Annual Report • Apr 23, 2022
Annual Report
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Trasformare le strategie e i progetti dei clienti in infrastrutture, impianti e processi competitivi e sostenibili.

Capacità di innovazione tecnologica; competenza ingegneristica e gestionale; consolidata esperienza in project management; forte orientamento al problem solving; dialogo e trasparenza.
Questo documento non è stato predisposto ai sensi del Regolamento Delegato UE 2019/815 (Regolamento ESEF), adottato in attuazione della Direttiva Transparency. Il documento redatto ai sensi del Regolamento ESEF è disponibile (solo in italiano) nell'apposita sezione del sito internet della Società (www.saipem.com, sezione Risultati Trimestrali e Documentazione) e sul meccanismo di stoccaggio centralizzato autorizzato da Consob denominato "eMarket STORAGE" – consultabile all'indirizzo .
I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), l'evoluzione della pandemia COVID-19 (inclusi i suoi impatti sul nostro business, sui nostri progetti in esecuzione in tutto il mondo e sulla nostra catena di approvvigionamento), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nella Relazione Finanziaria. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.
Albania, Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Svizzera, Turchia
AMERICHE
Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Venezuela CSI
Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia
Algeria, Angola, Cameroon, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Guinea Equatoriale, Kenya, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tunisia, Uganda
Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar
Australia, Bangladesh, Cina, Giappone, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam
| CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 | |
|---|---|
| Presidente | |
| Silvia Merlo |
Amministratore Delegato - Direttore Generale Francesco Caio
Consiglieri
Roberto Diacetti, Alessandra Ferone, Patrizia Michela Giangualano, Pier Francesco Ragni, Marco Reggiani, Paul Schapira, Paola Tagliavini
COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Giovanni Fiori
Sindaci effettivi Giulia De Martino Norberto Rosini
Sindaci supplenti Francesca Michela Maurelli Maria Francesca Talamonti
DIRETTORE GENERALE3 Alessandro Puliti
(1) Nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021 per gli esercizi 2021, 2022 e 2023, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.
(2) Nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2020 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.
(3) Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 4 febbraio 2022.
(4) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

| Lettera agli Azionisti | 2 |
|---|---|
| Struttura partecipativa del Gruppo Saipem | 5 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | |
| Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA | 10 |
| Andamento operativo | 13 |
| Assetto organizzativo | 13 |
| Il contesto di mercato | 14 |
| Le acquisizioni e il portafoglio | 14 |
| Gli investimenti | 15 |
| Profit Warning | 15 |
| Engineering & Construction Offshore | 17 |
| Engineering & Construction Onshore | 24 |
| Drilling Offshore | 29 |
| Drilling Onshore | 32 |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 34 |
| Organizzazione Gruppo: reporting | 38 |
| Risultati economici | 38 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 43 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 46 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 47 |
| Ricerca e sviluppo | 49 |
| Risorse umane | 57 |
| Digital e Servizi ICT | 61 |
| Governance | 64 |
| Gestione dei rischi d'impresa | 65 |
| Altre informazioni | 79 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | 85 |
| Glossario | 87 |
| Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario | 92 |
| Relazione sulla gestione di Saipem SpA | |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 186 |
| Risultati economici | 190 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 192 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 194 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | 195 |
| Bilancio consolidato | |
| Schemi di bilancio | 200 |
| Note illustrative al bilancio consolidato | 207 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | |
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 321 |
| Attestazione del management | 327 |
| Relazione della Società di revisione | 328 |
| Bilancio di esercizio | |
| Schemi di bilancio | 340 |
| Note illustrative al bilancio di esercizio | 349 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | |
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 449 |
| Attestazione del management | 455 |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti | 456 |
| Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti | 457 |
| Relazione della Società di revisione Riassunto delle deliberazioni assembleari |
468 476 |
L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul sito internet della Società, e per estratto, sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 14 aprile 2022.
In considerazione dell'emergenza sanitaria COVID-19 e avuto riguardo alle disposizioni contenute nell'art. 106 del decreto-legge del 17 marzo 2020, n. 18, e successive proroghe, finalizzate a ridurre al minimo gli spostamenti e gli assembramenti, l'intervento in Assemblea e l'esercizio del diritto di voto possono svolgersi esclusivamente tramite conferimento di apposita delega al rappresentante designato (Studio Trevisan e Associati) secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione.

Signore Azioniste e Signori Azionisti,
Si chiude un anno difficile in cui però siamo fiduciosi siano state poste le basi – strategiche e organizzative – per una robusta e sostenibile nuova fase di sviluppo.
Due sono le principali cause che hanno portato ai risultati 2021.
Da una parte l'impatto che la pandemia ha avuto sui prezzi e disponibilità delle materie prime e sulla logistica con ripercussioni sui costi, tempi e complessità di spostamento di persone e mezzi, comportando un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'E&C Onshore pari a circa 440 milioni di euro.
Dall'altra alcuni progetti di eolico offshore, acquisiti tra il 2019 e inizio 2021, ipotizzando un livello di rischi e costi ben inferiore a quanto poi emerso in fase attuativa.
Nello specifico, nel corso dell'anno l'aumento delle stime dei costi per completare i progetti eolici offshore aveva già portato alla contabilizzazione – nei primi nove mesi dell'anno – di riduzione dei margini a vita intera di circa 370 milioni di euro. Tra dicembre 2021 e gennaio 2022 ritardi di forniture critiche e il mancato accordo per una revisione di tempi e costi hanno reso necessaria un'ulteriore modifica delle stime dei costi a vita intera – in base ai principi contabili adottati – per ulteriori circa 580 milioni di euro.
Sin dai primi segnali dell'eventuale emersione di tali situazioni di criticità e in previsione della consuntivazione dei risultati 2021, è stata avviata dal management la review sull'andamento delle commesse acquisite negli anni scorsi che ha poi dato evidenza del significativo deterioramento dei margini economici a vita intera dei citati progetti relativi all'E&C Onshore e all'Offshore Wind.
È importante evidenziare che, senza l'impatto della backlog review, l'EBITDA adjusted del quarto trimestre sarebbe stato positivo per circa 120 milioni di euro.
Il disegno strategico che ha individuato le direttrici di crescita si è accompagnato, nel mese di gennaio 2022, a una nuova organizzazione per linee di business che supera quella divisionale proprio con l'obiettivo di un controllo del rischio centralizzato, di una maggiore efficienza e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica.
In ragione della difficile situazione economico-finanziaria che è derivata dalla backlog review, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato importanti decisioni.
È stata rafforzata la struttura organizzativa dell'Azienda con la previsione di una direzione generale che, consolidando i meccanismi di check and balance, ben si inserisce nel nuovo contesto di revisione organizzativa.
È stata, inoltre, deliberata la revisione del Piano Strategico 2022-2025 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società.
Le linee guida alla base della revisione del Piano 2022-2025, che si basa, nel suo complesso, sulle dinamiche dei mercati di riferimento di Saipem presentate a ottobre 2021, si fondano sul perseguimento di un profilo rischio-rendimento più bilanciato e su un percorso di deleveraging.
La revisione del Piano Strategico 2022-2025 ha posto le basi per la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem resasi necessaria al fine di superare le incertezze emerse a fronte delle rilevanti perdite rilevate nel quarto trimestre 2021, rafforzare il bilancio, operare un intervento di de-risking del modello di business e supportare l'esecuzione del Piano stesso.
Le acquisizioni del quarto trimestre 2021, principalmente in Brasile, Australia, Turchia e Arabia Saudita e per un valore di circa 2,3 miliardi di euro (oltre 5 volte rispetto al terzo trimestre), e quelle del primo trimestre 2022 confermano le aspettative di ripresa degli investimenti nell'Oil&Gas e la competitività di Saipem nei mercati di riferimento.

Il 2021 si è chiuso con ricavi gestionali consolidati adjusted pari a 6.875 milioni di euro, in calo del 6,4% rispetto al 2020. L'EBITDA gestionale consolidato adjusted del 2021 è risultato negativo per 1.192 milioni di euro (positivo per 614 milioni di euro nel 2020).
Sui risultati del 2021 ha pesato in modo significativo il quarto trimestre, che ha riportato un EBITDA gestionale consolidato adjusted negativo di 901 milioni di euro, scontando l'impatto negativo di 1.020 milioni di euro, conseguente a un aumento delle difficoltà su alcune specifiche commesse Offshore Wind e E&C Onshore che si sono evidenziate con l'esercizio di backlog review che è arrivato a coprire complessivamente 22 progetti, rappresentanti circa l'80% del valore del backlog consolidato complessivo esistente al 30 settembre 2021, circa l'88% del backlog consolidato dei segmenti E&C alla stessa data.
Questo, in forza dei principi contabili internazionali, ha comportato la contabilizzazione nel quarto trimestre di gran parte dell'aumento dei costi e della riduzione dei ricavi complessivi previsti negli anni futuri sulle commesse in questione, fino al loro completamento.

Si ribadisce che, senza l'impatto descritto, l'EBITDA gestionale consolidato adjusted del quarto trimestre sarebbe stato positivo per circa 120 milioni di euro, a conferma della complessiva solidità del portafoglio di attività operate da Saipem, sostenuta dai risultati del Drilling e del business E&C Offshore, escluso l'eolico.
La posizione finanziaria netta post-IFRS 16 si attesta a fine 2021 a circa 1,5 miliardi di euro, in miglioramento rispetto a 1,7 miliardi di euro circa di fine settembre 2021. La liquidità a fine 2021 ammonta a 2,3 miliardi di euro, di cui circa 0,7 miliardi di euro disponibili e la restante parte vincolata principalmente a progetti in joint venture.
L'andamento operativo del quarto trimestre mostra segnali di miglioramento rispetto al terzo trimestre nei business Drilling Offshore e Onshore, oltre a una buona performance dell'attività E&C Offshore, escludendo l'eolico offshore.
Nei segmenti Drilling, oltre a risultati in miglioramento nel trimestre, si osservano dinamiche positive di mercato con un incremento della domanda e prospettive di pieno utilizzo della flotta operativa.
Le acquisizioni di nuovi contratti nel 2021 sono state pari a circa 7,2 miliardi di euro (book-to-bill maggiore di 1), con una forte accelerazione nel quarto trimestre (2,3 miliardi di euro, oltre 5 volte rispetto al terzo trimestre), a conferma della ripresa della domanda nel segmento Oil&Gas E&C Offshore e della centralità di Saipem per i principali clienti in questo segmento.
Per la Vostra Azienda i principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale sono da anni parte del modello di business e i fattori ESG, che guidano l'agire aziendale, sono integrati nella strategia e nella gestione dell'azienda a beneficio di tutti gli stakeholder.
Saipem intende continuare a generare valore sostenibile per tutti i propri stakeholder, attribuendo, tra l'altro, un ruolo chiave alle persone, alla loro salute e sicurezza, alle competenze, all'attrazione di nuovi talenti, al contributo sociale ed economico alle comunità locali in cui opera, alla relazione con i clienti e con la catena di fornitura.
La sostenibilità in Saipem si esprime innanzitutto nella responsabilità del modo di operare. In tal senso costituisce un pilastro della sostenibilità il percorso di miglioramento continuo degli standard di salute e di sicurezza. La gestione efficace della pandemia ha permesso di garantire la completa operatività negli uffici e nei siti operativi attraverso rigorosi piani di azione specifici per le sedi, i progetti e gli impianti nel mondo, ponendo sempre la salute delle persone al primo posto. In Saipem vi è una continuativa tensione alla diffusione della cultura della sicurezza, ad esempio, attraverso campagne come "Life Saving Rules - LSRs", attraverso gli strumenti più moderni offerti dalla tecnologia digitale.
In termini di performance complessiva di sicurezza, l'indice TRIFR – Total Recordable Injury Frequency Rate è passato dallo 0,36 del 2020 allo 0,37 del 2021, anno in cui non si sono registrati incidenti mortali.
Questi significativi risultati sono il frutto di una corretta gestione e supervisione dei progetti e dei siti operativi e di una continua formazione e sensibilizzazione a tutti i livelli organizzativi.
Il principio dell'etica del business e della lotta alla corruzione è costantemente perseguito da Saipem ed è sancito anche dall'adesione nel 2016 al Global Compact delle Nazioni Unite. La Vostra Società nel 2021 ha conseguito il rinnovo del certificato internazionale ISO 37001 "Sistemi di gestione anti-corruzione"; tale risultato testimonia che legalità, trasparenza, correttezza, integrità sono principi non derogabili della Società.
In tema di trasparenza e di rendicontazione dell'impegno dell'azienda nel contrasto al cambiamento climatico si segnala che nel 2021 è stato pubblicato il quarto rapporto "Costruire un futuro a zero emissioni", predisposto anche in linea con le raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD). Il documento, approvato dal Consiglio di Amministrazione, fornisce agli stakeholder un'informativa strutturata sugli sviluppi tecnologici, sulle emissioni climalteranti e su analisi di scenario, strategie, governance, rischi e opportunità di business legati al cambiamento climatico.
La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso iniziative di efficientamento energetico, è tra le priorità ambientali societarie. In particolare, anche in relazione a quanto previsto dall'Accordo di Parigi (COP21 del 2015) sul contrasto al cambiamento climatico, Saipem si pone l'obiettivo di accelerare il perseguimento di strategie e piani attuativi di medio e lungo periodo per il raggiungimento dello "zero emissioni nette" di gas serra (Net-Zero). In questo ambito, nel febbraio 2021, l'Azienda ha annunciato i suoi obiettivi di lungo termine di decarbonizzazione, lanciando il Programma Net-Zero a valle di un lungo e
strutturato processo avviato negli ultimi anni.
Sono stati identificati i seguenti target di medio e lungo periodo:
In tema di reporting, anche quest'anno, è stata predisposta per gli stakeholder un'ampia rendicontazione delle strategie, dei programmi, degli obiettivi e delle performance di sostenibilità attraverso la pubblicazione del Sustainability Report 2021, il sedicesimo da quando Saipem ha intrapreso questa pratica di reporting volontario. Inoltre, in conformità alla Direttiva UE 95/2014 e al D.Lgs. n. 254/2016, è stata redatta la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF), che costituisce una sezione della Relazione sulla gestione. Entrambi i documenti sono oggetto di revisione ed elaborati secondo i più avanzati standard internazionali.
La continua tensione alla sostenibilità e alla rendicontazione, anche di carattere

volontario, dell'impegno sostenibile di Saipem, ha contribuito a migliorare l'apprezzamento degli stakeholder finanziari e degli analisti internazionali che hanno confermato nel 2021 l'inclusione di Saipem tra i leader di settore

nei più importanti indici e rating di sostenibilità come, ad esempio, il Dow Jones Sustainability Index, che ha visto ancora aumentare il punteggio della valutazione ricevuta dalla Società.
Per quanto riguarda l'integrazione della sostenibilità nel business, Saipem persegue l'obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione energetica lungo la propria catena del valore. In tal modo l'Azienda compie il duplice effetto di ridurre la propria impronta carbonica e anche quella dei suoi clienti, verso i quali si pone sempre più come alleato tecnologico nel loro percorso verso Net-Zero.
Per raggiungere questi obiettivi Saipem ha, ad esempio, adottato una strategia duale: da una parte si propone come partner tecnologico delle compagnie energetiche nei progetti complessi, per attuarne il percorso verso il Net-Zero; dall'altra come fornitore di impianti e soluzioni modulari/scalabili per applicazioni quali la cattura della CO2, il riciclo delle plastiche o la produzione di biofuel che stanno diventando rilevanti per un crescente numero di filiere industriali.
Lo scenario di business prevede trend in crescita nel business E&C Offshore e Drilling Offshore. Anche l'Offshore Wind rappresenta un potenziale di crescita del mercato con un approccio diverso mediante focalizzazione su attività a basso rischio nell'Offshore Wind per il 2022-2023 e con l'adozione di una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva per catturare nella seconda parte del Piano il potenziale di crescita del mercato.
L'attuale contesto geopolitico potrebbe inoltre portare allo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche, portando potenziali benefici alle società di ingegneria e costruzione.
Oltre il 2022, con l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, le ulteriori efficienze e un'attività commerciale sempre più selettiva, si attende il ritorno a una crescita dell'EBITDA adjusted e la ripresa del percorso di riduzione dell'indebitamento finanziario netto.
22 aprile 2022
per il Consiglio di Amministrazione
La Presidente L'Amministratore Delegato-CEO Silvia Merlo Francesco Caio

(società controllate consolidate integralmente)






Il 2021 è stato un anno di generale ripresa per i mercati azionari che, dopo la contrazione subìta nel 2020 a seguito delle perdite legate alla pandemia, hanno beneficiato delle politiche accomodanti delle banche centrali e dei piani di sostegno all'economia reale da parte dei singoli governi. In questo contesto l'indice FTSE MIB ha chiuso l'anno con una delle migliori prestazioni tra le Borse europee (+23%). Il prezzo del titolo Saipem, al contrario, ha subìto durante il 2021 un decremento del 17%, condizionato da incertezze riguardanti il settore dei servizi energetici e da fattori aziendali specifici riflessi nella performance economico-finanziaria.
Dopo aver registrato un andamento negativo a inizio anno, dovuto a dinamiche maggiormente speculative e di prese di profitto generale da parte di fondi che avevano incrementato l'esposizione al settore, i titoli del comparto energetico hanno postato un forte recupero, mostrando performance positive sulla scia di risultati sopra le stime, una significativa generazione di cassa e infine un miglioramento generale delle condizioni macro rilevanti.
In linea con il resto del settore, nei primi due mesi dell'anno il titolo Saipem ha registrato acquisti sia da parte di fondi long-only generalisti, ma anche da parte di specialisti di settore ed hedge-funds. L'azione ha registrato la quotazione massima dell'anno il 16 febbraio a 2,65 euro.
Tuttavia i messaggi veicolati a febbraio con i risultati annuali 2020 hanno provocato una serie di vendite sul titolo Saipem. In questa fase il mercato si è concentrato in particolare sulle eventuali conseguenze sul 2021 delle dinamiche riscontrate nell'E&C Offshore Wind nell'ultimo trimestre del 2020 e su quanto l'indicazione prospettica fornita fosse da attribuire a un fattore contingente o a una combinazione di aspetti con un effetto più duraturo.
L'incertezza prevalsa su questi temi ha generato un andamento volatile del titolo nei mesi di marzo e aprile, fino all'annuncio dei risultati del primo trimestre, che ha provocato una nuova pressione sul titolo, a valle di risultati al di sotto delle aspettative del mercato e dell'annuncio della sospensione per force majeure dichiarata dal cliente del progetto LNG in Mozambico della Divisione E&C Onshore.
Le stesse dinamiche di trading hanno caratterizzato l'andamento del titolo anche nei mesi di maggio e giugno, in quanto gli investitori hanno mantenuto un atteggiamento attendista, inframmezzati da sessioni di Borsa positive legate alle comunicazioni relative all'aggiudicazione di nuovi contratti. Alla fine del mese di giugno il valore dell'azione Saipem era di 2,04 euro.
| 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2020 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 |
| 1.010.966.841 | 1.010.966.841 | 1.010.966.841 | 1.010.966.841 | 1.010.966.841 | |
| 10.598 | 10.598 | 10.598 | 10.598 | 10.598 | |
| (milioni di euro) | 3.872 | 3.286 | 4.408 | 2.235 | 1.871 |
| (euro) | - | - | 0,01 | - | - |
| (euro) | - | - | 367,32 | - | - |
| Prezzo/cash flow per azione: (1) | |||||
| (euro) | 9,49 | 9,69 | 6,28 | 16,31 | - |
| Prezzo/utile adjusted per azione: | |||||
| (euro) | 84,17 | 131,43 | 26,71 | - | - |
| Prezzo/cash flow adjusted per azione: | |||||
| (euro) | 6,79 | 6,66 | 5,64 | 6,92 | - |
(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.
I risultati del primo semestre 2021, caratterizzati dal persistere di difficoltà in alcuni progetti nell'E&C Offshore, hanno ulteriormente incrementato la prudenza degli investitori che hanno assunto che gli stessi fattori di incertezza che avevano caratterizzato la performance del primo semestre (rallentamento nell'esecuzione di alcuni progetti E&C Offshore Wind, impatto della pandemia, volatilità e incertezza nel contesto macro ed effetto della sospensione del progetto in Mozambico) avrebbero potuto persistere nel breve periodo, con un impatto negativo atteso sui risultati dell'intero anno.
Dopo una performance stabile durante il mese di agosto, il positivo andamento della pandemia e l'allentamento delle restrizioni avvenuto dopo l'estate hanno dato una spinta al titolo che ha mostrato un buon recupero durante i

mesi di settembre e ottobre, anche grazie alla crescita del prezzo del petrolio. L'azione ha raggiunto il massimo del secondo semestre il 25 ottobre a 2,26 euro per azione.
A valle dell'annuncio dei risultati del terzo trimestre, l'andamento del titolo è stato caratterizzato da dinamiche principalmente di assestamento, anche in seguito agli aggiustamenti di stime e target price da parte dei principali broker. Il mese di novembre, nonostante gli annunci riguardanti l'aggiudicazione di nuovi progetti offshore in Arabia Saudita, Brasile, Turchia e Australia, ha visto l'azione soffrire a causa dei timori di conseguenze sul contesto macroeconomico di eventuali nuovi lockdown, a seguito della diffusione della variante Omicron.
Dopo aver toccato la quotazione minima del 2021 il 20 dicembre, a 1,73 euro per azione, il titolo ha mostrato segnali di ripresa negli ultimi dieci giorni dell'anno (+7%), recuperando parzialmente le perdite del mese precedente, in seguito all'aumento del target price da parte di alcuni analisti e presumibilmente grazie al maggiore apporto di investitori fondamentali, combinato a una riduzione delle posizioni speculative. L'azione ha chiuso il 2021 a 1,85 euro.
| (euro) | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie: | |||||
| - massima | 5,65 | 5,43 | 4,99 | 4,49 | 2,65 |
| - minima | 2,96 | 3,10 | 3,22 | 1,36 | 1,73 |
| - media | 3,83 | 3,98 | 4,29 | 2,36 | 2,11 |
| - fine esercizio | 3,83 | 3,25 | 4,36 | 2,21 | 1,85 |
| Azioni di risparmio: | |||||
| - massima | 60,00 | 41,80 | 44,20 | 45,00 | 45,00 |
| - minima | 40,00 | 40,00 | 40,00 | 42,00 | 36,00 |
| - media | 46,13 | 40,27 | 41,23 | 43,37 | 41,84 |
| - fine esercizio | 40,00 | 40,00 | 42,00 | 45,00 | 37,00 |
I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.

Durante il mese di gennaio 2022 l'azione ha continuato a seguire un trend positivo che si è interrotto il 31 gennaio con l'annuncio del ritiro degli outlook comunicati a ottobre 2021 e la previsione di un EBITDA adjusted consolidato nel secondo semestre del 2021 inferiore di un miliardo di euro rispetto a quanto atteso, come conseguenza dell'attività di backlog review avviata dal management sull'andamento delle commesse acquisite negli anni scorsi, in previsione della consuntivazione dei risultati annuali.

L'azione è passata da 1,94 euro il 28 gennaio a 1,35 euro il 31 gennaio, continuando a mostrare un andamento volatile nel corso delle sessioni successive, sulla scia delle headline e dei downgrade di alcuni broker, che ha portato il titolo a toccare i minimi storici, con fasi di recupero tecnico parziale in alcune finestre di mercato.
Il 24 febbraio 2022 Saipem ha comunicato il completamento della backlog review senza ulteriori impatti rispetto a quanto comunicato il 31 gennaio e la definizione delle linee guida per la revisione del Piano Strategico che pone le basi per la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società. Il conflitto in Ucraina negli ultimi giorni di febbraio ha introdotto una forte volatilità sui mercati finanziari internazionali che ha causato ulteriore pressione su Saipem, che ha chiuso il mese di febbraio al valore di 1,06 euro per azione.
Alla fine dell'anno la capitalizzazione di mercato di Saipem era superiore a 1,8 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo, le azioni trattate nel 2021 sono state circa 3,3 miliardi (-4% rispetto all'anno precedente), con una media giornaliera di periodo che si attesta sui 12,8 milioni di titoli scambiati, rispetto ai 13,3 milioni nell'anno precedente. In linea con la diminuzione nei volumi e nel valore dell'azione, il controvalore degli scambi è stato di poco inferiore ai 7 miliardi di euro, in discesa rispetto ai 7,8 dell'anno precedente.
Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine anno il loro numero era di 10.598. Il loro valore, influenzato dalla scarsissima liquidità, ha registrato una diminuzione del 17,8% durante l'anno, passando da una quotazione di 45,0 euro a inizio periodo a 37,0 euro a fine periodo.

Con decorrenza 14 gennaio 2022 la Società ha assunto una configurazione organizzativa declinata in quattro distinte aree di business che prevede in coerenza con il nuovo modello organizzativo:
Il nuovo modello organizzativo è entrato in operatività il 14 gennaio 2022; di conseguenza l'informativa finanziaria è stata predisposta sull'assetto organizzativo vigente al 31 dicembre 2021, ovvero distinto in quattro divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto non significativi dal punto di vista numerico.
In data 4 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato, a integrazione e completamento della nuova struttura organizzativa, la costituzione di una direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali istituendo, a riporto del Direttore Generale, un'unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali.
Il 2021 è stato caratterizzato da un lento ritorno alla normalità in diverse regioni del mondo. La diffusione, l'efficacia dei vaccini e il sostegno fiscale-monetario di alcune economie avanzate hanno contribuito nel corso dell'anno a una ripresa economica significativa, anche se leggermente inferiore alle previsioni del primo semestre. Le minori aspettative sono in parte legate nelle economie avanzate alle criticità nelle catene di fornitura, mentre nelle economie emergenti al peggioramento dell'andamento dell'economia, solo in parte compensata nei Paesi esportatori dall'aumento dei prezzi delle materie prime. Le recenti stime confermano, rispetto al 2020, una crescita intorno al 5,9% per il 2021.
La ripresa economica si è confermata non omogenea, laddove le possibilità di accesso al vaccino e le manovre di sostegno economico sono state rese disponibili in maniera diseguale nelle diverse aree del mondo.
In questo contesto il settore energetico, che era risultato tra i più impattati dalla crisi del 2020, ha mostrato nel 2021 segnali di ripresa in ragione del recupero della domanda di energia e in particolare di petrolio e gas. La conseguenza di questo riequilibrio dei fondamentali di mercato è stata l'incremento significativo del prezzo di petrolio e gas, che si sono mossi al di sopra dei livelli pre-crisi. Il ritorno alla produzione è avvenuto in maniera graduale nelle diverse aree geografiche, con una ripresa diffusa sia in Nord America che in Medio Oriente.
A livello complessivo, i segnali positivi visibili nel corso dell'anno si sono solo parzialmente tradotti in un recupero degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, sintomo anche di una strategia conservativa da parte degli operatori che da un lato hanno confermato l'obiettivo di mantenere la solidità del proprio assetto finanziario e al contempo quello di diversificare il proprio portafoglio di investimenti in modo da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Per quanto concerne gli effetti della crisi russo-ucraina si rimanda a specifico paragrafo in "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio".

Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2021 ammontano a 7.208 milioni di euro (8.659 milioni di euro nel 2020).
Delle acquisizioni complessive, il 55% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 38% l'attività Engineering & Construction Onshore, il 3% il Drilling Offshore e il 4% il Drilling Onshore.
Le acquisizioni all'estero rappresentano il 99% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 6%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 26% di quelle complessive. Le acquisizioni relative a società non consolidate ammontano a 82 milioni di euro; le acquisizioni totali raggiungono l'ammontare di 7.290 milioni di euro.

| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | |
| Saipem SpA | 3.509 | 41 | 1.893 | 26 |
| Imprese del Gruppo | 5.150 | 59 | 5.315 | 74 |
| Totale | 8.659 | 100 | 7.208 | 100 |
| Engineering & Construction Offshore | 3.423 | 40 | 4.000 | 55 |
| Engineering & Construction Onshore | 4.884 | 56 | 2.716 | 38 |
| Drilling Offshore | 145 | 2 | 236 | 3 |
| Drilling Onshore | 207 | 2 | 256 | 4 |
| Totale | 8.659 | 100 | 7.208 | 100 |
| Italia | 385 | 4 | 32 | 1 |
| Estero | 8.274 | 96 | 7.176 | 99 |
| Totale | 8.659 | 100 | 7.208 | 100 |
| Gruppo Eni | 433 | 5 | 420 | 6 |
| Terzi | 8.226 | 95 | 6.788 | 94 |
| Totale | 8.659 | 100 | 7.208 | 100 |
Il portafoglio ordini residuo si conferma ampio e diversificato e al 31 dicembre 2021 ammonta a 22.733 milioni di euro (22.400 milioni di euro al 31 dicembre 2020), di cui 8.062 milioni di euro da realizzarsi nel 2022 (13.439 milioni di euro per l'Engineering & Construction Onshore, 7.436 milioni di euro per l'Engineering & Construction Offshore, 360 milioni di euro per il Drilling Offshore e 1.498 milioni di euro per il Drilling Onshore) e raggiunge, in un anno critico, un nuovo livello massimo.
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 33% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 59% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 2% al Drilling Offshore e il 6% al Drilling Onshore.
Il 96% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano l'1% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 24% del portafoglio ordini residuo.
Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 24.682 milioni di euro (25.296 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
La quota del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2021 non legata al prezzo dell'olio è pari a circa il 76% del portafoglio ordini totale dell'Engineering & Construction.

| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | |
| Saipem SpA | 5.232 | 23 | 5.449 | 24 |
| Imprese del Gruppo | 17.168 | 77 | 17.284 | 76 |
| Totale | 22.400 | 100 | 22.733 | 100 |
| Engineering & Construction Offshore | 6.285 | 28 | 7.436 | 33 |
| Engineering & Construction Onshore | 14.009 | 63 | 13.439 | 59 |
| Drilling Offshore | 518 | 2 | 360 | 2 |
| Drilling Onshore | 1.588 | 7 | 1.498 | 6 |
| Totale | 22.400 | 100 | 22.733 | 100 |
| Italia | 1.130 | 5 | 927 | 4 |
| Estero | 21.270 | 95 | 21.806 | 96 |
| Totale | 22.400 | 100 | 22.733 | 100 |
| Gruppo Eni | 406 | 2 | 300 | 1 |
| Terzi | 21.994 | 98 | 22.433 | 99 |
| Totale | 22.400 | 100 | 22.733 | 100 |
Nonostante il periodo critico, gli investimenti risultano in linea con l'anno precedente.
Gli investimenti tecnici effettuati nel 2021 ammontano a 298 milioni di euro (322 milioni di euro nel 2020) e hanno principalmente riguardato:
| Investimenti | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Saipem SpA | 40 | 38 |
| Altre imprese del Gruppo | 282 | 260 |
| Totale | 322 | 298 |
| Engineering & Construction Offshore | 193 | 150 |
| Engineering & Construction Onshore | 17 | 20 |
| Drilling Offshore | 60 | 76 |
| Drilling Onshore | 52 | 52 |
| Totale | 322 | 298 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.
In previsione della consuntivazione dei risultati dell'andamento delle commesse acquisite negli anni scorsi il management ha avviato una backlog review, che ha evidenziato – a causa del perdurare del contesto della pandemia da COVID-19, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, dell'interruzione inaspettata di una trattativa in corso da tempo che prevedeva tra l'altro il riconoscimento di un maggiore corrispettivo di ricavi – un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni
progetti relativi all'E&C Onshore e all'E&C Offshore Wind con conseguente effetto sui risultati economici consolidati di Saipem.
In data 31 gennaio 2022 Saipem ha quindi ritirato gli outlook annunciati al mercato in data 28 ottobre 2021.
Nel mese di febbraio 2022 Saipem ha esteso la review a un ulteriore numero di progetti tale da raggiungere una copertura dell'80% del valore del backlog complessivo esistente al 30 settembre 2021, circa l'88% del backlog consolidato dei segmenti E&C alla stessa data, in particolare corrispondente al 74% del backlog E&C Offshore e al 95% del backlog E&C Onshore. Tale review è stata completata nel mese di febbraio 2022 e non ha evidenziato ulteriori impatti rispetto a quanto comunicato il 31 gennaio 2022.
Per effetto di quanto sopra rappresentato, il bilancio d'esercizio 2021 di Saipem si è chiuso con perdite superiori a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile.
Il verificarsi di tali presupposti può determinare, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti) e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l'insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcune passività finanziarie in essere in favore del Gruppo Saipem.
La Società si è prontamente attivata e ha immediatamente iniziato le interlocuzioni con gli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società (Eni SpA e CDP Industria SpA) e il ceto bancario per definire un'adeguata manovra finanziaria volta al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria di Saipem al fine di superare le incertezze emerse a fronte delle rilevanti perdite rilevate nel quarto trimestre 2021.
Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono:
Nel breve termine, al fine di porre rimedio ai fabbisogni finanziari della Società nel periodo sino alla realizzazione dell'aumento di capitale previsto entro il 31 dicembre 2022, la Manovra Finanziaria prevede:
≥ ottenimento di specifici waiver sulle linee finanziarie esistenti, ove necessari.
Per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo "Continuità aziendale".

La Divisione Engineering & Construction Offshore è tra i principali operatori a livello internazionale nel campo dell'industria energetica incentrato su SURF, piattaforme fisse e condotte, energie rinnovabili e progetti di decarbonizzazione, così come servizi tecnologici per l'industria energetica. L'attività core della divisione include lo sviluppo di campi sottomarini e convenzionali, la posa di condotte di esportazione o trasporto ed è attiva anche come contractor EPCI e T/I per parchi eolici. Assistiamo i nostri clienti dalla fase di pre-FID (Final Investment Decision) fino allo sviluppo dell'investimento, estendendo i nostri servizi a tutte le attività di Life of Field, comprese le attività operative, di manutenzione o di modifica, arrivando fino alla fase di decommissioning degli impianti.
La divisione persegue tale obiettivo attraverso tre business unit, SURF, Offshore New Energies, Offshore Facilities and Pipelines, dotate di un insieme di elementi di eccellenza, tra cui competenza ingegneristica e di project management, approccio tecnologico forte e innovativo, solida presenza in mercati strategici con cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Nigeria, Congo, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Stati Uniti e Arabia Saudita, una flotta tecnologicamente avanzata e completa in grado di realizzare un'ampia gamma di progetti nelle più svariate condizioni operative e ambientali, nonché una suite di prodotti a completamento della nostra offerta nel mercato dell'energia.
Il portafoglio tecnologico della divisione comprende diverse soluzioni alternative, dalla robotica ai sistemi di trattamento sottomarini, come HyDrone, la nuova generazione di piattaforme ROV residenti e autonome, o SPRINGS, il sistema di trattamento e iniezione delle acque sottomarine, sviluppato con Total e Veolia. Inoltre, la Divisione Engineering & Construction Offshore si impegna costantemente per ottimizzare i processi produttivi, migliorando il materiale e le tecnologie di saldatura (come l'"Internal Plasma Welding" per tubazioni rivestite), ma anche promuovendo l'automazione e la digitalizzazione. Saipem applica il suo spirito innovativo e creativo anche allo sviluppo di progettazioni all'avanguardia come, per esempio, per l'eolico galleggiante. A riguardo di quest'ultimo, nel corso del 2021 Saipem ha acquisito le attività legate all'eolico flottante di Naval Energies, che estendono il portafoglio di tecnologie da offrire ai suoi stakeholder.
La divisione utilizza tutte le risorse sopra elencate per la continua ricerca del massimo livello di sicurezza per le persone e l'ambiente, nell'interesse di tutti i suoi stakeholder.
La Divisione Engineering & Construction Offshore amministra attivamente il proprio portafoglio di asset con l'obiettivo di adattare la flotta alle necessità del mercato strategico in cui si inserisce.
Saipem serve il mercato sottomarino grazie a navi estremamente versatili, tra cui la FDS 2, la FDS e la Saipem Costellation, i fiori all'occhiello della flotta. La nave FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri e largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico di classe 3 (DP3) e un sistema di prefabbricazione di tubi, è dotata di una torre di varo a "J" verticale con una capacità di ritenuta di 2.000 tonnellate in grado di posare tubi in quadruplo giunto di diametro fino a 36 pollici. Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e due verricelli da 750 e 500 tonnellate, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. La nave FDS è dotata di un sistema di posizionamento dinamico (DP3), una gru con capacità di sollevamento di 600 tonnellate e un sistema per la posa di condotte in grado di lavorare in acque profonde oltre 2.000 metri.
La nave Saipem Constellation, per la posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay e lo sviluppo sottomarino, completa le capacità di Saipem nel mercato sottomarino. Il mezzo, con il suo sistema di posizionamento dinamico (DP3), la classificazione Ice Class, le capacità di posa multipla fino a 800 tonnellate, la gru da 3.000 tonnellate, rappresenta da un lato una nave unica nella categoria "one-stop-shop" per eseguire complessi progetti in acque profonde e, dall'altro lato, possiede tutte le capacità per servire sia il mercato convenzionale sia specifici progetti di parchi eolici.
La flotta Saipem comprende anche la nave semisommergibile Saipem 7000, dotata di un sistema di posizionamento dinamico di classe 3 con capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate, rappresentando così un solido asset in grado di servire diversi mercati, tra i quali parchi eolici offshore e decommissioning.
Nel mercato delle condotte, tra la flotta di proprietà Saipem, spicca la nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, che è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri ad alte profondità, con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità. Le sue caratteristiche principali sono: il posizionamento dinamico di classe 3 (DP3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, la linea di varo a elevata automazione, lo stinger modulare per il varo sia a basse che ad alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi.
Oltre a quanto sopra, la divisione gestisce altri asset strategici di proprietà o a noleggio, il cui scopo principale è servire il mercato convenzionale.
Tra questi: Saipem Endeavour, un pontone con capacità di posa in configurazione a "S" di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate; Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di

ormeggio in acque profonde fino a 3.000 metri e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate; Dehe, nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 metri di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S".
Dopo un 2021 nel quale l'industria dell'energia ha subìto impatti senza precedenti a causa della pandemia COVID-19, gli operatori energetici hanno rivisto le proprie strategie di lungo termine attraverso una ridefinizione del portafoglio di attività. Le società/compagnie del settore Oil&Gas stanno gradualmente modificando il proprio modello di business verso quello di società energetiche a 360 gradi, investendo quindi sempre più nel campo delle rinnovabili e abbassando leggermente il livello di priorità nello sviluppo dei propri asset Oil&Gas e in alcuni casi dispiegando strategie di tipo M&A alla ricerca di sinergie e ottimizzazione di costi e rischi.
In conseguenza di tutto ciò, il mercato delle energie rinnovabili offshore, in particolare l'eolico, continua la sua crescita robusta con interesse crescente di investitori e operatori. Le attività commerciali ed esecutive sono quindi previste in aumento. Il settore dell'eolico offshore vede un alto livello di attività legate agli sviluppi in Nord Europa (Francia inclusa), Asia-Pacifico, così come in regioni emergenti, tra cui gli Stati Uniti. Gli sviluppi tecnologici, le partnership e i robusti afflussi di capitali sono destinati a sostenere la crescita di questo segmento nel prossimo futuro e oltre.
Nel mercato Oil&Gas in generale abbiamo assistito a un recupero dell'attività commerciale suggestiva di ragionevoli aspettative di ripresa nel breve periodo, mentre le attività esecutive a livello globale continuano a risentire del bassissimo livello di assegnazioni del 2020.
Per quanto riguarda il mercato convenzionale, possiamo confermare la resilienza del settore legato alle acque basse del Medio Oriente. L'Arabia Saudita procede con i suoi principali sviluppi, mentre il Qatar, a dispetto di qualche ritardo nell'assegnazione di alcuni progetti, continua a perseguire l'obiettivo di diventare il primo esportatore al mondo di gas, rimanendo perciò fermo nel suo impegno a procedere con i propri sviluppi di gas offshore (come il giacimento North Field) per supportare la capacità di produzione di gas naturale liquefatto. Gli Emirati Arabi Uniti stanno anch'essi procedendo con i propri sviluppi Oil&Gas, mirati a soddisfare il fabbisogno interno di energia. Il mercato convenzionale sta inoltre vivendo un crescente interesse degli operatori nelle aree dell'Africa del Nord e Africa Occidentale dove sta emergendo un certo numero di sviluppi, specialmente legati al gas, sebbene siano a differenti stadi di avanzamento e pertanto potrebbero non materializzarsi nell'immediato.
Legato agli sviluppi del gas, il mercato delle condotte di esportazione e trasporto si è sempre mostrato discontinuo, dato che i progetti di maggiori dimensioni si materializzano occasionalmente. Se da un lato alcuni progetti in Asia Pacifico sono ancora in stand-by, ma attesi ripartire presto, nel Mar Mediterraneo ci sono sviluppi di grandi infrastrutture per trasporto gas che sono ancora nelle prime fasi, ma appaiono molto promettenti.
Il mercato degli sviluppi sottomarini è stato tra quelli che hanno sofferto maggiormente nel recente passato, dato che i clienti da un lato hanno ritardato o abbandonato progetti ad alto rischio o meno remunerativi e dall'altro stanno riprendendo le attività cercando strategie per diminuire i costi. Tuttavia negli ultimi mesi si sta assistendo a forti segnali di recupero, con il Brasile come regione preponderante, ma anche con il Nord Europa, in particolare la Norvegia grazie agli stimoli istituiti per contrastare gli effetti della crisi. In Guyana gli sviluppi procedono a pieno ritmo e ci sono anche segnali di imminente ripresa del mercato africano, specialmente in Africa Occidentale.
Nella Divisione Engineering & Construction Offshore gli investimenti sostenuti nel corso del 2021 sono principalmente riconducibili a interventi di upgrading della barge Saipem Endeavour, manutenzione straordinaria dei mezzi navali FDS e FDS 2, manutenzione straordinaria della barge Castoro 12 e interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti. Nel corso dell'anno sono stati dismessi i mezzi Castoro Sei e S600.
Le acquisizioni più significative nel corso del 2021 sono relative a:

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso del 2021. In generale, l'avanzamento dei contratti descritti di seguito risente ancora dell'emergenza COVID-19.
Nel Golfo del Messico:
In Brasile, per conto di Petrobras:
In Egitto, per conto di Petrobel, sono ultimate le attività di fabbricazione e installazione per il progetto Zohr Rup, che prevedeva lavori di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione per la fase "Ramp Up to Plateau" del progetto di sviluppo per l'estrazione di gas del campo Zohr ed è stato rilasciato il certificato di Accettazione Provvisoria. Nell'ambito dello stesso progetto il cliente ha dato istruzioni affinché si proceda con il collegamento di pozzi addizionali, il che consiste nella fabbricazione, trasporto e installazione di condotte di connessione (jumper). Si prevede che le operazioni di installazione possano cominciare nel primo trimestre del 2022.

In Africa Occidentale,
≥ per conto di Eni Angola:
In Australia, per conto di Chevron Australia Pty Ltd, è stato siglato il contratto Jansz-lo, che prevede il trasporto e l'installazione di una stazione di compressione sottomarina, di un collettore, di una stazione di controllo del campo, nonché di ombelicali e altre strutture. Le attività offshore saranno svolte in due fasi. Una prima campagna avrà luogo tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025 e la seconda tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026.
In Asia, presso la yard di Karimun, dopo aver completato la fase di approvvigionamento, è in corso la fabbricazione di 32 jacket per il parco eolico Formosa II a Taiwan, per conto di Jan De Nul.
Nel Mare del Nord:
In Francia:
In Arabia Saudita,

approvvigionamento, costruzione, installazione e avvio di una nuova condotta per il trasporto di petrolio greggio. Sono inoltre in corso discussioni con il cliente per la definizione di una finestra temporale accettabile per poter procedere con le attività di installazione e le fasi successive del progetto.
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, nel corso del 2021 sono stati completati la maggior parte dei lavori relativi al progetto Tangguh LNG Expansion, con attività addizionali di ingegneria, lavori di connessione e preservazione delle condotte effettuati nella seconda metà dell'anno. Rimangono da eseguire operazioni inerenti al collegamento finale con l'impianto LNG a terra e alla messa in produzione dell'impianto, incluse attività di assistenza post-avvio.
Nel Mare del Nord, per conto di PremierOil, è stata ultimata l'installazione offshore relativa al progetto Tolmount, che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento e l'installazione di un gasdotto di esportazione da 20 pollici e relativa linea del metanolo di piggy-back. Rimane da completare l'attività di drenaggio della linea del metanolo da 3 pollici, prevista per la prima parte del 2022.
Nel Mar Baltico, per conto di Gaz System SA, relativamente al progetto Baltic, sono state completate le attività di installazione delle condotte rivestite in cemento per il trasporto di gas tra Danimarca e Polonia attraverso l'utilizzo della Castorone, della Castoro Sei e della Castoro 10. Le attività di microtunneling sono terminate sia in Polonia che in Danimarca. Inoltre, stanno progredendo le operazioni di dragaggio e rock dumping lungo il percorso delle condotte.
≥ per conto di Bosshelf:

| Mezzi navali al 31 dicembre 2021 | |
|---|---|
| Saipem 7000 | Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di gru per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 metri. |
| Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità reel-lay in acque ultra profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000 tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori ciascuno con capacità di 400 tonnellate. |
|
| Saipem FDS | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 600 tonnellate. |
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a "S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
| Castorone | Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse. |
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde fino a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate. |
| Dehe | Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 m di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S". |
| Saipem Endeavour | Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. |
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde. |
| Castoro 12 | Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Castoro 16 | Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Ersai 1 | Pontone per sollevamento pesante e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul fondo del mare e in grado di posare con configurazione a "S", dotata di due gru cingolate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate. |
| Ersai 2 Ersai 3 |
Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate. Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone. |
| Ersai 4 | Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone. |
| Bautino 1 | Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. |
| Bautino 2 e 3 Ersai 400 |
Bettoline per esecuzione tie-in e trasporto materiali. Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di evacuazione per H2S. |
| Castoro XI Castoro 14 S42 |
Bettolina da trasporto carichi pesanti. Bettolina da carico in coperta. Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per varo |
| S43 S44 S45 S46 |
a "J" della Saipem 7000. Bettolina da carico in coperta. Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. Bettolina da carico in coperta. |
| S47 | Bettolina da carico in coperta. |

Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.
Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
Con l'ambizione di crescere e adeguandosi alle specificità regionali dei vari mercati tradizionali, e con l'obiettivo di competere nei segmenti a più alta tecnologia della transizione energetica, la Divisione Engineering & Construction Onshore si è dotata di un'organizzazione operativa focalizzata su aree geografiche, per i segmenti tradizionali dell'upstream, midstream e downstream, e su linee di prodotto per i segmenti Infrastrutture e New Energies supportate trasversalmente da centri di competenza (HUB) di ingegneria, approvvigionamenti e costruzione, e da altre funzioni di supporto.
Nel corso del 2021 sono continuate iniziative di sviluppo allo scopo di trasformare e rendere efficienti i processi di lavoro mediante digitalizzazione.
Con riferimento alla transizione energetica, Saipem sta fortemente investendo su temi quali la cattura, lo stoccaggio e il riutilizzo della CO2, l'idrogeno, e più in generale nelle iniziative relative alla riduzione dell'impronta carbonica ("carbon footprint") degli impianti tradizionali, al design di "green facility", nonché temi di "economia circolare e recupero delle plastiche", anche in ambiti ancora basati sullo sfruttamento di fonti energetiche tradizionali.
In numerosi mercati, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del local content nella realizzazione dei progetti.
Nel corso del 2021 si è gradualmente stabilizzata la situazione contingente connessa alla pandemia COVID-19 in termini di impatti sulle dinamiche domanda/offerta di energia primaria, in ambito mobilità, consumi e attività produttive a livello globale. Nonostante una ripresa dei prezzi delle commodity energetiche, gli scenari di investimento nei mercati tradizionali di riferimento di Saipem risultano ancora al di sotto rispetto a livelli pre-COVID, con un calo generalizzato delle assegnazioni di nuovi contratti nel corso del 2021, lo slittamento di alcune iniziative agli anni successivi, nonché la cancellazione di alcuni progetti. La situazione assume toni più o meno accentuati a seconda dei segmenti e delle aree geografiche in cui Saipem opera e dell'orizzonte temporale considerato. In generale, le dinamiche dell'energy transition sembrano comunque favorire da un lato il gas rispetto agli altri combustibili fossili e dall'altro l'utilizzo di tecnologie finalizzate alla decarbonizzazione delle fonti fossili (CCUS) e alla riduzione delle emissioni diffuse di CO2 (ad esempio attraverso l'utilizzo dell'idrogeno come vettore energetico).
Il volume dei contratti assegnati nel 2021 sul mercato di riferimento per la Divisione è in gran parte relativo al segmento Floaters seguito da Upstream e Pipeline.
In ottica di breve-medio periodo, si evince una persistenza dei segmenti Midstream e Downstream, dove rimangono confermate le attese di rilevanti volumi di investimenti nei settori del Gas Monetization e Fertilizzanti in Africa, nelle Americhe e in Medio Oriente e nel settore della Petrolchimica in Asia. Il mercato GNL, a valle del recente sanzionamento del Qatar con il programma di NFE, vede iniziative a medio termine in Estremo Oriente e Africa sia come "new-built", che come estensioni di impianti esistenti. In ambito Upstream, a valle del forte rallentamento degli scorsi due anni, sono visibili segnali di ripresa degli investimenti negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. Per il segmento Floaters si prevedono volumi di attività significativi in America Latina e Africa.
Il segmento delle Infrastrutture conferma i segnali positivi di grandi investimenti nell'Alta Velocita in Italia, principalmente in relazione alle prospettive derivanti dal PNRR. Per quanto riguarda le rinnovabili (solare) e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, gestione CO2 e biocombustibili e biochimica), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Nello specifico gli investimenti nel settore delle rinnovabili (i.e. solare) sono stati fortemente impattati dalla forte incertezza generatasi sul fronte della "supply chain" dei pannelli fotovoltaici.

Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti sostenuti nel corso del 2021 sono relativi principalmente all'acquisto e al mantenimento di attrezzature, nonché al completamento dell'impianto di Saint Felicién, in Canada, incluso nel perimetro di acquisto della tecnologia CO2 Solutions.
Le acquisizioni più rilevanti del 2021 sono le seguenti:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2021. In generale l'avanzamento dei contratti descritti di seguito risente ancora dell'emergenza COVID-19.
Sempre in Arabia Saudita, per conto di Petrorabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical), è stato raggiunto il completamento meccanico per il progetto Rabigh II inerente all'impianto di conversione delle nafte e al complesso per la produzione di composti aromatici e sono stati conclusi i lavori aggiuntivi aggiudicati nel secondo semestre del 2016 inerenti al pacchetto Utilities and Offsite Facilities. L'impianto è ora in fase di commissioning da parte del cliente.
In Kuwait:

In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, le attività in cantiere continuano con le installazioni meccaniche ed elettrico strumentali. L'installazione dei moduli prefabbricati è completata. Il progetto prevede l'esecuzione di infield engineering, pre-fabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.
In Oman, per conto di Duqm Refinery e Petrochemical Industries Co Llc, le attività di ingegneria e approvvigionamento sono completate, e sono in fase avanzata anche le attività di costruzione relative al progetto Duqm Refinery package 3.
In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, sono iniziate le attività di ingegneria e procurement, nonché le attività preparatorie all'apertura del cantiere per la realizzazione di un'unità di Ammonia nel sito di Mishor Rotem.
Negli Emirati Arabi Uniti, per conto di ADNOC Sour Gas – controllata del gruppo Abu Dhabi National Oil Co (ADNOC) – sono in corso le attività di ingegneria e procurement e sono state avviate le attività di costruzione in cantiere, per il progetto Optimum Shah Gas Expansion (OSGE) & Gas Gathering, di recente acquisizione. Il contratto prevede l'espansione e il potenziamento dell'impianto di Shah gas già attivo.
In Cile, per conto del consorzio Caitan (Mitsui-Tedagua), sono state completate le attività di avviamento e sono in corso le attività di commissioning relative al progetto Spence Growth Option per lo sviluppo di un impianto di dissalazione e trasporto dell'acqua nel nord del Cile. Il progetto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning e fornirà acqua desalinizzata alla miniera Spence, di proprietà della compagnia mineraria BHP, situata a 1.710 metri sul livello del mare.
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, sono concluse le attività di ingegneria, acquisto materiali, logistiche di consegna dei materiali e costruzione delle infrastrutture. In parallelo sono in corso i lavori meccanici per le unità di impianto del progetto Tangguh LNG Expansion, che prevede la realizzazione del terzo treno GNL onshore del sito e dei servizi ausiliari, di un jetty GNL e le relative infrastrutture.
In Mozambico, per conto di Total (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG). Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto LNG composto da due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione.
Tuttavia, a causa dell'instabile situazione di sicurezza nel Nord del Mozambico, culminata il 24 marzo 2021 in una serie di attacchi di natura armata presso la città di Palma, su istruzione del cliente Total, le attività sono state oggetto di sospensione. Saipem ha evacuato il sito, continuando a gestire una parte residua delle attività di progetto non oggetto di sospensione, fuori dal Paese. Saipem ha altresì valutato in stretta cooperazione con il

cliente le misure per preservare il valore del progetto e assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza dell'area.
In Uganda, per conto di Yatra Africa (che sta sviluppando e gestendo l'investimento per conto del Governo ugandese), è stata completata la fase del FEED per una raffineria grass roots a Hoima con relativa pipeline di oltre 200 chilometri e stoccaggio remoto nei pressi di Kampala. La raffineria si inserisce all'interno del più ampio progetto ugandese che mira a sfruttare al meglio i giacimenti recentemente scoperti nella regione di Albertine Graben vicino al Lago Albert.
In Serbia, per conto di Infrastructure Development and Construction (IDC), sono terminate le attività di progettazione, di costruzione e posa per il progetto Transmission Gas Pipeline (Interconnector) Border of Bulgaria-Border of Hungary e sono state completate le attività di ingegneria di campo per la stazione di compressione.
In Russia, per conto di Gazpromneft, il progetto per le attività di progettazione, approvvigionamento e costruzione per la realizzazione di un'unità di recupero zolfo per la raffineria di Mosca. Si rimanda al paragrafo "Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE" in "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio".
In Italia:
Il mercato FPSO si conferma in volumi, pur con le incertezze di questo periodo che hanno portato a posticipare alcune assegnazioni inizialmente previste per il 2020 e il 2021. Sostenuti dalla ripresa dei prezzi del petrolio, diversi studi di fattibilità, FEED e gare per contratti EPC e L&O (Lease and Operate) sono attualmente in corso (soprattutto in aree quali Brasile e Africa Occidentale), e le compagnie petrolifere esprimono fiducia nell'approvare le decisioni finali di investimento (FID) entro il 2021.
Il mercato FLNG/FSRU mostra dei segnali di ripresa, in particolare nel bacino del Mediterraneo e in Asia.
I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitoria, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 60.000 barili.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2021.
In Indonesia, per conto di Eni East Sepinggan Ltd, è stato completato il progetto Merakes Development, che prevede l'ampliamento della capacità produttiva dell'unità FPU del campo gas Jangkrik. L'unità è attualmente in produzione dopo aver passato con successo il performance test.
In Russia:
Si rimanda al paragrafo "Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE" in "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio".

Negli Emirati Arabi Uniti, per conto di Eni, prosegue la fornitura dei servizi per le attività di lay-up e preservazione della FPSO Firenze, in attesa dei lavori di ammodernamento per una possibile rilocazione dell'unità.
In Brasile, per conto di Petróleo Brasileiro (Petrobras), in joint venture con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME), sono iniziate le attività di ingegneria e procurement relative al progetto P-79 di recente acquisizione, per la costruzione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO), per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile.
Infine, in Angola, per conto di Total, proseguono i servizi di operations e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata di sette anni più ulteriori otto opzionali.
Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del 2021 hanno inoltre operato:

A dicembre 2021 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di dodici mezzi, così suddivisi: sei unità ultra deep-water/deep-water per operazioni oltre i 3.300 piedi di profondità (le drillship Saipem 10000, Saipem 12000 e Santorini, i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), cinque high specification jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9) e uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4). Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà a eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9 e della drillship Santorini, unità di terzi e gestite da Saipem. Nel conteggio non viene considerata la barge rig Saipem TAD in quanto destinata al disinvestimento.
Nel corso dell'esercizio è stata completata la cessione a terzi dei jack-up standard Perro Negro 2 e Perro Negro 5, mentre nel mese di giugno è stato finalizzato un contratto di noleggio con opzione di acquisto per la drillship Santorini, impianto ultra deep-water di 7a generazione costruito presso i cantieri di Samsung Heavy Industries (dove sono state realizzate sia la Saipem 10000 che la Saipem 12000). La nave è stata consegnata a Saipem durante il mese di novembre.
Nel corso dell'esercizio la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, nell'area sub-artica del Mare di Kara, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola, Ghana e Costa d'Avorio), in Africa Orientale (Mozambico e Kenya), in Messico e in Arabia Saudita.
In continuità con il 2020 l'esercizio si è aperto con un contesto di mercato ancora fortemente influenzato dalla crisi iniziata nell'anno precedente e causata prima dalle tensioni tra i Paesi produttori di petrolio e, successivamente, dallo scoppio della pandemia COVID-19.
I piani di attività delle Oil Company hanno continuato a risentire della significativa revisione degli investimenti varata dopo l'inizio della crisi. Nel corso dell'anno la pressione sulle rate è rimasta nel complesso piuttosto forte e la competizione elevata. Nella seconda parte dell'anno grazie anche a una confermata stabilità delle quotazioni del petrolio (arrivato anche a oltre 80 dollari al barile) si sono registrati i primi segni di una possibile ripresa del mercato: tutti i segmenti hanno infatti iniziato a mostrare un generale aumento dell'attività di tendering da parte dei clienti per attività da svolgere in particolare dal 2023; in parallelo l'ultra deep water ha iniziato a registrare in alcune regioni chiave come il Golfo del Messico una tendenza verso la piena occupazione della flotta; sempre in questo segmento si è rilevata la riattivazione di impianti in cold stack da lungo tempo e indicati essere candidati a uscire dal mercato.
La preferenza per impianti tecnologicamente più moderni è stata nuovamente confermata sia nello shallow water sia nel deep water, come testimoniato dalle più alte percentuali di utilizzo registrate in questi segmenti (intorno all'80%) rispetto agli impianti più datati.
Il numero degli impianti in fase di completamento nei cantieri navali continua ad essere in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, ma rimane ancora significativo: a dicembre 54 nuove unità sono infatti in fase di realizzazione (30 jack up, 7 semisommergibili e 17 drillship), di cui solo 5 risultano avere un impegno contrattuale per il loro utilizzo dopo la conclusione dei lavori di costruzione.
L'elevato numero di nuove unità in costruzione, l'incremento del retirement di impianti datati uniti alla ristrutturazione in corso che ha accumunato molti contrattisti rappresentano un mutamento strutturale del segmento Drilling Offshore.
Tra le acquisizioni più significative nel corso dell'esercizio si segnalano:

≥ per conto Eni, un contratto della durata di 240 giorni firm più due opzioni (ognuna della durata di 180 giorni) per l'impiego della drillship Saipem 10000; in base a tale accordo la drillship Saipem 10000 è stata destinata ad attività in Egitto avviate a conclusione delle operazioni eseguite in Africa Occidentale e acquisite in precedenza; in parallelo con il medesimo cliente è stato concordato l'impiego della drillship Santorini per l'esecuzione di un progetto nel Golfo del Messico inizialmente destinato alla drillship Saipem 10000.
Gli investimenti sostenuti nel corso del 2021 hanno riguardato interventi di rimessa in classe e di adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione finalizzata al rinnovo della certificazione di classe vi sono stati in particolare i jack-up Perro Negro 8, Perro Negro 7, Perro Negro 4 e la drillship Saipem 10000.
Nel corso del 2021 la gestione delle problematiche legate alla pandemia COVID-19 ha continuato a coinvolgere tutta la flotta Drilling Offshore di Saipem. Sono state messe in atto una serie di azioni quali ad esempio piani di emergenza, revisione delle turnazioni, test pre-imbarco e programmazione delle quarantene relative al personale operativo in coerenza con le normative dei vari Paesi dove hanno avuto luogo le attività di perforazione. Grazie a queste azioni, che hanno riguardato tutti gli impianti, si è riusciti a garantire una sostanziale continuità operativa, dando priorità alla salute e alla sicurezza delle persone.
La flotta è stata impegnata nel seguente modo:

L'utilizzo dei principali mezzi navali durante il 2021 è stato il seguente:
| 31 dicembre 2021 | ||
|---|---|---|
| Mezzo navale (N. giorni) |
venduti | non operativi |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 | 365 | ---- |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 | 322 | 43 (1) |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 | 160 | 205 (1) |
| Nave di perforazione Saipem 10000 | 365 | ---- |
| Nave di perforazione Saipem 12000 | 333 | 32 (1) |
| Nave di perforazione Santorini (*) | 47 (2) | ---- |
| Jack-up Perro Negro 2 | -- | 223 (3) |
| Jack-up Perro Negro 4 | 321 | 44 (4) |
| Jack-up Perro Negro 5 | -- | 223 (3) |
| Jack-up Perro Negro 7 | 292 | 73 (4) |
| Jack-up Perro Negro 8 | 257 | 108 (5) |
| Jack-up Pioneer (*) | 365 | ---- |
| Jack-up Sea Lion 7 (*) | 365 | ---- |
| Jack-up Perro Negro 9 (*) | 365 | ---- |
| Tender Assisted Drilling Barge | -- | 365 (6) |
(1) Giorni in cui il mezzo è stato inattivo senza contratto.
(2) Impianto entrato nella flotta il 15 novembre 2021.
(3) Impianto ceduto a terzi il 12 agosto 2021.
(4) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe.
(5) Giorni in cui il mezzo è stato in parte interessato da lavori di rimessa in classe/approntamento e in parte è rimasto inattivo senza contratto.
(6) Impianto destinato al disinvestimento secondo la normativa attuale (green recycling).
(*) Mezzi a noleggio.

A dicembre 2021 la flotta Drilling Onshore si compone di 66 unità disponibili per le operazioni in aggiunta a 17 impianti presenti in Venezuela non idonei all'utilizzo e totalmente svalutati. La Divisione Drilling Onshore ha gestito per tutto l'esercizio una unità di proprietà di terzi. Le aree di presenza operativa sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador e Argentina), il Medio Oriente (Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti) e l'Africa con Congo e Marocco.
A livello globale, le stime per il segmento delle perforazioni terra hanno mostrato per il 2021 alcuni segnali di miglioramento rispetto al 2020, grazie anche a una graduale ripresa delle aggiudicazioni di nuovi contratti. Nel corso dell'anno in Nord America, mercato storicamente molto reattivo all'andamento dei prezzi del petrolio, si è verificata una crescita delle operazioni in termini di rig attivi, nuovi pozzi e metri perforati, che ha portato anche a un significativo aumento degli investimenti rispetto all'anno precedente. Nello stesso periodo e nello specifico per i mercati di riferimento di Saipem (Europa, Africa, Medio Oriente e America Latina), il contesto di mercato ha evidenziato complessivamente un moderato recupero negli investimenti e nel numero di rig attivi. L'America Latina rappresenta una delle aree geografiche internazionali più dinamiche nel corso del 2021, in particolar modo grazie alla ripresa delle attività in Perù, in Colombia, in Ecuador e in Argentina, quest'ultima rappresenta circa il 30% del mercato regionale, dove sta ripartendo l'attività commerciale precedentemente rallentata dalla pandemia.
Gli investimenti realizzati nel corso del 2021 hanno riguardato impianti localizzati in Arabia Saudita, Sud America ed Emirati Arabi Uniti. Sono stati inoltre effettuati interventi di upgrading ed integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti.
Nel corso del 2021 la Divisione Drilling Onshore ha acquisito due nuovi contratti di durata pari o superiore ai 12 mesi in Sud America (oltre a vari contratti di breve durata). Nello specifico sono stati acquisiti: un contratto in Colombia per la durata di 4 anni e un contratto in Ecuador per la durata di un anno. Negli Emirati Arabi Uniti (Sharjah) è stato acquisito un contratto della durata di circa 15 mesi. Infine, ci sono state delle importanti estensioni di contratti in Medio Oriente della durata di 10 anni e 5 anni.
Nel 2021 sono stati completati 153 pozzi, per un totale di 497.710 metri perforati. Inoltre, nel 2021 sono state svolte attività di workover su 7 ulteriori pozzi.
Saipem ha operato, nelle seguenti aree:

due unità che Saipem, nell'ambito di contratti già acquisiti, si è impegnata a fornire al cliente KOC. Negli Emirati Arabi Uniti è presente un'unità inattiva e un'unità in mobilisation dall'Italia;
≥ resto del mondo: in Congo sono state svolte attività di perforazione per conto di Eni Congo SA con la gestione di un'unità di proprietà del cliente.
L'attività operativa ha registrato un utilizzo medio degli impianti pari al 37,7% (43,6% nel corrispondente periodo del 2020) inclusivo anche degli impianti venezuelani. L'utilizzo medio escluso gli impianti venezuelani è pari al 47,4% (54,9% nel corrispondente periodo del 2020).
Il tasso di utilizzo più alto è stato registrato nella regione che fa riferimento a Europa, Medio Oriente e Africa dove la flotta operativa ha registrato una flessione rispetto al 2020 registrando un 59,2% di giorni venduti (75,1% nel corrispondente periodo del 2020).
Il numero di impianti presenti al 31 dicembre 2021 nella regione è pari a 36 (invariato rispetto al 2020). Inoltre, è stato utilizzato 1 impianto di terzi in Congo.
In America Latina è stato registrato un tasso di utilizzo medio del 21,3%, leggermente più alto rispetto al 19,6% registrato nel 2020. Tale aumento è dato da un maggior utilizzo dei mezzi in Ecuador, anche se la percentuale è gravata dagli impianti presenti in Venezuela, che risultano inutilizzati e già totalmente svalutati. Il numero di impianti presenti al 31 dicembre 2021 nella regione è pari a 30 (invariato rispetto al 2020, senza includere i 17 impianti presenti in Venezuela).

In conformità a quanto previsto dal codice civile e dai principi contabili internazionali IAS/IFRS (richiamati dalla Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009 e dallo IASB nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emesso nel gennaio 2021), nella fase di predisposizione del bilancio è necessario effettuare una valutazione della capacità della Società e del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In particolare, il paragrafo 25 dello IAS 1 stabilisce che "un'entità deve redigere il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività a meno che la Direzione Aziendale non intenda liquidare l'entità o interromperne l'attività, o non abbia alternative realistiche a ciò. Qualora la Direzione Aziendale sia a conoscenza, nel fare le proprie valutazioni, di significative incertezze relative a eventi o condizioni che possano comportare l'insorgere di seri dubbi sulla capacità dell'entità di continuare a operare come un'entità in funzionamento, l'entità deve evidenziare tali incertezze.
Qualora un'entità non rediga il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività, essa deve indicare tale fatto unitamente ai criteri in base ai quali ha redatto il bilancio e alla ragione per cui l'entità non è considerata in funzionamento".
Inoltre, il paragrafo 26 dello IAS 1 richiede che "nel determinare se il presupposto della prospettiva della continuazione dell'attività è applicabile, la Direzione Aziendale tiene conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, che è relativo almeno, ma non limitato, a dodici mesi dopo la data di chiusura dell'esercizio". E ancora "... la Direzione Aziendale può aver bisogno di considerare una vasta gamma di fattori relativi alla redditività attuale e attesa, ai piani di rimborso dei debiti e alle potenziali fonti di finanziamento alternative, prima di ritenere che sussista il presupposto della continuità aziendale".
Come già commentato nel paragrafo "Andamento operativo", a seguito di una backlog review avviata da parte del management di Saipem, la Società, in data 31 gennaio 2022, ha annunciato al mercato un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore wind, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi della materie prime e della logistica e l'interruzione inaspettata di una trattativa in corso da tempo che prevedeva, tra l'altro, il riconoscimento di un maggior corrispettivo di ricavi, con conseguenti effetti rilevanti sui risultati economici consolidati di Saipem al 31 dicembre 2021.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile. Il verificarsi di tali presupposti può determinare, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti) e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l'insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcune passività finanziarie in essere in favore del Gruppo Saipem.
Di seguito si indicano le incertezze, nonché le iniziative che Saipem ha già assunto o sta assumendo per fronteggiare gli effetti di tali incertezze sulla continuità aziendale, motivandone la ragionevolezza. Vengono quindi esplicitate le ragioni alla base della decisione di continuare a redigere comunque il bilancio adottando il presupposto della continuità aziendale, pur in presenza di significative incertezze che permangono considerata la documentazione a oggi disponibile concernente i relativi fattori mitiganti.
Gli eventi e le circostanze che possono far sorgere dei dubbi significativi sulla capacità dell'impresa di continuare a operare come un'entità in funzionamento per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di chiusura del presente bilancio possono essere raggruppati nei seguenti punti:
I principali scostamenti negativi rilevati rispetto ai precedenti outlook di ottobre 2021 che hanno determinato significative incertezze in ordine alla capacità di Saipem di rispettare obiettivi strategici nell'ambito del previgente Piano Strategico approvato nel mese di ottobre 2021 riguardano la contrazione dell'EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 di circa 1 miliardo di euro, dovuta sia alle risultanze della backlog review dei progetti E&C Onshore che mostrano un incremento dei costi per materiali e logistica solo parzialmente recuperabili che alle recenti ulteriori difficoltà di progetti E&C Offshore wind.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile.

Di seguito sono illustrate le mitigating actions realizzate o pianificate finalizzate alla risoluzione delle incertezze di natura strategico-operativa:
Si segnala inoltre che la revisione del Piano 2022-2025 è stato oggetto di una "Independent Business Review" conferita a primari consulenti indipendenti che non hanno identificato criticità significative circa le assunzioni utilizzate nella predisposizione del Piano;
≥ modifiche a livello di struttura organizzativa del Gruppo che prevedono la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali, l'istituzione di un'unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali e una concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell'ambito della nuova direzione generale.
Per maggiori dettagli sulla revisione del Piano 2022-2025 si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione".
I principali elementi di incertezza di natura patrimoniale e finanziaria (ante interventi) sono i seguenti:
In considerazione di tali incertezze si è reso necessario, anche nel breve termine, un coinvolgimento dei soci di controllo congiunto del Gruppo e del complessivo sistema bancario di riferimento, nell'ottica di realizzare interventi straordinari di natura finanziaria e patrimoniale.
Alla luce di quanto illustrato sopra, Saipem, oltre a redigere il Nuovo Piano, ha previsto la realizzazione di una manovra volta al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria di Saipem al fine di superare le incertezze emerse a fronte delle rilevanti perdite rilevate nel quarto trimestre 2021.
Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono:
Di seguito sono illustrate le mitigating actions pianificate:

Nel breve termine, al fine di porre rimedio ai fabbisogni finanziari della Società nel periodo sino alla realizzazione dell'aumento di capitale previsto entro il 31 dicembre 2022, la Manovra Finanziaria prevede:
Alla luce delle mitigating actions realizzate e/o pianificate, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha ritenuto che sussistano tutti i presupposti per provvedere alla redazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021 in continuità, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3 del Bilancio Consolidato.
Si segnala altresì che, tenuto conto della documentazione definitiva disponibile alla data e degli ulteriori documenti a supporto delle previsioni di realizzazione di tali mitigating actions, si ritiene che, anche considerando queste ultime, permangano talune material uncertainties in merito al presupposto della continuità aziendale di Saipem. Infatti, sebbene dalla documentazione disponibile risulti ragionevole prevedere, sul piano sostanziale, che la Manovra verrà conclusa secondo i termini programmati, dal punto di vista formale si ravvisa la mancanza di taluni documenti definitivi e la sussistenza di impegni subordinati a eventi a oggi ancora non definiti tali per cui, a oggi, non appare possibile ritenere eliminato ogni fattore di material uncertainty connesso alla Manovra Finanziaria.
In particolare, alla data del 24 marzo 2022, data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, sussistono incertezze in relazione a: (i) l'esecuzione dell'aumento di capitale la cui realizzazione è prevista entro la fine del 2022; (ii) il perfezionamento dei versamenti in conto futuro aumento di capitale dei soci che esercitano il controllo congiunto previsti avvenire entro il 31 marzo 2022 (a sua volta condizione, tra le altre, all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si precisa che alla data odierna le principali condizioni ai relativi versamenti sono state conseguite; (iii) la sottoscrizione dell'Underwriting Agreement da parte degli istituti di credito (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale); (iv) la sottoscrizione del contratto relativo alla Liquidity Facility (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si precisa che alla data odierna è stato tuttavia sottoscritto il relativo Term Sheet che prevede la sottoscrizione della Liquidity Facility entro il 31 marzo 2022; (v) la disponibilità di nuove bonding line per un importo sufficiente alla copertura del fabbisogno del 2022. La disponibilità, su base best effort, di un ammontare di linee di firma almeno pari a 1,345 miliardi di euro costituisce condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si precisa che alla data odierna sono in corso avanzate interlocuzioni su base bilaterale con gli istituti di credito al fine del raggiungimento del menzionato obiettivo; (vi) la formalizzazione della richiesta di finanziamento tramite lo schema di "Garanzia Italia" da parte della Società quale condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si segnala che l'attività in oggetto sarà realizzata nel breve termine; (vii) la cancellazione prevista entro il 31 marzo 2022 della RCF da 1 miliardo di euro datata 10 dicembre 2015 e l'ottenimento di una nuova RCF per un importo complessivo pari a 1 miliardo di euro che verrà organizzata entro l'avvio dell'aumento di capitale. Si precisa che alla data odierna un pool di banche che partecipano alla Manovra Finanziaria ha confermato di aver approvato in via preliminare la partecipazione per circa 450 milioni di euro; (viii) il conseguimento di un rating giudicato sufficiente al futuro rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in scadenza dal 2023 in avanti; (ix) il futuro rispetto delle clausole contrattuali, ivi inclusi i covenant anche di natura finanziaria che saranno previsti dalla Liquidity Facility sopra menzionata.
Da ciò consegue che, nell'ambito degli scenari definiti nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emanato nel mese di gennaio 2021 dallo IASB con riferimento alla verifica della sussistenza del presupposto della continuità aziendale, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 3. Per quanto concerne gli scenari definiti da Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 2 relativo al caso in cui vengano identificate significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla

capacità della Società di continuare la propria operatività per un prevedibile futuro, ma gli amministratori considerano che sia comunque appropriato utilizzare il presupposto della continuità aziendale per redigere il bilancio.
Si evidenzia come la valutazione effettuata dal Consiglio di Amministrazione sull'esistenza del presupposto della continuità aziendale comporti un giudizio, in un dato momento, sull'esito futuro di eventi o circostanze che sono per loro natura incerti; pertanto, tale determinazione, pur formulata sulla scorta di un'attenta ponderazione di tutte le informazioni allo stato disponibili, è suscettibile di essere contraddetta dall'evoluzione dei fatti ove non si verifichino gli eventi a oggi ragionevolmente previsti, ovvero emergano fatti o circostanze con loro incompatibili, oggi non noti o comunque non valutabili nella loro portata.
Il Consiglio di Amministrazione provvederà a svolgere un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, le più opportune azioni correttive.
La diffusione, l'evoluzione e il perdurare della pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem in quanto il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale. Lo scenario macroeconomico ha comunque registrato una significativa inversione di tendenza nel 2021, grazie al successo della campagna vaccinale, della performance economica cinese e degli accordi tra i Paesi produttori dell'alleanza OPEC che hanno consentito una graduale ripresa delle economie e delle attività produttive. L'economia e i consumi non sono tuttavia ancora tornati alla normalità pre-pandemia e permangono i rischi di possibili rallentamenti legati a nuove varianti del virus che possono interferire con la traiettoria di crescita delle economie e con la ripresa della domanda energetica. Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2022 risulta confermato il trend crescente dei prezzi delle commodity petrolifere, in particolare Brent e gas naturale, anche in relazione all'evoluzione delle tensioni geopolitiche internazionali con la crisi ucraino-russa.
A livello complessivo, i segnali positivi visibili ad oggi si stima si possano tradurre in un recupero degli investimenti nel settore dell'Oil&Gas, con i principali operatori che al contempo stanno diversificando il portafoglio verso i segmenti legati alla transizione energetica.
Nel 2021 il Gruppo Saipem ha continuato a effettuare un'approfondita e costante analisi del perdurare della pandemia, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Il Gruppo Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e, nel contempo, assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a monitorare la situazione mantenendo adeguati livelli di presidio e misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.
Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi anche in relazione alla pandemia.
Aspetti finanziari: in tale contesto la Società continua a riservare un'attenzione particolare alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali; (ii) strumenti derivati di copertura; e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.
Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.
Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti.
Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2022-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 31 dicembre 2021 non sono state registrate svalutazioni.
Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che

potrebbero non essere più altamente probabili e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante il perdurare delle condizioni di incertezza continua quindi a essere necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.
Inoltre continua a essere rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19, avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione del perdurare del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
A tal fine, Saipem, anche per il 2021, ha mantenuto l'identificazione di tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:
1. Costi direttamente connessi al COVID-19 (special items): sono i costi direttamente connessi al COVID-19 in quanto sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del 2021 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 78 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone).
2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tali costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.
3. Costi "to be evaluated case by case": sono costi diretti di progetto per i quali la Società dichiara la "causa di forza maggiore" o che sono sostenuti per personale tenuto in stand-by causa lockdown, la cui allocazione va valutata caso per caso in virtù della particolarità della situazione, del cliente, del contratto, etc. Non sono state identificate casistiche specifiche e quantificabili di questa fattispecie.
Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come l'incertezza sulla ripresa economica mondiale continui nonostante i segnali di recupero del nostro settore principalmente legati alla ripresa del prezzo della commodity.
Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.
Va inoltre osservato che, per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a dicembre 2021, è caratterizzato per circa il 76% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).
Stante il perdurare della pandemia COVID-19, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021, in relazione a tale aspetto, non risulta essere impattato. Per dettagli sul tema della continuità aziendale si rimanda al paragrafo precedente "Continuità aziendale".
I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem del 2021 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
Il nuovo modello organizzativo è entrato in operatività il 14 gennaio 2022; di conseguenza l'informativa finanziaria è stata predisposta sull'assetto organizzativo vigente al 31 dicembre 2021, ovvero distinto in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT.

I risultati della Divisione XSIGHT non vengono comunicati separatamente al mercato, ma inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto non significativi dal punto di vista numerico.
| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | Var. % |
| Ricavi della gestione caratteristica | 7.342 | 6.875 | (6,4) |
| Altri ricavi e proventi | 12 | 5 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (5.294) | (6.837) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (7) | (42) | |
| Costo del lavoro | (1.625) | (1.651) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 428 | (1.650) | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (1.273) | (616) | |
| Risultato operativo (EBIT) | (845) | (2.266) | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (166) | (140) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 37 | 9 | |
| Risultato prima delle imposte | (974) | (2.397) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (143) | (70) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | (1.117) | (2.467) | n.s. |
| Risultato di competenza di terzi azionisti | (19) | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (1.136) | (2.467) | n.s. |
In relazione a quanto esposto nel paragrafo "Profit Warning" e alle verifiche relative alla Backlog Review si precisa che l'attività avviata a gennaio 2022 ha coperto 22 progetti, rappresentanti circa l'80% del valore del backlog consolidato complessivo esistente al 30 settembre 2021 e circa l'88% del backlog consolidato dei segmenti E&C alla stessa data, in particolare corrispondenti al 74% del backlog E&C Offshore e al 95% del backlog E&C Onshore. Sono stati rivisti i margini a vita intera di 8 progetti, generando un impatto negativo sull'EBITDA 2021 di circa 1 miliardo di euro, per effetto dell'accantonamento delle perdite future attese, contabilizzati nel quarto trimestre 2021.
I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del 2021 ammontano a 6.875 milioni di euro.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è negativo per 1.650 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 616 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel 2021 è pari a una perdita di 2.266 milioni di euro.
I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.
Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 140 milioni di euro, in diminuzione di 26 milioni di euro come conseguenza di minori oneri per differenze cambio, effetto in parte mitigato dall'aumento degli oneri derivanti dal riacquisto di obbligazioni con scadenza 2022 e dal prestito obbligazionario emesso a luglio con scadenza 2026.
Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è positivo per 9 milioni di euro, grazie ai risultati delle commesse eseguite in società valutate al patrimonio netto.
Il risultato prima delle imposte evidenzia una perdita di 2.397 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 70 milioni di euro rispetto ai 143 milioni di euro dell'esercizio 2020.
Il risultato netto è pari a una perdita di 2.467 milioni di euro (1.136 milioni di euro nel 2020), e sconta rispetto al risultato netto adjusted i seguenti special items, per un totale di 553 milioni di euro:
≥ oneri da riorganizzazione per 58 milioni di euro.
Di seguito si dettagliano le voci di bilancio impattate dagli special items negli esercizi 2020 e 2021:
| (milioni di euro) | Esercizio 2020 |
Esercizio 2021 |
|---|---|---|
| Ricavi | 7.342 | 6.875 |
| Svalutazione circolante | - | - |
| Ricavi adjusted | 7.342 | 6.875 |
| (milioni di euro) | Esercizio 2020 |
Esercizio 2021 |
|---|---|---|
| Risultato operativo (EBIT) | (845) | (2.266) |
| Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | 868 | 553 |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 23 | (1.713) |
| (milioni di euro) | Esercizio 2020 |
Esercizio 2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | (1.136) | (2.467) |
| Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | 868 | 553 |
| Utile (perdita) del periodo adjusted | (268) | (1.914) |
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Drilling Onshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted 2021 | (1.215) | (506) | 47 | (39) | (1.713) |
| Impairment | - | - | - | - | - |
| Svalutazioni asset | 77 | 18 | - | - | 95 |
| Svalutazione circolante/accantonamento costi (1) | 29 | - | - | - | 29 |
| Chiusura contenziosi (1) | - | 293 | - | - | 293 |
| Oneri da riorganizzazione (1) | 33 | 21 | 2 | 2 | 58 |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) | 50 | 14 | 8 | 6 | 78 |
| Totale special items | 189 | 346 | 10 | 8 | 553 |
| EBIT 2021 | (1.404) | (852) | 37 | (47) | (2.266) |
(1) Totale 458 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a (1.192) milioni di euro rispetto a EBITDA pari a (1.650) milioni di euro.
L'impatto sul risultato netto è pari all'impatto sull'EBIT.
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Drilling Onshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted 2020 | (62) | 115 | (16) | (14) | 23 |
| Impairment | - | - | 590 | - | 590 |
| Svalutazioni asset | 46 | 22 | 13 | 11 | 92 |
| Svalutazione circolante/accantonamento costi (1) | - | 6 | 12 | 4 | 22 |
| Chiusura contenziosi (1) | - | 24 | - | - | 24 |
| Oneri da riorganizzazione (1) | 19 | 6 | 2 | 3 | 30 |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) | 51 | 38 | 12 | 9 | 110 |
| Totale special items | (116) | (96) | (629) | (27) | (868) |
| EBIT 2020 | (178) | 19 | (645) | (41) | (845) |
(1) Totale 186 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 614 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 428 milioni di euro.

| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | Var. % |
| Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 7.342 | 6.875 | (6,4) |
| Altri ricavi e proventi | 12 | 5 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (5.185) | (6.461) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (7) | (42) | |
| Lavoro e oneri relativi | (1.548) | (1.569) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 614 | (1.192) | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (591) | (521) | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 23 | (1.713) | n.s. |
| Oneri finanziari netti | (166) | (140) | |
| Proventi netti su partecipazioni | 37 | 9 | |
| Risultato prima delle imposte adjusted | (106) | (1.844) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (143) | (70) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted | (249) | (1.914) | n.s. |
| Risultato di competenza di terzi azionisti | (19) | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted | (268) | (1.914) | n.s. |
| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | Var. % |
| Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 7.342 | 6.875 | (6,4) |
| Costi della produzione | (6.630) | (8.031) | |
| Costi di inattività | (352) | (250) | |
| Costi commerciali | (157) | (134) | |
| Costi di ricerca e sviluppo | (35) | (35) | |
| Proventi (oneri) diversi operativi netti | - | (5) | |
| Spese generali | (145) | (133) | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 23 | (1.713) | n.s. |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2021 ricavi della gestione caratteristica per 6.875 milioni di euro, con un decremento di 467 milioni di euro rispetto al 2020; la contrazione di attività interessa in particolare le attività di ingegneria e costruzioni, principalmente per gli effetti della citata backlog review.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 8.031 milioni di euro, con un incremento di 1.401 milioni di euro rispetto al 2020, per effetto degli accantonamenti effettuati a seguito della backlog review nel quarto trimestre e degli extra costi sostenuti su alcuni progetti nel settore Engineering & Costruction.
I costi di inattività sono diminuiti di 102 milioni di euro rispetto al 2020, che aveva risentito dello slittamento di alcuni progetti a causa della pandemia COVID-19. I costi commerciali, pari a 134 milioni di euro, registrano un decremento di 23 milioni di euro, grazie alla maggior efficienza nella gestione di gare per l'acquisizione di nuovi progetti.
Le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 35 milioni di euro, sono pressoché in linea rispetto al 2020.
Le spese generali, pari a 133 milioni di euro, sono diminuite di 12 milioni di euro rispetto al 2020 per effetto delle iniziative di riduzione costi avviate a valle della pandemia e grazie all'avvio del "Saipem Project".
| Esercizio | Esercizio |
|---|---|
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
| Ricavi della gestione caratteristica 2.749 |
2.848 |
| Costo del venduto (2.514) |
(3.802) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 235 |
(954) |
| Ammortamenti (297) |
(261) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted (62) |
(1.215) |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (116) |
(189) |
| Risultato operativo (EBIT) (178) |
(1.404) |

I ricavi del 2021 ammontano a 2.848 milioni di euro, in aumento del 3,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in Europa, in Medio Oriente e in America Meridionale, in parte compensati dalla riduzione dei volumi in Africa del Nord e in Italia. Il costo del venduto, pari a 3.802 milioni di euro, in aumento rispetto al 2020, gravato dagli impatti della backlog review come specificato di seguito.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2021 è negativo per 954 milioni di euro, rispetto al dato positivo di 235 milioni di euro registrato nel corrispondente periodo del 2020; il risultato dell'esercizio 2021 è stato impattato negativamente per circa 580 milioni di euro nel quarto trimestre relativamente ai progetti wind inclusi nella backlog review, in aggiunta ai maggiori costi già contabilizzati nei primi nove mesi per circa 370 milioni di euro.
Gli ammortamenti sono inferiori di 36 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel 2020, per effetto della chiusura di un contratto di noleggio di un mezzo navale di terzi chiuso nel 2020.
Il risultato operativo (EBIT) del 2021 registra una perdita di 1.404 milioni di euro e include svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 77 milioni di euro, costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 50 milioni di euro, oneri da riorganizzazione per 33 milioni di euro e svalutazione circolante per 29 milioni di euro.
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 3.882 | 3.286 |
| Costo del venduto | (3.689) | (3.722) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 193 | (436) |
| Ammortamenti | (78) | (70) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 115 | (506) |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (96) | (346) |
| Risultato operativo (EBIT) | 19 | (852) |
I ricavi del 2021 ammontano a 3.286 milioni di euro, in diminuzione del 15,4% rispetto al corrispondente periodo del 2020, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati in Medio Oriente.
Il costo del venduto, pari a 3.722 milioni di euro, risulta in aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 per effetto della backlog review come specificato di seguito, aumento in parte compensato da minori costi dati dal rallentamento dei progetti.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2021 è negativo per 436 milioni di euro, rispetto al dato positivo di 193 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020; il risultato è stato impattato negativamente, nel quarto trimestre, per circa 440 milioni di euro dalla backlog review dei progetti e dagli extra costi di allungamento dei tempi di esecuzione di un progetto in Medio Oriente per le conseguenze relative al COVID-19.
Gli ammortamenti risultano pari a 70 milioni di euro, in diminuzione di 8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto dei minori ammortamenti di una base svalutata nel precedente esercizio.
Il risultato operativo (EBIT) del 2021 registra una perdita di 852 milioni di euro e include l'accantonamento oneri di circa 293 milioni di euro per controversie legali relative a progetti già completati, derivanti dall'attività di periodico monitoraggio legale dell'evoluzione dei contenziosi, oneri da riorganizzazione per 21 milioni di euro, svalutazione di immobilizzazioni materiali per 18 milioni di euro e costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 14 milioni di euro.
| Esercizio 2020 (milioni di euro) |
Esercizio 2021 |
|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica 294 |
394 |
| Costo del venduto (221) |
(278) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 73 |
116 |
| Ammortamenti (89) |
(69) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted (16) |
47 |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (629) |
(10) |
| Risultato operativo (EBIT) (645) |
37 |
I ricavi del 2021 ammontano a 394 milioni di euro, in aumento del 34% rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto principalmente della maggior attività della nave di perforazione S10000 ferma per manutenzione straordinaria per circa tre mesi nel 2020 e delle piattaforme semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9, inattive per buona parte del 2020, nonché del maggiore contributo della nave di perforazione S12000, in stand-by rate nel corrispondente periodo del 2020, solo in parte compensato dalla minore operatività dei jack-up Perro Negro 7 e Perro Negro 8, interessati da lavori di manutenzione straordinaria nel corso del 2021.
Il costo del venduto, pari a 278 milioni di euro, in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2020 per effetto dei maggiori volumi registrati nel corso del 2021.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2021 ammonta a 116 milioni di euro, pari al 29,4% dei ricavi, rispetto ai 73 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, pari al 24,8% grazie al maggior utilizzo della flotta già commentato.

Gli ammortamenti ammontano a 69 milioni di euro, in riduzione di 20 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020 per effetto del minor impatto sui mezzi oggetto di impairment registrato nel precedente esercizio.
Il risultato operativo (EBIT) del 2021 registra un utile di 37 milioni di euro e include costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 8 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 2 miioni di euro.
| Esercizio | Esercizio |
|---|---|
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
| Ricavi della gestione caratteristica 417 |
347 |
| Costo del venduto (304) |
(265) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 113 |
82 |
| Ammortamenti (127) |
(121) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted (14) |
(39) |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (27) |
(8) |
| Risultato operativo (EBIT) (41) |
(47) |
I ricavi del 2021 ammontano a 347 milioni di euro, in diminuzione del 16,8% rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto della minore attività in Sud America.
Il costo del venduto, pari a 265 milioni di euro, diminuisce rispetto al 2020, per effetto dei minori volumi. Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2021 ammonta a 82 milioni di euro, pari al 23,6% dei ricavi, in diminuzione rispetto ai 113 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, pari al 27,1%.
Gli ammortamenti, pari a 121 milioni di euro, in diminuzione di 6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020, per effetto dei minori ammortamenti sui mezzi svalutati nel precedente esercizio.
Il risultato operativo (EBIT) del 2021 registra una perdita di 47 milioni di euro e include costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 6 milioni di euro.
Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 3.284 | 3.113 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 288 | 261 |
| Attività immateriali nette | 701 | 699 |
| 4.273 | 4.073 | |
| - Engineering & Construction Offshore | 2.740 | 2.597 |
| - Engineering & Construction Onshore | 530 | 503 |
| - Drilling Offshore | 552 | 563 |
| - Drilling Onshore | 451 | 410 |
| Partecipazioni | 140 | 127 |
| Capitale immobilizzato | 4.413 | 4.200 |
| Capitale di esercizio netto | (2) | (2.070) |
| Fondo per benefici ai dipendenti | (237) | (238) |
| Attività (passività) destinate alla vendita | - | - |
| Capitale investito netto | 4.174 | 1.892 |
| Patrimonio netto | 2.923 | 326 |
| Capitale e riserve di terzi | 25 | 25 |
| Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 | 872 | 1.223 |
| Passività finanziarie beni in leasing | 354 | 318 |
| Indebitamento finanziario netto | 1.226 | 1.541 |
| Coperture | 4.174 | 1.892 |
| Leverage ante IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) | 0,30 | 3,48 |
| Leverage post IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) | 0,42 | 4,39 |
| N. azioni emesse e sottoscritte | 1.010.977.439 | 1.010.977.439 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 85.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).
Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2021 a 4.200 milioni di euro, con un decremento di 213 milioni di euro rispetto al 2020. La variazione deriva da investimenti tecnici per 298 milioni di euro, da ammortamenti per 521 milioni di euro e svalutazioni per 95 milioni di euro, dall'aumento del diritto di utilizzo dei beni in leasing pari a 105 milioni di euro, da disinvestimenti e write off per 29 milioni di euro, dalla variazione negativa delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 18 milioni di euro e dall'effetto netto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espresso in moneta estera e da altre variazioni per 47 milioni di euro. Il capitale di esercizio netto diminuisce di 2.068 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 2 milioni di euro
al 31 dicembre 2020 a un saldo negativo di 2.070 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 238 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 di 1 milione di euro.
A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 2.282 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2021, a 1.892 milioni di euro, rispetto a 4.174 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, ammonta al 31 dicembre 2021 a 351 milioni di euro, in diminuzione di 2.597 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La diminuzione è riconducibile principalmente all'effetto negativo del risultato netto del periodo (2.467 milioni di euro), all'effetto negativo dell'acquisto di azioni (15 milioni di euro) e all'effetto negativo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity (151 milioni di euro).
L'indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.223 milioni di euro, registrando un incremento di 351 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (872 milioni di euro), principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (318 milioni di euro) ammonta a 1.541 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | (66) | (61) |
| Debiti verso banche esigibili a lungo termine | 584 | 439 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 1.993 | 1.993 |
| Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 2.511 | 2.371 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.687) | (1.632) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (68) | (59) |
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (342) | (566) |
| Debiti verso banche esigibili a breve termine | 387 | 518 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 71 | 591 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | (1.639) | (1.148) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 | 872 | 1.223 |
| Passività nette per leasing correnti | 135 | 117 |
| Passività nette per leasing non correnti | 219 | 201 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | 1.226 | 1.541 |
La voce disponibilià liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 713 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 214 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 930 milioni di euro.
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 22 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".

| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (1.117) | (2.467) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | ||
| - rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (2) | (16) |
| - variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI | - | - |
| - quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" | ||
| delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | ||
| afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti | 1 | - |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | 1 | 3 |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | ||
| - variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | 155 | (196) |
| - variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | - | - |
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (78) | 47 |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (34) | 45 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | 43 | (117) |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (1.074) | (2.584) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | (1.090) | (2.584) |
| - terzi azionisti | 16 | - |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2021 | 2.948 |
| Totale risultato complessivo dell'esercizio | (2.584) |
| Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem | - |
| Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate | - |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto del fair value dei piani di incentivazione | (15) |
| Acquisto interessenze di terzi | - |
| Aumento di capitale al netto di oneri | - |
| Altre variazioni | 2 |
| Totale variazioni | |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2021 | 351 |
| Di competenza: | |
| - Gruppo Saipem | 326 |
| - terzi azionisti | 25 |
| Patrimonio netto | Utile (perdita) dell'esercizio | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
| Come da bilancio di Saipem SpA | 2.937 | 471 | (171) | (2.382) |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi | ||||
| dei risultati di esercizio, rispetto ai valori di carico | ||||
| delle partecipazioni in imprese consolidate | (547) | (819) | (1.011) | (224) |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: | ||||
| - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente | ||||
| patrimonio netto contabile | 723 | 720 | (3) | (3) |
| - eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati | (216) | (193) | 36 | 31 |
| - altre rettifiche | 51 | 172 | 32 | 111 |
| Totale patrimonio netto | 2.948 | 351 | (1.117) | (2.467) |
| Capitale e riserve di terzi | (25) | (25) | (19) | - |
| Come da bilancio consolidato | 2.923 | 326 | (1.136) | (2.467) |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle: (i) scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economico-temporale omogeneo all'andamento del progress di commessa consolidata; (ii) scritture necessarie per allineare a livello consolidato eventuali svalutazioni derivanti da test di impairment.

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo | (1.136) | (2.467) |
| Risultato dell'esercizio di terzi azionisti | 19 | - |
| a rettifica: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 1.316 | 477 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (8) | - |
| Dividendi, interessi e imposte | 272 | 184 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio | 463 | (1.806) |
| Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione | (72) | 2.081 |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (268) | (185) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 123 | 90 |
| Investimenti tecnici | (322) | (298) |
| Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | (4) | - |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali | 16 | 15 |
| Altre variazioni relative all'attività di investimento | - | - |
| Free cash flow | (187) | (193) |
| Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | (153) | (207) |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | (27) | 498 |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (126) | (126) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (16) | (15) |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (69) | (26) |
| Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | (7) | 14 |
| FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO | (585) | (55) |
| Free cash flow | (187) | (193) |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (126) | (126) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (16) | (15) |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (69) | (26) |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | (2) | 9 |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ANTE PASSIVITÀ PER LEASING | (400) | (351) |
| Effetto prima applicazione IFRS 16 | - | - |
| Accensioni/chiusure di periodo | 110 | (80) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | 126 | 126 |
| Differenze cambio e altre variazioni | 20 | (10) |
| Variazione passività per beni in leasing | 256 | 36 |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | (144) | (315) |
Il flusso di cassa netto da attività operativa positivo per 90 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti pari a 298 milioni di euro, e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 15 milioni di euro, ha generato un free cash flow negativo per 193 milioni di euro.
I rimborsi di passività per beni in leasing hanno generato un effetto negativo per 126 milioni di euro; il flusso di cassa del capitale proprio è negativo per 26 milioni di euro, ed è relativo al pagamento dei dividendi deliberati
(2) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 85.

nell'esercizio 2020. L'acquisto di azioni proprie ha generato un effetto negativo per 15 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto positivo per 9 milioni di euro.
Pertanto l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione negativa di 351 milioni di euro.
Le passività per beni in leasing hanno generato un effetto complessivo positivo pari a 36 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 80 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 126 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale negativo di 10 milioni di euro.
Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio, negativo per 1.806 milioni di euro, deriva:
≥ dal risultato negativo dell'esercizio per 2.467 milioni di euro;
≥ dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali e immateriali per 616 milioni di euro, dalla valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto positiva per 9 milioni di euro, dalla variazione negativa del fondo benefici ai dipendenti per 20 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni per 110 milioni di euro;
≥ dagli oneri finanziari netti per 114 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 70 milioni di euro.
La variazione del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, per 2.081 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nel 2021, negativa per 185 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.
Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (milioni di euro) | (1.117) | (2.467) |
| Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito | |||
| (al netto dell'effetto fiscale) | (milioni di euro) | 166 | 140 |
| Utile (perdita) dell'esercizio unlevered | (milioni di euro) | (991) | (2.361) |
| Capitale investito netto: | (milioni di euro) | ||
| - a inizio periodo | 5.207 | 4.174 | |
| - a fine periodo | 4.174 | 1.892 | |
| Capitale investito netto medio | (milioni di euro) | 4.691 | 3.033 |
| ROACE | (%) | (21,13) | (77,84) |
| ROACE operative | (%) | (21,13) | (77,84) |
Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Leverage ante IFRS 16 | 0,30 | 3,48 |
| Leverage post IFRS 16 | 0,42 | 4,39 |

Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione. Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
Saipem è una piattaforma tecnologica e di ingegneria avanzata per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di infrastrutture e impianti complessi, sicuri e sostenibili. Da sempre orientata all'innovazione tecnologica, Saipem è oggi impegnata al fianco dei suoi clienti sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.
La prima parte del presente report tratta di specifiche attività delle divisioni, mentre la seconda parte si concentra su iniziative cross-divisionali, come quelle relative alla transizione energetica.
Passando ora ad una descrizione dettagliata degli sforzi delle singole divisioni di business, le attività di innovazione della Divisione Engineering & Construction Offshore continuano con un focus crescente sulle tecnologie che favoriscano la riduzione dei costi di sviluppo e gestione dei campi offshore con una particolare attenzione alla decarbonizzazione delle attività del comparto marino dell'industria dell'estrazione degli idrocarburi.
Per quanto concerne la linea di business "Offshore Facilities and Pipelines" i requisiti tecnici sempre più sfidanti che l'industria richiede ci spingono a ottimizzare il nostro diversificato portafoglio di tecnologie in modo da mantenere un vantaggio competitivo nel segmento dei mega progetti, come quello acquisito nel corso dell'anno in Qatar, denominato "North Field Production Sustainability Pipelines Project". Un elemento chiave in tale prospettiva è il continuo miglioramento delle tecnologie relative alle condutture rigide metalliche, sviluppate nel centro tecnologico di Ploiesti in Romania. Alcune delle più recenti tecnologie di saldatura, di controlli non distruttivi digitali e di rivestimento dei giunti saldati (FJC) sono state applicate anche nel programma di sviluppo del campo Liza in Guyana e in alcuni progetti in Medio Oriente, sulla saldatura di tubature con rivestimento interno metallico nobile, sulla prefabbricazione di giunti multipli a bordo delle nostre navi da installazione e sui processi di rivestimento dei giunti saldati. Recentemente è stato validato con successo un nuovo processo di saldatura ad alta velocità, per il varo ad "S" di condotte sottomarine, in un ampio range di diametri e spessori, per servizi corrosivi e soggetti a sollecitazioni a fatica, basato sulla combinazione del sistema proprietario Saipem SwS e della procedura di rifusione delle prime due passate tramite tecnologia al plasma proprietaria Saipem SPRINT.
Saipem ha portato avanti un programma pluriennale per la robotizzazione e digitalizzazione delle sue tecnologie di saldatura, controlli non distruttivi ed FJC proprietarie, completando la creazione del gemello digitale dei sistemi proprietari di smart FJC e del simulatore di saldatura per l'addestramento degli operatori. In questo modo tutti i sistemi automatici di FJC disponibili nel centro di Ploiesti possono essere controllati da remoto, generando dati che vengono acquisiti ed elaborati in automatico. Tra i succitati sistemi ve ne sono alcuni di recente sviluppo, pronti per l'applicazione in campo: SHRINKA, unità automatica per l'applicazione di manicotti termo-restringenti; SINCRO, un sistema per il rivestimento della superficie interna dei tubi saldati; SANDI, unità di sabbiatura automatica e SARCHOS, unità per l'applicazione di rivestimenti a caldo da polveri sinterizzate adatte anche a condutture di grosso diametro. Un'attenzione speciale è rivolta allo sviluppo di macchinari che svolgono un duplice ruolo chiave nell'assicurare produttività e bassi costi di installazione, come l'Unità Acustica Integrata per la ricerca e localizzazione automatica di difetti nelle condutture, il macchinario antiallagamento e quello per la curvatura a freddo subacquea, utilizzati durante il varo delle condutture in mare. La Società sta inoltre implementando nuove tecnologie per minimizzare l'esecuzione di rischiose operazioni manuali a bordo dei mezzi, come ad esempio il sistema di sollevamento e sospensione "hands free", per cui è stata depositata una domanda di brevetto, e del quale nel corso dell'anno è stata completata la progettazione e programmata una serie di test per il 2022.
All'interno dell'unità "SURF" (Subsea, Umbilicals, Risers and Flowlines) della Divisione Offshore, totalmente dedicata alle attività e infrastrutture marine subacquee in alto fondale, per i sistemi di linee di interconnessione dei campi sottomarini sono in via di sviluppo soluzioni e nuove combinazioni di materiali, allo scopo di ridurre i costi di investimento e operazione, come ad esempio l'utilizzo di rivestimenti interni polimerici in sostituzione di quelli con materiali metallici nobili per le linee di iniezione di acqua. Nello stesso ambito Saipem sta finalizzando lo sviluppo di innovativi sistemi di riscaldamento delle linee, come il sistema di riscaldamento elettrico diretto di tipo "Pipe in Pipe" (DEH PiP) e il sistema modulare di riscaldamento a induzione per le linee convolute di interconnessione. Il sistema proprietario DEH PiP usa in modo efficiente l'effetto pelle a basso voltaggio, ideale per grandi diametri e lunghezze di linea elevate. Le principali componenti del sistema sono attualmente in fase di qualifica tecnologica. Sono stati anche validati nuovi materiali per l'isolamento termico in immersione di strutture sottomarine che lavorano ad alta temperatura e in alto fondale. In Brasile, mercato fiorente per l'alto fondale, sono state lanciate nuove iniziative di ricerca e sviluppo sui sistemi "riser", di trasporto dei fluidi, per promuovere la tecnologia "Steel Lazy Wave", selezionata per i progetti Buzios 5 and Buzios 7 recentemente commissionati da Petrobras. Possiamo menzionare a tal riguardo il sistema di interconnessione Pull-In tubes alleggerito e ottimizzato, per adattare gli innovativi riser rigidi alle connessioni flessibili esistenti sugli FPSO già in operazione, ma che necessitino di upgrade e manutenzione, oppure i nuovi materiali di rivestimento, competitivi per costo e prestazione, per la protezione contro la corrosione dei sistemi "riser" degli idrocarburi. La Società sta anche studiando e

sperimentando, in collaborazione con il MIT, l'applicazione di tecniche di intelligenza artificiale per l'ottimizzazione della progettazione dei sistemi "riser".
Saipem sta perseguendo un approccio innovativo alla progettazione e manutenzione di componenti critici sottomarini basato sull'estensivo utilizzo delle tecnologie digitali, applicando algoritmi avanzati e utilizzando sensoristica avanzata e fedeli repliche digitali, come ad esempio il sistema RIMS (Riser Monitoring System) per applicazioni avanzate "Life-of-Field" che verrà utilizzato nel progetto Buzios 5.
Nel campo dei servizi di intervento, riparazione e manutenzione sottomarini la Società sta qualificando, assieme a un ente certificatore terzo, un connettore meccanico sottomarino di tipo "Seal & Grip" per la sostituzione e il ripristino di porzioni di condutture danneggiate; tale soluzione risulta ad oggi l'unica che adotti un sistema di tenuta "metallo contro metallo" in grado di garantire riparazioni permanenti di linee con rivestimenti metallici nobili, rivestimenti polimerici e/o operanti in presenza di H2S (acido solfidrico). Allo stesso tempo è in corso la qualifica di un sistema di riparazione innovativo basato su materiali compositi.
Nell'ambito dell'ottimizzazione degli schemi e architetture di produzione per campi sottomarini di idrocarburi, Saipem sta studiando e adottando l'integrazione di macchinari e soluzioni che garantiscano la riduzione dei costi associati con lo sviluppo, l'implementazione e la connessione, in campi già esistenti, di nuovi pozzi situati a grandi distanze e, ove possibile e sostenibile, l'ibridizzazione attraverso l'integrazione di sistemi di generazione di energia rinnovabile che sfruttino la risorse disponibili in loco. Ad esempio, è in corso di sviluppo la soluzione Wind2Sub™ per integrare i sistemi di generazione di potenza, che alimentano i sistemi di controllo e di stoccaggio e iniezione degli additivi, con turbine eoliche galleggianti o altre fonti marine rinnovabili innovative, allo scopo di decarbonizzare e ridurre i costi di sviluppo e gestione dei campi di idrocarburi marini.
La Società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale chiamata "Subsea Factory Solutions" consolidando la relativa catena di fornitori grazie a numerosi accordi specifici (assieme a Total, Siemens, Curtiss-Wright, Veolia e altri provider tecnologici). Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione "All Electric", relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche, per l'attuazione di meccanismi e valvole. Il programma SPRINGS™, facente parte di tale piattaforma, per il trattamento e la reiniezione di acqua, è in uno stadio avanzato di qualifica in partnership con Total e Veolia e recentemente un operatore del settore, nonché nostro cliente, ci ha commissionato uno studio per valutarne l'applicazione al servizio della decarbonizzazione dei campi sottomarini. È in corso la qualifica di numerosi macchinari e sottocomponenti per permettere la combinazione di molteplici configurazioni di uso. Contemporaneamente è in corso lo sviluppo di altre tecnologie per il processo sottomarino: il sistema di separazione di fasi dense di CO2 dall'olio, HiSep™, è in fase di test su scala industriale assieme a Petrobras che ne detiene la proprietà; per la tecnologia di separazione e trattamento dell'acqua di produzione, SpoolSep™, è in discussione un ulteriore progetto di sviluppo congiunto con diversi clienti. Inoltre è stato sviluppato il sistema Fluideep™ di Saipem per lo stoccaggio e l'iniezione di additivi sottomarini. Allo scopo di superare limitazioni allo sviluppo di architetture semplificate per i campi sottomarini, dovute a limitazioni relative al trasporto dei fluidi, Saipem sta studiando unità sottomarine di disidratazione dei gas prodotti.
Continuano i programmi di sviluppo e industrializzazione della piattaforma robotica sottomarina "Hydrone". Il primo veicolo di tipo "Hydrone-R" è stato consegnato a Equinor all'interno del primo, in assoluto, contratto "Life of Field" per droni da intervento sottomarino, che assicurerà 10 anni di servizio nel campo "Njord" situato al largo della costa di Trondheim, assieme all'altra tipologia di veicolo "Hydrone-W". "Hydrone-R" era stato testato in mare nel campo base sottomarino situato nei pressi della costa di Trieste e, prima di essere impegnato sul campo, ha superato test di integrazione funzionale con la piattaforma di Equinor SDS (universal Subsea Docking Station). Hydrone-R ha recentemente vinto il premio "Spotlight on New Technology" assegnato a maggio 2021 nell'ambito della conferenza OTC (Offshore Technology Conference). Tale riconoscimento viene assegnato alle tecnologie più innovative che contribuiscono al progresso e alla potenziale rivoluzione del futuro della produzione di energia in mare. Questo risultato è la conferma del ruolo essenziale che questa nuova generazione di droni subacquei è chiamata a svolgere in questo particolare momento di transizione complessiva del mercato dell'energia prodotta in mare. L'industrializzazione di Hydrone-W prosegue con un investimento dedicato. Questo veicolo, un drone da lavori pesanti a propulsione totalmente elettrica, sarà equipaggiato con un sistema rivoluzionario di propulsione e gestione dell'energia, in grado di minimizzare i consumi durante le operazioni. È progettato anche per operare in campi marini non presidiati, controllato da remoto da terra. Continua senza sosta anche lo sviluppo di "Flatfish", un altro membro della piattaforma Hydrone; nello specifico si tratta di un avanzato veicolo sottomarino autonomo dotato di intelligenza artificiale e di capacità di residenza subacquea permanente. La costruzione del primo prototipo e del suo garage è stata completata nel centro di sviluppo tecnologico della Sonsub a Marghera, in Italia. Un test in immersione è terminato alla fine del 2021. Un progetto industriale per l'ulteriore sviluppo delle avanzate capacità di gestione autonoma di "Flatfish" sarà avviato in Brasile nel 2022.
La piattaforma Hydrone beneficerà, nel suo complesso, di ulteriori funzionalità avanzate che, combinate con le capacità di connessione sottomarina senza fili, miglioreranno le capacità di ispezione dettagliata e continua e consentiranno un'efficiente raccolta dati; tali ulteriori sviluppi hanno già attratto l'interesse di importanti organizzazioni internazionali. A tale scopo Saipem ha concluso dei test di controllo da remoto, in condizioni di

bassa latenza, sul suo ROV (Remotely Operated Vehicle) "Innovator" operante dalla nave "Saipem 7000" di stanza nelle acque antistanti Marghera e pilotato da un impianto di perforazione marino situato nelle acque norvegesi.
Anche a tale scopo è iniziata una collaborazione con WSense per l'implementazione delle tecnologie IoT (Internet of Things) alla piattaforma Hydrone. Saipem partecipa, inoltre, al progetto "AIPlan4EU", finanziato dal programma europeo "Horizon 2020", per lo sviluppo congiunto di protocolli e applicazioni di intelligenza artificiale per la pianificazione automatica di missioni di droni autonomi, che verranno usati anche per la piattaforma Hydrone. In ultimo Saipem sta sviluppando, per una società del settore petrolifero, il pilota per l'applicazione di una boa marina a propulsione autonoma per monitoraggi ambientali e di flora e fauna marina in Brasile.
La Divisione E&C Offshore, in collaborazione con le altre divisioni, persegue piani e opportunità di diversificazione:
La Divisione Drilling Offshore ha proseguito lo sviluppo di uno strumento che sfrutta le potenzialità dell'intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei pozzi. Le operazioni di perforazione vengono così migliorate grazie all'integrazione di segnali e dati a supporto del lavoro di ottimizzazione della qualità e performance e del pozzo. Lo strumento è stato validato su dati di progetti di perforazione passati e verrà testato nel 2022 in produzione su una delle unità. Nel campo della trasformazione digitale la Divisione ha sviluppato il modello virtuale della Saipem 10000, del Perro Negro 8 e dello Scarabeo 9, mentre avanzano i lavori per la Santorini. Si estende così la flotta virtuale che annovera già i modelli dello Scarabeo 8 e della Saipem 12000. Con l'idea di sfruttare i benefici della "gamification" è in corso lo sviluppo di un videogame per migliorare l'esperienza e i risultati di familiarizzazione del personale con le procedure di operazione e di HSE dei mezzi, prima che salgano a bordo. La Divisione sta inoltre completando un progetto pilota per aggiungere funzionalità e sorgenti dati ai modelli della flotta virtuale ed estenderli ad altri mezzi, facendo crescere sia la complessità che il ritorno di valore della Virtual Fleet. È stato completato il progetto pilota per l'impiego di un motore di ricerca basato sulle tecniche di Natural Language Processing. È in piena implementazione sulla flotta la nuova infrastruttura IoT, passaggio fondante per lo sviluppo di qualsivoglia applicazione digitale, presente e futura; la nuova architettura permette di avere accesso a ogni dato di bordo applicandovi gli algoritmi del caso. È in corso di esecuzione un progetto di eccellenza operativa: i dati automaticamente generati e raccolti dagli apparati di bordo vengono analizzati nel dettaglio in modo da permettere un processo di aggiustamento in tempo reale. Continua l'implementazione di un progetto di manutenzione predittiva che coinvolge gli apparati critici dello Scarabeo 8, allo scopo di rilevare in anticipo anomalie e completare un'analisi di tipo "what if". La prima milestone, che prevede il completamento dell'infrastruttura e la messa a punto degli algoritmi per il funzionamento in locale sul mezzo, è stata raggiunta assieme a un partner leader di mercato nel campo dell'automazione industriale.
Infine, la Divisione sta esplorando alcune opportunità di diversificazione: estrazione mineraria sottomarina in fondali profondi, soluzioni per lo stoccaggio della CO2 e geotermico offshore. In quest'ultimo campo Saipem ha siglato un accordo con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per eseguire studi di fattibilità sulla costruzione di impianti geotermici in mare, valutare le tecnologie applicabili e fornire esperienza e coordinamento per la verifica della fattibilità industriale. Altri accordi di collaborazione nel campo seguiranno a breve.
La Divisione Drilling Onshore si è impegnata nel perseguire con continuità la massimizzazione del ritorno di valore dai dati generati dai sensori installati sugli impianti di perforazione al fine di abilitare un processo decisionale basato sulla conoscenza in tempo reale di dati integrati e perseguire, grazie all'adozione di strumenti digitali, l'efficienza operativa. In particolare, la Drilling Performance Dashboard, che permette analitiche avanzate sulle operazioni di drilling, è stata arricchita con una nuova funzionalità per il monitoraggio dei consumi e delle emissioni di gas serra in grado di acquisire i dati direttamente dai generatori in campo. Tale soluzione è attualmente in uso per gli impianti presenti in Kuwait con una visione di estenderla agli impianti in uso in altri Paesi del Medio Oriente e in particolare in Arabia Saudita dove sono state acquistate quattro data room ed è in costruzione, presso la base operativa di Dammam, una control room. La Divisione, inoltre, ha iniziato un nuovo programma per sviluppare capacità di supporto remoto alle operazioni di campo e la digitalizzazione dei processi di manutenzione.

È in via di sviluppo un nuovo approccio di gestione dei magazzini che sfrutta algoritmi su base "machine learning" per ottimizzare i livelli di stoccaggio delle parti di ricambio e dei consumabili, garantendo un livello costante e ottimale del servizio degli asset. La Divisione è pronta per la digitalizzazione dei magazzini e sta inoltre testando l'applicazione della stampa 3D Industriale per replicare un modello di approvvigionamento "just in time".
La Divisione Engineering & Construction Onshore e la Divisione XSIGHT hanno congiuntamente perseguito obiettivi relativi alla monetizzazione del gas naturale, ai relativi processi di decarbonizzazione e di evoluzione della transizione energetica, con un focus sul consolidamento e sviluppo dei processi e delle tecnologie. A tale riguardo è in corso un piano pluriennale per mantenere le tecnologie proprietarie ai massimi livelli di competitività. Relativamente alla tecnologia fertilizzanti proprietaria "Snamprogetti™ Urea", le attività in corso includono:
Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, uno strumento flessibile anche per supportare nel prossimo futuro la mobilità sostenibile. La Divisione E&C Onshore è al lavoro per fornire supporto ai clienti nella valutazione di soluzioni per ridurre le emissioni di CO2 degli impianti LNG di grande scala; in tale ambito diverse iniziative sono state condotte, tra cui una collaborazione con i fornitori di macchinari e tecnologie chiave per l'elettrificazione del carico di base assorbito dagli impianti di liquefazione. Il nuovo concetto progettuale consente il retrofitting di grandi motori elettrici (e-drive), integrando la generazione e l'utilizzo di energia rinnovabile; come opzione è possibile prevedere unità di generazione di idrogeno verde per sfruttare l'eccesso di energia rinnovabile prodotta e utilizzare l'idrogeno così prodotto, miscelato con il gas naturale, per la generazione di potenza. Sono state anche investigate soluzioni progettuali per l'integrazione della produzione di idrogeno blu negli impianti LNG dimostrandone la possibilità di utilizzo nelle turbine gas come mix di alimentazione allo scopo di raggiungere efficienze superiori al 90% nella cattura della CO2 e selezionare la migliore combinazione tecnologica per la produzione di idrogeno.
Inoltre, XSIGHT sta lavorando a soluzioni alternative progettate per conformarsi all'attuale scenario di mercato, comprese le strutture LNG basate sulle tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2. Sono in corso le seguenti principali attività per le applicazioni citate:
Per quanto riguarda le tecnologie per i prodotti alto ottanici, le attività di innovazione di Saipem includono:
Come anticipato, il report si concentra nella sezione seguente su iniziative cross divisionali e in special modo su quelle relative alla transizione energetica. Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica, Saipem è impegnata in molte e diversificate attività nei seguenti principali campi.

La Divisione E&C Onshore sta creando un portafoglio di tecnologie sia per la purificazione del gas naturale in giacimenti a elevato tenore di CO2, che per la cattura di CO2 dai fumi di combustione di centrali elettriche e processi industriali. In quest'ambito Saipem possiede la tecnologia proprietaria "CO2 Solutions by Saipem" che riduce la soglia dei costi e l'impatto ambientale per la cattura di CO2 da post-combustione, abilitandone il sequestro e consentendone il riutilizzo per l'ottenimento di nuovi prodotti commercializzabili. La tecnologia si basa su un innovativo processo enzimatico di cattura della CO2 che non richiede impiego o immissione di prodotti tossici, che nella fase di rigenerazione lavora a bassa temperatura, con riduzione dei relativi costi operativi e consumi energetici. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale con un piccolo impianto commerciale (30 t di CO2 al giorno) in funzione presso la cartiera di Resolute Forest Products a Saint-Félicien, in Québec. La CO2 così prodotta viene utilizzata nelle serre di un vicino insediamento agricolo.
Saipem sta perseguendo un programma di ottimizzazione tecnologica con obiettivi relativi sia a costi di impianto che ai costi operativi, che include:
Per accrescere il portafoglio di soluzioni a servizio degli obiettivi di decarbonizzazione dei nostri clienti e creare un modello industriale più sostenibile, Saipem si sta anche assicurando l'accesso a differenti tecnologie di cattura della CO2 dai fumi di combustione, già in uso nei mercati di riferimento.
La Società ha completato inoltre la progettazione di un modulo di cattura della CO2 per applicazioni offshore e implementabile, tramite retrofit, sulle infrastrutture già presenti.
Un'ulteriore e significativa azione verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in Europa è il lancio del progetto di innovazione "ACCSESS", finanziato da fondi europei e che coinvolge 18 partner. Tra gli obiettivi vi è quello di validare la tecnologia Saipem CO2 Solutions per la cattura di CO2 da effluenti gassosi delle industrie con impronta carbonica complessa, come quella della carta, del cemento e del trattamento dei rifiuti, utilizzando una soluzione su piccola scala (2 tpd), modulare e trasportabile.
L'impianto pilota, originariamente concepito per la tecnologia tradizionale ad ammine, sarà modificato per la soluzione proprietaria di Saipem; verrà inoltre modificato per implementare un'ulteriore soluzione innovativa (Rotating Packing Bed) in sostituzione della tradizionale colonna di assorbimento. Il pilota sarà testato inizialmente presso un impianto di trattamento dei rifiuti, successivamente presso una cartiera e poi in un cementificio.
In aggiunta a questa finalità l'iniziativa mira a sviluppare una catena integrata per la cattura e lo stoccaggio della CO2 che interconnetta le iniziative e le infrastrutture presenti e in fase di costruzione in Europa, dalle aree continentali a quelle del Nord Europa. Non ultimo, il progetto ACCSESS svilupperà modelli di business concreti e sostenibili per l'industria della cattura stoccaggio e utilizzo della CO2, con al centro i cittadini e le città europee e una nuova cultura per la proliferazione di prodotti e servizi finali a impatto climatico nullo, se non positivo.
Un'attenzione speciale è stata dedicata al percorso di decarbonizzazione delle industrie cosiddette "hard-to-abate" considerate le più sfidanti perché l'anidride carbonica emessa non è solo dovuta ai servizi di generazione di calore e potenza, ma è propria del processo manifatturiero. Per tali esigenze sono necessarie soluzioni innovative sulle quali la Divisione E&C Onshore sta già collaborando con diversi attori industriali e tecnologici; in particolare:
Più in generale Saipem è attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio: ≥ riuso di CO2 nei cementi e nei carbonati;
≥ riuso di CO2 per la produzione di carburanti sintetici e prodotti chimici;
≥ riuso di CO2 per polimeri e bioplastiche.

Nel campo delle applicazioni per il trasporto della CO2 Saipem sta supportando un'iniziativa finanziata dal governo norvegese per l'identificazione di materiali non metallici adatti per le condotte per il trasporto di CO2, nell'ambito del progetto "Altera Infrastructure's Stella Maris CCS", assieme a Equinor, Total, DNV GL, Sintef, contribuendo a uno studio di fattibilità per sistemi, su larga scala, di trasporto e reiniezione di CO2 in giacimenti esausti sottomarini. A complemento, procede lo sviluppo di diverse soluzioni per la liquefazione di CO2, mettendo Saipem nella posizione di offrire le migliori soluzioni tecnologiche e configurazioni per rispondere alle esigenze dei clienti.
Lo sviluppo della tecnologia proprietaria Saipem per gli impianti eolici marini galleggianti, HexaFloat™, continua attraverso l'impegno nel progetto Interregional North-West Europe AFLOWT, per il quale sono stati completati gli studi di ingegneria e la progettazione di dettaglio nella prima metà del 2021. Per assicurarsi la possibilità della messa in opera su scala industriale entro la fine del 2023, l'impianto dimostrativo è stato spostato dal largo della costa ovest irlandese al nuovo sito di test denominato "MISTRAL", al largo di Marsiglia, in collaborazione con Valeco, affiliata di EnBW. La nuova collocazione nel sito di test "MISTRAL" consente il raggiungimento degli obiettivi di progetto rendendo la tecnologia HexaFloat™ pronta per la commercializzazione, permettendo di dimostrarne la competitività in termini di costo e di resistenza e performance in condizioni estreme. Saipem sta inoltre partecipando al programma denominato "FLOATECH", recentemente finanziato dall'Unione Europea nell'ambito di "Horizon 2020", per accrescere la competitività in termini di costo dell'energia prodotta dall'eolico marino, sviluppando la modellazione aero-idrodinamica accoppiata a tecnologie di controllo attivo.
Assieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) una versione del HexaFloat™ in scala ridotta 1/6 è stata installata nelle acque antistanti la stazione di ricerche del CNR e dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" nel Golfo di Napoli; il test ha dimostrato la validità della tecnologia e l'eccellente stabilità in condizioni marine reali.
Infine, l'acquisizione delle attività e delle competenze, nel campo delle tecnologie semisommergibili per l'eolico marino, di Naval Energies rafforza il posizionamento strategico di Saipem come operatore del promettente settore dell'eolico marino galleggiante.
A completamento dell'offerta tecnologica nel settore dell'eolico flottante, Saipem sta sviluppando due ulteriori soluzioni di basi semisommergibili, in modo da offrire un portafoglio completo per le variabili condizioni di mercato: "X-Base" a base decentrata e "STAR-1" a base centrata.
La soluzione "X-Base", tecnologia a bassa linea di galleggiamento con base semisommergibile a tre colonne per turbine eoliche di grandi dimensioni (15 MW), prevede l'alloggiamento della struttura della turbina su di una dellle colonne laterali per facilitare le operazioni di integrazione a bordo banchina, e favorisce un approccio modulare, facilitato e standardizzato per le operazioni di fabbricazione. Questa tecnologia è specifica per campi eolici galleggianti in acque a profondità maggiore dei 50 metri, offrendo peculiarmente uno spazio di 4.000 m2 per alloggiare equipment ausilliari come pannelli solari o elettrolizzatori per l'integrazione della produzione locale di idrogeno verde. La progettazione è in accordo ai requisiti dello standard DNVGL-ST-0119 DNV e mira a raggiungere la certificazione nel primo trimestre del 2022.
La soluzione STAR-1, derivata dal patrimonio tecnologico della recentemente acquisita Naval Energies, ricorre ancora a una base semisommergibile a tre colonne, ma con la turbina in posizione centrale; la tecnologia è considerata matura ed è già stata tecnicamente validata per un progetto commerciale in Francia.
Saipem sta sviluppando diverse altre iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili:
Nei promettenti settori dell'energia del mare e degli oceani e del vento ad alta quota sono già stati ottenuti risultati:
Sono infine allo studio diverse soluzioni di stoccaggio energetico in combinazione con le rinnovabili per l'ibridazione degli impianti di generazione di elettricità e degli impianti industriali. Inoltre, una tecnologia per lo stoccaggio di lunga durata di energia offshore, brevettata da un provider esterno, è in fase di valutazione per applicazioni integrate in sistemi di produzione di energia rinnovabile offshore.

È in corso di puntuale valutazione il potenziale di business dell'uso futuro di idrogeno da fonti rinnovabili (idrogeno verde) e da fonti fossili decarbonizzate (idrogeno blu) nell'industria, nella mobilità e per altri usi, basandoci sulla considerevole esperienza e caratteristico know-how della Società sulla materia. Sono allo studio anche le variabili tecniche per il trasporto dell'idrogeno nelle condotte, in forma pura o miscelata con il gas naturale, o per via navale. Sapem, come leader mondiale nella progettazione e costruzione di pipeline, è coinvolta in attività di studio per la conversione di infrastrutture esistenti al trasporto di idrogeno (o CO2) e per la definizione di standard internazionali per la progettazione di tali condotte in ambiente subacqueo, anche attraverso la partecipazione in diversi JIP (Joint Industry Projects) promossi dall'ente DNV. In tale contesto un focus particolare è rivolto ai macchinari di processo associati e alle pratiche di prevenzione di emissioni incontrollate e perdite.
Con la volontà di essere un importante attore nel nascente mercato dell'idrogeno verde, la Divisione E&C Onshore sta sviluppando per i suoi clienti impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse l'ammoniaca verde e le Hydrogen Valleys.
In particolare, Saipem ha siglato con Alboran Hydrogen, Edison e Snam un accordo per la promozione e costruzione di nuovi impianti nel bacino mediterraneo per la produzione di idrogeno verde, nello specifico in Puglia. L'obiettivo è quello di accelerare la diffusione dell'idrogeno come parte del mix energetico nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica europei e italiani entro il 2050.
Il Progetto Puglia Green Hydrogen Valley prevede la costruzione di tre impianti di produzione di idrogeno verde, precisamente nei territori di Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia), per una capacità totale di 220 MW equivalenti, alimentati da una produzione di potenza da fotovoltaico di 380 MW. A regime si stima una produzione di 300 milioni di metri cubi di idrogeno verde all'anno. L'idrogeno così prodotto verrà iniettato nella rete metanifera esistente e/o trasportata direttamente nei siti in cui verrà utilizzato come feedstock o fonte energetica dall'industria locale, con potenziale utilizzo anche per la mobilità sostenibile.
Il progetto relativo al territorio di Brindisi ha già iniziato il proprio iter autorizzativo per arrivare a una produzione di idrogeno verde da una capacità installata di elettrolizzatori pari a 60 MW, alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Nel complesso il Progetto Puglia Green Hydrogen Valley coinvolgerà molteplici realtà regionali, la Società degli Acquedotti Pugliesi, le ferrovie Appulo Lucane, distretti tecnologici e produttivi locali, l'Università Politecnica di Bari, l'Università di Bari, di Foggia e del Salento. Gli investimenti previsti in ricerca e sviluppo avranno un ritorno positivo tramite la promozione dello sviluppo di competenze innovative nella comunità locale e la crescita di una filiera industriale locale incentrata sull'idrogeno.
Saipem è stata coinvolta sin dalle fasi iniziali del progetto, inclusi gli step di selezione delle tecnologie e delle attività preparatorie dello studio di fattibilità, a supporto delle pratiche permissistiche e della valutazione economica.
In un altro contesto Saipem ha lanciato la piattaforma "SUISO", una soluzione tecnologica che integra in uno stesso sistema diverse fonti di energia rinnovabile quali l'eolico galleggiante, il solare flottante e l'energia marina. Tale sistema dovrà alimentare elettrolizzatori, installati su piattaforme offshore già esistenti, per la produzione di idrogeno verde, rispondendo alla crescente domanda di produzione di idrogeno verde, e allo stesso tempo consente la riconversione di infrastrutture marine nel settore O&G ormai giunte alla fine del loro ciclo di vita. L'ossigeno prodotto da questo processo può essere utilizzato in vari ambiti come l'acquicoltura o la produzione di alghe. La prima applicazione della piattaforma sarà per il progetto AGNES menzionato sopra.
Inoltre, la produzione e lo stoccaggio offshore di idrogeno verde è oggetto di approfondimenti in altre iniziative relative a studi di fattibilità per sottostazioni elettriche in mare o per campi di idrocarburi offshore, ad esempio all'interno del progetto "SEALHYFE" con la start-up LHYFE che si occupa di produzione di idrogeno verde, con Chantiers de l'Atlantique e CEA. Uno dei temi allo studio è quello della costruzione di moduli di contenimento degli elettrolizzatori progettati in modo specifico per l'ambiente offshore.
In parallelo la Società sta lavorando a una versione alimentata a idrogeno di "ELEMANTA", il concept di nave multiuso per avanzati e innovativi servizi ambientali portuali. Il concept è in discussione con diversi enti e attori dell'ecosistema portuale in Francia e in Europa per la messa a punto di progetti dimostrativi.
È stata condotta una profonda analisi sui processi e tecnologie di produzione dei biocarburanti, con un focus particolare sul bioetanolo di seconda generazione. In tale quadro Saipem ha siglato un accordo con Versalis per la promozione congiunta della tecnologia PROESA® usata per la produzione sostenibile di bioetanolo e derivati chimici da biomasse lignocellulosiche. Saipem e Versalis offriranno soluzioni integrate e tecnologicamente avanzate per la produzione sostenibile di bioetanolo. Il processo PROESA® non utilizza colture per uso alimentare, ma produce bioetanolo attraverso un processo di idrolisi e fermentazione di biomasse agricole disponibili in abbondanza, come scarti di lavorazioni agricole, sfalci e potature e colture specifiche per la produzione di energia. Saipem, inoltre, è attiva nel campo delle biotecnologie per le plastiche biodegradabili, settore in cui sta perseguendo opportunità di partnership e di business per gli impianti di produzione di PLA (Acido Poli-Lattico) da biomasse zuccherine. La Società sta eseguendo uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto da 30 kty PLA nel Nord Italia. Ricordiamo che tra le bioplastiche il PLA ha performance paragonabili alla plastica pur essendo biodegradabile e compostabile.

Nell'ambito dell'economia circolare un asset importante per Saipem è costituito dallo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti (incluso anche il riciclo delle plastiche) con la conseguente valorizzazione come energia o prodotti a valore aggiunto.
In tale ambito Saipem promuove modelli industriali circolari per i rifiuti plastici, valutando partnership con consorzi collettori, fornitori di tecnologie (in particolare nel campo della pirolisi e depolimerizzazione) e utilizzatori finali, allo scopo di costruire un modello di impianto olistico per il recupero e conversione chimica.
Al di fuori delle aree di business menzionate la funzione corporate di innovazione promuove e coordina iniziative cross-divisionali e di valore societario.
Saipem, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha sviluppato una metodologia, nuova nel suo ambito, per tracciare e misurare il valore creato dall'innovazione tecnologica, applicata nell'esecuzione dei progetti, in relazione allo sviluppo sostenibile del business e in linea con gli obiettivi ESG aziendali. Tale innovativo sistema di tracciamento e misurazione è stato testato su alcuni progetti recenti, differenti per tipologia di business model e per successione degli step di esecuzione. Il metodo, in corso di ulteriore sviluppo, rappresenta uno strumento utile per supportare sia la partecipazione degli stakeholder nelle iniziative di innovazione, sia l'efficace allocazione delle risorse per massimizzare il ritorno dell'innovazione tecnologica, le quali costituiscono entrambe fattori chiave di una strategia di business sostenibile, anche in un tipico modello basato sull'esecuzione di progetti.
Nel 2021 ricorre il quinquennale dalla fondazione della Fabbrica dell'Innovazione di Saipem. In questo lasso di tempo Saipem ha consolidato la sua esperienza nel campo dell'innovazione radicale affermando in modo significativo la Fabbrica come il suo Hub per lo sviluppo di talenti imprenditoriali interni e la generazione di nuovo valore. Dal 2016 al 2021 oltre 300 colleghi dalle varie divisioni di business, funzioni e aree geografiche nel mondo hanno preso parte in 38 progetti del tipo "Proof of Concept". Gli "Innovatori" sono stati attentamente selezionati sulla base di specifiche combinazioni di competenze e caratteristiche, come ad esempio il pensiero laterale, la curiosità, l'attitudine imprenditoriale, l'antifragilità. L'esperienza ha fornito a ognuno opportunità preziose per sviluppare al meglio tali competenze e ritornare al lavoro "quotidiano" con accresciuta confidenza e capacità di supportare le future trasformazioni strategiche e la crescita di Saipem del futuro. Di contro, circa un quarto dei progetti ha prodotto un valore di business diretto o indiretto per Saipem.
La quarta serie di progetti, conclusa nella prima metà del 2021, ha investigato le applicazioni dell'intelligenza artificiale per le attività di ingegneria e approvvigionamento, l'economia circolare nell'ambito delle plastiche, l'analisi strategica cross divisionale delle opportunità di business nella catena di valore dell'idrogeno verde, il lancio di un osservatorio interno sulla stampa 3D industriale, una profonda investigazione sui modelli dei contratti collaborativi.
La quinta serie di progetti, iniziati a giugno 2021, si è concentrata su diverse opportunità di business emergenti: elettrificazione e le nuove infrastrutture di trasmissione della corrente elettrica offshore, le nuove autostrade energetiche e i nuovi vettori energetici, i futuri impianti di bioraffinazione. In aggiunta, due promettenti spazi di innovazione tecnologica e business innovativi, l'utilizzo della CO2 e i sistemi su larga scala di stoccaggio dell'energia rinnovabile sono stati esplorati attraverso attività di scouting di startup e di un osservatorio di tecnologie e opportunità di business. Il concetto di Neutralità Idrica è stato invece individuato come tematica di lungo orizzonte e promettente valore. In ultimo, anche a supporto del percorso di profonda trasformazione del contesto di mercato e che richiederà il contributo essenziale delle persone che ne saranno i principali interpreti, è stato lanciato un progetto trasversale e altamente internazionalizzato, "Saipem Future Talents".
Nel campo dell'Open Innovation continuano le collaborazioni con Asterfab e con il Politecnico di Milano. Inoltre sono stati aperti due canali di collaborazione con le ambasciate in Italia del Canada e di Israele, Paesi ad alta densità di startup, nell'esplorazione dei rispettivi ecosistemi e l'individuazione delle startup più promettenti.
Nel complesso delle attività di Innovazione Tecnologica, Saipem ha registrato, nel 2021, 16 nuove domande di brevetto. Inoltre 32 famiglie brevettuali, corrispondenti a circa 70 titoli brevettuali, sono state conseguite attraverso l'acquisizone della Naval Energies, precedentemente menzionata.
Nel 2021, inoltre, Saipem si è confermata nelle prime dieci posizioni della classifica stilata dall'European Patent Office e relativa alle aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2020.
Nel corso del 2021, per quanto concerne il Sistema di Gestione per la Qualità e i relativi processi di sviluppo, implementazione, misurazione, analisi e miglioramento continuo, sono state sviluppate le seguenti attività:
Nel corso del 2021, con il protrarsi dello scenario emergenziale, Saipem ha proseguito con le politiche di tutela della salute delle proprie risorse. Pertanto, come avvenuto nel 2020, sono state adottate specifiche iniziative di gestione in coerenza con le linee guida emanate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dai governi e autorità locali dei Paesi in cui l'azienda opera, con l'obiettivo di garantire la massima salvaguardia e protezione delle proprie risorse.
Con riferimento all'Italia e in tutti i Paesi in cui la Società opera, interventi specifici di prevenzione sono stati implementati in tutte le sedi e siti operativi, accompagnati dall'adozione di programmi, misure gestionali e procedure di comportamento, supportati da un'intensa e continua campagna di comunicazione interna, volti a minimizzare le interazioni sociali e a garantire il rispetto del distanziamento sociale tra le persone.
Il ricorso del lavoro da remoto è rimasto per tutto il 2021 la modalità gestionale prioritaria per assicurare una più efficace misura di contenimento e protezione della salute delle proprie persone rispetto all'emergenza epidemiologica. Il ricorso al lavoro agile continua a rappresentare uno dei driver di cambiamento dell'azienda. L'azienda conferma il piano di adozione di un modello di smart working strutturale che dovrà assicurare la massimizzazione dell'efficacia dei processi produttivi e operativi aziendali, anche attraverso un utilizzo sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione e dematerializzazione delle attività; il lavoro agile dovrà abilitare la definizione di un nuovo modello organizzativo del lavoro e assicurare una piena responsabilizzazione delle risorse anche in ottica di riorganizzazione degli spazi di lavoro, anche in vista del trasferimento del personale operante negli uffici di San Donato Milanese presso il nuovo building a partire dal 2022.
Nel corso del 2021 Saipem ha proseguito le attività di supervisione della realizzazione del nuovo Headquarter di Santa Giulia nell'ottica di un ripensamento complessivo delle funzionalità del luogo di lavoro, concepito per supportare l'evoluzione del modello di Smart Working Saipem e improntato per garantire la centralità della persona all'interno degli spazi aziendali. Saipem ha studiato nuove soluzioni in ottica di ottimizzazione e gestione dei propri spazi, cogliendo le opportunità derivanti dal trasferimento di sede, introducendo concetti di edificio intelligente (Smart Building) e di servizi legati alla persona. La nuova concezione degli spazi aiuterà a essere più efficienti e vivere al meglio l'esperienza di lavoro.
Nel corso del 2021 è stato avviato il "Saipem Project" volto ad assicurare un recupero strutturale dell'efficienza e un contenimento di spesa, conseguente alla gestione dell'emergenza epidemiologica e del relativo impatto registratosi sulle attività di business che ha determinato il rallentamento e rinvio di alcuni progetti; la Società ha avviato e reso strutturali iniziative volte ad assicurare l'ottimizzazione e una più efficiente gestione di tutto il

personale espatriato, nonché contenere gli oneri derivanti dalle trasferte, residui ferie individuali e ore di straordinario, stabilendo, inoltre, mediante specifici accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali, giornate di chiusura aziendale aggiuntive nei mesi di agosto e di dicembre.
In linea con le finalità del Saipem Project, la nuova politica di mobilità internazionale adottata dall'azienda nel secondo semestre del 2021 è caratterizzata da importanti elementi di novità e discontinuità con il passato, salvaguardando in ogni caso il valore della mobilità internazionale come mezzo di integrazione e sviluppo delle risorse, di trasferimento di know-how critico e come strumento cardine a supporto della strategia aziendale per la creazione di valore nel lungo periodo. La strategia intrapresa è maggiormente incentrata sullo sviluppo e valorizzazione del personale locale. In tale ottica sono state avviate azioni volte a ottimizzare la presenza del personale espatriato e aggiornate le modalità di gestione dell'espatrio, favorendo e salvaguardando l'impiego di figure a contenuto tecnico e ingegneristico operanti sui progetti, in particolare con riferimento al personale operante in siti operativi e sui mezzi. È stato inoltre introdotto il cd. "junior assignment", una modalità di espatrio dedicata allo sviluppo e formazione del personale più giovane attraverso un percorso di mobilità internazionale.
Per quanto attiene al contenimento costi delle trasferte, la Società ha introdotto tutta una serie di misure volte ad assicurare la riduzione dei costi di viaggio e l'accesso a tariffe più vantaggiose, nonché a incentivare l'uso di video e call conference laddove non necessaria la trasferta. Inoltre, valorizzando la dimensione innovativa e digitale, l'adozione di un nuovo sistema di prenotazione dei servizi viaggio consentirà ai dipendenti una maggiore autonomia nella gestione e personalizzazione della trasferta.
Sempre con riferimento al programma di recupero di efficienza e competitività avviato dall'azienda con il Saipem Project, prosegue il ricambio quali-quantitativo delle risorse, nel rispetto del presidio delle competenze critiche, anche tramite il piano di risoluzioni consensuali ex art. 4, Legge Fornero.
| (unità) | Forza media 2020 | Forza media 2021 |
|---|---|---|
| Engineering & Construction Offshore | 13.261 | 14.525 |
| Engineering & Construction Onshore | 11.649 | 10.633 |
| Drilling Offshore | 1.692 | 1.780 |
| Drilling Onshore | 3.830 | 3.483 |
| Funzioni di staff | 940 | 953 |
| Totale | 31.372 | 31.374 |
| Italiani | 5.862 | 5.819 |
| Altre nazionalità | 25.510 | 25.555 |
| Totale | 31.372 | 31.374 |
| Italiani a tempo indeterminato | 5.693 | 5.706 |
| Italiani a tempo determinato | 168 | 113 |
| Totale | 5.861 | 5.819 |
| (unità) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Numero di ingegneri | 6.360 | 6.290 |
| Numero di dipendenti | 29.522 | 32.041 |
Le Linee Guida di Politica sulla Remunerazione per il 2021, approvate dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2021, hanno l'obiettivo di attrarre, motivare e trattenere persone di alto profilo professionale e manageriale, di valorizzare il merito e le competenze professionali distintive e critiche, nonché di incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici e la crescita sostenibile dell'azienda, promuovendo l'allineamento degli interessi del Management con l'obiettivo prioritario di creazione di valore sostenibile per gli stakeholder nel medio-lungo periodo, in coerenza con gli indirizzi definiti nel Piano Strategico della Società.
La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2021", nella quale vengono illustrate le Linee Guida in materia di remunerazione, è redatta e definita in adempimento ai vigenti obblighi normativi e regolamentari, in compliance con la Direttiva UE 2017/828, l'art. 123-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, recepito nel Testo Unico della Finanza ("TUF"), art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob (Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni) e il relativo Allegato 3A, schemi n. 7-bis e 7-ter, nonché in conformità alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, nella versione da ultimo approvata nel gennaio 2020 cui Saipem aderisce. La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2021" è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 12 marzo 2021, e successivamente l'Assemblea degli Azionisti in data 30 aprile 2021 si è espressa favorevolmente.

Le Linee Guida di Politica sulla Remunerazione per il 2021 prevedono come principali novità l'adozione di miglioramenti nei piani di incentivazione previsti per le risorse manageriali. In particolare, per quanto riguarda il Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine (IBT), è stata semplificata la curva di incentivazione al fine di premiare e motivare maggiormente le risorse al raggiungimento di performance eccellenti superiori al target; inoltre la definizione degli indicatori di performance rispecchia la sempre crescente attenzione rivolta alle tematiche ESG (Environmental, Social & Governance) tramite la promozione di azioni collegate ai processi di transizione energetica e trasformazione digitale previsti dalla strategia aziendale. In particolare, gli indicatori ESG riflettono i seguenti elementi: il sostegno al rafforzamento delle politiche sul clima, in coerenza con l'orientamento ormai consolidato a livello internazionale e in particolare agli accordi di Parigi sul Clima; una forte attenzione alle tematiche di sicurezza delle persone e al tema della diversità di genere, al fine di garantire una maggiore valorizzazione del proprio capitale umano; la volontà di garantire il supporto verso la trasformazione digitale.
In coerenza con la strategia di Saipem che pone particolare attenzione alle tematiche legate al Climate Change e alle fonti energetiche alternative, al fine di cogliere opportunità in nuovi mercati che saranno i principali propulsori del progresso nella decarbonizzazione dell'attuale portafoglio, è stato introdotto un meccanismo premiante collegato all'obiettivo MBO "Ordini da Acquisire", qualora si registri un incremento della percentuale del portafoglio ordini residuo "Non Oil Related",
Inoltre, nel corso del 2021 è stata svolta l'attività di deployment degli obiettivi societari 2021 relativi al Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine e sono stati definiti specifici obiettivi di Divisione, secondo un processo top-down su tutta la popolazione manageriale, garantendo un costante processo di verifica e monitoraggio di tali obiettivi.
Nell'ambito del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine (ILT), ai fini dell'attribuzione 2021, la principale novità ha riguardato l'introduzione di un ulteriore indicatore business based: "EBITDA Adjusted cumulato nel triennio 2021-2022-2023", che misura il margine operativo lordo totale al termine del periodo di performance triennale, al fine di enfatizzare la creazione di valore per Saipem nel tempo.
Secondo quanto previsto dalla Politica sulla Remunerazione 2020, la Società ha riconosciuto, a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni 2020 del management, gli incentivi variabili di breve termine alla popolazione manageriale per una spesa complessiva di 5.828.750 euro, e ha inoltre attuato la prima attribuzione della componente azionaria del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023. Il numero complessivo di azioni proprie a servizio del Piano per l'attribuzione 2021 è stato pari 918.150 come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 aprile 2021. A seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni 2020 del management, la Società ha riconosciuto gli incentivi variabili di breve termine come previsto dalla Politica sulla Remunerazione 2020.
In linea con quanto previsto dalle Linee Guida di Politica sulla Remunerazione 2021, nel mese di ottobre Saipem ha provveduto alla terza e ultima attribuzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2019-2021 rivolto alle risorse manageriali. Il Piano prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA (performance share) a fronte del conseguimento di specifiche condizioni di performance, misurate al termine del triennio di riferimento e sulla base di tre obiettivi di business (Posizione Finanziaria Netta Adjusted, Return on Average Invested Capital Adjusted ed EBITDA Adjusted cumulato dei tre anni 2021-2022-2023) e di un obiettivo collegato all'andamento del titolo Saipem (Total Shareholder Return) rispetto a due Peer Group, composti da aziende competitor (rispettivamente relative ai business Drilling ed Engineering & Construction). Il numero delle azioni proprie al servizio del Piano per l'attribuzione 2021 è stato determinato in un numero massimo previsto pari a 17.040.000 come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre 2021.
Per quanto riguarda invece il Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 - Attribuzione 2018, conformemente alla delibera dell'Assemblea del 29 aprile 2016 che ha approvato il piano, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 - Attribuzione 2018, conformemente alla delibera dell'Assemblea del 29 aprile 2016 che ha approvato il piano, e pertanto sono state assegnate le relative azioni, dopo la scadenza del periodo di vesting, ai dirigenti ancora in forza alla fine del mese di luglio 2021.
Infine, il 2021 è stato caratterizzato dal perpetuarsi della situazione emergenziale causata dalla pandemia di COVID-19, che ha comportato una continua incertezza generale nei mercati. Oltre a questa congiuntura socio-economica, la Società ha intrapreso un ampio programma di cost saving, che ha determinato un contenimento della spesa della Politica Retributiva, caratterizzata pertanto dall'utilizzo di interventi particolarmente selettivi, attuati con la finalità di trattenere le risorse più strategiche per l'azienda e valorizzarne i contributi distintivi.
In Saipem il rischio cyber è identificato e comunicato periodicamente alla funzione di Enterprise Risk Management per il monitoraggio da parte del Comitato per il Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione.

Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione ISO/IEC 27001 per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il processo di "Cyber Detection & Response" e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di gestione della sicurezza delle informazioni di Saipem.
Nell'ultimo anno l'Unità Cyber Security e il modello adottato in azienda sono stati sottoposti a numerosi audit e assessment di importanti clienti e terze parti. È stato inoltre avviato con Microsoft un processo di revisione periodica delle configurazioni di sicurezza inerenti all'ambiente Office 365 al fine di garantire un'adeguata aderenza alle best practice più attuali.
Il livello di cyber security "posture" è inoltre continuamente monitorato da BitSight, una società di rating indipendente che ci fornisce una valutazione imparziale e visibilità su eventuali debolezze. Queste ultime vengono indirizzate prontamente al fine di mantenere un rating dell'azienda a livello soddisfacente.
La crescita del cyber risk marittimo ha spinto l'International Maritime Organization (IMO) a chiedere ad armatori e operatori navali uno sforzo dedicato a inserire il cyber risk all'interno della mappa dei rischi valutati e gestiti a bordo. Pertanto, nel corso del 2021, è stato implementato un modello di cyber security per la flotta a integrazione del Safety Management Model già esistente, così da soddisfare i requisiti di sicurezza informatica espressi dall'IMO per la certificazione dei mezzi navali. Tra le misure implementate spiccano la definizione della figura di Cyber Security Officer a bordo e il training specifico per le risorse offshore.
Sono stati predisposti corsi di formazione e-learning focalizzati sulle Linee Guida Saipem per la Gestione della Sicurezza e sulla Cyber Security (Livello Standard, Alto e Critico) per formare il personale addetto alla sicurezza, gli RCM HSSE, i responsabili delle risorse umane e altre specifiche funzioni aziendali ritenute a maggior rischio.
Nel 2021 sono state inoltre completate numerose ulteriori azioni, in coerenza con il Master Plan biennale di sicurezza 2020-2021 e in linea con le richieste provenienti dai principali clienti. In particolare sono state realizzate iniziative di indirizzo, progettuali e tecnologiche, tra cui:

Il proseguirsi del connubio rappresentato dalla pandemia COVID-19 e il rallentamento degli investimenti nel settore in cui opera Saipem hanno richiesto una razionalizzazione dei costi e un'ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT. Tale approccio direzionale finalizzato a garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, ma in grado di supportare il business. In questo contesto a livello globale si è massimizzato lo sforzo della azienda al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT.
A supporto di tali indicazioni direzionali, nel 2021:
Rispetto alle principali iniziative avviate, abbiamo:
Rispetto all'iniziativa EPC Integration, orientata a un'integrazione trasversale dei processi in ambito EPC, si evidenzia che già nel 2020 erano state finalizzate due "wave" di sviluppo di soluzioni digitali, per un totale di 8 use case. Nel 2021 tali soluzioni sono state industrializzate e, successivamente, abbiamo avviato il piano di adozione delle stesse sui nostri progetti di business (ca. 20 progetti in ambito). Nel corso del 2021 inoltre è stata lanciata un'ulteriore iniziativa volta a ottimizzare le attività di ingegneria grazie a una forte digitalizzazione del processo. In parallelo abbiamo portato alla fase di test 3 nuove soluzioni che saranno oggetto di industrializzazione e adozione nel 2022.
I principali ambiti indirizzati dal EPC Integration model si possono riassumere in:
In ambito digitalizzazione dei nostri asset abbiamo disegnato e implementato la nostra IoT e Data Platform tenendo in conto le soluzioni verticali già presenti nel nostro portfolio tecnologico. In parallelo abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta e la pianificazione delle soluzioni tecnologiche future, in grado di trasformare i processi tipici della gestione degli asset, migliorando il loro sfruttamento attraverso un maggior ricorso a decisioni guidate dai dati e dagli algoritmi implementati (e.g. manutenzione predittiva, remote assistance, dashboard operative).
Il paradigma su cui si basa tale programma di attività è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti e di sfruttare le tecniche di advance analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero di efficienza in ambito operation (e.g. fuel management) e sostenibilità (e.g. emissione di gas serra - GHG) su cui intendiamo misurare il nostro piano di transizione verso gli obiettivi di Net-Zero.
La piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali.

Ad oggi tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone, Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Scarabeo 8, Rig 5913, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000.
In questo contesto siamo riusciti a ottenere un maggior livello di centricità e controllo dei nostri dati che ci ha dato l'opportunità di avviare un percorso di definizione della nuova Data Governance di Saipem che in parallelo prevede uno stream di iniziative in ambito Data Culture.
Risultano attualmente testate le seguenti soluzioni minime funzionanti:
Al fine di aumentare il valore delle attività in ambito gestione magazzini è in corso l'iniziativa relativa all'ottimizzazione della gestione magazzini e che si articola in due stream:
In ambito Corporate abbiamo avviato e, in diversi casi, portato a compimento e in fase di adozione diverse iniziative digitali, quali ad esempio:
Risultano in corso le attività di sviluppo e test di diverse iniziative in molteplici ambiti, ad esempio:
Risulta opportuno sottolineare che grazie agli sforzi profusi dai servizi ICT è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto. Rimane in continua evoluzione e miglioramento l'implementazione della roadmap di trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es. applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro
la valorizzazione del dato.

In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con le quali sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.

La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione il 15 marzo 2022, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Governance".
La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - IX Edizione (gennaio 2022)" di Borsa Italiana SpA e nel Codice di Corporate Governance entrato in vigore nel gennaio 2021. In linea con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, al quale Saipem ha aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 dicembre 2020, è stato richiesto agli emittenti di applicare le relative disposizioni a partire dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020, informandone il mercato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari da pubblicarsi nel corso del 2022.
Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; si riportano le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione dettagliata sul funzionamento e sulla composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, anche alla luce delle politiche di diversity adottate da Saipem e alla parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate. Nella Relazione viene altresì fornita una dettagliata descrizione dei ruoli, delle responsabilità e delle competenze attribuite agli organi di amministrazione e controllo della Società. Sono inoltre sinteticamente rappresentate le procedure adottate in relazione alle "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il cui testo è consultabile sul sito internet della Società nella sezione "Governance", nonché la nuova politica per la gestione del dialogo con la generalità degli investitori e gli altri operatori di mercato di Saipem, il trattamento delle informazioni societarie, la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle
I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti: 2022", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.
informazioni rilevanti e privilegiate (procedura Market Abuse - Internal Dealing e Registro Insider).

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Enterprise Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem", cui si rinvia.
Il modello di Enterprise Risk Management di Saipem prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi su base semestrale per il Gruppo, le aree di business, la Corporate e le società controllate strategicamente rilevanti, che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è eseguita dal management di Saipem attraverso meeting e workshop coordinati dalla funzione di Enterprise Risk Management. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata valutando nel dettaglio gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), sia dell'industria di riferimento e dei competitor.
Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di monitoraggio sull'evoluzione del rischio e sulle relative attività di mitigazione.
Partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità (maggiori informazioni su tale strumento sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario"), è stato introdotto un focus per identificare i principali temi che, secondo i senior manager di Saipem, sono i più rischiosi per la società e per valutarne le relative aree potenziali di impatto.
Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem.
Tali fattori di rischio, insieme ai rischi specifici legati all'esecuzione delle attività, sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione del bilancio. Ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.
Per quanto concerne il perdurare della pandemia COVID-19 a livello mondiale essa continua a esporre il personale interno ed esterno al rischio di infezione e conseguente malattia, con impatti anche gravi sulla salute personale e dei congiunti, nonché restrizioni ai trasferimenti necessari a raggiungere il posto di lavoro (uffici e siti operativi) e all'effettuazione di trasferte e viaggi di lavoro. Pertanto, tale pandemia ha causato, in alcuni casi, il rallentamento dei progetti in fase esecutiva e delle attività di offerta commerciali verso i clienti.
Saipem ha implementato nell'immediato specifiche azioni di trattamento per contenerne gli impatti, tra le quali: l'attivazione del protocollo di risposta alla crisi, l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno e informare tutto il personale Saipem al fine di garantire la massima salute e sicurezza sanitaria dei propri dipendenti, clienti e fornitori, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e delle Regioni coinvolte nei Paesi in cui Saipem opera; in particolare, il Gruppo ha provveduto alla sanificazione degli ambienti di lavoro e alla stesura di protocolli dettagliati sulle norme comportamentali e best practice destinate al personale e al management.
Saipem incoraggia fortemente tutti i suoi dipendenti a sottoporsi alla vaccinazione contro il COVID-19, ricordando che l'adesione a detta vaccinazione deve avvenire su base strettamente volontaria rispettando il protocollo di vaccinazione nazionale nel Paese di origine o di assegnazione.

La volatilità delle condizioni di mercato e il possibile deterioramento della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia su incassi da clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, che del riconoscimento e conseguente incasso di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Pertanto, Saipem è esposta al rischio di deterioramento del capitale circolante netto, che potrebbe generare impatti economico-finanziari, nonché un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.
Il Gruppo, in aggiunta, è esposto a numerosi rischi di natura finanziaria: (i) le fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio sulle valute e la volatilità dei prezzi delle commodity, come rame e alluminio; (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte; (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine; (iv) i rischi legati all'emissione delle garanzie bancarie richieste dalle attività operative; (v) il rischio downgrading del credit rating da parte delle principali agenzie di rating; (vi) la mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio paese, il rischio guerra e attacchi terroristici ad asset onshore e il rischio pandemia, in un mercato assicurativo caratterizzato da una fase di "hard market".Cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi fiscali in alcuni Paesi (specialmente, nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).
Inoltre, le difficoltà relative all'ottenimento di adeguate coperture assicurative per i rischi legati a guerre e attentati terroristici (con particolare riferimento agli asset del Gruppo legati ad attività Onshore), al rischio pandemico e ai rischi ambientali potrebbero avere come conseguenza perdite economico-finanziarie.
Per quanto concerne gli strumenti di finanza sostenibile, i quali aiutano a trasmettere agli stakeholder il forte impegno dell'azienda nelle pratiche ESG e a ridurre il costo di finanziamento, Saipem sta attualmente monitorando la possibilità di ottenere vantaggi attraverso questi strumenti finanziari e ha avviato l'identificazione di appropriati target ESG a breve e medio termine.
I rischi di natura finanziaria continuano a essere influenzati negativamente dalla pandemia COVID-19, causando un potenziale peggioramento degli scenari di stress finanziario, i quali possono essere dovuti a un deterioramento della liquidità in generale, ritardi nei pagamenti da parte dei clienti, e il rallentamento delle attività operative sui progetti che ritarderebbe la relativa fatturazione verso i clienti.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti da Saipem sono dettagliati nella nota 3 "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari" delle Note illustrative al bilancio consolidato.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è basato su una Financial Risk Policy emanata e periodicamente aggiornata centralmente, con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale con i clienti al fine di ottenere condizioni più favorevoli (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (per esempio, attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del

progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione delle varie fasi del progetto; inoltre, la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente dal Gruppo ed è presente un continuo coinvolgimento del top management nel mitigare eventuali situazioni che possano impattare sul capitale circolante netto della Società.
Saipem monitora costantemente sia l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità a esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali, che l'evoluzione del mercato di "sustainable finance", inclusa la relativa regolamentazione.
Inoltre, il Gruppo monitora le evoluzioni del mercato assicurativo grazie a un vasto network di partner al fine di identificare le evoluzioni del mercato assicurativo e dei prodotti assicurativi (incluso alternative risk transfer products).
Infine, il management della Società è costantemente impegnato a monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e a rafforzare e incrementare le relazioni di business con partner del settore finanziario e assicurativo, in quanto attori chiave per mitigare i rischi di natura finanziaria.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti da Saipem sono dettagliati nella nota 3 "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari" delle Note illustrative al bilancio consolidato.
Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture, il cui andamento è influenzato anche dall'andamento del prezzo degli idrocarburi nei mercati internazionali, determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini a essi associati. Per tale ragione, il settore dell'energia e delle infrastrutture è stato caratterizzato da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo fortettario, denominati "chiavi in mano" su base Lump-Sum nei servizi di Engineering & Construction Offshore e Onshore e per le rate dei mezzi nel mercato Drilling Offshore e Onshore.
In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge varie funzioni aziendali e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi sforzi all'interno di Saipem, lungo la durata del contratto i costi e i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza su contratti Lump-sum, potrebbero variare in modo anche significativo rispetto agli importi stimati per molti motivi legati ad esempio a: (i) performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) performance/produttività di manodopera; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order); (iv) condizioni meteorologiche differenti rispetto a quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) variazioni del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, ecc.); (vi) condizioni geopolitiche. Si segnala inoltre che i risultati della Società possono essere soggetti a significativi livelli di volatilità in quanto le regole di contabilizzazione di costi e ricavi per lavori su commesse pluriennali, disciplinate dall'applicazione dei
principi contabili internazionali, prevedono in caso di peggioramento delle performance una rilevazione immediata delle perdite a vita intera del progetto con impatto sulla relativa marginalità.
Il rischio legato alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity si è rivelato particolarmente significativo per Saipem nel corso del 2021, creando notevoli difficoltà nella fase di esecuzione dei progetti, non solo per il Gruppo, ma anche per gli stessi fornitori di beni. La dinamica di approvvigionamento è infatti caratterizzata da una forte tensione nel mercato delle materie prime principalmente dovuta a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta. Ciò, insieme ai ricancari sul prezzo dell'energia, determina una variabilità dei prezzi, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio sui mercati.
Inoltre, il peggioramento dello scenario macroeconomico internazionale e, in particolare, la pandemia COVID-19, nonché le conseguenti variazioni nelle scelte strategiche dei clienti, hanno comportato ulteriori complessità.
Tutti questi fattori, in aggiunta ad altri rischi insiti in generale nei settori in cui Saipem opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e la conseguente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando un decremento anche significativo della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbe portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione di Saipem nell'industria di riferimento.
Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo ai cambiamenti nei settori di riferimento, Saipem ha già lanciato un importante piano di efficientamento attraverso specifiche iniziative che riguardano la razionalizzazione degli asset, la semplificazione del modello operativo, nonché la riduzione di costi di struttura. Per attuare la sua nuova strategia Saipem ha adottato, a far data dal 14 gennaio 2022, un nuovo modello organizzativo declinato in 4 distinte aree di business, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti: "Asset-Based Service" (drilling, vessels, fabrication) che si basa su una disciplina di ottimizzazione degli asset, focalizzandosi su geografie e clienti chiave; "Energy Carriers" per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento; "Robotics and Industrialized Solutions" per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e sugli improvement legati alle tecnologie digitali;

"Sustainable Infrastructures" per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile.
In aggiunta, nell'attuale scenario di mercato dei prezzi di commodity, beni e servizi, Saipem è impegnata nell'applicare le più avanzate best practice dell'industria di riferimento e di project management e nell'identificazione e nell'implementazione di varie nuove iniziative e soluzioni per ridurre i propri costi attraverso processi e tecnologie più efficienti.
Infine, si segnala che dal 2022 il Gruppo ha introdotto la posizione di Direttore Generale e ha varato una nuova struttura organizzativa istituendo la figura del Chief Project Control and Financial Advisory Officer a riporto del Direttore Generale.
L'industria in cui Saipem opera ha attraversato un periodo di grande trasformazione caratterizzato da un rafforzamento del contesto concorrenziale e una compressione dei margini.
I rischi legati al posizionamento competitivo e stabile, anche con riferimento al mercato delle nuove energie, un mercato in forte espansione, derivano dalla necessità di avere competenze e risorse specifiche e dalla necessità di dotarsi di un adeguato modello organizzativo capace di rispondere prontamente al contesto di mercato con particolare riferimento alle evoluzioni della transizione energetica. La gestione complessa della catena EPCI dei progetti eolici offshore potrebbe risultare in progetti particolarmente sfidanti.
La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al miglioramento di efficienza ed efficacia nelle quali è stata posta particolare enfasi sulla razionalizzazione dei processi di business.
A tali attività si affianca il processo di definizione di un nuovo modello organizzativo declinato in 4 distinte aree di business: "asset-centric" (basato su una disciplina rigorosa di ottimizzazione degli asset), "energy carriers" (per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità), "robotics and industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali), "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile), ciascuna di esse caratterizzata da dinamiche, obiettivi e competenze differenti. Per permettere una maggiore focalizzazione al business, alcune attività e processi saranno presidiati centralmente.
Infine, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento del modello di organizzazione del lavoro che, attraverso un cambiamento culturale, tecnologico e digitale, possa contribuire positivamente al raggiungimento dei risultati aziendali, attraverso incrementi di efficienza ed efficacia. In particolare, per adattarsi rapidamente al cambiamento culturale, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione dei processi.
La definizione delle strategie implementate da Saipem si basa sull'analisi degli scenari macroeconomici e geopolitici e dei mercati di riferimento e degli sviluppi tecnologici a essi applicati. Saipem opera in un settore fortemente caratterizzato da mutamenti strategici, in ragione anche della sempre maggiore concentrazione dei concorrenti attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni e creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale e da evoluzioni tecnologiche nei servizi che sono di interesse per Saipem.
Inoltre, il posizionamento strategico di Saipem può essere influenzato da cambiamenti nelle richieste dei clienti e in generale da mutamenti nella domanda nei settori di riferimento (ivi inclusa, la transizione energetica).
Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia natura legati al posizionamento strategico sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, e sia nei servizi legati alla transizione energetica, che negli ultimi anni sono già emersi e continueranno ad avere un ruolo maggiormente importante per il posizionamento strategico di Saipem nel breve e nel lungo periodo.
In particolare, i mutamenti legati al cambiamento climatico e le conseguenti azioni di intervento guidano un graduale passaggio dalle attuali fonti energetiche verso quelle rinnovabili.
L'industria energetica si trova infatti ad affrontare una pressione senza precedenti per dimostrare che il suo modello di business è compatibile con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra stabiliti con l'Accordo di Parigi sul clima. Il cambiamento climatico può avere impatti significativi diretti e indiretti sulle business operations: lavorando nel settore energetico, le attività di business di Saipem sono intrinsecamente esposte sia ai rischi climatici fisici che a quelli legati alla transizione energetica in corso.
Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di adeguare il portafoglio di attività e quindi il posizionamento competitivo nella transizione energetica in corso rispetto ai mutamenti degli scenari.
Pertanto, tali rischi espongono potenzialmente Saipem a un mancato rafforzamento, oppure a un deterioramento del posizionamento strategico all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo. In

aggiunta, Saipem è esposta a rischi legati a specifici mercati geografici strategicamente rilevanti che possono presentare peculiarità differenti.
Inoltre, nel febbraio 2021, Saipem ha comunicato ai mercati i suoi primi obiettivi di emissione fissati per il mediolungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas serra Scope 1 e Scope 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scope 2, l'obiettivo prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2025.
Infine, si ravvisa per alcuni specifici segmenti di business un rischio di concentrazione con alcuni clienti in alcune aree geografiche.
Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo il Gruppo si spinge sempre oltre i limiti dell'innovazione per creare relazioni di valore con i clienti e guidarli verso il futuro dell'energia, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem.
Saipem si avvale di società specializzate nel fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche.
Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.
La lotta contro i cambiamenti climatici rappresenta oggi la principale sfida non solo per il settore energetico, ma per l'intera società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business di Saipem.
La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate col fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di tecnologie, politiche, legislazione, aspetti socio-politici, ecc., e come questi influenzeranno il business di Saipem. Questi scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al Top Management per essere poi declinati in linee strategiche.
La strategia climatica di Saipem prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili offrendo ai clienti soluzioni sempre più sostenibili, investendo in tecnologie rinnovabili, sviluppando usi di combustibili fossili più sostenibili e diversificando le attività (installazione di parchi eolici offshore, sviluppo di tecnologie per produrre energia a partire da rifiuti o materie prime di scarto, implementazione di soluzioni per l'impiego di gas naturale e sistemi capaci di contenere gli impatti derivati dall'estrazione, trasporto e utilizzo dei combustibili fossili).
Per fare in modo che il posizionamento strategico di Saipem si rafforzi, il management della Società persegue opportunità commerciali con un ampio focus su vari clienti del settore energetico (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility), con una prospettiva globale sui mercati di riferimento e con un ampio portafoglio di prodotti nell'Oil&Gas, nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture (in particolare, tratte ferroviarie ad alta velocità), mantenendo un focus continuo nel perseguimento di un graduale business shift al fine di cogliere le opportunità della transizione energetica.
Saipem è impegnata nella ricerca di soluzioni che siano in linea con le richieste di mercato e, allo stesso tempo, che mirino a essere il più possibile a zero emissioni di carbonio. Saipem ricopre pertanto l'importante ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata".
Nella lotta al cambiamento climatico Saipem vuole infatti ridurre la dipendenza del proprio business dai combustibili fossili con una strategia su due pilastri: diventare un partner chiave nella decarbonizzazione dei clienti e dei player della propria value-chain, estendendo l'offerta in settori a minor impatto climatico, e migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra.
Per quanto riguarda le emissioni di Scope 3 (ovvero quelle indirette associate alle attività della value chain di Saipem), Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare tutti i player della filiera, dai clienti ai fornitori, in un processo di decarbonizzazione organico e sinergico.
In questo contesto le priorità strategiche di Saipem orientano il business da un lato verso una riduzione complessiva delle emissioni di gas serra e un aumento generale dell'efficienza, e dall'altro verso uno sviluppo del capitale digitale e umano che consenta una produttività più efficiente, modificando il nostro modo di gestire e affrontare i progetti di ingegneria e costruzioni (maggiori informazioni presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Valore sostenibile", nel documento "Leading the path to energy transition", pubblicato nell'ottobre 2020 e nel documento "Shaping a Net-Zero future", pubblicato nel dicembre 2021).
Infine, in data 13 dicembre 2021, Saipem ha ottenuto la validazione del Programma Net-Zero da parte di Bureau Veritas, in qualità di Terza Parte indipendente.
Il Gruppo è attualmente parte in causa in procedimenti giudiziari, penali, civili, fiscali, in Italia e all'estero, o di natura amministrativa.
Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero

coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali.
In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone Saipem a potenziali impatti sulla sua immagine e reputazione nei media o con i clienti e partner.
Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a mantenere un efficace ed efficiente sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, penali, civili, fiscali o di natura amministrativa provvedendo periodicamente a valutarne, ove possibile, l'esito. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.
I settori Engineering & Construction, Drilling e ingegneria ad alto valore aggiunto sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset, brevetti e licenze utilizzate. In particolare, i competitor di Saipem potrebbero sviluppare e implementare evoluzioni tecnologiche di varia natura (ad esempio, per quanto riguarda la flotta E&C Offshore e i rig di perforazione a mare e terra), le quali rafforzerebbero il loro posizionamento competitivo.
La ripresa del mercato potrebbe comportare possibili difficoltà nell'individuazione e acquisizione di vessel tecnologicamente adeguati per poter svolgere i progetti.
In aggiunta, lo sviluppo di brevetti e licenze da parte dei competitor potrebbe permettere di sviluppare soluzioni innovative (ad esempio, nei progetti di impiantistica E&C Onshore e nei servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto, anche nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione), indebolendo il posizionamento strategico e commerciale di Saipem.
Pertanto, qualora Saipem non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie, gli asset, i brevetti e le licenze necessarie a migliorare le proprie prestazioni operative e le soluzioni offerte ai clienti, il posizionamento competitivo potrebbe essere danneggiato e conseguentemente causare la modifica o la riduzione dei propri obiettivi di breve o lungo periodo.
Al fine di mantenere la propria posizione competitiva, Saipem aggiorna in maniera adeguata e continua le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.
Pertanto, oltre all'esperienza estremamente importante di ricerca e sviluppo incrementale, che continua a essere un punto chiave della strategia, Saipem continua a portare avanti l'iniziativa denominata "Fabbrica dell'Innovazione", che consiste in un incubatore di idee per sviluppare metodologie e tecnologie "disruptive" per far fronte alle sfide del settore. Un'area emergente di interesse per la "Fabbrica dell'Innovazione" è quella legata alle tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nelle tecnologie nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia, ad esempio energie rinnovabili, cattura della CO2 (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Ricerca e sviluppo") e produzione di idrogeno verde.
In relazione a quest'ultimo aspetto, nel corso del 2020 Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche.
Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le prospettiche soluzioni che potrebbero richiedere i clienti negli anni successivi (ad esempio, nel settore delle energie rinnovabili), anche valutando accordi strategici (quali joint venture e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato; infine, il Gruppo sviluppa accordi di varia natura sia con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altre industrie (ad esempio, nell'ambito della digitalizzazione) sia con università e centri di ricerca.
Infatti, Saipem è costantemente impegnata nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, oltre a sviluppare internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.
Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner. Eventuali performance insufficienti da parte di tali fornitori, subcontrattisti e partner, anche causate da significativi periodi di interruzione delle attività, potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori di beni

e servizi, subcontrattisti e partner individuati per lo svolgimento delle attività, ovvero per l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.
Inoltre, Saipem è esposta a rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori, subcontrattisti e partner nei vari Paesi in cui opera, nonché a rischi di scarse performance in relazione a tematiche di salute, sicurezza e ambiente.
Pertanto, tale contesto può determinare un deterioramento delle relazioni con fornitori, subcontrattisti e partner con un conseguente svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem.
Tali rischi potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e dei risultati economico-finanziari e un impatto negativo sul posizionamento competitivo di Saipem.
Inoltre, la pandemia COVID-19 ha avuto effetti sulla supply chain, principalmente riconducibili a una necessaria verifica e rimodulazione delle liste dei fornitori disponibili per le gare di approvvigionamento, nonché a maggiori difficoltà relazionali in conseguenza dei vari protocolli nazionali e internazionali in materia di protezione e sicurezza sul lavoro delle persone, il cui effetto combinato è risultato essenzialmente nel dilazionarsi delle tempistiche legate alle gare di fornitura.
Con l'obiettivo di prevenire e mitigare tali rischi, la Società si è dotata di uno strutturato sistema di qualifica e selezione al fine di collaborare con fornitori e subcontrattisti affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subcontrattisti sono inoltre costantemente controllate e oggetto di feedback su tutti gli ambiti di lavoro con il fornitore, al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento. Con riferimento alla pandemia di COVID-19, Saipem ne monitora gli impatti sulla supply chain a livello di singoli progetti, in termini di continuità e tempistica delle forniture.
Per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione.
In aggiunta, ai fornitori, subcontrattisti e partner, Saipem richiede di prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico, il quale si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali.
Le attività svolte da Saipem sia nell'ambito di progetti operativi che nell'ambito di progetti relativi a upgrade, manutenzione o smaltimento di asset, impiegando personale interno e/o subcontrattisti, espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Inoltre, Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello
nazionale e internazionale durante le varie attività e, nonostante il massimo impegno da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente.
Inoltre, il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo a Saipem, oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione di Saipem.
Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati (ad esempio per la posa di condotte e sollevamento di strutture), rig di perforazione offshore e onshore, navi di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo comunemente denominate FPSO, equipment Onshore (ad esempio, per la posa di tubi), yard di fabbricazione e basi logistiche. Pertanto, gli asset del Gruppo sono soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate, attui procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.
Infine, al termine della vita utile dell'asset, l'inadeguata gestione della rottamazione da parte di eventuali acquirenti potrebbe avere impatti sull'immagine e la reputazione della Società.
Con riferimento a tali rischi, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.
Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:
Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta agli spill.
In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:
≥ misure volte a eliminare il rischio di sversamenti e, nel caso ciò accada, misure e azioni da implementare per impedirne la propagazione;
≥ identificazione di programmi di manutenzione specifici del parco asset volti a prevenire perdite di fluidi.
Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.
Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.
Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di un andamento estremamente volatile del prezzo del petrolio nei mercati internazionali. L'andamento del prezzo delle materie prime come il petrolio e il gas naturale è altamente volatile e imprevedibile per varie ragioni, che spesso risultano interconnesse e/o interdipendenti (ad esempio, fattori economici, politici e sociali, guerre, attacchi terroristici, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, transizione energetica, ecc.). Tale condizione influisce sulle politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi.
Inoltre, l'insorgenza nel corso dell'anno 2020 della pandemia COVID-19 e il suo perdurare anche nell'anno corrente ha ulteriormente destabilizzato molti settori industriali a livello globale incluso il settore dell'energia, impattando negativamente il posizionamento commerciale di Saipem nel mercato Engineering & Construction Offshore e Onshore dell'energia e delle infrastrutture, Drilling Offshore e Onshore e ingegneria ad alto valore aggiunto.
Pertanto, Saipem è esposta al rischio di mancato rafforzamento o indebolimento del suo posizionamento commerciale in particolare su alcune linee di prodotto o aree geografiche specifiche, con conseguenti impatti economico-finanziari e reputazionali.
Infine, casi di performance negative possono causare reclami e anche arbitrati e contenziosi sia con i clienti che con fornitori e subcontrattisti di Saipem.
Per mitigare l'impatto dell'eventuale riduzione degli investimenti in CAPEX soprattutto nel settore petrolifero da parte dei propri committenti, Saipem ha intrapreso iniziative per allargare il portafoglio di clienti e di mercati geografici e per entrare in settori di business aggiuntivi o alternativi, come ad esempio: (i) attività di manutenzione e ottimizzazione di impianti già esistenti (MMO), i quali sono legati a investimenti in OPEX nel settore energetico;

(ii) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (iii) progetti per la cattura della CO2; (iv) produzione di idrogeno verde; (v) realizzazione di condotte e reti idriche a uso civile e per altre industrie (ad esempio, nel settore minerario); (vi) smantellamento delle piattaforme petrolifere, incluso attività di plug & abandonment; (vii) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (viii) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).
Infatti, Saipem ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo delle energie rinnovabili, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.
Infine, i rischi di posizionamento commerciale sono mitigati attraverso la realizzazione di partnership e operazioni di natura strategica e tecnologica con un particolare focus sulla transizione energetica.
Nell'eseguire le attività negli uffici e nei siti operativi onshore e offshore, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura; per effetto di un incremento della digitalizzazione e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono esposti a potenziali attacchi informatici che possono avere varie finalità; gli attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali con conseguenti impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti.
I rischi di natura cyber hanno avuto e continueranno ad avere rilevanza sempre maggiore per effetto del ruolo critico assunto dai vari strumenti informatici e dal processo di digitalizzazione che interessa le attività e i processi del Gruppo.
Inoltre, la richiesta di stringenti requisiti di sicurezza informatica in continua crescita da parte di clienti e autorità (come l'Agenzia di cybersicurezza nazionale) e lo svolgimento di cyber security audit da terze parti possono comportare la perdita di future opportunità commerciali dovute a mancato adeguamento ai cyber security standard e potenziali possibili interruzioni di progetti e operation in fase esecutiva.
Le misure di contenimento del virus COVID-19 hanno comportato la necessità di lavorare da remoto attraverso l'utilizzo di reti diverse da quella aziendale, avendo come conseguenza un possibile incremento della superficie di attacco, uno scenario non ottimale in termini di sicurezza cyber, in quanto le misure adottate dal Gruppo per contenere minacce e attacchi informatici potrebbero perdere di efficacia.
Infine, l'attuale situazione legata al conflitto Russia-Ucraina ha comportato un forte incremento degli attacchi cyber a sistemi e servizi critici (per esempio, intelligence, militari, finanziari, energetici).
Saipem ha in essere attività di governance, di risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance svolti, avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e un avanzato uso delle tecnologie di sicurezza informatica. Saipem adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali testati e consolidati con l'obiettivo di prevenire e mitigare l'esposizione al rischio cyber, nonché integrazioni di sicurezza per soddisfare i requirement dei clienti.
In particolare, per la prevenzione e la mitigazione del rischio cyber, Saipem si avvale di fornitori di servizi specializzati e utilizza i principali strumenti di prevenzione e difesa a disposizione sul mercato (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"); inoltre, Saipem è impegnata costantemente nel miglioramento del piano di cyber security, nel rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, nell'adozione di una piattaforma che fornisce una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo, la valutazione del rischio cyber anche in relazione all'Operational Technology, attività di cyber awareness volte a incrementare il livello di preparazione e conoscenza dei dipendenti e, infine, nella continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati e nella definizione di un allegato contrattuale in materia di sicurezza informatica per le terze parti al fine di garantire la compliance con requisiti tecnici emanati da clienti e autorità.
Con particolare riferimento alla situazione legata al conflitto Russia-Ucraina, Saipem esercita la massima attenzione, intensificando le attività di monitoraggio e difesa in relazione a possibili attività di malware e adottando tutte le misure di mitigazione dei rischi che si rendano necessarie.
L'esecuzione e le performance delle attività di Saipem dipendono in maniera significativa dal sistema informativo che è stato sviluppato nel corso degli anni. Il mancato sfruttamento di opportunità legate sia alla digitalizzazione e all'automazione dei processi e attività operative, sia all'inefficace sfruttamento di soluzioni IT innovative da parte di Saipem potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico della Società e conseguentemente impattare

negativamente sul raggiungimento dei suoi obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").
Saipem è impegnata ad affrontare la sfida digitale e i conseguenti rischi relativi allo sfruttamento e alla valorizzazione dei dati e delle tecnologie digitali al fine di mantenere e rafforzare la propria posizione competitiva.
Saipem è impegnata nella fase di implementazione del progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda con vari obiettivi, tra cui l'efficientamento dei servizi ICT, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie. A tal fine, Saipem ha selezionato dei partner tecnologici e di servizi nell'area ICT, avviando un'ampia revisione dell'approvvigionamento di servizi ICT con la finalità di introdurre il concetto di ecosistema di fornitura, con la finalità di assicurare una copertura dei fabbisogni grazie all'impegno ed alla cooperazione dei fornitori in chiave di sostegno delle azioni necessarie sia per la singola area di fornitura sia per quelle attività che richiedono in modo intrinseco un contributo di collaborazione e di integrazione.
L'implementazione del Saipem Project comporta altresì la revisione overall dei costi, della governance e del modello operativo.
Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali. In particolare, gli sviluppi business sono stati orientati all'automazione dei processi e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali.
Per valorizzare e sfruttare i company data è stato implementato e verrà progressivamente esteso un modello di dati condivisi e una metodologia di governance dei dati sulla base della metodologia del Common Data Environment (CDE), su una piattaforma tecnologica collaborativa.
Infine, Saipem ha completato un processo di mappatura delle skill digitali del personale finalizzato a valutare eventuali azioni di sviluppo.
Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Paesi che possono essere esposti a instabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico e a minacce terroristiche. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, attacchi terroristici ed embarghi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo di operare in condizioni economiche e la possibilità di recuperare beni patrimoniali aziendali presenti in tali Paesi, ovvero possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare il prosieguo delle attività in corso in condizioni di contesto differenti da quelle previste originariamente. Inoltre, le operazioni, il personale e gli asset di Saipem sono presenti in molte nazioni che sono potenzialmente esposte alle minacce terroristiche da parte di gruppi estremisti di varia natura.
Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) la mancanza di un quadro legislativo stabile e il cambiamento delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività, nonché leggi e regolamenti fiscali; (ii) incertezze sulla tutela dei diritti della società straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (iii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iv) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (v) cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo in determinate quote di personale, nonché di beni e servizi forniti da società locali (cd. "local content"); (vi) sanzioni internazionali; (vii) restrizioni di varia natura sulle disponibilità liquide e transazioni finanziarie.
Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem. L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare o terminare le attività. Eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale, di salute e sicurezza. Con riferimento al rispetto dei programmi sanzionatori adottati nei confronti di uno o più Paesi dove Saipem opera, si sottolinea che quelli più rilevanti sono quelli adottati dall'Unione Europea e dagli Stati Uniti d'America nei confronti della Russia.
In aggiunta, nel contesto attuale anche in Paesi tradizionalmente meno esposti all'instabilità politica, economica e sociale, si possono verificare significativi mutamenti che possono avere impatti sulle attività di business in corso e future per il Gruppo Saipem, ad esempio il concretizzarsi della Brexit.
Infine, considerato che Saipem svolge le proprie attività di business in un contesto globale caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, il Gruppo è esposto a molteplici scenari per quanto riguarda le relazioni con il personale e, ove presenti, con i sindacati dei lavoratori. Tali relazioni, se non correttamente gestite, potrebbero causare extra costi e impattare sulle tempistiche delle attività svolte nelle sedi operative e nei progetti di Saipem, nonché avere ripercussioni negative sull'immagine e reputazione di Saipem.

L'attuale scenario globale macroeconomico, inoltre, risente delle criticità generate dalla pandemia che ha rappresentato un'ulteriore causa di instabilità sociale ed economica dei Paesi in cui Saipem svolge progetti e attività operative.
Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche e pandemie insorgenti nei Paesi di interesse, sia tramite risorse specializzate del Gruppo che tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.
Pertanto, Saipem è in grado di valutare periodicamente l'esposizione a tali rischi di natura politica, sociale, economica e sanitaria dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a principi di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni, immagine e reputazione a potenziali danni. In particolare, Saipem, al fine di prevenire tali rischi, si avvale anche di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Tali agenzie potrebbero esporre Saipem a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security da loro forniti; a fronte di ciò le azioni di mitigazione attuate da Saipem consistono in regolari controlli e attività di formazione.
Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa, la de-mobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale ed eventualmente dei beni patrimoniali aziendali, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività, attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità a esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse; inoltre la Società si adopera per il mantenimento della compliance con lo standard ISO 31000.
A supporto della propria presenza nei territori e al fine di mitigare l'impatto delle proprie attività operative sulle economie locali e i rischi generati da problematiche relazionali con soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali, finalizzato a mantenere il dialogo e consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socioeconomico delle aree in cui opera.
In aggiunta, Saipem ha affrontato e sta continuando a gestire il complesso adeguamento della forza lavoro ai significativi mutamenti del contesto di mercato in cui opera, tenendo in considerazione le relazioni sia con il personale che con i sindacati dei lavoratori nei Paesi in cui è presente. Infatti, al fine di mitigare e prevenire tali rischi, Saipem ha configurato un approccio di attenzione massima alle relazioni industriali nei Paesi in cui opera. Nel dettaglio, Saipem è impegnata a rafforzare le relazioni e la comunicazione con il personale, con i sindacati e a raggiungere e rinnovare degli specifici accordi con le parti sociali interessate.
In particolare, in relazione alla pandemia COVID-19, Saipem ha attuato un piano di risposta specifica alla crisi e ha implementato una serie di misure a tutti i livelli dell'organizzazione presso gli uffici, i siti operativi e la flotta, grazie a un monitoraggio continuo degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno, operato da unità di crisi locali multifunzionali coordinate dal comitato di crisi corporate.
Con riferimento al rischio derivante dai programmi sanzionatori, Saipem si adopera affinché siano prese tutte le misure necessarie per garantire lo svolgimento delle attività in conformità ai quadri normativi di riferimento e monitora costantemente l'evoluzione di tali programmi sanzionatori per adattare le proprie attività e aderire ai segnali di discontinuità che si possono manifestare anche nel corso del 2022 a fronte del conflitto Russia-Ucraina (maggiori informazioni sono presenti nella specifica sezione "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio").
In particolare Saipem monitora costantemente i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, tra le quali: (i) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali e vietando la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE; (ii) sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio, al fine di colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie; (iii) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia.
Il Gruppo Saipem dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2021"). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo, il personale che, in

ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.
Qualora il rapporto tra Saipem e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale.
L'interruzione del rapporto con una delle figure chiave, l'incapacità di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e personale direttivo competente, ovvero di integrare la struttura organizzativa con figure capaci di gestire la crescita del Gruppo, potrebbe avere effetti negativi sull'attività in fase esecutiva, sulle future opportunità di business e sul posizionamento strategico e commerciale di Saipem.
Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le evoluzioni normative nel diritto del lavoro nei Paesi in cui opera espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, i quali possono causare inefficienze interne e contenziosi.
Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche per Saipem attraverso molteplici iniziative.
A tal proposito è stato istituito il Comitato Sviluppo Risorse Umane, che ha l'obiettivo di monitorare e guidare lo sviluppo e la carriera dei giovani, nonché di valutare collegialmente i loro percorsi professionali e manageriali; inoltre, Saipem si è impegnata alla promozione della diversità con specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva, attraverso la partnership con l'associazione "Valore D".
La Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Remunerazione, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.
Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle skill con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.
Pertanto, l'espansione del Gruppo in differenti linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti, nonché da programmi di job rotation.
Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.
Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi (ad esempio, corruzione, mancanza di trasparenza, fuga di informazioni confidenziali, non conformità con procedure aziendali e normative).
In particolare, Saipem svolge le proprie attività di business insieme a subcontrattisti, fornitori e partner che potrebbero realizzare condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "Corruption Perception Index" di Transparency International.
Nell'ambito dei rischi connessi a possibili frodi o attività illecite da parte di dipendenti o terzi, Saipem è anche esposta, in particolare, a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto la Società nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati da parte di dipendenti o terzi possono rappresentare frodi o attività illecite, oltre ad arrecare danni a Saipem.
Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo non possano accadere non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.
Tra le varie iniziative per mitigare tali rischi, Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anti-corruzione", il quale è costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.

In particolare, il "Compliance Programme Anti-corruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Inoltre, sebbene Saipem abbia aggiornato costantemente nelle società del Gruppo il sistema di controllo interno e il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, nonché il modello di organizzazione, gestione e controllo per le società del Gruppo (incluse quelle con sedi in Paesi esteri), non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti.
Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder altresì un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, ecc.).
Saipem svolge periodicamente attività di audit, oltre a quelle specifiche su sospetti illeciti, anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag.
Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto tale standard ISO 37001 definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare un'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.
Saipem è consapevole che il primo passo per lo sviluppo di una strategia efficace per combattere la corruzione è il raggiungimento di una conoscenza completa degli strumenti per la prevenzione dei comportamenti corruttivi.
A tale riguardo, le persone di Saipem sono impegnate a seguire attività di formazione in relazione al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e alle normative Anti-Corruzione.
Inoltre sono organizzati corsi di formazione specifici rivolti a personale soggetto a cambi di ruolo e impegnato in attività sensibili (i.e. Procurement, ai Managing Director delle controllate, ecc.)
Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari").
Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).
La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.
Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.
Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle proprie operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, i rischi di responsabilità civile verso terzi, quelli relativi al proprio personale, i rischi cyber, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.
In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.
Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le copertura assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.
La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato.

Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, la responsabilità professionale e i rischi cyber, può riassumersi con le seguenti coperture:
Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.
Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.
Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.
Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto, ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.
In data 23 marzo 2021 Saipem ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso, con scadenza 31 marzo 2028, per un importo di 500 milioni di euro.
Le obbligazioni, emesse da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note Programme), pagano una cedola annua del 3,125% e hanno un prezzo di re-offer del 100%.
Le obbligazioni sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente basati in Italia, Francia, Regno Unito e Germania e saranno quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo.
In data 27 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di dare attuazione all'attribuzione 2021 della quota azionaria relativa al Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023 ("Piano") approvato dall'Assemblea dei Soci il 29 aprile 2020. Il Consiglio di Amministrazione ha determinato in 918.150 il numero complessivo di azioni proprie a servizio del Piano. Il Consiglio di Amministrazione, e per esso l'Amministratore Delegato, avvierà il programma di acquisto delle azioni proprie al servizio del Piano, nei termini e condizioni autorizzate dall'Assemblea del 29 aprile 2020 e, quindi, entro un periodo di 18 mesi dalla delibera assembleare, e per un ammontare massimo complessivo, comunque, non superiore a 17.200.000 euro.
In data 30 aprile 2021 l'Assemblea ha approvato le seguenti autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie:
Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.
In data 9 settembre 2021 Saipem ha comunicato l'avvio del programma di acquisto di azioni ordinarie Saipem deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 29 aprile 2020.
Il programma ha ad oggetto l'acquisto di azioni proprie per:
Il programma di acquisto di azioni proprie è stato eseguito avvalendosi del safe harbour ai sensi del Regolamento MAR, nel rispetto dei termini e delle condizioni previste dalla normativa applicabile.
L'acquisto delle azioni è avvenuto sui mercati regolamentati tramite il conferimento di specifico mandato a Banca Akros SpA quale intermediario abilitato, nel rispetto dei parametri e criteri contrattualmente predefiniti oltre che dei vincoli della normativa applicabile e della delibera assembleare.
Le operazioni sono avvenute in conformità alle modalità e nei limiti operativi consentiti dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e dalle disposizioni applicabili, tenuto conto delle prassi di mercato inerenti all'acquisto di azioni proprie ammesse da Consob.
In data 28 ottobre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la conclusione del programma di acquisto di azioni ordinarie.

Nel periodo tra il 9 settembre e il 27 ottobre 2021 sono state acquistate complessivamente 7.485.207 azioni proprie (pari allo 0,74% del capitale sociale), così suddivise:
≥ 6.567.057 azioni per l'attribuzione 2020 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021;
≥ 918.150 azioni per l'attribuzione 2021 del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023.
Gli acquisti sono stati effettuati, al prezzo medio di 2,0163 euro per azione, per un controvalore complessivo di 15.092.428 euro.
Il numero complessivo delle azioni proprie detenuto da Saipem al 27 ottobre 2021 è pari a 21.523.426, rappresentative del 2,13% del capitale sociale.
In data 28 ottobre 2021 Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di dare attuazione per il 2021 al Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021 ("il Piano"), approvato dall'Assemblea dei Soci il 30 aprile 2019. Il Consiglio di Amministrazione ha determinato in 17.040.000 il numero complessivo di azioni proprie a servizio del Piano. Il Consiglio di Amministrazione, e per esso l'Amministratore Delegato, avvierà il programma di acquisto delle azioni proprie al servizio del Piano, nei termini e condizioni autorizzate dall'Assemblea del 30 aprile 2021 e, quindi, entro un periodo di 18 mesi dalla delibera assembleare, e per un ammontare massimo complessivo, comunque, non superiore a 61.400.000 euro.
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 27 aprile 2021 ha aggiornato, previo parere favorevole e unanime del Comitato Parti Correlate, la Management System Guidelines "Operazioni con interessi degli Amministratori e Sindaci e Operazioni con Parti Correlate", per tenere conto della disciplina introdotta dalla delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020, che ha modificato il Regolamento Consob in materia di Operazioni con Parti Correlate.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 15 marzo 2022 ha ulteriormente aggiornato la sopra citata Management System Guidelines, in relazione al flusso informativo verso il Comitato Parti Correlate, rafforzandone il ruolo con riferimento alle operazioni con soggetti di interesse.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà

notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Al 31 dicembre 2021 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento in ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore il 22 gennaio 2016 – e successivi aggiornamenti – del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI". Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.
Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.
Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 38 delle "Note illustrative al bilancio consolidato".
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società.
La manovra finanziaria prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro la cui realizzazione è prevista entro fine anno.
I soci Eni e CDP hanno assunto l'impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell'aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nel capitale della Società; la restante parte di circa il 57% è coperta da un accordo di pre-underwriting con primarie banche italiane e internazionali.
L'aggiornamento del piano strategico si basa sui seguenti elementi chiave:
La realizzazione del Piano si basa sulla nuova organizzazione per linee di business che supera quella divisionale, con l'obiettivo di una maggiore efficienza, di un controllo del rischio centralizzato e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica.
Si rinvia al paragrafo "Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE" per maggiori dettagli circa le azioni intraprese per mitigare gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future potenzialmente derivanti da tale situazione di conflitto.
In data 21 gennaio 2022 Eni SpA e CDP Industria SpA hanno comunicato:

Si segnala che, a valle della chiusura dell'esercizio 2021, nell'ambito delle azioni aggiuntive rispetto al piano strategico che potrebbero apportare liquidità addizionale, è stato siglato un accordo di negoziazione su base esclusiva con un primario operatore internazionale orientato alla valorizzazione del drilling onshore.
Saipem ha avviato un'approfondita analisi, a seguito del conflitto in Ucraina e dei possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, al fine di valutare potenziali impatti sul proprio business, soprattutto in relazione ai progetti attualmente in corso con il Paese. Tale evento, sopravvenuto nel mese di febbraio 2022, rientra tra i fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio, inquadrabile nella tipologia dei fatti di cui allo IAS 10, par. 3, lett. b) e cioè quelli che sono indicativi di situazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio che non comportano una rettifica.
Il Consiglio dell'Unione Europea ha ritenuto opportuno adottare una serie di misure restrittive.
Con la Decisione (PESC) 2022/264 del Consiglio del 23 febbraio 2022 sono state imposte restrizioni per quanto riguarda l'accesso al mercato dei capitali, in particolare vietando il finanziamento della Russia, del suo Governo e della sua Banca Centrale.
Con i pacchetti adottati dall'Unione Europea con i Regolamenti 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, 334/2022 del 28 febbraio 2022, 336/2022 del 1° marzo 2022 e 428/2022 del 15 marzo 2022 sono state attuate una serie di misure restrittive nei confronti della Federazione Russa, tra cui:
(i) sanzioni individuali nei confronti dei membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Federazione Russa che hanno sostenuto l'immediato riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk quali entità indipendenti;
(ii) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali e vietando la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE. Sono state inoltre introdotte nuove misure che limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Russia nell'UE, vietando l'accettazione di depositi, superiori a determinati importi, di cittadini o residenti russi, la tenuta di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell'UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi;
(iii) sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio elencati nell'allegato X del Regolamento UE 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 27 maggio 2022, di contratti conclusi prima del 26 febbraio 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti. Con l'introduzione di tale divieto si intende colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie di petrolio;
(iv) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Anche in questo caso il divieto vale per tutti i beni elencati nel Regolamento UE in materia di beni a duplice uso (821/2021) e per quelli elencati nell'Annex IV del Regolamento UE 2022/328 anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;
(v) con il Regolamento UE 428/2022 le stesse restrizioni previste per i beni e tecnologie a duplice uso si applicano altresì alle esportazioni materiali di cui all'Annex II del Regolamento 833/2014 (beni di particolare rilievo nel settore dell'energia quali pipeline, ecc.). Anche questo divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;
(vi) il Regolamento UE 428/2022 ha inoltre inserito il divieto di effettuare qualsiasi transazione con una serie di persone fisiche e giuridiche russe, tra le quali risulta inclusa GazpromNeft, divieto che non si applica fino al 15 maggio 2022 per l'esecuzione di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022.
L'UE ha inoltre deciso di escludere sette banche russe dal sistema SWIFT a partire dal 12 marzo 2022. Ciò garantirà che tali banche siano escluse dal sistema finanziario internazionale. Le sette banche sono Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank.
L'UE ha deciso in particolare che è vietato quanto segue:
Per il momento restano fuori dal blocco e quindi rimangono nel sistema SWIFT, Sberbank (il maggior gruppo bancario russo) e Gazprombank (la banca del gas).

Estromettere alcune delle banche russe dal sistema di pagamenti elettronici internazionali (SWIFT) significa che aziende e privati non possono più effettuare transazioni nel mondo mediante queste banche.
I contratti che prevedono attività in Russia e/o con clienti russi sono: (i) Moscow Refinery - cliente GazpromNeft; (ii) Arctic LNG 2 GBS (in JV con Technip) - cliente Novatek – scope of work EPCI; (iii) Arctic LNG 2 TSOF (in JV con Renaissance) - cliente Novatek – scope of work EPCI; (iv) un contratto di perforazione di gas in acque artiche con l'utilizzo del mezzo di perforazione Perro Negro 8 che attualmente si trova al di fuori delle acque territoriali russe.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle Istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
La Società sta monitorando il continuo evolversi della situazione per valutarne gli impatti e ha attivato e continuerà ad attivare in funzione dell'evoluzione della situazione le opportune clausole contrattuali a protezione dei suoi diritti e interessi.
Sui quattro progetti il backlog complessivo è pari a 1.966 milioni di euro, di cui 254 milioni di euro per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem. Nello scenario estremo, considerato comunque improbabile, della cancellazione immediata dei contratti, l'impatto sull'EBITDA e sul risultato netto consolidato, è stimato essere non significativo. In tale scenario l'impatto finanziario complessivo è stimato tra i 100 e i 150 milioni di euro, tenuto conto anche dei dividendi attesi. Tale stima non considera l'escussione delle garanzie a favore dei clienti, considerando anche tale evento remoto, che comunque sarebbe mitigato dalla disponibilità di cassa associata agli anticipi ricevuti dai clienti stessi.
Non si può, comunque, escludere che un ulteriore deterioramento estremo della situazione geopolitica e delle sanzioni internazionali a essa associate possano portare a impatti più importanti, a oggi non stimabili.
A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Attualmente, a livello globale, i prezzi delle materie prime sono caratterizzati da estrema volatilità, mai riscontrata nel recente passato, che si inserisce, tra l'altro, in un contesto di elevata inflazione riscontrata già dalla seconda metà del 2021.
La crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. In alcuni casi i fornitori sono impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi sono divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non forniscono le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Anche i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio. Si prevede un livello di prezzi sostenuto ed estremamente volatile fino al perdurare del contesto attuale.
Attualmente esiste una concreta possibilità che il materiale in transito verso la Russia sia sbarcato in porti intermedi in quanto molti vettori internazionali si rifiutano di spedire a porti russi.
Saipem si è attivata per stoccare la merce presso proprie basi logistiche e/o aree di stoccaggio intermedie. Si sta altresì valutando la possibilità di proseguire via strada, ove fattibile, per la consegna dei materiali presso i cantieri russi.
Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e, nickel sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.
Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.
La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti dall'evolversi del conflitto in Ucraina. La Società, in considerazione dell'estrema imprevedibilità di tale situazione e degli effetti sulle commesse, sta già adeguando le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.
I nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain.
A partire dal 2019 Saipem ha implementato un sistema di protezione dagli attacchi informatici, in linea con i requisiti espressi dal Framework Nazionale di sicurezza cibernetica, che prevede misure di natura organizzativa, fisica e logica. Uno sforzo importante è stato sostenuto per definire linee guida sia relative all'implementazione delle tecnologie che ai comportamenti da parte dei dipendenti. I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.
Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione secondo la norma ISO/IEC 27001 per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio importante conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di gestione della sicurezza di Saipem. Il livello di maturità di security dell'azienda è oggi anche funzione del costante lavoro di formazione e informazione dei lavoratori; nell'ultimo anno Saipem ha sviluppato corsi di formazione in modalità e-learning incentrati sul modello di gestione della cyber security (livello standard, elevato e critico).
Saipem mantiene uno stretto coordinamento con le istituzioni nazionali in materia di sicurezza cyber, DIS, Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e CNAIPIC.
Saipem si avvale di fornitori affidabili per i servizi critici e maggiormente esposti al rischio di attacchi cyber, in particolare per la fornitura dei servizi IT a supporto delle attività di business.
Il controllo della catena di approvvigionamento è una delle sfide più complesse che ci troviamo ad affrontare. La funzione Security ha espresso specifici requisiti cyber – che devono essere soddisfatti dalla Supply Chain – al fine di assicurare che tutti i fornitori presentino caratteristiche di resilienza accettabili.
Come annunciato in data 11 gennaio 2022, Saipem si è aggiudicata due nuovi contratti nell'Offshore:
Infine, come annunciato in data 17 marzo 2022, Saipem ha firmato un nuovo accordo con Aker BP per l'utilizzo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 al largo delle coste della Norvegia.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.

| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Valori parziali | Valori | Valori parziali | Valori | ||||||
| (dove non espressamente indicato, | da schema | da schema | da schema | da schema | ||||||
| A) | la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) Attività materiali nette |
obbligatorio | riclassificato 3.284 |
obbligatorio | riclassificato 3.113 |
|||||
| Nota 14 - Immobili, impianti e macchinari | 3.284 | 3.113 | ||||||||
| B) | Attività immateriali nette | 701 | 699 | |||||||
| Nota 15 - Attività immateriali | 701 | 699 | ||||||||
| C) | Diritto di utilizzo di attività in leasing | 288 | 261 | |||||||
| Nota 16 - Diritto di utilizzo di attività in leasing | 288 | 261 | ||||||||
| D) | Partecipazioni | 140 | 127 | |||||||
| Nota 17 - Partecipazioni | 166 | 157 | ||||||||
| Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | (26) | (30) | ||||||||
| E) | Capitale circolante | 267 | (747) | |||||||
| Nota 9 - Altre attività finanziarie correnti | 344 | 567 | ||||||||
| Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (342) | (566) | ||||||||
| Nota 10 - Crediti commerciali e altri crediti | 1.991 | 2.251 | ||||||||
| Nota 11 - Rimanenze e attività contrattuali | 1.575 | 1.578 | ||||||||
| Nota 12 - Attività per imposte sul reddito correnti e non correnti | 263 | 295 | ||||||||
| Nota 12 - Attività per altre imposte correnti | 189 | 196 | ||||||||
| Nota 13 - Altre attività correnti | 298 | 231 | ||||||||
| Nota 13 - Altre attività non correnti | 35 | 37 | ||||||||
| Nota 18 - Attività per imposte anticipate | 240 | 329 | ||||||||
| Nota 19 - Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | (4.079) | (5.168) | ||||||||
| Nota 12 - Passività per imposte sul reddito correnti e non correnti | (68) | (84) | ||||||||
| Nota 12 - Passività per altre imposte correnti | (136) | (192) | ||||||||
| Nota 20 - Altre passività correnti | (35) | (186) | ||||||||
| Nota 20 - Altre passività non correnti | (2) | (30) | ||||||||
| Nota 18 - Passività per imposte differite | (6) | (5) | ||||||||
| F) | Fondi per rischi e oneri | (269) | (1.323) | |||||||
| Nota 23 - Fondi per rischi e oneri | (295) | (1.353) | ||||||||
| Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | 26 | 30 | ||||||||
| G) | Fondo per benefici ai dipendenti | (237) | (238) | |||||||
| Nota 24 - Fondi per benefici ai dipendenti | (237) | (238) | ||||||||
| H) | Attività destinate alla vendita | - | - | |||||||
| Nota 26 - Attività destinate alla vendita | - | - | ||||||||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 4.174 | 1.892 | ||||||||
| I) | Patrimonio netto | 2.923 | 326 | |||||||
| Nota 27 - Patrimonio netto | 2.923 | 326 | ||||||||
| L) | Capitale e riserve di terzi | 25 | 25 | |||||||
| Nota 27 - Patrimonio netto | 25 | 25 | ||||||||
| M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability | 872 | 1.223 | ||||||||
| Nota 7 - Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.687) | (1.632) | ||||||||
| Nota 8 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (68) | (59) | ||||||||
| Nota 9 - Altre attività finanziarie non correnti | (66) | (61) | ||||||||
| Nota 21 - Passività finanziarie a breve termine | 257 | 412 | ||||||||
| Nota 21 - Passività finanziarie a lungo termine | 2.577 | 2.432 | ||||||||
| Nota 21 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 201 | 697 | ||||||||
| Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali | ||||||||||
| all'attività operativa (nota 9) | (342) | (566) | ||||||||
| N) | Passività finanziarie beni in leasing | 354 | 318 | |||||||
| Nota 16 - Passività nette per leasing | 354 | 318 | ||||||||
| O) | Indebitamento finanziario netto | 1.226 | 1.541 | |||||||
| COPERTURE 4.174 1.892 |
Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.


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La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (da qui in avanti DNF) è il documento informativo che Saipem redige per assolvere agli obblighi previsti dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. n. 254/2016, recepimento italiano della Direttiva Europea 2014/95/UE. Il documento descrive l'andamento della gestione degli aspetti non finanziari, le politiche del Gruppo, le attività, i rischi e la relativa modalità di gestione, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend. Il documento è inoltre strumento integrante dell'impegno di Saipem nel dare concretezza agli orientamenti della Commissione Europea in materia, al fine di fornire agli stakeholder un'informativa non finanziaria sempre più utile, completa e trasparente per la comprensione del business della Società.
Il presente documento costituisce la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" del Gruppo Saipem (di seguito Gruppo, Saipem, Società, azienda) al 31 dicembre 2021.
Il documento è redatto in conformità ai GRI Standards del Global Reporting Initiative (GRI), utilizzati come standard di rendicontazione ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 secondo l'opzione "Core" (vedi sezione "Indice dei contenuti GRI"). L'opzione Core richiede di riportare 33 Disclosure incluse nelle aree Organisational profile, Strategy, Ethics and integrity, Governance, Stakeholder engagement e Reporting practice, e per ogni tema materiale (o rilevante), di rispettare tutte le richieste contenute nello standard GRI 103 "Management Approach" e tutte le richieste di rendicontazione per almeno un indicatore previsto dal relativo Standard "topic-specific".
Al fine di migliorare sempre più la trasparenza sulle performance della Società e di favorire la comparabilità dei dati e delle informazioni fornite agli stakeholder, il documento considera anche le indicazioni fornite dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) per l'identificazione e la pubblicazione delle informazioni ritenute più rilevanti per la creazione di valore a lungo termine per il settore. Considerata la natura diversificata delle attività operative del Gruppo, il documento si riferisce agli standard SASB di due diversi settori: 1) Extractives & Minerals processing sector - Oil&Gas - Services; 2) Infrastructure sector - Engineering & Construction services.
Come previsto dall'art. 5 del D.Lgs. n. 254/2016, la DNF costituisce una relazione separata nella "Relazione sulla gestione" contrassegnata con apposita dicitura al fine di una sua chiara identificazione. Come tale, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 24 marzo 2022. La DNF è predisposta dalla funzione Corporate Sustainability, in collaborazione con tutte le funzioni Corporate, delle società, progetti operativi e siti del Gruppo responsabili delle tematiche trattate.
Specifiche procedure definiscono ruoli, responsabilità, attività, controlli e flussi informativi relativamente al processo di rendicontazione della DNF. In particolare, la procedura "Reporting consolidato non finanziario e di sostenibilità" definisce le indicazioni da seguire relativamente al processo di rendicontazione e consolidamento delle informazioni e degli indicatori per il Gruppo. La procedura indica i principi di reporting, la descrizione del processo di analisi di Materialità, il processo di identificazione degli indicatori non finanziari e di sostenibilità, la definizione del perimetro di consolidamento della DNF, il processo di raccolta e attestazione dei dati, il processo di preparazione e approvazione e pubblicazione della DNF.
La DNF richiama altre sezioni della "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti che sono ivi trattati nel dettaglio e contiene a sua volta informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni su personale e ambiente. Inoltre, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" fornisce ulteriori approfondimenti in merito agli obiettivi ESG compresi nella remunerazione variabile di lungo termine degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo.
Oltre alle richiamate disposizioni del legislatore, il contenuto del documento è stato definito, come previsto dai GRI Standards, considerando i principi di materialità, inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza. Per garantire la qualità delle informazioni contenute nel documento sono stati seguiti i principi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e affidabilità delle informazioni riportate. La sezione "Indice dei Contenuti GRI" contiene il dettaglio degli indicatori di prestazione rendicontati in conformità alle linee guida adottate.

Le informazioni contenute nella DNF si riferiscono ai temi identificati come materiali e ai relativi indicatori che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali significativi dell'organizzazione o che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder del Gruppo. L'analisi di materialità, aggiornata annualmente e con il coinvolgimento diretto di rappresentanze degli stakeholder della Società, ha guidato la definizione dei contenuti da rendicontare. I principali obiettivi e impegni, la descrizione dell'approccio strategico alle tematiche rilevanti di carattere non finanziario e dei principali rischi generati e subìti rispetto a tali ambiti, ivi incluse le modalità di gestione degli stessi, sono trattati nelle relative sezioni del presente documento.
Al fine di fornire informazioni più approfondite sulle tematiche di maggiore interesse per gli stakeholder societari, con un linguaggio e modalità più comunicative, Saipem pubblica dall'anno 2006 il Bilancio di Sostenibilità annuale, quest'anno pubblicato sia in lingua inglese che italiana. Il documento è disponibile sul sito web istituzionale, insieme ad altri documenti specifici per tematica, ai quali si rimanda ove necessario. In particolare, Saipem ha rinnovato per il terzo anno consecutivo il suo impegno di disclosure secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board attraverso il documento "Costruire un futuro a zero emissioni", pubblicato nel dicembre 2021 e disponibile sul sito web societario. Inoltre, dal 2016 la Società pubblica annualmente un Modern Slavery Statement che descrive le misure adottate per assicurare, così come richiesto dalla legge del Regno Unito "Modern Slavery Act 2015 - Section 54", l'assenza di ogni forma di schiavitù moderna, lavoro forzato e traffico di esseri umani al proprio interno e lungo la propria catena di fornitura. Lo Statement considera, in via volontaria, le attività di tutto il Gruppo Saipem e non le sole società presenti nel Regno Unito.
Gli indicatori di performance sono stati raccolti su base annuale e la rendicontazione è effettuata sul triennio 2019-2021, salvo dove diversamente indicato. Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati e l'analisi dei trend nel triennio, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all'evoluzione delle performance di Saipem. Il documento presenta anche gli impegni e gli obiettivi del Gruppo relativi al Piano Net-Zero e alle altre tematiche trattate. Eventuali variazioni delle metodologie di rilevazione rispetto agli anni passati sono opportunamente segnalate nel documento.
In merito alla sicurezza dei dati e delle informazioni gestite dalla Società ai fini, non esclusivi, del presente documento, Saipem ha adottato misure di sicurezza affinché tutti gli applicativi e le infrastrutture tecniche siano totalmente integrati con i sistemi di sicurezza per la protezione dalle minacce di natura informatica, con effetti di maggiore garanzia anche sui sistemi di reporting.
La DNF è sottoposta a specifico giudizio di conformità da parte di una società di revisione indipendente, che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016 e dei "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards"), individuati come standard di rendicontazione. L'attività di esame limitato non ha riguardato l'applicazione delle indicazioni fornite dal SASB. La verifica è svolta secondo le procedure indicate nella sezione "Relazione della società di revisione", inclusa nel presente documento.
Come prescritto dal D.Lgs. n. 254/2016, la DNF contiene le informazioni e gli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e delle società controllate consolidate integralmente nella "Relazione finanziaria annuale". Eventuali variazioni del perimetro di reporting rispetto all'anno precedente sono descritte nella sezione "Principi di consolidamento" della "Relazione finanziaria annuale".
In alcuni ambiti sono presenti variazioni rispetto al perimetro di consolidamento suddetto, garantendo comunque il criterio dell'impatto significativo. Per quanto riguarda i dati relativi alla sicurezza, si sottolinea che, a partire dal 2018, essi sono stati rendicontati suddivisi tra Saipem e subcontrattisti. Invece, negli indicatori afferenti all'ambito ambientale sono inclusi anche i dati relativi a subcontrattisti operanti nei siti Saipem e dei partner nelle attività in cui Saipem è responsabile della gestione HSE. Per gli stessi indicatori sono stati inoltre definiti dei limiti di significatività per l'inclusione dei siti operativi nel perimetro (es. numero di persone presenti in sito o, nel caso di uffici non di proprietà Saipem, tipologia di contratto d'affitto).
Si specifica inoltre che per le relazioni con gli stakeholder locali sono escluse le società che non hanno attività operative significative.
Al fine di assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, come previsto dal D.Lgs. n. 254/2016, ovvero di fornire le informazioni necessarie ad assicurare la comprensione dell'attività dell'intero Gruppo Saipem e per garantire altresì la comparabilità delle performance rispetto alle informazioni pubblicate negli altri documenti societari, oltre al perimetro delle società consolidate integralmente (denominato nel documento "Consolidato integrale"), gli

indicatori sono riportati anche con un perimetro di rendicontazione più esteso, includendo le società controllate non consolidate integralmente e quelle in joint operation, a controllo congiunto o collegate, in cui Saipem ha il controllo delle operazioni. Tali indicatori sono contrassegnati dalla dicitura perimetro "Totale Gruppo".
Per alcuni temi materiali l'impatto delle attività di Saipem si manifesta oltre il perimetro dell'organizzazione. Come previsto dal principio di completezza dell'informazione definito dallo Standard GRI 101: Foundation, l'organizzazione è tenuta a riportare il perimetro per ogni tema materiale non solo in merito agli impatti causati direttamente dalle proprie attività, ma anche rispetto agli impatti ai quali contribuisce e che sono collegati attraverso relazioni di business alle proprie attività, prodotti e servizi. A tal fine, sugli ambiti più rilevanti, Saipem riporta alcuni indicatori e informazioni significative riferiti anche ad attività non gestite direttamente. La tabella seguente identifica il perimetro esterno all'organizzazione per categoria di stakeholder interessato, riportando anche le eventuali limitazioni che afferiscono a ogni tema materiale.
| Temi trattati in DNF 2021 | Perimetro esterno | Limitazioni |
|---|---|---|
| Sicurezza lungo la catena di fornitura | Fornitori e subcontrattisti, alcune comunità locali | Parziale, per i fornitori |
| Leadership e cultura della sicurezza | Fornitori e subcontrattisti, alcune comunità locali | Parziale, per i fornitori |
| Contrasto alla corruzione | Business partner, fornitori e subcontrattisti | - |
| Diritti umani e del lavoro lungo la catena | ||
| di fornitura | Fornitori e subcontrattisti | Parziale, per i fornitori |
| Trasformazione digitale | Business partner, fornitori e subcontrattisti | Parziale, per i fornitori |
| Diversità e inclusività | - | - |
| Partnership, coinvolgimento e soddisfazione | ||
| degli stakeholder | Business partner, fornitori e subcontrattisti | Parziale, per i fornitori |
| Attrazione dei dipendenti, | ||
| gestione dei talenti e retention | - | - |
| Consumo di energia ed efficienza energetica | Fornitori e subcontrattisti | Fornitori |
| Controllo e riduzione delle emissioni GHG | Fornitori e subcontrattisti | Fornitori |
| Adattamento al cambiamento climatico | ||
| e strategie di mitigazione | Fornitori e subcontrattisti | Fornitori |
| Controllo e riduzione delle emissioni | ||
| atmosferiche (non GHG) | Fornitori e subcontrattisti | Fornitori |
| Uso di combustibili alternativi | Fornitori e subcontrattisti | Fornitori |
| Cybersecurity | - | - |
| Energie rinnovabili | Fornitori e subcontrattisti | Parziale, per i fornitori |
| Efficacia del Consiglio di Amministrazione | - | - |
| Modello di Governance ESG e Obiettivi ESG | - | - |
| Impegno della Società per i diritti del lavoro | Business partner, fornitori e subcontrattisti | Parziale, per i fornitori |
Nel corso degli anni il sistema di reporting non finanziario di Saipem si è progressivamente rafforzato: sono state introdotte specifiche procedure che definiscono ruoli, responsabilità, attività e flussi informativi. Inoltre sono stati predisposti specifici sistemi IT, in continua evoluzione in ottica di miglioramento continuo, per rendere più efficiente e solido possibile il processo.
È stato poi sviluppato un sistema di attestazione interna per cui i responsabili chiaramente identificati nella gestione dei dati inviano una "lettera di attestazione", redatta al fine di certificare la correttezza e la tracciabilità dei dati e delle informazioni. Infine, la DNF e il bilancio di sostenibilità sono sottoposti a revisione limitata da parte di una società di revisione indipendente.
Saipem si è dotata di un sistema di controllo sull'informativa non finanziaria, a integrazione del processo di attestazione interna e della revisione indipendente, al fine di rafforzare ulteriormente l'affidabilità, la tempestività e la completezza del processo di reporting.
È stata creata un'unità dedicata che è responsabile di coordinare e pianificare le attività necessarie per l'operatività del sistema di controllo e sono state emesse specifiche procedure interne (una Management System Guideline specifica e dei form per ogni società in perimetro).
Il Sistema di Controllo Interno sull'informativa non finanziaria è stato sviluppato utilizzando i princìpi del CoSO Internal Control-Integrated Framework. È stato definito un set minimo di controlli e monitoraggi, suddiviso per macro-processi, sotto processi e indicatori, nonché per tipologia di sito/asset, da implementarsi a livello di Gruppo. L'attenzione particolare al sito/asset è fondamentale in quanto determina delle specificità nei processi di reporting non finanziario, in particolare per la raccolta del dato primario.
Le fasi operative del sistema di controllo sono le seguenti:
1) definizione del perimetro di applicazione (società del Gruppo e indicatori non finanziari);

2) identificazione e valutazione dei controlli. Sono identificate specifiche attività di controllo, le quali possono includere approvazioni, autorizzazioni, verifiche, riconciliazioni, revisioni delle prestazioni operative, conferma di ipotesi e stime, separazione dei compiti. I controlli possono essere manuali o automatici, a seconda del metodo e degli strumenti utilizzati per eseguirli, e inoltre possono essere preventivi o ispettivi, a seconda della posizione del controllo nel flusso dell'attività di reportistica;
3) attività di monitoraggio e azioni correttive. Il monitoraggio è l'insieme delle attività volte a verificare che il Sistema di Controllo Interno sia correttamente disegnato e operativo. Sono previste due tipologie di monitoraggio: di linea e indipendente. Il monitoraggio di linea viene eseguito su base annuale dal responsabile dell'unità organizzativa gestore della fase o dell'attività sulla quale risiede il rischio. Il monitoraggio indipendente viene eseguito con l'ausilio della Funzione Internal Audit di Saipem. A partire dal 2021 la cadenza delle attività di monitoraggio indipendente ha cadenza semestrale;
4) resoconto e valutazione del Sistema di Controllo Interno.Viene predisposto un report di sintesi sul Sistema di Controllo Interno sull'informativa non finanziaria descrivendo le principali risultanze delle attività di monitoraggio di linea e indipendente. Nel 2021 tale report è stato condiviso sia al Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance che al Comitato Controllo e Rischi.
Il Sistema è operativo dal 2019 con una copertura progressivamente più ampia di società e indicatori.
Dall'introduzione del sistema a oggi, alcuni processi di reporting sono stati irrobustiti, sono state fatte integrazioni in alcune procedure aziendali, nuovi indicatori sono stati integrati nei sistemi informatici della Società e alcuni calcoli prima effettuati manualmente sono stati automatizzati. Inoltre è stato fatto un importante sforzo nella formalizzazione delle attività di controllo già in essere, ma soprattutto nella progettazione di adeguate attività di monitoraggio quando non già previste.
Saipem, per rafforzare l'efficacia dei processi operativi in ambito ESG, ha sviluppato un ulteriore strumento di controllo. La Funzione Internal Audit, nel 2021, ha aggiornato i work programme – previsti per gli interventi di audit aventi a oggetto le società – integrando un set di verifiche su tematiche ESG. Le tematiche considerate sono le seguenti: rispetto diritti umani, catena di fornitura sostenibile, diversità e ambiente. Tali test sono stati effettuati su un campione di società incluse nel piano di audit annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Dalle analisi condotte, i cui risultati sono stati presentati al Comitato Controllo e Rischi nell'ambito della regolare e periodica informativa in merito all'attuazione del Piano di Audit, non sono emerse particolari criticità in merito.
La DNF rendiconta su quegli ambiti previsti dal D.Lgs. n. 254/2016 valutati come significativi e materiali secondo un processo che tiene conto delle attività specifiche di Saipem e degli interessi di tutte le categorie di stakeholder societari, come di seguito descritto.
Come previsto dai GRI Standards e in accordo con le procedure interne di Saipem, la Società rinnova con cadenza annuale un processo di analisi di materialità volto a individuare, identificare e prioritizzare gli aspetti di sostenibilità del proprio business che potrebbero influire in modo sostanziale sulle valutazioni e decisioni dei suoi stakeholder e che risultano essere più significative per la Società stessa. L'analisi è svolta attraverso il coinvolgimento di rappresentanti di tutte le categorie dei principali stakeholder (inclusi i dipendenti), del management societario e del Consiglio di Amministrazione.
Qui di seguito una rappresentazione del processo per fasi successive di lavoro.

L'analisi svolta nel corso del 2021 è stata caratterizzata dalla prima introduzione dell'approccio alla cosiddetta "doppia materialità", in modo proattivo e anticipatorio sulla regolamentazione nazionale, secondo le prime indicazioni della Commissione Europea e dell'EFRAG3 , che prevede una valutazione secondo la prospettiva di impatto e finanziaria, definite come segue:
Per permettere un'identificazione più precisa e oggettiva degli ambiti prioritari per gli stakeholder societari, le tematiche di sostenibilità del business sono state aggiornate con nuovi temi emergenti nel contesto di riferimento e alcune tematiche della precedente analisi sono state ridefinite in sotto-tematiche più di dettaglio. La matrice di materialità 2021 presenta quindi 49 tematiche analizzate, fra le quali ne sono state evidenziate 15 come maggiormente prioritarie. Il tema della salute e sicurezza sul lavoro, che è risultato essere materiale per tutte le categorie di stakeholder nelle precedenti analisi di materialità, per il 2021 è stato considerato materiale ex ante e quindi non sottoposto a valutazione. Il tema è pertanto trattato nel presente documento al pari dei temi identificati come materiali con l'analisi ivi descritta. Maggiori dettagli e una rappresentazione dei risultati sono disponibili alla sezione "Metodologia e criteri di reporting" del Bilancio di Sostenibilità 2021.
La DNF tratta inoltre i temi della Board effectiveness e del modello di Governance dei temi ESG e degli obiettivi ESG in quanto necessari a rispondere ai requisiti normativi e alle aspettative degli stakeholder finanziari, principali destinatari del documento. Infine, è trattato anche il tema dei diritti del lavoro a completamento del tema diritti umani prescritto dal D.Lgs. 254/2016.
Il Consiglio di Amministrazione ha partecipato all'esercizio di analisi di materialità nella riunione del 17 novembre 2021.
I risultati finali dell'analisi di materialità sono stati condivisi con il Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance, con il Comitato Controllo e Rischi e con il Consiglio di Amministrazione.
I temi emersi dall'analisi di materialità costituiscono la base per la definizione del Piano di Sostenibilità di Saipem, che viene tenuto in considerazione nella definizione del piano strategico quadriennale e nella definizione degli obiettivi societari.
(3) Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: Integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima (2019/C 209/01) e Proposta di Direttiva dl Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2013/34/UE, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e il regolamento (UE) n. 537/2014 per quanto riguarda la comunicazione societaria sulla sostenibilità.

Un approfondimento in merito agli obiettivi ESG compresi nella remunerazione variabile di lungo termine degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo è disponibile nella "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti".
Per facilitare la lettura della DNF le icone riportate nella seguente tabella permettono un'identificazione visuale dei macro-ambiti dei relativi temi materiali presentati nella matrice di materialità Saipem.
Per la descrizione dei rischi identificati dalla Società relativamente alle cinque aree la cui trattazione è prevista dal D.Lgs. n. 254/2016 e alle tematiche individuate come materiali per la Società, oltre a quanto rappresentato nelle specifiche sezioni della DNF, si rimanda anche alla sezione "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione sulla gestione" per una trattazione più completa e integrata nel complessivo sistema di Enterprise Risk Management di Saipem e delle sue controllate.
| al posizionamento strategico Connessi |
all'evoluzione tecnologica Connessi |
ai processi di business Connessi |
alla salute, e ambiente sicurezza Connessi |
Rischi Digital e IT Rischi connessi |
alla supply chain | politica, sociale e alle pandemie all'instabilità ed economica Connessi |
Rischi di business integrity |
Rischi cyber | Rischi connessi alle risorse umane |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TEMI TRATTATI IN DNF 2021/RISCHI TRATTATI NELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE "GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA" | ||||||||||
| Sicurezza lungo la catena di fornitura | ||||||||||
| Controllo e riduzione delle emissioni GHG | ||||||||||
| Contrasto alla corruzione | ||||||||||
| Consumo di energia ed efficienza energetica | ||||||||||
| Adattamento al cambiamento climatico e strategie | ||||||||||
| di mitigazione | ||||||||||
| Controllo e riduzione delle emissioni atmosferiche | ||||||||||
| (non GHG) | ||||||||||
| Diritti umani e del lavoro lungo la catena | ||||||||||
| di fornitura | ||||||||||
| Attrazione dei dipendenti, gestione dei talenti | ||||||||||
| e retention | ||||||||||
| Uso di combustibili alternativi | ||||||||||
| Leadership e cultura della sicurezza | ||||||||||
| Diversity e inclusività | ||||||||||
| Trasformazione digitale | ||||||||||
| Partnership, coinvolgimento e soddisfazione | ||||||||||
| degli stakeholder | ||||||||||
| Cybersecurity | ||||||||||
| Energie rinnovabili | ||||||||||
| Efficacia del Consiglio di Amministrazione | ||||||||||
| Modello di Governance ESG e Obiettivi ESG | ||||||||||
| Impegno della Società per i diritti del lavoro |

| Ambiti previsti dal D.Lgs. n. 254/2016 Modello aziendale di gestione e organizzazione Art. 3.1, comma a |
Tematiche materiali Saipem e trattate in DNF Efficacia del Consiglio di Amministrazione. Modello di Governance ESG e Obiettivi ESG. |
GRI Standard GRI 102: General Disclosures 2016 GRI 201: Economic Performance 2016 GRI 204 : Procurement Practices 2016 |
Icona | Sezioni della DNF Saipem 2021 Modello aziendale di gestione e organizzazione. |
Approfondimenti in altri documenti Capitoli "Risorse umane" e "Governance" della Relazione sulla gestione. Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021. |
|---|---|---|---|---|---|
| Politiche Art. 3.1, comma b |
Nelle specifiche sezioni "Politiche e sistema di gestione" di ciascun ambito trattato. |
Le Politiche societarie sono disponibili alla sezione Documentazione del sito www.saipem.com. |
|||
| Temi ambientali: - impatti su ambiente Art. 3.2, comma c - energia ed emissioni Art. 3.2, comma a; Art. 3.2, comma b - risorse idriche Art. 3.2, comma a |
Consumo di energia ed efficienza energetica. Energie rinnovabili. Uso di combustibili alternativi. Controllo e riduzione delle emissioni GHG. Adattamento al cambiamento climatico e strategie di mitigazione. Controllo e riduzione delle emissioni atmosferiche (non GHG). |
GRI 201: Economic Performance 2016 GRI 302: Energy 2016 GRI 303: Water and Effluents 2018 GRI 305: Emissions 2016 GRI 306: Waste 2020 |
Consumo di energia ed efficienza energetica. Energie rinnovabili. Uso di combustibili alternativi. Controllo e riduzione delle emissioni GHG. Adattamento al cambiamento climatico e strategie di mitigazione. Controllo e riduzione delle emissioni atmosferiche (non GHG). |
Capitoli "Percorrere la transizione energetica", "La nostra visione di decarbonizzazione" del Bilancio di Sostenibilità 2021. |
|
| Gestione delle persone Art. 3.2, comma d Impatti su salute e sicurezza Art. 3.2, comma c |
Attrazione dei dipendenti, gestione dei talenti e retention. Diversity e inclusività. Diritti umani e del lavoro lungo la catena di fornitura. Trasformazione digitale. Cybersecurity. Leadership e cultura della sicurezza. Sicurezza lungo la catena di fornitura. Efficacia del Consiglio di Amministrazione. Modello di Governance ESG e Obiettivi ESG. Impegno della Società per i diritti del lavoro. |
GRI 401: Employment 2016 GRI 403: Occupational Health and Safety 2018 GRI 404: Training and Education 2016 GRI 405: Diversity and equal opportunity 2016 GRI 412: Human Rights Assessment 2016 GRI 413: Local Communities 2016 |
La sicurezza. La salute. Competenze e conoscenze. |
Capitolo "Al centro del nostro valore" del Bilancio di Sostenibilità 2021. |
|
| Aspetti sociali Art. 3.2, comma d |
GRI 201: Performance economiche 2016 GRI 202: Market presence 2016 GRI 203: Indirect Economic Impacts 2016 GRI 207: Imposte 2017 GRI 308: Supplier Environmental Assessment 2016 GRI 414: Supplier Social Assessment 2016 |
La creazione di valore sostenibile nel tempo. La gestione etica della catena di fornitura. Pratiche di security. |
Capitolo "Al centro del nostro valore" del Bilancio di Sostenibilità 2021. |
||
| Rispetto dei diritti umani Art. 3.2, comma e |
Diritti umani e del lavoro lungo la catena di fornitura. Impegno della Società per i diritti del lavoro. |
GRI 406: Non discrimination 2016 GRI 407: Freedom of Association and Collective Bargaining 2016 GRI 408: Child Labour 2016 GRI 409: Forced or Compulsory Labour 2016 GRI 410: Security Practices 2016 |
Le persone in Saipem e tutte le sotto-sezioni. Rispetto dei diritti umani. |
Capitolo "Al centro del nostro valore" del Bilancio di Sostenibilità 2021. |
|
| Lotta alla corruzione Art. 3.2, comma f |
Contrasto alla corruzione. |
GRI 205: Anti-corruption 2016 GRI 415: Public policy 2016 |
Lotta alla corruzione. |
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GRI 102-2, 102-4, 102-6, 102-7 SASB IF0301-A/B/C SASB EM-SV-000. A/B/C/D
Il Gruppo Saipem è un provider di soluzioni globali per il settore energetico e delle infrastrutture, presente in più di 70 Paesi, con 9 cantieri di fabbricazione, una flotta mare composta da 41 mezzi e una flotta drilling onshore di 84 unità, di cui 83 di proprietà e 1 di terzi in gestione a Saipem. La Società opera in Europa, Americhe, CSI, Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente e Oceania. La Società dispone di competenze specialistiche nella gestione di progetti complessi, dall'ideazione al decommissioning, in ambienti estremi, aree remote e acque profonde.
Il contesto di mercato nel quale Il Gruppo opera è descritto nella sezione "Il contesto di mercato" della presente Relazione finanziaria.
Per favorire la transizione energetica, rispondendo e anticipando le esigenze dell'attuale e del futuro mercato, il Gruppo ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un impegno che interessa sia il business tradizionale legato alle fonti energetiche fossili, sia lo sviluppo di nuove tecnologie per i mercati emergenti delle energie rinnovabili.
Il modello di business del Gruppo Saipem valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il contesto esterno in cui opera, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per aumentare l'efficienza operativa, ridurre l'impatto ambientale delle operazioni e dei prodotti forniti ai clienti, migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori.
Ulteriori informazioni sul profilo societario e le operazioni per Divisione di business sono disponibili ai capitoli "Engineering & Construction Offshore", "Engineering & Construction Onshore", "Drilling Offshore" e "Drilling Onshore" della Relazione finanziaria annuale.
| Metriche di attività operativa nell'anno | Unità di misura | 2021 |
|---|---|---|
| Impianti di perforazioni terra (a) | (numero) | 83 |
| Mezzi perforazione mare (b) | (numero) | 12 |
| Pozzi realizzati a terra | (numero) | 153 |
| Metri perforati a terra | (metri) | 497.710 |
| Totale backlog | (milioni di euro) | 22.733 |
(a) Di cui 83 di proprietà, 1 di terzi. (b) Di cui 1 noleggiato a lungo termine.
Le informazioni previsionali riportate nel presente paragrafo devono ritenersi "forward-looking statements", poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società; in particolare, le informazioni potrebbero essere oggetto di revisioni a seguito delle evoluzioni della crisi russo-ucraina in atto e conseguentemente del contesto di mercato di riferimento. Maggiori dettagli sono forniti alla nota 41 delle Note illustrative al bilancio consolidato "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio – Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE".
Il contesto di riferimento attuale si caratterizza per un significativo recupero, sia a livello dei principali indicatori macroeconomici, sia a livello di domanda di prodotti legati al petrolio e al gas, quest'ultimi sostenuti da un forte aumento dei prezzi nei principali mercati.
In particolare, il 2021 ha mostrato un lento ritorno alla normalità in diverse regioni del mondo. La diffusione, l'efficacia dei vaccini e il sostegno fiscale e monetario di alcune economie avanzate hanno contributo a una ripresa economica rilevante. Le recenti stime prevedono una crescita del PIL mondiale per il 2021 (intorno al 5,9%) e per il 2022 (circa +4,9% rispetto all'anno precedente). La ripresa economica si conferma comunque non omogenea, laddove le possibilità di accesso al vaccino e le manovre di sostegno economico sono state rese disponibili in maniera diseguale nelle diverse aree del mondo.
In questo contesto il settore energetico, che era risultato tra i più impattati dalla crisi del 2020, ha iniziato a mostrare nel 2021 segnali di ripresa in ragione del recupero della domanda di energia e, in particolare, di petrolio e gas. Il progressivo riequilibrio dei fondamentali di mercato ha portato come conseguenza a un incremento significativo dei prezzi di petrolio e gas che si sono mossi al di sopra dei livelli pre crisi. Il ritorno alla produzione si manifesta in maniera graduale nelle principali aree geografiche, con una ripresa diffusa sia in Nord America, sia in Medio Oriente.
Le aspettative del settore Oil&Gas per i prossimi anni si confermano positive in diverse regioni (ad esempio, America Latina, Africa e Medio Oriente, aree in cui Saipem è storicamente presente) e trasversalmente rispetto ai diversi mercati di riferimento di Saipem, a partire da quelli più reattivi all'andamento del prezzo di petrolio e gas, come E&C Offshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore, e al mercato E&C Onshore, diversificato tra attività upstream, midstream e downstream. Un focus crescente verrà dato ai mercati

dell'Offshore Construction tradizionale, storicamente più attrattivi e per i quali Saipem dispone di asset unici nell'industria, mentre nel mercato dell'Offshore Wind si perseguirà una strategia in più fasi, partendo da un riposizionamento iniziale verso iniziative a minor rischio per poi consolidare la presenza di Saipem parallelamente al pieno sviluppo del mercato nei prossimi anni. Nel settore delle Onshore Construction si perseguirà invece una strategia commerciale più selettiva rispetto al passato, sia in termini di geografie che di segmenti, mentre si strutturerà progressivamente un'offerta nelle soluzioni modulari e nelle infrastrutture sostenibili, tramite due nuove linee di business dedicate.
Nel più lungo periodo l'analisi del contesto di mercato restituisce un mondo in graduale mutamento. La domanda energetica globale continua a essere prevista in crescita nell'arco dei successivi venti anni, pur con un diverso mix rispetto all'attuale. L'impegno dei governi dei principali Paesi per una progressiva riduzione delle emissioni clima-alteranti si prevede possa sostenere il graduale mutamento nell'utilizzo delle fonti energetiche tradizionali a favore di quelle rinnovabili e fonti a bassa intensità carbonica. Tali impegni, sostenuti anche dalle scelte ESG degli investitori finanziari e dalla pressione dell'opinione pubblica, hanno portato all'annuncio di diverse iniziative di riduzione delle emissioni da parte di Paesi e società in diverse aree del pianeta. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. L'utilizzo di tali soluzioni innovative per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e per la riduzione delle emissioni carboniche si attende possa creare un mercato significativo e di particolare interesse per Saipem, che dispone già oggi in questo contesto di competenze ed esperienze che rappresentano un vantaggio competitivo nei nuovi settori della transizione energetica. In particolare, Saipem ha concentrato i propri sforzi su alcuni ambiti chiave, quali ad esempio:
Nel contesto delineato il focus principale della strategia per la transizione energetica di Saipem è articolato principalmente intorno a quattro mercati di riferimento:
Per poter cogliere al meglio le opportunità della transizione energetica è prioritario per Saipem adottare un approccio commerciale ed esecutivo duale: (i) confermare il ruolo di partner di riferimento per le Energy Company nello sviluppo di progetti complessi su vettori energetici verdi o di transizione (es., LNG, gas monetization, bioraffinerie, ecc.); (ii) sviluppare e commercializzare soluzioni standard e modulari ad alto contenuto digitale e tecnologico per rispondere ai trend di generazione distribuita dell'energia, nonché alle esigenze dei nuovi attori dell'ecosistema energetico.
Infine, una particolare attenzione è stata dedicata anche al mercato delle infrastrutture, in particolare su quelle ad alto contenuto tecnologico e sostenibili in collegamento con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Saipem vanta nel settore un'esperienza consolidata in diversi progetti significativi sia in Italia, sia all'estero e ha tutte le credenziali per puntare a cogliere interessanti opportunità di business nei prossimi anni.
La Tassonomia Europea per le attività sostenibili è un sistema di classificazione istituito dall'Unione Europea per identificare quali attività e investimenti sono sostenibili dal punto di vista ambientale.
Il Regolamento UE sulla Tassonomia è entrato in vigore nel luglio 2020 ed è il fulcro del piano d'azione europeo per la finanza sostenibile che coinvolge tutti i partecipanti dei mercati finanziari, ed è finalizzato a prevenire il greenwashing e a supportare gli investitori a compiere scelte più ecologiche al fine di riorientare i flussi di capitali (sia pubblici che privati) verso attività economiche sostenibili, contribuendo al Green Deal europeo.

La Tassonomia definisce un'attività economica ecosostenibile se: contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali (SC - Substantial Contribution); non arreca un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali (Do No Significant Harm - DNSH); è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia.
Con riferimento al Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 della Commissione del 4 giugno 20214 , Saipem ha identificato una serie di attività economiche ammissibili come parte del portfolio di attività svolte da Saipem (attuali e potenziali).
Nel corso del 2021 Saipem ha svolto una serie di progetti che sono classificabili come attività economiche ammissibili per la Tassonomia Europea, in quanto contribuiscono in maniera sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico.
Per i principali progetti è stata svolta anche l'analisi di allineamento con i criteri di vaglio tecnico per determinare quelle che contribuiscono in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici e non arrecano un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale.
La presente informativa relativa alla tassonomia è predisposta in linea con il Regolamento (UE) 2020/852 e i relativi atti delegati applicabili. Le tabelle sottostanti includono tutte le informazioni richieste dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 della Commissione del 6 luglio 2021 per le attività Saipem attualmente allineate o ammissibili alla Tassonomia.
Come previsto dal Regolamento, l'analisi di allineamento ai criteri di vaglio tecnico è effettuata esclusivamente per le attività ecosostenibili.
Oltre alle attività specificate nelle tabelle, al fine di fornire agli stakeholder societari un'informativa completa e allineata al modello di business della Società, in virtù dell'atto delegato complementare "Clima" presentato dalla Commissione Europea in data 2 febbraio 2022, si evidenzia che la percentuale dei ricavi associati ai progetti E&C del settore gas e potenzialmente ammissibili secondo la tassonomia è del 56%.
(4) Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 della Commissione che integra il Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio fissando i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale.

| SC | DNSH | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice | Fatturato assoluto | Quota del fatturato | dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
Acque e risorse marine |
Economia circolare | Inquinamento | ed ecosistemi Biodiversità |
Garanzie minime di salvaguardia |
(attività abilitate) Categoria |
| (k euro) | (%) | (%) | (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | A | ||
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA | |||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili | |||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) | |||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | 4.3 | 379.265 | 5,52 | 5,52 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | - |
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | 6.14 | 200.384 | 2,91 | 2,91 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | A |
| Fatturato delle attività ecosostenibili | |||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) (A.1) | 579.649 | 8,43 8,43 0,00 | |||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia, | |||||||||||||
| ma non ecosostenibili | |||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) | |||||||||||||
| Produzione di ammoniaca anidra | 3.15 | 43.362 | 0,63 | ||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||
| mediante tecnologia solare fotovoltaica | 4.1 | 5.336 | 0,08 | ||||||||||
| Fabbricazione di altre tecnologie | |||||||||||||
| a basse emissioni di carbonio | 3.6 | 4.455 | 0,06 | ||||||||||
| Costruzione, espansione e gestione di sistemi | |||||||||||||
| di raccolta, trattamento e fornitura di acqua | 5.1 | 1.892 | 0,03 | ||||||||||
| Produzione di idrogeno | 3.10 | 751 | 0,01 | ||||||||||
| Altre (**) | 1.243 | 0,02 | |||||||||||
| Fatturato delle attività ammissibili | |||||||||||||
| alla tassonomia, ma non ecosostenibili | |||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) (A.2) | 57.039 | 0,83 | |||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 636.689 | 9,26 | |||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
|||||||||||||
| Fatturato delle attività non ammissibili | |||||||||||||
| alla tassonomia (B) | 6.237.984 90,74 | ||||||||||||
| Totale (A+B) | 6.874.672 | 100 | |||||||||||
(*) Le altre colonne previste dal Regolamento non sono state incluse in quanto non applicabili.
(**) Altre attività ammissibili includono: 5.11. Trasporto di CO2; 4.13. Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi; 3.2. Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno; 4.4. Produzione di energia elettrica mediante tecnologie dell'energia oceanica; 5.12. Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2; 4.2. Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare a concentrazione; 3.3. Fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti.

| SC | DNSH | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice | CapEx assoluto | Quota del CapEx | dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
Acque e risorse marine |
Economia circolare | Inquinamento | ed ecosistemi Biodiversità |
Garanzie minime di salvaguardia |
| (k euro) | (%) | (%) | (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | ||
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA | ||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili | ||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) | ||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | ||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | 4.3 | 14.404 | 3,58 | 3,58 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S |
| CapEx delle attività ecosostenibili | ||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) (A.1) | 14.404 | 3,58 | 3,58 | 0,00 | ||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia, | ||||||||||||
| ma non ecosostenibili | ||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) | ||||||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato | 9.1 | 5.093 | 1,27 | |||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione | ||||||||||||
| di dispositivi per l'efficienza energetica | 7.3 | 76 | 0,02 | |||||||||
| CapEx delle attività ammissibili | ||||||||||||
| alla tassonomia, ma non ecosostenibili | ||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) (A.2) | 5.169 | 1,29 | ||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 19.573 | 4,87 | ||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI | ||||||||||||
| ALLA TASSONOMIA | ||||||||||||
| CapEx delle attività non ammissibil | ||||||||||||
| alla tassonomia (B) | 382.390 | 95,13 | ||||||||||
| Totale (A+B) | 401.963 | 100 |
(*) Le altre colonne previste dal Regolamento non sono state incluse in quanto non applicabili.

| SC | DNSH | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Codice Attività economiche |
OpEx assoluto | Quota del OpEx | dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
Acque e risorse marine |
Economia circolare | Inquinamento | ed ecosistemi Biodiversità |
Garanzie minime di salvaguardia |
(attività abilitate) Categoria |
| (k euro) | (%) | (%) | (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | A | |
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA | ||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili | ||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) | ||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | ||||||||||||
| a partire dall'energia eolica 4.3 |
86.684 12,44 12,44 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | - | ||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario 6.14 |
7.135 | 1,02 | 1,02 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | A |
| OpEx delle attività ecosostenibili | ||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) (A.1) | 93.819 13,46 13,46 | 0,00 | ||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia, | ||||||||||||
| ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) |
||||||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato 9.1 |
5.226 | 0,75 | ||||||||||
| Produzione di energia elettrica | ||||||||||||
| mediante tecnologie dell'energia oceanica 4.4 |
1.474 | 0,21 | ||||||||||
| Produzione di biogas e biocarburanti | ||||||||||||
| destinati ai trasporti e di bioliquidi 4.13 |
507 | 0,07 | ||||||||||
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili | ||||||||||||
| e a basse emissioni di carbonio 4.14 |
401 | 0,06 | ||||||||||
| Produzione di idrogeno 3.10 |
310 | 0,04 | ||||||||||
| Produzione di ammoniaca anidra 3.15 |
295 | 0,04 | ||||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione | ||||||||||||
| per la cattura diretta di CO2 nell'atmosfera 9.2 |
244 | 0,03 | ||||||||||
| Costruzione, espansione e gestione di sistemi | ||||||||||||
| di raccolta, trattamento e fornitura di acqua 5.1 |
234 | 0,03 | ||||||||||
| Produzione di energia elettrica | ||||||||||||
| mediante tecnologia solare a concentrazione 4.2 |
139 | 0,02 | ||||||||||
| Produzione di energia elettrica | ||||||||||||
| mediante tecnologia solare fotovoltaica 4.1 |
138 | 0,02 | ||||||||||
| Altre (**) | 141 | 0,02 | ||||||||||
| OpEx delle attività ammissibili | ||||||||||||
| alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività | ||||||||||||
| non allineate alla tassonomia) (A.2) | 9.109 | 1,31 | ||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 102.928 14,77 | |||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI | ||||||||||||
| ALLA TASSONOMIA | ||||||||||||
| OpEx delle attività non ammissibili alla tassonomia (B) |
593.894 85,23 | |||||||||||
| Totale (A+B) | 696.823 | 100 |
(*) Le altre colonne previste dal Regolamento non sono state incluse in quanto non applicabili.
(**) Altre attività ammissibili includono: 3.6. Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio; 5.11. Trasporto di CO2; 3.2. Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno.
I KPI del fatturato sono stati determinati come segue:
I KPI delle spese in conto capitale (CapEx) sono stati determinati come segue:
I KPI delle spese operative (OpEx) sono stati determinati come segue:
I KPI relativi alla tassonomia sono stati calcolati sulla base dei progetti o delle commesse rilevanti per ogni attività economica applicabile della tassonomia.
\ 104

Per la determinazione dei KPI di OpEx sono state considerate le categorie dei costi principali e più rilevanti come: ricerca e sviluppo, locazione a breve termine, manutenzione e riparazione degli attivi.
I costi per locazione a breve termine includono anche le componenti relative ai "Low Value" e "Pagamenti variabili" che hanno la stessa natura di costo.
I costi di manutenzione e riparazione degli attivi sono stati quantificati utilizzando l'approccio specifico per ciascuna Divisione Saipem al fine di consentire l'identificazione di tali costi nel modo più coerente ed efficace tenendo conto delle peculiarità di ciascuna attività svolta.
Tutti i KPI sopra riportati relativi alle attività economiche ammissibili e allineate alla tassonomia fanno riferimento all'atto delegato adottato ai sensi dell'art. 10, paragrafo 3, e sono relativi al contributo significativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Di seguito l'elenco delle principali attività economiche Saipem ammissibili secondo la tassonomia e allineate, con alcuni ulteriori dettagli sui progetti individuati e il risultato dell'analisi di allineamento.
| Allineamento ai criteri | ||
|---|---|---|
| Attività economiche ammissibili per la Tassonomia | Progetti Saipem | di vaglio tecnico |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | Progetti di parchi eolici offshore | Sì |
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | Progetti costruzione di infrastrutture | Sì |
| ferroviarie | ||
| Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare | Progetti di impianti fotovoltaici | Analisi in corso |
| fotovoltaica | ||
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni | Progetti di cattura carbonio e altre | Analisi in corso |
| di carbonio | tecnologie a basse emissioni di carbonio | |
| Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, | Progetti di costruzione condutture acqua | Analisi in corso |
| trattamento e fornitura di acqua | ||
| Trasporto di CO2 | Progetti per trasporto/condutture CO2 | Analisi in corso |
| Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato | Progetti di Ricerca e Sviluppo | Analisi in corso |
| Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti | Progetti su impianti biogas e bioenergia | Analisi in corso |
| e di bioliquidi |
Al fine di applicare il Regolamento 2020/852 sulla Tassonomia e calcolare i KPI relativi è stato eseguito il seguente processo di analisi in tre fasi:
1) lo screening completo di tutti i progetti e le attività aziendali per identificare quelli ammissibili;
2) per le principali attività ammissibili la verifica dei criteri di vaglio tecnico al fine di individuare le attività allineate, attraverso l'analisi dei documenti di progetto e dei dati di performance;
3) per quanto riguarda le garanzie minime di salvaguardia sociali, l'analisi di dettaglio è stata svolta attraverso un'autovalutazione.
Eventuali conteggi doppi sono stati evitati attraverso l'applicazione di un'attenta analisi e definizione del processo complessivo a livello aziendale per identificare e mappare tutte le attività correlate alla Tassonomia. Ciascun valore è associato a una sola attività economica correlata alla Tassonomia ed è riferito a un unico oggetto di costo/ricavo chiaramente individuato nel sistema contabile e considerato una sola volta nell'analisi.
Il numeratore del KPI di fatturato include esclusivamente i ricavi derivanti dai contratti con i clienti.
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) per categoria contabile.
| Categoria contabile | Quota percentuale |
|---|---|
| Incrementi a immobili, impianti e macchinari | 96% |
| Incrementi ad attivi immateriali, di cui: | 4% |
| - relativi ad aggregazioni aziendali | 4% |
| Incrementi ad attivi consistenti nel diritto di utilizzo capitalizzati | 0% |
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) rispetto la classificazione fornita dall'Atto Delegato del 6 luglio 2021.
| Tipologia | Quota percentuale |
|---|---|
| Relative ad attivi o processi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia | 74% |
| Parte di un piano volto a espandere le attività economiche allineate alla tassonomia (CapEx Plan) | 26% |
| Relative all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche allineate alla tassonomia | |
| e a singole misure che consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di carbonio | |
| o di conseguire riduzioni dei gas a effetto serra (Piano Net-Zero) | 0,37% |

Il piano CapEx di Saipem relativo alla tassonomia è parte del piano tecnologico che mira a espandere le attività economiche allineate alla tassonomia. Il piano, parte del Piano Strategico complessivo della Società, è approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem.
Il piano prevede attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla mitigazione del cambiamento climatico, relative alle seguenti attività economiche:
≥ produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica;
≥ ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato.
Le attività economiche interessate traguardano un intervallo di tempo di cinque anni.
Il CapEx totale relativo alla tassonomia nel 2021 è di circa 5,1 milioni di euro, mentre il valore per tutto il periodo di piano (2021-2024) è di 29,8 milioni di euro.
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese operative (OpEx).
| Principali spese operative | Quota percentuale |
|---|---|
| Locazioni a breve termine | 56% |
| Manutenzione e riparazione degli attivi | 28% |
| Spese di ricerca e sviluppo (parte del Piano Tecnologico) | 9% |
Nel 2021 sono stati stilati diversi accordi di partnership nell'ambito di uno sviluppo sostenibile del business della Società, soprattutto nel campo della decarbonizzazione energetica. Si dettagliano di seguito quelle particolarmente rilevanti:

Nel 2021 il permanere della pandemia e le dinamiche della domanda e della concorrenza hanno trasformato il contesto in cui Saipem opera. In risposta a tali cambiamenti la Società ha intrapreso un percorso rivolto al perseguimento di un modello organizzativo/operativo sempre più snello, flessibile ed efficiente con l'obiettivo di sviluppare un'offerta di business differenziata e innovativa nel settore delle energie tradizionali, delle infrastrutture sostenibili e della transizione energetica, operando anche come abilitatore tecnologico di strategie low carbon.
In tale contesto, nel luglio 2021, è stato avviato il "Progetto Saipem", il cui obiettivo è la trasformazione del modello operativo della Società con particolare attenzione all'efficienza per un rapido e sostenibile recupero della competitività nel complesso contesto di mercato. Il Progetto è articolato in due filoni:
Allo stesso tempo, sempre nel rispetto dei requisiti di compliance e dei principi di governance di Saipem, nonché in linea con l'attuale configurazione organizzativa societaria, sono stati realizzati alcuni interventi organizzativi per la gestione del transitorio e/o d'impulso all'evoluzione del modello organizzativo:

Per la realizzazione dei progetti operativi e nel normale corso della propria attività, il Gruppo Saipem si affida a numerosi fornitori di lavori, beni e servizi. Saipem si impegna a mantenere e migliorare la relazione con le imprese che lavorano con e per Saipem al fine di renderla duratura, mutuamente profittevole e affidabile per entrambe le parti.
La catena di fornitura di Saipem conta oltre 23.500 fornitori di primo livello, distribuiti in tutte le aree geografiche di operatività, con una prevalenza (32%) di fornitori appartenenti all'area europea. Le categorie merceologiche di lavori, beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività di Saipem, classificate con lo scopo di definire abbinamenti omogenei fornitore-prodotto, ammontano a 1.700, di cui quasi 1.000 classificate come categorie critiche, ritenute cioè essenziali allo sviluppo del core business della Società. Nel apparecchiature meccaniche (compressori centrifughi di processo), tubi per pipeline, opere civili, servizi relativi al personale.
La complessità ed eterogeneità della catena di fornitura della Società determinano la necessità di un sistema che garantisca un allineamento tra gli standard di Saipem e quelli adottati dai suoi fornitori, per prevenire e mitigare i rischi e avere una supply chain adeguata e resiliente alle esigenze dei progetti operativi in corso di realizzazione e alle possibili acquisizioni ed evoluzioni del contesto di mercato.
Saipem richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente. Maggiori approfondimenti sulla gestione della catena di fornitura per gli aspetti di sostenibilità del loro operato, con particolare attenzione al rispetto dei diritti umani e alle tematiche HSE, sono disponibili nella sezione "Una catena di fornitura sostenibile" del presente documento.
Il processo di approvvigionamento, volto a soddisfare i fabbisogni espressi dalle varie unità del Gruppo, ha l'obiettivo di massimizzare il valore complessivo per Saipem, garantendo la disponibilità e la qualità dei fornitori, la corretta gestione dei contratti, dei flussi logistici e delle attività post-ordine. Il processo si articola in cinque sotto-processi che comprendono, nell'ordine: la definizione della strategia di approccio al mercato da applicarsi alle diverse forniture e alla definizione dei piani degli approvvigionamenti di progetto e non di progetto mediante soluzioni di acquisto efficienti ed efficaci; le attività di elaborazione ed emissione dei contratti/ordini di fornitura, incluse le attività di relazione con i fornitori e infine le attività di post-ordine e gestione contratti. Il flusso della supply chain sin qui descritto si articola ulteriormente attraverso il sottoprocesso attinente al Vendor Management, che assicura la disponibilità di un parco fornitori quantitativamente e qualitativamente adeguato in relazione a beni, lavori e servizi necessari alle esigenze del Gruppo, nel rispetto degli standard economico-finanziari, etici, professionali-tecnici e HSE richiesti; infine, il sotto-processo del Reporting, controllo e gestione documentazione, che garantisce, attraverso la gestione della documentazione, la tracciabilità di tutte le fasi del processo Supply Chain, rendendo disponibili informazioni, indicatori di performance rilevanti e possibili azioni di miglioramento relativamente alle attività della catena di fornitura.

Secondo il principio di competitività aperta, Saipem garantisce pari opportunità commerciali a tutte le società potenzialmente fornitrici di lavori, beni e servizi per il proprio business, selezionando i propri fornitori e subappaltatori in ogni area del mondo. Il fornitore viene valutato in termini di affidabilità tecnica, finanziaria e capacità organizzativa, inclusa la sua conformità con i principi espressi nella Politica di Sostenibilità e nel Codice Etico di Saipem, nonché con i requisiti espressi nelle politiche e negli standard specifici HSE. I requisiti sono verificati già in fase di qualifica del fornitore per mezzo di un questionario, al quale si possono
aggiungere valutazioni più specifiche e visite presso i siti produttivi in caso di forniture ritenute critiche.

Ulteriori verifiche, sia tecniche che inerenti all'integrità etica del fornitore, sono anche effettuate antecedentemente alla stipula degli effettivi contratti di acquisto.
Il monitoraggio e il controllo delle prestazioni dei fornitori sono fasi fondamentali del processo relazionale con gli stessi, in quanto permettono una riduzione dei rischi associati alla fornitura e di dare degli input al fornitore volti al miglioramento dei propri processi e delle proprie prestazioni.

GRI 201-1 GRI 201-4 La conoscenza del contesto esterno, così come l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori, permette di creare valore sostenibile nel lungo periodo coniugando crescita economica e sociale.
Il modello di business Saipem attraverso le attività della Società, le relazioni che la stessa tiene con gli stakeholder presenti sui territori, le collaborazioni e le partnership che instaura, promuove uno sviluppo sostenibile pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Saipem è

membro attivo dal 2016, che ribadiscono l'importanza di una sempre maggiore integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Approfondimenti relativi al modello di business dell'organizzazione sono disponibili nella "Relazione sulla gestione" della Relazione finanziaria annuale, nello specifico ai capitoli "Engineering & Construction Offshore", "Engineering & Construction Onshore", "Drilling Offshore" e "Drilling Onshore".
Saipem produce valore economico attraverso le proprie attività e redistribuisce parte di tale valore contribuendo alla crescita economica del contesto sociale e ambientale in cui opera.
Nel 2021 Saipem ha generato valore economico per un importo pari a 6.426 milioni di euro, in diminuzione del 4% rispetto all'anno precedente. 8.893 milioni di euro sono stati distribuiti agli stakeholder sotto forma di pagamenti e altre forme di trasferimento. I principali percettori di questo valore sono stati la catena di fornitura, cui sono stati erogati 6.839 milioni di euro (77% del valore complessivamente distribuito contro il 68% del 2020) e i dipendenti, ai quali sono stati distribuiti 1.651 milioni di euro (1.625 milioni di euro nell'anno precedente), pari al 19% del totale. Rilevante anche la quota di valore erogata a fornitori di capitale (333 milioni di euro, pari al 4% del valore distribuito, contro i 691 milioni di euro del 2020).
La quota destinata alla pubblica amministrazione – sotto forma di imposte e tasse – è stata pari a 70 milioni di euro (1% del valore distribuito).
| (milioni di euro) | 2019 | 2020 | 2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore Economico Generato | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 9.099 | 7.342 | 6.875 | |||
| Altri ricavi e proventi | 19 | 66 | 5 | |||
| Proventi finanziari | 515 | 465 | 305 | |||
| Strumenti finanziari | (82) | 60 | (112) | |||
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (62) | (7) | (42) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | - | (1) | 2 | |||
| Proventi (oneri) da partecipazioni | (18) | 37 | 9 | |||
| Valore economico generato (lordo) | 9.471 | 7.962 | 7.042 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (690) | (1.273) | (616) | |||
| Valore economico generato (al netto di ammortamenti e svalutazioni) | 8.781 | 6.689 | 6.426 | |||
| Valore Economico Distribuito e Trattenuto | ||||||
| Valore economico distribuito | 8.683 | 7.806 | 8.893 | |||
| - di cui Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi) | 6.239 | 5.347 | 6.839 | |||
| - di cui Salari e benefit dei dipendenti (costo del lavoro) | 1.670 | 1.625 | 1.651 | |||
| - di cui alla Collettività (*) | 1 | 1,6 | 0,4 | |||
| - di cui a Fornitori di capitale (interessi sul debito) | 643 | 691 | 333 | |||
| - di cui Pubblica Amministrazione (imposte) | 130 | 143 | 70 | |||
| Valore economico trattenuto nel Gruppo | 97 | (1.117) | (2.467) |
(*) Si intendono le comunità locali nei Paesi di operatività, per progetti di sviluppo socio-economico, di preservazione ambientale, di carattere culturale, umanitario, scientifico e sportivo.
GRI 207-1 GRI 207-2 GRI 207-3 GRI 207-4
\ 110
L'informativa e i dati riportati nel presente paragrafo sono stati elaborati sulla base della rendicontazione Paese per Paese che la controllante capogruppo Saipem SpA ha presentato all'Agenzia delle Entrate per
GRI 201-1

l'esercizio 2020 come previsto dal Decreto 23 febbraio 2017 del Ministero delle Finanze sugli obblighi informativi relativi allo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.
La Tax Policy del Gruppo Saipem definisce le linee guida e i principi cardine cui l'operatività aziendale deve ispirarsi nella gestione della variabile fiscale, tema verso il quale la Società pone la massima attenzione, al fine di garantire la corretta e tempestiva liquidazione delle imposte dovute per legge, l'esecuzione degli adempimenti tributari e il contenimento del rischio fiscale.
| Ricavi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Parti Non Correlate |
Parti Correlate | Totale | Utili (Perdite) delle imposte sul reddito al lordo |
reddito pagate alla contabilità Imposte sul di cassa) (in base |
reddito maturate – anno corrente Imposte sul |
di dipendenti Numero (unità) |
| Intervalli di aliquote fiscali | |||||||
| Americhe | |||||||
| range 20%≤x≤25% totale (1) | 118,0 | 45,8 | 163,8 | 10,6 | 13,5 | 5,0 | 765 |
| range x≥25% totale (2) | 135,9 | 48,7 | 184,7 | (118,0) | 1,0 | 1,2 | 1.475 |
| Totale Americhe | 253,9 | 94,5 | 348,5 | (107,4) | 14,5 | 6,2 | 2.240 |
| (1) Include: USA, Bolivia, Ecuador, Guyana. (2) Include: Canada, Cile, Perù, Argentina, Messico, Colombia, Brasile, Venezuela. CSI |
|||||||
| range 20%≤x≤25% totale (1) | 360,3 | 8,4 | 368,7 | 28,9 | 21,7 | 29,5 | 1.583 |
| Totale CSI | 360,3 | 8,4 | 368,7 | 28,9 | 21,7 | 29,5 | 1.583 |
| (1) Include: Georgia, Kazakhstan, Russia, Azerbaijan. La maggior parte delle imposte di questo cluster sono costituite dall'imposta azera sui ricavi. Europa |
|||||||
| range x≤10% totale (1) | 54,3 | 124,2 | 178,4 | (755,5) | (3,6) | 2,3 | 550 |
| range 10%≤x≤15% totale (2) | 107,3 | 11,5 | 118,7 | 25,1 | 1,2 | 3,6 | 249 |
| range 15%≤x≤20% totale (3) | 427,8 | 109,4 | 537,2 | (453,1) | 1,1 | 0,1 | 1.020 |
| range 20%≤x≤25% totale (4) | 2.460,4 | 878,3 | 3.338,7 | (165,4) | 14,5 | 38,0 | 5.516 |
| range x≥25% totale (5) | 621,5 | 250,5 | 872,0 | (64,9) | 20,9 | 6,8 | 1.712 |
| Totale Europa | 3.671,3 | 1.373,7 | 5.045,0 | (1.413,8) | 34,1 | 50,8 | 9.047 |
| (3) Include: Croazia, Romania, Lussemburgo, UK, Polonia. (4) Include: Norvegia, Svizzera, Italia, Paesi Bassi, Austria. (5) Include: Francia. Estremo Oriente |
|||||||
| range 15%≤x≤20% totale (1) | 23,8 | 8,9 | 32,7 | 5,5 | 6,2 | 1,2 | 294 |
| range 20%≤x≤25% totale (2) | 357,1 | 188,8 | 545,8 | 16,3 | 17,5 | 17,1 | 4.734 |
| range x≥25% totale (3) | 2,8 | 15,9 | 18,7 | (8,2) | 0,0 | 0,0 | 12 |
| Totale Estremo Oriente (1) Include: Thailandia, Singapore. (2) Include: Indonesia, Malesia, India, Cina. La maggior parte delle imposte di questo cluster sono costituite dall'imposta indonesiana sui ricavi a cui sono assoggettate le attività di costruzione con aliquota fissa al 3% che, quindi, non dipende dal margine realizzato. (3) Include: Australia. Medio Oriente |
383,7 | 213,6 | 597,2 | 13,6 | 23,7 | 18,3 | 5.040 |
| range x≤10% totale (1) | 38,7 | 84,7 | 123,4 | (9,9) | 0,0 | 0,0 | 1.020 |
| range 10%≤x≤15% totale (2) | 546,7 | 0,0 | 546,7 | (44,0) | 0,5 | 0,5 | 1.655 |
| range 20%≤x≤25% totale (3) | 1.442,7 | 139,9 | 1.582,6 | 41,0 | 23,6 | 18,7 | 6.490 |
| range x≥25% totale (4) | 17,0 | 0,1 | 17,1 | (31,5) | 0,1 | 1,0 | 128 |
| Totale Medio Oriente (1) Include: Emirati Arabi Uniti. (2) Include: Oman, Kuwait, Qatar. Il reddito di questo cluster è stato completamente compensato dalle perdite fiscali degli anni precedenti. (3) Include: Arabia Saudita. (4) Include: Iraq. Indipendentemente dall'ordinaria imposta sui redditi, le attività in Iraq sono in definitiva tassate sulla base di un profitto presunto. |
2.045,0 | 224,8 | 2.269,8 | (44,3) | 24,3 | 20,2 | 9.293 |
| Nord Africa range 20%≤x≤25% totale (1) |
|||||||
| range x≥25% totale (2) | 166,4 | 65,1 | 231,5 | 33,0 | 0,4 | 0,5 | 563 |
| 0,2 | 0,0 | 0,2 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 1 | |
| Totale Nord Africa (1) Include: Egitto, Tunisia, Libia, Algeria. Il reddito di questo cluster è stato parzialmente esentato. (2) Include: Marocco. Le attività di perforazione in Marocco sono state tassate sulla base del profitto presunto. Africa sub-sahariana |
166,6 | 65,1 | 231,8 | 33,1 | 0,4 | 0,5 | 564 |
| range x≥25% totale (1) | 495,1 | 29,7 | 524,8 | (2,2) | 44,2 | 4,9 | 4.530 |
| Totale Africa sub-sahariana (1) Include: Senegal, Congo, Nigeria, Mozambico, Angola, Ghana. Le imposte di questo cluster sono costituite principalmente da ritenute alla fonte (Angola, Ghana) applicate sui ricavi e |
495,1 | 29,7 | 524,8 | (2,2) | 44,2 | 4,9 | 4.530 |
| quindi indipendenti dal margine effettivo realizzato delle attività svolte. Totale tutte le aree |
7.376,0 | 2.009,8 | 9.385,9 | (1.492,0) | 162,8 | 130,5 | 32.297 |

Il Gruppo ha definito, in conformità al Codice Etico e alla Sustainability Policy di Gruppo, una Tax Policy, pubblicata sul sito internet istituzionale dal 2017, improntata sui principi di onestà e integrità, di rispetto delle norme tributarie nazionali e internazionali, di trasparenza nei rapporti con l'Autorità Fiscale e di creazione di valore sostenibile nel tempo.
Per garantire la concreta attuazione di tali principi, il Gruppo:
Il Sistema di Gestione e Controllo del Rischio Fiscale, denominato Tax Control Framework (TCF), in linea con i principi e le linee guida contenuti nella Tax Policy di Gruppo, è stato inserito all'interno del più ampio Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendale, al fine di garantire una corretta e continua gestione della fiscalità.
Tale sistema prevede un modello di governance volto a garantire che la funzione fiscale sia coinvolta nella valutazione preliminare degli impatti fiscali delle operazioni strategiche e operative di business, già pianificate e da realizzare e che il Top Management sia informato in merito alle conseguenze fiscali delle suddette operazioni, assicurando che ogni decisione presa sia coerente con la Tax Policy di Gruppo.
A tal riguardo, nel corso del 2021, sono state concluse le attività di implementazione e adozione del TCF da parte di Saipem SpA, prevedendo, altresì, nel breve periodo, l'estensione del modello alle società del Gruppo maggiormente rilevanti.
L'implementazione del Tax Control Framework è avvenuta attraverso un processo strutturato consistente:
In tale contesto la funzione fiscale è stata rafforzata attraverso la nomina del Tax Risk Manager, dedicato all'esecuzione delle attività di monitoraggio sull'operatività e sul corretto funzionamento del Tax Control Framework.
Infine, Saipem SpA si riserva di valutare l'accesso al regime di Adempimento Collaborativo con l'Agenzia delle Entrate, allorquando potrà soddisfare le condizioni previste dalla normativa vigente.

Il coinvolgimento di tutti i soggetti legittimamente interessati alle attività di Saipem è un impegno perseguito costantemente come elemento fondante del proprio business sostenibile. Un dialogo costante e la partecipazione al raggiungimento di obiettivi condivisi con i propri stakeholder sono gli strumenti che consentono alla Società di generare valore condiviso. L'approccio che Saipem ha sviluppato nel corso del tempo è finalizzato ad assicurare relazioni aperte e trasparenti tra tutte le parti coinvolte e a promuovere interazioni positive e reciprocamente vantaggiose nella relazione con tutti i propri stakeholder, compresi quelli locali, nei territori in cui Saipem opera.
I principi e le responsabilità alla base del processo di coinvolgimento degli stakeholder di Saipem sono definiti dalla "Stakeholder Engagement" Management System Guideline, uno strumento normativo societario valido per l'intero Gruppo, atto a definire univocamente il modello di sostenibilità di Saipem, e l'interazione con i suoi stakeholder, così come sancito nei suoi elementi fondanti dalla Politica di Sostenibilità del Gruppo, disponibile sul sito internet societario.
Le istanze emerse nell'anno dal processo di coinvolgimento degli stakeholder consistono nelle 15 tematiche risultate materiali. Esse sono risultate essere: l'adattamento al cambiamento climatico e strategie di mitigazione, il consumo di energia ed efficienza energetica, la leadership e cultura della sicurezza, il contrasto alla corruzione, la gestione della catena di fornitura per ciò che concerne il rispetto della sicurezza, dei diritti umani e del lavoro, la trasformazione digitale e la cybersecurity, l'attrazione dei dipendenti, la gestione dei talenti e la retention, la diversità e l'inclusività, le partnership, l'engagement e la soddisfazione degli stakeholder, le energie rinnovabili, l'uso dei combustibili alternativi, il controllo e la riduzione delle emissioni GHG e delle emissioni atmosferiche (non GHG).
Per rispondere alle aspettative degli stakeholder su questi temi in termini di trasparenza e di definizione di impegni concreti, Saipem fornisce informativa di dettaglio nel presente documento e nei documenti di riferimento del reporting di sostenibilità, come dettagliato nella sezione "Disclosure 2021 per i nostri stakeholder" del Bilancio di Sostenibilità 2021.
Le informazioni non finanziarie sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario che guardano in modo più analitico la capacità di un'azienda di costruire strategie di business e piani sostenibili nel tempo, con obiettivi misurabili e azioni concrete, che comprovino la capacità dell'azienda di gestire i rischi e cogliere le opportunità di scenari e mercati mutevoli.
Saipem mette a disposizione dei propri investitori e analisti finanziari informazioni e dati di performance anche sui temi non finanziari, al fine di rispondere a questo crescente interesse. Inoltre, Saipem promuove il dialogo continuo con gli interlocutori del mondo finanziario, anche attraverso periodici roadshow e incontri specifici, garantendo sempre trasparenza e un equo accesso alle informazioni.
Durante il 2021 sono stati svolti 10 eventi con la comunità finanziaria, tra cui 6 roadshow, 2 conference internazionali con gli investitori, e si sono avuti circa 190 contatti con analisti e portfolio manager, oltre un analyst day nel mese di marzo e un capital market day nel mese di ottobre. Sui temi di sostenibilità nel corso dell'anno Saipem ha dialogato con 20 stakeholder finanziari interessati in maniera specifica ai temi ESG (Environment, Social, Governance). Saipem è inclusa nel Dow Jones Sustainability Index World e Europe, come best performer del proprio settore di riferimento "Energy Equipment & Services".
Dialogo continuo con la comunità finanziaria.
Impegno a garantire la massima trasparenza e un accesso equo alle informazioni confidenziali.
Pubblicazione periodica delle informazioni mediante comunicati stampa e presentazioni.
Incontri periodici con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari.
Gli azionisti individuali possono interfacciarsi direttamente con la Segreteria Societaria.
Impegno nello sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con gli assicuratori e banche. Il processo di trasferimento del rischio consente di individuare la capacità assicurativa per coprire adeguatamente il profilo di rischio della Società e le esposizioni.
Comunicazione delle iniziative di sicurezza e loss prevention e dei loro risultati al fine di assicurarsi termini e condizioni competitivi.

I clienti rappresentano per Saipem uno stakeholder fondamentale, e garantire la loro soddisfazione è importante, sia in termini di redditività dei progetti, che di efficacia, efficienza e sostenibilità dei processi adottati nella loro esecuzione. Sistemi di monitoraggio e analisi della soddisfazione dei clienti sono implementati da parte di ciascuna divisione, al fine di migliorare la gestione operativa e le prestazioni di Saipem nel soddisfare le esigenze dei clienti e mantenere relazioni più strette con loro.
Una valutazione diretta viene regolarmente effettuata con il coinvolgimento dei clienti, attraverso incontri specifici e/o la raccolta di informazioni tramite questionari di soddisfazione. Inoltre, viene effettuata anche una valutazione indiretta senza il coinvolgimento esplicito del cliente, tramite il regolare monitoraggio e l'analisi di specifici indicatori che possono essere indici di soddisfazione. Tutti i risultati derivanti dal sistema di customer satisfaction sono regolarmente sottoposti al riesame della Direzione Aziendale al fine di identificare le aree critiche ed eventuali misure preventive o di miglioramento. Nel 2021, 62 progetti operativi sono stati coinvolti nella valutazione diretta, con un tasso di risposta dell'81%. Il 98% degli intervistati ha manifestato soddisfazione per l'operato di Saipem (ovvero: ha assegnato un punteggio globale uguale o superiore a 7 in una scala da 0 a 10; nel 2020 il punteggio è stato del 97%), mentre il 72% degli intervistati (contro il 58% nel 2020) ha dichiarato di essere totalmente soddisfatto delle attività dell'azienda (ovvero ha assegnato un punteggio globale di 9 o più in una scala da 0 a 10).
Nel corso del 2021 il sistema di Customer Relationship Management, che centralizza in una piattaforma digitale collaborativa flussi di lavoro, dati e insight rispetto a iniziative commerciali, clienti e mercati e che vede attivi oltre 400 colleghi, è stato ulteriormente sviluppato per abilitare sinergie tra le Divisioni e le funzioni Corporate coinvolte nella risposta alle aspettative dei clienti. Sono state nello specifico implementate le funzionalità di gestione del processo di Client Accreditation e il riconoscimento delle opportunità progettuali oggetto della Tassonomia secondo la normativa europea.
È stato inoltre eseguito, attraverso interviste telefoniche qualitative condotte da una società terza leader mondiale nel campo della gestione della reputazione, l'assessment del profilo reputazionale societario nella percezione di 22 decision-maker all'interno dell'organizzazione dei clienti, con risultanze restituite in forma anonima e aggregata per garantire la riservatezza della valutazione degli intervistati. L'esercizio verrà ripetuto anche nel 2022.

Reporting costante e frequenti incontri su progetti operativi.
Inclusione di aspetti relativi alla sostenibilità del business negli incontri organizzati con i clienti e i potenziali clienti.
Confronto con clienti per raccogliere esigenze e aspettative in un'ottica di "solution provider" e guardando alla transizione energetica, anche attraverso la definizione di partnership e collaborazioni.
Coinvolgimento in iniziative HSE, come campagne di sensibilizzazione ambientale o programmi LiHS (Leadership in Health and Safety).

Impegno ad assumere e trattenere le persone di talento, promuovendo il loro sviluppo, la loro motivazione e le loro competenze.
Impegno a garantire ambienti di lavoro sicuri e sani e relazioni stabili con i sindacati allo scopo di instaurare un dialogo aperto e collaborativo.
Impegno a garantire equità di trattamento e inclusività.
≥ Iniziative di engagement dei dipendenti come i 15 workshop Deep In Saipem (circa 5.000 partecipanti), volti a migliorare la conoscenza dei progetti operativi, diffondere l'uso di best practice, diffondere la cultura su temi di innovazione.
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Saipem non necessita di instaurare relazioni istituzionali finalizzate alla promozione dei propri interessi. Ciononostante promuove il dialogo con le istituzioni, i governi, le autorità locali e con le espressioni organizzate della società civile in tutti i Paesi in cui opera. Relazioni istituzionali e ufficiali con le autorità, nonché collaborazione con enti pubblici per l'implementazione di iniziative volte alla creazione di valore locale.
Contributo al progresso delle comunità locali, allo sviluppo sociale, economico e culturale e al miglioramento delle condizioni di vita. Ogni società operativa o progetto adotta un approccio mirato che tiene conto del ruolo della Società e del contesto specifico.
Dialogo aperto e trasparente con le comunità che vivono nei territori in cui la Società opera.
Coinvolgimento attivo delle comunità locali nell'implementazione dei progetti di sviluppo locale.
Supporto proattivo nelle situazioni di crisi e di emergenza.

≥ 6 rappresentanti delle università e istituzioni e associazioni locali coinvolti nell'analisi di materialità di Saipem.

Regolare pubblicazione di informazioni, obiettivi e risultati attraverso i canali istituzionali di Saipem. Identificazione di organizzazioni di provata esperienza e integrità con le quali stabilire relazioni di breve e medio termine per facilitare l'implementazione di progetti specifici finalizzati alla creazione di valore e allo sviluppo locale.
≥ Iniziative per le comunità sviluppate attraverso partnership e cooperazione con organizzazioni non governative (es., FACE e AGEFIPH in Francia, Legambiente in Italia, Environmental Friends Society in Arabia Saudita).

Impegno a sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con i fornitori. Il processo di gestione dei fornitori rende possibile la valutazione della loro affidabilità dal punto di vista tecnico, finanziario, organizzativo ed etico.
Impegno proattivo nelle iniziative HSE, come le campagne di sensibilizzazione ambientale o i programmi per la sicurezza.

Investire nell'educazione e nella formazione attraverso investimenti nel sistema e nei programmi per l'educazione nelle realtà in cui l'azienda opera.
Impegno nell'offrire ai giovani talenti opportunità di inserimento in azienda e crescita personale e professionale attraverso iniziative di empowerment e tutoring.
Impegno nel costruire una collaborazione concreta e duratura con le scuole e università, favorendo l'integrazione delle conoscenze con l'esperienza del lavoro.
Aiutare i giovani nell'orientamento professionale e facilitare la diffusione della cultura di impresa.
Saipem è da sempre impegnata in un costruttivo dialogo con le istituzioni e con le associazioni di categoria nei Paesi in cui è presente. L'attività di rappresentanza degli interessi è posta in essere dall'Azienda con la volontà di creare un clima di fattiva collaborazione in una logica di confronto costruttivo e di beneficio per tutte le parti coinvolte spesso su tematiche rilevanti di interesse generale, diretto e/o indiretto.
L'azienda gestisce i rapporti con gli stakeholder – locali, nazionali e internazionali – in linea con quanto previsto dal proprio Codice Etico e dalle Politiche e Linee Guida di Business Integrity, che prescrivono l'adozione di comportamenti caratterizzati da correttezza, trasparenza e tracciabilità. Tali rapporti sono riservati esclusivamente alle funzioni e posizioni competenti identificate all'interno della Società, nel rispetto dei programmi approvati e dei documenti normativi interni.

Saipem non eroga contributi diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati, organizzazioni politiche e sindacali, a loro rappresentanti e/o candidati, a meno che ciò non sia previsto obbligatoriamente dalla legge locale estera applicabile.
La Direzione Corporate responsabile delle Relazioni Istituzionali è delegata al dialogo istituzionale, garantendo unitarietà e coerenza delle strategie relazionali e della comunicazione verso i soggetti esterni.
In virtù della forte propensione internazionale del Gruppo, che è presente in 73 Paesi, Saipem collabora e mantiene strette relazioni con la rete diplomatica italiana, assicurando un dialogo costante con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con le ambasciate in Italia dei Paesi in cui è presente. Nei Paesi che la ospitano, Saipem garantisce un dialogo e un'interazione costante con le istituzioni centrali e locali, fondamentali per garantire una relazione basata su criteri di trasparenza e correttezza, fondata su una strategia di creazione di valore condiviso e duraturo. In tale costruttivo contesto istituzionale Saipem supporta iniziative locali destinate alle comunità, principalmente finalizzate a promuovere l'educazione, la salute e la cultura. A tale scopo rigorosi processi di due diligence sono applicati al fine di verificare i beneficiari effettivi delle iniziative poste in essere.
Saipem è convinta che sia fondamentale per la propria crescita sostenibile trovare un adeguato bilanciamento tra esigenze di mercato e del territorio, coniugando la propria missione industriale con quella sociale collaborando con i vari livelli istituzionali; infatti, il dialogo istituzionale e l'impegno reciproco di tutti i soggetti, pubblici e privati, operanti nelle diverse realtà territoriali, sono i pilastri su cui si può fondare il benessere delle comunità locali.
In quest'ottica Saipem ritiene importante far conoscere la propria realtà operativa e le proprie eccellenze industriali alle istituzioni. Tra le diverse iniziative in questo solco, nell'agosto 2021, Saipem ha ospitato presso la propria base tecnologica di Trieste una delegazione composta da istituzioni locali e nazionali che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Ministro dello Sviluppo Economico e del Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. La visita ha avuto lo scopo di illustrare le attività del polo della robotica marina che Saipem ha creato tra Trieste e Marghera, cogliendo l'opportunità di effettuare delle dimostrazioni sul funzionamento dei droni sottomarini di ultima generazione sviluppati dalla Società.
Saipem ha inoltre supportato e partecipato attivamente all'organizzazione della visita delle istituzioni nazionali e locali presso il cantiere della tratta Alta Velocità/Alta Capacità Brescia-Verona che sta realizzando per il cliente RFI nell'ambito della partecipazione di maggioranza al consorzio CEPAV Due.
Oltre al diretto coinvolgimento in eventi specifici, nel corso del 2021, Saipem ha collaborato con altri stakeholder istituzionali nazionali, tra cui il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero dello Sviluppo Economico, partecipando a tavoli di lavoro e confronti tecnici e settoriali.
Per quanto riguarda il progetto AGNES, un distretto marino integrato nell'ambito delle energie rinnovabili al largo delle coste di Ravenna, Saipem, in collaborazione con Qint'X, mantiene un'interlocuzione costante con tutte le istituzioni interessate e, in particolare, con il Comune di Ravenna, la Regione Emilia-Romagna e gli enti locali. Tale progetto è destinatario – a seguito dell'approvazione di emendamenti parlamentari bipartisan che ne hanno riconosciuto il valore, così come il Governo che ha dato parere favorevole – di uno specifico finanziamento a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, nell'ambito del disegno di legge di conversione del D.L. n. 59/2021.
Saipem è presente in numerose associazioni di categoria e datoriali, il cui ruolo è, tra gli altri, la rappresentanza dei propri associati nei confronti degli interlocutori istituzionali su aspetti inerenti al business. Le attività associative forniscono all'azienda servizi informativi e di analisi dell'evoluzione del contesto legislativo, normativo e regolamentare del Paese o del settore di riferimento, nonché garantiscono opportunità di promozione commerciale e di confronto con altre società. Saipem è tra i fondatori dell'Associazione Nazionale Impiantistica Italiana (ANIMP) ed esprime per 4 anni, dal 2018, il Presidente. Attraverso le sezioni ANIMP e i gruppi di lavoro collabora allo sviluppo di metodologie e "best practice" per il settore impiantistico dedicando proprie risorse qualificate nella formazione e nella certificazione del Project Management. Attraverso la promozione e la partecipazione attiva nei gruppi di lavoro per la sostenibilità e l'economia circolare sono state definite le linee guida libere e indipendenti per l'assessment ESG della supply chain. Con la presidenza di ANIMP, Saipem rappresenta i general contractor nel Consiglio Generale di ANIE. Saipem è inoltre membro di Assorisorse, Confindustria Energia, Confitarma, di Confindustria Assafrica e Mediterraneo, oltre a contribuire al dialogo industriale ed economico con stakeholder internazionali attraverso la membership in ISPI e in Associazione Italia ASEAN.
Saipem in aggiunta è membro del World Energy Council (WEC) Italia, presso il quale è rappresentata inoltre dalla Vice-Presidente, e di diverse associazioni e network attivi sul tema della transizione energetica, come il Global Carbon Capture & Storage Institute (GCCSI), e le associazioni CO2 Value Europe, IHS e Hydrogen Europe e la pubblica iniziativa europea Clean Hydrogen Alliance.


In quanto attore chiave nel settore energetico, Saipem è membro attivo di specifiche associazioni di categoria nei Paesi in cui la sua presenza è ben strutturata, partecipando a eventi e discussioni che riguardano anche questioni ambientali e climatiche.
Saipem è membro di EVOLEN (Associazione francese di aziende e professionisti del settore energetico), che ha l'obiettivo di divulgare conoscenze tecniche e scientifiche tra i suoi membri e anticipare i cambiamenti nel business favorendo collaborazione e visione di lungo periodo e sostenendo l'innovazione e le partnership.
Ciò consente a Saipem di essere coinvolto in una rete dinamica, promuovere la sua eccellenza tecnologica e condividere informazioni ed esperienze su vari argomenti, compresi gli aspetti di sostenibilità, come l'efficienza energetica e le questioni relative al clima.
Di recente Saipem è diventata membro di Renewable UK, la principale associazione commerciale di energia rinnovabile del Regno Unito, specializzata in energia eolica sia onshore che offshore ed energia delle onde e delle maree.
Inoltre, Saipem partecipa al Norwegian Solar Energy Cluster che ha l'obiettivo di favorire la cooperazione e supportare lo sviluppo delle competenze nel settore dell'energia solare.
Saipem partecipa anche al progetto DeRisk-CO organizzato in Italia dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), un progetto di ricerca e divulgazione scientifica finalizzato a diffondere la consapevolezza dei rischi e delle opportunità associate ai cambiamenti climatici con l'obiettivo di studiare strumenti per l'analisi degli scenari e promuovere la comunicazione delle aziende italiane su questo tema strategico. Grazie alla sua rete internazionale FEEM integra le proprie attività di ricerca e di divulgazione con quelle delle migliori istituzioni accademiche e think-tank presenti in tutto il mondo. Nell'ambito di tale collaborazione Saipem ha supportato in particolare l'organizzazione di un seminario incentrato sull'analisi delle raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board, con particolare riferimento all'identificazione di rischi e opportunità e all'analisi degli scenari di alcuni eventi sulla disclosure climatica, le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD) e la revisione delle "Non-Binding Guidelines on Non-Financial Reporting" europee, ma anche sull'implementazione di Science-Based Targets, e la quantificazione finanziaria dei rischi climate-related.
In tale contesto, dal 2020, Saipem ha acquisito lo status di Supporter della Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD) adottando le relative raccomandazioni.
Dialogo continuo e trasparente con le istituzioni nazionali, locali e internazionali per instaurare una collaborazione fattiva al fine di creare valore condiviso anche a vantaggio delle comunità nelle quali l'azienda opera.
Partecipazione attiva nelle associazioni nazionali e internazionali cui l'azienda aderisce convinta nel valore aggiunto della rappresentanza congiunta degli interessi di settore e delle opportunità che scaturiscono dal confronto associativo in termini di proposte e soluzioni per l'ambito di competenza, così come nell'ambito della sostenibilità.

Saipem adotta un sistema di Corporate Governance che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, allo Statuto, al Codice Etico, alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana – entrato in vigore il 1° gennaio 2021 – e alle best practice in materia.
Il sistema di Corporate Governance di Saipem è fondato sul ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione, sulla trasparenza e sull'efficacia del sistema di controllo interno.
Da segnalare la responsabilità del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e del Comitato Controllo e Rischi per ciò che attiene all'esame dell'"informativa di carattere non finanziario" prevista dal decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254.
In particolare il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance ha il compito di: "verificare l'impostazione generale della dichiarazione non finanziaria e l'articolazione dei relativi contenuti, nonché completezza e trasparenza dell'informativa fornita con la medesima dichiarazione, riportando l'esito delle proprie valutazioni, tramite la propria Presidente, al Comitato Controllo e Rischi chiamato a valutare l'idoneità dell'informazione periodica non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite".
Di conseguenza, il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di valutare "l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite, coordinandosi, per l'informazione periodica non finanziaria, con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance".
Per una descrizione più dettagliata della governance degli aspetti prescritti dal D.Lgs. n. 254/2016 si fa riferimento alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" e alle sezioni inerenti il Consiglio di Amministrazione, i comitati interni al Consiglio di Amministrazione e la gestione dei rischi. Tale documento è presente nella sezione "Governance" del sito internet societario.
GRI 102-18 GRI 405-1
Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2021 per tre esercizi e scade alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. La nomina degli amministratori avviene, a norma dell'art. 19 dello Statuto, mediante voto di lista al fine di consentire la presenza di rappresentanti designati dalle minoranze azionarie e per garantire l'equilibrio tra i generi. La maggioranza degli amministratori hanno più di 50 anni. Il curriculum con le caratteristiche personali e professionali degli amministratori è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance".
Tra le responsabilità del Consiglio di Amministrazione si evidenzia quella di definire, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO, le linee strategiche e gli obiettivi della Società e del Gruppo incluse le politiche per la sostenibilità.
Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021 ha nel proprio bagaglio competenze relative alle valutazioni e decisioni collegate alle questioni di sostenibilità, anche intese come environmental, social & governance, connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.
Il nuovo Board, composto per l'89% da membri con più di 50 anni e per l'11% da membri aventi un'età compresa tra i 30 e i 50 anni, è inoltre adeguatamente dotato di competenze in tema di Codice Etico, normative e best practice nazionali e internazionali in materia.


In merito alla formazione e informazione ai membri del nuovo Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021, la Società ha predisposto e dato esecuzione a un programma di "Board Induction", al fine di consentire ai consiglieri di approfondire progressivamente la conoscenza della Società sia sotto il profilo industriale-operativo-commerciale che sotto il profilo finanziario e della governance compliance. Il programma, che ha coinvolto anche il Collegio Sindacale, si è articolato nei seguenti moduli: ≥ 30 aprile 2021: approfondimento delle tematiche HSE ed emergenza COVID-19;
Nel corso dell'esercizio 2021, in ragione delle disposizioni normative emanate allo scopo di contenere il diffondersi della pandemia da COVID-19, non è stato possibile svolgere le consuete sessioni di induction off site.
Ulteriori informazioni sulla composizione, nomina, responsabilità, attività e formazione del Consiglio di Amministrazione sono disponibili nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021".
Per un più efficace svolgimento dei propri compiti, il Consiglio ha nominato al proprio interno il Comitato Remunerazione e Nomine (composto esclusivamente da amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti); il Comitato Controllo e Rischi (composto esclusivamente da amministratori non esecutivi, tutti indipendenti) e il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance composto da quattro amministratori non esecutivi, dei quali due indipendenti, e presieduto dalla Presidente di Saipem. Il Comitato ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e decisioni relative alle questioni di sostenibilità, anche intese come environmental, social & governance, connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder, alla responsabilità sociale d'impresa, all'esame degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo. Il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale si fanno portavoce delle tematiche di sostenibilità all'interno del Consiglio di Amministrazione, che ha discusso tra gli altri e in corso d'anno temi rilevanti al riguardo quali ad esempio la disclosure sull'approccio di Saipem al tema "Climate Change", le sue implicazioni sulle strategie di business e le iniziative intraprese dalla Società sul tema, oltre all'analisi della situazione legata al posizionamento della Società rispetto ai diversi rating e indici di sostenibilità.
Saipem ha istituito dal 2007 un Comitato manageriale di Sostenibilità, organismo composto dal top management e presieduto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Il Comitato manageriale di Sostenibilità ha il compito di elaborare le indicazioni di politiche e strategie in materia di sostenibilità per il successivo esame del Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance e ha, inoltre, il compito di fornire indicazioni e direttive per il processo di pianificazione e di reporting di sostenibilità.
Data la trasversalità del tema, gli obiettivi di sostenibilità sono definiti, con l'indicazione di diffonderli all'interno della Società, in coerenza con i diversi contesti operativi e con le richieste emergenti dalla consultazione degli stakeholder e da altre evidenze di contesto. Il Consiglio di Amministrazione approva il piano di performance manageriale, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, attraverso il quale sono assegnati all'Amministratore Delegato e Direttore Generale gli obiettivi dell'azienda. Il piano è redatto sulla base del piano strategico aziendale e, per la parte di obiettivi afferenti a tematiche ESG, tenendo conto degli ambiti risultati a maggiore priorità da parte degli stakeholder societari. Gli obiettivi sono poi riportati con un processo a cascata sul management dell'organizzazione e sono declinati nel piano degli incentivi variabili di breve termine. In merito al Piano 2021, descritto in dettaglio nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022", in continuità con l'anno precedente, viene confermata una crescente attenzione verso gli obiettivi afferenti a tematiche ESG. Nella fattispecie, la riduzione delle emissioni di gas serra, le performance di sicurezza, la diversità di genere e l'innovazione sono alcune delle tematiche su cui si concentrano gli obiettivi del 2021 del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale in primis.
Il coinvolgimento attivo e regolare con gli stakeholder nella determinazione delle priorità (mediante, ad esempio, l'analisi di materialità) e la predisposizione di un sistema di monitoraggio avanzato per monitorare e rendicontare le performance ESG aziendali confermano, inoltre, come i fattori ESG/Sostenibilità costituiscano un impegno che la Società adotta verso gli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso di lungo termine. Predominante, nella posizione della Società di porsi alla guida della transizione energetica, si colloca l'obiettivo di ridurre le emissioni di GHG Scope 1 & 2 del 50% nel 2035 (valore di riferimento calcolato rispetto al 2018), e Scope 2 Net-Zero entro il 2025.


Nell'adunanza del 22 marzo 2004 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato l'adozione di un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati dal D.Lgs. n. 231/2001.
Successivamente, attraverso specifici progetti, sono stati approvati gli aggiornamenti del Modello 231 al fine di recepire le innovazioni normative e i mutamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA.
Da ultimo, a dicembre 2021 il Modello 231 è stato aggiornato con riferimento a:
All'esito di tale attività di aggiornamento l'Amministratore Delegato di Saipem SpA in data 23 dicembre 2021 ha approvato il "Modello 231 (include il Codice Etico)" di Saipem SpA.
A seguito dei tempestivi e numerosi aggiornamenti effettuati nel corso degli anni, oggi il Modello 231 di Saipem SpA è stato aggiornato tra l'altro anche in relazione alle seguenti normative:
≥ il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24, è intervenuto nell'ambito della repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime apportando modifiche all'art. 600 c.p. (riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù) e all'art. 601 c.p. (tratta di persone);


Inoltre, il 14 gennaio 2022 il Modello 231 è stato aggiornato al fine di recepire la delibera del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA per la nomina del nuovo Organismo di Vigilanza di Saipem SpA.

CONSUMO DI ENERGIA ED EFFICIENZA ENERGETICA ENERGIE RINNOVABILI CONTROLLO E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI GHG ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO E STRATEGIE DI MITIGAZIONE CONTROLLO E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATMOSFERICHE (NON GHG)
Saipem Net-Zero:
≥ Riduzione del 50% delle emissioni di Scope 1 e 2 entro il 2035 (sulla base delle emissioni di GHG del 2018). ≥ Carbon Neutrality per le emissioni di Scope 2 entro il 2025.
Ottimizzazione dei consumi energetici, utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e aumento dell'efficienza operativa.
Raggiungimento obiettivi piani strategici 2020-2024 per il 2021 (specifici per ogni Divisione) in termini di saving su emissioni (36.500 t di CO2 eq): emissioni in atmosfera evitate: 36.976 t di CO2 eq; 426,9 t di NOX; 16,9 t di SO2; 121,2 t di CO; 24,2 t di NMVOC e 13,6 t di PM10.
Definizione della Strategia per la carbon neutrality (Net-Zero) per le Divisioni e il Gruppo: manifesto e linee strategiche definite e approvate.
Definizione del Piano di attuazione per la carbon neutrality (Net-Zero) per le Divisioni e il Gruppo: piani di attuazione definiti e approvati.
Validazione di terza parte della documentazione prodotta (Strategie e Piani di attuazione) per la carbon neutrality (Net-Zero): ottenuta.
Assessment di tutti gli asset collegati alla rete elettrica per esplorare la possibilità di ottenere il 100% di elettricità certificata da fonti rinnovabili: tutti i siti allacciati all'energia elettrica (54 in totale) sono stati analizzati per valutare la possibilità di ottenere il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili. 38 siti non hanno la disponibilità di accedere a fonti rinnovabili nell'immediato. 11 siti sono già alimentati con energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili (20% del totale) per un totale di 10.874 MWh di elettricità.
Definizione di un set di KPI asset specifico (vessel, rig, Temporary Construction Facility (TFC), yard e uffici) per la valutazione delle iniziative di riduzione dei GHG e implementazione della reportistica associata: sono stati sviluppati diversi KPI per singoli asset e operazioni per misurare l'intensità dei GHG (ad es. tonnellate di GHG/giorni operativi Rig).
USO DI COMBUSTIBILI ALTERNATIVI
≥ Valutare e adottare carburanti sostenibili ottenuti da materie prime rinnovabili e alternative in sostituzione di combustibili derivati dal petrolio.
Valutazione della possibilità di impiego di SAF (Sustainable Aviation Fuel) per una quota dei voli acquistati entro la fine del 2021: contatti con le compagnie aeree per valutare il possibile utilizzo di SAF e analisi della relativa riduzione delle emissioni di GHG Scope 3 e relativi costi. Progettazione di un progetto pilota con una compagnia aerea identificata.
Utilizzo di SAF (Sustainable Aviation Fuel) per un progetto pilota con una compagnia aerea identificata.

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO LEADERSHIP E CULTURA DELLA SICUREZZA
L'indicatore HLFR (High Level Frequency Rate), volto a misurare tutti gli incidenti (near miss) con potenzialità elevata di danno alle persone, è stato introdotto e calcolato a 0,76, al di sotto del valore obiettivo di 1,07.
Conferma del monitoraggio dell'indice di frequenza infortuni (TRIFR) e dell'indice HLFR (High Level Frequency Rate) al fine di meglio comprendere le aree maggiormente critiche e implementare programmi idonei a limitare le cause scatenanti: Saipem monitora costantemente gli indicatori di performance al fine di individuare tempestivamente eventuali criticità, le loro cause sottostanti e intervenire con azioni correttive. A titolo di esempio, nel periodo da maggio ad agosto 2021, il trend del TRIFR è aumentato da 0,32 a 0,37. La funzione HSE ha immediatamente avviato un'analisi dettagliata individuando le cause e attuando azioni preventive. Negli ultimi mesi le performance sono tornate a 0,36, in linea con il primo trimestre dell'anno.
Favorire, oltre alle già collaudate misure di contenimento della pandemia, la vaccinazione Sars-CoV-2 COVID-19 nella popolazione aziendale attraverso campagne e informazioni: dall'inizio della pandemia sono stati emessi in totale 224 bollettini epidemiologici dal dipartimento Health; è stato mantenuto un aggiornamento continuo della valutazione del Rischio Salute, delle procedure interne di Gestione COVID-19 e implementazione delle misure preventive più idonee. 9 comunicazioni emesse dalla Task Force Sanità e Medicina su tematiche attuali ed emergenti legate alla prevenzione delle malattie.
Monitoraggio della copertura vaccinale al COVID-19 nella popolazione Saipem a fine 2021: 18.630 dipendenti completamente vaccinati; 3.280 dipendenti con la prima dose.
DIRITTI UMANI E DEL LAVORO LUNGO LA CATENA DI FORNITURA SICUREZZA LUNGO LA CATENA DI FORNITURA
Continuare a sostenere il miglioramento della catena di fornitura in termini di standard HSE e diritti umani e del lavoro, anche attraverso partnership con associazioni di business e istituzioni locali nelle aree in cui l'azienda opera:

≥ formazione via e-learning indirizzata a 2 agenzie di lavoro in Malesia e Indonesia.
Identificare ulteriori aree/beni in cui implementare un approccio di green procurement.
Nell'ambito del programma Net-Zero è stata definita una Green Procurement Roadmap; per raggiungere i suoi obiettivi è stato creato un Green Procurement Stream che include 30 funzioni in tutta l'azienda da Supply Chain, HSE, Digital, Sustainability e altri.
CONTRASTO ALLA CORRUZIONE
≥ Operare in conformità con le migliori pratiche di etica del business.
Mantenimento dell'adeguatezza del Modello 231 e delle relative procedure: il Modello 231 di Saipem è stato aggiornato in data 23 dicembre 2021 al fine di recepire gli aggiornamenti normativi e organizzativi intervenuti nel corso del 2021, in data 14 gennaio 2022 si è reso necessario un ulteriore aggiornamento in relazione alla nuova composizione dell'Organismo di Vigilanza.
Copertura del 100% dei Paesi previsti dal Piano di formazione in ambito Anti-Corruzione e Compliance 231: 100% dei Paesi individuati per attività di formazione in ambito Anti-Corruzione e Compliance 231.
Continuare a mantenere un adeguato sistema di controllo interno e di risk management. Il sistema di controllo interno e di risk management è integrato negli assetti organizzativi e di governo societario a livello di Gruppo.
≥ Copertura del 100% dei Paesi previsti dal Piano di formazione in ambito Anti-Corruzione e Compliance 231.
ATTRAZIONE DEI DIPENDENTI, GESTIONE DEI TALENTI E RETENTION
≥ Mantenere le competenze dei dipendenti in linea con le esigenze di business e rafforzare l'immagine dell'azienda per trattenere e attirare persone di talento.
Continuare ad attrarre talenti con un focus specifico sulle donne e i giovani: Employer Branding e attività di attrazione dedicate ai giovani talenti con interventi per i Role Model interni.
≥ Continuare a promuovere una cultura inclusiva attraverso iniziative specifiche per valorizzare le capacità e le competenze dei dipendenti e attrarre candidati con competenze diversificate.
DIVERSITY E INCLUSIVITÀ
≥ Promuovere la creazione di una cultura aziendale inclusiva.
Avviamento di un programma di Mentoring con lo scopo di favorire il processo di Diversità e Inclusione: è stato realizzato un programma di mentoring dedicato all'empowerment femminile,
Sono state realizzate attività di Employer Branding per promuovere Saipem come datore di lavoro per le pari opportunità.
È stata avviata un'attività formativa dedicata al superamento dei bias inconsci che ha coinvolto 80 dipendenti.
Monitorare il tasso di turnover volontario femminile.
≥ Continuare a promuovere una cultura inclusiva attraverso iniziative specifiche che valorizzi la diversità e garantisca pari opportunità.

PARTNERSHIP, COINVOLGIMENTO E SODDISFAZIONE DEGLI STAKEHOLDER
≥ +4.500 persone coinvolte nel processo di materialità, inclusi per la prima volta mirati studenti universitari, di cui:
CYBERSECURITY
≥ Saipem SpA ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni conforme alla norma ISO/IEC 27001.
TRASFORMAZIONE DIGITALE
≥ Garantire lo sviluppo e l'adozione di soluzioni digitali, con particolare riferimento alle soluzioni di trasformazione digitale che afferiscono in modo integrato ai processi di Engineering, Procurement and Construction (EPC Integration), degli asset e dei processi aziendali trasversali, ai fini dell'ottimizzazione dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione e dei processi di lavoro.
Implementare 6 nuove soluzioni digitali nell'area EPCI e 5 nell'area asset management: sono state implementate 6 soluzioni (di cui 3 già in fase di industrializzazione) per EPCI e 7 soluzioni per asset management.
Scalare 4 soluzioni digitali industrializzate su progetti EPCI: 7 soluzioni digitali industrializzate sono in fase di adozione da parte dei progetti di business.
Estendere l'ambito di applicazione di nuove metodologie di lavoro (es. Metodologia Agile, Design Thinking, Data Science): nuove metodologie di lavoro estese su più iniziative su diverse aree di business e staff.
≥ Continuare nello sviluppo, industrializzazione e adozione di soluzioni digitali nelle aree di business e staff.
Al fine di fornire un'informativa completa e garantire continuità della propria disclosure verso gli stakeholder societari, oltre a risultati e obiettivi afferenti alle tematiche materiali dell'analisi 2021, la sezione presenta anche risultati e obiettivi per i temi della gestione delle risorse idriche, riciclo e riduzione dei rifiuti, prevenzione e ripristino degli sversamenti e supporto e sviluppo delle comunità locali, che sono componenti fondamentali della gestione ambientale delle operazioni e dell'impatto delle stesse sul territorio. Inoltre, in considerazione della valenza strategica del tema, risultati e obiettivi sono riportati anche per il tema delle tecnologie avanzate e innovazione.
GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
≥ Corretta e consapevole gestione delle risorse idriche focalizzata a massimizzare il riutilizzo dell'acqua ove possibile, e a ridurre al minimo il consumo di essa in tutti i siti e progetti operativi, specialmente se ubicati in aree caratterizzate da particolare scarsità idrica.
Per ogni Divisione: eseguire in un sito pilota un'analisi dell'uso e del consumo di acqua per identificare criticità e proporre azioni per ridurre il consumo di acqua e aumentare la frazione di riutilizzo dell'acqua. E&C Offshore: YEWEMP proseguirà nel 2021 sviluppando e implementando il piano sui restanti yard/cantieri di fabbricazione offshore.
E&C Onshore: nei progetti Marjan pack 10 e Berri (entrambi in Arabia Saudita) implementazione delle misure di riduzione previste dagli studi di fattibilità.
Tutte le Divisioni hanno implementato analisi e/o attività specifiche sui consumi idrici quali, miglioramento tecnico nel trattamento delle acque nei rig in Arabia Saudita, studi e iniziative realizzati per la riduzione dei consumi idrici in alcuni progetti (Bonny, Berri e Marjan), e l'implementazione dei Yard Energy and Water Efficiency Management Plans (YEWEMP) e la definizione di KPI di riduzione sui progetti offshore; ad esempio FDS 2 ha introdotto un sistema per riutilizzare l'acqua proveniente dal condizionamento come acqua tecnica.
Nuovo Headquarter in Italia (Milano): significativa riduzione dei consumi idrici di acqua potabile grazie all'efficienza delle apparecchiature impiantistiche selezionate, al riutilizzo delle acque meteoriche, all'uso di sistemi di irrigazione ad alta efficienza combinate alla scelta di specie arboree che richiedano un basso apporto idrico. La nuova sede di Milano è stata progettata con attrezzature ad alta efficienza, sistema di riutilizzo dell'acqua piovana, sistemi di irrigazione ad alta efficienza abbinati alle specie vegetali scelte che richiedono meno acqua.

RICICLO E RIDUZIONE DEI RIFIUTI DA ATTIVITÀ OPERATIVE
≥ Gestire responsabilmente i rifiuti attraverso una gerarchia di interventi che mira a dare massima priorità alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti nella misura massima.
Definizione di un programma per la riduzione dell'uso di plastica monouso: molti uffici hanno limitato la plastica monouso. Alcuni uffici (Città del Messico, Abu Dhabi) hanno distributori d'acqua, invece di bottiglie di plastica. Le bottiglie riutilizzabili sono state distribuite sul progetto NLNG Train 7 Project, Bonny Island. in India è stato condotto uno studio per la riduzione della plastica monouso negli uffici come parte di un Piano di gestione della plastica. I mezzi offshore hanno contratti con la ristorazione che prevedono il non utilizzo della plastica monouso; alcuni siti e progetti hanno sviluppato iniziative e proposte di riduzione delle plastiche monouso (ad es. i mezzi Castorone e FDS).
Implementazione di attività di comunicazione specifiche sulla riduzione dei rifiuti durante la European Waste Week: le campagne della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti sono state celebrate in diversi siti come il progetto Al-Zour Refinery in Kuwait, l'Arctic Project in Russia, Berri Project in Arabia Saudita, PTTLNG Nong Fab Project in Thailandia.
Ogni Divisione identificherà un sito pilota per lo sviluppo di una roadmap per la riduzione dei rifiuti, con focus sull'eliminazione della plastica monouso.
Studio avviato nei nuovi progetti: Bonny, Berry e Marjan: sulla base di tali studi, sono state individuate specifiche azioni progettuali per ridurre le quantità di rifiuti (es. installazione di un impianto di compostaggio per ridurre la produzione di rifiuti sul progetto Marjan).
Analisi nei siti di Drilling Onshore (es. Rig 5946, Rig 5913 in Kuwait, PTX12 in Perù) per comprendere le diverse fonti di rifiuti plastici e il tipo di plastica utilizzata. I risultati delle analisi identificheranno possibili azioni da attuare al fine di ridurre i rifiuti di plastica.
Tutti i mezzi offshore hanno contratti con la ristorazione che vietavano l'uso della plastica monouso. Alcuni siti e progetti hanno sviluppato iniziative e proposte specifiche di riduzione (es. Castorone e FDS).
PREVENZIONE E RIPRISTINO DEGLI SVERSAMENTI
≥ Ridurre e mitigare il rischio ambientale associato agli sversamenti di petrolio e di prodotti chimici garantendo l'adozione di adeguate misure di prevenzione e ripristino.
Copertura del 100% di siti/progetti con specifici piani di emergenza per inquinamento accidentale: 100% siti/progetti hanno un piano di inquinamento accidentale.
Aumentare il numero di esercitazioni di risposta agli sversamenti, compresi gli scenari di sversamenti in corpi idrici: numero di esercitazioni effettuate 338 (96% di raggiungimento del target).
Target O&CM: copertura del 100% delle navi offshore operative nel 2021 e yard operative nel 2021, copertura del 100% dell'onshore basi logistiche e yard almeno 1 progetto onshore. 40% delle navi di perforazione offshore e almeno 1 piattaforma di perforazione onshore. Risultati raggiunti:
Spill Risk Assessment: 100% delle navi offshore operative nel 2021; almeno 1 cantiere offshore operativo; almeno 1 cantiere onshore. Almeno una piattaforma di perforazione offshore e una onshore.
Risultati raggiunti: 100% dei mezzi offshore e dei cantieri; 1 piattaforma onshore PTX12 in Perù. Un mezzo di perforazione offshore Perro Negro 7.
≥ Continuare le attività sulla mappatura degli sversamenti e di valutazione dei rischi. In particolare: almeno 2 Mapping e Risk Assessment per le attività di perforazione; 1 Mapping e Risk Assessment per un progetto Energy Carrier.

≥ Allineare l'offerta di business di Saipem alle nuove esigenze di business e allo scenario di mercato attraverso l'innovazione.
Ulteriori sviluppi e applicazione della metodologia per mappare la creazione di valore dall'innovazione sostenibile. Completata una metodologia per valutare la creazione di valore lungo l'intero ciclo di vita dei progetti di innovazione.
SUPPORTO E SVILUPPO DELLE COMUNITÀ LOCALI
≥ Lavorare responsabilmente e collaborare con gli stakeholder per creare valore condiviso, minimizzando sempre i potenziali impatti negativi che le operazioni e presenza della Società potrebbero avere.
Iniziative per il territorio a supporto dello sviluppo socio-economico sono state realizzate in Indonesia, Kazakhstan, Nigeria, Brasile, Angola, India, ecc.

Come descritto nel capitolo Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione è sempre coinvolto nella discussione strategica interna sulle tematiche connesse al cambiamento climatico e alle relative implicazioni sulla strategia aziendale e sui relativi programmi.
Gli obiettivi di sostenibilità/ESG per il 2021, corrispondenti al 30% del Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine, includevano una serie di obiettivi relativi al cambiamento climatico, tra i quali:
Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti con un risparmio di circa 36.976 t di CO2 eq grazie all'implementazione di iniziative di efficienza e risparmio energetico, e la realizzazione di un Net-Zero Action Plan di Gruppo, validato da terza parte indipendente.
Saipem è consapevole che il cambiamento climatico possa avere un impatto diretto e indiretto significativo sulle proprie attività di business. Per la natura di tali impatti l'effetto può essere analizzato sia sul breve che sul medio (intervallo di piano strategico) e sul lungo periodo, anche in funzione degli scenari socio-economici, energetici e climatici che possono essere considerati. Per il Gruppo Saipem la valutazione dei driver di lungo termine (2050) del contesto esterno si basa sull'analisi di diversi scenari: ognuno di essi rappresenta un possibile percorso verso un differente assetto di mercato.
Saipem considera una serie di scenari che includono uno scenario di riferimento 2 °C. L'analisi degli scenari, presentata in data 27 ottobre 2021 al Consiglio di Amministrazione, si conferma un elemento fondamentale per la definizione del Piano Strategico quadriennale.
Questa analisi tiene conto delle tendenze macroeconomiche, sociali e di domanda delle diverse fonti energetiche che si ritiene possano avere un impatto visibile sui principali driver del business dell'intero Gruppo Saipem.
Sia gli scenari di lungo termine che quelli di breve e medio termine vengono analizzati nell'ambito del processo di pianificazione e vengono considerati tra gli elementi per la definizione del Piano Strategico; essi sono aggiornati ogni anno e discussi con il Top Management e sono oggetto di riunioni dedicate nel Consiglio di Amministrazione e si avvalgono di diverse fonti esterne (previsioni di analisti, società del settore, organizzazioni intergovernative e altri stakeholder e consulenti).
Come indicato nel capitolo sull'evoluzione dello scenario di mercato e strategia, nonostante gli idrocarburi continueranno ad avere un ruolo importante nel medio termine, il loro contributo al mix energetico globale è destinato a un graduale declino nel lungo termine (con tempistiche verosimilmente accelerate per il petrolio rispetto al gas naturale nei diversi scenari). In questo contesto gli investimenti su larga scala nell'ambito degli idrocarburi, in particolare delle infrastrutture per l'utilizzo del gas, rimarranno necessari anche a medio-lungo termine e si ritiene che i clienti tradizionali continueranno a investire in progetti strategici a lungo termine, soprattutto in regioni chiave come il Medio Oriente. Soluzioni tecnologiche all'avanguardia con un minor impatto ambientale saranno sempre più richieste dai clienti e questo rappresenta una grande opportunità per Saipem. In questa prevedibilmente lunga fase di transizione energetica, diversi scenari mettono in evidenza il ruolo di alcune tecnologie, come la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica (CCUS), che consentiranno di rendere l'utilizzo degli idrocarburi più compatibile con le esigenze del clima. In aggiunta alle soluzioni "ibride" che prevedono l'utilizzo integrato di combustibili fossili e fonti rinnovabili nelle situazioni possibili. Attraverso la tecnologia CCUS è possibile da un lato ridurre fortemente le emissioni dirette di CO2 nell'ambiente da parte di diversi processi industriali e dall'altro consentire la produzione di "Idrogeno Blu", per favorire una mobilità a minor impatto ambientale. Nel medio-lungo termine, naturalmente, l'obiettivo resta quello di puntare sulla sostituzione dell'Idrogeno Blu con l'"Idrogeno Verde" prodotto da fonti rinnovabili attraverso economie di scala e tecnologie sempre più efficienti.
L'impegno nello sviluppo tecnologico, il costante adattamento del mix di competenze e delle iniziative di innovazione e l'affiancamento ai clienti per definire le migliori soluzioni tecnico-operative nell'ottica dell'intero ciclo di vita degli impianti sono i più efficaci strumenti che Saipem sta utilizzando per affrontare le sfide legate al tema del cambiamento climatico che l'industria sta affrontando. Inoltre, la diversificazione in segmenti di business con una minore intensità di carbonio e, nella misura possibile, in settori adiacenti in cui Saipem può sfruttare le proprie competenze (quali i più grandi e complessi progetti infrastrutturali) rimarranno tra i pilastri strategici nei prossimi anni.


Un'analisi di scenari, rischi e opportunità focalizzata sui cambiamenti climatici (basata sugli scenari pre-COVID) è disponibile nel documento Saipem "Costruire un futuro a zero emissioni", redatto secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board.
SASB EM-SV-110a.2 Saipem prevede di diminuire gradualmente la propria dipendenza dal settore dei combustibili fossili, riducendo le proprie emissioni di CO2 e ampliando continuamente la propria offerta in settori a minor impatto sul clima, proponendosi come fornitore di soluzioni innovative per supportare i clienti nell'identificazione delle migliori scelte tecnologiche a ridotte emissioni di carbonio. La Società ha pubblicato la terza edizione del documento "Costruire un futuro a zero emissioni" redatto in accordo alle raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD), dove sono approfonditi, fra gli altri, i temi inerenti alla governance delle tematiche relative agli impatti dei cambiamenti climatici, i rischi e le opportunità climate-related identificati, nel breve, medio e lungo termine.

I rischi associati al clima sono identificati e valutati tramite l'integrazione nel modello di Enterprise Risk Management aziendale. Le attività dell'azienda sono intrinsecamente esposte sia ai rischi fisici che a quelli legati alla transizione derivanti dal cambiamento climatico.

Di seguito è riportata una rappresentazione dei principali rischi identificati per i quali è stato possibile effettuare una valutazione quantitativa della magnitudine (in termini finanziari) derivante da un assessment interno focalizzato esclusivamente sulla componente dei rischi legata al clima.
| Misure mitigazione | Impatto finanziario | Valutazione | Descrizione rischio | Tipo di rischio |
|---|---|---|---|---|
| Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ copertura assicurativa; ≥ inclusione di clausole contrattuali legate agli eventi meteorologici; ≥ sistema di gestione HSE e dei mezzi navali; ≥ formazione specializzata per i dipendenti su argomenti tecnici e HSE. |
Questo rischio può comportare impatti in termini di aumento dei costi operativi, ritardi nelle attività operative e sui margini di progetto. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ improbabile |
Incidenti significativi che si verificano agli asset strategici a causa di eventi meteorologici. |
Rischio fisico: ≥ acuto |
| Analisi e identificazione dei trend di mercato e tecnologici. Innovation Factory con le sue attività diversificate. Benchmarking e allineamento di Saipem agli sforzi in ambito open innovation dei client e competitor. |
Impatti in termini di aumento del costo del capitale relativo a iniziative di sviluppo di tecnologie. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Incapacità di sviluppare una posizione di innovazione tecnologica sufficientemente adeguata per il business associato alla transizione energetica. |
Rischio transizione: ≥ tecnologico |
| Monitoraggio della regolamentazione sulle emissioni GHG, lancio del programma Net-Zero, implementazioni di iniziative per aumentare l'efficienza energetica, manutenzione periodica e upgrade degli asset di Saipem per migliorare costantemente le performance ambientali. |
Erosione dei margini di progetto per aumento dei costi operativi legati alle tasse per le emissioni di C02 in atmosfera. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Aumento dei costi operativi dovuto ai cambiamenti nella legislazione relativa alle emissioni di gas serra. |
Rischio transizione: ≥ normativo |
| Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ attività di engagement con stakeholder finanziari; ≥ analisi di materialità per identificare i temi prioritari di sostenibilità; ≥ redazione di report di sostenibilità; ≥ processo di controllo per garantire informazioni affidabili agli stakeholder esterni. |
Impatti sul costo del capitale. |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Valutazione negativa della strategia di business sostenibile e le performance di sostenibilità/ESG da parte degli stakeholder finanziari. |
Rischio transizione: ≥ reputazione |

Le opportunità associate a prodotti e servizi sono principalmente valutate e gestite in termini di sviluppo del business, considerando il posizionamento competitivo di Saipem, l'identificazione delle principali sfide future del settore di riferimento e le possibilità di diversificazione del portafoglio di business come analizzati nel Piano Strategico aziendale.
Le principali opportunità elencate riguardano i "prodotti e servizi "e l'efficientamento nell'uso delle risorse.
| Tipo di | Metodo di gestione | |||
|---|---|---|---|---|
| opportunità | Descrizione | Valutazione | Impatto finanziario | delle opportunità |
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi in progetti per la decarbonizzazione e l'economia circolare. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato al backlog esistente e a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di decarbonizzazione ed economia circolare nell'orizzonte di piano strategico. |
Focus commerciale su misura per i progetti di decarbonizzazione ed economia circolare. Collaborazione con clienti e istituzioni rilevanti. Attività di innovazione e R&S anche attraverso collaborazioni e partnership. |
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi nel segmento di business delle rinnovabili offshore volto a ridurre gli impatti legati al clima (ad esempio eolico offshore). |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato al backlog esistente e a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di eolico offshore nell'orizzonte di piano strategico. |
Focus commerciale su misura per i progetti di rinnovabili, in particolare eolico offshore. Collaborazione con clienti e istituzioni rilevanti. Attività di innovazione e R&S anche attraverso collaborazioni e partnership. |
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi nei segmenti di business low carbon quali infrastrutture ferroviarie e altre. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile Entità dell'impatto finanziario: ≥ media |
Impatto associato al backlog esistente e a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di infrastrutture nell'orizzonte di piano strategico. |
Creazione di una nuova linea di business focalizzata su progetti infrastrutturali. Focus commerciale su misura per le infrastrutture ferroviarie. Collaborazione con partner e fornitori per sviluppare soluzioni innovative in termini di digitalizzazione e infrastrutture sostenibili. Collaborazione con clienti/istituzioni chiave per sviluppare nuove soluzioni per infrastrutture sostenibili. |
| Efficientamento uso risorse |
Offerta di soluzioni più efficienti e ottimizzate dal punto di vista dei costi grazie all'uso di soluzioni energeticamente efficienti sulle navi, nei cantieri e negli impianti di perforazione. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Riduzione dei costi legati al consumo di carburante e di elettricità grazie all'implementazione di soluzioni di efficienza energetica già identificate nel Piano Strategico quadriennale per la riduzione delle emissioni di gas serra. |
Realizzazione di valutazioni energetiche per identificare soluzioni adeguate e massimizzare i risparmi; progettazione e realizzazione di misure e azioni volte alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra. |
La strategia di mitigazione dei rischi e massimizzazione delle opportunità si focalizza su due filoni di attività principali:
Nel complesso delle proprie attività di innovazione tecnologica Saipem ha registrato 16 nuove domande di brevetto nel 2021, di cui 3 per nuove tecnologie di decarbonizzazione, oltre a 32 famiglie brevettuali, ovvero circa 70 titoli di brevetto, conseguite mediante l'acquisizione di Naval Energies. In totale, Saipem conta un

portafoglio di brevetti e nuove domande di brevetto depositate pari a 2.827. Le attività di ricerca e sviluppo hanno coinvolto 183 risorse FTE (equivalente a tempo pieno).
Il nuovo panorama energetico che emergerà nei prossimi anni sarà un mosaico formato da molte forze in competizione, complesso da prevedere oggi. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che il ritmo dell'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie saranno fondamentali per rendere gli sviluppi convenzionali più sostenibili nell'ambito della transizione energetica.
Saipem ha identificato numerose opportunità per fornire soluzioni all'avanguardia e sempre più sostenibili che aiuteranno i clienti a soddisfare la domanda di un futuro a ridotte emissioni di carbonio. Nel corso del 2021 la Società ha speso 22 milioni di euro per la ricerca e sviluppo e l'applicazione di tecnologie di decarbonizzazione, su un totale di 60 milioni di euro di speso per innovazione tecnologica.
Dettagliate informazioni in merito alle attività di ricerca e sviluppo tecnologico, all'intelligenza artificiale e alla digitalizzazione, oltreché le partnership e le collaborazioni su questi ambiti, sono disponibili alla sezione "Ricerca e sviluppo" della "Relazione sulla gestione".
Il consumo energetico diretto del 2021 è diminuito circa del 6% rispetto al 2020 per il perimetro di Gruppo, mantenendosi per lo più costante se rapportato alle ore lavorate (-3%), in linea con la contrazione delle attività per il perdurare della pandemia da COVID-19. In particolare, i siti con un maggior consumo sono stati i progetti Tangguh LNG Expansion Project (30 ktep) e Arctic LNG 2 (21 ktep) e le navi Saipem 7000 (20 ktep), Scarabeo 8 (14 ktep) e Constellation (14 ktep).
In questo contesto si osservano consumi diretti di carburanti costanti rispetto al 2020, a conferma dell'operatività limitata di vari asset nell'anno.
Si evidenzia che dal 2020 nessun mezzo della flotta utilizza più Heavy Fuel Oil e Intermediate Fuel Oil, per cui i consumi dei due carburanti non saranno più riportati. Dal 1° gennaio 2020 è infatti entrato in vigore un nuovo limite al contenuto di zolfo nei carburanti utilizzati a bordo delle navi, noto come "IMO 2020". La norma limita il contenuto di zolfo al di fuori delle aree designate per il controllo delle emissioni allo 0,5%, una riduzione significativa rispetto al limite precedente del 3,5%. All'interno di specifiche aree designate per il controllo delle emissioni i limiti erano già più severi (0,1%). Questo nuovo limite è stato reso obbligatorio a seguito di un emendamento all'allegato VI della Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell'Inquinamento provocato da navi (MARPOL).
L'aumento del consumo di energia elettrica è da attribuirsi principalmente a un aumento delle attività correlate al progetto Arctic LNG 2, alimentato principalmente dalla rete elettrica.
Ciononostante, nel contesto del Programma Net-Zero, Saipem continua a implementare numerose iniziative finalizzate alla riduzione dei propri consumi energetici e, di conseguenza, di emissioni di CO2. Le iniziative realizzate si suddividono in quattro aree:
≥ energia rinnovabile, producendo la stessa quantità di energia da una fonte a minori emissioni.
Nel 2021 le iniziative suddette hanno permesso di ridurre i consumi energetici di un valore pari a 580.376 GJ nel perimetro di Gruppo.
Esempi di iniziative implementate nell'anno includono: il continuo miglioramento dell'efficienza luminosa in numerosi siti onshore e offshore, l'efficientamento delle navi Saipem (iniziative per l'ottimizzazione delle rotte e la campagna Saipem eco Operation), l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di elettricità nei cantieri offshore, una migliore gestione dell'energia nei rig Offshore (Saipem 12000 e Scarabeo 8), l'acquisto di energia elettrica rinnovabile e certificata, ecc.
Maggiori informazioni sono presenti nel capitolo "Percorrere la transizione energetica" del Bilancio di Sostenibilità 2021.
| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale consumo indiretto di energia | (MWh) | 80.539 | 78.545 | 55.097 | 44.687 | 71.868 | 37.975 |
| Energia elettrica consumata | (MWh) | 80.171 | 78.177 | 54.797 | 44.387 | 71.569 | 37.676 |
| Energia elettrica prodotta | |||||||
| da fonti rinnovabili | (MWh) | 368,3 | 368,3 | 299,6 | 299,6 | 298,9 | 298,9 |


GRI 302-1 GRI 302-3 GRI 302-4 SASB EM-SV-110a.1

| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale consumo diretto di energia | (TJ) | 18.857 | 18.635 | 14.992 | 13.870 | 14.171 | 13.325 |
| Totale consumo indiretto di energia | (TJ) | 290 | 283 | 531 | 430 | 692 | 366 |
| Totale consumi di energia | (TJ) | 19.147 | 18.918 | 15.523 | 14.300 | 14.863 | 13.691 |
| Intensità energetica | (TJ/mln €) | 2,1 | - | 2,1 | - | 2,1 | - |
Il calcolo dei consumi energetici in Joule è effettuato applicando il seguente fattore di conversione: ktep = 41.867 GJ. Il valore dell'intensità energetica è calcolato mediante il rapporto tra il totale dei consumi di energia diretta e il totale dei ricavi, espressi in milioni di euro.


GRI 305-1 GRI 305-2 GRI 305-3 GRI 305-4 GRI 305-5
La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso iniziative di efficientamento energetico, è tra le priorità ambientali societarie. In particolare, Saipem, anche in relazione a quanto previsto dall'Accordo di Parigi (COP21 del 2015) sul contrasto al cambiamento climatico, si pone l'obiettivo di accelerare il perseguimento di strategie e piani attuativi di medio e lungo periodo per il raggiungimento dello "zero emissioni nette" di gas serra (Net-Zero).
Questa strategia di Saipem è scomponibile in 2 pilastri principali:
≥ migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra; ≥ supportare i clienti nel loro percorso di decarbonizzazione, ponendosi come un facilitatore di strategie e tecnologie a basso impatto in termini di emissioni di gas serra e giocando nel contempo un ruolo chiave nella
transizione energetica, come descritto alle sezioni "La strategia di riduzione dei cambiamenti climatici" del presente documento e "Percorrere la transizione energetica" e "La nostra visione di decarbonizzazione" nel Bilancio di Sostenibilità annuale.
Relativamente al primo pilastro, Saipem ha definito un piano di riduzione delle emissioni GHG nel contesto del Programma Net-Zero, relativamente alle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3.

Dato che il cambiamento climatico è da tempo riconosciuto come un tema materiale dagli stakeholder coinvolti nel contesto dell'analisi di materialità, Saipem ha accresciuto anno dopo anno il suo impegno nel migliorare le proprie performance in termini di emissioni di GHG.
L'impegno di Saipem nella prevenzione dei cambiamenti climatici si riflette nella sua governance, nei suoi principi e nelle sue politiche. Il Consiglio di Amministrazione è diventato sempre più proattivo sulle questioni climatiche che sono state integrate nella strategia di business dell'azienda. Obiettivi relativi al clima (climaterelated) sono stati inclusi negli MBO aziendali a partire dal 2018.
Nel febbraio 2021 Saipem ha reso noti pubblicamente i suoi obiettivi di lungo termine di decarbonizzazione, legati al proprio Programma Net-Zero a valle di un lungo e strutturato processo avviato negli ultimi anni.
In particolare, tra la fine del 2020 e inizio 2021, sono stati identificati i seguenti target di lungo periodo:
In questo percorso Saipem ha adottato un approccio "olistico" alla decarbonizzazione che coinvolge molte funzioni aziendali sia a livello di Gruppo che di Divisione: per raggiungere gli obiettivi comunicati sono stati creati gruppi di lavoro, cross divisionali e cross funzionali, raccogliendo competenze e conoscenze trasversali.
Il Programma Net-Zero è supportato da tre strumenti documentali, realizzati col contributo di tutte le persone coinvolte:
La combinazione dei due piani costituisce la roadmap di Saipem verso il Net-Zero: mentre il Quadriennial Strategic Plan si concentra sui prossimi 4 anni ed è legato alla strategia globale e al Piano Industriale, il secondo delinea la strada verso i prossimi decenni in termini di decarbonizzazione.
Il Programma e i suoi contenuti hanno ricevuto una validazione da terza parte indipendente (Bureau Veritas) alla fine del 2021.
Il Programma e gli obiettivi correlati verranno aggiornati con l'evoluzione del contesto: nuove pressioni normative e di mercato esterne, aspettative degli stakeholder, comprese le richieste dei clienti, analisi di benchmark, sviluppi tecnologici, disponibilità di scenari energetici e altri input simili.
È fondamentale che l'approccio di Saipem verso il Net-Zero sia irreversibile e sistematico, puntando al miglioramento continuo. Saipem mira a creare "agenti del cambiamento", al fine di potenziare il cambiamento all'interno della propria organizzazione, così come al di fuori di essa, attraverso i propri clienti, nonché i fornitori e tutti gli attori della propria catena del valore. L'ambiente è generalmente considerato come una sorta di "E-factor", presente in tutti i processi, nel DNA di ogni funzione e persona Saipem.
Le attività di riduzione previste nel contesto del Programma Net-Zero si riferiscono alle emissioni di Scope 1, Scope 2 e Scope 3, secondo le modalità descritte di seguito.
La riduzione delle emissioni dirette di Saipem farà perno sulle tre "R": Retrofit, Renewal e Renewables. L'obiettivo principale di queste fasi è ridurre l'impronta di carbonio di tutti gli asset Saipem, come ad esempio navi, rig e TCF (Temporary Construction Facility).
Accanto a queste fasi, verranno seguite due principali linee di azione:

Per quanto riguarda le emissioni indirette correlate all'acquisto di energia sono valide le seguenti linee d'azione:
Essendo la riduzione delle emissioni la componente centrale della strategia ambientale di Saipem, la Società intende concentrarsi principalmente sul miglioramento dell'efficienza degli asset e delle operazioni. Si prevede, tuttavia, che alcune emissioni residue "hard to abate" saranno impossibili da eliminare e dovranno essere considerati azioni e investimenti che supportino la compensazione climatica, in particolare concentrandosi su quelli che generano ulteriori benefici per le persone e l'ambiente.
Per quanto riguarda lo Scope 3, Saipem intende assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare clienti, fornitori e i vari attori della value chain a ridurre le proprie emissioni di GHG. È solo il primo passo per migliorare il monitoraggio su quest'area (si veda la sezione "Le emissioni di GHG") e per esplorare aree di azione, con l'obiettivo di fissare quanto prima obiettivi di riduzione, nel contesto del Programma Net-Zero, in aree idonee dello Scope 3, come mobilità e Supply Chain (maggiori informazioni sono presenti nel capitolo "Al centro del nostro valore" del Bilancio di Sostenibilità 2021).
Grazie alle iniziative di risparmio energetico, meglio descritte nel Bilancio di Sostenibilità 2021 al capitolo "Percorrere la transizione energetica", nel 2021 si è ottenuto un saving di CO2 eq pari a 36.976 tonnellate nel perimetro di Gruppo. Nel 2021 Saipem ha registrato un'intensità emissiva di GHG pari a 156,8 t di CO2 eq/mln € (il valore è calcolato tenendo conto delle emissioni di Scope 1 e Scope 2 location-based del perimetro di Gruppo rapportate ai ricavi in milioni di euro). Si stima che, grazie alle iniziative che sono e saranno implementate, Saipem non emetterà in atmosfera almeno 153.120 t di CO2 equivalente nell'arco temporale 2022-2024.
Come descritto più avanti nella sezione, le categorie Scope 3 monitorate non sono variate dal 2019. Nel 2021 si osserva un generale aumento delle emissioni (29% per il perimetro del consolidato integrale, 25% per il perimetro di Gruppo), dovuto principalmente:
La notevole percentuale di emissioni di Scope 3 dovuta all'approvvigionamento di materiali conferma, come descritto successivamente, la necessità di un miglioramento continuo della stima delle emissioni correlate alla Supply Chain, per poi poter agire verso obiettivi di riduzione.


| 2019 | 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (kt CO2 eq) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Emissioni Scope 2 market-based | 33,8 | 32,9 | 21,5 | 20,0 | 21,6 | 10,9 |
Le emissioni Scope 2 market-based sono state calcolate secondo la gerarchia di stima prevista dal GHG Protocol.
La Società mantiene una metodologia di stima delle emissioni certificata da parte di un ente terzo indipendente secondo i principi della norma UNI EN ISO 14064-3. La metodologia era stata revisionata una prima volta nel corso del 2018 e successivamente nel 2019, estendendo il campo di applicazione della metodologia e, in particolare, ampliando le categorie emissive delle emissioni Scope 3.
Le seguenti emissioni di GHG sono considerate nel documento: ≥ emissioni dirette derivate dall'uso di combustibili (Scope 1);
Nel contesto del programma Net-Zero è attualmente in corso una revisione della metodologia che si concluderà nel 2022 e che includerà:
La Società ha sviluppato una specifica metodologia per prevedere le emissioni di GHG di un impianto progettato da Saipem durante il suo prospettato funzionamento.
Le seguenti emissioni di GHG sono considerate nel documento:
≥ emissioni derivate dalla combustione di combustibili;
La metodologia di stima delle emissioni viene applicata ai dati forniti dal Dipartimento di Ingegneria durante la fase concettuale di un progetto.
La metodologia è stata certificata e validata da parte di un ente terzo indipendente secondo i principi della norma UNI EN ISO 14064-3.
Saipem intende completare la metodologia precedente con lo sviluppo e la validazione, nel corso del 2022, di una nuova metodologia volta alla minimizzazione delle emissioni nei progetti. La metodologia definisce le soluzioni di minimizzazione ("cluster") dell'impronta di carbonio per i progetti, quali: efficienza energetica, carbon capture, rinnovabili, idrogeno, carburanti alternativi, offsetting.
Per ciascuna delle sopra elencate soluzioni di minimizzazione delle emissioni il documento riporterà i seguenti contenuti:

Saipem è consapevole che tutte le sue attività, dalle fasi di pianificazione e progettazione, fino alla costruzione e operatività, hanno la potenzialità di impattare sull'ambiente, sia in maniera diretta che lungo la catena del valore.
Nell'individuare, valutare e gestire gli effetti ambientali e sociali, sia potenziali che reali, legati alla gestione di impresa, Saipem si basa su norme internazionali, principi, approcci comuni e raccomandazioni internazionalmente riconosciuti e adottati nel settore, tra i quali i principi del UN Global Compact (in particolare, i principi 7, 8 e 9 che si riferiscono all'ambiente), i principi espressi nei Performance Standards on Environmental and Social Sustainability della International Finance Corporation (IFC - World Bank), le Linee Guida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le società multinazionali.
Come riportato nella Politica HSE di Saipem SpA, la Società si impegna a prevenire potenziali impatti ambientali causati dalle proprie attività e a usare in modo efficiente l'energia e le altre risorse naturali.
Saipem adotta misure necessarie a garantire la salvaguardia ambientale nell'esecuzione dei lavori, al fine di minimizzare e gestire in modo corretto gli aspetti ambientali significativi e gli impatti da essi derivati, sia quando queste sono gestite direttamente con proprio personale e mezzi, sia nelle operazioni gestite da terzi per i propri progetti operativi (clienti, subcontrattisti, ecc.). Inoltre, Saipem presta la massima attenzione al costante miglioramento delle prestazioni ambientali. Per garantire questi risultati Saipem ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale certificato. Tutte le realtà operative significative del Gruppo Saipem sono infatti certificate ISO 14001:2015, a supporto e garanzia del sistema di gestione ambientale adottato dalla Società. Saipem è consapevole degli impatti reali delle proprie attività della Società e definisce, specificatamente per ogni contesto operativo, le azioni e gli strumenti necessari a gestire tali impatti.
Saipem si impegna nei propri processi di acquisto a selezionare materiali e servizi che tengono conto dei criteri ambientali e incoraggia l'uso di tecnologie a basso impatto attraverso la ricerca e l'adozione di soluzioni con il minor impatto possibile sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita in termini di scarico/rilascio/emissione di inquinanti, uso di sostanze pericolose e produzione di rifiuti.
La Società, inoltre, investe in programmi di ricerca e sviluppo per la realizzazione di tecnologie che minimizzino l'impatto ambientale delle attività operative, proprie e come servizio al settore di riferimento, nonché organizza iniziative specifiche volte a promuovere la consapevolezza ambientale e la diffusione di best practice, anche coinvolgendo soggetti esterni come destinatari delle stesse. Maggiori dettagli sono presenti nel capitolo "Ricerca e sviluppo" della "Relazione sulla gestione" e nel Bilancio di Sostenibilità 2021.




Inquinamento dell'ambiente
Inadeguato sviluppo di un posizionamento tecnologico e innovativo per il mercato
della transizione energetica
Perdita di competitività degli asset a causa delle evoluzioni legislative sulle emissioni di gas serra
Impatto ambientale sulla gestione delle risorse idriche durante le operazioni
Temi trattati in DNF 2021 La prevenzione e la risposta agli sversamenti
Efficienza energetica
Prevenzione dei
Gestione
delle risorse
idriche
cambiamenti climatici
ed emissioni di gas serra
Tecnologia, innovazione
e ricerca operativa
Per la prevenzione e mitigazione di questo rischio, Saipem ha adottato un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 valido per il Gruppo dal punto di vista delle operazioni. Inoltre, la Società si avvale di tecniche e strumenti di valutazione dei rischi ambientali ed effettua audit e anche campagne di formazione e sensibilizzazione rivolte al personale interno e dei principali contrattisti. Infine, Saipem ha sviluppato piani di risposta per prevenzione e gestione delle emergenze ambientali (ad esempio, in caso di spill).
Saipem è costantemente impegnata a sviluppare e diversificare il proprio portafoglio di tecnologie e brevetti sia tramite importanti investimenti in ricerca e sviluppo focalizzati sulla transizione energetica in corso (ad esempio, energie rinnovabili, soluzioni per la cattura della CO2, eolico flottante e robotica subacquea) che tramite operazioni di acquisto esterno (ad esempio, M&A o partnership strategiche con realtà consolidate o emergenti). Il monitoraggio delle evoluzioni tecnologiche nei settori di riferimento viene effettuato attraverso analisi di benchmark e scouting di start-up innovative per finalizzare potenziali futuri accordi con fornitori di tecnologia e realizzare una penetrazione nei nuovi mercati non legati al settore Oil&Gas. Un elemento chiave della strategia di mitigazione e prevenzione per tale rischio è l'iniziativa riguardante "La Fabbrica dell'Innovazione", incubatore di idee e laboratorio di prototipazione, mirato a sperimentare soluzioni che rispondano alle sfide del settore in cui Saipem opera attraverso nuove tecnologie (il digitale in primis) e nuove modalità. Infine, Saipem punta a rimarcare il proprio impegno sui temi di innovazione e transizione energetica attraverso il rafforzamento della comunicazione esterna (e internazionale) sui principali media (per esempio con comunicati stampa o post su social media).
Al fine di mitigare e prevenire tale rischio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente a livello internazionale l'evoluzione delle normative e regolamenti in materia di emissione di gas serra. Si rimanda, per approfondimenti, alle sezioni "Efficienza energetica" e "Le emissioni di GHG" del presente documento.
Il rischio, seppur considerato come gestibile nell'ordinaria operatività, è oggetto di mitigazione da parte di Saipem attraverso varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala la mappatura dei consumi nelle aree soggette a stress idrico, l'introduzione nel sistema di rendicontazione HSE di una nuova categoria di incidenti legati agli scarichi idrici incontrollati, nonché iniziative di water efficiency.
Gli sversamenti ("spill") di sostanze inquinanti nell'ambiente sono uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione dell'evento accidentale e le azioni di risposta, nel caso in cui lo sversamento avvenga sono elementi assolutamente prioritari per la gestione degli stessi. La strategia di Saipem per la gestione degli sversamenti è infatti focalizzata sia alla minimizzazione del rischio di sversamento sia alle azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze, per le quali è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia. Il sistema di gestione di Saipem è basato sulla seguente gerarchia di azioni:

| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Numero di sversamenti | |||||||
| Totale | (n.) | 54 | 54 | 106 | 38 | 38 | 37 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (n.) | 16 | 16 | 7 | 4 | - | - |
| Sversamenti di sostanze oleose | (n.) | 38 | 38 | 79 | 23 | 27 | 26 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili (*) | (n.) | - | - | 7 | 7 | 8 | 8 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione (*) | (n.) | - | - | 3 | 3 | 2 | 2 |
| Sversamenti di acque reflue (*) | (n.) | - | - | 10 | 1 | 1 | 1 |
| Volume degli sversamenti | |||||||
| Totale | (m3 ) |
10,40 | 10,40 | 13,04 | 6,22 | 3,10 | 3,10 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (m3 ) |
7,60 | 7,60 | 3,09 | 3,08 | 0,00 | 0,00 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (m3 ) |
2,90 | 2,90 | 0,43 | 0,15 | 0,33 | 0,32 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili (*) | (m3 ) |
- | - | 2,42 | 2,42 | 2,20 | 2,20 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione (*) | (m3 ) |
- | - | 0,52 | 0,52 | 0,54 | 0,54 |
| Sversamenti di acque reflue (*) | (m3 ) |
- | - | 6,58 | 0,05 | 0,05 | 0,05 |
(*) Categoria introdotta nel 2020.
La regola interna di reportistica per gli sversamenti prevede un volume minimo di 1 litro, al di sopra del quale deve essere riportato come incidente. Su 38 sversamenti totali, occorsi nel 2021, 25 sono stati sotto i 10 litri. I siti con maggior numero di sversamenti pari o superiori a 10 litri risultano essere il progetto onshore BP Tangguh Expansion (Indonesia, 4), la base logistica di Talara (Perù, 2) e la nave Saipem 7000 (4). Il numero totale di sversamenti è diminuito grazie alle misure preventive messe in atto e considerando che, nel 2020, si erano verificati nel perimetro di Gruppo, 67 spill nell'ambito del progetto Mozambique LNG, peraltro attualmente sospeso.
Il volume degli sversamenti nel 2021 riconducibile al perimetro di Gruppo registra, dunque, una diminuzione rispetto al 2020.
A ogni modo, tra gli eventi più rilevanti del 2021 si segnalano:
Ogni sversamento viene valutato in termini di criticità dello stesso, sulla base dei reali e potenziali impatti generati dall'evento. Nessun evento occorso nell'anno ha avuto conseguenze gravi. Ogni evento viene analizzato in termini di cause dello stesso e viene sfruttata l'opportunità per adottare idonee misure atte a prevenire e a minimizzare il rischio di accadimento futuro.
Considerata la localizzazione geografica di importanti attività operative di Saipem, l'acqua costituisce un aspetto importante da monitorare e gestire. Infatti, alcune attività operative sono localizzate in aree considerate "a stress idrico", nelle quali l'adozione di una strategia di riduzione dei prelievi e di uso efficiente della risorsa idrica è considerata prioritaria. Il riutilizzo dell'acqua, a valle di opportuno trattamento, è un'attività chiave per minimizzare il prelievo idrico.
L'impegno a una gestione responsabile della risorsa idrica è trasmesso a tutti i livelli societari tramite l'emissione di piani annuali HSE di Gruppo, successivamente implementati dalle linee di business e dalle società operative.
La consapevolezza di una crescente pressione sulle risorse idriche, pur con significative variazioni territoriali, sta spingendo Saipem a concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di nuove tecnologie idriche e in generale sul miglioramento della gestione dell'acqua.
La strategia di gestione delle risorse idriche è parte integrante della strategia ambientale e definita nella documentazione del sistema di gestione ambientale, nonché obiettivo del piano HSE di Gruppo.
L'approccio gerarchico alla gestione dell'acqua è orientato a massimizzarne il riutilizzo, se possibile, e a ridurne il consumo in tutti i siti e progetti operativi, in particolare quelli che operano nelle aree a stress idrico.
Saipem è consapevole della necessità di una maggiore resilienza nella pianificazione della gestione delle risorse idriche anche per reagire agli effetti dei cambiamenti climatici. In alcune regioni, infatti, si potrebbe verificare un aumento della disponibilità di acqua, mentre in altre una riduzione della disponibilità, portando a stress idrico e alla competizione per le risorse, durante tutto il ciclo di vita di un progetto.
Una mappatura dei siti Saipem situati in aree a stress idrico viene preparata ogni anno allo scopo di aumentare la consapevolezza nei siti e progetti. L'analisi dei flussi d'acqua e delle aree a elevato stress idrico sono la base per la successiva definizione di iniziative per la riduzione dei consumi e la mitigazione degli impatti a essi associati.


I piani di gestione dell'acqua si concentrano sull'identificazione degli aspetti critici e propongono azioni per ridurre il consumo di acqua e aumentare la percentuale di riutilizzo, includendo l'analisi dell'uso e del consumo di acqua, con l'individuazione dei consumi più significativi e l'identificazione e prioritizzazione delle iniziative di riduzione e di riutilizzo.
Normalmente le acque reflue trattate possono essere riutilizzate per l'abbattimento della polvere, l'irrigazione, gli hydrotest (in accordo a specifici limiti normativi). Inoltre, già in fase di progettazione di basi logistiche, cantieri o campi, è prevista la separazione dei sistemi idrici in acqua potabile e non potabile.
Nell'ambito della propria strategia di riduzione delle emissioni di gas serra, Saipem è consapevole di quanto sia importante la correlazione tra l'uso di energia e acqua. Questo aspetto è applicabile in particolar modo per i cantieri di fabbricazione a terra, in quanto diversamente da quanto avviene a bordo di una nave, l'uso di acqua e di energia non è concentrato, ma piuttosto diffuso su vaste aree. Questo pone importanti sfide di monitoraggio, soprattutto quando si ricostruisce esattamente quanto carburante, quanta acqua sono stati utilizzati per una specifica attività (o insieme/tipologia di attività, come lavori di fabbricazione o servizi di alloggio). Inoltre, alcune yard sono situate in zone ad alto stress idrico, o comunque in regioni dove si verificano i maggiori prelievi idrici.
Per questo motivo, a partire dal 2019, Saipem ha scelto di andare oltre i requisiti di legge e di implementare, nei cantieri di fabbricazione, i piani di gestione per l'efficienza energetica e idrica, Yard Energy and Water Efficiency Management Plan (di seguito YEWEMP), basati sullo stesso concetto introdotto dall'IMO per le navi (MARPOL allegato VI) dello Ship Energy Efficiency Management Plan, o SEEMP.
Partendo dal presupposto che energia e acqua sono risorse preziose, l'obiettivo dei suddetti piani è quello di accentuare l'attenzione sulle modalità del loro utilizzo, mediante sistematiche analisi con diagrammi di flusso mediante mappatura dei percorsi compiuti da energia e acqua, a partire dalla sorgente di generazione (per es. rete pubblica o impianto di generazione di cantiere) fino a ogni singolo utilizzo all'interno della struttura. Ogni piano fornisce quindi uno strumento per implementare iniziative di efficientamento, assegnando loro una priorità in base al relativo impatto o al beneficio atteso, nonché una serie di indicatori che consentono un monitoraggio su base mensile. Essendo tali indicatori specifici per attività, consentono anche di quantificare in modo più preciso l'impronta delle attività di fabbricazione in termini di emissioni di gas serra: una stima che viene sempre più spesso adoperata in fase di offerta per dare conto ai clienti dell'impegno della Società nel contribuire anche ai loro target di decarbonizzazione.
A questo scopo, nel 2021, gli indicatori di tipo energetico degli YEWEMP sono stati integrati all'interno del Saipem Offshore Carbon Estimation (SOCE) tool, impiegato durante i tender per fornire ai clienti una stima dell'impronta di CO2 lungo tutto il ciclo di vita del loro progetto (inclusa la fabbricazione) e per valutare il diverso impatto, in termini di emissioni, di alternative in fase di progettazione e di realizzazione dello stesso.
Tra il 2019 e il 2020 i principali cantieri di fabbricazione di Saipem hanno sviluppato i propri piani di gestione per l'efficienza energetica e idrica (YEWEMP), ovvero Ambriz (Angola), Arbatax (Italia), Karimun (Indonesia) ed SCNL (Nigeria). Nel 2021 i suddetti siti hanno aggiornato i loro piani con nuovi target, sulla base delle prestazioni raggiunte, e proseguito nell'implementazione di iniziative come l'installazione di contatori sulla rete idrica per misurare i consumi in modo differenziato. Inoltre, lo sviluppo del piano è stato intrapreso anche dal cantiere di Dammam (Arabia Saudita). Grazie alle pratiche comportamentali messe in atto dal personale e ispirate a coniugare in senso biunivoco energia e acqua (tenuto conto del fatto che per produrre acqua dolce si consuma energia così come per fornire energia si utilizza acqua), Saipem intende pertanto perseguire l'obiettivo di conseguire una maggiore efficienza nell'uso di tali risorse.
Nella Divisione E&C Onshore, nel 2020, sono stati preparati gli studi di fattibilità TCF (Temporary Construction Facilities) per l'efficienza energetica per il Progetto Marjan pack 10 e il Progetto Berri (Arabia Saudita); in entrambi gli studi sono presenti alcune misure che porteranno a un risparmio idrico stimato, in funzione del picco di presenze nei rispettivi campi base, di circa 18.000 litri al giorno per il Progetto Berri (picco di 600 persone) e di circa 14.000 litri al giorno per il Progetto Marjan (picco di 450 persone).
In tema di risparmio idrico si evidenzia anche come sia ormai in via di realizzazione il nuovo headquarter in Italia che vedrà il trasferimento a Milano della sede storica di San Donato Milanese: il nuovo complesso, ispirato alle più moderne soluzioni architettoniche, in un'ottica di innovazione tecnologica, tiene in forte considerazione i temi della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente e consentirà una significativa riduzione dei consumi idrici di acqua potabile grazie all'efficienza delle apparecchiature impiantistiche selezionate e al riutilizzo delle acque meteoriche.
Per migliorare la tracciabilità e la reportistica in merito ai consumi d'acqua, dal 2019 è stata modificata la metodologia di consuntivazione dei consumi idrici, che prevede di consuntivare l'acqua di scarico smaltita legalmente come rifiuto (non pericoloso o pericoloso a seconda della legislazione locale), classificandola come rifiuto e non come acqua scaricata.
Ogni anno Saipem celebra la Giornata Mondiale dell'acqua (il 22 marzo) come un'ulteriore occasione per rafforzare la consapevolezza e lanciare iniziative sull'argomento.
Inoltre, le iniziative svolte con le comunità locali rappresentano un'ulteriore opportunità per rafforzare la consapevolezza e introdurre best practice nella gestione delle risorse idriche, in particolare nelle aree dove l'analisi del contesto locale evidenzia situazioni di stress idrico, mancanza di acqua potabile e condizioni igieniche precarie.


| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Acqua riciclata e riutilizzata | |||||||
| Acqua riutilizzata | (103 m3 ) |
1.657,1 | 1.657,1 | 802,5 | 802,5 | 447,8 | 447,8 |
| (%) | 24 | 24 | 14 | 15 | 11 | 12 |
| 2019 | 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (103 m3 ) |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
| Totale acqua scaricata, di cui: | 3.468,9 | 3.424,7 | 2.780,8 | 2.628,6 | 2.238 | 2.138 |
| - acqua scaricata nei sistemi fognari | 185,5 | 180,1 | 240,4 | 175,7 | 176 | 171 |
| - acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali | 1.592,3 | 1.592,3 | 1.040,3 | 1.040,3 | 919 | 897 |
| - acqua scaricata in mare | 1.115,2 | 1.076,4 | 1.500,0 | 1.412,6 | 1.143 | 1.071 |
| - acqua scaricata in altra destinazione (*) | 575,8 | 575,8 | - | - | - | - |
(*) Categoria non più contemplata a partire dal 2020.
Rispetto al totale dei prelievi idrici dell'anno si rileva, a esclusione delle acque da acquifero sotterraneo, che il prelievo di acque dolci rappresenta il 39% del totale prelievi per il perimetro di Gruppo e il 38% per il perimetro consolidato integrale, mentre le acque salate il 31% per il perimetro di Gruppo e il 32% per il perimetro del consolidato integrale.
Il consumo idrico è diminuito del 31% rispetto al 2020 per il perimetro di Gruppo (27% per il perimetro consolidato integrale), principalmente dovuto a un drastico calo del prelievo di acqua da acquiferi sotterranei. In particolare, si è osservato:
Gli scarichi di acqua, registrati nel perimetro di Gruppo, hanno subìto una riduzione in tutte le categorie rendicontate, in linea con quanto riportato per i consumi idrici.

Localizzazione dei principali siti Saipem su mappa delle aree a stress idrico, realizzata tramite sistema Aqueduct WRI.



La politica societaria di riduzione delle emissioni di GHG ha un forte impatto sulla riduzione degli inquinanti atmosferici, essendo anch'essi causati dai consumi di energia. Inoltre, grazie alle iniziative che saranno implementate nel contesto del Programma Net-Zero come la progressiva elettrificazione, permetterà una netta riduzione degli inquinanti atmosferici nel medio-lungo periodo.
La metodologia di stima delle emissioni di Saipem comprende i seguenti inquinanti: NOX, SO2, CO, PM10 e NMVOC. I fattori di emissione sono stati aggiornati durante le ultime revisioni della metodologia di calcolo. In particolare, durante l'aggiornamento della metodologia del 2018 i fattori di emissione di NOX e CO sono stati sensibilmente ridotti, quelli di NMVOC e PM10 leggermente aumentati e quelli degli SO2 sono rimasti costanti, influenzando gli andamenti delle emissioni tra 2017 e 2018. L'aggiornamento della metodologia nel corso del 2019 ha invece tenuto conto delle evolutive normative nell'uso dei carburanti marini, cambiando di conseguenza i fattori di emissione: phase-out Heavy Fuel Oil e Intermediate Fuel Oil a partire dal 2020 e introduzione di nuove categorie di carburanti (Marine Gas Oil e Marine Fuel Oil, a loro volta categorizzati in base al tenore di zolfo maggiore o minore dello 0,1%).
Per gli inquinanti l'andamento delle emissioni segue la tendenza dei consumi energetici, in leggero calo. Le emissioni inquinanti sono state calcolate utilizzando le seguenti fonti: EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook del 2016 e IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories del 2006.
| 2019 | 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (t) | Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
| NOX | 16.536 | 16.338 | 13.338 | 12.326 | 12.415 | 11.762 |
| SO2 | 6.514 | 6.483 | 571 | 545 | 542 | 523 |
| CO | 7.935 | 7.889 | 5.989 | 5.618 | 5.231 | 4.798 |
| NMVOC | 1.146 | 1.131 | 922 | 837 | 840 | 782 |
| PM10 | 636 | 628 | 516 | 465 | 477 | 442 |
Gli interventi di efficientamento energetico e dei processi descritti alla sezione "L'efficienza energetica" hanno permesso di conseguire riduzioni anche per le emissioni di altri inquinanti atmosferici, in particolare di NOX e CO.
| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| (t) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | |
| NOX | 257,8 | 257,2 | 319,9 | 316,7 | 426,9 | 426,9 | |
| SO2 | 111,3 | 111,2 | 15,4 | 15,4 | 16,9 | 16,9 | |
| CO | 33,0 | 32,9 | 50,3 | 49,8 | 121,2 | 121,2 | |
| NMVOC | 7,8 | 7,8 | 17,1 | 17,0 | 24,2 | 24,2 | |
| PM10 | 8,4 | 8,4 | 10,2 | 10,1 | 13,6 | 13,6 |

La Società adotta un sistema di gestione dei rifiuti responsabile e specifico per tipologia di attività operativa, condiviso anche con le società terze con cui opera.
La gestione dei rifiuti è attuata attraverso una gerarchia di interventi che mira principalmente a minimizzare i rifiuti prodotti attraverso l'uso di procedure o tecnologie appropriate, a riutilizzarli come materiali, e a riciclarli a seguito del trattamento più opportuno.
Nell'ambito delle azioni volte a minimizzare la generazione dei rifiuti, la priorità è data ai rifiuti pericolosi. L'azienda promuove e implementa misure, anche attraverso la ricerca e sviluppo di nuovi materiali, che consentano di sostituire i materiali pericolosi con alternative non nocive.
Al fine di essere aderenti ai propri standard di gestione, Saipem controlla la tracciabilità dei rifiuti all'interno dei propri cantieri e si assicura che i subcontractor facciano lo stesso (es. attraverso requisiti contrattuali ad hoc, ispezioni, audit, ecc.).
Si registra un decremento dei rifiuti del 23% per il perimetro di Gruppo (21% per il perimetro consolidato integrale) rispetto al 2020, principalmente dovuto alla significativa riduzione di rifiuti generati presso alcuni progetti onshore, tra cui Mozambique LNG (Mozambico), attualmente sospeso, in particolare di acque reflue smaltite come rifiuto non pericoloso. Rispetto al 2020 si denota inoltre un calo nella quantità di rifiuti riciclati, dovuto principalmente al progetto onshore Moscow Refinery (Russia), in seguito a una riduzione della produzione di rifiuti derivati dalle attività di costruzione, successivamente riciclati.

| 2019 | 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (kt) | Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
| Peso totale rifiuti prodotti, di cui: | 953,0 | 933,3 | 1.057,9 | 943,1 | 811,9 | 743,5 |
| - pericolosi smaltiti in discarica | 238,5 | 238,5 | 10,3 | 10,3 | 10,9 | 10,4 |
| - pericolosi inceneriti in impianti esterni | 3,1 | 3,1 | 1,3 | 0,5 | 2,0 | 2,0 |
| - pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) | - | - | 0,5 | 0,5 | 0,8 | 0,8 |
| - pericolosi riciclati | 11,1 | 11,0 | 13,9 | 13,8 | 15,2 | 15,1 |
| - pericolosi smaltiti presso altra struttura | - | - | 215,6 | 182,4 | 108,9 | 108,8 |
| - non pericolosi smaltiti in discarica | 638,2 | 623,6 | 321,0 | 279,4 | 261,8 | 252,6 |
| - non pericolosi inceneriti in impianti esterni | 2,2 | 2,2 | 0,6 | 0,3 | 0,2 | 0,1 |
| - non pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) | - | - | 1,4 | 1,4 | 1,7 | 1,7 |
| - non pericolosi riciclati | 59,9 | 54,9 | 152,9 | 146,3 | 90,6 | 86,1 |
| - non pericolosi smaltiti presso altra struttura (**) | - | - | 340,4 | 308,1 | 319,9 | 265,8 |
Tutti i rifiuti, a eccezione della categoria inceneriti, sono trattati in impianti esterni ai siti della Società.
(*) Si segnala che, al momento, nessun impianto di incenerimento Saipem permette recupero di energia.
(**) Categoria di trattamento introdotta nel 2020.

Il Gruppo opera in 73 Paesi, in situazioni geograficamente e culturalmente diverse e distanti fra loro e spesso in contesti difficili e di frontiera, caratterizzati ognuno da peculiarità di cui è necessario tenere conto nella valutazione degli aspetti sociali legati alle proprie attività.
Per la valutazione degli impatti sociali legati ai progetti operativi nei quali è impegnata, Saipem si basa su valutazioni e studi di impatto socio-economico normalmente prodotti dai propri clienti o, se necessario e previsto contrattualmente, sviluppati internamente. Le operazioni in cui Saipem ha la responsabilità diretta e la possibilità gestionale degli impatti sociali generati a livello locale riguardano i cantieri di fabbricazione o le basi logistiche proprietarie, per i quali il Gruppo identifica e valuta i potenziali effetti delle sue attività sul contesto sociale al fine sia di minimizzarne gli impatti negativi che di definire e attuare attività specifiche e progetti volti a contribuire allo sviluppo del contesto socio-economico locale in collaborazione con gli stakeholder locali identificati.
Nei Paesi in cui la presenza di Saipem è di medio-lungo periodo, il Gruppo ha instaurato un durevole rapporto di mutua collaborazione con gli stakeholder locali. Alcuni significativi esempi sono le collaborazioni con gli enti universitari e scolastici, con i rappresentanti delle istituzioni locali, le organizzazioni non governative attive sui territori e gli enti locali per la realizzazione di programmi di sviluppo e per la promozione della salute.
Saipem si è sempre impegnata a minimizzare eventuali impatti negativi sul territorio e a contribuire alla massimizzazione di quelli positivi attraverso l'attuazione di strategie volte a promuovere uno sviluppo sostenibile locale. Il profilo di rischio complessivo (compreso quello sociale) di ogni progetto viene identificato, analizzato e monitorato dalla fase commerciale. Un importante strumento è l'ascolto delle istanze degli stakeholder locali, che può avvenire anche tramite consolidati processi di coinvolgimento. In particolar modo la Società ha redatto un criterio (Guidance on Grievance Management) per la strutturazione di un sistema di raccolta e gestione delle istanze delle comunità locali, nelle realtà operative in cui ciò è ritenuto necessario o richiesto dal cliente. Tale processo permette di identificare potenziali impatti sociali negativi e di gestirli o mitigarli.
Diverse realtà geografiche e alcune tra le più significative realtà operative, sia in termini di ore lavorate che di relazioni col territorio (es., Nigeria, Oman, Indonesia e Mozambico), hanno implementato tali sistemi per garantire una comunicazione efficace con le comunità.
| ASPETTI SOCIALI | CULTURA E STILI DI VITA |
DEMOGRAFIA | BENESSERE E INFRASTRUTTURE SOCIALI |
IMPATTO ECONOMICO |
|---|---|---|---|---|
| PRINCIPALI IMPATTI SOCIALI |
≥ Erosione di tradizioni e valori tradizionali locali ≥ Aumento di problemi sociali di alcune fasce vulnerabili della popolazione ≥ Discriminazioni ed emarginazione di popolazioni indigene ≥ Rischi di conflitti e tensioni locali |
≥ Immigrazione dovuta a maggiore attrattiva delle aree operative ≥ Emigrazione/ delocalizzazione dovute a utilizzo tradizionale di risorse naturali in competizione o conflitto con attività operative |
≥ Effetto sulle strutture locali e sulla salute pubblica ≥ Effetto sul traffico e la sicurezza stradale ≥ Accesso alle infrastrutture sociali |
≥ Incremento di occupazione (diretta e indiretta) e del livello dei salari ≥ Aumento dei prezzi dei beni e del tasso di inflazione ≥ Acquisto di forniture locali e incremento generale dell'economia locale ≥ Cambiamenti nella struttura economica locale ≥ Incremento delle dipendenze del sistema economico locale a uno specifico settore industriale |
| POTENZIALI MISURE DI MITIGAZIONE |
≥ Piani di protezione del Cultural Heritage ≥ Attenta selezione dei fornitori di servizi di security ≥ Test anti alcool e droga sul personale ≥ Sessioni di consapevolezza culturale e programmi di formazione sui diritti umani al personale |
≥ Strategie di recruitment trasparenti ≥ Gestione delle aspettative locali |
≥ Iniziative di promozione della salute ≥ Sessioni di guida sicura |
≥ Strategie di recruitment e assunzione trasparenti |
| STRUMENTI ADOTTATI Consultazione degli stakeholder, meccanismi di community grievance, piani di relazioni con le comunità locali |
include il Codice Etico di Saipem che contiene l'insieme dei diritti, doveri e responsabilità nei confronti dei destinatari del Modello. Inoltre, Saipem è impegnata in attività di formazione (ad esempio la campagna "Leading by Ethics") in relazione a tematiche etiche, incluse l'anticorruzione, e agli aggiornamenti del "Modello 231", focalizzandosi particolarmente sul personale soggetto a cambiamento di ruolo. La Società ha sviluppato un sistema di gestione anticorruzione che sin dal 2018 ha ottenuto la certificazione di conformità allo standard internazionale ISO 37001. Infine, il Gruppo ha un sistema di monitoraggio e controllo dei fornitori presenti su specifici progetti che dovessero svolgere attività fraudolenti, procedendo

| Analisi del contesto | Identificazione e valutazione dei potenziali impatti |
Individuazione e attuazione delle misure di mitigazione |
||
|---|---|---|---|---|
| Analisi delle condizioni socio-politiche, culturali ed economiche dell'area interessata dal progetto. |
Identificazione e successiva valutazione degli impatti che si possono verificare durante l'intera durata del progetto. Gli impatti possono essere classificati come: ≥ impatti diretti: che sono un risultato diretto delle attività del progetto; ≥ impatti indiretti: che derivano da altri sviluppi o attività che potrebbero verificarsi solo a seguito del progetto. |
Lo scopo di adottare misure di mitigazione è quello di rimuovere, ridurre al minimo e/o compensare gli effetti negativi residui in misura ragionevolmente fattibile. Le misure di mitigazione possono consistere nell'integrazione delle azioni proposte nella progettazione stessa del progetto, in cambiamenti o in aggiunte di aspetti tecnici o manageriali. Le azioni di mitigazione possono includere attività da attuare sia all'interno del sito del progetto che nelle zone limitrofe. |
||
| PROCESSO DI COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER | ||||
| Rischi afferenti all'ambito del D.Lgs. n. 254/2016: aspetti sociali | ||||
| Rischi identificati dalla Società | Sintesi delle misure di mitigazione del rischio adottate | |||
| Gestione della catena di fornitura etica Temi trattati in DNF 2021 |
Attività fraudolente, corruzione, mancanza di trasparenza, perdite di informazioni riservate e di dati, e di non conformità con procedure e regolamenti. |
Saipem ha posto in atto un sistema solido ed efficace di whistleblowing per scoraggiare, rilevare, indagare e segnalare illeciti nella Società. Inoltre, Saipem aggiorna il proprio Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati da tale normativa; il "Modello 231" include il Codice Etico di Saipem che contiene l'insieme dei diritti, doveri e responsabilità nei confronti dei destinatari del Modello. Inoltre, Saipem è impegnata in attività di formazione (ad esempio la campagna "Leading by Ethics") in relazione a tematiche etiche, incluse l'anticorruzione, e agli aggiornamenti del "Modello 231", focalizzandosi particolarmente sul personale soggetto a cambiamento di ruolo. La Società ha sviluppato un sistema di gestione anticorruzione che sin dal 2018 ha ottenuto la certificazione di conformità allo standard internazionale ISO 37001. Infine, il Gruppo ha un sistema di monitoraggio e controllo dei fornitori |

Saipem si impegna a instaurare con i suoi stakeholder locali relazioni improntate alla correttezza e alla trasparenza, per perseguire obiettivi concreti e condivisi di sviluppo sostenibile, attraverso il rafforzamento della fiducia reciproca, ricercando il dialogo e promuovendo le condizioni per stabilire una cooperazione duratura nei Paesi in cui opera.
eventualmente alla valutazione della loro sospensione.
Ovunque lavori, Saipem fornisce il proprio contributo alla vita sociale ed economica del territorio, anche e non solo in termini di occupazione locale e creazione di valore. Il grado di relazione che Saipem instaura con i soggetti presenti sul territorio dipende dalla presenza che le attività operative determinano per la Società. Si distingue tra: una presenza di lungo termine, dove la Società possiede cantieri di costruzione o altre strutture operative, che permettono l'instaurarsi di relazioni e collaborazioni articolate con diversi stakeholder locali o loro rappresentanze; e una presenza di breve-medio termine, in cui Saipem svolge uno specifico progetto operativo entro scadenze definite contrattualmente, che determinano la partecipazione dell'azienda a iniziative di sviluppo sostenibile più mirate e limitate nel tempo.
Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono dunque dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio, dai requisiti contrattuali imposti dai clienti sui progetti operativi e dai partner con i quali la Società lavora, oltre che dalla natura e composizione sociale del contesto di riferimento. Ove Saipem progetta di creare nuovi siti operativi di lungo termine, la Società svolge specifiche valutazioni atte ad analizzare i potenziali effetti delle proprie attività sul contesto socio-economico locale. Per farlo, utilizza strumenti quali l'ESIA (Environmental Social Impact Assessment), a seguito dei quali la Società definisce piani d'azione finalizzati alla gestione degli impatti generati sulle comunità locali e di coinvolgimento degli stakeholder. A supporto di questo processo, Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale e di identificazione e analisi dei principali stakeholder finalizzati alla definizione dei piani di intervento.
Ove impegnata in progetti operativi, Saipem supporta le attività del cliente, in linea con le richieste contrattuali e i requisiti che quest'ultimo ha ricevuto e/o concordato con le autorità locali attraverso studi specifici quali l'EIA (Environmental Impact Assessment) o ricorrendo anche in questo caso all'ESIA (Environmental and Social Impact Assessment).

Per Saipem essere presente localmente significa acquistare beni e servizi da fornitori locali, creare occupazione a livello locale e sviluppare il know-how del personale locale e dei fornitori, rafforzando la loro competenza tecnologica e manageriale. In tal modo Saipem contribuisce a creare opportunità di sviluppo per le persone e per le imprese nelle comunità in cui opera. La presenza di Saipem si caratterizza anche per un impegno nello sviluppare e mantenere una continua relazione con le comunità, i clienti e i fornitori locali, che permetta di ottenere effetti positivi anche in termini di riduzione dei costi complessivi di progetto e del profilo di rischio complessivo associato alle attività operative.
Saipem ha inoltre sviluppato internamente un modello (SELCE, "Saipem Externalities Local Content Evaluation") per quantificare il valore della sua presenza sul territorio in termini economici, occupazionali e di crescita del capitale umano.
| 2019 | 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (%) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Dipendenti locali | 74 | 71 | 79 | 76 | 79 | 75 |
| Manager locali | 44 | 43 | 49 | 48 | 50 | 50 |
Per dipendente locale si intende un dipendente che lavora nel Paese di assunzione. Per manager locale si intende la somma di middle e senior manager. Dato l'elevato numero di dipendenti nei due headquarter in Italia e Francia, la percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di questi due Paesi, in modo da fornire effettiva rappresentazione dell'impegno della Società nei Paesi di operatività.
Il business di Saipem è caratterizzato da una catena di fornitura globale e di grande complessità, estesa su diverse aree geografiche e in diversi settori industriali. A oggi il Gruppo registra più di 23.500 fornitori qualificati, di cui oltre 7.000 sono stati qualificati nel corso del 2021. Durante l'anno gli acquisti sono stati principalmente eseguiti da fornitori ubicati in Medio Oriente, Asia centrale ed Europa.
Con oltre 60 anni di attività in numerosi Paesi del mondo, Saipem ha costruito un network di partner e fornitori con cui mantiene una collaborazione produttiva e costante; sono oltre 6.000 i fornitori che collaborano con l'azienda da almeno 10 anni.
Il sistema di gestione dei fornitori è stato strutturato per garantire che essi abbiano comprovate capacità tecniche e operative, ma anche che condividano i valori di Saipem e le sue politiche. A tal fine sono stati identificati alcuni elementi di sostenibilità da analizzare e monitorare all'interno delle diverse fasi del sistema di gestione dei fornitori; questi elementi includono il comportamento etico, il rispetto dei diritti umani e del lavoro, compresa la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, e la protezione dell'ambiente.
In primo luogo, i fornitori di Saipem sono tenuti a rispettare i principi che sono parte integrante del Codice Etico e a rispettare i diritti umani in conformità con la politica di sostenibilità di Saipem, come richiesto dalle clausole contrattuali presenti in tutti i contratti. I fornitori sono responsabili della gestione del rischio nelle loro operazioni, e l'azienda richiede che essi stessi, a loro volta, esigano che i loro fornitori rispettino gli stessi principi e standard. Si vuole garantire in questo modo condizioni di lavoro sicure ed eque, e una gestione responsabile degli aspetti ambientali e sociali lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Durante il processo di qualifica l'analisi delle informazioni del fornitore è il primo passo per conoscere e comprendere le sue capacità. Questa fase prevede la raccolta di dati e informazioni, nonché della documentazione del fornitore al fine di valutare:
Il livello di rischio legato a tematiche di sostenibilità è determinato dal Paese di appartenenza di ciascun fornitore e dal settore industriale e/o dalla criticità della fornitura. I fornitori identificati con un elevato livello di rischio per la sostenibilità sono sottoposti a una verifica più approfondita.
In particolare, a seconda del tipo di bene o servizio offerto, i fornitori sono sottoposti a un processo di Valutazione Rischio Controparte ("VERC"), volto anche a verificare il loro comportamento etico in termini di anticorruzione, condotta illegale e diritti umani e qualsiasi altro aspetto che potrebbe danneggiare direttamente la reputazione del fornitore e indirettamente la reputazione di Saipem. La "VERC" è effettuata attraverso l'analisi delle principali caratteristiche della controparte, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: economico-finanziari; etici/reputazionali; assetto proprietario.
La valutazione del rischio controparte su fornitori o fornitori potenziali avviene di norma tramite una verifica che non prevede contatti con la controparte, raccogliendo le informazioni disponibili attraverso fonti terze specializzate. La VERC può essere effettuata non solo in corrispondenza dell'avvio dell'attività di qualifica, ma



anche in fase di assegnazione di un contratto o durante lo svolgimento di controlli periodici, nei casi previsti. Nel 2021 il numero di VERC redatte nell'ambito dei processi di qualifica gestiti nell'anno ammonta a 6.381.
Inoltre, in funzione del livello di rischio di esposizione a problematiche legate ai diritti umani e/o agli aspetti di salute e sicurezza e gestione ambientale, i fornitori sono valutati analizzando i documenti forniti durante la qualifica, al fine di verificare il rispetto dei principi di Saipem e la capacità del fornitore di gestire queste tematiche. Nel corso del 2021, 595 fornitori sono stati valutati su tematiche HSE e 598 su tematiche di diritto del lavoro.
A seconda del livello di rischio, i fornitori sottoposti a un audit di qualifica possono anche essere valutati su aspetti specifici di sostenibilità, tra cui diritti del lavoro, salute e sicurezza e protezione ambientale. Nel corso del 2021 però, anche a causa della situazione pandemica, non è stato possibile eseguire audit specifici sui fornitori.
Durante la fase di offerta e di esecuzione del contratto vengono effettuati ulteriori controlli, inclusa una valutazione del rischio di controparte in funzione del valore complessivo della fornitura. Per beni e servizi valutati ad alto rischio per i temi di salute, sicurezza e ambiente (HSE) sono effettuate valutazioni specifiche finalizzate a verificare la capacità del fornitore di eseguire il contratto in accordo agli standard internazionali e a quelli di Saipem su questi temi, e la sua capacità di gestire gli aspetti HSE.
Inoltre, le condizioni contrattuali, applicate a tutti i fornitori e a tutti i tipi di acquisto, includono specifici requisiti che richiedono al fornitore di attenersi rigorosamente ai principi del Codice Etico Saipem e di rispettare i diritti umani.
Ai fini della condivisione dei principi etici, per informare e formare i fornitori su standard e requisiti Saipem e sulle relative modalità di allineamento a essi, Saipem organizza eventi, riunioni o forum specifici per i fornitori, sia prima della qualifica che durante l'esecuzione del contratto.
Vengono inoltre organizzate periodicamente sessioni di formazione con i fornitori per la condivisione di tematiche HSE. Maggiori informazioni su queste ultime sono presenti nel capitolo "Al centro del nostro valore" del Bilancio di Sostenibilità 2021.
Le prestazioni del fornitore e il rispetto delle disposizioni contrattuali sono costantemente monitorati: tutte le funzioni di Saipem coinvolte nelle diverse fasi del sistema di gestione della catena di approvvigionamento sono tenute a fornire un feedback sul comportamento dei fornitori, compresi gli aspetti di sostenibilità, come ad esempio il verificarsi di incidenti durante l'esecuzione del lavoro, la conformità con la legislazione locale in materia di HSE o del lavoro, o il sopraggiungimento di procedimenti evidenze raccolte durante le visite e gli audit eseguiti in sito.
Il feedback ricevuto garantisce la valutazione dell'affidabilità complessiva del fornitore e l'eventuale possibilità di interrompere il contratto o sospendere la qualifica in caso di gravi situazioni riscontrate.
Nel giugno 2021 è stato reso operativo un nuovo software per la gestione del feedback chiamato VPE (Vendor Performance Evaluation). Diversi sono i miglioramenti introdotti rispetto al precedente strumento, tra i quali l'immediata disponibilità dell'esito della valutazione in virtù della suddivisione della valutazione in più fasi indipendenti. Ciò permette l'aggiornamento del punteggio complessivo del fornitore senza dover attendere il completamento dell'intero processo.
Nell'ambito della transizione da un sistema all'altro sono stati importati i feedback già presenti e rilasciati fino a cinque anni addietro.
Nell'arco del 2021 sono stati compilati e pubblicati 2.167 questionari (Survey) di feedback delle prestazioni dei fornitori, di cui l'86% con esito positivo e l'8% con esito neutro.
Schema dei principali processi e strumenti implementati per la gestione di aspetti legati alla sostenibilità nella catena di approvvigionamento
| 2019 | 2020 | 2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Fornitori attivi | (n.) | 23.871 | 23.696 | 23.585 | |
| Fornitori qualificati | (n.) | 7.721 | 6.859 | 7.226 | |
| Fornitori qualificati nell'anno che operano in Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori |
(%) | 35 | 37 | 43 | |
| Nuovi fornitori valutati in materia di diritto del lavoro in Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori (*) |
(n.) | 182 | 504 | 598 | |
| Fornitori qualificati nell'anno per attività considerate a rischio HSE | (%) | 7 | 9 | 9 | |
| Fornitori valutati sulle tematiche HSE | (n.) | 574 | 585 | 595 |
Si specifica che i dati della tabella sono rappresentativi sia per il perimetro totale di Gruppo che per il perimetro di consolidamento integrale, in quanto un fornitore qualificato a livello corporate può potenzialmente lavorare con tutte le realtà del Gruppo.
(*) Nei dati relativi al 2019 sono inclusi esclusivamente i fornitori con processo di qualifica per classi merceologiche critiche.


La sicurezza per tutto il personale di Saipem è un obiettivo prioritario e strategico della Società. Questo impegno è un pilastro fondamentale della politica "HSE" e della politica "Integrità nelle nostre operation".
La sicurezza delle persone è costantemente controllata, monitorata e garantita attraverso un sistema di gestione integrato di salute, sicurezza e ambiente che soddisfa gli standard internazionali e le leggi vigenti. Nel 2021, dopo l'audit periodico da parte dell'ente di certificazione di terza parte, è stata confermata la certificazione ISO 45001 per Saipem SpA e tutte le realtà più significative del Gruppo, raggiungendo la copertura del 99% per il perimetro consolidato integrale (82% per il perimetro di Gruppo) del personale dipendente e di agenzia, esclusi i subcontrattisti, a garanzia di un approccio omogeneo e sistematico nella gestione dei processi.
Ogni anno Saipem definisce un piano di obiettivi di sicurezza a livello corporate, di divisione e di società operativa approvato rispettivamente dal CEO, dai Division Manager e dai Managing Director delle società operative. Il raggiungimento di tali obiettivi è legato ai piani di incentivazione dei senior manager per le aree di competenza. Maggiori dettagli sono presenti nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2020".
Tali obiettivi comprendono per l'anno 2021:
La Società effettua audit interni in materia di HSE su: sistema di gestione HSE, conformità delle disposizioni legislative HSE. Questi audit, che nel 2021 sono risultati essere 190, hanno coinvolto società operative, siti operativi (inclusa la flotta) e subcontrattisti.
La promozione della cultura della sicurezza dei lavoratori è agevolata nel settore di riferimento per la Società sia dal contesto normativo di riferimento, caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno, contraddistinto da specifiche politiche in materia.
Le politiche interne definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi anche rispetto a contesti locali a oggi in diversi casi ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in fase di evoluzione. In merito agli accordi nazionali non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza di sindacati, sia a livello nazionale che locale.
Laddove Saipem operi in aree ove ha stilato accordi specifici con le organizzazioni sindacali, questi possono comprendere, in merito alla sicurezza:
In Italia il Contratto Nazionale del Lavoro prevede la nomina di Rappresentanti Aziendali dei Lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; sulla base di quanto previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo, presso le sedi Saipem italiane sono presenti un totale di 19 RLSA. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le Organizzazione Sindacali definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.
Nelle realtà estere si evidenzia la presenza di istituti di compartecipazione tra management e forza lavoro per la gestione di iniziative e programmi afferenti alla salute e alla sicurezza nel rispetto di quanto previsto dalla
GRI 403-2 GRI 403-4 GRI 403-5 GRI 403-9 SASB EM-SV-320a.1 EM-SV-320a.2
GRI 403-1 GRI 403-7


normativa di riferimento presso diverse realtà nazionali. Tra queste figurano le entità del Gruppo Saipem operanti in Algeria, Angola, Bolivia, Brasile, Canada, Colombia, Congo, Croazia, Ecuador, Francia, Indonesia, Malesia, Messico, Norvegia, Perù, Regno Unito, Romania e Venezuela.
Nel corso degli anni la Società ha lanciato numerose campagne di sensibilizzazione con l'obiettivo di diffondere una cultura della sicurezza più profonda e radicata.
Per ridurre significativamente il fenomeno allarmante degli incidenti stradali che avvengono all'interno dei cantieri e delle aree di lavoro o lungo il tragitto casa-lavoro, Saipem ha lanciato nel 2019 una nuova campagna sulla sicurezza stradale – Belt Up or Get Out (Allacciala o Scendi) – proseguita anche nel corso del 2021, per garantire che conducenti e passeggeri dei veicoli intraprendano ogni viaggio in sicurezza.
Salute e benessere fisico e mentale sono requisiti ormai imprescindibili per poter lavorare bene, in sicurezza e affrontare le grandi sfide tipiche dell'industria nella quale la Società lavora.
Nel 2021 Saipem ha sviluppato e lanciato la nuova edizione di Choose Life, un programma di formazione che ha lo scopo di rafforzare la leadership e aumentare la consapevolezza delle persone Saipem sui temi di salute e benessere, con l'obiettivo di influenzarle a scegliere uno stile di vita più sano.
Il programma ha l'obiettivo di attaccare i principali rischi per la salute in Saipem: malattie cardiovascolari, malaria e malattie sessualmente trasmissibili, che causano ancora oggi gravi patologie croniche, sono motivo di rimpatri e in alcuni casi portano alla morte.
Un altro tema toccato dal programma riguarda i disturbi mentali, secondo la World Health Organization in continuo aumento, anche a causa della pandemia da COVID-19, che negli ultimi anni ha impattato in maniera significativa sulla sfera emozionale e psicologica delle persone.
Il dipartimento HSE Culture, Communication and Training, che ha sviluppato internamente il programma, in collaborazione con il dipartimento Health, ha creato un pacchetto formativo e un percorso di formazione per i facilitatori che condurranno la formazione in aula.
Per sancire il lancio ufficiale del programma è stato organizzato uno speciale evento di presentazione alla presenza dell'Amministratore Delegato Francesco Caio e del Top Management di Saipem.
L'implementazione massiva del programma è prevista nel 2022.
La salute mentale è stata anche il focus di Sharing Love for Health & Safety, il contest annuale per celebrare il 28 aprile, Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.
La sfida social proposta quest'anno è stata quella di condividere su Instagram video, storie e foto per raccontare le proprie healthy routine per vivere una vita più sana e sviluppare una solida resilienza mentale: un messaggio per stimolare se stessi e gli altri a prendersi cura della propria salute e del proprio benessere fisico e mentale.
Il programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS) continua a essere diffuso e apprezzato in tutte le realtà Saipem, oltre che tra clienti, partner e contrattisti.
A partire dal 2020 il Workshop LiHS è stato trasformato in un'esperienza online. La versione online continua a essere la più diffusa anche nel 2021 a causa delle attuali restrizioni.
Nel 2021 sono state condotte sessioni LiHS con diversi progetti, tra cui: Mozambique LNG, Payara Project, SGCP Project, SRU2 Moscow Refinery, Baltic Pipeline Project, Karimun Yard.
La campagna Life-Saving Rules, dopo l'aggiornamento del 2020, continua a essere implementata con successo in tutto il mondo Saipem. Tra gli strumenti della campagna si citano: contenuti multimediali, poster, presentazioni e la guida per l'implementazione.
Per supportare il monitoraggio dei livelli di adozione delle regole resta disponibile lo strumento del "Management Walkabout" accompagnato dalla piattaforma di "e-learning", offerta come parte della strategia di implementazione per supportare la diffusione della campagna all'interno di Saipem.
In collaborazione con l'Assessorato alla Salute italiano, Saipem ha sviluppato con tempestività, nelle prime settimane dell'evento pandemico, nel 2020, una campagna di sensibilizzazione al fine di aumentare la consapevolezza dei dipendenti sui rischi legati alla diffusione del CoronaVirus e di diffondere buone pratiche per limitarne la diffusione. All'inizio del periodo di rientro presso le sedi di lavoro del personale in modalità "lavoro da remoto" è stata realizzata una specifica campagna di sensibilizzazione sulle misure da adottare negli ambienti lavorativi e i comportamenti idonei, oltre che fornire un valido supporto per affrontare lo stress e rafforzare la propria resilienza mentale. Il corso, sviluppato in tre moduli informativi, è stato erogato in modalità eLearning. I 3 moduli (della durata di 15 minuti ciascuno) rappresentano percorsi di apprendimento interattivi e coprono ognuno un'area specifica: Informazioni di base sul COVID-19, con particolare attenzione alla conoscenza individuale e all'acquisizione di informazioni corrette; il rientro in ufficio e come seguire le procedure di Saipem in materia di sicurezza; sostenere e coltivare la resilienza mentale, necessaria per adattarsi alle mutate condizioni di lavoro e di vita.

La formazione su salute, sicurezza e ambiente è una parte importante dell'implementazione del sistema HSE sia nelle sedi centrali che nei siti operativi di Saipem. Tutte le attività di formazione HSE sono azioni preventive critiche per ridurre i rischi.
Per coinvolgere e allineare la comunità globale dei formatori HSE continua l'implementazione dell'HSE Train The Trainer, il programma di formazione che supporta il miglioramento delle soft skill per essere più efficaci e incisivi in aula.
Il corso, erogato online, consiste in un workshop di 5 giorni strutturato in sessioni giornaliere della durata di 2 ore, a cui fa seguito – nei 12 mesi successivi – un programma continuo di sviluppo professionale, in cui gli HSE trainer si esercitano in attività di progettazione di contenuti e delivery in aula ricevendo un feedback dal mentor del corso.
Nel 2021 sono state erogate 4 sessioni coinvolgendo 48 formatori.
Per sostenere le Divisioni nel miglioramento della formazione HSE nel 2021 è stata avviata una mappatura dei Training Center. Lo scopo è quello di valutare l'efficacia dell'erogazione della formazione HSE in queste realtà.
L'analisi è basata su una griglia di valutazione che prende in esame 6 dimensioni: documentazione e organizzazione, struttura, attrezzature e tecnologia, competenza e resilienza dei formatori, materiali di formazione, processi di registrazione e reporting della formazione.
Gli input dei Training Center sono stati analizzati e raccolti in un report che mette in luce best practice e aree di miglioramento condivise con le parti interessate in un workshop dedicato. L'obiettivo finale è quello di avviare un processo di miglioramento continuo per condurre i Training Center a uno standard globale unificato.
Nel corso dell'anno Saipem ha continuato a investire risorse significative per formare il proprio personale sui temi HSE attraverso campagne e programmi ad hoc, anche al fine di aumentare la consapevolezza dei lavoratori relativamente ai rischi associati alle attività lavorative.
Il TRIFR di 0,37 registrato nel 2021 è in linea con il precedente anno (0,36). Da rimarcare, invece, il non avere riportato alcun incidente mortale nel corso dell'intero anno, per la prima volta da quando è stato avviato un sistematico processo di reporting degli indici infortunistici (inizio anni 2000). È un risultato sicuramente riconducibile al costante e continuo impegno di tutte le figure coinvolte, siano esse della famiglia professionale HSE che non.
Nell'anno 2021 gli infortuni HCWR5 (High Consequences Work Related) hanno causato due disabilità parziali permanenti e due disabilità temporanee con più di 180 giorni persi. Tre incidenti su quattro hanno determinato disabilità alla mano a seguito di attività operative. Il quarto incidente, invece, ha avuto come conseguenza una frattura alla gamba a causa di una caduta da una scala. Le investigazioni di questi incidenti hanno riscontrato delle cause comuni: da un lato una perfettibile formazione specifica sulle attività svolte dal personale coinvolto negli incidenti; dall'altro un mancato rispetto di procedure specifiche e/o mancata percezione del rischio.
Dall'analisi delle tali investigazioni si evince che le azioni di prevenzione e protezione identificate con l'obiettivo di intervenire su queste aree comuni sono state principalmente volte ad assicurare una puntuale formazione tecnica/operativa per l'esecuzione di attività specifiche e rafforzare l'importanza del rispetto delle procedure operative e delle Life Saving Rules (LSR), ovvero le regole che ciascuna risorsa Saipem è chiamata a seguire per preservare l'incolumità propria e dei propri colleghi.
(5) HCWR: termine per definire una sottocategoria di LTI con conseguente fatalità o LTI con almeno 180 giorni lavorativi persi. Tutti gli infortuni con esito di disabilità permanente devono essere registrati nel sistema di rendicontazione in uso alla funzione HSE e consolidati come High Consequences Work Related (HCWR).


| 2019 | 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
|
| Ore-uomo lavorate | ||||||
| Totali, di cui: (milioni di ore) |
235,0 | 228,2 | 206,3 | 186,6 | 199,7 | 173,9 |
| Ore-uomo dipendenti (milioni di ore) |
87,6 | 82,3 | 83,5 | 72,5 | 90,8 | 76,4 |
| Ore-uomo subcontrattisti (milioni di ore) |
147,4 | 145,9 | 122,9 | 114,1 | 108,9 | 97,4 |
| Incidenti con giorni persi (LTI) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
51 | 47 | 26 | 23 | 37 | 37 |
| Dipendenti (n.) |
42 | 38 | 16 | 14 | 27 | 27 |
| Subcontrattisti (n.) |
9 | 9 | 10 | 9 | 10 | 10 |
| Di cui incidenti mortali: | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
3 | 3 | 2 | 2 | - | - |
| Dipendenti (n.) |
3 | 3 | - | - | - | - |
| Subcontrattisti (n.) |
- | - | 2 | 2 | - | - |
| Infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
11 | 11 | 3 | 2 | 4 | 4 |
| Dipendenti (n.) |
9 | 9 | 1 | 1 | 3 | 3 |
| Subcontrattisti (n.) |
2 | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 |
| Di cui con disabilità: | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
11 | 11 | 3 | 2 | 4 | 4 |
| Dipendenti (n.) |
9 | 9 | 1 | 1 | 3 | 3 |
| Subcontrattisti (n.) |
2 | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 |
| Giorni persi (a) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
8.490 | 8.200 | 1.164 | 1.106 | 2.635 | 2.635 |
| Dipendenti (n.) |
7.622 | 7.332 | 824 | 785 | 2.001 | 2.001 |
| Subcontrattisti (n.) |
868 | 868 | 340 | 321 | 634 | 634 |
| Indice di gravità (a) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
0,036 | 0,036 | 0,006 | 0,006 | 0,013 | 0,015 |
| Dipendenti (ratio) |
0,087 | 0,089 | 0,010 | 0,011 | 0,022 | 0,026 |
| Subcontrattisti (ratio) |
0,006 | 0,006 | 0,003 | 0,003 | 0,006 | 0,007 |
| Eventi incidentali registrabili (TRI) | ||||||
| Totali, di cui: (n.) |
127 | 123 | 75 | 68 | 74 | 73 |
| Dipendenti (n.) |
83 | 79 | 38 | 35 | 46 | 46 |
| Subcontrattisti (n.) |
44 | 44 | 37 | 33 | 28 | 27 |
| Tasso di assenteismo dei dipendenti (%) |
3,10 | 3,27 | 3,98 | 4,03 | 5,6 | 5,7 |
| Indice di frequenza | ||||||
| degli incidenti mortali (FTLFR) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
1,28 | 1,31 | 0,97 | 1,07 | - | - |
| Dipendenti (ratio) |
3,43 | 3,65 | - | - | - | - |
| Subcontrattisti (ratio) |
- | - | 1,63 | 1,75 | - | - |
| Indice di frequenza | ||||||
| degli infortuni (LTIFR) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
0,22 | 0,21 | 0,13 | 0,12 | 0,19 | 0,21 |
| Dipendenti (ratio) |
0,48 | 0,46 | 0,19 | 0,19 | 0,30 | 0,35 |
| Subcontrattisti (ratio) |
0,06 | 0,06 | 0,08 | 0,08 | 0,09 | 0,10 |
| Indice di frequenza degli infortuni sul | ||||||
| lavoro con gravi conseguenze (HCWRFR) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) |
0,047 | 0,048 | 0,015 | 0,011 | 0,020 | 0,023 |
| Dipendenti (ratio) |
0,103 | 0,109 | 0,012 | 0,014 | 0,033 | 0,039 |
| Subcontrattisti (ratio) |
0,014 | 0,014 | 0,016 | 0,009 | 0,009 | 0,010 |
| Frequenza totale degli eventi | ||||||
| incidentali registrabili (TRIFR) | ||||||
| Totali, di cui: (ratio) Dipendenti (ratio) |
0,54 0,95 |
0,54 0,96 |
0,36 | 0,36 | 0,37 | 0,42 |
| 0,46 | 0,48 | 0,51 | 0,60 | |||
| Subcontrattisti (ratio) |
0,30 | 0,30 | 0,30 | 0,29 | 0,26 | 0,28 |
(a) Dati 2019 e 2020 aggiornati in considerazione del numero di giorni persi conteggiati rispettivamente durante il 2018 e 2019 per gli incidenti verificatisi nel 2018 e 2019.
proporzionalmente al numero della forza lavoro al 31 dicembre.
Saipem persegue con decisione l'effettiva implementazione del proprio sistema di gestione di asset integrity come il risultato di pratiche di progettazione, costruzione e operative ottimali, con l'adozione della gestione integrata di barriere per ridurre i rischi associati agli incidenti gravi (Major Accident Events - MAE). L'asset integrity fa riferimento alla prevenzione e al controllo di eventi molto rari, ma di grave entità per le persone, l'ambiente, gli asset o la performance del progetto.

Un team dedicato è stato formato per sviluppare un modello di sistema di gestione dell'asset integrity in linea con best practice a livello industriale.
Il modello di asset integrity segue il tipico ciclo di Deming: pianificazione, operazione, monitoraggio della performance, miglioramento continuo.
Saipem si impegna a prevenire i rischi per migliorare l'integrità delle sue operazioni. A tale fine adotta un atteggiamento proattivo nella riduzione dei rischi come parte integrante delle proprie attività gestionali e imprenditoriali.
Come descritto nella Politica "L'Integrità nelle nostre operation", Saipem considera requisito fondamentale la tutela della salute e la promozione del benessere psico-fisico delle sue persone.
Questa è una condizione fondamentale del modo di operare di Saipem che si impegna a essere leader nella tutela della salute, oltre che della sicurezza e dell'ambiente (maggiori dettagli sono presenti nella Politica HSE di Saipem SpA). La Società persegue questo impegno conformemente alle disposizioni sulla tutela della privacy e alle leggi nazionali e internazionali relative alla tutela della salute e alla prevenzione delle malattie. La sua implementazione implica che il programma per la promozione della salute, per ciascun sito di lavoro, si concentri prevalentemente su misure preventive, e consideri tutte le attività il cui svolgimento possa rappresentare un rischio per la salute del dipendente.
Le attività che vengono implementate comprendono ad esempio: la valutazione dei rischi per la salute, accertamenti sanitari per il rilascio dell'idoneità, vaccinazioni e chemioprofilassi, l'informazione sanitaria, il monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie, i programmi per la prevenzione delle malattie e attività per la promozione della salute e dell'attività fisica che la supporta.
Le attività operative della Società richiedono lo spostamento di un numero considerevole di persone, anche in località remote. Per questo motivo la Società assicura la migliore assistenza medica possibile ai dipendenti ovunque essi lavorino, organizza periodicamente esami medici specifici e redige certificati medici di idoneità, nonché forma il personale incaricato prima di ogni viaggio o assegnazione estera. Questo al fine di prevenire i rischi di contrarre malattie dovute all'effetto di fattori climatici, ambientali e di altra natura legati al luogo di destinazione.
La Società è dotata di processi strutturati e di una catena di responsabilità ben definita per gestire tempestivamente qualsiasi emergenza medica.
Saipem ha sviluppato un sistema di gestione della salute in continua evoluzione che si adatta agli ambienti di lavoro, integra i più recenti studi epidemiologici, ed è volto ad assicurare la migliore qualità in fatto di monitoraggio della salute e dei servizi medici resi disponibili.
Tale sistema rispetta i principi riconosciuti a livello internazionale e le leggi locali: la Dichiarazione di Pechino del WHO (World Health Organization), "Global Strategy on Occupational Health for All" (1994), la legislazione europea e la Direttiva 2000/54/CE relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro, la sua applicazione in Italia attraverso il D.Lgs. n. 81/2008 e i suoi emendamenti (denominato "Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro"). Questo approccio assicura efficacia, flessibilità e le basi adeguate per lo sviluppo di una cultura della salute a lungo termine in tutti i Paesi in cui la Società si trova a operare.
Il sistema di gestione prevede che per ogni sito/progetto/asset vengano identificati e valutati (considerando la frequenza e l'impatto potenziale) i rischi legati alla salute del personale, a seguito dei quali adeguate misure di prevenzione e mitigazione vengono identificate e implementate. Un'attività di monitoraggio delle stesse è periodicamente eseguita.
I criteri generali per la tutela della salute si basano sull'analisi delle attività svolte nell'ambiente di lavoro e considerano i rischi che le stesse attività hanno, sia sulle persone coinvolte a diverso titolo nelle operazioni, sia sulla comunità locale.
Le analisi effettuate sono specifiche per ciascuna mansione e destinazione e prevedono l'identificazione delle attività e delle condizioni operative in riferimento alle condizioni di esercizio normali, anomale e di emergenza; l'analisi delle possibili vie di contatto degli agenti di rischio e dell'azione combinata degli stessi e un'associazione puntuale dei pericoli alla mansione in relazione alla specificità delle attività individuate. I risultati delle analisi permettono di dotare il personale degli adeguati equipaggiamenti e di monitorarlo opportunamente.
Per quanto riguarda il trend delle malattie professionali denunciate si osserva che il numero considerevolmente più elevato riferito al 2020 rispetto all'anno 2019 è da attribuire all'inserimento di alcuni casi di malattia da COVID-19, qualificata in alcuni Paesi esteri come malattia professionale.
A riprova di ciò nel 2021, in virtù dell'assenza di casi di malattia professionale collegati alla pandemia, il numero di malattie professionali denunciate si è nuovamente attestato sotto le 10 unità.
| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Malattie professionali denunciate | (n.) | 6 | 6 | 15 | 10 | 9 | 9 |



Nel corso del 2021 sono state svolte numerose attività atte a fronteggiare l'emergenza sanitaria generata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2, definite anche in base alle eterogeneità delle situazioni nelle diverse aree geografiche di operazione, riflettendo la severità della pandemia a livello locale e generando risposte differenti a seconda della politica sanitaria adottata dai Paesi colpiti.
Nella lotta alla pandemia COVID-19 il 2021 ha visto l'introduzione delle profilassi vaccinali che ha comportato rilevanti conseguenze sull'operatività della Società. La Task Force costituita per gestire la situazione emergenziale ha continuato nel corso del 2021 a presidiare i siti operativi con gli strumenti più opportuni, ad esempio l'introduzione di Health Risk Assessment mirati, specifici per le aree a maggiore rischio. La Task Force riporta direttamente al Dirigente Medico membro dell'Unità di Crisi aziendale e fornisce istruzioni operative mediante la pubblicazione di comunicazioni interne e bollettini periodici sull'evoluzione, lo status della pandemia e la diffusione delle profilassi vaccinali, indirizzate agli Health Manager e agli HR Manager di Divisione. È attivo, inoltre, un Gruppo di Lavoro medico per la gestione delle "idoneità complesse", dei lavoratori "fragili" e "vulnerabili". Nel corso dell'anno la Società ha tenuto rapporti costanti con Ministeri della Sanità Nazionali, il WHO, CDC, Farnesina e ATS/ASL Regionali, Assolombarda (con Gruppo di Lavoro interaziendale) per tutte le disposizioni che riguardano i dipendenti in Italia e all'estero.
Sono inoltre proseguite le attività di gestione e monitoraggio della situazione sanitaria globale attraverso le attività già avviate all'insorgenza dell'emergenza pandemica:
La decennale esperienza nell'utilizzo dello strumento della telemedicina ha favorito l'impiego dei tool informatici e di telecomunicazione a distanza per la gestione sanitaria, permettendo di mantenere costante l'attività di indirizzo, controllo e monitoraggio e supporto sanitario su tutte le realtà operative del Gruppo, assicurando misure di controllo relative al rischio di contagio sempre adeguate all'evoluzione della pandemia, alle condizioni di lavoro e alle caratteristiche della forza lavoro durante i periodi critici del contagio. Allo stesso tempo, il sistema di monitoraggio ha garantito che le misure di salute e sicurezza sul lavoro adottate per contenere il rischio di contagio non abbiano introdotto nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, tanto fisici quanto psicologici.
Sono proseguite tutte le attività di supervisione e controllo della sorveglianza sanitaria attiva in Italia e all'estero nel rispetto della legislazione italiana e delle linee guida di settore.
Come parte integrante del programma WHP (Workplace Health Promotion) prosegue la collaborazione tra Saipem e la ATS di Milano e la Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute". L'anno 2021 ha visto il coinvolgimento dei dipendenti Saipem nell'iniziativa di formazione in modalità webinar sulle" Dipendenze Comportamentali" su tutto il territorio italiano.

Le conoscenze professionali delle persone sono fondamentali per una crescita sostenibile e un patrimonio da salvaguardare, valorizzare e sviluppare. Lo sviluppo di una cultura orientata alla condivisione del know-how è lo strumento principale per il consolidamento del patrimonio delle conoscenze e delle esperienze. La Società è fermamente convinta che le persone siano l'elemento indispensabile e fondamentale per l'esistenza stessa dell'impresa e gli obiettivi aziendali si possono raggiungere solo con la loro dedizione e professionalità.
GRI 404-1 GRI 404-3
Il 2021 ha visto Saipem impegnata nella realizzazione di importanti interventi organizzativi volti a rendere possibile, positivo e sostenibile il cambiamento, affrontando attivamente tre sfide: guidare la transizione energetica, crescere i leader del futuro e generare valore condiviso. In tal senso, e in risposta ai principali obiettivi sociali, ambientali e di governance, si è reso necessario definire una People Strategy orientata alla valorizzazione e presidio delle competenze critiche per il business della Società, ma anche improntata allo sviluppo delle nuove competenze necessarie a plasmare il futuro di Saipem ed essere un facilitatore di soluzioni innovative.
Al fine di assicurare il dimensionamento quali-quantitativo delle competenze distintive delle persone Saipem, nel corso del 2021, in coerenza con il processo di Strategic Workforce Planning, è stata avviata la valutazione e l'analisi delle skill professionali per circa 5.600 risorse. L'adozione di questo modello di pianificazione delle competenze, che parte da un'analisi degli aspetti quali-quantitativi associati alle persone rispetto alle specifiche richieste del business, consente una più efficace capacità di pianificazione e controllo dell'evoluzione del capitale umano e delle relative competenze professionali distintive e, conseguentemente, la pianificazione di azioni mirate in termini di reperimento dal mercato, sviluppo e formazione delle risorse interne.
Viene quindi rafforzato il legame fra il modello di Pianificazione della Workforce e le strategie di "talent attraction" e "development" e acquisiscono ulteriore valenza strategica la formazione e la collaborazione tra il mondo delle istituzioni scolastiche e accademiche e quello delle imprese, inteso come strumento di innovazione e sviluppo per il sistema Paese. Saipem è consapevole dell'importanza di coltivare il talento delle persone che lavoreranno alle sfide dell'innovazione per il futuro. L'impegno è focalizzato sul mantenere la centralità delle persone valorizzando le diversità dei loro talenti e per supportare la diffusione delle abilità del futuro all'interno delle organizzazioni. Lo sviluppo di competenze specifiche e di una mentalità improntata all'innovazione rappresenta infatti la risposta della Società alle sfide future, una leva essenziale per la creazione di valore.
Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per la competitività delle aziende, l'attrattività delle università e la crescita economica e sociale dei territori. In tal senso Saipem, sfruttando tutte le potenzialità dei nuovi strumenti digitali, ha proseguito il suo impegno anche nell'orientamento professionale dei più giovani con il programma Sinergia che vede Saipem in prima linea come partner di diverse istituzioni scolastiche del territorio italiano a supporto della formazione di studenti in Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO). La "faculty" di docenti Saipem, grazie a un'innovativa piattaforma messa a disposizione di quattro istituti tecnici sul territorio nazionale, ha garantito l'erogazione in modalità virtuale dei percorsi formativi integrando delle modalità "blended" di docenza e ampliando l'offerta formativa degli studenti, creando moduli ad-hoc dedicati alla sostenibilità, alle energie rinnovabili e alla conoscenza della lingua inglese, temi centrali e importanti per Saipem e per il futuro professionale di questi giovani studenti.
La volontà di creare nelle nuove generazioni una cultura sempre più vicina a quelle competenze e attitudini necessarie ad approcciare le nuove sfide del futuro ha trovato ulteriore espressione nell'attivazione, in partnership con l'Università degli Studi di Trieste, di borse di studio annuali in memoria di Egidio Palliotto, top manager dell'azienda scomparso prematuramente. Tramite le borse di studio Saipem intende consolidare il suo legame con la città di Trieste, con l'obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle materie scientifiche, onorando allo stesso tempo la memoria di un grande professionista che ha contribuito al successo di Saipem.
Inoltre, nel corso del 2021, sono state rafforzate le partnership con i principali centri di eccellenza didattici italiani: presso il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi, Saipem, ad esempio, ha partecipato alla formazione universitaria e all'orientamento professionale tramite la partecipazione a diversi incontri formativi sulle abilità tecniche e trasversali indispensabili al lavoro e Virtual Career Day, contribuendo inoltre all'attività di docenza in co-tutela su corsi incentrati sulla sostenibilità ed energie rinnovabili.
L'impegno di Saipem per lo sviluppo di nuove competenze valorizza non solo le nuove generazioni, ma è costante nel promuovere la crescita anche delle persone più esperte. In tal senso la spinta verso modelli organizzativi non tradizionali richiede nuove soluzioni progettuali e un coerente sviluppo di una cultura aziendale che punti a una maggiore autonomia e responsabilizzazione delle persone e delle loro

competenze. Il mutato contesto competitivo, nonché i cambiamenti organizzativi conseguenti alle nuove strategie aziendali, hanno reso necessario rinnovare il Modello comportamentale di Saipem.
Nel primo trimestre 2022 saranno dunque identificati, in coerenza con il Modello operativo e organizzativo di riferimento, i comportamenti che, a livello di Gruppo, consentiranno alle persone di operare in modo efficace e in coerenza con il modello operativo e organizzativo di riferimento.
Il leitmotiv del Modello sarà la valorizzazione del coraggio e dello "spirito imprenditoriale", nell'ambito di un rapporto fiduciario finalizzato al conseguimento di obiettivi condivisi, concreti e misurabili.
Con l'obiettivo di definire un Modello che risulti il più possibile condiviso e comprensibile da tutte le persone di Saipem, la fase di sviluppo e definizione del Modello sta seguendo una logica "bottom up" attraverso il coinvolgimento attivo di quasi 6.000 dipendenti provenienti da tutto il mondo, caratterizzati da differenti livelli di seniority e rappresentativi di tutte le funzioni aziendali. La diffusione del nuovo Modello di competenze sarà accompagnata da percorsi formativi dedicati, con l'obiettivo di favorirne una maggiore interiorizzazione, comprensione e applicazione nel day by day. Allo stesso modo verranno progettate e proposte iniziative formative volte allo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le sfide della transizione energetica e di raggiungimento degli obiettivi ESG (Environmental, Social and Governance).
Al fine di supportare ulteriormente le persone nell'evoluzione verso una cultura più "smart", nel corso del 2021 è stato inoltre progettato un percorso formativo e-learning volto a promuovere l'acquisizione di competenze digitali per l'utilizzo dei nuovi strumenti a supporto e l'acquisizione di competenze soft sulle nuove metodologie di gestione ed "empowerment" dei dipendenti.
Nel corso del 2021 Saipem si è infatti impegnata nella realizzazione di un'Academy totalmente dedicata alle competenze digitali sia hard che soft, accessibile a livello di Gruppo. Il tutto partendo da un'importante campagna di assessment condotta nel 2020, coinvolgendo circa 14.000 dipendenti a livello di Gruppo su competenze ICT/Digital. La Digital Academy è pensata per diventare un'esperienza continua di aggiornamento e le periodiche valutazioni dei livelli di competenza permetteranno di monitorare la Digital Trasformation e la creazione di una community caratterizzata da un "mindset" digitale. Inoltre, alla luce della strategia digitale dell'azienda, è stato rielaborato lo "skill set" delle competenze ICT/digital nel repertorio delle competenze tecnico-specialistiche associato ai principali ruoli professionali di Saipem.
L'attenzione allo sviluppo di nuovi "skill set" per le persone Saipem non può prescindere dal consolidamento e mantenimento di quelle competenze ritenute da sempre critiche per il business della Società. In tal senso, nel 2021, Saipem ha deciso di sviluppare e promuovere un percorso formativo strutturato in ambito Project Management. Il percorso, denominato "Saipem Academy in Project Management", realizzato in collaborazione con Politecnico di Milano School of Management e l'Associazione Nazionale Impiantistica Industriale (ANIMP), è stato articolato in tre diverse modalità di approfondimento. Nel corso del 2021 sono state formate 47 persone di Saipem SpA, con l'intento di aprire il percorso a livello di Gruppo nel corso del 2022. Al fine di garantire l'eccellenza nella gestione dei progetti sono stati inoltre proposti il corso Business Leadership Skills per la Divisione Onshore e il corso "Intercultural Project Management" per la Divisione XSIGHT, volti all'integrazione delle competenze tecniche con le competenze relazionali necessarie per raggiungere la massima efficacia nella realizzazione dei progetti. Si è inoltre conclusa nel corso del 2021 l'iniziativa XSIGHT Gamification, avviata nel 2018, volta a favorire l'apprendimento in modalità innovativa e interattiva dei più rilevanti processi di lavoro di Divisione. Tramite una piattaforma digitale più di 400 giocatori sono stati coinvolti, sfidandosi, nelle attività di Project Acquisition, di Project Execution, di Procurement, di Engineering e delle Human Resources.
Forte impulso è stato dato al presidio e sviluppo di competenze tecniche, anche grazie alle attività formative gestite nei Training Center, in particolare i Training Center di Schiedam (Paesi Bassi), Ploiesti (Romania) e Dammam (Arabia Saudita), attraverso la programmazione ed erogazione di corsi in ambito tecnicospecialistico. Allo stesso tempo sono proseguite le attività formative di carattere obbligatorio. In generale la Società ha investito considerevolmente nei programmi formativi nel 2021, registrando un aumento del 198% per il Gruppo (170% per il consolidato integrale) nella spesa dedicata alla formazione rispetto al 2020. Per quel che riguarda le ore di formazione HSE erogate ai dipendenti, si riscontra un incremento rispetto all'anno precedente pari al 30% per il consolidato integrale (20% per il perimetro di Gruppo) e una distribuzione delle ore in quest'ambito rispetto al totale delle ore di formazione erogate ai dipendenti del 79% (per entrambi i perimetri). Tale trend positivo si rivela la dimostrazione di come le tematiche HSE rimangano una priorità per lo sviluppo dei dipendenti Saipem; ad esempio, l'investimento sul percorso HSE denominato HSE Digital Learning Program, che ha l'obiettivo di accompagnare le persone nella conoscenza di tematiche di Health, Safety ed Environment, oltre alle iniziative formative atte a sviluppare una maggiore consapevolezza sulle tematiche di Cybersecurity per ridurre i rischi di incidenti informatici. In ambito formativo HSE la Società ha altresì erogato oltre 900.000 ore ai subcontrattisti (912.699 ore per il perimetro di Gruppo; 790.412 per il consolidato integrale). Ulteriore elemento caratterizzante della cultura Saipem è l'attenzione al "Knowledge sharing": nel 2021 è stato, infatti, confermato l'investimento nell'Internal Saipem Academy, facilitando la preparazione dei docenti interni con workshop dedicati alla conoscenza delle leve per gestire efficacemente la progettazione e l'erogazione di corsi di formazione a distanza. L'Internal Saipem Academy ha confermato come obiettivo chiave la valorizzazione e la diffusione del know-how attraverso corsi in ambito Supply Chain, AFC, Digital, HR, Security, Insurance e Intellectual Property, nonché numerosi seminari Deep In per rafforzare la vision e la conoscenza di business a livello di Gruppo. I Deep In, che nell'anno corrente hanno raggiunto

oltre 2.500 persone appartenenti a tutte le aree geografiche in cui opera il Gruppo, hanno approfondito tematiche quali progetti innovativi, adozioni tecnologiche d'ultima generazione e strategie di successo. La conoscenza di realtà lavorative lontane e variegate ha stimolato lo scambio continuo, la nascita di nuove soluzioni e permesso la costruzione di una rete di relazioni interne sempre più solide ed efficienti.
Lo sforzo profuso da Saipem nel supportare, anche tramite iniziative di formazione, il rafforzamento delle competenze interne unitamente al graduale miglioramento dello scenario pandemico rispetto all'anno precedente, hanno contribuito a un generale incremento degli indicatori di performance relativi alla formazione. Si rileva infatti, per il perimetro consolidato integrale, un incremento del 25% (18% per il perimetro di Gruppo) delle ore totali di formazione erogate ai dipendenti rispetto al 2020 e del 6,8% per quanto riguarda le ore di formazione pro capite; in media, nel 2021, ogni dipendente ha partecipato a 22,8 ore di formazione per il perimetro consolidato integrale (20 per il perimetro di Gruppo) e, nello specifico, in media, ogni dipendente uomo ha partecipato a 23,9 ore per il consolidato integrale (20,7 per il perimetro di Gruppo), mentre ogni dipendente donna ha partecipato a 14,4 ore di formazione per il consolidato integrale (13,7 ore per il perimetro di Gruppo).
Tale risultato è dovuto, in particolar modo, da un lato alla riattivazione di iniziative di formazione nei siti operativi, dall'altro al consolidamento del ricorso alla formazione erogata in modalità "a distanza" o e-learning. Si rileva un generale aumento nella fruizione in media delle ore di formazione per tutte le categorie professionali dei dipendenti. Nella fattispecie, per la categoria dei Middle Manager, si registra un incremento a livello di Gruppo del 35% (34% per il perimetro del consolidato integrale), per quella dei Blue Collar del 49% per il perimetro consolidato integrale (31% per il perimetro di Gruppo), mentre i White Collar e i Senior Manager registrano rispettivamente e per entrambi i perimetri un incremento del 3% e del 16%.
Rispetto agli indicatori relativi ai documenti di performance, nel 2021 sono stati predisposti, per il perimetro di Gruppo, 16.132 documenti (corrispondenti a una copertura del 42%) e 16.111 per il perimetro consolidato integrale (corrispondenti al 50% della popolazione aziendale), a fronte dei 17.915 documenti predisposti nel 2020 (corrispondenti a una copertura del 60,7%). La flessione del KPI è dovuta principalmente a un decremento del numero di documenti di performance predisposti per le risorse situate in Arabia Saudita, Italia, Francia e Regno Unito.
Su 32.041 dipendenti per il perimetro consolidato (38.806 per il perimetro di Gruppo), 16.111 per il perimetro consolidato (16.132 per il perimetro di Gruppo) sono stati sottoposti a valutazione delle performance, e nello specifico il 64% delle donne per il perimetro consolidato (58% per il perimetro di Gruppo) e il 49% degli uomini per il perimetro consolidato (40% per il perimetro di Gruppo).
Il 2021 ha visto riconfermarsi l'impegno di Saipem nel valorizzare le proprie risorse di maggior talento, nonché l'attenzione nell'applicazione di criteri meritocratici alle politiche di gestione, con l'obiettivo di identificare le risorse caratterizzate da alti livelli di potenziale, nonché da caratteristiche personali allineate rispetto a quanto previsto dal nuovo modello comportamentale. In tal senso è proseguita la campagna di assessment che ha coinvolto 119 giovani risorse in sviluppo e 43 dirigenti in posizioni apicali.
Tale campagna di assessment è stata svolta allo scopo di identificare le persone maggiormente capaci di contribuire con successo all'implementazione del nuovo modello operativo e organizzativo. Saipem ha inoltre promosso percorsi specifici di coaching volti a supportare la persona nel suo percorso di crescita e sviluppo, con particolare riferimento alle aree di miglioramento identificate durante gli assessment.
| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Formazione (a) | |||||||
| Totale ore di formazione, di cui: | (ore) 2.407.786 | 2.395.487 1.454.873 | 1.333.510 | 1.688.917 | 1.526.040 | ||
| - HSE (dipendenti e subcontrattisti), di cui: | (ore) 2.199.115 | 2.192.036 1.307.265 | 1.190.562 | 1.524.528 | 1.368.562 | ||
| - dipendenti | (ore) | 607.197 | 592.061 | 508.312 | 444.569 | 611.829 | 576.822 |
| . capacità e competenze manageriali | (ore) | 49.698 | 49.052 | 8.993 | 8.941 | 13.706 | 13.694 |
| . competenze tecniche professionali | (ore) | 158.973 | 154.399 | 138.605 | 134.008 | 150.683 | 143.784 |
| Totale costi diretti di formazione | (mln €) | - | - | 2,64 | 2,64 | 7,88 | 7,12 |
| Valutazione delle performance | |||||||
| Dipendenti sottoposti a valutazione | |||||||
| delle performance | (n.) | 19.111 | 18.518 | 17.915 | 17.915 | 16.132 | 16.111 |
| Senior Manager | (n.) | 372 | 371 | 379 | 379 | 404 | 404 |
| Manager | (n.) | 3.006 | 3.093 | 3.261 | 3.261 | 2.960 | 2.960 |
| White Collar | (n.) | 10.403 | 9.849 | 9.812 | 9.812 | 9.290 | 9.273 |
| Blue Collar | (n.) | 5.330 | 5.205 | 4.463 | 4.463 | 3.478 | 3.474 |
| Percentuale dipendenti sottoposti | |||||||
| a valutazione delle performance sul totale | (%) | 52 | 57 | 51 | 61 | 42 | 50 |
(a) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a ruolo e non a servizio.
Perseguendo il medesimo obiettivo di valorizzazione delle persone e del loro sviluppo sono inoltre proseguiti i programmi In & Out, dedicati ai giovani talenti in sviluppo, che attraverso un'esperienza cross funzionale

nell'ambito della funzione Internal Audit sviluppano conoscenze trasversali ai business, nonché una maggiore conoscenza dei processi aziendali e il programma di Competence Assessment and Assurance della Divisione Drilling Onshore, implementato nel 2021 in Arabia Saudita, che permette di identificare le persone da sviluppare verso ruoli chiave, le risorse in possesso di competenze strategiche per il business, nonché le competenze da acquisire dal mercato.
La centralità delle persone Saipem, nonché l'attenzione alla creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder, sia interni che esterni, e l'attenzione a fattori sociali e ambientali, rappresenta una priorità, nonché un requisito fondamentale per garantire all'azienda una crescita sostenibile nel lungo periodo.
Con l'obiettivo di ascoltare la voce di tutte le persone Saipem è stata recentemente realizzata una People Survey che ha coinvolto tutta la popolazione aziendale e che ha raccolto oltre 13.500 contributi, pari al 35% dei dipendenti del Gruppo. Scopo della survey è stato quello di misurare numerose variabili afferenti alla vita aziendale, quali il livello di partecipazione attiva (engagement), la percezione rispetto alle tematiche di "Diversity & Inclusion", il rapporto capo-collaboratore, il livello di fiducia nei vertici aziendali e nelle direttive strategiche, il clima all'interno dei gruppi di lavoro e più in generale la soddisfazione rispetto all'esperienza lavorativa. Le evidenze emerse dall'analisi, sia a livello macro che a livello di Paese, saranno fondamentali nella definizione del piano d'azione HR per l'anno 2022.
Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno. Il turnover volontario è calcolato come rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.
Il tasso di turnover complessivo ha registrato una flessione di 4 punti percentuali rispetto all'anno 2020 per il perimetro di Gruppo e di 10 punti percentuali se si considera il perimetro consolidato integrale, raggiungendo, nel 2021, quota 28% (22% per il perimetro consolidato integrale). La suddivisione per genere del turnover complessivo registra, relativamente alla popolazione aziendale maschile, una flessione di 3 punti percentuali rispetto al dato dell'anno precedente per il perimetro di Gruppo (30% nel 2021) e di 10 punti percentuali per il consolidato integrale (19% nel 2021). Lo stesso dato, in riferimento alla popolazione femminile, si attesta sostanzialmente in linea con il dato dell'anno precedente, in leggero aumento per il perimetro di Gruppo (17% nel 2021 contro 16% nel 2020) e in leggero calo per il perimetro consolidato integrale (14% nel 2021 contro 15% nel 2020).
Il turnover volontario, al contrario, ha registrato un incremento di 5,4 punti percentuali per il perimetro totale di Gruppo e di 1,2 per il perimetro consolidato integrale, rispetto all'anno precedente, attestandosi, per il perimetro di Gruppo, al 10% e per quello del consolidato integrale al 5%.
Per quanto riguarda l'impiego del personale di agenzia, il 2021 ha registrato un aumento del 49% rispetto all'anno 2020.


Sicurezza delle persone Incidenti nel corso delle attività operative che possono provocare infortuni e anche la morte di dipendenti Saipem o di personale di fornitori e subcontrattisti. Operazioni sicure, l'integrità degli asset e la sicurezza nei processi Criticità legate all'instabilità politica, sociale ed economica e le minacce di natura terroristica al personale, operazioni, attività e asset. Incidenti significativi ad asset strategici di Saipem o a infrastrutture dei clienti. Benessere e salute Difficoltà nel gestire i rischi biologici di natura esogena (ad esempio, epidemie e pandemie) e di natura endogena (ad esempio, legionella, malaria, rabbia). Attrarre e trattenere talenti Perdita o mancanza di competenze chiave.
Saipem è impegnata sia a prevenire che a mitigare tali rischi tramite programmi di formazione specializzata dedicata ai dipendenti, nonché ai propri fornitori e subcontrattisti, su argomenti tecnici e sulla sicurezza del lavoro con l'obiettivo di garantire elevati standard di qualità della formazione. Il rafforzamento della consapevolezza su tali rischi viene perseguito internamente anche attraverso il legame degli MBO dei manager ad alcuni risultati specifici. Inoltre, la Società è impegnata in numerose iniziative, come il programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS), nonché le campagne di formazione "We Want Zero" e "Life Saving Rules". Infine, le realtà più significative del Gruppo dal punto di vista delle operazioni sono certificate dallo standard internazionale ISO 45001: 2018.
Il Gruppo è coinvolto nel monitoraggio costante delle criticità di varia natura (in particolare, politica, sociale, economica) e minacce di natura terroristica nel verificare l'adeguatezza delle misure di mitigazione in atto, avvalendosi di un network di intelligence locale e cooperando attivamente con le forze di polizia e fornitori di servizi di sicurezza nei Paesi in cui opera. In particolare, Saipem ha sviluppato un "security responsibilities model" che sia conforme al D.Lgs. n. 81/2008, nonché un sistema di gestione delle crisi in linea con quanto previsto dallo standard internazionale ISO 31000. Infine, il Gruppo persegue una strategia commerciale con forte selettività dei progetti tenendo in considerazione anche i rischi legati al Paese delle operazioni.
Per mitigare e prevenire questo rischio Saipem sostiene significative spese per programmi di manutenzione sia degli asset che delle yard di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System e lo sviluppo di Safety Case, oltre che alla formazione specifica (ad esempio la campagna "Dropped Objects Prevention") dedicata al personale tecnico. Infine, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano per gli asset.
Il Gruppo si è dotato di un programma di definizione, attuazione e controllo delle strutture sanitarie e dei medici responsabili della gestione della salute del personale, con lo scopo di evitare e mitigare tali rischi. Inoltre, Saipem effettua iniziative di formazione e sensibilizzazione (per esempio le "Welfare Campaign") su tematiche di salute e corretto impiego dei dispositivi di protezione individuale, nonché monitora costantemente l'evolversi della situazione sanitaria e ha sviluppato programmi di telemedicina nei Paesi in cui opera. Nel caso in cui si verificassero conseguenze gravi alla salute del personale, Saipem ha a disposizione un sistema di gestione delle emergenze mediche e di rimpatrio in caso di pazienti in condizioni critiche.
In presenza di crisi sanitarie (ad es. COVID-19), Saipem si è dotata di un sistema di gestione delle crisi, che prevede la costituzione di un'apposita Task Force composta da dottori al fine di monitorare le evoluzioni e fornire supporto e informazioni al personale nel Paese in cui opera (ad es. tramite l'emissione di "Health Bulletins" per monitorare lo status della pandemia COVID-19). Infine, il Gruppo si avvale di collaborazioni e flussi di comunicazioni con autorità locali e internazionali.
Saipem effettua periodicamente una pianificazione strategica delle necessità di risorse umane sulla base degli obiettivi di business e sul modello di leadership, tenendo conto delle competenze disponibili e necessarie con un focus particolare alle competenze chiave e garantendo una ripartizione efficace del personale all'interno del Gruppo (anche sulla base di programmi di job rotation). Inoltre, il Gruppo organizza vari programmi di formazione sulle competenze critiche di business e ha sviluppato una metodologia strutturata per i percorsi di carriera (ad es. tramite impiego di iniziative di "coaching" e "tutoring" con risorse senior) e i sistemi di remunerazione (ad es. incentivi a lungo termine). Infine, Saipem ha sviluppato iniziative per aumentare l'attrattività di Saipem presso le principali università.
Tematica materiale Saipem

| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale dipendenti a fine periodo | (n.) | 36.986 | 32.528 | 35.023 | 29.522 | 38.806 | 32.041 |
| Categorie dipendenti | |||||||
| Senior Manager | (n.) | 400 | 384 | 400 | 388 | 409 | 394 |
| Manager | (n.) | 4.446 | 4.285 | 4.574 | 4.344 | 4.812 | 4.632 |
| White Collar | (n.) | 19.546 | 16.625 | 17.559 | 15.849 | 18.258 | 16.113 |
| Blue Collar | (n.) | 12.594 | 11.234 | 12.490 | 8.941 | 15.327 | 10.902 |
| Tipologia di contratto | |||||||
| Dipendenti con contratto full-time | (n.) | 36.814 | 32.357 | 34.871 | 29.370 | 38.642 | 31.877 |
| Dipendenti assunti tramite agenzia | (n.) | 5.564 | 4.873 | 3.672 | 3.421 | 7.137 | 5.967 |
| Dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato |
(n.) | - | - | 16.088 | 14.840 | 15.779 | 14.779 |
| Dipendenti assunti con contratto a tempo determinato |
(n.) | - | - | 18.935 | 14.682 | 23.027 | 17.262 |
| Turnover | |||||||
| Turnover complessivo (2) | (%) | 26 | 26 | 32 | 32 | 28 | 22 |
| Turnover volontario (3) | (%) | 6,4 | 6,7 | 4,6 | 4 | 10 | 5 |
(1) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a servizio e non a ruolo.
A integrazione dei dati relativi all'anno 2021 del perimetro di Gruppo si specificano di seguito le percentuali di dipendenti con contratto a tempo indeterminato per le seguenti aree geografiche: Americhe 50%, CSI 4%, Europa 81%, Medio Oriente 17%, Africa Settentrionale 26%, Africa Sub-sahariana 52%, Estremo Oriente 42%.
(2) Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.
(3) Il turnover volontario è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.
Su più di 27.000 dipendenti (più di 30.000 se si considera il totale di Gruppo) monitorati (il totale prende in considerazione i dipendenti italiani a ruolo, i francesi a prescindere dal Paese in cui prestano servizio e i locali per tutti gli altri Paesi), 12.553 lavoratori (13.944 a livello di Gruppo) sono coperti da accordi collettivi di contrattazione. Il trend crescente sul totale del Gruppo è motivabile dal fatto che vi è stato un incremento di personale in aree dove tali tipologie di accordi sono molto diffuse (Indonesia, Angola, Colombia e Perù) e a fronte di una flessione registrata in altri Paesi (Nigeria, Francia e Kazakhstan). Nel 2021 si è verificato un evento di astensione collettiva dal lavoro per un totale di 248 ore in Italia.
Nel corso del 2021, anno peraltro ancora fortemente caratterizzato dal protrarsi dello scenario emergenziale, il rapporto con le Organizzazioni Sindacali è stato caratterizzato da una costante interlocuzione, sia in Italia che all'estero, relativa alla gestione dell'emergenza COVID-19.
In particolare, in Italia, l'applicazione dei piani di azione relativi alla gestione dell'emergenza legata alla diffusione del virus Sars-CoV-2 è stata oggetto di continuo confronto e discussione con le Organizzazioni Sindacali attraverso un costante processo di informazione e aggiornamento. I Comitati bilaterali costituiti a livello di singola sede hanno infatti svolto, in modalità congiunta con l'azienda, un'azione di monitoraggio delle misure di salute e sicurezza attuate presso gli uffici, al fine di verificare in modo continuo la corretta ed efficace implementazione di tutte le azioni individuate e volte ad assicurare lo svolgimento, in piena sicurezza, delle attività lavorative.
Le ripercussioni della crisi pandemica, che hanno determinato un deterioramento dello scenario economico di riferimento, hanno avuto un particolare impatto nella prima parte dell'anno nel settore della perforazione che ha fatto registrare una temporanea riduzione delle attività, rendendo pertanto necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali in Italia.
Più in particolare, sino alla metà del mese di marzo, è proseguito il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria COVID-19, che era stata avviata a dicembre 2020, per circa 70 lavoratori delle Divisioni Drilling Onshore e Offshore con sede di assunzione Ravenna, attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo sindacale con le OO.SS. locali.
In Perù la società Petrex SA ha provveduto a reintegrare il personale operativo di perforazione precedentemente sospeso fino a ottobre 2021.
Analogamente alle azioni adottate in Italia, il confronto con le rappresentanze dei lavoratori in Francia ha riguardato la definizione nel primo semestre di piani per il rientro della forza lavoro presso gli uffici sulla base delle disposizioni emanate dalle autorità locali.
Al di fuori dell'Italia, nel corso del 2021, sono stati invece avviati e in parte completati i processi di rinnovo degli accordi collettivi riguardanti diversi Paesi tra cui Argentina, Brasile, Indonesia, Nigeria, Perù e Singapore. In Norvegia è stato rinnovato l'accordo sindacale con il sindacato SEA che entrerà in vigore nel 2022 ed è in corso la negoziazione di un nuovo accordo locale con l'organizzazione sindacale SAFE.

Per quanto riguarda l'interlocuzione portata avanti a livello transnazionale attraverso il Comitato Aziendale Europeo (CAE), in un'ottica di consolidamento delle relazioni e dell'impegno aziendale nel rafforzare il dialogo con la rappresentanza dei lavoratori dello Spazio Economico Europeo, nel mese di novembre si è tenuto l'incontro annuale nel corso del quale ampio spazio di confronto e approfondimento è stato destinato all'illustrazione del nuovo piano strategico e relativo modello operativo e organizzativo di società. Ulteriori temi di confronto sono poi stati rappresentati dalla performance HSE e ambientale, con particolare riferimento allo sviluppo e adozione di politiche Net-Zero, e da approfondimenti relativi alla gestione dell'emergenza COVID-19. L'incontro, inoltre, è stato occasione per il rinnovo triennale, per elezione, delle cariche di Coordinatore e membri del Comitato Ristretto CAE, come previsto dall'accordo istitutivo del CAE Saipem. L'incontro annuale ha fatto seguito al consueto incontro di follow up tenutosi a maggio e a un incontro straordinario tenutosi ad agosto, nel corso del quale sono state condivise le principali informazioni relative all'avvio del programma Saipem Project finalizzato allo sviluppo di iniziative di recupero di efficienza e competitività dell'azienda alla luce del deteriorato scenario di riferimento sopra citato e delle conseguenti ripercussioni economiche e finanziare registrate a livello aziendale.
Sia in Italia che presso le realtà estere sono stati inoltre sottoscritti alcuni rilevanti accordi collettivi. Per l'Italia è stata firmata l'intesa relativa all'impianto del Premio di Partecipazione riferito all'anno di competenza 2021. I parametri, individuati per determinare gli importi da erogare ai dipendenti, oltre a prevedere più tradizionali indicatori di produttività e redditività aziendali, sono stati caratterizzati anche dall'introduzione di indicatori ambientali, coerentemente, con la forte attenzione rivolta da Saipem a iniziative di sostenibilità ambientale e al processo di transizione ecologica che sta interessando il settore energetico. In tale ottica è stato individuato un parametro ambientale che misura il risparmio di emissioni di GHG ottenute mediante iniziative societarie di efficientamento energetico. Al fine di garantire un sempre maggior bilanciamento tra componente monetaria e non monetaria del Premio è stata inoltre confermata la precedente impostazione che consente di convertire una quota parte dello stesso in servizi welfare; questo a fronte del gradimento riscontrato da parte del personale dipendente, testimoniato da un'alta percentuale di adesione nel corso degli anni precedenti.
Nel corso del 2021 è inoltre proseguita l'interlocuzione con le Organizzazioni Sindacali per la definizione di un Protocollo Saipem delle Relazioni Industriali, con lo scopo di definire una serie di obiettivi e di principi comuni tra Azienda e sindacato, nell'ottica di una sempre maggiore cooperazione e collaborazione tra le parti, che contraddistingue il modello partecipativo di relazioni industriali a cui Saipem aderisce.
In Francia è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali locali un nuovo accordo per il Premio di Partecipazione per il periodo 2021-2023 avente come oggetto il riconoscimento di premi sulla base del reddito operativo aziendale, dell'assenteismo e delle prestazioni di sicurezza (TRI). È stato inoltre negoziato un importante accordo con validità fino al 2024 finalizzato alla promozione dell'eguaglianza professionale, alla prevenzione della discriminazione e all'integrazione del personale con disabilità. La società francese Sofresid ha inoltre negoziato nell'aprile 2021 un accordo con le organizzazioni sindacali di riferimento per l'introduzione del telelavoro ordinario e sono in corso negoziati analoghi presso la società Saipem SA. Nell'ottobre 2021 è stato sottoscritto presso la società Sofresid un verbale di disaccordo relativamente ai provvedimenti adottati nell'ambito della revisione salariale annuale in linea con l'orientamento adottato a livello di Gruppo in termini di massimizzazione dell'efficienza e contenimento dei costi strutturali. Sempre in tale ottica sono proseguite le azioni di contenimento delle trasferte e azioni di ottimizzazioni degli spazi e uffici.
| 2019 | 2020 | 2021 | |||||
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| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Dipendenti coperti da accordi collettivi | |||||||
| di contrattazione | (%) | 42 | 42 | 39 | 44 | 46 | 46 |
| Ore di sciopero | (n.) | 15.561 | 15.561 | 168 | 168 | 248 | 248 |

Saipem è impegnata nel sostegno dei valori della diversità, equità e dell'inclusione attraverso l'adozione di meccanismi societari, organizzativi e gestionali improntati al rispetto dei diritti e della libertà delle persone. Perseguendo l'importante obiettivo di sviluppare un approccio chiaro in termini di missione, strategie e pratiche attive al fine di stimolare un ambiente di lavoro collaborativo, solidale aperto ai contributi di tutti i dipendenti e le dipendenti per aumentare la fiducia delle persone, dei clienti e, in generale, della società civile, nonché favorire la diversità in tutte le sue dimensioni per coglierne al massimo le opportunità derivanti e generare valore all'interno degli ambienti di lavoro ottenendo anche un vantaggio competitivo sul business, nel corso del 2021 è stata istituita la funzione Diversity & Inclusion.
Per dare concretezza ai principi di inclusione la funzione traduce costantemente obiettivi e strategie in iniziative mirate, il cui impatto è valutato attraverso un puntuale monitoraggio di un set di indicatori strategici per le attività di diversity management e people care.
Saipem si impegna ad attrarre e assumere persone con diversi background e abilità con l'obiettivo di formare un capitale umano eterogeneo e favorire la diffusione di una cultura attenta alle pari opportunità ed equità.

Nel corso del 2021, in partnership con i principali atenei del territorio italiano, Saipem ha preso parte a tavoli di lavoro ed eventi mirati a posizionare Saipem come equal opportunity employer attraverso le testimonianze delle Role Model aziendali così da favorire anche la selezione di giovani donne STEM per ruoli dall'alta specializzazione tecnico-scientifica.
La particolare attenzione e rilevanza per l'azienda rispetto alle pari opportunità e all'inclusività è testimoniata inoltre dalla scelta di introdurre, già dal 2020, tra gli indicatori di valutazione della performance societaria, uno specifico target relativo al gender con la finalità di promuovere lo sviluppo delle donne a tutti i livelli aziendali.
L'impegno di Saipem nel promuovere una cultura attenta alle tematiche di Diversity è stato perseguito anche attraverso la diffusione di iniziative in collaborazione con l'Associazione Valore D promotrice del Manifesto per l'Occupazione Femminile di cui Saipem è firmataria. Nel corso del 2021 la Società ha promosso quattro incontri formativi con l'obiettivo di fornire alle persone gli strumenti e le competenze per realizzare l'inclusione, tre sharing lab, tavoli di lavoro interaziendali per la condivisione di best practice, dedicati alla popolazione HR, moduli formativi dedicati a target specifici, definiti in base alla seniority aziendale, per lo sviluppo di un approccio inclusivo e percorsi di mentoring interaziendali per promuovere il networking.
Oltre alle iniziative sopracitate, in partnership con l'Academy di Valore D, sono stati promossi dei webinar, accessibili su base volontaria, per sviluppare un linguaggio inclusivo, promuovere la diversità e l'empatia e riflettere su temi quali la leadership e la valorizzazione delle persone, l'evoluzione delle strategie comunicative e i bias inconsci con cui si interpreta il mondo e su cui si basano le scelte quotidiane che hanno visto la partecipazione di circa 670 persone in Saipem SpA.
Nel 2021, a ulteriore conferma dell'impegno di Saipem e del suo top management per la gender equality e il superamento dei pregiudizi inconsci in partnership con Valore D, Saipem ha condiviso la testimonianza all'interno della trasmissione "l'inventrice e l'ostetrico" raccontando le best practice della Società per la valorizzazione del talento al femminile.
La collaborazione con Valore D ci dà anche la possibilità di accedere all'Inclusion Impact Index, strumento digitale che supporta le imprese nel realizzare concretamente gli impegni programmatici sottoscritti con il Manifesto per l'occupazione femminile e rappresenta quindi un ulteriore passo verso l'equilibrio di genere e una cultura inclusiva nelle organizzazioni.
Saipem è inoltre firmataria dei Women Empowerment Principles promossi da UN Global Compact e nel corso del 2021 ha preso parte ai lavori dell'Osservatorio Diversity & Inclusion. L'Osservatorio coinvolge un nucleo di imprese leader sulla tematica della diversità e inclusione per promuovere una cultura inclusiva nel mondo del lavoro che supporti anche le sfide del nuovo contesto e crei valore condiviso attraverso lo sviluppo di un documento di approfondimento sul tema della D&I contenente policy e buone pratiche italiane.
Saipem ha inoltre promosso un percorso di mentoring interno denominato SEED - Win with Diversity. Obiettivo del programma è supportare, attraverso un meccanismo di Knowledge Sharing tra risorse con diversa seniority aziendale, la diffusione di una cultura imprenditoriale che veda le donne protagoniste e che ne favorisca l'empowerment. Il supporto alle persone è focalizzato sulla valorizzazione delle stesse in tutti i momenti della vita personale e professionale. La Società prevede infatti specifiche politiche di welfare dedicate ai servizi a supporto della famiglia sia in ambito genitorialità che "caregiving", oltre che strumenti a garanzia di un corretto "work-life balance".
Punto fermo nella politica delle risorse umane di Saipem è il principio "equal pay for equal work", per cui si monitora annualmente l'evoluzione dell'indicatore Gender Pay Gap in Italia e in tutte le realtà locali.
Sulla base dei principi sin qui descritti Saipem intende dare continuità all'impegno verso l'inclusività attraverso ulteriori azioni specifiche per promuovere l'equità e impegnandosi a instaurare rapporti di lavoro caratterizzati da correttezza, uguaglianza, non discriminazione, attenzione e rispetto della dignità della persona.
Per quanto riguarda la diversità di genere, le donne rappresentano l'11% della forza lavoro (10% per il perimetro di Gruppo). Relativamente alla distribuzione per fascia d'età, l'11% dei dipendenti hanno meno di 30 anni (14% per il perimetro di Gruppo), il 72% ha tra i 30 e i 50 anni (71% per il perimetro di Gruppo) e il 17% ha più di 50 anni (15% per il perimetro di Gruppo).
Relativamente alla distribuzione per categoria professionale, le donne rappresentano l'1% dei Blue Collar, il 16% dei White Collar e dei Manager e l'8% dei Senior Manager.

La percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è del 22% (20% rispetto al perimetro di Gruppo), dato in crescita di 1 punto percentuale per il perimetro di Gruppo e 2 punti percentuali per il consolidato integrale rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda la prima linea manageriale, 2 degli 11 primi riporti dell'Amministratore Delegato-CEO sono donne, come di seguito specificato:
| Data | Executive Uomini (a) |
N. Executive Uomini |
% Executive Uomini |
Executive Donne |
N. Executive Donne |
% Executive Donne |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2021 L. Siri | 9 | 82 S. Abrate | 2 | 18 | ||
| A. Paccioretti | L. Cortis | |||||
| O. Iacono | ||||||
| M. Satta | ||||||
| M. Colombo | ||||||
| M. Branchi | ||||||
| M. Toninelli | ||||||
| S. Porcari | ||||||
| M. Coratella |
(a) Si segnala che alla data del 24 marzo 2022 S. Porcari e M. Coratella hanno lasciato la Società.
Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit, tra cui forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione; corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento. I benefit, ove previsti, in base al Paese/società/legislazione locale vigente, vengono a oggi riconosciuti alla totalità della popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato), fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.
La Società definisce annualmente le linee guida di Politica sulla Remunerazione, e in particolare predispone delle precise linee guida per normare le politiche retributive e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, nella totalità delle realtà in cui opera.
In particolare, si evidenzia il costante impegno di Saipem nell'affermare il principio "equal pay for equal work" e nel ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, in tutte le realtà operative.
L'indicatore salary gender pay gap per la categoria dei Senior Manager raggiunge, nel 2021, l'87% (sia per il perimetro integrale che di Gruppo), mostrando un miglioramento di 4 punti percentuali rispetto al 2020; per quanto riguarda i Middle Manager l'indicatore detiene un valore dell'89% (sia per il perimetro del consolidato integrale che per quello di Gruppo) con una leggera flessione rispetto al 2020; per quanto riguarda i White Collar, viene raggiunto un valore del 90% per il consolidato integrale e del 92% per quello di Gruppo), quest'ultimo con un incremento di 2 punti percentuali rispetto all'anno precedente.
L'indicatore remuneration gender pay gap, che include sia la parte fissa che la parte variabile della remunerazione, si attesta per i Senior Manager all'88% (sia per il perimetro del consolidato integrale che di Gruppo), mostrando un miglioramento di 6 punti percentuali rispetto al 2020; per quanto riguarda i Middle Manager l'indicatore detiene un valore dell'89% per il perimetro di Gruppo e dell'85% per il perimetro del consolidato integrale), con una flessione di 5 punti percentuali rispetto al 2020 per il dato del perimetro di Gruppo); per quanto riguarda i White Collar il valore si attesta al 90% per il perimetro del consolidato integrale, dato in linea con il valore dell'anno precedente, mentre raggiunge il valore del 92% per il perimetro di Gruppo), con un aumento di 2 punti percentuali rispetto all'anno precedente.
Il dato relativo alla media del gender pay gap risulta essere -7%, in linea con quello dell'anno precedente. Il dato è calcolato misurando la retribuzione totale per uomini e donne, senza adeguamenti (es., ruolo, livello, istruzione, ubicazione, ecc.). La retribuzione include lo stipendio base, bonus, azioni ed eventuali vantaggi monetari: si sottrae la retribuzione media delle dipendenti donne a quella dei dipendenti uomini, dividendo il risultato per la media della retribuzione di genere più alta, moltiplicato infine per 100.
Complessivamente, gli indicatori di gender pay gap mostrano un miglioramento rispetto ai dati riferiti all'anno precedente, sottolineando l'impegno di Saipem nel ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne.
Suddividendo, per ciascuna società appartenente al perimetro di Gruppo, la retribuzione dei dipendenti in quartili (top, upper middle, lower middle, lower), la distribuzione per genere evidenzia come le donne si posizionino per il 16% nel quartile più basso (lower) e l'11% e il 12% rispettivamente nel quartile upper middle e in quello lower middle.


Tali dati si riferiscono alla somma degli uomini e delle donne presenti nei suddetti quartili di retribuzione di ciascuna delle società in perimetro.
Si riporta, inoltre, il rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva media dei dipendenti (dipendenti a tempo pieno) di Saipem SpA; nel 2021 il dato si attesta a 15, mentre nel 2020 a 25 e a 32 nel 2019.
La variazione annuale tra la remunerazione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la remunerazione complessiva della popolazione (dipendenti a tempo pieno) di Saipem SpA risulta essere, invece, la seguente: in calo del 69%.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili nel documento "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022".
| 2019 | 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Presenza femminile | ||||||
| Occupazione femminile, per area geografica: | 3.874 | 3.674 | 3.964 | 3.572 | 3.937 | 3.524 |
| Americhe | 357 | 357 | 363 | 363 | 348 | 348 |
| CSI | 375 | 363 | 398 | 227 | 456 | 220 |
| Europa | 2.085 | 2.026 | 2.162 | 2.057 | 2.019 | 1.972 |
| Medio Oriente | 227 | 224 | 213 | 210 | 248 | 245 |
| Africa Settentrionale | 33 | 33 | 31 | 31 | 25 | 25 |
| Africa Sub-sahariana | 346 | 210 | 293 | 181 | 307 | 181 |
| Estremo Oriente | 451 | 451 | 504 | 503 | 534 | 533 |
| Leadership femminile | ||||||
| Donne Senior Manager | 26 | 25 | 26 | 26 | 33 | 33 |
| Donne Manager | 689 | 670 | 727 | 698 | 774 | 753 |
| Fasce d'età | ||||||
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 4.757 | 4.430 | 4.793 | 3.421 | 5.346 | 3.574 |
| di cui donne | 657 | 624 | 582 | 507 | 548 | 462 |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 26.762 | 22.981 | 24.962 | 21.275 | 27.558 | 23.077 |
| di cui donne | 2.710 | 2.565 | 2.828 | 2.542 | 2.801 | 2.501 |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 5.467 | 5.117 | 5.268 | 4.826 | 5.902 | 5.390 |
| di cui donne | 507 | 485 | 554 | 523 | 588 | 561 |
| Dipendenti con disabilità | - | - | 160 | 160 | 195 | 193 |
| Multiculturalità | ||||||
| Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti | 127 | 124 | 129 | 127 | 130 | 128 |
A integrazione dei dati relativi all'anno 2021 del perimetro di Gruppo, si specifica che il 100% delle donne ha un contratto a tempo pieno a eccezione dell'Europa (94%) e dell'Africa Sub-sahariana (99%) e, relativamente alla tipologia di contratto, le donne con un contratto a tempo indeterminato sono distribuite nelle aree geografiche come segue: Americhe 82%, CSI 4%, Europa 97%, Medio Oriente 58%, Africa Settentrionale 40%, Africa Sub-sahariana 78%, Estremo Oriente 65%.


Saipem, inoltre, tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative societarie e/o politiche locali che garantiscono il congedo parentale. Tali congedi differiscono tra Paesi solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Si evidenzia un incremento del numero medio di giorni di congedo usufruiti. Nel 2021 793 dipendenti (829 se si fa riferimento al perimetro totale di Gruppo), 508 uomini (522 considerando il perimetro totale di Gruppo) e 285 donne (307 considerando il perimetro totale di Gruppo), hanno usufruito del congedo parentale per un totale di 30.660 giorni (35.295 facendo riferimento al perimetro totale di Gruppo); contestualmente si rileva, nello stesso periodo, un rientro a regime dal congedo parentale di 689 dipendenti (712 a livello di Gruppo), di cui 490 uomini (505 a livello totale di Gruppo) e 199 donne (207 a livello totale di Gruppo), con un tasso di rientro dal congedo parentale nell'anno dell'87% per il perimetro del consolidato integrale (86% a livello totale di Gruppo), registrando una flessione rispetto all'anno precedente.
Nel 2021 sono proseguiti i lavori propedeutici al trasferimento nel nuovo Headquarter Saipem di Milano Santa Giulia. Nei nuovi palazzi la componente digitale rappresenterà un fattore chiave e l'utilizzo della tecnologia faciliterà i diversi processi lavorativi e la vivibilità degli spazi.
Il nuovo Headquarter è composto da due edifici, Spark1 e Spark2, che grazie alla loro progettazione innovativa hanno ottenuto le certificazioni LEED: Platinum level e WELL: Gold level. Negli ultimi mesi dell'anno è stato definito il progetto di interior design degli ambienti, progettati per garantire spazi flessibili e adatti alle diverse necessità lavorative, con particolare riferimento alla collaborazione tra colleghi. Per analizzare le reali esigenze delle persone impattate dal trasferimento nel nuovo headquarter, nel mese di aprile 2021 è stata realizzata una survey sui servizi di Time Saving, Mobility, Salute e benessere. Con un tasso di risposta dell'80,5% (2.545 persone) e 1.150 commenti e feedback, le informazioni ricevute tramite la survey hanno rappresentato il punto di partenza per costruire un nuovo modello di servizi e di benessere lavorativo incentrato sul nuovo HQ, che potrà quindi rappresentare il riferimento per le diverse realtà operative del Gruppo Saipem.
La dotazione tecnologica delle persone Saipem è stata ripensata per raggiungere prestazioni e facilità d'uso superiori. È nelle ultime fasi di sviluppo anche l'app per i servizi di "hoteling", che permetterà ai dipendenti di gestire in autonomia la prenotazione di tutti gli asset necessari per fruire al meglio degli spazi e svolgere in modo ottimale la propria attività lavorativa.

GRI 407-1 GRI 408-1 GRI 409-1 SASB EM-SV-510a.1 EM-SV-510a.2 EM-SV-530a.1
Saipem si impegna a proteggere e promuovere i diritti umani e dei lavoratori nella conduzione delle proprie attività, considerando sia gli standard di lavoro riconosciuti a livello internazionale, sia la legislazione locale nei Paesi in cui le società del Gruppo operano. Questo impegno fa parte del modo di operare di Saipem ed è esplicitato nel Codice Etico.
Facendo riferimento in particolare alla gestione delle relazioni con il personale in tutto il mondo, Saipem aderisce ai principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e alle Linee Guida OCSE destinate alle Imprese Multinazionali. Inoltre, l'Amministratore Delegato di Saipem ha confermato l'adesione di Saipem al Global Compact delle Nazioni Unite, impegnandosi formalmente al rispetto e alla promozione dei dieci principi, sei dei quali fanno riferimento specifico alla promozione e protezione dei diritti umani e del lavoro. Nel corso del 2021, come ulteriore passo volto a ribadire l'impegno di Saipem nei confronti della tematica, Saipem ha deciso di aderire all'iniziativa Building Responsibly (di seguito BR), una coalizione di importanti società di ingegneria e costruzioni che lavorano insieme per alzare il livello nella promozione dei diritti e del benessere dei lavoratori in tutto il settore. Come nuovo membro, Saipem ha partecipato agli incontri di BR, collaborando e condividendo esperienze e discutendo i principali sforzi e gli ostacoli incontrati. Inoltre, i gruppi di lavoro di BR mirano a sviluppare strategie e strumenti per promuovere i principi di welfare per i lavoratori e stabilire una baseline comune in materia di sicurezza, protezione e benessere per tutte le persone che lavorano nel settore dell'ingegneria e delle costruzioni.
Nel corso del 2021 è stato introdotto uno strumento per analizzare i potenziali rischi, associati alle attività dei progetti, che possono avere un effetto in termini di impatto sui diritti umani sugli stakeholder interni ed esterni, inclusi lavoratori diretti e indiretti, comunità locali e gruppi vulnerabili (popolazioni indigene, bambini, donne, ecc.). L'analisi considera le diverse tipologie di rischio, associate ad esempio a lavoro infantile e lavoro forzato, discriminazione, remunerazione, libertà di associazione e contrattazione collettiva, considerando sia le attività svolte direttamente da Saipem che i rischi associati alla catena di fornitura.
Dopo una fase preliminare di testing nel 2020, il suddetto strumento è stato implementato, nel 2021, in 23 Paesi dove sono presenti attività operative del Gruppo, con un totale di oltre 250 potenziali rischi identificati e valutati. Tali rischi possono essere suddivisi nelle aree: Security (31%), Diritti del lavoro e occupazione (26%), Catena di fornitura (18%), Rischi Paese/sistemici (17%), Impatti sulle comunità locali (8%). Per ciascun rischio identificato sono state definite e attuate una serie di azioni di mitigazione che possono comprendere, tra le altre, la formazione del personale, anche dei subappaltatori, su etica e diritti umani, il miglioramento delle attività di monitoraggio interno o di verifica della catena di fornitura. L'analisi dei rischi nelle aree operative è aggiornata con cadenza periodica, almeno annuale.
Nella protezione e promozione dei diritti dei lavoratori, Saipem opera in conformità alle convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) che riguardano la tutela contro il lavoro forzato e il lavoro minorile, la lotta alla discriminazione nell'occupazione e sul posto di lavoro, la libertà di associazione e la contrattazione collettiva.
In particolare, in riferimento a questo ultimo elemento, Saipem intrattiene un grande numero di relazioni con associazioni sindacali in svariati Paesi e in numerosi segmenti delle proprie attività. Maggiori dettagli sono presenti nella sezione "Le relazioni industriali" del presente documento.
Saipem ha definito la tutela e la promozione dei diritti umani come principi fondanti del proprio Codice Etico e tutti le persone di Saipem devono attenersi a tali principi, anche segnalando eventuali comportamenti non in linea con gli stessi, secondo la procedura di Whistleblowing (si veda anche la sezione "Segnalazione di sospette violazioni").
Al fine di rafforzare l'informazione sui principi di tutela dei diritti umani e del lavoro e il sistema di whistleblowing in essere a tutti i lavoratori compresi i lavoratori dei subappaltatori, è stata ideata un'attività di sensibilizzazione all'interno della Site induction che è rivolta a chiunque acceda a una delle sedi operative di Saipem. Ciò consentirà a Saipem di raggiungere tutti i lavoratori, compresi i lavoratori dei subappaltatori, per renderli consapevoli dei principi di base sui diritti umani e del lavoro adottati dall'azienda e del sistema per segnalare ogni possibile violazione. In aggiunta, le informazioni sono veicolate anche attraverso poster affissi nei siti di progetto, in posizioni selezionate per essere accessibili ai lavoratori. Nel corso del 2021 questa attività è stata implementata in alcuni progetti E&C Onshore, coinvolgendo 11 Paesi.
L'attenzione di Saipem nei confronti dei diritti dei lavoratori si estende anche al personale che lavora offshore, nel pieno rispetto dei principi riconosciuti e promossi dalla Convenzione sul Lavoro Marittimo ILO (MLC 2006). Per garantire che ciascuna persona sia consapevole dei propri diritti, tutte le persone che lavorano su mezzi offshore ricevono una copia della relativa procedura e tutti i moduli necessari per avanzare un reclamo, insieme a una copia del loro contratto di assunzione. Eventuali reclami di vessazione sono presi in esame dal capitano e/o dalla Società, e qualsiasi istanza di vessazione è gestita conformemente alle procedure disciplinari della Società.

I diritti umani e del lavoro Violazioni dei diritti umani da parte dei fornitori di servizi di security in aree in via di sviluppo.
Tematica materiale Saipem

Rischi identificati dalla Società Sintesi delle misure di mitigazione del rischio adottate
Saipem effettua periodicamente dei controlli relativi all'affidabilità dei servizi di security soprattutto in fase di qualifica e selezione dei relativi fornitori. Nei contratti è prevista l'inclusione di clausole in materia di tutela dei diritti umani. Inoltre, Saipem organizza specifici corsi di formazione con un focus anche sul rispetto dei diritti umani per il personale (sia interno che esterno) impegnato in servizi di security.
Il modello di sicurezza Saipem si basa sulla corretta analisi di quello che è chiamato "Ambiente Operativo", che consente l'identificazione di potenziali minacce e delle misure di mitigazione necessarie a salvaguardare l'incolumità delle persone, l'integrità degli asset e la protezione delle informazioni aziendali.
Il modello organizzativo/gestionale indicato dal D.Lgs. n. 231/2001 è diventato un riferimento da seguire per costruire uno strumento in grado di governare tutti i rischi, informare i dipendenti, compiere scelte responsabili sapendo che le persone e la loro integrità sono il vero valore dell'azienda.
Lo standard ISO 31000 su "Gestione del rischio - Principi e linee guida" è utilizzato come best practice per impostare il "processo risk management" dove il rischio è inteso come l'effetto di fattori e influenze interni ed esterni sulla capacità dell'organizzazione aziendale di raggiungere i propri obiettivi.
Se da un lato è fondamentale rendere i luoghi di lavoro e la circolazione delle persone sicuri dal punto di vista fisico, dall'altro è importante instillare in azienda una "cultura della sicurezza". Adottando un atteggiamento responsabile nei confronti della sicurezza ed essendo consapevoli dei rischi, i lavoratori riducono la possibilità di essere coinvolti in situazioni potenzialmente pericolose per la loro incolumità. La "Responsabilità d'Impresa" che è attribuita al datore di lavoro richiede che il dipendente rispetti le normative aziendali e si comporti sulla base dei suggerimenti e delle precauzioni che, a seguito della valutazione dei rischi, l'azienda condivide durante gli incontri di formazione e informazione sulla sicurezza.
Nel corso degli anni, a fronte di un livello elevato di mobilità geografica dei dipendenti, spesso operanti in Paesi politicamente-socialmente instabili ad alto rischio terrorismo e criminalità, la funzione di sicurezza aziendale ha definito il Modello di Sicurezza che comprende:
A supporto di iniziative sui temi relativi alla sicurezza sono inoltre state proposte attività ad hoc sulle tematiche di Cybersecurity. In particolare, nel 2021, sono state lanciate tre campagne formative dedicate a tale tematica, nell'ambito delle quali sono state svolte rispettivamente tre edizioni, aperte tutto l'anno, di altrettanti moduli e-learning, ciascuno progettato in considerazione del diverso livello di rischio (standardhigh risk, critical risk) del ruolo dei dipendenti destinatari; durante l'anno sono state erogate in totale 4.947 ore di formazione per un totale di 1.994 partecipanti.
La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto notevole sulle attività delle società del Gruppo Saipem e in questo scenario i responsabili della sicurezza di tutte le Divisioni hanno svolto un ruolo fondamentale e hanno fornito supporto ai responsabili per l'attuazione delle norme in materia di salute, sicurezza e ambiente (HSSE RCM) nella gestione delle unità di crisi locali (LCU) a livello di filiale.
La funzione preposta mantiene stretti contatti con le autorità locali/ambasciate nei Paesi in cui opera, e a livello centrale con l'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri.
GRI 410-1 GRI 412-3

Nella gestione delle attività di security Saipem pone la massima attenzione al rispetto dei diritti umani. Saipem si impegna ad adottare misure preventive volte a minimizzare la necessità di risposta attiva da parte delle forze di sicurezza pubbliche/private in caso di minaccia all'incolumità delle proprie persone e all'integrità degli asset.
La Società gestisce le relazioni con le forze di sicurezza locali volte alla condivisione dell'impegno al rispetto dei diritti umani, nonché all'adozione di regole di ingaggio che limitino l'uso della forza.
I fornitori di beni o servizi di security, prima di finalizzare un contratto, vengono sottoposti a due diligence, al fine di verificare che non sussistano eventuali controindicazioni connesse alla violazione dei diritti umani.
Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti di tali società delle clausole inerenti al rispetto dei diritti umani, la cui mancata osservanza implica la rescissione del contratto da parte della Società6 .
Per i nuovi progetti operativi per cui Saipem è responsabile della security, preliminarmente alla possibile offerta, la Società effettua un Security Risk Assessment sul Paese in oggetto. Nel caso si decida di proseguire con l'offerta, Saipem prepara il Project Security Execution Plan in cui viene analizzato il rischio security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei diritti umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.
Potenziali violazioni di diritti umani risultano di fatto valutate su tutte le operazioni della Società tramite le schede di rischio Paese, ove lo stesso è valutato sia con specifici indicatori sia qualitativi che quantitativi.
In particolare, in Saipem SpA e nelle società controllate, i fattori di rischio di security dell'ambiente operativo rappresentano oggetto di specifica valutazione da parte del Datore di Lavoro (Responsabile dell'Osservanza in materia di salute e sicurezza), ex D.Lgs. n. 81/2008. Il livello di esposizione a tali rischi dipende da fattori igienico-ambientali, socio-politici, connessi ai fenomeni di criminalità e terrorismo, culturali, in percentuale variabile a seconda del Paese in cui ci si trova a operare. Il documento per la Valutazione dei Rischi di Security (VRS) è il documento che individua i rischi di security afferenti a ogni struttura organizzativa/sito fisso di società operativa o filiale e che definisce le principali azioni di mitigazione da intraprendere.
Viene costantemente aggiornato il censimento di tutti i siti operativi sia onshore che offshore e garantito il tracking dei dipendenti e subcontrattisti (Personnel On Board) di Saipem presenti nei diversi siti operativi/sedi direzionali, siano essi onshore che offshore. Come misure di prevenzione dei rischi di security la Società adotta misure specifiche quali:
≥ implementazione di procedure di accoglienza nel Paese di destinazione (Meet & Greet);
L'implementazione di piani di sicurezza e la predisposizione di piani di evacuazione sono strumenti utilizzati in tutti i siti operativi/sedi della Società. La sinergia di diverse funzioni aziendali permette inoltre l'implementazione di Local Crisis Unit locali per la gestione di emergenze e crisi.
Le funzioni societarie preposte lavorano inoltre in coordinamento operativo con Ambasciate, Consolati, Ministero Affari Esteri (MAE) - Unità di Crisi, Security di clienti e terze parti (JV).
In coerenza e adempimento della normativa D.Lgs. n. 81/2008 "Testo Unico per la sicurezza sul lavoro" è stato altresì predisposto dalle funzioni Health e Security di Gruppo l'applicativo informatico Time Management System (TMS) per la gestione delle missioni/trasferte di personale sin dal momento della loro prenotazione/autorizzazione, nonché il tracking del personale in trasferta di breve durata o assegnazione all'estero. Il sistema è parte integrante del processo di autorizzazione delle trasferte del personale gestito da HR ed è messo a disposizione delle risorse che viaggiano per missione, distacco o avvicendamento di turni di lavoro (rotation) tra l'Italia e un Paese estero, con lo scopo di fornire la Pre-travelling induction corredata da una serie di informazioni sugli aspetti Security ed Health specifici del Paese di destinazione, nonché di garantire la tracciabilità (tracking) dei lavoratori che viaggiano all'estero.
Nel mese di marzo 2021 la Società ha gestito una situazione di crisi in Mozambico a seguito di eventi sovversivi avvenuti nella città di Palma, situata nella provincia settentrionale di Cabo Delgado e sede di un importante cantiere per la liquefazione di gas naturale. Il personale Saipem, insieme al personale della Joint Venture CCS (Saipem, McDermott International e Chiyoda Corp), operava, per conto del cliente Total, all'interno del sito operativo nella realizzazione del progetto GNL. Il personale della JV non è stato esposto a rischi in quanto operava già nell'area protetta delimitata per le attività progettuali e, sin dall'inizio della crisi, ha partecipato attivamente ai team costituiti dal cliente per la risposta immediata all'emergenza. Oltre 1.450 persone, tra dipendenti della JV, del cliente e subcontrattisti, sia personale locale che espatriato, sono state evacuate via mare da Palma in due diverse evacuazioni, ognuna conclusasi con successo e della durata inferiore alle 24 ore.

Per quanto riguarda la formazione, dal 2020 è stato avviato un programma e-learning incentrato su tematiche di etica, diritti umani e compliance, dedicato specificatamente a personale che opera in ambito security. Dall'avvio del programma sono state formate 110 persone, di cui 51 nel corso del 2021, mentre la restante parte della popolazione identificata verrà coinvolta nel corso del prossimo anno.
Da sempre Saipem conduce il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. In tale contesto la corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza.
Tra le varie iniziative Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anticorruzione", dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.
In particolare, il Codice Etico (incluso anche nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "Pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Il "Compliance Programme Anticorruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
Nel corso degli anni, in un'ottica di miglioramento continuo, il "Compliance Programme Anticorruzione" è stato costantemente aggiornato in linea con le disposizioni di riferimento (incluse tra le altre la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, la Convenzione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali, il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, lo US Foreign Corrupt Practices Act, lo UK Bribery Act, la Loi Sapin 2).
In particolare, il 23 aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato la "Management System Guideline Anticorruzione" (MSG Anticorruzione) che ha abrogato e sostituito la precedente Anti-Corruption Compliance Guidelines, al fine di ottimizzare il sistema di compliance già in vigore. In seguito, sono state aggiornate altresì tutte le procedure anticorruzione di dettaglio relative a specifiche aree di rischio (tra le altre le procedure relative agli accordi di joint venture, alle sponsorizzazioni, agli omaggi, alle iniziative no-profit, ai fornitori e consulenti, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, alle operazioni di merger & acquisition).
Successivamente nel 2019 Saipem SpA ha emesso l'ultima revisione della "Management System Guideline Anticorruzione", che rappresenta un miglioramento del contesto normativo del "Compliance Programme Anticorruzione" e dei sistemi di Corporate Governance di Saipem in materia di anticorruzione.
L'adozione e l'attuazione della suddetta MSG sono obbligatorie per Saipem SpA e tutte le sue società controllate.
Tutte le persone di Saipem sono responsabili del rispetto della normativa anticorruzione: per questo tutti i documenti inerenti sono facilmente accessibili attraverso il sito internet e il portale intranet aziendale. In tale contesto un ruolo di primaria importanza spetta ai manager chiamati a promuovere il rispetto delle procedure anticorruzione anche da parte dei propri collaboratori.
Saipem è inoltre tra le prime aziende italiane ad aver conseguito il certificato internazionale ISO 37001:2016 "Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione". La certificazione, assegnata da un ente terzo indipendente, identifica uno standard di gestione per aiutare le organizzazioni nella lotta contro la corruzione, istituendo una cultura di integrità, trasparenza e conformità. Il processo di certificazione, costituito da una fase di audit che è durata da gennaio ad aprile 2018, ha considerato fattori come la struttura organizzativa, la presenza territoriale, i processi e i servizi.
Successivamente sono state svolte le attività di audit necessarie per la ricertificazione e il 28 aprile 2021 è stato emesso il nuovo certificato ISO 37001: 2016 con validità triennale e scadenza il 27 aprile 2024.
Nella consapevolezza che il primo elemento per lo sviluppo di un'efficace strategia di contrasto al fenomeno corruttivo è rappresentato dalla maturazione di un'approfondita conoscenza degli strumenti di prevenzione, Saipem considera particolarmente rilevanti le iniziative di formazione e le attività di sensibilizzazione e ne conferma l'importanza strategica anche per promuovere e diffondere la conoscenza in ambito Compliance, Etica e anti-corruzione.
Nel 2021 il 13% dei dipendenti per il perimetro consolidato integrale e l'11% per il perimetro di Gruppo è stato formato su queste tematiche, in calo rispettivamente di 11 e 9 punti percentuali rispetto all'anno precedente, considerando le ore di formazione erogate in questo ambito sono pari a 11.700 per il perimetro di Gruppo (11.106 per il perimetro del consolidato integrale) in flessione per entrambi i perimetri rispetto al totale delle ore di formazione complessive erogate nell'anno precedente.
Inoltre, la funzione Internal Audit di Saipem, sulla base del proprio programma annuale di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, esamina e valuta in maniera indipendente il sistema di controllo interno, al fine di verificare che sia rispettato quanto previsto dalla MSG Anticorruzione.
Qualunque violazione, sospetta o nota, delle leggi anticorruzione o delle procedure anticorruzione deve essere immediatamente segnalata tramite i canali indicati nella procedura "Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate" disponibile sul sito internet e sul portale intranet aziendale. Provvedimenti disciplinari sono previsti nei confronti delle persone di Saipem che violino le norme anticorruzione e che omettano di riportare violazioni di cui siano venuti a conoscenza.

Nel corso del 2021 non ci sono stati casi accertati di corruzione.
Maggiori informazioni in merito ai procedimenti giudiziari nei quali Il Gruppo è parte sono disponibili alla nota 29 delle Note illustrative al bilancio consolidato "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi".
Saipem richiede il rispetto da parte dei Business Partner delle leggi applicabili, incluse le leggi anticorruzione, nell'ambito delle attività di business svolte con Saipem, nonché l'impegno a conformarsi ai principi di riferimento contenuti nella MSG Anticorruzione.
Si evidenzia inoltre che Saipem non eroga contributi, diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche, a loro rappresentanti e candidati. È consentita l'erogazione di contributi diretti o indiretti a favore di organizzazioni sindacali e di loro rappresentanti, nei limiti e nella misura in cui ciò sia previsto da inderogabili prescrizioni legislative o dalla contrattazione collettiva applicabile.

| 2020 | 2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Dipendenti formati su tematiche di compliance (1) | ||||
| Per categoria di dipendenti | ||||
| Blue collar | 18 | 18 | 33 | 22 |
| White collar | 4.702 | 4.700 | 2.578 | 2.447 |
| Manager | 2.081 | 2.081 | 1.486 | 1.444 |
| Senior manager | 191 | 191 | 170 | 170 |
| Per area geografica | ||||
| Americhe | 450 | 450 | 189 | 189 |
| CSI | 188 | 188 | 2 | 1 |
| Europa | 4.017 | 4.017 | 2.823 | 2.810 |
| Medio Oriente | 1.120 | 1.118 | 678 | 634 |
| Africa Settentrionale | 87 | 87 | 35 | 35 |
| Africa sub-sahariana | 683 | 683 | 400 | 273 |
| Estremo Oriente | 447 | 447 | 141 | 141 |
(1) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a ruolo e non a servizio.

Una parte fondamentale dello strutturato sistema di gestione delle istanze degli stakeholder di Saipem è il processo della gestione delle segnalazioni ("whistleblowing"), disciplinato in un apposito Standard Corporate reso disponibile a tutti i dipendenti (tramite vari strumenti, tra cui intranet o le bacheche aziendali) e agli stakeholder esterni (in quanto pubblicato sul sito internet della Società).
Per segnalazione si intende qualsiasi informazione, notizia, fatto o comportamento in qualsiasi modo pervenuto a conoscenza dalle persone di Saipem riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali

società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, ecc.). Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate. La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati garantendo che: (i) tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie; (ii) sia mantenuta la massima riservatezza con le modalità idonee a tutelare il segnalante. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; (d) monitoraggio delle azioni correttive. L'Internal Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso ai soggetti competenti per le opportune valutazioni.
Nel corso del 2021 sono stati aperti: 2 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, entrambi chiusi; 22 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 2 ancora aperti e i restanti 20 chiusi; 35 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di mobbing/harassment, di cui 12 ancora aperti e i restanti 23 chiusi; nessun fascicolo di segnalazione relativo a tematiche relative alle comunità locali. Tutti i 59 fascicoli sono stati trasmessi agli organi aziendali competenti (Collegio Sindacale di Saipem SpA, Organismo di Vigilanza di Saipem SpA e Compliance Committee delle società interessate dalle segnalazioni).
Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento ai 2 fascicoli di segnalazione chiusi, in tutti i casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati; in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva, volta al miglioramento dei rapporti tra i dipendenti. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2021 è stato chiuso 1 fascicolo di segnalazione del 2019 e 5 del 2020 aventi per oggetto comportamenti discriminatori che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 6 fascicoli chiusi, 2 sono risultati non fondati, mentre in 1 caso è stata confermata la violazione e in 3 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura e attività di sensibilizzazione alla corretta applicazione di quanto previsto dal Codice Etico.
| (n.) | 2019 | 2020 | 2021 |
|---|---|---|---|
| Numero di fascicoli relativi a segnalazioni | |||
| Totali, di cui: | 146 | 158 | 158 |
| - fondati o parzialmente fondati | 42 | 43 | 40 |
| - infondati | 103 | 115 | 93 |
| - aperti | 1 | - | 25 |
| (n.) | 2019 | 2020 | 2021 |
|---|---|---|---|
| Fascicoli su casi di discriminazione | |||
| Totali, di cui: | 9 | 9 | 2 |
| - fondati o parzialmente fondati | 1 | 1 | - |
| - infondati | 8 | 8 | 2 |
| - aperti | - | - | - |
| Fascicoli relativi ai diritti dei lavoratori | |||
| Totali, di cui: | 20 | 28 | 22 |
| - fondati o parzialmente fondati | 4 | 2 | 2 |
| - infondati | 16 | 26 | 18 |
| - aperti | - | - | 2 |
| Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali | |||
| Totali, di cui: | 1 | 1 | - |
| - fondati o parzialmente fondati | - | - | - |
| - infondati | 1 | 1 | - |
| - aperti | - | - | - |
| Fascicoli relativi a mobbing/harassment (*) | |||
| Totali, di cui: | 36 | 21 | 35 |
| - fondati o parzialmente fondati | 11 | 6 | 11 |
| - infondati | 24 | 15 | 12 |
| - aperti | 1 | - | 12 |
I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2021.
(*) Nota: a partire dall'anno 2021 la Società ha incluso una nuova categoria di segnalazioni al fine di fornire un'informazione ancor più dettagliata ai propri stakeholder. La categoria "Mobbing e harassment" include mobbing, aggressioni, molestie, comportamenti offensivi, verbal harassment, minacce.
A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai 20 fascicoli di segnalazione chiusi, in 17 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati,

mentre in 2 casi è stata confermata la violazione e in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura e regolarizzazione delle situazioni anomale da un punto di vista retributivo.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2021 sono stati chiusi 5 fascicoli di segnalazione del 2020 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Tutti i 5 fascicoli chiusi sono risultati non fondati e non sono state identificate azioni correttive.
A proposito delle tematiche di mobbing/harassment, con riferimento ai 23 fascicoli di segnalazione chiusi, in 9 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 11 casi è stata confermata la violazione e in 3 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, attività di formazione inerente a tematiche legate alla comunicazione e alla salute e sicurezza sul lavoro, analisi dell'ambiente di lavoro e attività di sensibilizzazione al mantenimento di un ambiente di lavoro adeguato.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2021 sono stati chiusi 1 fascicolo di segnalazione del 2019 e 7 del 2020 aventi per oggetto tematiche di mobbing/harassment che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Degli 8 fascicoli chiusi, 2 sono risultati non fondati, mentre in 3 casi è stata confermata la violazione e in 3 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, attività di sensibilizzazione al mantenimento di un ambiente di lavoro adeguato e analisi dell'ambiente di lavoro.
Si evidenzia che nel corso del 2021 non sono stati aperti fascicoli inerenti tematiche relative ai rapporti con le comunità locali.

DNF21: Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021
RF21: Relazione finanziaria annuale 2021
CG21: Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021
| Disclosure | Nome sezione e numero di pagina o link | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Profilo organizzativo | |||||
| 102-1 | Copertina (RF21). | ||||
| 102-2 | "Relazione sulla gestione", pagg. 10-33 (RF21). | ||||
| 102-3 | Quarta di copertina (RF21). | ||||
| 102-4 | Seconda di copertina (RF21). | ||||
| 102-5 | Tabella "Informazioni sugli assetti proprietari" (CG21). | ||||
| 102-6 | "Relazione sulla gestione", pagg. 10-33 (RF21). | ||||
| 102-7 | "Profilo societario e principali operazioni", pag. 99 (DNF21); "L'andamento occupazionale", pagg. 161-163 (DNF21); "Lettera agli Azionisti", pagg. 2-4 (RF21); "Commento ai risultati economico-finanziari", pagg. 186-196 (RF21). |
||||
| 102-8 | "L'andamento occupazionale", pagg. 161-163 (DNF21). | ||||
| 102-9 | "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21). | ||||
| 102-10 | "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21). | ||||
| 102-11 | "Il Modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 107-108 (DNF21). | ||||
| 102-12 | "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). | ||||
| 102-13 | "La relazione con gli stakeholder", pagg. 113-118 (DNF21); "La relazione con le istituzioni e le associazioni di categoria", pagg. 116-118 (DNF21). |
||||
| Strategia | |||||
| 102-14 | "Lettera agli Azionisti", pagg. 2-4 (RF21). | ||||
| Etica e Integrità | |||||
| 102-16 | "Il Modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 107-108 (DNF21); seconda di copertina (RF21). | ||||
| Corporate Governance | |||||
| 102-18 | "Governance della sostenibilità del business", pagg. 119-121 (DNF21). | ||||
| Coinvolgimento degli stakeholder | |||||
| 102-40 102-41 102-42 102-43 102-44 |
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il Modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 107-108 (DNF21); "La relazione con gli stakeholder", pagg. 113-118 (DNF21); "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 150-151 (DNF21); "Le relazioni industriali", pagg. 163-164 (DNF21). |
||||
| Pratiche di reporting | |||||
| 102-45 | "Area di consolidamento al 31 dicembre 2021", pagg. 232-236 (RF21). | ||||
| 102-46 102-47 102-48 102-49 102-50 |
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); Area di consolidamento al 31 dicembre 2021", pagg. 232-236 (RF21); "Variazioni dell'area di consolidamento", pag. 237 (RF21). |
||||
| 102-51 | "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF20), approvata il 12 marzo 2021. | ||||
| 102-52 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21). | ||||
| 102-53 | Terza di copertina (RF21). | ||||
| 102-54 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21). | ||||
| 102-55 | "Indice dei contenuti GRI", pagg. 176-180 (DNF21). | ||||
| 102-56 | "Relazione della società di revisione", pagg. 181-184 (DNF21). |
| Standard specifico | Nome sezione e numero di pagina | Note/Omissioni | |
|---|---|---|---|
| GRI 201: Performance economiche 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il business Saipem", pagg. 99-112 (DNF21); "Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici", pagg. 130-138 (DNF21). |
||
| 201-1: Valore economico direttamente generato e distribuito |
"Valore economico generato e distribuito", pag. 110 (DNF21). |

| TEMI MATERIALI | ||
|---|---|---|
| Standard specifico | Nome sezione e numero di pagina | Note/Omissioni |
| GRI 201: Performance economiche 2016 | ||
| 201-2: Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità dovuti |
"Analisi di scenario climate-related", pagg. 130-131 (DNF21); "Rischi e opportunità legati al clima", pagg. |
|
| al cambiamento climatico | 131-132 (DNF21). | |
| 201-4: Assistenza finanziaria | Nota 42 "Adempimento degli obblighi di trasparenza e | |
| ricevuta dal governo | pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi | |
| GRI 202: Presenza sul mercato 2016 | 125-129)", pag. 317 (RF21). | |
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 | |
| (DNF21); "La presenza locale", pag. 150 (DNF21). | ||
| 202-2: Proporzione di senior | "La presenza locale", pag. 150 (DNF21). | |
| manager assunti dalla comunità locale |
||
| GRI 203: Impatti economici indiretti 2016 | ||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il business Saipem", pagg. 99-112 (DNF21). |
|
| 203-2: Impatti economici indiretti | "La relazione con gli stakeholder", pagg. 113-118 (DNF21). | |
| significativi GRI 204: Pratiche di approvvigionamento 2016 |
||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 | |
| (DNF21); "La gestione della catena di fornitura", pagg. 108-109 (DNF21). |
||
| 204-1: Proporzione di spesa verso fornitori locali |
"La gestione della catena di fornitura", pagg. 108-109 (DNF21). |
|
| GRI 205: Anticorruzione 2016 | ||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 | |
| (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). | ||
| 205-2: Comunicazione e formazione in materia di politiche e procedure |
"Lotta alla corruzione", pagg. 172-173 (DNF21). | Per maggiori approfondimenti sulla |
| anticorruzione | formazione ricevuta dal | |
| Consiglio di Amministrazione | ||
| si rinvia alla sezione "La formazione del Consiglio |
||
| di Amministrazione" della | ||
| "Relazione sul Governo | ||
| Societario e gli Assetti Proprietari". |
||
| 205-3: Episodi di corruzione | "Lotta alla corruzione", pagg. 172-173 (DNF21). | |
| accertati e azioni intraprese | ||
| GRI 207: Imposte 2019 | ||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il business Saipem", pagg. 99-112 (DNF21). |
|
| 207-1, 207-2, 207-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 | |
| (DNF21); "La trasparenza fiscale", pagg. 110-112 (DNF21). | ||
| 207-4: Rendicontazione Paese per Paese |
"La trasparenza fiscale", pagg. 110-112 (DNF21). | |
| GRI 302: Energia 2016 | ||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 | |
| (DNF21); "Le partnership per lo sviluppo sostenibile", pagg. | ||
| 106-107 (DNF21); "Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici", pagg. 130-138 (DNF21). |
||
| 302-1: Energia consumata all'interno | "L'efficienza energetica", pagg. 134-135 (DNF21). | La percentuale di energia |
| dell'organizzazione | elettrica prodotta da fonti | |
| rinnovabili e consumata dal Gruppo dipende dai singoli |
||
| mix elettrici nazionali. | ||
| 302-3: Intensità energetica | "L'efficienza energetica", pagg. 134-135 (DNF21). | |
| 302-4: Riduzione del consumo di energia |
"L'efficienza energetica", pagg. 134-135 (DNF21). | |
| GRI 303: Acqua e scarichi idrici 2018 | ||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 | |
| (DNF21); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti | ||
| 303-1, 303-2 | ambientali", pagg. 139-147 (DNF21). "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 |
|
| (DNF21); "La gestione della risorsa idrica", pagg. 142-145 | ||
| (DNF21). | ||
| 303-3: Prelievo idrico | "La gestione della risorsa idrica", pagg. 142-145 (DNF21). |

| Standard specifico | Nome sezione e numero di pagina | Note/Omissioni | |
|---|---|---|---|
| GRI 305: Emissioni 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Le partnership per lo sviluppo sostenibile", pagg. 106-107 (DNF21); "Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici", pagg. 130-138 (DNF21); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali", |
||
| pagg. 139-147 (DNF21). | |||
| 305-1: Emissioni dirette di GHG (Scope 1) |
"Le emissioni di GHG", pagg. 135-138 (DNF21). | ||
| 305-2: Emissioni indirette di GHG da consumi energetici (Scope 2) |
"Le emissioni di GHG", pagg. 135-138 (DNF21). | ||
| 305-3: Altre emissioni indirette di GHG (Scope 3) |
"Le emissioni di GHG", pagg. 135-138 (DNF21). | ||
| 305-4: Intensità delle emissioni di GHG |
"Le emissioni di GHG", pagg. 135-138 (DNF21). | ||
| 305-5: Riduzione delle emissioni di GHG |
"Le emissioni di GHG", pagg. 135-138 (DNF21). | ||
| 305-7: Ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo (SOX), e altre emissioni significative |
"Preservare la qualità dell'aria", pagg. 145-146 (DNF21). | ||
| Riduzione inquinanti atmosferici | "Preservare la qualità dell'aria", pagg. 145-146 (DNF21). | ||
| GRI 306: Rifiuti 2020 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Le partnership per lo sviluppo sostenibile", pagg. 106-107 (DNF21); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali", pagg. 139-147 (DNF21). |
||
| 306-1, 306-2 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "La gestione dei rifiuti", pagg. 146-147 (DNF21). |
||
| 306-3: Rifiuti prodotti | "La gestione dei rifiuti", pagg. 146-147 (DNF21). | ||
| 306-4: Rifiuti sottratti | "La gestione dei rifiuti", pagg. 146-147 (DNF21). | ||
| allo smaltimento 306-5: Rifiuti destinati |
"La gestione dei rifiuti", pagg. 146-147 (DNF21). | ||
| allo smaltimento | |||
| GRI 308: Valutazione ambientale dei fornitori 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 | ||
| (DNF21); "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21). | |||
| 308-1: Nuovi fornitori che sono stati valutati utilizzando criteri ambientali |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 150-151 (DNF21). |
||
| GRI 401: Occupazione 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il capitale umano", pagg. 158-168 (DNF21). |
||
| 401-2: Benefit previsti per i dipendenti a tempo pieno |
"Uguaglianza di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 164-168 (DNF21). |
||
| GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 152-157 (DNF21). |
||
| 403-1, 403-2, 403-3, 403-4, 403-5, 403-6, 403-7 |
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 152-157 (DNF21). |
||
| 403-9: Infortuni sul lavoro | "La sicurezza delle persone", pagg. 152-155 (DNF21). | ||
| 403-10: Malattie professionali | "La salute dei dipendenti", pagg. 156-157 (DNF21). | ||
| GRI 404: Formazione e istruzione 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il capitale umano", pagg. 158-168 (DNF21). |
||
| 404-1: Ore medie di formazione annua per dipendente |
"Competenze e conoscenze", pagg. 158-161 (DNF21). | ||
| 404-3: Percentuale di dipendenti che ricevono una valutazione periodica delle performance e dello sviluppo professionale |
"Competenze e conoscenze", pagg. 158-161 (DNF21). | ||
| GRI 405: Diversità e pari opportunità 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il capitale umano", pagg. 158-168 (DNF21). |
||
| 405-1: Diversità negli organi di governo e tra i dipendenti |
"Governance della sostenibilità del business", pagg. 119-121 (DNF21); "Uguaglianza di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 164-168 (DNF21). |
||
| 405-2: Rapporto dello stipendio base e retribuzione delle donne rispetto agli uomini |
"Uguaglianza di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 164-168 (DNF21). |

| TEMI MATERIALI | |||
|---|---|---|---|
| Standard specifico | Nome sezione e numero di pagina | Note/Omissioni | |
| GRI 406: Non discriminazione 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). |
||
| 406-1: Episodi di discriminazione e misure correttive adottate |
"Segnalazione di sospette violazioni", pagg. 173-175 (DNF21). |
||
| GRI 407: Libertà di associazione e contrattazione collettiva 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). |
||
| 407-1: Attività e fornitori in cui il diritto alla libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere a rischio |
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 169-170 (DNF21). | ||
| GRI 408: Lavoro minorile 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). |
||
| 408-1: Attività e fornitori a rischio significativo di episodi di lavoro minorile |
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 169-170 (DNF21). | ||
| GRI 409: Lavoro forzato od obbligatorio 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). |
||
| 409-1: Attività e fornitori a rischio significativo di episodi di lavoro forzato od obbligatorio |
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 169-170 (DNF21). | ||
| GRI 410: Pratiche per la sicurezza 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). |
||
| 410-1: Personale addetto alla sicurezza formato sulle politiche o procedure riguardanti i diritti umani |
"Pratiche di security", pagg. 170-172 (DNF21). | ||
| GRI 412: Valutazione del rispetto dei diritti umani 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). |
||
| 412-2: Formazione dei dipendenti sulle politiche o le procedure sui diritti umani |
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 169-170 (DNF21); "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 150-151 (DNF21). |
L'indicatore è affrontato nel capitolo "Rispetto dei diritti umani". Non è presente il numero di ore di formazione, ma è riportato che tutto il personale Saipem è informato sui principi di tutela dei diritti umani. |
|
| 412-3: Accordi di investimento e contratti significativi che includono clausole relative ai diritti umani o che sono stati sottoposti a una valutazione in materia di diritti umani |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 150-151 (DNF21); "Pratiche di security", pagg. 170-172 (DNF21). |
||
| GRI 413: Comunità locali 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21), "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21). |
||
| 413-2: Attività con impatti negativi, potenziali e attuali significativi sulle comunità locali |
"Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21). | ||
| GRI 414: Valutazione sociale dei fornitori 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Gli aspetti sociali", pagg. 148-151 (DNF21). |
||
| 414-1: Nuovi fornitori che sono stati sottoposti a valutazione attraverso l'utilizzo di criteri sociali |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 150-151 (DNF21). |
||
| GRI 415: Politica pubblica 2016 | |||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "L'etica del business", pagg. 169-175 (DNF21). |
||
| 415-1: Contributi politici | "Lotta alla corruzione", pagg. 172-173 (DNF21). |

| Standard specifico | Nome sezione e numero di pagina | Note/Omissioni |
|---|---|---|
| Trasformazione digitale | ||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici", pagg. 130-138 (DNF21). |
|
| Importo speso per R&S e applicazioni tecnologiche di decarbonizzazione |
"Innovazione tecnologica e digitalizzazione", pagg. 133-134 (DNF21). |
|
| Accordi di cooperazione/licenza firmati per progetti di decarbonizzazione energetica |
"Innovazione tecnologica e digitalizzazione", pagg. 133-134 (DNF21). |
|
| Innovazione di prodotto ambientale | "Innovazione tecnologica e digitalizzazione", pagg. 133-134 (DNF21). |
|
| Cybersecurity | ||
| 103-1, 103-2 e 103-3 | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 92-98 (DNF21); "Pratiche di security", pagg. 170-172 (DNF21). |






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La presente "Relazione sulla gestione" comprende il solo commento sui risultati economici, patrimoniali e finanziari di Saipem SpA. Per tutte le altre informazioni richieste da disposizioni di legge e normative si rimanda alla "Relazione sulla gestione" del Bilancio Consolidato.
In conformità a quanto previsto dal codice civile e dai principi contabili internazionali IAS/IFRS (richiamati dalla Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009 e dallo IASB nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emesso nel gennaio 2021), nella fase di predisposizione del bilancio è necessario effettuare una valutazione della capacità della Società e del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In particolare, il paragrafo 25 dello IAS 1 stabilisce che "un'entità deve redigere il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività a meno che la Direzione Aziendale non intenda liquidare l'entità o interromperne l'attività, o non abbia alternative realistiche a ciò. Qualora la Direzione Aziendale sia a conoscenza, nel fare le proprie valutazioni, di significative incertezze relative a eventi o condizioni che possano comportare l'insorgere di seri dubbi sulla capacità dell'entità di continuare a operare come un'entità in funzionamento, l'entità deve evidenziare tali incertezze.
Qualora un'entità non rediga il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività, essa deve indicare tale fatto unitamente ai criteri in base ai quali ha redatto il bilancio e alla ragione per cui l'entità non è considerata in funzionamento".
Inoltre, il paragrafo 26 dello IAS 1 richiede che "nel determinare se il presupposto della prospettiva della continuazione dell'attività è applicabile, la Direzione Aziendale tiene conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, che è relativo almeno, ma non limitato, a dodici mesi dopo la data di chiusura dell'esercizio". E ancora "... la Direzione Aziendale può aver bisogno di considerare una vasta gamma di fattori relativi alla redditività attuale e attesa, ai piani di rimborso dei debiti e alle potenziali fonti di finanziamento alternative, prima di ritenere che sussista il presupposto della continuità aziendale".
Come già commentato nel paragrafo "Andamento operativo", a seguito di una backlog review avviata da parte del management di Saipem, la Società, in data 31 gennaio 2022, ha annunciato al mercato un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore wind, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi della materie prime e della logistica e l'interruzione inaspettata di una trattativa in corso da tempo che prevedeva, tra l'altro, il riconoscimento di un maggior corrispettivo di ricavi, con conseguenti effetti rilevanti sui risultati economici consolidati di Saipem al 31 dicembre 2021.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile. Il verificarsi di tali presupposti può determinare, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti) e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l'insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcune passività finanziarie in essere in favore del Gruppo Saipem.
Di seguito si indicano le incertezze, nonché le iniziative che Saipem ha già assunto o sta assumendo per fronteggiare gli effetti di tali incertezze sulla continuità aziendale, motivandone la ragionevolezza. Vengono quindi esplicitate le ragioni alla base della decisione di continuare a redigere comunque il bilancio adottando il presupposto della continuità aziendale, pur in presenza di significative incertezze che permangono considerata la documentazione a oggi disponibile concernente i relativi fattori mitiganti.
Gli eventi e le circostanze che possono far sorgere dei dubbi significativi sulla capacità dell'impresa di continuare a operare come un'entità in funzionamento per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di chiusura del presente bilancio possono essere raggruppati nei seguenti punti:
I principali scostamenti negativi rilevati rispetto ai precedenti outlook di ottobre 2021 che hanno determinato significative incertezze in ordine alla capacità di Saipem di rispettare obiettivi strategici nell'ambito del previgente Piano Strategico approvato nel mese di ottobre 2021 riguardano la contrazione dell'EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 di circa 1 miliardo di euro, dovuta sia alle risultanze della backlog review dei progetti

E&C Onshore che mostrano un incremento dei costi per materiali e logistica solo parzialmente recuperabili che alle recenti ulteriori difficoltà di progetti E&C Offshore wind.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile.
Di seguito sono illustrate le mitigating actions realizzate o pianificate finalizzate alla risoluzione delle incertezze di natura strategico-operativa:
Si segnala inoltre che la revisione del Piano 2022-2025 è stato oggetto di una "Independent Business Review" conferita a primari consulenti indipendenti che non hanno identificato criticità significative circa le assunzioni utilizzate nella predisposizione del Piano;
≥ modifiche a livello di struttura organizzativa del Gruppo che prevedono la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali, l'istituzione di un'unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali e una concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell'ambito della nuova direzione generale.
Per maggiori dettagli sulla revisione del Piano 2022-2025 si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione".
I principali elementi di incertezza di natura patrimoniale e finanziaria (ante interventi) sono i seguenti:
In considerazione di tali incertezze si è reso necessario, anche nel breve termine, un coinvolgimento dei soci di controllo congiunto del Gruppo e del complessivo sistema bancario di riferimento, nell'ottica di realizzare interventi straordinari di natura finanziaria e patrimoniale.
Alla luce di quanto illustrato sopra, Saipem, oltre a redigere il Nuovo Piano, ha previsto la realizzazione di una manovra volta al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria di Saipem al fine di superare le incertezze emerse a fronte delle rilevanti perdite rilevate nel quarto trimestre 2021.
Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono:
Di seguito sono illustrate le mitigating actions pianificate:
≥ il Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022 ha deliberato di sottoporre all'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022 un aumento di capitale di 2 miliardi di euro da realizzarsi entro il 31 marzo 2023 in relazione al quale è stato ottenuto: (i) l'impegno alla sottoscrizione pro-quota da parte degli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla società Eni SpA e CDP Industria SpA; (ii) l'impegno degli istituti finanziari coinvolti nella Manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziaria, formalizzato tramite la sottoscrizione di un
pre-underwrititing agreement, a garantire la sottoscrizione delle eventuali azioni di nuova emissione che dovessero risultare inoptate dal mercato;
≥ disponibilità di un pool di banche a organizzare e gestire la sindacazione di una nuova RCF dell'importo di un miliardo di euro nel più ampio contesto dell'aumento di capitale;
≥ ottenimento di specifici waiver sulle linee finanziarie esistenti, ove necessari.
Nel breve termine, al fine di porre rimedio ai fabbisogni finanziari della Società nel periodo sino alla realizzazione dell'aumento di capitale previsto entro il 31 dicembre 2022, la Manovra Finanziaria prevede:
La Manovra Finanziaria presuppone inoltre:
Alla luce delle mitigating actions realizzate e/o pianificate, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha ritenuto che sussistano tutti i presupposti per provvedere alla redazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021 in continuità, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 2 del Bilancio civilistico.
Si segnala altresì che, tenuto conto della documentazione definitiva disponibile alla data e degli ulteriori documenti a supporto delle previsioni di realizzazione di tali mitigating actions, si ritiene che, anche considerando queste ultime, permangano talune material uncertainties in merito al presupposto della continuità aziendale di Saipem. Infatti, sebbene dalla documentazione disponibile risulti ragionevole prevedere, sul piano sostanziale, che la Manovra verrà conclusa secondo i termini programmati, dal punto di vista formale si ravvisa la mancanza di taluni documenti definitivi e la sussistenza di impegni subordinati a eventi a oggi ancora non definiti tali per cui, a oggi, non appare possibile ritenere eliminato ogni fattore di material uncertainty connesso alla Manovra Finanziaria.
In particolare, alla data del 24 marzo 2022, data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, sussistono incertezze in relazione a: (i) l'esecuzione dell'aumento di capitale la cui realizzazione è prevista entro la fine del 2022; (ii) il perfezionamento dei versamenti in conto futuro aumento di capitale dei soci che esercitano il controllo congiunto previsti avvenire entro il 31 marzo 2022 (a sua volta condizione, tra le altre, all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si precisa che alla data odierna le principali condizioni ai relativi versamenti sono state conseguite; (iii) la sottoscrizione dell'Underwriting Agreement da parte degli istituti di credito (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale); (iv) la sottoscrizione del contratto relativo alla Liquidity Facility (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si precisa che alla data odierna è stato tuttavia sottoscritto il relativo Term Sheet che prevede la sottoscrizione della Liquidity Facility entro il 31 marzo 2022; (v) la disponibilità di nuove bonding lines per un importo sufficiente alla copertura del fabbisogno del 2022. La disponibilità, su base best effort, di un ammontare di linee di firma almeno pari a 1,345 miliardi di euro costituisce condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si precisa che alla data odierna sono in corso avanzate interlocuzioni su base bilaterale con gli istituti di credito al fine del raggiungimento del menzionato obiettivo; (vi) la formalizzazione della richiesta di finanziamento tramite lo schema di "Garanzia Italia" da parte della Società quale condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si segnala che l'attività in oggetto sarà realizzata nel breve termine; (vii) la cancellazione prevista entro il 31 marzo 2022 della RCF da 1 miliardo di euro datata 10 dicembre 2015 e l'ottenimento di una nuova RCF per un importo complessivo pari a 1 miliardo di euro che verrà organizzata entro l'avvio dell'aumento di capitale. Si precisa che alla data odierna un pool di banche che partecipano alla Manovra Finanziaria ha confermato di aver approvato in via preliminare la partecipazione per circa 450 milioni di euro; (viii) il conseguimento di un rating giudicato sufficiente al futuro rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in scadenza dal 2023 in avanti; (ix) il futuro rispetto delle clausole contrattuali, ivi inclusi i covenant anche di natura finanziaria che saranno previsti dalla Liquidity Facility sopra menzionata.

Da ciò consegue che, nell'ambito degli scenari definiti nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emanato nel mese di gennaio 2021 dallo IASB con riferimento alla verifica della sussistenza del presupposto della continuità aziendale, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 3. Per quanto concerne gli scenari definiti da Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 2 relativo al caso in cui vengano identificate significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare la propria operatività per un prevedibile futuro, ma gli amministratori considerano che sia comunque appropriato utilizzare il presupposto della continuità aziendale per redigere il bilancio.
Si evidenzia come la valutazione effettuata dal Consiglio di Amministrazione sull'esistenza del presupposto della continuità aziendale comporti un giudizio, in un dato momento, sull'esito futuro di eventi o circostanze che sono per loro natura incerti; pertanto, tale determinazione, pur formulata sulla scorta di un'attenta ponderazione di tutte le informazioni allo stato disponibili, è suscettibile di essere contraddetta dall'evoluzione dei fatti ove non si verifichino gli eventi a oggi ragionevolmente previsti, ovvero emergano fatti o circostanze con loro incompatibili, oggi non noti o comunque non valutabili nella loro portata.
Il Consiglio di Amministrazione provvederà a svolgere un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, le più opportune azioni correttive.
La diffusione, l'evoluzione e il perdurare della pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem in quanto il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale. Lo scenario macroeconomico ha comunque registrato una significativa inversione di tendenza nel 2021, grazie al successo della campagna vaccinale, della performance economica cinese e degli accordi tra i Paesi produttori dell'alleanza OPEC che hanno consentito una graduale ripresa delle economie e delle attività produttive. L'economia e i consumi non sono tuttavia ancora tornati alla normalità pre-pandemia e permangono i rischi di possibili rallentamenti legati a nuove varianti del virus che possono interferire con la traiettoria di crescita delle economie e con la ripresa della domanda energetica. Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2022 risulta confermato il trend crescente dei prezzi delle commodity petrolifere, in particolare Brent e gas naturale, anche in relazione all'evoluzione delle tensioni geopolitiche internazionali con la crisi ucraino-russa.
A livello complessivo, i segnali positivi visibili a oggi si stima si possano tradurre in un recupero degli investimenti nel settore dell'Oil&Gas, con i principali operatori che al contempo stanno diversificando il portafoglio verso i segmenti legati alla transizione energetica.
Nel 2021 il Gruppo Saipem ha continuato a effettuare un'approfondita e costante analisi del perdurare della pandemia, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Il Gruppo Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e, nel contempo, assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a monitorare la situazione mantenendo adeguati livelli di presidio e misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.
Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi anche in relazione alla pandemia.
Sempre nell'ambito del Gruppo Saipem, sono stati analizzati anche gli aspetti finanziari, gli aspetti legati alla recuperabilità degli asset non finanziari, il processo di stima, l'identificazione dell'impatto economico COVID-19 e l'andamento del mercato di riferimento di Saipem.
Per un'informativa più completa sugli effetti del COVID-19 sul Gruppo Saipem e sulle conseguenti azioni di mitigazione attuate si rimanda al paragrafo "Effetti del COVID-19" del Bilancio Consolidato di Saipem.

I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2021 e dell'esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico.
| Variazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | assoluta | % |
| Ricavi della gestione caratteristica | 2.354 | 2.048 | (306) | 13,0 |
| Altri ricavi e proventi | 120 | 116 | ||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (1.963) | (2.079) | ||
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (17) | (49) | ||
| Lavoro e oneri relativi | (486) | (490) | ||
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 8 | (454) | (462) | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (113) | (120) | ||
| Risultato operativo (EBIT) | (105) | (574) | (469) | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | 6 | 15 | ||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (59) | (1.819) | ||
| Risultato ante imposte | (158) | (2.378) | (2.220) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (13) | (4) | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio | (171) | (2.382) | (2.211) | n.s. |
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.048 milioni di euro, con una diminuzione del 13,0% rispetto all'esercizio precedente, per i minori ricavi consuntivati nell'anno dai settori Engineering & Construction Offshore e Drilling Onshore, solo parzialmente compensati dal miglioramento rilevato per il settore Engineering & Construction Offshore, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".
Il margine operativo lordo (EBITDA) presenta una perdita di 454 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 120 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) registra una perdita di 574 milioni di euro, rilevando un peggioramento di 469 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente ascrivibile a una flessione dei risultati conseguiti nei settori Engineering & Construction Onshore e Drilling Onshore; le variazioni nelle singole divisioni sono commentate in seguito nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".
La gestione finanziaria esprime proventi finanziari netti di 15 milioni di euro, con un miglioramento di 9 milioni di euro rispetto ai 6 milioni di euro di proventi finanziari netti dell'esercizio precedente; la voce include principalmente proventi correlati alla posizione finanziaria netta per 14 milioni di euro, oneri netti su operazioni in strumenti derivati per 83 milioni di euro, differenze cambio nette attive per 64 milioni di euro, oneri correlati alle passività finanziarie da leasing per 3 milioni di euro, oneri per operazioni di factoring e verso altri debitori per 1 milione di euro, altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate per 23 milioni di euro e altri proventi per 1 milione di euro.
Il saldo degli oneri netti su partecipazioni è negativo per 1.819 milioni di euro, con un aumento di 1.760 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (59 milioni di euro), per effetto essenzialmente delle svalutazioni delle partecipate Saipem International BV (1.137 milioni di euro), Saipem SA (641 milioni di euro), Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sarl (16 milioni di euro), Saipem Offshore Norway AS (19 milioni di euro), e dall'accantonamento per copertura perdite della SnamprogettiChiyoda sas (20 milioni di euro) compensati dal rilascio parziale del fondo precedentemente accantonato per la Snamprogetti Netherlands BV (15 milioni di euro).
Il peggioramento del risultato operativo, unitamente all'incremento degli oneri netti sulle partecipazioni, compensati in parte dall'aumento dei proventi netti finanziari, determina un peggioramento del risultato ante imposte negativo per 2.378 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 158 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Le imposte a carico dell'esercizio ammontano a 4 milioni di euro, in diminuzione di 9 milioni di euro rispetto al 2020; la variazione è dovuta essenzialmente alle maggiori imposte anticipate nette (8 milioni di euro) e alla minore incidenza di imposte per Ires e Irap (1 milione di euro).
Il carico fiscale dell'esercizio include imposte nette assolte all'estero e rettifiche di imposte relative ad anni precedenti (14 milioni di euro) al lordo di imposte anticipate nette (10 milioni di euro).
Il risultato netto presenta pertanto una perdita di 2.382 milioni di euro, con un peggioramento di 2.211 milioni di euro rispetto alla perdita di 171 milioni di euro dell'esercizio precedente.

| Incidenza % | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valori 2020 | Valori 2021 | Variazione | 2020 | 2021 |
| Engineering & Construction Offshore | 716 | 799 | 30 | 39 | |
| Engineering & Construction Onshore | 1.424 | 1.068 | 60 | 52 | |
| Drilling Offshore | 131 | 129 | 6 | 6 | |
| Drilling Onshore | 83 | 52 | 4 | 3 | |
| 2.354 | 2.048 | 100 | 100 | ||
| Italia | 22 | 22 | |||
| Estero | 78 | 78 | |||
| 100 | 100 | ||||
| Gruppo Saipem e correlate | 30 | 33 | |||
| Terzi | 70 | 67 | |||
| 100 | 100 |
I ricavi Engineering & Construction Offshore, pari a 799 milioni di euro, registrano un aumento di 83 milioni di euro rispetto al 2020, riconducibile principalmente ai maggiori volumi realizzati in Qatar, dove sono iniziate le attività di ingegneria e approvvigionamento offshore relative ai progetti North Field Production Sustainability (NFPS) e Sembcorp Marine Gallaf, per conto Qatargas; tale incremento è stato in parte compensato dai minori ricavi, derivanti dal progetto Trans Adriatic Pipeline (TAP), per conto Trans Adriatic Pipeline AG, in Italia.
Il settore Engineering & Construction Onshore ha rappresentato il 52% dei ricavi totali, registrando una diminuzione di 356 milioni di euro rispetto al 2020, da attribuirsi prevalentemente ai progetti IDC Gas Pipeline Interconnector, IGS Water Separation EPC, in Europa, Refinery Al-Zour, in Kuwait, il progetto DUQM Refinery Package 3, in Oman, e alcuni progetti in Arabia Saudita, le cui attività sono in fase di completamento.
Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 129 milioni di euro, risultato pressoché in linea con i volumi registrati nell'esercizio precedente.
I ricavi del segmento Drilling Onshore passano da 83 milioni di euro a 52 milioni di euro; il decremento è da ricondursi principalmente al completamento delle attività in Italia e alla contrazione dei volumi in Arabia Saudita e in Congo. I ricavi sono stati realizzati per il 93% all'estero (73% nell'esercizio precedente) e per il 15% con società del Gruppo Saipem e correlate (23% nell'esercizio precedente).
Il risultato operativo (EBIT) 2021 del segmento Engineering & Construction Offshore è negativo per 235 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 95 milioni di euro nel 2020, e include costi per l'emergenza sanitaria e oneri da riorganizzazione.
Il risultato operativo (EBIT) 2021 del segmento Engineering & Construction Onshore è negativo per 279 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 18 milioni di euro nel 2020, da attribuirsi principalmente a extra costi che si sono manifestati su progetti in Medio Oriente e in Russia.
Il risultato operativo (EBIT) 2021 del segmento Drilling Offshore è negativo per 20 milioni di euro, pressoché in linea rispetto al risultato negativo di 16 milioni di euro nel 2020.
Il risultato operativo (EBIT) 2021 del segmento Drilling Onshore è negativo per 40 milioni di euro, principalmente dovuto alla mancata contribuzione delle attività in Italia e in Arabia Saudita.

| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Attività materiali nette | 337 | 302 |
| Attività immateriali nette | 33 | 30 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 92 | 66 |
| Partecipazioni | 2.422 | 609 |
| Capitale immobilizzato | 2.884 | 1.007 |
| Capitale di esercizio netto | 366 | 81 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (119) | (105) |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 3.131 | 983 |
| Patrimonio netto | 2.937 | 471 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante lease liability IFRS 16 | 98 | 428 |
| Passività finanziarie beni in leasing | 96 | 84 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | 194 | 512 |
| COPERTURE | 3.131 | 983 |
A seguito di una backlog review avviata da parte del management di Saipem, la Società, in data 31 gennaio 2022, ha annunciato al mercato un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di taluni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore wind, con conseguenti effetti rilevanti sui risultati economici di Saipem al 31 dicembre 2021.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio d'esercizio 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile. Il verificarsi di tali presupposti può determinare, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti) e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l'insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcuni finanziamenti in essere in favore della Società.
Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2021 a 1.007 milioni di euro, con un decremento netto di 1.877 milioni di euro rispetto al 2020.
Tale decremento è da ricondurre:
Il capitale di esercizio netto diminuisce di 285 milioni di euro rispetto al 2020, attestandosi su un valore di 81 milioni di euro, per effetto dell'incremento dei fondi per rischi e oneri (226 milioni di euro), delle rimanenze e delle passività contrattuali nette (193 milioni di euro), dei debiti commerciali (49 milioni di euro), delle passività nette correnti e non correnti (15 milioni di euro), dal decremento delle altre attività correnti e non correnti (4 milioni di euro), parzialmente compensati dall'incremento dei crediti commerciali (172 milioni di euro), delle attività per imposte correnti e anticipate (28 milioni di euro) e dal decremento delle passività per imposte (2 milioni di euro).
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 105 milioni di euro, con una diminuzione netta di 14 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 2.148 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 983 milioni di euro, rispetto a 3.131 milioni di euro a fine 2020.
Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato una diminuzione di 2.466 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2021, un importo di 471 milioni di euro; il decremento è riconducibile essenzialmente al risultato negativo dell'esercizio (2.382 milioni di euro), alla variazione negativa delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (71 milioni di euro), all'acquisto di azioni proprie (15 milioni di euro), alla variazione negativa della riserva per benefici ai dipendenti partecipazioni valutate al fair value (1 milione di euro), parzialmente compensati dalla variazione positiva) e dalla variazione positiva delle riserve di valutazione al fair value dei piani di incentivazione di lungo termine con assegnazione gratuita di azioni proprie (3 milioni di euro).

Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2020 | 2.937 |
| Incremento per: | |
| - fair value piani di incentivazione di lungo termine | 3 |
| 2.940 | |
| Decremento per: | |
| - perdita 2021 | (2.382) |
| - variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari | (71) |
| - acquisto azioni proprie | (15) |
| - variazione riserva benefici per dipendenti e riserva partecipazioni valutate al fair value | (1) |
| (2.469) | |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 | 471 |
Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 31 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari | 2.063 | 1.584 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.312) | (889) |
| Crediti finanziari | (653) | (267) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante IFRS 16 | 98 | 428 |
| Passività per leasing | 96 | 84 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | 194 | 512 |
La posizione finanziaria netta della Società registra un peggioramento netto di 318 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, in quanto passa da 194 milioni di euro di indebitamento netto a 512 milioni di euro di indebitamento netto al 31 dicembre 2021; è rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 889 milioni di euro, da crediti finanziari per 267 milioni di euro verso la finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV, al netto di debiti a breve termine per 1.408 milioni di euro, da debiti a medio e lungo termine per 176 milioni di euro e da passività per leasing per 84 milioni di euro.
I crediti finanziari riguardano essenzialmente il saldo vantato verso la società controllata Saipem Finance International BV per le attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.
Il peggioramento della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto essenzialmente al flusso negativo generato dalle attività di esercizio (250 milioni di euro), dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e partecipazioni (40 milioni di euro), parzialmente compensati dal flusso dei disinvestimenti (4 milioni di euro), dal flusso negativo del capitale proprio per effetto dell'acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione (15 milioni di euro), dalla variazione netta delle passività per leasing (28 milioni di euro) e dall'effetto positivo dei cambi sulle disponibilità (11 milioni di euro).
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. DEM/6064293/2006, si veda la nota 24 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)".

| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (171) | (2.382) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 233 | 1.904 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (1) | (1) |
| Dividendi, interessi e imposte | (48) | (6) |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima delle variazioni del capitale d'esercizio | 13 | (485) |
| Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione | (29) | 235 |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | 50 | - |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 34 | (250) |
| Investimenti tecnici | (40) | (39) |
| Investimenti in partecipazioni | - | (1) |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali | 4 | 4 |
| Free cash flow | (2) | (286) |
| Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | (109) | 387 |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | (199) | (480) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (41) | (40) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (17) | (15) |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (10) | - |
| Effetto delle differenze di cambio | (24) | 11 |
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | (402) | (423) |
| Free cash flow | (2) | (286) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (41) | (40) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (17) | (15) |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (10) | - |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto | (24) | 11 |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante passività per leasing | (94) | (330) |
| Effetto prima applicazione IFRS 16 | - | - |
| Accensioni del periodo | (29) | (23) |
| Rimborsi di passività per leasing | 41 | 40 |
| Differenze cambio e altre variazioni | (1) | (5) |
| Variazione passività per beni in leasing | 11 | 12 |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | (83) | (318) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) inizio esercizio | 111 | 194 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio | 194 | 512 |
Il flusso di cassa netto da attività operativa, negativo per 250 milioni di euro, e il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (36 milioni di euro), hanno generato un free cash flow negativo di 286 milioni di euro.

Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.
(migliaia di euro)
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Riferimento alle note al bilancio al 31.12.2021 |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
|
| Capitale immobilizzato | ||||||
| Immobili, impianti e macchinari | (nota n. 12) | 336.848 | 302.024 | |||
| Attività immateriali | (nota n. 13) | 32.979 | 30.450 | |||
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 92.000 | 65.499 | ||||
| Partecipazioni | (nota n. 15) | 2.421.611 | 608.590 | |||
| Totale capitale immobilizzato | 2.883.438 | 1.006.563 | ||||
| Capitale di esercizio netto | ||||||
| Rimanenze e attività contrattuali | (nota n. 8) | 499.704 | 441.295 | |||
| Altre attività finanziarie correnti | (nota n. 6) | 1.746 | 1.469 | |||
| Crediti commerciali | (nota n. 7) | 990.325 | 1.162.786 | |||
| Debiti commerciali e passività contrattuali | (nota n. 19) | (1.402.087) | (1.585.634) | |||
| Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: | ||||||
| - passività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 20) | (25.511) | (19.105) | |||
| - passività per imposte sul reddito non correnti | (nota n. 28) | (2.358) | - | |||
| - passività per altre imposte correnti | (nota n. 21) | (32.358) | (39.097) | |||
| - attività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 9) | 102.392 | 105.877 | |||
| - attività per altre imposte correnti | (nota n. 10) | 19.622 | 23.044 | |||
| - attività per imposte anticipate | (nota n. 16) | 204.516 | 225.980 | |||
| Fondi per rischi e oneri | (nota n. 25) | (102.442) | (328.824) | |||
| Altre attività (passività) di esercizio, composte da: | ||||||
| - altre attività (non correnti) | (note n. 17, 30) | 6.960 | 5.762 | |||
| - altre attività (correnti) | (note n. 7, 11, 30) | 355.901 | 353.194 | |||
| - altre passività (non correnti) | (note n. 29, 30) | (327) | (2.390) | |||
| - altre passività (correnti) | (note n. 19, 22, 30) | (249.484) | (263.003) | |||
| Totale capitale di esercizio netto | 366.599 | 81.354 | ||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (nota n. 26) | (119.514) | (105.047) | |||
| Attività non correnti destinate alla vendita | (nota n. 42) | 17 | 17 | |||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 3.130.540 | 982.887 | ||||
| Patrimonio netto | (nota n. 31) | 2.936.808 | 470.459 | |||
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | ||||||
| Passività finanziarie a lungo termine | 175.391 | 112.603 | ||||
| Passività finanziarie a breve termine | 1.888.178 | 1.471.513 | ||||
| Passività finanziarie nette per beni in leasing | 95.637 | 84.003 | ||||
| a dedurre: | ||||||
| - disponibilità liquide ed equivalenti | 1.312.051 | 888.924 | ||||
| - altre attività finanziarie correnti | 653.423 | 266.767 | ||||
| Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) (1) | 193.732 | 512.428 | ||||
| COPERTURE | 3.130.540 | 982.887 |
(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 24.

(migliaia di euro)
| 2020 | 2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Valori | Valori | |||
| parziali | Valori | parziali | Valori | |
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
| Risultato netto | (171.067) | (2.382.569) | ||
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: | ||||
| - ammortamenti e altri componenti non monetari: | 233.497 | 1.904.624 | ||
| . ammortamenti | 110.701 | 102.002 | ||
| . svalutazioni (riprese di valore) di immobilizzazioni materiali | ||||
| e immateriali | 2.350 | 17.857 | ||
| . svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni | 79.782 | 1.814.049 | ||
| . altre variazioni | 48.015 | (14.817) | ||
| . variazione fondo per benefici ai dipendenti | (7.351) | (14.467) | ||
| - plusvalenze nette su cessioni di attività | (827) | (671) | ||
| - dividendi, interessi e imposte: | (47.965) | (6.483) | ||
| . dividendi | (48.705) | (414) | ||
| . interessi attivi | (23.015) | (16.349) | ||
| . interessi passivi | 11.148 | 5.976 | ||
| . imposte su reddito | 12.607 | 4.304 | ||
| Variazione del capitale di esercizio: | (29.613) | 234.881 | ||
| - rimanenze | 2.027 | 2.119 | ||
| - crediti commerciali | 58.873 | (152.911) | ||
| - debiti commerciali | (39.153) | 37.384 | ||
| - fondi per rischi e oneri | (13.921) | 226.382 | ||
| - attività e passività contrattuali | (95.152) | 191.240 | ||
| - altre attività e passività | 57.713 | (69.333) | ||
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: | 49.984 | (305) | ||
| - dividendi incassati | 48.705 | 414 | ||
| - interessi incassati | 23.015 | 16.349 | ||
| - interessi pagati | (10.315) | (5.954) | ||
| - imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati | (11.421) | (11.114) | ||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | 34.009 | (250.523) | ||
| Investimenti tecnici: | (40.185) | (38.664) | ||
| - attività immateriali | (15.915) | (13.589) | ||
| - attività materiali | (24.270) | (25.075) | ||
| Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: | (500) | (650) | ||
| - partecipazioni | (500) | (650) | ||
| Disinvestimenti: | 4.322 | 3.542 | ||
| - attività materiali | 4.221 | 3.542 | ||
| - partecipazioni | 101 | - | ||
| Free cash flow | (2.354) | (286.295) |

(migliaia di euro)
| 2020 | 2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
| Free cash flow | (2.354) | (286.295) | ||
| (Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | (108.636) | 386.656 | ||
| Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: | (239.887) | (518.970) | ||
| - assunzione debiti finanziari non correnti | 124.761 | - | ||
| - rimborsi di debiti finanziari non correnti | (162.252) | (62.851) | ||
| - rimborsi di passività per beni in leasing | (40.685) | (39.517) | ||
| - incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (161.711) | (416.602) | ||
| Flusso di cassa del capitale proprio: | (26.383) | (15.113) | ||
| - dividendi distribuiti a terzi | (9.883) | - | ||
| - aumento di capitale al netto di oneri | - | - | ||
| - acquisto di azioni proprie | (16.500) | (15.113) | ||
| Differenze cambio sulle disponibilità: | (24.214) | 10.595 | ||
| - effetto delle differenze di cambio | (24.214) | 10.595 | ||
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | (401.474) | (423.127) |
Per informazioni sull'evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rimanda alla nota 45 del Bilancio di esercizio.

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| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| parti | parti | |||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) | |
| ATTIVITÀ | ||||||
| Attività correnti | ||||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 7) | 1.687 | 1.632 | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 8) | 68 | 59 | |||
| Altre attività finanziarie | (N. 9) | 344 | 334 | 567 | 554 | |
| Attività finanziarie per leasing | (N. 16) | 16 | 30 | |||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 10) | 1.991 | 578 | 2.251 | 606 | |
| Rimanenze | (N. 11) | 280 | 258 | |||
| Attività contrattuali | (N. 11) | 1.295 | 1.320 | |||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 12) | 243 | 275 | |||
| Attività per altre imposte | (N. 12) | 189 | 196 | |||
| Altre attività | (N. 13 e 25) | 298 | 14 | 231 | 25 | |
| Totale attività correnti | 6.411 | 6.819 | ||||
| Attività non correnti | ||||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 14) | 3.284 | 3.113 | |||
| Attività immateriali | (N. 15) | 701 | 699 | |||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 16) | 288 | 261 | |||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 17) | 166 | 157 | |||
| Altre partecipazioni | (N. 17) | – | – | |||
| Altre attività finanziarie | (N. 9) | 66 | 61 | |||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 16) | 51 | 46 | |||
| Attività per imposte anticipate | (N. 18) | 240 | 329 | |||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 12) | 20 | 20 | |||
| Altre attività | (N. 13 e 25) | 35 | 1 | 37 | – | |
| Totale attività non correnti | 4.851 | 4.723 | ||||
| Attività destinate alla vendita | (N. 26) | – | – | |||
| TOTALE ATTIVITÀ | 11.262 | 11.542 | ||||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Passività correnti | ||||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 21) | 257 | 1 | 412 | 18 | |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 21) | 201 | 697 | |||
| Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | (N. 16) | 151 | 147 | |||
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 19) | 2.463 | 191 | 2.651 | 190 | |
| Passività contrattuali | (N. 19) | 1.616 | 638 | 2.517 | 1.049 | |
| Passività per imposte sul reddito | (N. 12) | 44 | 42 | |||
| Passività per altre imposte | (N. 12) | 136 | 192 | |||
| Altre passività | (N. 20 e 25) | 35 | 186 | |||
| Totale passività correnti | 4.903 | 6.844 | ||||
| Passività non correnti | ||||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 21) | 2.577 | 2.432 | |||
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 16) | 270 | 2 | 247 | 1 | |
| Fondi per rischi e oneri | (N. 23) | 295 | 1.353 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 24) | 237 | 238 | |||
| Passività per imposte differite | (N. 18) | 6 | 5 | |||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 12) | 24 | 42 | |||
| Altre passività | (N. 20 e 25) | 2 | 30 | |||
| Totale passività non correnti | 3.411 | 4.347 | ||||
| TOTALE PASSIVITÀ | 8.314 | 11.191 | ||||
| PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 27) | 25 | 25 | |||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 27) | 2.923 | 326 | |||
| - capitale sociale | (N. 27) | 2.191 | 2.191 | |||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 27) | 553 | 553 | |||
| - altre riserve | (N. 27) | 14 | (97) | |||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 1.387 | 230 | ||||
| - utile (perdita) dell'esercizio | (1.136) | (2.467) | ||||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 27) | (86) | (84) | |||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 2.948 | 351 | ||||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 11.262 | 11.542 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".

| Esercizio 2020 | Esercizio 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| parti | parti | |||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) | |
| RICAVI | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | (N. 30) | 7.342 | 1.921 | 6.875 | 1.934 | |
| Altri ricavi e proventi | (N. 30) | 66 | – | 5 | – | |
| Totale ricavi | 7.408 | 6.880 | ||||
| Costi operativi | ||||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (N. 31) | (5.347) | (812) | (6.839) | (955) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (N. 31) | (7) | (42) | |||
| Costo del lavoro | (N. 31) | (1.625) | (1.651) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (N. 31) | (1.273) | (616) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | (N. 31) | (1) | 2 | |||
| RISULTATO OPERATIVO | (845) | (2.266) | ||||
| Proventi (oneri) finanziari | ||||||
| Proventi finanziari | 465 | 2 | 305 | 1 | ||
| Oneri finanziari | (691) | (333) | ||||
| Strumenti derivati | 60 | (112) | ||||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (N. 32) | (166) | (140) | |||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | ||||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | 37 | 9 | ||||
| Altri proventi (oneri) su partecipazioni | – | – | ||||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 33) | 37 | 9 | |||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | (974) | (2.397) | ||||
| Imposte sul reddito | (N. 34) | (143) | (70) | |||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO | (1.117) | (2.467) | ||||
| di competenza: | ||||||
| - Saipem | (1.136) | (2.467) | ||||
| - terzi azionisti | (N. 35) | 19 | – | |||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem | ||||||
| (ammontare in euro per azione) | ||||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 36) | (1,15) | (2,49) | |||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 36) | (1,15) | (2,49) |
| Utile (perdita) dell'esercizio Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (N. 27) Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI (N. 27) Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti (N. 27) Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (N. 27) Totale componenti non riclassificabili a conto economico Componenti riclassificabili a conto economico |
(1.117) | (2.467) |
|---|---|---|
| (2) | (16) | |
| – | – | |
| 1 | – | |
| 1 | 3 | |
| – | (13) | |
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (N. 27) |
155 | (196) |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI (N. 27) |
– | – |
| Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro (N. 27) |
(78) | 47 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate | ||
| secondo il metodo del patrimonio netto (N. 27) |
– | – |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (N. 34) |
(34) | 45 |
| Totale componenti riclassificabili a conto economico | 43 | (104) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | 43 | (117) |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (1.074) | (2.584) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | (1.090) | (2.584) |
| - terzi azionisti |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | sovrapprezzo Riserva per delle azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
disponibili per la vendita fair value di strumenti finanziari al netto dell'effetto Riserva di fiscale |
Riserva per differenze ambio da conversione |
benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale p p |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto |
| Saldi al 31 dicembre 2018 | 2.191 | 553 | (39) | 88 | – | – | (40) | (3) | (107) | (21) | 1.907 | (472) | (95) | 3.962 | 74 | 4.036 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2019 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 12 | – | 12 | 86 | 98 |
| Altre componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo | ||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto | ||||||||||||||||
| economico | ||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | (13) | – | – | – | (13) | – | (13) |
| Variazione fair value partecipazioni con | ||||||||||||||||
| effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre | ||||||||||||||||
| componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo" delle partecipazioni valutate | ||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||||||
| afferenti rivalutazioni di piani a benefici | ||||||||||||||||
| definiti al netto dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | (1) | – | (1) |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (14) | – | – | – | (14) | – | (14) |
| Componenti riclassificabili a conto | ||||||||||||||||
| economico | ||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow | – | – | – | – | – | – | 30 | – | – | – | – | – | – | 30 | – | 30 |
| hedge al netto dell'effetto fiscale | ||||||||||||||||
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, |
||||||||||||||||
| con effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Differenze cambio da conversione dei | ||||||||||||||||
| bilanci in moneta diversa dall'euro | – | – | – | – | – | – | – | – | 86 | – | (38) | – | – | 48 | 2 | 50 |
| Quota di pertinenza delle "altre | ||||||||||||||||
| componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo" delle partecipazioni valutate | ||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | 30 | – | 86 | – | (38) | – | – | 78 | 2 | 80 |
| Totale utile (perdita) complessivo | ||||||||||||||||
| esercizio 2019 | – | – | – | – | – | – | 30 | – | 86 | (14) | (38) | 12 | – | 76 | 88 | 164 |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (62) | (62) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (472) | 472 | – | – | – | – |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Capitalizzazione costi aumento capitale | ||||||||||||||||
| sociale al netto delle imposte | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto azioni proprie | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto interessenze di terzi | – | – | (7) | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | – | (8) | (7) | (15) |
| Totale | – | – | (7) | – | – | – | – | – | (1) | – | (472) | 472 | – | (8) | (69) | (77) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 2 | – | – | 2 | – | 2 |
| incentivazione | ||||||||||||||||
| Altre variazioni | – | – | – | – | – | – | – | 4 | 1 | (1) | (4) | – | – | – | – | – |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | 4 | 1 | (1) | (2) | – | – | 2 | – | 2 |
| Saldi al 31 dicembre 2019 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | – | – | (10) | 1 | (21) | (36) | 1.395 | 12 | (95) | 4.032 | 93 | 4.125 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2020 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – (1.136) | – (1.136) | 19 | (1.117) | ||
| Altre componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo | ||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto | ||||||||||||||||
| economico | ||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i | ||||||||||||||||
| dipendenti al netto dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | (1) | – | (1) |
| Variazione fair value partecipazioni con | ||||||||||||||||
| effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre | ||||||||||||||||
| componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo" delle partecipazioni valutate | ||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||||||
| afferenti rivalutazioni di piani a benefici | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | – | – | – | 1 | – | 1 |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | sovrapprezzo delle azioni Riserva per |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
disponibili per la vendita fair value di strumenti finanziari al netto dell'effetto Riserva di fiscale |
Riserva per differenze ambio da conversione p p |
benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto |
| Componenti riclassificabili a conto | ||||||||||||||||
| economico | ||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | 121 | – | – | – | – | – | – | 121 | – | 121 |
| Variazione fair value delle attività | ||||||||||||||||
| finanziarie, diverse dalle partecipazioni, | ||||||||||||||||
| con effetti a OCI Differenze cambio da conversione dei |
– | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| bilanci in moneta diversa dall'euro | – | – | – | – | – | – | (4) | – | (76) | – | 5 | – | – | (75) | (3) | (78) |
| Quota di pertinenza delle "altre | ||||||||||||||||
| componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
– | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Totale | – | – | – | – | – | – | 117 | – | (76) | – | 5 | – | – | 46 | (3) | 43 |
| Totale utile (perdita) complessivo | ||||||||||||||||
| esercizio 2020 | – | – | – | – | – | – | 117 | – | (76) | – | 5 | (1.136) | – (1.090) | 16 | (1.074) | |
| Operazioni con gli Azionisti Dividendi distribuiti |
– | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | (10) | – | (10) | (84) | (94) | |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | 2 | (2) | – | – | – | – | |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Capitalizzazione costi aumento capitale | ||||||||||||||||
| sociale al netto delle imposte Acquisto azioni proprie |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – – – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– (16) |
– (16) |
– – |
– (16) |
|
| Acquisto interessenze di terzi | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | 2 | (12) | (16) | (26) | (84) | (110) | |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione |
– | – | – | – | – | – | – – |
– | – | (15) | – | 25 | 10 | – | 10 | |
| Altre variazioni | – | – | – | – | – | – | – – |
(4) | 1 | – | – | – | (3) | – | (3) | |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – – |
(4) | 1 | (15) | – | 25 | 7 | – | 7 | |
| Saldi al 31 dicembre 2020 Utile (perdita) dell'esercizio 2021 |
2.191 – |
553 – |
(46) – |
88 – |
– – |
– – |
107 | 1 – – |
(101) – |
(35) – |
1.387 – |
(1.136) (2.467) |
(86) | 2.923 – (2.467) |
25 – |
2.948 (2.467) |
| Altre componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo Componenti non riclassificabili a conto |
||||||||||||||||
| economico | ||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – – |
– | (13) | – | – | – | (13) | – | (13) | |
| Variazione fair value partecipazioni con | ||||||||||||||||
| effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate |
||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici |
– | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – – |
– | (13) | – | – | – | (13) | – | (13) | |
| Componenti riclassificabili a conto | ||||||||||||||||
| economico | ||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash | – | – | – | – | – | – | (151) | – | – | – | – | – | – | (151) | – | (151) |
| flow hedge al netto dell'effetto fiscale Variazione fair value delle attività |
||||||||||||||||
| finanziarie, diverse dalle partecipazioni, | ||||||||||||||||
| con effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Differenze cambio da conversione dei | ||||||||||||||||
| bilanci in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico |
– | – | – | – | – | – | 2 – |
50 | (1) | (4) | – | – | 47 | – | 47 | |
| complessivo" delle partecipazioni valutate | ||||||||||||||||
| secondo il metodo | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Totale | – | – | – | – | – | – | (149) | – | 50 | (1) | (4) | – | – | (104) | – | (104) |
| Totale utile (perdita) complessivo | ||||||||||||||||
| esercizio 2021 Operazioni con gli Azionisti |
– | – | – | – | – | – | (149) | – | 50 | (14) | (4) | (2.467) | – (2.584) | – | (2.584) | |
| Dividendi distribuiti | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | (1.136) | 1.136 | – | – | – | – | |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Capitalizzazione costi aumento capitale | ||||||||||||||||
| sociale al netto delle imposte | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Acquisto azioni proprie Acquisto interessenze di terzi |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – – – |
– – |
– – |
– – |
– – |
(15) – |
(15) – |
– – |
(15) – |
|
| Totale | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – (1.136) | 1.136 | (15) | (15) | – | (15) | ||
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | (15) | – | 18 | 3 | – | 3 | |
| incentivazione Altre variazioni |
– | – | – | – | – | – | – – |
(2) | 4 | (2) | – | (1) | (1) | – | (1) | |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – – |
– | – | – | – | – | – | – | – | |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – – |
(2) | 4 | (17) | – | 17 | 2 | – | 2 | |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | – | – | (42) | 1 | (53) | (45) | 230 | (2.467) | (84) | 326 | 25 | 351 |
Per i dettagli si veda la nota 27 "Patrimonio netto".

| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2020 | Esercizio 2021 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo | (1.136) | (2.467) | |
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | 19 | – | |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa: | |||
| - ammortamenti | (N. 31) | 591 | 521 |
| - svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali e diritto di utilizzo di | |||
| attività in leasing | (N. 31) | 682 | 95 |
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 33) | (37) | (9) |
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività | (8) | – | |
| - interessi attivi | (5) | (6) | |
| - interessi passivi | 134 | 120 | |
| - imposte sul reddito | (N. 34) | 143 | 70 |
| - altre variazioni | 87 | (110) | |
| Variazioni del capitale di esercizio: | |||
| - rimanenze | 15 | 30 | |
| - crediti commerciali | 412 | (36) | |
| - debiti commerciali | 39 | 117 | |
| - fondi per rischi e oneri | 55 | 1.043 | |
| - attività e passività contrattuali | (518) | 874 | |
| - altre attività e passività | (75) | 53 | |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio | (72) | 2.081 | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti | (7) | (20) | |
| Dividendi incassati | 3 | 27 | |
| Interessi incassati | 4 | 3 | |
| Interessi pagati | (112) | (108) | |
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (163) | (107) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 123 | 90 | |
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 38) | 1.429 1.362 |
|
| Investimenti: | |||
| - attività materiali | (N. 14) | (305) | (283) |
| - attività immateriali | (N. 15) | (17) | (15) |
| - partecipazioni | (N. 17) | (4) | – |
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | (1) | – | |
| Flusso di cassa degli investimenti | (327) | (298) | |
| Disinvestimenti: | |||
| - attività materiali | 16 | 13 | |
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | – | – | |
| - partecipazioni | – | 1 | |
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 1 | 1 | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 17 | 15 | |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (153) | (207) |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".

| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2020 | Esercizio 2021 | |
|---|---|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (463) | (490) | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 38) | (186) | (220) | |
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 146 | 606 | ||
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (281) | (255) | ||
| Rimborsi di passività per leasing | (126) | (126) | ||
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 108 | 147 | ||
| (153) | 372 | |||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | – | – | ||
| Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate | – | – | ||
| Dividendi pagati | (69) | (26) | ||
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (16) | (15) | ||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (238) | 331 | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 38) | – | 17 | |
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | – | – | ||
| Effetto delle differenze di cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide | ||||
| ed equivalenti | (7) | 14 | ||
| Variazione netta delle disponibilità liquide | (585) | (55) | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio | (N. 7) | 2.272 | 1.687 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio | (N. 7) | 1.687 | 1.632 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 21 "Passività finanziarie".

| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 207 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Principi di consolidamento e partecipazioni | Pag. 207 |
| Nota 3 | Criteri di valutazione | Pag. 210 |
| Nota 4 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 225 |
| Nota 5 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2022 ed esercizi successivi | Pag. 232 |
| Nota 6 | Area di consolidamento al 31 dicembre 2021 | Pag. 234 |
| Nota 7 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 240 |
| Nota 8 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | Pag. 240 |
| Nota 9 | Altre attività finanziarie | Pag. 241 |
| Nota 10 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 241 |
| Nota 11 | Rimanenze e attività contrattuali | Pag. 242 |
| Nota 12 | Attività e passività per imposte | Pag. 243 |
| Nota 13 | Altre attività | Pag. 244 |
| Nota 14 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 245 |
| Nota 15 | Attività immateriali | Pag. 248 |
| Nota 16 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing | Pag. 250 |
| Nota 17 | Partecipazioni | Pag. 252 |
| Nota 18 | Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite | Pag. 254 |
| Nota 19 | Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | Pag. 256 |
| Nota 20 | Altre passività | Pag. 257 |
| Nota 21 | Passività finanziarie | Pag. 257 |
| Nota 22 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto | Pag. 260 |
| Nota 23 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 261 |
| Nota 24 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 262 |
| Nota 25 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 266 |
| Nota 26 | Attività destinate alla vendita | Pag. 268 |
| Nota 27 | Patrimonio netto | Pag. 269 |
| Nota 28 | Altre informazioni | Pag. 271 |
| Nota 29 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 271 |
| Nota 30 | Ricavi | Pag. 292 |
| Nota 31 | Costi operativi | Pag. 293 |
| Nota 32 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 301 |
| Nota 33 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 302 |
| Nota 34 | Imposte sul reddito | Pag. 302 |
| Nota 35 | Utile di terzi azionisti | Pag. 303 |
| Nota 36 | Utile (perdita) per azione | Pag. 303 |
| Nota 37 | Informazioni per settore di attività e per area geografica | Pag. 303 |
| Nota 38 | Rapporti con parti correlate | Pag. 305 |
| Nota 39 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 316 |
| Nota 40 | Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 317 |
| Nota 41 | Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | Pag. 317 |
| Nota 42 | Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129) | Pag. 319 |

Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")7 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio consolidato è redatto sul presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Le misure di gestione e contenimento adottate dalla Società per affrontare l'attuale stato di incertezza e di crisi, incluse le mutate condizioni di mercato e il perdurare della pandemia COVID-19, permettono agli amministratori di confermare che risulta garantito, su un arco temporale di almeno dodici mesi dalla data di approvazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021, il presupposto della continuità aziendale su cui si basa la redazione del bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2021.
Per i relativi dettagli si rinvia alla successiva nota 4 "Stime contabili e giudizi significativi".
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 24 marzo 2022 che ne ha approvato la pubblicazione, è sottoposto alla revisione contabile da parte della KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.
Le imprese consolidate, controllate non consolidate e a controllo congiunto (partecipazioni in joint venture e in joint operation) e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento". Di seguito a tale sezione è riportata anche la variazione dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente.
I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.
La classificazione di un'impresa come controllata, a controllo congiunto o collegata dipende, a prescindere dalla percentuale di possesso, dall'effettiva capacità dell'azionista nel prendere le decisioni inerenti alle attività rilevanti dell'impresa. Queste decisioni possono essere prese in modo autonomo, piuttosto che con il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo; in altri casi l'azionista può esercitare sull'impresa un'influenza notevole, ma non il controllo e neppure un controllo congiunto. La capacità nel prendere le decisioni rinviene dal dettato delle clausole contenute negli accordi contrattuali e parasociali.
Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem.
Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.
I valori economici e patrimoniali delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato sulla base di principi contabili uniformi, a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.
Le società controllate sono consolidate integralmente; conseguentemente le attività e le passività, i costi e i ricavi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.
Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.
In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.
Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per
(7) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).
i quali sia previsto il rigiro a conto economico8. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di terzi di patrimonio netto della controllata, l'eccedenza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.
Sono escluse dal consolidamento integrale alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, in quanto la loro esclusione non comporta effetti rilevanti9 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto" o con il metodo del costo rettificato per perdite di valore.
Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel punto "Metodo del patrimonio netto".
Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel punto "Metodo del patrimonio netto", ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Le partecipazioni in imprese controllate escluse dal consolidamento integrale, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto10.
In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto inclusivo dei costi di transazione, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'allocazione, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificabile, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un'interessenza nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (ad esempio, rilevanti in adempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte, ecc.), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al punto "Attività materiali". Le perdite derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto eccedenti il valore di iscrizione della partecipazione, rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) su partecipazioni", sono allocate sugli eventuali crediti finanziari concessi alla partecipata il cui rimborso non è pianificato o non è probabile nel prevedibile futuro (cd. long-term interest) e che rappresentano nella sostanza un ulteriore investimento nella società partecipata.
(8) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(9) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione, errata presentazione od occultamento può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".
(10) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.

Quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta11; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico12. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione e di eventuali long-term interest, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.
Si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.
Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value13, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.
Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill ad essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza14. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.
Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.
Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.
L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.
Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta funzionale della capogruppo, nonché la valuta di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).
(12) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(11) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.
(13) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".
(14) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).

Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo15.
La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività. I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:
| al 31.12.2020 | al 31.12.2021 | Cambio medio | |
|---|---|---|---|
| Valuta | Cambio | Cambio | 2021 |
| USA dollaro | 1,2271 | 1,1326 | 1,1827 |
| Regno Unito lira sterlina | 0,8990 | 0,84028 | 0,8596 |
| Algeria dinaro | 162,1071 | 157,4077 | 159,6527 |
| Angola kwanza | 800,345 | 635,082 | 743,847 |
| Arabia Saudita riyal | 4,6016 | 4,2473 | 4,4353 |
| Argentina peso | 103,2494 | 116,3622 | 112,4215 |
| Australia dollaro | 1,5896 | 1,5615 | 1,5749 |
| Brasile real | 6,3735 | 6,3101 | 6,3779 |
| Canada dollaro | 1,5633 | 1,4393 | 1,4826 |
| Croazia kuna | 7,5519 | 7,5156 | 7,5284 |
| Egitto lira | 19,3168 | 17,8012 | 18,5678 |
| Ghana nuovo cedi | 7,2047 | 7,0086 | 7,0035 |
| India rupia | 89,6605 | 84,2292 | 87,4392 |
| Indonesia rupia | 17.240,76 | 16.100,42 | 16.920,72 |
| Kazakhstan tenge | 517,04 | 492,75 | 504,43 |
| Malesia ringgit | 4,934 | 4,7184 | 4,9015 |
| Nigeria naira | 465,6845 | 466,8577 | 470,922 |
| Norvegia corona | 10,4703 | 9,9888 | 10,1633 |
| Perù nuevo sol | 4,4426 | 4,5193 | 4,5914 |
| Qatar riyal | 4,4666 | 4,1227 | 4,3052 |
| Romania nuovo leu | 4,8683 | 4,949 | 4,9215 |
| Russia rublo | 91,4671 | 85,3004 | 87,1527 |
| Singapore dollaro | 1,6218 | 1,5279 | 1,5891 |
| Svizzera franco | 1,0802 | 1,0331 | 1,0811 |
I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla vendita e alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo
(15) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo prevista nel piano strategico. Sono effettuate verifiche periodiche sugli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. Inoltre, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene allocato un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.
Gli anticipi contrattuali ricevuti da Saipem rientrano nella normale prassi operativa; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali neanche in applicazione di leggi specifiche, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel seguito.
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali vengono capitalizzati, in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.
Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.

Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. La valutazione è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese", è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Nel caso di assenza di indicatori di impairment e contestuale presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Al momento iniziale della rilevazione di un contratto che si configura come leasing si valuta se esso risponde ai requisiti per essere effettivamente considerato un contratto di leasing, o se contiene comunque un leasing. Il contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right of Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Il "Right of Use" alla commencement date, data alla quale il bene è reso disponibile all'uso, è inizialmente valutato al costo e deriva dalla sommatoria delle seguenti componenti:
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right of Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".
Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right of Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come operativo se il leasing principale è a breve termine, rilevando i ricavi relativi in conto economico. Diversamente, viene classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la maggior parte o la totalità della durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione, totale o parziale, del "Right of Use" rinveniente dal leasing principale.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date, che comprendono:
≥ i pagamenti fissi che saranno corrisposti con ragionevole certezza, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

≥ i pagamenti di penalità per la risoluzione del leasing, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitare tale opzione.
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right of Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
La classificazione dei leasing come operativi è effettuata con limitate eccezioni (imputazione dei canoni di leasing a conto economico per competenza per i leasing rispondenti ai requisiti per essere considerati come "short-term" o "low-value").
Per i bilanci dei locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari. L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:
Le principali fattispecie contrattuali relative ai beni in leasing, collegate a specifiche categorie di asset che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, sono le seguenti:
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'approfondita analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Il Right of Use relativo ai beni condotti in leasing è incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right of Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right of Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right of Use.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività immateriali, neanche in applicazione di leggi specifiche.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.
Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello di CGU alla quale il goodwill si riferisce. La CGU è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile16, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore17. Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo
utile o perdita è rilevato a conto economico.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" od OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni18 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio prescrive la valutazione del fondo copertura perdite per un importo
(16) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".
(17) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.
(18) I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.

pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti scaduti, che di fatto sconta già una vista prospettica di progetto, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente effettuata centralmente dalla Corporate sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti da non più di dodici mesi e comunicata alle società al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:
I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le attività finanziarie rappresentative di partecipazioni minoritarie, in quanto non possedute per finalità di trading, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, senza previsione del loro rigiro a conto economico in caso di realizzo; differentemente, i dividendi provenienti da tali partecipazioni sono rilevati a conto economico alla voce "Proventi (oneri) su partecipazioni". La valutazione al costo di una partecipazione minoritaria è consentita nei limitati casi in cui il costo rappresenti un'adeguata stima del fair value.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (v. successivo punto "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei ricavi e costi in valuta di commessa.
Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione prospettica, totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie la valutazione avviene al minore tra il valore di iscrizione, rappresentato dal valore derivante dell'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica, e il fair value. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Partecipazioni minoritarie", salvo che la stessa, in relazione alla classificazione attribuita, continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come held for sale/discontinued operation interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operation.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere

l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento19), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente le condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi
(19) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti delle divisioni Engineering & Construction Onshore e Offshore.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claims). Change orders e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione, e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso, infatti, si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili. Gli stanziamenti per fatture da emettere, i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento dello stato di avanzamento dei lavori in contraddittorio con il committente (accettazione SAL); tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede

di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è verificata con periodicità almeno annuale.
Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile.
Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura21.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
(20) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2020.
(21) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 29 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2021 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.
Con il Regolamento n. 2020/2097, emesso dalla Commissione Europea in data 16 dicembre 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 4 "Contratti assicurativi". Le modifiche mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee causate dallo sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 "Contratti assicurativi". In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021.
Con il Regolamento n. 2021/25, emesso dalla Commissione Europea in data 13 gennaio 2021, è stato omologato il documento "Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2, Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 (the amendments)" con il quale lo IASB ha dato luogo alla seconda fase della riforma del cambiamento dei tassi di interesse. Queste modifiche riguardano il trattamento contabile da applicare in caso di cambiamenti nella base della determinazione dei flussi di cassa contrattuali di attività o passività finanziarie e gli impatti di tali modifiche sulle relazioni di copertura interessate dalla riforma IBOR (strumento di copertura e/o elemento coperto). Le suddette modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021.
Con il Regolamento n. 2021/1421, emesso dalla Commissione Europea in data 30 agosto 2021, è stato omologato il documento "Amendments to IFRS 16 Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021", il quale estende di un anno, dal 30 giugno 2021 al 30 giugno 2022, l'emendamento di maggio 2020 in merito al practical expedient con cui è consentito ai locatari di rilevare le rent concession, derivanti dalla pandemia di COVID-19, come canoni variabili negativi senza dover rimisurare le attività e le passività per il leasing. Il practical expedient è concesso previo rispetto dei seguenti requisiti: (i) le concessioni si riferiscono a riduzioni dei soli pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2022; (ii) il totale dei pagamenti contrattuali, dopo le rent concession, è uguale o inferiore ai pagamenti previsti originariamente nei contratti; e (iii) non sono state concordate con il locatore altre modifiche sostanziali. Le suddette disposizioni sono efficaci a partire dal 1° aprile 2021.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato di esercizio originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio originato dalla conversione di attività e passività di società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).
Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2021 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro: ≥ strumenti derivati su tassi di cambio;
≥ crediti commerciali e altri crediti;
≥ crediti finanziari;
≥ debiti commerciali e altri debiti;
≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
≥ passività finanziarie a breve e lungo termine;
≥ passività per leasing.
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -59 milioni di euro (-85 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -262 milioni di euro (-205 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 62 milioni di euro (86 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 264 milioni di euro (206 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2020 | 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Δ+10% | Δ-10% | Δ+10% | Δ-10% | |||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Strumenti derivati | (117) | (237) | 118 | 238 | (105) | (308) | 108 | 310 |
| Crediti commerciali e altri | 69 | 69 | (69) | (69) | 89 | 89 | (89) | (89) |
| Crediti finanziari | 33 | 33 | (33) | (33) | 42 | 42 | (42) | (42) |
| Debiti commerciali e altri | (93) | (93) | 93 | 93 | (105) | (105) | 105 | 105 |
| Disponibilità liquide | 45 | 45 | (45) | (45) | 43 | 43 | (43) | (43) |
| Passività finanziarie a breve termine | (6) | (6) | 6 | 6 | (10) | (10) | 10 | 10 |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per leasing | (16) | (16) | 16 | 16 | (13) | (13) | 13 | 13 |
| Totale | (85) | (205) | 86 | 206 | (59) | (262) | 62 | 264 |

L'analisi di sensitività dei crediti e debiti suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% |
| Crediti | |||||||
| USD | 558 | (56) | 56 | 791 | (79) | 79 | |
| KWD | 84 | (8) | 8 | 50 | (5) | 5 | |
| PLN | 14 | (2) | 2 | 15 | (2) | 2 | |
| GBP | 10 | (1) | 1 | 3 | - | - | |
| NOK | 8 | (1) | 1 | 9 | (1) | 1 | |
| Altre valute | 13 | (1) | 1 | 17 | (2) | 2 | |
| Totale | 687 | (69) | 69 | 885 | (89) | 89 | |
| Debiti | |||||||
| USD | 710 | 71 | (71) | 696 | 70 | (70) | |
| GBP | 65 | 6 | (6) | 188 | 19 | (19) | |
| AED | 14 | 1 | (1) | 26 | 3 | (3) | |
| AUD | 6 | 1 | (1) | 2 | - | - | |
| NOK | 10 | 1 | (1) | 13 | 1 | (1) | |
| JPY | 19 | 2 | (2) | 25 | 2 | (2) | |
| AOA | 6 | 1 | (1) | 5 | 1 | (1) | |
| KWD | 90 | 9 | (9) | 72 | 7 | (7) | |
| Altre valute | 15 | 1 | (1) | 25 | 2 | (2) | |
| Totale | 935 | 93 | (93) | 1.052 | 105 | (105) |
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 3 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 4 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -3 milioni di euro (-7 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -4 milioni di euro (-8 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2020 | 2021 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base | -100 punti base | +100 punti base | -100 punti base | ||||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
|
| Disponibilità liquide | 8 | 8 | (8) | (8) | 4 | 4 | (4) | (4) | |
| Strumenti derivati | - | 2 | - | (1) | - | 1 | - | (1) | |
| Passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | (2) | (2) | 1 | 1 | (1) | (1) | 1 | 1 | |
| Totale | 6 | 8 | (7) | (8) | 3 | 4 | (3) | (4) |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 3 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -3 milioni di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Divisioni e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 10 "Crediti commerciali e altri crediti" e 11 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.
L'obiettivo di risk management è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
A seguito del significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di taluni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore Wind conseguente alla backlog review, nonché della possibile insorgenza, in relazione ad alcuni contratti di finanziamento, del diritto delle relative controparti bancarie ad accelerarne la scadenza a causa del verificarsi dei presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile, la Società ha previsto la realizzazione di una manovra volta al rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria.
In particolare, la manovra prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro da realizzarsi entro il 31 marzo 2023 e la sottoscrizione di una nuova linea Revolving Credit Facility (RCF) pari a 1 miliardo di euro, la cui disponibilità decorrerà dalla data di completamento dell'aumento di capitale.
Inoltre, al fine di coprire i fabbisogni finanziari di breve termine e preservare un adeguato livello di cassa disponibile, la manovra prevede la sottoscrizione di un cd. "Bridge financing to right issue" pari a 1,5 miliardi di euro. Per ulteriori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Continuità aziendale" nella nota illustrativa 4 "Stime contabili e giudizi significativi".
A tale riguardo, in relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di un Financial Covenant calcolato come rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA, rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte, la Società ha concordato con i rispettivi soggetti finanziatori, nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021, il waiver, per il solo anno 2021, della suddetta clausola. In ragione di tale waiver il Financial Covenant non sarà oggetto di rilevazione e calcolo in relazione alla data del 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media pari a 2,6 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nel 2022 è pari a 693 milioni di euro, di cui 563 milioni di euro nel corso del primo semestre e la restante quota nel corso del secondo semestre.
Le scadenze relative ai cinque prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 31 dicembre 2021 sono previste negli esercizi 2022, 2023, 2025, 2026 e 2028.
In considerazione della manovra finanziaria sopra descritta, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile al 31 dicembre pari a 702 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
S&P Global Ratings assegna a Saipem un "long term corporate credit rating" pari a "BB-", con "credit watch negative"; Moody's Investor Services assegna a Saipem un "corporate family rating" pari a "B1", con "rating on review for further downgrade".
I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo.
Saipem ritiene, mediante la realizzazione della manovra volta al rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria, di poter mantenere un rating adeguato a consentire il rifinanziamento sul mercato dei prestiti obbligazionari in scadenza a partire dal 2023.
Nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Quota a breve termine 2022 |
2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie a lungo termine | 703 | 708 | 95 | 566 | 560 | 515 | 3.147 |
| Passività finanziarie a breve termine | 412 | - | - | - | - | - | 412 |
| Passività finanziarie per leasing | 148 | 118 | 56 | 29 | 21 | 80 | 452 |
| Passività per strumenti derivati | 175 | 28 | - | - | - | - | 203 |
| Totale | 1.438 | 854 | 151 | 595 | 581 | 595 | 4.214 |
| Interessi su debiti finanziari | 85 | 70 | 49 | 47 | 33 | 31 | 315 |
| Interessi su passività finanziarie per leasing | 14 | 10 | 7 | 5 | 5 | 20 | 61 |

Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2022 | 2023-2026 | Oltre | Totale | ||||
| Debiti commerciali | 2.378 | - | - | 2.378 | ||||
| Altri debiti | 273 | - | 2 | 275 |
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2022, sono pari a 81 milioni di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono influenzati, oltre che dagli impatti del perdurare della pandemia COVID-19, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica (argomenti trattati in dettaglio nel capitolo "Effetti dei cambiamenti climatici", a cui si rinvia) che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati degli esercizi successivi.
In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
In conformità a quanto previsto dal codice civile e dai principi contabili internazionali IAS/IFRS (richiamati dalla Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009 e dallo IASB nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emesso nel gennaio 2021), nella fase di predisposizione del bilancio è necessario effettuare una valutazione della capacità della Società e del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento.
In particolare, il paragrafo 25 dello IAS 1 stabilisce che "un'entità deve redigere il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività a meno che la Direzione Aziendale non intenda liquidare l'entità o interromperne l'attività, o non abbia alternative realistiche a ciò. Qualora la Direzione Aziendale sia a conoscenza, nel fare le proprie valutazioni, di significative incertezze relative a eventi o condizioni che possano comportare l'insorgere di seri dubbi sulla capacità dell'entità di continuare a operare come un'entità in funzionamento, l'entità deve evidenziare tali incertezze.
Qualora un'entità non rediga il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività, essa deve indicare tale fatto unitamente ai criteri in base ai quali ha redatto il bilancio e alla ragione per cui l'entità non è considerata in funzionamento".
Inoltre, il paragrafo 26 dello IAS 1 richiede che "nel determinare se il presupposto della prospettiva della continuazione dell'attività è applicabile, la Direzione Aziendale tiene conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, che è relativo almeno, ma non limitato, a dodici mesi dopo la data di chiusura dell'esercizio". E ancora "... la Direzione Aziendale può aver bisogno di considerare una vasta gamma di fattori relativi alla redditività attuale e attesa, ai piani di rimborso dei debiti e alle potenziali fonti di finanziamento alternative, prima di ritenere che sussista il presupposto della continuità aziendale".
Come già commentato nel paragrafo "Andamento operativo", a seguito di una backlog review avviata da parte del management di Saipem, la Società, in data 31 gennaio 2022, ha annunciato al mercato un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore wind, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi della materie prime e della logistica e l'interruzione inaspettata di una trattativa in corso da tempo che prevedeva, tra l'altro, il riconoscimento di un maggior corrispettivo di ricavi, con conseguenti effetti rilevanti sui risultati economici consolidati di Saipem al 31 dicembre 2021.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile. Il verificarsi di tali presupposti può determinare, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti) e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l'insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcune passività finanziarie in essere in favore del Gruppo Saipem.
Di seguito si indicano le incertezze, nonché le iniziative che Saipem ha già assunto o sta assumendo per fronteggiare gli effetti di tali incertezze sulla continuità aziendale, motivandone la ragionevolezza. Vengono quindi esplicitate le ragioni alla base della

decisione di continuare a redigere comunque il bilancio adottando il presupposto della continuità aziendale, pur in presenza di significative incertezze che permangono considerata la documentazione a oggi disponibile concernente i relativi fattori mitiganti. Gli eventi e le circostanze che possono far sorgere dei dubbi significativi sulla capacità dell'impresa di continuare a operare come un'entità in funzionamento per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di chiusura del presente bilancio possono essere raggruppati nei seguenti punti:
I principali scostamenti negativi rilevati rispetto ai precedenti outlook di ottobre 2021 che hanno determinato significative incertezze in ordine alla capacità di Saipem di rispettare obiettivi strategici nell'ambito del previgente Piano Strategico approvato nel mese di ottobre 2021 riguardano la contrazione dell'EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 di circa 1 miliardo di euro, dovuta sia alle risultanze della backlog review dei progetti E&C Onshore che mostrano un incremento dei costi per materiali e logistica solo parzialmente recuperabili che alle recenti ulteriori difficoltà di progetti E&C Offshore wind.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile.
Di seguito sono illustrate le mitigating actions realizzate o pianificate finalizzate alla risoluzione delle incertezze di natura strategico-operativa:
Si segnala inoltre che la revisione del Piano 2022-2025 è stato oggetto di una "Independent Business Review" conferita a primari consulenti indipendenti che non hanno identificato criticità significative circa le assunzioni utilizzate nella predisposizione del Piano;
≥ modifiche a livello di struttura organizzativa del Gruppo che prevedono la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali, l'istituzione di un'unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali e una concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell'ambito della nuova direzione generale.
Per maggiori dettagli sulla revisione del Piano 2022-2025 si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione".
I principali elementi di incertezza di natura patrimoniale e finanziaria (ante interventi) sono i seguenti:
In considerazione di tali incertezze si è reso necessario, anche nel breve termine, un coinvolgimento dei soci di controllo congiunto del Gruppo e del complessivo sistema bancario di riferimento, nell'ottica di realizzare interventi straordinari di natura finanziaria e patrimoniale.
Alla luce di quanto illustrato sopra, Saipem, oltre a redigere il Nuovo Piano, ha previsto la realizzazione di una manovra volta al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria di Saipem al fine di superare le incertezze emerse a fronte delle rilevanti perdite rilevate nel quarto trimestre 2021.

Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono:
Di seguito sono illustrate le mitigating actions pianificate:
Nel breve termine, al fine di porre rimedio ai fabbisogni finanziari della Società nel periodo sino alla realizzazione dell'aumento di capitale previsto entro il 31 dicembre 2022, la Manovra Finanziaria prevede:
Alla luce delle mitigating actions realizzate e/o pianificate, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha ritenuto che sussistano tutti i presupposti per provvedere alla redazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021 in continuità, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3.
Si segnala altresì che, tenuto conto della documentazione definitiva disponibile alla data e degli ulteriori documenti a supporto delle previsioni di realizzazione di tali mitigating actions, si ritiene che, anche considerando queste ultime, permangano talune material uncertainties in merito al presupposto della continuità aziendale di Saipem. Infatti, sebbene dalla documentazione disponibile risulti ragionevole prevedere, sul piano sostanziale, che la Manovra verrà conclusa secondo i termini programmati, dal punto di vista formale si ravvisa la mancanza di taluni documenti definitivi e la sussistenza di impegni subordinati a eventi a oggi ancora non definiti tali per cui, a oggi, non appare possibile ritenere eliminato ogni fattore di material uncertainty connesso alla Manovra Finanziaria.
In particolare, alla data del 24 marzo 2022, data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, sussistono incertezze in relazione a: (i) l'esecuzione dell'aumento di capitale la cui realizzazione è prevista entro la fine del 2022; (ii) il perfezionamento dei versamenti in conto futuro aumento di capitale dei soci che esercitano il controllo congiunto previsti avvenire entro il 31 marzo 2022 (a sua volta condizione, tra le altre, all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si precisa che alla data odierna le principali condizioni ai relativi versamenti sono state conseguite; (iii) la sottoscrizione dell'Underwriting Agreement da parte degli istituti di credito (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale); (iv) la sottoscrizione del contratto relativo alla Liquidity Facility (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si precisa che alla data odierna è stato tuttavia sottoscritto il relativo Term Sheet che prevede la sottoscrizione della Liquidity Facility entro il 31 marzo 2022; (v) la disponibilità di nuove bonding line per un importo sufficiente alla copertura del fabbisogno del 2022. La disponibilità, su base best effort, di un ammontare di linee di firma almeno pari a 1,345 miliardi di euro costituisce condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si precisa che alla data odierna sono in corso avanzate interlocuzioni su base bilaterale con gli istituti di credito al fine del raggiungimento del menzionato obiettivo; (vi) la formalizzazione della richiesta di finanziamento tramite lo schema di "Garanzia Italia" da parte della Società quale condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si segnala che l'attività in oggetto sarà realizzata nel breve termine; (vii) la cancellazione prevista entro il 31 marzo 2022 della RCF da 1 miliardo di euro datata 10 dicembre 2015 e l'ottenimento di una nuova RCF per un importo complessivo pari a 1 miliardo di euro che verrà organizzata entro l'avvio dell'aumento di capitale. Si precisa che alla data odierna un pool di banche che

partecipano alla Manovra Finanziaria ha confermato di aver approvato in via preliminare la partecipazione per circa 450 milioni di euro; (viii) il conseguimento di un rating giudicato sufficiente al futuro rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in scadenza dal 2023 in avanti; (ix) il futuro rispetto delle clausole contrattuali, ivi inclusi i covenant anche di natura finanziaria che saranno previsti dalla Liquidity Facility sopra menzionata.
Da ciò consegue che, nell'ambito degli scenari definiti nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emanato nel mese di gennaio 2021 dallo IASB con riferimento alla verifica della sussistenza del presupposto della continuità aziendale, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 3. Per quanto concerne gli scenari definiti da Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 2 relativo al caso in cui vengano identificate significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare la propria operatività per un prevedibile futuro, ma gli amministratori considerano che sia comunque appropriato utilizzare il presupposto della continuità aziendale per redigere il bilancio.
Si evidenzia come la valutazione effettuata dal Consiglio di Amministrazione sull'esistenza del presupposto della continuità aziendale comporti un giudizio, in un dato momento, sull'esito futuro di eventi o circostanze che sono per loro natura incerti; pertanto, tale determinazione, pur formulata sulla scorta di un'attenta ponderazione di tutte le informazioni allo stato disponibili, è suscettibile di essere contraddetta dall'evoluzione dei fatti ove non si verifichino gli eventi a oggi ragionevolmente previsti, ovvero emergano fatti o circostanze con loro incompatibili, oggi non noti o comunque non valutabili nella loro portata.
Il Consiglio di Amministrazione provvederà a svolgere un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, le più opportune azioni correttive.
La diffusione, l'evoluzione e il perdurare della pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem in quanto il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale. Lo scenario macroeconomico ha comunque registrato una significativa inversione di tendenza nel 2021, grazie al successo della campagna vaccinale, della performance economica cinese e degli accordi tra i Paesi produttori dell'alleanza OPEC che hanno consentito una graduale ripresa delle economie e delle attività produttive. L'economia e i consumi non sono tuttavia ancora tornati alla normalità pre-pandemia e permangono i rischi di possibili rallentamenti legati a nuove varianti del virus che possono interferire con la traiettoria di crescita delle economie e con la ripresa della domanda energetica. Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2022 risulta confermato il trend crescente dei prezzi delle commodity petrolifere, in particolare Brent e gas naturale, anche in relazione all'evoluzione delle tensioni geopolitiche internazionali con la crisi ucraino-russa.
A livello complessivo, i segnali positivi visibili a oggi si stima si possano tradurre in un recupero degli investimenti nel settore dell'Oil&Gas, con i principali operatori che al contempo stanno diversificando il portafoglio verso i segmenti legati alla transizione energetica.
Nel 2021 il Gruppo Saipem ha continuato a effettuare un'approfondita e costante analisi del perdurare della pandemia, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Il Gruppo Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e, nel contempo, assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a monitorare la situazione mantenendo adeguati livelli di presidio e misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.
Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi anche in relazione alla pandemia.
Aspetti finanziari: in tale contesto la Società continua a riservare un'attenzione particolare alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali; (ii) strumenti derivati di copertura e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.
Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.
Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti.
Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2022-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 31 dicembre 2021 non sono state registrate svalutazioni.

Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante il perdurare delle condizioni di incertezza continua quindi a essere necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.
Inoltre continua a essere rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19, avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione del perdurare del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
A tal fine, Saipem, anche per il 2021, ha mantenuto l'identificazione di tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:
1. Costi direttamente connessi al COVID-19 (special items): sono i costi direttamente connessi al COVID-19 in quanto sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del 2021 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 78 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone).
2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tali costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.
3. Costi "to be evaluated case by case": sono costi diretti di progetto per i quali la Società dichiara la "causa di forza maggiore" o che sono sostenuti per personale tenuto in stand-by causa lockdown, la cui allocazione va valutata caso per caso in virtù della particolarità della situazione, del cliente, del contratto, etc. Non sono state identificate casistiche specifiche e quantificabili di questa fattispecie.
Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come l'incertezza sulla ripresa economica mondiale continui nonostante i segnali di recupero del nostro settore principalmente legati alla ripresa del prezzo della commodity.
Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.
Va inoltre osservato che, per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a dicembre 2021, è caratterizzato per circa il 76% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).
Stante il perdurare della pandemia COVID-19, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021, in relazione a tale aspetto, non risulta essere impattato. Per dettagli sul tema della continuità aziendale si rimanda al paragrafo precedente "continuità aziendale".
I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico. Saipem, essendo global solution provider in questo settore, è consapevole che questi cambiamenti possono avere un significativo impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio consolidato, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
Dall'altra parte questi scenari di cambiamento offrono alle società operanti nel settore energetico, e quindi a Saipem, l'opportunità di giocare un ruolo attivo nel proporre ai propri clienti soluzioni eco-sostenibili tecnologicamente all'avanguardia, le quali soddisfino la domanda di soluzioni e di prodotti a basse emissioni di carbonio che si prevede sarà sempre più crescente nel prossimo futuro.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili in rischi fisici e rischi di transizione. I rischi fisici sono i rischi conseguenti a fenomeni climatici riscontrabili fisicamente (es: allagamento di stabilimenti, siti produttivi e cantieri, peggioramento delle condizioni meteomarine nelle aree di operazione offshore). I rischi di transizione sono i rischi derivanti dalla fase di passaggio che punta a ridurre le emissioni e quindi a mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici. Tali rischi sono classificati come rischi di mercato, in termini di posizionamento strategico per sfruttare in tempi utili le opportunità date dalla transizione energetica; rischi tecnologici, in termini di non sufficiente efficacia nell'implementazione delle più efficienti tecnologie applicabili; rischi normativi, correlati all'emanazione di leggi e regolamenti a cui doversi prontamente adeguare e che possono comportare l'incremento dei costi operativi; rischi d'immagine, in termini di valutazione negativa da parte degli stakeholder finanziari in merito alla strategia aziendale posta in essere.
Per ogni rischio identificabile, sia fisico che di transizione, Saipem intraprende un piano d'azione che ne comprende l'identificazione e descrizione, la valutazione in termini di: (i) orizzonte temporale; (ii) probabilità; (iii) grandezza dell'impatto finale, l'identificazione dell'impatto economico-finanziario e le azioni da porre in essere per la sua gestione.
In questo contesto evolutivo e di trasformazione Saipem, da sempre orientata all'innovazione tecnologica, è oggi impegnata a fianco dei suoi clienti sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale. In questa direzione prevede di ampliare progressivamente la propria offerta in settori a minor impatto sul clima e proponendosi come fornitore di soluzioni innovative per supportare i clienti nell'identificazione delle migliori scelte tecnologiche a ridotte emissioni di carbonio.
L'evoluzione della domanda di energia può influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo. La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrà portare in futuro a ulteriori svalutazioni dei propri asset non finanziari rispetto a quelle finora effettuate. L'esposizione ai rischi e agli impatti derivanti dai cambiamenti climatici è considerata nella stima dei flussi di cassa futuri ai fini dell'esecuzione dei test di impairment.
La transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore. Tuttavia, Saipem si sta gradualmente posizionando in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset attualmente di proprietà sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
Nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza. Di conseguenza la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
Per ulteriori dettagli sul tema degli effetti dei cambiamenti climatici, si rinvia a quanto indicato nella DNF (Dichiarazione consolidata di carattere non-finanziario).
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.
La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale delle Divisioni, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle Divisioni.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi

finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche Divisioni tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengano quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.
Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali E&C Offshore, le yard di fabbricazione E&C Offshore ed E&C Onshore e i rig di perforazione Drilling Onshore) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill ad essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right of Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right of Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right of Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right of Use.
Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right of Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze

esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.
Saipem e alcune società del Gruppo sono parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni.
La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.
Con il Regolamento n. 2021/1080, emesso dalla Commissione Europea in data 28 giugno 2021, sono state omologate: (i) le modifiche allo IAS 37, volte a fornire chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell'onerosità di un contratto; (ii) le modifiche allo IAS 16, volte a definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un asset prima che lo stesso sia pronto per l'uso previsto siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione; (iii) le modifiche all'IFRS 3, volte a: completare l'aggiornamento dei riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile; fornire chiarimenti in merito ai presupposti per la rilevazione, all'acquisition date, di fondi, passività potenziali e passività per tributi (cd. levy) assunti nell'ambito di un'operazione di business combination ed esplicitare la circostanza che le attività potenziali non possono essere rilevate nell'ambito di una business combination; (iv) il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Gli Annual Improvements e le modifiche ai principi indicati saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2022.

Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi sul Gruppo.
In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia del COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2023.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 12 - Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento. Il documento modifica anche l'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
In data 9 dicembre 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 17 - Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information" con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB propone inoltre di aggiungere un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.


| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale Soci |
% Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criterio |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denuke Scarl | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | C.I. |
| International Energy Services SpA | San Donato Milanese | EUR | 50.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Smacemex Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | Co. |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA |
San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | C.I. |
| Estero | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 20.494.210 Saipem SpA Snamprogetti Netherlands BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Boscongo SA | Pointe-Noire (Congo) |
XAF | 6.190.600.500 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.105.930.000 Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | C.I. | |
| ERS - Equipment Rental & Services BV |
Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 90.760 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| European Maritime Construction sas | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 42.370 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Global Petroprojects Services AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 5.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Moss Maritime AS | Lysaker (Norvegia) |
NOK | 40.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| North Caspian Service Co | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 375.350.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Petrex SA | Lima (Perù) |
PEN | 469.359.045 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| PT Saipem Indonesia | Jakarta (Indonesia) |
USD | 372.778.100 Saipem International BV Soci terzi |
99,99 0,01 |
99,99 | C.I. |
(**) Società in liquidazione.
| E-MARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criterio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 6.386.529.300 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd |
Pechino (Cina) |
USD | 6.700.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 87.033.500 Saipem International BV Soci terzi |
41,94 58,06 |
100,00 (a) | C.I. | |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 259.200.000 Saipem International BV Soci terzi |
89,41 10,59 |
89,41 | C.I. | |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
Caniçal (Portogallo) |
EUR | 299.300.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 1.805.300 Saipem International BV Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | Co. | |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 238.116.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth (Australia) |
AUD | 566.800.001 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Canada Inc | Montreal (Canada) |
CAD | 100.100 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Algérie SpA | Algeri (Algeria) |
DZD | 4.129.310.000 Sofresid SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 827.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
97,94 2,06 |
97,94 | C.I. | |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 2.210.796.299 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Drilling Llc (***) | Mosca (Russia) |
RUB | 6.100.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Drilling Norway AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 120.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem East Africa Ltd | Kampala (Uganda) |
UGX | 3.791.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
51,00 49,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 1.000.000 Saipem International BV Saipem SpA |
75,00 25,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Guyana Inc | Georgetown (Guyana) |
GYD | 200.000 Saipem Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 526.902.060 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU |
Madrid (Spagna) |
EUR | 80.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 172.444.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ltd | Kingston upon Thames Surrey (Regno Unito) |
EUR | 607.500.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(a) Percentuale di controllo. La percentuale di possesso comprensiva delle azioni preferenziali è pari a 99,31% Saipem International BV e 0,69% Soci terzi.
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criterio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo (Lussemburgo) |
EUR | 31.002 Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
Lussemburgo (Lussemburgo) |
USD | 378.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 Saipem International BV ERS - Equipment Rental & Services BV Saipem (Portugal) Comércio |
99,92 0,04 0,04 |
100,00 | C.I. | |
| Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
|||||||
| Saipem Moçambique Lda | Maputo (Mozambico) |
MZN | 535.075.000 Saipem SA | Saipem International BV | 99,98 0,02 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Norge AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 100.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Offshore México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 998.259.500 Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Romania Srl | Aricestii Rahtivani (Romania) |
RON | 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 25.050.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Services México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 50.000 Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore (Singapore) |
SGD | 116.090.000 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saiwest Ltd | Accra (Ghana) |
GHS | 937.500 Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | C.I. | |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 130.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saudi International Energy Services Ltd Co |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 1.000.000 International Energy Services SpA |
100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering BV | Schiedam (Paesi Bassi) |
EUR | 18.151 Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 203.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Dhahran | (Arabia Saudita) | SAR | 10.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. | |
| Sofresid Engineering SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 1.217.783 Sofresid SA Soci terzi |
99,99 0,01 |
100,00 | C.I. | |
| Sofresid SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 16.699.069 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criterio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 50.864 Saipem SpA | 55,41 | 55,41 | P.N. | |
| Soci terzi | 44,59 | ||||||
| CCS JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 150.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
75,00 25,00 |
75,00 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 Saipem SpA Soci terzi |
59,09 40,91 |
59,09 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni | San Donato Milanese | EUR | 51.646 Saipem SpA | 50,36 | 50,36 | P.N. | |
| per l'Alta Velocità) Uno | Soci terzi | 49,64 | |||||
| Consorzio F.S.B. Δ | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 Saipem SpA | 29,10 | 29,10 | Co. | |
| Soci terzi | 70,90 | ||||||
| Consorzio Sapro Δ | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 Saipem SpA | 51,00 | 51,00 | Co. | |
| Soci terzi | 49,00 | ||||||
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 Saipem SA | 20,00 | 20,00 | P.N. | |
| Soci terzi | 80,00 | ||||||
| SCD JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 100.000 Servizi Energia Italia SpA | 60,00 | 60,00 | P.N. | |
| Soci terzi | 40,00 | ||||||
| Ship Recycling Scarl (**) Δ | Genova | EUR | 10.000 Saipem SpA | 51,00 | 51,00 | J.O. | |
| Soci terzi | 49,00 |
| Bally Solar Energy Ltd Δ | Dublino | EUR | 100 Servizi Energia Italia SpA | 50,00 | 50,00 | P.N. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Irlanda) | Soci terzi | 50,00 | ||||
| Gydan Lng Snc | Nanterre | EUR | 9.000 Sofresid SA | 15,00 | 15,00 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 85,00 | ||||
| Gydan Yard Management Services | Shanghai | CNY | 1.600.000 Saipem (Beijing) Technical | 15,15 | 15,15 | P.N. |
| (Shanghai) Co Ltd | (Cina) | Services Co Ltd | ||||
| Soci terzi | 84,85 | |||||
| Gygaz Snc | Nanterre | EUR | 10.000 Sofresid SA | 15,15 | 15,15 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 84,85 | ||||
| Hazira Cryogenic Engineering | Mumbai | INR | 500.000 Saipem SA | 55,00 | 55,00 | P.N. |
| & Construction Management | (India) | Soci terzi | 45,00 | |||
| Private Ltd Δ | ||||||
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda | AOA | 25.510.204 Saipem SA | 40,00 | 40,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 60,00 | ||||
| Mangrove Gas Netherlands BV Δ | Amsterdam | EUR | 2.000.000 Saipem International BV | 50,00 | 50,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 50,00 | ||||
| Novarctic Snc | Nanterre | EUR | 9.000 Sofresid SA | 33,33 | 33,33 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 66,67 | ||||
| Petromar Lda Δ | Luanda | USD | 357.143 Saipem SA | 70,00 | 70,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 30,00 | ||||
| PSS Netherlands BV Δ | Leiden | EUR | 30.000 Saipem SpA | 36,00 | 36,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 64,00 | ||||
| Sabella SA | Quimper | EUR | 12.889.122 Sofresid Engineering SA | 9,00 | 9,00 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 91,00 | ||||
| SaiPar Drilling Co BV Δ | Amsterdam | EUR | 20.000 Saipem International BV | 50,00 | 50,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 50,00 | ||||
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ | Victoria Island - Lagos | NGN | 100.000.000 Saipem International BV | 49,00 | 49,00 | P.N. |
| (Nigeria) | Soci terzi | 51,00 |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
Δ Impresa a controllo congiunto

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criterio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem - Hyperion Eastmed | Nicosia | EUR | 85.000 Saipem International BV | 45,00 | 45,00 | P.N. | |
| Engineering Ltd Δ | (Cipro) | Soci terzi | 55,00 | ||||
| Saipem Taqa Al Rushaid | Dammam | SAR | 40.000.000 Saipem International BV | 40,00 | 40,00 | P.N. | |
| Fabricators Co Ltd | (Arabia Saudita) | Soci terzi | 60,00 | ||||
| Saipon Snc Δ | Montigny le Bretonneux | EUR | 20.000 Saipem SA | 60,00 | 60,00 | P.N. | |
| (Francia) | Soci terzi | 40,00 | |||||
| SAME Netherlands BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 50.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
58,00 42,00 |
58,00 | P.N. | |
| Saren BV Δ | Amsterdam | EUR | 20.000 Servizi Energia Italia SpA | 50,00 | 50,00 | P.N. | |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 50,00 | |||||
| Saren Llc Δ | Murmansk (Russia) |
RUB | 10.000 Saren BV | 100,00 | 50,00 | P.N. | |
| Société pour la Réalisation | Anjra | EUR | 33.000 Saipem SA | 33,33 | 33,33 | P.N. | |
| du Port de Tanger Méditerranée (***) Δ | (Marocco) | Soci terzi | 66,67 | ||||
| Southern Gas Constructors Ltd Δ | Lagos | NGN | 10.000.000 Saipem International BV | 50,00 | 50,00 | P.N. | |
| (Nigeria) | Soci terzi | 50,00 | |||||
| Sud-Soyo Urban | Soyo | AOA | 20.000.000 Saipem SA | 49,00 | 49,00 | P.N. | |
| Development Lda (***) Δ | (Angola) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| TMBYS SAS (***) Δ | Guyancourt | EUR | 30.000 Saipem SA | 33,33 | 33,33 | P.N. | |
| (Francia) | Soci terzi | 66,67 | |||||
| TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi Δ | Istanbul (Turchia) |
TRY | 594.657.675 Saipem Ingenieria Y Construcciones, SLU |
33,33 | 33,33 | P.N. | |
| Soci terzi | 66,67 | ||||||
| TSKJ II - Construções Internacionais, | Funchal | EUR | 5.000 TSKJ - Servições | 100,00 | 25,00 | P.N. | |
| Sociedade Unipessoal, Lda | (Portogallo) | de Engenharia Lda | |||||
| TSKJ - Nigeria Ltd (**) | Lagos (Nigeria) |
NGN | 50.000.000 TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. | |
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal | EUR | 5.000 Snamprogetti Netherlands BV | 25,00 | 25,00 | P.N. | |
| (Portogallo) | Soci terzi | 75,00 | |||||
| Xodus Subsea Ltd (***) Δ | Londra (Regno Unito) |
GBP | 7.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
Al 31 dicembre 2021 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:
| Controllate | Collegate e controllate congiunte | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | ||
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni | 5 | 53 | 58 | 1 | - | 1 | |
| Consolidate con il metodo integrale | 5 | 53 | 58 | - | - | - | |
| Consolidate come joint operation | - | - | - | 1 | - | 1 | |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 8 | 28 | 36 | |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | - | - | 6 | 28 | 34 | |
| Valutate con il criterio del costo | 1 | 1 | 2 | 2 | - | 2 | |
| Totale imprese | 6 | 54 | 60 | 9 | 28 | 37 |
(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
Δ Impresa a controllo congiunto

Nel corso del 2021 sono intervenute le seguenti variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020.
Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, variazione quote di partecipazioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.632 milioni di euro diminuiscono di 55 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (1.687 milioni di euro).
Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 50%, in dollari USA per il 29% e in altre valute per il 21%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,16%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le disponibilità di fine esercizio includono, per un totale complessivo di 930 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 713 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 214 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.
Le disponibilità al 31 dicembre 2021 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Italia 1.011 |
738 |
| Resto d'Europa 124 |
107 |
| CSI 66 |
33 |
| Medio Oriente 63 |
110 |
| Estremo Oriente 108 |
138 |
| Africa Settentrionale 4 |
10 |
| Africa Sub-Sahariana 47 |
278 |
| Americhe 264 |
218 |
| Totale 1.687 |
1.632 |
Per quanto concerne gli impatti della crisi russo-ucraina si rimanda al paragrafo della nota 41 "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio".
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 59 milioni di euro (68 milioni di euro al 31 dicembre 2020), si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 7 | 7 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 61 | 52 |
| Totale | 68 | 59 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2021 di 7 milioni di euro si analizzano come segue:
| Standard & Poors Classe di rating |
||||
|---|---|---|---|---|
| 6 | 7 | 3,75-4,50 | 2022-2023 | A |
| 6 | 7 | |||
| Valore nominale | Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2021 di 52 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore nominale | Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poors Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 51 | 52 | 0,25-5,52 | 2022-2028 | AA/BBB |
| Totale | 51 | 52 |

Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi. I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia per incassare i flussi di cassa contrattuali che per una futura vendita.
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.
Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 31 dicembre 2021 risulta irrilevante.
Le altre attività finanziarie correnti pari a 567 milioni (344 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 2 | 1 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 342 | 566 |
| Totale | 344 | 567 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 1 milione di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 566 milioni di euro (342 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono quasi interamente alla quota di competenza della controllata Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate prevalentemente nel bilancio delle società CCS JV Scarl che sta realizzando un progetto in Mozambico (344 milioni di euro) e della società SCD JV Scarl che sta realizzando un progetto in Nigeria (208 milioni di euro).
Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".
Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 61 milioni di euro (66 milioni di euro al 31 dicembre 2020), comprendono l'ammontare di due conti bloccati della controllata Saipem Contracting Algérie SpA per un importo di 61 milioni di euro (61 milioni di euro al lordo dell'attualizzazione), classificati come altre attività finanziarie non correnti a causa del protrarsi dei procedimenti giudiziari di natura penale in Algeria.
I crediti commerciali e altri crediti di 2.251 milioni di euro (1.991 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 1.663 | 1.837 |
| Acconti per servizi | 199 | 263 |
| Altri crediti | 129 | 151 |
| Totale | 1.991 | 2.251 |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 762 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
variazioni Altre |
31.12.2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 655 | 57 | (17) | 38 | (1) | 732 |
| Altri crediti | 30 | - | - | - | - | 30 |
| Totale | 685 | 57 | (17) | 38 | (1) | 762 |
I crediti commerciali di 1.837 milioni di euro aumentano di 174 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020.
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 46% del totale dei crediti.
Il Gruppo continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore, particolarmente impattate dal perdurare dalla pandemia. La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
Al 31 dicembre 2021 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 125 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2020) sul totale del fondo svalutazione crediti di 732 milioni di euro (655 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.602 milioni di euro (1.257 milioni di euro al 31 dicembre 2020), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 360 milioni di euro (537 milioni di euro al 31 dicembre 2020), di cui 140 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni (166 milioni di euro al 31 dicembre 2020), 24 milioni di euro da 3 a 6 mesi (191 milioni di euro al 31 dicembre 2020), 58 milioni di euro da 6 a 12 mesi (23 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e 138 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (157 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.
Al 31 dicembre 2021 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 38 milioni di euro (162 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.
I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 144 milioni di euro (192 milioni di euro al 31 dicembre 2020), di cui 78 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 66 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.
Al 31 dicembre 2021 non risultano crediti riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2020.
Gli acconti per servizi non ancora resi al 31 dicembre 2021 ammontano a 263 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un incremento di 64 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli altri crediti di 151 milioni di euro si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Crediti verso: | ||
| - personale | 41 | 43 |
| - depositi cauzionali | 13 | 11 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 7 | 5 |
| Altri crediti diversi | 68 | 92 |
| Totale 129 |
151 |
Gli altri crediti di 151 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 30 milioni di euro, in linea con l'esercizio precedente relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista.
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
I crediti in moneta diversa dall'euro ammontano a 1.440 milioni di euro (1.275 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:
≥ dollaro USA 63% (52% al 31 dicembre 2020);
≥ riyal Arabia Saudita 23% (32% al 31 dicembre 2020);
≥ rupia indonesiana 5% (4% al 31 dicembre 2020);
≥ altre valute 9% (12% al 31 dicembre 2020).
Le rimanenze di 258 milioni di euro (280 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo 280 |
258 |
| Totale 280 |
258 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 160 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | 31.12.2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo | 147 | 31 | (22) | 4 | 160 |
| Totale | 147 | 31 | (22) | 4 | 160 |
I magazzini relativi ai mezzi navali e alle basi logistiche, per i quali si prevede la dismissione nell'arco di piano, sono stati parzialmente svalutati per un ammontare pari a 13 milioni di euro.
Le altre variazioni sono l'effetto del normale processo di valutazione delle rimanenze volto ad adeguarne progressivamente il valore economico in funzione della loro ageing (data di ultimo acquisto).

Le attività contrattuali di 1.320 milioni di euro (1.295 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.303 | 1.330 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (8) | (10) |
| Totale | 1.295 | 1.320 |
Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 1.330 milioni di euro, aumentano di 27 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2022 per 477 milioni di euro, a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 44 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 476 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e changes order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 18 milioni di euro.
Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 10 milioni di euro.
Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 58 | - | 54 | - | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 185 | 44 | 221 | 42 | |
| Totale imposte sul reddito correnti | 243 | 44 | 275 | 42 |
L'aumento delle attività per imposte sul reddito correnti è riconducibile interamente a rapporti verso amministrazioni finanziarie estere.
Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 2 | 26 | 3 | 35 | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 187 | 110 | 193 | 157 | |
| Totale altre imposte correnti | 189 | 136 | 196 | 192 |
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano per 1 milione di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 2 milioni di euro altre imposte indirette.
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 193 milioni di euro (187 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano per 139 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (144 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 54 milioni di euro altre imposte indirette (43 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 35 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano per 21 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (14 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 14 milioni di euro altre imposte indirette (12 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 157 milioni di euro (110 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano per 92 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (46 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 65 milioni di euro altre imposte indirette (64 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | - | - | - | - | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 20 | 24 | 20 | 42 | |
| Totale imposte sul reddito non correnti | 20 | 24 | 20 | 42 |

Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a situazioni di incertezza fiscale. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato.
Le altre attività correnti di 231 milioni di euro (298 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 156 | 87 |
| Altre attività | 142 | 144 |
| Totale | 298 | 231 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre attività al 31 dicembre 2021 ammontano a 144 milioni di euro, con un incremento di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, e sono costituite prevalentemente da costi non di competenza dell'esercizio relativi principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio e a costi assicurativi.
Le altre attività non correnti di 37 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati 2 |
5 |
| Altri crediti 8 |
9 |
| Altre attività 25 |
23 |
| Totale 35 |
37 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".
Gli altri crediti pari a 9 milioni di euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2020, si riferiscono quasi esclusivamente a depositi cauzionali di diversa natura, perlopiù depositi cauzionali corrisposti per contratti di locazione di immobili e per l'istruttoria di procedimenti giudiziari.
Le altre attività non correnti al 31 dicembre 2021 ammontano a 23 milioni di euro, con un decremento di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, e includono prevalentemente costi non di competenza dell'esercizio, riferiti principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio.
Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Gli immobili, impianti e macchinari di 3.113 milioni di euro (3.284 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Immobilizzazioni e acconti in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | |||||||
| Saldo iniziale netto | 67 | 162 | 3.653 | 71 | 9 | 167 | 4.129 |
| Investimenti | - | 10 | 182 | 21 | 3 | 89 | 305 |
| Ammortamenti | - | (39) | (364) | (24) | (4) | - | (431) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (20) | (619) | - | - | (5) | (644) |
| Alienazioni | - | - | (14) | (1) | - | - | (15) |
| Variazione area di consolidamento | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni su rami d'azienda | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | (16) | (8) | (30) | (4) | - | (2) | (60) |
| Altre variazioni | 19 | 81 | 5 | 1 | (106) | - | |
| Saldo finale netto | 51 | 124 | 2.889 | 68 | 9 | 143 | 3.284 |
| Saldo finale lordo | 51 | 946 | 11.264 | 532 | 105 | 162 | 13.060 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 822 | 8.375 | 464 | 96 | 19 | 9.776 |
| 31.12.2021 | |||||||
| Saldo iniziale netto | 51 | 124 | 2.889 | 68 | 9 | 143 | 3.284 |
| Investimenti | - | 8 | 212 | 11 | 2 | 50 | 283 |
| Ammortamenti | - | (30) | (342) | (23) | (4) | - | (399) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (6) | (67) | (7) | - | - | (80) |
| Alienazioni | - | - | (11) | (1) | - | - | (12) |
| Variazione area di consolidamento | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni su rami d'azienda | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | 1 | 7 | 24 | 3 | - | 2 | 37 |
| Altre variazioni | - | - | 79 | 2 | - | (81) | - |
| Saldo finale netto | 52 | 103 | 2.784 | 53 | 7 | 114 | 3.113 |
| Saldo finale lordo | 52 | 1.005 | 11.244 | 557 | 101 | 115 | 13.074 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 902 | 8.460 | 504 | 94 | 1 | 9.961 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2021 ammontano a 283 milioni di euro (305 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e hanno principalmente riguardato:
≥ per l'Engineering & Construction Offshore 145 milioni di euro: interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti, in particolare Saipem Endeavour, FDS, FDS 2, Castoro 12;
≥ per l'Engineering & Construction Onshore 12 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature;
≥ per il Drilling Offshore 75 milioni di euro: intervento di manutenzione straordinaria della nave di perforazione Saipem 10000 e del jack-up Perro Negro 8, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;
≥ per il Drilling Onshore 51 milioni di euro: upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Sud America, nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.
Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Fabbricati | 2,50-15,00 |
| Impianti e macchinari | 7,00-25,00 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3,33-50,00 |
| Altri beni | 12,00-20,00 |
Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono positive per 37 milioni di euro.
Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2021 garanzie reali.
Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2021 è indicato nella nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali".
Due mezzi navali, alcuni ROV e tre basi logistiche per i quali si prevede la dismissione nell'arco di piano, sono stati parzialmente svalutati per un ammontare pari a 80 milioni di euro, ammontare che comprende la svalutazione di un ulteriore mezzo navale ceduto a fine 2021.
Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2021 non ha determinato alcuna svalutazione.

Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Alla data del 31 dicembre 2021, la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata superiore al valore del patrimonio netto di terzo forecast per 154 milioni di euro; alla data del 28 febbraio, successiva al profit warning, la capitalizzazione di mercato è risultata ancora superiore per 717 milioni di euro rispetto al patrimonio netto di bilancio 2021. Considerando tra l'altro gli eventi che hanno portato al profit warning di fine gennaio 2022, unitamente alla parziale erosione del capitale sociale e al conseguente aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 a supporto della manovra finanziaria approvato nel mese di marzo 2022 dal Consiglio di Amministrazione (di seguito "Piano Strategico"), il test di impairment ha interessato la verifica del valore recuperabile di tutte le Cash Generation Unit (CGU).
In particolare, il test di impairment ha riguardato 14 CGU rappresentate: da una unità di floating production (leased FPSO Cidade de Vitoria), dalla Divisione Engineering & Construction Offshore, dalla Divisione Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria, dalla Divisione Drilling Onshore e dai singoli mezzi del Drilling Offshore (10 distinti rig offshore). Rispetto all'esercizio svolto al 31 dicembre 2020, la Divisione XSIGHT non presenta i requisiti di CGU autonoma in quanto non in grado di generare flussi di cassa in entrata indipendenti rispetto a quelli generati da altre attività, così come richiesto dallo IAS 36. Tale Divisione è divenuta assimilabile a un centro di costo piuttosto che a un centro di profitto, in quanto le attività da essa svolte, ed i relativi costi sostenuti, sono funzionali al conseguimento di flussi di cassa positivi delle altre Divisioni. Infatti, in arco Piano, da un punto di vista operativo, sono stati previsti: (i) la riallocazione di alcune linee di prodotto e di attività alle Divisioni E&C; e (ii) il trasferimento di risorse alla Divisione E&C Onshore.
La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") come specificato nei paragrafi successivi.
Viste le condizioni specifiche nelle quali si trova momentaneamente a operare la Società, il test di impairment al 31 dicembre 2021 è stato eccezionalmente svolto avendo a riferimento tre "analisi di scenario" che contemplano assunzioni e ipotesi parzialmente differenti tra di loro.
In primo luogo è stato definito uno scenario valutativo di base (il cd. "scenario base") considerando: (i) a livello di flussi previsionali, le stime riportate nel Piano Strategico; (ii) per quanto concerne il tasso di attualizzazione, stime dei WACC calcolate internamente per singola CGU mediante l'utilizzo di una metodologia analitica (valore medio ponderato del WACC di Gruppo pari all'8,3%); e (iii) a livello di tasso di crescita oltre l'ultimo esercizio di previsione, il valore obiettivo del tasso di inflazione nel medio termine determinato dalla BCE (2,0%).
Nella tabella seguente sono riportati i tassi di sconto calcolati dalla Società nell'ambito dello scenario base con riferimento a ciascun segmento di business:
| (%) | 31.12.2020 WACC |
31.12.2021 WACC |
|---|---|---|
| E&C Offshore | 8,0 | 8,7 |
| E&C Onshore | 7,8 | 8,1 |
| Leased FPSO | 6,3 | 6,6 |
| Drilling Offshore | 9,7 | 7,2 |
| Drilling Onshore | 7,8 | 8,8 |
Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento da parte del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito coerente con quello medio stimato nel quadriennio di Piano aggiustato alla luce del credit spread, osservato sul mercato, relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business; (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori (basato sull'ultimo dato di indebitamento rilevato e sulla capitalizzazione di mercato degli ultimi 12 mesi di ciascun operatore); (iii) del beta mediano dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto al netto delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte. Le assunzioni adottate tengono conto del livello dei tassi di interesse degli ultimi dodici mesi, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Una volta definito lo "scenario base" sono stati identificati due scenari valutativi ulteriori, caratterizzati da ipotesi più conservative a livello di flussi economico-finanziari previsionali, di tasso di attualizzazione e di tasso di crescita di lungo termine. In particolare, stanti le condizioni di contesto nelle quali la Società si è trovata a dovere effettuare le analisi, ai fini del test di impairment al 31 dicembre 2021 si è privilegiata la scelta – sia con riferimento alla base informativa di riferimento, sia riguardo ai parametri valutativi e alla configurazione del flusso considerato per la stima del valore terminale – di fonti di natura esterna, prendendo a riferimento uno scenario (lo "Scenario") identificato apportando i seguenti aggiustamenti rispetto alle stime e ai parametri dello scenario base:
(i) a livello di flussi economico-finanziari previsionali, alle stime riportate nel piano industriale sono state apportate talune modifiche volte a tenere conto anche delle risultanze di una Independent Business Review ("IBR") redatta da consulenti indipendenti e propedeutica, tra l'altro, a confortare gli stakeholder della Società coinvolti nell'implementazione della manovra di sostegno finanziario e patrimoniale di Saipem. Per completezza si segnala infatti che l'IBR ha previsto anche l'analisi della già citata backlog review, posta alla base del profit warning, nonché l'esame della ragionevolezza delle assunzioni poste alla

base del Piano Strategico. In particolare, gli aggiustamenti apportati rispetto alle stime di cui allo scenario base considerate per definire lo Scenario sono i seguenti:
Si precisa infine che, in aggiunta allo Scenario e allo scenario base, il test di impairment è stato effettuato avendo riferimento anche a un terzo scenario identificato sulla base delle medesime ipotesi che connotano lo Scenario, con la sola differenza che per CGU Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria non è stata applicata una riduzione della marginalità delle commesse e il valore del flusso di cassa atteso per l'ultimo anno di piano è stato "normalizzato" mediante l'allineamento del circolante a livelli di benchmark dei peer in termini di ratio circolante/ricavi (anno di riferimento 2020).
Le previsioni economico-finanziarie considerate ai fini del test di impairment sono state determinate sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima, considerando le attese future del management delle Divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, nonché i risultati consuntivati.
Le stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata; o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2021 effettuato avendo riferimento allo Scenario non ha evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione. Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU riferiti allo Scenario:
| (milioni di euro) | Offshore | Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
Leased FPSO |
|---|---|---|---|---|---|
| Headroom (impairment loss) | 223 | 611 | 67 | 272 | 27 |
Si segnala nello specifico che anche dal test svolto avendo a riferimento le altre analisi di scenario non emerge la necessità di svalutazioni. In particolare, qualora ai fini del test di impairment si fosse optato per la scelta, quale set informativo di riferimento, dello scenario industriale di base unitamente ai parametri valutativi così come risultati dalle analisi interne alla Società (opportunamente validati sulla base di stime "calmierate" sia con riferimento alle ipotesi industriali, sia avendo riguardo ai parametri valutativi), il buffer tra il carrying amount delle singole CGU e il relativo valore d'uso sarebbe risultato sensibilmente superiore.
Di seguito si riportano le sensitivity analysis dello Scenario e relative alle 14 CGU riferite ai 10 mezzi del Drilling Offshore, alla CGU Drilling Onshore e alla CGU leased FPSO Cidade de Vitoria, mentre quelle relative alla CGU Engineering & Construction Offshore e alla CGU Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria sono riportate nella nota 15 "Attività immateriali".
Riguardo alla CGU leased FPSO Cidade de Vitoria tenuto conto di quanto specificato precedentemente, le sensitivity relative alle variazioni delle tariffe e del tasso di cambio di lungo termine non sono state elaborate.

Le assunzioni rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 11 CGU riferite ai mezzi navali (10 Drilling Offshore più un mezzo di leased FPSO) riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU. In particolare, per le 11 CGU:
≥ incrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero una svalutazione pari a 4 milioni di euro;
Con riferimento alla CGU Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale investito netto a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
≥ una riduzione del 41,7% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
Le attività immateriali di 699 milioni di euro (701 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Costi di sviluppo | e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno Diritti di brevetto industriale |
Concessioni, licenze e marchi |
in corso e acconti Immobilizzazioni |
Altre immobilizzazioni immateriali |
attività immateriali a vita utile definita Totale |
Goodwill | attività immateriali Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 23 | 1 | 5 | 2 | 31 | 667 | 698 |
| Investimenti | - | 7 | - | 10 | - | 17 | - | 17 |
| Ammortamenti | - | (12) | (1) | - | - | (13) | - | (13) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | 7 | - | (7) | - | - | (1) | (1) |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | - | 25 | - | 8 | 2 | 35 | 666 | 701 |
| Saldo finale lordo | 8 | 226 | 17 | 8 | 11 | 270 | - | - |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 201 | 17 | - | 9 | 235 | - | - |
| 31.12.2021 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 25 | - | 8 | 2 | 35 | 666 | 701 |
| Investimenti | - | 5 | 1 | 9 | - | 15 | - | 15 |
| Ammortamenti | - | (16) | - | - | - | (16) | - | (16) |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | 6 | 1 | (9) | - | (2) | 1 | (1) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | - | 20 | 2 | 8 | 2 | 32 | 667 | 699 |
| Saldo finale lordo | 8 | 238 | 18 | 8 | 11 | 283 | - | - |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 218 | 16 | - | 9 | 251 | - | - |
I diritti di utilizzazione delle opere di ingegno di 20 milioni di euro comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi e dei moduli SAP.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Costi di sviluppo | 20,00-20,00 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 6,66-33,30 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 20,00-20,00 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 20,00-33,00 |

Il goodwill di 667 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (629 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (12 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti CGU:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| E&C Offshore | 403 | 403 |
| E&C Onshore | 263 | 264 |
| Totale | 666 | 667 |
Il goodwill della Divisione XSIGHT è stato riallocato alla Divisione E&C Onshore per effetto di quanto precedentemente esposto. Il valore recuperabile delle due CGU in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU in esame.
La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato il goodwill, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 14 "Immobili, impianti e macchinari".
La tabella seguente riporta, con riferimento al 31 dicembre 2021, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Engineering & Construction Offshore e Engineering & Construction Onshore rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.
| (milioni di euro) | Offshore | Onshore | Totale |
|---|---|---|---|
| Goodwill | 403 | 264 | 667 |
| Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro | 223 | 611 | 834 |
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a: ≥ una riduzione del 14% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
≥ l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 10,3%;
≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa pari allo 0,5%.
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Offshore aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Onshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity. Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Onshore aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre è evidenziata come segue:
| Attività finanziarie per leasing |
Passività finanziarie per leasing |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| 31.12.2020 | ||||||
| Saldo iniziale | 584 | 8 | 8 | 149 | 477 | |
| Incrementi | 113 | - | 29 | - | 142 | |
| Decrementi e cancellazioni | (215) | (14) | - | (162) | (182) | |
| Ammortamenti | (147) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (38) | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | (5) | (2) | (3) | (6) | (17) | |
| Interessi | - | 1 | - | 23 | - | |
| Altre variazioni | (4) | 23 | 17 | 147 | (150) | |
| Saldo finale | 288 | 16 | 51 | 151 | 270 | |
| 31.12.2021 | ||||||
| Saldo iniziale | 288 | 16 | 51 | 151 | 270 | |
| Incrementi | 105 | - | 21 | 1 | 115 | |
| Decrementi e cancellazioni | (15) | (19) | - | (154) | (17) | |
| Ammortamenti | (106) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (15) | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | 4 | 2 | 3 | 5 | 10 | |
| Interessi | - | 2 | - | 13 | - | |
| Altre variazioni | - | 29 | (29) | 131 | (131) | |
| Saldo finale | 261 | 30 | 46 | 147 | 247 |
Nel corso dell'esercizio il "Right-of-Use" risulta pressoché in linea rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto dei nuovi contratti, della movimentazione dei contratti esistenti e del relativo ammortamento.
Si rilevano 15 milioni di euro di decrementi relativi principalmente alla chiusura di contratti; sono stati inoltre parzialmente svalutati i contratti relativi a due basi logistiche per i quali si prevede la dismissione nell'arco di piano per 15 milioni di euro.
Il decremento netto tra passività e attività finanziarie correnti per leasing è pari a 135 milioni di euro per effetto dei pagamenti dei canoni del periodo e per il pagamento finale del debito relativo a un contratto chiuso anticipatamente nel corso del 2020.
Al 31 dicembre 2021 nessun "Right-of-Use" rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 14 "Immobili, impianti e macchinari".
Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 31 dicembre 2021 opzioni di rinnovo relative principalmente a terreni e immobili per complessivi 23 milioni di euro (124 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
La suddivisone delle opzioni di rinnovo per anno è la seguente:
| (milioni di euro) | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Opzioni di rinnovo | - | - | 1 | 1 | 1 | 1 | 19 | 23 |
Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali.
Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono principalmente alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.

Il dettaglio per tipologia dei "Right of Use" asset al 31 dicembre è evidenziato come segue:
| (milioni di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 31 | 218 | 311 | 16 | 8 | 584 |
| Incrementi | 2 | 42 | 47 | 18 | 4 | 113 |
| Decrementi e cancellazioni | - | (23) | (191) | (1) | - | (215) |
| Ammortamenti | (4) | (59) | (60) | (17) | (7) | (147) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | (38) | - | - | (38) |
| Differenze cambio da conversione | (1) | (4) | - | - | - | (5) |
| Altre variazioni | - | (4) | - | - | - | (4) |
| Saldo finale netto | 28 | 170 | 69 | 16 | 5 | 288 |
| Saldo finale lordo | 36 | 266 | 129 | 32 | 12 | 475 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 96 | 60 | 16 | 7 | 187 |
| 31.12.2021 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 28 | 170 | 69 | 16 | 5 | 288 |
| Incrementi | 15 | 51 | 17 | 11 | 11 | 105 |
| Decrementi e cancellazioni | (3) | (11) | - | (1) | - | (15) |
| Ammortamenti | (7) | (54) | (25) | (13) | (7) | (106) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (13) | (2) | - | - | - | (15) |
| Differenze cambio da conversione | 1 | 3 | - | - | - | 4 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | 21 | 157 | 61 | 13 | 9 | 261 |
| Saldo finale lordo | 45 | 291 | 147 | 32 | 16 | 531 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 24 | 134 | 86 | 19 | 7 | 270 |
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 31 dicembre 2021 è la seguente:
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota a breve termine 2022 |
2023 | 2024 | Quota a lungo termine 2025 |
2026 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie per leasing | 147 | 104 | 47 | 23 | 16 | 57 | 394 |
| Attività finanziarie per leasing | 30 | 31 | 14 | 1 | - | - | 76 |
| Totale | 117 | 73 | 33 | 22 | 16 | 57 | 318 |
Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" e delle passività finanziarie per leasing, al 31 dicembre 2021 è pari al 4,2% (4% al 31 dicembre 2020).

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 157 milioni di euro (166 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
e rimborsi Cessioni |
al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
Variazione con effetto a riserva |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 67 | 4 | - | 42 | (12) | - | - | (9) | 1 | (4) | 89 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 66 | - | - | 18 | (3) | - | - | (4) | - | - | 77 | - |
| Totale | 133 | 4 | - | 60 | (15) | - | - | (13) | 1 | (4) | 166 | - |
| 31.12.2021 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 89 | - | (1) | 26 | (30) | (9) | - | 2 | - | 1 | 78 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 77 | - | - | 30 | (12) | (18) | - | 2 | - | - | 79 | - |
| Totale | 166 | - | (1) | 56 | (42) | (27) | - | 4 | - | 1 | 157 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 6 "Area di consolidamento al 31 dicembre 2021".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 56 milioni di euro, riguardano per 26 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 30 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 42 milioni di euro, riguardano per 30 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 12 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
I decrementi per dividendi di 27 milioni di euro riguardano per 9 milioni di euro le imprese joint venture e per 18 milioni di euro un'impresa collegata.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| (milioni di euro) | Partecipazione del Gruppo (%) |
al 31.12.2020 Valore netto |
al 31.12.2021 Valore netto |
|---|---|---|---|
| Petromar Lda | 70,00 | 37 | 52 |
| Gygaz Snc | 15,15 | 13 | 35 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 40,00 | 34 | 24 |
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 28 | 15 |
| PSS Netherlands BV | 36,00 | 23 | 13 |
| Altre | 31 | 18 | |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 166 | 157 |
Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 23 "Fondi per rischi e oneri".
Le altre partecipazioni al 31 dicembre 2021 non sono significative.

I valori inclusi nei bilanci IFRS delle imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Imprese controllate |
Joint venture |
Imprese collegate |
Imprese controllate |
Joint venture |
Imprese collegate |
||
| Totale attività | 4 | 625 | 1.110 | 4 | 750 | 1.433 | ||
| di cui disponibilità liquide ed equivalenti | - | 274 | 275 | - | 192 | 253 | ||
| Totale passività | 4 | 552 | 1.043 | 4 | 691 | 1.365 | ||
| Ricavi netti | - | 473 | 725 | - | 646 | 1.051 | ||
| Utile operativo | - | 19 | 17 | - | (9) | 1 | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | 28 | 9 | - | (7) | 16 |
Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese joint venture (valori al 100%).
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 1.305 | 1.519 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 673 | 495 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 106 | 89 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | 32 | - |
| Totale attività | 1.411 | 1.608 |
| Passività correnti | 1.157 | 1.477 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 2 | 2 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | 11 | 12 |
| Passività non correnti | 127 | 23 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | 91 | - |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | 19 | 8 |
| Totale passività | 1.284 | 1.500 |
| Patrimonio netto | 127 | 108 |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 73 | 59 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 1.163 | 1.455 |
| Costi operativi | (1.082) | (1.432) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (26) | (28) |
| Risultato operativo | 55 | (5) |
| Proventi (oneri) finanziari | 38 | 9 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 93 | 4 |
| Imposte sul reddito | (16) | (5) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 77 | (1) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 2 | 2 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 79 | 1 |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 28 | (7) |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle joint venture | - | 9 |
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 4.404 | 5.148 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 1.490 | 1.151 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 240 | 247 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | 13 | 11 |
| Totale attività | 4.644 | 5.395 |
| Passività correnti | 4.220 | 4.896 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 49 | 27 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | 4 | 3 |
| Passività non correnti | 150 | 149 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | 54 | 84 |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | 9 | 7 |
| Totale passività | 4.370 | 5.045 |
| Patrimonio netto | 274 | 350 |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 67 | 68 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 3.782 | 5.266 |
| Costi operativi | (3.675) | (5.210) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (30) | (31) |
| Risultato operativo | 77 | 25 |
| Proventi (oneri) finanziari | (22) | 54 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 55 | 79 |
| Imposte sul reddito | (11) | 7 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 44 | 86 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (10) | 6 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 34 | 92 |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 9 | 16 |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle collegate | - | 18 |
Le attività per imposte anticipate di 329 milioni di euro (240 milioni di euro al 31 dicembre 2020) sono indicate al netto delle passività per imposte differite (compensate per 86 milioni di euro).
Le passività per imposte differite di 5 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2020) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 86 milioni di euro.
La movimentazione delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 240 | 109 | (74) | 6 | 48 | 329 |
| Passività per imposte differite | (6) | (16) | 30 | (3) | (10) | (5) |
| Totale attività (passività) differite nette | 234 | 93 | (44) | 3 | 38 | 324 |
La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte anticipate, in aumento per 48 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (incremento per 31 milioni di euro); (ii) la rilevazione (incremento per 26 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (incremento per 3 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (decremento per 12 milioni di euro).
La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in aumento per 10 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (incremento per 31 milioni di euro); (ii) la rilevazione (decremento per 19 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) altre variazioni (decremento per 2 milioni di euro).

| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Passività per imposte differite | (123) | (91) |
| Attività per imposte anticipate compensabili | 117 | 86 |
| Passività nette per imposte differite | (6) | (5) |
| Attività per imposte anticipate non compensabili | 240 | 329 |
| Attività (passività) nette per imposte anticipate | 234 | 324 |
La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività (passività) nette per imposte anticipate è la seguente:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Accantonamenti | Utilizzi | Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite: | ||||||
| - ammortamenti anticipati ed eccedenti | (38) | (4) | 5 | (1) | 1 | (37) |
| - contratti derivati di copertura | (30) | (6) | 7 | - | 19 | (10) |
| - benefici ai dipendenti | (1) | - | - | - | - | (1) |
| - riserve non distribuite delle partecipate | (24) | - | 10 | - | - | (14) |
| - avanzamento progetti | (8) | (4) | - | - | - | (12) |
| - leasing IFRS 16 | (8) | - | 3 | (1) | 1 | (5) |
| - altre | (14) | (2) | 5 | (1) | - | (12) |
| (123) | (16) | 30 | (3) | 21 | (91) | |
| a dedurre: | ||||||
| Passività per imposte differite compensabili | 117 | - | - | - | (31) | 86 |
| Passività per imposte differite | (6) | (16) | 30 | (3) | (10) | (5) |
| Attività per imposte anticipate: | ||||||
| - accantonamenti per svalutazione crediti, rischi e oneri non deducibili | 98 | 172 | (19) | 1 | (25) | 227 |
| - ammortamenti non deducibili | 32 | 7 | (10) | 2 | 7 | 38 |
| - contratti derivati di copertura | 5 | 6 | (6) | - | 26 | 31 |
| - benefici ai dipendenti | 35 | 4 | (8) | 1 | 2 | 34 |
| - perdite fiscali portate a nuovo | 947 | 386 | (62) | 33 | (13) | 1.291 |
| - avanzamento progetti | 31 | 32 | (6) | 1 | - | 58 |
| - leasing IFRS 16 | 8 | 2 | (7) | - | - | 3 |
| - altre | 53 | 10 | (7) | 1 | 19 | 76 |
| 1.209 | 619 | (125) | 39 | 16 | 1.758 | |
| a dedurre: | ||||||
| - imposte sul reddito anticipate non riconosciute | (852) | (510) | 51 | (33) | 1 | (1.343) |
| 357 | 109 | (74) | 6 | 17 | 415 | |
| a dedurre: | ||||||
| Attività per imposte anticipate compensabili | (117) | - | - | - | 31 | (86) |
| Attività per imposte anticipate | 240 | 109 | (74) | 6 | 48 | 329 |
| Attività (passività) nette per imposte anticipate | 234 | 93 | (44) | 3 | 38 | 324 |
Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 1.343 milioni di euro (852 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.
Le perdite fiscali ammontano a 6.125 milioni di euro (4.243 milioni di euro al 31 dicembre 2020), di cui 4.079 milioni di euro riportabili a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 20,2% per le società estere.

Le perdite fiscali sono riferibili principalmente a società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:
| Estero | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | Italia | |
| 2022 | - | 21 |
| 2023 | - | 20 |
| 2024 | - | 79 |
| 2025 | - | 167 |
| 2026 | - | 76 |
| Oltre 2026 | - | 1.683 |
| Illimitatamente | 1.419 | 2.660 |
| Totale | 1.419 | 4.706 |
Le perdite fiscali per le quali non sono state contabilizzate le attività per imposte anticipate, in accordo con le disposizioni dello IAS 12, ammontano a 5.856 milioni di euro.
Le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2021 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 61 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 anni.
Le imposte sono indicate alla nota 34 "Imposte sul reddito".
I debiti commerciali e altri debiti di 2.651 milioni di euro (2.463 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 2.193 | 2.378 |
| Altri debiti | 270 | 273 |
| Totale | 2.463 | 2.651 |
I debiti commerciali di 2.378 milioni di euro aumentano di 185 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 273 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Debiti verso: | ||
| - personale | 133 | 141 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 58 | 63 |
| - compagnie di assicurazione | 2 | 2 |
| - consulenti e professionisti | 5 | 4 |
| - amministratori e sindaci | 1 | 1 |
| - azionisti | 25 | - |
| Altri debiti diversi | 46 | 62 |
| Totale | 270 | 273 |
La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.
Le passività contrattuali di 2.517 milioni di euro (1.616 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 924 | 1.452 |
| Anticipi da clienti | 692 | 1.065 |
| Totale | 1.616 | 2.517 |
Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 1.452 milioni di euro (924 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.
In particolare le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) aumentano di 528 milioni di euro per effetto delle rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei

progetti per 677 milioni di euro a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 15 milioni di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 164 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente. Gli anticipi da clienti di 1.065 milioni di euro (692 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono ad ammontari ricevuti negli anni precedenti e nel corso dell'esercizio, a fronte di contratti in corso di esecuzione, erosi sulla base delle milestone contrattuali. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività correnti di 186 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati 32 |
175 |
| Altre passività 3 |
11 |
| Totale 35 |
186 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati". Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti verso parti correlate"
Le altre passività non correnti di 30 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati 1 |
28 |
| Altri debiti 1 |
2 |
| Altre passività - |
- |
| Totale 2 |
30 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".
Le passività finanziarie si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività | Quote a breve | Passività | Passività | Quote a breve | Passività | |||
| finanziarie | di passività | finanziarie | finanziarie | di passività | finanziarie | |||
| a breve | finanziarie a | a lungo | a breve | finanziarie a | a lungo | |||
| (milioni di euro) | termine | lungo termine | termine | Totale | termine | lungo termine | termine | Totale |
| Banche | 220 | 167 | 584 | 971 | 367 | 151 | 439 | 957 |
| Obbligazioni ordinarie | - | 34 | 1.993 | 2.027 | - | 546 | 1.993 | 2.539 |
| Altri finanziatori | 37 | - | - | 37 | 45 | - | - | 45 |
| Totale | 257 | 201 | 2.577 | 3.035 | 412 | 697 | 2.432 | 3.541 |
Al 31 dicembre 2021 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA, rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Come indicato nel comunicato stampa del 23 dicembre 2021, la Società ha concordato con i rispettivi soggetti finanziatori, nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021, il waiver, per il solo anno 2021, della clausola di Financial Covenant presente nei suddetti contratti di finanziamento. In ragione di tale waiver il Financial Covenant non sarà oggetto di rilevazione e calcolo in relazione alla data del 31 dicembre 2021.
Si segnala che sono presenti contratti di finanziamento contenenti espressa dichiarazione e garanzia relativa all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano. A tale proposito la Società ha avviato le opportune negoziazioni con le controparti bancarie al fine di richiedere la temporanea preventiva disapplicazione di tale dichiarazione; si precisa che, ove necessario, tale disapplicazione è stata concessa con appositi waiver dai rispettivi istituti finanziari.
Si rileva inoltre che al 31 dicembre 2021 la clausola di Cross-Default risulta in ogni caso non verificata per i debiti di medio-lungo termine.
Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021".

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipo | Scadenza | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Oltre | finanziarie passività termine a lungo Totale |
| Banche | 2023-2027 | 206 | 92 | 67 | 60 | 14 | 439 |
| Obbligazioni ordinarie | 2022-2028 | 497 | - | 497 | 499 | 500 | 1.993 |
| Totale | 703 | 92 | 564 | 559 | 514 | 2.432 |
Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:
| Scadenza a lungo termine | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore contabile al 31.12.2021 |
Scadenza a breve termine 31.12.2022 |
2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Oltre | Totale pagamenti futuri al 31.12.2021 |
|||
| Banche | 590 | 154 | 208 | 95 | 66 | 60 | 15 | 598 | |||
| Obbligazioni ordinarie | 2.539 | 549 | 500 | - | 500 | 500 | 500 | 2.549 | |||
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | 3.129 | 703 | 708 | 95 | 566 | 560 | 515 | 3.147 |
La differenza pari a 18 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 31 dicembre 2021 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.
L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:
| (milioni di euro) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||||||||
| Tasso % | Tasso % | Tasso % | ||||||||||||
| Valuta | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | ||
| Euro | 136 | 0,00 | 0,50 | 2.778 | 0,84 | 3,75 | 244 | 0,00 0,50 | 3.129 | 0,80 | 3,75 | |||
| Dollaro USA | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||
| Altre | 121 | variabile | - | 168 | variabile | - | ||||||||
| Totale | 257 | 2.778 | 412 | 3.129 |
Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2022 e il 2028. Al 31 dicembre 2021 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 207 milioni di euro (194 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per 1.000 milioni di euro (1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 3.152 milioni di euro (2.884 milioni di euro al 31 dicembre 2020) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:
| (%) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Euro | 0,16-2,31 | 0,56-3,42 |
Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.

Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore nominale | Valore contabile | Fair value | Valore nominale | Valore contabile | Fair value | ||
| Banche | 760 | 751 | 760 | 597 | 590 | 583 | ||
| Obbligazioni ordinarie | 2.000 | 2.027 | 2.124 | 2.500 | 2.539 | 2.569 | ||
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 2.760 | 2.778 | 2.884 | 3.097 | 3.129 | 3.152 |
In base alle disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:
| Variazione | Differenze | Altre variazioni |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| dei flussi | cambio | Variazione | non | ||||
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | di cassa | Acquisizioni | da conversione | del fair value | monetarie | 31.12.2021 |
| Passività finanziarie a breve termine | 257 | 147 | - | 8 | - | - | 412 |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| e quote a breve di passività a lungo termine | 2.778 | 351 | - | - | - | - | 3.129 |
| Passività (attività) nette per leasing | 354 | (126) | - | 10 | - | 80 | 318 |
| Totale passività nette derivanti | |||||||
| da attività di finanziamento | 3.389 | 372 | - | 18 | - | 80 | 3.859 |
Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Viene riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario predisposto secondo le nuove disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021, che recepisce gli orientamenti ESMA, confrontato con quello al 31 dicembre 2020 che, per effetti di comparabilità, è stato espresso nella medesima forma.
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||||
| (milioni di euro) A. Disponibilità liquide |
Correnti 1.687 |
correnti - |
Totale 1.687 |
Correnti 1.632 |
correnti - |
Totale 1.632 |
|
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - | |
| C. Altre attività finanziare correnti: | |||||||
| - Attività finanziarie valutate | |||||||
| al fair value con effetti a OCI | 68 | - | 68 | 59 | - | 59 | |
| - Crediti finanziari | 342 | - | 342 | 566 | - | 566 | |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.097 | - | 2.097 | 2.257 | - | 2.257 | |
| E. Debito finanziario corrente: | 408 | - | 408 | 559 | - | 559 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso banche | 220 | - | 220 | 367 | - | 367 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso entità correlate | 1 | - | 1 | 18 | - | 18 | |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | 36 | - | 36 | 27 | - | 27 | |
| - Passività per leasing | 151 | - | 151 | 147 | - | 147 | |
| F. Parte corrente del debito | |||||||
| finanziario non corrente: | 201 | - | 201 | 697 | - | 697 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso banche | 167 | - | 167 | 151 | - | 151 | |
| - Prestiti obbligazionari | 34 | - | 34 | 546 | - | 546 | |
| G. Indebitamento finanziario corrente | |||||||
| (E+F) | 609 | - | 609 | 1.256 | - | 1.256 | |
| H. Indebitamento finanziario corrente | |||||||
| netto (G-D) | (1.488) | - | (1.488) | (1.001) | - | (1.001) | |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 854 | 854 | - | 686 | 686 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso banche | - | 584 | 584 | - | 439 | 439 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - | |
| - Passività per leasing | - | 270 | 270 | - | 247 | 247 | |
| J. Strumenti di debito: | - | 1.993 | 1.993 | - | 1.993 | 1.993 | |
| - Prestiti obbligazionari | - | 1.993 | 1.993 | - | 1.993 | 1.993 | |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | |||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - | |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | |||||||
| (I+J+K) | - | 2.847 | 2.847 | - | 2.679 | 2.679 | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | |||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.488) | 2.847 | 1.359 | (1.001) | 2.679 | 1.678 |
L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, pari a 1 milione di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 13 "Altre attività" e 20 "Altre passività".
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | |||||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | |||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.488) | 2.847 | 1.359 | (1.001) | 2.679 | 1.678 | |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | 66 | 66 | - | 61 | 61 | |
| O. Attività per leasing | 16 | 51 | 67 | 30 | 46 | 76 | |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | (1.504) | 2.730 | 1.226 | (1.031) | 2.572 | 1.541 |

L'indebitamento finanziario netto ante passività nette per leasing al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.223 milioni di euro, registrando un incremento di 351 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (872 milioni di euro), principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (318 milioni di euro) ammonta a 1.541 milioni di euro. I crediti finanziari sono commentati alla nota 9 "Altre attività finanziarie".
I fondi per rischi e oneri di 1.353 milioni di euro (295 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Saldo iniziale | applicazione IFRIC 23 Prima |
Accantonamenti | Utilizzi | variazioni Altre |
Saldo finale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | ||||||
| Fondo per imposte | 15 | - | - | (1) | (1) | 13 |
| Fondo rischi per contenziosi | 120 | - | 24 | (60) | (10) | 74 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 27 | - | 8 | - | (9) | 26 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali |
49 | - | 113 | (19) | 1 | 144 |
| Fondo esodi agevolati | 1 | - | 2 | (5) | 2 | - |
| Altri fondi | 41 | - | 11 | (11) | (3) | 38 |
| Totale | 253 | - | 158 | (96) | (20) | 295 |
| 31.12.2021 | ||||||
| Fondo per imposte | 13 | - | 2 | (2) | 1 | 14 |
| Fondo rischi per contenziosi | 74 | - | 294 | (109) | 6 | 265 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 26 | - | 23 | (18) | (1) | 30 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali |
144 | - | 858 | (31) | 2 | 973 |
| Fondo esodi agevolati | - | - | 21 | (2) | (2) | 17 |
| Altri fondi | 38 | - | 21 | (9) | 4 | 54 |
| Totale | 295 | - | 1.219 | (171) | 10 | 1.353 |
Il fondo per imposte di 14 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso che considerano risultati di recenti accertamenti.
Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato.
Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 265 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui 11 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. In particolare, gli accantonamenti dell'esercizio includono l'importo di circa 192 milioni di euro equivalenti relativi a un contezioso in Algeria in relazione a una commessa completata da tempo; per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Contenziosi" della nota 29 "Garanzie, impegni e rischi".
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 30 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 973 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali per 963 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 10 milioni di euro relativi a progetti delle divisioni Engineering & Construction Offshore e Onshore. La variazione è da imputarsi sostanzialmente a un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'E&C Onshore e all'E&C Offshore Wind oggetto di backlog rewiew.
Il fondo esodi agevolati ammonta a 17 milioni di euro e si riferiscono ad accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da due controllate estere.
Gli altri fondi ammontano a 54 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 238 milioni di euro (237 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| TFR 35 |
33 |
| Piani esteri a benefici definiti 90 |
104 |
| FISDE e altri piani medici 29 |
32 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine 83 |
69 |
| Totale 237 |
238 |
Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
I piani esteri a benefici definiti riguardano:
La prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
L'ammontare della passività e del costo assistenziale relativo al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) viene determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa a favore dei dirigenti in pensione.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione a lungo termine, i premi di anzianità, il fondo di incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.
I piani di incentivazione a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione a lungo termine (ILT) accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. La Società ha previsto incentivi di lungo termine per dipendenti con la qualifica di quadro. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale |
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | 36 | 176 | 26 | 89 | 327 | 35 | 173 | 29 | 83 | 320 |
| Costo corrente | - | 15 | 1 | 12 | 28 | - | 11 | 1 | 12 | 24 |
| Interessi passivi | 1 | 2 | - | - | 3 | - | 2 | - | - | 2 |
| Rivalutazioni: | - | 4 | 3 | 6 | 13 | 1 | 4 | 3 | (3) | 5 |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
- | (8) | - | (1) | (9) | - | 4 | 3 | - | 7 |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
1 | 8 | 3 | 2 | 14 | - | (2) | - | (2) | (4) |
| - effetto dell'esperienza passata | (1) | 4 | - | 5 | 8 | 1 | 2 | - | (1) | 2 |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | (12) | - | - | (12) |
| Contributi al piano: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | (2) | (16) | (1) | (24) | (43) | (3) | (12) | (1) | (22) | (38) |
| Operazioni su rami d'azienda | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto differenze cambio | ||||||||||
| e altre variazioni | - | (8) | - | - | (8) | - | 11 | - | (1) | 10 |
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||
| alla fine dell'esercizio (a) | 35 | 173 | 29 | 83 | 320 | 33 | 177 | 32 | 69 | 311 |
| Attività al servizio del piano all'inizio dell'esercizio |
- | 81 | - | - | 81 | - | 83 | - | - | 83 |
| Interessi attivi | - | 1 | - | - | 1 | - | 1 | - | - | 1 |
| Rendimento delle attività | ||||||||||
| al servizio del piano | - | 5 | - | - | 5 | - | (1) | - | - | (1) |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | (11) | - | - | (11) |
| Contributi al piano: | - | 4 | - | - | 4 | - | - | - | - | - |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | 4 | - | - | 4 | - | 6 | - | - | 6 |
| Benefici pagati | - | (4) | - | - | (4) | - | (3) | - | - | (3) |
| Effetto differenze cambio | ||||||||||
| e altre variazioni | - | (4) | - | - | (4) | - | 5 | - | - | 5 |
| Attività al servizio del piano alla fine dell'esercizio (b) |
- | 83 | - | - | 83 | - | 80 | - | - | 80 |
| Passività netta (c=a-b) | 35 | 90 | 29 | 83 | 237 | 33 | 97 | 32 | 69 | 231 |
| Passività aggiuntiva da riconoscere secondo IFRIC 14 (d) |
- | - | - | - | - | - | 7 | - | - | 7 |
| Passività netta rilevata in bilancio | ||||||||||
| (c+d) | 35 | 90 | 29 | 83 | 237 | 33 | 104 | 32 | 69 | 238 |
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 69 milioni di euro (83 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 32 milioni di euro (45 milioni di euro al 31 dicembre 2020), altri piani esteri a lungo termine per 29 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2020), i premi di anzianità per 7 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e il piano di incentivazione a lungo termine per 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2020).

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale |
| Costo corrente | - | 15 | 1 | 12 | 28 | - | 11 | 1 | 12 | 24 |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | (1) | - | - | (1) |
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 1 | 2 | - | - | 3 | - | 2 | - | - | 2 |
| - interessi attivi sulle attività al servizio del piano |
- | (1) | - | - | (1) | - | (1) | - | - | (1) |
| Totale interessi passivi (attivi) netti | 1 | 1 | - | - | 2 | - | 1 | - | - | 1 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 1 | - | - | 2 | 1 | - | - | 1 | |
| Rivalutazioni dei piani a lungo termine | - | - | - | 6 | 6 | - | - | - | (3) | (3) |
| Totale | 1 | 16 | 1 | 18 | 36 | - | 11 | 1 | 9 | 21 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | 15 | 1 | 18 | 34 | - | 10 | 1 | 9 | 20 |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 1 | - | - | 2 | - | 1 | - | - | 1 |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 2020 | 2021 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FISDE | FISDE | ||||||||
| Piani esteri | e altri | Piani esteri | e altri | ||||||
| a benefici | piani medici | a benefici | piani medici | ||||||
| (milioni di euro) | TFR | definiti | esteri | Totale | TFR | definiti | esteri | Totale | |
| Rivalutazioni: | |||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti | |||||||||
| da variazioni nelle ipotesi demografiche | - | (8) | - | (8) | - | 4 | 3 | 7 | |
| - utili e perdite attuariali risultanti | |||||||||
| da variazioni nelle ipotesi finanziarie | 1 | 8 | 3 | 12 | - | (2) | - | (2) | |
| - effetto dell'esperienza passata | (1) | 4 | - | 3 | 1 | 2 | - | 3 | |
| - rendimento delle attività al servizio del piano | - | (5) | - | (5) | - | 1 | - | 1 | |
| Passività aggiuntiva da riconoscere secondo IFRIC 14 | - | - | - | - | - | 7 | - | 7 | |
| Totale | - | (1) | 3 | 2 | 1 | 12 | 3 | 16 |
Le attività al servizio del piano si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | liquide e mezzi Disponibilità equivalenti |
rappresentativi di capitale Strumenti |
rappresentativi Strumenti di debito |
Immobili | Derivati | di investimento Fondi comuni |
Attività detenute di assicurazione da compagnie |
Titoli di debito strutturati |
Altre attività | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività al servizio del piano: | ||||||||||
| - con prezzi quotati in mercati attivi | 3 | 3 | 3 | - | - | - | - | - | - | 9 |
| - con prezzi non quotati in mercati attivi | 1 | 1 | 17 | 2 | 32 | 3 | 14 | - | 1 | 71 |
| Totale | 4 | 4 | 20 | 2 | 32 | 3 | 14 | - | 1 | 80 |

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2020 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 0,40 | 0,00-7,30 | 0,70–6,11 | 0,00–6,11 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 1,35 | 1,00-6,00 | - | 1,35–6,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 0,00–6,11 | - | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 0,85 | 0,70–11,00 | 1,10–5,00 | 0,85–5,00 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 15-25 | 20-25 | - |
| Esercizio 2021 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 0,83 | 0,15-12,80 | 1,20-6,92 | 0,00-6,92 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 0,00 | 0,84-10,00 | 6,00 | 0,00-6,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 0,15-6,92 | - | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 1,75 | 0,90-11,00 | 1,75-4,00 | 1,50-4,00 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 14-25 | - | 19-24 |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| Eurozona | Resto Europa | Africa | Altre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2020 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 0,00-0,70 | 0,00-2,30 | 2,60-7,30 | 0,70-6,11 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 0,00-2,00 | 1,00-2,25 | 3,00-4,10 | 1,50-6,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 0,00-1,50 | 1,00-3,20 | 2,60-11,00 | 2,00-5,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | 22-25 | 15-25 | 15 | 17 |
| Esercizio 2021 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 0,00-1,20 | 0,15-2,00 | 3,00-12,80 | 1,40-7,77 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 0,00-2,25 | 1,25-2,75 | 1,00-4,50 | 0,84-10,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 1,50-1,75 | 1,00-3,30 | 3,00-11,00 | 0,90-4,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | 19-23 | 21-25 | 14-21 | 15-22 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.
Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| (milioni di euro) | Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita delle pensioni |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento | Riduzione | Incremento | Incremento | Incremento | sanitario Incremento |
|
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dell'1% |
| TFR | (1) | 2 | 1 | - | - | - |
| Piani esteri a benefici definiti | (10) | 11 | 3 | 5 | 1 | - |
| FISDE e altri piani medici esteri | (2) | 3 | 2 | - | - | 2 |
| Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine | (2) | 2 | - | 1 | - | - |
L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.
L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 6 milioni di euro.
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
|---|---|---|---|---|
| 2022 | 2 | 12 | 1 | 20 |
| 2023 | 2 | 12 | 1 | 11 |
| 2024 | 2 | 13 | 1 | 6 |
| 2025 | 2 | 13 | 1 | 4 |
| 2026 | 2 | 14 | 1 | 1 |
| Oltre | 12 | 76 | 7 | 11 |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 9 | 12 | 12 | 5 |
| 2021 | 9 | 12 | 13 | 5 |
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| (milioni di euro) Contratti derivati qualificati di copertura |
attivo | passivo | attivo | passivo |
| Contratti su tassi di interesse (componente Spot) | ||||
| - acquisti | - | 1 | - | 1 |
| - vendite | - | - | - | - |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 29 | 18 | 54 | 19 |
| - vendite | 58 | 1 | 4 | 110 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | (4) | - | 3 | 2 |
| - vendite | (5) | - | (1) | 5 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 4 | - | - | 1 |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 82 | 20 | 60 | 138 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 15 | 12 | 27 | 12 |
| - vendite | 68 | 1 | 3 | 48 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | 2 | 1 |
| - vendite | (7) | 1 | - | 5 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | - | - |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 76 | 14 | 32 | 66 |
| Totale contratti derivati | 158 | 34 | 92 | 204 |
| Di cui: | ||||
| - correnti | 156 | 32 | 87 | 175 |
| - non correnti (comprende IRS, nota 22 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto") |
2 | 2 | 5 | 29 |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.

Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo |
| Impegni di acquisto | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su tassi di interesse | - | 112 | - | 75 |
| - contratti su valute | 617 | 1.145 | 1.393 | 1.444 |
| - contratti su merci | - | 32 | - | 30 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 530 | 736 | 736 | 1.897 |
| 1.147 | 2.025 | 2.129 | 3.446 | |
| Impegni di vendita | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 1.377 | 36 | 755 | 2.424 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 1.847 | 659 | 1.258 | 2.185 |
| 3.224 | 695 | 2.013 | 4.609 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2021 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2020), è esposto nella nota 22 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2021 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2021 sono previsti in un arco temporale fino al 2023.
Nel corso dell'esercizio 2021 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2021 ammonta a 60 milioni di euro (82 milioni di euro al 31 dicembre 2020). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 58 milioni di euro (87 milioni di euro al 31 dicembre 2020), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 53 milioni di euro (85 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2020), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (-9 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2021 ammonta a 138 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2020). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 129 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2020), è stata interamente sospesa nella riserva di hedging. Nessuna componente spot è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari (19 milioni di euro al 31 dicembre 2020), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 7 milioni di euro.
Relativamente ai contratti su merci il fair value di 1 milione di euro è stato sospeso nella riserva di hedging.
La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo negativo di 67 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,1843 sul dollaro americano (USD), 0,2379 sul riyal saudita (SAR) e 37,6784 sul rublo russo (RUB). La riserva di hedging, relativa ai contratti su merci, è pari a un importo positivo di 12 milioni di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 5.696 USD/MT per quel che concerne le coperture sul rame e di 377 USD/MT per le coperture sul carburante.
La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | ||||||||
| Saipem SpA | 63 | 83 | (163) | (87) | 71 | (1) | 1 | (33) |
| Saipem SA | 4 | 42 | (66) | (29) | 23 | - | - | (26) |
| Sofresid SA | - | - | (1) | - | 1 | - | - | - |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | ||||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | - | 7 | (7) | (8) | 9 | - | - | 1 |
| Saipem Ltd | (14) | 29 | (9) | (20) | 22 | - | - | 8 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 2 | 3 | (4) | (4) | 2 | (3) | 4 | - |
| Servizi Energia Italia SpA | 23 | 73 | (90) | (78) | 50 | - | - | (22) |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 48 | 2 | (36) | (8) | 6 | (9) | 2 | 5 |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | - | - | (1) | - | 1 | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 1 | 3 | (8) | (3) | 6 | - | - | (1) |
| Saipem Contracting Nigeria | - | 2 | (2) | (1) | 1 | - | - | - |
| Saipem do Brasil | - | - | (2) | - | 2 | - | - | - |
| Saipem Drilling Norway AS | - | 1 | (3) | (1) | 1 | - | - | (2) |
| Saipem Guyana | - | 1 | (1) | - | - | - | - | - |
| Saipem Offshore Construction SpA | 1 | 6 | (1) | (2) | 1 | - | - | 5 |
| Saipem Luxembourg | - | 2 | (5) | (3) | 5 | - | - | (1) |
| Saipem Singapore | 1 | 3 | (2) | (2) | 1 | (2) | 1 | - |
| Saipem Asia | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - |
| Snamprogetti Engineering & Contracting | - | - | (1) | - | - | - | - | (1) |
| PT Saipem Indonesia | - | - | (1) | - | 1 | - | - | - |
| Totale riserva per contratti su cambi | 129 | 258 | (403) | (247) | 203 | (15) | 8 | (67) |
| Riserva per contratti su merci | ||||||||
| Saipem Ltd | 1 | 7 | (3) | (3) | - | - | - | 2 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 8 | 15 | (7) | (6) | - | - | - | 10 |
| Totale riserva per contratti su merci | 9 | 22 | (10) | (9) | - | - | - | 12 |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | ||||||||
| Saipem SpA | (1) | - | - | - | - | - | - | (1) |
| Totale riserva per contratti su tassi di interesse | (1) | - | - | - | - | - | - | (1) |
| Totale riserva di hedging | 137 | 280 | (413) | (256) | 203 | (15) | 8 | (56) |
Nel corso dell'esercizio 2021 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto positivo di 44 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniali sono indicati alla nota 29 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
Al 31 dicembre 2021 non sono presenti attività destinate alla vendita.

Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2021 a 25 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Di seguito viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi.
| Utile (perdita) dell'esercizio | Patrimonio netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 | 2020 | 2021 | |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 19 | - | 22 | 24 | |
| Altre | - | - | 3 | 1 | |
| Totale | 19 | - | 25 | 25 |
Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2021 a 326 milioni di euro (2.923 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e si analizza come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Capitale sociale 2.191 |
2.191 |
| Riserva sopraprezzo delle azioni 553 |
553 |
| Riserva legale 88 |
88 |
| Riserva per cash flow hedge 107 |
(42) |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | 1 1 |
| Riserva per differenze di cambio (101) |
(53) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti (35) |
(45) |
| Altre (46) |
(46) |
| Utili relativi a esercizi precedenti 1.387 |
230 |
| Utile (perdita) dell'esercizio (1.136) |
(2.467) |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (86) |
(84) |
| Totale 2.923 |
326 |
Al 31 dicembre 2021 non vi sono riserve distribuibili.
Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 2.191.384.693 euro, corrispondente a 1.010.977.439 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale (1.010.977.439 al 31 dicembre 2020), di cui 1.010.966.841 (1.010.966.841 al 31 dicembre 2020) azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio (10.598 al 31 dicembre 2020).
Ammonta al 31 dicembre 2021 a 553 milioni di euro (553 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le altre riserve al 31 dicembre 2021 sono negative per 97 milioni di euro (positive per 14 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e si compongono come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|
| 88 | 88 |
| 107 | (42) |
| 1 | 1 |
| (101) | (53) |
| (35) | (45) |
| (46) | (46) |
| 14 | (97) |
Ammonta al 31 dicembre 2021 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.
La riserva è negativa per 42 milioni di euro (positiva per 107 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2021.
La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 14 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

La riserva positiva per 1 milione di euro comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.
La riserva è negativa per 53 milioni di euro (negativa per 101 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).
La riserva presenta un saldo negativo di 45 milioni di euro (negativo per 35 milioni di euro al 31 dicembre 2020), al netto dell'effetto fiscale di 13 milioni di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico. La riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti comprende un valore negativo di 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2020) relativo alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.
Le altre riserve negative per 46 milioni di euro (negative per 46 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si analizzano come segue:
La riserva negativa ammonta a 84 milioni di euro (86 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dirigenti del Gruppo. Il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 1˚ gennaio 2021 | 17.532.670 | 4,917 | 86 | 1,73 |
| Acquisti anno 2021 | 7.485.207 | 2,019 | 15 | 0,74 |
| Assegnazioni | (3.622.984) | 4,878 | (17) | 0,36 |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2021 | 21.394.893 | 3,910 | 84 | 2,12 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 989.582.546.

| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
| Come da bilancio di Saipem SpA | (171) | 2.937 | (2.382) | 471 |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
(1.011) | (547) | (224) | (819) |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: | - | - | ||
| - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile | (3) | 723 | (3) | 720 |
| - eliminazione di utili infragruppo non realizzati | 36 | (216) | 31 | (193) |
| - altre rettifiche | 32 | 51 | 111 | 172 |
| Totale patrimonio netto | (1.117) | 2.948 | (2.467) | 351 |
| Capitale e riserve di terzi | (19) | (25) | - | (25) |
| Come da bilancio consolidato | (1.136) | 2.923 | (2.467) | 326 |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle: (i) scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economicotemporale omogeneo all'andamento del progress di commessa consolidata; (ii) scritture necessarie per allineare a livello consolidato eventuali svalutazioni derivanti da test di impairment.
Non si segnalano disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda nel corso del 2021.
Le garanzie ammontano a 7.995 milioni di euro (7.019 milioni di euro al 31 dicembre 2020), così suddivise:
| Altre garanzie |
Altre garanzie |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Fidejussioni | personali | Totale | Fidejussioni | personali | Totale |
| Joint venture e imprese collegate | 121 | 254 | 375 | 120 | 407 | 527 |
| Imprese consolidate | 53 | 526 | 579 | 60 | 1.001 | 1.061 |
| Proprie | - | 6.065 | 6.065 | - | 6.407 | 6.407 |
| Totale | 174 | 6.845 | 7.019 | 180 | 7.815 | 7.995 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 1.001 milioni di euro (526 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.
Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".
Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 73.659 milioni di euro (65.624 milioni di euro al 31 dicembre 2020), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2021.
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Per informazioni sulla gestione dei rischi d'impresa, sia finanziari che industriali, si rimanda a quanto descritto analiticamente alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari" e al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | di iscrizione Valore |
Proventi (oneri) rilevati a conto economico |
Proventi (oneri) rilevati ad altre complessivo componenti economico del conto |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | (34) | (112) | - |
| Strumenti finanziari valutati al fair value | |||
| Titoli | 59 | - | - |
| Attività finanziarie immobilizzate | |||
| Partecipazioni valutate al fair value | - | - | - |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato | |||
| Crediti commerciali e altri crediti (b) | 2.251 | 51 | - |
| Crediti finanziari (c) (g) | 704 | 7 | - |
| Debiti commerciali e altri debiti (d) | 2.651 | (8) | - |
| Passività contrattuali | 2.517 | - | - |
| Debiti finanziari (e) (h) | 3.934 | (126) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) | (78) | 44 | (196) |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 32 "Proventi (oneri) finanziari".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nelle "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti" per 40 milioni di euro di oneri e nei "Proventi (oneri) finanziari" per 91 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 1 milione di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio) e per 6 milioni di euro di proventi (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario), di cui 2 milioni di euro di proventi riferiti alle attività finanziarie per leasing.
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 8 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 7 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio), di cui 6 milioni di euro di oneri riferiti alle passività finanziarie per leasing e per 119 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario), di cui 13 milioni di euro di oneri riferiti alle passività finanziarie per leasing.
(f) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 44 milioni di euro di proventi.
(g) La voce comprende le attività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 76 milioni di euro.
(h) La voce comprende le passività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 394 milioni di euro.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, ecc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.
Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse il Gruppo ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).
Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento. I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | (milioni di euro) | 112 | 75 |
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | (0,545) | (0,572) |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | 0,129 | 0,129 |
| Floor | (%) | (1,25) | (1,25) |
| Scadenza media ponderata | (anni) | 2 | 1 |
I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.
Al 31 dicembre 2021 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 1 milione di euro. Le operazioni sottostanti sono previste realizzarsi entro novembre 2023.

Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.
| (milioni di euro) | al 31.12.2020 nominale Valore |
al 31.12.2021 nominale Valore |
|---|---|---|
| Contratti su cambi a termine | 891 | 1.152 |
La tabella che segue riepiloga, per le più importanti valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.
| (milioni di euro) | Valore nominale al 31.12.2020 | |||
|---|---|---|---|---|
| Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite | |
| AED | - | 10 | 7 | 5 |
| AUD | 73 | 6 | 66 | 2 |
| BRL | - | - | - | 28 |
| CAD | - | 28 | 18 | 21 |
| CHF | 2 | 3 | 2 | 6 |
| EUR | 624 | 17 | 744 | 15 |
| GBP | 171 | 61 | 218 | 85 |
| IDR | 50 | - | 10 | - |
| ILS | - | - | 10 | 15 |
| JPY | 24 | 2 | 40 | 15 |
| KWD | 49 | 254 | 41 | 146 |
| MXN | - | 30 | - | 23 |
| NOK | 10 | 1 | 27 | 7 |
| PLN | - | 22 | - | - |
| RON | - | 9 | - | 42 |
| RSD | - | - | - | 9 |
| RUB | 39 | 37 | 33 | 60 |
| SAR | 31 | 561 | 12 | 255 |
| SGD | 2 | 27 | - | 30 |
| THB | - | 26 | - | 34 |
| USD | 1.948 | 2.820 | 4.242 | 5.824 |
| ZAR | 5 | 5 | - | - |
| Totale | 3.028 | 3.919 | 5.470 | 6.622 |
La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2021 per bande temporali.
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2022 |
trimestre Secondo 2022 |
trimestre Terzo 2022 |
trimestre Quarto 2022 |
e oltre 2023 |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 542 | 1.059 | 1.142 | 984 | 1.205 | 4.932 |
| Costi | 1.000 | 911 | 908 | 793 | 706 | 4.318 |
Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo.
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2021 per bande temporali.
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2022 |
trimestre Secondo 2022 |
trimestre Terzo 2022 |
trimestre Quarto 2022 |
e oltre 2023 |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | 13 | 16 | - | 1 | - | 30 |
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); e
c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili. In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2021 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione: | ||||
| - strumenti derivati non di copertura | - | (34) | - | (34) |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 59 | - | - | 59 |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | - | (78) | - | (78) |
| Totale | 59 | (112) | - | (53) |
Nel corso dell'esercizio 2021 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.
Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.
Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.
Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.
Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che avrebbero potuto evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero stati direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.
Il Consiglio di Amministrazione nel luglio 2013 ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi. Nell'ambito di tali azioni giudiziarie, la Corte di Appello di Milano l'11 febbraio 2021 ha condannato l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 a pagare a Saipem SpA la somma di 10 milioni di euro a titolo di

risarcimento del danno, oltre a interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo e sono in corso da parte di Saipem SpA le azioni esecutive per recuperare tale importo.
Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica fino al 5 dicembre 2012 e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menzionava come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".
Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.
Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:
Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444, c.p.p., per un ex dirigente di Saipem SpA.
Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.
Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non è risultata destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società in carica fino al 5 dicembre 2012 e di altri due imputati.
Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.
All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.
All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.
Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.
Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.
Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem SpA.
All'udienza del 5 marzo 2018:
Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.
La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.
Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem SpA per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.
Gli ex manager di Saipem SpA condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.
Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allora, risultava già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa 160 milioni di euro nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.
La decisione del Tribunale di primo grado non era esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem SpA ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di Eni SpA, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un suo manager "alle pene, e alle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem SpA le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem SpA.
Il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem SpA e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem SpA perché il fatto non sussiste, revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001.
In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: la Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.
La Corte di Cassazione il 14 dicembre 2020 ha respinto il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano.
Il 14 dicembre 2020 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"La Corte di Cassazione ha pronunciato oggi la propria decisione sul ricorso proposto, il 12 giugno 2020, dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano avverso la sentenza di secondo grado nel procedimento relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010, in relazione ad alcune commesse completate da tempo.
In particolare, la Corte di Cassazione ha pronunciato oggi sentenza con la quale ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano che aveva richiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l'altro, con riferimento all'ipotesi di reato di corruzione internazionale, l'insussistenza dell'illecito amministrativo contestato ex D.Lgs. n. 231/2001 a Saipem SpA perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di

Milano. Saipem esprime soddisfazione per l'odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento "Algeria" con l'assoluzione di Saipem". Le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 14 dicembre 2020 sono state depositate il 20 ottobre 2021.
Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi sette anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.
Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 61 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2021), che sono stati bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.
Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 61 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2021). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.
Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.
Il Tribunale di Appello di Algeri ha inizialmente fissato l'udienza per la trattazione della causa per il 17 febbraio 2021.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza a data da fissarsi. Il Tribunale ha successivamente fissato l'udienza per la discussione per il 16 giugno 2021.
All'udienza del 16 giugno 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza alla sessione autunnale del 2021. All'udienza del 2 dicembre 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato il procedimento alla prossima sessione penale. Il Tribunale di Appello di Algeri ha fissato l'inizio del procedimento all'udienza del 23 giugno 2022.
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.
GNL3 Arzew - Algeria: Il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem SpA.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini ha emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem. Su tali conti vi è una giacenza di circa 790 mila euro.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, la quale è stata rinviata dapprima alla data del 20 dicembre 2021, poi alla data del 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi da ultimo all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolge 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministero dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerini) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sostiene che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew contratto (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammessi come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. La sentenza è attesa per il 14 febbraio 2022. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018 che ha avuto ad oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società e di 'false dichiarazioni doganali'.
La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza determinerà la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.
Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".
In data 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022.
Il 4 aprile 2022 sono state rese disponibili le motivazioni della sentenza del Tribunale di Algeri.
La prima udienza nel giudizio di appello è, allo stato, stata fissata per il 10 maggio 2022.
Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach: il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.
Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.
Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.
San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem SpA informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.
Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.
Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Il procedimento amministrativo risulta tuttora in corso.
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.
Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese

di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è successivamente appreso nel corso del 2021 che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem SpA con provvedimento di archiviazione a seguito del trasferimento ex art. 746-quater, c.p.p., del suddetto procedimento presso gli Stati Uniti d'America, stante la pendenza delle sopra citate indagini.
Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)]. L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.
In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte ha annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax.
Il 21 giugno 2017 Fosmax ha notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale ha richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) siano condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il Tribunale Arbitrale si è formalmente costituito il 19 gennaio 2018 con la conferma della nomina del suo Presidente e, in accordo con il calendario procedurale concordato tra le parti, il 13 aprile 2018 Fosmax ha depositato la propria Mémoire en demande nella quale ha quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS ha depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale ha richiesto in via riconvenzionale che Fosmax sia condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.
Le udienze si sono tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale ha rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax: (i) 31.966.704 euro per lavori "en règie" realizzati da Fosmax; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) 204.400 dollari a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale ha fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.
Saipem SA, il 30 luglio 2020, ha pagato a Fosmax la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont ha comunicato di aver impugnato il lodo. Saipem non è stata parte di questo procedimento che si è concluso nel 2021 con il rigetto dell'impugnazione proposta da Tecnimont.
Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax ha intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'Iva in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi non sono tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Tecnimont ha successivamente pagato la propria quota di capitale. Il 30 dicembre 2021 Saipem ha pagato la propria quota di IVA (3.196.670 euro). Tecnimont e Saipem hanno concordato di pagare a FOS solo l'importo di interessi non contestati, comunicando tale decisione a FOS tramite i propri legali. Il 1° febbraio 2022 Saipem ha pertanto eseguito un pagamento di 3.073.902 euro.

Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:
in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA, ..., e, in particolare:
In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...".
L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem SpA il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem SpA formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.
Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.
All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem SpA.
A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.
All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; e (ii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem SpA l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere

predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.
Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.
Il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parti civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem SpA. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem SpA quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato.
All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem SpA quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.
All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem SpA si è costituita quale responsabile civile.
In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.
Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem SpA hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste. Nel corso del dibattimento, prolungatosi negli anni dal 2019 al 2021, il Tribunale ha proceduto all'escussione dei testimoni indicati dalla Pubblica Accusa e dalle difese degli imputati.
Il 13 maggio 2021 il Pubblico Ministero ha rassegnato le proprie conclusioni che di seguito si riassumono: (i) sentenza di assoluzione ex art. 530, comma 2, c.p.p., per non aver commesso il fatto nei confronti del Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Costruction di Saipem, in carica alla data del 24 ottobre 2012, in relazione al contestato reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (ii) sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione e 90.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato in carica alla data del 24 ottobre 2012 in relazione al reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (iii) sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem SpA in relazione al reato di cui all'art. 2622, c.p.c.; (iv) sentenza di condanna ad anni 2 di reclusione e 60.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem SpA in relazione al reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (v) sentenza di condanna alla sanzione pecuniaria di 600.000 euro nei confronti di Saipem SpA in relazione agli illeciti amministrativi ex artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001. Sempre in data 13 maggio 2021 le 49 parti civili ammesse dal Tribunale hanno depositato conclusioni scritte e segnatamente:
Alle udienze del 10 giugno 2021 e del 6 luglio 2021 si sono svolte le discussioni della difesa di Saipem SpA quale responsabile civile, della difesa di Saipem SpA quale ente imputato ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché delle difese delle persone fisiche imputate. Il Tribunale ha, infine, rinviato all'udienza del 28 settembre 2021 per eventuali repliche delle parti e per l'emissione della sentenza. Con comunicato stampa del 28 settembre 2021 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale Penale di Milano (Sezione X) si è pronunciato in data odierna nel procedimento relativo a presunti reati commessi nella redazione e diffusione al mercato del comunicato stampa del 24 ottobre 2012, con i risultati al 30 settembre 2012 e il bilancio consolidato e civilistico al 31 dicembre 2012.
In relazione ai predetti procedimenti, all'udienza del 13 maggio 2021, il Pubblico Ministero aveva sottoposto al Tribunale le seguenti conclusioni nei confronti della Società e di alcuni ex dipendenti che da tempo avevano lasciato la Società:

Il Tribunale di Milano, accogliendo integralmente le richieste delle difese, ha assolto la Società e tutte le persone fisiche imputate perché il fatto non sussiste e respinto le richieste di risarcimento che erano state presentate da 49 azionisti retail costituiti come parti civili.
Saipem esprime soddisfazione per la decisione del Tribunale di Milano".
Il Tribunale di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di primo grado il 21 dicembre 2021. La sentenza di primo grado è divenuta irrevocabile in data 11 febbraio 2022.
Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".
Azioni giudiziarie in corso: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.
Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181, c.p.c., in data 7 novembre 2017.
A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.
Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.
Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.
Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.
All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.
La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.
All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria.
Il CTU il 15 aprile 2022 ha depositato la propria relazione tecnica in cui ha ritenuto, in senso favorevole a Saipem, che (i) i dati previsionali 2013, poi riflessi nel comunicato relativo al profit warning del 29 gennaio 2013, non potessero essere considerati

noti, sufficientemente attendibili e definitivi prima della data di tale comunicato e che (ii) Saipem non fosse in grado di comunicare al mercato in modo attendibile la revisione della guidance contenuta nel comunicato relativo al profit warning del 14 giugno 2013 prima di tale data. Il CTU conseguentemente non ha ritenuto di procedere alla quantificazione di qualsivoglia (preteso) danno lamentato dagli investitori. L'udienza di precisazione delle conclusioni si terrà il 4 maggio 2022.
Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.p.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.p.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.p.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.
Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187, c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306, c.p.c.
La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.
Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.
Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.
L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Il 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro.
Gli investitori le cui domande sono state respinte potranno presentare appello alla Corte di Appello di Milano. Gli stessi hanno nel frattempo corrisposto a Saipem circa 150 mila euro per spese di soccombenza.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle ulteriori domande di danno per un importo di circa 38 milioni di euro.
Per tali investitori, la cui domanda è pari a circa 38 milioni di euro, la causa continuerà in primo grado, ed è fissata udienza di prosecuzione in data 9 febbraio 2021. L'udienza di discussione per il giudizio di primo grado è prevista per la data del 9 maggio 2022. Il 21 gennaio 2022 Saipem ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Il 24 gennaio 2022 gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2022 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro.
Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 7 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato. Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2021 da parte del Consiglio di Amministrazione, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem.
Il 15 novembre 2010 Saipem Canada Inc ("Saipem") e Husky Oil Operations Ltd ("Husky") (quest'ultima per conto della Sunrise Oil Sands Partnership formata da BP Canada Energy Group ULC e dalla Husky Oil Sands Partnership, a sua volta formata da Husky Oil Operations Ltd e HOI Resources Ltd), hanno stipulato il contratto di Engineering, Procurement and Construction No. SR-071 (il "Contratto"), prevalentemente su base rimborsabile, relativo al progetto denominato Sunrise Energy (il "Progetto").

Durante l'esecuzione dei lavori le parti hanno concordato di modificare più volte la formula contrattuale di pagamento. In particolare: (i) nell'ottobre del 2012 le parti hanno stabilito che i lavori fossero da retribuirsi su base lump-sum, concordando l'ammontare di CAD 1,3 miliardi (ca. 849 milioni di euro) quale prezzo contrattuale; (ii) all'inizio del 2013 è stato, poi, concordato un sistema di incentivazione che ha previsto ii diritto di Saipem di ricevere pagamenti ulteriori al raggiungimento di determinati obiettivi; (iii) dall'aprile del 2014 le parti hanno stipulato numerosi accordi scritti mediante i quali Husky ha accettato di rimborsare a Saipem i costi da quest'ultima sostenuti in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum precedentemente concordato, così determinando, secondo l'intendimento di Saipem, una modifica del contratto da lump-sum a rimborsabile. Tuttavia, avvicinandosi la fine dei lavori, Husky ha smesso di corrispondere quanto dovuto a titolo di rimborso e, nel marzo 2015, ha risolto il Contratto, adducendo che Saipem non avesse rispettato il termine contrattuale per la conclusione dei lavori.
Alla luce di quanto sopra, il 16 marzo 2015 Saipem ha agito in giudizio citando Husky, le suddette partnership e i relativi membri dinanzi alla Court of Queen's Bench of Alberta, chiedendone, tra l'altro, che il tribunale dichiari l'illegittimità della risoluzione del Contratto da parte di Husky e la condanni al pagamento: (i) di oltre CAD 800 milioni (ca. 522 milioni di euro) a titolo di risarcimento danni che includono i pagamenti non effettuati su base rimborsabile, i danni conseguenti alla risoluzione contrattuale, il mancato profitto e l'ingiustificato arricchimento di Husky ai danni di Saipem; ovvero, in alternativa; (ii) del valore di mercato dei servizi, materiali e finanziamenti resi.
Nel mese di settembre 2015 Husky ha notificato a Saipem una Request for Arbitration (Alberta Arbitration Act), affermando che, in seguito alla riduzione dello scope of work richiesta da Husky, il prezzo contrattuale lump-sum concordato con Saipem si sarebbe dovuto ridurre proporzionalmente in base a una specifica previsione contrattuale in tal senso. In base a ciò, Husky ha chiesto la condanna di Saipem a pagare il relativo valore, quantificando tale pretesa in CAD 45.684.000 (ca. 29,8 milioni di euro).
II 6 ottobre 2015 Husky ha inoltre citato in giudizio Saipem dinanzi la Court of Queen's Bench of Alberta sostenendo, tra l'altro: (i) che i pagamenti dalla stessa effettuati in favore di Saipem, in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum concordato tra le parti, trovassero la loro giustificazione nelle presunte minacce di Saipem di abbandonare i lavori se tali ulteriori pagamenti non fossero stati eseguiti (economic duress); e (ii) che anche dopo l'esecuzione di tali pagamenti, le performance di Saipem non sarebbero migliorate, costringendo Husky a risolvere il contratto e completare i lavori con mezzi propri. In conseguenza di ciò, Husky ha chiesto alla corte canadese di condannare Saipem al pagamento di CAD 1.325.000.000 (ca. 865 milioni di euro) a titolo di risarcimento degli asseriti danni, ammontare che include, tra l'altro: (i) i pagamenti in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; (ii) i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; (iii) il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto.
All'udienza del 14 gennaio 2016 Saipem ha richiesto la riunione dei procedimenti pendenti innanzi alla Queen's Bench Court of Alberta e la sospensione dell'arbitrato al fine di includere i relativi claims nel procedimento da riunificarsi. Il 27 maggio 2016 Saipem ha, inoltre, depositato una breve memoria con la quale ha richiesto che la Corte dichiari invalida la procedura arbitrale avviata da Husky. All'udienza per la discussione di questa istanza, tenutasi il 4 luglio 2016, il Giudice ha respinto la richiesta di dichiarare invalida la procedura arbitrale avviata da Husky, che rimane pertanto in corso.
Nel mese di marzo 2018 le parti hanno stipulato un arbitration agreement mediante il quale hanno concordato di riunire tutti i contenziosi in corso tra loro, come sopra descritti, in unico procedimento arbitrale "ad hoc" con sede in Canada.
Nello Statement of Claim depositato da Saipem il 30 aprile 2018 nella nuova procedura arbitrale, quest'ultima ha chiesto: (i) un risarcimento danni di importo superiore a CAD 508 milioni (ca. 331 milioni di euro); (ii) danni da computarsi da parte del tribunale a seguito di aggiustamenti al prezzo contrattuale dovuti a lavori aggiuntivi scaturenti da inadempimenti contrattuali di Husky, ovvero su base quantum meruit; (iii) punitive damages da quantificare; (iv) interessi per un totale di CAD 90 milioni (ca. 58,7 milioni di euro) (ovvero da calcolarsi da parte del tribunale); (v) rimborso delle spese legali; (vi) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere dovuti. Nello Statement of Claim depositato il 30 aprile 2018 Husky ha chiesto: (i) un risarcimento danni per un totale di circa CAD 1,37 miliardi (ca. 909 milioni di euro) a titolo di risarcimento degli asseriti danni (tale ammontare include, tra l'altro i pagamenti asseritamente in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto); (ii) interessi da calcolarsi da parte del tribunale; (iii) rimborso delle spese legali; (iv) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere dovuti. L'8 giugno 2018 le parti hanno depositato i rispettivi Statement of Defence. Il 13 settembre 2019 le parti si sono scambiate i relativi witness statements, expert reports e memorials. In particolare, nei rispettivi memorial: (i) Saipem ha ridotto i propri claims a CAD 166 milioni (ca. 108 milioni di euro); tali claims sono relativi ai costi sostenuti fino alla risoluzione del contratto e ai relativi danni; mentre (ii) Husky ha introdotto una domanda relativa alla restituzione di asseriti "overstated payments" quantificandoli inizialmente in un range da CAD 75 milioni (ca. 48 milioni di euro) a CAD 125 milioni (ca. 81,6 milioni di euro). In occasione dello scambio dei supplemental memorial, avvenuto il 31 gennaio 2020, Husky ha precisato quest'ultima sua domanda, quantificandola come pari a circa CAD 122,5 milioni (ca. 80 milioni di euro). In occasione degli scambi successivi, le parti hanno precisato le proprie domande, anche a mezzo dei report dei propri consulenti tecnici. In particolare: (i) il claim di Saipem è ora pari a CAD 128.877.844 (ca. 87,5 milioni di euro) (al netto di CAD 19.733.283, pari a circa 13,4 milioni di euro, parte della domanda di Husky, che Saipem ha ritenuto fondata limitatamente a tale importo, da compensarsi a fronte del maggior credito nei confronti di Husky che Saipem afferma); mentre (ii) il claim di Husky è ora pari a CAD 730.249.451 (ca. 496 milioni di euro).
Le udienze si sono tenute nel mese di febbraio 2021. Il 24 marzo 2021 e il 7 aprile 2021 sono avvenuti gli scambi dei post hearing memorial. Dal mese di aprile 2021 il Collegio Arbitrale non ha formulato nuove richieste. Il lodo è atteso entro la fine del 2021.
Nel mese di agosto 2021 le parti hanno stipulato un accordo con cui hanno posto fine al contenzioso.
Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

per un totale di KWD 55.425.010 (ca. 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).
Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:
Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (ca. 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018.
Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione, nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.
Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro.
Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000 (ca. 91.329 euro).
Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89 (ca. 125.611.591 euro); e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263 (ca. 441.984.259 euro).
Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228 (ca. 68,1 milioni di euro), oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.
Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, "Saipem").
La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").
CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che Saipem sia condannata a pagare circa AUD 1,39 miliardi (ca. 900 milioni di euro). Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (ca. 24,5 milioni di euro), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (ca. 32,4 milioni di euro), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB ha precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (ca. 649 milioni di euro) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (ca. 948 milioni di euro) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio; (ii) Saipem ha ora quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (ca. 19,4 milioni di euro). Nel corso del 2020 e del 2021 si sono tenute le prime tranche delle udienze, mentre l'ultima si terrà dal 28 marzo al 1° aprile 2022. Dal 5 al 7 luglio 2022 sono previste le oral closing submissions. Nel corso del 2020 e del 2021 si sono tenute le prime tranche delle udienze, mentre l'ultima si terrà dal 28 marzo al 1° aprile 2022. Dal 5 al 7 luglio 2022 sono previste le oral closing submissions.
Si segnala che, con riferimento al medesimo progetto, nel 2016 Chevron ha iniziato un separato procedimento arbitrale nei confronti del consorzio tra CPB e Saipem chiedendo il pagamento di liquidated damages e backcharges per un importo attualmente pari a circa AUD 54 milioni (ca. 35 milioni di euro). In tale arbitrato sia CPB che Saipem hanno proposto separate domande riconvenzionali nei confronti di Chevron, quantificate, rispettivamente, in AUD 1,9 miliardi (ca. 1,2 miliardi di euro) (si evidenzia che le voci di danno proposte da CPB nei confronti di Chevron appaiono, in gran parte, sovrapponibili a quelle proposte da CPB nei confronti di Saipem nell'arbitrato tra queste ultime di cui alla prima parte del presente paragrafo) e AUD 23 milioni (ca. 14,9 milioni di euro). Le udienze di questo procedimento si sono tenute nel mese di novembre 2019.

Il 20 ottobre 2020 è stato notificato il lodo parziale in questo secondo arbitrato (parziale in quanto non si pronuncia sulla GST, ossia la goods and services tax australiana, gli interessi e i costi dell'arbitrato). Tale lodo ha riconosciuto: (i) a Saipem, USD 8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro; (ii) a CPB, AUD 65.803.183 (ca. 42,7 milioni di euro); e (iii) a Chevron, AUD 34.570.936 (ca. 22.465.976 euro). Il lodo, tuttavia, non opera una distinzione tra Saipem e CPB, trattando le due parti come un unico soggetto. Compensando crediti e debiti sopra indicati, il Collegio Arbitrale ha pertanto indicato complessivamente creditore il Consorzio Saipem/CPB per le seguenti somme: AUD 31.232.247 (ca. 20.296.323 euro), USD 8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro, lasciando ai membri del Consorzio Saipem/CPB il compito di suddividere internamente tra loro tali somme. I membri del Consorzio Saipem/CPB hanno raggiunto un accordo interno in base al quale gli importi di competenza di Saipem sono pari a 99.460,47 euro e USD 7.464.454,02 (ca. 6,1 milioni di euro), restando però impregiudicato il diritto dei consorziati di chiedere tra di loro una diversa ripartizione in giudizio. Saipem ha incassato l'importo a essa dovuto da Chevron.
Il 21 aprile 2021 il Tribunale Arbitrale ha reso noto il lodo finale relativo ai costi e agli interessi dell'arbitrato. In particolare, applicando varie compensazioni ai rapporti di dare/avere tra le parti, il Tribunale ha stabilito che Chevron dovrà pagare al consorzio Saipem/CPB: AUD 6.560.564,84 (ca. 4.220.638 euro), USD 2.894.266,25 (ca. 2.410.530 euro) e 38.136,56 euro. Come già avvenuto per il lodo parziale relativo al merito, il Tribunale non ha distinto le posizioni creditorie di Saipem e CPB, considerando il relativo consorzio come una singola parte processuale. Saipem e CPB hanno concordato di dividere in parti uguali gli importi di costi e interessi liquidati nel lodo. Ciascuna parte ha quindi ricevuto da Chevron AUD 3.280.282, USD 1.447.133 e 19.068 euro.
Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.
Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.
Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.
Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati ad oggi da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso. A seguito del deposito dei report tecnici da parte degli esperti delle parti, la domanda di Kharafi è stata mantenuta in KWD 34.554.608 (ca. 104.938.937 euro), mentre la riconvenzionale di Saipem è ora quantificata in KWD 20.604.294 (ca. 62.587.844 euro). Le udienze si sono tenute dal 14 al 16 marzo 2022.
Normand Maximus ha promosso due procedimenti arbitrali ai sensi del London Maritime Arbitrators Association e London Arbitration Act 1996 nei confronti di Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ("SPCM") e di Saipem SpA. L'arbitrato nei confronti di SPCM afferisce al contratto di noleggio del vessel Normand Maximus datato 6 giugno 2014 e successive modifiche (il "Contratto"), mentre quello nei confronti di Saipem SpA concerne la parent company guarantee rilasciata da Saipem SpA il 26 ottobre 2016, con cui quest'ultima ha garantito le obbligazioni di SPCM di cui al Contratto.
Le domande di Normand Maximus nei due arbitrati ammontano a complessivi USD 48.173.144 (ca. 39,7 milioni di euro) (per pretese termination fee, hire differential claim e unused maintenance days claim asseritamente maturate a seguito della termination del Contratto da parte di SPCM), oltre a spese e interessi. SPCM e Saipem SpA hanno eccepito di non avere ricevuto ritualmente e tempestivamente la notifica delle domande di arbitrato e hanno quindi ottenuto un rinvio al 12 febbraio 2021 per il deposito delle rispettive Defences and Counterclaim Submissions.

Il 12 febbraio 2021 SPCM ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nel quale ha chiesto, in riconvenzionale, USD 43.714.805 (ca. 36 milioni di euro) (o diverso importo determinato dal Tribunale) oltre interessi e spese derivanti da inadempimenti di Normand Maximus e danni da questa generati a SPCM a causa della non conformità del vessel rispetto alle specifiche contrattuali. In pari data Saipem SpA ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nell'arbitrato afferente alla parent company guarantee nel quale la stessa ha negato ogni inadempimento in capo a SPCM in relazione al contratto per il quale la garanzia è stata rilasciata. SPCM e Saipem SpA hanno inoltre sostenuto il loro diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima dovuto a titolo di danni causati a SPCM/Saipem SpA per le ragioni che precedono.
Il 12 marzo 2021 Normand Maximus ha depositato il proprio reply and defense to counterclaim nel quale ha: (i) asserito che SPCM e Saipem SpA non hanno diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima eventualmente dovuto a titolo di danni; (ii) contestato quanto asserito SPCM e Saipem SpA in merito alla non conformità del vessel alle specifiche contrattuali; e (iii) contestato la quantificazione dei danni fatta da SPCM e Saipem.
Normand Maximus ha inoltre depositato una separata domanda nella quale ha chiesto al Tribunale Arbitrale di determinare preliminarmente: (i) il corretto ammontare dei danni di SPCM e Saipem SpA; e (ii) l'applicabilità della compensazione richiesta in riconvenzionale da SPCM e Saipem SpA. Normand Maximus ha inoltre chiesto l'emissione di un lodo parziale immediato sugli importi che il Tribunale Arbitrale sarà in grado di determinare. Il 20 maggio 2021 le parti hanno composto bonariamente il contenzioso in questione. L'arbitrato si è pertanto concluso.
Il 27 novembre 2020 Kentz ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd ("Snamprogetti") una domanda di arbitrato secondo il regolamento dell'International Chamber of Commerce ("ICC").
Nella propria domanda di arbitrato Kentz, subappaltatrice di Snamprogetti nel progetto Khurais Central Processing Facilities for the Area Facilities Expansion and Sat GOSP, ha chiesto una extension of time e il pagamento di SAR 329.020.474 (ca. 72,9 milioni di euro) (oltre interessi e costi legali) per asseriti costi di delay, disruption, acceleration, substitution, head office overheads, finance costs, milestone e back-charges, che Kentz ritiene illegittimamente applicati da Snamprogetti. Il 25 gennaio 2021 Snamprogetti ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato di Kentz, rigettando le domande di quest'ultima e chiedendo, in riconvenzionale, i seguenti importi: (i) SAR 18,4 milioni (ca. 4 milioni di euro) per liquidated damages; (ii) SAR 25.380.189 (ca. 5,5 milioni di euro) per costi addizionali relativi al fatto che Snamprogetti si è dovuta sostituire a Kentz in alcune attività relative al progetto; (iii) SAR 1.048.276 (ca. 232.000 euro) per costi legati a risorse aggiuntive che Snamprogetti ha dovuto dedicare al Progetto per inadempimenti di Kentz; e (iv) interessi e costi. Il 25 febbraio 2021 Kentz ha notificato la propria Reply to Answer and Counterclaims nella quale ha rigettato la posizione di Snamprogetti e insistito nelle proprie domande. Il 28 maggio 2021 le parti hanno composto bonariamente il contenzioso in questione. L'arbitrato si è pertanto concluso.
HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni (ca. 49,5 milioni di euro) per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi (ca. 2,47 miliardi di euro) come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che asseritamente ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii, la prima udienza, inizialmente prevista per il 17 marzo 2021, si è tenuta il 30 marzo 2022. A tale udienza il giudice ha rinviato all'udienza del 23 giugno 2022 per discutere alcune questioni preliminari.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera").

Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020. Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo

dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622, c.p.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione alla successiva udienza del 28 febbraio 2022.
All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. Il processo è stato rinviato all'udienza del 12 aprile 2022 per la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. Il processo è stato rinviato all'udienza del 12 aprile 2022 per la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Il 12 aprile 2022 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem esprime soddisfazione per la decisione del GUP di Milano che ha prosciolto tutti gli imputati.
San Donato Milanese (MI), 12 aprile 2022 - Saipem SpA esprime soddisfazione per l'odierna decisione del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano che ha prosciolto 'perché il fatto non sussiste' la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021) e l'ex CFO e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali,

asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016".
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".
I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C | 6.631 | 6.134 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling | 711 | 741 |
| Totale | 7.342 | 6.875 |
e hanno la seguente articolazione per area geografica:
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
|---|---|
| Italia 419 |
284 |
| Resto Europa 493 |
735 |
| CSI 539 |
460 |
| Medio Oriente 2.520 |
2.159 |
| Estremo Oriente 880 |
760 |
| Africa Settentrionale 377 |
90 |
| Africa Sub-Sahariana 1.681 |
1.738 |
| Americhe 433 |
649 |
| Totale 7.342 |
6.875 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2021, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 176 milioni di euro (275 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
La variazione rispetto allo scorso esercizio è principalmente attribuibile alla svalutazione di un claim relativo a un progetto nel comparto eolico, la cui recuperabilità non è stata più valutata altamente probabile, come avvenuto nel precedente esercizio a seguito dell'atteggiamento negoziale assunto dalle controparti. Si segnala che recentemente sono riprese le negoziazioni tra le parti.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2021 ammontano a 22.733 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 8.062 milioni di euro nel 2022, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 3% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling e Leased FPSO.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni | 9 | 4 |
| Indennizzi | - | 1 |
| Altri proventi | 57 | - |
| Totale | 66 | 5 |
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 1.538 |
1.850 |
| Costi per servizi 3.379 |
3.386 |
| Costi per godimento di beni di terzi 345 |
452 |
| Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri 58 |
1.024 |
| Altri oneri 34 |
124 |
| a dedurre: | |
| - incrementi di attività materiali per lavori interni (21) |
(27) |
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 14 |
30 |
| Totale 5.347 |
6.839 |
Nel corso del 2021 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 35 milioni di euro (35 milioni di euro nel 2020).
I costi per godimento di beni di terzi pari a 452 milioni di euro si riferiscono per 442 milioni di euro a contratti di leasing di cui 304 milioni di euro relativi a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 92 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili", 45 milioni di euro relativi a "Intangible Leasing Software" e 1 milione di euro relativi a "Low Value".
Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 1.024 milioni di euro si riferiscono al fondo rischi per contenziosi, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 23 "Fondi per rischi e oneri".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".
Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (milioni di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Crediti commerciali (5) |
(40) |
| Altri crediti - |
- |
| Attività contrattuali (2) |
(2) |
| Totale (7) |
(42) |

Il costo del lavoro si analizza come segue:
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
|---|---|
| Salari e stipendi 1.369 |
1.360 |
| Oneri sociali 211 |
226 |
| Oneri per programmi a benefici ai dipendenti 34 |
20 |
| Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps 24 |
23 |
| Incentivi all'esodo (3) |
19 |
| Altri costi (4) |
10 |
| a dedurre: | |
| - incrementi di attività materiali per lavori interni (6) |
(7) |
| Totale 1.625 |
1.651 |
Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono commentati alla nota 24 "Fondi per benefici ai dipendenti". Gli oneri/proventi per incentivi all'esodo si riferiscono solo ad accantonamenti/utilizzi netti al fondo per esodi agevolati commentati alla nota 23 "Fondi per rischi e oneri".
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016 ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.
Al 31 dicembre 2021 i piani azionari esistenti si suddividono in: (i) piani di incentivazione a lungo termine (2016-2018 e 2019-2021); e (ii) piano di incentivazione a breve termine (2020-2022), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, 30 aprile 2019 e 29 aprile 2020.
Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute.
Il Piano a breve termine 2020-2022 prevede, oltre all'incentivo azionario, anche l'erogazione di incentivi monetari per il triennio 2020-2022 alle risorse che conseguono gli obiettivi di performance annuali assegnati. In questo paragrafo si prende in esame la sola componente azionaria.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei due piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attuazioni compiute, è risultato pari a 5 milioni di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR). È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare gli obiettivi economico-finanziari. Al 31 dicembre 2021, il fair value medio ponderato unitario è così suddiviso:
| (Attuazione ILT 2017) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2018) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2019) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2020) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2021) Fair value medio ponderato |
(Attuazione IBT 2021) Fair value medio ponderato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici | 3,352 | 3,612 | 5,645 | 1,360 | 2,304 | n.d. |
| Dirigenti non strategici | 2,665 | 3,073 | 4,515 | 1,092 | 1,846 | n.d. |
| Amministratore Delegato-CEO | 3,352 | 2,719 | 5,645 | 1,360 | 2,304 | n.d. |
| Complessivo | 3,055 | 3,345 | 5,175 | 1,230 | 2,088 | 2,153 |

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
Fair value complessivo | di competenza 2020 (2) Fair value |
di competenza 2021 Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 1,91 | 3,42 | |||||
| Dirigenti strategici | 100 | 3.926.500 | 11.574.504 | 2.233.844 | 912.917 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 3,99 | 6,84 | |||||
| Dirigenti non strategici | 244 | 2.418.400 | 100 | 1,91 | 3,42 | 5.952.544 | 1.118.898 | - |
| Amministratore Delegato-CEO | 1 | 397.500 | 1.059.338 | 199.110 | - | |||
| (vesting period) | 100 | 1,91 | 3,42 | |||||
| Totale | 345 | 6.742.400 | 18.586.386 | 3.551.852 | 912.917 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 6.083.600 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
Fair value complessivo | di competenza 2020 (2) Fair value |
di competenza 2021 Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) Dirigenti strategici (periodo di co-investimento) |
98 | 3.559.900 | 75 25 |
2,73 5,44 |
4,11 8,22 |
8.210.400 | 1.533.641 | 1.577.456 |
| Dirigenti non strategici | 263 | 2.357.000 | 100 | 2,73 | 4,11 | 4.479.459 | 995.999 | 837.887 |
| Amministratore Delegato-CEO (marzo 2018) |
1 | 205.820 | 100 | 2,06 | 3,28 | 324.448 | 70.811 | 18.947 |
| Amministratore Delegato-CEO (luglio 2018) |
1 | 413.610 | 100 | 2,73 | 4,11 | 847.078 | 188.356 | 158.441 |
| Totale | 363 | 6.536.330 | 13.861.385 | 2.788.807 | 2.592.731 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 4.143.586 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
Fair value unitario ROAIC (peso 25%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2020 |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) Dirigenti strategici |
93 | 2.306.100 | 75 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | 5.575.232 | 4.396.559 | 1.558.159 |
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 8,28 | 10,80 | 4,03 | 4,03 | |||||
| Dirigenti non strategici | 274 | 1.642.500 | 100 | 4,11 | 5,46 | 4,03 4,03 | 3.574.248 | 2.949.399 | 1.189.292 | |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 243.900 | 75 | 4,11 | 5,46 | 4,03 4,03 | 688.438 | 468.348 | 192.407 | |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 8,28 | 10,80 | 4,03 4,03 | ||||||
| Totale | 368 | 4.192.500 | 9.837.918 | 7.814.306 | 2.939.858 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 1.901.200 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
Fair value unitario ROAIC (peso 25%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2020 |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) Dirigenti strategici (periodo di Retention Premium) |
88 | 4.406.600 | 75 25 |
0,90 1,79 |
1,54 3,04 |
1,37 1,35 |
1,37 1,35 |
2.523.627 | 420.785 | 665.089 |
| Dirigenti non strategici | 293 | 3.763.000 | 100 | 0,90 | 1,54 | 1,37 | 1,37 | 2.032.072 | 372.084 | 676.812 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) |
1 | 505.700 | 75 | 0,90 | 1,54 | 1,37 | 1,37 | 343.939 | 52.344 | 96.306 |
| Amministratore Delegato-CEO (periodo di co-investimento) |
25 | 1,79 | 3,04 | 1,35 | 1,35 | |||||
| Totale | 382 | 8.675.300 | 4.899.638 | 845.213 | 1.438.207 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 4.008.200 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 15%) |
Fair value unitario ROAIC (peso 15%) |
Fair value unitario EBITDA (peso 20%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2020 |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) Dirigenti strategici |
80 | 3.835.900 | 75 | 1,84 | 1,86 | 2,18 | 2,18 | 2,18 | 4.418.466 | - | 223.448 |
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 3,68 | 3,67 | 2,18 | 2,18 | 2,18 | |||||
| Dirigenti non strategici | 304 | 3.863.800 | 100 | 1,84 | 1,86 2,18 2,18 2,18 | 3.566.244 | - | 214.506 | |||
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 491.700 | 75 | 1,84 | 1,86 2,18 2,18 2,18 | 566.377 | - | 28.643 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 3,68 | 3,67 2,18 2,18 2,18 | ||||||||
| Totale | 385 | 8.191.400 | 8.551.087 | - | 466.597 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 4.095.700 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | N. azioni | Quota su azione (%) |
Fair value unitario | Fair value complessivo (euro) |
di competenza 31.12.2020 Fair value (euro) |
di competenza 31.12.2021 Fair value (euro) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 132 | 918.150 | 100 | 2,15 | 1.733.496 | - | 393.472 |
| Totale | 132 | 918.150 | 1.733.496 | - | 393.472 |
L'evoluzione del piano azionario è la seguente:
| 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
|
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 16.530.530 | - | 72.005 | 19.481.230 | - | 42.956 |
| Nuovi diritti assegnati | 8.336.800 | - | 19.705 | 9.289.750 | - | 19.627 |
| (Diritti esercitati nel periodo) (c) | (5.125.615) | - | 12.115 | (3.622.984) | - | 7.655 |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (260.485) | - | 616 | (3.449.209) | - | 7.287 |
| Diritti esistenti al 31 dicembre | 19.481.230 | - | 42.956 | 21.698.787 | - | 40.034 |
| Di cui: | ||||||
| - esercitabili al 31 dicembre | - | - | - | - | - | - |
| - esercitabili al termine del vesting period | 16.058.330 | - | - | 17.975.407 | - | - |
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento/Retention Premium |
3.422.900 | - | - | 3.723.380 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o scaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2021 sono prevalentemente rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari dell'attuazione 2018 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano. Inoltre, sono incluse le azioni assegnate nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Il piano 2016-2018, infatti, prevede che il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta, in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).
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I diritti esistenti al 31 dicembre 2021 e il numero degli assegnatari, si analizzano come segue:
| (a) | |||
|---|---|---|---|
| Anno | N. dirigenti | di esercizio Prezzo |
N. azioni |
| ILT 2016 | 372 | - | 6.103.514 |
| ILT 2017 | 345 | - | 6.742.400 |
| ILT 2018 | 363 | - | 6.536.330 |
| ILT 2019 | 368 | - | 4.192.500 |
| ILT 2020 | 382 | - | 8.675.300 |
| ILT 2021 | 387 | - | 8.191.400 |
| IBT 2021 | 132 | - | 918.150 |
| Al 31 dicembre 2021 | |||
| Azioni assegnate (a) | |||
| ILT 2016 | - | (158.199) | |
| ILT 2017 | - | (5.311.980) | |
| ILT 2018 | - | (3.501.549) | |
| ILT 2019 | - | ||
| ILT 2020 | - | ||
| ILT 2021 | - | ||
| IBT 2021 | - | ||
| Diritti decaduti | |||
| ILT 2016 | - | (5.945.315) | |
| ILT 2017 | - | (602.270) | |
| ILT 2018 | - | (2.501.294) | |
| ILT 2019 | - | (551.300) | |
| ILT 2020 | - | (930.600) | |
| ILT 2021 | - | - | |
| IBT 2021 | - | (158.300) | |
| Diritti in essere | |||
| ILT 2016 | - | - | - |
| ILT 2017 | 84 | - | 828.150 |
| ILT 2018 | 83 | - | 533.487 |
| ILT 2019 | 348 | - | 3.641.200 |
| ILT 2020 | 372 | - | 7.744.700 |
| ILT 2021 | 385 | - | 8.191.400 |
| IBT 2021 | 126 | - | 759.850 |
| 21.698.787 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value relativo all'attuazione 2021 del piano ILT 2019-2021 e attuazione 2021 del piano IBT 2020-2022, sono i seguenti22:
| Assegnazione | IBT 2021 | Assegnazione | ILT 2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 27/04/2021 | 2,153 | 27/10/2021 | 2,181 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | - | ||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 27/04/2021 | 2,153 | 27/10/2021 | 2,181 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | n.d. | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | (%) | ||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,00 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,20 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. | ||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | (%) | ||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 49,02 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 50,48 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2021
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente relazione finanziaria annuale, la definizione di dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO/del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA.
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
|---|---|
| Salari e stipendi | 7 5 |
| Indennità per cessazione del rapporto di lavoro | - - |
| Altri benefici a lungo termine | - - |
| Fair value piani di incentivazione a lungo termine | 2 1 |
| Totale | 9 6 |
I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 190 migliaia di euro nel 2021.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per la Capogruppo.

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| 2020 (numero) |
2021 |
|---|---|
| Dirigenti 397 |
398 |
| Quadri 4.256 |
4.460 |
| Impiegati 16.307 |
15.966 |
| Operai 10.168 |
10.313 |
| Marittimi 244 |
237 |
| Totale 31.372 |
31.374 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
|---|---|
| Ammortamenti: | |
| - attività materiali 431 |
399 |
| - attività immateriali 13 |
16 |
| - diritto di utilizzo attività in leasing 147 |
106 |
| Totale ammortamenti 591 |
521 |
| Svalutazioni: | |
| - attività materiali 644 |
80 |
| - attività immateriali - |
- |
| - diritto di utilizzo attività in leasing 38 |
15 |
| Totale svalutazioni 682 |
95 |
| Totale 1.273 |
616 |
Le svalutazioni di asset, derivanti principalmente dal test di impairment, sono così descritte:
≥ svalutazioni di tre mezzi navali, alcuni ROV e tre basi logistiche per 80 milioni di euro;
≥ svalutazioni del diritto d'uso di beni di terzi per 15 milioni di euro.
Per maggiori dettagli si rimanda anche alla "Relazione sulla gestione" nella sezione "Commento ai risultati economico-finanziari".
Nel corso dell'esercizio si sono registrati 2 milioni di euro di proventi operativi (1 milione di euro di oneri operativi nel corso dell'esercizio 2020).
I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 465 | 305 |
| Oneri finanziari | (691) | (333) |
| Totale | (226) | (28) |
| Strumenti derivati | 60 | (112) |
| Totale | (166) | (140) |

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Differenze attive (passive) nette di cambio | (91) | 89 |
| Differenze attive di cambio | 458 | 299 |
| Differenze passive di cambio | (549) | (210) |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (132) | (113) |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 4 | 4 |
| Interessi attivi per leasing | 1 | 2 |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (114) | (106) |
| Interessi passivi per leasing | (23) | (13) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | (3) | (4) |
| Altri proventi finanziari verso terzi | 2 | - |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (3) | (3) |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (2) | (1) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (226) | (28) |
I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Contratti su valute | 60 | (111) |
| Contratti su tassi di interesse | - | (1) |
| Totale | 60 | (112) |
Gli oneri su contratti derivati di 112 milioni di euro (proventi per 60 milioni di euro nel 2020) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura. I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".
L'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 60 | 56 |
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (15) | (42) |
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | (8) | (5) |
| Totale | 37 | 9 |
La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 17 "Partecipazioni".
Nel corso dell'esercizio non si sono registrati altri proventi (oneri) su partecipazioni come nel 2020.
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| 2020 (milioni di euro) |
2021 |
|---|---|
| Imposte correnti: | |
| - imprese italiane 40 |
47 |
| - imprese estere 107 |
72 |
| Imposte differite e anticipate nette: | |
| - imprese italiane (7) |
(40) |
| - imprese estere 3 |
(9) |
| Totale 143 |
70 |

La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 24% (Ires) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020, è la seguente:
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte | (974) | (2.397) |
| Imposte sul reddito teoriche | (234) | (575) |
| Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione): | ||
| - diversa incidenza fiscale sulle imprese estere | 185 | 57 |
| - differenze permanenti e altre motivazioni | 60 | 57 |
| - effetto Irap società italiane | 3 | (2) |
| - accantonamenti (utilizzi) fondo per imposte | (2) | 17 |
| - imposte sul reddito anticipate non riconosciute | 121 | 510 |
| - svalutazione (rilevazione) attività per imposte anticipate e attività per imposte sul reddito | 10 | 6 |
| Totale variazioni | 377 | 645 |
| Imposte effettive | 143 | 70 |
| (milioni di euro) | 2020 | 2021 |
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 143 | 70 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | (34) | 45 |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (34) | 45 |
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | - | - |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | 1 | 3 |
| Di cui: |
35 Utile di terzi azionisti
Non si sono registrati utili di pertinenza di terzi azionisti nel corso del 2021 (19 milioni di euro di utile nel 2020).
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice è di 992.361.538 e di 991.647.987, rispettivamente nell'esercizio 2021 e 2020.
L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. In presenza di perdite dell'esercizio queste ultime vengono escluse nella misura in cui la loro inclusione possa produrre un effetto antidiluitivo.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 992.372.136 e di 991.658.585, rispettivamente nell'esercizio 2021 e 2020.
La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice | 991.647.987 | 992.361.538 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione a lungo termine | 19.481.230 | 21.698.787 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie | 10.598 | 10.598 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (a) | 991.658.585 | 992.372.136 | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (milioni di euro) | (1.136) | (2.467) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | (1,15) | (2,49) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | (1,15) | (2,49) |
(a) Si precisa che il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione a lungo termine non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.
La segment information di Saipem riflette la struttura organizzativa della Società in divisioni di business i cui risultati sono periodicamente rivisti dal Top Management della Società e dal più alto livello decisionale ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare e della valutazione dei risultati, identificato dal CEO, in coerenza alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8. Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. È una one company organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT. Il processo di divisionalizzazione concluso nel mese di dicembre 2018 ha assegnato piena autonomia alle singole divisioni, in particolare in ambito commerciale, esecuzione progetti, tecnologia e Ricerca & Sviluppo, strategie di business, partnership, etc.
La Divisione Engineering & Construction Offshore occupa una posizione di leadership nell'ambito delle costruzioni offshore, con un forte orientamento verso le attività in aree remote e in acque profonde. Supporta i clienti sin dalle fasi iniziali dei progetti e durante l'intero processo di sviluppo. Offre un'ampia gamma di prodotti e servizi, tra cui l'ingegnerizzazione, costruzione e installazione di piattaforme, condotte e campi sottomarini, attività di MMO (Maintenance, Modification and Operation) e di decommissioning a cui si aggiungono lo sviluppo di campi eolici marini e di progetti di integrazione energetica.
La Divisione Engineering & Construction Onshore progetta e realizza impianti onshore negli ambiti LNG e rigassificazione, raffinazione, petrolchimico, fertilizzanti, pipeline, stazioni di trattamento gas e olio, floaters, rinnovabili, biotecnologie, cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 e produzione e trasporto di idrogeno; fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria, approvvigionamento, project management e costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria energetica e ai settori hard-to-abate e delle grandi infrastrutture civili.
Le Divisioni Drilling Offshore e Drilling Onshore operano in qualità di international contractor, offrendo servizi di perforazione offshore e onshore relativi a tutte le tipologie di impianti e in tutte le aree geografiche.
La Divisione XSIGHT fornisce servizi d'avanguardia, ad alto valore aggiunto e altamente innovativi, destinati a tutto il settore energetico, incluse le energie rinnovabili e verdi. La Divisione XSIGHT lavora sul miglioramento dell'efficienza dei servizi di ingegneria attraverso processi semplificati e modelli innovativi di digitalizzazione. Propone, inoltre, un'ampia offerta di servizi: sviluppo finanziario, consulenza, stakeholder management e risk management. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico.
Le principali informazioni finanziarie dei segmenti operativi oggetto di reporting al CEO sono: i ricavi, l'utile operativo e le attività e passività direttamente attribuibili.
Le voci non allocate si riferiscono principalmente alle disponibilità liquide ed equivalenti, alle attività e passività per imposte, attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI e passività finanziarie a lungo termine.
L'informativa di settore è presentata nelle tabelle che seguono.
| (milioni di euro) | E&C Offshore | E&C Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
allocato Non |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2020 | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.039 | 4.358 | 644 | 518 | - | 9.559 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 1.290 | 476 | 350 | 101 | - | 2.217 |
| Ricavi da terzi | 2.749 | 3.882 | 294 | 417 | - | 7.342 |
| Risultato operativo | (178) | 19 | (645) | (41) | - | (845) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 343 | 100 | 692 | 138 | - | 1.273 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (8) | 45 | - | - | - | 37 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 193 | 17 | 60 | 52 | - | 322 |
| Attività materiali e immateriali | 2.561 | 443 | 539 | 442 | - | 3.985 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 179 | 87 | 13 | 9 | - | 288 |
| Partecipazioni (a) | 97 | 41 | - | 2 | - | 140 |
| Attività correnti | 1.200 | 2.338 | 185 | 158 | 2.530 | 6.411 |
| Passività correnti | 1.421 | 2.685 | 88 | 71 | 638 | 4.903 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 142 | 99 | 3 | 8 | 17 | 269 |
| 31 dicembre 2021 | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.041 | 3.637 | 648 | 417 | - | 8.743 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 1.193 | 351 | 254 | 70 | - | 1.868 |
| Ricavi da terzi | 2.848 | 3.286 | 394 | 347 | - | 6.875 |
| Risultato operativo | (1.404) | (852) | 37 | (47) | - | (2.266) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 338 | 88 | 69 | 121 | - | 616 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 7 | 2 | - | - | - | 9 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 150 | 20 | 76 | 52 | - | 298 |
| Attività materiali e immateriali | 2.435 | 425 | 553 | 399 | - | 3.812 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 162 | 78 | 10 | 11 | - | 261 |
| Partecipazioni (a) | 91 | 36 | - | - | - | 127 |
| Attività correnti | 1.397 | 2.274 | 240 | 170 | 2.738 | 6.819 |
| Passività correnti | 1.961 | 3.299 | 143 | 92 | 1.349 | 6.844 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 772 | 513 | 15 | 5 | 18 | 1.323 |
(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 85.
Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione sulla gestione".

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.
L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 30 "Ricavi".
| Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Sub-Sahariana Africa |
Americhe | Non allocabili | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | |||||||||
| 2020 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 25 | 8 | - | 30 | - | - | 29 | 230 | 322 |
| Attività materiali e immateriali | 74 | 33 | 31 | 444 | - | 32 | 211 | 3.160 | 3.985 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 77 | 79 | 2 | 67 | 2 | 15 | 10 | 36 | 288 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.496 | 495 | 186 | 2.284 | 66 | 796 | 465 | 623 | 6.411 |
| 2021 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 18 | 17 | - | 44 | - | 2 | 22 | 195 | 298 |
| Attività materiali e immateriali | 61 | 35 | 30 | 389 | - | 33 | 225 | 3.039 | 3.812 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 58 | 70 | 1 | 62 | 1 | 8 | 16 | 45 | 261 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.467 | 457 | 209 | 2.309 | 54 | 1.126 | 562 | 635 | 6.819 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate.
Eni SpA e CDP Industria SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.
Eni SpA e CDP Industria SpA sono società soggette al comune controllo indiretto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"). In particolare: (i) il MEF detiene, direttamente e indirettamente, una partecipazione complessiva pari al 30,33% circa del capitale sociale di Eni SpA, di cui una partecipazione pari al 4,37% circa è detenuta in proprio e una partecipazione pari al 25,96% è detenuta da CDP SpA, società a sua volta controllata dal MEF in forza di una partecipazione pari all'82,77% circa; (ii) CDP SpA detiene una partecipazione diretta pari al 100% del capitale sociale di CDP Industria SpA.
Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Industria SpA (subentrata dal 13 dicembre 2019 a CDP Equity SpA), con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.
Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del 2021 sono state effettuate le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem SpA Management System Guideline "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" per le operazioni di maggiore rilevanza:
≥ in data 14 gennaio 2021 sono stati sottoscritti i documenti denominati "Accordo di Manleva e Garanzia" tra la SACE SpA ("SACE"), da un lato, e le società Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), SCD JV Scarl ("SCD") e Saipem SpA ("Saipem") dall'altro, in relazione al progetto "Nigeria LNG Train 7 Project" (il "Progetto") avente a oggetto la realizzazione in Nigeria del Treno 7 dell'impianto GNL a Bonny Island, Rivers State.
Per tale Progetto SCNL (in "joint venture" con Daewoo Nigeria Ltd) e SCD avevano sottoscritto in data 14 maggio 2020 distinti contratti, ciascuno per le attività di propria competenza, con Nigeria LNG Ltd ("NLNG", il "Cliente").
Il Progetto è parzialmente finanziato attraverso uno schema di Export Financing implementato per mezzo di un contratto di finanziamento (la "Convenzione Finanziaria") sottoscritto tra il Cliente e un pool di banche coordinato da Deutsche Bank Luxembourg SA.
La disponibilità delle banche finanziatrici a concedere al Cliente il finanziamento è stata possibile sulla base del presupposto che il rimborso delle somme finanziate fosse assicurato, nella misura del 100%, attraverso la copertura offerta dalle Agenzie per il Credito all'Esportazione, sia coreane (K-SURE e K-EXIM) – in ragione della presenza nel consorzio che realizzerà il Progetto di società appartenenti al gruppo coreano Daewoo Engineering & Construction – che italiana (SACE), in ragione della presenza nel consorzio che realizzerà il progetto di società del Gruppo italiano Saipem SpA. Il coinvolgimento di SACE è a supporto di una linea di credito di circa 750 milioni di USD (la "Copertura").
Al fine di concedere la Copertura e permettere l'utilizzo della linea di credito da parte del Cliente, SACE ha richiesto, come da proprio regolamento e da prassi consolidata per operazioni di Export Finance, la firma da parte di SCNL, SCD e di Saipem SpA (in qualità di "guarantor" italiano degli stessi) di due Accordi di Manleva e Garanzia (gli "Accordi"), aventi contenuto standard e identici nella forma.
Pertanto, in considerazione della circostanza che: (i) Saipem SpA controlla interamente SCNL e possiede indirettamente una partecipazione rilevante di SCD; (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP Industria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); (iii) SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; (iv) il Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") a sua volta controlla indirettamente Eni e CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione degli Accordi si configura come Operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto (art. 2 della Procedura).
La stipula degli Accordi – ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 76 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto di Gruppo al 30 settembre 2020) – si configura come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata da Saipem SpA (capitolo 9).
L'operazione oggetto della presente comunicazione infatti: (i) rappresenta un obbligo contrattuale assunto da SCNL e SCD nei confronti del Cliente; (ii) è costituita da un modello tipico utilizzato da SACE per la fornitura delle sue coperture assicurative; (iii) è stata compiuta in relazione alla realizzazione di operazioni che rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa di Saipem SpA e delle sue controllate, anche nei casi in cui si consorzino con soggetti terzi, in quanto concernenti l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione, ii cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione E&C Onshore; (iv) è stata finalizzata a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, con applicazione di condizioni contrattuali in linea con la prassi internazionale;
≥ in data 17 marzo 2021 è stato sottoscritto il documento denominato "Accordo di Manleva e Garanzia" tra la SACE SpA ("SACE"), da un lato, e le società CCS JV Scarl ("CCS JV"), Saipem SpA ("Saipem") e McDermott International Ltd ("MIL") dall'altro, in relazione al progetto "Total Mozambique Area 1 LNG" (il "Progetto") avente a oggetto la realizzazione di due treni di liquefazione del gas naturale e delle relative infrastrutture di supporto localizzati in Cabo Delgado, Mozambico.
Per la realizzazione di questo Progetto in data 5 giugno 2019 sono stati sottoscritti due contratti tra CCS JV e Anadarko Mozambique Area 1, Lda, quest'ultima successivamente sostituita da Total E&P Mozambique Area 1, Lda (il "Cliente").
Il Progetto è parzialmente finanziato attraverso uno schema di Export Financing implementato attraverso un contratto di finanziamento (la "Convenzione Finanziaria") sottoscritto tra il Cliente e un pool di banche coordinato da Standard Chartered Bank e che include, in qualità di Security Agent, Standard Bank of South Africa.
La disponibilità delle banche finanziatrici a concedere al Cliente il finanziamento è stata possibile sulla base del presupposto che il rimborso delle somme finanziate fosse assicurato, nella misura del 100%, attraverso la copertura offerta da diverse Agenzie per il Credito all'Esportazione ("ECA"), tra cui l'italiana SACE, in ragione della presenza nel consorzio che realizzerà il Progetto di società italiane del Gruppo Saipem SpA.
Il coinvolgimento di SACE è a supporto di una linea di credito di circa 950 milioni di USD, secondo un meccanismo analogo a quello utilizzato delle altre ECA a copertura dei rispettivi esportatori nazionali.
Al fine di concedere la copertura e permettere l'utilizzo della linea di credito da parte del Cliente, SACE ha richiesto, come da proprio regolamento e da prassi consolidata per operazioni di Export Finance, la firma da parte di CCS JV, Saipem e MIL (in qualità di "guarantors") del sopra citato Accordo di Manleva e Garanzia ("Accordo"), avente contenuto standard.
Pertanto, in considerazione della circostanza che: (i) Saipem SpA controlla e possiede indirettamente una partecipazione rilevante di CCS JV; (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP Industria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); (iii) SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; (iv) il Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") a sua volta controlla indirettamente Eni e CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione dell'Accordo sopra indicato si configura come un'operazione con parti correlate, in quanto attuata con società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto (art. 2 della Procedura).

La stipula dell'Accordo – ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 73 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2020) – si configura come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata da Saipem SpA (capitolo 9).
L'operazione oggetto della presente comunicazione infatti: (i) rappresenta un obbligo contrattuale assunto da CCS JV nei confronti del Cliente; (ii) è costituita da un modello tipico utilizzato da SACE per la fornitura delle sue coperture assicurative; (iii) è stata compiuta in relazione alla realizzazione di operazioni che rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa di Saipem SpA e delle sue controllate, anche nei casi in cui si consorzino con soggetti terzi, in quanto concernenti l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione il cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione E&C Onshore; (iv) è stata finalizzata a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, con applicazione di condizioni contrattuali in linea con la prassi internazionale;
≥ in data 5 maggio 2021 è stato sottoscritto il Contratto n. 5000019418 avente a oggetto "Supply and Installation of Flowlines, Installation of Subsea Production Systems including Umbilicals for Agogo Early Production (Phase 2) development" (di seguito "il Contratto") tra un consorzio costituito da Saipem SA (86%), Saipem Luxembourg SA Sucursal de Angola (7%) e Petromar Lda (7%) (di seguito "le Società"), da una parte, e il cliente Eni Angola SpA ("il Cliente") dall'altra.
Nell'ambito del Contratto sottoscritto con il Cliente è prevista la seconda fase di sviluppo del progetto di Agogo (di seguito "il Progetto"), relativo al campo petrolifero di West Hub situato nell'offshore angolano, Block 15/06.
L'oggetto del progetto Agogo Fase 2 è costituito da: (i) ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione di condotte sottomarine (flowlines); (ii) ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione di strutture sottomarine (PLET - Pipeline End Termination); (iii) trasporto e installazione di strutture sottomarine flessibili; (iv) installazione di sistemi di produzione sottomarini, inclusi ombelicali.
L'attività operativa è prevista svolgersi da maggio 2022 a novembre 2022.
Le parti hanno sottoscritto il Contratto il 5 maggio 2021 con l'obbligo per le società stesse di rilasciare, in una data successiva, sia garanzie bancarie che garanzie da parte della capogruppo Saipem SpA (Parent Company Guarantees).
L'assegnazione del Progetto è stata effettuata a seguito di una procedura di gara internazionale (international call for tender) che ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore Oil&Gas.
In relazione al Progetto il Cliente ha assunto impegni economici crescenti nel tempo, rinviando la firma del contratto a una fase successiva; il conferimento dell'incarico dei lavori per la realizzazione del Progetto è inizialmente avvenuto attraverso lo strumento della lettera di intenti (cd. "LOI") vincolante di valore progressivamente crescente, per coprire lo svolgimento di attività in misura congrua con l'importo dell'investimento di volta in volta approvato dal Cliente.
In particolare l'emissione di una prima lettera di intenti relativa al Progetto è avvenuta il 9 febbraio 2021 per un importo iniziale di 4,9 milioni di USD, successivamente accresciuto per mezzo di una revisione il 1° aprile 2021 a 50 milioni di USD. Tale importo era al di sotto del limite per l'individuazione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza con parti correlate, pro tempore vigenti, che ora sono pari a 69 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione della Società al 31 marzo 2021.
Con la sottoscrizione del Contratto per il Progetto il valore totale delle attività è stato incrementato a 274,3 milioni di USD, di cui 250 milioni di USD di competenza del Gruppo Saipem, così suddiviso: progetto Agogo Fase 2: 274,3 milioni di USD più opzioni per un valore di circa 32,6 milioni di USD.
L'importo del Contratto risulta, quindi, superiore al suddetto limite per l'individuazione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza con parti correlate, pari appunto a 69 milioni di euro.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Saipem Luxembourg SA sono controllate (l'una direttamente, l'altra indirettamente) da Saipem SpA, e Petromar Lda è comunque società a controllo congiunto di Saipem con terzi, e che (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA, e che inoltre (iii) Eni Angola SpA è interamente controllata da Eni SpA, l'operazione indicata si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
L'operazione oggetto della presente comunicazione – ancorché si qualifichi di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore – si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9).
Il Contratto oggetto della presente comunicazione, infatti: (i) rientra nell'ordinario esercizio dell'attività operativa, in quanto relativo all'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione il cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione E&C Offshore; (ii) l'aggiudicazione del Progetto è in linea con le consuete prassi applicabili alle norme internazionali in materia di appalti nel settore E&C Offshore; (iii) il Contratto è coerente con applicazione di condizioni contrattuali in linea con la prassi internazionale; e (iv) il Contratto stesso è stato sottoscritto a condizioni di mercato economiche, tecniche e contrattuali in linea con la prassi della Divisione E&C Offshore per progetti simili, e comunque a condizioni economiche, tecniche e contrattuali equivalenti a quelle di mercato, comparabili con altri nove progetti (analizzati al fine di confermare tale valutazione dalla Divisione E&C Offshore di Saipem) e di portata e complessità comparabili, da realizzarsi con clienti diversi (non parti correlate);
≥ in data 10 giugno 2021 è stato sottoscritto tra Saipem SpA ("Saipem") e SACE SpA ("SACE") l'"Accordo di Mandato e Manleva" (l'"Accordo") nei termini sotto riportati.
La sottoscrizione dell'Accordo è collegata all'emissione di una garanzia di performance per la realizzazione del progetto "P79 - FPSO Supply Project - Buzios Field" (il "Progetto") per il cliente brasiliano Petroleo Brasilero SA ("Petrobras").
Il valore complessivo del Progetto è pari a circa USD 2,35 miliardi (quota Saipem pari a circa 1,3 miliardi di USD) con una durata prevista dei lavori pari a circa 55 mesi.
Della sottoscrizione del contratto con Petrobras ("il Contratto") Saipem ha dato comunicazione al mercato con il comunicato stampa dell'11 giugno 2021.

Il Contratto è stato sottoscritto l'11 giugno 2021 tra Petrobras e la società di diritto olandese SAME Netherlands BV ("SAME"), costituita tra: (i) Servizi Energia Italia SpA, società interamente controllata da Saipem SpA (con una quota in SAME del 58%) ("SEI"); e (ii) Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering Co Ltd (con una quota in SAME del 42%) ("DSME").
La sottoscrizione del Contratto è stata accompagnata dall'emissione da parte di BNP Paribas SpA (la "Banca Emittente") di una garanzia di performance dell'importo di USD 234.830.000 sotto forma di SBLC (Standby Letter of Credit, "SBLC") in favore di Petrobras, a supporto delle obbligazioni contrattuali sottoscritte da SAME.
Il 10 giugno 2021 è stato sottoscritto tra Saipem e SACE l'Accordo in base al quale SACE ha accettato di rilasciare in favore della Banca Emittente una propria controgaranzia per l'importo di USD 183.999.872,35 (pari al 78,3545% del valore complessivo della SBLC).
La quota di rischio Saipem non coperta dall'Accordo, corrispondente a USD 50.830.127,65 (pari al 21,6455% del totale della SBLC), è rimasta invece a carico della Banca Emittente, come previsto dal contratto sottoscritto il 10 giugno 2021 tra Saipem e la Banca Emittente (la "Richiesta di garanzia e manleva").
Ai sensi dell'Accordo e della Richiesta di garanzia e manleva Saipem si è quindi obbligata irrevocabilmente a indennizzare rispettivamente SACE (per l'importo di USD 183.999.872,35) e la Banca Emittente (per l'importo di USD 50.830.127,65), nell'eventualità di un'escussione della SBLC rilasciata a Petrobras.
In considerazione della circostanza che: (i) Servizi Energia Italia SpA è interamente controllata da Saipem SpA che è controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP Industria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); (ii) SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; (iii) il Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") a sua volta controlla indirettamente Eni e CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione dell'Accordo si configura come un'operazione con parti correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
La stipula dell'Accordo con SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 69 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto del Gruppo Saipem al 31 marzo 2021), si configura come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza previsti dal Regolamento e dalla Procedura (capitolo 9), in considerazione delle seguenti circostanze: (i) l'operazione oggetto dell'Accordo rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e delle sue controllate, e in particolare della Divisione E&C Onshore, per l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione, per i quali la consegna al cliente al momento della sottoscrizione del contratto di una garanzia bancaria a prima richiesta pari al 10% del valore del contratto con il cliente rappresenta una costante prassi; (ii) l'operazione oggetto dell'Accordo è stata finalizzata secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi internazionale ampiamente consolidata; (iii) l'aliquota commissionale annua concordata con SACE per l'assunzione del rischio Saipem è identica a quella concordata con la Banca Emittente per la quota di rischio Saipem non coperta da SACE; (iv) la commissione concordata con SACE risulta inoltre in linea con le commissioni corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe come meglio indicato nella Comunicazione Interna del 14 giugno 2021 qui allegata;
≥ in data 30 luglio 2021 è stato perfezionato – a seguito dell'accettazione della Lettera di lmpegno (Letter of Commitment) emessa il 28 luglio 2021 da Belayim Petroleum Co (Petrobel, di seguito "il Cliente") – il Contratto avente a oggetto "Supply and Installation of Umbilical System for the North Field (Zohr)" (di seguito "il Contratto") tra un consorzio costituito da Saipem SA (84%) e Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) (16%) da una parte, e il Cliente, dall'altra.
Il Contratto assegnato dal Cliente riguarda l'ingegneria, l'approvvigionamento, il trasporto e l'installazione del Sistema di back-up del cavo ombelicale elettrico principale del Campo North Field (Zohr in Egitto) per una lunghezza complessiva di 160 km. L'installazione del sistema avviene in acque con profondità tra 80 m e oltre 1.500 m ed è prevista svolgersi da luglio 2022 a novembre 2022. L'assegnazione del Contratto è avvenuta, secondo prassi internazionali, a seguito della partecipazione a una gara indetta durante il primo semestre 2021 che ha visto la partecipazione di numerosi operatori del mercato Oil&Gas. Il valore delle attività previste dal Contratto ammonta a circa 107 milioni di euro.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) sono interamente controllate (l'una direttamente, l'altra indirettamente) da Saipem SpA, e che (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA, e che inoltre (iii) Belayim Petroleum Co è una società soggetta a controllo congiunto da parte di Eni SpA, l'operazione relativa al perfezionamento del Contratto si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
Il perfezionamento del Contratto con Petrobel, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 69 milioni di euro), si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9). Il Contratto infatti: (i) rientra nell'ordinario esercizio dell'attività operativa, in quanto relativo all'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di installazione il cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione E&C Offshore; (ii) le condizioni contrattuali risultano in linea con le prassi consuete applicabili ai progetti industriali internazionali; (iii) l'aggiudicazione del Contratto è stata conclusa a condizioni economiche, tecniche e contrattuali di mercato e in linea con le prassi della Divisione E&C Offshore per progetti analoghi. In particolare, l'aggiudicazione del Contratto è stata conclusa a condizioni economiche, tecniche e contrattuali standard e di mercato equivalenti a quelle di quattro progetti comparabili valutati utilizzando parametri di riferimento della Divisione E&C Offshore di Saipem;
≥ in data 6 agosto 2021 è stato sottoscritto un contratto ("il Contratto") tra il Cliente Eni SpA e Saipem SpA (cumulativamente le "Parti") avente ad oggetto i servizi di perforazione del mezzo navale "Saipem 10000". Il Contratto ha una durata minima di 240 giorni (cd. "periodo firm") + 2 periodi opzionali di 6 mesi ciascuno:
• Periodo contrattuale cd. "firm": 240 giorni;

• Primo Periodo Opzionale: eventuali ulteriori 180 giorni; e
• Secondo Periodo Opzionale (condizioni economiche da concordare): eventuali ulteriori 180 giorni.
Il 23 giugno 2021 Saipem SpA ed Eni SpA hanno stipulato la Lettera di Commitment n. 738/2021 che ha portato alla definizione di un accordo per sostituire con altro mezzo di perforazione la Saipem 10000 nell'ambito del contratto n. 2500039715 del 29 ottobre 2020, già notificato a Consob il 5 novembre 2020.
Il 6 agosto 2021 è stato, quindi, sottoscritto tra le Parti il Contratto che, come per il contratto del 29 ottobre 2020, prevede la sottoscrizione di contratti applicativi per singole aree geografiche sotto gestione delle diverse consociate Eni. Il valore del Contratto è pari a circa 41 milioni di USD come nuova acquisizione più circa 33 milioni di USD per il primo periodo opzionale. L'ammontare dell'eventuale secondo periodo opzionale potrà essere determinato solo a seguito di definizione della rata applicabile, da concordare con il Cliente solo in caso d'esercizio dell'opzione e a tale momento. Per tale secondo periodo opzionale, non essendovi ancora un accordo sul prezzo, non esiste allo stato un impegno di Saipem, impegno che nel caso sorgerà solo se e quando saranno concordate tra le parti le relative condizioni che saranno, comunque, a condizioni di mercato.
In considerazione della circostanza che Saipem SpA è controllata congiuntamente da Eni SpA e da CDP Industria SpA, l'operazione relativa alla sottoscrizione del Contratto si configura come operazione con parti correlate.
Il valore dell'operazione è di circa 74 milioni di USD complessivi, corrispondenti a circa 63 milioni di euro complessivi, importo determinato da circa 41 milioni di USD per il periodo firm e circa 33 milioni di USD per il primo periodo opzionale. I valori in euro fanno riferimento al cambio EUR/USD = 1,18 al 5 agosto 2021.
L'ammontare dell'eventuale secondo periodo opzionale potrà essere determinato solo a seguito della definizione della rata applicabile da concordare con il cliente solo in caso d'esercizio dell'opzione e a tale momento. Per tale secondo periodo opzionale, non essendovi ancora un accordo sul prezzo, non esiste allo stato un impegno di Saipem, eventuale impegno che nel caso sorgerà solo se e quando saranno concordate tra le parti le relative condizioni che saranno, comunque, a condizioni di mercato.
L'importo del contratto risulta, quindi, superiore al limite per l'individuazione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza con parti correlate, l'operazione si configura come Operazione di Maggiore Rilevanza (tenuto conto della soglia di riferimento di 53 milioni di euro aggiornata il 6 agosto 2021).
La sottoscrizione del Contratto con Eni SpA, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 53 milioni di euro, come aggiornato il 6 agosto 2021), si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9). Il Contratto infatti: (i) rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare); (ii) le condizioni economiche, concordate con il Contratto per l'impiego della nave Saipem 10000, risultano in linea con le più recenti condizioni di mercato riportate da studi di settore/fonti terze specializzate e internazionali nelle analisi delle rate per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione drilling offshore comparabili per caratteristiche al mezzo Saipem 10000) utilizzate dalla Divisione Drilling Offshore e tenute a disposizione per eventuali verifiche; (iii) più in generale le condizioni contrattuali concordate per il contratto in oggetto sono in linea con quelle applicate ad analoghi contratti per servizi di perforazione stipulati con soggetti non identificati come parti correlate di Saipem;
≥ in data 17 dicembre 2021 è avvenuta la sottoscrizione tra Saipem SpA ("Saipem") e SACE SpA ("SACE") di due documenti denominati "Accordo di mandato e manleva - Controgaranzia SACE n. 2021/2506/01" e "Accordo di mandato e manleva - Controgaranzia SACE n. 2021/2506/02 (l"'Accordo"). La sottoscrizione dell'Accordo è collegata all'emissione di due garanzie di anticipo per la realizzazione del progetto relative alla tratta AV/AC Brescia Est-Verona della linea ferroviaria AV/AC Milano-Verona, con il cliente Rete Ferroviaria Italiana SpA ("RFI") nell'interesse del consorzio CEPAV Due (il "Consorzio") partecipato da Saipem con una quota del 59,09%, e dalle società ICM SpA (quota del 13,64%) e Pizzarotti SpA (quota del 27,27%).
In data 6 giugno 2018 è stato stipulato tra RFI e il Consorzio il secondo atto integrativo alla Convenzione sottoscritta il 15 ottobre 1991 per la progettazione definitiva e la realizzazione della linea ferroviaria AV MilanoVerona e relative infrastrutture e interconnessioni, relativamente alla tratta AV/AC Brescia Est-Verona la cui realizzazione è ripartita in due distinti lotti costruttivi per un importo complessivo pari a euro 2.160.000.000,00 una durata prevista ad oggi dei lavori pari: a 29 mesi per il Primo Lotto Costruttivo, di importo pari a euro 1.645.800.000,00; e a 52 mesi per il Secondo Lotto Costruttivo, di importo pari a euro 514.200.000,00.
Tale operazione è stata oggetto della comunicazione a Consob, ai sensi della normativa in materia di operazioni con parti correlate, lo scorso 8 giugno 2018.
Il 3 dicembre 2021, con nota prot. n. RFl-DINDIPAV.PC/PEC/P/2021/0000341, RFI ha comunicato al Consorzio la disponibilità a riconoscere, ai sensi dell'art. 207, comma 2, del decreto legislativo 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, un'ulteriore terza anticipazione pari a euro 190.904.534,68, da ripartirsi in euro 133.752.932,20 sul Primo Lotto Costruttivo ed euro 57.151.602,48 sul Secondo Lotto Costruttivo.
Per la ricezione degli incassi è prevista la produzione da parte del Consorzio di due garanzie di anticipo in favore di RFI di importo corrispondente.
La sottoscrizione dell'Accordo ha per oggetto: (i) il rilascio di una controgaranzia da parte di SACE per un importo di euro 107.012.745,83 (comprensivo degli interessi legali calcolati al tasso di interesse legale vigente pari allo 0,01% applicati al periodo necessario al recupero dell'anticipazione stessa secondo il cronoprogramma delle prestazioni), pari a circa l'80% della garanzia di anticipo emessa in data 21 dicembre 2021 da BNP Paribas - Succursale di Milano (la "Banca Emittente") in favore di RFI, per un valore complessivo di euro 133.765.932,29 a supporto dell'anticipo da incassare sul Primo Lotto Costruttivo. La quota di rischio Saipem non coperta dall'Accordo, corrispondente all'importo di euro 26.753.186,46 (comprensivo degli interessi legali di cui sopra), pari al 20% circa del totale della garanzia di anticipo emessa dalla Banca Emittente, è stata coperta da Banco BPM a mezzo rilascio di un'apposita controgaranzia in favore della Banca Emittente, come previsto dal contratto

sottoscritto ii 17 dicembre 2021 tra Saipem e Banco BPM (Rif. GEGAP/Dos-632); (ii) il rilascio di una controgaranzia da parte di SACE per un importo di euro 45.732.571,41 (comprensivo degli interessi legali calcolati al tasso di interesse legale vigente pari allo 0,01% applicati al periodo necessario al recupero dell'anticipazione stessa secondo il cronoprogramma delle prestazioni), pari a circa l'80% della garanzia di anticipo emessa in data 21 dicembre 2021 dalla Banca Emittente in favore di RFI, per un valore complessivo di euro 57.165.714,26 a supporto dell'anticipo da incassare sul Secondo Lotto Costruttivo. La quota di rischio Saipem non coperta dall'Accordo, corrispondente all'importo di euro 11.433.142,85 (comprensivo degli interessi legali di cui sopra), pari al 20% circa del totale della garanzia di anticipo emessa dalla Banca Emittente, è stata coperta da Banco BPM a mezzo rilascio di un'apposita controgaranzia in favore della Banca Emittente, come previsto dal contratto sottoscritto ii 17 dicembre 2021 tra Saipem e Banco BPM (Rif. GEGAP/Dos-633).
Ai sensi dell'Accordo e del citato contratto con Banco BPM, Saipem si è quindi obbligata irrevocabilmente: (i) a indennizzare rispettivamente SACE (per l'importo di euro 107.012.745,83) e Banco BPM (per l'importo di euro 26.753.186,46), nell'eventualità di un'escussione della garanzia di anticipo riferita al Primo Lotto Costruttivo rilasciata dalla Banca Emittente a RFI; (ii) a indennizzare rispettivamente SACE (per l'importo di euro 45.732.571,41) e Banco BPM (per l'importo di euro 11.433.142,85) nell'eventualità di un'escussione della garanzia di anticipo riferita al Secondo Lotto Costruttivo rilasciata dalla Banca Emittente a RFI.
In considerazione della circostanza che: Saipem SpA detiene il 59,09% del Consorzio CEPAV Due; Saipem SpA è controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP lndustria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione del già menzionato Accordo si configura come un'Operazione con Parti Correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto.
La stipula dell'Accordo con SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a 53 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa al 30 settembre 2021), si configura come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata da Saipem SpA (capitolo 9), in considerazione dei seguenti elementi: (i) l'operazione oggetto dell'Accordo rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e delle sue controllate, e in particolare della Divisione E&C Onshore, per l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione per i quali la consegna al cliente di una garanzia bancaria di anticipo a prima richiesta a copertura del corrispondente incasso previsto rappresenta una costante prassi; (ii) l'operazione oggetto dell'Accordo è stata finalizzata secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi nazionale e internazionale ampiamente consolidata; (iii) la commissione di 67 bps per anno per la garanzia a copertura dell'anticipo per ii Primo Lotto Costruttivo e la commissione di 70 bps per anno, per la garanzia a copertura dell'anticipo per ii Secondo Lotto Costruttivo, concordate con SACE per l'assunzione del rischio Saipem sono identiche a quelle concordate con Banco BPM per la quota di rischio Saipem non coperta da SACE; (iv) la commissione concordata con SACE, così come le relative condizioni contrattuali, risultano inoltre in linea con le commissioni e le condizioni contrattuali corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe;
≥ in data 22 dicembre 2021 è avvenuta la sottoscrizione di due accordi per l'esecuzione di attività preliminari rispettivamente tra: (i) Eni Côte d'Ivoire Ltd (società controllata da Eni SpA, Committente), Floaters SpA (società controllata da Eni SpA, Proprietaria del mezzo navale denominate FPSO Firenze) e Servizi Energia Italia SpA (società controllata da Saipem SpA, Appaltatore), relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali, manutenzione, rimessa in pristino e lay-up del mezzo navale FPSO Firenze, per un valore di 30 milioni di euro (Agreement for Preliminary Activities Revamping - APA Revamping); e (ii) Eni Côte d'Ivoire Ltd (società controllata da Eni SpA, Committente) e Saipem SA (società controllata da Saipem SpA, Appaltatore), relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali per attività Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines (SURF) del mezzo navale FPSO Firenze, per un valore di 30 milioni di euro (Agreement for Preliminary Activities Revamping - APA SURF).
Entrambi i citati accordi vincolanti si collocano nell'ambito dell'iniziativa denominata "Baleine Fase 1", relativa allo sfruttamento di un giacimento petrolifero sito al largo della Costa d'Avorio e oggetto di una Letter of Intent (LOI), non vincolante, stipulata il 22 dicembre 2021 tra Saipem SpA, Eni Côte d'Ivoire Ltd e Floaters SpA. Tali accordi preliminari (APA Revamping e APA SURF) sono considerati propedeutici all'auspicata futura sottoscrizione di due diversi contratti, rispettivamente l'uno di Revamping, Leasing, Operation & Maintenance e l'altro di attività SURF, che saranno negoziati nel corso dell'esecuzione dei lavori preliminari e che, in caso di esito positivo delle negoziazioni, saranno, quindi, oggetto di un'ulteriore valutazione e comunicazione.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA sono interamente controllate da Saipem SpA, e che (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP lndustria SpA, e che inoltre (iii) Floaters SpA ed Eni Côte d'Ivoire Ltd sono società controllate (l'una direttamente, l'altra indirettamente) da Eni SpA, l'operazione relativa agli accordi preliminari (APA Revamping e APA SURF) si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura). Si conferma, inoltre, che l'operazione relativa ai due accordi vincolanti sottoscritti il 22 dicembre 2021 (APA Revamping e APA SURF) è complessivamente qualificabile – in quanto conclusa in esecuzione di un unico disegno contrattuale previsto dalla citata Letter of Intent (LOI) – come operazione di "maggiore rilevanza" per un totale complessivo di 60 milioni di euro (30 milioni + 30 milioni) in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 53 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem SpA al 30 settembre 2021). Si conferma, inoltre, che l'operazione relativa agli accordi preliminari oggetto dell'analisi svolta (APA Revamping e APA SURF) sono complessivamente qualificabili – in quanto conclusi in esecuzione di un unico disegno contrattuale previsto dalla citata Letter of Intent – come operazioni di maggiore rilevanza ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard in quanto: (i) le attività di ingegneria, rimessa in pristino del mezzo navale, manutenzione e acquisto materiali svolte dalle società Servizi Energia Italia SpA e Saipem SA in qualità di appaltatrici, rientrano nel business tipico delle rispettive Divisioni E&C Onshore ed E&C Offshore di Saipem, specializzate nella realizzazione di lavori

Engineering, Procurement, Construction (EPC) e Subsea nel settore Oil&Gas; (ii) i prezzi concordati per l'esecuzione delle attività appaltate rispettano le condizioni tipiche del settore di mercato in cui si collocano, sia relativamente al compenso per i servizi di ingegneria, project management, manutenzione, gestione acquisti e lay-up, sia relativamente al compenso per l'acquisto di apparecchiature e materiali. Si evidenzia che, in generale, il margine dei due contratti è allineato alle condizioni di mercato riscontrate dalle Divisioni E&C Onshore e Offshore per progetti similari con soggetti non correlati quali Total, Petrobras e Artic LNG, come disponibili negli archivi commerciali delle due Divisioni. Si precisa che l'utile atteso da tali contratti è in linea con quello atteso dalle rispettive Divisioni E&C Onshore ed E&C Offshore; (iv) le condizioni contrattuali degli accordi sopra citati sono basate su standard contrattuali del Gruppo Eni allineati alla prassi internazionale di settore;
≥ in data 30 dicembre 2021 è stato sottoscritto tra Saipem SpA ("Saipem") e SACE SpA ("SACE") un accordo di mandato e manleva (l"'Accordo").
Nell'aprile del 2020 la banca saudita Al Rajhi Bank ha emesso una garanzia di anticipo per la fornitura di materiali (Advance Payment Bond for Material) a favore di Saudi Aramco e nell'interesse di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd ("Snamprogetti"), società controllata da Saipem. Lo scopo di tale garanzia è quello di garantire gli importi corrisposti da Saudi Aramco a Snamprogetti a titolo di anticipo per l'acquisto di materiali per il progetto Marjan Package 10 - Gas Treatment and Sulfur Recovery, in corso di realizzazione in Arabia Saudita. La garanzia di Al Rajhi Bank è supportata da una controgaranzia di Unicredit SpA Milano ("Unicredit"). La sottoscrizione dell'Accordo avvenuta il 30 dicembre 2021 ha per oggetto l'emissione da parte di SACE di una controgaranzia a favore di Unicredit a copertura del 50% dell'importo della garanzia emessa da Unicredit a favore della sopra citata banca saudita e fa seguito ai colloqui in corso tra Saipem e Unicredit volti alla riduzione dell'esposizione Unicredit relativamente alla garanzia emessa da Unicredit a favore della sopra citata banca saudita. L'importo della garanzia di anticipo e della relativa controgaranzia di Unicredit è attualmente pari a 650 milioni di SAR (circa 154 milioni di euro) ed è previsto che tale valore possa essere incrementato fino a un massimo di circa 1.225 milioni di SAR (circa 290 milioni di euro). L'importo della controgaranzia di SACE ha pertanto un valore a oggi pari a 325 milioni di SAR (circa 77 milioni di euro) e potrà raggiungere il valore massimo di circa 612,6 milioni di SAR (circa 145 milioni di euro). La quota di rischio Saipem non coperta dall'Accordo rimarrà invece a carico di Unicredit.
La controgaranzia emessa da SACE a seguito dell'Accordo consentirà a Saipem di utilizzare in modo più efficiente l'affidamento concesso da Unicredit per emissione di garanzie bancarie.
La commissione che sarà corrisposta da Saipem a SACE, pari a 67 b.p.p.a., è identica a quella corrisposta da Saipem a Unicredit a remunerazione della quota di rischio Saipem rimasta di sua competenza. Saipem corrisponderà inoltre a Unicredit una commissione di 12,5 b.p.p.a. calcolata sulla quota di rischio controgarantita da SACE (a remunerazione del rischio SACE), oltre alla confermata commissione di 15 b.p.p.a. che sarà interamente retrocessa da Unicredit alla banca saudita. Tutte le suddette commissioni risultano essere completamente in linea con gli attuali prezzi di mercato. In considerazione della circostanza che: Saipem SpA controlla indirettamente Snamprogetti Saudi Arabia Ltd; Saipem SpA è controllata congiuntamente da Eni SpA ("Eni") e CDP lndustria SpA, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"); SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP; l'operazione relativa alla sottoscrizione del già menzionato Accordo si configura come un'Operazione con Parti Correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem SpA a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
La stipula dell'Accordo con SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 53 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa al 30 settembre 2021), si può qualificare come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata da Saipem SpA (capitolo 9), in considerazione dei seguenti elementi: (i) l'operazione oggetto dell'Accordo rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e in particolare della Divisione E&C Onshore (esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione), in cui la consegna al cliente di una garanzia bancaria di anticipo a prima richiesta, per la quale la banca emittente è a sua volta garantita da Saipem, rappresenta una costante prassi; (ii) l'operazione oggetto dell'Accordo è stata finalizzata secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi nazionale e internazionale ampiamente consolidata; (iii) la commissione di 67 b.p.p.a. concordata con SACE per l'assunzione del rischio Saipem è identica a quella concordata con Unicredit (parte non correlata) per la quota di rischio Saipem non coperta da SACE; (iv) la commissione concordata con SACE, cosi come le relative condizioni contrattuali, risultano inoltre in linea con le commissioni e le condizioni contrattuali corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe.
Si segnala, altresì, nell'ambito dei complessivi rapporti con parti correlate, il rapporto intrattenuto con Vodafone Italia SpA, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" disponibile sul sito internet della Società www.saipem.com, sezione "Governance/Procedura operazioni parti correlate". Il suddetto rapporto, regolato alle condizioni di mercato, riguarda essenzialmente costi per servizi di comunicazione mobile per 2 milioni di euro e debiti commerciali per 1 milione di euro.
Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:
≥ imprese controllate escluse dall'area di consolidamento;

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | ||||||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento | ||||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | (3) | - | - | - | - | - | |
| CCS JV Scarl (2) | 172 | 469 | - | - | 668 | 823 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 51 | 215 | 315 | - | 93 | 104 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | 1 | 60 | - | 1 | 1 | - | |
| Gydan Lng Snc | 10 | - | - | - | - | 14 | - | |
| Gygaz Snc | 2 | - | - | - | - | 2 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 3 | 4 | - | - | 2 | 3 | ||
| Novartic Snc | 8 | - | - | - | - | 8 | - | |
| Petromar Lda | 9 | 1 | - | - | 1 | 7 | - | |
| PSS Netherlands BV | 27 | 9 | - | - | - | 60 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13 | 11 | - | - | (2) | 1 | - | |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| Saren BV | 21 | 19 | - | 1 | - | 71 | - | |
| SCD JV Scarl (2) | 49 | 39 | - | (16) | 20 | 25 | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 17 | - | - | - | - | 2 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 384 | 765 | 375 | (15) | 783 | 1.121 | - | |
| Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | ||||||||
| Eni SpA (3) | 24 | 4 | 19 | 3 | 2 | 69 | - | |
| Ecofuel | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Eni Angola SpA | 10 | - | 42 | - | - | 137 | - | |
| Eni Benelux BV | - | - | - | 1 | - | - | - | |
| Eni Congo SA | 15 | 6 | 2 | - | 1 | 31 | - | |
| Eni East Sepinggan Ltd | 22 | 2 | 11 | - | - | 49 | - | |
| Eni Gas e Luce SpA | - | - | - | - | 1 | - | - | |
| Eni Ghana E&P | - | - | 2 | - | - | 11 | - | |
| Eni Iraq BV | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 7 | - | - | - | - | 33 | - | |
| Eni Muara Bakau BV | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Eni North Africa BV | 1 | - | - | - | - | 2 | - | |
| EniProgetti SpA | 1 | - | - | - | - | 4 | - | |
| EniServizi SpA | - | (1) | - | - | 17 | - | - | |
| Floaters SpA | 1 | - | - | - | - | 6 | - | |
| Ieoc Exploration BV | - | - | 2 | - | - | - | - | |
| Ieoc Production BV | - | - | - | - | - | 12 | - | |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | 12 | 19 | - | - | - | 43 | - | |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | 2 | - | |
| Versalis SpA | 2 | - | 11 | - | - | 15 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | 95 | 30 | 91 | 4 | 21 | 416 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

(milioni di euro)
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Garanzie | Costi | Ricavi | |||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri | |||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||||||||
| di Eni/CDP Industria SpA | |||||||||
| Blue Stream Pipeline Co BV | - | - | - | - | - | 1 | - | ||
| Greenstream BV | - | - | - | - | - | 3 | - | ||
| Mellitah Oil&Gas BV | - | - | 2 | - | 9 | 1 | - | ||
| Mozambique Rovuma Venture SpA | 3 | - | - | - | - | 60 | - | ||
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 23 | 5 | 267 | - | - | 262 | - | ||
| PetroJunìn SA | - | - | 2 | - | - | - | - | ||
| Raffineria di Milazzo | 1 | - | 1 | - | - | 5 | - | ||
| Var Energy AS | 11 | - | - | - | - | 26 | - | ||
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||||||
| di Eni/CDP Industria SpA | 38 | 5 | 272 | - | 9 | 358 | - | ||
| Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA | 133 | 35 | 363 | 4 | 30 | 774 | - | ||
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 56 | 25 | 50 | - | 10 | 26 | - | ||
| Totale rapporti con parti correlate | 578 | 829 | 788 | (11) | 823 | 1.921 | - | ||
| Totale generale | 1.991 | 4.079 | 7.019 | 1.538 | 3.758 | 7.342 | 66 | ||
| Incidenza (%) | 29,03 | 20,32 | 11,23 | (0,72) | 21,90 | 26,16 | 0,00 |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(milioni di euro)
| Esercizio 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | 31.12.2021 Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri |
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 3 | - | - | - | - | - |
| CCS JV Scarl (2) | 208 | 479 | - | - | 672 | 798 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 100 | 327 | 468 | - | 185 | 178 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 59 | - | - | - | - |
| Gydan Lng Snc | 1 | - | - | - | - | 11 | - |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd | 1 | - | - | - | - | 2 | - |
| Gygaz Snc | 1 | - | - | - | (4) | 1 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 6 | - | - | 2 | 4 | - |
| Novartic Snc | 1 | - | - | - | - | 3 | - |
| Petromar Lda | 6 | 1 | - | - | (1) | 8 | - |
| PSS Netherlands BV | 31 | 18 | - | - | - | 12 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 16 | 12 | - | - | - | - | - |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - |
| SAME Netherlands BV | 20 | - | - | - | - | 44 | - |
| Saren BV | 61 | 1 | - | - | - | 89 | - |
| SCD JV Scarl (2) | 14 | 203 | - | 8 | 78 | 112 | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 3 | - | - | - | - | (5) | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 466 | 1.050 | 527 | 8 | 932 | 1.257 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2021:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | |||||||
| commerciali, Crediti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri |
| Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | |||||||
| Eni SpA (2) | 16 | 2 | 16 | - | 2 | 37 | - |
| Eni Angola SpA | 30 | 1 | 57 | - | (5) | 181 | - |
| Eni Benelux BV | - | - | - | 1 | - | - | - |
| Eni Congo SA | 18 | 7 | - | (1) | - | 28 | - |
| Eni Costa d'avorio | - | - | - | - | - | 12 | - |
| Eni East Sepinggan Ltd | - | - | 7 | - | - | 42 | - |
| Eni Ghana E&P | - | - | 2 | - | - | 17 | - |
| Eni Kenya | 4 | - | - | - | - | 3 | - |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 12 | - | - | - | - | 43 | - |
| Eni New Energy SpA | 1 | - | - | - | - | 3 | - |
| Eni North Africa BV | - | - | - | - | - | 1 | - |
| EniProgetti SpA | 1 | - | - | - | - | 3 | - |
| Eni Rewind | - | - | - | - | (1) | 1 | - |
| EniServizi SpA | - | 2 | - | - | 15 | - | - |
| Floaters SpA | 2 | - | - | - | - | 5 | - |
| Ieoc Production BV | - | - | - | - | - | 6 | - |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | - | 120 | - | - | - | 5 | - |
| Versalis SpA | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA | 84 | 132 | 82 | - | 11 | 388 | - |
| Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Industria SpA |
|||||||
| Greenstream BV | - | - | - | - | - | 3 | - |
| Mellitah Oil&Gas BV | - | - | 4 | - | - | - | - |
| Mozambique Rovuma Venture SpA | 7 | - | - | - | - | 89 | - |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 18 | 28 | 103 | - | - | 99 | - |
| PetroJunìn SA | - | - | 2 | - | - | - | - |
| Raffineria di Milazzo | - | - | 1 | - | - | 1 | - |
| Transmediterranean Pipeline Company Limited | 1 | - | - | - | - | - | - |
| Var Energy AS | 1 | - | - | - | - | 68 | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||||
| di Eni/CDP Industria SpA | 27 | 28 | 110 | - | - | 260 | - |
| Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA | 111 | 160 | 192 | - | 11 | 648 | - |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 24 | 25 | 47 | - | 4 | 29 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 606 | 1.239 | 766 | 8 | 947 | 1.934 | - |
| Totale generale | 2.251 | 5.168 | 7.995 | 1.850 | 3.962 | 6.875 | 5 |
| Incidenza (%) | 26,92 | 23,97 | 9,58 | 0,43 | 23,90 | 28,13 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 10 "Crediti commerciali e altri crediti", 19 "Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali", 29 "Garanzie, impegni e rischi", 30 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 31 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.
I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam.

| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Altre attività |
Altre passività |
Altre attività |
Altre passività |
|
| CCS JV Scarl | 14 | - | 20 | - | |
| Eni Angola SpA | - | - | 5 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) | 1 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 15 | - | 25 | - | |
| Totale generale | 333 | 37 | 268 | 216 | |
| Incidenza (%) | 4,50 | - | 9,33 | - |
I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 7 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (4 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | |||||
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| CCS JV Scarl | 320 | - | - | - | 1 | |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | 12 | - | - | - | - | |
| Serfactoring SpA | 2 | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | 1 | |
| Totale rapporti con parti correlate | 334 | 1 | - | - | 2 |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| CCS JV Scarl | 344 | - | - | - | - |
| Petromar Lda | - | - | - | - | 1 |
| Saren BV | - | 8 | - | - | - |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 208 | - | - | - | - |
| Serfactoring SpA | 1 | - | - | - | - |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | 9 | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 554 | 18 | - | - | 1 |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività finanziarie a breve termine | 257 | 1 | 0,39 | 412 | 18 | 4,37 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 2.778 | - | - | 3.129 | - | - | |
| Totale | 3.035 | 1 | - | 3.541 | 18 | - |
| Esercizio 2020 | Esercizio 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Proventi finanziari | 465 | 2 | 0,43 | 305 | 1 | 0,33 | ||
| Oneri finanziari | (691) | - | - | (333) | - | - | ||
| Strumenti derivati | 60 | - | - | (112) | - | - | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | (1) | - | - | 2 | - | - | ||
| Totale | (167) | 2 | - | (138) | 1 | - |

I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2020 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | 31.12.2020 | Esercizio 2020 | |||
| Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Eni SpA | - | 1 | - | - | - |
| Consorzio F.S.B. | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 2 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2020 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 421 | 2 | 0,48 | ||
| Totale | 421 | 2 | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio F.S.B. | - | 1 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 394 | 1 | 0,25 | ||
| Totale | 394 | 1 |
| (milioni di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 1.921 | 1.934 |
| Costi e oneri | (812) | (955) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | 2 | 1 |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | 318 | 382 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 1.429 | 1.362 |
| Variazione crediti finanziari | (186) | (220) |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (186) | (220) |
| Variazione debiti finanziari | - | 17 |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | - | 17 |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate | 1.243 | 1.159 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | 123 | 1.429 | 1.161,79 | 90 | 1.362 | 1.513,33 |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (463) | (186) | 40,17 | (490) | (220) | 44,90 |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | (153) | - | - | 372 | 17 | 4,57 |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie, gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.
Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.
Si rinvia alla nota 4 "Stime contabili e giudizi significativi" dove vengono riflesse le misure di gestione e contenimento adottate dal Gruppo per affrontare l'attuale stato di incertezza e di crisi, incluse le mutate incertezze di mercato e la pandemia COVID-19.

Negli esercizi 2020 e 2021 non si segnalano operazioni atipiche e inusuali.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società.
La manovra finanziaria prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro la cui realizzazione è prevista entro fine anno.
I soci Eni e CDP hanno assunto l'impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell'aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nel capitale della Società; la restante parte di circa il 57% è coperta da un accordo di pre-underwriting con primarie banche italiane e internazionali.
L'aggiornamento del Piano Strategico si basa sui seguenti elementi chiave:
La realizzazione del Piano si basa sulla nuova organizzazione per linee di business che supera quella divisionale, con l'obiettivo di una maggiore efficienza, di un controllo del rischio centralizzato e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica.
Si rinvia al paragrafo "Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE" per maggiori dettagli circa le azioni intraprese per mitigare gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future potenzialmente derivanti da tale situazione di conflitto.
In data 21 gennaio 2022 Eni SpA e CDP Industria SpA hanno comunicato:
Si segnala che, a valle della chiusura dell'esercizio 2021, nell'ambito delle azioni aggiuntive rispetto al piano strategico che potrebbero apportare liquidità addizionale, è stato siglato un accordo di negoziazione su base esclusiva con un primario operatore internazionale orientato alla valorizzazione del drilling onshore.
Saipem ha avviato un'approfondita analisi, a seguito del conflitto in Ucraina e dei possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, al fine di valutare potenziali impatti sul proprio business, soprattutto in relazione ai progetti attualmente in corso con il Paese. Tale evento, sopravvenuto nel mese di febbraio 2022, rientra tra i fatti intervenuti dopo la data

di chiusura dell'esercizio, inquadrabile nella tipologia dei fatti di cui allo IAS 10, par. 3, lett. b) e cioè quelli che sono indicativi di situazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio che non comportano una rettifica.
Il Consiglio dell'Unione Europea ha ritenuto opportuno adottare una serie di misure restrittive.
Con la Decisione (PESC) 2022/264 del Consiglio del 23 febbraio 2022 sono state imposte restrizioni per quanto riguarda l'accesso al mercato dei capitali, in particolare vietando il finanziamento della Russia, del suo Governo e della sua Banca Centrale. Con i pacchetti adottati dall'Unione Europea con i Regolamenti 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, 334/2022 del 28 febbraio 2022, 336/2022 del 1° marzo 2022 e 428/2022 del 15 marzo 2022 sono state attuate una serie di misure restrittive nei confronti della Federazione Russa, tra cui:
(i) sanzioni individuali nei confronti dei membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Federazione Russa che hanno sostenuto l'immediato riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk quali entità indipendenti;
(ii) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali e vietando la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE. Sono state inoltre introdotte nuove misure che limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Russia nell'UE, vietando l'accettazione di depositi, superiori a determinati importi, di cittadini o residenti russi, la tenuta di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell'UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi;
(iii) sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio elencati nell'allegato X del Regolamento UE 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 27 maggio 2022, di contratti conclusi prima del 26 febbraio 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti. Con l'introduzione di tale divieto si intende colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie di petrolio;
(iv) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Anche in questo caso il divieto vale per tutti i beni elencati nel Regolamento UE in materia di beni a duplice uso (821/2021) e per quelli elencati nell'Annex IV del Regolamento UE 2022/328 anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;
(v) con il Regolamento UE 428/2022 le stesse restrizioni previste per i beni e tecnologie a duplice uso si applicano altresì alle esportazioni materiali di cui all'Annex II del Regolamento 833/2014 (beni di particolare rilievo nel settore dell'energia quali pipeline, ecc.). Anche questo divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;
(vi) il Regolamento UE 428/2022 ha inoltre inserito il divieto di effettuare qualsiasi transazione con una serie di persone fisiche e giuridiche russe, tra le quali risulta inclusa GazpromNeft, divieto che non si applica fino al 15 maggio 2022 per l'esecuzione di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022.
L'UE ha inoltre deciso di escludere sette banche russe dal sistema SWIFT a partire dal 12 marzo 2022. Ciò garantirà che tali banche siano escluse dal sistema finanziario internazionale. Le sette banche sono Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank.
L'UE ha deciso in particolare che è vietato quanto segue:
Per il momento restano fuori dal blocco e quindi rimangono nel sistema SWIFT, Sberbank (il maggior gruppo bancario russo) e Gazprombank (la banca del gas).
Estromettere alcune delle banche russe dal sistema di pagamenti elettronici internazionali (SWIFT) significa che aziende e privati non possono più effettuare transazioni nel mondo mediante queste banche.
I contratti che prevedono attività in Russia e/o con clienti russi sono: (i) Moscow Refinery - cliente GazpromNeft; (ii) Arctic LNG 2 GBS (in JV con Technip) - cliente Novatek - scope of work EPCI; (iii) Arctic LNG 2 TSOF (in JV con Renaissance) - cliente Novatek - scope of work EPCI; (iv) un contratto di perforazione di gas in acque artiche con l'utilizzo del mezzo di perforazione Perro Negro 8 che attualmente si trova al di fuori delle acque territoriali russe.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle Istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
La Società sta monitorando il continuo evolversi della situazione per valutarne gli impatti e ha attivato e continuerà ad attivare in funzione dell'evoluzione della situazione le opportune clausole contrattuali a protezione dei suoi diritti e interessi.
Sui quattro progetti il backlog complessivo è pari a 1.966 milioni di euro, di cui 254 milioni di euro per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem. Nello scenario estremo, considerato comunque improbabile, della cancellazione immediata dei contratti, l'impatto sull'EBITDA e sul risultato netto consolidato, è stimato essere non significativo. In tale scenario l'impatto finanziario complessivo è stimato tra i 100 e i 150 milioni di euro, tenuto conto anche dei dividendi attesi. Tale stima non

considera l'escussione delle garanzie a favore dei clienti, considerando anche tale evento remoto, che comunque sarebbe mitigato dalla disponibilità di cassa associata agli anticipi ricevuti dai clienti stessi.
Non si può, comunque, escludere che un ulteriore deterioramento estremo della situazione geopolitica e delle sanzioni internazionali a essa associate possano portare a impatti più importanti, a oggi non stimabili.
A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Attualmente, a livello globale, i prezzi delle materie prime sono caratterizzati da estrema volatilità, mai riscontrata nel recente passato, che si inserisce, tra l'altro, in un contesto di elevata inflazione riscontrata già dalla seconda metà del 2021.
La crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. In alcuni casi i fornitori sono impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi sono divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non forniscono le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Anche i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio. Si prevede un livello di prezzi sostenuto ed estremamente volatile fino al perdurare del contesto attuale.
Attualmente esiste una concreta possibilità che il materiale in transito verso la Russia sia sbarcato in porti intermedi in quanto molti vettori internazionali si rifiutano di spedire a porti russi.
Saipem si è attivata per stoccare la merce presso proprie basi logistiche e/o aree di stoccaggio intermedie. Si sta altresì valutando la possibilità di proseguire via strada, ove fattibile, per la consegna dei materiali presso i cantieri russi.
Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e, nickel sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.
Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.
La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti dall'evolversi del conflitto in Ucraina. La Società, in considerazione dell'estrema imprevedibilità di tale situazione e degli effetti sulle commesse, sta già adeguando le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.
I nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain.
A partire dal 2019 Saipem ha implementato un sistema di protezione dagli attacchi informatici, in linea con i requisiti espressi dal Framework Nazionale di sicurezza cibernetica, che prevede misure di natura organizzativa, fisica e logica. Uno sforzo importante è stato sostenuto per definire linee guida sia relative all'implementazione delle tecnologie che ai comportamenti da parte dei dipendenti. I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.
Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione secondo la norma ISO/IEC 27001 per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio importante conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di gestione della sicurezza di Saipem. Il livello di maturità di security dell'azienda è oggi anche funzione del costante lavoro di formazione e informazione dei lavoratori; nell'ultimo anno Saipem ha sviluppato corsi di formazione in modalità e-learning incentrati sul modello di gestione della cyber security (livello standard, elevato e critico).
Saipem mantiene uno stretto coordinamento con le istituzioni nazionali in materia di sicurezza cyber, DIS, Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e CNAIPIC.
Saipem si avvale di fornitori affidabili per i servizi critici e maggiormente esposti al rischio di attacchi cyber, in particolare per la fornitura dei servizi IT a supporto delle attività di business.
Il controllo della catena di approvvigionamento è una delle sfide più complesse che ci troviamo ad affrontare. La funzione Security ha espresso specifici requisiti cyber – che devono essere soddisfatti dalla Supply Chain – al fine di assicurare che tutti i fornitori presentino caratteristiche di resilienza accettabili.
Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129)
Nel corso dell'esercizio 2021 Saipem SpA e le società italiane in ambito non hanno ricevuto erogazioni pubbliche rientranti nel perimetro di applicazione della Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni.
In particolare, non rientrano nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma giuridica di associazione;

(v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni, od organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa. L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 mila euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2021, anche tramite una pluralità di atti.
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.
B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.

Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera").
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.
Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.

Procura della Repubblica di Milano - Bilancio 2015 e 2016. Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'assemblea degli azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione al 28 febbraio 2022.
All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. Il processo è stato rinviato all'udienza del 12 aprile 2022 per la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio. Il 12 aprile 2022 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa: "Saipem esprime soddisfazione per la decisione del GUP di Milano che ha prosciolto tutti gli imputati.
San Donato Milanese (MI), 12 aprile 2022 - Saipem SpA esprime soddisfazione per l'odierna decisione del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano che ha prosciolto 'perché il fatto non sussiste' la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021) e l'ex CFO e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016".
≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2021.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021:
24 marzo 2022
/firma/ Francesco Caio /firma/ Antonio Paccioretti Francesco Caio Antonio Paccioretti
Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari



| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2021 include attività contrattuali per €1.320 milioni, passività contrattuali per €2.517 millioni, fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali per €973 milioni e ricavi della gestione caratteristica per €6.875 milioni relativi anche a significativi contratti con clienti di durata pluriennale per l'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo. I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati "over time" utilizzando il criterio della percentuale di completamento ed applicando il metodo del "cost to cost". La valutazione delle attività contrattuali e delle passività contrattuali si basa su stime complesse relative ai ricavi ed ai costi complessivi di commessa ed al relativo stato di avanzamento, che richiedono l'esercizio di un elevato grado di giudizio da parte degli Amministratori. Tali stime possono essere influenzate da molteplici fattori tra i quali: - le richieste di corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente convenuti: |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: - la comprensione del processo posto in essere dalla Direzione del Gruppo per l'attribuzione dei ricavi contrattuali e aggiuntivi di commessa, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti; la selezione di un campione di commesse, sul quale sono state svolte, tra le altre, le seguenti procedure: - analisi dei contratti stipulati con i committenti, al fine di verificare che le principali condizioni contrattuali fossero state adeguatamente considerate nelle valutazioni effettuate dalla Direzione del Gruppo, analisi della ragionevolezza delle assunzioni alla base dei budget e dei forecast di progetto, tramite (i) discussione con la Direzione del Gruppo Saipem e i singoli responsabili di commessa corroborando le informazioni |
| - la durata pluriennale, la dimensione e la complessità ingegneristica ed operativa dei progetti; |
ottenute con analisi storiche, (ii) analisi della documentazione a supporto di tali valutazioni, tra cui le |
| - il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i lavori vengono eseguiti. |
eventuali comunicazioni intercorse con i clienti e fornitori e pareri tecnico legali eventualmente predisposti da esperti esterni |

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|||
|---|---|---|---|---|
| Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni significative da parte degli Amministratori della Capogruppo che possono avere effetti significativi sul riconoscimento dei ricavi e sulla valutazione delle attività e passività contrattuali. |
incaricati dalla Direzione del Gruppo, (iii) analisi degli scostamenti maggiormente significativi tra le stime effettuate negli esercizi precedenti ed i dati consuntivati: |
|||
| Conseguentemente abbiamo considerato la rilevazione dei ricavi e la valutazione delle attività e passività contrattuali un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
- l'analisi della rilevazione dei costi sostenuti nell'esercizio e della loro imputazione ai progetti in corso di esecuzione: |
|||
| - l'esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e della conseguente rilevazione dei ricavi e delle attività/passività contrattuali; |
||||
| - l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione delle stime effettuate dalla Direzione; |
||||
| - l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento ai ricavi, alle attività contrattuali e alle naooluita contrattiiali |
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
||
|---|---|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2021 include Fondi per rischi ed oneri per €1.353 milioni, di cui €973 milioni per spese contrattuali e perdite su commesse plunennali. Saipem S.p.A. e alcune società del Gruppo sono parte di alcuni procedimenti giudiziali e amministrativi a fronte dei quali la Direzione del Gruppo effettua accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in presenza di passività con eventualità di accadimento ritenuta probabile ed il cui ammontare risulta stimabile con attendibilità Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione del Gruppo, |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: - la comprensione del processo di valutazione dei contenziosi, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti; l'analisi dei criteri di valutazione adottati dagli Amministratori in merito alla stima dell'esito dei contenziosi significativi; - l'analisi delle valutazioni effettuate dalla Direzione del Gruppo dei procedimenti e della loro ragionevolezza, tramite l'esame della principale documentazione intema, degli atti relativi e delle relazioni tecniche eventualmente predisposte da esperti nominati dalla Direzione oltre che |


| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
||
|---|---|---|---|
| in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione |
legali esterni ed interni e dalla Direzione del Gruppo: |
||
| degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi ovvero tra le passività e alla adeguatezza dell'informativa fornita in bilancio anche in relazione alle passività potenziali con previsione di esito possibile. Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione. |
- gli scambi di informazioni con il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi, l'Organismo di Vigilanza e la funzione Internal Audit della Capogruppo; |
||
| - l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione dei contenziosi significativi: |
|||
| - l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nella relazione |
| Aspetto Chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem include al 31 dicembre 2021 immobili impianti e macchinari pari a €3.113 milioni, attività immateriali pari a €699 milioni inclusivi dell'avviamento pari a €667 milioni, e diritto di utilizzo di attività in leasing pari a €261 milioni. Gli Amministratori della Saipem S.p.A. hanno identificato quattordici cash generating Unit ("CGU"): E&C Offshore, E&C Onshore, Leased FPSO, Drilling Onshore, e dieci mezzi navali inclusi nella divisione Drilling Offshore. L'avviamento è stato allocato dagli Amministratori della Capogruppo alla divisione E&C Offshore per un ammontare pari a €403 milioni e alla divisione E&C Onshore per un ammontare pari a €264 milioni. La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio è verificata dalla Direzione del Gruppo Saipem ogni volta che si manifestano degli indicatori di potenziale perdita di valore per tutte le CGU e almeno annualmente per le CGU che includono un avviamento confrontando il valore recuperabile della |
Le procedure di revisione, svolte anche mediante il coinvolgimento di esperti del Network KPMG, hanno incluso: - la comprensione del processo adott nella predisposizione del test di impairment approvato dagli Amministraton della Capogruppo; - la comprensione del processo adott nella predisposizione dei dati previs dai quali sono estratti i flussi finanzia futuri attesi alla base del test di impairment; l'analisi dei criteri di identificazione o CGU e della relativa allocazione di attività e passività; - l'analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni del piano strate 2022-2025 approvato dagli Amministratori della Saipem S.p.A. principalmente mediante incontri con responsabili delle divisioni a cui appartengono le CGU identificate, analisi della documentazione sottost le principali assunzioni e confronto o ordini previsti con quelli già in portafoglio; |










31.12.2020 31.12.2021
| di cui verso | di cui verso | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | Nota | Totale | parti correlate |
Totale | parti correlate |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 5) | 1.312.051.261 | 1.757.355 | 888.923.762 | 1.698.749 |
| Altre attività finanziarie correnti | (N. 6) | 655.170.058 | 655.149.398 | 268.237.375 | 268.216.716 |
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 7) | 1.262.274.267 | 894.712.019 | 1.456.077.949 | 934.182.237 |
| Rimanenze | (N. 8) | 28.267.688 | 26.148.519 | ||
| Attività contrattuali | (N. 8) | 471.436.561 | 415.146.511 | ||
| Attività per imposte sul reddito correnti | (N. 9) | 77.860.198 | 63.903.926 | ||
| Attività per altre imposte correnti | (N. 10) | 19.621.854 | 23.044.360 | ||
| Altre attività correnti | (N. 11, 30) | 107.706.251 | 61.968.921 | 101.586.561 | 64.804.375 |
| Totale attività correnti | 3.934.388.138 | 3.243.068.963 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 12) | 336.848.569 | 302.023.877 | ||
| Attività immateriali | (N. 13) | 32.978.846 | 30.449.904 | ||
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | (N. 14) | 92.000.420 | 65.498.690 | ||
| Partecipazioni | (N. 15) | 2.421.610.757 | 2.421.610.757 | 608.589.751 | 608.589.751 |
| Attività per imposte anticipate | (N. 16) | 204.513.456 | 225.980.388 | ||
| Altre attività non correnti | (N. 17, 30) | 6.960.146 | 663.399 | 5.761.886 | 414.282 |
| Totale attività non correnti | 3.094.912.194 | 1.238.304.496 | |||
| Attività non correnti destinate alla vendita | (N. 42) | 17.295 | 17.295 | 17.295 | 17.295 |
| TOTALE ATTIVITÀ | 7.029.317.627 | 4.481.390.754 | |||
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 18) | 1.825.499.034 | 1.689.559.531 | 1.408.897.273 | 1.182.481.187 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 23) | 62.679.512 | 62.616.264 | ||
| Quota a breve delle passività per leasing | (N. 14) | 31.771.017 | 670.651 | 39.195.629 | 368.074 |
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 19) | 1.021.920.764 | 404.093.652 | 997.697.699 | 642.531.392 |
| Passività contrattuali | (N. 19) | 608.470.685 | 255.082.835 | 743.421.466 | 391.613.869 |
| Passività per imposte sul reddito correnti | (N. 20) | 8.687.729 | 10.143.216 | ||
| Passività per altre imposte correnti | (N. 21) | 30.300.218 | 38.467.957 | ||
| Altre passività correnti | (N. 22, 30) | 39.283.003 | 35.597.991 | 116.820.637 | 113.154.611 |
| Totale passività correnti | 3.628.611.962 | 3.417.260.141 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 23) | 175.391.430 | 112.603.016 | ||
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 14) | 63.865.941 | 1.606.233 | 44.807.028 | 806.057 |
| Fondo per rischi e oneri | (N. 25) | 102.442.156 | 328.824.160 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 26) | 119.514.119 | 105.046.843 | ||
| Passività per imposte differite | (N. 27) | - | - | ||
| Passività per imposte sul reddito non correnti | (N. 28) | 2.356.923 | - | ||
| Altre passività non correnti | (N. 29) | 327.309 | 327.309 | 2.390.267 | 2.390.267 |
| Totale passività non correnti | 463.897.878 | 593.671.314 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ | 4.092.509.840 | 4.010.931.455 | |||
| PATRIMONIO NETTO | (N. 31) | ||||
| Patrimonio netto: | |||||
| - capitale sociale | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 | |||
| - riserva sopraprezzo azioni | 553.425.162 | 553.425.162 | |||
| - altre riserve | 144.377.107 | 57.232.606 | |||
| - utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi | 304.899.690 | 134.636.533 | |||
| - utile (perdita) dell'esercizio | (171.067.388) | (2.382.569.149) | |||
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (86.211.477) | (83.650.546) | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 2.936.807.787 | 470.459.299 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 7.029.317.627 | 4.481.390.754 |

| 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso parti |
di cui verso parti |
||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 2.354.044.679 | 705.416.579 | 2.048.140.317 | 677.388.570 | |
| Altri ricavi e proventi | 119.630.973 | 102.981.005 | 115.799.350 | 103.060.306 | |
| Totale ricavi | 2.473.675.652 | 2.163.939.667 | |||
| Costi operativi | (N. 34) | ||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (1.961.472.630) | (484.941.881) | (2.078.929.603) | (501.041.695) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (18.466.999) | (49.296.770) | |||
| Costo del lavoro | (485.807.391) | 33.012.551 | (489.821.794) | 30.649.913 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (113.051.925) | (119.858.865) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | (192.978) | (192.978) | - | - | |
| Totale costi operativi | (2.578.991.923) | (2.737.907.032) | |||
| Risultato operativo | (105.316.271) | (573.967.365) | |||
| Proventi (oneri) finanziari | (N. 35) | ||||
| Proventi finanziari | 119.591.875 | 47.697.011 | 138.575.548 | 39.178.636 | |
| Oneri finanziari | (162.651.628) | (2.834.063) | (40.596.666) | (246.183) | |
| Strumenti derivati | 49.244.720 | (33.020.208) | (82.943.016) | (11.870.515) | |
| Totale proventi (oneri) finanziari | 6.184.967 | 15.035.866 | |||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 36) | (59.329.344) | (59.329.344) | (1.819.333.730) (1.819.333.730) | |
| Risultato ante imposte | (158.460.648) | (2.378.265.229) | |||
| Imposte sul reddito | (N. 37) | (12.606.740) | (4.303.920) | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio | (N. 38) | (171.067.388) | (2.382.569.149) |
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (171.067) | (2.382.569) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | ||
| - valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (3.731) | (1.144) |
| - partecipazioni valutate al fair value | 75 | 378 |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | 895 | 611 |
| Totale | (2.761) | (155) |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | ||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) | 83.108 | (94,269) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) | (19.945) | 22.625 |
| Totale | 63.163 | (71.644) |
| Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale | 60.402 | (71.799) |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (110.665) | (2.454.368) |
(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda essenzialmente rapporti con la società finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV.
(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.

| Altre riserve | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
per azioni proprie in portafoglio Riserva |
Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
a esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi |
Riserva per disavanzo di fusione |
Riserva per avanzo di fusione |
Utile (perdita) dell'esercizio |
per azioni proprie Riserva negativa in portafoglio |
Azioni proprie | patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31.12.2018 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | - | - | 454 (24.221) (12.208) 762.364 | - | - (325.929) (95.121) | - 3.140.717 | ||||||
| Utile (perdita) esercizio 2019 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - (84.637) | - | - (84.637) | ||
| Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | (2.228) | - | - | - | - | - | - | (2.228) |
| Adeguamento per valutazione | ||||||||||||||||
| partecipazioni valutate al fair value Componenti riclassificabili a conto economico Variazione del fair value |
- | - | - | - | - | - | (337) | - | - | - | - | - | - | - | - | (337) |
| derivati cash flow hedge, al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | 7.604 | - | - | - | - | - | - | - | 7.604 |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2019 |
- | - | - | - | - | - | (337) | 7.604 | (2.228) | - | - | - (84.637) | - | - (79.598) | ||
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2018 | - | - | - | - | - | - | - | - | - (325.929) | - | - | 325.929 | - | - | - | |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 655 | - | - | - | 207 | - | 862 |
| Saldi al 31.12.2019 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | - | - | 117 (16.617) (14.436) 437.090 | - | - (84.637) (94.914) | - 3.061.981 | ||||||
| Utile (perdita) esercizio 2020 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - (171.067) | - | - (171.067) | ||
| Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | (2.836) | - | - | - | - | - | - | (2.836) |
| Adeguamento per valutazione partecipazioni | ||||||||||||||||
| valutate al fair value Componenti riclassificabili a conto economico Variazione del fair value |
- | - | - | - | - | - | 75 | - | - | - | - | - | - | - | - | 75 |
| derivati cash flow hedge, | ||||||||||||||||
| al netto dell'effetto fiscale Totale utile (perdita) |
- | - | - | - | - | - | - | 63.163 | - | - | - | - | - | - | - | 63.163 |
| complessivo esercizio 2020 | - | - | - | - | - | - | 75 | 63.163 | (2.836) | - | - | - (171.067) | - | - (110.665) | ||
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2019 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (84.637) | - | - | 84.637 | - | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (9.883) | - | - | - | - | - | (9.883) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (16.500) | - | (16.500) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (13.327) | - | - | - | 25.202 | - | 11.875 |
| Saldi al 31.12.2020 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | - | - | 192 | 46.546 (17.272) 329.243 | - | - (171.067) (86.212) | - 2.936.808 |

| Altre riserve | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
per azioni proprie in portafoglio Riserva |
Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
a esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi |
Riserva per disavanzo di fusione |
Riserva per avanzo di fusione |
Utile (perdita) dell'esercizio |
per azioni proprie Riserva negativa in portafoglio |
Azioni proprie | patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31.12.2020 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | - | - | 192 | 46.546 (17.272) 329.243 | - | - | (171.067) | (86.212) | - 2.936.808 | |||
| Utile (perdita) esercizio 2021 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - (2.382.569) | - | - (2.382.569) | ||
| Altre componenti del conto economico complessivo |
||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili | ||||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici | ||||||||||||||||
| definiti per i dipendenti al netto | ||||||||||||||||
| dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | - | (533) | - | - | - | - | - | - | (533) |
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | 378 | - | - | - | - | - | - | - | - | 378 |
| Componenti riclassificabili | ||||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||||
| Variazione del fair value | ||||||||||||||||
| derivati cash flow hedge, | ||||||||||||||||
| al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - (71.644) | - | - | - | - | - | - | - | (71.644) | |
| Totale utile (perdita) | ||||||||||||||||
| complessivo esercizio 2021 | - | - | - | - | - | - | 378 (71.644) | (533) | - | - | - (2.382.569) | - | - (2.454.368) | |||
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2020 | - | - | - | - | - | - | - | - | - (171.067) | - | - | 171.067 | - | - | - | |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (15.113) | - | (15.113) | |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (14.542) | - | - | - | 17.674 | - | 3.132 |
| Trasferimento riserva benefici dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | (804) | 804 | - | - | - | - | - | - |
| Saldi al 31.12.2021 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | - | - | 570 (25.098) (18.609) 144.438 | - | - (2.382.569) | (83.651) | - | 470.459 |

| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (171.067) | (2.382.569) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa | ||
| Ammortamenti | 110.701 | 102.002 |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali | 2.350 | 17.857 |
| Svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni | 79.782 | 1.814.049 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività | (827) | (671) |
| (Dividendi) | (48.705) | (414) |
| (Interessi attivi) | (23.015) | (16.349) |
| Interessi passivi | 11.148 | 5.976 |
| Imposte sul reddito | 12.607 | 4.304 |
| Altre variazioni | 48.015 | (14.817) |
| Variazioni del capitale di esercizio: | ||
| - rimanenze | 2.027 | 2.119 |
| - crediti commerciali | 58.873 | (152.911) |
| - debiti commerciali | (39.153) | 37.384 |
| - fondi per rischi e oneri | (13.921) | 226.382 |
| - attività e passività contrattuali | (95.152) | 191.240 |
| - altre attività e passività | 57.713 | (69.333) |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio | (29.613) | 234.881 |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti | (7.351) | (14.467) |
| Dividendi incassati | 48.705 | 414 |
| Interessi incassati | 23.015 | 16.349 |
| Interessi pagati | (10.315) | (5.954) |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati | (11.421) | (11.114) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 34.009 | (250.523) |
| di cui verso correlate | 473.701 | 700.709 |
| Investimenti: | ||
| - attività immateriali | (15.915) | (13.589) |
| - attività materiali | (24.270) | (25.075) |
| - partecipazioni e titoli | (500) | (650) |
| - crediti finanziari | (158.510) | - |
| - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento | - | - |
| Flusso di cassa degli investimenti | (199.195) | (39.314) |
| Disinvestimenti: | ||
| - attività materiali | 4.221 | 3.542 |
| - partecipazioni e titoli | - | - |
| - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento | 101 | - |
| - crediti finanziari | 49.874 | 386.656 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 54.196 | 390.198 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (144.999) | 350.884 |
| di cui verso correlate | (137.353) | (386.927) |
| Assunzione dei debiti finanziari non correnti | 124.761 | - |
| Rimborso di debiti finanziari non correnti | (162.252) | (62.851) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (40.685) | (39.517) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (161.711) | (416.602) |
| Apporti di capitale proprio | - | - |
| Acquisto di azioni proprie | (16.500) | (15.113) |
| Dividendi pagati | (9.883) | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (266.270) | (534.083) |
| di cui verso correlate | (287.087) | (507.078) |
| Effetto delle differenze cambio | (24.214) | 10.595 |
| Flusso di cassa netto del periodo | (401.474) | (423.127) |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | 1.713.525 | 1.312.051 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | 1.312.051 | 888.924 |
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 23 Passività finanziarie a lungo termine". Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.
Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV).
Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.
Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.
In Saipem SpA, alla luce di tale principio, gli accordi a controllo congiunto (JA) sono i seguenti: PSS Netherlands BV, Consorzio Sapro, ASG Scarl, Consorzio FSB e Ship Recycling Scarl (in liquidazione).
Solo quest'ultima, la Ship Recycling Scarl, è stata qualificata come Joint Operation.
Seguendo le disposizioni dell'IFRS 11, tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.
Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.
Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia".
L'interessenza di Saipem SpA in Ship Recycling Scarl è del 51%. Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany.
In particolare, si segnala che per avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, la società è stata posta in liquidazione il 4 ottobre 2017.
Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio al 31 dicembre 2021 di Ship Recycling Scarl in liquidazione oggetto del consolidamento.

| (euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||
| Attività correnti | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 3.137.051 | 3.046.307 |
| Crediti commerciali e altri crediti | 99.542 | 84.079 |
| Attività per imposte correnti | 24.412 | 18.724 |
| Attività per altre imposte correnti | 1.069.840 | 1.070.403 |
| Altre attività correnti | - | |
| Totale attività correnti | 4.330.845 | 4.219.513 |
| Attività non correnti | ||
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | - | - |
| TOTALE ATTIVITÀ | 4.330.845 | 4.219.513 |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||
| Passività correnti | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 4.060.639 | 3.961.097 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 257.878 | 248.416 |
| Passività per imposte correnti | 707 | - |
| Passività per altre imposte correnti | 1.621 | - |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | 4.320.845 | 4.209.513 |
| Passività non correnti | ||
| Fondi per rischi e oneri | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| TOTALE PASSIVITÀ | 4.320.845 | 4.209.513 |
| PATRIMONIO NETTO | ||
| Capitale sociale | 10.000 | 10.000 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 10.000 | 10.000 |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 4.330.845 | 4.219.513 |

| (euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| RICAVI | ||
| Ricavi della gestione caratteristica | 99.542 | 84.079 |
| Altri ricavi e proventi | - | 707 |
| TOTALE RICAVI | 99.542 | 84.786 |
| Costi operativi | ||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (115.889) | (87.466) |
| Ammortamenti e svalutazioni | - | - |
| Totale costi operativi | (115.889) | (87.466) |
| Utile (perdita) operativo | (16.347) | (2.680) |
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 17.054 | 20.967 |
| Oneri finanziari | - | (18.287) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | 17.054 | 2.680 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Utile (perdita) prima delle tasse | 707 | - |
| Imposte sul reddito | (707) | - |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |

| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 349 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Criteri di valutazione | Pag. 349 |
| Nota 3 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 364 |
| Nota 4 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2022 ed esercizi successivi | Pag. 370 |
| Nota 5 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 372 |
| Nota 6 | Altre attività finanziarie correnti | Pag. 372 |
| Nota 7 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 372 |
| Nota 8 | Rimanenze e attività contrattuali | Pag. 374 |
| Nota 9 | Attività per imposte sul reddito correnti | Pag. 375 |
| Nota 10 | Attività per altre imposte correnti | Pag. 375 |
| Nota 11 | Altre attività correnti | Pag. 375 |
| Nota 12 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 376 |
| Nota 13 | Attività immateriali | Pag. 378 |
| Nota 14 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing | Pag. 380 |
| Nota 15 | Partecipazioni | Pag. 381 |
| Nota 16 | Attività per imposte anticipate | Pag. 384 |
| Nota 17 | Altre attività non correnti | Pag. 384 |
| Nota 18 | Passività finanziarie a breve termine | Pag. 385 |
| Nota 19 | Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | Pag. 385 |
| Nota 20 | Passività per imposte sul reddito correnti | Pag. 386 |
| Nota 21 | Passività per altre imposte correnti | Pag. 386 |
| Nota 22 | Altre passività correnti | Pag. 386 |
| Nota 23 | Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine | Pag. 387 |
| Nota 24 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | Pag. 388 |
| Nota 25 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 389 |
| Nota 26 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 390 |
| Nota 27 | Passività per imposte differite | Pag. 394 |
| Nota 28 | Passività per imposte sul reddito non correnti | Pag. 394 |
| Nota 29 | Altre passività non correnti | Pag. 394 |
| Nota 30 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 395 |
| Nota 31 | Patrimonio netto | Pag. 397 |
| Nota 32 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 400 |
| Nota 33 | Ricavi | Pag. 418 |
| Nota 34 | Costi operativi | Pag. 419 |
| Nota 35 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 428 |
| Nota 36 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 428 |
| Nota 37 | Imposte sul reddito | Pag. 429 |
| Nota 38 | Risultato d'esercizio | Pag. 429 |
| Nota 39 | Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche |
Pag. 429 |
| Nota 40 | Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione | Pag. 430 |
| Nota 41 | Rapporti con parti correlate | Pag. 432 |
| Nota 42 | Attività non correnti destinate alla vendita | Pag. 441 |
| Nota 43 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 441 |
| Nota 44 | Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 441 |
| Nota 45 | Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | Pag. 441 |

Il bilancio di Saipem SpA è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")23 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio di Saipem SpA è redatto sul presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Le misure di gestione e contenimento adottate dalla Società per affrontare l'attuale stato di incertezza e di crisi, incluse le mutate condizioni di mercato e il perdurare della pandemia COVID-19, permettono alla Società di confermare che risulta garantito, su un arco temporale di almeno dodici mesi dalla data di approvazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021, il presupposto della continuità aziendale su cui si basa la redazione del bilancio di Saipem SpA al 31 dicembre 2021.
Per i relativi dettagli si rinvia alla successiva nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi".
Il bilancio al 31 dicembre 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 24 marzo 2022, che ne ha approvato la pubblicazione, è sottoposto alla revisione contabile da parte della KPMG SpA.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro, valuta funzionale del bilancio di esercizio.
I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio di esercizio sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla vendita e alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo prevista nel piano strategico. Sono effettuate verifiche periodiche sugli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. Inoltre, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene allocato un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
(23) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.
Gli anticipi contrattuali ricevuti da Saipem rientrano nella normale prassi operativa; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali neanche in applicazione di leggi specifiche, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel seguito.
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali vengono capitalizzati, in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.
Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.
Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. La valutazione è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività

non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese", è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Nel caso di assenza di indicatori di impairment e contestuale presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Al momento iniziale della rilevazione di un contratto che si configura come leasing si valuta se esso risponde ai requisiti per essere effettivamente considerato un contratto di leasing, o se contiene comunque un leasing. Il contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right of Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Il "Right of Use" alla commencement date, data alla quale il bene è reso disponibile all'uso, è inizialmente valutato al costo e deriva dalla sommatoria delle seguenti componenti:
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right of Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".
Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right of Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come operativo se il leasing principale è a breve termine, rilevando i ricavi relativi in conto economico. Diversamente, viene classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la maggior parte o la totalità della durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione, totale o parziale, del "Right of Use" rinveniente dal leasing principale.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date, che comprendono:
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right of Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
La classificazione dei leasing come operativi è effettuata con limitate eccezioni (imputazione dei canoni di leasing a conto economico per competenza per i leasing rispondenti ai requisiti per essere considerati come "short-term" o "low-value").
Per i bilanci dei locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.
L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:

Le principali fattispecie contrattuali relative ai beni in leasing, collegate a specifiche categorie di asset che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, sono le seguenti:
≥ mezzi navali per lo svolgimento di progetti della Divisione Engineering & Construction Offshore e Drilling Offshore;
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'approfondita analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Il Right of Use relativo ai beni condotti in leasing è incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right of Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right of Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right of Use.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività immateriali, neanche in applicazione di leggi specifiche.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.
Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU alla quale il goodwill si riferisce. La CGU è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile24, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore25.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
(24) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".
(25) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" od OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni svalutazioni26 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model.
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio prescrive la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti scaduti, che di fatto sconta già una vista prospettica di progetto, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente effettuata centralmente dalla Corporate sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti da non più di dodici mesi e comunicata alle società al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:
(26) I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.

I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione. In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo.
In presenza di eventi che fanno presumere una riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipazione e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto dei costi di dismissione, ovvero considerando il complesso degli esiti degli impairment test condotti dalle partecipate, Il valore d'uso è generalmente determinato facendo riferimento al patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio sub-consolidato (dati a uso consolidato).
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico27. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.
Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.
Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (v. successivo punto "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
(27) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei ricavi e costi in valuta di commessa. Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione prospettica, totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie la valutazione avviene al minore tra il valore di iscrizione, rappresentato dal valore derivante dell'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica, e il fair value. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Partecipazioni minoritarie", salvo che la stessa, in relazione alla classificazione attribuita, continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come held for sale/discontinued operation interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operation.

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti, ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento28), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
(28) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente le condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti delle divisioni Engineering & Construction Onshore e Offshore.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claims). Change orders e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione, e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso infatti si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili. Gli stanziamenti per fatture da emettere, i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento dello stato di avanzamento dei lavori in contraddittorio con il committente (accettazione SAL); tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è verificata con periodicità almeno annuale.
Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura30.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2021 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per Saipem.
Con il Regolamento n. 2020/2097, emesso dalla Commissione Europea in data 16 dicembre 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 4 "Contratti assicurativi". Le modifiche mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee causate dallo sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 "Contratti assicurativi". In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021.
Con il Regolamento n. 2021/25, emesso dalla Commissione Europea in data 13 gennaio 2021, è stato omologato il documento "Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2, Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 (the amendments)" con il quale lo IASB ha dato luogo alla seconda fase della riforma del cambiamento dei tassi di interesse. Queste modifiche riguardano il trattamento contabile da applicare in caso di cambiamenti nella base della determinazione dei flussi di cassa contrattuali di attività o passività finanziarie e gli impatti di tali modifiche sulle relazioni di copertura interessate dalla riforma IBOR (strumento di copertura e/o elemento coperto). Le suddette modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021.
Con il Regolamento n. 2021/1421, emesso dalla Commissione Europea in data 30 agosto 2021, è stato omologato il documento "Amendments to IFRS 16 Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021", il quale estende di un anno, dal 30 giugno 2021 al 30 giugno 2022, l'emendamento di maggio 2020 in merito al practical expedient con cui è consentito ai locatari di rilevare le rent concession, derivanti dalla pandemia di COVID-19, come canoni variabili negativi senza dover rimisurare le attività e le passività per il leasing. Il practical expedient è concesso previo rispetto dei seguenti requisiti: (i) le concessioni si riferiscono a riduzioni dei soli pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2022; (ii) il totale dei pagamenti contrattuali, dopo le rent concession, è uguale o inferiore ai pagamenti previsti originariamente nei contratti; e (iii) non sono state concordate con il locatore altre modifiche sostanziali. Le suddette disposizioni sono efficaci a partire dal 1° aprile 2021.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata e periodicamente aggiornata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
(29) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2020.
(30) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 32 "Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR). Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2021 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati di Saipem e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -4.136 migliaia di euro (10.438 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -124.497 migliaia di euro (-57.409 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 4.254 migliaia di euro (-10.379 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 210.455 migliaia di euro (57.469 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di cambio alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2020 | 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | |||||
| Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | |
| (migliaia di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto |
| Strumenti derivati | (69.888) | (137.735) | 69.947 | 137.795 | (18.927) | (139.288) | 19.045 | 139.406 |
| Crediti commerciali e altri | 39.147 | 39.147 | (39.147) | (39.147) | 42.920 | 42.920 | (42.920) | 42.920 |
| Crediti finanziari | 63.314 | 63.314 | (63.314) | (63.314) | 22.134 | 22.134 | (22.134) | (22.134) |
| Debiti commerciali e altri | (31.271) | (31.271) | 31.271 | 31.271 | (30.221) | (30.221) | 30.221 | 30.221 |
| Disponibilità liquide | 29.123 | 29.123 | (29.123) | (29.123) | 8.803 | 8.803 | (8.803) | (8.803) |
| Passività finanziarie a breve termine | (18.030) | (18.030) | 18.030 | 18.030 | (26.797) | (26.797) | 26.797 | 26.797 |
| Passività finanziarie da leasing | (1.957) | (1.957) | 1.957 | 1.957 | (2.048) | (2.048) | 2.048 | 2.048 |
| Passività finanziarie a medio/lungo termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 10.438 | (57.409) | (10.379) | 57.469 | (4.136) (124.497) | 4.254 | 210.455 |
L'analisi di sensitività dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 2020 | 2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% |
| Crediti | |||||||
| USD | 311.100 | (31.110) | 31.110 | 376.090 | (37.608) | 37.608 | |
| DZD | 3.924 | (392) | 392 | 4.040 | (404) | 404 | |
| AED | 3.405 | (341) | 341 | 3.380 | (338) | 338 | |
| RUB | 5.315 | (532) | 532 | n.s. | n.s. | n.s. | |
| NOK | n.s. | n.s. | n.s. | 4.370 | (437) | 437 | |
| KWD | 67.723 | (6.772) | 6.772 | 41.330 | (4.133) | 4.133 | |
| Totale | 391.467 | (39.147) | 39.147 | 429.210 | (42.920) | 42.920 | |
| Debiti | |||||||
| USD | 231.678 | 23.168 | (23.168) | 279.450 | (27.945) | 27.945 | |
| GBP | 5.693 | 569 | (569) | 4.220 | (422) | 422 | |
| KWD | 64.658 | 6.466 | (6.466) | n.s. | n.s. | n.s. | |
| AED | 7.359 | 736 | (736) | 15.200 | (1.520) | 1.520 | |
| DZD | 3.319 | 332 | (332) | 3.300 | (330) | 330 | |
| JPY | n.s. | n.s. | n.s. | 40 | (4) | 4 | |
| Totale | 312.707 | 31.271 | (31.271) | 302.210 | (30.221) | 30.221 |
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 1.108 migliaia di euro (6.530 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 1.759 migliaia di euro (8.274 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -4.255 migliaia di euro (-10.909 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -4.903 migliaia di euro (-11.977 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2020 | 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base | -100 punti base | +100 punti base | -100 punti base | |||||
| Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | |
| (migliaia di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto |
| Strumenti derivati | 115 | 1.859 | (71) | (1.139) | 78 | 729 | (78) | (726) |
| Disponibilità liquide | 7.687 | 7.687 | (7.687) | (7.687) | 3.970 | 3.970 | (3.970) | (3.970) |
| Crediti finanziari | 6.258 | 6.258 | (3.839) | (3.839) | 2.560 | 2.560 | (926) | (926) |
| Passività finanziarie a breve termine | (6.738) | (6.738) | 13 | 13 | (3.868) | (3.868) | 44 | 44 |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | (792) | (792) | 675 | 675 | (758) | (758) | 675 | 675 |
| Totale | 6.530 | 8.274 | (10.909) | (11.977) | 1.982 | 2.633 | (4.255) | (4.903) |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Nel corso dell'esercizio 2021 non sono in essere contratti di copertura.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Divisioni e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, Saipem SpA adotta le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 7 "Crediti commerciali e altri crediti" e 8 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato

attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.
L'obiettivo di risk management è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
A seguito del significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di taluni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e E&C Offshore wind conseguente alla backlog review, nonché della possibile insorgenza, in relazione ad alcuni contratti di finanziamento, del diritto delle relative controparti bancarie ad accelerarne la scadenza a causa del verificarsi dei presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile, la Società ha previsto la realizzazione di una manovra volta al rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria.
In particolare, la manovra prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro da realizzarsi entro il 31 marzo 2023 e la sottoscrizione di una nuova linea Revolving Credit Facility (RCF) pari a 1 miliardo di euro, la cui disponibilità decorrerà dalla data di completamento dell'aumento di capitale.
Inoltre, al fine di coprire i fabbisogni finanziari di breve termine e preservare un adeguato livello di cassa disponibile, la manovra prevede la sottoscrizione di un cd. "Bridge financing to right issue" pari a 1,5 miliardi di euro. Per ulteriori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Continuità aziendale" nella nota illustrativa 4 "Stime contabili e giudizi significativi".
A tale riguardo, in relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di un Financial Covenant calcolato come rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA, rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte, la Società ha concordato con i rispettivi soggetti finanziatori, nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021, il waiver, per il solo anno 2021, della suddetta clausola. In ragione di tale waiver il Financial Covenant non sarà oggetto di rilevazione e calcolo in relazione alla data del 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2021 Saipem SpA ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine fino al 2023.
In considerazione della manovra finanziaria sopra descritta, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile al 31 dicembre pari a 889 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. Alla data del 31 dicembre 2021 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 141 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 889 milioni di euro.
S&P Global Ratings assegna a Saipem un "long term corporate credit rating" pari a "BB-", con "credit watch negative"; Moody's Investor Services assegna a Saipem un "corporate family rating" pari a "B1", con "rating on review for further downgrade".
I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo.
Saipem ritiene, mediante la realizzazione della manovra volta al rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria, di poter mantenere un rating adeguato a consentire il rifinanziamento sul mercato dei prestiti obbligazionari in scadenza a partire dal 2023.
Nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Quota a breve termine 2022 |
2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
62.641 | 113.064 | - | - | - | - | 175.705 |
| Passività finanziarie a breve termine | 1.408.897 | - | - | - | - | - | 1.408.897 |
| Passività finanziarie per leasing | 39.196 | 17.833 | 12.394 | 6.596 | 1.410 | 6.574 | 84.003 |
| Passività per strumenti derivati | 115.580 | 2.390 | - | - | - | - | 117.970 |
| Totale | 1.626.314 | 133.287 | 12.394 | 6.596 | 1.410 | 6.574 1.786.575 | |
| Interessi su debiti finanziari | 1.723 | 995 | - | - | - | - | 2.718 |
I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 998 milioni di euro al 31 dicembre 2021, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2022, sono pari a 14.234 migliaia di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2021 sono influenzati, oltre che dagli impatti della pandemia COVID-19, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica (argomenti trattati in dettaglio nel capitolo "Effetti dei cambiamenti climatici", a cui si rinvia) che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.
In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
In conformità a quanto previsto dal codice civile e dai principi contabili internazionali IAS/IFRS (richiamati dalla Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009 e dallo IASB nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emesso nel gennaio 2021), nella fase di predisposizione del bilancio è necessario effettuare una valutazione della capacità della Società e del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento.
In particolare, il paragrafo 25 dello IAS 1 stabilisce che "un'entità deve redigere il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività a meno che la Direzione Aziendale non intenda liquidare l'entità o interromperne l'attività, o non abbia alternative realistiche a ciò. Qualora la Direzione Aziendale sia a conoscenza, nel fare le proprie valutazioni, di significative incertezze relative a eventi o condizioni che possano comportare l'insorgere di seri dubbi sulla capacità dell'entità di continuare a operare come un'entità in funzionamento, l'entità deve evidenziare tali incertezze.
Qualora un'entità non rediga il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività, essa deve indicare tale fatto unitamente ai criteri in base ai quali ha redatto il bilancio e alla ragione per cui l'entità non è considerata in funzionamento".
Inoltre, il paragrafo 26 dello IAS 1 richiede che "nel determinare se il presupposto della prospettiva della continuazione dell'attività è applicabile, la Direzione Aziendale tiene conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, che è relativo almeno, ma non limitato, a dodici mesi dopo la data di chiusura dell'esercizio". E ancora "... la Direzione Aziendale può aver bisogno di considerare una vasta gamma di fattori relativi alla redditività attuale e attesa, ai piani di rimborso dei debiti e alle potenziali fonti di finanziamento alternative, prima di ritenere che sussista il presupposto della continuità aziendale".
Come già commentato nel paragrafo "Andamento operativo", a seguito di una backlog review avviata da parte del management di Saipem, la Società, in data 31 gennaio 2022, ha annunciato al mercato un significativo deterioramento dei margini economici a

vita intera di alcuni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore wind, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi della materie prime e della logistica e l'interruzione inaspettata di una trattativa in corso da tempo che prevedeva, tra l'altro, il riconoscimento di un maggior corrispettivo di ricavi, con conseguenti effetti rilevanti sui risultati economici consolidati di Saipem al 31 dicembre 2021.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile. Il verificarsi di tali presupposti può determinare, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti) e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l'insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcune passività finanziarie in essere in favore del Gruppo Saipem.
Di seguito si indicano le incertezze, nonché le iniziative che Saipem ha già assunto o sta assumendo per fronteggiare gli effetti di tali incertezze sulla continuità aziendale, motivandone la ragionevolezza. Vengono quindi esplicitate le ragioni alla base della decisione di continuare a redigere comunque il bilancio adottando il presupposto della continuità aziendale, pur in presenza di significative incertezze che permangono considerata la documentazione a oggi disponibile concernente i relativi fattori mitiganti. Gli eventi e le circostanze che possono far sorgere dei dubbi significativi sulla capacità dell'impresa di continuare a operare come un'entità in funzionamento per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di chiusura del presente bilancio possono essere raggruppati nei seguenti punti:
I principali scostamenti negativi rilevati rispetto ai precedenti outlook di ottobre 2021 che hanno determinato significative incertezze in ordine alla capacità di Saipem di rispettare obiettivi strategici nell'ambito del previgente Piano Strategico approvato nel mese di ottobre 2021 riguardano la contrazione dell'EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 di circa 1 miliardo di euro, dovuta sia alle risultanze della backlog review dei progetti E&C Onshore che mostrano un incremento dei costi per materiali e logistica solo parzialmente recuperabili che alle recenti ulteriori difficoltà di progetti E&C Offshore wind.
Per effetto di quanto sopra, il bilancio civilistico 2021 presenta perdite di entità superiore a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile.
Di seguito sono illustrate le mitigating actions realizzate o pianificate finalizzate alla risoluzione delle incertezze di natura strategico-operativa:
Si segnala inoltre che la revisione del Piano 2022-2025 è stato oggetto di una "Independent Business Review" conferita a primari consulenti indipendenti che non hanno identificato criticità significative circa le assunzioni utilizzate nella predisposizione del Piano;
≥ modifiche a livello di struttura organizzativa del Gruppo che prevedono la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali, l'istituzione di un'unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali e una concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell'ambito della nuova direzione generale.
Per maggiori dettagli sulla revisione del Piano 2022-2025 si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione".
I principali elementi di incertezza di natura patrimoniale e finanziaria (ante interventi) sono i seguenti:

≥ per effetto delle criticità riscontrate Saipem ha subìto un downgrading da parte delle principali agenzie di rating mondiali e, tenuto conto anche della possibile evoluzione negativa di tali giudizi in futuro, Saipem potrebbe riscontrare difficoltà per rifinanziarsi sui mercati dei capitali, specie considerate le scadenze dei prestiti obbligazionari allo stato in essere.
In considerazione di tali incertezze si è reso necessario, anche nel breve termine, un coinvolgimento dei soci di controllo congiunto del Gruppo e del complessivo sistema bancario di riferimento, nell'ottica di realizzare interventi straordinari di natura finanziaria e patrimoniale.
Alla luce di quanto illustrato sopra, Saipem, oltre a redigere il Nuovo Piano, ha previsto la realizzazione di una manovra volta al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria di Saipem al fine di superare le incertezze emerse a fronte delle rilevanti perdite rilevate nel quarto trimestre 2021.
Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono:
Nel breve termine, al fine di porre rimedio ai fabbisogni finanziari della Società nel periodo sino alla realizzazione dell'aumento di capitale previsto entro il 31 dicembre 2022, la Manovra Finanziaria prevede:
In particolare, alla data del 24 marzo 2022, data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, sussistono incertezze in relazione a: (i) l'esecuzione dell'aumento di capitale la cui realizzazione è prevista entro la fine del 2022; (ii) il perfezionamento dei versamenti in conto futuro aumento di capitale dei soci che esercitano il controllo congiunto previsti avvenire entro il 31 marzo 2022 (a sua volta condizione, tra le altre, all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si precisa che alla data odierna le principali condizioni ai relativi versamenti sono state conseguite; (iii) la sottoscrizione dell'Underwriting Agreement da parte degli istituti di credito (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale); (iv) la sottoscrizione del contratto relativo alla Liquidity Facility (a sua volta condizione all'esecuzione dell'aumento di capitale). Si

precisa che alla data odierna è stato tuttavia sottoscritto il relativo Term Sheet che prevede la sottoscrizione della Liquidity Facility entro il 31 marzo 2022; (v) la disponibilità di nuove bonding line per un importo sufficiente alla copertura del fabbisogno del 2022. La disponibilità, su base best effort, di un ammontare di linee di firma almeno pari a 1,345 miliardi di euro costituisce condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si precisa che alla data odierna sono in corso avanzate interlocuzioni su base bilaterale con gli istituti di credito al fine del raggiungimento del menzionato obiettivo; (vi) la formalizzazione della richiesta di finanziamento tramite lo schema di "Garanzia Italia" da parte della Società quale condizione all'erogazione della Liquidity Facility. Si segnala che l'attività in oggetto sarà realizzata nel breve termine; (vii) la cancellazione prevista entro il 31 marzo 2022 della RCF da 1 miliardo di euro datata 10 dicembre 2015 e l'ottenimento di una nuova RCF per un importo complessivo pari a 1 miliardo di euro che verrà organizzata entro l'avvio dell'aumento di capitale. Si precisa che alla data odierna un pool di banche che partecipano alla Manovra Finanziaria ha confermato di aver approvato in via preliminare la partecipazione per circa 450 milioni di euro; (viii) il conseguimento di un rating giudicato sufficiente al futuro rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in scadenza dal 2023 in avanti; (ix) il futuro rispetto delle clausole contrattuali, ivi inclusi i covenant anche di natura finanziaria che saranno previsti dalla Liquidity Facility sopra menzionata.
Da ciò consegue che, nell'ambito degli scenari definiti nel documento "Going concern - a focus on disclosure" emanato nel mese di gennaio 2021 dallo IASB con riferimento alla verifica della sussistenza del presupposto della continuità aziendale, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 3. Per quanto concerne gli scenari definiti da Consob nel Documento n. 2 emesso in data 6 febbraio 2009, la Società ritiene ragionevole concludere che la stessa si collochi nella fattispecie di cui allo Scenario 2 relativo al caso in cui vengano identificate significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare la propria operatività per un prevedibile futuro, ma gli amministratori considerano che sia comunque appropriato utilizzare il presupposto della continuità aziendale per redigere il bilancio.
Si evidenzia come la valutazione effettuata dal Consiglio di Amministrazione sull'esistenza del presupposto della continuità aziendale comporti un giudizio, in un dato momento, sull'esito futuro di eventi o circostanze che sono per loro natura incerti; pertanto, tale determinazione, pur formulata sulla scorta di un'attenta ponderazione di tutte le informazioni allo stato disponibili, è suscettibile di essere contraddetta dall'evoluzione dei fatti ove non si verifichino gli eventi a oggi ragionevolmente previsti, ovvero emergano fatti o circostanze con loro incompatibili, oggi non noti o comunque non valutabili nella loro portata.
Il Consiglio di Amministrazione provvederà a svolgere un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, le più opportune azioni correttive.
La diffusione, l'evoluzione e il perdurare della pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem in quanto il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale. Lo scenario macroeconomico ha comunque registrato una significativa inversione di tendenza nel 2021, grazie al successo della campagna vaccinale, della performance economica cinese e degli accordi tra i Paesi produttori dell'alleanza OPEC che hanno consentito una graduale ripresa delle economie e delle attività produttive. L'economia e i consumi non sono tuttavia ancora tornati alla normalità pre-pandemia e permangono i rischi di possibili rallentamenti legati a nuove varianti del virus che possono interferire con la traiettoria di crescita delle economie e con la ripresa della domanda energetica. Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2022 risulta confermato il trend crescente dei prezzi delle commodity petrolifere, in particolare Brent e gas naturale, anche in relazione all'evoluzione delle tensioni geopolitiche internazionali con la crisi ucraino-russa.
A livello complessivo, i segnali positivi visibili a oggi si stima si possano tradurre in un recupero degli investimenti nel settore dell'Oil&Gas, con i principali operatori che al contempo stanno diversificando il portafoglio verso i segmenti legati alla transizione energetica.
Nel 2021 il Gruppo Saipem ha continuato a effettuare un'approfondita e costante analisi del perdurare della pandemia, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Il Gruppo Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e, nel contempo, assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a monitorare la situazione mantenendo adeguati livelli di presidio e misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.
Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi anche in relazione alla pandemia.
Sempre nell'ambito del Gruppo Saipem, sono stati analizzati anche gli aspetti finanziari, gli aspetti legati alla recuperabilità degli asset non finanziari, il processo di stima, l'identificazione dell'impatto economico COVID-19 e l'andamento del mercato di riferimento di Saipem.
Per un'informativa più completa sugli effetti del COVID-19 sul Gruppo Saipem e sulle conseguenti azioni di mitigazione attuate si rimanda al paragrafo "Effetti del COVID-19" del Bilancio Consolidato di Saipem.

I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico. Saipem, essendo global solution provider in questo settore, è consapevole che questi cambiamenti possono avere un significativo impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
Dall'altra parte, questi scenari di cambiamento offrono alle società operanti nel settore energetico, e quindi a Saipem, l'opportunità di giocare un ruolo attivo nel proporre ai propri clienti soluzioni eco-sostenibili tecnologicamente all'avanguardia, le quali soddisfino la domanda di soluzioni e di prodotti a basse emissioni di carbonio che si prevede sarà sempre più crescente nel prossimo futuro.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili in rischi fisici e rischi di transizione. I rischi fisici sono i rischi conseguenti a fenomeni climatici riscontrabili fisicamente (es., allagamento di stabilimenti, siti produttivi e cantieri, peggioramento delle condizioni meteomarine nelle aree di operazione offshore). I rischi di transizione sono i rischi derivanti dalla fase di passaggio che punta a ridurre le emissioni e quindi a mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici. Tali rischi sono classificati come rischi di mercato, in termini di posizionamento strategico per sfruttare in tempi utili le opportunità date dalla transizione energetica; rischi tecnologici, in termini di non sufficiente efficacia nell'implementazione delle più efficienti tecnologie applicabili; rischi normativi, correlati all'emanazione di leggi e regolamenti a cui doversi prontamente adeguare e che possono comportare l'incremento dei costi operativi; rischi d'immagine, in termini di valutazione negativa da parte degli stakeholder finanziari in merito alla strategia aziendale posta in essere.
Per ogni rischio identificabile, sia fisico che di transizione, Saipem intraprende un piano d'azione che ne comprende l'identificazione e descrizione, la valutazione in termini di: (i) orizzonte temporale; (ii) probabilità; (iii) grandezza dell'impatto finale, l'identificazione dell'impatto economico-finanziario e le azioni da porre in essere per la sua gestione.
In questo contesto evolutivo e di trasformazione Saipem, da sempre orientata all'innovazione tecnologica, è oggi impegnata a fianco dei suoi clienti sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale. In questa direzione prevede di ampliare progressivamente la propria offerta in settori a minor impatto sul clima e proponendosi come fornitore di soluzioni innovative per supportare i clienti nell'identificazione delle migliori scelte tecnologiche a ridotte emissioni di carbonio.
L'evoluzione della domanda di energia può influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo. La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrà portare in futuro a ulteriori svalutazioni dei propri asset non finanziari rispetto a quelle finora effettuate. L'esposizione ai rischi e agli impatti derivanti dai cambiamenti climatici è considerata nella stima dei flussi di cassa futuri ai fini dell'esecuzione dei test di impairment.
La transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore. Tuttavia, Saipem si sta gradualmente posizionando in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset attualmente di proprietà sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
Nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza. Di conseguenza la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
Per ulteriori dettagli sul tema degli effetti dei cambiamenti climatici, si rinvia a quanto indicato nella DNF (Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario).
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.
La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale delle Divisioni, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle Divisioni.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche Divisioni tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengano quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.
Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali E&C Offshore, le yard di fabbricazione E&C Offshore ed E&C Onshore e i rig di perforazione Drilling Onshore) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei

beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right-of-Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.
Saipem è parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.
Con il Regolamento n. 2021/1080, emesso dalla Commissione Europea in data 28 giugno 2021, sono state omologate: (i) le modifiche allo IAS 37, volte a fornire chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell'onerosità di un contratto; (ii) le modifiche allo IAS 16, volte a definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un asset prima che lo stesso sia pronto per l'uso previsto siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione; (iii) le modifiche all'IFRS 3, volte a: completare l'aggiornamento dei riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile; fornire chiarimenti in merito ai presupposti per la rilevazione, all'acquisition date, di fondi, passività potenziali e passività per tributi (cd. levy) assunti nell'ambito di un'operazione di business combination ed esplicitare la circostanza che le attività potenziali non possono essere rilevate nell'ambito di una business combination; (iv) il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Gli Annual Improvements e le modifiche ai principi indicati saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2022.

Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi sulla Società.
In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia del COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2023.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 12 - Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento. Il documento modifica anche l'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.
In data 9 dicembre 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 17 - Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information", con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB propone inoltre di aggiungere un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sulla Società delle modifiche ai principi indicati.

Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 820.520 migliaia di euro, presso banche all'estero per 68.232 migliaia di euro, e a denaro e valori in cassa per 172 migliaia di euro, di cui 47 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 125 migliaia di euro presso le filiali estere.
Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: KWD (dinaro kuwaitiano) per 20.284 migliaia di euro, RUB (rublo russo) per 15.931 migliaia di euro, RSD (dinaro serbo) per 14.945 migliaia di euro, AED (Dirham degli Emirati Arabi Uniti) per 6.008 migliaia di euro.
Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia, a eccezione delle disponibilità presenti su sei conti correnti di una filiale estera (per un totale di 268 migliaia di euro) oggetto di un blocco temporaneo su disposizione delle autorità competenti locali.
Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 423.127 migliaia di euro. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2021 è pari a 1.554 migliaia di euro.
Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica:
| 31.12.2020 (migliaia di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Italia 1.008.658 |
820.520 |
| Resto d'Europa 106.915 |
16.264 |
| CSI 8.316 |
16.166 |
| Resto Asia 64.563 |
35.214 |
| Africa Settentrionale 1.989 |
543 |
| Africa Sub-Sahariana e Resto Africa 50 |
115 |
| Americhe 121.560 |
102 |
| Totale 1.312.051 |
888.924 |
Le altre attività finanziarie correnti sono pari a 268.237 migliaia di euro (655.169 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 1.746 | 1.469 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 653.423 | 266.767 |
| Totale | 655.169 | 268.237 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono essenzialmente a crediti vantati verso Serfactoring SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa ammontano a 266.767 migliaia di euro verso la finanziaria di Gruppo "Saipem Finance International BV", per attività inerenti alla gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl ha comportato l'elisione in Saipem SpA di crediti finanziari strumentali all'attività operativa verso la JO di 1.210 migliaia di euro.
I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 1.456.078 migliaia di euro, con un incremento di 193.804 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| Valore netto al 31.12.2020 | Valore netto al 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui | di cui | |||||
| scadenti | di cui | scadenti | di cui | |||
| oltre | scadenti | oltre | scadenti | |||
| l'esercizio | oltre | l'esercizio | oltre | |||
| (migliaia di euro) | successivo | i 5 anni | successivo | i 5 anni | ||
| Crediti verso: | ||||||
| - joint venture | 54.658 | - | - | 57.370 | - | - |
| - clienti | 342.338 | 71.402 | - | 395.543 | 48.687 | - |
| - imprese controllate | 622.802 | - | - | 690.675 | - | - |
| - imprese collegate | 140.322 | 616 | - | 186.215 | - | - |
| - altri | 102.154 | 1.358 | - | 126.275 | 1.175 | - |
| Totale | 1.262.274 | 73.376 | - | 1.456.078 | 49.862 | - |

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 242.674 migliaia di euro, in aumento di 48.962 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:
| (migliaia di euro) | svalutazione commerciali crediti Fondo |
svalutazione altri crediti Fondo |
Totale |
|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2020 | 169.417 | 24.295 | 193.712 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 71.783 | - | 71.783 |
| Utilizzi dell'esercizio | (22.821) | - | (22.821) |
| Valore al 31.12.2021 | 218.379 | 24.295 | 242.674 |
Le ritenute a garanzia ammontano a 78.818 migliaia di euro, di cui 48.687 migliaia di euro a lungo termine.
I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 41.
Gli altri crediti di 126.275 migliaia di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 24.295 migliaia di euro, in linea con l'esercizio precedente ed è relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista. La composizione degli altri crediti è dettagliata nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Importi esigibili entro l'esercizio successivo: | ||
| - acconti a fornitori terzi | 53.769 | 57.320 |
| - crediti verso il personale | 33.981 | 35.465 |
| - depositi cauzionali | 4.106 | 3.998 |
| - assicurazioni | 41 | 6 |
| - crediti verso enti previdenziali | 952 | 887 |
| - crediti diversi | 32.242 | 51.719 |
| a dedurre: | ||
| - fondo svalutazione altri crediti | (24.295) | (24.295) |
| Totale entro l'esercizio successivo | 100.796 | 125.100 |
| Importi esigibili oltre l'esercizio successivo: | ||
| - depositi cauzionali | 1.358 | 1.175 |
| Totale oltre l'esercizio successivo | 1.358 | 1.175 |
| Totale generale | 102.154 | 126.275 |
I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.162.786 migliaia di euro, con un incremento di 172.460 migliaia di euro.
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività della Società e rappresenta circa il 18% del totale dei crediti.
Saipem SpA continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore, particolarmente impattate dal perdurare della pandemia.
La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" adottato in ottemperanza all'IFRS 9, come indicato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Al 31 dicembre 2021 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 59.341 migliaia di euro sul totale del fondo svalutazione crediti commerciali di 218.379 migliaia di euro.
Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 996.106 migliaia di euro (859.910 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 225.225 migliaia di euro (201.760 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), di cui 78.140 migliaia di euro scaduti da 1 a 90 giorni (43.330 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), 20.791 migliaia di euro da 3 a 6 mesi (22.123 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), 29.957 migliaia di euro da 6 a 12 mesi (14.629 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e 96.335 migliaia di euro scaduti da oltre 12 mesi (121.678 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2021 sui crediti commerciali è stato di 43 migliaia di euro e ha comportato in Saipem SpA un'elisione di pari importo.
Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.
I crediti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 309.063 migliaia di euro, KWD (dinaro Kuwait) per 67.724 migliaia di euro e RUB (rublo russo) per 5.315 migliaia di euro.

L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Italia | 257.970 | 319.007 |
| Estero | ||
| Resto Europa | 340.523 | 350.980 |
| CSI | 33.721 | 50.660 |
| Resto Asia | 335.826 | 492.669 |
| Africa Settentrionale | 24.105 | 21.713 |
| Africa Sub-Sahariana e resto Africa | 226.129 | 170.553 |
| Americhe | 38.666 | 46.016 |
| Altre aree | 5.333 | 4.480 |
| Totale | 1.004.304 | 1.137.071 |
| Totale generale | 1.262.274 | 1.456.078 |
Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2021 ammonta a complessivi 26.148 migliaia di euro, con un decremento di 2.119 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Il dettaglio è riportato nel prospetto che segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 28.267 | 26.148 |
| Totale | 28.267 | 26.148 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 51.178 migliaia di euro, analizzato come segue:
| (migliaia di euro) | svalutazione rimanenze Fondo |
|---|---|
| Valore al 31.12.2020 | 50.050 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 1.786 |
| Utilizzi dell'esercizio | (658) |
| Valore al 31.12.2021 | 51.178 |
Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, ecc.).
La voce di 415.147 migliaia di euro (471.437 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 477.272 | 421.317 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (5.835) | (6.170) |
| Totale | 471.437 | 415.147 |
Le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 421.317 migliaia di euro, diminuiscono di 55.955 migliaia di euro, derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti per 190.436 migliaia di euro, a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti, per 4.342 migliaia di euro.
Tale diminuzione è in parte compensata da ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2022 per 138.822 migliaia di euro.

Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 63.904 migliaia di euro, con una diminuzione di 13.956 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana | 57.367 | 54.060 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 20.493 | 9.844 |
| Totale | 77.860 | 63.904 |
I crediti per imposte verso l'amministrazione finanziaria italiana includono crediti chiesti a rimborso per un valore di 46.348 migliaia di euro.
I crediti per imposte estere comprendono, principalmente, i crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 10 migliaia di euro.
Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 37.
Le attività per altre imposte correnti ammontano a 23.044 migliaia di euro, e risultano così composte:
| 31.12.2020 (migliaia di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana: | |
| - per crediti Iva 896 |
894 |
| - per altri rapporti 37 |
1.621 |
| Amministrazioni finanziarie estere: | |
| - per crediti Iva 18.186 |
17.963 |
| - per altri rapporti 503 |
2.566 |
| Totale 19.622 |
23.044 |
L'apporto complessivo della Joint Operation Ship Recycling Scarl per crediti Iva italiani è pari a 546 migliaia di euro, di cui 512 migliaia di euro chiesti a rimborso.
Durante l'esercizio sono stati svalutati crediti tributari di competenza filiali estere per 71 migliaia di euro.
Le altre attività correnti ammontano a 101.587 migliaia di euro, con un decremento di 6.119 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:
| Fair value su contratti derivati su valute 83.289 |
67.316 |
|---|---|
| Altre attività 24.417 |
34.271 |
| Totale 107.706 |
101.587 |
Le altre attività al 31 dicembre 2021 sono composte da 32.449 migliaia di euro per costi di competenza di futuri esercizi e da 1.822 migliaia di euro per commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati". Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 61.673 | 64.597 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 98 | 85 |
| Consorzio F.S.B. | 99 | 99 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 36 | 23 |
| Eni SpA | 63 | - |
| Totale | 61.969 | 64.804 |
Le altre attività verso la società Saipem Finance International BV, pari a 64.597 migliaia di euro, riguardano operazioni su strumenti finanziari derivati.

La consistenza degli immobili ammonta a 302.024 migliaia di euro, con un decremento di 34.824 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; i movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle tabelle seguenti:
| Valore netto al 31.12.2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | Immobilizzazioni | Totale | |||||
| Terreni e | Impianti | industriali | in corso | immobilizzazioni | |||
| (migliaia di euro) | fabbricati | e macchinari | e commerciali | Altri beni | e acconti | materiali | |
| Costo originario | |||||||
| Saldo al 31.12.2019 | 194.511 1.364.765 | 217.312 | 21.881 | 49.354 1.847.823 | |||
| Movimenti dell'esercizio: | |||||||
| - acquisizioni da terzi | 719 | 3.479 | 3.003 | 916 | 11.416 | 19.533 | |
| - produzione interna | - | 30 | 18 | (35) | 4.419 | 4.432 | |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | 17 | 145 | 143 | - | - | 305 | |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - | |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | (350) | 289 | 581 | - | (520) | - | |
| - alienazioni | (787) | (2.916) | (7.931) | (5) | - | (11.639) | |
| - radiazioni | (96) | (1.958) | (683) | - | - | (2.737) | |
| Saldo al 31.12.2020 | 194.014 1.363.834 | 212.443 | 22.757 | 64.669 1.857.717 | |||
| Fondo ammortamento e svalutazioni | |||||||
| Saldo al 31.12.2019 | 151.210 1.103.401 | 195.302 | 19.644 | 297 1.469.854 | |||
| Movimenti dell'esercizio: | |||||||
| - ammortamenti | 5.137 | 47.240 | 6.871 | 605 | - | 59.853 | |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - | |
| - trasferimenti | 53 | (5) | (48) | - | - | - | |
| - svalutazioni | 2.258 | 92 | - | - | - | 2.350 | |
| - alienazioni | (459) | (1.371) | (7.012) | (5) | - | (8.847) | |
| - radiazioni | (74) | (1.604) | (663) | - | - | (2.341) | |
| Saldo al 31.12.2020 | 158.125 1.147.753 | 194.450 | 20.244 | 297 1.520.869 | |||
| Valore netto di bilancio | 35.889 | 216.081 | 17.993 | 2.513 | 64.372 | 336.848 | |
| Valore netto al 31.12.2021 | |||||||
| Attrezzature | Immobilizzazioni | Totale | |||||
| Terreni | Impianti | industriali | in corso | immobilizzazioni |
| (migliaia di euro) | e fabbricati | e macchinari | e commerciali | Altri beni | e acconti | materiali |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 194.014 | 1.363.834 | 212.443 | 22.757 | 64.669 | 1.857.717 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni da terzi | 311 | 5.246 | 5.539 | 27 | 10.309 | 21.432 |
| - produzione interna | 4 | - | 11 | 2 | 2.876 | 2.893 |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | 371 | 356 | 23 | - | - | 750 |
| - trasferimenti | (9) | 13 | (9) | 5 | - | - |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | 258 | - | 376 | 140 | (758) | 16 |
| - alienazioni | (399) | (2.795) | (5.831) | (14) | - | (9.039) |
| - radiazioni | (83) | (3.942) | (4.203) | (1.465) | - | (9.693) |
| Saldo al 31.12.2021 | 194.467 | 1.362.712 | 208.349 | 21.452 | 77.096 | 1.864.076 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 158.125 | 1.147.753 | 194.450 | 20.244 | 297 | 1.520.869 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 4.969 | 38.426 | 5.597 | 797 | - | 49.789 |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| - trasferimenti | (1) | (5) | 5 | 1 | - | - |
| - svalutazioni | 5.379 | 1.460 | 1.582 | 5 | - | 8.426 |
| - alienazioni | (385) | (2.480) | (4.550) | (14) | - | (7.429) |
| - radiazioni | (83) | (3.903) | (4.169) | (1.448) | - | (9.603) |
| Saldo al 31.12.2021 | 168.004 | 1.181.251 | 192.915 | 19.585 | 297 | 1.562.052 |
| Valore netto di bilancio | 26.463 | 181.461 | 15.434 | 1.867 | 76.799 | 302.024 |

Nel corso dell'esercizio 2021 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Terreni e fabbricati: | |
| - terreni | - |
| - fabbricati | 256 |
| - costruzioni leggere | 430 |
| Totale | 686 |
| Impianti e macchinari: | |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione | 92 |
| - nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione | 642 |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione | 4.868 |
| Totale | 5.602 |
| Attrezzature industriali e commerciali: | |
| - acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione | 282 |
| - acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi | 5.291 |
| - acquisto di attrezzatura varia di perforazione | - |
| - autovetture, motoveicoli e simili | - |
| Totale | 5.573 |
| Altri beni: | |
| - personal computer, unità di sistema e stampanti | 29 |
| - mobili, arredi | - |
| Totale | 29 |
Nel corso dell'esercizio si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:
| Alienazioni | Radiazioni | |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| Terreni e fabbricati: | ||
| - costruzioni leggere | 399 | 83 |
| Totale | 399 | 83 |
| Impianti e macchinari: | ||
| - impianti generici | 1.035 | 1.297 |
| - impianti perforazione | 152 | 1.879 |
| - impianti specifici di costruzione | 1.608 | 166 |
| Totale | 2.795 | 3.942 |
| Attrezzature industriali e commerciali: | ||
| - mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi | 2.867 | 1.009 |
| - attrezzatura varia di costruzione | 1.020 | 1.669 |
| - attrezzatura varia di perforazione | 1.867 | 1.336 |
| - autovetture, motoveicoli e simili | 76 | - |
| Totale | 5.831 | 4.203 |
| Altri beni: | ||
| - mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche | 14 | 1.465 |
| Totale | 14 | 1.465 |
Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (principalmente da Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd) attrezzature per fabbricati e impianti e macchinari, per complessivi 750 migliaia di euro.
Sono state realizzate inoltre vendite ad altre società del Gruppo, principalmente attrezzature industriali e commerciali, nonché impianti e macchinari alle società: PT Saipem Indonesia, Servizi Energia Italia SpA, Petrex SA, Saipem America Inc, Saipem Romania Srl e Saipem Contracting Nigeria.
Complessivamente le vendite hanno generato:
≥ plusvalenze per 1.514 migliaia di euro;
≥ minusvalenze per 731 migliaia di euro.
Gli effetti economici delle alienazioni ed eliminazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 33) e "Altri oneri" (nota 34).
Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati, ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.
Sono state registrate svalutazioni per un totale di 8.426 migliaia di euro, relative a una base logistica in Iraq principalmente riguardanti fabbricati. Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2021 ammonta a 14.234 migliaia di euro (6.693 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Ammontano a 76.800 migliaia di euro e si riferiscono principalmente al progetto "SPRINGS" (Subsea process and Injection Gear for Seawater), un impianto di filtraggio di acqua sottomarina, nonché alla realizzazione del progetto Hydrone, sistema di robot subacquei per supportare lo sviluppo dei campi sottomarini.
Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:
| (%) 31.12.2020 |
31.12.2021 |
|---|---|
| Terreni e fabbricati 82 |
87 |
| Impianti e macchinari 84 |
87 |
| Attrezzature industriali e commerciali 92 |
91 |
| Altri beni 89 |
86 |
| Immobilizzazioni materiali nel complesso 82 |
84 |
Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti con le seguenti aliquote:
| (%) | min | max |
|---|---|---|
| Fabbricati industriali | 3 | 12,5 |
| Impianti e macchinari | 10 | 15 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 20 | 40 |
| Altri beni | 12 | 20 |
Le attività immateriali ammontano a 30.450 migliaia di euro, con un decremento di 2.529 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle seguenti tabelle:
| Valore netto al 31.12.2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti |
|||||||
| di utilizzazione | Immobilizzazioni | Totale | |||||
| Costi | delle opere | in corso | Immobilizzazioni | ||||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali | |
| Costo originario | |||||||
| Saldo al 31.12.2019 | 7.688 | 205.045 | 3.241 | 95 | 5.442 | 221.511 | |
| Acquisizioni | - | 6.930 | - | - | 8.855 | 15.785 | |
| Produzione interna | - | 25 | - | - | 105 | 130 | |
| Trasferimenti | - | 7.477 | - | - | (7.477) | - | |
| Dismissioni | - | (132) | - | - | (42) | (174) | |
| Saldo al 31.12.2020 | 7.688 | 219.345 | 3.241 | 95 | 6.883 | 237.252 | |
| Ammortamenti accumulati | |||||||
| Saldo al 31.12.2019 | 7.688 | 184.447 | - | 95 | - | 192.230 | |
| Ammortamenti | - | 12.043 | - | - | - | 12.043 | |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - | |
| Dismissioni | - | - | - | - | - | - | |
| Saldo al 31.12.2020 | 7.688 | 196.490 | - | 95 | - | 204.273 | |
| Valore netto | - | 22.855 | 3.241 | - | 6.883 | 32.979 |

| Valore netto al 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto | ||||||
| industriale | ||||||
| e diritti | ||||||
| di utilizzazione | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Costi | delle opere | in corso | immobilizzazioni | |||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 7.688 | 219.345 | 3.241 | 95 | 6.883 | 237.252 |
| Acquisizioni | - | 4.914 | - | - | 8.612 | 13.526 |
| Produzione interna | - | 44 | - | - | 19 | 63 |
| Trasferimenti | - | 7.593 | - | - | (7.609) | (16) |
| Dismissioni | - | (1.345) | - | - | (89) | (1.434) |
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 230.551 | 3.241 | 95 | 7.816 | 249.391 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 7.688 | 196.490 | - | 95 | - | 204.273 |
| Ammortamenti | - | 15.583 | - | - | - | 15.583 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Dismissioni | - | (915) | - | - | - | (915) |
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 211.158 | - | 95 | - | 218.941 |
| Valore netto | - | 19.393 | 3.241 | - | 7.816 | 30.450 |
Nel corso dell'esercizio 2021 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | |
| - licenze e software | 4.896 |
| - brevetti | 62 |
| - altri progetti | - |
| Totale | 4.958 |
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Variazioni in aumento | |
| IT trasformation | 2.476 |
| High-Priority Business Clusters | 3.744 |
| Digital Smart Initiatives | 1.215 |
| Costi brevettuali | 1.049 |
| Altri progetti | 147 |
| Totale | 8.631 |
| Variazioni in diminuzione | |
| IT trasformation | 3.078 |
| Costi brevettuali | 773 |
| High-Priority Business Clusters | 2.616 |
| Sviluppo applicativi software HSE | 614 |
| Altri progetti | 528 |
| Totale | 7.609 |
Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%. Nel corso dell'esercizio non si sono verificati fatti che hanno richiesto una svalutazione delle attività immateriali.

La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2021 è evidenziata come segue:
| Passività finanziarie per leasing |
||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | |
| Saldo finale al 31.12.2020 | 92.000 | 31.771 | 63.866 | |
| Incrementi | 23.751 | 39.376 | 23.368 | |
| Decrementi e cancellazioni | (4.192) | (35.434) | (43.459) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (46.060) | |||
| Differenze cambio | 803 | 1.032 | ||
| Interessi | 2.680 | |||
| Altre variazioni | ||||
| Saldo finale al 31.12.2021 | 65.499 | 39.196 | 44.807 |
Il dettaglio per tipologia dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2021 è evidenziato come segue:
| Fabbricati | e macchinari | e commerciali Attrezzature industriali |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Terreni | Impianti | Altri beni | Totale | ||
| Saldo iniziale netto | 11.422 | 68.612 | - | 7.333 | 4.633 | 92.000 |
| Incrementi | 266 | 9.637 | - | 3.383 | 10.464 | 23.750 |
| Ammortamenti | (1.820) | (24.380) | - | (4.219) | (6.211) | (36.630) |
| Decrementi e cancellazioni | (9.511) | (3.919) | - | (184) | (8) | (13.622) |
| Differenze cambio da conversione | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | 357 | 49.951 | - | 6.313 | 8.878 | 65.499 |
| Saldo finale lordo | 13.594 | 111.626 | - | 13.815 | 15.481 | 154.516 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | (13.237) | (61.675) | - | (7.502) | (6.603) | (89.017) |
Nel corso dell'esercizio si sono verificati fatti che hanno richiesto una svalutazione dei diritti di utilizzi di attività in leasing per 9.431 migliaia di euro.
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie per leasing al 31 dicembre 2021 è la seguente:
| Quota a lungo termine | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota a breve |
||||||||
| (migliaia di euro) | termine 2022 |
2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie per leasing | 39.196 | 17.833 | 12.394 | 6.596 | 1.410 | 6.574 | 44.807 |

La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 608.590 migliaia di euro, con un decremento di 1.813.021migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:
| (migliaia di euro) | Tipo operazione | Valore | |
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2021 | 2.421.611 | ||
| Operazioni su partecipazioni 2021 | |||
| International Energy Services SpA | Apporto in conto capitale | 650 | |
| International Energy Services SpA | Svalutazione | (364) | |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | Svalutazione | (16.498) | |
| Saipem SA | Svalutazione | (641.292) | |
| Saipem International BV | Svalutazione | (1.137.086) | |
| Saipem Offshore Norway | Svalutazione | (18.903) | |
| Saipem Offshore Norway | Trasferimento di valore | (225.525) | |
| Saipem International BV | Trasferimento di valore | 225.525 | |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda | Ripresa di valore | 94 | |
| Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | Valutazione al fair value | 378 | |
| Totale partecipazioni al 31 dicembre 2021 | 608.590 |
Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 345.
Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 636.648 migliaia di euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 1.784.608 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Imprese controllate | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2020 | 3.048.930 | (548.388) | 2.500.542 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - apporto in conto capitale International Energy Services SpA | 500 | - | 500 |
| - svalutazione International Energy Services SpA | - | (448) | (448) |
| - svalutazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | - | (49.277) | (49.277) |
| - ripresa di valore Saipem Offshore Construction SpA | - | 349 | 349 |
| - ripresa di valore Saipem SA | - | 14.494 | 14.494 |
| - ripresa di valore Servizi Energia Italia SpA | - | 10.927 | 10.927 |
| - svalutazione Saipem Offshore Norway SpA | - | (55.587) | (55.587) |
| - svalutazione Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda | - | (244) | (244) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2020 | 3.049.430 | (628.174) | 2.421.256 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - svalutazione Saipem Offshore Norway AS | - | (18.903) | (18.903) |
| - cancellazione partecipazione Saipem Offshore Norway AS | (300.015) | 74.490 | (225.525) |
| - incremento partecipazione Saipem International BV | 225.525 | - | 225.525 |
| - apporto in conto capitale International Energy Services SpA | 650 | - | 650 |
| - ripresa di valore Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda | - | 94 | 94 |
| - svalutazione International Energy Services SpA | - | (364) | (364) |
| - svalutazione partecipazione Saipem International BV | - | (1.137.086) | (1.137.086) |
| - svalutazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | - | (16.498) | (16.498) |
| - svalutazione Saipem SA | - | (641.292) | (641.292) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 2.975.590 | (2.367.733) | 607.857 |
Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:
≥ in data 29 luglio 2021 la valutazione della partecipazione Saipem Offshore Norway AS ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 18.903 migliaia di euro;

Ammontano a 102 migliaia di euro, in linea con l'esercizio precedente.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2020 | 236 | (4) | 232 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - ripresa di valore Rodano Scarl | - | 4 | 4 |
| - liquidazione Rodano Scarl | (134) | - | (134) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2020 | 102 | - | 102 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 102 | - | 102 |
Ammontano a 631 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 378 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Altre imprese | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2020 | 543 | (28) | 515 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | 75 | - | 75 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2020 | 281 | (28) | 253 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | 378 | - | 378 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 659 | (28) | 631 |
Le operazioni inerenti alle partecipazioni in altre imprese sono analizzate come segue:
≥ a seguito dell'aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd, il relativo fair value ha subìto un incremento di 378 migliaia di euro, con un incremento della corrispondente riserva di patrimonio netto.

| (migliaia di euro) | Bilancio dell'esercizio 2021 (1) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto (escluso |
Utile | Quota posseduta |
Valore di bilancio |
Valore con il metodo del patrimonio netto |
Differenza rispetto valutazione al patrimonio netto |
Fondo copertura perdita su partecipazioni su base |
||||
| Descrizione | Sede | Valuta | Capitale | risultato) | (perdita) | (%) | (a) | (b) | (c=b-a) | cumulativa |
| Partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni in: |
||||||||||
| Imprese controllate | ||||||||||
| Saipem SA (2) | Montigny le Bretonneux |
EUR | 25.050 | 190.225 | (719.439) | 100,00 | 232.626 | 232.626 | - | - |
| Saipem International BV (2) | ||||||||||
| Saipem Maritime Asset | Amsterdam | EUR 172.444 1.074.853 | (985.640) | 100,00 | 292.772 | 292.772 | - | - | ||
| Management | ||||||||||
| Luxembourg Sàrl (2) (3) | Lussemburgo | USD | 378 | 43.067 | (20.651) | 100,00 | 27.939 | 27.939 | - | - |
| Andromeda Consultoria Tecnica | ||||||||||
| e Rapresentações Ltda (3) | Rio de Janeiro | BRL | 20.494 | 16.583 | 435 | 99,00 | 2.670 | 2.670 | - | - |
| Snamprogetti Netherlands BV (2) Amsterdam | EUR | 203 | 36.258 | (4.978) | 100,00 | - | 14.689 | 14.689 | (52.824) | |
| SnamprogettiChiyoda sas | San Donato | |||||||||
| di Saipem SpA | Milanese | EUR | 10 | 618 | (21.026) | 99,90 | - | (20.388) | (20.388) | (20.388) |
| Servizi Energia Italia SpA (2) | San Donato Milanese |
EUR | 20.000 | 71.461 | (1.971) | 100,00 | 21.000 | 21.791 | 791 | - |
| Saipem Finance International BV Amsterdam | EUR | 1.000 | 40.012 | 2.931 | 25,00 | 10.000 | 10.736 | 736 | - | |
| Saipem Offshore | San Donato | |||||||||
| Construction SpA | Milanese | EUR | 20.000 | 23.461 | 1.664 | 100,00 | 20.500 | 25.126 | 4.626 | - |
| International Energy | San Donato | |||||||||
| Services SpA | Milanese | EUR | 50 | 701 | (364) | 100,00 | 338 | 338 | - | - |
| Smacemex Scarl | San Donato | |||||||||
| Milanese | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 60,00 | 6 | 6 | - | - | |
| Denuke Scarl | San Donato | |||||||||
| Milanese | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 55,00 | 6 | 6 | - | - | |
| Totale | 607.857 | 608.311 | 454 | (73.212) | ||||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto |
||||||||||
| PSS Netherlands BV (3) | Leiden | USD | 33 | 77.851 | (38.298) | 36,00 | 11 | 12.561 | 12.572 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni | San Donato | |||||||||
| per l'Alta Velocità) Uno | Milanese | EUR | 52 | 52 | Pareggio | 50,36 | 26 | 26 | - | - |
| CEPAV (Consorzio Eni | San Donato | |||||||||
| per l'Alta Velocità) Due | Milanese | EUR | 52 | 52 | Pareggio | 59,09 | 27 | 31 | 4 | - |
| Consorzio F.S.B. | Marghera | EUR | 15 | 18 | Pareggio | 29,10 | 5 | 5 | - | - |
| San Donato | ||||||||||
| ASG Scarl | Milanese | EUR | 51 | 51 | Pareggio | 55,41 | 28 | 28 | - | - |
| San Giovanni | ||||||||||
| Consorzio Sapro | Teatino | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 51,00 | 5 | 5 | - | - |
| Ship Recycling Scarl (4) | Genova | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 51,00 | - | - | - | - |
| Totale | 102 | 12.656 | 12.576 | - | ||||||
(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.
(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.
(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.
(4) Sulla base dell'IFRS 11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo. La società è stata posta in liquidazione dall'Assemblea degli Azionisti il 4 ottobre 2017.
Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2021, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.
Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse a eccezione di 1 azione ordinaria di Saipem SA concessa in prestito temporaneo a un amministratore della stessa, così come stabilito dallo statuto societario. Rispetto al 31 dicembre 2021 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.

Il credito per imposte anticipate ammonta a 225.980 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto del fondo imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:
| 31.12.2020 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altre variazioni | a patrimonio netto Altre variazioni |
31.12.2021 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) Imposte anticipate su: |
|||||||
| - contratti derivati di copertura | 283 | - | - | - | - | 7.643 | 7.926 |
| - oneri aumento di capitale | 86 | - | (86) | - | - | - | - |
| - fondo svalutazione crediti | 42.788 | 15.587 | (2.806) | - | - | - | 55.569 |
| - fondo svalutazione magazzino | 12.012 | 429 | (158) | - | - | - | 12.283 |
| - fondi rischi e oneri | 7.096 | 37.273 | (4.635) | - | - | - | 39.734 |
| - fondi svalutazione immobili, impianti | |||||||
| e macchinari | 15.983 | 4.982 | (4.546) | - | - | - | 16.419 |
| - fondi svalutazione attività contrattuali | 1.628 | 238 | (144) | - | - | - | 1.722 |
| - fondo benefici ai dipendenti | 18.925 | 3.391 | (6.718) | - | - | 611 | 16.209 |
| - ammortamenti non deducibili | 2.444 | 230 | (575) | - | - | - | 2.098 |
| - beni in leasing finanziario | 31 | - | (31) | - | - | - | - |
| - fondo commesse pluriennali | 2.640 | 30.026 | (1.138) | - | - | - | 31.528 |
| - perdita fiscale Saipem SpA | 96.189 | 12.065 | (1.790) | (71.373) | (12.065) | 23.026 | |
| - eccedenza A.C.E. | 19.843 | - | - | - | - | - | 19.843 |
| - altre | 914 | 61 | (7) | - | - | - | 969 |
| Totale imposte anticipate | 220.862 | 104.282 | (22.634) | (71.373) | (12.065) | 8.254 | 227.326 |
| Imposte differite su: | |||||||
| - contratti derivati di copertura | (14.982) | - | - | - | - | 14.982 | - |
| - fondo benefici ai dipendenti | (571) | (264) | 335 | - | - | - | (500) |
| - altre | (796) | (50) | - | - | - | - | (846) |
| Totale imposte differite | (16.349) | (314) | 335 | - | - | 14.982 | (1.346) |
| Totale come da bilancio | 204.513 | 103.968 | (22.299) | (71.373) | (12.065) | 23.236 | 225.980 |
Le perdite fiscali includono, oltre alla perdita fiscale di Saipem SpA, anche le perdite delle filiali estere, e sono illimitatamente utilizzabili.
Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 389 milioni di euro (196 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riguardano interamente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.
Ammontano a 5.762 migliaia di euro, con una diminuzione di 1.198 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono composte da 5.459 migliaia di euro (6.493 migliaia di euro nell'esercizio precedente) per costi di competenza futuri e da 303 migliaia di euro (467 migliaia di euro nell'esercizio precedente) relative al fair value da contratti derivati di copertura cash flow su valute.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

Le passività finanziarie a breve termine di 1.408.897 migliaia di euro (1.825.499 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardano:
Ammontano a 200.011 migliaia di euro (100.041 migliaia di euro al 31 dicembre 2020); l'importo deriva da tre finanziamenti a breve termine concessi da due istituti finanziari italiani.
Ammontano al 31 dicembre 2021 a 1.208.886 migliaia di euro, con una diminuzione di 516.572 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 1.689.560 | 1.182.481 |
| Altri finanziatori | 35.898 | 26.405 |
| Totale generale | 1.725.458 | 1.208.886 |
I debiti finanziari verso Saipem Finance International BV, holding finanziaria del Gruppo Saipem, sono generati dal sistema accentrato di cash pooling a livello di gruppo.
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2021 ha comportato la rilevazione nei debiti finanziari di un apporto pari a 2.020 migliaia di euro, e la contestuale elisione in Ship Recycling Scarl di 1.210 migliaia di euro verso Saipem SpA, con un effetto netto di 810 migliaia di euro.
Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente SAR (riyal saudita) per 186.764 migliaia di euro e AUD (dollaro australiano) per 70.722 migliaia di euro.
Il tasso di interesse medio ponderato del 2021 per le passività finanziarie verso Saipem Finance International BV è a zero.
I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 997.698 migliaia di euro, con un decremento di 24.223 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui scadenti oltre l'esercizio |
di cui scadenti oltre |
di cui scadenti oltre l'esercizio |
di cui scadenti oltre |
|||
| (migliaia di euro) Debiti verso: |
Totale | successivo | i 5 anni | Totale | successivo | i 5 anni |
| - joint venture | 50.812 | - | - | 50.416 | - | - |
| - fornitori | 534.989 | - | - | 610.670 | - | - |
| - imprese controllate | 344.999 | - | - | 235.968 | - | - |
| - imprese collegate | 9.011 | - | - | 25.921 | - | - |
| Debiti enti previdenziali | 24.016 | - | - | 25.055 | - | - |
| Debiti verso altri | 58.094 | - | - | 49.668 | - | - |
| Totale generale | 1.021.921 | - | - | 997.698 | - | - |
I debiti commerciali ammontano a 842.213 migliaia di euro, con un aumento di 48.597 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I debiti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 279.450 migliaia di euro, GBP per 4.220 migliaia di euro, AED per 15.200 migliaia di euro.
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2021 ha comportato la rilevazione nei debiti commerciali verso terzi di un apporto di 127 migliaia di euro e un'elisione di 43 migliaia di euro, per un totale di 84 migliaia di euro. I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 8.025 migliaia di euro, verso Inail per 38 migliaia di euro e per 16.992 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.
Gli altri debiti ammontano a 49.668 migliaia di euro, con una diminuzione di 8.426 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Creditori diversi | 6.192 | 6.518 |
| Debiti verso dipendenti | 47.714 | 39.185 |
| Consulenti e professionisti | 3.568 | 2.977 |
| Compagnie di assicurazione | 52 | 178 |
| Amministratori e Collegio Sindacale | 568 | 810 |
| Totale | 58.094 | 49.668 |
Le passività contrattuali, pari a 743.421 migliaia di euro (608.471 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Acconti da clienti | 373.220 | 480.430 |
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 235.251 | 262.991 |
| Totale | 608.471 | 743.421 |
Le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 262.991 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, aumentano di 27.740 migliaia di euro per effetto della rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 81.996 migliaia di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente; in parte compensati da rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 109.736 migliaia di euro. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota 41.
Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2021 a 10.143 migliaia di euro, con un incremento di 1.455 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte sul reddito - Italia | - | - |
| Debiti per imposte sul reddito - Estero | 8.688 | 10.143 |
| Totale generale | 8.688 | 10.143 |
Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2015 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 37.
Le passività per altre imposte correnti ammontano a 38.468 migliaia di euro, con un incremento di 8.168 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Debiti per Iva italiana/estera | 17.280 | 24.177 |
| Debiti per ritenute | 12.705 | 13.957 |
| Debiti per altre imposte e tasse | 315 | 334 |
| Totale | 30.300 | 38.468 |
Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti verso l'Amministrazione finanziaria italiana.
Le altre passività correnti di 116.821 migliaia di euro si analizzano come segue:
| 31.12.2020 (migliaia di euro) |
31.12.2021 |
|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute 37.737 |
115.580 |
| Altre passività 1.546 |
1.241 |
| Totale 39.283 |
116.821 |

Le altre passività di 1.241 migliaia di euro sono relative essenzialmente a ratei su commissioni per fidejussioni per 349 migliaia di euro.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 175.219 migliaia di euro (238.070 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quote | Quote | Quote | Quote | |||||
| a lungo | a breve | a lungo | a breve | |||||
| (migliaia di euro) | termine | termine | Totale | termine | termine | Totale | ||
| Verso banche | 175.391 | 62.679 | 238.070 | 112.603 | 62.616 | 175.219 | ||
| Verso altri finanziatori | - | - | - | - - |
- | |||
| Totale | 175.391 | 62.679 | 238.070 | 112.603 | 62.616 | 175.219 |
Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, comprensive delle quote a breve termine di 62.616 migliaia di euro, presentano una diminuzione di 62.851 migliaia di euro.
Tale variazione è dovuta essenzialmente al rimborso delle quote a breve termine di tre finanziamenti a lungo termine per 62.500 migliaia di euro.
Tutti i finanziamenti in essere presentano un tasso di interesse variabile; il tasso di interesse medio ponderato del 2021 è dell'1,33%.
Si segnala che i finanziamenti a lungo termine in essere verso banche prevedono il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato di Saipem. Come indicato nel comunicato stampa del 23 dicembre 2021, la Società ha concordato con i rispettivi soggetti finanziatori, nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021, il waiver, per il solo anno 2021, della clausola di Financial Covenant presente nei suddetti contratti di finanziamento. In ragione di tale waiver il Financial Covenant non sarà oggetto di rilevazione e calcolo in relazione alla data del 31 dicembre 2021.
Si segnala inoltre che sono presenti contratti di finanziamento contenenti espressa dichiarazione e garanzia relativa all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano. A tale proposito la Società ha avviato le opportune negoziazioni con le controparti bancarie al fine di richiedere la temporanea preventiva disapplicazione di tale dichiarazione; si precisa che, ove necessario, tale disapplicazione è stata concessa con appositi waiver dai rispettivi istituti finanziari.
Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021".
Le passività finanziarie a lungo termine comprendono anche il fair value dei derivati di copertura su tassi di interesse, stipulati con una banca terza, per 509 migliaia di euro (1.258 migliaia di euro nel 2020). Il suddetto importo è stato portato a incremento delle passività finanziarie.
La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:
| Scadenza a breve |
Totale pagamenti futuri al 31.12.2021 |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| termine | |||||||
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | Totale | |
| Verso banche | 62.641 | 113.064 | - | - | - | 113.064 | 175.705 |
| Verso altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 62.641 | 113.064 | - | - | - | 113.064 | 175.705 |
La differenza di 486 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto in bilancio al 31 dicembre 2021 di 175.219 migliaia di euro, e il totale dei pagamenti futuri di 175.705 migliaia di euro, deriva dalla valutazione delle passività finanziarie con il metodo del costo ammortizzato.
In base alle nuove disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso di cassa da attività di finanziamento:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | Variazioni dei flussi di cassa |
Variazioni senza impatti sui flussi di cassa |
31.12.2021 |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie a breve termine | 1.825.499 | (416.602) | - | 1.408.897 |
| Passività finanziarie a lungo termine (incluse quote a breve termine) | 238.070 | (62.851) | - | 175.219 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento | 2.063.569 | (479.453) | - | 1.584.116 |

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) è la seguente:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Correnti | Non correnti |
Totale | Correnti | Non correnti |
Totale | |
| A. Disponibilità liquide | 1.312.051 | - | 1.312.051 | 888.924 | - | 888.924 | |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - | |
| C. Altre attività finanziarie correnti: | 653.423 | - | 653.423 | 266.767 | - | 266.767 | |
| - Attività finanziarie valutate al fair value | |||||||
| con effetti a OCI | - | - | - | - | - | - | |
| - Crediti finanziari | 653.423 | - | 653.423 | 266.767 | - | 266.767 | |
| D. Liquidità (A+B+C) | 1.965.474 | - | 1.965.474 | 1.155.691 | - | 1.155.691 | |
| E. Debito finanziario corrente: | 1.857.270 | - | 1.857.270 | 1.448.093 | - | 1.448.093 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso banche | 135.939 | - | 135.939 | 226.416 | - | 226.416 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso entità correlate | 1.689.560 | - | 1.689.560 | 1.182.481 | - | 1.182.481 | |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | - | - | |
| - Passività per leasing | 31.771 | - | 31.771 | 39.196 | - | 39.196 | |
| F. Parte corrente del debito finanziario | |||||||
| non corrente: | 62.679 | - | 62.679 | 62.616 | - | 62.616 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | 62.679 | - | 62.679 | 62.616 | - | 62.616 | |
| - Prestiti obbligazionari | - | - | - | - | - | - | |
| G. Indebitamento finanziario corrente | |||||||
| (E+F) | 1.919.949 | - | 1.919.949 | 1.510.709 | - | 1.510.709 | |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto | (45.525) | - | (45.525) | 355.018 | - | 355.018 | |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 239.257 | 239.257 | - | 157.410 | 157.410 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso banche | - | 175.391 | 175.391 | - | 112.603 | 112.603 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - | |
| - Passività per leasing | - | 63.866 | 63.866 | - | 44.807 | 44.807 | |
| J. Strumenti di debito: | - | - | - | - | - | - | |
| - Prestiti obbligazionari | - | - | - | - | - | - | |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | |||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - | |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | |||||||
| (I+J+K) | - | 239.257 | 239.257 | - | 157.410 | 157.410 | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | |||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (45.525) | 239.257 | 193.732 | 355.018 | 157.410 | 512.428 |
Di seguito si fornisce un prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario fornito nella "Relazione sulla gestione".
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||||
| (migliaia di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | |||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (45.525) | 239.257 | 193.732 | 355.018 | 157.410 | 512.428 | |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | - | - | - | - | - | |
| O. Attività per leasing | - | - | - | - | - | - | |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | (45.525) | 239.257 | 193.732 | 355.018 | 157.410 | 512.428 |

Il peggioramento della posizione finanziaria netta di 318.696 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2020 | 193.732 |
| Flusso monetario del risultato corrente | (449.332) |
| Flusso monetario del capitale di esercizio | 169.887 |
| Flusso monetario degli investimenti | (39.314) |
| Flusso monetario dei disinvestimenti | 3.542 |
| Flusso di passività finanziarie per leasing | 11.634 |
| Flusso da acquisto di azioni proprie | (15.113) |
| Flusso monetario del capitale proprio | - |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2021 | 512.428 |
Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:
L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizioni analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti è stimato equivalente al relativo valore contabile.
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valore contabile |
Valore di mercato |
Valore contabile |
Valore di mercato |
|
| Crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo | 73.376 | 73.376 | 49.862 | 49.862 | |
| Altre attività non correnti | 6.960 | 6.960 | 5.762 | 5.762 | |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve (1) | 236.812 | 237.592 | 174.710 | 172.758 | |
| Altre passività non correnti | 327 | 327 | 2.390 | 2.390 |
(1) La voce non include il fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse.
I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 226.382 migliaia di euro e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | Fondo oneri sociali |
per esodi agevolati Fondo |
su commesse Fondo spese contrattuali pluriennali e perdite |
Fondo oneri presunti |
su partecipazioni Fondo copertura perdita |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2020 | 159 | - | 52.851 | 24.074 | 39.279 | 116.363 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| - accantonamenti | 127 | - | 4.821 | 5.815 | 28.331 | 39.094 |
| - utilizzi | - | - | (34.956) | (8.859) | (96) | (43.984) |
| - utilizzi per esuberanza | (73) | - | - | (9.031) | - | (9.031) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2020 | 213 | - | 22.716 | 11.999 | 67.514 | 102.442 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| - accantonamenti | 73 | 1.219 | 108.777 | 131.144 | 20.388 | 261.601 |
| - utilizzi | (124) | - | (9.894) | (7.908) | (14.689) | (32.615) |
| - utilizzi per esuberanza | - | - | - | (2.604) | - | (2.604) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 162 | 1.219 | 121.599 | 132.631 | 73.213 | 328.824 |
Il fondo oneri sociali su incentivo di lungo termine si movimenta per l'utilizzo di 124 migliaia di euro e per accantonamenti dell'esercizio per 73 migliaia di euro.

Il fondo esodi agevolati si movimenta per accantonamenti dell'esercizio per 1.219 migliaia di euro e si riferisce a personale di una filiale estera.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore, e include inoltre il fondo costi finali di progetto per un importo di 8.596 migliaia di euro.
L'incremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto prevalentemente alla valutazione di una commessa nell'area CSI, oggetto anche di backlog review fatta dal management della Società, come riportato nel paragrafo "Continuità aziendale" all'interno della "Relazione sulla gestione" di Saipem SpA.
Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. In particolare, gli accantonamenti dell'esercizio includono l'importo di 129.847 migliaia di euro relativo a un contezioso in Algeria in relazione a una commessa completata da tempo; per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Contenziosi" all'interno della nota 32.
Il fondo copertura perdite su partecipazioni rileva l'utilizzo parziale (14.689 migliaia di euro) del fondo precedentemente accantonato inerente alla partecipata Snamprogetti Netherlands BV, nonché l'accantonamento di 20.388 migliaia di euro relativo alla stima delle perdite future eccedenti il patrimonio netto nella partecipata SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA. Per maggiori informazioni sulle operazioni su partecipazioni, si rimanda alla nota 15 delle "Note illustrative al bilancio di esercizio".
I fondi per benefici ai dipendenti di 105.047 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 34.767 | 33.153 |
| Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili | 847 | 396 |
| Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni | 28.094 | 27.782 |
| Piani anzianità | 6.186 | 6.338 |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | 638 | 486 |
| Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) | 44.543 | 31.609 |
| Piani pensione esteri a benefici definiti | 4.431 | 5.275 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti | 8 | 8 |
| Totale | 119.514 | 105.047 |
Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un decremento di 14.467 migliaia di euro, analizzabile come segue:
| (migliaia di euro) | TFR | trattamento quiescenza Fondo |
integrativo sanitario Fondo |
anzianità Piani |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani pensione esteri |
Altri benefici | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2020 | 34.767 | 847 | 28.094 | 6.186 | - | 638 | 44.543 | 4.431 | 8 | 119.514 |
| Movimenti dell'esercizio | (1.614) | (451) | (312) | 152 | - | (152) | (12.934) | 844 | - | (14.467) |
| Valore al 31.12.2021 | 33.153 | 396 | 27.782 | 6.338 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 | 105.047 |
Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.
I piani di incentivazione a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.
I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Congo, Kuwait, Qatar e Sharjah. Tali piani sono relativi in particolare a fondi per piani pensione che riguardano schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano; la prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo incentivazione all'esodo è stato stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012 tra la società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici. Il Fondo accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso gli accordi attuativi siglati con le

organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che hanno potuto ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è stata tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente aveva diritto.
I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | |||||||||||||||
| Piani | Piani | incentivazione esodo |
Piani | Piani | incentivazione esodo |
|||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | |||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità | Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici | TFR | Piani anzianità | Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | 35.493 | 5.366 | 25.694 | - | 476 | 55.928 | 4.626 | 13 | 34.767 | 6.186 | 28.094 | - | 638 | 44.543 | 4.431 | 8 |
| Costo corrente | 243 | 469 | 640 | - | 387 | 7.878 | 913 | 1 | 245 | 538 | 765 | - | (156) | 9.708 | 1233 | 1 |
| Interessi passivi | 296 | 45 | 302 | - | - | - | 75 | - | 136 | 24 | 192 | - | - | - | 66 | - |
| Rivalutazioni: | ||||||||||||||||
| - utili (perdite) attuariali | ||||||||||||||||
| risultanti da variazioni | ||||||||||||||||
| nelle ipotesi demografiche - utili (perdite) attuariali |
- | - | - | - | - | - | 142 | - | (88) | (471) | (19) | - | (3) | - | 36 | - |
| risultanti da variazioni | ||||||||||||||||
| nelle ipotesi finanziarie | 1.458 | 283 | 2.494 | - | - | - | 171 | - | 439 | 237 | 550 | - | - | - | (211) | - |
| - effetto dell'esperienza | ||||||||||||||||
| passata | (1.019) | 92 | 39 | - | (7) | 3.319 | 446 | - | 458 | (144) | (720) | - | 8 | (3.271) | 699 | - |
| Costo per prestazioni passate e | ||||||||||||||||
| utili (perdite) per estinzione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Contributi al piano: | - | |||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore | ||||||||||||||||
| di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | (1.704) | (69) | (1.075) | - | (218) (22.582) | (573) | (6) | (2.804) | (32) | (1.080) | - | - (19.371) | (1.801) | (1) | ||
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto aggregazioni aziendali, | ||||||||||||||||
| dismissioni, trasferimenti | - | - | - | - | - | - | (1.027) | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altri eventi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto differenze cambio | ||||||||||||||||
| e altre variazioni | - | - | - | - | - | - | (342) | - | - | - | - | - | - | - | (235) | - |
| Altre rettifiche per piani precedentemente allocati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.057 | - |
| Valore attuale | ||||||||||||||||
| dell'obbligazione | ||||||||||||||||
| alla fine dell'esercizio (a) | 34.767 | 6.186 | 28.094 | - | 638 | 44.543 | 4.431 | 8 | 33.153 | 6.338 | 27.782 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 |
| Attività al servizio del piano | ||||||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | - | - | - | - | - | - | 1.560 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Interessi attivi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rendimento delle attività | ||||||||||||||||
| al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Contributi al piano: | ||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore | ||||||||||||||||
| di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Costo per prestazioni passate | ||||||||||||||||
| e utili (perdite) per estinzione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto aggregazioni aziendali, | ||||||||||||||||
| dismissioni, trasferimenti Effetto differenze cambio |
- | - | - | - | - | - | (1.560) | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre rettifiche per piani | ||||||||||||||||
| precedentemente allocati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività al servizio del piano | ||||||||||||||||
| alla fine dell'esercizio (b) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività netta | ||||||||||||||||
| rilevata in bilancio (a-b) | 34.767 | 6.186 | 28.094 | - | 638 | 44.543 | 4.431 | 8 | 33.153 | 6.338 | 27.782 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 |
La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 5.275 migliaia di euro (4.431 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

I piani medici dei dirigenti ammontano a 27.782 migliaia di euro (28.094 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi di lungo termine (riferiti ai soli quadri) per 486 migliaia di euro (638 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e i premi di anzianità dei dipendenti per 6.338 migliaia di euro (6.186 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 31.609 migliaia di euro. In particolare, la quota accantonata relativa ai dipendenti che nel corso dell'anno 2021 hanno aderito al piano sopra descritto è pari a 9.708 migliaia di euro, che si somma al residuo accantonamento del 2020 pari a 7.878 migliaia di euro. Il fondo, per i dipendenti che hanno lasciato la società nel corso del 2016, è stato interamente utilizzato. L'utilizzo del fondo per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2017 è pari a 1.260 migliaia di euro, quello per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso del 2018 è pari a 6.069 migliaia di euro, quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2019 è pari a 9.727 migliaia di euro, mentre quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2020 è pari a 2.091 migliaia di euro. La componente attuariale del fondo decrementa il valore del fondo di 3.271 migliaia di euro. Gli altri benefici ammontano a 8 migliaia di euro (8 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono al personale in forza
presso la filiale Congo di Saipem SpA. I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di
seguito indicato:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | ||||||||||||||||
| incentivazione | incentivazionee | ||||||||||||||||
| Piani | Piani | esodo | Piani | Piani | sodo | ||||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | ||||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
|
| Costo corrente | 243 | 469 | 640 | - | 387 | 7.878 | 913 | 1 | 246 | 538 | 765 | - | (156) | 9.708 | 1.233 | 1 | |
| Costi per prestazioni passate | |||||||||||||||||
| e utili/perdite per estinzione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Interessi passivi (attivi) netti: | |||||||||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 296 | 45 | 302 | - | - | - | 75 | - | 136 | 24 | 192 | - | - | - | 66 | - | |
| - interessi attivi sulle attività | |||||||||||||||||
| al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale interessi passivi (attivi) netti: | 296 | 45 | 302 | - | - | - | 75 | - | 136 | 24 | 192 | - | - | - | 66 | - | |
| - di cui rilevato nel costo lavoro | - | 45 | - | - | - | - | - | - | - | 24 | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui rilevato nei proventi | |||||||||||||||||
| (oneri) finanziari | 296 | - | 302 | - | - | - | 75 | - | 136 | - | 192 | - | - | - | 66 | - | |
| Rivalutazione dei piani | |||||||||||||||||
| a lungo termine | - | 375 | - | - | (7) | 3.319 | - | - | - | (378) | - | - | 5 | (3.271) | - | - | |
| Altri costi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 539 | 889 | 942 | - | 380 | 11.197 | 988 | 1 | 382 | 184 | 957 | - | (151) | 6.437 | 1.299 | 1 | |
| Di cui rilevato nel costo lavoro | 243 | 889 | 640 | - | 380 | 11.197 | 913 | 1 | 246 | 184 | 765 | - | (151) | 6.437 | 1.233 | 1 | |
| Di cui rilevato nei proventi | |||||||||||||||||
| (oneri) finanziari | 296 | - | 302 | - | - | - | 75 | - | 136 | - | 192 | - | - | - | 66 | - |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2020 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Piani | Piani pensione |
Piani | Piani pensione |
|||||
| (migliaia di euro) | TFR | medici | esteri | Totale | TFR | medici | esteri | Totale |
| Rivalutazioni: | ||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti | ||||||||
| da variazioni nelle ipotesi demografiche | - | - | 142 | 142 | (88) | (19) | 36 | (71) |
| - utili e perdite attuariali risultanti | ||||||||
| da variazioni nelle ipotesi finanziarie | 1.458 | 2.494 | 171 | 4.123 | 439 | 550 | (211) | 778 |
| - effetto dell'esperienza passata | (1.019) | 39 | 446 | (534) | 458 | (720) | 699 | 437 |
| - rendimento delle attività al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 439 | 2.533 | 759 | 3.731 | 809 | (189) | 524 | 1.144 |

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | ||||||||||||||||
| incentivazione | incentivazionee | ||||||||||||||||
| Piani | Piani | esodo | Piani | Piani | sodo | ||||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | ||||||||||
| Piani | Piani | monetari | lungo | (art. 4, legge | pensione | Altri | Piani | Piani | monetari | lungo | (art. 4, legge | pensione | Altri | ||||
| TFR | anzianità | medici | dirigenti | termine | n. 92/2012) | esteri | benefici | TFR | anzianità | medici | dirigenti | termine | n. 92/2012) | esteri | benefici | ||
| Tassi di sconto | (%) | 0,40 | 0,40 | 0,70 | - | 0,00 | 0,00 1,10-2,60 | 2,60 | 0,83 | 0,90 | 1,20 | - | 0,00 | 0,00 2,10-3,00 | 2,60 | ||
| Tasso tendenziale | |||||||||||||||||
| di crescita dei salari | (%) | 1,35 | 1,35 | - | - | - | - 1,50-4,10 | 4,10 | - | 2,25 | - | - | - | - 1,00-2,96 | 4,10 | ||
| Tassi di rendimenti attesi delle attività |
|||||||||||||||||
| al servizio del piano | (%) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Tasso di inflazione | (%) | 0,85 | 0,85 | 1,10 | - | - | - 2,00-2,60 | 2,60 | 1,75 | 1,75 | 1,75 | - | - | - 2,00-3,00 | 2,60 | ||
| Aspettativa di vita all'età | |||||||||||||||||
| di 65 anni | (anni) | - | - | 22-25 | - | - | - | 15-25 | - | - | - | 22-26 | - | - | - | 18-20 | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | ||||||||
| Tassi di sconto | (%) | 0,40-0,70 | - | 2,60 | 1,10-2,02 | 0,83-1,20 | - | 2,60 | 2,10-2,70 | ||||
| Tasso tendenziale | |||||||||||||
| di crescita dei salari | (%) | - | - | 4,10 | 1,50-2,50 | 2,25 | - | 4,10 | 1,50-2,96 | ||||
| Tasso d'inflazione | (%) | 0,85-1,10 | - | 2,60 | 1,50-2,00 | 1,75 | - | 2,60 | 2,00 | ||||
| Aspettativa di vita all'età di 65 | (anni) | 22-25 | - | - | - | 22-26 | - | - | 18-20 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali. Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo
conto di eventuali aggiornamenti. Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita delle pensioni |
Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento | Riduzione | Incremento | Incremento | Incremento | Incremento | |
| (migliaia di euro) Effetto sull'obbligazione (DBO) |
dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dell'1,00% |
| TFR | (1.417) | 1.522 | 1.124 | - | - | - |
| Piani anzianità | (300) | 320 | 314 | - | - | - |
| Piani medici | (2.038) | 2.309 | 1.610 | - | - | 2.219 |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - | - | - | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | (2) | - | - | - | - | - |
| Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) | (302) | - | - | - | - | - |
| Piani pensione esteri | (138) | 147 | 40 | 146 | - | 9 |
| Altri benefici | (0,2) | 0,2 | - | - | - | - |
Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.
Nell'esercizio successivo non si prevede di versare alcun contributo ai piani a benefici definiti.
Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:
| (migliaia di euro) | TFR | anzianità Piani |
medici Piani |
monetari incentivi dirigenti Piani |
incentivi termine lungo Piani |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani esteri a benefici definiti |
Altri piani |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2022 | 2.045 | 167 | 1.085 | - | 703 | 15.326 | 840 | 1 |
| 2023 | 1.795 | 244 | 1.099 | - | - | 9.028 | 917 | 1 |
| 2024 | 2.065 | 104 | 1.116 | - | - | 4.669 | 869 | 1 |
| 2025 | 2.052 | 257 | 1.132 | - | - | 1.757 | 1.014 | 3 |
| 2026 | 2.282 | 372 | 1.149 | - | - | 505 | 988 | 1 |
| Oltre | 12.241 | 3.430 | 5.879 | - | - | 324 | 5.101 | 3 |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | anzianità Piani |
medici Piani |
monetari incentivi dirigenti Piani |
incentivi termine lungo Piani |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani esteri a benefici definiti |
Altri piani |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 9,4 | 10,5 | 12,0 | - | 1,4 | 1,4 | 5,9 | 4,8 |
| 2021 | 9,6 | 10,5 | 11,6 | - | 1,0 | 1,0 | 5,4 | 4,4 |
Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte anticipate" (nota 16) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.
Le passività per imposte sul reddito non correnti, pari a 2.357 migliaia di euro al 31 dicembre 2020, si sono interamente azzerate nel corso dell'esercizio.
Nell'esercizio 2021 ammontano a 2.390 migliaia di euro (327 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono relative al fair value su contratti derivati.
Per il commento al fair value su contratti derivati si rimanda alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| (migliaia di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo |
| Contratti derivati qualificati di copertura | ||||
| Contratti su tassi di interesse (componente Spot) | ||||
| - acquisti | - | 1.258 | - | 509 |
| Contratti su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | - | - |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 169 | 23.235 | 38.205 | 1.557 |
| - vendite | 53.912 | - | 1.414 | 88.396 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 9 | (2.502) | 3.336 | (517) |
| - vendite | (5.847) | - | (593) | 7.151 |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 48.243 | 21.991 | 42.362 | 97.096 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 2.153 | 19.299 | 20.334 | 895 |
| - vendite | 37.960 | 1.188 | 2.834 | 17.676 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | (4.662) | (3.731) | 2.195 | (90) |
| - vendite | 62 | 575 | (106) | 2.902 |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 35.513 | 17.331 | 25.257 | 21.383 |
| Totale contratti derivati | 83.756 | 39.322 | 67.619 | 118.479 |
| Di cui: | ||||
| - correnti | 83.289 | 37.737 | 67.316 | 115.580 |
| - non correnti (comprende IRS, nota 23 "Passività finanziarie | ||||
| a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") | 467 | 1.585 | 303 | 2.899 |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo |
| Impegni di acquisto | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su tassi di interesse | - | 112.500 | - | 75.000 |
| - contratti su valute | 7.440 | 462.843 | 875.346 | 152.875 |
| - contratti su merci | - | - | - | - |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 303.267 | 382.565 | 779.108 | 1.337.767 |
| 310.707 | 957.908 | 1.654.454 | 1.565.642 | |
| Impegni di vendita | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 1.126.414 | - | 231.741 | 2.050.273 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 1.352.466 | 631.811 | 1.394.784 | 1.529.845 |
| 2.478.880 | 631.811 | 1.626.525 | 3.580.118 |
l fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2021 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 509 migliaia di euro (1.258 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), è classificato nella nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2021 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2021 sono previsti in un arco temporale oltre il 2023.
Nel corso del 2021 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2021 ammonta a 42.362 migliaia di euro (48.243 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 39.619 migliaia di euro (54.081 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 34.407 migliaia di euro (45.043 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5.212 migliaia di euro (9.038 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2.743 migliaia di euro (5.838 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2021, indicato alla nota 22 "Altre passività correnti" e alla nota 29 "Altre passività non correnti", ammonta a 96.078 migliaia di euro (20.733 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 89.953 migliaia di euro (23.235 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 80.053 migliaia di euro (10.389 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 9.900 migliaia di euro (12.846 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 6.634 migliaia di euro (2.502 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | 62.425 | 83.750 (162.699) | (87.355) | 70.889 | (751) | 1.172 | (32.569) | |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | (1.180) | 725 | - | - | - | - | - | (455) |
| Riserva per contratti su merci | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale riserva di hedging | 61.245 | 84.475 (162.699) (87.355) | 70.889 | (751) | 1.172 (33.024) |
Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto positivo di 16.466 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniale sono indicati alla nota 32 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 2 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".

| (migliaia di euro) | Valore al 31.12.2020 |
Valore al 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 2.191.385 | 2.191.385 |
| Riserva da sopraprezzo azioni | 553.425 | 553.425 |
| Riserva legale | 88.282 | 88.282 |
| Riserva di rivalutazione | 2.286 | 2.286 |
| Riserva per cash flow hedge | 46.546 | (25.098) |
| Riserva valutazione partecipazione al fair value | 192 | 570 |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (17.272) | (18.609) |
| Altre riserve e utili (perdite) relativi a esercizi precedenti: | 329.243 | 144.438 |
| - riserva contributi a fondo perduto | 3.633 | 3.633 |
| - riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c. | 56 | 56 |
| - riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 | 44 | 44 |
| - riserva di applicazione dei principi IFRS | 465 | 465 |
| - riserva per adeguamento partecipazioni | 3.703 | 3.703 |
| - riserve da fair value piani di incentivazione a lungo termine | 16.442 | 1.900 |
| - utili relativi a esercizi precedenti | 304.900 | 134.637 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (86.212) | (83.651) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (171.067) | (2.382.569) |
| Totale | 2.936.808 | 470.459 |
Per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo "Continuità aziendale".
Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 2.191.385 migliaia di euro, composto da 1.010.966.841 azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio.
Gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:
| di partecipazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| Azionista | Quota (%) |
di azioni Numero |
||
| Eni SpA | 30,54 | 308.767.969 | ||
| CDP Industria SpA | 12,55 | 126.905.637 | ||
| Altri azionisti | 54,79 | 553.908.940 | ||
| Saipem SpA | 2,12 | 21.394.893 | ||
| Totale | 100,00 | 1.010.977.439 |
La riserva da soprapprezzo delle azioni ammonta a 553.425 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Secondo quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile, la riserva non è disponibile alla distribuzione fino a quando la riserva legale non avrà raggiunto il quinto del capitale sociale.
Ammonta al 31 dicembre 2021 a 88.282 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Ammonta al 31 dicembre 2021 a 2.286 migliaia di euro ed è costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26.
In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24%.

La riserva presenta un saldo negativo netto di 25.098 migliaia di euro ed è analizzata come segue:
| (migliaia di euro) | Attività (passività) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva lorda derivati di copertura |
per imposte anticipate (differite) |
Riserva netta |
|||||
| Cambi | Merci | Interessi | Cambi | Merci | Interessi | ||
| Riserva al 1° gennaio 2021 | 62.425 | - | (1.180) | (14.982) | - | 283 | 46.546 |
| Movimentazione dell'esercizio | (94.994) | - | 725 | 22.799 | - | (174) | (71.644) |
| Riserva al 31 dicembre 2021 | (32.569) | - | (455) | 7.817 | - | 109 | (25.098) |
La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.
La riserva presenta un saldo positivo di 570 migliaia di euro, con una variazione positiva di 378 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, relativa all'aumento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd per il medesimo importo.
La riserva presenta un saldo negativo di 18.609 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 6.096 migliaia di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 Revised, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.
L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2021 è pari a 1.144 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 611 migliaia di euro (2.836 migliaia di euro nel 2020, al netto dell'effetto fiscale di 895 migliaia di euro).
Nel corso dell'esercizio l'importo positivo di 804 migliaia di euro è stato riclassificato a utili (perdite) relativi a esercizi precedenti, in quanto riferito a piani pensione di una filiale estera che nell'esercizio precedente sono stati trasferiti a una società del Gruppo Saipem.
Le "Altre riserve" ammontano a 144.438 migliaia di euro e sono analizzate come segue.
Ammonta a 3.633 migliaia di euro e riguarda il 50% dei contributi a fondo perduto conseguiti a partire dal 1° gennaio 1993, in sospensione d'imposta. La riserva è completamente disponibile.
Ammonta a 56 migliaia di euro e rappresenta la quota non utilizzata della riserva, costituita con utili conseguiti negli esercizi dal 1999 al 2001, destinata all'aumento di capitale mediante emissione di nuove azioni ordinarie da assegnare gratuitamente ai dirigenti Saipem.
Ammonta a 44 migliaia di euro. La riserva è relativa alla quota dell'utile degli esercizi 2002 e 2003 accantonati, in misura pari al 3% dello stanziamento al trattamento di fine rapporto versato nel corso dei suddetti esercizi ai fondi pensione, Fopdire e Fondo Energia, ai quali partecipano rispettivamente i dirigenti e gli altri dipendenti del Gruppo. La riserva è in sospensione d'imposta ai soli fini Ires.
La riserva di 465 migliaia di euro accoglie gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli IFRS al 1° gennaio 2006. Comprende l'effetto negativo dello storno delle coperture, su cambi e su interessi, non in accordo con quanto previsto dallo IAS 39, pari a 8.724 migliaia di euro, e l'effetto positivo (9.189 migliaia di euro) degli altri principi internazionali.
La riserva, pari a 3.703 migliaia di euro, accoglie il costo di competenza delle azioni assegnate ai dirigenti della controllata Saipem SA in base ai piani di incentivazione deliberati dalla Società per gli anni 2006, 2007 e 2008.
La riserva, pari a 1.900 migliaia di euro, con un decremento di 14.542 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, accoglie il fair value delle azioni ordinarie assegnate gratuitamente ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico.
La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 134.637 migliaia di euro.
Rispetto all'esercizio precedente presenta una diminuzione di 170.263 migliaia di euro dovuta al ripianamento della perdita dell'esercizio 2020 per 171.067 migliaia di euro e all'incremento di 804 migliaia di euro per la riclassifica della riserva benefici definiti relativa ai piani pensione di una filiale estera che nell'esercizio precedente sono stati trasferiti a una società del Gruppo Saipem.
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L'importo di 83.651 migliaia di euro, pari al valore della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, è da considerarsi indisponibile e indistribuibile.
La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 83.651 migliaia di euro per 21.394.893 azioni ordinarie e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
In particolare, nel corso dell'esercizio sono state acquistate 7.485.207 azioni ai fini dell'attribuzione 2020 del Piano di incentivazione di lungo termine 2019-2021 e ai fini dell'attribuzione 2021 del Piano di incentivazione di breve termine 2021-2023, approvato, insieme al relativo acquisto di azioni ordinarie, dall'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2020, e sono state assegnate in attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine 2016-2018 e 2019-2021 3.622.984 azioni. Tenuto conto dell'operazione sopra descritta, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(migliaia di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2020 | 17.532.670 | 4,917 | 86.212 | 1,73 |
| Acquisti anno 2021 | 7.485.207 | 2,019 | 15.113 | 0,74 |
| Assegnazioni | (3.622.984) | 4,878 | (17.674) | 0,36 |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2021 | 21.394.893 | 3,910 | 83.651 | 2,12 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 989.582.546.
| (migliaia di euro) | Importo | di utilizzazione Possibilità |
disponibile Quota |
|---|---|---|---|
| A) Capitale sociale | 2.191.385 | ||
| B) Riserve di capitale | |||
| Riserva da sopraprezzo azioni | 553.425 | A, B | 553.425 |
| Riserva a contributi a fondo perduto | 3.633 | A, B, C | 3.633 |
| Riserva di rivalutazione | 2.286 | A, B, C | 2.286 |
| C) Riserve di utili | |||
| Riserva legale | 88.282 | B | 88.282 |
| Riserva per emissione azioni ai sensi art. 2349 c.c. | 56 | A, B, C | 56 |
| Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 | 44 | A, B, C | 44 |
| Riserva di applicazione dei principi IFRS | 465 | B | 465 |
| Riserva per cash flow hedge | (25.098) | - | - |
| Riserva da fair value piani di incentivazione a lungo termine | 1.900 | B | 1.900 |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (18.609) | B | - |
| Riserva da fair value partecipazioni | 570 | B | 570 |
| Riserva per adeguamento partecipazioni | 3.703 | B | 3.703 |
| Utili portati a nuovo | 134.637 | A, B, C | 50.986 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.382.569) | A, B, C | - |
| D) Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (83.651) | - | |
| Totale | 470.459 | ||
| Quota non distribuibile | 413.454 | ||
| Residua quota distribuibile | 57.005 |
Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.

Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 7.994.856 migliaia di euro (7.018.831 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Fidejussioni prestate nell'interesse: | ||
| - di imprese controllate | 52.626 | 60.250 |
| - di imprese collegate | 121.429 | 120.070 |
| Totale fidejussioni | 174.055 | 180.320 |
| Altre garanzie personali prestate nell'interesse: | 4.650.160 | 5.618.939 |
| - di imprese controllate | 4.184.850 | 4.962.229 |
| - di imprese collegate | 465.310 | 656.640 |
| Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: | 2.194.616 | 2.195.597 |
| - buona esecuzione lavori | 1.119.179 | 1.357.414 |
| - partecipazione a gare d'appalto | 37.045 | 23.792 |
| - acconti ricevuti | 376.311 | 397.403 |
| - ritenute a garanzia | 184.493 | 129.338 |
| - oneri fiscali | 145.521 | 136.641 |
| - altre causali | 332.067 | 151.009 |
| Totale altre garanzie personali | 6.844.776 | 7.814.536 |
| Totale generale | 7.018.831 | 7.994.856 |
Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.
La Società ha la capacità di far fronte agli impegni finanziari sia nei confronti di terzi che nei confronti delle società del Gruppo anche tenuto conto di quanto riportato nel paragrafo "Continuità aziendale".
Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.
Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.
I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.
| Valore nominale al | ||
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
| Contratti su cambi a termine: | ||
| - impegni di acquisto valuta | 1.156.115 | 3.145.096 |
| - impegni di vendita valuta | 3.110.691 | 5.206.643 |
| Totale | 4.266.806 | 8.351.739 |

| Valore nominale al 31.12.2020 | Valore nominale al 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite | |
| Dollaro USA | 767.405 | 1.925.963 | 2.875.768 | 4.473.291 | |
| Corona norvegese | 8.260 | 1.127 | 1.621 | 4.908 | |
| Zloty polacco | - | 22.314 | - | 216 | |
| Dirham Emirati Arabi | - | 10.227 | 6.995 | 4.815 | |
| Dinaro serbo | - | - | - | 9.277 | |
| Yen giapponese | 6.527 | 2.375 | 29.564 | 28.705 | |
| Riyal saudita | 54.026 | 561.294 | 11.758 | 255.058 | |
| Dinaro kuwaitiano | 167.874 | 372.242 | 65.639 | 170.931 | |
| Peso messicano | - | 29.361 | - | 23.095 | |
| Franco svizzero | 2.307 | 3.247 | 2.392 | 5.747 | |
| Dollaro Singapore | - | 26.820 | - | 29.451 | |
| Lira sterlina | - | 33.167 | - | 38.832 | |
| Dollaro australiano | 73.397 | 6.107 | 66.135 | 1.576 | |
| Rublo russo | 76.319 | 74.288 | 67.188 | 94.090 | |
| Leu rumeno | - | 9.223 | - | 41.894 | |
| Dollaro canadese | - | 28.289 | 18.036 | 20.925 | |
| Rand sudafricano | - | 4.647 | - | - | |
| Baht thailandese | - | - | - | 263 | |
| Siclo israeliano | - | - | - | 3.569 | |
| Totale | 1.156.115 | 3.110.691 | 3.145.096 | 5.206.643 |
Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:
| (migliaia di euro) | 31.12.2020 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Contratti derivati su valute: | ||
| - plusvalore | 83.756 | 67.619 |
| - minusvalore | (38.064) | (117.970) |
| Totale | 45.692 | (50.351) |
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2021 per bande temporali:
| (migliaia di euro) | trimestre Primo 2022 |
trimestre Secondo 2022 |
trimestre Terzo 2022 |
trimestre Quarto 2022 |
Oltre 2023 | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 325.676 | 616.000 | 527.538 | 454.788 | 309.291 | 2.233.293 |
| Costi | 171.226 | 272.290 | 187.113 | 193.734 | 238.415 | 1.062.778 |
Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).
Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.
I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | (migliaia di euro) | 112.500 | 75.000 |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | 0,129 | 0,129 |
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | (0,545) | (0,572) |
| Floor | (%) | (1,25) | (1,25) |
| Scadenza media ponderata | (anni) | 2 | 1 |
I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.
Al 31 dicembre 2021 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 509 migliaia di euro. Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro novembre 2023.

Nel corso dell'esercizio 2021 non sono stati stipulati contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. Non sono in essere impegni né di acquisto né di vendita.
CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| di iscrizione Valore |
economico Proventi a conto (oneri) rilevati |
complessivo componenti economico del conto Altre |
|
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | 3.874 | 66.477 | - |
| Partecipazioni valutate al fair value | - | - | 378 |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato: | |||
| - crediti commerciali e diversi (b) | 1.456.078 | (49.540) | - |
| - crediti finanziari (a) | 268.237 | 109.138 | - |
| - debiti commerciali e diversi (c) | 1.741.119 | (6.162) | - |
| - debiti finanziari (a) | 1.667.610 | (46.577) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) | (54.225) | 16.466 | (96.269) |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 35 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 34 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 35 "Proventi (oneri) finanziari".
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
(a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
(b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); (c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2021 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività finanziarie valutate al fair value: | ||||
| - partecipazioni | 631 | - | - | 631 |
| Fair value su contratti derivati: | ||||
| - totale attività | - | 67.619 | - | 67.619 |
| - totale passività | - | (118.479) | - | (118.479) |
Saipem SpA è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.
Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.
Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.
Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che avrebbero potuto evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero stati direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.
Il Consiglio di Amministrazione nel luglio 2013 ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi. Nell'ambito di tali azioni giudiziarie, la Corte di Appello di Milano l'11 febbraio 2021 ha condannato l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 a pagare a Saipem SpA la somma di 10 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno, oltre a interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo e sono in corso da parte di Saipem SpA le azioni esecutive per recuperare tale importo.
Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica fino al 5 dicembre 2012 e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menzionava come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".
Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.
Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:

Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444, c.p.p., per un ex dirigente di Saipem SpA.
Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.
Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non è risultata destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società in carica fino al 5 dicembre 2012 e di altri due imputati.
Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.
All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.
All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.
Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.
Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.
Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem SpA.
All'udienza del 5 marzo 2018:
Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.
La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.
Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem SpA per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.
Gli ex manager di Saipem SpA condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).
Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.
Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allora, risultava già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa 160 milioni di euro nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.
La decisione del Tribunale di primo grado non era esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem SpA ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale

sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di Eni SpA, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un suo manager "alle pene, e alle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem SpA le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem SpA.
Il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem SpA e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem SpA perché il fatto non sussiste, revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001.
In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.
Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: la Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.
La Corte di Cassazione il 14 dicembre 2020 ha respinto il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano.
Il 14 dicembre 2020 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"La Corte di Cassazione ha pronunciato oggi la propria decisione sul ricorso proposto, il 12 giugno 2020, dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano avverso la sentenza di secondo grado nel procedimento relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010, in relazione ad alcune commesse completate da tempo.
In particolare, la Corte di Cassazione ha pronunciato oggi sentenza con la quale ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano che aveva richiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l'altro, con riferimento all'ipotesi di reato di corruzione internazionale, l'insussistenza dell'illecito amministrativo contestato ex D.Lgs. n. 231/2001 a Saipem SpA perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di Milano. Saipem esprime soddisfazione per l'odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento "Algeria" con l'assoluzione di Saipem". Le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 14 dicembre 2020 sono state depositate il 20 ottobre 2021.
Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi sette anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.
Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 40.000 euro).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 61,6 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2021), che sono stati bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.
Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 61,6 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2021). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.
Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.
Il Tribunale di Appello di Algeri ha inizialmente fissato l'udienza per la trattazione della causa per il 17 febbraio 2021.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza a data da fissarsi. Il Tribunale ha successivamente fissato l'udienza per la discussione per il 16 giugno 2021.
All'udienza del 16 giugno 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza alla sessione autunnale del 2021. All'udienza del 2 dicembre 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato il procedimento alla prossima sessione penale. Il Tribunale di Appello di Algeri ha fissato l'inizio del procedimento all'udienza al 23 giugno 2022.
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem SpA.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.

Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini, ha emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem. Su tali conti vi è una giacenza di circa 790 mila euro.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, la quale è stata rinviata dapprima alla data del 20 dicembre 2021, poi alla data del 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi da ultimo all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolge 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministero dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerini) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sostiene che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew contratto (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammessi come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. La sentenza è attesa per il 14 febbraio 2022. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse, rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018 che ha avuto a oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza determinerà la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.
Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".
In data 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022.
Il 4 aprile 2022 sono state rese disponibili le motivazioni della sentenza del Tribunale di Algeri.
La prima udienza nel giudizio di appello è stata fissata per il 10 maggio 2022.
Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach: il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.
Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do

Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.
Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.
San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem SpA informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.
Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.

Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Il procedimento amministrativo risulta tuttora in corso.
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.
Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è successivamente appreso nel corso del 2021 che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem SpA con provvedimento di archiviazione a seguito del trasferimento ex art. 746-quater c.p.p., del suddetto procedimento presso gli Stati Uniti d'America, stante la pendenza delle sopra citate indagini.
Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:
Oltre alla Società, sono stati indagati in relazione alle ipotesi di cui sopra:
≥ per l'asserito reato sub (i): i due amministratori delegati e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 in quanto gli stessi "mediante il comunicato stampa del 24 ottobre 2012 emesso in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della trimestrale al 30 settembre 2012 e nel corso della collegata conference call..., diffondevano notizie false – in quanto incomplete e reticenti – concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società Saipem SpA,
..., idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie di essa"; e
≥ per gli asseriti reati sub (ii) e (iii): l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA in quanto gli stessi:
in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti

materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA, ..., e, in particolare:
≥ in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, ... per complessivi 245 milioni di euro:
e per l'effetto:
In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...".
L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem SpA il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem SpA formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.
Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.
All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem SpA.
A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.
All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; e (ii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem SpA l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.
Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.
Il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parti civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem SpA. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem SpA quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato.
All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem SpA quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.
All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem SpA si è costituita quale responsabile civile.
In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.
Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem SpA hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste. Nel corso del dibattimento, prolungatosi negli anni dal 2019 al 2021, il Tribunale ha proceduto all'escussione dei testimoni indicati dalla Pubblica Accusa e dalle difese degli imputati.
Il 13 maggio 2021 il Pubblico Ministero ha rassegnato le proprie conclusioni che di seguito si riassumono: (i) sentenza di assoluzione ex art. 530, comma 2, c.p.p., per non aver commesso il fatto nei confronti del Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Costruction di Saipem, in carica alla data del 24 ottobre 2012, in relazione al contestato reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (ii) sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione e 90.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato in carica alla data del 24 ottobre 2012 in relazione al reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (iii) sentenza di non

doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem SpA in relazione al reato di cui all'art. 2622, c.p.c.; (iv) sentenza di condanna ad anni 2 di reclusione e 60.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem SpA in relazione al reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998; (v) sentenza di condanna alla sanzione pecuniaria di 600.000 euro nei confronti di Saipem SpA in relazione agli illeciti amministrativi ex artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001. Sempre in data 13 maggio 2021 le 49 parti civili ammesse dal Tribunale hanno depositato conclusioni scritte e segnatamente:
Alle udienze del 10 giugno 2021 e del 6 luglio 2021 si sono svolte le discussioni della difesa di Saipem SpA quale responsabile civile, della difesa di Saipem SpA quale ente imputato ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché delle difese delle persone fisiche imputate. Il Tribunale ha, infine, rinviato all'udienza del 28 settembre 2021 per eventuali repliche delle parti e per l'emissione della sentenza. Con comunicato stampa del 28 settembre 2021 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale Penale di Milano (Sezione X) si è pronunciato in data odierna nel procedimento relativo a presunti reati commessi nella redazione e diffusione al mercato del comunicato stampa del 24 ottobre 2012, con i risultati al 30 settembre 2012 e il bilancio consolidato e civilistico al 31 dicembre 2012.
In relazione ai predetti procedimenti, all'udienza del 13 maggio 2021, il Pubblico Ministero aveva sottoposto al Tribunale le seguenti conclusioni nei confronti della Società e di alcuni ex dipendenti che da tempo avevano lasciato la Società:
Il Tribunale di Milano, accogliendo integralmente le richieste delle difese, ha assolto la Società e tutte le persone fisiche imputate perché il fatto non sussiste e respinto le richieste di risarcimento che erano state presentate da 49 azionisti retail costituiti come parti civili.
Saipem esprime soddisfazione per la decisione del Tribunale di Milano".
Il Tribunale di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di primo grado il 21 dicembre 2021. La sentenza di primo grado è divenuta irrevocabile in data 11 febbraio 2022.
Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".
Azioni giudiziarie in corso: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di

informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.
Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181, c.p.c., in data 7 novembre 2017.
A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.
Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.
Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.
Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.
All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.
La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.
All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria che è in corso.
Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.p.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.p.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.p.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.
Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187, c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306, c.p.c.
La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.
Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.
Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.

L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Il 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro.
Gli investitori le cui domande sono state respinte potranno presentare appello alla Corte di Appello di Milano. Gli stessi hanno nel frattempo corrisposto a Saipem circa 150 mila euro per spese di soccombenza.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle ulteriori domande di danno per un importo di circa 38 milioni di euro.
Per tali investitori, la cui domanda è pari a circa 38 milioni di euro, la causa continuerà in primo grado, ed è fissata udienza di prosecuzione in data 9 febbraio 2021. L'udienza di discussione per il giudizio di primo grado è prevista per la data del 9 maggio 2022. Il 21 gennaio 2022 Saipem ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Il 24 gennaio 2022 gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2022 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro.
Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 7 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano

nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato. Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2021 da parte del Consiglio di Amministrazione, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem.
Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:
per un totale di KWD 55.425.010 (ca. 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).
Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:
Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (ca. 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018.
Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione, nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.
Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro.
Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000 (ca. 91.329 euro).
Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89 (ca. 125.611.591 euro); e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263 (ca. 441.984.259 euro).
Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228 (ca. 68,1 milioni di euro), oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.

Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.
Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.
Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.
Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati ad oggi da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso. Il Tribunale ha quindi fissato le udienze dal 14 al 16 marzo 2022. A seguito del deposito dei report tecnici da parte degli esperti delle parti, la domanda di Kharafi è stata mantenuta in KWD 34.554.608 (ca. 104.938.937 euro), mentre la riconvenzionale di Saipem è ora quantificata in KWD 20.604.294 (ca. 62.587.844 euro).
Normand Maximus ha promosso due procedimenti arbitrali ai sensi del London Maritime Arbitrators Association e London Arbitration Act 1996 nei confronti di Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ("SPCM") e di Saipem SpA. L'arbitrato nei confronti di SPCM afferisce al contratto di noleggio del vessel Normand Maximus datato 6 giugno 2014 e successive modifiche (il "Contratto"), mentre quello nei confronti di Saipem SpA concerne la parent company guarantee rilasciata da Saipem SpA il 26 ottobre 2016, con cui quest'ultima ha garantito le obbligazioni di SPCM di cui al Contratto.
Le domande di Normand Maximus nei due arbitrati ammontano a complessivi USD 48.173.144 (ca. 39,7 milioni di euro) (per pretese termination fee, hire differential claim e unused maintenance days claim asseritamente maturate a seguito della termination del Contratto da parte di SPCM), oltre a spese e interessi. SPCM e Saipem SpA hanno eccepito di non avere ricevuto ritualmente e tempestivamente la notifica delle domande di arbitrato e hanno quindi ottenuto un rinvio al 12 febbraio 2021 per il deposito delle rispettive Defences and Counterclaim Submissions.
Il 12 febbraio 2021 SPCM ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nel quale ha chiesto, in riconvenzionale, USD 43.714.805 (ca. 36 milioni di euro) (o diverso importo determinato dal Tribunale) oltre interessi e spese derivanti da inadempimenti di Normand Maximus e danni da questa generati a SPCM a causa della non conformità del vessel rispetto alle specifiche contrattuali. In pari data Saipem SpA ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nell'arbitrato afferente alla parent company guarantee nel quale la stessa ha negato ogni inadempimento in capo a SPCM in relazione al contratto per il quale la garanzia è stata rilasciata. SPCM e Saipem SpA hanno inoltre sostenuto il loro diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima dovuto a titolo di danni causati a SPCM/Saipem SpA per le ragioni che precedono.
Il 12 marzo 2021 Normand Maximus ha depositato il proprio reply and defense to counterclaim nel quale ha: (i) asserito che SPCM e Saipem SpA non hanno diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima eventualmente dovuto a titolo di danni; (ii) contestato quanto asserito SPCM e Saipem SpA in merito alla non conformità del vessel alle specifiche contrattuali; e (iii) contestato la quantificazione dei danni fatta da SPCM e Saipem.
Normand Maximus ha inoltre depositato una separata domanda nella quale ha chiesto al Tribunale Arbitrale di determinare preliminarmente: (i) il corretto ammontare dei danni di SPCM e Saipem SpA; e (ii) l'applicabilità della compensazione richiesta in riconvenzionale da SPCM e Saipem SpA. Normand Maximus ha inoltre chiesto l'emissione di un lodo parziale immediato sugli importi che il Tribunale Arbitrale sarà in grado di determinare. Il 20 maggio 2021 le parti hanno composto bonariamente il contenzioso in questione. L'arbitrato si è pertanto concluso.

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera").
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
≥ ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.
Il 20 gennaio 2022 Saipem ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale. Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622, c.p.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni

rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione alla successiva udienza del 28 febbraio 2022.
All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. Il processo è stato rinviato all'udienza del 12 aprile 2022 per la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Il 12 aprile 2022 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem esprime soddisfazione per la decisione del GUP di Milano che ha prosciolto tutti gli imputati.
San Donato Milanese (MI), 12 aprile 2022 - Saipem SpA esprime soddisfazione per l'odierna decisione del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano che ha prosciolto 'perché il fatto non sussiste' la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021) e l'ex CFO e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016".
Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 67.118 milioni di euro (59.190 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 2.163.940 migliaia di euro, con una diminuzione di 309.736 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.048.140 migliaia di euro, con una diminuzione di 305.905 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C | 2.139.855 | 1.866.918 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling | 214.190 | 181.222 |
| Totale | 2.354.045 | 2.048.140 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem, le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
Per ulteriori commenti si rimanda alla sezione della "Relazione sull'andamento della gestione di Saipem SpA - Commento ai risultati economico-finanziari - Risultati economici".
I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" includono vendite di materiali diversi per 2.418 migliaia di euro.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2021 è stato di 43 migliaia di euro di ricavi della gestione caratteristica verso Saipem SpA, completamente elisi.
La ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica riportata per area geografica di destinazione e per settore di attività è indicata alla nota 40.
L'informativa richiesta dall'IFRS 15 è anch'essa indicata alla nota 40.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro, eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore

all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2021, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 33.420 migliaia di euro (112.601 migliaia di euro nell'esercizio precedente); la riduzione è legata all'effetto del riconoscimento di corrispettivi aggiuntivi da parte di un cliente. Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte di Saipem SpA (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2021 ammontano a 5.449 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 2.394 milioni di euro nel 2022, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling e Leased FPSO.
Gli altri ricavi e proventi ammontano a 115.799 migliaia di euro, con una diminuzione di 3.832 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni | 1.627 | 1.514 |
| Plusvalenze da chiusura contratti di leasing | 1 | 84 |
| Ricavi diversi della gestione ordinaria | 109.093 | 105.473 |
| Altri proventi | 8.910 | 8.728 |
| Totale | 119.631 | 115.799 |
I "Ricavi diversi della gestione ordinaria" pari a 105.473 migliaia di euro accolgono essenzialmente riaddebiti ad altre società del Gruppo Saipem per servizi a loro resi dalla controllante Saipem SpA.
La voce "Altri proventi" pari a 8.728 migliaia di euro include 1.164 migliaia di euro (2.857 migliaia di euro nell'esercizio precedente) relativi a contributi per attività di ricerca e sviluppo ai sensi della legge n. 9/2014.
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 2.737.907 migliaia di euro, con un incremento di 158.915 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 86.498 migliaia di euro relativi a spese generali.
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 2.078.930 migliaia di euro, con un aumento di 117.457 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 344.060 | 526.440 |
| Costi per servizi | 1.373.526 | 1.160.842 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 218.058 | 140.059 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 2.027 | 2.119 |
| Altri accantonamenti netti | 1.604 | 237.318 |
| Altri oneri | 22.198 | 12.152 |
| Totale | 1.961.473 | 2.078.930 |
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2021 ha comportato la rilevazione di 45 migliaia di euro nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi", di cui 43 migliaia di euro oggetto di elisione.
I "Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 526.440 migliaia di euro, con un incremento di 182.380 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo.

I "Costi per servizi" ammontano a 1.160.842 migliaia di euro, con un decremento di 212.684 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende i seguenti costi:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Subappalti e prestazioni d'opera | 518.656 | 369.461 |
| Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni | 10.179 | 15.759 |
| Costi per servizi relativi al personale | 48.209 | 48.439 |
| Altri servizi di carattere operativo | 350.614 | 225.331 |
| Altri servizi di carattere generale | 156.840 | 148.275 |
| Trasporti | 35.994 | 30.494 |
| Consulenze e prestazioni tecniche professionali | 53.487 | 44.258 |
| Consulenze e prestazioni tecniche amministrative | 14.013 | 8.310 |
| Assicurazioni | 30.909 | 32.114 |
| Manutenzioni | 47.587 | 59.562 |
| Spese legali, giudiziarie e notarili | 6.749 | 5.135 |
| Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile | 8.098 | 8.913 |
| Pubblicità, propaganda e rappresentanza | 2.886 | 2.954 |
| Quote costi consortili | 93.966 | 185.235 |
| Incrementi di attività per lavori interni | (1.155) | (777) |
| Penalità contrattuali applicate a fornitori | (3.506) | (22.621) |
| Totale | 1.373.526 | 1.160.842 |
I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 23.195 migliaia di euro (21.808 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
I "Costi per godimento per beni di terzi" ammontano a 140.059 migliaia di euro (218.058 migliaia di euro nell'esercizio precedente), e sono così analizzabili:
| 2020 (migliaia di euro) |
2021 |
|---|---|
| Locazione di natanti 122.137 |
45.306 |
| Locazione di mezzi d'opera e di costituzione 31.620 |
26.820 |
| Locazione di fabbricati 10.397 |
6.156 |
| Locazione e noleggio di hardware 1.337 |
(1.410) |
| Locazioni e noleggi diversi 37.054 |
53.440 |
| Canoni per brevetti, licenze, concessioni 13.797 |
9.383 |
| Affitto di terreni - |
(552) |
| Locazioni per macchine d'ufficio 1.716 |
916 |
| Totale 218.058 |
140.059 |
I costi di locazione derivano da contratti valutati secondo il principio IFRS 16 come "short term lease" o "low value lease" e, pertanto, non sono soggetti all'applicazione dello stesso.
La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo di 2.119 migliaia di euro, con un incremento di 92 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli "Altri accantonamenti netti" presentano un valore di 237.317 migliaia di euro, con una variazione di 235.712 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Accantonamento fondo oneri presunti | 5.815 | 131.144 |
| Rilascio fondo oneri presunti | (9.031) | (2.604) |
| Accantonamento fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali | 4.821 | 108.777 |
| Totale | 1.605 | 237.317 |
Gli "Altri oneri" ammontano a 12.154 migliaia di euro, con un decremento di 10.044 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali | 769 | 731 |
| Minusvalenze da chiusura contratto di leasing | 14 | 196 |
| Perdite e oneri per transazioni e liti | 177 | (173) |
| Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari | 475 | 71 |
| Imposte indirette e tasse | 19.659 | 8.025 |
| Altri oneri diversi | 1.104 | 3.304 |
| Totale | 22.198 | 12.154 |

Nel corso dell'esercizio le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali, altri crediti e attività contrattuali presentano un valore netto negativo di 49.297 migliaia di euro (18.467 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Accantonamento fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | 27.945 | 71.783 |
| Accantonamento fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.302 | 851 |
| Utilizzo fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | (10.950) | (22.821) |
| Utilizzo fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | - | (516) |
| Perdite su crediti | 170 | - |
| Totale | 18.467 | 49.297 |
Ammonta a 489.822 migliaia di euro, con un aumento di 4.015 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente. La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:
| Organico al | Organico medio dell'esercizio (*) | |||
|---|---|---|---|---|
| (numero) | 31.12.2020 | 31.12.2021 | 2020 | 2021 |
| Dirigenti | 237 | 237 | 241 | 238 |
| Quadri | 2.133 | 2.256 | 2.120 | 2.227 |
| Impiegati | 3.523 | 3.354 | 3.624 | 3.432 |
| Operai | 455 | 437 | 566 | 468 |
| Marittimi | 10 | 6 | 11 | 8 |
| Totale | 6.358 | 6.290 | 6.562 | 6.373 |
(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 384.505 | 376.952 |
| Oneri sociali | 86.151 | 87.171 |
| Trattamento fine rapporto | 22.849 | 22.377 |
| Trattamento di quiescenza e simili | 1.266 | 932 |
| Oneri per il personale ricevuto in comando | 4.816 | 3.310 |
| Proventi per il personale dato in comando | (13.358) | (12.129) |
| Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo | (25.126) | (15.699) |
| Altri costi | 28.111 | 29.086 |
| Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali | (3.407) | (2.178) |
| Totale | 485.807 | 489.822 |
Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2021 include 23.508 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo positivo di 1.131 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.
Gli altri costi comprendono un importo di 9.708 migliaia di euro relativi all'accantonamento al fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti di competenza dell'esercizio, valutato secondo tecniche attuariali e stanziato a seguito degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali, attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, e un importo di 14.113 migliaia di euro relativo a esodi agevolati.
Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio riferito ai diritti assegnati in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti eseguiti alle controllate e dei diritti decaduti e assegnati, è risultato pari a 3.421 migliaia di euro e si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | costo lavoro Fair value |
|---|---|
| Piano ILT 2016-2018: Attuazione 2017 | 657 |
| Piano ILT 2016-2018: Attuazione 2018 | 4.454 |
| Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2019 (a) | (2.172) |
| Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2020 (a) | (97) |
| Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2021 | 291 |
| Piano IBT 2020-2022: Attuazione 2021 | 288 |
| 3.421 |
(a) Il fair value riferito alle attuazioni 2019 e 2020 è risultato positivo per effetto del rigiro parziale degli oneri contabilizzati negli anni pregressi, in seguito alle nuove ipotesi di raggiungimento delle non-market condition.
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016 ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.
Al 31 dicembre 2021 i piani azionari esistenti si suddividono in: (i) piani di incentivazione a lungo termine (2016-2018 e 2019- 2021); e (ii) piano di incentivazione a breve termine (2020-2022), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, 30 aprile 2019 e 29 aprile 2020.
Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute.
Il Piano a breve termine 2020-2022 prevede, oltre all'incentivo azionario, anche l'erogazione di incentivi monetari per il triennio 2020-2022 alle risorse che conseguono gli obiettivi di performance annuali assegnati. In questo paragrafo si prende in esa me la sola componente azionaria.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei due piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attuazioni compiute, è risultato pari a 3.888 migliaia di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR). È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare gli obiettivi economico-finanziari.
Al 31 dicembre 2021, il fair value medio ponderato unitario è così suddiviso:
| (Attuazione ILT 2017) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2018) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2019) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2020) Fair value medio ponderato |
(Attuazione ILT 2021) Fair value medio ponderato |
(Attuazione IBT 2021) Fair value medio ponderato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici | 3,352 | 3,612 | 5,645 | 1,360 | 2,304 | n.d. |
| Dirigenti non strategici | 2,665 | 3,073 | 4,515 | 1,092 | 1,846 | n.d. |
| Amministratore Delegato-CEO | 3,352 | 2,719 | 5,645 | 1,360 | 2,304 | n.d. |
| Complessivo | 3,055 | 3,345 | 5,175 | 1,230 | 2,088 | 2,153 |

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2020 (2) |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 1,91 | 3,42 | |||||
| Dirigenti strategici | 100 | 3.926.500 | 11.574.504 | 2.233.844 | 912.917 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 3,99 | 6,84 | |||||
| Dirigenti non strategici | 244 | 2.418.400 | 100 | 1,91 | 3,42 | 5.952.544 | 1.118.898 | - |
| Amministratore Delegato-CEO | ||||||||
| (vesting period) | 1 | 397.500 | 100 | 1,91 | 3,42 | 1.059.338 | 199.110 | - |
| Totale | 345 | 6.742.400 | 18.586.386 | 3.551.852 | 912.917 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 6.083.600 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2020 (2) |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) Dirigenti strategici |
98 | 3.559.900 | 75 | 2,73 | 4,11 | 8.210.400 | 1.533.641 | 1.577.456 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 5,44 | 8,22 | |||||
| Dirigenti non strategici | 263 | 2.357.000 | 100 | 2,73 | 4,11 | 4.479.459 | 995.999 | 837.887 |
| Amministratore Delegato-CEO (Marzo 2018) |
1 | 205.820 | 100 | 2,06 | 3,28 | 324.448 | 70.811 | 18.947 |
| Amministratore Delegato-CEO (Luglio 2018) |
1 | 413.610 | 100 | 2,73 | 4,11 | 847.078 | 188.356 | 158.441 |
| Totale | 363 | 6.536.330 | 13.861.385 | 2.788.807 | 2.592.731 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 4.143.586 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
ROAIC (peso 25%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2020 |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 4,11 | 5,46 | 4,03 | 4,03 | |||||
| Dirigenti strategici | 93 | 2.306.100 | 5.575.232 | 4.396.559 | 1.558.159 | |||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 8,28 | 10,80 | 4,03 | 4,03 | |||||
| Dirigenti non strategici | 274 | 1.642.500 | 100 | 4,11 | 5,46 4,03 4,03 | 3.574.248 | 2.949.399 | 1.189.292 | ||
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 243.900 | 75 | 4,11 | 5,46 4,03 4,03 | 688.438 | 468.348 | 192.407 | ||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 8,28 | 10,80 4,03 4,03 | |||||||
| Totale | 368 | 4.192.500 | 9.837.918 7.814.306 | 2.939.858 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 1.901.200 zioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
ROAIC (peso 25%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2020 |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 0,90 | 1,54 | 1,37 | 1,37 | |||||
| Dirigenti strategici | 88 | 4.406.600 | 2.523.627 | 420.785 | 665.089 | |||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 1,79 | 3,04 | 1,35 | 1,35 | |||||
| Dirigenti non strategici | 293 | 3.763.000 | 100 | 0,90 | 1,54 1,37 1,37 | 2.032.072 | 372.084 | 676.812 | ||
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 505.700 | 75 | 0,90 | 1,54 1,37 1,37 | 343.939 | 52.344 | 96.306 | ||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 1,79 | 3,04 1,35 1,35 | |||||||
| Totale | 382 | 8.675.300 | 4.899.638 | 845.213 | 1.438.207 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 4.008.200 zioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 15%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2020 |
di competenza Fair value 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 1,84 | 1,86 | 2,18 | 2,18 | 2,18 | |||||
| Dirigenti strategici | 80 | 3.835.900 | 4.418.466 | - | 223.448 | ||||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 3,68 | 3,67 | 2,18 | 2,18 | 2,18 | |||||
| Dirigenti non strategici | 304 | 3.863.800 | 100 | 1,84 | 1,86 2,18 2,18 | 2,18 | 3.566.244 | - | 214.506 | ||
| Amministratore Delegato-CEO | |||||||||||
| (vesting period) | 1 | 491.700 | 75 | 1,84 | 1,86 2,18 2,18 | 2,18 | 566.377 | - | 28.643 | ||
| Amministratore Delegato-CEO | |||||||||||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 3,68 | 3,67 2,18 2,18 | 2,18 | |||||||
| Totale | 385 | 8.191.400 | 8.551.087 | - | 466.597 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 4.095.700 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario | complessivo Fair value |
di competenza (2) 31.12.2020 Fair value |
di competenza 31.12.2021 Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 132 | 918.150 | 100 | 2,15 | 1.733.496 | - | 393.472 |
| Totale | 132 | 918.150 | 1.733.496 | - | 393.472 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2021, invece, corrisponde a 805.150 azioni, il quale riflette i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

| 2020 | 2021 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
||||
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 16.530.530 | - | 72.005 | 19.481.230 | - | 42.956 | |||
| Nuovi diritti assegnati | 8.336.800 | - | 19.705 | 9.289.750 | - | 19.627 | |||
| (Diritti esercitati nel periodo) (c) | (5.125.615) | - | 12.115 | (3.622.984) | - | 7.655 | |||
| (Diritti decaduti nel periodo) | (260.485) | - | 616 | (3.449.209) | - | 7.287 | |||
| Diritti esistenti al 31 dicembre | 19.481.230 | - | 42.956 | 21.698.787 | - | 40.034 | |||
| Di cui: | |||||||||
| - esercitabili al 31 dicembre | - | - | - | - | - | - | |||
| - esercitabili al termine del vesting period | 16.058.330 | - | - | 17.975.407 | - | - | |||
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento/Retention Premium |
3.422.900 | - | - | 3.723.380 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o scaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2021 sono prevalentemente rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari dell'attuazione 2018 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano. Inoltre, sono incluse le azioni assegnate nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Il piano 2016-2018, infatti, prevede che il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta, in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).
I diritti esistenti al 31 dicembre 2021 e il numero degli assegnatari si analizzano come segue:
| Attuazioni | N. dirigenti | (a) di esercizio Prezzo |
N. azioni |
|---|---|---|---|
| ILT 2016 | 372 | - | 6.103.514 |
| ILT 2017 | 345 | - | 6.742.400 |
| ILT 2018 | 363 | - | 6.536.330 |
| ILT 2019 | 368 | - | 4.192.500 |
| ILT 2020 | 382 | - | 8.675.300 |
| ILT 2021 | 387 | - | 8.191.400 |
| IBT 2021 | 132 | - | 918.150 |
| Al 31 dicembre 2021 | |||
| Azioni assegnate | |||
| ILT 2016 | (158.199) | ||
| ILT 2017 | (5.311.980) | ||
| ILT 2018 | (3.501.549) | ||
| ILT 2019 | - | ||
| ILT 2020 | - | ||
| ILT 2021 | - | ||
| IBT 2021 | - | ||
| Diritti decaduti | |||
| ILT 2016 | (5.945.315) | ||
| ILT 2017 | (602.270) | ||
| ILT 2018 | (2.501.294) | ||
| ILT 2019 | (551.300) | ||
| ILT 2020 | (930.600) | ||
| ILT 2021 | - | ||
| IBT 2021 | (158.300) | ||
| Diritti in essere | |||
| ILT 2016 | - | - | |
| ILT 2017 | 84 | 828.150 | |
| ILT 2018 | 83 | 533.487 | |
| ILT 2019 | 348 | 3.641.200 | |
| ILT 2020 | 372 | 7.744.700 | |
| ILT 2021 | 385 | 8.191.400 | |
| IBT 2021 | 126 | 759.850 | |
| 21.698.787 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value relativo all'attuazione 2021 del piano ILT 2019-2021 e attuazione 2021 del piano IBT 2020-2022, sono i seguenti31:
| Assegnazione | IBT 2021 | Assegnazione | ILT 2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 27/04/2021 | 2,153 | 27/10/2021 | 2,181 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | - | ||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 27/04/2021 | 2,153 | 27/10/2021 | 2,181 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | n.d. | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | (%) | ||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,00 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,20 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. | ||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | (%) | ||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 49,02 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 50,48 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 73.799 migliaia di euro, con una diminuzione di 447 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dei diritti di utilizzo delle attività in leasing e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 15.583 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 49.789 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 8.426 migliaia di euro.
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti di utilizzo delle attività in leasing ammontano a 46.061 migliaia di euro e sono commentati alla voce "Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing".
La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:
| 2020 (migliaia di euro) |
2021 |
|---|---|
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 12.043 |
15.583 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali 59.853 |
49.789 |
| Svalutazioni immobilizzazioni materiali 2.350 |
8.426 |
| Ammortamenti diritti utilizzo attività in leasing 38.805 |
36.630 |
| Svalutazioni diritti utilizzo attività in leasing - |
9.431 |
| Totale 113.051 |
119.859 |
Nell'esercizio 2021 non sono stati rilevati altri proventi (oneri) operativi (193 migliaia di euro nell'esercizio precedente relativi a contratti derivati su merci).

I proventi finanziari netti ammontano a 15.036 migliaia di euro, rispetto all'ammontare di 6.185 migliaia di euro dell'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Interessi attivi su crediti verso altri | 3 | 11 |
| Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate | 22.791 | 16.052 |
| Interessi su c/c bancari e postali | 221 | 286 |
| Altri proventi da imprese controllate e collegate | 24.905 | 23.126 |
| 47.920 | 39.475 | |
| Oneri finanziari | ||
| Accantonamento (Utilizzo) fondo svalutazione IFRS 9 disponibilità liquide | (180) | (497) |
| Interessi per debiti verso banche | 3.817 | 2.425 |
| Interessi per debiti verso altri e altri oneri | 1.587 | 868 |
| Interessi per debiti finanziari verso controllate | 2.611 | 4 |
| Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing | 3.133 | 2.680 |
| Altri oneri finanziari verso collegate e a controllo congiunto | 5 | - |
| Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised | 673 | 394 |
| 11.646 | 5.874 | |
| Differenze di cambio | ||
| Differenze attive di cambio | 71.672 | 99.101 |
| Differenze passive di cambio | (151.006) | (34.723) |
| (79.334) | 64.378 |
L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2021 è pari a 11 migliaia di euro relativi a interessi attivi e 9 migliaia di euro di interessi passivi.
Gli oneri netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 82.943 migliaia di euro, rispetto ai proventi netti di 49.245 migliaia di euro dell'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio | 49.989 | (82.290) |
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse | (744) | (653) |
| Totale | 49.245 | (82.943) |
I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:
| 2020 | 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale |
| Partecipazioni in imprese controllate | ||||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica | ||||||||
| e Rapresentações Ltda | - | - | (244) | (244) | - | 94 | - | 94 |
| International Energy Services SpA | - | - | (352) | (352) | - | - | (364) | (364) |
| Saipem Offshore Construction SpA | - | 349 | - | 349 | - | - | - | - |
| Saipem SA | - | 14.494 | - | 14.494 | (641.292) | (641.292) | ||
| Servizi Energia Italia SpA | - | 10.927 | - | 10.927 | - | - | - | - |
| Saipem Offshore Norway AS | - | - | (55.587) | (55.587) | - | - | (18.903) | (18.903) |
| Saipem Finance International BV | 570 | - | - | 570 | 407 | - | - | 407 |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | - | - | - | - | (20.388) | (20.388) | ||
| Snamprogetti Netherlands BV | - | - | (28.331) | (28.331) | - | 14.690 | - | 14.689 |
| Saipem Maritime Asset | ||||||||
| Management Luxembourg Sàrl | 48.131 | - | (49.277) | (1.146) | - | - | (16.498) | (16.498) |
| Saipem International BV | - | - (1.137.086) (1.137.086) | ||||||
| Partecipazioni in imprese collegate | ||||||||
| e a controllo congiunto | ||||||||
| Rodano Scarl in liquidazione | - | 4 | (18) | (14) | - | - | - | - |
| Partecipazioni in altre imprese | - | |||||||
| Acqua Campania SpA | 4 | - | - | 4 | 7 | - | - | 7 |
| Totale | 48.705 | 25.774 | (133.809) | (59.330) | 414 | 14.784(1.834.531) (1.819.333) |

Si rimanda alla nota 15 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| 2020 (migliaia di euro) |
2021 |
|---|---|
| Imposte correnti | |
| Ires 329 |
(342) |
| Irap 244 |
- |
| Imposte estere 14.429 |
17.287 |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte 36 |
(2.345) |
| Totale 15.038 |
14.600 |
| Imposte anticipate (41.391) |
(32.909) |
| Imposte differite 289 |
314 |
| Utilizzo imposte anticipate 38.764 |
22.634 |
| Utilizzo imposte differite (93) |
(335) |
| Totale (2.431) |
(10.296) |
| Totale imposte sul reddito 12.607 |
4.304 |
Le imposte a carico dell'esercizio ammontano a 4.304 migliaia di euro, in diminuzione di 8.303 migliaia di euro rispetto al 2020; la variazione è dovuta essenzialmente alle maggiori imposte anticipate nette (7.865 migliaia di euro), alla minore incidenza di imposte per Ires e Irap (915 migliaia di euro), al maggiore utilizzo di fondi per imposte (2.381 migliaia di euro), compensate in parte dalla maggiore incidenza di imposte estere (2.858 migliaia di euro). Il carico fiscale dell'esercizio include imposte assolte all'estero (17.287 migliaia di euro), imposte anticipate nette (10.296 migliaia di euro), rettifiche di imposte relative a esercizi precedenti (342 migliaia di euro) e utilizzi di fondi imposte al netto di accantonamenti per 2.345 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) ante imposte (a) | (158.460) | (2.378.265) |
| Differenza tra valori e costi della produzione al lordo degli accantonamenti indeducibili | ||
| e le svalutazioni dei crediti | (105.316) | (573.967) |
| Totale costi per il personale | 485.807 | 489.822 |
| Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) | 380.490 | (84.145) |
| Imposte teoriche Ires (a* 24%) | (38.031) | (570.784) |
| Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) | 14.839 | (3.282) |
| Totale imposte teoriche (c) | (23.192) | (574.066) |
| Tax rate teorico (c/a* 100)% | 14.64 | 24,14 |
| Imposte sul reddito (d) | 12.607 | 4.304 |
| Tax rate effettivo (d/a* 100)% | 7,96 | 0,18 |
| Imposte teoriche | (23.192) | (574.066) |
| Differenza base imponibile Irap | 3.149 | 4.344 |
| Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) | (2.716) | (1.601) |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | 36 | (2.345) |
| Imposte anticipate/differite filiali estere | 4.117 | 1.790 |
| Altre differenze | 31.214 | 576.182 |
| Imposte effettive | 12.607 | 4.304 |
Le altre differenze sono essenzialmente riconducibili alle variazioni correlate alle rilevanti svalutazioni delle società partecipate già analiticamente analizzate alla nota 15.
Il risultato d'esercizio è pari a una perdita di 2.382.569 migliaia di euro, rispetto alla perdita registrata nell'esercizio precedente pari a 171.067 migliaia di euro.
In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del D.Lgs. n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2021"

è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2021 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2021 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2021 a 190 migliaia di euro.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e nella presente Relazione finanziaria annuale, la definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.
Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO/Presidente del Consiglio di Amministrazione.
| 2020 (migliaia di euro) |
2021 |
|---|---|
| Salari e stipendi 6.736 |
5.084 |
| Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - |
- |
| Altri benefici a lungo termine 151 |
140 |
| Fair value piani di incentivazione a lungo termine 2.304 |
801 |
| Totale 9.191 |
6.025 |
La segment information di Saipem riflette la struttura organizzativa della Società in divisioni di business i cui risultati sono periodicamente rivisti dal Top Management della Società e dal più alto livello decisionale ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare e della valutazione dei risultati, identificato dal CEO, in coerenza alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8. Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. È una one company organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT. Il processo di divisionalizzazione concluso nel mese di dicembre 2018 ha assegnato piena autonomia alle singole divisioni, in particolare in ambito commerciale, esecuzione progetti, tecnologia e Ricerca & Sviluppo, strategie di business, partnership, etc. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto non significativi dal punto di vista numerico. Le principali informazioni finanziarie dei segmenti operativi oggetto di reporting al CEO sono: i ricavi, l'utile operativo e le attività e passività direttamente attribuibili.
| E-MARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| & Construction Engineering Offshore |
& Construction Engineering Onshore |
Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
allocato Non |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) Esercizio 2020 |
||||||
| Ricavi netti della gestione caratteristica | 716.049 | 1.423.795 | 130.683 | 83.518 | - | 2.354.045 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 164.679 | 403.299 | 91.236 | 46.203 | - | 705.417 |
| Ricavi da terzi | 551.370 | 1.020.496 | 39.447 | 37.315 | - | 1.648.628 |
| Risultato operativo | (95.149) | 17.977 | (15.919) | (12.225) | - | (105.316) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 9.880 | 30.907 | 11.717 | 36.074 | 24.474 | 113.052 |
| (Proventi) oneri netti su partecipazioni | - | - | - | - | 59.329 | 59.329 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 16.667 | 3.649 | (405) | 4.534 | 15.741 | 40.186 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 7.192 | 15.203 | 8.138 | 554 | 60.913 | 92.000 |
| Attività direttamente attribuibili | 473.010 | 942.057 | 83.955 | 54.003 | 2.381.363 | 3.934.388 |
| Passività direttamente attribuibili | 394.064 | 1.081.203 | 50.128 | 13.972 | 2.089.245 | 3.628.612 |
| Fondi per rischi e oneri | 7.630 | 26.266 | 790 | 204 | 67.552 | 102.442 |
| Esercizio 2021 | ||||||
| Ricavi netti della gestione caratteristica | 799.284 | 1.067.634 | 129.149 | 52.073 | - | 2.048.140 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 178.244 | 355.924 | 128.434 | 14.787 | - | 677.389 |
| Ricavi da terzi | 621.040 | 711.710 | 715 | 37.286 | - | 1.370.751 |
| Risultato operativo | 234.768 | 279.101 | 20.066 | 40.032 | - | 573.967 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 12.163 | 42.847 | 3.942 | 34.950 | 25.957 | 119.859 |
| (Proventi) oneri netti su partecipazioni | - | - | - | - | 1.819.333 | 1.819.333 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 8.505 | 2.238 | 56 | 14.223 | 13.643 | 38.664 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 10.041 | 4.439 | 6.205 | 217 | 44.597 | 65.499 |
| Attività direttamente attribuibili | 588.433 | 981.745 | 83.699 | 39.018 | 1.550.174 | 3.243.069 |
| Passività direttamente attribuibili | 523.126 | 1.098.228 | 38.971 | 27.367 | 1.729.568 | 3.417.260 |
| Fondi per rischi e oneri | 10.665 | 243.926 | 791 | 210 | 73.232 | 328.824 |
In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze di magazzino, anch'esse collegate ai mezzi navali.
| (migliaia di euro) | Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Sub-Sahariana Africa |
Americhe | Altre aree | Non allocabili | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2020 | ||||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
24.798 | 19 | 4 | 5.160 | 158 | - | 2 | - | 10.045 | 40.186 |
| Attività materiali e immateriali | 76.096 | 12.462 | 14.152 | 146.322 | 256 | - | 60.786 | - | 59.754 | 369.828 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing Attività direttamente |
76.499 | 1.444 | 433 | 13.493 | 131 | - | - | - | - | 92.000 |
| attribuibili (correnti) | 2.067.920 | 478.578 | 74.626 | 657.405 | 32.562 | 226.189 | 165.341 | 5.334 | 226.433 3.934.388 | |
| Esercizio 2021 | ||||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
17.326 | - | - | 13.716 | - | 140 | - | 1.037 | 6.445 | 38.664 |
| Attività materiali e immateriali | 60.250 | 9.564 | 11.226 | 461 | 225 | 131 | 53.162 | 131.240 | 66.215 | 332.474 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing |
48.890 | 587 | 626 | 15.371 | 24 | - | - | - | - | 65.498 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) |
1.539.643 | 391.334 | 72.096 | 771.778 | 31.552 | 170.976 | 59.619 | 4.480 | 201.591 3.243.069 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti; (ii) con riferimento alle rimanenze e alle attività contrattuali, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi di perforazione, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
| 2020 (migliaia di euro) |
2021 |
|---|---|
| Italia 519.964 |
361.004 |
| Resto Europa 144.096 |
73.595 |
| Africa Settentrionale 42.516 |
3.786 |
| Africa Sub-Sahariana e resto Africa 176.191 |
166.792 |
| CSI 87.733 |
139.916 |
| Resto Asia 1.215.698 |
1.136.005 |
| Americhe 94.027 |
95.264 |
| Altre aree 73.820 |
71.778 |
| Totale 2.354.045 |
2.048.140 |
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 27 aprile 2021 ha aggiornato, previo parere favorevole e unanime del Comitato Parti Correlate, la Management System Guidelines "Operazioni con interessi degli Amministratori e Sindaci e Operazioni con Parti Correlate", per tenere conto della disciplina introdotta dalla delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020, che ha modificato il Regolamento Consob in materia di Operazioni con Parti Correlate.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 15 marzo 2022 ha ulteriormente aggiornato la sopra citata Management System Guidelines, in relazione al flusso informativo verso il Comitato Parti Correlate, rafforzandone il ruolo con riferimento alle operazioni con soggetti di interesse.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Al 31 dicembre 2021 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento in ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore il 22 gennaio 2016 – e successivi aggiornamenti – del Patto Parasociale tra Eni ed FSI (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI". Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate, ex art. 2497 e ss. del codice civile.
Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione; sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese di Saipem.

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | Costi | Ricavi | ||||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
|||||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri | |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 5 | - | 4.140 | - | - | - | 4 | |
| Boscongo SA | 16.358 | 1.456 | 11.202 | 29 | 618 | 1.197 | 597 | |
| Consorzio Sapro | - | 4 | - | - | 7 | 13 | - | |
| Denuke Scarl | 4.797 | 3.817 | 244 | - | 17 | 11 | 7 | |
| Energy International Services SpA | 497 | (26) | - | - | - | 102 | 31 | |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 4.027 | 35 | 54.496 | 2 | 301 | 1.856 | 402 | |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 4.269 | 214 | 130 | - | 132 | 22 | 2.089 | |
| European Maritime Construction SAS | 1 | - | - | - | - | - | 1 | |
| Global Petroprojects Services AG | 420 | 21.221 | - | - | 47.228 | 139 | 1.107 | |
| Saipem Offshore Construction SpA | 2.196 | 2.368 | - | - | 1.888 | 2.322 | 77 | |
| Moss Maritime AS | 503 | 20 | 338 | - | 131 | 9 | 432 | |
| North Caspian Service Co Ltd | 205 | - | - | - | - | 203 | - | |
| Petrex SA | 4.333 | 98 | 32.837 | 2 | 55 | 1.300 | 2.217 | |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - | |
| PT Saipem Indonesia | 23.369 | 179 | 149.884 | 694 | 243 | 10.027 | 8.134 | |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saigut SA de CV | 50 | - | - | - | - | - | 39 | |
| SAIMEP Lda | 9.042 | - | - | - | - | 4.807 | 525 | |
| Saimexicana SA de Cv | 1.844 | - | 20.013 | - | 516 | 2.025 | 145 | |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 835 | 93 | 1.496 | - | 266 | - | 73 | |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd Saipem (Nigeria) Ltd |
439 1 |
- - |
2 1.288 |
- - |
24 - |
233 - |
203 - |
|
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | ||||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | 79.285 | 17.593 | 40.614 | 3.506 | 42.307 | 46.932 | 8.969 | |
| Saipem America Inc | 4.349 | 1.227 | 8.331 | - | 2.234 | 1.628 | 1.711 | |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 2.195 | 15 | 24.962 | - | 14 | 293 | 946 | |
| Saipem Australia Pty Ltd | 5.336 | - | 950 | - | - | 1.166 | 2.787 | |
| Saipem Canada Inc | 2.062 | 305 | 10.260 | - | 157 | 441 | 264 | |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 30.259 | 272 | 96.152 | - | 200 | 5.314 | 5.017 | |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 13.314 | 5.268 | 103.157 | - | 110 | (168) | 63 | |
| Saipem Contracting Prep SA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 35.561 | 79.581 | 55.355 | 31 | 52.850 | 21.467 | 10.689 | |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 3.002 | 1.177 | 49.122 | - | 9.719 | 432 | 1.469 | |
| Saipem Drilling Co Pvt Ltd | - | - | 50 | - | - | - | - | |
| Saipem Drilling Norway AS | 7.333 | 18.787 | - | - | 41.657 | 6.068 | 183 | |
| Saipem East Africa Ltd | - | 32 | - | - | 52 | - | - | |
| Saipem Finance International BV | 2.577 | - | - | - | 289 | - | 211 | |
| Saipem Guyana Inc | - | - | 9.527 | - | - | - | 25 | |
| Saipem India Projects Ltd | 13.670 | 16.160 | 279 | - | 62.505 | 530 | 6.916 | |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 3.614 | - | 284.545 | - | - | 2.497 | 10 | |
| Saipem International BV | 98 | - | - | - | - | - | 412 | |
| Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Ltd | 38.632 | 51.972 | 272.856 | - | 26.462 | 36.160 | 6.593 | |
| Saipem Luxembourg SA | 18.153 | 6.279 | 5.846 | - | 6.162 | 4.798 | 2.715 | |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | 31 | - | 177 | - | - | - | 68 | |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 5.269 | 29 | 135.077 | - | 197 | 1.882 | 1.168 | |
| Saipem Norge AS | 790 | 292 | - | - | 979 | (4) | 650 | |
| Saipem Offshore Norway AS | 5.560 | 10.952 | 359 | 902 | 10.050 | 5.383 | 597 | |
| Saipem Romania Srl | 2.739 | 724 | 78 | 6 | 5.718 | 513 | 1.250 | |
| Saipem SA | 35.699 | 59.125 | 391.867 | 5 | 32.254 | 25.519 | 17.527 | |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | 1.349 | 1.325 | 2.860 | - | 3.416 | 532 | 1.604 | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 2.873 | 19 | 75.651 | - | 65 | 778 | 1.626 | |
| Saipem Ukraine Llc | - | - | - | - | - | - | - |

(migliaia di euro)
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
146 | - | - | - | - | 37 | |
| Saiwest Ltd | 23.962 | 1.798 | 3.889 | - | - | 10.039 | 487 |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 32.268 | 2.106 | 181.994 | 110 | 1.730 | 21.488 | 4.341 |
| Saudi International Energy Services Ltd Co | 108 | - | - | - | - | - | 18 |
| Servizi Energia Italia SpA | 138.655 | 4.768 | 637.284 | (7) | 4.282 | 80.068 | 21.063 |
| Sigurd Rück AG | 74 | - | 1.891 | - | - | - | 82 |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 4.969 | 22 | 33.944 | - | 22 | 282 | 534 |
| Snamprogetti Engineering BV | 105 | - | 13.578 | - | - | 149 | 26 |
| Snamprogetti Netherlands BV | 54 | - | - | - | - | - | 29 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 35.587 | 24.368 | 1.303.949 | 260 | 1.517 | 17.105 | 10.254 |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | 120 | - | 17.657 | - | - | - | 60 |
| Sofresid Engineering SA | 703 | 1.837 | 7.283 | - | 2.938 | 37 | 674 |
| Sofresid SA | 5.993 | 2.965 | 187.715 | - | - | 5.216 | 69 |
| Sonsub International Pty | - | - | - | - | - | - | (4) |
| Saipem Drill Llc | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre controllate | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate | 629.685 | 338.477 | 4.233.329 | 5.540 | 359.312 | 320.811 127.223 | |
| ASG Scarl | 550 | (2.858) | - | - | 720 | - | - |
| CCS JV Scarl (1) | 18.284 | 19.048 | - | - | - | 22.940 | 8.642 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (1) | 50.889 | 214.783 | 447.430 | - | 92.683 | 104.264 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (1) | 19 | 1.144 | 60.301 | - | 1.282 | 997 | - |
| Charville - Consultores e Serviços Lda | - | - | - | - | - | - | - |
| CMS&A Wll | - | - | - | - | - | - | - |
| Consorzio F.S.B. | 29 | 99 | - | 1 | 194 | - | - |
| Gydan Lng Snc | 7.292 | - | - | - | - | 6.580 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1.410 | - | - | - | - | 1.202 | - |
| Modena Scarl | - | - | - | - | - | - | - |
| Novarctic Snc | 6.537 | - | - | - | - | 6.656 | - |
| Petromar Lda | 4.812 | 25 | 4.145 | - | (1) | 820 | 1.437 |
| P.S.S. Netherland BV | 26.595 | 8.993 | - | - | - | 60.161 | - |
| Rodano Consortile Scarl | - | - | - | - | - | - | - |
| Rosetti Marino SpA | - | - | - | - | 197 | - | - |
| Saipar Drilling Co BV | 48 | - | - | - | - | 134 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 11.129 | - | 79.010 | - | - | 312 | 144 |
| Sairus Llc (ex Katran-K Llc) | - | - | - | - | - | - | - |
| SCD JV Scarl (1) | 3.345 | - | - | - | - | 1.444 | 1.901 |
| Southern Gas Constructors Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 10.874 | - | - | - | - | - | 64 |
| Xodus Subsea Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre collegate e a controllo congiunto | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 141.813 | 241.234 | 590.886 | 1 | 95.075 | 205.510 | 12.188 |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | 36 | - | - | 36 | - | - |
| Compagnia Napoletana | - | - | - | - | - | - | - |
| Ecofuel SpA | 34 | 8 | - | (12) | (61) | 721 | 43 |
| Eni Adfin SpA | - | 1 | - | - | - | - | - |
| Eni Angola SpA | 5.460 | - | - | - | - | 20.237 | - |
| Eni Angola Exploration BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Benelux | - | 35 | - | 198 | - | - | - |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Congo SA | 3.302 | - | - | - | - | 8.934 | - |
(1) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(migliaia di euro)
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri | ||
| Eni Corporate University SpA | - | 4 | - | - | 134 | - | - | ||
| Eni Cyprus Ltd | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Mozambique Rovuma Venture SpA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni Fuel SpA | - | 11 | - | 60 | - | - | - | ||
| Eni Fuel Centrosud SpA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni Gas e Luce SpA | - | 126 | - | - | 611 | - | - | ||
| Eni Insurance Ltd | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni Iran BV | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni Lasmo Plc | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 40 | 140 | - | - | - | 406 | - | ||
| Eni Norge AS | 11.292 | - | - | - | - | 24.319 | - | ||
| Eni North Africa BV | 887 | - | - | - | - | 2.015 | - | ||
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| EniPower SpA | 5 | - | - | - | - | 38 | - | ||
| Eni Pakistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni SpA | 403 | 618 | - | 4 | 742 | 1.771 | 229 | ||
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 22.794 | 787 | - | - | 1.046 | 39.178 | 121 | ||
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | - | 185 | - | - | (183) | - | - | ||
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 683 | 1.874 | - | 3.350 | 80 | 30.682 | - | ||
| EniServizi SpA | - | (1.590) | - | 2 | 11.542 | - | - | ||
| Eni Tunisia BV | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni Turkmenistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Floaters SpA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Italgas Reti SpA | 166 | - | - | - | - | 692 | - | ||
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Raffineria di Gela SpA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Serfactoring SpA | - | 257 | - | - | 28 | - | - | ||
| Servizi Aerei SpA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Società Adriatica Idrocarburi SpA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Società EniPower Ferrara Srl | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Scogat - Société pour la Construction | |||||||||
| du Gazoduc Transtunisien SA | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Eni Rewind | 111 | - | - | - | - | 148 | 619 | ||
| EniProgetti SpA | 702 | - | - | - | - | 4.268 | 411 | ||
| Versalis SpA | 1.956 | - | - | - | - | 15.010 | - | ||
| Totale Eni/CDP Equity SpA e controllate | 47.835 | 2.492 | - | 3.602 | 13.975 | 148.419 | 1.423 | ||
| Blue Stream Pipeline Co BV | 115 | - | - | - | - | 606 | - | ||
| GreenStream BV | 188 | - | - | - | - | 2.630 | - | ||
| Mellitah Oil & Gas BV | 358 | 38 | - | - | - | 596 | - | ||
| Raffineria di Milazzo ScpA | 953 | - | - | - | - | 4.502 | - | ||
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 178 | - | - | - | - | 393 | - | ||
| Totale controllate congiuntamente | |||||||||
| e collegate Eni/CDP Equity SpA | 1.792 | 38 | - | - | - | 8.727 | - | ||
| Totale joint venture | 54.668 | 50.812 | - | - | - | (3.509) | - | ||
| Altre correlate | 18.919 | 26.124 | - | - | 12.277 | 25.460 | - | ||
| Totale | 894.712 | 659.176 | 4.824.215 | 9.143 | 480.640 | 705.417 | 140.834 | ||
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (37.853) | ||
| Costi contabilizzati verso correlate | - | - | - | - | (4.840) | - | - | ||
| a incremento del costo lavoro | |||||||||
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale generale | 894.712 | 659.176 | 4.824.215 | 9.143 | 475.800 | 705.417 | 102.981 |

(migliaia di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | ||||||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri | |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 11 | - | 1.908 | - | - | - | 3 | |
| Boscongo SA | 19.037 | 2.462 | 9.449 | 139 | 373 | 2.205 | 431 | |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 1 | - | - | |
| Denuke Scarl | 4.815 | 3.843 | 243 | - | 26 | 12 | 3 | |
| Energy International Services SpA | 157 | (26) | - | - | - | 65 | 47 | |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 1.244 | 113 | 30.126 | - | 231 | 488 | 62 | |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 1.011 | 504 | 130 | - | 375 | 63 | 866 | |
| European Maritime Construction SAS | 4 | - | - | - | - | - | 2 | |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd | - | - | - | - | - | - | 239 | |
| Global Petroprojects Services AG | 1.601 | 22.335 | - | - | 34.906 | 412 | 1.103 | |
| Saipem Offshore Construction SpA | 3.052 | 29.908 | 500 | - | 27.644 | 1.030 | 45 | |
| Moss Maritime AS | 496 | 103 | 355 | - | 147 | 46 | 374 | |
| North Caspian Service Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Petrex SA | 3.408 | 196 | 30.772 | - | 169 | 968 | 1.937 | |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - | |
| PT Saipem Indonesia | 29.800 | 6.864 | 130.245 | - | 6.765 | 4.474 | 10.901 | |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saigut SA de CV | 80 | - | 539.241 | - | - | - | 30 | |
| SAIMEP Lda | 9.254 | - | - | - | - | 1.729 | 1.224 | |
| Saimexicana SA de Cv | 6.732 | 1.206 | 3.350 | - | 1.206 | 2.598 | 2.427 | |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 965 | 180 | 1.668 | - | 130 | - | 129 | |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | 490 | 8 | - | - | 109 | 5 | 233 | |
| Saipem (Nigeria) Ltd | 2 | - | 1.285 | - | - | - | - | |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | 37.774 | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | 78.315 | 38.925 | 18 | 41.345 | 45.115 | 5.789 | ||
| Saipem America Inc | 5.912 | 1.368 | 9.026 | - | 2.148 | 937 | 2.094 | |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 959 | 174 | 8.337 | - | 166 | 28 | 364 | |
| Saipem Australia Pty Ltd | 4.474 | - | 37.460 | - | - | 802 | 2.328 | |
| Saipem Canada Inc | 2.251 | 3 | - | - | 44 | 1.021 | 318 | |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 36.634 | 55 | 315.954 | - | 277 | 6.110 | 5.975 | |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 13.644 | 1.779 | 101.103 | - | 85 | - | 42 | |
| Saipem Contracting Prep SA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 28.110 | 36.336 | 35.590 | - | 39.587 | 13.624 | 8.118 | |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 2.410 | 923 | 149.772 | - | 12.281 | 1.625 | 1.381 | |
| Saipem Drilling Co Pvt Ltd | - | - | 50 | - | - | - | - | |
| Saipem Drilling Norway AS | 11.362 | 396 | - | 232 | 29.733 | 5.642 | 245 | |
| Saipem East Africa Ltd | - | 41 | - | - | 8 | - | - | |
| Saipem Finance International BV | 2.999 | - | - | - | 385 | - | 426 | |
| Saipem Guyana Inc | 316 | - | 10.322 | - | - | 176 | 110 | |
| Saipem India Projects Ltd | 10.342 | 12.107 | 2.224 | - | 41.942 | 227 | 9.283 | |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 7.273 | - | 27.400 | - | - | 116 | 9 | |
| Saipem International BV | 62 | - | 34 | - | - | - | 60 | |
| Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Ltd | 81.157 | 8.337 | 304.280 | 14 | 8.236 | 45.380 | 6.740 | |
| Saipem Luxembourg SA | 19.984 | 7.698 | 3.223 | - | 7.508 | 5.242 | 2.705 | |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | 37 | - | 177 | - | - | - | 52 | |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 5.909 | 71 | 74.989 | - | 360 | 1.067 | 670 | |
| Saipem Norge AS | 549 | 120 | - | - | 1.259 | 3 | 560 | |
| Saipem Offshore Norway AS | - | - | 359 | - | - | 5.100 | 144 | |
| Saipem Romania Srl | 4.543 | 7.510 | - | 14 | 15.877 | 1.652 | 1.240 | |
| Saipem SA | 39.204 | 36.285 | - | - | 17.794 | 26.980 | 18.108 | |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | 69 | 470 | 8 | - | 1.731 | 180 | 1.094 | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 4.560 | 88 | 42.083 | - | 178 | 1.175 | 2.569 |

(migliaia di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione Saipem Ukraine Llc |
e altri crediti - |
contrattuali - |
Garanzie - |
Beni - |
Servizi - |
e servizi - |
Altri - |
|
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading | ||||||||
| General Contracting & Transport Llc | 180 | - | - | - | - | 44 | 29 | |
| Saiwest Ltd | 20.341 | 52 | 4.213 | - | - | 12.531 | 95 | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 30.508 | 8.614 | 203.385 | 432 | 6.210 | 8.885 | 3.015 | |
| Saudi International Energy Services Ltd Co | 151 | - | - | - | - | - | 42 | |
| Servizi Energia Italia SpA | 148.333 | 6.566 | 977.306 | 218 | 2.481 | 74.681 | 7.956 | |
| Sigurd Rück AG | 68 | - | 2.023 | - | - | - | 84 | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 12.860 | 39 | 102.490 | - | 37 | 443 | 6.714 | |
| Snamprogetti Engineering BV | 78 | - | 6.710 | - | - | (10) | 11 | |
| Snamprogetti Netherlands BV | 54 | - | - | - | - | - | 24 | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 40.544 | 2.061 | 1.671.209 | 257 | 1.119 | 15.753 | 5.098 | |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | 415 | - | 18.178 | - | - | - | 65 | |
| Sofresid Engineering SA | 1.243 | 1.565 | 648 | - | 936 | 6 | 596 | |
| Sofresid SA | 9.806 | 122 | 126.951 | - | - | 3.205 | 183 | |
| Sonsub International Pty | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Drill Llc | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre controllate | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate | 707.815 | 239.401 | 5.023.550 | 1.324 | 303.809 | 291.835 | 114.392 | |
| ASG Scarl CCS JV Scarl |
(5.204) 17.555 |
(3.040) 32.864 |
- - |
- - |
(5) - |
- 13.843 |
- 7.572 |
|
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 99.455 | 326.994 | 639.374 | - | 184.912 | 177.776 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 119 | 390 | 58.941 | - | 455 | (50) | - | |
| Charville - Consultores e Serviços Lda | - | - | - | - | - | - | - | |
| CMS&A Wll | - | - | - | - | - | - | - | |
| Consorzio F.S.B. | 36 | 100 | - | 25 | 184 | - | - | |
| Gydan LNG Snc | - | - | - | - | - | 5.153 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | - | - | - | - | - | 536 | - | |
| Modena Scarl | - | - | - | - | - | - | - | |
| Novarctic Snc | 509 | - | - | - | - | 2.040 | 48 | |
| Petromar Lda | 2.899 | - | 5.090 | - | 1 | 1.425 | 2.109 | |
| P.S.S. Netherland BV Rodano Consortile Scarl |
31.434 - |
18.440 - |
- - |
- - |
- - |
11.812 - |
- - |
|
| Rosetti Marino SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipar Drilling Co BV | - | - | - | - | - | 63 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13.515 | - | 73.305 | - | - | (27) | 1.181 | |
| Sairus Llc (ex Katran-K Llc) | - | - | - | - | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | 4.704 | - | - | - | - | 3.205 | 3.951 | |
| Southern Gas Constructors Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saren BV | 16.131 | - | - | - | - | 16.129 | - | |
| Xodus Subsea Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre collegate e a controllo congiunto | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 181.153 | 375.748 | 777 | 25 | 185.547 | 231.905 | 14.861 | |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | - | - | - | 36 | - | - | |
| Compagnia Napoletana | - | - | - | - | - | - | - | |
| Ecofuel SpA | 32 | - | - | - | 2 | 156 | 62 | |
| Eni Adfin SpA | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| Eni Angola SpA | 4.746 | - | - | - | - | 20.939 | - | |
| Eni Angola Exploration BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Benelux | - | 93 | - | 181 | - | - | - | |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Congo SA | 3.237 | - | - | - | - | 6.822 | - | |
(1) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(migliaia di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Eni Corporate University SpA | - | 4 | - | - | - | - | - |
| Eni Cyprus Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Mozambique Rovuma Venture SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Fuel SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Fuel Centrosud SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Gas e Luce SpA | - | 105 | - | - | 361 | - | - |
| Eni Insurance Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Iran BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Lasmo Plc | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 40 | 145 | - | - | - | 472 | - |
| Eni New Energy SpA | 533 | - | - | - | - | 2.842 | - |
| Eni Norge AS | - | - | - | - | - | 43.739 | - |
| Eni North Africa BV | 380 | - | - | - | - | 764 | - |
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| EniPower SpA | 3 | - | - | - | - | 66 | - |
| Eni Pakistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni SpA | 259 | 1.335 | - | 55 | 2.206 | 2.692 | - |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 14.926 | - | - | - | (657) | 29.215 | - |
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | 1 | - | - | - | (185) | - | - |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 410 | 88 | - | 2 | 26 | 5.269 | - |
| EniServizi SpA | - | (268) | - | - | 9.409 | - | - |
| Eni Tunisia BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Turkmenistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Floaters SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Italgas Reti SpA | 32 | 44 | - | - | - | 86 | - |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Raffineria di Gela SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Serfactoring SpA | - | 256 | - | - | 36 | - | - |
| Servizi Aerei SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società Adriatica Idrocarburi SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società EniPower Ferrara Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Scogat - Société pour la Construction | |||||||
| du Gazoduc Transtunisien SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Rewind | 337 | - | - | - | - | 1.326 | 579 |
| Eniprogetti SpA | 768 | - | - | - | 39 | 2.958 | 491 |
| Trans Tunisian Pipeline Co SpA | 201 | - | - | - | - | 380 | - |
| Versalis SpA | 203 | - | - | - | - | 482 | - |
| Totale Eni/CDP Equity SpA e controllate | 26.108 | 1.803 | - | 238 | 11.273 | 118.208 | 1.132 |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 25 | - | - | - | - | 396 | - |
| GreenStream BV | (70) | - | - | - | - | 2.515 | - |
| Mellitah Oil & Gas BV | - | 38 | - | - | - | - | - |
| Raffineria di Milazzo ScpA | 196 | - | - | - | - | 529 | - |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 535 | - | - | - | - | 430 | - |
| Totale controllate congiuntamente e collegate Eni/CDP Equity SpA |
686 | 38 | - | - | - | 3.870 | - |
| Totale joint venture | 58 | 50 | - | - | - | 2.660 | - |
| Altre correlate | 18.229 | 25.491 | - | - | 3.725 | 28.911 | 13 |
| Totale | 934.049 | 642.531 | 5.799.260 | 1.587 | 504.354 | 677.389 | 130.398 |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (27.338) |
| Costi contabilizzati verso correlate a incremento del costo lavoro |
- | - | - | - | (3.312) | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (3.312) | - | (27.338) |
| Totale generale | 934.049 | 642.531 | 5.799.260 | 1.587 | 501.042 | 677.389 | 103.060 |

I rapporti finanziari dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Saipem Finance International BV | 653.423 | 1.689.560 | 2.182.393 | 2.611 | 25.189 |
| Saipem SA | - | - | - | - | 1.363 |
| Serfactoring SpA | 1.596 | - | - | - | - |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | - | - | - | - | 10 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | - | 2.605 |
| Servizi Energia Italia | - | - | - | - | 4.259 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 2.472 |
| Sofresid SA | - | - | - | - | 2.670 |
| Saipem Ltd | - | - | - | - | 1.125 |
| PT Saipem Indonesia | - | - | - | - | 1.338 |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 1.165 |
| Imprese controllate, collegate e altre | 130 | - | - | - | 5.501 |
| Sace SpA | - | - | - | 112 | - |
| Totale | 655.149 | 1.689.560 | 2.182.393 | 2.723 | 47.697 |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Saipem Finance International BV | 266.768 | 1.182.481 | 7.006.724 | 4 | 18.914 | |
| Saipem SA | - | - | - | - | 1.491 | |
| Serfactoring SpA | 1.319 | - | - | 16 | - | |
| Servizi Energia Italia | - | - | - | - | 4.549 | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 3.419 | |
| Sofresid SA | - | - | - | - | 2.369 | |
| Saipem Ltd | - | - | - | - | 1.169 | |
| PT Saipem Indonesia | - | - | - | - | 1.253 | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 992 | |
| Imprese controllate, collegate e altre | 130 | - | - | 1 | 5.023 | |
| Sace SpA | - | - | - | 225 | - | |
| Totale | 268.217 | 1.182.481 | 7.006.724 | 246 | 39.179 |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Entità | |||||
| (migliaia di euro) | Totale | correlate | Incidenza % | Totale | correlate | Incidenza % |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 1.312.051 | 1.757 | 0,13 | 888.924 | 1.699 | 0,19 |
| Altre attività finanziarie correnti | 655.170 | 655.149 | 100,00 | 268.237 | 268.217 | 99,99 |
| Crediti commerciali e altri crediti | 1.262.274 | 894.712 | 70,88 | 1.456.078 | 934.182 | 64,16 |
| Altre attività correnti | 107.706 | 61.969 | 57,54 | 101.587 | 64.804 | 63,79 |
| Altre attività non correnti | 6.960 | 633 | 9,09 | 5.762 | 414 | 7,19 |
| Passività finanziarie a breve termine | 1.825.499 1.689.560 | 92,55 | 1.408.897 | 1.182.481 | 83,93 | |
| Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 62.680 | - | - | 62.616 | - | - |
| Quote a breve delle passività per leasing | 31.771 | 671 | 2,11 | 39.196 | 368 | 0,94 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.021.921 | 404.094 | 39,54 | 997.698 | 642.531 | 64,40 |
| Passività contrattuali | 608.471 | 255.083 | 41,92 | 743.421 | 391.614 | 52,68 |
| Altre passività correnti | 39.283 | 35.598 | 90,62 | 116.821 | 113.155 | 96,86 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 175.391 | - | - | 112.603 | - | - |
| Passività per leasing a lungo termine | 63.866 | 1.606 | 2,51 | 44.807 | 806 | 1,80 |
| Altre passività non correnti | 327 | 327 | 100,00 | 2.390 | 2.390 | 100,00 |

| 2020 | 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Ricavi della gestione caratteristica | 2.354.045 | 705.417 | 29,97 | 2.048.140 | 677.389 | 33,07 |
| Altri ricavi e proventi | 119.631 | 102.981 | 86,08 | 115.799 | 103.060 | 89,00 |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (1.961.473) | (484.943) | 24,72 | (2.078.930) | (501.042) | 24,10 |
| Costo del lavoro | (485.807) | 33.013 | n.s. | (489.822) | 30.650 | n.s. |
| Altri (oneri) proventi operativi | (192.978) | (192.978) | 100,00 | - | - | - |
| Proventi finanziari | 119.592 | 47.697 | 39,88 | 138.576 | 39.179 | 28,27 |
| Oneri finanziari | (162.652) | (2.834) | 1,74 | (40.597) | (246) | 0,61 |
| Strumenti derivati | 49.245 | (33.020) | (67,05) | (82.943) | (11.871) | 14,31 |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2020 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | Esercizio 2020 | ||||||
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Eni SpA | - | - | 668 | - | 25 | - | |
| Consorzio F.S.B. | - | - | 1.520 | - | 79 | - | |
| Saipem Contracting Algérie SpA | - | - | 88 | - | 7 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | - | 2.276 | - | 111 | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2020 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 95.637 | 2.276 | 2,38 | |
| Totale | 95.637 | 2.276 |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2021 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Disponibilità | ||||||
| liquide | ||||||
| Denominazione | ed equivalenti | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Eni SpA | - | - | - | - | - | - |
| Consorzio F.S.B. | - | - | 1.174 | - | - | - |
| Saipem Contracting Algérie SpA | - | - | - | - | 7 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | - | 1.174 | - | 7 | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 84.003 | 1.174 | 1,40 |
| Totale | 84.003 | 1.174 | 1,40 |

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 2020 | 2021 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 889.108 | 850.278 |
| Costi e oneri | (487.665) | (501.288) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività | (114.608) | (39.470) |
| Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali | (118.204) | 374.969 |
| Dividendi incassati | 48.705 | 414 |
| Interessi incassati | 22.791 | 16.052 |
| Interessi pagati | (2.834) | (246) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 473.701 | 700.709 |
| Investimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali | (305) | (750) |
| - partecipazioni | (500) | (650) |
| - crediti finanziari | (158.510) | (386.656) |
| Flusso di cassa degli investimenti | (159.315) | (388.056) |
| Disinvestimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali | 2.472 | 1.129 |
| - partecipazioni | - | - |
| - crediti finanziari | 19.490 | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 21.962 | 1.129 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (137.353) | (386.927) |
| Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine | - | - |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (287.087) | (507.078) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (287.087) | (507.078) |
| Totale flussi finanziari verso entità correlate | 49.261 | (193.296) |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | 34.009 | 473.701 | (250.523) | 700.709 | ||
| Flusso di cassa da attività di investimento | (144.999) | (137.353) | 94,73 | 350.884 | (386.927) | |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento | (266.270) | (287.087) | (534.083) | (507.078) | 94,94 |
In data 19 dicembre 2011 Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.
L'attuale pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem. Per maggiori dettagli sulla ricaduta degli effetti della pandemia e sulle misure di contenimento poste in essere, si rinvia al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale" inserito nella nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi".
Negli esercizi 2020 e 2021 non si segnalano posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.
In data 21 gennaio 2022 Eni SpA e CDP Industria SpA hanno comunicato:
Si segnala che, a valle della chiusura dell'esercizio 2021, nell'ambito delle azioni aggiuntive rispetto al piano strategico che potrebbero apportare liquidità addizionale, è stato siglato un accordo di negoziazione su base esclusiva con un primario operatore internazionale orientato alla valorizzazione del drilling onshore.
Saipem ha avviato un'approfondita analisi, a seguito del conflitto in Ucraina e dei possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, al fine di valutare potenziali impatti sul proprio business, soprattutto in relazione ai progetti attualmente in corso con il Paese. Tale evento, sopravvenuto nel mese di febbraio 2022, rientra tra i fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio, inquadrabile nella tipologia dei fatti di cui allo IAS 10, par. 3, lett. b) e cioè quelli che sono indicativi di situazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio che non comportano una rettifica.
Il Consiglio dell'Unione Europea ha ritenuto opportuno adottare una serie di misure restrittive.
Con la Decisione (PESC) 2022/264 del Consiglio del 23 febbraio 2022 sono state imposte restrizioni per quanto riguarda l'accesso al mercato dei capitali, in particolare vietando il finanziamento della Russia, del suo Governo e della sua Banca Centrale. Con i pacchetti adottati dall'Unione Europea con i Regolamenti 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, 334/2022 del 28 febbraio 2022, 336/2022 del 1° marzo 2022 e 428/2022 del 15 marzo 2022 sono state attuate una serie di misure restrittive nei confronti della Federazione Russa, tra cui:
(i) sanzioni individuali nei confronti dei membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Federazione Russa che hanno sostenuto l'immediato riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk quali entità indipendenti;
(ii) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali e vietando la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE. Sono state inoltre introdotte nuove misure che limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Russia nell'UE, vietando l'accettazione di depositi, superiori a determinati importi, di cittadini o residenti russi, la tenuta di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell'UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi;
(iii) sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio elencati nell'allegato X del Regolamento UE 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 27 maggio 2022, di contratti conclusi prima del 26 febbraio 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti. Con l'introduzione di tale divieto si intende colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie di petrolio;
(iv) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Anche in questo caso il divieto vale per tutti i beni elencati nel Regolamento UE in materia di beni a duplice uso (821/2021) e per quelli elencati nell'Annex IV del Regolamento UE 2022/328 anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;
(v) con il Regolamento UE 428/2022 le stesse restrizioni previste per i beni e tecnologie a duplice uso si applicano altresì alle esportazioni materiali di cui all'Annex II del Regolamento 833/2014 (beni di particolare rilievo nel settore dell'energia quali pipeline, ecc.). Anche questo divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;

(vi) il Regolamento UE 428/2022 ha inoltre inserito il divieto di effettuare qualsiasi transazione con una serie di persone fisiche e giuridiche russe, tra le quali risulta inclusa GazpromNeft, divieto che non si applica fino al 15 maggio 2022 per l'esecuzione di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022.
L'UE ha inoltre deciso di escludere sette banche russe dal sistema SWIFT a partire dal 12 marzo 2022. Ciò garantirà che tali banche siano escluse dal sistema finanziario internazionale. Le sette banche sono Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank.
L'UE ha deciso in particolare che è vietato quanto segue:
Per il momento restano fuori dal blocco e quindi rimangono nel sistema SWIFT, Sberbank (il maggior gruppo bancario russo) e Gazprombank (la banca del gas).
Estromettere alcune delle banche russe dal sistema di pagamenti elettronici internazionali (SWIFT) significa che aziende e privati non possono più effettuare transazioni nel mondo mediante queste banche.
Il contratto di Saipem SpA che prevede attività in Russia e/o con clienti russi è Moscow Refinery - cliente GazpromNeft.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle Istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
La Società sta monitorando il continuo evolversi della situazione per valutarne gli impatti e ha attivato e continuerà ad attivare in funzione dell'evoluzione della situazione le opportune clausole contrattuali a protezione dei suoi diritti e interessi.
Sui quattro progetti il backlog complessivo è pari a 1.966 milioni di euro, di cui 254 milioni di euro per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem. Nello scenario estremo, considerato comunque improbabile, della cancellazione immediata dei contratti, l'impatto sull'EBITDA e sul risultato netto consolidato, è stimato essere non significativo. In tale scenario l'impatto finanziario complessivo è stimato tra i 100 e i 150 milioni di euro, tenuto conto anche dei dividendi attesi. Tale stima non considera l'escussione delle garanzie a favore dei clienti, considerando anche tale evento remoto, che comunque sarebbe mitigato dalla disponibilità di cassa associata agli anticipi ricevuti dai clienti stessi.
Non si può, comunque, escludere che un ulteriore deterioramento estremo della situazione geopolitica e delle sanzioni internazionali a essa associate possano portare a impatti più importanti, a oggi non stimabili.
A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Attualmente, a livello globale, i prezzi delle materie prime sono caratterizzati da estrema volatilità, mai riscontrata nel recente passato, che si inserisce, tra l'altro, in un contesto di elevata inflazione riscontrata già dalla seconda metà del 2021.
La crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. In alcuni casi i fornitori sono impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi sono divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non forniscono le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Anche i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio. Si prevede un livello di prezzi sostenuto ed estremamente volatile fino al perdurare del contesto attuale.
Attualmente esiste una concreta possibilità che il materiale in transito verso la Russia sia sbarcato in porti intermedi in quanto molti vettori internazionali si rifiutano di spedire a porti russi.
Saipem si è attivata per stoccare la merce presso proprie basi logistiche e/o aree di stoccaggio intermedie. Si sta altresì valutando la possibilità di proseguire via strada, ove fattibile, per la consegna dei materiali presso i cantieri russi.
Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e, nickel sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.
Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.
La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti dall'evolversi del conflitto in Ucraina. La Società, in considerazione dell'estrema imprevedibilità di tale situazione e degli effetti sulle commesse, sta già adeguando le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.
I nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain.
A partire dal 2019 Saipem ha implementato un sistema di protezione dagli attacchi informatici, in linea con i requisiti espressi dal Framework Nazionale di sicurezza cibernetica, che prevede misure di natura organizzativa, fisica e logica. Uno sforzo importante è stato sostenuto per definire linee guida sia relative all'implementazione delle tecnologie che ai comportamenti da parte dei dipendenti. I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli

attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.
Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione secondo la norma ISO/IEC 27001 per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio importante conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di gestione della sicurezza di Saipem. Il livello di maturità di security dell'azienda è oggi anche funzione del costante lavoro di formazione e informazione dei lavoratori; nell'ultimo anno Saipem ha sviluppato corsi di formazione in modalità e-learning incentrati sul modello di gestione della cyber security (livello standard, elevato e critico).
Saipem mantiene uno stretto coordinamento con le istituzioni nazionali in materia di sicurezza cyber, DIS, Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e CNAIPIC.
Saipem si avvale di fornitori affidabili per i servizi critici e maggiormente esposti al rischio di attacchi cyber, in particolare per la fornitura dei servizi IT a supporto delle attività di business.
Il controllo della catena di approvvigionamento è una delle sfide più complesse che ci troviamo ad affrontare. La funzione Security ha espresso specifici requisiti cyber – che devono essere soddisfatti dalla Supply Chain – al fine di assicurare che tutti i fornitori presentino caratteristiche di resilienza accettabili.
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Industria SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.
Nel corso dell'esercizio 2021 la Società non ha ricevuto erogazioni pubbliche, rientranti nell'ambito di applicazione della legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni. In particolare, non rientrano nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma giuridica di associazione; (v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni, od organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa.
L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 migliaia di euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2021, anche tramite una pluralità di atti.
La normativa in merito alle società controllate estere tassate per trasparenza è stata profondamente modificata dal D.Lgs. n. 142/2018 in attuazione alla Direttiva UE 2016/1164 (cd. "Anti Tax Avoidance Directive" - "Atad").
Ai sensi del nuovo art. 167, comma 4, TUIR, la tassazione per trasparenza si applica se per i soggetti controllati non residenti si verificano, congiuntamente, le seguenti condizioni:
≥ sono assoggettati a tassazione effettiva inferiore alla metà di quella a cui sarebbero stati soggetti qualora residenti in Italia;
La verifica dei sopramenzionati requisiti, con riferimento in particolare alla valutazione del tax rate effettivo, richiede l'analisi oltre che dei dati contabili del soggetto controllato estero, soprattutto dei valori fiscali di periodo, dati che alla data di chiusura dell'esercizio non è possibile avere. Di conseguenza ciò impedisce, al momento della stesura del bilancio, di esprimere ex ante un giudizio veritiero sulla presenza, o meno, di società qualificabili come CFC.


| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Compensi |
|---|---|---|---|
| Revisore della capogruppo | Società capogruppo | 1.244 | |
| Revisione legale dei conti | Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | - |
| Revisore della capogruppo (1) | Società capogruppo | 369 | |
| Servizi di attestazione | Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | 53 |
| Altri servizi | Revisore della capogruppo | Società capogruppo | |
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | - | |
| i) Revisore della capogruppo (2) | i) Società controllate | 332 | |
| Revisione legale dei conti | ii) Rete del revisore della capogruppo (3) | ii) Società controllate | 2.140 |
| iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4) | iii) Società controllate | 380 | |
| Servizi di attestazione | i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | - |
| ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | 324 | |
| Altri servizi | i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | - |
| ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | 8 | |
| Totale | 4.850 |
(1) Di cui 75 migliaia di euro per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e 46 migliaia di euro per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità.
(2) Di cui 123 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(3) Di cui 87 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(4) Di cui 259 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2021
| Capitale sociale | Impresa | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Numero azioni |
Moneta | Valore nominale |
|||
| o quote | di conto | unitario | Importo | Ragione sociale | Sede |
| Imprese controllate dirette | |||||
| 20.494.210 | BRL | 1,00 | 20.494.210 | Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | Rio de Janeiro |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Denuke Scarl | San Donato Milanese |
| 380.000 | EUR | 453,80 | 172.444.000 | Saipem International BV | Amsterdam |
| 6.300 | USD | 60,00 | 378.000 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | Lussemburgo |
| 15.000.000 | EUR | 1,67 | 25.050.000 | Saipem SA | Montigny le Bretonneux |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Smacemex Scarl (1) | San Donato Milanese |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | San Donato Milanese |
| 203.000 | EUR | 1,00 | 203.000 | Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam |
| 1.000.000 | EUR | 1,00 | 1.000.000 | Saipem Finance International BV | Amsterdam |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese |
| 50.000 | EUR | 1,00 | 50.000 | International Energy Services SpA | San Donato Milanese |
| Totale imprese controllate dirette | |||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| 50.864 | EUR | 1,00 | 50.864 | ASG Scarl | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | Consorzio F.S.B. | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino |
| 30.000 | EUR | 1,00 | 30.000 | PSS Netherlands BV | Leiden |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| Altre imprese partecipate | |||||
| 32.050 | LYD | 45,00 | 1.442.250 | Libyan Italian Joint Co | Tripoli |
| 598.065.003 | INR | 1,00 | 598.065.003 | Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | Hyderabad (India) |
| 428.181.821 | INR | 1,00 | 428.181.821 | Nagarjuna Oil Refinery Ltd | Hyderabad (India) |
| Totale altre imprese partecipate | |||||
| Totale | |||||
| Joint Operation | |||||
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000,00 | Ship Recycling Scarl (1) | Genova |
| Totale generale |
(1) In liquidazione.

| Partecipazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| Numero azioni | Valore nominale | Valore | ||
| Ragione sociale Imprese controllate dirette |
o quote possedute | Possesso % | moneta di conto | di bilancio |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 20.289.268 | 99,00 | 20.289.268 | 2.669.981 |
| Denuke Scarl | 5.500 | 55,00 | 5.500 | 5.500 |
| Saipem International BV | 380.000 | 100,00 | 172.444.000 | 292.771.891 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | 6.300 | 100,00 | 378.000 | 27.939.836 |
| Saipem SA | 15.000.000 | 100,00 | 25.050.000 | 232.626.003 |
| Servizi Energia Italia SpA | 20.000.000 | 100,00 | 20.000.000 | 21.000.000 |
| Smacemex Scarl (1) | 6.000 | 60,00 | 6.000 | 6.000 |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | 9.990 | 99,90 | 9.990 | - |
| Snamprogetti Netherlands BV | 203.000 | 100,00 | 203.000 | - |
| Saipem Finance International BV | 250.000 | 25,00 | 250.000 | 10.000.000 |
| Saipem Offshore Construction SpA | 20.000.000 | 100,00 | 20.000.000 | 20.500.000 |
| International Energy Services SpA | 50.000 | 100,00 | 50.000 | 337.644 |
| Totale imprese controllate dirette | 607.856.855 | |||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | ||||
| ASG Scarl | 28.184 | 55,41 | 30.516 | 28.184 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | - | 59,09 | 26.855 | 26.856 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | - | 50,36 | 26.009 | 26.009 |
| Consorzio F.S.B. | - | 29,10 | 4.358 | 5.000 |
| Consorzio Sapro | - | 51,00 | 5.268 | 5.268 |
| PSS Netherlands BV | 10.180 | 36,00 | 10.800 | 10.800 |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | 102.117 | |||
| Altre imprese partecipate | ||||
| Libyan Italian Joint Co | 300 | 0,94 | 13.557 | - |
| Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | 4.400.000 | 0,74 | 4.400.000 | 630.779 |
| Nagarjuna Oil Refinery Ltd | 4.000.000 | 0,93 | 4.000.000 | - |
| Totale altre imprese partecipate | 630.779 | |||
| Totale | ||||
| Joint Operation | ||||
| Ship Recycling Scarl (1) | - | 51,00 | 5.100 | 5.100 |
| Totale generale | 608.594.851 |
(1) In liquidazione.

La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione per i settori di attività Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore. Nell'anno ha realizzato ricavi per 946.346 migliaia di euro e una perdita pari a 719.439 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2021 si è chiuso con un utile di 2.931 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2021 si è chiuso con una perdita di 985.640 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2021 si è chiuso con una perdita dell'esercizio di 4.978 migliaia di euro.
La società opera nel settore Drilling. I ricavi conseguiti nel 2021 ammontano a 57 migliaia di euro, realizzando una perdita dell'esercizio pari a 20.651 migliaia di euro.
La società opera prevalentemente nel settore E&C Onshore. I ricavi conseguiti nel 2021 ammontano a 1.074.656 migliaia di euro, realizzando una perdita dell'esercizio pari a 2.132 migliaia di euro.

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.
B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.

Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera").
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.
Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.

Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob dovrà essere notificato entro il prossimo 11 aprile 2022.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'assemblea degli azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione al 28 febbraio 2022.

All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. Il processo è stato rinviato all'udienza del 12 aprile 2022 per la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.
I sottoscritti Francesco Caio e Antonio Paccioretti in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2021.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
24 marzo 2022
/firma/ Francesco Caio /firma/ Antonio Paccioretti Francesco Caio Antonio Paccioretti
Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
"Signori Azionisti,
siete invitati:
≥ ad approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 di Saipem SpA che chiude con una perdita di 2.382.569.149,09 euro.
La copertura della perdita avverrà nel contesto dell'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022".
24 marzo 2022
Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Silvia Merlo
BILANCIO DI ESERCIZIO
la presente relazione è redatta dal Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2020, il cui mandato scade con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 il Collegio ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale, raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate, promosso da Borsa Italiana.
Inoltre, avendo Saipem SpA (di seguito anche "Saipem" o la "Società") adottato il modello di governance tradizionale, il Collegio Sindacale si identifica con il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" cui competono ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 135.
Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo delle società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.
Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 ha evidenziato una perdita di esercizio al 31 dicembre 2021 pari a 2.382.569.149,09 euro (perdita di 171 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Al netto di riserve disponibili pari a 661.643.754,60 euro, il patrimonio netto al 31 dicembre 2021 risulta pari a 470.459.299,00 euro e l'erosione del capitale al 31 dicembre 2021 risulta pari a 1.720.925.394,49 euro. Tale importo supera di oltre un terzo il capitale sociale di 2.191.384.692,79 euro, con conseguente sussistenza dei presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile.
I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha tenuto conto delle modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE, e del Regolamento Europeo 537/2014.
Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, considerate le indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.
Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2021 il Collegio Sindacale si è riunito n. 19 volte e ha inoltre partecipato a: n. 22 riunioni del Consiglio di Amministrazione, n. 20 riunioni con il Comitato Controllo e Rischi, n. 4 riunioni con il Comitato Parti Correlate, n. 14 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine e n. 8 riunioni del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance. Nel corso dell'esercizio 2022 e sino alla data della presente relazione, il Collegio Sindacale si è ulteriormente riunito n. 14 volte. Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore, previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società di revisione.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate e dagli scambi informativi con questi intercorsi non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione.
≥ a decorrere dal 14 gennaio 2022, in coerenza con quanto anticipato al mercato il 28 ottobre 2021 e al fine di attuare la strategia quadriennale, ha visto la creazione di 4 business line con responsabilità di profit & loss: 1) Business "asset-centric" (drilling, vessel, fabrication), basato su una disciplina rigorosa di ottimizzazione degli asset; 2) Business "energy carriers", per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione "low carbon" con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità; 3) Business "robotics, digital and industrialized solutions" per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali; 4) Business "infrastrutture sostenibili": per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile. Tale assetto organizzativo ha inoltre previsto: (i) la creazione di una funzione

commerciale che accentra il ruolo del rapporto con i clienti a livello geografico e regionale; (ii) l'accentramento della funzione di supply chain con presidio centralizzato dei rischi di approvvigionamento; e (iii) il rafforzamento delle strutture di staff; e
Il Consiglio di Amministrazione, quindi, sentiti il Comitato Remunerazione e Nomine e il Comitato Parti Correlate, ha deliberato di nominare il dott. Alessandro Puliti, quale Direttore Generale della Società, e di affidare al dott. Paolo Calcagnini la responsabilità della nuova unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario.
Il Collegio Sindacale ha inoltre verificato che il Modello 231 (che include il Codice Etico) è stato pubblicato sul sito internet della Società all'esito dell'ultimo aggiornamento approvato dall'Amministratore Delegato il 23 dicembre 2021, con l'allineamento alle nuove "Linee Guida per la costruzione dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231" di Confindustria e alle novità legislative emesse nel corso del 2021.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:

≥ l'esame delle relazioni periodiche degli Audit & Compliance Committee e dei Compliance Committee delle società controllate estere, preposti a valutare l'adeguatezza del Codice Etico e dell'Organisation Management and Control Model (OM&C) adottati, ovvero l'effettivo operato della Società in ottemperanza a essi. Agli Audit & Compliance Committee delle società controllate estere di maggiore rilevanza sono demandati obblighi di vigilanza analoghi a quelli del Collegio Sindacale di Saipem. Il Collegio ha svoto specifici Annual Meeting dedicati a un reciproco scambio informativo con gli Audit & Compliance Committee delle società controllate estere di maggior rilevanza strategica, ove è applicato un modello di governance che, a decorrere dall'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, ha visto l'introduzione degli Audit and Compliance Committee nei Board of Directors delle controllate di Cluster "A" con la nomina di due componenti: il primo nella veste di Presidente dell'Audit and Compliance Committee, quale membro esterno al Gruppo Saipem, e il secondo, quale "professional internal member".
Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato:
Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. In particolare, il Collegio Sindacale ha monitorato il rispetto delle disposizioni contenute nell'art. 115-bis del TUF e del Regolamento circa l'aggiornamento del Registro delle Persone che hanno accesso a informazioni privilegiate.
Il Collegio Sindacale ha esaminato, con l'assistenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, le procedure amministrative e contabili relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che gli altri documenti contabili periodici.
Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato di rilasciare le attestazioni sopra citate, previste dall'art. 154-bis del TUF, al fine di controllare il processo di informativa finanziaria, oltre che l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio dell'impresa, per quanto attiene l'informativa finanziaria, senza con ciò violarne l'indipendenza (ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come aggiornato dal D.Lgs. n. 135/2016).
In particolare, il Collegio ha verificato l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, constatando che le società del Gruppo, cui sono applicabili tali previsioni, siano dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.
All'esito dell'attività svolta non sono emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società, nel suo complesso.
In data 14 marzo 2022 l'ESMA ha pubblicato un Public Statement sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti.
In occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie, il 18 marzo 2022 Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche:
≥ divulgare il prima possibile qualsiasi informazione privilegiata riguardante gli impatti della crisi sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, in linea con gli obblighi di trasparenza ai sensi del regolamento sugli abusi di mercato, a meno che non sussistano le condizioni per ritardare la pubblicazione delle stesse; e

≥ fornire informazioni, per quanto possibile su base sia qualitativa che quantitativa, sugli effetti attuali e prevedibili, diretti e indiretti, della crisi sulle attività commerciali, sulle esposizioni ai mercati colpiti, sulle catene di approvvigionamento, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici nelle relazioni finanziarie 2021, se queste non sono ancora state approvate, e nell'assemblea annuale degli azionisti o altrimenti nelle rendicontazioni finanziarie intermedie.
Il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha agito informata in merito ai contenuti del sopra citato richiamo di attenzione, anche avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate, delle misure restrittive adottate dall'UE ("Richiamo Banca d'Italia, Consob, Ivass e Uif al rispetto delle misure restrittive adottate dall'UE in risposta all'aggressione militare russa in Ucraina" del 7 marzo 2022). Si rimanda alla sezione "Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE" nell'ambito dei "Fatti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio" per il dettaglio dell'analisi svolta da Saipem, a seguito del conflitto in Ucraina e dei possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, al fine di valutare potenziali impatti sul proprio business.
La società di revisione legale KPMG SpA (di seguito anche "KPMG") ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento Europeo 537/2014, per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2021, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data. La società di revisione ha inoltre fornito uno specifico richiamo di informativa ai sensi del principio di revisione internazionale (ISA ITALIA N. 570) in tema di "Incertezze significative relative alla continuità aziendale" valutando adeguata l'informativa resa dalla Società, senza che ciò costituisca una modifica del sopra citato giudizio. KPMG ha espresso, inoltre, il proprio giudizio senza rilievi sulla conformità del bilancio di esercizio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo, alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di predisposizione dell'informativa finanziaria nel formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format).
In data odierna la società di revisione ha inoltre rilasciato la "Relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno e la revisione contabile" che illustra i risultati della revisione legale dei conti effettuata e include la dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a), del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014 oltre che le informative richieste dall'art. 11 del medesimo Regolamento, senza individuare "carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, né questioni fondamentali ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010". Il Collegio Sindacale provvederà a informare l'organo di amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo 537/2014, corredata da eventuali osservazioni, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, e del Regolamento Europeo 537/2014.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha tenuto numerose riunioni con i responsabili della società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati. Anche attraverso i sopra citati scambi informativi con la società di revisione, il Collegio Sindacale ha vigilato sugli impatti collegati alle modalità di lavoro "a distanza" attuate dal revisore con il supporto dalle strutture aziendali e sui rischi connessi alle difficoltà di effettuare controlli in loco, in conseguenza dell'emergenza sanitaria da COVID-19, senza riscontrare criticità.
Il Collegio Sindacale (i) ha analizzato l'attività svolta dalla società di revisione e, in particolare, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio e la pianificazione del lavoro di revisione e (ii) ha condiviso con la società di revisione le problematiche relative ai rischi aziendali, potendo così apprezzare l'adeguatezza della risposta pianificata dal revisore con i profili, strutturali e di rischio, della Società e del Gruppo.
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha preso in esame la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, beneficiando anche del conforto espresso nel merito da consulenti specialisti, a cui ha fatto seguito l'approvazione dei risultati dell'impairment test, avvenuta il 24 marzo 2022 in occasione dell'approvazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021 (bilancio consolidato e progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021).
In allegato alle Note illustrative al bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. I "Servizi di attestazione" forniti dalla società di revisione KPMG e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem e alle società da questa controllate, comprendono i compensi per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità e per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Saipem. Alla società di revisione KPMG non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione legale a norma degli art. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del sopra citato decreto e dell'art. 6 del Regolamento Europeo, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione, conformemente all'art. 5 di tale Regolamento. A tal fine il Collegio Sindacale ha preso in esame tutte le proposte di incarico alla società di revisione per servizi diversi dalla revisione.

Tenuto conto:
Al fine di vigilare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre ad aver partecipato, come sopra esposto, a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati del Consiglio, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 2381, comma 5, del codice civile, dell'art. 150 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art 21 dello Statuto Sociale, ha ottenuto dagli amministratori, le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem e dalle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione. Sulla base delle informazioni rese disponibili al Collegio, lo stesso può ragionevolmente ritenere che le suddette operazioni siano conformi alla legge e allo Statuto Sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
A fine gennaio 2022 il Consiglio di Amministrazione della Società si è riunito per esaminare gli scenari rivenienti dai lavori in corso da parte del management di Saipem (nel seguito "Management") per la preparazione dei risultati preconsuntivi al 31 dicembre 2021. In tale sede è emerso un significativo deterioramento – a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica – dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'E&C Onshore e all'Offshore Wind con conseguente effetto, in applicazione dei principi contabili internazionali, sui risultati economici di Saipem. In particolare, tali stime preliminari evidenziavano, fra le altre, rispetto all'outlook comunicato al mercato il 28 ottobre 2021, una riduzione dell'EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 di circa 1 miliardo di euro. In considerazione di ciò, il Management ha rilevato incertezze in merito alla capacità della Società di rispettare gli obiettivi strategici prospettati in tale outlook, ritenendole rappresentative di un significativo fattore di rischio di tipo strategico-operativo in grado di impattare sul presupposto del going concern in capo alla Società. Per effetto delle descritte problematiche a livello di business, il bilancio civilistico 2021 di Saipem è stato previsto chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile.
Il verificarsi di tali presupposti avrebbe potuto determinare, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti), e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l'insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcuni finanziamenti in essere in favore di Saipem. Inoltre, dall'analisi del profilo di cassa della Società, emergevano significative esigenze di liquidità nel breve periodo, generando di conseguenza una situazione prospettica di complessiva tensione finanziaria in particolare nel primo trimestre del 2022, anche prescindendo dal sopra richiamato rischio di accelerazione. In aggiunta si delineava un'ulteriore questione di tipo finanziario, relativa a possibili future difficoltà di accesso al mercato dei capitali a causa dei downgrading del merito di credito di Saipem operati dalle principali società di rating e del possibile peggioramento dei giudizi da queste emessi.
Il Management ha concluso che il rischio di accelerazione del debito bancario, emergente dalla fattispecie ex art. 2446 del codice civile in cui la Società si è venuta a trovare, unitamente alla situazione di tensione finanziaria di breve periodo prospettica e alle possibili future difficoltà di finanziamento presso il mercato dei capitali a causa delle azioni intraprese dalle agenzie di rating – circostanze, queste, complessivamente discendenti e alimentate dal deterioramento emerso con riferimento al contesto di business di Saipem – fossero rappresentativi di un significativo fattore di rischio di tipo finanziario in grado di impattare sul presupposto del going concern in capo alla Società.
Ciò considerato, il Management ha iniziato a rivedere il business plan della Società, focalizzando anche la sua attenzione su specifiche attività, fra cui:
≥ la backlog review;
Il 24 marzo 2022, come comunicato al mercato, il Consiglio di Amministrazione ha quindi approvato l'aggiornamento del Piano Strategico quadriennale 2022-2025 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società (di seguito "Manovra Finanziaria"), al fine di superare le incertezze emerse a fronte delle rilevanti perdite rilevate nel quarto trimestre 2021.
Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono:
Più specificatamente, a fronte delle incertezze come sopra indicate, le mitigating actions allo stato poste in essere dalla Società sono le seguenti:
≥ il Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022 ha deliberato di sottoporre all'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022 un aumento di capitale di 2 miliardi di euro da realizzarsi entro il 31 marzo 2023 in relazione al quale è stato ottenuto:

(i) l'impegno alla sottoscrizione pro-quota da parte degli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla società Eni SpA e CDP Industria SpA; (ii) l'impegno degli istituti finanziari coinvolti nella manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziaria, formalizzato tramite la sottoscrizione di un pre-underwrititing agreement, a garantire la sottoscrizione delle eventuali azioni di nuova emissione che dovessero risultare inoptate dal mercato;
Nel breve termine, inoltre, al fine di porre rimedio ai fabbisogni finanziari della Società nel periodo sino alla realizzazione dell'aumento di capitale previsto entro il 31 dicembre 2022, la Manovra Finanziaria prevede:
Alla luce di tali mitigating actions realizzate e/o pianificate – frutto di una continua evoluzione avvenuta di pari passo a quella che ha interessato i sopra descritti fattori di rischio, a cui il Management (e, per gli aspetti di competenza, il Collegio) ha dedicato continua attenzione esercitando un processo di costante monitoraggio – il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha quindi ritenuto che sussistessero tutti i presupposti per provvedere alla redazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021 in una prospettiva di continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3 del Bilancio Consolidato. Si segnala altresì che, tuttavia, tenuto conto della documentazione definitiva disponibile alla data di approvazione del progetto di bilancio e degli ulteriori documenti a supporto delle previsioni di realizzazione di tali mitigating actions, in un'ottica conservativa il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che, anche considerando queste ultime, permanessero comunque talune material uncertainties in merito al presupposto della continuità aziendale di Saipem. Infatti, sebbene dalla documentazione disponibile, nell'ottica degli amministratori, risulti ragionevole prevedere, sul piano sostanziale, che la Manovra Finanziaria verrà conclusa secondo i termini programmati, dal punto di vista formale si sono ravvisate la mancanza di taluni documenti definitivi e la sussistenza di impegni subordinati a eventi a oggi ancora non definiti, tali per cui non appariva possibile ritenere eliminato ogni fattore di material uncertainty connesso alla Manovra Finanziaria.
In questo contesto il Collegio Sindacale, nell'ambito dell'attività di verifica circa la sussistenza del going concern che il Consiglio di Amministrazione di una società è chiamato a espletare, ha istruito la propria attività, sin da subito, al fine prima di tutto di verificare se l'operato del Management, funzionale alla valutazione spettante all'organo amministrativo, fosse in linea con il quadro normativo e regolamentare vigente. In particolare, il Collegio Sindacale ha focalizzato il proprio lavoro di verifica sulla capacità del Management di:
Al riguardo è bene precisare che il Collegio Sindacale della Società ha svolto il proprio operato (i) attivandosi non appena venuto a conoscenza dei fattori di rischio emerso e (ii) proseguendo la propria attività di controllo in modo continuo e persistente, con il fine di condurre una verifica efficace prima sul lavoro svolto del Management e poi sulle conseguenti decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione in tema di going concern.


continuo al fine di mettere a disposizione dell'organo amministrativo elementi utili per verificare la sussistenza del presupposto della continuità aziendale. Il Collegio Sindacale, inoltre, al fine di integrare gli elementi informativi a lui forniti dal Management e maturare una più completa prospettiva in merito all'operato dello stesso e, successivamente, del Consiglio di Amministrazione, si è più volte confrontato anche con altri organismi interni alla Società (ad esempio, la funzione Internal Audit), invitando la società di revisione; ciò, attraverso incontri avvenuti talvolta anche in presenza dello stesso Management. Ai vari incontri svoltisi il Collegio Sindacale ha partecipato attivamente, ponendo tra l'altro specifiche richieste volte a indagare gli aspetti appena richiamati e a ottenere adeguate evidenze oggettive e documentali a proposito dei punti istruiti;
Inoltre, il Collegio Sindacale della Società ha chiesto al Management di poter ricevere costantemente aggiornamenti circa l'evoluzione della situazione descritta (più precisamente, con riguardo all'evoluzione dei fattori di rischio e al presidio dei correlati elementi di mitigazione), organizzando una serie di incontri ravvicinati.
In tale quadro il Collegio Sindacale ha in particolare avviato uno stretto e continuo monitoraggio sull'operato del Management in merito alla Manovra Finanziaria, verificando in particolare il suo avanzamento rispetto al percorso tracciato, al fine anche di comprendere via via in quale situazione prospetticamente si sarebbe trovata la Società, alla data di approvazione del bilancio, con riguardo allo specifico aspetto della continuità aziendale.
L'attività messa in atto dal Collegio Sindacale di Saipem è stata articolata in funzione delle evidenze informative emerse, tenuto anche conto del fatto che, nel caso di specie, come anche emergerà più chiaramente nel seguito della presente nota, il quadro nel quale tale organo – e, prima ancora, il Management e il Consiglio di Amministrazione – si è trovato a operare non era "statico" e definito, bensì in continua evoluzione. In particolare, gli elementi individuati dal Management ai fini della mitigazione dei citati fattori di rischio sono emersi via via nell'ambito di una serie di iniziative e attività articolate, complesse e interrelate, che hanno sovente comportato anche la necessità di valutazioni e confronti con il coinvolgimento di numerosi soggetti.
Appare chiaro che, in una tale situazione, il Collegio Sindacale ha dovuto in special modo verificare con il Management: (i) le evoluzioni e le nuove informazioni inerenti ai fattori di rischio e ai relativi elementi di mitigazione; (ii) l'informativa via via trasmessa al Consiglio di Amministrazione con riguardo a tali evoluzioni e nuove informazioni, in considerazione del susseguirsi dei mutamenti e degli aggiornamenti inerenti al quadro informativo che ha progressivamente contribuito a delineare il contesto in cui, alla data di approvazione del progetto di bilancio separato 2021 della Società, è stato maturato il giudizio in merito al going concern da parte dell'organo amministrativo.
Infine, si evidenzia che il Collegio Sindacale della Società ha acquisito dal Management il parere redatto da un esperto incaricato dalla Società, in tema di continuità aziendale, prendendo atto del fatto che tale elaborato:
Il Collegio Sindacale di Saipem, in definitiva, ha preso atto della decisione, presa dal Consiglio di Amministrazione della Società sulla base dell'attività istruita dal Management e degli elementi che questo ha sottoposto all'attenzione dello stesso organo amministrativo al fine di offrire a esso una base adeguata per l'assunzione consapevole del proprio orientamento in merito al going concern, di redigere il bilancio separato al 31 dicembre 2021 di Saipem ritenendo configurata una situazione di continuità aziendale in presenza di incertezze significative (conclusione in linea con quanto espresso nell'elaborato predisposto dall'esperto incaricato dalla Società).
Il Collegio Sindacale di Saipem, apprese le conclusioni del Consiglio di Amministrazione della Società in merito al going concern, ha altresì preso atto della necessità, prescritta dalla normativa contabile vigente, di fornire all'interno del bilancio adeguata informativa in merito alla situazione, in particolare per quanto concerne le incertezze significative rilevate con riguardo a tale presupposto.
Si segnala peraltro che, successivamente all'approvazione del progetto di bilancio da parte dell'organo amministrativo, alcune tra le più significative previsioni relative alla manovra finanziaria risultano essersi verificate; in particolare sono stati effettuati i versamenti in conto futuro aumento di capitale da parte degli azionisti rilevanti Eni SpA e CDP industria SpA ed è stata sottoscritta con un pool di otto banche italiane e internazionali la Liquidity Facility, garantita da Eni, per 855 milioni di euro, erogata per 680 milioni di euro in data 4 aprile 2022.
Le proposte dell'organo amministrativo in ordine alle azioni da adottare e le relative misure attuative sono improntate ai principi di corretta amministrazione e rispettose dei limiti di legge e delle previsioni statutarie.
Saipem, in quanto ente di interesse pubblico (EIP) e società madre di un gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare le informazioni di carattere non finanziario a partire dall'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. n. 254/2016, emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE (di seguito anche "Decreto") entrato in vigore il 25 gennaio 2017.
La DNF è pubblicata in una specifica sezione della Relazione sulla gestione, assolvendo in tal modo agli obblighi di comunicazione relativi a fatti non contabili, richiesti limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la DNF del Gruppo Saipem contiene una descrizione di tematiche che riguardano: il business, la corporate governance, il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, le iniziative e i risultati

conseguiti dalla Società in ordine a tematiche rilevanti in materia di ambiente, aspetti sociali, capitale umano ed etica del business. La DNF richiama la "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti rilevanti trattati dai suddetti documenti e contiene, a sua volta, informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
Il 24 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle informazioni ricevute dal management e dell'attività istruttoria svolta del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e dal Comitato Controllo e Rischi (chiamato a valutare l'idoneità dell'informazione periodica non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite per il successivo esame e condivisione del Consiglio di Amministrazione), ha approvato la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.
La DNF è resa pubblica insieme ai documenti relativi alla Relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2021 e depositata presso il competente Registro delle Imprese.
Il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza di Saipem hanno ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF. La società di revisione ha verificato l'avvenuta predisposizione della DNF e ha emesso, inoltre, la relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella DNF rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione utilizzati. L'attestazione è contenuta in un'apposita relazione distinta dalla relazione di revisione, allegata alla DNF e pubblicata congiuntamente a essa. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni di cui al sopra citato Decreto nell'ambito delle funzioni a esso attribuite dall'ordinamento. Il 4 febbraio 2022 Consob ha pubblicato con propria Determinazione n. 61, l'elenco dei soggetti che nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 hanno pubblicato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ("DNF") relativa all'esercizio finanziario avente inizio a partire dal 1° gennaio 2020, ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, individuando in tale elenco, anche la Vostra Società.
La Società, inoltre, redige e pubblica su base volontaria un separato bilancio di sostenibilità, sottoposto a revisione limitata da parte della società di revisione KPMG.
Il 18 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha istituito un apposito Comitato Parti Correlate che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente in materia di Operazioni con parti correlate.
Il Collegio ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (Management System Guideline) "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" (approvata in data 24 novembre 2010, e successivamente aggiornata da ultimo il 27 aprile 2021 e il 15 marzo 2022 nei termini proposti dal Comitato Parti Correlate e dal Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance), ai principi indicati nel Regolamento Consob, di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera n. 19974 del 27 aprile 2017, in materia di Operazioni con Parti Correlate.
Nel corso del 2021 l'Amministratore Delegato ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di Operazioni con Parti Correlate.
Il Collegio Sindacale, in particolare: (i) ha partecipato agli approfondimenti svolti dal Comitato Parti Correlate, il quale ha monitorato – riferendone periodicamente al Consiglio di Amministrazione della Vostra Società – l'allineamento e l'avvenuto aggiornamento delle procedure della Società in materia di operazioni con parti correlate e soggetti di interesse, anche alla luce delle modifiche regolamentari adottate da Consob con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 entrate in vigore il 1° luglio 2021, al fine di adeguare la normativa secondaria alla nuova direttiva europea Stakeholder Right Directive II (cd. "SURDO II"); (ii) ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dal Consiglio di Amministrazione, nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico, al fine di verificare la conformità alla normativa di riferimento dell'impianto procedurale approntato dalla Società, nonché sulla corretta applicazione dello stesso in occasione del compimento di operazioni con parti correlate.
Il Collegio Sindacale valuta adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La funzione Internal Audit, sulla base del piano annuale di audit approvato in sede consiliare, sentito il Collegio Sindacale e l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, svolge attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.
Le operazioni compiute da Saipem con parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione; sono regolate a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. I sindaci, gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle Note illustrative al bilancio.
Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a conoscenza del Collegio, e richiamato quanto sopra rappresentato, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.
Si evidenzia altresì che, nel quadro della complessiva Manovra Finanziaria, il Collegio Sindacale ha verificato che il Comitato Parti Correlate di Saipem ha analizzato, con il supporto di un proprio consulente legale e di un proprio consulente finanziario, i profili di eventuale rilevanza ai fini della disciplina in materia di operazioni con parti correlate degli impegni assunti dagli azionisti rilevanti Eni e CDP in termini di versamenti e garanzie corporate rilasciate, condividendo la valutazione della Società secondo la quale l'assunzione di tali impegni risulta esente dall'applicazione della predetta disciplina.

Dalla data della precedente relazione del Collegio Sindacale, e sino a oggi, non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile.
(i) Con riferimento alla deliberazione Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 in merito alla quale il Collegio ha reso informativa nella propria relazione all'assemblea dei soci degli ultimi esercizi e il cui contenuto è illustrato nell'informativa finanziaria della Società nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", si ricorda che, come reso noto dalla Società con proprio comunicato del 6 luglio 2021, con sentenza depositata in pari data, il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si era data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera"). Con la Delibera (il cui contenuto era stato dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (a) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (b) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (c) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36. Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera. La Società si è riservata di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR del Lazio.
(ii) Come reso noto dalla Società con proprio comunicato del 28 settembre 2021, la Società è stata assolta nel procedimento relativo al comunicato stampa di ottobre 2012 e al bilancio al 31 dicembre 2012. In particolare, il Tribunale di Milano (Sezione X Penale) ha comunicato in pari data la propria decisione nel procedimento relativo a contestati illeciti asseritamente occorsi in occasione della predisposizione e della diffusione al mercato del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 avente a oggetto i risultati al 30 settembre 2012 e del bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2012. Il Tribunale di Milano, accogliendo integralmente le richieste delle difese, ha assolto la Società e tutte le persone fisiche imputate perché il fatto non sussiste e respinto le richieste di risarcimento che erano state presentate da 49 azionisti retail costituiti come parti civili.
(iii) Come reso noto dalla Società con proprio comunicato del 30 giugno 2021, la Corte di Appello di Milano si è pronunciata sui ricorsi avverso la delibera Consob notificata il 12 marzo 2019, in particolare: (a) sul ricorso presentato congiuntamente nel 2019 dall'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021 e dall'ex Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e (b) sul ricorso presentato nel 2019 da Saipem; avverso la delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019, notificata a Saipem il 12 marzo 2019 (delibera di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 12 marzo 2019 e che è stata pronunciata all'esito del procedimento del quale si è data informativa al mercato con comunicato stampa dell'8 marzo 2018). La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento di tali ricorsi, che per il resto sono stati respinti: (a) ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021; (b) ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e (c) ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza. (iv) Come reso noto dalla Società con proprio comunicato del 12 aprile 2022, il Giudice dell'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021) e l'ex Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (a) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (b) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. In data 23 settembre 2014, e da ultimo il 29 dicembre 2020, la Società ha aggiornato tale procedura prevedendo tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, la funzione Internal Audit informa tempestivamente il Comitato Segnalazioni, il Team Segnalazioni della Società, il Collegio Sindacale e, per quanto di competenza, l'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA. La funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2021 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati, svolgendo una costante attività di monitoraggio.
Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Corporate Governance delle società quotate, promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni contenute, da ultimo, nella

"Relazione 2021 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 9° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina".
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 15 marzo 2022, previo esame da parte del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance che ha valutato la coerenza della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021 rispetto ai principi e alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, sentito il Comitato Controllo e Rischi in merito alla descrizione nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021", degli elementi essenziali del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIAR) e delle modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, anche alla luce della Relazione 2021 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate (9° Rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina), ha approvato la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021 pubblicata sul sito internet della Società. Si ricorda che:
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza, ai sensi del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Autodisciplina, in capo agli amministratori in carica.
In tale ambito il Collegio ha preso atto che la Relazione Annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione ai codici di comportamento e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.
Il Collegio Sindacale ha effettuato la periodica verifica del rispetto dei criteri di indipendenza oltre che di professionalità e onorabilità, in capo ai propri componenti come previsto, tanto dalla legge (art. 148, comma 3, del TUF), quanto dai principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché dal Codice di Corporate Governance (edizione gennaio 2020 - raccomandazioni 9 e 7), prendendo atto che i propri componenti:
Nella composizione del Collegio Sindacale è garantito l'equilibrio tra i generi, secondo quanto previsto dallo Statuto Sociale, dalla legge 12 luglio 2011, n. 120 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati" e dalla delibera Consob n. 18098 dell'8 febbraio 2012, anche ai sensi dell'art. 123-bis del D.Lgs. n. 58/1998, aggiornato con le modifiche apportate dalla legge n. 145/2018 e dalla legge n. 160/2019. Quanto al proprio funzionamento, il Collegio:
Il 22 gennaio 2016 è divenuto efficace il patto parasociale stipulato il 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e il Fondo Strategico Italiano - FSI SpA (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA). Il Collegio Sindacale ha verificato l'eventuale aggiornamento delle informazioni essenziali relative al sopra citato Patto Parasociale pubblicate in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 130 del Regolamento Emittenti Consob 11971/1999 le cui "Informazioni Essenziali", nella versione aggiornata da ultimo il 20 gennaio 2022 con efficacia dal 22 gennaio 2022, sono state pubblicate in pari data dalla Società.
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA

(ex art. 2497 e seguenti del codice civile). Il Patto Parasociale aveva una durata di tre anni dalla data di efficacia con scadenza alla data del 22 gennaio 2019. Le parti avevano peraltro previsto che, alla suddetta data di scadenza, il Patto Parasociale si sarebbe automaticamente rinnovato esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta da parte di alcuna di esse con un preavviso di almeno sei mesi. Fermo quanto precede, essendo scaduto il termine di sei mesi senza esercizio della facoltà di disdetta, alla data di naturale scadenza il Patto Parasociale è stato automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio, vale a dire fino al 22 gennaio 2022. Il 22 gennaio 2022 è entrato in vigore l'accordo sottoscritto il 20 gennaio 2022 tra Eni SpA e CDP Industria SpA in sostituzione del precedente Patto in scadenza.
Nel periodo intercorso dalla precedente relazione, il Collegio Sindacale:
Inoltre, il Collegio ha espresso i seguenti pareri favorevoli ai sensi della normativa interna della Società ovvero in ottemperanza alle previsioni del Codice di Corporate Governance per le società quotate, promosso da Borsa Italiana, al quale la Società ha aderito: in data 29 luglio 2021, in merito alla rivalutazione del Piano di Audit 2021; in data 24 marzo 2022 in merito al piano annuale di audit 2022 ed al relativo budget di spesa, in data 15 marzo 2022 in merito alla corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottate dal Consiglio di Amministrazione della Società al fine di valutare la sussistenza dei requisiti di indipendenza dichiarati dai propri componenti.
Sulla base delle attività di controllo svolte, il Collegio, per quanto di sua competenza, esprime parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 e di copertura della perdita di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione:
San Donato Milanese, 22 aprile 2022
Il Collegio Sindacale Prof. Giovanni Fiori, Presidente
Dott.ssa Giulia De Martino
Dott. Norberto Rosini




| Le procedure di revisione svolte hanno incluso: milla, passività contrattuali per €743.421 mila, - la comprensione del processo posto in essere dalla Direzione della Società per l'attribuzione dei ricavi contrattuali e aggiuntivi di commessa, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia di progetti di grandi dimensioni e complessità operativa dei controlli ritenuti rilevanti; dal punto di vista ingegneristico, tecnologico la selezione di un campione di commesse, sul quale sono state svolte, tra le altre, le seguenti procedure: |
|---|
| - analisi dei contratti stipulati con i percentuale di completamento ed applicando committenti, al fine di verificare che le principali condizioni contrattuali fossero state adeguatamente considerate nelle valutazioni effettuate dalla Direzione della Societa, di avanzamento, che richiedono l'esercizio di - analisi della ragionevolezza delle assunzioni alla base dei budget e dei forecast di progetto, tramite (i) discussione con la Direzione della Società e i singoli responsabili di commessa corroborando le informazioni ottenute con analisi storiche, (ii) analisi della documentazione a supporto di tali valutazioni, tra cui le eventuali comunicazioni intercorse con i clienti e fornitori e pareri tecnico legali eventualmente predisposti da esperti esterni incancati dalla Direzione della |
| complessivi di commessa ed al relativo stato - la durata pluriennale, la dimensione e la complessità ingegneristica ed operativa - il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i |

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
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|---|---|---|---|
| Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni significative da parte degli Amministratori della Società che possono avere effetti significativi sul riconoscimento dei ricavi e sulla valutazione delle attività e passività contrattuali. |
Società, (ili) analisi degli scostamenti maggiormente significativi tra le stime effettuate negli esercizi precedenti ed i dati consuntivati; |
||
| Conseguentemente abbiamo considerato la rilevazione dei ricavi e la valutazione delle attività e passività contrattuali un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
- l'analisi della rilevazione dei costi sostenuti nell'esercizio e della loro imputazione ai progetti in corso di esecuzione: |
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| - l'esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e della conseguente rilevazione dei ricavi e delle attività/passività contrattuali; |
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| - l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione delle stime effettuate dalla Direzione; |
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| - l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento ai ricavi, alle attività contrattuali e alle passività contrattuali. |
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
||
|---|---|---|---|
| Il bilancio della Società al 31 dicembre 2021 include Fondi per rischi ed oneri per €328.824 mila, di cui €121.599 mila per spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali. La Società è parte di alcuni procedimenti giudiziali e amministrativi a fronte dei quali la Direzione della Società effettua accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in presenza di passività con eventualità di accadimento ritenuta probabile ed il cui ammontare risulta stimabile con attendibilità. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione della |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: - la comprensione del processo di valutazione dei contenziosi, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti; - l'analisi dei criteri di valutazione adottati dagli Amministratori in mento alla stima dell'esito dei contenziosi significativi; l'analisi delle valutazioni effettuate dalla Direzione della Società dei procedimenti e della loro ragionevolezza, tramite l'esame della principale documentazione interna, degli atti relativi e delle relazioni tecniche eventualmente predisposte da |
||
| Società, in particolare con riferimento alla | esperti nominati dalla Direzione oltre che attraverso informazioni ottenute dai |


| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
||
|---|---|---|---|
| ralutazione delle incertezze connesse alla revisione degli esiti dei procedimenti, alla |
legali estemi ed interni e dalla Direzione della Società: |
||
| oro classificazione tra i fondi ovvero tra le assività e alla adeguatezza dell'informativa ornita in bilancio anche in relazione alle assività potenziali con previsione di esito ossibile. |
- gli scambi di informazioni con il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi, l'Organismo di Vigilanza e la funzione Internal Audit: |
||
| Per tali ragioni abbiamo nitenuto che tale ematica rappresenti un aspetto chiave della evisione. |
- l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione dei contenziosi significativi; |
||
| - l'esame dell'appropriatezza dell'informativa formita nolla ralaziono |





L'Assemblea degli Azionisti di Saipem SpA si è tenuta in data 17 maggio 2022, in sede ordinaria e in unica convocazione, in San Donato Milanese. L'Assemblea ha deliberato:


Società per Azioni Capitale Sociale euro 2.191.384.693 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 00825790157
Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI) Italia
Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]
Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)
Bilancio di Sostenibilità 2021 (in italiano e inglese)
Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com
Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-0244231
Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa:


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