Interim / Quarterly Report • Aug 6, 2021
Interim / Quarterly Report
Open in ViewerOpens in native device viewer

001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina II
Portare a termine progetti straordinari spingendoci oltre le frontiere dell'innovazione e aprendo la strada ai nostri clienti verso l'energia del futuro.
Liberare ingegno creativo; prendersi cura delle persone e del pianeta; costruire relazioni di fiducia; valorizzare le diverse identità culturali.
I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), la pandemia COVID-19 (inclusi i suoi impatti sul nostro business, sui nostri progetti in esecuzione in tutto il mondo e sulla nostra catena di approvvigionamento), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.
Albania, Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svizzera, Turchia
Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Venezuela
CSI
Azerbaijan, Kazakhstan, Russia
AFRICA
Algeria, Angola, Congo, Egitto, Ghana, Guinea Equatoriale, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tunisia, Uganda
MEDIO ORIENTE
Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar
Australia, Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 Presidente Silvia Merlo
Amministratore Delegato (CEO) Francesco Caio
Consiglieri Roberto Diacetti, Alessandra Ferone, Patrizia Michela Giangualano, Pier Francesco Ragni, Marco Reggiani, Paul Schapira, Paola Tagliavini
COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Giovanni Fiori
Sindaci effettivi Giulia De Martino Norberto Rosini
Sindaci supplenti Francesca Michela Maurelli Maria Francesca Talamonti
KPMG SpA4
(1) Nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021 per gli esercizi 2021, 2022 e 2023, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.
(2) Nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2020 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.
(3) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.
| Risultati del semestre Struttura partecipativa del Gruppo Saipem |
2 3 |
|---|---|
| RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE | |
| Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA | 8 |
| Andamento operativo | 10 |
| Assetto organizzativo | 10 |
| Il contesto di mercato | 10 |
| Le acquisizioni e il portafoglio | 11 |
| Gli investimenti | 12 |
| Engineering & Construction Offshore | 13 |
| Engineering & Construction Onshore | 19 |
| Drilling Offshore | 24 |
| Drilling Onshore | 26 |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 28 |
| Organizzazione Gruppo: reporting | 30 |
| Risultati economici | 31 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 36 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 39 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 40 |
| Sostenibilità del business | 42 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 44 |
| Salute, sicurezza e ambiente | 52 |
| Risorse umane | 55 |
| Digital e Servizi ICT | 62 |
| Gestione dei rischi d'impresa | 64 |
| Altre informazioni | 81 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori Glossario |
84 86 |
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato | |
| Schemi di bilancio | 92 |
| Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato | 99 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | |
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 164 |
| Attestazione a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis, | |
| comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza) | 169 |
| Relazione della Società di revisione | 170 |
Il 2021 permane condizionato dall'incertezza conseguente al persistere della pandemia. Nel primo semestre dell'anno, agli effetti sul business dell'emergenza sanitaria si sono aggiunte alcune questioni specifiche di un progetto condizionando la performance operativa. Lo scenario di business per il 2021 rimane inevitabilmente influenzato da tali eventi. Outlook per la seconda metà del 2021:
≥ ricavi tra 4,5 e 5 miliardi di euro;
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 2
≥ indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,6 miliardi di euro.
Questo scenario non tiene in considerazione un eventuale ulteriore significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi della pandemia da COVID-19.
I ricavi nel primo semestre del 2021 ammontano a 3.200 milioni di euro (3.675 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2020) e l'EBITDA adjusted rileva una perdita di 266 milioni di euro (utile di 355 milioni di euro nel primo semestre del 2020). I risultati operativi riflettono un rallentamento rispetto al primo semestre del 2020, in particolare per le attività di ingegneria e costruzioni, principalmente per:
Il settore Engineering & Construction Onshore ha espresso il 58% dei ricavi; l'Engineering & Construction Offshore il 32% dei ricavi; il Drilling Offshore e il Drilling Onshore hanno contribuito entrambi per il 5% dei ricavi.
Il risultato netto adjusted riporta una perdita di 656 milioni di euro, rispetto a una perdita di 132 milioni di euro del primo semestre del 2020. La variazione negativa registrata nel risultato operativo adjusted, 557 milioni di euro, e nella gestione delle partecipazioni (35 milioni di euro), è ridotta dal miglioramento del saldo della gestione fiscale e finanziaria, nonché del risultato di competenza di terzi per un totale di 68 milioni di euro.
Il risultato netto registra una perdita di 779 milioni di euro (perdita di 885 milioni di euro nel primo semestre del 2020) e sconta, rispetto al risultato netto adjusted, i seguenti special items:
≥ accantonamento oneri di circa 75 milioni di euro per una controversia legale relativa a un progetto già completato, derivanti dall'attività di periodico monitoraggio legale dell'evoluzione del complessivo contenzioso;
≥ oneri derivanti dall'emergenza sanitaria per circa 36 milioni di euro. Tale ammontare comprende i costi sostenuti nel semestre direttamente imputabili alla pandemia COVID-19, quali ad esempio i costi per le risorse in stand-by nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone;
≥ oneri da riorganizzazione per 12 milioni di euro.
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2021, principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading, ammontano a 135 milioni di euro (195 milioni di euro nel primo semestre del 2020, comprensivi dell'acquisto del nuovo mezzo navale Saipem Endeavour).
L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2021, ante effetti lease liability IFRS 16, ammonta a 1.101 milioni di euro, registrando un incremento di 229 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (872 milioni di euro), principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (296 milioni di euro) ammonta a 1.397 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre del 2021 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4.402 milioni di euro (4.837 milioni di euro nel primo semestre del 2020). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2021 ammonta a 23.602 milioni di euro (7.632 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 13.877 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore, 477 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.616 milioni di euro nel Drilling Onshore), di cui 4.025 milioni di euro da realizzarsi nel secondo semestre del 2021.
Il portafoglio ordini nell'Engineering & Construction, a giugno 2021, è caratterizzato per oltre il 78% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).
Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 30 giugno 2021 ammonta a 26.169 milioni di euro (7.698 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 16.378 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore, 477 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.616 milioni di euro nel Drilling Onshore), di cui 4.690 milioni di euro da realizzarsi nel 2021.
(società controllate)


Construction SAS
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 8
L'inizio anno è stato turbolento per i mercati, con la volatilità in aumento in seguito ad attività speculative da parte degli investitori retail e un'attenuata fiducia in una ripresa a livello globale a partire dalla seconda metà del 2021, ai ritardi nell'esecuzione dei piani vaccinali e dai prolungati lockdown in vari Paesi europei. Nel primo semestre il valore del titolo Saipem ha registrato una diminuzione dell'8%, mentre l'indice FTSE MIB, che racchiude i maggiori titoli italiani, ha registrato un incremento del 12%.
In questo contesto, dopo aver registrato una performance negativa a inizio anno dovuta a dinamiche maggiormente speculative e di prese di profitto generale da parte di fondi che avevano incrementato l'esposizione al settore, i titoli del comparto energetico hanno postato un forte recupero, mostrando performance positive sulla scia di risultati sopra le previsioni, una significativa generazione di cassa e infine un miglioramento generale delle condizioni macro rilevanti (con prezzi di petrolio e gas naturale stabili).
In linea con il resto del settore, nei primi due mesi dell'anno il titolo Saipem ha registrato acquisti sia da parte di fondi long-only generalisti che hanno incrementato le posizioni in settori ciclici, ma anche da parte di specialisti di settore ed hedge-funds che hanno continuato a chiudere posizioni corte esistenti. Inoltre, l'aggiudicazione di nuovi contratti (Courseulles sur Mer in Normandia e i nuovi award in Qatar) hanno dato nuovo vigore al titolo, che alla vigilia dell'annuncio dei risultati dell'anno 2020 guadagnava il 18% dall'inizio dell'anno a 2,64 euro per azione.
Tuttavia i messaggi veicolati con i risultati dell'anno 2020 hanno provocato una serie di vendite sul titolo. In questa fase il mercato si è concentrato sulle eventuali conseguenze sul 2021 delle dinamiche riscontrate dalla Divisione E&C Offshore nell'ultimo trimestre del 2020 e su quanto l'indicazione prospettica fornita fosse da attribuire a un fattore contingente o a una combinazione di aspetti con un effetto più duraturo.
L'incertezza prevalsa su questi temi ha generato un andamento volatile del titolo nei mesi di marzo e aprile, fino all'annuncio dei risultati del primo trimestre, che ha provocato una nuova pressione sul titolo, dovuta principalmente a flussi di vendita da parte di hedge-funds che hanno ridotto l'esposizione, a valle di risultati al di sotto delle aspettative del mercato e dell'annuncio della sospensione per force majeure dichiarata dal cliente del progetto LNG in Mozambico. Allo stesso tempo i fondi long-only sono stati meno attivi sul titolo. Il prezzo dell'azione ha raggiunto il minimo del semestre il 30 aprile a 1,92 euro.
Le stesse dinamiche di trading hanno caratterizzato l'andamento del titolo anche nei mesi di maggio e giugno, in quanto gli investitori hanno mantenuto un atteggiamento attendista coerente con la percezione di un periodo di transizione, inframmezzati da sessioni di Borsa positive legate all'aggiudicazione di nuovi contratti. Alla fine del mese di giugno il valore dell'azione Saipem era di 2,04 euro.
| 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 1° semestre | |
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | 2021 | ||||
| Azioni ordinarie: | |||||
| - massima | 5,65 | 5,43 | 4,99 | 4,49 | 2,65 |
| - minima | 2,96 | 3,10 | 3,22 | 1,36 | 1,92 |
| - media | 3,83 | 3,98 | 4,29 | 2,36 | 2,25 |
| - fine periodo | 3,83 | 3,25 | 4,36 | 2,21 | 2,04 |
| Azioni di risparmio: | |||||
| - massima | 60,00 | 41,80 | 44,20 | 45,00 | 45,00 |
| - minima | 40,00 | 40,00 | 40,00 | 42,00 | 42,60 |
| - media | 46,13 | 40,27 | 41,23 | 43,37 | 44,37 |
| - fine periodo | 40,00 | 40,00 | 42,00 | 45,00 | 42,60 |
Alla fine del primo semestre la capitalizzazione di mercato di Saipem si è attestata a circa 2 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo le azioni trattate nel semestre sono state poco più di 1,8 miliardi (+14% rispetto all'anno precedente), con una media giornaliera di periodo che si attesta sui 14,5 milioni di titoli scambiati, rispetto ai 12,8 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente. Tuttavia, nonostante l'incremento nei volumi giornalieri, in linea con le dinamiche osservate sui mercati azionari a livello globale, il controvalore degli scambi è stato pari a circa 4,1 miliardi di euro, in discesa rispetto ai 4,5 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, a causa della contrazione del prezzo dell'azione nel primo semestre dell'anno.
Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine giugno 2021 il loro numero era di 10.598. Il loro valore, influenzato dalla scarsissima liquidità, ha registrato una diminuzione del 5,3% durante il semestre, passando da una quotazione di 45,0 euro a inizio periodo a 42,6 euro a fine periodo.

001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 10
Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. È una one company organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT. Il processo di divisionalizzazione concluso nel mese di dicembre 2018 ha assegnato piena autonomia alle singole divisioni, in particolare in ambito commerciale, esecuzione progetti, tecnologia e Ricerca & Sviluppo, strategie di business, partnership, etc.
L'orientamento strategico della Società continua a essere il seguente:
La Divisione Engineering & Construction Offshore occupa una posizione di leadership nell'ambito delle costruzioni offshore, con un forte orientamento verso le attività in aree remote e in acque profonde. Supporta i clienti sin dalle fasi iniziali dei progetti e durante l'intero processo di sviluppo. Offre un'ampia gamma di prodotti e servizi, tra cui l'ingegnerizzazione, costruzione e installazione di piattaforme, condotte e campi sottomarini, attività di MMO (Maintenance, Modification and Operation) e di decommissioning a cui si aggiungono lo sviluppo di campi eolici marini e di progetti di integrazione energetica.
La Divisione Engineering & Construction Onshore progetta e realizza impianti onshore negli ambiti LNG e rigassificazione, raffinazione, petrolchimico, fertilizzanti, pipeline, stazioni di trattamento gas e olio, floaters, rinnovabili, biotecnologie, cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 e produzione e trasporto di idrogeno; fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria, approvvigionamento, project management e costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria energetica e ai settori hard-to-abate e delle grandi infrastrutture civili.
Le Divisioni Drilling Offshore e Drilling Onshore operano in qualità di international contractor, offrendo servizi di perforazione offshore e onshore relativi a tutte le tipologie di impianti e in tutte le aree geografiche.
La Divisione XSIGHT rappresenta la start-up del Gruppo Saipem; fornisce servizi d'avanguardia, ad alto valore aggiunto e altamente innovativi, destinati a tutto il settore energetico, incluse le energie rinnovabili e verdi. La Divisione XSIGHT lavora sul miglioramento dell'efficienza dei servizi di ingegneria attraverso processi semplificati e modelli innovativi di digitalizzazione. Propone inoltre, un'ampia offerta di servizi: sviluppo finanziario, consulenza, stakeholder management e risk management. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico; pertanto non vengono presentati distintamente al mercato.
Il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato da un lento ritorno alla normalità in diverse regioni del mondo. La diffusione e l'efficacia dei vaccini e il forte sostegno fiscale e monetario, in particolare di alcune economie avanzate, hanno contributo a una ripresa economica superiore alle aspettative. Le recenti stime hanno ridotto la magnitudine del crollo economico globale del 2020 (dalla riduzione del 4,4% previsto a fine 2020 alla riduzione del 3,3% nell'ultimo aggiornamento) e migliorato anche le aspettative per il 2021, che si prevede in crescita del 6% rispetto al 2020, aggiornando in positivo (circa +1%) la precedente stima. Rimangono ancora sottostanti le incertezze nel più lungo periodo legate sia all'evoluzione degli scenari pandemici nelle diverse regioni, sia al rischio di una ripresa economica non omogenea.
In questo contesto il settore energetico, risultato tra i più impattati nel corso del 2020, sta mostrando alcuni segnali di ripresa in ragione del recupero della domanda di energia e in particolare di petrolio. La conseguenza di questo riequilibrio dei fondamentali di mercato è stata nel corso del primo semestre l'incremento significativo del prezzo del petrolio, che si è mosso molto al di sopra delle aspettative di sei mesi fa, superando anche i valori del 2019. Il ritorno alla produzione sta avvenendo ora in maniera graduale nelle diverse aree geografiche, con una ripresa prudente sia in Nord America che in Medio Oriente. Negli anni successivi, coerentemente con il ritorno verso i livelli pre-crisi, i principali analisti prevedono un riallineamento del prezzo ai valori riscontrati sul mercato prima dello scoppio della pandemia.
A livello complessivo i segnali positivi visibili ad oggi si sono solo parzialmente tradotti in un recupero degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, sintomo anche di una strategia conservativa da parte degli operatori che da un lato confermano l'obiettivo di mantenere la solidità del proprio assetto finanziario e al contempo quello di diversificare il proprio portafoglio di investimenti in modo da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 11
Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del primo semestre del 2021 ammontano a 4.402 milioni di euro (4.837 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2020).
Delle acquisizioni complessive, il 54% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 39% l'attività Engineering & Construction Onshore, il 3% il Drilling Offshore e il 4% il Drilling Onshore.
Le acquisizioni all'estero rappresentano il 99% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 7%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 36% di quelle complessive.

| Esercizio 2020 |
(milioni di euro) | Primo semestre 2020 |
Primo semestre 2021 |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | Importi | % | |
| 3.509 | 41 | Saipem SpA | 573 | 12 | 1.566 | 36 |
| 5.150 | 59 | Imprese del Gruppo | 4.264 | 88 | 2.836 | 64 |
| 8.659 | 100 | Totale | 4.837 | 100 | 4.402 | 100 |
| 3.423 | 40 | Engineering & Construction Offshore | 1.354 | 28 | 2.379 | 54 |
| 4.884 | 56 | Engineering & Construction Onshore | 3.335 | 69 | 1.711 | 39 |
| 145 | 2 | Drilling Offshore | 34 | 1 | 126 | 3 |
| 207 | 2 | Drilling Onshore | 114 | 2 | 186 | 4 |
| 8.659 | 100 | Totale | 4.837 | 100 | 4.402 | 100 |
| 385 | 4 | Italia | 390 | 8 | 44 | 1 |
| 8.274 | 96 | Estero | 4.447 | 92 | 4.358 | 99 |
| 8.659 | 100 | Totale | 4.837 | 100 | 4.402 | 100 |
| 433 | 5 | Gruppo Eni | 184 | 4 | 287 | 7 |
| 8.226 | 95 | Terzi | 4.653 | 96 | 4.155 | 93 |
| 8.659 | 100 | Totale | 4.837 | 100 | 4.402 | 100 |
Il portafoglio ordini residuo al 30 giugno ammonta a 23.602 milioni di euro (22.400 milioni di euro al 31 dicembre 2020), 7.632 milioni di euro per l'Engineering & Construction Onshore, 13.877 milioni di euro per l'Engineering & Construction Offshore, 477 milioni di euro per il Drilling Offshore e 1.616 milioni di euro per il Drilling Onshore, di cui 4.025 milioni di euro da realizzarsi nel secondo semestre del 2021.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 12
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 32% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 59% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 2% al Drilling Offshore e il 7% al Drilling Onshore.
Il 96% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 2% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 26% del portafoglio ordini residuo.
Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 26.169 milioni di euro (25.296 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
| 30.06.2020 | (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | Importi | % | |
| 3.219 | 14 | Saipem SpA | 5.232 | 23 | 6.178 | 26 |
| 19.026 | 86 | Imprese del Gruppo | 17.168 | 77 | 17.424 | 74 |
| 22.245 | 100 | Totale | 22.400 | 100 | 23.602 | 100 |
| 5.480 | 25 | Engineering & Construction Offshore | 6.285 | 28 | 7.632 | 32 |
| 14.573 | 65 | Engineering & Construction Onshore | 14.009 | 63 | 13.877 | 59 |
| 516 | 2 | Drilling Offshore | 518 | 2 | 477 | 2 |
| 1.676 | 8 | Drilling Onshore | 1.588 | 7 | 1.616 | 7 |
| 22.245 | 100 | Totale | 22.400 | 100 | 23.602 | 100 |
| 1.257 | 6 | Italia | 1.130 | 5 | 1.043 | 4 |
| 20.988 | 94 | Estero | 21.270 | 95 | 22.559 | 96 |
| 22.245 | 100 | Totale | 22.400 | 100 | 23.602 | 100 |
| 332 | 1 | Gruppo Eni | 406 | 2 | 440 | 2 |
| 21.913 | 99 | Terzi | 21.994 | 98 | 23.162 | 98 |
| 22.245 | 100 | Totale | 22.400 | 100 | 23.602 | 100 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel primo semestre del 2021 ammontano a 135 milioni di euro (195 milioni di euro nel primo semestre del 2020 comprensivi dell'acquisto del nuovo mezzo navale Saipem Endeavour) e hanno principalmente riguardato:
In sintesi, gli investimenti del primo semestre del 2021 presentano la seguente articolazione:
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 | |
| 40 | Saipem SpA | 20 | 9 | |
| 282 | Altre imprese del Gruppo | 175 | 126 | |
| 322 | Totale | 195 | 135 | |
| 193 | Engineering & Construction Offshore | 124 | 77 | |
| 17 | Engineering & Construction Onshore | 5 | 5 | |
| 60 | Drilling Offshore | 33 | 41 | |
| 52 | Drilling Onshore | 33 | 12 | |
| 322 | Totale | 195 | 135 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 13
La Divisione Engineering & Construction Offshore è un "Global Solution Provider" leader nel campo dell'industria energetica incentrato su SURF, piattaforme fisse e condotte, energie rinnovabili e progetti di decarbonizzazione, così come servizi tecnologici per l'industria energetica. L'attività core della divisione include lo sviluppo di campi sottomarini e convenzionali, la posa di condotte di esportazione o trasporto ed è attiva anche come contractor EPCI per parchi eolici. Assistiamo i nostri clienti dalla fase di pre-FID (Final Investment Decision) fino allo sviluppo dell'investimento, estendendo i nostri servizi a tutte le attività di Life of Field, comprese le attività operative, di manutenzione o di modifica, arrivando fino alla fase di decommissioning degli impianti.
La divisione persegue tale obiettivo attraverso tre business unit, SURF, Offshore New Energies, Offshore Facilities and Pipelines, dotate di un insieme di elementi di eccellenza, tra cui competenza ingegneristica e di project management, approccio tecnologico forte e innovativo, solida presenza in mercati strategici con cantieri di fabbricazione in Nigeria, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Stati Uniti e Arabia Saudita, una flotta tecnologicamente avanzata e completa in grado di realizzare un'ampia gamma di progetti nelle più svariate condizioni operative e ambientali, nonché una suite di prodotti a completamento della nostra offerta nel mercato dell'energia.
Il portafoglio tecnologico della divisione comprende diverse soluzioni alternative, dalla robotica ai sistemi di trattamento sottomarini, come HyDrone, la nuova generazione di piattaforme ROV residenti e autonome, o SPRINGS, il sistema di trattamento e iniezione delle acque sottomarine, sviluppato con Total e Veolia. Inoltre, la Divisione Engineering & Construction Offshore si impegna costantemente per ottimizzare i processi produttivi, migliorando il materiale e le tecnologie di saldatura (come l'"Internal Plasma Welding" per tubazioni rivestite), ma anche promuovendo l'automazione e la digitalizzazione. Saipem applica il suo spirito innovativo e creativo anche allo sviluppo di progettazioni all'avanguardia come, per esempio, per l'eolico galleggiante. A riguardo di quest'ultimo, in questo periodo Saipem completa l'acquisizione delle attività legate all'eolico flottante di Naval Energies, che estendono il portafoglio di tecnologie da offrire ai suoi stakeholder.
La divisione utilizza tutte le risorse sopra elencate per la continua ricerca del massimo livello di sicurezza per le persone e l'ambiente, nell'interesse di tutti i suoi stakeholder.
La Divisione Engineering & Construction Offshore amministra attivamente il proprio portafoglio di asset con l'obiettivo di adattare la flotta alle necessità del mercato strategico in cui si inserisce.
Saipem serve il mercato sottomarino grazie a navi estremamente versatili, tra cui la FDS 2 e la FDS, i fiori all'occhiello della flotta. La nave FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri e largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico di classe 3 (DP3) e un sistema di prefabbricazione di tubi, è dotata di una torre di varo a "J" verticale con una capacità di ritenuta di 2.000 tonnellate in grado di posare tubi in quadruplo giunto di diametro fino a 36 pollici. Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e due verricelli da 750 e 500 tonnellate, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. La nave FDS è dotata invece di un sistema di posizionamento dinamico (DP3), una gru con capacità di sollevamento di 600 tonnellate e un sistema per la posa di condotte in grado di lavorare in acque profonde oltre 2.000 metri.
La nave Saipem Constellation, per la posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay e lo sviluppo sottomarino, completa le capacità di Saipem nel mercato sottomarino. Il mezzo, con il suo sistema di posizionamento dinamico (DP3), la classificazione Ice Class, le capacità di posa multipla fino a 800 tonnellate, la gru da 3.000 tonnellate, rappresenta da un lato una nave unica nella categoria "one-stop-shop" per eseguire complessi progetti in acque profonde, e dall'altro lato possiede tutte le capacità per servire sia il mercato convenzionale sia specifici progetti di parchi eolici.
La flotta Saipem comprende anche la nave semisommergibile Saipem 7000, dotata di un sistema di posizionamento dinamico di classe 3 con capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate, rappresentando così un solido asset in grado di servire diversi mercati, tra i quali, in primo luogo, parchi eolici offshore e decommissioning. Nel mercato delle condotte, tra la flotta di proprietà Saipem, spicca la nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, che è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri ad alte profondità, con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità. Le sue caratteristiche principali sono: il posizionamento dinamico di classe 3 (DP3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, la linea di varo a elevata automazione, lo stinger modulare per il varo sia a basse che ad alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi.
Oltre a quanto sopra, la divisione gestisce altri asset strategici di proprietà o a noleggio, il cui scopo principale è servire il mercato convenzionale.
Tra questi: Saipem Endeavour, un pontone con capacità di posa in configurazione a "S" di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate; Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di 001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 14
ormeggio in acque profonde fino a 3.000 metri e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate; Dehe, nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 metri di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S".
Dopo un 2020 nel quale l'industria dell'energia ha subìto impatti senza precedenti a causa della pandemia COVID-19, ci si attende che il 2021 mostri una tendenza positiva. Negli ultimi mesi gli operatori energetici hanno rivisto le loro strategie di lungo termine, a tal punto che molti di loro stanno riequilibrando il loro portafoglio di attività. Gli operatori Oil&Gas, che ora stanno modificando il loro brand verso quello di società energetiche, stanno investendo sempre più nel campo delle rinnovabili, abbassando leggermente il livello di priorità nello sviluppo dei loro asset Oil&Gas, e in alcuni casi dispiegando strategie di tipo M&A alla ricerca di sinergie e ottimizzazione di costi e rischi.
In conseguenza di tutto ciò, il mercato delle energie rinnovabili offshore, incluso l'eolico, continua la sua crescita robusta e inarrestabile, dato che oggi gli operatori vedono gli investimenti in tale campo meno rischiosi, attraenti e, soprattutto, sostenibili, idonei quindi a beneficiare dei loro capitali. Le attività commerciali ed esecutive sono previste in aumento, anche grazie al miglioramento delle condizioni logistiche a livello globale. Il settore dell'eolico offshore vede un alto livello di attività legate agli sviluppi in Nord Europa (Francia inclusa), Asia-Pacifico, così come in regioni emergenti, tra cui gli Stati Uniti, dove assistiamo a un'ambizione rinnovata e rafforzata degli Stati che desiderano mantenere o potenziare i propri obiettivi in termini di capacità. Gli sviluppi tecnologici, le partnership, robusti afflussi di capitali sono destinati a sostenere la crescita di questo segmento nel prossimo futuro e oltre.
Nel mercato Oil&Gas in generale assistiamo a un recupero dell'attività commerciale suggestiva di ragionevoli aspettative di ripresa nel breve periodo, mentre le attività esecutive a livello globale continuano a risentire del bassissimo livello di assegnazioni del 2020.
Per quanto riguarda il mercato convenzionale, possiamo confermare la resilienza del settore legato alle acque basse del Medio Oriente. L'Arabia Saudita procede con i suoi principali sviluppi, mentre il Qatar, a dispetto di qualche ritardo nell'assegnazione di alcuni progetti, continua a perseguire l'obiettivo di diventare il primo esportatore al mondo di gas, rimanendo perciò fermo nel suo impegno a procedere con i propri sviluppi di gas offshore (come il giacimento North Field) per supportare la capacità di produzione di gas naturale liquefatto. Gli Emirati Arabi Uniti stanno anch'essi procedendo con i propri sviluppi Oil&Gas, mirati a soddisfare il fabbisogno interno di energia. Il mercato convenzionale sta inoltre vivendo un crescente interesse degli operatori nelle aree Africa del Nord e Ovest dove un certo numero di sviluppi sta venendo a galla, specialmente legati al gas, sebbene siano a differenti stadi di avanzamento e pertanto potrebbero non materializzarsi nell'immediato.
Legato agli sviluppi del gas, il mercato delle condotte di esportazione e trasporto si è sempre mostrato discontinuo, dato che i progetti di maggiori dimensioni si materializzano occasionalmente. Se da un lato alcuni progetti in Asia Pacifico sono ancora in stand-by, ma attesi ripartire presto, nel Mar Mediterraneo ci sono sviluppi di grandi infrastrutture per trasporto gas che sono ancora nelle prime fasi, ma appaiono molto promettenti.
Il mercato degli sviluppi sottomarini è tra quelli che hanno sofferto maggiormente nel recente passato, dato che i clienti da un lato hanno ritardato o abbandonato progetti ad alto rischio o in pareggio e dall'atro stanno riprendendo le attività cercando strategie per diminuire i costi. L'Africa è una delle regioni più impattate, con il Mozambico, che sta sperimentando dei ritardi anche a causa di questioni di sicurezza, e l'Africa Occidentale. In quest'ultima regione si vedono segnali di un possibile recupero nel breve termine, che potrebbe manifestarsi con sviluppi integrali di nuovi campi o tramite collegamento a impianti di campi limitrofi. Dal lato opposto l'America è molto attiva, specialmente in Guyana, dove gli sviluppi procedono a pieno ritmo, in Suriname, che promette di essere la nuova provincia del petrolio, e Brasile dove vi è un massiccio programma di sviluppi in acque profonde. Altrove il mercato del Nord Europa è sostenuto dal regime fiscale favorevole che la Norvegia ha istituito per contrastare gli effetti della crisi.
Nella Divisione Engineering & Construction Offshore gli investimenti sostenuti nel corso del primo semestre del 2021 sono principalmente riconducibili a interventi di upgrading della barge Saipem Endeavour, manutenzione straordinaria dei mezzi navali FDS e FDS 2, manutenzione straordinaria della barge Castoro 12 e interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.
Le acquisizioni più significative nel corso del primo semestre del 2021 sono relative a:
≥ per conto di Qatargas, in Qatar, un contratto EPCI per il North Field Production Sustainability Pipelines Project (pacchetto "EPCL") che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di tre condotte di esportazione offshore e relative opere di collegamento a terra. Il nuovo contratto fa parte dello sviluppo del plateau produttivo di North Field, che include anche l'EPCI degli impianti offshore (pacchetto "EPCO") precedentemente assegnato a Saipem;
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 15
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso del primo semestre del 2021. In generale, l'avanzamento dei contratti descritti di seguito risente ancora dell'emergenza COVID-19.
In Guyana, per conto di ExxonMobil:
Nel Golfo del Messico:
In Brasile, per conto di Petrobras, stanno progredendo le attività di ingegneria e approvvigionamento per il progetto Buzios 5, che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di riser steel lazy wave, ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzo e relative strutture per lo sviluppo del campo Buzios.
In Egitto, per conto di Petrobel, sono ultimate le attività di fabbricazione e installazione per il progetto Zohr Rup, che prevedeva lavori di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione per la fase "Ramp Up to Plateau" del progetto di sviluppo per l'estrazione di gas del campo Zohr ed è stato rilasciato il certificato di Accettazione Provvisoria. Nell'ambito dello stesso progetto il cliente ha dato istruzioni affinché si proceda con il collegamento di pozzi addizionali, il che consiste nella fabbricazione, trasporto e installazione di condotte di connessione (jumper). Si prevede che le operazioni di installazione possano cominciare nel primo trimestre del 2022.
≥ per conto di Eni Angola:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 16
In Asia, presso la yard di Karimun, dopo aver completato la fase di approvvigionamento, è in corso la fabbricazione di 32 jacket per il parco eolico Formosa II a Taiwan, per conto di Jan De Nul.
Nel Mare del Nord:
In Arabia Saudita,
In Qatar,
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, sono stati completati l'installazione di piattaforme e condotte offshore, il rock dumping e il commissioning per il progetto Tangguh LNG Expansion. Inoltre, è stata svolta l'attività di ingegneria per alcuni lavori supplementari, con alcune operazioni offshore programmate a fine esercizio 2021.
Nel Mare del Nord, per conto di PremierOil, è stata ultimata l'installazione offshore relativa al progetto Tolmount, che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento e l'installazione di un gasdotto di esportazione da 20 pollici e relativa linea del metanolo di piggy-back. Rimane da completare l'installazione dello spool prevista nel corso del 2021.
Nel Mar Baltico, per conto di Gaz System SA, relativamente al progetto Baltic, si prevede che le attività di installazione delle condotte rivestite in cemento per il trasporto di gas tra Danimarca e Polonia abbiano inizio alla fine di giugno con il Castorone e in luglio con il Castoro Sei. Le attività di microtunneling sono terminate in Polonia, mentre sono in corso in Danimarca. Inoltre, stanno progredendo le operazioni di dragaggio e rock dumping lungo il percorso delle condotte.
In Africa Occidentale:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 17
In Azerbaijan,
| Mezzi navali al 30 giugno 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Saipem 7000 | Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di | |||
| gru per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 metri. |
||||
| Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità | ||||
| reel-lay in acque ultra profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000 | ||||
| tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori ciascuno con capacità di 400 tonnellate. |
||||
| Saipem FDS | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre | |||
| i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con |
||||
| capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento | ||||
| fino a 600 tonnellate. | ||||
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la |
|||
| posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo | ||||
| giunto (stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a "S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
||||
| Castoro Sei | Nave posatubi semisommergibile con sistema di ormeggio per la posa di condotte di | |||
| largo diametro e in profondità fino a 1.000 metri. | ||||
| Castorone | Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta |
|||
| di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento | ||||
| fino a 750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di |
||||
| stoccaggio a bordo delle stesse. | ||||
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde |
|||
| fino a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate. | ||||
| Dehe | Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti | |||
| pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 m di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 |
||||
| tonnellate in configurazione a "S". | ||||
| Saipem Endeavour | Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio |
|||
| giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260 | ||||
| tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una |
||||
| gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. | ||||
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco | |||
| Castoro 12 | profonde. Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in |
|||
| bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. | ||||
| Castoro 16 | Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
|||
| Ersai 1 | Pontone per sollevamento pesante e installazione con possibilità di lavorare adagiata | |||
| sul fondo del mare e in grado di posare con configurazione a "S", dotata di due gru cingolate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate. |
||||
| Ersai 2 | Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate. | |||
| Ersai 3 | Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone. | |||
| Ersai 4 Bautino 1 |
Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone. Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. |
|||
| Bautino 2 e 3 | Bettoline per esecuzione tie-in e trasporto materiali. | |||
| Ersai 400 | Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di evacuazione per H2S. |
|||
| Castoro XI | Bettolina da trasporto carichi pesanti. | |||
| Castoro 14 | Bettolina da carico in coperta. | |||
| S42 | Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per varo a "J" della Saipem 7000. |
|||
| S43 | Bettolina da carico in coperta. | |||
| S44 S45 |
Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. |
|||
| S46 | Bettolina da carico in coperta. | |||
| S47 S 600 |
Bettolina da carico in coperta. Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |
|||
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 19
Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un forte orientamento verso attività in aree difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.
Saipem ha raggiunto un posizionamento competitivo globale di eccellenza, fornendo una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
Con l'ambizione di crescere e adeguandosi alle specificità regionali dei vari mercati tradizionali, e con l'obiettivo di eccellere nei segmenti a più alta tecnologia della transizione energetica, la Divisione Engineering & Construction Onshore si è dotata di un'organizzazione operativa focalizzata su aree geografiche (Europa/Russia/Caspio, Americhe, Nord Africa/Medio Oriente, Asia-Pacifico, Arabia Saudita, West Africa, East Africa), per i segmenti tradizionali dell'upstream, midstream e downstream, e su linee di prodotto per i segmenti Infrastrutture e New Energies supportate trasversalmente da centri di competenza (HUB) di ingegneria, approvvigionamenti e costruzione, e da altre funzioni di supporto.
Nel corso del semestre sono continuate iniziative di sviluppo allo scopo di trasformare e rendere efficienti i processi di lavoro mediante digitalizzazione.
Con riferimento alla transizione energetica, Saipem sta fortemente investendo su temi quali la cattura, lo stoccaggio e il riutilizzo della CO2, l'idrogeno, e più in generale nelle iniziative relative alla riduzione dell'impronta carbonica ("carbon footprint") degli impianti tradizionali, al design di "green facility", nonché temi di "economia circolare e recupero energia/acqua", anche in ambiti ancora basati sullo sfruttamento di fonti energetiche tradizionali.
In numerosi mercati, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del local content nella realizzazione dei progetti.
Nel corso del primo semestre si è gradualmente stabilizzata la situazione contingente connessa alla pandemia COVID-19 in termini di impatti sulle dinamiche domanda/offerta di energia primaria, in ambito mobilità, consumi e attività produttive a livello globale. Nonostante una ripresa dei prezzi delle commodity energetiche, gli scenari di investimento nei mercati tradizionali di riferimento di Saipem risultano ancora visbilmente al di sotto rispetto a livelli pre-COVID, con un calo generalizzato delle assegnazioni di nuovi contratti nel corso del semestre, lo slittamento di alcune iniziative agli anni successivi, nonché la cancellazione di alcuni progetti. La situazione assume toni più o meno accentuati a seconda dei segmenti e delle aree geografiche in cui Saipem opera e dell'orizzonte temporale considerato. In generale, le dinamiche dell'energy transition sembrano comunque favorire da un lato il gas rispetto agli altri combustibili fossili e dall'altro l'utilizzo di tecnologie finalizzate alla decarbonizzazione delle fonti fossili (CCUS) e alla riduzione delle emissioni diffuse di CO2 (ad esempio attraverso l'utilizzo dell'idrogeno come vettore energetico).
Il volume dei contratti assegnati nel primo semestre del 2021 sul mercato di riferimento per la Divisione è in gran parte relativo al segmento GNL, seguito dai Floaters e dal Petrolchimico.
In ottica di breve-medio periodo, si evince una persistenza del segmento Downstream, dove rimangono confermati rilevanti volumi di investimenti in Europa, Russia e Asia per Raffinerie e Petrolchimica, nonché per i Fertilizzanti in Africa, nelle Americhe e in Medio Oriente. Il mercato GNL, a valle del recente sanzionamento del Qatar con il programma di NFE, vede iniziative a medio termine in Far East, Americhe e Russia, sia come "new-built", che come estensioni di impianti esistenti. Da rilevare una leggera flessione nei segmenti più sensibili al prezzo del barile. In ambito Upstream, a valle del forte rallentamento degli scorsi due anni, sono visibili segnali di ripresa degli investimenti negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita.
Il segmento delle Infrastrutture conferma i segnali positivi di grandi investimenti a livello internazionale sia nei mercati tradizionali (Europa e Nord America) che nei nuovi mercati (Nord Africa, Medio ed Estremo Oriente, India e Russia) seppur su livelli inferiori rispetto agli scenari pre-pandemici. Per quanto riguarda le rinnovabili (solare) e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, gestione CO2 e biocombustibili e biochimica), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 20
Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti sostenuti nel corso del primo semestre del 2021 sono relativi principalmente all'acquisto e al mantenimento di attrezzature, nonché al completamento dell'impianto di Saint Felicién, in Canada, incluso nel perimetro di acquisto della tecnologia CO2 Solutions.
Le acquisizioni più rilevanti del primo semestre del 2021 sono le seguenti:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2021. In generale l'avanzamento dei contratti descritti di seguito risente ancora dell'emergenza COVID-19.
In Arabia Saudita,
Sempre in Arabia Saudita, per conto di Petrorabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical), è stato raggiunto il completamento meccanico per il progetto Rabigh II inerente all'impianto di conversione delle nafte e al complesso per la produzione di composti aromatici e sono stati conclusi i lavori aggiuntivi aggiudicati nel secondo semestre del 2016 inerenti al pacchetto Utilities and Offsite Facilities. L'impianto è ora in fase di commissioning.
In Kuwait:
In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, le attività in cantiere continuano con le installazioni meccaniche ed elettrico strumentali. L'installazione dei moduli prefabbricati è prossima al completamento. Il progetto prevede l'esecuzione di infield engineering, pre-fabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.
In Oman, per conto di Duqm Refinery e Petrochemical Industries Co Llc, le attività di ingegneria e approvvigionamento sono completate, e continuano le attività di costruzione relative al progetto Duqm Refinery package 3. Il contratto prevede la realizzazione di tre pacchetti distinti come scopo e locazione. Due di questi pacchetti prossimi al completamento meccanico e il terzo in fase di ramp-up.
In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, sono iniziate le attività di ingegneria e procurement, nonché le attività preparatorie all'apertura del cantiere per la realizzazione di un'unità di Ammonia nel sito di Mishor Rotem.
In Cile, per conto del consorzio Caitan (Mitsui-Tedagua), sono state completate le attività di avviamento e sono in corso le attività di commissioning relative al progetto Spence Growth Option per lo sviluppo di un impianto di dissalazione e trasporto dell'acqua nel nord del Cile. Il progetto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning e fornirà acqua desalinizzata alla miniera Spence, di proprietà della compagnia mineraria BHP, situata a 1.710 metri sul livello del mare.
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, sono concluse le attività di ingegneria, acquisto materiali, logistiche di consegna dei materiali e costruzione delle infrastrutture. In parallelo sono in corso i lavori meccanici per le unità di impianto del progetto Tangguh LNG Expansion, che prevede la realizzazione del terzo treno GNL onshore del sito e dei servizi ausiliari, di un jetty GNL e le relative infrastrutture.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 21
In Mozambico, per conto di Total (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), sono in stato avanzato sia le attività di progettazione che di approvvigionamento materiali e sono stati finalizzati tutti i subcontratti per i lavori preliminari e per quelli chiave relativi a lavori definitivi. Sono state completate le attività di preparazione del sito in molte aree, incluse quelle critiche, e sono iniziate le attività di costruzione dell'impianto. Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto GNL composto da due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione.
Tuttavia, a causa dell'instabile situazione di sicurezza nel Nord del Mozambico, culminata il 24 marzo 2021 in una serie di attacchi di natura armata presso la città di Palma, su istruzione del cliente Total, le attività in cantiere sono state gradualmente ridotte. In data 26 aprile 2021 Total ha dichiarato le force majeure sul progetto LNG Mozambique. Saipem ha evacuato il sito, ha continuato a gestire la parte residua delle attività di progetto fuori dal Paese, per quanto non oggetto di sospensione. Saipem ha altresì valutato in stretta cooperazione con il cliente le misure per preservare il valore del progetto e assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno 001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 22
ripristinate le condizioni di sicurezza dell'area. Non sono pertanto attesi contributi significativi dal progetto nella parte restante del 2021, con l'eccezione del rimborso di costi già sostenuti e da sostenere per la sospensione e la sicurezza.
In Uganda, per conto di Yatra Africa (che sta sviluppando e gestendo l'investimento per conto del Governo ugandese), è stata consegnata la prima fase del FEED per una raffineria grass roots a Hoima con relativa pipeline di oltre 200 chilometri e stoccaggio remoto nei pressi di Kampala. La raffineria si inserisce all'interno del più ampio progetto ugandese che mira a sfruttare al meglio i giacimenti recentemente scoperti nella regione di Albertine Graben vicino al Lago Albert.
In Serbia, per conto di Infrastructure Development and Construction (IDC), sono terminate le attività di progettazione, di costruzione e posa per il progetto Transmission Gas Pipeline (Interconnector) Border of Bulgaria-Border of Hungarye sono in completamento le attività di ingegneria di campo per la stazione di compressione.
In Russia, per conto di Gazpromneft, sono in corso le attività di progettazione, approvvigionamento e costruzione per la realizzazione di un'unità di recupero zolfo per la raffineria di Mosca.
In Italia:
Il mercato FPSO si conferma in volumi, pur con le incertezze di questo periodo che hanno portato a posticipare alcune assegnazioni inizialmente previste per il 2020 e il 2021. Sostenuti dalla ripresa dei prezzi del petrolio, diversi studi di fattibilità, FEED e gare per contratti EPC e L&O (Lease and Operate) sono attualmente in corso (soprattutto in aree quali Brasile e West Africa), e le compagnie petrolifere esprimono fiducia nell'approvare le decisioni finali di investimento (FID) entro il 2021.
Il mercato FLNG/FSRU mostra dei segnali di ripresa, in particolare nel bacino del Mediterraneo e in Asia.
I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitoria, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 60.000 barili.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2021.
In Indonesia, per conto di Eni East Sepinggan Ltd, è stato completato il progetto Merakes Development, che prevede l'ampliamento della capacità produttiva dell'unità FPU del campo gas Jangkrik. L'unità è attualmente in produzione dopo aver passato con successo il performance test.
In Russia:
moduli superiori degli impianti dei treni di liquefazione di gas naturale che saranno installati sulle tre strutture di supporto e stoccaggio in cemento armato (GBS).
Negli Emirati Arabi Uniti, per conto di Eni, prosegue la fornitura dei servizi per le attività di lay-up e preservazione della FPSO Firenze, in attesa dei lavori di ammodernamento per una rilocazione dell'unità in un campo petrolifero offshore in Nigeria.
Infine, in Angola, per conto di Total, proseguono i servizi di operations e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata di sette anni più ulteriori otto opzionali.
Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del primo semestre del 2021 hanno inoltre operato:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 24
A giugno 2021 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di dodici mezzi, così suddivisi: cinque unità ultra deep-water/deep-water per operazioni oltre i 3.300 piedi di profondità (le drillship Saipem 10000 e Saipem 12000, i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), cinque high specification jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9), uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4) e un barge tender rig (Saipem TAD). Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà a eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9, unità di terzi e gestite da Saipem. Nel conteggio non vengono considerati gli standard jack-up Perro Negro 2 e Perro Negro 5 in quanto entrambi gli impianti hanno valore residuo pari al valore di rottamazione e sono destinati al disinvestimento.
Nel mese di giugno è stato inoltre finalizzato un contratto di noleggio con opzione di acquisto per la drillship Santorini, impianto ultra deep-water di 7a generazione in fase di completamento presso i cantieri di Samsung Heavy Industries (dove sono state realizzate sia la Saipem 10000, sia la Saipem 12000). La nave sarà consegnata a Saipem nel corso del mese di novembre e impiegata in attività operative a partire dal 2022.
Nel corso del semestre la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso), in Africa Occidentale (Angola e Ghana), in Mozambico, in Messico e in Arabia Saudita.
Il primo semestre dell'esercizio si è aperto, in coerenza con la chiusura del 2020, con un contesto di mercato ancora fortemente influenzato dalla crisi iniziata nell'anno precedente prima per via di tensioni tra i Paesi produttori di petrolio e, successivamente, ulteriormente aggravatasi con lo scoppio della pandemia COVID-19.
I piani di attività delle Oil Company hanno quindi risentito ancora della significativa revisione degli investimenti varata durante l'inizio di tale crisi e, seppur in un contesto di relativa stabilità del prezzo del petrolio (oscillato principalmente intorno a 60 dollari al barile, con punte verso le fine del semestre anche oltre i 70), la pressione sulle rate è rimasta molto forte e la competizione piuttosto elevata.
La preferenza del mercato per impianti tecnologicamente più moderni è stata nuovamente confermata sia nello shallow water sia nel deep water, come testimoniato dalle più alte percentuali di utilizzo registrate in questi segmenti (tra il 70 e l'80%) rispetto agli impianti più datati.
In conseguenza di quanto riportato, l'attività di uscita dal mercato di impianti di perforazione, ripresa con vigore nel 2020, è continuata anche nel primo semestre del 2021; oltre 35 impianti, il 6% circa dell'offerta mondiale, sono stati definitivamente ritirati, un numero simile a quanto registrato durante l'intero 2020.
Il calo del mercato ha continuato a colpire in generale le perfomance economiche di tutti i principali contrattisti di perforazione, alcuni dei quali sono dovuti ricorrere nel 2020 a operazioni di ristrutturazione dell'esposizione debitoria e di revisione della composizione della flotta per poter fronteggiare l'attuale scenario di mercato.
Il numero degli impianti in fase di completamento nei cantieri navali continua a essere in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, ma rimane ancora significativo: a giugno 59 nuove unità sono infatti in fase di realizzazione (34 jack-up, 7 semisommergibili e 18 drillship), di cui solo 5 risultano avere un impegno contrattuale per il loro utilizzo dopo la conclusione dei lavori di costruzione.
L'elevato numero di nuove unità in costruzione, l'incremento del retirement uniti alla necessità di procedere a una ristrutturazione che ha accumunato molti contrattisti rappresentano modifiche del segmento Drilling Offshore che ci si aspetta potranno avere effetti significativi nel medio periodo.
Tra le acquisizioni più significative relative alla prima parte dell'esercizio si segnalano:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 25
Gli investimenti sostenuti nel corso del primo semestre del 2021 hanno riguardato interventi di rimessa in classe e di adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione finalizzata al rinnovo della certificazione di classe vi sono stati in particolare il jack-up Perro Negro 8 e la drillship Saipem 10000.
Nel corso del primo semestre del 2021 la gestione delle problematiche legate alla pandemia COVID-19 ha continuato a coinvolgere tutta la flotta Drilling Offshore di Saipem. Sono state messe in atto una serie di azioni quali ad esempio piani di emergenza, revisione delle turnazioni, test pre-imbarco e programmazione delle quarantene relative al personale operativo in coerenza con le normative dei vari Paesi dove hanno avuto luogo i progetti. Grazie a queste azioni, che hanno riguardato tutti gli impianti, si è riusciti a garantire una sostanziale continuità operativa, dando priorità alla salute e alla sicurezza.
Nel corso del semestre la flotta è stata impegnata nel seguente modo:
L'utilizzo dei principali mezzi navali durante il primo semestre del 2021 è stato il seguente:
| Primo semestre 2021 | |||
|---|---|---|---|
| (N. giorni) | venduti | non operativi | |
| 181 | - | ||
| 165 | 16 (1) | ||
| - | 181 (1) | ||
| 181 | - | ||
| 181 | - | ||
| - | 181 (2) | ||
| 181 | - | ||
| - | 181 (2) | ||
| 181 | - | ||
| 73 | 108 (3) | ||
| 181 | - | ||
| 181 | - | ||
| 181 | - | ||
| - | 181 (1) | ||
(1) Giorni in cui il mezzo è stato inattivo senza contratto.
(2) Impianti destinati al disinvestimento secondo la normativa attuale (green recycling).
(3) Giorni in cui il mezzo è stato in parte interessato da lavori di rimessa in classe/approntamento e in parte è rimasto inattivo senza contratto.
(*) Mezzi a noleggio.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 26
A giugno 2021 la flotta Drilling Onshore si compone di 66 unità disponibili per le operazioni in aggiunta a 17 impianti presenti in Venezuela non idonei all'utilizzo e totalmente svalutati. La Divisione Drilling Onshore ha gestito per tutto il semestre 1 unità di proprietà di terzi. Le aree di presenza operativa sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia e Argentina), il Medio Oriente (Arabia Saudita e Kuwait) e l'Africa con Congo e Marocco.
A livello globale, le previsioni per il segmento delle perforazioni terra mostrano per il 2021 alcuni segnali di miglioramento rispetto ai valori di fine 2020, grazie anche a una graduale ripresa delle aggiudicazioni di nuovi contratti.
Nel corso del semestre in Nord America, mercato storicamente molto reattivo all'andamento dei prezzi del petrolio, si è verificata una crescita delle operazioni in termini di rig attivi, nuovi pozzi e metri perforati, che ha portato anche a un significativo aumento degli investimenti. Nello stesso periodo e nello specifico per i mercati di riferimento di Saipem (Europa, Africa, Medio Oriente e America Latina), il contesto ha evidenziato complessivamente un moderato recupero negli investimenti e nel numero di rig rispetto al secondo semestre dello scorso anno. L'area geografica più dinamica risulta essere l'America Latina, in particolar modo il Perù, la Colombia, l'Ecuador e l'Argentina, che rappresenta circa il 30% del mercato regionale, dove sta ripartendo l'attività commerciale precedentemente rallentata dalla pandemia. Atteso, invece nel secondo semestre, il recupero nelle restanti aree di interesse per Saipem (Europa, Africa e Medio Oriente).
Gli investimenti realizzati nel corso del primo semestre del 2021 hanno riguardato la manutenzione straordinaria volta alla riattivazione di alcuni impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché interventi di mantenimento di mezzi già operanti. Sono stati inoltre effettuati interventi di upgrading e integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti.
Nel corso del primo semestre del 2021 la Divisione Drilling Onshore ha acquisito 2 nuovi contratti in Sud America: esattamente in Colombia un progetto di 4 anni e in Ecuador un progetto di 1 anno. Inoltre, ci sono state delle importanti estensioni di contratti in Medio Oriente della durata di 10 anni e 5 anni.
Nel primo semestre del 2021 sono stati completati 58 pozzi (di cui 7 work-over), per un totale di 217.466 metri perforati.
Saipem ha operato, nelle seguenti aree:
Saipem, nell'ambito di contratti già acquisiti, si è impegnata a fornire al cliente KOC. Negli Emirati Arabi Uniti è presente un'unità inattiva;
≥ resto del mondo: in Congo sono state svolte attività di perforazione per conto di Eni Congo SA con la gestione di un'unità di proprietà del cliente.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 27
L'attività operativa ha registrato un utilizzo medio degli impianti pari al 35,4% (51,3% nel corrispondente periodo del 2020) inclusivo anche degli impianti venezuelani. L'utilizzo medio escluso gli impianti venezuelani è pari al 44,6% (64,5% nel corrispondente periodo del 2020). Il tasso di utilizzo più alto è stato registrato nella regione che fa riferimento a Europa, Medio Oriente e Africa dove la flotta operativa ha registrato una flessione rispetto al 2020 registrando un 55% di giorni venduti (90% nel corrispondente periodo del 2020).
Il numero di impianti presenti al 30 giugno 2021 nella regione è pari a 36 (così come nel corrispondente periodo del 2020). Inoltre è stato utilizzato 1 impianto di terzi in Congo.
In America Latina è stato registrato il tasso di utilizzo medio leggermente più basso (20,4%, mentre nel corrispondente periodo del 2020 era pari al 21,6%) considerando gli impianti venezuelani. L'utilizzo medio nella regione è pari al 32% (33,8% nel corrispondente periodo del 2020) se si escludono gli impianti venezuelani.
Il numero di impianti presenti al 30 giugno 2021 nella regione è pari a 30 (così come nel corrispondente periodo del 2020) senza includere i 17 impianti presenti in Venezuela.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 28
In linea con quanto riportato nell'analogo capitolo nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020 viene riportato di seguito un quadro generale sulle considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle principali misure di mitigazione poste in essere sino ad oggi.
La diffusione della pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem in quanto il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale. Nel corso del primo semestre del 2021 il settore energetico ha mostrato alcuni segnali di ripresa in ragione del recupero della domanda di energia e in particolare di petrolio. La conseguenza di questo riequilibrio dei fondamentali di mercato è stata, nel corso del primo semestre del 2021, il prezzo del petrolio, che si è mosso al di sopra delle aspettative di sei mesi fa, superando anche i valori del 2019. Il ritorno alla produzione del petrolio sta avvenendo ora in maniera graduale nelle diverse aree geografiche, con una ripresa prudente sia in Nord America che in Medio Oriente. Negli anni successivi, coerentemente con il ritorno verso i livelli precrisi, i principali analisti prevedono un riallineamento del prezzo ai valori riscontrati sul mercato prima dello scoppio della pandemia.
A livello complessivo i segnali positivi visibili ad oggi si stima si possano tradurre in un recupero degli investimenti nel settore dell'Oil&Gas, sintomo anche di una strategia conservativa da parte degli operatori che, da un lato confermano l'obiettivo di mantenere la solidità del proprio assetto finanziario e, al contempo, quello di diversificare il proprio portafoglio di investimenti in modo da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Nel primo semestre del 2021 il Gruppo Saipem ha continuato a effettuare un'approfondita e costante analisi in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Il Gruppo Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e, nel contempo, assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a gestire l'attuale situazione emergenziale mantenendo elevati i livelli di presidio e le misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.
Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi.
Aspetti finanziari: Saipem effettua un monitoraggio costante e completo della liquidità di Gruppo, corrente e prospettica, attraverso il calcolo di una serie di specifici KRI (Key Risk Indicator) che tengono conto della generazione di cassa prevista e della concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie. Al 30 giugno 2021 sono presenti contratti di finanziamento bancario, ivi compresa una linea Revolving Credit Facility da 1 miliardo di euro, contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA, rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Tenuto conto del valore dell'EBITDA del primo semestre e delle aspettative relative al secondo semestre, la Società intende esaminare tempestivamente con i propri finanziatori le modalità di intervento più appropriate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
Nell'ambito di una strategia volta a una gestione proattiva del debito in scadenza, mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nel mese di marzo 2021 la società del Gruppo Saipem Finance International BV ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza marzo 2028, mirato al rifinanziamento anticipato delle scadenze dei prossimi anni. L'emissione è stata effettuata a valere sull'Euro Medium Term Note Programme istituito ad aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Tale programma è rinnovato su base annuale in funzione delle operazioni pianificate.
L'ammontare di prestiti obbligazionari complessivamente outstanding ad oggi risulta pari a 2.500 milioni di euro, suddivisi in cinque obbligazioni dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuna, con scadenze previste negli esercizi 2022, 2023, 2025, 2026 e 2028.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 29
Ne consegue che l'indebitamento finanziario del Gruppo Saipem risulta svilupparsi principalmente su un orizzonte temporale di medio termine.
Quale ulteriore margine di sicurezza a rafforzare la posizione di liquidità del Gruppo presso le società consolidate o JV, pari a circa 2,3 miliardi di euro, si aggiunge la linea Revolving Credit Facility committed da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023 e ad oggi non utilizzata.
Di conseguenza, allo stato attuale Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le future necessità finanziarie. Questo fatto, unitamente al controllo e all'utilizzo efficiente della propria liquidità, presenta una situazione tale da non prevedere ulteriori interventi finanziari.
Tenuto conto del peggioramento delle dinamiche economiche-finanziarie come conseguenza della pandemia, un'attenzione particolare è riservata, anche, alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali; (ii) strumenti derivati di copertura e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.
Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.
Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti.
Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2021-2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2021 e predisposto utilizzando le migliori stime disponibili, e sono stati confermati in occasione del sanity check del Piano al 30 giugno 2021. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 30 giugno 2021 non sono state registrate svalutazioni.
Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante le attuali condizioni di incertezza diviene quindi necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.
Inoltre è stata rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19, avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione della continua evoluzione del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
A tal fine, Saipem, anche per il primo semestre del 2021, ha mantenuto l'identificazione di tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:
1. Costi direttamente connessi al COVID-19 (special items): sono i costi direttamente connessi al COVID-19 in quanto sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del primo semestre del 2021 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 36 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone).
2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 30
mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tali costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.
3. Costi "to be evaluated case by case": sono costi diretti di progetto per i quali la Società dichiara la "causa di forza maggiore" o che sono sostenuti per personale tenuto in stand-by causa lockdown, la cui allocazione va valutata caso per caso in virtù della particolarità della situazione, del cliente, del contratto, etc. Non sono state identificate casistiche specifiche e quantificabili di questa fattispecie.
Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come l'incertezza sulla ripresa economica mondiale continui nonostante qualche segnale di recupero del nostro settore principalmente legato alla ripresa del prezzo della commodity.
Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.
Va inoltre osservato che, per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a giugno 2021, è caratterizzato per oltre il 78% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).
Business outlook: il 2021 permane condizionato dall'incertezza conseguente al persistere della pandemia. Nel primo semestre dell'anno, agli effetti sul business dell'emergenza sanitaria, si sono aggiunte alcune questioni specifiche di un progetto condizionando la performance operativa. Lo scenario di business per il 2021 rimane inevitabilmente influenzato da tali eventi. Outlook per la seconda metà del 2021:
≥ indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,6 miliardi di euro.
Questo scenario non tiene in considerazione un eventuale ulteriore significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia da COVID-19.
Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 può, in base alle informazioni ad oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.
I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem del primo semestre 2021 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
I risultati della Divisione XSIGHT non vengono comunicati separatamente al mercato, ma inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 31
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 | Var. % |
| 7.342 | Ricavi della gestione caratteristica | 3.675 | 3.200 | (12,9) |
| 12 | Altri ricavi e proventi | 2 | 2 | |
| (5.294) | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (2.550) | (2.753) | |
| (7) | Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (5) | (50) | |
| (1.625) | Costo del lavoro | (851) | (788) | |
| 428 | Margine operativo lordo (EBITDA) | 271 | (389) | n.s. |
| (1.273) | Ammortamenti e svalutazioni | (982) | (249) | |
| (845) | Risultato operativo (EBIT) | (711) | (638) | (10,3) |
| (166) | Proventi (oneri) finanziari netti | (95) | (56) | |
| 37 | Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 10 | (25) | |
| (974) | Risultato prima delle imposte | (796) | (719) | (9,7) |
| (143) | Imposte sul reddito | (74) | (60) | |
| (1.117) | Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | (870) | (779) | (10,5) |
| (19) | Risultato di competenza di terzi azionisti | (15) | - | |
| (1.136) | Utile (perdita) del periodo | (885) | (779) | (12,0) |
I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del primo semestre del 2021 ammontano a 3.200 milioni di euro.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è negativo per 389 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 249 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel primo semestre del 2021 è pari a una perdita di 638 milioni di euro.
I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.
Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 56 milioni di euro, in diminuzione di 39 milioni di euro come conseguenza degli oneri sostenuti nel primo semestre del 2020 per il riacquisto delle obbligazioni con scadenza 2021, minori costi di copertura e minori oneri correlati alle passività finanziarie da leasing.
Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è negativo per 25 milioni di euro, in seguito al peggioramento dei risultati delle commesse eseguite in società valutate al patrimonio netto.
Il risultato prima delle imposte evidenzia una perdita di 719 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 60 milioni di euro rispetto ai 74 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, in riduzione per il minore reddito imponibile.
Il risultato netto è pari a una perdita di 779 milioni di euro (885 milioni di euro nel primo semestre del 2020), e sconta rispetto al risultato netto adjusted i seguenti special items, per un totale di 123 milioni di euro:
≥ oneri da riorganizzazione per 12 milioni di euro.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 32
Di seguito si dettagliano le voci del reporting impattate dagli special items nel primo semestre del 2021 e nel primo semestre del 2020:
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 | |
| (845) | Risultato operativo (EBIT) | (711) | (638) | |
| 868 | Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | 753 | 123 | |
| 23 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 42 | (515) |
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| (1.136) | Utile (perdita) del periodo | (885) | (779) |
| 868 | Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | 753 | 123 |
| (268) | Utile (perdita) del periodo adjusted | (132) | (656) |
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Drilling Onshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted | (395) | (105) | 14 | (29) | (515) |
| Accantonamento costi | - | 75 | - | - | 75 |
| Oneri da riorganizzazione | 7 | 5 | - | - | 12 |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 | 26 | 3 | 4 | 3 | 36 |
| Totale special items | (33) | (83) | (4) | (3) | (123) |
| EBIT | (428) | (188) | 10 | (32) | (638) |
L'impatto sull'EBITDA è pari all'impatto sull'EBIT.
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Drilling Onshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted | 17 | 23 | 13 | (11) | 42 |
| Impairment | - | - | 590 | - | 590 |
| Svalutazioni asset | 40 | 19 | 13 | 7 | 79 |
| Svalutazione circolante (1) | - | 7 | 11 | 2 | 20 |
| Chiusura contenziosi (1) | - | 20 | - | - | 20 |
| Oneri da riorganizzazione (1) | - | - | - | - | - |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) | 15 | 14 | 9 | 6 | 44 |
| Totale special items | (55) | (60) | (623) | (15) | (753) |
| EBIT | (38) | (37) | (610) | (26) | (711) |
(1) Totale 84 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 355 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 271 milioni di euro.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 33
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 | Var. % |
| 7.342 | Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 3.675 | 3.200 | (12,9) |
| 12 | Altri ricavi e proventi | 2 | 2 | |
| (5.185) | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (2.487) | (2.654) | |
| (7) | Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (5) | (50) | |
| (1.548) | Lavoro e oneri relativi | (830) | (764) | |
| 614 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 355 | (266) | n.s. |
| (591) | Ammortamenti e svalutazioni | (313) | (249) | |
| 23 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 42 | (515) | n.s. |
| (166) | Oneri finanziari netti | (95) | (56) | |
| 37 | Proventi netti su partecipazioni | 10 | (25) | |
| (106) | Risultato prima delle imposte adjusted | (43) | (596) | n.s. |
| (143) | Imposte sul reddito | (74) | (60) | |
| (249) | Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted | (117) | (656) | n.s. |
| (19) | Risultato di competenza di terzi azionisti | (15) | - | |
| (268) | Utile (perdita) dell'esercizio adjusted | (132) | (656) | n.s. |
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 | Var. % |
| 7.342 | Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 3.675 | 3.200 | (12,9) |
| (6.630) | Costi della produzione | (3.269) | (3.406) | |
| (352) | Costi di inattività | (188) | (136) | |
| (157) | Costi commerciali | (82) | (85) | |
| (35) | Costi di ricerca e sviluppo | (15) | (15) | |
| - | Proventi (oneri) diversi operativi netti | (2) | 4 | |
| (145) | Spese generali | (77) | (77) | |
| 23 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 42 | (515) | n.s. |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel primo semestre del 2021 ricavi della gestione caratteristica per 3.200 milioni di euro, con un decremento di 475 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2020 che riflette un rallentamento, in particolare per le attività di ingegneria e costruzioni, principalmente per il protrarsi degli effetti dell'emergenza sanitaria COVID-19 sulle attività operative, con ritardi nell'esecuzione dei progetti e il rinvio delle decisioni di investimento nei settori di interesse; la sospensione delle attività del progetto LNG onshore in Mozambico; i problemi specifici operativi di un progetto eolico offshore nel Mare del Nord.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 3.406 milioni di euro, con un incremento di 137 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2020, per effetto degli extra costi sostenuti su alcuni progetti nel settore Engineering & Costruction.
I costi di inattività sono diminuiti di 52 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2020 che aveva risentito dello slittamento di alcuni progetti a causa della pandemia COVID-19. I costi commerciali, pari a 85 milioni di euro, registrano un incremento di 3 milioni di euro.
Le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 15 milioni di euro, e le spese generali, pari a 77 milioni di euro, sono in linea rispetto al primo semestre del 2020.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 34
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| 2.749 | Ricavi della gestione caratteristica | 1.485 | 1.032 |
| (2.514) | Costo del venduto | (1.312) | (1.303) |
| 235 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 173 | (271) |
| (297) | Ammortamenti | (156) | (124) |
| (62) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 17 | (395) |
| (116) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (55) | (33) |
| (178) | Risultato operativo (EBIT) | (38) | (428) |
I ricavi del primo semestre del 2021 ammontano a 1.032 milioni di euro, in diminuzione del 30,5% rispetto al corrispondente periodo del 2020, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati in Africa e Medio Oriente in parte compensati dall'aumento dei volumi in Europa e in America.
Il costo del venduto, pari a 1.303 milioni di euro, nonostante i minori volumi, risulta pressoché in linea a quanto consuntivato nel primo semestre del 2020, in quanto gravato dalle problematiche operative registrate su un progetto eolico nel Mare del Nord.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2021 è negativo per 271 milioni di euro, rispetto al dato positivo di 173 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, pari all'11,6% dei ricavi. Il risultato è gravato dalle già citate problematiche operative e dal mancato contributo dei contratti di recente acquisizione in sostituzione dei progetti terminati nel 2020.
Gli ammortamenti sono inferiori di 32 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel primo semestre del 2020, per effetto della chiusura di un contratto di noleggio di un mezzo navale di terzi.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2021 registra una perdita di 428 milioni di euro e include costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 26 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 7 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| 3.882 | Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 1.769 | 1.843 |
| (3.689) | Costo del venduto | (1.705) | (1.913) |
| 193 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 64 | (70) |
| (78) | Ammortamenti | (41) | (35) |
| 115 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 23 | (105) |
| (96) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (60) | (83) |
| 19 | Risultato operativo (EBIT) | (37) | (188) |
I ricavi del primo semestre del 2021 ammontano a 1.843 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto al corrispondente periodo del 2020, riconducibile principalmente ai maggiori volumi realizzati in Africa Sub-Sahariana in buona parte compensati dai minori volumi sviluppati in Medio Oriente.
Il costo del venduto, pari a 1.913 milioni di euro, registra un aumento di 208 milioni di euro, rispetto al primo semestre del 2020, in coerenza con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2021 è negativo per 70 milioni di euro, rispetto al dato positivo di 64 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, pari al 3,6% dei ricavi; i margini risentono della sospensione del contratto LNG in Mozambico e degli extra costi di allungamento dei tempi di esecuzione di un progetto in Medio Oriente per le conseguenze relative al COVID-19.
Gli ammortamenti risultano pari a 35 milioni di euro, in diminuzione di 6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto dei minori ammortamenti di una base svalutata nel precedente esercizio.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2021 registra una perdita di 188 milioni di euro e include l'accantonamento oneri di circa 75 milioni di euro per una controversia legale relativa a un progetto già completato, derivanti dall'attività di periodico monitoraggio legale dell'evoluzione del complessivo contenzioso, costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 3 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 5 milioni di euro.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 35
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| 294 | Ricavi della gestione caratteristica | 185 | 167 |
| (221) | Costo del venduto | (122) | (122) |
| 73 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 63 | 45 |
| (89) | Ammortamenti | (50) | (31) |
| (16) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 13 | 14 |
| (629) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (623) | (4) |
| (645) | Risultato operativo (EBIT) | (610) | 10 |
I ricavi del primo semestre del 2021 ammontano a 167 milioni di euro, in diminuzione del 9,7% rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto principalmente del minore contributo della nave di perforazione Saipem 10000, in stand-by rate nel corso del primo trimestre, e del jack-up Perro Negro 8, inattivo nel corso del semestre, solo in parte compensato dalla maggiore operatività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8.
Il costo del venduto, pari a 122 milioni di euro, invariato rispetto al corrispondente periodo del 2020.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2021 ammonta a 45 milioni di euro, pari al 26,9% dei ricavi, rispetto ai 63 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, pari al 34,1%.
Gli ammortamenti ammontano a 31 milioni di euro, in riduzione di 19 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto dei minori ammortamenti sui mezzi oggetto di impairment registrato nel precedente esercizio.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2021 registra un utile di 10 milioni di euro e include costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 4 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| 417 | Ricavi della gestione caratteristica | 236 | 158 |
| (304) | Costo del venduto | (181) | (128) |
| 113 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 55 | 30 |
| (127) | Ammortamenti | (66) | (59) |
| (14) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | (11) | (29) |
| (27) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (15) | (3) |
| (41) | Risultato operativo (EBIT) | (26) | (32) |
I ricavi del primo semestre del 2021 ammontano a 158 milioni di euro, in diminuzione del 33,1% rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto dei minori volumi sviluppati in Arabia Saudita.
Il costo del venduto, pari a 128 milioni di euro, diminuisce rispetto al primo semestre del 2020, in coerenza con i minori volumi. Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2021 ammonta a 30 milioni di euro, pari al 19,0% dei ricavi, in diminuzione rispetto ai 55 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, pari al 23,3%.
Gli ammortamenti, pari a 59 milioni di euro, in diminuzione di 7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto dei minori ammortamenti sui mezzi svalutati nel precedente esercizio.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2021 registra una perdita di 32 milioni di euro e include costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 3 milioni di euro.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 36
Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di periodo.
| 30.06.2020 | (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 3.450 | Immobili, impianti e macchinari | 3.284 | 3.242 | ||
| 395 | Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 288 | 265 | ||
| 698 | Attività immateriali nette | 701 | 698 | ||
| 4.543 | 4.273 | 4.205 | |||
| 2.870 | - Engineering & Construction Offshore | 2.740 | 2.705 | ||
| 554 | - Engineering & Construction Onshore | 530 | 516 | ||
| 594 | - Drilling Offshore | 552 | 564 | ||
| 525 | - Drilling Onshore | 451 | 420 | ||
| 118 | Partecipazioni | 140 | 99 | ||
| 4.661 | Capitale immobilizzato | 4.413 | 4.304 | ||
| 120 | Capitale di esercizio netto | (2) | (537) | ||
| (239) Fondo per benefici ai dipendenti | (237) | (215) | |||
| - | Attività (passività) destinate alla vendita | - | - | ||
| 4.542 | Capitale investito netto | 4.174 | 3.552 | ||
| 3.132 | Patrimonio netto | 2.923 | 2.130 | ||
| 50 | Capitale e riserve di terzi | 25 | 25 | ||
| 901 | Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 | 872 | 1.101 | ||
| 459 | Passività finanziarie beni in leasing | 354 | 296 | ||
| 1.360 | Indebitamento finanziario netto | 1.226 | 1.397 | ||
| 4.542 | Coperture | 4.174 | 3.552 | ||
| 0,28 | Leverage ante IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) |
0,30 | 0,51 | ||
| 0,43 | Leverage post IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) |
0,42 | 0,65 | ||
| 1.010.977.439 | N. azioni emesse e sottoscritte | 1.010.977.439 | 1.010.977.439 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 84.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).
Il capitale immobilizzato si attesta al 30 giugno 2021 a 4.304 milioni di euro, con un decremento di 109 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La variazione deriva da investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni per 135 milioni di euro, dall'aumento del diritto di utilizzo dei beni in leasing pari a 31 milioni di euro, da ammortamenti per 249 milioni di euro, da disinvestimenti e write off per 6 milioni di euro, dalla variazione negativa delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 25 milioni di euro e dividendi per 21 milioni di euro, nonché dall'effetto netto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 26 milioni di euro.
Il capitale di esercizio netto aumenta di 535 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 2 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a un saldo negativo di 537 milioni di euro al 30 giugno 2021.
Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 215 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2020 di 22 milioni di euro, per effetto dell'utilizzo del fondo degli oneri da riorganizzazione.
A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 622 milioni di euro, attestandosi, al 30 giugno 2021, a 3.552 milioni di euro, rispetto a 4.174 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, al 30 giugno 2021 ammonta a 2.155 milioni di euro, in diminuzione di 793 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La diminuzione è riconducibile all'effetto negativo del risultato netto del periodo (779 milioni di euro), all'effetto negativo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity (46 milioni di euro) e all'effetto positivo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 32 milioni di euro.
L'indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 al 30 giugno 2021 ammonta a 1.101 milioni di euro, registrando un incremento di 229 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (872 milioni di euro), principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (296 milioni di euro) ammonta a 1.397 milioni di euro.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 37
| 30.06.2020 | (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|---|
| (64) | Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | (66) | (75) |
| 627 | Debiti verso banche esigibili a lungo termine | 584 | 521 |
| 1.495 | Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 1.993 | 1.992 |
| 2.058 | Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 2.438 | |
| (1.443) | Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.687) | (1.653) |
| (83) | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (68) | (56) |
| (2) | Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (342) | (495) |
| (199) | Debiti verso banche esigibili a breve termine | 387 | 265 |
| 540 | Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 71 | 602 |
| 30 | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | (1.639) | (1.337) |
| (1.157) | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 | 872 | 1.101 |
| 901 | Passività nette per leasing correnti | 135 | 97 |
| 130 | Passività nette per leasing non correnti | 219 | 199 |
| 329 | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | 1.226 | 1.397 |
La voce disponibilià liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 515 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 210 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 4 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 729 milioni di euro. Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | ||
| Utile (perdita) del periodo | (870) | (779) | ||
| Altre componenti del conto economico complessivo: | ||||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge | 20 | (60) | ||
| - variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | - | - | ||
| - rivalutazione di piani a benefici dipendenti | (2) | 10 | ||
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (6) | (24) | ||
| - effetto fiscale relativo alle altre componenti dell'utile complessivo | (4) | 11 | ||
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | (8) | (15) | ||
| Totale utile (perdita) complessivo del periodo | (862) | (794) | ||
| Di competenza: | ||||
| - Gruppo Saipem | (878) | (794) | ||
| - terzi azionisti | 16 | - |
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 38
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2021 | 2.948 |
| Totale risultato complessivo di periodo | (794) |
| Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem | - |
| Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate | - |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto del fair value dei piani di incentivazione | - |
| Acquisto interessenze di terzi | - |
| Aumento di capitale al netto di oneri | - |
| Altre variazioni | 1 |
| Totale variazioni | (793) |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 30 giugno 2021 | 2.155 |
| Di competenza: | |
| - Gruppo Saipem | 2.130 |
| - terzi azionisti | 25 |
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 39
Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | (milioni di euro) | 2020 | 2021 | |
| (1.136) | Utile (perdita) del periodo di Gruppo | (885) | (779) | |
| 19 | Risultato del periodo di terzi azionisti | 15 | - | |
| a rettifica: | ||||
| 1.316 | Ammortamenti e altri componenti non monetari | 941 | 201 | |
| (8) | (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | 1 | - | |
| 272 | Dividendi, interessi e imposte | 146 | 114 | |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione | ||||
| 463 | del capitale di periodo | 218 | (464) | |
| (72) | Variazione del capitale di periodo relativo alla gestione | (203) | 556 | |
| (268) | Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (151) | (78) | |
| 123 | Flusso di cassa netto da attività operativa | (136) | 14 | |
| (322) | Investimenti tecnici | (195) | (135) | |
| (4) | Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | - | - | |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda | ||||
| 16 | e attività materiali | 1 | 2 | |
| - | Altre variazioni relative all'attività di investimento | - | - | |
| (187) | Free cash flow | (330) | (119) | |
| (153) | Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa |
(14) | (148) | |
| (27) | Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | (380) | 342 | |
| (126) | Rimborsi di passività per beni di leasing | (78) | (85) | |
| (16) | Cessione (acquisto) di azioni proprie | (16) | - | |
| (69) | Flusso di cassa del capitale proprio | (10) | (26) | |
| (7) | Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | 1 | 2 | |
| (585) | FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO | (827) | (34) | |
| (187) | Free cash flow | (330) | (119) | |
| (126) | Rimborsi di passività per beni di leasing | (78) | (85) | |
| (16) | Cessione (acquisto) di azioni proprie | (16) | - | |
| (69) | Flusso di cassa del capitale proprio | (10) | (26) | |
| (2) | Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | 5 | 1 | |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | ||||
| (400) | ANTE PASSIVITÀ PER LEASING | (429) | (229) | |
| - | Effetto prima applicazione IFRS 16 | - | - | |
| 110 | Accensioni/chiusure di periodo | 69 | (26) | |
| 126 | Rimborsi di passività per beni in leasing | 78 | 85 | |
| 20 | Differenze cambio e altre variazioni | 4 | (1) | |
| 256 | Variazione passività per beni in leasing | 151 | 58 | |
| (144) | VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | (278) | (171) |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 84.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 40
Il flusso di cassa netto da attività operativa positivo per 14 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti e degli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda pari a 135 milioni di euro, e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 3 milioni di euro, ha generato un free cash flow negativo per 119 milioni di euro.
I rimborsi di passività per beni in leasing hanno generato un effetto negativo per 85 milioni di euro; il flusso di cassa del capitale proprio è negativo per 26 milioni di euro, ed è relativo al pagamento dei dividendi. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto positivo per 1 milione di euro.
Pertanto l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione negativa di 229 milioni di euro.
La variazione delle passività per beni in leasing ha generato un effetto complessivo pari a 58 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 26 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 85 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale di 1 milione di euro.
Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo, negativo per 464 milioni di euro, deriva:
≥ dagli oneri finanziari netti per 54 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 60 milioni di euro.
La variazione del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, di 556 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nel primo semestre 2021, negativa per 78 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati. Gli investimenti tecnici in attività materiali e immateriali ammontano a 135 milioni di euro.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.
Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.
| 31.12.2020 | 30.06.2020 | 30.06.2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | (milioni di euro) | (1.117) | (818) | (1.026) |
| Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito (al netto dell'effetto fiscale) |
(milioni di euro) | 166 | 155 | 127 |
| Utile (perdita) del periodo unlevered | (milioni di euro) | (991) | (663) | (929) |
| Capitale investito netto: | (milioni di euro) | |||
| - a inizio periodo | 5.207 | 5.603 | 4.542 | |
| - a fine periodo | 4.174 | 4.542 | 3.552 | |
| Capitale investito netto medio | (milioni di euro) | 4.691 | 5.073 | 4.047 |
| ROACE | (%) | (21,13) | (13,07) | (22,96) |
| ROACE operative | (%) | (21,13) | (13,17) | (22,96) |
Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.
| 30.06.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|
| Leverage ante IFRS 16 0,28 |
0,51 |
| Leverage post IFRS 16 0,43 |
0,65 |
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 41
Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione. Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione intermedia sulla gestione sono le seguenti:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 42
Le Politiche adottate e approvate dal Consiglio di Amministrazione e che ispirano la condotta aziendale sul tema complessivo dello sviluppo sostenibile, dall'ambiente alla salute e sicurezza delle persone, ai diritti umani, all'etica del business, alle strategie di business per la transizione energetica e all'innovazione tecnologica come strumento per offrire soluzioni sostenibili al mercato, sono elementi fondamentali che caratterizzano la visione di business sostenibile di Saipem, unitamente alla promozione del dialogo e delle relazioni con i propri stakeholder, al fine di contribuire alla creazione di valore condiviso come fattore di sviluppo socio-economico delle aree in cui la Società opera.
In tale ottica Saipem aderisce a importanti iniziative internazionali come il Global Compact delle Nazioni Unite, volto a promuovere il rispetto di dieci princìpi fondamentali nel campo dei Diritti Umani e del Lavoro, della protezione ambientale e della lotta alla corruzione, con il fine di contribuire, nel proprio ruolo di business, al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) al 2030.
L'identificazione e il coinvolgimento degli stakeholder, sia attraverso una disclosure che segua i più alti standard internazionali e le normative vigenti in tema di rendicontazione non finanziaria, sia attraverso iniziative mirate con tutti i portatori di legittimi interessi, sono aspetti fondamentali della strategia di sostenibilità di Saipem. La trasparenza e il dialogo con tutti gli stakeholder sono gli strumenti attraverso i quali è possibile creare valore e reciproci benefici. Questo approccio generale è stato definito per rafforzare la licence to operate dell'azienda e il suo ruolo di fornitore di soluzioni progettuali e impiantistiche innovative e sostenibili che consentano il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dei settori produttivi verso i quali l'azienda è impegnata, dall'energia alle infrastrutture, e assicurare a Saipem una presenza duratura e un'efficace attuazione delle proprie attività nei territori.
In coerenza con questo modello di business sostenibile, e nonostante il perdurare degli effetti della pandemia generata dal virus COVID-19, sono proseguite la maggior parte delle attività di dialogo della Società sui diversi temi della Sostenibilità.
Nel corso del primo semestre del 2021 Saipem ha proseguito il coinvolgimento della comunità finanziaria, sempre più attenta alle tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) e di sostenibilità. Inoltre, la Società ha partecipato sia alle attività di associazioni di categoria come Animp (Associazione Nazionale Italiana di Impiantistica), finanziarie (Borsa Italiana) o professionali, come il CSR Manager Network, sia a diversi incontri one to one con analisti e investitori.
Il posizionamento della Società nei confronti dei rating di sostenibilità è stato confermato dall'inclusione negli indici Euronext Vigeo Eiris denominati Europe 120 ed Eurozone 120, che includono le 120 aziende europee che si distinguono per le migliori performance sui temi ESG tra quelle col maggior capitale flottante nell'Eurozona e in Europa, oltre che dalle positive valutazioni ottenute dalle principali agenzie di rating e dalla confermata inclusione nel 2020 negli indici azionari di sostenibilità, come Dow Jones Sustainability Index (il cui assessment 2021 è stato completato) e FTSE4Good nel corso dello scorso anno.
Il 12 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato il documento "Ready for the transition - Enabling a green future", 15° bilancio di sostenibilità volontario del Gruppo che illustra le strategie e le azioni portate avanti nelle quattro sfide sulle quali la Società gioca un ruolo fondamentale per la transizione energetica: il ruolo dell'innovazione nei nuovi scenari energetici; il contributo dato alla riduzione del carbon footprint dei propri clienti; la gestione in sicurezza delle persone e delle operazioni; la creazione di valore condiviso. Il documento svolge anche funzione di "Communication on Progress" (COP), come requisito di partecipazione al UN Global Compact.
In conformità al D.Lgs. n. 254/2016 sull'informativa non finanziaria degli enti di pubblica rilevanza, recepimento in Italia della Direttiva n. 95/2014, Saipem ha prodotto la terza "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) 2020, anch'essa approvata dal CdA, documento informativo sull'andamento della gestione degli aspetti non finanziari collocato in una sezione distinta della "Relazione sulla gestione" e che descrive le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend.
Per assicurare il massimo livello di affidabilità e credibilità delle informazioni non finanziarie pubblicate, Saipem ha esteso l'ambito 2020 del Sistema di Controllo Interno sull'informativa non finanziaria, uno strumento a supporto del reporting non finanziario che garantisce l'affidabilità e accuratezza della complessa mole di dati della Società su queste materie.
Nel corso del primo semestre del 2021 Saipem ha avviato anche la preparazione del quarto documento sul Climate Change, redatto seguendo le linee guida della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD) del Financial Stability Board del G20 e che contiene la descrizione di analisi, politiche, strategie, azioni, metriche, gestione dei rischi e delle opportunità e iniziative tecnologiche al fine di evidenziare gli impatti sul proprio business degli scenari legati al cambiamento climatico e al proprio ruolo nella transizione energetica.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 43
Infine, il 30 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il "Saipem Modern Slavery Statement 2020" in conformità con lo UK Modern Slavery Act, che descrive le politiche e le azioni intraprese dal Gruppo per misurare e rafforzare i sistemi e i processi per assicurare il rispetto dei Diritti Umani e dei diritti dei lavoratori e per prevenire forme di schiavitù moderna e traffico di esseri umani sia nelle proprie attività dirette che lungo la catena di fornitura. Tutti i documenti sopra citati sono disponibili nella sezione "Sostenibilità" del sito internet della Società www.saipem.com.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 44
L'innovazione tecnologica, uno dei pilastri strategici di Saipem, è una leva fondamentale per proiettare più velocemente l'azienda verso il futuro delle nuove energie, decarbonizzate e pulite. Saipem è oggi un global solution provider per tutta l'industria del settore energetico, in grado di fornire ai suoi clienti strumenti concreti e innovativi per risolvere la complessità delle sfide da affrontare, in special modo in relazione alla transizione energetica. È in atto un mutamento profondo nel quale molti attori del panorama energetico accelerano nella transizione, ribilanciando allo stesso tempo il peso del loro business tradizionale. In tale scenario l'accesso selettivo a nuove tecnologie è decisivo per assicurare a Saipem un vantaggio competitivo nell'offerta di soluzioni sostenibili vincenti.
In questo contesto Saipem, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha sviluppato una metodologia, nuova nel suo ambito, per tracciare e misurare il valore creato dall'innovazione tecnologica, applicata nell'esecuzione dei progetti, in relazione allo sviluppo sostenibile del business e in linea con gli obiettivi ESG aziendali. Tale innovativo sistema di tracciamento e misurazione è stato testato su alcuni recenti progetti, differenti per tipologia di business model e per successione degli step di esecuzione. Il metodo, in corso di ulteriore sviluppo, rappresenta un passo avanti e uno strumento utile per supportare sia la partecipazione degli stakeholder nelle iniziative di innovazione, sia l'efficace allocazione delle risorse per massimizzare il ritorno dell'innovazione tecnologica, le quali costituiscono entrambe fattori chiave di una strategia di business sostenibile, anche in un tipico modello basato sull'esecuzione di progetti.
La prima parte del report tratta di specifiche attività delle divisioni, mentre la seconda parte si concentra su iniziative cross-divisionali, come quelle relative alla transizione energetica, con l'eccezione dell'eolico marino di cui si discute nella prima sezione.
Passando a una più dettagliata descrizione dell'impegno delle divisioni, le attività della Divisione Engineering & Construction Offshore sono state riorganizzate per supportare rispettivamente le business unit "SURF", "Offshore Facilities and Pipelines" e "New Energies". Per rispondere al meglio alle nuove sfide della transizione energetica e ai repentini mutamenti del contesto globale è proseguita l'analisi dell'adeguatezza e funzionalità delle tecnologie marine, e dei loro recenti sviluppi, alle strategie di business. L'attenzione si è concentrata sulle tecnologie in grado di assicurare una riduzione dei costi di sviluppo dei campi Oil&Gas Offshore; inoltre, un'attenzione particolare è rivolta alla decarbonizzazzione delle attività Oil&Gas in mare aperto e al repentino emergere di nuove opportunità di business relative alla transizione energetica.
Per supportare le proprie ambizioni di leadership nella progettazione e costruzione di infrastrutture per l'eolico offshore, l'unità di business "New Energies" sta presidiando tecnologie chiave abilitanti per progetti EPC e T&I delle tre principali tipologie di infrastrutture con fondazione fissa: "Gravity-Based Structures (GBS)", "monopiles" e "jacket foundations".
Sul progetto "Fécamp", in corso, Saipem sta consolidando le sue capacità in operazioni speciali di trasporto e sollevamento di GBS. Per il progetto "Courseules" Saipem ha introdotto e testato una nuova tecnica di preparazione del fondale marino assieme a speciali strumenti per l'installazione. Per rispondere in modo innovativo alle sfide presentate dai progetti "Neart na Gaoithe" (NnG), "Formosa II" and "Seagreen" Saipem ha effettuato ingenti investimenti nel suo cantiere di fabbricazione di Karimun, in Indonesia, per trasformare il tradizionale processo di fabbricazione delle fondazioni e strutture portanti delle piattaforme marine in un nuovo processo standardizzato e seriale di fabbricazione di fondazioni e strutture portanti per i campi eolici marini.
Lo sviluppo della tecnologia proprietaria Saipem per gli impianti eolici marini galleggianti, HexaFloat™, continua attraverso l'impegno nel progetto Interregional North-West Europe AFLOWT, per il quale sono stati completati gli studi di ingegneria e la progettazione di dettaglio. Per assicurarsi la possibilità della messa in opera su scala industriale entro la fine del 2023, l'impianto dimostrativo è stato spostato dal largo della costa Ovest irlandese al nuovo sito di test denominato "MISTRAL", al largo di Marsiglia, in collaborazione con Valeco, affiliata di EnBW. La nuova collocazione nel sito di test "MISTRAL" consente il raggiungimento degli obiettivi di progetto rendendo la tecnologia HexaFloat pronta per la commercializzazione, permettendo di dimostrarne la competitività in termini di costo e di resistenza e performance in condizioni estreme. Saipem sta inoltre partecipando al programma denominato "FLOATECH", recentemente finanziato dall'Unione Europea nell'ambito di "Horizon 2020", per accrescere la competitività in termini di costo dell'energia prodotta dall'eolico marino, sviluppando la modellazione aero-idrodinamica accoppiata a tecnologie di controllo attivo.
Assieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Saipem, inoltre, continua lo sviluppo di una versione in scala ridotta del HexaFloat™ che sarà installata, nella seconda metà del 2021, nelle acque del laboratorio marino antistante il Golfo di Napoli, gestito dal CNR-INM e dall'Università della Campania "Luigi Vanvitelli".
Infine, l'acquisizione delle attività e delle competenze nel campo delle tecnologie semisommergibili per l'eolico marino di Naval Energies rafforza il posizionamento strategico di Saipem come operatore del promettente settore dell'eolico marino galleggiante.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 45
All'interno dell'unità "SURF" (Subsea, Umbilicals, Risers and Flowlines) della Divisione Offshore totalmente dedicata alle attività e infrastrutture marine subacquee in alto fondale, continuano i programmi di sviluppo e industrializzazione della piattaforma robotica subsea "Hydrone". Il primo veicolo di tipo "Hydrone-R" è stato consegnato a Equinor all'interno del primo, in assoluto, contratto "Life of Field" per droni da intervento sottomarino, che assicurerà 10 anni di servizio nel campo "Njord" situato al largo della costa di Trondheim, assieme all'altra tipologia di veicolo "Hydrone-W". "Hydrone-R" era stato testato in mare nel campo base sottomarino situato nei pressi della costa di Trieste e, prima di essere impegnato sul campo, ha superato test di integrazione funzionale con la piattaforma di Equinor SDS (universal Subsea Docking Station). Hydrone-R ha recentemente vinto il premio "Spotlight on New Technology" assegnato a maggio 2021 nell'ambito della conferenza OTC (Offshore Technology Conference). Tale riconoscimento viene assegnato alle tecnologie più innovative che contribuiscono al progresso e alla potenziale rivoluzione del futuro della produzione di energia in mare. Questo risultato è la conferma del ruolo essenziale che questa nuova generazione di droni subacquei è chiamata a svolgere in questo particolare momento di transizione complessiva del mercato dell'energia prodotta in mare. L'industrializzazione di Hydrone-W prosegue con un investimento dedicato. Questo veicolo, un drone da lavori pesanti a propulsione totalmente elettrica, sarà equipaggiato con un sistema rivoluzionario di propulsione e gestione dell'energia, in grado di minimizzare i consumi durante le operazioni. È progettato anche per operare in campi marini non presidiati, controllato da remoto da terra. Continua senza sosta anche lo sviluppo di "Flatfish", un altro membro della piattaforma Hydrone; nello specifico un avanzato veicolo sottomarino autonomo dotato di intelligenza artificiale e di capacità di residenza subacquea permanente. La costruzione del primo prototipo e del suo garage è stata completata nel centro di sviluppo tecnologico della Sonsub a Marghera, in Italia. Un test in immersione è attualmente in corso e terminerà alla fine del 2021. Un progetto industriale per l'ulteriore sviluppo delle avanzate capacità di gestione autonoma di "Flatfish" sarà avviato in Brasile nel 2022.
La piattaforma Hydrone beneficerà, nel suo complesso, di ulteriori funzionalità avanzate che, combinate con le capacità di connessione sottomarina senza fili, miglioreranno le capacità di ispezione dettagliata e continua e consentiranno un'efficiente raccolta dati; tali ulteriori sviluppi hanno già attratto l'interesse di importanti organizzazioni internazionali. A tale scopo Saipem ha concluso dei test di controllo da remoto, in condizioni di bassa latenza, sul suo ROV (Remotely Operated Vehicle) "Innovator" operante dalla nave "Saipem 7000" di stanza nelle acque antistanti Marghera e pilotato da un impianto di perforazione marino situato nelle acque norvegesi. Saipem partecipa, inoltre, al progetto "AIPlan4EU", nell'ambito del programma "Horizon 2020", recentemente finanziato dall'Unione Europea per lo sviluppo congiunto di protocolli e applicazioni di intelligenza artificiale per la pianificazione automatica di missioni di droni autonomi, che verranno usati anche per la piattaforma Hydrone. Sullo stesso tema Saipem è membro del programma "SPARC partnership for robotics in Europe". In ultimo Saipem sta sviluppando il pilota, per una società del settore petrolifero, per l'applicazione di una boa marina a propulsione autonoma per monitoraggi ambientali e di flora e fauna marina in Brasile.
La Società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale chiamata "Subsea Factory Solutions" consolidando la relativa catena di fornitori grazie a numerosi accordi specifici (assieme a Total, Siemens, Curtiss-Wright, Veolia e altri provider tecnologici). Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche, per l'attuazione di meccanismi e valvole. La piattaforma include anche unità sottomarine di stoccaggio e iniezione di additivi, le cui relative tecnologie sono in corso di qualifica e industrializzazione. Il programma SPRINGS, facente parte di tale piattaforma, per il trattamento e la reiniezione di acqua, è in uno stadio avanzato di qualifica in partnership con Total e Veolia e recentemente un operatore del settore, nonché nostro cliente, ci ha commissionato uno studio per valutarne l'applicazione al servizio della decarbonizzazione dei campi sottomarini. È in corso la qualifica di numerosi macchinari e sottocomponenti per permettere la combinazione di molteplici configurazioni di uso; contemporaneamente è in corso lo sviluppo di altre tecnologie per il processo sottomarino: il sistema di separazione di fasi dense di CO2 dall'olio, HiSep™, è in fase di test su scala industriale assieme a Petrobras che ne detiene la proprietà; per la tecnologia di separazione e trattamento dell'acqua di produzione, SpoolSep, è in discussione un ulteriore progetto di sviluppo congiunto con diversi clienti. Inoltre, il sistema Fluideep™ di Saipem è stato sviluppato per lo stoccaggio e l'iniezione sottomarini di additivi. Allo scopo di superare limitazioni allo sviluppo di architetture semplificate per i campi sottomarini, dovute a limitazioni relative al trasporto dei fluidi, Saipem sta studiando unità sottomarine di disidratazione dei gas prodotti.
Nell'ambito dei servizi di intervento, riparazione e manutenzione sottomarini, la Società sta qualificando, assieme a un ente certificatore terzo, un connettore meccanico sottomarino di tipo "Seal & Grip" per la sostituzione e il ripristino di porzioni di condutture danneggiate; tale soluzione risulta ad oggi l'unica che adotti un sistema di tenuta "metallo contro metallo" in grado di garantire riparazioni permanenti di linee con rivestimenti metallici nobili, rivestimenti polimerici e/o operanti con presenza di H2S (acido solfidrico).
Nel campo dell'ottimizzazione degli schemi e architetture di produzione per campi sottomarini di idrocarburi, Saipem sta studiando e adottando l'integrazione di macchinari e soluzioni che garantiscano la riduzione dei costi associati con lo sviluppo, l'implementazione e la connessione, in campi già esistenti, di nuovi pozzi situati a grandi 001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 46
distanze e, ove possibile e sostenibile, l'ibridizzazione attraverso l'integrazione di sistemi di generazione di energia rinnovabile che sfruttino la risorse disponibili in loco. Ad esempio, sono allo studio soluzioni per integrare i sistemi di generazione di potenza che alimentano i sistemi di controllo e di stoccaggio e iniezione degli additivi, con turbine eoliche galleggianti o altre fonti marine rinnovabili innovative, allo scopo di decarbonizzare e ridurre i costi di sviluppo e gestione dei campi di idrocarburi marini.
Per i sistemi di linee di interconnessione dei campi sottomarini sono in via di sviluppo soluzioni e nuove combinazioni di materiali allo scopo di ridurre i costi di investimento e operazione, come ad esempio l'utilizzo di rivestimenti interni polimerici in sostituzione di quelli con materiali metallici nobili per le linee di iniezione di acqua.
Nello stesso ambito Saipem sta finalizzando lo sviluppo di innovativi sistemi di riscaldamento delle linee, come il sistema di riscaldamento elettrico diretto di tipo "Pipe in Pipe" (DEH PiP) e il sistema modulare di riscaldamento a induzione per le linee convolute di interconnessione. Il sistema proprietario DEH PiP usa in modo efficiente l'effetto pelle a basso voltaggio, ideale per grandi diametri e lunghezze di linea elevate. Sono stati anche validati nuovi materiali per l'isolamento termico in immersione di strutture sottomarine che lavorano ad alta temperatura e in alto fondale. In Brasile, mercato fiorente per l'alto fondale, sono state lanciate nuove iniziative di ricerca e sviluppo sui sistemi "risers", di trasporto dei fluidi, per la sostituzione dei sistemi flessibili a fine vita con sistemi rigidi, dotati di rivestimento interno metallico applicato per via meccanica, e per lo sviluppo di innovativi sistemi di connessione con le unità galleggianti di produzione e stoccaggio, originariamente equipaggiate per la compatibilità con sistemi flessibili. Le iniziative di ricerca e sviluppo riguardano anche lo studio di nuovi materiali di rivestimento, competitivi per costo e prestazione, per la protezione contro la corrosione dei sistemi "risers" degli idrocarburi. La Società sta anche studiando e sperimentando, in collaborazione con il MIT, l'applicazione di tecniche di intelligenza artificiale per l'ottimizzazione della progettazione dei sistemi "risers". In questo ambito rientra anche lo sviluppo della configurazione a "riser singolo indipendente" (SIR) per l'estensione della sua applicabilità anche a range di medio-alta profondità attorno ai 2.000 m e non solo all'ultra profondità.
Per quanto concerne l'unità di business "Offshore Facilities and Pipelines" i requisiti tecnici sempre più sfidanti che i nostri clienti richiedono ci spingono a ottimizzare il nostro diversificato portafoglio di tecnologie in modo da mantenere un vantaggio competitivo nel segmento dei mega progetti, come quello recentemente acquisito in Qatar, denominato "North Field Production Sustainability Pipelines Project". Un elemento chiave in tale prospettiva è il continuo miglioramento delle tecnologie relative alle condutture rigide metalliche, sviluppate nel centro tecnologico di Ploiesti (PTC) in Romania. Alcune delle più recenti tecnologie di saldatura, di controlli non distruttivi digitali e di rivestimento dei giunti saldati (FJC) sono state applicate nel programma di sviluppo del campo Liza in Guyana e in alcuni progetti in Medio Oriente, sulla saldatura di tubature con rivestimento interno metallico nobile, sulla prefabbricazione di giunti multipli a bordo delle nostre navi da installazione e sui processi di rivestimento dei giunti saldati.
Saipem ha portato a termine un programma pluriennale per la robotizzazione e digitalizzazione delle sue tecnologie di saldatura, controlli non distruttivi e FJC proprietarie, completando la creazione del gemello digitale dei sistemi proprietari di smart FJC e del simulatore di saldatura per l'addestramento degli operatori. In questo modo, ad esempio, tutti i sistemi automatici di FJC disponibili nel centro di Ploiesti possono essere controllati da remoto, generando dati che vengono acquisisti ed elaborati in automatico. Tra i succitati sistemi ve ne sono alcuni di recente sviluppo, pronti per l'applicazione in campo: SHRINKA, un'unità automatica per l'applicazione di manicotti termo-restringenti; SINCRO, un sistema per il rivestimento della superficie interna dei tubi saldati; SANDI, un'unità di sabbiatura automatica e SARCHOS, un'unità per l'applicazione di rivestimenti a caldo da polveri sinterizzate adatte anche a condutture di grosso diametro.
Un'attenzione speciale è stata rivolta allo sviluppo di macchinari che svolgono un duplice ruolo chiave nell'assicurare produttività e bassi costi di installazione, come l'Unità Acustica Integrata per la ricerca e localizzazione automatica di difetti nelle condutture e il macchinario antiallagamento, entrambi utilizzati durante il varo delle condutture in mare.
La Divisione Offshore, in collaborazione con le altre divisioni, persegue piani e opportunità di diversificazione:
campo Saipem, attraverso la sua consociata Norvegese Moss Maritime, è stata coinvolta nel progetto per il ponte galleggiante Biornafjord in Norvegia;
≥ lavorando, per conto di Nova Sea, a un progetto di studio di fattibilità di dettaglio di un concetto innovativo di impianto di acquacultura, a ciclo chiuso, per condizioni meteo marine avverse.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 47
Nel campo della progettazione di sistemi sottomarini, la Divisione XSIGHT sta perseguendo una serie di iniziative mirate allo sviluppo di un'offerta di servizi integrati, anche allo scopo di favorire l'instaurarsi di un dialogo preliminare con i clienti:
XSIGHT sta anche sviluppando internamente algoritmi e applicativi basati sui principi dell'intelligenza artificiale per la definizione e il monitoraggio di parametri chiave per l'esecuzione dei progetti:
La Divisione Engineering & Construction Onshore e la Divisione XSIGHT hanno congiuntamente perseguito obiettivi relativi alla monetizzazione del gas naturale e ai relativi processi di decarbonizzazione, sfruttando le solide competenze in materia per massimizzare l'efficienza dell'intera catena del valore. A tale riguardo è in corso un piano pluriennale per mantenere ai massimi livelli di competitività le tecnologie proprietarie.
Relativamente alla tecnologia fertilizzanti proprietaria "Snamprogetti™ Urea", le attività in corso includono:
Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (GNL) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, uno strumento flessibile anche per supportare la mobilità sostenibile nel prossimo futuro. La Divisione Engineering & Construction Onshore è al lavoro per fornire supporto ai clienti nella valutazione di soluzioni per ridurre le emissioni di CO2 degli impianti LNG di grande scala; in tale ambito diverse iniziative sono state condotte, tra cui una collaborazione con i fornitori di macchinari e tecnologie chiave per l'elettrificazione del carico di base assorbito dagli impianti di liquefazione. Il nuovo concetto progettuale consente il retrofitting di grandi motori elettrici (e-drive), integrando la generazione e l'utilizzo di energia rinnovabile; come opzione è possibile prevedere unità di generazione di idrogeno verde per sfruttare l'eccesso di energia rinnovabile prodotta e utilizzare l'idrogeno così prodotto, miscelato con il gas naturale, per la generazione di potenza. Sono state anche investigate soluzioni progettuali per l'integrazione della produzione di Idrogeno Blu negli impianti LNG dimostrandone la possibilità di utilizzo nelle turbine gas come mix di alimentazione allo scopo di raggiungere efficienze superiori al 90% nella cattura della CO2.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 48
Inoltre, le divisioni stanno lavorando a soluzioni alternative progettate per conformarsi all'attuale scenario di mercato, comprese le strutture LNG basate sulle tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2. Sono in corso le seguenti principali attività per le applicazioni citate:
Inoltre, sono state individuate diverse soluzioni proprietarie per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 all'interno di operazioni LNG su impianti di grande scala.
Le attività di XSIGHT in relazione alle tecnologie per la produzione di componenti alto ottanici includono:
Come anticipato, il report si concentra nella sezione seguente su iniziative cross divisionali e in special modo su quelle relative alla transizione energetica. Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica, Saipem è impegnata in molte e diversificate attività nei seguenti principali campi.
La Divisione E&C Onshore sta creando un portafoglio di tecnologie sia per la purificazione del gas naturale in giacimenti a elevato tenore di CO2, che per la cattura di CO2 dai fumi di combustione di centrali elettriche e processi industriali. In quest'ambito, Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2 dalla società canadese CO2 Solutions Inc (CSI). La tecnologia di CSI abbatte la soglia dei costi e l'impatto ambientale per la cattura di CO2 da post-combustione, abilitandone il sequestro e consentendone il riutilizzo per l'ottenimento di nuovi prodotti commercializzabili. La tecnologia si basa su un innovativo processo enzimatico di cattura della CO2 che non richiede impiego o immissione di prodotti tossici, che nella fase di rigenerazione lavora a bassa temperatura, con riduzione dei relativi costi operativi. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale con un piccolo impianto commerciale (30 t di CO2 al giorno), incluso nel perimetro dell'acquisizione, in funzione presso la cartiera di Resolute Forest Products a Saint-Félicien, in Québec. La CO2 così prodotta viene utilizzata nelle serre di un vicino insediamento agricolo. Successivamente all'acquisizione Saipem ha iniziato un programma di ottimizzazione tecnologica con obiettivi relativi sia a costi di impianto che ai costi di operazione, che include:
Per ampliare il portafoglio di soluzioni per la decarbonizzazione e la creazione di modelli industriali più sostenibili, la Divisione si sta anche assicurando l'accesso a differenti tecnologie di cattura della CO2 dai fumi di combustione, già in uso nei mercati di riferimento.
La Divisione sta inoltre creando partnership con altri player dell'industria dell'energia per perseguire congiuntamente obiettivi di decarbonizzazione. Nel dicembre 2020 Saipem ed Eni hanno firmato un Memorandum of Understanding per identificare opportunità di collaborazione nell'ambito della cattura, trasporto, riuso e stoccaggio di CO2 prodotta nei distretti industriali sul territorio italiano. L'obiettivo è di contribuire alla decarbonizzazione di intere catene produttive, come ad esempio quelle più energivore, con azioni concrete e rapide per combattere il cambiamento climatico e raggiungere i target nazionali, europei e mondiali di riduzione delle emissioni di CO2. Un ulteriore accordo è stato siglato con la compagnia norvegese Elkem per studi di fattibilità nell'ambito del progetto "Northern Lights".
Un'attenzione speciale è stata dedicata al percorso di decarbonizzazione delle industrie cosiddette "hard-to-abate", considerate le più sfidanti perché il biossido di carbonio emesso non è solo dovuto ai servizi di generazione di calore e potenza, ma è proprio del processo manifatturiero. Per tali esigenze sono necessarie soluzioni innovative sulle quali la Divisione E&C Onshore sta già collaborando con diversi attori industriali e tecnologici; in particolare:
processo produttivo e la creazione di una catena di valore per il riutilizzo dell'anidride carbonica sulla base di un modello di prossimità geografica.
In generale Saipem è attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio.
Nel campo delle applicazioni per il trasporto della CO2 Saipem sta supportando un'iniziativa finanziata dal governo norvegese per l'identificazione di materiali non metallici adatti per le pipeline per il trasporto di CO2, nell'ambito del progetto "Altera Infrastructure's Stella Maris CCS", assieme a Equinor, Total, DNV GL, Sintef, contribuendo a uno studio di fattibilità per sistemi, su larga scala, di trasporto e reiniezione di CO2 in giacimenti esausti sottomarini.
All'interno delle numerose iniziative del programma "Net-Zero Emission" di Saipem la Divisione Onshore sta lavorando alla riduzione delle emissioni di CO2 associate ai materiali e agli equipment acquistati (Green Procurement). La Divisione ha sviluppato uno strumento per il calcolo dell'impronta carbonica dei principali componenti di impianto. Tale soluzione riesce anche a stimare e tracciare l'impronta dell'intera supply chain di un item, dalla miniera alla consegna al sito di costruzione, classificando i fornitori sulla base dei dati forniti. La presente versione del software è stata testata su di un numero di fornitori e diventerà parte delle soluzioni del programma "Net-Zero Emission".
XSIGHT sta anche definendo la "performance" ambientale dei propri prodotti e delle "utility" licenziate mediante una metodologia standard LCA (Life Cycle Assessment) in grado di fornire ai clienti una valutazione quantitativa, affidabile e trasparente del loro potenziale impatto ambientale. Inoltre sta sviluppando la nuova metodologia "Design For Low Carbon": questo strumento consente di stimare rapidamente la Carbon Footprint dei prodotti/impianti progettati da Saipem e di identificare le soluzioni di minimizzazione più idonee per raggiungere l'obiettivo Net-Zero in qualsiasi fase della progettazione, dalla fattibilità all'EPC. La certificazione di terza parte del criterio di Carbon Footprint estimation e del relativo tool di calcolo si è conclusa nei primi mesi del 2021. Attualmente è in corso la digitalizzazione del tool e il suo trasferimento sulla piattaforma di collaborazione XMachine. Lo stesso approccio sarà adottato con il criterio e il tool relativi alla minimization, previsti entro dicembre 2021.
In aggiunta Saipem ha vinto il premio per la sostenibilità ambientale dell'associazione International Marine Contractor (IMCA) nel 2020 grazie a un innovativo strumento di stima delle emissioni di CO2 nei progetti offshore, denominato SOCE (Saipem Offshore Carbon Estimation).
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 49
È in corso di valutazione il potenziale di business dell'uso futuro di idrogeno da fonti rinnovabili (green hydrogen) e da fonti fossili decarbonizzate (blue hydrogen) nell'industria, nella mobilità e per altri usi, basandoci sulla considerevole esperienza e caratteristico know-how della Società sulla materia. Sono allo studio anche le variabili tecniche per il trasporto dell'idrogeno nelle condotte, in forma pura o miscelata con il gas naturale. Su questo tema, ma non limitatamente a esso, Snam e Saipem hanno recentemente stipulato un accordo per lavorare assieme su nuove tecnologie per la transizione energetica, per collaborare a studi di fattibilità relativi alla ricerca di nuove soluzioni per il trasporto di idrogeno, sia in forma liquida che gassosa, adattando e utilizzando le infrastrutture e le reti esistenti, anche attraverso il trasporto via nave.
Con la volontà di essere un attore importante nel nascente mercato dell'idrogeno verde, la Divisione E&C Onshore sta sviluppando per i suoi clienti impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse l'ammoniaca verde e le Hydrogen Valleys.
In particolare, Saipem ha siglato con la società Alboran Hydrogen un accordo per la promozione e costruzione di nuovi impianti nel bacino mediterraneo per la produzione di idrogeno verde. Tre di questi saranno in Italia, precisamente nei territori di Brindisi, Taranto e Foggia (Saipem sarà il main contractor per tutti e tre gli impianti), funzionali alla creazione e sviluppo di un distretto dell'idrogeno, la Green Hydrogen Valley Apulia all'interno della regione Puglia, dove le fonti rinnovabili sono largamente disponibili e dove la legislazione locale promuove iniziative per la produzione di idrogeno verde. Saipem è stata coinvolta sin dalle fasi iniziali del progetto, inclusi gli step di selezione delle tecnologie e delle attività preparatorie dello studio di fattibilità, a supporto delle pratiche permissistiche e della valutazione economica. L'idrogeno così prodotto verrà iniettato nella rete metanifera esistente e/o trasportata direttamente nei siti in cui verrà utilizzata come feedstock con condutture dedicate al trasporto di idrogeno puro.
Sono anche allo studio architetture sostenibili per sistemi di stoccaggio e distribuzione di idrogeno per la mobilità (trasporto merci su gomma, trasporto su rotaia e via mare).
Anche sul tema del trasporto di idrogeno e CO2 Sapem, come leader mondiale nella progettazione e costruzione di pipeline, è coinvolta in attività di studio per la conversione di infrastrutture esistenti al trasporto di idrogeno (o CO2) e per la definizione di standard internazionali per la progettazione di tali condotte in ambiente subacqueo, anche attraverso la partecipazione in diversi JIP promossi dall'ente DNV. In tale contesto un focus particolare è rivolto ai macchinari di processo associati (ad esempio stazioni di compressione e stoccaggio) e alle pratiche di prevenzione di emissioni incontrollate (fugitive) e perdite (spill).
Inoltre, la produzione e lo stoccaggio offshore di idrogeno verde è oggetto di approfondimenti in varie iniziative relative a studi di fattibilità, per sottostazioni elettriche in mare o per campi di idrocarburi offshore, ad esempio 001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 50
all'interno del progetto "SEALHYFE" con la start-up LHYFE che si occupa di produzione di idrogeno verde, con Chantiers de l'Atlantique and CEA. Uno dei temi allo studio è quello della costruzione di moduli di contenimento degli elettrolizzatori progettati in modo specifico per l'ambiente offshore.
In ultimo la Società sta lavorando a una versione alimentata a idrogeno di "ELEMANTA", il concept di nave multiuso per avanzati e innovativi servizi ambientali portuali. Il concept è in discussione con diversi enti e attori dell'ecosistema portuale in Francia e in Europa per la messa a punto di progetti dimostrativi.
È stata condotta una profonda analisi sui processi e tecnologie di produzione dei biocarburanti, con un focus particolare sul bioetanolo di seconda generazione. In tale quadro Saipem ha siglato un accordo con Versalis per la promozione congiunta della tecnologia PROESA® usata per la produzione sostenibile di bioetanolo e derivati chimici da biomasse lignocellulosiche. Saipem e Versalis offriranno soluzioni integrate e tecnologicamente avanzate per la produzione sostenibile di bioetanolo. Il processo PROESA® non utilizza colture per uso alimentare, ma produce bioetanolo di seconda generazione attraverso un processo di idrolisi e fermentazione di biomasse agricole disponibili in abbondanza, come scarti di lavorazioni agricole, sfalci e potature e colture specifiche per la produzione di energia. Saipem, inoltre, è attiva nel campo delle biotecnologie per le plastiche biodegradabili, settore in cui sta perseguendo opportunità di partnership e di business per gli impianti di produzione di PLA (Polylactic Acid) da biomasse zuccherine.
Nell'ambito dell'economia circolare un asset importante per Saipem è costituito dallo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti, residui o particolari feedstock dall'industria petrolifera (incluso anche il riciclo delle plastiche) o da altre industrie, come quella del cemento, metallurgica, della carta, ecc., con la conseguente valorizzazione come energia o prodotti a valore aggiunto. A tal proposito è in fase di finalizzazione un accordo con un fornitore tecnologico per lo sviluppo di un sistema di gassificazione sotto pressione per produrre gas di sintesi dai rifiuti. La Società, inoltre, ha siglato un accordo con COREPLA, un consorzio italiano per la raccolta, recupero e riciclo del packaging plastico, e con la società norvegese Quantafuel per promuovere congiuntamente modelli di economia circolare per i rifiuti plastici e adoperarsi per la costruzione di un impianto di riciclo chimico in Italia. Sono in corso anche ulteriori investigazioni sulle tecnologie di riciclo delle plastiche allo scopo di definire possibili partnership con fornitori di tecnologie interessanti.
In aggiunta a quanto precedentemente descritto per la Divisione E&C Offshore sull'eolico marino, nel campo delle rinnovabili XSIGHT sta sviluppando diverse soluzioni:
Nei promettenti settori dell'energia del mare e degli oceani e del vento ad alta quota sono già stati ottenuti importanti risultati:
Nel complesso delle proprie attività di innovazione tecnologica nel corso del semestre, Saipem ha registrato 5 nuove domande di brevetto. Inoltre, 32 famiglie brevettuali, corrispondenti a circa 70 titoli brevettuali, sono state conseguite attraverso l'acquisizione della Naval Energies, precedentemente menzionata.
Inoltre, Saipem si è confermata nelle prime dieci posizioni della classifica stilata dall'European Patent Office e relativa alle aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2020.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 51
In aggiunta ai produttivi sforzi delle divisioni, la Fabbrica dell'Innovazione continua a perseguire la sua missione, esplorando "territori ancora sconosciuti" alla Società nel campo delle tecnologie emergenti, le nuove idee e i nuovi modelli di business. Creata nel 2016, principalmente come hub di trasformazione digitale, la strategia della Fabbrica si è evoluta con continuità per assicurarsi rilevanza e creazione di valore per Saipem. I più recenti progetti, di conseguenza, si sono concentrati su tematiche più trasformative, con l'ambizione di identificare opportunità per fare il nostro business in modi profondamente diversi e innovativi o anche di creare possibilità per nuovi business. I progetti iniziati nella seconda metà del 2020, e conclusi nella prima metà del 2021, hanno investigato le applicazioni dell'intelligenza artificiale per le attività di ingegneria e approvvigionamento, l'economia circolare nell'ambito delle plastiche, l'analisi strategica cross divisionale delle opportunità di business nella catena di valore dell'idrogeno verde, il lancio di un osservatorio interno sulla stampa 3D industriale, una profonda investigazione sui modelli dei contratti collaborativi. La quinta e nuova serie di progetti lanciati a maggio 2021 si spingerà ancora oltre, investigando tematiche come le infrastrutture per la trasmissione di energia elettrica, le nuove "autostrade dell'energia", le bioraffinerie, la gestione del ciclo della CO2, lo stoccaggio su larga scala dell'energia e il concetto di water neutrality applicato ai cluster industriali. Nel dominio dell'Open Innovation continua la nostra collaborazione con AsterFab e con il Politecnico di Milano. In ultimo, la Fabbrica dell'Innovazione ha instaurato proficue collaborazioni con l'Ambasciata canadese e l'Ambasciata israeliana in Italia, per la ricerca e la collaborazione con le start-up più promettenti dei rispettivi Paesi, ben noti per l'avanzato ecosistema dell'innovazione.
La Divisione Drilling Offshore ha portato avanti lo sviluppo di nuove tecnologie di perforazione sottomarina per aumentare l'efficienza e la sicurezza delle operazioni: si tratta del progetto Neptune per il monitoraggio della forma del sistema riser. È stata pianificata l'esecuzione di test a mare, presso una base Saipem in Italia, per verificare la metodologia di ricostruzione della forma simulando diverse condizioni reali. La Divisione è anche all'avanguardia nell'applicazione delle tecnologie "wearable" per incrementare l'efficienza dei dispositivi di protezione individuale: il concetto prevede l'utilizzo di sensori, ormai largamente disponibili sul mercato, per incrementare la sicurezza nelle situazioni in cui operiamo. Un prototipo di scarpone di sicurezza intelligente è stato messo a punto ed è in fase di discussione una partnership con un affermato fornitore di calzature di sicurezza.
Nel campo della trasformazione digitale la Divisione ha sviluppato il modello virtuale della Saipem 10000 e sta iniziando a lavorare sul modello dello Scarabeo 9. Si estende così la flotta virtuale che annovera già i modelli dello Scarabeo 8 e della Saipem 12000. Con l'idea di sfruttare i benefici della "gamification" è in corso lo sviluppo di un videogame per migliorare l'esperienza e i risultati di familiarizzazione del personale con le procedure di operazione e di HSE dei mezzi, prima che salgano a bordo. La Divisione sta inoltre completando un progetto pilota per aggiungere funzionalità e sorgenti dati ai modelli della flotta virtuale ed estenderli ad altri mezzi, facendo crescere sia la complessità che il ritorno di valore della Virtual Fleet. Saranno a breve implementati un motore di ricerca, basato sulle tecniche di Natural Language Processing, e un'"app" di realtà aumentata (che sfrutta nuovissimi algoritmi per il riconoscimento degli oggetti) per permettere agli utenti di accedere in modo nuovo e più efficace alle informazioni disponibili nei modelli virtuali. È in corso di piena implementazione un progetto di eccellenza operativa: i dati automaticamente generati e raccolti dagli apparati di bordo vengono analizzati nel dettaglio in modo da permettere un processo di aggiustamento in tempo reale.
Inoltre, è cominciata la fase di implementazione di un progetto di manutenzione predittiva, che coinvolge gli apparati critici dello Scarabeo 8, allo scopo di rilevare in anticipo anomalie e completare un'analisi di tipo "what if".
È in piena implementazione la nuova infrastruttura IoT (Internet of Things) sulla flotta, passaggio fondante per lo sviluppo di qualsivoglia applicazione digitale, presente e futura: la nuova architettura permette di avere accesso a ogni dato di bordo, applicandovi gli algoritmi del caso.
Infine, la Divisione sta esplorando alcune opportunità di diversificazione: estrazione mineraria sottomarina in fondali profondi, soluzioni per lo stoccaggio della CO2, geotermico offshore. In quest'ultimo campo Saipem ha recentemente siglato un accordo con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per eseguire assieme studi di fattibilità sulla costruzione di impianti geotermici in mare, valutare le tecnologie applicabili e fornire esperienza e coordinamento per la verifica della fattibilità industriale. Altri accordi di collaborazione nel campo seguiranno a breve.
La Divisione Drilling Onshore si è impegnata nel perseguire con continuità la massimizzazione del ritorno di valore dai dati generati, in tempo reale, dai sensori installati sugli impianti di perforazione al fine di abilitare un processo decisionale basato sulla conoscenza in tempo reale di dati integrati e perseguire, grazie all'adozione di strumenti digitali, l'efficienza operativa. In particolare, la Drilling Performance Dashboard, che permette analitiche avanzate sulle operazioni di drilling, è stata arricchita con una nuova funzionalità per il monitoraggio dei consumi e delle emissioni di gas serra in grado di acquisire i dati direttamente dai generatori in campo. Tale soluzione è attualmente in uso per gli impianti presenti in Kuwait e la visione prevede di estenderla agli impianti in uso in altri Paesi del Medio Oriente e in particolare in Arabia Saudita dove sono state acquistate quattro data room ed è in costruzione, presso la base operativa di Dammam, una control room. La Divisione, inoltre, ha iniziato un nuovo programma per sviluppare capacità di supporto remoto alle operazioni di campo e la digitalizzazione dei processi di manutenzione. È in corso anche lo sviluppo di una nuova metodologia di gestione dei magazzini che sfrutta algoritmi su base "machine learning" per ottimizzare i livelli di stoccaggio delle parti di ricambio e dei consumabili, garantendo un livello costante e ottimale del servizio degli asset. La Divisione è pronta per la digitalizzazione dei magazzini e sta inoltre testando l'applicazione della stampa 3D Industriale per replicare un modello di approvvigionamento "just in time".
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 52
Nel corso del primo semestre del 2021 abbiamo proseguito, con la consueta convinzione, il nostro percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il personale di Saipem.
Analizzando le statistiche di sicurezza, Saipem continua a performare meglio dei peer di riferimento1.
Nel primo semestre del 2021 si è registrato un miglioramento del TRIFR (numero incidenti registrabili ogni milione di ore lavorate), che è passato da 0,36 (dato del 2020) a 0,33 (dato aggiornato a giugno 2021), mentre l'LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) si è attestato al minimo di sempre 0,13 (dato aggiornato a giugno 2021).
La Società continua a investire risorse per mantenere elevata l'attenzione sulle tematiche di salute e sicurezza, nello sviluppo e nell'aggiornamento del proprio sistema di gestione HSE e nella diffusione delle differenti iniziative di sensibilizzazione in tutte le realtà operative di Saipem.
Relativamente alle iniziative promosse da Saipem, si citano:
(1) OGP - International Association of Oil&Gas Producers, IADC, International Pipeline & Offshore Contractors Association, IMCA International Marine Contractors Association, IPLOCA - International Pipeline & Offshore Contractors Association, e di numerosi competitor.
La novità di questa edizione è il contenuto, supportato da una nuova produzione cinematografica, che introduce il tema della salute mentale, e in particolare la gestione dello stress, l'iperconnessione e l'isolamento sociale. Tutti temi particolarmente attuali, che necessitano di una nuova consapevolezza in azienda. Il lancio della nuova edizione della campagna avverrà nel secondo semestre 2021;
Relativamente al sistema di gestione HSE, nel primo semestre del 2021, l'ente terzo indipendente ha avviato il processo di mantenimento dei certificati ISO 45001 (Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro) e ISO 14001 (Sistema di gestione ambientale) effettuando le prime giornate di verifica ispettiva, utilizzando la modalità di audit da remoto.
Infine, molte sono anche le iniziative che sono state portate avanti dalla Fondazione LHS di Saipem, la cui mission fondamentale è appunto quella di accrescere nell'industria e nella società la cultura della salute e della sicurezza.
Il 4 marzo 2021 ha avuto luogo il Safety Leadership Event (SLE), un format unico nel suo genere totalmente gratuito e no-profit, un'esperienza immersiva e coinvolgente che ha unito momenti di dibattito, formazione e informazione a performance artistiche e culturali, con lo scopo di far riflettere, emozionare e aprire a una nuova consapevolezza su come ciascuno può e deve contribuire a creare un ambiente più sano e sicuro per tutti. Il successo del Safety Leadership Event Online 2021 (1.800 iscrizioni da tutta Italia e dall'estero, con 1.200 partecipanti in 7 ore di diretta durante la giornata e una media di 700 collegamenti simultanei) è stato il frutto della capacità di coniugare l'interazione e il coinvolgimento emotivo dei partecipanti – ottenuti grazie a contenuti di valore, a un'altissima qualità audio e video, a un'eccellente regia, a una sapiente alternanza di ritmi e alla scelta di una piattaforma innovativa e di facile utilizzo – con i vantaggi del digitale, che annulla ogni barriera geografica e temporale e permette a centinaia di persone sparse nel mondo di riunirsi in uno spazio virtuale condiviso. Per queste ragioni un progetto del genere, che supera e sublima gli eventi virtuali e quelli tradizionali in presenza, può essere a giusto titolo considerato il format di comunicazione del futuro.
Fondazione LHS ha interpretato il bisogno della comunità di informazione e sostegno nella comprensione dei cambiamenti sociali, economici, lavorativi e comportamentali derivanti dall'emergenza sanitaria, proponendo diverse iniziative di approfondimento e discussione con esperti e opinion leader. Oltre ai progetti consolidati, come i laboratori didattici "Parole di Primo Soccorso" con Croce Rossa Italiana per i bambini della scuola primaria o il format "Safety Radio" per i ragazzi della scuola secondaria, sono stati avviati, infatti, nuovi programmi online, come gli incontri settimanali "FARE BENE - Choose Life Talks" in collaborazione con Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, che hanno affrontato i temi della sana alimentazione e corretti stili di vita, mai così attuali come in questo momento storico, dove salute e benessere rivestono un'importanza fondamentale a livello mondiale.
Saipem persegue il miglioramento continuo delle performance ambientali, adottando strategie per la riduzione e il controllo dell'impatto ambientale, nonché per la conservazione e valorizzazione delle risorse naturali.
Per raggiungere tali obiettivi è necessaria una diffusione della consapevolezza ambientale nei progetti, nei siti e nelle sedi di Saipem. Nel corso del primo semestre del 2021 Saipem ha confermato il proprio obiettivo di rinforzare il suo impegno su differenti aspetti specifici. In questa sede si vuole porre l'attenzione su tre tematiche di seguito descritte.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 53
Ridurre le proprie emissioni e accompagnare i clienti nella loro transazione energetica è uno degli obiettivi societari. Al fine di raggiungere tale obiettivo, i pilastri attuali su cui basare la strategia sono:
≥ diventare un partner chiave per i propri clienti nelle loro azioni di decarbonizzazione, estendendo altresì l'offerta in settori a minor impatto climatico;
≥ migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le emissioni di gas serra.
Relativamente al primo pilastro è stata avviata già da qualche anno un'evoluzione del modello di business e dell'organizzazione volta a trasformare Saipem in un Global Solution Provider, al fine di accompagnare con il nostro ingegno, competenze e DNA distintivo, il processo di transizione energetica verso fonti di energia più sostenibili.
Relativamente al secondo pilastro Saipem ha definito una strategia di riduzione delle emissioni GHG (Greenhouse Gases) per il raggiungimento dell'obiettivo Net-Zero, relativamente alle emissioni di Scopo 1 e Scopo 2.
Nel febbraio 2021 pertanto Saipem ha comunicato ai mercati i primi obiettivi di emissioni fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di GHG di Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2, il target prevede il raggiungimento di Net-Zero entro il 001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 54
Il piano di attuazione del programma Net-Zero è "living", considerando nuove istanze normative e di mercato esterne, aspettative degli stakeholder e le richieste dei clienti, nonché nuove analisi di benchmark, sviluppi tecnologici e scenari energetici.
Per quanto riguarda lo Scopo 3 (emissioni indirette) Saipem punta ad avere un "ruolo da protagonista" nel supportare e stimolare i fornitori e gli altri attori della catena del valore a ridurre la propria impronta di carbonio. Questo influenzerà gradualmente l'intera gamma di fornitori di materiali e servizi che acquistiamo, nonché tutti gli aspetti della mobilità sostenibile. Nel corso di questi mesi pertanto è stato creato un gruppo di lavoro per lo sviluppo del programma Net-Zero.
Inoltre, Saipem sta esplorando e applicando diverse misure per ridurre le emissioni di Scopo 1 e 2, come studi energetici, retrofit e rinnovo degli asset, power management, elettrificazione, uso di energie rinnovabili e combustibili alternativi.
Anche per il primo semestre del 2021 sono state sponsorizzate iniziative per motivare e sensibilizzare il personale sul tema della protezione e della corretta gestione degli aspetti ambientali. In particolare nel mese di marzo è stata lanciata la Campagna relativa a World Water Day, quest'anno sul tema "Valuing Water", allo scopo di aumentare la consapevolezza e promuovere comportamenti virtuosi nella gestione delle risorse idriche. Nel mese di giugno, in occasione della celebrazione annuale del "World Environment Day" (WED), il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) ha lanciato il tema "Ecosystem Restoration", incentrato sulla protezione della biodiversità e nello specifico all'interazione tra gli organismi viventi con l'ambiente circostante. Saipem partecipa da oltre 10 anni alle celebrazioni della Giornata Mondiale dell'Ambiente, impegnando in questa occasione tutti i siti e i progetti nel mondo per rinnovare e diffondere la consapevolezza dell'ambiente tra i dipendenti, le loro famiglie e gli amici in ogni possibile area di influenza.
Per ciascun evento è stato sviluppato materiale dedicato, condiviso con ciascuna Divisione e reso disponibile sull'intranet aziendale. Le campagne sono state promosse anche sui canali social ufficiali attraverso post dedicati atti a ribadire, anche esternamente, il commitment di Saipem su tematiche ambientali globali.
I risultati raggiunti dalle divisioni sono stati e saranno riportati in una sezione dedicata dell'eNews, documento di divulgazione interna, emesso ogni quattro mesi, nel quale si dà rilevanza a iniziative e progetti svolti a livello societario e aventi un interesse ambientale; a tal riguardo il numero di marzo nello specifico è stato dedicato all'acqua.
Gli sversamenti rappresentano uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione degli sversamenti e le azioni di risposta sono assolutamente prioritari per la Società. Saipem opera minimizzando il rischio di uno sversamento e si è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia per implementare azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze. In particolare, Saipem ha individuato come azione preventiva la mappatura nei propri siti degli elementi critici e delle potenziali sorgenti di sversamento e il successivo svolgimento di Spill Risk Assessment, atti a valutare il rischio di sversamento per ognuno degli elementi mappati. Nel caso gli assessment evidenzino livelli di rischio inaccettabili vengono conseguentemente implementate delle misure di mitigazione del rischio.
Come accaduto in passato tutte le iniziative citate (sia per la parte salute e sicurezza che per la parte ambiente) si inseriscono nel processo continuo di miglioramento che scaturisce dall'attenta analisi degli incidenti, dalle risultanze degli audit HSE sia interni che esterni, dalle sollecitazioni degli stakeholder e dai vari riesami HSE da parte della Direzione Aziendale.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 55
Nel corso del primo semestre del 2021, in risposta all'evoluzione e all'orientamento del mercato verso una sostenibile transizione energetica e la ricerca di soluzioni innovative, Saipem ha sviluppato iniziative rivolte all'evoluzione di modelli organizzativi/operativi sempre più snelli, flessibili e coerenti con la strategia di diversificazione delle proprie attività, delle aree geografiche in cui opera e del portafoglio clienti e tecnologie.
Di seguito i principali interventi organizzativi realizzati:
Relativamente al Sistema Qualità le principali attività sviluppate:
Durante il primo semestre del 2021, con il protrarsi dello scenario emergenziale, Saipem ha proseguito con le politiche di tutela della salute delle proprie risorse. Pertanto, come avvenuto nel corso del 2020, sono state adottate specifiche iniziative di gestione in coerenza con le linee guida emanate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dai governi e autorità locali dei Paesi in cui l'azienda opera, con l'obiettivo di garantire la massima salvaguardia e protezione delle proprie risorse.
Con riferimento all'Italia e in tutti i Paesi in cui la Società opera, interventi specifici di sanificazione sono stati implementati in tutte le sedi e siti operativi, accompagnati dall'adozione di programmi, misure gestionali e procedure di comportamento, supportati da un'intensa e continua campagna di comunicazione interna, volti a minimizzare le interazioni sociali, a garantire il rispetto del distanziamento sociale tra le persone e, laddove necessario, l'adozione di specifici dispositivi di protezione individuale.
Pertanto, il ricorso del lavoro da remoto è rimasto per tutto il primo semestre la modalità gestionale prioritaria per assicurare una più efficace misura di contenimento e protezione della salute delle proprie persone rispetto all'emergenza epidemiologica registrata nel corso del 2020. Inoltre, visto l'impatto registratosi sulle attività di business, la Società, al fine di assicurare la salvaguardia dell'efficienza operativa, ha avviato iniziative di contenimento delle trasferte e azioni di ottimizzazioni degli spazi.
Il programma di ricambio generazionale delle risorse, nel rispetto del presidio delle competenze critiche, prosegue anche tramite il piano di risoluzioni consensuali ex art. 4, Legge Fornero.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 56
Il rapporto con le Organizzazioni Sindacali è stato caratterizzato da una costante interlocuzione, sia in Italia che all'estero, per la gestione dell'emergenza COVID-19.
In particolare, in Italia, l'applicazione dei piani di azione relativi alla gestione dell'emergenza, legata alla diffusione del virus Sars-Cov-2, è stata oggetto di continuo confronto e discussione con le Organizzazioni Sindacali attraverso un costante processo di informazione e aggiornamento. I Comitati bilaterali costituiti a livello di singola sede hanno infatti svolto, in modalità congiunta con l'azienda, un'azione di monitoraggio delle misure di salute e sicurezza poste in essere presso gli uffici, al fine di verificare in modo continuo l'implementazione di tutte le azioni individuate e volte ad assicurare lo svolgimento, in piena sicurezza, delle attività lavorative.
A fronte del deterioramento dello scenario di riferimento, dovuto agli effetti dell'emergenza sanitaria mondiale, che in particolare ha comportato, nel settore della perforazione, la temporanea riduzione delle attività, si è reso necessario proseguire il ricorso agli ammortizzatori sociali in Italia e Perù.
In Italia, sino alla metà del mese di marzo, si è ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria COVID-19, che era stata avviata a dicembre 2020 per circa 70 lavoratori delle Divisioni Drilling Onshore e Offshore con sede di assunzione Ravenna, attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo sindacale con le OO.SS. locali.
In Perù la società Petrex SA, nell'ambito dello scenario sopra rappresentato, previa notifica alle organizzazioni sindacali, ha prolungato il piano di sospensione dell'impiego per parte del personale operativo di perforazione fino a ottobre 2021.
Analogamente alle azioni adottate in Italia, il confronto con le rappresentanze dei lavoratori in Francia ha riguardato la definizione di piani per il rientro della forza lavoro presso gli uffici sulla base delle disposizioni emanate dalle autorità locali.
Al di fuori dell'Italia, nel corso del 2021, sono stati invece avviati e in parte completati i processi di rinnovo degli accordi collettivi riguardanti diversi Paesi tra cui Brasile, Nigeria, Perù e Singapore. In Norvegia sono in corso negoziati per il rinnovo degli accordi locali con il sindacato SEA, così come per la negoziazione di un nuovo accordo locale con l'organizzazione sindacale SAFE.
Per quanto riguarda l'interlocuzione portata avanti a livello transnazionale attraverso il Comitato Aziendale Europeo, in un'ottica di consolidamento delle relazioni e dell'impegno aziendale nel rafforzare il dialogo con la rappresentanza dei lavoratori dello Spazio Economico Europeo, nel mese di maggio si è tenuto il consueto incontro di follow-up previsto dall'accordo istitutivo del Comitato.
Sia in Italia che presso le realtà estere sono stati inoltre sottoscritti alcuni rilevanti accordi collettivi. Per l'Italia è stata firmata l'intesa relativa al Premio di Partecipazione sulla consuntivazione dei risultati di redditività e produttività dell'anno 2020 che, grazie all'impostazione definita nel 2018, ha assicurato una più forte e diretta correlazione tra i risultati raggiunti, sia a livello aziendale che divisionale, e la relativa corresponsione degli importi erogati ai dipendenti. Al fine di garantire un sempre maggior bilanciamento tra componente monetaria e non monetaria del Premio è stata inoltre confermata l'impostazione che consente di convertire una quota parte dello stesso in servizi welfare; questo a fronte del gradimento riscontrato da parte del personale dipendente, testimoniato da un'alta percentuale di adesione nel corso degli anni precedenti.
| Esercizio | Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | (unità) | Forza media 2020 | Forza media 2021 | ||
| 13.261 | Engineering & Construction Offshore | 13.720 | 13.882 | ||
| 11.649 | Engineering & Construction Onshore | 12.222 | 10.797 | ||
| 1.692 | Drilling Offshore | 1.790 | 1.668 | ||
| 3.830 | Drilling Onshore | 4.168 | 3.347 | ||
| 940 | Funzioni di staff | 941 | 950 | ||
| 31.372 | Totale | 32.841 | 30.644 | ||
| 5.862 | Italiani | 5.881 | 5.806 | ||
| 25.510 | Altre nazionalità | 26.960 | 24.838 | ||
| 31.372 | Totale | 32.841 | 30.644 | ||
| 5.693 | Italiani a tempo indeterminato | 5.685 | 5.685 | ||
| 168 | Italiani a tempo determinato | 196 | 121 | ||
| 5.861 | Totale | 5.881 | 5.806 | ||
| 31.12.2020 | (unità) | 30.06.2020 | 30.06.2021 | ||
| 6.360 | Numero di ingegneri | 6.458 | 6.436 | ||
| 29.522 | Numero di dipendenti | 31.745 | 31.634 |
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 57
Il primo semestre del 2021, nonostante il protrarsi dell'emergenza pandemica, ha visto la funzione Risorse Umane impegnata nella pianificazione e realizzazione di iniziative di Talent Attraction, Training, People Development, Up skilling e Re skilling con modalità innovative e flessibili al fine di mantenere la centralità delle proprie risorse in quanto portatrici di un patrimonio di competenze indispensabili per la costruzione del capitale intellettuale richiesto per affrontare le sfide che ci attendono.
È proseguito il programma di Competence Assessment and Assurance della Divisione Drilling Onshore, che permette di identificare le persone da sviluppare verso ruoli chiave, le risorse in possesso di competenze strategiche per il business, nonché le competenze da acquisire dal mercato.
Prosegue, infine, il programma denominato In & Out per giovani talenti in sviluppo che, attraverso un'esperienza cross funzionale nell'ambito della funzione Internal Audit, favorirà lo sviluppo di conoscenze trasversali ai business, nonché una maggiore conoscenza dei processi aziendali.
Valorizzando la dimensione innovativa e digitale è stata garantita piena continuità ai processi di sviluppo e monitoraggio delle competenze critiche con un particolare focus agli ambiti di project management e di digital skill/mindset e la conseguente progettazione e realizzazione di azioni a supporto dello sviluppo e consolidamento delle stesse.
In ambito Talent Attraction, con l'obiettivo di attrarre talenti in possesso delle competenze core ricercate, sono state diffuse le linee guida worldwide al fine di garantire la diffusione di una brand identity unitaria. Inoltre ai giovani talenti interessati a Saipem è stata offerta una nuova candidate experience che, grazie a un processo di selezione interamente digitale, permette ai recruiter di approfondire caratteristiche comportamentali e conoscenze dei prospect, riducendo significativamente i tempi di selezione.
Sono proseguiti i lavori del Comitato Sviluppo Risorse Umane, istituito nel 2018, volti a monitorare, guidare e valutare lo sviluppo delle competenze e dei percorsi di carriera dei giovani talenti, con un disegno che incentiva la mobilità interfunzionale e interdivisionale delle risorse.
La formazione ha una valenza strategica per il business; Saipem nel corso del primo semestre del 2021 ha promosso molti interventi che avevano l'obiettivo di potenziare le soft e hard skill utili per affrontare le sfide del nuovo scenario della trasformazione energetica. È stata assicurata continuità nell'erogazione favorendo le modalità a distanza e sfruttando le potenzialità dell'e-learning.
Sono proseguite le attività formative di carattere obbligatorio; in particolare l'investimento sul percorso HSE denominato Life Saving Rules e, in coerenza con la nuova Training Matrix HSE, è stato sviluppato e rilasciato un percorso e-learning, denominato HSE Digital Learning Program, con l'obiettivo di accompagnare le persone nella conoscenza di tematiche di Health, Safety ed Environment.
Sono proseguite le iniziative formative per sviluppare maggiore consapevolezza sulle tematiche di Cyber Security e ridurre i rischi di incidenti informatici.
In linea con l'evoluzione delle metodologie di presidio delle competenze, dove viene confermata la centralità del Modello di Leadership Saipem, paradigma di riferimento per tutte le risorse, sono state avviate le attività di assessment del potenziale rivolte alle risorse in sviluppo, con l'obiettivo di valutarne le capacità personali, il potenziale di crescita e l'allineamento rispetto al Modello; è stata inoltre data continuità alle attività afferenti alla Managerial Academy che persegue l'obiettivo di potenziare le competenze comportamentali legate al Modello di Leadership Saipem.
Nel corso del primo semestre del 2021 sono proseguite le partnership con le istituzioni educative italiane (università e scuole superiori); presso il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi, Saipem ha partecipato alla formazione universitaria e all'orientamento professionale tramite la partecipazione a Virtual Round Table (incontri formativi sulle abilità tecniche e trasversali indispensabili al lavoro) e ha realizzato eventi con spiccata focalizzazione sulla diversità di genere, promuovendo Saipem come equal opportunity employer. Inoltre, sono state assegnate borse di studio intitolate alla memoria di un grande uomo e professionista Saipem: Egidio Palliotto. L'iniziativa, lanciata in partnership con l'Università degli Studi di Trieste, vuole creare nelle nuove generazioni le competenze e attitudini necessarie per affrontare le nuove sfide del futuro, ma è anche la testimonianza concreta dell'impegno sociale di Saipem per la formazione dei giovani.
Saipem, sfruttando tutte le potenzialità del digitale, ha proseguito il suo impegno anche nell'orientamento professionale dei più giovani con il programma Sinergia. La faculty di docenti Saipem, grazie a un'innovativa piattaforma messa a disposizione di quattro istituti tecnici sul territorio nazionale, ha garantito l'erogazione in modalità virtual dei percorsi formativi di PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) integrando delle modalità blended di docenza e ampliando l'offerta formativa degli studenti con moduli dedicati alla sostenibilità e alla conoscenza della lingua inglese.
Viene confermato anche l'investimento nella progettazione di corsi di formazione interni con l'Internal Saipem Academy facilitando la preparazione dei docenti interni con workshop dedicati alla conoscenza delle leve per gestire efficacemente la progettazione e l'erogazione a distanza. L'Internal Saipem Academy include corsi in ambito Supply Chain, AFC, Digital, HR, Security, Insurance, Intellectual Property, nonché numerosi seminari per rafforzare la conoscenza di business a livello di Gruppo.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 58
Le Divisioni hanno sviluppato inoltre cataloghi interni specializzati sul business: il catalogo Onshore, articolato in 168 corsi tecnici interni sviluppati su ambiti quali Engineering, Construction e Supply Chain, la cui erogazione è disponibile anche all'estero; il catalogo XSIGHT, composto da 40 corsi tecnici interni su ambiti quali Commercial, Engineering e Business Support; la rassegna formativa denominata "Pozzo di Scienza" promossa dalla Divisione Drilling Onshore, che ha visto l'erogazione di webinar gestiti con docenza interna, volti a formare e informare le risorse su tematiche quali il modello operativo di perforazione, HSE o il processo commerciale.
Saipem persegue lo sviluppo e il consolidamento di competenze e capacità di gestione dei progetti; il focus sul Project Management si è tradotto nella progettazione e avvio del nuovo percorso formativo, Saipem Academy in Project Management, realizzato in collaborazione con Politecnico di Milano School of Management e Associazione Nazionale Impiantistica Industriale (ANIMP). Il percorso è articolato in tre diverse modalità di approfondimento (basic/intermediate/electives). Allo stesso filone appartengono le iniziative:
Saipem è firmatario dei Women Empowerment Principles promossi da UN Global Compact e nei primi mesi del 2021 ha preso parte ai lavori dell'Osservatorio Diversity & Inclusion. L'Osservatorio coinvolge un nucleo di imprese leader sulla tematica della diversità e inclusione per promuovere una cultura inclusiva nel mondo del lavoro che supporti anche le sfide del nuovo contesto e crei valore condiviso attraverso lo sviluppo di un documento di approfondimento sul tema della D&I contenente policy e buone pratiche italiane.
L'impegno di Saipem nel promuovere una cultura sempre più inclusiva e attenta alle tematiche di Diversity è stato perseguito attraverso la diffusione di iniziative in collaborazione con l'Associazione Valore D, quali percorsi di mentoring e formativi, sharing lab e talk accessibili su base volontaria, per sviluppare il linguaggio inclusivo, il valore della diversità e l'empatia.
Saipem ha anche lanciato un percorso di mentoring interno denominato SEED - Win with Diversity. Obiettivo del programma è supportare, attraverso un meccanismo di Knowledge Sharing tra risorse con diversa seniority aziendale, la diffusione di una cultura imprenditoriale che veda le donne protagoniste e che ne favorisca l'empowerment.
La Politica sulla remunerazione 2021, approvata dall'Assemblea del 30 aprile 2021, è definita in linea con la strategia aziendale e trova riscontro negli obiettivi presenti nei Piani di Incentivazione di Breve Termine e di Lungo Termine approvati dal Consiglio di Amministrazione. Tale Politica viene delineata in coerenza con il modello di governance adottato e in compliance con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), dal Regolamento Emittenti Consob e dal Codice di Corporate Governance e persegue l'obiettivo di allineare gli interessi del Management con l'obiettivo prioritario di creazione di valore sostenibile per gli azionisti e tutti gli stakeholder nel medio-lungo periodo; inoltre mira a promuovere la missione e i valori aziendali, ad attrarre, motivare e trattenere persone detentrici delle competenze professionali individuate quali distintive e critiche per Saipem e a incentivare la crescita sostenibile dell'azienda.
La Politica sulla remunerazione 2021 è descritta nella Sezione I della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2021"; è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 12 marzo 2021 e successivamente è stata sottoposta al voto vincolante da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 30 aprile 2021 con una percentuale di voti favorevoli pari al 96,3%, in continuità con il trend positivo registrato negli ultimi anni.
Le principali novità introdotte dalla Politica sulla remunerazione 2021 riguardano miglioramenti dei piani di incentivazione previsti per le risorse manageriali. In particolare, per quanto riguarda il Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine (IBT), è stata rivista la curva di incentivazione in un'ottica di semplificazione e con la finalità di incentivare le performance superiori al target; inoltre è stata posta particolare attenzione alla definizione di indicatori di performance in ambito ESG (Environmental, Social & Governance) volti a promuovere le azioni collegate ai processi di transizione energetica e trasformazione digitale previsti dalla strategia aziendale ed è stato rafforzato il coefficiente da applicare al punteggio conseguito con riferimento all'obiettivo "Ordini da Acquisire", attraverso l'incremento della percentuale del portafoglio ordini residuo "Non Oil Related" al fine di cogliere opportunità in nuovi mercati che saranno i principali propulsori del progresso nella decarbonizzazione dell'attuale portafoglio. Nell'ambito del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine (ILT), ai fini dell'attribuzione 2021, è stato invece introdotto un ulteriore indicatore business based "EBITDA Adjusted cumulato nel triennio 2021-2022-2023" finalizzato a meglio enfatizzare la creazione di valore per Saipem nel tempo.
Nel corso del 2021 è stata inoltre svolta l'attività di deployment degli obiettivi societari 2021 relativi al Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine e sono stati definiti specifici obiettivi di Divisione, secondo un processo top down su tutta la popolazione manageriale, garantendo un costante processo di verifica e monitoraggio di tali obiettivi.
Infine, a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni 2020 del management, la Società ha riconosciuto gli incentivi variabili di breve termine come previsto dalla Politica sulla remunerazione 2020.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 59
Il servizio medico aziendale è stato impegnato nella gestione dell'emergenza sanitaria generata dalla diffusione del virus che ha investito l'intero pianeta attraverso ondate epidemiche i cui effetti si sono manifestati in misura diversa tra le aree geografiche, riflettendo la severità della pandemia a livello locale e generando risposte differenti a seconda della politica sanitaria adottata dai Paesi colpiti.
Tale eccezionale scenario ha comportato rilevanti conseguenze sull'operatività ridefinendo le priorità del servizio medico aziendale e delle risorse aziendali tutte. La task force immediatamente costituita e operativa ha mantenuto la sua pronta efficienza fornendo risposte immediate ai differenti scenari che di volta in volta si aprono nei differenti contesti ove l'azienda opera riportando direttamente al Dirigente Medico membro dell'Unità di Crisi Aziendale e approntando istruzioni operative mediante la pubblicazione di comunicazioni interne e bollettini periodici sull'evoluzione e lo status della pandemia indirizzate agli Health Manager e agli HR Manager di Divisione.
Sono proseguite le attività di gestione e monitoraggio dell'evoluzione della pandemia già attuate nell'anno 2020:
Queste attività hanno assicurato che le misure di controllo relative al rischio di contagio siano state adeguate all'evoluzione della pandemia, alle condizioni di lavoro e alle caratteristiche della forza lavoro durante i periodi critici del contagio. Allo stesso tempo, il sistema di monitoraggio ha garantito che le misure di salute e sicurezza sul lavoro adottate per contenere il rischio di contagio non abbiano introdotto nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, tanto fisici quanto psicologici.
Sono proseguite in parallelo tutte le attività di supervisione e controllo della sorveglianza sanitaria attiva in Italia e all'estero nel rispetto della legislazione italiana e delle linee guida di settore.
Come parte integrante del programma WHP (Workplace Health Promotion) prosegue la collaborazione con la ATS di Milano e la Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute" acquisito negli ultimi anni con il raggiungimento degli obiettivi a noi assegnati.
Il primo semestre del 2020 ha visto l'attenzione di tutto il mondo focalizzata sulla pandemia del Coronavirus. Saipem si è concentrata sulla tutela della salute della forza lavoro, pur mantenendo attive le proprie capacità operative.
Oggi possiamo dire che grazie all'adozione di un approccio olistico alla gestione del rischio di security in linea con i valori e gli obiettivi strategici di Saipem, la funzione di security contribuisce fortemente a ottenere un effetto positivo sul valore economico, sociale e finanziario dell'azienda su tutti i livelli, consentendole di accrescere la propria resilienza e mantenere la capacità operativa nel tempo.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 60
La funzione di security ha continuato anche nel semestre di riferimento a supportare tutte le operazioni di business fin dall'inizio della fase commerciale. Sono costantemente monitorate l'evolversi delle minacce e dell'impatto o il potenziale effetto negativo sull'ambiente di sicurezza nelle aree onshore e offshore delle operazioni, in particolare nei Paesi ad alto ed elevato rischio. In Mozambico le nostre operazioni sono state seriamente compromesse da un ambiente di sicurezza instabile che ha portato il cliente a interrompere ogni attività ed evacuare l'area di progetto.
Il livello di maturità di security dell'azienda dipende principalmente dal costante lavoro di formazione e informazione dei lavoratori. Nell'ultimo anno Saipem ha sviluppato corsi di formazione in modalità e-learning incentrati sul modello di gestione della sicurezza e sulla cyber security (livello standard, elevato e critico) al fine di formare il personale di security, HSE, i responsabili HR e altre funzioni aziendali specifiche relativamente al processo di gestione della sicurezza e alla sensibilizzazione del tema della cyber security.
Anche il primo semestre del 2021 ha visto l'attenzione di tutto il mondo focalizzata sulla pandemia del Coronavirus; i Paesi hanno imposto misure sempre più severe per limitarne l'ulteriore circolazione. Tali restrizioni hanno previsto sostanzialmente la chiusura dei confini interni/esterni e di interi segmenti delle industrie nazionali. Si è reso pertanto necessario monitorare le condizioni di security dei Paesi in cui Saipem opera e le restrizioni sugli spostamenti con l'obiettivo di condividere report e linee guide con le persone Saipem. Contemporaneamente SECUR ha provveduto a garantire una corretta attività di informazione a tutti coloro che si spostano per lavoro in Italia e all'estero, circa le restrizioni introdotte nei vari Paesi causa COVID, tramite il TMS (Travel Management System) in MYTRAVEL.
Saipem ha mantenuto stretti contatti con le autorità locali/ambasciate nei Paesi in cui opera, e a livello centrale con l'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri, dando un contributo all'organizzazione di voli charter e di assistenza per il personale.
Persiste una rilevante condizione di remotizzazione del lavoro presso le abitazioni che ha creato le condizioni per un incremento delle minacce cyber. Gli hacker fanno leva sulla condizione di isolamento dei lavoratori e delle loro postazioni di lavoro e cercano di sfruttarne le vulnerabilità legate all'emotività delle persone e alle ridotte difese tecnologiche.
In Saipem il rischio Cyber è identificato e comunicato periodicamente alla funzione di Enterprise Risk Management per il monitoraggio da parte del Comitato per il Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione.
La postura di sicurezza di Saipem viene anche costantemente monitorata da servizi esterni. La società BitSight analizza in maniera indipendente le informazioni di sicurezza pubblicamente disponibili e calcola un rating chiamato Security Score, che offre una misura di quanto siano consistenti e apprezzabili le misure di difesa adottate da un'azienda. Nel primo semestre del 2021 il Security Score assegnato a Saipem si è mantenuto sui 730 punti su un massimo possibile di 900, confermando una condizione di accettabile copertura e assetto della sicurezza.
Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione secondo la norma ISO/IEC 27001 per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio importante conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response, e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di gestione della sicurezza di Saipem.
Un importante piano di formazione è in corso di erogazione e ha già coperto oltre 2.000 persone e proseguirà per raggiungere una capillare copertura del personale Saipem. Il corso si avvale dei contenuti offerti dalla piattaforma Proofpoint PSAT, che coprono temi quali la difesa da malware, la protezione delle credenziali, il riconoscimento e la segnalazione di phishing e la navigazione sicura; più in generale una cultura della sicurezza cyber nella popolazione aziendale per ridurre il rischio correlato alla messa in atto da parte dei dipendenti di comportamenti che possono inconsapevolmente esporre il patrimonio informativo aziendale a minacce di distruzione o sottrazione indebita.
Per rispondere alle mutate condizioni di lavoro sopra descritte, Saipem ha abbracciato il nuovo orientamento "Zero trust", che si fonda sul basilare concetto di abbandonare l'idea di proteggere il solo perimetro aziendale. La pandemia ha portato la maggioranza dei lavoratori a svolgere le proprie sessioni di lavoro da casa e pertanto fuori dal perimetro difeso storicamente dall'azienda. Una parte rilevante degli strumenti software è ormai posizionata in Cloud e Internet è diventata di fatto la vera rete aziendale. Abbiamo perciò introdotto una varietà di soluzioni tecniche che, in linea con il nuovo paradigma "Zero trust", hanno permesso di elevare il controllo sulle risorse esposte su Internet, di ridurre l'esposizione di rischio e di incrementare la capacità di monitoraggio delle minacce cyber associate al lavoro da remoto.
Nel primo semestre del 2021 sono state inoltre completate numerose ulteriori azioni, in coerenza con il Master Plan biennale di sicurezza 2020-2021 e con le richieste provenienti dai principali clienti:
cui redigere il nuovo piano di IT Disaster Recovery, nel quale recepiremo i cambiamenti architetturali apportati nel passaggio al cloud.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 61
Nel corso del primo semestre del 2021 sono proseguite le attività volte ad aumentare la digitalizzazione dei processi HR con l'obiettivo di migliorarne l'efficacia e l'efficienza, ponendo particolare enfasi sulla centralità del rapporto dipendente-manager nella gestione di tali processi.
Il percorso di digitalizzazione avviato consolida i progetti di revisione dei propri processi in chiave digitale e di innovazione con l'obiettivo di perseguire l'efficienza e l'efficacia delle attività, la massima integrazione dei processi della funzione, la semplificazione, l'automazione, nonché la centralità del dipendente e del dato. È proseguito il processo di razionalizzazione e dematerializzazione trasferendo l'operatività dei vari processi sulle piattaforme digitali ADP/Service Now.
Nell'ambito del più ampio progetto di HR Digital transformation, lanciato con l'obiettivo di elaborare un piano lavori volto al miglioramento complessivo dell'employee digital journey, completato il processo di Digital skill mapping, si è proceduto con la revisione dei ruoli professionali per integrare il set di competenze digitali nel repertorio delle competenze tecnico-specialistiche associato ai principali ruoli professionali di Saipem, al fine di assicurare un più puntale processo di analisi e dimensionamento quali-quantitativo delle risorse nell'ambito del processo di Strategic Workforce Planning. La mappatura ha coinvolto una popolazione di circa 13 mila risorse appartenenti sia a funzioni di Business che di Staff di tutte le Divisioni.
L'esito di questa attività è il punto di riferimento importante per strutturare e progettare una Digital Academy, con l'ambizione di formare le persone non solo sui tool digitali in termini di adoption, ma anche sul modo di lavorare e il nuovo mindset. In particolare, la Funzione HR ha individuato nel "smart mindset approach" quell'approccio culturale che può favorire un rapido indirizzamento delle strategie di evoluzione e di innovazione dell'organizzazione. La dotazione tecnologica delle persone Saipem è stata ripensata per raggiungere prestazioni e facilità d'uso superiori.
Sono inoltre proseguiti i lavori propedeutici al trasferimento nel nuovo Headquarters Saipem di Milano Santa Giulia. Nei nuovi palazzi la componente digitale rappresenterà un fattore chiave e l'utilizzo della tecnologia faciliterà e abiliterà i diversi processi lavorativi e la vivibilità degli spazi.
Il nuovo Headquarters sarà composto da due edifici, Spark1 e Spark2, che grazie alla loro progettazione innovativa hanno ottenuto le certificazioni LEED: Platinum level e WELL: Gold level. Nei mesi scorsi è stato definito il progetto di interior design degli ambienti, progettati per garantire spazi flessibili e adatti alle diverse necessità lavorative, con particolare riferimento alla collaborazione tra colleghi. Le esigenze delle persone sono state indagate tramite una survey lanciata sui servizi di Time Saving, Mobility, Salute e benessere e hanno rappresentato il punto di partenza per costruire un nuovo modello di servizi e di benessere lavorativo incentrato sul nuovo HQ, che potrà rappresentare il riferimento per le diverse realtà operative del Gruppo Saipem. È nelle ultime fasi di sviluppo anche l'app per i servizi di hoteling, che permetterà ai dipendenti di gestire in autonomia la prenotazione di tutti gli asset necessari per fruire al meglio degli spazi e svolgere in modo ottimale la propria attività lavorativa.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 62
Il primo semestre del 2021 si è riconfermato molto sfidante per l'area Digital e Servizi ICT.
Il proseguirsi del connubio rappresentato dalla pandemia COVID-19 e il rallentamento degli investimenti nel settore in cui opera Saipem hanno richiesto una razionalizzazione dei costi e un'ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT al fine di garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario. In questo contesto si è confermato vincente lo sforzo profuso come team a livello globale, al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT. L'approccio perseguito nel 2020 è sostanzialmente confermato a livello direzionale anche per il 2021:
A supporto di tali indicazioni direzionali:
Rispetto alle principali iniziative avviate, abbiamo:
Rispetto all'iniziativa EPC Integration si precisa che già nel 2020 erano state finalizzate due wave di sviluppo di soluzioni digitali in ambito EPC, coinvolgendo le 3 divisioni E&C Offshore, E&C Onshore e XSIGHT, per un totale di 8 use case di cui 4 in via di adozione da parte dei nostri progetti e 4 in fase di business test.
Nel 2021 si è messo a obiettivo societario l'adozione delle soluzioni implementate e l'ulteriore sviluppo di 3 nuove soluzioni.
I principali ambiti indirizzati dal EPC Integration model si possono riassumere in:
Per queste soluzioni sono state completate le fasi di test e ne è iniziato il roll out e l'adozione progressiva sui progetti di business dal primo trimestre del 2021.
In ambito digitalizzazione dei nostri asset (Cluster 3, Digital Asset) abbiamo disegnato e implementato la nostra Piattaforma IoT (Internet of Things) ottimizzata su soluzioni presenti nel nostro portfolio tecnologico e abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta.
Il paradigma su cui si basa il programma di attività afferente al cluster 3 e che include IoT e Data Platform è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti e di sfruttare le tecniche di advance analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero di efficienza in ambito operation (e.g. fuel management) e sostenibilità (e.g. emissione di gas serra - GHG).
La sopracitata piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali.
Ad oggi tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone, Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Scarabeo 8, Rig 5913, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000.
Al fine di aumentare il valore delle attività in ambito gestione magazzini, è stata avviata un'iniziativa, ideata dalla "Fabbrica dell'innovazione", relativa all'ottimizzazione della gestione magazzini e che si articola in due stream:
In ambito Corporate abbiamo avviato e, in diversi casi, portato a compimento diverse iniziative digitali, quali ad esempio, tra le altre:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 63
Risulta opportuno sottolineare che grazie agli sforzi profusi dai servizi ICT è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto.
Rimane in continua evoluzione e miglioramento l'implementazione della roadmap di trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es. applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro la valorizzazione del dato.
In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con il quale sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 64
Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Enterprise Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem", cui si rinvia.
Il modello di Enterprise Risk Management di Saipem prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi su base semestrale per il Gruppo, le divisioni, la Corporate e le società controllate strategicamente rilevanti, che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è eseguita dal management di Saipem attraverso meeting e workshop coordinati dalla funzione di Enterprise Risk Management di Corporate e delle divisioni. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata valutando nel dettaglio gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), sia dell'industria di riferimento e dei competitor.
Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di monitoraggio sull'evoluzione del rischio e sulle relative attività di mitigazione.
Partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità (maggiori informazioni su tale strumento sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario"), è stato introdotto un focus per identificare i principali temi che, secondo i senior manager di Saipem, sono i più rischiosi per la società e per valutarne le relative aree potenziali di impatto.
Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem.
Tali fattori di rischio sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione del bilancio; per ogni singolo rischio, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.
Per quanto concerne il perdurare della pandemia COVID-19 a livello mondiale essa continua a esporre il personale interno ed esterno al rischio di infezione e conseguente malattia, con impatti anche gravi sulla salute personale e dei congiunti, nonché restrizioni ai trasferimenti necessari a raggiungere il posto di lavoro (uffici e siti operativi) e all'effettuazione di trasferte e viaggi di lavoro. Pertanto, tale pandemia ha causato, in alcuni casi, il rallentamento dei progetti in fase esecutiva e delle attività di offerta commerciali verso i clienti.
Da ultimo, si rileva che la pandemia COVID-19 e i conseguenti effetti economici hanno determinato un incremento dell'instabilità politica, sociale ed economica in alcune aree geografiche in cui il Gruppo ha uffici e siti operativi.
Saipem ha implementato nell'immediato specifiche azioni di trattamento per contenerne gli impatti, tra le quali: l'attivazione del protocollo di risposta alla crisi, l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno e informare tutto il personale Saipem al fine di garantire la massima salute e sicurezza sanitaria dei propri dipendenti, clienti e fornitori, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e delle Regioni coinvolte nei Paesi in cui Saipem opera; in particolare, il Gruppo ha provveduto alla sanificazione degli ambienti di lavoro e alla stesura di protocolli dettagliati sulle norme comportamentali e best practice destinate al personale e al management.
Saipem ha prontamente adottato la modalità dello smart working per un numero importante di dipendenti, ha cancellato e/o ridotto al minimo indispensabile i viaggi di lavoro da e per le zone colpite dall'epidemia e ha tutelato tutto il personale ritenuto maggiormente a rischio nei Paesi più esposti alla pandemia, mantenendo inalterata la continuità del business.
Saipem incoraggia fortemente tutti i suoi dipendenti a sottoporsi alla vaccinazione contro il COVID-19, ricordando che l'adesione a detta vaccinazione deve avvenire su base strettamente volontaria rispettando il protocollo di vaccinazione nazionale nel Paese di origine o di assegnazione.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19 ("Coronavirus"), avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione della continua evoluzione del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Alla data del 30 giugno 2021 il valore atteso dei rischi legati alla pandemia COVID-19 è sostanzialmente equiparato al valore atteso delle opportunità, rendendo l'effetto COVID trascurabile sul portafoglio rischi Saipem.
Per raccordarci a quanto finora scritto, gli impatti della pandemia COVID-19 sono indicati nelle sezioni dedicate ai singoli fattori di rischio.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 65
La volatilità delle condizioni di mercato e il possibile deterioramento della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia dei pagamenti da parte degli stessi clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, che del riconoscimento e conseguente pagamento di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Pertanto, Saipem è esposta al rischio di deterioramento del capitale circolante netto, che potrebbe generare impatti economico-finanziari, nonché un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.
Il Gruppo, in aggiunta, è esposto a numerosi rischi di natura finanziaria: (i) le fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio sulle valute e la volatilità dei prezzi delle commodity, come rame e alluminio; (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte; (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine; (iv) i rischi legati all'emissione delle garanzie bancarie richieste dalle attività operative; (v) il rischio downgrading del credit rating da parte delle principali agenzie di rating; (vi) la mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio paese, il rischio guerra e attacchi terroristici ad asset onshore e il rischio pandemia, in un mercato assicurativo caratterizzato da una fase di "hard market".
Cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi fiscali in alcuni Paesi (specialmente, nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).
Inoltre, le difficoltà relative all'ottenimento di adeguate coperture assicurative per i rischi legati a guerre e attentati terroristici (con particolare riferimento agli asset del Gruppo legati ad attività Onshore), al rischio pandemico e ai rischi ambientali potrebbero avere come conseguenza perdite economico-finanziarie.
I rischi di natura finanziaria risultano influenzati negativamente dalla pandemia COVID-19, causando un potenziale peggioramento degli scenari di stress finanziario, i quali possono essere dovuti a un deterioramento della liquidità in generale, ritardi nei pagamenti da parte dei clienti, e il rallentamento delle attività operative sui progetti che ritarderebbe la relativa fatturazione verso i clienti.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è basato su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico 001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 66
di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale con i clienti al fine di ottenere condizioni più favorevoli (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (per esempio, attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione delle varie fasi del progetto; inoltre, la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente dal Gruppo ed è presente un continuo coinvolgimento del top management nel mitigare eventuali situazioni che possano impattare sul capitale circolante netto della Società.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità a esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.
Inoltre, il Gruppo monitora le evoluzioni del mercato assicurativo grazie a un vasto network di partner al fine di identificare le evoluzioni del mercato assicurativo e dei prodotti assicurativi (incluso alternative risk transfer products).
Infine, il management della Società è costantemente impegnato a monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e a rafforzare e incrementare le relazioni di business con partner del settore finanziario e assicurativo, in quanto attori chiave per mitigare i rischi di natura finanziaria.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra citate Linee Guida e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Sono oggetto di monitoraggio, e non di gestione, gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato di esercizio originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio originato dalla conversione di attività e passività di società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).
Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per il primo semestre del 2021 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 67
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -10 milioni di euro (-85 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -213 milioni di euro (-205 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 13 milioni di euro (86 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 216 milioni di euro (206 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione dei tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS).
La funzione Finanza del Gruppo Saipem inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 3 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 4 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -4 milioni di euro (-7 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -5 milioni di euro (-8 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 68
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime (rame, acciaio, etc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 4 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -4 milioni di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Divisioni e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite dalla funzione nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato di avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di cassa.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.
L'obiettivo di risk management è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Saipem effettua un monitoraggio costante e completo della liquidità di Gruppo, corrente e prospettica, attraverso il calcolo di una serie di specifici KRI (Key Risk Indicator) che tengono conto della generazione di cassa prevista e della concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie. Al 30 giugno 2021 sono presenti contratti di finanziamento bancario, ivi compresa una linea Revolving Credit Facility da 1 miliardo di euro, contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA, rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Tenuto conto del valore dell'EBITDA del primo semestre e delle aspettative relative al secondo semestre, la Società intende esaminare tempestivamente con i propri finanziatori le modalità di intervento più appropriate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
Inoltre, al fine di garantire un'adeguata struttura finanziaria, in linea con la Financial Risk Policy, Saipem persegue strategie di gestione proattiva del debito in scadenza, mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata. Nell'ambito di tali strategie, nel mese di marzo 2021 la società del Gruppo Saipem Finance International BV ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza marzo 2028, mirato al rifinanziamento anticipato del prestito obbligazionario del valore di 500 milioni di euro con scadenza aprile 2022. L'emissione è stata effettuata a valere sul programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme istituito ad aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Tale programma è rinnovato su base annuale in funzione delle operazioni pianificate.
Quale risultato delle operazioni eseguite sui mercati finanziari, il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media, al 30 giugno 2021, pari a 3,2 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nei prossimi dodici mesi è pari a 634 milioni di euro, di cui 69 milioni di euro nel corso del secondo semestre del 2021 e la restante quota nel corso del primo semestre del 2022.
Le scadenze relative ai cinque prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 30 giugno 2021 sono previste negli esercizi 2022, 2023, 2025, 2026 e 2028.
Allo stato attuale Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Alla data del 30 giugno 2021 la cassa disponibile del Gruppo ammonta a 924 milioni di euro, a cui si aggiunge la linea Revolving Credit Facility committed da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023, ad oggi mai utilizzata.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 69
S&P Global Ratings assegna a Saipem (in data 5 agosto 2021) un "long term corporate credit rating" pari a "BB", con outlook stabile; Moody's Investor Services assegna a Saipem (in data 3 agosto 2021) un "corporate family rating" pari a "Ba2", con outlook negativo. Entrambi i rating sono soggetti a costante aggiornamento in funzione dell'andamento economico-finanziario della Società.
I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 70
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.
| Anni di scadenza | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2022 (*) | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 770 | 714 | 89 | 562 | 557 | 515 | 3.207 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 193 | - | - | - | - | - | 193 | |
| Passività finanziarie per leasing | 168 | 88 | 48 | 25 | 17 | 34 | 380 | |
| Passività per strumenti derivati | 71 | 5 | - | - | - | - | 76 | |
| Totale | 1.202 | 807 | 137 | 587 | 574 | 549 | 3.856 | |
| Interessi su debiti finanziari | 125 | 69 | 48 | 47 | 33 | 32 | 354 | |
| Interessi su passività finanziarie per leasing | 15 | 6 | 3 | 2 | 2 | 3 | 31 |
(*) Include il secondo semestre 2021.
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2022 (*) | 2023-2026 | Oltre | Totale | |||
| Debiti commerciali | 2.020 | - | - | 2.020 | |||
| Altri debiti | 332 | - | 1 | 333 |
(*) Include il secondo semestre 2021.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2022 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2021), sono pari a 56 milioni di euro.
Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture, il cui andamento è influenzato in maniera significativa anche dall'andamento del prezzo degli idrocarburi nei mercati internazionali, determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini a essi associati.
Per tale ragione, il settore dell'energia e delle infrastrutture è stato caratterizzato da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo fortettario, denominati "chiavi in mano" su base Lump-Sum nei servizi di Engineering & Construction Offshore e Onshore e per le rate dei mezzi nel mercato Drilling Offshore e Onshore.
In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge varie funzioni aziendali e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi sforzi all'interno di Saipem, lungo la durata del contratto i costi e i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza su contratti Lump-sum, potrebbero variare in modo anche significativo rispetto agli importi stimati per molti motivi legati ad esempio a: (i) negativa performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) scarsa performance/produttività di manodopera Saipem; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order) non riconosciute dal cliente; (iv) condizioni meteorologiche peggiori di quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) aumenti del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, etc.).
Inoltre, il peggioramento dello scenario macroeconomico internazionale e, in particolare, la pandemia COVID-19, nonché le conseguenti variazioni nelle scelte strategiche dei clienti, hanno comportato ulteriori complessità.
Tutti questi fattori, in aggiunta ad altri rischi insiti in generale nei settori in cui Saipem opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e la conseguente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando un decremento anche significativo della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbe portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione di Saipem nell'industria di riferimento.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 71
Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo ai cambiamenti nei settori di riferimento, Saipem può contare su un business model basato su cinque divisioni.
In aggiunta, nell'attuale scenario di mercato dei prezzi degli idrocarburi e di andamento della domanda dei servizi nelle linee di business, Saipem è impegnata nell'applicare le più avanzate best practice dell'industria di riferimento e di project management e nell'identificazione e nell'implementazione di varie nuove iniziative e soluzioni per ridurre i propri costi attraverso processi e tecnologie più efficienti.
La definizione delle strategie implementate da Saipem si basa sull'analisi degli scenari macroeconomici e geopolitici e dei mercati di riferimento e degli sviluppi tecnologici a essi applicati. Saipem opera in un settore fortemente caratterizzato da mutamenti strategici, in ragione anche della sempre maggiore concentrazione dei concorrenti attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni e creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale e da evoluzioni tecnologiche nei servizi che sono di interesse per Saipem.
Inoltre, il posizionamento strategico di Saipem può essere influenzato da cambiamenti nelle richieste dei clienti e in generale da mutamenti nella domanda nei settori di riferimento (ivi inclusa, la transizione energetica).
Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia natura legati al posizionamento strategico sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, e sia nei servizi legati alla transizione energetica, che negli ultimi anni sono già emersi e continueranno ad avere un ruolo maggiormente importante per il posizionamento strategico di Saipem nel breve e nel lungo periodo.
In particolare, i mutamenti legati al cambiamento climatico e le conseguenti azioni di intervento guidano un graduale passaggio dalle attuali fonti energetiche (in particolare il petrolio, la cui domanda globale ha subito sensibili riduzioni, anche a causa della pandemia COVID-19) verso quelle rinnovabili.
L'industria energetica si trova infatti ad affrontare una pressione senza precedenti per dimostrare che il suo modello di business è compatibile con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra stabiliti con l'Accordo di Parigi sul clima. Il cambiamento climatico può avere impatti significativi diretti e indiretti sulle business operations: lavorando nel settore energetico, le attività di business di Saipem sono intrinsecamente esposte sia ai rischi climatici fisici che a quelli legati alla transizione energetica in corso.
Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di adeguare il portafoglio di attività e quindi il posizionamento competitivo nella transizione energetica in corso rispetto ai mutamenti degli scenari.
Pertanto, tali rischi espongono potenzialmente Saipem a un mancato rafforzamento, oppure a un deterioramento del posizionamento strategico all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo. In aggiunta, Saipem è esposta a rischi legati a specifici mercati geografici strategicamente rilevanti che possono presentare peculiarità differenti.
Inoltre, nel febbraio 2021, Saipem ha comunicato ai mercati i suoi primi obiettivi di emissione fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas serra Scope 1 e Scope 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scope 2, l'obiettivo prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2025.
Infine, si ravvisa per alcuni specifici segmenti di business un rischio di concentrazione con alcuni clienti in alcune aree geografiche.
Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo del Gruppo, in linea con i mutamenti strategici dell'industria e della concorrenza in continua evoluzione, Saipem ha implementato un modello di business divisionale.
In particolare, il Gruppo si spinge sempre oltre i limiti dell'innovazione per creare relazioni di valore con i clienti e guidarli verso il futuro dell'energia, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem.
Saipem si avvale di società specializzate nel fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche.
Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.
La lotta contro i cambiamenti climatici rappresenta oggi la principale sfida non solo per il settore energetico, ma per l'intera Società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business di Saipem.
La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate col fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di tecnologie, politiche, legislazione, aspetti socio-politici, ecc., e come questi influenzeranno il business di Saipem. Questi scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al Top Management per essere poi declinati in linee strategiche.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 72
La strategia climatica di Saipem prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili offrendo ai clienti soluzioni sempre più sostenibili, investendo in tecnologie rinnovabili, sviluppando usi di combustibili fossili più sostenibili e diversificando le attività (installazione di parchi eolici offshore, sviluppo di tecnologie per produrre energia a partire da rifiuti o materie prime di scarto, implementazione di soluzioni per l'impiego di gas naturale e sistemi capaci di contenere gli impatti derivati dall'estrazione, trasporto e utilizzo dei combustibili fossili).
Per fare in modo che il posizionamento strategico di Saipem si rafforzi, il management della Società persegue opportunità commerciali con un ampio focus su vari clienti del settore energetico (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility), con una prospettiva globale sui mercati di riferimento e con un ampio portafoglio di prodotti nell'Oil&Gas, nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture (in particolare, tratte ferroviarie ad alta velocità), mantenendo un focus continuo nel perseguimento di un graduale business shift al fine di cogliere le opportunità della transizione energetica.
Saipem è impegnata nella ricerca di soluzioni che siano in linea con le richieste di mercato e, allo stesso tempo, che mirino a essere il più possibile a zero emissioni di carbonio. In qualità di global service provider, Saipem ricopre l'importante ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata".
Nella lotta al cambiamento climatico Saipem vuole infatti ridurre la dipendenza del proprio business dai combustibili fossili con una strategia su due pilastri: diventare un partner chiave nella decarbonizzazione dei clienti e dei player della propria value-chain, estendendo l'offerta in settori a minor impatto climatico, e migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra.
Per quanto riguarda le emissioni di Scope 3 (ovvero quelle indirette associate alle attività della value chain di Saipem), Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare tutti i player della filiera, dai clienti ai fornitori, in un processo di decarbonizzazione organico e sinergico.
In questo contesto le priorità strategiche di Saipem orientano il business da un lato verso una riduzione complessiva delle emissioni di gas serra e un aumento generale dell'efficienza, e dall'altro verso uno sviluppo del capitale digitale e umano che consenta una produttività più efficiente, modificando il nostro modo di gestire e affrontare i progetti di ingegneria e costruzioni (maggiori informazioni presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Valore sostenibile" e nel documento "Leading the path to energy transition", pubblicato nell'ottobre 2020).
reputazione nei media o con i clienti e partner.
Il Gruppo è attualmente parte in causa in procedimenti giudiziari, civili, fiscali, in Italia e all'estero, o di natura amministrativa.
Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali. In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone Saipem a potenziali impatti sulla sua immagine e
Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a rafforzare in maniera costante il sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.
Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di un andamento estremamente volatile del prezzo del petrolio nei mercati internazionali. L'andamento del prezzo delle materie prime come il petrolio e il gas naturale è altamente volatile e imprevedibile per varie ragioni, che spesso risultano interconnesse e/o interdipendenti (ad esempio, fattori economici, politici e sociali, guerre, attacchi terroristici, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, transizione energetica, ecc.). Tale condizione influisce sulle politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi. Inoltre, l'insorgenza nel corso dell'anno 2020 della pandemia COVID-19 e il suo perdurare anche nell'anno corrente ha ulteriormente destabilizzato molti settori industriali a livello globale incluso il settore dell'energia, impattando negativamente il posizionamento commerciale di Saipem nel mercato Engineering & Construction Offshore e Onshore dell'energia e delle infrastrutture, Drilling Offshore e Onshore e ingegneria ad alto valore aggiunto.
Pertanto, Saipem è esposta al rischio di mancato rafforzamento o indebolimento del suo posizionamento commerciale in particolare su alcune linee di prodotto o aree geografiche specifiche, con conseguenti impatti economico-finanziari e reputazionali.
Infine, casi di performance negative possono causare reclami e anche arbitrati e contenziosi sia con i clienti che con fornitori e subcontrattisti di Saipem.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 73
Per mitigare l'impatto dell'eventuale riduzione degli investimenti in CAPEX soprattutto nel settore petrolifero da parte dei propri committenti, Saipem ha intrapreso iniziative per allargare il portafoglio di clienti e di mercati geografici e per entrare in settori di business aggiuntivi o alternativi, come ad esempio: (i) attività di manutenzione e ottimizzazione di impianti già esistenti (MMO), i quali sono legati a investimenti in OPEX nel settore energetico; (ii) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (iii) progetti per la cattura della CO2; (iv) produzione di idrogeno verde; (v) realizzazione di condotte e reti idriche a uso civile e per altre industrie (ad esempio, nel settore minerario); (vi) smantellamento delle piattaforme petrolifere, incluso attività di plug & abandonment; (vii) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (viii) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).
Infatti, Saipem ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo delle energie rinnovabili, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.
Infine, i rischi di posizionamento commerciale sono mitigati attraverso la realizzazione di partnership e operazioni di natura strategica e tecnologica con un particolare focus sulla transizione energetica.
I settori Engineering & Construction, Drilling e ingegneria ad alto valore aggiunto sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset, brevetti e licenze utilizzate. In particolare, i competitor di Saipem potrebbero sviluppare e implementare evoluzioni tecnologiche di varia natura (ad esempio, per quanto riguarda la flotta E&C Offshore e i rig di perforazione a mare e terra), le quali rafforzerebbero il loro posizionamento competitivo.
In aggiunta, lo sviluppo di brevetti e licenze da parte dei competitor potrebbe permettere di sviluppare soluzioni innovative (ad esempio, nei progetti di impiantistica E&C Onshore e nei servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto, anche nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione), indebolendo il posizionamento strategico e commerciale di Saipem.
Pertanto, qualora Saipem non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie, gli asset, i brevetti e le licenze necessarie a migliorare le proprie prestazioni operative e le soluzioni offerte ai clienti, il posizionamento competitivo potrebbe essere danneggiato e conseguentemente causare la modifica o la riduzione dei propri obiettivi di breve o lungo periodo.
Al fine di mantenere la propria posizione competitiva, Saipem aggiorna in maniera adeguata e continua le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.
Pertanto, oltre all'esperienza estremamente importante di ricerca e sviluppo incrementale, che continua a essere un punto chiave della strategia, Saipem continua a portare avanti l'iniziativa denominata "Fabbrica dell'Innovazione", che consiste in un incubatore di idee per sviluppare metodologie e tecnologie "disruptive" per far fronte alle sfide del settore. Un'area emergente di interesse per la "Fabbrica dell'Innovazione" è quella legata alle tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nelle tecnologie nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia, ad esempio energie rinnovabili, cattura della CO2 (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Attività di ricerca e sviluppo") e produzione di idrogeno verde.
In relazione a quest'ultimo aspetto, nel corso del 2020 Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche.
Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le prospettiche soluzioni che potrebbero richiedere i clienti negli anni successivi (ad esempio, nel settore delle energie rinnovabili), anche valutando accordi strategici (quali joint venture e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato; infine, il Gruppo sviluppa accordi di varia natura sia con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altre industrie (ad esempio, nell'ambito della digitalizzazione) sia con università e centri di ricerca.
Infatti, Saipem è costantemente impegnata nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, oltre a sviluppare internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 74
Le attività svolte da Saipem sia nell'ambito di progetti operativi che nell'ambito di progetti relativi a upgrade, manutenzione o smaltimento di asset, impiegando personale interno e/o subcontrattisti, espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Al termine della vita utile dell'asset, l'inadeguata gestione della rottamazione da parte di eventuali acquirenti potrebbe avere impatti sull'immagine e la reputazione della Società.
Inoltre, Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività.
Nonostante il massimo impegno nell'ambito salute, sicurezza e ambiente da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente. Inoltre, il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo a Saipem, oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione di Saipem.
Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati (ad esempio per la posa di condotte e sollevamento di strutture), rig di perforazione offshore e onshore, navi di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo comunemente denominate FPSO, equipment Onshore (ad esempio, per la posa di tubi), yard di fabbricazione e basi logistiche. Pertanto, gli asset del Gruppo sono soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate, attui procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.
Con riferimento a tali rischi, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.
Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:
Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta agli spill.
In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:
Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.
Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 75
Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner. Eventuali performance insufficienti da parte di tali fornitori, subcontrattisti e partner, anche causate da significativi periodi di interruzione delle attività, potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner individuati per lo svolgimento delle attività, ovvero per l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.
Inoltre, Saipem è esposta a rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori, subcontrattisti e partner nei vari Paesi in cui opera, nonché a rischi di scarse performance in relazione a tematiche di salute, sicurezza e ambiente.
Pertanto, tale contesto può determinare un deterioramento delle relazioni con fornitori, subcontrattisti e partner con un conseguente svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem.
Infine, tali rischi sulla supply chain potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e dei risultati economico-finanziari e un impatto negativo sul posizionamento competitivo di Saipem.
Inoltre, la pandemia COVID-19 ha avuto effetti sulla supply chain, principalmente riconducibili a una necessaria verifica e rimodulazione delle liste dei fornitori disponibili per le gare di approvvigionamento, nonché a maggiori difficoltà relazionali in conseguenza dei vari protocolli nazionali e internazionali in materia di protezione e sicurezza sul lavoro delle persone, il cui effetto combinato è risultato essenzialmente nel dilazionarsi delle tempistiche legate alle gare di fornitura.
Con l'obiettivo di prevenire e mitigare tali rischi, la Società si è dotata di uno strutturato sistema di qualifica e selezione al fine di collaborare con fornitori e subcontrattisti affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subcontrattisti sono inoltre costantemente controllate e oggetto di feedback su tutti gli ambiti di lavoro con il fornitore, al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento. Con riferimento alla pandemia di COVID-19, Saipem ne monitora gli impatti sulla supply chain a livello di singoli progetti, in termini di continuità e tempistica delle forniture.
Inoltre, Saipem sta valutando l'adozione di tool specifici che riguardano la Supply Chain Risk Management basati sulle IA, per monitorare e possibilmente prevenire gli impatti sul nostro business attraverso l'analisi di Big Data provenienti da molteplici fonti.
Per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione.
In aggiunta, ai fornitori, subcontrattisti e partner, Saipem richiede di prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico, il quale si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali.
L'esecuzione e le performance delle attività di Saipem dipendono in maniera significativa dal sistema informativo che è stato sviluppato nel corso degli anni. Il mancato sfruttamento dell'opportunità legate alla digitalizzazione e all'automazione dei processi e operazioni e all'inefficace sfruttamento di soluzioni IT innovative da parte di Saipem potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico della Società e conseguentemente il raggiungimento dei suoi obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").
Saipem è impegnata ad affrontare la sfida digitale e i conseguenti rischi relativi allo sfruttamento e alla valorizzazione dei dati e delle tecnologie digitali al fine di mantenere e rafforzare la posizione competitiva nei settori Engineering & Construction, Drilling e servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto.
Saipem è impegnata nella fase di implementazione del progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda con vari obiettivi, tra cui l'efficientamento dei servizi ICT, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove 001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 76
tecnologie. A tal fine, Saipem ha selezionato dei partner tecnologici e di servizi nell'area ICT, avviando un'ampia revisione dell'approvvigionamento di servizi ICT con la finalità di introdurre il concetto di ecosistema di fornitura. Tale concetto di ecosistema ha la finalità di assicurare a Saipem una copertura dei fabbisogni grazie allo sforzo di cooperazione dei fornitori in chiave di sostegno delle azioni necessarie sia per la singola area di fornitura sia per quelle attività che richiedono in modo intrinseco un contributo di collaborazione e di integrazione.
Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali. In particolare, gli sviluppi business sono stati orientati all'automazione dei processi e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali.
Infine, Saipem ha completato un processo di mappatura delle skill digitali del personale finalizzato a valutare eventuali azioni di sviluppo.
L'industria in cui Saipem opera ha attraversato un periodo di grande trasformazione caratterizzato da un rafforzamento del contesto concorrenziale e una compressione dei margini. Pertanto, la necessità di cambiamento del modello organizzativo e la complessità del contesto di mercato, considerando anche le evoluzioni della transizione energetica, sono elementi che hanno impegnato in modo considerevole il management di Saipem nel corso degli ultimi anni.
La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al recupero di efficienza ed efficacia nelle quali è stata posta particolare enfasi sulla razionalizzazione dei processi di business. A tali attività si è affiancato il processo di divisionalizzazione con l'obiettivo di portare a una maggior focalizzazione alle attività di business, allocando all'interno delle divisioni molte attività e processi precedentemente presidiati centralmente nella Corporate. Infine, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento del modello di organizzazione del lavoro che, attraverso un cambiamento culturale, tecnologico e digitale, possa contribuire positivamente al raggiungimento dei risultati
aziendali, attraverso incrementi di efficienza ed efficacia. In particolare, per adattarsi rapidamente al cambiamento culturale, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione dei processi.
Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Paesi che possono essere esposti a instabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico e a minacce terroristiche. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, attacchi terroristici ed embarghi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo di operare in condizioni economiche e la possibilità di recuperare beni patrimoniali aziendali presenti in tali Paesi, ovvero possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove sia possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni di contesto differenti da quelle previste originariamente. Inoltre, le operazioni, il personale e gli asset di Saipem sono presenti in molte nazioni che sono potenzialmente esposte alle minacce terroristiche da parte di gruppi estremisti di varia natura.
Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) la mancanza di un quadro legislativo stabile e il cambiamento delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività; (ii) incertezze sulla tutela dei diritti della società straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (iii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iv) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (v) cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo in determinate quote di personale, nonché di beni e servizi forniti da società locali (cd. "local content").
Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem. L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare lo sviluppo delle attività. Eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale, di salute e sicurezza.
In aggiunta, nel contesto attuale anche in Paesi tradizionalmente meno esposti all'instabilità politica, economica e sociale, si possono verificare significativi mutamenti che possono avere impatti sulle attività di business in corso e future per il Gruppo Saipem, ad esempio il concretizzarsi della Brexit.
Infine, considerato che Saipem svolge le proprie attività di business in un contesto globale caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, il Gruppo è esposto a molteplici scenari per quanto riguarda le relazioni con il personale e, ove presenti, con i sindacati dei lavoratori. Tali relazioni, se non correttamente gestite, potrebbero causare extra costi e impattare sulle tempistiche delle attività svolte nelle sedi operative e nei progetti di Saipem, nonché avere ripercussioni negative sull'immagine e reputazione di Saipem.
L'attuale scenario globale macroeconomico, inoltre, risente delle criticità generate dalla pandemia che ha rappresentato un'ulteriore causa di instabilità sociale ed economica dei Paesi in cui Saipem svolge progetti e attività operative.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 77
Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche e pandemie insorgenti nei Paesi di interesse, sia tramite risorse specializzate del Gruppo che tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.
Pertanto, Saipem è in grado di valutare periodicamente l'esposizione a tali rischi di natura politica, sociale, economica e sanitaria dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni, immagine e reputazione a potenziali danni. In particolare, Saipem, al fine di prevenire tali rischi, si avvale anche di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Tali agenzie potrebbero esporre Saipem a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security da loro forniti; a fronte di ciò le azioni di mitigazione attuate da Saipem consistono in regolari controlli e attività di formazione.
Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa, la de-mobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale ed eventualmente dei beni patrimoniali aziendali, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività, attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.
Inoltre, Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità a esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse.
Infine, a supporto della propria presenza nei territori e al fine di mitigare l'impatto delle proprie attività operative sulle economie locali e i rischi generati da problematiche relazionali con soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali, finalizzato a mantenere il dialogo e consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socio-economico delle aree in cui opera.
In aggiunta, Saipem ha affrontato e sta continuando a gestire il complesso adeguamento della forza lavoro ai significativi mutamenti del contesto di mercato in cui opera, sulla base del modello di business divisionale, tenendo in considerazione le relazioni sia con il personale che con i sindacati dei lavoratori nei Paesi in cui è presente. Infatti, al fine di mitigare e prevenire tali rischi, Saipem ha configurato un approccio di attenzione massima alle relazioni industriali nei Paesi in cui opera. Nel dettaglio, Saipem è impegnata a rafforzare le relazioni e la comunicazione con il personale, con i sindacati e a raggiungere e rinnovare degli specifici accordi con le parti sociali interessate.
In particolare, in relazione alla pandemia COVID-19, Saipem ha attuato un piano di risposta specifica alla crisi e ha implementato una serie di misure a tutti i livelli dell'organizzazione presso gli uffici, i siti operativi e la flotta, grazie a un monitoraggio continuo degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno, operato da unità di crisi locali multifunzionali coordinate dal comitato di crisi corporate.
Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi (ad esempio, corruzione, mancanza di trasparenza, fuga di informazioni confidenziali, non conformità con procedure aziendali e normative).
In particolare, Saipem svolge le proprie attività di business insieme a subcontrattisti, fornitori e partner che potrebbero realizzare condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "Corruption Perception Index" di Transparency International.
Nell'ambito dei rischi connessi a possibili frodi o attività illecite da parte di dipendenti o terzi, Saipem è anche esposta, in particolare, a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto la Società nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati da parte di dipendenti o terzi possono rappresentare frodi o attività illecite, oltre ad arrecare danni a Saipem.
Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo non possano accadere non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 78
Tra le varie iniziative per mitigare tali rischi, Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anti-corruzione", il quale è costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.
In particolare, il "Compliance Programme Anti-corruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Inoltre, sebbene Saipem abbia aggiornato costantemente nelle società del Gruppo il sistema di controllo interno e il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, nonché il modello di organizzazione, gestione e controllo per le società del Gruppo (incluse quelle con sedi in Paesi esteri), non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti.
Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, etc.).
Saipem svolge periodicamente attività di audit, oltre a quelle specifiche su sospetti illeciti, anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag.
Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha recentemente ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto tale standard ISO 37001 definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare un'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.
Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari").
Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).
Nell'eseguire le attività negli uffici e nei siti operativi onshore e offshore, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura; per effetto di un incremento della digitalizzazione e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono esposti a potenziali attacchi informatici che possono avere varie finalità; gli attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali con conseguenti impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti.
Negli ultimi anni i rischi di natura cyber sono rischi emergenti che hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo sempre maggiore per effetto del ruolo critico assunto dai vari strumenti informatici e dal processo di digitalizzazione che interessa le attività e i processi del Gruppo.
Infine, le misure di contenimento del virus COVID-19 hanno comportato la necessità di lavorare da remoto attraverso l'utilizzo di reti diverse da quella aziendale, avendo come conseguenza un possibile incremento della superficie di attacco, uno scenario non ottimale in termini di sicurezza cyber, in quanto le misure adottate dal Gruppo per contenere minacce e attacchi informatici potrebbero perdere di efficacia.
Saipem ha in essere attività di governance, di risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance svolti, avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e un avanzato uso delle tecnologie di sicurezza informatica. Saipem adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali testati e consolidati con l'obiettivo di prevenire e mitigare l'esposizione al rischio cyber, nonché integrazioni di sicurezza per soddisfare i requirement dei clienti.
In particolare, per la prevenzione e la mitigazione del rischio cyber, Saipem si avvale di fornitori di servizi specializzati e utilizza i principali strumenti di prevenzione e difesa a disposizione sul mercato (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"); inoltre, Saipem è impegnata costantemente nell'implementazione di un piano di cyber security, nel rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, nell'adozione di una piattaforma che fornisce una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo, la valutazione del rischio cyber anche in relazione all'Operational Technology (OT), attività di cyber awareness volte a incrementare il livello di preparazione e conoscenza dei dipendenti e, infine, nella continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 79
Il Gruppo Saipem dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sulla Remunerazione 2021"). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo, il personale che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.
Qualora il rapporto tra Saipem e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale.
L'interruzione del rapporto con una delle figure chiave, l'incapacità di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e personale direttivo competente, ovvero di integrare la struttura organizzativa con figure capaci di gestire la crescita del Gruppo, potrebbe avere effetti negativi sull'attività in fase esecutiva, sulle future opportunità di business e sul posizionamento strategico e commerciale di Saipem.
Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le evoluzioni normative nel diritto del lavoro nei Paesi in cui opera espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, i quali possono causare inefficienze interne e contenziosi.
Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche per Saipem attraverso molteplici iniziative.
A tal proposito è stato istituito il Comitato Sviluppo Risorse Umane, che ha l'obiettivo di monitorare e guidare lo sviluppo e la carriera dei giovani, nonché di valutare collegialmente i loro percorsi professionali e manageriali; inoltre, Saipem si è impegnata alla promozione della diversità con specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva, attraverso la partnership con l'associazione "Valore D".
La Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Remunerazione, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.
Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle skill con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.
Pertanto, la continua espansione del Gruppo in aree geografiche e linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti.
Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.
La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.
Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.
Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle proprie operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, i rischi di responsabilità civile verso terzi, quelli relativi al proprio personale, i rischi cyber, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.
In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.
Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le copertura assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 80
La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato. Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, la responsabilità professionale e i rischi cyber, può riassumersi con le seguenti coperture:
Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.
Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.
Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.
Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto, ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 81
In data 30 aprile 2021 l'Assemblea ha approvato le seguenti autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie:
Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.
In data 27 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di dare attuazione all'attribuzione 2021 della quota azionaria relativa al Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023 ("Piano") approvato dall'Assemblea dei Soci il 29 aprile 2020. Il Consiglio di Amministrazione ha determinato in 918.150 il numero complessivo di azioni proprie a servizio del Piano. Il Consiglio di Amministrazione, e per esso l'Amministratore Delegato, avvierà il programma di acquisto delle azioni proprie al servizio del Piano, nei termini e condizioni autorizzate dall'Assemblea del 29 aprile 2020 e, quindi, entro un periodo di 18 mesi dalla delibera assembleare, e per un ammontare massimo complessivo, comunque, non superiore a 17.200.000 euro.
Dell'effettivo avvio del programma di acquisto di azioni proprie verrà data comunicazione al mercato.
In data 23 marzo 2021 Saipem ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso, con scadenza 31 marzo 2028, per un importo di 500 milioni di euro.
Le obbligazioni, emesse da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note Programme), pagano una cedola annua del 3,125% e hanno un prezzo di re-offer del 100%.
Le obbligazioni sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente basati in Italia, Francia, Regno Unito e Germania e saranno quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo.
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 82
≥ Saipem Ltd.
ii. Sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 27 aprile 2021 ha aggiornato, previo parere favorevole e unanime del Comitato Parti Correlate, la Management System Guidelines "Operazioni con interessi degli Amministratori e Sindaci e Operazioni con Parti Correlate", per tenere conto della disciplina introdotta dalla delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020, che ha modificato il Regolamento Consob in materia di Operazioni con Parti Correlate.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Al 30 giugno 2021 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento in ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore il 22 gennaio 2016 del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI". Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.
Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.
Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 36 delle "Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato".
Il 2021 permane condizionato dall'incertezza conseguente al persistere della pandemia. Nel primo semestre dell'anno, agli effetti sul business dell'emergenza sanitaria si sono aggiunte alcune questioni specifiche di un progetto condizionando la performance operativa. Lo scenario di business per il 2021 rimane inevitabilmente influenzato da tali eventi.
Outlook per la seconda metà del 2021:
≥ indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,6 miliardi di euro.
Questo scenario non tiene in considerazione un eventuale ulteriore significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi della pandemia da COVID-19.
Come annunciato in data 30 luglio 2021, Saipem ha firmato un nuovo accordo con Eni per l'utilizzo della Saipem 10000 nelle acque del Mediterraneo.
La nuova nave di perforazione Santorini, che è stata annunciata il 29 giugno scorso ed entrerà nella flotta nel mese di novembre del 2021, subentrerà nel contratto oggi in capo alla Saipem 10000, per operazioni nel settore statunitense del Golfo del Messico.
Inoltre è stato firmato con Eni Angola un contratto per l'utilizzo del semisommergibile Scarabeo 9 per attività di perforazione su tre pozzi, in aggiunta ad altri tre opzionali, nell'offshore dell'Angola.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 83
L'agenzia di rating Moody's Investor Services con press release del 3 agosto 2021, nel confermare il rating "Ba2" di Saipem, ha comunicato di avere rivisto l'outlook da "Stable" a "Negative". La decisione non ha conseguenze immediate sulle linee di credito in essere, mentre potrà comportare un maggiore costo del debito nel caso di nuove linee (o nuove emissioni obbligazionarie) o di rinnovi delle linee esistenti.
L'agenzia di rating S&P Global Ratings con press release del 5 agosto 2021 ha comunicato la riduzione di 1 "notch" del rating di Saipem, da "BB+/Stable" a "BB/Stable". Il rating assegnato a Saipem da S&P (BB) è di conseguenza ora allineato a quello di Moody's (Ba2). La decisione comporta un leggero incremento del costo della linea "Revolving Credit Facility", e potrà inoltre comportare un maggiore costo del debito nel caso di nuove linee (o nuove emissioni obbligazionarie) o di rinnovi delle linee esistenti.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha verificato che le disposizioni statutarie vigenti sono conformi alle modifiche introdotte dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di equilibrio fra i generi, con la sola eccezione dell'art. 31 (che prevedeva una clausola transitoria di applicazione della normativa precedentemente vigente) e che è stato, quindi, soppresso. La delibera consiliare e il nuovo testo dello Statuto sono stati messi a disposizione del pubblico nei termini di legge.
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Valori parziali | Valori | Valori parziali | Valori | |
| (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
|
| A) Attività materiali nette | 3.284 | 3.242 | |||
| Nota 12 - Immobili, impianti e macchinari | 3.284 | 3.242 | |||
| B) Attività immateriali nette | 701 | 698 | |||
| Nota 13 - Attività immateriali | 701 | 698 | |||
| C) Diritto di utilizzo di attività in leasing | 288 | 265 | |||
| Nota 14 - Diritto di utilizzo di attività in leasing | 288 | 265 | |||
| D) Partecipazioni | 140 | 99 | |||
| Nota 15 - Partecipazioni | 166 | 128 | |||
| Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | (26) | (29) | |||
| E) Capitale circolante | 267 | (40) | |||
| Nota 7 - Altre attività finanziarie correnti | 344 | 496 | |||
| Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (342) | (495) | |||
| Nota 8 - Crediti commerciali e altri crediti | 1.991 | 1.833 | |||
| Nota 9 - Rimanenze e attività contrattuali | 1.575 | 1.692 | |||
| Nota 10 - Attività per imposte sul reddito correnti | 243 | 246 | |||
| Nota 10 - Attività per altre imposte correnti | 189 | 192 | |||
| Nota 11 - Altre attività correnti | 298 | 135 | |||
| Nota 11 - Altre attività non correnti | 35 | 28 | |||
| Nota 16 - Attività per imposte anticipate | 240 | 245 | |||
| Nota 17 - Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | (4.079) | (4.130) | |||
| Nota 10 - Passività per imposte sul reddito correnti | (44) | (48) | |||
| Nota 10 - Passività per altre imposte correnti | (136) | (119) | |||
| Nota 18 - Altre passività correnti | (35) | (99) | |||
| Nota 18 - Altre passività non correnti | (2) | (6) | |||
| Nota 16 - Passività per imposte differite | (10) | (10) | |||
| F) Fondi per rischi e oneri | (269) | (497) | |||
| Nota 21 - Fondi per rischi e oneri | (295) | (526) | |||
| Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | 26 | 29 | |||
| G) Fondo per benefici ai dipendenti | (237) | (215) | |||
| Nota 22 - Fondi per benefici ai dipendenti | (237) | (215) | |||
| H) Attività destinate alla vendita | - | - | |||
| Nota 24 - Attività destinate alla vendita | - | - | |||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 4.174 | 3.552 | |||
| I) Patrimonio netto |
2.923 | 2.130 | |||
| Nota 25 - Patrimonio netto | 2.923 | 2.130 | |||
| L) Capitale e riserve di terzi | 25 | 25 | |||
| Nota 25 - Capitale e riserve di terzi azionisti | 25 | 25 | |||
| M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability | 872 | 1.101 | |||
| Nota 5 - Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.687) | (1.653) | |||
| Nota 6 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (68) | (56) | |||
| Nota 7 - Altre attività finanziarie non correnti | (66) | (75) | |||
| Nota 19 - Passività finanziarie a breve termine | 257 | 193 | |||
| Nota 19 - Passività finanziarie a lungo termine | 2.577 | 2.513 | |||
| Nota 19 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 201 | 674 | |||
| Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 7) |
(342) | (495) | |||
| N) Passività finanziarie beni in leasing | 354 | 296 | |||
| Nota 14 - Passività nette per leasing | 354 | 296 | |||
| O) Indebitamento finanziario netto | 1.226 | 1.397 | |||
| COPERTURE | 4.174 | 3.552 |
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 85
Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per la seguente riclassifica:
Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 86
scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
≥ Deep-water vedi Acque profonde.
≥ Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
≥ GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
≥ GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per la sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
≥ Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
001-090SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:02 Pagina 90
tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 91
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||
| parti | parti | ||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 5) | 1.687 | 1.653 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 6) | 68 | 56 | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 7) | 344 | 334 | 496 | 496 |
| Attività finanziarie per leasing | (N. 14) | 16 | 15 | ||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 8) | 1.991 | 578 | 1.833 | 676 |
| Rimanenze | (N. 9) | 280 | 278 | ||
| Attività contrattuali | (N. 9) | 1.295 | 1.414 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 10) | 243 | 246 | ||
| Attività per altre imposte | (N. 10) | 189 | 192 | ||
| Altre attività | (N. 11 e 23) | 298 | 14 | 135 | 19 |
| Totale attività correnti | 6.411 | 6.318 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 12) | 3.284 | 3.242 | ||
| Attività immateriali | (N. 13) | 701 | 698 | ||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 14) | 288 | 265 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 15) | 166 | 128 | ||
| Altre partecipazioni | (N. 15) | - | - | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 7) | 66 | 75 | ||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 14) | 51 | 45 | ||
| Attività per imposte anticipate | (N. 16) | 240 | 245 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 10) | 20 | 20 | ||
| Altre attività | (N. 11 e 23) | 35 | 1 | 28 | - |
| Totale attività non correnti | 4.851 | 4.746 | |||
| Attività destinate alla vendita | (N. 24) | - | |||
| TOTALE ATTIVITÀ | 11.262 | 11.064 | |||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 19) | 257 | 1 | 193 | 1 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 19) | 201 | 674 | ||
| Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | (N. 14) | 151 | 112 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 17) | 2.463 | 191 | 2.352 | 436 |
| Passività contrattuali | (N. 17) | 1.616 | 638 | 1.778 | 504 |
| Passività per imposte sul reddito | (N. 10) | 44 | 48 | ||
| Passività per altre imposte | (N. 10) | 136 | 119 | ||
| Altre passività | (N. 18 e 23) | 35 | 99 | ||
| Totale passività correnti | 4.903 | 5.375 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 19) | 2.577 | 2.513 | ||
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 14) | 270 | 2 | 244 | 1 |
| Fondi per rischi e oneri | (N. 21) | 295 | 526 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 22) | 237 | 215 | ||
| Passività per imposte differite | (N. 16) | 6 | 7 | ||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 10) | 24 | 23 | ||
| Altre passività | (N. 18 e 23) | 2 | 6 | ||
| Totale passività non correnti | 3.411 | 3.534 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ | 8.314 | 8.909 | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 25) | 25 | 25 | ||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 25) | 2.923 | 2.130 | ||
| - capitale sociale | (N. 25) | 2.191 | 2.191 | ||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 25) | 553 | 553 | ||
| - altre riserve | (N. 25) | 14 | (1) | ||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 1.387 | 251 | |||
| - utile (perdita) del periodo | (1.136) | (779) | |||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 25) | (86) | (85) | ||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 2.948 | 2.155 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 11.262 | 11.064 | |||
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 93
| Totale | di cui verso parti |
di cui verso | ||
|---|---|---|---|---|
| parti | ||||
| (milioni di euro) Nota |
correlate (1) | Totale | correlate (1) | |
| RICAVI | ||||
| Ricavi della gestione caratteristica (N. 28) |
3.675 | 765 | 3.200 | 1.252 |
| Altri ricavi e proventi (N. 28) |
44 | 2 | ||
| Totale ricavi | 3.719 | 3.202 | ||
| Costi operativi | ||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (N. 29) |
(2.592) | (225) | (2.753) | (750) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (N. 29) |
(5) | (50) | ||
| Costo del lavoro (N. 29) |
(851) | (788) | ||
| Ammortamenti e svalutazioni (N. 29) |
(982) | (249) | ||
| Altri proventi (oneri) operativi (N. 29) |
- | - | ||
| RISULTATO OPERATIVO | (711) | (638) | ||
| Proventi (oneri) finanziari | ||||
| Proventi finanziari | 142 | 1 | 121 | - |
| Oneri finanziari | (218) | (132) | ||
| Strumenti derivati | (19) | (45) | ||
| Totale proventi (oneri) finanziari (N. 30) |
(95) | (56) | ||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | ||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | 10 | (25) | ||
| Altri proventi (oneri) su partecipazioni | - | - | ||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni (N. 31) |
10 | (25) | ||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | (796) | (719) | ||
| Imposte sul reddito (N. 34) |
(74) | (60) | ||
| UTILE (PERDITA) DEL PERIODO | (870) | (779) | ||
| di competenza: | ||||
| - Saipem | (885) | (779) | ||
| - terzi azionisti (N. 33) |
15 | - | ||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem (ammontare in euro per azione) |
||||
| Utile (perdita) per azione semplice (N. 34) |
(0,89) | (0,78) | ||
| Utile (perdita) per azione diluito (N. 34) |
(0,88) | (0,78) |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
| (milioni di euro) | Nota | Primo semestre 2020 | Primo semestre 2021 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | (870) | (779) | |
| Altre componenti del conto economico complessivo | |||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | |||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (N. 25) | (2) | 10 |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI | (N. 25) | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
(N. 25) | - | - |
| Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (N. 32) | - | (2) |
| Componenti riclassificabili a conto economico | |||
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (N. 25) | 20 | (60) |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | (N. 25) | - | - |
| Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (N. 25) | (6) | 24 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
(N. 25) | - | - |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (N. 32) | (4) | 13 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | 8 | (15) | |
| Totale utile (perdita) complessivo del periodo | (862) | (794) | |
| Di competenza: | |||
| - Gruppo Saipem | (878) | (794) | |
| - terzi azionisti | 16 | - |
Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
| (milioni di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
al netto dell'effetto fiscale disponibili per la vendita di strumenti finanziari Riserva di fair value |
differenze cambio Riserva per piani da conversione Riserva per |
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale a benefici definiti |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2019 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | - | - | (10) | 1 | (21) | (36) | 1.395 | 12 | (95) | 4.032 | 93 | 4.125 |
| Utile (perdita) primo semestre 2020 Altre componenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (885) | - | (885) | 15 | (870) |
| del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | - | (2) | - | (2) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici |
||||||||||||||||
| definiti al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Componenti riclassificabili a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | - | (2) | - | (2) |
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 16 | - | - | - | - | - | - | 16 | - | 16 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni,con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
- | - | - | - | - | - | - | - | (11) | - | 4 | - | - | (7) | 1 | (6) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | 16 | - | (11) | - | 4 | - | - | 9 | 1 | 10 |
| Totale utile (perdita) complessivo primo semestre 2020 |
- | - | - | - | - | - | 16 | - | (11) | (2) | 4 | (885) | - | (878) | 16 | (862) |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti primo semestre 2020 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (10) | - | (10) | (59) | (69) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | (2) | - | - | - | - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto interessenze di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Altri movimenti di patrimonio netto |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | (12) | - | (10) | (59) | (69) |
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - | (16) | (14) | - | (14) |
| Altre variazioni Operazioni under common control |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
(1) - |
- - |
- - |
- - |
3 - |
- - |
- - |
2 - |
- - |
2 - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | 5 | - | (16) | (12) | - | (12) |
| Saldi al 30 giugno 2020 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | - | - | 5 | 1 | (32) | (38) | 1.406 | (885) | (111) | 3.132 | 50 | 3.182 |
| Utile (perdita) secondo semestre 2020 Altre componenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (251) | - | (251) | 4 | (247) |
| del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili |
||||||||||||||||
| a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - | - | - | 2 | - | 2 |
| Componenti riclassificabili | ||||||||||||||||
| a conto economico Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 95
Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
| (milioni di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
al netto dell'effetto fiscale disponibili per la vendita di strumenti finanziari Riserva di fair value |
differenze cambio da conversione Riserva per |
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale a benefici definiti Riserva per piani |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazione fair value delle attività finanziarie, | ||||||||||||||||
| diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI Differenze cambio da conversione dei bilanci |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" |
- | - | - | - | - | - | (4) | - | (65) | - | 1 | - | - | (68) | (4) | (72) |
| delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | 101 | - | (65) | - | 1 | - | - | 37 | (4) | 33 |
| Totale utile (perdita) complessivo | ||||||||||||||||
| secondo semestre 2020 Operazioni con gli Azionisti |
- | - | - | - | - | - | 101 | - | (65) | 2 | 1 | (251) | - | (212) | - | (212) |
| Dividendi distribuiti secondo semestre 2020 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (25) | (25) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Capitalizzazione costi aumento capitale sociale al netto delle imposte Acquisto interessenze di terzi |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (16) | (16) | - | (16) |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (16) | (16) | (25) | (41) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione Altre variazioni |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- 1 |
- - |
- (4) |
- 1 |
(17) (3) |
- - |
41 - |
24 (5) |
- - |
24 (5) |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | 1 | - | (4) | 1 | (20) | - | 41 | 19 | - | 19 |
| Saldi al 31 dicembre 2020 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | - | - | 107 | 1 | (101) | (35) | 1.387 | (1.136) | (86) | 2.923 | 25 | 2.948 |
| Utile (perdita) primo semestre 2021 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (779) | - | (779) | - | (779) |
| Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici definiti |
||||||||||||||||
| per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale Variazione fair value partecipazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 8 | - | - | - | 8 | - | 8 |
| con effetti a OCI Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 8 | - | - | - | 8 | - | 8 |
| Componenti riclassificabili a conto economico Variazione del fair value derivati |
||||||||||||||||
| cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale Variazione fair value delle attività finanziarie, |
- | - | - | - | - | - | (47) | - | - | - | - | - | - | (47) | - | (47) |
| diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI Differenze cambio da conversione dei bilanci |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
1 - |
- - |
24 - |
- - |
(1) - |
- | - - |
24 - |
- - |
24 - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | (46) | - | 24 | - | (1) | - | - | (23) | - | (23) |
| Totale utile (perdita) complessivo primo semestre 2021 |
- | - | - | - | - | - | (46) | - | 24 | 8 | (1) | (779) | - | (794) | - | (794) |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti primo semestre 2021 Riporto a nuovo utile (perdita) |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- (1.136) |
- 1.136 |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto interessenze di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.136) | 1.136 | - | - | - | - |
| Altri movimenti di patrimonio netto Rilevazione fair value da piani di incentivazione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 1 | - | 1 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | 1 | - | - | - | - | - |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Saldi al 30 giugno 2021 |
- 2.191 |
- 553 |
- (46) |
- 88 |
- - |
- - |
- 61 |
- 1 |
- (77) |
(1) (28) |
1 251 |
- (779) |
1 (85) |
1 2.130 |
- 25 |
1 2.155 |
Per i dettagli si veda la nota 25 "Patrimonio netto".
| (milioni di euro) | Nota | Primo semestre 2020 | Primo semestre 2021 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo di Gruppo | (885) | (779) | |
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | 15 | - | |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) del periodo al flusso di cassa da attività operativa: |
|||
| - ammortamenti | (N. 29) | 313 | 249 |
| - svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali e diritto di utilizzo di attività in leasing |
(N. 29) | 669 | - |
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 31) | (10) | 25 |
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività | 1 | - | |
| - interessi attivi | (3) | (3) | |
| - interessi passivi | 75 | 57 | |
| - imposte sul reddito | (N. 32) | 74 | 60 |
| - altre variazioni | (22) | (60) | |
| Variazioni del capitale di periodo: | |||
| - rimanenze | 9 | 5 | |
| - crediti commerciali | 356 | 364 | |
| - debiti commerciali | (207) | (204) | |
| - fondi per rischi e oneri | 28 | 222 | |
| - attività e passività contrattuali | (346) | 51 | |
| - altre attività e passività | (43) | 118 | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo | (203) | 556 | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti | (9) | (13) | |
| Dividendi incassati | - | 21 | |
| Interessi incassati | 3 | 2 | |
| Interessi pagati | (75) | (42) | |
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (79) | (59) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (136) | 14 | |
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 36) | 564 515 |
|
| Investimenti: | |||
| - attività materiali | (N. 12) | (188) | (133) |
| - attività immateriali | (N. 13) | (7) | (2) |
| - partecipazioni | (N. 15) | - | - |
| - titoli strumentali all'attività operativa | - | - | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | - | |
| Flusso di cassa degli investimenti | (195) | (135) | |
| Disinvestimenti: | |||
| - attività materiali | 1 | 2 | |
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | - | - | |
| - partecipazioni | - | - | |
| - titoli strumentali all'attività operativa | - | - | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | - | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 1 | 2 | |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (14) | (148) |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
| (milioni di euro) | Nota | Primo semestre 2020 | Primo semestre 2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (208) | (281) | ||||
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 36) | (21) | (162) | |||
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 143 | 428 | ||||
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (673) | (19) | ||||
| Rimborsi di passività per leasing | (78) | (85) | ||||
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 150 | (67) | ||||
| (458) | 257 | |||||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | - | - | ||||
| Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate | - | - | ||||
| Dividendi pagati | (10) | (26) | ||||
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (16) | - | ||||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (484) | 231 | ||||
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 36) | - | - | |||
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | - | - | ||||
| Effetto delle differenze di cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti |
1 | 2 | ||||
| Variazione netta delle disponibilità liquide | (827) | (34) | ||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | (N. 5) | 2.272 | 1.687 | |||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | (N. 5) | 1.445 | 1.653 |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 19 "Passività finanziarie".
| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 99 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 100 |
| Nota 3 | Modifica dei criteri contabili | Pag. 103 |
| Nota 4 | Area di consolidamento al 30 giugno 2021 | Pag. 104 |
| Nota 5 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 110 |
| Nota 6 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | Pag. 110 |
| Nota 7 | Altre attività finanziarie | Pag. 111 |
| Nota 8 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 111 |
| Nota 9 | Rimanenze e attività contrattuali | Pag. 112 |
| Nota 10 | Attività e passività per imposte | Pag. 113 |
| Nota 11 | Altre attività | Pag. 113 |
| Nota 12 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 114 |
| Nota 13 | Attività immateriali | Pag. 116 |
| Nota 14 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing | Pag. 118 |
| Nota 15 | Partecipazioni | Pag. 119 |
| Nota 16 | Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite | Pag. 120 |
| Nota 17 | Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | Pag. 120 |
| Nota 18 | Altre passività | Pag. 121 |
| Nota 19 | Passività finanziarie | Pag. 122 |
| Nota 20 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto | Pag. 124 |
| Nota 21 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 125 |
| Nota 22 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 125 |
| Nota 23 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 126 |
| Nota 24 | Attività destinate alla vendita | Pag. 127 |
| Nota 25 | Patrimonio netto | Pag. 127 |
| Nota 26 | Altre informazioni | Pag. 129 |
| Nota 27 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 129 |
| Nota 28 | Ricavi | Pag. 147 |
| Nota 29 | Costi operativi | Pag. 148 |
| Nota 30 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 151 |
| Nota 31 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 152 |
| Nota 32 | Imposte sul reddito | Pag. 152 |
| Nota 33 | Utile di terzi azionisti | Pag. 152 |
| Nota 34 | Utile (perdita) per azione | Pag. 152 |
| Nota 35 | Informazioni per settore di attività e per area geografica | Pag. 153 |
| Nota 36 | Rapporti con parti correlate | Pag. 154 |
| Nota 37 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 163 |
| Nota 38 | Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 163 |
| Nota 39 | Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo | Pag. 163 |
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 99
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto secondo le disposizioni dello IAS 34 "Bilanci intermedi" e deve essere letto congiuntamente all'ultimo bilancio consolidato annuale del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2020. Sono incluse note illustrative specifiche per spiegare gli eventi e le transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della situazione patrimoniale-finanziaria e dell'andamento del Gruppo dall'ultimo bilancio annuale.
Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 sono applicati gli stessi principi di consolidamento e gli stessi criteri di valutazione illustrati in sede di redazione della Relazione finanziaria annuale 2020, cui si fa rinvio, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili internazionali entrate in vigore dal 1° gennaio 2021 illustrate nella sezione "Principi contabili di recente emanazione" della presente Relazione.
Le misure di gestione e contenimento, adottate dal Gruppo per affrontare lo stato di crisi generato dalla pandemia COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse, permettono agli amministratori di confermare che risulta garantito, su un arco temporale di almeno dodici mesi dalla data di approvazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021, il presupposto della continuità aziendale su cui si basa la sua redazione. Dal punto di vista finanziario il solido stato di liquidità, rafforzato dal rifinanziamento anticipato, effettuato nel mese di marzo, dei prestiti obbligazionari in scadenza ad aprile 2022, garantiscono flessibilità nell'affrontare il contesto generale e assicurano una solida base per affrontare le complessità attese. Dal punto di vista operativo il nuovo management ha prontamente avviato un programma di recupero competitività che associato all'accresciuta dimensione e diversificazione del portafoglio ordini permettono al Gruppo di affrontare, le sfide del prossimo futuro.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 29 luglio 2021, è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della KPMG SpA. La revisione contabile limitata comporta un'estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 è stato integrato in data 5 agosto 2021 per includere le determinazioni del rating di Saipem da parte delle agenzie di rating Moody's Investor Services e S&P Global Ratings. Maggiori dettagli sono illustrati nella nota 39 "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo". I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.
Per maggiori dettagli sulla ricaduta degli effetti della pandemia e sulle misure di contenimento attuate dal Gruppo si rinvia allo specifico paragrafo inserito nella successiva nota 2 "Stime contabili e giudizi significativi".
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio da conversione" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo1.
La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.
(1) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".
I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:
| Valuta | al 31.12.2020 Cambio |
al 30.06.2021 Cambio |
Cambio medio |
|---|---|---|---|
| 2021 | |||
| USA dollaro | 1,2271 | 1,1884 | 1,2053 |
| Regno Unito lira sterlina | 0,89903 | 0,85805 | 0,86801 |
| Algeria dinaro | 162,1071 | 159,6165 | 160,5409 |
| Angola kwanza | 800,345 | 773,837 | 776,701 |
| Arabia Saudita riyal | 4,6016 | 4,4565 | 4,5201 |
| Argentina peso | 103,2494 | 113,6435 | 110,0405 |
| Australia dollaro | 1,5896 | 1,5853 | 1,5626 |
| Brasile real | 6,3735 | 5,905 | 6,4902 |
| Canada dollaro | 1,5633 | 1,4722 | 1,503 |
| Croazia kuna | 7,5519 | 7,4913 | 7,5504 |
| Egitto lira | 19,3168 | 18,6281 | 18,9108 |
| Ghana nuovo cedi | 7,2047 | 6,9635 | 6,9804 |
| India rupia | 89,6605 | 88,324 | 88,4126 |
| Indonesia rupia | 17.240,76 | 17.280,3 | 17.225,82 |
| Kazakhstan tenge | 517,04 | 509,16 | 511,41 |
| Malesia ringgit | 4,934 | 4,9336 | 4,9387 |
| Nigeria naira | 465,6845 | 486,8399 | 465,2324 |
| Norvegia corona | 10,4703 | 10,1717 | 10,1759 |
| Perù new sol | 4,4426 | 4,6263 | 4,4925 |
| Qatar riyal | 4,4666 | 4,3258 | 4,3875 |
| Romania nuovo leu | 4,8683 | 4,928 | 4,9016 |
| Russia rublo | 91,4671 | 86,7725 | 89,5502 |
| Singapore dollaro | 1,6218 | 1,5976 | 1,6059 |
| Svizzera franco | 1,0802 | 1,098 | 1,0946 |
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili sono critiche nel processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte e complesse. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi. In particolare, il perdurare degli effetti della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza COVID-19 comporta la conseguente assunzione di un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, specialmente nella valutazione di quelle poste di bilancio la cui determinazione è basata sull'assunzione di stime e che possono richiedere la rilevazione di perdite per avvenute o attese riduzioni di valore e della valutazione dei costi a vita intera dei progetti (in particolare con riguardo agli impatti della pandemia in termini di extension of time e di costi associati).
Con riferimento al dettaglio delle stime contabili e ai giudizi significativi operati dalla Direzione Aziendale si fa rinvio a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2020.
In linea con quanto riportato nell'analogo capitolo nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020 viene riportato di seguito un quadro generale sulle considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle principali misure di mitigazione poste in essere sino ad oggi.
La diffusione della pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem in quanto il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale. Nel corso del primo semestre del 2021 il settore energetico ha mostrato alcuni segnali di ripresa in ragione del recupero della domanda di energia e in particolare di petrolio. La conseguenza di questo riequilibrio dei fondamentali di mercato è stata, nel corso del primo semestre del 2021, il prezzo del petrolio, che si è mosso al di sopra delle aspettative di sei mesi fa, superando anche i valori del 2019. Il ritorno alla produzione del petrolio sta avvenendo ora in maniera graduale nelle diverse aree geografiche, con una ripresa prudente sia in Nord America che in Medio Oriente. Negli anni successivi, coerentemente con il ritorno verso i livelli precrisi, i principali analisti prevedono un riallineamento del prezzo ai valori riscontrati sul mercato prima dello scoppio della pandemia.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 101
A livello complessivo i segnali positivi visibili ad oggi si stima si possano tradurre in un recupero degli investimenti nel settore dell'Oil&Gas, sintomo anche di una strategia conservativa da parte degli operatori che, da un lato confermano l'obiettivo di mantenere la solidità del proprio assetto finanziario e, al contempo, quello di diversificare il proprio portafoglio di investimenti in modo da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Nel primo semestre del 2021 il Gruppo Saipem ha continuato a effettuare un'approfondita e costante analisi in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Il Gruppo Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e, nel contempo, assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a gestire l'attuale situazione emergenziale mantenendo elevati i livelli di presidio e le misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.
Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi.
Aspetti finanziari: Saipem effettua un monitoraggio costante e completo della liquidità di Gruppo, corrente e prospettica, attraverso il calcolo di una serie di specifici KRI (Key Risk Indicator) che tengono conto della generazione di cassa prevista e della concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie. Al 30 giugno 2021 sono presenti contratti di finanziamento bancario, ivi compresa una linea Revolving Credit Facility da 1 miliardo di euro, contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA, rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Tenuto conto del valore dell'EBITDA del primo semestre e delle aspettative relative al secondo semestre, la Società intende esaminare tempestivamente con i propri finanziatori le modalità di intervento più appropriate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
Nell'ambito di una strategia volta a una gestione proattiva del debito in scadenza, mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nel mese di marzo 2021 la società del Gruppo Saipem Finance International BV ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza marzo 2028, mirato al rifinanziamento anticipato delle scadenze dei prossimi anni. L'emissione è stata effettuata a valere sull'Euro Medium Term Note Programme istituito ad aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Tale programma è rinnovato su base annuale in funzione delle operazioni pianificate.
L'ammontare di prestiti obbligazionari complessivamente outstanding ad oggi risulta pari a 2.500 milioni di euro, suddivisi in cinque obbligazioni dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuna, con scadenze previste negli esercizi 2022, 2023, 2025, 2026 e 2028.
Ne consegue che l'indebitamento finanziario del Gruppo Saipem risulta svilupparsi principalmente su un orizzonte temporale di medio termine.
Quale ulteriore margine di sicurezza a rafforzare la posizione di liquidità del Gruppo presso le società consolidate o JV, pari a circa 2,3 miliardi di euro, si aggiunge la linea Revolving Credit Facility committed da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023 e ad oggi non utilizzata.
Di conseguenza, allo stato attuale Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le future necessità finanziarie. Questo fatto, unitamente al controllo e all'utilizzo efficiente della propria liquidità, presenta una situazione tale da non prevedere ulteriori interventi finanziari.
Tenuto conto del peggioramento delle dinamiche economiche-finanziarie come conseguenza della pandemia, un'attenzione particolare è riservata, anche, alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali; (ii) strumenti derivati di copertura e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.
Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.
Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti.
Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2021-2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2021 e predisposto utilizzando le migliori stime disponibili, e sono stati confermati in occasione del sanity check del Piano al 30 giugno 2021. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da
fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 30 giugno 2021 non sono state registrate svalutazioni.
Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante le attuali condizioni di incertezza diviene quindi necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.
Inoltre è stata rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19, avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione della continua evoluzione del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
A tal fine, Saipem, anche per il primo semestre del 2021, ha mantenuto l'identificazione di tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:
1. Costi direttamente connessi al COVID-19 (special items): sono i costi direttamente connessi al COVID-19 in quanto sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del primo semestre del 2021 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 36 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone).
2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tali costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.
3. Costi "to be evaluated case by case": sono costi diretti di progetto per i quali la Società dichiara la "causa di forza maggiore" o che sono sostenuti per personale tenuto in stand-by causa lockdown, la cui allocazione va valutata caso per caso in virtù della particolarità della situazione, del cliente, del contratto, etc. Non sono state identificate casistiche specifiche e quantificabili di questa fattispecie.
Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come l'incertezza sulla ripresa economica mondiale continui nonostante qualche segnale di recupero del nostro settore principalmente legato alla ripresa del prezzo della commodity.
Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.
Va inoltre osservato che, per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a giugno 2021, è caratterizzato per oltre il 78% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).
Business outlook: il 2021 permane condizionato dall'incertezza conseguente al persistere della pandemia. Nel primo semestre dell'anno, agli effetti sul business dell'emergenza sanitaria, si sono aggiunte alcune questioni specifiche di un progetto condizionando la performance operativa. Lo scenario di business per il 2021 rimane inevitabilmente influenzato da tali eventi. Outlook per la seconda metà del 2021:
≥ ricavi tra 4,5 e 5 miliardi di euro;
≥ indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,6 miliardi di euro.
Questo scenario non tiene in considerazione un eventuale ulteriore significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia da COVID-19.
Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 può, in base alle informazioni ad oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 103
Rispetto a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2020, a cui si rinvia, non vi sono state modifiche nei criteri contabili adottati da Saipem. Per quanto attiene all'adozione dei principi contabili internazionali di riferimento, si veda quanto di seguito riportato.
Di seguito sono riportate le modifiche ai principi contabili internazionali omologate dalla Commissione Europea, già riportate nella Relazione finanziaria annuale 2020, le cui disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021. Sono inoltre riportate le modifiche effettuate nel primo semestre dell'anno in corso, sia omologate che non ancora omologate dalla Commissione Europea, che hanno efficacia a partire dal 1° gennaio 2022 o data successiva.
Con il Regolamento n. 2020/2097, emesso dalla Commissione Europea in data 16 dicembre 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 4 "Contratti assicurativi". Le modifiche mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee causate dallo sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 "Contratti assicurativi". In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021.
Allo stato le modifiche sopra indicate non hanno avuto impatti sul Gruppo.
Con il Regolamento n. 2021/25, emesso dalla Commissione Europea in data 13 gennaio 2021, è stato omologato il documento "Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2, Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 (the amendments)" con il quale lo IASB ha dato luogo alla seconda fase della riforma del cambiamento dei tassi di interesse. Queste modifiche riguardano il trattamento contabile da applicare in caso di cambiamenti nella base della determinazione dei flussi di cassa contrattuali di attività o passività finanziarie e gli impatti di tali modifiche sulle relazioni di copertura interessate dalla riforma IBOR (strumento di copertura e/o elemento coperto). Le suddette modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021. Allo stato le modifiche sopra indicate non hanno avuto impatti significativi sul Gruppo.
Con il Regolamento n. 2021/1080, emesso dalla Commissione Europea in data 28 giugno 2021, sono stati omologati i documenti "Annual Improvements to IFRS Standards 2018-2020 Cycle" e gli emendamenti allo IAS 16 "Property, plant and equipment", allo IAS 37 "Provisions, contingent liabilities and contingent asset" e all'IFRS 3 "Business combinations". Gli Annual Improvements e le modifiche ai principi indicati saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2022.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 8, Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2, Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
In data 31 marzo 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 16 Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021", il quale estende di un anno l'emendamento di maggio 2020 in merito al practical expedient con cui è consentito ai locatari di rilevare le rent concession, derivanti dalla pandemia di COVID-19, come canoni variabili negativi senza dover rimisurare le attività e le passività per il leasing. Il practical expedient è concesso previo rispetto dei seguenti requisiti: (i) le concessioni si riferiscono a riduzioni dei soli pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2022; (ii) il totale dei pagamenti contrattuali, dopo le rent concession, è uguale o inferiore ai pagamenti previsti originariamente nei contratti; e (iii) non sono state concordate con il locatore altre modifiche sostanziali. Le suddette disposizioni avranno efficacia per il reporting annuale 2021.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 12 - Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento. Il documento modifica anche l'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denuke Scarl | San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | C.I. |
| International Energy Services SpA | San Donato Milanese | EUR | 50.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Smacemex Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | Co. |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA |
San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | C.I. |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 20.494.210 | Saipem SpA Snamprogetti Netherlands BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Boscongo SA | Pointe-Noire (Congo) |
XAF | 6.190.600.500 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.105.930.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | C.I. |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 90.760 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| European Maritime Construction sas | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 42.370 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Global Petroprojects Services AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 5.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Moss Maritime AS | Lysaker (Norvegia) |
NOK | 40.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| North Caspian Service Co | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 375.350.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Petrex SA | Lima (Perù) |
PEN | 469.359.045 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| PT Saipem Indonesia | Jakarta (Indonesia) |
USD | 372.778.100 | Saipem International BV Soci terzi |
99,99 0,01 |
99,99 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 5.922.304.200 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd |
Pechino (Cina) |
USD | 6.700.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | Kuala Lumpur (Malesia) |
MYR | 87.033.500 | Saipem International BV Soci terzi |
41,94 58,06 (a) |
100,00 | C.I. |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 259.200.000 | Saipem International BV Soci terzi |
89,41 10,59 |
89,41 | C.I. |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
Caniçal (Portogallo) |
EUR | 299.278.738 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, (Argentina) Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires | ARS | 1.805.300 | Saipem International BV Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | P.N. |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Kuala Lumpur (Malesia) |
MYR | 8.116.500 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth (Australia) |
AUD | 566.800.001 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Canada Inc | Montreal (Canada) |
CAD | 100.100 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Algérie SpA | Algeri (Algeria) |
DZD | 1.556.435.000 | Sofresid SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 827.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
97,94 2,06 |
97,94 | C.I. |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 2.160.796.299 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Drilling Llc (***) | Mosca (Russia) |
RUB | 10.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Drilling Norway AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 120.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem East Africa Ltd | Kampala (Uganda) |
UGX | 3.791.000.000 | Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
51,00 49,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 1.000.000 | Saipem International BV Saipem SpA |
75,00 25,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Guyana Inc | Georgetown (Guyana) |
GYD | 200.000 | Saipem Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 526.902.060 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU |
Madrid (Spagna) |
EUR | 80.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 172.444.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Ltd | Kingston upon Thames Surrey (Regno Unito) |
EUR | 7.500.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 105
(a) Percentuale di controllo. La percentuale di possesso comprensiva delle azioni preferenziali è pari a 99,31% Saipem International BV e 0,69% Soci terzi.
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo (Lussemburgo) |
EUR | 31.002 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
Lussemburgo (Lussemburgo) |
USD | 378.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 | Saipem International BV ERS - Equipment Rental & Services BV Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
99,92 0,04 0,04 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Moçambique Lda | Maputo (Mozambico) |
MZN | 535.075.000 | Saipem SA Saipem International BV |
99,98 0,02 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Norge AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 100.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 998.259.500 | Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore Norway AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 120.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Romania Srl | Aricestii Rahtivani (Romania) |
RON | 29.004.600 | Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 25.050.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Services México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 50.000 | Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore (Singapore) |
SGD | 36.090.000 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saiwest Ltd | Accra (Ghana) |
GHS | 937.500 | Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | C.I. |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Al-Khobar (Arabia Saudita) |
SAR | 130.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saudi International Energy Services Ltd Co |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 1.000.000 | International Energy Services SpA |
100,00 | 100,00 | C.I. |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 | Snamprogetti Netherlands BV 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering BV | Schiedam (Paesi Bassi) |
EUR | 18.151 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 203.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 | Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. |
| Sofresid Engineering SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 1.217.783 | Sofresid SA Soci terzi |
99,99 0,01 |
100,00 | C.I. |
| Sofresid SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 26.454.765 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Sonsub International Pty Ltd (**) | West Perth (Australia) |
AUD | 13.157.570 | Saipem Australia Pty Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 107
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 50.864 | Saipem SpA Soci terzi |
55,41 44,59 |
55,41 | P.N. |
| CCS JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 150.000 | Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
75,00 25,00 |
75,00 | P.N. |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 | Saipem SpA Soci terzi |
59,09 40,91 |
59,09 | P.N. |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 | Saipem SpA Soci terzi |
50,36 49,64 |
50,36 | P.N. |
| Consorzio F.S.B. Δ | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 | Saipem SpA Soci terzi |
29,10 70,90 |
29,10 | Co. |
| Consorzio Sapro Δ | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 | Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | Co. |
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 | Saipem SA Soci terzi |
20,00 80,00 |
20,00 | P.N. |
| SCD JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 100.000 | Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. |
| Ship Recycling Scarl (**) Δ | Genova | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | J.O. |
| Bally Solar Energy Ltd Δ | Dublino (Irlanda) |
EUR | 100 | Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Charville - Consultores e Serviços Lda Δ Funchal | (Portogallo) | EUR | 5.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Gydan Lng Snc | Courbevoie (Francia) |
EUR | 9.000 | Sofresid SA Soci terzi |
15,00 85,00 |
15,00 | P.N. |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd |
Shanghai (Cina) |
CNY | 1.600.000 | Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd Soci terzi |
15,15 84,85 |
15,15 | P.N. |
| Gygaz Snc | Courbevoie (Francia) |
EUR | 10.000 | Sofresid SA Soci terzi |
15,15 84,85 |
15,15 | P.N. |
| Hazira Cryogenic Engineering & Construction Management Private Ltd Δ |
Mumbai (India) |
INR | 500.000 | Saipem SA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | P.N. |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda (Angola) |
AOA | 25.510.204 | Saipem SA Soci terzi |
40,00 60,00 |
40,00 | P.N. |
| Mangrove Gas Netherlands BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 2.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Novarctic Snc | Courbevoie (Francia) |
EUR | 9.000 | Sofresid SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| Petromar Lda Δ | Luanda (Angola) |
USD | 357.143 | Saipem SA Soci terzi |
70,00 30,00 |
70,00 | P.N. |
| PSS Netherlands BV Δ | Leiden (Paesi Bassi) |
EUR | 30.000 | Saipem SpA Soci terzi |
36,00 64,00 |
36,00 | P.N. |
| Sabella SA | Quimper (Francia) |
EUR | 12.889.122 | Sofresid Engineering SA Soci terzi |
9,00 91,00 |
9,00 | P.N. |
| SaiPar Drilling Co BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ | Victoria Island - Lagos (Nigeria) |
NGN | 100.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
Δ Impresa a controllo congiunto
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem - Hyperion Eastmed Engineering Ltd Δ |
Nicosia (Cipro) |
EUR | 85.000 | Saipem International BV Soci terzi |
45,00 55,00 |
45,00 | P.N. |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd |
Dammam (Arabia Saudita) |
SAR | 40.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
40,00 60,00 |
40,00 | P.N. |
| Saipon Snc Δ | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 20.000 | Saipem SA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. |
| SAME Netherlands BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 50.000 | Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
58,00 42,00 |
58,00 | P.N. |
| Saren BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Saren Llc Δ | Murmansk (Russia) |
RUB | 10.000 | Saren BV | 100,00 | 50,00 | P.N. |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée Δ |
Anjra (Marocco) |
EUR | 33.000 | Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| Southern Gas Constructors Ltd Δ | Lagos (Nigeria) |
NGN | 10.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Δ | Soyo (Angola) |
AOA | 20.000.000 | Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
| T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto Internacional SA |
Luanda (Angola) |
AOA | 9.000.000 | Petromar Lda Soci terzi |
35,00 65,00 |
24,50 | P.N. |
| TMBYS SAS Δ | Guyancourt (Francia) |
EUR | 30.000 | Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi Δ |
Istanbul (Turchia) |
TRY | 594.657.675 | Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 | TSKJ - Servições de Engenharia Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. |
| TSKJ - Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 50.000.000 | TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. |
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 | Snamprogetti Netherlands BV Soci terzi |
25,00 75,00 |
25,00 | P.N. |
| Xodus Subsea Ltd (***) Δ | Londra (Regno Unito) |
GBP | 1.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
Al 30 giugno 2021 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:
| Controllate | Collegate e controllate congiunte | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | |
| Imprese controllate/Joint operation | ||||||
| e loro partecipazioni | 5 | 55 | 60 | 1 | - | 1 |
| Consolidate con il metodo integrale | 5 | 55 | 60 | - | - | - |
| Consolidate come joint operation | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 8 | 30 | 38 |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | 1 | 1 | 6 | 30 | 36 |
| Valutate con il criterio del costo | 1 | - | 1 | 2 | - | 2 |
| Totale imprese | 6 | 56 | 62 | 9 | 30 | 39 |
(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
Δ Impresa a controllo congiunto
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 109
Nel corso dei primi sei mesi del 2021 non sono intervenute variazioni significative nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020. Le variazioni intervenute sono esposte nel seguito in ordine di accadimento.
Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:
Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.653 milioni di euro diminuiscono di 34 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (1.687 milioni di euro).
Le disponibilità liquide di fine semestre, denominate in euro per il 40%, in dollari USA per il 32% e in altre valute per il 28%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,15%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le disponibilità del primo semestre, includono, per un totale complessivo di 729 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 515 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 210 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 4 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.
Le disponibilità al 30 giugno 2021 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
30.06.2021 | |
|---|---|---|
| Italia 1.011 |
581 | |
| Resto d'Europa 124 |
279 | |
| CSI 66 |
4 | |
| Medio Oriente 63 |
284 | |
| Estremo Oriente 108 |
79 | |
| Africa Settentrionale | 4 | 2 |
| Africa Sub-Sahariana 47 |
238 | |
| Americhe 264 |
186 | |
| Totale 1.687 |
1.653 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 56 milioni di euro (68 milioni di euro al 31 dicembre 2020), si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 7 | 7 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 61 | 49 |
| Totale | 68 | 56 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 30 giugno 2021 di 7 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | nominale Valore |
Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poor's Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Polonia | 6 | 7 | 3,75-4,50 | 2022-2023 | A |
| Totale | 6 | 7 |
I titoli quotati emessi da imprese industriali al 30 giugno 2021 di 49 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | nominale Valore |
Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poor's Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 47 | 49 | 0,25-4,25 | 2021-2028 | AA/BBB |
| Totale | 47 | 49 |
Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi. I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia per incassare i flussi di cassa contrattuali che per una futura vendita.
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.
Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 30 giugno 2021 risulta irrilevante.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 111
Le altre attività finanziarie correnti pari a 496 milioni (344 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 2 | 1 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 342 | 495 |
| Totale | 344 | 496 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 1 milione di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 495 milioni di euro (342 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono quasi interamente alle quote di competenza di Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate prevalentemente nel bilancio della società CCS JV Scarl che sta realizzando un progetto in Mozambico (419 milioni di euro) e della società SCD JV Scarl che sta realizzando un progetto in Nigeria (75 milioni di euro).
Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 75 milioni di euro (66 milioni di euro al 31 dicembre 2020), comprendono principalmente l'ammontare di due conti bloccati della controllata Saipem Contracting Algérie SpA per un importo di 59 milioni di euro (60 milioni di euro al lordo dell'attualizzazione), classificati come altre attività finanziarie non correnti a causa del protrarsi dei procedimenti in Algeria.
I crediti commerciali e altri crediti di 1.833 milioni di euro (1.991 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 1.663 | 1.435 |
| Acconti per servizi | 199 | 245 |
| Altri crediti | 129 | 153 |
| Totale | 1.991 | 1.833 |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 749 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 30.06.2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 655 | 57 | (8) | 15 | - | 719 |
| Altri crediti | 30 | - | - | - | - | 30 |
| Totale | 685 | 57 | (8) | 15 | - | 749 |
I crediti commerciali di 1.435 milioni di euro diminuiscono di 228 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020.
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 37% del totale dei crediti.
Il Gruppo sta ponendo particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore, particolarmente impattate dall'attuale scenario di incertezza caratterizzato dalla pandemia.
La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
Al 30 giugno 2021 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 121 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2020) sul totale del fondo svalutazione crediti di 719 milioni di euro (655 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Al 30 giugno 2021 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto con o senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 73 milioni di euro (162 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.
I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 144 milioni di euro (192 milioni di euro al 31 dicembre 2020), di cui 86 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 58 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.
Al 30 giugno 2021 non risultano crediti riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2020.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 112
Gli acconti per servizi non ancora resi al 30 giugno 2021 ammontano a 245 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un incremento di 46 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Gli altri crediti di 153 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Crediti verso: | ||
| - personale | 41 | 36 |
| - depositi cauzionali | 13 | 12 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 7 | 10 |
| Altri crediti diversi | 68 | 95 |
| Totale | 129 | 153 |
Gli altri crediti di 153 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 30 milioni di euro, in linea con l'esercizio precedente ed è relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista.
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
Le rimanenze di 278 milioni di euro (280 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 280 | 278 |
| Totale | 280 | 278 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 150 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | 30.06.2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo | 147 | 8 | (7) | 2 | 150 |
| Totale | 147 | 8 | (7) | 2 | 150 |
Le attività contrattuali di 1.414 milioni di euro (1.295 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.303 | 1.423 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (8) | (9) |
| Totale | 1.295 | 1.414 |
Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 1.423 milioni di euro, aumentano di 120 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2021 per 379 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 280 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nei vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 2 milioni di euro e altre variazioni positive, per 23 milioni di euro, dovute all'effetto cambi.
Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 9 milioni di euro.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 113
Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione finanziaria italiana | 58 | - | 57 | - |
| Amministrazioni finanziarie estere | 185 | 44 | 189 | 48 |
| Totale attività e passività per imposte sul reddito correnti | 243 | 44 | 246 | 48 |
L'incremento delle attività e passività per imposte sul reddito correnti è riconducibile interamente a rapporti verso amministrazioni finanziarie estere.
Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione finanziaria italiana | 2 | 26 | 2 | 4 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 187 | 110 | 190 | 115 |
| Totale attività e passività per altre imposte correnti | 189 | 136 | 192 | 119 |
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020), riguardano crediti per imposte sul valore aggiunto.
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 190 milioni di euro (187 milioni di euro al 31 dicembre 2020), riguardano per 142 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (144 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 48 milioni di euro altre imposte indirette (43 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 4 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2020), riguardano debiti per imposte sul valore aggiunto (14 milioni di euro imposte sul valore aggiunto al 31 dicembre 2020 e 12 milioni di euro debiti per altre imposte indirette al 31 dicembre 2020).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 115 milioni di euro (110 milioni di euro al 31 dicembre 2020), riguardano per 55 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (46 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 60 milioni di euro debiti per altre imposte indirette (64 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione finanziaria italiana | - | - | - | - |
| Amministrazioni finanziarie estere | 20 | 24 | 20 | 23 |
| Totale imposte sul reddito non correnti | 20 | 24 | 20 | 23 |
Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a valutazioni di trattamenti fiscali incerti. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato.
Le altre attività correnti di 135 milioni di euro (298 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 156 | 30 |
| Altre attività | 142 | 105 |
| Totale | 298 | 135 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 114
Le altre attività al 30 giugno 2021 ammontano a 105 milioni di euro, con un decremento di 37 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, e sono costituite principalmente da costi non di competenza dell'esercizio relativi ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio e a costi assicurativi.
Le altre attività non correnti di 28 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 2 | 1 |
| Altri crediti | 8 | 8 |
| Altre attività | 25 | 19 |
| Totale | 35 | 28 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".
Gli altri crediti pari a 8 milioni di euro, in linea rispetto al 2020, si riferiscono quasi esclusivamente a depositi cauzionali di diversa natura, per lo più depositi cauzionali corrisposti per contratti di locazione di immobili e per l'istruttoria di procedimenti giudiziari.
Le altre attività non correnti al 30 giugno 2021 ammontano a 19 milioni di euro, con un decremento di 6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 e includono prevalentemente costi non di competenza dell'esercizio, riferiti principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio.
Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Gli immobili, impianti e macchinari di 3.242 milioni di euro (3.284 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| e macchinari Immobili, impianti |
|
|---|---|
| (milioni di euro) | |
| Valore lordo al 31.12.2020 | 13.060 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2020 | 9.776 |
| Valore netto al 31.12.2020 | 3.284 |
| Investimenti | 133 |
| Ammortamenti | (191) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - |
| Alienazioni | (2) |
| Variazione area di consolidamento | - |
| Operazioni su rami d'azienda | - |
| Differenze cambio da conversione | 18 |
| Altre variazioni | - |
| Valore netto 30.06.2021 | 3.242 |
| Valore lordo al 30.06.2021 | 13.272 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2021 | 10.030 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2021 ammontano a 133 milioni di euro (305 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e hanno principalmente riguardato:
Nel corso del semestre non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono positive per 18 milioni di euro.
Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 30 giugno 2021 garanzie reali.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2022 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2021), sono pari a 56 milioni di euro.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 115
Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Alla data del 30 giugno 2021 la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata inferiore al valore del patrimonio netto al 31 marzo 2021 (ultima chiusura contabile del Gruppo) di circa 737 milioni di euro; tale situazione indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività.
Pertanto, il test di impairment ha previsto la verifica del valore recuperabile di tutte le Cash Generation Unit (CGU).
Il test di impairment ha riguardato quindi le 15 CGU rappresentate da: una unità di floating production (leased FPSO Cidade de Vitoria), dalla Divisione Engineering & Construction Offshore, dalla Divisione Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria, dalla Divisione XSIGHT, dalla Divisione Drilling Onshore e dai singoli mezzi del Drilling Offshore (10 distinti rig offshore, numero inalterato rispetto al 31 dicembre 2020).
La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per ciascun segmento di business in cui opera la singola CGU. Infatti, considerata la natura delle attività Saipem, il fair value delle CGU non può essere determinato da informazioni direttamente osservabili sul mercato e la sua stima basata su tecniche alternative, come ad esempio i multipli di mercato, risulterebbe di limitata attendibilità in generale e, in diversi casi, di difficile applicazione.
I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2021-2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio 2021 (di seguito "Piano Strategico") opportunamente aggiornati sostituendo il primo anno del Piano Strategico con i risultati attesi del secondo semestre, stimati sulla base del secondo forecast e integrando gli effetti delle più recenti assunzioni elaborate nelle note di Sanity Check da parte dei Division Manager approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 14 luglio 2021; gli stessi sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima. Tali previsioni considerano le attese future del management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, nonché i risultati consuntivati.
Tali stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
Per gli anni successivi all'ultimo anno di Piano, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un terminal value, determinato:
Il valore d'uso al 30 giugno 2021 è stato quindi determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto, specifico per ciascun segmento di business, come riportato nella tabella seguente:
| (%) | 31.12.2020 WACC |
30.06.2021 WACC |
|---|---|---|
| E&C Offshore | 8,0 | 8,2 |
| E&C Onshore | 7,8 | 8,0 |
| XSIGHT | 7,8 | 8,0 |
| Leased FPSO | 6,3 | 6,4 |
| Drilling Offshore | 9,7 | 6,0 |
| Drilling Onshore | 7,8 | 8,1 |
Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento da parte del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito coerente con quello medio stimato nel quadriennio di Piano aggiustato alla luce del credit spread, osservato sul mercato, relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business; (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori (basato sull'ultimo dato di indebitamento rilevato e sulla capitalizzazione di mercato degli ultimi 6 mesi di ciascun operatore); (iii) del beta mediano dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto al netto delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 116
Le assunzioni adottate tengono conto del livello dei tassi di interesse degli ultimi sei mesi, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Il test di impairment eseguito al 30 giugno 2021 non ha determinato alcuna svalutazione.
Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU:
| (milioni di euro) | Offshore | Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
Leased FPSO |
XSIGHT |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Headroom (impairment loss) | 1.662 | 4.843 | 343 | 127 | 12 | 37 |
Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle 15 CGU riferite ai 10 mezzi del Drilling Offshore, al mezzo di leased FPSO Cidade de Vitoria e alla CGU Drilling Onshore, mentre quelle relative alla CGU Engineering & Construction Offshore, CGU Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria e CGU XSIGHT sono riportate nella nota 13 "Attività immateriali".
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 11 CGU riferite ai mezzi navali (10 Drilling Offshore più un mezzo di leased FPSO) riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU:
Con riferimento alla CGU Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale investito netto a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile, rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU, aumenterebbe in caso di azzeramento dei flussi di cassa da capitale circolante.
Le attività immateriali di 698 milioni di euro (701 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| immateriali a vita utile definita Attività |
Altre attività immateriali a vita utile indefinita |
Totale |
|---|---|---|
| 270 | - | 270 |
| (235) | - | (235) |
| 35 | 666 | 701 |
| 2 | - | 2 |
| (6) | - | (6) |
| - | - | - |
| - | 1 | 1 |
| 31 | 667 | 698 |
| 272 | - | 272 |
| (241) | - | (241) |
Il goodwill di 667 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (629 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (12 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti CGU:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| E&C Offshore | 403 | 403 |
| E&C Onshore | 231 | 231 |
| XSIGHT | 32 | 33 |
| Totale | 666 | 667 |
Il valore recuperabile delle tre CGU in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU in esame.
La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato il goodwill, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 12 "Immobili, impianti e macchinari".
La tabella seguente riporta, con riferimento al 30 giugno 2021, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e XSIGHT rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.
| (milioni di euro) | Offshore | Onshore | XSIGHT | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Goodwill | 403 | 231 | 33 | 667 |
| Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro | 1.662 | 4.843 | 37 | 6.542 |
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 117
≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto diminuirebbe, ma resterebbe comunque positiva nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Onshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity. Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della CGU XSIGHT, compreso il goodwill allocato, si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto diminuirebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante, ma resterebbe comunque positiva.
La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 30 giugno è evidenziata come segue:
| Attività finanziarie per leasing |
Passività finanziarie per leasing |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| 31.12.2020 | ||||||
| Saldo iniziale | 584 | 8 | 8 | 149 | 477 | |
| Incrementi | 113 | - | 29 | - | 142 | |
| Decrementi e cancellazioni | (215) | (14) | - | (162) | (182) | |
| Ammortamenti | (147) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (38) | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | (5) | (2) | (3) | (6) | (17) | |
| Interessi | - | 1 | - | 23 | - | |
| Altre variazioni | (4) | 23 | 17 | 147 | (150) | |
| Saldo finale | 288 | 16 | 51 | 151 | 270 | |
| 30.06.2021 | ||||||
| Saldo iniziale | 288 | 16 | 51 | 151 | 270 | |
| Incrementi | 31 | - | - | - | 30 | |
| Decrementi e cancellazioni | (4) | (10) | - | (100) | (4) | |
| Ammortamenti | (52) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | 2 | - | 2 | 1 | 2 | |
| Interessi | - | 1 | - | 6 | - | |
| Altre variazioni | - | 8 | (8) | 54 | (54) | |
| Saldo finale | 265 | 15 | 45 | 112 | 244 |
Il saldo passività e attività finanziarie correnti per leasing registra nel primo semestre del 2021 una variazione di 90 milioni di euro per effetto dei pagamenti dei canoni del periodo e per il pagamento del debito relativo a un contratto chiuso anticipatamente nel corso del 2020.
Al 30 giugno 2021 nessun "Right-of-Use" rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 12 "Immobili, impianti e macchinari".
Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 30 giugno 2021 opzioni di rinnovo relative a immobili e terreni per complessivi 128 milioni di euro (124 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali.
Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 30 giugno 2021 è la seguente:
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Quota a breve termine 2021 |
2022 | 2023 | 2024 | 2025 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie per leasing | 112 | 49 | 82 | 45 | 23 | 45 | 356 |
| Attività finanziarie per leasing | 15 | 9 | 20 | 14 | 2 | - | 60 |
| Totale | 97 | 40 | 62 | 31 | 21 | 45 | 296 |
Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" e delle passività finanziare per leasing, al 30 giugno 2021 è pari al 3,7% (4% al 31 dicembre 2020).
091-172SaipemSem21Ita.qxd 6-08-2021 11:45 Pagina 119
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 128 milioni di euro (166 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
e rimborsi Cessioni |
al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
effetto a riserva Variazione con |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture |
67 | 4 | - | 42 | (12) | - | - | (9) | 1 | (4) | 89 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate |
66 | - | - | 18 | (3) | - | - | (4) | - | - | 77 | - |
| Totale | 133 | 4 | - | 60 | (15) | - | - | (13) | 1 | (4) | 166 | - |
| 30.06.2021 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture |
89 | - | - | 5 | (35) | (8) | - | 2 | - | - | 53 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate |
77 | - | - | 13 | (3) | (13) | - | 1 | - | - | 75 | - |
| Totale | 166 | - | - | 18 | (38) | (21) | - | 3 | - | - | 128 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 4 "Area di consolidamento al 30 giugno 2021".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 18 milioni di euro, riguardano per 5 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 13 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 38 milioni di euro, riguardano per 35 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 3 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
I decrementi per dividendi di 21 milioni di euro riguardano per 8 milioni di euro un'impresa joint venture e per 13 milioni di euro un'impresa collegata.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| (milioni di euro) | Partecipazione del Gruppo (%) |
al 31.12.2020 Valore netto |
al 30.06.2021 Valore netto |
|
|---|---|---|---|---|
| Petromar Lda | 70,00 | 37 | 43 | |
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 28 | 24 | |
| Gygaz Snc | 15,15 | 13 | 24 | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 40,00 | 34 | 23 | |
| PSS Netherlands BV | 36,00 | 23 | 7 | |
| Saren BV | 50,00 | 26 | - | |
| Altre | 5 | 7 | ||
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 166 | 128 |
Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".
Le altre partecipazioni non sono singolarmente significative al 30 giugno 2021.
Le attività per imposte anticipate di 245 milioni di euro (240 milioni di euro al 31 dicembre 2020) sono indicate al netto delle passività per imposte differite (compensate per 89 milioni di euro).
Le passività per imposte differite di 7 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2020) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 89 milioni di euro.
La movimentazione delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 30.06.2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 240 | 15 | (29) | 2 | 17 | 245 |
| Passività per imposte differite | (6) | (1) | 18 | - | (18) | (7) |
| Totale attività (passività) differite nette | 234 | 14 | (11) | 2 | (1) | 238 |
La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte anticipate, in aumento per 17 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (incremento per 28 milioni di euro); (ii) la rilevazione (incremento per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (decremento per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (decremento per 11 milioni di euro).
La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in aumento per 18 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (incremento per 28 milioni di euro); (ii) la rilevazione (decremento per 12 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (incremento per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (incremento per 1 milione di euro).
Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Passività per imposte differite | (123) | (96) |
| Attività per imposte anticipate compensabili | 117 | 89 |
| Passività nette per imposte differite | (6) | (7) |
| Attività per imposte anticipate non compensabili | 240 | 245 |
| Attività (passività) nette per imposte anticipate | 234 | 238 |
Le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio al 30 giugno 2021 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 128 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 esercizi.
Le imposte sono indicate alla nota 32 "Imposte sul reddito".
I debiti commerciali e altri debiti di 2.352 milioni di euro (2.463 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 2.193 | 2.020 |
| Altri debiti | 270 | 332 |
| Totale | 2.463 | 2.352 |
I debiti commerciali di 2.020 milioni di euro diminuiscono di 173 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 332 milioni di euro si analizzano come segue:
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 121
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Debiti verso: | ||
| - personale | 133 | 162 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 58 | 54 |
| - compagnie di assicurazione | 2 | 3 |
| - consulenti e professionisti | 5 | 4 |
| - amministratori e sindaci | 1 | 1 |
| - azionisti | 25 | - |
| Altri debiti diversi | 46 | 108 |
| Totale | 270 | 332 |
La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.
Le passività contrattuali di 1.778 milioni di euro (1.616 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 924 | 885 |
| Anticipi da clienti | 692 | 893 |
| Totale | 1.616 | 1.778 |
Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 885 milioni di euro (924 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.
In particolare, le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) diminuiscono di 39 milioni di euro per effetto della rilevazione a ricavi di competenza del periodo in corso per 243 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente, in parte compensati da rettifiche di ricavi fatturati nel corso dei primi sei mesi dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 200 milioni di euro a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi negativo di 4 milioni di euro.
Gli anticipi da clienti di 893 milioni di euro (692 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono ad ammontari ricevuti, negli anni precedenti e nel corso del semestre, a fronte di contratti in corso di esecuzione, erosi sulla base delle milestone contrattuali. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività correnti di 99 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 32 | 71 |
| Altre passività | 3 | 28 |
| Totale | 35 | 99 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre passività ammontano a 28 milioni di euro, con un incremento di 25 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, e includono principalmente l'iscrizione di riserve premi assicurativi.
Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività non correnti di 6 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 1 | 5 |
| Altri debiti | 1 | 1 |
| Altre passività | - | - |
| Totale | 2 | 6 |
Le passività finanziarie si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | finanziarie a breve |
Passività Quote a breve di passività finanziarie a termine lungo termine |
Passività finanziarie a lungo termine |
Totale | finanziarie a breve |
Passività Quote a breve di passività finanziarie a termine lungo termine |
Passività finanziarie a lungo termine |
Totale | |
| Banche | 220 | 167 | 584 | 971 | 133 | 132 | 521 | 786 | |
| Obbligazioni ordinarie | - | 34 | 1.993 | 2.027 | - | 542 | 1.992 | 2.534 | |
| Altri finanziatori | 37 | - | - | 37 | 60 | - | - | 60 | |
| Totale | 257 | 201 | 2.577 | 3.035 | 193 | 674 | 2.513 | 3.380 |
Al 30 giugno 2021 sono presenti contratti di finanziamento bancario contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA, rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Tenuto conto del valore dell'EBITDA del primo semestre e delle aspettative relative al secondo semestre, la Società intende esaminare tempestivamente con i propri finanziatori le modalità di intervento più appropriate.
Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2020".
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 30 giugno 2021 è la seguente:
(milioni di euro)
| Tipo | Scadenza | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | Oltre | Totale passività a lungo termine finanziarie |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | 2022-2027 | 87 | 214 | 86 | 63 | 71 | 521 |
| Obbligazioni ordinarie | 2022-2028 | - | 496 | - | 497 | 999 | 1.992 |
| Totale | 87 | 710 | 86 | 560 | 1.070 | 2.513 |
Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile al 30.06.2021 |
Scadenza a breve termine al 30.06.2022 |
Secondo semestre 2022 |
2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Oltre | Totale pagamenti futuri al 30.06.2021 |
|
| Banche | 653 | 135 | 90 | 214 | 89 | 62 | 57 | 15 | 662 |
| Obbligazioni ordinarie | 2.534 | 545 | - | 500 | - | 500 | 500 | 500 | 2.545 |
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 3.187 | 680 | 90 | 714 | 89 | 562 | 557 | 515 | 3.207 |
La differenza pari a 20 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 30 giugno 2021 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.
L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:
(milioni di euro)
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso % | Tasso % | Tasso % | Tasso % | |||||||||
| Passività finanziarie |
Passività finanziarie |
|||||||||||
| Passività | a lungo e quota | Passività | a lungo e quota | |||||||||
| finanziarie | breve di passività | finanziarie | breve di passività | |||||||||
| a breve | finanziarie a | a breve | finanziarie a | |||||||||
| Valuta | termine | da | a | lungo termine | da | a | termine | da | a | lungo termine | da | a |
| Euro | 136 | 0,00 | 0,50 | 2.778 | 0,84 | 3,75 | 58 | 0,00 | 0,50 | 3.187 | 0,81 | 3,75 |
| Dollaro USA | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
| Altre | 121 | variabile - |
135 | variabile | - | |||||||
| Totale | 257 | 2.778 | 193 | 3.187 |
Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2021 e il 2028. Al 30 giugno 2021 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 290 milioni di euro (194 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per 1.000 milioni di euro (1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 123
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 3.297 milioni di euro (2.884 milioni di euro al 31 dicembre 2020) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:
| (%) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Euro | 0,16-2,31 | 0,24-2,59 |
Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.
Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore nominale |
Valore contabile |
Fair value | Valore nominale |
Valore contabile |
Fair value | ||
| Banche | 760 | 751 | 760 | 660 | 652 | 657 | ||
| Obbligazioni ordinarie | 2.000 | 2.027 | 2.124 | 2.500 | 2.535 | 2.640 | ||
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 2.760 | 2.778 | 2.884 | 3.160 | 3.187 | 3.297 |
In base alle disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:
| Variazioni senza impatti sui flussi di cassa | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Variazione dei flussi di cassa |
Acquisizioni | Differenze cambio da conversione |
Variazione del fair value |
Altre variazioni non monetarie |
30.06.2021 |
| Passività finanziarie a breve termine | 257 | (67) | - | 3 | - | - | 193 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
2.778 | 409 | - | - | - | - | 3.187 |
| Passività (attività) nette per leasing | 354 | (85) | - | 1 | - | 26 | 296 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento |
3.389 | 257 | - | 4 | - | 26 | 3.676 |
Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Viene riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario predisposto secondo le nuove disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021, che recepisce gli Orientamenti ESMA, confrontato con quello al 31 dicembre 2020 che, per effetti di comparabilità, è stato espresso nella medesima forma.
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide | 1.687 | - | 1.687 | 1.653 | - | 1.653 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività finanziare correnti: | 410 | - | 410 | 551 | - | 551 |
| - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI |
68 | - | 68 | 56 | - | 56 |
| - Crediti finanziari |
342 | - | 342 | 495 | - | 495 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.097 | - | 2.097 | 2.204 | - | 2.204 |
| E. Debito finanziario corrente: | 408 | - | 408 | 305 | - | 305 |
| - Passività finanziarie a breve termine |
||||||
| verso banche | 220 | - | 220 | 133 | - | 133 |
| - Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate |
1 | - | 1 | 1 | - | 1 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine |
36 | - | 36 | 59 | - | 59 |
| - Passività per leasing |
151 | - | 151 | 112 | - | 112 |
| F. Parte corrente del debito | ||||||
| finanziario non corrente: | 201 | - | 201 | 674 | - | 674 |
| - Passività finanziarie a lungo termine |
||||||
| verso banche | 167 | - | 167 | 132 | - | 132 |
| - Prestiti obbligazionari |
34 | - | 34 | 542 | - | 542 |
| G. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| (E+F) | 609 | - | 609 | 979 | - | 979 |
| H. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| netto (G-D) | (1.488) | - | (1.488) | (1.225) | - | (1.225) |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 854 | 854 | - | 765 | 765 |
| - Passività finanziarie a lungo termine |
||||||
| verso banche | - | 584 | 584 | - | 521 | 521 |
| - Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate |
- | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing |
- | 270 | 270 | - | 244 | 244 |
| J. Strumenti di debito: | - | 1.993 | 1.993 | - | 1.992 | 1.992 |
| - Prestiti obbligazionari |
- | 1.993 | 1.993 | - | 1.992 | 1.992 |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | ||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario | ||||||
| non corrente (I+J+K) | - | 2.847 | 2.847 | - | 2.757 | 2.757 |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) N. Crediti finanziari non correnti |
(1.488) - |
2.847 66 |
1.359 66 |
(1.225) - |
2.757 75 |
1.532 75 |
| O. Attività per leasing | 16 | 51 | 67 | 15 | 45 | 60 |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | (1.504) | 2.730 | 1.226 | (1.240) | 2.637 | 1.397 |
L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, pari a 1 milione di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 11 "Altre attività" e 18 "Altre passività".
La variazione dell'indebitamento finanziario netto ante passività nette per leasing, pari a 296 milioni di euro (354 milioni di euro al 31 dicembre 2020), rispetto al saldo al 31 dicembre 2020, registra un incremento di 229 milioni di euro, dovuto principalmente al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione. I crediti finanziari sono commentati alla nota 7 "Altre attività finanziarie".
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 125
I fondi per rischi e oneri di 526 milioni di euro (295 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Saldo iniziale | applicazione IFRIC 23 Prima |
Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | Saldo finale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | ||||||
| Fondo per imposte | 15 | - | - | (1) | (1) | 13 |
| Fondo rischi per contenziosi | 120 | - | 24 | (60) | (10) | 74 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 27 | - | 8 | - | (9) | 26 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali |
49 | - | 113 | (19) | 1 | 144 |
| Fondo esodi agevolati | 1 | - | 2 | (5) | 2 | - |
| Altri fondi | 41 | - | 11 | (11) | (3) | 38 |
| Totale | 253 | - | 158 | (96) | (20) | 295 |
| 30.06.2021 | ||||||
| Fondo per imposte | 13 | - | 2 | (1) | - | 14 |
| Fondo rischi per contenziosi | 74 | - | 91 | (8) | 5 | 162 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 26 | - | 8 | (3) | (2) | 29 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali |
144 | - | 146 | (13) | 1 | 278 |
| Fondo esodi agevolati | - | - | 5 | (2) | - | 3 |
| Altri fondi | 38 | - | 3 | (1) | - | 40 |
| Totale | 295 | - | 255 | (28) | 4 | 526 |
Il fondo per imposte di 14 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso che considerano risultati di recenti accertamenti.
Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato.
Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 162 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione. Gli ammontari principali sono relativi alla controversia con Husky - Progetto Sunrise Energy in Canada e a una causa con un fornitore per un progetto in Arabia Saudita.
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 29 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 278 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore per 256 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 22 milioni di euro; la variazione è ascrivibile agli accantonamenti perdite future per i progetti che registrano problematiche operative e ritardi dei tempi di esecuzione.
Il fondo esodi agevolati ammonta a 3 milioni di euro e si riferiscono ad accantonamenti effettuati da una controllata estera. Gli altri fondi ammontano a 40 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 27 "Garanzie, impegni e rischi".
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 215 milioni di euro (237 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 126
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| (milioni di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo |
| Contratti derivati qualificati di copertura | ||||
| Contratti su tassi di interesse (componente Spot) | ||||
| - acquisti | - | 1 | - | 1 |
| - vendite | - | - | - | - |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 29 | 18 | 11 | 7 |
| - vendite | 58 | 1 | 3 | 20 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | (4) | - | 3 | 2 |
| - vendite | (5) | - | (1) | 6 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 4 | - | 4 | 3 |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 82 | 20 | 20 | 39 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 15 | 12 | 6 | 4 |
| - vendite | 68 | 1 | 4 | 32 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | 1 | - |
| - vendite | (7) | 1 | - | 2 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | - | - |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 76 | 14 | 11 | 38 |
| Totale contratti derivati | 158 | 34 | 31 | 77 |
| Di cui: | ||||
| - correnti | 156 | 32 | 30 | 71 |
| - non correnti (comprende IRS, | ||||
| nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto") | 2 | 2 | 1 | 6 |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Nel corso del primo semestre del 2021 si è osservato uno scenario di mercato caratterizzato da una generalizzata volatilità sui tassi di cambio e sui prezzi delle materie prime. In particolare, si riporta che il dollaro americano si è rafforzato contro l'euro passando da un cambio EUR/USD di 1,2271 al 31 dicembre 2020 a un cambio di 1,1884 al 30 giugno 2021. Tale contesto, unito a un registrato aumento dello stock del portafogli derivati detenuto dal Gruppo Saipem, ha conseguentemente comportato una significativa variazione del fair value rispetto a quanto registrato a dicembre 2020.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | |
| Impegni di acquisto | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su tassi di interesse | - | 112 | - | 94 | |
| - contratti su valute | 617 | 1.145 | 1.103 | 1.257 | |
| - contratti su merci | - | 32 | - | 44 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 530 | 736 | 782 | 1.465 | |
| 1.147 | 2.025 | 1.885 | 2.860 | ||
| Impegni di vendita | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 1.377 | 36 | 311 | 2.444 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 1.847 | 659 | 473 | 2.909 | |
| 3.224 | 695 | 784 | 5.353 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2021 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate. Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2020), è esposto nella nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2021 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 30 giugno 2021 sono previsti in un arco temporale fino al 2023.
Nel corso del primo semestre del 2021 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2021 ammonta a 20 milioni di euro (82 milioni di euro al 31 dicembre 2020). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 14 milioni di euro (87 milioni di euro al 31 dicembre 2020), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 13 milioni di euro (85 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 1 milione di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (-9 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Relativamente ai contratti su merci il fair value di 4 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging. Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2021 ammonta a 39 milioni di euro (20 milioni di euro
al 31 dicembre 2020). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 27 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2020), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 24 milioni di euro e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 3 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2020), mentre la componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 8 milioni di euro. Relativamente ai contratti su merci il fair value di 3 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging.
La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo positivo di 62 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,169 sul dollaro americano (USD), 0,2391 sul riyal saudita (SAR) e 0,3464 sul dinaro kuwaitiano (KWD). La riserva di hedging, relativa ai contratti su merci, è pari a un importo positivo di 18 milioni di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 5.696 USD/MT per quel che concerne le coperture sul rame e di 380 USD/MT per le coperture sul carburante.
Nel corso del primo semestre del 2021 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto positivo di 19 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 127
Al 30 giugno 2021 non sono presenti attività destinate alla vendita.
Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 30 giugno 2021 a 25 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 30 giugno 2021 a 2.130 milioni di euro (2.923 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 2.191 | 2.191 |
| Riserva sopraprezzo delle azioni | 553 | 553 |
| Riserva legale | 88 | 88 |
| Riserva per cash flow hedge | 107 | 61 |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | 1 | 1 |
| Riserva per differenze di cambio | (101) | (77) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (35) | (28) |
| Altre | (46) | (46) |
| Utili relativi a esercizi precedenti | 1.387 | 251 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (1.136) | (779) |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (86) | (85) |
| Totale | 2.923 | 2.130 |
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 128
Il patrimonio netto di Saipem al 30 giugno 2021 comprende riserve distribuibili per 457 milioni di euro. Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d'imposta è stanziato limitatamente alle riserve potenzialmente distribuibili per 25 milioni di euro.
Al 30 giugno 2021 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 2.191.384.693 euro, corrispondente a 1.010.977.439 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale (1.010.977.439 al 31 dicembre 2020), di cui 1.010.966.841 azioni ordinarie (1.010.966.841 al 31 dicembre 2020) e 10.598 azioni di risparmio (10.598 al 31 dicembre 2020).
Ammonta al 30 giugno 2021 a 553 milioni di euro (553 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le altre riserve al 30 giugno 2021 sono negative per 1 milione di euro (positive per 14 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e si compongono come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Riserva legale | 88 | 88 |
| Riserva per cash flow hedge | 107 | 61 |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | 1 | 1 |
| Riserva per differenze di cambio | (101) | (77) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (35) | (28) |
| Altre | (46) | (46) |
| Totale | 14 | (1) |
Ammonta al 30 giugno 2021 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.
La riserva è positiva per 61 milioni di euro (positiva per 107 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 30 giugno 2021.
La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 18 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
La riserva positiva per 1 milione di euro comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.
La riserva è negativa per 77 milioni di euro (negativa per 101 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).
La riserva presenta un saldo negativo di 28 milioni di euro (negativa per 35 milioni di euro al 31 dicembre 2020), al netto dell'effetto fiscale di 8 milioni di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico. La riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti comprende un valore negativo di 1 milione di euro relativo alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.
Le altre riserve negative per 46 milioni di euro (negative per 46 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
La riserva ammonta a 85 milioni di euro (86 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
Il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 129
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 1ª gennaio 2021 | 17.532.670 | 4,917 | 86 | 1,73 |
| Acquisti anno 2021 | - | - | - | - |
| Assegnazioni | (149.853) | 4,917 | (1) | (0,01) |
| Azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2021 | 17.382.817 | 4,917 | 85 | 1,72 |
Al 30 giugno 2021 le azioni in circolazione sono 993.594.622 (993.444.769 al 31 dicembre 2020).
Nel corso del primo semestre del 2021 non si sono registrati flussi finanziari in connessione a investimenti o disinvestimenti in imprese entrate/uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda.
Le garanzie ammontano a 7.891 milioni di euro (7.019 milioni di euro al 31 dicembre 2020), così suddivise:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Fidejussioni | Altre garanzie personali |
Totale | Fidejussioni | Altre garanzie personali |
Totale |
| Joint venture e imprese collegate | 121 | 254 | 375 | 120 | 253 | 373 |
| Imprese consolidate | 53 | 526 | 579 | 59 | 881 | 940 |
| Proprie | - | 6.065 | 6.065 | - | 6.578 | 6.578 |
| Totale | 174 | 6.845 | 7.019 | 179 | 7.712 | 7.891 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 881 milioni di euro (526 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.
Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate, collegate e joint venture aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 71.682 milioni di euro (65.624 milioni di euro al 31 dicembre 2020), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 30 giugno 2021.
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Le politiche di gestione e monitoraggio dei principali fattori dei rischi di impresa sono indicati nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione intermedia sulla gestione".
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi).
Tra gli input utilizzati figurano i tassi di cambio a pronti e a termine, i tassi di interesse e i prezzi a termine delle commodity; e c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 30 giugno 2021 si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | 30.06.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |
| Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione: | ||||
| - strumenti derivati non di copertura | - | (27) | - | (27) |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 56 | - | - | 56 |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | (19) | - | (19) | |
| Totale | 56 | (46) | - | 10 |
Nel corso del primo semestre del 2021 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.
Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.
Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.
Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.
Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che avrebbero potuto evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero stati direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.
Il Consiglio di Amministrazione nel luglio 2013 ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi. Nell'ambito di tali azioni giudiziarie, la Corte di Appello di Milano l'11 febbraio 2021 ha condannato l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 a pagare a Saipem SpA la somma di 10 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno, oltre a interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo.
Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica fino al 5 dicembre 2012 e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menzionava come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".
Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.
Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:
(i) sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 131
Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.
Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.
Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non è risultata destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società in carica fino al 5 dicembre 2012 e di altri due imputati.
Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.
All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.
All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.
Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 132
Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate. Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem SpA. All'udienza del 5 marzo 2018:
Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.
La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.
Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem SpA per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.
Gli ex manager di Saipem SpA condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.
Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allora, risultava già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa 160 milioni di euro nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.
La decisione del Tribunale di primo grado non era esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem SpA ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di Eni SpA, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un suo manager "alle pene, e alle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem SpA le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem SpA.
Il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem SpA e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem SpA perché il fatto non sussiste, revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001.
In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: la Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.
La Corte di Cassazione il 14 dicembre 2020 ha respinto il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano. Il 14 dicembre 2020 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"La Corte di Cassazione ha pronunciato oggi la propria decisione sul ricorso proposto, il 12 giugno 2020, dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano avverso la sentenza di secondo grado nel procedimento relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010, in relazione ad alcune commesse completate da tempo.
In particolare, la Corte di Cassazione ha pronunciato oggi sentenza con la quale ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano che aveva richiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l'altro, con riferimento all'ipotesi di reato di corruzione internazionale, l'insussistenza dell'illecito amministrativo contestato ex D.Lgs. n. 231/2001 a Saipem SpA perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di Milano. Saipem esprime soddisfazione per l'odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento "Algeria" con l'assoluzione di Saipem". Le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 14 dicembre 2020 non sono state ancora depositate.
Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi sei anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.
Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 60,2 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 30 giugno 2021), che sono stati bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.
Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 133
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 60,2 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 30 giugno 2021). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.
Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 134
Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.
Il Tribunale di Appello di Algeri ha fissato l'udienza per la trattazione della causa per il 17 febbraio 2021.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza a data da fissarsi. Il Tribunale ha successivamente fissato l'udienza per la discussione per il 16 giugno 2021.
All'udienza del 16 giugno 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza alla sessione autunnale del 2021. La data della prossima udienza non è stata ancora fissata.
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.
Il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema.
Trattasi di indagini in fase iniziale seppur relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento in fase di indagini iniziali.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem SpA.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020. Le indagini in Algeria relativamente all'assegnazione ed esecuzione del contratto GNL3 Arzew proseguono.
Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach: il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.
Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.
Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.
San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem SpA informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.
Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.
Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Il procedimento amministrativo risulta tuttora in corso.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 135
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si aprirà un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.
Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è recentemente appreso che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem SpA con provvedimento di archiviazione emesso dal GIP di Milano il 28 aprile 2021 su richiesta della Procura della Repubblica di Milano che ha formulato al GIP di Milano richiesta di archiviazione ex art. 746-quater c.p.p., stante la pendenza delle sopra citate indagini negli Stati Uniti d'America.
Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)]. L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.
In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte ha annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax.
Il 21 giugno 2017 Fosmax ha notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale ha richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) siano condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il Tribunale Arbitrale si è formalmente costituito il 19 gennaio 2018 con la conferma della nomina del suo Presidente e, in accordo con il calendario procedurale concordato tra le parti, il 13 aprile 2018 Fosmax ha depositato la propria Mémoire en demande nella quale ha quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS ha depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale ha richiesto in via riconvenzionale che Fosmax sia condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.
Le udienze si sono tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale ha rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax: (i) 31.966.704 euro per lavori "en règie" realizzati da Fosmax; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) 204.400 dollari a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale ha fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.
Saipem SA, il 30 luglio 2020, ha pagato a Fosmax la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont non ha ancora pagato la propria parte e ha comunicato di aver impugnato il lodo. Saipem non è parte di questo procedimento.
Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax ha intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'IVA in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi e dell'applicazione dell'IVA non sono tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Saipem SA, il 25 novembre 2020, ha chiesto a Tecnimont SpA di tenere Saipem SA indenne dal pagamento per la parte del lodo (50%) di competenza di Tecnimont SpA stessa.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 137
Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:
in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA, ..., e, in particolare:
≥ in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, ... per complessivi 245 milioni di euro:
e per l'effetto:
In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...".
L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem SpA il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem SpA formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.
Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.
All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem SpA.
A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.
All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; e (ii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem SpA l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.
Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.
Il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parti civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem SpA. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem SpA quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato. All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem SpA quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.
All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem SpA si è costituita quale responsabile civile.
In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.
Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem SpA hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste. Nel corso del dibattimento, prolungatosi negli anni dal 2019 al 2021, il Tribunale ha proceduto all'escussione dei testimoni indicati dalla Pubblica Accusa e dalle difese degli imputati.
Il 13 maggio 2021 il Pubblico Ministero ha rassegnato le proprie conclusioni che di seguito si riassumono: (i) sentenza di assoluzione ex art. 530, comma 2 c.p.p., per non aver commesso il fatto nei confronti del Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Costruction di Saipem, in carica alla data del 24 ottobre 2012, in relazione al contestato reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (ii) sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione e 90.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato in carica alla data del 24 ottobre 2012 in relazione al reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (iii) sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem SpA in relazione al reato di cui all'art. 2622 c.c.; (iv) sentenza di condanna ad anni 2 di reclusione e 60.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem SpA in relazione al reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (v) sentenza di condanna alla sanzione pecuniaria di 600.000 euro nei confronti di Saipem SpA in relazione agli illeciti amministrativi ex artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001.
Sempre in data 13 maggio 2021 le 49 parti civili ammesse dal Tribunale hanno depositato conclusioni scritte e segnatamente:
Alle udienze del 10 giugno 2021 e del 6 luglio 2021 si sono svolte le discussioni della difesa di Saipem SpA quale responsabile civile, della difesa di Saipem SpA quale ente imputato ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché delle difese delle persone fisiche imputate. Il Tribunale ha, infine, rinviato all'udienza del 28 settembre 2021 per eventuali repliche delle parti e per l'emissione della sentenza. Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 139
Azioni giudiziarie in corso: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6 c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.
Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181 c.p.c. in data 7 novembre 2017.
A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.
Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.
Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.
Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.
All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.
La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.
All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria che è in corso.
Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.
Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187 c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.
La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da
Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili.
Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.
Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.
Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.
L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021. Si attende, quindi, la decisione del Tribunale.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015, del 2016, del 2017, del 2018, del 2019, del 2020 e nei primi mesi del 2021 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro.
Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 7 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato. Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021 da parte del Consiglio di Amministrazione, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem è stata chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale) recentemente la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte e ha dichiarato cessata la materia del contendere, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite, a un'altra causa pendente con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro e a un'altra causa notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 141
Il 15 novembre 2010 Saipem Canada Inc ("Saipem") e Husky Oil Operations Ltd ("Husky") (quest'ultima per conto della Sunrise Oil Sands Partnership formata da BP Canada Energy Group ULC e dalla Husky Oil Sands Partnership, a sua volta formata da Husky Oil Operations Ltd e HOI Resources Ltd), hanno stipulato il contratto di Engineering, Procurement and Construction No. SR-071 (il "Contratto"), prevalentemente su base rimborsabile, relativo al progetto denominato Sunrise Energy (il "Progetto").
Durante l'esecuzione dei lavori le parti hanno concordato di modificare più volte la formula contrattuale di pagamento. In particolare: (i) nell'ottobre del 2012 le parti hanno stabilito che i lavori fossero da retribuirsi su base lump-sum, concordando l'ammontare di CAD 1,3 miliardi (ca. 849 milioni di euro) quale prezzo contrattuale; (ii) all'inizio del 2013 è stato, poi, concordato un sistema di incentivazione che ha previsto ii diritto di Saipem di ricevere pagamenti ulteriori al raggiungimento di determinati obiettivi; (iii) dall'aprile del 2014 le parti hanno stipulato numerosi accordi scritti mediante i quali Husky ha accettato di rimborsare a Saipem i costi da quest'ultima sostenuti in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum precedentemente concordato, così determinando, secondo l'intendimento di Saipem, una modifica del contratto da lump-sum a rimborsabile. Tuttavia, avvicinandosi la fine dei lavori, Husky ha smesso di corrispondere quanto dovuto a titolo di rimborso e, nel marzo 2015, ha risolto il Contratto, adducendo che Saipem non avesse rispettato il termine contrattuale per la conclusione dei lavori.
Alla luce di quanto sopra, il 16 marzo 2015 Saipem ha agito in giudizio citando Husky, le suddette partnership e i relativi membri dinanzi alla Court of Queen's Bench of Alberta, chiedendone, tra l'altro, che il tribunale dichiari l'illegittimità della risoluzione del Contratto da parte di Husky e la condanni al pagamento: (i) di oltre CAD 800 milioni (ca. 522 milioni di euro) a titolo di risarcimento danni che includono i pagamenti non effettuati su base rimborsabile, i danni conseguenti alla risoluzione contrattuale, il mancato profitto e l'ingiustificato arricchimento di Husky ai danni di Saipem; ovvero, in alternativa; (ii) del valore di mercato dei servizi, materiali e finanziamenti resi.
Nel mese di settembre 2015 Husky ha notificato a Saipem una Request for Arbitration (Alberta Arbitration Act), affermando che, in seguito alla riduzione dello scope of work richiesta da Husky, il prezzo contrattuale lump-sum concordato con Saipem si sarebbe dovuto ridurre proporzionalmente in base a una specifica previsione contrattuale in tal senso. In base a ciò, Husky ha chiesto la condanna di Saipem a pagare il relativo valore, quantificando tale pretesa in CAD 45.684.000 (ca. 29,8 milioni di euro). II 6 ottobre 2015 Husky ha inoltre citato in giudizio Saipem dinanzi la Court of Queen's Bench of Alberta sostenendo, tra l'altro: (i) che i pagamenti dalla stessa effettuati in favore di Saipem, in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum concordato tra le parti, trovassero la loro giustificazione nelle presunte minacce di Saipem di abbandonare i lavori se tali ulteriori pagamenti non fossero stati eseguiti (economic duress); e (ii) che anche dopo l'esecuzione di tali pagamenti, le performance di Saipem non sarebbero migliorate, costringendo Husky a risolvere il contratto e completare i lavori con mezzi propri. In conseguenza di ciò, Husky ha chiesto alla corte canadese di condannare Saipem al pagamento di CAD 1.325.000.000 (ca. 865 milioni di euro) a titolo di risarcimento degli asseriti danni, ammontare che include, tra l'altro: (i) i pagamenti in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; (ii) i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; (iii) il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto.
All'udienza del 14 gennaio 2016 Saipem ha richiesto la riunione dei procedimenti pendenti innanzi alla Queen's Bench Court of Alberta e la sospensione dell'arbitrato al fine di includere i relativi claims nel procedimento da riunificarsi. Il 27 maggio 2016 Saipem ha, inoltre, depositato una breve memoria con la quale ha richiesto che la Corte dichiari invalida la procedura arbitrale avviata da Husky. All'udienza per la discussione di questa istanza, tenutasi il 4 luglio 2016, il Giudice ha respinto la richiesta di dichiarare invalida la procedura arbitrale avviata da Husky, che rimane pertanto in corso.
Nel mese di marzo 2018 le parti hanno stipulato un arbitration agreement mediante il quale hanno concordato di riunire tutti i contenziosi in corso tra loro, come sopra descritti, in unico procedimento arbitrale "ad hoc" con sede in Canada.
Nello Statement of Claim depositato da Saipem il 30 aprile 2018 nella nuova procedura arbitrale, quest'ultima ha chiesto: (i) un risarcimento danni di importo superiore a CAD 508 milioni (ca. 331 milioni di euro); (ii) danni da computarsi da parte del tribunale a seguito di aggiustamenti al prezzo contrattuale dovuti a lavori aggiuntivi scaturenti da inadempimenti contrattuali di Husky, ovvero su base quantum meruit; (iii) punitive damages da quantificare; (iv) interessi per un totale di CAD 90 milioni (ca. 58,7 milioni di euro) (ovvero da calcolarsi da parte del tribunale); (v) rimborso delle spese legali; (vi) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 142
dovuti. Nello Statement of Claim depositato il 30 aprile 2018 Husky ha chiesto: (i) un risarcimento danni per un totale di circa CAD 1,37 miliardi (ca. 909 milioni di euro) a titolo di risarcimento degli asseriti danni (tale ammontare include, tra l'altro i pagamenti asseritamente in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto); (ii) interessi da calcolarsi da parte del tribunale; (iii) rimborso delle spese legali; (iv) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere dovuti. L'8 giugno 2018 le parti hanno depositato i rispettivi Statement of Defence. Il 13 settembre 2019 le parti si sono scambiate i relativi witness statements, expert reports e memorials. In particolare, nei rispettivi memorial: (i) Saipem ha ridotto i propri claims a CAD 166 milioni (ca. 108 milioni di euro); tali claims sono relativi ai costi sostenuti fino alla risoluzione del contratto e ai relativi danni; mentre (ii) Husky ha introdotto una domanda relativa alla restituzione di asseriti "overstated payments" quantificandoli inizialmente in un range da CAD 75 milioni (ca. 48 milioni di euro) a CAD 125 milioni (ca. 81,6 milioni di euro). In occasione dello scambio dei supplemental memorial, avvenuto il 31 gennaio 2020, Husky ha precisato quest'ultima sua domanda, quantificandola come pari a circa CAD 122,5 milioni (ca. 80 milioni di euro). In occasione degli scambi successivi, le parti hanno precisato le proprie domande, anche a mezzo dei report dei propri consulenti tecnici. In particolare: (i) il claim di Saipem è ora pari a CAD 128.877.844 (ca. 87,5 milioni di euro) (al netto di CAD 19.733.283, pari a circa 13,4 milioni di euro, parte della domanda di Husky, che Saipem ha ritenuto fondata limitatamente a tale importo, da compensarsi a fronte del maggior credito nei confronti di Husky che Saipem afferma); mentre (ii) il claim di Husky è ora pari a CAD 730.249.451 (ca. 496 milioni di euro).
Le udienze si sono tenute nel mese di febbraio 2021. Il 24 marzo 2021 e il 7 aprile 2021 sono avvenuti gli scambi dei post hearing memorial. Dal mese di aprile 2021 il Collegio Arbitrale non ha formulato nuove richieste. Il lodo è atteso entro la fine del 2021.
Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:
per un totale di KWD 55.425.010 (ca. 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).
Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:
Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (ca. 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018. Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione, nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.
Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro.
Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000 (ca. 91.329 euro).
Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89 (ca. 125.611.591 euro); e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263 (ca. 441.984.259 euro).
Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228 (ca. 68,1 milioni di euro), oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.
Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, "Saipem").
La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").
CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che Saipem sia condannata a pagare circa AUD 1,39 miliardi (ca. 900 milioni di euro). Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (ca. 24,5 milioni di euro), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (ca. 32,4 milioni di euro), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB ha precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (ca. 649 milioni di euro) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (ca. 948 milioni di euro) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio; (ii) Saipem ha ora quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (ca. 19,4 milioni di euro). Nel mese di dicembre 2020 si è tenuta la prima tranche di udienze, mentre le successive si terranno dal 9 marzo 2021 al 1° aprile 2021 e dall'11 ottobre 2021 al 20 ottobre 2021. Salvo slittamenti, l'arbitrato dovrebbe concludersi nel corso del 2022.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 143
Si segnala che, con riferimento al medesimo progetto, nel 2016 Chevron ha iniziato un separato procedimento arbitrale nei confronti del consorzio tra CPB e Saipem chiedendo il pagamento di liquidated damages e backcharges per un importo attualmente pari a circa AUD 54 milioni (ca. 35 milioni di euro). In tale arbitrato sia CPB che Saipem hanno proposto separate domande riconvenzionali nei confronti di Chevron, quantificate, rispettivamente, in AUD 1,9 miliardi (ca. 1,2 miliardi di euro) (si evidenzia che le voci di danno proposte da CPB nei confronti di Chevron appaiono, in gran parte, sovrapponibili a quelle proposte da CPB nei confronti di Saipem nell'arbitrato tra queste ultime di cui alla prima parte del presente paragrafo) e AUD 23 milioni (ca. 14,9 milioni di euro). Le udienze di questo procedimento si sono tenute nel mese di novembre 2019.
Il 20 ottobre 2020 è stato notificato il lodo parziale in questo secondo arbitrato (parziale in quanto non si pronuncia sulla GST, ossia la goods and services tax australiana, gli interessi e i costi dell'arbitrato). Tale lodo ha riconosciuto: (i) a Saipem, USD 8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro; (ii) a CPB, AUD 65.803.183 (ca. 42,7 milioni di euro); e (iii) a Chevron, AUD 34.570.936 (ca. 22.465.976 euro). Il lodo, tuttavia, non opera una distinzione tra Saipem e CPB, trattando le due parti come un unico soggetto. Compensando crediti e debiti sopra indicati, il Collegio Arbitrale ha pertanto indicato complessivamente creditore il Consorzio Saipem/CPB per le seguenti somme: AUD 31.232.247 (ca. 20.296.323 euro), USD 8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro, lasciando ai membri del Consorzio Saipem/CPB il compito di suddividere internamente tra loro tali somme. I membri del Consorzio Saipem/CPB hanno raggiunto un accordo interno in base al quale gli importi di competenza di Saipem sono pari a 99.460,47 euro e USD 7.464.454,02 (ca. 6,1 milioni di euro), restando però impregiudicato il diritto dei consorziati di chiedere tra di loro una diversa ripartizione in giudizio. Saipem ha incassato l'importo a essa dovuto da Chevron. Il 21 aprile 2021 il Tribunale Arbitrale ha reso noto il lodo finale relativo ai costi e agli interessi dell'arbitrato. In particolare, applicando varie compensazioni ai rapporti di dare/avere tra le parti, il Tribunale ha stabilito che Chevron dovrà pagare al consorzio Saipem/CPB: AUD 6.560.564,84 (ca. 4.220.638 euro), USD 2.894.266,25 (ca. 2.410.530 euro) e 38.136,56 euro. Come già avvenuto per il lodo parziale relativo al merito, il Tribunale non ha distinto le posizioni creditorie di Saipem e CPB, considerando il relativo consorzio come una singola parte processuale. Le parti sono attualmente impegnate nella negoziazione degli importi da assegnare a ciascuna di esse.
Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.
Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.
Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.
Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati ad oggi da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 144
Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso. Il Tribunale ha quindi fissato le udienze dal 14 al 16 marzo 2022.
Normand Maximus ha promosso due procedimenti arbitrali ai sensi del London Maritime Arbitrators Association e London Arbitration Act 1996 nei confronti di Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ("SPCM") e di Saipem SpA. L'arbitrato nei confronti di SPCM afferisce al contratto di noleggio del vessel Normand Maximus datato 6 giugno 2014 e successive modifiche (il "Contratto"), mentre quello nei confronti di Saipem SpA concerne la parent company guarantee rilasciata da Saipem SpA il 26 ottobre 2016, con cui quest'ultima ha garantito le obbligazioni di SPCM di cui al Contratto.
Le domande di Normand Maximus nei due arbitrati ammontano a complessivi USD 48.173.144 (ca. 39,7 milioni di euro) (per pretese termination fee, hire differential claim e unused maintenance days claim asseritamente maturate a seguito della termination del Contratto da parte di SPCM), oltre a spese e interessi. SPCM e Saipem SpA hanno eccepito di non avere ricevuto ritualmente e tempestivamente la notifica delle domande di arbitrato e hanno quindi ottenuto un rinvio al 12 febbraio 2021 per il deposito delle rispettive Defences and Counterclaim Submissions.
Il 12 febbraio 2021 SPCM ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nel quale ha chiesto, in riconvenzionale, USD 43.714.805 (ca. 36 milioni di euro) (o diverso importo determinato dal Tribunale) oltre interessi e spese derivanti da inadempimenti di Normand Maximus e danni da questa generati a SPCM a causa della non conformità del vessel rispetto alle specifiche contrattuali. In pari data Saipem SpA ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nell'arbitrato afferente alla parent company guarantee nel quale la stessa ha negato ogni inadempimento in capo a SPCM in relazione al contratto per il quale la garanzia è stata rilasciata. SPCM e Saipem SpA hanno inoltre sostenuto il loro diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima dovuto a titolo di danni causati a SPCM/Saipem SpA per le ragioni che precedono. Il 12 marzo 2021 Normand Maximus ha depositato il proprio reply and defense to counterclaim nel quale ha: (i) asserito che SPCM e Saipem SpA non hanno diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima eventualmente dovuto a titolo di danni; (ii) contestato quanto asserito SPCM e Saipem SpA in merito alla non conformità del vessel alle specifiche contrattuali; e (iii) contestato la quantificazione dei danni fatta da SPCM e Saipem.
Normand Maximus ha inoltre depositato una separata domanda nella quale ha chiesto al Tribunale Arbitrale di determinare preliminarmente: (i) il corretto ammontare dei danni di SPCM e Saipem SpA; e (ii) l'applicabilità della compensazione richiesta in riconvenzionale da SPCM e Saipem SpA. Normand Maximus ha inoltre chiesto l'emissione di un lodo parziale immediato sugli importi che il Tribunale Arbitrale sarà in grado di determinare. Il 20 maggio 2021 le parti hanno composto bonariamente il contenzioso in questione. L'arbitrato si è pertanto concluso.
Il 27 novembre 2020 Kentz ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd ("Snamprogetti") una domanda di arbitrato secondo il regolamento dell'International Chamber of Commerce ("ICC").
Nella propria domanda di arbitrato Kentz, subappaltatrice di Snamprogetti nel progetto Khurais Central Processing Facilities for the Area Facilities Expansion and Sat GOSP, ha chiesto una extension of time e il pagamento di SAR 329.020.474 (ca. 72,9 milioni di euro) (oltre interessi e costi legali) per asseriti costi di delay, disruption, acceleration, substitution, head office overheads, finance costs, milestone e back-charges, che Kentz ritiene illegittimamente applicati da Snamprogetti. Il 25 gennaio 2021 Snamprogetti ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato di Kentz, rigettando le domande di quest'ultima e chiedendo, in riconvenzionale, i seguenti importi: (i) SAR 18,4 milioni (ca. 4 milioni di euro) per liquidated damages; (ii) SAR 25.380.189 (ca. 5,5 milioni di euro) per costi addizionali relativi al fatto che Snamprogetti si è dovuta sostituire a Kentz in alcune attività relative al progetto; (iii) SAR 1.048.276 (ca. 232.000 euro) per costi legati a risorse aggiuntive che Snamprogetti ha dovuto dedicare al Progetto per inadempimenti di Kentz; e (iv) interessi e costi. Il 25 febbraio 2021 Kentz ha notificato la propria Reply to Answer and Counterclaims nella quale ha rigettato la posizione di Snamprogetti e insistito nelle proprie domande. Il 28 maggio 2021 le parti hanno composto bonariamente il contenzioso in questione. L'arbitrato si è pertanto concluso.
HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni (ca. 49,5 milioni di euro) per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi (ca. 2,47 miliardi di euro) come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che asseritamente ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. La prima udienza, inizialmente prevista per il 17 marzo 2021, è stata rinviata al 26 maggio 2021 e, successivamente, al 5 ottobre 2021.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 145
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018. San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera").
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem si è riservata di esaminare le motivazioni della decisione della Corte di Appello di Milano e di proporre ricorso in Cassazione avverso la medesima.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Il GUP ha, inoltre, già calendarizzato anche l'udienza del 19 ottobre 2021.
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 147
I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C | 3.254 | 2.875 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling | 421 | 325 | |
| Totale | 3.675 | 3.200 |
e hanno la seguente articolazione per area geografica:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Italia | 236 | 134 |
| Resto Europa | 189 | 343 |
| CSI | 291 | 220 |
| Medio Oriente | 1.389 | 721 |
| Estremo Oriente | 413 | 352 |
| Africa Settentrionale | 259 | 27 |
| Africa Sub-Sahariana | 691 | 1.123 |
| Americhe | 207 | 280 |
| Totale | 3.675 | 3.200 |
Come illustrato al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim "pending revenues"), del settore Engineering & Construction al 30 giugno 2021, è pari a 376 milioni di euro (275 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e 157 milioni di euro al 30 giugno 2020). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 30 giugno 2021 ammontano a 23.602 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 4.025 milioni di euro nel 2021, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing inclusa nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 3% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling e Leased FPSO.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni | - | 1 |
| Indennizzi | - | - |
| Altri proventi | 44 | 1 |
| Totale | 44 | 2 |
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| 2020 (milioni di euro) |
2021 | |
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 754 |
589 | |
| Costi per servizi 1.601 |
1.767 | |
| Costi per godimento di beni di terzi 198 |
191 | |
| Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri 28 |
218 | |
| Altri oneri 11 |
(1) | |
| a dedurre: | ||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni (9) |
(15) | |
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 9 |
4 | |
| Totale 2.592 |
2.753 |
Nel corso del primo semestre del 2021 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 15 milioni di euro (15 milioni di euro nel primo semestre del 2020).
I costi per godimento di beni di terzi pari a 191 milioni di euro si riferiscono per 184 milioni di euro a contratti di leasing di cui 128 milioni di euro relativi prevalentemente a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 35 milioni di euro relativi a "Intangible Leasing software", 18 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili" e 3 milioni di euro relativi a "Low Value".
Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 218 milioni di euro si riferiscono al fondo rischi per contenzioni, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2020 | 30.06.2021 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | (2) | (49) |
| Altri crediti | - | - |
| Attività contrattuali | (3) | (1) |
| Totale | (5) | (50) |
Il costo del lavoro si analizza come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Costo lavoro | 856 | 793 |
| a dedurre: | ||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (5) | (5) |
| Totale | 851 | 788 |
Il costo lavoro comprende accantonamenti/utilizzi netti al fondo per esodi agevolati pari a 3 milioni di euro commentati alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016 ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.
Al 30 giugno 2021 i piani in essere si suddividono in (i) piani di incentivazione a lungo termine (2016-2018 e 2019-2021) e (ii) piano di incentivazione a breve termine (2021-2023), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, 30 aprile 2019 e 29 aprile 2020.
Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute.
Il Piano a breve termine 2021-2023 prevede anche l'erogazione di incentivi monetari per il triennio 2021-2023 alle risorse che conseguono gli obiettivi di performance annuali assegnati. In questo paragrafo si prenderà in esame la sola componente azionaria.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. Vesting Period e periodo di co-investimento/Retention Premium).
Il fair value di competenza al 30 giugno 2021, riferito a tutte le attuazioni compiute, è risultato pari a 3 milioni di euro. La composizione del fair value al 30 giugno 2021 è così rappresentata:
| Fair value medio costo lavoro |
|
|---|---|
| Piano ILT 2016-2018: Attuazione 2017 | 449.555 |
| Piano ILT 2016-2018: Attuazione 2018 | 5.397.633 |
| Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2019 (a) | (4.869.427) |
| Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2020 | 1.432.912 |
| Piano IBT 2021-2023: Attuazione 2021 | 117.128 |
| 2.527.801 |
(a) Il fair value riferito all'attuazione 2019 è risultato positivo per effetto del rigiro parziale degli oneri a fronte delle nuove ipotesi di raggiungimento delle non-market condition.
Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e il successivo calcolo del fair value delle ultime due attuazioni effettuate, si analizzano come segue.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 149
| N. dirigenti | N. azioni (1) | Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
ROAIC (peso 25%) Fair value unitario |
complessivo Fair value (euro) |
al 30.06.2020 (2) di competenza Fair value (euro) |
al 30.06.2021 (2) di competenza Fair value (euro) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 0,90 | 1,54 | 1,37 | 1,37 | |||||
| Dirigenti strategici | 84 | 4.068.100 | 6.252.318 | - | 875.686 | |||||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 1,79 | 3,04 | 1,35 | 1,35 | |||||
| Dirigenti non strategici | 293 | 3.763.000 | 100 | 0,90 | 1,54 | 1,37 | 1,37 | 4.648.996 | - | 774.141 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 505.700 | 75 | 0,90 | 1,54 | 1,37 | 1,37 | 777.231 | - | 108.857 |
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 1,79 | 3,04 | 1,35 | 1,35 | |||||
| Totale | 378 | 8.336.800 | 11.678.545 | - 1.758.684 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2021, invece, corrisponde a 8.939.335 azioni, il quale riflette le ipotesi di raggiungimento delle non market condition alla fine del piano. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | N. azioni | Quota su azione (%) |
Fair value unitario | complessivo Fair value (euro) |
di competenza al 30.06.2020 Fair value (euro) |
di competenza al 30.06.2021 Fair value (euro) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 132 | 918.150 | 100 | 2,15 | 1.976.785 | - | 117.128 |
| Totale | 132 | 918.150 | - | 117.128 |
L'evoluzione del piano azionario è la seguente:
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 150
| 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
|
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 16.530.530 | - | 72.005 | 19.481.230 | - | 42.956 |
| Nuovi diritti assegnati | 8.336.800 | - | - | 918.150 | - | 2.075 |
| (Diritti esercitati nel periodo) (c) | (5.125.615) | - | 12.115 | (149.853) | - | 339 |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (260.485) | - | 616 | (678.782) | - | 1.534 |
| Diritti esistenti a fine periodo | 19.481.230 | - | 42.956 | 19.570.745 | - | 40.081 |
| Di cui: | ||||||
| - esercitabili al 30.06.2021 | - | - | - | - | - | - |
| - esercitabili al termine del vesting period | 16.058.330 | - | - | 16.890.429 | - | - |
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento/Retention Premium |
3.422.900 | - | - | 2.680.316 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o scaduti nel periodo corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre per l'esercizio 2020 e al 1ª gennaio e al 30 giugno per l'esercizio 2021.
(c) I diritti esercitati nel primo semestre del 2021 sono prevalentemente rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari delle attuazioni 2017 e 2018 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano. Inoltre sono incluse le azioni assegnate nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Il piano 2016-2018, infatti, prevede che in caso di risoluzione consensuale il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).
Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.
Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| Primo semestre | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (numero) | 2020 | 2021 | |||
| Dirigenti | 400 | 398 | |||
| Quadri | 4.258 | 4.387 | |||
| Impiegati | 16.763 | 15.825 | |||
| Operai | 11.171 | 9.793 | |||
| Marittimi | 249 | 241 | |||
| Totale | 32.841 | 30.644 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine del periodo. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 151
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | ||
| Ammortamenti: | ||||
| - attività materiali | 225 | 191 | ||
| - attività immateriali | 6 | 6 | ||
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 82 | 52 | ||
| Totale ammortamenti | 313 | 249 | ||
| Svalutazioni: | ||||
| - attività materiali | 630 | - | ||
| - attività immateriali | - | - | ||
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 39 | - | ||
| Totale svalutazioni | 669 | - | ||
| Totale | 982 | 249 | ||
Nel corso del primo semestre del 2021 e del primo semestre del 2020 non si sono registrati proventi (oneri) operativi.
I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | ||
| Proventi (oneri) finanziari | ||||
| Proventi finanziari | 142 | 121 | ||
| Oneri finanziari | (218) | (132) | ||
| Totale | (76) | (11) | ||
| Strumenti derivati | (19) | (45) | ||
| Totale | (95) | (56) |
Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Differenze attive (passive) nette di cambio | - | 43 |
| Differenze attive di cambio | 138 | 118 |
| Differenze passive di cambio | (138) | (75) |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (73) | (52) |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 2 | 2 |
| Interessi attivi per leasing | 1 | 1 |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (61) | (49) |
| Interessi passivi per leasing | (15) | (6) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | (3) | (2) |
| Altri proventi finanziari verso terzi | 1 | - |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (3) | (1) |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (1) | (1) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (76) | (11) |
I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Contratti su valute | (19) | (45) |
| Contratti su tassi di interesse | - | - |
| Totale | (19) | (45) |
Gli oneri su contratti derivati di 45 milioni di euro (19 milioni di euro di oneri nel primo semestre del 2020) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 152
possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.
I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
L'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 26 | 18 |
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (8) | (38) |
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | (8) | (5) |
| Totale | 10 | (25) |
La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 15 "Partecipazioni".
Nel corso del primo semestre del 2021 non si sono registrati altri proventi (oneri) su partecipazioni.
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Imposte correnti: | ||
| - imprese italiane | 33 | 18 |
| - imprese estere | 58 | 45 |
| Imposte differite e anticipate nette: | ||
| - imprese italiane | (21) | (2) |
| - imprese estere | 4 | (1) |
| Totale | 74 | 60 |
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 74 | 60 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | 4 | 13 |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | 4 | 13 |
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
- | |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | - | (2) |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti | - | (2) |
| Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di periodo | 78 | 71 |
Non si sono registrati utili di pertinenza di terzi azionisti nel corso del primo semestre del 2021 (15 milioni di euro di utile nel primo semestre del 2020).
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) del periodo di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.
La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito, è di seguito indicata:
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice 989.956.700 993.480.557 Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione a lungo termine 16.449.630 19.570.745 Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 10.598 10.598 Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (a) 1.006.416.928 993.491.155 |
|---|
| Utile (perdita) di competenza Saipem (885) (779) (milioni di euro) |
| Utile (perdita) per azione semplice (0,89) (0,78) (ammontari in euro per azione) |
| Utile (perdita) per azione diluito (0,88) (0,78) (ammontari in euro per azione) |
(a) Si precisa che, con riferimento al primo semestre del 2021, il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione a lungo termine non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 153
| E&C Offshore | E&C Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
Non allocato | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) Primo semestre 2020 |
||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.926 | 1.948 | 319 | 286 | - | 4.479 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 441 | 179 | 134 | 50 | - | 804 |
| Ricavi da terzi | 1.485 | 1.769 | 185 | 236 | - | 3.675 |
| Risultato operativo | (38) | (37) | (610) | (26) | - | (711) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 195 | 61 | 653 | 73 | - | 982 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni Investimenti in attività materiali e immateriali |
(4) 124 |
14 5 |
- 33 |
- 33 |
- - |
10 195 |
| Attività materiali e immateriali | 2.621 | 455 | 558 | 514 | - | 4.148 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 249 | 99 | 36 | 11 | - | 395 |
| Partecipazioni (a) | 108 | 8 | - | 2 | - | 118 |
| Attività correnti | 1.377 | 2.159 | 230 | 174 | 2.227 | 6.167 |
| Passività correnti Fondi per rischi e oneri (a) |
1.489 | 2.545 | 132 | 140 | 800 | 5.106 |
| 87 | 135 | 2 | 7 | 19 | 250 | |
| Primo semestre 2021 | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.536 | 2.046 | 301 | 185 | - | 4.068 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 504 | 203 | 134 | 27 | - | 868 |
| Ricavi da terzi | 1.032 | 1.843 | 167 | 158 | - | 3.200 |
| Risultato operativo | (428) | (188) | 10 | (32) | - | (638) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 124 | 35 | 31 | 59 | - | 249 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 4 | (29) | - | - | - | (25) |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 77 | 5 | 41 | 12 | - | 135 |
| Attività materiali e immateriali | 2.546 | 436 | 552 | 406 | - | 3.940 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 159 | 80 | 12 | 14 | - | 265 |
| Partecipazioni (a) | 90 | 8 | - | 1 | - | 99 |
| Attività correnti | 1.191 | 2.103 | 214 | 159 | 2.651 | 6.318 |
| Passività correnti | 1.444 | 2.710 | 111 | 71 | 1.039 | 5.375 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 270 | 196 | 5 | 8 | 18 | 497 |
(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 84.
Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione intermedia sulla gestione".
In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.
L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 28 "Ricavi".
| Resto Europa | Settentrionale | Sub-Sahariana | Non allocabili | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Italia | CSI | Resto Asia | Africa | Africa | Americhe | Totale | ||
| 31 dicembre 2020 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 25 | 8 | - | 30 | - | - | 29 | 230 | 322 |
| Attività materiali e immateriali | 74 | 33 | 31 | 444 | - | 32 | 211 | 3.160 | 3.985 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 77 | 79 | 2 | 67 | 2 | 15 | 10 | 36 | 288 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.496 | 495 | 186 | 2.284 | 66 | 796 | 465 | 623 | 6.411 |
| Primo semestre 2021 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 3 | 7 | - | 12 | - | - | 7 | 106 | 135 |
| Attività materiali e immateriali | 68 | 45 | 30 | 405 | 1 | 31 | 207 | 3.153 | 3.940 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 72 | 70 | 2 | 38 | 1 | 15 | 10 | 57 | 265 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.226 | 674 | 132 | 2.076 | 39 | 1.078 | 475 | 618 | 6.318 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Eni SpA e CDP Industria SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.
Eni SpA e CDP Industria SpA sono società soggette al comune controllo indiretto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"). In particolare: (i) il MEF detiene, direttamente e indirettamente, una partecipazione complessiva pari al 30,33% circa del capitale sociale di Eni SpA, di cui una partecipazione pari al 4,37% circa è detenuta in proprio e una partecipazione pari al 25,96% è detenuta da CDP SpA, società a sua volta controllata dal MEF in forza di una partecipazione pari all'82,77% circa; (ii) CDP SpA detiene una partecipazione diretta pari al 100% del capitale sociale di CDP Industria SpA.
Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Industria SpA (subentrata dal 13 dicembre 2019 a CDP Equity SpA), con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.
Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del primo semestre del 2021 sono state effettuate le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem SpA Management System Guideline "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" per le operazioni di maggiore rilevanza:
≥ in data 14 gennaio 2021 sono stati sottoscritti i documenti denominati "Accordo di Manleva e Garanzia" tra la SACE SpA ("SACE"), da un lato, e le società Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), SCD JV Scarl ("SCD") e Saipem SpA ("Saipem") dall'altro, in relazione al progetto "Nigeria LNG Train 7 Project" (il "Progetto") avente a oggetto la realizzazione in Nigeria del Treno 7 dell'impianto GNL a Bonny Island, Rivers State.
Per tale Progetto SCNL (in "joint venture" con Daewoo Nigeria Ltd) e SCD avevano sottoscritto in data 14 maggio 2020 distinti contratti, ciascuno per le attività di propria competenza, con Nigeria LNG Ltd ("NLNG", il "Cliente").
Il Progetto è parzialmente finanziato attraverso uno schema di Export Financing implementato per mezzo di un contratto di finanziamento (la "Convenzione Finanziaria") sottoscritto tra il Cliente e un pool di banche coordinato da Deutsche Bank Luxembourg SA.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 155
La disponibilità delle banche finanziatrici a concedere al Cliente il finanziamento è stata possibile sulla base del presupposto che il rimborso delle somme finanziate fosse assicurato, nella misura del 100%, attraverso la copertura offerta dalle Agenzie per il Credito all'Esportazione, sia coreane (K-SURE e K-EXIM) – in ragione della presenza nel consorzio che realizzerà il Progetto di società appartenenti al gruppo coreano Daewoo Engineering & Construction – che italiana (SACE), in ragione della presenza nel consorzio che realizzerà il progetto di società del Gruppo italiano Saipem SpA. Il coinvolgimento di SACE è a supporto di una linea di credito di circa 750 milioni di USD (la "Copertura").
Al fine di concedere la Copertura e permettere l'utilizzo della linea di credito da parte del Cliente, SACE ha richiesto, come da proprio regolamento e da prassi consolidata per operazioni di Export Finance, la firma da parte di SCNL, SCD e di Saipem SpA (in qualità di "guarantor" italiano degli stessi) di due Accordi di Manleva e Garanzia (gli "Accordi"), aventi contenuto standard e identici nella forma.
Pertanto, in considerazione della circostanza che: (i) Saipem SpA controlla interamente SCNL e possiede indirettamente una partecipazione rilevante di SCD; (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP Industria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); (iii) SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; (iv) il Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") a sua volta controlla indirettamente Eni e CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione degli Accordi si configura come Operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto (art. 2 della Procedura).
La stipula degli Accordi – ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 76 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto di Gruppo al 30 settembre 2020) – si configura come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata da Saipem SpA (capitolo 9).
L'operazione oggetto della presente comunicazione infatti: (i) rappresenta un obbligo contrattuale assunto da SCNL e SCD nei confronti del Cliente; (ii) è costituita da un modello tipico utilizzato da SACE per la fornitura delle sue coperture assicurative; (iii) è stata compiuta in relazione alla realizzazione di operazioni che rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa di Saipem SpA e delle sue controllate, anche nei casi in cui si consorzino con soggetti terzi, in quanto concernenti l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione, ii cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione E&C Onshore; (iv) è stata finalizzata a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, con applicazione di condizioni contrattuali in linea con la prassi internazionale;
≥ in data 17 marzo 2021 è stato sottoscritto il documento denominato "Accordo di Manleva e Garanzia" tra la SACE SpA ("SACE"), da un lato, e le società CCS JV Scarl ("CCS JV"), Saipem SpA ("Saipem") e McDermott International Ltd ("MIL") dall'altro, in relazione al progetto "Total Mozambique Area 1 LNG" (il "Progetto") avente a oggetto la realizzazione di due treni di liquefazione del gas naturale e delle relative infrastrutture di supporto localizzati in Cabo Delgado, Mozambico.
Per la realizzazione di questo Progetto in data 5 giugno 2019 sono stati sottoscritti due contratti tra CCS JV e Anadarko Mozambique Area 1, Lda, quest'ultima successivamente sostituita da Total E&P Mozambique Area 1, Lda (il "Cliente").
Il Progetto è parzialmente finanziato attraverso uno schema di Export Financing implementato attraverso un contratto di finanziamento (la "Convenzione Finanziaria") sottoscritto tra il Cliente e un pool di banche coordinato da Standard Chartered Bank e che include, in qualità di Security Agent, Standard Bank of South Africa.
La disponibilità delle banche finanziatrici a concedere al Cliente il finanziamento è stata possibile sulla base del presupposto che il rimborso delle somme finanziate fosse assicurato, nella misura del 100%, attraverso la copertura offerta da diverse Agenzie per il Credito all'Esportazione ("ECA"), tra cui l'italiana SACE, in ragione della presenza nel consorzio che realizzerà il Progetto di società italiane del Gruppo Saipem SpA.
Il coinvolgimento di SACE è a supporto di una linea di credito di circa 950 milioni di USD, secondo un meccanismo analogo a quello utilizzato delle altre ECA a copertura dei rispettivi esportatori nazionali.
Al fine di concedere la copertura e permettere l'utilizzo della linea di credito da parte del Cliente, SACE ha richiesto, come da proprio regolamento e da prassi consolidata per operazioni di Export Finance, la firma da parte di CCS JV, Saipem e MIL (in qualità di "guarantors") del sopra citato Accordo di Manleva e Garanzia ("Accordo"), avente contenuto standard.
Pertanto, in considerazione della circostanza che: (i) Saipem SpA controlla e possiede indirettamente una partecipazione rilevante di CCS JV; (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP Industria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); (iii) SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; (iv) il Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") a sua volta controlla indirettamente Eni e CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione dell'Accordo sopra indicato si configura come un'operazione con parti correlate, in quanto attuata con società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto (art. 2 della Procedura).
La stipula dell'Accordo – ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 73 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2020) – si configura come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata da Saipem SpA (capitolo 9).
L'operazione oggetto della presente comunicazione infatti: (i) rappresenta un obbligo contrattuale assunto da CCS JV nei confronti del Cliente; (ii) è costituita da un modello tipico utilizzato da SACE per la fornitura delle sue coperture assicurative; (iii) è stata compiuta in relazione alla realizzazione di operazioni che rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa di Saipem SpA e delle sue controllate, anche nei casi in cui si consorzino con soggetti terzi, in quanto concernenti l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione il cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 156
particolare della Divisione E&C Onshore; (iv) è stata finalizzata a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, con applicazione di condizioni contrattuali in linea con la prassi internazionale;
L'oggetto del progetto Agogo Fase 2 è costituito da: (i) ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione di condotte sottomarine (flowlines); (ii) ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione di strutture sottomarine (PLET - Pipeline End Termination); (iii) trasporto e installazione di strutture sottomarine flessibili; (iv) installazione di sistemi di produzione sottomarini, inclusi ombelicali.
L'attività operativa è prevista svolgersi da maggio 2022 a novembre 2022.
Le parti hanno sottoscritto il Contratto il 5 maggio 2021 con l'obbligo per le società stesse di rilasciare, in una data successiva, sia garanzie bancarie che garanzie da parte della capogruppo Saipem SpA (Parent Company Guarantees).
L'assegnazione del Progetto è stata effettuata a seguito di una procedura di gara internazionale (international call for tender) che ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore Oil&Gas.
In relazione al Progetto il Cliente ha assunto impegni economici crescenti nel tempo, rinviando la firma del contratto a una fase successiva; il conferimento dell'incarico dei lavori per la realizzazione del Progetto è inizialmente avvenuto attraverso lo strumento della lettera di intenti (cd. "LOI") vincolante di valore progressivamente crescente, per coprire lo svolgimento di attività in misura congrua con l'importo dell'investimento di volta in volta approvato dal Cliente.
In particolare l'emissione di una prima lettera di intenti relativa al Progetto è avvenuta il 9 febbraio 2021 per un importo iniziale di 4,9 milioni di USD, successivamente accresciuto per mezzo di una revisione il 1° aprile 2021 a 50 milioni di USD. Tale importo era al di sotto del limite per l'individuazione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza con parti correlate, pro tempore vigenti, che ora sono pari a 69 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione della Società al 31 marzo 2021.
Con la sottoscrizione del Contratto per il Progetto il valore totale delle attività è stato incrementato a 274,3 milioni di USD, di cui 250 milioni di USD di competenza del Gruppo Saipem, così suddiviso: progetto Agogo Fase 2: 274,3 milioni di USD più opzioni per un valore di circa 32,6 milioni di USD.
L'importo del Contratto risulta, quindi, superiore al suddetto limite per l'individuazione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza con parti correlate, pari appunto a 69 milioni di euro.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Saipem Luxembourg SA sono controllate (l'una direttamente, l'altra indirettamente) da Saipem SpA, e Petromar Lda è comunque società a controllo congiunto di Saipem con terzi, e che (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA, e che inoltre (iii) Eni Angola SpA è interamente controllata da Eni SpA, l'operazione indicata si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
L'operazione oggetto della presente comunicazione – ancorché si qualifichi di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore – si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9).
Il Contratto oggetto della presente comunicazione, infatti: (i) rientra nell'ordinario esercizio dell'attività operativa, in quanto relativo all'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione il cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione E&C Offshore; (ii) l'aggiudicazione del Progetto è in linea con le consuete prassi applicabili alle norme internazionali in materia di appalti nel settore E&C Offshore; (iii) il Contratto è coerente con applicazione di condizioni contrattuali in linea con la prassi internazionale; e (iv) il Contratto stesso è stato sottoscritto a condizioni di mercato economiche, tecniche e contrattuali in linea con la prassi della Divisione E&C Offshore per progetti simili, e comunque a condizioni economiche, tecniche e contrattuali equivalenti a quelle di mercato, comparabili con altri nove progetti (analizzati al fine di confermare tale valutazione dalla Divisione E&C Offshore di Saipem) e di portata e complessità comparabili, da realizzarsi con clienti diversi (non parti correlate);
≥ in data 10 giugno 2021 è stato sottoscritto tra Saipem SpA ("Saipem") e SACE SpA ("SACE") l'"Accordo di Mandato e Manleva" (l'"Accordo") nei termini sotto riportati.
La sottoscrizione dell'Accordo è collegata all'emissione di una garanzia di performance per la realizzazione del progetto "P79 - FPSO Supply Project - Buzios Field" (il "Progetto") per il cliente brasiliano Petroleo Brasilero SA ("Petrobras").
Il valore complessivo del Progetto è pari a circa USD 2,35 miliardi (quota Saipem pari a circa 1,3 miliardi di USD) con una durata prevista dei lavori pari a circa 55 mesi.
Della sottoscrizione del contratto con Petrobras ("il Contratto") Saipem ha dato comunicazione al mercato con il comunicato stampa dell'11 giugno 2021.
Il Contratto è stato sottoscritto l'11 giugno 2021 tra Petrobras e la società di diritto olandese SAME Netherlands BV ("SAME"), costituita tra: (i) Servizi Energia Italia SpA, società interamente controllata da Saipem SpA (con una quota in SAME del 58%) ("SEI"); e (ii) Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering Co Ltd (con una quota in SAME del 42%) ("DSME").
La sottoscrizione del Contratto è stata accompagnata dall'emissione da parte di BNP Paribas SpA (la "Banca Emittente") di una garanzia di performance dell'importo di USD 234.830.000 sotto forma di SBLC (Standby Letter of Credit, "SBLC") in favore di Petrobras, a supporto delle obbligazioni contrattuali sottoscritte da SAME.
Il 10 giugno 2021 è stato sottoscritto tra Saipem e SACE l'Accordo in base al quale SACE ha accettato di rilasciare in favore della Banca Emittente una propria controgaranzia per l'importo di USD 183.999.872,35 (pari al 78,3545% del valore complessivo della SBLC).
La quota di rischio Saipem non coperta dall'Accordo, corrispondente a USD 50.830.127,65 (pari al 21,6455% del totale della SBLC), è rimasta invece a carico della Banca Emittente, come previsto dal contratto sottoscritto il 10 giugno 2021 tra Saipem e la Banca Emittente (la "Richiesta di garanzia e manleva").
Ai sensi dell'Accordo e della Richiesta di garanzia e manleva Saipem si è quindi obbligata irrevocabilmente a indennizzare rispettivamente SACE (per l'importo di USD 183.999.872,35) e la Banca Emittente (per l'importo di USD 50.830.127,65), nell'eventualità di un'escussione della SBLC rilasciata a Petrobras.
In considerazione della circostanza che: (i) Servizi Energia Italia SpA è interamente controllata da Saipem SpA che è controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP Industria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); (ii) SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; (iii) il Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") a sua volta controlla indirettamente Eni e CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione dell'Accordo si configura come un'operazione con parti correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
La stipula dell'Accordo con SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 69 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto del Gruppo Saipem al 31 marzo 2021), si configura come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza previsti dal Regolamento e dalla Procedura (capitolo 9), in considerazione delle seguenti circostanze: (i) l'operazione oggetto dell'Accordo rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e delle sue controllate, e in particolare della Divisione E&C Onshore, per l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione, per i quali la consegna al cliente al momento della sottoscrizione del contratto di una garanzia bancaria a prima richiesta pari al 10% del valore del contratto con il cliente rappresenta una costante prassi; (ii) l'operazione oggetto dell'Accordo è stata finalizzata secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi internazionale ampiamente consolidata; (iii) l'aliquota commissionale annua concordata con SACE per l'assunzione del rischio Saipem è identica a quella concordata con la Banca Emittente per la quota di rischio Saipem non coperta da SACE; (iv) la commissione concordata con SACE risulta inoltre in linea con le commissioni corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe come meglio indicato nella Comunicazione Interna del 14 giugno 2021 qui allegata.
Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:
≥ imprese controllate escluse dall'area di consolidamento;
≥ joint venture e imprese collegate;
≥ imprese controllate di Eni e CDP Industria SpA;
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 157
I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2020 | Primo semestre 2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, Crediti altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri | |
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento | ||||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | (3) | - | - | 2 | - | - | |
| CCS JV Scarl (2) | 172 | 469 | - | - | 175 | 235 | - | |
| CCS LNG Mozambique Lda | - | - | - | - | - | 2 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 51 | 215 | 315 | - | 33 | 38 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | 1 | 60 | - | 2 | - | - | |
| Gydan Lng Snc | 10 | - | - | - | - | 7 | - | |
| Gygaz Lng Snc | 2 | - | - | - | - | 1 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 3 | 4 | - | - | - | 2 | - | |
| Novartic Snc | 8 | - | - | - | - | 5 | - | |
| Petromar Lda | 9 | 1 | - | - | 1 | 4 | - | |
| PSS Netherlands BV | 27 | 9 | - | - | - | - | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13 | 11 | - | - | (4) | 1 | - | |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| Saren BV | 21 | 19 | - | - | - | - | - | |
| SCD JV Scarl (2) | 49 | 39 | - | - | - | - | - | |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
17 | - | - | - | - | 1 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 384 | 765 | 375 | - | 209 | 296 | - | |
| Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | ||||||||
| Eni SpA (3) | 24 | 4 | 19 | 3 | - | 12 | - | |
| Ecofuel | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Angola SpA | 10 | - | 42 | - | - | 88 | - | |
| Eni Congo SA | 15 | 6 | 2 | - | - | 19 | - | |
| Eni East Sepinggan Ltd | 22 | 2 | 11 | - | - | 22 | - | |
| Eni Gas e Luce SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Ghana E&P | - | - | 2 | - | - | 9 | - | |
| Eni Iraq BV | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 7 | - | - | - | - | 19 | - | |
| Eni Muara Bakau BV | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Eni North Africa BV | 1 | - | - | - | - | 1 | - | |
| EniProgetti SpA | 1 | - | - | - | - | 2 | - | |
| EniServizi SpA | - | (1) | - | - | 11 | - | - | |
| Floaters SpA | 1 | - | - | - | - | 3 | - | |
| Ieoc Exploration BV | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Ieoc Production BV | - | - | - | - | - | 11 | - | |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | 12 | 19 | - | - | - | 5 | - | |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | (1) | - | |
| Versalis SpA | 2 | - | 11 | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | 1 | 1 | - | - | |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | 95 | 30 | 91 | 4 | 12 | 191 | - | |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti. (2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata
vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche li rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 159
(milioni di euro)
| 31.12.2020 | Primo semestre 2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | ||||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Industria SpA |
||||||||
| Blue Stream Pipeline Co BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| Greenstream BV | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Mellitah Oil&Gas BV | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Mozambique Rovuma Venture SpA (ex Eni East Africa SpA) | 3 | - | - | - | - | 35 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 23 | 5 | 267 | - | - | 202 | - | |
| PetroJunìn SA | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Raffineria di Milazzo | 1 | - | 1 | - | - | 2 | - | |
| Var Energy AS | 11 | - | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Industria SpA |
38 | 5 | 272 | - | - | 241 | - | |
| Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA | 133 | 35 | 363 | 4 | 12 | 432 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 56 | 25 | 50 | - | - | 37 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 578 | 829 | 788 | 4 | 221 | 765 | - | |
| Totale generale | 1.991 | 4.079 | 7.019 | 754 | 1.810 | 3.675 | 44 | |
| Incidenza (%) | 29,03 | 20,32 | 11,23 | 0,53 | 12,21 | 20,82 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.
I rapporti commerciali e diversi al 30 giugno 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 30.06.2021 | Primo semestre 2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali |
Debiti commerciali, altri debiti e passività |
Costi | Ricavi Beni |
||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri |
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 3 | - | - | - | - | - |
| CCS JV Scarl (2) | 101 | 462 | - | - | 627 | 704 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 73 | 230 | 314 | - | 82 | 67 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 59 | - | - | - | - |
| Gydan Lng Snc | 12 | - | - | - | - | 7 | - |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd | 2 | - | - | - | - | 1 | - |
| Gygaz Lng Snc | 2 | - | - | - | - | - | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 3 | 5 | - | - | 1 | 2 | - |
| Novartic Snc | 1 | - | - | - | - | 1 | - |
| Petromar Lda | 12 | 1 | - | - | 1 | 4 | - |
| PSS Netherlands BV | 34 | 4 | - | - | - | 12 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 14 | 12 | - | - | - | - | - |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - |
| Saren BV | 72 | 16 | - | - | - | 37 | - |
| SCD JV Scarl (2) | 95 | 122 | - | - | 32 | 54 | - |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
19 | - | - | - | - | 1 | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 442 | 855 | 373 | - | 743 | 890 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
Seguono i rapporti commerciali e diversi:
(milioni di euro)
| 30.06.2021 | Primo semestre 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali |
Debiti commerciali, altri debiti e passività |
Costi | Ricavi Beni |
|||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | ||||||||
| Eni SpA (2) | 22 | 1 | 16 | - | - | 24 | - | |
| Eni Angola SpA | 41 | 1 | 67 | - | - | 79 | - | |
| Eni Congo SA | 16 | 3 | 1 | - | (3) | 18 | - | |
| Eni East Sepinggan Ltd | 7 | 12 | 6 | - | - | 28 | - | |
| Eni Ghana E&P | 8 | - | 2 | - | - | 12 | - | |
| Eni Iraq BV | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 3 | - | - | - | - | 19 | - | |
| Eni New Energy SpA | 1 | - | - | - | - | 1 | - | |
| EniProgetti SpA | 1 | - | - | - | - | 2 | - | |
| Eni Rewind SpA | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| EniServizi SpA | - | (1) | - | - | 8 | - | - | |
| Floaters SpA | 2 | - | - | - | - | 2 | - | |
| Ieoc Exploration BV | - | - | 1 | - | - | - | - | |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | 3 | 38 | - | - | - | 6 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | 104 | 54 | 95 | - | 5 | 193 | - | |
| Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Industria SpA |
||||||||
| Greenstream BV | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Mellitah Oil&Gas BV | - | - | 4 | - | - | - | - | |
| Mozambique Rovuma Venture SpA (ex Eni East Africa SpA) | 29 | - | - | - | - | 46 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 52 | 7 | 115 | - | - | 48 | - | |
| PetroJunìn SA | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Raffineria di Milazzo | 2 | - | 1 | - | - | - | - | |
| Var Energy AS | 11 | - | - | - | - | 42 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | ||||||||
| di Eni/CDP Industria SpA | 94 | 7 | 122 | - | - | 137 | - | |
| Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA | 198 | 61 | 217 | - | 5 | 330 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 31 | 20 | 47 | - | 2 | 32 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 676 | 940 | 637 | - | 750 | 1.252 | - | |
| Totale generale | 1.833 | 4.130 | 7.891 | 589 | 1.957 | 3.200 | 2 | |
| Incidenza (%) | 36,88 | 22,76 | 8,07 | - | 38,32 | 39,13 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti. (2) La voce "Eni SpA"comprende anche li rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 8 "Crediti commerciali e altri crediti", 17 "Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali", 27 "Garanzie, impegni e rischi", 28 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 29 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.
I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 161
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Altre attività |
Altre passività |
Altre attività |
Altre passività |
|
| CCS JV Scarl | 14 | - | 19 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
1 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 15 | - | 19 | - | |
| Totale generale | 333 | 37 | 163 | 105 | |
| Incidenza (%) | 4,50 | - | 11,66 | - |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2020, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | Primo semestre 2020 | |||||||
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati | |
| CCS JV Scarl | - | 320 | - | - | - | 1 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | - | - | 1 | - | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | - | 12 | - | - | - | - | - | |
| Serfactoring SpA | - | 2 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 334 | 1 | - | - | 1 | - |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, al 30 giugno 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 30.06.2021 | Primo semestre 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati | |
| CCS JV Scarl | - | 419 | - | - | - | - | - | |
| Saipon Snc | - | - | 1 | - | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | - | 75 | - | - | - | - | - | |
| Serfactoring SpA | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | 1 | - | - | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 496 | 1 | - | - | - | - |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività finanziarie a breve termine | 257 | 1 | 0,39 | 193 | 1 | 0,52 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 2.778 | - | - | 3.187 | - | - | |
| Totale | 3.035 | 1 | - | 3.380 | 1 | - |
| Primo semestre 2020 | Primo semestre 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Proventi finanziari | 142 | 1 | - | 121 | - | - | ||
| Oneri finanziari | (218) | - | - | (132) | - | - | ||
| Strumenti derivati | (19) | - | - | (45) | - | - | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | (95) | 1 | - | (56) | - | - |
I rapporti finanziari per leasing nell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | Primo semestre 2020 | |||||
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Eni SpA | - | - | 1 | - | - | - |
| Consorzio F.S.B. | - | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | - | 2 | - | - | - |
I rapporti finanziari per leasing al 30 giugno 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 30.06.2021 | Primo semestre 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Eni SpA | - | - | - | - | - | - |
| Consorzio F.S.B. | - | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | - | 1 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2020 | 30.06.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Passività per leasing a lungo termine | ||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 421 | 2 | 0,48 | 356 | 1 | 0,28 |
| Totale | 421 | 2 | 356 | 1 |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (milioni di euro) | 30.06.2020 | 30.06.2021 | |
|---|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 765 | 1.252 | |
| Costi e oneri | (225) | (750) | |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | 1 | - | |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | 23 | 13 | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 564 | 515 | |
| Variazione crediti finanziari | (21) | (162) | |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (21) | (162) | |
| Variazione debiti finanziari | - | - | |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - |
|||
| Flusso di cassa totale verso entità correlate | 543 | 353 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 30.06.2020 | 30.06.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Flusso di cassa da attività operativa | (136) | 564 | 414,71 | 14 | 515 | 3.678,57 |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (208) | (21) | 10,10 | (281) | (162) | 57,65 |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | (458) | - | 0,00 | 257 | - |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.
Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.
Nel primo semestre del 2021 si segnalano eventi e/o operazioni significativi non ricorrenti come riportato nella nota 1 "Criteri di redazione" al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale".
Nel primo semestre del 2020 e nel primo semestre del 2021 non si segnalano operazioni atipiche e inusuali.
Il 2021 permane condizionato dall'incertezza conseguente al persistere della pandemia. Nel primo semestre dell'anno, agli effetti sul business dell'emergenza sanitaria si sono aggiunte alcune questioni specifiche di un progetto condizionando la performance operativa. Lo scenario di business per il 2021 rimane inevitabilmente influenzato da tali eventi.
Outlook per la seconda metà del 2021:
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 163
Questo scenario non tiene in considerazione un eventuale ulteriore significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi della pandemia da COVID-19.
Come annunciato in data 30 luglio 2021, Saipem ha firmato un nuovo accordo con Eni per l'utilizzo della Saipem 10000 nelle acque del Mediterraneo.
La nuova nave di perforazione Santorini, che è stata annunciata il 29 giugno scorso ed entrerà nella flotta nel mese di novembre del 2021, subentrerà nel contratto oggi in capo alla Saipem 10000, per operazioni nel settore statunitense del Golfo del Messico. Inoltre è stato firmato con Eni Angola un contratto per l'utilizzo del semisommergibile Scarabeo 9 per attività di perforazione su tre pozzi, in aggiunta ad altri tre opzionali, nell'offshore dell'Angola.
L'agenzia di rating Moody's Investor Services con press release del 3 agosto 2021, nel confermare il rating "Ba2" di Saipem, ha comunicato di avere rivisto l'outlook da "Stable" a "Negative". La decisione non ha conseguenze immediate sulle linee di credito in essere, mentre potrà comportare un maggiore costo del debito nel caso di nuove linee (o nuove emissioni obbligazionarie) o di rinnovi delle linee esistenti.
L'agenzia di rating S&P Global Ratings con press release del 5 agosto 2021 ha comunicato la riduzione di 1 "notch" del rating di Saipem, da "BB+/Stable" a "BB/Stable". Il rating assegnato a Saipem da S&P (BB) è di conseguenza ora allineato a quello di Moody's (Ba2). La decisione comporta un leggero incremento del costo della linea "Revolving Credit Facility", e potrà inoltre comportare un maggiore costo del debito nel caso di nuove linee (o nuove emissioni obbligazionarie) o di rinnovi delle linee esistenti.
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.
B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
≥ "immobili, impianti e macchinari";
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 165
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente. Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 166
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera").
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.
Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 167
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem si è riservata di esaminare le motivazioni della decisione della Corte di Appello di Milano e di proporre ricorso in Cassazione avverso la medesima.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 17:59 Pagina 168
dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'assemblea degli azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Il GUP ha, inoltre, già calendarizzato anche l'udienza del 19 ottobre 2021.
≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
091-172SaipemSem21Ita.qxd 5-08-2021 18:34 Pagina 169
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 e nel corso del primo semestre del 2021.
29 luglio 2021
/firma/ Francesco Caio /firma/ Antonio Paccioretti Francesco Caio Antonio Paccioretti Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari



Società per Azioni Capitale Sociale euro 2.191.384.693 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 00825790157
Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)
Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]
Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)
Ready for the transition - Enabling a green future - Sustainability Report 2020 (in inglese)
Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com
Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-0244231
Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa: Swiss Post Solutions SpA (Milano)

saipem spa Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)
saipem.com
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.