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Saras

Annual Report Mar 29, 2017

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E PROGETTO DI BILANCIO SEPARATO DI SARAS SpA AL 31 DICEMBRE 2016

INDICE DI BILANCIO

PROFILO DEL GRUPPO SARAS

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) ed una delle più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 10,0). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria viene gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane

PRODOTTI PETROLIFERI VENDUTI IN ITALIA E SPAGNA NEL CANALE RETE ED EXTRA RETE

maturato in oltre cinquant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste straordinarie risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, incorporata a Ginevra nel mese di settembre 2015, che si occupa di acquisire grezzi e altre materie prime per la raffineria del Gruppo, di venderne i prodotti raffinati, e di svolgere anche attività di trading, agendo da una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere.

Direttamente ed attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta e carburante per l'aviazione, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei. In particolare, nel 2016 circa 2,30 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi sono state vendute in Italia nel canale extra rete, ed ulteriori 1,79 milioni di tonnellate sono state vendute nel mercato spagnolo tramite la controllata Saras Energia SAU, attiva sia nel canale extra-rete che rete.

Ad inizio anni 2000, il Gruppo Saras ha intrapreso anche l'attività di produzione e vendita dell'energia elettrica, mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato), che ha una potenza installata di 575MW ed è gestito anch'esso dalla controllata Sarlux Srl. Tale impianto utilizza in carica i prodotti pesanti della raffinazione, e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per oltre il 35% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso il parco eolico di Ulassai. Il parco, operativo dal 2005, viene gestito dalla controllata Sardeolica

ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DALL'IMPIANTO IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato)

CONTRIBUTO AL FABBISOGNO ENERGETICO DELLA SARDEGNA

35%

Srl ed ha una capacità installata pari a 96MW.

Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e di ricerca scientifica per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec SpA, ed opera anche nel campo della ricerca di idrocarburi gassosi.

MILESTONES

Anni 1960

Inizio attività

Anni 1970

Potenziamento impianti

Anni 1980

Incremento della capacità di conversione

Anni 1990

Ambiente e nuove tecnologie, espansione nel mercato extra-rete

1962

Angelo Moratti fonda Saras.

1965

avvio della raffineria di Sarroch.

1968

installazione di una nuova unità di distillazione primaria e dell'impianto di Cracking Catalitico a letto fluido (FCC). 1970 installazione dell'unità di Alchilazione e di un impianto per il trattamento delle acque reflue.

1983

installazione dell'unità di Visbreaking (VSB) e di un'unità di distillazione sotto vuoto (Vacuum).

1984

installazione di una nuova unità di Reforming Catalitico (CCR).

Fine anni '80

potenziamento dell'unità FCC sino alla capacità di 94.000 bl/giorno.

1992

installazione della prima unità di Mild Hydrocracking (MHC1).

Metà anni '90

Saras inizia ad operare nel mercato extra-rete (vendite all'ingrosso) in Spagna (Saras Energia) ed in Italia (Arcola Petrolifera).

Anni 2000

IPO, nuovi investimenti in alta tecnologia ed ambiente

2001

  • Avviamento dell'impianto IGCC (impianto di gasificazione a ciclo combinato).
  • installazione di una seconda unità Mild Hydrocracking (MHC2).
  • installazione di un'unità di eterificazione (TAME).

2005

il parco eolico di Ulassai è operativo con una potenza installata pari a 72MW.

2006

IPO per perseguire progetti di crescita e cercare nuove opportunità.

2007

aumento capacità di conversione, e significativo miglioramento della produzione di gasolio per autotrazione.

2008

  • ottenimento della registrazione EMAS (Eco Management Audit Scheme).
  • avvio dell'unità di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (TGTU).
  • avviamento dell'unità di desolforazione delle benzine (U800).

2009

  • Inizio commercializzazione di benzina e gasolio a 10 ppm (parti per milione) della concentrazione di zolfo. Significativa riduzione delle emissioni indirette di SO2.
  • Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo, e che consentono di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali
  • Estensione della rete di distribuzione nell'area meridionale della Spagna, mediante l'integrazione di 71 stazioni di servizio acquisite da ERG.
  • Inaugurata l'opera d'arte "La cattura dell'Ala del Vento" dedicata al parco eolico di Ulassai dall'artista Maria Lai.
  • Durante la manutenzione dell'impianto MHC1, si è verificato un tragico evento con il decesso di tre operai.
  • Completato un importante ciclo di manutenzione ed investimenti, determinanti per la redditività della società, agli impianti: Topping 1, FCC, ALKY, TAME, MHC1, MHC2, e VSB.

MILESTONES

Anni 2010

Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività

2010

  • Avvio del "Progetto Focus", volto a migliorare efficienza produttiva, efficacia operativa ed a razionalizzare i costi.
  • Saras diventa membro accreditato dell'OCIMF (Oil Companies International Marine Forum), e può operare nell'ambito del "vetting" all'interno del programma SIRE dell'OCIMF.
  • Emissione obbligazionaria presso la Borsa del Lussemburgo, rivolta ai soli investitori istituzionali, del valore nominale di 250 milioni di Euro e della durata 5 anni.

2011

  • "Project Focus" consegue risultati positivi ed viene esteso anche alle attività di "Programmazione" e "Supply & Trading".
  • Il Gruppo sfrutta la propria flessibilità commerciale ed operativa per sopperire alla mancanza di grezzi libici, in conseguenza della guerra civile che sconvolge il paese.
  • Viene compiuta la fermata decennale per la manutenzione programmata dell'intero impianto IGCC.

– La controllata "Sardeolica Srl" porta la capacità installata del parco eolico di Ulassai da 72 a 96 MW.

2012

  • Il Consiglio di Amministrazione di Saras approva il Piano Industriale 2013-2017, basato su attività mirate ad incrementare l'efficacia e l'efficienza, ed a perseguire nuove opportunità commerciali.
  • Presso il segmento Raffinazione, viene effettuato il revamping del MildHydroCracking-2 (MHC2).
  • Essere fra i più sicuri ed efficienti operatori del settore rimane la sfida principale per il Gruppo Saras, in un contesto competitivo difficile ed aggravato dalla recessione nella Zona Euro

2013

  • La strategia industriale del Gruppo resta focalizzata sulla ricerca della performance operativa ottimale.
  • Un'importante riorganizzazione societaria viene portata a compimento, trasferendo il ramo d'azienda del

segmento Raffinazione da Saras SpA alla controllata Sarlux Srl.

– Rosneft acquisisce a fine aprile il 13,70% del capitale sociale di Saras SpA dagli azionisti di maggioranza, i dottori Gian Marco e Massimo Moratti ed, a metà giugno un ulteriore 7,29% dai mercati finanziari, mediante un offerta pubblica di acquisto volontaria parziale.

2014

  • Il Gruppo Saras prosegue le iniziative di asset management mirate alla riduzione dei costi, all'incremento dell'efficienza energetica, ed al coordinamento tra attività commerciali e gestione operativa della raffineria.
  • Emissione obbligazionaria presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, del valore nominale di 175 milioni di Euro e della durata 5 anni.
  • Vengono effettuate con successo le importanti attività di turnaround quinquennale presso l'impianto FCC di Cracking Catalitico, e le sue due principali unità ancillari:

Alchilazione (Alky) ed Eterificazione (TAME).

  • Arcola Petrolifera Srl viene fusa per incorporazione in Saras SpA, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2014.
  • Il 29 dicembre 2014 Sarlux Srl acquisisce un ramo d'azienda di Versalis SpA, composto da circa l'80% delle unità produttive del complesso petrolchimico Versalis di Sarroch, al fine di realizzare notevoli sinergie industriali ed organizzative, e rafforzarsi ulteriormente nel panorama competitivo internazionale.

2015

– Il 2015 segna un cambiamento strutturale dei mercati petroliferi: prezzi del grezzo più equilibrati, maggior disponibilità di tipologie di grezzo non-standard, ripresa dei consumi di prodotti petroliferi, razionalizzazione del sistema di raffinazione europeo, riduzione della capacità spare a livello globale e correzione di alcune distorsioni di mercato, concorrono alla ripresa dei margini di raffinazione, beneficiando in misura maggiore le raffinerie complesse come

quella del Gruppo Saras.

  • Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, il Gruppo Saras adotta un innovativo modello di business basato sulla gestione integrata della Supply Chain (ovvero della filiera di approvvigionamento della materia prima). Tale modello, altamente remunerativo e sofisticato, si fonda sulle straordinarie caratteristiche di flessibilità ed alta conversione della raffineria di Sarroch, oltre che sul coordinamento stretto tra esperti di programmazione, traders ed esperti della gestione operativa degli impianti.
  • In data 15 ottobre, si svolge presso la raffineria di Sarroch il Capital Markets Day del Gruppo Saras e viene presentato il Piano Industriale 2016–2019, basato sull'esecuzione ottimale del modello di gestione integrata della Supply Chain, e su una serie di iniziative di miglioramento in ambito affidabilità, efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito, con investimenti moderati e brevi periodi di rientro.
  • In data 19 ottobre, Rosneft vende ad un

qualificato gruppo di investitori istituzionali internazionali circa l'8,99% del capitale sociale di Saras SpA, e riduce la sua partecipazione al 12%.

– In data 10 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento bancario quinquennale, per un importo complessivo pari a 265 milioni di euro, con lo scopo di rifinanziare debito esistente e di supportare le generali esigenze societarie.

2016

  • Come nell'esercizio precedente, anche il 2016 si conferma un anno positivo per l'industria della raffinazione Europea, grazie al permanere di condizioni di mercato caratterizzate da un'ampia offerta di grezzi, inclusi quelli di tipologie non convenzionali, le cui lavorazioni favoriscono siti complessi, integrati e ad alta conversione come quello Saras. Anche sul fronte della domanda globale di prodotti raffinati, il 2016 risulta un anno di solida crescita (+1,5 mbl/g rispetto al 2015).
  • Da gennaio è pienamente operativa a Ginevra Saras Trading SA, con l'obiettivo di conseguire un vantaggio logistico,

posizionandosi nel cuore di una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere. Saras Trading è un fondamentale tassello nell'implementazione del modello di gestione integrata della Supply Chain e, oltre a provvedere agli acquisti di materie prime ed alla vendita dei prodotti raffinati della raffineria, svolge anche attività di trading indipendente su grezzo e prodotti petroliferi.

  • In febbraio, a seguito delle dimissioni del consigliere non esecutivo Igor Ivanovich Sechin, è stato cooptato quale nuovo membro del Consiglio di Amministrazione di Saras SpA, Andrey Nikolayevich Shishkin che fino al 2012 è stato Vice Ministro dell'Energia della Federazione Russa ed attualmente ricopre il ruolo di Vice Presidente Rosneft per "Energy, Localization and Innovation".
  • In data 22 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,17 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 10,8%), per un totale di 159,1 milioni di Euro. Il ritorno al pagamento del

dividendo dopo numerosi anni è stato reso possibile dal miglioramento delle condizioni del mercato della raffinazione, e dagli ottimi risultati dell'esercizio 2015.

– L'esercizio 2016 ha visto il Gruppo Saras impegnato in un importante processo di ottimizzazione finanziaria finalizzato a cogliere le opportunità offerte dal contesto di bassi tassi di interesse, derivante dalla politica espansiva della Banca Centrale Europea. In dettaglio, in data 12 settembre Saras ha proceduto al rimborso anticipato dei titoli obbligazionari quinquennali, emessi nel luglio 2014, valore nominale complessivo di 175 milioni di Euro e cedola fissa annua del 5%. Sempre a settembre, la scadenza del contratto di finanziamento da Euro 50 milioni è stato estesa dal 2018 al marzo 2020. In ottobre un contratto di finanziamento è stato convertito in una Revolving Credit Facility per 255 milioni di Euro, con scadenza dicembre 2020. Ed infine, sempre ad ottobre, la scadenza di un contratto di finanziamento da 150 milioni di Euro è stata estesa da marzo 2019 a settembre 2021.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Il 2016 è stato influenzato da molteplici eventi politici, i cui esiti spesso inattesi hanno determinato un'elevata volatilità nei mercati globali. Ciononostante, l'economia ha proseguito lungo un percorso di crescita, trascinando al rialzo anche le materie prime. Il petrolio, in particolare, è salito dai minimi di 25 dollari a barile a gennaio, fino a 55 nelle ultime settimane di dicembre. In tale contesto, i margini di raffinazione sono leggermente calati rispetto ai valori record del 2015, rimanendo però a livelli più che soddisfacenti per la raffinazione europea. Peraltro, i risultati migliori sono stati conseguiti proprio da raffinerie ad alta conversione e integrazione come quella del Gruppo, che ha sfruttato al meglio l'abbondante offerta di grezzo, anche di tipologie non convenzionali.

Forte di impianti all'avanguardia e di un mercato favorevole, il Gruppo si è impegnato nel percorso di miglioramento in ambito industriale, commerciale e finanziario. Nei dodici mesi passati, il nostro peculiare modello operativo basato sulla gestione integrata della "supply chain" si è ulteriormente rafforzato grazie al supporto di Saras Trading SA. Quest'ultima, attiva a Ginevra da gennaio, ha lavorato in strettissima collaborazione con i dipartimenti operativi della raffineria, ed è riuscita

a cogliere numerose opportunità di mercato, valutandole anche in funzione dell'effettiva disponibilità delle unità del sito, delle tempistiche di manutenzione programmata, e delle particolari esigenze di assetto impianti che di volta in volta si sono rese necessarie.

Le suddette ottimizzazioni, unitamente all'impegno e professionalità delle nostre persone, hanno consentito di realizzare risultati solidi anche nell'esercizio appena concluso, e di preservare una posizione finanziaria positiva per circa 100 milioni di Euro, nonostante gli ingenti investimenti effettuati nel corso dell'esercizio, ed il pagamento di circa 160 milioni di Euro in dividendi, risalente allo scorso maggio.

Oggi, il nostro compito è quello di mettere in atto le iniziative necessarie per conservare la leadership di settore anche nel prossimo decennio, e prevalere così sulla concorrenza internazionale, che diventa sempre più agguerrita. Proprio per raggiungere tale obiettivo abbiamo elaborato un Piano Industriale per il periodo 2017 – 2020 che punta all'eccellenza operativa, attraverso sviluppi della configurazione del sito, ottimizzazioni dei costi, e incrementi dell'efficienza energetica, avvalendoci anche delle innovazioni tecnologiche offerte dalla cosiddetta "Industria 4.0".

Le previsioni degli esperti indicano uno scenario di medio periodo condizionato dall'evoluzione normativa internazionale, orientata in maniera sempre più attenta alla tutela della salute e dell'ambiente. In particolare, un ruolo fondamentale compete alla normativa "IMO Marpol VI" che, a partire dal gennaio 2020, imporrà una drastica riduzione della percentuale di zolfo presente nei fumi di combustione dei motori marini. Dovrebbero quindi diminuire i consumi di olio combustibile utilizzato come bunker e, di conseguenza, si ipotizza un marcato incremento degli sconti per le qualità di grezzo pesante. In simili circostanze, il nostro sito di Sarroch sarebbe chiaramente avvantaggiato dall'integrazione della raffineria con l'impianto IGCC di generazione di energia elettrica, che valorizza la parte pesante della lavorazione in modo estremamente efficace, remunerativo, e nel pieno rispetto delle prescrizioni HSE.

Ed è proprio su quest'ultimo tema, quello dell'ambiente, della salute e della sicurezza, che riteniamo importante evidenziare un nuovo primato di cui andiamo estremamente orgogliosi. Nell'esercizio 2016, il nostro sito industriale ha registrato il miglior risultato assoluto della sua storia relativamente agli indici infortunistici,

con valori largamente inferiori rispetto ai dati medi di settore, raccolti a livello europeo da Concawe. Un simile primato discende dall'attenzione continua di tutte le nostre persone, indistintamente dal ruolo, e dall'impegno con cui ogni giorno si fanno portatrici della cultura della sicurezza. A loro va il nostro più sincero ringraziamento.

In conclusione, grazie a un gruppo di collaboratori di altissimo livello professionale, asset di primaria qualità, e uno scenario di medio periodo favorevole, affrontiamo con fiducia le sfide future, certi di poter continuare a generare valore per i nostri stakeholders e per la comunità con cui interagiamo.

L'Amministratore Delegato Massimo Moratti

Il Presidente Gian Marco Moratti

RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016

$\left(14\right)$

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO SARAS

Principali dati di Bilancio Consolidato 16
Principali dati di Bilancio Consolidato ed Operativi 19
Organi Societari 20
Corporate Governance 22
Quadro Normativo di Riferimento 23
Andamento dei Mercati Azionari 24
Andamento del titolo Saras 26
Struttura del Gruppo Saras 28
Commento ai risultati del Gruppo Saras 31
Posizione Finanziaria Netta 33
Analisi dei Segmenti 34
Raffinazione 35
Generazione di Energia Elettrica 42
Marketing 44
Eolico 46
Sartec (Saras Ricerche e Tecnologie) 48
Strategia ed Evoluzione prevedibile della gestione 50
Investimenti per segmento di attività 51
Risorse Umane 52
Salute, Ambiente e Sicurezza 56
Responsabilità Sociale ed Attività con il Territorio 63
Analisi dei Rischi 64
Altre informazioni 66
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2016 69

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016 17

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO ED OPERATIVI

Milioni di Euro 2016 2015 Var%
RICAVI 6.870 8.238 -20%
EBITDA 638,2 556,0 335%
EBITDA comparable 1 506,6 741,0 433%
EBIT 391,4 310,6 209%
EBIT comparable 1 279,8 518,9 938%
Risultato Netto 196,3 223,7 185%
Risultato Netto adjusted 2 169,4 326,3 490%
Azioni in circolazione, '000.000 (n° medio) 935 931
RISULTATO NETTO adjusted 2
per azione (Euro)
0,18 0,35
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 99 162
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 146 86
LAVORAZIONE DI RAFFINERIA migliaia di tons 12.962 14.550 17%
milioni di barili 94,6 106,2 17%
migliaia barili/giorno 259 291 17%
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,107 1,110 -16%
MARGINE BENCHMARK EMC \$/bl 2,9 4,0
MARGINE RAFFINAZIONE SARAS \$/bl 6,6 8,0
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA IGCC MWh/1000 4.588 4.450 2%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 8,1 9,6 -5%
MARGINE IGCC \$/bl 3,3 3,1 -35%
VENDITE TOTALI MARKETING migliaia di tons 4.084 3.961 8%
di cui in Italia migliaia di tons 2.298 2.573 5%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.787 1.388 12%
  1. EBITDA/EBIT comparable calcolati secondo i principi contabili IFRS, corretti per le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza, la variazione del fair value degli strumenti derivati su oil e cambi, e valorizzando gli inventari sulla base della metodologia LIFO che non include rivalutazioni e svalutazioni.

  2. Risultato Netto adjusted: RISULTATO NETTO corretto per la differenza tra inventari valorizzati secondo la metodologia LIFO ed inventari valorizzati secondo la metodologia FIFO dopo le imposte, poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza dopo le imposte e variazioni del fair value degli strumenti derivati su oil e cambi dopo le imposte. I dati comparable ed adjusted non sono soggetti a revisione.

ORGANI SOCIETARI

CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE

GIAN MARCO MORATTI Presidente e Consigliere
MASSIMO MORATTI Amministratore Delegato e Consigliere
ANGELO MORATTI Vice Presidente e Consigliere
DARIO SCAFFARDI Vice Presidente Esecutivo, Direttore Generale e Consigliere
ANGELOMARIO MORATTI Presidente Saras Energia e Consigliere
GABRIELE MORATTI Consigliere
GABRIELE PREVIATI Consigliere
ANDREY NIKOLAYEVICH SHISHKIN Consigliere
GILBERTO CALLERA Consigliere indipendente
ADRIANA CERRETELLI Consigliere Indipendente
LAURA FIDANZA Consigliere Indipendente
ISABELLE HARVIE-WATT Consigliere Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
GIOVANNI LUIGI CAMERA Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
GIOVANNI FIORI Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY SpA

CORPORATE GOVERNANCE

La Società aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance e pubblicato da Borsa Italiana SpA nel marzo 2006, come successivamente modificato (il "Codice di Autodisciplina"), secondo quanto descritto nella relazione annuale sulla corporate governance predisposta dal Consiglio di Amministrazione (il "Consiglio") e pubblicata entro 21 giorni dall'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2016.

In tale relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis, primo comma del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), come successivamente modificato, sono descritte le caratteristiche salienti del sistema di corporate governance di Saras, nonché il concreto funzionamento delle sue diverse componenti, con particolare riferimento all'adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

L'organizzazione societaria di Saras SpA è conforme alle disposizioni contenute nel codice civile e alle altre norme speciali in materia di società di capitali, in particolare quelle contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"). La Società è strutturata secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo, con un consiglio di amministrazione incaricato di provvedere alla gestione aziendale, al cui interno sono stati istituiti un Comitato per la Remunerazione e le Nomine e un Comitato Controllo e Rischi, ed un collegio sindacale chiamato, tra l'altro, a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, e a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società.

L'Assemblea degli Azionisti, in data 28 aprile 2015, ha affidato l'incarico di revisione contabile del proprio bilancio di esercizio e consolidato, per gli esercizi 2015-2023, nonché di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo, alla società di revisione Ernst & Young SpA: ("EY").

La stessa Assemblea ha inoltre provveduto alla nomina dei membri del nuovo Consiglio di amministrazione e del nuovo Collegio Sindacale, che rimarranno in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

La relazione descrive in maniera dettagliata il ruolo, i compiti del Consiglio di Amministrazione, elencando le funzioni non delegabili e quelle che sono state oggetto di delega, e fornisce informazioni puntuali circa la sua composizione e le riunioni tenutesi nel 2016 e nei primi mesi del 2017. In particolare si dà atto che in data 29 febbraio 2016, in seguito alla presentazione delle dimissioni di Igor Ivanovich Sechin, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato al proprio interno Andrey Nikolayevich Shishkin quale Amministratore non esecutivo e non indipendente.

L'Assemblea degli Azionisti in data 22 aprile 2016 ha confermato la nomina quale amministratore di Andrey Nikolayevich Shishkin il quale rimarrà in carica sino all'assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Lead Independent Director nella persona dell'ing. Gilberto Callera, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine (composto da Gilberto Callera, Laura Fidanza e Gabriele Previati) e il Comitato Controllo e Rischi, ad oggi composto dagli amministratori non esecutivi indipendenti, Ing. Gilberto Callera, Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Isabelle Harvie-Watt e il Dott. Gabriele Previati.

I due Comitati hanno le funzioni consultive e propositive di cui al Codice di Autodisciplina e si sono riuniti regolarmente nel corso del 2016 e dei primi mesi del 2017, come illustrato nella relazione sulla corporate governance.

La relazione descrive inoltre il sistema del controllo interno della Società, la cui responsabilità compete al Consiglio, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, avvalendosi del Comitato Controllo e Rischi e della Funzione di Internal Audit. Il Consiglio ha individuato nel Vice Presidente Esecutivo l'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno.

La società ha inoltre individuato nel Chief Financial Officer, Dott. Franco Balsamo, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.

Fin dal gennaio 2006 la Società si è dotata di un "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato in più occasioni, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina delle responsabilità amministrativa degli enti" ai sensi del D. Lgs. 231/2001, a cui sovrintende un apposito organismo di vigilanza.

È da ricondurre al sistema di controllo interno anche il Codice Etico di Gruppo (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saras SpA il 1 agosto 2016 e successivamente recepito dai Consigli di Amministrazione delle altre società del Gruppo) che sostituisce i Codici Etici delle singole società prima in vigore ed esprime, in un unico documento, i valori e i principi comuni che ispirano l'azione del Gruppo Saras e dei quali si richiama l'osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori e di tutti coloro che instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo.

La relazione illustra infine i contenuti del Regolamento interno per la gestione delle informazioni privilegiate e l'istituzione dell'elenco delle persone che vi hanno accesso, della Procedura in materia di internal dealing1 , delle procedure in materia di operazioni con parti correlate nonché del codice di comportamento degli amministratori del Gruppo Saras, adottati dal Consiglio di amministrazione della Società.

  1. Entrambi i documenti sono stati integrati ed aggiornati in attuazione della disciplina contenuta nell'art. 17, del Regolamento Europeo n. 596 del 16/4/2014, relativo agli abusi di mercato (e che ha abrogato la direttiva 2003/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e le direttive 2003/124/CE, 2003/125/CE e 2004/72/CE della Commissione) ( cd. "MAR"), nonché del Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/1055 della Commissione Europea del 29 giugno 2016.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

I provvedimenti di maggior rilievo che hanno caratterizzato nel 2016 il settore dell'energia nonché i settori ambientale e della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:

  • D.L. 30 dicembre 2016 n. 244 recante il cosiddetto Milleproroghe contenente proroghe in materia di Sistri, impianti di energia termica e sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
  • Direttiva (UE) 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2016, concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, che modifica la direttiva 2003/35/CE e abroga la direttiva 2001/81/CE (cosiddetta Direttiva Nec);
  • Legge 1° dicembre 2016 n. 225 Disposizioni in materia fiscale di conversione in legge del D.L. 193/2016. La legge contiene modifiche al T.U. sulle accise e al D. Lgs. 42/2004;
  • D.Lgs. 25 novembre 2016, n. 222 in materia di "Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti";
  • DM 16 novembre 2016 contenente disposizioni urgenti di disciplina del mercato del gas naturale;
  • Legge 29 ottobre 2016 n. 199 di ampliamento dei reati presupposto ex D. Lgs. 231/2001 relativamente alle violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. 81/2008;
  • D.M. 17 ottobre 2016, n. 228 relativo ai contenuti minimi e ai formati dei verbali di contestazione e notificazione degli illeciti amministrativi ai sensi dell'art. 29 quattuordecies del D. Lgs. 152/2006;
  • D.M. 29 settembre 2016, n. 200 in materia di rischi di incidenti rilevanti contenente il regolamento sulla con-

sultazione della popolazione sui piani di emergenza esterna;

  • DM 21 settembre 2016 di aggiornamento del testo integrato della disciplina del mercato elettrico;
  • Legge 12 agosto 2016, n. 170 contenente delega legislativa in materia di sacchetti di plastica, impianti di combustione, qualità della benzina e del diesel;
  • D. Lgs. 4 agosto 2016 sulla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina delle Autorità Portuali;
  • D.M. 23 giugno 2016 contenente la disciplina degli incentivi all'energia prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico;
  • D.M. 25 luglio 2016 relativo allo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra e le tariffe a carico degli operatori per le attività previste dal D.Lgs. 30/2013;
  • D. Lgs. 18 luglio 2016 n. 141 contenente disposizioni integrative al D. Lgs. 102/2014 di attuazione della direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica;
  • D.M. 15 luglio 2016 n. 172 relativo alle modalità e norme tecniche per le operazioni di dragaggio nei siti di interesse nazionale (SIN);
  • D.M. 15 luglio 2016 n. 173 inerente le autorizzazioni ad immersione in mare di materiali di escavo dei fondali marini e di dragaggio;
  • D.M. 6 luglio 2016 di recepimento della direttiva 2014/80/Ue in materia di protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento;
  • D.L. 30 giugno 2016, n. 127 contenenti norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi;
  • D.M. 6 giugno 2016 n. 138 contenente il regolamento sulla disciplina delle forme di consultazione dei lavoratori

degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante sui Piani di emergenza ai sensi del D.Lgs. 105/2015;

  • D.M. 31 maggio 2016 contenente l'istituzione di commissione interministeriale in materia di disciplina dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico;
  • D.M. 26 maggio 2016 in materia di AIA e contenente i criteri da tenere in conto nella determinazione degli importi delle garanzie finanziarie;
  • D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 contenente attuazione alle direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici (Cosiddetto nuovo codice appalti);
  • D.M. 8 aprile 2016, n. 99 contenente il regolamento per il recepimento delle direttive 2014/77/Ue e 2014/99/Ue che aggiornano i riferimenti ai metodi di analisi e di prova contenuti nella direttiva 98/70/Ce (qualità della benzina e del combustibile diesel per autotrazione e nella direttiva 2009/126/CE (recupero di vapori durante il rifornimento dei veicoli a motore);
  • Decreto direttoriale del Ministero dell'Ambiente 15 marzo 2016, prot. n. 86 di approvazione della modulistica per la presentazione della domanda di AIA con specifico riferimento alla domanda di riesame;
  • Direttiva Parlamento europeo e del consiglio Ue 2016/802/Ue relativa alla riduzione del tenore di zolfo di alcuni combustibili liquidi;
  • Legge 25 febbraio 2016, n. 21 contenente disposizioni di proroghe in materia di discariche, emissioni di impianti di combustione ed energia (conversione in legge del DL 210/2015 Milleproroghe 2016);
  • D. Lgs. 15 febbraio 2016 n. 39 concernente la classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele in attuazione della direttiva 2014/27/Ue.

ANDAMENTO DEI MERCATI AZIONARI

ll 2016 è stato un anno caratterizzato da un'elevata volatilità dei mercati azionari globali, che hanno affrontato fasi di repentino calo delle quotazioni (in particolare in febbraio e giugno), seguite da altrettanto rapide fasi di rialzo.

Nel complesso, la Borsa di Milano è stata la peggiore, con l'indice "FTSE Mib" che ha chiuso l'esercizio in calo del 10,2%, seguita della borsa di Atene, il cui indice "ASE Large Cap" ha perso il 5%, e poi da Madrid, dove l'indice "IBEX 35" ha perso il 2%.

Al contrario la borsa londinese ha registrato la miglior performance, con una crescita dell'indice di riferimento "FTSE 100 UK" del 14,4% nonostante l'inatteso esito del referendum a favore dell'uscita dall'unione europea (c.d. "Brexit"). Chiusura positiva anche per l'indice americano "S&P 500" che ha segnato un progresso del 9,5%, così come l'indice "Dax" di Francoforte e l'indice francese "CAC 40" che hanno chiuso l'anno in rialzo del 6,9% e del 4,9% rispettivamente.

Infine, l'indice giapponese "Nikkei 225" ha chiuso l'esercizio pressoché invariato, analogamente all'indice composito "FTSE EuroFirst 300", che sintetizza l'andamento delle 300 società europee a maggiore capitalizzazione.

I seguenti grafici danno una rappresentazione visiva delle oscillazioni dei corsi azionari poc'anzi commentati, utilizzando come "base 100" di riferimento, le quotazioni del 1 gennaio 2016.

Analizzando in dettaglio l'andamento dei diversi indici azionari si può metterne in correlazione l'andamento e l'elevata volatilità, con i rilevanti eventi politico/economici che si sono susseguiti nel corso del 2016.

Nei primi due mesi dell'anno, i timori sulla crescita delle economie emergenti (Cina in primis), hanno determinato forti cali delle quotazioni sui mercati finanziari internazionali, che sono scesi ai livelli minimi degli ultimi due anni. I titoli bancari dell'area Euro sono stati particolarmente penalizzati, in funzione della loro elevata esposizione. Inoltre, un clima di crescente avversione al rischio, ha sfavorito in Europa soprattutto le Borse dei paesi periferici. A metà febbraio, Atene ha registrato un calo del 38%, e il FTSE MIB una contrazione del 26% rispetto ad i valori di inizio anno.

Successivamente, dalla seconda metà di febbraio, si è osservato un progressivo recupero degli indici borsistici - che sono tuttavia rimasti su livelli generalmente inferiori a quelli di inizio anno - legato a notizie più rassicuranti sulle prospettive di crescita dei paesi emergenti, ad aspettative di prosecuzione delle politiche monetarie espansive sia nell'area Euro e sia anche in altre economie avanzate, nonché alla ripresa dei prezzi delle materie prime.

In aprile e maggio le Borse dei principali paesi avanzati hanno registrato variazioni contenute. In seguito, l'inatteso esito del referendum nel Regno Unito (che in data 23 giugno si è espresso favorevolmente ad un'uscita dall'Unione Europea), ha innescato una nuova fase di elevata turbolenza sui mercati finanziari ed una marcata flessione dei corsi azionari tra la fine di giugno e gli inizi di luglio.

Ancora una volta, le Borse più penalizzate sono state quelle dell'area Euro, per via delle preoccupazioni legate ad un possibile "contagio" a taluni altri paesi, al cui interno sono presenti forti tensioni anti-europeiste. I rendimenti dei titoli sovrani a lungo termine delle principali economie avanzate sono rimasti su valori molto bassi, grazie all'orientamento fortemente espansivo delle banche centrali. Addirittura, in giugno, il rendimento dei titoli di stato decennali tedeschi si è portato per la prima volta in territorio negativo.

Nel prosieguo del terzo trimestre, le condizioni dei mercati finanziari globali sono gradualmente migliorate e le tensioni derivanti dal referendum britannico si sono riassorbite, anche grazie ai continui stimoli delle Banche Centrali con le loro politiche monetarie accomodanti, ed ai tassi di crescita positivi (seppure contenuti) per l'economia globale. I principali indici borsistici hanno chiuso il trimestre in miglioramento rispetto ai minimi toccati a fine giugno, ed in particolare il "FTSE 100 UK" si è dimostrato l'indice più tonico, facendo segnare un progresso del +6,1% rispetto ad inizio anno.

Infine, il quarto trimestre si è caratterizzato per l'attesa di rilevanti eventi politici e delle loro implicazioni sull'economia reale e sui mercati finanziari. Nello specifico gli appuntamenti più significativi sono stati le elezioni americane (8 novembre) ed il referendum costituzionale italiano (4 dicembre). La vittoria delle elezioni americane da parte di Trump, seppur inattesa, è stata accolta favorevolmente dai mercati ed ha dato vigore alla ripresa dei corsi azionari globali. In Italia l'esito referendario negativo ha aperto una crisi politica che ha condotto alla formazione di un nuovo governo, seppure in continuità rispetto al precedente. Tale scelta politica ha rassicurato il mercato finanziario italiano, ed il "FTSE Mib" ha fatto segnare un progresso del 17,3% nell'ultimo trimestre, recuperando una parte delle perdite cumulate nei trimestri precedenti.

INDICI DEI PRINCIPALI MERCATI AZIONARI (FONTE: BLOOMBERG)

FTSE 100 UK Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato inglese

Standard & Poor's 500 Index: indice delle 500 azioni più rappresentative del mercato statunitense scelte tra tutti i settori dell'economia

DAX Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato tedesco

CAC 40 Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato francese

NIKKEI 225 Index: indice delle 225 azioni più rappresentative del mercato giapponese

FTSE Euro First 300 Index: indice rappresentativo delle 300 società europee più grandi per capitalizzazione

IBEX 35 Index: indice delle 35 azioni più rappresentative del mercato spagnolo

ASE Large Cap Index: indice delle 25 azioni più rappresentative del mercato greco

FTSE MIB Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato italiano

ANDAMENTO DEL TITOLO SARAS

Di seguito si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras in termini di prezzo e volumi scambiati durante il periodo che va dal 1 gennaio 2016 al 31

dicembre 2016.

PREZZO DEL TITOLO (Euro) 2016
Prezzo minimo (03/08/2016) * 1,230
Prezzo massimo (27/01/2016) * 1,952
Prezzo medio 1,517
Chiusura del 30/12/2016 1,720
* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.
VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI 2016
Massimo in milioni di Euro (13/05/2016) 39,2
Massimo in milioni di azioni (13/05/2016) 25,4
Minimo in milioni di Euro (18/08/2016) 2,0
Minimo in milioni di azioni (18/11/2016) 1,3

Volume medio in milioni di Euro 10,1 Volume medio in milioni di azioni 6,7

La capitalizzazione di mercato al 30 dicembre 2016 ammonta a circa 1.636 milioni di Euro ed, alla medesima data, le azioni in circolazione sono circa 936 milioni. Inoltre, a fine esercizio 2016 Saras SpA detiene complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari all' 1,576% del capitale sociale. Per il dettaglio delle azioni proprie detenute e della movimentazione nell'esercizio, si rinvia alla Relazione sulla Gestione del bilancio separato di Saras SpA.

Nell'apposito grafico viene riportato l'andamento giornaliero del titolo, comparato con l'indice FTSE Italia Mid Cap della borsa di Milano.

Il titolo Saras ha aperto le quotazioni dell'esercizio 2016 con un valore unitario pari a 1,705 Euro in data 4 gennaio, ed ha registrato nel primo mese dell'esercizio un trend di forte ascesa (+12,6%). Tale andamento è stato in controtendenza rispetto all'l'indice delle azioni a media capitalizzazione quotate presso la Borsa Italiana (il cosiddetto indice "FTSE Italia Mid Cap") che, in analogia agli altri principali indici internazionali, ha lasciato sul terreno circa l'8%.

La performance del titolo Saras trova spiegazione nelle attese di margini di raffinazione molto robusti anche per l'anno 2016. Peraltro, anche la forte riduzione del prezzo del Brent Datato, che in data 20 gennaio ha toccato il minimo degli ultimi 10 anni a 26 \$/bl, ha offerto un importante supporto alle quotazioni del titolo Saras. A partire da inizio febbraio tuttavia tale trend si è invertito, poiché il grezzo è bruscamente rimbalzato ad oltre 33 \$/bl (con un progresso di circa il 27%), ed il titolo Saras si è riallineato all'indice FTSE Italia Mid Cap.

Nel secondo trimestre il titolo ha recuperato buona parte della performance negativa messa a segno nel primo trimestre, ed al 30 giugno ha chiuso il primo semestre in calo dell'8,6% rispetto a inizio anno. Nel contempo, le quotazioni del Brent hanno proseguito la loro risalita, toccando 48 \$/bl a fine semestre, un livello pressoché doppio rispetto ai minimi di gennaio.

Il terzo trimestre si è aperto in un contesto di elevata tensione nei mercati finanziari, in scia all'esito del referendum del Regno Unito, che ha innescato una fase di marcato calo dei corsi azionari. Il titolo Saras si è inizialmente mosso in linea con il mercato e, dopo una fase laterale durante il mese di luglio, ad inizio agosto ha negativamente risentito della revisione delle stime di profittabilità sull'anno, in occasione della pubblicazione dei risultati del primo semestre.

Nel quarto trimestre, un rafforzamento del margine EMC benchmark nei mesi di ottobre e novembre, legato principalmente al ciclo di manutenzione autunnale delle raffinerie europee, americane ed asiatiche, ha offerto sostegno alle quotazioni del titolo, che ha quindi nuovamente sopravanzato l'indice FTSE Italia Mid Cap.

Infine, a dicembre, la performance è stata trainata al rialzo dal corso dell'intero mercato finanziario italiano, che ha beneficiato della maggior visibilità sullo scenario politico, a seguito della nomina di un nuovo governo, in continuità con il precedente. Tali circostanze, unitamente al rialzo dei tassi di interesse da parte della FED ed all'annuncio dei tagli della produzione da parte dell'OPEC, hanno sostenuto in particolare i titoli del settore bancario e di quello petrolifero. Il titolo Saras ha chiuso l'anno in progresso di appena l'1% rispetto alle quotazioni di inizio periodo, sovra-performando l'indice FTSE Italia Mid Cap, che invece ha chiuso in calo di oltre il 6%.

STRUTTURA DEL GRUPPO SARAS

Il grafico rappresenta la struttura del Gruppo Saras e i vari settori di attività con le principali società per ogni settore al 31 dicembre 2016.

SEDI LEGALI DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE

Saras SpA SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari

Sarlux Srl SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch - Cagliari

Deposito di Arcola Srl Via XXV Aprile 18 19021 Arcola - La Spezia

Sartec SpA Località Grogastu Traversa 2^ Strada Est 09032 Assemini - Cagliari

Sargas Srl Sesta Strada Ovest Z.I. Macchiareddu 09010 Uta - Cagliari

Parchi Eolici Ulassai Srl SS Sulcitana 195 km 19 09018 Sarroch - Cagliari

Consorzio la Spezia Utilities Via Giovanni Minzoni, 2 19121 La Spezia

Sardeolica Srl Strada Ovest – Zona Industriale Macchiareddu 09010 Uta – Cagliari

Saras Trading SA Rue Philippe-Plantamour 18-20 1201 Geneve (Switzerland) Svizzera

Sarint SA 12 Avenue de la Porte Neuve 2227 Luxembourg Lussemburgo

Reasar SA 31, Rue du Puits Romain 8070 Bertrange (Luxembourg) Lussemburgo

Saras Enegia SAU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna

Terminal Logistica

de Cartagena SLU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna

Alpha Eolica Srl (in liquidazione)

Bucaresti Ploiesti n. 69-71, Camera n. 22, Etaj 2 Bucarest Romania

COMMENTO AI RISULTATI DEL GRUPPO SARAS

Riportiamo di seguito i principali dati finanziari dell'esercizio, confrontati con quelli relativi all'esercizio precedente. Al fine di dare una rappresentazione più significativa della performance operativa del Gruppo, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo (EBITDA, ovvero Risultato Operativo al lordo di Ammortamenti e Svalutazioni, e EBIT) ed a livello di Risultato Netto, vengono anche riportati valutando gli inventari sulla base della metodologia LIFO (anziché di quella FIFO utilizzata nei bilanci redatti secondo i principi contabili IFRS), in quanto la metodologia LIFO non include rivalutazioni e svalutazioni di fine periodo e fornisce una versione più rappresentativa dell'andamento gestionale del Gruppo. Inoltre, sempre per lo stesso motivo, non vengono considerate le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza, nonché il fair value delle posizioni aperte degli strumenti derivati su oil e cambi, sia a livello operativo che a livello di Risultato Netto. I dati calcolati come sopra vengono chiamati "comparable" ed "adjusted" e non sono soggetti a revisione contabile.

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2016 2015
RICAVI 6.870 8.238
EBITDA 638,2 556,0
EBITDA comparable 506,6 741,0
EBIT 391,4 310,6
EBIT comparable 279,8 518,9
RISULTATO NETTO 196,3 223,7
RISULTATO NETTO adjusted 169,4 326,3
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 98,8 162
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 145,6 86,2

Commento ai risultati di Gruppo dell'esercizio 2016

Nell'esercizio 2016 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 6.870 milioni di Euro. La differenza rispetto ai 8.238 milioni di Euro realizzati nell'esercizio 2015 è principalmente riconducibile alla flessione delle quotazioni petrolifere che hanno influenzato i ricavi dei segmenti Raffinazione e Marketing. Più di preciso, nel 2016 le quotazioni della benzina hanno fatto segnare una media di 462 \$/ton (rispetto a 557 \$/ton nell'esercizio 2015) mentre le quotazioni del diesel sono state in media pari a 395 \$/ton (contro 494 \$/ton nell'esercizio 2015). Il segmento Raffinazione ha quindi generato ricavi inferiori per circa 1.020 milioni di Euro, anche per effetto di lavorazioni di grezzo inferiori (-11%). Inoltre, il segmento Marketing ha conseguito minori ricavi per circa 314 milioni di Euro, nonostante un lieve incremento dei volumi venduti (+3%). Infine, i ricavi del segmento Generazione di Energia Elettrica sono risultati inferiori di circa 50 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2015, in conseguenza alla riduzione di valore della tariffa elettrica CIP6/92.

L'EBITDA reported di Gruppo nell'esercizio 2016 è stato pari a 638,2 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 556,0 milioni di Euro dell'esercizio 2015, con la differenza quasi interamente ascrivibile al segmento Raffinazione. Infatti, nonostante l'esercizio 2016 abbia offerto un contesto di mercato caratterizzato da margini inferiori rispetto allo scorso esercizio, e la gestione operativa abbia risentito di un programma manutentivo più oneroso, il risultato reported del 2016 ha potuto beneficiare di volumi di vendita più alti rispetto all'esercizio precedente ed anche di un apprezzamento degli inventari petroliferi (a fronte di un andamento rialzista delle quotazioni del grezzo e dei prodotti petroliferi nella parte finale dell'esercizio), mentre nell'esercizio 2015 gli inventari petroliferi diminuirono di valore a causa della flessione delle quotazioni, in particolare nella seconda metà dell'anno.

Il Risultato Netto reported di Gruppo, pari a 196,3 milioni di Euro, è stato di poco inferiore rispetto ai 223,7 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio precedente. Infatti, nonostante un risultato superiore a livello di EBITDA (commentato in precedenza) ed ammortamenti e svalutazioni sostanzialmente in linea (246,7 milioni di Euro, contro 245,4 milioni di Euro nel 2015), nell'esercizio 2016 le altre poste finanziarie (che comprendono il risultato degli strumenti derivati utilizzati per le coperture, le differenze di cambio nette, ed il fair value delle posizioni degli strumenti derivati ancora aperte a fine esercizio) sono risultate negative per -47,8 milioni di Euro, mentre nell'esercizio precedente tali altre poste finanziarie furono positive per circa +68,0 milioni di Euro. Infine, nell'esercizio 2016 gli interessi passivi sono stati inferiori di circa il 15% rispetto all'esercizio precedente (circa -30,0 milioni di Euro, rispetto a 35,3 milioni di Euro nel 2015), grazie alle iniziative di rinegoziazione di talune linee di credito ed al rimborso anticipato dei titoli obbligazionari.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 506,6 milioni di Euro nell'esercizio 2016, in calo rispetto ai 741,0 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2015.La differenza è dovuta principalmente al segmento Raffinazione che, come già ricordato nei commenti ai risultati reported, ha operato in un contesto di mercato caratterizzato da margini inferiori ed ha svolto un programma manutentivo più oneroso rispetto all'anno precedente. Peraltro, tale flessione dell'EBITDA si è riflessa anche a livello di Risultato Netto adjusted di Gruppo, che nel 2016 è stato pari a 169,4 milioni di Euro, contro 326,3 milioni di Euro conseguiti nello scorso esercizio. Nelle tabelle successive vengono presentati i dettagli sul calcolo dell'EBITDA comparable e del Risultato Netto adjusted per gli esercizi 2015 e 2016.

DETTAGLI SUL CALCOLO DELL'EBITDA COMPARABLE:

Milioni di Euro 2016 2015
EBITDA reported 638,2 556,0
inventari LIFO - inventari FIFO (138,3) 108,4
poste non ricorrenti 26,2 12,5
risultato realizzato su derivati e differenze cambio nette (19,5) 64,1
EBITDA comparable 506,6 741,0

Nell'esercizio 2016, così come nel 2015, le poste non ricorrenti si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti per oneri connessi a contenziosi legali e fiscali.

DETTAGLI SUL CALCOLO DEL RISULTATO NETTO ADJUSTED:

Milioni di Euro 2016 2015
RISULTATO NETTO reported 196,3 223,7
(inventari LIFO - inventari FIFO) al netto delle imposte (95,3) 75,8
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 45,5 29,7
Fair value posizioni aperte dei derivati al netto delle imposte 22,9 (2,8)
RISULTATO NETTO adjusted 169,4 326,3

Nell'esercizio 2016, così come nel 2015, le "poste non ricorrenti al netto delle imposte" includono svalutazioni su immobilizzazioni materiali, immateriali e Tax Asset, oltre ai già citati oneri connessi a

contenziosi legali e fiscali,.

Infine, gli investimenti per l'anno 2016 sono stati pari a 145,6 milioni di Euro, in linea con il programma previsto, e principalmente dedicati al segmento Raffinazione (133,6 milioni di Euro) oltre che in misura inferiore al segmento Generazione di Energia Elettrica (9,6 milioni di Euro).

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2016 è risultata positiva e pari a 99 milioni di Euro (contro 162 milioni di Euro al 31 dicembre 2015). La generazione di cassa proveniente dalla gestione operativa, molto robusta anche nell'esercizio 2016, ha permesso di coprire gli investimenti effettuati nell'anno, i dividendi distribuiti nel maggio 2016, le variazioni del capitale circolante ed il pagamento delle imposte. Si ricorda infine che nel corso dell'anno - più in dettaglio nel secondo, nel terzo e nel quarto trimestre - sono stati effettuati pagamenti relativi al grezzo acquistato dall'Iran nel 2012.

PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:

Milioni di Euro 2016 2015
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine (183) (412)
Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine 0 (174)
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 6 5
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (177) (581)
Finanziamenti bancari correnti (16) (68)
Debiti verso banche per c/c passivi (39) (21)
Altre passività finanziarie a breve termine (77) (69)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati (35) 23
Altre attività finanziarie 84 21
Disponibilità liquide ed equivalenti 359 857
Posizione finanziaria netta a breve termine 276 743
Totale Posizione Finanziaria Netta 99 162

ANALISI DEI SEGMENTI

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati nei Bilanci degli esercizi precedenti, includendo anche la valorizzazione dei servizi intersettoriali venuti meno a seguito di operazioni societarie straordinarie, alle medesime condizioni previste nei contratti previgenti.

RAFFINAZIONE

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della Raffinazione mediante la raffineria di Sarroch, che è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate/anno), ed anche in termini di complessità degli impianti si posiziona tra le migliori in Europa (indice Nelson pari a 10). La sua ubicazione sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari le conferisce una posizione strategica al centro del Mediterraneo, ed assicura prossimità sia con vari paesi fornitori di grezzo che con i principali mercati di consumo dei prodotti raffinati.

Valori medi anno 1 2016 2015
Greggio (\$/bl)
prezzo Brent Datato (FOB Med) 43,7 52,4
prezzo Ural (CIF Med) 42,5 51,9
Differenziale "heavy-light" -1,2 -0,5
Prodotti raffinati (\$/ton)
prezzo ULSD 395,0 493,8
prezzo Benzina 10ppm 462,4 557,2
prezzo HSFO 205,6 254,8
Crack spreads (\$/bl)
crack spread ULSD 9,2 13,8
crack spread Benzina 11,6 14,4
crack spread HSFO -11,1 -11,9
Altri indicatori di redditività
Margine EMC Benchmark (\$/bl) +2,9 +4,0
Cambio USD/EUR 1,107 1,110
  1. Fonte Platts per prezzi e crack spreads, ed EMC per quanto riguarda il margine di riferimento "EMC Benchmark"

N.B. "Brent Datato" è il greggio leggero di riferimento (quotazioni Platts FOB Med), mentre "Ural" è il greggio pesante di riferimento (quotazioni Platts CIF Med)

Mercato di riferimento

Nel corso dell'esercizio 2016 il mercato petrolifero ha seguito un trend generalmente rialzista, con le quotazioni del Brent Datato che sono progressivamente salite dal valore minimo di 26 \$/bbl a gennaio, sulla scia di dati macroeconomici che indicavano un rallentamento dell'economia globale, fino a valori massimi di circa 55 \$/bl nelle settimane conclusive dell'anno, grazie al mutato atteggiamento dei paesi OPEC per quanto concerne la reintroduzione di tagli produttivi.

In media le quotazioni del Brent si sono attestate attorno ai 44\$/bl, circa il 17% in meno rispetto all'anno precedente. Per gran parte dell'esercizio, i paesi OPEC hanno continuato a produrre a piena capacità, e l'offerta di grezzi si è mantenuta abbondantemente superiore alla domanda, anche per le tipologie non convenzionali (come ad esempio i grezzi medi e pesanti ad alto tenore di zolfo). Tale insieme di circostanze ha creato condizioni favorevoli per le raffinerie ad alta conversione, integrate e flessibili come quella del Gruppo Saras.

Sul fronte dei consumi di prodotti raffinati, le basse quotazioni del grezzo hanno consentito prezzi moderati dei combustibili, soprattutto quelli utilizzati per l'autotrazione, con la conseguenza che la domanda globale ha continuato a crescere ad un ottimo ritmo (+1,5 mbl/g rispetto al 2015, che pure fu un anno di recupero eccezionale).

La combinazione di questi fattori concomitanti, insieme alla riduzione della capacità spare a livello globale, hanno inizialmente supportato i margini. L'industria della raffinazione ha dunque prodotto a pieno regime, eccedendo l'effettivo fabbisogno di prodotti finiti. Di conseguenza, nel corso dell'esercizio si è creato un accumulo di prodotti finiti, stoccati nei principali centri logistici in Europa, Asia ed America, che ha frenato l'ulteriore progresso dei margini. Nel complesso, il 2016 è stato dunque un esercizio favorevole, ma con margini inferiori rispetto al 2015.

Di seguito, viene offerta una disamina dettagliata dell'andamento delle quotazioni del grezzo, dei prodotti petroliferi e del margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) relativamente al mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

Quotazioni del Grezzo (Dati fonte Platts):

Il primo trimestre del 2016 si è aperto con le quotazioni del grezzo in flessione, principalmente a causa del permanere di condizioni di eccesso produttivo, segnali di ulteriore deterioramento delle condizioni economiche globali e mercati finanziari scossi da forti turbolenze. Il Brent è quindi scivolato alla quotazione più bassa da oltre un decennio, facendo segnare 26 \$/bl in data 20 gennaio. Successivamente, tra febbraio e marzo, le quotazioni del grezzo hanno messo a segno un notevole recupero, a seguito di dati che riportavano un rallentamento della produzione di tight oil negli USA, e voci relative alla possibilità di nuovi accordi tra paesi produttori per congelare l'offerta di grezzo e riequilibrare il mercato. Il trimestre si è dunque chiuso a 38,7 \$/bl, facendo segnare una media pari a 33,9 \$/bl.

Il trend ascendente delle quotazioni è proseguito anche ad aprile, nonostante il fallimento dei negoziati OPEC del 17 aprile a Doha. Infatti, interruzioni impreviste di produzione in Nigeria, Ghana, Kuwait e Canada, hanno temporaneamente rimosso dal mercato circa 1,5 milioni di barili/giorno (mbl/g) di grezzo. Il Brent Datato ha così raggiunto, in data 8 giugno, la quotazione più alta del trimestre, pari a 50,7 \$/bl. Nelle settimane successive però, il movimento rialzista ha perso vigore, sia a causa dei continui incrementi produttivi in Iran (che in pochi mesi è tornato vicino ai livelli pre-embargo, con una produzione di circa 3,7 mbl/g nel mese di giugno), e sia anche per via del clima di incertezza sulle prospettive future dell'Unione Europea, dopo gli esiti del referendum del 23 giugno nel Regno Unito. Nel complesso, il Brent ha chiuso il secondo trimestre con una media pari a 45,6 \$/bl, in rialzo di circa 11 \$/bl rispetto al trimestre precedente.

Le quotazioni del Brent hanno proseguito l'andamento calante per tutto il mese di luglio, raggiungendo il minimo del terzo trimestre in data 1 agosto, a 40,3 \$/bl. Infatti, in un clima di incertezza dettata da consumi petroliferi in rallentamento ed inventari di prodotti raffinati particolarmente elevati, la produzione di grezzo OPEC ha segnato nuovi record, sospinta da Arabia Saudita, Iraq ed Iran. Ad agosto però le quotazioni hanno ricominciato a salire, grazie all'incremento di lavorazioni nelle raffinerie Medio Orientali, Asiatiche ed Americane. Gli inventari di grezzo hanno dato segnali di diminuzione, ed il Brent Datato ha toccato la quotazione più elevata del terzo trimestre in data 18 agosto, a 49,8 \$/ bl. A settembre infine le quotazioni sono rimaste confinate in una stretta banda tra 45 e 49 \$/bl, per effetto di fattori contrastanti. Da una parte, hanno influito negativamente i dati sulla produzione globale in continua ascesa (sostenuta dai soliti paesi OPEC, ma anche da produttori esterni al cartello, come Russia e Kazakhstan). Per contro, si è registrato un effetto rialzista dovuto alle aspettative di un accordo su tagli o congelamenti produttivi, in occasione degli incontri di Algeri a fine settembre. Nel complesso, la media delle quotazioni del Brent Datato nel terzo trimestre è stata pari a 45,9 \$/bl, sostanzialmente in linea con la media del trimestre precedente.

A ottobre e novembre è proseguita una fase laterale con quotazione del Brent oscillanti tra 40 \$/bl e 50 \$/bl, in attesa di conferme sui tagli alla produzione OPEC. L'annuncio formale è poi finalmente arrivato in data 30 novembre. I paesi OPEC hanno stabilito una riduzione della produzione di 1,2 mbl/g a partire dal gennaio del 2017. A loro, si sono uniti anche alcuni paesi non aderenti al cartello, che si sono impegnati per ulteriori tagli di 0.6 mbl/g (metà dei quali da parte della Russia). Tale storica decisione ha innescato un brusco movimento ascendente delle quotazioni del greggio. Più di preciso, il Brent Datato ha toccato la quotazione massima dell'esercizio, pari a 55,4 \$/bl in data 28 dicembre, ed ha chiuso l'anno a 54,9 \$/bl in data 30 dicembre, con un rimbalzo di circa 10 \$/bl messo a segno in poco più di un mese. La media del quarto trimestre è stata pari a 49,3 \$/bl, in rialzo di oltre 3 \$/bl rispetto alla media del trimestre precedente.

Differenziale di prezzo Heavy-Light tra grezzi pesanti e leggeri (Urals Vs Brent):

Nel corso del primo trimestre del 2016 il differenziale heavy-light ha fatto segnare una media di -1,2 \$/bl. In generale, nonostante il sabotaggio degli oleodotti nel nord dell'Iraq a metà febbraio, vi è stata comunque un'ampia disponibilità di grezzi pesanti e ad alto zolfo, sia di origine russa che saudita. In particolare, la manutenzione primaverile delle raffinerie russe ha consentito l'esportazione di importanti volumi di Urals verso il Nord Europa ed il Mediterraneo.

Inoltre, a partire da marzo, il mercato ha ritrovato anche la disponibilità dei grezzi pesanti iraniani, conseguente alla fine dell'embargo. Il differenziale heavy-light si è dunque ampliato arrivando a -2,4 \$/ bl a metà maggio, come conseguenza della competizione tra Iran, Arabia Saudita ed Iraq per incrementare le rispettive quote di mercato con i clienti Europei. Nella seconda parte del trimestre però, il ritorno in produzione delle raffinerie russe ha ridotto i volumi di Urals disponibili per l'esportazione. Il differenziale si è quindi contratto e la sua media nel secondo trimestre si è assestata a -1,3 \$/bl, sostanzialmente invariata rispetto al trimestre precedente.

A luglio poi, il grezzo Urals ha messo a segno la sua più forte performance contro Brent da fine 2015, portando il differenziale heavy-light a valori molto ridotti (pari a -0,5 \$/bl). Tra agosto e settembre però, l'incremento di grezzi heavy sour indirizzati verso l'Europa ha dato modo al differenziale di aprirsi nuovamente. La punta massima si è toccata in data 13 settembre, a -2,7 \$/bl. Pertanto, la media del differenziale nel terzo trimestre è stata pari a -1,5 \$/bl, ovvero in lieve ampliamento rispetto alla media del secondo trimestre.

Successivamente, nel quarto trimestre il differenziale heavy-light ha subito una nuova compressione, per effetto di maggiori volumi di grezzi leggeri disponibili sul mercato. In particolare, ad ottobre la riapertura dei porti di Es Sider, Ras Lanuf e Zueitina, ha consentito la crescita delle esportazioni di grezzo libico fino a circa 600 mila bl/g. Analogamente, un "cessate il fuoco" tra il governo Nigeriano ed i ribelli del delta del fiume Niger, ha permesso di revocare le condizioni di forza maggiore per le produzioni di Bonny Light, Qua Iboe e Forcados. Date le suddette circostanze, la media del differenziale heavy-light nel quarto trimestre si è pressoché dimezzata (-0,8 \$/bl) rispetto al trimestre precedente.

Crack spreads dei principali prodotti raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo):

Durante il primo trimestre del 2016 il crack spread della benzina si è progressivamente rafforzato, facendo segnare valori interessanti soprattutto verso fine marzo, in concomitanza con il passaggio alle specifiche estive. La domanda è stata discreta sia nelle regioni del Golfo Persico, che nei paesi West Africani, ed in particolare in Nigeria. Anche le scorte di benzina sono diminuite su scala globale, e la media trimestrale del crack spread della benzina è stata quindi pari a 13,5 \$/bl.

Nel secondo trimestre del 2016 tuttavia, il crack spread della benzina si è gradualmente ridotto, sia per effetto della risalita delle quotazioni del grezzo, che per via di un massiccio aumento produttivo a li-

DIFFERENZIALE GREZZI "URAL-BRENT", E CRACK SPREAD DELL'OLIO COMBUSTIBILE (FONTE: PLATTS)

vello globale. Infatti, prevedendo robusti incrementi di consumi, anche grazie ai prezzi alla pompa accessibili, le raffinerie americane, asiatiche ed europee hanno lavorato a piena capacità, privilegiando la resa di distillati leggeri. Per tale motivo, nonostante consumi crescenti, gli stoccaggi hanno raggiunto valori elevati, ed il crack spread della benzina si è contratto, facendo segnare una media di 12,7 \$/bl nel secondo trimestre del 2016.

Lo scenario poc'anzi descritto è proseguito anche per i primi due mesi del terzo trimestre ed, in data 20 luglio, il crack spread della benzina è sceso a 6,6 \$/bl, che rappresenta il minimo dalla fine del 2014. A partire da inizio settembre però, la benzina ha messo a segno un discreto recupero, dovuto in parte ad incrementi di domanda in Nigeria, Egitto ed Algeria, ed in parte anche ai problemi operativi della linea 1 dell'oleodotto "US Colonial", che ha bloccato i flussi di prodotti raffinati in partenza da Houston e destinati verso l'intera Costa Atlantica degli USA. Ciò ha richiamato verso la East Coast numerosi carichi di benzina Europea, ed il crack spread è tornato nuovamente in doppia cifra. La media del terzo trimestre si è quindi chiusa a 9,4 \$/bl.

Il crack spread della benzina si è rafforzato nel corso del quarto trimestre, grazie a consumi discreti (in particolare in West Africa e Medio Oriente), ed alla contestuale riduzione di produzione derivante dal tradizionale ciclo di manutenzioni autunnali delle raffinerie globali. Infatti, questo autunno le fermate di manutenzione sono state particolarmente intense, a seguito del differimento di numerosi interventi inizialmente previsti nel 2015, ma ritardati per poter sfruttare il picco dei margini di raffinazione. Per quanto sopra, la media trimestrale del crack spread della benzina è stata pari a 11,0 \$/bl, in marcato recupero rispetto al trimestre precedente.

Passando ai distillati medi, nel primo trimestre dell'esercizio 2016 i consumi di gasolio da autotrazione (diesel) sono stati relativamente bassi, ed il crack spread non ha potuto nemmeno beneficiare della domanda di gasolio da riscaldamento, in quanto l'inverno è stato più mite delle medie stagionali. In tali circostanze, e con le raffinerie a pieno regime di marcia per produrre benzina, gli stoccaggi dei gasoli hanno raggiunto livelli estremamente elevati. La media del crack spread del diesel è stata quindi pari a 7,8 \$/bl nel primo trimestre del 2016.

Le sorti dei distillati medi sono però migliorate nel corso del secondo trimestre del 2016, ed il crack spread del diesel ha fatto segnare una media di 9,2 \$/bl, in ascesa di circa 1,5 \$/bl rispetto al trimestre precedente. Tale andamento è dovuto alla progressiva riduzione degli stoccaggi, grazie principalmente ad un incremento di consumi nei paesi asiatici, dove la siccità ha ridotto la produzione di energia idroelettrica, ed ha costretto ad avviare i generatori d'emergenza alimentati con motori a gasolio.

Nel terzo trimestre poi il crack spread del diesel è rimasto sotto pressione tra luglio ed agosto, per via dei costi di nolo in flessione, che hanno favorito gli arbitraggi da Medio Oriente ed USA. Ad inizio settembre però, il gasolio ha trovato sostegno nel bacino del Mediterraneo grazie ad una domanda robusta per usi agricoli e per autotrazione. Ha infine influito favorevolmente anche la decisione del Marocco di innalzare le scorte a 30 giorni di copertura della domanda, per far fronte alla fermata di manutenzione della raffineria di SAMIR. Come risultato, il crack spread del diesel ha fatto segnare una media di 8,9 \$/bl nel terzo trimestre, sostanzialmente in linea con il trimestre precedente.

Infine, nell'ultimo trimestre del 2016 il crack spread del diesel si è rafforzato rispetto al trimestre precedente, attestandosi ad un valore medio di 11 \$/ bl, grazie alla combinazione degli effetti della già citata manutenzione autunnale, e dell'abbassamento stagionale delle temperature che ha favorito i consumi di gasolio di riscaldamento, soprattutto nelle regioni dell'Europa centrale e settentrionale

DIFFERENZIALE GREZZI "URAL-BRENT", E CRACK SPREAD DELL'OLIO COMBUSTIBILE (FONTE: PLATTS)

Crack spread: differenza tra prezzo di un prodotto finito (ad es. Benzina o Gasolio) e prezzo del grezzo di riferimento (ad es. Brent Datato)

Margine di Raffinazione di riferimento

Per quanto concerne l'analisi della redditività del settore della "raffinazione", Saras utilizza come riferimento il margine di raffinazione calcolato da EMC (Energy Market Consultants) per una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel Mediterraneo e con una carica di grezzo in lavorazione, composta da 50% Brent e 50% Urals. Tale margine di riferimento (chiamato "EMC Benchmark") ha raggiunto livelli record nell'esercizio 2015 (in media +4,0 \$/bl), grazie ad abbondante offerta di grezzo e progressivo incremento nei consumi di prodotti raffinati (ed in particolare benzina). Tuttavia, le circostanze di mercato premianti hanno indotto tutte le raffinerie a produrre a capacità massima e l'offerta di prodotti raffinati ha superato i consumi. Si è dunque creato un progressivo accumulo di scorte nel corso del 2016, con una conseguente riduzione del margine EMC Benchmark, che ha fatto segnare una media pari a +3,6 \$/bl nel primo trimestre, +2,6 \$/bl nel secondo trimestre e +2,0 \$/bl nel terzo trimestre del 2016. Infine, il margine EMC Benchmark è rimbalzato a +3,5 \$/ bl nel quarto trimestre, anche grazie ad un rafforzamento dell'olio combustibile (dovuto principalmente all'incremento dei dazi all'esportazione di questo prodotto dalle raffinerie russe), in considerazione dell'alta percentuale di questo prodotto presente nelle rese della raffineria modellizzata da EMC.

Principali risultati operativi

LAVORAZIONE DI RAFFINERIA 2016 2015 %
GREZZI
Migliaia di tons 12.962 14.550 -11%
Milioni di barili 94,6 106,2 -11%
Migliaia di barili/giorno 259 291 -11%
CARICHE COMPLEMENTARI
Migliaia di tons 1.598 1.026 56%

La lavorazione di grezzo in raffineria nell'esercizio 2016 è stata pari a 12,96 milioni di tonnellate (94,6 milioni di barili, corrispondenti a 259 mila barili/giorno), in calo dell'11% rispetto all'esercizio 2015. A questa si aggiunge la lavorazione di cariche complementari al grezzo, tra cui semilavorati come "vacuum gasoil" e residui "straight runs", per ulteriori 1,60 milioni di tonnellate (+56% rispetto all'esercizio 2015). Tali differenze sono dovute principalmente ad interventi di manutenzione programmata più onerosi rispetto all'esercizio precedente, ed anche al verificarsi di un'avaria imprevista, sull'unità CCR a dicembre.

MATERIE PRIME PER TIPOLOGIA 2016 2015
Light extra sweet 33% 40%
Light sweet 9% 13%
Medium sweet/extra sweet 0% 1%
Medium sour 39% 17%
Heavy sour/sweet 19% 29%
Densità media del grezzo
°API
33,3 33,7

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel corso del 2016 ha una densità media di 33,3°API, e risulta dunque lievemente più pesante rispetto al mix lavorato nel 2015 (33,7°API). Analizzando nel dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota in particolare un marcato incremento nella percentuale di lavorazione dei grezzi medi ad alto contenuto di zolfo (i cosiddetti "medium sour"), solo parzialmente compensato dal decremento dei grezzi pesanti (sia "heavy sour" che "heavy sweet"). Inoltre, l'utilizzo maggiore di cariche complementari al grezzo (1.598 ktons, contro 1.026 ktons del 2015) ha comportato una diminuzione della lavorazione di grezzi leggeri con basso tenore di zolfo (principalmente "light extra sweet", ma anche "light sweet"). Tali cambiamenti nel mix di lavorazione sono dovuti a scelte di natura economica e commerciale, ed anche a specifiche situazioni di assetto degli impianti derivanti dai cicli di fermate per manutenzione.

MATERIE PRIME PER PROVENIENZA 2016 2015
Nord Africa 9% 14%
Mare del Nord 2% 1%
Medio Oriente 34% 20%
Russia e Caspio 26% 31%
Africa Occidentale 21% 28%
Altro 8% 6%

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nel 2016 le rese in GPL (2,1%) e distillati leggeri (28,4%) hanno segnato livelli piuttosto elevati in quanto si è cercato di perseguire le buone opportunità commerciali esistenti per quei prodotti (in particolare durante il primo semestre). Per contro, è diminuita in termini percentuali la resa in distillati medi (49,1%), anche a causa dei lavori di manutenzione programmata svolti nel primo trimestre sull'impianto "MildHydroCracking 2" (MHC2). Infine, la resa di olio combustibile (5,9%) è diminuita rispetto all'esercizio precedente, mentre è rimasta pressoché costante la produzione di TAR, al fine di garantire le adeguate quantità in carica all'impianto IGCC di produzione di energia elettrica.

PRODUZIONE 2016 2015
GPL migliaia di tons 303 307
resa 2,1% 2,0%
NAPHTHA + BENZINE migliaia di tons 4.140 4.072
resa 28,4% 26,1%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 7.150 7.986
resa 49,1% 51,3%
OLIO COMBUSTIBILE & ALTRO migliaia di tons 854 1.055
resa 5,9% 6,8%
TAR migliaia di tons 1.181 1.158
resa 8,1% 7,4%

Nota: il complemento a 100% della produzione è costituito dai "consumi e perdite"

Principali risultati finanziari

2016 2015 %
EBITDA 418,3 337,1 24%
EBITDA comparable 279,6 510,5 -45%
EBIT 281,5 204,8 37%
EBIT comparable 162,8 396,6 -59%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 133,6 75,0

L'EBITDA comparable è stato pari a 279,6 milioni di Euro nell'esercizio 2016, con un margine di raffinazione Saras pari a +6,6 \$/bl. Ciò si confronta con un EBITDA comparable di 510,5 milioni di Euro, che nello scorso era stato realizzato grazie ad un margine di raffinazione Saras pari a +8 \$/bl, in un mercato più favorevole per il settore della raffinazione (a tal proposito, il margine di riferimento EMC Benchmark fece segnare una media di +4,0 \$/bl nell'esercizio 2015,

contro la media di +2,9 \$/bl nel 2016).

Più in particolare, da un punto di vista delle condizioni di mercato, l'esercizio 2016 è stato caratterizzato da un indebolimento dei crack spreads dei principali prodotti raffinati (ed in particolare del diesel), che ha comportato una forte riduzione del valore della produzione rispetto al 2015, solo in parte compensata dalla riduzione delle quotazioni del greggio (che determinano il costo dei "consumi e perdite"). Peraltro, sempre a livello macro, non si riscontrano effetti apprezzabili per quanto concerne il cambio EUR/USD, che è rimasto sostanzialmente invariato.

Il confronto tra i due esercizi deve però tenere in considerazione, oltre alle condizioni di mercato, anche le prestazioni specifiche del Gruppo Saras, sia dal punto di vista operativo che da quello commerciale. Pertanto, operativamente, nel 2016 la programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha realizzato un EBITDA inferiore di circa 16 milioni di Euro rispetto all'anno passato, per variazioni negli sconti dei grezzi acquistati e per le minori opportunità disponibili per la vendita di prodotti a formulazione speciale.

L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune utilities come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica ed il fuel gas) ha dato luogo ad un EBITDA pressoché in linea con l'esercizio 2015. Infatti, il ciclo di manutenzione programmata dell'esercizio 2016 è stato più impegnativo dell'esercizio precedente, ed inoltre, si è verificata anche una fermata imprevista di un'unità di Reforming Catalitico (chiamata "CCR"), che ha determinato un ulteriore impatto di circa 25 milioni di Euro verso la fine del quarto trimestre. Tali effetti sono stati interamente

compensati da una miglior performance produttiva rispetto ai riferimenti tecnici e dal minor valore dei consumi di utilities rispetto allo scorso esercizio.

Infine, l'andamento della gestione commerciale (che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo), ha prodotto un EBIT-DA superiore di circa 10 milioni di Euro rispetto a quanto conseguito nell'esercizio 2015, grazie principalmente ad una maggior attività di trading con parti terze, sia su grezzi che su prodotti finiti.

Il grafico seguente mostra in dettaglio l'evoluzione dei margini realizzati dalla raffineria del Gruppo Saras negli esercizi 2015 e 2016, sia su base annuale che su base trimestrale. Si può notare che, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità ed alta conversione dei propri impianti, la raffineria del Gruppo Saras consegue un margine di raffinazione superiore al margine di riferimento EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

Infine, gli investimenti effettuati nell'esercizio 2016 sono stati pari a 133,6 milioni di Euro, in linea con l'importante programma di manutenzioni previsto nell'esercizio.

GUPPO SARAS: MARGINI INTEGRATI 2015 – 2016

Margine Raffinazione: (EBITDA comparable del settore Raffinazione + Costi Fissi) / Lavorazione di raffineria nel periodo. Margine IGCC: (EBITDA Generazione di Energia Elettrica + Costi Fissi) / Lavorazione di Raffineria nel periodo. EMC Benchmark: margine calcolato da EMC (Energy Market Consultants) basato su lavorazione 50% Ural e 50% Brent.

GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Il Gruppo Saras è attivo nel settore della produzione di energia elettrica mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato cogenerativo) ubicato all'interno del sito industriale di Sarroch e perfettamente integrato con la raffineria del Gruppo. L'impianto IGCC, posseduto e gestito dalla controllata Sarlux Srl, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Ha una potenza installata pari a 575MW e produce oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per circa il 35% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, l'impianto IGCC è anche una delle maggiori unità di conversione dei prodotti pesanti della raffineria, ed allo stesso tempo è la più importante utility del sito produttivo, grazie alla sua elevatissima produzione di idrogeno, che viene poi fornito agli impianti di hydrocracking e hydrotreating, ed alla produzione di grandi quantitativi di vapore, necessari per numerosi altri impianti di raffineria.

Valori medi anno 2016 (1) 2015
Domanda Energia Elettrica Italia GWh 310.251 316.897
Import GWh 43.181 50.848
Produzione Interna (2) GWh 275.649 272.482
di cui: Termoelettrica GWh 187.461 182.861
Prezzo Unico Nazionale (PUN) (3) EUR/MWh 42,78 52,31
  1. Dati stimati Terna (www.terna.it), soggetti a rettifica

  2. Produzione al netto dei consumi per servizi ausiliari

  3. Fonte GME SpA (www.mercatoelettrico.org)

Mercato di riferimento

La domanda nazionale di energia elettrica nell'esercizio 2016 (incluse le perdite di rete ed al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata pari a 310.251 GWh, in calo del 2,1% rispetto all'esercizio 2015, dato confermato anche in termini decalendarizzati.

La variazione del fabbisogno energetico rispetto all'anno precedente è stata negativa in tutte le aree di osservazione. In particolare, la flessione maggiore della domanda di energia elettrica si è registrata in Sicilia (-4,5%), seguita dalla Sardegna (-3,4%) e dal raggruppamento del Nord-Ovest (-2,5%), che include Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Negativo anche il raggruppamento dell'area Centrale (-2,3%) per Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria e Molise. Flessioni importanti anche per il raggruppamento di Campania, Basilicata, Calabria e Puglia (-2,2%), e per il raggruppamento di Emilia Romagna e Toscana (-2,1%). Più contenute infine le variazioni in Lombardia (-1,7%) e nel raggruppamento del Triveneto (-0,9%).

La copertura del fabbisogno energetico nazionale nel 2016 (al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata garantita per il 60,4% con produzione termoelettrica, per il 13,6% con produzione idroelettrica, per il 14,8% con produzione da altre fonti rinnovabili (geotermica, eolica e fotovoltaica), e per il restante 11,9% con l'importazione dall'estero. La produzione interna netta di energia elettrica è stata pari a 275.649 GWh, in aumento dell'1,2% rispetto al 2015 (272.482 GWh) ed ha soddisfatto l'89% della richiesta di energia elettrica nazionale. Si fa notare, peraltro, che nel 2016 è calato di circa il 20% il saldo import/export con l'estero, come effetto di una marcata crescita delle esportazioni (+37,7% rispetto al 2015) e di una contrazione delle importazioni di oltre il 15%. Ciò è dovuto, principalmente, alla fermata di diverse centrali nucleari francesi nell'ultimo trimestre dell'anno, ed al fatto che in tale periodo la Francia è diventata importatrice di elettricità (invece che esportatrice), trascinando al rialzo anche i prezzi dell'elettricità.

Infine, si segnala che il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) nell'esercizio 2016 si è attestato a 42,78 Euro/ MWh, in calo del 18% circa rispetto all'anno precedente (52,31 Euro/MWh), come conseguenza di una notevole riduzione delle quotazioni petrolifere e dei prezzi del gas, oltre che della flessione nei consumi di elettricità, descritta nei precedenti paragrafi.

Principali risultati operativi e finanziari

2016 2015 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh/1000 4.588 4.450 +3%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 8,1 9,6 -15%
FATTORE DI SERVIZIO % 94,8% 92,3% +3%
TAR IN CARICA ALL'IMPIANTO migliaia di tons 1.181 1.158 +2%

Da un punto di vista operativo, il segmento Generazione di Energia Elettrica ha conseguito risultati molto soddisfacenti nell'esercizio 2016, incrementando il fattore di servizio del 2,6% rispetto all'esercizio precedente. La produzione di energia elettrica ha raggiunto circa 4,59 TWh, il livello record dall'inizio delle operazioni, ed in ascesa del 3% rispetto ai livelli già elevati conseguiti nell'esercizio 2015. Per quanto concerne la manutenzione, l'intero ciclo di attività programmate per il 2016 è stato svolto durante il primo trimestre, ed ha interessato due treni "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" ed una "linea di lavaggio gas". Tale ciclo è risultato molto simile all'anno precedente sebbene, da un punto di vista della sequenza temporale, abbia avuto luogo in trimestri diversi.

Milioni di Euro 2016 2015 var%
EBITDA 182,1 203,0 -10%
EBITDA comparable 195,4 207,9 -6%
EBIT 83,0 106,1 -22%
EBIT comparable 96,3 111,1 -13%
EBITDA ITALIAN GAAP 133,9 168,2 -20%
EBIT ITALIAN GAAP 68,6 105,0 -35%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 9,6 9,1

L'EBITDA comparable è stato pari a 195,4 milioni di Euro, in flessione rispetto ai 207,9 milioni di Euro conseguiti nel 2015. Tale differenza è dovuta in buona parte alla diminuzione del valore della tariffa CIP6/92 (-15%). Inoltre, le vendite di vapore ed idrogeno nel 2016 sono state inferiori per circa 8 milioni di Euro rispetto alle vendite effettuate nello scorso esercizio. Si evidenzia infine che la differenza tra l'EBITDA comparable e quello reported è imputabile principalmente ad un accantonamento nel corso del 2016 e ad una riclassifica.

Passando all'analisi dell'EBITDA calcolato secondo i principi contabili Italiani, esso è stato pari a 133,9 milioni di Euro nel 2016, in calo rispetto ai 168,2 milioni di Euro conseguiti nello scorso esercizio. Tale differenza tra i periodi è dovuta principalmente al minor valore della tariffa CIP6/92 (-15%), combinato con le minori vendite di idrogeno e vapore citate nel paragrafo precedente. Per contro, la flessione nei costi di acquisto della materia prima TAR (-21%), insieme alla maggior produzione e vendita di energia elettrica (+3%), hanno fornito un contributo più elevato all'EBITDA del 2016 rispetto all'esercizio precedente, colmando in parte gli effetti negativi poc'anzi illustrati.

Gli investimenti sono stati pari a 9,6 milioni di Euro, in coerenza con gli interventi di manutenzione programmata che sono stati compiuti nel corso dell'esercizio.

MARKETING

Il Gruppo Saras svolge le proprie attività di Marketing in Italia ed in Spagna, direttamente ed attraverso le proprie controllate, prevalentemente nel canale extra-rete. A tal fine, in Italia il Gruppo si avvale di un deposito costiero di proprietà ubicato ad Arcola (La Spezia), con una capacità complessiva di 200.000 metri cubi, ed intrattiene contratti di locazione a lungo termine per spazi di stoccaggio in altri depositi di proprietà di terzi, ubicati principalmente nella parte centro-settentrionale della penisola italiana (Livorno, Ravenna, Marghera, Trecate/Arluno, Fiorenzuola, Genova, ecc.).

In Spagna, invece, la consociata Saras Energia possiede e gestisce il deposito ubicato a Cartagena (Spagna), con capacità di 114.000 metri cubi, ed utilizza anche altri terminali nel resto della Spagna (di proprietà di operatori terzi, tra cui principalmente Decal, Tepsa e CLH) che le permettono di distribuire i prodotti in tutto il territorio iberico. Saras Energia gestisce inoltre una componente retail, costituita da 101 stazioni di servizio (di cui 85 di proprietà ed altre 16 convenzionate), situate principalmente lungo la costa mediterranea della Spagna.

Mercato di riferimento

Secondo i dati rilevati da Unione Petrolifera, i consumi petroliferi totali si sono attestati a circa 59,6 milioni di tonnellate, in lieve calo rispetto all'anno precedente (-0.6%) sul mercato italiano, che rappresenta il principale canale extra rete del Gruppo Saras. Tale dinamica è imputabile alla flessione registrata dai consumi di benzina (-2,9%) e dai consumi di olio combustibile (-44,3%), solo parzialmente compensati dall'incremento della domanda di bunker fuel (+12,3%). I volumi di gasolio totale, infine, sono rimasti pressoché invariati. Vale peraltro, la pena ricordare che tali valori si confrontano con un esercizio 2015 che aveva messo a segno una crescita del 3,5% (dopo ben 14 anni di continua decrescita), grazie anche al calo delle quotazioni petrolifere, ed ai prezzi alla pompa più accessibili, che hanno stimolato i consumi privati. Da un punto di vista della redditività, sebbene in misura inferiore rispetto all'anno passato, anche nell'esercizio 2016 i margini extra-rete hanno sofferto la pressione produttiva delle raffinerie, soprattutto non costiere, ed anche l'incremento degli obblighi di miscelazione con i biocarburanti (salito dal 5% al 5,5%, a decorrere dal 1 gennaio 2016).

Anche nel mercato spagnolo, i dati preliminari compilati da CORES mostrano consumi in flessione complessivamente dello 0,6% rispetto all'esercizio 2015. Più di preciso, la flessione dei consumi di gasolio totale (-4,5%) ed, in misura minore, anche di benzina (-0,9%), è stata in buona parte compensata dall'incremento di domanda di kerosene (+12,4%) e di olio combustibile (+7,4%). Analogamente a quanto descritto per il mercato italiano, anche in Spagna i margini extra-rete hanno risentito dell'intensa concorrenza tra molteplici operatori, e della pressione derivante dalle raffinerie domestiche, che hanno lavorato a pieno regime.

Principali risultati operativi e finanziari

2016 2015 Var%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 4.084 3.961 +3%
di cui in Italia migliaia di tons 2.298 2.573 -11%
di cui in Spagna migliaia di tons 1.787 1.388 +29%

Da un punto di vista operativo, in Italia il Gruppo ha ridotto i propri volumi di vendita (-11% rispetto all'esercizio 2015), mentre in Spagna i volumi venduti sono cresciuti del 29%. In generale però, si sono conseguiti importanti risultati nella razionalizzazione dei costi operativi fissi e variabili, in entrambi i mercati in cui è attivo il Gruppo. Come conseguenza di tali azioni di efficientamento, e nonostante l'andamento dei margini commentato nei paragrafi precedenti, il segmento Marketing ha realizzato un EBITDA comparable pari a 3,6 milioni di Euro nell'esercizio 2016, in miglioramento rispetto al risultato di 1,6 milioni di Euro registrato nell'esercizio 2015. La differenza tra risultati Comparable e Reported si riferisce alla diversa valorizzazione (LIFO) del magazzino prodotti finiti.

Infine, gli investimenti sono stati pari a 1,4 milioni di Euro nell'esercizio 2016, in linea con le previsioni.

Milioni di Euro 2016 2015 var%
EBITDA 9,9 (5,1) +293%
EBITDA comparable 3,6 1,6 +132%
EBIT 4,2 (16,3) +126%
EBIT comparable (2,1) (4,7) +56%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 1,4 1,2

EOLICO

Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili sin dal 2005, attraverso la controllata Sardeolica Srl che gestisce un parco eolico ubicato a Ulassai (Sardegna). Il parco è composto da 48 aerogeneratori Vestas V80, con una potenza totale installata di 96 MW, ed è dotato di un Sistema di Gestione certificato secondo gli standard BS OHSAS 18001:2007 (Salute e Sicurezza), ISO 14001:2004 (Ambiente) e ISO 9001:2008 (Qualità).

Nell'esercizio 2016 la produzione del parco di Ulassai è stata pari a 195.360 MWh, che corrispondono al fabbisogno elettrico annuale di oltre 150.000 persone. L'aver sfruttato la fonte eolica rinnovabile ha quindi consentito il risparmio di quasi 250.000 barili di petrolio, con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per oltre 125.000 tonnellate. Inoltre, cumulativamente, nel periodo che decorre dalla sua entrata in esercizio fino al 31 dicembre del 2016, la produzione di energia elettrica del parco ha raggiunto 1.885.469 MWh.

Produzione 2016 [MWh] Abitanti equivalenti annuali¹ TEP2 "risparmiati" Barili di petrolio3 "risparmiati"
195.360,0 153.585 36.532,3 250.221
Produzione 2016 [MWh] Inquinante Emissioni specifiche4 [kg/MWh] Emissioni evitate [t]
195.360,0 CO2 648 126.593,3
  1. Consumo di energia pro-capite in Sardegna per uso domestico, anno 2014: 1.272 kWh/abitante/anno (Terna: Dati Statistici, Consumi http://download.terna.it/ terna/0000/0642/35.PDF)

  2. 1 kWh = 0,187×10-3 TEP (AEEGSI, Delibera EEN 3/08, http://www.autorita.energia.it/it/docs/08/003-08een.htm)

  3. 1 Barile equivalente di petrolio = 0,146 TEP (https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnellata_equivalente_di_petrolio)

  4. Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. "Verso un'economia condivisa dell'Energia". Adozione della proposta tecnica e avvio della procedura di valutazione ambientale strategica, pag. 114 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20160129120346.pdf)

Produzione 2005 - 2016 [MWh] Abitanti equivalenti annuali¹ TEP2 "risparmiati" Barili di petrolio3 "risparmiati"
1.885.469,0 1.482.287 352.582,7 2.414.950
Produzione 2005 - 2016 [MWh] Inquinante Emissioni specifiche4 [kg/MWh] Emissioni evitate [t]
1.885.469,0 CO2 648 1.221.783,9

Mercato di riferimento

Il 2016 è stato un altro anno difficile per l'energia eolica in Italia, con una nuova potenza eolica installata sull'intero territorio nazionale pari ad appena 282 MW, in ulteriore flessione rispetto ai già modesti livelli di nuove installazioni realizzate lo scorso esercizio. Infatti, ormai da alcuni anni il settore eolico italiano si trova in condizioni di difficoltà, a causa dei cambiamenti intervenuti nei meccanismi di incentivazione, ora basati sul sistema delle "aste al ribasso".

Gli ultimi dati Terna mostrano che l'eolico in Italia ha prodotto 17.455 GWh nel 2016, in crescita del 18,7% rispetto alla produzione di 14.705 GWh nel 2015, grazie alle migliori condizioni di ventosità verificatesi nel corso dell'anno. La produzione da fonte eolica copre appena il 6,3% della

produzione elettrica nazionale ed il 5,6% della richiesta di energia elettrica italiana.

Anche a livello globale, gli investimenti complessivi in energie rinnovabili stanno rallentando (a 287,5 miliardi -18% rispetto all'anno precedente secondo uno studio di Bloomberg New Energy Finance) soprattutto in Cina e Giappone in scia alla riduzione delle tariffe incentivanti, mentre l'eolico, prevalentemente offshore ha trovato nuovo impulso soprattutto nel Regno Unito (29,9 miliardi di dollari in installazione marine nel 2016.

Principali risultati operativi e finanziari

2016 2015 Var%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 195.360 155.101 26%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 4,0 4,8 -16%
CERTIFICATI VERDI Eurocent/KWh 10,0 10,0 0%

Nell'esercizio 2016 l'EBITDA comparable del segmento Eolico (coincidente con quello IFRS) è stato pari a 23,8 milioni di Euro, in marcato aumento rispetto ai 17,2 milioni di Euro dell'esercizio 2015 principalmente a causa di una maggior ventosità, che ha dato luogo ad una produzione di elettricità superiore del 26% rispetto allo scorso esercizio. Il valore della Tariffa Incentivo è risultato in linea con il valore dei Certificati Verdi (in vigore fino alle fine dell'esercizio 2015), mentre la Tariffa Elettrica ha subito una flessione (-0,8 Eurocent/kWh, rispetto all'anno precedente).

A tal proposito, così come spiegato nelle precedenti relazioni trimestrali, occorre precisare che il Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012 ha introdotto dei nuovi sistemi di incentivazione per le energie prodotte da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. In particolare, il Decreto ha previsto che, per gli impianti entrati in esercizio successivamente all'1.1.2013, il sistema basato sui Certificati Verdi venga sostituito da incentivi definiti tramite dei meccanismi di aste al ribasso. Invece, per gli impianti entrati in esercizio entro il 31.12.2012 (come è il caso di Sardeolica Srl), il Decreto ha previsto il permanere del sistema dei Certificati Verdi fino al 31.12.2015. Oltre tale data, gli impianti con un termine del periodo di incentivazione successivo al 2015 riceveranno una Tariffa Incentivo in sostituzione dei Certificati Verdi, il cui valore è però basato sulla stessa formula utilizzata per il calcolo del prezzo di ritiro dei Certificati Verdi da parte del GSE.

Milioni di Euro 2016 2015 var%
EBITDA 23,8 17,2 +38%
EBITDA comparable 23,8 17,2 +38%
EBIT 19,2 12,7 +52%
EBIT comparable 19,2 12,7 +52%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 0,4 0,3

SARTEC (SARAS RICERCHE E TECNOLOGIE)

Sartec SpA, controllata al 100% da Saras SpA, è la Società del Gruppo che sviluppa soluzioni tecnologiche innovative per garantire la governance economica ed ecologica delle risorse aziendali.

Sartec opera nei settori:

  • efficienza energetica e affidabilità industriale, con le linee di business dedicate alla progettazione industriale, agli studi di processo, alle forniture e ai servizi industriali;
  • efficienza ambientale (ingegneria ambientale, monitoraggi, sistemi di analisi e misura per l'ambiente, servizi analitici).

Il risultato di esercizio del 2016 conferma il trend di costante crescita di fatturato e margini registrato nell'ultimo triennio.

In particolare, i volumi di produzione hanno beneficiato di un incremento delle attività finalizzate a supportare l'implementazione del piano investimenti 2016-2019 della consociata Sarlux, mantenendo in parallelo il presidio sulle attività sviluppate per il mercato "non captive", tra le quali si segnala la prosecuzione del progetto intrapreso in collaborazione con un importante partner europeo a favore della nuova raffineria in corso di realizzazione a Jazan, Arabia Saudita.

A fronte del maggior volume di produzione, permangono marginalità allineate agli andamenti registrati nel biennio precedente.

Nel corso del 2016 Sartec ha mantenuto il focus sui settori dell'affidabilità industriale e efficienza energetica e ambientale.

Con riferimento al mercato "captive", Sartec ha assicurato il proprio supporto tecnologico e operativo per lo sviluppo di attività di ingegneria impiantistica, forniture, ingegneria dell'automazione e ingegneria e monitoraggi ambientali. L'ingegneria impiantistica e dell'automazione hanno prodotto complessivamente circa 110.000 ore di lavoro per la progettazione di nuovi impianti e il revamping di impianti esistenti, oltre alla presentazione di proposte per migliorie e up-grade della strumentazione. Tra le attività realizzate, il nuovo sistema di filtrazione Slurry Oil dell'impianto FCC e l'upgrade del sistema DCS negli impianti Nord. Confermato, inoltre, il costante presidio sulle attività di controllo di base, avanzato e multivariabile, oltre che sul monitoraggio, risoluzione bad actor e razionalizzazione allarmi impianti.

Varie le forniture realizzate nel corso dell'anno: nuovi sistemi di Gas Cromatografi all'U300 e FCC, analizzatori TOC TAS e TOC impianti Nord, nuove prese campione, sistemi fire and gas e armadi di gestione dei sistemi della barriera dinamica. Relativamente all'ingegneria ambientale, è stato assicurato un crescente impegno sulle attività previste a fronte delle prescrizioni AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale): monitoraggi finalizzato a preservare la sicurezza della falda (con realizzazione di ulteriori pozzi di emungimento), monitoraggio delle emissioni fuggitive, della qualità dell'aria e delle emissioni odorigene. Nel corso dell'anno, sono inoltre proseguite le attività sugli studi delle proprietà dei grezzi, con monitoraggio dei modelli chemiometrici di gasoli, benzine e semilavorati. Relativamente ai progetti di efficienza energetica, per i quali Sartec opera da ESCo certificata, è proseguita nell'anno l'attività a supporto dell'ottenimento dei titoli di efficienza energetica relativi a progetti di risparmio realizzati all'interno della Raffineria del Gruppo oltre a interventi minori sulla ottimizzazione dei sistemi di illuminazione.

Con riferimento al mercato "non captive", tra i principali progetti in corso per Clienti industriali, quello dedicato all'automazione delle utilities della Raffineria in fase di costruzione a Jazan, Arabia Saudita, svolta in partnership con player internazionali di rilievo. L'attività, avviata nel 2014 per l'ingegnerizzazione di sala controllo e la razionalizzazione allarmi, si è ampliata a nuovi filoni, in particolare all'attività di pre commissioning che consentirà di proseguire le attività per tutto il 2017 e parte del 2018.

Sempre verso Clienti in ambito industriale, sono state realizzate attività per Irle e Syndial, oltre al completamento (anche a seguito di ulteriori revisioni richieste in corso d'opera) sulle forniture di cabine destinate a SAIPEM.

Con riferimento alle attività di efficienza energetica, sviluppati nel corso dell'anno numerosi studi (audit energetici) che hanno consentito di individuare potenziali ottimizzazioni nei consumi industriali, per i quali sono state avanzate alcune proposte commerciali.

Nel settore delle Pubbliche Amministrazioni, in cui SARTEC opera prevalentemente nell'ambito delle forniture e manutenzioni di sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria, si è completato il progetto di rifunzionalizzazione del sistema di monitoraggio della rete ambiente per ARPA Campania.

Con riferimento all'attività di ricerca e sviluppo, è proseguito lo scouting di nuove tecnologie destinate a potenziare il portafoglio prodotti nell'area ambientale ed energetica. In particolare, per l'area ambientale, proseguono le procedure propedeutiche al deposito di un brevetto sugli strumenti per la misura della temperatura della fiamma di torcia, sviluppati con il Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari. Contestualmente, è stata definito un progetto per la realizzazione di un laboratorio ottico-strumentale asservito alla manutenzione e assistenza sugli strumenti stessi, che si completerà entro il 2017.

Per l'area energetica, sono in corso alcuni studi preliminari con società operanti nel settore IT oltre che con enti universitari, riconducibili all'ambito Industry 4.0, e relativi alla individuazione di sistemi di monitoraggio e misura delle performance elettriche degli impianti e sistemi di modellazione dinamica, a supporto delle decisioni operative e di marcia, oltre che per la valutazione di investimenti in termini di efficienza energetica.

Sempre nel corso del 2016, completata la realizzazione e la messa in esercizio del laboratorio Olfattometrico, le cui attività analitiche sono attualmente in fase di accreditamento (metodica UNI EN 13725:2004 per la determinazione della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica).

Il Laboratorio chimico Sartec, nell'anno, ha proseguito il piano di accreditamento, aggiungendo al portafoglio dei metodi accreditati EPA 6020 B relativo ai metalli in acqua sotterranea e EPA 8260 C per la determinazione di organici volatili in matrice acqua.

STRATEGIA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Grazie alla propria configurazione ad alta conversione, alla perfetta integrazione con l'impianto IGCC e ad un modello operativo basato sulla gestione integrata della Supply Chain, la raffineria Saras, ubicata a Sarroch (Sardegna), detiene una posizione primaria nel panorama dei siti Europei. La strategia del Gruppo si fonda su iniziative mirate a migliorarne ulteriormente le prestazioni operative, l'affidabilità e disponibilità degli impianti, ed a razionalizzare i costi, al fine di garantire il mantenimento di tale posizione anche nel prossimo decennio, quando l'evoluzione normativa (in particolare quella sul bunker fuel dei motori marini) darà luogo a condizioni di mercato premianti per i siti come quello di Sarroch, in grado di lavorare alte percentuali di grezzi pesanti ad alto zolfo. Inoltre, sempre al fine di detenere la leadership nel contesto competitivo internazionale, la strategia del Gruppo Saras punta anche sullo sviluppo del know-how delle proprie persone, e sulle nuove opportunità offerte dalla digitalizzazione nell'ambito della cosiddetta Industria 4.0.

Guardando all'evoluzione prevedibile della gestione, l'esercizio 2017 è iniziato in maniera positiva per l'industria della raffinazione Europea, con l'offerta di grezzo a livelli abbondanti e non significativamente diversi rispetto all'esercizio precedente, nonostante il raggiunto accordo sui tagli produttivi, in vigore da inizio gennaio, ad opera dei paesi OPEC e di altri importanti produttori (Russia in primis). Infatti, a fronte di circa 1,8 milioni di barili al giorno (mbl/g) potenzialmente rimossi dal mercato (1,2 mbl/g di origine OPEC, ed ulteriori 0,6 mbl/g non-OPEC), gli esperti prevedono importanti incrementi di produzione da molteplici fonti, in grado di controbilanciare completamente i suddetti tagli. Più di preciso, l'offerta globale è prevista rimanere esuberante rispetto ai consumi, grazie alla ripresa dell'attività estrattiva negli USA (tight oil da rocce di scisto) e nel Mar Caspio nord-orientale (giacimento del Kashagan), oltre che agli incrementi delle esportazioni dalla Libia e dalla Nigeria.

Da un punto di vista delle quotazioni del grezzo, gli esperti anticipano una certa stabilità nell'intorno dei 50 – 60 \$/bl, fintanto che i mercati non troveranno conferme circa l'attuazione ed efficacia dei tagli annunciati, e la corrispondente risposta di compensazione dei produttori che invece non aderiscono a tali tagli. Per contro, potrebbe verificarsi una compressione per quanto concerne il differenziale di prezzo tra grezzi leggeri e pesanti. Infatti, i grezzi che verranno immessi sul mercato dai paesi sopra menzionati dovrebbero essere prevalentemente leggeri a basso zolfo (light sweet), mentre i tagli OPEC dovrebbero interessare grezzi pesanti ad alto zolfo (heavy sour).

Sul fronte dei consumi, nel recente report di gennaio 2017, l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) stima una domanda globale mediamente in crescita di +1,3 mbl/g nel 2017, grazie a consumi robusti in Europa, Stati Uniti, India e Russia, e nonostante il rallentamento evidenziato dalla Cina.

Passando poi all'analisi della marginalità dei principali prodotti raffinati, gli esperti internazionali ritengono che il crack spread della benzina possa far segnare una media intorno ai 10 \$/bl (in calo di circa 1,6 \$/bl rispetto al 2016), con le consuete oscillazioni stagionali. Per quanto concerne poi i distillati medi, gli esperti prevedono un crack spread del diesel in recupero, con una media di circa 11 \$/bl (in ascesa di circa 2 \$/bl rispetto alla media del 2016), trainato dalla ripresa dei consumi di gasolio per usi industriali, notoriamente correlati all'andamento del ciclo economico (PIL 2017 previsto in crescita dell'1,6% in Europa, e del 3,4% a livello globale). Per contro, le recenti contestazioni sulle emissioni dei motori diesel non dovrebbero avere impatti significativi nell'esercizio 2017, ma potrebbero penalizzare i consumi per il trasporto privato nel medio termine. Nel complesso, tali condizioni di mercato dovrebbero consentire margini di raffinazione positivi anche nell'esercizio 2017, ed il gruppo Saras punterà a conseguire un premio al di sopra del margine EMC Benchmark pari a circa 3,5 \$/bl.

Da un punto di vista operativo, nel segmento Raffinazione, l'esercizio 2017 si caratterizzerà per un ciclo manutentivo poco oneroso, che dunque permetterà di conseguire, rispetto all'anno precedente, maggiori lavorazioni, minori costi fissi, e minori riduzioni di EBITDA legate all'indisponibilità degli impianti. Nel dettaglio, il programma di manutenzione sarà articolato come segue: nel primo trimestre sono previste le attività sugli impianti VisBreaking "VSB", Topping "T1", Unità di desolforazione "U400" ed "U800"; nel secondo trimestre la manutenzione riguarderà l'impianto di Topping "RT2"; nel terzo trimestre verranno eseguiti interventi manutentivi sugli impianti Vacuum "V1" e VisBreaking "VSB"; infine, nel quarto trimestre saranno posti in essere interventi presso gli impianti Alkilazione "ALKY", "TAME" e Reforming Catalico "CCR". Complessivamente la lavorazione annuale di grezzo è prevista pari a circa 14,1 ÷ 14,7 milioni di tonnellate (ovvero 103 ÷ 107 milioni di barili), cui si aggiungerà circa 1,4 milioni di tonnellate di carica impianti complementare al grezzo (corrispondenti a circa 10 milioni di barili).

Per quanto riguarda il segmento Generazione di Energia Elettrica, il programma manutentivo prevede nel primo trimestre un intervento standard su due dei tre treni di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" e su una delle due linee di lavaggio gas. Nel secondo trimestre, poi, la manutenzione interesserà il terzo treno di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato". Pertanto, la produzione totale di energia elettrica per l'anno 2017 è pertanto prevista tra 4,00 ÷ 4,40 TWh.

Relativamente al segmento Marketing, i margini sono previsti in recupero durante l'esercizio 2017, in un contesto di consumi petroliferi in crescita, e grazie alle azioni di ottimizzazione dei costi e del capitale circolante poste in atto.

Infine, nel segmento Eolico, la controllata Sardeolica prosegue l'iter per la Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto di ampliamento del Parco di Ulassai (sito nel comune di Ulassai e Perdasdefogu), per una capacità di ulteriori 30 MW. Inoltre, è in corso la procedura di ottenimento dell'Autorizzazione Unica, per un progetto da circa 15 MW nel comune di Onanì (NU).

INVESTIMENTI PER SEGMENTO DI ATTIVITÀ

Nell'esercizio 2016 il Gruppo Saras ha realizzato investimenti per 145,6 milioni di Euro, rispetto a 86,2 milioni di Euro del 2015, in considerazione sia del programma di manutenzioni programmate più impegnativo, che ha incluso anche importanti interventi sugli "impianti Nord" (acquisiti da Versalis a fine 2014), sia dell'avvio degli interventi congruenti con il piano di sviluppo industriale pluriennale, presentato ad ottobre 2015.

Inoltre, come di consueto, una parte significativa degli investimenti è stata dedicata al pieno rispetto di tutte le prescrizioni HSE, ed alla conservazione dell'efficienza operativa degli impianti. La ripartizione degli investimenti per segmento di attività viene illustrata nella tabella corrispondente:

Milioni di Euro 2016 2015
RAFFINAZIONE 133,6 75,0
GENERAZIONE ENERGIA ELETTRICA 9,6 9,1
MARKETING 1,4 1,2
EOLICO 0,4 0,3
ALTRE ATTIVITÀ 0,6 0,6
Totale 145,6 86,2

Come si può riscontrare, la maggior parte degli investimenti dell'esercizio 2016 ha riguardato il segmento Raffinazione. In particolare, sono stati completati gli interventi di recupero termico dal forno dell'unità di distillazione atmosferica "Topping 1" e dall'impianto di dissalazione dell'acqua di mare. Inoltre, sono stati avviati importanti interventi di recupero energetico previsti nel piano industriale pluriennale, tra cui si segnala il sistema di recupero di GPL dal fuel gas, tramite un apposito dispositivo di raffreddamento chiamato "chiller".

Tra gli interventi destinati al miglioramento dei processi, è stata completata la realizzazione del sistema di filtrazione dell'olio chiaro (il cosiddetto "slurry") sull'unità FCC, e del sistema di recupero acqua dagli impianti di trattamento delle acque acide (unità "SWS").

Tra gli interventi destinati allo sviluppo del sito, sono iniziati gli investimenti necessari per l'adeguamento dei pontili, al fine di consentire l'ormeggio e la caricazione di navi di grandi dimensioni per il trasporto di benzina e gasolio, e gli investimenti nel parco serbatoi, per aumentare la flessibilità di stoccaggio grezzi e prodotti pesanti (ad esempio, sono iniziati i lavori per l'adeguamento del serbatoio "ST-96" per lo stoccaggio del TAR caldo).

Si è altresì proseguito negli interventi di integrazione degli "impianti Sud" con gli "impianti Nord" (ex Versalis), al fine di ottimizzare e potenziare il funzionamento degli stessi. A riguardo, si cita la nuova linea di inter-connessione per la movimentazione del vapore a media pressione, dagli uni agli altri.

Infine, tra gli specifici investimenti dedicati a Salute, Ambiente e Sicurezza (la cosiddetta HSE – "Health, Safety & Environment"), occorre citare il nuovo impianto di solidificazione per lo zolfo liquido, i lavori di realizzazione e ripristino dei doppi fondi per taluni serbatoi di idrocarburi, e l'intervento di copertura delle vasche destinate alla raccolta delle acque di processo miste ad idrocarburi (vasche "API"), volto ad eliminare il rilascio di componenti volatili in atmosfera.

RISORSE UMANE

Sviluppo organizzativo

In coerenza con i piani di sviluppo del business del Gruppo, caratterizzati da una crescente integrazione tra trading e raffinazione e dall'esigenza di una presenza più incisiva sui mercati, il 1° gennaio 2016 è stata avviata l'attività della nuova società Saras Trading SA, con sede a Ginevra, uno dei principali hub internazionali nel mondo oil. La nuova Società, focalizzata sulle attività di approvvigionamento di materie prime/semilavorati e vendita di prodotti sul Cargo market, ha visto il consolidamento di un gruppo di lavoro proveniente da Saras, costituito da specialisti di trading che operano in stretto coordinamento e contatto con gli altri attori della Supply Chain.

Per assicurare adeguato supporto alla integrazione delle attività lungo la catena Supply Chain, oltre alle modifiche organizzative via via implementate, sono stati messi a punto aggiornamenti dei sistemi informatici e degli applicativi a supporto del processo decisionale in ambito modellistica (programmazione lineare e scheduling) e in ambito analisi economiche, oltre che strumenti di social collaboration utili alla ottimizzazione e semplificazione del flusso informativo tra le varie parti coinvolte.

L'avvio del piano pluriennale di investimenti 2016-2019, ha originato un significativo ridisegno dei processi decisionali relativi agli investimenti (dall'attività per definire le priorità di intervento, a quella di scouting e studio di fattibilità delle soluzioni tecnologiche più adeguate, a quella di progettazione e realizzazione degli investimenti stessi) rappresentati in due specifiche Linee Guida del Sistema Normativo di Gruppo.

La riprogettazione dei processi, unitamente all'incremento in termini di spesa e di numero di investimenti da gestire nel quadriennio 2016-2019, ha comportato anche conseguenti modifiche alle strutture organizzative preposte. In particolare, è stata definita la responsabilità di sviluppo del Piano all'interno di un Comitato Investimenti infragruppo e istituito un ruolo di PMO al fine di assicurare corretto monitoraggio e ampia visione dell'evoluzione del piano nel quadriennio. Inoltre, l'area Asset Management ha creato una struttura dedicata alla gestione dei progetti, con l'individuazione di Responsabili di Cluster d'investimento per aree omogenee di impianto (i.e. FCC, impianti nord, ecc.) e con un potenziamento delle figure di Project Management cui è assegnata la responsabilità della realizzazione end-to-end degli investimenti.

42,5 anni L'età media dei dipendenti del Gruppo

Il potenziamento del gruppo di lavoro sopra definito è stato realizzato mettendo a fattor comune risorse con competenze ed esperienze specialistiche maturate all'interno del Gruppo, con ricorso al supporto esterno limitato a quelle specialità non altrimenti disponibili (nel complesso, 17 persone di cui 5 dall'esterno).

Nel corso del 2016 è proseguito il lavoro di riorganizzazione ed efficientamento di alcuni reparti operativi del sito di Sarroch (incluso il Laboratorio) avviato nel 2015 a seguito della acquisizione del ramo d'azienda Versalis. In particolare, il recupero di efficienza e il ridisegno di tali processi hanno consentito di rendere disponibili risorse per soddisfare da una parte la copertura di alcune vacancies nell'organizzazione in turno, dall'altra la messa a disposizione di risorse aggiuntive a supporto delle attività dell'esercizio generate dal Piano Investimenti 2016-2019.

Grazie allo sviluppo e alla successiva introduzione di nuove logiche di integrazione dei sistemi informatici a supporto dei processi interfunzionali tra amministrazione, finanza e controllo è stata varata la nuova struttura organizzativa per le aree Amministrazione, Fiscale e Finanza. È stato inoltre definito un Service amministrativo con sede a Sarroch in grado di concentrare attività amministrative relativamente al ciclo passivo e attivo, distribuite in precedenza su team di lavoro nelle singole Controllate.

La nuova organizzazione, fortemente articolata per processi e non più verticalmente per Società, consentirà un recupero di efficienza legato alla diversa distribuzione di responsabilità e attività e alla introduzione degli applicativi a supporto (inclusa l'integrazione dei flussi bancari). Sviluppi, ora allo studio, per automatizzare ulteriormente questi processi potranno consentire continui miglioramenti in termini di riduzione dei tempi di lavoro, aumento della frequenza di elaborazione delle chiusure periodiche contabili, e quindi di disponibilità di informazioni più tempestive e aggiornate durante l'esercizio anche per il Mercato e gli Stakeholder.

Anche il Controllo di Gestione ha visto nell'anno una evoluzione della propria struttura con la concentrazione sotto un'unica responsabilità delle funzioni di Budgeting e Controlling investimenti e costi. L'implementazione di un nuovo sistema di pianificazione e controllo centralizzato consentirà una più rigorosa strutturazione del budget e conseguentemente un più efficace monitoraggio dell'andamento della spesa, che meglio supportano i processi decisionali da parte delle Linee e il Controlling stesso.

Altro importante progetto in termini evoluzione della struttura organizzativa è quello relativo al tema cyber security, per le possibili implicazioni in ambito ICT e ICS dei sistemi di controllo industriale. A seguito dell'assessment svolto nel 2015 e del conseguente piano di intervento triennale, il team di lavoro dedicato (che include specialisti di entrambe le aree - ICT e ICS) individuerà nuove pratiche, metodi, strumenti, competenze, responsabilità e strutture organizzative adeguate ad assicurare un corretto presidio delle infrastrutture di rete ed un livello di sicurezza di dati, informazioni e sistemi adeguato agli standard internazionali.

Al fine di definire una possibile offerta di competenze del Gruppo Saras verso il mercato, mettendo a frutto il vasto ed approfondito know-how maturato in ambito raffinazione ed energia, è stato individuato un Gruppo di lavoro che ha l'obiettivo di mappare i potenziali Clienti per aree geografiche e canali commerciali e definire il contenuto dell'offerta di base, principalmente di tipo consulenziale.

Coerentemente con le modifiche organizzative implementate nell'anno, è stato assicurato l'aggiornamento del Sistema Normativo di Gruppo mediante la pubblicazione di numerose Linee Guida tra le quali: Linea Guida Asset Development e Performance Management, Linea Guida Supply and Trading, Linea Guida Prevenzione Frodi.

Di particolare rilevanza, l'emissione del nuovo Codice Etico del Gruppo Saras, approvato dal CdA nel mese di agosto e successivamente recepito dai Consigli di Amministrazione delle Controllate. Il documento esprime i valori e i principi che ispirano l'azione del gruppo e le norme di comportamento in cui essi si traducono, confermando e consolidando quanto fino a oggi contenuto nei codici etici delle singole Società.

Il Codice Etico si applica a tutte le Società del Gruppo, a collaboratori, Clienti e Fornitori, nonché a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo saras ed operano per perseguirne gli obiettivi.

Sviluppo risorse umane

Nell'anno sono proseguite le attività di sviluppo dedicate a giovani laureati, con individuazione e implementazione di adeguati percorsi di addestramento e job rotation, anche in ambiti interaziendali, funzionali all'arricchimento verticale e/o trasversale delle competenze specialistiche.

L'attività ha visto un'ulteriore accelerazione nella seconda metà dell'anno, con la progettazione e l'introduzione di un sistema di talent management (assessment, coaching, job rotation, career development, formazione tecnica e manageriale) funzionale ad assicurare nel tempo una adeguata gestione dei cambi generazionali.

In parallelo, sono proseguite analoghe attività di sviluppo manageriale rivolte a personale in ruoli di responsabilità gestionale e/o specialistica e in particolare alla popolazione dei Quadri. I percorsi di sviluppo hanno consentito, nella seconda metà dell'anno, i primi avvicendamenti in alcuni ruoli chiave, liberando a loro volta profili di elevata seniorship per lo sviluppo di nuovi progetti strategici.

Nel complesso, i principali interventi formativi sviluppati nell'anno hanno avuto per oggetto le tematiche HSE e i contenuti tecnico-specialistici e comportamentali a supporto dello sviluppo del piano investimenti e del completamento della supply chain integration.

Per accompagnare l'importante impegno originato del piano pluriennale di investimenti 2016-2019, sono state portate avanti due linee di intervento formativo. Da un lato, la formazione per Project Manager, centrata sullo sviluppo di metodi ed approcci utili e funzionali per la gestione dei progetti. Oltre ai PM, sono stati coinvolti tutti gli attori che partecipano al processori gestione del progetto di investimento in modo da assicurare la messa a fattor comune di metodi ed approcci e la valorizzazione del contributo di ciascun partecipante al team di progetto. L'attività, avviata nel quarto trimestre 2016, prevede la partecipazione di 150 persone e si concluderà nel primo trimestre 2017.

Dall'altro, la formazione tecnica necessaria per la presa in carico da parte del personale delle linee operative (Operations e Asset Management) delle innovazioni e/o modifiche apportate sugli impianti a seguito degli investimenti.

A supporto del processo di Supply Chain, è stato disegnato e realizzato un percorso formativo rivolto a tutto il personale coinvolto (programmazione, operations, supply, tecnologia, modellistica, etc.). Il percorso, articolato in tre moduli, ha offerto una visione sistemica del contesto petrolifero e delle sue differenze rispetto ai trend degli anni precedenti, una descrizione del processo di raffinazione che ha consentito a tutti gli attori di comprendere il lavoro (ruoli e responsabilità) dei rispettivi Colleghi, e infine la possibilità di sperimentare attraverso un business game la simulazione di tutte le fasi del processo descritte. Il business game è stato realizzato in collaborazione con un partner di rilievo internazionale su progetto società Sarlux: il sistema simula il processo di supply chain partendo dalla pianificazione degli acquisti di grezzo, sino alla loro effettiva lavorazione negli impianti, passando attraverso tutte le fasi programmatiche di processo e manutentive. Il gioco consente di interpretare ruoli diversi da quello usualmente ricoperto nell'esercizio del proprio lavoro e offre, istantaneamente, una valorizzazione economica delle scelte effettuate (che si traducono in un risultato di gross margin che gli attori possono immediatamente pesare).

Nell'anno è inoltre proseguita la formazione tecnico specialistica (circa 10.500 ore) che, oltre al citato impegno per la formazione a valle dei nuovi investimenti, ha riguardato la messa in posizione delle persone a seguito degli intervenuti movimenti organizzativi e l'aggiornamento continuo.

Per quanto attiene la formazione HSE, pari a 24.900 ore, nel 2016 si è finalizzato l'obbligo formativo derivante dalle norme vigenti in materia di sicurezza. Inoltre è proseguito il progetto formativo sullo sviluppo di comportamenti sicuri, "BBS – Based Behaviour Safety", cioè sicurezza basata sul comportamento, avviato nel 2015, con il coinvolgimento di tutta l'area Raffinazione.

Comunicazione interna

Al fine di condividere strategie ed obiettivi, diffondere cultura e promuovere comportamenti funzionali al raggiungimento degli obiettivi aziendali, nel corso dell'anno sono state realizzate diverse iniziative di comunicazione interna e, più in generale, di change management.

A supporto delle principali iniziative aziendali e dei cambiamenti organizzativi e di processo, si è confermato il valore del coinvolgimento diretto mediante incontri e presentazioni e si è consolidato l'utilizzo del giornale aziendale "visBreaking News" per raggiungere l'organizzazione nella sua interezza.

In materia HSE, si è proseguito nel racconto dell'implementazione del protocollo BBS, finalizzato all'incremento dei comportamenti sicuri e alla conseguente riduzione degli eventi incidentali, che ha continuato ad occupare regolarmente il proprio spazio fisso nella newsletter. Anche i temi della tutela dell'ambiente hanno trovato ampio spazio nel giornale aziendale.

Per sostenere le modifiche ai processi e alle strutture organizzative connesse alla realizzazione del Piano Industriale 2016-2019, è stata realizzata una campagna di comunicazione multicanale, sviluppatasi in una prima fase attraverso una serie di incontri nei quali è stato presentato il modello di gestione (processo, organizzazione e ruoli) ed il piano degli investimenti ai manager e a tutte le persone fortemente coinvolte nella loro implementazione. Successivamente la rete dei monitor interni allo stabilimento di Sarroch e il giornale aziendale sono stati utilizzati per raggiungere tutti i dipendenti con una presentazione delle novità del processo e dell'organizzazione e con approfondimenti relativi al piano.

Nell'ambito della Supply Chain è stato realizzato un progetto innovativo di digital collaboration, fortemente integrato con un percorso formativo dedicato alle persone coinvolte nel processo, mediante il quale sono state definite nuove modalità di lavoro ed implementati gli strumenti digitali utili per migliorare la comunicazione e massimizzare la collaborazione e la condivisione delle conoscenze specifiche, che rappresentano indubbiamente fattori strategici per garantire efficacia ed efficienza dello stesso processo.

In occasione dell'approvazione e della diffusione del nuovo Codice Etico del Gruppo Saras, i dirigenti e i manager del Gruppo hanno condiviso in incontri dedicati le ragioni strategiche del codice etico aziendale, approfondito le novità del Codice Etico del Gruppo e delle norme ad esso collegate e si sono confrontati sul proprio ruolo nella diffusione e per l'applicazione dei principi e delle norme di comportamento e, più in generale, per una compliance etica dell'organizzazione.

In prosecuzione di un percorso di approfondimento sul rispetto delle regole come elemento necessario della professionalità quotidiana, inoltre, al fine di

favorire una auto-analisi sulla migliore gestione di eventuali conflitti d'interessi, sono state coinvolte tutte le persone che ricoprono ruoli nei quali il tema è particolarmente rilevante.

Il nuovo modello integrato di pianificazione e controllo è stato anch'esso presentato in occasione di sessioni ad hoc finalizzate a sensibilizzare tutta la popolazione manageriale e a rafforzare la consapevolezza della necessità di un'attenta e responsabile pianificazione da un lato e di un continuo monitoraggio della spesa dall'altro.

Nell'ambito del programma Cyber Security, infine, a supporto dell'implementazione dei progetti di governance, operativi e tecnologici, è stato definito e si è incominciato a realizzare il piano pluriennale di cyber security awareness, progettato per la diffusione di una consapevolezza più forte e di comportamenti più sicuri, che coinvolgerà tutti i colleghi e sosterrà l'organizzazione nell'affrontare adeguatamente la sfida della cybersecurity. Anche in questo caso il piano di comunicazione interna è fortemente integrato con un parallelo piano di formazione.

Politiche di retribuzione

Componenti della retribuzione manageriale

La retribuzione annua lorda fissa fa riferimento al Contratto Dirigenti Aziende Produttrici di Beni e Servizi (Contratto Nazionale Dirigenti Industria). Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da una componente variabile. La parte variabile della retribuzione è stabilita, con riferimento agli obiettivi strategici ed ai risultati della gestione, secondo un sistema di MBO ("Management By Objectives").

L'Assemblea degli Azioni di Saras ha approvato, il 22 aprile 2016, il Piano di incentivazione a lungo termine per il management del Gruppo Saras (Piano di Stock Grant 2016/2018), i cui dettagli sono forniti in una sezione successiva della presente Relazione sulla Gestione.

Componenti della retribuzione non dirigenti

Anche la retribuzione annua lorda fissa dei non dirigenti fa riferimento al "Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro" (CCNL Energia e Petrolio e CCNL Metalmeccanici, ove applicabili) e agli accordi integrativi di secondo livello vigenti.

Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da componenti variabili tra cui, in particolare riferimento alla fascia dei Quadri, l'adozione di sistemi di MBO legati al raggiungimento di obiettivi strategici e ai risultati della gestione.

Informativa su eventuali procedimenti giudiziari in corso

Nel corso del 2016 non risultano procedimenti giudiziari a carico delle Società del Gruppo.

SALUTE, AMBIENTE E SICUREZZA

Un quadro di miglioramento continuo

Produrre energia in modo sicuro ed affidabile è uno dei principi che guidano le nostre scelte strategiche. Incrementare l'affidabilità e migliorare la continuità delle operazioni, garantendo la tutela del territorio e dell'ambiente, è una delle priorità aziendali. In particolare, sono oggetto di fondamentale interesse aziendale tutte le attività finalizzate a preservare la sicurezza e la salute di tutti coloro che lavorano direttamente ed indirettamente per il Gruppo Saras.

L'impegno continuo della nostra Società ha consentito di ridurre significativamente l'impatto delle attività produttive sull'ambiente. Per quanto riguarda l'esercizio dell'anno 2016, si conferma il costante miglioramento dei dati ambientali, frutto di un consolidamento delle attività gestionali dello stabilimento.

Un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che, direttamente o indirettamente, interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento di Sarroch viene presentato nell'annuale "Dichiarazione Ambientale", redatta come previsto dal regolamento EMAS.

Nel corso dell'anno sono proseguite le attività di monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali relativi ad aria, acqua e suolo. L'andamento delle emissioni, relative all'anno 2016, mette in evidenza il consolidamento dei miglioramenti ottenuti grazie agli investimenti effettuati ed alle ottimizzazioni gestionali e impiantistiche. Si possono comunque rilevare piccole fluttuazioni di anno in anno, legate a interventi impiantistici e di manutenzione straordinaria. Il miglioramento dei dati per quanto riguarda l'ambiente è derivato da una serie di interventi tecnici e gestionali che hanno progressivamente dotato la raffineria delle tecnologie e dei mezzi più efficaci in un'ottica di produzione e rispetto dell'ambiente.

I miglioramenti relativi alle emissioni di anidride solforosa (SO2) sono confermati anche nell'anno 2016, infatti l'indice di produzione di SO2, che tiene conto anche delle emissioni dovute agli impianti nord, è risultato pari a 0,27 (tonnellate di SO2/1000 di lavorazione) che, confrontato con l'andamento medio degli ultimi anni, risulta in linea con quello registrato in passato per il solo contributo di emissione di SO2 dovuto agli impianti sud, confermando quindi il trend di miglioramento.

È stato possibile conseguire e consolidare tale risultato soprattutto grazie all'entrata in funzione, avvenuta nel dicembre 2008, dell'impianto TGTU (Tail Gas Treatment Unit), un'unità per il trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo, che consente una riduzione delle emissioni solforose e che negli ultimi anni ha registrato un'ottima performance.

Si inseriscono nel quadro della strategia di crescita del Gruppo Saras anche gli investimenti dedicati ad ambiente e sicurezza. In questo contesto, temi come la cultura del risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, non nuovi alla Società ed al Gruppo, sono divenuti ancora più attuali nel corso degli ultimi anni.

In particolare, nell'ultimo quinquennio, nell'ambito di Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE), sono stati effettuati interventi di protezione ambientale, miglioramento dell'efficienza energetica con conseguente riduzione del combustibile bruciato (e quindi minori emissioni atmosferiche), e sono proseguite le attività di protezione della falda con interventi di pavimentazione dei bacini dei serbatoi e realizzazione di doppi fondi dei serbatoi.

Grazie ad una politica di tutela ambientale, anche per l'anno 2016, non sono emerse situazioni per cui la società è stata dichiarata colpevole di danni causati all'ambiente, e non sono state inflitte all'impresa sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

Le politiche di tutela ambientale prevedono anche continui investimenti nella formazione del personale, attraverso un processo che coinvolge tutti i lavoratori della raffineria (inclusi quelli delle società appaltatrici) e delle altre società del Gruppo, con l'obiettivo di creare un'elevata sensibilità sul tema ambientale. Infatti, anche un avanzato sistema tecnologico deve essere necessariamente supportato da un'attenta gestione e dal controllo da parte di tutte le persone che operano all'interno del ciclo produttivo.

AIA: Autorizzazione Integrata Ambientale

L'AIA (ovvero l'Autorizzazione Integrata Ambientale) è il frutto di un percorso partito nei primi mesi del 2007 e che ci ha portato al conseguimento di tale importante autorizzazione nell'aprile 2009. Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA, che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo che hanno consentito di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali. L'AIA, rilasciata dal Ministero dell'Ambiente, sostituisce tutte le altre autorizzazioni, ha la durata di otto anni (condizionata al mantenimento della registrazione EMAS). Questo ulteriore riconoscimento, raccoglie i concetti base del Codice Ambientale, dove tutti gli elementi (aria, acqua, suolo, impatto visivo, ecc.) sono visti in un'ottica di insieme, e rappresenta il risultato di un percorso che ha portato la società ad ottenere la Certificazione Ambientale ISO 14001 già nel 2004 successivamente confermata nel 2007, nel 2010, nel 2013 e nel 2016.

Si segnala inoltre che, a seguito della riorganizzazione aziendale avvenuta nello scorso esercizio, a partire dal 1 luglio 2013, l'AIA è stata oggetto di voltura da Saras SpA a Sarlux Srl, società del Gruppo che gestisce tutte le attività produttive del sito di Sarroch. In maniera analoga, in pari data, è stata effettuata la voltura del certificato ISO 14001 da Saras SpA a Sarlux Srl.

Nel mese di dicembre del 2015 si è concluso l'iter di integrazione delle due AIA presenti, Raffineria+IGCC e Impianti Nord (ex Versalis) presentata da Sarlux.

La sicurezza è la nostra energia

"Vogliamo riconoscerci ed essere riconosciuti come una realtà industriale fatta di persone che vivono e diffondono la cultura della sicurezza nell'agire quotidiano."

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016 57

INDICE DI PRODUZIONE DI SO2

Indice di produzione di SO2 (Ton SO2/000 di lavorazione)

Il nuovo decreto AIA (DM 0000286 del 21.12.2015) rilasciato per tutte le attività svolte da Sarlux nello stabilimento di Sarroch, emanato nel primi giorni del 2016, contiene anche le deroghe per i Grandi Impianti di Combustione rilasciate ai sensi del D.Lgs 46/2014 ed un unico Piano di Monitoraggio e Controllo.

Nel corso del 2016 sono regolarmente proseguite le attività di monitoraggio e controllo previste nell'AIA.

Nell'aprile 2016 il Ministero dell'Ambiente ha disposto, D.Lgs 46/2014, il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata a Sarlux a dicembre 2015 per l'esercizio del complesso Raffineria, IGCC e Impianti Nord, allo scopo di adeguare il provvedimento alle conclusioni sulle Best Available Techniques (BAT) relative al settore della raffinazione (Decisione 2014/738/UE). Sarlux ha inviato, come previsto, entro luglio la documentazione, predisposta su specifiche linee guida e modelli emanati dallo stesso Ministero, avviando così il procedimento di riesame.

Il Decreto AIA è stato ulteriormente aggiornato, decreto n. 359 del 05 dicembre 2016, al fine di prorogare le deroghe per i Grandi Impianti di Combustione rilasciate ai sensi del D.Lgs 46/2014 sino alla fine del procedimento di riesame.

Registrazione Emas

Nel corso dell'esercizio 2016, si è svolta a giugno, con esito positivo, la visita di convalida annuale della Dichiarazione Ambientale (registrazione EMAS), finalizzata alla valutazione delle attività svolte per garantire la sostenibilità ambientale nel territorio. A seguito della visita di convalida, la Dichiarazione Ambientale è stata presentata il 9 novembre 2016 alla Commissione Ambiente del Comune di Sarroch.

Nell'ambito del programma di mantenimento di EMAS sono necessarie numerose attività e impegni che coinvolgono su diversi livelli molte funzioni aziendali. In particolare, sul fronte della trasparenza verso il territorio e della piena e sollecita rispondenza a tutte le indicazioni legislative, è necessaria la predisposizione e pubblicazione della "Dichiarazione Ambientale". La "Dichiarazione Ambientale" fornisce un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento produttivo, e illustra al pubblico e a tutti i soggetti interessati le attività svolte dalla Società, gli aspetti ambientali (diretti e indiretti ad essa collegati) e gli obiettivi di miglioramento ambientale che la Società si è prefissata ai fini del mantenimento della registrazione EMAS.

Sempre nell'ottica della trasparenza, durante l'anno sono state effettuate le comunicazioni periodiche PRTR (Pollutant Release and Transfer Register), relative ai principali dati ambientali del sito. Tali comunicazioni vengono trasmesse al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'invio alla Commissione Europea. Nello specifico, le comunicazioni hanno riguardato i valori di emissione in acqua e in aria relativi a diversi parametri caratteristici delle attività svolte.

Il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro

Nell'esercizio 2016, relativamente all'ambito del progetto per il miglioramento continuo della gestione della sicurezza, è proseguita l'opera di diffusione della cultura della sicurezza mediante i progetti di comunicazione interna avviati nell'anno 2010. Le attività più significative sono state:

INDICE DI PRODUZIONE DI CO2

• Estensione dell'attuazione, a partire da maggio, del protocollo BBS a tutte le aree di Raffinazione, con revisione da parte del gruppo di progetto delle check-list dei comportamenti osservati.

La BBS (Behavior Based Safety") si fonda sul rinforzo dei comportamenti sicuri attraverso un sistema di osservazione, monitoraggio e feedback compiuto direttamente dal personale operativo, oltre che dalle rispettive linee gerarchiche – fattore che contribuisce a rinforzare la responsabilità dei singoli – che analizzando le cause degli eventuali comportamenti a rischio.

Si tratta di un metodo scientifico che ci ha portato a misurare un miglioramento significativo dei comportamenti osservati con lo scopo ultimo di ridurre l'indice di frequenza e gravità degli eventi incidentali (Infortuni, Medicazioni, Near Miss, Emergenze, etc.) Nel corso del 2016 è proseguito l'incremento dei comportamenti positivi osservati che è passato in media dal 97%. al 98%

Nel 2016 Saras / Sarlux ha di fatto raggiunto la migliore prestazione di sempre in termini di numero infortuni, conseguendo un indice di frequenza infortunistico totale pari a 1 rapportato al numero di ore lavorate nel sito (circa 6.000.000 milioni); valore ben al di sotto del relativo indice CONCAWE

L'estensione del protocollo BBS a tutte le aree di Raffinazione (impianti Sud e Nord) ha consentito la graduale sostituzione degli altri sistemi di monitoraggio delle performance di sicurezza, cosi da avere per la prima volta un unico strumento di gestione, misurazione e miglioramento degli aspetti di salute e sicurezza

I risultati della misurazione dei comportamenti osservati risultano più che soddisfacenti:

  • In totale nel periodo considerato sono state fatte 6.228 osservazioni, con 179.695 comportamenti osservati. La percentuale di comportamenti positivi osservati è stata pari al 98% del totale.
  • La percentuale di erogazione dei feedback è stata pari al 29%.
  • Si sono tenute 67 riunioni da parte dei Comitati di Attuazione HSE.
  • Sono state effettuate n° 13 riunioni

da parte gruppo monitoraggio HSE Fermate con RSPP/ASPP delle imprese esterne.

  • Audit dei sistemi di gestione SGS e SGA". Per il 2016 sono stati programmati ed eseguiti 23 audit interni.
  • Ispezioni di cantiere per il costante controllo delle attività effettuate dalle imprese sono state eseguite 166 ispezioni.
  • Analisi degli eventi incidentali e near miss

I near miss sono quegli eventi, correlati alle attività lavorative, con la potenzialità di produrre un danno grave a persone e/o cose. Anche per il 2016 ci si è posto l'obiettivo di monitorare l'andamento dei near miss allo scopo di incrementare il livello di percezione del rischio del personale operante nel sito, classificando la gravità del near miss in funzione dello scenario incidentale, delle conseguenze (magnitudo) e possibile frequenza di accadimento dell'evento.

Nel corso dell'anno sono stati segnalati un totale di 94 near-miss di cui 36 classificati come gravi.

EMISSIONI DI CO2 RAFFINERIA (TON/ANNO)

I near miss classificati gravi sono stati analizzati seguendo lo stesso iter degli infortuni con analisi di 1° e 2° livello attraverso le quali vengono individuate le cause radice, i fattori contribuenti e le azioni di prevenzione e miglioramento.

Nell'ottica della promozione della cultura della sicurezza negli ultimi anni è stato portato avanti un percorso che ha consentito alla Società di ottenere alcune importati certificazioni. Nel 2007 Saras ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro in riferimento allo standard OHSAS 18001:2007. Nel 2008 è stato adeguato il "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo", ai sensi del D.Lgs. n° 231/01, per ottemperare alle indicazioni della Legge n° 123/07 e al successivo D.Lgs. n° 81/08, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e nel 2011 è stato effettuato il suo aggiornamento. Nel 2016 si è svolta, positivamente, la visita di sorveglianza del proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro in riferimento allo standard OHSAS 18001:2007.

Saras ha partecipato attivamente all'elaborazione delle "Linee di indirizzo di un Sistema di Gestione Integrato Salute, Sicurezza e Ambiente", in base all'Accordo siglato il 28/06/07 da INAIL, ASIEP (oggi "Confindustria Energia") e Organizzazioni Sindacali che, nel panorama nazionale, costituiscono un modello di riferimento per l'attuazione dei Sistemi di Gestione Integrati Salute, Sicurezza e Ambiente, e con gli stessi attori ha partecipato al loro aggiornamento.

In quest'ottica Saras partecipa attivamente con Confindustria Energia insieme a INAIL e Organizzazioni Sindacali allo svolgimento di "Audit" di verifica dell'applicazione delle "Linee di indirizzo di un Sistema di Gestione Integrato Salute, Sicurezza e Ambiente", di cui sopra.

Il Gruppo Saras promuove a tutti i livelli aziendali la cultura della sicurezza attraverso la formazione, la condivisione e la verifica del grado di efficacia delle attività svolte. Diffondere la cultura della sicurezza si traduce, di fatto, in un'azione continua di formazione e creazione di condizioni di lavoro finalizzate a ridurre progressivamente i casi di emergenza e di infortunio per i lavoratori del Gruppo Saras e delle ditte appaltatrici. Infatti, anche nell'esercizio 2016, sono proseguite tutte le attività di formazione al ruolo, alla posizione e all'aggiornamento continuo in tema di "Sicurezza e Ambiente".

Emissioni gas ad effetto serra

Il Gruppo Saras rientra nel campo di applicazione della Direttiva europea "Emission Trading Scheme" (ETS) con le due attività svolte nel sito di Sarroch dalla controllata Sarlux Srl, per il segmento Raffinazione e per il segmento Generazione di Energia Elettrica (impianto IGCC). La Direttiva ETS è stata introdotta in tutta Europa per controllare e ridurre le emissioni di biossido di carbonio al fine di contrastare la minaccia del cosiddetto "effetto serra" ed i conseguenti cambiamenti climatici. Infatti, le emissioni di anidride carbonica non hanno effetto diretto su scala locale, in particolare sulla qualità dell'aria nell'ambiente circostante il sito, ma sono correlate a fenomeni a livello globale.

La Direttiva "Emission Trading Scheme" è stata introdotta a partire dal 2005 per aiutare gli stati membri a rispettare i requisiti del Protocollo di Kyoto. Il principio di funzionamento si basa sull'assegnazione, per ogni singola installazione che rientra nel campo di applicazione della Direttiva, di un tetto di emissioni stabilite dallo stato membro attraverso un "Piano Nazionale di Assegnazione". Il meccanismo ETS prevede inoltre che un eventuale surplus di quote possa essere

EMISSIONI DI CO2 IGCC (TON/ANNO)

* A partire dall'anno 2013, il Piano di Assegnazione Nazionale delle quote di CO2 prevede un'assegnazione unica per l'intero sito di Sarroch (Raffineria + IGCC)

negoziato e/o accumulato, ed un eventuale deficit debba invece essere coperto con l'acquisto di quote di emissione dal mercato. La decisione di assegnazione è elaborata per ciascuno dei periodi di riferimento previsti dalla Direttiva: il primo periodo di riferimento ha riguardato il triennio 2005-2007, il secondo periodo di riferimento ha riguardato il quinquennio 2008-2012, mentre il periodo attuale riguarda gli anni 2013-2020.

Nel secondo periodo di applicazione della Direttiva ETS le assegnazioni sono state più stringenti, sulla base degli obiettivi dettati dal Protocollo di Kyoto. Inoltre, il terzo periodo (8 anni) iniziato nel 2013, ha portato un'ulteriore riduzione annuale delle assegnazioni di quote di emissione. Per quanto riguarda la richiesta di quote aggiuntive presentata da Sarlux a seguito dell'acquisizione degli "Impianti Nord" (ex Versalis), vista la specificità dell'operazione (acquisizione parziale dello stabilimento), non si è arrivati ancora alla conclusione del processo di riassegnazione delle quote. A marzo del 2016 Sarlux ha inoltrato la richiesta di quote aggiuntive secondo la modulistica appositamente predisposta dal Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE. Attualmente l'istruttoria è in corso di valutazione presso la Commissione europea. Nel Registro Nazionale "Emission Trading Scheme", liberamente consultabile, sono documentate sia le quote assegnate, sia le emissioni anno per anno delle quote di CO2 a livello italiano. Alla controllata Sarlux è stata assegnata un'unica posizione cui corrisponde la totalità delle emissioni derivanti dalle attività svolte nel sito di Sarroch.

Sarlux dispone di un "Protocollo rilevazione, calcolo e controllo" delle emissioni di CO2. Tale sistema è certificato da enti terzi accreditati secondo quanto richiesto dalle linee guida europee, ed è stato aggiornato a seguito dell'acquisizione degli Impianti Nord.

Il rispetto del mare

Siamo consapevoli di dover preservare e limitare qualsiasi tipo di alterazione dell'ambiente. Pertanto, per quanto riguarda il trasporto di petrolio e dei prodotti raffinati via mare, abbiamo da anni introdotto criteri molto severi. A partire dall'anno 2009 sono state utilizzate solo navi di ultima generazione. Infatti, da quell'anno, il 100% delle navi utilizzate è stato della tipologia "a doppio scafo", anticipando, di fatto, l'attuale normativa per il traffico marittimo.

Le attività di tutela dell'ambiente marino includono anche il monitoraggio minuto per minuto sia in entrata che in uscita delle petroliere indirizzate verso i terminali di Sarroch. In questo quadro, sono regolarmente effettuate, da parte di personale fiduciario Saras, ispezioni in altri porti (Vetting), secondo criteri internazionali e "Ispezioni Pre-mooring" su base spot, in rada prima della manovra di ormeggio.

RESPONSABILITÀ SOCIALE ED ATTIVITÀ CON IL TERRITORIO

Comunicazione, ma soprattutto condivisione delle proprie competenze con i giovani, per fornire un contributo concreto alla diffusione della cultura industriale e imprenditoriale. Anche nel 2016 sono state molteplici le iniziative in tema di responsabilità sociale, nei settori più disparati: Università, istituti superiori, sport, cultura. Tutte sono caratterizzate da un filo rosso: la volontà di trasferire conoscenze alla comunità, stimolare la crescita e l'innovazione, senza dimenticare il supporto ad eventi celebrativi della tradizione e dell'identità della Sardegna.

Dialogo continuo con la Comunità attorno allo stabilimento di Sarroch

Il rapporto costante con i cittadini che risiedono nei quattro comuni di Capoterra, Sarroch, Pula, Villa San Pietro, in provincia di Cagliari, si dipana attraverso due principali canali: partecipazione alle iniziative di carattere sociale e una comunicazione proattiva, volta a fornire informazioni sulle principali questioni ambientali che riguardano il sito produttivo.

Da sempre, Saras sostiene numerose iniziative e manifestazioni legate alla tradizione identitaria e religiosa. Un esempio è rappresentato dal cammino di Sant'Efisio – martire venerato in Sardegna, che proprio in questa zona del Golfo degli Angeli fu condotto al patibolo, nel 303. Dal sacro al profano, le comunità locali sono molto attive anche nell'organizzazione di concerti e spettacoli artistici concentrati nel periodo estivo, che il Gruppo sostiene da anni. Infine, un'attenzione particolare è rivolta, anno dopo anno, alle iniziative di carattere sportivo: oltre al sostegno alle locali squadre di pallavolo e di calcio, nel 2016 Saras ha creato il Premio Saras per lo Sport, voucher che consente l'acquisto di attrezzature all'associazione che si distingue per meriti sportivi, con una particolare attenzione al sociale. Testimonial d'eccezione, sono stati i giocatori del Cagliari Calcio, che in ottobre hanno consegnato il premio al vincitore della prima edizione. Lo stesso spirito ha caratterizzato l'evento che ha visto protagonisti i giocatori della squadra di basket Dinamo-Banco di Sardegna, venuti a Sarroch per parlare di bullismo agli studenti dei quattro comuni attorno alla raffineria, assieme alla Polizia di Stato. Come accade da tempo, Saras è accanto ai docenti e agli scolari dell'istituto comprensivo di Sarroch, con il quale dal 2016 ha avviato un programma sperimentale che prevede la dotazione di tablet come device per i libri digitali. Sempre con la collaborazione dei docenti, i tecnici di laboratorio della controllata Sarlux saranno a scuola per aiutare i ragazzi a conoscere la chimica giocando. Infine, il 2016 è stato l'anno dell'inaugurazione delle giostre donate da Saras ai bambini del paese di Sarroch.

La comunicazione delle performance ambientali avviane attraverso il sito web della controllata Sarlux, ma soprattutto con le modalità individuate dal protocollo Emas.

Università, scuola, cultura

Il trasferimento di conoscenze e competenze non può che passare per le scuole e l'Università. Con gli istituti secondari, in particolare, da qualche anno il Gruppo ha avviato collaborazioni che coinvolgono tantissimi studenti, anche attraverso i progetti che rientrano nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro. I programmi "A scuola di Impresa" e "Azienda in aula", hanno incontrato molte adesioni, anche da parte di istituti non tecnici, come i licei classici o scientifici, desiderosi di confrontarsi con una importante realtà aziendale, oltre che industriale. Tra le iniziative portate avanti con altri soggetti del territorio, vi sono state la borsa di studio per ingegneri chimici, offerta in collaborazione con Dipartimento di Ingegneria e Aidic (Associazione Italiana Ingegneri Chimici), il sostegno ai Giochi della Chimica (per scuole superiori) e la partecipazione alla Notte dei ricercatori. Di particolare diffusione, infine, è stata la seconda edizione del premio "RaIn – Raccontami l'Innovazione", concorso ideato da Saras, in collaborazione con una associazione di docenti e imprenditori, Sardegna 2050, che chiama gli studenti delle superiori a realizzare un video sulle nuove idee che caratterizzeranno il futuro. Il concorso ha visto il sostegno della Direzione scolastica della Sardegna.

La cultura dello sport

Dal 2015 Saras è sponsor unico della Football Academy Cagliari Calcio, il programma di formazione che punta a riunire le associazioni dilettantistiche sportive della Sardegna in un grande bacino di piccoli talenti, accomunati dallo stesso metodo di allenamento. Un team composto da personale della Football Academy e da un esperto Saras in dinamiche di gruppo, è in contatto costante con le scuole calcio dell'Isola, per conoscere le loro esigenze e difficoltà, e fornire supporto a tecnici, dirigenti e genitori. Oltre ai suggerimenti tattici e alle indicazioni di carattere sportivo, l'accademia punta sulla formazione dei ragazzi, per una educazione non solo calcistica, ma anche psicologico-relazionale.

ANALISI DEI RISCHI

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione, ed eventualmente riduzione o eliminazione dei principali rischi riferibili agli obiettivi di Gruppo, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di riduzione.

Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

Rischi finanziari

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovute agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del fair value dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa che tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Altri rischi

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte di certe controllate, nonché i prezzi dei certificati verdi e dei crediti per emissioni.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi il Gruppo stipula anche contratti derivati su commodities.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale ed economica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.

Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.

Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, così come descritto anche nel capitolo "Salute, Ambiente e Sicurezza". Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo

La tipicità del business svolto dal gruppo è condizionata dal contesto normativo dei paesi in cui opera.

A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse.

In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso , descritte nel paragrafo "Quadro normativo di riferimento", gli elementi più significativi riguardano:

  • Normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA.
  • Il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'AAEG in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora"
  • Disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica e ai riflessi sul GSE.
  • Normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux

Srl vende l'energia elettrica prodotta al G.S.E. alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/1991, delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità, prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende dalle materie prime petrolifere fornite dalla raffineria del Gruppo Saras e dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Protezione Dati Personali

Ai sensi del D.L. 196 del 30 giugno 2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", sono state adottate le misure minime di sicurezza previste nell'Allegato B del medesimo (Art. 34); in particolare, il Documento Programmatico per la Sicurezza (punto 19 del medesimo Allegato B) è stato aggiornato in data 31 marzo 2012.

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2016 Saras SpA non ha acquistato nè venduto alcuna azione propria.

Sempre nel corso dell'esercizio, il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2013-2015 (il "Piano di Stock Grant 2013/2015" o il "Piano") è giunto a conclusione: in data 29 febbraio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance ai sensi dell'articolo 5 del Piano e, nella successiva riunione del 14 marzo ha determinato in 4.255.920 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano.

In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2016 Saras SpA deteneva complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari al 1,576% del capitale sociale.

Variazioni nella struttura dell'azionariato

In data 17 gennaio, Rosneft JV Projects SA, società indirettamente controllata al 100% da Rosneft, ha collocato la totalità delle azioni Saras SpA che deteneva in portafoglio, corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras. Le azioni sono state rilevate da un qualificato gruppo di investitori internazionali - tra i quali Norges Bank (gestore del fondo pensione del Governo norvegese), attualmente detentore di una quota pari al 3,084% del capitale - che puntano sul permanere di scenari favorevoli per la raffinazione europea in generale ed in particolare per il Gruppo Saras.

Piani di Stock Grant

In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche della Società;
  • gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società;
  • altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap. Al fine del calcolo del TSR, per ciascuno dei tre anni di Performance, il prezzo dell'azione alla data di inizio dell'anno è pari al prezzo medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre); il prezzo dell'Azione alla data di termine dell'anno, pari al valore medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre);
  • il posizionamento del Margine, espresso in S/bl e confrontato in termini di distanza assoluta dal Margine Benchmark EMC.

Il numero massimo di Azioni oggetto del Piano è pari a 6.500.000; la consegna delle azioni avverrà entro 6 mesi dalla fine del Periodo di Performance ed il Beneficiario si impegna a non vendere, trasferire, cedere o assoggettare ad alcun vincolo un numero di Azioni pari al 20% delle Azioni consegnate, per un periodo di 24 mesi dalla data di consegna.

Rapporti con le parti correlate

Alla conclusione dell'esercizio 2016, l'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale - finanziaria e del conto economico complessivo del Gruppo Saras non è significativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.3 "Rapporti con le parti correlate".

Uso strumenti finanziari

Si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.5.3 "Informazioni integrative".

Ricerca e sviluppo

Nell'esercizio 2016 Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico. Si rimanda al paragrafo 5.2.2 "Attività immateriali" per ulteriori informazioni.

Informazioni settoriali e per area geografica

Informazioni relative alla suddivisione di acquisti e vendite per settori e aree geografiche sono presenti nel capitolo 4 "Informazioni per settore di attività e per area geografica" della nota integrativa del Bilancio Consolidato.

Operazioni atipiche ed inusuali

Si precisa che non sono state poste in essere altre transazioni significative e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Informazioni relative a partecipazioni detenute da componenti del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Dirigenti

Il dettaglio è illustrato in nota integrativa del Bilancio Separato di Saras SpA al paragrafo 7.5.2 "Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Adesione al consolidato fiscale

Si rimanda a quanto esposto in Nota Integrativa al paragrafo 3.2 "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" al punto X "Imposte".

Raccordo tra Risultato Netto d'esercizio e Patrimonio Netto del Gruppo Il raccordo tra il Risultato Netto d'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con quelli della Capogruppo è esposto nell'apposita tabella.

Migliaia di Euro Patrimonio
Come da bilancio di Saras SpA al 31 dicembre 2016 180.742 510.334
Differenze tra valore di carico e Patrimonio Netto al 31 dicembre 2016 8.658 385.813
delle partecipazioni valutate nel bilancio di Saras SpA al costo
Rettifiche effettuate in sede di consolidamento 6.930 26.580
Come da bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2016 196.330 922.727

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 2016

In data 17 gennaio, Rosneft JV Projects SA, società indirettamente controllata al 100% da Rosneft, ha collocato la totalità delle azioni Saras SpA che deteneva in portafoglio, corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras. Le azioni sono state rilevate da un qualificato gruppo di investitori internazionali - tra i quali Norges Bank (gestore del fondo pensione del Governo norvegese) che attualmente detiene una quota pari al 3,084% del capitale - che puntano sul permanere di scenari favorevoli per la raffinazione europea in generale ed in particolare per il Gruppo Saras.

In data 17 febbraio, Andrey Nikolayevich Shishkin ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere non esecutivo e non indipendente di Saras SpA, con effetto immediato.

CONTABILI BILANCIO

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016 71

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2016 E AL 31 DICEMBRE 2015

Migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015
ATTIVITÀ (1) (2)
Attività correnti 5.1 1.689.200 1.929.396
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 359.175 856.843
di cui con parti correlate: 2.340
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 120.662 89.533
Crediti commerciali 5.1.3 C 423.621 260.636
di cui con parti correlate: 66 112
Rimanenze 5.1.4 D 621.894 564.803
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 36.402 32.194
Altre attività 5.1.6 F 127.446 125.387
Attività non correnti 5.2 1.205.184 1.388.180
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H,I 964.263 1.033.546
Attività immateriali 5.2.2 J 194.894 227.416
Altre partecipazioni 5.2.3.1 L 502 502
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 39.775 121.714
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 5.750 5.002
Totale attività 2.894.384 3.317.576
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.3 1.423.241 1.444.696
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 R 203.377 203.097
di cui con parti correlate: 20.000
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 1.044.879 1.043.440
di cui con parti correlate: 0 3
Passività per imposte correnti 5.3.3 X 102.812 123.412
Altre passività 5.3.4 R 72.173 74.747
Passività non correnti 5.4 548.416 987.976
Passività finanziarie a lungo termine 5.4.1 R 183.438 585.848
Fondi per rischi e oneri 5.4.2 P, AA 102.455 90.426
Fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 10.541 11.445
Passività per imposte differite 5.4.4 X 4.719 4.717
Altre passività 5.4.5 R 247.263 295.540
Totale passività 1.971.657 2.432.672
PATRIMONIO NETTO 5.5 N,O,W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 660.841 595.688
Risultato netto 196.330 223.660
Totale patrimonio netto di competenza della controllante 922.727 884.904
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Totale patrimonio netto 922.727 884.904
Totale passività e patrimonio netto 2.894.384 3.317.576

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

CONTI ECONOMICI CONSOLIDATI PER GLI ESERCIZI 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2016 E 2015

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2016 di cui non 01/01/2015 di cui non
31/12/2016 ricorrente 31/12/2015 ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 6.761.962 8.131.282
di cui con parti correlate: 0 0
Altri proventi 6.1.2 S 107.845 106.511
di cui con parti correlate: 92 138
Totale ricavi 6.869.807 0 8.237.793 0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (5.504.814) (6.965.696)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, AA (578.848) (4.209) (562.503) (12.512)
di cui con parti correlate: (1.440) (1.332)
Costo del lavoro 6.2.3 Q,T (148.060) (153.630)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H,J (246.740) (20.000) (245.394) (23.310)
Totale costi (6.478.462) (24.209) (7.927.223) (35.822)
Risultato operativo 391.345 (24.209) 310.570 (35.822)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni K, L
Proventi finanziari 6.3 U 155.784 396.011
Oneri finanziari 6.3 U (238.767) (362.841)
Risultato prima delle imposte 308.362 (24.209) 343.740 (35.822)
Imposte sul reddito 6.4 X (112.032) (8.136) (120.080) 6.157
Risultato netto 196.330 (32.345) 223.660 (29.665)
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante 196.330 223.660
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) Z 21,00 24,16
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) Z 21,00 24,16

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER I PERIODI 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2016 E 2015

Risultato netto (A) 196.330 223.660
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto traduzione bilanci in valuta estera V 33 14
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T (230) (43)
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) (197) (29)
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) 196.133 223.631
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante 196.133 223.631
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO DAL 31 DICEMBRE 2014 AL 31 DICEMBRE 2016

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale Interessenze Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio di pertinenza patrimonio
Esercizio netto di di terzi netto
competenza
della
controllante
Saldo al 31/12/2014 54.630 10.926 856.034 (261.847) 659.743 0 659.743
Destinazione risultato esercizio precedente (261.847) 261.847 0 0
Riserva per piano azionario 1.530 1.530 1.530
Effetto traduzione bilanci in valuta 14 14 14
Effetto attuariale IAS 19 (43) (43) (43)
Risultato netto 223.660 223.660 223.660
Risultato netto complessivo 14 223.660 223.674 223.674
Saldo al 31/12/015 54.630 10.926 595.688 223.660 884.904 0 884.904
Destinazione risultato esercizio precedente 223.660 (223.660) 0 0
Distribuzione Dividendi (159.122) (159.122) (159.122)
Riserva per piano azionario 812 812 812
Effetto traduzione bilanci in valuta 33 33 33
Effetto attuariale IAS 19 (230) (230) (230)
Risultato netto 196.330 196.330 196.330
Risultato netto complessivo 33 196.330 196.363 196.363
Saldo al 31/12/2016 54.630 10.926 660.841 196.330 922.727 0 922.727

RENDICONTI FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2016 E AL 31 DICEMBRE 2015

A - Disponibilità liquide iniziali
856.843
633.544
B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
Risultato netto
5.5
196.330
223.660
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari
(853)
3.562
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni
6.2.4
K, J
246.740
245.394
Contributi imputati a conto economico
6.1.2
0
0
Variazione netta fondi per rischi
5.4.2
P, AA
12.029
18.393
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti
5.4.3
Q
0
(566)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate
5.2.4 - 5.4.4
X
81.941
87.278
Interessi netti
U
18.689
27.374
Imposte sul reddito accantonate
6.4
X
30.091
6.954
Variazione FV derivati, certificati verdi
5.1.2 - 5.3.1
34.742
113.681
Avviamento negativo da acquisizione ramo d'azienda Versalis (imputato a conto economico)
Altre componenti non monetarie
5.5
615
1.501
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante
620.324
727.231
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali
5.1.3
C
(162.985)
166.180
di cui con parti correlate:
0
0
(Incremento) / Decremento delle rimanenze
5.1.4
D
(57.091)
105.262
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti
5.3.2
R
1.439
(670.844)
di cui con parti correlate:
43
113
Variazione altre attività correnti
5.1.5 - 5.1.6
F
(6.267)
58.088
Variazione altre passività correnti
5.3.3 - 5.3.4
R
(18.803)
(50.422)
Interessi incassati
U
653
2.400
Interessi pagati
U
(19.342)
(29.774)
Imposte pagate
5.3.2
X
(34.462)
(160)
Variazione altre passività non correnti
5.4.5
R
(48.277)
(35.660)
Totale (B)
275.189
272.301
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali
5.2.1-5.2.2
H, I
(146.453)
(99.094)
- di cui interessi passivi pagati capitalizzati
0
0
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie
5.1.2
B
5.164
136.717
Altri movimenti non monetari
5.2.1-5.2.2
614
0
Totale (C)
(140.675)
37.623
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine
5.4.1
R
(402.410)
309.253
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine
5.3.1
R
(71.503)
(392.316)
(Diminuzione) debiti finanziari a breve termine per rimborsi del periodo
0
0
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie
(159.122)
0
Totale (D)
(633.035)
(83.063)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D)
(498.521)
226.861
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari
853
(3.562)
F - Disponibilità liquide finali
359.175
856.843
Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2016
31/12/2016
01/01/2015
31/12/2015

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Gian Marco Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016 77

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016

1. Premessa

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

3. Principi Contabili adottati

  • 3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore a partire dal 1° gennaio 2016
  • 3.2 Principi contabili emanati ma non ancora in vigore
  • 3.3 Metodologia di consolidamento
  • 3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.5 Uso di stime
  • 3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale
  • 4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

5. Note alla Situazione Patrimoniale Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Partecipazioni
  • 5.2.3.1 Altre partecipazioni
  • 5.2.4 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.5 Altre attività finanziarie
  • 5.3 Passività correnti
  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività non correnti
  • 5.4 Passività non correnti
  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Passività per imposte differite
  • 5.4.5 Altre passività
  • 5.5 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi e oneri finanziari
  • 6.4 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Risultato netto per azione
  • 7.3 Rapporti con parti correlate
  • 7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
  • 7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.4.2 Informativa di Conto Economico
  • 7.4.3 Informazioni integrative
  • 7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati
  • 7.4.3.2 Fair value
  • 7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.4.4.1 Rischio di credito
  • 7.4.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.4.4.3 Rischio di mercato
  • 7.5 Numero medio dei dipendenti
  • 7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.7 Impegni
  • 7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione
  • 7.9 Altro

8. Pubblicazione del Bilancio Consolidato

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016

1. Premessa

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Gian Marco Moratti SapA e da Massimo Moratti SapA rappresentanti rispettivamente il 25,01% e in aggregato il 50,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gasificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parco eolico della controllata Parchi Eolici Ulassai Srl (attraverso la controllata Sardeolica Srl).

Il presente bilancio consolidato, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2016 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Infomativa.

3. Principi Contabili

3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore a partire dal 1° gennaio 2016

Vengono di seguito riportati i principi e le interpretazioni omologati ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2016.

Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti

Lo IAS 19 richiede ad un'entità di considerare, nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, i contributi dei dipendenti o di terze parti. Quando i contributi sono legati al servizio prestato, dovrebbero essere attribuiti ai periodi di servizio come beneficio negativo. Questa modifica chiarisce che, se l'ammontare dei contribuiti è indipendente dal numero di anni di servizio, all'entità è permesso di riconoscere questi contributi come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare il contributo ai periodi di servizio. Non vi sono impatti dovuti all'applicazione di tali modifiche.

IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts

L'IFRS 14 è un principio opzionale che consente ad un'entità, le cui attività sono soggette a tariffe regolamentate di continuare ad applicare, al momento della prima adozione degli IFRS, i precedenti principi contabili adottati per gli importi relativi alla rate regulation. Le entità che adottano l'IFRS 14 devono presentare i saldi relativi alla rate regulation in linee separate del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e presentare i movimenti di questi conti in linee separate del prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo. Il Principio richiede che venga data informativa sulla natura, e i rischi associati, della regolamentazione tariffaria e gli effetti di questa sul bilancio dell'entità. L'IFRS 14 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente. Questo principio non trova applicazione per il Gruppo, poiché questo utilizza già gli IFRS.

Miglioramenti annuali agli IFRS ciclo 2010-2012

Lo IASB ha emesso una serie di modifiche a 7 principi in vigore che riguardano in particolare la definizione delle condizioni di maturazione ("vesting conditions") nell'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, la contabilizzazione del corrispettivo potenziale ("contingent consideration") in un'aggregazione aziendale nell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, l'aggregazione dei settori operativi e la riconciliazione del totale delle attività dei settori oggetto di informativa rispetto alle attività totali dell'entità nell'I-FRS 8 – Settori operativi, la rideterminazione proporzionale dell'ammortamento cumulato nello IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e nello IAS 38 - Attività immateriali e l'identificazione e alcune disclosure relative a key manager nello IAS 24 – Informativa di Bilancio su operazioni con parti correlate.

Non vi sono impatti significativi sul Bilancio o sulle disclosure di Gruppo dovuti all'applicazione di tali modifiche.

Modifiche all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto: Accounting for Acquisitions of Interests

Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, accordo a controllo congiunto le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante.

Le modifiche si applicano sia all'acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto che all'acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto e devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che inziano al 1 gennaio 2016 o successivamente è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno alcun impatto sul Gruppo in quanto nel periodo non vi sono state acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto.

Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation

Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38 che i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente e non hanno alcun impatto sul Gruppo.

Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements

Le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. Queste modifiche non hanno alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Miglioramenti annuali ciclo 2012-2014

Questi miglioramenti includono:

IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate

Le attività (o gruppi in dismissione) sono generalmente cedute attraverso la vendita o la distribuzione ai soci. La modifica chiarisce che il cambiamento da uno all'altro di questi metodi di cessione non dovrebbe essere considerato un nuovo piano di cessione ma, piuttosto, la continuazione del piano originario. Non vi è quindi alcuna interruzione nell'applicazione dei requisiti dell'IFRS 5. Questa modifica deve essere applicata prospetticamente.

IFRS 7 Strumenti finanziari: Informativa

. Contratti di servizio

La modifica chiarisce che un contratto di servizio (servicing contract) che include un compenso può comportare un coinvolgimento continuo in un'attività finanziaria. Un'entità deve definire la natura del compenso e dell'accordo sulla base delle guidance contenuta nell'IFRS 7 sul tema del coinvolgimento continuo per valutare se è richiesta informativa. La definizione di quale contratto di servizi comporta un coinvolgimento continuo deve essere fatta retrospetticamente. Comunque, l'informativa richiesta non dovrà essere presentata per gli esercizi che precedono quello di prima applicazione di questa modifica.

. Applicabilità delle modifiche all'IFRS 7 ai bilanci inte medi sintetici

La modifica chiarisce che i requisiti di informativa sulle compensazioni non si applicano ai bilanci intermedi sintetici, a meno che questa informativa non fornisca un aggiornamento significativo delle informazioni presentate nel più recente bilancio annuale. Questa modifica deve essere applicata retrospetticamente.

IAS 19 Benefici per i dipendenti

La modifica chiarisce che il mercato attivo (market depth) delle obbligazioni societarie di alta qualità deve essere definito rispetto alla valuta in cui l'obbligazione è denominata, piuttosto che al paese in cui l'obbligazione è localizzata. Quando non c'è un mercato attivo per obbligazioni societarie di alta qualità in quella valuta, devono essere utilizzati i tassi relativi ai titoli di stato. Questa modifica deve essere applicata prospetticamente.

IAS 34 Bilancio intermedio

La modifica chiarisce che l'informativa richiesta nei bilanci intermedi deve essere presentata o nel bilancio intermedio o incorporata attraverso dei cross-reference tra il bilancio intermedio e la parte della relazione finanziaria intermedia in cui è inclusa (ad esempio, la relazione sulla gestione o il report di commento sui rischi). L'informativa presentata nella relazione finanziaria intermedia deve essere disponibile per il lettore negli stessi termini e nella stessa tempistica del bilancio intermedio. Questa modifica deve essere applicata retrospetticamente. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul Gruppo.

Modifiche allo IAS 1 Disclosure Initiative

Le modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio chiariscono, piuttosto che modificare significativamente, alcuni dei requisiti dello IAS 1 già esistenti. Le modifiche chiariscono

  • Il requisito della materialità nello IAS 1
  • Il fatto che linee specifiche nei prospetti dell'utile/(perdita) d'esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria possono essere disaggregate
  • Che le entità dispongono di flessibilità rispetto all'ordine in cui presentano le note al bilancio

• Che la quota delle altre componenti di conto economico complessivo relativa alle collegate e joint venture contabilizzate utilizzando il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in un unica riga, e classificata tra quelle voci che non saranno successivamente riclassificate a conto economico.

Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti che si applicano quando vengono presentati dei sub-totali nei prospetti dell'utile/(perdita) d'esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria. Queste modifiche non hanno alcun impatto sul Gruppo.

Modifiche all'IFRS 10, IFRS 12 ed allo IAS 28 Investment Entities: Applying the Consolidation Exception

Le modifiche trattano le problematiche sorte nell'applicazione dell'eccezione relativa alle entità di investimento prevista dall'IFRS 10. Le modifiche all'IFRS 10 chiariscono che l'esenzione alla presentazione del bilancio consolidato si applica all'entità capogruppo che è la controllata di un'entità di investimento, quando l'entità di investimento valuta tutte le proprie controllate al fair value.

Inoltre, le modifiche all'IFRS 10 chiariscono che solo una controllata di un'entità di investimento che non è essa stessa un'entità di investimento e che fornisce servizi di supporto all'entità di investimento viene consolidata. Tutte le altre controllate di un'entità di investimento sono valutate al fair value. Le modifiche allo IAS 28 permettono all'investitore di mantenere, nell'applicazione del metodo del patrimonio netto, la valutazione al fair value applicata dalle collegate o joint venture di un'entità di investimento nella valutazione delle proprie partecipazioni in società controllate. Queste modifiche devono essere applicate retrospetticamente e non hanno alcun impatto sul Gruppo in quanto questo non applica la consolidation exemption.

3.2 Principi contabili emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che alla data di redazione del bilancio consolidato di Gruppo, erano già stati emessi ma non ancora entrati in vigore.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 è suddiviso in tre parti:

    1. classificazione e misurazione degli strumenti finanziari sulla base del modello di business dell'entità e delle caratteristiche dei flussi di cassa generati dagli strumenti finanziari stessi;
    1. svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari in base ad un nuovo e unico modello di impairment che si basa sul riconoscimento delle perdite attese di un'entità. Tale modello non si applica agli strumenti rappresentativi di capitale e prevede semplificazioni operative per i crediti commerciali;
    1. hedge accounting basato su un approccio più flessibile rispetto a quello contenuto nello IAS 39.

L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore. Durante il 2016 il Gruppo ha svolto un'analisi preliminare sugli impatti di tutti e tre gli aspetti trattati dall'IFRS 9. Quest'analisi preliminare si è basata sulle informazioni attualmente disponibili e potrebbe essere soggetta a cambiamenti a seguito di analisi di maggior dettaglio e di ulteriori informazioni che diventeranno disponibili per il Gruppo nel futuro.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. E' consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

I contratti di vendita ai clieni in essere per il Gruppo prevedono lo scambio di beni (oil o energia elettrica ed eventuali servizi) con chiara identificazione delle obbligazioni contrattuali e dei corrispettivi relativi, determintati in misura fissa o univocamente determinabile. Gli impatti, di dettaglio, derivanti dall'applicazione futura del principio sono tuttora in corso di analisi. In considerazione delle novità più significative introdotte, ad un prima analisi, non risultano comunque avere impatti significativi per il Gruppo.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto.

Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo retrospetticamente.

IAS 7 Disclosure Initiative – Amendments to IAS 7

Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario fanno parte dell'Iniziativa sull'Informativa dello IASB e richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare le variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie. Al momento dell'applicazione iniziale di questa modifica, l'entità non deve presentare l'informativa comparativa relativa ai periodi precedenti. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2017 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. L'applicazione delle modifiche comporterà per il Gruppo la necessita di fornire informativa aggiuntiva.

IAS 12 Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses – Amendments to IAS 12

Tali modifiche chiariscono come contabilizzare le imposte differite attive relative a strumenti di debito valutati a fair value. Tale principio, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2017, non è stato omologato dall'Unione Europea. Tali modifiche non sono applicabili al Gruppo.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IFRS 16 Leases

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.

I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. E' consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.

L'introduzione del nuovo IFRS non è atteso avere impatti significativi in quanto il Gruppo non ha in essere significative operazioni di leasing attivi o locazioni passive. Con riferimento alla fattiscpecie descritta al paragrafo 3.4 v) sono in corso analisi di dettaglio che saranno completate nel corso dell'esercizio.

IFRIC 22 - Transazioni in Valuta Estera e Anticipi

L'obiettivo di tale interpretazione è quello di stabilire il tasso di cambio da usare nella conversione di anticipi in valuta estera, pagati o ricevuti. In presenza di anticipi pagati o ricevuti, il tasso di cambio da utilizzare per convertire attività, passività, ricavi o costi rilevati in un successivo momento è lo stesso utilizzato per convertire l'anticipo.

Tale interpretazione, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2018, non è ancora stata omologata dall'Unione Europea.

Miglioramenti annuali agli IFRS ciclo 2014-2016

Lo IASB ha emesso una serie di modifiche a 3 principi in vigore, che riguardano, in particolare, i seguenti aspetti: precisazione circa l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 - Informazioni integrative relative a interessenze in altre entità - in presenza di entità rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate; valutazione di società collegate o joint venture al fair value in presenza di investment entities nello IAS 28 - Partecipazione in società collegate; eliminazione delle esenzioni a breve termine per quelli che adottano per la prima volta gli IFRS nell'IFRS 1 - Prima adozione degli IFRS.

Tali modifiche, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2017 (IFRS 12) e il 1° gennaio 2018 (IFRS 1 e IAS 28), non sono stati ancora omologati dall'Unione Europea. Le modifiche allo IAS 28 e all'IFRS 1 non sono applicabili al Gruppo, mentre le modifiche all'IFRS 12 sono applicabili solo in presenza di entità classificate nell'ambito dell'IFRS 5.

3.3 Metodologia di consolidamento

Il bilancio consolidato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Consolidate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e Tecnologie SpA 100%
Sarint SA e società controllate: 100%
Saras Energia SA 100%
Terminal Logistica de Cartagena SLU 100%
Reasar SA 100%
Parchi Eolici Ulassai Srl e società controllate: 100%
Sardeolica Srl 100%
Alpha Eolica Srl (in liquidazione) 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative

Consorzio La Spezia Utilities 5% Sarda Factoring 5,95%

Nel corso del 2016 è stato avviato e concluso formalmente il processo di liquidazione della controllata rumena Alpha Eolica Srl; essendo il valore di tale partecipazione completamente svalutato già nel precedente bilancio consolidato, tale operazione non ha generato alcun effetto nella presente situazione contabile consolidata.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti:

  • [I] le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente in apposite voci del Patrimonio Netto e del Conto Economico Complessivo consolidato;
  • [II] le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente (fair value) alla data di acquisto delle attività e delle passività acquistate, degli strumenti di capitale emessi. La differenza tra:
  • il corrispettivo pagato (che in genere viene determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione), e – nel caso di un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi – il fair value alla data di acquisizione del controllo della partecipazione già posseduta nell'impresa, e;
  • il fair value delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte, misurate alla data di acquisizione del controllo

è rilevata, ove ne ricorrano i presupposti, come avviamento alla data di acquisizione del controllo di un business. Qualora emerga un badwill, esso viene imputato a conto economico.

  • [III] gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di Terzi, sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • [IV] gli utili o le perdite derivanti dalla cessione (senza perdita di controllo) di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a patrimonio netto per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta. In caso di acquisizioni di ulteriori quote di partecipazione senza modifica nel controllo, la differenza tra prezzo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquistata è imputata a patrimonio netto.

Le partecipazioni nelle società nelle quali il controllo è esercitato congiuntamente ad altre società (joint venture) e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (di seguito "società collegate"), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione sia compresa tra il 20% ed il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui risulta evidente che l'applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economica-finanziaria del Gruppo; in tali casi, la partecipazione è valutata al costo. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

[I] il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla Capogruppo e comprende, ove applicabile, l'iscrizione dell'eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;

  • [II] gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole e dominante ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito fondo solo nel caso il cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;
  • [III] gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (la "valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa da quella funzionale dell'Euro sono le seguenti:

  • [I] le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • [II] i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio;
  • [III] la "riserva di conversione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche ad un tasso differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura ad un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
  • [IV] l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati alla acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;
  • [V] nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.

3.4 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari",. Le Altre attività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

I certificati bianchi sono attribuiti a fronte del conseguimento di risparmi energetici attraverso l'applicazione di tecnologie e sistemi efficienti.

I certificati bianchi sono contabilizzati per competenza tra gli "Altri Proventi", in proporzione al risparmio di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) effettivamente consuntivato nell'esercizio, a fronte di investimenti preventivamente approvati dall'Autorità Competente.

La valorizzazione degli stessi è effettuata al valore di mercato medio annuo salvo che il valore di mercato di fine anno non sia significativamente inferiore. I decrementi dovuti alle cessioni di certificati bianchi maturati nell'esercizio o negli esercizi precedenti sono valorizzati al prezzo di cessione. Le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle cessioni di certificati in esercizi differenti da quelli di maturazione sono contabilizzate rispettivamente nelle voci "Altri Proventi" o "Prestazioni di servizi e costi diversi".

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà, così come specificato ai paragrafi 15- 23 dello IAS 39.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando il Gruppo Saras ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. I costi di turnaround, in quanto costi di manutenzione straordinaria, sono capitalizzati nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono ammortizzati per il periodo previsto fino al successivo turnaround. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti sono

rilevati a diminuzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione dei beni quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dal Gruppo, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
Fabbricati fino al 2020 18 anni
Impianti Generici fino al 2020 12 anni
Impianti Altamente Corrosivi fino al 2020 9 anni
Centrale termoelettrica fino al 2020
Parco eolico 10 - 25 anni
Stazioni di trasformazione fino al 2020 13 anni
Mobili e Macchine per ufficio 4 anni
Automezzi 4 anni
Altri Beni 5 - 12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

[I] Avviamento

L'avviamento è rappresentato dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto più il fair value di eventuali interessenze già detenute al momento dell'acquisizione del controllo rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami aziendali. L'avviamento relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. Esso non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì ad un test periodico di verifica sull'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio; per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto delle spese di vendita;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore, il valore dell'avviamento non viene ripristinato.

[II] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".

[III]Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

[IV]Attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:

  • [A] acquisizione di diritti all'esplorazione;
  • [B] studi fotografici, geologici, geochimici e geofisici;
  • [C] perforazioni esplorative;
  • [D] effettuazione di scavi;
  • [E] campionatura;
  • [F] attività relative alla valutazione della fattibilità tecnica e realizzabilità commerciale dell'estrazione di una risorsa mineraria;

vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6.

Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Altre partecipazioni

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

M Altre attività finanziarie

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III]Piani di attribuzione gratuita di azioni della Capogruppo ai dipendenti e al management del Gruppo

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

Il Gruppo riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni del Gruppo ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la meto-

dologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno del Gruppo.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e Altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Le accise pagate sugli acquisti sono nettate con quelle incassate sulle vendite.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea della partecipata.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Capogruppo determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione dell'avviamento e di quelle relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo del Gruppo e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono registrate a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra le controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità allo IAS 39 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari" .

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

Z Utile per azione

[I] Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

[II] Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.

AA Emission trading

Il D.L. 216 del 4 aprile 2006 ha introdotto limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare sull'apposito mercato quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti.

Qualora le quote assegnate risultino inferiori al fabbisogno, il controvalore delle quote mancanti viene valorizzato al valore di mercato ed iscritto tra i fondi rischi; qualora invece le quote fossero eccedenti il fabbisogno, il controvalore delle quote eccedenti, valorizzate al costo di acquisto allineato al valore di mercato di fine esercizio qualora inferiore, viene iscritto tra i beni immateriali.

AB Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a. che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b. i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c. per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico che risulta soggetto a rischi e benefici sostanzialmente differenti da quelli di altri settori geografici.

3.5 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.6 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

[I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • [IV] Fondi rischi e fondi svalutazione attività correnti: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) così come la valutazione della recuperabilità dell'attivo circolante sono in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.
  • [V] Ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl al G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA): detti ricavi risentono degli effetti della linearizzazione degli stessi correlati al fatto che il contratto di fornitura di energia elettrica, in base al principio contabile internazionale IAS 17 - Leasing e al documento interpretativo IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un Leasing, è stato qualificato come contratto di utilizzo dell'impianto da parte del cliente della società Sarlux Srl e cioè assimilato ad un contratto di leasing operativo. Gli stessi ricavi sono stati pertanto linearizzati sulla base sia della durata del contratto, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto del prezzo del greggio e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa; i prezzi del greggio e del gas per i prossimi anni potrebbero essere soggetti a variazioni significative rispetto alle stime in relazione a fenomeni ad oggi non prevedibili.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

I settori d'attività del Gruppo Saras sono:

    1. raffinazione;
    1. marketing;
    1. generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato;
    1. generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici;
    1. altre attività.
    1. L'attività di raffinazione, svolta dalla controllante Saras SpA e dalla controllata Sarlux Srl si riferisce alla vendita di prodotti petroliferi ottenuti:
  • al termine dello svolgimento dell'intero ciclo di produzione, dall'approvvigionamento della materia prima alla raffinazione e produzione del prodotto finito, svolto presso gli stabilimenti di Sarroch in Sardegna;
  • e in parte dall'acquisto da terzi di derivati dall'olio greggio.

I prodotti finiti vengono venduti ad operatori di importanza internazionale.

    1. L'attività di marketing fa riferimento alla distribuzione di prodotti petroliferi, rivolta ad una tipologia di clienti di dimensioni inferiori e/o con modalità di distribuzione differenti rispetto a quanto descritto circa la raffinazione. Tale attività viene svolta:
  • in Italia da Saras SpA (Divisione Extrarete), per effetto della già citata fusione per incorporazione della controllata Arcola Petrolifera Srl, verso clienti extrarete (grossisti, consorzi di acquisto, municipalizzate e rivenditori di prodotti petroliferi) ed operatori petroliferi attraverso una rete logistica costituita dalla base di proprietà (Sarroch), da basi di terzi con contratto di transito (Livor-

no, Civitavecchia, Marghera, Ravenna, Udine, Trieste, Lacchiarella, Arquata) e da Deposito di Arcola Srl per la gestione logistica del deposito di Arcola (SP);

  • in Spagna, da Saras Energia SA, per stazioni di servizio di proprietà e libere, supermercati e rivenditori, tramite una numerosa rete di depositi dislocati in tutta la Penisola Iberica, di cui il più importante, quello di Cartagena, è di proprietà della società stessa.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta dall'impianto a ciclo combinato è relativa alla vendita di energia elettrica prodotta presso la centrale elettrica di Sarroch di proprietà di Sarlux Srl Tale vendita è realizzata esclusivamente con il cliente G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA), e beneficia del piano tariffario in regime agevolato CIP 6/92.
    1. L'attività di generazione energia elettrica prodotta da impianti eolici viene svolta dalla centrale eolica di Ulassai di proprietà della controllata Sardeolica Srl
    1. Nelle altre attività sono incluse le attività di riassicurazione svolte per il gruppo da Reasar SA e l'attività di ricerca per settori ambientali, svolta da Sartec SpA

Il management monitora separatamente i risultati operativi dei settori di attività, al fine di definire l'allocazione delle risorse e la valutazione delle performance. Il risultato di settore è valutato sulla base dell'utile o perdita operativi. La suddivisione settoriale e la base di determinazione del risultato di settore sono invariate rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016.

4.2 Informativa settoriale

Al fine di rappresentare con continuità ed omogeneità la marginalità singolarmente attribuibile ai vari settori in caso di operazioni straordinarie quali fusioni e conferimenti, i rapporti interdivisionali che vengono meno per effetto delle operazioni societarie in precedenza indicate, continuano ad essere valorizzati in base alle condizioni previste nei contratti previgenti.

Di seguito si espone la suddivisione per segmenti, per il commento si rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:

31 dicembre 2015 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 7.943.292 518.148 1.969.967 7.396 23.052 10.461.855
a dedurre: ricavi infrasettori (2.259.381) (54.854) (3.680) 0 (12.658) (2.330.573)
Ricavi da terzi 5.683.911 463.294 1.966.287 7.396 10.394 8.131.282
Altri ricavi operativi 134.893 24.368 2.619 17.114 251 179.245
a dedurre: ricavi infrasettori (72.470) (79) 0 0 (185) (72.734)
Altri proventi v/terzi 62.423 24.289 2.619 17.114 66 106.511
Ammortamenti e svalutazioni (132.321) (96.867) (11.210) (4.519) (477) (245.394)
Risultato operativo lordo 204.813 106.092 (16.312) 12.667 3.310 310.570
Proventi finanziari (a) 400.202 10.756 4.394 1.307 267 416.926
Oneri finanziari (a) (376.379) (583) (5.331) (1.396) (67) (383.756)
Imposte sul reddito (77.286) (35.616) (3.115) (2.994) (1.069) (120.080)
Utile (perdita) di esercizio (a) 151.350 80.649 (20.364) 9.584 2.441 223.660
Totale attività direttamente attribuibili (b) 2.213.583 599.189 389.344 99.456 19.105 3.320.677
Totale passività direttamente attribuibili (b) 1.718.101 426.736 237.932 42.252 10.709 2.435.730
Investimenti in attività materiali 74.286 9.051 814 301 564 85.016
Investimenti in attività immateriali 716 0 338 6 79 1.139
31 dicembre 2016 REFINING POWER MARKETING WIND OTHER TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 6.263.279 468.084 1.658.231 7.828 21.981 8.419.403
a dedurre: ricavi infrasettori (1.595.219) (46.979) (5.710) 0 (9.533) (1.657.441)
Ricavi da terzi 4.668.060 421.105 1.652.521 7.828 12.448 6.761.962
Altri ricavi operativi 158.012 17.376 10.131 21.569 398 207.486
a dedurre: ricavi infrasettori (99.121) (205) (24) (11) (280) (99.641)
Altri proventi v/terzi 58.891 17.171 10.107 21.558 118 107.845
Ammortamenti e svalutazioni (136.840) (99.107) (5.647) (4.543) (603) (246.740)
Risultato operativo lordo 281.478 82.978 4.208 19.218 3.463 391.345
Proventi finanziari 146.386 10.477 392 70 20 157.345
Oneri finanziari (235.240) (1.232) (3.007) (834) (15) (240.328)
Imposte sul reddito (65.485) (23.735) (16.880) (5.346) (586) (112.032)
Utile (perdita) di esercizio 127.139 68.488 (15.287) 13.108 2.882 196.330
Totale attività direttamente attribuibili (b) 2.013.357 468.166 302.383 94.714 21.241 2.899.861
Totale passività direttamente attribuibili (b) 1.355.210 318.965 270.455 21.755 10.749 1.977.134
Investimenti in attività materiali 131.941 9.591 1.136 339 640 143.647
Investimenti in attività immateriali 1.656 304 1.960

(a) Determinato senza considerare le elisioni infrasettore. Per la valorizzazione delle transazioni infrasettoriali si rimanda al punto 7.2 del Bilancio separato Saras SpA. (a) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infrasettore.

4.3 Informativa in merito alle aree geografiche

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Attività direttamente attribuibili e investimenti per area geografica di localizzazione

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Italia 2.662.034 3.134.112 (472.078)
Altri CEE 237.827 186.565 51.262
Totale 2.899.861 3.320.677 (420.816)
Investimenti in immobilizzazioni 31/12/2016 31/12/2015 Variazione
materiali e im materiali
Italia 144.449 85.025 59.424
Altri CEE 1.158 1.130 28
Totale 145.607 86.155 59.452

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Italia 1.861.344 3.290.616 (1.429.272)
Spagna 974.889 954.804 20.085
Altri CEE 1.297.485 1.517.985 (220.500)
Extra CEE 2.586.610 2.367.877 218.733
USA 41.634 0 41.634
Totale 6.761.962 8.131.282 (1.369.320)

Gli importi sono espressi al netto delle elisioni intercompany. Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Italia 170.245 204.738 (34.493)
Spagna 71.309 19.806 51.503
Altri CEE 24.391 18.953 5.438
Extra CEE 172.316 31.478 140.838
USA 0 191 (191)
Fondo svalutazione crediti (14.640) (14.530) (110)
Totale 423.621 260.636 162.985

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
357.542 855.362 (497.820)
1.633 1.481 152
359.175 856.843 (497.668)

I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 271.856 migliaia di euro, a Sarlux Srl per 2.868 migliaia di euro, a Sardeolica Srl per 5.269 migliaia di euro, a Saras Energia SA per 20.041 migliaia di euro ed a Saras Trading SA per 47.493 migliaia di euro. Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa, che al prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Titoli 482 482
Strumenti finanziari derivati correnti 37.041 68.387 (31.346)
Depositi a garanzia derivati 83.125 17.450 65.675
Altre attività 14 3.696 (3.682)
Totale 120.662 89.533 31.129

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura dell'esercizio.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 423.621 migliaia di euro e aumentano, rispetto all'esercizio precedente per effetto di maggiori vendite effettuate a fine esercizio. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 14.640 migliaia di euro (14.530 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono riportate nella tabella seguente:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 165.755 146.427 19.328
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 59.961 59.226 735
Prodotti finiti e merci 303.308 268.359 34.949
Acconti scorte 0 1.259 (1.259)
Ricambi e materie prime sussidiarie 92.870 89.532 3.338
Totale 621.894 564.803 57.091

L'aumento del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta alle dinamiche dei prezzi; il confronto con il valore di mercato non ha portato a svalutazioni.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 511 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 220 milioni di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 411 migliaia di tonnellate per un valore di circa 108 milioni di euro).

Presso la raffineria di Sarroch erano detenuti greggi e prodotti petroliferi di proprietà di terzi al 31 dicembre 2016 per 121 migliaia di tonnellate per un valore di circa 49 milioni di euro.

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Crediti IVA 1.428 1.514 (86)
Crediti IRES 12.045 17.467 (5.422)
Crediti IRAP 11.818 633 11.185
Altri crediti tributari 11.111 12.580 (1.469)
Totale 36.402 32.194 4.208

I Crediti IRES sono riconducibili alle eccedenze della soppressa Robin Hood Tax (9.999 migliaia di euro), oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi, e all'eccedenza di acconti versati in corso d'anno rispetto all'imposta dovuta nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale (2.046 migliaia di euro).

I Crediti IRAP si riferiscono agli acconti versati nel corso dell'esercizio dalla controllata Sarlux e risultati eccedenti rispetto all'imposta di competenza.

Gli Altri Crediti comprendono, oltre ad imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio, l'iscrizione del credito d'imposta relativo all'incentivazione di investimenti 2014/2015 di cui all'art.18 DL 91/14 (4.714 migliaia di euro), al netto dell'utilizzo in compensazione di altri versamenti fiscali avvenuto nel periodo.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Ratei attivi 216 464 (248)
Risconti attivi 8.253 6.361 1.892
Altri crediti a breve termine 118.977 118.562 415
Totale 127.446 125.387 2.059

I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.

La voce "Altri crediti" comprende principalmente:

  • il credito di 17.091 migliaia di euro vantato dalla controllata Sarlux Srl nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferiti all'anno 2016;

  • il recupero dell'ammontare corrisposto dalla controllata Sarlux Srl al G.S.E. per 28.744 migliaia di euro, come descritto al punto 7.1 (31.130 migliaia di euro nell'esercizio precedente);

  • certificati bianchi per 38.747 migliaia di euro, relativi ai risparmi energetici realizzati nella raffineria di Sarroch (19.851 migliaia di euro nel 2015);
  • il credito, pari a 17.959 migliaia di euro, vantato dalla controllata Sarlux Srl derivante dal riconoscimento della qualifica di "impresa energivora" da parte della Cassa Conguagli Settore Elettrico. L'agevolazione è prevista dal Decreto Legge 22 giugno 2012 n.83 che individua le imprese a forte consumo di energia elettrica che hanno diritto ad agevolazioni sul pagamento degli oneri di sistema. La Società ha già ottenuto la qualifica di "impresa energivora" per il 2013 e per il 2014 e ritiene di possedere i requisiti necessari per ottenerla anche per il 2015 e 2016.

5.2 Attività non correnti

Al 31 dicembre 2016 sono stati sottoposti ad impairment ai sensi dello IAS 36 gli avviamenti e le attività immateriali a vita utile indefinita o non ancora disponibili per l'uso, nonché quei gruppi di attività per i quali esistevano indicatori di perdita di valore. Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, CGU) alle quali il valore degli avviamenti e delle altre attività sono imputati, assumendo il maggiore tra il valore di mercato, qualora disponibile, ed il valore d'uso ricavabile dai piani pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione competenti.

Tali valutazioni hanno confermato la recuperabilità dei valori di carico.

Le CGU sono individuate tenendo conto di come gli avviamenti e le altre attività sono monitorati per finalità interne. Coerentemente con la struttura organizzativa di business del Gruppo, le CGU coincidono con i settori di operativi presentati ai sensi dell'IFRS 8 (Raffinazione, Power, Wind) o con aree di attività individuabili all'interno del settore Marketing, in presenza di asset o gruppi di asset, la cui recuperabilità possa essere direttamente correlabile e misurabile rispetto a flussi di cassa in entrata specifici e separabili rispetto a quelli presenti nel settore (Extrarete, Rete Spagnola, Deposito di Cartagena).

Come meglio descritto in seguito gli avviamenti e le altre attività sottoposte a test di impairment, principalmente costituite dall'avviamento allocato alla CGU Wind, al contratto per la cessione dell'energia elettrica al GSE ed alle attività connesse alla gestione del terminal di Cartagena, sono stati oggetto di impairment, stimandone il valore d'uso sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa desumibili dai più recenti piani aziendali sviluppati per ciascuna Cash Generating Unit, approvati dai Consigli di Amministrazione competenti.

Le previsioni contenute nei piani rappresentano la miglior stima del management sulle performance operative future delle diverse CGU, tenuto conto anche delle indicazioni ricavabili dalle principali fonti informative esterne costituite dalle previsioni di evoluzione dei mercati di riferimento formulate dai principali osservatori specializzati.

Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio la capitalizzazione di borsa di Saras risultava ampiamente superiore all'entità del patrimonio netto contabile di competenza del Gruppo risultante dall'ultima situazione patrimoniale consolidata intermedia approvata.

Per informazioni di maggior dettaglio si veda la nota specifica al successivo punto 5.2.2.

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2014 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Terreni e fabbricati 216.361 352 (307) 0 4.658 221.064
Impianti e macchinari 2.910.493 15.171 (1.018) 0 92.104 3.016.750
Attrezzature ind.li e comm.li 28.360 123 (108) 0 356 28.731
Altri beni 501.565 569 (462) 0 21.587 523.259
Immobilizzazioni materiali in corso 133.973 68.801 0 0 (97.076) 105.698
Totale 3.790.752 85.016 (1.895) 0 21.629 3.895.502
Fondi Ammortamento 31/12/2014 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Fondo Terreni e fabbricati 101.612 8.268 (307) 0 56 109.629
Fondo Impianti e macchinari 2.141.972 159.938 (903) 0 6.318 2.307.325
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 21.216 1.986 (55) 0 0 23.147
Altri beni 404.824 17.471 (440) 0 0 421.855
Totale 2.669.624 187.663 (1.705) 0 6.374 2.861.956
Valore Netto 31/12/2014 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Terreni e fabbricati 114.749 352 0 (8.268) 0 4.602 111.435
Impianti e macchinari 768.521 15.171 (115) (159.938) 0 85.786 709.425
Attrezzature ind.li e comm.li 7.144 123 (53) (1.986) 0 356 5.584
Altri beni 96.741 569 (22) (17.471) 0 21.587 101.404
Immobilizzazioni materiali in corso 133.973 68.801 0 0 0 (97.076) 105.698
Totale 1.121.128 85.016 (190) (187.663) 0 15.255 1.033.546
Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 221.064 710 2.043 223.817
Impianti e macchinari 3.016.750 29.212 51.876 3.097.838
Attrezzature ind.li e comm.li 28.731 62 423 29.216
Altri beni 523.259 991 14.688 538.938
Immobilizzazioni materiali in corso 105.698 112.672 (20.000) (62.806) 135.564
Totale 3.895.502 143.647 0 (20.000) 6.224 4.025.373
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Fondo Terreni e fabbricati 109.629 6.255 1.308 117.192
Fondo Impianti e macchinari 2.307.325 166.780 2.222 2.476.327
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 23.147 1.698 77 24.922
Altri beni 421.855 17.364 3.450 442.669
Totale 2.861.956 192.097 0 0 7.057 3.061.110
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 111.435 710 0 (6.255) 0 735 106.625
Impianti e macchinari 709.425 29.212 0 (166.780) 0 49.654 621.511
Attrezzature ind.li e comm.li 5.584 62 0 (1.698) 0 346 4.294
Altri beni 101.404 991 0 (17.364) 0 11.238 96.269
Immobilizzazioni materiali in corso 105.698 112.672 0 0 (20.000) (62.806) 135.564
Totale 1.033.546 143.647 0 (192.097) (20.000) (833) 964.263

I costi storici sono esposti al netto dei contributi ricevuti a titolo definitivo per la realizzazione degli investimenti. Il valore originario dei contributi classificati a riduzione delle immobilizzazioni è pari a 188.448 migliaia di Euro ed è relativo ai Contratti di Programma stipulati con il Ministero Industria e Commercio e dell'Artigianato in data 19 giugno 1995, con il Ministero delle Attività Produttive in data 10 ottobre 1997 e con Ministero dello Sviluppo Economico in data 10 giugno 2002. Il valore residuo di tali contributi ammonta al 31 dicembre 2015 a 804 migliaia di Euro (1.215 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015).

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 63.069 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 3.330 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux Srl e della controllata Deposito di Arcola Srl per un valore di 40.226 migliaia di euro.

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux Srl, Saras Energia SA e Deposito di Arcola Srl).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.

Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 143.647 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione.

I principali coefficienti annui di ammortamento sono evidenziati di seguito:

Attività finanziarie correnti per impianto per altre
I.G.C.C. immobilizzazioni
(base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2020 5,50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2020 8,38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2020 11,73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8,38%
Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2020
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10,00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25,00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20,00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12,00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25,00%

Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.

Nel corso dell'esercizio, la controllata Sarlux Srl ha dato formale avvio alle attività volte all'acquisizione di un ulteriore rinnovo decennale delle concessioni all'occupazione di aree demaniali su cui insistono gli impianti di servizio della raffineria di Sarroch (trattamento effluenti, dissalazione dell'acqua marina, blow-down, torce e pontile), rilasciate dall'Autorità Portuale di Cagliari e scadute il 31 dicembre 2015. L'Autorità Portuale ha deliberato il rinnovo delle concessioni in data 18 maggio 2016 e si è in attesa del parere definitivo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, il complesso di attività e passività che compongono il deposito logistico di Cartagena di proprietà della controllata Saras Energia è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così come negli esercizi precedenti.

Il test è stato effettuato confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.

Il processo è stato articolato nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): il complesso di impianti di stoccaggio di prodotti petroliferi di Cartagena di proprietà di Saras Energia SA è identificabile come CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
  • b) Determinazione del valore recuperabile degli impianti basato sul valore d'uso: in mancanza di un accordo vincolante di vendita dell'attività e di un mercato attivo di riferimento sulla base dei quali determinare il fair value, il valore recuperabile è stato determinato sulla base del valore d'uso degli impianti, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU. In particolare, gli assunti di fondo sono stati:
  • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino alla fine del 2030, anno in cui termina la concessione demaniale;

  • il valore terminale è stato determinato quale valore attuale della rendita perpetua dei flussi finanziari generati al termine del periodo di previsione esplicita dei flussi di cassa;

  • il tasso di attualizzazione (costo medio del capitale stimato - WACC) è pari al 6,4%;
  • lo scenario dei prezzi di transito dei prodotti petroliferi è stato ipotizzato stabile in termini reali, con un incremento della tariffa media a partire nel 2017 nell'ipotesi di un differente mix di servizi;
  • i volumi di transito sono stati proiettati, nel caso base, con una crescita annua nulla;
  • il tasso d'inflazione è stato ipotizzato pari al 2,0% per il periodo analizzato;
  • l'aliquota fiscale considerata è pari a quella in vigore in Spagna (25%).

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2014 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 42.174 395 38 42.607
Concessioni, licenze, march e diritti similii 57.645 (4.914) (3.902) 48.829
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 527.997 (5.173) 522.824
Immobilizzazioni immateriali in corso 22.838 744 (18.396) 379 5.565
Totale 672.563 1.139 0 (23.310) (8.658) 641.734
Fondi Ammortamento 31/12/2014 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 38.713 714 (3.721) 35.706
Concessioni, licenze, march e diritti similii 21.046 2.108 23.154
Goodwill e attività immater. a vita non definita 0 0
Altre immobilizzazioni immateriali 326.670 31.599 (2.811) 355.458
Totale 386.429 34.421 0 0 (6.532) 414.318
Valore Netto 31/12/2014 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 3.461 395 0 (714) 0 3.759 6.901
Concessioni, licenze, march e diritti similii 36.599 0 0 (2.108) (4.914) (3.902) 25.675
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 0 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 201.327 0 0 (31.599) 0 (2.362) 167.366
Immobilizzazioni immateriali in corso 22.838 744 0 0 (18.396) 379 5.565

Totale 286.134 1.139 0 (34.421) (23.310) (2.126) 227.416

Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 42.607 1.182 0 43.789
Concessioni, licenze, march e diritti similii 48.829 0 48.829
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 522.824 553 4.479 527.856
Immobilizzazioni immateriali in corso 5.565 225 (3.456) 2.334
Totale 641.734 1.960 0 0 1.023 644.717
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 35.706 988 3.667 40.361
Concessioni, licenze, march e diritti similii 23.154 1.030 (2.906) 21.278
Goodwill e attività immater. a vita non definita 0 0 0
Altre immobilizzazioni immateriali 355.458 32.625 101 388.184
Totale 414.318 34.643 0 0 862 449.823
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 6.901 1.182 (988) (3.667) 3.428
Concessioni, licenze, march e diritti similii 25.675 0 (1.030) 2.906 27.551
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.909 0 0 0 21.909
Altre immobilizzazioni immateriali 167.366 553 (32.625) 4.378 139.672
Immobilizzazioni immateriali in corso 5.565 225 0 (3.456) 2.334
Totale 227.416 1.960 0 (34.643) 0 161 194.894

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 34.643 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 3% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Non vi sono attività immateriali significative a vita utile definita destinate alla cessione.

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si riferisce principalmente alle concessioni relative a Estaciones de Servicio Caprabo SA (incorporata in Saras Energia S.A) per l'esercizio delle stazioni di servizio site in territorio spagnolo, ed all'esercizio del parco eolico di Ulassai della controllata Sardeolica Srl i cui ammortamenti termineranno rispettivamente nel 2026 e nel 2035.

Avviamento

La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Parchi Eolici Ulassai Srl (21.408 migliaia di euro) pagato per l'acquisto della stessa: tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa (2035).

Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, l'avviamento in oggetto è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se l'attività avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così' come negli esercizi precedenti.

Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:

  • a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): la controllata Parchi Eolici Ulassai Srl (e controllata Sardeolica Srl) è identificabile come un'unica CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Conseguentemente, l'analisi è stata effettuata sull'aggregato consolidato Parchi Eolici Ulassai Srl al 31 dicembre 2016;
  • b) Allocazione dell'avviamento alla CGU: l'avviamento è interamente riferibile alla controllata Parchi Eolici Ulassai Srl in quanto è sorto in sede di acquisto del 30% del capitale sociale della stessa;
  • c) Determinazione del valore recuperabile dell'avviamento basato sul valore d'uso: in mancanza di un accordo vincolante di vendita dell'attività e di un mercato attivo di riferimento sulla base dei quali determinare il fair value, il valore recuperabile dell'avviamento in oggetto è stato determinato sulla base del suo valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU. In particolare, gli assunti di fondo sono stati:
  • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino alla fine del 2035, ossia il periodo di validità della concessione ottenuta dal Comune di Ulassai per l'area sulla quale insiste il parco eolico;
  • il tasso di attualizzazione (costo medio del capitale stimato - WACC) è pari al 7%, tasso specifico del settore (7% utilizzato per il 2015);
  • lo scenario dei prezzi di vendita dell'energia della CGU è stato ricavato da un rapporto fornito da un'importante società indipendente specializzata nel settore e per prassi utilizzato nel settore stesso e dal Gruppo per le proprie analisi;

  • il tasso d'inflazione crescente dallo 0,8% all'1,5% per il periodo analizzato, secondo le stime pubblicati da IMF (International Monetary Fund);

  • il valore terminale è stato ipotizzato nullo;
  • l'aliquota fiscale è basata su quella attualmente in vigore. Dal 2017 in avanti si è tenuto conto della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24,0% approvata con la Legge di Stabilità 2016.
  • d) Analisi di Sensitività: da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base (la quantità di energia elettrica prodotta ed i prezzi di vendita dell'energia elettrica) evidenzia valori recuperabili superiori al valore contabile dell'avviamento in oggetto, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36;
  • e) Indicatori esterni: da ultimo, occorre sottolineare come l'attività di produzione di energia eolica in generale e quella svolta dalla CGU in particolare non abbiano subito, nel corso dell'esercizio, il manifestarsi di fenomeni tali da poter configurare una perdita durevole di valore.

Altre immobilizzazioni immateriali

La controllata Sarlux Srl ha in essere un contratto pluriennale di fornitura di energia elettrica in regime di CIP6 stipulato con il Gestore dei Servizi Elettrici SpA (nel seguito, GSE). Tale contratto – che era stato originariamente iscritto al fair value nel bilancio consolidato 2006 per un valore di 547,5 milioni di euro – è stato valutato, nel corso della sua durata, secondo i criteri previsti dallo IAS 36.

Dopo l'iscrizione iniziale in bilancio, Sarlux ha proceduto ad effettuare una svalutazione parziale del valore di carico nel bilancio consolidato 2007, a seguito di una modifica nella regolamentazione che ha disposto in merito ai prezzi di vendita al GSE dell'energia prodotta da Sarlux. Inoltre, la stessa società ha proceduto a svalutare ulteriormente ed integralmente il valore di bilancio del contratto nel 2013, a seguito dell'emanazione del D.Lgs. n°69 del 21/06/2013 (cosiddetto "Decreto del Fare") che, tra l'altro, ha previsto modifiche delle regole di determinazione della tariffa di cessione dell'energia al GSE in regime di CIP6, facendo riferimento alle quotazioni del mercato del gas e non più a quelle del Brent.

Nel corso del 2014 le dinamiche intervenute nei mercati dell'energia (petrolio e gas) hanno portato alla necessità di procedere ad una nuova valutazione del contratto al fine di determinarne il valore recuperabile. La nuova determinazione del valore d'uso della CGU ha comportato il ripristino di un valore pari a 180.000 migliaia di euro; tale valutazione è supportata da una relazione si stima predisposta da periti indipendenti.

Al 31 dicembre 2016, come ogni anno, si è proceduto alla determinazione del valore d'uso della CGU Power. Come previsto dallo IAS 36, il processo di valutazione è stato articolato nelle seguenti fasi:

a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): il complesso di impianti per la produzione di energia elettrica e il contratto con il G.S.E. è identificabile come CGU, ossia come il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente in-

  • dipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
  • b) Determinazione del valore recuperabile: in mancanza di un accordo vincolante di vendita dell'attività e di un mercato attivo di riferimento sulla base dei quali determinare il fair value, il valore recuperabile è stato determinato nell'accezione di valore d'uso, ossia considerando il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU. In particolare:
  • lo scenario di lungo termine dei prezzi del gas e del grezzo è stato fornito da importanti società indipendenti specializzate nel settore;
  • l'orizzonte temporale dei flussi è stato considerato fino al termine del contratto di cessione dell'energia elettrica con il G.S.E. (2020);
  • il tasso di attualizzazione (costo medio del capitale stimato - WACC) è pari al 7,00%, tasso specifico del settore (7,98% utilizzato per il 2015);
  • il tasso d'inflazione crescente dallo 0,8% all'1,1% per il periodo analizzato, secondo le stime pubblicati da IMF (International Monetary Fund);
  • l'aliquota fiscale è basata su quella attualmente in vigore. Dal 2017 in avanti si è tenuto conto della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24,0% approvata con la Legge di Stabilità 2016.
  • c) da apposita analisi è emerso che una variazione ragionevole dei principali assunti di base (scenari di prezzi oil e gas e WACC) evidenzia valori che non si discostano significativamente da quello ripristinato nel presente bilancio.

L'analisi effettuata, peraltro supportata da una relazione di stima predisposta da periti indipendenti, ha confermato il valore di valore netto contabile del contratto di cessione dell'energia elettrica al GSE (120.000 migliaia di Euro).

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Partecipazioni

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2016, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate:

Denominazione Sede Valuta Capitale Quota Quota Quota Azionista % Rapporto di
Sociale detenuta detenuta detenuta di diritto partecipazione
di Gruppo di Gruppo su Cap. di voto
(%) al (%) al Sociale
31-12-16 31-12-15
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) Euro 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sartec Saras Ricerche e Tecnologie SpA Assemini (CA) Euro 3.600.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sarint SA e società controllate: Lussemburgo Euro 50.705.314 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Energia SAU e società controllata: Madrid (Spagna) Euro 44.559.840 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Terminal Logistica de Cartagena SLU Cartagena (Spagna) Euro 3.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras Energia SA 100,00% Controllata, ceduta
Reasar SA Lussemburgo Euro 2.225.000 100,00% 100,00% 100,00% Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta
Sarlux Srl Sarroch (CA) Euro 100.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Parchi Eolici Ulassai Srl e società controllate: Cagliari Euro 500.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Sardeolica Srl Cagliari Euro 56.696 100,00% 100,00% 100,00% Parchi Eolici Ulassai Srl 100,00% Controllata Indiretta
Alpha Eolica Srl Bucarest (Romania) Leu 468.046 100,00% 100,00% 100,00% Parchi Eolici Ulassai Srl 100,00% In Liquidazione
Sargas Srl Uta (CA) Euro 10.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) CHF 1.000.000 100,00% 100,00% 100,00% Saras SpA 100,00% Controllata
Consorzio Cesma Castellamonte (TO) Euro 51.000 0,00% 0,00% 0,00% Saras Ricerche e Tecnologie SpA 0,00% Altre partecipazioni, ceduta
Consorzio La Spezia Utilities La Spezia Euro 122.143 5,00% 5,00% 5,00% Deposito di Arcola Srl 5,00% Altre partecipazioni
Sarda Factoring Cagliari Euro 9.027.079 4,01% 4,01% 5,95% Saras SpA 5,95% Altre partecipazioni

Rispetto al 31 dicembre 2015 sono intervenute le variazioni già citate alla precedente nota 3.1.

Come precedentemente indicato, le partecipazioni in imprese controllate sono consolidate linea per linea nel presente bilancio.

5.2.3.1 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 -
Sarda Factoring 495 495 -
Totale 502 502 -

5.2.4 Attività per imposte anticipate

Il saldo al 31 dicembre 2016, pari 39.775 migliaia di euro al netto delle imposte differite delle controllate estere, è sostanzialmente formato da:

• imposte anticipate nette della controllante Saras SpA per 18.109 migliaia di euro, di cui 9.206 migliaia di euro a titolo di tax asset sulle perdite fiscali ancora da utilizzare ai fini del Consolidato Nazionale IRES;

  • imposte anticipate nette della controllata Sarlux Srl per 22.529 migliaia di euro, di cui, principalmente:
  • a. anticipate per 68.807 migliaia di euro relativi alla linearizzazione dei margini - IAS 17 e IFRIC- 4 ;
  • b. anticipate per 11.732 migliaia di euro per accantonamenti a fondo oneri (per lo più su Certificati Verdi e Titoli di Efficienza Energetica);
  • c. differite per 28.431 migliaia di euro relativi a ammortamenti eccedenti e anticipati;
  • d. differite per 33.480 migliaia di euro relativi al valore del contratto GSE.

Le imposte anticipate nette si reputano riassorbibili dagli imponibili futuri derivanti dai più recenti piani aziendali.

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle imposte anticipate nette, ivi incluse le imposte differite di Reasar SA pari a 4.719 migliaia di euro separatamente esposte tra le passività alla voce "passività per imposte differite".

Importi al Accanton. Utilizzi Altre Importi al
31/12/2015 variazioni 31/12/2016
Passività per imposte differite
Ammortamenti eccedenti e anticipati (44.496) 11.415 (33.081)
Adeguamento del valore dei terreni al fair value (8.356) (360) 360 0 (8.356)
Valutazione fiscale delle rimanenze finali 0 (4.379) 151 0 (4.228)
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari (170) 107 (63)
Eliminazione accantonamento a fondi per rischi ed oneri società controllate (4.712) (7) 0 (4.719)
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 95 95
Differenze cambio non realizzate (98) 98 (0)
Fair value derivati 128 0 0 10 138
Fair value contratto Sarlux / GSE (42.900) 9.420 (33.480)
Annullamento ammortamento avviamento (131) (847) 0 (978)
Valorizzazione licenze Sardeolica (IFRS 3 su acq. 30% PEU) (4.350) (769) 1.027 (4.092)
Altro (230) (5.272) (5.502)
Totale imposte differite (105.220) (11.634) 21.551 1.037 (94.266)
Attività per imposte anticipate
Fondo rischi e svalutazioni 13.516 7.335 (5.513) 15.338
Valutazione fiscale delle rimanenze finali 3.581 34 (3.541) 0 74
Annullamento immobilizzazioni immateriali 623 (623) 0 0
Costi di smantellamento e rimozione attività materiali 4.992 75 5.067
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari 5.853 2.020 (430) 7.443
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 2.387 1.216 (1.957) 1.646
Differenze cambio non realizzate 2.637 1.420 (677) 3.380
Linearizzazione Sarlux (IAS 17 e IFRIC 4) 83.886 (15.079) 68.807
Costi di manutenzione eccedenti 343 159 (86) 416
Tax Asset perdita Consolidato Fiscale IRES 76.910 (68.503) 2.015 10.422
Tax Asset perdita Saras Energia 14.484 (14.484) 0 0
Altro 13.005 10.127 (6.751) 348 16.729
Totale imposte anticipate 222.217 22.386 (117.644) 2.363 129.322
Totale netto 116.997 10.752 (96.093) 3.400 35.056

La riduzione, rispetto al 31 dicembre 2015, è pari a 81.941 migliaia di euro, essenzialmente riconducibile al realizzo di parte del tax asset (68.503 migliaia di euro) per effetto della compensazione ammessa tra le perdite fiscali pregresse e l'imponibile netto maturato per l'esercizio nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale IRES in essere fra le società italiane e la svalutazione(per non recuperabilità) del tax asset su perdite fiscali della controllata spagnola Saras Energia S.A.U. (14.484 migliaia di euro)

In relazione al Consolidato Fiscale Nazionale si dettaglia di seguito la situazione degli Accordi di Consolidamento alla data di fine esercizio con l'indicazione della scadenza degli stessi:

Consolidata Data inizio Data termine
Deposito di Arcola Srl 1/1/2016 31/12/2018
Parchi Eolici Ulassai Srl 1/1/2014 31/12/2016
Saras Ricerche e Tecnologie SpA 1/1/2016 31/12/2018
Sardeolica Srl 1/1/2014 31/12/2016
Sargas Srl 1/1/2015 31/12/2017
Sarlux Srl 1/1/2016 31/12/2018

Nei confronti delle società il cui accordo è scaduto il 31 dicembre 2016, si precisa che la Capogruppo ha già proposto, con delibera del Consiglio di Amministrazione, il rinnovo dell'adesione al Consolidato Fiscale Nazionale; l'opzione concessa alla controllata dovrà essere eventualmente esercitata entro il prossimo mese di giugno.

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse, rispettivamente per gli esercizi 2016 e 2015:

2016 2016 2015 2015
Breve termine Medio lungo Breve termine Medio lungo
termine termine
Passività per imposte differite
Ammortamenti eccedenti e anticipati (8.534) (24.547) (8.809) (35.687)
Adeguamento del valore dei terreni al fair value (as deemed cost) 0 (8.356) 0 (8.356)
Valutazione fiscale delle rimanenze finali (4.228) 0 0 0
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari (63) 0 (170) 0
Eliminazione accantonamento a fondi per rischi ed oneri società controllate 0 (4.719) 0 (4.712)
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 95 0 95 0
Differenze cambio non realizzate 0 (0) (98) (0)
Fair value derivati 138 0 0 0
Fair value contratto Sarlux / GSE (8.370) (25.110) (9.420) (33.480)
Annullamento ammortamento avviamento (978) 0 (17) (114)
Fair value beni immateriali Saras Red
Valorizzazione licenze Sardeolica (IFRS 3 su acq. 30% PEU) (256) (3.836) (234) (4.116)
Altro (230) (5.272) (230) 0
Totale imposte differite (22.425) (71.841) (18.883) (86.466)
Attività per imposte anticipate
Contributi eccedenti e anticipati
Fondo rischi e svalutazioni 3.122 12.216 5.871 7.645
Valutazione delle rimanenze finali in base al costo F.I.F.O. 74 0 3.581 0
Annullamento immobilizzazioni immateriali 0 0 0 623
Costi di smantellamento e rimozione attività materiali 0 5.067 0 4.992
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari 0 7.443 64 5.789
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 1.646 0 2.387 0
Differenze cambio non realizzate 3.380 (0) 2.637 (0)
Linearizzazione Sarlux (IAS 17 e IFRIC 4) 20.314 48.493 19.711 64.175
Costi di manutenzione eccedenti 106 310 68 275
Tax Asset perdita Consolidato Fiscale IRES 10.422 0 76.818 92
Tax Asset perdita Saras Energia 0 0 0 14.484
Altro 4.530 12.199 4.260 8.873
Totale imposte anticipate 43.594 85.728 115.397 106.948

5.2.5 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2016 è pari a 5.750 migliaia di euro (5.002 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
15.525 68.439 (52.914)
38.644 20.647 60.714
71.783 45.294 26.489
77.425 68.717 (34.009)
203.377 203.097 280

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dalla Società, che sono valutati con il metodo del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.4.1 - Passività finanziarie a lungo termine".

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

31/12/2016 31/12/2016 31/12/2015
Attività Passività Attività Passività
Fair value Interest rate swaps 0 (886) 0 (2.044)
Fair value strumenti derivati su commodities 27.901 (68.900) 46.150 (42.993)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 4 (1.997) 1.104 (257)
Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 9.136 0 0 0
Totale 37.041 (71.783) 47.254 (45.294)

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015:

Tipologia Operazioni 31/12/2016 31/12/2015
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
prodotti petroliferi e grezzi (458.391) 736.642 27.901 (68.900) (106.141) 134.065 46.150 (42.993)
cambi (192.951) 11.247 4 (1.997) (258.106) 1.104 (257)
tassi d'interesse (320.000) (886) (236.014) (2.044)
quote CO2 0 9.136 0 0 0
Totale (971.342) 747.889 37.041 (71.783) (600.261) 136.025 47.254 (45.294)

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.

I finanziamenti bancari e i prestiti obbligazionari sono valutati col criterio del costo ammortizzato.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Clienti c/anticipi 1.102 28.684 (27.582)
Debiti vs fornitori correnti 1.043.777 1.014.756 29.021
Totale 1.044.879 1.043.440 1.439

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi, fattispecie che si è verificata in modo contenuto nel corso dell'esercizio.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi, tra i quali si ricorda quello relativo agli acquisti effettuati nel corso del 2012 dall'Iran. Per tale debito, a seguito della completa rimozione delle restrizioni sui circuiti bancari internazionali, è iniziato nel mese di maggio il pagamento in tranches che è regolarmente continuato nel corso dell'esercizio. Si prevede di rimborsare l'importo residuo nel corso dell'esercizio 2017.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Debiti per IVA 25.653 36.120 (10.467)
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 207 0 207
Debiti IRAP 9.876 8.456 1.420
Altri debiti tributari 67.076 78.836 (11.760)
Totale 102.812 123.412 (20.600)

La variazione dei debiti per IVA è da ricondursi al minor fatturato realizzato dalla capogruppo Saras SpA e dalla controllata spagnola Saras Energia, nel corso del mese di dicembre, nei confronti di clienti interni rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla Capogruppo (55.815 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia SA (6.834 migliaia di euro); la variazione è riferibile al predetto minor fatturato interno realizzato dal Gruppo nel mese di dicembre.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 10.733 11.516 (783)
Debiti verso il personale 20.148 23.277 (3.129)
Debiti verso Ministero per contributi 0 15.679 (15.679)
Debiti verso altri 25.108 22.771 2.337
Ratei passivi 1.213 649 564
Risconti passivi 14.971 855 14.116
Totale 72.173 74.747 (2.574)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

La voce "Debiti verso il Ministero per contributi" comprendeva l'anticipo (15.679 migliaia di Euro) concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico alla controllata Sardeolica Srl per la realizzazione del parco eolico di Ulassai; nel corso dell'esercizio la controllata ha ottenuto gli atti di concessione a titolo definitivo dei contributi e pertanto il debito iscritto è stato riclassificato nei risconti passivi e viene ammortizzato nel corso della vita utile residua dei cespiti a fronte dei quali sono stati ottenuti i contributi stessi.

La voce "Debiti verso altri" si riferisce principalmente ai debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della Capogruppo, relative al periodo 2005-2007. Il ricorso presentato presso la Commissione Tributaria Provinciale ha visto la Società soccombere e si è ora in attesa di fissazione dell'udienza presso la Commissione Tributaria Regionale.

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 0 174.007 (174.007)
Finanziamenti bancari non correnti 183.438 411.841 (228.403)
Totale 183.438 585.848 (402.410)

In data 12 Settembre 2016 la capogruppo Saras SpA ha proceduto al rimborso anticipato dei titoli obbligazionari emessi in data 17 luglio 2014. Detti titoli avevano scadenza 17 luglio 2019, per un valore nominale complessivo pari a di 175 milioni di Euro.

Di seguito si riepilogano i finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2016.

In data 26 ottobre 2016 Saras SpA ha rinegoziato il contratto di finanziamento originariamente acceso per l'importo di 150 milioni di Euro con un gruppo di primari istituti di credito nazionali ed internazionali.

Le modifiche salienti rispetto al finanziamento originario sono

state la riduzione della componente fissa del tasso di interesse, la modifica del piano di ammortamento e il prolungamento della scadenza finale del finanziamento al 30 settembre 2021. Ai sensi dello IAS39 e dell'IFRS9, la rinegoziazione di una passività finanziaria deve essere sottoposta ad un'analisi volta a valutare se le modifiche introdotte hanno variato le caratteristiche della stessa in modo sostanziale e tale da rendere necessaria la derecognition della passività originaria, con conseguente riconoscimento a conto economico della quota residua di costo ammortizzato esistente alla data di rinegoziazione, e l'iscrizione della nuova passività al proprio costo ammortizzato. Nel caso in questione, l'analisi ha portato a qualificare il nuovo finanziamento come rinegoziazione del finanziamento originario, con la possibilità di proseguire dunque con il relativo costo ammortizzato.

In data 28 ottobre 2016 Saras SpA ha rinegoziato con il contratto di finanziamento originariamente acceso per l'importo di 265 milioni di Euro con scadenza originaria nel giugno 2020, trasformandolo in una "Revolving Credit Facility", con durata fino al 10 dicembre 2020. Le modifiche salienti rispetto al finanziamento originario sono state la trasformazione del finanziamento in una linea di credito aperta per un ammontare massimo di 255 milioni di euro e una riduzione dei tassi applicati. L'importo utilizzato al 31 dicembre 2016 era pari a zero. Anche in questo caso, come per quello citato al precedente paragrafo, è stato necessario effettuare le analisi previste dallo IAS 39 e dall'IFRS9, le quali hanno portato a qualificare la rinegoziazione in oggetto quale accensione di un nuovo finanziamento e dunque hanno comportato il riconoscimento a conto economico della parte di oneri finanziari accessori non ancora ammortizzati.

Infine, nel corso del terzo trimestre 2016 le condizioni del finanziamento, originariamente acceso per l'importo di 50 milioni di Euro e con scadenza a tre anni, sono state rinegoziate riducendo la componente fissa del tasso d'interesse e prorogando la scadenza. Anche in questo caso, come per quello citato al precedente paragrafo, è stato necessario effettuare le analisi previste dallo IAS 39 e dall'IFRS9, le quali hanno portato a qualificare il nuovo finanziamento come rinegoziazione del finanziamento originario, con la possibilità di proseguire dunque con il relativo costo ammortizzato.

Da ultimo, il finanziamento acceso dalla controllata Sardeolica Srl, sottoscritto il 6 dicembre 2005 e con scadenza a dicembre 2016, è stato estinto in via anticipata il 30 giugno 2016 col pagamento della quota capitale pari a 19.612 migliaia di euro.

Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportate nella seguente tabella:

Valori espressi in milioni di Euro Data di Importo Variazione Residuo al Residuo al Scadenze Garanzie
accensione originario 31/12/2015 31/12/2016 1 anno oltre 1 fino oltre
del debito del debito a 5 anni 5 anni
Saras SpA
Finanziamento in pool ottobre 2016 150,0 Euribor 6M 148,4 148,7 15,0 133,7
Finanziamento in pool settembre 2016 50,0 Euribor 6M 49,7 49,7 49,7
Finanziamento in pool ottobre 2016 265,0 Euribor 6M 262,7 -
Totale debiti verso banche per finanziamenti 460,8 198,4 15,0 183,4

I finanziamenti da 150 milioni di euro e da 50 milioni di euro, accesi da Saras SpA, sono soggetti ai seguenti vincoli:

  • di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando i 12 mesi precedenti) 31 dicembre di ogni anno.

  • di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti.

Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte

del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

31/12/2014 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2015
Fondo smantellamento impianti 18.963 16 0 0 18.979
Fondo oneri per quote CO2 32.273 34.613 (21.645) 0 45.241
Altri fondi rischi e oneri 20.797 7.625 (2.217) 1 26.206
Totale 72.033 42.254 (23.862) 1 90.426
31/12/2015 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2016
Fondo smantellamento impianti 18.979 73 19.052
Fondo oneri per quote CO2 45.241 22.115 (29.466) 37.890
Altri fondi rischi e oneri 26.206 24.406 (5.099) 45.513
Totale 90.426 46.594 (34.565) 0 102.455

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso, rivalutata nel corso degli esercizi per l'effetto finanziario.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 37.890 migliaia di euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. Il fondo in oggetto accoglie l'accantonamento, pari a 22.115 migliaia di euro, delle quote dovute e non ancora acquistate.

Nel corso dell'esercizio è stato utilizzato il fondo per 29.466 migliaia di Euro a fronte dell'acquisto (e della consegna) di quote di competenza del passato esercizio.

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale; inoltre, la voce accoglie un fondo relativo ad oneri correlati all'acquisizione del ramo d'azienda Versalis che verranno sostenuti dalla controllata Sarlux Srl e rimborsati dalla controparte cedente.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Trattamento di fine rapporto 10.541 11.351 (810)
Fondo CPAS 0 94 (94)
Totale 10.541 11.445 (904)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

31/12/2014 11.917
Accantonamento parte piano a contributi definiti 5.866
Interessi 274
(proventi) / oneri attuariali 43
Utilizzi (837)
Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (5.912)
31/12/2015 11.351
Accantonamento parte piano a contributi definiti 6.535
Interessi 219
(proventi) / oneri attuariali 230
Utilizzi (449)
Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (7.345)
31/12/2016 10.541

La movimentazione del fondo CPAS, che si configura come un piano a contributi definiti, è la seguente:

31/12/2014 94
Accantonamento del periodo
Utilizzi del periodo
31/12/2015 94
Accantonamento del periodo
Utilizzi del periodo (94)
31/12/2016 0

In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del Fondo TFR è stata utilizzata la metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost" utilizzando le seguenti ipotesi:

31/12/2016 31/12/2015
IPOTESI ECONOMICHE
Incremento del costo della vita: 1,50% 1,75%
Tasso di attualizzazione: 1,31% 2,03%
Incremento retributivo: 2,50% 3,00%
Tasso annuo di incremento CPAS: n.a. n.a.
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Quelle della popolazione italiana rilevate dall'ISTAT nell'anno 2002
Probabilità di invalidità Quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010
Probabilità di dimissioni Sono statte considerate frequenze annue dello 0,5%
Probabilità di pensionamento Si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti
pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria
Probabilità di anticipazione Si è supposto un valore anno per anno pari al 3%

Al 31 dicembre 2016 il tasso d'attualizzazione utilizzato é l'I-BOXX Eurozone Corporates AA 10+, pari all'1,31 %.

Il calcolo attuariale considera le modifiche introdotte dalla normativa in materia pensionistica (Decreto Legge 201/2011).

In considerazione della metodologia contabile adottata (si veda il paragrafo "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" punto Q "Fondi per benefici ai dipendenti" della presente Nota Integrativa), non sussistono al 31 dicembre 2015 utili o perdite attuariali non riconosciuti in bilancio.

Come richiesto dallo IAS 19 revised si riporta un'analisi di sensitività delle principali ipotesi attuariali al 31 dicembre 2016 e 2015 del Fondo trattamento di fine rapporto:

2016 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 10.640 11.898
Variazione parametro di riferimento
-0,3% 0,3%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 11.429 11.063
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 11.095 11.284
2015 Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE 12.024 10.729
Variazione parametro di riferimento
-0,3% 0,3%
TASSO ANNUO DI INFLAZIONE 11.163 11.544
Variazione parametro di riferimento
-0,5% 0,5%
TASSO ANNUO DI TURNOVER 11.367 11.295

5.4.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 4.719 migliaia di Euro e sono relative alle controllate estere. Per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.2.4 "Attività per imposte anticipate".

5.4.5 Altre passività non correnti

Il dettaglio delle altre passività non correnti è il seguente:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Risconti passivi linearizzazione Sarlux / Gse 245.946 293.967 (48.021)
Altri debiti 1.317 1.573 (256)
Totale 247.263 295.540 (48.277)

Rispetto al 31 dicembre 2015, la variazione è principalmente riferita al decremento della posta "risconti passivi" della controllata Sarlux Srl. La voce in esame è relativa all'applicazione dell'IFRIC 4 per la contabilizzazione del contratto di cessione dell'energia in essere tra la controllata ed il G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA). I ricavi derivanti dalla cessione dell'energia risentono degli effetti della linearizzazione degli stessi correlati al fatto che il contratto di fornitura di energia elettrica, in base al principio contabile internazionale IAS 17 - Leasing e al documento interpretativo IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un Leasing, è stato qualificato come contratto di utilizzo dell'impianto da parte del cliente della società Sarlux Srl e cioè assimilato ad un contratto di leasing operativo. Gli stessi ricavi sono stati pertanto linearizzati sulla base sia della durata del contratto, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto dei prezzi del grezzo e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa.

5.5 Patrimonio Netto

La composizione del Patrimonio Netto è così rappresentabile:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 660.841 595.688 65.153
Utili (perdite) netto esercizio 196.330 223.660 (27.330)
Totale 922.727 884.904 37.823

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 660.841 migliaia di euro, con un incremento netto di 65.153 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Detto incremento netto origina da:

  • incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 223.660 migliaia di euro;
  • decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 22 aprile 2016 per 159.122 migliaia di euro;

  • aumento, pari a 812 migliaia di euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani di attribuzione al management delle società;

  • decremento, pari a 230 migliaia di euro, per effetto attualizzazione IAS19;
  • effetto traduzione bilanci in divisa per 33 migliaia di euro.

Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.

Risultato netto

L'utile d'esercizio consolidato ammonta a 196.330 migliaia di euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Di seguito si riepilogano le principali limitazioni relative alla distribuzione delle riserve:

  • la riserva legale, pari a 10,9 milioni di euro, risulta utilizzabile solo per copertura perdite;
  • la "Riserva indisponibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05", pari a 19,7 milioni di euro, compresa tra le "Altre riserve", è destinabile esclusivamente a copertura perdite o ad aumento di capitale sociale.

Dividendi

In data 22 aprile 2016 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a euro 0,17 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 159.121.724,82 prelevandoli dall'utile dell'esercizio.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 20 aprile 2017 di distribuire un dividendo pari a 0,10 euro per azioni.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 934.893.839 nel 2016, rispetto a 925.603.300 nel 2015. Saras SpA al 31 dicembre 2016 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 6.320.390 7.649.138 (1.328.748)
Cessione energia elettrica 429.030 470.593 (41.563)
Altri compensi 12.037 12.610 (573)
Variazioni lavori in corso su ordinazione 505 (1.059) 1.564
Totale 6.761.962 8.131.282 (1.369.320)

La variazione della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare sostanzialmente alla diminuzione dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio.

I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono sia quelli relativi all'impianto di gassificazione della controllata Sarlux Srl (421.203 migliaia di euro) che quelli relativi all'impianto eolico della controllata Sardeolica Srl (7.828 migliaia di euro).

Fra i ricavi per cessione di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl è ricompreso l'effetto della linearizzazione del margine calcolata (così come previsto dallo IAS 17 – Leasing e dal documento interpretativo IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing) sulla base della durata residua del contratto scadente nel 2021, considerando principalmente l'ammontare della tariffa, gli scenari futuri relativi sia ai prezzi di gas e grezzo che al cambio Euro/Dollaro US previsti sino alla scadenza stessa; dette proiezioni vengono riconsiderate allorchè subiscono variazioni significative.

Si precisa che, in attesa della risoluzione del contenzioso che vede coinvolta l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas sulla metodologia di calcolo del Costo Evitato del Combustibile (CEC), i ricavi di cessione dell'energia elettrica sono stati determinati secondo il Decreto Legge 69/2013 (cosiddetto "Decreto del Fare"), più penalizzante per la controllata.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec SpA e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e in merito alle aree geografiche di destinazione nei precedenti paragrafi 4.2 e 4.3 "Informativa settoriale" e "Informativa per area geografica".

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 3.114 4.388 (1.274)
Cessione materiali diversi 938 371 567
Contributi 21.174 15.532 5.642
Noleggio navi cisterne 2.821 1.267 1.554
Recupero per sinistri e risarcimenti 1.247 967 280
Rimborso Oneri CO2 17.091 23.979 (6.888)
Altri ricavi 61.460 60.007 1.453
Totale 107.845 106.511 1.334

La voce "Contributi" accoglie principalmente i ricavi relativi alla tariffa incentivata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che ha sostituito il riconoscimento dei certificati verdi, di cui beneficia la controllata Sardeolica Srl.

La voce "Riconoscimento oneri emission trading" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux Srl derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG. La diminuzione, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto alla variazione del prezzo delle quote.

La voce "Altri ricavi" comprende tra l'altro i ricavi realizzati dalla controllata Sarlux per servizi prestati a primari operatori del settore (pari a 12.851 migliaia di euro) e i ricavi relativi al riconoscimento di certificati bianchi maturati nel corso dell'esercizio (pari a 18.895 migliaia di euro).

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Acquisto di materie prime 3.853.966 5.531.642 (1.677.676)
Acquisto semilavorati 266.002 285.601 (19.599)
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 76.275 71.387 4.888
Incrementi imm.ni materiali (2.853) (24.099) 21.246
Acquisto prodotti finiti 1.369.786 996.884 372.902
Varizione rimanenze (58.362) 104.281 (162.643)
Totale 5.504.814 6.965.696 (1.460.882)

I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si decrementano di 1.460.882 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente causa la già citata diminuzione dei prezzi.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Costi per servizi 548.516 501.146 47.370
Capitalizzazioni (27.432) (13.565) (13.867)
Costi per godimento beni terzi 13.535 13.315 220
Accantonamenti per rischi 24.372 41.713 (17.341)
Svalutazioni crediti commerciali 54 1.407 (1.353)
Oneri diversi di gestione 19.803 18.487 1.316
Totale 578.848 562.503 16.345

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie e l'accantonamento relativo alle quote CO2 di competenza dell'esercizio 2016 non ancora acquistate al 31 dicembre 2016.

La variazione rispetto all'esercizio precedente, pari a 47.370 migliaia di euro, è dovuta principalmente a maggiori servizi tecnici e consulenziali richiesti dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux.

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte non sul reddito (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Salari e stipendi 106.249 110.674 (4.425)
Incrementi di immobilizzazioni per avori interni (4.778) (2.927) (1.851)
Oneri sociali 31.875 31.900 (25)
Trattamento di fine rapporto 6.535 6.140 395
Altri costi 4.462 4.211 251
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 3.717 3.632 85
Totale 148.060 153.630 (5.570)

Il costo del lavoro si decrementa di 5.570 migliaia di Euro essenzialmente per effetto dei minori organici medi registrati nell'esercizio rispetto a quello precedente.

In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.

I destinatari del Piano sono i dirigenti con responsabilità strategiche della Società, gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società e le altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.

A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:

  • il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap;
  • il posizionamento del Margine di raffinazione conseguito dal Gruppo rispetto al Margine Benchmark EMC.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 34.643 39.464 (4.821)
Svalutazione e ripristino valore imm. immateriali 0 18.267 (18.267)
Ammortamento immobilizzazioni materiali 192.097 187.663 4.434
Svalutazione e ripristino valore imm. materiali 20.000 0 20.000
Totale 246.740 245.394 (4.821)

La svalutazione delle immobilizzazioni materiali riguarda alcuni progetti in corso di realizzazione da parte della controllata Sarlux Srl aventi come oggetto l'ammodernamento e miglioramento degli impianti, effettuata prudenzialmente in assenza di una ragionevole certezza circa l'esito degli stessi.

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Proventi finanziari:
Da attività finanziarie correnti 0 57 (57)
Interessi attivi bancari 653 2.400 (1.747)
FV strum. fin. derivati alla data di chiusura 28.411 47.801 (19.390)
Differenziali positivi su strumenti fin. derivati 68.404 252.382 (183.978)
Altri proventi 804 385 419
Utili su cambi 57.512 92.986 (35.474)
Totale 155.784 396.011 (240.227)
Oneri finanziari:
FV strum.finanz.deriv.in essere alla data chiusura (56.805) (44.148) (12.657)
Differenziali negati su strumenti fin. derivati (75.659) (125.101) 49.442
Interessi passivi su finanziamenti (12.236) (16.672) 4.436
Interessi passivi su obbligazioni (7.106) (13.027) 5.921
Altri (interessi su mutui, interessi di mora, ecc) (17.243) (8.010) (9.233)
Perdite su cambi (69.718) (155.883) 86.165
Totale (238.767) (362.841) 124.074

La voce "Altri oneri finanziari" accoglie anche le commissioni per l'estinzione anticipata e le rinegoziazione dei finanziamenti bancari già descritte in precedenza.

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Interessi netti (29.998) (35.309) 5.311
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: (35.649) 130.934 (166.583)
Realizzati (7.255) 127.281 (134.536)
Fair Value della posizioni aperte (28.394) 3.653 (32.047)
Differenze cambio nette (12.206) (62.897) 50.691
Altro (5.130) 442 (5.572)
Totale (82.983) 33.170 (116.153)

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2016 ha comportato un onere netto pari a 28.394 migliaia di euro (rispetto ad un provento netto pari a 3.653 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Imposte correnti 26.690 32.860 (6.170)
Imposte differite (anticipate) nette 85.341 87.220 (1.879)
Totale 112.032 120.080 (8.049)

Le imposte correnti sono costituite dall'Ires di competenza maturata sui risultati delle società italiane partecipanti al Consolidato Fiscale Nazionale oltre che dall'Irap. La variazione è riferibile ai minori imponibili dell'esercizio in commento rispetto al precedente.

Le imposte anticipate/differite si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso del periodo, delle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali. La variazione più significativa è riconducibile al rilascio di tax asset sulle perdite fiscali degli esercizi precedenti (82.987 migliaia di euro).

Nella tabella che segue vengono messe in evidenza le differenze temporanee a conto economico:

Differenze temporanee a Conto Economico: IMPOSTE 2016 IMPOSTE 2015
(Imposte Imposte Effetto (Imposte Imposte Effetto
differite) anticipate variazioni differite) anticipate variazioni
aliquote pregressi aliquote
su saldi su saldi
(Dati in migliaia di euro) pregressi pregressi
Ammortamenti eccedenti e anticipati su cespiti 11.415 3.728 5.121
Valutazione delle rimanenze finali (7.735) (15.697) 244
Rettifiche per manutenzioni programmate impianti e macchinari 1.697 1.327 (628)
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale (741) 678 95
Fair value derivati (196)
Differenze cambi non realizzate 841 (4.573)
Fair value contratto Sarlux / GSE 9.420 8.601 4.200
Linearizzazione Sarlux (IAS 17 e IFRIC 4) (15.079) (10.149) (8.114)
Costi di manutenzione eccedenti 73 126 (18)
Valorizzazione licenze Sardeolica (IFRS 3 su acq. 30% PEU) (769) 234 535
Fondo rischi e svalutazioni 1.822 10.421 (366)
Tax Asset perdita Consolidato Fiscale IRES (66.983) (1.520) (81.422)
Tax Asset perdita Saras Energia (14.484) (3.209)
Altre differenze temporanee (3.298) 1.515 328
TOTALI (109.089) 25.268 (1.520) (115.246) 26.630 1.397

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per Ires ed Irap per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di euro):

IRES 2016 2015
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 308,4 343,7
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*27,5%] 84,8 94,5
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 27,5% 27,5%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 99,0 107,6
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 32,1% 31,3%
IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016 IMPOSTA 2015 TAX RATE 2015
Imposte teoriche 84,8 27,50% 94,5 27,50%
Effetto tassazione 5% dividendi infragruppo 0,0 0,00% 4,1 1,20%
Effetto diversa aliquota/non iscrizione tax asset società estere 0,0 0,00% 4,6 1,33%
Effetto riduzione 3,5% aliquota IRES da 2017 su fiscalità differita (L. 208/15) 0,0 0,00% 1,5 0,44%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (8,0) -2,59% 0,0 0,00%
Imposte esercizi precedenti (3,0) -0,97% 0,2 0,06%
Effetto eliminazione imposte anticipate (Saras Energia) 17,5 5,67%
Altre differenze permanenti 7,7 2,50% 2,7 0,79%
Imposte effettive 99,0 32,10% 107,6 31,31%
IRAP 2016 2015
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE 391,3 310,6
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATI (A) 391,3 310,6
IMPOSTE TEORICHE IRAP [A*2,93%] [B] 11,5 9,1
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 2,93% 2,93%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 13,0 12,5
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 3,32% 4,02%
IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016 IMPOSTA 2015 TAX RATE 2015
Imposte teoriche 11,5 2,93% 9,1 2,93%
Effetto IRAP su società estere con Valore Produzione positivo (0,1) -0,03% 0,0 0,00%
Effetti IRAP su riclassificazioni 0,2 -0,11% 0,0 0,00%
Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione 2,2 0,57% 0,0 0,00%
Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP società con EBIT negativo (0,0) -0,01% 2,6 0,83%
Altre differenze permanenti (0,8) -0,09% 0,8 0,26%
Imposte effettive 13,0 3,26% 12,5 4,02%

Con riferimento all'esercizio 2016 il tax rate teorico è stato calcolato con l'aliquota agevolata del 2,93%, temporaneamente stabilita dalla Regione Autonoma Sardegna (Legge Regionale 5/2015), in luogo del 3,90% di generale applicazione.

7. Altre informazioni

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La Capogruppo Saras SpA, Sarlux Srl e Sardeolica Srl sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori. Pur presentando alcune cause difficoltà nella previsione dei relativi esiti si ritiene che le eventuali passività relative siano remote e conseguentemente nel presente bilancio non sono stati effettuati accantonamenti.

Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

Inoltre, per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl si segnala che sussistono contenziosi in essere circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas – AEEG - n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete.

In particolare:

  • i) Produzioni 2002-2005. Una commissione dell'AEEG costituita ad hoc, in esito ad un'ispezione sull'impianto IGCC effettuata nel 2007, ha interpretato a posteriori e in modo diverso da quanto avveniva all'epoca della produzione, la delibera sopraindicata. Di conseguenza, l'AEEG ha ritenuto la società soggetta all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per gli anni dal 2002 al 2005; per tutte le annualità contestate Sarlux ha instaurato un contenzioso amministrativo. Nel mese di marzo 2015 il Consiglio di Stato ha accolto in via definitiva il ricorso di Sarlux per gli anni 2002-2005 annullando gli esiti dell'ispezione e gli atti impugnati con cui veniva imposto alla società l'acquisto di certificati verdi nel corso del presente esercizio il Gse ha terminato il rimborso di quanto sostenuto da Sarlux.
  • ii) Produzione 2009. Il Consiglio di Stato, nella propria sentenza indicata nel paragrafo precedente, non si è espresso relativamente ad un punto oggetto di ricorso (qualifica dell'idrogeno prodotto dall'impianto come "calore utile"), interpretazione che, qualora favorevolmente accolta, avrebbe permesso alla controllata di risultare cogenerativa anche con riferimento alla produzione 2009. Sarlux, ritenendo fondati i motivi già presentati nel ricorso al Consiglio di Stato, ha intrapreso un nuovo contenzioso al fine di vedere riconosciute come valide le proprie ragioni in relazione alla cogeneratività derivante dalla produzione di idrogeno come "calore utile".
  • iii)Produzioni 2011 e seguenti. Per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 la Società ha presentato la dichiarazione di cogeneratività secondo i dettami della delibera 42/02, come per gli anni precedenti, ritenendola ancora in vigore. Al contrario il GSE ha ritenuto che a partire dall'obbligo 2012 (produzione 2011 e successive) l'unica normativa di riferimento fosse quella della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) definita dal DM del 4 aprile 2011, rigettando la richiesta della società. Sarlux Srl ha di conseguenza presentato diversi ricorsi al TAR tesi a vedere confermata o l'applicabilità della delibera 42/02 o, in caso di applicabilità della normativa CAR, il rispetto dei parametri di cogenerazione per gli anni in oggetto. Nel frattempo, onde evitare di incorrere in sanzioni amministrative, la Società per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 ha provveduto ad acquistare i Certificati Verdi come da conteggio del GSE per un ammontare pari a 76,0 milioni di euro ed ha immediatamente inoltrato le richieste di rimborso all'AEEG ottenendo 11,7 milioni di euro per la produzione relativa al 2011, 15,1 milioni di euro per il 2012, 14,6 milioni di euro per il 2013 e 7,5 milioni di euro per il

  • Il ricorso al TAR relativo alla produzione 2012 teso a confermare l'applicabilità della delibera 42/02 è stato rigettato nel febbraio 2015; Sarlux Srl ha fatto appello al Consiglio di Stato nel settembre 2015 e ritiene che le motivazioni di detto appello e dei ricorsi al TAR tesi a confermare il rispetto dei parametri di cogeneratività in caso di applicazione della normativa CAR siano valide ed applicabili per tutte le annualità contestate. Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alle produzioni dal 2011 in poi.

7.2 Risultato netto per azione

Il risultato netto per azione è determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Saras SpA in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il risultato netto per azione è pari a +21,00 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2016 e +24,16 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2015.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 934.893.839 nel 2016 e 925.603.300 nel 2015. Saras SpA al 31 dicembre 2016 deteneva n. 14.989.454 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

Il risultato netto diluito per azione non si discosta in maniera significativa dal risultato netto per azione.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario.

Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti. L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2016 31/12/2015
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Crediti commerciali 66 0,02% 112 0,04%
Debiti commerciali e altri debiti 0 0,00% (3) 0,00%
Altri ricavi operativi 92 0,09% 138 0,13%
Prestazione di servizi e costi diversi (1.203) 0,25% (1.332) 0,24%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 2.340 0,65% (26) 0,00%
Passività finanziarie correnti (20.000) 9,83%
Prestazione di servizi e costi diversi (237) 0,04%

I rapporti con altre parti correlate si riferiscono essenzialmente a rapporti di natura finanziaria con il Gruppo UBI Banca divenuta parte correlata nel corso del primo semestre dell'esercizio: tali rapporti sono preesistenti a tale evento.

Nel corso dell'esercizio 2016 non sono state effettuate transazioni con il socio Rosneft JV Projects SA o con sue parti correlate.

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che regolano le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano il più possibile alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2016 31/12/2015
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Disponibilità liquide 2.340 359.175 0,65%
Crediti commerciali 66 423.621 0,02% 112 260.636 0,04%
Debiti commerciali e altri debiti - - 0,00% 3 1.043.440 0,00%
Passività finanziarie correnti (20.000) 203.377 9,83%
Altri ricavi operativi 92 107.845 0,09% 138 106.511 0,13%
Prestazione di servizi e costi diversi 1.440 578.848 0,25% 1.332 562.503 0,24%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

Flussi con parti correlate 2016 2015
(incremento) Decremento dei crediti commerciali 46 0
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali (3) 113
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio 43 113
Interessi incassati (pagati) 0 0
Flusso monetario da (per) attività di investimento 0 0
(incremento) Decremento debiti Finanziari 0 0
Flusso monetario da (per) attività finanziarie 0 0
Totale Flussi finanziari verso parti correlate 43 113

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2016
31/12/2015
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio 43 275.189 0,02% 113 272.301 0,04%
Flusso monetarario da (per) attività di investimento 0 (140.675) 0,00% - 40.004 n.d
Flusso monetarario da (per) attività finanziarie 0 (633.035) 0,00% - (83.063) n.d

7.4 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Strumenti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile al Gruppo Saras, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dal Gruppo al 31 dicembre 2016 suddivise per gerarchia di fair value:

Strumenti finanziari derivati 31/12/2016 Fair value Fair value Fair value 31/12/2016 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps 0 0 (1.353) (1.353)
Derivati su commodities 27.901 27.901 (68.433) (68.433)
Derivati su cambi 4 4 (1.997) (1.997)
Derivati su quote CO2 9.136 9.136 0 0
Totale 37.041 27.901 9.140 0 (71.783) (68.433) (3.350) 0

Il criterio di Gruppo prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value dal Gruppo Saras sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux Srl per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi e delle quote di emissione CO2.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities e su quote CO2, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno del Gruppo per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Il Gruppo Saras non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi a operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

principio in oggetto richiedono di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 e alcune informazioni di dettaglio laddove il Gruppo abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta dunque di seguito lo stato patrimoniale del Gruppo Saras al 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2015, con dettaglio degli strumenti finanziari:

7.4.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento allo stato patrimoniale, i paragrafi 8 – 19 del

31/12/2016 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2016
conto economico a scadenza al costo
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
ATTIVITÀ
Attività correnti 0 37.537 0 946.150 0 0 705.512 1.689.200
Disponibilità liquide ed equivalenti 359.175 359.175
Altre attività finanziarie 37.537 83.125 120.662
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 37.537
Altre attività finanziarie correnti 83.125
Crediti commerciali 423.621 423.621
Rimanenze 621.894 621.894
Attività per imposte correnti 36.402 36.402
Altre attività 0 80.229 47.216 127.446
Credito per Emission Trading 17.091
Certificati bianchi 38.747
Altro 63.138 8.469
Attività non correnti 0 0 0 5.750 502 0 1.198.932 1.205.184
Immobili, impianti e macchinari 964.263 964.263
Attività immateriali 194.894 194.894
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 39.775 39.775
Altre attività finanziarie 5.750 5.750
Finanziamenti 4.885
Altri crediti 865
Totale strumenti finanziari attivi 0 37.537 0 951.900 502 0 1.904.444 2.894.384
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 71.783 0 0 0 1.248.646 102.812 1.423.241
Passività finanziarie a breve termine 71.783 131.594 203.377
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari (garantiti) 15.525
Anticipi c/c 81.361
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 34.708
Strumenti derivati 71.783
Debiti commerciali e altri debiti 1.044.879 1.044.879
Passività per imposte correnti 102.812 102.812
Altre passività 72.173 72.173
Altri debiti 72.173
Passività non correnti 0 0 0 0 0 184.754 358.942 548.416
Passività finanziarie a lungo termine 183.438 183.438
Finanziamenti bancari (garantiti) 183.438
Prestiti obbligazionari
Fondi per rischi 102.455 102.455
Fondi per benefici ai dipendenti 10.541 10.541
Passività per imposte differite 4.719 4.719
Altre passività 1.317 245.946 247.263
Altri debiti 1.317
Totale strumenti finanziari passivi 0 71.783 0 0 0 1.433.401 461.755 1.971.657
31/12/2015 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2015
conto economico a scadenza al costo
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
ATTIVITÀ
Attività correnti 0 68.387 0 1.237.337 0 0 623.672 1.929.396
Disponibilità liquide ed equivalenti 856.843 856.843
Altre attività finanziarie 68.387 21.146 89.533
Titoli detenuti con finalità di trading
Strumenti derivati 68.387
Altre attività finanziarie correnti 18.765
Crediti commerciali 260.636 260.636
Rimanenze 564.803 564.803
Attività per imposte correnti 32.194 32.194
Altre attività 98.712 26.675 125.387
Credito per Emission Trading 23.979
Certificati bianchi 19.851
Altro 74.733 6.824
Attività non correnti 0 0 0 5.002 502 0 1.382.676 1.388.180
Immobili, impianti e macchinari 1.033.546 1.033.546
Attività immateriali 227.416 227.416
Altre partecipazioni 502 502
Attività per imposte anticipate 121.714 121.714
Altre attività finanziarie 5.002 5.002
Finanziamenti 4.004
Altri crediti 998
Totale strumenti finanziari attivi 0 68.387 0 1.242.339 502 0 2.006.348 3.317.576
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 45.294 0 0 0 1.275.990 123.412 1.444.696
Passività finanziarie a breve termine 45.294 157.803 203.097
Prestiti obbligazionari 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 68.439
Anticipi c/c 20.544
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 68.820
Strumenti derivati 45.294
Debiti commerciali e altri debiti 1.043.440 1.043.440
Passività per imposte correnti 123.412 123.412
Altre passività 74.747 74.747
Altri debiti 74.747
Passività non correnti 0 0 0 0 0 587.422 400.554 987.976
Passività finanziarie a lungo termine 585.848 585.848
Finanziamenti bancari (garantiti) 411.841
Prestiti obbligazionari 174.007
Fondi per rischi 90.426 90.426
Fondi per benefici ai dipendenti 11.445 11.445
Passività per imposte differite 4.717 4.717
Altre passività 1.574 293.966 295.540
Altri debiti 1.574
Totale strumenti finanziari passivi 0 45.294 0 0 0 1.863.412 523.966 2.432.672

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux Srl, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, i primi stipulati dalla Capogruppo al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps); i secondi dalla Capogruppo e dalla controllata per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi; gli ultimi dalla Capogruppo per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta;

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività del Gruppo di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per il Gruppo a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.4.2 Informativa di conto economico

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, il Gruppo ha optato per la seconda alternativa.

Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2016 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2016
conto economico a scadenza al costo finanziari
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
Ricavi della gestione caratteristica 6.761.962 6.761.962
Altri proventi 107.845 107.845
Totale ricavi 0 0 0 0 0 0 0 6.869.807 6.869.807
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (5.504.814) (5.504.814)
Prestazioni di servizi e costi diversi (578.848) (578.848)
Costo del lavoro (148.060) (148.060)
Ammortamenti e svalutazioni (246.740) (246.740)
Totale costi 0 0 0 0 0 0 0 (6.478.462) (6.478.462)
Risultato operativo 0 0 0 0 0 0 0 391.345 391.345
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti (35.649) (19.191) (28.142) (82.982) (82.982)
da Titoli detenuti con finalità di trading 0
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 653 653
da Strumenti derivati (35.649) (35.649)
- di cui:
Differenziali realizzati (7.255)
VARIAZIONE DI FV (28.394)
da Altre attività finanziarie 0
da Interessi su finanziamenti (28.142) (28.142)
da Interessi su factor (2.434) (2.434)
da Altri crediti/debiti (17.409) (17.409)
Risultato prima delle imposte 0 (35.649) 0 (19.191) 0 (28.142) (82.982) 391.345 308.362
Imposte sul reddito (112.032)
Risultato netto 196.330
31/12/2015 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2015
conto economico a scadenza al costo finanziari
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
Ricavi della gestione caratteristica 0 8.131.282 8.131.282
Altri proventi 15.508 15.508 91.003 106.511
Totale ricavi 0 0 0 15.508 0 0 15.508 8.222.285 8.237.793
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 0 (6.965.695) (6.965.695)
Prestazioni di servizi e costi diversi (1.291) (1.291) (561.212) (562.503)
Costo del lavoro 0 (153.630) (153.630)
Ammortamenti e svalutazioni (245.394) (245.394)
Totale costi 0 0 0 (1.291) 0 0 (1.291) (7.925.931) (7.927.222)
Risultato operativo 0 0 0 14.217 0 0 14.217 296.354 310.571
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
Altri proventi (oneri) finanziari netti 130.991 (64.416) (33.406) 33.169 33.169
da Titoli detenuti con finalità di trading 57 57
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 2.400 2.400
da Strumenti derivati 130.934 130.934
- di cui:
Differenziali realizzati 127.281
VARIAZIONE DI FV 3.653
da Altre attività finanziarie 0
da Interessi su finanziamenti (33.406) (33.406)
da Interessi su factor (4.304) (4.304)
da Altri crediti/debiti (62.512) (62.512)
Risultato prima delle imposte 0 130.991 0 (50.199) 0 (33.406) 47.386 296.354 343.740
Imposte sul reddito (120.080)
Risultato netto 223.660

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato oneri netti per 35.649 migliaia di euro (proventi netti per 130.991 migliaia di euro nel 2015), derivanti da differenziali realizzati e variazioni di fair value degli strumenti derivati.

Gli strumenti finanziari classificati come "Finanziamenti e crediti" hanno generato oneri per 19.191 migliaia di euro (oneri per 50.199 migliaia di euro nell'esercizio precedente), sostanzialmente per differenze cambio negative sulle posizioni commerciali.

Le altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 28.142 migliaia di euro (33.406 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.

7.4.3 Informazioni integrative

7.4.3.1 Contabilizzazione delle operazioni con strumenti derivati

Come più volte ricordato, la Capogruppo stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, delle quote di emissioni CO2, sul cambio Euro/Dollaro USA al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta e sui tassi di interesse per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2016 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2016, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.4.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2016.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.4.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto sono:

  • a.rischio di credito, ovvero il rischio che il Gruppo subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da esso detenuta sia inadempiente;
  • b.rischio di liquidità, ovvero il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c.rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui il Gruppo opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra indicati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

7.4.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.689.200 1.016.810 1.016.810 248.123 948.106 17.041 3.309 28.342 20.011 1.002.170
Disponibilità liquide ed equivalenti 359.176 359.176 359.176 359.176 359.176
Altre attività finanziarie negoziabili 120.662 120.662 120.662 120.662 120.662
Crediti commerciali 438.261 438.261 438.261 248.123 369.557 17.041 3.309 28.342 20.011 423.621
Fondo svalutazione crediti (14.640) 0 (110) (14.640)
Rimanenze 621.894 0
Attività per imposte correnti 36.402 0
Altre attività 127.446 98.712 98.712 98.712 98.712
Attività non correnti 1.205.184 5.504 5.504 0 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 964.263 0
Attività immateriali 194.894 0
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 39.775 0
Altre attività finanziarie 5.750 5.002 5.002 0
Totale attività 2.894.384 1.022.314 1.022.314 248.123 948.106 17.041 3.309 28.342 20.011 1.002.170
Valore contabile al 31/12/2015 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.929.396 1.320.254 1.320.254 153.728 1.272.683 15.188 2.051 2.524 27.808 1.305.724
Disponibilità liquide ed equivalenti 859.224 859.224 859.224 859.224 859.224
Altre attività finanziarie negoziabili 87.152 87.152 87.152 87.152 87.152
Crediti commerciali 275.166 275.166 275.166 153.728 227.595 15.188 2.051 2.524 27.808 260.636
Fondo svalutazione crediti (14.530) 0 (16) (14.530)
Rimanenze 564.803 0
Attività per imposte correnti 32.194 0
Altre attività 125.387 98.712 98.712 98.712 98.712
Attività non correnti 1.388.180 5.504 5.504 0 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 1.033.546 0
Attività immateriali 227.416 0
Altre partecipazioni 502 502 502
Attività per imposte anticipate 121.714 0
Altre attività finanziarie 5.002 5.002 5.002 0
Totale attività 3.317.576 1.325.758 1.325.758 153.728 1.272.683 15.188 2.051 2.524 27.808 1.305.724

La garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA, da una polizza di assicurazione del credito stipulata dalla stessa che copre la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della Capogruppo .

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.4.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto, sono riportate nella seguente tabella:

Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui Valore Garanzia 2017 2018 2019 2020 2021 oltre 5 anni
strumenti nominale
finanziari della
passività
finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.423.241 1.320.429 1.320.429 0 1.321.085 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine
203.377
203.377 203.377 0 204.032
Prestiti obbligazionari 0 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario
Finanziamenti bancari (garantiti) 15.525 15.525 15.525
Anticipi c/c 81.361 81.361 81.361
Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,22%) 655
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 34.708 34.708 34.708
Strumenti derivati 71.783 71.783 71.783
Debiti commerciali e altri debiti 1.044.879 1.044.879 1.044.879 1.044.879
Passività per imposte correnti
102.811
0
Altre passività
72.173
72.173 72.173 72.173
Passività non correnti
548.416
184.754 186.317 0 7.807 38.491 35.908 83.587 45.950 0
Passività finanziarie a lungo termine
183.438
183.438 185.000 0 7.807 37.174 35.908 83.587 45.950 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 183.438 185.000 30.000 30.000 80.000 45.000
Prestiti obbligazionari
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 4,22%) 7.807 7.174 5.908 3.587 950
Quota interessi prestito obbligazionario
Fondi per rischi
102.455
Fondi per benefici ai dipendenti
10.541
Passività per imposte differite
4.719
Altre passività
247.263
1.317 1.317 1.317
Totale passività 1.971.657 1.505.184 1.506.746 0 1.328.892 38.491 35.908 83.587 45.950 0
Valore contabile al 31/12/2015 Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui Valore Garanzia 2016 2017 2018 2019 2020 oltre 5 anni
strumenti nominale
finanziari della
passività
finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.444.696 1.832.385 1.832.385 0 1.629.288 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 203.097 203.097 0 0
Prestiti obbligazionari 0 0 0
Quota interessi prestito obbligazionario (tasso = 5,583%) 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 68.439 68.439 68.439
Anticipi c/c 20.544 20.544 20.544
Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,29%) 3.817
Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti 68.820 68.820 68.820
Strumenti derivati 45.294 45.294 43.783
Debiti commerciali e altri debiti 1.043.440 1.043.440 1.043.440 1.043.440
Passività per imposte correnti 123.412
Altre passività 74.747 585.848 585.848 585.848
Passività non correnti 987.933 587.422 588.415 0 0 94.817 177.419 305.124 54.973 0
Passività finanziarie a lungo termine 585.848 585.848 586.841 0 0 93.243 177.419 305.124 54.973 0
Finanziamenti bancari (garantiti) 411.841 411.841 81.017 161.731 116.381 52.712 0
Prestiti obbligazionari 174.007 175.000 175.000
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 4,29%) 3.476 6.938 4.993 2.261
Quota interessi prestito obbligazionario (tasso = 5,00%) 8.750 8.750 8.750
Fondi per rischi 90.426 0
Fondi per benefici ai dipendenti 11.402 0
Passività per imposte differite 4.717 0
Altre passività 295.540 1.574 1.574 1.574
Totale passività 2.432.629 2.419.807 2.420.800 0 1.629.288 94.817 177.419 305.124 54.973 0

7.4.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui il Gruppo è esposto attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che il Gruppo corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

borate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale il Gruppo è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, il Gruppo Saras alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali (principalmente della Capogruppo).

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state ela-

2016 Variazione parametro di riferimento
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (92.268) 1,0541 (48.682)
Effetto su risultato ante-imposte (5.409) 4.426
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (3.711) 3.036

La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2015:

2015 Variazione parametro di riferimento
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (635.938) 1,0887 (506.774)
Effetto su risultato ante-imposte (56.308) 46.070
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (39.174) 32.051

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/ Dollaro, la Capogruppo pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

-10% +10%
20.167 (16.502)
20.167 (16.502)
20.167 (16.502)
14.621 (11.964)
Fair Value al 31/12/2016
(1.997)
(1.997)
Variazione parametro di riferimento
Fair Value al 31/12/2015 -10% +10%
847 28.659 (23.450)
847 28.659 (23.450)
28.659 (23.450)
20.778 (17.001)
Variazione parametro di riferimento

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, il Gruppo è esposto sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguen-

temente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:

2016
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo Interessi passivi -50 bps +50 bps
d'interesse 2016 annui
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 4,22% (29.998)
Effetto su risultato ante-imposte 3.551 (3.551)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 2.574 (2.574)
Variazione parametro di riferimento
+50 bps
(4.115)
(2.984)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Capogruppo e alla controllata Sardeolica Srl è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2016 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (886) 316 232
(886) 316 232
Effetto su risultato ante-imposte 316 232
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 229 168
2015 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2015 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (2.044) 827 (660)
(2.044) 827 (660)
Effetto su risultato ante-imposte 827 (660)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 599 (479)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2016 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data. È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2016
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (40.532) 85.413 (85.413)
(40.532) 85.413 (85.413)
Effetto su risultato ante-imposte 85.413 (85.413)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 61.925 (61.925)
2015
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2015 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi 3.158 11.839 (11.839)
3.158 11.839 (11.839)
Effetto su risultato ante-imposte 11.839 (11.839)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 8.583 (8.583)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.5 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

numero medio dipendenti 2016 2015
Dirigenti 55 56
Impiegati 1.183 1.241
Intermedi 69 2
Operai 607 629
Totale 1.914 1.928

Il personale dipendente del gruppo è passato da 1.915 unità alla fine del 2015 a 1.910 al 31 dicembre 2016.

7.6 Emolumenti e retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nel 2016 sono stati corrisposti emolumenti e retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche per un ammontare complessivo di 1.775 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.5.1 della nota integrativa di Saras SpA.

Per l'informativa relativa alle indennità per scioglimento anticipato del rapporto con gli amministratori e ai piani di successione degli amministratori esecutivi (ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58), si rimanda alla relazione annuale sulla Corporate Governance ed informazione sugli assetti proprietari ex art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58.

7.7 Impegni

Al 31 dicembre 2016 e 2015 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2016 ammonta ad un totale di 237.104 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.8 Pubblicità dei corrispettivi della Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto erogatore Destinatario Corrispettivo
del servizio di competenza
dell'esercizio 2016
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 345
EY SpA Controllate Italia 192
EY SpA Controllate Estero 158
Totale 695
Servizi di attestazione EY SpA Saras SpA 3
EY SpA Controllate Italia 9
Network EY Controllate Estero 0
Totale 12
Altri servizi EY SpA Saras SpA 159
Totale 159
TOTALE 866

7.9 Altro

Per quanto riguarda operazioni atipiche e/o inusuali nonché informativa relativa agli incidenti occorsi nel 2009 e 2011 si rimanda alla Relazione sulla Gestione del Bilancio Consolidato.

8. Pubblicazione del bilancio consolidato

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 27 febbraio 2017 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Gian Marco Moratti

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016 125

$\left(126\right)$ -gruppo saras bilancio consolidato di gruppo e separato di saras spa al 31 dicembre 2016

INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE SARAS SPA

Relazione sulla gestione di Saras SpA 128
Analisi dei rischi 129
Direzione e Controllo 130
Proposte del Consiglio di Amministrazione 131

RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SARAS SPA

Saras SpA ha funzione di Capogruppo ed opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di acquisto e di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione, già analizzato in dettaglio nella Relazione sulla gestione del Gruppo Saras, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni così come per una puntuale analisi del mercato, del quadro normativo di riferimento, dei principali avvenimenti dell'esercizio, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e dell'evoluzione prevedibile della gestione.

Nell'esercizio 2016, i ricavi di Saras SpA sono stati pari a 5.977 milioni di Euro, in decremento di 1.354 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente a causa dell'andamento delle quotazioni petrolifere.

PRINCIPALI DATI DI CONTO ECONOMICO

Milioni di Euro 2016 2015 Variazione
Ricavi 5.977 7.331 (1.354)
EBITDA 361 (53) 414
EBIT 359 (75) 434
RISULTATO NETTO 162 248 (67)

L'EBITDA è stato pari a 361 milioni di Euro, in ripresa rispetto all'esercizio precedente, pur in presenza di margini di raffinazione inferiori nel corso del 2016, per effetto del minore costo per compensi di lavorazione corrisposti alla controllata Sarlux Srl: tale minore costo è dovuto sia a minori quantità lavorate che ad un minore compenso unitario correlato all'andamento dei margini di raffinazione.

L'utile netto dell'esercizio, pari a 162 milioni di Euro, è influenzato da quanto sopra descritto a livello di risultati operativi; inoltre, nel corso dell'esercizio 2015 era stato in larga parte determinato dai dividendi ricevuti dalla controllata Sarlux Srl, pari a 300 milioni di Euro.

Gli investimenti effettuati nell'esercizio 2016 sono stati pari a 3 milioni di Euro, rispetto agli investimenti per 2 milioni di Euro nell'esercizio 2015.

La Posizione Finanziaria Netta di Saras SpA al 31 dicembre 2016 è negativa per 116 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 103 milioni di Euro registrata alla fine dell'esercizio 2015.

Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:

  • nelle immobilizzazioni immateriali in corso non sono iscritti costi di ricerca;
  • i rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime sono indicati nella Nota Integrativa al paragrafo 7.2 "Rapporti con parti correlate";

• nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie. Nel corso dell'esercizio, il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2013-2015 (il "Piano di Stock Grant 2013/2015" o il "Piano") è giunto a conclusione: in data 29 febbraio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance ai sensi dell'articolo 5 del Piano e, nella successiva riunione del 14 marzo ha determinato in 4.255.920 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano. In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2016 Saras SpA deteneva complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari al 1,576% del capitale sociale.

Per quanto concerne l'informativa relativa all'uso da parte della Società di strumenti finanziari, si rimanda alla successiva sezione della presente Relazione "Analisi dei rischi".

L'unica sede secondaria della Società è quella della Direzione Generale ed Amministrativa, sita in Milano, via dell'Unione, 1.

Le informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nella Nota Integrativa al paragrafo 7.5.

Infine, per l'analisi dei principali contenziosi in essere si rimanda alla nota integrativa al punto 7.1 "Principali contenziosi in essere", mentre si rimanda all'apposita sezione della Relazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Saras per:

  • Corporate Governance;
  • Struttura del Gruppo;
  • Operazioni atipiche e/o inusuali;
  • Indicatori di performance e indicatori non finanziari;
  • Informazioni sul personale;
  • Informazioni sull'ambiente.

ANALISI DEI RISCHI

I principi costitutivi della policy dei rischi si basano sulla prevenzione dei principali rischi riferibili agli obiettivi e riguardano le aree strategiche, operative e finanziarie. La gestione dei rischi evidenziata nelle singole policy e nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del processo aziendale (process owner). I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale. In aggiunta alle linee guida di gestione del rischio esistono specifiche linee guida per rischi finanziari quali rischi tasso di interesse e rischi crediti.

Rischi finanziari

La Società ha, tra le sue priorità, la crescita sostenibile, la produttività, la redditività e la qualità dei dati finanziari. Pertanto le strutture finanziarie sono focalizzate a garantire la massima efficienza nel recepimento ed utilizzo di linee di credito per lo sviluppo del business commerciale e nel ridurre al minimo i rischi finanziari legati alla gestione industriale (rischio avverso). La Società opera a livello internazionale nel settore petrolifero, con conseguente esposizione a rischi di cambio, di variazioni nei tassi di interesse, di credito e di variazione del prezzo delle merci.

Rischio di variazioni dei prezzi e dei flussi finanziari

I risultati sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi e dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo); inoltre, per lo svolgimento della propria attività, la Società è tenuta a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di contratti di lavorazione per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi la Società stipula contratti derivati su commodities, che si concretizzano nell'acquisto e nella vendita a termine di greggio e di prodotti.

Rischio di cambio

L'attività petrolifera è esposta alle fluttuazioni dei cambi in quanto i prezzi di riferimento per acquisto di grezzo e, per parte delle vendite di prodotti, sono quotati o legati al Dollaro USA. La Società, al fine di diminuire sia il rischio di cambio relativamente a transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale di ciascuna entità, pone in essere strumenti derivati che si concretizzano in acquisti e vendite di valuta (Dollaro USA) a termine. Operazioni espresse in altre valute estere diverse dal Dollaro USA sono poco significative e potrebbero influenzare solo in modo marginale il risultato d'esercizio.

Rischio di tasso di interesse

I rischi relativi a cambiamenti di cash flow legati a variazioni dei tassi di interesse sono dovuti ai finanziamenti. I finanziamenti a tasso variabile espongono al rischio di variazione dei flussi di cassa dovuta agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono al rischio di cambiamento del fair value dei finanziamenti ricevuti.

I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati a tassi di mercato variabili. La politica della Società è quella di fare ricorso a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il mercato in cui opera la Società è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Inoltre i crediti vengono monitorati giornalmente dalla direzione finanziaria in modo sistematico e puntuale. Si ritiene che tale rischio risulti marginale e non costituisca una variabile rilevante del business in cui opera la Società.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia

tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa che tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità costituito dalla capacità di far fronte agli adempimenti contrattuali che derivano dai contratti di finanziamento accesi. L'elevata capacità di autofinanziamento, unitamente alla storica capacità di onorare le scadenze contrattuali relative all'indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti marginale.

Altri rischi

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi i quali sono soggetti ad incertezze di natura politica, sociale ed economica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con conseguenti significativi effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi relativi all'interruzione della produzione in raffineria

L'attività della Società dipende in modo significativo dalla raffineria della controllata Sarlux Srl ubicata in Sardegna, la quale produce pressoché tutti i prodotti petroliferi raffinati e venduti. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti nonché ad incidenti. Saras ritiene che la complessità della raffineria consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza della controllata in atto (e continuamente implementati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; inoltre, il Gruppo Saras fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.

Protezione Dati Personali

Ai sensi del D.L. 196 del 30 giugno 2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", sono state adottate le misure minime di sicurezza previste nell'Allegato B del medesimo (Articolo 34); in particolare il Documento Programmatico per la Sicurezza (punto 19 del medesimo Allegato B) è stato aggiornato in data 31 marzo 2012

DIREZIONE E CONTROLLO

Alla data della presente relazione, la società è controllata da Gian Marco Moratti SapA e da Massimo Moratti SapA rappresentanti rispettivamente il 25,01% e in aggregato il 50,02% del Capitale Sociale, in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013.

L'articolo 2497-sexies, Codice Civile, afferma che "si presume salvo prova contraria che l'attività di Direzione e coordinamento di società sia esercitata dalla società o ente tenuto al consolidamento dei loro bilanci o che comunque le controlla ai sensi dell'art. 2359". Il Consiglio d'Amministrazione di Saras ritiene, tuttavia, che Gian Marco Moratti SapA e Massimo Moratti SapA non abbiano mai esercitato attività di direzione e coordinamento, poiché, tra l'altro, Gian Marco Moratti SapA e Massimo Moratti SapA non impartiscono direttive alla propria controllata e non sussiste alcun significativo collegamento organizzativo – funzionale tra le società. Conseguentemente, Saras ritiene di operare e di aver sempre operato in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alle proprie controllanti Gian Marco Moratti SapA e Massimo Moratti SapA. I rapporti con queste ultime, infatti, sono limitati esclusivamente al normale esercizio, da parte di Gian Marco Moratti SapA e Massimo Moratti SapA, dei diritti amministrativi e patrimoniali propri dello status di azionista e alla ricezione, da parte degli organi delegati di Gian Marco Moratti SapA e Massimo Moratti SapA, delle informazioni fornite dall'Emittente in conformità a quanto previsto dall'articolo 2381, comma 5, Codice Civile.

PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Signori Azionisti,

il bilancio separato al 31 dicembre 2016 della Vostra Società chiude con un utile netto pari a euro 162.443.677. Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e i metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:

L'Assemblea degli Azionisti

  • esaminato il bilancio separato della Società al 31 dicembre 2016;
  • vista la relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea di cui all'art. 153 del decreto legislativo 58/1998 (Testo Unico sulla Finanza);
  • vista la relazione della Società di Revisione relativa al bilancio separato al 31 dicembre 2016,

delibera

  • a) di approvare il bilancio separato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 nel suo insieme e nelle singole appostazioni;
  • b) di destinare a dividendo euro 0,10 per ciascuna delle 936.010.146 azioni in circolazione, per un totale di Euro 93.601.014,60 prelevandoli dall'utile d'esercizio;
  • c) di mettere in pagamento il dividendo il 24 maggio 2017 (stacco della cedola: 22 maggio 2017).

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Gian Marco Moratti

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016 133

SARAS SPA - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2016 E AL 31 DICEMBRE 2015

Migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015
ATTIVITÀ (1) (2)
Attività correnti 5.1 1.315.857 1.775.108
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 A 271.901 768.747
di cui con parti correlate: 2.340
Altre attività finanziarie 5.1.2 B 149.007 189.888
di cui con parti correlate: 48.023 16.500
Crediti commerciali 5.1.3 C 382.230 238.545
di cui con parti correlate: 44.441 35.048
Rimanenze 5.1.4 D 482.535 440.663
Attività per imposte correnti 5.1.5 E 12.241 20.367
Altre attività 5.1.6 F 17.943 116.898
di cui con parti correlate: 4.048 116.027
Attività non correnti 5.2 731.025 810.916
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 H, I 4.344 3.916
Attività immateriali 5.2.2 J 2.402 1.672
Partecipazioni valutate al costo 5.2.3.1 L 697.743 716.041
Altre partecipazioni 5.2.3.2 L 495 495
Attività per imposte anticipate 5.2.4 X 20.809 84.255
Altre attività finanziarie 5.2.5 M 5.232 4.537
di cui con parti correlate: 0 16.500
Totale attività 2.046.882 2.586.024
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.3 1.348.977 1.487.727
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 R 358.481 480.492
di cui con parti correlate: 181.035 279.054
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R 764.511 897.790
di cui con parti correlate: 73.438 81.742
Passività per imposte
Altre passività
5.3.3
5.3.4
X
R
74.032
151.953
75.726
33.719
Passività non correnti 5.4 205.869 610.396
Passività finanziarie a lungo termine
Fondi per rischi e oneri
5.4.1
5.4.2
R
P, Z
183.438
12.687
585.849
11.488
Fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q 2.772 2.988
Altre passività 5.4.4 R 6.972 10.071
di cui con parti correlate: 6.972 10.071
Totale passività 1.554.846 2.098.123
PATRIMONIO NETTO 5.5 N, O, W
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 264.036 174.504
Risultato netto 162.444 247.841
Totale patrimonio netto 492.036 487.901
Totale passività e patrimonio netto 2.046.882 2.586.024

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - CONTI ECONOMICI PER GLI ESERCIZI 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2016 E 2015

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2016 di cui non 01/01/2015 di cui non
31/12/2016 ricorrente 31/12/2015 ricorrente
(3) (3)
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 5.909.723 7.283.706
di cui con parti correlate: 316.135 337.184
Altri proventi 6.1.2 S 67.550 47.019
di cui con parti correlate: 38.227 28.395
Totale ricavi 5.977.273 0 7.330.725 0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (4.952.932) (6.412.901)
di cui con parti correlate: (5.264) (5.101)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, Z (631.078) (934.333) (7.546)
di cui con parti correlate: (446.779) (752.154)
Costo del lavoro 6.2.3 T, Q (32.456) (36.743)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H, J (1.712) (21.516) (18.396)
Totale costi (5.618.178) 0 (7.405.493) (25.942)
Risultato operativo 359.095 0 (74.768) (25.942)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 6.3 L, W (18.298) 285.466
di cui con parti correlate: (18.298) 285.466
Proventi finanziari 6.4 U, Y 141.266 400.193
di cui con parti correlate: 806 987
Oneri finanziari 6.4 U, Y (230.495) (5.934) (368.922)
di cui con parti correlate: (395) (3.537)
Risultato prima delle imposte 251.568 (5.934) 241.969 (25.942)
Imposte sul reddito 6.5 X (89.124) 1.632 5.872 7.846
Risultato netto 162.444 (4.302) 247.841 (18.096)

SARAS SpA - CONTI ECONOMICI COMPLESSIVI PER GLI ESERCIZI 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2016 E 2015 (migliaia di Euro)

01/01/2016 01/01/2015
31/12/2016 31/12/2015
Risultato netto (A) 162.444 247.841
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T 7
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 0 7
Risultato netto complessivo (A + B) 162.444 247.848
Risultato complessivo consolidato di periodo attribuibile a:
Soci della controllante 162.444 247.848
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

SARAS SPA - PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO DAL 31 DICEMBRE 2015 AL 31 DICEMBRE 2016

Migliaia di Euro Capitale Riserva Altre Utile Totale
Sociale Legale Riserve (Perdita) patrimonio
Esercizio netto
Saldo al 31/12/2014 54.630 10.926 501.840 (328.873) 238.523
Periodo 1/1/2015 - 31/12/2015
Destinazione risultato esercizio precedente (328.873) 328.873 0
Riserva per piano azionario dipendenti 1.530 1.530
Effetto attuariale IAS 19 7 7
Risultato netto 247.841 247.841
Risultato netto complessivo 7 247.841 247.848
Saldo al 31/12/2015 54.630 10.926 174.504 247.841 487.901
Periodo 1/1/2016 - 31/12/2016
Destinazione risultato esercizio precedente 247.841 (247.841) 0
Distribuzione Dividendi (159.122) (159.122)
Riserva per piano azionario dipendenti 834 834
Effetto attuariale IAS 19 (21) (21)
Risultato netto 162.444 162.444
Risultato netto complessivo (21) 162.444 162.423
Saldo al 31/12/2016 54.630 10.926 264.036 162.444 492.036

SARAS SPA - RENDICONTI FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2016 E AL 31 DICEMBRE 2015

Migliaia di Euro (1) (2) 01/01/2016
31/12/2016
01/01/2015
31/12/2015
A - Disponibilità liquide iniziali 5.1.1 A 768.747 511.265
B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio
Risultato netto 5.5 162.444 247.841
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (853) 3.562
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 H, J 1.712 21.516
Contributi a conto economico 0 0
(Proventi) oneri netti su partecipazioni 6.3 L 18.298 (285.466)
di cui con parti correlate: 18.298 (285.466)
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 P, Z 1.199 7.570
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 Q (216) (5)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 X 63.446 84.005
Interessi netti U, Y 17.157 36.411
Imposte sul reddito accantonate 6.5 X 25.678 (89.877)
Variazione FV attività finanziarie negoziabili e passività finanziarie 43.878 113.681
Altre componenti non monetarie 5.5 813 1.537
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni monetarie e non monetarie del capitale circolante 333.556 140.775
(Incremento) Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 C (143.685) 160.348
di cui con parti correlate: (9.393) 20.269
(Incremento) Decremento delle rimanenze 5.1.4 D (41.872) 68.354
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 R (133.279) (625.711)
di cui con parti correlate: (113.030) 36.955
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 E, F 107.081 5.119
di cui con parti correlate: (31.523) 55.485
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 X, R 125.324 (55.780)
Interessi incassati U, Y 1.388 7.558
di cui con parti correlate: 806 6.995
Interessi pagati U, Y (18.545) (37.714)
di cui con parti correlate: (395) (9.589)
Imposte sul reddito pagate E, X (34.462) 0
Variazione altre passività non correnti 5.4.4 R (3.099) (3.099)
di cui con parti correlate: 0 (3.099)
Altre componenti non monetarie 0 0
Totale (B) 192.407 (340.150)
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti netti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1 - 5.2.2 H, I (2.870) (1.875)
Dividendi incassati da controllate 6.3 V 0 300.000
di cui con parti correlate: 0 300.000
Variazione partecipazioni 5.2.3.1 L 0 (2.923)
(Incremento) / diminuzione altre attività finanziarie 5.1.2 - 5.2.5 B, M 68.091 113.676
di cui con parti correlate: 0 0
Totale (C) 65.221 408.878
D - Flusso monetario da (per) attività finanziarie
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 R (402.411) 329.195
Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 R (193.794) (136.879)
di cui con parti correlate: (113.030) 0
(diminuzione) debiti finanziari a breve termine per rimborsi del periodo 0 0
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie (159.122) 0
Totale (D) (755.327) 192.316
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) (497.699) 261.044
Disponibilità liquide conferite a Sarlux Srl 0 0
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 853 (3.562)
F - Disponibilità liquide finali 271.901 768.747

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016 137 Gian Marco Moratti

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016

INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016

1. Premessa

2 Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

3 Principi Contabili

  • 3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore a partire dal 1° gennaio 2016
  • 3.2 Principi contabili emanati ma non ancora in vigore
  • 3.3 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
  • 3.4 Uso di stime
  • 3.5 Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa per area geografica

5. Note alla Situazione Patrimoniale Finanziaria

5.1 Attività correnti

  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività

5.2 Attività non correnti

  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Partecipazioni
  • 5.2.3.1 Partecipazioni valutate al costo
  • 5.2.3.2 Altre partecipazioni
  • 5.2.4 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.5 Altre attività finanziarie

5.3 Passività correnti

  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività

5.4 Passività non correnti

  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Altre passività

5.5 Patrimonio Netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni
  • 6.4 Proventi e oneri finanziari
  • 6.5 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Rapporti con parti correlate
  • 7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 Strumenti finanziari: informazioni integrative
  • 7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria
  • 7.3.2 Informativa di Conto Economico complessivo
  • 7.3.3 Informazioni integrative
  • 7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura
  • 7.3.3.2 Fair value
  • 7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari
  • 7.3.4.1 Rischio di credito
  • 7.3.4.2 Rischio di liquidità
  • 7.3.4.3 Rischio di mercato
  • 7.4 Numero medio dei dipendenti
  • 7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
  • 7.6 Impegni
  • 7.7 Altro

8. Varie

  1. Pubblicazione del Bilancio

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2016

1. Premessa

Saras SpA è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Gian Marco Moratti SapA e da Massimo Moratti SapA rappresentanti rispettivamente il 25,01% e in aggregato il 50,02% del Capitale Sociale (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; detiene inoltre partecipazioni totalitarie (dirette e indirette) in società operanti, a loro volta:

  • nella raffinazione di grezzo dall'impianto di proprietà della controllata Sarlux Srl;
  • nella commercializzazione dei prodotti petroliferi nel comparto rete ed extra-rete in Spagna (Saras Energia SA);
  • nella produzione e vendita di energia elettrica tramite sia l'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato (Sarlux Srl) che il parco eolico (Parchi Eolici Ulassai Srl e controllata Sardeolica Srl);
  • nelle attività di ricerca per settori ambientali (Sartec SpA) e di riassicurazioni (Reasar SA).

Il presente bilancio, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Separato

Il bilancio separato di Saras SpA al 31 dicembre 2016 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del progetto di bilancio separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come la Società gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Informativa.

3. Principi Contabili

3.1 Principi contabili e interpretazioni omologati in vigore a partire dal 1° gennaio 2016

Vengono di seguito riportati i principi e le interpretazioni omologati ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2016.

Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti

Lo IAS 19 richiede ad un'entità di considerare, nella contabi-

lizzazione dei piani a benefici definiti, i contributi dei dipendenti o di terze parti. Quando i contributi sono legati al servizio prestato, dovrebbero essere attribuiti ai periodi di servizio come beneficio negativo. Questa modifica chiarisce che, se l'ammontare dei contribuiti è indipendente dal numero di anni di servizio, all'entità è permesso di riconoscere questi contributi come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare il contributo ai periodi di servizio. Non vi sono impatti dovuti all'applicazione di tali modifiche.

IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts

L'IFRS 14 è un principio opzionale che consente ad un'entità, le cui attività sono soggette a tariffe regolamentate di continuare ad applicare, al momento della prima adozione degli IFRS, i precedenti principi contabili adottati per gli importi relativi alla rate regulation. Le entità che adottano l'IFRS 14 devono presentare i saldi relativi alla rate regulation in linee separate del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e presentare i movimenti di questi conti in linee separate del prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo. Il Principio richiede che venga data informativa sulla natura, e i rischi associati, della regolamentazione tariffaria e gli effetti di questa sul bilancio dell'entità. L'IFRS 14 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente. Questo principio non trova applicazione per la Società, poiché questo utilizza già gli IFRS.

Miglioramenti annuali agli IFRS ciclo 2010-2012

Lo IASB ha emesso una serie di modifiche a 7 principi in vigore che riguardano in particolare la definizione delle condizioni di maturazione ("vesting conditions") nell'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, la contabilizzazione del corrispettivo potenziale ("contingent consideration") in un'aggregazione aziendale nell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, l'aggregazione dei settori operativi e la riconciliazione del totale delle attività dei settori oggetto di informativa rispetto alle attività totali dell'entità nell'I-FRS 8 – Settori operativi, la rideterminazione proporzionale dell'ammortamento cumulato nello IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e nello IAS 38 - Attività immateriali e l'identificazione e alcune disclosure relative a key manager nello IAS 24 – Informativa di Bilancio su operazioni con parti correlate.

Non vi sono impatti significativi sul Bilancio o sulle disclosure della Società dovuti all'applicazione di tali modifiche.

Modifiche all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto: Accounting for Acquisitions of Interests

Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, accordo a controllo congiunto le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante.

Le modifiche si applicano sia all'acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto che all'acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto e devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che inziano al 1 gennaio 2016 o successivamente è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno alcun impatto sulla Società in quanto nel periodo non vi sono state acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto.

Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation

Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38 che i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente e non hanno alcun impatto sulla Società.

Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements

Le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. Queste modifiche non hanno alcun impatto sul bilancio consolidato della Società.

Miglioramenti annuali ciclo 2012-2014

Questi miglioramenti includono:

IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate

Le attività (o gruppi in dismissione) sono generalmente cedu-

te attraverso la vendita o la distribuzione ai soci. La modifica chiarisce che il cambiamento da uno all'altro di questi metodi di cessione non dovrebbe essere considerato un nuovo piano di cessione ma, piuttosto, la continuazione del piano originario. Non vi è quindi alcuna interruzione nell'applicazione dei requisiti dell'IFRS 5. Questa modifica deve essere applicata prospetticamente.

IFRS 7 Strumenti finanziari: Informativa

. Contratti di servizio

La modifica chiarisce che un contratto di servizio (servicing contract) che include un compenso può comportare un coinvolgimento continuo in un'attività finanziaria. Un'entità deve definire la natura del compenso e dell'accordo sulla base delle guidance contenuta nell'IFRS 7 sul tema del coinvolgimento continuo per valutare se è richiesta informativa. La definizione di quale contratto di servizi comporta un coinvolgimento continuo deve essere fatta retrospetticamente. Comunque, l'informativa richiesta non dovrà essere presentata per gli esercizi che precedono quello di prima applicazione di questa modifica.

. Applicabilità delle modifiche all'IFRS 7 ai bilanci inte medi sintetici

La modifica chiarisce che i requisiti di informativa sulle compensazioni non si applicano ai bilanci intermedi sintetici, a meno che questa informativa non fornisca un aggiornamento significativo delle informazioni presentate nel più recente bilancio annuale. Questa modifica deve essere applicata retrospetticamente.

IAS 19 Benefici per i dipendenti

La modifica chiarisce che il mercato attivo (market depth) delle obbligazioni societarie di alta qualità deve essere definito rispetto alla valuta in cui l'obbligazione è denominata, piuttosto che al paese in cui l'obbligazione è localizzata. Quando non c'è un mercato attivo per obbligazioni societarie di alta qualità in quella valuta, devono essere utilizzati i tassi relativi ai titoli di stato. Questa modifica deve essere applicata prospetticamente.

IAS 34 Bilancio intermedio

La modifica chiarisce che l'informativa richiesta nei bilanci intermedi deve essere presentata o nel bilancio intermedio o incorporata attraverso dei cross-reference tra il bilancio intermedio e la parte della relazione finanziaria intermedia in cui è inclusa (ad esempio, la relazione sulla gestione o il report di commento sui rischi). L'informativa presentata nella relazione finanziaria intermedia deve essere disponibile per il lettore negli stessi termini e nella stessa tempistica del bilancio intermedio. Questa modifica deve essere applicata retrospetticamente. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sulla Società.

Modifiche allo IAS 1 Disclosure Initiative

Le modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio chiariscono, piuttosto che modificare significativamente, alcuni dei requisiti dello IAS 1 già esistenti. Le modifiche chiariscono

  • Il requisito della materialità nello IAS 1
  • Il fatto che linee specifiche nei prospetti dell'utile/(perdita) d'esercizio o delle altre componenti di conto economico

complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria possono essere disaggregate

  • Che le entità dispongono di flessibilità rispetto all'ordine in cui presentano le note al bilancio
  • Che la quota delle altre componenti di conto economico complessivo relativa alle collegate e joint venture contabilizzate utilizzando il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in un unica riga, e classificata tra quelle voci che non saranno successivamente riclassificate a conto economico.

Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti che si applicano quando vengono presentati dei sub-totali nei prospetti dell'utile/(perdita) d'esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria. Queste modifiche non hanno alcun impatto sulla Società.

Modifiche all'IFRS 10, IFRS 12 ed allo IAS 28 Investment Entities: Applying the Consolidation Exception

Le modifiche trattano le problematiche sorte nell'applicazione dell'eccezione relativa alle entità di investimento prevista dall'IFRS 10. Le modifiche all'IFRS 10 chiariscono che l'esenzione alla presentazione del bilancio consolidato si applica all'entità capogruppo che è la controllata di un'entità di investimento, quando l'entità di investimento valuta tutte le proprie controllate al fair value.

Inoltre, le modifiche all'IFRS 10 chiariscono che solo una controllata di un'entità di investimento che non è essa stessa un'entità di investimento e che fornisce servizi di supporto all'entità di investimento viene consolidata. Tutte le altre controllate di un'entità di investimento sono valutate al fair value. Le modifiche allo IAS 28 permettono all'investitore di mantenere, nell'applicazione del metodo del patrimonio netto, la valutazione al fair value applicata dalle collegate o joint venture di un'entità di investimento nella valutazione delle proprie partecipazioni in società controllate. Queste modifiche devono essere applicate retrospetticamente e non hanno alcun impatto sulla Società in quanto questo non applica la consolidation exemption.

3.2 Principi contabili emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che alla data di redazione del bilancio consolidato di Gruppo, erano già stati emessi ma non ancora entrati in vigore.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 è suddiviso in tre parti:

    1. classificazione e misurazione degli strumenti finanziari sulla base del modello di business dell'entità e delle caratteristiche dei flussi di cassa generati dagli strumenti finanziari stessi;
    1. svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari in base ad un nuovo e unico modello di impairment che si basa sul

riconoscimento delle perdite attese di un'entità. Tale modello non si applica agli strumenti rappresentativi di capitale e prevede semplificazioni operative per i crediti commerciali;

  1. hedge accounting basato su un approccio più flessibile rispetto a quello contenuto nello IAS 39.

L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore. Durante il 2016 il Gruppo ha svolto un'analisi preliminare sugli impatti di tutti e tre gli aspetti trattati dall'IFRS 9. Quest'analisi preliminare si è basata sulle informazioni attualmente disponibili e potrebbe essere soggetta a cambiamenti a seguito di analisi di maggior dettaglio e di ulteriori informazioni che diventeranno disponibili per il Gruppo nel futuro.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. E' consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

I contratti di vendita ai clieni in essere per il Gruppo prevedono lo scambio di beni (oil o energia elettrica ed eventuali servizi) con chiara identificazione delle obbligazioni contrattuali e dei corrispettivi relativi, determintati in misura fissa o univocamente determinabile. Gli impatti, di dettaglio, derivanti dall'applicazione futura del principio sono tuttora in corso di analisi. In considerazione delle novità più significative introdotte, ad un prima analisi, non risultano comunque avere impatti significativi per la Società.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo retrospetticamente.

IAS 7 Disclosure Initiative – Amendments to IAS 7

Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario fanno parte dell'Iniziativa sull'Informativa dello IASB e richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare le variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie. Al momento dell'applicazione iniziale di questa modifica, l'entità non deve presentare l'informativa comparativa relativa ai periodi precedenti. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2017 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. L'applicazione delle modifiche comporterà per la Società la necessita di fornire informativa aggiuntiva.

IAS 12 Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses – Amendments to IAS 12

Tali modifiche chiariscono come contabilizzare le imposte differite attive relative a strumenti di debito valutati a fair value. Tale principio, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2017, non è stato omologato dall'Unione Europea. Tali modifiche non sono applicabili alla Società.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche

sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. La Società sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IFRS 16 Leases

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.

I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. E' consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.

L'introduzione del nuovo IFRS non è atteso avere impatti significativi in quanto la Società non ha in essere significative operazioni di leasing attivi o locazioni passive. Con riferimento alla fattiscpecie descritta al paragrafo 3.4 v) sono in corso analisi di dettaglio che saranno completate nel corso dell'esercizio.

IFRIC 22 - Transazioni in Valuta Estera e Anticipi

L'obiettivo di tale interpretazione è quello di stabilire il tasso di cambio da usare nella conversione di anticipi in valuta estera, pagati o ricevuti. In presenza di anticipi pagati o ricevuti, il tasso di cambio da utilizzare per convertire attività, passività, ricavi o costi rilevati in un successivo momento è lo stesso utilizzato per convertire l'anticipo.

Tale interpretazione, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2018, non è ancora stata omologata dall'Unione Europea.

Miglioramenti annuali agli IFRS ciclo 2014-2016

Lo IASB ha emesso una serie di modifiche a 3 principi in vigore, che riguardano, in particolare, i seguenti aspetti: precisazione circa l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 - Informazioni integrative relative a interessenze in altre entità - in presenza di entità rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate; valutazione di società collegate o joint venture al fair value in presenza di investment entities nello IAS 28 - Partecipazione in società collegate; eliminazione delle esenzioni a breve termine per quelli che adottano per la prima volta gli IFRS nell'IFRS 1 - Prima adozione degli IFRS.

Tali modifiche, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2017 (IFRS 12) e il 1° gennaio 2018 (IFRS 1 e IAS 28), non sono stati ancora omologati dall'Unione Europea. Le modifiche allo IAS 28 e all'IFRS 1 non sono applicabili alla Società, mentre le modifiche all'IFRS 12 sono applicabili solo in presenza di entità classificate nell'ambito dell'IFRS 5.

3.3 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

B Attività finanziarie negoziabili

Le attività finanziarie negoziabili sono rilevate al fair value, con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Attività finanziarie negoziabili sono interamente costituite da contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo.

C Crediti commerciali

I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Cessione di crediti

Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.

D Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio, rappresentato dall'ammontare che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il costo delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.

E Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.

F Altre attività

Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà, così come specificato ai paragrafi 15- 23 dello IAS 39.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

H Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.

I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile stimata dalla Società, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati 18 anni
Mobili e macchine d'ufficio 4 - 8 anni
Automezzi 4 anni
Altri beni 12 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

I Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

J Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.

Le attività immateriali vengono iscritte, ove richiesto, con il consenso del Collegio Sindacale.

[I] Diritti di brevetto, Concessioni, Licenze e Software (attività immateriali a vita utile definita)

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari"

[II] Spese di ricerca e sviluppo

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.

[III]Attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:

  • [A] acquisizione di diritti all'esplorazione;
  • [B] studi fotografici, geologici, geochimici e geofisici;
  • [C] perforazioni esplorative;
  • [D] effettuazione di scavi;
  • [E] campionatura;
  • [F] attività relative alla valutazione della fattibilità tecnica e realizzabilità commerciale dell'estrazione di una risorsa mineraria.

Vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

K Riduzione di valore delle attività

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

L Partecipazioni

Le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36.

Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengono meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico.

M Altre attività finanziarie

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".

N Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.

O Patrimonio Netto

[I] Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

[II] Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.

[III]Piani di attribuzione gratuita di azioni della Società ai dipendenti e al management

La Società riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

P Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi; per tali rischi non si procede ad alcun stanziamento.

Q Fondi per benefici ai dipendenti

La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.

A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:

• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.

Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.

A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi parametri, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.

• Quote maturate dal 1 gennaio 2007

Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno della Società.

L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.

R Passività finanziarie, Debiti commerciali e Altri debiti e Altre passività

Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.

Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.

S Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

T Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

U Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.

V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.

W Dividendi

[A] Dividendi percepiti

I dividendi incassati da società controllate, joint venture, collegate ed altre partecipate sono rilevati a conto economico quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

[B] Dividendi distribuiti

La distribuzione di dividendi agli azionisti della Società determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.

X Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione, sia di quelle rivenienti dalle partecipazioni in società controllate che quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo della società e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile.

Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono contabilizzate nell'esercizio in cui dette variazioni sono sostanzialmente emanate; l'effetto relativo è registrato a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.

Y Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità allo IAS 39 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".

Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'"hedge accounting".

Z Informativa settoriale

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • a. che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • b. i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • c. per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico.

3.4 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

3.5 Principi contabili più significativi che ri chiedono un maggior grado di soggettività

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.

[I] Ammortamento delle immobilizzazioni: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

  • [II] Valore recuperabile delle immobilizzazioni: in presenza di impairment indicators, la stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende in modo sostanziale da variabili esogene di settore o dall'evoluzione della normativa di riferimento. Il relativo contesto è monitorato in modo continuo e studi analisi di settore sono acquisiti regolarmente. Tuttavia, l'andamento effettivo delle variabili chiave potrebbe non essere in linea con le aspettative.
  • [III] Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • [IV] Fondi rischi: l'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

La Società opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso la vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; pertanto, si ritiene che la Società operi in un solo settore di attività.

4.2 Informativa per area geografica

La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.

Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Italia 1.871.426 3.152.396 (1.280.970)
Spagna 441.550 253.576 187.974
Altri CEE 968.502 1.509.857 (541.355)
Extra CEE 2.586.610 2.367.877 218.733
USA 41.634 - 41.637
Totale 5.909.723 7.283.706 (1.373.983)

Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:

31/12/2016 31/12/15 Variazione
Italia 174.146 182.506 (8.360)
Spagna 23.220 10.574 12.646
Altri CEE 25.692 18.949 6.743
Extra CEE 164.289 31.478 132.811
USA - 191 (191)
F.do svalut. crediti vs clienti correnti (5.117) (5.153) 36
Totale 382.230 238.545 143.685

Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Deposti bancari postali 271.856 768.694 (496.838)
Cassa 45 53 (8)
Totale 271.901 768.747 (496.846)

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Strumenti finanziari derivati correnti 27.905 68.387 (40.482)
Depositi a garanzia derivati 74.321 18.765 55.556
Finanziamenti vs gruppo correnti 46.781 102.736 (55.955)
Totale 149.007 189.888 (40.881)

Tale voce comprende i fair value positivi dei derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio, i depositi a garanzia versati a favore delle Clearing House e dai "Crediti finanziari verso società del Gruppo". I crediti verso le società del Gruppo sono fruttiferi di interessi regolati a tasso di mercato e hanno scadenza entro l'esercizio successivo.

Per ulteriori dettagli sulle posizioni aperte in strumenti finanziari derivati, si rimanda al punto 5.3.1.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti verso clienti ammontano a 382.230 migliaia di euro, con un incremento pari a 143.685 migliaia di euro, dovuto sia alle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi che alle maggiori quantità vendute nell'ultimo periodo nell'esercizio. La voce è esposta al netto di un fondo svalutazione crediti pari a 5.117 migliaia di euro (5.153 migliaia di euro nell'esercizio precedente).

Il saldo dei crediti verso imprese del gruppo si riferisce principalmente ai crediti verso le controllate Saras Energia SA (19.199 migliaia di euro) per forniture di prodotti petroliferi e verso la controllata Sarlux Srl (20.140 migliaia di euro) per fornitura di materia prima e servizi.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2016 sono riportate nella tabella seguente:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 164.998 144.862 20.135
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 59.071 59.057 14
Prodotti finiti e merci 258.466 236.744 21.722
Totale 482.535 440.663 41.871

La variazione positiva del valore delle rimanenze è essenzialmente dovuta alle dinamiche dei prezzi, che si sono incrementati nel corso del 2016.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 511 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 220 milioni di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 411 migliaia di tonnellate per un valore di circa 108 milioni di euro).

Presso la raffineria di Sarroch erano detenuti greggi e prodotti petroliferi di proprietà di terzi al 31 dicembre 2016 per 121 migliaia di tonnellate per un valore di circa 49 milioni di euro.

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Crediti IRES 7.372 12.730 (5.358)
Crediti IRAP 139 2.755 (2.616)
Altri crediti tributari 4.730 4.882 (152)
Totale 12.241 20.367 (8.126)

I crediti per IRES sono costituiti dall'eccedenza di imposta generatasi nell'esercizio per effetto del versamento di acconti in misura superiore rispetto all'imposta dovuta nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale; la riduzione della voce è da ricondursi all'utilizzo delle eccedenze pregresse avvenuto in sede di versamento del saldo per l'esercizio precedente.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Ratei attivi 56 56 0
Risconti attivi 7.750 6.171 1.579
Crediti da controllate per imposte trasferite 4.048 106.222 (102.174)
Altri crediti a breve termine 6.089 4.449 1.640
Totale 17.943 116.898 (98.955)

nonché risconti attivi e crediti di varia natura.

5.2 Attività non correnti

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce accoglie i crediti verso controllate per imposte, laddove si tratti di posizioni a credito, trasferite dalle società del Gruppo in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale, La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2014 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Terreni e fabbricati 14.411 0 0 0 148 14.559
Attrezzature ind.li e comm.li 85 0 0 0 0 85
Altri beni 22.886 0 0 0 64 22.950
Immobilizzazioni materiali in corso 460 1.138 0 0 (212) 1.386
Totale 37.842 1.138 0 0 0 38.980
Fondi Ammortamento 31/12/2014 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Fondo Terreni e fabbricati 11.799 1.868 0 0 0 13.667
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 79 5 0 0 0 84
Altri beni 20.171 1.142 0 0 0 21.313
Totale 32.049 3.015 0 0 0 35.064
Valore Netto 31/12/2014 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Terreni e fabbricati 2.612 0 0 (1.868) 0 148 892
Attrezzature ind.li e comm.li 6 0 0 (5) 0 0 1
Altri beni 2.715 0 0 (1.142) 0 64 1.637
Immobilizzazioni materiali in corso 460 1.138 0 0 0 (212) 1.386
Totale 5.793 1.138 0 (3.015) 0 0 3.916
Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 14.559 633 0 0 0 15.192
Attrezzature ind.li e comm.li 85 0 0 0 85
Altri beni 22.950 0 0 0 309 23.259
Immobilizzazioni materiali in corso 1.386 1.110 0 0 (309) 2.187
Totale 38.980 1.743 0 0 0 40.723
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Fondo Terreni e fabbricati 13.667 139 0 0 0 13.806
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 84 1 0 0 0 85
Altri beni 21.313 1.175 0 0 0 22.488
Totale 35.064 1.315 0 0 0 36.379
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Terreni e fabbricati 892 633 0 (139) 0 0 1.386
Attrezzature ind.li e comm.li 1 0 0 (1) 0 0 0
Altri beni 1.637 0 0 (1.175) 0 309 771
Immobilizzazioni materiali in corso 1.386 1.110 0 0 0 (309) 2.187
Totale 3.916 1.743 0 (1.315) 0 0 4.344

La voce "terreni e fabbricati" comprende fabbricati civili ad uso uffici di Roma e migliorie apportate agli uffici di Milano.

uffici di Roma e migliorie apportate agli uffici di Milano. Dotazioni (Attrezzature) 25%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20%
La voce "altri beni" comprende principalmente mobili e mac Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12%
chine elettroniche. Mezzi di trasporto (Altri Beni) 25%

chine elettroniche. La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi

sostenuti per investimenti non ancora entrati in esercizio al 31 dicembre 2016. I principali coefficienti di ammortamento adottati ono evidenziati su base annua di seguito:

Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.

Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) 5,50%

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2014 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 20.992 0 0 0 0 20.992
Immobilizzazioni immateriali in corso 19.226 737 (18.396) 0 0 1.567
Totale 40.218 737 (18.396) 0 0 22.559
Fondi Ammortamento 31/12/2014 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 20.782 106 0 0 0 20.887
Totale 20.782 106 0 0 0 20.887
Valore Netto 31/12/2014 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2015
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 210 0 0 (105) 0 0 105
Immobilizzazioni immateriali in corso 19.226 737 (18.396) 0 0 0 1.567
Totale 19.436 737 (18.396) (105) 0 0 1.672
Costo Storico 31/12/2015 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/12/16
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 20.992 878 0 0 0 21.870
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.567 353 (102) 0 0 1.818
Totale 22.559 1.231 (102) 0 0 23.688
Fondi Ammortamento 31/12/2015 Accantonamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 20.887 399 0 0 0 21.286
Totale 20.887 399 0 0 0 21.286
Valore Netto 31/12/2015 Incrementi Decrementi Accantonamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2016
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 105 878 0 (399) 0 0 584
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.567 353 (102) 0 0 0 1.818
Totale 1.672 1.231 (102) (399) 0 0 2.402

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 399 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5% - 33%
Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33%

Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Diritti di Brevetto industriale ed opere ingegno

Il saldo della voce si riferisce principalmente al costo sostenuto per l'acquisizione di licenze software.

Immobilizzazioni in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Partecipazioni

5.2.3.1 Partecipazioni valutate al costo

Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2016, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate alla medesima data:

Elenco delle immobilizzazioni finanziarie

Denominazione Sede Valuta Capitale Quota Rapporto di Patrimonio Valore di
Sociale posseduta partecipazione netto bilancio in
Saras SpA
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) Euro 1.000.000 100% controllata 2.556.074 0
Parchi Eolici Ulassai Srl Cagliari Euro 500.000 100,00% controllata 80.524.038 33.613.000
Sargas Srl Uta (CA) Euro 10.000 100% controllata 473.756 510.000
Sarint SA Lussemburgo Euro 50.705.314 99,9% (*) controllata 15.647.041 6.918.584
Sarlux Srl Sarroch (CA) Euro 100.000.000 100% controllata 1.052.871.071 638.395.086
Sartec-Saras Ricerche e Tecnologie SpA Assemini (CA) Euro 3.600.000 100% controllata 12.692.028 17.382.989
Saras Trading SA (**) Ginevra CH) CHF 1.000.000 100% controllata 1.412.689 923.446
697.743.105

(*) La rimanente quota dello 0,1% di Sarint SA è posseduta dalla controllata Deposito di Arcola Srl

(**) Il primo esercizio della Società, costituita nel settembre 2015, chiude il 31 dicembre 2016.

Il raffronto con i dati dell'esercizio precedente è il seguente:

Sede legale % di possesso 31/12/2016 31/12/2015
Deposito di Arcola Srl Arcola (SP) 100% 0 1.400
Parchi Eolici Ulassai Srl Cagliari 100% 33.613 33.613
Sargas Srl Uta (CA) 100% 510 510
Sarint SA Lussemburgo 99,9% 6.919 23.817
Sarlux Srl Sarroch (CA) 100% 638.395 638.395
Sartec-Saras Ricerche e Tecnologie SpA Assemini (CA) 100% 17.383 17.383
Saras Trading SA Ginevra (Svizzera) 100% 923 923
Totale 697.743 716.041

Di seguito è evidenziata la movimentazione del valore di carico:

31/12/2015 Versamenti Rivalutazioni Altri movimenti Perdite permanenti 31/12/2016
di valore
Deposito di Arcola Srl 1.400 (1.400) 0
Parchi Eolici Ulassai Srl 33.613 33.613
Sargas Srl 510 510
Sarint SA 23.817 (16.898) 6.919
Sarlux Srl 638.395 638.395
Sartec-Saras Ricerche e Tecnologie SpA 17.383 17.383
Saras Trading SA 923 923
Totale 716.041 0 0 0 (18.298) 697.743

Nessuna delle controllate dirette e indirette di Saras SpA è quotata sul mercato regolamentato.

5.2.3.2 Altre partecipazioni

La voce accoglie la partecipazione, pari al 5,95% del capitale sociale, nella società Sarda Factoring SpA, per 495 migliaia di Euro.

5.2.4 Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate (20.809 migliaia di euro al 31 dicembre 2016 e 84.255 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) sono esposte di seguito al netto delle passività per imposte differite, ed hanno la seguente natura:

Saldo al Accanton. Utilizzi Altre variazioni Saldo al
31/12/2015 Effetto Modifica Riallineamento Altre 31/12/2016
riduzione aliquote deduzioni variazioni
IRES saldi nominali extra
iniziali (aC/E) su saldi contabili
iniziali (a S/P)
Passività per imposte differite
Minor valore fiscale rimanenze differite 0 (1.464) 0 (1.464)
Differenze cambio non realizzate (92) 0 92 0
Altro (230) 0 0 0 (230)
Totale imposte differite (322) (1.464) 92 0 0 0 0 (1.694)
Attività per imposte anticipate
Maggior valore fiscale rimanenze finali 2.804 (2.804) 0
Fondi rischi e oneri 8.533 1.755 (5.133) 5.155
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 426 206 (321) 311
Differenze cambio non realizzate 2.630 1.420 (669) 3.381
Costi di manutenzione eccedenti 343 159 (86) 416
Tax Asset perdita fiscale trasferita a Consolidato Nazionale 65.646 0 (59.222) 2.602 9.026
Tassa portuale accantonata 4.063 4.063
Altro 132 0 (5) 24 151
Totale imposte anticipate 84.577 3.540 (68.240) 0 0 0 2.626 22.503
Totale netto 84.255 2.076 (68.148) 0 0 0 2.626 20.809

Le variazioni correnti più significative sono dovute a:

• rilascio delle imposte anticipate, per 5.133 migliaia di euro, per utilizzo di fondi di accantonamento tassati.

• realizzo di parte del tax asset, (complessivamente 59.222 migliaia di euro), per effetto della compensazione ammessa tra le perdite fiscali pregresse e l'imponibile netto maturato per l'esercizio nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale IRES;

Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse, rispettivamente per gli esercizi 2016 e 2015:

2016 2016 2015 2015
Breve termine Medio lungo termine Breve termine Medio lungo termine
Passività per imposte differite
Minor valore fiscale rimanenze finali (1.464)
Differenze cambio non realizzate 0 (92)
Altro (230) (230)
Totale imposte differite (1.694) (322)
Attività per imposte anticipate
Maggior valore fiscale rimanenze finali 0 0 2.804 0
Fondo rischi e svalutazioni 5.155 0 2.369 6.164
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 206 105 322 104
Differenze cambio non realizzate 3.476 (95) 2.630 0
Costi di manutenzione eccedenti 32 384 68 275
Tax Asset perdita fiscale trasferita a Consolidato Nazionale 9.026 0 65.646 0
Tassa portuale accantonata 4.063 0 4.063 0
Altro 127 0 132 0
Totale imposte anticipate 22.085 394 78.034 6.543

5.2.5 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2016 è pari a 5.232 migliaia di euro (4.537 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Debiti finanziari da società del Gruppo 161.065 349.391 (188.326)
Finanziamenti bancari correnti 15.000 49.000 (34.000)
Banche c/c 76.006 1.848 74.158
Strumenti finanziari derivati 71.783 44.761 27.022
Altre passività finanziarie a breve 34.627 35.492 (865)
Totale 358.481 480.492 (122.011)

La voce "Debiti finanziari verso società del Gruppo" accoglie i saldi dei finanziamenti con le Società del Gruppo: il decremento rispetto all'esercizio precedente riflette i minori fondi ottenuti essenzialmente dalla controllata Sarlux Srl.

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dalla Società, che sono valutati con il metodo del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.4.1 - Passività finanziarie a lungo termine".

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

31/12/2016 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2015 Variazione
Attività Passività Attività Passività
Interest rate swaps 0 (886) 0 (1.511) 625
Fair value strumenti derivati su commodities 27.901 (68.900) 46.150 (42.994) (25.906)
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 4 (1.997) 1.104 (257) (1.740)
Totale 27.905 (71.783) 47.254 (44.762) (27.021)

Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015:

Tipologia Operazioni 31/12/2016 31/12/2015
Valore nozionale Fair value Valore nozionale
Fair value
Acquisti Vendite Pos. Neg. Acquisti Vendite Pos. Neg.
prodotti petroliferi e grezzi (458.391) 736.642 27.901 (68.900) (106.141) 134.065 46.150 (42.994)
cambi (192.951) 11.247 4 (1.997) (258.106) 1.104 (257)
tassi d'interesse (320.000) (886) (236.014) (1.511)
Totale (971.342) 747.889 27.905 (71.783) (600.261) 134.065 47.254 (44.762)

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti vs fornitori 31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Clienti c/anticipi 0 28.003 (28.003)
Debiti vs fornitori correnti 694.279 791.429 (97.150)
Debiti vs società del gruppo 70.232 78.358 (8.126)
Totale 764.511 897.790 (133.279)

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi, fattispecie che non si è verificata nel corso dell'esercizio.

La voce "Debiti commerciali verso società del Gruppo" comprende essenzialmente i debiti verso Sarlux Srl per 60.736 migliaia di euro.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" si decrementa per 97.150 migliaia di euro e accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi, tra i quali si ricorda quello relativo agli acquisti effettuati nel corso del 2012 dall'Iran. Per tale debito, a seguito della completa rimozione delle restrizioni sui circuiti bancari internazionali, è iniziato nel mese di maggio il pagamento in tranches che è regolarmente continuato nel corso dell'esercizio. Si prevede di rimborsare l'importo residuo nel corso dell'esercizio 2017.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Debiti per IVA 7.012 9.712 (2.700)
Debiti IRES 0 1.072 (1.072)
Altri debiti tributari 67.020 64.942 2.078
Totale 74.032 75.726 (1.694)

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo, pari 55.814 migliaia di euro, nonché debiti IRAP riferiti al saldo dovuto per l'Imposta Regionale, a motivo dell'imponibile maturato per l'esercizio in commento in luogo della perdita registrata per l'esercizio precedente.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 2.697 2.860 (163)
Debiti verso il personale 5.984 8.252 (2.268)
Debiti verso Controllate per trasferimenti imposte 120.435 0 120.435
Debiti verso altri 22.069 22.236 (167)
Ratei passivi 769 371 398
Totale 151.953 33.719 118.234

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni non ancora liquidate del mese di dicembre e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

La voce "Debiti verso controllate per trasferimento imposte" accoglie il debito verso controllate per imposte trasferite in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale. Il saldo è essenzialmente dovuto alle imposte trasferite dalla controllata Sarlux Srl.

La voce "Debiti verso altri" si riferisce principalmente ai debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della Società, relative al periodo 2005-2007. Il ricorso presentato presso la Commissione Tributaria Provinciale ha visto la Società soccombere e si è ora in attesa di fissazione dell'udienza presso la Commissione Tributaria Regionale.

In considerazione dell'andamento del contenzioso sopra esposto, nell'esercizio in corso ed in quelli precedenti l'intero ammontare delle tasse portuali è stato sempre contabilizzato per competenza nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Prestito obbligazionario 0 174.007 (174.007)
Finanziamenti bancari 183.438 411.842 (228.404)
Totale 183.438 585.849 (402.411)

In data 12 settembre 2016 la capogruppo Saras SpA ha proceduto al rimborso anticipato dei titoli obbligazionari emessi in data 17 luglio 2014. Detti titoli avevano scadenza 17 luglio 2019, per un valore nominale complessivo pari a di 175 milioni di Euro.

Di seguito si riepilogano i finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2016.

In data 26 ottobre 2016 Saras SpA ha rinegoziato il contratto di finanziamento originariamente acceso per l'importo di 150 milioni di Euro con un gruppo di primari istituti di credito nazionali ed internazionali.

Le modifiche salienti rispetto al finanziamento originario sono state la riduzione della componente fissa del tasso di interesse, la modifica del piano di ammortamento e il prolungamento della scadenza finale del finanziamento al 30 settembre 2021. Ai sensi dello IAS39 e dell'IFRS9, la rinegoziazione di una passività finanziaria deve essere sottoposta ad un'analisi volta a valutare se le modifiche introdotte hanno variato le caratteristiche della stessa in modo sostanziale e tale da rendere necessaria la derecognition della passività originaria, con conseguente riconoscimento a conto economico della quota di residua di costo ammortizzato esistente alla data di rinegoziazione, e l'iscrizione della nuova passività al proprio costo ammortizzato. Nel caso in questione, l'analisi ha portato a qualificare il nuovo finanziamento come rinegoziazione del finanziamento originario, con la possibilità di proseguire dunque con il relativo costo ammortizzato.

In data 28 ottobre 2016 Saras SpA ha rinegoziato con il contratto di finanziamento originariamente acceso per l'importo di 265 milioni di Euro con scadenza originaria nel giugno 2020, trasformandolo in una "Revolving Credit Facility", con durata fino al 10 dicembre 2020. Le modifiche salienti rispetto al finanziamento originario sono state la trasformazione del finanziamento in una linea di credito aperta per un ammontare massimo di 255 milioni di euro e una riduzione dei tassi applicati. L'importo utilizzato al 31 dicembre 2016 era pari a zero. Anche in questo caso, come per quello citato al precedente paragrafo, è stato necessario effettuare le analisi previste dallo IAS 39 e dall'IFRS 9, le quali hanno portato a qualificare la rinegoziazione in oggetto quale accensione di un nuovo finanziamento e dunque hanno comportato il riconoscimento a conto economico della parte di oneri finanziari accessori non ancora ammortizzati.

Infine, nel corso del terzo trimestre 2016 le condizioni del finanziamento, originariamente acceso per l'importo di 50 milioni di Euro e con scadenza a tre anni, sono state rinegoziate riducendo la componente fissa del tasso d'interesse e prorogando la scadenza. Anche in questo caso, come per quello citato al precedente paragrafo, è stato necessario effettuare le analisi previste dallo IAS 39 e dall'IFRS9, le quali hanno portato a qualificare il nuovo finanziamento come rinegoziazione del finanziamento originario, con la possibilità di proseguire dunque con il relativo costo ammortizzato.

Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportate nella seguente tabella:

Valori espressi in milioni di Euro Accensione / Importo Tasso Residuo al Residuo al Scadenze Garanzie
rinegoziazione originario base 31/12/2015 31/12/2016 1 anno oltre a 1 fino oltre ipotecarie
del debito a 5 anni 5 anni
Saras SpA
Finanziamento in pool Ottobre 2016 150,0 Euribor 6M 148,4 148,7 15 133,7
Finanziamento in pool Ottobre 2016 50,0 Euribor 6M 49,7 49,7 49,7
Finanziamento in pool Ottobre 2016 265,0 Euribor 6M 262,7 -
Totale debiti verso banche per finanziamenti 460,8 198,4 15,0 183,4

I finanziamenti da 150 milioni di euro e da 50 milioni di euro, accesi da Saras SpA, sono soggetti ai seguenti vincoli:

  • di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando i 12 mesi precedenti) 31 dicembre di ogni anno.
  • di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti.

Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.

All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri sono analizzati come segue:

31/12/2015 Accanton. Utilizzo Altri mov. 31/12/2016
Altri fondi rischi e oneri 11.488 1.199 - 12.687
Totale 11.488 1.199 - -
12.687

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività potenziali di natura fiscale e legale.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

Il saldo è così composto:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Trattamento di fine rapporto 2.772 2.894 (122)
Fondo CPAS - 94 (94)
Totale 2.772 2.988 (216)

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

Saldo al 31/12/2014 2.899
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.240
Interessi 69
(proventi) / oneri attuariali (7)
Utilizzi (73)
Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.234)
Saldo al 31/12/2015 2.894
Accantonamento parte piano a contributi definiti 1.405
Interessi 172
(proventi) / oneri attuariali 21
Utilizzi (228)
Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS (1.492)
Saldo al 31/12/2016 2.772

La movimentazione del fondo CPAS, che si configura come un piano a contributi definiti, è la seguente:

Saldo al 31/12/2014 6.466
Accantonamento del periodo 0
Utilizzi del periodo (6.372)
Saldo al 31/12/2015 94
Accantonamento del periodo 0
Utilizzi del periodo (94)
Saldo al 31/12/2016 0

5.4.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è il seguente:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Altri debiti 6.972 10.071 (3.099)
Totale 6.972 10.071 (3.099)

Gli anticipi da imprese del Gruppo si riferiscono alla quota a lungo termine del debito verso la controllata Sarlux Srl relativo al contratto in essere denominato "Feedstock Supply Agreement". La variazione rispetto all'esercizio precedente deriva sia dal passaggio della quota di competenza del periodo successivo da lungo a breve termine che dal conferimento, alla controlla Sarlux Srl, del contratto denominato "Key Facility Agreement".

5.5 Patrimonio Netto

La composizione del Patrimonio Netto è così rappresentabile:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 -
Riserva legale 10.926 10.926 -
Altre riserve 264.036 174.504 89.532
Utili (perdite) netto esercizio 162.444 247.841 (85.397)
Totale 492.036 487.901 4.135

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 264.036 migliaia di euro, con un incremento netto di 89.532 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

  • Incremento dovuto alla destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, per 247.841 migliaia di euro;
  • Decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 22 aprile 2016 per 159.122 migliaia di euro;
  • aumento, pari a 834 migliaia di euro, della riserva per assegnazione gratuita di azioni a dipendenti sulla base dei piani

di attribuzione al management delle società.

• diminuzione, pari a 21 migliaia di euro, dovuto agli effetti attuariali dello IAS 19.

Risultato netto

L'utile netto dell'esercizio ammonta a 162.444 migliaia di euro.

Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Nel seguente prospetto vengono riepilogate la quota disponibile, la quota non distribuibile e la quota distribuibile delle riserve di patrimonio netto al 31 dicembre 2016:

Importo Possibilità Quota Riepilogo delle utilizzazioni
di utilizzazione disponibile effettuate nei tre esercizi precedenti:
per copertura per altre ragioni
perdite
Capitale Sociale 54.629.667
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni 338.672.775 A - B - C 338.672.775
Riserve di utili:
Riserva di rivalutazione 64.037.748 A - B - C 64.037.748 (*)
Riserva legale 10.925.934 B
Utili / (Perdite) portati a nuovo (604.859.562) (604.859.562)
Altre riserve :
Riserva straordinaria 377.047.929
Azioni proprie in portafoglio (46.482.569)
Effetto transizione IFRS su utili indivisi (72.484.295)
258.081.065 A - B - C 258.081.065 (*)
Riserva azionariato dipendenti 812.507
Riserva non distribuibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05 19.658.569 A - B 19.658.569
Avanzo di fusione 85.068.436 A - B - C 85.068.436
Altre riserve 102.566.097 A - B - C 102.566.097
TOTALE 329.593.236 263.225.128
Quota non distribuibile 19.658.569 (**)
Residua quota distribuibile 243.566.559

Legenda: A - per aumento di capitale / B - per copertura perdite / C - per distribuzione ai soci

(*) : di cui in sospensione di imposta - (**) : include 19,7 milioni di Euro per "Riserva non distribuibile ex art. 7,c.6 D.Lgs. 38/05"

Dividendi

In data 22 aprile 2016 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a euro 0,17 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 159.121.724,82 prelevandoli dall'utile dell'esercizio.

Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 20 aprile 2017 di distribuire un dividendo pari a 0,10 euro per azioni.

Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 934.893.839 nel 2016, rispetto a 925.603.300 nel 2015.

Saras SpA al 31 dicembre 2016 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.

6. Note al Conto Economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi delle vendite e delle prestazioni (5.909.723 migliaia di euro rispetto a 7.283.706 dell'esercizio precedente) diminuiscono di 1.373.983 migliaia di euro. Tale variazione è da imputare sostanzialmente alla diminuzione dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, a sostanziale parità delle quantità vendute.

I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per area geografica di destinazione nel precedente paragrafo 4.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 3.140 4.388 -1.248
Noleggio navi cisterne 2.821 1.267 1.554
Recupero per sinistri e risarcimenti 980 1.295 -315
Altri ricavi 60.609 40.069 20.540
Totale 67.550 47.019 20.531

La voce "Altri ricavi" è fondamentalmente costituita dagli addebiti alla controllata Sarlux Srl per servizi resi in base a contratti scadenti nel 2020.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi.

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Acquisto di materie prime 3.853.967 5.531.641 (1.677.674)
Acquisto semilavorati 267.702 288.963 (21.261)
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 383 1.124 (741)
Acquisto prodotti finiti 872.752 522.820 349.932
Varizione rimanenze (41.872) 68.353 (110.225)
Totale 4.952.932 6.412.901 (1.459.969)

I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si decrementano di 1.459.969 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, principalmente a causa del già citato andamento dei prezzi di grezzi e prodotti petroliferi.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Costi per servizi 617.661 913.767 (296.106)
Costi per godimento beni terzi 3.648 4.642 (994)
Accantonamenti per rischi 1.214 9.114 (7.900)
Svalutazioni crediti commerciali 0 1.300 (1.300)
Oneri diversi di gestione 8.555 5.510 3.045
Totale 631.078 934.333 (303.255)

I costi per servizi comprendono principalmente il compenso di lavorazione corrisposto alla controllata Sarlux Srl. La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta sia alle minori quantità lavorate che alla diminuzione compenso del compenso unitario, che è indicizzato ai margini di raffinazione i quali sono stati mediamente inferiori a quelli registrati nel 2015.

La voce "Accantonamenti per rischi" accoglie accantonamenti effettuati a fronte di oneri e rischi futuri.

La voce "Oneri diversi di gestione" comprende principalmente contributi associativi, imposte non sul reddito e sopravvenienze

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Salari e stipendi 20.989 24.745 (3.756)
Oneri sociali 5.864 5.822 42
Trattamento di fine rapporto 1.405 1.313 92
Altri costi 572 1.231 (659)
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 3.626 3.632 (6)
Totale 32.456 36.743 (4.287)

Il costo del lavoro si decrementa di 4.287 migliaia di Euro essenzialmente per effetto dei minori organici medi registrati nell'esercizio rispetto a quello precedente.

Si ricorda che la voce accoglie anche la valorizzazione della quota di competenza dell'esercizio relativa ai piani di Stock Grant.

Il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2013-2015 (il "Piano di Stock Grant 2013/2015" o il "Piano") è giunto a conclusione.

In data 29 febbraio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance ai sensi dell'articolo 5 del Piano e, nella successiva riunione del 14 marzo ha determinato in 4.255.920 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano.

Nel corso del terzo trimestre 2016 è stato avviato il nuovo Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" (il "Piano di Stock Grant 2016/2018" o il "Piano"), tramite assegnazione del numero massimo di azioni per i destinatari del Piano stesso. La quota di costo di competenza dell'esercizio, relativamente a tale piano, ammonta a 616 migliaia di euro.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 399 106 293
Svalutazione e ripristino valore imm. immateriali 0 18.396 (18.396)
Ammortamento immobilizzazioni materiali 1.313 3.014 (1.701)
Totale 1.712 21.516 293

La voce accoglieva, nell'esercizio precedente, la svalutazione di alcune immobilizzazioni immateriali in corso.

6.3 Proventi (oneri) netti su partecipazioni

Le svalutazioni di partecipazioni si riferiscono all'adeguamento del valore della partecipazioni alla data di chiusura dell'esercizio

Nel corso del 2015 l'assemblea dei soci della controllata Sarlux Srl ha deliberato la distribuzione di dividendi per un ammontare di Euro 300 milioni.

6.4 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Proventi finanziari:
Interessi da imprese controllate 776 6.995 (6.219)
Interessi attivi bancari 612 563 49
FV strum. fin. derivati alla data di chiusura 19.275 47.315 (28.040)
Differenziali positivi su strumenti fin. derivati 68.404 252.404 (184.000)
Altri proventi 807 283 524
Utili su cambi 51.392 92.633 (41.241)
Totale 141.266 400.193 (258.927)
Oneri finanziari:
Interessi da imprese controllate (451) (9.589) 9.138
FV strum.finanz.deriv.in essere alla data chiusura (56.359) (43.250) (13.109)
Differenziali negati su strumenti fin. derivati (75.650) (125.101) 49.451
Interessi passivi su finanziamenti (10.988) (15.098) 4.110
Interessi passivi su obbligazioni (7.106) (13.027) 5.921
Altri (interessi su mutui, interessi di mora, ecc) (16.754) (7.354) (9.400)
Perdite su cambi (63.187) (155.503) 92.316
Totale (230.495) (368.922) 138.427

Al fine dell'analisi delle principali variazioni intervenute si riporta la seguente tabella aggregata:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Interessi netti (27.977) (37.510) 9.533
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: (44.330) 131.368 (175.698)
Realizzati (7.246) 127.303 (134.549)
Fair Value della posizioni aperte (37.084) 4.065 (41.149)
Differenze cambio nette (11.795) (62.870) 51.075
Altro (5.127) 283 (5.410)
Totale (89.229) 31.271 (120.500)

Come evidenziato, le principali variazioni si riferiscono ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati, parzialmente compensati dalle differenze su cambi. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.5 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere indicate:

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Imposte correnti 80.957 0 80.957
Imposte differite (anticipate) nette 8.167 (5.872) 14.039
Totale 89.124 (5.872) 94.996

Le imposte correnti sono costituite dall'IRES (68.803 migliaia di Euro) e dall'IRAP (12.154 migliaia di Euro) di competenza dell'esercizio.

Le imposte anticipate/differite si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso dell'esercizio, nelle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali; la variazione più significativa è riconducibile rilascio delle imposte anticipate, per 5.133 migliaia di euro, a fronte dell'utilizzo di fondi di accantonamento tassati.

Differenze temporanee a Conto Economico: IMPOSTE 2016 IMPOSTE 2015
(Imposte Imposte Effetto (Imposte Imposte Effetto
anticipate variazioni differite) anticipate variazioni
aliquote pregressi aliquote
su saldi su saldi
(Dati in migliaia di euro) pregressi pregressi
Fondi rischi e oneri 0 7.127 (150)
Diverso valore fiscale rimanenze finali 0 (15.898) 244
Costi di manutenzione eccedenti 73 0 126 (18)
Benefici a favore dei dipendenti e premi personale 64
Differenze cambi non realizzate 843 (4.572)
Tax Asset perdita fiscale compensabile in Cons. Fisc. Naz. (1.316)
Altre differenze temporanee 0 17 (117)
TOTALI 916 (1.316) (20.470) 7.334 (41)

L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di euro):

IRES 2016 2015
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] 251,6 242,0
IMPOSTE TEORICHE IRES [A*27,5%] [B] 69,2 66,6
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 27,5% 27,5%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 75,7 (5,9)
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 30,1% -2,4%
IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016 IMPOSTA 2015 TAX RATE 2015
Imposte teoriche 69,2 27,50% 66,6 27,50%
Valutazioni partecipazioni e crediti verso partecipate 5,0 1,99% 4,4 1,82%
Dividendi da controllate 0,0 0,00% (78,4) -32,39%
Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) (1,7) -0,63% 0,0 0,00%
Imposte esercizi precedenti (0,3) -0,10% 0,2 0,08%
Altre differenze permanenti 3,5 1,28% 1,4 0,57%
Imposte effettive 75,7 30,09% (5,9) -2,42%
IRAP 2016 2015
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE 359,1 (74,8)
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATO (A) 359,1 (74,8)
IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] [B] 10,5 (2,2)
TAX RATE TEORICO [B/A*100] % 2,93% 2,93%
IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] 13,4 0,0
TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % 3,7% 0,0%
IMPOSTA 2016 TAX RATE 2016 IMPOSTA 2015 TAX RATE 2015
Imposte teoriche 10,5 2,93% (2,2) 2,93%
Effetti IRAP su riclassificazioni IFRS 0,2 0,07% 0,0 0,00%
Effetto restituzione "cuneo fiscale" su IRAP 0,0 0,00% 0,0 0,00%
Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione 2,2 0,62%
Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP 0,0 0,00% 2,2 -2,93%
Altre differenze permanenti 0,5 0,13% 0,0 0,00%
Imposte effettive 13,4 3,7% 0,0 0,0%

7. Altre informazioni

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La società è stata oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

7.2 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario. Per le garanzie date e ricevute con parti correlate si rimanda al successivo punto 7.6 "Impegni". Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) % su voce di bilancio
31/12/2016 31/12/2015
Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras
Attività finanziarie correnti 48.023 32,23% 16.500 363,68%
Crediti commerciali 44.441 11,63% 35.048 14,69%
Altre attività 4.048 22,56% 116.027 1086,80%
Passività finanziarie a breve termine 161.035 0,00% 0 0,00%
Debiti commerciali e altri debiti 73.438 50,50% 274.065 57,04%
Altre passività non correnti 6.972 9,61% 76.390 8,51%
Ricavi della gestione caratteristica 316.135 5,35% 337.184 4,63%
Altri ricavi operativi 38.227 56,59% 28.395 60,39%
Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 5.264 0,11% 5.101 0,08%
Prestazione di servizi e costi diversi 446.637 70,80% 752.154 80,50%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (18.298) 100,00% 298.000 100,00%
Proventi finanziari 806 0,57% 987 0,25%
Oneri finanziari 395 0,17% 3.537 0,96%
Altre parti correlate
Disponibilità liquide 2.340 0,86%
Passività finanziarie a breve termine (20.000) 5,58%
Prestazione di servizi e costi diversi (142) 0,02%

I rapporti con altre parti correlate si riferiscono essenzialmente a rapporti di natura finanziaria con il Gruppo UBI Banca divenuta parte correlata nel corso del primo semestre dell'esercizio: tali rapporti sono preesistenti a tale evento

Nel corso dell'esercizio 2016 non sono state effettuate transazioni con il socio Rosneft JV Projects SA o con sue parti correlate.

Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che regolano le cessioni di materie prime e prodotti sono in linea con le prassi di mercato; dove non è direttamente disponibile un prezzo di mercato lo stesso viene stabilito partendo da quotazioni di mercato per materie o prodotti analoghi o simili; le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano il più possibile alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine e i finanziamenti sono remunerati ad un tasso in linea con quello di mercato.

Tra le parti correlate sono ricompresi sia gli Amministratori che i Sindaci i cui compensi sono esposti al punto 7.5.1 "Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategica".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2016 31/12/2015
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Disponibilità liquide 2.340 271.901 0,86%
Attività finanziarie correnti 48.023 149.007 32,23% 16.500 4.537 363,68%
Crediti commerciali 44.441 382.231 11,63% 35.048 238.545 14,69%
Altre attività 4.048 17.943 22,56% 116.027 10.676 1086,80%
Passività finanziarie a breve termine 181.035 358.482 50,50% 274.065 480.492 57,04%
Debiti commerciali e altri debiti 73.438 764.511 9,61% 76.390 897.790 8,51%
Altre passività non correnti 6.972 6.972 100,00% 10.071 10.071 100,00%
Ricavi della gestione caratteristica 316.135 5.909.723 5,35% 337.184 7.283.706 4,63%
Altri ricavi operativi 38.227 67.550 56,59% 28.395 47.019 60,39%
Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 5.264 4.952.932 0,11% 5.101 6.412.901 0,08%
Prestazione di servizi e costi diversi 446.779 631.077 70,80% 752.154 934.333 80,50%
Proventi (oneri) netti su partecipazione (18.298) (18.298) 100,00% 298.000 298.000 100,00%
Proventi finanziari 806 141.266 0,57% 987 400.193 0,25%
Oneri finanziari 395 230.495 0,17% 3.537 368.922 0,96%

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:

2016 2015
Proventi (oneri) netti su partecipazione (18.298) (2.000)
Dividendi da controllate 0 300.000
(incremento) Decremento dei crediti commerciali (9.393) 20.269
Incremento (Decremento) dei debiti commerciali (2.952) 36.955
Variazioni altre attività (31.523) 55.485
Variazioni altre passività non correnti (3.099) (3.099)
Interessi incassati 806 930
Interessi pagati (395) (3.537)
Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio (64.854) 405.003
Dividendi incassati 0 300.000
Flusso monetario da (per) attività di investimento 0 300.000
(incremento) Decremento debiti Finanziari (113.030) 200.778
Flusso monetario da (per) attività finanziarie (113.030) 200.778
Totale Flussi finanziari verso parti correlate (177.884) 905.781

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:

Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio
31/12/2016 31/12/2015
Parti correlate Totale Incidenza % Parti correlate Totale Incidenza %
Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio (64.854) 192.407 -90,92% 405.003 25.851 1566,68%
Flusso monetarario da (per) attività di investimento 0 65.221 0,00% 300.000 (57.772) n.d
Flusso monetarario da (per) attività finanziarie (113.030) (755.699) 14,96% 200.778 124.828 160,84%

7.3 Informazioni ai sensi dell'International Financial Reporting Standard 7 e 13 – Stru- menti finanziari: informazioni integrative

L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile a Saras SpA, dai principi IFRS 7 e 13.

ll principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui la stessa li gestisce.

Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.

Gerarchia di fair value

I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli.

Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:

  • (a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • (b) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • (c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dalla società al 31 dicembre 2016:

Strumenti finanziari derivati 31/12/2016 Fair value Fair value Fair value 31/12/2016 Fair value Fair value Fair value
Attività livello 1 livello 2 livello 3 Passività livello 1 livello 2 livello 3
Interest rate swaps 0 0 (1.353) (1.353)
Derivati su commodities 27.901 27.901 (68.433) (68.433)
Derivati su cambi 4 4 (1.997) (1.997)
Totale 27.905 27.901 4 0 (71.783) (68.433) (3.350) 0

Il criterio della società prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.

Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.

Tecniche di valutazione

Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:

  • per i derivati su tassi di interesse e su cambi, sulla base di comunicazioni periodiche ed ufficiali ricevute dalle controparti (intermediari finanziari) con le quali gli strumenti sono stati posti in essere;
  • per i derivati su commodities, sulla base degli estratti conto delle posizioni aperte che vengono ricevuti periodicamente dal Clearing broker tramite il quale tali strumenti vengono stipulati.

Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le

valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno della società per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).

La valutazione non considera il richio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.

Saras SpA non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3. Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.

I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), dei contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi ad operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).

7.3.rmativa di Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i pa-

ragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono alla Società di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 ed alcune informazioni di dettaglio laddove la Società abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di Saras SpA al 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2015, con dettaglio degli strumenti finanziari:

31/12/2016 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2016
conto economico a scadenza al costo
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
ATTIVITÀ
Attività finanziarie correnti 0 19.933 0 793.340 0 0 502.583 1.315.857
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.901 271.901
Altre attività finanziarie 19.933 129.074 149.007
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 19.933 81.693
Finanziamenti a terzi 600
Crediti finanziari verso società del Gruppo 46.781
Crediti commerciali 382.230 382.230
Credti verso clienti 340.036
Crediti commerciali verso società del Gruppo 42.193
Rimanenze 482.535 482.535
Attività per imposte correnti 12.241 12.241
Altre attività 10.136 7.806 17.943
Altri crediti 10.136 7.806
Attività non correnti 0 0 0 5.232 495 0 725.299 731.025
Immobili, impianti e macchinari 4.344 4.344
Attività immateriali 2.402 2.402
Partecipazioni al costo 697.743 697.743
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 20.809 20.809
Altre attività finanziarie 5.232 5.232
Finanziamenti a controllate 0
Altri crediti 5.232
Totale strumenti finanziari attivi 0 19.933 0 798.573 495 0 1.227.881 2.046.882
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 71.783 0 0 0 1.203.163 74.032 1.348.977
Passività finanziarie a breve termine 71.783 286.698 358.481
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti bancari 15.000
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 161.065
Strumenti derivati 71.783
Altri debiti finanziari 110.633
Debiti commerciali e altri debiti 764.511 764.511
Passività per imposte correnti 74.032 74.032
Altre passività 151.953 151.953
Altri debiti 151.953
Passività non correnti 0 0 0 0 0 190.410 15.459 205.869
Passività finanziarie a lungo termine 183.438 183.438
Finanziamenti bancari 183.438
Prestiti obbligazionari 0
Fondi per rischi 12.687 12.687
Fondi per benefici ai dipendenti 2.772 2.772
Altre passività 6.972 6.972
Totale strumenti finanziari passivi 0 71.783 0 0 0 1.393.573 89.491 1.554.846
31/12/2015 Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo lo IAS 39
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate 31/12/2015
conto economico a scadenza al costo
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
ATTIVITÀ
Attività finanziarie correnti 0 47.254 0 1.260.597 0 0 467.257 1.775.108
Disponibilità liquide ed equivalenti 768.747 768.747
Altre attività finanziarie 47.254 142.634 189.888
Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) 47.254 17.450
Finanziamenti a terzi 1.303
Crediti finanziari verso società del Gruppo 123.881
Crediti commerciali 238.545 238.545
Credti verso clienti 202.647
Crediti commerciali verso società del Gruppo 35.898
Rimanenze 440.663 440.663
Attività per imposte correnti 20.367 20.367
Altre attività 110.671 6.227 116.898
Altri crediti 110.671 6.227
Attività non correnti 0 0 0 4.537 495 0 805.884 810.916
Immobili, impianti e macchinari 3.916 3.916
Attività immateriali 1.672 1.672
Partecipazioni al costo 716.041 716.041
Altre partecipazioni 495 495
Attività per imposte anticipate 84.255 84.255
Altre attività finanziarie 4.537 4.537
Finanziamenti a controllate 0
Altri crediti 4.537
Totale strumenti finanziari attivi 0 47.254 0 1.265.134 495 0 1.273.141 2.586.024
PASSIVITÀ
Passività correnti 0 44.761 0 0 0 1.367.240 75.726 1.487.727
Passività finanziarie a breve termine 44.761 435.731 480.492
Prestiti obbligazionari 0
Finanziamenti bancari 49.000
Anticipi c/c 1.848
Debiti finanziari v/società del Gruppo 349.391
Strumenti derivati 44.761
Altri debiti finanziari 35.492
Debiti commerciali e altri debiti 897.790 897.790
Passività per imposte correnti 75.726 75.726
Altre passività 33.719 33.719
Altri debiti 33.719
Passività non correnti 0 0 0 0 0 595.920 14.476 610.396
Passività finanziarie a lungo termine 585.849 585.849
Finanziamenti bancari 411.842
Prestiti obbligazionari 174.007
Fondi per rischi 11.488 11.488
Fondi per benefici ai dipendenti 2.988 2.988
Altre passività 10.071 10.071
Totale strumenti finanziari passivi 0 44.761 0 0 0 1.963.160 90.202 2.098.123

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Società, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, stipulati al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps), per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi e per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.

Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e non quotate in un mercato attivo: il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.

Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività della Società di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per la Società a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.

Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie da quelle valutate al costo ammortizzato a quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.

Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.

Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.3.2 Informativa di Conto Economico complessivo

Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, la Società ha optato per la seconda alternativa. Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2016 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2016
conto economico a scadenza al costo finanziari
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
Ricavi della gestione caratteristica 5.909.723 5.909.723
Altri proventi 67.550 67.550
Totale ricavi 0 5.977.273 5.977.273
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (4.952.932) (4.952.932)
Prestazioni di servizi e costi diversi (631.078) (631.078)
Costo del lavoro (32.456) (32.456)
Ammortamenti (1.712) (1.712)
Totale costi 0 (5.618.178) (5.618.178)
Risultato operativo 0 0 0 0 0 0 0 359.095 359.095
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (18.298) (18.298)
Altri proventi (oneri) finanziari netti (89.229) (89.229)
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 612 612
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 776 776
da Strumenti derivati (44.329) (44.329)
- di cui:
Differenziali realizzati (7.246)
Variazione di FV (37.083)
da Altre attività finanziarie
da Interessi su finanziamenti bancari (28.914) (28.914)
da Interessi su finanziamenti da società del Gruppo (451) (451)
da Altri crediti/debiti (10.990) (5.934) (16.924)
Risultato prima delle imposte 0 (44.329) 0 (9.601) 0 (35.299) (89.229) 340.797 251.568
Imposte sul reddito 89.124
Risultato netto 162.444
31/12/2015 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da:
Strumenti finanziari al Investimenti Finanziamenti Disponibili Altre passività Totale da Altro Bilancio al
fair value rilevato a posseduti fino e crediti per la vendita valutate strumenti 31/12/2015
conto economico a scadenza al costo finanziari
Designate al Possedute per ammortizzato
Fair Value negoziazione
Ricavi della gestione caratteristica 7.283.706 7.283.706
Altri proventi 47.019 47.019
Totale ricavi 0 7.330.725 7.330.725
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo (6.412.901) (6.412.901)
Prestazioni di servizi e costi diversi (934.333) (934.333)
Costo del lavoro (36.743) (36.743)
Ammortamenti (21.516) (21.516)
Totale costi 0 (7.405.493) (7.405.493)
Risultato operativo 0 0 0 0 0 0 0 (74.768) (74.768)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 285.466 285.466
Altri proventi (oneri) finanziari netti 31.271 31.271
da Titoli detenuti con finalità di trading
- di cui:
Differenziali realizzati
Variazione di FV
da Interessi su c/c 563 563
da Finanziamenti concessi a società del Gruppo 6.995 6.995
da Strumenti derivati 131.368 131.368
- di cui:
Differenziali realizzati 127.303
Variazione di FV 4.065
da Altre attività finanziarie 283 283
da Interessi su finanziamenti bancari (35.479) (35.479) 0
da Interessi su finanziamenti da società del Gruppo (9.589) (9.589)
da Altri crediti/debiti (62.870) (62.870)
Risultato prima delle imposte 0 131.368 0 (55.029) 0 (45.068) 31.271 210.698 241.969
Imposte sul reddito (5.872)
Risultato netto 247.841

Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato oneri netti per 44.329 migliaia di euro (proventi netti per 131.368 migliaia di euro nell'esercizio precedente), essenzialmente costituiti dai differenziali realizzati e dalla variazione di fair value degli strumenti derivati.

Gli strumenti finanziari classificati come "Finanziamenti e crediti" hanno generato oneri per 9.601 migliaia di euro (55.029 migliaia di euro nell'esercizio precedente), sostanzialmente per differenze cambi non realizzate sulle posizioni commerciali.

Le altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato una perdita pari a 35.299 migliaia di euro (45.068 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di oneri finanziari su finanziamenti.

7.3.3 Informazioni integrative

7.3.3.1 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Come in precedenza indicato, la Società stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, nonché sui tassi d'interesse per mitigare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti ottenuti.

Al 31 dicembre 2016 i contratti derivati in essere erano rappresentati essenzialmente da:

  • futures, opzioni e swaps su prodotti petroliferi, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione;
  • Interest Rate Swaps su tassi d'interesse;
  • Forwards su cambio Euro/Dollaro USA.

Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.

È prevedibile che la maggioranza delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2017, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.

Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.

7.3.3.2 Fair value

Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta dal fair value al 31 dicembre 2016.

Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.

In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.

7.3.4 Rischi derivanti dagli strumenti finanziari

I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta sono:

  • a.rischio di credito, ovvero il rischio che la Società subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da essa detenuta sia inadempiente;
  • b.rischio di liquidità, ovvero il rischio che la Società non sia in grado di far fronte alle obbligazioni che derivano dalle scadenze contrattuali delle passività finanziarie di cui è parte;
  • c.rischio di mercato, ovvero quello che deriva dagli scenari di mercato in cui la Società opera, ovvero il rischio di cambio, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di variazioni dei prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi.

Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra riportati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione nell'apposita sezione.

7.3.4.1 Rischio di credito

Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.

Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38 sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.315.857 808.255 808.255 668.880 99.809 904 28.240 10.423 808.255 0 (5.117)
Disponibilità liquide ed equivalenti 271.901 271.901 271.901 271.901 271.901
Altre attività finanziarie negoziabili 149.007 149.007 149.007 149.007 149.007
Crediti commerciali verso terzi 387.348 387.348 387.348 248.123 247.972 99.809 904 28.240 10.423 387.348
Fondo svalutazione crediti (5.117) (5.117)
Rimanenze 482.535
Attività per imposte correnti 12.241
Altre attività 17.943 0 0 0
Attività non correnti 731.025 5.379 5.379 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 4.344
Attività immateriali 2.402
Partecipazioni al costo 697.743
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 20.809
Altre attività finanziarie 5.232 4.884 4.884 0
Totale attività 2.046.882 813.634 813.634 668.880 99.809 904 28.240 10.423 808.255
Valore contabile al 31/12/2015 Rischio di credito Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore
Totale di cui Massima esposizione Garanzie Corrente Scaduto Totale Determinate Progressive
strumenti al rischio di credito, 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg nell'esercizio
finanziari senza considerare
garanzie o altri
strumenti simili
Attività correnti 1.775.108 1.307.851 1.307.851 1.269.243 10.720 2.022 1.433 24.433 1.307.851 1.531 (1.912)
Disponibilità liquide ed equivalenti 768.747 768.747 768.747 768.747 768.747
Altre attività finanziarie negoziabili 189.888 189.888 189.888 189.888 189.888 1.531 3.241
Crediti commerciali verso terzi 243.698 238.545 238.545 192.910 199.937 10.720 2.022 1.433 24.433 238.545
Fondo svalutazione crediti (5.153) (5.153)
Rimanenze 440.663
Attività per imposte correnti 20.367
Altre attività 116.898 110.671 110.671 110.671 110.671
Attività non correnti 810.916 5.032 5.032 0 0 0 0 0 0
Immobili, impianti e macchinari 3.916
Attività immateriali 1.672
Partecipazioni al costo 716.041
Altre partecipazioni 495 495 495
Attività per imposte anticipate 84.255
Altre attività finanziarie 4.537 4.537 4.537 0
Totale attività 2.586.024 1.312.883 1.312.883 1.269.243 10.720 2.022 1.433 24.433 1.307.851

Le garanzie sui crediti sono rappresentate da lettere di credito in possesso della Società per la fornitura ad alcuni clienti, nonché da fidejussioni ottenute da clienti e assicurazioni del credito.

La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.

Si precisa che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.

7.3.4.2 Rischio di liquidità

Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:

Valore contabile al 31/12/2016 Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui Valore Garanzia 2017 2018 2019 2020 2021 oltre 5 anni
strumenti nominale
della
passività
finanziari finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.348.977 1.274.945 1.274.945 0 1.280.864 0 0 0 0 0
Passività finanziarie a breve termine 358.481 358.481
Finanziamenti bancari 15.000 15.000 15.000
Anticipi c/c
Debiti finanziari v/società del Gruppo 161.064 161.064 161.064
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 4,22%) 7.430
Strumenti derivati 71.783 71.783 70.272
Altri debiti finanziari 110.634 110.634 110.634
Debiti commerciali e altri debiti 764.511 764.511 764.511 764.511
Passività per imposte correnti 74.032
Altre passività 151.953 151.953 151.953 151.953
Passività non correnti 205.868 183.438 185.000 0 0 36.236 36.236 86.606 46.899 0
Passività finanziarie a lungo termine 183.438 183.438 185.000
Finanziamenti bancari 183.438 185.000 30.000 30.000 80.000 45.000
Prestiti obbligazionari
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 4,22%) 1.266 1.266 3.376 1.899
Quota interessi prestito obbligazionario 0 0 0 0
Fondi per rischi 12.687
Fondi per benefici ai dipendenti 2.771
Altre passività 6.972 0 4.970 4.970 3.230
Totale passività 1.554.845 1.458.383 1.459.945 0 1.280.864 36.236 36.236 86.606 46.899 0
Valore contabile al 31/12/2015
Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7
Totale di cui Valore Garanzia 2016 2017 2018 2019 2020 oltre 5 anni
strumenti nominale
finanziari della
passività
finanziaria
PASSIVITÀ
Passività correnti 1.487.727 1.412.001 1.412.001 0 1.427.660 0 0 0 0
0
Passività finanziarie a breve termine 480.492 480.492
Finanziamenti bancari 49.000 49.000 49.000
Anticipi c/c 1.848 1.848 1.848
Debiti finanziari v/società del Gruppo 349.391 349.391 349.391
Quota interessi (tasso medio consuntivo = 4,29%) 17.170
Strumenti derivati 44.761 44.761 43.250
Altri debiti finanziari 35.492 35.492 35.492
Debiti commerciali e altri debiti 897.790 897.790 897.790 897.790
Passività per imposte correnti 75.726
Altre passività 33.719 33.719 33.719 33.719
Passività non correnti 610.396 595.920 269.221 0 68.460 42.934 13.720 182.977 0
0
Passività finanziarie a lungo termine 585.849 585.849 259.150
Finanziamenti bancari 411.842 84.150 56.100 28.050
Prestiti obbligazionari 174.007 175.000 175.000
Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 4,29%) 3.610 1.164
Quota interessi prestito obbligazionario (tasso = 5%) 8.750 8.750 8.750 4.747
Fondi per rischi 11.488
Fondi per benefici ai dipendenti 2.988
Altre passività 10.071 10.071 10.071 4.970 4.970 3.230
Totale passività 2.098.123 2.007.921 1.681.222 0 1.496.120 42.934 13.720 182.977 0
0

Il fair value degli strumenti derivati iscritti in bilancio si riferisce essenzialmente a posizioni correnti.

Si precisa che gli strumenti derivati di copertura compresi nelle passività finanziarie correnti accolgono Interest Rate Swaps relativi al finanziamento della Società: i flussi nominali futuri degli interessi su tale finanziamento sono già compresi nella "quota di interessi finanziamento a m/l termine" indicati nella sezione "Passività non correnti" della tabella.

7.3.4.3 Rischio di mercato

I rischi di mercato cui la Società è esposta attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:

  • al cambio Euro/Dollaro USA, che condiziona il valore delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti esposti alla data di riferimento in bilancio e determina gli utili e le perdite su cambi iscritti tra i Proventi finanziari o tra gli Oneri finanziari, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • al tasso d'interesse Euribor, al quale sono indicizzati gli interessi passivi che la Società corrisponde sui finanziamenti passivi in essere, nonché il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio;

• ai prezzi dei greggi e dei prodotti petroliferi, che condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio.

Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale la Società è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.

Cambio Euro/Dollaro USA

Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, la Società, alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali.

La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/ Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.

2016 Variazione parametro di riferimento
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (101.897) 1,0541 (57.817)
Effetto su risultato ante-imposte (6.424) 5.256
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (4.407) 3.606

La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2015:

2015
CAMBIO Euro / Dollaro USA
Voce di stato patrimoniale Importo Cambio Euro / Importo in -10% +10%
in valuta Dollaro USA migliaia di €
Posizione netta in valuta (635.938) 1,0887 (506.774)
Effetto su risultato ante-imposte (56.308) 46.070
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto (39.174) 32.051

Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/ Dollaro, la Società pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. in base all'andamento di quest'anno del cambio, considerare una variazione di tale tipo porta a risultati riferibili ad un intervallo di confidenza del 99, 55%.

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2016
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -10% +10%
Cambi (1.997) 20.167 (16.502)
(1.997) 20.167 (16.502)
Effetto su risultato ante-imposte 20.167 (16.502)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 14.621 (11.964)
2015
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2015 -10% +10%
Cambi 847 28.659 (23.450)
847 28.659 (23.450)
Effetto su risultato ante-imposte 28.659 (23.450)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 20.778 (17.001)

Tasso d'interesse

Con riferimento ai tassi d'interesse, la Società è esposta sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.

La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.

Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo Interessi passivi -50 bps +50 bps
d'interesse 2016 annui
4,22% (29.998)
3.551 (3.551)
2.574 (2.574)

La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2015:

2015
TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento
Tasso medio annuo Interessi passivi -50 bps +50 bps
d'interesse 2015 annui
Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine 4,29% (35.309)
Effetto su risultato ante-imposte 4.115 (4.115)
Effetto su Utile (e Patrimonio) netto 2.984 (2.984)

Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Società è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).

I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2016 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps (886) 316 232
(886) 316 232
Effetto su risultato ante-imposte 316 232
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 229 168

La simulazione al 31 dicembre 2015 è la seguente:

2015 Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2015 -25 bps +25 bps
Fair value di Interest rate swaps 1.511 812 (634)
(2.044) 812 (634)
Effetto su risultato ante-imposte 812 (634)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 589 (460)

Prezzi di grezzi e prodotti petroliferi

Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2015 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data.

È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.

I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

2016
Variazione parametro di riferimento
Derivati su: Fair Value al 31/12/2016 -20% +20%
Grezzi e prodotti petroliferi (40.532) 85.413 (85.413)
(40.532) 85.413 (85.413)
Effetto su risultato ante-imposte 85.413 (85.413)
Effetto su risultato (e Patrimonio) netto 61.925 (61.925)

La simulazione al 31 dicembre 2015 è la seguente:

Variazione parametro di riferimento
Fair Value al 31/12/2015 -20% +20%
3.158 11.839 (11.839)
3.158 11.839 (11.839)
11.839 (11.839)
8.583 (8.583)

Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione della società ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.

7.4 Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente:

numero medio dipendenti 2016 2015
Dirigenti 34 33
Impiegati 218 217
Intermedi 0 0
Operai 0 0
Totale 252 250

Il numero dei dipendenti è passato da 251 unità alla fine del 2015 a 253 al 31 dicembre 2016.

7.5 Schemi relativi alle informazioni sui com- pensi e sulle partecipazioni dei compo- nenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei diri- genti con responsabilità strategiche

Le seguenti tabelle forniscono le informazioni relative ai compensi ed alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche; i dirigenti con responsabilità strategiche sono identificati nel Chief Financial Officer .

7.5.1 Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4)
Nome e Cognome Carica ricoperta Periodo per cui è stata Scadenza Emolumenti Benefici Bonus Altri
ricoperta la carica della carica per la carica non e altri compensi
nella società monetari incentivi
Consiglio di amministrazione (*) (*)
Gian Marco Moratti Presidente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 1.536.000
Massimo Moratti Amministratore Delegato 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 1.536.000
Angelo Moratti Vice Presidente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 236.000 - -
Dario Scaffardi Vice Pres. Esecutivo - Dir. Generale 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000 - 1.226.457
Gabriele Moratti Consigliere non Esecutivo 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000 - 110.981
Angelo Mario Moratti Consigliere non Esecutivo 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000 - 240.378
Gabriele Previati Consigliere non Esecutivo 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Gilberto Callera Consigliere Indipendente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Harvie-Watt Isabelle Consigliere Indipendente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Fidanza Laura Consigliere Indipendente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 36.000
Igor Ivanovich Sechin Consigliere Non Esecutivo 01/01/16 24/02/16 approv. bil. d'esercizio 2017 5.425
Andrey Nikolayevich Shishkin Consigliere Non Esecutivo 29/02/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 24.953
(*) competenze di lavoro subordinato
Collegio sindacale (**)
Giancarla Branda Presidente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 68.834 -
Simonelli Paola Sindaco Effettivo 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 40.000
Giovanni Luigi Camera Sindaco Effettivo 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 40.000 112.320
Giovanni Fiori Sindaco Supplente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 -
(**) compensi sindacali da altre società del Gruppo
Organismo di vigilanza (***)
Gabriele Previati Presidente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 45.000 30.000
Giovanni Luigi Camera Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 25.000 15.000
Simona Berri Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 - 131.645
Ferruccio Bellelli Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 - 137.701
Tonellotto 25.000
(***) Inclusi compensi da altre società del Gruppo
Comitato Controllo e Rischi
Gilberto Callera Presidente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 21.000
Adriana Cerretelli Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 14.000
Harvie-Watt Isabelle Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 14.000
Fidanza Laura Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 14.000
Gabriele Previati Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 14.000
Comitato per la Remunerazione
Gilberto Callera Presidente 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 21.000
Fidanza Laura Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 14.000
Gabriele Previati Membro 01/01/16 31/12/16 approv. bil. d'esercizio 2017 14.000
Dirigenti con responsabilità strategiche 60.000 488.922

Alla data di bilancio risulta non ancora corrisposto il trattamento di fine rapporto (non incluso nella tabella precedente) per un importo pari a 158 migliaia di euro.

7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Cognome e nome Carica Società Numero azioni possedute Numero Numero Numero azioni possedute
alla fine dell'esercizio azioni azioni alla fine dell'esercizio
precedente acquistate vendute precedente
Gian Marco Moratti Presidente SARAS SpA - - - -
Massimo Moratti Amministratore Delegato SARAS SpA - - - -
Angelo Moratti Vice Presidente SARAS SpA - - - -
Angelomario Moratti Amministratore SARAS SpA - - - -
Gabriele Moratti Amministratore SARAS SpA - - - -
Gilberto Callera Amministratore SARAS SpA - - - -
Andrey Nikolayevich Shishkin Amministratore SARAS SpA - - - -
Adriana Cerretelli Amministratore SARAS SpA - - - -
Gabriele Previati Amministratore SARAS SpA 12.164 - - 12.164
Laura Fidanza Amministratore SARAS SpA - - - -
Isabelle Harvie-Watt Amministratore SARAS SpA - - - -
Dario Scaffardi Vice Pres.Esec. e Dir.Gen SARAS SpA - - - -
Giancarla Branda Pres. Collegio Sindacale SARAS SpA - - - -
Giovanni Camera Sindaco Effettivo SARAS SpA - - - -
Paola Simonelli Sindaco Effettivo SARAS SpA - - - -
Giovanni Fiori Sindaco supplente SARAS SpA - - - -
Dirigenti con responsabilità strategica SARAS SpA - - - -

7.6 Impegni

Al 31 dicembre 2016 e 2015 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2016 ammonta ad un totale di 232.760 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.7 Altro

Per quanto riguarda operazioni atipiche e/o inusuali nonchè informativa relativa agli incidenti occorsi nel 2009 e 2011 si rimanda alla Relazione sulla Gestione del Bilancio Consolidato.

8. Varie

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

Ai sensi dell'art 2428 del Codice Civile si precisa che le sedi secondarie della società sono:

Direzione Generale e Amministrativa - Milano

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.

Tipologia di servizi Soggetto del Destinatario Corrispettivo
servizio erogatore di competenza
dell'esercizio 2016
Revisione contabile EY SpA Saras SpA 345
Servizi di attestazione EY SpA Controllate Italia 3
Altri servizi EY SpA Controllate Estero 159
Totale 507

9. Pubblicazione del bilancio

Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 27 febbraio 2017 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Gian Marco Moratti

RELAZIONI
AI BILANCI 2016

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Gian Marco Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Massimo Moratti, Amministratore Delegato, Dario Scaffardi, Vice Presidente Esecutivo e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. · l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1º gennaio 2016 - 31 dicembre 2016.

2. Si attesta, inoltre, che:

  • 2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 27 febbraio 2017 Firma organi amministrativi delegati

Dou Gran Nato Norati)

(Ing. Dario Scaftard)

Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Frence tehems

(Dott. Franco Balsamo)

lodors

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Militon

Tel: +30.02.722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS, 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sul bilancio consolidato

Abbiamo svolto la revisione contabile dell'allegato bilancio consolidato del gruppo Saras. costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2016, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.

Responsabilità degli amministratori per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio consolidato dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio consolidato dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio consolidato nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

E V SU) A
Shelp Lagalis, Ves 199, St. - 00198 Hourst County, suite statistic a versiste Lanc 2 little (trib 199, 199)
Capitalis, Escylino culturanto Laure a 2247-000 (th. suite statistic artistic artist), at Roussia
Revis -EWA ODDREZ) 2023
Borita al Regale: Gwanad Logoli M.a. 70341 Fedikirata sala G. II. Suppl. Dr. W Soan Special IIII (7201300
Northa al Regale: System delle reciente di romano
Comob al pogradulo n. Postbaca r. 1083 I da 1677

A contriber firm of Final & Vitara Global Lamber

182

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del gruppo Saras al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adoltati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio consolidato

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, la cui responsabilità compete agli amministratori della ABC S.p.A., con il bilancio consolidato del gruppo Saras al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Saras al 31 dicembre 2016.

Milano, 22 marzo 2017

$X$ S.p. $A$ F Lis Alberto Romeo

(Socio)

183

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Gian Marco Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Massimo Moratti, Amministratore Delegato, Dario Scaffardi, Vice Presidente Esecutivo e Franco Balsamo. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. · l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1º gennaio 2016 - 31 dicembre 2016.

2. Si attesta, inoltre, che:

  • 2.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) redatto in conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, al regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Milano, 27 febbraio 2017

Firma organi amministrativi delegati

Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

(Dott Gran Marco Moratti)

lula (Dott. Massimo Moratti)

(Ing. Qario Sdaftardi)

Nous terment

(Dott. Franco Balsamo)

$(185$

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

SARAS S.p.A.

Sede in S.S. Sulcitana 195 km. 19° - Sarroch (CA)

Capitale Sociale Euro 54.629.666.67 i.v.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

ai sensi dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429 co.3 del c.c.

Signori Azionisti,

la presente Relazione, redatta dal Collegio Sindacale nominato per tre esercizi dall'Assemblea degli azionisti e composto dal presidente, avv. Giancarla Branda e dai sindaci effettivi, dott. Giovanni Luigi Camera e dott.ssa Paola Simonelli, ha lo scopo di garantire un'informativa efficace e trasparente agli azionisti, al mercato e all'Autorità di vigilanza in ordine all'attività di vigilanza prevista dalla legge svolta dal Collegio nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.

Sull' attività svolta nel corso dell'esercizio, in senso coerente con le raccomandazioni espresse dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001 - DEM/1025564, modificata ed integrata con comunicazione del 4 aprile 2003 $-$ DEM/3021582 e successivamente con comunicazione del 7 aprile 2006 $-$ DEM/6031329, il Collegio riferisce:

  • a) di aver vigilato sull'osservanza della legge, delle normative principali e secondarie e dello statuto:
  • b) di aver ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dall'art. 150 del D.lgs. n. 58/1998 e con le modalità previste dallo Statuto all'art. 22, informazioni sul generale andamento della gestione, sulla prevedibile evoluzione dello stesso, nonché sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dalle sue controllate nel corso dell'esercizio, e di poter ragionevolmente affermare, sulla base delle informazioni rese disponibili, che le delibere assunte e le azioni $\begin{matrix}&&&\ &&1\ &&\zeta\ &&\zeta\ &&\zeta\end{matrix}$

$186$

intraprese siano conformi alla legge ed allo statuto sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Le informazioni suddette sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla Gestione alla quale si rinvia;

  • c) di non aver rilevato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate. Al riguardo, nella Nota Integrativa - al paragrafo 7.4. del Capitolo 7 recante "Altre informazioni" - gli Amministratori evidenziano ed illustrano, in maniera analitica, l'esistenza di rapporti di interscambio di beni e servizi e rapporti di carattere finanziario con società controllate e con altre parti correlate, esplicitandone gli effetti economici, precisando che gli stessi rapporti sono stati regolati alle condizioni che si sarebbero applicate per operazioni della stessa natura fra parti non correlate e rappresentando la relativa rispondenza all'interesse della Società. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2016, la Società non ha acquistato né venduto azioni proprie sul Mercato Telematico Azionario Italiano, ancorchè l'Assemblea degli Azionisti, in data 22 aprile 2016, abbia autorizzato un programma di acquisto di azioni ordinarie di Saras S.p.A., ai sensi degli articoli 2357 del codice civile e 132 del D.lgs. n. 58/1998, da effettuarsi entro il termine di dodici mesi a decorrere dalla delibera autorizzativa, quindi entro il 22 aprile 2017;
  • d) di aver valutato positivamente la conformità della Procedura in materia di operazioni con Parti correlate, approvata con delibera del 23 gennaio 2007 e modificata con delibera del 19 marzo 2014, ai principi contenuti nel "Regolamento in materia di operazioni con parti correlate" adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e sue successive modifiche ed a quelli recati dal Codice di Autodisciplina; nonché la relativa coerenza con le indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010; tanto da poter concludere che le procedure adottate dal Consiglio sono adeguate a garantire una corretta e trasparente regolamentazione delle operazioni con parti correlate;
  • e) di aver acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di competenza, sull'adeguatezza organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e dell'assetto
  • $\overline{2}$

lle &

responsabilità, alle dimensioni della società, alla natura e alle modalità di persequimento dell'oggetto sociale;

  • f) di aver vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, attraverso la propria partecipazione ai Consigli di amministrazione e sulla base delle informazioni acquisite, dando atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e ragionevolezza e che gli amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute;
  • g) di aver acquisito conoscenza e vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lett. d) del D.lgs. n. 58/1998, per le principali società soggette a controllo, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2 dello stesso D.lgs. n. 58/1998, tramite:
  • √ l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali:
  • √ gli incontri e gli scambi di informazioni con i Presidenti dei Collegi sindacali e con il Sindaco Unico ove previsto:
  • √ ali incontri con la Società di revisione legale:
  • e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;
  • h) di aver valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
  • √ l'esame della relazione del Dirigente Preposto al controllo interno sul sistema di Controllo interno di Saras;
  • √ l'esame delle relazioni dell'Internal Audit e dell'informativa resa dalla stessa funzione sugli esiti della attività di monitoraggio sull'attuazione delle azioni correttive di volta in volta individuate:
  • √ l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni;
  • √ l'esame dei documenti aziendali;

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  • √ l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di revisione:
  • √ lo scambio di informazioni con gli organi di controllo delle controllate ex art. 151, commi 1 e 2, del D.lgs. n. 58/1958;

e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;

  • i) di aver preso visione e aver ottenuto informazioni sulle attività di carattere procedurale ed organizzativo poste in essere, ai sensi del D.lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche, di aver ricevuto dall'Organismo di Vigilanza i verbali delle relative riunioni svolte nel corso dell'esercizio 2016 e di aver ricevuto dallo stesso assicurazione in merito all'assenza di fatti o situazioni da segnalare nella presente relazione:
  • i) di aver vigilato, ai sensi dell'art, 149, comma 1, lettera c-bis, del D.lgs, n. 58/1998. sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la Corporate Governance, cui la Società ha dichiarato di aderire con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 novembre 2006; di aver verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei Consiglieri: nonché il rispetto dei criteri di indipendenza da parte dei singoli componenti del Collegio sindacale, come previsto dall'art. 3, C.5 del Codice appena richiamato;
  • k) di aver appreso dagli Amministratori, ricevendone conferma dalla Società Ernst & Young S.p.A., che alla stessa sono stati conferiti - oltre a quello di revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, per gli esercizi 2015/2023, ed a quello di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo - incarichi aventi ad oggetto prestazioni di servizi riconducibili all'attività di revisione del bilancio. Trattasi di prestazioni di servizi di consulenza connessi alla implementazione del nuovo processo contabile cosiddetto di "fast closing" ed all'adeguamento dei sistemi ai nuovi principi contabili OIC;
  • I) di aver ricevuto dalla Società di revisione conferma della propria indipendenza ai sensi dell'art. 17 del D.lgs. n. 39/2010 e ai sensi del paragrafo 17 del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260;

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m) di aver rilasciato, nel corso dell'esercizio 2016, i sequenti pareri favorevoli:

  • √ sulla sostituzione dell'amministratore Igor Ivanovich Sechin, dimessosi il 24 febbraio 2016, con Andrey Nikolayecich Shishkin, ai sensi del comma 1 dell'art. 2386 del codice civile:
  • √ sulla remunerazione di un amministratore investito della carica di Presidente dell'Organismo di Vigilanza, ai sensi del comma 3 dell'art. 2389 del codice civile:
  • √ sull'approvazione del piano annuale di attività predisposto dal responsabile della funzione di Intenal Audt, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.1. c) del Codice di Autodisciplina;
  • √ sulla valutazione sul corretto utilizzo dei principi contabili e sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, effettuata dal Comitato Controllo e Rischi, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.2. a) del Codice di Autodisciplina, di concerto con il Dirigente preposto ;
  • n) di aver verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri, ai sensi dell'art. 3, comma 3.C.5., del Codice di Autodisciplina;
  • o) di non aver ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile ed esposti:
  • p) di aver ricevuto analitica informativa in merito agli impairment test eseguiti ai sensi dello IAS 39 nel 2016 a conferma dei valori di alcune immobilizzazioni di importo rilevante iscritte nei bilanci delle società controllate:
  • q) di aver ricevuto analitica informativa in merito alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate. Di tali operazioni, esaminate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, si citano le seguenti:
  • $\checkmark$ estinzione anticipata del regolamento ("Terms and Conditions of the Notes") del prestito obbligazionario emesso in data 17 luglio 2014 del valore nominale di

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175 milioni di euro, con durata di cinque anni e con scadenza originariamente prevista per il 17 luglio 2019:

  • √ rinegoziazione del contratto di finanziamento originariamente acceso per l'importo di 150 milioni di euro con un pool di banche nazionali ed internazionali. concretantesi attraverso la riduzione della componente fissa del tasso di interesse, la modifica del piano di ammortamento ed il prolungamento della scadenza finale al 30 settembre 2021:
  • √ rinegoziazione del contratto di finanziamento originariamente acceso per l'importo di 265 milioni di euro con scadenza al giugno 2020 in una linea di credito aperta per un ammontare massimo di 255 milioni di euro ad un tasso di interesse ridotto con durata fino al 10 dicembre 2020:
  • √ rinegoziazione del contratto di finanziamento originariamente acceso per l'importo di 50 milioni di euro con un pool di banche con scadenza a tre anni. concretantesi attraverso la riduzione della componente fissa del tasso di interesse e la proroga della scadenza:
  • $\checkmark$ estinzione anticipata di un finanziamento per un importo pari a circa 19,6 milioni di euro concesso da un pool di banche alla società Sardeolica a r.l., indirettamente controllata al 100% (per il tramite di Parchi Eolici Ulussai S.r.l.) dalla Società:
  • √ liquidazione della controllata rumena Alpha Eolica S.r.l.;
  • parziale estinzione del debito per acquisti di greggio, effettuati nel corso del 2012 dall'Iran, a seguito della completa rimozione delle restrizioni sui circuiti bancari internazionali:
  • r) di aver tenuto riunioni, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.lgs. n. 58/1998, con esponenti delle Società incaricate della revisione legale, dalle quali non sono emersi fatti o criticità degni di menzione nella presente relazione;
  • s) di aver ricevuto nei termini previsti dall'art. 2429 del codice civile il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016, redatto secondo i principi contabili internazionali, nonché la relazione sulla gestione;

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t) di aver ricevuto, in data 22 marzo 2017, dalla Società di revisione legale le relazioni ai sensi dell'art. 14 e dell'art. 19, comma 3, del D.lgs. n. 39/2010 rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2016. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato della Società forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del D.lgs. n. 38/2005; e che la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nel comma 4 dell'art. 123-bis del D.lgs. n. 58/1998, sono coerenti con il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato.

Per lo svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2016. il Collegio si è riunito dodici volte; ha assistito ad una Assemblea degli azionisti, a sei riunioni del Consiglio di Amministrazione; a cinque riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine ed a quattro riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

Gli elementi di conoscenza necessari per lo svolgimento dell'attività di competenza del Collegio sono stati acquisiti, oltre che dalla partecipazione alle suddette riunioni, anche attraverso indagini dirette, nonché attraverso la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate.

Nel corso dell'attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni assunte dalla Società di revisione non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione.

Conclusioni

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, e dall'analisi del progetto di bilancio presentato, considerato che, in data 22 marzo 2017, la Società di revisione ha rilasciato le proprie relazioni senza rilievi, il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

27 marzo 2017

Il Collegio Sindacale

Giancarla Branda - Presidente Gravesle francesle
Giovanni Luigi Camera - Sindaco effettivo francesle frances

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ELENCO DEGLI INCARICHI RICOPERTI DAL COLLEGIO SINDACALE IN SOCIETÀ DI CUI AL LIBRO V DEL CODICE CIVILE ALLA DATA DEL 14/03/2016

Avv. Giancarla Branda

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Sara Assicurazioni SpA Sindaco Effettivo
Sara Vita SpA Sindaco Effettivo
Ala Assicurazioni SpA Sindaco Effettivo
ACI Consult SpA Sindaco Effettivo
ACI Progei SpA Sindaco Effettivo
Aci Informatica SpA Sindaco Supplente
"Conciliatore Bancario Finanziario" Revisore Supplente dell'Organismo di Mediazione
Banca Network Investimenti in liquidazione coatta Amministrativa Membro del Comitato di Sorveglianza

Dott. Giovanni Luigi Camera

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
ASPREMARE Ass.ne per la Prevenzione e la Terapia delle Malattie Renali - ONLUS Revisore
Fondazione Cardinale Federico Borromeo Presidente del Collegio dei Revisori
M-I Stadio Srl Sindaco Effettivo
Massimo Moratti SapA Sindaco Effettivo
Mondini Cavi SpA Presidente Collegio Sindacale
Shine Sim SpA Presidente Collegio Sindacale

Dott.ssa Paola Simonelli

DENOMINAZIONE SOCIALE INCARICO RICOPERTO
Finlombarda SpA Consigliere
Bruker Italia Srl Presidente del Collegio Sindacale
E-Group Italia SpA in liquidazione Presidente del Collegio Sindacale
Cooperativa per il Restauro SCARL Revisore Legale
Actavis Italy SpA a socio unico Sindaco Effettivo
Aliserio Srl Sindaco Effettivo
Biotecnica Instruments SpA Sindaco Effettivo
Chef Express SpA Sindaco Effettivo
Chemiplastica SpA Sindaco Effettivo
Chemiplastica Specialties SpA Sindaco Effettivo
Cremonini SpA Sindaco Effettivo
Emme Esse SpA in liquidazione Sindaco Effettivo
Errevi SpA n liquidazione Sindaco Effettivo
Fondo Pensione di Previdenza Bipiemme Sindaco Effettivo
Fratelli Gotta Srl Sindaco Effettivo
GE.SE.SO Gestione Servizi Sociali Srl Sindaco Effettivo
Intersider Acciai Spa in liquidazione Sindaco Effettivo
Perani & Partners Spa Sindaco Effettivo
Posa SpA Sindaco Effettivo
Pusterla 1880 SpA Sindaco Effettivo
Roadhouse SpA Sindaco Effettivo
UBS Fiduciaria SpA Sindaco Effettivo

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO SEPARATO DI SARAS SPA

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39.02.722121 Fax: +39 02 722 122037 ev.com

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Relazione sul bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto la revisione contabile dell'allegato bilancio d'esercizio della Saras S.p.A., costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2016, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.

Responsabilità degli amministratori per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio d'esercizio sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio d'esercizio. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio d'esercizio dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio d'esercizio nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

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Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, la cui responsabilità compete agli amministratori della Saras S.p.A., con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2016.

Milano, 22 marzo 2017

EY S.p.A Alberto Romeo (Socio)

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Investor Relations [email protected]

Numero Verde per gli investitori individuali 800 511155

Progetto grafico e impaginazione Michele D'Ambrosio, Milano

Foto: Stefano Dal Pozzolo, Roma Marco Cauz, Milano

Stampa: DigitalPrint Service, Milano

Saras SpA - Sede legale: Sarroch (CA) SS. 195 Sulcitana, Km 19 Numero Iscrizione Registro Imprese, Codice Fiscale e Partita IVA 00136440922

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