6 mesi 50,0 50,0 50,0
Finanziamento in pool Ottobre 2016 265 Euribor 6 mesi - -
Bond Dicembre 2017 200 1,70% - 198,3 198,3
Totale debiti verso banche per finanziamenti 198,7 248,3 0,0 248,3

Il finanziamento da 50 milioni di euro, acceso da Saras SpA, è soggetto ai seguenti vincoli:

  • di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando i 12 mesi precedenti) 31 dicembre di ogni anno.
  • di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti.

Nel corso dell'esercizio tale finanziamento è stato rinegoziato: le modifiche hanno riguradato il tasso di interesse.

Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte della controparte concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2015 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2016
Fondo smantellamento impianti 18.979 73 0 0 19.052
Fondo oneri per quote CO2 45.241 22.115 (29.466) 0 37.890
Altri fondi rischi e oneri 26.206 24.406 (5.099) 0 45.513
Totale 90.426 46.594 (34.565) 0 102.455
Fondi per rischi e oneri 31/12/2016 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2017
Fondo smantellamento impianti 19.052 0 (13) 19.039
Fondo oneri per quote CO2 37.890 32.327 (26.277) 43.940
Altri fondi rischi e oneri 45.513 24.317 (10.724) 59.106
Totale 102.455 56.644 (37.014) 0 122.085

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso, rivalutata nel corso degli esercizi per l'effetto finanziario.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 43.940 migliaia di euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4

aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. Il fondo in oggetto accoglie l'accantonamento, pari a 32.327 migliaia di euro, delle quote dovute e non ancora acquistate.

Nel corso dell'esercizio è stato utilizzato il fondo per 26.277 migliaia di Euro a fronte dell'acquisto (e della consegna) di quote di competenza del passato esercizio.

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale principalmente per un contenzioso con il GSE per il riconoscimento dei certificati bianchi (TEE); inoltre, la voce accoglie un fondo relativo ad oneri correlati all'acquisizione del ramo d'azienda Versalis che verranno sostenuti dalla controllata Sarlux Srl e rimborsati dalla controparte cedente.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Trattamento di fine rapporto 10.250 10.541 (291)
Totale 10.250 10.541 (291)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2015 11.351
Accantonamento parte piano a contributi definiti 6.535
Interessi 219
(proventi) / oneri attuariali 230
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (7.794)
31/12/2016 10.541
Accantonamento parte piano a contributi definiti 6.438
Interessi 141
(proventi) / oneri attuariali 260
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (7.130)
31/12/2017 10.250

In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del Fondo TFR è stata utilizzata la metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost" utilizzando le seguenti ipotesi:

IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Quelle della popolazione italiana rilevate dall'ISTAT nell'anno 2002
Probabilità di invalidità Quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010
Probabilità di dimissioni Sono state considerate frequenze annue dello 0,5%
Probabilità di pensionamento Si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti
pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria
Probabilità di anticipazione Si è supposto un valore anno per anno pari al 3%
IPOTESI ECONOMICHE 31/12/2017 31/12/2016
Incremento del costo della vita: 1,50% 1,50%
Tasso di attualizzazione: 1,30% 1,31%
Incremento retributivo: 2,50% 2,50%
Tasso annuo di incremento CPAS: n.a. n.a.
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Utilizzo delle tavole SIM 2002 differenziate tra maschi e femmine
Probabilità di invalidità Utilizzate tabelle C.N.R. unisex
Probabilità di dimissioni Utilizzata ipotesi di tasso annuo costante, corrispondente
a valori storici della società
Probabilità di pensionamento Si è supposoto il raggiungimento del primo dei requisiti
pensionabili validi per A.G.B.
Probabilità di anticipazione Si è supposoto un valore anno per anno pari al 3%

Al 31 dicembre 2017 il tasso d'attualizzazione utilizzato é l'I-BOXX Eurozone Corporates AA 10+, pari all'1,30 %.

Il calcolo attuariale considera le modifiche introdotte dalla normativa in materia pensionistica (Decreto Legge 201/2011).

In considerazione della metodologia contabile adottata (si veda il paragrafo "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" punto Q "Fondi per benefici ai dipendenti" della presente Nota Integrativa), non sussistono al 31 dicembre 2015 utili o perdite attuariali non riconosciuti in bilancio.

Come richiesto dallo IAS 19 revised si riporta un'analisi di sensitività delle principali ipotesi attuariali al 31 dicembre 2016 e 2015 del Fondo trattamento di fine rapporto:

2017 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 11.668 10.486
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 10.695 10.978
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 11.012 11.081
2016 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 10.640 11.898
Variazione parametro di riferimento
-0,3% 0,3%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 11.429 11.063
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 11.095 11.284

5.4.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 4.848 migliaia di Euro e sono relative alle controllate estere. Per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.2.4 "Attività per imposte anticipate".

5.4.5 Altre passività non correnti

Il dettaglio delle altre passività non correnti è il seguente:

Altre passività non correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Risconti passivi linearizzazione Sarlux / Gse 158.747 245.946 (87.199)
Altri debiti 1.313 1.313 0
Totale 160.060 247.259 (87.199)

Rispetto al 31 dicembre 2016, la variazione è principalmente riferita al decremento della posta "risconti passivi" della controllata Sarlux Srl. La voce in esame è relativa all'applicazione dell'IFRIC 4 per la contabilizzazione del contratto di cessione dell'energia in essere tra la controllata ed il G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA). I ricavi derivanti dalla cessione dell'energia risentono degli effetti della linearizzazione degli stessi correlati al fatto che il contratto di fornitura di energia elettrica, in base al principio contabile internazionale IAS 17 - Leasing e al documento interpretativo IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un Leasing, è stato qualificato come contratto di utilizzo dell'impianto da parte del cliente della società Sarlux Srl e cioè assimilato ad un contratto di leasing operativo. Gli stessi ricavi sono stati pertanto linearizzati sulla base sia della durata del contratto, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto dei prezzi del grezzo e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa.

5.5 Patrimonio Netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 765.904 660.841 105.063
Utili (perdite) netto esercizio 240.836 196.330 44.506
Totale 1.072.296 922.727 149.569

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 765.904 migliaia di euro, con un incremento netto di 105.063 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Detto incremento netto origina da:

  • Incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 196.330 migliaia di euro;
  • decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 20 aprile 2017 per 93.601 migliaia di euro;
  • aumento, pari a 1.810 migliaia di euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • incremento, pari a 751 migliaia di euro, per effetto attualizzazione IAS19;
  • decremento, pari a 227 migliaia di euro, della riserva effetto traduzione bilanci in divisa.

Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.

Risultato netto

L'utile d'esercizio consolidato ammonta a 240.836 migliaia di euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Di seguito si riepilogano le principali limitazioni relative alla distribuzione delle riserve:

  • la riserva legale, pari a 10,9 milioni di euro, risulta utilizzabile solo per copertura perdite;
  • la "Riserva indisponibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05", pari a 19,7 milioni di euro, compresa tra le "Altre riserve", è destinabile esclusivamente a copertura perdite o ad aumento di capitale sociale.

Dividendi

In data 20 aprile 2017 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a euro 0,10 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 93.601.014,60 prelevandoli dall'utile dell'esercizio.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 27 aprile 2018 di distribuire un dividendo pari a euro 0,12 per azione.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 936.010.146 nel 2017, rispetto a 934.893.839 nel 2016.

Saras SpA al 31 dicembre 2017 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:

Ricavi della gestione caratteristica 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 7.092.688 6.320.390 772.298
Cessione energia elettrica 453.012 429.030 23.982
Altri compensi 12.634 12.037 597
Variazioni lavori in corso su ordinazione 67 505 (438)
Totale 7.558.401 6.761.962 796.439

La variazione della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare sostanzialmente all' aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un lieve incremento delle quantità vendute.

I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono sia quelli relativi all'impianto di gassificazione della controllata Sarlux Srl (442.854 migliaia di euro) che quelli relativi all'impianto eolico della controllata Sardeolica Srl (8.481 migliaia di euro).

Fra i ricavi per cessione di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl è ricompreso l'effetto della linearizzazione del margine calcolata (così come previsto dallo IAS 17 – Leasing e dal documento interpretativo IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing) sulla base della durata residua del contratto scadente nel 2021, considerando principalmente l'ammontare della tariffa, gli scenari futuri relativi sia ai prezzi di gas e grezzo che al cambio Euro/Dollaro US previsti sino alla scadenza stessa; dette proiezioni vengono riconsiderate allorchè subiscono variazioni significative.

Si precisa che, in attesa della risoluzione del contenzioso che vede coinvolta l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas sulla metodologia di calcolo del Costo Evitato del Combustibile (CEC), i ricavi di cessione dell'energia elettrica sono stati determinati secondo il Decreto Legge 69/2013 (cosiddetto "Decreto del Fare"), più penalizzante per la controllata.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e in merito alle aree geografiche di destinazione nei precedenti paragrafi 4.2 e 4.3 "Informativa settoriale" e "Informativa per area geografica".

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 4.011 3.114 897
Cessione materiali diversi 503 938 (435)
Contributi 19.691 21.174 (1.483)
Noleggio navi cisterne 483 2.821 (2.338)
Recupero per sinistri e risarcimenti 397 1.247 (850)
Rimborso Oneri CO2 17.564 17.091 473
Altri ricavi 86.052 61.460 24.592
Totale 128.701 107.845 20.856

La voce "Contributi" accoglie principalmente i ricavi relativi alla tariffa incentivata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che ha sostituito il riconoscimento dei certificati verdi, di cui beneficia la controllata Sardeolica Srl.

La voce "Riconoscimento oneri emission trading" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux Srl derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG. La diminuzione, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto alla variazione del prezzo delle quote.

La voce "Altri ricavi" comprende tra l'altro i ricavi realizzati dalla controllata Sarlux per servizi prestati a primari operatori del settore (pari a 12.404 migliaia di euro) e i ricavi relativi al riconoscimento di certificati bianchi maturati nel corso dell'esercizio (pari a 15.310 migliaia di euro).

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 3.767.630 3.853.966 (86.336)
Acquisto semilavorati 198.324 266.002 (67.678)
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 80.469 76.275 4.194
Incrementi immobilizzazioni materiali (4.637) (2.853) (1.784)
Acquisto prodotti finiti 2.612.106 1.369.786 1.242.320
Varizione rimanenze (252.737) (58.362) (194.375)
Totale 6.401.155 5.504.814 896.341

I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si incrementano di 896.341 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente causa del già citato incremento dei prezzi.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

31/12/2017 31/12/2016 Variazione
568.789 548.516 20.273
(23.647) (27.432) 3.785
14.492 13.535 957
56.671 24.372 32.299
35 54 (19)
18.320 19.803 (1.483)
634.660 578.848 55.812

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie.

La variazione rispetto all'esercizio precedente, pari a 20.273 migliaia di euro, è dovuta principalmente a maggiori servizi tecnici e consulenziali richiesti dalla CapoGruppo e dalla controllata Sarlux.

Gli accantonamenti per rischi sono costituiti essenzialmente dall'accantonamento relativo alle quote CO2 di competenza dell'esercizio 2017 non ancora acquistate al 31 dicembre 2017 oltre all'accantonamento per il già menzionato contenzioso inerente al riconoscimenti dei certificati bianchi (TEE).

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte non sul reddito (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Salari e stipendi 111.429 106.249 5.180
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (10.517) (4.778) (5.739)
Oneri sociali 32.173 31.875 298
Trattamento di fine rapporto 6.438 6.535 (97)
Altri costi 3.918 4.462 (544)
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 3.626 3.717 (91)
Totale 147.067 148.060 (993)

In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono i dirigenti con responsabilità strategiche della Società, gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società e le altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un Gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap;
  • il posizionamento del Margine di raffinazione conseguito dal Gruppo rispetto al Margine Benchmark EMC.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 35.457 34.643 814
Svalutazione e ripristino valore imm. immateriali 0 20.000 (20.000)
Ammortamento immobilizzazioni materiali 142.975 192.097 (49.122)
Totale 178.432 246.740 814

L'ammortamento delle immobilizzazioni materiali, diminuisce di 49.122 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente principalmente per effetto della variazione della vita utile degli impianti I.G.C.C., come precedentemente descritto al paragrafo 5.2.1. immobili impianti e macchinari.

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Interessi attivi bancari 154 653 (499)
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 44.522 28.411 16.111
Differenziali realizzati su strumenti derivati 63.204 68.404 (5.200)
Altri proventi (480) 804 (1.284)
Utili su cambi 96.857 57.512 39.345
Totale 204.257 155.784 48.473
Oneri finanziari 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (42.978) (56.805) 13.827
Differenziali realizzati su strumenti derivati (54.767) (75.659) 20.892
Interessi passivi su finanziamenti (12.320) (30.651) 18.331
e altri oneri finanziari
Altri oneri finanziari (7.709) (5.934) (1.775)
Perdite su cambi (80.904) (69.718) (11.186)
Totale (198.678) (238.767) 40.089

La voce "Altri oneri finanziari" accoglie anche le commissioni per l'estinzione anticipata e le rinegoziazione dei finanziamenti bancari già descritte in precedenza.

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

Proventi e Oneri finanziari 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Interessi netti (12.166) (29.998) 17.832
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 9.981 (35.649) 45.630
Realizzati 8.437 (7.255) 15.692
Fair Value delle posizioni aperte 1.544 (28.394) 29.938
Differenze cambio nette 15.953 (12.206) 28.159
Altro (8.189) (5.130) (3.059)
Totale 5.579 (82.983) 88.562

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2017 ha comportato un provento netto pari a 1.544 migliaia di euro (rispetto ad un onere netto pari a 28.394 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Imposte correnti 66.612 26.690 39.922
Imposte differite (anticipate) nette 23.919 85.342 (61.423)
Totale 90.531 112.032 (21.501)

Le imposte correnti sono costituite dall'Ires di competenza maturata sui risultati delle società italiane partecipanti al Consolidato Fiscale Nazionale oltre che dall'Irap. La variazione è riferibile ai maggiori imponibili dell'esercizio in commento rispetto al precedente.

Le imposte anticipate/differite si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso del periodo, delle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali. Le variazioni più significative sono ascrivibili all'integrale realizzo del tax asset sulle perdite fiscali degli esercizi precedenti (10.406 migliaia di euro) e la linearizzazione Sarlux IAS

17 IFRIC 4 (24.328 migliaia di Euro).

Nella tabella che segue vengono messe in evidenza le differenze temporanee a conto economico:

Differenze temporanee a Conto Economico: IMPOSTE 2017 IMPOSTE 2016
(Imposte differite) Imposte anticipate (Imposte differite) Imposte anticipate Effetto variazioni
aliquote su saldi
(Dati in migliaia di euro) pregressi
Ammortamenti eccedenti e anticipati su cespiti 2.808 11.415
Valutazione delle rimanenze finali (97) (7.735)
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari 832 1.697
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 24 (741)
Differenze cambi non realizzate (4.856) 841
Fair value contratto Sarlux / GSE 8.370 9.420
Linearizzazione Sarlux (IAS 17 e IFRIC 4) (24.328) (15.079)
Costi di manutenzione eccedenti (31) 73
Valorizzazione licenze Sardeolica (IFRS 3 su acq. 30% PEU) 227 (769)
Fondo rischi e svalutazioni 1.466 1.822
Tax Asset perdita Consolidato Fiscale IRES (10.406) (66.983) (1.520)
Tax Asset perdita Saras Energia (14.484)
Altre differenze temporanee 2.072 (3.298)
TOTALI (39.718) 15.799 (109.089) 25.268 (1.520)

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per Ires ed Irap per i due periodi messi a confronto è

la seguente (ammontari espressi in milioni di euro):

IRES 2017 2016
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 331,4 308,4
IMPOSTE TEORICHE IRES [A24% PER 2017; A27,5% PER 2016] [B] 79,5 84,8
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 27,5%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 78,5 99,0
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 23,7% 32,1%
IMPOSTA 2017 TAX RATE 2017 IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016
Imposte teoriche 79,5 24,0% 84,8 27,5%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (2,4) -0,72% (8,0) -2,59%
Imposte esercizi precedenti 0,0 0,00% (3,0) -0,97%
Agevolazione super ammortamento (1,1) -0,33% 0,0 0,00%
Effetto eliminazione imposte anticipate (Saras Energia) 0,0 0,00% 17,5 5,67%
Altre differenze permanenti 2,5 0,75% 7,7 2,50%
Imposte effettive 78,5 23,7% 99,0 32,1%
IRAP 2017 2016
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE 320,80 391,30
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATI (A) 320,8 391,3
IMPOSTE TEORICHE IRAP [3,9%] PER 2017, [2,93%] PER 2016 [B] 12,5 11,5
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 3,90% 2,93%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 12,0 13,0
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 3,7% 3,3%
IMPOSTA 2017 TAX RATE 2017 IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016
Imposte teoriche 12,5 3,90% 11,5 2,93%
Effetto IRAP su società estere con Valore Produzione positivo (1,8) -0,61% (0,1) -0,03%
Effetti IRAP su riclassificazioni 0,0 0,00% 0,2 -0,11%
Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione 0,0 0,00% 2,2 0,57%
Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP società con EBIT negativo 0,0 0,00% (0,0) -0,01%
Altre differenze permanenti 1,3 0,41% (0,8) -0,09%
Imposte effettive 12,0 3,7% 13,0 3,3%

Con riferimento all'esercizio 2017 il tax rate teorico IRAP è stato calcolato con l'aliquota ordinaria del 3,9% in luogo di quella agevolata del 2,93%, temporaneamente stabilita dalla Regione Autonoma Sardegna per il 2016 (Legge Regionale 5/2015.

7. Altre informazioni

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La Capogruppo Saras SpA, Sarlux Srl e Sardeolica Srl operano in un contesto normativo caratterizzato da elevata complessità, così come descritto dagli Amministratori nella Relazione sulla gestione, al paragrafo "Analisi dei rischi".

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori; in seguito si riportano i principali.

Per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl si segnala che sussistono contenziosi in essere circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas – AEEG - n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete.

In particolare:

  • i) Produzioni 2002-2005. Una commissione dell'AEEG costituita ad hoc, in esito ad un'ispezione sull'impianto IGCC effettuata nel 2007, ha interpretato a posteriori e in modo diverso da quanto avveniva all'epoca della produzione, la delibera sopraindicata. Di conseguenza, l'AEEG ha ritenuto la società soggetta all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per gli anni dal 2002 al 2005; per tutte le annualità contestate Sarlux ha instaurato un contenzioso amministrativo. Nel mese di marzo 2015 il Consiglio di Stato ha accolto in via definitiva il ricorso di Sarlux per gli anni 2002- 2005 annullando gli esiti dell'ispezione e gli atti impugnati con cui veniva imposto alla società l'acquisto di certificati verdiNel corso del presente esercizio il Gse ha terminato il rimborso di quanto sostenuto da Sarlux.
  • ii) Produzione 2009. Il Consiglio di Stato, nella propria sentenza indicata nel paragrafo precedente, non si è espresso relativamente ad un punto oggetto di ricorso (qualifica dell'idrogeno prodotto dall'impianto come "calore utile"), interpretazione che, qualora favorevolmente accolta, avrebbe permesso alla controllata di risultare cogenerativa anche con riferimento alla produzione 2009. Sarlux, ritenendo fondati i motivi già presentati nel ricorso al Consiglio di Stato, ha intrapreso un nuovo contenzioso al fine di vedere riconosciute come valide le proprie ragioni in relazione alla cogeneratività derivante dalla produzione di idrogeno come "calore utile"; per tutte le unità compresa la terza, per la quale nel frattempo ha provveduto a pagare, nel mese di febbraio 2017, i certificati verdi al netto del rimborso previsto.
  • iii) Produzioni 2011 e seguenti. Per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 la Società ha presentato la dichiarazione di cogeneratività secondo i dettami della delibera 42/02, come per gli anni precedenti, ritenendola ancora in vigore. Al contrario il GSE ha ritenuto che a partire dall'obbligo 2012

(produzione 2011 e successive) l'unica normativa di riferimento fosse quella della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) definita dal DM del 4 aprile 2011, rigettando la richiesta della società. Sarlux Srl ha di conseguenza presentato diversi ricorsi al TAR tesi a vedere confermata o l'applicabilità della delibera 42/02 o, in caso di applicabilità della normativa CAR, il rispetto dei parametri di cogenerazione per gli anni in oggetto. Nel frattempo, onde evitare di incorrere in sanzioni amministrative, la Società per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 ha provveduto ad acquistare i Certificati Verdi come da conteggio del GSE per un ammontare pari a 67,0 milioni di euro ed ha immediatamente inoltrato le richieste di rimborso all'AEEG ottenendo 11,7 milioni di euro per la produzione relativa al 2011, 15,1 milioni di euro per il 2012, 14,6 milioni di euro per il 2013 e 7,5 milioni di euro per il 2014. Il ricorso al TAR relativo alla produzione 2012 teso a confermare l'applicabilità della delibera 42/02 è stato rigettato nel febbraio 2015; Sarlux Srl ha fatto appello al Consiglio di Stato nel settembre 2015 e ritiene che le motivazioni di detto appello e dei ricorsi al TAR tesi a confermare il rispetto dei parametri di cogeneratività in caso di applicazione della normativa CAR siano valide ed applicabili per tutte le annualità contestate. Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alle produzioni dal 2011 in poi.

Inoltre sono inscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 - Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE, il quale nel 2016 ha avviato verifiche ispettive su tutti i progetti benchè già preliminarmente autorizzati. Il GSE, ad esito di tali verifiche, ha rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia.

Le Società del Gruppo sono inoltre state negli anni oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenziosi pendenti innanzi a giudici tributari.

Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

7.2 Risultato netto per azione

Il risultato netto per azione è determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Saras SpA in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il risultato netto per azione è pari a +25,73 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2017 e +21,00 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2016.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 936.010.146 nel 2017 e 934.893.839 nel 2016. Saras SpA al 31 dicembre 2017 deteneva n. 14.989.454 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

Il risultato netto diluito per azione non si discosta in maniera significativa dal risultato netto per azione.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario.

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2017 31/12/2016
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Crediti commerciali 66 0,02% 66 0,02%
Debiti commerciali e altri debiti 0 0,00% 0 0,00%
Altri ricavi operativi 91 0,07% 92 0,09%
Prestazione di servizi e costi diversi (831) 0,14% (1.203) 0,25%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 20 0,01% 2.340 0,65%
Passività finanziarie correnti 0 0,00% (20.000) 9,83%

Prestazione di servizi e costi diversi (49) 0,01% (237) 0,04%

I rapporti con le altre parti correlate si riferiscono essenzialmente a rapporti di natura finanziaria con il Gruppo UBI Banca divenuto parte correlata nel corso del primo semestre dell'esercizio precedente; tali rapporti sono preesistenti a tale evento L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle

regolano le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano alle condizioni di mercato.

voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella

seguente tabella riepilogativa:

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017 31/12/2016 Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza % Disponibilità liquide 20 421.525 0,00% 2.340 359.175 0,65% Crediti commerciali 66 391.400 0,02% 66 423.621 0,02% Debiti commerciali e altri debiti - - 0,00% - - 0,00% Passività finanziarie correnti 0 183.068 0,00% (20.000) 203.377 9,83% Altri ricavi operativi 91 128.701 0,07% 92 107.845 0,09% Prestazione di servizi e costi diversi (880) 634.660 0,14% 1.440 578.848 0,25%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

Flussi con parti correlate 2017 2016
(incremento) Decremento dei crediti commerciali 0 46
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali 0 (3)
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio 0 43
Interessi incassati (pagati) 0 0
Flusso monetario da (per) attività di investimento 0 0
(incremento) Decremento debiti Finanziari 20.000 0
Flusso monetario da (per) attività finanziarie 20.000 0
Totale Flussi finanziari verso parti correlate 20.000 43

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2017
31/12/2016
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio 0 280.257 0,00% 43 275.189 0,02%
Flusso monetarario da (per) attività di investimento 0 (116.242) 0,00% - (140.675) 0,00%
Flusso monetarario da (per) attività finanziarie 20.000 (93.939) -21,29% - (633.035) 0,00%

7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile al Gruppo Saras, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dal Gruppo al 31 dicembre 2017 suddivise per gerarchia di fair value:

Strumenti finanziari derivati 31/12/2017 Fair value Fair value Fair value 31/12/2017 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps 302 302 (585) (585)
Derivati su commodities 50.760 50.760 (52.255) (52.255)
Derivati su cambi 0 0 (891) (891)
Derivati su quote CO2 4.491 4.491 0 0
Totale 55.553 50.760 4.793 0 (53.731) (52.255) (1.476) 0

Il criterio di Gruppo prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value dal Gruppo Saras sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati dalla CapoGruppo e dalla controllata Sarlux Srl per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi e delle quote di emissione CO2.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • Per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • Per i derivati su commodities e su quote CO2, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno del Gruppo per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Il Gruppo Saras non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi a operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento allo stato patrimoniale, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 e alcune informazioni di dettaglio laddove il Gruppo abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta dunque di seguito lo stato patrimoniale del Gruppo Saras al 31 dicembre 2017 e 31 dicembre 2016, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2017 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2017
Designate al Possedute per a scadenza al costo
Fair Value negoziazione ammortizzato
ATTIVITÀ
Attività correnti 0 57.407 0 941.135 0 0 961.505 1.960.049
Disponibilità liquide ed equivalenti 421.525 421.525
Altre attività finanziarie 57.407 40.884 98.291
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 57.407
Altre attività finanziarie correnti 40.884
Crediti commerciali 391.400 391.400
Rimanenze 875.269 875.269
Attività per imposte correnti 24.562 24.562
Altre attività 0 87.326 61.675 149.002
Credito per Emission Trading 17.564
Certificati bianchi 49.741
Altro 69.762 11.934
Attività non correnti 0 0 0 7.740 502 0 1.188.870 1.197.112
Immobili, impianti e macchinari 1.020.210 1.020.210
Attività immateriali 152.691 152.691
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 15.969 15.969
Altre attività finanziarie 7.740 7.740
Finanziamenti 3.653
Altri crediti 4.087
Totale strumenti finanziari attivi 0 57.407 0 948.874 502 0 2.150.375 3.157.161
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 53.731 0 0 0 1.356.385 120.366 1.530.482
Passività finanziarie a breve termine 53.731 129.337 183.068
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti) 497
Anticipi c/c 4.163
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 124.678
Strumenti derivati 53.731
Debiti commerciali e altri debiti 1.150.284 1.150.284
Passività per imposte correnti 120.366 120.366
Altre passività 76.764 76.764
Altri debiti 76.764
Passività non correnti 0 0 0 0 0 258.453 295.930 554.383
Passività finanziarie a lungo termine 257.140 257.140
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.975
Prestiti obbligazionari 198.342
Altri debiti 8.823
Fondi per rischi 122.085 122.085
Fondi per benefici ai dipendenti 10.250 10.250
Passività per imposte differite 4.848 4.848
Altre passività 1.313 158.747 160.060
Altri debiti 1.313
Totale strumenti finanziari passivi 0 53.731 0 0 0 1.614.837 416.297 2.084.865
31/12/2016 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2016
Designate al Possedute per a scadenza al costo
Fair Value negoziazione ammortizzato
ATTIVITÀ
Attività correnti 0 37.537 0 946.150 0 0 705.512 1.689.200
Disponibilità liquide ed equivalenti 359.175 359.175
Altre attività finanziarie 37.537 83.125 120.662
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 37.537
Altre attività finanziarie correnti 83.125
Crediti commerciali 423.621 423.621
Rimanenze 621.894 621.894
Attività per imposte correnti 36.402 36.402
Altre attività 0 80.229 47.216 127.446
Credito per Emission Trading 17.091
Certificati bianchi
Altro
63.138 38.747
8.469
Attività non correnti 0 0 0 5.750 502 0 1.198.932 1.205.184
Immobili, impianti e macchinari 964.263 964.263
Attività immateriali 194.894 194.894
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 39.775 39.775
Altre attività finanziarie 5.750 5.750
Finanziamenti 4.885
Altri crediti 865
Totale strumenti finanziari attivi 0 37.537 0 951.900 502 0 1.904.444 2.894.384
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 71.783 0 0 0 1.248.646 102.812 1.423.241
Passività finanziarie a breve termine 71.783 131.594 203.377
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti) 15.525
Anticipi c/c 81.361
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 34.708
Strumenti derivati 71.783
Debiti commerciali e altri debiti 1.044.879 1.044.879
Passività per imposte correnti 102.812 102.812
Altre passività 72.173 72.173
Altri debiti 72.173
Passività non correnti 0 0 0 0 0 184.754 358.942 548.416
Passività finanziarie a lungo termine 183.438 183.438
Finanziamenti bancari (garantiti) 183.438
Prestiti obbligazionari
Fondi per rischi 102.455 102.455
Fondi per benefici ai dipendenti 10.541 10.541
Passività per imposte differite 4.719 4.719
Altre passività 1.317 245.946 247.263
Altri debiti 1.317
Totale strumenti finanziari passivi 0 71.783 0 0 0 1.433.401 461.755 1.971.657

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla CapoGruppo e dalla controllata Sarlux Srl, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1.

Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, i primi stipulati dalla CapoGruppo al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps); i secondi dalla CapoGruppo e dalla controllata per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi; gli ultimi dalla CapoGruppo per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta;

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività del Gruppo di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per il Gruppo a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.4.2 Informativa di conto economico

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, il Gruppo ha optato per la seconda alternativa.

Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2017 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2017
Designate al Possedute per a scadenza al costo finanziari
Fair Value negoziazione ammortizzato
Ricavi della gestione caratteristica 7.558.401 7.558.401
Altri proventi 128.701 128.701
Totale ricavi 0 0 0 0 0 0 0 7.687.102 7.687.102
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (6.401.155) (6.401.155)
Prestazioni di servizi e costi diversi (634.660) (634.660)
Costo del lavoro (147.067) (147.067)
Ammortamenti e svalutazioni (178.432) (178.432)
Totale costi 0 0 0 0 0 0 0 (7.361.314) (7.361.314)
Risultato operativo 0 0 0 0 0 0 0 325.788 325.788
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti 9.982 7.918 (12.320) 5.580 5.580
da Titoli detenuti con finalità di trading 0
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 154 154
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 0
da Strumenti derivati 9.982 9.982
- di cui:
Differenziali realizzati 8.437
Variazione di FV 1.545
da Altre attività finanziarie 0
da Interessi su finanziamenti (12.320) (12.320)
da Interessi su factor (3.405) (3.405)
da Altri crediti/debiti 11.169 11.169
Risultato prima delle imposte 0 9.982 0 7.918 0 (12.320) 5.580 325.788 331.367
Imposte sul reddito (90.531)
Risultato netto 240.836
31/12/2016 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2016
Designate al Possedute per a scadenza al costo finanziari
Fair Value negoziazione ammortizzato
Ricavi della gestione caratteristica 6.761.962 6.761.962
Altri proventi 107.845 107.845
Totale ricavi 0 0 0 0 0 0 0 6.869.807 6.869.807
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (5.504.814) (5.504.814)
Prestazioni di servizi e costi diversi (578.848) (578.848)
Costo del lavoro (148.060) (148.060)
Ammortamenti e svalutazioni (246.740) (246.740)
Totale costi 0 0 0 0 0 0 0 (6.478.462) (6.478.462)
Risultato operativo 0 0 0 0 0 0 0 391.345 391.345
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti (35.649) (19.191) (28.142) (82.982) (82.982)
da Titoli detenuti con finalità di trading 0
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 653 653
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 0
da Strumenti derivati (35.649) (35.649)
- di cui:
Differenziali realizzati (7.255)
VARIAZIONE DI FV (28.394)
da Altre attività finanziarie 0
da Interessi su finanziamenti (28.142) (28.142)
da Interessi su factor (2.434) (2.434)
da Altri crediti/debiti (17.409) (17.409)
Risultato prima delle imposte 0 (35.649) 0 (19.191) 0 (28.142) (82.982) 391.345 308.362
Imposte sul reddito (112.032)
Risultato netto 196.330

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato oneri netti per 9.982 migliaia di euro (proventi netti per 44.329 migliaia di euro nel 2016), derivanti da differenziali realizzati e variazioni di fair value degli strumenti derivati.

Gli strumenti finanziari classificati come "Finanziamenti e crediti" hanno generato proventi per 7.918 migliaia di euro (oneri per 19.191 migliaia di euro nell'esercizio precedente), sostanzialmente per differenze cambio sulle posizioni commerciali.

Le altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 12.320 migliaia di euro (28.142 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.

7.4.3 Informazioni integrative

7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati

Come più volte ricordato, la CapoGruppo stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, delle quote di emissioni CO2, sul cambio Euro/Dollaro USA al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta e sui tassi di interesse per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2017 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2018, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

7.4.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2017.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto sono:

  • a. rischio di credito, ovvero il rischio che il Gruppo subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da esso detenuta sia inadempiente;
  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui il Gruppo opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra indicati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

7.4.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.960.049 1.016.361 1.016.361 167.814 947.128 1.320 8.546 8.535 50.831 1.009.928
Disponibilità liquide ed equivalenti 421.525 421.525 421.525 421.525 421.525
Altre attività finanziarie negoziabili 98.291 98.291 98.291 98.291 98.291
Crediti commerciali 397.833 397.833 397.833 167.814 328.601 1.320 8.546 8.535 50.831 391.400
Fondo svalutazione crediti (6.433) 0 0 (6.433)
Rimanenze 875.269 0
Attività per imposte correnti 24.562 0
Altre attività 149.002 98.712 98.712 98.712 98.712
Attività non correnti 1.197.112 5.504 5.504 0 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 1.020.211 0
Attività immateriali 152.690 0
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 15.969 0
Altre attività finanziarie 7.741 5.002 5.002 0
Totale attività 3.157.161 1.021.865 1.021.865 167.814 947.128 1.320 8.546 8.535 50.831 1.009.928
Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.960.049 1.016.361 1.016.361 248.123 988.084 17.041 3.309 28.342 20.011 1.050.356
Disponibilità liquide ed equivalenti 421.526 421.526 421.526 421.526 421.526
Altre attività finanziarie negoziabili 98.290 98.290 98.290 98.290 98.290
Crediti commerciali 397.833 397.833 397.833 248.123 369.557 17.041 3.309 28.342 20.011 431.828
Fondo svalutazione crediti (6.433) 0 (110) (6.433)
Rimanenze 875.269 0
Attività per imposte correnti 24.563 0
Altre attività 149.002 98.712 98.712 98.712 98.712
Attività non correnti 1.197.112 5.504 5.504 0 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 1.020.211 0
Attività immateriali 152.690 0
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 15.969 0
Altre attività finanziarie 7.741 5.002 5.002 0
Totale attività 3.157.162 1.021.865 1.021.865 248.123 988.084 17.041 3.309 28.342 20.011 1.050.356

La garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA, da una polizza di assicurazione del credito stipulata dalla stessa che copre la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della CapoGruppo.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.4.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto, sono riportate nella seguente tabella:

Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui Valore Garanzia 2018 2019 2020 2021 2022 oltre 5 anni
strumenti nominale
finanziari della
passività
finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.530.482 1.410.114 1.410.114 0 1.410.123 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 183.068 183.067 183.067 0 183.075
Prestiti obbligazionari 0 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti) 496 496 496
Anticipi c/c 4.163 4.163 4.163
Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,76%) 9
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 124.678 124.678 124.678
Strumenti derivati 53.731 53.731 53.731
Debiti commerciali e altri debiti 1.150.284 1.150.284 1.150.284 1.150.284
Passività per imposte correnti 120.366 0
Altre passività 76.764 76.764 76.764 76.764
Passività non correnti 554.383 258.457 251.317 0 5.090 6.407 54.650 4.210 202.105 0
Passività finanziarie a lungo termine 257.140 257.140 250.000 0 5.090 5.090 54.650 4.210 202.105 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 49.975 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.342 200.000 200.000
Altro 8.824
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,76%) 880 880 440 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 4.210 4.210 4.210 4.210 2.105
Fondi per rischi 122.085
Fondi per benefici ai dipendenti 10.250
Passività per imposte differite 4.848
Altre passività 160.060 1.317 1.317 1.317
Totale passività 2.084.865 1.668.571 1.661.431 0 1.415.213 6.407 54.650 4.210 202.105 0
Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui Valore Garanzia 2017 2018 2019 2020 2021 oltre 5 anni
strumenti nominale
finanziari della
passività
finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.423.241 1.320.429 1.320.429 0 1.321.085 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 203.377 203.377 203.377 0 204.032
Prestiti obbligazionari 0 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti) 15.525 15.525 15.525
Anticipi c/c 81.361 81.361 81.361
Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,22%) 655
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 34.708 34.708 34.708
Strumenti derivati 71.783 71.783 71.783
Debiti commerciali e altri debiti 1.044.879 1.044.879 1.044.879 1.044.879
Passività per imposte correnti 102.811 0
Altre passività 72.173 72.173 72.173 72.173
Passività non correnti 548.416 184.754 186.317 0 7.807 38.491 35.908 83.587 45.950 0
Passività finanziarie a lungo termine 183.438 183.438 185.000 0 7.807 37.174 35.908 83.587 45.950 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 183.438 185.000 30.000 30.000 80.000 45.000
Prestiti obbligazionari
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 4,22%) 7.807 7.174 5.908 3.587 950
Quota interessi prestito obbligazionario
Fondi per rischi 102.455
Fondi per benefici ai dipendenti 10.541
Passività per imposte differite 4.719
Altre passività 247.263 1.317 1.317 1.317
Totale passività 1.971.657 1.505.184 1.506.746 0 1.328.892 38.491 35.908 83.587 45.950 0

7.4.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui il Gruppo è esposto attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che il Gruppo corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale il Gruppo è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, il Gruppo Saras alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali (principalmente della CapoGruppo).

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/ Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

2017 Variazione parametro di riferimento
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (125.483) 1,1993 (109.358)
Effetto su risultato ante-imposte (12.151) 9.942
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (8.336) 6.820

La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2016:

2016 Variazione parametro di riferimento
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (92.268) 1,0541 (48.682)
Effetto su risultato ante-imposte (5.409) 4.426
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (3.711) 3.036

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/Dollaro, la CapoGruppo pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -10% +10%
Cambi (891) 17.590 (16.017)
(891) 17.590 (16.017)
Effetto su risultato ante-imposte 17.590 (16.017)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 12.753 (11.612)
Variazione parametro di riferimento
Fair Value al 31/12/2016 -10% +10%
(1.997) 20.167 (16.502)
(1.997) 20.167 (16.502)
20.167 (16.502)
14.621 (11.964)

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, il Gruppo è esposto sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2017.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:

Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo Interessi passivi -50 bps +50 bps
d'interesse 2017 annui
2,11% (12.166)
2.890 (2.890)
2.095 (2.095)
2016
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo Interessi passivi -50 bps +50 bps
d'interesse 2017 annui
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 4,22% (29.998)
Effetto su risultato ante-imposte 3.551 (3.551)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 2.574 (2.574)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla CapoGruppo e alla controllata Sardeolica Srl è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2017 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (597) (385) (936)
(597) (385) (936)
Effetto su risultato ante-imposte (385) (936)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (279) (679)
2016 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (886) 316 232
(886) 316 232
Effetto su risultato ante-imposte 316 232
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 229 168

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2017 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data. È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (1.495) 47.166 (50.029)
(1.495) 47.166 (50.029)
Effetto su risultato ante-imposte 47.166 (50.029)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 34.196 (36.271)
2016
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (40.532) 85.413 (85.413)
(40.532) 85.413 (85.413)
Effetto su risultato ante-imposte 85.413 (85.413)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 61.925 (61.925)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.5 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

numero medio dipendenti 2017 2016
Dirigenti 63 55
Impiegati 1.289 1.183
Intermedi 0 69
Operai 582 607
Totale 1.934 1.914

Il personale dipendente del Gruppo è passato da 1.924 unità alla fine del 2016 a 1.944 al 31 dicembre 2017.

7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nel 2017 sono stati corrisposti emolumenti e retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche per un ammontare complessivo di 1.904 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.5.1 della nota integrativa di Saras SpA.

Per l'informativa relativa alle indennità per scioglimento anticipato del rapporto con gli amministratori e ai piani di successione degli amministratori esecutivi (ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58), si rimanda alla relazione annuale sulla Corporate Governance ed informazione sugli assetti proprietari ex art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58.

7.7 Impegni

Al 31 dicembre 2017 e 2016 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capoGruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2018 ammonta ad un totale di 237.407 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto erogatore Destinatario Corrispettivo
del servizio di competenza
dell'esercizio 2017
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 641
EY SpA Controllate Italia 167
Network EY Controllate Estere 168
Totale 976
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA 2
EY SpA Controllate Italia 2
Totale 4
TOTALE 980

Gli emolumenti riferiti alla revisione contabile includono anche i compensi per procedure svolte dalla società di revisione su alcune specifiche tematiche emerse nel corso dell'esercizio, nonché i compensi per l'emissione della relazione sulle Dichiarazioni Non Finanziarie ex D.Lgs. 254/2016.

7.9 Altro

Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio.

8. Pubblicazione del bilancio consolidato

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 12 Marzo 2018 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017 127

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE SARAS SPA

Relazione sulla gestione di Saras SpA 130
Analisi dei rischi 131
Proposte del Consiglio di Amministrazione 133

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

Saras SpA ha funzione di CapoGruppo ed opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di acquisto e di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione, già analizzato in dettaglio nella Relazione sulla gestione del Gruppo Saras, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni così come per una puntuale analisi del mercato, del quadro normativo di riferimento, dei principali avvenimenti dell'esercizio, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e dell'evoluzione prevedibile della gestione.

Nell'esercizio 2017, i ricavi di Saras SpA sono stati pari a 7.850 milioni di Euro, in incremento di 1.87369 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente a causa dell'andamento delle quotazioni petrolifere.

PRINCIPALI DATI DI CONTO ECONOMICO

Milioni di Euro 2017 2016 Variazione
Ricavi 7.850 5.977 1.873
EBITDA 284 361 (77)
EBIT 282 359 (77)
RISULTATO NETTO 207 162 45

L'EBITDA è stato pari a 284 milioni di Euro, in flessione rispetto all'esercizio precedente, a causa di margini di raffinazione inferiori nel corso del 2017.

L'utile netto dell'esercizio, pari a 207 milioni di Euro, è influenzato da quanto sopra descritto a livello di risultati operativi.

La Posizione Finanziaria Netta di Saras SpA al 31 dicembre 2017 è negativa per 184 milioni di Euro, rispetto alla posizione negativa per 116 milioni di Euro registrata alla fine dell'esercizio 2016.

Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:

  • nelle immobilizzazioni immateriali in corso non sono iscritti costi di ricerca;
  • i rapporti con imprese controllate,

collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime sono indicati nella Nota Integrativa al paragrafo 7.2 "Rapporti con parti correlate";

Per quanto concerne l'informativa relativa all'uso da parte della Società di strumenti finanziari, si rimanda alla successiva sezione della presente Relazione "Analisi dei rischi".

L'unica sede secondaria della Società è quella della Direzione Generale ed Amministrativa, sita in Milano, via dell'Unione, 1.

Le informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nella Nota Integrativa al paragrafo 7.5.

Infine, per l'analisi dei principali contenziosi in essere si rimanda alla nota integrativa al punto 7.1 "Principali contenziosi in essere", mentre si rimanda all'apposita sezione della Relazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Saras per:

  • Corporate Governance;
  • Struttura del Gruppo;
  • Operazioni atipiche e/o inusuali;
  • Indicatori di performance e indicatori non finanziari;
  • Informazioni sul personale;
  • Informazioni sull'ambiente.

ANALISI DEI RISCHI

I principi costitutivi della policy dei rischi si basano sulla prevenzione dei principali rischi riferibili agli obiettivi e riguardano le aree strategiche, operative e finanziarie. La gestione dei rischi evidenziata nelle singole policy e nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del processo aziendale (process owner). I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale. In aggiunta alle linee guida di gestione del rischio esistono specifiche linee guida per rischi finanziari quali rischi tasso di interesse e rischi crediti.

Rischi finanziari

La Società ha, tra le sue priorità, la crescita sostenibile, la produttività, la redditività e la qualità dei dati finanziari. Pertanto le strutture finanziarie sono focalizzate a garantire la massima efficienza nel recepimento ed utilizzo di linee di credito per lo sviluppo del business commerciale e nel ridurre al minimo i rischi finanziari legati alla gestione industriale (rischio avverso). La Società opera a livello internazionale nel settore petrolifero, con conseguente esposizione a rischi di cambio, di variazioni nei tassi di interesse, di credito e di variazione del prezzo delle merci.

Rischio di variazioni dei prezzi e dei flussi finanziari

I risultati sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi e dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo); inoltre, per lo svolgimento della propria attività, la Società è tenuta a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di contratti di lavorazione per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi la Società stipula contratti derivati su commodities, che si concretizzano nell'acquisto e nella vendita a termine di greggio e di prodotti.

Rischio di cambio

L'attività petrolifera è esposta alle fluttuazioni dei cambi in quanto i prezzi di riferimento per acquisto di grezzo e, per parte delle vendite di prodotti, sono quotati o legati al Dollaro USA. La Società, al fine di diminuire sia il rischio di cambio relativamente a transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale di ciascuna entità, pone in essere strumenti derivati che si concretizzano in acquisti e vendite di valuta (Dollaro USA) a termine. Operazioni espresse in altre valute estere diverse dal Dollaro USA sono poco significative e potrebbero influenzare solo in modo marginale il risultato d'esercizio.

Rischio di tasso di interesse

I rischi relativi a cambiamenti di cash flow legati a variazioni dei tassi di interesse sono dovuti ai finanziamenti. I finanziamenti a tasso variabile espongono al rischio di variazione dei flussi di cassa dovuta agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono al rischio di cambiamento del fair value dei finanziamenti ricevuti.

I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati a tassi di mercato variabili. La politica della Società è quella di fare ricorso a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il mercato in cui opera la Società è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Inoltre i crediti vengono monitorati giornalmente dalla direzione finanziaria in modo sistematico e puntuale. Si ritiene che tale rischio risulti marginale e non costituisca una variabile rilevante del business in cui opera la Società.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tra-

mite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa che tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità costituito dalla capacità di far fronte agli adempimenti contrattuali che derivano dai contratti di finanziamento accesi. L'elevata capacità di autofinanziamento, unitamente alla storica capacità di onorare le scadenze contrattuali relative all'indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti marginale.

Altri rischi

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi i quali sono soggetti ad incertezze di natura politica, sociale ed economica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con conseguenti significativi effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi relativi all'interruzione della produzione in raffineria

L'attività della Società dipende in modo significativo dalla raffineria della controllata Sarlux Srl ubicata in Sardegna, la quale produce pressoché tutti i prodotti petroliferi raffinati e venduti. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti nonché ad incidenti. Saras ritiene che la complessità della raffineria consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza della controllata in atto (e continuamente implementati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; inoltre, il Gruppo Saras fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.

Protezione Dati Personali

Ai sensi del D.L. 196 del 30 giugno 2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", sono state adottate le misure minime di sicurezza previste nell'Allegato B del medesimo (Articolo 34); in particolare il Documento Programmatico per la Sicurezza (punto 19 del medesimo Allegato B) è stato aggiornato in data 31 marzo 2012.

PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Signori Azionisti,

il bilancio separato al 31 dicembre 2017 della Vostra Società chiude con un utile netto pari a euro 207.061.533. Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e i metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:

L'Assemblea degli Azionisti

  • esaminato il bilancio separato della Società al 31 dicembre 2017;
  • vista la relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea di cui all'art. 153 del decreto legislativo 58/1998 (Testo Unico sulla Finanza);
  • vista la relazione della Società di Revisione relativa al bilancio separato al 31 dicembre 2017,

delibera

  • a) di approvare il bilancio separato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 nel suo insieme e nelle singole appostazioni;
  • b) di destinare a dividendo euro 0,12 per ciascuna delle 936.010.146 azioni in circolazione, per un totale di Euro 112.321.217,52 prelevandoli dall'utile d'esercizio;
  • c) di mettere in pagamento il dividendo il 23 maggio 2018 (stacco della cedola: 21 maggio 2018).

Per il Consiglio di Amministrazione

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017 135

SARAS SPA - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro (1) (2) 31/12/2017 31/12/2016
ATTIVITÀ
Attività correnti 5.1 1.587.098 1.315.857
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 378.236 271.901
di cui con parti correlate: 20 2.340
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 95.289 149.007
di cui con parti correlate: 22.256 48.023
Crediti commerciali 5.1.3 C 356.247 382.230
di cui con parti correlate: 88.167 44.441
Rimanenze 5.1.4 D 726.627 482.535
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 3.105 12.241
Altre attività 5.1.6 F 27.594 17.943
di cui con parti correlate: 13.369 4.048
Attività non correnti 5.2 729.488 731.025
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H, I 12.398 4.344
Attività immateriali 5.2.2 J 3.734 2.402
Partecipazioni valutate al costo 5.2.3.1 L 697.233 697.743
Altre partecipazioni 5.2.3.2 L 495 495
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 8.330 20.809
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 7.298 5.232
Totale attività 2.316.586 2.046.882
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.3 1.433.513 1.348.977
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 R 407.618 358.481
di cui con parti correlate: 250.993 181.035
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 870.577 764.511
di cui con parti correlate: 207.943 73.438
Passività per imposte 5.3.3 X 86.873 74.032
Altre passività 5.3.4 R 68.445 151.953
di cui con parti correlate: 34.991
Passività non correnti 5.4 275.696 205.869
Passività finanziarie a lungo termine 5.4.1 R 257.140 183.438
Fondi per rischi e oneri 5.4.2 P, Z 12.172 12.687
Fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 2.510 2.772
Altre passività 5.4.4 R 3.874 6.972
Totale passività 1.709.209 1.554.846
PATRIMONIO NETTO 5.5 N, O, W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 334.759 264.036
Risultato netto 207.062 162.444
Totale patrimonio netto 607.377 492.036
Totale passività e patrimonio netto 2.316.586 2.046.882

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.3 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2017 di cui non 01/01/2016 di cui non
31/12/2017 ricorrente 31/12/2016 ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 7.778.855 5.909.723
di cui con parti correlate: 646.564 316.135
Altri proventi 6.1.2 S 71.627 67.550
di cui con parti correlate: 36.282 38.227
Totale ricavi 7.850.482 0 5.977.273 0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (6.933.478) (4.952.932)
di cui con parti correlate: (843.804) (5.264)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, Z (598.700) (631.078)
di cui con parti correlate: (387.544) (446.779)
Costo del lavoro 6.2.3 T, Q (33.742) (32.456)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H, J (2.285) (1.712)
Totale costi (7.568.205) 0 (5.618.178) 0
Risultato operativo 282.277 0 359.095 0
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 6.3 L, W (40) (18.298)
di cui con parti correlate: (40) (18.298)
Proventi finanziari 6.4 U, Y 192.254 141.266
di cui con parti correlate: 2.600 806
Oneri finanziari 6.4 U, Y (188.784) (7.709) (230.495) (5.934)
di cui con parti correlate: (350) (395)
Risultato prima delle imposte 285.707 (7.709) 251.568 (5.934)
Imposte sul reddito 6.5 X (78.645) 1.850 (89.124)
Risultato netto 207.062 (5.859) 162.444 (5.934)

SARAS SPA - CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro 01/01/2017 01/01/2016
31/12/2017 31/12/2016
Risultato netto (A) 207.062 162.444
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 0 0
Risultato netto complessivo (A + B) 207.062 162.444
Risultato complessivo consolidato di periodo attribuibile a:
Soci della controllante 207.062 162.444
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.3 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio
Esercizio netto
Saldo al 31/12/2015 54.630 10.926 174.504 247.841 487.901
Periodo 1/1/2016 - 31/12/2016
Destinazione risultato esercizio precedente 247.841 (247.841) 0
Distribuzione Dividendi (159.122) (159.122)
Riserva per piano azionario dipendenti 834 834
Effetto attuariale IAS 19 (21) (21)
Risultato netto 162.444 162.444
Risultato netto complessivo (21) 162.444 162.423
Saldo al 31/12/2016 54.630 10.926 264.036 162.444 492.036
Periodo 1/1/2017 - 31/12/2017
Destinazione risultato esercizio precedente 162.444 (162.444) 0
Distribuzione Dividendi (93.601) (93.601)
Riserva per piano azionario dipendenti 1.811 1.811
Effetto attuariale IAS 19 69 69
Risultato netto 207.062 207.062
Risultato netto complessivo 69 207.062 207.131
Saldo al 31/12/2017 54.630 10.926 334.759 207.062 607.377

SARAS SPA - RENDICONTO FINANZIARO AL 31 DICEMBRE 2017

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2017 01/01/2016
31/12/2017 31/12/2016
A - Disponibilità liquide iniziali 5.1.1 A 271.901 768.747
B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
Risultato netto 5.5 207.062 162.444
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 7.726 (853)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 H, J 2.285 1.712
(Proventi) oneri netti su partecipazioni 6.3 L 40 18.298
di cui con parti correlate: 18.298 18.298
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, Z (515) 1.199
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q (262) (216)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 X 12.479 63.446
Interessi netti U, Y 5.071 17.157
Imposte sul reddito accantonate 6.5 X 66.166 25.678
Variazione FV attività finanziarie negoziabili e passività finanziarie 2.393 43.878
Altre componenti non monetarie 5.5 1.880 813
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni monetarie e non monetarie del capitale circolante 304.325 333.556
(Incremento) Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C 25.983 (143.685)
di cui con parti correlate: (9.393) (9.393)
(Incremento) Decremento delle rimanenze 5.1.4 D (244.092) (41.872)
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 106.066 (133.279)
di cui con parti correlate:
Variazione altre attività correnti
5.1.5 - 5.1.6 E, F (113.030)
(515)
(113.030)
107.081
di cui con parti correlate:
Variazione altre passività correnti
5.3.3 - 5.3.4 X, R (31.523)
(97.413)
(31.523)
125.324
Interessi incassati U, Y 118 1.388
di cui con parti correlate: 806 806
Interessi pagati U, Y (5.189) (18.545)
di cui con parti correlate: (395) (395)
Imposte sul reddito pagate E, X (39.420) (34.462)
Variazione altre passività non correnti 5.4.4 R (3.098) (3.099)
Totale (B) 46.765 192.407
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti netti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1 - 5.2.2 H, I (11.201) (2.870)
di cui interessi passivi pagati capitalizzati
(Incremento) / diminuzione altre attività finanziarie 5.1.2 - 5.2.5 B, M 102.714 68.091
Totale (C) 91.513 65.221
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R 73.702 (402.411)
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R (4.318) (193.794)
di cui con parti correlate: (113.030) (113.030)
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie (93.601) (159.122)
Totale (D) (24.217) (755.327)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 114.061 (497.699)
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (7.726) 853
F - Disponibilità liquide finali 378.236 271.901

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.3 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017

1. Premessa

2 Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

3 Principi Contabili

  • 3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore dal 1° gennaio 2017
  • 3.2 Principi contabili emanati ma non ancora entrati in vigore
  • 3.3 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.4 Uso di stime
  • 3.5 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa per area geografica

5. Note alla Situazione Patrimoniale Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Partecipazioni
  • 5.2.3.1 Partecipazioni valutate al costo
  • 5.2.3.2 Altre partecipazioni
    • 5.2.4 Attività per imposte anticipate
    • 5.2.5 Altre attività finanziarie

5.3 Passività correnti

  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività

5.4 Passività non correnti

  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Altre passività

5.5 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
    • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
    • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
    • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
    • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
    • 6.2.3 Costo del lavoro
    • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni
  • 6.4 Proventi e oneri finanziari
  • 6.5 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Rapporti con parti correlate
  • 7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
    • 7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
    • 7.3.2 Informativa di Conto Economico complessivo
    • 7.3.3 Informazioni integrative
  • 7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati
  • 7.3.3.2 Fair value
    • 7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.3.4.1 Rischio di credito
  • 7.3.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.3.4.3 Rischio di mercato
  • 7.4 Numero medio dei dipendenti
  • 7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
    • 7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.6 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.7 Impegni
  • 7.8 Altro

8. Varie

  1. Pubblicazione del Bilancio

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017

1. Premessa

Saras SpA è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Gian Marco Moratti SapA e da Massimo Moratti SapA rappresentanti rispettivamente il 25,01% e in aggregato il 50,02% del Capitale Sociale (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; detiene inoltre partecipazioni totalitarie (dirette e indirette) in società operanti, a loro volta:

  • nella raffinazione di grezzo dall'impianto di proprietà della controllata Sarlux Srl;
  • nella commercializzazione dei prodotti petroliferi nel comparto rete ed extra-rete in Spagna (Saras Energia SA);
  • nella produzione e vendita di energia elettrica tramite sia l'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato (Sarlux Srl) che il parco eolico (Sardeolica Srl);
  • nelle attività di ricerca per settori ambientali (Sartec Srl) e di riassicurazioni (Reasar SA).

Il presente bilancio, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

Il bilancio separato di Saras SpA al 31 dicembre 2017 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del progetto di bilancio separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria:

  • situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • prospetto delle variazioni del Patrimonio netto.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come la Società gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Informativa.

3. Principi Contabili

3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore dal 1° gennaio 2017

Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario fanno parte dell'Iniziativa sull'Informativa dello IASB e richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare le variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie. Al momento dell'applicazione iniziale di questa modifica, l'entità non deve presentare l'informativa comparativa relativa ai periodi precedenti. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2017 o successivamente, ed era consentita l'applicazione anticipata. L'applicazione delle modifiche non ha comportato per la Società alcun impatto significativo.

3.2 Principi contabili emanati ma non ancora entrati in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio della Società erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'I-FRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L' IFRS 9 è suddiviso in tre parti:

    1. classificazione e misurazione degli strumenti finanziari sulla base del modello di business dell'entità e delle caratteristiche dei flussi di cassa generati dagli strumenti finanziari stessi;
    1. svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari in base ad un nuovo e unico modello di impairment che si basa sul riconoscimento delle perdite attese di un'entità. Tale modello non si applica agli strumenti rappresentativi di capitale e prevede semplificazioni operative per i crediti commerciali;
    1. hedge accounting basato su un approccio più flessibile rispetto a quello contenuto nello IAS 39.

L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente ed era anche consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo ha deciso di adottare il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisisull'impatto della transizione con riferimento alle tre marco-aree di revisione delle attuali disposizioni di IAS 39.

Con riferimento alle nuove regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari introdotte dall'IFRS 9, è stata effettuata un'analisi di dettaglio degli strumenti attualmente in portafoglio e dei relativi saldi contabili del bilancio al 31 dicembre 2016. Per ciascuna fattispecie individuata si è, quindi, proceduto inizialmente con l'analisi dell'attuale trattamento contabile IAS 39 che è stata comparata alla futura classificazione IFRS 9, considerando le specifiche caratteristiche contrattuali degli strumenti e delle opzioni di classificazione consentite dal Principio. Dall'analisi, sono stati identificati i seguenti preliminari impatti:

Partecipazioni minoritarie

Sono iscritte al costo in base allo IAS 39, ma devono essere iscritte al fair value, in base all'IFRS 9, in contropartita al conto economico o al conto economico complessivo. Si tratta di partecipazioni di modesto valore (Sarda Factoring e Consorzio La Spezia Utlities), per le quali la stima del valore corrente non ci si aspetta produca effetti quantitativamente rilevanti sul bilancio.

Crediti commerciali ceduti tramite factoring

Sono attualmente valutati al costo ammortizzato, sostanzialmente pari al valore nominale, data l'assenza di costi di transazione. Secondo l'IFRS 9, tali componenti sono strumenti di debito da valutare al fair value, in quanto, non essendo detenuti sino a scadenza, non è possibile ricondurli ad un business model di tipo 'Hold to collect' requisito richiesto da IFRS 9 per la valutazione di un'attività finanziaria al costo ammortizzato. La nuova classificazione applicabile secondo IFRS 9 non comporta alcun impatto sul valore di carico di tali crediti in quanto, in linea generale, il fair value di un credito commerciale a breve termine, in assenza di costi di transazione significativi, può ritenersi ragionevolmente approssimabile con il suo valore nominale. La diversa classificazione comporterà effetti sull'informativa nelle note esplicative al bilancio, in applicazione dell'IFRS 7.

Passività finanziarie oggetto di rinegoziazione

Il valore delle passività oggetto di rinegoziazione, in essere al 31 dicembre 2017, sarà ricalcolato in applicazione del nuovo approccio di calcolo definito dall'IFRS 9 e, in sede di riapertura dei saldi al 1 gennaio 2018, la differenza rispetto al valore di carico calcolato secondo lo IAS 39 sarà rettificata in contropartita al Patrimonio Netto. L'impatto sul Patrimonio Netto di apertura al 1 gennaio 2018 è atteso come non significativo in quanto la maggior parte dei potenziali effetti generati dalle passate operazioni di rinegoziazione sono stati riassorbiti nel Conto Economico dell'esercizio 2017, per effetto dell'estinzione anticipata della maggior parte di tali passività conseguente l'operazione realizzata negli ultimi giorni del 2017 e descritta nel paragrafo 5.4.1 - Passività finanziarie a lungo termine.

Per le altre voci di bilancio oggetto di analisi (Altri crediti correnti al costo ammortizzato, Depositi a garanzia, Finanziamenti intraGruppo sul bilancio separato, strumenti derivati, passività finanziarie), non sono stati, al momento, identificati potenziali impatti dall'introduzione dell'IFRS 9, per cui procedere ad analisi di dettaglio.

Con riferimento alle regole di impairment, l'analisi ha evidenziato le seguenti considerazioni:

  • la maggior parte dei crediti generati dall'operatività della Società sono oggetto di cessione pro-soluto (con relativa derecognition contabile) e/o di altre forme di mitigazione del rischio di credito con riferimento sia alle vendite extra-rete (principalmente tramite copertura assicurativa e in parte minore tramite fidejussioni bancarie) che ai crediti da attività di cargo trading (incasso anche tramite lettere di credito, fidejussioni bancarie o Parent Company Guarantee);
  • la maggior parte dei crediti generati dall'attività di cargo trading (significativi in termini di importo unitario) sono caratterizzati da termini di pagamento molto contenuti (i.e. pochi giorni successivi alla data di consegna della merce);
  • il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla base di valutazioni specifiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute;
  • le perdite su crediti rilevate storicamente dalla Società sono di importo non rilevante.

Si è, quindi, preliminarmente valutato che il rischio di credito riconducibile alla perdita attesa sui crediti in bonis, elemento di novità da includere nella stima del fondo svalutazione crediti secondo l'IFRS 9, possa essere considerato non rilevante.

Con riferimento alle regole di hedge accounting, allo stato attuale, Saras non ricorre all'applicazione del trattamento contabile di copertura con riferimento al proprio portafoglio di strumenti derivati. In continuità di tale politica contabile, l'applicazione delle nuove regole IFRS 9 a partire dal 1 gennaio 2018 non produrrà alcun impatto contabile né sui saldi di apertura né sulla rappresentazione patrimoniale ed economica dei derivati a partire dall'esercizio 2018. Tuttavia, in considerazione delle semplificazioni apportate in materia dall'IFRS 9 e delle maggiori casistiche operative potenzialmente gestibili in hedge accounting, il Gruppo si riserva in futuro di effettuare ulteriori approfondimenti finalizzati al potenziale avvio dell'applicazione del trattamento contabile di copertura al proprio portafoglio derivati.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata ed era consentita l'applicazione anticipata.

La Società ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisi di impatto della transizione al nuovo principio, le cui principali risultanze sono descritte di seguito.

La Società realizza ricavi delle vendite di prodotti petroliferi secondo le seguenti classi di transazioni: vendite Oil (Cargo, Transfer Stock), vendite Extra Rete.

Le diverse classi di transazioni sono state analizzate con riferimento ai cinque elementi indicati dal principio:

  • identificazione del contratto, del cliente e delle clausole contrattuali rilevanti;
  • identificazione dei beni o servizi oggetto dell'obbligazione contrattuale, incluse garanzie, opzioni, prestazioni accessorie e prestazioni multiple;
  • determinazione del prezzo della transazione, incluse componenti variabili, finanziarie, non monetarie, modificative;
  • allocazione di eventuali componenti variabili o scontistiche alle obbligazioni contrattuali;
  • riconoscimento del momento in cui l'obbligazione contrattuale è soddisfatta e quindi il ricavo può essere riconosciuto a conto economico, con verifica del trasferimento del controllo e di eventuali clausole di accettazione, riacquisto, deposito ed altre rilevanti.

Inoltre, sono state analizzate clausole che prevedano la fatturazione di costi accessori, tra cui in particolare i costi di trasporto sulle vendite "Cargo".

La composizione di categorie omogenee di transazioni nell'ambito delle vendite Oil è agevolata dall'utilizzo di contratti che si basano su uno standard form che evidenzia univocamente le caratteristiche principali della transazione (buyer, seller, product, delivery, quantity, quality, laydays, payment condition, price, laytime and demurrage, ed altri).

Le tipologie di vendite Oil e le peculiarità su cui l'analisi si è maggiormente concentrata sono state le seguenti:

Vendite Cargo

Sono vendite di prodotti petroliferi effettuate tramite nave, per le quali il riconoscimento del ricavo avviene al passaggio del controllo del bene identificato sulla base delle condizioni commerciali internazionali generalmente riconosciute (In.co.term). Questi contratti non includono obbligazioni contrattuali ulteriori alla cessione del bene ovvero componenti finanziarie o politiche di sconto. L'eventuale riaddebito di costi di trasporto, gestito per conto dell'acquirente ed oggetto di riaddebito allo stesso, è considerato, al pari di eventuali controstallie, un onere accessorio alla prestazione caratteristica, che non configura un'autonoma transazione di vendita in cui Saras agisca come agent. Il prezzo è determinato sulla base delle caratteristiche qualitative del prodotto, verificate da un ispettore terzo che interviene al caricamento od allo scaricamento della nave, in funzione della condizione commerciale applicata. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Transfer stock

Sono vendite di prodotti petroliferi attraverso la consegna del prodotto presso un depositario terzo, dove l'acquirente può ritirarlo. Dal momento della consegna al depositario, il venditore perde la titolarità del prodotto, che passa all'acquirente in coerenza con i registri fiscali, e gli è impedito di disporne in qualsiasi modo; in tale momento, è riconosciuto da Saras il ricavo della vendita. Similarmente alla vendita Cargo, la qualità del prodotto consegnato è verificata da un ispettore terzo al momento della consegna al deposito. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo retrospetticamente.

IAS 12 Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses – Amendments to IAS 12

Tali modifiche chiariscono come contabilizzare le imposte differite attive relative a strumenti di debito valutati a fair value. Tale principio, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2017, non è stato omologato dall'Unione Europea. Tali modifiche non sono applicabili alla Società.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. La Società sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IFRS 16 – Leases

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.

I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.

La Società ha avviato le attività di analisi per valutare gli impatti dell'introduzione del nuovo IFRS: dall'analisi preliminare, non sono attesi impatti significativi in quanto la Società non ha in essere significative operazioni di leasing attivi o locazioni passive.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo si applicherano limitate eccezioni. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

  • uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (l'approccio del VFA/ variable fee approach):
  • un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Questo principio non si applica alla Società.

Transfers of Investment Property — Amendments to IAS 40 Le modifiche chiariscono quando un'entità dovrebbe trasferire un immobile, compresi gli immobili in fase di costruzione o sviluppo nella voce o fuori dalla voce Investimenti immobiliari. La modifica stabilisce che interviene un cambiamento nell'utilizzo quando l'immobile soddisfa, o cessa di soddisfare, la definizione di proprietà immobiliare e si ha evidenza del cambio di utilizzo. Un semplice cambiamento nelle intenzioni del management relative all'uso dell'immobile non forniscono un'evidenza del cambiamento di utilizzo. Le entità dovrebbe ro applicare le modifiche prospetticamente a cambiamenti di utilizzo che sono intervenuti alla data di inizio dell'esercizio annuale in cui l'entità applica per la prima volta le modifiche, o successivamente. Un'entità dovrebbe valutare nuovamente la classificazione degli immobili detenuti a tale data e, se applicabile, riclassificarli per riflettere le condizioni esistente a quella data. L'applicazione retrospettica in accordo con IAS 8 è consentita solo se è possibile senza l'utilizzo del hindsight. Le modifiche sono in vigore per gli esercizi annuali che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata, di cui deve essere data informativa. La Società non si attende alcun effetto sul proprio bilancio.

Annual Improvements 2014-2016 Cycle (issued in December 2016)

Questi miglioramenti includono:

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters

Sono state cancellate le esenzioni a breve termine previste dai paragrafi E3-E7 dell'IFRS1 in quanto hanno assolto al loro scopo. La modifica è in vigore dal 1 Gennaio 2018. Questa modifica non è applicabile alla Società.

IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures - Clarification that measuring investees at fair value through profit or loss is an investment-by-investment choice Le modifiche chiariscono che:

  • Un entità che è un'organizzazione di venture capital, od un altra entità qualificata, potrebbe decidere, al momento della rilevazione iniziale e con riferimento al singolo investimento, di valutare le proprie partecipazioni in collegate e joint venture al fair value rilevato a conto economico.
  • Se un'entità che non si qualifica come entità di investimento, ha una partecipazione in una collegata o joint venture che è un'entità di investimento, l'entità può, quando applica il metodo del patrimonio netto, decidere di mantenere la valutazione al fair value applicata da quell'entità di investimento (sia questa una collegata o una joint venture) nella misurazione delle proprie (della collegata o joint venture) partecipazioni. Questa scelta è fatta separatamente per ogni collegata o joint venture che è un'entità di investimento all'ultima (in termine di manisfestazione) delle seguenti date: (a) di rilevazione iniziale della partecipazione nella collegata o joint venture che è un'entità di investimento; (b) in cui la collegata o joint venture diventa un'entità di investimento; e (c) in cui la collegata o joint venture che è un'entità di investimento diventa per la prima volta capoGruppo.

Le modifiche dovrebbero essere applicate retrospetticamente dal 1 Gennaio 2018; l'applicazione anticipata è consentita. Se un'entità applica queste modifiche anticipatamente, deve dare informativa del fatto. Queste modifiche non sono applicabili alla Società.

Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts - Amendments to IFRS 4

Le modifiche riguardano i problemi che nascono dall'adozione del nuovo principio sugli strumenti finanziari, IFRS 9, prima dell'adozione dell'IFRS 17 Insurance Contracts, che sostituisce l'IFRS 4. Le modifiche introducono due opzioni per le entità che emettono contratti assicurativi: un'esenzione temporanea nell'applicazione dell'IFRS 9 e l'overlay approach. L'esenzione temporanea si applica per la prima volta agli esercizi che iniziano il 1 gennaio 2018 o successivamente. Un'entità potrebbe scegliere l'overlay approach quando applica per la prima volta l'IFRS 9 e applica questo approccio retrospetticamente alle attività finanziarie designate al momento della transizione all'IFRS 9. L'entità riespone l'informativa comparativa riflettendo l'overlay approach se, e solo se, l'entità riespone l'informativa comparativa quando applica l'IFRS 9. Queste modifiche non sono applicabili alla Società.

IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

L'interpretazione chiarisce che, nel definire il tasso di cambio spot da utilizzare per le rilevazione iniziale della relativa attività, costi o ricavi (o parte di questi) al momento della cancellazione di un'attività non monetaria o di una passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi, la data della transazione è la data in cui l'entità riconosce inizialmente l'attività non monetaria o la passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi. Nel caso di pagamenti o anticipi multipli, l'entità deve definire la data della transazione per ogni pagamento od anticipo su corrispettivi. Le entità potrebbero applicare le modifiche su base pienamente retrospettica. In alternativa, un'entità potrebbe applicare l'Interpretazione prospetticamente a tutte le attività, costi e ricavi che rientrano nel suo scopo che sono stati rilevati inizialmente alle seguenti date o successivamente:

(i) all'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta l'interpretazione:

o

(ii) all'inizio dell'esercizio precedente presentato a fini comparativi nel bilancio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta l'interpretazione.

L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 Gennaio 2018 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata di cui deve essere data informativa. Peraltro, dato che la corrente politica contabile della Società è allineata con l'interpretazione, il Società non si attende alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

IFRIC Interpretation 23 Uncertainty over Income Tax Treatment

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, nè include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;
  • come un'entità determina l'utile tassabile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;
  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della soluzione dell'incertezza. L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che si aprono al 1 Gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune facilitazioni transitorie. La Società applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore.

3.3 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Attività finanziarie negoziabili

Le attività finanziarie negoziabili sono rilevate al fair value, con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Attività finanziarie negoziabili sono interamente costituite da contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che non implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, sono eliminati dal bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio, rappresentato dall'ammontare che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il costo delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni,

il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo

e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà, così come specificato ai paragrafi 15- 23 dello IAS 39.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dalla Società, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati 18 anni
Mobili e macchine d'ufficio 4 - 8 anni
Automezzi 4 anni
Altri beni 12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività immateriali vengono iscritte, ove richiesto, con il consenso del Collegio Sindacale.

[I] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[II] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

[III]Attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:

[A] acquisizione di diritti all'esplorazione;

  • [B] studi fotografici, geologici, geochimici e geofisici;
  • [C] perforazioni esplorative;
  • [D] effettuazione di scavi;
  • [E] campionatura;
  • [F] attività relative alla valutazione della fattibilità tecnica e realizzabilità commerciale dell'estrazione di una risorsa mineraria.

Vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Partecipazioni

Le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36.

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengono meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico.

M Altre attività finanziarie

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III]Piani di attribuzione gratuita di azioni della Società ai dipendenti e al management

La Società riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi; per tali rischi non si procede ad alcun stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi parametri, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno della Società.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e Altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi incassati da società controllate, joint venture, collegate ed altre partecipate sono rilevati a conto economico quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Società determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione, sia di quelle rivenienti dalle partecipazioni in società controllate che quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo della società e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile.

Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono contabilizzate nell'esercizio in cui dette variazioni sono sostanzialmente emanate; l'effetto relativo è registrato a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La CapoGruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la CapoGruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità allo IAS 39 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'"hedge accounting".

Z Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel Gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico.

3.4 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.5 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

  • [I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • [IV] Fondi rischi: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

La Società opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso la vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; pertanto, si ritiene che la Società operi in un solo settore di attività.

4.2 Informativa per area geografica

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica:

Ricavi gestione caratteristica 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Italia 2.456.129 1.871.426 584.703
Spagna 249.741 441.550 (191.809)
Altri CEE 1.648.283 968.502 679.781
Extra CEE 3.239.039 2.586.610 652.429
USA 185.663 41.634 144.029
Totale 7.778.855 5.909.723 1.869.132

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Italia 188.682 174.146 14.536
Spagna 7.614 23.220 (15.606)
Altri CEE 21.308 25.692 (4.384)
Extra CEE 125.210 164.289 (39.079)
USA 18.550 0 18.550
F.do svalut.ne Lavori in corso su ordinazione (5.117) (5.117) 0
Totale 356.247 382.230 (25.983)

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Deposti bancari postali 378.201 271.856 106.345
Cassa 35 45 (10)
Totale 378.236 271.901 106.335

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Finanziamenti vs Gruppo correnti 22.256 46.781 (24.525)
Strumenti finanziari derivati correnti 51.062 27.905 23.157
Depositi a garanzia derivati 21.371 74.321 (52.950)
Altre attività 600 0 600
Totale 95.289 149.007 (53.718)

Tale voce comprende i fair value positivi dei derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio, i depositi a garanzia versati a favore delle Clearing House e dai "Crediti finanziari verso società del Gruppo". I crediti verso le società del Gruppo sono fruttiferi di interessi regolati a tasso di mercato e hanno scadenza entro l'esercizio successivo.

Per ulteriori dettagli sulle posizioni aperte in strumenti finanziari derivati, si rimanda al punto 5.3.1.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti verso clienti ammontano a 356.247 migliaia di euro, con un decremento pari a 25.983 migliaia di euro, dovuto alle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi. La voce è esposta al netto di un fondo svalutazione crediti pari a 5.117 migliaia di euro invariato rispetto all'esercizio precedente.

La voce comprende anche i crediti verso imprese del Gruppo, principalmente verso le controllate; Saras Energia SAU (6.262 migliaia di euro) e Saras Trading (28.499 migliaia di euro) per forniture di prodotti petroliferi e verso la controllata Sarlux Srl (49.583 migliaia di euro) per fornitura di materia prima e servizi.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2017 sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 325.593 164.998 160.595
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 61.560 59.071 2.489
Prodotti finiti e merci 339.474 258.466 81.008
Totale 726.627 482.535 244.092

L'aumento del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'aumento delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio, oltre che alle dinamiche dei prezzi; il confronto con il valore di mercato non ha portato a svalutazioni.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 439 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 169 milioni di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 511 migliaia di tonnellate per un valore di circa 220 milioni di euro).

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Crediti IRES 0 7.372 (7.372)
Crediti IRAP 1.041 139 902
Altri crediti tributari 2.064 4.730 (2.666)
Totale 3.105 12.241 (9.136)

La variazione della voce crediti IRES è da ricondursi all'utilizzo delle eccedenze pregresse avvenuto in sede di versamento del saldo per l'esercizio precedente.

La riduzione della voce 'altri crediti tributari' è motivata dall'avvenuto introito di imposte chieste a rimborso in anni precedenti.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Ratei attivi 65 56 9
Risconti attivi 7.988 7.750 238
Crediti verso controllate per imposte trasferite 13.369 4.048 9.321
Altri crediti a breve termine 6.172 6.089 83
Totale 27.594 17.943 9.651

La voce accoglie i crediti verso controllate per imposte, laddove si tratti di posizioni a credito, trasferite dalle società del Gruppo in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale, nonché risconti attivi e crediti di varia natura.

5.2 Attività non correnti

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 14.559 633 0 0 0 15.192
Attrezzature industriali e commerciali 85 0 0 0 0 85
Altri beni 22.950 0 0 0 309 23.259
Immobilizzazioni materiali in corso 1.386 1.110 0 0 (309) 2.187
Totale 38.980 1.743 0 0 0 40.723
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Fondo Terreni e fabbricati 13.667 139 0 0 0 13.806
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 84 1 0 0 0 85
Altri beni 21.313 1.175 0 0 0 22.488
Totale 35.064 1.315 0 0 0 36.379
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 892 633 0 (139) 0 0 1.386
Attrezzature industriali e commerciali 1 0 0 (1) 0 0 0
Altri beni 1.637 0 0 (1.175) 0 309 771
Immobilizzazioni materiali in corso 1.386 1.110 0 0 0 (309) 2.187
Totale 3.916 1.743 0 (1.315) 0 0 4.344
Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 15.192 0 0 0 0 15.192
Attrezzature industriali e commerciali 85 0 0 0 (1) 84
Altri beni 23.259 10.393 (17.971) 0 0 15.681
Immobilizzazioni materiali in corso 2.187 0 0 0 (1.465) 722
Totale 40.723 10.393 (17.971) 0 (1.466) 31.679
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Fondo Terreni e fabbricati 13.806 138 0 0 0 13.944
Fondo Attrezzature industriali e commerciali 85 0 0 0 (1) 84
Altri beni 22.488 736 (17.971) 0 0 5.253
Totale 36.379 874 (17.971) 0 (1) 19.281
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Terreni e fabbricati 1.386 0 0 (138) 0 0 1.248
Attrezzature industriali e commerciali 0 0 0 0 0 0 0
Altri beni 771 10.393 0 (736) 0 0 10.428
Immobilizzazioni materiali in corso 2.187 0 (1.466) 0 0 0 722
Totale 4.344 10.393 (1.466) (874) 0 0 12.398

La voce "terreni e fabbricati" comprende fabbricati civili ad uso uffici e migliorie apportate agli uffici di Milano.

La voce "altri beni" comprende principalmente mobili e macchine elettroniche.

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti per investimenti non ancora entrati in esercizio al 31 dicembre 2017.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono evidenziati su base annua di seguito:

Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) 5,50%
Dotazioni (Attrezzature) 25%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12%
Mezzi di trasporto (Altri Beni) 25%

Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 20.992 878 0 0 0 21.870
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.567 353 (102) 0 0 1.818
Totale 22.559 1.231 (102) 0 0 23.688
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 20.887 399 0 0 0 21.286
Totale 20.887 399 0 0 0 21.286
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 105 878 0 399 0 0 584
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.567 353 (102) 0 0 0 1.818
Totale 1.672 1.231 (102) 399 0 0 2.402
Costo Storico 31/12/2016 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 21.871 3.356 0 0 0 25.227
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.817 0 (613) 0 0 1.204
Totale 23.688 3.356 (613) 0 0 26.431
Fondi Ammortamento 31/12/2016 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 21.286 1.411 0 0 0 22.697
Totale 21.286 1.411 0 0 0 22.697
Valore Netto 31/12/2016 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2017
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 585 3.356 0 (1.411) 0 0 2.530
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.817 0 (613) 0 0 0 1.204
Totale 2.402 3.356 (613) (1.411) 0 0 3.734

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 1.411 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Diritti di Brevetto industriale ed opere ingegno

Il saldo della voce si riferisce principalmente al costo sostenuto per l'acquisizione di licenze software.

Immobilizzazioni in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Partecipazioni

5.2.3.1 Partecipazioni valutate al costo

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2017, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate alla medesima data:

Elenco delle immobilizzazioni finanziarie

Denominazione Sede Valuta Capitale Quota Rapporto di Patrimonio Valore di bilancio
Sociale posseduta partecipazione netto in Saras SpA
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) EUR 1.000.000 100% Controllata 1.446.353 0
Sardeolica Srl Uta (CA) EUR 56.696 100% Controllata 94.655.553 33.613.000
Sarint SA Lussemburgo EUR 50.705.314 99,9% (*) Controllata 12.019.942 6.918.584
Sartec Srl Assemini (CA) EUR 3.600.000 100% Controllata 15.064.353 17.382.989
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) USD 981.547 100% Controllata 2.255.594 923.446
Sarlux Srl Sarroch (CA) EUR 100.000.000 100% Controllata 1.031.473.563 638.395.086
697.233.105

(*) La rimanente quota dello 0,1% di Sarint SA è posseduta dalla controllata Deposito di Arcola Srl

Il raffronto con i dati dell'esercizio precedente è il seguente:

Sede % di possesso 31/12/2017 31/12/16
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) 100% 0 0
Parchi Eolici Ulassai Srl Cagliari (CA) 100% 0 33.613
Sardeolica Srl Uta (CA) 100% 33.613 0
Sargas Srl Uta (CA) 100% 0 510
Sarint SA Lussemburgo 99,9% 6.919 6.919
Sartec Srl Assemini (CA) 100% 17.383 17.383
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) 100% 923 923
Sarlux Srl Sarroch (CA) 100% 638.395 638.395
Totale 697.233 697.743

Di seguito è evidenziata la movimentazione del valore di carico:

31/12/2016 Versamenti Rivalutazioni Altri movimenti Perdite di valore 31/12/2017
Deposito di Arcola Srl 0 0 0 0 0 0
Parchi Eolici Ulassai Srl 33.613 0 0 (33.613) 0 0
Sardeolica Srl 0 0 0 33.613 0 33.613
Sargas Srl 510 0 0 (510) 0 0
Sarint SA 6.919 0 0 0 0 6.919
Sarlux Srl 638.395 0 0 0 0 638.395
Sartec Srl 17.383 0 0 0 0 17.383
Saras Trading SA 923 0 0 0 0 923
Totale 697.743 0 0 (510) 0 697.233

Nell'ambito del progetto di riorganizzazione del Gruppo Saras in data 4 ottobre 2017 ha avuto efficacia la fusione inversa per incorporazione della controllante Parchi Eolici Ulassai Srl nella controllata Sardeolica Srl in modo tale da concentrare in un'unica società le attività industriali svolte nel settore eolico, generando efficienze operative e gestionali.

L'operazione ha avuto effetti contabili e fiscali dall'01/01/2017 ed è stata realizzata in "continuità contabile", ossia con l'iscrizione nel bilancio della incorporante (Sardeolica Srl) di tutte le attività e le passività ai valori contabili presenti nel bilancio della incorporata.

Per quanto riguarda la controllata Sartec Srl, nonostante il valore iscritto della partecipazione sia maggiore del patrimonio netto della società, non si è proceduto ad effettuare alcun adeguamento del valore partecipazione in considerazione dei risultati positivi registrati dalla controllata negli ultimi esercizi e di quelli previsti per i prossimi esercizi.

Nessuna delle controllate dirette e indirette di Saras SpA è quotata sul mercato regolamentato.

5.2.3.2 Altre partecipazioni

La voce accoglie la partecipazione, pari al 5,95% del capitale sociale, nella società Sarda Factoring SpA, per 495 migliaia di Euro.

5.2.4 Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate (8.330 migliaia di euro al 31 dicembre 2017 e 20.785 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) sono esposte di seguito al netto delle passività per imposte differite, ed hanno la seguente natura:

(Dati in migliaia di euro) Saldo al Accanton. Utilizzi Altre Altre Saldo al
31/12/2016 variazioni variazioni 31/12/2017
(solo S/P)
Passività per imposte differite
Minor valore fiscale rimanenze finali (1.464) (239) (1.703)
Differenze cambio non realizzate 0 (1.476) (1.476)
Altro (230) 0 (243) (473)
Totale imposte differite (1.694) (1.715) 0 (243) (3.652)
Attività per imposte anticipate
Fondi rischi e oneri 4.123 2.204 (432) 5.895
Fondo svalutazione crediti 1.032 1.032
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 311 282 (263) 330
Differenze cambio non realizzate 3.381 (3.381) 0
Costi di manutenzione eccedenti 416 76 (107) 385
Tax Asset perdita fiscale trasferita a Consolidato Nazionale 9.026 2 (9.012) (16) 0
Tassa portuale accantonata 4.063 4.063
Altro 151 221 (95) 277
Totale imposte anticipate 22.503 2.785 (13.290) 0 (16) 11.982
Totale netto 20.809 1.070 (13.290) (243) (16) 8.330

Le variazioni correnti più significative sono dovute a:

• realizzo del tax asset, (complessivamente 9.026 migliaia di euro), per effetto della compensazione ammessa tra le perdite fiscali pregresse e l'imponibile netto maturato per l'esercizio nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale IRES;

• rilascio delle imposte anticipate, per 3.381 migliaia di euro, su differenze cambio iscritte in esercizi precedenti relative a partite in divisa realizzatesi nell'esercizio.

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse, rispettivamente per gli esercizi 2017 e 2016:

(Dati in migliaia di euro) 2017 2017 2016 2016
Breve termine Medio lungo termine Breve termine Medio lungo termine
Passività per imposte differite
Minor valore fiscale rimanenze finali (1.703) (1.464)
Differenze cambio non realizzate (1.476)
Altro (473) (230)
Totale imposte differite (3.652) (1.694)
Attività per imposte anticipate
Fondo rischi e svalutazioni 5.895 5.155
Fondo svalutazione crediti 1.032
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 282 48 206 105
Differenze cambio non realizzate 0 3.476 (95)
Costi di manutenzione eccedenti 182 265 32 384
Tax Asset perdita fiscale trasferita a Consolidato Nazionale 0 9.026
Tassa portuale accantonata 4.063 4.063
Altro 215 127

Totale imposte anticipate 10.637 1.345 22.085 394

5.2.5 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2017 è pari a 7.298 migliaia di euro (5.232 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/ lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Debiti finanziari da società del Gruppo 250.993 161.065 89.928
Finanziamenti bancari correnti 0 15.000 (15.000)
Banche c/c 4.101 76.006 (71.905)
Strumenti finanziari derivati 53.455 71.783 (18.328)
Altre passività finanziarie a breve 99.069 34.627 64.442
Totale 407.618 358.481 49.137

La voce "Debiti finanziari verso società del Gruppo" accoglie i saldi dei finanziamenti con le Società del Gruppo: l'incremento rispetto all'esercizio precedente riflette i maggiori finanziamenti richiesti essenzialmente dalla controllata Sarlux Srl.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

Strumenti finanziari derivati 31/12/2017 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2016
Attività Passività Attività Passività
Interest rate swaps 302 (585) 0 (886)
Fair value strumenti derivati su commodities 50.760 (52.255) 27.901 (68.900)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 0 (615) 4 (1.997)
Totale 51.062 (53.455) 27.905 (71.783)

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016:

Tipologia Operazioni 31/12/2017 31/12/2016
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
prodotti petroliferi e grezzi (96.995) 765.405 50.760 (52.255) (458.391) 736.642 27.901 (68.900)
cambi (255.000) 55.000 0 (615) (192.951) 11.247 4 (1.997)
tassi d'interesse (170.000) 302 (585) (320.000) (886)
Totale (521.995) 820.405 51.062 (53.455) (971.342) 747.889 27.905 (71.783)

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Clienti c/anticipi 3.286 0 3.286
Debiti vs fornitori correnti 659.348 694.279 (34.931)
Debiti commerciali di Gruppo correnti 207.943 70.232 137.711
Totale 870.577 764.511 106.066

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

La voce "Debiti commerciali verso società del Gruppo" comprende essenzialmente i debiti verso Sarlux Srl per 53.579 migliaia di euro e verso Saras Trading SA per 153.964 migliaia di euro.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" si decrementa per 34.931 migliaia di euro e accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Debiti per IVA 3.751 7.012 (3.261)
Debiti IRES 27.994 0 27.994
Debiti IRAP 120 0 120
Altri debiti tributari 55.008 67.020 (12.012)
Totale 86.873 74.032 12.841

La riduzione della voce "debiti per IVA" riflette l'apporto di posizioni creditorie all'interno della liquidazione di Gruppo dell'imposta, gestita da Saras Spa e sostanzialmente riferibili agli investimenti effettuati dalla controllata Sarlux.

L'incremento della voce 'debiti IRES' deriva dagli ammontari dovuti sull'imponibile maturato per l'esercizio in seno al regime di Consolidato Fiscale Nazionale.

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo, pari 53.131 migliaia di euro.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 3.012 2.697 315
Debiti verso il personale 6.415 5.984 431
Debiti vs controllate per trasfer imposte 34.991 120.435 (85.444)
Altri debiti correnti 23.019 22.069 950
Ratei passivi 993 769 224
Risconti passivi 15 0 15
Totale 68.445 151.953 (83.508)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni non ancora liquidate del mese di dicembre e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

La voce "Debiti verso controllate per trasferimento imposte" accoglie il debito verso controllate per imposte trasferite in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale. Il saldo è essenzialmente dovuto alle imposte trasferite dalla controllata Sarlux Srl.

La voce "Debiti verso altri" si riferisce principalmente ai debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della Società, relative al periodo 2005-2007. Il ricorso presentato presso la Commissione Tributaria Provinciale ha visto la Società soccombere e si è ora in attesa di fissazione dell'udienza presso la Commissione Tributaria Regionale.

In considerazione dell'andamento del contenzioso sopra esposto, nell'esercizio in corso ed in quelli precedenti l'intero ammontare delle tasse portuali è stato sempre contabilizzato per competenza nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 198.342 0 198.342
Finanziamenti bancari non correnti 58.798 183.438 (124.640)
Totale 257.140 183.438 73.702

In data 22 dicembre 2017 Saras SpA ha effettuato un " private placemente" di titoli obbligazionari per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro. I titoli obbligazionari, con scadenza in data 28 dicembre 2022, avranno una cedola fissa dell'1,70% su base annua. La società ha richiesto l'ammissione alle contrattazioni dei titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG.

Il ricavato dell'emissione obbligazionaria è stato destinato al rifinanziamento di parte dell'indebitamento lordo esistente, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti che prevede interventi volti al miglioramento della configurazione del sito, iniziative dedicate all'affidabilità ed all'efficienza energetica, nonché un importante progetto di digitalizzazione nell'ambito dell'Industry 4.0. L'operazione consentirà di estendere la durata media dell'indebitamento lordo mantenendone sostanzialmente invariato il costo.

Da ultimo, in data 29 Dicembre 2017 Saras ha provveduto all' estinzione anticipata del finanziamento in pool del valore nominale di 150 milioni di euro.

Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportate nella seguente tabella:

Valori espressi in milioni di Euro Accensione /
Importo
Tasso Residuo al Residuo al Scadenze Garanzie
rinegoziazione originario base 31/12/2015 31/12/2016 1 anno oltre 1 anno oltre 5 anni ipotecarie
Saras SpA
Finanziamento in pool Ottobre 2016 150,0 Euribor 6M 148,4 148,7 15 133,7
Unicredit Ottobre 2016 50,0 Euribor 6M 49,7 49,7 49,7
Finanziamento in pool Ottobre 2016 265,0 Euribor 6M 262,7 -
Totale debiti verso banche per finanziamenti 460,8 198,4 15,0 183,4
Valori espressi in milioni di Euro Accensione / Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze Garanzie
rinegoziazione originario base 31/12/2016 31/12/2017 1 anno oltre 1 anno oltre 5 anni ipotecarie
Saras SpA
Finanziamento in pool Ottobre 2016 150,0 Euribor 6M 148,4 -
Unicredit Aprile 2017 50,0 Euribor 6M 49,7 49,7 49,7
Finanziamento in pool Ottobre 2016 265,0 Euribor 6M - -
Bond Dicembre 2017 200,0 170% - 198,3 198,3
Totale debiti verso banche per finanziamenti 198,4 248,0 0,0 248,0

Il finanziamento da 50 milioni di euro, acceso da Saras SpA, è soggetto ai seguenti vincoli:

  • di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando i 12 mesi precedenti)
  • di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria

attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti.

Nel corso dell'esercizio tale finanziamento è stato rinegoziato: le modifiche hanno riguradato il tasso di interesse.

Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte della controparte concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri sono analizzati come segue:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2016 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2017
Altri fondi rischi e oneri 12.687 0 (515) 0 12.172
Totale 12.687 0 (515) 0 12.172

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività potenziali di natura fiscale e legale.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Trattamento di fine rapporto 2.510 2.772 (262)
Totale 2.510 2.772 (262)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

Saldo al 31.12.2015 2.894
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.405
Interessi 172
(proventi) / oneri attuariali 21
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.720)
Saldo al 31.12.2016 2.772
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.696
Interessi 34
(proventi) / oneri attuariali (70)
Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.922)
Saldo al 31.12.2017 2.510

5.4.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è il seguente:

Altre passività non correnti 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Altri debiti 3.874 6.972 (3.098)
Totale 3.874 6.972 (3.098)

Gli anticipi da imprese del Gruppo si riferiscono alla quota a lungo termine del debito verso la controllata Sarlux Srl relativo al contratto in essere denominato "Feedstock Supply Agreement". La variazione rispetto all'esercizio precedente deriva sia dal passaggio della quota di competenza del periodo successivo da lungo a breve termine.

5.5 Patrimonio Netto

La composizione del Patrimonio Netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 -
Riserva legale 10.926 10.926 -
Altre riserve 334.759 264.036 70.723
Utili (perdite) netto esercizio 207.062 162.444 44.618
Totale 607.377 492.036 115.341

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 334.759 migliaia di euro, con un incremento netto di 70.723 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

  • Incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 162.444 migliaia di euro;
  • Decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 20 aprile 2017 per 93.601 migliaia di euro;
  • aumento, pari a 1.811 migliaia di euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;
  • aumento, pari a 69 migliaia di euro, dovuto agli effetti attuariali dello IAS 19.

Risultato netto

L'utile netto dell'esercizio ammonta a 207.062 migliaia di euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto

Nel seguente prospetto vengono riepilogate la quota disponibile, la quota non distribuibile e la quota distribuibile delle riserve di patrimonio netto al 31 dicembre 2017:

Voci del patrimonio netto Importo Possibilità Quota Riepilogo delle utilizzazioni
di utilizzazione disponibile effettuate nei tre esercizi precedenti:
per copertura per altre ragioni
perdite
Capitale Sociale 54.629.667
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni 338.672.775 A - B - C 338.672.775
Riserve di utili:
Riserva di rivalutazione 64.037.748 A - B - C 64.037.748 (*)
Riserva legale 10.925.934 B
Utili / (Perdite) portati a nuovo (536.016.950) (536.016.950)
Altre riserve:
Riserva straordinaria 377.047.929
Azioni proprie in portafoglio (46.482.569)
Effetto transizione IFRS su utili indivisi (72.484.295)
258.081.065 A - B - C 258.081.065 (*)
Riserva azionariato dipendenti 2.623.115
Riserva non distribuibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05 19.658.569 A - B 19.658.569
Avanzo di fusione 85.068.436 A - B - C 85.068.436
Altre riserve 102.636.076 A - B - C 102.636.076
TOTALE 400.316.435 332.137.719
Quota non distribuibile 19.658.569 (**)
Residua quota distribuibile 312.479.150

Legenda: A - per aumento di capitale / B - per copertura perdite / C - per distribuzione ai soci

(*): di cui in sospensione di imposta - (**): include 19,7 milioni di € per "Riserva non distribuibile ex art. 7,c.6 D.Lgs. 38/05"

Dividendi

In data 20 aprile 2017 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a euro 0,10 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 93.601.014,60 prelevandoli dall'utile dell'esercizio.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 18 aprile 2018 di XXXXXX.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 936.010.146 nel 2017, rispetto a 934.893.839 nel 2016.

Saras SpA al 31 dicembre 2017 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi delle vendite e delle prestazioni (7.778.855 migliaia di euro rispetto a 5.909.723 dell'esercizio precedente) si incrementano di 1.869.132 migliaia di euro. Tale variazione è da imputare sia all'aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, che all'aumento delle quantità vendute.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per area geografica di destinazione nel precedente paragrafo 4.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 4.480 3.140 1.340
Noleggio navi cisterne 483 2.821 (2.338)
Recupero per sinistri e risarcimenti 130 980 (850)
Altri ricavi 66.534 60.609 5.925
Totale 71.627 67.550 4.077

La voce "Altri ricavi" è fondamentalmente costituita dagli addebiti alla controllata Sarlux Srl per servizi resi in base a contratti scadenti nel 2020.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
sussidiarie e di consumo
Acquisto di materie prime 5.213.320 3.853.967 1.359.353
Acquisto semilavorati 200.847 267.702 (66.855)
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 464 383 81
Acquisto prodotti finiti 1.762.938 872.752 890.186
Varizione rimanenze (244.091) (41.872) (202.219)
Totale 6.933.478 4.952.932 1.980.546

I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si incrementano di 1.980.546 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, sia per l'effetto del già citato andamento dei prezzi di grezzi e prodotti petroliferi che per l'aumento delle quantità acquistate.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Costi per servizi 590.775 617.661 (26.886)
Costi per godimento beni terzi 4.014 3.648 366
Accantonamenti per rischi 1.299 1.214 85
Oneri diversi di gestione 2.612 8.555 (5.943)
Totale 598.700 631.078 (32.378)

I costi per servizi comprendono principalmente il compenso di lavorazione corrisposto alla controllata Sarlux Srl. La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta alla diminuzione del compenso unitario a seguito della riduzione dei margini di lavorazione.

La voce "Accantonamenti per rischi" accoglie accantonamenti effettuati a fronte di oneri e rischi futuri.

La voce "Oneri diversi di gestione" comprende principalmente contributi associativi, imposte non sul reddito e sopravvenienze.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Salari e stipendi 22.237 20.989 1.248
Oneri sociali 5.722 5.864 (142)
Trattamento di fine rapporto 1.696 1.405 291
Altri costi 466 572 (106)
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 3.621 3.626 (5)
Totale 33.742 32.456 1.286

Si ricorda che la voce accoglie anche la valorizzazione della quota di competenza dell'esercizio relativa ai piani di Stock Grant.

Il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2013-2015 (il "Piano di Stock Grant 2013/2015" o il "Piano") è giunto a conclusione.

In data 29 febbraio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance ai sensi dell'articolo 5 del Piano e, nella successiva riunione del 14 marzo ha determinato in 4.255.920 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano.

Nel corso del terzo trimestre 2016 è stato avviato il nuovo Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" (il "Piano di Stock Grant 2016/2018" o il "Piano"), tramite assegnazione del numero massimo di azioni per i destinatari del Piano stesso. La quota di costo di competenza dell'esercizio, relativamente a tale piano, ammonta a 1.509 migliaia di euro.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 1.411 399 1.012
Ammortamento immobilizzazioni materiali 874 1.313 (439)
Totale 2.285 1.712 1.012

6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni

6.4 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Interessi attivi bancari 118 612 (494)
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 41.265 19.275 21.990
Differenziali realizzati su strumenti derivati 52.168 68.404 (16.236)
Interessi da imprese controllate 2.530 776 1.754
Altri proventi 0 807 (807)
Utili su cambi 96.173 51.392 44.781
Totale 192.254 141.266 50.988
Oneri finanziari 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (42.067) (56.359) 14.292
Differenziali realizzati su strumenti derivati (46.728) (75.650) 28.922
Interessi passivi su finanziamenti (5.909) (10.988) 5.079
Interessi passivi su obbligazioni (58) (7.106) 7.048
Interessi da imprese controllate (184) (451) 267
Altri (interessi su mutui, interessi di mora, ecc) (5.189) (10.820) 5.631
Altri oneri finanziari (7.709) (5.934) (1.775)

Al fine dell'analisi delle principali variazioni intervenute si riporta la seguente tabella aggregata:

Totale (188.784) (230.495) 41.711

Proventi finanziari e Oneri finanziari 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Interessi netti (8.692) (27.977) 19.285
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 4.638 (44.330) 48.968
Realizzati 5.440 (7.246) 12.686
Fair Value della posizioni aperte (802) (37.084) 36.282
Differenze cambio nette 15.233 (11.795) 27.028
Altro (7.709) (5.127) (2.582)
Totale 3.470 (89.229) 92.699

Come evidenziato, le principali variazioni si riferiscono ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati, parzialmente compensati dalle differenze su cambi. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.5 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

Imposte sul reddito 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Imposte correnti 66.206 80.957 (14.751)
Imposte differite (anticipate) nette 12.439 8.167 4.272
Totale 78.645 89.124 (10.479)

Le imposte correnti sono costituite dall'IRES (55.096 migliaia di Euro) e dall'IRAP (11.171 migliaia di Euro) di competenza dell'esercizio. Le imposte anticipate/differite si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso dell'esercizio, nelle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali; la variazione più significativa è riconducibile al rilascio delle imposte anticipate anticipate a fronte dell'utilizzo delle perdite pregresse ai fini Ires, per 9.010.

Differenze temporanee a Conto Economico: IMPOSTE 2017 IMPOSTE 2016
(Imposte differite) Imposte anticipate (Imposte differite) Imposte anticipate Effetto variazioni
(Dati in migliaia di euro) aliquote
Fondi rischi e oneri 1.772
Diverso valore fiscale rimanenze finali (239)
Costi di manutenzione eccedenti (31) 73 73
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 19
Differenze cambi non realizzate (4.857) 843 843
Tax Asset perdita fiscale compensabile in Cons. Fisc. Naz. (9.010) (1.316)
Altre differenze temporanee (93) 0
TOTALI (14.230) 1.791 916 916 (1.316)

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di euro):

IRES 2017 2016
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 285,7 251,6
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] 68,6 69,2
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 24,0% 27,5%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 67,6 75,7
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 23,7% 30,1%
IMPOSTA 2017 TAX RATE 2017 IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016
Imposte teoriche 68,6 24,0% 69,2 27,5%
Valutazioni partecipazioni e crediti verso partecipate 0,0 0,00% 5,0 1,99%
Dividendi da controllate 0,0 0,00% 0,0 0,00%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (0,8) -0,24% (1,7) -0,63%
Imposte esercizi precedenti 0,0 0,00% (0,3) -0,10%
Altre differenze permanenti (0,2) -0,06% 3,5 1,28%
Imposte effettive 67,6 23,7% 75,7 30,09%
IRAP 2017 2016
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE 282,2 359,1
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATO (A) 282,2 359,1
IMPOSTE TEORICHE IRAP [3,9%] PER 2017, [2,93%] PER 2016 [B] 11,01 10,5
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 3,90% 2,93%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 11,08 13,4
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 3,93% 3,7%
IMPOSTA 2017 TAX RATE 2017 IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016
Imposte teoriche 11,01 3,90% 10,5 2,93%
Effetti IRAP su riclassificazioni IFRS 0,0 0,00% 0,2 0,07%
Effetto restituzione "cuneo fiscale" su IRAP 0,0 0,00% 0,0 0,00%
Costo del lavoro 0,18 0,07% 0,0 0,00%
Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione (0,11) -0,04% 2,2 0,62%
Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP 0,0 0,00% 0,0 0,00%
Altre differenze permanenti 0,0 0,00% 0,5 0,13%
Imposte effettive 11,08 3,93% 13,4 3,75%

7. Altre informazioni

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La società è stata oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

7.2 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario. Per le garanzie date e ricevute con parti correlate si rimanda al successivo punto 7.6 "Impegni".

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) % su voce di bilancio
31/12/2017 31/12/2016
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Attività finanziarie correnti 22.256 23,36% 48.023 32,23%
Crediti commerciali 88.167 24,75% 44.441 11,63%
Altre attività 13.369 48,45% 4.048 22,56%
Passività finanziarie a breve termine 250.993 61,58% 161.035 0,00%
Debiti commerciali e altri debiti 207.943 23,89% 73.438 50,50%
Altre passività correnti 34.991 51,12% -
Altre passività non correnti 3.873 99,99% 6.972 9,61%
-
Ricavi della gestione caratteristica 646.564 8,31% 316.135 5,35%
Altri ricavi operativi 36.282 50,65% 38.227 56,59%
Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 843.804 12,17% 5.264 0,11%
Prestazione di servizi e costi diversi 387.544 64,73% 446.637 70,80%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (40) 100,00% (18.298) 100,00%
Proventi finanziari 2.600 1,35% 806 0,57%
Oneri finanziari 350 0,19% 395 0,17%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 20 0,01% 2.340 0,86%
Passività finanziarie a breve termine - 0,00% (20.000) 5,58%
Prestazione di servizi e costi diversi (49) 0,01% (142) 0,02%

I rapporti con le altre parti correlata si riferiscono essenzialmente a rapporti di natura finanziaria con il Gruppo UBI Banca divenuto parte correlata nel corso del primo semestre dell'esercizio precedente; tali rapporti sono preesistenti a tale evento

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che regolano le cessioni di materie prime e prodotti sono in linea con le prassi di mercato; dove non è direttamente disponibile un prezzo di mercato lo stesso viene stabilito partendo da quotazioni di mercato per materie o prodotti analoghi o simili; le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano il più possibile alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine e i finanziamenti sono remunerati ad un tasso in linea con quello di mercato.

Tra le parti correlate sono ricompresi sia gli Amministratori che i Sindaci i cui compensi sono esposti al punto 7.5.1 "Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategica".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2017 31/12/2016
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Disponibilità liquide 20 378.236 0,01% 2.340 271.901
Attività finanziarie correnti 22.256 95.289 23,36% 48.023 149.007 32,23%
Crediti commerciali 88.167 356.247 24,75% 44.441 382.231 11,63%
Altre attività 13.369 27.596 48,45% 4.048 17.943 22,56%
Passività finanziarie a breve termine 250.993 407.618 61,58% 181.035 358.482 50,50%
Debiti commerciali e altri debiti 207.943 870.577 23,89% 73.438 764.511 9,61%
Altre passività correnti 34.991 68.445 51,12% - - 0,00%
Altre passività non correnti 3.873 3.874 99,99% 6.972 6.972 100,00%
Ricavi della gestione caratteristica 646.564 7.778.855 8,31% 316.135 5.909.723 5,35%
Altri ricavi operativi 36.282 71.627 50,65% 38.227 67.550 56,59%
Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 843.804 6.933.478 12,17% 5.264 4.952.935 0,11%
Prestazione di servizi e costi diversi 387.544 598.700 64,73% 446.779 631.077 70,80%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (40) (40) 100% (18.298) 18.298 100,00%
Proventi finanziari 2.600 192.254 1,35% 806 141.266 0,57%
Oneri finanziari 350 188.784 0,19% 395 188.784 0,21%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

31/12/2017 31/12/2016
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (40) (18.298)
Dividendi da partecip. in imprese controllate 0 0
(Incremento) Decemento dei crediti commerciali (43.726) (9.393)
Incremento (Decremento) Debiti commerciali e altri debiti 134.505 (2.952)
Variazione altre attività correnti 9.321 (31.523)
Variazione altre passività non correnti (3.099) (3.099)
Interessi incassati 2.600 806
Interessi pagati (350) (395)
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio 99.211 (64.854)
Dividendi da partecip. in imprese controllate 0 0
Flusso monetario da (per) attività dell'investimento 0 0
Incremento (Decremento) Debiti finanziari 34.991 (113.030)
Flusso monetario da (per) attività finanziarie 34.991 (113.030)
Totale flussi finanziari verso parti corretlate 134.203 (177.884)

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2016
Parti correlate Totale Incidenza Parti correlate Totale Incidenza
Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio 99.211 46.765 212,15% (64.854) 192.407 -90,92%
Flusso monetarario da (per) attività di investimento 0 91.513 0,00% 0 65.221 0,00%
Flusso monetarario da (per) attività finanziarie 34.991 (24.217) n.d. (113.030) (755.699) 14,96%

7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile a Saras SpA, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dalla società al 31 dicembre 2017:

Tipologia Operazioni 31/12/2017 Fair value Fair value Fair value 31/12/2017 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps 302 302 (585) (585)
Fair value strumenti derivati su commodities 50.760 50.760 (52.255) (52.255) 0
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 0 0 (615) (615)
Totale 51.062 50.760 302 0 (53.455) (52.255) (1.200) 0

Il criterio della società prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno della società per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il richio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Saras SpA non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), dei contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi ad operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono alla Società di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 ed alcune informazioni di dettaglio laddove la Società abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di Saras SpA al 31 dicembre 2017 e 31 dicembre 2016, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2017 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2017
Designate al Possedute per a scadenza al costo
Fair Value negoziazione ammortizzato
ATTIVITÀ
Attività finanziarie correnti 0 40.967 0 808.347 0 0 737.783 1.587.098
Disponibilità liquide ed equivalenti 378.236 378.236
Altre attività finanziarie 40.967 54.322 95.289
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 40.967 31.466
Finanziamenti a terzi 600
Crediti finanziari verso società del Gruppo 22.256
Crediti commerciali 356.247 356.247
Credti verso clienti 268.080
Crediti commerciali verso società del Gruppo 88.167
Rimanenze 726.627 726.627
Attività per imposte correnti 3.105 3.105
Altre attività 19.543 8.051 27.594
Altri crediti 19.543 8.051
Attività non correnti 0 0 0 7.298 495 0 721.695 729.488
Immobili, impianti e macchinari 12.398 12.398
Attività immateriali 3.734 3.734
Partecipazioni al costo 697.233 697.233
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 8.330 8.330
Altre attività finanziarie 7.298 7.298
Finanziamenti a controllate 0
Altri crediti 7.298
Totale strumenti finanziari attivi 0 40.967 0 815.645 495 0 1.459.478 2.316.586
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 53.455 0 0 0 1.293.185 86.873 1.433.513
Passività finanziarie a breve termine 53.455 354.163 407.618
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari 0
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 250.994
Strumenti derivati 53.455
Altri debiti finanziari 103.169
Debiti commerciali e altri debiti 870.577 870.577
Passività per imposte correnti 86.873 86.873
Altre passività 68.445 68.445
Altri debiti 68.445
Passività non correnti 0 0 0 0 0 261.015 14.682 275.696
Passività finanziarie a lungo termine 257.140 257.140
Finanziamenti bancari 49.975
Prestiti obbligazionari 198.342
Altro 8.823
Fondi per rischi 12.172 12.172
Fondi per benefici ai dipendenti 2.510 2.510
Altre passività 3.874 3.874
Totale strumenti finanziari passivi 0 53.455 0 0 0 1.554.200 101.554 1.709.209
31/12/2016 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2016
Designate al Possedute per a scadenza al costo
Fair Value negoziazione ammortizzato
ATTIVITÀ
Attività finanziarie correnti 0 19.933 0 793.340 0 0 502.583 1.315.857
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.901 271.901
Altre attività finanziarie 19.933 129.074 149.007
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 19.933 81.693
Finanziamenti a terzi 600
Crediti finanziari verso società del Gruppo 46.781
Crediti commerciali 382.230 382.230
Credti verso clienti 340.036
Crediti commerciali verso società del Gruppo 42.193
Rimanenze 482.535 482.535
Attività per imposte correnti 12.241 12.241
Altre attività 10.136 7.806 17.943
Altri crediti 10.136 7.806
Attività non correnti 0 0 0 5.232 495 0 725.299 731.025
Immobili, impianti e macchinari 4.344 4.344
Attività immateriali 2.402 2.402
Partecipazioni al costo 697.743 697.743
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 20.809 20.809
Altre attività finanziarie 5.232 5.232
Finanziamenti a controllate 0
Altri crediti 5.232
Totale strumenti finanziari attivi 0 19.933 0 798.573 495 0 1.227.881 2.046.882
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 71.783 0 0 0 1.203.163 74.032 1.348.977
Passività finanziarie a breve termine 71.783 286.698 358.481
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari 15.000
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 161.065
Strumenti derivati 71.783
Altri debiti finanziari 110.633
Debiti commerciali e altri debiti 764.511 764.511
Passività per imposte correnti 74.032 74.032
Altre passività 151.953 151.953
Altri debiti 151.953
Passività non correnti 0 0 0 0 0 190.410 15.459 205.869
Passività finanziarie a lungo termine 183.438 183.438
Finanziamenti bancari 183.438
Prestiti obbligazionari 0
Fondi per rischi 12.687 12.687
Fondi per benefici ai dipendenti 2.772 2.772
Altre passività 6.972 6.972
Totale strumenti finanziari passivi 0 71.783 0 0 0 1.393.573 89.491 1.554.846

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Società, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, stipulati al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps), per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi e per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e non quotate in un mercato attivo: il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività della Società di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per la Società a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie da quelle valutate al costo ammortizzato a quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.3.2 Informativa di Conto Economico complessivo

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, la Società ha optato per la seconda alternativa. Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2017 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2017
Designate al Possedute per a scadenza al costo finanziari
Fair Value negoziazione ammortizzato
Ricavi della gestione caratteristica 7.778.855 7.778.855
Altri proventi 71.627 71.627
Totale ricavi 0 7.850.482 7.850.482
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (6.933.478) (6.933.478)
Prestazioni di servizi e costi diversi (598.700) (598.700)
Costo del lavoro (33.742) (33.742)
Ammortamenti (2.285) (2.285)
Totale costi 0 (7.568.205) (7.568.205)
Risultato operativo 0 0 0 0 0 0 0 282.277 282.277
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (40) (40)
Altri proventi (oneri) finanziari netti 3.470 3.470
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 118 118
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 2.530 2.530
da Strumenti derivati 4.637 4.637
- di cui:
Differenziali realizzati 5.440
Variazione di FV (802)
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti bancari (11.156) (11.156)
da Interessi su finanziamenti da società del Gruppo (184) (184)
da Altri crediti/debiti 15.235 (7.709) 7.526
Risultato prima delle imposte 0 4.637 0 17.882 0 (19.049) 3.470 282.236 285.707
Imposte sul reddito 78.645
Risultato netto 207.062
31/12/2016 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al fair value Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
rilevato a conto economico posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2016
Designate al Possedute per a scadenza al costo finanziari
Fair Value negoziazione ammortizzato
Ricavi della gestione caratteristica 5.909.723 5.909.723
Altri proventi 67.550 67.550
Totale ricavi 0 5.977.273 5.977.273
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (4.952.932) (4.952.932)
Prestazioni di servizi e costi diversi (631.078) (631.078)
Costo del lavoro (32.456) (32.456)
Ammortamenti (1.712) (1.712)
Totale costi 0 (5.618.178) (5.618.178)
Risultato operativo 0 0 0 0 0 0 0 359.095 359.095
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (18.298) (18.298)
Altri proventi (oneri) finanziari netti (89.229) (89.229)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 612 612
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 776 776
da Strumenti derivati (44.329) (44.329)
- di cui:
Differenziali realizzati (7.246)
Variazione di FV (37.083)
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti bancari (28.914) (28.914)
da Interessi su finanziamenti da società del Gruppo (451) (451)
da Altri crediti/debiti (10.990) (5.934) (16.924)
Risultato prima delle imposte 0 (44.329) 0 (9.601) 0 (35.299) (89.229) 340.797 251.568
Imposte sul reddito 89.124
Risultato netto 162.444

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato oneri netti per 4.637 migliaia di euro (oneri netti per 44.329 migliaia di euro nell'esercizio precedente), essenzialmente costituiti dai differenziali realizzati e dalla variazione di fair value degli strumenti derivati.

Gli strumenti finanziari classificati come "Finanziamenti e crediti" hanno generato proventi per 17.882 migliaia di euro (9.601 migliaia di euro nell'esercizio precedente), sostanzialmente per differenze cambi non realizzate sulle posizioni commerciali.

Le altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato una perdita pari a 19.049 migliaia di euro (35.299 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di oneri finanziari su finanziamenti.

7.3.3 Informazioni integrative

7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Come in precedenza indicato, la Società stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, nonché sui tassi d'interesse per mitigare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2017 i contratti derivati in essere erano rappresentati essenzialmente da:

  • futures, opzioni e swaps su prodotti petroliferi, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione;
  • Interest Rate Swaps su tassi d'interesse;
  • Forwards su cambio Euro/Dollaro USA.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggioranza delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2017, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

7.3.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta dal fair value al 31 dicembre 2016.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta sono:

  • a. rischio di credito, ovvero il rischio che la Società subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da essa detenuta sia inadempiente;
  • b. rischio di liquidità, ovvero il rischio che la Società non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c. rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui la Società opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra riportati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione nell'apposita sezione.

7.3.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38 sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione
Garanzie
Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.587.097 834.888 834.888 778.653 0 6.644 12.750 36.841 834.888 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 378.236 378.236 378.236 378.236 378.236
Altre attività finanziarie negoziabili 95.289 95.289 95.289 95.289 95.289
Crediti commerciali verso terzi 361.364 361.364 361.364 167.814 305.128 6.644 12.750 36.841 361.364
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 726.627
Attività per imposte correnti 3.105
Altre attività 27.594 0 0 0
Attività non correnti 729.489 4.147 4.147 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 12.399
Attività immateriali 3.734
Partecipazioni al costo 697.233
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 8.330
Altre attività finanziarie 7.298 3.652 3.652 0
Totale attività 2.316.586 839.035 839.035 778.653 0 6.644 12.750 36.841 834.888
Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale
di cui
Massima esposizione
Garanzie
Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.315.857 808.255 808.255 668.880 99.809 904 28.240 10.423 808.255 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.901 271.901 271.901 271.901 271.901
Altre attività finanziarie negoziabili 149.007 149.007 149.007 149.007 149.007
Crediti commerciali verso terzi 387.348 387.348 387.348 248.123 247.972 99.809 904 28.240 10.423 387.348
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 482.535
Attività per imposte correnti 12.241
Altre attività 17.943 0 0 0
Attività non correnti 731.025 5.379 5.379 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 4.344
Attività immateriali 2.402
Partecipazioni al costo 697.743
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 20.809
Altre attività finanziarie 5.232 4.884 4.884 0
Totale attività 2.046.882 813.634 813.634 668.880 99.809 904 28.240 10.423 808.255

Le garanzie sui crediti sono rappresentate da lettere di credito in possesso della Società per la fornitura ad alcuni clienti, nonché da fidejussioni ottenute da clienti e assicurazioni del credito.

7.3.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Si precisa che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2017 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui
strumenti
Valore
nominale
Garanzia 2018 2019 2020 2021 2022 oltre 5 anni
finanziari della
passività
finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.433.513 1.346.640 1.346.640 0 1.351.057 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 407.618 407.618
Finanziamenti bancari 0 0 0
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 250.993 250.993 250.993
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,76%) 4.417
Strumenti derivati 53.455 53.455 53.455
Altri debiti finanziari 103.170 103.170 103.170
Debiti commerciali e altri debiti 870.577 870.577 870.577 870.577
Passività per imposte correnti 86.873
Altre passività 68.445 68.445 68.445 68.445
Passività non correnti 275.696 257.140 250.000 0 0 4.970 55.850 3.230 204.210 0
Passività finanziarie a lungo termine 257.140 257.140 250.000
Finanziamenti bancari 49.975 50.000 50.000
Prestiti obbligazionari 198.342 200.000 200.000
Altro 8.823
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,76%) 0 880 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario 0 0 0 4.210
Fondi per rischi 12.172
Fondi per benefici ai dipendenti 2.510
Altre passività 3.873 0 4.970 4.970 3.230
Totale passività 1.709.209 1.603.780 1.596.640 0 1.351.057 4.970 55.850 3.230 204.210 0
Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui Valore Garanzia 2017 2018 2019 2020 2021 oltre 5 anni
strumenti nominale
finanziari della
passività
finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.348.977 1.274.945 1.274.945 0 1.280.864 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 358.481 358.481
Finanziamenti bancari 15.000 15.000 15.000
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 161.064 161.064 161.064
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 4,22%) 7.430
Strumenti derivati 71.783 71.783 70.272
Altri debiti finanziari 110.634 110.634 110.634
Debiti commerciali e altri debiti 764.511 764.511 764.511 764.511
Passività per imposte correnti 74.032
Altre passività 151.953 151.953 151.953 151.953
Passività non correnti 205.868 183.438 185.000 0 0 36.236 36.236 86.606 46.899 0
Passività finanziarie a lungo termine 183.438 183.438 185.000
Finanziamenti bancari 183.438 185.000 30.000 30.000 80.000 45.000
Prestiti obbligazionari
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 4,22%) 1.266 1.266 3.376 1.899
Quota interessi prestito obbligazionario 0 0 0 0
Fondi per rischi 12.687
Fondi per benefici ai dipendenti 2.771
Altre passività 6.972 0 4.970 4.970 3.230
Totale passività 1.554.845 1.458.383 1.459.945 0 1.280.864 36.236 36.236 86.606 46.899 0

Il fair value degli strumenti derivati iscritti in bilancio si riferisce essenzialmente a posizioni correnti.

Si precisa che gli strumenti derivati di copertura compresi nelle passività finanziarie correnti accolgono Interest Rate Swaps relativi al finanziamento della Società: i flussi nominali futuri degli interessi su tale finanziamento sono già compresi nella "quota di interessi finanziamento a m/l termine" indicati nella sezione "Passività non correnti" della tabella.

7.3.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui la Società è esposta attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che la Società corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;

• ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale la Società è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, la Società, alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali.

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/ Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

2017 Variazione parametro di riferimento
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (93.873) 1,1993 (83.001)
Effetto su risultato ante-imposte (9.222) 7.546
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (6.327) 5.176

La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2016:

2016 Variazione parametro di riferimento
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (101.897) 1,0541 (57.817)
Effetto su risultato ante-imposte (6.424) 5.256
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (4.407) 3.606

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/ Dollaro, la Società pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. in base all'andamento di quest'anno del cambio, considerare una variazione di tale tipo porta a risultati riferibili ad un intervallo di confidenza del 99, 55%.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Variazione parametro di riferimento
Fair Value al 31/12/2017 -10% +10%
(891) 17.590 (16.017)
(891) 17.590 (16.017)
17.590 (16.017)
12.753 (11.612)
2016
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -10% +10%
Cambi (1.997) 20.167 (16.502)
(1.997) 20.167 (16.502)
Effetto su risultato ante-imposte 20.167 (16.502)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 14.621 (11.964)

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, la Società è esposta sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2017.

2017
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo Interessi passivi -50 bps +50 bps
d'interesse 2017 annui
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 1,76% (12.166)
Effetto su risultato ante-imposte 3.456 (3.456)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 2.506 (2.506)

La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2016:

Variazione parametro di riferimento
+50 bps
(3.551)
(2.574)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Società è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2017 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (585) (385) (936)
(585) (385) (936)
Effetto su risultato ante-imposte (385) (936)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (279) (679)

La simulazione al 31 dicembre 2016 è la seguente:

2016 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (886) 316 232
(886) 316 232
Effetto su risultato ante-imposte 316 232
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 229 168

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2017 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data. È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2017
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2017 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (1.495) 47.166 (50.029)
(1.495) 47.166 (50.029)
Effetto su risultato ante-imposte 47.166 (50.029)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 34.196 (36.271)

La simulazione al 31 dicembre 2016 è la seguente:

2016
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (40.532) 85.413 (85.413)
(40.532) 85.413 (85.413)
Effetto su risultato ante-imposte 85.413 (85.413)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 61.925 (61.925)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione della società ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.4 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente:

numero medio dipendenti 2017 2016
Dirigenti 36 34
Impiegati 221 218
Intermedi 0 0
Operai 0 0
Totale 257 252

7.5 Schemi relativi alle informazioni sui com- pensi e sulle partecipazioni dei compo- nenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei diri- genti con responsabilità strategiche

Le seguenti tabelle forniscono le informazioni relative ai compensi ed alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche; i dirigenti con responsabilità strategiche sono identificati nel Chief Financial Officer.

Il numero dei dipendenti è passato da 253 unità alla fine del 2016 a 262 al 31 dicembre 2017.

7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4)
Nome e Cognome Carica ricoperta Periodo per cui è stata Scadenza Emolumenti Benefici Bonus Altri
ricoperta la carica della carica per la carica non e altri compensi
nella società monetari incentivi
Consiglio di amministrazione (*) (*)
Gian Marco Moratti Presidente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 1.536.000
Massimo Moratti Amministratore Delegato 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 1.536.000
Angelo Moratti Vice Presidente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 236.000 -
Dario Scaffardi Vice Pres. Esecutivo - Dir. Gen. 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000 1.211.290
Gabriele Moratti Consigliere Non Esecutivo 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000 90.615
Angelo Mario Moratti Consigliere Non Esecutivo 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000 240.735
Giovanni Moratti Consigliere Non Esecutivo 20/04/17 31/12/17 25.151 62.049
Gabriele Previati Consigliere Non Esecutivo 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Gilberto Callera Consigliere Indipendente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Harvie-Watt Isabelle Consigliere Indipendente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Fidanza Laura Consigliere Indipendente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Andrey Nikolayevich Shishkin Consigliere Non Esecutivo 01/01/17 17/02/17 4.537
(*) competenze di lavoro subordinato
Collegio sindacale (**)
Giancarla Branda Presidente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 68.475
Simonelli Paola Sindaco Effettivo 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 40.000 5.344
Giovanni Luigi Camera Sindaco Effettivo 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 40.000 51.500
Pinuccia Mazza Sindaco Supplente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017
Giovanni Fiori Sindaco Supplente 01/01/17 13/12/17
(**) compensi sindacali da altre società del Gruppo
Organismo di vigilanza (***)
Gabriele Previati Presidente 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 45.000 30.000
Giovanni Luigi Camera Membro 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 25.000 15.000
Simona Berri Membro 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 117.486
Ferruccio Bellelli Membro 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 141.885
Marco Tonellotto Membro 01/01/17 31/12/17 approv. bil. d'esercizio 2017 25.000
(***) inclusi compensi da altre società del Gruppo
Comitato Controllo e Rischi
Gilberto Callera Presidente 01/01/17 31/12/17 40.000
Adriana Cerretelli Membro 01/01/17 31/12/17 35.000
Harvie-Watt Isabelle Membro 01/01/17 31/12/17 35.000
Fidanza Laura Membro 01/01/17 31/12/17 35.000
Gabriele Previati Membro 01/01/17 31/12/17 35.000
Comitato per la Remunerazione
Gilberto Callera Presidente 01/01/17 31/12/17 40.000
Fidanza Laura Membro 01/01/17 31/12/17 35.000
Gabriele Previati Membro 01/01/17 31/12/17 35.000
Dirigenti con responsabilità strategiche 656.852

Alla data di bilancio risulta non ancora corrisposto il trattamento di fine rapporto (non incluso nella tabella precedente) per un importo pari a 208 migliaia di euro.

7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Cognome e nome Carica Società Numero azioni possedute Numero Numero Numero azioni possedute
alla fine dell'esercizio azioni azioni alla fine dell'esercizio
precedente acquistate vendute precedente
Gian Marco Moratti Presidente Saras Spa - - - -
Massimo Moratti Amministratore Delegato Saras Spa - - - -
Angelo Moratti Vice Presidente Saras Spa - - - -
Angelo Mario Moratti Consigliere non esecutivo Saras Spa - - - -
Gabriele Moratti Amministratore Saras Spa - - - -
Giovanni Moratti Consigliere non esecutivo Saras Spa - - - -
Gilberto Callera Consigliere indipendente Saras Spa - - - -
Andrey Nikolayevich Shishkin Consigliere esecutivo Saras Spa - - - -
Adriana Cerretelli Consigliere indipendente Saras Spa - - - -
Gabriele Previati Consigliere non esecutivo Saras Spa 12.164 - 12.164 -
Lura Fidanza Consigliere indipendente Saras Spa - - - -
Isabelle Harvie-Watt Consigliere indipendente Saras Spa - - - -
Dario Scaffardi Vice Pres. Esec. E Dir. Gen. Saras Spa 146.370 - - 146.370
Giancarla Branda Pres.Collegio Sindacale Saras Spa - - - -
Giovanni Luigi Camera Sindaco effettivo Saras Spa - - - -
Paola Simonelli Sindaco effettivo Saras Spa - - - -
Pinuccia Mazza Sindaco supplente Saras Spa - - - -
Giovanni Fiore Sindaco supplente Saras Spa - - - -
Dirigenti con responsabilità strategica Saras Spa - - - -

7.6 Impegni

Al 31 dicembre 2017 e 2016 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capoGruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2017 ammonta ad un totale di 230.227 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.7 Altro

Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio

8. Varie

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

Ai sensi dell'art 2428 del Codice Civile si precisa che le sedi secondarie della società sono:

Direzione Generale e Amministrativa - Milano

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto del Destinatario Corrispettivo
servizio erogatore di competenza
dell'esercizio 2017
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 641
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA 2
Totale 643

Gli emolumenti riferiti alla revisione contabile includono anche i compensi per procedure svolte dalla società di revisione su alcune specifiche tematiche emerse nell'anno, nonché i compensi per l'emissione della relazione sulle Dichiarazioni Non Finanziarie ex D.Lgs. 254/2016.

9. Pubblicazione del bilancio

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 12 marzo 2018 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione

RELAZIONI AI BILANCI 2017

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2017 181

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Amministratore Delegato, Dario Scaffardi, Vice Presidente Esccutivo e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. · l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1º gennaio 2017 - 31 dicembre 2017.

  1. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 1 marzo 2018 Firma organi amministrativi delegati

(Bott. Massimo Moratti)

(Ing. Danio Scaffardi

Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Assems be

(Dott. Franco Balsamo)

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Millano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Saras S.p.A. (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Saras S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.D.A. Sede Legale: Via Po, 32 : ODFB Roma
Captule Sociale delleriato Euro 3.250,000, settocritta e versato Euro 3.100,000,00 i.v.
Forita ala 5.0. del Registro delle imperse nesso l a al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
o al Albo Secciate delle società di revisione
lo al progressivo n.

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Aspetti chiave

Recuperabilità delle immobilizzazioni

La recuperabilità delle immobilizzazioni è influenzata dalla variabilità di fattori di mercato. La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni a vita definita e, qualora si manifestino, assoggetta ad impairment test tali attività; inoltre, effettua, almeno annualmente, il test di impairment delle immobilizzazioni immateriali a vita indefinita.

La stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende da variabili esogene di settore e si basa su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso a giudizio da parte degli amministratori, con particolare riferimento ad indicatori di settore ed a previsioni di andamento del mercato, che, a tal fine, sono monitorati dalla Direzione Aziendale in modo continuo, considerando i dati e le informazioni di studi e analisi di settore che vengono acquisiti regolarmente a supporto del processo valutativo.

In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione deve assumere nella stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni, tra cui in particolare i possibili effetti sui flussi di cassa futuri delle variazioni del contesto di mercato, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa relativa alla recuperabilità delle attività non correnti è fornita nelle note al bilancio 3.6 "Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività" e 5.2.1 "Immobili, impianti e macchinari" e 5.2.2 "Attività immateriali".

Risposte di revisione

Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi della procedura e dei controlli posti in essere dal Gruppo in merito alla valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni, l'analisi di eventuali indicatori di impairment delle immobilizzazioni, la discussione con la Direzione Aziendale sugli scenari economici e di settore considerati ai fini dello sviluppo dei propri piani e sulla previsione dei flussi di cassa utilizzati nell'impairment test, anche sulla base di fonti esterne indipendenti, prese a riferimento dal Gruppo.

I modelli di stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni predisposti dal Gruppo sono stati da noi criticamente analizzati insieme alla coerenza delle assunzioni utilizzate rispetto agli scenari considerati nella predisposizione dei piani aziendali. Abbiamo, inoltre, analizzato la relazione dell'esperto, di cui abbiamo verificato la competenza, la capacità e l'obiettività, che ha assistito il Gruppo nello predisposizione di uno dei modelli di impairment test.

Nell'esecuzione delle nostre verifiche, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.

Abbiamo, infine, verificato l'adequatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione all'aspetto chiave.

Complessità regolatorie e conseguenti contenziosi in materia di energia elettrica

Il settore dell'energia elettrica è regolato da normative caratterizzate da elevata complessità, che hanno comportato il coinvolgimento della controllata Sarlux S.r.I. in contenziosi amministrativi, il cui esito potrebbe influenzare le valutazioni di recuperabilità economica di

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave di revisione hanno riguardato, tra l'altrola comprensione, anche attraverso la discussione con la Direzione Aziendale circa l'interpretazione delle normative applicabili e l'evoluzione dei contenziosi pendenti, anche sulla base delle

significativi elementi dell'attivo, principalmente inclusi nelle voce 5.1.6 "Altre Attività".

La Direzione Aziendale, con il supporto dei propri legali, ha riflesso in bilancio le proprie aspettative di recuperabilità di tali poste dell'attivo.

Abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione in relazione alla complessità, anche interpretativa, della materia regolamentare nonché della rilevanza e delle incertezze connesse alla valutazione dei contenziosi in essere.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota 7.1 "Analisi dei principali contenziosi in essere" al bilancio.

informazioni aquisite dai legali che assistono il Gruppo, l'esame della principale documentazione utilizzata dalla Società e delle informazioni ricevute dai legali esterni nonchè l'esame dei riflessi delle conclusioni di tali analisi sulle valutazioni di bilancio.

Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione all'aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Saras S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tale scelta.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno:
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Saras al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c.2, lettera e), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs.30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione non da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 26 marzo 2018

Alberto Romeo (Socio)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Massimo Moratti, Amministratore Delegato, Dario Scaffardi, Vice Presidente Esecutivo e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. · l'effettiva applicazione.

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1º gennaio 2017 - 31 dicembre 2017.

2. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 1 marzo 2018

Firma organi amministrativi delegati

Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

(Dott Massimo Morath

greni

(Dott. Franco Balsamo)

Darlo Scaffar Hi (Ing

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO SFPARATO DI SARAS SPA

SARAS S.p.A.

Sede in S.S. Sulcitana 195 km. 19° - Sarroch (CA)

Capitale Sociale Euro 54.629.666,67 i.v.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

ai sensi dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429 co.3 del c.c.

Signori Azionisti,

Il Collegio riferisce sulle azioni eseguite in senso coerente con le raccomandazioni espresse dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001 -DEM/1025564, modificata ed integrata con comunicazione del 4 aprile 2003 -DEM/3021582 e successivamente con comunicazione del 7 aprile 2006 - DEM/6031329.

In questa Relazione il Collegio riferisce anche dell'attività di vigilanza svolta sull'osservanza delle disposizioni recate dal D.lsg. n. 254/2016, in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità, da parte della Società.

Nel dettaglio, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, il Collegio riferisce:

  • a) di aver vigilato sull'osservanza da parte della Società della legge, delle normative principali e secondarie e dello statuto;
  • b) di aver ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dall'art. 150 del D.Igs. n. 58/1998 e con le modalità previste dallo Statuto all'art. 22, informazioni sul generale andamento della gestione, sulla prevedibile evoluzione dello stesso, nonché sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dalle sue controllate nel corso dell'esercizio, e di poter ragionevolmente affermare, sulla

base delle informazioni rese disponibili, che le delibere assunte e le azioni intraprese siano conformi alla legge ed allo statuto sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Le informazioni suddette sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla Gestione alla quale si rinvia;

  • c) di non aver rilevato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate. Al riguardo, nella Nota Integrativa - al paragrafo 7.3. del Capitolo 7 recante "Altre informazioni" - gli Amministratori evidenziano ed illustrano, in maniera analitica, l'esistenza di rapporti di interscambio di beni e servizi e rapporti di carattere finanziario con società controllate e con altre parti correlate, esplicitandone gli effetti economici, precisando che gli stessi rapporti sono stati regolati alle condizioni che si sarebbero applicate per operazioni della stessa natura fra parti non correlate e rappresentando la relativa rispondenza all'interesse della Società. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2017, la Società non ha acquistato né venduto azioni proprie sul Mercato Telematico Azionario Italiano, ancorchè l'Assemblea degli Azionisti, in data 20 aprile 2017, abbia autorizzato un programma di acquisto di azioni ordinarie di Saras S.p.A., ai sensi degli articoli 2357 del codice civile e 132 del D.lgs. n. 58/1998, da effettuarsi entro il termine di dodici mesi a decorrere dalla delibera autorizzativa, quindi entro il 20 aprile 2018:
  • d) di aver valutato positivamente la conformità della Procedura in materia di operazioni con Parti correlate adottata dalla Società (approvata con delibera del 23 gennaio 2007 e modificata con successiva delibera del 19 marzo 2014) ai principi contenuti nel "Regolamento in materia di operazioni con parti correlate" adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e sue successive modifiche in attuazione dell'art. 2391-bis del codice civile ed a quelli recati dal Codice di Autodisciplina; nonché la relativa coerenza con le indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010; tanto da poter concludere che le procedure adottate dal Consiglio sono idonee a garantire una corretta e trasparente regolamentazione delle operazioni con parti correlate. Al

riguardo, sottolinea che le funzioni precipue del Comitato Parti Correlate sono state conferite al Comitato Controllo e Rischi, istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione ed in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina;

  • e) di aver acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di competenza, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, alle dimensioni della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale;
  • f) di aver vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, attraverso la propria partecipazione ai Consigli di amministrazione e sulla base delle informazioni acquisite, dando atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e ragionevolezza e che gli amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute;
  • g) di aver acquisito conoscenza e vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lett. d) del D.lgs. n. 58/1998, per le principali società soggette a controllo, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2 dello stesso D.lgs. n. 58/1998, tramite:
    • v l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali;
    • v gli incontri e gli scambi di informazioni con i Presidenti dei Collegi sindacali e con il Sindaco Unico ove previsto;
    • v gli incontri con la Società incaricata anche della revisione legale delle partecipate;
    • e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;
  • h) di aver valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
  • v l'esame della relazione del Dirigente Preposto al controllo interno sul sistema di Controllo interno della Società;
  • √ l'esame delle relazioni della funzione Internal Audit e dell'informativa resa dalla stessa sugli esiti della attività di monitoraggio avente ad oggetto l'attuazione delle azioni correttive di volta in volta individuate;
  • V l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni;
  • V l'esame dei documenti aziendali;
  • V l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di revisione;
  • v lo scambio di informazioni con gli organi di controllo delle controllate ex art. 151, commi 1 e 2, del D.lgs. n. 58/1998:

e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;

  • i) di aver preso visione e di aver ottenuto informazioni sulle attività di carattere procedurale ed organizzativo poste in essere, in attuazione della normativa afferente alla "Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti" di cui al D.lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche; di aver ricevuto dall'Organismo di Vigilanza i verbali delle relative riunioni svolte nel corso dell'esercizio 2017 e di aver ricevuto dallo stesso assicurazione in merito all'assenza di fatti o situazioni da segnalare nella presente relazione;
  • j) di aver vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del D.lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la Corporate Governance, cui la Società ha dichiarato di aderire con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 novembre 2006; di aver verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei Consiglieri; di aver verificato il rispetto dei criteri di indipendenza da parte dei singoli componenti del Collegio sindacale, come previsto dall'art. 3, C.5 del Codice appena richiamato e di aver verificato l'adozione di una procedura di autovalutazione sulla composizione e funzionamento del Consiglio e del Comitati istituiti al suo interno;

k) di aver appreso dagli Amministratori, ricevendone conferma dalla Società Ernst & Young S.p.A., che alla stessa sono stati conferiti - oltre a quello di revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, per gli esercizi 2015/2023, ed a quello di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo - incarichi aventi ad oggetto prestazioni di servizi riconducibili all'attività di revisione del bilancio. Trattasi di: i) prestazioni di servizi addizionali e straordinari aventi ad oggetto l'analisi e gli impatti dei nuovi principi IFRS 15 e IFRS 9, eseguite per l'esercizio 2017; ii) prestazioni di servizi riferibili alla modifica dell'indicatore alternativo di performance aziendale (non-gaap measure) denominato "risultato comparable", eseguite per l'esercizio 2017 e comportanti attività aggiuntive anche per tutti gli esercizi fino al 31 dicembre 2023; iii) prestazioni di servizi aggiuntive divenute necessarie per l'intervento di modifiche normative che hanno introdotto nuovi obblighi per il revisore e attività di verifica più complesse per ciascuno degli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2023. Per queste attività aggiuntive, la Società di revisione ha chiesto incremento del compenso pari ad € 70.000,00 (settantamila,00) per quelle indicate al punto i); pari ad € 50.000,00 (cinquantamila,00) per quelle indicate al punto ii) relative al 2017 e ad € 20.000,00 (ventimila,00) per quelle indicate allo stesso punto ii) per ciascuno degli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2023; pari ad € 70.000,00 (settantamila,00) per quelle indicate al punto iii) per ciascuno degli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2023. La proposta di adeguamento del compenso per incremento di attività ed ore per ciascuno degli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2023 è stata discussa dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 12 marzo 2018 e sarà sottoposta a questa Assemblea per l'approvazione, corredata da una proposta motivata del Collegio. La Società di revisione ha svolto altresì attività di revisione limitata avente ad oggetto la conformità della dichiarazione di informazioni non finanziarie alla disposizioni di legge, per la quale ha chiesto un compenso pari ad € 38.000,00 (trentottomila,00) per gli esercizi 2017 e 2018 e ad € 35.000,00 (trentacinquemila,00) per gli esercizi dal 2019 al 2023;

I) di aver ricevuto dalla Società di revisione conferma della propria indipendenza ai sensi dell'art. 17 del D.lgs. n. 39/2010 e ai sensi del paragrafo 17 del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260;

m) di aver rilasciato, nel corso dell'esercizio 2017, i seguenti pareri favorevoli:

  • v sulla mancata cooptazione di un amministratore a seguito delle dimissioni di Andrey Nikolayevich Shishkin, rassegnate con lettera del 16 febbraio 2017, e sul rinvio della scelta alla successiva assemblea degli azionisti;
  • V sull'incremento della remunerazione annua attribuita ai componenti i Comitati tenuto conto del maggior impegno loro richiesto ai sensi del comma 3 dell'art. 2389 del codice civile;
  • v sulla remunerazione attribuita al Presidente dell'Organismo di Vigilanza, Ing. Gabriele Previati in aggiunta al suo compenso di amministratore ai sensi del comma 3 dell'art. 2389 del codice civile;
  • v sulla valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e dal D.lgs. n. 58/1998 in capo ai consiglieri indipendenti
  • v sull'approvazione del piano annuale di attività predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.1. c) del Codice di Autodisciplina;
  • v sulla valutazione sul corretto utilizzo dei principi contabili e sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, effettuata dal Comitato Controllo e Rischi, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.2. a) del Codice di Autodisciplina, di concerto con il Dirigente Preposto;
  • v sull'attribuzione dell'incarico di revisione limitata sulla conformità delle informazioni non finanziarie fornite rispetto alle norme contenute nel D.Igs. 30 dicembre 2016 n. 254 alla Società incaricata della revisione legale;
  • v sull'attribuzione dell'incarico alla stessa Società di revisione di eseguire prestazioni di servizi addizionali e straordinari aventi ad oggetto l'analisi e gli

impatti dei nuovi principi IFRS 15 e IFRS 9 per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017;

  • v sull'attribuzione dell'incarico sempre alla Società incaricata della revisione del bilancio di eseguire prestazioni di servizi addizionali e straordinari riferibili alla modifica dell'indicatore alternativo di performance aziendale (non-gaap measure) denominato "risultato comparable", per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017;
  • n) di aver verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri, ai sensi dell'art. 3, comma 3.C.5., del Codice di Autodisciplina;
  • o) di non aver ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile ed esposti;
  • p) di aver ricevuto analitica informativa in merito agli impairment test eseguiti ai sensi dello IAS 39 nel 2016 a conferma dei valori di alcune immobilizzazioni di importo rilevante iscritte nei bilanci delle società controllate;
  • q) di aver ricevuto analitica informativa in merito alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate. Di tali operazioni, esaminate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, si citano le seguenti:
    • v emissione di un prestito obbligazionario sottoscritto in data 28 dicembre 2017 per una durata di 5 anni per un importo di 200 milioni di euro;
    • v estinzione anticipata di un contratto di finanziamento sottoscritto con un pool di banche il 6 marzo 2015 e modificato il 26 ottobre 2016. Tale finanziamento è stato estinto il 30 dicembre 2017, a seguito dell'emissione del prestito obbligazionario;
  • r) di aver tenuto riunioni, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.lgs. n. 58/1998, con esponenti della Società incaricata della revisione legale, dalle quali non sono emersi fatti o criticità degni di menzione nella presente relazione;

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  • s) di aver ricevuto il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, redatto secondo i principi contabili internazionali, e la relazione sulla gestione, nei termini previsti dall'art. 2429 del codice civile, nonché il Bilancio di Sostenibilità recante la Dichiarazione consolidata delle informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità, nei termini previsti dall'art. 5 del D.lgs. n. 254/16;
  • t) di aver ricevuto, in data 26 marzo 2018, dalla Società di revisione legale le relazioni ai sensi dell'art. 14 e dell'art. 19, comma 3, del D.lgs. n. 39/2010 rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2017. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato della Società forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del D.lgs. n. 38/2005; e che la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nel comma 4 dell'art. 123-bis del D.lgs. n. 58/1998, sono coerenti con il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato:
  • u) di aver ricevuto, in data 26 marzo 2018, dalla Società di revisione Ernst & Young S.p.A. la relazione prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014;
  • v) di aver ricevuto, in data 26 marzo 2018, dalla Società di revisione Ernst & Young S.p.A. la relazione di revisione limitata sulla conformità delle informazioni non finanziarie fornite rispetto alle norme contenute nel D.Igs. 30 dicembre 2016 n. 254, dalla quale risulta l'inesistenza di elementi idonei a far ritenere che la DNF "non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto citato e dal GRI Standards".

Dichiarazione di informazioni di carattere non finanziario

Il Collegio, nell'ambito della ordinaria attività svolta in attuazione della normativa vigente, ha vigilato sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni stabilite dal D.lsg. n. 254/2016 in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.

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La Società ha redatto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario nella forma più ampia di "Bilancio di sostenibilità", collocandola in un documento distinto e non in una sezione della relazione sulla gestione.

La suddetta dichiarazione copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, rilevanti tenuto conto dell'attività e delle caratteristiche dell'impresa, in misura adeguata al fine di consentire la comprensione dell'attività della Società, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, in senso coerente con le disposizioni contenute nell'art. 3 del D.lgs. n. 254/2016.

Nella dichiarazione è fatta esplicita menzione dello standard di rendicontazione adottato, ovvero i "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" (in breve GRI Standard).

Sulla suddetta dichiarazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 12 marzo 2018 e messa a disposizioni dei Sindaci nella stessa data, il Collegio ha svolto un controllo di tipo sintetico sui sistemi e sui processi allo scopo di accertare il rispetto della legge e della corretta amministrazione. In concreto il controllo ha avuto ad oggetto la matrice di rilevanza dei rischi, le modalità di rendicontazione delle informazioni fornite e la corrispondenza al vero delle stesse, nonché la coerenza della stessa rendicontazione con le previsioni del decreto.

All'esito dell'attività svolta ed alla luce delle conclusioni raggiunte dalla Società di revisione nella specifica relazione, il Collegio può attestare l'adeguatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel D.lgs. n. 254/2016.

Conclusioni

Per lo svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2017, il Collegio si è riunito dodici volte; ha assistito ad una Assemblea degli azionisti, a sei riunioni del Consiglio di Amministrazione; a tre riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine ed a cinque riunioni del Comitato Controllo rischi.

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Gli elementi di conoscenza necessari per lo svolgimento dell'attività di competenza del Collegio sono stati acquisiti, oltre che dalla partecipazione alle suddette riunioni, anche attraverso indagini dirette, nonché attraverso la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate. Da quanto è emerso dalle verifiche e dalla partecipazione alle riunioni, le scelte operate dagli Amministratori appaiono conformi alla legge ed allo statuto, ai principi di corretta amministrazione, nonché coerenti e compatibili con le dimensioni aziendali e con il patrimonio sociale.

Nel corso dell'attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni assunte dalla Società di revisione non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione.

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, e dall'analisi del progetto di bilancio presentato, considerato che, in data 26 marzo 2018, la Società di revisione ha rilasciato le proprie relazioni senza rilievi, il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Si ricorda infine che il mandato triennale del Collegio - come quello del Consiglio di Amministrazione - scade con l'approvazione del bilancio in esame da parte dell'Assemblea. Pertanto i Sindaci, ringraziando per la fiducia loro accordata fino ad oggi, invitano i Signori Azionisti ad assumere i necessari provvedimenti.

27 marzo 2018

Il Collegio Sindacale

Giancarla Branda - Presidente

Giovanni Luigi Camera - Sindaco effettivo Gjugm

Paola Simonelli - Sindaco effettivo

ELENCO DEGLI INCARICHI RICOPERTI DAL COLLEGIO SINDACALE IN SOCIETÀ DI CUI AL LIBRO V DEL CODICE CIVILE ALLA DATA DEL 12/03/2018

Avv. Giancarla Branda

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Sara Assicurazioni SpA Sindaco Effettivo e membro dell'Organismo di Vigilanza
Sara Vita SpA Sindaco Effettivo e membro dell'Organismo di Vigilanza
RFI - Rete Ferroviaria Italiana SpA Sindaco Effettivo e membro dell'Organismo di Vigilanza
ACI Consult SpA in liquidazione ordinaria Sindaco Effettivo
ACI Progei SpA Sindaco Effettivo e sindaco Effettivo Consorzio Studi e Ricerche Fiscali
Consorzio Studi e Ricerche Fiscali Sindaco Effettivo
ACI Informatica SpA Sindaco Supplente
Italcertifier SpA Sindaco Supplente
Banca Network Investimenti in liquidazione coatta Amministrativa Membro del Comitato di Sorveglianza

Dott. Giovanni Luigi Camera

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
ASPREMARE Ass.ne per la Prevenzione e la Terapia delle Malattie Renali - ONLUS Revisore
Fondazione Cardinale Federico Borromeo Presidente del Collegio dei Revisori
M-I Stadio Srl Sindaco Effettivo
Massimo Moratti SapA Sindaco Effettivo
Mondini Cavi SpA Presidente Collegio Sindacale
Sardeolica Srl Sindaco Unico
Sarlux Srl Sindaco Effettivo
Shine Sim SpA Presidente Collegio Sindacale

Dott.ssa Paola Simonelli

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Bruker Italia Srl Presidente del Collegio Sindacale
E-Group Italia SpA in liquidazione Presidente del Collegio Sindacale
Cooperativa per il Restauro SCARL Revisore Legale
Actavis Italy SpA a socio unico Sindaco Effettivo
Aliserio Srl Sindaco Effettivo
Biotecnica Instruments SpA Sindaco Effettivo
Chef Express SpA Sindaco Effettivo
Bi-Qem SpA Sindaco Effettivo
Bi-Qem Specialties SpA Sindaco Effettivo
Cremonini SpA Sindaco Effettivo
Emme Esse SpA in liquidazione Sindaco Effettivo
Errevi SpA n liquidazione Sindaco Effettivo
Fondo Pensione di Previdenza Bipiemme Sindaco Effettivo
Fratelli Gotta Srl Sindaco Effettivo
GE.SE.SO Gestione Servizi Sociali Srl Sindaco Effettivo
Intersider Acciai Spa in liquidazione Sindaco Effettivo
MARR SpA Sindaco Effettivo
Perani & Partners SpA Sindaco Effettivo
Posa SpA Sindaco Effettivo
Pusterla 1880 SpA Sindaco Effettivo
Sarlux Srl Sindaco Effettivo
UBS Fiduciaria SpA Sindaco Effettivo

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

EY S.D.A. Via Meraviali, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell' art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e al principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Non ci sono aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

ede Legale: Via Po, 32 - 00196 Rema
iapilale Sociale delle 2.250,000,00, sottoscrillo e versato Euro 3.100.000,00 i.v.
scritta alla \$.O. del Registro delle limpreso perso l P.IVA 00891231003 Perifica al Registro Revisori Legali al n. 70345 Publicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
Iscritta all Albo Speciale delle società di revisione
Conso

A member firm of Ernst & Voung Global Limited

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadequata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;

· abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 26 marzo 2018

S.p. Alberto Rome (Socio)

Investor Relations [email protected]

Numero Verde per gli investitori individuali 800 511155

Progetto grafico e impaginazione Michele D'Ambrosio, Milano

Foto: Stefano Dal Pozzolo, Roma Marco Cauz, Milano

Stampa: DigitalPrint Service, Milano

Saras SpA - Sede legale: Sarroch (CA) SS. 195 Sulcitana, Km 19 Numero Iscrizione Registro Imprese, Codice Fiscale e Partita IVA 00136440922

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