Interim / Quarterly Report • Aug 6, 2020
Interim / Quarterly Report
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Realizzare progetti straordinari spingendo sempre oltre le frontiere dell'innovazione facendo leva sulla competenza delle nostre persone e sulla solidità, multiculturalità e integrità di un distintivo modello organizzativo. Affrontare e vincere le sfide poste dall'evoluzione degli scenari e dalle loro interconnessioni, cogliendo le opportunità per continuare a creare valore economico e sociale per i nostri stakeholder.
Innovazione; salute, sicurezza e ambiente; multiculturalità; passione; integrità.
I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), il recente focolaio di COVID-19 (inclusi i suoi impatti sul nostro business, sui nostri progetti in esecuzione in tutto il mondo e sulla nostra catena di approvvigionamento), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni.
Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie.
I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.
Albania, Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria
Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Venezuela
CSI
Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia
Algeria, Angola, Congo, Egitto, Ghana, Guinea Equatoriale, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tunisia, Uganda
MEDIO ORIENTE Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar
ESTREMO ORIENTE E OCEANIA
Australia, Cina, India, Indonesia, Malaysia, Pakistan, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 Presidente Francesco Caio
Amministratore Delegato (CEO) Stefano Cao
Consiglieri Maria Elena Cappello, Claudia Carloni, Paolo Fumagalli, Federico Ferro-Luzzi, Ines Mazzilli, Alessandra Ferone3, Paul Schapira
COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Giovanni Fiori
Sindaci effettivi Giulia De Martino Norberto Rosini
Sindaci supplenti Francesca Michela Maurelli Maria Francesca Talamonti
(1) Nominato dall'Assemblea del 3 maggio 2018 per gli esercizi 2018, 2019 e 2020, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020.
(2) Nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2020 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.
(3) Nominata Consigliere per cooptazione con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 febbraio 2020 in seguito alle dimissioni di Pierfrancesco Latini il 23 dicembre 2019 e nominata Consigliere dall'Assemblea del 29 aprile 2020 fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione.
(4) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.
| Risultati del semestre Struttura partecipativa del Gruppo Saipem |
2 3 |
|---|---|
| RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE | |
| Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA | 8 |
| Andamento operativo | 10 |
| Assetto organizzativo | 10 |
| Il contesto di mercato | 10 |
| Le acquisizioni e il portafoglio | 11 |
| Gli investimenti | 12 |
| Engineering & Construction Offshore | 13 |
| Engineering & Construction Onshore | 18 |
| Drilling Offshore | 23 |
| Drilling Onshore | 25 |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 27 |
| Organizzazione Gruppo: reporting | 29 |
| Risultati economici | 29 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 34 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 36 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 37 |
| Sostenibilità Attività di ricerca e sviluppo |
39 40 |
| Salute, sicurezza e ambiente | 45 |
| Risorse umane | 48 |
| Digital e Servizi ICT | 53 |
| Gestione dei rischi d'impresa | 56 |
| Altre informazioni | 70 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | 72 |
| Glossario | 74 |
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato | |
| Schemi di bilancio | 80 |
| Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato | 87 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | |
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 145 |
| Attestazione a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis, | |
| comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza) | 149 |
| Relazione della Società di revisione | 150 |
Nel primo semestre del 2020 Saipem ha registrato un rallentamento dei risultati operativi causato dalla pandemia. Lo scenario di mercato permane caratterizzato da forte incertezza sulle prospettive economico-finanziarie a causa dell'epidemia COVID-19, ancora in corso su scala globale, e delle incertezze sulla domanda di petrolio e gas e dei relativi servizi. Come conseguenza, nel corso del periodo i piani di investimento delle Oil Company sono stati sensibilmente ridimensionati. In un tale contesto, il 15 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deciso di ritirare la guidance annunciata al mercato a fine febbraio in occasione della presentazione dei risultati annuali 2019. Pur essendo l'anno in corso ancora impattato dal COVID-19, il portafoglio ordini da eseguirsi nella seconda parte dell'anno garantirà il mantenimento nel secondo semestre dei medesimi volumi raggiunti nel primo.
Le iniziative di efficienza sui costi di struttura e operativi, attese per circa 190 milioni di euro nel 2020, sono previste supportare il margine EBITDA adjusted di Gruppo nella seconda parte dell'anno che potrà raggiungere il livello del primo semestre. A ciò si aggiunge la riprogrammazione di investimenti tecnici, in diminuzione di oltre 200 milioni di euro rispetto alle previsioni di inizio anno.
Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile deterioramento tangibile del business a causa dell'intensificarsi del COVID-19.
Saipem ha fondamentali solidi a sostegno delle strategie impostate per affrontare con determinazione le conseguenze della pandemia e cogliere le opportunità nella fase di ripresa.
I ricavi ammontano a 3.675 milioni di euro (4.519 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2019), in diminuzione del 18,7% a seguito della contrazione dei volumi in tutte le divisioni, le quali registrano risultati impattati dal rallentamento dei progetti e dallo slittamento di alcune attività concordato con i clienti a causa degli effetti della pandemia. Il settore Engineering & Construction Offshore ha espresso il 40% dei ricavi; l'Engineering & Construction Onshore il 48% dei ricavi; il Drilling Offshore il 5% dei ricavi e il Drilling Onshore il 7% dei ricavi.
L'EBITDA adjusted ammonta a 355 milioni di euro (606 milioni di euro nel primo semestre del 2019), coerentemente con la riduzione dei ricavi.
Il risultato netto adjusted registra una perdita di 132 milioni di euro, rispetto all'utile di 60 milioni di euro del primo semestre del 2019. Il risultato operativo adjusted passa da 308 a 42 milioni di euro, registrando una riduzione pari a 266 milioni di euro che risulta parzialmente mitigata dalla variazione positiva di 74 milioni di euro generata principalmente dal miglioramento del saldo della gestione delle partecipazioni e del minore risultato di terzi.
Il risultato netto registra una perdita di 885 milioni di euro (utile di 14 milioni di euro nel primo semestre del 2019) e sconta, rispetto al risultato netto adjusted, i seguenti special items:
L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020, ante effetti lease liability IFRS 16, ammonta a 901 milioni di euro, registrando un incremento di 429 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (472 milioni di euro), principalmente dovuto all'entrata in piena operatività di progetti acquisiti nel 2019, al rallentamento dei progetti a causa degli effetti della pandemia e allo slittamento di alcune attività concordato con i clienti. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (459 milioni di euro) ammonta a 1.360 milioni di euro.
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2020, comprensivi dell'acquisto del nuovo mezzo navale Norce Endeavour (ora Saipem Endeavour), ammontano a 195 milioni di euro (135 milioni di euro nel primo semestre del 2019).
Nel corso del primo semestre del 2020 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4.837 milioni di euro (9.537 milioni di euro nel primo semestre del 2019). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2020 ammonta a 22.245 milioni di euro (5.480 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 14.573 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore, 516 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.676 milioni di euro nel Drilling Onshore), di cui 3.306 milioni di euro da realizzarsi nel 2020.
Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 30 giugno 2020 ammonta a 25.537 milioni di euro (5.480 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 17.865 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore, 516 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.676 milioni di euro nel Drilling Onshore), di cui 3.905 milioni di euro da realizzarsi nel 2020. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2020 è rappresentato al netto della cancellazione di un contratto nella Divisione Drilling Offshore, pari a 70 milioni di euro.
(società controllate)
Sono rappresentate solo le società controllate
Il primo semestre del 2020 è stato caratterizzato da un'elevata volatilità sui mercati azionari, dovuta all'effetto combinato della crisi economica indotta dal COVID-19 e dalla caduta dei prezzi del petrolio. In questo contesto il titolo Saipem ha registrato una contrazione pari al 49% nel primo semestre, superiore rispetto all'indice FTSE MIB, che racchiude i maggiori titoli italiani, e che ha riportato un calo del 19%, ma minore rispetto all'indice settoriale americano OSX, che raggruppa le società di servizi all'industria petrolifera, e che nello stesso periodo ha registrato una diminuzione del 58%.
Il titolo Saipem apre il 2020 in tono positivo, sulla scia della performance straordinaria registrata sui listini azionari su scala globale, con raggiungimento di livelli record da parte dei maggiori indici, sostenuti prima dalla svolta espansiva della Federal Reserve e poi dall'intesa Stati Uniti-Cina sul commercio.
La notizia dell'aggiudicazione di nuovi contratti nelle perforazioni, unita all'estensione degli esistenti per un totale di 1,7 miliardi di dollari, sostengono l'andamento di mercato nella prima settimana dell'anno finché, l'8 gennaio, l'azione tocca il prezzo massimo del semestre, pari a 4,49 euro.
L'aggiudicazione di ulteriori contratti, unita a un andamento piuttosto stabile del settore dei servizi energetici, contribuiscono a sostenere il corso dell'azione fino alla fine del mese di febbraio quando, a seguito della diffusione dell'emergenza COVID-19, dapprima in Europa e poi su scala globale, si assiste all'avvento di un'improvvisa quanto repentina crisi economico-finanziaria, alimentata dalle misure di lockdown gradualmente intraprese dai principali governi e alimentata da una situazione di generale incertezza.
Il conseguente calo drastico e diffuso della domanda e dei consumi conduce a un deciso e progressivo deterioramento delle prospettive dell'attività economica e dei flussi commerciali globali per il 2020, con importanti revisioni al ribasso delle stime del PIL mondiale, che si traducono in una forte contrazione delle quotazioni azionarie e in un brusco innalzamento della volatilità e dell'avversione al rischio.
Inoltre, in seguito al mancato accordo tra produttori di petrolio nel meeting OPEC del 5 marzo e alle conseguenti misure annunciate dalla Russia e Arabia Saudita riguardo la produzione e il prezzo della commodity, si assiste al tracollo delle quotazioni degli indici Brent e WTI, che, il 9 marzo 2020, registrano un crollo del 30%, innescando un effetto domino sui prezzi di tutti gli operatori del settore. Tra il 6 e il 12 marzo il titolo Saipem perde il 31%, fino a toccare il prezzo minimo osservato nel periodo, pari a 1,95 euro.
In questo contesto la stagione dei risultati del primo trimestre 2020 è stata caratterizzata da una sensibile revisione dei piani di investimento futuri da parte delle imprese su scala globale e in particolare delle compagnie petrolifere, unite all'annuncio di iniziative al fine di assicurare la liquidità nel breve-medio periodo.
Nonostante il contesto di mercato deteriorato, i risultati operativi del primo trimestre di Saipem sono stati robusti grazie al rafforzamento finanziario e patrimoniale realizzato negli ultimi anni, al riposizionamento del business verso la transizione energetica, alla dimensione e diversificazione del portafoglio ordini e all'adeguatezza degli asset che hanno assicurato una solida base per affrontare le complessità attese nel 2020. È stato inoltre annunciato l'avvio di un programma di contenimento dei costi e rifasamento degli investimenti. Il ritiro della guidance per l'anno in corso è stato accolto senza sorpresa dal mercato, in quanto in linea con le misure annunciate dai principali competitor di settore e da molteplici società sia italiane che internazionali.
Nei mesi di aprile e maggio l'azione si stabilizza, grazie a un parziale recupero del settore energetico e a un orientamento più positivo dei mercati borsistici globali, sostenuti dalle politiche fiscali e monetarie fortemente espansive promosse dalle maggiori banche centrali e dalle misure a sostegno del consumo, risparmio e liquidità intraprese in tutti i principali Paesi. Tuttavia, segue solo un parziale recupero del prezzo del titolo Saipem, sul quale grava ancora l'incertezza riguardo le prospettive del settore.
Le notizie dell'aggiudicazione di due importanti contratti, rispettivamente per il treno 7 dell'impianto di LNG sull'isola di Bonny in Nigeria e per un parco eolico offshore in Francia, contribuiscono a rinvigorire il trend dell'azione, che all'inizio del mese di giugno risale e arriva a toccare i 2,63 euro l'8 giugno, registrando un incremento del 23% rispetto a fine maggio.
A fine giugno la capitalizzazione di mercato di Saipem si è attestata a circa 2,2 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo, le azioni trattate nel semestre sono state poco più di 1,6 miliardi (+54% rispetto all'anno precedente), con una media giornaliera di periodo che si attesta sui 12,8 milioni di titoli scambiati, rispetto agli 8,4 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente. Tuttavia, nonostante l'incremento significativo nei volumi giornalieri, in linea con le dinamiche osservate sui mercati azionari a livello globale, il controvalore degli scambi è rimasto pressoché invariato tra i due periodi, e pari a circa 4,5 miliardi di euro, a causa della contrazione del prezzo dell'azione nel primo semestre di quest'anno.
Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine giugno 2020 il loro numero era di 10.598. Il loro valore, influenzato dalla scarsissima liquidità, ha registrato poche variazioni durante il semestre, passando da una quotazione di 42,0 euro a inizio periodo a 43,0 euro a fine periodo.
| 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 1° semestre | |
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | 2020 | ||||
| Azioni ordinarie: | |||||
| - massima | 9,17 | 5,65 | 5,43 | 4,99 | 4,49 |
| - minima | 3,02 | 2,96 | 3,10 | 3,22 | 1,95 |
| - media | 4,23 | 3,83 | 3,98 | 4,29 | 2,88 |
| - fine esercizio | 5,36 | 3,83 | 3,25 | 4,36 | 2,22 |
| Azioni di risparmio: | |||||
| - massima | 62,00 | 60,00 | 41,80 | 44,20 | 43,00 |
| - minima | 39,00 | 40,00 | 40,00 | 40,00 | 42,00 |
| - media | 57,17 | 46,13 | 40,27 | 41,43 | 42,96 |
| - fine esercizio | 54,10 | 40,00 | 40,00 | 42,00 | 43,00 |
I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.
L'orientamento strategico della Società continua a essere il seguente:
Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. È una one company organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT. Il processo di divisionalizzazione concluso nel mese di dicembre 2018 ha assegnato piena autonomia alle singole divisioni, in particolare in ambito commerciale, esecuzione progetti, tecnologia e Ricerca & Sviluppo, strategie di business, partnership, etc.
La Divisione Engineering & Construction Offshore occupa una posizione di leadership nell'ambito delle costruzioni offshore, con un forte orientamento verso le attività del settore Oil&Gas in aree remote e in acque profonde. Supporta i clienti sin dalle fasi iniziali dei progetti e durante l'intero processo di sviluppo. Offre un'ampia gamma di prodotti e servizi, tra cui piattaforme, pipeline, sviluppo di campi sottomarini e attività di MMO (Maintenance, Modification and Operation), a cui si aggiungono le attività di decommissioning e delle rinnovabili con le windfarm.
La Divisione Engineering & Construction Onshore progetta e realizza impianti, pipeline, stazioni di pompaggio o compressione, terminali; fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria, approvvigionamento, project management e costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria petrolifera, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
La Divisione Drilling Offshore opera in qualità di international contractor, offrendo servizi di perforazione offshore relativi a tutte le tipologie di impianti di perforazione e in tutte le aree geografiche.
La Divisione Drilling Onshore opera nel settore dell'Oil&Gas in qualità di international contractor, offrendo servizi di perforazione onshore relativi a tutte le tipologie di impianti di perforazione e in tutte le aree geografiche. XSIGHT rappresenta la start-up del Gruppo Saipem; fornisce servizi d'avanguardia, ad alto valore aggiunto e altamente innovativi, destinati a tutto il settore Energy, incluse le energie rinnovabili e verdi. La Divisione XSIGHT lavora sul miglioramento dell'efficienza dei servizi di ingegneria attraverso processi semplificati e modelli innovativi di digitalizzazione. Oltre all'ingegneria propone un'ampia offerta di servizi: sviluppo finanziario, consulenza, stakeholder management e risk management. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico; pertanto non vengono presentati distintamente al mercato.
Il primo semestre del 2020 è stato caratterizzato da un contesto economico e sociale globale imprevisto ed estremamente complesso, collegato alla diffusione della pandemia COVID-19. Al fine di evitare una diffusione incontrollata del virus, la gran parte dei Paesi ha adottato misure per il contenimento del contagio, attraverso il distanziamento sociale forzato e forti restrizioni alla mobilità delle persone. Ciò ha determinato un brusco calo della domanda e dei consumi globali, con un effetto a cascata e trasversale su tutti i settori industriali. Nonostante le forti politiche fiscali intraprese dai governi delle maggiori potenze mondiali a sostegno delle economie nazionali e nonostante l'impegno delle banche centrali all'iniezione di liquidità per limitare rischi finanziari sistemici, si prevede una contrazione dell'economia mondiale superiore al 4% nel 2020 rispetto al 2019, a fronte di una stima pre-COVID di oltre il +3,3% nello stesso periodo. Gli effetti di questo crollo dell'economia si stanno registrando in tutte le regioni e i Paesi, con intensità diverse in funzione della severità delle misure di contenimento, della severità del contagio e delle eventuali criticità economiche e sociali pregresse.
Il settore energetico risulta tra i più impattati a livello mondiale, in ragione del crollo della domanda di energia, di gas e di petrolio in particolare. Il prezzo del petrolio è stato negativamente impattato dal blocco totale della mobilità per diverse settimane nelle maggiori economie del mondo, che ha determinato un calo drastico del consumo di idrocarburi. Il disequilibrio tra domanda e offerta, che ha messo sotto stress gli stoccaggi di greggio globali ai massimi storici, ha portato il prezzo del Brent nel mese di aprile al di sotto dei 20 dollari al barile. La decisione dei tagli produttivi stabiliti dall'alleanza tra i Paesi OPEC e Russia, raggiunta nello stesso mese di aprile, a crisi già inoltrata, ha portato a un parziale riequilibrio del mercato e ha permesso un lento recupero dei prezzi fino ai circa 40 dollari al barile raggiunti a fine semestre.
Come conseguenza del crollo dello scenario dei prezzi e al fine di mitigare gli effetti negativi in termini di cash flow, gli operatori nel settore dell'Oil&Gas hanno annunciato per il 2020 un netto taglio dei volumi degli investimenti nelle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi, quantificabile intorno a circa il 25% in meno rispetto dei livelli previsti pre-COVID. Il trend degli investimenti ha impattato negativamente le prospettive in tutti i mercati di riferimento di Saipem, e in particolare nel mercato delle perforazioni, sia terra che mare, che risulta più esposto al taglio delle attività, soprattutto upstream, da parte delle Oil Company. Il Nord America, che rappresenta un mercato significativo a livello mondiale, in particolare negli sviluppi non convenzionali, è una delle aree più colpite dai tagli degli investimenti, in ragione del livello di costo marginale della produzione e dell'elevata flessibilità degli operatori locali. Al di là dei possibili impatti di breve termine, si ritiene che altri settori energetici, come quello delle rinnovabili, continueranno ad acquisire una rilevanza crescente in termini di mix delle fonti nel medio-lungo termine, soprattutto nei settori dell'eolico e del solare, favorendo una possibile accelerazione nell'impiego di tecnologie green, quale quella dell'idrogeno.
Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del primo semestre del 2020 ammontano a 4.837 milioni di euro (9.537 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2019).
Delle acquisizioni complessive, il 28% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 69% l'attività Engineering & Construction Onshore, l'1% il Drilling Offshore e il 2% il Drilling Onshore.
Le acquisizioni all'estero rappresentano il 92% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 4%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 12% di quelle complessive.
Il portafoglio ordini residuo al 30 giugno ammonta a 22.245 milioni di euro (21.153 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 3.306 milioni di euro da realizzarsi nel 2020 (5.480 milioni di euro per l'Engineering & Construction Onshore, 14.573 milioni di euro per l'Engineering & Construction Offshore, 516 milioni di eu-
ro per il Drilling Offshore e 1.676 milioni di euro per il Drilling Onshore).
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 25% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 65% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 2% al Drilling Offshore e l'8% al Drilling Onshore.
Il 94% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano l'1% del portafo-
| Esercizio 2019 |
(milioni di euro) | Primo semestre 2019 |
Primo semestre 2020 |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | Importi | % | |
| 1.567 | 9 | Saipem SpA | 886 | 9 | 573 | 12 |
| 16.066 | 91 | Imprese del Gruppo | 8.651 | 91 | 4.264 | 88 |
| 17.633 | 100 | Totale | 9.537 | 100 | 4.837 | 100 |
| 4.471 | 25 | Engineering & Construction Offshore | 2.102 | 22 | 1.354 | 28 |
| 10.849 | 62 | Engineering & Construction Onshore | 6.821 | 71 | 3.335 | 69 |
| 576 | 3 | Drilling Offshore | 354 | 4 | 34 | 1 |
| 1.737 | 10 | Drilling Onshore | 260 | 3 | 114 | 2 |
| 17.633 | 100 | Totale | 9.537 | 100 | 4.837 | 100 |
| 272 | 2 | Italia | 102 | 1 | 390 | 8 |
| 17.361 | 98 | Estero | 9.435 | 99 | 4.447 | 92 |
| 17.633 | 100 | Totale | 9.537 | 100 | 4.837 | 100 |
| 656 | 4 | Gruppo Eni | 261 | 3 | 184 | 4 |
| 16.977 | 96 | Terzi | 9.276 | 97 | 4.653 | 96 |
| 17.633 | 100 | Totale | 9.537 | 100 | 4.837 | 100 |
| 30.06.2019 | (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | Importi | % | |
| 4.344 | 25 | Saipem SpA | 3.703 | 18 | 3.219 | 14 |
| 13.293 | 75 | Imprese del Gruppo | 17.450 | 62 | 19.026 | 86 |
| 17.637 | 100 | Totale | 21.153 | 100 | 22.245 | 100 |
| 5.093 | 29 | Engineering & Construction Offshore | 5.611 | 27 | 5.480 | 25 |
| 11.144 | 63 | Engineering & Construction Onshore | 13.007 | 62 | 14.573 | 65 |
| 814 | 5 | Drilling Offshore | 737 | 3 | 516 | 2 |
| 586 | 3 | Drilling Onshore | 1.798 | 8 | 1.676 | 8 |
| 17.637 | 100 | Totale | 21.153 | 100 | 22.245 | 100 |
| 1.119 | 6 | Italia | 1.105 | 5 | 1.257 | 6 |
| 16.518 | 94 | Estero | 20.048 | 95 | 20.988 | 94 |
| 17.637 | 100 | Totale | 21.153 | 100 | 22.245 | 100 |
| 419 | 2 | Gruppo Eni | 418 | 2 | 332 | 1 |
| 17.218 | 98 | Terzi | 20.735 | 98 | 21.913 | 99 |
| 17.637 | 100 | Totale | 21.153 | 100 | 22.245 | 100 |
glio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 14% del portafoglio ordini residuo.
Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 25.537 milioni di euro (24.778 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Gli investimenti tecnici effettuati nel primo semestre del 2020 ammontano a 195 milioni di euro (135 milioni di euro nel primo semestre 2019) e hanno principalmente riguardato:
≥ per l'Engineering & Construction Offshore 124 milioni di
euro: acquisto del nuovo mezzo navale Norce Endeavour (ora Saipem Endeavour) e interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
In sintesi, gli investimenti del primo semestre del 2020 presentano la seguente articolazione:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| Saipem SpA | 21 | 20 |
| Imprese del Gruppo | 114 | 175 |
| Totale | 135 | 195 |
| Engineering & Construction Offshore | 78 | 124 |
| Engineering & Construction Onshore | 6 | 5 |
| Drilling Offshore | 18 | 33 |
| Drilling Onshore | 33 | 33 |
| Totale | 135 | 195 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.
La Divisione Engineering & Construction Offshore è un "Global Solution Provider" leader nel campo dell'industria energetica incentrato su progetti convenzionali e SURF, energie rinnovabili e servizi tecnologici per l'industria energetica. L'attività core della divisione include lo sviluppo di strutture sottomarine, condotte e giacimenti convenzionali; inoltre è attiva anche nei mercati delle energie rinnovabili come contractor EPCI per i parchi eolici. Assistiamo i nostri clienti dalla fase di pre-FID (Final Investment Decision) fino allo sviluppo dell'investimento, estendendo i nostri servizi a tutte le attività di Life of Field, comprese le attività operative, di manutenzione o di modifica, arrivando fino alla fase di decommissioning degli impianti.
Saipem persegue tale obiettivo grazie a una serie di elementi di eccellenza, tra cui competenza ingegneristica e di project management, approccio tecnologico forte e innovativo, solida presenza in mercati strategici con cantieri di fabbricazione in Nigeria, Angola, Brasile e Indonesia, una flotta avanzata tecnologicamente e completa in grado di realizzare un'ampia gamma di progetti nelle più svariate condizioni operative e ambientali, nonché una suite di prodotti a completamento della nostra offerta nel mercato dell'energia.
Il portafoglio tecnologico della divisione comprende diverse soluzioni alternative, dalla robotica ai sistemi di trattamento sottomarini, come HyDrone, la nuova generazione di piattaforme ROV residenti e autonome, o SPRINGS, il sistema di trattamento e iniezione delle acque sottomarine, sviluppato con Total e Veolia. Inoltre, la Divisione Engineering & Construction Offshore si impegna costantemente per ottimizzare i processi produttivi, migliorando il materiale e le tecnologie di saldatura (come l'"Internal Plasma Welding" per tubazioni rivestite), ma anche promuovendo l'automazione e la digitalizzazione. Saipem applica il suo spirito innovativo e creativo anche allo sviluppo di progettazioni all'avanguardia: è il caso di Hexafloat, l'innovativa fondazione per parchi eolici galleggianti.
La divisione utilizza tutte le risorse sopra elencate per la continua ricerca del massimo livello di sicurezza per le persone e l'ambiente, nell'interesse di tutti i suoi stakeholder.
La Divisione Engineering & Construction Offshore sta seguendo un modello "asset light", gestendo attivamente il proprio portafoglio di asset con l'obiettivo di adattare la flotta alle necessità del mercato strategico in cui si inserisce.
Saipem serve il mercato sottomarino grazie a navi estremamente versatili, tra cui la FDS e la FDS 2, i fiori all'occhiello della flotta. La nave FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri e largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico di classe 3 (DP3) e un sistema di prefabbricazione di tubi, è dotata di una torre di varo a "J" verticale con una capacità di ritenuta di 2.000 tonnellate in grado di posare tubi in quadruplo giunto di diametro fino a 36 pollici. Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e due verricelli da 750 e 500 tonnellate, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. La nave FDS è dotata invece di un sistema di posizionamento dinamico (DP3), una gru con capacità di sollevamento di 600 tonnellate e un sistema per la posa di condotte in grado di lavorare in acque profonde oltre 2.000 metri.
La nave Saipem Constellation, per la posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay e di sviluppo sottomarino, completa le capacità di Saipem nel mercato sottomarino. Il mezzo, con il suo sistema di posizionamento dinamico (DP 3), la classificazione Ice Class, le capacità di posa multipla fino a 800 tonnellate, la gru da 3.000 tonnellate, rappresenta da un lato una nave unica nella categoria "one-stop-shop" per eseguire complessi progetti in acque profonde, e dall'altro lato possiede tutte le capacità per servire il mercato tradizionale in modo sicuro ed efficiente. La sua capacità di sollevamento la rende adatta anche a progetti di parchi eolici.
Nel mercato delle condotte, tra la flotta di proprietà Saipem, spicca la nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, che è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri ad alte profondità, con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità. Le sue caratteristiche principali sono: il posizionamento dinamico di classe 3 (DP3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, la linea di varo a elevata automazione, lo stinger modulare per il varo sia a basse che ad alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi.
La flotta Saipem comprende anche la nave semisommergibile Saipem 7000, dotata di un sistema di posizionamento dinamico di classe 3 con capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate e in grado di posare condotte sottomarine in acque ultra-profonde con il sistema a "J", idoneo a mantenere in sospensione durante la posa un carico complessivo di 1.450 tonnellate. Saipem 7000 rappresenta un solido asset in grado di servire diversi mercati, e sta dimostrando la sua affidabilità nell'esecuzione di svariati progetti di decommissioning e parchi eolici offshore.
Oltre a quanto sopra, la divisione gestisce alcuni asset strategici, di proprietà, che permettono un'ulteriore flessibilità nella gestione del portafoglio di opportunità di Saipem.
Tra questi, la Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di ormeggio in acque profonde fino a 3.000 metri e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate.
Quest'anno siamo lieti di annunciare la sostituzione della nostra nave Castoro II con Saipem Endeavour, un pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. Come la Castoro II, la Endeavour rappresenterà uno dei nostri punti di forza per lo strategico mercato tradizionale del Medio Oriente.
Nella prima metà del 2020 il mondo è stato sconvolto da uno degli eventi più sfidanti mai vissuti in tempo di pace, ovvero la comparsa del cigno nero del COVID-19 in un contesto già inasprito, caratterizzato dal ritorno al protezionismo e da tensioni commerciali a livello globale, creando così la tempesta perfetta che travolge tuttora il mercato dell'energia e in particolare il settore Oil&Gas. Dopo i segnali di ripresa registrati nel 2019, quest'anno il mercato dei servizi Oil&Gas offshore è stato duramente colpito. Oltre alle disruption nelle filiere causate dal lockdown e dai protocolli di sicurezza messi in atto in tutto il mondo per contrastare la pandemia, la riduzione della domanda energetica e il conseguente calo del prezzo del petrolio (senza dimenticare che il prezzo del gas era già a livelli bassi anche prima della pandemia) hanno comportato delle strette di liquidità per i nostri clienti, costretti quindi a un massiccio rinvio delle decisioni finali di investimento e in alcuni casi a una riprogrammazione di progetti già in esecuzione. La domanda energetica è destinata comunque ad aumentare nel lungo termine e la transizione energetica procede a passo spedito, ma non in modo dirompente. Le compagnie Oil&Gas non hanno cancellato i progetti offshore, li hanno solo rinviati. In ogni caso la situazione assume toni diversi a seconda delle aree geografiche in cui Saipem opera.
Il mercato tradizionale delle acque poco profonde mediorientale si sta dimostrando quello più resiliente. L'Arabia Saudita sta portando avanti il suo programma di grandi sviluppi petroliferi (con i progetti Marjan, Zuluf e simili), mentre il Qatar, nonostante alcuni slittamenti, non ha abbandonato l'obiettivo di diventare il più grande esportatore di gas al mondo, mantenendo comunque ferma la volontà di perseguire i propri sviluppi di gas offshore (come il giacimento North Field) per alimentare l'espansione della capacità di GNL. Anche gli Emirati Arabi Uniti stanno portando avanti i propri sviluppi di petrolio e di gas, questi ultimi finalizzati a coprire il fabbisogno energetico nazionale. In Europa si assiste a un certo rallentamento, in quanto da un lato le strette di liquidità dei clienti comporteranno probabilmente il rinvio di alcuni programmi di decommissioning, e dall'altro la maturità dei giacimenti dell'Europa del Nord e le dimensioni relativamente contenute delle nuove scoperte rappresentano un rebus per i clienti, che devono trovare la strategia di sviluppo con il costo di breakeven più basso. Alcuni Paesi stanno già reagendo, come la Norvegia, che ha istituito un nuovo regime fiscale per l'industria Oil&Gas. Ciononostante dobbiamo considerare l'Europa un mercato in crescita per quanto riguarda l'infrastruttura del gas: si pensi per esempio ai piani per il Mediterraneo e ai progetti che ci siamo aggiudicati di recente per la costruzione di gasdotti nel Nord Europa.
L'Africa segna il passo. Parte dei progetti di sviluppo in Mozambico sono stati rinviati, come pure i progetti in acque profonde in Africa Occidentale. Per contro, alcuni progetti convenzionali stanno andando avanti, come quelli in Angola o Nigeria.
Anche le Americhe stanno dando prova di resilienza. Contrariamente allo scisto onshore (il più colpito dalla crisi), proseguono gli sviluppi offshore nel Golfo del Messico e la Guyana continua inesorabile il suo percorso di crescita per diventare una nuova provincia petrolifera, come dimostra il fatto che le attività di ExxonMobil nel Paese vanno avanti con ritardi minimi. Il Brasile ha un doppio volto: Petrobras sta infatti portando avanti i piani per lo sviluppo di diversi giacimenti uno dopo l'altro (citiamo per esempio le varie fasi dei progetti Mero e Búzios), mentre altre società internazionali del settore Oil&Gas hanno rimandato alcuni progetti.
Infine, nell'Asia-Pacifico le attività hanno subìto diversi rinvii. Questa è un'area importante per la Divisione Offshore, in quanto diversi sviluppi sono collegati al gas, e per sostenere le capacità esistenti di GNL onshore o alimentarne di nuove sarà necessario sviluppare le infrastrutture per il trasporto del gas, come il gasdotto Scarborough, i cui progetti sono a tutt'oggi rinviati, ma la cui realizzazione è comunque prevista nel medio termine.
Passando al mercato delle energie rinnovabili, la crisi attuale ha posto in maggiore evidenza quello che era già noto, vale a dire che la transizione verso un'energia più verde non solo è inevitabile, ma deve comunque essere economicamente sostenibile. Il mercato delle energie rinnovabili, incluso il settore eolico offshore, è considerato un segmento meno rischioso e più attrattivo in cui gli investitori possono convogliare le proprie risorse. Di conseguenza il settore eolico offshore non subisce gli effetti immediati della crisi, e gli sviluppi in Europa del Nord (Francia compresa) e Asia-Pacifico proseguono con la stessa intensità e convinzione, pur nella consapevolezza che anche questo segmento è molto sensibile alle disruption a livello di filiera. In altre parti del mondo assistiamo alla rinnovata ambizione di Paesi che desiderano mantenere o potenziare i propri obiettivi di capacità. Di conseguenza, anche in un periodo complicato come si è dimostrato essere il primo semestre 2020, il settore ha messo in campo azioni per fronteggiare la situazione, con l'annuncio di nuovi sviluppi tecnologici e nuove partnership, come pure mosse strategiche per entrare, oppure ottenere un vantaggio competitivo in alcune delle regioni emergenti, tra cui l'Asia-Pacifico, incluso l'Estremo Oriente, e gli Stati Uniti.
Nella Divisione Engineering & Construction Offshore gli investimenti sostenuti nel corso del primo semestre del 2020 sono principalmente riconducibili all'acquisto del nuovo mezzo navale Norce Endeavour (ora Saipem Endeavour), nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.
Le acquisizioni più significative nel corso del primo semestre del 2020 sono relative a:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso del primo semestre del 2020. In generale, l'avanzamento dei contratti descritti di seguito è stato rallentato dall'emergenza COVID-19 a causa delle azioni di contenimento, quali la riduzione del personale sui siti operativi e l'isolamento del personale in occasione di eventuali casi di positività, nonché a causa del blocco dei voli che ha impedito la pianificata mobilitazione e la normale turnazione del personale operativo; in ogni caso nessuno dei contratti in corso ha subìto il completo blocco dei lavori, le attività sono proseguite mettendo in atto le misure necessarie alla gestione della pandemia e protocolli di contenimento concordati con i clienti e/o le autorità locali.
In Arabia Saudita,
Sempre in Arabia Saudita, per conto di Al Khafji Joint Operations (KJO), sono state quasi ultimate le attività di ingegneria e approvvigionamento, per il contratto Laying of New Hout Crude, che include le fasi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e avvio di una nuova condotta per il trasporto di petrolio greggio. La fase di installazione è ancora subordinata all'ottenimento di alcuni permessi ambientali.
In Qatar, per conto di Barzan, sono quasi terminate le attività di installazione offshore relative al contratto Barzan Novated Items & Pipeline, che prevede le fasi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione relative a due condotte di esportazione e interconnessione, collegando elementi tra le condotte e varie strutture sottomarine. La smobilitazione della nave di installazione principale avrà luogo nel corso del secondo semestre. In seguito al danneggiamento di una delle condotte, sono in corso le attività di ingegneria, approvvigionamento della sezione di condotta sostitutiva, mentre la fase di installazione si concluderà entro il primo semestre del 2021.
In Guyana, per conto di ExxonMobil:
legamenti pozzi e relative strutture per lo sviluppo del campo Liza.
Nel Golfo del Messico, per conto di Pemex, nell'ambito del progetto per lo sviluppo del campo Lakach, le operazioni sono ancora sospese su indicazione del cliente. Il progetto prevede servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione del sistema di connessione tra il campo offshore e l'impianto di condizionamento del gas a terra, che in base alle previsioni attuali slitteranno al 2021.
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, è stata completata l'installazione di piattaforme e condotte offshore per il progetto Tangguh LNG Expansion, mentre il rock dumping e il commissioning sono in fase di ultimazione. Il progetto prevede l'installazione di due piattaforme non presidiate e di condotte sottomarine. È stata svolta l'attività di ingegneria per alcuni lavori supplementari, con alcune operazioni offshore programmate per l'inizio del 2021.
Prosegue la fornitura e la preparazione del cantiere per la fabbricazione di 32 jacket per conto di Jan De Null per il parco eolico offshore Formosa II a Taiwan.
≥ per conto di Petrobel stanno per essere ultimate le attività di fabbricazione e installazione per il progetto Zohr Rup, che prevede lavori di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione per la fase "Ramp Up to Plateau" del progetto di sviluppo per l'estrazione di gas del campo Zohr. Restano da installare alcune bobine entro fine anno, come pure alcuni ombelicali supplementari;
≥ per conto di Pharaonic Petroleum sono state completate le attività di ingegneria e approvvigionamento nell'ambito del progetto EPCI Atoll e Qattameya, che prevedeva la fabbricazione e la posa di una condotta; restano da eseguire alcuni lavori subacquei e di completamento durante il terzo trimestre 2020.
Nel Mare del Nord:
In Azerbaijan:
In Italia, per conto di Trans Adriatic Pipeline AG, nell'ambito del progetto Trans Adriatic Pipeline, i principali lavori di installazione sono stati terminati e restano da eseguire alcuni lavori di completamento.
| Mezzi navali al 30 giugno 2020 | |
|---|---|
| Saipem 7000 | Nave semisommergibile autopropulsa a posizionamento dinamico per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 metri. |
| Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità reel-lay in acque ultra profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000 ton nellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori cia scuno con capacità di 400 tonnellate. |
|
| Saipem FDS | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di diametro, con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e capacità di sollevamento fino a 600 tonnellate. |
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, do tata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per il varo di condotte del diametro massimo di 36 pollici fino a 3.000 metri di profondità, in gra do di posare con la tecnica a "S" con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
| Castoro Sei | Nave posatubi semisommergibile per la posa di condotte di largo diametro e in pro fondità fino a 1.000 metri. |
| Castorone | Nave posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico in grado di posare con con figurazione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a 500 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 polli ci di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giun to e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse. |
| Normand Maximus | Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di ombelicali e linee flessibi li fino a 3.000 metri di profondità dotata di una gru con capacità di sollevamento fino a 900 tonnellate e una torre verticale con capacità di tensionamento di 550 tonnellate e con la possibilità di posa di condotte rigide. |
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profon de fino a 3.000 metri e per il sollevamento di strutture fino a 2.200 tonnellate. |
| Dehe | Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico dotata di ancore per la posa di tubi e di una gru con capacità di sollevamento fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare in stallazioni in acque profonde fino a 3.000 m di profondità e di posare tubi fino a 600 tonnellate di tensione del tubo attraverso 3 tensionatori. |
| Saipem Endeavour | Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o dop pio giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le al te profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. |
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde. |
| Castoro 12 Castoro 16 |
Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissi mo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassis |
| simo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. | |
| Ersai 1 | Pontone per sollevamento pesante e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul fondo del mare e in grado di posare con configurazione a "S", dotata di due gru cin golate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate. |
| Ersai 2 Ersai 3 |
Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate. Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone. |
| Ersai 4 | Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone. |
| Bautino 1 Bautino 2 |
Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. Bettolina per esecuzione tie-in e trasporto materiali. |
| Ersai 400 | Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di eva cuazione per H2S. |
| Castoro XI | Bettolina da trasporto carichi pesanti. |
| Castoro 14 Castoro 15 |
Bettolina da carico in coperta. Bettolina da carico in coperta. |
| S42 | Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per |
| S43 | varo a "J" della Saipem 7000. Bettolina da carico in coperta. |
| S44 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |
| S45 S46 |
Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. Bettolina da carico in coperta. |
| S47 | Bettolina da carico in coperta. |
| S 600 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |
Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un forte orientamento verso attività in aree complesse e difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.
Saipem ha raggiunto un posizionamento competitivo globale di eccellenza, fornendo una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria petrolifera, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
Con l'ambizione di crescere e adeguandosi alle specificità regionali dei vari mercati tradizionali e per focalizzarsi in segmenti di sviluppo di interesse oltre ai segmenti tradizionali e al segmento gas e GNL di recente forte crescita, la Divisione Engineering & Construction Onshore si è data un'organizzazione operativa focalizzata su sei aree geografiche (Europa/Russia/Caspio, Americhe, Nord Africa/Medio Oriente, Asia-Pacifico, Arabia Saudita, Africa Sub-Sahariana) e due linee di prodotto (Infrastrutture e New Energies) supportate trasversalmente da centri di competenza (HUB) di ingegneria, approvvigionamenti e costruzione e funzioni.
Nel corso del semestre sono continuate iniziative di sviluppo allo scopo di trasformare e rendere efficienti i processi di lavoro mediante digitalizzazione.
Saipem mantiene una grande attenzione verso la "carbon footprint" e verso temi di "economia circolare e recupero energia/acqua" in tutte le iniziative, anche in quelle ancora basate sullo sfruttamento di fonti energetiche tradizionali.
In numerosi mercati di attività, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del local content nella realizzazione dei progetti.
Nel corso del primo semestre la situazione contingente legata agli impatti sui consumi energetici connessi alla pandemia COVID-19, insieme alla congiuntura negativa dei prezzi di olio e gas, ha comportato un rallentamento nelle assegnazioni di nuovi progetti da parte dei clienti che stanno rivedendo i propri piani di investimento e quindi una riduzione delle opportunità commerciali con decisione finale di investimento nel 2020. Il tutto si è concretizzato nello spostamento di alcune iniziative dal 2020 al 2021 e nella cancellazione di alcuni progetti; tuttavia la visibilità commerciale nell'arco di piano 2020- 2023 rimane ai livelli pre-COVID.
Il volume dei contratti assegnati nel primo semestre sul mercato di riferimento per la divisione è in gran parte relativo al segmento GNL, seguito dal Petrolchimico e dai Fertilizzanti.
In ottica di breve-medio periodo, si evince una persistenza del segmento Downstream dove rimangono confermati i grandi investimenti in Europa, Russia e Asia per Raffinerie e Petrolchimica, nonché per i Fertilizzanti in Africa. Il mercato GNL vede importanti iniziative in Medio Oriente, mentre è previsto un rallentamento in area Nord America. Da rilevare una leggera flessione nei segmenti più sensibili al prezzo del barile. In ambito Upstream c'è stato un rallentamento di alcuni importanti investimenti negli Emirati Arabi, Arabia Saudita, Asia e America Centrale.
Il segmento delle Infrastrutture conferma i segnali positivi di grandi investimenti a livello internazionale sia nei mercati tradizionali (Europa e Nord America) che nei nuovi mercati (Egitto, Medio Oriente, India, Russia ed Estremo Oriente). Mentre per quanto riguarda le rinnovabili (solare) e in generale le tecnologie verdi (biotecnologie, cattura CO2 e idrogeno), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti sostenuti nel corso del primo semestre del 2020 sono relativi principalmente all'acquisto e al mantenimento di attrezzature.
Le acquisizioni più rilevanti nel primo semestre del 2020 sono le seguenti:
≥ per conto di Ethydco, in Egitto, in consorzio con Petrojet, un contratto EPC per la realizzazione di un'unità per la produzione di gomma sintetica nel complesso petrolchimico esistente ad Alessandria.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2020. In generale l'avanzamento dei contratti descritti di seguito è stato rallentato dall'emergenza COVID-19 a causa delle azioni di contenimento, quali la riduzione del personale sui siti operativi e l'isolamento del personale in occasione di eventuali casi di positività, nonché a causa del blocco dei voli che ha impedito la pianificata mobilitazione e la normale turnazione del personale operativo; in ogni caso nessuno dei contratti in corso ha subìto il completo blocco dei lavori; le attività sono proseguite mettendo in atto le misure necessarie alla gestione della pandemia e protocolli di contenimento concordati con i clienti e/o le autorità locali.
≥ per conto di Saudi Aramco:
• nell'ambito del progetto EPC Khurais, che prevede l'estensione dei centri di produzione onshore dei campi di Khurais, Mazajili, Abu Jifan, Ain Dar e Shedgum, diverse facility facenti parte dello scopo del lavoro sono state consegnate al cliente e restano da consegnare l'unità di water injection, l'unità di cogeneration e l'impianto a osmosi inversa;
• è in piena fase di esecuzione il progetto South Gas Compression Plants Pipeline Project relativo allo sviluppo dell'impianto di gas di Haradh (HdGP) situato nell'est del Paese, che prevede le attività di revisione dell'ingegneria di dettaglio sviluppata dal cliente, l'approvvigionamento di tutti i materiali a esclusione del tubo di linea per le linee in acciaio al carbonio fornito dal cliente, nonché la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning;
Sempre in Arabia Saudita:
≥ per conto di Petrorabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical) è stato raggiunto il completamento meccanico per il progetto Rabigh II inerente all'impianto di conversione delle nafte e al complesso per la produzione di composti aromatici e sono stati conclusi i lavori aggiuntivi aggiudicati nel secondo semestre del 2016 inerenti al pacchetto Utilities and Offsite Facilities.
pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni dei serbatoi, dei lavori stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di supporto delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour. È stato inoltre raggiunto il completamento meccanico sul progetto KNPC Package 4, che costituisce una variante del progetto della Raffineria Al-Zour, e che consiste in interconnessioni e modifiche a impianti esistenti, con la posa di pipeline e l'acquisto e installazione di nuove apparecchiature.
In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, sono terminate le attività di prefabbricazione presso la base di Rumailla. Il progetto prevede l'esecuzione di infield engineering, pre-fabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.
In Oman, per conto di Duqm Refinery e Petrochemical Industries Co Llc, proseguono le attività di ingegneria e approvvigionamento, e continuano le attività di costruzione relative al progetto Duqm Refinery package 3. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, commissioning e avviamento dei serbatoi situati a circa 80 chilometri a sud di Duqm, della condotta che li collega alla raffineria e delle infrastrutture per l'esportazione dei prodotti nel porto di Duqm.
In Cile, per conto del consorzio Caitan (Mitsui-Tedagua), sono state completate le attività di costruzione e sono iniziate le attività di commissioning relative al progetto Spence Growth Option per lo sviluppo di un impianto di dissalazione e trasporto dell'acqua nel nord del Cile. Il progetto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning e fornirà acqua desalinizzata alla miniera Spence, di proprietà della compagnia mineraria BHP, situata a 1.710 metri sul livello del mare.
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, sono concluse le attività di ingegneria e acquisto materiali, sono in corso di completamento le attività logistiche di consegna dei materiali, mentre in cantiere in parallelo alle attività per la costruzione delle infrastrutture sono in conclusione i lavori civili e sono in corso i lavori meccanici per le unità di impianto del progetto Tangguh LNG Expansion, che prevede la realizzazione del terzo treno GNL onshore del sito e dei servizi ausiliari, di un jetty GNL e le relative infrastrutture.
In Turchia, per conto di Star Refinery AS, è stata raggiunta la Provisional Acceptance dell'impianto sul progetto Aegean Refinery. Il contratto includeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova raffineria con un terminal marino composto da un jetty di importazione e due jetty di esportazione.
In Mozambico, per conto di Total (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019), sono in corso le attività di progettazione, approvvigionamento e sono state avviate le attività preliminari di costruzione per il progetto Mozambique LNG, che consiste nella realizzazione di un impianto GNL composto da due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione.
In Uganda, per conto di Yatra Africa (che sta sviluppando e gestendo l'investimento per conto del Governo ugandese), si sta realizzando un FEED per una raffineria grass roots a Hoima con relativa pipeline di oltre 200 chilometri e stoccaggio remoto nei pressi di Kampala. La raffineria si inserisce all'interno del più ampio progetto ugandese che mira a sfruttare al meglio i giacimenti recentemente scoperti nella regione di Albertine Graben vicino al Lago Albert.
In Serbia, per conto di Infrastructure Development and Construction (IDC), sono progredite le attività di progettazione, di costruzione e posa per il progetto Transmission Gas Pipeline (Interconnector) Border of Bulgaria-Border of Hungary.
In Russia, per conto di Gazpromneft, sono in corso le attività di progettazione, approvvigionamento e allestimento cantiere per la realizzazione di un'unità di recupero zolfo per la raffineria di Mosca.
Il mercato FPSO si conferma in volumi, pur con le incertezze di questo periodo che hanno portato a posticipare parte delle iniziative nel 2021. Diversi studi di fattibilità, FEED e gare per contratti EPC sono attualmente in corso e le compagnie petrolifere esprimono fiducia nell'approvare le decisioni finali di investimento (FID) entro la fine del 2020-inizi del 2021. Nel primo semestre del 2020 la più importante iniziativa è stata Gato do Mato per Shell Brasile, attualmente in corso.
Il mercato FLNG/FSRU mostra un possibile sviluppo per l'FLNG nell'offshore di Israele, e resta in espansione per l'FSRU, tecnologia richiesta dai nuovi clienti GNL. In particolare l'Asia rimane il principale mercato per quel tipo di unità, ma vediamo anche piccoli progetti nel Mediterraneo.
I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitoria, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 60.000 barili.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2020.
In Indonesia, per conto di Eni East Sepinggan Ltd, è in corso di realizzazione il progetto Merakes Development, che prevede l'ampliamento della capacità produttiva dell'unità FPU del campo gas Jangkrik. Le attività di ingegneria e di procurement sono sostanzialmente concluse e sono in fase di completamento le attività di prefabbricazione dei moduli presso la Yard di Karimun e al contempo è iniziata la campagna di attività offshore, a bordo della FPU.
In Russia, per conto di Arctic LNG2 Llc, in joint venture con RHI Russia BV (società affiliata di Renaissance Heavy Industries Llc), sono in corso le attività relative al progetto Arctic LNG 2 - GBS per la realizzazione di tre impianti per la produzione di gas naturale liquefatto che saranno installati su delle strutture di supporto e stoccaggio in cemento armato. Lo scopo del contratto include le attività di progettazione, approvvigionamento, costruzione, trasporto in galleggiamento e installazione di tre strutture di supporto e stoccaggio in cemento. La costruzione sarà eseguita in Murmansk in un cantiere messo a disposizione da Novatek e successivamente le strutture verranno trasportate e installate a Gydan in Russia. Inoltre, sono iniziate le attività di approvvigionamento e allestimento dei cantieri per il progetto Arctic LNG 2 - Topsides, che comprende la progettazione, l'approvvigionamento e la fabbricazione dei moduli superiori degli impianti dei treni di liquefazione di gas naturale che saranno installati sulle tre strutture di supporto e stoccaggio in cemento armato (GBS).
Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del primo semestre 2020 hanno inoltre operato:
Negli Emirati Arabi, per conto di Eni, prosegue la fornitura dei servizi per le attività di lay-up e preservazione della FPSO Firenze in attesa dei lavori di ammodernamento per una rilocazione dell'unità in un campo petrolifero offshore in Nigeria.
Infine, in Angola, per conto di Total, proseguono i servizi di operations e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata di sette anni più ulteriori otto opzionali.
A giugno 2020 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di tredici mezzi, così suddivisi: cinque unità ultra deep-water/deep-water per operazioni oltre i 3.300 piedi di profondità (le drillship Saipem 10000 e Saipem 12000, i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), cinque high specification jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9), due standard jack-up per attività fino a 300 piedi (Perro Negro 4 e Perro Negro 5) e un barge tender rig (Saipem TAD). Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà a eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9, unità di proprietà di terzi, noleggiate e operate da Saipem.
La situazione eccezionale vissuta nel primo semestre dovuta a un significativo calo del prezzo del petrolio e allo scoppio della pandemia COVID-19 ha portato a un cambiamento dello scenario di mercato; per queste ragioni il semisommergibile Scarabeo 7 e il barge tender assisted rig (Saipem TAD) attesi di poter potenzialmente beneficiare di una graduale ripresa nello scenario di mercato pre-shock, sono stati completamente svalutati e verranno avviati allo smantellamento nella seconda parte dell'anno, insieme al jack-up Perro Negro 2, interamente svalutato nel 2016.
Nel corso del semestre la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (sia nel Mediterraneo, sia nel Mar Rosso), in Angola, in Mozambico, in Messico e in Medio Oriente.
La prima parte dell'esercizio si è aperta, in coerenza con la chiusura del 2019, in un clima di moderato ottimismo per una possibile ripresa del mercato sul medio termine. Il quadro si è poi modificato in modo estremamente significativo partendo dalla fine di febbraio per via di tensioni tra i Paesi produttori di petrolio e lo scoppio dell'epidemia COVID-19. La combinazione di questi eventi ha portato a un repentino calo del prezzo del petrolio (sceso anche sotto i 20 dollari al barile e con quotazioni dei futures negative) e a un crollo della domanda sul brevemedio periodo. La conseguente reazione da parte delle Oil Company è stata una significativa revisione dei piani di investimento che troverà effetto in particolare dalla seconda parte dell'esercizio. Si sono quindi registrati alcuni casi di cancellazione di contratti già assegnati e di sospensioni di attività con posticipo al 2021.
Per via degli shock sul mercato menzionati in precedenza l'attività di scrap di impianti di perforazione ha preso nuovo vigore; nel primo semestre dell'esercizio infatti circa 20 impianti, circa il 3% dell'intera offerta mondiale, sono stati definitivamente ritirati. La dimensione della ripresa del retirement si coglie tenendo presente che nei soli primi sei mesi dell'esercizio sono stati ritirati dal mercato un numero di impianti paragonabile a quanto accaduto in tutto il 2019 e che tra di essi vi sono state anche drillship ultra-deep water consegnate nel 2010 e 2011, quindi appartenenti alla fascia di punta dell'offerta.
Il numero degli impianti in fase di completamento nei cantieri navali è, seppur in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, ancora piuttosto significativo: a giugno 71 nuove unità, infatti, sono in fase di realizzazione (45 jack-up, 8 semisommergibili e 18 drillship), di cui solo sei di esse risultano avere un impegno contrattuale per il loro utilizzo dopo la conclusione dei lavori di costruzione.
L'improvviso e inatteso calo del mercato ha colpito in generale tutti i principali contrattisti di perforazione, alcuni dei quali hanno visto ulteriormente aggravarsi la loro situazione patrimoniale e finanziaria in modo particolarmente significativo, tanto da dover ricorrere a operazioni di ristrutturazione dell'esposizione debitoria.
L'elevato numero di nuove unità in costruzione, il retirement che ha interessato parte della flotta esistente (e che probabilmente continuerà a registrarsi), uniti alla debolezza finanziaria che accumuna molti contrattisti, rappresentano modifiche strutturali del segmento Drilling Offshore che potranno avere effetti significativi nel medio-lungo periodo.
Nel corso del primo semestre del 2020 non sono state registrate acquisizioni di nuovi progetti. L'improvviso cambiamento dello scenario di mercato spiegato nel precedente paragrafo ha portato al posticipo e alla cancellazione di importanti progetti target, diminuendo in modo significativo le possibilità di acquisire ulteriori contratti.
Gli investimenti sostenuti nel corso del primo semestre del 2020 hanno riguardato interventi di rimessa in classe e di adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione finalizzata al rinnovo della certificazione di classe vi è stato in particolare la drillship Saipem 10000.
Nel corso del primo semestre del 2020 la gestione delle già menzionate problematiche legate alla pandemia COVID-19 ha coinvolto tutta la flotta Drilling Offshore di Saipem. Sono state messe in atto una serie di azioni per la gestione dell'emergenza, quali ad esempio: piani di emergenza, revisione delle turnazioni, test pre-imbarco e programmazione delle quarantene relative al personale operativo in coerenza con le normative dei vari Paesi dove hanno avuto luogo i progetti. Grazie a queste azioni, che hanno riguardato tutti gli impianti, si è riusciti a garantire una sostanziale continuità operativa, pur dando priorità alla salute e alla sicurezza, come dimostra il fatto che non si è registrato alcun caso di positività al COVID-19 a bordo della flotta.
Nel corso del primo semestre del 2020 le unità drilling offshore di Saipem hanno completato 41 pozzi (di cui 23 work-over), per un totale di 60.185 metri perforati. La flotta è stata impegnata nel seguente modo:
definizione dei piani del cliente; il semisommergibile Scarabeo 5 ha continuato a operare in Angola per conto di Eni;
Gli impianti Scarabeo 7 e Perro Negro 2, rispettivamente in stacking in Malesia e negli Emirati Arabi Uniti, sono stati avviati all'alienazione per scrap.
L'utilizzo dei mezzi navali durante il primo semestre del 2020 è stato il seguente:
| Primo semestre 2020 | ||
|---|---|---|
| (N. giorni) | venduti | non operativi |
| 182 | - | |
| - | 182 (1) | |
| 105 | 77 (1) | |
| 127 | 55 (1) | |
| 95 | 87 (2) | |
| 182 | - | |
| - | 182 (1) | |
| 182 | - | |
| 182 | - | |
| 182 | - | |
| 182 | - | |
| 182 | - | |
| 174 | 8 (2) | |
| - | 182 (2) | |
| - | 182 (1) | |
(1) Giorni in cui il mezzo è stato inattivo senza contratto.
(2) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e/o approntamento.
A giugno 2020 la flotta Drilling Onshore si compone di ottantasei unità, di cui ottantatrè di proprietà, e tre di terzi in gestione a Saipem. Le aree di presenza operativa sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia e Argentina), il Medio Oriente (Arabia Saudita e Kuwait), il Kazakhstan, l'Italia e l'Africa (Congo e Marocco).
Nel corso del primo semestre del 2020 il volume complessivo di investimenti nelle perforazioni terra da parte delle compagnie petrolifere ha evidenziato un decremento rispetto all'esercizio 2019, in un quadro industriale globale caratterizzato dalla crisi economica innescata dalla pandemia COVID-19 e dalla caduta del prezzo del petrolio.
Si sono profilate nette revisioni al ribasso degli investimenti nel settore upstream che nell'anno in corso caleranno di quasi un terzo rispetto ai livelli del 2019. Il ritardo nell'assegnazione dei nuovi contratti e il rallentamento di quelli già in corso hanno portato al fermo di numerosi mezzi e alcuni operatori hanno applicato la causa di forza maggiore.
Nel Nord America, già penalizzata da costi di esplorazione e produzione mediamente elevati, l'attività di perforazione, in termini di spending e rig attivi, ha riportato una flessione rispetto al 2019, dove si è verificato un calo dell'attività di perforazione per quanto concerne sia l'operatività dei mezzi che le rate giornaliere.
Anche nel mercato internazionale, quello in cui opera Saipem, l'attività complessiva nel corso del primo semestre del 2020 ha risentito in modo evidente del rallentamento economico. Tutte le aree geografiche hanno ridotto gli investimenti rispetto allo scorso anno, mentre per quanto concerne gli impianti attivi l'unica area a subire in maniera meno sensibile gli effetti della crisi è il Medio Oriente dove il Kuwait mantiene l'operatività dei mezzi pressoché invariata, al contrario dell'Arabia Saudita che registra una riduzione sostanziale delle unità di perforazione.
In America Latina l'attività di drilling ha evidenziato, in termini di spending e di numero di impianti, livelli di forte decrescita rispetto al 2019, in particolar modo in Argentina che rappresenta quasi il 30% del mercato regionale. Anche per quanto riguarda le altre aree in cui Saipem è presente (Europa e Africa), sia i livelli di spesa che l'attività dei mezzi risultano in diminuzione.
Gli investimenti realizzati nel corso del primo semestre del 2020 hanno riguardato upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti. Sono stati inoltre effettuati interventi di miglioramento e integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti.
Nel corso del primo semestre del 2020 non sono state registrate acquisizioni di nuovi progetti.
Nel primo semestre del 2020 sono stati completati 94 pozzi (di cui 8 work-over), per un totale di 283.085 metri perforati.
Saipem ha operato, nelle seguenti aree:
cliente seguito pandemia; in Italia le attività di preparazione di un impianto per lavori per conto di Eni sono state congelate a seguito della decisione da parte del cliente di posticipare l'avvio dei lavori, inizialmente per ragioni strategiche, poi per la pandemia. Sono in corso delle discussioni per un eventuale rilascio dell'impianto prima della scadenza contrattuale.
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio semplice degli impianti pari al 51,3% (59,4% nel corrispondente periodo del 2019). Considerando come pesi di riferimento le caratteristiche tecniche della flotta, l'utilizzo medio ponderato degli impianti è pari al 62,6% (67,9% nel corrispondente periodo del 2019). Nella regione che fa riferimento a Europa, Medio Oriente e Africa il numero di impianti presenti al 30 giugno 2020 è pari a 36. Inoltre, è stato utilizzato 1 impianto di terzi in Congo. In America Latina il numero di impianti presenti al 30 giugno 2020 è pari a 47. Inoltre sono stati utilizzati 2 impianti di terzi in Perù.
L'esplosione della pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem, anche in considerazione della drastica riduzione dei prezzi delle principali materie prime energetiche (in primis gas e petrolio) registrata nel primo semestre del 2020. In particolare, il prezzo del petrolio è crollato nel corso del primo e del secondo trimestre a causa principalmente dell'improvvisa caduta dei consumi, conseguente alle restrizioni alle attività produttive e alla mobilità delle persone introdotte dai vari governi per contenere l'epidemia, a cui si è aggiunto l'effetto della "guerra di prezzi" tra i principali Paesi produttori. La graduale riapertura delle attività produttive nelle principali economie mondiali, insieme agli accordi tra OPEC e Russia sul contenimento della produzione, hanno determinato un parziale ribilanciamento della domanda e dell'offerta, con un recupero – verso la fine del semestre – delle quotazioni del petrolio; quotazioni che, peraltro, restano comunque significativamente al di sotto dei livelli di inizio 2020 e delle previsioni in allora formulate.
Fin dall'inizio del manifestarsi della pandemia Saipem ha avviato un'approfondita analisi, tuttora in corso in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove Saipem maggiormente opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato.
In linea con le puntualizzazioni fatte da ESMA (European Securities and Markets Authority) nel Public Statement del 20 maggio 2020, in cui è sottolineata la necessità per gli emittenti di fornire informazioni aggiornate utili agli investitori per riflettere adeguatamente l'impatto del COVID-19 (sulla posizione finanziaria, sulla performance, sui flussi di cassa e sull'identificazione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti gli emittenti al momento della preparazione delle relazioni finanziarie intermedie), vengono di seguito riportate le considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle misure di mitigazione poste in essere.
In merito a potenziali scenari di stress finanziario, la funzione Finanza di Saipem SpA effettua un monitoraggio costante e completo della liquidità di Gruppo, corrente e prospettica. Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatico.
L'indebitamento finanziario del Gruppo Saipem si sviluppa su un orizzonte di medio-lungo termine con una limitata concentrazione delle scadenze negli esercizi 2020 e 2021.
Le scadenze relative ai tre prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 30 giugno 2020 sono previste negli esercizi 2022, 2023 e 2025.
Un ulteriore margine di sicurezza è rappresentato dalla disponibilità di una linea Revolving Credit Facility ("RCF") da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023, ad oggi mai utilizzata.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato in data 22 aprile 2020 il rinnovo per un anno del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme (il "Programma EMTN"), istituito con delibera del 27 aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. L'importo complessivo attualmente outstanding delle obbligazioni emesse nell'ambito del Programma EMTN, da Saipem Finance International BV ("SFI"), è pari a 2 miliardi di euro, di cui 500 milioni di euro a fronte del prestito obbligazionario emesso in data 15 luglio 2020 con scadenza 15 luglio 2026.
Tenuto conto del peggioramento delle dinamiche economiche-finanziarie come conseguenza della pandemia e della riduzione del prezzo del greggio, un'attenzione particolare è riservata alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali, (ii) strumenti derivati di copertura e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.
Per Saipem l'impatto potenzialmente più rilevante è connesso al rischio di insolvenza in merito ai crediti commerciali; rischio che viene costantemente monitorato e valutato centralmente dalla funzione Finanza di Saipem SpA mediante il monitoraggio degli indicatori di rischio e della Probability of default del cliente proveniente da info provider terzi.
Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza di Saipem sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere, mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.
In merito alla determinazione del valore recuperabile degli asset non finanziari impiegati dal Gruppo nella realizzazione dei progetti, come previsto dalla metodologia di impairment approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, i flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima e considerando le attese future del Management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati.
La metodologia adottata dal Gruppo risulta idonea anche in condizioni di emergenza come la presente e comporta una rivalutazione delle assunzioni sottostanti al test.
I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2020-2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio 2020, aggiornati utilizzando le migliori stime ad oggi disponibili e approvati dal Consiglio di Amministrazione il 16 luglio 2020. A seguito delle variazioni del contesto di mercato determinati dalla pandemia COVID-19 sono stati aggiornati i valori di EBITDA e Capex delle divisioni oltre agli altri parametri necessari alla definizione dei flussi come i tassi di cambio, le ipotesi di evoluzione del circolante, il tax rate e gli oneri finanziari. Si precisa al riguardo che l'aggiornamento dei valori di EBITDA e Capex, nonché degli altri parametri rilevanti, discende dalla revisione delle stime dell'andamento prospettico della performance delle divisioni, conseguente essenzialmente al fenomeno della pandemia che, come detto, ha inciso negativamente sui principali fenomeni che incidono sulla redditività delle attività di Saipem, come più puntualmente indicato nel seguito.
Con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e ad (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
L'enforceability dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante le attuali condizioni di incertezza diviene quindi necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.
Inoltre, è stata rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal").
Relativamente alle attività contrattuali da valutazione nelle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over the time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
A tal fine, Saipem ha identificato tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:
Al fine di controbilanciare le tipologie di costo legate all'evento COVID-19 sopra descritte, la Società ha realizzato un piano di contenimento dei costi opex e capex per il 2020 di circa 400 milioni di euro.
Per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come la pandemia COVID-19 stia continuando a destabilizzare molti settori industriali a livello globale, in ragione del prolungamento della diffusione del virus in alcune regioni sviluppate (tra cui gli Stati Uniti) e della diffusione in regioni meno ricche, che in una prima fase erano state poco colpite. Il settore dell'energia è uno dei più impattati dalla pandemia a causa principalmente del calo della domanda globale. I principali analisti proiettano scenari di prezzo del petrolio, nel medio periodo, su livelli inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza, con un effetto negativo anche nei prossimi anni su tutto il comparto Oil&Gas e, in misura maggiore, sui contrattisti e sulle società di servizi focalizzate sull'Upstream (Drilling Onshore e Offshore ed E&C Offshore).
Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.
Va inoltre osservato che per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a giugno 2020, è caratterizzato per oltre il 70% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).
L'evolversi a livello mondiale del contagio e il perdurare dello stesso potrebbe produrre effetti più o meno rilevanti sulle attività commerciali e operative delle divisioni e conseguentemente sui valori economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo, anche alla luce di quanto segue:
Infine, a inizio luglio 2020, più del 78% dei rischi attivi legati alla pandemia COVID-19 è stato quantificato e il valore atteso di tali rischi è inferiore all'8% circa del valore atteso totale di tutti i rischi associati ai progetti Saipem.
Risultati economici
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 | Var. % |
| 9.099 | Ricavi della gestione caratteristica | 4.519 | 3.675 | (19,0) |
| 11 | Altri ricavi e proventi | 6 | 2 | |
| (6.232) | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (3.094) | (2.550) | |
| (62) | Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (22) | (5) | |
| (1.670) | Costo del lavoro | (835) | (851) | |
| 1.146 | Margine operativo lordo (EBITDA) | 574 | 271 | (52,8) |
| (690) | Ammortamenti e svalutazioni | (312) | (982) | |
| 456 | Risultato operativo (EBIT) | 262 | (711) | n.s. |
| (210) | Proventi (oneri) finanziari netti | (101) | (95) | |
| (18) | Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (38) | 10 | |
| 228 | Risultato prima delle imposte | 123 | (796) | n.s. |
| (130) | Imposte sul reddito | (77) | (74) | |
| 98 | Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | 46 | (870) | n.s. |
| (86) | Risultato di competenza di terzi azionisti | (32) | (15) | |
| 12 | Utile (perdita) del periodo | 14 | (885) | n.s. |
I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del primo semestre del 2020 ammontano a 3.675 milioni di euro.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 271 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 982 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel primo semestre del 2020 è pari a una perdita di 711 milioni di euLe aree geografiche in cui si rileva la maggiore esposizione al rischio, pur con situazioni differenziate sulle diverse divisioni, sono l'Europa, la Russia e il Caspio, nelle quali si concentra più del 40% dei rischi attivi riconducibili alla pandemia COVID-19.
Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica del prezzo attuale e prospettico del greggio, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 può, in base alle informazioni ad oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.
I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem del primo semestre del 2020 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
I risultati della Divisione XSIGHT non vengono comunicati separatamente al mercato, ma inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico.
ro. I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.
Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 95 milioni di euro, in diminuzione di 6 milioni di euro come conseguenza di minori costi di copertura e minori oneri per differenze cambio, nonché minori oneri derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 9, effetto in parte mitigato dall'aumento degli oneri derivanti dal riacquisto di obbligazioni con scadenza 2021 e dalla gestione delle linee di credito locali.
Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è positivo per 10 milioni di euro, principalmente per effetto del risultato positivo di commesse eseguite in società in joint venture valutate al patrimonio netto.
Il risultato prima delle imposte si attesta a una perdita di 796 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 74 milioni di euro.
Il risultato netto registra una perdita di 885 milioni di euro (utile di 14 milioni di euro nel primo semestre del 2019), e sconta rispetto al risultato netto adjusted i seguenti special items:
≥ svalutazioni di immobilizzazioni materiali della Divisione Drilling Offshore per 590 milioni di euro, di cui 257 milioni di euro già registrati nel primo trimestre del 2020, derivanti dal test di impairment per effetto dell'incremento del tasso di attualizzazione dei flussi di cassa di 1,6 punti percentuali, nonché per la revisione dei flussi di piano e delle rate di lungo termine;
circolante, nonché del diritto d'uso di un bene di terzi per 99 milioni di euro;
Di seguito si dettagliano le voci del reporting impattate dagli special item nel primo semestre 2020 e nel primo semestre 2019:
≥ svalutazione di immobilizzazioni materiali e relativo
| 2019 2019 2020 (milioni di euro) 9.099 Ricavi 4.519 3.675 34 Svalutazione circolante - - 9.133 Ricavi adjusted 4.519 3.675 Esercizio Primo semestre 2019 2019 2020 (milioni di euro) 456 Risultato operativo (EBIT) 262 (711) 153 Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 46 753 609 Risultato operativo (EBIT) adjusted 308 42 Esercizio Primo semestre 2019 2019 2020 (milioni di euro) 12 Utile (perdita) del periodo 14 (885) 153 Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 46 753 165 Utile (perdita) del periodo adjusted 60 (132) |
Esercizio | Primo semestre | |
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Drilling Onshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted | 17 | 23 | 13 | (11) | 42 |
| Oneri da riorganizzazione (1) | - | - | - | - | - |
| Impairment | - | - | 590 | - | 590 |
| Svalutazioni asset | 40 | 19 | 13 | 7 | 79 |
| Svalutazione circolante (1) | - | 7 | 11 | 2 | 20 |
| Chiusura contenziosi (1) | - | 20 | - | - | 20 |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) | 15 | 14 | 9 | 6 | 44 |
| Totale special items | (55) | (60) | (623) | (15) | (753) |
| EBIT | (38) | (37) | (610) | (26) | (711) |
(1) Totale 84 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 355 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 271 milioni di euro.
| E&C | E&C | Drilling | Drilling | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Offshore | Onshore | Offshore | Onshore | Totale |
| EBIT adjusted | 180 | 73 | 49 | 6 | 308 |
| Oneri da riorganizzazione (1) | 6 | 11 | 4 | 4 | 25 |
| Impairment | - | - | - | - | - |
| Svalutazioni asset | - | - | 14 | - | 14 |
| Svalutazione circolante (1) | - | - | 7 | - | 7 |
| Totale special items | (6) | (11) | (25) | (4) | (46) |
| EBIT | 174 | 62 | 24 | 2 | 262 |
(1) Totale 32 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 606 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 574 milioni di euro.
L'impatto sul risultato netto è pari all'impatto sull'EBIT.
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 | Var. % |
| 9.133 | Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 4.519 | 3.675 | (18,7) |
| 11 | Altri ricavi e proventi | 6 | 2 | |
| (6.234) | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (3.087) | (2.487) | |
| (62) | Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (22) | (5) | |
| (1.622) | Lavoro e oneri relativi | (810) | (830) | |
| 1.226 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 606 | 355 | (41,4) |
| (617) | Ammortamenti e svalutazioni | (298) | (313) | |
| 609 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 308 | 42 | (86,4) |
| (210) | Oneri finanziari netti | (101) | (95) | |
| (18) | Proventi netti su partecipazioni | (38) | 10 | |
| 381 | Risultato prima delle imposte adjusted | 169 | (43) | n.s. |
| (130) | Imposte sul reddito | (77) | (74) | |
| 251 | Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted | 92 | (117) | n.s. |
| (86) | Risultato di competenza di terzi azionisti | (32) | (15) | |
| 165 | Utile (perdita) del periodo adjusted | 60 | (132) | n.s. |
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 | Var. % |
| 9.133 | Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 4.519 | 3.675 | (18,7) |
| (7.940) | Costi della produzione | (3.930) | (3.269) | |
| (222) | Costi di inattività | (108) | (188) | |
| (150) | Costi commerciali | (76) | (82) | |
| (38) | Costi di ricerca e sviluppo | (14) | (15) | |
| (2) | Proventi (oneri) diversi operativi netti | 2 | (2) | |
| (172) | Spese generali | (85) | (77) | |
| 609 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 308 | 42 | (86,4) |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel primo semestre del 2020 ricavi della gestione caratteristica per 3.675 milioni di euro, con un decremento di 844 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2019; la contrazione di attività interessa tutte le divisioni, causata dal rallentamento dei progetti per effetto della pandemia e dallo slittamento di alcune attività concordato con i clienti.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 3.269 milioni di euro, con una riduzione di 661 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2019, coerentemente con la riduzione dei ricavi.
I costi di inattività sono aumentati di 80 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2019, principalmente a causa dello slittamento al 2021 di alcuni progetti della Divisione Engineering & Construction Offshore. I costi commerciali, pari a 82 milioni di euro, registrano un incremento di 6 milioni di euro, a causa del prolungarsi dello sforzo commerciale in corso.
Le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 15 milioni di euro, sono pressoché in linea con il primo semestre del 2019. Le spese generali, pari a 77 milioni di euro, sono diminuite di 8 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2019 per effetto delle iniziative di riduzione costi avviate a valle della pandemia.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| 3.841 | Ricavi della gestione caratteristica | 1.990 | 1.485 |
| (3.196) | Costo del venduto | (1.662) | (1.312) |
| 645 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 328 | 173 |
| (307) | Ammortamenti | (148) | (156) |
| 338 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 180 | 17 |
| (13) | Svalutazioni e oneri | (6) | (55) |
| 325 | Risultato operativo (EBIT) | 174 | (38) |
I ricavi del primo semestre del 2020 ammontano a 1.485 milioni di euro, in diminuzione del 25,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati in Africa del Nord, Africa Sub-Sahariana e Medio Oriente in parte compensati dall'aumento dei volumi nel Caspio e in Italia.
Il costo del venduto, pari a 1.312 milioni di euro, registra una riduzione di 350 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2019, pressoché in coerenza con i minori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2020 ammonta a 173 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi pari all'11,6%, in diminuzione rispetto ai 328 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, con un'incidenza sui ricavi pari al 16,5%.
Gli ammortamenti sono superiori di 8 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel medesimo periodo del 2019, principalmente per effetto dei maggiori ammortamenti del diritto d'uso di beni di terzi, relativi in particolare al noleggio di mezzi navali.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2020 registra una perdita di 38 milioni di euro ed è inclusivo della svalutazione del valore d'uso di un bene di terzi per 39 milioni di euro e costi per l'emergenza sanitaria CO-VID-19 per 16 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| 4.199 | Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 2.000 | 1.769 |
| (3.972) | Costo del venduto | (1.891) | (1.705) |
| 227 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 109 | 64 |
| (83) | Ammortamenti | (36) | (41) |
| 144 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 73 | 23 |
| (50) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (11) | (60) |
| 94 | Risultato operativo (EBIT) | 62 | (37) |
I ricavi adjusted del primo semestre del 2020 ammontano a 1.769 milioni di euro, in diminuzione dell'11,6% rispetto al corrispondente periodo 2019, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati in Medio Oriente.
Il costo del venduto, pari a 1.705 milioni di euro, registra una riduzione di 186 milioni di euro, rispetto al primo semestre del 2019, pressoché in coerenza con i minori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2020 ammonta a 64 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi pari al 3,6%, rispetto ai 109 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, pari al 5,5% dei ricavi.
Gli ammortamenti risultano pari a 41 milioni di euro, in aumento di 5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019, principalmente per effetto dei maggiori ammortamenti del diritto d'uso di beni di terzi, relativi in particolare a contratti di affitto di nuovi uffici per l'esecuzione delle commesse in portafoglio.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2020 registra una perdita di 37 milioni di euro e include la svalutazione di una base delle relative rimanenze di magazzino per 26 milioni di euro, a causa dell'assenza di prospettive commerciali nell'arco di piano, sopravvenienze passive in relazione a un giudizio pendente da tempo su un progetto ormai concluso, derivanti dall'attività di periodico monitoraggio legale dell'evoluzione del complessivo contenzioso per 20 milioni di euro e costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 14 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| 555 | Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 256 | 185 |
| (329) | Costo del venduto | (154) | (122) |
| 226 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 102 | 63 |
| (103) | Ammortamenti | (53) | (50) |
| 123 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 49 | 13 |
| (83) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (25) | (623) |
| 40 | Risultato operativo (EBIT) | 24 | (610) |
I ricavi del primo semestre del 2020 ammontano a 185 milioni di euro, in diminuzione del 27,7% rispetto al corrispondente periodo del 2019, per effetto principalmente della nave di perforazione Saipem 10000, interessata da lavori di rimessa in classe e delle piattaforme semisommergibili Scarabeo 7 e Scarabeo 9, la prima inattiva e la seconda in fase di demobilizzazione nel corso del semestre; il decremento è stato in parte compensato dai maggiori ricavi derivanti dalla piena attività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5, inattiva nel corrispondente periodo del 2019, e del jack-up Sea Lion 7 che ha iniziato le attività di perforazione a inizio 2020.
Il costo del venduto, pari a 122 milioni di euro, registra una riduzione di 32 milioni di euro, coerentemente con la riduzione dei volumi rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2020 ammonta a 63 milioni di euro, pari al 34,1% dei ricavi rispetto ai 102 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, con un'incidenza sui ricavi pari al 39,8%. Tale riduzione è principalmente dovuta all'incremento dell'inattività parzialmente mitigato dal recupero di efficienza.
Gli ammortamenti ammontano a 50 milioni di euro, pressoché in linea rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2020 registra una perdita di 610 milioni di euro, e include: svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 590 milioni di euro derivanti dal test di impairment per effetto dell'incremento del tasso di attualizzazione dei flussi di cassa di 1,6 punti percentuali, nonché per la revisione dei flussi di piano e delle rate di lungo termine; svalutazioni di alcuni mezzi e delle relative rimanenze di magazzino per 24 milioni di euro, a causa delle mutate prospettive di utilizzo degli stessi, costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 9 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| 538 | Ricavi della gestione caratteristica | 273 | 236 |
| (410) | Costo del venduto | (206) | (181) |
| 128 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 67 | 55 |
| (124) | Ammortamenti | (61) | (66) |
| 4 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 6 | (11) |
| (7) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (4) | (15) |
| (3) | Risultato operativo (EBIT) | 2 | (26) |
I ricavi del primo semestre del 2020 ammontano a 236 milioni di euro, in diminuzione del 13,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019, per effetto della minore attività in Sud America e nel Caspio.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2020 ammonta a 55 milioni di euro, pari al 23,3% dei ricavi, in diminuzione rispetto ai 67 milioni di euro del primo semestre del 2019, pari al 24,5%.
Gli ammortamenti, pari a 66 milioni di euro, in aumento di 5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019, per l'entrata in operatività di un nuovo impianto in Argentina.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2020 registra una perdita di 26 milioni di euro e include la svalutazione di alcuni impianti e delle relative rimanenze di magazzino per 9 milioni di euro, in quanto la possibilità di utilizzo nel medio termine è prevista nulla o limitata, e costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 6 milioni di euro.
Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di periodo.
| 30.06.2019 | (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|---|
| 4.222 | Immobili, impianti e macchinari | 4.129 | 3.450 |
| 531 | Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 584 | 395 |
| 699 | Attività immateriali nette | 698 | 698 |
| 5.452 | 5.411 | 4.543 | |
| 3.038 | - Engineering & Construction Offshore | 3.023 | 2.870 |
| 629 | - Engineering & Construction Onshore | 594 | 554 |
| 1.218 | - Drilling Offshore | 1.232 | 594 |
| 567 | - Drilling Onshore | 562 | 525 |
| 77 | Partecipazioni | 106 | 118 |
| 5.529 | Capitale immobilizzato | 5.517 | 4.661 |
| 298 | Capitale di esercizio netto | (64) | 120 |
| (224) Fondo per benefici ai dipendenti | (246) | (239) | |
| - | Attività (passività) destinate alla vendita | - | - |
| 5.603 | Capitale investito netto | 5.207 | 4.542 |
| 3.991 | Patrimonio netto | 4.032 | 3.132 |
| 38 | Capitale e riserve di terzi | 93 | 50 |
| 1.043 | Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 | 472 | 901 |
| 531 | Passività finanziarie beni in leasing | 610 | 459 |
| 1.574 | Indebitamento finanziario netto | 1.082 | 1.360 |
| 5.603 | Coperture | 5.207 | 4.542 |
| 0,26 | Leverage ante IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) |
0,11 | 0,28 |
| Leverage post IFRS 16 | |||
| 0,39 | (indebitamento/patrimonio netto+capitale di terzi) | 0,26 | 0,43 |
| 1.010.977.439 | N. azioni emesse e sottoscritte | 1.010.977.439 | 1.010.977.439 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 72.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).
Il capitale immobilizzato si attesta al 30 giugno 2020 a 4.661 milioni di euro, con un decremento di 856 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. La variazione deriva da investimenti tecnici per 195 milioni di euro, da ammortamenti per 313 milioni di euro e svalutazioni per 669 milioni di euro, dalla riduzione dei diritti d'uso di beni di terzi pari a 68 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 10 milioni di euro e dall'effetto netto negativo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 12 milioni di euro.
Il capitale di esercizio netto aumenta di 184 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 64 milioni di euro al 31 dicembre 2019 a un saldo positivo di 120 milioni di euro al 30 giugno 2020.
Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 239 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2019 di 7 milioni di euro, per effetto dell'utilizzo del fondo degli oneri da riorganizzazione.
A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 665 milioni di euro, attestandosi, al 30 giugno 2020, a 4.542 milioni di euro, rispetto a 5.207 milioni di euro al 31 dicembre 2019.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, ammonta al 30 giugno 2020 a 3.132 milioni di euro, in diminuzione di 900 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. La diminuzione è riconducibile all'effetto negativo del risultato netto del periodo (870 milioni di euro), all'effetto negativo della distribuzione dei dividendi (69 milioni di euro), all'effetto negativo dell'acquisto di azioni (14 milioni di euro) e all'effetto negativo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 4 milioni di euro, all'effetto positivo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity (14 milioni di euro). L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 901 milioni di euro, registrando un incremento di 429 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (472 milioni di euro), principalmente dovuto all'entrata in piena operatività di progetti acquisiti nel 2019, al rallentamento dei progetti a causa degli effetti della pandemia e allo slittamento di alcune attività concordato con i clienti. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (459 milioni di euro) ammonta a 1.360 milioni di euro.
| 30.06.2019 | (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|---|
| (68) | Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | (69) | (64) |
| 623 | Debiti verso banche esigibili a lungo termine | 676 | 627 |
| 1.992 | Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 1.994 | 1.495 |
| 2.547 | Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 2.601 | 2.058 |
| (1.736) | Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.272) | (1.443) |
| (78) | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (87) | (83) |
| (1) | Denaro e valori in cassa | - | (2) |
| (32) | Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (178) | (199) |
| 311 | Debiti verso banche esigibili a breve termine | 359 | 540 |
| 32 | Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 49 | 30 |
| (1.504) | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | (2.129) | (1.157) |
| 1.043 | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 | 472 | 901 |
| 136 | Passività per leasing correnti | 141 | 130 |
| 395 | Passività per leasing non correnti | 469 | 329 |
| 1.574 | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | 1.082 | 1.360 |
La voce "Disponibilità liquide ed equivalenti" include: (i) disponibilità liquide pari a 425 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 175 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 4 milioni di euro su conti correnti soggetti a vincoli a fronte di dispute con alcuni fornitori, per un totale complessivo di 604 milioni di euro. Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. DEM/6064293/2006, si veda la nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| Utile (perdita) del periodo | 46 | (870) |
| Altre componenti del conto economico complessivo: | ||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge | 21 | 20 |
| - variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | 1 | - |
| - rivalutazione di piani a benefici dipendenti | - | (2) |
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | 9 | (6) |
| - effetto fiscale relativo alle altre componenti dell'utile complessivo | (4) | (4) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | 27 | (8) |
| Totale utile (perdita) complessivo del periodo | 73 | (862) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | 40 | (878) |
| - terzi azionisti | 33 | 16 |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2020 | 4.125 |
| Totale risultato complessivo di periodo | (862) |
| Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem | (10) |
| Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate | (59) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto di fair value dei piani di incentivazione | (14) |
| Acquisto interessenze di terzi | - |
| Aumento di capitale al netto oneri | - |
| Altre variazioni | 2 |
| Totale variazioni | (943) |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 30 giugno 2020 | 3.182 |
| Di competenza: | |
| - Gruppo Saipem | 3.132 |
| - terzi azionisti | 50 |
Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| 12 | Utile (perdita) del periodo di Gruppo | 14 | (885) |
| 86 | Risultato del periodo di terzi azionisti | 32 | 15 |
| a rettifica: | |||
| 882 | Ammortamenti e altri componenti non monetari | 375 | 941 |
| (2) | (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (5) | 1 |
| 243 | Dividendi, interessi e imposte | 132 | 146 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione | |||
| 1.222 | del capitale di periodo | 548 | 218 |
| 311 | Variazione del capitale di periodo relativo alla gestione | (21) | (203) |
| (275) | Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (108) | (151) |
| 1.257 | Flusso di cassa netto da attività operativa | 419 | (136) |
| (336) | Investimenti tecnici | (135) | (195) |
| (45) | Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | (35) | - |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda | |||
| 11 | e attività materiali | 10 | 1 |
| - | Altre variazioni relative all'attività di investimento | - | - |
| 887 | Free cash flow | 259 | (330) |
| (146) | Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa |
9 | (14) |
| 126 | Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | 3 | (380) |
| (127) | Rimborsi di passività per beni di leasing | (62) | (78) |
| - | Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | (16) |
| (77) | Flusso di cassa del capitale proprio | (77) | (10) |
| (65) | Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | (69) | 1 |
| 598 | FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO | 63 | (827) |
| 887 | Free cash flow | 259 | (330) |
| (127) | Rimborsi di passività per beni di leasing | (62) | (78) |
| - | Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | (16) |
| (77) | Flusso di cassa del capitale proprio | (77) | (10) |
| 4 | Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | (4) | 5 |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | |||
| 687 | ANTE PASSIVITÀ PER LEASING | 116 | (429) |
| (547) | Effetto prima applicazione IFRS 16 | (547) | - |
| (185) | Accensioni del periodo | (48) | 69 |
| 127 | Rimborsi di passività per beni in leasing | 62 | 78 |
| (5) | Differenze cambio e altre variazioni | 2 | 4 |
| (610) | Variazione passività per beni in leasing | (531) | 151 |
| 77 | VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | (415) | 278 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 72.
Il flusso di cassa netto da attività operativa negativo per 136 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti pari a 195 milioni di euro, e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 1 milione di euro, ha generato un free cash flow negativo per 330 milioni di euro.
I rimborsi di passività per beni in leasing hanno generato un effetto negativo per 78 milioni di euro; il flusso di cassa del capitale proprio è negativo per 10 milioni di euro, ed è relativo al pagamento dei dividendi. L'acquisto di azioni proprie ha generato un effetto negativo per 16 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto positivo per 5 milioni di euro.
Pertanto l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione negativa di 429 milioni di euro.
La variazione delle passività per beni in leasing ha generato un effetto complessivo negativo pari a 151 milioni di euro, dovuto all'effetto negativo della riduzione dei diritti d'uso di beni di terzi pari a 69 milioni di euro, dei rimborsi di passività per beni in leasing e dalle differenze cambio e altre variazioni per un totale di 82 milioni di euro.
La variazione del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, negativa per 203 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nel primo semestre 2020, negativa per 151 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati. Gli investimenti tecnici in attività materiali e immateriali ammontano a 195 milioni di euro.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24,0% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.
Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.
| 31.12.2019 | 30.06.2019 | 30.06.2020 | ||
|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | (milioni di euro) | 98 | (66) | (818) |
| Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito (al netto dell'effetto fiscale) |
(milioni di euro) | 210 | 141 | 155 |
| Utile (perdita) del periodo unlevered | (milioni di euro) | 258 | 75 | 663 |
| Capitale investito netto: | (milioni di euro) | |||
| - a inizio periodo | 5.742 | 5.524 | 5.603 | |
| - a fine periodo | 5.207 | 5.603 | 4.542 | |
| Capitale investito netto medio | (milioni di euro) | 5.475 | 5.564 | 5.073 |
| ROACE | (%) | 4,71 | 1,35 | (13,07) |
| ROACE operative | (%) | 4,71 | 1,35 | (13,17) |
Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.
| 30.06.2019 | 30.06.2020 | |
|---|---|---|
| Leverage ante IFRS 16 | 0,26 | 0,28 |
| Leverage post IFRS 16 | 0,39 | 0,43 |
Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.
Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione sulla gestione sono le seguenti:
margine operativo lordo è una grandezza economica intermedia e viene calcolato sommando gli ammortamenti al risultato operativo;
La visione di business sostenibile è un elemento fondamentale e caratterizzante le strategie di Saipem, che riguarda non solo la gestione delle operazioni in modo responsabile, ma anche la promozione del dialogo e delle relazioni con i propri stakeholder al fine di contribuire alla creazione di valore condiviso come fattore di sviluppo socioeconomico delle aree in cui opera.
In tale ottica la Società aderisce alle più importanti iniziative internazionali come il Global Compact delle Nazioni Unite volto a promuovere il rispetto di dieci principi fondamentali nel campo dei Diritti Umani e del Lavoro, della protezione ambientale e della lotta alla corruzione, con il fine di contribuire, nel proprio ruolo di business, al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) 2030.
L'identificazione e il coinvolgimento di tutti i portatori di legittimi interessi sono aspetti fondamentali della strategia di sostenibilità di Saipem. La trasparenza e il dialogo con tutti gli stakeholder sono gli strumenti attraverso i quali è possibile creare valore e reciproci benefici. Questo approccio generale è stato definito per consentire a Saipem una presenza duratura e un'efficace attuazione delle proprie attività nei territori.
Nonostante la pandemia generata dal virus SARS-COV-2, sono proseguite la maggior parte delle attività della Società sui vari fronti della Sostenibilità.
Nel corso del primo semestre del 2020 Saipem ha proseguito il coinvolgimento della comunità finanziaria, sempre più attenta alle tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) e di sostenibilità. In particolare la Società ha partecipato sia alle attività di associazioni di categoria come l'Animp (Associazione Nazionale di Impiantistica), finanziarie (Borsa Italiana) o professionali come il CSR Manager Network, sia a diversi incontri one-to-one con analisti e investitori, e ha proseguito l'organizzazione dei Saipem Open Talks lanciati nel 2019 come forma innovativa e trasparente di discussione con gli stakeholder, con eventi focalizzati su temi specifici come quello svoltosi sul gas e la transizione energetica incentrato sul progetto Mozambico, con la presenza di autorevoli esperti esterni.
Il posizionamento della Società nei confronti dei rating di sostenibilità è stato confermato dall'inclusione negli indici Euronext Vigeo Eiris denominati Europe 120 ed eurozone 120, che includono le 120 aziende europee che si distinguono per le migliori performance sui temi ESG tra quelle col maggior capitale flottante nell'Eurozona e in Europa oltre che dalle positive valutazioni ottenute dalle principali agenzie di rating e dalla confermata inclusione nel 2019 negli indici azionari di sostenibilità, come Dow Jones Sustainability Index (il cui assessment 2020 è stato completato) e FTSE4Good nel corso dello scorso anno.
Saipem ha pubblicato, approvato dal Consiglio di Amministrazione, il documento di comunicazione sulla sostenibilità del business "Making Change Possible: 4 Challenges for the Energy Transition", che illustra le strategie e le azioni portate avanti nelle quattro sfide sulle quali la Società gioca un ruolo fondamentale per la transizione energetica: il ruolo dell'innovazione nei nuovi scenari energetici; il contributo dato alla riduzione del carbon footprint dei propri clienti; la gestione in sicurezza delle persone e delle operazioni; la creazione di valore condiviso.
Il documento ha anche funzione di "Communication on Progress" (COP), requisito d mantenimento nel Global Compact.
In conformità al D.Lgs. n. 254/2016 sull'informativa non finanziaria degli enti di pubblica rilevanza, recepimento in Italia della Direttiva n. 95/2014, Saipem ha prodotto, anch'essa approvata dal CdA, la terza "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) 2019, documento informativo sull'andamento della gestione degli aspetti non finanziari collocato in una sezione distinta della relazione sulla gestione e che descrive le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend.
Per assicurare il massimo livello di affidabilità e credibilità delle informazioni non finanziarie rilasciate al pubblico e alle autorità ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016, Saipem ha esteso l'ambito 2020 del Sistema di Controllo Interno sull'informativa non finanziaria, uno strumento a supporto della solidità e affidabilità del reporting non finanziario.
Saipem ha avviato anche la preparazione – con pubblicazione prevista nel secondo semestre 2020 – del terzo documento sul Climate Change, redatto seguendo le linee guida della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD) del Financial Stability Board del G20 e che contiene la descrizione di analisi, politiche, strategie, azioni, metriche, gestione dei rischi e delle opportunità e iniziative tecnologiche al fine di evidenziare gli impatti sul proprio business degli scenari legati al cambiamento climatico e al proprio ruolo nella transizione energetica.
Infine, il 30 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il "Saipem Modern Slavery Statement 2019" che descrive le politiche e le azioni intraprese dal Gruppo per misurare e rafforzare i sistemi e i processi per assicurare il rispetto dei Diritti Umani e dei diritti dei lavoratori e per prevenire forme di schiavitù moderna e traffico di esseri umani nelle proprie attività dirette e lungo la catena di fornitura.
Tutti i documenti sopra citati sono disponibili nella sezione Sostenibilità del sito internet della Società www.saipem.com.
L'innovazione tecnologica è sempre stata per Saipem uno dei più significativi pilastri strategici. L'industria Oil&Gas necessita oggigiorno di rivedere significativamente il proprio focus per far fronte sia alle sfide imminenti che a quelle future e Saipem si pone in tale contesto come "Innovative Global Solution Provider" del settore energetico.
Gli sforzi di innovazione mirano alla sintesi fra l'urgenza di fornire concrete soluzioni nel breve termine, principalmente richieste dai progetti commerciali in corso, e la necessità di sviluppare soluzioni che riflettano le sfide che derivano dall'evoluzione dei macro-scenari. In quest'ultimo ambito, l'innovazione tecnologica risulta essere una delle leve chiave per accompagnare verso l'obiettivo di una progressiva ed efficace decarbonizzazione dell'energia.
Il modello considera due dimensioni: una "evolutiva", che mira al miglioramento dell'efficienza e l'altra "dirompente" per condurre nel futuro. Per questo secondo aspetto abbiamo creato la "Fabbrica dell'Innovazione" che promuove una cultura innovativa e collaborativa all'interno e all'esterno dell'azienda, promuovendo progetti di "open innovation" con importanti attori tecnologici, start-up o spin-off accademici. L'innovazione "evolutiva" in ambito tradizionale delle nostre divisioni è descritta in dettaglio nel seguito.
Come introduzione, si riporta un breve cenno riguardo l'effetto sulle attività di innovazione causato dalla pandemia in questo primo semestre e di tutto ciò che ha comportato; l'intensità delle nostre attività di innovazione non ne ha risentito particolarmente malgrado qualche misura di efficienza sia stata attuata sulla spesa Opex e alcuni progetti tecnologici Capex siano stati leggermente rifasati nel tempo in accordo con la politica societaria sugli investimenti. Alcune attività sono state anche rifasate causa una disponibilità solo parziale di alcuni partner di co-sviluppo e della supply chain.
Nella prima metà del 2020 il nuovo modello organizzativo della Divisione Engineering & Construction Offshore si è completato anche nella gestione dei processi di innovazione, per le linee di business "Core Market", "Green" e "Solutions". Per rispondere meglio alla transizione energetica e ai forti cambiamenti dello scenario globale, sono state condotte analisi sull'adeguatezza strategica delle tecnologie offshore e sulla recente evoluzione delle tecnologie, portando anche a ottimizzazioni del portafoglio e riduzione dei costi.
All'interno della linea di business "Solutions", dopo il primo contratto "Life of Field" per un drone di intervento subacqueo, assegnato da Equinor a Saipem, che copre 10 anni di servizio e che coinvolge sia il nuovo Hydrone-R che il nuovo Hydrone-W, i programmi di sviluppo e industrializzazione della piattaforma Hydrone continuano.
Il primo veicolo Hydrone-R è stato testato intensivamente a mare nel "playground" Saipem davanti alla costa di Trieste, prima di essere consegnato per lavorare nel campo "Njord" di Equinor, al largo di Trondheim.
Il terzo veicolo della piattaforma è l'Hydrone-S, un avanzato veicolo autonomo subacqueo con intelligenza artificiale e capacità di residenza sottomarina che sfrutta alcune delle tecnologie già sviluppate da Shell sul suo prototipo "FlatFish" (per il quale Saipem ha firmato un accordo per la produzione industriale e la commercializzazione).
L'intera piattaforma Hydrone beneficerà anche di funzioni più avanzate che, combinate con reti wireless sottomarine, miglioreranno la capacità di ispezione continua e dettagliata e consentiranno una raccolta di dati più efficiente, introducendo capacità avanzate che hanno già attirato l'interesse di numerosi attori internazionali. A questo proposito è utile aggiungere che un rappresentante Saipem è stato ammesso nel comitato direttivo di SWiG (Subsea Wireless Group, una rete internazionale del settore Oil&Gas che promuove l'interoperabilità per le comunicazioni wireless sottomarine).
È utile segnalare che il sistema di salvataggio sottomarino sviluppato da Saipem in collaborazione con Drass, azienda leader nella tecnologia sottomarina con equipaggio e iperbarica, è stato selezionato dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento della SDO-SuRS (Special & Diving Operations - Submarine Rescue Ship), la nuova nave per il salvataggio dei sottomarini. Il sistema integra un veicolo a controllo remoto (ROV) di ultima generazione che funge da vettore per la navigazione e il controllo, con una capsula di salvataggio, che riporta l'equipaggio del sottomarino in superficie attraverso un habitat controllato in totale sicurezza.
Saipem sta sviluppando una piattaforma industriale per le cosiddette "soluzioni Subsea Factory", creando una filiera industriale attraverso una serie di accordi specifici (con Total, Siemens, Curtis Wrights, Veolia e altri fornitori di tecnologia). Questo sviluppo si adatta alla visione "All-Electric" dei campi, fatta di infrastrutture sottomarine collegate da linee elettriche e fibre ottiche, al posto dei complessi ombelicali elettroidraulici che azionano le valvole. Questo programma passa anche attraverso lo stoccaggio e iniezione di sostanze chimiche sott'acqua e dalle relative tecnologie attualmente in fase di industrializzazione e qualifica.
Mentre il programma SPRINGS™ per la desalinizzazione e l'iniezione dell'acqua in giacimento è in fase avanzata di qualificazione (insieme a Total e Veolia), altre tecnologie di processo sottomarino sono allo stadio di sviluppo. Tra queste HiSep™, la separazione sottomarina di CO2 in fase densa dall'olio, ora in fase di sperimentazione per Petrobras (proprietario della tecnologia), e la tecnologia Spoolsep per la separazione e la pulizia dell'acqua prodotta insieme all'olio, per la quale una terza fase di sviluppo congiunto è in discussione con diversi clienti.
Altre indagini sono in corso sulla gestione della sabbia e sui processi sottomarini per i giacimenti di gas, al fine di offrire soluzioni per il trasporto di gas pretrattato su distanze molto lunghe.
Nella linea di business "Green" è stato avviato il progetto AFLOWT, per testare la tecnologia eolica galleggiante HexaFloat di Saipem al largo dell'Irlanda, in un consorzio guidato dall'European Marine Energy Center (EMEC) e finanziato da Interreg North West Europe.
Nella linea di business "Core Market" le tecnologie per lo sviluppo dei giacimenti sottomarini si sono concentrate principalmente sui nuovi schemi di produzione, sulle soluzioni di riscaldamento attivo di sealine e sui nuovi materiali per flowline e riser per acque profonde. Per quanto riguarda i nuovi schemi produttivi, Saipem sta sfruttando le nuove tecnologie in grado di trasferire sul fondale i processi attualmente posti in superficie e/o collegandoli a strutture posizionate a distanze sempre maggiori, alimentandole anche con energia rinnovabile raccolta attorno al campo stesso. Questo è il caso della tecnologia "Windstream", basata sulla nostra soluzione "Hexafloat", un sistema eolico galleggiante che può fornire energia elettrica alle utility sottomarine o ai sistemi di distribuzione di energia del campo, con l'obiettivo di ridurre i costi dei collegamenti a lunghe distanze ("Long Subsea Tie-Backs").
Le spine dorsali di tali architetture sono i sistemi di distribuzione sottomarina di energia completamente elettrici e le nuove sealine, in particolare quelle riscaldate elettricamente. Tra queste ci sono la tecnologia "Heat Traced Pipe-in-Pipe", ulteriormente sviluppata per raggiungere distanze maggiori, alcune nuove soluzioni ottimizzate per il riscaldamento distribuito e la stazione "Local Heating", che è stata recentemente testata e per la quale è in preparazione un'ulteriore fase di qualifica. Saipem sta proponendo ai propri clienti queste tecnologie proprietarie in sistemi ottimizzati di "Long Subsea Tie-Back" integrando anche nuovi concetti per lo stoccaggio sottomarino di prodotti chimici e alcune tecnologie di processo sottomarino, al fine di garantire il flusso dei prodotti su lunghe distanze. Allo stesso tempo, vengono anche testate soluzioni per il monitoraggio del flusso, per garantire idealmente il monitoraggio in tempo reale laddove sono attese criticità.
Nell'area flowline e riser sono attualmente in fase di sviluppo nuovi materiali e soluzioni. È in corso la qualifica del rivestimento interno in plastica dei tubi, per estenderne l'applicazione a diversi metodi di installazione e/o alle linee di produzione, insieme alla valutazione per l'introduzione di materiali compositi su riser per 4.000 metri di profondità, compresa la nostra configurazione SIR (Single Independent Riser). Alcune di queste attività sono condotte in collaborazione con le principali società dell'Oil&Gas.
Sul lato più tradizionale il continuo miglioramento delle tecnologie per tubazioni metalliche sviluppate dal Pipeline Technology Center a Ploiesti (Romania) ha raggiunto un notevole tasso di successo nei progetti operativi. Dopo i recenti successi del progetto "Zohr" al largo dell'Egitto, alcune delle più recenti tecnologie di saldatura, NDT (Non Destructive Testing - test non distruttivi) e FJC (Field Joint Coating - rivestimento in campo del giunti) sono state applicate anche al programma di sviluppo del campo Liza in Guyana e in diversi progetti in Medio Oriente ("Barzan" in Qatar, "LTA 34-35" in Arabia Saudita, etc.), vale a dire nella saldatura di tubi clad, nella prefabbricazione dei giunti multipli a bordo di navi posatubi e nel processo di FJC.
Le attività di sviluppo a Ploiesti non hanno mostrato particolari rallentamenti a causa dell'epidemia di COVID-19. La sala di controllo istituita lo scorso anno presso il PTC ha infatti consentito al rappresentante del cliente in un progetto in Medio Oriente di partecipare, a distanza, alle qualifiche ufficiali del processo FJC.
Saipem, infatti, è coinvolta da alcuni anni in un programma di innovazione su larga scala che include anche l'automazione dei sistemi proprietari di rivestimento di giunti intelligenti che possono essere controllati (e gestiti) da remoto, i loro "Digital Twins" (gemelli digitali) e il simulatore di addestramento per saldatori SWS.
Nell'ambito della progettazione di sistemi subsea, la Divisione XSIGHT sta perseguendo alcune rilevanti iniziative per lo sviluppo di un'offerta di mercato integrata, volta al coinvolgimento dei clienti nelle fasi iniziali dei progetti, quali:
ze OLGA al fine di ridurre i requisiti e minimizzare i costi.
La Divisione Drilling Offshore si è dedicata allo sviluppo di nuove tecnologie di perforazione sottomarina per migliorare l'efficienza e la sicurezza delle operazioni di perforazione offshore: il progetto fa riferimento al sistema Neptune di riser shape monitoring.
La divisione è anche all'avanguardia nelle tecnologie utilizzabili per migliorare l'efficienza dei dispositivi di protezione personale; il concetto è di sfruttare sensori, ampiamente disponibili sul mercato, e usarli per ottenere maggiore sicurezza dove si opera. È stato finalizzato un prototipo di smart boot ora in fase di industrializzazione, mentre un progetto pilota su smart shirt è iniziato in collaborazione con il Politecnico di Milano con lo scopo di verificare fattibilità e potenzialità di tali sistemi.
Nell'ambito della digitalizzazione delle attività di perforazione, in collaborazione con Eni, è stato sviluppato un nuovo sistema virtuale portabile per il training immersivo e la simulazione operativa al fine di aumentare la conoscenza del mezzo e delle attrezzature di perforazione, il know-how operativo e la consapevolezza della sicurezza; il principale contributo di Saipem è stato la completa virtualizzazione di Scarabeo 8. A integrazione degli sforzi di virtualizzazione della flotta, Saipem 12000 0 è in fase di roll out, e un ulteriore rig verrà virtualizzato nel corso dell'anno; per aumentare la complessità del gemello digitale dello Scarabeo 8, la divisione ha inoltre lanciato un progetto pilota teso ad aggiungere ulteriori fonti e capacità di informazione ed estendere il programma anche ad altre piattaforme di punta.
Inoltre, dopo ampie verifiche del concetto, si è avviato un progetto implementativo sulla manutenzione predittiva da utilizzare sulle apparecchiature più critiche di Scarabeo 8; l'obiettivo è quello di rilevare le anomalie e proporre analisi "what if".
Infine si sta attivamente monitorando lo sviluppo di tecnologie potenzialmente dirompenti per l'industria della perforazione: BlowOut Preventer (BOP) elettrici e sistemi robotici. Mentre il primo consentirebbe di ottenere più sicurezza e più dati dal comportamento del BOP, il secondo è considerato un elemento fondamentale per l'adozione della perforazione autonoma.
La Divisione Drilling Onshore ha focalizzato i suoi sforzi nello sfruttamento in tempo reale dei dati provenienti da sensori installati sui land rig al fine di abilitare un processo decisionale informato del personale e raggiungere l'eccellenza operativa attraverso l'adozione di strumenti digitali. In particolare è stata adottata una Drilling Performance Dashboard a supporto del miglioramento delle performance operative in grado di facilitare un'analisi avanzata delle operazioni di drilling. Questa soluzione innovativa è attualmente implementata in Kuwait, con la visione di estenderne l'applicazione anche in altri Paesi del Medio Oriente, allo scopo di ridurre anche le relative emissioni GHG.
La Divisione Engineering & Construction Onshore e la Divisione XSIGHT hanno focalizzato i propri sforzi innovativi principalmente nella monetizzazione del gas naturale, sfruttando le solide competenze in materia per massimizzare l'efficienza dell'intera catena del valore. A tale riguardo è in corso un piano pluriennale per mantenere ai massimi livelli di competitività le tecnologie proprietarie.
Relativamente alla tecnologia fertilizzanti proprietaria "Snamprogetti™ Urea", le attività in corso includono:
Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di un pacchetto di processo proprietari per la liquefazione e la ri-gasificazione del gas naturale su piccola scala, che può diventare uno strumento flessibile anche per supportare la mobilità sostenibile nel prossimo futuro.
Inoltre, le divisioni e la consociata di Saipem Moss Maritime stanno lavorando a soluzioni alternative progettate per conformarsi all'attuale scenario di mercato, comprese le strutture LNG basate sulla tecnologia proprietaria Liqueflex™. Sono in corso le seguenti attività principali per le applicazioni citate:
Relativamente alle tecnologie per la produzione di componenti Alto Ottanici, le attività in corso della Divisione XSIGHT includono:
XSIGHT sta inoltre definendo la "performance" ambientale dei propri prodotti e delle "utility" licenziate mediante una metodologia standard LCA (Life Cycle Assessment) in grado di fornire ai clienti una valutazione quantitativa, affidabile e trasparente del loro potenziale impatto ambientale.
Nel medio-lungo termine, nell'ottica di una progressiva decarbonizzazione dell'energia e del contenimento complessivo delle emissioni di CO2, Saipem sta perseguendo numerose e diversificate azioni:
Nel settore delle energie rinnovabili a terra, gli sforzi tecnologici sono indirizzati prevalentemente sul solare concentrato e le bio-raffinerie. Inoltre, la Divisione XSIGHT ha recentemente firmato un accordo con KiteGen Research per lo sviluppo di un dispositivo innovativo che genera elettricità dai venti di alta quota, utilizzando aquiloni; il concetto può essere esteso anche ad applicazioni offshore.
Sulla spinta della domanda sempre crescente di tecnologie di power leveling, la Divisione XSIGHT sta sviluppando la tecnologia Pumped Heat Energy Storage (PHES), brevettata da Saipem nel 2008. La tecnologia PHES sfrutta l'alta densità di energia contenuta in solidi ad alta temperatura e compete con il Pumped Hydro Storage (PHS) e il Compressed Air Energy Storage (CAES) senza essere limitata dalla conformazione del sito di installazione.
Nel settore delle energie rinnovabili a mare, dopo l'aggiudicazione degli appalti per la realizzazione di due parchi eolici offshore, "Neart na Gaoithe" (NnG), al largo della Scozia, e "Formosa II" al largo di Taiwan, si segnala la recente acquisizione delle operazioni d'installazione delle fondazioni sul progetto "Fecamp" di EDF, da parte della linea di business "Green" di E&C Offshore. L'evoluzione del progetto AFLOWT è stata precedentemente riportata.
Saipem sta perseguendo anche diverse altre soluzioni, tra cui un nuovo concetto per un "Offshore Floating Solar Park" sviluppato da Moss Maritime.
Per quanto riguarda il promettente settore delle energie marine/oceaniche sono già stati ottenuti alcuni importanti risultati:
Più in generale, Cassa Depositi e Prestiti e Saipem hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa per valutare congiuntamente l'avvio di progetti innovativi a elevata sostenibilità ambientale, sociale ed economica, al fine di promuovere la transizione energetica sia in territorio nazionale che in ambito internazionale.
Nel campo della protezione dell'ambiente, e in particolare dell'"Oil Spill Response", un approccio innovativo in corso di sviluppo in collaborazione con Altec SpA, una società specializzata nella gestione di big data da sistemi satellitari, è rappresentato da EWIS (Early Warning Integrated System), una piattaforma di raccolta dati e supporto decisionale che consentirà un intervento efficace e immediato in caso di perdite d'olio a mare. EWIS integrerà e processerà dati sul movimento ed estensione delle chiazze d'olio ottenuti da varie fonti (satelliti, aerei, radar, strutture di osservazione fisse, etc.). Tutti i dati saranno processati e mappati in configurazione GIS per mettere in grado gli utenti di definire e realizzare le più adatte tecniche di recupero. L'architettura di EWIS è stata pienamente definita, i primi test su piccola scala sono stati condotti presso i laboratori di Altec e test prototipali di scala e complessità crescenti sono pianificati nel 2020-21 per finalizzare la commercializzazione del prodotto.
Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 3 nuove domande di brevetto nel corso del primo semestre del 2020. Inoltre, Saipem si è posizionata al quinto posto nella classifica stilata dall'European Patent Office (EPO) e relativa alle aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2019.
In relazione all'innovazione "dirompente", Saipem sta consolidando i suoi sforzi nell'ambito della "Fabbrica dell'Innovazione", nata nel 2016 per affrontare le sfide del settore attraverso l'adozione di nuove tecnologie e nuove modalità, non solo per aumentarne l'efficienza e la produttività, ma anche per la scoperta e perseguimento di nuove value proposition. Temi strategici puntualmente definiti, approccio agile, prototipazione rapida, digitalizzazione, cross-industry open-innovation e valorizzazione del pensiero innovativo sono i fattori chiave di successo. Nella seconda metà del 2019 è stata lanciata una nuova tornata di Proof of Concept, poi proseguiti nel primo semestre del 2020, riguardanti temi chiave come la Blockchain, Poli Rinnovabili Flottanti, Realtà Virtuali Immersive, Operazioni con Lavoratori "connessi", nuove tecnologie per magazzini smart e Stima e Riduzione dell'Impronta della CO2 in nuovi progetti.
In termini di Open Innovation, per rinforzare la nostra capacità di indagine sistematica del ricco ecosistema di start-up e PMI innovative, Saipem ha firmato tre nuovi accordi per progetti di sviluppo nel settore energetico e delle infrastrutture rispettivamente con Aster Fab, la divisione di consulenza per l'innovazione del Global Venture Capital Investor Aster, Mind the Bridge e il Politecnico di Milano.
Infine, le divisioni XSIGHT e Drilling Offshore si sono congiuntamente impegnate in progetti di digital enhancement per gli impianti, al fine di ridurne i tempi di "fermo" degli stessi e garantire l'integrità dei sistemi attraverso l'adozione di tecnologie smart, come ad esempio:
XSIGHT sta inoltre sviluppando internamente codici di programmazione basati su principi di Intelligenza Artificiale e gestione analitica di dati, utili alla definizione e controllo dei progetti, quali, tra gli altri, lo sviluppo di applicazioni basate su algoritmi di Intelligenza Artificiale per lo sviluppo della progettazione e la previsione del costo delle apparecchiature.
Nel corso del 2020 abbiamo proseguito, con la massima convinzione, il nostro percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il personale di Saipem.
Analizzando le statistiche di sicurezza, Saipem continua a performare meglio dei peer di riferimento1.
Nel primo semestre del 2020, sebbene i dati non siano ancora definitivi, si è registrato un miglioramento sia del TRIFR (numero incidenti registrabili ogni milione di ore lavorate), che è passato da 0,54 (dato del 2019) a 0,34 (dato aggiornato a maggio 2020), sia del LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) che è sceso da 0,22 (dato del 2019) a 0,07 (dato aggiornato a maggio 2020).
Nei primi mesi del 2020 si è purtroppo registrato però un infortunio mortale in Thailandia durante le operazioni di costruzione di un pontile per un impianto LNG. L'episodio è stato investigato in modo approfondito, come da nostre procedure e best practice internazionali. Le cause e le relative azioni di miglioramento sono state identificate, implementate e condivise all'interno del Gruppo come lesson learnt.
La Società continua a investire risorse per mantenere elevata l'attenzione sulle tematiche di salute e sicurezza, nello sviluppo e nell'aggiornamento del proprio sistema di gestione HSE e nella diffusione delle differenti iniziative di sensibilizzazione in tutte le realtà operative di Saipem.
Relativamente alle iniziative promosse da Saipem, si citano:
Il questionario, sviluppato in collaborazione con ICSI (Institute for Industrial Safety Culture), è basato su 7 elementi chiave su cui è fondato il Workshop Leadership in Health & Safety (LiHS) e ha dimostrato un altissimo livello di safety commitment – maggiore in coloro che hanno partecipato in passato a un evento LiHS. L'analisi ha anche messo in luce la necessità di mantenere alto il focus sulla sicurezza e comunicarla efficacemente;
(1) OGP - International Association of Oil&Gas Producers, IADC, International Pipeline & Offshore Contractors Association, IMCA International Marine Contractors Association, IPLOCA - International Pipeline & Offshore Contractors Association, e di numerosi competitor.
Relativamente al sistema di gestione HSE, al termine del 2019 si è traguardato con successo la transizione dalla norma OHSAS 18001 alla ISO 45001 (Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro) per l'intero Gruppo. Nel corso del 2020, nonostante le difficoltà dovute al COVID-19, è comunque iniziata l'impegnativa attività di rinnovo dei certificati ISO 45001 e 14001 che prevedrà quasi 100 giornate di audit da parte dell'ente esterno indipendente DNV-GL.
Infine molte sono anche le iniziative della Fondazione LHS di Saipem, la cui mission fondamentale è quella di accrescere nella società e nel mondo del lavoro la cultura della salute e della sicurezza.
Fondazione LHS ha interpretato il bisogno della comunità di informazione e sostegno nella comprensione dei cambiamenti sociali, economici, lavorativi e comportamentali derivanti dall'emergenza sanitaria, proponendo diverse iniziative, tutte basate sul coinvolgimento da remoto.
Tra queste ha riscosso particolarmente successo FARE BENE, una trasmissione in live streaming, sviluppata su 5 appuntamenti settimanali nel mese di aprile, culminata con una maratona streaming per celebrare la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro. Il progetto si inserisce nell'ambito del Roadshow annuale di Italia Loves Sicurezza (ILS), quest'anno dedicato alla lotta contro il COVID-19. Link del promo della prima stagione.
Tra le altre iniziative: campagne di comunicazione per sensibilizzare sul corretto uso di mascherine, lavaggio frequente delle mani e distanziamento sociale, un progetto creativo dedicato ai più piccoli, per aiutarli a trascorrere in maniera costruttiva il tempo del lockdown, un programma di benessere fisico e mentale per mantenersi in forma e attivi.
Saipem persegue il miglioramento continuo delle performance ambientali, adottando strategie per la riduzione e il controllo degli impatti ambientali, nonché per la conservazione e valorizzazione delle risorse naturali. Per raggiungere tali obiettivi è necessaria una diffusione della consapevolezza ambientale nei progetti, nei siti e nelle sedi di Saipem. Nel corso del primo semestre del 2020 Saipem conferma il proprio obiettivo di rinforzare il suo impegno su aspetti specifici, tra i quali si citano i seguenti:
≥ emissione di gas effetto serra: ridurre le proprie emissioni e accompagnare i clienti nella loro transazione energetica è uno degli obiettivi societari.
L'approccio di Saipem è basato su tre capisaldi, ognuno rappresentate uno step della catena del valore nell'industria energetica:
Quest'ultimo in particolare è l'unico dei tre capisaldi rappresentante le emissioni dirette di Saipem, e quindi oggetto di particolare interesse. A fine 2018 Saipem ha infatti emesso il suo primo Piano strategico quadriennale per la riduzione dei propri Gas a Effetto Serra (GHG). Il piano riporta la pianificazione quadriennale di ciascuna divisione e della Corporate di: analisi energetiche o studi equivalenti sugli asset aziendali; implementazione di iniziative per la riduzione dei GHG; previsione dei saving di GHG ottenibili nel periodo. Il Piano viene aggiornato annualmente, auRelativamente al processo di rendicontazione delle emissioni durante l'anno 2019 è stato eseguito un ulteriore allargamento del campo di applicazione, in particolare per quanto attiene le emissioni indirette (Scopo 3). L'intero processo, come per l'anno 2018, ha incluso la certificazione da parte terza della metodologia di calcolo;
≥ comunicazione e sensibilizzazione ambientale: anche per il primo semestre del 2020 sono state sponsorizzate iniziative per motivare e sensibilizzare il personale sul tema della protezione e della corretta gestione degli aspetti ambientali. In particolare nel mese di marzo è stata lanciata la Campagna relativa a World Water Day, quest'anno sul tema "Water and Climate Change", allo scopo di aumentare la consapevolezza e promuovere comportamenti virtuosi nella gestione delle risorse idriche. Nel mese di giugno, in occasione della celebrazione annuale del "World Environment Day" (WED), il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) ha lanciato il tema "Time for Nature", incentrato sulla protezione della biodiversità. Saipem ha aderito sponsorizzando tali campagne sui propri siti e progetti. Per ciascun evento è stato sviluppato materiale dedicato, condiviso con ciascuna Divisione e reso disponibile sull'intranet aziendale. Le campagne sono state promosse anche sui canali social ufficiali attraverso post dedicati atti a ribadire, anche esternamente, il commitment di Saipem su tematiche ambientali globali. In occasione del WED è stato prodotto un video informativo, pubblicato su Youtube, Linkedin e Instagram, in occasione della celebrazione del decennale della campagna in Saipem e lanciando il tema promosso quest'anno. I risultati raggiunti dalle divisioni sono stati e saranno riportati in una sezione dedicata dell'e-News, documento di divulgazione interna, emesso ogni quattro mesi, nel quale si dà rilevanza a iniziative e progetti svolti a livello societario e aventi un interesse ambientale;
≥ prevenzione degli sversamenti (spill): gli sversamenti rappresentano uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione degli sversamenti e le azioni di risposta sono assolutamente prioritari per la Società. Saipem opera minimizzando il rischio di uno sversamento e si è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia per implementare azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze. In particolare Saipem ha individuato come azione preventiva la mappatura nei propri siti degli elementi critici e delle potenziali sorgenti di sversamento, e il successivo svolgimento di Spill Risk Assessment, atti a valutare il rischio di sversamento per ognuno degli elementi mappati. Nel caso gli assessment evidenzino livelli di rischio inaccettabili vengono conseguentemente implementate delle misure di mitigazione del rischio. Nel 2019 è stato completato il processo di mappatura degli elementi critici per tutti gli Offshore Vessel, tutte le Yard e vari Drilling Rig Offshore e Logistic Base. Per il 50% di questi siti è stata finalizzata anche l'attività di Spill Risk Assessment. Il processo verrà continuato nel 2020 per coprire nuove acquisizioni e aumentare la copertura attuale.
Come accaduto in passato tutte le iniziative citate (sia per la parte salute e sicurezza che per la parte ambiente) si inseriscono nel processo continuo di miglioramento che scaturisce dall'attenta analisi degli incidenti, dalle risultanze degli audit HSE sia interni che esterni, dalle sollecitazioni degli stakeholder e dai vari riesami HSE da parte della Direzione Aziendale.
Nonostante il complesso contesto che ha caratterizzato il primo semestre del 2020, Saipem, nell'ottica di rafforzare la sua propensione a una rapida risposta all'evoluzione dei mercati e alla diversificazione dell'offerta, ha continuato a perseguire obiettivi di allineamento e semplificazione dell'assetto organizzativo e dei modelli operativi sottostanti.
In tale contesto sono stati sviluppati interventi organizzativi, di continous improvement e iniziative di innovazione e riduzione della complessità, orientati alla massimizzazione dell'efficacia e dell'efficienza operativa, sempre nel rispetto dei requisiti di compliance e dei principi di governance di Saipem, nonché del trade-off atteso tra "ruolo Corporate" e "livello di autonomia delle divisioni". Di seguito, le principali attività sviluppate:
A livello di divisione sono stati realizzati i seguenti interventi organizzativi:
gestione dei progetti tutte le leve necessarie al raggiungimento degli obiettivi definiti;
≥ Drilling Offshore e Drilling Onshore: interventi di finetuning degli assetti organizzativi, finalizzati all'ottimizzazione e adeguamento dei modelli operativi adottati.
Relativamente al Sistema di Gestione per la Qualità e dei relativi processi di sviluppo, misurazione, analisi e continuous improvement, sono state sviluppate le seguenti attività:
Nel corso del primo semestre del 2020 l'epidemia di Coronavirus e il conseguente scenario emergenziale che si è venuto a determinare hanno portato Saipem a sviluppare e attuare specifiche iniziative di gestione in coerenza con le linee guida emanate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dai governi e autorità locali dei Paesi in cui l'azienda opera, con l'obiettivo di garantire la massima salvaguardia e protezione della salute delle proprie risorse.
Con riferimento all'Italia, a partire dal 21 febbraio, data di individuazione della cosiddetta zona rossa da parte delle Autorità Governative, la Società ha contestualmente attuato la modalità di lavoro in remoto per i dipendenti residenti all'interno dell'area interessata, per poi estendere la medesima in maniera graduale e crescente nel corso dei giorni successivi, in coerenza con l'evoluzione dello scenario epidemiologico, alla totalità delle risorse (circa 4.000), a eccezione dei cantieri di Arbatax e di Melendugno, siti operativi presso i quali le attività sono proseguite in loco nel rispetto di specifici protocolli sanitari da subito implementati.
Medesima modalità di approccio è stata sviluppata in parallelo in tutti i Paesi, nei quali la Società opera, interessando nella prima decade di marzo una popolazione di circa 15.000 risorse.
Con riferimento alle navi di perforazione e costruzione offshore e ai siti di perforazione e costruzione onshore, è stata adottata una sospensione temporanea delle rotazioni che ha coinvolto il personale operativo, al fine di aumentare il livello di protezione della salute e della sicurezza delle persone. È stata implementata una procedura precauzionale di auto-quarantena prima dell'imbarco sulla nave o dell'accesso al sito, insieme a un attento monitoraggio dello stato di salute del personale coinvolto. Interventi specifici di sanificazione sono stati implementati in tutte le sedi e siti operativi, accompagnati dall'adozione e forte comunicazione di programmi, misure e procedure di comportamento volti a minimizzare le interazioni sociali, a garantire il rispetto del distanziamento sociale tra le persone e, laddove necessario, l'adozione di specifici dispositivi di protezione individuale, coerentemente con le linee guida fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per quanto riguarda le Relazioni Industriali in Italia, nel corso del primo semestre del 2020 il rapporto con le Organizzazioni Sindacali si è mantenuto costante e costruttivo, sia a livello di Segreterie Nazionali che con le Rappresentanze Sindacali Unitarie delle varie sedi; le azioni relative alla gestione dell'emergenza legata alla diffusione del virus COVID-19 sono state definite e attuate mediante il coinvolgimento e il confronto continuo delle Organizzazioni Sindacali, sia attraverso un costante processo di informazione e aggiornamento rispetto alle iniziative adottate, sia mediante la definizione, previa consultazione delle Rsu e raccolta di specifiche richieste e istanze rappresentate, dei Protocolli di regolamentazione delle misure per il contenimento della diffusione del virus applicati presso ciascuna sede italiana.
Relativamente a Saipem SpA è stato firmato l'accordo di consuntivazione relativo al Premio di Partecipazione 2019 che, grazie all'impostazione definita, ha assicurato una più forte e diretta correlazione tra i risultati raggiunti a livello aziendale e divisionale e la relativa corresponsione degli importi erogati in favore delle risorse. È stata inoltre confermata la possibilità di conversione di una quota parte del Premio di Partecipazione in servizi Welfare, vista l'alta percentuale di adesione riscontrata negli anni passati. Infine, sono stati sottoscritti specifici accordi con le Rsu delle varie sedi per la definizione del processo di pianificazione ferie e Coi e delle chiusure collettive per l'anno in corso.
Sul fronte delle Relazioni Industriali Internazionali, il primo semestre del 2020 è stato caratterizzato dalla sottoscrizione di un nuovo accordo collettivo in Norvegia per il personale ROV della Saipem Ltd Norway Branch, mentre per la società Saipem Drilling AS sono state avviate nel mese di aprile consultazioni con le organizzazioni sindacali locali per l'avvio di una sospensione temporanea del rapporto di lavoro di parte del personale di perforazione impiegato sul mezzo Scarabeo 8.
In Francia le società Saipem SA e Sofresid hanno sottoscritto accordi con le organizzazioni sindacali di riferimento per la fruizione da parte del personale di ferie accumulate in osservanza alle misure adottate dal governo francese. La società Sofresid ha sottoscritto un accordo riguardante la riduzione straordinaria dell'orario di lavoro a parità di remunerazione fino al 30 giugno. Il confronto con le rappresentanze dei lavoratori ha riguardato anche la definizione di piani per il rientro della forza lavoro presso gli uffici a seguito della gestione dell'emergenza legata al virus COVID-19. Infine, si segnala la sottoscrizione di un ulteriore accordo con le organizzazioni sindacali di entrambe le società francesi finalizzato alla ridefinizione del piano pensionistico aziendale PERCOL. In ottica di consolidamento delle relazioni e dell'impe-
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | (unità) | Forza media 2019 | Forza media 2020 |
| 12.935 | Engineering & Construction Offshore | 12.946 | 13.720 |
| 12.344 | Engineering & Construction Onshore | 12.095 | 12.222 |
| 1.697 | Drilling Offshore | 1.650 | 1.790 |
| 4.497 | Drilling Onshore | 4.575 | 4.168 |
| 908 | Funzioni di staff | 893 | 941 |
| 32.381 | Totale | 32.159 | 32.841 |
| 5.763 | Italiani | 5.693 | 5.881 |
| 26.618 | Altre nazionalità | 26.466 | 26.960 |
| 32.381 | Totale | 32.159 | 32.841 |
| 5.497 | Italiani a tempo indeterminato | 5.426 | 5.685 |
| 266 | Italiani a tempo determinato | 267 | 196 |
| 5.763 | Totale | 5.693 | 5.881 |
| 31.12.2019 | (unità) | 30.06.2019 | 30.06.2020 |
| 6.137 | Numero di ingegneri | 5.678 | 6.458 |
| 32.528 | Numero di dipendenti | 32.172 | 31.745 |
gno aziendale nel rafforzare il dialogo con la rappresentanza dei lavoratori espressa attraverso il Comitato Aziendale Europeo (CAE) del Gruppo Saipem, la Società ha organizzato due incontri telematici straordinari dedicati, rispettivamente, alla gestione dell'emergenza COVID-19 e alla riorganizzazione della Divisione E&C Offshore, oltre all'incontro di follow-up previsto dall'accordo istitutivo del Comitato.
Il primo semestre del 2020 ha visto la funzione Risorse Umane impegnata nella pianificazione e realizzazione di iniziative di Recruiting, Training e People Development con modalità innovative e flessibili.
L'emergenza COVID-19 ha rappresentato un'onda d'urto rilevante che ha portato Saipem a mettere in discussione molti dei suoi processi di creazione, sviluppo e monitoraggio delle competenze, mentre contemporaneamente veniva assicurata una risposta pronta e flessibile per dare continuità ai processi tradizionali, pur in uno scenario emergenziale oggettivamente complesso per attività che pongono al centro la persona. Di conseguenza, in linea con le strategie di Talent Attraction, Training, People Development, Upskilling e Re-skilling, è stato fin da subito attuato un recovery plan orientato alla salvaguardia e valorizzazione delle competenze strategiche.
È stato consolidato il modello di pianificazione strategica delle risorse volto ad assicurare una più efficace azione di gestione e sviluppo del capitale umano, al fine soprattutto di assicurare la piena e puntuale disponibilità delle competenze professionali rispetto all'evoluzione delle richieste di mercato.
Un importante focus è stato posto su alcune competenze strategiche per supportare il business quali project management e digital skill/mindset e di conseguenza sono state progettate azioni a supporto dello sviluppo e consolidamento delle stesse.
Al fine di rispondere alle esigenze di business in relazione all'individuazione di talenti con le relative competenze core ricercate, è stato predisposto un nuovo piano di Employer Branding incentrato sulla comunicazione online, attraverso i nostri canali social, con i candidati. Saipem, sfruttando tutte le potenzialità del digitale, ha dato continuità all'impegno verso la formazione universitaria e l'orientamento professionale dei giovani.
Crescente attenzione viene posta nell'attraction di giovani, mediante strategie e policy di attrazione talenti, remunerazione e sviluppo dedicate al target con l'obiettivo di rispondere alle necessità e modalità di interazione delle nuove generazioni. È proseguita la politica dedicata ai Millennial che in termini di talent attraction garantisce una candidate experience ottimale grazie a un iter di selezione interamente digitale.
Con l'obiettivo di promuovere la crescita dei giovani è stato inoltre definito un percorso che ne permetta la valorizzazione, accompagnando le risorse in un graduale percorso di sviluppo e formazione. Saipem si avvale di strumenti e modalità innovativi per rilevare i risultati, i comportamenti e il potenziale di crescita delle sue persone, al fine di poterne orientare lo sviluppo in base ai fabbisogni aziendali, anche attraverso feedback periodici. Inoltre, Saipem prevede per le risorse più brillanti la possibilità di accedere al percorso Talent 4 Saipem, un percorso di development accelerato rispetto a quello standard, finalizzato alla crescita e allo sviluppo di competenze trasversali a tutti i settori del business.
In linea con l'evoluzione delle metodologie di presidio delle competenze, dove viene confermata la centralità del Modello di Leadership Saipem, paradigma di riferimento per tutte le risorse, è continuato lo svolgimento, in modalità distance, delle attività di assessment di potenziale rivolto in particolare ai Talenti, e si sta sperimentando un nuovo strumento digitale per favorire lo scambio istantaneo del feedback tra colleghi. La promozione della cultura del feedback permette uno scambio continuo tra colleghi relativamente all'attivazione dei comportamenti attesi dal Modello di Leadership, in un'ottica di autosviluppo e per orientare la crescita professionale, facilitando una comunicazione lineare e trasparente.
Prosegue l'impegno di Saipem nel garantire il mantenimento delle competenze strategiche del business al fine di perseguire l'importante obiettivo di promuovere una crescita continua anche per le risorse più esperte attraverso iniziative che valorizzino il knowledge sharing e la cross-fertilization intergenerazionale. In tal senso è proseguito il percorso di Reverse Mentoring la cui finalità è quella di promuovere lo scambio di conoscenze e competenze tra risorse junior e senior.
Nei primi mesi del 2020, grazie alle ormai consolidate partnership con le istituzioni scolastico-formative, sono state realizzate Virtual Career Fair e incontri di formazione sulle abilità trasversali con diverse università tra cui il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi e sono state organizzate iniziative dedicate al target femminile al fine di promuovere e supportare gli obiettivi di gender-diversity volti a posizionare Saipem come equal opportunity employer.
Saipem ha inoltre proseguito le attività del programma Sinergia con modalità nuove in modo da confermare e garantire il consueto impegno sui percorsi formativi dedicati ai giovani talenti degli istituti tecnici attraverso l'erogazione, in modalità virtual, dei programmi di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) per i giovani studenti e provvedendo alla messa a disposizione dei tool per gli istituti scolastici a supporto dell'implementazione della didattica a distanza.
In relazione alle attività di formazione, coerentemente con gli obiettivi di people strategy e di valorizzazione delle competenze, è proseguita la progettazione di un nuovo percorso dedicato alla famiglia del Project Management, con l'obiettivo di realizzare un prodotto innovativo e disegnato in modo sartoriale sulla base delle esigenze di Business.
È stato sviluppato uno specifico percorso in e-learning dedicato alle tematiche COVID-19 per accompagnare tutti i dipendenti delle sedi italiane nel graduale rientro alle attività in ufficio in sicurezza e per fornire suggerimenti su come sviluppare la propria resilienza e le proprie capacità di crisis management.
Nel primo semestre la mappatura delle competenze si è inoltre focalizzata sulle competenze in ambito digitale, non solo con riferimento alla specifica famiglia professionale ICT/Digital, ma anche all'interno delle famiglie professionali appartenenti ad altre funzioni aziendali sia di Staff che di Business. La formazione ha svolto un ruolo fondamentale, in questa fase, a supporto del potenziamento delle digital skill e per la promozione di un digital mindset, ponendo forte attenzione alle tematiche di gestione del lavoro da remoto e ai temi di Cyber Security. È stato infatti promosso un percorso formativo erogato a distanza a livello di Gruppo, denominato "BeDigital", finalizzato a favorire la diffusione e l'utilizzo degli strumenti di digital collaboration della suite.
Lo scenario mondiale, colpito in maniera improvvisa dall'emergenza COVID-19, ha dato origine a una situazione di generale incertezza sui mercati, con effetti non ancora direttamente quantificabili per Saipem. Nonostante il contesto di mercato, Saipem sta esprimendo doti di resilienza che la contraddistinguono come società globale di eccellenza, anche grazie a sistemi retributivi in grado di assicurare un eccellente allineamento con le aspettative degli investitori.
Allo stato attuale sono mantenute in vigore le previsioni già contenute nelle delibere assembleari del 29 aprile 2020, rivolte in particolare al mantenimento di un elevato grado di attenzione sulla definizione degli obiettivi 2020 in linea con il Piano Strategico della Società.
Grande attenzione è stata posta alla definizione di indicatori di performance sempre più orientati verso le tematiche di sostenibilità ed eSG (Environmental, Social & Governance) e alla declinazione dei target e dei parametri di valutazione degli stessi, in un'ottica di rafforzamento della loro solidità e di creazione di valore per gli azionisti. Tali obiettivi hanno riguardato in particolare il rafforzamento delle politiche climatiche in conformità con obiettivi e ambizioni definiti alla luce dei possibili scenari energetici e delle loro implicazioni per il settore in cui opera Saipem, sostenendo lo sviluppo di tecnologie clean energy e favorendo la realizzazione di politiche con basso impatto ambientale.
Il collegamento tra i parametri di performance e i principali indirizzi strategici, declinati con riferimento agli obiettivi di business e agli obiettivi non finanziari, rappresenta un valido supporto alla strategia aziendale, anche nel mutato scenario di riferimento, e ha infatti condotto all'aumento dell'incidenza dei parametri di sostenibilità all'interno del sistema di incentivazione di breve termine. La Politica sulla Remunerazione 2020 è adottata con l'obiettivo di attrarre, motivare e trattenere risorse di alto profilo professionale e manageriale, a incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici e la crescita sostenibile dell'azienda, ad allineare l'obiettivo prioritario di creazione di valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo con l'interesse del management, nonché a promuovere la missione e i valori aziendali. La Politica di Saipem mira a sviluppare le capacità individuali e a valorizzare selettivamente le competenze distintive detenute dalle persone Saipem, in particolare quelle con maggiore incidenza sui risultati di business e che siano in grado di dare un contributo distintivo e determinante per il successo della strategia aziendale, per le quali è prioritario garantire la retention.
La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2020", nella quale vengono illustrate tali linee guida, è stata predisposta in compliance con l'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 12 marzo 2020, e successivamente dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2020.
Le Linee Guida di Politica sulla Remunerazione 2020 prevedono, quale principale novità, la revisione del Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine (IBT) rivolto a tutte le risorse manageriali.
Il Piano è volto a incentivare il raggiungimento degli obiettivi annuali, aumentando il focus sulle over-performance, prevedendo una differente percentuale di incentivazione in corrispondenza del raggiungimento di risultati di performance ai livelli massimi (over-performance). Inoltre, il Piano introduce un meccanismo di differimento del bonus in forma azionaria, per un periodo triennale, con l'obiettivo di premiare la retention e la diffusione di una cultura aziendale che valorizzi il coinvolgimento e la partecipazione del management alla creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Infine, a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni 2019 del management, la Società ha riconosciuto gli Incentivi Variabili di Breve Termine come previsto dalla Politica sulla remunerazione 2019.
Il primo semestre del 2020 ha visto il nostro impegno indirizzato alla gestione della pandemia che ha coinvolto il nostro pianeta e stravolto quindi quelle che erano le priorità del business ridisegnando i relativi obiettivi originari. Saipem mantiene alta l'attenzione alla tutela della salute dei suoi lavoratori in Italia e all'estero e concentra i propri sforzi sulla sorveglianza e mantenimento della stessa.
La decennale esperienza di Saipem nell'utilizzo dello strumento della telemedicina ha favorito l'impiego dei tool informatici e di telecomunicazione a distanza per la gestione dei nostri obiettivi, che ci ha consentito di mantenere costante la nostra attività di indirizzo, controllo di monitoraggio e supporto sanitario sulle divisioni worldwide.
Come parte integrante del programma WHP (Workplace Health Promotion) prosegue la collaborazione con la ATS di Milano e la Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute" acquisito negli ultimi anni con il raggiungimento degli obiettivi a noi assegnati.
La collaborazione con Humanitas Research Hospital ha permesso di potenziare l'attività di informazione e promozione della salute tramite la pubblicazione di newsletter settimanali su tematiche di interesse comune in materia di Scienza e Medicina, inviate ai dipendenti.
È stata inoltre consolidata, all'interno dei più complessivo sistema Welfare di Saipem, la disponibilità di profilassi vaccinali non obbligatorie e il progetto di Posturologia, promozione del benessere in azienda tramite "Healthy workplaces: a model for action" con la pubblicazione di 12 video clip dedicate.
Infine, è stato reso pienamente operativo il sistema di informazione pre-travel Health & Secur rivolta a tutto il personale Saipem destinato a operare all'estero, integrato nel periodo considerato dalle informazioni più specifiche relative alla tematica COVID-19.
Il primo semestre del 2020 ha visto necessariamente un coinvolgimento proattivo dell'azienda anche nella gestione dell'emergenza pandemica mediante l'adozione di strategie operative finalizzate alla prevenzione e contenimento della malattia e la loro condivisione con tutte le strutture aziendali.
È stato istituito un Gruppo di Lavoro per l'emissione di Documenti specifici per COVID-19 e attivata una task force sanitaria, con la presenza costante della funzione di Medicina del lavoro all'interno delle Unità di Crisi e dei Comitati di controllo Saipem per la gestione del rischio COVID-19.
Sono state redatte e diffuse regole comportamentali atte a prevenire e proteggere le persone dal rischio di contagio e lanciati programmi di promozione della salute.
In merito alle disposizioni riguardanti tutti i dipendenti, italiani e stranieri, in Italia e all'estero, sono stati mantenuti continui contatti con i Ministeri della Sanità Nazionali, il WHO, il CDC e ATS/ASL regionali con relativa valutazione delle strutture mediche nazionali e internazionali per la gestione emergenza COVID-19. Il contatto e il sostegno sono stati continui anche nelle relazioni istituzionali con la Protezione Civile con l'obiettivo di supportare le strutture pubbliche nazionali.
Particolare attenzione è stata inoltre posta al monitoraggio, e continuo follow-up, del personale in quarantena e dei casi sospetti e accertati, anche a livello internazionale, con la produzione di indici e indicatori specifici. La funzione Salute e Medicina del Lavoro ha anche fornito gli indirizzi e il supporto tecnico-scientifico nell'ambito welfare aziendale per l'indagine epidemiologica su tutto il territorio nazionale.
Il primo semestre del 2020 ha visto l'attenzione di tutto il mondo focalizzata sulla pandemia del Coronavirus. Saipem si è concentrata sulla tutela della salute della forza lavoro, pur mantenendo attive le proprie capacità operative.
È stata effettuata un'analisi del potenziale impatto della pandemia del Coronavirus sull'ambiente operativo nella maggior parte dei Paesi in cui Saipem opera.
Mentre il virus si diffondeva a livello globale, negli ultimi mesi i Paesi hanno imposto misure sempre più severe per limitarne l'ulteriore circolazione. Tali restrizioni hanno previsto sostanzialmente la chiusura dei confini interni/esterni e di interi segmenti delle industrie nazionali. In tal senso si è reso necessario monitorare le condizioni di security dei Paesi in cui Saipem opera e le restrizioni sugli spostamenti con l'obiettivo di condividere report e linee guide con le persone Saipem.
La fase attuale di remotizzazione del lavoro, caratterizzata dalle misure adottate in questo primo semestre per contrastare l'epidemia COVID-19, può creare le condizioni per un incremento delle minacce cyber, con hacker che fanno leva sulla condizione di isolamento dei lavoratori e delle relative stazioni di lavoro e cercano di sfruttarne le vulnerabilità.
Già dal 2019 in Saipem il presidio del rischio Cyber è affidato alla funzione Security aziendale, con la creazione di una struttura dedicata di Cyber Security. È stato introdotto un nuovo approccio alla Cyber Security in aderenza alle normative e agli standard di settore (in primo luogo il Framework Nazionale di Cybersecurity e Data Protection), realizzando un percorso di profonda trasformazione dell'approccio della security aziendale, agendo in maniera olistica sul sistema organizzativo e procedurale, sugli strumenti tecnologici di protezione delle infrastrutture e di rilevazione delle minacce, sulle capacità/servizi di gestione e di risposta agli attacchi informatici, nonché sullo sviluppo di una consapevolezza e di una cultura della sicurezza cyber della popolazione aziendale, rappresentando un'esperienza che può essere considerata come un case study di riferimento in una realtà industriale e multinazionale importante come Saipem.
Saipem dispone di una specifica organizzazione in grado di progettare e implementare soluzioni di sicurezza, nonché identificare, monitorare e rispondere alle minacce cyber; tali rischi sono stati infatti contenuti in quanto Saipem si è dotata di alcune soluzioni tecnologiche per il monitoraggio della minaccia informatica associate al lavoro da remoto.
Alle misure ordinarie di sicurezza perimetrale sono state pertanto aggiunte misure specifiche, tra cui:
È inoltre in definizione un piano di IT Disaster Recovery che prevede le misure tecniche utili per affrontare un eventuale disastro che colpisca i sistemi informativi critici per le attività aziendali.
Il primo semestre del 2020 si è rivelato molto sfidante per l'area Digital e Servizi ICT. L'inatteso connubio rappresentato dalla pandemia COVID-19 e crisi del mercato petrolifero ha rappresentato una discontinuità non banale da indirizzare che, come team, abbiamo saputo fronteggiare anche mettendo a valore investimenti su tecnologie (es. collaboration tool) e persone (es. flexability programme) fatti nel passato, che hanno dimostrato tutto il loro valore durante l'emergenza.
Dal punto di vista manageriale due direzioni sono state seguite e tuttora sono in essere:
Sul primo punto è stato confermato l'intero programma di trasformazione, come da approvazione del CdA di febbraio 2020, rivisitato in termini di priorità e avvio delle iniziative a piano.
Rispetto ai principali progetti avviati, abbiamo confermato e mantenuto velocità di trasformazione costante per tutte le iniziative che afferiscono al cluster 1, EPC Integration Model, chiave per il nostro core business. Abbiamo voluto rallentare lievemente la digitalizzazione dei nostri asset, cluster 3, per dare priorità a gestire variazioni di business che hanno impattato l'utilizzo dei nostri vessel e rig. In ambito corporate abbiamo mantenuto vive le iniziative avviate (es. O365 Adoption in ambito change management), congelando quelle in fase di avvio (es. trasformazione ERP). Tali decisioni si sono rivelate necessarie anche per dare priorità alla gestione del momento contingente di emergenza e necessità di concentrarsi su priorità quali, ad esempio, garantire sicurezza delle persone e continuità del business.
Al momento la Digital Transformation è solo rallentata e sarà riattivata gradualmente con il rientrare di questa emergenza e il riavvio di migliori condizioni di business.
Sul secondo punto la risposta all'emergenza è stata tempestiva ed efficace e ha visto la messa in campo di tutte le risorse manageriali, tecnologiche e operative disponibili al momento e, in alcuni casi, ha portato all'accelerazione della trasformazione in corso (es. il passaggio da desktop a laptop), lo scaling up dei servizi (es. infrastrutture e networking) e l'introduzione di nuove tecnologie (es. termoscanner).
A titolo illustrativo e non esaustivo è utile riportare di seguito alcuni dati di riferimento raccolti a fine marzo 2020, a poche settimane dall'avvio del lockdown in Italia, per comprendere la prontezza e la capacità di reazione all'emergenza dimostrata durante il periodo di crisi.
Tale contesto ha chiaramente messo alla prova gli investimenti in tecnologico (es. passaggio al cloud, introduzione massiva di strumenti di collaboration) e l'introduzione di un modello di outsourcing recentemente introdotto e in miglioramento continuo. Fondamentale in questo contesto il supporto di tutti i partner tecnologici, le nuove modalità di lavoro e, soprattutto, la capacità di tutte le persone coinvolte di saper attingere alle risorse più profonde di adattabilità, creatività e ingegno.
Risulta opportuno sottolineare che grazie agli sforzi profusi dai servizi ICT è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto. A tale proposito si riportano alcuni dati rappresentativi dell'utilizzo della metodologia "Agile" utilizzata per guidare il disegno e lo sviluppo delle soluzioni in ambito EPC
Integration e Digital Asset in modalità remote-working: 400+ daily standup, 100+ persone ingaggiate, 10+ provider esterni coinvolti.
Ad oggi queste soluzioni sono in procinto di essere testate sui nostri progetti più complessi per portare immediatamente i vantaggi attesi.
Forti di questa recente esperienza, in ambito Digital abbiamo confermato e stiamo lavorando su quanto già impostato nel 2019, a partire dal fatto che le attività in ambito Digital/ICT sono state suddivise tra quattro aree operanti a livello globale: la funzione Corporate Digital Transformation, focalizzata sulla massimizzazione del livello di adozione del Digital in Saipem; la funzione Corporate Polo Servizi IT, a supporto della gestione ordinaria dell'infrastruttura e delle applicazioni ICT; per ogni divisione, una funzione Digital/ICT di presidio della domanda Digital e ICT proveniente dal business; infine, l'introduzione di un'unità indipendente e autonoma dedicata alla gestione della Cyber Security.
Rimane confermato che questo assetto consente di dare enfasi alle iniziative di trasformazione digitale dell'azienda identificate attraverso le divisioni, concentrando nella funzione di Digital Transformation le attività di indirizzo e governo in ambito Digital/ICT e in quelle del Polo Servizi IT la capacità di presidiare le attività di supporto alla manutenzione del sistema informativo aziendale e nel contempo di dedicare risorse alla prevenzione e gestione dei rischi tecnologici.
In termini strategici, nonostante il recente ritiro della Guidance, Saipem ha ribadito la validità del programma di Digital Transformation pluriennale con la missione di massimizzare l'adozione di tecnologie digitali necessarie ai propri processi di business, sugli asset e su nuove linee di servizio.
Il programma di Digital Transformation, ricordiamo, si pone tre macro obiettivi:
Il perseguimento degli obiettivi del programma digital sta avvenendo: (a) sfruttando soluzioni digitali e tecnologie innovative catturando quanto più possibile soluzioni industriali; (b) garantendo che tutte le divisioni aumentino il loro vantaggio competitivo; (c) sfruttando tutte le sinergie e le opportunità di "cross-fertilization"; (d) offrendo maggiore valore, servizi e benefici ai propri clienti.
Saipem si è dotata di una governance ad hoc sul programma Digital Transformation, guidata dall'Amministratore Delegato, partecipata dai direttori di business e di corporate a livello decisionale e supportata da un organo di Digital Control Tower che presidia l'evoluzione del programma nel day-by-day e che indirizza le Delivery Platform (team multidisciplinari) nelle loro attività di implementazione delle iniziative.
Le iniziative del programma digitale (circa 220 che si sommano alla domanda tradizionale ICT) sono state raccolte in modalità bottom-up e successivamente sono state analizzate e aggregate in gruppi omogenei (cluster) rispetto a driver funzionali e tecnologici di riferimento. La prioritizzazione dei cluster è stata indirizzata attraverso logiche di valore (business case) e di opportunità di staffing dedicato delle migliori risorse disponibili. A valle di un articolato processo decisionale è stata lanciata una prima wave di implementazione di iniziative digitali prevalentemente focalizzate sulla digitalizzazione del core business, nello specifico ad oggi risultano avviate le attività in ambito:
Nel breve-medio periodo saranno avviati, in più wave, anche gli altri cluster prioritari dedicati alla collaborazione digitale con i nostri clienti, la gestione intelligente delle flotte e altre iniziative concentrate sulla valorizzazione dei dati e della valorizzazione digitale delle nostre tecnologie innovative.
In parallelo la funzione Digital Transformation ha avviato una roadmap di trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es. applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture); tale iniziativa si intende come abilitatore chiave del programma Digital descritto precedentemente.
Rispetto alle sfide del programma si ritiene opportuno ricordare le più rilevanti e le azioni in atto e allo studio per indirizzarle:
Infine, appare opportuno ricordare anche qualche risultato ottenuto nel secondo semestre: (a) introdotta con successo la piattaforma di Customer Relationship Management sulle divisioni XSIGHT, E&C Offshore ed E&C Onshore; (b) completato il distacco dai sistemi di Eni in ambito payroll, gestione presenze, nota spese e servizi ancillari di amministrazione HR. Tale programma di iniziative è stata anche la prima esperienza completamente supportata da un programma di change management che ha visto coinvolte più di 6.000 persone in Italia; (c) trasformata la piattaforma a supporto della funzione HSE in ottica completamente digitale; (d) introdotte nuove figure professionali nel team Digital Transformation, con un aumento del 30% in termini di risorse, e confermato il trend in termini di assunzioni per gli anni a venire; (e) introdotta la metodologia agile sui due cluster di business, con il coinvolgimento di circa 50 persone full time e la formazione di circa 90 attraverso masterclass dedicate; (f) avviato il programma globale di adozione dei tool di produttività in ambito O365; (g) avviata la gara per l'identificazione del partner che supporterà la trasformazione dell'attuale ERP; (h) lanciato il ridisegno del modello operativo e dei processi Digital/ICT, orientato a rafforzare l'attuale al fine di aumentare la probabilità di successo dell'intero programma Digital; (i) partecipato attivamente a diversi eventi nazionali e internazionali sulla trasformazione digitale.
In ambito servizi ICT, rispetto al 2018, il progetto di IT Adaptive Sourcing è in fase di assestamento a valle di una profonda revisione dei servizi IT forniti a livello globale, con l'obiettivo di una riduzione dei costi unitari introducendo al contempo nuove soluzioni tecniche e architetturali. Il progetto, avviato nel 2017, ha portato dal 2018 a un cambiamento profondo della struttura del sourcing ICT e del modello di gestione dei servizi; dal 2019 è in fase di fine tuning e, ove necessario, di ripensamento e miglioramento.
La trasformazione dei servizi infrastrutturali centralizzati è stata completata nel 2019 con le attività residuali di migrazione verso le infrastrutture di cloud privato e pubblico, assorbendo l'impatto indotto dalle attività aggiuntive introdotte a seguito del cyber attack occorso a dicembre 2018.
Prosegue la trasformazione dei collegamenti internazionali di rete geografica così come dei servizi ICT locali delle società consociate estere e dei siti di progetto in corso e in fase di acquisizione. A tale proposito, in coerenza con le nuove policy cyber, sono state identificati nuovi modelli infrastrutturali, architetturali e operativi utili alla corretta impostazione dei servizi necessari ai progetti in aree tipicamente disagiate o in via di sviluppo.
Le attività di trasformazione delle applicazioni gestionali e di quelle business incluse nello scopo del lavoro del progetto IT Adaptive Sourcing sono completate; prosegue il percorso di miglioramento continuo.
L'estensione del nuovo modello è in fase di adozione sui mezzi navali della flotta Saipem con particolare attenzione agli aspetti di disegno dettati dalla Cyber Security e con una discontinuità contrattuale di rilievo in ambito di connettività satellitare, orientata a migliorare il servizio, aumentare la banda e ottenere maggiore flessibilità operativa.
Nel 2019 è stata avviata e completata la prima fase del ridisegno della funzione di governo e orchestrazione dell'ecosistema di fornitori che ci supportano nell'erogazione dei servizi ICT. Tale ridisegno ha previsto un parziale insourcing di responsabilità chiave, con lo scopo di strutturare meglio la gestione dei servizi in ottica end-to-end e di tendere a un modello data-driven nella gestione dei fornitori stessi. Attualmente si sono registrati diversi miglioramenti di performance generale e maggiore utilizzo delle piattaforme di supporto al service management, con un aumento rilevante del gradimento dei servizi da parte dei nostri utenti. Tale iniziativa è stata supportata attraverso un'intensa attività di change management che ha previsto anche corsi di formazione sullo standard internazionale ITIL e la revisione di SLA e KPI.
Le iniziative Digital/ICT in ambito tradizionale sono impostate facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali. Gli sviluppi business sono stati orientati da un lato verso l'automazione dei processi, secondo un piano di trasformazione chiamato Project Information Management, introdotto come iniziativa di miglioramento condivisa e messo a disposizione delle funzioni di Ingegneria, Project Management, Qualità e Costruzione delle Divisioni, d'altro lato verso la valorizzazione del patrimonio di dati aziendali, adottando soluzioni innovative di ambito Big Data che sono state già portate su Cloud Azure, per poter disporre di maggiore capacità di immagazzinamento dati e potenza di calcolo.
In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con il quale sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.
Le sperimentazioni avviate con l'IT Adaptive Sourcing e la parallela messa a punto di metodologie e soluzioni a supporto dello smart working hanno abilitato l'adozione del servizio di posta elettronica in Cloud basato sulla suite di collaborazione Office 365 di Microsoft. La migrazione si è conclusa nel 2019.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.
Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Enterprise Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem", cui si rinvia.
Il modello di Enterprise Risk Management di Saipem prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi su base semestrale per il Gruppo, le divisioni, la Corporate e le società controllate strategicamente rilevanti, che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è eseguita dal management di Saipem attraverso meeting e workshop coordinati dalla funzione di Enterprise Risk Management di Corporate e delle divisioni. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata valutando nel dettaglio gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), sia dell'industria di riferimento e dei competitor.
Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di monitoraggio sull'evoluzione del rischio e sulle relative attività di mitigazione.
Partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità, è stato introdotto un focus per identificare i principali temi che, secondo i senior manager di Saipem, sono i più rischiosi per la società e per valutarne le relative aree potenziali di impatto.
Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem.
Tali fattori di rischio sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione della "Relazione finanziaria semestrale consolidata"; per ogni singolo rischio, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" per i procedimenti più significativi.
La volatilità delle condizioni di mercato e il possibile deterioramento della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia dei pagamenti da parte degli stessi clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, che del riconoscimento e conseguente pagamento di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Pertanto, Saipem è esposta al rischio di deterioramento del capitale circolante netto, che potrebbe generare impatti economico-finanziari, nonché un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.
Inoltre, il Gruppo è esposto a numerosi rischi di natura finanziaria: (i) le fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio sulle valute e la volatilità dei prezzi delle commodity, come rame e alluminio; (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte; (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine; (iv) i rischi legati all'emissione delle garanzie bancarie richieste dalle attività operative; (v) il rischio downgrading del credit rating da parte delle principali agenzie di rating; (vi) la mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio paese, il rischio guerra e attacchi terroristici ad asset onshore e il rischio pandemia.
Inoltre, cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi fiscali in alcuni Paesi (specialmente nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).
I rischi di natura finanziaria appaiono al momento influenzati negativamente dalla pandemia COVID-19, causando un potenziale peggioramento degli scenari di stress finanziario, i quali possono essere dovuti a un deterioramento della liquidità in generale, ritardi nei pagamenti da parte dei clienti, e il rallentamento delle attività operative sui progetti che ritarderebbe la relativa fatturazione verso i clienti.
La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale con i clienti al fine di ottenere condizioni più favorevoli (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (per esempio attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione delle varie fasi del progetto; inoltre, la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente dal Gruppo ed è presente un continuo coinvolgimento del top management nel mitigare eventuali situazioni che possano impattare sul capitale circolante netto della Società.
Inoltre, Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità ad esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.
Infine, il management della Società è costantemente
impegnato a monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e assicurativi e a rafforzare e incrementare le relazioni di business con partner del settore finanziario e assicurativo, in quanto attori chiave per mitigare i rischi di natura finanziaria.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra citate Linee Guida e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro, non è oggetto di copertura.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per il primo semestre 2020 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -103 milioni di euro (-32 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -235 milioni di euro (-192 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 104 milioni di euro (33 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 236 milioni di euro (193 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occa-
sione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 3 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 5 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -5 milioni di euro (-10 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -7 milioni di euro (-13 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime (rame, acciaio, etc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 3 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -3 milioni di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Divisioni e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano Linee Guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Saipem. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato di avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di cassa.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.
Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Saipem dispone di linee di credito e fonti di finanziamento adeguate alla copertura del fabbisogno finanziario complessivo. Mediante le operazioni eseguite sui mercati finanziari, il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media pari a 2,6 anni al 30 giugno 2020 e una limitata concentrazione delle scadenze negli esercizi 2020 e 2021.
Alla data del 30 giugno 2020 Saipem dispone di linee di credito committed non utilizzate per 1.000 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 1.445 milioni di euro. Inoltre, come riportato nel paragrafo relativo agli eventi successivi alla data del 30 giugno 2020, nell'ambito del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme rinnovato in data 29 giugno 2020, la controllata Saipem Finance International BV, in data 7 luglio 2020, ha collocato un'emissione obbligazionaria con scadenza 15 luglio 2026, per un importo pari a 500 milioni di euro.
S&P Global Ratings assegna a Saipem un "long term corporate credit rating" pari a "BB+", con outlook stabile; Moody's Investor Services assegna a Saipem un "corporate family rating" pari a "Ba1", con outlook negativo.
I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di otte-
nere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.
| Anni di scadenza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 (*) | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie a lungo termine | 342 | 667 | 652 | 101 | 568 | 74 | 2.404 |
| Passività finanziarie a breve termine | 308 | - | - | - | - | - | 308 |
| Passività finanziarie per leasing | 181 | 94 | 109 | 36 | 21 | 48 | 489 |
| Passività per strumenti derivati | 21 | - | - | - | - | - | 21 |
| Totale | 852 | 761 | 761 | 137 | 589 | 122 | 3.222 |
| Interessi su debiti finanziari | 79 | 53 | 37 | 16 | 15 | - | 200 |
| Interessi su passività finanziarie per leasing | 17 | 10 | 6 | 3 | 2 | 3 | 41 |
(*) Include il secondo semestre 2020.
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 (*) | 2022-2025 | Oltre | Totale |
| Debiti commerciali | 2.054 | - | - | 2.054 |
| Altri debiti | 395 | - | - | 395 |
(*) Include il secondo semestre 2020.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già
stati collocati i contratti di procurement.
| Anni di scadenza | |
|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 (*) |
| Impegni per Major Projects | - |
| Impegni per altri investimenti | 97 |
| Totale | 97 |
(*) Include il secondo semestre 2020.
La definizione delle strategie implementate da Saipem si basa sull'analisi degli scenari macroeconomici e geopolitici e dei mercati di riferimento e degli sviluppi tecnologici ad essi applicati. Saipem opera in un settore fortemente caratterizzato da mutamenti strategici, in ragione anche della sempre maggiore concentrazione dei concorrenti attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni e creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale e da evoluzioni tecnologiche nei servizi che sono di interesse per Saipem.
Inoltre, il posizionamento strategico di Saipem può essere influenzato da cambiamenti nelle richieste dei clienti e in generale da mutamenti nella domanda nei settori di riferimento (ivi inclusa la transazione energetica).
Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di adeguare il portafoglio di attività e quindi il posizionamento competitivo ai mutamenti degli scenari validi per l'industria dell'energia.
Pertanto, tali rischi espongono potenzialmente Saipem a un mancato rafforzamento, oppure a un deterioramento del posizionamento strategico all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo. In aggiunta, Saipem è esposta a rischi legati a specifici mercati geografici strategicamente rilevanti che possono presentare peculiarità differenti.
Infine, tale contesto può condurre al rischio di concentrazione con alcuni clienti in alcune aree geografiche o di alcuni prodotti.
Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo del Gruppo in linea con i mutamenti strategici dell'industria e della concorrenza in continua evoluzione, Saipem ha implementato un modello di business divisionale.
In particolare, il Gruppo si spinge sempre oltre i limiti dell'innovazione per creare relazioni di valore con i clienti e guidarli verso il futuro dell'energia, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem.
Saipem si avvale di società specializzate nel fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche.
Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico.
Per fare in modo che il posizionamento strategico di Saipem si rafforzi, il management della Società persegue opportunità commerciali con un ampio focus sui vari clienti del settore energetico (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility), con una prospettiva globale su mercati di riferimento e con un ampio portafoglio di prodotti nell'Oil&Gas, nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture (in particolare, tratte ferroviarie ad alta velocità).
Il Gruppo è attualmente parte in causa in procedimenti giudiziari, civili, fiscali, in Italia e all'estero, o di natura amministrativa.
Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali.
In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone Saipem a potenziali impatti sulla sua immagine e reputazione nei media o con i clienti e partner.
Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.
Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di un andamento estremamente volatile del prezzo del petrolio nei mercati internazionali. L'andamento del prezzo delle materie prime come il petrolio e il gas naturale è altamente volatile e imprevedibile per varie ragioni, che spesso risultano interconnesse e/o interdipendenti (ad esempio, fattori economici, politici e sociali, guerre, attacchi terroristici, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, etc.). Da alcuni mesi gli analisti di mercato stanno discutendo di un "peak oil demand", ipotizzando l'eventuale raggiungimento del picco di domanda di petrolio, principalmente per effetto della transizione energetica in corso. Tale condizione influisce sulle politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump-Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi.
Inoltre, nel corso dell'anno 2020, la pandemia COVID-19 sta ulteriormente destabilizzando molti settori industriali a livello globale incluso il settore dell'energia; a causa di tale pandemia la domanda globale, in particolare di petrolio, appare sensibilmente ridotta, impattando negativamente il posizionamento commerciale di Saipem nel mercato Engineering & Construction Offshore e Onshore dell'energia e delle infrastrutture, Drilling Offshore e Onshore e ingegneria ad alto valore aggiunto. Pertanto, Saipem è esposta al rischio di mancato rafforzamento o indebolimento del suo posizionamento commerciale in particolare su alcune linee di prodotto o aree geografiche specifiche, con conseguenti impatti economico-finanziari e reputazionali.
Infine, casi di performance negative possono causare reclami e anche arbitrati e contenziosi sia con i clienti che con fornitori e subcontrattisti di Saipem.
Per mitigare l'impatto dell'eventuale riduzione degli investimenti in CAPEX, soprattutto nel settore petrolifero da parte dei propri committenti, Saipem ha sviluppato un nuovo modello di business basato su 5 divisioni: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT (che è dedicata ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto). Inoltre, la Società ha intrapreso iniziative per allargare il portafoglio di clienti e di mercati geografici e per entrare in settori di business aggiuntivi o alternativi, come ad esempio: (i) attività di manutenzione e ottimizzazione di impianti già esistenti (MMO), i quali sono legati a investimenti in OPEX nel settore energetico; (ii) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (iii) progetti per la cattura della CO2; (iv) realizzazione di condotte e reti idriche a uso civile e per altre industrie (ad esempio nel settore minerario); (v) smantellamento delle piattaforme petrolifere, incluso attività di plug & abandonment; (vi) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (vii) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).
Infatti Saipem ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo delle energie rinnovabili, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.
Infine, i rischi di posizionamento commerciale sono mitigati attraverso la realizzazione di partnership e operazioni di natura strategica e tecnologica con un particolare focus sulla transizione energetica.
I settori Engineering & Construction, Drilling e ingegneria ad alto valore aggiunto sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset, brevetti e licenze utilizzate. In particolare, i competitor di Saipem potrebbero sviluppare e implementare evoluzioni tecnologiche di varia natura (ad esempio per quanto riguarda la flotta E&C Offshore e i rig di perforazione a mare e terra), le quali rafforzerebbero il loro posizionamento competitivo. In aggiunta, lo sviluppo di brevetti e licenze da parte dei competitor potrebbe permettere di sviluppare soluzioni innovative (ad esempio nei progetti di impiantistica E&C Onshore e nei servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto), indebolendo il posizionamento strategico e commerciale di Saipem.
Pertanto, qualora Saipem non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie, gli asset, i brevetti e le licenze necessarie a migliorare le proprie prestazioni operative, il posizionamento competitivo potrebbe essere danneggiato e conseguentemente causare la modifica o la riduzione dei propri obiettivi di breve o lungo periodo.
Al fine di mantenere la propria posizione competitiva, Saipem aggiorna in maniera adeguata e continua le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.
Pertanto, oltre all'esperienza estremamente importante di ricerca e sviluppo incrementale, che continua a essere un punto chiave della strategia, Saipem continua a portare avanti l'iniziativa denominata "Fabbrica dell'Innovazione", che consiste in un incubatore di idee per sviluppare metodologie e tecnologie "disruptive" per far fronte alle sfide del settore. Un'area emergente di interesse per la "Fabbrica dell'Innovazione" è quella legata alle tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nelle tecnologie nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia, ad esempio energie rinnovabili e cattura della CO2 (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Attività di ricerca e sviluppo").
Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le prospettiche soluzioni che potrebbero richiedere i clienti negli anni successivi (ad esempio, nel settore delle energie rinnovabili); infine, il Gruppo sviluppa accordi di varia natura sia con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altre industrie (ad esempio, nell'ambito della digitalizzazione) sia con università e centri di ricerca.
Infatti Saipem è costantemente impegnata nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, oltre a sviluppare internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.
Le attività svolte da Saipem sia nell'ambito di progetti operativi che nell'ambito di progetti relativi a upgrade, manutenzione o smaltimento di asset, impiegando personale interno e/o subcontrattisti, espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Inoltre, Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività.
Nonostante il massimo impegno nell'ambito salute, sicurezza e ambiente da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente. Inoltre, il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo a Saipem, oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione di Saipem.
Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati (ad esempio per la posa di condotte e sollevamento di strutture), rig di perforazione offshore e onshore, navi di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo comunemente denominate FPSO, equipment Onshore (ad esempio, per la posa di tubi), yard di fabbricazione e basi logistiche. Pertanto, gli asset del Gruppo sono soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. Tali rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate, attui procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.
Con riferimento a tali rischi, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.
Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:
Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta agli spill.
Per quanto riguarda i rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:
Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.
Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.
Saipem opera nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria Oil&Gas, il cui andamento è significantemente influenzato dall'andamento del prezzo degli idrocarburi nei mercati internazionali, determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini ad essi associati. Per tale ragione, l'industria dei servizi per il settore Oil&Gas è stata caratterizzata da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo forfettario, denominati "chiavi in mano" su base Lump-Sum nei servizi di Engineering & Construction Offshore e Onshore e per le rate dei mezzi nel mercato Drilling Offshore e Onshore.
In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge varie funzioni aziendali e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi sforzi all'interno di Saipem, lungo la durata del contratto i costi e i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza su contratti Lump-Sum, potrebbero variare in modo anche significativo rispetto agli importi stimati per molti motivi legati ad esempio a: (i) negativa performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) scarsa performance/produttività di nostra manodopera; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order) non riconosciute dal cliente; (iv) condizioni meteorologiche peggiori di quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) aumenti del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, etc.).
Tutti questi fattori, in aggiunta ad altri rischi insiti in generale nei settori in cui Saipem opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e la conseguente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando un decremento anche significativo della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbe portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione di Saipem nell'industria di riferimento.
Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo ai cambiamenti nei settori di riferimento, Saipem ha implementato un nuovo business model basato su cinque divisioni.
In aggiunta, nell'attuale scenario di mercato dei prezzi degli idrocarburi e di andamento della domanda dei servizi nelle linee di business di riferimento, Saipem è impegnata nell'applicare le più avanzate best practice dell'industria di riferimento e di project management e nell'identificazione e nell'implementazione di varie nuove iniziative e soluzioni per ridurre i propri costi attraverso processi e tecnologie più efficienti.
L'esecuzione e le performance delle attività di Saipem dipendono in maniera significativa dal sistema informativo che è stato sviluppato nel corso degli anni. Il mancato sfruttamento delle opportunità legate alla digitalizzazione e all'automazione dei processi e operazioni e all'inefficace sfruttamento di soluzioni IT innovative da parte di Saipem potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico della Società e conseguentemente il raggiungimento dei suoi obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").
Saipem è impegnata ad affrontare la sfida digitale e i conseguenti rischi relativi allo sfruttamento e alla valorizzazione dei dati e delle tecnologie digitali al fine di mantenere e rafforzare la posizione competitiva nei settori Engineering & Construction, Drilling e servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto.
Saipem ha sviluppato un nuovo progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda con vari obiettivi, tra cui l'efficientamento dei servizi ICT, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie. A tal fine, Saipem ha selezionato dei partner tecnologici e di servizi nell'area ICT, avviando un'ampia revisione dell'approvvigionamento di servizi ICT con la finalità di introdurre il concetto di ecosistema di fornitura. Tale concetto di ecosistema ha la finalità di assicurare a Saipem una copertura dei fabbisogni grazie allo sforzo di cooperazione dei fornitori in chiave di sostegno delle azioni necessarie sia per la singola area di fornitura sia per quelle attività che richiedono in modo intrinseco un contributo di collaborazione e di integrazione.
Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali. In particolare, gli sviluppi business sono stati orientati all'automazione dei processi e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali.
Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Paesi che possono essere esposti a instabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico e a minacce terroristiche. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, attacchi terroristici ed embarghi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo di operare in condizioni economiche e la possibilità di recuperare beni patrimoniali aziendali presenti in tali Paesi, ovvero possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove sia possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni di contesto differenti da quelle previste originariamente. Inoltre, le operazioni, il personale e gli asset di Saipem sono presenti in molte nazioni che sono potenzialmente esposte alle minacce terroristiche da parte di gruppi estremisti di varia natura.
Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) la mancanza di un quadro legislativo stabile e il cambiamento delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività; (ii) incertezze sulla tutela dei diritti della società straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (iii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iv) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (v) cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo in determinate quote di personale, nonché di beni e servizi forniti da società locali (cd. "local content").
Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem. L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare lo sviluppo delle attività. Eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale, di salute e sicurezza.
Infine, considerato che Saipem svolge le proprie attività di business in un contesto globale caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socioeconomici, politici, industriali e normativi, il Gruppo è esposto a molteplici contesti per quanto riguarda le relazioni con il personale e, ove presenti, con i sindacati dei lavoratori. Tali relazioni, se non correttamente gestite, possono esporre la Società ai rischi connessi alle relazioni con il personale ed eventualmente con i sindacati dei lavoratori, i quali potrebbero causare extra costi e impattare sulle tempistiche delle attività svolte nelle sedi operative e nei progetti di Saipem, nonché avere ripercussioni negative sull'immagine e reputazione di Saipem. L'attuale scenario globale macroeconomico, inoltre, risente delle criticità generate dalla pandemia che ha rappresentato un'ulteriore causa di instabilità sociale ed economica dei Paesi in cui Saipem svolge progetti e attività operative.
Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche e pandemie insorgenti nei Paesi di interesse, sia tramite risorse specializzate del Gruppo che tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.
Pertanto, Saipem è in grado di valutare periodicamente l'esposizione a tali rischi di natura politica, sociale, economica e sanitaria dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni, immagine e reputazione a potenziali danni. In particolare, Saipem, al fine di prevenire tali rischi, si avvale anche di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Tali agenzie potrebbero esporre Saipem a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security da loro forniti; a fronte di ciò le azioni di mitigazione poste in essere da Saipem consistono in regolari controlli e attività di formazione.
Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa, la demobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale ed eventualmente dei beni patrimoniali aziendali, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività, attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.
Inoltre, Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità ad esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse.
Infine, a supporto della propria presenza nei territori e al fine di mitigare l'impatto delle proprie attività operative sulle economie locali e i rischi generati da problematiche relazionali con soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali, finalizzato a mantenere il dialogo e consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socio-economico delle aree in cui opera.
In aggiunta, Saipem ha affrontato e sta continuando a gestire il complesso adeguamento della forza lavoro ai significativi mutamenti del contesto di mercato in cui opera, sulla base del modello di business divisionale, tenendo in considerazione le relazioni sia con il personale che con i sindacati dei lavoratori nei Paesi in cui è presente. Infatti, al fine di mitigare e prevenire tali rischi, Saipem ha configurato un approccio di attenzione massima alle relazioni industriali nei Paesi in cui opera. Nel dettaglio, Saipem è impegnata a rafforzare le relazioni e la comunicazione con il personale, con i sindacati e a raggiungere e rinnovare degli specifici accordi con le parti sociali interessate.
In particolare, in relazione alla pandemia COVID-19, Saipem ha attuato un piano di risposta specifica alla crisi e ha implementato una serie di misure a tutti i livelli dell'organizzazione presso gli uffici, i siti operativi e la flotta, grazie a un monitoraggio continuo degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno, operato da unità di crisi locali multifunzionali coordinate dal comitato di crisi corporate.
Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner. Eventuali performance insufficienti da parte di tali fornitori, subcontrattisti e partner, anche causate da significativi periodi di interruzione delle attività, potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner individuati per lo svolgimento delle attività, ovvero per l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.
Inoltre, Saipem è esposta a rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori, subcontrattisti e partner nei vari Paesi in cui opera.
Il deterioramento delle relazioni con fornitori, subcontrattisti e partner potrebbe tradursi in uno svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem, con conseguenti incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e dei risultati economico-finanziari e un impatto negativo sul posizionamento competitivo di Saipem.
Con l'obiettivo di prevenire e mitigare tali rischi, la Società si è dotata di uno strutturato sistema di qualifica e selezione al fine di collaborare con fornitori e subcontrattisti affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subcontrattisti sono inoltre costantemente controllate oggetto di feedback su tutti gli ambiti di lavoro con il fornitore. Con riferimento alla recente pandemia di COVID 19, Saipem ne monitora gli impatti sulla supply chain a livello di singoli progetti, in termini di continuità e tempistica delle forniture.
Per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione.
In aggiunta, ai fornitori, subcontrattisti e partner, Saipem richiede di prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico, il quale si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali.
Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi (ad esempio, corruzione, mancanza di trasparenza, fuga di informazioni confidenziali, non conformità con procedure aziendali e normative).
In particolare, Saipem svolge le proprie attività di business insieme a subcontrattisti, fornitori e partner che potrebbero realizzare condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "Corruption Perception Index" di Transparency International.
Nell'ambito dei rischi connessi a possibili frodi o attività illecite da parte di dipendenti o terzi, Saipem è anche esposta, in particolare, a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto la Società nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati da parte di dipendenti o terzi possono rappresentare frodi o attività illecite, oltre ad arrecare danni a Saipem.
Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo non possano accadere non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.
Tra le varie iniziative per mitigare tali rischi, Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anti-corruzione", il quale è costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico. In particolare, il "Compliance Programme Anticorruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Saipem svolge altresì periodicamente attività di audit e verifica, anche con l'ausilio di consulenti esterni. Inoltre, sebbene Saipem abbia aggiornato costantemente nelle società del Gruppo il sistema di controllo interno e il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, nonché il modello di organizzazione, gestione e controllo per le società del Gruppo (incluse quelle con sedi in Paesi esteri), non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti.
Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo dedicato che ha capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, etc.). Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha recentemente ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto tale standard ISO 37001 definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare un'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.
Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Infine, Saipem si è dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari").
Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).
Nell'eseguire le attività negli uffici e nei siti operativi onshore e offshore, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura; per effetto di un incremento della digitalizzazione e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono esposti a potenziali attacchi informatici che possono avere varie finalità; gli attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali con conseguenti impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti.
Saipem ha in essere attività di governance, di risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance svolti, avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e un avanzato uso delle tecnologie di sicurezza informatica. Saipem adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali testati e consolidati con l'obiettivo di prevenire e mitigare l'esposizione al rischio cyber.
In particolare, per la prevenzione e la mitigazione del rischio cyber, Saipem si avvale di fornitori di servizi specializzati e utilizza i principali strumenti di prevenzione e difesa a disposizione sul mercato (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"); inoltre, Saipem è impegnata costantemente nell'implementazione di un piano di cyber security, nel rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, nell'adozione di una piattaforma che fornisce una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo e, infine, nella continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati.
Il Gruppo Saipem dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sulla Remunerazione 2019"). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo, il personale che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.
Qualora il rapporto tra Saipem e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale.
L'interruzione del rapporto con una delle figure chiave, l'incapacità di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e personale direttivo competente, ovvero di integrare la struttura organizzativa con figure capaci di gestire la crescita del Gruppo, potrebbe avere effetti negativi sull'attività in fase esecutiva, sulle future opportunità di business e sul posizionamento strategico e commerciale di Saipem.
Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le evoluzioni normative nel diritto del lavoro nei Paesi in cui opera espone Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, i quali possono causare inefficienze interne e contenziosi.
Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche per Saipem attraverso molteplici iniziative.
A tal proposito è stato istituito il Comitato Sviluppo
Risorse Umane, che ha l'obiettivo di monitorare e guidare lo sviluppo e la carriera dei giovani, nonché di valutare collegialmente i loro percorsi professionali e manageriali; inoltre, Saipem si è impegnata alla promozione della diversità con specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva, attraverso la partnership con l'associazione "Valore D".
Inoltre, la Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Remunerazione, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.
Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle skill con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli. Pertanto, la continua espansione del Gruppo in aree geografiche e linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti.
Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.
L'industria in cui Saipem opera ha attraversato un periodo di grande trasformazione caratterizzato da un rafforzamento del contesto concorrenziale e una compressione dei margini. Pertanto, la necessità di cambiamento del modello organizzativo e la complessità del contesto di mercato sono elementi che hanno impegnato in modo considerevole il management di Saipem nel corso degli ultimi anni.
La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al recupero di efficienza ed efficacia nelle quali è stata posta particolare enfasi sulla razionalizzazione dei processi di business. A tali attività si è affiancato il processo di divisionalizzazione con l'obiettivo di portare a una maggior focalizzazione alle attività di business allocando all'interno delle divisioni molte attività e processi precedentemente presidiati centralmente nella Corporate.
Infine, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento del modello di organizzazione del lavoro che, attraverso un cambiamento culturale, tecnologico e digitale, possa contribuire positivamente al raggiungimento dei risultati aziendali, attraverso incrementi di efficienza ed efficacia. In particolare, per adattarsi rapidamente al cambiamento culturale, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione dei processi.
L'esplosione della pandemia COVID-19 a livello mondiale ha, innanzitutto, esposto il personale interno ed esterno al rischio di infezione e conseguente malattia, ancora non conosciuta, con impatti anche gravi sulla salute personale e dei congiunti, nonché l'impossibilità di raggiungere il posto di lavoro (sia uffici che siti operativi) e di effettuare viaggi di lavoro. Pertanto, tale pandemia ha causato, in alcuni casi, il rallentamento dei progetti in fase esecutiva e delle attività di offerta commerciali verso i clienti.
La pandemia ha altresì innescato una significativa riduzione nei prezzi del petrolio sui mercati internazionali, a causa principalmente dell'improvvisa caduta dei consumi, in funzione dei provvedimenti sempre più severi adottati dai vari governi per contenere l'epidemia. La volatilità dei prezzi del petrolio si è ulteriormente incrementata per effetto della "guerra di prezzi" tra i principali Paesi produttori di petrolio.
Da ultimo, si rileva che la pandemia COVID-19 e i conseguenti effetti economici hanno determinato un incremento dell'instabilità politica, sociale ed economica in alcune aree geografiche in cui il Gruppo ha uffici e siti operativi. Per raccordarci a quanto fin qua scritto, gli impatti della pandemia COVID-19 sono indicati nelle sezioni dedicate ai singoli fattori di rischio.
Saipem ha implementato nell'immediato specifiche azioni di trattamento per contenere gli impatti della pandemia COVID-19, tra le quali: l'attivazione del protocollo di risposta alla crisi, l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno e informare a tutto il personale Saipem al fine di garantire la massima salute e sicurezza sanitaria dei propri dipendenti, clienti e fornitori, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e delle Regioni coinvolte nei Paesi in cui Saipem opera; in particolare, il Gruppo ha provveduto alla sanificazione degli ambienti di lavoro e alla stesura di protocolli dettagliati sulle norme comportamentali e best practice destinate al personale e al management. Saipem ha prontamente adottato la modalità dello smart working per un numero importante di dipendenti, ha cancellato e/o ridotto al minimo indispensabile i viaggi di lavoro da e per le zone colpite dall'epidemia e ha tutelato tutto il personale ritenuto maggiormente a rischio nei Paesi più esposti alla pandemia, mantenendo inalterata la continuità del business.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19 ("Coronavirus") avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione della continua evoluzione del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Alla data del 19 giugno 2020 più del 70% dei rischi attivi legati alla pandemia COVID-19 è stato quantificato e il valore atteso di tali rischi è pari all'8% circa del valore atteso totale di tutti i rischi associati ai progetti Saipem. Le aree geografiche in cui si rileva la maggiore esposizione al rischio, pur con situazioni differenziate per divisioni, sono l'Europa, la Russia e il Caspio, nelle quali si concentra più del 40% dei rischi attivi riconducibili alla pandemia COVID-19.
La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.
Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.
Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle proprie operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, i rischi di responsabilità civile verso terzi, quelli relativi al proprio personale, i rischi cyber, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.
In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.
Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le copertura assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.
La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato.
Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, può riassumersi con le seguenti coperture:
Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.
Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.
Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.
Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto, ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.
L'elevato livello dei premi assicurativi e di franchigie su queste polizze stimola e guida Saipem verso un continuo miglioramento dei processi di prevenzione e protezione in termini di qualità, salute, sicurezza e di impatto ambientale.
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:
Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Al 30 giugno 2020 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.
Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 36 delle "Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato".
Lo scenario di mercato permane caratterizzato da forte incertezza sulle prospettive economico-finanziarie a causa dell'epidemia COVID-19, ancora in corso su scala globale, e delle incertezze sulla domanda di petrolio e gas e dei relativi servizi. Come conseguenza, nel corso del periodo i piani di investimento delle Oil Company sono stati sensibilmente ridimensionati. In un tale contesto il 15 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deciso di ritirare la guidance annunciata al mercato a fine febbraio in occasione della presentazione dei risultati annuali 2019. Pur essendo l'anno in corso ancora impattato dal COVID-19, il portafoglio ordini da eseguirsi nella seconda parte dell'anno garantirà il mantenimento nel secondo semestre dei medesimi volumi raggiunti nel primo.
Le iniziative di efficienza sui costi di struttura e operativi, attese per circa 190 milioni di euro nel 2020, sono previste supportare il margine EBITDA adjusted di Gruppo nella seconda parte dell'anno che potrà raggiungere il livello del primo semestre. A ciò si aggiunge la riprogrammazione di investimenti tecnici, in diminuzione di oltre 200 milioni di euro rispetto alle previsioni di inizio anno.
Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile deterioramento tangibile del business a causa dell'intensificarsi del COVID-19.
In data 7 luglio 2020, nell'ambito del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme (il "Programma EMTN"), Saipem Finance International BV ("SFI") ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria con scadenza 15 luglio 2026, per un importo di 500 milioni di euro. Le obbligazioni, che saranno quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Le risorse rinvenienti dall'emissione saranno utilizzate per esigenze finanziarie generali.
Come annunciato in data 22 luglio 2020, Saipem si è aggiudicata nuovi contratti nell'eolico offshore:
Tutti i progetti offshore di installazione saranno realizzati dalla nave di sollevamento Saipem 7000.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha verificato che le disposizioni statutarie vigenti sono conformi alle modifiche introdotte dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di equilibrio fra i generi, con la sola eccezione dell'art. 31 (che prevedeva una clausola transitoria di applicazione della normativa precedentemente vigente) e che è stato, quindi, soppresso. La delibera consiliare e il nuovo testo dello Statuto sono stati messi a disposizione del pubblico nei termini di legge.
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||
|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Valori parziali | Valori | Valori parziali | Valori |
| (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
| A) Attività materiali nette | 4.129 | 3.450 | ||
| Nota 12 - Immobili, impianti e macchinari | 4.129 | 3.450 | ||
| B) Attività immateriali nette | 698 | 698 | ||
| Nota 13 - Attività immateriali | 698 | 698 | ||
| C) Diritto di utilizzo di attività in leasing | 584 | 395 | ||
| Nota 14 - Diritto di utilizzo di attività in leasing | 584 | 395 | ||
| D) Partecipazioni | 106 | 118 | ||
| Nota 15 - Partecipazioni | 133 | 150 | ||
| Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | (27) | (32) | ||
| E) Capitale circolante | 162 | 370 | ||
| Nota 7 - Altre attività finanziarie correnti | 180 | 202 | ||
| Ricl. a L) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (178) | (199) | ||
| Nota 8 - Crediti commerciali e altri crediti | 2.601 | 2.311 | ||
| Nota 9 - Rimanenze e attività contrattuali | 1.331 | 1.474 | ||
| Nota 10 - Attività per imposte sul reddito correnti | 251 | 283 | ||
| Nota 10 - Attività per altre imposte correnti | 167 | 215 | ||
| Nota 11 - Altre attività correnti | 115 | 180 | ||
| Nota 11 - Altre attività non correnti | 55 | 46 | ||
| Nota 10 - Attività per imposte sul reddito non correnti | 24 | 23 | ||
| Nota 16 - Attività per imposte anticipate | 297 | 301 | ||
| Nota 17 - Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | (4.376) | (4.147) | ||
| Nota 10 - Passività per imposte sul reddito correnti | (87) | (108) | ||
| Nota 10 - Passività per altre imposte correnti | (139) | (122) | ||
| Nota 18 - Altre passività correnti | (45) | (55) | ||
| Nota 18 - Altre passività non correnti | (1) | (1) | ||
| Nota 10 - Passività per imposte sul reddito non correnti | (27) | (27) | ||
| Nota 16 - Passività per imposte differite | (6) | (6) | ||
| F) Fondi per rischi e oneri | (226) | (250) | ||
| Nota 21 - Fondi per rischi e oneri | (253) | (282) | ||
| Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | 27 | 32 | ||
| G) Fondo per benefici ai dipendenti | (246) | (239) | ||
| Nota 22 - Fondi per benefici ai dipendenti | (246) | (239) | ||
| H) Attività destinate alla vendita | - | - | ||
| Nota 24 - Attività destinate alla vendita | - | - | ||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 5.207 | 4.542 | ||
| I) Patrimonio netto Nota 25 - Patrimonio netto |
4.032 | 4.032 | 3.132 | 3.132 |
| L) Capitale e riserve di terzi | 93 | 50 | ||
| Nota 25 - Capitale e riserve di terzi azionisti | 93 | 50 | ||
| M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability | 472 | 901 | ||
| Nota 5 - Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.272) | (1.445) | ||
| Nota 6 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (87) | (83) | ||
| Nota 7 - Altre attività finanziarie non correnti | (69) | (64) | ||
| Nota 19 - Passività finanziarie a breve termine | 164 | 308 | ||
| Nota 19 - Passività finanziarie a lungo termine | 2.670 | 2.122 | ||
| Nota 19 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 244 | 262 | ||
| Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 8) |
(178) | (199) | ||
| N) Passività finanziarie beni in leasing | 610 | 459 | ||
| Nota 14 - Passività nette per leasing | 610 | 459 | ||
| O) Indebitamento finanziario netto | 1.082 | 1.360 | ||
| COPERTURE | 5.207 | 4.542 |
Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.
Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi, interessi e imposte" (146 milioni di euro);
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.
≥ Special items componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
≥ WACC Weighted Average Cost of Capital (i.e. costo medio ponderato del capitale) calcolato come media ponderata del costo del capitale di debito dell'impresa e del costo del capitale di rischio, definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business di Saipem, misurato dal beta del titolo Saipem.
≥ Deep-water vedi Acque profonde.
≥ Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
≥ FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
≥ Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.
≥ Grass Root Refinery raffineria costruita ex-novo con una capacità pianificata.
≥ Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.
nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
\ 76
≥ Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
≥ Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
≥ Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
≥ Warm Stacking impianto inattivo, ma pronto a riprendere l'attività operativa in caso di acquisizione di un contratto. Il personale è al completo e la manutenzione ordinaria viene normalmente eseguita.
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||
| parti | parti | ||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 5) | 2.272 | 1.445 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 6) | 87 | 83 | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 7) | 180 | 148 | 202 | 169 |
| Attività finanziarie per leasing | (N. 14) | 8 | 14 | ||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 8) | 2.601 | 813 | 2.311 | 736 |
| Rimanenze | (N. 9) | 303 | 295 | ||
| Attività contrattuali | (N. 9) | 1.028 | 1.179 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 10) | 251 | 283 | ||
| Attività per altre imposte | (N. 10) | 167 | 215 | ||
| Altre attività | (N. 11 e 23) | 115 | - | 140 | 10 |
| Totale attività correnti | 7.012 | 6.167 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 12) | 4.129 | 3.450 | ||
| Attività immateriali | (N. 13) | 698 | 698 | ||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 14) | 584 | 395 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 15) | 133 | 150 | ||
| Altre partecipazioni | (N. 15) | - | - | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 7) | 69 | 64 | ||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 14) | 8 | 16 | ||
| Attività per imposte anticipate | (N. 16) | 297 | 301 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 10) | 24 | 23 | ||
| Altre attività | (N. 11 e 23) | 55 | 1 | 46 | - |
| Totale attività non correnti | 5.997 | 5.143 | |||
| Attività destinate alla vendita | (N. 24) | - | - | ||
| TOTALE ATTIVITÀ | 13.009 | 11.310 | |||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 19) | 164 | 1 | 308 | 1 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 19) | 244 | 262 | ||
| Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | (N. 14) | 149 | 144 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 17) | 2.528 | 314 | 2.449 | 110 |
| Passività contrattuali | (N. 17) | 1.848 | 432 | 1.658 | 582 |
| Passività per imposte sul reddito | (N. 10) | 87 | 108 | ||
| Passività per altre imposte | (N. 10) | 139 | 122 | ||
| Altre passività | (N. 18 e 23) | 45 | 55 | ||
| Totale passività correnti | 5.204 | 5.106 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 19) | 2.670 | 2.122 | ||
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 14) | 477 | 3 | 345 | 3 |
| Fondi per rischi e oneri | (N. 21) | 253 | 282 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 22) | 246 | 239 | ||
| Passività per imposte differite | (N. 16) | 6 | 6 | ||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 10) | 27 | 27 | ||
| Altre passività | (N. 18 e 23) | 1 | 1 | ||
| Totale passività non correnti | 3.680 | 3.022 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ | 8.884 | 8.128 | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 25) | 93 | 50 | ||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 25) | 4.032 | 3.132 | ||
| - capitale sociale | (N. 25) | 2.191 | 2.191 | ||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 25) | 553 | 553 | ||
| - altre riserve | (N. 25) | (24) | (22) | ||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 1.395 | 1.406 | |||
| - utile (perdita) del periodo | 12 | (885) | |||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 25) | (95) | (111) | ||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 4.125 | 3.182 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 13.009 | 11.310 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
| Primo semestre 2019 | Primo semestre 2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso parti |
di cui verso parti |
||||
| (milioni di euro) | Nota | Totale | correlate (1) | Totale | correlate (1) |
| RICAVI | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | (N. 28) | 4.519 | 1.047 | 3.675 | 765 |
| Altri ricavi e proventi | (N. 28) | 8 | 44 | ||
| Totale ricavi | 4.527 | 3.719 | |||
| Costi operativi | |||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (N. 29) | (3.097) | (4) | (2.592) | (225) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (N. 29) | (22) | (5) | ||
| Costo del lavoro | (N. 29) | (835) | (851) | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (N. 29) | (312) | (982) | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | (N. 29) | 1 | - | ||
| RISULTATO OPERATIVO | 262 | (711) | |||
| Proventi (oneri) finanziari | |||||
| Proventi finanziari | 99 | - | 142 | 1 | |
| Oneri finanziari | (154) | (218) | |||
| Strumenti derivati | (46) | (19) | |||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (N. 30) | (101) | (95) | ||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | |||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | (38) | 10 | |||
| Altri proventi (oneri) su partecipazioni | - | - | |||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 31) | (38) | 10 | ||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 123 | (796) | |||
| Imposte sul reddito | (N. 32) | (77) | (74) | ||
| UTILE (PERDITA) DEL PERIODO | 46 | (870) | |||
| di competenza: | |||||
| - Saipem | 14 | (885) | |||
| - terzi azionisti | (N. 33) | 32 | 15 | ||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem (ammontare in euro per azione) |
|||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 34) | 0,01 | (0,89) | ||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 34) | 0,01 | (0,88) | ||
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
| (milioni di euro) | Primo semestre 2019 | Primo semestre 2020 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 46 | (870) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | ||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | - | (2) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
- | - |
| Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | - | - |
| Componenti riclassificabili a conto economico | ||
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | 21 | 20 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | 1 | - |
| Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | 9 | (6) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- | - |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (4) | (4) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | 27 | 8 |
| Totale utile (perdita) complessivo del periodo | 73 | (862) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | 40 | (878) |
| - terzi azionisti | 33 | 16 |
| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
al netto dell'effetto fiscale disponibili per la vendita di strumenti finanziari Riserva di fair value |
differenze cambio da conversione Riserva per |
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale a benefici definiti Riserva per piani |
a esercizi precedenti Utili (perdite) relativi |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31 dicembre 2018 | 2.191 | 553 | (39) | 88 | - | - | (40) | (3) | (107) | (21) | 1.907 | (472) | (95) | 3.962 | 74 | 4.036 |
| Utile (perdita) primo semestre 2019 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | - | 14 | 32 | 46 |
| Altre componenti del conto | ||||||||||||||||
| economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici |
||||||||||||||||
| definiti al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Componenti riclassificabili |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a conto economico | ||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 17 | - | - | - | - | - | - | 17 | - | 17 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Differenze cambio da conversione | ||||||||||||||||
| dei bilanci in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | 54 | - | (46) | - | - | 8 | 1 | 9 |
| valutate secondo il metodo del patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | 17 | 1 | 54 | - | (46) | - | - | 26 | 1 | 27 |
| Totale utile (perdita) | ||||||||||||||||
| complessivo primo semestre 2019 Operazioni con gli Azionisti |
- | - | - | - | - | - | 17 | 1 | 54 | - | (46) | 14 | - | 40 | 33 | 73 |
| Dividendi distribuiti primo semestre 2019 Riporto a nuovo utile (perdita) |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- (472) |
- 472 |
- - |
- - |
(62) - |
(62) - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto interessenze di terzi | - | - | (7) | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - | (8) | (7) | (15) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | (7) | - | - | - | - | - | (1) | - | (472) | 472 | - | (8) | (69) | (77) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (3) | - | - | (3) | - | (3) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - | - |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Saldi al 30 giugno 2019 |
- 2.191 |
- 553 |
- (46) |
- 88 |
- - |
- - |
- (23) |
- (2) |
1 (53) |
- (21) |
(4) 1.385 |
- 14 |
- (95) |
(3) 3.991 |
- 38 |
(3) 4.029 |
| Utile (perdita) secondo semestre 2019 Altre componenti del conto economico complessivo |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (2) | - | (2) | 54 | 52 |
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | (13) | - | - | - | (13) | - | (13) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici |
||||||||||||||||
| definiti al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | (1) | - | (1) |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (14) | - | - | - | (14) | - | (14) |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 13 | - | - | - | - | - | - | 13 | - | 13 |
Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
| (milioni di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
al netto dell'effetto fiscale disponibili per la vendita di strumenti finanziari Riserva di fair value |
differenze cambio da conversione Riserva per |
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale a benefici definiti Riserva per piani |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazione fair value delle attività finanziarie | ||||||||||||||||
| diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI Differenze cambio da conversione dei bilanci |
- | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - | - | (1) | - | (1) |
| in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
32 - |
- - |
8 - |
- - |
- - |
40 - |
1 - |
41 - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | 13 | (1) | 32 | - | 8 | - | - | 52 | 1 | 53 |
| Totale utile (perdita) complessivo secondo semestre 2019 |
- | - | - | - | - | - | 13 | (1) | 32 | (14) | 8 | (2) | - | 36 | 55 | 91 |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti secondo semestre 2018 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto interessenze di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | ||||||||||||||||
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 5 | - | - | 5 | - | 5 |
| Altre variazioni Operazioni under common control |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
4 - |
- - |
(1) - |
(3) - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | 4 | - | (1) | 2 | - | - | 5 | - | 5 |
| Saldi al 31 dicembre 2019 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | - | - | (10) | 1 | (21) | (36) | 1.395 | 12 | (95) | 4.032 | 93 | 4.125 |
| Utile (perdita) primo semestre 2020 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (885) | - | (885) | 15 | (870) |
| Altre componenti del conto | ||||||||||||||||
| economico complessivo Componenti non riclassificabili |
||||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | - | (2) | - | (2) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | - | (2) | - | (2) |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 16 | - | - | - | - | - | - | 16 | - | 16 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
- | - | - | - | - | - | - | - | (11) | - | 4 | - | - | (7) | 1 | (6) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate |
||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Totale utile (perdita) |
- | - | - | - | - | - | 16 | - | (11) | - | 4 | - | - | 9 | 1 | 10 |
| complessivo primo semestre 2020 | - | - | - | - | - | - | 16 | - | (11) | (2) | 4 | (885) | - | (878) | 16 | (862) |
| Operazioni con gli Azionisti Dividendi distribuiti primo semestre 2020 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (10) | - | (10) | (59) | (69) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | (2) | - | - | - | - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto interessenze di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | (12) | - | (10) | (59) | (69) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - | (16) | (14) | - | (14) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | 3 | - | - | 2 | - | 2 |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Saldi al 30 giugno 2020 |
- 2.191 |
- 553 |
- (46) |
- 88 |
- - |
- - |
(1) 5 |
- 1 |
- (32) |
- (38) |
5 1.406 |
- (885) |
(16) (111) |
(12) 3.132 |
- 50 |
(12) 3.182 |
| (milioni di euro) | Nota | Primo semestre 2019 | Primo semestre 2020 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo | 14 | (885) | |
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | 32 | 15 | |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) del periodo al flusso di cassa da attività operativa: |
|||
| - ammortamenti | (N. 29) | 298 | 313 |
| - svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali | (N. 29) | 14 | 669 |
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 31) | 38 | (10) |
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività | (5) | 1 | |
| - interessi attivi | (3) | (3) | |
| - interessi passivi | 58 | 75 | |
| - imposte sul reddito | (N. 32) | 77 | 74 |
| - altre variazioni | 8 | (22) | |
| Variazioni del capitale di periodo: | |||
| - rimanenze | (1) | 9 | |
| - crediti commerciali | 247 | 356 | |
| - debiti commerciali | 6 | (207) | |
| - fondi per rischi e oneri | (18) | 28 | |
| - attività e passività contrattuali | (139) | (346) | |
| - altre attività e passività | (116) | (43) | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo | (21) | (203) | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti | 17 | (9) | |
| Dividendi incassati | 1 | - | |
| Interessi incassati | 3 | 3 | |
| Interessi pagati | (62) | (75) | |
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (50) | (79) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 419 | (136) | |
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 36) | 812 564 |
|
| Investimenti: | |||
| - attività materiali | (N. 12) | (132) | (188) |
| - attività immateriali | (N. 13) | (3) | (7) |
| - partecipazioni | (N. 15) | (35) | - |
| - titoli strumentali all'attività operativa | - | - | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | - | |
| Flusso di cassa degli investimenti | (170) | (195) | |
| Disinvestimenti: | |||
| - attività materiali | 8 | 1 | |
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | - | - | |
| - partecipazioni | 2 | - | |
| - titoli strumentali all'attività operativa | - | - | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | - | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 10 | 1 | |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (2) | 9 | (14) |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
(2) Da dicembre 2019 Saipem presenta in una voce dedicata del rendiconto finanziario l'investimento netto (investimenti meno disinvestimenti) in attività rappresentative degli impegni temporanei di eccedenze di liquidità e in crediti finanziari a breve termine, entrambi portati a deduzione delle passività finanziarie ai fini della determinazione della posizione finanziaria netta di Gruppo in base allo schema Consob. In precedenza i flussi relativi a tali asset erano rappresentati rispettivamente nei flussi di investimento/disinvestimento relativi a titoli e crediti finanziari. L'identificazione di una voce dedicata consente una più agevole riconciliazione tra il rendiconto finanziario statutory e quello riclassificato che spiega la variazione della posizione finanziaria netta nella "Relazione intermedia sulla gestione", poiché la differenza tra i due schemi di rendiconto è data dall'investimento netto in questi asset (considerato all'interno del flusso di cassa da attività di finanziamento in quello riclassificato). Per consentire un confronto omogeneo il rendiconto finanziario dei comparative periods è stato coerentemente riclassificato.
| (milioni di euro) | Nota | Primo semestre 2019 | Primo semestre 2020 |
|---|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (151) | (208) | |
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 36) | - | (21) |
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 61 | 143 | |
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (83) | (673) | |
| Rimborsi di passività per leasing | (62) | (78) | |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 25 | 150 | |
| (59) | (458) | ||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | - | - | |
| Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate | (15) | - | |
| Dividendi pagati | (62) | (10) | |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | (16) | |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (136) | (484) | |
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 36) | - | - |
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | - | - | |
| Effetto delle differenze di cambio da conversione | |||
| e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti | (69) | 1 | |
| Variazione netta delle disponibilità liquide | 63 | (827) | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | (N. 5) | 1.674 | 2.272 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | (N. 5) | 1.737 | 1.445 |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 19 "Passività finanziarie".
| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 87 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 90 |
| Nota 3 | Modifica dei criteri contabili | Pag. 90 |
| Nota 4 | Area di consolidamento al 30 giugno 2020 | Pag. 92 |
| Nota 5 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 98 |
| Nota 6 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | Pag. 98 |
| Nota 7 | Altre attività finanziarie | Pag. 99 |
| Nota 8 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 99 |
| Nota 9 | Rimanenze e attività contrattuali | Pag. 100 |
| Nota 10 | Attività e passività per imposte | Pag. 101 |
| Nota 11 | Altre attività | Pag. 101 |
| Nota 12 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 102 |
| Nota 13 | Attività immateriali | Pag. 104 |
| Nota 14 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing | Pag. 106 |
| Nota 15 | Partecipazioni | Pag. 106 |
| Nota 16 | Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite | Pag. 107 |
| Nota 17 | Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | Pag. 108 |
| Nota 18 | Altre passività | Pag. 109 |
| Nota 19 | Passività finanziarie | Pag. 109 |
| Nota 20 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto | Pag. 111 |
| Nota 21 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 112 |
| Nota 22 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 112 |
| Nota 23 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 113 |
| Nota 24 | Attività destinate alla vendita | Pag. 114 |
| Nota 25 | Patrimonio netto | Pag. 114 |
| Nota 26 | Altre informazioni | Pag. 116 |
| Nota 27 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 116 |
| Nota 28 | Ricavi | Pag. 131 |
| Nota 29 | Costi operativi | Pag. 132 |
| Nota 30 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 135 |
| Nota 31 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 136 |
| Nota 32 | Imposte sul reddito | Pag. 136 |
| Nota 33 | Utile di terzi azionisti | Pag. 136 |
| Nota 34 | Utile (perdita) per azione | Pag. 136 |
| Nota 35 | Informazioni per settore di attività e per area geografica | Pag. 137 |
| Nota 36 | Rapporti con parti correlate | Pag. 138 |
| Nota 37 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 144 |
| Nota 38 | Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 144 |
| Nota 39 | Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo | Pag. 144 |
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto secondo le disposizioni dello IAS 34 "Bilanci intermedi" e deve essere letto congiuntamente all'ultimo bilancio consolidato annuale del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2019. Sono incluse note illustrative specifiche per spiegare gli eventi e le transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della situazione patrimoniale-finanziaria e dell'andamento del Gruppo dall'ultimo bilancio annuale.
Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 sono applicati gli stessi principi di consolidamento e gli stessi criteri di valutazione illustrati in sede di redazione della Relazione finanziaria annuale 2019, cui si fa rinvio, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili internazionali entrate in vigore dal 1° gennaio 2020 illustrate nella sezione "Principi contabili di recente emanazione" della presente Relazione.
Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato dovute alla volatilità del prezzo del greggio, il presupposto della continuità aziendale su cui si basa la redazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 è garantito dalle misure di gestione e contenimento tempestivamente adottate dal Gruppo. Tra queste si segnalano il rafforzamento finanziario e patrimoniale realizzato, il riposizionamento del business tra diversi settori energetici, l'accresciuta dimensione e diversificazione del portafoglio ordini avvenute grazie al record di acquisizioni realizzato nel 2019 e l'adeguatezza degli asset detenuti. Le misure poste in essere e il solido stato di liquidità, rafforzato dall'assenza di significative scadenze di debito prima del 2022 e dall'avvenuto rinnovo per un anno del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili, garantiscono flessibilità nell'affrontare il deteriorato contesto generale e assicurano una solida base per affrontare le complessità attese, nonché l'avvio di un adeguato programma di contenimento dei costi.
Per maggiori dettagli si rinvia al successivo paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale". Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 28 luglio 2020, è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo. La revisione contabile limitata comporta un'estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione. I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.
L'esplosione della pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem, anche in considerazione della drastica riduzione dei prezzi delle principali materie prime energetiche (in primis gas e petrolio) registrata nel primo semestre del 2020. In particolare, il prezzo del petrolio è crollato nel corso del primo e del secondo trimestre a causa principalmente dell'improvvisa caduta dei consumi, conseguente alle restrizioni alle attività produttive e alla mobilità delle persone introdotte dai vari governi per contenere l'epidemia, a cui si è aggiunto l'effetto della "guerra di prezzi" tra i principali Paesi produttori. La graduale riapertura delle attività produttive nelle principali economie mondiali, insieme agli accordi tra OPEC e Russia sul contenimento della produzione, hanno determinato un parziale ribilanciamento della domanda e dell'offerta, con un recupero – verso la fine del semestre – delle quotazioni del petrolio; quotazioni che, peraltro, restano comunque significativamente al di sotto dei livelli di inizio 2020 e delle previsioni in allora formulate.
Fin dall'inizio del manifestarsi della pandemia Saipem ha avviato un'approfondita analisi, tuttora in corso in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove Saipem maggiormente opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato.
In linea con le puntualizzazioni fatte da ESMA (European Securities and Markets Authority) nel Public Statement del 20 maggio 2020, in cui è sottolineata la necessità per gli emittenti di fornire informazioni aggiornate utili agli investitori per riflettere adeguatamente l'impatto del COVID-19 (sulla posizione finanziaria, sulla performance, sui flussi di cassa e sull'identificazione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti gli emittenti al momento della preparazione delle relazioni finanziarie intermedie), vengono di seguito riportate le considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle misure di mitigazione poste in essere.
In merito a potenziali scenari di stress finanziario, la funzione Finanza di Saipem SpA effettua un monitoraggio costante e completo della liquidità di Gruppo, corrente e prospettica. Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatico.
L'indebitamento finanziario del Gruppo Saipem si sviluppa su un orizzonte di medio-lungo termine con una limitata concentrazione delle scadenze negli esercizi 2020 e 2021.
Le scadenze relative ai tre prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 30 giugno 2020 sono previste negli esercizi 2022, 2023 e 2025.
Un ulteriore margine di sicurezza è rappresentato dalla disponibilità di una linea Revolving Credit Facility ("RCF") da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023, ad oggi mai utilizzata.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato in data 22 aprile 2020 il rinnovo per un anno del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme (il "Programma EMTN"), istituito con delibera del 27 aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. L'importo complessivo attualmente outstanding delle obbligazioni emesse nell'ambito del Programma EMTN, da Saipem Finance International BV ("SFI"), è pari a 2 miliardi di euro, di cui 500 milioni di euro a fronte del prestito obbligazionario emesso in data 15 luglio 2020 con scadenza 15 luglio 2026.
Tenuto conto del peggioramento delle dinamiche economiche-finanziarie come conseguenza della pandemia e della riduzione del prezzo del greggio, un'attenzione particolare è riservata alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali, (ii) strumenti derivati di copertura e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.
Per Saipem l'impatto potenzialmente più rilevante è connesso al rischio di insolvenza in merito ai crediti commerciali; rischio che viene costantemente monitorato e valutato centralmente dalla funzione Finanza di Saipem SpA mediante il monitoraggio degli indicatori di rischio e della Probability of default del cliente proveniente da info provider terzi.
Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza di Saipem sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere, mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.
In merito alla determinazione del valore recuperabile degli asset non finanziari impiegati dal Gruppo nella realizzazione dei progetti, come previsto dalla metodologia di impairment approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, i flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima e considerando le attese future del Management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati.
La metodologia adottata dal Gruppo risulta idonea anche in condizioni di emergenza come la presente e comporta una rivalutazione delle assunzioni sottostanti al test.
I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2020-2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio 2020, aggiornati utilizzando le migliori stime ad oggi disponibili e approvati dal Consiglio di Amministrazione il 16 luglio 2020. A seguito delle variazioni del contesto di mercato determinati dalla pandemia COVID-19 sono stati aggiornati i valori di EBITDA e Capex delle divisioni oltre agli altri parametri necessari alla definizione dei flussi come i tassi di cambio, le ipotesi di evoluzione del circolante, il tax rate e gli oneri finanziari. Si precisa al riguardo che l'aggiornamento dei valori di EBITDA e Capex, nonché degli altri parametri rilevanti, discende dalla revisione delle stime dell'andamento prospettico della performance delle divisioni, conseguente essenzialmente al fenomeno della pandemia che, come detto, ha inciso negativamente sui principali fenomeni che incidono sulla redditività delle attività di Saipem, come più puntualmente indicato nel seguito.
Con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e ad (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
L'enforceability dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante le attuali condizioni di incertezza diviene quindi necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.
Inoltre, è stata rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal").
Relativamente alle attività contrattuali da valutazione nelle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over the time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19. A tal fine, Saipem ha identificato tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:
Costi "to be evaluated case by case": sono costi diretti di progetto per i quali la Società dichiara la "causa di forza maggiore" o che sono sostenuti per personale tenuto in stand-by causa lockdown, la cui allocazione va valutata caso per caso in virtù della particolarità della situazione, del cliente, del contratto, etc. Non sono state identificate casistiche specifiche e quantificabili di questa fattispecie.
Al fine di controbilanciare le tipologie di costo legate all'evento COVID-19 sopra descritte, la Società ha realizzato un piano di contenimento dei costi opex e capex per il 2020 di circa 400 milioni di euro.
Per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come la pandemia COVID-19 stia continuando a destabilizzare molti settori industriali a livello globale, in ragione del prolungamento della diffusione del virus in alcune regioni sviluppate (tra cui gli Stati Uniti) e della diffusione in regioni meno ricche, che in una prima fase erano state poco colpite. Il settore dell'energia è uno dei più impattati dalla pandemia a causa principalmente del calo della domanda globale. I principali analisti proiettano scenari di prezzo del petrolio, nel medio periodo, su livelli inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza, con un effetto negativo anche nei prossimi anni su tutto il comparto Oil&Gas e, in misura maggiore, sui contrattisti e sulle società di servizi focalizzate sull'Upstream (Drilling Onshore e Offshore ed E&C Offshore).
Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.
Va inoltre osservato che per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a giugno 2020, è caratterizzato per oltre il 70% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).
L'evolversi a livello mondiale del contagio e il perdurare dello stesso potrebbe produrre effetti più o meno rilevanti sulle attività commerciali e operative delle divisioni e conseguentemente sui valori economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo, anche alla luce di quanto segue:
Infine, a inizio luglio 2020, più del 78% dei rischi attivi legati alla pandemia COVID-19 è stato quantificato e il valore atteso di tali rischi è inferiore all'8% circa del valore atteso totale di tutti i rischi associati ai progetti Saipem. Le aree geografiche in cui si rileva la maggiore esposizione al rischio, pur con situazioni differenziate sulle diverse divisioni, sono l'Europa, la Russia e il Caspio, nelle quali si concentra più del 40% dei rischi attivi riconducibili alla pandemia COVID-19.
Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica del prezzo attuale e prospettico del greggio, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 può, in base alle informazioni ad oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio da conversione" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo1.
La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.
(1) La quota di pertinenza di terzi delle differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".
I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:
| Valuta | al 31.12.2019 Cambio |
al 30.06.2020 Cambio |
Cambio medio 2020 |
|---|---|---|---|
| USA dollaro | 1,1234 | 1,1198 | 1,102 |
| Regno Unito lira sterlina | 0,8508 | 0,91243 | 0,87463 |
| Algeria dinaro | 133,8916 | 144,5298 | 136,9953 |
| Angola kwanza | 540,037 | 646,933 | 586,63 |
| Arabia Saudita riyal | 4,2128 | 4,1993 | 4,1327 |
| Argentina peso | 67,2749 | 78,7859 | 71,0544 |
| Australia dollaro | 1,5995 | 1,6344 | 1,6775 |
| Brasile real | 4,5157 | 6,1118 | 5,4104 |
| Canada dollaro | 1,4598 | 1,5324 | 1,5033 |
| Croazia kuna | 7,4395 | 7,5708 | 7,5336 |
| Egitto lira | 18,0192 | 18,1012 | 17,4524 |
| Ghana nuovo cedi | 6,4157 | 6,4829 | 6,2413 |
| India rupia | 80,187 | 84,6235 | 81,7046 |
| Indonesia rupia | 15.595,6 | 16.184,41 | 16.078,02 |
| Kazakhstan tenge | 429,51 | 453,24 | 445,99 |
| Malesia ringgit | 4,5953 | 4,7989 | 4,6836 |
| Nigeria naira | 344,3221 | 403,6879 | 369,8363 |
| Norvegia corona | 9,8638 | 10,912 | 10,7324 |
| Perù new sol | 3,7255 | 3,9526 | 3,7653 |
| Qatar riyal | 4,0892 | 4,0761 | 4,0114 |
| Romania nuovo leu | 4,783 | 4,8397 | 4,8173 |
| Russia rublo | 69,9563 | 79,63 | 76,6692 |
| Singapore dollaro Svizzera franco |
1,5111 1,0854 |
1,5648 1,0651 |
1,5411 1,0642 |
| porta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime contabili sono critiche nel processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte e complesse. Le modifiche del le condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi. In particolare, l'intensificarsi della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza COVID-19 unita alla volatilità del prezzo del greggio ha causato una generalizzata situazione di incertezza che sta determinando una sensibile revisione dei piani di inve stimento futuri, anche da parte di alcuni nostri clienti. Come illustrato in dettaglio nel precedente paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale", ciò comporta la conseguente assunzione di un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, specialmente nella valutazione di quelle poste di bilancio la cui determinazione è basata sull'as sunzione di stime e che possono richiedere la rilevazione di perdite per avvenute o attese riduzioni di valore e della valutazione dei costi a vita intera dei progetti (in particolare con riguardo agli impatti della pandemia in termini di extension of time e di costi as sociati). Con riferimento al dettaglio delle stime contabili e ai giudizi significativi operati dalla Direzione Aziendale si fa rinvio a quanto indi cato nella Relazione finanziaria annuale 2019. |
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| 3 Modifiche dei criteri contabili Rispetto a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2019, a cui si rinvia, non vi sono state modifiche nei criteri contabili adottati da Saipem. Per quanto attiene all'adozione dei principi contabili internazionali di riferimento, si veda quanto di seguito ri portato. Principi contabili di recente emanazione Di seguito sono riportate le modifiche ai principi contabili internazionali omologate dalla Commissione Europea, già riportate nel |
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| la Relazione finanziaria annuale 2019, le cui disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2020. Sono inoltre riportate le mo difiche effettuate nel primo semestre dell'anno in corso non ancora omologate. |
Con il Regolamento n. 2019/2075, emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019, è stato omologato il documento "Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards", che contiene modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali volte a recepire il nuovo framework di riferimento degli IFRS (cd. Conceptual Framework for Financial Reporting), pubblicato dallo IASB il 29 marzo 2019.
Con il Regolamento n. 2019/2104, emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in merito alla "Definition of Material", volte a chiarire, e a rendere uniforme all'interno degli IFRS e di altre pubblicazioni, la definizione di rilevanza con la finalità di supportare le imprese in sede di formulazione di giudizi in merito alla stessa. In particolare, un'informazione deve considerarsi rilevante se si può ragionevolmente presumere che la relativa omissione, errata presentazione od occultamento influenzi gli utilizzatori principali del bilancio in sede di assunzione di decisioni sulla base del bilancio.
Con il Regolamento n. 2020/34, emesso dalla Commissione Europea in data 15 gennaio 2020, sono state omologate le modifiche allo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione", all'IFRS 9 "Strumenti finanziari" e all'IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative" per effetto della riforma dei tassi interbancari. Le suddette modifiche riguardano prevalentemente le operazioni di copertura dei tassi di interesse nei casi in cui sussistano incertezze in merito a: (i) indice di riferimento per la determinazione dei tassi d'interesse designato come rischio coperto; e/o (ii) la tempistica o l'importo dei flussi finanziari correlati agli indici di riferimento per la determinazione dei tassi d'interesse dell'elemento coperto o dello strumento di copertura.
Con il Regolamento n. 2020/551, emesso dalla Commissione Europea in data 21 aprile 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 3 "Business Combinations", volte a fornire chiarimenti sulla definizione di business. In particolare, si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.
Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi sul Gruppo.
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2018-2020 Cycle"e pubblicato gli emendamenti allo IAS 16 "Property, plant and equipment", allo IAS 37 "Provisions, contingent liabilities and contingent asset", all'IFRS 3 "Business combinations". Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2022 o da data successiva.
In data 28 maggio 2020 lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 16 "Leases" - "COVID-19 – Related Rent Concessions – Amendment to IFRS 16", che hanno introdotto un practical expedient con il quale è consentito ai locatari di rilevare le rent concession, derivanti dalla pandemia di COVID-19, come canoni variabili negativi senza dover rimisurare le attività e le passività per il leasing, al rispetto dei seguenti requisiti: (i) le concessioni si riferiscono a riduzioni dei soli pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2021; (ii) il totale dei pagamenti contrattuali, dopo le rent concession, è uguale o inferiore ai pagamenti previsti originariamente nei contratti; e (iii) non sono state concordate con il locatore altre modifiche sostanziali. Le suddette disposizioni hanno efficacia dal 1° giugno 2020.
In data 25 giugno 2020 lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2023.
In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non-current – Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia di COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a decorrere dal 1° gennaio 2023.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche sopra indicate.
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denuke Scarl | San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | C.I. |
| International Energy Services SpA | San Donato Milanese | EUR | 50.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Smacemex Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | Co. |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA |
San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | C.I. |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 20.494.210 | Saipem SpA Snamprogetti Netherlands BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Boscongo SA | Pointe-Noire (Congo) |
XAF | 6.190.600.500 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.105.930.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | C.I. |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 90.760 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| European Maritime Construction sas | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 1.000 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Global Petroprojects Services AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 5.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Moss Maritime AS | Lysaker (Norvegia) |
NOK | 40.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| North Caspian Service Co | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.910.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Petrex SA | Lima (Perù) |
PEN | 992.519.045 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| PT Saipem Indonesia | Jakarta (Indonesia) |
USD | 372.778.100 | Saipem International BV Soci terzi |
99,99 0,01 |
99,99 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 5.341.669.200 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd |
Pechino (Cina) |
USD | 1.750.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | Kuala Lumpur (Malesia) |
MYR | 61.033.500 | Saipem International BV Soci terzi |
41,94 58,06 (a) |
100,00 | C.I. |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 259.200.000 | Saipem International BV Soci terzi |
89,41 10,59 |
89,41 | C.I. |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
Caniçal (Portogallo) |
EUR | 299.278.738 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, (Argentina) Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires | ARS | 1.805.300 | Saipem International BV Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | P.N. |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Kuala Lumpur (Malesia) |
MYR | 8.116.500 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth (Australia) |
AUD | 566.800.001 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Canada Inc | Montreal (Canada) |
CAD | 100.100 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Algérie SpA | Algeri (Algeria) |
DZD | 1.556.435.000 | Sofresid SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 827.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
97,94 2,06 |
97,94 | C.I. |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 2.030.796.299 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Drilling Llc | Mosca (Russia) |
RUB | 10.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Drilling Norway AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 110.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem East Africa Ltd | Kampala (Uganda) |
UGX | 3.791.000.000 | Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
51,00 49,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 1.000.000 | Saipem International BV Saipem SpA |
75,00 25,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Guyana Inc | Georgetown (Guyana) |
GYD | 200.000 | Saipem Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 526.902.060 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU |
Madrid (Spagna) |
EUR | 80.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 172.444.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Ltd | Kingston upon Thames Surrey (Regno Unito) |
EUR | 7.500.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
(a) Percentuale di controllo. La percentuale di possesso comprensiva delle azioni preferenziali è pari a 99,02% Saipem International BV e 0,98% Soci terzi.
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo (Lussemburgo) |
EUR | 31.002 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
Lussemburgo (Lussemburgo) |
USD | 378.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 | Saipem International BV ERS - Equipment Rental & Services BV Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
99,92 0,04 0,04 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Moçambique Lda | Maputo (Mozambico) |
MZN | 535.075.000 | Saipem SA Saipem International BV |
99,98 0,02 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Norge AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 100.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 998.259.500 | Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore Norway AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 120.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Romania Srl | Bucarest (Romania) |
RON | 29.004.600 | Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 25.050.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Services México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 50.000 | Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore (Singapore) |
SGD | 36.090.000 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saiwest Ltd | Accra (Ghana) |
GHS | 937.500 | Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | C.I. |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Al-Khobar (Arabia Saudita) |
SAR | 130.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saudi International Energy Services Ltd Co |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 1.000.000 | International Energy Services SpA |
100,00 | 100,00 | C.I. |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 | Snamprogetti Netherlands BV 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering BV | Schiedam (Paesi Bassi) |
EUR | 18.151 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 203.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | Al-Khobar (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 | Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. |
| Sofresid Engineering SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 1.217.783 | Sofresid SA Soci terzi |
99,99 0,01 |
100,00 | C.I. |
| Sofresid SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 26.454.765 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Sonsub International Pty Ltd | West Perth (Australia) |
AUD | 13.157.570 | Saipem Australia Pty Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 50.864 | Saipem SpA Soci terzi |
55,41 44,59 |
55,41 | P.N. |
| CCS JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 150.000 | Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
74,95 25,05 |
75,00 | P.N. |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 | Saipem SpA Soci terzi |
59,09 40,91 |
59,09 | P.N. |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 | Saipem SpA Soci terzi |
50,36 49,64 |
50,36 | P.N. |
| Consorzio F.S.B. Δ | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 | Saipem SpA Soci terzi |
29,10 70,90 |
29,10 | Co. |
| Consorzio Sapro Δ | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 | Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | Co. |
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 | Saipem SA Soci terzi |
20,00 80,00 |
20,00 | P.N. |
| SCD JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 100.000 | Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
59,32 40,68 |
60,00 | P.N. |
| Ship Recycling Scarl (**) Δ | Genova | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | J.O. |
| CCS LNG Mozambique Lda (***) Δ | Maputo (Mozambico) |
MZN | 150.000 | Saipem International BV Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CCS Netherlands BV (***) Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 300.000 | Saipem International BV Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| Charville - Consultores e Serviços Lda Δ Funchal | (Portogallo) | EUR | 5.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Gydan Lng Snc | Courbevoie (Francia) |
EUR | 9.000 | Sofresid SA Soci terzi |
15,00 85,00 |
15,00 | P.N. |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd |
Shanghai (Cina) |
CNY | 1.600.000 | Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd Soci terzi |
15,15 84,85 |
15,15 | P.N. |
| Gygaz Snc | Courbevoie (Francia) |
EUR | 10.000 | Sofresid SA Soci terzi |
15,15 84,85 |
15,15 | P.N. |
| Hazira Cryogenic Engineering & Construction Management Private Ltd Δ |
Mumbai (India) |
INR | 500.000 | Saipem SA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | P.N. |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda (Angola) |
AOA | 25.510.204 | Saipem SA Soci terzi |
40,00 60,00 |
40,00 | P.N. |
| Mangrove Gas Netherlands BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 2.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Novarctic Snc | Courbevoie (Francia) |
EUR | 9.000 | Sofresid SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| Petromar Lda Δ | Luanda (Angola) |
USD | 357.143 | Saipem SA Soci terzi |
70,00 30,00 |
70,00 | P.N. |
| PSS Netherlands BV Δ | Leiden (Paesi Bassi) |
EUR | 30.000 | Saipem SpA Soci terzi |
36,00 64,00 |
36,00 | P.N. |
| Sabella SA | Quimper (Francia) |
EUR | 10.955.789 | Sofresid Engineering SA Soci terzi |
10,59 89,41 |
10,59 | P.N. |
| SaiPar Drilling Co BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ | Victoria Island - Lagos (Nigeria) |
NGN | 100.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
Δ Impresa a controllo congiunto
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale Soci |
% Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd |
Dammam (Arabia Saudita) |
SAR | 40.000.000 | Soci terzi | Saipem International BV | 40,00 60,00 |
40,00 | P.N. |
| Saipon Snc Δ | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 20.000 | Saipem SA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. | |
| Saren BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Soci terzi | Servizi Energia Italia SpA | 50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Saren Llc Δ | Murmansk (Russia) |
RUB | 10.000 | Saren BV | 100,00 | 50,00 | P.N. | |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée Δ |
Anjra (Marocco) |
EUR | 33.000 | Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| Southern Gas Constructors Ltd Δ | Lagos (Nigeria) |
NGN | 10.000.000 | Soci terzi | Saipem International BV | 50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Δ | Soyo (Angola) |
AOA | 20.000.000 | Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. | |
| T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto Internacional SA |
Luanda (Angola) |
AOA | 9.000.000 | Soci terzi | Petromar Lda | 35,00 65,00 |
24,50 | P.N. |
| TMBYS SAS Δ | Guyancourt (Francia) |
EUR | 30.000 | Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi Δ |
Istanbul (Turchia) |
TRY | 1.651.099.950 | Soci terzi | Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 | TSKJ - Servições de Engenharia Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. | |
| TSKJ - Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 50.000.000 | TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. | |
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 | Soci terzi | Snamprogetti Netherlands BV | 25,00 75,00 |
25,00 | P.N. |
| Xodus Subsea Ltd Δ | Londra (Regno Unito) |
GBP | 1.000.000 | Soci terzi | Saipem International BV | 50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Al 30 giugno 2020 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite: | Controllate | Collegate e controllate congiunte | ||||||
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | |||
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni |
5 | 55 | 60 | 1 | - | 1 | ||
| Consolidate con il metodo integrale | 5 | 55 | 60 | - | - | - | ||
| Consolidate come joint operation | - | - | - | 1 | - | 1 | ||
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 8 | 29 | 37 | ||
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | 1 | 1 | 6 | 29 | 35 | ||
| Valutate con il criterio del costo | 1 | - | 1 | 2 | - | 2 | ||
| Totale imprese | 6 | 56 | 62 | 9 | 29 | 38 | ||
| (1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamen to non produce effetti significativi. |
| Controllate | Collegate e controllate congiunte | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | |
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni |
5 | 55 | 60 | 1 | - | 1 |
| Consolidate con il metodo integrale | 5 | 55 | 60 | - | - | - |
| Consolidate come joint operation | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 8 | 29 | 37 |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | 1 | 1 | 6 | 29 | 35 |
| Valutate con il criterio del costo | 1 | - | 1 | 2 | - | 2 |
| Totale imprese | 6 | 56 | 62 | 9 | 29 | 38 |
(***) Società non operativa nell'esercizio.
Δ Impresa a controllo congiunto
Nel corso dei primi sei mesi del 2020 non sono intervenute variazioni significative nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019. Le variazioni intervenute sono esposte nel seguito in ordine di accadimento.
Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:
Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.445 milioni di euro diminuiscono di 827 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (2.272 milioni di euro). Il decremento è da attribuirsi principalmente al rimborso anticipato del prestito obbligazionario "€500,000,000 3.000% notes due 8 March 2021" effettuato in data 3 marzo 2020.
Le disponibilità liquide di fine semestre, denominate in euro per il 51%, in dollari USA per il 28% e in altre valute per il 21%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,20%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le disponibilità del primo semestre, per un totale complessivo di 604 milioni di euro, includono: (i) disponibilità liquide pari a 425 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership; (ii) disponibilità liquide pari a 175 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 4 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.
Le disponibilità al 30 giugno 2020 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Italia | 1.194 | 674 |
| Resto d'Europa | 205 | 161 |
| CSI | 16 | 71 |
| Medio Oriente | 242 | 106 |
| Estremo Oriente | 207 | 127 |
| Africa Settentrionale | 2 | 3 |
| Africa Sub-Sahariana | 36 | 40 |
| Americhe | 370 | 263 |
| Totale | 2.272 | 1.445 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 83 milioni di euro (87 milioni di euro al 31 dicembre 2019), si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 19 | 19 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 68 | 64 |
| Totale | 87 | 83 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 30 giugno 2020 di 19 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | nominale Valore |
Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poor's Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Francia | 3 | 3 | 2,50 | 2020 | AA |
| Irlanda | 4 | 4 | 5,00 | 2020 | AA |
| Polonia | 6 | 7 | 3,75-4,50 | 2022-2023 | A |
| Altri | 5 | 5 | 2,50 | 2020 | A |
| Totale | 18 | 19 |
I titoli quotati emessi da imprese industriali al 30 giugno 2020 di 64 milioni di euro si analizzano come segue:
| nominale Valore |
Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poor's Classe di rating |
|---|---|---|---|---|
| 62 | 64 | 0,25-6,25 | 2021-2028 | AA/BBB+ |
| 62 | 64 | |||
Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1. I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia per incassare i flussi di cassa contrattuali che per una futura vendita.
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.
Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 30 giugno 2020 risulta irrilevante.
Le altre attività finanziarie correnti pari a 202 milioni (180 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 2 | 3 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 178 | 199 |
| Totale | 180 | 202 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si riferiscono principalmente ai crediti vantati da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 199 milioni di euro (178 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si riferiscono per 30 milioni di euro all'apertura di Saipem SpA di un escrow account presso un istituto di credito italiano a garanzia di un importo incassato da una collegata a titolo di un anticipo contrattuale, per 167 milioni di euro alla quota di competenza di Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate nel bilancio della società CCS JV Scarl al 30 giugno 2020, e per 2 milioni di euro a due società controllate.
Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 64 milioni di euro, si riferiscono a due conti bloccati della controllata Saipem Contracting Algérie SpA (67 milioni di euro al lordo dell'attualizzazione).
I crediti commerciali e altri crediti di 2.311 milioni di euro (2.601 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 2.244 | 1.874 |
| Acconti per servizi | 220 | 214 |
| Altri crediti | 137 | 223 |
| Totale | 2.601 | 2.311 |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 758 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 30.06.2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 724 | 32 | (30) | 2 | - | 728 |
| Altri crediti | 30 | - | - | - | - | 30 |
| Totale | 754 | 32 | (30) | 2 | - | 758 |
| semestre. L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 54% del totale dei crediti. La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model". Il modello gestionale adottato da Saipem utilizza l'approccio semplificato previsto dal principio IFRS 9 che prescrive la valutazione del fon do copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito e utilizza per la quantificazione delle per dite attese la probabilità di default dei clienti, basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti scaduti, che di fatto sconta già una vista prospettica di progetto, si affianca una valutazione sul merito creditizio dei clienti effettuata centralmente dalla Corporate sul por |
Al 30 giugno 2020 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 120 milioni di euro (116 milioni di euro al 31 dicembre 2019) sul totale del fondo svalutazione crediti di 728 milioni di euro (724 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Al 30 giugno 2020 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali, anche non scaduti, per un importo di 81 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.
I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 212 milioni di euro (207 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 125 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 87 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.
Al 30 giugno 2020 non risultano crediti riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2019.
Gli altri crediti di 223 milioni di euro si analizzano come segue:
| Totale | 137 | 223 |
|---|---|---|
| Altri crediti diversi | 88 | 162 |
| Depositi cauzionali | 13 | 14 |
| - personale | 36 | 47 |
| Crediti verso: | ||
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate". La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
Le rimanenze di 295 milioni di euro (303 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 303 | 295 |
| Totale | 303 | 295 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 159 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | 30.06.2020 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo | 133 | 34 | (7) | (1) | 159 |
| Totale | 133 | 34 | (7) | (1) | 159 |
| Attività contrattuali Le attività contrattuali di 1.179 milioni di euro (1.028 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue: (milioni di euro) |
31.12.2019 | 30.06.2020 | |||
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.034 | 1.187 | |||
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (6) | (8) | |||
| Totale | 1.028 | 1.179 | |||
| Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 1.187 milioni di euro, aumentano di 153 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2020 per 392 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 224 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nei vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 15 milioni di euro. |
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.034 | 1.187 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (6) | (8) |
| Totale | 1.028 | 1.179 |
Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 57 | - | 57 | 2 | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 194 | 87 | 226 | 106 | |
| Totale imposte sul reddito correnti | 251 | 87 | 283 | 108 |
L'incremento delle attività e passività per imposte sul reddito correnti è riconducibile prevalentemente a rapporti verso amministrazioni finanziarie estere.
Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | ||
| Amministrazione finanziaria italiana | 6 | 13 | 2 | 7 | ||
| Amministrazioni finanziarie estere | 161 | 126 | 213 | 115 | ||
| Totale altre imposte correnti | 167 | 139 | 215 | 122 |
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 2 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2019), riguardano esclusivamente crediti per Iva (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 213 milioni di euro (161 milioni di euro al 31 dicembre 2019), riguardano per 171 milioni di euro crediti per imposte indirette (122 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e per 42 milioni di euro altri rapporti (39 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 7 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2019), riguardano esclusivamente altri rapporti (13 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 115 milioni di euro (126 milioni di euro al 31 dicembre 2019), riguardano per 56 milioni di euro debiti per imposte indirette (63 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e per 59 milioni di euro altri rapporti (63 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione finanziaria italiana | - | - | - | - |
| Amministrazioni finanziarie estere | 24 | 27 | 23 | 27 |
| Totale imposte sul reddito non correnti | 24 | 27 | 23 | 27 |
Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a situazioni di incertezza fiscale. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato.
Le altre attività correnti di 140 milioni di euro (115 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 23 | 46 |
| Altre attività | 92 | 94 |
| Totale | 115 | 140 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati". Le altre attività al 30 giugno 2020 ammontano a 94 milioni di euro, con un incremento di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, e sono costituite principalmente da costi non di competenza dell'esercizio relativi principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio e a costi assicurativi.
Le altre attività non correnti di 46 milioni di euro (55 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 2 | - |
| Altri crediti | 9 | 7 |
| Altre attività non correnti | 44 | 39 |
| Totale | 55 | 46 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre attività non correnti al 30 giugno 2020 ammontano a 39 milioni di euro, con un decremento di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 e includono prevalentemente costi di competenza di periodi futuri, riferiti principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio e a costi assicurativi.
Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Gli immobili, impianti e macchinari di 3.450 milioni di euro (4.129 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| e macchinari | |
|---|---|
| Immobili, impianti |
|
| (milioni di euro) | |
| Valore lordo al 31.12.2019 | 13.761 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2019 | 9.632 |
| Valore netto al 31.12.2019 | 4.129 |
| Investimenti | 188 |
| Ammortamenti e svalutazioni (1) | (855) |
| Alienazioni | (2) |
| Variazione area di consolidamento | - |
| Operazioni su rami d'azienda | - |
| Differenze cambio da conversione | (10) |
| Altre variazioni | - |
| Valore netto al 30.06.2020 | 3.450 |
| Valore lordo al 30.06.2020 | 13.883 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2020 | 10.433 |
| Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2020 ammontano a 188 milioni di euro (327 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e hanno principalmente riguardato: |
|
| ≥ per l'Engineering & Construction Offshore 120 milioni di euro: l'acquisto del lay barge vessel Norce Endeavour e interventi di |
|
| mantenimento e upgrading di mezzi esistenti; | |
| ≥ per l'Engineering & Construction Onshore 2 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature; ≥ |
|
| per il Drilling Offshore 33 milioni di euro: intervento di manutenzione straordinaria della nave di perforazione Saipem 10000, ol tre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi; |
|
| ≥ per il Drilling Onshore 33 milioni di euro: upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché in |
|
| terventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti. | |
| Nel corso del semestre non sono stati capitalizzati oneri finanziari. | |
| Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono negative per 10 mi | |
| lioni di euro. | |
| Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 30 giugno 2020 garanzie reali. | |
| Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 30 giugno 2020 è indicato nel paragrafo "Gestione dei | |
| rischi d'impresa" della "Relazione intermedia sulla gestione". | |
| Nel corso del semestre, in seguito al deterioramento dello scenario di mercato, le divisioni hanno valutato necessario procedere | |
| alla svalutazione di alcuni asset senza prospettive di mercato, per un totale di 40 milioni di euro. In particolare, sono stati svaluta | |
| ti due mezzi della Divisione Drilling Offshore, per un ammontare pari a 13 milioni di euro, una base logistica della Divisione | |
| Engineering & Construction Onshore, per un ammontare pari a 20 milioni di euro e mezzi della Divisione Drilling Onshore per un | |
| ammontare pari a 7 milioni di euro. | |
| Il test di impairment eseguito al 30 giugno 2020 ha evidenziato svalutazioni così come dettagliato nel paragrafo successivo. |
Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo ha preso in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il patrimonio netto contabile del Gruppo.
In particolare, al 30 giugno 2020 la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata inferiore al valore del patrimonio netto dell'ultima chiusura contabile al 31 marzo 2020 di circa 1.600 milioni di euro; tale situazione indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività.
Pertanto, il test di impairment ha previsto la verifica del valore recuperabile di tutte le "CGU".
Il test di impairment ha riguardato quindi le 15 CGU rappresentate da: una unità di floating production (leased FPSO Cidade de Vitoria), dalla Divisione Engineering & Construction Offshore, dalla Divisione Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria, dalla Divisione XSIGHT, dalla Divisione Drilling Onshore e dai singoli mezzi del Drilling Offshore (10 distinti rig offshore, 2 in meno rispetto al 31 dicembre 2019, in seguito alla previsione di scrap per due rig).
La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile che è stato determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per ciascun segmento di business in cui opera la singola CGU. Infatti, considerata la natura delle attività Saipem, il fair value delle CGU non può essere determinato da informazioni direttamente osservabili sul mercato e la sua stima basata su tecniche alternative, come ad esempio i multipli di mercato, risulterebbe di limitata attendibilità in generale e, in diversi casi, di difficile applicazione.
I flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima. Tali previsioni considerano le attese future del management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, nonché i risultati consuntivati.
I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2020-2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio 2020 (di seguito "Piano Strategico"), aggiornati utilizzando le migliori stime ad oggi disponibili e approvati dal Consiglio di Amministrazione il 16 luglio 2020. A seguito delle variazioni del contesto di mercato determinati dalla pandemia COVID-19 sono stati aggiornati i valori di EBITDA e Capex delle divisioni; oltre agli altri parametri necessari alla definizione dei flussi come i tassi di cambio, le ipotesi di evoluzione del circolante, il tax rate e gli oneri finanziari.
L'aggiornamento delle stime dei flussi ha riguardato i cash flow del Piano Strategico 2020-2023 di tutte le divisioni. Si precisa che le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state ridefinite utilizzando i nuovi report di aggiornamento delle stesse da parte di fonti esterne, normalmente utilizzati dalla Divisione come benchmark di riferimento.
Tali stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
Per gli anni successivi all'ultimo anno di Piano, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un terminal value, determinato: (a) per le CGU Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria, XSIGHT e Drilling Onshore sulla base del metodo della perpetuity applicando al flusso di cassa terminale "normalizzato" (per tenere conto delle dinamiche del business e/o della ciclicità del settore) un tasso di crescita di lungo periodo pari al 2% (non superiore ai tassi di crescita nominali attesi nel lungo periodo per i settori energetici di riferimento che tengono conto delle aspettative del mercato in termini di crescita reale e di inflazione attesa); (b) per la CGU leased FPSO Cidade de Vitoria e per i rig Drilling Offshore, considerando oltre l'orizzonte di piano (sulla base della vita economico-tecnica residua dei singoli asset, oppure, se precedente, sulla data di scadenza prevista dell'ultima manutenzione ciclica): (i) rate di noleggio di lungo termine definite, nell'ambito del processo di pianificazione, dalla divisione di riferimento attraverso un processo di stima basato su valutazioni di natura manageriale che tengono conto delle informazioni (interne ed esterne) raccolte, incrementate al 2% lungo il periodo di proiezione; (ii) giorni di inattività "normalizzati"; (iii) costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano incrementati al 2% (in linea con i ricavi); (iv) investimenti e relativi giorni di fermo impianto per manutenzioni cicliche e sostituzioni stimati dalle divisioni sulla base del calendario prospettico per le manutenzioni cicliche e intermedie.
Il valore d'uso al 30 giugno 2020 è stato quindi determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto, specifico per ciascun segmento di business, come riportato nella tabella seguente:
| (%) | 31.12.2019 WACC |
30.06.2020 WACC |
|---|---|---|
| E&C Offshore | 8,2 | 8,6 |
| E&C Onshore | 7,6 | 8,3 |
| XSIGHT | 7,6 | 8,3 |
| Leased FPSO | 5,7 | 7,2 |
| Drilling Offshore | 8,2 | 9,8 |
| Drilling Onshore | 7,9 | 8,9 |
| Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento da parte del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistema tici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per cia scun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito coerente con quello medio stimato nel quadriennio di Piano aggiustato alla luce del credit spread, osservato sul mercato, relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello spe cifico segmento di business; (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori (basato sull'ultimo dato di indebitamento rilevato e sulla capitalizzazione di mercato degli ultimi 6 mesi di ciascun operatore); (iii) del beta mediano dei titoli delle società ap partenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto al net- |
to delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.
Le assunzioni adottate tengono conto del livello dei tassi di interesse degli ultimi sei mesi, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Il test di impairment eseguito al 30 giugno 2020 ha evidenziato svalutazioni per un totale di 333 milioni di euro oltre a 257 milioni di euro a seguito dell'impairment test del 31 marzo 2020.
Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Headroom/impairment loss | 1.535 | 3.780 | (333) | 105 | 21 | 27 |
| (milioni di euro) | Offshore | Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
Leased FPSO |
XSIGHT |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Headroom/impairment loss | 1.535 | 3.780 | (333) | 105 | 21 | 27 |
| Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle 15 CGU riferite ai 10 mezzi del Drilling Offshore, al mezzo di leased FPSO Cidade de Vitoria e alla CGU Drilling Onshore, mentre quelle relative alla CGU Engineering & Construction Offshore, CGU Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria e CGU XSIGHT sono riportate nella nota 13 "Attività immateriali". Sensitivity analysis delle CGU riferite ai 10 mezzi Drilling Offshore e al mezzo di leased FPSO Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 11 CGU riferite ai mezzi navali (10 Drilling Offshore più il mezzo di leased FPSO Citade de Vitoria) riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazio ne di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU: ≥ incrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero un incremento della svalutazione pari a 55 milioni di euro; ≥ decrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero un decremento della svalutazione pari a 61 milioni di euro; ≥ decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero un incre mento della svalutazione pari a 200 milioni di euro; ≥ incrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero un decre mento dell'impairment loss di 192 milioni di euro; ≥ decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 20%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero un incre mento della svalutazione pari a 425 milioni di euro; ≥ incrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 20%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero un decre mento dell'impairment loss di 270 milioni di euro; ≥ un incremento di 0,1 del tasso di cambio euro/dollaro di lungo termine, rispetto allo scenario ipotizzato nei piani pari a 1,3, de terminerebbe un incremento della svalutazione pari a 139 milioni di euro; ≥ un decremento di 0,1 del tasso di cambio euro/dollaro di lungo termine, rispetto allo scenario ipotizzato nei piani pari a 1,3, de |
||||||
| terminerebbe una diminuzione della svalutazione pari a 159 milioni di euro. Sensitivity analysis sulla CGU Drilling Onshore Con riferimento alla CGU Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale inve stito netto a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a: ≥ una riduzione del 18,2% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity; ≥ l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 10,1%; ≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa pari a 0,5%. Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile, rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU, aumenterebbe in caso di azzeramento dei flussi di cassa da capitale circolante. |
||||||
| 13 Attività immateriali |
||||||
| Le attività immateriali di 698 milioni di euro (698 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue: | ||||||
| immateriali a vita utile Attività definita |
Altre attività | immateriali a vita utile indefinita |
Totale | |||
| (milioni di euro) Valore lordo al 31.12.2019 |
254 | - | - | |||
| Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2019 | 223 | - | - | |||
| Valore netto al 31.12.2019 | 31 | 667 | 698 | |||
| Investimenti | 7 | - | - | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (6) | - | - | |||
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | (1) | - | |||
| Valore netto al 30.06.2020 | 32 | 666 | 698 | |||
| Valore lordo al 30.06.2020 | 260 | - | - | |||
| Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2020 | 228 | - | - |
Il goodwill di 666 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (631 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (11 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti CGU:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| E&C Offshore | 403 | 403 |
| E&C Onshore | 231 | 231 |
| XSIGHT | 33 | 32 |
| Totale | 667 | 666 |
Il valore recuperabile delle tre CGU in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU in esame.
La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato il goodwill, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 12 "Immobili, impianti e macchinari".
La tabella seguente riporta, con riferimento al 30 giugno 2020, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e XSIGHT rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.
| (milioni di euro) | Onshore | XSIGHT | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Goodwill | 403 | 231 | 32 | 666 |
| Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro | 1.535 | 3.780 | 27 | 5.342 |
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill. flussi di cassa da capitale circolante, ma resterebbe comunque positiva.Offshore
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto diminuirebbe, ma resterebbe comunque positiva nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Onshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity. Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della CGU XSIGHT, compreso il goodwill allocato, si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto diminuirebbe nel caso si azzerassero i
La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 30 giugno è evidenziata come segue:
| Attività finanziarie per leasing |
Passività finanziarie per leasing |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti |
| Saldo iniziale | 584 | 8 | 8 | 149 | 477 |
| Incrementi | 85 | - | 3 | - | 88 |
| Decrementi e cancellazioni | (154) | (6) | - | (97) | (137) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (121) | - | - | - | - |
| Differenze cambio | - | - | - | - | - |
| Interessi | - | 1 | - | 15 | - |
| Altre variazioni | 1 | 11 | 5 | 77 | (83) |
| Saldo finale al 30.06.2020 | 395 | 14 | 16 | 144 | 345 |
Al 30 giugno 2020 nessun "Right-of-Use" rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 12 "Immobili, impianti e macchinari". Nel semestre è stato svalutato il diritto d'uso d'un bene di terzi della Divisione Engineering & Construction Offshore.
Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 30 giugno 2020 opzioni di rinnovo relative a immobili per complessivi 108 milioni di euro (315 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali.
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 30 giugno 2020 è la seguente:
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Quota a breve termine 2020 |
2021 | 2022 | 2023 | 2024 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie per leasing | 144 | 37 | 94 | 109 | 36 | 69 | 489 |
| Attività finanziarie per leasing | 14 | 6 | 10 | - | - | - | 30 |
| Totale | 130 | 31 | 84 | 109 | 36 | 69 | 459 |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 150 milioni di euro (133 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
e rimborsi Cessioni |
al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
effetto a riserva Variazione con |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2019 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture |
43 | 45 | - | 25 | (5) | (1) | - | 1 | (1) | (40) | 67 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate |
76 | - | - | 4 | (14) | (1) | - | 1 | - | - | 66 | - |
| Totale | 119 | 45 | - | 29 | (19) | (2) | - | 2 | (1) | (40) | 133 | - |
| 30.06.2020 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate |
||||||||||||
| Partecipazioni in imprese joint venture |
67 | - | - | 17 | (8) | - | - | (1) | - | - | 75 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate |
66 | - | - | 9 | - | - | - | - | - | - | 75 | - |
| Totale | 133 | - | - | 26 | (8) | - | - | (1) | - | - | 150 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 4 "Area di consolidamento al 30 giugno 2020".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 26 milioni di euro, riguardano per 17 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 9 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 8 milioni di euro, riguardano il risultato di periodo delle joint venture.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| Partecipazione del Gruppo (%) |
al 31.12.2019 Valore netto |
al 30.06.2020 Valore netto |
|
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | |||
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 31 | 43 |
| Petromar Lda | 70,00 | 51 | 31 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 40,00 | 32 | 35 |
| Altre | 19 | 41 | |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 133 | 150 |
Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".
Le altre partecipazioni non sono singolarmente significative al 30 giugno 2020.
Le attività per imposte anticipate di 301 milioni di euro (297 milioni di euro al 31 dicembre 2019) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili.
Le passività per imposte differite di 6 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 86 milioni di euro.
La movimentazione delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 30.06.2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 297 | 40 | (23) | - | (13) | 301 |
| Passività per imposte differite | (6) | (8) | 8 | - | - | (6) |
| Totale | 291 | 32 | (15) | - | (13) | 295 |
Gli accantonamenti e utilizzi delle attività per imposte anticipate fanno principalmente riferimento a differenze temporanee. La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte anticipate, in diminuzione per 13 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (decremento per 3 milioni di euro); (ii) la rilevazione (decremento per 4 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) altre variazioni (decremento per 6 milioni di euro). La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (decremento per 3 milioni di euro); (ii) altre variazioni (incremento per 3 milioni di euro).
Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Passività per imposte differite | (89) | (92) |
| Attività per imposte anticipate compensabili | 83 | 86 |
| Passività nette per imposte differite | (6) | (6) |
| Attività per imposte anticipate non compensabili | 297 | 301 |
| Attività (passività) nette per imposte anticipate | 291 | 295 |
Le perdite fiscali ammontano a 3.745 milioni di euro (3.640 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 2.730 milioni di euro riportabili a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 24,60% per le società estere.
Le perdite fiscali sono riferibili principalmente a società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| 2020 | - | 35 |
| 2021 | - | 44 |
| 2022 | - | 28 |
| 2023 | - | 30 |
| 2024 | - | 100 |
| Oltre 2024 | - | 778 |
| Illimitatamente | 1.227 | 1.503 |
| Totale | 1.227 | 2.518 |
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 2.262 | 2.054 |
| Altri debiti | 266 | 395 |
| Totale | 2.528 | 2.449 |
| (milioni di euro) | Italia | Estero |
|---|---|---|
| 2020 | - | 35 |
| 2021 | - | 44 |
| 2022 | - | 28 |
| 2023 | - | 30 |
| 2024 | - | 100 |
| Oltre 2024 | - | 778 |
| Illimitatamente | 1.227 | 1.503 |
| Totale | 1.227 | 2.518 |
| Le perdite fiscali per le quali non sono state contabilizzate le attività per imposte anticipate, in accordo con le disposizioni dello IAS 12, ammontano a 3.118 milioni di euro. Le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio al 30 giugno 2020 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 147 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 anni. Le imposte sono indicate alla nota 32 "Imposte sul reddito". |
||
| 17 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali Debiti commerciali e altri debiti I debiti commerciali e altri debiti di 2.449 milioni di euro (2.528 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue: |
||
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
| Debiti commerciali | 2.262 | 2.054 |
| Altri debiti | 266 | 395 |
| Totale | 2.528 | 2.449 |
| I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 395 milioni di euro si analizzano come segue: (milioni di euro) |
31.12.2019 | 30.06.2020 |
| Debiti verso: | ||
| - personale | 143 | 173 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 61 | 38 |
| - compagnie di assicurazione | 3 | 3 |
| - consulenti e professionisti | 8 | 8 |
| - amministratori e sindaci | 1 | 1 |
| - azionisti Altri debiti diversi |
- 50 |
58 114 |
| Totale | 266 | 395 |
| La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tem po intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza. Passività contrattuali Le passività contrattuali di 1.658 milioni di euro (1.848 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue: |
||
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.139 | 979 |
| Anticipi da clienti | 709 | 679 |
| Totale | 1.848 | 1.658 |
| Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 979 milioni di euro (1.139 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati. In particolare, le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) diminuiscono di 160 milioni di euro per effetto di rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei pro getti per 313 milioni di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 473 milioni di eu ro rettificati alla fine dell'esercizio precedente. |
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.139 | 979 |
| Anticipi da clienti | 709 | 679 |
| Totale | 1.848 | 1.658 |
Gli anticipi da clienti di 679 milioni di euro (709 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si riferiscono ad ammontari ricevuti, negli anni precedenti e nel corso del semestre, a fronte di contratti in corso di esecuzione, erosi sulla base delle milestone contrattuali. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività correnti di 55 milioni di euro (45 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 38 | 21 |
| Altre passività | 7 | 34 |
| Totale | 45 | 55 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre passività ammontano a 34 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2019); la variazione è relativa principalmente all'iscrizione di riserve premi assicurativi.
Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività non correnti di 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| 31.12.2019 (milioni di euro) |
30.06.2020 |
|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati - |
- |
| Altre passività 1 |
1 |
| Totale 1 |
1 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".
Le passività finanziarie si analizzano come segue:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | finanziarie a breve |
Passività Quote a breve di passività finanziarie a termine lungo termine |
Passività finanziarie a lungo termine |
Totale | finanziarie a breve |
Passività Quote a breve di passività finanziarie a termine lungo termine |
Passività finanziarie a lungo termine |
Totale |
| Banche | 153 | 206 | 676 | 1.035 | 301 | 239 | 627 | 1.167 |
| Obbligazioni ordinarie | - | 38 | 1.994 | 2.032 | - | 23 | 1.495 | 1.518 |
| Altri finanziatori | 11 | - | - | 11 | 7 | - | - | 7 |
| Totale | 164 | 244 | 2.670 | 3.078 | 308 | 262 | 2.122 | 2.692 |
Alcuni finanziamenti sono assoggettati al rispetto di covenant finanziari che risultano rispettati sui dati al 31 dicembre 2019. Alla data odierna non ci sono elementi per ritenere che gli stessi non siano rispettati alla successiva data di misurazione. Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2019".
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 30 giugno 2020 è la seguente:
(milioni di euro)
| Tipo | Scadenza | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | Oltre | finanziarie passività termine a lungo Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | 2021-2027 | 72 | 165 | 150 | 99 | 141 | 627 |
| Obbligazioni ordinarie | 2021-2025 | - | 498 | 499 | - | 498 | 1.495 |
| Totale | 72 | 663 | 649 | 99 | 639 | 2.122 |
Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:
| Scadenza a lungo termine | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore contabile al 30.06.2020 |
Scadenza a breve termine 30.06.2021 |
Secondo semestre 2021 |
2022 | 2023 | 2024 | 2025 | Oltre | Totale pagamenti futuri al 30.06.2020 |
|
| Banche | 867 | 242 | 75 | 167 | 152 | 101 | 68 | 74 | 879 | |
| Obbligazioni ordinarie | 1.518 | 25 | - | 500 | 500 | - | 500 | - | 1.525 | |
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 2.385 | 267 | 75 | 667 | 652 | 101 | 568 | 74 | 2.404 |
La differenza pari a 19 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 30 giugno 2020 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.
Con riferimento al prestito obbligazionario "€500,000,000 3.000% notes due 8 March 2021" Saipem Finance International BV ha deciso di esercitare l'opzione di rimborso in data 31 gennaio 2020. Il rimborso anticipato del prestito obbligazionario è stato effettuato in data 3 marzo 2020.
L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:
| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||||||||||||
| Tasso % | Tasso % | Tasso % | Tasso % | ||||||||||
| Passività | Passività | ||||||||||||
| finanziarie | finanziarie | ||||||||||||
| Passività | a lungo e quota | Passività | a lungo e quota | ||||||||||
| finanziarie | breve di passività | finanziarie | breve di passività | ||||||||||
| a breve | finanziarie a | a breve | finanziarie a | ||||||||||
| Valuta | termine | da | a | lungo termine | da | a | termine | da | a | lungo termine | da | a | |
| Euro | 4 | 0,00 | 0,00 | 2.914 | 0,90 | 3,75 | 155 | 0,00 | 0,50 | 2.384 | 0,90 | 3,75 | |
| Dollaro USA | 7 | 0,00 | 0,00 | - | - | - | |||||||
| Altre | 153 | variabile | - | 153 | variabile | - | |||||||
| Totale | 164 | 2.914 | 308 | 2.384 |
Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2021 e il 2027. Al 30 giugno 2020 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 114 milioni di euro (235 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per 1.000 milioni di euro (1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.400 milioni di euro (3.085 milioni di euro al 31 dicembre 2019) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:
| 2019 (%) |
2020 |
|---|---|
| Euro 0,00-1,52 |
0,50-2,94 |
Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.
La differenza del valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine rispetto al valore nominale risulta principalmente correlata alle emissioni obbligazionarie in essere alla data.
In base alle disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:
| Variazioni senza impatti sui flussi di cassa |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Variazione dei flussi di cassa |
Differenze cambio da conversione |
Variazione del fair value |
Altre variazioni non monetarie |
30.06.2020 |
| Passività finanziarie a breve termine | 164 | 150 | (6) | - | - | 308 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
2.914 | (530) | - | - | - | 2.384 |
| Passività (attività) nette per leasing | 610 | (78) | (2) | - | (71) | 459 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento |
3.688 | (458) | (8) | - | (71) | 3.151 |
Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione" è la seguente:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide ed equivalenti | 2.272 | - | 2.272 | 1.445 | - | 1.445 |
| B. Attività finanziarie valutate | ||||||
| al fair value con effetto a OCI | 87 | - | 87 | 83 | - | 83 |
| C. Liquidità (A+B) | 2.359 | - | 2.359 | 1.528 | - | 1.528 |
| D. Attività per leasing | 8 | - | 8 | 14 | - | 14 |
| E. Crediti finanziari (*) | 178 | - | 178 | 199 | - | 199 |
| F. Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso banche | 153 | - | 153 | 301 | - | 301 |
| G. Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | 206 | 676 | 882 | 239 | 627 | 866 |
| H. Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - |
| I. Prestiti obbligazionari |
38 | 1.994 | 2.032 | 23 | 1.495 | 1.518 |
| L. Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - |
| M. Altre passività finanziarie a breve termine | 11 | - | 11 | 7 | - | 7 |
| N. Altre passività finanziarie a lungo termine | - | - | - | - | - | - |
| O. Passività per leasing | 149 | 477 | 626 | 144 | 345 | 489 |
| P. Indebitamento finanziario lordo | ||||||
| (F+G+H+I+L+M+N+O) | 557 | 3.147 | 3.704 | 714 | 2.467 | 3.181 |
| Q. Posizione finanziaria netta come | ||||||
| da comunicazione Consob | ||||||
| n. DEM/6064293/2006 (P-C-D-E) | (1.988) | 3.147 | 1.159 | (1.027) | 2.467 | 1.440 |
| R. Crediti finanziari non correnti | - | 69 | 69 | - | 64 | 64 |
| S. Attività per leasing | - | 8 | 8 | - | 16 | 16 |
| T. Indebitamento finanziario netto (Q-R-S) | (1.988) | 3.070 | 1.082 | (1.027) | 2.387 | 1.360 |
(*) Tale voce accoglie la liquidità risultante in capo a una società controllata derivante da una società consortile a responsabilità limitata ripresa mediante ribaltamento costi.
L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, pari a 2 milioni di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 11 "Altre attività" e 18 "Altre passività".
La variazione dell'indebitamento finanziario netto ante passività nette per leasing, pari a 459 milioni di euro (610 milioni di euro al 31 dicembre 2019), rispetto al saldo al 31 dicembre 2019, registra un incremento di 429 milioni di euro, dovuto principalmente al cash flow operativo assorbito nel periodo al netto degli investimenti.
I crediti finanziari sono commentati alla nota 7 "Altre attività finanziarie".
I fondi per rischi e oneri di 282 milioni di euro (253 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Saldo iniziale | Prima applicazione IFRIC 23 |
Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | Saldo finale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2019 | ||||||
| Fondo per imposte | 65 | (26) | 6 | (31) | 1 | 15 |
| Fondo rischi per contenziosi | 126 | - | 72 | (79) | 1 | 120 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 41 | - | 28 | - | (42) | 27 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | ||||||
| su commesse pluriennali | 57 | - | 17 | (23) | (2) | 49 |
| Fondo esodi agevolati | 7 | - | 3 | (6) | (3) | 1 |
| Altri fondi | 34 | - | 15 | (8) | - | 41 |
| Totale | 330 | (26) | 141 | (147) | (45) | 253 |
| 30.06.2020 | ||||||
| Fondo per imposte | 15 | - | - | (1) | - | 14 |
| Fondo rischi per contenziosi | 120 | - | 7 | (19) | (5) | 103 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 27 | - | 8 | - | (3) | 32 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | ||||||
| su commesse pluriennali | 49 | - | 52 | (12) | (1) | 88 |
| Fondo esodi agevolati | 1 | - | 2 | (2) | (1) | - |
| Altri fondi | 41 | - | 2 | (2) | 4 | 45 |
| Totale | 253 | - | 71 | (36) | (6) | 282 |
| Il fondo per imposte di 14 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso per imposte indirette con le auto rità fiscali di Paesi esteri in corso che considerano risultati di recenti accertamenti. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di con sulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato. Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 103 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione. Gli ammontari principali sono relativi alla controversia con Husky - Progetto Sunrise Energy in Canada e a una causa con un fornitore per un progetto in Arabia Saudita. Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 32 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipa te valutate con il metodo del patrimonio netto. Le altre variazioni si riferiscono principalmente al versamento copertura perdite pregresse. Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 88 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore per 58 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 30 milioni di euro. Gli altri fondi ammontano a 45 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi. |
||||||
| Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 27 "Garanzie, impegni e rischi". 22 Fondi per benefici ai dipendenti I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 239 milioni di euro (246 milioni di euro al 31 dicembre 2019). |
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | |||
|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| (milioni di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo |
| Contratti derivati qualificati di copertura | ||||
| Contratti su tassi di interesse (componente Spot) | ||||
| - acquisti | - | 2 | - | 2 |
| - vendite | - | - | - | - |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 8 | (2) | 6 | - |
| - vendite | 12 | 3 | 19 | (2) |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | (1) | 6 | - | 9 |
| - vendite | (4) | 12 | (5) | 7 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 2 | - | 2 | - |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 17 | 21 | 22 | 16 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 3 | 3 | 10 | 2 |
| - vendite | 6 | 8 | 15 | - |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | 2 | 1 | - |
| - vendite | (1) | 6 | (2) | 5 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | - | - |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 8 | 19 | 24 | 7 |
| Totale contratti derivati | 25 | 40 | 46 | 23 |
| Di cui: | ||||
| - correnti | 23 | 38 | 46 | 21 |
| - non correnti (comprende IRS, | ||||
| nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto") | 2 | 2 | - | 2 |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | |
| Impegni di acquisto | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su tassi di interesse | - | 150 | - | 150 | |
| - contratti su valute | 452 | 1.391 | 547 | 771 | |
| - contratti su merci | - | 23 | - | 31 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 354 | 388 | 503 | 463 | |
| 806 | 1.952 | 1.050 | 1.415 | ||
| Impegni di vendita | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 707 | 596 | 722 | 386 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 524 | 875 | 601 | 1.299 | |
| 1.231 | 1.471 | 1.323 | 1.685 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2020 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di
cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2019), è classificato nella nota 19 "Passività finanziarie". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2020 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap). La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 30 giugno 2020 sono previsti in un arco temporale fino al 2021.
Nel corso del primo semestre del 2020 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2020 ammonta a 22 milioni di euro (17 milioni di euro al 31 dicembre 2019). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 25 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2019), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 20 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2019), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -5 milioni di euro (-5 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2020 ammonta a 16 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2019). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a -2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di -10 milioni di euro (0 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 8 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019), mentre la componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 16 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Relativamente ai contratti su merci il fair value di 2 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging.
Nel corso del primo semestre del 2020 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 28 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
Al 30 giugno 2020 non sono presenti attività destinate alla vendita.
Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 30 giugno 2020 a 50 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 30 giugno 2020 a 3.132 milioni di euro (4.032 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e si analizza come segue:
| 31.12.2019 (milioni di euro) |
30.06.2020 |
|---|---|
| Capitale sociale 2.191 |
2.191 |
| Riserva sopraprezzo delle azioni 553 |
553 |
| Riserva legale 88 |
88 |
| Riserva per cash flow hedge (10) |
5 |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita 1 |
1 |
| Riserva per differenze di cambio (21) |
(32) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti (36) |
(38) |
| Altre (46) |
(46) |
| Utili relativi a esercizi precedenti 1.395 |
1.406 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 12 |
(885) |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (95) |
(111) |
| Totale 4.032 |
3.132 |
Il patrimonio netto di Saipem al 30 giugno 2020 comprende riserve distribuibili per 1.675 milioni di euro.
Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d'imposta è stanziato limitatamente alle riserve potenzialmente distribuibili per 22 milioni di euro.
Al 30 giugno 2020 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 2.191.384.693 euro, corrispondente a 1.010.977.439 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale, di cui 1.010.966.841 azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio. L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Saipem SpA ha deliberato in data 29 aprile 2020 la distribuzione del dividendo di 0,01 euro per azione ordinaria e 0,01 euro per azione di risparmio, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco della cedola, per un totale complessivo di 9.962.532,31 euro.
Ammonta al 30 giugno 2020 a 553 milioni di euro (553 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le altre riserve al 30 giugno 2020 sono negative per 22 milioni di euro (negative per 24 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e si compongono come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Riserva legale | 88 | 88 |
| Riserva per cash flow hedge | (10) | 5 |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | 1 | 1 |
| Riserva per differenze di cambio | (21) | (32) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (36) | (38) |
| Altre | (46) | (46) |
| Totale | (24) | (22) |
Ammonta al 30 giugno 2020 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.
La riserva è positiva per 5 milioni di euro (negativa per 10 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 30 giugno 2020.
La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
La riserva positiva per 1 milione di euro comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.
La riserva è negativa per 32 milioni di euro (negativa per 21 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA). La variazione è principalmente dovuta alla modifica della valuta funzionale di una società controllata.
La riserva presenta un saldo negativo di 38 milioni di euro (negativa per 36 milioni di euro al 31 dicembre 2019), al netto dell'effetto fiscale di 2 milioni di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.
Le altre riserve negative per 46 milioni di euro (negative per 46 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:
La riserva negativa ammonta a 111 milioni di euro (95 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dirigenti del Gruppo. Il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 1ª gennaio 2020 | 14.724.205 | 6,446 | 95 | 1,46 |
| Acquisti anno 2020 | 7.934.080 | 2,079 | 16 | 0,78 |
| Assegnazioni | 12.135 | 2,310 | - | - |
| Azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2020 | 22.646.150 | 4,9171 | 111 | 2,24 |
Al 30 giugno 2020 le azioni in circolazione sono 988.331.289.
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Analisi dei disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | ||
| Attività correnti | 1 | - |
| Attività non correnti | - | - |
| Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) | - | - |
| Passività correnti e non correnti | (1) | - |
| Effetto netto dei disinvestimenti | - | - |
| Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo | - | - |
| Plusvalenza per disinvestimenti | - | - |
| Interessenza di terzi | - | - |
| Totale prezzo di vendita | - | - |
| a dedurre: | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | - | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | - | - |
Non si segnalano disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda nel corso del primo semestre 2020. (I disinvestimenti dell'esercizio 2019 riguardano la cessione di un ramo aziendale da parte della società Sofresid Engineering SA).
Le garanzie ammontano a 7.243 milioni di euro (7.234 milioni di euro al 31 dicembre 2019), così suddivise:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Fidejussioni | Altre garanzie personali |
Totale | Fidejussioni | Altre garanzie personali |
Totale |
| Joint venture e imprese collegate | 164 | 148 | 312 | 174 | 178 | 352 |
| Imprese consolidate | 60 | 373 | 433 | 56 | 389 | 445 |
| Proprie | - | 6.489 | 6.489 | - | 6.446 | 6.446 |
| Totale | 224 | 7.010 | 7.234 | 230 | 7.013 | 7.243 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 389 milioni di euro (373 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.
Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 69.034 milioni di euro (62.105 milioni di euro al 31 dicembre 2019), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 30 giugno 2020.
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Le politiche di gestione e monitoraggio dei principali fattori dei rischi di impresa sono indicati nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione intermedia sulla gestione".
INFORMAZIONI SULLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutata al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 30 giugno 2020 si analizzano come di seguito indicato:
| 30.06.2020 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività (passività) finanziarie detenute per le negoziazione: | ||||
| - strumenti derivati non di copertura | - | 17 | - | 17 |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 83 | - | - | 83 |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | - | 6 | - | 6 |
| Totale | 83 | 23 | - | 106 |
Nel corso del primo semestre 2020 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.
Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.
Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.
Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria. Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che potrebbero evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.
Il Consiglio ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi.
Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menziona come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".
Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.
Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:
Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.
Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.
Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non risulta destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società e di altri due imputati.
Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.
All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.
All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.
Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.
Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.
Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem SpA.
All'udienza del 5 marzo 2018:
Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.
La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.
Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem SpA per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.
Gli ex manager di Saipem SpA condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.
Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allo stato, risulta già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa 160 milioni di euro nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.
La decisione del Tribunale di primo grado non è esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem SpA ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Risulta che anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di Eni SpA, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un suo manager "alle pene, e alle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem SpA le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem SpA.
L'inizio del processo di secondo grado è stato comunicato in data 18 giugno 2019 ai difensori di Saipem con un decreto di citazione davanti alla Corte di Appello di Milano. Le udienze dinanzi alla Corte di Appello di Milano si sono celebrate il 30 ottobre 2019, il 13 novembre 2019, il 27 novembre 2019, il 18 e 23 dicembre 2019 e il 15 gennaio 2020.
Il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem SpA e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem SpA perché il fatto non sussiste, revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001. In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: la Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.
Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi cinque anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.
Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura che sarà eventualmente accertata dal Tribunale, tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 67 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 30 giugno 2020), che sono stati bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.
Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è sospesa di pieno diritto e, quindi, rimangono sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.
Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.
Nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.
Il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema.
Trattasi di indagini in fase iniziale seppur relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento in fase di indagini iniziali.
Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach - Comunicato Stampa del 14 febbraio 2018: il 14 febbraio 2018 è stato emesso il seguente comunicato stampa congiunto per informare come segue:
"Sonatrach e Saipem comunicano di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze.
Sonatrach e Saipem hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.
Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.
Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato ef-
fettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.
San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem SpA informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.
Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União). Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.
Il procedimento amministrativo è tuttora in corso.
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras. Tale decisione dovrà essere notificata alle suindicate persone fisiche nei cui confronti si aprirà un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate.
Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta contiene anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA è soggetta a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018.
Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA), quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento oltre che ad altri soggetti,
informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari con esito positivo per Snamprogetti: la società non è stata, infatti, inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, è proseguito a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al procedimento principale avanti il Giudice dell'Udienza Preliminare si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha previsto alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24 ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato sentenza, sostanzialmente confermando la decisione di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione. La sezione VI penale della Suprema Corte, in data 10 novembre 2015, decidendo sui ricorsi presentati dalle parti avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano, ha annullato il provvedimento impugnato nei confronti delle persone giuridiche e, limitatamente alle statuizioni civili, nei confronti delle persone fisiche, e ha rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano che ha fissato l'udienza per il 28 novembre 2017. All'udienza del 28 novembre 2017 la Corte d'Appello, decidendo in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, ha confermato la sentenza di primo grado, riformandola parzialmente, escludendo la responsabilità di due persone giuridiche e dichiarando di non doversi procedere contro un imputato nel frattempo deceduto, confermando per il resto la sentenza della Corte d'Appello non oggetto di annullamento da parte della Corte di Cassazione.
Il 17 luglio 2018 la Corte di Appello di Milano ha depositato la sentenza di secondo grado sostanzialmente lasciando invariato l'impianto decisorio della sentenza impugnata, confermando dunque le statuizioni della Corte di Appello di Milano del 24 ottobre 2013, anche in relazione alle parti civili. La Corte di Appello di Milano ha riformato l'impianto decisorio della sentenza impugnata solo limitatamente a due persone giuridiche per le quali è stata esclusa la responsabilità e a una persona fisica per la quale è stata dichiarata l'estinzione del reato.
Alcune parti del giudizio hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione.
Il 6 novembre 2019 la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da alcune parti del giudizio, annullando la sentenza impugnata solo nei confronti di una persona giuridica con contestuale rinvio alla Corte di Appello di Milano.
La Corte di Cassazione ha invece rigettato nei confronti degli altri ricorrenti il ricorso, lasciando invariato l'impianto decisorio della Corte di Appello di Milano del 17 luglio 2018. La sentenza della Corte di Cassazione è stata depositata in cancelleria il 16 dicembre 2019.
Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)]. L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.
In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte ha annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax. Il 21 giugno 2017 Fosmax ha notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale ha richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) siano condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il Tribunale Arbitrale si è formalmente costituito il 19 gennaio 2018 con la conferma della nomina del suo Presidente e, in accordo con il calendario procedurale concordato tra le parti, il 13 aprile 2018 Fosmax ha depositato la propria Mémoire en demande nella quale ha quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS ha depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale ha richiesto in via riconvenzionale che Fosmax sia condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.
Le udienze si sono tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale ha rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax: (i) 31.966.704 euro per lavori "en règie" realizzati da Fosmax; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) 204.400 dollari a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio.
Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:
In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...". L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem SpA il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem SpA formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.
Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.
All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem SpA.
A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.
All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; e (ii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem SpA l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.
Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.
Il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parti civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem SpA. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem SpA quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato. All'udienza del 17 ottobre 2019 il Tribunale di Milano ha pronunciato ordinanza con la quale ha rigettato la quasi totalità delle ri-
chieste di costituzione di parte civile presentate dalle persone fisiche e da 4 enti esponenziali (Confconsumatori, SITI, Codacons e Codici Onlus).
Sono state quindi ammesse solo 49 parti civili (persone fisiche, non enti esponenziali) costituite contro le persone fisiche indagate (non contro Saipem SpA).
All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem SpA quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.
All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem SpA si è costituita quale responsabile civile.
In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.
Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem SpA hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste. Il 9 luglio 2020 si è celebrata un'udienza in cui sono stati sentiti alcuni testi del Pubblico Ministero. La prossima udienza è prevista per l'8 settembre 2020 sempre per l'esame dei testi del Pubblico Ministero. Il Tribunale ha fissato il calendario delle prossime udienze fino a dicembre 2020.
Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".
Azioni giudiziarie in corso: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit
warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6 c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.
Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181 c.p.c. in data 7 novembre 2017.
A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.
Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.
Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.
Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.
All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.
Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.
Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, demandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187 c.p.c.
La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili.
Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.
Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.
Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015, del 2016, del 2017, del 2018, del 2019 e nei primi mesi 2020 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitrè investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciassette investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trenta investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento.
Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 6 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2020 da parte del Consiglio di Amministrazione le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro nella quale Saipem è stata chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale) ad oggi pende giudizio dinanzi la Corte di Appello) e a un'altra causa appena iniziata con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro e a un'altra causa appena notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro.
Il 15 novembre 2010 Saipem Canada Inc ("Saipem") e Husky Oil Operations Ltd ("Husky") (quest'ultima per conto della Sunrise Oil Sands Partnership formata da BP Canada Energy Group ULC e dalla Husky Oil Sands Partnership, a sua volta formata da Husky Oil Operations Ltd e HOI Resources Ltd), hanno stipulato il contratto di Engineering, Procurement and Construction No. SR-071 (il "Contratto"), prevalentemente su base rimborsabile, relativo al progetto denominato Sunrise Energy (il "Progetto").
Durante l'esecuzione dei lavori le parti hanno concordato di modificare più volte la formula contrattuale di pagamento. In particolare: (i) nell'ottobre del 2012 le parti hanno stabilito che i lavori fossero da retribuirsi su base lump-sum, concordando l'ammontare di 1.300.000.000 di dollari canadesi quale prezzo contrattuale; (ii) all'inizio del 2013 è stato, poi, concordato un sistema di incentivazione che ha previsto ii diritto di Saipem di ricevere pagamenti ulteriori al raggiungimento di determinati obiettivi; (iii) dall'aprile del 2014 le parti hanno stipulato numerosi accordi scritti mediante i quali Husky ha accettato di rimborsare a Saipem i costi da quest'ultima sostenuti in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum precedentemente concordato, così determinando, secondo l'intendimento di Saipem, una modifica del contratto da lump-sum a rimborsabile. Tuttavia, avvicinandosi la fine dei lavori, Husky ha smesso di corrispondere quanto dovuto a titolo di rimborso e, nel marzo 2015, ha risolto il Contratto, adducendo che Saipem non avesse rispettato il termine contrattuale per la conclusione dei lavori.
Alla luce di quanto sopra, il 16 marzo 2015 Saipem ha agito in giudizio citando Husky, le suddette partnership e i relativi membri dinanzi alla Court of Queen's Bench of Alberta, chiedendone, tra l'altro, che il tribunale dichiari l'illegittimità della risoluzione del Contratto da parte di Husky e la condanni al pagamento: (i) di oltre 800.000.000 di dollari canadesi a titolo di risarcimento danni che includono i pagamenti non effettuati su base rimborsabile, i danni conseguenti alla risoluzione contrattuale, il mancato profitto e l'ingiustificato arricchimento di Husky ai danni di Saipem; ovvero, in alternativa; (ii) del valore di mercato dei servizi, materiali e finanziamenti resi.
Nel mese di settembre 2015 Husky ha notificato a Saipem una Request for Arbitration (Alberta Arbitration Act), affermando che, in seguito alla riduzione dello scope of work richiesta da Husky, il prezzo contrattuale lump-sum concordato con Saipem si sarebbe dovuto ridurre proporzionalmente in base a una specifica previsione contrattuale in tal senso. In base a ciò, Husky ha chiesto la condanna di Saipem a pagare il relativo valore, quantificando tale pretesa in 45.684.000 dollari canadesi.
II 6 ottobre 2015 Husky ha inoltre citato in giudizio Saipem dinanzi la Court of Queen's Bench of Alberta sostenendo, tra l'altro: (i) che i pagamenti dalla stessa effettuati in favore di Saipem, in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum concordato tra le par-
ti, trovassero la loro giustificazione nelle presunte minacce di Saipem di abbandonare i lavori se tali ulteriori pagamenti non fossero stati eseguiti (economic duress); e (ii) che anche dopo l'esecuzione di tali pagamenti, le performance di Saipem non sarebbero migliorate, costringendo Husky a risolvere il contratto e completare i lavori con mezzi propri. In conseguenza di ciò, Husky ha chiesto alla corte canadese di condannare Saipem al pagamento di 1.325.000.000 dollari canadesi a titolo di risarcimento degli asseriti danni, ammontare che include, tra l'altro: (i) i pagamenti in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; (ii) i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; (iii) il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto.
All'udienza del 14 gennaio 2016, Saipem ha richiesto la riunione dei procedimenti pendenti innanzi alla Queen's Bench Court of Alberta e la sospensione dell'arbitrato al fine di includere i relativi claims nel procedimento da riunificarsi. Il 27 maggio 2016 Saipem ha, inoltre, depositato una breve memoria con la quale ha richiesto che la Corte dichiari invalida la procedura arbitrale avviata da Husky. All'udienza per la discussione di questa istanza, tenutasi il 4 luglio 2016, il Giudice ha respinto la richiesta di dichiarare invalida la procedura arbitrale avviata da Husky, che rimane pertanto in corso.
Nel mese di marzo 2018 le parti hanno stipulato un arbitration agreement mediante il quale hanno concordato di riunire tutti i contenziosi in corso tra loro, come sopra descritti, in unico procedimento arbitrale "ad hoc" con sede in Canada.
Nello Statement of Claim depositato da Saipem il 30 aprile 2018 nella nuova procedura arbitrale, quest'ultima ha chiesto: (i) un risarcimento danni di importo superiore a 508 milioni di dollari canadesi; (ii) danni da computarsi da parte del tribunale a seguito di aggiustamenti al prezzo contrattuale dovuti a lavori aggiuntivi scaturenti da inadempimenti contrattuali di Husky, ovvero su base quantum meruit; (iii) punitive damages da quantificare; (iv) interessi per un totale di 90 milioni di dollari canadesi (ovvero da calcolarsi da parte del tribunale); (v) rimborso delle spese legali; (vi) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere dovuti. Nello Statement of Claim depositato il 30 aprile 2018 Husky ha chiesto: (i) un risarcimento danni per un totale di circa 1,37 miliardi di dollari canadesi a titolo di risarcimento degli asseriti danni (tale ammontare include, tra l'altro i pagamenti asseritamente in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto); (ii) interessi da calcolarsi da parte del tribunale; (iii) rimborso delle spese legali; (iv) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere dovuti. L'8 giugno 2018 le parti hanno depositato i rispettivi Statement of Defence. Il 13 settembre 2019 le parti si sono scambiate i relativi witness statements, expert reports e memorials. In particolare, nei rispettivi memorial: (i) Saipem ha ridotto i propri claims a 166 milioni di dollari canadesi; tali claims sono relativi ai costi sostenuti fino alla risoluzione del contratto e ai relativi danni; mentre (ii) Husky ha introdotto una domanda relativa alla restituzione di asseriti "overstated payments" quantificandoli inizialmente in un range da 75 milioni a 125 milioni di dollari canadesi. In occasione dello scambio dei supplemental memorial, avvenuto il 31 gennaio 2020, Husky ha precisato quest'ultima sua domanda, quantificandola come pari a circa 122,5 milioni di dollari canadesi. In occasione degli scambi successivi, le parti hanno precisato le proprie domande, anche a mezzo dei report dei propri consulenti tecnici. In particolare: (i) il claim di Saipem è ora pari a 129.562.216 dollari canadesi (al netto di 15.790.266 dollari canadesi, parte della domanda di Husky, che Saipem ha ritenuto fondata limitatamente a tale importo, da compensarsi a fronte del maggior credito nei confronti di Husky che Saipem afferma); mentre (ii) il claim di Husky è pari a 954.269.226 dollari canadesi.
Le parti sono attualmente impegnate nella raccolta della documentazione probatoria. Allo stato, è previsto che le udienze si terranno nel mese di febbraio 2021. Pertanto, il lodo è atteso entro la fine del 2021.
Il 4 gennaio 2011 Saipem Australia Pty Ltd ("Saipem") ha stipulato con GLNG Operations Pty Ltd ("GLNG"), in qualità di agente di una joint venture tra Santos GLNG Pty Ltd, PAPL (Downstream) Pty Ltd e Total E&P Australia. il contratto di Engineering, Procurement e Construction (il "Contratto") relativo al progetto Gladstone LNG (il "Progetto").
Nel corso dell'esecuzione del Progetto Saipem ha maturato e presentato a GLNG claims contrattuali che sono stati interamente rigettati da GLNG. Una fase di negoziazioni è così iniziata tra le parti, ma non ha condotto ad alcun positivo risultato.
Pertanto, il 9 ottobre 2015, Saipem ha notificato una richiesta di arbitrato contro GLNG richiedendo:
≥ un quantum meruit claim basato sull'asserita invalidità del Contratto (claim che è stato rigettato nel corso della procedura arbitrale sulla base di un lodo parziale);
≥ claims basati sul contratto.
Il 6 novembre 2015 GLNG ha depositato la propria replica con domanda riconvenzionale chiedendo il rigetto delle domande di Saipem e chiedendo a sua volta il risarcimento dei danni per asseriti defective works con particolare riferimento al coating di tutta la linea e al sistema di protezione catodica.
Al momento i claim di Saipem nell'arbitrato ammontano a circa AUD 254 milioni, mentre il counterclaim di GLNG ammonta a circa AUD 1,1 miliardi, corrispondenti alla valutazione fatta da GLNG dei costi di sostituzione del pipeline; e AUD 24 milioni corrispondenti alla valutazione di GLNG dei costi per l'adozione delle misure di rettifica temporanee.
Le ultime udienze si sono tenute ad agosto 2018.
Il 27 giugno 2019 il Tribunale Arbitrale ha pronunciato la propria decisione su tutti i temi controversi salvo che sui costi (anche legali e peritali) della procedura arbitrale, sugli interessi applicabili sui claims riconosciuti a Saipem, su un claim di Saipem in materia fiscale e su altre domande minori di Saipem.
Il 27 giugno 2019 il Tribunale Arbitrale ha rigettato completamente i counterclaim di GLNG: (i) per un ammontare di circa AUD 1,1 miliardi, corrispondente alla valutazione fatta da GLNG dei costi di sostituzione del pipeline; e (ii) per un ammontare di circa AUD 24 milioni, corrispondente alla valutazione di GLNG dei costi per l'adozione delle misure di rettifica temporanee.
Il Tribunale ha quindi riconosciuto claims: (a) di Saipem per circa 102 milioni di AUD; e (b) di GLNG per circa 1 milione di AUD.
Il Tribunale Arbitrale ha, quindi, stabilito in circa 101 milioni di AUD (al netto di interessi) il credito di Saipem relativamente alle voci oggetto della decisione del 27 giugno 2019. Il 25 ottobre 2019 il Tribunale Arbitrale ha determinato in circa 22 milioni di euro l'importo degli interessi sulle voci riconosciute a Saipem nel lodo del 27 giugno 2019; tale importo è stato corrisposto da GLNG a Saipem il 17 novembre 2019. Il lodo del 25 ottobre aveva altresì riconosciuto a credito di Saipem il rimborso delle spese legali. Le parti nel mese di febbraio 2020 hanno trovato un accordo transattivo anche in relazione al rimborso delle spese legali; in base a tale accordo GLNG ha corrisposto a Saipem 39 milioni di dollari australiani. L'arbitrato si è quindi concluso.
Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:
(3) a risarcire KWD 10.271.409 per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi; per un totale di KWD 55.425.010 (pari a circa 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).
Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:
Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (circa 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018.
Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione, nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.
Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro.
Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000.
Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89; e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263.
Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228, oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.
Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, "Saipem").
La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").
CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che Saipem sia condannata a pagare circa AUD 1,39 miliardi. Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023, successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni, a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB ha precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio; (ii) Saipem ha quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 140 milioni. Le parti stanno valutando di posticipare le udienze di questo procedimento che sarebbero dovute iniziare a novembre 2020. Salvo slittamenti, l'arbitrato dovrebbe concludersi nel corso del 2021.
Si segnala che, con riferimento al medesimo progetto, nel 2016 Chevron ha iniziato un separato procedimento arbitrale nei confronti del consorzio tra CPB e Saipem chiedendo il pagamento di liquidated damages e backcharges per un importo attualmente pari a circa AUD 54 milioni. In tale arbitrato sia CPB che Saipem hanno proposto separate domande riconvenzionali nei confronti di Chevron, attualmente quantificate, rispettivamente, in AUD 1,9 miliardi (si evidenzia che le voci di danno proposte da CPB nei confronti di Chevron appaiono, in gran parte, sovrapponibili a quelle proposte da CPB nei confronti di Saipem nell'arbitrato tra queste ultime di cui alla prima parte del presente paragrafo) e AUD 23 milioni. Le udienze di questo procedimento si sono tenute nel mese di novembre 2019 e le parti sono ora in attesa del lodo che è previsto a breve.
Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.
Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.
Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522; e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.
Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19.
Allo stato, è previsto che le udienze si terranno a partire dal 5 luglio 2021 per una durata di tre settimane; tuttavia, con ogni probabilità, le stesse saranno posticipate a marzo 2022.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera. L'udienza di discussione non è stata ancora fissata.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano ha notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato della Società, nonché, a vario titolo, a due suoi dirigenti (tra i quali l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016, in carica fino al 16 maggio 2019) e a un suo ex dirigente nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016. Le indagini preliminari sono in corso.
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".
I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C | 3.990 | 3.254 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling | 529 | 421 |
| Totale | 4.519 | 3.675 |
e hanno la seguente articolazione per area geografica:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| Italia | 184 | 236 |
| Resto Europa | 32 | 189 |
| CSI | 594 | 291 |
| Medio Oriente | 1.577 | 1.389 |
| Estremo Oriente | 338 | 413 |
| Africa Settentrionale | 754 | 259 |
| Africa Sub-Sahariana | 720 | 691 |
| Americhe | 320 | 207 |
| Totale | 4.519 | 3.675 |
Come illustrato al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando sono sostanzialmente approvati nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro, eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 30 giugno 2020, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 157 milioni di euro (57 milioni di euro al 30 giugno 2019). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 30 giugno 2020 ammontano a 22.245 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 3.306 milioni di euro nel 2020, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing inclusa nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 3% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling e Leased FPSO.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | |
| Plusvalenza di vendita di immobilizzazioni | 5 | - | |
| Indennizzi | - | - | |
| Altri proventi | 3 | 44 | |
| Totale | 8 | 44 |
L'importo di 44 milioni di euro è principalmente riferibile alla conclusione consensuale di una disputa contrattuale con un cliente.
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | ||
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 883 | 754 | ||
| Costi per servizi | 1.972 | 1.601 | ||
| Costi per godimento di beni di terzi | 243 | 198 | ||
| Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri | (7) | 28 | ||
| Altri oneri | 9 | 11 | ||
| a dedurre: | ||||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (2) | (9) | ||
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (1) | 9 | ||
| Totale | 3.097 | 2.592 |
Nel corso del primo semestre 2020 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 15 milioni di euro (0 milioni di euro nel primo semestre 2019).
I costi per godimento di beni di terzi pari a 198 milioni di euro si riferiscono per 186 milioni di euro a contratti di leasing di cui 167 milioni di euro relativi prevalentemente a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 18 milioni di euro relativi a "Intangible Leasing software" e la restante parte relativa a "Low Value" e "Pagamenti variabili".
Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri sono commentati alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono anche gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | (18) | (2) |
| Altri crediti | - | - |
| Attività contrattuali | (4) | (3) |
| Totale | (22) | (5) |
Il costo del lavoro si analizza come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2019 (milioni di euro) |
2020 | |||
| Costo lavoro 838 |
856 | |||
| a dedurre: | ||||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni (3) |
(5) | |||
| Totale 835 |
851 |
Il costo lavoro comprende, se presenti, accantonamenti/utilizzi netti al fondo per esodi agevolati commentati alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016, ha definito un piano di incentivazione a lungo termine mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/retention premium).
Il fair value di competenza riferito a tutte le attuazioni compiute è risultato pari a circa 5 milioni di euro. La composizione del fair value al 30 giugno 2020 è così rappresentata:
| (euro) | |
|---|---|
| Attuazione 2017 | 2.268.280 |
| Attuazione 2018 | (412.068) |
| Attuazione 2019 | 2.843.530 |
| 4.699.742 |
| costo lavoro Fair value |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | ||||||||||
| Attuazione 2017 | 2.268.280 | |||||||||
| Attuazione 2018 | (412.068) | |||||||||
| Attuazione 2019 | 2.843.530 | |||||||||
| 4.699.742 | ||||||||||
| Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e il succes sivo calcolo del fair value, si analizzano come segue. |
||||||||||
| Attuazione 2018 | N. dirigenti | N. azioni (1) | Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
al 30.06.2019 (2) di competenza Fair value |
al 30.06.2020 (2) di competenza Fair value |
||
| Dirigenti strategici (vesting period) | 98 | 3.559.900 | 75 | 2,73 | 4,11 | 15.205.280 | 1.990.098 | (216.331) | ||
| Dirigenti strategici | ||||||||||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 5,44 | 8,22 | |||||||
| Dirigenti non strategici | 263 | 2.357.000 | 100 | 2,73 | 4,11 | 8.057.871 | 1.319.751 | (144.215) | ||
| Amministratore Delegato-CEO (marzo 2018) |
1 | 205.820 | 100 | 2,06 | 3,28 | 549.590 | 91.515 | (25.266) | ||
| Amministratore Delegato-CEO | ||||||||||
| (luglio 2018) | 1 | 413.610 | 100 | 2,73 | 4,11 | 1.414.009 | 235.453 | (26.256) | ||
| Totale | 363 | 6.536.330 | 25.226.750 | 3.636.817 | (412.068) | |||||
| (1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value di competenza al 30 giugno 2020, invece, corrisponde a 3.268.166 azioni, il quale riflette le ipotesi di raggiungimento delle non-market condition alla fine del piano. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione e include il rigiro degli oneri contabilizzati negli anni precedenti in seguito alle nuove ipotesi di raggiungimento delle non-market condition. Attuazione 2019 |
N. dirigenti | N. azioni (1) | Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
Fair value unitario | ROAIC (peso 25%) | al 30.06.2019(2) di competenza complessivo Fair value Fair value |
al 30.06.2020 (2) di competenza Fair value |
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | |||||
| Dirigenti strategici/CEO | 93 | 2.306.100 | 12.224.552 | - | 1.594.055 | |||||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 8,28 | 10,80 | 4,03 | 4,03 | |||||
| Dirigenti non strategici | 274 | 1.642.500 | 100 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | 6.964.481 | - | 1.080.896 |
| Amministratore Delegato-CEO | ||||||||||
| (vesting period) | 1 | 243.900 | 100 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | 1.292.905 | - | 168.579 |
| Totale | 368 | 4.192.500 | 20.481.938 | - | 2.843.530 | |||||
| (1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value di competenza al 30 giugno 2020, invece, corrisponde a 4.176.410 azioni, il quale riflette le ipotesi di raggiungimento delle non market condition alla fine del piano. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione e include il rigiro degli oneri contabilizzati negli anni precedenti in seguito alle nuove ipotesi di raggiungimento delle non-market condition. |
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici/CEO | 93 | 2.306.100 | 12.224.552 | - | 1.594.055 | |||||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 8,28 | 10,80 | 4,03 | 4,03 | |||||
| Dirigenti non strategici | 274 | 1.642.500 | 100 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | 6.964.481 | - | 1.080.896 |
| Amministratore Delegato-CEO | ||||||||||
| (vesting period) | 1 | 243.900 | 100 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | 1.292.905 | - | 168.579 |
| Totale | 368 | 4.192.500 | 20.481.938 | - | 2.843.530 |
L'evoluzione del piano azionario è la seguente:
| 2019 | 2020 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
|
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 18.097.117 | - | 59.087 | 16.530.530 | - | 72.005 |
| Nuovi diritti assegnati | 4.192.500 | - | 16.892 | - | - | - |
| (Diritti esercitati nel periodo di dimissione consensuale) (c) |
(32.130) | - | 135 | (12.135) | - | 29 |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (5.726.957) | - | 26.975 | (68.765) | - | 154 |
| Diritti esistenti a fine periodo | 16.530.530 | - | 72.005 | 16.449.630 | - | 36.502 |
| Di cui: | ||||||
| - esercitabili al 30.06.2020 | - | - | - | - | - | - |
| - esercitabili al termine del vesting period | 14.197.105 | - | - | 14.133.780 | - | - |
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento |
2.333.425 | - | - | 2.315.850 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o scaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1ª gennaio e al 31 dicembre per l'esercizio 2019 e al 1ª gennaio e al 30 giugno per l'esercizio 2020.
(c) Il piano azionario prevede, tra l'altro, che nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta, in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).
Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.
Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (numero) | 2019 | 2020 | ||
| Dirigenti | 391 | 400 | ||
| Quadri | 4.065 | 4.258 | ||
| Impiegati | 15.466 | 16.763 | ||
| Operai | 11.974 | 11.171 | ||
| Marittimi | 263 | 249 | ||
| Totale | 32.159 | 32.841 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine del periodo. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | ||
| Ammortamenti: | ||||
| - attività materiali | 225 | 225 | ||
| - attività immateriali | 6 | 6 | ||
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 67 | 82 | ||
| Totale ammortamenti | 298 | 313 | ||
| Svalutazioni: | ||||
| - attività materiali | 14 | 630 | ||
| - attività immateriali | - | - | ||
| - diritto di utilizzo attività in leasing | - | 39 | ||
| Totale svalutazioni | 14 | 669 | ||
| Totale | 312 | 982 | ||
Nel corso del semestre non si sono registrati proventi (oneri) operativi (1 milione di euro di proventi nel primo semestre 2019).
I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | ||
| Proventi (oneri) finanziari | ||||
| Proventi finanziari | 99 | 142 | ||
| Oneri finanziari | (154) | (218) | ||
| Totale | (55) | (76) | ||
| Strumenti derivati | (46) | (19) | ||
| Totale | (101) | (95) |
Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 |
| Differenze attive (passive) nette di cambio | 9 | - |
| Differenze attive di cambio | 96 | 138 |
| Differenze passive di cambio | (87) | (138) |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (61) | (73) |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 3 | 2 |
| Interessi attivi per leasing | - | 1 |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (51) | (61) |
| Interessi passivi per leasing | (13) | (15) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | (3) | (3) |
| Altri proventi finanziari verso terzi | - | 1 |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (1) | (3) |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (2) | (1) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (55) | (76) |
I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | ||
| Contratti su valute | (46) | (19) | ||
| Contratti su tassi di interesse | - | - | ||
| Totale | (46) | (19) |
Gli oneri su contratti derivati di 19 milioni di euro (46 milioni di euro di oneri nel primo semestre 2019) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.
I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".
L'effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | ||
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 4 | 26 | ||
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (10) | (8) | ||
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | (32) | (8) | ||
| Totale | (38) | 10 |
La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 15 "Partecipazioni".
Nel corso del periodo non si sono registrati proventi (oneri) su partecipazioni.
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | ||
| Imposte correnti: | ||||
| - imprese italiane | 11 | 33 | ||
| - imprese estere | 74 | 58 | ||
| Imposte differite e anticipate nette: | ||||
| - imprese italiane | (16) | (21) | ||
| - imprese estere | 8 | 4 | ||
| Totale | 77 | 74 |
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | ||
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 77 | 74 | ||
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | 4 | 4 | ||
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | - | - | ||
| Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di periodo | 81 | 78 |
L'utile di pertinenza di terzi azionisti ammonta a 15 milioni di euro (32 milioni di euro di utile nel primo semestre 2019).
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) del periodo di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.
La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito, è di seguito indicata:
| 30.06.2019 | 30.06.2020 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice |
996.210.506 | 989.956.700 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione a lungo termine |
12.496.130 | 16.449.630 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie | 10.598 | 10.598 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito |
1.008.717.234 | 1.006.416.928 | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (milioni di euro) | 14 | (885) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | 0,0141 | (0,8939) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | 0,0139 | (0,8794) |
| E&C Offshore 2.596 606 1.990 174 148 (9) 78 2.660 |
E&C Onshore 1.755 93 1.662 (65) 31 (29) 6 |
Offshore Drilling 437 181 256 24 67 |
Onshore Drilling 321 48 273 2 |
Floaters 527 189 338 127 |
Non allocato - - - |
Totale 5.636 1.117 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| - | 4.519 262 |
|||||
| 5 | - | 312 | ||||
| 61 - |
- | - | (38) | |||
| - 18 |
33 | - | - | 135 | ||
| 395 | 1.209 | 556 | 101 | - | 4.921 | |
| 531 | ||||||
| 77 | ||||||
| 6.348 | ||||||
| 4.704 | ||||||
| 272 | ||||||
| 4.479 | ||||||
| 804 | ||||||
| 3.675 | ||||||
| (711) | ||||||
| 982 | ||||||
| 10 | ||||||
| 195 | ||||||
| 4.148 | ||||||
| 395 | ||||||
| 118 | ||||||
| 6.167 | ||||||
| 5.106 | ||||||
| 250 | ||||||
| all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill. | ||||||
| 378 104 1.581 1.585 82 1.926 441 1.485 (38) 195 (4) 124 2.621 249 108 1.377 1.489 87 |
130 (29) 1.877 2.094 100 1.687 112 1.575 (97) 55 14 5 363 96 (8) 1.927 2.449 124 |
9 - 294 113 2 319 134 185 (610) 653 - 33 558 36 - 230 132 2 |
11 2 209 136 6 286 50 236 (26) 73 - 33 514 11 2 174 140 7 (a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 72. |
3 - 172 127 17 261 67 194 60 6 - - 92 3 16 232 96 11 |
- - 2.215 649 65 - - - - - - - - - - 2.227 800 19 Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione intermedia sulla ge In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più pro getti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ri Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi na |
L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 28 "Ricavi".
| Resto Europa | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Sub-Sahariana Africa |
Americhe | Non allocabili | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Italia | CSI | |||||||
| 31 dicembre 2019 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 24 | 6 | 3 | 51 | - | 2 | 40 | 210 | 336 |
| Attività materiali e immateriali | 72 | 37 | 62 | 534 | - | 39 | 263 | 3.820 | 4.827 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 82 | 102 | 1 | 93 | 4 | 23 | 11 | 268 | 584 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.536 | 475 | 177 | 2.388 | 309 | 837 | 686 | 604 | 7.012 |
| Primo semestre 2020 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 11 | 2 | - | 15 | - | - | - | 167 | 195 |
| Attività materiali e immateriali | 70 | 31 | 37 | 512 | - | 37 | 235 | 3.226 | 4.148 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 88 | 88 | 2 | 81 | 4 | 20 | 11 | 101 | 395 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.053 | 449 | 183 | 2.158 | 210 | 938 | 483 | 693 | 6.167 |
| è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo. Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili". 36 Rapporti con parti correlate Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da par te di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem SpA |
|||||||||
| sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Le ope razioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essen zialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'a rea di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Equity SpA (dal 13 dicembre 2019 CDP Industria SpA), con società con trollate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a con dizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere so no state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di ope razioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rap presentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri am ministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi. Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile. Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del primo semestre 2020 non sono state effettuate operazioni che hanno superato la soglia di rilevan |
|||||||||
| za individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem SpA Management System Guideline "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" per le operazioni di maggiore rilevanza. Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione: ≥ imprese controllate escluse dall'area di consolidamento; ≥ joint venture e imprese collegate; ≥ imprese controllate di Eni e CDP Industria SpA; ≥ imprese collegate e a controllo congiunto di Eni e CDP Industria SpA; ≥ imprese controllate dallo Stato e altre parti correlate. |
I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2019 | Primo semestre 2019 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri |
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento |
|||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento |
5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl | 1 | (3) | - | - | - | - | - |
| CCS JV Scarl | 211 | 334 | - | - | - | - | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta velocità) Due | 56 | 185 | 242 | - | 8 | 19 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta velocità) Uno | (1) | 4 | 70 | - | - | - | - |
| Gydan Lng Snc | 2 | - | - | - | - | - | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 5 | - | - | - | 3 | - |
| Petromar Lda | 8 | 1 | - | - | - | 4 | - |
| PSS Netherlands BV | 33 | - | - | - | - | 25 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 12 | 15 | - | - | 7 | 1 | - |
| Saren BV | 40 | - | - | - | - | - | - |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | - | - | - | - | - | 18 | - |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
15 | - | - | - | - | - | - |
| Xodus Subsea Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | 1 | - | - | - | 1 | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 379 | 541 | 312 | - | 16 | 70 | - |
| Imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA | |||||||
| (dal 13 dicembre 2019 CDP Industria SpA) | |||||||
| Eni SpA | 5 | 3 | 11 | - | - | 6 | - |
| Eni SpA Divisione Exploration & Production | 1 | 1 | - | - | 1 | 8 | - |
| Eni SpA Divisione Gas & Power | - | - | - | - | (1) | - | - |
| Eni SpA Divisione Refining & Marketing Eni Angola SpA |
1 28 |
- - |
11 44 |
- - |
- - |
1 137 |
- - |
| Eni Congo SA | 11 | 4 | 2 | - | 1 | 24 | - |
| Eni Corporate University SpA | - | 1 | - | - | - | - | - |
| Eni East Sepinggan Ltd | 20 | 4 | 11 | - | - | 6 | - |
| Eni Ghana E&P Eni Iraq BV |
4 - |
15 - |
7 2 |
(28) - |
- - |
16 - |
- - |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 13 | 2 | - | - | - | 14 | - |
| Eni Muara Bakau BV | - | - | 19 | - | - | 28 | - |
| Eni North Africa BV | - | - | - | - | - | 6 | - |
| Eni Pakistan Ltd | - | - | - | - | - | 31 | - |
| EniPower SpA | 1 | - | - | - | - | - | - |
| EniProgetti SpA | 3 | - | - | - | - | 3 | - |
| EniServizi SpA | - | 9 | - | - | 14 | - | - |
| Floaters SpA | 1 | - | - | - | - | 5 | - |
| Ieoc Exploration BV | - | - | 2 | - | - | - | - |
| Ieoc Production BV | 15 | - | - | - | - | 44 | - |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | 76 | 69 | - | - | - | 88 | - |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | 2 | - | - | - | 6 | - |
| Versalis France SAS | - | - | - | - | - | 2 | - |
| Versalis SpA | 3 | - | 23 | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | 1 | 1 | - |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA (dal 13 dicembre 2019 CDP Industria SpA) |
182 | 110 | 132 | (28) | 16 | 426 | - |
Seguono i rapporti commerciali e diversi:
(milioni di euro)
| 31.12.2019 | Primo semestre 2019 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Costi Servizi (1) |
Ricavi Beni e servizi |
Altri | |
| Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Equity SpA (dal 13 dicembre 2019 CDP Industria SpA) |
||||||||
| Greenstream BV | 1 | - | - | - | - | 1 | - | |
| Mellitah Oil&Gas BV | 9 | - | 32 | - | - | 8 | - | |
| Mozambique Rovuma Venture SpA (ex Eni East Africa SpA) | 25 | - | - | - | - | - | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 190 | 66 | 394 | - | - | 555 | - | |
| PetroJunìn SA | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Raffineria di Milazzo | 1 | 3 | - | - | - | (4) | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Equity SpA |
||||||||
| (dal 13 dicembre 2019 CDP Industria SpA) | 226 | 69 | 428 | - | - | 560 | - | |
| Totale imprese di Eni/CDP Equity SpA (dal 13 dicembre 2019 CDP Industria SpA) |
408 | 179 | 560 | (28) | 16 | 986 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 21 | 22 | 70 | - | - | (9) | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 813 | 746 | 942 | (28) | 32 | 1.047 | - | |
| Totale generale | 2.601 | 4.376 | 7.234 | 883 | 2.224 | 4.519 | 8 | |
| Incidenza (%) | 31,26 | 17,05 | 13,02 | (3,17) | 1,44 | 23,17 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.
I rapporti commerciali e diversi al 30 giugno 2020 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 30.06.2020 | Primo semestre 2020 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri |
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl | 1 | (1) | - | - | 2 | - | - |
| CCS JV Scarl | 190 | 329 | - | - | 175 | 235 | - |
| CCS LNG Mozambique Lda | - | - | - | - | - | 2 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta velocità) Due | 33 | 190 | 282 | - | 33 | 38 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta velocità) Uno | (1) | 3 | 70 | - | 2 | - | - |
| Gydan Lng Snc | 7 | - | - | - | - | 7 | - |
| Gygaz Snc | 1 | - | - | - | - | 1 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 2 | 6 | - | - | - | 2 | - |
| Novarctic Snc | 5 | - | - | - | - | 5 | - |
| Petromar Lda | 11 | 1 | - | - | 1 | 4 | - |
| PSS Netherlands BV | 7 | 25 | - | - | - | - | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13 | 11 | - | - | (4) | 1 | - |
| Saren BV | 35 | - | - | - | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 25 | - | - | - | - | - | - |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
16 | - | - | - | - | 1 | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | 1 | - | - | - | - | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 346 | 564 | 352 | - | 209 | 296 | - |
(milioni di euro)
| 30.06.2020 | Primo semestre 2020 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | |||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri |
| Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | |||||||
| Eni SpA | 1 | - | 12 | - | - | 1 | - |
| Eni SpA Divisione Exploration & Production | 8 | 1 | - | - | - | 9 | - |
| Eni SpA Divisione Refining & Marketing | - | - | 7 | 3 | - | 2 | - |
| Eni Angola SpA | 32 | - | 57 | - | - | 88 | - |
| Eni Congo SA | 19 | 6 | 2 | - | - | 19 | - |
| Eni Cyprus Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni East Sepinggan Ltd | 6 | - | 11 | - | - | 22 | - |
| Eni Ghana E&P | 8 | 2 | 8 | - | - | 9 | - |
| Eni Insurance Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Iraq BV | - | - | 2 | - | - | - | - |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 12 | 1 | - | - | - | 19 | - |
| Eni Muara Bakau BV | 1 | - | 18 | - | - | 1 | - |
| Eni North Africa BV | 1 | - | - | - | - | 1 | - |
| EniProgetti SpA | 1 | - | - | - | - | 2 | - |
| EniServizi SpA | - | 3 | - | - | 11 | - | - |
| Floaters SpA | 1 | - | - | - | - | 3 | - |
| Ieoc Exploration BV | - | - | 2 | - | - | - | - |
| Ieoc Production BV | 9 | - | - | - | - | 11 | - |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | 68 | 66 | - | - | - | 5 | - |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | 3 | - | - | - | (1) | - |
| Versalis SpA | 2 | - | 11 | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | 1 | 1 | - | - |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | 169 | 82 | 130 | 4 | 12 | 191 | - |
| Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Industria SpA |
|||||||
| Greenstream BV | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Mellitah Oil&Gas BV | 2 | - | 2 | - | - | - | - |
| Mozambique Rovuma Venture SpA (ex Eni East Africa SpA) | 5 | - | - | - | - | 35 | - |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 187 | 24 | 308 | - | - | 202 | - |
| PetroJunìn SA | - | - | 2 | - | - | - | - |
| Raffineria di Milazzo | 1 | 2 | 1 | - | - | 2 | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||||
| di Eni/CDP Industria SpA | 195 | 26 | 313 | - | - | 241 | - |
| Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA | 364 | 108 | 443 | 4 | 12 | 432 | - |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 21 | 16 | 51 | - | - | 37 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 736 | 692 | 846 | 4 | 221 | 765 | - |
| Totale generale | 2.311 | 2.449 | 7.243 | 754 | 1.810 | 3.675 | 44 |
| Incidenza (%) | 31,85 | 28,26 | 11,68 | 0,53 | 12,21 | 20,82 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 8 "Crediti commerciali e altri crediti", 17 "Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali", 27 "Garanzie, impegni e rischi", 28 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 29 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.
I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Altre attività |
Altre passività |
Altre attività |
Altre passività |
|
| CCS JV Scarl | - | - | 10 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 1 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 1 | - | 10 | - | |
| Totale generale | 170 | 46 | 186 | 56 | |
| Incidenza (%) | 0,59 | - | 5,38 | - |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2019, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2019 | Primo semestre 2019 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati | |
| CCS JV Scarl | - | 146 | - | - | - | - | - | |
| Serfactoring SpA | - | 2 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | 1 | - | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 148 | 1 | - | - | - | - |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, al 30 giugno 2020 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2020 | Primo semestre 2020 | ||||||
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati |
| CCS JV Scarl | - | 167 | - | - | - | 1 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Serfactoring SpA | - | 2 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | 1 | - | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 169 | 1 | - | - | 1 | - |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività finanziarie a breve | 164 | 1 | 0,61 | 308 | 1 | 0,32 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 2.914 | - | - | 2.384 | - | - | |
| Totale | 3.078 | 1 | - | 2.692 | 1 | - |
| Primo semestre 2019 | Primo semestre 2020 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Proventi finanziari | 99 | - | - | 142 | 1 | - | |
| Oneri finanziari | (154) | - | - | (218) | - | - | |
| Strumenti derivati | (46) | - | - | (19) | - | - | |
| Altri proventi (oneri) operativi | 1 | - | - | - | - | - | |
| Totale | (100) | - | - | (95) | 1 | - |
I rapporti finanziari per leasing nell'esercizio 2019 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2019 | Primo semestre 2019 | ||||||
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Eni SpA | - | - | 1 | - | - | - | |
| Consorzio F.S.B. | - | - | 2 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | - | 3 | - | - | - |
I rapporti finanziari per leasing al 30 giugno 2020 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 30.06.2020 | Primo semestre 2020 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Eni SpA | - | - | 1 | - | - | - |
| Consorzio F.S.B. | - | - | 2 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | - | 3 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2019 | 30.06.2020 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 626 | 3 | 0,48 | 489 | 3 | 0,61 | |
| Totale | 626 | 3 | 489 | 3 |
| (milioni di euro) | 30.06.2019 | 30.06.2020 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 1.047 | 765 |
| Costi e oneri | (4) | (225) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | - | 1 |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | (231) | 23 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 812 | 564 |
| Variazione crediti finanziari | - | (21) |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | - | (21) |
| Variazione debiti finanziari | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | - | - |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate | 812 | 543 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 30.06.2019 | 30.06.2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività di periodo | 419 | 812 | 193,80 | (136) | 564 | 414,71 | ||
| Flusso di cassa da attività di investimento | (151) | - | - | (208) | (21) | 10,10 | ||
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | (59) | - | - | (458) | - | 0,00 |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.
Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.
Nel primo semestre 2020 si segnalano eventi e/o operazioni significativi non ricorrenti come riportato nella nota 1 "Criteri di redazione" al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale".
Nel primo semestre 2019 e nel primo semestre 2020 non si segnalano operazioni atipiche e inusuali.
Lo scenario di mercato permane caratterizzato da forte incertezza sulle prospettive economico-finanziarie a causa dell'epidemia COVID-19, ancora in corso su scala globale, e delle incertezze sulla domanda di petrolio e gas e dei relativi servizi. Come conseguenza, nel corso del periodo i piani di investimento delle Oil Company sono stati sensibilmente ridimensionati. In un tale contesto il 15 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deciso di ritirare la guidance annunciata al mercato a fine febbraio in occasione della presentazione dei risultati annuali 2019. Pur essendo l'anno in corso ancora impattato dal COVID-19, il portafoglio ordini da eseguirsi nella seconda parte dell'anno garantirà il mantenimento nel secondo semestre dei medesimi volumi raggiunti nel primo.
Le iniziative di efficienza sui costi di struttura e operativi, attese per circa 190 milioni di euro nel 2020, sono previste supportare il margine EBITDA adjusted di Gruppo nella seconda parte dell'anno che potrà raggiungere il livello del primo semestre. A ciò si aggiunge la riprogrammazione di investimenti tecnici, in diminuzione di oltre 200 milioni di euro rispetto alle previsioni di inizio anno. Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile deterioramento tangibile del business a causa dell'intensificarsi del COVID-19.
In data 7 luglio 2020, nell'ambito del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme (il "Programma EMTN"), Saipem Finance International BV ("SFI") ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria con scadenza 15 luglio 2026, per un importo di 500 milioni di euro. Le obbligazioni, che saranno quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Le risorse rinvenienti dall'emissione saranno utilizzate per esigenze finanziarie generali.
Come annunciato in data 22 luglio 2020, Saipem si è aggiudicata nuovi contratti nell'eolico offshore:
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58 del 1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.
B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente. Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni. Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera. L'udienza dinanzi al TAR-Lazio non è stata ancora fissata.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.
Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive. Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano ha notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato della Società, nonché, a vario titolo, a due suoi dirigenti (tra i quali l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016, in carica fino al 16 maggio 2019) e a un suo ex dirigente nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
Le indagini preliminari sono tuttora in corso.
I sottoscritti Stefano Cao e Stefano Cavacini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 e nel corso del primo semestre 2020.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
28 luglio 2020
/firma/ Stefano Cao /firma/ Stefano Cavacini Stefano Cao Stefano Cavacini Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto
Società per Azioni Capitale Sociale euro 2.191.384.693 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 00825790157
Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)
Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]
Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)
Making change possible - Sustainability Report (in inglese)
Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com
Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-0244231
Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa: Swiss Post Solutions SpA - Milano
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