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Saipem

Annual Report Apr 5, 2017

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Annual Report

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Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016

Missione

Affrontiamo ogni sfida con soluzioni innovative, affidabili e sicure per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Attraverso gruppi di lavoro multiculturali siamo in grado di offrire sviluppo sostenibile per la nostra azienda e per le comunità in cui operiamo.

Valori

Innovazione; salute, sicurezza e ambiente; multiculturalità; passione; integrità.

Disclaimer

La Relazione finanziaria annuale contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements), in particolare nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione". I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni.

Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" e nelle Note illustrative al bilancio consolidato.

I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.

I Paesi di attività di Saipem

EUROPA

Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia

AMERICHE

Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Panama, Perù, Stati Uniti, Suriname, Venezuela

CSI

Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia, Turkmenistan, Ucraina

AFRICA

Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Libia, Marocco, Mozambico, Namibia, Nigeria, Uganda

MEDIO ORIENTE

Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar

ESTREMO ORIENTE E OCEANIA

Australia, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia

Organi sociali e di controllo di Saipem SpA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Paolo Andrea Colombo

Amministratore Delegato (CEO) Stefano Cao

Consiglieri Maria Elena Cappello, Federico Ferro-Luzzi, Francesco Antonio Ferrucci, Guido Guzzetti, Flavia Mazzarella, Nicla Picchi, Leone Pattofatto1

COLLEGIO SINDACALE Presidente Mario Busso

Sindaci effettivi Giulia De Martino Massimo Invernizzi

Sindaci supplenti Paolo Sfameni Maria Francesca Talamonti

(1) Nominato Consigliere con delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2016, in sostituzione del Consigliere Stefano Siragusa dimessosi in pari data, e confermato con delibera dell'Assemblea Ordinaria del 29 aprile 2016.

Società di revisione

EY SpA

Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2016

Lettera agli Azionisti
Struttura partecipativa del Gruppo Saipem
2
5
Relazione sulla gestione
Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA 10
Glossario 12
Andamento operativo 17
Il contesto di mercato 17
Piano Strategico 2017-2020 17
Le acquisizioni e il portafoglio 17
Gli investimenti 18
Engineering & Construction Offshore 20
Engineering & Construction Onshore 26
Drilling Offshore 31
Drilling Onshore 34
Commento ai risultati economico-finanziari 36
Risultati economici 36
Situazione patrimoniale e finanziaria 40
Rendiconto finanziario riclassificato 43
Principali indicatori reddituali e finanziari 44
Sostenibilità 45
Attività di ricerca e sviluppo 48
Qualità, sicurezza e ambiente 51
Risorse umane e salute 54
Sistema informativo
Governance
60
62
Gestione dei rischi d'impresa 63
Altre informazioni 70
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati 73
utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori
Relazione sulla gestione di Saipem SpA
Commento ai risultati economico-finanziari 76
Risultati economici 76
Situazione patrimoniale e finanziaria 78
Rendiconto finanziario riclassificato 80
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati 81
utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori
Bilancio consolidato
Schemi di bilancio 86
Note illustrative al bilancio consolidato 92
Attestazione del management 174
Relazione della Società di revisione 175
Bilancio di esercizio
Schemi di bilancio 178
Note illustrative al bilancio di esercizio 185
Attestazione del management 257
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 258
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti 259
Relazione della Società di revisione 265
Riassunto delle deliberazioni assembleari 267
Consolidato di Sostenibilità
Consolidato di Sostenibilità 269

Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2017 L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 18 marzo 2017

Lettera agli Azionisti

Signori Azionisti,

nel corso del 2016 il prezzo medio del Brent si è attestato a circa 45 dollari al barile, in calo di oltre il 15% rispetto ai circa 52 dollari al barile del 2015, a causa della debolezza della domanda e dell'ingente produzione disponibile di greggio. Malgrado la risoluzione OPEC in novembre, che ha contribuito ad una recente stabilizzazione del prezzo su livelli superiori ai 50 dollari, il mercato di riferimento nel quale la vostra Società opera continua ad essere penalizzato dal ritardo o cancellazioni nelle decisioni di investimento delle Oil Company.

In un contesto di mercato, caratterizzato da un'elevata volatilità delle quotazioni del greggio, i nostri clienti continuano a focalizzarsi sul contenimento dei costi: ciò impatta negativamente sia le attività di perforazione, sia le attività di sviluppo progetti, in particolare nel settore delle acque profonde.

La debolezza dello scenario di mercato si è dimostrata ancora più marcata e prolungata di quanto precedentemente ipotizzato, nel 2016 sono stati conseguiti importanti risultati.

I nuovi ordini acquisiti nell'esercizio ammontano a 8.349 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto all'esercizio precedente, con significative acquisizioni nel settore Engineering & Construction Offshore, frutto di nuovi importanti progetti principalmente nel Mediterraneo, nel Mar Caspio, nel Medio Oriente e nel Far East. Il portafoglio ordini a fine 2016 si attesta a 14.219 milioni di euro, con una buona visibilità per l'esercizio 2017.

È stato inoltre completato il consolidamento della struttura finanziaria, conseguente all'uscita dal perimetro del Gruppo Eni, i cui elementi fondamentali, a valle dell'aumento di capitale di 3,5 miliardi di euro e del contestuale rifinanziamento di 4,7 miliardi di euro, sono stati la prima emissione obbligazionaria "dual tranche" a settembre, la negoziazione di ulteriori linee, nonché il rimborso anticipato a dicembre 2016 del finanziamento ponte da 1,6 miliardi di euro con scadenza 2017.

La performance operativa 2016 è da ritenersi nel suo complesso buona: i settori offshore, sia Engineering & Construction che Drilling, hanno avuto ottimi risultati, il settore Engineering & Construction Onshore ha raggiunto il breakeven, mentre il settore Drilling Onshore ha risentito significativamente del calo di attività in America Latina.

Il deterioramento del mercato ha comportato prospettive di recupero sempre più spostate nel tempo, determinando la necessità di una razionalizzazione dell'"asset base", riguardante principalmente alcuni mezzi Drilling Offshore e alcuni cantieri di fabbricazione, nonché la svalutazione di ulteriori asset, per un totale di circa 2,3 miliardi di euro, che hanno impattato negativamente i risultati.

Il risparmio sui costi operativi derivante dall'attuazione del programma Fit For the Future 1.0 precedentemente annunciato, è già arrivato a quasi il 90% del valore target. Inoltre, dato il peggioramento dello scenario, nel corso del 2016, è stato lanciato ed è attualmente in corso il programma Fit For the Future 2.0, il cui scopo è quello di rivedere l'organizzazione delle quattro divisioni in cui opera la vostra Società, per ottimizzarne il processo decisionale, renderle maggiormente autonome nel perseguimento delle priorità e degli obiettivi e focalizzare ancora di più il management sulla performance operativa. Nell'ambito dello stesso programma è stata poi avviata la creazione di una nuova linea di business operante nel settore dei servizi di alta ingegneria, per ampliare la gamma di servizi forniti e anticipare il coinvolgimento con i clienti in una fase decisiva per la definizione delle scelte progettuali.

I principali risultati dell'anno sono stati:

  • ricavi: 9.976 milioni di euro;
  • EBITDA adjusted: 1.266 milioni di euro;
  • EBITDA: 909 milioni di euro;
  • risultato operativo (EBIT) adjusted: 582 milioni di euro;
  • risultato operativo (EBIT): -1.499 milioni di euro;
  • utile dell'esercizio adjusted: 226 milioni di euro;
  • perdita dell'esercizio: 2.087 milioni di euro;
  • investimenti tecnici: 296 milioni di euro;
  • debito netto al 31 dicembre 2016: 1.450 milioni di euro;
  • acquisizione nuovi ordini: 8.349 milioni di euro;
  • portafoglio ordini residuo: 14.219 milioni di euro.

Più in dettaglio, nell'Engineering & Construction Offshore i ricavi del 2016 ammontano a 5.686 milioni di euro, con una riduzione del 17,5% rispetto al 2015, riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Medio Oriente, in Australia e Russia, in parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Azerbaijan e Kazakhstan. Il risultato operativo adjusted del 2016 ammonta a 379 milioni di euro, pari al 6,7% dei ricavi, rispetto a 192 milioni di euro del 2015, pari al 2,8% dei ricavi. Il miglioramento è ascrivibile principalmente al maggior contributo dei progetti in esecuzione in Kazakhstan e in Azerbaijan. Nell'Engineering & Construction Onshore i ricavi del 2016 ammontano a 2.844 milioni di euro. L'incremento del 2% rispetto al 2015 è dovuto ai maggiori volumi di attività registrati in Medio Oriente. Il risultato operativo adjusted del 2016 ammonta a 5 milioni di euro rispetto alla perdita dell'esercizio di 693 milioni di euro del 2015. L'attività di Drilling Offshore ha registrato ricavi del 2016 per 903 milioni di euro, con un decremento del 15,4% rispetto al 2015, per effetto principalmente dei minori ricavi registrati dalla nave di perforazione Saipem 12000, a causa della chiusura anticipata del contratto e dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 6. Il risultato operativo adjusted del 2016 ammonta a 234 milioni di euro rispetto a 295 milioni di euro del 2015, con un'incidenza sui ricavi pari al 25,9%. Nel Drilling Onshore i ricavi del 2016 ammontano a 543 milioni di euro, con un decremento del 28,7% rispetto al 2015, riconducibile principalmente alla ridotta attività in Sud America per gli effetti della grave crisi delle economie dell'area. Il risultato operativo adjusted del 2016 è negativo per 36 milioni di euro, rispetto all'utile di 52 milioni di euro del 2015, per effetto dell'incremento di costi di inattività dei mezzi in Sud America.

Gli special items afferenti il risultato sono dovuti a:

  • svalutazioni di asset risultanti dal test di impairment; nel Drilling Offshore, alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment. Inoltre, due jack-up e una piattaforma semisommergibile sono stati completamente svalutati in quanto per essi non si prevede la possibilità di utilizzo nel medio termine. Nel Drilling Onshore, alcuni impianti di perforazione sono stati parzialmente o completamente svalutati in quanto la possibilità di utilizzo nel medio termine è prevista nulla o limitata. Nell'E&C Offshore, un mezzo navale è stato completamente svalutato in quanto non si prevede la possibilità di utilizzarlo nel medio termine, una FPSO è stata parzialmente svalutata, ed è stata rivista la vita utile di un'altra FPSO, facendola coincidere con la fine del contratto attivo a causa delle ridotte possibilità di rinnovo. Inoltre, alcuni cantieri di fabbricazione con ridotte prospettive di utilizzo nel medio termine, sono stati parzialmente svalutati. Nell'E&C Onshore, un cantiere di fabbricazione è stato totalmente svalutato data l'assenza di prospettive di utilizzo nel medio termine, e una base logistica è stata parzialmente svalutata. A causa delle svalutazioni di cui sopra, nonché della riduzione di attività e di marginalità in alcuni Paesi, sono stati conseguentemente svalutati i relativi attivi fiscali;

  • svalutazione di crediti drilling in Sud America;

  • oneri da riorganizzazione.

Le azioni prese a fronte di uno scenario di mercato negativo hanno portato a un contenimento significativo degli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio, che ammontano a 296 milioni di euro (561 milioni di euro nel 2015), principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading. Gli investimenti sono così ripartiti: per l'Engineering & Construction Offshore 117 milioni di euro; per l'Engineering & Construction Onshore 8 milioni di euro; per il Drilling Offshore 94 milioni di euro; per il Drilling Onshore 77 milioni di euro.

Nel corso del 2016 l'indice infortunistico LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) si è attestato a 0,20 registrando un significativo miglioramento rispetto al dato 2015 (0,31), rafforzando di fatto un trend pluriennale di performance in costante miglioramento. Si è tuttavia verificato un infortunio mortale negli Emirati Arabi Uniti che ha coinvolto un lavoratore di un'impresa subappaltatrice del cantiere di fabbricazione a cui Saipem aveva affidato dei lavori per la realizzazione di una struttura offshore. Sono state effettuate indagini approfondite su tale evento: le cause sono state individuate e le relative azioni correttive sono in corso di implementazione.

L'attenzione alla sicurezza è mantenuta sempre a livelli molti alti e i programmi di sensibilizzazione e formazione, nonché le attività di analisi dei rischi e l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sono stati mantenuti in tutti i siti, cantieri e mezzi navali dove Saipem opera.

L'anno 2017 è previsto essere contraddistinto da uno scenario di mercato ancora debole e i recenti segnali di stabilizzazione del prezzo dell'olio non hanno al momento determinato un miglioramento del contesto di riferimento. Malgrado ciò, la buona visibilità del portafoglio ordini a fine 2016 permette una previsione di ricavi di circa 10 miliardi di euro, con EBITDA previsto a circa 1 miliardo di euro e utile netto superiore a 200 milioni di euro. Gli investimenti tecnici si aggireranno attorno ai 400 milioni di euro, mentre il debito netto è previsto attestarsi attorno 1,4 miliardi di euro a fine 2017.

16 marzo 2017

per il Consiglio di Amministrazione

Paolo Andrea Colombo Stefano Cao

Il Presidente L'Amministratore Delegato (CEO)

Struttura partecipativa del Gruppo Saipem

(società controllate)

Saipem SpA

Relazione sulla gestione

Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA

Nel corso dell'anno 2016 la quotazione delle azioni ordinarie Saipem presso la Borsa Italiana ha registrato un decremento del 42%; nello stesso periodo l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori titoli italiani, ha fatto registrare un decremento del 7%.

I primi giorni dell'anno sono stati condizionati negativamente dal brusco calo delle quotazioni del petrolio: il 20 gennaio il Brent toccava i 28 dollari al barile, la quotazione più bassa mai raggiunta negli ultimi dodici anni. Il 4 gennaio il titolo Saipem inaugurava l'anno a 7,28 euro e il 20 gennaio si attestava a 5,78 euro.

In questo difficile contesto, il 21 gennaio il Consiglio di Amministrazione si riuniva per fissare le condizioni dell'aumento di capitale sociale a pagamento deliberato dall'Assemblea dei Soci il 2 dicembre 2015.

Il prezzo di emissione era stato determinato applicando uno sconto del 37% sul TERP delle azioni ordinarie di Saipem calcolato sulla base del prezzo ufficiale di Borsa al 31 gennaio 2017. Il prezzo di emissione veniva quindi definito a 0,362 euro per azione, per un'emissione di titoli aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie Saipem in circolazione, in base a un rapporto di assegnazione di n. 22 nuove azioni ogni n. 1 azione detenuta e per un valore complessivo di 3.499.947.586 euro.

Il 25 gennaio si apriva il periodo di sottoscrizione e iniziava la negoziazione presso Borsa Italiana dei diritti di opzione. Contestualmente, Borsa Italiana operava l'intervento di rettifica sul prezzo dell'azione ordinaria reso necessario dall'operazione di aumento di capitale, fissando un coefficiente di rettifica pari a K=0,12588209. In chiusura di giornata il titolo registrava un prezzo ufficiale di 0,597 euro per azione.

L'operazione di aumento di capitale si concludeva il 18 febbraio con 8.489.181.690 azioni ordinarie complessivamente sottoscritte, pari all'87,8% delle azioni ordinarie di nuova emissione. Le rimanenti 1.179.181.806 azioni sono state sottoscritte dalle banche garanti.

L'aumento di capitale di 3.499.947.586 euro risultava quindi totalmente sottoscritto (1.749.973.793 euro a titolo di capitale e 1.749.973.793 euro a titolo di sovrapprezzo). Il nuovo capitale sociale di Saipem risultava pertanto pari a 2.191.384.693 euro, suddiviso in n. 10.109.665.070 azioni ordinarie e n. 109.326 azioni di risparmio.

Durante il periodo di sottoscrizione la forte volatilità in un trend ribassista delle quotazioni del petrolio determinava forti turbolenze sui mercati azionari che colpivano in particolare i titoli del settore energetico e condizionavano negativamente lo svolgimento del collocamento, accentuando la debolezza del titolo Saipem. Il 12 febbraio l'azione toccava il minimo dell'anno a 0,302 euro.

Nel mese di marzo le quotazioni del titolo si portavano inizialmente fino al livello di 0,417, seguendo il trend di ripresa del prezzo dell'olio,

Principali dati e indici di Borsa 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2016
Capitale sociale (euro) 441.410.900 441.410.900 441.410.900 441.410.900 10.109.774.396
Numero azioni ordinarie 441.297.465 441.297.615 441.301.574 441.301.574 10.109.668.270
Numero azioni di risparmio 113.435 113.285 109.326 109.326 106.126
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) 12.983 6.860 3.872 3.324 5.419
Dividendo lordo unitario:
- azioni ordinarie (euro) 0,68 - - - -
- azioni di risparmio (euro) 0,71 0,05 0,05 - -
Prezzo/utile per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro) 14,39
- azioni di risparmio (euro) 17,13
Prezzo/cash flow per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro) 7,97 12,45 4,18 21,58 16,88
- azioni di risparmio (euro) 9,49 13,70 8,59 27,23 170,39
Prezzo/utile adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 14,39 21,51 23,98
- azioni di risparmio (euro) 17,13 44,26 242,01
Prezzo/cash flow adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 7,97 12,45 4,18 21,58 4,28
- azioni di risparmio (euro) 9,49 13,70 8,59 27,23 43,20

(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.

supportate anche dalla presentazione dei risultati dell'anno 2015, accolti positivamente dalla comunità finanziaria. Successivamente, in corrispondenza del collocamento sul mercato della quota di titoli sottoscritta dalle banche garanti (salvo Banca Intesa), si innestava un movimento ribassista che spingeva il titolo a testare nuovamente il minimo di 0,30 euro all'inizio di aprile.

Nei mesi successivi e fino a novembre l'andamento dell'azione rimaneva altalenante, all'interno di un corridoio tra 0,30 e 0,44 euro, condizionato da un contesto di mercato incerto e volatile e dalla cautela dei mercati finanziari sulle prospettive del settore petrolifero e dei servizi, nonostante un miglioramento delle quotazioni del greggio che si mantenevano mediamente al di sopra dei 42 dollari al barile (Brent) per il resto del 2016.

Alla fine del mese di novembre il raggiungimento di un accordo sulla limitazione della produzione di petrolio da parte dei Paesi dell'OPEC determina un repentino rialzo delle quotazioni del greggio; il Brent risale oltre i 50 dollari al barile per chiudere l'anno sopra i 55 dollari. La notizia è percepita positivamente dalla comunità finanziaria innestando ottimismo sulle prospettive e sui titoli del settore energetico. Il titolo Saipem ha chiuso l'anno a 0,536 euro.

Alla fine del mese di dicembre la capitalizzazione di mercato di Saipem era di circa 5,4 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo le azioni trattate nell'anno sono state 22 miliardi, con una media giornaliera di periodo che si attesta sugli 86 milioni di titoli scambiati. Il controvalore degli scambi è stato di 8,8 miliardi di euro, mentre nel corso del 2015 era stato di poco inferiore ai 16 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, alla fine del mese di dicembre 2016 il loro numero era di 106.126. Nel corso dell'anno il loro valore, influenzato dalla poca liquidità, ha registrato un decremento del 7% avendo concluso il 2016 con una quotazione di 5,41 euro.

Quotazioni alla Borsa Valori di Milano (euro) 2012 2013 2014 2015 2016
Azioni ordinarie:
- massima 4,974 4,051 2,629 1,606 0,917
- minima 3,774 1,586 1,951 0,918 0,302
- media 4,467 2,883 2,268 1,257 0,423
- fine esercizio 4,317 1,586 2,483 1,198 0,536
Azioni di risparmio:
- massima 20,40 21,47 12,87 11,07 6,20
- minima 18,40 15,33 9,95 9,38 3,90
- media 18,83 16,92 11,17 10,78 5,72
- fine esercizio 19,99 16,56 12,27 9,38 5,41

Saipem e FTSE MIB - Valori medi mensili gennaio 2012-marzo 2017

GLOSSARIO

Termini finanziari

  • EBIT (earnings before interest and tax) risultato operativo.
  • EBIT adjusted risultato operativo al netto di special items.
  • EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation and amortisation) margine operativo lordo.
  • EBITDA adjusted margine operativo lordo al netto di special items.
  • IFRS International Financial Reporting Standards (principi contabili internazionali) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dalla Commissione Europea. Comprendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. I principi emessi antecedentemente hanno mantenuto la denominazione di IAS.
  • Leverage misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto.
  • OECD organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
  • ROACE (Return on Average Capital Employed) indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra il risultato netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.
  • Special items componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
  • Write off cancellazione o riduzione del valore di un asset patrimoniale.

Attività operative

  • Acque convenzionali profondità d'acqua inferiori ai 500 metri.
  • Acque profonde profondità d'acqua superiori ai 500 metri.
  • Buckle detection sistema che, basandosi sull'utilizzo di onde elettromagnetiche, nel corso della posa è in grado di segnalare il collasso o la deformazione della condotta posata sul fondo.
  • Bundles fasci di cavi.
  • Campi marginali campi petroliferi con scarse risorse sfruttabili o giunti a una fase di declino delle produzione per i quali si cerca di estendere la vita utilizzando tecnologie a basso rischio di costo-efficacia.
  • Carbon Capture and Storage tecnologia che permette di catturare il carbonio presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione o di trattamento degli idrocarburi e di stoccarlo a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.
  • Central Processing Facility unità produttiva per la prima trasformazione di petrolio e gas.
  • Cold stacked impianto inattivo con significativa riduzione del personale e con manutenzione ridotta.
  • Commissioning insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un gasdotto, degli impianti e delle relative apparecchiature.
  • Cracking processo chimico-fisico tipicamente realizzato all'interno di specifici impianti di raffinazione che ha lo scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
  • Deck area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i moduli alloggio e le unità di perforazione.
  • Decommissioning operazione richiesta per mettere fuori servizio un gasdotto o un impianto o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della vita utile dell'impianto in seguito a un incidente, per ragioni tecniche o economiche, per motivi di sicurezza e ambientali.
  • Deep-water vedi Acque profonde.
  • Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
  • Drillship (Nave di perforazione) nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare operazioni di perforazione in acque profonde.
  • Dry-tree testa pozzo fuori acqua posta sulle strutture di produzione galleggianti.
  • Dynamic Positioned Heavy Lifting Vessel (Nave per grandi sollevamenti a posizionamento dinamico) mezzo navale dotato di gru di elevata capacità di sollevamento in grado di mantenere una posizione definita rispetto a un certo sistema di riferimento con elevata precisione mediante la gestione di propulsori (eliche), in modo da annullare le forzanti ambientali (vento, moto ondoso, corrente).
  • EPC (Engineering, Procurement, Construction) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Onshore avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di "contratto chiavi in mano" quando l'impianto è consegnato pronto per l'avviamento ovvero già avviato.
  • EPCI (Engineering, Procurement, Construction, Installation) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l'avvio degli impianti.
  • Fabrication yard cantiere di fabbricazione di strutture offshore.
  • Facility servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
  • Farm out assegnazione del contratto da parte del cliente a un'altra entità per un periodo di tempo determinato.
  • FDS (Field Development Ship) mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine.
  • FEED (Front-end Engineering and Design) ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e permettere una prima stima dei costi di investimento.
  • Field Engineer ingegnere di cantiere.
  • Flare alta struttura metallica utilizzata per bruciare il gas che si separa dal petrolio nei pozzi di petrolio, quando non è possibile utilizzarlo sul posto o trasportarlo altrove.
  • FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
  • Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.
  • Flowline tubazione impiegata per il collegamento e il trasporto della produzione dei singoli pozzi a un collettore o a un centro di raccolta o trattamento.
  • FPSO vessel sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo.
  • FPU (Floating Production Unit) unità di produzione galleggiante.
  • FSHR (Free Standing Hybrid Risers) sistema che consiste in un tubo verticale di acciaio (detto "riser") che viene mantenuto in tensione da un modulo di galleggiamento posizionato vicino alla superficie del mare, la cui spinta di galleggiamento assicura stabilità. Un tubo flessibile (jumper) collega la parte superiore del riser a un'unità di produzione galleggiante (FPU), mentre il riser viene ancorato al fondale attraverso un sistema di ancoraggio. Un tubo rigido (riser base jumper) collega la parte inferiore del FSHR fino alla parte terminale della pipeline (PLET).
  • FSRU (Floating Storage Re-gassification Unit) terminale galleggiante a bordo del quale il gas naturale liquefatto viene stoccato e poi rigassificato prima del trasporto in condotte.
  • Gas export line condotta di esportazione del gas dai giacimenti marini alla terraferma.
  • GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
  • GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
  • Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.
  • Hydrocracking (impianto di) impianto all'interno del quale è realizzato il processo di separazione delle grosse molecole di idrocarburi.
  • Hydrotesting operazione eseguita con acqua pompata ad alta pressione (più alta della pressione operativa) nelle condotte per verificarne la piena operatività e per assicurare che siano prive di difetti.
  • Hydrotreating processo di raffineria avente come scopo il miglioramento delle caratteristiche di una frazione petrolifera.
  • International Oil Company compagnie a capitale privato, tipicamente quotate su mercati azionari, coinvolte in diversi modi nelle attività petrolifere upstream e/o downstream.
  • Jacket struttura reticolare inferiore di una piattaforma fissata mediante pali a fondo mare.
  • Jack-up unità marina mobile di tipo autosollevante, per la perforazione dei pozzi offshore, dotata di uno scafo e di gambe a traliccio.
  • J-laying (posa a "J") posa di una condotta utilizzando una rampa di varo quasi verticale per cui la condotta assume una configurazione a "J". Questo tipo di posa è adatta ad alti fondali.
  • Lay-up mezzo inattivo con sospensione del periodo di validità della certificazione di classe.
  • Leased FPSO FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) per il quale contrattista e cliente (oil company) ricorrono alla forma contrattuale "Lease", attraverso la quale il locatario (cliente/oil company) utilizza l'FPSO pagando al locatore (contrattista) un corrispettivo detto "canone" per un periodo di tempo determinato. Il locatario ha il diritto di acquistare l'FPSO alla scadenza del contratto.
  • Local Content sviluppare le competenze locali, trasferire le proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzare la manodopera e l'imprenditoria locale, attraverso le proprie attività di business e le iniziative di supporto per le comunità locali.
  • LTI (Lost Time Injury) infortunio con perdita di tempo. Un LTI è un qualsiasi infortunio connesso con il lavoro che rende la persona infortunata temporaneamente inabile a eseguire un lavoro regolare o un lavoro limitato in un qualsiasi giorno/turno successivo al giorno in cui si è verificato un infortunio.
  • Midstream settore costituito dalle attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture per il trasporto idrocarburi.
  • Moon pool apertura dello scafo delle navi di perforazione per il passaggio delle attrezzature necessarie all'attività.
  • Mooring ormeggio.
  • Mooring buoy sistema di ormeggio in mare aperto.
  • Multipipe subsea sistema di separazione gravitazionale gas/liquido caratterizzato da una serie di separatori verticali di piccolo diametro che operano in parallelo (applicazione per acque profonde).
  • National Oil Company compagnie di pro-

prietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.

  • NDT (Non Destructive Testing) Controlli Non Distruttivi. Complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale alla ricerca e identificazione di difetti strutturali.
  • NDT Phased Array metodo NDT (Non Destructive Testing) basato sull'uso di ultrasuoni per rilevare difetti in una struttura o una saldatura.
  • Offshore/Onshore il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono.
  • Oil Services Industry settore industriale che fornisce servizi e/o prodotti alle National o International Oil Company ai fini dell'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • Ombelicale cavo flessibile di collegamento che, in un unico involucro, contiene cavi e tubi flessibili.
  • Pig apparecchiatura che viene utilizzata per pulire, raschiare e ispezionare una condotta.
  • Piggy back pipeline pipeline di piccolo diametro, posto al di sopra di un altro pipeline di diametro maggiore, destinato al trasporto di altri prodotti rispetto a quello trasportato dalla linea principale.
  • Pile lungo e pesante palo di acciaio che viene infisso nel fondo del mare; l'insieme di più pali costituisce una fondazione per l'ancoraggio di una piattaforma fissa o di altre strutture offshore.
  • Pipe-in-pipe condotta sottomarina, formata da due tubazioni coassiali, per il trasporto di fluidi caldi (idrocarburi). Il tubo interno ha la funzione di trasportare il fluido. Nell'intercapedine tra i due tubi si trova del materiale coibente per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.
  • Pipe-in-pipe forged end terminazione forgiata di un doppio tubo coassiale.
  • Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
  • Pipeline sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.
  • Pipe Tracking System (PTS) sistema informatico volto ad assicurare la completa tracciabilità dei componenti di una condotta sottomarina installata durante l'esecuzione di un progetto.
  • Piping and Instrumentation Diagram (P&ID) schema che rappresenta tutte le apparecchiature, le tubazioni, la strumentazione con le relative valvole di blocco e di sicurezza di un impianto.
  • Pre-commissioning lavaggio ed essiccamento della condotta.
  • Pre-drilling template struttura di appoggio per una piattaforma di perforazione.
  • Pre Travel Counselling suggerimenti di tipo sanitario sulla base delle condizioni di salute di chi viaggia, informando adeguatamente il lavoratore sui rischi specifici e la profilassi da adottare in base al Paese di destinazione.
  • Pulling operazione di intervento su un pozzo per eseguire manutenzioni e sostituzioni marginali.
  • QHSE (Qualità, Health, Safety, Environment) Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente.
  • Rig impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata, e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.
  • Riser collettore utilizzato nei pozzi offshore con testa pozzo sottomarina per collegarla con la superficie.
  • ROV (Remotely Operated Vehicle) mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.
  • Shale gas gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali costituiti da roccia argillosa.
  • Shallow water vedi Acque convenzionali.
  • Sick Building Syndrome insieme di disturbi causati dalle condizioni dell'ambiente di lavoro, senza cause identificabili, ma eventualmente attribuibili alla presenza di composti organici volatili, formaldeide, muffe, acari.
  • S-laying (posa a "S") posa di una condotta mediante l'avanzamento della nave sfruttando le qualità elastiche dell'acciaio, per cui la condotta assume una configurazione a "S", con una estremità sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave. La posa a "S" viene utilizzata per i fondali medio-bassi.
  • Slug catcher impianto per la depurazione del gas.
  • Sour water acqua che contiene una certa quantità di contaminanti disciolti.
  • Spar sistema di produzione galleggiante, ancorato al fondo marino mediante un sistema di ancoraggio semi-rigido, costituito da uno scafo cilindrico verticale che supporta la struttura di una piattaforma.
  • Spare capacity rapporto tra produzione e capacità produttiva, riferita alla quantità di petrolio in eccesso, che non deve essere utilizzato per far fronte alla domanda.
  • Spool inserto di collegamento tra una tubazione sottomarina e il riser di una piattaforma, o comunque inserto per collegare due estremità di tubazioni.
  • Spoolsep impianto con funzione di separare l'acqua dal petrolio nel trattamento del greggio.
  • Strato Pre-Salt formazione geologica presente sulle piattaforme continentali al largo delle coste dell'Africa e del Brasile.
  • Stripping processo mediante il quale i prodotti volatili indesiderati sono allontanati dal-

la miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.

  • Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
  • Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
  • Subsea treatment è un nuovo processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali. Il sistema prevede l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul fondo marino.
  • SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) facility: insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
  • Tandem Offloading metodo finalizzato al trasferimento di un flusso liquido (sia petrolio che gas liquefatto) fra due unità offshore collocate una in fila all'altra, attraverso l'utilizzo di un sistema aereo, flottante o sottomarino (in contrapposizione allo scarico side-by-side, in cui due unità offshore sono posizionate l'una accanto all'altra).
  • Tar sands sabbie bituminose, ossia miscele di argilla, sabbia, fango, acqua e bitume. Il bitume è composto principalmente da idrocarburi ad alto peso molecolare e può essere trasformato in diversi prodotti petroliferi.
  • Template struttura sottomarina rigida e modulare sulla quale vengono a trovarsi tutte le teste pozzo del giacimento.
  • Tender assisted drilling unit (TAD) impianto di perforazione costituito da una piattaforma offshore su cui è installata una torre di perforazione, collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di perforazione.
  • Tendon tubi tiranti e stabilizzanti utilizzati per tensionare le Tension Leg Platform per permettere alla piattaforma la necessaria stabilità per la sua operatività.
  • Tension Leg Platform (TLP) piattaforma galleggiante di tipo fisso, mantenuta in posizione tramite un sistema tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
  • Termination for convenience diritto del contraente di recedere unilateralmente dal contratto in base alla propria convenienza, salvo il pagamento di un corrispettivo, contrattualmente pattuito, per l'esercizio di tale diritto (cd. "termination fee").
  • Tie-in collegamento di una condotta di produzione a un pozzo sottomarino o semplicemente giunzione di due tratti di pipeline.
  • Tight oil idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e "intrappolato" in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.
  • Topside parte emersa di una piattaforma.
  • Trenching scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a mare.
  • Treno insieme di unità che realizzano un processo complesso di raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
  • Trunkline condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle raffinerie, ai terminali costieri.
  • Upstream il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione idrocarburi.
  • Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
  • Warm Stacking impianto inattivo, ma pronto a riprendere l'attività operativa in caso di acquisizione di un contratto. Il personale è al completo e la manutenzione ordinaria viene normalmente eseguita.
  • Wellhead (testa pozzo) struttura fissa che assicura la separazione del pozzo dall'ambiente esterno.
  • Wellhead Barge (WHB) nave attrezzata per le attività di drilling, work over e produzione (parziale o totale), collegata agli impianti di processo e/o stoccaggio.
  • Workover operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo, che convogliano i fluidi di giacimento in superficie.
  • Yard cantiere.

ANDAMENTO OPERATIVO

Il contesto di mercato

Nel 2016 il PIL mondiale cresce circa il 3%, evidenziando un rallentamento sia per le economie avanzate, dove peseranno anche le conseguenze dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, sia per i mercati emergenti, in particolare per i Paesi dell'area sub-sahariana e dell'America Latina. Non si arresta la fase di deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, chiudendo con un tasso di cambio che ha raggiunto alla fine del 2016 i minimi storici degli ultimi anni. Durante il 2016 il prezzo medio del Brent si ferma intorno ai 45 dollari al barile, in calo rispetto al 2015, il cui prezzo medio era intorno ai 52 dollari, a causa della debolezza della domanda a livello globale e dell'ingente produzione di greggio disponibile.

Le quotazioni al ribasso del prezzo del greggio hanno portato nel 2016 le società petrolifere a ridurre ulteriormente il volume degli investimenti globali previsti nel breve-medio termine. Il calo rispetto agli anni precedenti è la conseguenza sia degli slittamenti nelle assegnazioni di progetti in corso e delle cancellazioni di progetti a maggior rischio, sia delle politiche di riduzione costi messe in atto dalle società petrolifere.

Piano Strategico 2017-2020

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato in data 25 ottobre 2016 il Piano Strategico 2017-2020, che individua una serie di azioni per affrontare un contesto di mercato progressivamente deterioratosi e con prospettive di recupero spostate nel tempo rispetto a quanto ipotizzato nel precedente piano 2016-2019, alla luce dell'ulteriore riduzione prevista degli investimenti delle Oil Company. Conseguentemente, il nuovo piano recepisce un calo delle rate di noleggio e dei tassi di utilizzo nei settori Drilling Onshore e Offshore, nonché una revisione al ribasso di ricavi e marginalità nei settori Engineering & Construction Offshore e Onshore dovuta al posticipo o cancellazione di alcuni progetti.

Tale scenario di mercato "lower for longer" è stato la base per la valutazione delle prospettive di recupero di tutti gli asset aziendali; conseguentemente, già in sede di relazione infrannuale al 30 settembre 2016 in via preliminare, e successivamente all'atto della relazione finanziaria annuale in versione finale, è stato effettuato un impairment test che ha portato alla svalutazione di alcuni mezzi navali. Inoltre, altri mezzi navali, cantieri di fabbricazione e magazzini sono stati, in funzione della modifica delle previsioni, completamente svalutati.

Infine, il piano prevede ridotte prospettive di attività in alcuni Paesi; ciò ha conseguentemente determinato la svalutazione di alcune poste del circolante, nonché di crediti fiscali ritenuti non più recuperabili.

Al 31 dicembre 2016 il complesso delle svalutazioni conseguenti a quanto sopra, che ammontano a 2.313 milioni di euro, è stato definito come "special items"; la natura delle svalutazioni e le business unit impattate sono dettagliati a pag. 37.

Inoltre specifici dettagli sono forniti nella presente relazione sulla gestione nell'ambito dei commenti ai risultati economico-finanziari e nelle note illustrative.

Le acquisizioni e il portafoglio

Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2016 ammontano a 8.349 milioni di euro (6.515 milioni di euro nel 2015).

Delle acquisizioni complessive, il 64% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 26% l'attività Engineering & Construction Onshore, l'1% il Drilling Offshore e il 9% il Drilling Onshore.

ordini acquisiti per area geografica

portafoglio ordini per area geografica

Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nell'esercizio chiuso al 31 dicembre
(milioni di euro) 2015 2016
Importi % Importi %
Saipem SpA 2.243 34 1.472 18
Imprese del Gruppo 4.272 66 6.877 82
Totale 6.515 100 8.349 100
Engineering & Construction Offshore 4.479 69 5.316 64
Engineering & Construction Onshore 1.386 21 2.159 26
Drilling Offshore 234 4 134 1
Drilling Onshore 416 6 740 9
Totale 6.515 100 8.349 100
Italia 279 4 703 8
Estero 6.236 96 7.646 92
Totale 6.515 100 8.349 100
Gruppo Eni 507 8 309 4
Terzi 6.008 92 8.040 96
Totale 6.515 100 8.349 100

Le acquisizioni all'estero hanno rappresentato il 92% del totale e le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 4%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 18% di quelle complessive.

Il portafoglio ordini residuo alla fine dell'esercizio ammonta a 14.219 milioni di euro.

Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 50% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 32% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 9% al Drilling Offshore e il 9% al Drilling Onshore.

Il 94% degli ordini è da eseguirsi all'estero, mentre quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 7% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 34% del portafoglio ordini.

Gruppo Saipem - Portafoglio ordini al 31 dicembre
(milioni di euro) 2015 2016
Importi % Importi %
Saipem SpA 5.386 34 4.899 34
Imprese del Gruppo 10.460 66 9.320 66
Totale 15.846 100 14.219 100
Engineering & Construction Offshore 7.518 47 7.148 50
Engineering & Construction Onshore 5.301 34 4.616 32
Drilling Offshore 2.010 13 1.241 9
Drilling Onshore 1.017 6 1.214 9
Totale 15.846 100 14.219 100
Italia 496 3 822 6
Estero 15.350 97 13.397 94
Totale 15.846 100 14.219 100
Gruppo Eni 1.736 11 983 7
Terzi 14.110 89 13.236 93
Totale 15.846 100 14.219 100

Gli investimenti

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2016 ammontano a 296 milioni di euro (561 milioni di euro nel 2015) e hanno principalmente riguardato:

  • per l'Engineering & Construction Offshore 117 milioni di euro relativi a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
  • per l'Engineering & Construction Onshore 8 milioni di euro essenzialmente per l'acquisto di attrezzature;
  • per il Drilling Offshore 94 milioni di euro per lavori di classe della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 e Scarabeo 9, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;

  • per il Drilling Onshore 77 milioni di euro per l'attività di upgrading dei due impianti destinati a operare in Kuwait, nell'ambito di due contratti già in portafoglio, nonché upgrading degli altri asset.

In sintesi, gli investimenti dell'esercizio 2016 presentano la seguente articolazione:

Investimenti (milioni di euro) 2015 2016
Saipem SpA 102 59
Altre imprese del Gruppo 459 237
Totale 561 296
Engineering & Construction Offshore 168 117
Engineering & Construction Onshore 36 8
Drilling Offshore 247 94
Drilling Onshore 110 77
Totale 561 296

Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

Engineering & Construction Offshore

Quadro generale

Il Gruppo Saipem dispone sia di un'importante flotta navale, tecnologicamente all'avanguardia e di grande versatilità, che di competenze ingegneristiche e di project management di eccellenza. Queste distintive capacità e competenze, unitamente a un forte presidio in mercati strategici di frontiera determinato dalla presenza di cantieri di fabbricazione in alcuni dei Paesi più distintivi, cioè Nigeria, Angola, Brasile, Arabia Saudita e Indonesia, assicurano un modello industriale particolarmente adatto per i progetti EPCI.

Il mezzo di più recente costruzione della flotta è la nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, che è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri e alte profondità, ma con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità. Le sue caratteristiche principali sono il posizionamento dinamico (DP classe 3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici (incluso il rivestimento) con una capacità di tensionamento di 750 tonnellate (fino a 1.500 tonnellate in condizioni di allagamento del tubo attraverso l'utilizzo di una speciale clampa brevettata), la linea di varo a elevata automazione composta da sette stazioni di lavoro, lo stinger modulare per il varo sia in basse che alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi (Ice Class A0).

Per quanto riguarda lo sviluppo dei giacimenti in acque profonde il mezzo di riferimento è la FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri, largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico (DP classe 3), dotato di un sistema di prefabbricazione e varo a "J" in alta profondità di tubi in quadruplo giunto fino a un diametro di 36 pollici, con una capacità di tiro e ritenuta di 2.000 tonnellate, con la possibilità di installare un sistema di varo a "S".

Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e ai due verricelli da 750 e 500 tonnellate, entrambi dotati di sistema attivo di compensazione del moto ondoso, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. Gli altri mezzi che completano la flotta per lo sviluppo dei giacimenti su alto fondale sono la FDS, nave speciale per lo sviluppo di campi sottomarini in acque profonde, dotata di posizionamento dinamico e di gru per il sollevamento fino a 600 tonnellate, nonché di un sistema per la posa di condotte in verticale fino a una profondità superiore ai 2.000 metri e la Normand Maximus, una nave attualmente noleggiata a lungo termine per le sue caratteristiche di installazione subacquea e posa di ombelicali e linee flessibili, grazie alla gru da 900 tonnellate e alla torre verticale che ha una capacità di tensionamento di 550 tonnellate. La predisposizione della Normand Maximus alla posa di linee rigide può diventare una discriminante positiva nello sviluppo dei campi marginali.

Tra gli altri mezzi navali più avanzati si evidenziano la nave semisommergibile Saipem 7000, con posizionamento dinamico, capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate e di posa di condotte in acque ultra-profonde con il sistema a "J", idoneo a mantenere in sospensione durante la posa un peso complessivo di 1.450 tonnellate, la Castoro Sei, nave posatubi semisommergibile idonea per la posa di condotte di grande diametro e infine la Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di ormeggio in acque profonde e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate.

Saipem, attraverso la costante manutenzione e il continuo aggiornamento e miglioramento dei propri mezzi, in linea con lo sviluppo tecnologico e le richieste dei clienti, è continuamente impegnata nella gestione e lo sviluppo della flotta al fine di preservarne le capacità operative e di sicurezza in un contesto di mercato in continuo sviluppo.

Saipem può inoltre vantare una valida posizione nel mercato delle attività sottomarine, grazie alla linea di business Sonsub, disponendo di mezzi tecnologicamente molto sofisticati, come i veicoli sottomarini pilotati da posizione remota (ROV e Hydrone) e delle tecnologie di intervento su condotte e sistemi in acque profonde.

Presso la linea di business Sonsub si stanno anche effettuando altre attività che riguardano lo studio e l'industrializzazione di sistemi di processo e trattamento sottomarino, come lo SPRINGS che riguarda il trattamento sottomarino dell'acqua di mare per iniezione nei pozzi che è stato sviluppato con Total e Veolia.

Infine, il Gruppo Saipem è attivo nel segmento Leased FPSO con le unità Cidade de Vitoria e Gimboa, operanti rispettivamente in Brasile e Angola.

Il contesto di mercato di riferimento

La riduzione degli investimenti delle Oil Company ha portato a un calo generalizzato della domanda nel 2016 e a prospettive di recupero negli esercizi successivi ridotte e posticipate nel tempo. Nel 2016 il mercato Engineering & Construction Offshore ha risentito del difficile quadro macroeconomico su tutti i fronti. Gli investimenti nel settore da parte delle società petrolifere hanno accentuato il trend di contrazione, con una generale riduzione rispetto al 2015, che ha impattato le principali aree geografiche come il Golfo del Messico, l'area dell'Asia-Pacifico e dell'Africa Occidentale; il Medio Oriente si è confermata l'area più stabile, con un declino contenuto rispetto al 2015. Il 2016 è stato anche un anno caratterizzato da limitati investimenti e, conseguentemente, successi esplorativi, con nuove scoperte nell'Europa Nord Occidentale e nell'Africa Occidentale, per la maggior parte in acque profonde e ultra profonde.

Tra le decisioni finali di investimento (FID) più importanti raggiunte nel 2016 si possono citare Zohr (Petrobel) in Egitto, con un piano di sviluppo fast-track che prevede l'inizio della produzione entro la fine del 2017; Greater Enfield (Woodside) in Australia, che dovrebbe entrare in produzione entro il 2020; Mad Dog II (BP) in USA e Tengiz (Chevron) in Kazakhstan con tempi di sviluppo previsti in circa 5 anni.

Durante il corso dell'anno diversi operatori hanno riconsiderato i propri piani di sviluppo, cancellando o rimandando alcuni progetti come Fortuna Block R (Ophir Energy) in Guinea Equatoriale e Johan Castberg (Statoil) in Norvegia, che potrebbero arrivare alla fase finale di investimento nel corso del 2017. Si registrano tra le altre la cancellazione nel Golfo del Messico dello sviluppo dei campi Buckskin and Moccasin (Chevron) e la sospensione del progetto Thunder Bird (Murphy Oil).

Nell'attuale contesto sono state firmate numerose alleanze e partnership, la maggior parte delle quali nel secondo semestre, a dimostrazione che la crescente collaborazione a livello di conoscenze e tecnologie acquisisce un valore strategico rilevante al fine di abbassare il break-even degli investimenti.

Il 2016 è stato un anno difficile per il mercato degli sviluppi sottomarini che si è contratto ulteriormente e significativamente rispetto al 2015. Nel 2016 la regione più attiva a livello di assegnazioni è stata il Mediterraneo, grazie all'intensa attività in Egitto, dovuta a progetti come Zohr (Petrobel), West Nile Delta (BP) e Pharaonic Atoll (PHPC). In termini assoluti Africa ed Europa sono le aree dove si è concentrata maggiormente la domanda di sviluppi sottomarini.

La domanda di pipeline è calata significativamente nel 2016 causando un ridimensionamento delle attività dei contrattisti, alcuni dei quali hanno optato per il retirement e lo smantellamento dei mezzi meno competitivi in un'ottica di riduzione costi. L'andamento degli utilizzi dei mezzi ha registrato un generale trend di calo, in particolar modo nel segmento deepwater, causato anche dall'entrata in operatività di nuovi mezzi. Il calo di attività è stato più accentuato in Europa, Medio Oriente e Africa. In Asia-Pacifico si concentrano i volumi di operatività più elevati, in particolare negli sviluppi in acque poco profonde.

Nell'ambito delle condotte di grande diametro, si evidenzia nel Mediterraneo l'assegnazione del contratto di costruzione della parte offshore del Trans Adriatic Pipeline (TAP), destinata a trasportare gas tra l'Albania e l'Italia attraverso il Mare Adriatico, e l'aggiudicazione del TurkStream (Gazprom), che porterà attraverso il Mar Nero il gas russo in Turchia.

Per quanto concerne l'installazione di piattaforme fisse, il 2016 ha segnato un'ulteriore flessione del livello di attività. È stata installata solo una piattaforma fissa di grandi dimensioni nel campo Peregrino C, operato da Statoil, mentre le altre installazioni hanno coinvolto principalmente piattaforme di dimensioni più piccole in Asia-Pacifico, tra cui Zawtika I (PTTEP) in Myanmar e Weizhou (CNOOC) in Cina, Arabia Saudita (Hasbah) e Thailandia (Bongkot). Alcune decisioni di investimento sono state riviste da parte delle società petrolifere: il progetto relativo al Blocco B operato da Phu Quoc (POC) in Vietnam è stato rimandato di diversi anni, mentre Statoil ha cancellato l'ordine a DSME per la costruzione di una piattaforma per il campo Bressay nel Regno Unito.

Per quanto riguarda il segmento delle FPSO, nel 2016 la domanda si è ulteriormente indebolita e gli operatori hanno posposto o cancellato diverse decisioni di investimento con la conseguenza che non c'è stato alcun ordine di unità FPSO durante l'anno. Petrobras ha deciso di posticipare al 2017 l'assegnazione delle due FPSO negli sviluppi Pre-Salt Libra e Sepia in Brasile, mentre Shell assegnerà il FID del Penguins FPSO nel Mare del Nord nel 2017, anziché alla fine del 2016. A fine 2016 Chevron ha cancellato l'ordine di una FPSO per il progetto Rosebank nel Mare del Nord e a inizio 2017 lancerà una nuova gara. L'Asia-Pacifico continua a essere la regione in cui si registra la maggior richiesta di FPSO: Husky CNOOC sta considerando una FPSO per lo sviluppo dei campi gas MDA/MBH in Indonesia, mentre Repsol sta finalizzando la decisione finale di investimento per il progetto Ca Rong in Vietnam che prevede il coinvolgimento sia di una FPSO leased che di una Tension Leg Platform.

Nel segmento FLNG non ci sono state nuove assegnazioni di contratti nel corso del 2016 e numerose iniziative sono ancora in fase di fattibilità/FEED. Si stima che entro il 2020 verranno approvati solo due progetti: Eni ha ottenuto l'approvazione del Piano di Sviluppo della scoperta di Coral, nell'offshore del Mozambico, da parte del governo mozambicano, mentre Delfin FLNG, il primo sviluppo FLNG negli Stati Uniti, ha ottenuto le autorizzazioni a livello di impatto ambientale e l'operatività dell'impianto è attesa per il 2020. In Guinea Equatoriale Ophir Energy ha valutato la possibilità di raggiungere la decisione finale di investimento per il progetto Fortuna FLNG nella prima metà del 2017, anziché a fine 2016.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative dell'esercizio sono relative ai seguenti lavori:

  • per conto BP, all'interno dell'accordo quadro, nuove attività relative al progetto T&I Shah Deniz 2, che prevede servizi di trasporto e installazione di jacket e topside, sistemi di produzione e strutture sottomarine per lo sviluppo della Fase 2 del campo Shah Deniz;
  • per conto Trans Adriatic Pipeline AG, un contratto EPCI all'interno del progetto Trans Adriatic Pipeline che prevede l'installazione di una condotta per il trasporto del gas tra Albania e Italia attraverso il Mare Adriatico;
  • per conto Hywind Scotland, nell'ambito del progetto Hywind Scotland, un contratto per le operazioni di sollevamento e montaggio di turbine eoliche offshore galleggianti;
  • per conto Petrobel, un contratto EPCI per la prima fase di sviluppo del campo gas di Zohr, il giacimento situato al largo della costa egiziana nel Mar Mediterraneo. Il contratto comprende l'installazione di una condotta per l'esportazione del gas e condotte di servizio, nonché lavori EPCI per lo sviluppo in acque profonde di sei pozzi e l'installazione di cavi ombelicali;
  • per conto BP Berau Ltd, un contratto relativo al progetto Tangguh LNG Expansion, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di due piattaforme non presidiate e condotte sottomarine;
  • per conto Saudi Aramco, all'interno del accordo quadro in vigore fino al 2021, per attività in Arabia Saudita. I due contratti nell'ambito dei progetti Marjan Zuluf 7 decks e Safanya 10 jackets & 9 decks, riguardano rispettivamente lo sviluppo dei campi Marjan, Zuluf e Safaniya situati nel Golfo Arabico, tra i più importanti giacimenti offshore della Regione. Tali contratti comprendono le attività di progettazione, ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e messa in opera di sistemi sottomarini, e includono, inoltre, la posa di condotte, cavi sottomarini e ombelicali, platform deck e jacket. Le due commesse prevedono inoltre lavori aggiuntivi di manutenzione e smantellamento sulle piattaforme esistenti e già operative nei campi.

Gli investimenti

Nel comparto Engineering & Construction Offshore gli investimenti dell'esercizio sono principalmente riconducibili a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti. In particolare sulla nave posatubi Castorone gli investimenti sono stati finalizzati a incrementare l'efficienza e la capacità produttiva.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso dell'esercizio del 2016.

In Arabia Saudita, per conto Saudi Aramco:

  • è terminata la campagna di installazione nell'ambito del contratto Al Wasit Gas Program, per lo sviluppo dei giacimenti offshore di Arabiyah e Hasbah. Il contratto ha riguardato le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di quindici piattaforme fisse oltre a una condotta di esportazione, condotte a mare, cavi sottomarini e di controllo. Nell'ambito dello stesso sono terminate le operazioni relative allo scopo del lavoro aggiuntivo che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, trasporto, installazione e messa in servizio di due trunkline nei campi di Arabiyah e Hasbah;
  • sono terminate le operazioni di installazione relative al contratto Marjan Zuluf, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di nuove strutture a mare, tra le quali tre piattaforme, tre jacket, condotte e cavi sottomarini associati alle piattaforme;
  • sono iniziate le attività di ingegneria e procurement relative ai progetti Safaniya 10 Jackets & 9 Decks e Marjan Zuluf 7 Decks stipulati nell'ambito dell'accordo-quadro con Saudi Aramco;
  • sono continuate le attività nell'ambito del progetto long term agreement ARBI 20/23, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di strutture, piattaforme e condotte. È terminata la fase di procurement, mentre prosegue la fase di fabbricazione;
  • nell'ambito del progetto Karan, sono in corso le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di strutture offshore, tra cui una piattaforma per monitoraggio, un modulo di produzione testa pozzo, di due piattaforme ausiliari e una condotta;
  • sono in corso le attività di fabbricazione per il contratto Abu Safah, che prevede le fasi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione per la realizzazione di due jacket, due deck, linee flessibili e cavi compositi nel campo.

In Indonesia:

  • per conto BP Berau Ltd, sono iniziate le attività di ingegneria e approvvigionamento relative al progetto Tangguh LNG Expansion. Il progetto prevede l'installazione di due piattaforme non presidiate e condotte sottomarine;

  • per conto Eni Muara, in Indonesia, sono terminate le attività di ingegneria e approvvigionamento e sono in fase di completamento le attività di fabbricazione relative al progetto EPCI Jangrik. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e fabbricazione della FPU (Floating Production Unit), oltre all'installazione del sistema di ancoraggio e alla sua connessione all'unità di produzione galleggiante e all'avvio degli impianti di produzione. Nell'anno sono state anche completate le attività di installazione delle linee di ormeggio che saranno successivamente connesse alla FPU.

Per conto Inpex, in Australia, sono terminate le attività di posa relative al progetto Ichthys LNG, che ha riguardato le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di una condotta sottomarina che collegherà la Central Processing Facility offshore con l'impianto di trattamento a terra, presso Darwin.

  • In Africa Occidentale:
  • per conto Total Exploration and Production, in Angola, sono terminate le attività relative al contratto GirRI (Girassol Resources Initiatives), nel Block 17, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in servizio delle modifiche del topside del sistema di pompaggio sulle FPSO esistenti Girassol e Dalia;
  • per conto Total, in Angola, sono in corso le attività di conversione degli scafi e fabbricazione dei moduli di topside relative al progetto EPCI Kaombo, che prevede servizi di ingegneria, approvvigionamento e messa in servizio di due mezzi FPSO;
  • per conto Total Upstream Nigeria Ltd, in Nigeria, sono in corso le attività di fabbricazione relative al contratto di tipo EPCI per lo sviluppo sottomarino del campo di Egina. Nel corso dell'esercizio è stata conclusa una prima campagna di installazione. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in servizio di condotte sottomarine per la produzione di idrocarburi e l'esportazione del gas, strutture di collegamento flessibili e cavi ombelicali;
  • per conto Cabinda Gulf Oil Co Ltd (CABGOC), in Angola, sono terminate le attività di installazione e pre-commissioning nell'ambito del progetto Mafumeira 2. Il contratto prevede servizi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in opera di infrastrutture URF (umbilical, riser e flowline) e gasdotti di esportazione;
  • per conto Cabinda Gulf Oil Co Ltd (CABGOC), in Angola, sono terminate le attività relative al contratto EPCI 3, che prevedeva servizi di ingegneria, approvvigionamento e prefabbricazione relativi a lavori a mare e collegamenti da effettuarsi sulla piattaforma esistente Mafumeira Norte e sulle future piattaforme di produzione Mafumeira Sul;
  • per conto Eni Angola proseguono le attività

di installazione relative al progetto East Hub Development, che prevede la fornitura di cinque collettori flessibili e di venti chilometri di condotte rigide, nonché l'installazione di strutture sottomarine che comprendono sezioni di ombelicali, sezioni di tubi di collegamento con connettori e quattordici collettori multipli di terminazione.

In Kuwait, per conto di Kuwait National Petroleum Corp (KNPC), sono in corso le attività nell'ambito della realizzazione della nuova raffineria di Al-Zour in joint venture con Hyundai Engineering & Construction ed SK Engineering & Construction. Il contratto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni per un pontile di gestione degli oggetti solidi, la pellettizzazione di condotte per il trasporto dello zolfo, le linee di scarico sottomarine, una zona portuale di costruzione, un'isola offshore a 17 chilometri al largo e un piccolo porto navale.

Nel Mare del Nord:

  • per conto Statoil, proseguono le attività per il progetto Johan Sverdrup Export Pipeline, che prevede l'installazione di un gasdotto e di un oleodotto per la raffineria di Mongstad;
  • per conto Dong Exploration & Production, sono terminate le attività del progetto Dong Hejre; il cliente ha deciso di terminare il progetto anticipatamente per "convenience";
  • per conto Hywind Scotland, sono in corso le attività di trasporto e installazione e di sostituzione di una gru nell'ambito del progetto Hywind Scotland;
  • per conto Dong Exploration & Production, sono iniziate le attività nell'ambito del progetto Hornsea Wind Power A/S, che prevede il trasporto e l'installazione di piattaforme offshore. Sempre nell'area del Mare del Nord, con l'utilizzo della nave semisommergibile Saipem 7000:
  • per conto Det Norske Oljeselskap ASA, sono terminate le attività relative al progetto che prevede il trasporto e l'installazione del jacket Ivar Aasen e del topside nel settore norvegese del Mare del Nord;
  • per conto Statoil, nell'ambito del progetto Mariner Topside, dopo l'installazione di un deck, il cliente ha deciso di sospendere e posticipare i lavori nel 2017;
  • per conto Statoil, con l'installazione del topside, si sono concluse le attività nell'ambito del progetto Dagny Gina Krog.

In Azerbaijan, per conto BP, proseguono le attività relative al progetto T&I Shah Deniz 2, che prevede servizi di trasporto e installazione di jacket e topside, sistemi di produzione e le strutture sottomarine per lo sviluppo della Fase 2 del campo Shah Deniz. Nell'ambito dell'Accordo Quadro per la Fase 2 del progetto sono iniziate le attività del contratto call-off 007 per il trasporto e l'installazione di sistemi di produzione e strutture sottomarine, la posa di cavi in fibra ottica e gli ombelicali di produzione, l'avviamento, la fornitura dell'equipaggio e la gestione operativa del nuovo mezzo navale, le attività di supporto al mezzo e, dal 2017, la gestione di una base marittima.

In Egitto, per conto Petrobel, sono iniziate le attività di fabbricazione relative al progetto Zohr, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di una condotta per l'esportazione del gas, di condotte di servizio, nonché lavori per lo sviluppo in acque profonde di sei pozzi e l'installazione di cavi ombelicali.

In Cina sono state completate le attività relative al progetto Liwan 3-1, per conto Husky Oil China Ltd, che prevedeva servizi di ingegneria, approvvigionamento e installazione di due condotte, di sistemi ombelicali, nonché il trasporto e l'installazione di un sistema di produzione sottomarino che collegherà le teste di pozzo a una piattaforma di processo.

In Kazakhstan:

  • per conto North Caspian Operating Co (NCOC), proseguono, nell'ambito del progetto Installation pipelines, le attività per la costruzione di due condotte che collegheranno l'isola D nel Mar Caspio all'impianto a terra di Karabatan. Le attività previste dal contratto sono l'ingegneria, la fornitura dei materiali di saldatura, la conversione e la preparazione dei mezzi navali, il dragaggio, l'installazione, l'interramento e il pre-commissioning delle due condotte;
  • per conto Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV proseguono le attività relative al progetto EP Clusters 2 and 3, nell'ambito dello sviluppo del campo di Kashagan, che prevede servizi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e trasporto di tre moduli topside per la raccolta e la produzione degli idrocarburi. Il modulo EPC 2 è stato completato e verrà consegnato nel corso del 2017;
  • per conto North Caspian Production Operations Co BV proseguono le attività per la fornitura del progetto Major Maintenance Services. Il contratto prevede la fornitura di attività di manutenzione e servizi per impianti offshore e onshore e ha come data di termine il 2018.

Nel Golfo del Messico, per conto Pemex, nell'ambito del progetto per lo sviluppo del campo di Lakach, nel corso dell'esercizio sono continuate le attività di ingegneria e approvvigionamento nonostante il progetto sia stato sospeso in aprile per "convenience" del cliente. Le attività che prevedono servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione del sistema di connessione tra il campo offshore e l'impianto di condizionamento del gas a terra, dovrebbero riprendere nel secondo semestre del 2017 secondo un nuovo contratto in fase di definizione.

In Brasile, per conto Petrobras:

  • sono terminate le attività relative al progetto Sapinhoà Norte and Cernambi Sul, che prevedeva servizi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in servizio di un collettore sottomarino per il sistema di raccolta del campo Sapinhoà Norte e un collettore per i sistemi di esportazione del gas dei campi Sapinhoà Norte e Cernambi Sul;
  • proseguono le attività relative al progetto Lula Norte, Lula Sul e Lula Estremo Sul, che prevedono servizi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di tre condotte sottomarine e di due collettori di esportazione del gas.

In Venezuela, per conto PDVSA sono sospese, in attesa di pagamento da parte del cliente, le attività relative al contratto per la realizzazione della condotta Dragon - CIGMA, che prevede il trasporto e l'installazione di un gasdotto che collegherà la piattaforma gas Dragon con il complesso CIGMA.

A Panama, per conto di PSA (Port Singapore Authority), proseguono le attività per l'estensione delle facility nell'ambito del progetto Panama Phase-2, che prevede la progettazione e la costruzione della banchina del porto di Panama.

Nel Principato di Monaco, per conto di Bouygues Travaux Publics, nell'ambito del progetto Ansie du Portier, proseguono gli studi di fattibilità per il traino e l'immissione di cassoni in mare e anche le operazioni preliminari per l'installazione degli stessi.

In Italia:

  • per conto Trans Adriatic Pipeline AG, nell'ambito del progetto Trans Adriatic Pipeline, sono iniziate le attività di ingegneria per l'istallazione di una condotta per il trasporto del gas tra Albania e Italia attraverso il Mare Adriatico;
  • per conto Eni Exploration & Production, nell'ambito della Campagna Mare 2015, è terminata l'attività relativa alla piattaforma Clara North West che era stata posticipata in accordo con il cliente al 2016.

Nel segmento "Leased FPSO" nel corso dell'esercizio hanno operato:

  • l'unità FPSO Cidade de Vitoria per conto Petrobras: (i) nell'ambito di un contratto della durata di undici anni per lo sviluppo della seconda fase del giacimento Golfinho, situato nell'offshore brasiliano a una profondità d'acqua di 1.400 metri; (ii) nell'ambito del progetto EPC per l'attività di modifica dell'impianto, finalizzate ad aumentare la capacità di trattamento dell'acqua di produzione;
  • l'unità FPSO Gimboa, nell'ambito del contratto, per conto Sonangol P&P, relativo alla fornitura e alla gestione di un'unità FPSO per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri.

Mezzi navali al 31 dicembre 2016

Saipem 7000 Nave semisommergibile autopropulsa a posizionamento dinamico per il sollevamento di
strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 me
tri.
Saipem FDS Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata
di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate per la posa di con
dotte fino a 22 pollici di diametro oltre i 2.000 metri di profondità, con capacità di solle
vamento fino a 600 tonnellate.
Saipem FDS 2 Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata
di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per il varo per la
posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, predisposta per la posa di condotte
dello stesso diametro con la tecnica a "S" e con capacità di sollevamento fino a 1.000
tonnellate.
Castoro Sei Nave posatubi semisommergibile per la posa di condotte di largo diametro e in profon
dità fino a 1.000 metri.
Castorone Nave posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico in grado di posare con configu
razione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa,
composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensio
namento fino a 1.000 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diame
tro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità
di stoccaggio a bordo delle stesse.
Castoro Otto Nave posatubi e sollevamento, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diame
tro e per il sollevamento di strutture fino a 2.200 tonnellate.
Saipem 3000 Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, idonea per la posa di
condotte flessibili in acque profonde e per il sollevamento di strutture fino a 2.200 ton
nellate.
Bar Protector Nave di supporto multiruolo, a posizionamento dinamico, per immersioni in alti fondali e
per lavori offshore.
Castoro II Pontone posatubi e sollevamento, idoneo per la posa di condotte fino a 60 pollici di dia
metro e per il sollevamento di strutture fino a 1.000 tonnellate.
Castoro 10 Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco
profonde.
Castoro 12 Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo
fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Castoro 16 Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissi
mo fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Ersai 1 Pontone per sollevamento e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul fondo
del mare, dotata di un sistema di rampe posatubi e di due gru cingolate, rispettivamente
da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate.
Ersai 2
Ersai 3
Ersai 4
Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate.
Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone.
Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone.
Bautino 1 Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale.
Bautino 2
Ersai 400
Bettolina per esecuzione tie-in e trasporto materiali.
Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di evacua
Castoro XI zione per H2S.
Bettolina da trasporto carichi pesanti.
Castoro 14 Bettolina da carico in coperta.
Castoro 15 Bettolina da carico in coperta.
S42 Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per va
ro a "J" della Saipem 7000.
S43
S44
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
S45 Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate.
S46 Bettolina da carico in coperta.
S47 Bettolina da carico in coperta.
S 600 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
FPSO - Cidade de Vitoria Nave di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di
FPSO - Gimboa 100.000 barili.
Nave di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di
60.000 barili.

In data 29 febbraio 2016 il mezzo Saibos 230 è stato dismesso.

Engineering & Construction Onshore

Quadro generale

Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un forte orientamento verso attività in aree complesse e difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.

Saipem ha raggiunto un posizionamento competitivo globale di eccellenza, fornendo una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria petrolifera, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali. In numerosi mercati di attività, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del contenuto locale nella realizzazione dei progetti.

Il contesto di mercato di riferimento

In un contesto di mercato caratterizzato dalla caduta del prezzo del petrolio e dalla conseguente riduzione degli investimenti da parte delle compagnie petrolifere, le assegnazioni nel settore Engineering & Construction Onshore (Upstream, Midstream and Downstream) si sono ulteriormente indebolite. Questo ha portato il volume dei contratti EPC assegnati al livello più basso degli ultimi dieci anni. In questo contesto le società di servizi sono state costrette a riorganizzarsi per migliorare i loro processi, e a ricercare una maggiore efficienza e produttività al fine di mantenere una posizione competitiva in un mercato sempre più sfidante. Il segmento che ha sofferto maggiormente delle mutate condizioni è stato l'Upstream, perché influenzato direttamente dalle variazioni del prezzo del petrolio. Il Midstream (Condotte, LNG) che è maggiormente esposto a scelte dipendenti dalle politiche energetiche dei singoli Paesi ed è caratterizzato da progetti di grosse dimensioni, sostiene oltre la metà delle acquisizioni del mercato nel 2016.

Il Downstream (Raffinazione, Petrolchimica e Fertilizzanti) che risulta più influenzato da politiche di domanda/offerta dei prodotti e dei relativi margini di produzione che dalle variazioni del prezzo del Brent, rappresenta una quota significativa dei progetti EPC assegnati nel 2016, con il contributo maggioritario dei contratti nel segmento della Raffinazione.

A livello mondiale una quota consistente dei progetti EPC è stata assegnata in Asia-Pacifico (Cina, Sud Corea, Cambogia, Indonesia, Pakistan, Bangladesh, Australia e India), area sostenuta dalla crescita della domanda interna e dal potenziamento delle infrastrutture, con attività distribuite in quasi tutti i segmenti Engineering & Construction Onshore (Condotte, Raffinazione, LNG, Petrolchimica e Upstream). Il Nord America (principalmente Stati Uniti e Messico), pur riducendo il volume complessivo degli investimenti a causa degli alti costi di produzione contrapposti a un calo significativo del prezzo dell'olio, rimane un'area con volumi rilevanti nel settore Engineering & Construction Onshore, sostenuta dall'abbondanza di materie prime non convenzionali. Gli investimenti in Nord America sono focalizzati nei segmenti LNG, Condotte, Fertilizzanti, Raffinazione e Petrolchimica. Il Medio Oriente (Arabia Saudita, Kuwait, Iraq e Emirati Arabi), grazie a politiche legate al mantenimento della produzione di petrolio (offerta) e di esportazione, rappresenta un'area interessante nonostante il calo della disponibilità finanziaria delle società petrolifere nazionali. Nell'area si è investito in particolare nei segmenti Raffinazione, LNG, Upstream e Condotte. L'area CSI (Russia e Azerbaijan), caratterizzata da Paesi produttori, favorita da politiche a sostegno dell'export, ha visto l'assegnazione di contratti EPC nei segmenti Condotte, Raffinazione, LNG, Petrolchimica e Upstream. In Nord Africa (Egitto, Algeria e Marocco) si sono fatti investimenti nei segmenti Upstream, Fertilizzanti e Petrolchimica, ma il valore dei contratti assegnati rimane al di sotto delle aspettative del mercato. In Europa (Grecia e Olanda, ma anche Turchia, Italia, Inghilterra, Croazia e Svezia con progetti di dimensioni più contenute) gli investimenti hanno riguardato i segmenti Condotte e Raffinazione. In Sud America (Argentina, Panama, Cile e Brasile) e Africa Centrale (Nigeria) ci sono stati investimenti minori nei segmenti Raffinazione, LNG e Condotte.

Il segmento Upstream è stato colpito duramente dalla consistente riduzione degli investimenti da parte delle società petrolifere causata da un eccesso di offerta di olio e gas rispetto alla relativa domanda. Le condizioni di mercato non favorevoli hanno causato uno slittamento/ritardo degli investimenti di nuovi progetti di sviluppo campi. Rimane comunque invariata la necessità di coprire la capacità persa dal costante declino dei giacimenti in produzione con la ricerca di nuovi giacimenti o, dove possibile, con investimenti per migliorare la produzione in quelli esistenti.

Il segmento delle Condotte ha risentito solo in parte della crisi legata al basso costo del petrolio e vede assegnare interessanti contratti EPC favoriti da una maggiore richiesta di collegamento delle aree Russia e Caspio con Europa e Asia e dai consistenti investimenti in Cina e Medio Oriente (Arabia Saudita) per il miglioramento della rete di distribuzione gas. Gli sviluppi in USA, destinati principalmente allo sviluppo della rete interna e all'ampliamento del collegamento con il Messico, rimangono ancora al di sotto delle aspettative del mercato. Il segmento continua a essere dominato da assegnazioni di condotte per il trasporto del gas, e solo in misura minore per il trasporto del petrolio o di prodotti di raffineria. Il fenomeno è giustificato da una costante abbondanza di gas disponibile, in particolare per quelle aree che sviluppano giacimenti non convenzionali, che deve necessariamente essere trasportato dai campi di produzione verso i mercati di utilizzo.

Il valore dei contratti EPC nel segmento LNG si riduce rispetto ai valori dell'anno precedente, ma rimane comunque uno dei segmenti principali nel settore Engineering & Construction Onshore. I principali investimenti sono stati sostenuti sia da contratti per impianti di rigassificazione, localizzati in Medio Oriente (Kuwait) e Asia-Pacifico (Pakistan, Bangladesh, India e Cina), ma anche Europa (Croazia) e America Centrale (Panama), sia da contratti per impianti di liquefazione in Asia-Pacifico (Indonesia) e Nord America (USA), anche se molti dei contratti EPC assegnati sono condizionati all'ottenimento dell'approvazione finale dell'investimento. Nel 2016 la capacità produttiva mondiale di LNG è cresciuta con l'avviamento di nuovi impianti di liquefazione in Nord America e Australia. Il segmento è influenzato da un'abbondante capacità produttiva e da un prezzo del gas liquefatto che probabilmente rimarrà basso nel medio-lungo termine e che lascia prevedere una contrazione degli investimenti, nonostante i numerosi progetti annunciati. Inoltre, gli investimenti complessivi negli impianti di rigassificazione Onshore possono essere erosi da scelte alternative a favore di soluzioni Offshore (FSRU).

Il segmento della Raffinazione mantiene un ruolo di primaria importanza nel settore Engineering & Construction Onshore, anche se i valori dei contratti acquisiti nel 2016 si sono ridotti sensibilmente per il secondo anno consecutivo. Il 2016 ha visto assegnazioni importanti in Asia-Pacifico (Cambogia, Sud Corea), Medio Oriente (Iraq, Emirati Arabi e assegnazioni minori anche in Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait e Oman), Nord America (Messico, USA), Europa (Olanda), CSI (Azerbaijan) e Nord Africa (contratti minori in Algeria). La domanda di prodotti petroliferi è sostenuta principalmente dall'aumento dei consumi nei settori dei trasporti e del petrolchimico, in particolare nei Paesi non-OECD. Si assiste però a un rallentamento della crescita della domanda a seguito di un costante aumento di efficienza, sviluppo e utilizzo di combustibili alternativi. Nonostante si sia rilevata una contrazione degli investimenti nel breve-medio periodo, causata dallo slittamento in avanti di alcuni progetti, il volume è sempre considerevole e coinvolge la totalità delle aree geografiche monitorate.

Il segmento della Petrolchimica mostra un 2016 con valori di contratti EPC assegnati ai valori minimi degli ultimi dieci anni. Si registrano alcuni contratti importanti in Nord Africa (Egitto), in Asia-Pacifico (Sud Corea), area CSI (Azerbaijan) e Nord America (USA). Assegnazioni di contratti minori anche in Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi). Gli investimenti nel segmento sono correlati all'andamento della domanda mondiale di prodotti petrolchimici (etilene, metanolo, propilene, fra i principali) e sono influenzati dalla continua ricerca verso tecnologie sia convenzionali, ad esempio deidrogenazione del propano (PDH), sia non-convenzionali, da gas a propilene (GTP), da gas a olefine (GTO), da carbone a olefine (CTO), da metanolo a olefine (MTO). Gli investimenti rimangono favoriti anche dalla continua ricerca di economie di scala e dall'integrazione con complessi di raffineria.

Nel 2016 le assegnazioni di nuovi progetti EPC nel segmento Fertilizzanti sono diminuite sia confrontate con le acquisizioni dello scorso anno sia confrontate con la media degli ultimi anni. Il segmento è comunque sostenuto dalle assegnazioni di nuovi contratti in Nord America (USA) e Nord Africa (Marocco, Egitto). Il segmento risente di una capacità produttiva abbondante e di un prezzo dei prodotti basso che non favorisce nel breve ulteriori investimenti e penalizza la produzione sia dei piccoli impianti sia di quelli vecchi e poco efficienti. Un fenomeno che potrà portare alla chiusura degli impianti più obsoleti, riequilibrando la domanda e l'offerta, e a stimolare la ripresa degli investimenti con la costruzione di impianti più moderni ed efficienti. Il segmento dei Fertilizzanti è caratterizzato anche da investimenti di medio-piccola dimensione per espansioni e modernizzazioni di impianti esistenti.

Il rapido sviluppo economico dei Paesi emergenti crea un nuovo e rilevante mercato per grandi Infrastrutture civili e portuali cui Saipem punta in particolare nelle regioni strategiche.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative nel corso del 2016 sono relative ai seguenti lavori:

  • per conto Ital Gas Storage (IGS), un contratto EPC che prevede lo sviluppo di impianti di stoccaggio di gas naturale a Cornegliano Laudense, in provincia di Lodi. Gli impianti saranno collegati alla rete del gas italiana, connessa a sua volta ai grandi gasdotti ad alta pressione nazionali ed europei;
  • per conto BP Berau Ltd, nell'ambito del progetto Tangguh LNG Expansion, un contratto che prevede la costruzione di un impianto GNL onshore, servizi ausiliari, un jetty GNL e relative infrastrutture.

Gli investimenti

Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti dell'esercizio sono relativi principalmente all'acquisto di equipment e al mantenimento dell'asset base.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante l'esercizio 2016.

  • In Arabia Saudita:
  • per conto Saudi Aramco proseguono le attività dei due contratti EPC (Package 1 & 2) relativi al progetto Jazan Integrated Gasification Combined Cycle (impianto di gassificazione abbinato a un ciclo combinato di potenza per la generazione di energia elettrica) da realizzare a circa 80 chilometri dalla città di Jazan, nel sud-ovest dell'Arabia Saudita. Il contratto relativo al Package 1 comprende l'unità di gassificazione, l'unità di rimozione fuliggine e ceneri, l'unità di rimozione gas acidi e l'unità di recupero dell'idrogeno. Quello relativo al Package 2 comprende sei treni di unità di recupero dello zolfo (Sulphur Recovery Unit, SRU) e i relativi impianti di stoccaggio. Lo scopo del lavoro per entrambi i contratti comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione, il precommissioning, il supporto alla messa in servizio e i test di performance degli impianti coinvolti;
  • per conto Petrorabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical) proseguono le attività nell'ambito del Naphtha and Aromatics Package del progetto Rabigh II, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e pre-commissioning di due unità di trattamento: un impianto di conversione delle naf-

te e un complesso per la produzione di composti aromatici. Sempre per il progetto Rabigh II, nel primo semestre del 2016 Saipem si è aggiudicata ulteriori lavori aggiuntivi per nuovi sistemi ausiliari all'interno del complesso industriale, tra cui un impianto di trattamento vanadio;

  • per conto Saudi Aramco proseguono le attività nell'ambito del progetto Complete Shedgum - Yanbu Pipeline Loop 4&5, che prevede le attività di ingegneria di dettaglio, approvvigionamento di tutti i materiali a esclusione del tubo di linea fornito dal cliente, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning;
  • per conto Saudi Aramco sono iniziate le attività relative al progetto EPC Khurais, che prevede l'estensione dei centri di produzione onshore dei campi di Khurais, Mazajili, Adu Jifan, Ain Dar, Shedgum e Qurayyah.

Negli Emirati Arabi Uniti:

  • sono terminate le attività di costruzione delle tre line di prodotto (shale gas, NGL e condensato) nell'ambito del progetto, per conto di Abu Dhabi Gas Development Co Ltd, dello sviluppo del giacimento gas ad alto contenuto di zolfo di Shah. Lo sviluppo del giacimento prevedeva il trattamento di 28 milioni di metri cubi al giorno di gas, la separazione in loco di gas e zolfo e il loro successivo trasporto in condotte e collegamento alla rete gas nazionale ad Habshan e Ruwais, nel nord dell'Emirato. Il periodo di garanzia è terminato, sono ancora in corso negoziazioni per il riconoscimento di varianti e modifiche intervenute durante l'esecuzione del progetto;
  • sono terminate le attività relative al progetto, per conto Etihad Rail Co, in Abu Dhabi, per la progettazione e la realizzazione della linea ferroviaria che collega le aree di produzione di gas di Shah e Habshan, situate all'interno del Paese, con il porto di Ruwais per il trasporto dello zolfo granulato.

In Kuwait:

  • sono state completate le attività operative e le attività di pre-commissioning e sono iniziate le attività di commissioning relative al progetto, per conto Kuwait Oil Co (KOC), BS 171, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova stazione di pompaggio comprendente tre linee di gas ad alta e bassa pressione per la produzione di gas secco e di condensati;
  • sono continuate le attività relative al progetto, per conto Kuwait National Petroleum Corp (NKPC), Raffineria Al-Zour, package 4, in joint venture con Essar Projects Ltd. Il contratto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni dei serbatoi, dei lavori stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di suppor-

to delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour.

In Iraq:

  • per conto Fluor Transworld Services e MorningStar for General Services (ExxonMobil) sono in fase di completamento le attività relative al progetto West Qurna. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, pre-commissioning e commissioning di infrastrutture per il trattamento e l'esportazione di acqua, di una condotta e di un sistema di iniezione di acqua;
  • per conto di Basrah Gas Co (BGC) sono terminate le attività di recupero del Terminale Import & Storage LPG di Umm Qasr, che prevedeva le attività di ispezione, ingegneria e costruzione volte alla messa in sicurezza e all'aumento di capacità produttiva dell'impianto.

In Indonesia, per conto BP Berau Ltd, sono iniziate le attività di ingegneria ed è stato aperto il cantiere per l'esecuzione del progetto Tangguh LNG Expansion, che prevede la realizzazione di un impianto GNL onshore, servizi ausiliari, un jetty GNL e relative infrastrutture.

In Turchia, per conto Star Refinery AS, sono continuate le attività relative al progetto Aegean Refinery, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova raffineria con un terminal marino composto da due jetty di importazione e un jetty di esportazione.

In Nigeria:

  • per conto Dangote Fertilizer proseguono le attività relative al progetto Dangote per il nuovo complesso di produzione di ammoniaca e urea. Il complesso originariamente situato in Edo State è stato riallocato dal cliente nella Lekki Free Trade Zone, Lagos State. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di due treni di produzione gemelli e dei relativi impianti di servizi, incluse le infrastrutture esterne all'impianto;
  • per conto Southern Swamp Associated Gas Solution (SSAGS) sono in corso le complesse attività relative al contratto Southern Swamp, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e messa in servizio di impianti di compressione presso quattro siti e di nuove strutture di produzione centrali in uno solo dei siti per il trattamento del gas associato raccolto;
  • per conto Total Exploration and Production Nigeria (TEPNG) si sono concluse le attività relative al progetto Northern Option Pipeline, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning di una condotta che collega Rumuji a Imo River.

In Congo l'impianto onshore del progetto Litchendjili è stato completato e consegnato al cliente Eni Congo. L'impianto gestisce la separazione e il trattamento degli idrocarburi provenienti dalla piattaforma offshore di Litchendjili per la produzione di gas e di idrocarburi per la Centrale Electrique du Congo.

In Italia:

  • per conto Ital Gas Storage (IGS) sono in corso le attività di ingegneria e approvvigionamento per il progetto EPC Cornegliano Laudense Natural Gas Storage Plant, che prevede lo sviluppo di impianti di stoccaggio di gas naturale a Cornegliano Laudense, in provincia di Lodi;
  • per conto Rete Ferroviaria Italiana SpA (Gruppo FS) sono terminate le attività relative al contratto per la progettazione esecutiva, la direzione lavori e la realizzazione di trentanove chilometri Alta Velocità e di dodici chilometri di interconnessioni con la linea convenzionale esistente, fra Treviglio e Brescia, attraverso le province di Milano, Bergamo e Brescia, oltre ai lavori complementari, quali sistema di alimentazione elettrica, viabilità interferita, nuova viabilità e opere di mitigazione ambientale. La linea ferroviaria è stata inaugurata il 10 dicembre e quindi aperta all'esercizio commerciale;
  • per conto Versalis continuano le attività relative al contratto EPC Versalis-Ferrara IT, che prevede la realizzazione di una quarta linea di produzione parallela alle tre già esistenti, l'aumento della capacità produttiva delle stesse e l'adeguamento dei sistemi ausiliari dell'impianto. La sezione di progetto legata all'aumento della capacità produttiva delle linee esistenti si è conclusa positivamente; la quarta linea di produzione sarà completata entro la fine del 2017;
  • per conto di Eni Refining & Marketing, nell'ambito del progetto Tempa Rossa, sono in corso le attività relative alla realizzazione dei sistemi ausiliari e di due serbatoi di stoccaggio del greggio proveniente dal giacimento di Tempa Rossa operato da Total.

In Polonia, per conto Polskie Lng, sono terminate le attività relative al progetto Polskie, per la realizzazione di un terminale di rigassificazione consegnato al cliente nel corso dell'esercizio. Il contratto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione delle strutture di rigassificazione, inclusi due serbatoi di stoccaggio di gas liquido. Al momento le attività contrattuali residue in corso di esecuzione prevedono l'assistenza in garanzia che si concluderà alla fine del 2018 e il supporto al cliente nella conduzione dell'impianto che si completerà alla fine del primo semestre del 2017.

In Canada sono terminate le attività per conto di Canadian Natural Resources (CNR) del progetto Hydrotreater Fase 3 e SRU-SWC, che prevedeva unità addizionali del complesso di raffinazione Horizon.

In Messico:

  • per conto Transcanada (Transportadora de Gas Natural de Norte - Noroeste) sono in corso, nell'ambito del progetto El Encino, le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un gasdotto che collegherà El Encino (stato di Chihuahua) a Topolobampo (stato di Sinaloa). Il completamento dei restanti 20 chilometri della pipeline rispetto ai totali 540 chilometri, soffre delle difficoltà del cliente a liberare le aree di lavoro dalle continue manifestazioni indette dalle comunità locali;
  • per conto Pemex sono proseguite le attività nell'ambito del contratto Tula e Salamanca, per la realizzazione di due unità di desolfurizzazione e due unità di rigenerazione delle ammine presso due raffinerie, di proprietà del cliente, Miguel Hidalgo (nei pressi della città di

Tula) e Antonio M. Amor (nei pressi della città di Salamanca), a un'altitudine rispettivamente di 2.000 e 1.700 metri sopra il livello del mare. Per i due impianti si è ottenuta la certificazione di accettazione provvisoria;

  • per conto Fermaca Pipeline El Encino sono in corso le attività per il progetto EPC Fermaca compressor station, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e supporto al commissioning di una stazione di compressione a El Encino.

In Azerbaijan e Georgia, per conto del consorzio Shah Deniz, sono in corso le attività relative al contratto SCPX Pipeline, che prevede la costruzione di una condotta e le installazioni di superficie. I due cantieri sono in piena fase operativa.

DRILLING OFFSHORE

Quadro generale

A dicembre 2016 la flotta drilling offshore di Saipem si compone di quattordici mezzi, così suddivisi: sette unità deep-water per operazioni oltre i 1.000 metri di profondità (le drillship Saipem 10000 e Saipem 12000; i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 6, Scarabeo 7, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), due high specifications jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7 e Perro Negro 8), quattro standard jack-up per attività fino a 300 piedi (Perro Negro 2, Perro Negro 3, Perro Negro 4 e Perro Negro 5) e un barge tender rig (TAD); completano la flotta altre unità minori attive nell'offshore del Perù. Nel corso dell'esercizio è stato alienato il semisommergibile mid water Scarabeo 3 in assenza di prospettive di utilizzo nel breve-medio termine.

La flotta drilling offshore di Saipem ha operato nell'offshore della Norvegia, in Egitto (sia nel Mediterraneo, sia nel Mar Rosso), nel Golfo Persico, in Africa Occidentale, in Indonesia e nell'offshore del Perù.

Il contesto di mercato di riferimento

Come già accennato precedentemente nel paragrafo relativo all'evoluzione del Piano Strategico 2017-2020, la fase negativa di mercato, iniziata nel 2014, ha interessato in modo particolarmente marcato tutto l'esercizio 2016: la debolezza delle quotazioni del petrolio ha penalizzato tutto il segmento e in particolare le prospettive di medio termine, con uno spostamento della previsione di ripresa dal 2017 a oltre il 2018.

Il momento di difficoltà del mercato si è riflesso principalmente negli investimenti delle Oil Company: si è infatti accentuato il trend di diminuzione della spesa per l'acquisizione di servizi di perforazione, con un calo nell'ordine del 30% rispetto al 2015, anno che già a sua volta aveva fatto registrare una significativa discesa di oltre il 15% rispetto al precedente. L'andamento degli utilizzi ha segnato un deciso generale trend di discesa, attestandosi in media al di sotto del 70%; solo le unità tecnicamente più moderne sono riuscite a riportare tassi di occupazione della flotta più elevati, comunque di poco superiori alla media generale del mercato. Come già accaduto nel 2015, la fase di difficoltà ha spinto diverse Oil Company a decidere di terminare anticipatamente gli impegni contrattuali sottoscritti negli anni precedenti con vari contrattisti di perforazione; ciò è accaduto sia nel segmento shallow water, sia in quello deep water. Il ciclo negativo del settore Oil & Gas ha anche continuato a spingere diversi contrattisti a optare per il ritiro e lo smantellamento dei mezzi più datati: alle 40 unità ritirate nel solo anno 2015 per via di mancanza di attività e prospettive nel medio termine, nell'esercizio 2016 se ne sono aggiunte ulteriori 41, portando il calo dell'offerta di impianti di perforazione dall'inizio della crisi a circa il 12%. Numerosi impianti, in particolare floater, sono stati ritirati dal mercato, dove il calo dell'offerta è pari a oltre il 20%; la crisi del mercato ha colpito tale segmento in particolare negli impianti più datati e con trent'anni e oltre di attività, ma sono stati registrati casi di ritiro di mezzi di perforazione piuttosto recenti e realizzati tra la fine degli anni '90 e il 2000.

Anche l'andamento delle rate dei contratti assegnati nel periodo ha continuato a essere condizionato da una generale debolezza; l'ultra deep water si è attestato attorno a 200.000- 250.000 dollari al giorno e gli high spec jack-up hanno registrato valori inferiori a 100.000 dollari al giorno.

Per via del significativo numero di ordini assegnati negli anni precedenti, l'attività di costruzione di nuove unità di perforazione offshore ha continuato a mantenersi su livelli importanti con 150 nuove unità in fase di realizzazione (104 jack-up, 16 semisommergibili e 30 drillship), di cui ben 127 risultano non avere ancora un impegno contrattuale per il loro utilizzo. La fase negativa attraversata dal mercato ha indotto in vari casi al posticipo delle tempistiche di consegna degli impianti in costruzione (tendenzialmente al 2017-2018 e oltre). Il significativo numero di unità che saranno consegnate nel breve-medio termine e la già menzionata riduzione di impianti sul mercato attivo rappresentano modifiche strutturali del segmento drilling offshore che potranno avere effetti significativi nel medio-lungo periodo.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più rilevanti nel corso dell'esercizio sono le seguenti:

  • per conto Eni, un contratto per la realizzazione di un pozzo nell'offshore portoghese con l'impiego della nave di perforazione Saipem 12000;
  • per conto Eni Norge, l'estensione fino a ottobre 2017 del contratto di utilizzo del semisommergibile ultra deep water Scarabeo 8 per operazioni nell'area sub-artica del Mare di Barents.

Gli investimenti

Gli investimenti sostenuti nell'esercizio hanno riguardato interventi di rimessa in classe e di adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Gli impianti oggetto di attività di manutenzione sono state le piattaforme semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9.

Le realizzazioni

Nel corso dell'esercizio le unità drilling offshore di Saipem hanno completato 92 pozzi (di cui 47 work over), per un totale di 79.540 metri perforati.

La flotta è stata impegnata nel seguente modo: - unità deep-water: la drillship Saipem 12000 ha proseguito il periodo di stand-by in Namibia iniziato in seguito alla decisione dell'ottobre 2015 di Total di interrompere i lavori in svolgimento in Angola; il periodo di sosta è stato utilizzato per attività di ottimizzazione dell'impianto; la drillship Saipem 10000, nell'ambito di un contratto pluriennale con Eni, ha proseguito le operazioni in Egitto; il semisommergibile Scarabeo 9 ha operato in Angola per conto Eni nell'ambito di un contratto pluriennale; nel mese di agosto l'impianto è stato trasferito a Las Palmas, nelle Canarie, dove è stato poi sottoposto a un periodo di manutenzione previsto terminare nel primo trimestre 2017; il semisommergibile Scarabeo 8 ha proseguito nello svolgimento di attività nel settore norvegese del Mare di Barents per conto Eni Norge ed è stato sottoposto, dopo un periodo di standby remunerato dal committente, a interventi di manutenzione nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio; il semisommergibile Scarabeo 7 ha continuato a operare in Indonesia per conto Eni Muara Bakau nell'ambito di un contratto pluriennale; il semisommergibile Scarabeo 6, concluse le operazioni in Egitto per conto Burullus e le attività di manutenzione, è stato posto in cold stacked in attesa dell'acquisizione di ulteriori lavori; il semisommergibile Scarabeo 5 ha proseguito il periodo di stand-by in Norvegia fino al mese di luglio in seguito alla decisione presa dalla committente Statoil di sospendere le attività operative da settembre 2015; il periodo di sosta, remunerato alla rata di sospensione, è stato utilizzato per il completamento di attività di ottimizzazione dell'impianto in vista della ripresa delle operazioni avvenuta poi nel secondo semestre dell'esercizio;

  • unità mid water: il semisommergibile Scarabeo 3 è stato venduto a seguito della cancellazione dei progetti nell'area del Mediterraneo a cui l'impianto poteva essere potenzialmente destinato;
  • high specifications jack-up: l'unità Perro Negro 8 ha proseguito le attività per conto National Drilling Co (NDC) negli Emirati Arabi; il Perro Negro 7 ha continuato a operare per conto Saudi Aramco nell'offshore dell'Arabia Saudita;
  • standard jack-up: il Perro Negro 2 ha proseguito le attività negli Emirati Arabi per conto National Drilling Co (NDC) fino ad agosto quando, per via delle avverse condizioni di mercato, il committente ha deciso di terminare anticipatamente il contratto pagando le penali previste contrattualmente; l'impianto è quindi stato trasferito nella base Saipem di Sharja; il Perro Negro 3 ha concluso nel mese di aprile le attività negli Emirati Arabi sempre per conto National Drilling Co (NDC) ed è stato posto in lay-up presso la base Saipem di Sharja; il Perro Negro 5 ha proseguito le attività in Arabia Saudita per conto di Saudi Aramco; il Perro Negro 4 ha continuato a operare nel Mar Rosso per conto Petrobel;
  • altre attività: in Congo per Eni Congo SA sono proseguite le operazioni dell'unità tender assisted TAD fino al mese di settembre; l'impianto è stato poi trasferito in Namibia per un periodo di sospensione remunerato dal cliente; il periodo trascorso in stand-by sarà poi successivamente recuperato alla ripresa delle attività, portando a una conseguente estensione contrattuale di pari durata; nell'offshore del Perù sono state svolte attività per conto Pacific Offshore Energy e Savia; durante la seconda parte dell'esercizio si è proceduto ad alienare una delle unità minori operanti in tale area.

Utilizzo mezzi navali

L'utilizzo dei principali mezzi navali nel corso del 2016 è stato il seguente:

31 dicembre 2016
Mezzo navale (N. giorni) venduti non operativi
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 3 (1) - 315 (2)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 350 16 (3)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 6 14 352 (2) (4)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 365 1 (3)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 305 61 (4)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 324 42 (4)
Nave di perforazione Saipem 10000 364 2 (3)
Nave di perforazione Saipem 12000 366 -
Jack-up Perro Negro 2 366 -
Jack-up Perro Negro 3 119 247 (2)
Jack-up Perro Negro 4 364 2 (3)
Jack-up Perro Negro 5 314 52 (3) (4)
Jack-up Perro Negro 7 366 -
Jack-up Perro Negro 8 366 -
Tender Assisted Drilling Barge 366 -

(1) Mezzo venduto in data 10 novembre 2016.

(2) Giorni in cui il mezzo è stato inattivo senza contratto.

(3) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da interventi di manutenzione a seguito di problematiche tecniche.

(4) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e/o approntamento.

DRILLING ONSHORE

Quadro generale

A dicembre 2016 la flotta drilling onshore di Saipem si compone di cento unità, di cui novantasei di proprietà e quattro di terzi in gestione a Saipem. Le aree di operazione sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador, Cile e Venezuela), il Medio Oriente (Arabia Saudita), il Kazakhstan e l'Africa (Congo e Marocco).

Il contesto di mercato di riferimento

Come già accennato precedentemente nel paragrafo relativo all'evoluzione del Piano Strategico 2017-2020, nel corso dell'esercizio il volume complessivo di investimenti delle Oil Company per l'acquisizione di servizi di perforazione onshore ha continuato a far registrare un trend negativo, con un calo nei mercati in cui opera Saipem di oltre il 25% rispetto al 2015, anno a sua volta già fortemente condizionato da un calo della spesa di circa il 20% rispetto al precedente.

Gli Stati Uniti sono tra le aree che hanno fatto registrare i più rilevanti cali di attività, con una diminuzione degli investimenti di oltre il 40% rispetto all'esercizio precedente. I livelli di stoccaggio record che sono stati toccati nel Paese e un inverno più mite del solito hanno ulteriormente contribuito a creare le condizioni per deprimere la domanda di servizi di perforazione; il picco negativo di attività è stato toccato tra i mesi di giugno e agosto con circa 400 impianti operativi, dato ben lontano dalle 2.000 unità attive toccato nel 2014 prima dell'inizio della crisi. Grazie a una graduale ripresa dell'attività nel segmento shale (che ha portato il numero di impianti operativi a crescere a circa 600 unità) nella seconda parte dell'esercizio la produzione nel Paese è cresciuta fino a stabilizzarsi attorno ai valori precedenti ai livelli record toccati nel 2014.

L'America Latina, area storicamente oil price sensitive, ha registrato un significativo calo di attività, quantificabile in oltre il 40% in meno rispetto al 2015. Le diminuzioni registrate nelle altre regioni sono state più contenute, mentre l'unica eccezione è rappresentata, come nell'esercizio precedente, dal Medio Oriente: quest'area ha infatti continuato a mostrare, pur con una pressione sulle rate di noleggio, una sostanziale stabilità nel livello di attività grazie all'Arabia Saudita (che si conferma come mercato di riferimento nella regione) e ai Paesi che hanno avviato significativi programmi di crescita quali il Kuwait.

Le acquisizioni

Tra le acquisizioni più significative nel corso dell'esercizio si segnalano:

  • per conto Saudi Aramco, l'estensione dei contratti di noleggio, della durata di tre anni, di sedici impianti di perforazione già operativi in Arabia Saudita;
  • per conto Sound Energy, l'estensione contrattuale, di circa quattro mesi, per la fornitura di servizi di perforazione e interventi su pozzi a terra in Marocco;
  • per conto YPBF Andina, il nuovo contratto di noleggio per un anno di un impianto in Bolivia;
  • per conto Pan American Energy, l'estensione contrattuale, per un periodo totale di ventisei mesi, che vedrà impegnato un impianto idraulico in Argentina.

Gli investimenti

Le principali attività di investimento realizzate nel periodo hanno riguardato, nell'ambito di contratti pluriennali già acquisiti, l'approntamento degli impianti per operazioni in Kuwait. Sono stati inoltre effettuati interventi di miglioramento e integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti.

Le realizzazioni

Durante l'esercizio sono stati completati 189 pozzi (di cui 14 work-over), per un totale di 597.736 metri perforati.

In America Latina Saipem ha operato in diversi Paesi: in Perù sono state svolte attività per conto di vari clienti (tra i quali Cepsa, CNPC, Pacific Rubiales, Repsol e GMP) e Saipem è stata presente nel Paese con diciotto unità (sedici di proprietà e due fornite dal committente); durante la seconda parte dell'esercizio la flotta presente nel Paese è stata ridotta in seguito all'alienazione di due impianti per via dell'assenza di prospettive di utilizzo nel breve termine; in Bolivia sono stati impiegati complessivamente tre mezzi per attività per conto YPFB Andina, Pluspetrol e Repsol; è stata inoltre iniziata la preparazione di un ulteriore impianto proveniente dalla Colombia in vista di attività che saranno avviate nel corso dell'esercizio successivo; in Cile sono stati svolti lavori per conto ENAP ed Enerco con l'impiego di due impianti; l'unità sotto contratto con Enerco è stata inoltre utilizzata in farm-out nella prima parte dell'esercizio per lavori per conto MRP; due unità presenti nel Paese sono state impegnate inoltre nella preparazione a future attività (già acquisite o prossime all'acquisizione) che verranno svolte in Argentina nel corso dell'esercizio successivo; in Colombia Saipem è stata presente con sei impianti e ha svolto attività per conto Equion; come menzionato in precedenza, un impianto è stato spostato in Bolivia durante l'esercizio in vista di attività che verranno svolte nel corso del 2017; in Ecuador sono state dislocate quattro unità e nel Paese Saipem ha operato per conto Agip Oil; infine in Venezuela Saipem ha progressivamente ridotto le attività dei 27 impianti presenti nel Paese, fino alla totale fermata nell'attesa della definizione delle pendenze relative ai pagamenti arretrati e delle nuove modalità di collaborazione con il committente per possibili attività future; nel corso della seconda parte dell'esercizio si è inoltre proceduto all'alienazione di due impianti presenti nel Paese, portando la presenza Saipem nel Paese a 25 unità. Inoltre due impianti solitamente dislocati in Sud America sono stati trasferiti negli Stati Uniti per essere sottoposti ad attività di manutenzione.

In Arabia Saudita Saipem è stata presente con ventotto impianti che hanno svolto operazioni per conto Saudi Aramco nell'ambito degli impegni contrattuali assunti.

In Kuwait è stato completato nel mese di dicembre l'approntamento della prima delle due unità che Saipem, nell'ambito di contratti già acquisiti, si è impegnata a fornire a KOC; le attività operative saranno avviate nella prima parte del 2017. Durante l'esercizio è iniziata inoltre la preparazione del secondo impianto (proveniente dalla flotta Saipem dislocata in Kazakhstan) in vista della sua entrata in attività nella seconda metà del 2017.

In Kazakhstan Saipem ha operato per vari clienti (quali KPO, Agip KCO e Zhaikmunai) con quattro impianti forniti da un partner e cinque di proprietà; durante l'esercizio un impianto è stato restituito al partner, mentre, come menzionato in precedenza, uno degli impianti di proprietà è stato spostato in Medio Oriente per iniziare la preparazione alle attività in Kuwait per conto KOC già acquisite.

In Africa Saipem ha operato in Congo e in Marocco; nel primo caso per conto di Eni Congo SA con la gestione di un'unità di proprietà del cliente, nel secondo con un impianto di proprietà proveniente dalla Mauritania che ha iniziato le attività nel mese di aprile per conto Sound Energy.

In Italia sono proseguite le attività di preparazione di un impianto per lavori per conto Eni; l'avvio dei lavori, inizialmente previsto per il primo semestre del 2016, è stato successivamente posticipato dal committente al 2017; tale ritardo è comunque remunerato a una rata di stand-by.

Utilizzo impianti

L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 64,1% (90,5% nel corrispondente periodo del 2015); gli impianti di proprietà al 31 dicembre 2016 ammontano a 96 (a fine 2016 sono stati rottamati 4 impianti), dislocati nei seguenti Paesi: 28 in Arabia Saudita, 26 in Venezuela, 18 in Perù, 4 in Bolivia, 4 in Colombia, 4 in Kazakhstan, 4 in Ecuador, 2 in Kuwait, 1 in Argentina, 1 in Cile, 1 in Congo, 1 in Italia, 1 in Marocco e 1 in Tunisia.

Inoltre sono stati utilizzati 2 impianti di terzi in Perù, 1 impianto di terzi in Congo e 1 in Cile.

COMMENTO AI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI

Risultati economici

I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem dell'esercizio 2016 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS). Le analisi per settori di attività sono esposte sulla base dei risultati adjusted.

Gruppo Saipem - Conto economico

Esercizio Esercizio
2015 (milioni di euro) 2016
11.507 Ricavi della gestione caratteristica 9.976
5 Altri ricavi e proventi 9
(8.782) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (7.294)
(2.222) Lavoro e oneri relativi (1.782)
508 Margine operativo lordo (EBITDA) 909
(960) Ammortamenti e svalutazioni (2.408)
(452) Risultato operativo (EBIT) (1.499)
(244) Oneri finanziari netti (154)
34 Proventi netti su partecipazioni 18
(662) Risultato prima delle imposte (1.635)
(127) Imposte sul reddito (445)
(789) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti (2.080)
(17) Risultato di competenza di terzi azionisti (7)
(806) Utile (perdita) dell'esercizio (2.087)

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 9.976 milioni di euro, in diminuzione del 13,3% rispetto al 2015, a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore e Drilling, come dettagliato in seguito nell'analisi per settore di attività.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 909 milioni di euro, in aumento rispetto ai 508 milioni di euro nel 2015.

Il risultato operativo (EBIT) è pari a -1.499 milioni di euro, contro i -452 milioni di euro dell'esercizio precedente. Il peggioramento è dovuto all'incremento delle svalutazioni derivanti da razionalizzazione di asset, test di impairment e svalutazioni crediti commerciali drilling per un totale di 2.081 milioni di euro, di cui 1.724 milioni di euro ammortamenti e svalutazioni.

Gli oneri finanziari netti diminuiscono, rispetto

al 2015, di 90 milioni di euro, principalmente a causa del minore indebitamento medio netto a fronte dell'aumento di capitale.

I proventi netti su partecipazioni risultano pari a 18 milioni di euro, inferiori di 16 milioni di euro rispetto al 2015, che comprendeva i proventi derivanti dalla cessione delle partecipazioni Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC e Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA.

Il risultato prima delle imposte si attesta a -1.635 milioni di euro.

Le imposte sul reddito si attestano a 445 milioni di euro e comprendono la svalutazione di attività per imposte anticipate e per imposte sul reddito per complessivi 232 milioni di euro. La perdita dell'esercizio 2016 ammonta a 2.087 milioni di euro, rispetto alla perdita di 806 milioni di euro nel 2015.

Esercizio
2015
(milioni di euro) Esercizio
2016
(452) Risultato operativo (EBIT) (1.499)
298 Special items 2.081
(154) Risultato operativo (EBIT) adjusted 582
(milioni di euro) Esercizio
2016
Utile (perdita) dell'esercizio (2.087)
Special items 2.313
Utile (perdita) dell'esercizio adjusted 226

La perdita dell'esercizio, pari a 2.087 milioni di euro (806 milioni di euro nel 2015), sconta rispetto all'utile dell'esercizio adjusted i seguenti special items:

  • svalutazioni di asset derivanti dal piano strategico e successivo test di impairment: 2.118 milioni di euro (198 milioni di euro nel 2015);
  • svalutazione di crediti drilling: 171 milioni di euro (100 milioni di euro nel 2015);

  • oneri da riorganizzazione: 24 milioni di euro. Le svalutazioni di asset derivanti dal piano strategico e successivo test di impairment sono così descritte:

  • nel Drilling Offshore due jack-up e una piattaforma semisommergibile, e le relative rimanenze di magazzino, sono stati completamente svalutati in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano; inoltre alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment. Impatto pari a 1.183 milioni di euro;

  • nel Drilling Onshore alcuni impianti di perforazione e le relative rimanenze di magazzino sono stati completamente o parzialmente svalutati in quanto la possibilità di utilizzo nel-

l'arco di piano è prevista nulla o limitata. Impatto pari a 189 milioni di euro;

  • nell'E&C Offshore un mezzo navale e le relative rimanenze di magazzino sono stati completamente svalutati in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano, una FPSO è stata parzialmente svalutata a seguito del test di impairment, e per una FPSO è stata rivista la vita utile facendola coincidere con la fine del contratto attivo, a causa delle ridotte possibilità di rinnovo. Inoltre, alcuni cantieri di fabbricazione con ridotte prospettive di utilizzo nel piano sono stati parzialmente svalutati. Impatto pari a 361 milioni di euro;
  • nell'E&C Onshore un cantiere di fabbricazione e le relative rimanenze di magazzino sono stati totalmente svalutati data l'assenza di prospettive di utilizzo nell'arco di piano, e una base logistica è stata parzialmente svalutata. Impatto pari a 59 milioni di euro;
  • a causa delle svalutazioni di cui sopra, nonché della riduzione di attività e di marginalità in alcuni Paesi, sono stati conseguentemente svalutati i relativi attivi fiscali. Impatto pari a 326 milioni di euro.

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT

(milioni di euro) E&C
Offshore
E&C
Onshore
Drilling
Offshore
Drilling
Onshore
Totale
EBIT adjusted 379 5 234 (36) 582
Impairment/svalutazioni asset 341 58 1.170 155 1.724
Svalutazione magazzini 20 1 13 34 68 (1)
Svalutazione tax asset 17 77 - - 94 (1)
Svalutazione crediti - - 17 154 171 (1)
Oneri da riorganizzazione 9 11 2 2 24 (1)
Totale svalutazioni (387) (147) (1.202) (345) (2.081)
EBIT (8) (142) (968) (381) (1.499)

(1) Totale 357 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 1.266 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 909 milioni di euro.

Gruppo Saipem - Conto economico adjusted

Esercizio
2015
(milioni di euro) Esercizio
2016
11.507 Ricavi della gestione caratteristica 9.976
5 Altri ricavi e proventi 9
(8.682) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (6.961)
(2.222) Lavoro e oneri relativi (1.758)
608 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 1.266
(762) Ammortamenti e svalutazioni (684)
(154) Risultato operativo (EBIT) adjusted 582
(244) Oneri finanziari netti (154)
34 Proventi netti su partecipazioni 18
(364) Risultato prima delle imposte adjusted 446
(127) Imposte sul reddito (213)
(491) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted 233
(17) Risultato di competenza di terzi azionisti (7)
(508) Utile (perdita) dell'esercizio adjusted 226

Risultato operativo adjusted e costi per destinazione

Esercizio
2015
(milioni di euro) Esercizio
2016
11.507 Ricavi della gestione caratteristica 9.976
(11.110) Costi della produzione (8.741)
(198) Costi di inattività (316)
(118) Costi commerciali (104)
(14) Costi di ricerca e sviluppo (19)
(22) Proventi (oneri) diversi operativi netti (24)
(199) Spese generali (190)
(154) Risultato operativo (EBIT) adjusted 582

Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2016 ricavi della gestione caratteristica pari a 9.976 milioni di euro, con un decremento di 1.531 milioni di euro rispetto al 2015, a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore e Drilling, come dettagliato in seguito nell'analisi per settori di attività.

I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 8.741 milioni di euro, con un decremento di 2.369 milioni di euro rispetto al 2015 per effetto della diminuzione dei ricavi.

I costi di inattività, pari a 316 milioni di euro, sono aumentati di 118 milioni di euro rispetto al 2015, principalmente per effetto dell'inattività dei mezzi della flotta E&C Offshore S7000, Castorone, Castoro 2, Castoro 6 e Castoro 8, per l'inattività del Perro Negro 3, Scarabeo 6 e Scarabeo 3 della flotta Drilling Offshore e degli impianti Drilling Onshore in Sud America.

I costi commerciali, grazie alla razionalizzazione dei costi in fase di offerta, sono pari a 104 milioni di euro, in diminuzione di 14 milioni di euro rispetto al 2015.

Le spese di ricerca rilevate tra i costi di gestione, pari a 19 milioni di euro, registrano un incremento di 5 milioni di euro.

Le spese generali, pari a 190 milioni di euro, registrano un decremento di 9 milioni di euro.

I proventi (oneri) diversi operativi netti, pari a 24 milioni di euro, registrano un aumento di 2 milioni di euro rispetto al 2015.

Analizzando i risultati espressi dalle principali attività:

Esercizio Esercizio
2015 (milioni di euro) 2016
6.890 Ricavi della gestione caratteristica 5.686
(6.401) Costo del venduto (5.057)
489 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 629
(297) Ammortamenti e svalutazioni (250)
192 Risultato operativo (EBIT) adjusted 379
(138) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (387)
54 Risultato operativo (EBIT) (8)

Engineering & Construction Offshore

I ricavi 2016 ammontano a 5.686 milioni di euro, con un decremento del 17,5% rispetto al 2015, riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Medio Oriente, in Australia e Russia, in parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Azerbaijan e Kazakhstan.

Il costo del venduto è pari a 5.057 milioni di euro con un decremento di 1.344 milioni di euro rispetto al 2015 per effetto della diminuzione dei ricavi. Gli ammortamenti diminuiscono di 47 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel 2015, per effetto del minor contributo di un mezzo la cui vita utile è terminata a giugno 2015, dei mezzi svalutati nel 2015 e di una base il cui valore originario è stato completamente ammortizzato.

Il risultato operativo (EBIT) adjusted del 2016 ammonta a 379 milioni di euro, pari al 6,7% dei ricavi, rispetto a 192 milioni di euro dell'esercizio 2015, pari al 2,8% dei ricavi. Il miglioramento è ascrivibile principalmente al maggior contributo dei progetti in esecuzione in Kazakhstan e in Azerbaijan. L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) adjusted sui ricavi si attesta all'11,1%, rispetto al 7,1% del 2015.

Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 8 milioni di euro, sconta la svalutazione totale di un mezzo navale e le relative rimanenze di magazzino in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano, la svalutazione parziale di una FPSO a seguito del test di impairment, la rivisitazione della vita utile di una FPSO facendola coincidere con la fine del contratto attivo, a causa delle ridotte possibilità di rinnovo, la svalutazione di crediti fiscali, nonché oneri da riorganizzazione.

Engineering & Construction Onshore

Esercizio
2015
(milioni di euro) Esercizio
2016
2.788 Ricavi della gestione caratteristica 2.844
(3.442) Costo del venduto (2.803)
(654) Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 41
(39) Ammortamenti e svalutazioni (36)
(693) Risultato operativo (EBIT) adjusted 5
(49) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (147)
(742) Risultato operativo (EBIT) (142)

I ricavi ammontano a 2.844 milioni di euro, con un incremento del 2% rispetto al 2015, caratterizzato da una significativa contrazione delle stime di ricavi su vari contratti in Nord America, Australia e Africa Occidentale. Maggiori volumi di attività si sono registrati in Medio Oriente. Il costo del venduto ammonta a 2.803 milioni di euro, rispetto a 3.442 milioni di euro dell'esercizio 2015.

Gli ammortamenti risultano pari a 36 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto al 2015. Il risultato operativo (EBIT) adjusted dell'esercizio 2016 ammonta a 5 milioni di euro, rispetto alla perdita di 693 milioni di euro dell'esercizio 2015 comprensiva delle correzioni di stima di cui sopra.

Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 142 milioni di euro, sconta la completa svalutazione di un cantiere di fabbricazione e le relative rimanenze di magazzino data l'assenza di prospettive di utilizzo nell'arco di piano, la parziale svalutazione di una base logistica, la svalutazione di crediti fiscali, nonché oneri da riorganizzazione.

Drilling Offshore

Esercizio
2015
(milioni di euro) Esercizio
2016
1.067 Ricavi della gestione caratteristica 903
(531) Costo del venduto (449)
536 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 454
(241) Ammortamenti e svalutazioni (220)
295 Risultato operativo (EBIT) adjusted 234
(11) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (1.202)
284 Risultato operativo (EBIT) (968)

I ricavi ammontano a 903 milioni di euro, con un decremento del 15,4% rispetto al 2015, per effetto dei minori ricavi registrati dalla nave di perforazione Saipem 12000, a causa della chiusura anticipata del contratto, dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 6, interessata da lavori di rimessa in classe nel primo trimestre e inattiva nei successivi mesi, dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, interessata da lavori di rimessa in classe nel corso del quarto trimestre dell'esercizio, nonché dalle piattaforme semisommergibili Scarabeo 3 e Scarabeo 4, operative per buona parte del 2015, e inattive o dismesse nel 2016. Il decremento è in minima parte compensato dai maggiori ricavi derivanti dalla piena attività della nave di perforazione Saipem 10000, interessata da lavori di approntamento nel 2015.

Il costo del venduto ammonta a 449 milioni di euro, rispetto a 531 milioni di euro dell'esercizio 2015, in linea con la diminuzione dei ricavi. Gli ammortamenti diminuiscono di 21 milioni di euro rispetto al 2015, per effetto della cessione delle piattaforme semisommergibili Scarabeo 3 e Scarabeo 4.

Il risultato operativo (EBIT) adjusted dell'esercizio 2016 ammonta a 234 milioni di euro, rispetto a 295 milioni di euro dell'esercizio 2015, con un'incidenza sui ricavi che si attesta al 25,9%, in flessione di quasi due punti percentuali rispetto al 2015, per effetto del minor contributo dei mezzi inattivi o interessati da lavori di manutenzione nel periodo; il peggioramento registrato è stato in parte compensato dal maggior contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 (efficienza operativa) e della nave di perforazione Saipem 10000 (interessata da lavori nel 2015).

L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) adjusted sui ricavi si attesta al 50,3%, in linea rispetto al 50,2% del 2015.

Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 968 milioni di euro, sconta la parziale svalutazione a seguito del test di impairment di alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, la completa svalutazione di due jack-up e una piattaforma semisommergibile e le relative rimanenze di magazzino in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano, la svalutazione di crediti scaduti, nonché oneri da riorganizzazione.

Drilling Onshore

Esercizio
2015
(milioni di euro) Esercizio
2016
762 Ricavi della gestione caratteristica 543
(525) Costo del venduto (401)
237 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 142
(185) Ammortamenti e svalutazioni (178)
52 Risultato operativo (EBIT) adjusted (36)
(100) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (345)
(48) Risultato operativo (EBIT) (381)

I ricavi del 2016 ammontano a 543 milioni di euro, con un decremento del 28,7% rispetto al 2015, riconducibile principalmente alla ridotta attività in Sud America.

Il costo del venduto, pari a 401 milioni di euro, registra una diminuzione del 23,6% rispetto all'esercizio 2015.

Gli ammortamenti, pari a 178 milioni di euro, sono in diminuzione di 7 milioni di euro rispetto al 2015, riconducibile al fermo per migliorie di un impianto destinato a operare per un contratto in Kuwait.

Il risultato operativo (EBIT) adjusted dell'esercizio 2016 registra una perdita dell'esercizio di 36 milioni di euro, rispetto all'utile di 52 milioni di euro del 2015, per effetto dell'incremento di costi di inattività dei mezzi in Sud America.

L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) adjusted sui ricavi si attesta al 26,2%, rispetto al 31,1% del 2015. Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 381 milioni di euro, sconta la svalutazione completa o parziale di alcuni impianti di perforazione e le relative rimanenze di magazzino in quanto la possibilità di utilizzo nell'arco di piano è prevista nulla o limitata, la svalutazione di crediti scaduti, nonché oneri da riorganizzazione.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Gruppo Saipem - Stato patrimoniale riclassificato (1)

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Attività materiali nette 7.287 5.192
Attività immateriali nette 758 755
8.045 5.947
- Engineering & Construction Offshore 3.392 2.924
- Engineering & Construction Onshore 536 444
- Drilling Offshore 3.050 1.754
- Drilling Onshore 1.067 825
Partecipazioni 134 147
Capitale immobilizzato 8.179 6.094
Capitale di esercizio netto 941 447
Fondo per benefici ai dipendenti (211) (206)
Attività (passività) disponibili per la vendita - -
Capitale investito netto 8.909 6.335
Patrimonio netto 3.474 4.866
Capitale e riserve di terzi 45 19
Indebitamento finanziario netto 5.390 1.450
Coperture 8.909 6.335
Leverage (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) 1,53 0,30
N. azioni emesse e sottoscritte 441.410.900 10.109.774.396

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 73.

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).

Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2016 a 6.094 milioni di euro, con un decremento di 2.085 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. La variazione deriva da investimenti per 296 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 18 milioni di euro, da ammortamenti e svalutazioni per 2.408 milioni di euro conseguenti il nuovo piano strategico, da dismissioni per 19 milioni di euro, dall'effetto netto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 28 milioni di euro.

Le svalutazioni conseguenti il piano strategico hanno comportato effetti anche sul capitale di esercizio netto che diminuisce di 494 milioni di euro passando da 941 milioni di euro al 31 dicembre 2015 a 447 milioni di euro al 31 dicembre 2016.

Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 206 milioni di euro, con un decremento di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015.

A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 2.574 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2016, a 6.335 milioni di euro, rispetto a 8.909 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, ammonta al 31 dicembre 2016 a 4.885 milioni di euro, in aumento di 1.366 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. L'incremento è riconducibile all'effetto positivo dell'aumento di capitale per 3.453 milioni di euro al netto di oneri e imposte in parte compensato dall'effetto negativo della perdita dell'esercizio pari a 2.080 milioni di euro, dall'effetto positivo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 88 milioni di euro, dall'effetto negativo derivante dal pagamento di dividendi per 36 milioni di euro, dall'acquisto di azioni proprie per 26 milioni di euro, nonché dall'effetto negativo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 33 milioni di euro.

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è pari a 1.450 milioni di euro, rispetto a 5.390 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

Composizione indebitamento finanziario netto

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Crediti verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo (1) -
Debiti verso banche esigibili oltre l'esercizio successivo 252 2.193
Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo 2.589 1.001
Indebitamento finanziario netto a medio/lungo termine 2.840 3.194
Depositi bancari, postali e presso imprese finanziarie di Gruppo (1.065) (1.890)
Titoli disponibili per la vendita (26) (55)
Denaro e valori in cassa (1) (2)
Crediti verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo (30) (3)
Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo 180 179
Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo 3.492 27
Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine 2.550 (1.744)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) 5.390 1.450

Le attività (passività) connesse al fair value dei contratti derivati sono rappresentate nelle "Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato" 7 "Altre attività correnti", 13 "Altre attività non correnti", 18 "Altre passività correnti" e 23 "Altre passività non correnti".

Per la suddivisione per valuta dell'indebitamento finanziario lordo di 3.400 milioni di euro si rimanda a quanto indicato nella nota 14

"Passività finanziarie a breve termine" e nella nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quota a breve di passività a lungo termine".

Prospetto del conto economico complessivo
(milioni di euro) 2015 2016
Utile (perdita) dell'esercizio (789) (2.080)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 3 1
- quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
- (1)
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (2) (1)
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (1) 125
- variazione del fair value di partecipazioni immobilizzate - 1
- differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro 100 (37)
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili 8 (37)
Totale altre componenti del conto economico complessivo 108 51
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (681) (2.029)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (702) (2.039)

Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti

(milioni di euro)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2015 3.519
Totale risultato complessivo dell'esercizio (2.080)
Dividendi distribuiti (36)
Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto di fair value dei piani di incentivazione (21)
Aumento di capitale al netto oneri 3.435
Altre variazioni 68
Totale variazioni 1.366
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2016 4.885
Di competenza:
- Gruppo Saipem 4.866
- terzi azionisti 19
  • terzi azionisti 21 10

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

Patrimonio netto Utile (perdita) dell'esercizio
(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016
Come da bilancio di Saipem SpA 1.301 3.948 (127) (808)
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di esercizio,
rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate
1.581 723 (850) (993)
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile 801 797 (7) (4)
- eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati (343) (310) 30 37
- altre rettifiche 179 (273) 165 (312)
Totale patrimonio netto 3.519 4.885 (789) (2.080)
Capitale e riserve di terzi (45) (19) (17) (7)
Come da bilancio consolidato 3.474 4.866 (806) (2.087)

Rendiconto finanziario riclassificato (1)

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine esercizio dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine esercizio dello schema riclassificato. L'indicatore che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di esercizio, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di esercizio, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

(milioni di euro) 2015 2016
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo (806) (2.087)
Risultato dell'esercizio di terzi azionisti 17 7
a rettifica:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 905 2.208
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività (18) 5
Dividendi, interessi e imposte 318 516
Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio 416 649
Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione (468) 647
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati (455) (318)
Flusso di cassa netto da attività di esercizio (507) 978
Investimenti tecnici (561) (296)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda (1) -
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali 155 17
Altre variazioni relative all'attività di investimento - (1)
Free cash flow (914) 698
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 12 1
Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine 370 (3.253)
Cessione (acquisto) di azioni proprie - (26)
Flusso di cassa del capitale proprio (16) 3.399
Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità 12 7
FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO (536) 826
Free cash flow (914) 698
Cessione (acquisto) di azioni proprie - (26)
Flusso di cassa del capitale proprio (16) 3.399
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni (36) (131)
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (966) 3.940

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 73.

Il flusso di cassa netto da attività di esercizio, positivo per 978 milioni di euro, unitamente alle dismissioni e cessioni di asset non strategici pari a 17 milioni di euro, al netto del flusso negativo degli investimenti netti in attività materiali e altre variazioni relative all'attività di investimento pari a 297 milioni di euro, ha generato un free cash flow positivo per 698 milioni di euro.

Il flusso di cassa del capitale proprio, pari a 3.399 milioni di euro, è stato generato dall'operazione di aumento di capitale proprio per 3.500 milioni di euro nettato degli oneri associati all'operazione di 65 milioni di euro e dalla distribuzione dividendi per 36 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie ha generato un effetto negativo per 26 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto ha generato un effetto negativo per 131 milioni di euro. Pertanto l'indebitamento finanziario netto ha subito un decremento di 3.940 milioni di euro. Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio,

di 649 milioni di euro, deriva:

  • dal risultato negativo del periodo di 2.080 milioni di euro;

  • dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali e immateriali per 2.408 milioni di euro, compensati in parte dall'effetto della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto per 18 milioni di euro, dalla variazione del fondo benefici ai dipendenti per 5 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni per 177 milioni di euro;

  • dalle minusvalenze nette su cessioni di attività per 5 milioni di euro;
  • dagli oneri finanziari netti per 71 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 445 milioni di euro.

La variazione positiva del capitale dell'esercizio relativa alla gestione di 647 milioni di euro è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.

La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nell'esercizio 2016, negativa per 318 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati.

Gli investimenti tecnici in attività materiali e immateriali ammontano a 296 milioni di euro. La suddivisione per area di business è: Drilling Offshore (94 milioni di euro), Engineering & Construction Offshore (117 milioni di euro), Drilling Onshore (77 milioni di euro) ed Engineering & Construction Onshore (8 milioni di euro). Ulteriori informazioni, in ordine agli investimenti effettuati nell'esercizio 2016, sono riportate nel commento all'andamento operativo.

Il flusso di cassa generato dai disinvestimenti, pari a 17 milioni di euro, si riferisce principalmente alla cessione di asset non strategici.

Principali indicatori reddituali e finanziari

Return On Average Capital Employed (ROACE)

Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) dell'esercizio, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 27,5% prevista dalla normativa fiscale italiana.

Return On Average Capital Employed (ROACE) operative

Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio. Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.

31.12.2015 31.12.2016
Utile (perdita) dell'esercizio (milioni di euro) (789) (2.080)
Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito
(al netto dell'effetto fiscale) (milioni di euro) 177 112
Utile (perdita) dell'esercizio unlevered (milioni di euro) (612) (1.968)
Capitale investito netto: (milioni di euro)
- a inizio periodo 8.602 8.909
- a fine periodo 8.909 6.335
Capitale investito netto medio (milioni di euro) 8.756 7.622
ROACE (%) (6,99) (25,82)
ROACE operative (%) (6,99) (25,82)

Indebitamento finanziario netto e leverage

Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.

31.12.2015 31.12.2016
Leverage
1,53
0,30

SOSTENIBILITÀ

Saipem si impegna a gestire le operazioni in modo sostenibile e responsabile, a promuovere il dialogo e consolidare le relazioni con i propri stakeholder. La presenza di Saipem sul territorio permette la creazione di valore condiviso che contribuisce allo sviluppo socio-economico delle aree in cui opera.

Saipem è stata ufficialmente ammessa nell'iniziativa Global Compact promossa dalle Nazioni Unite, ai cui principi di protezione dell'ambiente, rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro, e lotta alla corruzione, la Società si ispira per la gestione di un business etico e sostenibile che crei valore per i suoi stakeholder. L'inclusione di Saipem tra le imprese aderenti all'iniziativa è conseguente a un processo di analisi sull'idoneità della Società svolto dal Global Compact. Questo impegno si inserisce all'interno delle strategie già avviate da tempo da Saipem volte a promuovere la sicurezza e salute dei propri dipendenti, la prevenzione degli impatti sull'ambiente anche attraverso una costante innovazione tecnologica, la lotta alla corruzione e una particolare attenzione alla governance. La Società inoltre promuove il rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro nei Paesi in cui opera, grazie anche a una gestione responsabile della catena di fornitura.

La relazione con gli stakeholder

L'identificazione e il coinvolgimento di tutti i portatori di legittimi interessi sono aspetti fondamentali della strategia di sostenibilità di Saipem. L'approccio all'engagement con tutte le tipologie di stakeholder, le attività svolte e il feedback ricevuto nel corso del 2016 sono dettagliati di seguito.

Gli eventi principali in cui il Management di Saipem ha incontrato la comunità finanziaria sono stati in occasione dell'aumento di capitale, dell'emissione del bond e dell'aggiornamento della strategia. Più in generale, nell'ambito delle comunicazioni istituzionali di carattere finanziario, nel 2016 Saipem ha organizzato 24 giornate di road show e ha presenziato a 5 conferenze internazionali per gli investitori. In occasione di questi eventi i rappresentanti della Società hanno presentato le attività e i risultati di Saipem ad Amsterdam, Boston, Francoforte, Londra, Milano, Monaco, New York, Parigi, Oslo, Zurigo, Ginevra e Yountville (California). Inoltre, Saipem ha ospitato 3 giornate di reverse-road show presso la sede di Milano. Nel 2016, durante questi eventi, oltre 800 persone, tra cui gestori di portafoglio e analisti buy side/sell side, sono state contattate durante incontri individuali o di gruppo, conference call e video conferenze, mentre più di 1.150 persone hanno assistito alle 4 presentazioni trimestrali dei risultati finanziari tramite conference call e via web.

I clienti sono stakeholder importanti sia a livello Corporate che nei singoli progetti operativi. La relazione a livello dei progetti operativi è costante: project manager e staff di progetto rispondono prontamente alle richieste del cliente, spesso presente on-site, nell'operatività quotidiana. I clienti vengono inoltre coinvolti nelle iniziative di formazione di HSE quali ad esempio campagne di sensibilizzazione ambientale o la LiHS (Leadership in Health and Safety). A fine progetto e con cadenza annuale, viene richiesto al cliente un feedback tramite lo strumento di "Customer Satisfaction". Nel 2016 sono stati raccolti 59 questionari di Customer Satisfaction, nei quali i clienti hanno anche espresso un parere sulle modalità messe in atto da Saipem sulla gestione degli stakeholder locali e il valore generato sul territorio.

Inoltre, incontri con clienti o potenziali clienti sono organizzati nell'ambito commerciale o possono riguardare alcuni aspetti specifici quali l'approccio di Saipem alla sostenibilità. In alcuni progetti Saipem ha coinvolto direttamente i propri clienti nell'esecuzione di iniziative per le comunità sul territorio, soprattutto in Angola e Indonesia.

In Azerbaijan Saipem ha coinvolto il management locale e alcuni rappresentanti del cliente invitandoli a partecipare al programma HOPE (Human OPerational Environment), un training specifico sui Diritti Umani che di volta in volta viene adattato alla realtà del Paese in cui si svolge.

Il capitale umano è un asset fondamentale per il successo di lungo periodo della Società. Saipem è impegnata ad attrarre persone di talento e promuoverne lo sviluppo, la motivazione e competenza ed è altresì impegnata a garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro e ad avere un rapporto proattivo con i sindacati in modo da garantire un confronto aperto e collaborativo.

Nel corso dell'anno è stato lanciato la terza edizione dello "Strategy LineUp", che consiste nell'organizzazione di una serie di meeting indirizzati a tutti i dipendenti aziendali sulle priorità strategiche e obiettivi aziendali.

In diversi Paesi, quali Brasile, Indonesia, Kazakhstan, Nigeria e Venezuela, i dipendenti locali sono stati coinvolti nelle iniziative di sostenibilità per il territorio.

A beneficio di tutti i dipendenti è stata pubblicata la "Guida Saipem alla Business Integrity" per rafforzare ulteriormente la conoscenza e la comprensione del codice etico e del sistema documentale Saipem relativamente a tematiche di Integrity.

Le comunità locali sono stakeholder prioritari dell'approccio di Saipem che tiene in grande considerazione le necessità delle comunità locali e contribuisce al loro progresso in termini di sviluppo socio-economico e di miglioramento delle condizioni di vita. Ogni società operativa o progetto ha un approccio specifico nella relazione con le comunità locali dove opera, in base al ruolo di Saipem e al contesto socioeconomico e culturale. Nel corso dell'anno numerose sono state le iniziative di coinvolgimento delle comunità. In Kazakhstan è stato organizzato un incontro pubblico con la popolazione del villaggio di Kuryk per presentare e discutere il piano di sostenibilità di Ersai, e rafforzare il senso di responsabilità e di riconoscimento di tali iniziative da parte della comunità. Iniziative e progetti per le comunità locali sono stati realizzati in Angola, Azerbaijan, Bolivia, Brasile, Congo, Indonesia, Kazakhstan, Nigeria, Perù e Venezuela (ulteriori dettagli in "Saipem Sustainability 2016"). In numerosi Paesi del mondo Saipem collabora con scuole e università per iniziative a favore dello sviluppo del capitale umano, che includono ad esempio l'organizzazione di internship e progetti di ricerca (Angola, Azerbaijan e Italia), l'erogazione di borse di studio (Nigeria e Kazakhstan) e lo svolgimento di corsi di formazione (Nigeria).

Il coinvolgimento di governi e soprattutto delle autorità viene definito specificatamente per ogni realtà operativa e Paese in cui Saipem opera, considerando le specificità del Paese e del contesto sociale. Oltre alle relazioni istituzionali e ufficiali con le autorità, Saipem collabora con i soggetti pubblici per la realizzazione di programmi di sviluppo socio-economico. In molti Paesi si sono definite collaborazioni proattive volte alla realizzazione di azioni coordinate. In tale contesto si inseriscono le collaborazioni con enti ministeriali per la salute, ospedali o centri medici locali. Ad esempio, progetti di sensibilizzazione contro la Malaria sono stati realizzati in Paesi come Congo, Angola e Nigeria.

I fornitori sono considerati partner chiave per il successo del business di Saipem. Pertanto Saipem è impegnata a sviluppare e mantenere con loro una relazione durevole. Attraverso uno strutturato processo di qualifica dei fornitori (processo di Vendor Management), Saipem è in grado di valutarne l'affidabilità in termini di capacità tecniche, finanziarie e organizzative. Nel corso del 2016 sono proseguiti gli audit di responsabilità sociale che hanno coinvolto fornitori in India, Cina e Indonesia.

A livello locale il coinvolgimento dei fornitori è costante, con la realizzazione di specifiche iniziative volte a migliorare la qualità delle forniture e allineare i fornitori ai requisiti di qualità, salute, sicurezza, ambiente e sociali di Saipem. In particolare, sono stati realizzati incontri con fornitori volti all'informazione e alla formazione.

Anche le organizzazioni locali e non governative sono destinatarie di attività specifiche di engagement. Saipem comunica, con cadenza predefinita e attraverso i propri canali istituzionali, il proprio sistema di governance e di controllo interno, i sistemi di gestione aziendale, nonché gli obiettivi e le performance. Nel 2016 è proseguita la collaborazione con Eurasia Foundation of Central Asia (EFCA), in Kazakhstan, per la realizzazione di iniziative indirizzate alla comunità locale nel campo dell'educazione. Procede inoltre la collaborazione con Junior Achievement Azerbaijan (JAA) per rafforzare le competenze tecniche degli studenti universitari. Una nuova collaborazione con Actions de Solidarité Internationale (ASI) è stata attivata in Congo per contribuire allo sviluppo di competenze tecniche di un gruppo di donne locali.

Infine, nel corso del 2016 Saipem ha coinvolto un campione rappresentativo di stakeholder interni ed esterni in una survey finalizzata all'identificazione delle tematiche di sostenibilità materiali: 11 stakeholder finanziari, 2 rappresentanti di organizzazioni non governative, 9 rappresentanti di autorità locali, 16 rappresentanti di comunità locali, 24 clienti e 72 rappresentanti di organizzazioni di settore e fornitori, oltre a 792 dipendenti e 59 dirigenti, hanno fornito il loro punto di vista attraverso una survey dedicata, fornendo utili indicazioni anche per la definizione delle azioni e obiettivi di sostenibilità futuri.

Reporting di sostenibilità

Il sistema di reporting di sostenibilità di Saipem è composto da numerosi documenti complementari tra loro al fine di coprire le esigenze informative dei principali stakeholder, definite anche grazie a un processo di analisi di materialità su temi di sostenibilità. I temi sono stati definiti coinvolgendo 985 stakeholder interni ed esterni, e sono: Sicurezza, Sicurezza nelle operazioni e nei processi, integrità degli Asset, Prevenzione degli sversamenti e azioni di risposta, Impiego locale, Anti-Corruzione ed etica nella gestione del business, Innovazione tecnologica e di business, Diritti dei lavoratori, Trasparenza, Catena di fornitura etica, Formazione e sviluppo, Salute ed Efficienza Energetica. "Saipem Sustainability" (disponibile sul sito internet www.saipem.com) descrive i principali risultati ottenuti nell'anno, gli obiettivi per gli anni successivi, le strategie e l'approccio della Società ai temi materiali. Il documento funge inoltre da Communication On Progress (COP) nell'ambito dell'impegno di Saipem nei confronti del Global Compact e nel rispetto e promozione dei suoi Dieci Principi.

Questo documento è redatto secondo la linea guida internazionale del Global Reporting Initiative (GRI - versione G4).

All'interno della presente relazione finanziaria viene pubblicato il "Consolidato di Sostenibilità" che descrive la performance di sostenibilità dell'anno e riporta i principali risultati della Società in termini di indicatori e analisi di trend.

Inoltre nell'anno sono stati pubblicati:

  • "Saipem Biodiversity", che descrive l'approccio di Saipem nella protezione della biodiversità e riporta una panoramica delle principali best practice in tema;

  • "Local Content for Sustainable Development", che descrive l'approccio di Saipem nella promozione del Local Content e propone numerosi focus paese.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Il cambiamento dello scenario globale delle fonti energetiche e gli aumentati costi per il loro sfruttamento fanno sì che l'industria Oil & Gas necessiti di innovazione per far fronte alle sfide del prossimo futuro. Saipem vanta una lunga tradizione nel campo dell'innovazione, spesso guidata dall'operare in contesti sfidanti; per far fronte all'attuale scenario di mercato sono necessari un cambio nella propensione al cambiamento e una nuova strategia di innovazione, sia in termini di portata che di intensità.

In accordo a tale contesto, Saipem ha recentemente strutturato le proprie attività di innovazione tecnologica secondo tre linee principali:

  • Sviluppo Tecnologico applicato a strumenti e tecnologie per l'esecuzione dei progetti commerciali, o di sistemi integrati ad alto contenuto tecnologico;
  • Innovazione Trasformativa per cambiare i processi e come Saipem opera, con una maggiore apertura verso l'"eco-sistema" anche per trarre vantaggio dalle nuove tecnologie;
  • Technology Intelligence per investigare nuove tecnologie all'interno e all'esterno dell'industria Oil & Gas con lo scopo di identificare dirompenti tecnologie emergenti come opportunità di grande impatto sul nostro business.

In Saipem l'innovazione tecnologica è fortemente orientata all'esecuzione di progetti e servizi, spesso condividendone attività e risorse. In tale caso, le attività sono così intimamente associate al business che non vengono usualmente riportate nella spesa R&D.

Le attività sono organizzate per aree tematiche coincidenti con le stesse unità di business al fine di essere allineate alle loro strategie e favorire un efficace trasferimento dei risultati conseguiti dalle attività di sviluppo tecnologico.

Per la Business Unit Offshore lo sviluppo si è focalizzato sul Subsea, Floaters e sull'area delle condotte sottomarine oltre alle tecnologie sui materiali di impatto trasversale sulle aree appena menzionate. Attualmente lo sviluppo dei campi sottomarini sta diventando sempre più complesso e costoso. Al fine di rendere ai propri clienti economicamente fattibile lo sviluppo di tali campi, Saipem sta lavorando su soluzioni innovative in grado di cambiare la modalità con cui saranno sviluppati i campi esistenti o le nuove infrastrutture sottomarine, riducendone il costo totale. Questo è reso possibile dalla combinazione di diverse nuove tecnologie in fase di sviluppo, che rendono tecnicamente ed economicamente sostenibile, anche nelle acque più profonde, lo sbottigliamento di campi già in produzione, lo sfruttamento di campi marginali e persino gli sviluppi di nuovi campi. In realtà, le nuove tecnologie stanno spostando sul fondo sottomarino le operazioni condotte in superficie e stanno consentendo l'aumento della distanza dei pozzi produttivi sottomarini dalle principali infrastrutture, traguardando la cosiddetta "Subsea Factory", le soluzioni di "Long Tie-Back" e campi "All Electric", conseguendo anche la riduzione dell'installazione sottomarina di tubazioni ed equipaggiamenti di collegamento con la superficie. In questo ambito, Saipem ha firmato con Total e Veolia un accordo di comproprietà e commercializzazione esclusiva per SPRINGS® (Subsea PRocess and INjection Gear for Seawater), un'innovativa tecnologia per il trattamento sottomarino dell'acqua di mare progettata per operare in acque profonde. La tecnologia sposta il processo di rimozione dei solfati direttamente sul fondale marino, aumentando di conseguenza l'economicità del recupero di petrolio. Saipem guiderà l'industrializzazione e la commercializzazione della tecnologia. Nel 2016 Saipem ha anche completato un progetto di sviluppo congiunto con alcune delle principali compagnie Oil & Gas sulla sua tecnologia "Spoolsep", per la separazione gravimetrica dal petrolio dell'acqua prodotta, ancora in fase di sviluppo in un centro di test operante in Francia.

Nell'area strategica del SURF Saipem ha stabilito nuovi record nel settore dei servizi per l'industria petrolifera con i lavori di installazione, a una profondità di 2.200 metri, di due Free Standing Hybrid Riser (FSHR) del diametro di 19" e 20" per l'esportazione di gas, situati nella regione Pre-Salt del bacino di Santos. In particolare, Saipem ha raggiunto il primato nel settore dei sistemi FSHR per la profondità di installazione, la grandezza e il peso del riser da 20", nonché per il modulo di galleggiamento più lungo e più pesante mai installato. La tecnologia "Heat Traced Pipe-in-Pipe", adatta alla posa a "J" di condotte rigide, estende l'applicazione del sistema di riscaldamento attivo più efficiente a riser e flowline di diametro maggiore e a linee di tie-back ancora più lunghe. Inoltre, Saipem sta sviluppando e testando una soluzione innovativa a basso costo, che consiste in una stazione sottomarina capace di riscaldare localmente il fluido circolante nelle tubazioni, risolvendo i problemi di flow assurance durante la produzione. La nuova tecnica "Fusion Bonded Joint" consente, in alternativa alle più costose tubazioni rivestite internamente da una lega anticorrosione, di assicurare la continuità del rivestimento protettivo interno in materiale plastico nelle fasi di costruzione e posa di linee di water injection.

Le operazioni sottomarine da remoto e le tecnologie di intervento sono gli elementi chiave per il successo dei servizi di installazione e di "life of field". Tutte le tecnologie di intervento sottomarino sviluppate da Saipem, come Innovator ROV, il sistema di riparazione condotte sottomarine SiRCoS, i sistemi di scavo in acque ultra-profonde e ultra-basse e gli altri sistemi sottomarini ingegnerizzati, hanno beneficiato dell'esperienza acquisita nell'esecuzione di lavori di intervento sottomarino sfidanti.

Nel 2016 Saipem ha completato con successo i test in mare dei suoi nuovi ROV (Remotely Operated Vehicle), il sistema "Innovator 2.0®". Questo nuovo Heavy Work Class ROV è il risultato di tre anni di progettazione e test e rappresenta un riferimento di eccellenza in termini di robotica sottomarina, attingendo dall'esperienza di Saipem nella costruzione di strutture sottomarine. Due Innovator 2.0® saranno operativi a bordo del nuovo mezzo navale "Normand Maximus", che è in grado di utilizzarli in condizioni di mare molto severe.

Inoltre, il nuovo concetto di "Hydrone", ora sottoposto a un programma di sviluppo e di industrializzazione, è stato concepito come evoluzione del sistema Innovator 2.0®, integrando in esso anche funzionalità AUV (Autonomous Underwater Vehicle) e avanzate caratteristiche di automazione, adatto a eseguire tutte le tipologie di ispezione e intervento leggero per lungo periodo, senza nave di supporto.

L'eccellenza di Saipem nel campo dei materiali sarà ulteriormente sfruttata per incrementare la produttività e ridurre i costi della qualità associata; la tecnologia "Internal Plasma Welding", per la saldatura di tubazioni in acciaio al carbonio o rivestite con materiali anticorrosione, utilizzata con successo in Asia, Medio Oriente e nel Caspio, ha chiaramente dimostrato come questo sia possibile. Per affrontare i fenomeni di corrosione, di fatica e l'applicazione dei materiali ad alte pressioni e temperature, sono in via di sviluppo nuove tecniche di saldatura e di "Field Joint Coating" ancora più veloci, insieme a materiali "esotici" e compositi, per tubazioni, valvole, raccordi e componenti ausiliari. In particolare, Saipem è molto attiva nello sviluppo e proposizione alla clientela di soluzioni sottomarine che integrano nuovi prodotti compositi termoplastici innovativi per tubazioni, in grado di affrontare gli stringenti requisiti combinati di cui sopra e di ridurre il costo totale delle apparecchiature sottomarine.

L'eccellenza nella tecnologia dei materiali è anche la chiave del forte posizionamento di Saipem nel business dell'installazione delle lunghe condotte sottomarine: di recente sono state approntate soluzioni innovative per ottimizzare ulteriormente le tecniche utilizzate e per ridurre i costi. Le tecnologie di scavo sottomarino, tecnologie di punta sviluppate e utilizzate con successo nelle operazioni d'installazione in Mar Caspio, stanno continuamente supportando i nostri progetti, in particolare quelli in acque poco profonde.

Per quanto riguarda il Floating LNG è stata ultimata la qualifica del sistema criogenico di trasbordo di LNG in "tandem", attraverso l'uso di tubi flessibili galleggianti, insieme a Trelleborg, mentre la consociata Moss Maritime ha recentemente conseguito esperienze pionieristiche nel mercato della conversione delle navi per il trasporto di LNG a mezzi di liquefazione galleggiante (FLNG) e per la rigasificazione e stoccaggio di LNG (FSRU).

La Business Unit Drilling si è principalmente concentrata sull'adozione di nuove tecniche di perforazione e di soluzioni a basso impatto ambientale: un mezzo navale di Saipem per la perforazione è stato dotato di apparecchiature con tecnologia MPD ("Managed Pressure Drilling") e sta operando per un Cliente nel Mediterraneo. È inoltre disponibile un pacchetto di nuove tecnologie sviluppate recentemente, basate su un approccio progettuale "green", che offre soluzioni a basso impatto ambientale e alto risparmio energetico da applicare a navi e piattaforme semisommergibili di perforazione.

La Business Unit Onshore si è focalizzata principalmente sull'ottimizzazione delle tecnologie di processo proprietarie e su soluzioni tecnologiche innovative per selezionati segmenti di business non-proprietari (gas naturale liquefatto, idrocarburi pesanti, monetizzazione del gas naturale, gestione della CO2) al fine di incrementare il valore delle proposte progettuali verso i clienti.

È in corso un piano di sviluppo pluriennale per mantenere ai massimi vertici di competitività la tecnologia fertilizzanti proprietaria "SnamprogettiTM Urea". Dopo il completamento dello sviluppo degli innovativi piatti "SupercupsTM", le attività in corso includono:

  • il miglioramento della resistenza alla corrosione e riduzione dei costi con lo sviluppo di nuovi materiali di costruzione;
  • la riduzione del consumo energetico attraverso l'ottimizzazione dei sistemi ausiliari;

  • la riduzione dell'impatto ambientale ("Urea Zero Emission") grazie a soluzioni altamente innovative in corso di sviluppo.

Nel campo della monetizzazione del gas naturale un particolare sforzo è stato dedicato all'ottimizzazione della tecnologia per la produzione di ammoniaca in collaborazione con il licenziante Haldor Topsoe A/S per mantenere al massimo grado di competitività la nostra offerta di complessi ammoniaca-urea. D'altro canto, il COP-21 Agreement, che si prefigge il contenimento dell'aumento della temperatura media "ben al di sotto dei 2 °C" per la fine del secolo, richiederà un ampio dispiegamento di misure per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. Oltre alle attività in corso per lo sviluppo di soluzioni innovative per la riduzione del consumo energetico nei processi di interesse, Saipem sta creando un portafoglio di tecnologie sia per la purificazione del gas naturale in giacimenti a elevato tenore di CO2, che la cattura di CO2 dai fumi di combustione per la generazione elettrica e dei processi industriali.

È stato avviato nell'anno un esteso programma dedicato al miglioramento e ottimizzazione di diversi aspetti dell'ingegnerizzazione e costruzione delle condotte a terra. In questo campo un risultato notevole nel 2016 è stato l'ottenimento del premio, come environmental runner-up, di IPLOCA (International Pipe Line & Offshore Contractors Association) per la soluzione senza scavo adottata per l'attraversamento di pareti verticali della condotta di Chinipas (Messico). La soluzione adottata (Raise Boring) ha consentito di superare pareti rocciose con altezze da 150 a 200 m, incrementando le condizioni di sicurezza durante la costruzione e minimizzando l'impatto ambientale della costruzione della condotta. Anche se la tecnica di "Raise Boring" per l'attraversamento in condotta di ripidi dislivelli non è comune in Messico, Saipem ha fortemente creduto nel perseguire una soluzione più sicura e con un migliore impatto ambientale. Metodologie alternative, comuni per l'attraversamento di pareti verticali, richiedono un'enorme movimentazione di terra e la necessità di un massivo ripristino del terreno.

Infine, ulteriori sforzi sono proseguiti nell'ambito di due significative aree di interesse trasversale per i business, come l'"Oil Spill Response" e l'"Asset Integrity Management".

Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 36 nuove domande di brevetto nel 2016. Nel corso dell'anno la compagnia ha maturato un solido portafoglio brevettuale che, alla data del 31 dicembre 2016, include 334 famiglie brevettuali e circa 2.300 titoli brevettuali.

Nel campo dell'Innovazione Trasformativa, in un contesto di mercato caratterizzato da una forte competizione e incertezza sulle prospettive di sviluppo, Saipem ha lanciato una nuova iniziativa per consolidare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo per le sfide future. È stato concepito un nuovo laboratorio di innovazione, "La Fabbrica dell'Innovazione", mirato a incrementare la produttività di Saipem come richiesto dalla pressione sui costi di progetto dall'industria Oil & Gas. Temi strategici definiti dal management, approccio agile, veloce prototipazione, digitalizzazione, cross-industry open-innovation e la valorizzazione del pensiero innovativo al proprio interno sono le principali chiavi per cogliere il successo.

Più specificatamente, "La Fabbrica dell'Innovazione" si caratterizza per la creazione di una squadra cross-funzionale di giovani, selezionati in base alla propria propensione all'innovazione e alla collaborazione, per l'identificazione di sfide particolarmente rilevanti per la società, affidate alla guida di "senior sponsor" interni, per una spiccata attitudine a relazionarsi con i centri di eccellenza esterni e per un nuovo Innovation Lab realizzato presso la sede di San Donato Milanese e dotato di tecnologie all'avanguardia.

Sono già stati concepiti diversi prototipi concettuali con risultati interessanti; alcuni di essi sono anche stati testati direttamente in campo.

Nell'anno è stata lanciata anche un'altra nuova iniziativa, l'"Idea Innovation Challenge", mirata alla creazione di nuove idee innovative tramite la collaborazione e il knowledge sharing della nostra popolazione, facendo uso di tipici mezzi di crowd-sourcing. Il lancio di un primo challenge ha riscosso un notevole successo con lo sviluppo di idee innovative da parte di parecchi innovatori, per di più provenienti da circa 20 Paesi della realtà Saipem: le idee più attraenti sono ora in via di sviluppo. Ulteriori challenge verranno lanciati nel prossimo futuro, aprendosi anche all'ecosistema esterno alla Società.

QUALITÀ, SICUREZZA E AMBIENTE

Qualità

Con l'emissione della Management System Guideline relativa al Sistema Normativo Saipem, sono state introdotte nel 2014 sostanziali modifiche alla gestione di Processi di Lavoro, sia relativi agli aspetti di Governance che operativi. Per ogni processo di lavoro identificato sono stati nominati dei Process Owners a livello Corporate, singolarmente responsabili della definizione, gestione e miglioramento del proprio processo in tutto il Gruppo Saipem. Per un'efficace implementazione del nuovo modello è stato avviato un progetto dedicato denominato "Regulatory System Improvement". Nel corso del 2016 le attività si sono svolte sotto il coordinamento di un Programme Manager, con il coinvolgimento diretto di tutti i Process Owners, e di circa 100 referenti per i diversi processi delle sedi di Saipem SpA e Saipem SA. Sono stati anche coinvolti operativamente i Managing Director, i responsabili HR e Qualità di tutte le società controllate e filiali del Gruppo, per gestire in modo uniforme e coordinato il recepimento di tutti i documenti normativi Corporate emessi e la loro graduale implementazione.

È divenuta operativa la standardizzazione, per ogni società controllata, del Document Management System, i cui contenuti sono disponibili in modo omogeneo e strutturato per processi a ogni dipendente Saipem. Al fine di ridurre il volume e semplificare la fruibilità del sistema normativo, è stata approvata dalla Direzione nel corso del riesame annuale per la Qualità un nuovo schema di Corporate Standard basato su "Tavole Sinottiche". È proseguita, come parte del progetto "Fit For the Future", l'analisi della strutture dei Centri di costo Qualità a livello worldwide al fine di omogeneizzarle e tenere sotto controllo i costi allocati.

Sono stati identificati in ambito Qualità due principali aree di ottimizzazione del Processo.

La prima, relativa alle attività di Sistema, di miglioramento e di certificazione, è strettamente correlato con il progetto "Regulatory System Improvement" e ha portato alla definizione di un nuovo schema di certificazione ISO 9001 Multisito, alla ridefinizione delle attività a livello di Qualità Corporate e di società controllata, in modo coerente con l'approccio per processi e con le nuove responsabilità Corporate/società controllata.

La seconda, relativa alle attività di Quality Control eseguite durante la fase di Costruzione Fabbricazione/Installazione, è confluita in uno stream multidisciplinare finalizzato all'analisi e all'ottimizzazione delle attività della fase "Construction" dei progetti; l'output di questo stream, in fase di definizione, è orientato alla riorganizzazione complessiva delle attività di Assicurazione e Controllo Qualità nei progetti.

Durante l'anno sono state inoltre portate a termine le seguenti attività:

  • implementazione del nuovo modello di certificazione ISO 9001 basato su schema multisito con il nuovo Ente di Certificazione TUV NORD;
  • completamento dell'adeguamento del Sistema Qualità alla nuova norma ISO 9001 edizione 2015;
  • conferma della certificazione ISO 3834 relativa al Processo di Fabbricazione mediante Saldatura per le Pipeline Onshore e ottenuta la certificazione per la Fabrication Yard di Arbatax;
  • attivazione della raccolta coordinata di Lesson Learned applicando il nuovo processo per i progetti critici di Ichthys, S600 Dry Dock maintenance, Saipem 10000 periodic survey, Bonaccia NW Project & Clara NW Project e Kashagan Trunk & Production flow lines che rappresentano tutte le Business Unit;
  • completamento del caricamento LL in K-Hub per Arzew e Shah;
  • misurazione della "Soddisfazione del cliente" in tutti i progetti esecutivi, emissione del rapporto annuale e sua condivisione in riunioni dedicate con ciascun Process Owner;
  • completamento dell'emissione dei Piani di Controllo Qualità "tipici" per impianti Onshore. Prosecuzione della loro estensione per impianti Offshore e Floaters;
  • miglioramento e ridefinizione del Technical e Vessel document system;
  • implementazione del reporting system relativo alle attività di qualità di branch/subsidiary (a livello di company e di progetto);
  • sensibilizzazione dei Managing Director/ Branch Manager attraverso riunioni e sessioni Webinar sia sulle nuove regole di governance e i relativi impatti su subsidiary e branch sia sulle nuove iniziative in atto;
  • revisione dei Key Process Indicator di ciascun processo in accordo a quanto prodotto dal Progetto "Regulatory System Improvement";
  • creazione di un Data base per tenere sotto controllo le attività del progetto Regulatory System Improvement sia a livello Saipem SpA che di società controllate;
  • aggiornamento della pianificazione dei "Quality System Internal Audit" in accordo alla nuova definizione di processi e Process Owner;
  • esecuzione dei Quality audit pianificati a livelli di processi Corporate e progetti esecutivi;

  • rilevazione sui progetti esecutivi selezionati del "Costo della non Qualità" in accordo alla nuova metodologia.

Sicurezza

Relativamente alle prestazioni in materia di tutela della sicurezza sul lavoro, nel 2016 è stato registrato un valore di TRIFR di 0,78, significativamente migliore rispetto agli anni precedenti, al target annuale e ai dati di benchmark di settore.

Il risultato è connesso alle numerose iniziative svolte nel corso del 2016, volte a mantenere gli standard di sicurezza sul lavoro in tutte le realtà di Saipem, ai livelli più alti. Tra questi si citano:

  • la continua e rinnovata implementazione del programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS) da parte di progetti, siti e vessel in tutte le Business Unit, continua secondo approcci "personalizzati" in base alle caratteristiche di ogni specifico sito. Nella seconda metà del 2016 il LiHS Re-boost (rilancio del programma LiHS nella flotta Engineering & Construction) ha raggiunto tutti i mezzi identificati dal Management di Business Unit nel 2015. Manager e Supervisor sono stati coinvolti in sessioni di workshop LiHS specifici. Terminata questa fase, nel corso del 2017 è previsto che i mezzi navali portino avanti autonomamente le attività di cascading a bordo, la diffusione dei Leading Behaviour e l'erogazione dei workshop Choose Life. Significativa anche l'attività sul programma LiHS in Italia, dove, in vari casi, sono state coinvolte anche alcune aziende contrattiste;
  • è continuata la campagna, lanciata direttamente dal CEO nel settembre 2015, dedicata alle "Life Saving Rules", emesse dall'IOGP (International Association of Oil & Gas Producers) e riprese da Saipem per diffondere, con maggior enfasi, le "regole salva-vita" e promuovere l'attenzione sulle attività pericolose e sulle azioni individuali per proteggere se stessi e gli altri. Nel corso del 2016 è stato completato e messo a disposizione dell'organizzazione tutto il materiale a sostegno della campagna, permettendo a decine di siti e progetti di implementarla. Sono in via di sviluppo ulteriori strumenti che, una volta pronti, verranno integrati nel materiale LSR;
  • è stata ulteriormente intensificata la diffusione dei vari software sviluppati in ambito HSES e in particolare del software per la gestione degli audit HSE, che a oggi è adottato anche da altre società del Gruppo al fine di una sempre maggiore integrazione e capitalizzazione delle esperienze. Sono inoltre stati completati i primi studi di un gruppo di lavoro interno per l'ottimizzazione e l'integrazione dei vari strumenti/software in area QHSES;
  • nel secondo semestre 2016 è stato avviato il processo di adeguamento dei sistemi di ge-

stione di Saipem all'edizione 2015 della norma internazionale UNI EN ISO 14001. Completata la gap analysis finalizzata a identificare i nuovi requisiti introdotti dalla norma, l'attività proseguirà per tutto il 2017 con l'obiettivo di migliorare la gestione delle tematiche ambientali in Saipem e conseguire il rinnovo della certificazione prevista per fine 2017;

  • altre iniziative avviate, sono legate all'asset integrity, alla prevenzione dei "dropped objects", al lancio delle "tasks familiarisation cards" per un approccio multidirezionale allo sviluppo e training delle persone;
  • contemporaneamente all'iniziativa "60 Days of HSE" lanciata da Saipem, la Fondazione LHS persegue l'obiettivo ambizioso di innovare il modo di comunicare salute e sicurezza, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile in tutta Italia. Per celebrare il 28 aprile, Giornata Mondiale della Salute e della Sicurezza sul Lavoro, ha promosso il primo roadshow sulla sicurezza in simultanea in oltre 50 città italiane: un calendario di più di 100 eventi tra i quali laboratori didattici per bambini, spettacoli teatrali, workshop, mass training per promuovere il benessere sui luoghi di lavoro e non solo. Una copertura territoriale così ampia è stata possibile grazie alla sinergia di oltre 100 ambasciatori della sicurezza che, raccogliendo la sfida lanciata a ottobre 2015 da Fondazione LHS, hanno aderito al movimento "Italia Loves Sicurezza", organizzando un evento nella propria città, con l'obiettivo di parlare di sicurezza in modo nuovo. Al progetto hanno preso parte professionisti e aziende pubbliche e private, università e associazioni. Un'attenzione particolare è stata dedicata alle scuole, con proposte mirate per bambini, ragazzi e genitori. Nell'ambito di "Italia Loves Sicurezza", Saipem ha offerto alle scuole dei comuni di Milano e di San Donato Milanese, il progetto "Growing New Leaders in Safety", un programma educativo su salute e sicurezza, con attività diversificate per le varie fasce di età degli studenti;
  • la collaborazione tra Saipem, Fondazione LHS e LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) come partner solidale, viene rafforzata anche in questo secondo semestre in occasione dell'evento "Ingresso Libero" di Saipem del 10 settembre organizzato per i dipendenti e le loro famiglie. Anche quest'anno per i bambini e i ragazzi si è progettato un momento all'insegna della salute e della sicurezza, attraverso un laboratorio innovativo e coinvolgente, sviluppato da LILT.

Relativamente agli standard internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001, nel secondo semestre 2016 si è concluso, con esito positivo, l'audit di mantenimento delle certificazioni ambientali e di sicurezza. Si è colta l'occasione anche per avviare un percorso di estensione dei certificati a tutte le branch di Saipem SpA. Tale percorso verrà concluso presumibilmente nel primo trimestre del 2017.

Ambiente

Saipem persegue il miglioramento continuo delle performance ambientali, adottando strategie per la diminuzione di qualsiasi tipo di impatto e per la conservazione/valorizzazione delle risorse naturali.

Per raggiungere tali obiettivi è necessaria una grande diffusione della consapevolezza ambientale in tutti i progetti, siti e sedi di Saipem. A tal riguardo nel corso del 2016 Saipem ha rinforzato il proprio impegno su diversi aspetti tra i quali si citano i seguenti:

  • l'efficienza energetica: a fronte della trasmissione all'Enea nel dicembre 2015 delle diagnosi energetiche dei siti soggetti all'obbligo derivante dal D.Lgs. n. 102/2014 (recepimento italiano della Direttiva Europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica) durante il 2016 Saipem ha attuato le misure più "cost-effective" individuate nelle citate diagnosi, al fine di ridurre il consumo energetico, le emissioni di CO2 e anche i costi operativi;
  • la minimizzazione degli impatti ambientali, che, nel corso del 2016, ha riguardato anche uno specifico progetto sui nuovi "accommodation camp". È stato infatti completato uno studio che servirà come riferimento per il futuro, e che considera il beneficio ambientale, il costo economico e il relativo tempo di ritorno di ogni miglioramento proposto;
  • la sensibilizzazione ambientale: nel mese di giugno, in occasione della celebrazione annuale del "World Environment Day" (WED), sono state sviluppate iniziative per motivare e sensibilizzare il personale sul tema della protezione e della corretta gestione delle tematiche ambientali;
  • nel 2016 Saipem ha proseguito l'iniziativa di diffusione di un software specifico per l'ottimizzazione delle rotte di navigazione, al fine di ridurre i tempi di navigazione e quindi il consumo di carburante. Il percorso ottimale è identificato considerando anche le condizioni meteo e le correnti marine;
  • in ragione delle evoluzioni del quadro normativo di riferimento (in particolare legge n. 68 del 22 maggio 2015 "Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente"), Saipem ha predisposto l'aggiornamento del Modello 231, che prevede l'aggiornamento delle attività sensibili e degli standard di controllo specifici.

Come accaduto in passato, tutte le iniziative citate si inseriscono nel processo continuo di miglioramento che scaturisce dall'attenta analisi degli incidenti, dalle risultanze degli audit HSE e dal riesame HSE da parte della direzione aziendale.

RISORSE UMANE E SALUTE

Andamento Occupazionale

Durante il 2016 la chiusura dei progetti Engineering & Construction e una forte riduzione delle attività di Drilling Onshore hanno portato a una diminuzione della forza lavoro passando dalle 42.408 risorse (di cui 17.110 professionalità critiche) del 2015 alle 36.859 risorse (di cui 14.161 critiche) a fine 2016. I Paesi maggiormente impattati da tale decrescita risultano essere il Messico, il Canada e la Nigeria, a seguito delle azioni di demobilizzazione delle risorse operanti su progetti onshore. Il Sud America rappresenta un'ulteriore area geografica di riduzione degli organici a seguito del completamento di diverse attività in ambito drilling. Il trend della forza manageriale di sesso femminile è in leggero calo (diminuita nel 2016 dello 0,2%), mentre la forza manageriale locale è in crescita, registrando un aumento nel 2016 dello 0,6%.

Costo Lavoro (HOLD)

In linea con l'andamento occupazionale, nel 2016 si assiste a una riduzione anche del valore del costo lavoro rispetto al consuntivo 2015 (1.782 milioni di euro a consuntivo nell'attuale esercizio contro i 2.222 milioni di euro del precedente). In contemporanea si assiste alla diminuzione anche del dato pro-capite da 48,1 migliaia di euro nel 2015 a 45,2 migliaia di euro nel 2016 a causa del rilascio delle risorse impiegate su progetti in modalità "direct hiring" avvenute in aree caratterizzate da un maggior costo (Canada).

Organizzazione

In relazione al contesto di mercato caratterizzato dal perdurare della contrazione degli investimenti, da una conseguente elevata competizione, nonché dall'evoluzione di tecnologie, risorse e processi nello sviluppo del nostro business, nel corso del 2016 sotto il profilo organizzativo i diversi interventi sviluppati sono stati orientati alla ricerca della massima flessibilità operativa e al recupero di efficacia ed efficienza.

In tale contesto sono stati avviati i programmi:

  • "Fit For the Future 2.0": volto a perseguire un cambiamento strutturale attraverso lo sviluppo di un nuovo modello industriale e organizzativo che colga obiettivi di:
    • efficacia attraverso l'adozione di strutture e processi più snelli e agili, customizzati in relazione alle esigenze di ciascun business e alle peculiarità dei relativi mercati;
  • piena accountability attraverso l'attribuzione di tutte le leve decisionali e operative a posizioni responsabili dei risultati di business;
  • ottimizzazione dell'assetto societario attraverso un modello che permetta maggiore flessibilità per perseguire operazioni di natura strategica (alleanze, acquisizioni, etc.);
  • Engineering Optimisation: volto a garantire l'incremento dell'efficienza operativa dell'ingegneria e l'efficacia dei relativi processi, ottimizzando i modelli di esecuzione delle attività a progetto e razionalizzando il network dei centri Saipem.

Inoltre, nel corso dell'anno sono stati realizzati i seguenti interventi organizzativi nell'ambito delle strutture operative:

  • formalizzazione dell'assetto organizzativo della funzione "Infrastrutture", al fine di garantire una maggiore focalizzazione e autonoma gestione del business;
  • integrazione del business Floaters nell'ambito della BU Offshore e ridefinizione del relativo assetto organizzativo, massimizzando le sinergie operative e commerciali;
  • riconfigurazione organizzativa delle attività di qualità sviluppate a progetto, perseguendo una maggior integrazione delle attività/competenze di field quality inspection con le attività di supervisione ed esecuzione della costruzione/installazione e, nel contempo, confermando una struttura centrale garante della pianificazione, definizione e verifica della corretta applicazione del sistema e dei requisiti Qualità sui singoli progetti;
  • ridefinizione dell'assetto organizzativo delle attività di Project, Technical e Construction Management rivolte allo sviluppo di progetti impiantistici onshore, con l'obiettivo di garantire un maggior orientamento del progetto alla fase di costruzione e massimizzare lo sviluppo e l'utilizzo di competenze trasversali.

Relativamente alle aree di staff e di supporto al business, l'attività si è incentrata principalmente sull'implementazione di soluzioni che permettano l'ottimale governo/gestione dei processi di lavoro:

  • istituzione della funzione "Chief Financial and Strategy Officer" volta ad assicurare un presidio unitario e integrato delle attività di indirizzo, pianificazione e controllo dell'andamento societario;
  • riorganizzazione della funzione "Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone" per garantire una risposta efficace e ottimizzata a livello societario alle esigenze operative della diverse funzioni aziendali;

  • istituzione nell'ambito della funzione "Approvvigionamenti" di gruppi polifunzionali di acquisto che, per merceologie strategiche, garantiscono un'ottimale strategia, pianificazione e gestione del processo di approvvigionamento a livello di Gruppo.

È stata revisionata la Matrice delle Autorizzazioni di Saipem SpA in relazione:

  • alle nuove attribuzioni che si è riservato il CdA e ai poteri che questo ha conferito al CEO;
  • all'introduzione delle modalità attraverso cui Saipem SpA esercita il ruolo Corporate nei confronti delle società controllate;
  • alle modifiche intervenute nell'assetto organizzativo societario e alla revisione di alcuni processi di lavoro e relative deleghe.

È proseguita infine l'attività di adeguamento del sistema organizzativo delle società controllate e delle filiali, con particolare riferimento ai modelli/assetti organizzativi e alla nuova Matrice delle Autorizzazioni introdotti nel periodo.

Gestione Risorse Umane e Relazione Industriali

Alla luce del sopraccitato contesto di riferimento le iniziative messe in campo in ambito di Gestione delle Risorse sono state mirate all'ottenimento di sensibili risparmi sui diversi processi HR. Tali azioni sono state realizzate sia attraverso la rivisitazione di processi aziendali, che attraverso il monitoraggio dei fenomeni gestionali quali ferie, riposi, overtime, trasferte e relativi costi collegati. Le azioni sono state implementate con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, e hanno consentito una rivisitazione della struttura dei costi del personale che meglio si adatta all'attuale contesto internazionale di mercato.

Nell'ambito delle iniziative collegate al "Fit For the Future" è stato avviato in Italia un piano volto ad assicurare un cambiamento del mix quali-quantitativo delle risorse, che, a seguito della condivisione e relativa sottoscrizione di un accordo con le rappresentanze territoriali e le RSU, prevede l'attivazione del prepensionamento, ex art. 4 della Legge Fornero, per un numero complessivo di 400 risorse nel corso del prossimo triennio, 76 delle quali già realizzate nel corso del 2016.

Nell'ottica di rafforzare l'Engagement dei dipendenti e per accrescere il senso di appartenenza al Gruppo, è stato intrapreso un percorso che porterà Saipem, nel 2017, all'introduzione di un nuovo sistema di Welfare aziendale, maggiormente flessibile e rispondente alle esigenze in funzione delle diverse fasce di età.

Tale sistema non solo tiene conto delle diverse esigenze che possono derivare dalle singole situazioni anagrafiche e familiari, ma consente altresì di usufruire delle novità, introdotte nella legislazione in materia, sia dal punto di vista fiscale che contributivo, volte a produrre sia un saving per l'azienda che una maggiore quota netta spendibile per le risorse.

Saipem, ormai da diversi anni, ha consolidato un modello di Relazioni Industriali volto ad assicurare l'armonizzazione e la gestione ottimale, in accordo con le politiche aziendali, delle relazioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le associazioni datoriali di settore, le istituzioni e gli enti pubblici. Sempre con riferimento all'impegno a rafforzare il dialogo con il partenariato sociale e facendo seguito al deconsolidamento dalla controllante Eni, ha dato avvio alla procedura per l'elezione dei rappresentanti alla Delegazione Speciale di Negoziazione incaricata di dar forma nel corso del 2017 a un nuovo Comitato Aziendale Europeo (CAE) in rappresentanza dei lavoratori impiegati presso le entità Saipem permanenti operanti nello Spazio Economico Europeo e in Norvegia.

Le Relazioni Industriali Internazionali sono state caratterizzate dal raggiungimento di importanti risultati negoziali prevalentemente caratterizzati dal rinnovo degli aspetti salariali, allowance e premi di risultato nei Paesi quali: Singapore, Nigeria, Brasile, Messico, Perù e Kazakhstan. In particolare, sono stati inseriti riferimenti espliciti all'impegno da parte delle organizzazioni sindacali di riferimento a far propri e a propagare presso la forza lavoro i contenuti del Codice Etico aziendale, ciò al fine di conseguire la massima condivisione e diffusione dei principi ispiratori. L'ammissione di Saipem al Global Compact delle Nazioni Unite testimonia la grande attenzione dell'azienda alle relazioni industriali, così come il crescente impegno sui temi di sostenibilità ambientale e anti-corruzione.

Relativamente al personale operativo operante a bordo dei mezzi nel settore costruzione offshore, si evidenzia l'importante rinnovo dello Special Agreement per il 2016 con l'International Transport Workers' Federation (ITF) per conto delle società Saipem Norway AS, Snamprogetti Saudi Arabia e Saipem (Portugal), Comércio Marítimo.

Relativamente alle relazioni industriali in Italia, è proseguita e si è rafforzata la strutturazione di un autonomo e specifico confronto con le Organizzazioni Sindacali di settore, distinto dalle politiche sindacali afferenti la realtà Eni.

Un lavoro importante è stato svolto nel corso dell'anno relativamente al personale operativo sui siti italiani e operante sui nostri diversi business:

  • per l'unità Drilling Italia è stato firmato l'accordo relativo all'attivazione della cassa integrazione ordinaria per circa 50 dipendenti, a fronte del rinvio, comunicato dalla committenza, delle attività di perforazione in Basilicata;
  • presso l'unità produttiva di Arbatax, che è stata teatro di incontri tra azienda e rappresentanze sindacali regionali e territoriali, nel corso dei quali sono state evidenziate le prospettive in termini di carichi di lavoro della yard di fabrication;
  • nel settore marittimo diversi passi avanti sono stati fatti nell'ambito del completamento del rinnovo del CCNL e delle trattative per il nuovo accordo integrativo aziendale di settore.

Competenze e conoscenze

La tutela e sviluppo del know-how aziendale ha rappresentato nel corso del 2016 un ulteriore ambito di azione rispetto al quale la Direzione Risorse Umane, in stretto collegamento con le funzioni di Business, ha promosso l'introduzione di strumenti operativi integrati a sostegno della gestione delle conoscenze specialistiche e dello sviluppo professionale delle risorse.

In particolare, attraverso lo sviluppo del progetto K.Map, è stato consolidato il processo di mappatura e relativa analisi delle competenze e conoscenze tecnico-professionali, maturate dalle risorse nell'ambito dei diversi contesti operativi di riferimento, in grado di consentire una più puntuale valutazione in merito all'adeguatezza quali-quantitativa del capitale umano di Saipem. Nel corso del 2016 è stato assicurato un monitoraggio su scala globale rispetto a 157 Ruoli Professionali, appartenenti alle diverse aree di business, ritenuti particolarmente critici in termini di attraction e retention.

Con riferimento allo sviluppo professionale, attraverso l'implementazione del progetto K-Model, sono stati rivisti e aggiornati tutti i percorsi di crescita, consentendo di meglio indirizzare le azioni di mobilità, anche in ottica interfunzionale, e valorizzare la costruzione di carriere sia di tipo tecnico che manageriale basate su un patrimonio di competenze più ampio e articolato.

Più specificamente, rispetto a quest'ultimo obiettivo, è stato avviato un ulteriore progetto di "Job Rotation Programmata", volto ad assicurare il consolidamento di specifiche competenze, diverse rispetto a quelle appartenenti alla propria famiglia professionale di riferimento. Il progetto, avviato a seguito dell'analisi dei fabbisogni espressi dai referenti di Business, prevede l'attuazione di una serie di rotazioni delle risorse, all'interno delle diverse funzioni coinvolte, per un periodo medio che può variare dai 12 ai 18 mesi, in funzione del grado di consolidamento delle specifiche competenze richiesto.

A seguito dell'introduzione del nuovo Modello di Leadership, nell'ottica di assicurare un più rapido ed efficace sviluppo di figure manageriali, è stata creata una rinnovata "Leadership Pipeline", attraverso un percorso di crescita denominato "Fast Track", che ha coinvolto giovani ad alto potenziale inseriti all'interno di sentieri di carriera caratterizzati da una tempistica molto ristretta nel raggiungimento di una serie di posizioni target a contenuto manageriale, o da potenziare nel medio-lungo periodo.

Le iniziative in ambito formazione sono state focalizzate in particolare sullo sviluppo e consolidamento delle competenze distintive, rispetto al contesto competitivo di riferimento, quali project management, ingegneria, finance and economic.

Più specificatamente la formazione relativa al tema del project management ha consolidato nel 2016 il percorso volto ad approfondire principi e metodologie alla base della "gestione dei progetti" e dedicato alla diffusione delle principali competenze disciplinari in tale ambito.

Inoltre, sempre rispetto alle tematiche di project management nel settore energia e impiantistica, si conferma l'impegno di Saipem nell'assicurare attività di formazione rivolte anche al mondo universitario attraverso la cattedra denominata "Saipem International Chair", sviluppata in collaborazione con il Politecnico di Milano e rivolta a studenti italiani e internazionali.

Con riferimento al filone ingegneria sono state sviluppate, trasversalmente alla popolazione di tecnici e specialisti di disciplina, attività di formazione volte alla diffusione di know-how in grado di assicurare una maggiore integrazione tra i ruoli appartenenti alle diverse strutture tecniche e una più efficace interscambiabilità degli stessi.

Lo sviluppo di know-how specialistico volto alla creazione di competenze spendibili nel settore Oil & Gas da parte di giovani diplomati viene assicurato anche mediante la prosecuzione del programma Sinergia, sottoscritto con due istituti tecnici: I.I.S. "A. Volta" di Lodi e I.I.S.S. "E. Fermi" di Lecce.

La formazione in ambito finance and economic ha dato luogo a un piano complessivo volto a sviluppare macro competenze complementari a quelle tecnico-specialistiche.

Conseguentemente al processo di mappatura delle competenze e al progetto di ridefinizione dei percorsi di sviluppo si è proceduto all'aggiornamento delle training matrix al fine di assicurare un più puntuale ed efficace collegamento tra le competenze distintive dei principali ruoli critici e i relativi programmi di formazione. Relativamente ai temi di Compliance e Governance è proseguita nel corso dell'anno l'attività di formazione, attraverso la modalità e-learning, rivolta a tutti i dipendenti al fine di assicurare una maggiore conoscenza e consapevolezza.

Innovazione

Per rispondere alle sfide che il nostro settore dovrà affrontare nei prossimi anni, oltre a perseguire l'obiettivo del contenimento dei costi, l'Innovazione rappresenta un'ulteriore dimensione indispensabile alla costruzione di una nuova Saipem. La Società ha deciso di perseguire una serie di investimenti opportunamente selezionati, che hanno come unico denominatore l'Innovazione, che già oggi è riconosciuta come elemento chiave, ma che nel futuro assumerà un peso relativo ancora maggiore. Le aspettative prevalenti nei confronti delle Risorse e gli stimoli molteplici che sono stati lanciati nell'ultimo anno risiedono prevalentemente nella capacità di generare nuove idee e sfidare le prassi attuali per perseguire un miglioramento continuo e mirato.

A questo scopo hanno preso avvio le iniziative della Fabbrica dell'Innovazione che vuol essere un vero e proprio incubatore di idee fatto da giovani "innovator thinker" che hanno come obiettivo quello di presentare al Top Management una serie di progetti basati su prassi di lavoro e sistemi "non convenzionali".

Le sfide su cui sono chiamati a misurarsi sono particolarmente rilevanti, poiché affidate alla guida di senior manager nelle vesti di project sponsor a garanzia di un continuo allineamento con la strategia aziendale.

Gli Innovator, inoltre, operano all'interno di un Laboratorio dedicato in cui gli spazi sono studiati per una perfetta integrazione con le tecnologie digitali più moderne e dove si sperimentano nuove modalità flessibili di lavoro e di collaborazione.

Alcune delle iniziative già in corso di presentazione sono:

  • Saipem Working Collaborative Platform che in maniera integrata gestisce, controlla e simula i nostri core business durante l'intero ciclo di vita del progetto;
  • Construction Digitalization ideata per il controllo avanzato dei materiali e per aumentare l'efficienza e la produttività delle attività di costruzione;
  • Augmented Reality & Virtual Reality for Maintenance per lo sviluppo della realtà aumentata che insieme al sostegno a distanza nelle fasi di manutenzione permette operazioni più rapide ed efficaci.

In coerenza con questo orientamento anche la Direzione Risorse Umane si sta muovendo per affrontare la nuova sfida in ambito di Digital Transformation e cogliere le opportunità derivanti dall'utilizzo di nuovi Sistemi Informativi a supporto delle azioni di gestione e sviluppo. In corso d'anno infatti è stato attivato un team di lavoro internazionale che ha collaborato con l'obiettivo di implementare un nuovo sistema informativo integrato (tecnologia icloud) chiamato "People +" il cui avvio è fissato a febbraio 2017. Il Sistema supporterà la gestione dei processi di Talent Acquisition e Development attraverso:

  • un più diretto e rapido coinvolgimento delle Funzioni di Linea nell'utilizzo del sistema HRO, anche attraverso la fruibilità del sistema su dispositivi mobili;
  • un sistema di Governance dei processi HRO consolidato a livello di Gruppo Saipem, in grado di garantire una reportistica integrata e un sistema di misurazione delle performance dei processi e dei sistemi gestiti (KPI);
  • un efficace monitoraggio, sviluppo e valorizzazione delle competenze e capacità della popolazione Saipem.

Tutto ciò oltre a cogliere un obiettivo di modernizzazione consentirà al Management di Linea di focalizzarsi sulla perfomance operativa avendo il pieno controllo di tutte le competenze e le risorse assegnate sia a livello locale che internazionale.

Remunerazione

Ai fini della coerenza con l'attuale Piano Strategico Saipem, le Linee Guida di Politica sulla remunerazione 2016 hanno previsto target di performance sfidanti che permettessero di indirizzare, monitorare e valutare le attività legate al contenimento dei costi e al monitoraggio, sviluppo e valorizzazione delle competenze critiche per il business, o determinanti per il raggiungimento degli obiettivi del piano strategico aziendale. Tutta la popolazione manageriale è stata focalizzata sugli sfidanti obiettivi dichiarati al mercato in occasione della presentazione del piano strategico in termini di cost saving e di gestione finanziaria, che hanno rappresentato la priorità per il 2016 e sono stati quindi declinati secondo un processo top-down a tutti i livelli dell'organizzazione.

Massima attenzione è stata posta nella definizione delle politiche retributive annuali in termini di selettività e ponendo particolare enfasi sull'identificazione delle risorse critiche e di difficile reperibilità sul mercato nell'ottica di un miglioramento del posizionamento retributivo, nel rispetto delle specificità dei mercati del lavoro di riferimento e delle dinamiche attuali e prospettiche del business.

Le linee guida di politica retributiva sono state generalmente orientate in un'ottica di lungo periodo e gli incentivi variabili sono stati ridimensionati o adottati in maniera selettiva, in favore di strumenti di incentivazione di lungo termine.

In particolare, col fine di assicurare la retention delle risorse strategiche, è stata prevista l'introduzione di un piano di incentivazione monetaria di lungo termine volto a trattenere e motivare in particolare i giovani con alto potenziale di crescita e le risorse con elevato know-how tecnico.

La Politica sulla remunerazione 2016, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Remunerazione, si conferma coerente con il modello di Governance adottato dalla Società e con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, allo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.

La "Relazione sulla Remunerazione 2016" è stata predisposta in compliance con l'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 16 marzo 2016, con voto favorevole successivamente espresso dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2016 (per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata nel sito Saipem).

Non essendo stato raggiunto il punteggio minimo soglia (trigger), a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni 2015 del management, non sono stati erogati incentivi monetari annuali individuali.

Per la popolazione manageriale Saipem ha introdotto un Piano di Incentivazione di Lungo Termine a base azionaria per il triennio 2016- 2018, in sostituzione dei due precedenti piani di incentivazione monetaria di lungo periodo. Il piano, che ha lo scopo di rafforzare la partecipazione del management al rischio di impresa, di promuovere il miglioramento delle performance aziendali e di perseguire gli interessi di lungo periodo degli azionisti, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA a fronte del conseguimento di performance triennali misurate tramite un obiettivo di business (Posizione Finanziaria Netta) e un obiettivo collegato all'andamento del titolo Saipem rispetto ai competitor (Total Shaholders Return relativo), ed è destinato alla popolazione manageriale di Saipem.

Salute e Medicina del lavoro

Con riferimento alle attività sviluppate nel corso del 2016 si evidenzia che il totale delle visite mediche Saipem SpA, per Italia ed estero (missioni e contratto), è stato pari a 3.050; 502 sono stati gli ulteriori accertamenti richiesti e gestiti dal Servizio Medico.

In tema di informazione e formazione sanitaria rivolta al personale di Saipem SpA destinato a operare all'estero, prosegue la divulgazione del Programma "Pre-Travel Counselling" (682 dipendenti formati nel 2016) coerentemente con l'evoluzione e l'aggiornamento delle allerte sanitarie internazionali sviluppate. Il programma, dal suo debutto nel 2008, ha consentito di informare puntualmente circa 8.250 dipendenti sui rischi derivanti dalla destinazione come prescritto dalla legislazione vigente.

Come parte integrante del processo di formazione di Travel Medicine prosegue l'aggiornamento dell'app "Sì Viaggiare" seguendo le allerte sanitarie worldwide.

La sensibilizzazione sulle profilassi vaccinali, in particolare sulle profilassi obbligatorie e fortemente raccomandate, procede per quanto riguarda il personale Saipem SpA con destinazione Italia ed estero e 765 (271 dipendenti) sono state le vaccinazioni somministrate nell'anno 2016.

(unità) Forza media 2015 Forza media 2016
Engineering & Construction Offshore 20.002 19.492
Engineering & Construction Onshore 14.244 11.312
Drilling Offshore 2.619 2.011
Drilling Onshore 7.480 5.328
Funzioni di staff 1.483 1.360
Totale 45.828 39.503
Italiani 7.340 6.416
Altre nazionalità 38.488 33.087
Totale 45.828 39.503
Italiani a tempo indeterminato 6.666 6.038
Italiani a tempo determinato 674 378
Totale 7.340 6.416
(unità) 31.12.2015 31.12.2016
Numero di ingegneri 7.263 6.086
Numero di dipendenti 42.408 36.859

Saipem SpA ha aderito per il terzo anno al programma WHP, Promozione della Salute negli ambienti di lavoro (Workplace Health Promotion), validato dalla Regione Lombardia, per le sedi territorialmente competenti della ASL Milano 2 (San Donato Milanese). A dicembre Saipem ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di azienda che promuove la salute dalla Regione Lombardia, per aver portato a termine il triennio del programma.

Dal mese di maggio 2015 è in corso l'attività di Sorveglianza Sanitaria finalizzata alla prevenzione e monitoraggio dell'obesità in ambito offshore che ha visto coinvolti 73 lavoratori affetti da tale problematica. Grazie a un'attenta opera di responsabilizzazione e sensibilizzazione degli attori coinvolti i risultati raggiunti sono molto incoraggianti e stimolanti per il prosieguo di tale importante iniziativa.

Il programma per il controllo dell'obesità è stato esteso su tutti i siti operativi. 5.980 dipendenti sono stati coinvolti nel programma. Sono stati identificati 3.073 dipendenti, più del 51%, con problemi di sovrappeso e/o obesità.

Relativamente alle altre attività condotte in ambito internazionale, si sottolinea che il programma di tele-cardiologia è stato implementato su 57 siti operativi con l'impegno di 50 dispositivi ECG per la registrazione dei dati. In totale, nel 2016, al centro di riferimento sono stati trasmessi 3.343 ECG per la valutazione cardiologica, di cui 112 in modalità "tempo reale" trattandosi di sospette emergenze cardiache. Le rimanenti registrazioni sono state effettuate nell'ambito del Programma di Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari e per il controllo specialistico (cardiologico) dei dipendenti con noti problemi cardiaci,

Il Programma di Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari (Cardiovascular Disease Prevention Program - CVDPP) di Saipem è un programma completo che affronta molteplici fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Quest'anno il Programma ha visto coinvolti 109 cantieri, sui quali complessivamente 18.557 dipendenti con rischi associati alle malattie cardiovascolari sono stati sottoposti allo screening. Questo ha permesso di identificare 2.863 (il 15%) dipendenti con rischio "alto" e il loro arruolamento nel programma di follow-up dei Fattori di Rischio, anche attraverso la telecardiologia. Per ognuno di essi e stato creato un registro con un conseguente follow-up clinico. Grazie a questa iniziativa presso i luoghi di lavoro l'81% dei dipendenti con rischi cardiovascolari stabiliti ha partecipato a corsi di formazione e informazione rivolti ai loro rischi specifici.

La Campagna anti-fumo – Don't Take My Breath Away – è un programma sviluppato interamente in-house. Consiste di 4 fasi, 2 ore ciascuna, ed è costruito sul modello trans-teorico (TTM) di cambiamento comportamentale. Fino a oggi la campagna è stata implementata su 16 siti operativi. Dei 2.373 fumatori presenti su questi siti 273 hanno accettato di partecipare al programma e 66 di essi hanno smesso di fumare, il che rappresenta il tasso di successo del 24%.

Il programma di controllo della Malaria (Malaria Control Programme - MCP) è stato implementato su 31 siti operativi ubicati nelle aree ad alto rischio malarico. Il complessivo tasso d'incidenza della malaria (Malaria Case Rate - MCR) rispetto al 2015 è diminuito di oltre il 40%, e non ci sono stati decessi causati da questa malattia né tra i lavoratori Saipem né tra i subappaltatori.

Nel 2016 è stata avviata la campagna "Stop Malaria!". L'evento è stato condiviso con successo con più di 2.300 dipendenti Saipem e subappaltatori, e ha incluso tutti i dipendenti non-immuni in Nigeria, Congo e Angola.

SISTEMA INFORMATIVO

Nel corso del 2016 la funzione ICT ha affiancato al perseguimento di obiettivi di contenimento dei costi operativi, in continuità con quanto svolto negli anni precedenti, il sostegno alle iniziative di innovazione che l'azienda ha attivato nel corso dell'anno, secondo la nuova dipendenza organizzativa definita nel 2016. Le iniziative di evoluzione dei sistemi informativi di Saipem sono state sostanzialmente dedicate da un lato a consolidare i risultati ottenuti sia in ambito applicativo sia infrastrutturale, in allineamento con le politiche della Direzione, e d'altro lato a creare i presupposti per lo sviluppo di soluzioni innovative.

Sul fronte dei costi, l'adozione dello strumento del Procurement Plan ICT, sviluppato in coordinamento con la funzione Procurement, ha permesso di riesaminare i contratti di prestazioni e servizi in ambito ICT, allo scopo di rinegoziarne le condizioni e di ottenere prezzi in linea con gli obiettivi di contenimento costi.

Rispetto ai risultati tecnici ottenuti nel periodo, in ambito SAP R/3 sono state svolte le attività di roll-out per la società INFRA SpA, dedicata al business infrastrutturale, per la JV del progetto Tangguh onshore e per la nuova filiale argentina di Petrex SA. È stata inoltre completata la messa a punto delle soluzioni applicative che consentono alla Finanza Saipem di svolgere in autonomia le proprie attività finanziarie, a seguito del distacco da Eni. Tali soluzioni si basano sul modulo di SAP/FSCM (SAP Financial Supply Chain Management) che ottimizza i flussi informativi finanziari e si interfaccia con i sistemi di esecuzione delle operazioni sui mercati dei capitali.

A queste iniziative va aggiunto il piano complessivo di interventi che Saipem ha impostato per completare il distacco dai sistemi informativi di Eni. Il piano si articola in circa venti iniziative di natura applicativa e infrastrutturale, una parte delle quali sono già state effettuate e altre si concluderanno nel 2017, e si rivolge principalmente alle funzioni AFC, HR, Legale e Procurement, maggiormente esposte all'impiego di soluzioni di gruppo. Tali iniziative hanno l'obiettivo di offrire un'alternativa applicativa a quanto in precedenza fornito da Eni, in particolare per le aree del consolidato di bilancio, della compliance, del contenzioso lavoro e della segreteria societaria.

A fianco di SAP R/3, la funzione Procurement, affiancata da ICT, ha lanciato l'iniziativa di adozione della piattaforma Cloud SAP/Ariba grazie alla quale, a partire da ottobre 2016, Saipem effettua attività di tipo Procure-to-Pay a catalogo per l'acquisto di parti di ricambio e consumabili di area business. Nel 2017 seguirà, oltre alla fase implementativa menzionata, anche l'analisi delle attività di sourcing per servizi e materiali, con la conduzione di gare elettroniche, e delle attività di vendor management; l'intero ambito applicativo sarà ridisegnato in funzione della piattaforma cloud di SAP/Ariba.

In ambito HR è in corso il progetto di adozione della soluzione Oracle Fusion HCM come naturale evoluzione in cloud del sistema informativo attuale. Di tale soluzione Saipem aveva già adottato il modulo di recruitment basato su Oracle Taleo; il progetto intende ora completare la migrazione di tutte le funzionalità di Talent Management sulla nuova piattaforma Oracle, mentre le funzionalità di workforce administration resteranno temporaneamente sul precedente sistema basato su Oracle Peoplesoft. Prosegue inoltre con soddisfazione il roll-out dell'applicativo Falcon, soluzione in-house Saipem dedicata al payroll internazionale e ai processi di area HR estero, il cui presidio è localizzato presso la Saipem India Projects a Chennai, con significativi risparmi di costo di gestione.

Le iniziative ICT di ambito business sono impostate facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali, in sintonia con quanto indicato dalla nuova Direzione Strategie e Innovazione della Società.

Gli sviluppi di ambito business sono stati pertanto orientati verso l'automazione dei processi, secondo un approccio di trasformazione chiamato Project Information Management, che è stato introdotto da ICT come iniziativa di miglioramento aziendale e messo a disposizione delle funzioni di Ingegneria, Project Management, Qualità e Costruzione. Sono state individuate numerose aree di intervento sia in chiave di efficienza, sia di incremento della qualità dei dati ingegneristici che Saipem deve fornire a fine progetto ai propri clienti, nella cosiddetta fase di Handover dei dati e dei documenti di progetto. A questo scopo sono state messe a punto nuove procedure di automazione della modellazione basate su Intergraph Smart3D e sono state rilasciate nuove soluzioni di controllo incrociato dei dati ingegneristici basate su Aveva Engineering e Intergraph Fusion, allo scopo di elevare la qualità dei dati prodotti grazie ad accurate tecniche di data quality. Sono ormai numerose le commesse nelle quali questa esperienza è stata riutilizzata, trasformando tale soluzione, denominata Digital Project Data Hub, in un vantaggio competitivo per Saipem; nel 2016 sono state rilasciate infine nuove soluzioni per la gestione di liste condivise di progetto quali Item List, Line List ed Electrical Load List.

Nell'ambito delle iniziative di supporto alla costruzione registriamo inoltre la crescita dell'impiego dell'applicativo dedicato alla tracciatura degli spool in cantiere, chiamato STS (Spool Tracking System), utilizzando supporti RFID (Radio Frequency IDentification); sono state diffuse inoltre soluzioni specializzate per favorire una gestione efficace della documentazione di progetto e, infine, applicazioni dedicate alla gestione della documentazione tecnica a bordo dei mezzi navali e presso le yard di fabbricazione.

Nella seconda metà del 2016 è stata infine svolta un'importante sperimentazione di tecnologie Big Data per la gestione di un'ingente mole di dati, applicandola al supporto alla definizione di eventuali azioni di claim management a progetto. Incrociando in modo innovativo informazioni provenienti dalla gestione documentale con quelle relative ai commenti espressi dai clienti su tale documentazione, sono state sostanziate nuove metodologie per individuare casi di disruption causati dal cliente nel corso della revisione documentale degli elaborati ingegneristici, casi che le modalità di analisi tradizionale non avrebbero evidenziato.

In area infrastrutturale, dopo un periodo di netta limitazione degli investimenti, sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, utilizzando lo strumento tecnico Splunk, con il quale sono state coperte numerose aree di analisi tecnica per la corretta configurazione e gestione dei sistemi informatici. Nell'ambito del programma di distacco da Eni va menzionato anche l'intervento di separazione dalla centrale telefonica di San Donato Milanese, di proprietà Eni, che è stato completato nel dicembre 2016; Saipem dispone ora di un proprio centralino in tecnologia CISCO VOIP. La presenza ICT creata nel 2013 a Chennai in Saipem India per l'offshoring di alcune attività infrastrutturali si è ulteriormente accresciuta secondo i piani stabiliti: il team dedicato ha raggiunto le 40 persone ed è stato attivato un presidio 24x7 di primo livello per la gestione internazionale di server, network, security e software applicativi, che nel corso del 2017 consoliderà ulteriormente la propria capacità di presidio dei monitoraggi tecnici e del sistema di posta elettronica aziendale. Oltre il 70% dei ticket aperti in Saipem per attività di gestione server internazionali è stato preso in carico e risolto dai colleghi a Chennai, elevando il livello di servizio a fronte di una riduzione della spesa complessiva.

La parte infrastrutturale IT ha anche svolto un compito rilevante nello strumentare e avviare l'ambito della Fabbrica dell'Innovazione, l'iniziativa Saipem dedicata a favorire l'individuazione di cantieri tecnologici di cambiamento coinvolgendo una squadra cross-funzionale di giovani, selezionati dall'interno dell'organizzazione in base alla loro propensione all'innovazione e alla collaborazione. La Fabbrica è stata il terreno di coltura della sperimentazione di tecnologie IT di collaborazione, con le quali favorire la condivisione di esperienze e metodologie in chiave di innovazione.

Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario. Grazie a un uso sempre più estensivo del sistema CA RCM per il Role Compliance Management, dedicato alla standardizzazione dei profili applicativi dei principali software aziendali, sono state svolte le attività previste dalla metodologia di controllo aziendale per gli ambienti SAP e Oracle Peoplesoft HCM, nonché per i principali software applicativi, in modo da completare l'automazione del processo di associazione profilo-utente abilitando le figure dei client manager interni a svolgere il ruolo di controllo previsto dalle norme aziendali. Questo approccio si combina con un uso avanzato delle tecnologie di sicurezza informatica e tende a mitigare l'esposizione al rischio di minacce alla sicurezza dei dati nell'ambito dei trattamenti previsti dai sistemi informativi aziendali. In ambito sicurezza sono stati infine estesi i perimetri di copertura del sistema per la gestione delle credenziali digitali, FastLogon di Oracle, che consente di accedere alle principali applicazioni aziendali in modalità sicura e sfruttando il Single Sign-On. È stato infine completato il processo di ICT risk assessment con lo svolgimento di un rilevante numero di BIA (Business Impact Analysis) per la corretta valutazione dei rischi associati ai trattamenti informatici e delle misure di mitigazione adottate.

GOVERNANCE

La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2016" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 marzo 2017, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Corporate Governance".

La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - VI Edizione (gennaio 2017)" di Borsa Italiana SpA e nel Codice di Autodisciplina.

Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione del funzionamento e composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, loro ruoli, responsabilità e competenze.

Sono inoltre rappresentate le procedure adottate in relazione alle "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il cui testo è consultabile sul sito internet della Società nella sezione "Corporate Governance", nonché la politica di comunicazione nei confronti degli investitori istituzionali e degli azionisti, il trattamento delle informazioni societarie, la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (procedura Market Abuse - Internal Dealing e Registro Insider).

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione 2017", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.

GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e normative aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito Saipem ha sviluppato e adottato un modello di Risk Management Integrato che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, con l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.

La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.

Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem, cui si rinvia. Saipem è esposta a fattori di rischio relativi al-

le attività di business del Gruppo, nonché relativi al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo Saipem.

Tali fattori di rischio sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione del bilancio, per ogni singolo rischio, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi accantonate in bilancio.

Per la descrizione dei rischi finanziari si rinvia alla "Nota illustrativa al bilancio consolidato - Gestione dei rischi finanziari".

Rischi relativi all'andamento del prezzo del petrolio e alla riduzione della marginalità

La Società opera nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria Oil & Gas, il cui andamento è attualmente influenzato da un livello basso del prezzo del petrolio. Il perdurare di tale situazione negli ultimi anni ha avuto effetti significativi sui programmi di investimento dei principali clienti di Saipem determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini a essi associati.

Per tale ragione, l'industria dei servizi per il settore Oil & Gas è stata caratterizzata da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo fortettario detti "chiavi in mano" su base lump-sum nei servizi di Engineering & Construction Offshore e Onshore e per le rate dei mezzi nel mercato Drilling Offshore e Onshore.

In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge ogni funzione aziendale e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi tentativi, lungo la durata del contratto i costi, i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza su contratti lump-sum, potrebbero variare in modo anche significativo dagli importi stimati per svariati motivi legati ad esempio a: (i) cattiva performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) cattiva performance/produttività di nostra manodopera; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order) non riconosciute dal cliente; (iv) condizioni meteorologiche peggiori di quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) aumenti del costo delle materie prime (ad esempio acciaio, rame, carburanti, etc.).

Tutti questi fattori e altri rischi, insiti in generale nel settore in cui la Società opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e conseguentemente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando una riduzione anche significativa della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbero portare a un deterioramento dei risultati economicofinanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione della Società nell'industria di riferimento.

Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo all'attuale scenario del prezzo di petrolio e gas, la Società sta svolgendo i programmi "Fit For the Future" e "Fit For the Future 2.0" che fra le varie iniziative prevedono anche una razionalizzazione dei costi di struttura, yard di fabbricazione e mezzi navali e l'implementazione di un nuovo "business model" in linea con il mutato scenario di mercato.

Rischi connessi al deterioramento della domanda e delle relazioni con i clienti

Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di un andamento ribassista del prezzo del petrolio, che, a partire da luglio 2014, si è sommato a una situazione di crescita economica mondiale inferiore alle attese, con un impatto negativo sulla domanda mondiale di petrolio e gas.

Tale condizione influisce sulle politiche di investimento dei principali clienti esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (v) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere.

Tale contesto può condurre al deterioramento delle relazioni con i clienti e, nei casi più significativi, portare ad arbitrati internazionali.

Rischi connessi alla fluttuazione del capitale circolante

Il deterioramento delle condizioni di mercato e della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia dei pagamenti da parte degli stessi clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, sia del riconoscimento e conseguente pagamento di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto.

In particolare, con riferimento al mercato dei progetti EPCI, i flussi di cassa del Gruppo sono fortemente condizionati dalla struttura contrattuale negoziata con il cliente, che può richiedere un significativo impegno di risorse finanziarie sia nelle fasi iniziali della commessa (ad esempio, per l'emissione di ordini d'acquisto a fornitori, per la mobilitazione del personale, nonché per la mobilitazione o l'approntamento tecnico dei mezzi navali coinvolti) che nelle fasi successive per il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente. Inoltre, nella fase esecutiva dei progetti il contrattista è esposto alla negoziazione di corrispettivi relativi a variazioni di scopo del lavoro richieste dal cliente (variation order) o necessarie per la corretta realizzazione dell'opera, ma non richieste esplicitamente dal cliente (claim).

Il mercato Drilling è, invece, caratterizzato da tariffe di vendita dei relativi servizi che includono la remunerazione dell'impianto impiegato (di proprietà del contractor), del personale e dei costi accessori (ad esempio, subcontrattisti per servizi ancillari). Pertanto, i relativi flussi di cassa si potrebbero deteriorare in caso di disallineamento tra il pagamento delle tariffe di vendita da parte dei clienti e il pagamento a terze parti dei costi relativi alle attività operative.

La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale al fine di ottenere condizioni più favorevoli per negoziare (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (ad esempio, attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere alla fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione del progetto. Nonostante le attività poste in essere, i progetti EPCI e Drilling possono subire un deterioramento del capitale circolante esponendo il Gruppo a impatti economico-finanziari, nonché un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento.

Rischi connessi alle inefficienze della supply chain

Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi e subcontrattisti. Eventuali performance insufficienti da parte di tali fornitori e subcontrattisti potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori, ovvero di reperire i beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività, ovvero all'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.

Il deterioramento delle relazioni con fornitori e subcontrattisti potrebbe tradursi in uno svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem, con conseguenti incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali e deterioramento dei risultati economici del Gruppo.

Rischi connessi all'evoluzione tecnologica

I settori Engineering & Construction e Drilling sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset e licenze utilizzate. Al fine di mantenere la propria posizione competitiva occorre che Saipem aggiorni in maniera adeguata le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato per lo svolgimento della propria attività. Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie, gli asset e le licenze necessarie a migliorare le proprie prestazioni operative, il Gruppo potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi.

Rischi connessi ai procedimenti giudiziari in essere della Società

Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Per una sintesi dei procedimenti più significativi si rinvia alla nota "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale, ovvero coperti in misura insufficiente, ovvero non assicurati, ovvero di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali.

Rischi connessi al posizionamento strategico del Gruppo

La definizione delle strategie implementate da Saipem si basa sull'analisi degli scenari macroeconomici e geopolitici dei mercati di riferimento e degli sviluppi tecnologici a essi applicati. Saipem inoltre opera in un settore fortemente caratterizzato da mutamenti strategici, in ragione anche della sempre maggiore concentrazione dei concorrenti attraverso operazioni di M&A, creazione di joint venture e alleanze.

Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate può esporre la Società a un deterioramento del posizionamento competitivo all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo.

Rischi connessi a possibili frodi o attività illecite da parte di dipendenti o terzi

Il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi. In particolare, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo si affida a subcontrattisti e fornitori che potrebbero porre in essere condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "Corruption Perception Index" di Transparency International.

Con riferimento al predetto rischio la Società svolge periodicamente attività di audit e verifica, anche con l'ausilio di consulenti esterni. Sebbene Saipem svolga periodicamente tali attività di audit e verifica e abbia implementato, e aggiornato costantemente, nelle società del Gruppo, un sistema di controllo interno, un Codice Etico e un modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti.

Infine, Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo, che fa capo all'Organismo di Vigilanza e garantisce riservatezza, attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, security, etc.). Maggiori informazioni sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti.

Rischi connessi alla protezione dell'informazione

Per lo svolgimento delle proprie attività il Gruppo fa affidamento su informazioni e dati, di natura sensibile, elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati possono arrecare danni a Saipem.

Sebbene la Società adotti protocolli e politiche di sicurezza informatica, non può escludersi che la Società possa dover fronteggiare minacce alla sicurezza della propria infrastruttura informatica, ovvero tentativi illegali di accesso al proprio sistema informatico (cd. cyber attack) che potrebbero comportare la perdita di dati o danni alla proprietà intellettuale e agli asset, l'estrazione o l'alterazione di informazioni o l'interruzione dei processi produttivi.

Inoltre, interruzioni o guasti nel sistema informatico potrebbero compromettere l'operatività del Gruppo, provocando errori nell'esecuzione delle operazioni, inefficienze e ritardi procedurali nell'esecuzione delle attività.

Infine, la Società potrebbe dover affrontare tentativi di ottenere accesso fisico o informatico alle informazioni personali, confidenziali o ad altre informazioni sensibili che si trovino presso le proprie strutture.

Rischi connessi alla dipendenza da personale chiave e da personale specializzato

La Società dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della Relazione sulla Remunerazione 2016). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo Saipem, il personale che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.

Qualora il rapporto tra la Società e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale. Inoltre, durante fasi espansive di mercato, il Gruppo potrebbe subire ritardi nel reperimento di personale dovuti a una maggiore richiesta di risorse specializzate che potrebbero determinare impatti negativi sui risultati e sulla reputazione del Gruppo.

Inoltre, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente. La continua espansione della Società in aree e attività che richiedono conoscenze ulteriori renderanno peraltro necessaria anche l'assunzione di personale dirigenziale e tecnico, sia internazionale che locale, con competenze differenti.

L'interruzione del rapporto con una delle figure chiave, l'incapacità di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e personale direttivo competente, ovvero di integrare la struttura organizzativa con figure capaci di gestire la crescita della Società, potrebbe avere effetti negativi sulle future opportunità di business di Saipem.

Rischi connessi alla volatilità dei risultati economicofinanziari del Gruppo sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori

Il Gruppo, secondo prassi comune nell'industria di riferimento, riconosce i ricavi su commesse pluriennali del settore Engineering & Construction sia Offshore che Onshore sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Conseguentemente, la Società analizza periodicamente il valore del contratto e le stime dei costi durante l'esecuzione dei lavori e riflette eventuali aggiustamenti in modo proporzionale alla percentuale di completamento del progetto nel periodo.

Nel caso in cui tali adeguamenti risultassero in una riduzione di utili precedentemente riconosciuti in relazione a un progetto, la Società sarebbe necessariamente costretta ad allineare il risultato di tale commessa. Tale allineamento potrebbe essere materiale e rappresentare una riduzione del risultato dell'esercizio in cui tale aggiustamento viene identificato.

Le attuali stime dei costi di commessa e quindi la redditività dei nostri progetti a lungo termine, anche se ragionevolmente affidabili nel momento in cui vengono effettuate, potrebbero cambiare a seguito delle incertezze associate a questi tipi di contratti. In caso di rettifiche di costo significative, le riduzioni di profitto a vita intera delle commesse potrebbero avere impatto materiale sull'esercizio in corso e su quelli futuri.

Inoltre, varianti contrattuali (cd. change order), che sono una parte ordinaria e ricorrente della nostra attività, possono aumentare (e talvolta sostanzialmente) lo scopo del lavoro e quindi il costo a esso associato. Pertanto, le varianti contrattuali (anche se generalmente benefiche nel lungo termine) possono avere l'effetto nel breve termine, se non tempestivamente e adeguatamente approvate dal cliente, di ridurre la marginalità complessiva della commessa cui sono associati.

Nel caso in cui emergesse una revisione significativa delle stime di costi o dei ricavi relativi a un progetto, il Gruppo sarebbe costretto a effettuare aggiustamenti di tali stime. Sebbene le attuali stime sulle commesse pluriennali siano ritenute probabili e prudenzialmente misurate, il Gruppo è comunque esposto ai rischi connessi alla possibile volatilità dell'andamento dei progetti in fase di esecuzione.

In aggiunta a tali eventi, anche le controversie legate a varianti contrattuali potrebbero portare a riduzioni dei ricavi e dei margini precedentemente dichiarati e quindi comportare una riduzione degli utili correnti.

Rischi connessi alla salute, sicurezza e ambiente

Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale, internazionale e comunitario. In particolare, le attività svolte dal Gruppo Saipem sono soggette al possibile verificarsi di incidenti che possono avere ripercussioni su persone e ambiente.

Con riferimento a tali rischi, la Società ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione. La gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale della comunità.

Nonostante l'adozione di tali procedure da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente. Inoltre, il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo alla Società, nonché oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza.

Rischi connessi agli incidenti agli asset strategici

Il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati, yard di fabbricazione e base logistiche, i quali sono utilizzati nell'esecuzione dei propri progetti EPCI e dei servizi Drilling.

Per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera. In particolare, si segnala che tali certificazioni devono essere confermate su base annuale a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo (convenzioni IMO - International Maritime Organization, quali ad esempio MARPOL, ISM, ISPS, etc.).

Gli asset del Gruppo sono inoltre soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali.

In particolare, i rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere caratterizzati da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie.

Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche, abbia attuato procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei predetti asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.

Infine, il Gruppo sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà. I costi di manutenzione di volta in volta sostenuti da Saipem possono subire incrementi legati a eventi quali: (i) aumenti del costo del lavoro e dei materiali e dei servizi; (ii) ammodernamenti tecnologici; (iii) modifiche normative o regolamentari in materia di sicurezza, tutela dell'ambiente.

Rischi connessi alla situazione politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera il Gruppo Saipem

Saipem svolge una parte significativa della propria attività in Paesi che possono avere un grado minore di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo Saipem di operare in condizioni economiche e la possibilità di recuperare beni patrimoniali aziendali presenti in tali Paesi, ovvero possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove sia possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni di contesto differenti da quelle previste originariamente.

Saipem monitora periodicamente i rischi di natura politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni antigiuridiche di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni e immagine a potenziali danni.

Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa temporaneamente, la demobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale e dei beni patrimoniali aziendali che rimangono nel Paese soggetto a instabilità politica, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.

Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) la mancanza di un quadro legislativo stabile e il cambiamento delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività; (ii) incertezze sulla tutela dei diritti della società straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (iii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iv) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (v) cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo di determinate quote di personale, nonché di beni e servizi forniti da società locali (cd. "Local Content"); (vi) cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, a rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività.

Per tale ragione Saipem monitora la conformità alle normative vigenti e alla minimizzazione degli impatti dovuti alle proprie attività operative. Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem.

L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare lo sviluppo delle attività.

Infine, eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale e di salute e sicurezza.

Trasferimento assicurativo dei rischi

La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.

Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza statistica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.

Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, inclusi i rischi di responsabilità civile verso terzi, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.

In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.

Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le coperture assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.

Polizze assicurative Corporate

La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato.

Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, può riassumersi con le seguenti coperture:

Danni materiali

  • Polizza "Corpi nave": copre l'intera flotta per eventi che producano danni parziali o totali alle unità;
  • Polizza "Attrezzature": copre tutte le attrezzature onshore od offshore in uso, ad esempio le attrezzature di cantiere, gli impianti di perforazione a terra, i Remote Operating Vehicle (ROV) sottomarini, etc.;
  • Polizza "Trasporto": copre ogni trasporto, movimentazione e stoccaggio di beni e attrezzature via terra, mare e aerea;
  • Polizza "Immobili e Cantieri": copre gli immobili, gli uffici, i magazzini e i cantieri navali posseduti o affittati;
  • Polizza "Altri rischi minori": copre i rischi minori come il furto e l'infedeltà dei dipendenti.

Responsabilità civile

  • Polizza "Protection & Indemnity" ("P&I"): copre le responsabilità armatoriali per danni a terzi prodotti sia durante la navigazione che durante le attività specialistiche offshore di perforazione e costruzione; tali responsabilità sono assicurate tramite un P&I Club facente parte dell'International Group of P&I Clubs;
  • Polizza "Comprehensive General Liability": copre ogni altra tipologia di responsabilità Saipem sui rischi di responsabilità civile e generale derivanti dalla sua attività industriale, operando anche a integrazione della specifica copertura P&I;
  • Polizze "Employer's Liability" e "Personal Accident": coprono rispettivamente la re-

sponsabilità del datore di lavoro e i rischi infortuni dei propri dipendenti sulla base delle normative obbligatorie previste in ogni Paese nel quale il Gruppo opera.

Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio.

Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.

Polizze assicurative relative all'esecuzione dei progetti

Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.

Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.

Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.

L'elevato livello dei premi assicurativi e di franchigie su queste polizze stimola e guida Saipem verso un continuo miglioramento dei processi di prevenzione e protezione in termini di qualità, salute, sicurezza e di impatto ambientale.

ALTRE INFORMAZIONI

Acquisto di azioni proprie

L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 29 aprile 2016 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare sul mercato azioni proprie al fine di attuare il piano di stock grant 2016.

Sono state acquistate 69.121.512 azioni proprie. Le azioni proprie in portafoglio ammontano a 69 milioni di euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e sono rappresentate da n. 71.061.344 azioni ordinarie Saipem detenute dalla stessa Saipem SpA (n. 1.939.832 azioni al 31 dicembre 2015).

Il capitale sociale al 16 marzo 2017 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 10.038.713.052.

Piano di incentivazione di lungo termine

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre alla prossima Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, fino a un massimo di n. 84.000.000 azioni ordinarie (salvo gli effetti del raggruppamento azionario) e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 50.000.000 euro, da destinare all'attribuzione 2017 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 ("Piano") già approvato dall'Assemblea tenutasi il 29 aprile 2016 e che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA (cd. Performance Share) a decorrere da luglio 2016 per tre assegnazioni con cadenza annuale, ciascuna sottoposta a un periodo di vesting triennale. L'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie è richiesta per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.

La proposta prevede che l'acquisto potrà essere effettuato, con le gradualità ritenute opportune e mediante acquisto sul mercato, a un prezzo unitario massimo e minimo pari al prezzo di riferimento rilevato sul Mercato Telematico Azionario nel giorno precedente a quello dell'acquisto (più o meno il 5% rispettivamente per il prezzo massimo e per quello minimo) e comunque a un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto.

Prestito obbligazionario

In data 27 giugno 2016 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato l'emissione, da effettuarsi in un arco temporale massimo di un anno a decorrere dal 28 giugno 2016, di prestiti obbligazionari non convertibili per un ammontare complessivo massimo di 1,6 miliardi di euro a valere sul programma EMTN (Euro Medium Term Note) del valore complessivo di due miliardi di euro ovvero, in alternativa, l'assunzione della garanzia da parte di Saipem a favore dei sottoscrittori dei medesimi prestiti obbligazionari per il caso di emissione dei prestiti da parte della controllata Saipem Finance International BV.

Il Consiglio di Amministrazione ha attribuito all'Amministratore Delegato il potere di definire l'importo e le condizioni di dettaglio di ciascuna emissione obbligazionaria, nel rispetto dei parametri generali del programma EMTN. Le risorse rinvenienti dal programma EMTN saranno destinate prioritariamente al rimborso della linea Bridge-to-Bond dell'importo di 1.600 milioni di euro scadenti il 1° luglio 2017, salvo esercizio da parte della Società della facoltà di proroga fino al 1° gennaio 2018. BNP Paribas e UniCredit agiscono in qualità di Joint Arrangers del programma EMTN.

In data 1˚ settembre 2016 Saipem ha collocato un'emissione obbligazionaria a tasso fisso in due tranche a 4,5 e a 7 anni, per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro.

Entrambe le emissioni sono state effettuate da Saipem Finance International BV nell'ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Note) in essere. Il prestito obbligazionario della durata di 4,5 anni ammonta a 500 milioni di euro e paga una cedola annua del 3,0%, mentre il prestito obbligazionario della durata di 7 anni ammonta a 500 milioni di euro e paga una cedola annua del 3,75%.

Le obbligazioni, quotate sul segmento Euro MTF del Luxembourg Stock Exchange, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Francia, Germania, Italia e Regno Unito.

Le risorse rinvenienti dal prestito sono state destinate al rimborso parziale della linea Bridge-to-Bond.

Nuova linea di credito

In data 1° luglio 2016 Saipem ha sottoscritto una nuova linea di credito per un ammontare fino a 554 milioni di euro, che verrà utilizzata per finanziare o rifinanziare l'acquisto, da parte della Società, di apparecchiature e servizi da esportatori norvegesi. La linea di credito viene garantita da Garantiinstituttet for Eksportkreditt (GIEK), l'agenzia norvegese per l'assicurazione dei crediti all'esportazione, e concessa principalmente da Citibank NA, London Branch (Citibank) ed Eksportkreditt Norge AS (EK), in qualità di Original Lenders.

La linea di credito, utilizzabile nel corso dei 24 mesi successivi alla data di stipula, è suddivisa in più tranche, ciascuna della durata di 8 anni e mezzo. Una prima tranche dell'importo di 195 milioni di euro è stata erogata nel mese di agosto 2016, e una seconda tranche dell'importo di 93 milioni di euro è stata erogata nel mese di dicembre 2016. Entrambe le tranche sono state utilizzate per il rimborso parziale della linea di credito Bridge-to-Bond.

Ciascuna tranche ha un tasso di interesse annuo legato all'Euribor o CIRR, con un costo medio previsto intorno al 2% annuo. Citibank NA London Branch ha coordinato l'accordo di finanziamento in qualità di Mandated Lead Arranger, mentre Citibank Europe Plc ha agito in qualità di Facility Agent.

Regolamento mercati

Art. 36 del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 16191/2007 e successive modifiche): condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

  • i. alla data del 31 dicembre 2016 le prescrizioni regolamentari dell'art. 36 del Regolamento Mercati si applicano alle seguenti 20 società controllate:
    • Saudi Arabian Saipem Ltd;
    • Petrex SA;
    • Snamprogetti Saudi Arabia Ltd;
    • Saipem America Inc;
    • Saipem Contracting (Nigeria) Ltd;
    • PT Saipem Indonesia;
    • Saipem Asia Sdn Bhd;
    • Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda;
    • Boscongo SA;
    • Saimexicana Sa de Cv;
    • Saipem Canada Inc;
    • Saipem Services Mexico SA de Cv;
    • Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.);
    • Sigurd Rück AG;
    • Sajer Iraq for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc;
    • Saipem Offshore Norway AS;
    • Saipem Drilling Norway AS;
    • Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd;
    • ER SAI Caspian Contractor Llc;
  • Global Petroprojects Services AG.
  • ii. Sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.

Art. 37 del Regolamento Mercati: condizioni che inibiscono la quotazione di azioni di società controllate sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di altra società

Come già illustrato nella Relazione finanziaria annuale 2015, il 27 ottobre 2015 Eni aveva annunciato al mercato di aver sottoscritto con CDP Equity SpA un contratto di compravendita in base al quale Eni si è impegnata a cedere una partecipazione pari al 12,503% del capitale sociale ordinario di Saipem, pari a n. 55.176.364 azioni ordinarie Saipem, nonché un accordo parasociale volto a disciplinare i reciproci rapporti tra Eni e CDP Equity SpA quali azionisti dell'Emittente (la "Cessione").

Con comunicato del 27 ottobre 2015 Eni aveva dichiarato che, per effetto della perdita del controllo esclusivo su Saipem che si verificherà subordinatamente al perfezionamento della Cessione, la partecipazione residua detenuta da Eni nella Società pari al 30,42% del capitale sociale ordinario di Saipem sarebbe stata deconsolidata a partire dalla data di efficacia della Cessione e rilevata in bilancio con il metodo del patrimonio netto.

Come indicato nel patto parasociale tra Eni e CDP Equity SpA, alla data di efficacia della Cessione, né Eni né CDP Equity SpA eserciteranno "un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF".

In ragione quindi della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'efficacia dal 22 gennaio 2016 del Patto Parasociale tra Eni e CDP Equity SpA, diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile. Da tale data la Società non è più soggetta alla verifica delle condizioni previste dall'art. 37 del Regolamento Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007, per la quotazione di azioni di società controllate sottoposte all'attività di altra società.

Rapporti con il soggetto dominante e con le imprese soggette alla sua attività di direzione e coordinamento

Come indicato nel paragrafo precedente, in ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'efficacia del Patto Parasociale tra Eni e CDP Equity SpA, diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.

Informativa sulle parti correlate

Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate, individuate dallo IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili.

Al 31 dicembre 2016 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.

Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 44 delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Raggruppamento azioni

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea Straordinaria il raggruppamento delle azioni in circolazione nel rapporto di una nuova azione ordinaria per ogni 10 azioni ordinarie detenute e di una nuova azione di risparmio per ogni 10 azioni di risparmio detenute, previo annullamento di azioni ordinarie e di risparmio nel numero minimo necessario a consentire la regolare esecuzione del raggruppamento e la conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale. È previsto che l'operazione di raggruppamento, una volta approvata dall'Assemblea, sia eseguita nei tempi e secondo le modalità che saranno concordate con Borsa Italiana SpA e le altre Autorità competenti, ma comunque entro il 30 giugno 2017.

Emissione di bond a tasso fisso

In data 29 marzo 2017 Saipem ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria a tasso fisso a 5 anni, per un valore nominale di 500 milioni di euro. L'emissione è stata effettuata da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note) in essere.

Il prestito obbligazionario paga una cedola annua del 2,75% e ha un prezzo di re-offer del 100%. Le obbligazioni, che saranno quotate sul segmento Euro MTF del Luxembourg Stock Exchange, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Italia, Regno

Unito, Francia, Germania e Svizzera. Le risorse rinvenienti dal prestito saranno destinate al rimborso anticipato parziale della linea di credito di 1.600 milioni di euro.

Evoluzione prevedibile della gestione

Malgrado i segnali di stabilizzazione del prezzo dell'olio, il mercato di riferimento di Saipem non ha manifestato segnali di ripresa rispetto a quanto assunto nel piano strategico approvato lo scorso ottobre. Resta quindi confermata la guidance 2017 già annunciata, ovvero:

  • ricavi: pari a circa 10 miliardi di euro;
  • EBITDA: pari a circa 1 miliardo di euro;
  • utile netto: maggiore di 200 milioni di euro (inclusivo di circa 30 milioni di euro di oneri di riorganizzazione);
  • investimenti tecnici: pari a circa 0,4 miliardi di euro;
  • debito netto: pari a circa 1,4 miliardi di euro.

Non-GAAP measures

Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (Non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione. Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS. In particolare le Non-GAAP measures utilizzate nella Relazione sulla gestione sono le seguenti:

  • cash flow: tale indicatore è dato dalla somma del risultato netto più ammortamenti;
  • investimenti tecnici: tale indicatore è calcolato escludendo dal totale investimenti gli investimenti in partecipazioni;
  • margine operativo lordo: rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e dei singoli settori d'attività in aggiunta al risultato operativo. Il margine operativo lordo è una grandezza economica intermedia e viene calcolato sommando gli ammortamenti al risultato operativo;
  • capitale immobilizzato: è calcolato come somma delle attività materiali nette, attività immateriali nette e le partecipazioni;
  • capitale di esercizio netto: include il capitale circolante e i fondi per rischi e oneri;
  • capitale investito netto: è dato dalla somma del capitale immobilizzato, del capitale circolante e del fondo per benefici ai dipendenti;
  • coperture: sono date dalla sommatoria del patrimonio netto, del capitale e riserve di terzi e dall'indebitamento finanziario netto;
  • special item: rappresentano (i) eventi od operazioni il cui accadimento non è ricorrente; (ii) eventi od operazioni non rappresentativi della normale attività di business.

Sedi secondarie

Ai sensi dell'art. 2428 del codice civile la Società dichiara di avere una sede secondaria a Cortemaggiore (PC), Via Enrico Mattei, 20.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Voci dello stato patrimoniale riclassificato
(dove non espressamente indicato,
la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio)
Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
A) Attività materiali nette 7.287 5.192
Nota 8 - Immobili, impianti e macchinari 7.287 5.192
B) Attività immateriali nette 758 755
Nota 9 - Attività immateriali 758 755
C) Partecipazioni 134 147
Nota 10 - Partecipazioni 135 149
Ricl. da E) - fondo copertura perdite di imprese partecipate (1) (2)
D) Capitale circolante 1.178 713
Nota 3 - Crediti commerciali e altri crediti 3.348 3.020
Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (30) (2)
Nota 4 - Rimanenze 2.286 2.242
Nota 5 - Attività per imposte sul reddito correnti 253 192
Nota 6 - Attività per altre imposte correnti 376 241
Nota 7 - Altre attività correnti 209 144
Nota 11 - Altre attività finanziarie 1 -
Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (1) (1)
Nota 12 - Attività per imposte anticipate 460 302
Nota 13 - Altre attività non correnti 114 102
Nota 15 - Debiti commerciali e altri debiti (5.186) (4.860)
Nota 16 - Passività per imposte sul reddito correnti (130) (96)
Nota 17 - Passività per altre imposte correnti (268) (265)
Nota 18 - Altre passività correnti (202) (244)
Nota 22 - Passività per imposte differite (10) (59)
Nota 23 - Altre passività non correnti (42) (3)
E) Fondi per rischi e oneri (237) (266)
Nota 20 - Fondi per rischi e oneri (238) (268)
Ricl. a C) - fondo copertura perdite di imprese partecipate 1 2
F) Fondo per benefici ai dipendenti (211) (206)
Nota 21 - Fondi per benefici ai dipendenti (211) (206)
CAPITALE INVESTITO NETTO 8.909 6.335
G) Patrimonio netto 3.474 4.866
Nota 25 - Patrimonio netto di Saipem 3.474 4.866
H) Capitale e riserve di terzi 45 19
Nota 24 - Capitale e riserve di terzi azionisti 45 19
I)
Indebitamento finanziario netto
5.390 1.450
Nota 1 - Disponibilità liquide ed equivalenti (1.066) (1.892)
Nota 2 - Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita (26) (55)
Nota 14 - Passività finanziarie a breve termine 3.016 152
Nota 19 - Passività finanziarie a lungo termine 2.841 3.194
Nota 19 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 656 54
Ricl. da D) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 3) (30) (2)
Ricl. da D) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 11) (1) (1)
COPERTURE 8.909 6.335

Voci del conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • la voce "altri ricavi e proventi", pari a 34 milioni di euro, afferente a "rimborsi per prestazioni che non costituiscono l'attività caratteristica", indicati nello schema obbligatorio nella voce "altri ricavi e proventi", sono stati portati in diminuzione delle corrispondenti componenti di costo nel conto economico riclassificato;
  • le voci "proventi finanziari" (867 milioni di euro), "oneri finanziari" (-868 milioni di euro) e "strumenti derivati" (-153 milioni di euro), indicate separatamente nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "oneri finanziari netti" (-154 milioni di euro) del conto economico riclassificato.

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Voci del rendiconto finanziario riclassificato

Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le seguenti riclassifiche:

  • le voci "ammortamenti" (684 milioni di euro), "svalutazioni nette di attività materiali e immateriali" (1.724 milioni di euro), "variazione fondo per benefici ai dipendenti" (-5 milioni di euro), "altre variazioni" (-177 milioni di euro) ed "effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto" (-18 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "ammortamenti e altri componenti non monetari" (2.208 milioni di euro);
  • le voci "interessi passivi" (81 milioni di euro), "imposte sul reddito" (445 milioni di euro) e "interessi attivi" (-10 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi, interessi e imposte" (516 milioni di euro);
  • le voci relative ai "crediti commerciali" (262 milioni di euro), ai "fondi per rischi e oneri" (50 milioni di euro), alle variazioni delle "rimanenze" (19 milioni di euro), ai "debiti commerciali" (168 milioni di euro) e alle "altre attività e

passività" (148 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione" (647 milioni di euro);

  • le voci "interessi incassati" (8 milioni di euro), "dividendi incassati" (1 milione di euro), "imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati" (-253 milioni di euro) e "interessi pagati" (-74 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati" (-318 milioni di euro);
  • le voci relative agli investimenti in "attività materiali" (-285 milioni di euro) e "attività immateriali" (-11 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa degli investimenti nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "investimenti tecnici" (-296 milioni di euro);
  • le voci relative a disinvestimenti in "partecipazioni" (3 milioni di euro) e "attività materiali" (14 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa dei disinvestimenti, sono esposte nette nella voce "dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate" (17 milioni di euro);
  • le voci relative ai disinvestimenti in "crediti finanziari" (52 milioni di euro), investimenti in "titoli" (-29 milioni di euro) e investimenti in "crediti finanziari" (-22 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di investimento nello schema obbligatorio, sono esposte nella voce "investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento" (1 milione di euro);
  • le voci "assunzione di debiti finanziari non correnti" (3.228 milioni di euro), "incremento (decremento) di debiti finanziari correnti" (-3.000 milioni di euro) e "rimborsi di debiti finanziari non correnti" (-3.481 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di finanziamento nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione debiti finanziari a breve e lungo termine" (-3.253 milioni di euro).

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Relazione sulla gestione di Saipem SpA

Commento ai risultati economico-finanziari

Risultati economici

I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2016 e dell'esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).

Conto economico

Variazione
(milioni di euro) 2015 2016 assoluta %
Ricavi della gestione caratteristica 3.400 2.592 (808) (23,8)
Altri ricavi e proventi 66 59 (7) (10,6)
Costi operativi (3.474) (2.467) 1.007 (29,0)
Ammortamenti e svalutazioni (120) (394) (274)
Altri proventi (oneri) operativi (1) - 1
Risultato operativo (EBIT) (129) (210) (81) (62,8)
Oneri finanziari netti (126) (18) 108 (85,7)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (2) (557) (555)
Risultato prima delle imposte (257) (785) (528)
Imposte sul reddito 130 (23) (153)
Utile (perdita) dell'esercizio (127) (808) (681)

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.592 milioni di euro, con una diminuzione del 23,8% rispetto all'esercizio precedente, a causa della minore attività svolta nell'anno, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".

Il risultato operativo (EBIT) consuntiva una perdita dell'esercizio di 210 milioni di euro, in peggioramento di 81 milioni di euro rispetto alla perdita di 129 milioni di euro all'esercizio precedente, a causa soprattutto dei risultati negativi del settore Drilling, solo parzialmente compensati dal miglioramento conseguito nei settori E&C Offshore e Onshore; le variazioni nelle singole Business Unit sono commentate in seguito nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".

La gestione finanziaria esprime oneri finanziari netti di 18 milioni di euro; il decremento di 108 milioni di euro è da ricondurre essenzialmente alla diminuzione degli oneri netti correlati all'indebitamento finanziario netto, che sono passati da 91 milioni di euro del 2015 a 9 milioni di euro del 2016; la voce include inoltre oneri netti su operazioni in derivati (67 milioni di euro), proventi netti su cambi (38 milioni di euro), oneri per operazioni di factoring (3 milioni di euro), "net interest" per piani a benefici definiti (2 milioni di euro), interessi su crediti d'imposta (1 milione di euro) e altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate (24 milioni di euro).

Gli oneri netti su partecipazioni di 557 milioni di euro comprendono oneri da svalutazione delle società partecipate Saipem SA (533 milioni di euro), Saipem Maritime Asset Management Sarl (5 milioni di euro), Servizi Energia Italia SpA e INFRA SpA (1 milione di euro), e accantonamenti per copertura perdite della partecipata Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA (18 milioni di euro).

La maggior perdita operativa associata all'incremento degli oneri su partecipazioni e solo parzialmente compensata dalla diminuzione degli oneri finanziari netti determina una diminuzione di 528 milioni di euro del risultato prima delle imposte che si attesta a -785 milioni di euro (-257 milioni di euro nel 2015).

Le imposte sul reddito a carico dell'esercizio evidenziano un importo di 23 milioni di euro, contro un saldo positivo di 130 milioni di euro dell'esercizio precedente; la variazione è dovuta essenzialmente a minori imposte anticipate consuntivate nell'esercizio e minori crediti per imposte assolte all'estero. Il carico fiscale dell'esercizio include: imposte assolte all'estero (53 milioni di euro), oneri per Irap (3 milioni di euro), al netto di imposte anticipate (3 milioni di euro), recuperi e rettifiche d'imposte estere per 28 milioni di euro e di utilizzi di fondi eccedenti (2 milioni di euro).

Il risultato netto presenta pertanto una perdita di 808 milioni di euro, con un peggioramento di 681 milioni di euro rispetto alla perdita di 127 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Incidenza %
Valori 2015 Valori 2016 Variazione 2015 2016
1.443 914 (529) 42 35
1.289 1.222 (67) 38 48
513 345 (168) 15 13
155 111 (44) 5 4
3.400 2.592 (808) 100 100
15 16
85 84
100 100
41 53
59 47
100 100

Articolazione ricavi della gestione caratteristica

I ricavi Engineering & Construction Offshore, pari a 914 milioni di euro, registrano una diminuzione di 529 milioni di euro rispetto al 2015, principalmente per la conclusione delle attività relative ai progetti Filanovsky in Russia, Wasit Gas Program in Arabia Saudita e al progetto South Stream in parte compensato dall'aumento delle attività per conto NCOC in Kazakhstan e alle attività per la realizzazione del progetto Al-Zour in Kuwait per conto KNPC.

Il settore Engineering & Construction Onshore ha rappresentato il 48% dei ricavi totali, in leggera riduzione (67 milioni di euro) rispetto al 2015, principalmente negli Emirati Arabi Uniti per la fase finale dei lavori del progetto Shah; tale riduzione è stata compensata dall'avanzamento delle attività del progetto Jazan e dall'entrata in attività del progetto Khurais sviluppati in Arabia Saudita per conto Saudi Aramco. Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 345 milioni di euro, con una diminuzione di 168 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per effetto essenzialmente dei minori ricavi registrati dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, interessata da lavori di rimessa in classe nel corso del quarto trimestre dell'esercizio, dalla nave di perforazione Saipem 12000, a causa della chiusura anticipata del contratto e dalla nave di perforazione Saipem 10000, interessata da lavori di approntamento nel 2015; il decremento è stato in parte compensato dai maggiori ricavi derivanti dall'attività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9.

I ricavi del segmento Drilling Onshore passano da 155 milioni di euro a 111 milioni di euro; la riduzione è da ricondursi principalmente alla minore attività in Sud America (Venezuela) e Kazakhstan, in parte compensata dai maggiori ricavi registrati in Arabia Saudita e Marocco.

I ricavi sono stati realizzati per l'84% all'estero (in linea con l'esercizio precedente) e per il 53% con società del Gruppo Saipem e correlate (41% nel 2015).

Risultato operativo (EBIT) per aree di attività

Variazione
(milioni di euro) 2015 2016 assoluta %
Engineering & Construction Offshore 5 110 105
Engineering & Construction Onshore (179) (131) 48 26,8
Drilling Offshore 28 (87) (115)
Drilling Onshore 17 (102) (119)
Risultato operativo (EBIT) (129) (210) (81) (62,8)

Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Engineering & Construction Offshore ammonta a 110 milioni di euro, pari al 12,0% dei ricavi, rispetto a 5 milioni di euro, pari allo 0,3% dei ricavi, nel 2015.

Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Engineering & Construction Onshore ammonta a -131 milioni di euro rispetto a -179 milioni di euro nel 2015.

Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Drilling Offshore ammonta a -87 milioni di euro, rispetto a 28 milioni di euro, pari al 5,5% dei ricavi, nel 2015.

Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Drilling Onshore ammonta a -102 milioni di euro rispetto a 17 milioni di euro nel 2015.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Stato patrimoniale riclassificato

Variazione
(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016 assoluta %
Attività materiali nette 820 481 (339) (41,3)
Attività immateriali nette 24 24 - -
Partecipazioni 2.114 1.988 (126) (6,0)
Capitale immobilizzato 2.958 2.493 (465) (15,7)
Capitale di esercizio netto 1.084 1.091 7 0,6
Fondi per benefici ai dipendenti (92) (93) (1) 1,1
CAPITALE INVESTITO NETTO 3.950 3.491 (459) (11,6)
Patrimonio netto 1.301 3.948 2.647
Indebitamento finanziario netto 2.649 (457) (3.106)
COPERTURE 3.950 3.491 (459) (11,6)

Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2016 a 2.493 milioni di euro, con un decremento netto di 465 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale diminuzione è essenzialmente da ricondurre:

  • al decremento netto delle immobilizzazioni finanziarie per 126 milioni di euro, dovuto essenzialmente a svalutazioni di partecipazioni per 539 milioni di euro (Saipem SA per 533 milioni di euro, Saipem Maritime Asset Management Sarl, INFRA SpA e Servizi Energia Italia SpA per 6 milioni di euro), compensate dall'incremento per l'aumento di capitale in Saipem International BV (400 milioni di euro), per l'acquisizione di Saipem Finance International BV (10 milioni di euro), per l'aumento di capitale di Andromeda Consultoria Tecnica & Representações Ltda (1 milione di euro) e per i finanziamenti in conto capitale versati a Servizi Energia Italia SpA e INFRA SpA per complessivi 2 milioni di euro;
  • al decremento netto delle immobilizzazioni materiali per 339 milioni di euro, per effetto della differenza tra gli investimenti effettuati nell'esercizio (61 milioni di euro), gli ammortamenti e svalutazioni (394 milioni di euro) e le vendite nette e dismissioni (6 milioni di euro); gli investimenti hanno riguardato principalmente nuovi impianti e attrezzature di perforazione e di costruzione, nonché acquisti correlati all'attività di mantenimento e di miglioramento degli immobilizzi tecnici esistenti.

Il capitale di esercizio netto aumenta di 7 milioni di euro rispetto alla fine del 2015, attestandosi su un valore di 1.091 milioni di euro, per effetto dell'incremento netto delle rimanenze (54 milioni di euro), della diminuzione dei debiti commerciali (511 milioni di euro), delle passività per imposte (7 milioni di euro) e delle altre passività (44 milioni di euro), in parte compensato dal decremento dei crediti commerciali (375 milioni di euro), delle attività per imposte correnti e anticipate (82 milioni di euro), delle altre attività correnti e non correnti (147 milioni di euro) e dall'aumento dei fondi per rischi e oneri (5 milioni di euro).

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 93 milioni di euro, con un incremento netto di 1 milione di euro rispetto all'esercizio precedente. A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 459 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 3.491 milioni di euro, rispetto a 3.950 milioni di euro di fine 2015.

Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato un incremento di 2.647 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2016, un importo di 3.948 milioni di euro; l'aumento è riconducibile essenzialmente all'operazione di aumento del capitale sociale al netto di oneri per complessivi 3.453 milioni di euro, di cui 1.750 milioni di euro a incremento del capitale sociale e altrettanti come riserva sovrapprezzo azioni, e 47 milioni di euro relativi a oneri al netto di imposte in diminuzione degli utili (perdite) portati a nuovo, dalla variazione positiva delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (20 milioni di euro) e delle riserve di valutazione al fair value dei piani di incentivazione con utilizzo delle stock grant (5 milioni di euro), parzialmente compensati dal risultato negativo dell'esercizio (808 milioni di euro), dall'acquisto di azioni proprie (26 milioni di euro) e da altre variazioni (3 milioni di euro).

Prospetto delle principali variazioni del patrimonio netto

Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:

(milioni di euro)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 1.301
Incremento per:
- aumento di capitale al netto di oneri e imposte 3.453
- variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari 20
- fair value piani di incentivazione stock grant 5
- altre variazioni 3
3.481
Decremento per:
- perdita 2016 (808)
- acquisto azioni proprie (26)
(834)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 3.948

Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 22 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".

Posizione finanziaria netta

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016 Var. ass.
Debiti finanziari 2.852 652 2.200
Disponibilità liquide ed equivalenti (181) (702) 521
Crediti finanziari (22) (407) 385
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) 2.649 (457) 3.106

La posizione finanziaria netta della Società registra un miglioramento netto di 3.106 milioni di euro rispetto a fine 2015, passando da un indebitamento finanziario netto di 2.649 milioni di euro a disponibilità nette per 457 milioni di euro; è rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 702 milioni di euro, da crediti finanziari per 407 milioni di euro al netto di debiti a breve termine per 294 milioni di euro (di cui 228 milioni di euro verso la finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV) e da debiti a medio e lungo termine per 358 milioni di euro.

Il miglioramento della posizione finanziaria netta è dovuto essenzialmente al flusso positivo generato dall'aumento di capitale (3.435 milioni di euro al netto degli oneri connessi capitalizzati), dalle attività di esercizio (170 milioni di euro) e dai disinvestimenti (7 milioni di euro), parzialmente compensati dagli investimenti in immobilizzazioni finanziarie (413 milioni di euro), in immobilizzazioni materiali e immateriali (61 milioni di euro) e dagli acquisti di azioni proprie (26 milioni di euro).

I crediti riguardano essenzialmente la società controllata Saipem Finance International BV (384 milioni di euro) e sono relativi alle attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.

Rendiconto finanziario riclassificato

(milioni di euro) 2015 2016 Var. ass.
Utile (perdita) dell'esercizio (127) (808) (681)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 122 934 812
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni attività (1) (1) -
Dividendi, interessi e imposte (53) 35 88
Variazione del capitale di esercizio (563) 44 607
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (168) (34) 134
Flusso di cassa netto da attività operativa (790) 170 960
Investimenti tecnici (115) (61) 54
Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa - (413) (413)
Disinvestimenti 159 7 (152)
Free cash flow (746) (297) 449
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 6 (385) (391)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti 768 (2.200) (2.968)
Acquisto azioni proprie - (26) (26)
Flusso di cassa del capitale proprio - 3.435 3.435
Effetto delle differenze di cambio (4) (6) (2)
Altre variazioni - - -
Flusso di cassa netto dell'esercizio 24 521 497
Free cash flow (746) (297) 449
Acquisto azioni proprie - (26) (26)
Aumento di capitale al netto di oneri - 3.435 3.435
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto (4) (6) (2)
Variazione indebitamento finanziario netto (750) 3.106 3.856
Indebitamento finanziario netto inizio esercizio 1.899 2.649 750
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio 2.649 (457) (3.106)

Il flusso di cassa netto da attività operativa, positivo per 170 milioni di euro, e il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (467 milioni di euro), hanno generato un free cash flow negativo di 297 milioni di euro.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.

(migliaia di euro)

31.12.2015 31.12.2016
Voci dello stato patrimoniale riclassificato Riferimento
alle note
al bilancio
al 31.12.2016
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari (nota n. 7) 819.985 481.150
Attività immateriali (nota n. 8) 24.205 23.784
Partecipazioni (nota n. 9) 2.114.248 1.988.780
Totale capitale immobilizzato 2.958.438 2.493.714
Capitale di esercizio netto
Rimanenze (nota n. 3) 582.317 636.763
Crediti commerciali (nota n. 2) 1.839.719 1.464.713
Debiti commerciali (nota n. 13) (1.161.144) (650.621)
Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da:
- passività per imposte sul reddito correnti (nota n. 14) (26.184) (19.086)
- passività per altre imposte correnti (nota n. 15) (28.478) (28.514)
- attività per imposte sul reddito correnti (nota n. 4) 95.358 82.071
- attività per altre imposte correnti (nota n. 5) 103.780 32.113
- attività per imposte anticipate (nota n. 10) 243.752 246.512
Fondi per rischi e oneri (nota n. 18) (82.992) (88.427)
Altre attività (passività) di esercizio, composte da:
- altre attività (non correnti) (nota n. 11) 26.551 13.343
- altre attività (correnti) (note n. 2, 6) 455.113 321.454
- altre passività (non correnti) (nota n. 21) (5.185) (2.324)
- altre passività (correnti) (note n. 13, 16) (959.133) (917.593)
Totale capitale di esercizio netto 1.083.474 1.090.404
Fondi per benefici ai dipendenti (nota n. 19) (91.563) (93.288)
Attività non correnti destinate alla vendita (nota n. 34) 17 17
CAPITALE INVESTITO NETTO 3.950.366 3.490.847
Patrimonio netto (nota n. 22) 1.301.404 3.947.775
Indebitamento finanziario netto
Passività finanziarie a lungo termine 2.069.043 358.024
Passività finanziarie a breve termine 783.150 293.937
a dedurre:
- disponibilità liquide ed equivalenti 181.124 701.995
- crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 22.107 406.894
Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)(1) 2.648.962 (456.928)
COPERTURE 3.950.366 3.490.847

(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 17.

Rendiconto finanziario riclassificato

(migliaia di euro)

2015 2016
Valori Valori
parziali Valori parziali Valori
Voci del rendiconto finanziario riclassificato
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio
da schema
obbligatorio
da schema
riclassificato
da schema
obbligatorio
da schema
riclassificato
Utile (perdita) dell'esercizio (126.555) (807.902)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio
al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti e altri componenti non monetari: 92.162 933.242
. ammortamenti 116.306 112.131
. svalutazioni (rivalutazioni) di immobilizzazioni materiali e immateriali 3.986 281.813
. svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 1.590 538.671
. altre variazioni (13.717) (1.098)
. variazione fondo per benefici ai dipendenti (16.003) 1.725
- plusvalenze nette su cessioni di attività (1.468) (499)
- dividendi, interessi e imposte: (39.154) 35.121
. dividendi (3) (1)
. interessi attivi (3.759) (7.087)
. interessi passivi 94.784 19.331
. imposte su reddito (130.176) 22.878
Variazione del capitale di esercizio: (563.027) 43.911
- rimanenze 171.916 (54.446)
- crediti commerciali 41.213 378.902
- debiti commerciali (430.413) (503.463)
- fondi per rischi e oneri (16.223) 10.219
- altre attività e passività (329.520) 212.699
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: (152.360) (34.128)
- dividendi incassati 3 1
- interessi incassati 4.165 6.632
- interessi pagati (94.784) (18.540)
- imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati (61.744) (22.221)
Flusso di cassa netto da attività di esercizio (790.402) 169.745
Investimenti tecnici: (114.623) (60.785)
- attività immateriali (9.757) (9.993)
- attività materiali (104.866) (50.792)
Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: (1) (412.688)
- partecipazioni (1) (412.688)
Disinvestimenti: 159.165 6.611
- attività materiali 19.209 6.611
- rami d'azienda 46.042 -
- partecipazioni 93.914 -
Altre variazioni relative all'attività di (investimento) disinvestimento:
- (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari 6.221 (384.788)
- riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli
e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
- (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari (6.221) (384.788)
Free cash flow (745.861) (297.117)

segue Rendiconto finanziario riclassificato

(migliaia di euro)

2015 2016
Voci del rendiconto finanziario riclassificato
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Free cash flow (745.861) (297.117)
(Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento: 6.221 (384.788)
- riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli
e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
6.221 (384.788)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: 767.822 (2.200.233)
- assunzione debiti finanziari non correnti 379.170 348.641
- rimborsi di debiti finanziari non correnti (11.511) (2.269.275)
- incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 400.163 (279.599)
Flusso di cassa del capitale proprio: (5) 3.408.787
- dividendi distribuiti a terzi (5) -
- aumento di capitale al netto di oneri - 3.435.200
- acquisto di azioni proprie - (26.413)
Differenze cambio sulle disponibilità: (3.815) (5.778)
- effetto delle differenze di cambio (3.815) (5.778)
Altre variazioni - -
Flusso di cassa netto dell'esercizio 24.362 520.871

Bilancio consolidato 2016

Stato patrimoniale

31.12.2015 31.12.2016
di cui verso di cui verso
(milioni di euro) Nota Totale parti
correlate (1)
Totale parti
correlate (1)
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 1) 1.066 177 1.892 -
Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita (N. 2) 26 55
Crediti commerciali e altri crediti (N. 3) 3.348 744 3.020 663
Rimanenze (N. 4) 2.286 2.242
Attività per imposte sul reddito correnti (N. 5) 253 192
Attività per altre imposte correnti (N. 6) 376 241
Altre attività correnti (N. 7) 209 79 144 1
Totale attività correnti 7.564 7.786
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (N. 8) 7.287 5.192
Attività immateriali (N. 9) 758 755
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (N. 10) 135 148
Altre partecipazioni (N. 10) - 1
Altre attività finanziarie (N. 11) 1 -
Attività per imposte anticipate (N. 12) 460 302
Altre attività non correnti (N. 13) 114 12 102 1
Totale attività non correnti 8.755 6.500
TOTALE ATTIVITÀ 16.319 14.286
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (N. 14) 3.016 2.781 152 -
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 19) 656 643 54 -
Debiti commerciali e altri debiti (N. 15) 5.186 281 4.860 376
Passività per imposte sul reddito correnti (N. 16) 130 96
Passività per altre imposte correnti (N. 17) 268 265
Altre passività correnti (N. 18) 202 150 244 8
Totale passività correnti 9.458 5.671
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (N. 19) 2.841 2.571 3.194 -
Fondi per rischi e oneri (N. 20) 238 268
Fondi per benefici ai dipendenti (N. 21) 211 206
Passività per imposte differite (N. 22) 10 59
Altre passività non correnti (N. 23) 42 5 3 -
Totale passività non correnti 3.342 3.730
TOTALE PASSIVITÀ 12.800 9.401
PATRIMONIO NETTO
Capitale e riserve di terzi azionisti (N. 24) 45 19
Patrimonio netto di Saipem: (N. 25) 3.474 4.866
- capitale sociale (N. 26) 441 2.191
- riserva sopraprezzo delle azioni (N. 27) 55 1.750
- altre riserve (N. 28) (115) (80)
- utili relativi a esercizi precedenti 3.942 3.161
- utile (perdita) dell'esercizio (806) (2.087)
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (N. 29) (43) (69)
Totale patrimonio netto di Gruppo 3.519 4.885
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 16.319 14.286

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Conto economico

Esercizio 2015 Esercizio 2016
di cui verso
parti
di cui verso
parti
(milioni di euro)
RICAVI
Nota Totale correlate (1) Totale correlate (1)
Ricavi della gestione caratteristica (N. 32) 11.507 1.699 9.976 1.451
Altri ricavi e proventi (N. 33) 13 34
Totale ricavi 11.520 10.010
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (N. 34) (8.789) (304) (7.319) (183)
Costo del lavoro (N. 35) (2.222) (1) (1.782) -
Ammortamenti e svalutazioni (N. 36) (960) (2.408)
Altri proventi (oneri) operativi (N. 37) (1) (1) - -
RISULTATO OPERATIVO (452) (1.499)
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 1.053 - 867 94
Oneri finanziari (1.206) (171) (868) (111)
Strumenti derivati (91) (85) (153) (311)
Totale proventi (oneri) finanziari (N. 38) (244) (154)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto 16 18
Altri proventi su partecipazioni 18 -
Totale proventi (oneri) su partecipazioni (N. 39) 34 18
RISULTATO ANTE IMPOSTE (662) (1.635)
Imposte sul reddito (N. 40) (127) (445)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (789) (2.080)
di competenza:
- Saipem (806) (2.087)
- terzi azionisti (N. 41) 17 7
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem
(ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 42) (1,83) (0,25)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 42) (1,83) (0,25)

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) 2015 2016
Utile (perdita) dell'esercizio (789) (2.080)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 3 1
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
- (1)
Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (2) (1)
1 (1)
Componenti riclassificabili a conto economico
Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (1) 125
Variazione del fair value di partecipazioni immobilizzate - 1
Differenze di cambio da conversione dei bilanci in valuta diversa dall'euro 100 (37)
Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili 8 (37)
107 52
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale 108 51
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (681) (2.029)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (702) (2.039)
- terzi azionisti 21 10

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
differenze cambio
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
Riserva per piani
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2013 441 55 7 88 - 85 (100) (5) 4.283 (159) (43) 4.652 92 4.744
Utile (perdita) dell'esercizio 2014 - - - - - - - - - (230) - (230) (8) (238)
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale - - - - - - - (15) - - - (15) (1) (16)
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - 1 - - - 1 - 1
Totale - - - - - - - (14) - - - (14) (1) (15)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - (359) - - - - - (359) (3) (362)
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - 92 - (4) - - 88 6 94
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
- - (1) - - - - - - - - (1) - (1)
Totale - - (1) - - (359) 92 - (4) - - (272) 3 (269)
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2014 - - (1) - - (359) 92 (14) (4) (230) - (516) (6) (522)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - (45) (45)
Riporto a nuovo utile (perdita)
Cessione azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(159)
-
159
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale - - - - - - - - (159) 159 - - (45) (45)
Altri movimenti di patrimonio netto
Diritti decaduti stock option - - - - - - - - (1) - - (1) - (1)
Altre variazioni - - - - - (1) (1) - 4 - - 2 - 2
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - (1) (1) - 3 - - 1 - 1
Saldi al 31 dicembre 2014 441 55 6 88 - (275) (9) (19) 4.123 (230) (43) 4.137 41 4.178
Utile (perdita) dell'esercizio 2015 - - - - - - - - - (806) - (806) 17 (789)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - 1 1
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - - - - - 1 1
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - 8 - - - - - 8 (1) 7
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - 85 - 11 - - 96 4 100
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto - - - - - - - - - - - - - -

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante

(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
differenze cambio
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
Riserva per piani
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Totale - - - - - 8 85 - 11 - - 104 3 107
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2015 - - - - - 8 85 - 11 (806) - (702) 21 (681)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - (17) (17)
Riporto a nuovo utile - - - - - - - - (230) 230 - - - -
Apporto interessenza di terzi società
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd - - - - - - - - - - - - 1 1
Totale - - - - - - - - (230) 230 - - (16) (16)
Altri movimenti di patrimonio netto
Diritti decaduti stock option - - - - - - - - (1) - - (1) - (1)
Altre variazioni - - - - - - - 1 2 - - 3 (1) 2
Operazioni under common control - - - - - - - - 37 - - 37 - 37
Totale - - - - - - - 1 38 - - 39 (1) 38
Saldi al 31 dicembre 2015 441 55 6 88 - (267) 76 (18) 3.942 (806) (43) 3.474 45 3.519
Utile (perdita) dell'esercizio 2016 - - - - - - - - - (2.087) - (2.087) 7 (2.080)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Totale - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - 85 - - - - - 85 3 88
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - (44) (1) 8 - - (37) - (37)
Variazioni partecipazioni e titoli al fair value - - - - - - - - 1 - - 1 - 1
Totale - - - - - 85 (44) (1) 9 - - 49 3 52
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2016
- - - - - 85 (44) (2) 9 (2.087) - (2.039) 10 (2.029)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - (36) (36)
Riporto a nuovo utile (perdita) - (55) (5) - - - - - (746) 806 - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale 1.750 1.750 - - - - - - - - - 3.500 - 3.500
Capitalizzazione costi aumento capitale sociale
al netto delle imposte - - - - - - - - (47) - - (47) - (47)
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - (26) (26) - (26)
Totale 1.750 1.695 (5) - - - - - (793) 806 (26) 3.427 (36) 3.391
Altri movimenti di patrimonio netto
Diritti decaduti stock option - - - - - - - - - - - - - -
Fair value Piano Grant 2016 - - - - - - - - 5 - - 5 - 5
Altre variazioni - - 1 - - - - - (4) - - (3) - (3)
Operazioni under common control - - - - - - - - 2 - - 2 - 2
Totale - - 1 - - - - - 3 - - 4 - 4
Saldi al 31 dicembre 2016 2.191 1.750 2 88 - (182) 32 (20) 3.161 (2.087) (69) 4.866 19 4.885

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota Esercizio 2015 Esercizio 2016
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo (806) (2.087)
Risultato di pertinenza di terzi azionisti 17 7
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio
al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti (N. 36) 741 684
- svalutazioni nette di attività materiali e immateriali (N. 36) 219 1.724
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (N. 39) (16) (18)
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (18) 5
- interessi attivi (9) (10)
- interessi passivi 200 81
- imposte sul reddito (N. 40) 127 445
- altre variazioni (18) (177)
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze 242 19
- crediti commerciali 112 262
- debiti commerciali (716) 168
- fondi per rischi e oneri 30 50
- altre attività e passività (136) 148
Flusso di cassa del capitale di esercizio (468) 647
Variazione fondo per benefici ai dipendenti (21) (5)
Dividendi incassati 1 1
Interessi incassati 14 8
Interessi pagati (204) (74)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (266) (253)
Flusso di cassa netto da attività operativa (507) 978
di cui verso parti correlate (1) (N. 44) 1.144 1.114
Investimenti:
- attività materiali (N. 8) (550) (285)
- attività immateriali (N. 9) (11) (11)
- partecipazioni (N. 10) (1) -
- titoli (18) (29)
- crediti finanziari (1) (22)
- variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento 1 (1)
Flusso di cassa degli investimenti (580) (348)
Disinvestimenti:
- attività materiali 12 14
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda 46 -
- partecipazioni 97 3
- titoli 1 -
- crediti finanziari 29 52
Flusso di cassa dei disinvestimenti 185 69
Flusso di cassa netto da attività di investimento (2) (395) (279)
di cui verso parti correlate (1) (N. 44) 62 2
Assunzione di debiti finanziari non correnti 457 3.228
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (905) (3.481)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 818 (3.000)
370 (3.253)
Apporti netti di capitale proprio da terzi 1 3.435
Dividendi pagati (17) (36)
Acquisto netto di azioni proprie - (26)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 354 120
di cui verso parti correlate (1) (N. 44) 464 (5.995)
Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento (2) -
Effetto delle differenze di cambio da conversione
e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti
14 7

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".

segue Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota
Esercizio 2015
Esercizio 2016
Flusso di cassa netto dell'esercizio (536) 826
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio (N. 1) 1.602 1.066
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio (N. 1) 1.066 1.892

(2) Il "flusso di cassa netto da attività di investimento" comprende alcuni investimenti che, avuto riguardo alla loro natura (investimenti temporanei di disponibilità o finalizzati all'ottimizzazione della gestione finanziaria), sono considerati in detrazione dei debiti finanziari ai fini della determinazione dell'indebitamento finanziario netto, così come indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".

Il flusso di cassa di questi investimenti è il seguente:

(milioni di euro) 2015 2016
Investimenti finanziari:
- titoli (18) (29)
- crediti finanziari - (21)
(18) (50)
Disinvestimenti finanziari:
- titoli 1 -
- crediti finanziari 29 51
30 51
Flusso di cassa netto degli investimenti/disinvestimenti relativi all'attività finanziaria 12 1

Indice Note al Bilancio consolidato

Criteri di redazione Pag. 92
Principi di consolidamento Pag. 92
Criteri di valutazione Pag. 95
Stime contabili e giudizi significativi Pag. 108
Principi contabili di recente emanazione Pag. 109
Area di consolidamento al 31 dicembre 2016 Pag. 112
Nota 1 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 118
Nota 2 Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita Pag. 118
Nota 3 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 119
Nota 4 Rimanenze Pag. 120
Nota 5 Attività per imposte sul reddito correnti Pag. 121
Nota 6 Attività per altre imposte correnti Pag. 121
Nota 7 Altre attività correnti Pag. 121
Nota 8 Immobili, impianti e macchinari Pag. 124
Nota 9 Attività immateriali Pag. 126
Nota 10 Partecipazioni Pag. 128
Nota 11 Altre attività finanziarie Pag. 130
Nota 12 Attività per imposte anticipate Pag. 130
Nota 13 Altre attività non correnti Pag. 132
Nota 14 Passività finanziarie a breve termine Pag. 132
Nota 15 Debiti commerciali e altri debiti Pag. 133
Nota 16 Passività per imposte sul reddito correnti Pag. 134
Nota 17 Passività per altre imposte correnti Pag. 134
Nota 18 Altre passività correnti Pag. 134
Nota 19 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine Pag. 136
Nota 20 Fondi per rischi e oneri Pag. 137
Nota 21 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 138
Nota 22 Passività per imposte differite Pag. 142
Nota 23 Altre passività non correnti Pag. 142
Nota 24 Capitale e riserve di terzi azionisti Pag. 142
Nota 25 Patrimonio netto di Saipem Pag. 143
Nota 26 Capitale sociale Pag. 143
Nota 27 Riserva sopraprezzo delle azioni Pag. 143
Nota 28 Altre riserve Pag. 143
Nota 29 Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio Pag. 144
Nota 30 Altre informazioni Pag. 145
Nota 31 Garanzie, impegni e rischi Pag. 145
Nota 32 Ricavi della gestione caratteristica Pag. 158
Nota 33 Altri ricavi e proventi Pag. 158
Nota 34 Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Pag. 159
Nota 35 Costo del lavoro Pag. 159
Nota 36 Ammortamenti e svalutazioni Pag. 162
Nota 37 Altri proventi (oneri) operativi Pag. 162
Nota 38 Proventi (oneri) finanziari Pag. 162
Nota 39 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 163
Nota 40 Imposte sul reddito Pag. 163
Nota 41 Utile di terzi azionisti Pag. 164
Nota 42 Utile (perdita) per azione Pag. 164
Nota 43 Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione Pag. 164
Nota 44 Rapporti con parti correlate Pag. 165
Nota 45 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti Pag. 173
Nota 46 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali Pag. 173
Nota 47 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Pag. 173
Nota 48 Altre informazioni: Algeria Pag. 173
Nota 49 Altre informazioni: verifica ispettiva Consob Pag. 173

Note illustrative al bilancio consolidato

Criteri di redazione

Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. 38/20052. Il bilancio consolidato è redatto applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

Il bilancio al 31 dicembre 2016, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 16 marzo 2017, è sottoposto alla revisione contabile di EY SpA. EY SpA, in quanto revisore principale, è interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo; nei limitati casi in cui intervengano altri revisori si assume la responsabilità del lavoro svolto da questi ultimi.

I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.

Principi di consolidamento

Imprese controllate

Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem.

Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.

Sono escluse dall'area di consolidamento alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, pertanto la loro esclusione non ha comportato effetti rilevanti3 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

I valori delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.

Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale; conseguentemente le attività e le passività, i costi e i ricavi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.

In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.

Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico4. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di

(4) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio consolidato sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2016 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.

(3) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".

terzi di patrimonio netto della controllata, l'eccedenza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.

Accordi a controllo congiunto

Un accordo a controllo congiunto è un accordo del quale due o più parti detengono il controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.

Partecipazioni in imprese collegate

Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le joint venture, le partecipazioni in joint operation e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento". Di seguito a tale sezione è riportata anche la variazione dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente.

I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.

Metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni in imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto5.

In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'eventuale attribuzione di tale differenza, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificata, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un interest nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al successivo punto "Attività materiali". Quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi

(5) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.

delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta6; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.

Business combination

Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value8, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.

Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza9. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.

Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.

Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.

L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.

Operazioni infragruppo

Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.

Conversione dei bilanci in valuta diversa dall'euro

I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici;

(6) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.

(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

(8) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".

(9) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).

(iii) del conto economico, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).

Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo10. La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico.

I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.

I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:

Valuta al 31.12.2015
Cambio
al 31.12.2016
Cambio
Cambio medio
2016
USA dollaro 1,0887 1,0541 1,1069
Regno Unito lira sterlina 0,73395 0,85618 0,81948
Algeria dinaro 116,702 116,379 121,097
Angola kwanza 147,295 175,757 182,079
Arabia Saudita riyal 4,08624 3,95446 4,15167
Argentina peso 14,0972 16,7488 16,3420
Australia dollaro 1,4897 1,4596 1,4883
Brasile real 4,3117 3,4305 3,85614
Canada dollaro 1,5116 1,4188 1,4659
Croazia kuna 7,638 7,5597 7,53329
Egitto lira 8,52049 19,2105 11,07061
Ghana nuovo cedi 4,13096 4,4073 4,32703
India rupia 72,0215 71,5935 74,3717
Indonesia rupia 15.040,0 14.173,4 14.720,8
Malesia ringgit 4,6959 4,7287 4,58355
Nigeria naira 216,703 332,305 285,447
Norvegia corona 9,603 9,0863 9,2906
Perù new sol 3,70833 3,5402 3,73563
Qatar riyal 3,96287 3,83692 4,02913
Romania nuovo leu 4,524 4,539 4,49043
Russia rublo 80,6736 64,3 74,1446
Singapore dollaro 1,5417 1,5234 1,5275
Svizzera franco 1,0835 1,0739 1,0902

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.

Attività correnti

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).

(10) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative.

I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.

Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.

Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.

I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono le attività finanziarie, diverse dai derivati, dai crediti, dalle attività finanziarie destinate al trading e da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto11 afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.

L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse nel valore d'iscrizione.

Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"12 e "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l'operazione è rilevata alla data del regolamento.

I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Attività non correnti

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi per rischi e oneri".

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche.

I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti, alla data di decorrenza del contratto, al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici econo-

(11) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.

(12) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati, all'interno dei Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".

mici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per l'ottenimento di benefici di altre attività materiali. L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari perché sia in grado di operare secondo le modalità programmate. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita economica futura attesa, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.

Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a

un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business Saipem.

Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). In presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit (CGU) alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al valore recuperabile13, della medesima CGU, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore14.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;
  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;
  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi in conto capitale

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.

Attività finanziarie

PARTECIPAZIONI

Le attività finanziarie rappresentative di quote di partecipazione15 sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo.

Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino16.

CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DA MANTENERSI SINO ALLA SCADENZA

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale; l'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere i repricing contrattualmente previsti. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposti al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

(13) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(14) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata.

(15) Per le partecipazioni in joint venture e collegate v. precedente punto "Metodo del patrimonio netto".

(16) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata.

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Attività destinate alla vendita e discontinued operation

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.

Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa. Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie il valore di iscrizione è fatto pari al valore derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Attività finanziarie non correnti - Partecipazioni", salvo che la stessa continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Compensazione di attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.

Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Benefici per i dipendenti

I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Ricavi

I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). I lavori in corso su ordinazione, i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento dello stato di avanzamento dei lavori in contraddittorio con il committente (accettazione SAL); tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.

Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.

I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock grant assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento)17.

La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2. Per i piani di stock grant il fair value è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.

Strumenti finanziari derivati

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un

(17) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera o variabili simili; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività valutate al fair value.

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value delle passività per strumenti derivati considera le rettifiche per tener conto del non-performance risk dell'emittente (v. successivo punto "Valutazioni al fair value").

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions) quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene sospesa in una riserva di patrimonio netto (hedging reserve) afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi imputata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

I derivati impliciti in strumenti ibridi sono separati dal contratto principale e rilevati separatamente se lo strumento ibrido nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico e se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell'esistenza di derivati impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento in cui l'impresa entra a far parte del contratto e, successivamente, in presenza di modifiche nelle condizioni del contratto che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati dallo stesso.

Valutazioni al fair value

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. exit price).

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.

La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento di equity in assenza di un prezzo quotato è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. Credit Valuation Adjustment o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. Debit Valuation Adjustment o DVA).

In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Schemi di bilancio18

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura19.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto. Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

Con il regolamento n. 2015/2173, emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, è stata omologata la modifica all'IFRS 11 "Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono, ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (a eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator.

Con il regolamento n. 2015/2406 del 18 dicembre 2015 sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Iniziativa di informativa", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, esplicitando il riferimento al concetto di significatività anche per le note al bilancio.

Con il regolamento n. 2015/2343, emesso dalla Commissione Europea in data 15 dicembre 2015, è stato omologato il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali.

I regolamenti di omologazione sopra riportati hanno previsto l'entrata in vigore delle modifiche ai principi contabili interessati a partire dal primo esercizio che abbia inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. L'applicazione di tali disposizioni non ha prodotto effetti significativi.

Anche le altre modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2016 non hanno prodotto effetti significativi.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Saipem, sono i seguenti:

  • (i) il rischio mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio e all'esposizione alla volatilità dei prezzi delle commodity;
  • (ii) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • (iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine;
  • (iv) il rischio downgrading.

La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

(i) Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra citate "linee di indirizzo" e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'euro, ossia dalla circostanza che i ricavi (costi) di una parte rilevante dei progetti sono denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando i seguenti impatti:

  • sul risultato economico individuale per effetto della differente significatività di costi e ricavi denominati in valuta rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo (rischio economico) e per effetto della conversione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta (rischio transattivo);
  • sul bilancio consolidato (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione

(18) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2015.

(19) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 31 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

di attività e passività di imprese che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione del rischio cambio economico e transattivo e l'ottimizzazione del rischio di cambio economico connesso al rischio di prezzo delle commodity.

Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro, non è oggetto di copertura.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio economico e transattivo attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio, per il 2016 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro. L'analisi è stata effettuata per tutte le attività e passività finanziarie rilevanti originariamente espresse nelle valute considerate e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:

  • strumenti derivati su tassi di cambio;
  • crediti commerciali e altri crediti;
  • debiti commerciali e altri debiti;
  • disponibilità liquide ed equivalenti;
  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio la sensitivity analysis sul relativo fair value viene determinata confrontando le condizioni sottostanti il prezzo a termine fissato nel contratto (tasso di cambio a pronti e tasso di interesse) con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32. Inoltre, si segnala che la Società non adotta modalità di copertura del rischio derivante dalla conversione in euro di redditi d'esercizio maturati da società estere con valuta funzionale diversa dall'euro.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio economico e transattivo attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Una variazione positiva dei tassi di cambio rispetto all'euro (deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -148 milioni di euro (-63 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -287 milioni di euro (-342 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Una variazione negativa dei tassi di cambio rispetto all'euro (apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 148 milioni di euro (63 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 287 milioni di euro (342 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento delle singole valute alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di cambio.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2015 2016
+10% -10% +10% -10%
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (29) (308) 29 308 (195) (334) 195 334
Crediti commerciali e altri 105 105 (105) (105) 129 129 (129) (129)
Debiti commerciali e altri (95) (95) 95 95 (104) (104) 104 104
Disponibilità liquide 8 8 (8) (8) 22 22 (22) (22)
Passività finanziarie a breve termine (46) (46) 46 46 - - - -
Passività finanziarie a medio/lungo termine (6) (6) 6 6 - - - -
Totale (63) (342) 63 342 (148) (287) 148 287

La sensitivity analysis dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
Crediti
USD 970 (97) 97 1.143 (114) 114
JPY 23 (2) 2 3 (1) 1
SGD - - - 35 (4) 4
KWD - - - 32 (3) 3
PLN 8 (1) 1 32 (3) 3
AED 20 (2) 2 21 (2) 2
NOK 20 (2) 2 13 (1) 1
Altre valute 8 (1) 1 9 (1) 1
Totale 1.049 (105) 105 1.288 (129) 129
Debiti
USD 679 68 (68) 746 75 (75)
GBP 70 7 (7) 37 4 (4)
AED 36 4 (4) 27 3 (3)
SGD 33 3 (3) 101 10 (10)
NOK 28 3 (3) 31 3 (3)
JPY 6 1 (1) 27 3 (3)
AUD 20 2 (2) 1 - -
KWD 20 2 (2) 28 3 (3)
PLN 20 2 (2) 14 1 (1)
Altre valute 39 3 (3) 31 2 (2)
Totale 951 95 (95) 1.043 104 (104)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti, essendo alcuni dei finanziamenti sottoscritti a tassi variabili. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata avuto riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

  • strumenti derivati su tassi di interesse;
  • disponibilità liquide ed equivalenti;
  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse la sensitivity analysis sul fair value viene determinata confrontando le condizioni di tasso di interesse (fisso e variabile) sottostanti il contratto e funzionali al calcolo dei differenziali sulle cedole maturande con le curve attualizzate di tasso di interesse variabile sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale del contratto. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti si è fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio dell'esercizio, mentre per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e lungo termine si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio di esercizio.

Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -5 milioni di euro (-13 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -4 milioni di euro (-13 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 5 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 4 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2015 2016
+10% -10% +10% -10%
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Disponibilità liquide - - - - - - - -
Strumenti derivati - - - - - 1 - (1)
Passività finanziarie a breve termine (8) (8) 8 8 (2) (2) 2 2
Passività finanziarie a medio/lungo termine (5) (5) 5 5 (3) (3) 3 3
Totale (13) (13) 13 13 (5) (4) 5 4

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati anche dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap), con sottostante rappresentato da prodotti petroliferi (prevalentemente gasolio e nafta) e negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE e NYMEX, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene la gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity posti in essere da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. hedging anticipato). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio dei prezzi, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 1 milione di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -1 milione di euro.

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto legato ai differenti prezzi di valutazione che concorrono al calcolo del fair value dello strumento alle scadenze di riferimento.

(ii) Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano linee guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Saipem. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati, alla luce della situazione di criticità dei mercati finanziari, non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti nei termini e alle condizioni stabiliti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

(iii) Rischio liquidità

L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato di avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di liquidità.

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione flessibile e funzionale al business della liquidità, degli affidamenti e delle linee di credito, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Saipem dispone di linee di credito e fonti di finanziamento adeguate alla copertura del fabbisogno finanziario complessivo. Mediante le operazioni eseguite sul mercato bancario e dei capitali nel corso del 2016, il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata compresa tra i 3 e 8,5 anni.

In particolare in data 30 giugno 2016 Saipem ha stipulato una nuova linea di credito per un ammontare fino a 554 milioni di euro garantita da Garantiinstituttet for Eksportkreditt (GIEK), l'agenzia norvegese per l'assicurazione dei crediti all'esportazione. Tale linea di credito è stata utilizzata nel corso del 2016 per 287 milioni di euro. In aggiunta a quanto sopra, in data 8 settembre 2016 Saipem ha emesso, a fronte del suo programma di EMTN, titoli obbligazionari a tasso fisso per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro suddiviso in due emissioni da 500 milioni di euro ciascuna, con scadenza marzo 2021 e settembre 2023 rispettivamente.

Alla data del 31 dicembre 2016 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 1.650 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 1.892 milioni di euro.

In aggiunta a quanto sopra, Saipem potrà utilizzare l'ammontare residuo pari a 266 milioni di euro della linea garantita da GIEK in funzione dell'acquisto di apparecchiature e servizi da esportatori norvegesi. Per ulteriori informazioni sulle operazioni effettuate nel corso del 2016 si rimanda al paragrafo "Altre informazioni" nella Relazione sulla gestione.

(iv) Rischio downgranding

In data 28 ottobre 2015 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Ratings Services un preliminary long term corporate credit rating pari a "BBB-", con outlook "stabile", nonché un preliminary issue rating pari a "BBB-" sulla Term Facility e sulla Revolving Credit Facility. Inoltre, in pari data Moody's Investor Service ha assegnato alla Società un provisional issuer rating pari a "(P)Baa3" con outlook "stabile".

In data 4 febbraio 2016 Standard & Poor's Ratings Services ha comunicato alla Società di aver formalmente dato inizio a una procedura di "Credit Watch" con possibili implicazioni negative per il preliminary long term corporate credit rating "BBB- " di Saipem, principalmente a causa del crollo del

prezzo del greggio che potrebbe limitare significativamente la flessibilità finanziaria di Saipem.

In data 10 febbraio 2016 Moody's Investors Service ha annunciato che il provisional issuer rating (P) Baa3 di Saipem è stato posto sotto revisione per downgrade, a causa dei deboli fondamentali del settore Oil & Gas e del conseguente aumento del rischio di cancellazioni e ritardi sui progetti e della riduzione della spesa per investimenti nel settore.

In data 6 maggio 2016 S&P Global Ratings (già Standard & Poor's Ratings Services) ha abbassato il long term corporate credit rating e issue rating della Società da "BBB-" a "BB+" con outlook "negativo", rimuovendoli contestualmente dal "Credit Watch" negativo e portandoli a definitivi a seguito del completamento dell'operazione di aumento di capitale e del rifinanziamento del debito della Società. Tale downgrade rifletteva la visione di S&P Global Rating sull'industria Oil & Gas e una visione più prudente sui parametri creditizi futuri di Saipem, insieme al livello di portafoglio ordini e alla capacità di sostenere i flussi di cassa operativi senza cali di rilievo.

In data 23 maggio 2016 Moody's Investors Service ha abbassato e convertito il provisional issuer rating (P) Baa3 in un Corporate Family Rating (CFR) Ba1, assegnando un outlook stabile su tutti i rating.

I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi.

(milioni di euro) Anni di scadenza
2017 2018 2019 2020 2021 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 54 571 914 567 545 597 3.248
Passività finanziarie a breve termine 152 - - - - - 152
Passività per strumenti derivati 200 - - - - - 200
Totale 406 571 914 567 545 597 3.600
Interessi su debiti finanziari 60 65 54 42 35 39 295

Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2017 2018-2021 Oltre Totale
Debiti commerciali 2.770 - - 2.770
Altri debiti e anticipi 2.090 - - 2.090

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, il Gruppo Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri. Nella tavola che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2017 2018 2019 2020 2021 Oltre Totale
Contratti di leasing operativo non annullabili 112 94 89 83 76 224 678

Nella tabella che segue sono rappresentati gli impegni per investimenti relativi ai progetti di maggiori dimensioni, per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2017
Impegni per Major Projects -
Impegni per altri investimenti 66
Totale 66

STIME CONTABILI E GIUDIZI SIGNIFICATIVI

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

LAVORI IN CORSO

La determinazione dei lavori in corso è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.

SVALUTAZIONI

Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.

La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future - quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) sulla base del quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.

FONDI

Saipem effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti e ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.

BENEFICI AI DIPENDENTI

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.

Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.

Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

RICAVI E CREDITI

La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi sono frutto di un processo che comporta giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.

Principi contabili di recente emanazione

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il regolamento n. 2016/1905, emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016, è stato omologato l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15), che definisce i criteri di rilevazione e valutazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018; è prevista l'applicazione retroattiva del principio con possibilità di rilevare l'effetto sul patrimonio netto al 1° gennaio 2018 avendo riguardo alle fattispecie in essere alla data.

Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata una attività volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, a valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare la necessità di eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria. In particolare, allo stato attuale dell'analisi in corso di svolgimento risultano potenzialmente interessati dalle nuove disposizioni del principio i seguenti ambiti di indagine: (i) analisi delle diverse forme contrattuali in essere e delle tipologie di costi a essi correlati; (ii) verifica dei contratti che prevedono la rilevazione di corrispettivi variabili; (iii) verifica sulla presenza di componenti contrattuali significative che richiedono la rilevazione distinta del "time value" quale componente finanziaria; (iv) analisi dell'informativa di dettaglio da fornire nelle Note illustrative al bilancio.

Con il regolamento n. 2016/2067, emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2016, è stata omologata la versione completa dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9). Le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall'impresa; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

È stato avviato un progetto per valutare i potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo standard e definire l'informativa da produrre nelle Note illustrative al bilancio, con riferimento ai tre principali ambiti di aggiornamento sopra indicati.

Per quanto riguarda la classificazione e misurazione delle attività e passività finanziarie secondo le nuove disposizioni, allo stato attuale dell'analisi non si prevedono sostanziali impatti rispetto al trattamento in essere.

Con riferimento all'impairment delle attività finanziarie sulla base delle perdite attese, le attività in corso di svolgimento riguardano: (i) l'individuazione e lo sviluppo di un adeguato modello interno per la valutazione dell'esposizione a rischio e la probabilità di default delle controparti finanziarie e commerciali e dei conseguenti possibili impatti, delle capacità di recupero e dei possibili strumenti di mitigazione del rischio di credito da porre in essere; (ii) la definizione del processo operativo funzionale ad assicurare la disponibilità delle informazioni per la redazione dei reporting finanziari.

Infine riguardo al tema dell'hedge accounting, posto che il modello di gestione attualmente adottato dal Gruppo è da ritenersi coerente con le nuove disposizioni introdotte dall'IFRS 9, è stata avviata un'attività di analisi per valutare se le novità introdotte dal nuovo principio possano avere un impatto positivo in termini di ottimizzazione del livello di efficienza ed efficacia dell'attuale modello di copertura: (i) approfondire le possibilità di utilizzo di nuove modalità di hedging per la copertura dei rischi finanziari; (ii) verificare l'applicabilità dei meccanismi di ribilanciamento dell'hedge ratio lungo la durata della copertura (cd. rebalancing), volti a garantire in modo dinamico l'adeguamento del rapporto tra gli strumenti di copertura e le relative esposizioni.

In considerazione dell'attuale stato di analisi, non risultano essere ancora ragionevolmente stimabili i possibili impatti quantitativi derivanti dall'applicazione dei nuovi principi l'IFRS 15 e IFRS 9.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28), che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Il 17 dicembre 2015 lo IASB ha pubblicato l'amendment che differisce l'entrata in vigore a tempo indeterminato delle modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28.

In data 13 gennaio 2016, lo IASB ha emesso l'IFRS 16 "Leases" (di seguito IFRS 16), che sostituisce lo IAS 17 e le relative interpretazioni. In particolare, l'IFRS 16 definisce il leasing come un contratto che attribuisce al cliente (il lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il nuovo principio contabile elimina la classificazione dei leasing come operativi o finanziari ai fini della redazione del bilancio delle imprese che operano quali lessee; per tutti i contratti di leasing con durata superiore ai 12 mesi è richiesta la rilevazione di un'attività, rappresentativa del diritto d'uso, e di una passività, rappresentativa dell'obbligazione a effettuare i pagamenti previsti dal contratto. Differentemente, ai fini della redazione del bilancio dei lessor, è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari. L'IFRS 16 rafforza l'informativa di bilancio sia per i lessee che per i lessor. Le disposizioni dell'IFRS 16 sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019.

Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata un'attività di analisi volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria.

In data 19 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses", che: (i) confermano l'esistenza di una differenza temporanea deducibile in presenza di un valore di iscrizione di attività valutata al fair value inferiore alla base fiscale (ad es. un titolo a tasso fisso il cui fair value è inferiore al valore fiscalmente riconosciuto); (ii) prevedono la possibilità che il reddito imponibile futuro consideri, in presenza di adeguate evidenze che ne supportino la probabilità, il fatto che alcune attività aziendali siano recuperate a un valore superiore a quello di iscrizione in bilancio. Tale circostanza può verificarsi in presenza di un titolo a tasso fisso, la cui valutazione al fair value alla data di riferimento del bilancio è inferiore al valore di rimborso, che l'impresa intende possedere sino alla maturity date e per il quale si aspetta di incassare i flussi di cassa contrattualmente previsti; (iii) specificano che i redditi imponibili futuri da considerare ai fini della rilevazione di un'attività per imposte anticipate non debbano includere le deduzioni fiscali emergenti alla data di annullamento delle stesse differenze temporanee deducibili; (iv) chiedono, quando un'impresa valuta la probabilità di conseguire redditi imponibili sufficienti nell'esercizio di annullamento delle differenze temporanee deducibili, di considerare eventuali limitazioni, poste dalla normativa tributaria, alle tipologie di redditi imponibili a fronte delle quali operare le deduzioni fiscali. Le modifiche allo IAS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 29 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 7 "Disclosure Initiative", che rafforza gli obblighi di disclosure in presenza di variazioni, monetarie e non, di passività finanziarie. Le modifiche allo IAS 7 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 12 aprile 2016, lo IASB ha emesso il documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", che ha apportato alcune modifiche e integrazioni di carattere tecnico. Le modifiche al principio introducono alcuni chiarimenti ed esemplificazioni al fine di agevolarne l'applicazione, per esempio in merito all'identificazione delle singole obbligazioni contrattuali, e di semplificare la transazione alle nuove disposizioni in relazione ai contratti completati e alle modifiche contrattuali intervenute precedentemente al primo periodo comparativo presentato. Le modifiche all'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 20 giugno 2016, lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 2 - Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions", con l'obiettivo di chiarire la classificazione e la contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le modifiche all'IFRS 2 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso l'IFRIC Interpretation 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (di seguito IFRIC 22), in base alla quale il tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un asset, costo o ricavo correlato a un anticipo, precedentemente pagato/incassato, in valuta estera, è quello vigente alla data di rilevazione dell'attività/passività non monetaria connessa a tale anticipo. L'IFRIC 22 è efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 201820.

Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Area di consolidamento al 31 dicembre 2016

Impresa consolidante Saipem SpA San Donato Milanese EUR 2.191.384.693 Eni SpA 30,54 CDP Equity SpA 12,55 (ex Fondo Strategico Italiano) Saipem SpA 0,70 Soci terzi 56,21 Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata di pertinenza Saipem Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*)

Imprese controllate

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Denuke Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 C.I.
INFRA SpA San Donato Milanese EUR 50.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese EUR 291.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Smacemex Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Snamprogetti Chiyoda sas
di Saipem SpA
San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 C.I.

Estero

Andromeda Consultoria Tecnica
e Representações Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 9.494.210 Saipem SpA
Snamprogetti Netherlands BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Boscongo SA Pointe-Noire
(Congo)
XAF 1.597.805.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
ER SAI Caspian Contractor Llc Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.105.930.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 C.I.
ERS - Equipment Rental & Services BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 90.760 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Global Petroprojects Services AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 5.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Moss Maritime AS Lysaker
(Norvegia)
NOK 40.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
North Caspian Service Co Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.910.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Petrex SA Iquitos
(Perù)
PEN 1.129.909.045 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Professional Training Center Llc Karakiyan District,
Mangistau Oblast
(Kazakhstan)
KZT 1.000.000 ER SAI Caspian
Contractor Llc
100,00 50,00 C.I.
PT Saipem Indonesia Jakarta
(Indonesia)
USD 152.778.100 Saipem International BV
Saipem Asia Sdn Bhd
68,55
31,45
100,00 C.I.
SAGIO - Companhia Angolana
de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda
Luanda
(Angola)
AOA 1.600.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saigut SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 90.050.000 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
SAIMEP Lda Maputo
(Mozambico)
MZN 70.000.000 Saipem SA
Saipem International BV
99,98
0,02
100,00 C.I.
Saimexicana SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 4.033.208.200 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
Pechino
(Cina)
USD 1.750.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 1.033.500 Saipem International BV
Soci terzi
41,94
58,06
100,00 C.I.
Saipem (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 259.200.000 Saipem International BV
Soci terzi
89,41
10,59
89,41 C.I.
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
Caniçal
(Portogallo)
EUR 299.278.738 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem America Inc Wilmington
(USA)
USD 1.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Argentina de Perforaciones,
Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, (Argentina)
Minera, Industrial, Comercial
y Financiera () (*)
Buenos Aires ARS 1.805.300 Saipem International BV
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 P.N.
Saipem Asia Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 8.116.500 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Australia Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 566.800.001 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Canada Inc Montreal
(Canada)
CAD 100.100 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 827.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
97,94
2,06
97,94 C.I.
Saipem Contracting Algérie SpA Algeri
(Algeria)
DZD 1.556.435.000 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Prep SA Panama
(Panama)
USD 500 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem do Brasil
Serviçõs de Petroleo Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 1.850.796.299 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Co Private Ltd Chennai
(India)
INR 50.273.400 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem East Africa Ltd Kampala
(Uganda)
UGX 50.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 P.N.
Saipem Finance International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 1.000.000 Saipem International BV
Saipem SpA
75,00
25,00
100,00 C.I.
Saipem India Projects Private Ltd Chennai
(India)
INR 407.000.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Madrid
(Spagna)
EUR 80.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 172.444.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Libya LLC - SA.LI.CO. Llc Tripoli
(Libia)
LYD 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
60,00
40,00
100,00 C.I.
Saipem Ltd Kingston upon Thames Surrey
(Regno Unito)
EUR 7.500.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saipem Luxembourg SA Lussemburgo
(Lussemburgo)
EUR 31.002 Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,99
0,01
100,00 C.I.
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Lussemburgo
(Lussemburgo)
USD 378.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Misr
for Petroleum Services (S.A.E.)
Port Said
(Egitto)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
ERS - Equipment Rental
& Services BV
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,92
0,04
0,04
100,00 C.I.
Saipem Norge AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 120.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 26.488.695 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Services México SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 50.000 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
Saipem Singapore Pte Ltd Singapore
(Singapore)
SGD 28.890.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ukraine Llc (**) Kiev
(Ucraina)
EUR 4.206.061 Saipem International BV
Saipem Luxembourg SA
99,00
1,00
100,00 C.I.
Saiwest Ltd (***) Accra
(Ghana)
GHS 937.500 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 Co.
Sajer Iraq Co for Petroleum Services,
Trading, General Contracting
& Transport Llc
Baghdad
(Iraq)
IQD 300.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Saudi Arabian Saipem Ltd Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 5.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Sigurd Rück AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 25.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering
& Contracting Co Ltd
Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
70,00
30,00
70,00 C.I.
Snamprogetti Engineering BV Schiedam
(Paesi Bassi)
EUR 18.151 Saipem Maritime
Asset Management
Luxembourg Sàrl
100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Lummus Gas Ltd (**) Sliema
(Malta)
EUR 50.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
99,00
1,00
99,00 C.I.
Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 203.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Romania Srl Bucarest
(Romania)
RON 5.034.100 Snamprogetti Netherlands BV
Saipem International BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
95,00
5,00
100,00 C.I.
Sofresid Engineering SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 1.267.143 Sofresid SA
Soci terzi
99,99
0,01
100,00 C.I.
Sofresid SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 312.253.842 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Sonsub International Pty Ltd Sydney
(Australia)
AUD 13.157.570 Saipem Australia Pty Ltd 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

  • (**) Società in liquidazione.
  • (***) Società non operativa nell'esercizio.

Imprese collegate e controllate congiunte

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
ASG Scarl San Donato Milanese EUR 50.864 Saipem SpA
Soci terzi
55,41
44,59
55,41 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
52,00
48,00
52,00 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
50,36
49,64
50,36 P.N.
Consorzio F.S.B. Venezia - Marghera EUR 15.000 Saipem SpA
Soci terzi
29,10
70,90
29,10 Co.
Consorzio Sapro San Giovanni Teatino EUR 10.329 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 Co.
Modena Scarl (**) San Donato Milanese EUR 400.000 Saipem SpA
Soci terzi
59,33
40,67
59,33 P.N.
Rodano Consortile Scarl San Donato Milanese EUR 250.000 Saipem SpA
Soci terzi
53,57
46,43
53,57 P.N.
Rosetti Marino SpA Ravenna EUR 4.000.000 Saipem SA
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 P.N.
Ship Recycling Scarl Genova EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 W.I.

Estero

02 Pearl Snc Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 1.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
CCS LNG Mozambique Lda (***) Maputo
(Mozambico)
MZN 150.000 Saipem International BV
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
CCS Netherlands BV (***) Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 300.000 Saipem International BV
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
CFSW LNG Constructors GP Inc (***) Vancouver
(Canada)
CAD 100 Saipem International BV
Soci terzi
44,00
56,00
44,00 P.N.
Charville - Consultores e Serviços Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
CMS&A Wll Doha
(Qatar)
QAR 500.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
20,00
80,00
50,00 P.N.
CSC Japan Godo Kaisha (***) Yokohama
(Giappone)
JPY 3.000.000 CCS Netherlands BV 100,00 33,33 P.N.
CSFLNG Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 600.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Hazira Cryogenic Engineering
& Construction Management Private Ltd
Mumbai
(India)
INR 500.000 Saipem SA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 P.N.
KWANDA Suporte Logistico Lda Luanda
(Angola)
AOA 25.510.204 Saipem SA
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Mangrove Gas Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Petromar Lda Luanda
(Angola)
USD 357.143 Saipem SA
Soci terzi
70,00
30,00
70,00 P.N.
Sabella SAS Quimper
(Francia)
EUR 8.596.830 Sofresid Engineering SA
Soci terzi
13,50
86,50
13,50 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saidel Ltd Victoria Island - Lagos
(Nigeria)
NGN 236.650.000 Saipem International BV
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Saipar Drilling Co BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Saipem Dangote E&C Ltd (***) Victoria Island - Lagos
(Nigeria)
NGN 100.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Saipem Taqa Al Rushaid
Fabricators Co Ltd
Dammam
(Arabia Saudita)
SAR 40.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Saipon Snc Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 20.000 Saipem SA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 W.I.
Sairus Llc Krasnodar
(Federazione Russa)
RUB 83.603.800 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Société pour la Réalisation
du Port de Tanger Méditerranée
Anjra
(Marocco)
EUR 33.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Southern Gas Constructors Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 10.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
SPF - TKP Omifpro Snc Parigi
(Francia)
EUR 50.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Soyo
(Angola)
AOA 20.000.000 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Tecnoprojecto Internacional
Projectos e Realizações Industriais SA
Porto Salvo -
Concelho de Oeiras
(Portogallo)
EUR 700.000 Saipem SA
Soci terzi
42,50
57,50
42,50 P.N.
T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto
Internacional SA
Luanda
(Angola)
AOA 9.000.000 Petromar Lda
Soci terzi
35,00
65,00
24,50 P.N.
TMBYS SAS Guyancourt
(Francia)
EUR 30.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
Istanbul
(Turchia)
TRY 600.000 Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Soci terzi
30,00
70,00
33,33 P.N.
TSKJ II - Construções Internacionais,
Sociedade Unipessoal, Lda
Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 TSKJ - Servições
de Engenharia Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 50.000.000 TSKJ II - Construções
Internacionais, Sociedade
Unipessoal, Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Servições de Engenharia Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
25,00
75,00
25,00 P.N.
Xodus Subsea Ltd Londra
(Regno Unito)
GBP 1.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.

Le società partecipate sono 104 di cui: 60 consolidate con il metodo integrale, 2 consolidate con il metodo del working interest, 39 valutate con il metodo del patrimonio netto e 3 valutate al costo.

Al 31 dicembre 2016 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:

Controllate Collegate e controllate congiunte
Italia Estero Totale Italia Estero Totale
Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni 5 55 60 1 1 2
Consolidate con il metodo integrale 5 55 60 - - -
Consolidate con il metodo del working interest - - - 1 1 2
Partecipazioni di imprese consolidate (1) - 4 4 8 30 38
Valutate con il criterio del patrimonio netto - 3 3 6 30 36
Valutate con il criterio del costo - 1 1 2 - 2
Totale imprese 5 59 64 9 31 40

(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Variazioni dell'area di consolidamento

Nel corso del 2016 non sono intervenute variazioni significative nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2015. Le variazioni intervenute sono esposte nel seguito in ordine di accadimento.

Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:

  • la società Saipem Ukraine Llc, consolidata con il metodo integrale, è stata posta in liquidazione;
  • la società Consorzio FSB, valutata con il criterio del costo, ha ridefinito le quote dei consorziati come segue: 29,10% Saipem SpA e 70,90% soci terzi;
  • la società Snamprogetti Ltd, precedentemente consolidata con il metodo integrale e dal 1° gennaio 2016 valutata con il criterio del costo per irrilevanza, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • è stata costituita la società INFRA SpA con sede in Italia, consolidata con il metodo integrale;
  • la società Saipem SA ha ceduto a terzi il 31% delle azioni della Saiwest Ltd;
  • la società S.B.K. Baltica Società Consortile a Responsabilità Limitata Spólka Komandytowa, precedentemente valutata con il criterio del costo, è stata posta in liquidazione e successivamente cancellata dal Registro delle Imprese;
  • è stata costituita la società CFSW LNG Constructors GP Inc, con sede in Canada, valutata con il metodo del patrimonio netto;
  • la società Moss Maritime Inc, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società LNG Serviços e Gestão de Projectos Lda, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società Baltica Scarl, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione e successivamente cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società Snamprogetti Lummus Gas Ltd, consolidata con il metodo integrale, è stata posta in liquidazione;
  • la società Sabella SAS, a seguito dell'aumento di capitale, risulta così detenuta: per il 13,50% partecipata da Sofresid Engineering SA e per l'86,50% partecipata da terzi;
  • la società Tchad Cameroon Maintenance BV, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione e successivamente cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società FPSO Mystras Produção de Petroleo Lda, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese.

Cambiamenti di ragione sociale o spostamenti da partecipata senza effetti sul consolidato:

  • la società Saipem SpA ha acquistato da Saipem International BV il 25% delle azioni della Saipem Finance International BV;
  • la società Saipem SA ha acquistato da Saipem International BV l'intera partecipazione nella società Saipem Drilling Co Private Ltd.

Attività correnti

Disponibilità liquide ed equivalenti 1

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.892 milioni di euro aumentano di 826 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (1.066 milioni di euro).

Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 34%, in dollari USA per il 40% e in altre valute per il 26%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,334%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2015).

Le disponibilità presso due conti correnti della controllata Saipem Contracting Algérie SpA (per un totale di 83 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2016) sono oggetto, dal febbraio 2010, di un blocco dei movimenti bancari. Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2015 (82 milioni di euro equivalenti), la variazione in aumento di 1 milione di euro nell'importo bloccato è dovuta a differenze cambio (per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione "Contenziosi - Algeria - Il procedimento in Algeria", nonché alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria").

Inoltre sono in essere blocchi temporanei su un conto di una filiale estera di Saipem SpA e su diversi conti di una società controllata estera, nonché depositi vincolati su tre società controllate estere, a fronte di dispute con alcuni fornitori, per complessivi 8 milioni di euro equivalenti.

Le disponibilità esistenti al 31 dicembre 2016 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Italia 63 639
Resto d'Europa 418 227
CSI 191 554
Medio Oriente 123 281
Estremo Oriente 30 57
Africa Settentrionale 87 85
Africa Occidentale e resto Africa 134 5
Americhe 20 44
Totale 1.066 1.892

Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita 2

Le altre attività negoziabili o disponibili per la vendita, pari a 55 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Titoli non strumentali all'attività operativa
Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali 26 26
Titoli quotati emessi da imprese industriali - 29
Totale 26 55

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2016 di 26 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) nominale
Valore
Fair value di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poor's
Classe di rating
Tasso fisso
Francia 3 3 2,50 2020 AA
Irlanda 4 5 5,00 2020 A+
Spagna 2 2 3,75 2018 BBB+
Polonia 7 8 3,75 2023 BBB+
Altri 7 8 1,31-2,50 2019-2020 AAA/BBB+
Totale 23 26

I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2016 di 29 milioni di euro si analizzano come segue:

Crediti commerciali e altri crediti 3

I crediti commerciali e altri crediti di 3.020 milioni di euro (3.348 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

31.12.2015
(milioni di euro)
31.12.2016
Crediti commerciali
2.807
2.613
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa
4
3
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
30
3
Acconti per servizi
281
247
Altri crediti
226
154
Totale
3.348
3.020

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 643 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2016
Crediti commerciali 441 194 (19) 19 1 636
Altri crediti 5 3 (2) - - 6
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa - 1 - - - 1
Totale 446 198 (21) 19 1 643

I crediti commerciali di 2.613 milioni di euro diminuiscono di 194 milioni di euro rispetto all'esercizio 2015, principalmente a causa della svalutazione di crediti scaduti in Sud America della Business Unit Drilling.

Al 31 dicembre sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali, anche non scaduti, per un importo di 100 milioni di euro (95 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring. I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per lavori in corso su ordinazione per 331 milioni di euro (223 milioni di euro al 31 dicembre 2015), di cui 131 milioni di euro scadenti entro l'esercizio e 200 milioni di euro scadenti oltre l'esercizio.

I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.820 milioni di euro (1.723 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 793 milioni di euro (1.084 milioni di euro al 31 dicembre 2015), di cui 237 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni (549 milioni di euro al 31 dicembre 2015), 58 milioni di euro scaduti da 3 a 6 mesi (159 milioni di euro al 31 dicembre 2015), 210 milioni di euro scaduti da 6 a 12 mesi (145 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e 288 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (231 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia. I crediti riferiti a progetti in contenzioso ammontano a 205 milioni di euro.

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 3 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono principalmente al credito vantato da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.

I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 3 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono sensibilmente a seguito della definizione della vicenda TSKJ.

Gli altri crediti di 154 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Crediti verso:
- compagnie di assicurazione 18 9
- personale 36 26
Depositi cauzionali 13 10
Altri crediti 159 109
Totale 226 154

Gli altri crediti e gli acconti per servizi non scaduti e non svalutati ammontano a 400 milioni di euro (488 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 1 milione di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2015), con scadenza oltre 12 mesi. Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.

I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.

I crediti in moneta diversa dall'euro ammontano a 1.962 milioni di euro (2.099 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:

  • dollaro USA 69% (76% al 31 dicembre 2015);
  • ryal Arabia Saudita 13% (7% al 31 dicembre 2015);
  • dollaro Canada 5% (0% al 31 dicembre 2015);
  • dollaro Australia 4% (4% al 31 dicembre 2015);
  • altre valute 9% (13% al 31 dicembre 2015).

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".

Rimanenze 4

Le rimanenze di 2.242 milioni di euro (2.286 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Materie prime, sussidiarie e di consumo 497 394
Lavori in corso su ordinazione 1.789 1.848
Totale 2.286 2.242

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 143 milioni di euro. In coerenza con la razionalizzazione dell'asset base a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo prevista nel piano strategico al 31 dicembre 2016 sono state completamente svalutate le relative rimanenze di magazzino.

(milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31.12.2016
Fondo svalutazioni rimanenze 61 100 (20) 2 143
Totale 61 100 (20) 2 143

La voce "Lavori in corso su ordinazione" è determinata dalla differenza temporale tra stati d'avanzamento operativi dei progetti e il raggiungimento di stati d'avanzamento contrattuali che consentono la fatturazione, nonché dal riconoscimento di corrispettivi aggiuntivi ritenuti probabili e prudenzialmente misurati.

Nonostante l'effetto positivo del riconoscimento delle milestone da parte dei committenti, l'ammontare dei lavori in corso su ordinazione aumenta leggermente, principalmente a causa di progetti con profilo finanziario penalizzante.

Le informazioni sui contratti di costruzione, contabilizzati in accordo allo IAS 11, sono riportate alla nota 43 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".

Attività per imposte sul reddito correnti 5

Le attività per imposte sul reddito correnti di 192 milioni di euro (253 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Amministrazione finanziaria italiana 53 52
Amministrazioni finanziarie estere 200 140
Totale 253 192

Il decremento delle attività per imposte correnti di 61 milioni di euro è riconducibile principalmente alla diminuzione dei crediti vantati verso amministrazioni finanziarie estere a causa di svalutazioni dovute alla riduzione di attività e di marginalità in alcuni Paesi.

Attività per altre imposte correnti 6

Le attività per altre imposte correnti di 241 milioni di euro (376 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Amministrazione finanziaria italiana: 67 16
- per crediti Iva 65 16
- per altri rapporti 2 -
Amministrazioni finanziarie estere: 309 225
- per crediti per imposte indirette 293 209
- per altri rapporti 16 16
Totale 376 241

Il decremento delle attività per altre imposte correnti di 135 milioni di euro è riconducibile principalmente alla diminuzione dei crediti vantati verso le amministrazioni finanziarie estere, a causa di svalutazioni di asset e riduzione di attività e di marginalità in alcuni Paesi; nonché alla diminuzione dei crediti Iva vantati verso l'amministrazione finanziaria italiana da parte di Saipem SpA a seguito dell'operazione di cessione pro-soluto con notifica di crediti Iva per un importo netto di 62 milioni di euro (43 milioni di euro nel 2015).

Altre attività correnti 7

Le altre attività correnti di 144 milioni di euro (209 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura 42 13
Fair value su contratti derivati non qualificati di copertura 26 17
Altre attività 141 114
Totale 209 144

Al 31 dicembre 2016 la valutazione del fair value su contratti derivati ha evidenziato un plusvalore pari a 30 milioni di euro (68 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura del periodo. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura del periodo con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

L'analisi complessiva delle attività relative al calcolo del fair value su contratti derivati, comprensivi della parte a lungo termine e suddivisi per tipologia, è la seguente:

Attivo 31.12.2015 Attivo 31.12.2016
Fair value Impegni di Fair value Impegni di
(milioni di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 20 10
. vendite 34 1
Totale 54 11
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti 3 3
. vendite (5) -
Totale (2) 1.154 1.703 3 292 69
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. acquisti - 1
Totale - - - 1 6 -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 52 1.154 1.703 15 298 69
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 9 11
. vendite 17 4
Totale 26 15
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti 1 2
. vendite (1) -
Totale - 777 865 2 389 348
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. vendite - -
Totale - -
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 26 777 865 17 389 348
Totale 78 1.931 2.568 32 687 417

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 sono previsti in un arco temporale fino al 2017.

Nel corso del 2016 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2016 ammonta a 15 milioni di euro (52 milioni di euro al 31 dicembre 2015). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 11 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2015), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 10 milioni di euro (50 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 1 milione di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 3 milioni di euro (-2 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Relativamente ai contratti su merci la componente forward di 1 milione di euro è stata sospesa nella riserva di hedging.

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2016, indicato alla nota 18 "Altre passività correnti" e comprensivo della parte a lungo termine illustrato alla nota 23 "Altre passività non correnti", ammonta a 125 milioni di euro (120 milioni di euro al 31 dicembre 2015). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 103 milioni di euro, è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 93 milioni di euro (105 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 10 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre la componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 22 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2015). La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

(milioni di euro) 31.12.2015 Utili del periodo del periodo
Perdite
Utili rettifica
EBITDA
Perdite rettifica
EBITDA
annullamento
sottostante
Utili
annullamento
sottostante
Perdite
31.12.2016
Riserva per contratti su cambi
Saipem SpA (106) 58 (80) (61) 109 (5) 5 (80)
Saipem SA 80 44 (47) (126) 59 (6) 5 9
Sofresid SA (267) 26 (39) (19) 158 - - (141)
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
(55) 37 (35) (42) 71 (13) 7 (30)
Saipem Ltd 1 3 (7) (3) 7 - 1 2
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) - 8 (6) (7) 5 - - -
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU (9) 3 - (1) 7 - - -
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc - 1 (1) (1) - - - (1)
Saudi Arabian Saipem Ltd (5) - - - 3 - - (2)
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd (8) - (1) - 9 - - -
Totale riserva per contratti su cambi (369) 180 (216) (260) 428 (24) 18 (243)
Riserva per contratti su merci
Saipem Ltd - 1 - - - - - 1
Totale riserva per contratti su merci - 1 - - - - - 1
Riserva per contratti su tassi di interesse
Saipem SpA (2) 1 - - - - - (1)
Saipem Finance International BV - (2) - - - - (2)
Totale riserva per contratti su tassi di interesse (2) 1 (2) - - - - (3)
Totale riserva di hedging (371) 182 (218) (260) 428 (24) 18 (245)

Nel corso dell'esercizio 2016 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 168 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.

Le altre attività ammontano al 31 dicembre 2016 a 114 milioni di euro, con un decremento di 27 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, e sono costituite principalmente da costi non di competenza dell'esercizio.

Le altre attività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 8

Gli immobili, impianti e macchinari di 5.192 milioni di euro (7.287 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Saldo iniziale
netto
Investimenti Ammortamenti
e svalutazioni
Alienazioni consolidamento
Variazione
area di
su rami d'azienda
Operazioni
da conversione
Differenze
cambio
variazioni
Altre
Saldo finale
netto
Saldo finale
lordo
ammortamento
e svalutazione
Fondo
31.12.2015
Terreni 86 - - - - - (16) - 70 70 -
Fabbricati 720 17 (219) (1) - - 11 39 567 1.097 530
Impianti e macchinari 6.294 290 (648) (10) - - 94 115 6.135 11.546 5.411
Attrezzature industriali
e commerciali
239 16 (59) (1) - - 3 (3) 195 822 627
Altri beni 33 6 (13) - - - - - 26 141 115
Immobilizzazioni in corso
e acconti
229 221 (10) - - - 7 (153) 294 303 9
Totale 7.601 550 (949) (12) - - 99 (2) 7.287 13.979 6.692
31.12.2016
Terreni 70 - - - - - 14 - 84 84 -
Fabbricati 567 8 (341) (1) - - (5) 11 239 1.171 932
Impianti e macchinari 6.135 151 (1.962) (6) - - 17 248 4.583 11.702 7.119
Attrezzature industriali
e commerciali
195 6 (77) (10) - - 4 4 122 613 491
Altri beni 26 2 (13) - - - 1 - 16 136 120
Immobilizzazioni in corso
e acconti
294 118 - (1) - - 1 (264) 148 154 6
Totale 7.287 285 (2.393) (18) - - 32 (1) 5.192 13.860 8.668

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2016 ammontano a 285 milioni di euro (550 milioni di euro nel 2015) e hanno principalmente riguardato:

  • per l'Engineering & Construction Offshore 112 milioni di euro relativi a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;

  • per l'Engineering & Construction Onshore 4 milioni di euro essenzialmente per l'acquisto di attrezzature;

  • per il Drilling Offshore 93 milioni di euro per lavori di classe della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 e Scarabeo 9, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;

  • per il Drilling Onshore 76 milioni di euro per l'attività di upgrading dei due impianti destinati a operare in Kuwait, nell'ambito di due contratti già in portafoglio, nonché upgrading degli altri asset.

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(%)
Fabbricati 2,50 - 15,00
Impianti e macchinari 7,00 - 25,00
Attrezzature industriali e commerciali 3,33 - 50,00
Altri beni 12,00 - 20,00

Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro sono positive per 32 milioni di euro.

Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.

Nel corso dell'esercizio non sono stati portati contributi pubblici a decremento degli immobili, impianti e macchinari.

Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2016 garanzie reali.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2016 è indicato nel paragrafo "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari".

Gli immobili, impianti e macchinari comprendono beni condotti in locazione finanziaria per un valore netto di 30 milioni di euro equivalenti, riferiti a contratti di locazione finanziaria per l'utilizzo di due impianti di perforazione terra in Arabia Saudita per la durata di 36 mesi a partire dal 2015.

In coerenza con la razionalizzazione dell'asset base prevista nel piano strategico a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo negli anni di piano, nel 2016 sono stati completamente o parzialmente svalutati asset per un totale di 646 milioni di euro. Per la business unit Drilling Offshore due jack-up e una piattaforma semisommergibile; per la business unit Drilling Onshore alcuni impianti di perforazione; per la business unit E&C Offshore un mezzo navale, una FPSO e due cantieri di fabbricazione; per la business unit E&C Onshore due cantieri di fabbricazione.

Impairment

Nel rivedere i propri indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Al 31 dicembre 2016 la capitalizzazione di mercato del Gruppo era inferiore al valore contabile del patrimonio netto ante impairment, situazione che indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività. Per tale ragione, e tenendo conto del perdurare di un contesto di mercato caratterizzato da bassi prezzi del petrolio e grande volatilità, è stato effettuato un test di impairment per tutte le singole cash generating unit. In particolare, le cash generating unit sono rappresentate da due unità di floating production (leased FPSO), dal settore E&C Offshore depurato del leased FPSO, dal settore E&C Onshore, dal settore Drilling Onshore e dai singoli mezzi di perforazione mare (11 distinti offshore rig).

Il Piano Strategico 2017-2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di ottobre 2016, costituisce la base per la stima del valore recuperabile delle singole cash generating unit. Tale Piano, coerentemente con il deterioramento dello scenario di mercato rispetto al Piano 2016-2019, proietta un minore utilizzo dell'asset base, minori rate operative nel segmento delle perforazioni, nonché un calo dei volumi di attività. Nonostante gli sforzi di efficienza sia sul lato dei costi che su quello degli investimenti, nel nuovo Piano i risultati economici e il cash flow generato dalle CGU risultano in calo rispetto a quanto previsto nel precedente Piano.

La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU a valle delle svalutazioni di asset derivanti dal Piano Strategico, è stata effettuata confrontando il rispettivo valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il valore d'uso e il fair value, al netto degli oneri di dismissione. Considerata la natura delle attività Saipem, il calcolo del valore recuperabile delle cash generating unit è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit.

I flussi di cassa prospettici sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima considerando le attese future del management relative ai rispettivi mercati di riferimento. Le proiezioni del Piano Strategico 2017-2020 sono state utilizzate ai fini del test di impairment come base per la stima dei flussi di cassa per i primi quattro anni. Per gli anni successivi al quarto, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un Terminal Value, determinato: (a) per le cash generating unit E&C Onshore, Drilling Onshore ed E&C Offshore depurato del leased FPSO, sulla base del metodo della perpetuity applicando al flusso di cassa terminale "normalizzato" (per tenere conto ad esempio dell'entrata in produzione dei nuovi investimenti previsti a piano o della ciclicità del settore) un tasso di crescita nullo in termini reali; (b) per le cash generating unit Leased FPSO e per i rig di perforazione mare, sulla vita economico-tecnica residua dei singoli asset, considerando oltre l'orizzonte di piano: (i) le rate di noleggio per i singoli mezzi attese dal management; (ii) i giorni di utilizzo "normalizzati" (per tener conto delle fermate degli impianti per manutenzione, etc.); (iii) i costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano inflazionati; (iv) gli investimenti per manutenzioni cicliche e sostituzioni normalizzati.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto pari al 7,2% (in aumento di 1 punto percentuali rispetto al 2015 e alla semestrale 2016). Tale tasso di sconto (WACC) riflette l'apprezzamento del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi specifici dell'attività di Saipem, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, ed è stato stimato tenendo conto: (i) di un costo del debito coerente con quello stimato nel quadriennio di Piano; (ii) del leverage medio di Saipem lungo il periodo di Piano; (iii) del beta del titolo Saipem. Il riferimento a flussi di cassa e a tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.

Il sopracitato test di impairment ha determinato la necessità di ridurre il valore di iscrizione di cinque offshore rig e di una nave FPSO per un valore complessivo pari a 1.078 milioni di euro.

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 13 cash generating unit riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle cash generating unit (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti che la variazione nei parametri utilizzati per la stima produrrebbe sul valore recuperabile di tali cash generating unit:

  • incrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero un'ulteriore riduzione del capitale investito netto di 159 milioni di euro;
  • decrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero una minore svalutazione di 183 milioni di euro;
  • incrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero una riduzione della svalutazione di 378 milioni di euro;
  • decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero un'ulteriore riduzione del capitale investito netto di 370 milioni di euro.

Con riferimento alla cash generating unit Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale investito netto a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 13% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 7,9%;
  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa dell'1,2%.

Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile, rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Drilling Onshore, resta positiva anche azzerando i flussi da capitale circolante.

Attività immateriali 9

Le attività immateriali di 755 milioni di euro (758 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

Saldo iniziale Investimenti Ammortamenti
e svalutazioni
Altre variazioni
da conversione
e differenze
Saldo finale Saldo finale ammortamento
e svalutazione
(milioni di euro) netto cambio netto lordo Fondo
31.12.2015
Attività immateriali a vita utile definita
Costi di sviluppo - - - - - 7 7
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
22 7 (11) 1 19 170 151
Concessioni, licenze e marchi 4 1 - (1) 4 15 11
Immobilizzazioni in corso e acconti 4 3 - (1) 6 6 -
Altre immobilizzazioni immateriali 2 - - - 2 3 1
Attività immateriali a vita utile indefinita
Goodwill 728 - - (1) 727 727 -
Totale 760 11 (11) (2) 758 928 170
31.12.2016
Attività immateriali a vita utile definita
Costi di sviluppo - - - - - 7 7
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
19 7 (11) 2 17 179 162
Concessioni, licenze e marchi 4 - (4) 1 1 19 18
Immobilizzazioni in corso e acconti 6 4 - (3) 7 7 -
Altre immobilizzazioni immateriali 2 - - - 2 3 1
Attività immateriali a vita utile indefinita
Goodwill 727 - - 1 728 728 -
Totale 758 11 (15) 1 755 943 188

Le concessioni, licenze e marchi, i diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno, rispettivamente di 1 e 17 milioni di euro, comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi e dei moduli SAP.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(%)
Costi di sviluppo 20,00 - 20,00
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 6,66 - 33,30
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 20,00 - 20,00
Altre immobilizzazioni immateriali 20,00 - 33,00

Il goodwill di 728 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza fra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (689 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro), del Gruppo Moss Maritime (13 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti cash generating unit:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
E&C Offshore 415 415
E&C Onshore 312 313
Totale 727 728

La variazione del goodwill allocato alla cash generating unit E&C Onshore è relativa al goodwill del Gruppo Moss Maritime per effetto della variazione del tasso di cambio.

Il valore recuperabile delle due cash generating unit in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit in esame.

La base di previsione dei flussi di cassa nel periodo esplicito (quattro anni) è il Piano Strategico 2017-2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di ottobre 2016.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa futuri al netto delle imposte con un tasso di sconto pari al 7,2%. Per la determinazione del valore terminale (oltre l'orizzonte di previsione esplicita dei flussi) è stato utilizzato un tasso di crescita perpetua pari al 2% applicato al flusso terminale normalizzato per tenere conto della ciclicità del business. Le assunzioni adottate sono basate sull'esperienza passata e tengono conto degli attuali livelli dei tassi di interesse, dei rischi dell'attività, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.

Il riferimento a flussi di cassa e a tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati equivalenti a quelli derivati da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.

La tabella seguente riporta le eccedenze del valore recuperabile delle cash generating unit E&C Offshore ed E&C Onshore rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.

(milioni di euro) Offshore Onshore Totale
Goodwill 415 313 728
Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro 830 226 1.056

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile riguardano principalmente il risultato operativo della cash generating unit (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill).

L'eccedenza del valore recuperabile della cash generating unit Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 27% del risultato operativo;

  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 9%;

  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.

Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Offshore resta positiva anche azzerando i flussi da capitale circolante. L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della cash generating unit Onshore, compreso il goodwill allocato, si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a: - una riduzione del 30% del risultato operativo;

  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 9,3%;

  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.

Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Onshore resta positiva anche azzerando i flussi da capitale circolante.

Partecipazioni 10

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono pari a 148 milioni di euro (135 milioni di euro al 31 dicembre 2015), come di seguito dettagliate:

(milioni di euro) Valore iniziale netto e sottoscrizioni
Acquisizioni
e rimborsi
Cessioni
al patrimonio netto
da valutazione
Quota di utili
al patrimonio netto
Quota di perdite
da valutazione
per dividendi
Decremento
di consolidamento
Variazione area
Differenze cambio
da conversione
effetto a riserva
Variazione con
Altre variazioni Valore finale netto Fondo svalutazione
31.12.2015
Partecipazioni
in imprese controllate,
joint venture e collegate
120 1 - 18 (9) (3) - 7 - 1 135 -
Totale 120 1 - 18 (9) (3) - 7 - 1 135 -
31.12.2016
Partecipazioni
in imprese controllate,
joint venture e collegate
135 - (3) 26 (7) (4) - 2 (1) - 148 -
Totale 135 - (3) 26 (7) (4) - 2 (1) - 148 -

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nel paragrafo "Area di consolidamento al 31 dicembre 2016".

I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 26 milioni di euro, riguardano per 8 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 18 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 7 milioni di euro riguardano per 4 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 3 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

I decrementi per dividendi di 4 milioni di euro riguardano la società TMBYS SAS (2 milioni di euro), la società Tecnoprojecto Internacional Projectos e Realizações Industriais SA (1 milione di euro) e altre società per 1 milione di euro.

Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:

(milioni di euro) Partecipazione
del Gruppo (%)
al 31.12.2015
Valore netto
al 31.12.2016
Valore netto
Rosetti Marino SpA 20,00 31 31
Petromar Lda 70,00 45 52
Altre 59 65
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 135 148

Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, compreso nei fondi per rischi e oneri, di 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2015).

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni sono pari a 1 milione di euro e si riferiscono alla valutazione al fair value (con imputazione degli effetti a patrimonio netto) delle società Nagarjuna Oil Refinery Ltd e Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd.

Altre informazioni sulle partecipazioni

I valori inclusi nei bilanci IFRS delle imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) Imprese
controllate
Imprese
joint venture
Imprese
collegate
Imprese
controllate
Imprese
joint venture
Imprese
collegate
Totale attività 1 348 372 1 391 349
di cui disponibilità liquide ed equivalenti - 42 46 - 50 54
Totale passività - 276 311 1 320 274
Ricavi netti 1 397 258 1 386 213
Utile operativo - 10 4 - 18 21
Utile (perdita) dell'esercizio - 15 1 - 4 14

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese joint venture (valori al 100%).

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Attività correnti 546 696
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti 86 102
Attività non correnti 104 104
Totale attività 650 800
Passività correnti 479 647
- di cui passività finanziarie correnti 16 1
Passività non correnti 40 33
Totale passività 519 680
Patrimonio netto 131 120
Valore di iscrizione della partecipazione 73 71
Ricavi e altri proventi operativi 783 961
Costi operativi (736) (904)
Ammortamenti e svalutazioni (20) (18)
Risultato operativo 27 39
Proventi (oneri) finanziari 25 (28)
Proventi (oneri) su partecipazioni (1) -
Risultato ante imposte 51 11
Imposte sul reddito (10) (7)
Utile (perdita) dell'esercizio 41 4
Altre componenti del conto economico complessivo 7 (4)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio 48 -
Utile (perdita) di competenza del Gruppo 15 4
Dividendi deliberati dalle joint venture - 2

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese collegate (valori al 100%).

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Attività correnti 739 722
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti 127 152
Attività non correnti 278 248
Totale attività 1.017 970
Passività correnti 681 586
- di cui passività finanziarie correnti 39 49
Passività non correnti 104 113
- di cui passività finanziarie non correnti 12 45
Totale passività 785 699
Patrimonio netto 232 271
Valore di iscrizione della partecipazione 61 75
Ricavi e altri proventi operativi 713 585
Costi operativi (674) (502)
Ammortamenti e svalutazioni (27) (25)
Risultato operativo 12 58
Proventi (oneri) finanziari (5) (19)
Proventi (oneri) su partecipazioni - (1)
Risultato ante imposte 7 38
Imposte sul reddito (3) -
Utile (perdita) dell'esercizio 4 38
Altre componenti del conto economico complessivo 7 3
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio 11 41
Utile (perdita) di competenza del Gruppo 1 14
Dividendi deliberati dalle collegate 3 2

Altre attività finanziarie 11

Al 31 dicembre 2016 non sono presenti altre attività finanziarie a lungo termine (1 milione di euro al 31 dicembre 2015).

Attività per imposte anticipate 12

Le attività per imposte anticipate di 302 milioni di euro (460 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili.

(milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2016
Attività per imposte anticipate 460 69 (306) (15) 94 302
Totale 460 69 (306) (15) 94 302

La voce "Altre variazioni", positiva per 94 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (positiva per 107 milioni di euro); (ii) la rilevazione (negativa per 7 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (negativa per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (negative per 5 milioni di euro).

Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Imposte sul reddito differite (291) (233)
Imposte sul reddito anticipate compensabili 281 174
Passività per imposte differite (10) (59)
Attività per imposte anticipate 460 302
Attività (passività) nette per imposte anticipate 450 243

La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività nette per imposte anticipate è la seguente:

Accantonamenti Altre variazioni 31.12.2016
31.12.2015
Utilizzi Differenze
di cambio
(milioni di euro)
Imposte sul reddito differite:
- ammortamenti anticipati ed eccedenti (125) (5) 26 4 1 (99)
- contratti derivati di copertura (24) (5) 2 - (32) (59)
- benefici ai dipendenti (3) (1) - - 2 (2)
- riserve non distribuite delle partecipate (67) - 32 - (1) (36)
- avanzamento progetti (11) (12) 10 2 - (11)
- altre (61) (35) 70 - - (26)
(291) (58) 140 6 (30) (233)
a dedurre:
Imposte sul reddito differite compensabili 281 - - - (107) 174
Passività per imposte differite (10) (58) 140 6 (137) (59)
Imposte sul reddito anticipate:
- accantonamenti per svalutazione crediti,
rischi e oneri non deducibili
169 69 (146) (9) (8) 75
- ammortamenti non deducibili 30 23 (7) (1) 1 46
- contratti derivati di copertura 40 19 (25) - 18 52
- benefici ai dipendenti 16 18 (2) - - 32
- perdite fiscali portate a nuovo 742 146 (59) 30 (25) 834
- avanzamento progetti 74 52 (68) (8) - 50
- altre 44 32 (15) (1) 1 61
1.115 359 (322) 11 (13) 1.150
a dedurre:
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute (374) (290) 16 (26) - (674)
741 69 (306) (15) (13) 476
a dedurre:
Imposte sul reddito anticipate compensabili (281) - - - 107 (174)
Attività per imposte anticipate 460 69 (306) (15) 94 302
Attività (passività) nette per imposte anticipate 450 11 (166) (9) (43) 243

Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 674 milioni di euro (374 milioni di euro al 31 dicembre 2015) riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di utili futuri.

Perdite fiscali

Le perdite fiscali ammontano a 3.021 milioni di euro (2.733 milioni di euro al 31 dicembre 2015) con una parte rilevante riportabile a nuovo illimitatamente.

Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 28% per le società estere. Le perdite fiscali sono riferibili principalmente alle società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:

(milioni di euro) Italia Estero
2017 - 97
2018 - 37
2019 - 33
2020 - 18
2021 - 53
Oltre 2021 - 835
Illimitatamente 289 1.659
Totale 289 2.732

Le imposte sono indicate alla nota 40 "Imposte sul reddito".

Altre attività non correnti 13

Le altre attività non correnti di 102 milioni di euro (114 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura 10 2
Altri crediti 18 16
Altre attività non correnti 86 84
Totale 114 102

L'ammontare del fair value dei derivati qualificati come di copertura si riferisce ai contratti su rischio tasso di cambio con scadenze 2018.

Le altre attività non correnti includono prevalentemente costi di competenza di periodi futuri.

Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Passività correnti

Passività finanziarie a breve termine 14

Le passività finanziarie a breve termine di 152 milioni di euro (3.016 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Banche 176 144
Altri finanziatori 2.840 8
Totale 3.016 152

Le passività finanziarie a breve termine diminuiscono di 2.864 milioni di euro per effetto del rifinanziamento del debito residuo, a seguito dell'aumento di capitale, mediante finanziamenti bancari a medio-lungo termine in sostituzione dei finanziamenti Eni. Le quote a breve di passività finanziarie a lungo termine di 54 milioni di euro (656 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono commentate alla nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".

L'analisi dei debiti finanziari per società erogante, per valuta e tasso di interesse medio, è la seguente:

(milioni di euro)

31.12.2015 31.12.2016
Tasso % Tasso %
Società erogante Valuta Importo da a Importo da a
Eni SpA Euro 478 2,250 2,250 - - -
Serfactoring Dollaro USA 6 - - - - -
Eni Finance International SA Euro 622 1,160 2,510 - - -
Eni Finance International SA Dollaro USA 933 1,930 2,680 - - -
Eni Finance International SA Dollaro Australiano 247 3,650 3,650 - - -
Eni Finance International SA Dollaro canadese 470 2,380 2,380 - - -
Eni Finance USA Dollaro USA 25 2,680 2,680 - - -
Terzi Euro 1 - - 51 0,00 0,50
Terzi Dollaro USA 1 2,350 2,350 1 0,00 0,00
Terzi Altre 233 variabile 100 variabile
Totale 3.016 152

Al 31 dicembre 2016 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 1.650 milioni di euro (1.739 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.

Al 31 dicembre 2016 non vi sono inadempimenti di clausole o violazioni contrattuali connesse a contratti di finanziamento. Le passività finanziarie a breve termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Debiti commerciali e altri debiti 15

I debiti commerciali e altri debiti di 4.860 milioni di euro (5.186 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Debiti commerciali 2.638 2.770
Acconti e anticipi 2.177 1.787
Altri debiti 371 303
Totale 5.186 4.860

I debiti commerciali di 2.770 milioni di euro aumentano di 132 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015.

Gli acconti e anticipi di 1.787 milioni di euro (2.177 milioni di euro al 31 dicembre 2015) riguardano principalmente rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati per 1.051 milioni di euro (1.515 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e altri anticipi ricevuti dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di contratti in corso di esecuzione per 736 milioni di euro (662 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 303 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Debiti verso:
- personale 157 150
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale 69 63
- compagnie di assicurazione 3 4
- consulenti e professionisti 4 4
- amministratori e sindaci 1 1
Altri debiti 137 81
Totale 371 303

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".

Passività per imposte sul reddito correnti 16

Le passività per imposte sul reddito correnti di 96 milioni di euro (130 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Amministrazione finanziaria italiana 12 -
Amministrazioni finanziarie estere 118 96
Totale 130 96

Passività per altre imposte correnti 17

Le passività per altre imposte correnti di 265 milioni di euro (268 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

31.12.2015
(milioni di euro)
31.12.2016
Amministrazione finanziaria italiana:
14
13
- per altri rapporti
14
13
Amministrazioni finanziarie estere:
254
252
- per debiti per imposte indirette
194
185
- per altri rapporti
60
67
Totale
268

Altre passività correnti 18

Le altre passività correnti di 244 milioni di euro (202 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura 113 119
Fair value su contratti derivati non qualificati di copertura 45 78
Altre passività 44 47
Totale 202 244

Al 31 dicembre 2016 la valutazione del fair value su contratti derivati ha evidenziato una passività pari a 197 milioni di euro (158 milioni di euro al 31 dicembre 2015). L'incremento delle altre passività di 3 milioni di euro è principalmente riconducibile a ricavi per penalità contrattuali applicate ai clienti di competenza degli anni successivi.

Di seguito si riepilogano i saldi relativi al fair value attivo e passivo dei contratti derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Iscrizione fair value attivo su contratti derivati 78 32
Iscrizione fair value passivo su contratti derivati (165) (203)
Totale (87) (171)

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e utilizzando i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2015), è classificato nella nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".

Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

L'analisi complessiva delle passività relative al calcolo del fair value su contratti derivati, suddivisi per tipologia, è la seguente:

Passivo 31.12.2015 Passivo 31.12.2016
Fair value
Impegni di
Fair value Impegni di
(milioni di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse (componente Spot)
. acquisti 2 3
Totale 2 250 3 1.450
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 34 4
. vendite 75 96
Totale 109 100
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (5) 3
. vendite 14 19
Totale 9 1.235 3.452 22 670 1.963
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. acquisti - -
Totale - - - - - -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 120 1.485 3.452 125 2.120 1.963
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 17 7
. vendite 26 60
Totale 43 67
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (1) -
. vendite 3 11
Totale 2 1.300 1.211 11 334 1.929
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. acquisti - -
. vendite - -
Totale - - - -
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 45 1.300 1.211 78 - -
Totale 165 2.785 4.663 203 2.454 3.892

Per l'analisi complessiva del fair value sui derivati di copertura si rimanda anche alla nota 7 "Altre attività correnti", alla nota 13 "Altre attività non correnti" e alla nota 23 "Altre passività non correnti".

Le altre passività ammontano a 47 milioni di euro (44 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Passività non correnti

Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine 19

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve di passività a lungo termine, di 3.248 milioni di euro (3.497 milioni di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) Quote
a breve
termine
Quote
a lungo
termine
Totale Quote
a breve
termine
Quote
a lungo
termine
Totale
Banche 4 252 256 35 2.193 2.228
Obbligazioni ordinarie - - - 9 993 1.002
Altri finanziatori 652 2.589 3.241 10 8 18
Totale 656 2.841 3.497 54 3.194 3.248

Le passività finanziarie non correnti sono evidenziate di seguito con le relative scadenze.

(milioni di euro)

Tipo Scadenza 2018 2019 2020 2021 Oltre Totale
Banche 2018-2025 563 914 567 48 101 2.193
Obbligazioni ordinarie 2021-2023 - - - 497 496 993
Altri finanziatori 2018 8 - - - - 8
Totale 571 914 567 545 597 3.194

Le passività finanziarie a lungo termine di 3.194 milioni di euro aumentano di 353 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2015 (2.841 milioni di euro).

L'analisi delle passività finanziarie a lungo termine, comprese le quote a breve termine, per erogante e per valuta con l'indicazione della scadenza e del tasso di interesse medio, è la seguente:

(milioni di euro)
31.12.2015 31.12.2016
Tasso % Tasso %
Società erogante Valuta Scadenze Importo da a Importo da a
Eni SpA Euro 2017 2.013 2,500 4,950 - - -
Eni Finance International SA Euro 2017-2020 859 1,160 2,510 - - -
Eni Finance International SA Dollaro USA 2017 342 1,330 2,930 - - -
Terzi Euro 2017-2025 278 2,085 2,085 3.246 1,31 4,10
Terzi Real brasiliano 2017 5 12,500 12,500 2 13,50 13,50
Totale 3.497 3.248

Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 3.318 milioni di euro (3.539 milioni di euro al 31 dicembre 2015) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento compresi tra i seguenti intervalli:

2015
(%)
2016
Euro
0,77-2,86
0,00-3,22
Dollaro USA
1,42-1,42
-

La differenza del valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine rispetto al valore nominale risulta principalmente correlata a un debito in essere di 1.600 milioni di euro con scadenza nel 2020.

Le passività finanziarie a lungo termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione" è la seguente:

31.12.2015 31.12.2016
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide equivalenti 1.066 - 1.066 1.892 - 1.892
B. Titoli disponibili per la vendita 26 - 26 55 - 55
C. Liquidità (A+B) 1.092 - 1.092 1.947 - 1.947
D.Crediti finanziari 30 - 30 3 - 3
E. Passività finanziarie a breve termine verso banche 176 - 176 144 - 144
F. Passività finanziarie a lungo termine verso banche 4 252 256 35 2.193 2.228
G. Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate
2.781 - 2.781 - - -
H. Prestiti obbligazionari - - - 9 993 1.002
I. Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate
643 2.571 3.214 - - -
L. Altre passività finanziarie a breve termine 59 - 59 8 - 8
M.Altre passività finanziarie a lungo termine 9 18 27 10 8 18
N.Indebitamento finanziario lordo (E+F+G+H+I+L+M) 3.672 2.841 6.513 206 3.194 3.400
O.Posizione finanziaria netta come da comunicazione
Consob n. DEM/6064293/2006 (N-C-D)
2.550 2.841 5.391 (1.744) 3.194 1.450
P. Crediti finanziari non correnti - 1 1 - - -
Q.Indebitamento finanziario netto (O-P) 2.550 2.840 5.390 (1.744) 3.194 1.450

L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nella nota 7 "Altre attività correnti", nella nota 13 "Altre attività non correnti", nella nota 18 "Altre passività correnti" e nella nota 23 "Altre passività non correnti".

Le disponibilità liquide includono 91 milioni di euro equivalenti depositati su conti correnti bloccati o depositi vincolati come indicato alla nota 1 "Disponibilità liquide ed equivalenti".

La variazione rispetto al saldo al 31 dicembre 2015, pari a 3.940 milioni di euro, è dovuta principalmente al perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, nonché al cash flow operativo generato nell'esercizio.

Fondi per rischi e oneri 20

I fondi per rischi e oneri di 268 milioni di euro (238 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

Saldo iniziale Accantonamenti Altre variazioni Saldo finale
Utilizzi
(milioni di euro)
31.12.2015
Fondo per imposte 48 17 (9) - 56
Fondo rischi per contenziosi 28 12 (23) (1) 16
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 8 - (7) - 1
Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali 102 74 (53) 3 126
Altri fondi 32 20 (11) (2) 39
Totale 218 123 (103) - 238
31.12.2016
Fondo per imposte 56 10 (23) (3) 40
Fondo rischi per contenziosi 16 78 (8) 6 92
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 1 1 - - 2
Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali 126 17 (68) (17) 58
Altri fondi 39 46 (12) 3 76
Totale 238 152 (111) (11) 268

Il fondo per imposte di 40 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso, ovvero potenziali, anche in considerazione dei risultati di recenti accertamenti.

Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 92 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione.

Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 2 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate che eccedono il valore di carico della partecipazione.

Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 58 milioni di euro e si riferisce alla stima di perdite su commesse pluriennali del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore.

Gli altri fondi ammontano a 76 milioni di euro.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".

Fondi per benefici ai dipendenti 21

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 206 milioni di euro (211 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
TFR 52 50
Piani esteri a benefici definiti 95 82
FISDE e altri piani medici 23 20
Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine 41 54
Totale 211 206

I fondi per benefici riconosciuti ai dipendenti del Gruppo Saipem riguardano l'indennità di fine rapporto di lavoro, i piani esteri a benefici definiti, il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende del Gruppo Eni e altri fondi per benefici a lungo termine.

Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso.

A seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni della Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi, a partire dal 1° gennaio 2007 il trattamento di fine rapporto maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps, ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato nei periodi precedenti.

I dipendenti hanno avuto la facoltà di operare la scelta della destinazione del proprio trattamento di fine rapporto fino al 30 giugno 2007. In relazione a ciò, la destinazione delle quote maturande del trattamento di fine rapporto ai fondi pensione, ovvero all'Inps, comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione, ovvero all'Inps. La passività relativa al trattamento di fine rapporto pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

La modifica della natura dell'istituto, avvenuta nel 2007, ha comportato la necessità di provvedere alla rideterminazione del valore del fondo trattamento di fine rapporto pregresso per effetto della trasformazione del piano da prestazione definita a contribuzione definita. Questo ha comportato il ricalcolo della passività escludendo le retribuzioni future e le relative ipotesi di incremento e considerando l'eventuale aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria per tener conto del momento di trasferimento del TFR ai fondi pensione.

I piani esteri a benefici definiti riguardano:

  • schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano presenti principalmente nel Regno Unito e in Norvegia;
  • fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili relativo a personale assunto all'estero per il quale si applica la normativa vigente nel Paese in cui presta l'opera.

La prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

L'ammontare della passività e del costo assistenziale relativo al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) viene determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa a favore dei dirigenti in pensione.

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione monetaria differita, i piani di incentivazione di lungo termine, i premi di anzianità, il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.

I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione di lungo termine (LTI) prevedono dopo tre anni dall'assegnazione l'erogazione di un beneficio monetario variabile legato a un parametro di performance. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito a un accordo attuativo delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri per benefici a
piani medici
Altri fondi
dipendenti a
esteri lungo termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri per benefici a
piani medici
Altri fondi
dipendenti a
esteri lungo termine
Totale
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio 62 187 23 51 323 52 181 23 41 297
Costo corrente - 17 1 14 32 - 17 1 6 24
Interessi passivi 1 7 - 1 9 1 5 - 1 7
Rivalutazioni: (3) (2) - (11) (16) 3 3 (3) 5 8
- utili e perdite attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
- 3 - (1) 2 - (4) - - (4)
- utili e perdite attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
- (7) - (9) (16) 2 7 - 1 10
- effetto dell'esperienza passata (3) 2 - (1) (2) 1 - (3) 4 2
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (7) - - (7) - (27) - 9 (18)
Contributi al piano: - - - - - - - - - -
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - -
Benefici pagati (5) (21) (1) (13) (40) (6) (20) (1) (8) (35)
Operazioni su rami d'azienda (4) - - - (4) - - - - -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni 1 - - (1) - - (6) - - (6)
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio 52 181 23 41 297 50 153 20 54 277
Attività al servizio
del piano all'inizio dell'esercizio - 86 - - 86 - 86 - - 86
Interessi attivi - 3 - - 3 - 2 - - 2
Rendimento delle attività
al servizio del piano
- (2) - - (2) - 4 - - 4
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (5) - - (5) - (18) - - (18)
Contributi al piano: - 9 - - 9 - 6 - - 6
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - 9 - - 9 - 6 - - 6
Benefici pagati - (4) - - (4) - (3) - - (3)
Effetto differenze cambio
e altre variazioni - (1) - - (1) - (6) - - (6)
Attività al servizio
del piano alla fine dell'esercizio - 86 - - 86 - 71 - - 71
Passività netta rilevata in bilancio 52 95 23 41 211 50 82 20 54 206

Nel corso dell'anno 2016 sono state riviste le regole dei piani di pensionamento della Norvegia, all'interno dei piani esteri a benefici definiti. Nell'ambito di questi piani, una parte significativa del beneficio inizialmente definito come piano a benefici definiti è stata modificata diventando secondo lo IAS 19 un piano a contributi definiti. L'effetto corrispondente è stato la riduzione di circa 7 milioni di euro della passività netta associata ai piani descritti. Come richiesto dal principio contabile, tale riduzione è stata riconosciuta direttamente a conto economico nell'anno 2016.

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 54 milioni di euro (41 milioni di euro al 31 dicembre 2015) riguardano gli incentivi monetari differiti per 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2015), i premi di anzianità per 7 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2015), il piano di incentivazione di lungo termine per 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2015), fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 10 milioni di euro e altri piani esteri a lungo termine per 31 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri per benefici a
piani medici
Altri fondi
dipendenti a
esteri lungo termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
piani medici Altri fondi
FISDE e altri per benefici a
dipendenti a
esteri lungo termine
Totale
Costo corrente - 17 1 14 32 - 17 1 6 24
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (2) - - (2) - (9) - 9 -
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 1 7 - 1 9 1 5 - 1 7
- interessi attivi sulle attività
al servizio del piano
- (3) - - (3) - (2) - - (2)
Totale interessi passivi (attivi) netti 1 4 - 1 6 1 3 - 1 5
di cui rilevato nel costo lavoro - - - 1 1 - - - 1 1
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1 4 - - 5 1 3 - - 4
Rivalutazioni dei piani
a lungo termine
- - - (11) (11) - - - 5 5
Totale 1 19 1 4 25 1 11 1 21 34
di cui rilevato nel costo lavoro - 15 1 4 20 - 8 1 21 30
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1 4 - - 5 1 3 - - 4

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

2015 2016
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi demografiche
- 3 - 3 - (4) - (4)
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie
- (7) - (7) 2 7 - 9
- effetto dell'esperienza passata (3) 2 - (1) 1 - (3) (2)
- rendimento delle attività al servizio del piano - 2 - 2 - (4) - (4)
Totale (3) - - (3) 3 (1) (3) (1)

Le attività al servizio del piano si analizzano come segue:

(milioni di euro) liquide e mezzi
Disponibilità
equivalenti
rappresentativi
di capitale
Strumenti
rappresentativi
Strumenti
di debito
Immobili Derivati di investimento
Fondi comuni
Attività detenute
di assicurazione
da compagnie
Titoli di debito
strutturati
Altre attività Totale
Attività al servizio del piano:
- con prezzi quotati in mercati attivi 12 13 24 3 10 4 2 - 3 71
- con prezzi non quotati
in mercati attivi
- - - - - - - - - -
Totale 12 13 24 3 10 4 2 - 3 71

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

TFR Piani esteri
a benefici
definiti
medici esteri
e altri piani
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
Esercizio 2015
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 2 2,00-12,00 2,00-8,03 0,50-12,00
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 2 1,50-14,00 - 1,00-14,00
- tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani (%) - 2,50-3,65 - -
- tasso di inflazione (%) 2 1,50-9,00 2,00-6,00 2,00-9,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -
Esercizio 2016
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 1 1,00-15,85 1,00-6,80 0,50-7,90
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 1 1,00-14,00 - 1,00-14,00
- tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani (%) - 2,60-6,80 - -
- tasso di inflazione (%) 1 1,00-12,00 1,00-5,00 1,00-4,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

Eurozona Resto Europa Africa Altre
Esercizio 2015
Tassi di sconto (%) 0,50-2,00 2,50-3,65 3,50-12,00 2,20-8,80
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 2,00-3,13 2,50 1,00-14,00 2,50-12,00
Tasso d'inflazione (%) 2,00 1,50-2,95 3,50-9,00 2,00-7,00
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 15-25 15 17
Esercizio 2016
Tassi di sconto (%) 0,50-1,00 2,60 3,50-15,85 1,75-8,10
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 1,00-2,00 2,25 1,00-14,00 2,50-7,00
Tasso d'inflazione (%) 1,00 1,50-3,25 3,50-12,00 2,00-5,00
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 15-25 15 17

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.

Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.

Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso di crescita Tasso tendenziale
di crescita
delle pensioni del costo sanitario
(milioni di euro) Incremento
dello 0,5%
Riduzione
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dell'1%
Effetto sull'obbligazione (DBO) (14) 16 4 7 1 2
TFR (2) 3 2 - - -
Piani esteri a benefici definiti (8) 10 2 6 1 -
FISDE e altri piani medici esteri (2) 1 - - - 2
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine (2) 2 - 1 - -

L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.

L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 5 milioni di euro.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
medici esteri
e altri piani
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2017 2 12 1 12
2018 2 9 1 12
2019 2 10 1 5
2020 3 10 1 4
2021 3 11 1 1
Oltre 18 54 4 7

La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:

(anni) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
medici esteri
e altri piani
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2015 11 13 16 8
2016 10 13 15 7

Passività per imposte differite 22

Le passività per imposte differite di 59 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 174 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2016
Passività per imposte differite 10 58 (140) (6) 137 59
Totale 10 58 (140) (6) 137 59

La voce "Altre variazioni", positive per 137 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (positiva per 107 milioni di euro); (ii) la rilevazione (positiva per 30 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge).

L'analisi delle attività per imposte anticipate è indicata alla nota 12 "Attività per imposte anticipate".

Altre passività non correnti 23

Le altre passività non correnti di 3 milioni di euro (42 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura 5 3
Debiti commerciali e altri debiti 37 -
Totale 42 3

Patrimonio netto

Capitale e riserve di terzi azionisti 24

Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2016 a 19 milioni di euro (45 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Di seguito viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi.

(milioni di euro) Utile (perdita) dell'esercizio Patrimonio netto
2015 2016 2015 2016
ER SAI Caspian Contractor Llc 6 - 41 5
Saudi Arabian Saipem Ltd 14 4 4 10
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd - 2 (2) 2
Altre (3) 1 2 2
Totale 17 7 45 19

Nel corso del 2016 non si segnalano modifiche di interessenza partecipativa senza perdita o acquisizione del controllo.

Patrimonio netto di Saipem 25

Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2016 a 4.866 milioni di euro e si analizza come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Capitale sociale 441 2.191
Riserva sopraprezzo delle azioni 55 1.750
Riserva legale 88 88
Riserva per cash flow hedge (267) (182)
Riserva per differenze di cambio 76 32
Riserva benefici definiti per dipendenti (18) (20)
Altre 6 2
Utili relativi a esercizi precedenti 3.942 3.161
Utile (perdita) dell'esercizio (806) (2.087)
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (43) (69)
Totale 3.474 4.866

Il patrimonio netto di Saipem al 31 dicembre 2016 comprende riserve distribuibili per 269 milioni di euro (1.951 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d'imposta è stanziato limitatamente alle riserve potenzialmente distribuibili per 36 milioni di euro.

Capitale sociale 26

Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 2.191 milioni di euro, corrispondente a 10.109.774.396 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale, di cui 10.109.668.270 azioni ordinarie e 106.126 azioni di risparmio.

Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di Saipem SpA ammontava a 441 milioni di euro; la variazione pari a 1.750 milioni di euro è dovuta all'operazione di aumento di capitale completata il 23 febbraio 2016.

L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Saipem SpA ha deliberato in data 29 aprile 2016 di non distribuire dividendi alle azioni ordinarie e alle azioni di risparmio.

Riserva sopraprezzo delle azioni 27

Ammonta al 31 dicembre 2016 a 1.750 milioni di euro e rispetto al 31 dicembre 2015, pari a 55 milioni di euro, si incrementa di 1.695 milioni di euro a seguito dell'aumento di capitale.

Altre riserve 28

Le altre riserve al 31 dicembre 2016 sono negative per 80 milioni di euro (negative per 115 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e si compongono come segue:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Riserva legale 88 88
Riserva per cash flow hedge (267) (182)
Riserva per differenze di cambio 76 32
Riserva benefici definiti per dipendenti (18) (20)
Altre 6 2
Totale (115) (80)

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2016 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.

Riserva per cash flow hedge

La riserva è negativa per 182 milioni di euro (negativa per 267 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2016.

La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 63 milioni di euro (100 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Riserva per differenze di cambio

La riserva è positiva per 32 milioni di euro (positiva per 76 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva è negativa per 20 milioni di euro (negativa per 18 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e accoglie le rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti. La riserva è esposta al netto dell'effetto fiscale.

Altre

La voce ammonta a 2 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Al 31 dicembre rimane in essere solo la riserva di rivalutazione costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26. In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 27,5% per l'esercizio 2016 e all'aliquota del 24% a partire dall'esercizio 2017.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio 29

La riserva negativa ammonta a 69 milioni di euro e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di stock grant a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

In particolare, nel corso dell'esercizio sono state acquistate 69.121.512 azioni proprie per un controvalore di 26.413 migliaia di euro, alle quali si aggiungono le azioni proprie che residuano a seguito della scadenza dei precedenti piani di incentivazione, pari a 1.939.832 azioni del valore di 42.869 migliaia di euro.

Le azioni proprie alla data del 31 dicembre 2016 sono analizzate nella tabella seguente:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(milioni di euro)
complessivo
Costo
Capitale sociale
(%)
Residuo azioni piani incentivazione precedenti 1.939.832 22,099 42.869 0,02
Acquisti anno 2016 69.121.512 0,382 26.413 0,68
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2016 71.061.344 0,975 69.282 0,70

Il capitale sociale al 31 dicembre 2016 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 10.038.713.052.

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) Utile
(perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Utile
(perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Come da bilancio di Saipem SpA (127) 1.301 (808) 3.948
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo,
rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate
(850) 1.581 (993) 723
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile (7) 801 (4) 797
- eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati 30 (343) 37 (310)
- altre rettifiche 165 179 (312) (273)
Totale patrimonio netto (789) 3.519 (2.080) 4.885
Capitale e riserve di terzi (17) (45) (7) (19)
Come da bilancio consolidato (806) 3.474 (2.087) 4.866

Altre informazioni 30

Informazioni supplementari del rendiconto finanziario

(milioni di euro) 31.12.2015
Analisi dei disinvestimenti in imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda
Attività correnti -
Attività non correnti 1
Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) -
Passività correnti e non correnti (6)
Effetto netto dei disinvestimenti (5)
Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo -
Plusvalenza per disinvestimenti 51
Interessenza di terzi -
Totale prezzo di vendita 46
a dedurre:
Disponibilità liquide ed equivalenti -
Flusso di cassa dei disinvestimenti 46

Nel corso dell'esercizio 2016 non si sono registrati flussi finanziari in connessione a investimenti o disinvestimenti. I disinvestimenti dell'esercizio 2015 riguardano la cessione dei rami aziendali, Servizi Ambiente e Centro Esecuzione Progetti Roma-Vibo, della società Saipem SpA alle società Syndial SpA e Tecnomare SpA.

Garanzie, impegni e rischi 31

Garanzie

Le garanzie ammontano a 7.110 milioni di euro (7.038 milioni di euro al 31 dicembre 2015), così suddivise:

31.12.2015 31.12.2016
Altre
garanzie
Altre
garanzie
(milioni di euro) Fidejussioni personali Totale Fidejussioni personali Totale
Imprese joint venture e collegate 221 136 357 202 54 256
Imprese consolidate 75 1.947 2.022 183 1.334 1.517
Proprie 22 4.637 4.659 16 5.321 5.337
Totale 318 6.720 7.038 401 6.709 7.110

Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 1.334 milioni di euro (1.947 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.

Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".

Impegni

Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate, joint venture e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 48.354 milioni di euro (44.187 milioni di euro al 31 dicembre 2015), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2016.

Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

(milioni di euro) di iscrizione
Valore
economico
Proventi
a conto
(oneri)
rilevati
complessivo
componenti
economico
del conto
Altre
Strumenti finanziari di negoziazione
Strumenti derivati non di copertura (a) (61) (153) -
Strumenti finanziari disponibili per la vendita
Titoli 55 - -
Attività finanziarie immobilizzate
Partecipazioni valutate al fair value 1 - 1
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato
Crediti commerciali e diversi (b) 3.014 (128) -
Crediti finanziari (c) 6 169 -
Debiti commerciali e diversi (d) 4.860 10 -
Debiti finanziari (e) 3.397 (140) -
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) (110) (168) 125

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 38 "Proventi (oneri) finanziari".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 176 milioni di euro di oneri (svalutazione al netto degli utilizzi) e nei "Proventi (oneri) finanziari" per 48 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 169 milioni di euro di proventi.

(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 10 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).

(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 48 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio) e per 92 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto).

(f) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 168 milioni di euro di oneri.

INFORMAZIONI SULLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

  • b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi);
  • c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2016 si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2016
(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie immobilizzate:
- partecipazioni valutate al fair value 1 - - 1
Attività (passività) finanziarie detenute per le negoziazione:
- strumenti derivati non di copertura - (61) - (61)
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
- titoli 55 - - 55
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura - (110) - (110)
Totale 56 (171) - (115)

Nell'espletamento della sua attività, il Gruppo utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari sono riportate di seguito.

VALORI NOMINALI DEI CONTRATTI DERIVATI

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.

GESTIONE DEL RISCHIO DEI TASSI DI INTERESSE

Il Gruppo stipula unicamente contratti di interest rate swap per gestire i rischi dei tassi di interesse.

(milioni di euro) al 31.12.2016
nominale
Valore
Interest rate swap (IRS) 1.450

La tabella che segue riporta i tipi di swap in essere, la media ponderata dei tassi di interesse, nonché le scadenze delle operazioni. I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi medi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

31.12.2015 31.12.2016
Valore nominale (milioni di euro) 250 1.450
Tasso medio ponderato acquistato (%) 0,094 0,129
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,185 -
Scadenza media ponderata (anni) 2 4

Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2020.

GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO

Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.

nominale
Valore
(milioni di euro)
al 31.12.2015
al 31.12.2016
nominale
Valore
Contratti su cambi a termine
2.765
2.624

La tabella che segue riepiloga, per le più importanti valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.

Valore nominale al 31.12.2015 Valore nominale al 31.12.2016
(milioni di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
AUD 80 47 6 3
BRL - - - 52
CAD 8 - 4 25
CHF - 31 - 1
CNY 4 - - -
EUR 145 21 134 -
GBP 128 37 131 15
JPY 41 1 17 9
KWD 227 511 3 217
MXN - - - -
NOK 67 62 27 22
PLN - - - -
SAR - - 73 324
SGD 606 20 498 48
USD 3.160 6.501 792 3.593
Totale 4.466 7.231 1.685 4.309

La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 per bande temporali.

(milioni di euro) trimestre
Primo
2017
trimestre
Secondo
2017
trimestre
Terzo
2017
trimestre
Quarto
2017
e oltre
2018
Totale
Ricavi 519 581 508 401 721 2.730
Costi 309 310 242 152 410 1.423

GESTIONE DEL RISCHIO COMMODITY

Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. La tabella che segue riepiloga l'ammontare degli impegni a termine per tali contratti.

Valore nominale al 31.12.2015 Valore nominale al 31.12.2016
(milioni di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
Contratti su merci a termine - - 6 -
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 per bande temporali.
(milioni di euro) trimestre
Primo
2017
trimestre
Secondo
2017
trimestre
Terzo
2017
trimestre
Quarto
2017
e oltre
2018
Totale
Costi - - - - 6 6

Contenziosi

Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono la Società. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagine le informazioni disponibili per la valutazione della Società non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari pendenti più significativi.

Algeria

Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

Nell'ambito di tale procedimento risultano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che potrebbero evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione ove emergessero nuovi elementi.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menziona come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".

Contenzioso fiscale: il 5 febbraio 2015 il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Saipem SpA che, per quanto riportato nel processo verbale di verifica del 6 febbraio 2015, è svolta: "a) a fini Ires e Irap, per i periodi di imposta dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010, tra l'altro riscontrando gli aspetti fiscalmente rilevanti scaturenti dalle verifiche confluite nel procedimento penale n. 58461/14 - mod. 21, radicato presso la Procura della Repubblica del Tribunale Ordinario di Milano (Sostituti Procuratori Fabio De Pasquale, Giordano Baggio e Isidoro Palma) [n.d.r. cd. vicenda Algeria]; (omissis) b) finalizzata, per il solo periodo di imposta 2010, a rilevare i rapporti economici intrattenuti con le imprese residenti o localizzate in Stati o territori non appartenenti all'Unione Europea, aventi regimi fiscali privilegiati (art. 110, commi 10 e ss. del TUIR); – ai fini del controllo delle norme circa la regolare posizione del personale dipendente e dei collaboratori, per l'annualità 2015 (fino al giorno dell'accesso)". In relazione al punto a) di tale verifica fiscale, sopra riportato, il 14 aprile 2015 la Guardia di Finanza ha notificato a Saipem SpA un processo verbale di constatazione ("PVC"), nel quale sono ritenuti non deducibili come asseriti "costi da reato" (art. 14, comma 4-bis, L. n. 437/1993):

  • gli importi corrisposti negli anni 2008 e 2009 da Snamprogetti SpA e Saipem SpA a Pearl Partners per circa 140 milioni di euro; - i costi asseritamente sovrafatturati a Saipem da un subappaltatore negli anni 2009 e 2010 per circa 41,5 milioni di euro.

Saipem SpA non ha condiviso i rilievi contenuti nel PVC e in data 12 giugno 2015 ha presentato le proprie osservazioni difensive (ai sensi dell'art. 12, comma 5 della L. n. 212/2000, Statuto del Contribuente) con richiesta di archiviazione all'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia, Ufficio Grandi Contribuenti, alla quale il PVC era stato trasmesso dalla Guardia di Finanza. Il 9 luglio 2015 l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia, Ufficio Grandi Contribuenti, ha notificato a Saipem 4 avvisi di accertamento relativamente a Ires e Irap per gli anni 2008 e 2009. Gli importi complessivamente richiesti nei 4 accertamenti per imposte, interessi e sanzioni ammontano a circa 155 milioni di euro (tali avvisi si riferiscono solo a una parte dei costi per i quali è stata contestata dalla Guardia di Finanza l'indeducibilità, nello specifico i soli costi connessi alle annualità 2008 e 2009). Saipem ha presentato 4 ricorsi, sostanzialmente identici, alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano in data 8 ottobre 2015, nei termini di legge, chiedendo nel merito l'annullamento degli accertamenti.

Gli avvisi di accertamento notificati a Saipem SpA hanno valenza di atti immediatamente esecutivi (art. 29, D.L. n. 78/2010); avendo deciso di non presentare istanza di sospensione dell'esecuzione degli accertamenti, la Società, in pendenza della decisione dei giudizi instaurati presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, in data 15 gennaio 2016 ha versato, a titolo di riscossione provvisoria, una somma pari a un terzo delle imposte accertate e relativi interessi, maggiorata dell'aggio e degli interessi di mora a decorrere dal giorno successivo a quello di notifica degli avvisi di accertamento e fino alla data di pagamento. Nel gennaio 2017 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha parzialmente accolto i ricorsi della Società, principalmente nella parte riguardante l'annullamento degli accertamenti relativi all'Irap per intervenuta decadenza, e ha rigettato le altre doglianze, pur in assenza di una pronuncia del giudice penale sul tema. Il valore complessivo della contestazione è stato quindi ridotto a un ammontare di circa 125 milioni di euro più interessi. Saipem proporrà appello avverso la decisone tributaria di primo grado confidando nel relativo accoglimento. Conseguentemente, Saipem è tenuta al versamento della somma di circa 69 milioni di euro, pari ai due terzi delle imposte, degli interessi e delle sanzioni risultanti dalla sentenza, al netto di quanto già versato a titolo di riscossione provvisoria.

Il 29 dicembre 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento relativamente all'annualità 2010 (di cui si fornisce adeguata informativa nella sezione "Contenziosi fiscali significativi"), confermando, per quanto riguarda la fattispecie qui trattata, il contenuto del PVC della Guardia di Finanza che aveva contestato a Saipem circa 28 milioni di euro quali costi non deducibili ai fini Ires e Irap, perché asseritamente strumentali al compimento di fattispecie di reato in relazione alle pregresse attività in Algeria. Saipem proporrà ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano avverso tale accertamento.

Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.

Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:

  • (i) sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;
  • (ii) sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati relativamente all'ipotesi che il pagamento delle commissioni per il progetto MLE da parte di Saipem (circa 41 milioni di euro) possa essere servito per consentire a Eni di acquisire i consensi ministeriali algerini per l'acquisizione di First Calgary e per l'estensione di un giacimento in Algeria (CAFC). Tale provvedimento contiene anche la decisione di proscioglimento di Eni, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un dirigente Eni relativamente a ogni altra ipotesi di reato;
  • (iii) decreto che dispone il giudizio, tra gli altri, per Saipem e per 3 ex dipendenti di Saipem (l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer) con riferimento all'accusa di corruzione internazionale formulata dalla Procura secondo la quale gli stessi imputati avrebbero con-

corso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.

Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.

Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.

Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non risulta destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società e di altri due imputati.

Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.

All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.

All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016 e il Tribunale ha disposto il rinvio all'8 maggio 2017.

Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estende di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta di proroga.

Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Tresor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 43.000 euro).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura che sarà eventualmente accertata dal Tribunale, tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 50.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 34.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 83 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2016), che sono stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trèsor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è sospesa di pieno diritto e, quindi, rimangono sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

  • dell'irrogazione dell'ammenda di circa 34.000 euro; e

  • dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 83 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2016). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile, allo stato, non è stata avviata da Sonatrach, né è stato dalla medesima precisato l'ammontare dell'asserito danno.

Nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA.

Indagini in corso - Procura della Repubblica di Milano - Brasile

Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.

Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.

In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore di circa 115 milioni di euro). Ciò sarebbe asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reais brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi". Saipem SpA sta prestando la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini. Il Report di audit è stato trasmesso da Saipem SpA alla Procura della Repubblica di Milano e a Consob in segno di trasparenza.

I testimoni ascoltati sino a ora nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem. Anche l'ex collaboratore di Saipem do Brasil – che nel corso del 2015 ha accettato di cooperare con le autorità giudiziarie – per quanto pubblicamente noto a oggi, non ha riferito di episodi illeciti riferibili a società del Gruppo Saipem e, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reais brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìto nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem. L'udienza prevista per l'11 novembre 2015, in cui era previsto l'interrogatorio dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate, è stata rinviata a data da fissarsi. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento e le relative indagini in Brasile risultano in corso.

Il Gruppo Saipem non ha ricevuto alcuna notifica al riguardo da parte delle autorità giudiziarie brasiliane.

Kuwait

Il 21 giugno 2011 è stato notificato a Saipem SpA, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, un decreto di perquisizione dell'ufficio personale di un ex dipendente della stessa Società, in relazione a ipotesi di reati che sarebbero stati messi in atto dall'ex dipendente con soggetti terzi; tali asseriti reati sarebbero stati collegati all'aggiudicazione di gare, da parte di Saipem SpA, a società terze per un progetto in Kuwait. Con riferimento alla medesima vicenda, la Procura ha altresì notificato a Saipem SpA una "informazione di garanzia" ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.

Nel mese di marzo 2017 Saipem SpA ha appreso che il Pubblico Ministero ha deciso di archiviare l'indagine nei confronti di Saipem SpA e che l'Autorità Giudiziaria aveva già assunto analoga decisione di archiviazione nei confronti del sopra citato ex dipendente di Saipem SpA.

EniPower

Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA), quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento oltre che ad altri soggetti, informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari con esito positivo per Snamprogetti: la società non è stata, infatti, inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, prosegue a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al procedimento principale avanti il Giudice dell'Udienza Preliminare si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha previsto alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Il 19 dicembre 2011 è stata depositata in cancelleria la motivazione della sentenza. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24 ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato sentenza, sostanzialmente confermando la decisione di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione. L'udienza avanti la Corte di Cassazione del 30 settembre 2015 è stata rinviata per la decisione al 10 novembre 2015 in ragione della complessità delle questioni sottoposte alla Corte. La sezione VI penale della Suprema Corte, in data 10 novembre 2015, decidendo sui ricorsi presentati dalle parti avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano, ha annullato il provvedimento impugnato nei confronti delle persone giuridiche e, limitatamente alle statuizioni civili, nei confronti delle persone fisiche, e ha rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano.

Fos Cavaou

Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)]. L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.

Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie. In relazione ai soli suddetti costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in circa 36,4 milioni di euro, cifra contestata da STS) Fosmax potrà eventualmente decidere di iniziare un nuovo procedimento arbitrale. In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbario 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur.

Arbitrato per progetto Menzel Ledjmet Est ("MLE"), Algeria

Con riferimento al contratto sottoscritto il 22 marzo 2009 da Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") da una parte, Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") e First Calgary Petroleums LP ("FCP") (insieme la "Cliente"), dall'altra, avente a oggetto l'ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un'unità di trattamento del gas e delle annesse opere nel campo MLE (Algeria), il 23 dicembre 2013 Saipem ha depositato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi ("ICC") una domanda di arbitrato, notificata alla Cliente l'8 gennaio 2014. Nella propria domanda di arbitrato, come successivamente modificata con lo Statement of Claim il 17 dicembre 2014 e successiva memoria in data 15 gennaio 2016, Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale riconosca: (i) un'estensione dei termini contrattuali di circa 30,5 mesi; (ii) il diritto di Saipem a ottenere il pagamento dell'importo di circa 895 milioni di euro equivalenti (al lordo della somma di 246 milioni di euro, già corrisposta da FCP on a without prejudice basis come anticipazione sui variation order requests, "VOR"), a titolo di aumento del prezzo contrattuale per estensione dei termini, VOR, mancato pagamento di fatture arretrate e pezzi di ricambio e bonus di accelerazione. Sonatrach e FCP (società che dal 2008 è controllata al 100% dal Gruppo Eni) hanno nominato congiuntamente il loro arbitro e il 28 marzo 2014 hanno depositato le rispettive Réponses à la requête. Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie Mémoires en défense il 14 agosto 2015, introducendo anche domande riconvenzionali, che allo stato attuale ammontano a complessivi circa 280,5 milioni di euro equivalenti, tenuto conto della nuova domanda riconvenzionale, proposta dalla sola Sonatrach, di pagamento a proprio favore del 25% della somma di circa 133,7 milioni di euro (somma pari a una asseritamente ingiustificata maggiorazione dei costi oltre ai danni morali, stimati in non meno di 20 milioni di euro). Il Collegio Arbitrale ha ammesso la nuova domanda di Sonatrach sulla quale il Collegio dovrà, quindi, pronunciarsi. Saipem ha depositato la propria memoria di replica il 15 gennaio 2016.

Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie memorie di replica il 15 maggio 2016 e il 30 giugno 2016 Saipem ha depositato la propria memoria sulle riconvenzionali avversarie. Nel mese di luglio 2016 si sono tenute le udienze e il 9 dicembre 2016 sono state depositate le rispettive post hearing briefs. Il 15-16 giugno 2017 si terranno eventuali udienze per rispondere alle domande del Tribunale. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2017.

Arbitrato per progetto LPG, Algeria

Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di Extraction des liquides des gaz associés Hassi Messaoud et séparation d'huile LDHP ZCINA (progetto LPG), concluso il 12 novembre 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SA e Saipem Contracting Algérie SpA dall'altra (insieme "Saipem"), il 14 marzo 2014 Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale (ICC) di Parigi. Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 172 milioni di euro a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per variation orders, extension of time, force majeure, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha depositato la propria Réponse il 10 giugno 2014, respingendo ogni addebito e chiedendo, in via riconvenzionale, che Saipem venisse condannata al pagamento delle penalità di ritardo, quantificate in 70,8 milioni di dollari USA. Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 13 marzo 2015 e la Mémoire en Réplique et en Réponse à la Demande Reconventionnelle il 14 gennaio 2016 e la memoria post udienza il 28 febbraio 2017, nella quale ha infine precisato le proprie domande in 97.327.266 euro, 15.513.586 USD e 5.263.509.252 DZD (pari a circa 161,2 milioni di euro equivalenti) oltre interessi. Sonatrach ha depositato la propria Mémoire en défense il 14 settembre 2015, introducendo una nuova domanda riconvenzionale attinente alla richiesta di pagamento a Sonatrach delle commissioni corrisposte da Saipem a Pearl Partners relativamente al progetto LPG (circa 34,5 milioni di euro), oltre ai danni morali. Il Collegio Arbitrale ha deciso di non ammettere detta nuova domanda riconvenzionale di Sonatrach in quanto tardiva.

Sonatrach ha infine depositato la propria Mémoire en duplique et réplique à la demande reconventionelle il 6 giugno 2016 nella quale ha reiterato le proprie richieste. Da ultimo Sonatrach ha precisato le proprie domande nelle memorie post udienza come segue: 35.175.998 euro, 9.114.335 USD e 1.197.009.692 DZD a titolo di penalità di ritardo; 194.289.527 USD per mancata produzione dell'impianto (quest'ultima asseritamente causata da Saipem per il ritardo nella gestione di alcune chiamate in garanzia); 361.029 euro e 38.557.206 DZD per spese sostenute dalla Sonatrach per la gestione delle chiamate in garanzia che sarebbero state di competenza di Saipem. Saipem ha depositato un'ulteriore memoria di replica sulla riconvenzionale di Sonatrach il 6 settembre 2016 e dal 10 al 14 ottobre 2016 si sono tenute le udienze avanti il Tribunale Arbitrale. Il 28 febbraio 2017 le parti si sono scambiate le memorie post-udienza. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2017.

Arbitrato per progetto LZ2, Algeria

Il 12 maggio 2015 Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") hanno depositato domanda di arbitrato avanti la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC) nei confronti di Sonatrach per il pagamento di 7.165.849,62 euro e DZD 601.798.393 oltre interessi, a titolo di restituzione di penalità di ritardo illegittimamente applicate, extra works e oneri per il prolungamento del progetto. La domanda è relativa al contratto per la costruzione di un gasdotto tra Hassi R'Mel e Arzew in Algeria, concluso tra Saipem e Sonatrach il 5 novembre 2007 (progetto "LZ2"). La convenuta ha depositato la propria replica il 7 settembre 2015, introducendo una domanda riconvenzionale di ammontare pari a 8.559.000 euro oltre interessi e danno morale, da quantificarsi durante la procedura. La domanda riconvenzionale attiene alla richiesta di pagamento a Sonatrach delle commissioni corrisposte a Pearl Partners relativamente al progetto LZ2 (circa 8,5 milioni di euro).

In base al calendario arbitrale concordato tra le parti nel mese di maggio, Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 29 luglio 2016 e Sonatrach ha depositato la Mémoire en reponse il 23 dicembre 2016 chiedendo il rigetto di tutte le domande di Saipem e precisando la propria domanda riconvenzionale in un totale di circa 33,84 milioni di euro equivalenti (somma comprensiva di asserita maggiorazione dei margini contrattuali e di asseriti danni morali, stimati in non meno di 20 milioni di euro). È previsto che le udienze si tengano dall'11 al 15 dicembre 2017. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2018.

Arbitrato per progetto ARZEW, Algeria

Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas naturale ad Arzew (Algeria) (progetto GNL3Z ARZEW), concluso il 26 luglio 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") e Chiyoda dall'altra, in data 31 luglio 2015 Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC). Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 550 milioni di euro a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per lavori supplementari, extension of time, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha tempestivamente depositato la propria replica il 28 ottobre 2015 chiedendo che Saipem sia condannata a pagare in via riconvenzionale i danni subìti a causa di asseriti inadempimenti di Saipem, quantificando i relativi importi in circa 1,6 miliardi di dollari statunitensi, 54 miliardi di dinari algerini, nonché 77,37 milioni di euro in relazione alle commissioni corrisposte da Saipem a Pearl Partners per il progetto Arzew.

Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 25 novembre 2016 nella quale ha precisato le proprie richieste in 460.399.704 euro oltre interessi. Sonatrach depositerà la Mémoire en reponse il 30 giugno 2017. È previsto che le udienze si tengano alla fine del 2018. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2019.

Corte di Cassazione - Delibera Consob n. 18949 del 18 giugno 2014 - Azioni risarcitorie

Con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che, per quanto appreso dalla notifica di una "Richiesta di proroga del temine delle indagini preliminari", sta svolgendo indagini nei confronti di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di: (i) illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, lett. b) del D.Lgs. n. 231/2001, in relazione al delitto di cui all'art. 2622, commi 1, 3 e 4 c.c., asseritamente commesso dal 13 marzo 2012 al 24 ottobre 2012, nonché dal 13 marzo 2013 all'aprile 2013, con riferimento all'approvazione del bilancio annuale 2011 e 2012 e alle situazioni patrimoniali di Saipem SpA fino al 30 settembre 2012 e fino al 31 marzo 2013; e (ii) illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, in relazione al delitto di cui all'art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 13 marzo 2012 al 24 ottobre 2012 e dal 13 marzo 2013 all'aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione del bilancio annuale 2011 e 2012 e alle situazioni patrimoniali di Saipem SpA fino al 30 settembre 2012 e fino al 31 marzo 2013. Oltre alla società, risultano indagati, in relazione alle medesime ipotesi di cui sopra, gli amministratori delegati di Saipem SpA in carica alla data di approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2011 e alla data di approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2012.

Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la citata delibera sanzionatoria di Consob. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano.

Il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito. Nel novembre 2015 si è tenuta l'udienza per la prima comparizione delle parti. Il giudizio si trova ancora in una fase iniziale.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione. Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per

conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro.

Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 4 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo).

Saipem SpA ha risposto alle citate richieste stragiudiziali e di mediazione rigettando ogni responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2016 da parte del Consiglio di Amministrazione le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria.

Controversia con Husky - Progetto Sunrise Energy in Canada

Il 15 novembre 2010 Saipem Canada Inc ("Saipem") e Husky Oil Operations Ltd ("Husky") (quest'ultima per conto della Sunrise Oil Sands Partnership formata da BP Canada Energy Group ULC e dalla Husky Oil Sands Partnership, a sua volta formata da Husky Oil Operations Ltd e HOI Resources Ltd), hanno stipulato il contratto di Engineering, Procurement and Construction No. SR-071 (il "Contratto"), prevalentemente su base rimborsabile, relativo al progetto denominato Sunrise Energy (il "Progetto").

Durante l'esecuzione dei lavori le parti hanno concordato di modificare più volte la formula contrattuale di pagamento. In particolare: (i) nell'ottobre del 2012 le parti hanno stabilito che i lavori fossero da retribuirsi su base lump-sum, concordando l'ammontare di 1.300.000.000 di dollari canadesi quale prezzo contrattuale; (ii) all'inizio del 2013 è stato, poi, concordato un sistema di incentivazione che ha previsto ii diritto di Saipem di ricevere pagamenti ulteriori al raggiungimento di determinati obiettivi; (iii) dall'aprile del 2014 le parti hanno stipulato numerosi accordi scritti mediante i quali Husky ha accettato di rimborsare a Saipem i costi da quest'ultima sostenuti in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum precedentemente concordato, così determinando, secondo l'intendimento di Saipem, una modifica del contratto da lump-sum a rimborsabile. Tuttavia, avvicinandosi la fine dei lavori, Husky ha smesso di corrispondere quanto dovuto a titolo di rimborso e, nel marzo 2015, ha risolto il Contratto, adducendo che Saipem non avesse rispettato il termine contrattuale per la conclusione dei lavori.

Alla luce di quanto sopra, il 16 marzo 2015 Saipem ha agito in giudizio citando Husky, le suddette partnership e i relativi membri dinanzi alla Court of Queen's Bench of Alberta, chiedendone, tra l'altro, che il tribunale dichiari l'illegittimità della risoluzione del Contratto da parte di Husky e la condanni al pagamento: (i) di oltre 800.000.000 di dollari canadesi a titolo di risarcimento danni che includono i pagamenti non effettuati su base rimborsabile, i danni conseguenti alla risoluzione contrattuale, il mancato profitto e l'ingiustificato arricchimento di Husky ai danni di Saipem; ovvero, in alternativa; (ii) del valore di mercato dei servizi, materiali e finanziamenti resi.

Nel mese di settembre 2015 Husky ha notificato a Saipem una Request for Arbitration (Alberta Arbitration Act), affermando che, in seguito alla riduzione dello scope of work richiesta da Husky, il prezzo contrattuale lump-sum concordato con Saipem si sarebbe dovuto ridurre proporzionalmente in base a una specifica previsione contrattuale in tal senso. In base a ciò, Husky ha chiesto la condanna di Saipem a pagare il relativo valore, quantificando tale pretesa in 45.684.000 dollari canadesi.

II 6 ottobre 2015 Husky ha inoltre citato in giudizio Saipem dinanzi la Court of Queen's Bench of Alberta sostenendo, tra l'altro: (i) che i pagamenti dalla stessa effettuati in favore di Saipem, in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum concordato tra le parti, trovassero la loro giustificazione nelle presunte minacce di Saipem di abbandonare i lavori se tali ulteriori pagamenti non fossero stati eseguiti (economic duress); e (ii) che anche dopo l'esecuzione di tali pagamenti, le performance di Saipem non sarebbero migliorate, costringendo Husky a risolvere il contratto e completare i lavori con mezzi propri. In conseguenza di ciò, Husky ha chiesto alla corte canadese di condannare Saipem al pagamento di 1.325.000.000 dollari canadesi a titolo di risarcimento degli asseriti danni, ammontare che include, tra l'altro: (i) i pagamenti in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; (ii) i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; (iii) il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto.

All'udienza del 14 gennaio 2016, Saipem ha richiesto la riunione dei procedimenti pendenti innanzi alla Queen's Bench Court of Alberta e la sospensione dell'arbitrato al fine di includere i relativi claims nel procedimento da riunificarsi. Il 27 maggio 2016 Saipem ha, inoltre, depositato una breve memoria con la quale ha richiesto che la Corte dichiari invalida la procedura arbitrale avviata da Husky. All'udienza per la discussione di questa istanza, tenutasi il 4 luglio 2016, il Giudice si è riservato di decidere. A oggi, tale riserva non è stata sciolta.

Arbitrato con GLNG - Progetto Gladstone (Australia)

Il 4 gennaio 2011 Saipem Australia Pty Ltd ("Saipem") ha stipulato, con GLNG Operations Pty Ltd ("GLNG"), in qualità di agente di Santos GLNG Pty Ltd, PAPL (Downstream) Pty Ltd e Total E&P Australia (congiuntamente, "Joint Venturers"), il contratto di Engineering, Procurement and Construction (il "Contratto") relativo al progetto Gladstone LNG (il "Progetto").

Nel corso dell'esecuzione del Progetto, Saipem ha maturato e presentato a GLNG claims contrattuali inizialmente quantificati in circa AU\$ 570.668.821 basati, tra l'altro, su extensions of time, rimborso di costi legati a ritardi non addebitabili a Saipem, variation orders e pagamento di bonus contrattualmente previsti e non corrisposti da GLNG (il "Claim Contrattuale"). Tuttavia, tale Claim Contrattuale è stato interamente rigettato da GLNG, la quale, a supporto del proprio diniego, ha addotto, tra l'altro, che, all'epoca della stipula del Contratto, Saipem non fosse in possesso di una licenza prevista come necessaria dalla normativa di settore australiana (ossia il Queensland Building and Construction Commission Act 1991) per l'esecuzione di parte dei lavori (ossia i building works) di cui al Contratto.

In conseguenza di tale ultima asserzione di GLNG, Saipem ha: (i) sostenuto che, il fatto che il Contratto fosse stato stipulato in violazione di tale normativa ne avesse determinato l'illegalità, generandone, così, la relativa nullità e inefficacia (unenforceability) e, di conseguenza, (ii) richiesto il pagamento di quanto dovutole su base cd. quantum meruit ("Claim Quantum Meruit"), quantificando il beneficio economico ricevuto da GLNG (al netto di quanto già corrisposto da quest'ultima) in AU\$ 770.899.601. Tuttavia, anche tale pretesa è stata rigettata da GLNG.

Si è aperta, quindi, una fase di negoziazioni tra le parti basata sulla relativa procedura contrattualmente prevista, la quale, però, non è andata a buon fine.

Il 9 ottobre 2015 Saipem ha, pertanto, notificato una domanda di arbitrato contro GLNG chiedendone la condanna al pagamento: (i) del Claim Quantum Meruit; ovvero, in alternativa (ii) di una congrua cifra per il Claim Contrattuale; (iii) oltre a interessi e costi di arbitrato.

Il 6 novembre 2015 la convenuta GLNG si è costituita nel procedimento arbitrale contestando le domande di Saipem e chiedendo in via riconvenzionale: (a) il risarcimento del danno per presunti defective works con particolare riferimento al coating di tutta la linea (tale riconvenzionale non è stata precisamente quantificata da GLNG che, tuttavia, ha sostenuto che i difetti riscontrati potranno essere corretti solo sostenendo una spesa che potrebbe superare il prezzo contrattuale); (b) ove il Claim Quantum Meruit fosse ritenuto valido, la restituzione di quella parte di prezzo contrattuale di cui Saipem non riesca a dimostrare la debenza su base quantum meruit; (c) il risarcimento del danno (non ancora quantificato) derivante da breach of general warranties; (d) l'applicazione dei liquidated damages quantificati in 18 milioni di dollari australiani; (e) il risarcimento del danno per presunti inadempimenti contrattuali di Saipem quantificato in circa 23 milioni di dollari australiani.

Il 6 maggio 2016 Saipem ha notificato a GLNG il proprio Statement of Claim con il quale, tra l'altro, sono stati ridotti gli importi richiesti (in particolare, il claim contrattuale è oggi pari a circa 254 milioni di dollari australiani).

Il 7 ottobre 2016 GLNG ha notificato il proprio Statement of Defence and Counterclaim, nel quale ha chiesto il rigetto delle pretese di Saipem e confermato la propria domanda riconvenzionale consistente, tra l'altro, nel risarcimento del danno derivante dalla necessità di riparare o sostituire l'intera linea, la cui quantificazione appare, tuttavia, ancora oggi poco chiara. GLNG ha inoltre chiesto che la questione relativa al Claim Quantum Meruit sia affrontata e risolta in via preliminare rispetto a quella relativa al Claim Contrattuale. Le relative udienze si sono tenute nel mese di febbraio 2017. Il Collegio Arbitrale con decisione preliminare e parziale ha rigettato il Claim Quantum Meruit. Il procedimento arbitrale continua relativamente alle altre domande di Saipem e GLNG. Si segnala, inoltre, che, in data 13 luglio 2016, GLNG aveva notificato una nuova domanda di arbitrato a Saipem SpA, in relazione alla validità della Parent Company Guarantee rilasciata da quest'ultima (in qualità di garante) a GLNG (in qualità di beneficiario) in sede di aggiudicazione del Contratto a Saipem (in qualità di garantito). In particolare, GLNG aveva sostenuto che, ove il Contratto fosse ritenuto invalido e privo di efficacia e, di conseguenza, il claim su base quantum meruit fosse ritenuto valido dal Tribunale Arbitrale, l'eventuale somma che GLNG sarà condannata a pagare a Saipem, dovrebbe essere rimborsata a GLNG da Saipem SpA in quanto, nella Parent Company Guarantee, Saipem si sarebbe impegnata a tenere GLNG indenne dalle conseguenze negative derivanti dall'eventuale invalidità del Contratto. Saipem si è costituta in tale arbitrato: (i) rigettando la posizione di GLNG in quanto infondata; e (ii) aderendo alla richiesta di GLNG di riunire i due arbitrati. Il rigetto del Claim Quantum Meruit comporterà il venire meno dell'arbitrato relativo alla validità della Parent Company Guarantee rilasciata da Saipem SpA.

Controversia con South Stream Transport BV - Progetto South Stream

Il 10 novembre 2015 Saipem SpA ha depositato domanda di arbitrato nei confronti di South Stream Transport BV ("SSTBV") presso l'International Chamber of Commerce ("ICC") di Parigi. L'iniziale domanda di Saipem era pari a circa 759,9 milioni di euro richiesti a titolo di corrispettivo dovuto per effetto sia della sospensione dei lavori (richiesta dal cliente nel periodo dicembre 2014 maggio 2015) sia della successiva termination for convenience del contratto notificata in data 8 luglio 2015 da parte di SSTBV. La domanda potrà essere integrata da parte di Saipem a fronte di costi direttamente derivanti dalla termination for convenience relativamente ad attività ancora in corso, ovvero non ancora compiutamente calcolati. La notifica da parte dell'ICC della domanda di arbitrato di Saipem a SSTBV è avvenuta il 15 dicembre 2015. SSTBV ha depositato la propria replica il 16 febbraio 2016. Nella propria risposta SSTBV ha contestato tutte le richieste di Saipem riservandosi di proporre e quantificare un'eventuale domanda riconvenzionale in una fase successiva dell'arbitrato.

Il 30 settembre 2016 Saipem ha depositato il proprio Memorial (Statement of Claim), nel quale, sulla base del report redatto dal proprio quantum expert, l'importo dei claim verso SSTBV è stato ridotto a circa 678 milioni di euro (con diritto di integrazione in corso di arbitrato).

Il 10 marzo 2017, SSTBV ha depositato il proprio Counter-Memorial nel quale ha richiesto, oltre al rigetto delle domande di Saipem, il risarcimento:

  • in via principale, di danni per circa 541 milioni di euro per asserite misrepresentation che avrebbero indotto la convenuta a stipulare il contratto con Saipem;
  • in via ulteriore o alternativa, di danni per: (i) circa 138 milioni di euro, per pagamenti effettuati da SSTBV in misura asseritamente superiore rispetto a quanto contrattualmente dovuto; e (ii) circa 48 milioni di euro, per liquidated damages motivati in ragione di asseriti ritardi; e
  • in via principale e alternativa, di danni per circa 10 milioni di euro per l'asserito danneggiamento di tubi di proprietà della convenuta.

Seguirà la fase istruttoria del procedimento.

Arbitrato con Kharafi National Closed Ksc ("Kharafi") - Progetto Jurassic

Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1º luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

  • (1) a restituire KWD 25.018.228, incassati da Kharafi mediante l'escussione di un performance bond a seguito della risoluzione del contratto con Saipem;
  • (2) a risarcire KWD 20.135.373 per costi derivanti dalla sospensione delle attività di procurement e, più in particolare, legati all'acquisto di 4 turbine da parte di Saipem;
  • (3) a risarcire KWD 10.271.409 per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi;
  • per un totale di KWD 55.425.010 (pari a circa 170.729.546 euro).

Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:

  • (1) i costi asseritamente sostenuti da Kharafi a causa di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem (superiori a KWD 32.824.842); e
  • (2) il danno asseritamente sopportato da Kharafi a seguito dell'escussione di una garanzia di valore pari a KWD 25.136.973 rilasciata da Kharafi al cliente finale del progetto Jurassic.

È stato nominato il Presidente del Collegio Arbitrale. Seguirà la definizione del calendario arbitrale.

Contenziosi fiscali significativi

Saipem SpA

Il 5 febbraio 2015 il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Saipem che ha portato la Guardia di Finanza a notificare a Saipem in data 14 aprile 2015 un processo verbale di constatazione, seguito da quattro avvisi di accertamento (Ires 2008, Ires 2009, Irap 2008 e Irap 2009) emessi dall'Agenzia delle Entrate il 9 luglio 2015, avverso ai quali Saipem ha presentato ricorso presso la Commissione Provinciale di Milano, la quale lo ha in parte accolto, come riportato al precedente paragrafo "Algeria". Nei termini di legge, la sentenza del giudice di primo grado sarà impugnata da Saipem presso la Commissione Tribunale Regionale.

Nell'ambito della stessa verifica fiscale indicata al precedente paragrafo, la Guardia di Finanza, in data 20 luglio 2015 - in relazione ai costi derivanti da operazioni intercorse nel corso del 2010 con imprese residenti o localizzate in Stati o territori con regime fiscale privilegiato, individuati dal D.M. 23 gennaio 2002 (cd. "costi black list") - ha notificato a Saipem un processo verbale di constatazione a conclusione dei controlli effettuati, con il quale venivano segnalati all'Agenzia delle Entrate per l'avvio della relativa istruttoria costi ritenuti non deducibili per 235 milioni di euro, ai sensi dell'art. 110, comma 10 del TUIR. L'Agenzia delle Entrate in data 30 luglio 2015 ha notificato alla Società un questionario relativamente ai costi segnalati dal verbale della Guardia di Finanza, ai sensi dell'art. 110, comma 11 del TUIR. Nei 90 giorni successivi alla notifica Saipem ha presentato all'Agenzia delle Entrate la propria risposta al questionario corredata da ulteriore documentazione comprovante, in modo oggettivo secondo la Società, almeno una delle due esimenti previste dalla citata disposizione. Il 27 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio grandi contribuenti ha notificato alla Società un secondo questionario ai sensi dell'art. 110, comma 11, del TUIR, avente a oggetto i costi "black list" sostenuti dalla Società nel periodo d'imposta 2011, ammontanti, come riportato in Unico 2012, a 649 milioni di euro. Anche in tale caso, nei 90 giorni successivi alla notifica, la Società ha presentato all'Agenzia delle Entrate la propria risposta al questionario, corredata da copiosa documentazione comprovante la sussistenza delle esimenti previste. Il 29 dicembre 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato 4 avvisi di accertamento relativamente a Ires e Irap per gli anni 2010 e 2011.

Per quanto riguarda l'annualità 2010, è stato accertato un maggior reddito pari a 92 milioni di euro sulla base di due rilievi. In particolare, nel primo rilievo sono confluite le risultanze del PVC del 14 aprile 2015 relativamente agli asseriti costi da reato per 28 milioni di euro, mentre il secondo rilievo ha ad oggetto il disconoscimento della deducibilità di costi black list pari a 64 milioni di euro (rispetto a 235 milioni di euro originariamente proposti dalla GdF). Complessivamente sono state pertanto accertate, in relazione all'annualità 2010, maggiori imposte per 29 milioni di euro oltre a sanzioni per 5 milioni di euro e relativi interessi. Per quanto riguarda l'annualità 2011 è stato accertato un maggiore imponibile pari a 135 milioni di euro sulla base di due ordini di rilievi. Con il primo rilievo è stata disconosciuta la deducibilità di costi black list per un importo di 130 milioni di euro. Il secondo rilievo invece contesta la deducibilità di taluni costi, pari a 4 milioni di euro perché assoggettati a tassazione in violazione del principio di competenza previsto dall'art. 109, comma 1 del TUIR. Complessivamente sono state dunque accertate, in relazione all'annualità 2011, maggiori imposte per 43 milioni di euro, oltre a sanzioni per 42 milioni di euro e relativi interessi.

La Società, nonostante ritenga che tutti gli avvisi di accertamento siano infondati e illegittimi, in data 17 febbraio 2017 ha presentato all'Agenzia delle Entrate distinte istanze di accertamento con adesione col fine precipuo di ottenere un riesame approfondito delle conclusioni raggiunte negli atti impositivi, limitatamente ai casi di disconoscimento della deducibilità dei costi sostenuti nei confronti di fornitori black list. Il periodo di legge previsto per definire in contradditorio tra le parti gli accertamenti è di 90 giorni, durante i quali i termini per l'impugnazione degli atti sono sospesi. Trascorso tale periodo senza che si sia raggiunto un accordo, Saipem presenterà ricorso avverso tutti gli avvisi presso la Commissione Tribunale Provinciale di Milano.

Entro il termine di presentazione del ricorso, la Società è tenuta a effettuare il versamento di un terzo delle imposte accertate, ai sensi dell'art. 15, D.P.R. n. 602/1973, pari a circa 24 milioni di euro oltre i relativi interessi, a titolo di riscossione provvisoria, fatta salva l'ipotesi di sospensione dell'esecuzione degli atti impugnati a seguito dell'accoglimento da parte della stessa Commissione di idonea istanza da proporre contestualmente al ricorso.

Ricavi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Ricavi della gestione caratteristica 32

I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 11.698 9.892
Variazione dei lavori in corso su ordinazione (191) 84
Totale 11.507 9.976

e hanno la seguente articolazione per area geografica:

(milioni di euro) 2015 2016
Italia 411 338
Resto Europa 1.016 749
CSI 2.047 2.626
Medio Oriente 2.218 2.104
Estremo Oriente 1.015 545
Africa Settentrionale 229 452
Africa Occidentale e Resto Africa 2.833 2.208
Americhe 1.738 954
Totale 11.507 9.976

L'informativa richiesta dallo IAS 11 viene riportata per settore di attività alla nota 43 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".

I ricavi di commessa comprendono: il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste. Le varianti (change orders) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente; le revisioni di prezzo (claims) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change orders e claims sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claims) al 31 dicembre 2016, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 735 milioni di euro, di cui il 66% è relativo a contratti oggetto di contenzioso. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni.

I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Altri ricavi e proventi 33

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni 4 2
Indennizzi 1 2
Altri proventi 8 30
Totale 13 34

Costi operativi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 34

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2.378 2.130
Costi per servizi 4.705 3.934
Costi per godimento di beni di terzi 1.326 758
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 19 53
Altri oneri 340 348
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (30) (7)
- variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 51 103
Totale 8.789 7.319

I costi per servizi comprendono compensi d'intermediazione per 1 milione di euro (2 milioni di euro nel 2015).

I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 19 milioni di euro (14 milioni di euro nel 2015).

I costi per godimento di beni di terzi comprendono canoni per contratti di leasing operativo per 735 milioni di euro (1.303 milioni di euro nel 2015), principalmente natanti, fabbricati, mezzi d'opera e costruzione.

I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 678 milioni di euro (623 milioni di euro nel 2015), di cui 112 milioni di euro attesi entro il primo anno, 342 milioni di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto e 224 milioni di euro attesi oltre il quinto anno.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono commentati alla nota 20 "Fondi per rischi e oneri".

Gli altri oneri comprendono accantonamenti netti al fondo svalutazione crediti principalmente riconducibili alle assunzioni più prudenziali di incasso in Sudamerica.

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Costo del lavoro 35

Il costo del lavoro si analizza come segue:

2015
(milioni di euro)
2016
Salari e stipendi
1.866
1.467
Oneri sociali
257
254
Oneri per programmi a benefici definiti
20
30
Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps
25
22
Altri costi
65
19
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni
(11)
(10)
Totale
2.222
1.782

Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono commentati alla nota 21 "Fondo per benefici ai dipendenti".

Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Saipem

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito nell'esercizio 2016 un piano di assegnazione gratuita di azioni (stock grant).

Tale piano di incentivazione 2016-2018, approvato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance conseguite, alla posizione ricoperta e alle competenze detenute.

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento). Il fair value delle stock grant di competenza dell'esercizio, pari a 2.243 migliaia di euro, è rilevato nel costo lavoro.

La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes per l'applicazione del calcolo, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato, sulla base del confronto dell'indicatore di performance aziendale individuato nel TSR (Total Shareholder Return) delle Società, rispetto a quello di un paniere di società competitor, lungo il periodo di performance, con peso del 50%.

È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare l'obiettivo economico-finanziario definito per ogni ciclo di piano, con peso del 50%. Per il primo ciclo 2016-2018 tale obiettivo è rappresentato dalla Posizione Finanziaria Netta (PFN) di Saipem al termine dell'esercizio 2018.

Per ciascuno degli obiettivi di performance sopra illustrati, sono stati stabiliti 3 livelli di risultati.

Al raggiungimento del massimo risultato il numero di azioni maturate corrisponderà al 100% del numero di azioni assegnate; al conseguimento del livello di risultato "soglia" il numero di azioni maturate corrisponderà al 50% delle azioni assegnate per il TSR e al 30% per la PFN. Sotto il livello "soglia" non è prevista l'erogazione di alcuna azione.

Il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 0,311 euro per il piano 2016.

Prevedendo il piano che le risorse strategiche investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period, per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario è risultato pari a 0,340 euro per le risorse strategiche e pari a 0,275 euro per le risorse non strategiche.

La previsione relativa al co-investimento non si applica all'Amministratore Delegato-CEO, cui carica scadrà prima di tale periodo. Per l'Amministratore Delegato-CEO è previsto un lock-up di durata biennale sul 25% delle azioni maturate, in cui le azioni non potranno essere trasferite e/o cedute.

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:

N. dirigenti N. azioni Quota su azione
(%)
Fair value unitario
TSR (peso 50%)
Fair value unitario
PFN (peso 50%)
ponderato unitario
Fair value medio
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2016
Dirigenti strategici (vesting period) 34.078.113 75 0,12 0,43 11.586.558 1.356.025
Dirigenti strategici (periodo di co-investimento) 99 25 0,22 0,85 0,340
Dirigenti non strategici 272 23.303.500 100 0,12 0,43 0,275 6.408.463 890.065
Amministratore Delegato-CEO 1 3.653.489 100 0,12 0,43 0,275 1.004.709 139.543
Totale 372 61.035.102 0,311 18.999.730 2.385.633

I diritti esistenti al 31 dicembre 2016 sono così rappresentati:

(migliaia di euro) di azioni
Numero
(migliaia di euro)
di esercizio (a)
Prezzo medio
(migliaia di euro)
di mercato (b)
Prezzo
Diritti esistenti al 1° gennaio 2016 - - -
Nuovi diritti assegnati 61.035.102 - 26.001
(Diritti esercitati nel periodo) - - -
(Diritti decaduti nel periodo) (83.000) - (45)
Diritti esistenti al 31 dicembre 2016 60.952.102 32.914
Di cui:
- esercitabili al 31 dicembre 2016 -
- esercitabili al termine del vesting period 52.432.574
- esercitabili al termine del periodo di co-investimento 8.519.528

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant assegnate o scadute nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.

Per i piani stock grant a beneficio dei dipendenti Saipem SpA la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate il fair value delle stock grant è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:

Prezzo dell'azione (a) (euro) 0,426
Prezzo dell'esercizio (b) (euro)
Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes (euro) 0,426
Durata
Vesting period (anni) 3
Co-investimento (anni) 2
Tasso di interesse privo di rischio
TSR (%) -
- vesting period (%) 0,023
- co-investimento (%) 0,320
Black & Scholes (%) n.d.
Dividendi attesi (%) -
Volatilità attesa
TSR (%) -
- vesting period (%) 59,13
- co-investimento (%) 55,70
Black & Scholes (%) n.d.

(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA del giorno precedente la data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.

Compensi spettanti al key management personnel

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente relazione finanziaria annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo. La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.

2015
(milioni di euro)
2016
Salari e stipendi
5
4
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro
-
-
Altri benefici a lungo termine
1
1
Stock option
-
-
Totale
6
5

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 170 migliaia di euro nel 2016.

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per la Capogruppo.

Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

(numero) 31.12.2015 31.12.2016
Dirigenti 408 401
Quadri 4.836 4.162
Impiegati 21.344 17.950
Operai 18.915 16.694
Marittimi 325 296
Totale 45.828 39.503

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.

Ammortamenti e svalutazioni 36

Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 2.408 milioni di euro (960 milioni di euro nel 2015) e si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Ammortamenti:
- attività materiali 730 672
- attività immateriali 11 12
Totale ammortamenti 741 684
Svalutazioni:
- attività materiali 219 1.721
- attività immateriali - 3
Totale svalutazioni 219 1.724
Totale 960 2.408

Le svalutazioni di asset derivanti dal piano strategico e conseguente test di impairment sono così descritte:

  • nel Drilling Offshore alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment; inoltre, due jack-up e una piattaforma semisommergibile sono stati completamente svalutati in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano. Impatto pari a 1.170 milioni di euro;
  • nel Drilling Onshore alcuni impianti di perforazione sono stati completamente o parzialmente svalutati in quanto la possibilità di utilizzo nell'arco di piano è prevista nulla o limitata. Impatto pari a 155 milioni di euro;
  • nell'E&C Offshore un mezzo navale è stato completamente svalutato in quanto non si prevede la possibilità di utilizzarlo nell'arco di piano, una FPSO è stata parzialmente svalutata a seguito del test di impairment, e per una FPSO è stata rivista la vita utile facendola coincidere con la fine del contratto attivo, a causa delle ridotte possibilità di rinnovo. Inoltre, alcuni cantieri di fabbricazione con ridotte prospettive di utilizzo nel piano sono stati parzialmente svalutati. Impatto pari a 341 milioni di euro;
  • nell'E&C Onshore un cantiere di fabbricazione è stato totalmente svalutato data l'assenza di prospettive di utilizzo nell'arco di piano, e una base logistica è stata parzialmente svalutata. Impatto pari a 58 milioni di euro.

Per maggiori dettagli si rimanda anche alla "Relazione sulla gestione" nella sezione "Commento ai risultati economico-finanziari".

Altri proventi (oneri) operativi 37

Negli "Altri proventi (oneri) operativi" sono rilevati gli effetti a conto economico delle valutazioni al fair value dei contratti derivati su commodity privi dei requisiti formali per essere considerati di copertura secondo gli IFRS. Al 31 dicembre 2016 non sono presenti altri proventi (oneri) operativi (1 milione di euro di oneri al 31 dicembre 2015).

Proventi (oneri) finanziari 38

I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 1.053 867
Oneri finanziari (1.206) (868)
Totale (153) (1)
Strumenti derivati (91) (153)
Totale (244) (154)

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Differenze attive (passive) nette di cambio 45 100
Differenze attive di cambio 1.042 855
Differenze passive di cambio (997) (755)
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto (195) (92)
Interessi attivi e altri proventi verso società finanziarie di Gruppo - -
Interessi attivi verso banche e altri finanziatori 8 10
Interessi passivi e altri oneri verso società finanziarie di Gruppo (171) -
Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori (32) (102)
Altri proventi (oneri) finanziari (3) (9)
Altri proventi finanziari verso terzi 3 2
Altri oneri finanziari verso terzi (1) (7)
Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti (5) (4)
Totale proventi (oneri) finanziari (153) (1)

I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Contratti su valute (91) (152)
Contratti su tassi di interesse - (1)
Totale (91) (153)

Gli oneri netti su contratti derivati di 153 milioni di euro (91 milioni di euro di oneri nel 2015) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla rilevazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.

Proventi (oneri) su partecipazioni 39

Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto

L'effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:

(milioni di euro) 2015 2016
Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto 18 26
Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto (9) (7)
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto 7 (1)
Totale 16 18

La quota di utili (perdite) da valutazione al patrimonio netto è commentata alla nota 10 "Partecipazioni".

Altri proventi (oneri) su partecipazioni

Nel corso dell'esercizio non si sono registrati proventi (oneri) su partecipazioni (18 milioni di euro nel 2015).

Imposte sul reddito 40

2015
(milioni di euro)
2016
Imposte correnti:
- imprese italiane
10
26
- imprese estere
330
264
Imposte differite e anticipate nette:
- imprese italiane
(161)
(43)
- imprese estere
(52)
198
Totale
127
445

Le imposte correnti ammontano a 290 milioni di euro (di cui oneri Irap per 3 milioni di euro).

La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 27,5% (Ires) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015, è la seguente:

(milioni di euro) 2015 2016
Risultato prima delle imposte (662) (1.635)
Imposte sul reddito teoriche (182) (450)
Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione):
- diversa incidenza fiscale sulle imprese estere (134) (143)
- differenze permanenti e altre motivazioni 174 719
- effetto Irap società italiane 2 -
- accantonamenti (utilizzi) fondo per imposte (3) (9)
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute 270 96
- svalutazione attività per imposte anticipate e attività per imposte sul reddito - 232
Totale variazioni 309 895
Imposte effettive 127 445
(milioni di euro) 2015 2016
Imposte sul reddito nel conto economico consolidato 127 445
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili 8 (37)
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili (2) (1)
Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio 133 407

Utile di terzi azionisti 41

L'utile di pertinenza di terzi azionisti ammonta a 7 milioni di euro (17 milioni di euro di utile nel 2015).

Utile (perdita) per azione 42

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile (perdita) semplice è di 8.348.792.230 e di 439.361.742, rispettivamente nel 2016 e nel 2015.

L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza di Saipem per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. Al 31 dicembre 2016 le azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse riguardano esclusivamente le azioni assegnate a fronte dei piani di stock grant. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione (perdita) diluito è di 439.471.068 e di 8.409.742.458, rispettivamente per il 2015 e il 2016. La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito è di seguito indicata:

31.12.2015 31.12.2016
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice 439.361.742 8.348.792.230
Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock grant - 60.844.102
Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 109.326 106.126
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito 8.409.742.458
Utile (perdita) di competenza Saipem (milioni di euro) (806) (2.080)
Utile (perdita) per azione semplice (ammontari in euro per azione) (1,83) (0,25)
Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) (1,83) (0,25)

Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione 43

Informazioni per settore di attività

E&C Offshore E&C Onshore Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Non allocato Totale
(milioni di euro)
31 dicembre 2015
Ricavi della gestione caratteristica 9.277 3.288 1.488 959 - 15.012
a dedurre: ricavi infragruppo 2.387 500 421 197 - 3.505
Ricavi da terzi 6.890 2.788 1.067 762 - 11.507
Risultato operativo 54 (742) 284 (48) - (452)
Ammortamenti e svalutazioni 435 88 252 185 - 960
Proventi netti su partecipazioni 1 32 - 1 - 34
Investimenti in attività materiali e immateriali 168 36 247 110 - 561
Attività materiali e immateriali 3.392 536 3.050 1.067 - 8.045
Partecipazioni (a) 111 17 - 6 - 134
Attività correnti 2.414 2.291 554 534 1.771 7.564
Passività correnti 2.907 2.049 283 149 4.070 9.458
Fondi per rischi e oneri (a) 52 122 2 3 58 237
31 dicembre 2016
Ricavi della gestione caratteristica 7.817 3.184 1.307 661 - 12.969
a dedurre: ricavi infragruppo 2.131 340 404 118 - 2.993
Ricavi da terzi 5.686 2.844 903 543 - 9.976
Risultato operativo (8) (142) (968) (381) - (1.499)
Ammortamenti e svalutazioni 591 94 1.390 333 - 2.408
Proventi netti su partecipazioni 21 (3) - - - 18
Investimenti in attività materiali e immateriali 117 8 94 77 - 296
Attività materiali e immateriali 2.924 444 1.754 825 - 5.947
Partecipazioni (a) 130 10 - 7 - 147
Attività correnti 2.368 2.345 375 312 2.386 7.786
Passività correnti 2.765 1.984 191 164 567 5.671
Fondi per rischi e oneri (a) 97 123 2 2 42 266

(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 73.

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali. L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 32 "Ricavi della gestione caratteristica".

Resto Europa Resto Asia Settentrionale Occidentale Americhe Non allocabili
(milioni di euro) Italia CSI Africa Africa Totale
2015
Investimenti in attività materiali
e immateriali
17 6 26 92 - 2 52 366 561
Attività materiali e immateriali 108 24 290 954 1 140 740 5.788 8.045
Attività direttamente attribuibili
(correnti)
261 991 876 1.604 242 1.180 1.320 1.090 7.564
2016
Investimenti in attività materiali
e immateriali
14 3 9 64 - 1 16 189 296
Attività materiali e immateriali 83 25 139 753 - 72 450 4.425 5.947
Attività direttamente attribuibili
(correnti)
881 648 1.341 1.972 475 901 900 668 7.786

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

Contratti di costruzione

I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.

2015
(milioni di euro)
2016
Contratti di costruzione - attività
1.789
1.848
Contratti di costruzione - passività
(1.641)
(1.109)
Contratti di costruzione - netto
148
739
Costi e margini (percentuale di completamento)
12.058
10.229
Fatturazione ad avanzamento lavori
(11.886)
(9.422)
Variazione fondo perdite future
(24)
(68)
Contratti di costruzione - netto
148
739

Rapporti con parti correlate 44

In data 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano), è venuto meno il controllo solitario di Eni su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni e CDP Equity SpA, con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Equity SpA, con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem. Ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del 2016 sono state effettuate le seguenti operazioni con parti correlate:

  • in data 10 febbraio 2016 Saipem SpA ha sottoscritto con SACE Fct SpA due contratti di cessione pro-soluto relativi rispettivamente a due fatture emesse verso il cliente Pemex Transformaciòn Industrial per un importo in aggregato pari a circa 237 milioni di dollari americani; in data 23 febbraio 2016 i contratti sono divenuti efficaci a fronte dell'autorizzazione formale del cliente a tale operazione. Da ciò ne è conseguito il pagamento del corrispettivo totale di cessione da parte di SACE Fct SpA in favore di Saipem SpA. I contratti di factoring sopraindicati sono stati conclusi al fine di supportare l'ordinaria attività finanziaria della società Saipem SpA e delle sue dirette controllate;

  • il rapporto intrattenuto con Vodafone Omnitel BV, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti, regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente costi per servizi di comunicazione mobile per 2 milioni di euro e debiti commerciali per 1 milione di euro.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:

  • imprese controllate escluse dall'area di consolidamento;
  • imprese joint venture e collegate;
  • imprese controllate di Eni e CDP Equity SpA;
  • imprese collegate e a controllo congiunto di Eni e CDP Equity SpA;
  • imprese controllate dallo Stato e altre parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali al 31 dicembre 2015 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2015 Esercizio 2015
Costi
Ricavi
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Beni
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Lda - 1 - - 2 - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento - 1 - - 2 - -
Imprese joint venture e collegate
ASG Scarl - 9 - - 3 - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 60 99 218 - 101 145 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 7 3 122 - 3 1 -
Charville - Consultores e Servicos, Lda 1 - - - - 1 -
Consorzio F.S.B. - - - - 1 - -
CSFLNG Netherlands BV 1 6 - - - 26 -
Gruppo Rosetti Marino SpA - 4 - 10 - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 69 10 - - 5 8 -
Petromar Lda 97 16 18 - 16 45 -
Saipar Drilling Co BV - - - - - 1 -
Saipem Dangote E&C Ltd - 1 - - - - -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 4 5 - - 50 (8) -
Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée 1 - - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd 1 - - - - - -
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
2 - - - - 1 -
Xodus Subsea Ltd 2 1 - - 1 - -
Altre (per rapporti di importo unitario
superiore a 500 migliaia euro) 1 1 - - - 1 -
Totale joint venture e collegate 246 155 358 10 180 221 -
Imprese controllate consolidate di Eni
Eni SpA 7 12 3.071 - 17 4 -
Eni SpA Divisione Downstream Gas - - - - 1 - -
Eni SpA Divisione Exploration & Production 65 3 - - (2) 90 -
Eni SpA Divisione Gas & Power 1 1 - - 1 - -
Eni SpA Divisione Refining & Marketing 22 2 - 6 - 28 -
Agip Karachaganak BV - - - - - 1 -
Agip Oil Ecuador BV - 1 - - - 3 -
Banque Eni SA - - - - 2 - -
Eni Adfin SpA - - - - 4 - -
Eni Angola SpA 53 - - - - 211 -
Eni Canada Holding Ltd - - - - - 75 -
Eni Congo SA 83 5 - - - 297 -
Eni Corporate University SpA - 1 - - 4 - -
Eni Cyprus Ltd 23 - - - - 68 -
Eni Insurance Ltd - 6 - - 6 - -
Eni Lasmo PLC 26 - - - - 25 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - - - - - 1 -
Eni Muara Bakau BV 56 17 - - - 254 -
Eni Norge AS 50 - - - - 166 -
Eni North Africa BV 1 - - - - 1 -
EniPower SpA - - - - - 1 -
EniServizi SpA - 8 - - 53 1 -
Eni Trading & Shipping SpA - - - - 6 - -
Eni Turkmenistan Ltd 4 - - - - 8 -
Floaters SpA - - - - - 2 -
Hindustan Oil Exploration Co Ltd 1 - - - - - -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd 4 - - - - - -

Seguono i rapporti commerciali al 31 dicembre 2015:

(milioni di euro)
-------------------
31.12.2015 Esercizio 2015
Crediti Debiti Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
commerciali
e altri debiti
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Raffineria di Gela SpA 1 - - - - 4 -
Serfactoring SpA 4 17 - - 2 - -
Syndial SpA 1 1 - - 1 4 -
Tecnomare SpA - - - - - 1 -
Versalis France SAS - - - - - 1 -
Versalis SpA 30 - - - - 58 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro)
1 - - - - 2 -
Totale imprese controllate consolidate di Eni 433 74 3.071 6 95 1.306 -
Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni
Blue Stream Pipeline Co BV - - - - - 1 -
Eni East Africa SpA 1 - - - - 42 -
Greenstream BV 1 - - - - 2 -
Mellitah Oil & Gas BV 9 - - - 7 - -
Petrobel Belayim Petroleum Co 19 - - - - 86 -
Raffineria di Milazzo 3 - - - - 5 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro
2 - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto di Eni 35 - - - 7 136 -
Totale imprese di Eni 468 74 3.071 6 102 1.442 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 25 51 - - 4 36 -
Fondi pensione: FOPDIRE - - - - 1 - -
Totale rapporti con parti correlate 739 281 3.429 16 289 1.699 -
Totale generale 3.348 5.186 7.038 2.378 6.371 11.507 13
Incidenza (%) 22,22 (2) 5,42 48,72 0,67 4,52 (3) 14,76 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) L'incidenza include i crediti riportati nella successiva tabella "Rapporti finanziari".

(3) L'incidenza è calcolata al netto dei fondi pensione.

I rapporti commerciali al 31 dicembre 2016 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti
commerciali
e altri crediti
Debiti Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri debiti
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Lda
- 1 - - 1 - -
Altre (per rapporti di importo unitario
superiore a 500 migliaia euro)
- - - - - - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento - 1 - - 1 - -
Imprese joint venture e collegate
ASG Scarl - 5 - - (1) - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 44 83 131 - 75 98 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 6 6 121 - 2 - -
Charville - Consultores e Servicos, Lda 1 - - - - 1 -
Consorzio F.S.B. - - - - 1 - -
CSFLNG Netherlands BV - - - - - 6 -
Gruppo Rosetti Marino SpA - 1 - 1 - - -

Seguono i rapporti commerciali al 31 dicembre 2016:

(milioni di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti Debiti Costi Ricavi
commerciali commerciali Beni Servizi (1) Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
KWANDA Suporte Logistico Lda 64 10 - - 3 7 -
Petromar Lda 93 16 4 - - 22 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 6 8 - - 38 - -
Southern Gas Constructors Ltd 1 - - - - - -
Tecnoprojecto Internacional Projectos
e Realizações Industriais SA
1 - - - - - -
TMBY SAS 4 - - - - 1 -
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
8 - - - (1) 7 -
Xodus Subsea Ltd 3 2 - - 2 - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro) - 1 - - - - -
Totale joint venture e collegate 231 132 256 1 119 142 -
Imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA
Eni SpA 52 3 2.081 - 8 52 -
Eni SpA Divisione Exploration & Production 9 - 2 (1) - 24 -
Eni SpA Divisione Gas & Power 1 1 - - 1 - -
Eni SpA Divisione Refining & Marketing 2 - 11 4 - 4 -
Agip Kazakhstan North Caspian - - 20 - - 3 -
Agip Oil Ecuador BV 2 - 1 - - 4 -
Banque Eni SA - - - - 1 - -
Eni Adfin SpA - 2 - - 4 - -
Eni Angola SpA 57 - 57 - - 250 -
Eni Congo SA 23 3 6 - - 188 -
Eni Corporate University SpA - 1 - - 2 - -
Eni East Sepinggan Ltd 25 - 1 - - 23 -
Eni Insurance Ltd 7 8 - - (3) - -
Eni Lasmo PLC 10 3 - - - 3 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - - - - - 1 -
Eni Muara Bakau BV 21 10 66 1 - 232 -
Eni Norge AS 15 - - - - 130 -
EniServizi SpA - 5 - - 42 - -
Eni Turkmenistan Ltd 2 - - - - (1) -
First Calgary Petroleum Lp - - 100 - - - -
Ieoc Exploration BV - - 1 - - - -
Ieoc Production BV 2 - - - - 42 -
Serfactoring SpA - 1 - - - - -
Syndial SpA - - 3 - - - -
Tecnomare SpA - - - - 1 4 -
Versalis France SAS - - - - - 1 -
Versalis SpA 34 - 43 - - 53 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro) 2 - - - 1 3 -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA 264 37 2.392 4 57 1.016 -

Seguono i rapporti commerciali al 31 dicembre 2016:

(milioni di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti Debiti Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
commerciali
e altri debiti
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Totale imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA 264 37 2.392 4 57 1.016 -
Imprese collegate e a controllo
congiunto di Eni/CDP Equity SpA
Blue Stream Pipeline Co BV - - - - - 1 -
Eni East Africa SpA 1 - - - - - -
Greenstream BV 3 - - - - 3 -
InAgip doo - - 1 - - - -
Mellitah Oil&Gas BV 1 - 30 - - - -
Petrobel Belayim Petroleum Co 130 158 - - - 248 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Pharaonic Petroleum Co - - 6 - - - -
Valvitalia SpA - - - 1 - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro
- - - - - - -
Totale imprese collegate
e a controllo congiunto di Eni/CDP Equity SpA 135 158 39 1 - 252 -
Totale imprese di Eni/CDP Equity SpA 399 195 2.431 5 57 1.268 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 30 48 84 - - 41 -
Totale rapporti con parti correlate 660 376 2.771 6 177 1.451 -
Totale generale 3.020 4.860 7.110 2.130 5.040 9.976 34
Incidenza (%) 21,95 (2) 7,74 38,97 0,28 3,51 14,55 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) L'incidenza include i crediti riportati nella successiva tabella "Rapporti finanziari".

I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 3 "Crediti commerciali e altri crediti", 15 "Debiti commerciali e altri debiti", 31 "Garanzie, impegni e rischi", 32 "Ricavi della gestione caratteristica", 33 "Altri ricavi e proventi" e 34 "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

31.12.2015 31.12.2016
Altre Altre Altre Altre
(milioni di euro) attività passività attività passività
Eni SpA 87 152 - 8
Banque Eni SA 1 3 - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 3 - 2 -
Totale rapporti con parti correlate 91 155 2 8
Totale generale 323 244 246 247
Incidenza (%) 28,17 63,52 0,81 3,24

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2015 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

Denominazione 31.12.2015 Esercizio 2015
Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti (1) Debiti (2) Impegni Oneri Proventi Derivati
Eni SpA 24 - 2.491 11.428 (89) - (93)
Banque Eni SA 27 - - 183 - - 8
Eni Finance International SA 126 - 3.473 - (79) - -
Eni Finance USA Inc - - 25 - - - -
Eni Trading & Shipping SpA - - - - (1) - -
Serfactoring SpA - - 6 - (3) - -
TMBYS SAS - 5 - - - - -
Totale rapporti con parti correlate 177 5 5.995 11.611 (172) - (85)

(1) Esposti nello stato patrimoniale per 5 milioni di euro alla voce "Crediti commerciali e altri crediti".

(2) Esposti nello stato patrimoniale per 2.781 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a breve termine"; per 2.571 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a lungo termine" e per 643 milioni di euro alla voce "Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine".

I rapporti finanziari dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Denominazione Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
Eni SpA - - - - (21) 13 (301)
Banque Eni SA - - - - (41) 43 (10)
Eni Angola SpA - - - - (3) 2 -
Eni Finance International SA - - - - (43) 30 -
Eni Muara Bakau BV - - - - (2) 2 -
Eni Norge AS - - - - - 1 -
Petrobel Belayim Petroleum Co - - - - - 2 -
Petromar Lda - - - - - 1 -
Serfactoring SpA - 3 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - (1) - -
Totale rapporti con parti correlate - 3 - - (111) 94 (311)

(1) Esposti nello stato patrimoniale per 3 milioni di euro alla voce "Crediti commerciali e altri crediti".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve 3.016 2.781 92,21 152 - -
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 3.497 3.214 91,91 3.248 - -
Totale 6.513 5.995 3.400 -
Esercizio 2015 Esercizio 2016
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 1.053 - - 867 94 10,84
Oneri finanziari (1.206) (171) 14,18 (868) (111) 12,79
Strumenti derivati (91) (85) 93,41 (153) (311) 203,27
Altri proventi (oneri) operativi (1) (1) 100,00 - - -
Totale (245) (257) (154) (328)

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Ricavi e proventi 1.699 1.451
Costi e oneri (305) (183)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati (257) (328)
Variazione crediti/debiti commerciali e altri 7 174
Flusso di cassa netto da attività operativa 1.144 1.114
Variazione crediti finanziari 16 2
Cessione rami d'azienda (1) 46 -
Flusso di cassa netto da attività di investimento 62 2
Variazione debiti finanziari 464 (5.995)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 464 (5.995)
Flusso di cassa totale verso entità correlate 1.670 (4.879)

(1) Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 30 "Altre informazioni".

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

31.12.2015 31.12.2016
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa (507) 1.144 (225,64) 978 1.114 113,91
Flusso di cassa da attività di investimento (395) 62 (15,70) (279) 2 (0,72)
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) 370 464 125,41 (3.253) (5.995) 184,29

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi.

Informazioni relative alle imprese a controllo congiunto

I valori relativi alla situazione al 31 dicembre 2016 delle imprese consolidate con il metodo del working interest sono i seguenti:

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Capitale investito netto (42) (53)
Totale attività 80 63
Totale attività correnti 80 63
Totale attività non correnti - -
Totale passivo 76 63
Totale passività correnti 76 63
Totale passività non correnti - -
Totale ricavi 21 13
Totale costi operativi (22) (13)
Utile operativo (1) -
Utile (perdita) dell'esercizio 1 -

Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti 45

Negli esercizi 2015 e 2016 non si segnalano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali 46

Negli esercizi 2015 e 2016 non si segnalano transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 47

I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio sono indicati nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio" della "Relazione sulla gestione".

Altre informazioni: Algeria 48

A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti realizzati in Algeria al 31 dicembre 2016:

  • due conti correnti (rif. nota 1) sono temporaneamente bloccati per un totale di 83 milioni di euro equivalenti;
  • i crediti commerciali (rif. nota 3) ammontano a 44 milioni di euro, tutti scaduti e non svalutati;
  • i lavori in corso (rif. nota 4) relativi a progetti realizzati ammontano a 59 milioni di euro;
  • gli acconti (rif. nota 15) ammontano a 33 milioni di euro;
  • i fondi perdite future su commesse pluriennali (rif. nota 20) per progetti realizzati ammontano a 2 milioni di euro;
  • gli altri fondi rischi e oneri (rif. nota 20) ammontano a 16 milioni di euro, principalmente per contenziosi;
  • le garanzie (rif. nota 31) su progetti realizzati ammontano a 634 milioni di euro.

Altre informazioni: verifica ispettiva Consob 49

Il 7 novembre 2016 Consob – ai sensi dell'art. 115, comma 1, lett. c) del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 – ha avviato una verifica ispettiva nei confronti di Saipem SpA "al fine di acquisire documentazione e ogni altro elemento informativo utile in merito a:

  • le modalità di individuazione e determinazione delle svalutazioni esplicitate nel comunicato diffuso al pubblico il 25 ottobre 2016, anche in relazione al processo di formazione del Piano Strategico 2017-2020;
  • l'eventuale sussistenza delle circostanze originanti dette svalutazioni in epoca antecedente al predetto comunicato".

Attestazione del bilancio consolidato a norma delle disposizioni dell'art. 154-BIS, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Stefano Cao e Mariano Avanzi in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2016.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre che:

3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

16 marzo 2017

/firma/ Stefano Cao /firma/ Mariano Avanzi Stefano Cao Mariano Avanzi Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto

Relazione della Società di revisione

Bilancio di esercizio saipem SpA 2016

schemi di bilancio

Stato patrimoniale

31.12.2015 31.12.2016
di cui verso di cui verso
(euro) Nota Totale parti
correlate
Totale parti
correlate
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 1) 181.123.575 8.872.510 701.995.101 -
Crediti commerciali e altri crediti (N. 2) 2.226.119.960 1.590.660.963 2.097.135.777 1.021.484.348
Rimanenze (N. 3) 582.317.248 636.763.437
Attività per imposte sul reddito correnti (N. 4) 87.216.338 82.070.610
Attività per altre imposte correnti (N. 5) 103.780.144 32.113.217
Altre attività correnti (N. 6) 98.843.372 37.575.066 93.110.663 35.500.231
Totale attività correnti 3.279.400.637 3.643.188.805
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (N. 7) 819.984.553 481.150.082
Attività immateriali (N. 8) 24.204.836 23.784.125
Partecipazioni (N. 9) 2.114.248.006 2.114.248.006 1.988.779.993 1.988.779.993
Attività per imposte anticipate (N. 10) 243.751.362 246.511.968
Altre attività non correnti (N. 11) 26.551.358 8.940.578 13.343.259 4.256.691
Totale attività non correnti (N. 12) 3.228.740.115 2.753.569.427
Attività non correnti destinate alla vendita (N. 34) 17.295 17.295 17.295 17.295
TOTALE ATTIVITÀ 6.508.158.047 6.396.775.527
PASSIVITÀ
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (N. 12) 560.783.189 502.052.178 284.304.882 227.568.582
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 17) 222.366.532 213.130.139 9.632.568 -
Debiti commerciali e altri debiti (N. 13) 2.047.545.127 1.057.273.781 1.436.068.948 520.627.151
Passività per imposte sul reddito correnti (N. 14) 25.126.521 16.457.367
Passività per altre imposte correnti (N. 15) 27.926.475 28.305.003
Altre passività correnti (N. 16) 74.224.363 73.862.799 132.168.619 109.936.360
Totale passività correnti 2.957.972.207 1.906.937.387
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (N. 17) 2.069.042.757 1.800.000.000 358.023.545 -
Fondo per rischi e oneri (N. 18) 82.992.396 88.427.362
Fondi per benefici ai dipendenti (N. 19) 91.562.838 93.287.741
Passività per imposte differite (N. 20) - -
Altre passività non correnti (N. 21) 5.184.678 5.184.678 2.324.189 2.324.189
Totale passività non correnti 2.248.782.669 542.062.837
TOTALE PASSIVITÀ 5.206.754.876 2.449.000.224
PATRIMONIO NETTO (N. 22)
Patrimonio netto:
- capitale sociale 441.410.900 2.191.384.693
- riserva sopraprezzo azioni 54.909.006 1.749.983.069
- altre riserve 120.632.639 68.579.686
- utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi 750.351.473 746.537.379
- utile (perdita) dell'esercizio (126.555.267) (807.901.671)
- avanzo di fusione 103.523.495 68.473.972
Azioni proprie (42.869.075) -
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio - (69.281.825)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.301.403.171 3.947.775.303
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 6.508.158.047 6.396.775.527

Conto economico

2015 2016
di cui verso di cui verso
(euro) Nota Totale parti
correlate
Totale parti
correlate
RICAVI (N. 24)
Ricavi della gestione caratteristica 3.399.977.142 1.398.736.793 2.591.962.226 1.371.138.498
Altri ricavi e proventi 65.992.033 53.465.471 59.353.573 37.006.475
Totale ricavi 3.465.969.175 2.651.315.799
Costi operativi (N. 25)
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.899.298.868) (1.046.014.622) (1.990.767.834) (551.074.880)
Costo del lavoro (574.899.085) 10.870.303 (476.519.889) 9.329.937
Altri proventi (oneri) operativi (427.726) (427.726) - -
Ammortamenti e svalutazioni (120.292.383) (393.943.489)
Totale costi operativi (3.594.918.062) (2.861.231.212)
Risultato operativo (128.948.887) (209.915.413)
Proventi (oneri) finanziari (N. 26)
Proventi finanziari 256.474.005 22.964.029 203.857.761 29.805.624
Oneri finanziari (311.903.545) (89.387.021) (155.675.212) (11.121.654)
Strumenti derivati (70.057.819) (69.582.624) (66.664.156) (29.227.129)
Totale proventi (oneri) finanziari (125.487.359) (18.481.607)
Proventi (oneri) su partecipazioni (N. 27) (2.295.311) (2.295.311) (556.626.668) (556.626.668)
Risultato ante imposte (256.731.557) (785.023.688)
Imposte sul reddito (N. 28) 130.176.290 (22.877.983)
Utile (perdita) dell'esercizio (N. 29) (126.555.267) (807.901.671)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 31) (0,288) (0,097)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 31) (0,288) (0,096)

Prospetto del conto economico complessivo (1)

(migliaia di euro) 2015 2016
Utile (perdita) dell'esercizio (126.555) (807.902)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 4.465 94
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (1.767) (22)
Totale 2.698 72
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) (11.671) 26.019
- partecipazioni valutate al fair value 27 531
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) (575) (6.245)
Totale (12.219) 20.305
Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale (9.521) 20.377
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (136.076) (787.525)

(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda rapporti essenzialmente con Eni e con la società finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV.

(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto di Saipem SpA

Altre riserve
(migliaia di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
per azioni proprie
in portafoglio
Riserva
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
per cash flow hedge
Riserva
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve Riserva per avanzo
di fusione
Utile (perdita)
dell'esercizio
per azioni proprie
Riserva negativa
in portafoglio
Azioni proprie patrimonio netto
Totale
Saldi al 31.12.2013 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 182 49.126 (6.446) 449.265 103.524 277.474 - (42.869) 1.460.013
Utile (perdita) esercizio 2014 - - - - - - - - - - 70.351 - - 70.351
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale - - - - - - - (8.447) - - - - - (8.447)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value - - - - - 26 - - - - - - - 26
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale - - - - - - (119.072) - - - - - - (119.072)
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2014 - - - - - 26 (119.072) (8.447) - - 70.351 - - (57.142)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - (6) - - (6)
Destinazione dell'utile residuo - - - - - - - - 277.468 - (277.468) - - -
Altri movimenti di patrimonio netto
Operazioni con società
under common control
- - - - - - - - - - - - - -
Decadenza diritti stock option - - - - - - - - (1.690) - - - - (1.690)
Saldi al 31.12.2014 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 208 (69.946) (14.893) 725.043 103.524 70.351 - (42.869) 1.401.175
Utile (perdita) esercizio 2015 - - - - - - - - - - (126.555) - - (126.555)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale - - - - - - - 2.698 - - - - - 2.698
Componenti riclassificabili
a conto economico
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value
- - - - - 27 - - - - - - - 27
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale - - - - - - (12.246) - - - - - - (12.246)
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2015
- - - - - 27 (12.246) 2.698 - - (126.555) - - (136.076)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - (5) - - (5)
Destinazione dell'utile residuo - - - - - - - - 70.346 - (70.346) - - -
Altri movimenti di patrimonio netto
Operazioni con società
under common control
Decadenza diritti stock option
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
36.848
(538)
-
-
-
-
-
-
-
-
36.848
(538)
Saldi al 31.12.2015 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 235 (82.192) (12.195) 831.699 103.524 (126.555) - (42.869) 1.301.404

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto di Saipem SpA

(migliaia di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
per azioni proprie
in portafoglio
Riserva
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
per cash flow hedge
Riserva
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve Riserva per avanzo
di fusione
Utile (perdita)
dell'esercizio
per azioni proprie
Riserva negativa
in portafoglio
Azioni proprie patrimonio netto
Totale
Saldi al 31.12.2015 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 235 (82.192) (12.195) 831.699 103.524 (126.555) (42.869) 1.301.404
Utile (perdita) esercizio 2016 - - - - - - - - - - (807.902) - - (807.902)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
- - - - - - - 72 - - - - - 72
Componenti riclassificabili
a conto economico
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value
- - - - - 531 - - - - - - - 531
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - 19.774 - - - - - - 19.774
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2016
- - - - - 531 19.774 72 - - - - (787.525)
Operazioni con gli Azionisti
Ripianamento perdita esercizio 2015 - (54.909) - - - - - - (36.596) (35.050) 126.555 - - -
Aumento di capitale 1.749.974 1.749.983 - - - - - - - - - - - 3.499.957
Oneri aumento di capitale - - - - - - - - (46.683) - - - - (46.683)
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - (26.413) - (26.413)
Altri movimenti di patrimonio netto
Riclassifica azioni proprie in portafoglio - - - - (42.869) - - - 42.869 - - - - -
Costituzione riserva negativa
per azioni proprie in portafoglio
- - - - - - - - - - - (42.869) 42.869 -
Adeguamento effetto fiscale riserva
operazioni con società
under common control
- - - - - - - - 1.778 - - - - 1.778
Rilevazione fair value stock grant - - - - - - - - 5.257 - - - - 5.257
Saldi al 31.12.2016 (Nota n. 22) 2.191.385 1.749.983 88.282 2.286 - 766 (62.418) (12.123) 798.324 68.474 (807.902) (69.282) - 3.947.775

Altre riserve

Rendiconto finanziario

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Utile (perdita) dell'esercizio (126.555) (807.902)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa
Ammortamenti 116.306 112.131
Svalutazioni (rivalutazioni) nette di attività materiali e immateriali 3.986 281.813
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 1.590 538.671
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (1.468) (499)
(Dividendi) (3) (1)
(Interessi attivi) (3.759) (7.087)
Interessi passivi 94.784 19.331
Imposte sul reddito (130.176) 22.878
Altre variazioni (13.717) (1.098)
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze 171.916 (54.446)
- crediti commerciali 41.213 378.902
- debiti commerciali (430.413) (503.463)
- fondi per rischi e oneri (16.223) 10.219
- altre attività e passività (329.520) 212.699
Flusso di cassa del capitale di esercizio (563.027) 43.911
Variazione fondo benefici ai dipendenti (16.003) 1.725
Dividendi incassati 3 1
Interessi incassati 4.165 6.632
Interessi pagati (94.784) (18.540)
Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati (61.744) (22.221)
Flusso di cassa netto da attività operativa (790.402) 169.745
di cui verso correlate (259.950) 398.778
Investimenti:
- attività immateriali (9.757) (9.993)
- attività materiali (104.866) (50.792)
- partecipazioni e titoli (1) (412.688)
- crediti finanziari (72.235) (384.788)
Flusso di cassa degli investimenti (186.859) (858.261)
Disinvestimenti:
- attività materiali 19.209 6.611
- rami d'azienda 46.042 -
- partecipazioni e titoli 93.914 -
- crediti finanziari 78.456 -
Flusso di cassa dei disinvestimenti 237.621 6.611
Flusso di cassa netto da attività di investimento 50.762 (851.650)
di cui verso correlate 146.767 (793.254)
Assunzione dei debiti finanziari non correnti 379.170 348.641
Rimborso di debiti finanziari non correnti (11.511) (2.269.275)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 400.163 (279.599)
Apporti di capitale proprio - 3.435.200
Acquisto di azioni proprie - (26.413)
Dividendi pagati (5) -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 767.817 1.208.554
di cui verso correlate 693.920 (2.287.604)
Effetto delle differenze cambio (3.815) (5.778)
Flusso di cassa netto del periodo 24.362 520.871
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo 156.762 181.124
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo 181.124 701.995

Informazioni supplementari

Ship Recycling Scarl

L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.

Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV).

Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.

In Saipem SpA, alla luce di tale principio, gli accordi a controllo congiunto (JA) sono i seguenti: Consorzio Sapro, Rodano Scarl, ASG Scarl, Modena Scarl, Consorzio FSB e Ship Recycling Scarl.

Solo quest'ultima, la Ship Recycling Scarl, è stata qualificata come Joint Operation.

Seguendo le disposizioni dell'IFRS 11, tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.

Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.

Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia". L'interessenza di Saipem SpA in Ship Recycling Scarl è del 51%.

Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany, ove necessario. Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio 31 dicembre 2016 di Ship Recycling Scarl oggetto del consolidamento.

Ship Recycling Scarl - stato patrimoniale 31.12.2016

(euro) 31.12.2015 31.12.2016
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 26.212.422 3.069.637
Crediti commerciali e altri crediti 17.517.193 8.431.871
Attività per imposte correnti - 22.283
Attività per altre imposte correnti 3.958.958 5.309.611
Altre attività correnti 911.282 9.256
Totale attività correnti 48.599.855 16.842.658
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti - -
TOTALE ATTIVITÀ 48.599.855 16.842.658
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 38.752.221 5.998.575
Debiti commerciali e altri debiti 8.923.305 10.834.083
Passività per imposte sul reddito correnti 3.047 -
Altre passività correnti 911.282 -
Totale passività correnti 48.589.855 16.832.658
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri - -
Altre passività non correnti - -
Totale passività non correnti - -
TOTALE PASSIVITÀ - -
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 10.000 10.000
Utile (perdita) dell'esercizio - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 10.000 10.000
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 48.599.855 16.842.658

Ship Recycling Scarl - conto economico 2016

(euro) 2015 2016
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica 33.322.374 24.629.170
TOTALE RICAVI 33.322.374 24.629.170
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (30.938.005) (24.619.087)
Ammortamenti e svalutazioni (2.413.856) -
Totale costi operativi (33.351.861) (24.619.087)
Utile (perdita) operativo (29.487) 10.083
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 64.325 3.681
Oneri finanziari - (11.859)
Totale proventi (oneri) finanziari 64.325 (8.178)
Proventi (oneri) su partecipazioni - -
Utile (perdita) prima delle tasse 34.838 1.905
Imposte sul reddito (34.838) (1.905)
Utile (perdita) dell'esercizio - -

Indice Note al Bilancio di esercizio

Criteri di redazione Pag. 185
Criteri di valutazione Pag. 185
Stime contabili e giudizi significativi Pag. 198
Principi contabili di recente emanazione Pag. 199
Nota 1 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 202
Nota 2 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 202
Nota 3 Rimanenze Pag. 204
Nota 4 Attività per imposte sul reddito correnti Pag. 204
Nota 5 Attività per altre imposte correnti Pag. 204
Nota 6 Altre attività correnti Pag. 205
Nota 7 Immobili, impianti e macchinari Pag. 207
Nota 8 Attività immateriali Pag. 210
Nota 9 Partecipazioni Pag. 211
Nota 10 Attività per imposte anticipate Pag. 215
Nota 11 Altre attività non correnti Pag. 215
Nota 12 Passività finanziarie a breve termine Pag. 216
Nota 13 Debiti commerciali e altri debiti Pag. 216
Nota 14 Passività per imposte sul reddito correnti Pag. 217
Nota 15 Passività per altre imposte correnti Pag. 217
Nota 16 Altre passività correnti Pag. 218
Nota 17 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine Pag. 219
Nota 18 Fondi per rischi e oneri Pag. 221
Nota 19 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 222
Nota 20 Passività per imposte differite Pag. 226
Nota 21 Altre passività non correnti Pag. 226
Nota 22 Patrimonio netto Pag. 226
Nota 23 Garanzie, impegni e rischi Pag. 230
Nota 24 Ricavi Pag. 233
Nota 25 Costi operativi Pag. 234
Nota 26 Proventi (oneri) finanziari Pag. 238
Nota 27 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 239
Nota 28 Imposte sul reddito Pag. 239
Nota 29 Risultato d'esercizio Pag. 240
Nota 30 Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo,
ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche
Pag. 240
Nota 31 Utile (perdita) per azione Pag. 241
Nota 32 Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione Pag. 242
Nota 33 Rapporti con parti correlate Pag. 243
Nota 34 Attività non correnti destinate alla vendita Pag. 251
Nota 35 Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali Pag. 251
Nota 36 Altre informazioni: Algeria Pag. 252

Note illustrative al bilancio di esercizio

Criteri di redazione

Secondo le disposizioni del primo comma dell'art. 4 del D.Lgs. n. 38/2005, a partire dall'esercizio 2006 il bilancio di esercizio di Saipem SpA (bilancio separato) è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 20022. Il bilancio è stato redatto applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I valori delle voci di bilancio, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro.

Il bilancio al 31 dicembre 2016, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 16 marzo 2017, è sottoposto alla revisione contabile di EY SpA.

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio sono indicati nei punti seguenti.

Attività correnti

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).

Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative. I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'hedge accounting o in caso contrario al cambio di fine periodo; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.

Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.

Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.

I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie disponibili per vendita comprendono le attività finanziarie, diverse dai derivati, dai crediti, dalle attività finanziarie destinate al trading e da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto3

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2014 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.

(3) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.

afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate a patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.

L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse nel valore d'iscrizione.

Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"4 e "Proventi (oneri) su partecipazioni".

Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l'operazione è rilevata alla data del regolamento.

I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Attività non correnti

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi rischi e oneri".

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche.

I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti, alla data di decorrenza del contratto, al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per l'ottenimento di benefici di altre attività materiali.

L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari perché sia in grado di operare secondo le modalità programmate. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita economica futura attesa, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che

(4) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".

reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.

Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business Saipem.

Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post-imposte.

La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). In presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale; oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit (CGU) alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della cash generating unit, è superiore al valore recuperabile5 della medesima CGU, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata proquota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore6.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

(5) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(6) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la Società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;
  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;
  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi in conto capitale

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.

Attività finanziarie

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione.

In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo.

In presenza di eventi che fanno presumere una riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è generalmente determinato, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato, attualizzando i flussi di cassa attesi dell'asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche prevedibili dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nei settori di attività in cui opera l'impresa.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.

Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.

Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.

(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DA MANTENERSI SINO ALLA SCADENZA

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi della quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere i repricing contrattualmente previsti. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposte al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Attività destinate alla vendita e discontinued operation

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa. Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili.

Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Compensazione di attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

II fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e quando si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.

Nelle note illustrative al bilancio sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Benefici per i dipendenti

I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative ai benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle modifiche delle ipotesi attuariali, ovvero da rettifiche basate sull'esperienza passata, sono rilevati interamente a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati rispettivamente nel patrimonio netto.

Ricavi

I ricavi relativi ai progetti sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). I corrispettivi pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento contabile; tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.

Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.

I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock grant assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period8 e periodo di co-investimento9).

La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2. Per i piani di stock grant il fair value è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

A decorrere dall'esercizio 2005 Saipem SpA e le società controllate residenti in Italia hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del Consolidato fiscale nazionale che consente di determinare l'Ires su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra Saipem SpA e le predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di partecipazione al regime di tassazione del consolidato nazionale per le società del Gruppo Saipem", secondo il quale: (i) le società controllate con imponibile positivo trasferiscono a Saipem le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da questa dovuta per effetto della loro partecipazione al Consolidato nazionale; (ii) quelle con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato da Saipem SpA se e nella misura in cui hanno prospettive di redditività che avrebbero consentito, in assenza del Consolidato fiscale nazionale, di rilevare imposte anticipate. Conseguentemente l'Ires corrente è calcolata sulla base della stima: (i) del reddito imponibile di

(8) Periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate.

(9) Periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

Saipem SpA; (ii) del reddito imponibile negativo delle controllate senza prospettive di redditività partecipanti al Consolidato nazionale, perché il relativo risparmio d'imposta rimane acquisito da Saipem SpA; (iii) del reddito imponibile delle sue controllate e collegate residenti in Paesi con regimi fiscali privilegiati, proporzionalmente alla partecipazione detenuta, qualora ricorrano le condizioni per la tassazione per imputazione prevista dagli articoli 167 e 168 del D.P.R. n. 917/1986.

Il debito per imposte è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti" al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce "Passività per imposte sul reddito correnti" è iscritta l'Ires corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti di Saipem SpA verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale. Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo e con prospettive di redditività è rilevato alla voce "Debiti verso imprese controllate".

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale.

Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite sono anch'esse imputate al patrimonio netto.

Strumenti finanziari derivati

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (a) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera o variabili simili; (b) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (c) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività valutate al fair value stimato secondo i criteri indicati al punto "Valutazioni al fair value".

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value delle passività per strumenti derivati considera le rettifiche per tener conto del non performance risk dell'emittente (v. punto successivo "Valutazioni al fair value").

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions), quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura, secondo i requisiti previsti dallo IAS 39, viene sospesa in una riserva di patrimonio netto (hedging reserve) afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi imputata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Strumenti derivati".

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

I derivati impliciti in strumenti ibridi sono separati dal contratto principale e rilevati separatamente se lo strumento ibrido nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico e se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell'esistenza di derivati impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento in cui l'impresa entra a far parte del contratto e, successivamente, in presenza di modifiche nelle condizioni del contratto che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati dallo stesso.

Valutazioni al fair value

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (exit price).

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della Società di vendere o di trasferire la passività oggetto di valutazione. La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro partecipante al mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo.

La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente; si presume che l'utilizzo corrente da parte della Società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento di equity in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. Credit Valuation Adjustment o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. Debit Valuation Adjustment o DVA). In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Schemi di bilancio10

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura11.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

Con il regolamento n. 2015/2173, emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, è stata omologata la modifica all'IFRS 11 "Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono, ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (a eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator.

Con il regolamento n. 2015/2406 del 18 dicembre 2015 sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Iniziativa di informativa", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, esplicitando il riferimento al concetto di significatività anche per le note al bilancio.

Con il regolamento n. 2015/2343, emesso dalla Commissione Europea in data 15 dicembre 2015,

(10) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2015.

(11) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 23 "Garanzie, impegni e rischi".

è stato omologato il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali.

I regolamenti di omologazione sopra riportati hanno previsto l'entrata in vigore delle modifiche ai principi contabili interessati a partire dal primo esercizio che abbia inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. L'applicazione di tali disposizioni non ha prodotto effetti significativi.

Anche le altre modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2016 non hanno prodotto effetti significativi.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Saipem, sono i seguenti:

  • (i) il rischio mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio e all'esposizione alla volatilità dei prezzi delle commodity;
  • (ii) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • (iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine;
  • (iv) il rischio connesso all'eventuale downgrading del rating.

La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

(i) Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra indicate "linee di indirizzo" e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'euro, dalla circostanza che i ricavi (costi) di una parte rilevante dei progetti sono denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando l'impatto sul risultato economico individuale per effetto della differente significatività di costi e ricavi denominati in valuta rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo (rischio economico) e per effetto della conversione di crediti (debiti) commerciali o finanziari denominati in valuta (rischio transattivo).

L'obiettivo di risk management di Saipem è la minimizzazione del rischio cambio economico e transattivo e l'ottimizzazione del rischio di cambio economico connesso al rischio di prezzo commodity. Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro, non è oggetto di copertura.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio economico e transattivo attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio per l'esercizio 2016, si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

L'analisi è stata effettuata avendo riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti originariamente espresse nelle valute interessate e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:

  • strumenti derivati su tassi di cambi;
  • crediti commerciali e altri crediti;
  • debiti commerciali e altri debiti;
  • disponibilità liquide ed equivalenti;

  • passività finanziarie a breve e lungo termine. Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio la sensitivity analysis sul relativo fair value viene determinata confrontando le condizioni sottostanti il prezzo a termine fissato nel contratto (tasso di cambio a pronti e tasso di interesse) con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.

Inoltre, si segnala che la Società non adotta modalità di copertura con riferimento al rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, ovvero, in ottemperanza all'IFRS 7, non considera gli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società estere con valuta funzionale diversa dall'euro.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio economico e transattivo attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Una variazione positiva dei tassi di cambio rispetto all'euro (deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 31.499 migliaia di euro (41.196 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -77.264 migliaia di euro (- 126.243 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Una variazione negativa dei tassi di cambio rispetto all'euro (apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -31.177 migliaia di euro (-41.236 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 77.586 migliaia di euro (126.203 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento delle singole valute alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di cambio.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2015 2016
+10% -10% +10% -10%
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (24.815) (192.254) 24.731 192.170 (74.076) (182.839) 74.302 183.065
Crediti commerciali e altri 75.946 75.946 (75.946) (75.946) 73.678 73.678 (73.678) (73.678)
Crediti finanziari - - - - 38.752 38.752 (38.752) (38.752)
Debiti commerciali e altri (21.223) (21.223) 21.223 21.223 (13.037) (13.037) 13.037 13.037
Disponibilità liquide 11.288 11.288 (11.244) (11.244) 6.182 6.182 (6.086) (6.086)
Totale 41.196 (126.243) (41.236) 126.203 31.499 (77.264) (31.177) 77.586

La sensitivity analysis dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

2015 2016
(migliaia di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
Crediti
USD 652.801 (65.349) 65.349 639.045 (63.903) 63.903
DZD 2.814 (281) 281 - - -
AED 16.336 (1.634) 1.634 16.840 (1.684) 1.684
NOK 86.818 (8.682) 8.682 44.651 (4.465) 4.465
PLN - - - 12.883 (1.288) 1.288
KWD - - - 23.358 (2.338) 2.338
Totale 758.769 (75.946) 75.946 736.777 (73.678) 73.678
Debiti
USD 199.836 19.985 (19.985) 118.796 11.879 (11.879)
GBP 2.051 205 (205) 2.463 246 (246)
JPY 2.932 293 (293) 5.687 569 (569)
KWD 5.617 562 (562) - - -
Altre valute 1.784 178 (178) 3.429 343 (343)
Totale 212.220 21.223 (21.223) 130.375 13.037 (13.037)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti, essendo alcuni dei finanziamenti sottoscritti a tassi variabili. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione dei tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi. Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

Con riferimento al rischio di tasso di interesse, è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata avendo riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:

  • strumenti derivati su tassi di interesse;
  • disponibilità liquide ed equivalenti;

  • passività finanziarie a breve e lungo termine. Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse la sensitivity analysis sul fair value viene determinata confrontando le condizioni di tasso di interesse (fisso e variabile) sottostanti il contratto e funzionali al calcolo dei differenziali sulle cedole maturande con le curve attualizzate di tasso di interesse variabile sulla base delle quotazioni alla chiusura del periodo, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale del contratto. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti si è fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio dell'esercizio, mentre per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e lungo termine, si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio di esercizio. Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 281 migliaia di euro (-3.085 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 744 migliaia di euro (-3.547 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -280 migliaia di euro (3.085 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -739 migliaia di euro (3.548 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2015 2016
+10% -10% +10% -10%
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (13) (475) 13 476 121 584 (120) (579)
Disponibilità liquide 35 35 (35) (35) 67 67 (67) (67)
Crediti finanziari - - - - 564 564 (564) (564)
Passività finanziarie a breve termine (1.485) (1.485) 1.485 1.485 (275) (275) 275 275
Passività finanziarie a medio/lungo termine (1.622) (1.622) 1.622 1.622 (196) (196) 196 196
Totale (3.085) (3.547) 3.085 3.548 281 744 (280) (739)

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati anche dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap), con sottostante rappresentato da prodotti petroliferi (prevalentemente gasolio e nafta) e negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE e NYMEX, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene la gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity posti in essere da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. hedging anticipato). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio dei prezzi, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura. Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

Nel corso dell'esercizio 2016 non sono in essere contratti di copertura.

(ii) Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano linee guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Saipem.

L'impresa non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati, alla luce della situazione di criticità dei mercati finanziari, non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare, i pagamenti nei termini e alle condizioni stabiliti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

(iii) Rischio liquidità

L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di liquidità.

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione flessibile e funzionale al business della liquidità, degli affidamenti e delle linee di credito, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni, in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Saipem dispone di linee di credito e fonti di finanziamento adeguate alla copertura del fabbisogno finanziario complessivo.

Mediante le operazioni eseguite sul mercato bancario e dei capitali nel corso del 2016 Saipem ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata di 3 anni per Saipem SpA e una durata compresa tra i 3 e gli 8,5 anni per il Gruppo. Alla data del 31 dicembre 2016 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 100 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 702 milioni di euro.

(iv) Rischio downgranding

In data 28 ottobre 2015 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Ratings Services un preliminary long term corporate credit rating pari a "BBB-", con outlook "stabile", nonché un preliminary issue rating pari a "BBB-" sulla Term Facility e sulla Revolving Credit Facility. Inoltre, in pari data, Moody's Investor Service ha assegnato alla Società un provisional issuer rating pari a "(P)Baa3" con outlook "stabile".

In data 4 febbraio 2016 Standard & Poor's Ratings Services ha comunicato alla Società di aver formalmente dato inizio a una procedura di "Credit Watch" con possibili implicazioni negative per il preliminary long term corporate credit rating "BBB" di Saipem, principalmente a causa del crollo del prezzo del greggio che potrebbe limitare significativamente la flessibilità finanziaria di Saipem.

In data 10 febbraio 2016 Moody's Investors Service ha annunciato che il provisional issuer rating (P) Baa3 di Saipem è stato posto sotto revisione per downgrade, a causa dei deboli fondamentali del settore Oil & Gas e del conseguente aumento del rischio di cancellazioni e ritardi sui progetti e della riduzione della spesa per investimenti nel settore.

In data 6 maggio 2016 S&P Global Ratings (già Standard & Poor's Ratings Services) ha abbassato il long term corporate credit rating e issue rating della Società da "BBB-" a "BB+" con outlook "negativo", rimuovendoli contestualmente dal "Credit Watch" negativo e portandoli a definitivi a seguito del completamento dell'operazione di aumento di capitale e del rifinanziamento del debito della Società. Tale downgrade rifletteva la visione di S&P Global Rating sull'industria Oil & Gas e una visione più prudente sui parametri creditizi futuri di Saipem, insieme al livello di portafoglio ordini e alla capacità di sostenere i flussi di cassa operativi senza cali di rilievo.

In data 23 maggio 2016 Moody's Investors Service ha abbassato e convertito il provisional issuer rating (P) Baa3 in un Corporate Family Rating (CFR) Ba1, assegnando un outlook stabile su tutti i rating.

I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti re-

lativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.

Anni di scadenza
(migliaia di euro) 2017 2018 2019 2020 2021 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 9.632 7.829 351.554 - - - 369.015
Passività finanziarie a breve termine 284.305 - - - - - 284.305
Passività per strumenti derivati 121.640 2.324 - - - 123.964
Totale 415.577 10.153 351.554 - - - 777.284
Interessi su debiti finanziari 4.900 4.700 3.000 - - - 12.600

I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 1.436 milioni di euro al 31 dicembre 2016, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Pagamenti futuri a fronte

di obbligazioni contrattuali

In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri.

Nella tabella che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.

(milioni di euro) Anni di scadenza
2017 2018 2019 2020 2021 2022 Oltre Totale
Contratti di leasing operativo non annullabili 15 16 17 18 18 18 44 146

Nella tabella che segue sono rappresentati, con riferimento alla data di bilancio, impegni per investimenti relativi ai progetti di maggiori dimensioni per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.

Totale 27
Impegni per altri investimenti 27
Impegni per Major Projects -
(milioni di euro) 2017

Stime contabili e giudizi significativi

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

LAVORI IN CORSO

La determinazione dei lavori in corso è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.

SVALUTAZIONI

Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.

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La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico.

L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale, rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.

FONDI

Saipem effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti e ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.

BENEFICI AI DIPENDENTI

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.

Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.

Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

RICAVI E CREDITI

La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi sono frutto di un processo che comporta giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.

Principi contabili di recente emanazione

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il regolamento n. 2016/1905, emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016, è stato omologato l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15), che definisce i criteri di rilevazione e valutazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018; è prevista l'applicazione retroattiva del principio con possibilità di rilevare l'effetto sul patrimonio netto al 1° gennaio 2018 avendo riguardo alle fattispecie in essere alla data.

Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata una attività volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, a valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare la necessità di eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria. In particolare, allo stato attuale dell'analisi in corso di svolgimento risultano potenzialmente interessati dalle nuove disposizioni del principio i seguenti ambiti di indagine: (i) analisi delle diverse forme contrattuali in essere e delle tipologie di costi a essi correlati; (ii) verifica dei contratti che prevedono la rilevazione di corrispettivi variabili; (iii) verifica sulla presenza di componenti contrattuali significative che richiedono la rilevazione distinta del "time value" quale componente finanziaria; (iv) analisi dell'informativa di dettaglio da fornire nelle Note illustrative al bilancio.

Con il regolamento n. 2016/2067, emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2016, è stata omologata la versione completa dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9). In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall'impresa; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018. È stato avviato un progetto per valutare i potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo standard e definire l'informativa da produrre nelle Note illustrative al bilancio, con riferimento ai tre principali ambiti di aggiornamento sopra indicati.

Per quanto riguarda la classificazione e misurazione delle attività e passività finanziarie secondo le nuove disposizioni, allo stato attuale dell'analisi non si prevedono sostanziali impatti rispetto al trattamento in essere.

Con riferimento all'impairment delle attività finanziarie sulla base delle perdite attese, le attività in corso di svolgimento riguardano: (i) l'individuazione e lo sviluppo di un adeguato modello interno per la valutazione dell'esposizione a rischio e la probabilità di default delle controparti finanziarie e commerciali e dei conseguenti possibili impatti, delle capacità di recupero e dei possibili strumenti di mitigazione del rischio di credito da porre in essere; (ii) la definizione del processo operativo funzionale ad assicurare la disponibilità delle informazioni per la redazione dei reporting finanziari.

Infine riguardo al tema dell'hedge accounting, posto che il modello di gestione attualmente adottato dal Gruppo è da ritenersi coerente con le nuove disposizioni introdotte dall'IFRS 9, è stata avviata un'attività di analisi per valutare se le novità introdotte dal nuovo principio possano avere un impatto positivo in termini di ottimizzazione del livello di efficienza ed efficacia dell'attuale modello di copertura: (i) approfondire le possibilità di utilizzo di nuove modalità di hedging per la copertura dei rischi finanziari; (ii) verificare l'applicabilità dei meccanismi di ribilanciamento dell'hedge ratio lungo la durata della copertura (cd. rebalancing), volti a garantire in modo dinamico l'adeguamento del rapporto tra gli strumenti di copertura e le relative esposizioni. In considerazione dell'attuale stato di analisi, non risultano essere ancora ragionevolmente stimabili i possibili impatti quantitativi derivanti dall'applicazione dei nuovi principi IFRS 15 e IFRS 9.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28), che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Il 17 dicembre 2015 lo IASB ha pubblicato l'amendment che differisce l'entrata in vigore a tempo indeterminato delle modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28.

In data 13 gennaio 2016, lo IASB ha emesso l'IFRS 16 "Leases" (di seguito IFRS 16), che sostituisce lo IAS 17 e le relative interpretazioni. In particolare, l'IFRS 16 definisce il leasing come un contratto che attribuisce al cliente (il lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il nuovo principio contabile elimina la classificazione dei leasing come operativi o finanziari ai fini della redazione del bilancio delle imprese che operano quali lessee; per tutti i contratti di leasing con durata superiore ai 12 mesi è richiesta la rilevazione di un'attività, rappresentativa del diritto d'uso, e di una passività, rappre- sentativa dell'obbligazione a effettuare i pagamenti previsti dal contratto. Differentemente, ai fini della redazione del bilancio dei lessor, è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari. L'IFRS 16 rafforza l'informativa di bilancio sia per i lessee che per i lessor. Le disposizioni dell'IFRS 16 sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019.

Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata un'attività di analisi volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria.

In data 19 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses", che: (i) confermano l'esistenza di una differenza temporanea deducibile in presenza di un valore di iscrizione di attività valutata al fair value inferiore alla base fiscale (ad es. un titolo a tasso fisso il cui fair value è inferiore al valore fiscalmente riconosciuto); (ii) prevedono la possibilità che il reddito imponibile futuro consideri, in presenza di adeguate evidenze che ne supportino la probabilità, il fatto che alcune attività aziendali siano recuperate a un valore superiore a quello di iscrizione in bilancio. Tale circostanza può verificarsi in presenza di un titolo a tasso fisso, la cui valutazione al fair value alla data di riferimento del bilancio è inferiore al valore di rimborso, che l'impresa intende possedere sino alla maturity date e per il quale si aspetta di incassare i flussi di cassa contrattualmente previsti; (iii) specificano che i redditi imponibili futuri da considerare ai fini della rilevazione di un'attività per imposte anticipate non debbano includere le deduzioni fiscali emergenti alla data di annullamento delle stesse differenze temporanee deducibili; (iv) chiedono, quando un'impresa valuta la probabilità di conseguire redditi imponibili sufficienti nell'esercizio di annullamento delle differenze temporanee deducibili, di considerare eventuali limitazioni, poste dalla normativa tributaria, alle tipologie di redditi imponibili a fronte delle quali operare le deduzioni fiscali. Le modifiche allo IAS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 29 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 7 "Disclosure Initiative", che rafforza gli obblighi di disclosure in presenza di variazioni, monetarie e non, di passività finanziarie. Le modifiche allo IAS 7 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 12 aprile 2016, lo IASB ha emesso il documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", che ha apportato alcune modifiche e integrazioni di carattere tecnico. Le modifiche al principio introducono alcuni chiarimenti ed esemplificazioni al fine di agevolarne l'applicazione, per esempio in merito all'identificazione delle singole obbligazioni contrattuali, e di semplificare la transazione alle nuove disposizioni in relazione ai contratti completati e alle modifiche contrattuali intervenute precedentemente al primo periodo comparativo presentato. Le modifiche all'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 20 giugno 2016, lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 2 - Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions", con l'obiettivo di chiarire la classificazione e la contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le modifiche all'IFRS 2 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso l'IFRIC Interpretation 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (di seguito IFRIC 22), in base alla quale il tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un asset, costo o ricavo correlato a un anticipo, precedentemente pagato/incassato, in valuta estera, è quello vigente alla data di rilevazione dell'attività/passività non monetaria connessa a tale anticipo. L'IFRIC 22 è efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 201812.

Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

(12) La modifica dell'ambito di applicazione dell'IFRS 12 "Informativa sulle partecipazioni in altre entità" è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

Attività correnti

Disponibilità liquide ed equivalenti 1

Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 564.267 migliaia di euro, presso banche all'estero per 137.728 migliaia di euro.

Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 55.982 migliaia di euro, KWD (dinaro kuwaitiano) per 45.631 migliaia di euro, SAR (riyal saudita) per 19.983 migliaia di euro e PLN (zloty polacco) per 8.113 migliaia di euro.

Il denaro e i valori in cassa ammontano a 172 migliaia di euro, di cui 27 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 145 migliaia di euro presso le filiali estere.

Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia, a eccezione delle disponibilità presenti su un conto corrente di una filiale estera (per un totale di 642 migliaia di euro equivalenti) oggetto di un blocco temporaneo dei movimenti bancari a seguito di un'azione legale da parte di un fornitore.

Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 520.871 migliaia di euro. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2016 è pari a 1.566 migliaia di euro.

Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Italia 47.494 637.865
Resto Europa 87.564 13.594
CSI 522 804
Resto Asia 20.870 46.447
Africa Settentrionale 1.688 1.235
Africa Occidentale 20.506 1.522
Americhe 2.480 528
Totale 181.124 701.995

Crediti commerciali e altri crediti 2

I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 2.097.136 migliaia di euro, con un decremento di 128.984 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:

Valore netto al 31.12.2015 Valore netto al 31.12.2016
(migliaia di euro) di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Crediti verso:
- joint venture 59.361 - - 71.997 - -
- clienti 657.402 78.600 - 753.905 103.797 -
- imprese controllate 1.132.354 - - 1.083.463 - -
- imprese collegate 102.978 - - 91.441 - -
- imprese controllanti 90.532 1.908 - - - -
- altri 183.493 3.457 - 96.330 2.680 -
Totale 2.226.120 83.965 - 2.097.136 106.477 -

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 83.885 migliaia di euro, in aumento di 13.493 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:

(migliaia di euro) svalutazione
commerciali
crediti
Fondo
svalutazione
altri crediti
Fondo
Totale
Valore al 31.12.2015 68.172 2.220 70.392
Accantonamenti dell'esercizio 16.063 - 16.063
Utilizzi dell'esercizio (729) (1.841) (2.570)
Valore al 31.12.2016 83.506 379 83.885

Le ritenute a garanzia ammontano a 110.544 migliaia di euro, di cui 103.797 migliaia di euro a lungo termine.

I crediti verso controllate comprendono crediti finanziari non strumentali all'attività operativa per 406.894 migliaia di euro, di cui 384.426 migliaia di euro verso Saipem Finance International BV per attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.

I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 33.

Gli altri crediti ammontano al 31 dicembre 2016 a 96.330 migliaia di euro, con un decremento di 87.163 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Importi esigibili entro l'esercizio successivo:
- acconti a fornitori 97.649 41.832
- crediti verso il personale 15.235 13.067
- depositi cauzionali 3.229 2.697
- conto deposito Serfactoring 3.653 3.044
- assicurazioni 69 2
- crediti verso enti previdenziali 275 49
- crediti diversi 62.146 33.338
a dedurre:
- fondo svalutazione altri crediti (2.220) (379)
Totale entro l'esercizio successivo 180.036 93.650
Importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
- depositi cauzionali 3.457 2.680
Totale oltre l'esercizio successivo 3.457 2.680
Totale generale 183.493 96.330

I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.464.713 migliaia di euro, con un decremento di 375.006 migliaia di euro.

Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.

I crediti commerciali e altri crediti in moneta diversa dall'euro sono pari a 741.193 migliaia di euro e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 639.045 migliaia di euro, NOK (corona norvegese) per 44.651 migliaia di euro, KWD (dinari Kuwait) per 23.358 migliaia di euro, AED (EAU dirham) per 16.840 migliaia di euro e PLN (zloty polacco) per 12.883 migliaia di euro. La suddivisione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2016 per scadenza verso terzi è la seguente:

(migliaia di euro)
A scadere di cui: 257.222
- terzi 148.637
- correlate 108.585
Scaduti da 0 a 3 mesi di cui: 77.470
- terzi 37.437
- correlate 40.033
Scaduti da 3 a 6 mesi di cui: 43.790
- terzi 41.055
- correlate 2.735
Scaduti da 6 mesi a un anno di cui: 65.823
- terzi 59.314
- correlate 6.509
Scaduti da oltre un anno di cui: 198.462
- terzi 181.285
- correlate 17.177
Totale 642.767

I crediti commerciali scaduti e non svaluti ammontano a 385.545 migliaia di euro.

I crediti scaduti da oltre un anno si riferiscono, prevalentemente, a rapporti commerciali maturati nello svolgimento di attività contrattuali e accettati dalla controparte, il cui pagamento è sospeso da parte del cliente in attesa della definizione in sede arbitrale del contenzioso che non è inerente ai crediti stessi.

Articolazione dei crediti per area geografica

L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Italia 493.297 542.501
Estero
Resto Europa 630.175 516.049
CSI 110.767 317.244
Resto Asia 424.946 202.220
Africa Settentrionale 48.406 50.538
Africa Occidentale 175.969 211.250
Americhe 214.015 253.708
Altre aree 128.545 3.626
Totale 1.732.823 1.554.635
Totale generale 2.226.120 2.097.136

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".

Rimanenze 3

Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2016 ammonta a complessivi 636.763 migliaia di euro, con un incremento di 54.446 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015. Il dettaglio è riportato nel prospetto che segue:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Materie prime, sussidiarie e di consumo 62.760 49.504
Lavori in corso su ordinazione 519.557 587.259
Totale 582.317 636.763

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. L'importo al 31 dicembre 2016 è di 49.504 migliaia di euro, con un decremento netto di 13.256 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 42.455 migliaia di euro, analizzato come segue:

(migliaia di euro) svalutazione
rimanenze
Fondo
Valore al 31.12.2015 41.436
Accantonamenti dell'esercizio 11.676
Utilizzi dell'esercizio (10.657)
Valore al 31.12.2016 42.455

Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, etc.).

I lavori in corso su ordinazione, relativi a commesse in corso di realizzazione nel settore Engineering & Construction Offshore e Onshore, ammontano a 587.259 migliaia di euro, con un aumento netto di 67.702 migliaia di euro rispetto ai valori del 31 dicembre 2015.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".

Attività per imposte sul reddito correnti 4

Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 82.071 migliaia di euro, con un decremento di 5.145 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Amministrazione finanziaria italiana 53.141 52.324
Amministrazioni finanziarie estere 34.075 29.747
Totale 87.216 82.071

I crediti per imposte estere comprendono, principalmente, i crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente. L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 11 migliaia di euro. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 28.

Attività per altre imposte correnti 5

Le attività per altre imposte correnti ammontano a 32.113 migliaia di euro, e risultano così composte:

31.12.2015
(migliaia di euro)
31.12.2016
Amministrazione finanziaria italiana:
- per crediti Iva
64.631
13.305
- per altri rapporti
1.941
234
Amministrazioni finanziarie estere:
- per crediti Iva
29.656
14.222
- per altri rapporti
7.552
4.352
Totale
103.780
32.113

La diminuzione di 71.667 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente è dovuta essenzialmente alla cessione pro-soluto di crediti Iva verso l'Amministrazione finanziaria italiana per 61.501 migliaia di euro.

Il credito Iva verso l'Amministrazione finanziaria italiana al 31 dicembre 2016 ammonta a 463 migliaia di euro, di cui 455 migliaia di euro sono oggetto di cessione pro-solvendo.

Durante l'esercizio sono stati svalutati crediti tributari di competenza di una filiale estera per 16.890 migliaia di euro.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl per crediti Iva italiani è pari a 2.708 migliaia di euro.

Altre attività correnti 6

Le altre attività correnti ammontano a 93.111 migliaia di euro, con un decremento di 5.732 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati su valute 28.214 45.206
Altre attività 70.629 47.905
Totale 98.843 93.111

Le altre attività al 31 dicembre 2016 sono composte da 42.679 migliaia di euro per costi di competenza di futuri esercizi e da 5.226 migliaia di euro per commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.

La variazione positiva del valore di mercato dei derivati di copertura cash flow hedge su valuta rilevata a patrimonio netto è pari a 25.700 migliaia di euro.

Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e alle politiche di hedging sono indicate nei criteri di valutazione e nella nota 23.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Nel corso del 2016 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

(migliaia di euro) 31.12.2015 Utili del periodo del periodo
Perdite
Utili rettifica
EBITDA
Perdite rettifica
EBITDA
annullamento
sottostante
Utili
annullamento
sottostante
Perdite
31.12.2016
Riserva per contratti su cambi (106.598) 56.784 (83.005) (60.850) 112.380 (4.790) 5.181 (80.898)
Riserva per contratti su tassi di interesse (1.549) 319 - - - - - (1.230)
Totale riserva di hedging (108.147) 57.103 (83.005) (60.850) 112.380 (4.790) 5.181 (82.128)

Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto negativo di 51.530 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.

Il fair value sui contratti derivati su valute è di seguito indicato:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati non di copertura 8.927 15.340
Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge 19.287 29.866
Totale 28.214 45.206

L'analisi complessiva delle attività relativa al calcolo del fair value su contratti derivati suddivisi per tipologia è la seguente:

Attivo 31.12.2015 Attivo 31.12.2016
Fair value Impegni di Fair value Impegni di
(migliaia di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 6.655 21.449
. vendite 13.130 484
Totale 19.785 21.933
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti 1.017 7.952
. vendite (1.515) (19)
Totale (498) 409.731 637.493 7.933 610.276 38.250
Totale contratti derivati qualificati di copertura 19.287 409.731 637.493 29.866 610.276 38.250
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 2.016 12.474
. vendite 7.275 2.016
Totale 9.291 14.490
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti 184 979
. vendite (548) (129)
Totale (364) 222.874 337.820 850 328.255 150.318
Totale contratti derivati qualificati non di copertura 8.927 222.874 337.820 15.340 328.255 150.318
Totale 28.214 632.605 975.313 45.206 938.531 188.568

Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:

31.12.2015
(migliaia di euro)
31.12.2016
Eni Corporate University SpA
124
-
Eni SpA
36.724
-
Saipem Finance International BV
-
34.782
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno
623
622
Consorzio F.S.B.
104
96
Totale
37.575
35.500

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 7

La consistenza degli immobili ammonta a 481.150 migliaia di euro, con un decremento di 338.835 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; i movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle tabelle seguenti:

Valore netto al 31.12.2015
(migliaia di euro) Terreni
e fabbricati
Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
Immobilizzazioni
materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2014 190.188 1.261.304 234.203 38.111 7.931 1.731.737
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni terzi 1.066 68.090 5.617 149 6.828 81.750
- produzione interna - 4.863 - - - 4.863
- acquisizioni da altre società del Gruppo 2.476 5.254 10.523 - - 18.253
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso - 6.972 - - (6.972) -
- alienazioni (7.519) (18.713) (9.464) (660) - (36.356)
- alienazioni - Joint Operation Ship Recycling Scarl
consolidata in Saipem SpA (*)
- - (2.040) - - (2.040)
- radiazioni (704) (14.497) (5.610) (1.057) - (21.868)
Saldo al 31.12.2015 185.507 1.313.273 233.229 36.543 7.787 1.776.339
Fondo ammortamento e svalutazioni
Saldo al 31.12.2014 77.639 596.095 181.374 33.417 - 888.525
Movimenti dell'esercizio:
- ammortamenti 9.959 79.977 13.897 1.337 - 105.170
- ammortamenti - Joint Operation Ship Recycling Scarl
consolidata in Saipem SpA
- - 1.231 - - 1.231
- svalutazioni 878 2.598 40 77 393 3.986
- alienazioni (4.636) (9.251) (5.087) (331) - (19.305)
- alienazioni - Joint Operation Ship Recycling Scarl
consolidata in Saipem SpA (*)
- - (1.458) - - (1.458)
- radiazioni (640) (14.491) (5.610) (1.054) - (21.795)
Saldo al 31.12.2015 83.200 654.928 184.387 33.446 393 956.354
Valore netto di bilancio 102.307 658.345 48.842 3.097 7.394 819.985

(*) Nel corso dell'esercizio 2015 la Joint Operation Ship Recycling Scarl ha venduto i propri Martinetti Idraulici necessari per mantenere stabile il relitto della nave all'interno del porto durante le opere di smantellamento; gli effetti della vendita sono stati consolidati in Saipem SpA.

Valore netto al 31.12.2016
Attrezzature Immobilizzazioni Totale
Terreni Impianti industriali in corso Immobilizzazioni
(migliaia di euro) e fabbricati e macchinari e commerciali Altri beni e acconti materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2015 185.507 1.313.273 233.229 36.543 7.787 1.776.339
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni terzi 4.542 34.165 7.636 694 1.599 48.636
- produzione interna - - - - - -
- acquisizioni da altre società del Gruppo 25 1.089 1.042 - - 2.156
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali
in corso 3.106 3.874 265 (2) (7.243) -
- alienazioni (929) (10.184) (6.525) (28) - (17.666)
- radiazioni (149) (2.760) (3.208) (549) - (6.666)
Saldo al 31.12.2016 192.102 1.339.457 232.439 36.658 2.143 1.802.799
Fondo ammortamento e svalutazioni
Saldo al 31.12.2015 83.200 654.928 184.387 33.446 393 956.354
Movimenti dell'esercizio:
- ammortamenti 9.040 80.204 11.694 1.092 - 102.030
- trasferimenti 1.062 (1.152) 91 (1) - -
- svalutazioni 45.020 231.243 5.364 34 152 281.813
- alienazioni (682) (5.818) (5.784) (28) - (12.312)
- radiazioni (144) (2.473) (3.070) (549) - (6.236)
Saldo al 31.12.2016 137.496 956.932 192.682 33.994 545 1.321.649
Valore netto di bilancio 54.606 382.525 39.757 2.664 1.598 481.150

Nel corso dell'esercizio 2016 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati:
- terreni 280
- fabbricati 1.006
- costruzioni leggere 3.281
Totale 4.567
Impianti e macchinari:
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione 352
- nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione 8.498
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione 26.404
- impianti perforazione in leasing finanziario -
Totale 35.254
Attrezzature industriali e commerciali:
- acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione 1.834
- acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi 1.602
- acquisto di attrezzatura varia di perforazione 4.890
- autovetture, motoveicoli e simili 352
Totale 8.678
Altri beni:
- personal computer, unità di sistema e stampanti 213
- mobili, arredi 63
- altri beni in dotazione JO - Saipem - Hyundai E&C - SK E&C 418
Totale 694

Nel 2015 sono stati stipulati due contratti di locazione finanziaria di rig di perforazione terra per la durata di 36 mesi. Il valore lordo complessivo dei due impianti è pari a 34.533 migliaia di euro; il valore netto al 31 dicembre 2016 comprensivo del fondo ammortamento è pari a 30.219 migliaia di euro.

Nel corso dell'esercizio si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:

Alienazioni Radiazioni
(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati:
- costruzioni leggere 929 149
Totale 929 149
Impianti e macchinari:
- impianti generici 4.683 989
- impianti perforazione 2.017 1.745
- impianti specifici di costruzione 3.484 26
- navi e attrezzature di bordo - -
Totale 10.184 2.760
Attrezzature industriali e commerciali:
- mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi 3.140 65
- attrezzatura varia di costruzione 3.186 317
- attrezzatura varia di perforazione 5 2.305
- autovetture, motoveicoli e simili 194 521
Totale 6.525 3.208
Altri beni:
- mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche 28 549
Totale 28 549

Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (principalmente da Saimexicana SA de CV, Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda e Saipem Contracting (Nigeria) Ltd), attrezzature varie di montaggio, perforazione, nonché alcuni macchinari, per complessivi 2.156 migliaia di euro.

Sono state inoltre effettuate vendite ad altre società del Gruppo, principalmente:

  • attrezzature di montaggio a Snamprogetti Romania Srl;

  • attrezzature di perforazione a Petrex SA;

  • attrezzature di montaggio a Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc.

Le vendite hanno generato:

  • plusvalenze per 1.384 migliaia di euro;

  • minusvalenze per 870 migliaia di euro.

Gli effetti economici delle alienazioni e radiazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 24) e "Altri oneri" (nota 25).

Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2016 ammonta a 27.172 migliaia di euro (29.645 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

In coerenza con la razionalizzazione dell'asset base prevista nel piano strategico, a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo negli anni di piano, nel 2016 sono stati completamente o parzialmente svalutati asset: per la Business Unit Drilling Onshore alcuni impianti di perforazione e per la Business Unit E&C Onshore un cantiere di fabbricazione. A seguito del test di impairment è stato ridotto il valore di iscrizione di un Offshore rig e di una nave FPSO.

Immobilizzazioni in corso e acconti

Ammontano a 1.598 migliaia di euro e si riferiscono principalmente a un impianto di filtraggio di acqua sottomarina.

Le immobilizzazioni in corso sono state svalutate per 152 migliaia di euro.

Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:

(%) 31.12.2015 31.12.2016
Terreni e fabbricati 45 72
Impianti e macchinari 50 60
Attrezzature industriali e commerciali 79 83
Altri beni 92 94
Immobilizzazioni materiali nel complesso 54 65

Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti con le seguenti aliquote:

(%) min max
Fabbricati industriali 3 12,5
Impianti e macchinari 10 15
Attrezzature industriali e commerciali 20 40
Altri beni 12 20

Attività immateriali 8

Le attività immateriali ammontano a 23.784 migliaia di euro, con un decremento di 421 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

I movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle seguenti tabelle:

Valore netto al 31.12.2015
Diritti di brevetto
industriale e diritti
Costi di utilizzazione
delle opere
Immobilizzazioni
in corso
Totale
Immobilizzazioni
(migliaia di euro) di sviluppo dell'ingegno Goodwill Altre e acconti immateriali
Costo originario
Saldo al 31.12.2014 7.688 153.514 3.241 95 4.069 168.607
Acquisizioni - 7.352 - - 2.406 9.758
Trasferimenti - 1.179 - - (1.179) -
Dismissioni - (276) - - - (276)
Saldo al 31.12.2015 7.688 161.769 3.241 95 5.296 178.089
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2014 7.545 136.580 - 95 - 144.220
Ammortamenti 76 9.830 - - - 9.906
Trasferimenti - - - - - -
Dismissioni - (242) - - - (242)
Saldo al 31.12.2015 7.621 146.168 - 95 - 153.884
Valore netto 67 15.601 3.241 - 5.296 24.205
Valore netto al 31.12.2016
Diritti di brevetto
industriale e diritti
di utilizzazione
Immobilizzazioni Totale
Costi delle opere in corso Immobilizzazioni
(migliaia di euro) di sviluppo dell'ingegno Goodwill Altre e acconti immateriali
Costo originario
Saldo al 31.12.2015 7.688 161.769 3.241 95 5.296 178.089
Acquisizioni - 6.772 - - 3.221 9.993
Trasferimenti - 1.303 - - (1.303) -
Dismissioni - (706) - - - (706)
Saldo al 31.12.2016 7.688 169.138 3.241 95 7.214 187.376
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2015 7.621 146.168 - 95 - 153.884
Ammortamenti 67 10.034 - - - 10.101
Trasferimenti - - - - - -
Dismissioni (393) - - - (393)
Saldo al 31.12.2016 7.688 155.809 - 95 - 163.592
Valore netto - 13.329 3.241 - 7.214 23.784

Nel corso dell'esercizio 2016 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

(migliaia di euro)

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno:
- rollout Sap controllate 1.139
- acquisto software di Gruppo 2.330
- implementazione sistemi without Eni 763
- altri progetti 2.540
Totale 6.772
Trasferimento dalle immobilizzazioni immateriali in corso:
- vari progetti di ricerca e sviluppo brevetti 1.303
Totale 1.303

Nel corso dell'esercizio 2016 sono state effettuate dismissioni legate principalmente ai software e ai brevetti, generando una minusvalenza di 313 migliaia di euro. Gli effetti economici delle dismissioni di immobilizzazioni immateriali sono indicati alla voce del conto economico "Altri oneri" (nota 25).

Immobilizzazioni in corso e acconti

(migliaia di euro)
Variazioni in aumento
Cloud 383
Nuovo ambiente gestione materiali 394
IT centralized 452
Enterprice Content Management 447
Altri progetti 1.545
Totale 3.221
Variazioni in diminuzione
Trasferimento a:
- vari progetti di ricerca e sviluppo brevetti 1.303
Totale 1.303

Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%.

Partecipazioni 9

La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 1.988.780 migliaia di euro, con un decremento di 125.468 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:

operazione Valore
(migliaia di euro) Tipo
Saldo iniziale al 1° gennaio 2016 2.114.248
Operazioni su partecipazioni 2016
Saipem SA Svalutazione (532.702)
Saipem International BV Apporto in conto capitale 400.000
Saipem Finance International BV Acquisizione 10.000
INFRA SpA Costituzione 50
INFRA SpA Finanziamento per aumento capitale 500
INFRA SpA Svalutazione (153)
Servizi Energia Italia SpA Finanziamento per aumento capitale 1.000
Servizi Energia Italia SpA Svalutazione (386)
Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda Apporto in conto capitale 1.138
Saipem Maritime Asset Management Sarl Svalutazione (5.430)
S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa Liquidazione (1)
Baltica Scarl Liquidazione (5)
Centro Sviluppo Materiali Annullamento partecipazione (10)
Nagarjuna Oil Refinery Ltd Valutazione al fair value 39
Nagarjuna Fertilizers & Chemical Ltd Valutazione al fair value 492
Totale partecipazioni al 31 dicembre 2016 1.988.780

Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 183.

Partecipazioni in imprese controllate

Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 1.987.491 migliaia di euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 125.983 migliaia di euro.

Costo Rettifiche
di valore
Totale
(migliaia di euro)
Imprese controllate
Saldo iniziale al 1° gennaio 2015 2.287.631 (78.115) 2.209.516
Movimenti dell'esercizio:
- decadenza diritti stock option Saipem SA (538) - (538)
- rimborso capitale e riserve Snamprogetti Netherlands BV (93.914) - (93.914)
- utilizzo fondo svalutazione Snamprogetti Netherlands BV - 3.529 3.529
- svalutazione Saipem Maritime Asset Management Sarl - (5.119) (5.119)
Saldo finale al 31 dicembre 2015 2.193.179 (79.705) 2.113.474
Movimenti dell'esercizio:
- svalutazione Saipem SA - (532.702) (532.702)
- apporto in conto capitale Saipem International BV 400.000 - 400.000
- acquisizione Saipem Finance International BV 10.000 - 10.000
- costituzione INFRA SpA 50 - 50
- finanziamento per aumento di capitale INFRA SpA 500 - 500
- svalutazione INFRA SpA - (153) (153)
- finanziamento per aumento di capitale Servizi Energia Italia SpA 1.000 - 1.000
- svalutazione Servizi Energia Italia SpA - (386) (386)
- apporto in conto capitale Andromeda Consultoria Tecnica e Representações 1.138 - 1.138
- svalutazione Saipem Maritime Asset Management Sarl - (5.430) (5.430)
Saldo finale al 31 dicembre 2016 2.605.867 (618.376) 1.987.491

Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:

  • la valutazione della partecipazione in Saipem SA ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 532.702 migliaia di euro;
  • in data 24 marzo 2016 Saipem International BV ha deliberato un incremento del patrimonio netto della società per 400.000 migliaia di euro, come share premium, eseguito interamente da Saipem SpA in qualità di unica controllante. La partecipazione nelle suddetta società è stata pertanto incrementata per il medesimo importo;
  • in data 18 aprile 2016 Saipem SpA ha acquisito dalla Saipem International BV il 25% della Saipem Finance International BV, per l'importo di 10.000 migliaia di euro;
  • in data 3 maggio 2016 è stata costituita la società INFRA SpA con un capitale sociale di 50 migliaia di euro diviso in 50 mila azioni nominali da 1 euro cadauna, sottoscritto interamente da Saipem SpA a fronte di un conferimento per pari importo. La società ha per oggetto l'esecuzione di attività ingegneristiche, gestionali, operative e di costruzione di opere stradali, portuali, idrauliche e in genere opere di ingegneria, in qualunque settore;
  • in data 13 ottobre 2016 Saipem SpA, in qualità di socio unico, ha concesso alla società INFRA SpA un finanziamento di 500 migliaia di euro finalizzato all'aumento di capitale;
  • la valutazione della partecipazione in INFRA SpA ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 153 migliaia di euro;
  • in data 27 ottobre 2016 Saipem SpA, in qualità di socio unico, ha concesso alla società Servizi Energia Italia SpA un finanziamento di 1.000 migliaia di euro finalizzato all'aumento di capitale;
  • la valutazione della partecipazione in Servizi Energia Italia SpA ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 386 migliaia di euro;
  • in data 6 dicembre 2016 è stato deliberato da Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda un incremento di capitale di 4.000 migliaia di real brasiliani, eseguito da Saipem SpA in base alla propria quota di competenza del 99,00% per un importo di 3.960 migliaia di real brasiliani, per un controvalore di 1.138 migliaia di euro. La partecipazione è stata incrementata per il medesimo importo. L'annotazione dell'aumento di capitale presso il Registro delle Imprese è avvenuta in data 7 febbraio 2017;
  • la valutazione della partecipazione in Saipem Maritime Asset Managament Sarl ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 5.430 migliaia di euro.

Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto

Ammontano a 462 migliaia di euro, con un decremento netto di 6 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Costo Rettifiche
di valore
Totale
(migliaia di euro)
Imprese collegate e a controllo congiunto
Saldo iniziale al 1° gennaio 2015 462 - 462
Movimenti dell'esercizio:
- costituzione Baltica Scarl 5 - 5
- costituzione S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa 1 - 1
Saldo finale al 31 dicembre 2015 468 - 468
Movimenti dell'esercizio:
- liquidazione S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa (1) - (1)
- liquidazione Baltica Scarl (5) - (5)
Saldo finale al 31 dicembre 2016 462 - 462

Le operazioni su partecipazioni collegate e a controllo congiunto sono analizzate come segue:

  • in data 29 giugno 2016 è stata cancellata dal Registro delle Imprese la società di diritto polacco S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa;
  • in data 12 ottobre 2016 è stata cancellata dal Registro delle Imprese la società Baltica Scarl;
  • la società Modena Scarl, già in liquidazione, ha approvato il bilancio finale di liquidazione il 23 dicembre 2016; tuttavia la cancellazione dal Registro delle Imprese è avvenuta solamente il 10 gennaio 2017. Si provvederà pertanto alla cancellazione della partecipazione nell'esercizio 2017.

Partecipazioni in altre imprese

Ammontano a 827 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 521 migliaia di euro.

Costo Rettifiche
di valore
Totale
(migliaia di euro)
Altre imprese 307 (28) 279
Saldo iniziale al 1° gennaio 2015
Movimenti dell'esercizio:
- incremento fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd 27 - 27
Saldo finale al 31 dicembre 2015 334 (28) 306
Movimenti dell'esercizio:
- annullamento partecipazione Centro Sviluppo Materiali (10) - (10)
- valutazione fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd 39 - 39
- valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd 492 - 492
Saldo finale al 31 dicembre 2016 855 (28) 827

Le operazioni inerenti le partecipazioni in altre imprese sono analizzate come segue:

  • in data 11 ottobre 2016 è stata annullata la partecipazione nella società Centro Sviluppo Materiali, a seguito di rinuncia da parte di Saipem dei diritti di opzione sull'aumento di capitale a copertura delle perdite pregresse;
  • a seguito dell'aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella Nagarjuna Oil Refinery Ltd, il fair value è stato incrementato di 39 migliaia di euro aumentando la corrispondente riserva di patrimonio netto;
  • in ottemperanza alle disposizioni dello IAS 39 la partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd era valutata al costo, non essendo possibile determinarne il fair value in modo attendibile. Nel corso dell'esercizio 2016 la società si è quotata presso il mercato regolamentato della National Stock Exchange of India. In applicazione dello IAS 39, paragrafo 53, si è proceduto quindi al cambio del metodo di valutazione, passando dalla valutazione al costo a quella al fair value. La differenza positiva di 492 migliaia di euro tra il precedente valore di bilancio e il fair value calcolato al 31 dicembre 2016 è stata imputata alla corrispondente riserva di patrimonio netto.

Partecipazioni possedute direttamente (art. 2427, n. 5 del codice civile)

(migliaia di euro) Bilancio dell'esercizio 2016 (1)
Descrizione Sede Valuta Capitale Patrimonio
netto
(escluso
risultato)
Utile
(perdita)
Quota
posseduta
(%)
di bilancio
(a)
Valore
con il metodo
Valore del patrimonio
netto
(b)
Differenza
rispetto
valutazione
al patrimonio
netto
Fondo
copertura
perdita su
(c=b-a) partecipazioni
Partecipazioni che costituiscono
immobilizzazioni in:
Imprese controllate
Saipem SA (2) Montigny
le Bretonneux
EUR 26.489 68.036 (481.153) 100,00 432.391 432.391 - -
Saipem International BV (2) Amsterdam EUR 172.444 1.081.775 56.213 100,00 1.204.333 3.346.389 2.142.056 -
Saipem Maritime Asset
Management
Luxembourg Sàrl (3)
Lussemburgo USD 378 34.151 (6.821) 100,00 26.286 26.286 - -
Andromeda Consultoria Tecnica
e Rapresentações Ltda (3)
Rio de Janeiro BRL 9.494 (4) 9.502 (2.936) 99,00 1.557 1.895 338 -
Snamprogetti Netherlands BV (2) Amsterdam EUR 203 37.595 (4.550) 100,00 11.595 33.222 21.627 -
Snamprogetti Chiyoda sas
di Saipem SpA (5)
San Donato
Milanese
EUR 10 (25.293) (17.961) 99,90 - (46.118) (46.118) (46.118)
Saipem Offshore Norway AS Sola (Norvegia) EUR 16 446.029 (30.930) 100,00 300.015 415.099 115.084 -
Servizi Energia Italia SpA San Donato
Milanese
EUR 291 2.082 (1.178) 100,00 905 905 - -
Saipem Finance International BV Amsterdam EUR 1.000 39.866 35.293 25,00 10.000 18.790 8.790 -
INFRA SpA San Donato
Milanese
EUR 50 550 (152) 100,00 397 397 - -
Smacemex Scarl San Donato
Milanese
EUR 10 10 Pareggio 60,00 6 6 - -
Denuke Scarl San Donato
Milanese
EUR 10 10 Pareggio 55,00 6 6 - -
Totale 1.987.491 4.229.268 2.241.777 (46.118)
Imprese collegate
e a controllo congiunto
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato
Milanese
EUR 52 52 Pareggio 50,36 26 26 - -
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato
Milanese
EUR 52 52 Pareggio 52,00 27 27 - -
Consorzio F.S.B. Marghera EUR 15 18 Pareggio 29,10 5 5 - -
Modena Scarl (6) San Donato
Milanese
EUR 400 400 50 59,33 237 267 30 -
ASG Scarl San Donato
Milanese
EUR 51 51 Pareggio 55,41 28 28 - -
Rodano Scarl San Donato
Milanese
EUR 250 250 Pareggio 53,57 134 134 - -
Consorzio Sapro San Giovanni
Teatino
EUR 10 10 Pareggio 51,00 5 5 - -
Ship Recycling Scarl (7) Genova EUR 10 10 Pareggio 51,00 - - - -
Totale 462 492 30 -

(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.

(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.

(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.

(4) Aumento di capitale depositato presso il Registro delle Imprese in data 7 febbraio 2017.

(5) Il valore si riferisce al patrimonio netto utilizzato ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.

(6) Il bilancio finale di liquidazione è stato approvato il 23 dicembre 2016. La cancellazione dal Registro delle Imprese è avvenuta il 10 gennaio 2017.

(7) Sulla base dell'IFRS 11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.

Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2016, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse a eccezione di n. 5 azioni ordinarie di Saipem SA concesse in prestito temporaneo ad amministratori della stessa, così come stabilito dallo statuto societario. Rispetto al 31 dicembre 2015 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.

Attività per imposte anticipate 10

Il credito per imposte anticipate ammonta a 246.512 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto del fondo imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:

(migliaia di euro) 31.12.2015 Incrementi Decrementi variazioni
Altre
Altre variazioni
a patrimonio
netto
31.12.2016
Imposte anticipate su:
- contratti derivati di copertura 25.955 - - - (6.245) 19.710
- oneri aumento di capitale - - (5.633) - 18.065 12.432
- fondo svalutazione crediti 13.820 6.085 (457) - - 19.448
- fondo svalutazione magazzino 9.945 2.802 (2.558) - - 10.189
- fondi rischi e oneri 4.127 40.044 (1.725) (410) - 42.036
- fondo benefici ai dipendenti 10.110 3.335 (1.436) 1.083 (22) 13.070
- ammortamenti non deducibili 1.763 483 (406) - - 1.840
- fondo commesse pluriennali 7.235 105 (5.804) - - 1.536
- perdita fiscale Saipem SpA 172.562 129 (55.391) (14.646) 1.778 104.432
- cessione Floaters SpA 86 - (2) - - 84
- eccedenza A.C.E. - 23.818 - - - 23.818
- altre 865 109 (252) (4) - 718
Totale imposte anticipate 246.468 76.910 (73.664) (13.977) 13.576 249.313
Imposte differite su:
- beni in leasing finanziario (2.171) - 119 - - (2.052)
- contratti derivati di copertura - - - - - -
- fondo benefici ai dipendenti - - - - - -
- rimanenze - - - - - -
- dividendi - - - - - -
- altre (545) (204) - 1 - (749)
Totale imposte differite (2.716) (204) 119 - - (2.801)
Totale come da bilancio 243.752 - - - - 246.512

Le perdite fiscali includono, oltre alla perdita fiscale di Saipem SpA, anche le perdite delle filiali estere, e sono illimitatamente utilizzabili.

Altre attività non correnti 11

Ammontano a 13.343 migliaia di euro, con un decremento di 13.208 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Includono il fair value da contratti derivati di copertura cash flow su valute per 2.059 migliaia di euro (7.121 migliaia di euro nell'esercizio precedente) a fronte dei quali sono in essere impegni di acquisto per 74.428 migliaia di euro.

Passività correnti

Passività finanziarie a breve termine 12

Le passività finanziarie a breve termine di 284.305 migliaia di euro riguardano:

Debiti verso banche

Ammontano a 50.002 migliaia di euro; l'importo è costituito interamente da un finanziamento a breve termine in euro verso un istituto bancario.

Debiti verso altri finanziatori

Ammontano al 31 dicembre 2016 a 234.303 migliaia di euro, con un decremento di 326.454 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

31.12.2015
(migliaia di euro)
31.12.2016
Imprese finanziarie di Gruppo:
- Eni SpA
476.366
-
- Serfactoring SpA
6.158
-
- Saipem Maritime Asset Management Sarl
19.529
-
- Saipem Finance International BV
-
227.569
Altri finanziatori
58.704
6.734
Totale generale
560.757
234.303

Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente NOK (corona norvegese) per 7.941 migliaia di euro e AUD (dollaro australiano) per 2.882 migliaia di euro. Il tasso di interesse medio ponderato del 2016 è del 2,09%.

Debiti commerciali e altri debiti 13

I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 1.436.069 migliaia di euro, con un decremento di 611.476 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

31.12.2015 31.12.2016
(migliaia di euro) Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Acconti 125.068 - - 237.641 - -
Debiti verso:
- joint venture 53.974 - - 54.571 - -
- fornitori 565.892 - - 443.365 - -
- imprese controllate 681.012 - - 265.350 - -
- imprese collegate 52.103 - - 48.219 - -
- imprese controllanti 15.856 - - - - -
Debiti verso committenti:
- imprese controllanti 25.390 - - - - -
- imprese del Gruppo e correlate 71.147 - - 50.667 - -
- joint venture 10.088 - - - - -
- controllate 101.413 - - 27.394 - -
- collegate 46.718 - - 44.399 - -
- terzi 214.647 - - 191.630 - -
Debiti enti previdenziali 29.471 - - 24.558 - -
Debiti verso altri 54.766 - - 48.275 - -
Totale generale 2.047.545 - - 1.436.069 - -

I debiti commerciali ammontano a 650.621 migliaia di euro, con una diminuzione di 510.523 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Comprendono l'importo di 5.570 migliaia di euro relativo alla Joint Operation Ship Recycling Scarl.

I debiti verso committenti, pari a 314.090 migliaia di euro, riguardano rettifiche di ricavi correlate alla valutazione delle commesse pluriennali.

I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 19.549 migliaia di euro, verso Inail per 2.672 migliaia di euro e per 2.337 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.

Gli altri debiti ammontano a 48.275 migliaia di euro, con un decremento di 6.491 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Creditori diversi 9.053 1.889
Debiti verso dipendenti 42.651 42.549
Consulenti e professionisti 2.463 3.347
Compagnie di assicurazione 59 20
Amministratori e Collegio Sindacale 540 470
Totale 54.766 48.275

Gli altri debiti verso consulenti e professionisti comprendono 20 migliaia di euro relativi alla Joint Operation Ship Recycling Scarl. I debiti commerciali e altri debiti in moneta diversa dall'euro sono pari a 132.560 migliaia di euro, e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 118.796 migliaia di euro, JPY (yen giapponese) per 5.687 migliaia di euro, GBP per 2.463 migliaia di euro, NOK (corone norvegesi) per 2.302 migliaia di euro e SAR (Riyal saudita) per 1.127 migliaia di euro.

L'articolazione dei debiti commerciali e altri debiti per area geografica risulta la seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Italia 702.848 560.385
Estero
Resto Europa 669.823 380.638
Africa Settentrionale 19.904 8.005
Africa Occidentale 92.804 68.099
Americhe 112.886 44.427
CSI 151.552 14.853
Resto Asia 296.179 358.047
Altre aree 1.549 1.615
Totale 1.344.697 875.684
Totale generale 2.047.545 1.436.069

I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota 33.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".

Passività per imposte sul reddito correnti 14

Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2016 a 16.457 migliaia di euro, con un decremento di 8.670 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Debiti per imposte sul reddito - Italia 12.126 -
Debiti per imposte sul reddito - Estero 13.001 16.457
Totale generale 25.127 16.457

Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2011 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 28.

Passività per altre imposte correnti 15

Le passività per altre imposte correnti ammontano a 28.305 migliaia di euro, con un incremento di 379 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Debiti per Iva italiana/estera 11.156 12.105
Debiti per ritenute 15.543 13.999
Debiti per altre imposte e tasse 1.227 2.201
Totale 27.926 28.305

Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti di competenza delle filiali estere.

Altre passività correnti 16

Le altre passività correnti di 132.169 migliaia di euro si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati su valute 73.258 121.640
Altre passività 966 10.529
Totale 74.224 132.169

Le altre passività di 10.529 migliaia di euro sono relative essenzialmente a ratei su commissioni per fidejussioni, di cui 7.936 migliaia di euro verso Eni e 1.517 migliaia di euro verso terzi.

Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e alle politiche di hedging sono indicate nella nota 23.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e utilizzando i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

Il fair value relativo all'IRS, pari a 1.552 migliaia di euro, è classificato nella nota 17 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".

Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Il fair value su contratti derivati è di seguito indicato:

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Fair value su contratti derivati non di copertura 23.835 32.416
Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge 51.015 90.776
Totale 74.850 123.192

Gli strumenti derivati si analizzano come segue.

Contratti derivati non di copertura

(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Contratti su valute (currency swap/outright) 23.835 32.416
Totale 23.835 32.416

Contratti derivati cash flow hedge

31.12.2015
(migliaia di euro)
31.12.2016
Contratti su valute (currency swap/outright)
49.423
89.224
Contratti su tassi di interesse (interest rate swap)
1.592
1.552
Totale
51.015
90.776

L'analisi complessiva delle passività relativa al calcolo del fair value su contratti derivati suddivisi per tipologia è la seguente:

Passivo 31.12.2015 Passivo 31.12.2016
Fair value Impegni di Fair value Impegni di
(migliaia di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse (componente Spot)
. acquisti 1.592 1.552
Totale 1.592 250.000 1.552 250.000
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 7.144 731
. vendite 39.300 68.439
Totale 46.444 69.170
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (615) (43)
. vendite 3.594 20.097
Totale 2.979 265.262 1.451.869 20.054 51.001 1.794.226
Totale contratti derivati qualificati di copertura 51.015 515.262 1.451.869 90.776 301.001 1.794.226
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 8.754 1.912
. vendite 13.957 27.847
Totale 22.711 29.759
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (511) (80)
. vendite 1.635 2.737
Totale 1.124 481.997 639.493 2.657 113.649 858.889
Totale contratti derivati qualificati non di copertura 23.835 481.997 639.493 32.416 113.649 858.889
Totale 74.850 997.259 2.091.362 123.192 414.650 2.653.115

Passività non correnti

Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine 17

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 367.656 migliaia di euro (2.291.410 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:

31.12.2015 31.12.2016
(migliaia di euro) Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale
Verso banche 251.592 - 251.592 350.195 10 350.205
Verso altri finanziatori 17.451 9.237 26.688 7.829 9.622 17.451
Verso Eni SpA 1.800.000 213.130 2.013.130 - - -
Totale 2.069.043 222.367 2.291.410 358.024 9.632 367.656

Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, comprensive delle quote a breve termine di 9.632 migliaia di euro, presentano un decremento di 1.923.754 migliaia di euro.

Tale decremento è dovuto essenzialmente: al rimborso anticipato di finanziamenti verso Eni per 2.013.130 migliaia di euro; all'estinzione del finanziamento verso terzi in essere nell'esercizio precedente per 250.000 migliaia di euro; all'accensione di due finanziamenti verso terzi rispettivamente di 250.000 migliaia di euro e di 100.000 migliaia di euro, entrambi a tasso variabile. Il tasso di interesse medio ponderato del 2016 è del 2,52%.

Le passività finanziarie a lungo termine comprendono il fair value dei derivati di copertura su tassi di interesse, stipulati con banche terze, per 1.552 migliaia di euro (1.592 migliaia di euro nel 2015). Il suddetto importo è stato portato a incremento delle passività finanziarie.

La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:

Valore contabile
al 31 dicembre
Scadenza
a breve
termine
Scadenza a lungo termine
(migliaia di euro) 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Oltre Totale
Verso banche 251.592 350.205 10 - 351.554 - - 351.564
Verso altri finanziatori 26.688 17.451 9.622 7.829 - - - 17.451
Verso Eni SpA 2.013.130 - - - - - - -
Totale 2.291.410 367.656 9.632 7.829 351.554 - - 369.015

La differenza pari a 1.359 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2016, e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato. Secondo quanto previsto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del Regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" si segnala che la posizione finanziaria netta di Saipem SpA al 31 dicembre 2016 è la seguente:

31.12.2015 31.12.2016
Non Non
(migliaia di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide 181.124 - 181.124 701.995 - 701.995
B. Crediti finanziari 22.107 - 22.107 406.894 - 406.894
C. Passività finanziarie a breve termine
verso terzi
58.730 - 58.730 56.736 - 56.736
D. Passività finanziarie a lungo termine
verso terzi
9.237 269.043 278.280 358.024 9.632 367.656
E. Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate
502.053 - 502.053 - - -
F. Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate
213.130 1.800.000 2.013.130 227.569 - 227.569
G.Indebitamento finanziario lordo (C+D+E+F) 783.150 2.069.043 2.852.193 642.329 9.632 651.961
H.Posizione finanziaria netta
come da comunicazione Consob
n. DEM/6064293/2006 (G-A-B)
579.919 2.069.043 2.648.962 (466.560) 9.632 (456.928)
I. Crediti finanziari non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario netto (H+I) 579.919 2.069.043 2.648.962 (466.560) 9.632 (456.928)

Il miglioramento della posizione finanziaria netta di 3.105.890 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni:

(migliaia di euro)
Indebitamento finanziario netto al 31.12.2015 2.648.962
Flusso monetario del risultato corrente 124.214
Flusso monetario del capitale di esercizio 39.380
Flusso monetario degli investimenti (472.902)
Flusso monetario dei disinvestimenti 6.611
Flusso da acquisto di azioni proprie (26.413)
Flusso monetario del capitale proprio 3.435.000
Indebitamento finanziario netto al 31.12.2016 (456.928)

Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:

  • crediti commerciali e altri crediti: il valore di mercato dei crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • altre attività finanziarie non correnti: il valore di mercato delle altre attività finanziarie non correnti è relativo al fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse;
  • altre attività non correnti: il valore di mercato delle altre attività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine: il valore di mercato delle passività finanziarie esigibili oltre l'esercizio successivo, inclusa la quota a breve, è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • altre passività non correnti: il valore di mercato delle altre passività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri.

L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizioni analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti è stimato equivalente al relativo valore contabile.

31.12.2015 31.12.2016
(migliaia di euro) Valore
contabile
Valore
di mercato
Valore
contabile
Valore
di mercato
Crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo 83.965 83.965 106.477 106.477
Altre attività non correnti 24.323 24.323 13.343 13.343
Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve 2.291.410 2.352.919 367.656 369.600
Altre passività non correnti 5.185 5.185 2.324 2.324

Fondi per rischi e oneri 18

I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 88.427 migliaia di euro e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) oneri sociali
su incentivo
monetario
Fondo
per imposte
Fondo
su commesse
pluriennali
Perdite
Fondo oneri
presunti
Fondo copertura
su partecipazioni
perdita
certificazione
bilancio
Fondo
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015 1.944 9.884 39.881 15.343 27.467 2.180 96.699
Movimenti dell'esercizio:
- accantonamenti 924 4.302 3.239 7.061 709 2.067 18.302
- utilizzi Joint Operation Ship Recycling Scarl
consolidata in Saipem SpA
- - - - - (6) (6)
- utilizzi (1.342) - (17.184) (1.928) - (2.174) (22.628)
- utilizzi per esuberanza (83) (1.786) - (7.454) - - (9.323)
- trasferimenti da società del Gruppo (52) - - - - - (52)
Saldo finale al 31 dicembre 2015 1.391 12.400 25.936 13.022 28.176 2.067 82.992
Movimenti dell'esercizio:
- accantonamenti 689 36 376 17.270 17.942 - 36.313
- utilizzi (451) (906) (20.803) (1.494) - (2.067) (25.721)
- utilizzi per esuberanza - (3.914) - (1.267) - - (5.181)
- trasferimenti da società del Gruppo 40 - - - - - 40
- altre variazioni (16) - - - - - (16)
Saldo finale al 31 dicembre 2016 1.653 7.616 5.509 27.531 46.118 - 88.427

Il fondo oneri sociali su incentivo monetario si movimenta essenzialmente per l'accantonamento 2016 di 689 migliaia di euro, relativamente agli oneri sociali da corrispondere; l'utilizzo a fronte degli oneri sostenuti nel corso dell'anno pari a 451 migliaia di euro, la quota acquisita in seguito al trasferimento di dirigenti da e verso altra società del Gruppo pari a 40 migliaia di euro.

Il fondo per imposte riguarda situazioni di contenzioso in corso con le autorità fiscali prevalentemente all'estero. Il fondo perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere nei settori Onshore e Offshore.

Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima di possibili oneri conseguenti a procedimenti giudiziali.

Il fondo copertura perdite su partecipazioni accoglie un accantonamento di 17.942 migliaia di euro relativo alla stima delle perdite future nella partecipata Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA eccedenti il patrimonio netto della stessa.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".

Fondi per benefici ai dipendenti 19

I fondi per benefici ai dipendenti di 93.288 migliaia di euro si analizzano come segue:

31.12.2015
(migliaia di euro)
31.12.2016
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
52.022
49.691
Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili
1.957
784
Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni
22.740
19.700
Piani anzianità
4.427
4.652
Piani incentivi monetari dirigenti
2.674
2.312
Piani incentivi lungo termine
1.479
2.624
Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012)
-
10.363
Piani pensione esteri a benefici definiti
6.253
3.151
Altri fondi per benefici ai dipendenti
11
11
Totale
91.563
93.288

Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un incremento di 1.725 migliaia di euro, analizzabile come segue:

(migliaia di euro) TFR trattamento
quiescenza
Fondo
integrativo
sanitario
Fondo
anzianità
Piani
Piani incentivi
monetari
dirigenti
Piani incentivi
lungo termine
esodo dipendenti
incentivazione
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Fondo
Piani pensione
esteri
Altri benefici Totale
Valore al 31.12.2015 52.022 1.957 22.740 4.427 2.674 1.479 - 6.253 11 91.563
Movimenti dell'esercizio (2.331) (1.173) (3.040) 225 (362) 1.145 10.363 (3.102) - 1.725
Valore al 31.12.2016 49.691 784 19.700 4.652 2.312 2.624 10.363 3.151 11 93.288

Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.

I piani di incentivazione monetaria differita e a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Norvegia, Congo, Kuwait, Qatar e Sharjah. Tali piani sono relativi in particolare a fondi per piani pensione che riguardano schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano; la prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

Il fondo incentivazione all'esodo, stanziato in seguito a un accordo attuativo delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso l'accordo attuativo siglato con le organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che potranno ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente avrà diritto.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2015 31.12.2016
Fondo Fondo
Piani Piani incentivazione
esodo
Piani Piani incentivazione
esodo
incentivi incentivi dipendenti Piani incentivi incentivi dipendenti Piani
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
pensione
esteri
Altri
benefici
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio 62.178 6.786 22.835 4.036 1.586 - 20.569 19 52.022 4.427 22.740 2.674 1.479 - 20.068 11
Costo corrente 338 805 523 1.861 2.032 - 2.032 1 286 503 533 - 1.078 - 1.568 1
Interessi passivi 1.212 129 448 8 4 - 478 1 1.022 85 446 11 4 - 402 1
Rivalutazioni:
- utili (perdite) attuariali
risultanti da variazioni
nelle ipotesi demografiche
(24) (305) 61 7 15 - - - (110) (198) (227) (5) (9) - (32) -
- utili (perdite) attuariali
risultanti da variazioni
nelle ipotesi finanziarie - (1.987) - (794) (1.396) - (1.348) - 1.803 6 86 51 669 - 504 -
- effetto dell'esperienza passata (2.763) (461) (287) 5 44 - (203) (1) 983 76 (2.888) 17 26 - (365) (1)
Costo per prestazioni passate
e utili (perdite) per estinzione
- - - - - - - - - - - - - 13.265 (12.628) -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - - - - - - - -
Benefici pagati (5.029) (181) (874) (2.498) (659) - (1.093) (9) (6.073) (206) (787) (724) (649) (2.902) (1.114) (1)
Spese amministrative pagate - - - - - - - - - - - - - - - -
Imposte pagate - - - - - - (253) - - - - - - - (194) -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti
(3.890) (359) 34 49 (147) - (999) - (242) (41) (203) 288 26 - - -
Altri eventi - - - - - - 885 - - - - - - - - -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni
- - - - - - - - - - - - - - 789 -
Altre rettifiche per piani
precedentemente allocati
- - - - - - - - - - - - - - - -
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio (a)
52.022 4.427 22.740 2.674 1.479 - 20.068 11 49.691 4.652 19.700 2.312 2.624 10.363 8.998 11
Attività al servizio del piano
all'inizio dell'esercizio
- - - - - - 13.360 - - - - - - - 13.815 -
Interessi attivi - - - - - - 323 - - - - - - - 270 -
Rendimento delle attività
al servizio del piano
- - - - - - (99) - - - - - - - (151) -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - - - - - - 1.571 -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - 2.049 - - - - - - - - -
Benefici pagati - - - - - - (650) - - - - - - - (629) -
Spese amministrative pagate - - - - - - (45) - - - - - - - (44) -
Costo per prestazioni passate
e utili (perdite) per estinzione
- - - - - - - - - - - - - - (9.384) -
Imposte pagate - - - - - - (253) - - - - - - - (194) -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti
- - - - - - - - - - - - - - - -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni
- - - - - - (870) - - - - - - - 593 -
Altre rettifiche per piani
precedentemente allocati
- - - - - - - - - - - - - - - -
Attività al servizio del piano
alla fine dell'esercizio (b)
- - - - - - 13.815 - - - - - - - 5.847 -
Passività netta
rilevata in bilancio (a-b) 52.022 4.427 22.740 2.674 1.479 - 6.253 11 49.691 4.652 19.700 2.312 2.624 10.363 3.151 11

La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 2.633 migliaia di euro (2.605 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

I piani pensione esteri a benefici definiti della Norvegia, nello specifico i retirement plan, prevedono delle attività al servizio del piano. La passività lorda e le attività al servizio del piano ammontano rispettivamente a 6.365 migliaia di euro (17.463 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e a 5.847 migliaia di euro (13.815 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Nel corso dell'anno 2016 sono state riviste le regole del piano pensionamento della Norvegia, ne è conseguito che una parte significativa del beneficio inizialmente definito come piano a benefici definiti è stata modificata diventando secondo lo IAS 19 un piano a contributi definiti. L'effetto corrispondente è stato la riduzione di 3.244 migliaia di euro della passività netta associata al piano. Come richiesto dal principio contabile, tale riduzione è stata riconosciuta direttamente a conto economico nell'anno 2016.

I piani medici dei dirigenti ammontano a 19.700 migliaia di euro (22.740 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi monetari dei dirigenti per 2.312 migliaia di euro (2.674 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), gli incentivi di lungo termine per 2.624 migliaia di euro (1.479 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e i premi di anzianità dei dipendenti per 4.652 migliaia di euro (4.427 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 10.363 migliaia di euro. La quota accantonata è relativa ai soli dipendenti che nel corso dell'anno 2016 hanno aderito al piano sopra descritto.

Gli altri benefici ammontano a 11 migliaia di euro (11 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e si riferiscono al personale in forza presso la filiale Congo di Saipem SpA.

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2016
Piani Piani Fondo
incentivazione
esodo
Piani Piani Fondo
incentivazione
esodo
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
incentivi
monetari
dirigenti
incentivi
lungo
termine
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
incentivi
monetari
dirigenti
incentivi
lungo
termine
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
Costo corrente 338 805 523 1.861 2.032 - 2.032 1 286 503 533 - 1.078 - 1.568 1
Costi per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- - - - - - - - - - - - - 13.265 (3.244) -
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 1.212 129 448 8 4 - 478 1 1.022 85 446 11 4 - 402 1
- interessi attivi sulle attività
al servizio del piano
- - - - - - (323) - - - - - - - (270) -
Totale interessi passivi (attivi) netti: 1.212 129 - 8 4 - 155 1 1.022 85 446 11 4 132 1
- di cui rilevato nel costo lavoro - 129 - 8 4 - - 1 - 85 - 11 4 - - 1
- di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1.212 - 448 - - - 155 - 1.022 - 446 - - - 132 -
Rivalutazione dei piani
a lungo termine
- (2.753) - (782) (1.337) - - (1) - (116) - 63 686 - - (1)
Altri costi - - - - - - 45 - - - - - - - 44 -
Totale 1.550 (1.819) 971 1.087 699 - 2.232 1 1.308 472 979 74 1.768 13.265 (1.500) 1
Di cui rilevato nel costo lavoro 338 (1.819) 523 1.087 699 - 155 1 286 472 533 74 1.768 13.265 (1.632) 1
Di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1.212 - 448 - - - 2.077 - 1.022 - 446 - - - 132 -

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2015 31.12.2016
(migliaia di euro) TFR Piani
medici
Piani
pensione
esteri
Totale TFR Piani
medici
Piani
pensione
esteri
Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi demografiche
(24) 61 - 37 (110) (227) (32) (369)
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie
- - (1.348) (1.348) 1.803 86 504 2.393
- effetto dell'esperienza passata (2.763) (287) (203) (3.253) 983 (2.887) (365) (2.269)
- rendimento delle attività
al servizio del piano
- - 99 99 - - 151 151
Totale (2.787) (226) (1.452) (4.465) 2.676 (3.028) 258 (94)

Le attività al servizio del piano si analizzano come di seguito indicato:

Totale 1.228 351 3.684 526 - - - 58 5.847
- con prezzi quotati in mercati attivi 1.228 351 3.684 526 - - - 58 5.847
Attività al servizio del piano:
(migliaia di euro) liquide e mezzi
Disponibilità
equivalenti
rappresentativi
di capitale
Strumenti
rappresentativi
Strumenti
di debito
Immobili Derivati di investimento
Fondi comuni
Attività detenute
di assicurazione
da compagnie
Altre attività Totale

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

31.12.2015 31.12.2016
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
Tassi di sconto (%) 2,00 2,00 2,00 0,5 0,5 - 2,20-4,00 3,50 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 1,75-3,87 3,50
Tasso tendenziale
di crescita dei salari
(%) 3,00 3,00 - - - - 1,50-5,00 1,50 2,00 2,00 - - - - 1,50-3,00 1,50
Tassi di rendimenti attesi
delle attività
al servizio del piano
(%) - - - - - - 2,5 - - - - - - - 2,60 -
Tasso di inflazione (%) 2,00 2,00 2,00 - - - 1,50-3,50 3,50 1,00 1,00 1,00 - - - 1,50-3,50 3,50
Aspettativa di vita
all'età di 65 anni
(anni) - - 22-25 - - - 15-25 - - - 22-25 - - - 15-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

31.12.2015 31.12.2016
Eurozona Resto Europa Africa Altre Eurozona Resto Europa Africa Altre
Tassi di sconto (%) 2,00 2,50 3,50 2,20-2,50 1,00 2,60 3,50 1,75-2,60
Tasso tendenziale
di crescita dei salari
(%) 3,00 2,50 1,50 5,00 2,00 2,60 1,50 3,00
Tasso d'inflazione (%) 2,00 1,50 3,50 2,20-2,50 1,00 1,50 3,50 1,50-3,50
Aspettativa di vita all'età di 65 (anni) 22-25 22-25 15 n.d. 22-25 22-25 15 -

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario. Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali. Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso di crescita Tasso tendenziale
di crescita
delle pensioni del costo sanitario
(migliaia di euro) Incremento
dello 0,50%
Riduzione
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dell'1,00%
Effetto sull'obbligazione (DBO) (4.431) 4.963 1.822 679 51 1.567
TFR (2.274) 2.462 1.539 - - -
Piani anzianità (270) 292 287 - - -
Piani medici (1.393) 1.570 - - - 1.567
Piani incentivi monetari dirigenti (21) 22 - - - -
Piani incentivi lungo termine (20) 20 - - - -
Fondo incentivazione esodo dipendenti
(art. 4, legge n. 92/2012)
(73) 74 - - - -
Piani pensione esteri (380) 523 (4) 679 51 -
Altri benefici - - - - - -

Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.

L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 1.807 migliaia di euro.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

31.12.2016
Piani incentivi Fondo
incentivazione
Piani incentivi esodo dipendenti
Piani esteri
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
a benefici
definiti
Altri piani
2017 1.431 228 787 313 1.714 4.177 1.104 1
2018 1.580 98 791 1.998 3.023 3.500 952 1
2019 1.979 67 800 - - 2.102 1.017 1
2020 2.521 125 809 - - 585 839 5
2021 3.139 121 816 - - - 852 1
Oltre 16.460 1.150 4.139 - - - 4.044 5

La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:

(anni) TFR anzianità
Piani
medici
Piani
monetari
dirigenti
incentivi
Piani
incentivi
termine
lungo
Piani
incentivazione
(art. 4, legge
n. 92/2012)
dipendenti
Fondo
esodo
a benefici
definiti
esteri
Piani
piani
Altri
2015 11 12 16 2 1 - 16 6
2016 10 12 15 2 1 1,4 10 5

Passività per imposte differite 20

Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte anticipate" (nota 10) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.

Altre passività non correnti 21

Nell'esercizio 2016 ammontano a 2.324 migliaia di euro e sono relativi al fair value su contratti derivati di copertura su valute cash flow hedge a fronte dei quali sono in essere impegni di vendita per 79.736 migliaia di euro.

Patrimonio netto 22

Valore al Valore al
(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Capitale sociale 441.411 2.191.385
Riserva da sopraprezzo azioni 54.909 1.749.983
Riserva legale 88.282 88.282
Riserva di rivalutazione 2.286 2.286
Riserva per azioni proprie in portafoglio 42.869 -
Riserva per cash flow hedge (82.192) (62.418)
Riserva valutazione partecipazione al fair value 235 766
Riserva benefici definiti per dipendenti (12.195) (12.123)
Altre riserve: 831.699 798.324
- riserva da operazioni con società under common control 55.101 38.628
- riserva contributi a fondo perduto 3.633 3.633
- riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c. 56 56
- riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 44 44
- riserva utili su cambi 4.857 -
- riserva di applicazione dei principi IFRS 465 465
- riserva per adeguamento partecipazioni 3.703 3.703
- riserve da fair value piani di incentivazione 13.488 5.257
- utili relativi a esercizi precedenti 750.352 746.538
Avanzo di fusione 103.524 68.474
Azioni proprie (42.869) -
Riserva negativa per azioni in portafoglio - (69.282)
Utile (perdita) dell'esercizio (126.555) (807.902)
Totale 1.301.404 3.947.775

Capitale

A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi il 2 dicembre 2015, nel corso del mese di febbraio 2016 si è dato seguito all'operazione di aumento del capitale della Società mediante l'emissione di 9.668.363.496 nuove azioni ordinarie al prezzo di 0,362 euro cadauna, per un controvalore complessivo di 3.499.947.586 euro, di cui 1.749.973.793 euro a incremento del capitale e 1.749.973.793 euro a titolo di sovraprezzo.

In data 29 febbraio 2016 è stata depositata presso il Registro delle Imprese l'attestazione dell'avvenuta operazione.

Pertanto al 31 dicembre 2016 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 2.191.384.693 euro, di cui 10.109.668.270 azioni ordinarie e 106.126 azioni di risparmio, tutte prive dell'indicazione del valore nominale. Le azioni di risparmio sono convertibili in azioni ordinarie senza limiti di tempo e alla pari.

Al 31 dicembre 2016 gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:

Azionista di partecipazione
Quota
(%)
di azioni
Numero
Eni SpA 30,54 3.087.679.689
CDP Equity SpA 12,55 1.269.056.372
Altri azionisti 56,21 5.681.976.991
Saipem SpA 0,70 71.061.344
Totale 100 10.109.774.396

Riserva da sopraprezzo delle azioni

La riserva da soprapprezzo delle azioni ammonta a 1.749.983 migliaia di euro e presenta, rispetto al 31 dicembre 2015, una variazione positiva netta di 1.695.074 migliaia di euro così analizzata:

  • incremento di 1.749.983 migliaia di euro (incluso l'importo relativo alla vendita di diritti inoptati) a seguito dell'operazione di aumento di capitale nel corso del febbraio 2016 (per maggiori dettagli fare riferimento alla voce precedente);
  • decremento di 54.909 migliaia di euro a seguito del ripianamento della perdita dell'esercizio 2015, in base alla delibera dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2016.

Secondo quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile, la riserva non è disponibile alla distribuzione fino a quando la riserva legale non avrà raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2016 a 88.282 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Riserva di rivalutazione

Ammonta al 31 dicembre 2015 a 2.286 migliaia di euro ed è costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26.

In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24% a partire dall'esercizio 2017.

Riserva per azioni proprie in portafoglio

La riserva è stata riclassificata interamente per l'importo di 42.869 migliaia di euro alla voce "Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti", ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile.

Riserva per cash flow hedge

La riserva presenta un saldo negativo netto di 62.418 migliaia di euro ed è analizzata come segue:

Riserva lorda derivati
di copertura
Attività (passività)
per imposte anticipate
(differite)
(migliaia di euro) Cambi Merci Interessi Cambi Merci Interessi Cambi
Riserva al 1° gennaio 2016 (106.598) - (1.549) 25.584 - 371 (82.192)
Movimentazione dell'esercizio 25.700 - 319 (6.169) - (76) 19.774
Riserva al 31 dicembre 2016 (80.898) - (1.230) 19.415 - 295 (62.418)

La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.

Riserva valutazione al fair value partecipazioni

La riserva presenta un saldo positivo di 766 migliaia di euro, con una variazione positiva di 531 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, relativa:

  • all'incremento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Oil Refinery Ltd per un importo di 39 migliaia di euro;
  • al cambio di valutazione della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd, per la quale nel corso dell'esercizio 2016 si è reso disponibile un calcolo attendibile del fair value, essendosi quotata presso la National Stock Exchange of India. In ottemperanza allo IAS 39, paragrafo 53, si è pertanto imputata a riserva la differenza positiva di 492 migliaia di euro tra il precedente valore contabile della partecipazione, valutata inizialmente al costo, e il fair value calcolato al 31 dicembre 2016.

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva presenta un saldo negativo di 12.123 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 3.858 migliaia di euro.

Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 Revised, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.

L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2016 è pari a 72 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 22 migliaia di euro (2.698 migliaia di euro nel 2015, al netto dell'effetto fiscale di 1.767 migliaia di euro).

Altre riserve

Le "Altre riserve" ammontano a 798.324 migliaia di euro e sono analizzate come segue.

Riserva da operazioni con società under common control

La riserva, pari a 38.628 migliaia di euro al netto dell'effetto fiscale di 12.198 migliaia di euro, è composta dai plusvalori derivanti da due cessioni di rami d'azienda avvenute nel corso dell'esercizio precedente, e presenta una diminuzione netta di 16.473 migliaia di euro così analizzata:

  • decremento di 18.251 migliaia di euro a seguito del ripianamento della perdita d'esercizio 2015 della Capogruppo, in base alla delibera dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2016;
  • incremento di 1.778 migliaia di euro relativo a un adeguamento dell'aliquota fiscale sui valori delle cessioni dei rami d'azienda rilevate nell'esercizio 2015.

Riserva contributi a fondo perduto

Ammonta a 3.633 migliaia di euro e riguarda il 50% dei contributi a fondo perduto conseguiti a partire dal 1° gennaio 1993, in sospensione d'imposta.

La quota non disponibile, quindi, della suddetta riserva è pari a 168 migliaia di euro.

Riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c.

Ammonta a 56 migliaia di euro e rappresenta la quota non utilizzata della riserva, costituita con utili conseguiti negli esercizi dal 1999 al 2001, destinata all'aumento di capitale mediante emissione di nuove azioni ordinarie da assegnare gratuitamente ai dirigenti Saipem.

Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993

Ammonta a 44 migliaia di euro. La riserva è relativa alla quota dell'utile degli esercizi 2002 e 2003 accantonati, in misura pari al 3% dello stanziamento al trattamento di fine rapporto versato nel corso dei suddetti esercizi ai fondi pensione, Fopdire e Fondo Energia, ai quali partecipano rispettivamente i dirigenti e gli altri dipendenti del Gruppo. La riserva è in sospensione d'imposta ai soli fini Ires.

Riserva utili su cambi

La riserva, costituita ai sensi dell'art. 2426, 8-bis del codice civile mediante attribuzione dell'utile dell'esercizio 2005 per un ammontare pari a 4.857 migliaia di euro, e resasi disponibile per effetto della realizzazione delle differenze attive di cambio in precedenza sospese in quanto non realizzate, è stata nel corso dell'esercizio 2016 interamente utilizzata per il ripianamento della perdita dell'esercizio 2015, così come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2016.

Riserva applicazione dei principi IFRS

La riserva di 465 migliaia di euro accoglie gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli IFRS al 1° gennaio 2006. Comprende l'effetto negativo dello storno delle coperture, su cambi e su interessi, non in accordo con quanto previsto dallo IAS 39, pari a 8.724 migliaia di euro, e l'effetto positivo (9.189 migliaia di euro) degli altri principi internazionali.

Riserva per adeguamento partecipazioni

La riserva, pari a 3.703 migliaia di euro, accoglie il costo di competenza delle stock option assegnate ai dirigenti della controllata Saipem SA in base ai piani di incentivazione deliberati dalla Società per gli anni 2006, 2007 e 2008.

Riserve da fair value piani di incentivazione

La riserva, pari a 5.257 migliaia di euro, accoglie il fair value delle stock grant e delle stock option assegnate ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico.

La variazione negativa di 8.231 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente fa riferimento a:

  • diminuzione di 13.488 migliaia di euro per il ripianamento della perdita dell'esercizio 2015, cosi come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2016;
  • incremento di 5.257 migliaia di euro relativo al fair value del piano di incentivazione stock grant 2016-2018 approvato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016.

Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti

La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 746.538 migliaia di euro.

Rispetto all'esercizio precedente la voce presenta una variazione negativa di 3.814 migliaia di euro così dettagliata:

  • incremento di 42.869 migliaia di euro per riclassifica dalla riserva per azioni proprie in portafoglio, ai sensi dell'art. 2457-ter del codice civile;
  • decremento di 46.683 migliaia di euro relativo ai costi sostenuti nell'esercizio per l'operazione di aumento di capitale della Società, al netto dell'effetto fiscale di 18.065 migliaia di euro.

L'importo di 69.282 migliaia di euro, pari al valore della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, è da considerarsi indisponibile e indistribuibile.

Riserva per avanzo di fusione

La riserva, relativa a due operazioni di fusione per incorporazione risalenti a esercizi precedenti, ammonta a 68.474 migliaia di euro, con un decremento di 35.050 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, in quanto la riserva è stata utilizzata parzialmente per il ripianamento della perdita dell'esercizio 2015, così come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2016.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile l'importo di 42.869 migliaia di euro è stato riclassificato nella riserva negativa per azioni proprie in portafoglio.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 69.282 migliaia di euro e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di stock grant e di stock option a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

In particolare, nel corso dell'esercizio sono state acquistate 69.121.512 azioni proprie per un controvalore di 26.413 migliaia di euro, alle quali si aggiungono le azioni proprie che residuano a seguito della scadenza dei precedenti piani di incentivazione, pari a 1.939.832 azioni del valore di 42.869 migliaia di euro.

Le azioni proprie alla data del 31 dicembre 2016 sono analizzate nella tabella seguente:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(migliaia di euro)
complessivo
Costo
Capitale
sociale
(%)
Residuo azioni piani incentivazione precedenti 1.939.832 22,099 42.869 0,02
Acquisti anno 2016 69.121.512 0,382 26.413 0,68
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2016 71.061.344 0,975 69.282 0,70

Il capitale sociale al 31 dicembre 2016 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 10.038.713.052.

Analisi del patrimonio netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità

disponibile
Quota
1.749.983 A, B 1.749.983
3.633 A, B, C 3.465
2.286 A, B, C 2.286
88.282 B 88.282
38.628
56
44
465
(62.418) - -
-
-
-
-
677.256
-
68.474
(69.282) - -
3.947.775
3.157.566
790.209
Importo
2.191.385
38.628
56
44
465
5.257
(12.123)
766
3.703
746.538
(807.902)
68.474
di utilizzazione
Possibilità
A, B, C
A, B, C
A, B, C
B
B
B
B
B
A, B, C
A, B, C
A, B, C

Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.

Garanzie, impegni e rischi 23

Garanzie

Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 7.604.521 migliaia di euro (7.643.436 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) sono così analizzabili:

31.12.2015 31.12.2016
Fidejussioni prestate nell'interesse:
- di imprese controllate 75.348 183.223
- di imprese collegate 221.563 202.152
Totale fidejussioni 296.911 385.375
Altre garanzie personali prestate nell'interesse: 4.293.079 4.140.704
- di imprese controllate 3.715.791 3.622.825
- di imprese collegate 577.288 517.879
Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: 3.053.446 3.078.442
- buona esecuzione lavori 1.641.254 1.521.082
- partecipazione a gare d'appalto 73.519 66.459
- acconti ricevuti 621.721 772.238
- ritenute a garanzia 294.244 200.004
- oneri fiscali 202.862 348.249
- altre causali 219.846 170.410
Totale altre garanzie personali 7.346.525 7.219.146
Totale generale 7.643.436 7.604.521

Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.

Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.

Contratti derivati

Valori nominali dei contratti derivati

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.

Gestione del rischio di cambio

I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.

Valore nominale al
(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016
Contratti su cambi a termine:
- impegni di acquisto valuta 1.590.760 1.177.609
- impegni di vendita valuta 3.499.934 2.921.419
Totale 5.090.694 4.099.028

L'ammontare distinto per valuta è il seguente:

Valore nominale al 31.12.2015 Valore nominale al 31.12.2016
(migliaia di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
Dollaro USA 1.292.623 2.931.090 832.741 2.329.528
Corona norvegese 45.935 57.509 42.842 47.773
Dirham Emirati Arabi - - - 128
Yen giapponese 17.436 - 10.673 8.543
Riyal saudita - - 73.049 23.612
Dinaro kuwaitiano 226.747 511.335 205.446 419.411
Franco svizzero - - - 1.397
Dollaro Singapore - - - 48.400
Lira sterlina - 3.715 14.552
Dollaro australiano - - 5.609 3.485
Dollaro canadese 8.019 - 3.534 24.590
Totale 1.590.760 3.499.934 1.177.609 2.921.419

Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:

31.12.2015
(migliaia di euro)
31.12.2016
Contratti derivati su valute:
- plusvalore
35.335
47.265
- minusvalore
(78.443)
(123.964)
Totale
(43.108)
(76.699)

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 per bande temporali.

(migliaia di euro) trimestre
Primo
2017
trimestre
Secondo
2017
trimestre
Terzo
2017
trimestre
Quarto
2017
2018 Totale
Ricavi 222.139 310.278 344.064 279.668 541.630 1.697.779
Costi 87.970 134.360 130.784 41.929 295.745 690.788

Gestione del rischio dei tassi di interesse

Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato nel corso dell'esercizio 2016 con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).

Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.

I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:

31.12.2015 31.12.2016
Valore nominale (migliaia di euro) 250.000 250.000
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,185 0,010
Tasso medio ponderato acquistato (%) 0,094 0,319
Scadenza media ponderata (anni) 2 2

I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

Al 31 dicembre 2016 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 1.552 migliaia di euro. Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2019.

Gestione del rischio commodity

Nel corso dell'esercizio 2016 non sono stati stipulati contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. Non sono in essere quindi impegni né di acquisto né di vendita.

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

di iscrizione
Valore
economico
Proventi
a conto
rilevati
(oneri)
complessivo
componenti
economico
del conto
Altre
(migliaia di euro)
Strumenti finanziari di negoziazione
Strumenti derivati non di copertura (a) (17.076) (118.194) -
Partecipazioni valutate al fair value 827 - 531
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato:
- crediti commerciali e diversi (b) 1.690.242 30.278 -
- crediti finanziari (a) 406.894 24.821 -
- debiti commerciali e diversi (c) 1.436.069 (662) -
- debiti finanziari (a) 650.409 (16.141) -
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) (61.175) 51.530 26.019

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 27 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 25 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 27 "Proventi (oneri) finanziari".

(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".

Valore di mercato degli strumenti finanziari

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi);

c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2016 si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2016
(migliaia di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie valutate al fair value:
- partecipazioni 827 - - 827
Fair value su contratti derivati:
- totale attività - 47.265 - 47.265
- totale passività - 125.516 - 125.516

Contenziosi

Saipem SpA è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, l'impresa ritiene che tali procedimenti e azioni non determinino effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio di esercizio. Per una sintesi dei procedimenti più significativi si rinvia alla nota 32 "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Impegni e rischi

Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 44.484 milioni di euro (40.870 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.

Conto economico

Ricavi 24

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 2.651.316 migliaia di euro, con un decremento di 814.653 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.591.962 migliaia di euro, con una diminuzione di 808.015 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:

(migliaia di euro) 2015 2016
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.534.693 2.524.260
Variazione dei lavori in corso su ordinazione (134.716) 67.702
Totale 3.399.977 2.591.962

Per ulteriori commenti si rimanda alla sezione della "Relazione sull'andamento della gestione di Saipem SpA - Commento ai risultati economico-finanziari - Risultati economici".

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" riguardano prestazioni di servizi per 2.522.201 migliaia di euro, comprensivi anche dei materiali necessari per la costruzione delle opere, e vendite di materiali diversi per 2.059 migliaia di euro.

La ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica riportata per area geografica di destinazione e per settore di attività è indicata alla nota 32.

L'informativa richiesta dallo IAS 11 è anch'essa indicata alla nota 32.

I ricavi di commessa comprendono: il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste. Le varianti (change orders) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente; le revisioni di prezzo (claims) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change orders e claims sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claims) al 31 dicembre 2016, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 414 milioni di euro, di cui il 72% oggetto di contenzioso. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni.

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi ammontano a 59.354 migliaia di euro, con un decremento di 6.638 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:

2015
(migliaia di euro)
2016
Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni
2.697
1.384
Ricavi diversi della gestione ordinaria
57.559
37.975
Indennizzi
345
139
Altri proventi
5.391
19.856
Totale
65.992
59.354

La voce "Altri proventi" ammonta a 19.856 migliaia di euro con un incremento di 14.465 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e fa riferimento essenzialmente alla definizione di transazioni commerciali e pratiche legali pregresse.

Costi operativi 25

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 2.861.232 migliaia di euro, con un decremento di 733.686 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 90.186 migliaia di euro relativi a spese generali.

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 1.990.768 migliaia di euro, con un decremento di 908.531 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

2015
(migliaia di euro)
2016
Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
578.395
471.211
Costi per servizi
1.670.323
1.159.983
Costi per leasing operativo
563.909
281.864
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
37.200
13.256
Altri accantonamenti netti
32.335
31.480
Altri oneri
17.137
32.974
Totale
2.899.299
1.990.768

I "Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 471.211 migliaia di euro, con un decremento di 107.184 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e includono incrementi di attività per lavori interni per 520 migliaia di euro. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 15 migliaia di euro.

I "Costi per servizi" ammontano a 1.159.983 migliaia di euro, con un decremento di 510.340 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

La voce comprende i seguenti costi:

(migliaia di euro) 2015 2016
Subappalti e prestazioni d'opera 505.463 423.507
Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni 42.063 34.773
Costi per servizi relativi al personale 117.025 65.196
Altri servizi di carattere operativo 306.034 270.585
Altri servizi di carattere generale 168.296 123.407
Trasporti 54.838 14.536
Consulenze e prestazioni tecniche professionali 259.528 73.862
Consulenze e prestazioni tecniche amministrative 10.356 9.583
Assicurazioni 38.372 32.709
Manutenzioni 52.117 44.203
Spese legali, giudiziarie e notarili 18.201 19.783
Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile 8.044 5.302
Pubblicità, propaganda e rappresentanza 2.590 1.149
Intermediazioni commerciali - -
Quote costi consortili 104.424 77.111
Incrementi di attività per lavori interni (303) (95)
Penalità contrattuali applicate a fornitori (16.725) (35.628)
Totale 1.670.323 1.159.983

L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl per i costi per servizi è pari a 10.484 migliaia di euro.

I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 11.405 migliaia di euro.

I "Costi per leasing operativo" ammontano a 281.864 migliaia di euro, con un decremento di 282.045 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e comprendono costi per godimento di beni di terzi così analizzabili:

2015
(migliaia di euro)
2016
Locazione di natanti
433.747
197.637
Locazione di mezzi d'opera e di costituzione
49.071
21.964
Locazione di fabbricati
43.192
30.568
Locazione e noleggio di hardware
6.753
6.454
Locazioni e noleggi diversi
5.369
1.748
Canoni per brevetti, licenze, concessioni
19.492
20.373
Affitto di terreni
3.551
1.214
Locazioni per macchine d'ufficio
2.734
1.906
Totale
563.909
281.864

La voce include canoni per contratti di leasing operativo relativi a impegni non annullabili di competenza dell'esercizio 2016 per 17.482 migliaia di euro.

I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 146.357 migliaia di euro (68.402 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), di cui 15.749 migliaia di euro attesi entro il primo anno, 86.700 migliaia di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto, e 43.908 migliaia di euro oltre il sesto anno. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuto essenzialmente al rinnovo di contratti d'affitto durante l'esercizio.

L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl per i costi per leasing operativo è pari a 662 migliaia di euro.

La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo di 13.256 migliaia di euro, con una variazione di 23.944 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli "Altri accantonamenti netti" presentano un valore di 31.480 migliaia di euro, con una variazione negativa di 855 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

(migliaia di euro) 2015 2016
Altri accantonamenti 2.067 -
Accantonamento fondo oneri presunti 7.061 17.270
Utilizzo fondo oneri presunti (7.454) (1.267)
Accantonamento fondo svalutazione crediti 27.553 16.063
Utilizzo fondo svalutazione crediti (131) (962)
Accantonamento fondo perdite su commesse pluriennali 3.239 376
Totale 32.335 31.480

Gli "Altri oneri" ammontano a 32.974 migliaia di euro, con un aumento di 15.837 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

2015
(migliaia di euro)
2016
Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali
1.230
870
Perdite e oneri per transazioni e liti
219
875
Penalità contrattuali
445
345
Perdite su crediti
9
-
Utilizzo fondo altre imposte indirette per esuberanza
(1.515)
(1.992)
Accantonamento fondo altre imposte indirette
2.898
-
Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari
-
16.890
Imposte indirette e tasse
11.375
6.623
Altri oneri diversi
2.476
9.363
Totale
17.137
32.974

Gli "Altri oneri" includono l'importo di 16.890 migliaia di euro relativo alla svalutazione di alcuni crediti tributari di una filiale estera. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 12 migliaia di euro.

Costo del lavoro

Ammonta a 476.520 migliaia di euro, con un decremento di 98.379 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente. La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:

Organico al Organico medio dell'esercizio (*)
(migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2016 2015 2016
Dirigenti 227 214 222 218
Quadri 2.081 1.894 2.143 1.942
Impiegati 4.106 3.127 4.623 3.500
Operai 1.128 684 1.467 878
Marittimi 50 31 43 41
Totale 7.592 5.950 8.498 6.579

(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.

Il "Costo del lavoro" è composto dalle seguenti voci:

2015
(migliaia di euro)
2016
Salari e stipendi
442.012
352.060
Oneri sociali
101.168
80.800
Trattamento fine rapporto
25.765
22.054
Trattamento di quiescenza e simili
1.854
1.222
Oneri per il personale ricevuto in comando
4.467
2.881
Proventi per il personale dato in comando
(3.030)
(2.004)
Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo
(12.829)
(10.834)
Altri costi
20.052
31.954
Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali
(4.560)
(1.613)
Totale
574.899
476.520

Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2016 include 22.962 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo negativo di 909 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.

Gli altri costi comprendono un importo di 10.363 migliaia di euro relativi all'accantonamento al fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, valutato secondo tecniche attuariali e stanziato a seguito degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali, attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012.

Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio relativo alle stock grant assegnate in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti alle controllate (3.738 migliaia di euro) ammonta a 1.379 migliaia di euro.

Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Saipem

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito nell'esercizio 2016 un piano di assegnazione gratuita di azioni (stock grant).

Tale piano di incentivazione 2016-2018, approvato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance conseguite, alla posizione ricoperta e alle competenze detenute.

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento). Il fair value delle stock grant di competenza dell'esercizio, pari a 1.519 migliaia di euro, è rilevato nel costo lavoro.

La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes per l'applicazione del calcolo, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato, sulla base del confronto dell'indicatore di performance aziendale individuato nel TSR (Total Shareholder Return) delle società, rispetto a quello di un paniere di società competitor, lungo il periodo di performance, con peso del 50%.

È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare l'obiettivo economico-finanziario definito per ogni ciclo di piano, con peso del 50%. Per il primo ciclo 2016-2018 tale obiettivo è rappresentato dalla Posizione Finanziaria Netta (PFN) di Saipem al termine dell'esercizio 2018.

Per ciascuno degli obiettivi di performance sopra illustrati sono stati stabiliti 3 livelli di risultati.

Al raggiungimento del massimo risultato il numero di azioni maturate corrisponderà al 100% del numero di azioni assegnate; al conseguimento del livello di risultato "soglia", il numero di azioni maturate corrisponderà al 50% delle azioni assegnate per il TSR e al 30% per la PFN. Sotto il livello "soglia" non è prevista l'erogazione di alcuna azione.

Il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 0,311 euro per il piano 2016.

Prevedendo il piano che le risorse strategiche investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period, per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario è risultato pari a 0,340 euro per le risorse strategiche e pari a 0,275 euro per le risorse non strategiche.

La previsione relativa al co-investimento non si applica all'Amministratore Delegato-CEO, cui carica scadrà prima di tale periodo. Per l'Amministratore Delegato-CEO è previsto un lock-up di durata biennale sul 25% delle azioni maturate, in cui le azioni non potranno essere trasferite e/o cedute.

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:

N. dirigenti N. azioni Quota su azione
(%)
Fair value unitario
TSR (peso 50%)
Fair value unitario
PFN (peso 50%)
ponderato unitario
Fair value medio
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2016
Dirigenti strategici (vesting period) 99 75 0,12 0,43
Dirigenti strategici (periodo di co-investimento) 34.078.113 25 0,22 0,85 0,340 11.586.558 1.356.025
Dirigenti non strategici 272 23.303.500 100 0,12 0,43 0,275 6.408.463 890.065
Amministratore Delegato-CEO 1 3.653.489 100 0,12 0,43 0,275 1.004.709 139.543
Totale 372 61.035.102 0,311 18.999.730 2.385.633

I diritti esistenti al 31 dicembre 2016 sono così rappresentati:

(migliaia di euro) di azioni
Numero
(migliaia di euro)
di esercizio (a)
Prezzo medio
(migliaia di euro)
di mercato (b)
Prezzo
Diritti esistenti al 1° gennaio 2016 - - -
Nuovi diritti assegnati 61.035.102 - 26.001
(Diritti esercitati nel periodo) - - -
(Diritti decaduti nel periodo) (83.000) - (45)
Diritti esistenti al 31 dicembre 2016 60.952.102 32.914
Di cui:
- esercitabili al 31 dicembre 2016 -
- esercitabili al termine del vesting period 52.432.574
- esercitabili al termine del periodo di co-investimento 8.519.528

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant assegnate o scadute nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.

Per i piani stock grant a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value delle stock grant è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:

Prezzo dell'azione (a) (euro) 0,426
Prezzo dell'esercizio (b) (euro)
Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes (euro) 0,426
Durata
Vesting period (anni) 3
Co-investimento (anni) 2
Tasso di interesse privo di rischio
TSR (%) -
- vesting period (%) 0,023
- co-investimento (%) 0,320
Black & Scholes (%) n.d.
Dividendi attesi (%) -
Volatilità attesa
TSR (%) -
- vesting period (%) 59,13
- co-investimento (%) 55,70
Black & Scholes (%) n.d.

(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA del giorno precedente la data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.

Altri proventi (oneri) operativi

Rispetto all'esercizio precedente non sono stati rilevati oneri operativi relativi a contratti derivati su merci.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 393.944 migliaia di euro, con un incremento di 273.651 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 10.101 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 102.030 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".

Le svalutazioni di immobilizzazioni materiali effettuate nell'esercizio ammontano a 281.813 migliaia di euro.

La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:

(migliaia di euro) 2015 2016
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 9.906 10.101
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 106.401 102.030
Svalutazioni immobilizzazioni materiali 3.986 281.813
Totale 120.293 393.944

Proventi (oneri) finanziari 26

Gli oneri finanziari netti ammontano a 18.482 migliaia di euro, con una diminuzione di 107.005 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:

(migliaia di euro) 2015 2016
Proventi finanziari
Interessi su crediti e altri proventi da imprese controllate e collegate 21.926 24.169
Interessi attivi di mora su crediti verso altri 1 130
Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate 1.038 5.637
Interessi su crediti d'imposta 2.339 592
Interessi su c/c bancari e postali 382 668
Interessi e altri proventi da altri 1 60
25.687 31.256
Oneri finanziari
Interessi per debiti e altri oneri verso imprese finanziarie del Gruppo Eni 89.211 9.946
Interessi per debiti verso banche 4.226 3.604
Interessi per debiti verso altri e altri oneri 982 3.684
Interessi per debiti finanziari verso controllate 176 1.176
Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing 190 922
Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised 1.815 1.600
96.600 20.932
Differenze di cambio
Differenze attive di cambio 230.787 172.601
Differenze passive di cambio (215.303) (134.743)
15.484 37.858

Gli oneri netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 66.664 migliaia di euro e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 2015 2016
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio (69.583) (65.552)
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse (475) (1.112)
Totale (70.058) (66.664)

Proventi (oneri) su partecipazioni 27

I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:

2015 2016
(migliaia di euro) Dividendi Proventi Oneri Totale Dividendi Proventi Oneri Totale
Partecipazioni
in imprese controllate
INFRA SpA - - - - - - (153) (153)
Saipem SA - - - - - - (532.702) (532.702)
Servizi Energia Italia SpA - - - - - - (386) (386)
Snamprogetti Netherlands BV - 3.529 - 3.529 - - - -
Snamprogetti Chiyoda sas
di Saipem SpA
- - (709) (709) - - (17.942) (17.942)
Saipem Maritime Asset Management
Luxembourg Sàrl
- - (5.119) (5.119) - - (5.430) (5.430)
Partecipazioni in imprese collegate
e a controllo congiunto
Baltica Scarl - - - - - - (5) (5)
Centro Sviluppo Materiali - - - - - - (10) (10)
Partecipazioni in altre imprese
Acqua Campania SpA 3 - - 3 1 - - 1
Totale 3 3.529 (5.828) (2.296) 1 - (556.628) (556.627)

Imposte sul reddito 28

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 2015 2016
Imposte correnti
Ires (47.800) (700)
Irap 3.139 2.930
Imposte estere 53.131 25.694
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte 1.133 (1.886)
Imposte dirette Joint Operation Ship Recycling Scarl 18 1
Totale 9.621 26.039
Imposte anticipate (161.807) (76.910)
Imposte differite 50 204
Utilizzo imposte anticipate 22.428 73.664
Utilizzo imposte differite (468) (119)
Totale (139.797) (3.161)
Totale imposte sul reddito (130.176) 22.878

Il consistente aumento del carico fiscale nel corso dell'esercizio 2016 è legato da una parte al decremento della tassazione anticipata per effetto soprattutto della svalutazione di perdite fiscali di alcune filiali estere (pari a 55.263 migliaia di euro), dall'altra al decremento del credito per imposte pagate all'estero calcolato sulle imposte pagate dalle filiali localmente. L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl per imposte dirette è pari a 1 migliaio di euro. Si rimanda alla nota 10 per i dettagli sulle imposte anticipate e differite.

Si riporta nella tabella sottostante il prospetto di riconciliazione tra onere fiscale di bilancio e onere fiscale teorico.

(migliaia di euro) 2015 2016
Utile (perdita) ante imposte (a) (256.749) (785.024)
Differenza tra valori e costi della produzione al lordo degli accantonamenti indeducibili
e le svalutazioni dei crediti
(128.949) (209.915)
Totale costi per il personale 574.899 476.520
Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) 445.950 266.605
Imposte teoriche Ires (a* 27,5%) (70.606) (215.882)
Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) 17.392 10.398
Totale imposte teoriche (c) (53.214) (205.484)
Tax rate teorico (c/a* 100)% 20,73 26,18
Imposte sul reddito (d) (130.176) 22.878
Tax rate effettivo (d/a* 100)% 50,70 2,91
Imposte teoriche (53.214) (205.484)
Differenza base imponibile Irap 4.663 3.013
Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) (7.370) (6.362)
Tassazione dei dividendi - -
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte 1.133 (1.886)
Imposte dirette - Joint Operation Ship Recycling Scarl 18 1
Imposte anticipate filiali estere (90.126) 55.256
Altre differenze 14.720 178.340
Imposte effettive (130.176) 22.878

Risultato d'esercizio 29

Il risultato d'esercizio è pari a una perdita di 807.902 migliaia di euro, rispetto alla perdita registrata nell'esercizio precedente pari a 126.555 migliaia di euro.

Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche 30

In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del decreto legislativo n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla Remunerazione 2015" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 marzo 2015 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2015 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2016 a 170 migliaia di euro, come nell'esercizio precedente.

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem.

Compensi spettanti al key management personnel

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente Relazione finanziaria annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.

Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.

La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.

(milioni di euro) 2015 2016
Salari e stipendi 5,7 4,5
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - -
Altri benefici a lungo termine 0,7 0,5
Stock grant - 0,4
Totale 6,4 5,4

Utile (perdita) per azione 31

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.

A seguito dell'operazione di aumento di capitale della Società nel corso del mese di febbraio 2016, deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 2 dicembre 2015, mediante l'emissione di 9.668.363.496 nuove azioni ordinarie al prezzo di 0,362 euro cadauna, il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile (perdita) semplice è di 8.348.792.230 e di 439.361.742, rispettivamente nell'esercizio 2016 e 2015.

L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza di Saipem per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 8.409.742.458 e di 439.471.068, rispettivamente nell'esercizio 2016 e 2015.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:

31.12.2015 31.12.2016
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice 439.361.742 8.348.792.230
Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock grant - 60.844.102
Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 109.326 106.126
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito 439.471.068 8.409.742.458
Utile (perdita) di competenza Saipem (migliaia di euro) (126.555) (807.902)
Utile (perdita) per azione semplice (ammontari in euro per azione) (0,288) (0,097)
Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) (0,288) (0,096)

Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione 32

Le informazioni per settore di attività sono coerenti alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8.

Informazioni per settore di attività

& Construction
Engineering
& Construction
Engineering
Non allocato
(migliaia di euro) Offshore Onshore Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Totale
Esercizio 2015
Ricavi netti della gestione caratteristica 1.442.607 1.289.274 512.577 155.519 - 3.399.977
a dedurre: ricavi infragruppo 492.794 488.454 350.162 67.327 - 1.398.737
Ricavi da terzi 949.813 800.820 162.415 88.192 - 2.001.240
Risultato operativo 5.055 (178.478) 27.755 16.719 - (128.949)
Ammortamenti e svalutazioni 33.419 15.548 19.147 48.333 3.846 120.293
Proventi netti su partecipazioni - - - - (2.296) (2.296)
Investimenti in attività materiali e immateriali 7.359 22.826 16.485 58.282 9.671 114.623
Attività direttamente attribuibili 847.007 1.297.922 311.833 149.841 672.797 3.279.400
Passività direttamente attribuibili 582.263 1.021.514 194.793 48.112 1.111.290 2.957.972
Fondi per rischi e oneri 16.353 24.569 - 306 41.764 82.992
Esercizio 2016
Ricavi netti della gestione caratteristica 913.702 1.221.923 345.284 111.053 - 2.591.962
a dedurre: ricavi infragruppo 562.395 536.082 235.058 37.603 - 1.371.138
Ricavi da terzi 351.307 685.841 110.226 73.450 - 1.220.824
Risultato operativo 110.326 (131.521) (86.746) (101.974) - (209.915)
Ammortamenti e svalutazioni 84.054 38.856 123.931 144.072 2.581 393.944
Oneri netti su partecipazioni - - - - (556.627) (556.627)
Investimenti in attività materiali e immateriali 7.266 3.427 5.596 34.878 9.618 60.785
Attività direttamente attribuibili 843.395 1.071.546 198.014 115.626 1.414.608 3.643.189
Passività direttamente attribuibili 276.150 869.472 76.882 67.816 616.018 1.906.338
Fondi per rischi e oneri 10.609 23.696 - 79 54.043 88.427

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze di magazzino, anch'esse collegate ai mezzi navali.

(migliaia di euro) Italia Resto Europa CSI Resto Asia Settentrionale
Africa
Occidentale
Africa
Americhe Altre aree Non allocabili Totale
Esercizio 2015
Investimenti in attività materiali
e immateriali
19.247 - 19.434 44.589 202 135 2.370 - 28.646 114.623
Attività materiali
e immateriali
112.217 3.375 223.899 159.972 325 2.071 181.908 - 160.423 844.190
Attività direttamente
attribuibili (correnti)
739.737 761.380 141.068 642.455 124.327 206.554 225.695 128.545 309.639 3.279.400
Esercizio 2016
Investimenti in attività materiali
e immateriali
14.245 - 2.725 34.071 - - - - 9.744 60.785
Attività materiali
e immateriali
86.898 3.446 78.814 190.780 3 1.597 104.342 - 39.054 504.934
Attività direttamente
attribuibili (correnti)
1.337.413 575.005 372.354 478.614 109.094 219.042 258.677 3.626 289.364 3.643.189

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi di perforazione, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

Ricavi della gestione caratteristica per area geografica di destinazione

(migliaia di euro) 2015 2016
Italia 499.152 408.871
Resto Europa 535.315 441.795
Africa Settentrionale 40.918 60.388
Africa Occidentale 371.925 220.209
CSI 843.908 589.280
Resto Asia 747.496 676.978
Americhe 354.271 193.405
Altre aree 6.992 1.036
Totale 3.399.977 2.591.962

Contratti di costruzione

I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.

2015
(migliaia di euro)
2016
Contratti di costruzione - attività
519.557
587.259
Contratti di costruzione - passività
(495.339)
(319.599)
Contratti di costruzione - netto
24.218
267.660
Costi e margini (percentuale di completamento)
3.636.896
2.657.034
Fatturazione ad avanzamento lavori
(3.598.733)
(2.368.947)
Variazione fondo perdite future
(13.945)
(20.427)
Contratti di costruzione - netto
24.218
267.660

Rapporti con parti correlate 33

In data 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano), è venuto meno il controllo solitario di Eni su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni e CDP Equity SpA, con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi, lo scambio di beni e le prestazioni di servizi natura finanziaria e di regolamento monetario con le imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, con imprese controllate e a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA e con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam. Esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse di Saipem.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2015 sono di seguito analizzati:

31.12.2015 Esercizio 2015
Costi Ricavi
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Beni
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie Beni Servizi e servizi Altri
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda 19 - 6.649 - - - 6
Boscongo SA 24.793 22.675 14.670 - 1.203 26.110 724
Consorzio Sapro - - - - 30 - -
Denuke Scarl 2.033 2.378 - - 1.768 670 77
ER SAI Caspian Contractor Llc 23.952 58.224 359.151 19 6.523 231.292 22
ERS - Equipment Rental & Services BV 4.986 1.222 - - 629 521 492
Global Petroprojects Services AG 1.719 27.206 151 - 95.714 139 1.188
Moss Maritime AS 266 61 369 - 338 16 151
North Caspian Service Co Ltd - 9.300 - - 11.208 50 -
Petrex SA 108.693 12.638 47.756 2.562 12 30.711 2.607
Professional Training Center Llp - 16 - - 16 - -
PT Saipem Indonesia 8.263 12.412 71.345 - 8.686 4.943 2.973
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Ltda - 878 - - 2.069 - -
Saigut SA de CV 60 - - - - - 60
SAIMEP Lda 1.031 374 - - 156 - 316
Saimexicana SA de Cv 22.409 224 68.497 229 - 3.391 151
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 917 2.329 1.700 - 2.865 250 158
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 8.180 1 230 - 17 1.695 187
Saipem (Nigeria) Ltd 73 2.727 5.989 - 9.799 - 45
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda 67.478 80.479 542.668 10.893 122.161 77.020 3.061
Saipem America Inc 5.218 10.683 15.452 19 11.960 628 1.776
Saipem Asia Sdn Bhd 1.156 2 16.733 - 3 131 408
Saipem Australia Pty Ltd 132.423 38 29.333 12.208 41 389 240
Saipem Canada Inc 46.509 8.691 25.556 632 30 8.813 1.938
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd 11.355 8.521 720.632 - 61 10.408 4.859
Saipem Contracting Algérie SpA 33.994 130 218.000 - 152 - 216
Saipem Contracting Netherlands BV 29.377 56.286 37.869 - 34.028 26.277 4.437
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 12.747 6.497 142.252 - 20.708 2.272 1.997
Saipem Drilling Co Private Ltd 282 - - - - - 15
Saipem Drilling Norway AS 2.026 114.051 - - 96.725 1.018 204
Saipem East Africa Ltd 360 - - - - - 2
Saipem Finance International BV 53 - - - - - 53
Saipem India Projects Ltd 9.137 15.741 301 - 30.549 87 4.015
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 2.254 - 238.807 - - 1.842 176
Saipem International BV 71.879 - 10.000 - - - 439
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc 2.414 1.245 53 - 1.436 1.043 100
Saipem Ltd 27.293 105.475 60.626 - 276.369 23.553 2.910
Saipem Luxembourg SA 2.199 321 7.367 - 326 1.216 276
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl (212) - - - - (338) 221
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 1.810 2.445 61.983 1.724 181 1.114 276
Saipem Norge AS 575 2.879 - - 8.156 7 559
Saipem Offshore Norway AS 6.980 2.639 319 1.952 - 5.417 467
Saipem SA 51.116 24.128 501.982 - 24.802 44.275 8.648
Saipem Services Mexico SA de Cv 10.092 2.458 3.215 - 2.414 218 2.131
Saipem Singapore Pte Ltd 11.244 84 999 - 93 (50) 296
Saipem Ukraine Llc - - - 2.974 - - -
Sajer Iraq Company for Petroleum Services,
Trading, General Contracting & Transport Llc 31.810 1.238 15.258 - 4.631 9.630 409

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2015

31.12.2015 Esercizio 2015
Crediti Debiti Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
commerciali
e altri debiti
Garanzie Beni Servizi Beni
e servizi
Altri
Saudi Arabian Saipem Ltd 25.162 30.696 65.053 2.861 1.115 23.497 2.379
Servizi Energia Italia SpA (431) 1.722 10.290 - 156 549 72
Sigurd Rück AG 29 7 12.316 - 60 - 110
Smacemex Scarl 877 992 - - 963 591 218
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 27.056 - 38.526 - - 19.713 236
Snamprogetti Engineering BV 4.461 - 22.539 - - 3.997 41
Snamprogetti Netherlands BV 16 - - - - - 204
Snamprogetti Romania Srl 5.639 2.214 302 - 9.044 407 1.512
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 129.397 6.133 414.305 709 935 57.578 1.656
Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA 158.322 161.205 - - - 19.892 51
Sofresid Engineering SA 36 - 1.834 - 130 9 14
Sofresid SA 2.687 - - - - 2.123 22
Sonsub International Pty Ltd 133 - 62 - - 99 54
Altre controllate 7 (15) - - - - -
Totale controllate 1.132.354 799.650 3.791.139 36.782 788.262 643.213 55.855
ASG Scarl - 8.802 - - 2.650 - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 59.751 99.305 616.770 - 101.143 144.581 16
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 6.764 3.486 121.580 - 3.281 723 -
Charville - Consultores e Serviços Lda 754 - - - - 754 -
CMS&A Wll 81 - - - - 177 -
Consorzio F.S.B. 115 (19) - 37 582 - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 3.028 6 - - (32) (151) 342
Modena Scarl - 329 - - 149 - -
Petromar Lda 26.083 500 46.405 - 413 9.801 1.163
Rodano Consortile Scarl - 305 - - 400 - -
Rosetti Marino SpA - - - - 37 - -
Saipar Drilling Co BV 169 35 - - 128 997 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 3.354 - - - 72 70 780
Saipon Snc - - 14.096 - - - -
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) 237 (5) - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd 763 - - - - (4) -
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
912 - - - - - 355
Altre collegate e a controllo congiunto 967 680 - - 723 291 855
Totale collegate e a controllo congiunto 102.978 113.424 798.851 37 109.546 157.239 3.511
Eni SpA 3.885 12.166 - - 14.881 5.066 547
Eni SpA - Direzione Downstream - 134 - - 1.454 - -
Eni SpA - Direzione Midstream 1.068 704 - - 903 - 7
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 63.674 15.380 - - (2.424) 77.404 284
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 21.905 13.166 - 2.308 276 20.716 57
Totale controllante 90.532 41.550 - 2.308 15.090 103.186 895
Agenzia Giornalistica Italia SpA - 150 - - 75 - -
Ecofuel SpA 66 - - - - 45 9
Eni Adfin SpA (46) 141 - 16 4.156 - -
Eni Canada Holding Ltd - - - - - 8.775 -
Eni Congo SA 31.125 - - - - 58.786 -
Eni Corporate University SpA 172 1.143 - - 3.356 248 -
Eni Cyprus Ltd 23.094 - - - - 80.419 -
Eni East Africa SpA 643 - - 191 - 11 8.041

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2015

31.12.2015 Esercizio 2015
Denominazione Crediti
commerciali
e altri crediti
Debiti
commerciali
e altri debiti
Garanzie Costi Ricavi
Beni Servizi Beni
e servizi
Altri
Eni Fuel Centrosud SpA - - - - - 15 -
Eni Insurance Ltd - 275 - - 19.831 - -
Eni Iran BV 140 - - - - - -
Eni Lasmo Plc 25.927 10.534 - - - 16.456 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 223 - - - - 803 -
Eni Norge AS 47.194 - - - - 176.629 -
Eni North Africa BV 717 128 - - - 588 -
EniPower Mantova SpA - - - - - 17 -
EniPower SpA 461 - - - - 852 8
EniServizi SpA (1) 5.091 - 111 43.814 729 79
Eni Tunisia BV 3 - - - - - -
Eni Turkmenistan Ltd 3.988 - - - - 9.725 -
Floaters SpA 99 152 - - - 2.300 7
Nigerian Agip Exploration Ltd - - - - - 4 -
Raffineria di Gela SpA 705 79 - - 79 4.678 -
Serfactoring SpA (27) 10.550 - - 1.684 - -
Servizi Aerei SpA - - - - 39 - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA 105 - - - - 238 -
Società EniPower Ferrara Srl 1 - - - - 39 -
Société pour la Construction du Gazoduc
Transtunisien SA - Scogat SA 46 - - - - 94 -
Syndial SpA 1.240 861 - - 700 4.320 257
Tecnomare - Società per lo Sviluppo
delle Tecnologie Marine SpA
- (5) - - - 423 118
Versalis SpA 30.230 14.154 - - 2 79.715 48
Totale altre controllate Eni 166.105 43.253 - 318 73.736 445.909 8.567
Blue Stream Pipeline Co BV 476 - - - - 908 -
GreenStream BV 1.178 - - - - 2.276 -
Mellitah Oil & Gas BV 9.199 12 - - - (268) -
Raffineria di Milazzo ScpA 3.460 586 - - - 1.835 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 73 - - - - 125 -
Totale controllate congiuntamente e collegate Eni 14.386 598 - - - 4.876 -
Totale joint venture 59.361 53.974 - - 20.625 - -
Altre correlate 24.945 4.825 - - 3.803 44.314 -
Totale 1.590.661 1.057.274 4.589.990 39.4451.011.062 1.398.737 68.828
Ricavi contabilizzati verso correlate
a deduzione del costo lavoro - - - - - - (15.363)
Costi contabilizzati verso correlate
a incremento del costo lavoro - - - - (4.492) - -
Totale - - - - (4.492) - (15.363)
Totale generale 1.590.661 1.057.274 4.589.990 39.4451.006.570 1.398.737 53.465

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:

31.12.2016 Esercizio 2016
Costi Ricavi
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Beni Servizi Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda 3 - 8.514 - - - 4
Boscongo SA 8.765 3.783 11.603 - 757 60.868 380
Consorzio Sapro - - - - 26 - -
Denuke Scarl 3.720 3.483 - - 2.209 1.681 135
ER SAI Caspian Contractor Llc 259.721 2.123 333.377 47 2.164 409.140 9
ERS - Equipment Rental & Services BV 1.430 662 - - 536 41 606
Global Petroprojects Services AG 1.042 15.157 157 - 43.526 63 959
INFRA SpA 75 - - - - 5 69
Moss Maritime AS 133 131 390 - 297 7 144
North Caspian Service Co Ltd - 1.572 - - 7.395 - -
Petrex SA 94.622 11.438 39.138 (6) 165 2.087 1.869
Professional Training Center Llp - - - - - - -
PT Saipem Indonesia 7.632 1.807 209.875 - 951 6.061 3.813
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Ltda - 987 - - 1.521 - -
Saigut SA de CV (27) - - - - - (25)
SAIMEP Lda 1.203 - - - 12 - 125
Saimexicana SA de Cv 1.689 325 32.866 1.193 - 1.493 13
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 1.191 2.322 1.639 - 2.031 37 132
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 293 - - - 1 33 118
Saipem (Nigeria) Ltd 1 457 2.408 - (198) - 34
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
44.400 23.740 279.287 3.319 60.053 55.810 1.946
Saipem America Inc 1.108 3.405 - 2 9.171 1.013 826
Saipem Asia Sdn Bhd 778 827 24.968 - 837 347 253
Saipem Australia Pty Ltd 473 761 29.445 - 36 634 119
Saipem Canada Inc 4.025 20 26.893 171 56 1.251 779
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd 6.056 93 492.714 322 394 8.558 3.826
Saipem Contracting Algérie SpA 13.055 140 187.895 44 276 - 69
Saipem Contracting Prep SA 32 - 8.776 - - 63 25
Saipem Contracting Netherlands BV 61.332 45.325 42.514 - 15.196 47.088 4.314
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 12.485 7.071 117.118 896 21.011 83 1.307
Saipem Drilling Co Pvt Ltd 1 - - - - - 6
Saipem Drilling Norway AS 6.036 44.022 - - 80.825 6.972 154
Saipem East Africa Ltd 360 - - - - - -
Saipem Finance International BV 1.203 - 100.000 - 369 - 296
Saipem India Projects Ltd 281 11.267 - - 31.455 134 4.086
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 1.603 - 269.416 - - 1.622 118
Saipem International BV 33.477 - - - - - 475
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc 1.877 896 - - 1.077 322 84
Saipem Ltd 6.845 27.840 53.500 135 2.588 9.091 2.007
Saipem Luxembourg SA 8.804 521 15.575 - 184 7.695 365
Saipem Maritime Asset Management
Luxembourg Sàrl (206) - - - - 23 224
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 2.203 30 124.594 - 81 1.294 634
Saipem Norge AS 267 1.695 - - 7.002 - 411
Saipem Offshore Norway AS 1.163 - 319 (688) 670 4.954 185
Saipem SA 28.018 31.480 475.981 (8) 24.796 39.137 7.154
Saipem Services Mexico SA de Cv 597 674 3.320 - 2.526 93 1.101
Saipem Singapore Pte Ltd 356 46 - - 424 75 123
Saipem Ukraine Llc - - - - - - -
Sajer Iraq Company for Petroleum Services,
Trading, General Contracting & Transport Llc 10.130 15 15.760 - 831 2.686 192

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016

31.12.2016 Esercizio 2016
Costi Ricavi
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Beni Servizi Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Saudi Arabian Saipem Ltd 7.515 23.334 57.165 1.192 10.645 24.544 1.936
Servizi Energia Italia SpA 1.294 1.763 1.412 - (1) 1.213 53
Sigurd Rück AG 34 - 11.986 - - - 46
Smacemex Scarl 3.529 3.717 - - 3.463 1.925 490
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 17.108 - 79.695 - - 16.223 206
Snamprogetti Engineering BV 779 - 23.280 - - 2.161 30
Snamprogetti Netherlands BV 5 - - - - - 42
Snamprogetti Romania Srl 2.986 1.769 315 - 4.775 847 935
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 18.137 8.108 595.520 4.969 389 9.938 1.868
Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA 4 23.741 - - - 7.278 45
Sofresid Engineering SA 169 - 6 - - 40 749
Sofresid SA 1.083 2.293 128.627 - - 1.924 20
Sonsub International Pty 4 - - - - 10 8
Altre controllate - - - - - - -
Totale controllate 680.899 308.840 3.806.048 11.588 340.522 736.564 45.892
ASG Scarl - 5.466 - - (1.217) - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 43.711 83.169 529.757 - 74.702 98.246 (16)
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 6.314 6.115 121.275 - 2.409 (350) -
Charville - Consultores e Serviços Lda 423 - - - - 423 -
CMS&A Wll - - - - - 50 -
Consorzio F.S.B. 120 98 - 5 719 - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 3.262 - - - - 17 216
Modena Scarl - 193 - - (12) - -
Petromar Lda 25.429 451 43.395 - 432 5.029 658
Rodano Consortile Scarl - 254 - - 131 - -
Rosetti Marino SpA - - - - - - -
Saipar Drilling Co BV 58 16 - - 82 329 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 4.939 10 22.031 - 28 59 473
Saipon Snc - - 3.573 - - - -
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) 6 - - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd 762 - - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 4.985 - - - - - 412
Xodus Subsea Ltd 1.431 1.989 - - 1.516 - -
Altre collegate e a controllo congiunto - - - - - - -
Totale collegate e a controllo congiunto 91.440 97.761 720.031 5 78.790 103.803 1.743
Agenzia Giornalistica Italia SpA - - - - (38) - -
Ecofuel SpA 130 - - - - 153 43
Eni Adfin SpA - - - - - - -
Eni Canada Holding Ltd - - - - - 3.996 -
Eni Congo SA 11.090 - - - - 37.640 -
Eni Corporate University SpA - 769 - - 1.472 (1) -
Eni Cyprus Ltd - - - - - - -
Eni East Africa SpA 664 - - - - - 897
Eni Fuel Centrosud SpA - - - - - - -
Eni Insurance Ltd - - - - - - -
Eni Iran BV 140 - - - - - -
Eni Lasmo Plc 9.617 2.844 - - - 10.208 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 282 - - - - 814 -
Eni Norge AS 14.196 - - - - 124.173 -
Eni North Africa BV 25 - - - - 129 -
EniPower Mantova SpA - - - - - - -
EniPower SpA 152 - - - 2 292 4
Eni SpA 49.596 3.004 - 34 7.307 52.857 4

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016

(migliaia di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti Debiti Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
commerciali
e altri debiti
Garanzie Beni Servizi Beni
e servizi
Altri
Eni SpA - Direzione Downstream - 116 - - 1.282 - -
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 9.422 64 - (516) 210 43.489 2
Eni SpA - Divisione Gas & Power 1.064 702 - - 702 - -
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 2.243 92 - 615 44 17.759 62
EniServizi SpA (9) 2.429 - 87 32.028 299 41
Eni Tunisia BV 3 - - - - - -
Eni Turkmenistan Ltd 1.518 - - - - 27 -
Floaters SpA - - - - - 152 -
Nigerian Agip Exploration Ltd - - - - - - -
Raffineria di Gela SpA 35 79 - - - 346 -
Serfactoring SpA - 1.277 - - 174 - -
Servizi Aerei SpA - - - - - - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA 26 - - - - 215 -
Società EniPower Ferrara Srl - - - - - - -
Scogat - Société pour la Construction
du Gazoduc Transtunisien SA 9 - - - - 9 -
Syndial SpA 164 2 - - 129 (84) 652
Tecnomare - Società per lo Sviluppo
delle Tecnologie Marine SpA 362 (185) - - 1.148 4.431 -
Versalis SpA 34.190 - - - 3 78.397 -
Totale Eni/CDP Equity SpA e controllate 134.919 11.193 - 220 44.463 375.301 1.705
Blue Stream Pipeline Co BV 101 - - - - 683 -
GreenStream BV 2.671 - - - - 2.549 -
Mellitah Oil & Gas BV 9.199 13 - - - - -
Raffineria di Milazzo ScpA 24 - - - - 606 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 51 - - - - 405 -
Totale controllate congiuntamente
e collegate Eni/CDP Equity SpA 12.046 13 - - - 4.243 -
Totale joint venture 71.997 54.571 - - 78.232 113.505 -
Altre correlate 30.183 48.249 - - 259 37.722 -
Totale 1.021.484 520.627 4.526.079 11.813 542.266 1.371.138 49.341
Ricavi contabilizzati verso correlate
a deduzione del costo lavoro
- - - - - - (12.334)
Costi contabilizzati verso correlate
a incremento del costo lavoro - - - - (3.004) - -
Totale - - - - (3.004) - (12.334)
Totale generale 1.021.484 520.627 4.526.079 11.813 539.262 1.371.138 37.006

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2015 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)
31.12.2015 Esercizio 2015
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - 2.489.496 5.090.694 86.678 -
Serfactoring SpA - 6.158 - 2.532 -
Saipem SA - - - - 2.004
Saipem Maritime Asset Management Sarl - 19.529 - 5.295 -
Altre imprese controllate e collegate Eni - - - - 3
Imprese controllate, collegate e altre 22.107 - - 709 24.489
Totale 22.107 2.515.183 5.090.694 95.214 26.496

I rapporti finanziari dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - - - 9.826 -
Serfactoring SpA - - - 120 -
Saipem Finance International BV 384.426 224.569 2.977.132 1.099 5.645
Saipem SA - - - 532.702 1.866
Saipem Maritime Asset Management Sarl - - - 5.507 -
Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA - - - 17.942 -
Imprese controllate, collegate e altre 22.468 - - 553 22.295
Totale 406.894 224.569 2.977.132 567.749 29.806

Saipem SpA intrattiene rapporti commerciali anche con Vodafone Omnitel BV, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente debiti commerciali per 1.273 migliaia di euro e costi per servizi per 2.293 migliaia di euro.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

31.12.2015 31.12.2016
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Disponibilità liquide ed equivalenti 181.124 8.873 4,90 701.995 - -
Crediti commerciali e altri crediti 2.226.120 1.590.661 71,45 2.097.136 1.021.484 48,71
Altre attività correnti 98.843 37.575 38,01 93.111 35.500 38,13
Altre attività non correnti 26.551 8.941 33,67 13.343 4.257 31,90
Passività finanziarie a breve termine 560.783 502.052 89,53 284.305 - -
Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 222.367 213.130 95,85 9.632 - -
Debiti commerciali e altri debiti 2.047.545 1.057.274 51,64 1.436.069 520.627 36,25
Altre passività correnti 74.224 73.863 99,51 132.169 109.936 83,18
Passività finanziarie a lungo termine 2.069.043 1.800.000 87,00 358.024 - -
Altre passività non correnti 5.185 5.185 100,00 2.324 2.324 100,00

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:

2015 2016
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Ricavi della gestione caratteristica 3.399.977 1.398.737 41,14 2.591.962 1.371.138 52,90
Altri ricavi e proventi 65.992 53.465 81,02 59.354 37.006 62,35
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 2.899.299 1.046.015 36,08 1.990.768 551.075 27,68
Costo del lavoro 574.899 (10.870) (1,89) 476.520 (9.330) (1,96)
Altri (oneri) proventi operativi (427) (427) 100,00 - - -
Proventi finanziari 256.474 22.964 8,95 203.857 29.806 14,62
Oneri finanziari 311.903 89.387 28,66 155.675 11.122 7,14
Strumenti derivati 70.058 69.583 99,32 66.664 29.227 43,84

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 2015 2016
Ricavi e proventi 1.486.036 1.447.280
Costi e oneri (1.207.281) (1.148.051)
Variazione dei crediti commerciali e altre attività (98.832) 529.420
Variazione dei debiti commerciali e altre passività (351.527) (424.387)
Dividendi incassati 3 1
Interessi incassati 1.038 5.637
Interessi pagati (89.387) (11.122)
Flusso di cassa netto da attività operativa (259.950) 398.778
Investimenti:
- immobilizzazioni materiali (18.253) (2.156)
- partecipazioni (1) (412.688)
- crediti finanziari (52.165) (384.788)
Flusso di cassa degli investimenti (70.419) (799.632)
Disinvestimenti:
- immobilizzazioni materiali 18.844 6.378
- rami d'azienda 46.042 -
- partecipazioni 93.914 -
- crediti finanziari 58.386 -
Flusso di cassa dei disinvestimenti 217.186 6.378
Flusso di cassa netto da attività di investimento 146.767 (793.254)
Assunzione di debiti finanziari a lungo termine 350.000 -
Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine (10.000) (2.010.000)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 353.920 (267.604)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 693.920 (2.287.604)
Totale flussi finanziari verso entità correlate 580.737 (2.682.080)

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

2015 2016
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa (790.402) (259.950) 32,89 169.745 398.778 234,93
Flusso di cassa da attività di investimento 50.762 146.767 289,13 (851.650) (793.254) 93,14
Flusso di cassa da attività di finanziamento 767.817 693.920 90,38 1.208.554 (2.287.604) (189,25)

Attività non correnti destinate alla vendita 34

In data 19 dicembre 2011 Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.

Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali 35

Negli esercizi 2015 e 2016 non si segnalano posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

Altre informazioni: Algeria 36

A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti realizzati in Algeria al 31 dicembre 2016:

  • i crediti commerciali (rif. nota 2) ammontano a 2.687 migliaia di euro, di cui scaduti oltre i 12 mesi e non svalutati 1.460 migliaia di euro;
  • i lavori in corso (rif. nota 3) relativi a progetti realizzati ammontano a 47.022 migliaia di euro;
  • i debiti verso committenti per acconti (rif. nota 13) ammontano a 23.741 migliaia di euro;
  • i fondi perdite future (rif. nota 18) per progetti realizzati ammontano a 2.589 migliaia di euro;
  • le garanzie (rif. nota 23) su progetti realizzati ammontano a 633.589 migliaia di euro.

Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.

Informativa sulle società con sede in Paesi con regimi fiscali privilegiati

Il comma 4 dell'art. 167 del TUIR - D.P.R. n. 917/86, come modificato dal comma 142 dell'art. 1 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016), prevede che: "I regimi fiscali, anche speciali, di Stati o territori si considerano privilegiati laddove il livello nominale di tassazione risulti inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia".

Al 31 dicembre 2016 Saipem controlla 6 società residenti o con filiali (4) in Stati o territori a regime fiscale privilegiato.

a) Società residenti in Stati o territori i cui regimi fiscali, anche speciali, prevedono un livello nominale di tassazione inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia: redditi assoggettati a tassazione in Italia

Saipem Contracting Netherlands BV - Olanda (100% Saipem), filiale di Sharjah (EAU): la filiale, che ha iniziato a operare nel 2012, è stata registrata per svolgere il ruolo di Project Execution Center per la realizzazione di progetti di tipo EPC ed EPCI nell'area del Medio Oriente, ma in particolare nell'offshore del Golfo Persico.

b) Società residenti in Stati o territori i cui regimi fiscali, anche speciali, prevedono un livello nominale di tassazione inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia: redditi non soggetti a imposizione in Italia in considerazione dello svolgimento di un'effettiva attività industriale o commerciale come principale attività nel mercato dello Stato o territorio di insediamento

Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) (100% Saipem): la società, con sede a Port Said (Egitto), svolge servizi di perforazione attraverso l'utilizzo dei mezzi di proprietà oltre che attività di installazione nell'ambito dei progetti EPCI per la messa in produzione dei campi petroliferi offshore nell'area del delta del Nilo.

Boscongo SA (100% Saipem): la società, con sede a Pointe-Noire (Congo), è proprietaria di un cantiere nell'area portuale di Pointe-Noire dedicato principalmente alla fabbricazione delle sottostrutture delle piattaforme di perforazione o di produzione. Il cantiere è utilizzato anche come base di supporto terrestre per le operazioni realizzate, da altre società del Gruppo, nell'offshore angolano.

Saipem Contracting Netherlands BV - Olanda (100% Saipem), filiale Georgia: la filiale, costituita il 17 ottobre 2014, è stata registrata per poter eseguire le attività di costruzione, in territorio georgiano, di due condotte e delle relative installazioni di superficie nell'ambito del contratto denominato "SCPX - South Caucasus Pipeline Expansion", assegnato alla società dalla South Caucasus Pipeline Co Ltd.

c) Società residenti in Stati o territori i cui regimi fiscali, anche speciali, prevedono un livello nominale di tassazione inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia: redditi non soggetti a imposizione in Italia perché dalle partecipazioni non consegue l'effetto di localizzare i redditi in Stati o territori a regime fiscale privilegiato

Saipem (Portugal) Comércio Maritimo, Sociedade Unipessoal Lda (100% Saipem), filiale Egitto: la filiale, costituita il 18 febbraio 2007, svolge principalmente attività di installazione di strutture in mare aperto nell'area del delta del Nilo, utilizzando navi di proprietà, nell'ambito di più ampi contratti EPCI assegnati ad altre società del Gruppo.

Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (100% Saipem), filiale Abu Dhabi (EAU): la filiale è stata costituita nel novembre 2015, unicamente per poter ottenere i permessi di lavoro per il personale impegnato a bordo dei propri impianti di perforazione operanti, per conto di clienti locali, in mare aperto al largo di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.

Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione

(migliaia di euro)

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
Revisione legale dei conti Revisore della capogruppo
Rete del revisore della capogruppo
Società capogruppo
Società capogruppo
1.469
105
Servizi di attestazione Rete del revisore della capogruppo Società capogruppo 30
Altri servizi (1) Revisore della capogruppo Società capogruppo 700
Revisione legale dei conti i) Revisore della capogruppo (2)
ii) Rete del revisore della capogruppo (3)
iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4)
i) Società controllate
ii) Società controllate
iii) Società controllate
188
2.689
92
Servizi di attestazione i) Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della capogruppo
i) Società controllate
ii) Società controllate
-
20
Servizi di consulenza fiscale Revisore della capogruppo Società controllate
Altri servizi i) Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della capogruppo (5)
i) Società controllate
ii) Società controllate
-
157
Totale 5.450

(1) Di cui 650 migliaia di euro per attività di verifica straordinarie connesse con il programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari, 24 migliaia di euro relativi a compensi per bilancio di sostenibilità e 26 migliaia di euro relativi a procedure concordate.

(2) Di cui 27 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(3) Di cui 212 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(4) Di cui 70 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(5) Di cui 29 migliaia di euro per attività in relazione alla legge n. 262/2005 e 8 migliaia di euro per bilancio di sostenibilità.

Situazione delle partecipazioni e andamento economico delle principali partecipate

Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2016

Capitale
sociale
Impresa
Numero Valore
azioni
o quote
Moneta
di conto
nominale
unitario
Importo Ragione sociale Sede
Imprese controllate dirette
9.494.210 BRL 1,00 9.494.210,00 Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda Rio de Janeiro
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Denuke Scarl San Donato Milanese
380.000 EUR 453,80 172.444.000,00 Saipem International BV Amsterdam
6.300 USD 60,00 378.000,00 Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl Lussemburgo
100.000 NOK 1,20 120.000,00 Saipem Offshore Norway AS Sola (Norvegia)
17.426.773 EUR 1,52 26.488.694,96 Saipem SA Montigny le Bretonneux
291.000 EUR 1,00 291.000,00 Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Smacemex Scarl San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA San Donato Milanese
203.000 EUR 1,00 203.000,00 Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
1.000.000 EUR 1,00 1.000.000,00 Saipem Finance International BV Amsterdam
50.000 EUR 1,00 50.000,00 INFRA SpA San Donato Milanese
Totale imprese controllate dirette
Imprese collegate e a controllo congiunto
50.864 EUR 1,00 50.864,00 ASG Scarl San Donato Milanese
- EUR - 51.645,69 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due San Donato Milanese
- EUR - 51.645,69 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno San Donato Milanese
- EUR - 15.000,00 Consorzio F.S.B. San Donato Milanese
- EUR - 10.329,14 Consorzio Sapro San Giovanni Teatino
400.000 EUR 1,00 400.000,00 Modena Consortile Scarl (1) San Donato Milanese
250.000 EUR 1,00 250.000,00 Rodano Consortile Scarl San Donato Milanese
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
Altre imprese partecipate
32.050 LYD 45,00 1.442.250,00 Libyan Italian Joint Co Tripoli
598.065.003 INR 1,00 598.065.003,00 Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd Mumbai (India)
428.181.821 INR 1,00 428.181.821,00 Nagarjuna Oil Refinery Ltd Hyderabad (India)
Totale altre imprese partecipate
Totale generale

(1) Il bilancio finale di liquidazione è stato approvato il 23 dicembre 2016. La cancellazione dal Registro delle Imprese è avvenuta il 10 gennaio 2017.

Partecipazione

Numero azioni Valore nominale Valore
o quote possedute Possesso % moneta di conto di bilancio
9.399.268 99,00 9.399.268 1.556.266
5.500 55,00 5.500 5.500
380.000 100,00 172.444.000 1.204.333.212
6.300 100,00 378.000 26.285.553
100.000 100,00 120.000 300.015.346
17.426.767 99,99 26.488.686 432.391.561
291.000 100,00 1.291.000 904.607
6.000 60,00 6.000 6.000
9.990 99,90 9.990 -
203.000 100,00 203.000 11.594.926
250.000 25,00 10.000.000 10.000.000
50.000 100,00 550.000 397.570
1.987.490.541
28.184 55,41 28.184 28.184
-
52,00
26.855 26.855
-
50,36
26.009 26.009
-
29,10
4.358 5.000
-
51,00
5.268 5.268
237.320 59,33 237.320 237.320
133.925 53,57 133.925 133.925
462.561
300 0,94 13.557 -
4.400.000 0,74 4.400.000 553.123
4.000.000 0,93 4.000.000 273.768
826.891
1.988.779.993

Andamento delle principali partecipate

Controllate

Saipem SA

La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione per i settori di attività Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore. Nell'anno ha realizzato ricavi per 1.279.705 migliaia di euro e una perdita pari a 481.153 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.

Saipem Finance International BV

La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2016 si è chiuso con un utile di 2.756 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.

Saipem International BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2016 si è chiuso con un utile di 56.213 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.

Snamprogetti Netherlands BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2016 si è chiuso con una perdita dell'esercizio di 4.550 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.

Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA

La società opera nel settore Engineering & Construction Onshore. Nel corso del 2016 ha realizzato ricavi per 7.656 migliaia di euro e una perdita per 17.961 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.

Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl

La società opera nel settore Drilling. I ricavi conseguiti nel 2016 ammontano a 7.386 migliaia di euro, con una perdita dell'esercizio di 6.821 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.

Saipem Offshore Norway AS

La società, di diritto norvegese, opera nel settore Engineering & Construction Offshore. Nel corso del 2016 ha realizzato ricavi per 92.692 migliaia di euro e una perdita dell'esercizio di 34.070 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.

Attestazione del bilancio di esercizio a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Stefano Cao e Mariano Avanzi in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2016.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre che:

3.1 il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

16 marzo 2017

/firma/ Stefano Cao /firma/ Mariano Avanzi Stefano Cao Mariano Avanzi Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Signori Azionisti,

siete invitati

  • (a) ad approvare il bilancio di esercizio della Vostra Società chiuso al 31 dicembre 2016 con una perdita di esercizio di 807.901.671,10 euro;
  • (b) si propone di ripianare la suddetta perdita dell'esercizio mediante l'utilizzo di riserve disponibili di capitale e utili, come segue: - riserva da soprapprezzo azioni: 700.799.976,77 euro;
    • riserva da operazioni under common control: 38.627.722,40 euro;
    • riserva per avanzo di fusione: 68.473.971,93 euro.

16 marzo 2017

Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Paolo Andrea Colombo

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 153, D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 3, c.c.

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 abbiamo svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina. Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del Management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo di società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.

Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 evidenzia un patrimonio netto di 3.947.775.303 euro comprensivo di una perdita di esercizio pari a 807.901.671 euro.

Attività di vigilanza

I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha preso in esame le modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE che modifica la Direttiva 2006/43/CE concernente la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e dal Regolamento Europeo 537/2014.

Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.

Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2016, e sino alla data dell'odierna Relazione, il Collegio Sindacale si è riunito n. 38 volte (di cui 9 nel corso del 2017) ed ha inoltre partecipato a n. 19 riunioni del Consiglio di Amministrazione (di cui 3 nel corso del 2017), a n.19 riunioni con il Comitato per il Controllo e Rischi della Società (di cui 4 nel corso del 2017), a n. 21 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine (di cui 5 nel corso del 2017) e a n. 11 riunioni del Comitato Corporate Governance e Scenari (di cui 3 nel corso del 2017). Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società di revisione.

Abbiamo vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem SpA alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione. Abbiamo monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa a seguito dei cambiamenti avvenuti in alcune posizioni apicali del management di Saipem SpA. Abbiamo vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. In particolare, il Collegio Sindacale ha monitorato il rispetto delle disposizioni contenute nell'art. 115-bis del TUF e del Regolamento circa l'aggiornamento del Registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate.

Il Collegio Sindacale ha constatato che adeguata documentazione a supporto degli argomenti oggetto di discussione nei consigli di amministrazione è resa disponibile ad amministratori e sindaci con ragionevole anticipo tramite pubblicazione in un apposito database aziendale.

Abbiamo vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:

  • l'esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di Amministrazione sull'adeguatezza ed effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;

  • l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull'Assetto Amministrativo e Contabile, sul Sistema di Controllo Interno e sull'Informativa Societaria prodotta semestralmente, nonché gli incontri con il medesimo che ha rilasciato, in data 16 marzo 2017, la dichiarazione prevista dall'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 con riferimento al bilancio di esercizio 2016 e al bilancio consolidato 2016 di Saipem SpA. Con riferimento alla vigilanza richiesta dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010 sul processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha verificato che, ai fini delle attestazioni che l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari devono rendere, nel corso del 2016 è stata svolta l'attività di aggiornamento del sistema di controllo interno sotto il profilo amministrativo e contabile. Nell'ambito di tale attività è stata svolta l'analisi, a livello di Gruppo, delle entità in ambito e dei connessi processi rilevanti, attraverso una mappatura delle attività svolte al fine di verificare l'esistenza di controlli (a livello di entità e di processo) atti a presidiare il rischio di non conformità alle leggi, ai regolamenti e ai principi contabili in tema di informativa finanziaria periodica destinata a pubblicazione. L'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi anche della struttura dell'Internal Audit e di primaria società di consulenza;

  • l'esame della Relazione del Comitato per il Controllo e Rischi, nonché la partecipazione ai lavori dello stesso e, nell'occasione in cui gli argomenti lo hanno richiesto, la trattazione congiunta degli stessi;
  • l'esame della Relazione annuale del Responsabile della Funzione Internal Audit, dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa sugli esiti dell'attività di monitoraggio e sull'attuazione delle azioni correttive individuate;
  • l'esame delle relazioni predisposte nell'ambito delle attività di Risk Management Integrato, volte a rappresentare i principali rischi del Gruppo e i relativi piani di trattamento. Con particolare riferimento all'analisi dei presidi di rischio il Collegio, congiuntamente al Comitato per il Controllo e Rischi, ha approfondito nell'ambito di periodici incontri con il responsabile della funzione Risk Management Integrato e Business Integrity gli aggiornamenti della mappa dei principali rischi di Gruppo prima della presentazione al Consiglio di Amministrazione ed esaminato gli esiti delle attività di monitoraggio trimestrale svolto sui Top Risks Indicators;
  • l'esame delle relazioni semestrali dell'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA, istituito dalla Società in conformità con le disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 231/2001, dalle quali si rileva che non sono stati ravvisati elementi che evidenzino la non adeguatezza del Modello 231 adottato da Saipem SpA;
  • l'esame della relazione della società di revisione, rilasciata ai sensi dell'art. 19, comma 3, del D.Lgs. n. 39/2010;
  • l'informativa ottenuta, nell'ambito di un costante scambio informativo posto in essere con la Direzione Affari Legali della Società, anche in merito a notizie/notifiche di indagini da parte di organi/autorità dello Stato italiano e/o di Stati stranieri che ritengono di poter avere giurisdizione o comunque poteri di indagine giudiziaria con riferimento a presunti illeciti che potrebbero coinvolgere, anche in via potenziale, Saipem SpA o società da questa controllate direttamente o indirettamente, in Italia e all'estero, nonché suoi amministratori e/o dipendenti.

La Procedura societaria del 26 novembre 2007 n. STD-COR-LEGA-003 "Presidio eventi giudiziari", successivamente aggiornata in data 29 maggio 2013, prevede la tempestiva comunicazione ad amministratori ed organi di controllo di notizia o notifica di indagini in riferimento a un illecito che possa comportare, anche in via potenziale, un danno all'immagine e/o alla reputazione della Società e/o del Gruppo. Gli eventi e le circostanze di maggior rilievo ricevute in tale ambito sono state oggetto di specifica informativa resa al Collegio dalla Direzione Affari Legali e risultano adeguatamente rappresentate nella Relazione sulla gestione.

Con riferimento alla vicenda "Algeria", il Collegio ha incontrato in più occasioni i legali incaricati di assistere la Società nel relativo procedimento penale, ricevendo periodici aggiornamenti al riguardo.

Con riferimento alla vicenda brasiliana "Lava Jato" il Collegio ha preso atto del Report di audit emesso da KPMG Advisory in data 14 luglio 2016 a completamento delle proprie attività di verifica; per quanto rileva, il Report di audit ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e soggetti oggetto di indagine;

  • l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni aziendali;
  • gli scambi di informazioni con gli organi di controllo delle società controllate, ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 del D.Lgs. n. 58/1998;
  • l'esame delle relazioni periodiche dei Compliance Committee delle società controllate estere, preposti a valutare l'adeguatezza del Codice Etico e dell'Organisation Management and Control Model (OM&C) adottati, ovvero l'effettivo operato della Società in ottemperanza ad essi. Ai Compliance Committee delle società controllate estere di maggiore rilevanza, sono demandati obblighi di vigilanza analoghi a quelli del Collegio Sindacale di Saipem SpA. Il Collegio ha proseguito la propria attività di stimolo per il continuo miglioramento della Governance delle principali società controllate, che nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2016 ha visto l'introduzione degli Audit and Compliance Committee nei Board of Directors delle controllate di Cluster 'A', con la nomina di due componenti: il primo nella veste di Presidente dell'Audit and Compliance Committee, quale membro esterno al Gruppo Saipem, e il secondo, quale "professional internal member";
  • l'esame delle risultanze delle agreed upon procedures svolte dalla funzione Internal Audit, nel quadro delle iniziative sul tema della Governance delle principali società controllate estere del Gruppo Saipem.

Il Collegio Sindacale ha esaminato, con l'assistenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, le procedure amministrative e contabili relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che degli altri documenti contabili periodici. Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato, di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.

In particolare il Collegio ha verificato l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, constatando che le società del Gruppo, cui sono applicabili tali previsioni, siano dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante, i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.

All'esito dell'attività svolta, non sono emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Saipem SpA, nel suo complesso.

Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ex art. 19, D.Lgs. n. 39/2010

La società di revisione EY SpA ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010 rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2016, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data.

La società di revisione ha rilasciato la Relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale, ai sensi dell'art. 19, comma 3, del D.Lgs. n. 39/2010 senza individuare carenze significative. Abbiamo tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione , ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha approvato nel corso della riunione consiliare del 27 gennaio 2017 la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, in via autonoma e anticipata rispetto al momento dell'approvazione dei risultati dell'impairment test avvenuta in occasione dell'approvazione del progetto di bilancio il 16 marzo 2017.

In allegato alle Note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. Gli "altri servizi" forniti dalla società di revisione EY SpA e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem SpA e alle società da questa controllate, comprendono: (i) compensi per attività di verifica straordinarie connesse con il programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari; (ii) compensi per la revisione limitata del bilancio di sostenibilità; e (iii) compensi relativi a procedure di verifica concordate. Alla società di revisione EY SpA non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.

Tenuto conto:

  • della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla EY SpA ai sensi dell'art. 17, comma 9, del D.Lgs. n. 39/2010, e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs. n. 39/2010, e pubblicata sul proprio sito internet;

  • degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Saipem SpA e dalle società del Gruppo, riteniamo che sussistano le condizioni per attestare l'indipendenza della società di revisione EY SpA.

Altre attività

Operazioni di maggior rilievo

Abbiamo ottenuto dagli amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem SpA, anche per il tramite delle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione finanziaria annuale della Società, alla quale si rinvia.

Con particolare riferimento all'operazione di aumento del capitale sociale deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 2 dicembre 2015, sottoscritto e versato per un controvalore complessivo pari a 3.499.947.586 euro, il Collegio Sindacale ha vigilato sullo svolgimento dell'operazione nel suo complesso e sulla correttezza del processo decisionale adottato dagli amministratori, oltre che sull'adeguatezza del flusso informativo intrattenuto dalla Società con l'Autorità di Vigilanza e con il mercato e ha mantenuto un costante scambio informativo con le competenti funzioni aziendali e con la società di revisione, prendendo atto delle attestazioni dalla stessa rilasciate.

Il Collegio Sindacale ha monitorato il perfezionamento della rilevante operazione di rafforzamento della struttura patrimoniale della Società che, oltre all'aumento di capitale, ha previsto un rifinanziamento straordinario del debito. L'operazione avviata nell'ultimo trimestre del 2015 è proseguita nel corso del 2016 con l'adozione di un programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari (Euro Medium Term Notes Programme, cd. "EMTN Programme") attuato con l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per un massimo di 1,6 miliardi di euro e successiva collocazione in data 1° settembre 2016 di obbligazioni a tasso fisso in due tranche a 4,5 e 7 anni, per un valore nominale di 1 miliardo di euro e in data 29 marzo 2017 di obbligazioni a tasso fisso a 5 anni, per un valore nominale di 500 milioni di euro. In particolare, il Collegio Sindacale ha vigilato sullo svolgimento dell'operazione nel suo complesso e sulla correttezza del processo decisionale adottato dagli amministratori, verificando la conformità dell'operazione con le finalità dell'impresa e con le strategie formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Il nuovo Piano Strategico 2017-2020 individua una serie di azioni per affrontare un contesto di mercato deteriorato e con prospettive di recupero spostate nel tempo rispetto a quanto precedentemente ipotizzato e include il programma di introduzione di un nuovo modello organizzativo finalizzato ad affidare ai singoli business maggiori responsabilità sul risultato di progetto. È prevista la creazione di cinque divisioni/società dedicate, rispettivamente, alle attività: costruzioni offshore, costruzioni onshore, drilling offshore, drilling onshore, nonché una realtà dedicata alle attività e ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto. Il Collegio Sindacale ha avviato un costante monitoraggio sull'evoluzione delle azioni individuate dal Piano Strategico 2017-2020 approvato dalla Società nella seduta consiliare del 25 ottobre 2016 e sugli sviluppi del programma "Fit For the Future 2.0" finalizzato all'introduzione del nuovo modello organizzativo.

Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate

Abbiamo vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (Management System Guideline) "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" (la "MSG OPC"), approvata in data 24 novembre 2010 e aggiornata da ultimo in data 29 luglio 2016, ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate. Valutiamo adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La Funzione Internal Audit svolge, su incarico del Collegio, attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.

Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. Gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle note al bilancio.

Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a nostra conoscenza, e richiamato quanto rappresentato al precedente punto, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.

Denunce ex art. 2408 del codice civile

Nel corso dell'esercizio non abbiamo ricevuto denunce ex art. 2408 del codice civile.

Autorità di vigilanza

Abbiamo fornito periodici aggiornamenti alla Commissione Nazionale per la Società e la Borsa in merito all'attività di monitoraggio e di vigilanza svolta, sia in relazione alle iniziative di continuo rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi ("SCIGR") poste in essere dalla Società, sia con riferimento all'attività di vigilanza costantemente svolta in particolare attraverso lo scambio di informazioni con la Funzione Internal Audit della Società.

Il 7 novembre 2016 Consob ha avviato una verifica ispettiva nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 115, comma 1, lett. c) del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 "al fine di acquisire documentazione e ogni altro elemento informativo utile in merito alle modalità di individuazione e determinazione delle svalutazioni esplicitate nel comunicato diffuso al pubblico il 25 ottobre 2016, anche in relazione al processo di formazione del Piano Strategico 2017-2020 oltre che all'eventuale sussistenza delle circostanze originanti dette svalutazioni in epoca antecedente al predetto comunicato"; il Collegio Sindacale è informato che la Società sta fornendo tutti i chiarimenti richiesti.

Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate

Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. In data 23 settembre 2014 e successivamente in data 27 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha aggiornato tale procedura prevedendo tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, di tali circostanze ne venga data tempestiva informativa anche al Comitato per il Controllo e Rischi della Società e all'Organismo di Vigilanza per le tematiche di competenza. La Funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2016 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati svolgendo una costante attività di monitoraggio.

Codice di Autodisciplina

Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni della "Relazione annuale 2016 del Comitato Italiano per la Corporate Governance" del 13 dicembre 2016 . Abbiamo verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza ai sensi del D.Lgs n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Autodisciplina in capo agli amministratori e ai sindaci in carica.

In tale ambito il Collegio ha preso atto che la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione ai codici di comportamento e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.

Rapporti con il soggetto dominante e con le imprese soggette alla sua attività di direzione e coordinamento

Saipem SpA è stata soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA fino al 22 gennaio 2016.

Il 27 ottobre 2015 Eni SpA ha sottoscritto un contratto di compravendita con il Fondo Strategico Italiano SpA ("FSI" - ora CDP Equity SpA) per la cessione al FSI di una partecipazione pari a circa il 12,5% del capitale sociale di Saipem, nonché un accordo parasociale volto a disciplinare la Governance e gli assetti proprietari di Saipem SpA. Come indicato nel suddetto patto parasociale, alla data di efficacia della cessione (22 gennaio 2016), né Eni, né FSI (ora CDP Equity SpA) esercitano "un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF". Inoltre, secondo quanto indicato nel documento informativo redatto da Eni ai sensi dell'art. 5 del Regolamento "Parti correlate" relativo alla cessione della partecipazione detenuta da Eni SpA in Saipem SpA, gli assetti relativi alla Governance concordati con il patto sono diretti a realizzare un controllo congiunto di Saipem SpA da parte di Eni e CDP Equity. Conseguentemente dal 22 gennaio 2016 la Società ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'aggiornamento delle informazioni essenziali relative al Patto Parasociale del 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e CDP Equity SpA (già Fondo Strategico Italiano SpA). In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 130 del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999, le informazioni essenziali sono state aggiornate in data 3 gennaio 2017 su richiesta di Eni SpA e di CDP Equity SpA al fine di dare atto che nel corso dell'esercizio 2016, rispettivamente in data 28 gennaio 2016 e 3 febbraio 2016 – in esecuzione dell'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea di Saipem in data 2 dicembre 2015 – sia Eni, sia CDP Equity hanno sottoscritto la quota di aumento di capitale di propria spettanza.

Pareri espressi dal Collegio Sindacale

In data 7 giugno 2016 abbiamo espresso parere favorevole alla nomina di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 dell'Executive Vice President Pianificazione, Amministrazione e Controllo della Società, deliberata in pari data dal Consiglio di Amministrazione.

Nella circostanza, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di separare le cariche di CFO e di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Tale scelta è stata motivata dalle nuove prerogative che l'Amministratore Delegato ha inteso affidare in materia di strategie al Chief Financial Officer. Dette prerogative costituiscono un ampliamento delle competenze attribuite al CFO e sono dirette ad assicurare il presidio unitario e integrato delle attività di indirizzo, pianificazione e controllo dell'andamento societario, e quindi l'integrazione in modo sinergico della pianificazione di breve-medio termine dal punto di vista finanziario con la visione strategica e di lungo periodo del business.

Inoltre abbiamo espresso i seguenti pareri favorevoli:

  • in data 27 giugno 2016 in merito all'adozione delle modifiche apportate alla MSG Parti Correlate;
  • in data 27 settembre 2016 in merito alla designazione dei componenti gli Audit and Compliance Committee per le società controllate di maggiore rilevanza (Cluster 'A');
  • in data 27 gennaio 2017 in merito all'istituzione della Direzione "Risk Management e Business Integrity" a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e sull'aggiornamento della composizione dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. n. 231/2001 con l'ingresso in tale organo del Responsabile della Direzione Risk Management Integrato e Business Integrity, in sostituzione del responsabile della Direzione Risorse Umane, deliberata in pari data dal Consiglio di Amministrazione della Società;
  • in data 16 marzo 2017 in merito: (i) al piano annuale di audit 2017 e al relativo budget; (ii) alla consuntivazione degli obiettivi 2016 del responsabile della Funzione Internal Audit; (iii) all'erogazione dell'incentivo monetario annuale al responsabile della Funzione Internal Audit; (iv) alla proposta di atti interruttivi della prescrizione dell'azione di responsabilità nei confronti di un ex amministratore; (v) alla proposta di raggruppamento delle Azioni Ordinarie e di Risparmio Saipem nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci azioni ordinarie esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci azioni di risparmio esistenti.

Conclusioni

Sulla base delle attività di controllo svolte, esprimiamo, per quanto di nostra competenza, parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 e di copertura della perdita di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Milano, 3 aprile 2017

Mario Busso, Presidente del Collegio Sindacale

Giulia De Martino, Sindaco Effettivo

Massimo Invernizzi, Sindaco Effettivo

Relazione della Società di revisione

Riassunto delle deliberazioni assembleari

IL Consolidato di Sostenibilità 2016

Il Consolidato di Sostenibilità 2016

Il "Consolidato di Sostenibilità 2016" riporta i principali risultati della Società nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend. Il documento è redatto in conformità con i principi delle "Sustainability Reporting Guidelines" del Global Reporting Initiatives (GRI) - versione G4.

Il "Consolidato di Sostenibilità 2016" è complementare a "Saipem Sustainability 2016", in quanto fornisce un'analisi più in dettaglio della performance, sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo; il documento è organizzato per paragrafi, come specificato nell'Indice. L'informativa sull'Approccio di Sostenibilità (DMA) e il GRI Content Index sono presenti rispettivamente nell'Annex I e II di "Saipem Sustainability 2016". Entrambi i documenti sono anche presenti online nella sezione documentale del sito internet.

indice

Metodologia, criteri e principi di reporting ii
Indicatori di sostenibilità iv
Le persone di Saipem iv
Occupazione iv
Lo sviluppo delle competenze v
Relazioni industriali vi
Diversità e pari opportunità vi
Presenza locale vii
Creazione di valore locale viii
Salute e sicurezza sul luogo di lavoro ix
Performance di sicurezza x
La promozione della salute xi
Etica del business xii
Anti-corruzione xii
Una catena di fornitura sostenibile xii
Pratiche di security xiii
Segnalare sospette violazioni xiii
Ambiente xv
Energia ed emissioni xv
Acqua xvi
Biodiversità xvi
Scarichi xvi
Rifiuti xvii
Sversamenti xvii
Altre informazioni xvii
La performance economica xvii
Product responsibility xviii
Customer satisfaction xviii
Adesione ad associazioni xviii

Metodologia, criteri e principi di reporting

Dal 2011 gli indicatori e più in generale le performance di sostenibilità del Gruppo sono riportate all'interno della Relazione finanziaria annuale. Tale documento è complementare a "Saipem Sustainability". I documenti trattano gli argomenti materiali per Saipem e gli stakeholder ai quali è indirizzato e descrivono le azioni e le iniziative realizzate per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo documento e "Saipem Sustainability" sono parte integrante del sistema di comunicazione e reporting di sostenibilità di Saipem, composto da strumenti realizzati per comunicare in maniera esaustiva ed efficace le informazioni sulla performance di sostenibilità ai diversi stakeholder della Società.

Tutti i documenti citati sono disponibili sul sito www.saipem.com.

strumenti
di comunicazione
stakeholder
finanziari
clienti dipendenti stakeholder
locali
Saipem Sustainability
Consolidato di Sostenibilità
Report Paese e Progetto
Relazione finanziaria annuale
Relazione sul governo
societario e gli assetti
proprietari e Relazione
sulla Remunerazione
Leaflet annuali
e newsletter
Sito web Saipem

Principi di reporting

Il presente prospetto è stato redatto facendo riferimento ai principi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, affidabilità e chiarezza (principi per la definizione della qualità del report), come definiti dal Global Reporting Initiative - GRI nelle "G4 Sustainability Reporting Guidelines". Il contenuto del documento è stato definito considerando i principi di materialità, inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza, di nuovo come definito dalle linee guida GRI. Gli indicatori di performance, selezionati in base ai temi individuati come materiali, sono stati raccolti su base annuale. Con la stessa periodicità viene impostata la rendicontazione di Sostenibilità. Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati e l'analisi dei trend nel triennio, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all'evoluzione delle performance di Saipem.

Definizione del contenuto

Per definire i temi di sostenibilità considerati più significativi, sia internamente alla Società che per gli stakeholder di riferimento, nel corso del 2016 è stata condotta per il sesto anno un'analisi di materialità.

Come primo passo sono stati identificati i temi rilevanti tra i quali sono stati individuati quelli materiali. Tale processo si basa sul contesto di sostenibilità e sull'analisi degli stakeholder coinvolti. Per semplicità di analisi e comparabilità dei risultati, i 30 temi individuati sono stati raggruppati in 5 macro-categorie. Il livello di interesse esterno è stato definito, tramite un'intervista o la somministrazione di un questionario, da un mix bilanciato di stakeholder. Sono stati coinvolti clienti, ONG, rappresentanti delle comunità locali, business partner, associazioni di categoria, investitori, rappresentanti delle autorità, fornitori e dipendenti. Il livello di significatività interna è stato valutato da un panel di senior manager Saipem. Il panel ha identificato le tematiche più importanti, in termine di rischi e opportunità, per il successo di lungo periodo della Società. La rilevanza di ogni tema risulta dall'intersezione del livello di significatività interna con il livello di interesse esterno. I temi materiali sono quelli rilevanti sia per Saipem che per gli stakeholder. I risultati finali dell'analisi di materialità sono stati validati dal Comitato di Sostenibilità e dal Comitato di Corporate Governance e Scenari. In questa pagina viene rappresentato il quadrante in alto a destra della matrice di materialità nel quale sono presenti i temi materiali. In questo documento sono riportati sia indicatori associati a tematiche materiali sia indicatori associati a tematiche che sono comunque considerate rilevanti, anche per continuità con gli anni precedenti.

Maggiori dettagli sono presenti nella parte "Methodology and Reporting Criteria" di "Saipem Sustainability 2016".

Perimetro di Reporting

Questo documento contiene le informazioni e una descrizione degli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e tutte le imprese controllate, direttamente o indirettamente, dal Gruppo. In linea con le linee guida GRI G4, i temi materiali sono associati ai corrispondenti aspetti GRI G4. Inoltre, viene specificato il perimetro entro il quale questi temi hanno un impatto, sia internamente che esternamente. Eventuali limitazioni al perimetro sono anch'esse specificate.

Eventuali variazioni del perimetro di reporting interno sono descritte nella nota metodologica della "Relazione finanziaria annuale 2016". Maggiori informazioni sul perimetro esterno di reporting ed eventuali limitazioni sono presenti nella sezione "Methodology and Reporting Criteria" di "Saipem Sustainability 2016".

Revisione limitata

La rendicontazione è sottoposta a revisione limitata da parte di una società indipendente, revisore unico della relazione finanziaria annuale, nella quale è inclusa il presente capitolo, e del documento "Saipem Sustainability 2016".

Indicatori di sostenibilità

Questa sezione è stata redatta secondo i principi dello standard GRI G4 ed è organizzata per paragrafi, ognuno dei quali approfondisce una diversa tematica.

Le persone di Saipem

Occupazione

2014 2015 2016
Totale dipendenti a fine periodo, di cui: (n.) 54.637 46.346 40.305
- Senior Manager (n.) 421 417 399
- Manager (n.) 5.012 4.972 4.276
- White Collar (n.) 23.907 21.549 18.496
- Blue Collar (n.) 25.297 19.408 17.134
Dipendenti donne (n.) 5.832 5.257 4.251
Dipendenti in Paesi extra-Europa (n.) 43.334 35.793 30.343
Dipendenti con contratto full-time (n.) 54.350 46.073 40.060
Dipendenti con ruolo professionale chiave (n.) 19.774 17.840 14.991
Dipendenti assunti tramite agenzia (n.) - 4.489 5.643
Risoluzioni di risorse con ruolo professionale chiave (n.) 4.518 5.533 5.274
Turnover volontario di risorse con ruolo professionale chiave (%) 8,01 6,38 8,28
Turnover complessivo (%) - - 40

Nel 2016 si è assistito a una riduzione della forza lavoro (13%). Queste riduzioni sono dovute principalmente alla conclusione di alcuni progetti e alla riduzione delle attività operative in Messico, Canada, Sud America (in particolar modo in Venezuela) e Nigeria. In Italia vi è stata una riduzione del 12,3% della forza lavoro legata in particolare alla cessione del centro di ingegneria Roma-Vibo Valentia e alla razionalizzazione degli organici. Le dipendenti donne rappresentano l'11% della forza lavoro, un dato in linea con quello del 2015. Per quanto riguarda i dipendenti che ricoprono un ruolo professionale considerato chiave, essi a oggi rappresentano il 37% della forza lavoro, in linea con il valore del 2015 (38%).

Il tasso di turnover volontario delle risorse chiave per il business è stato dell'8,28% nel 2016, un dato in leggero aumento rispetto al 2015, ma sostanzialmente in linea con il dato del 2014. Il tasso di turnover complessivo nel 2016 risulta essere del 40%, un valore che va contestualizzato con a) la situazione estremamente dinamica del mercato dell'Oil & Gas che ha comportato, a seguito di un'importante contrazione degli investimenti nel settore, una considerevole riduzione delle attività operative e con b) la natura del business di Saipem che, essendo una società contrattista, lavora per progetti di grandi dimensioni che hanno durate variabili (da pochi mesi ad anni). Tenuto conto di tali specificità, il dimensionamento quali-quantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti. Questo comporta un notevole incremento della forza lavoro in una data area in un dato momento e una pari riduzione della forza lavoro quando il progetto finisce. Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.

Considerando solamente il tasso di turnover volontario delle società il cui andamento occupazionale è meno condizionato dal concludersi di progetti (come per esempio Saipem SpA, Saipem SA e Sofresid), il turnover risulta pari al 3,1%, con un decremento di 1,68 punti percentuali rispetto al 2015. Si specifica che il tasso di turnover è stato calcolato come il rapporto tra il numero delle dimissioni volontarie annue e la media delle risorse chiave nell'anno. Saipem in alcune aree geografiche e per alcuni progetti impiega in parte personale di agenzia per un totale che a fine 2016 ammonta a 5.643 persone.

Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit che principalmente possono riguardare: forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione (ticket lunch); corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento.

I benefit, ove previsti, vengono a oggi riconosciuti alla totalità della popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato) fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.

Lo sviluppo delle competenze

Saipem basa il proprio successo di business su una forte capacità tecnica sia di mezzi sia umana. Le competenze del personale di Saipem sono fondamentali per garantire l'eccellenza nello svolgimento delle operazioni. Per questo viene effettuata una periodica valutazione delle competenze e vengono organizzati numerosi programmi formativi e di sviluppo, anche in ottica di riduzione del rischio di perdita di competenze chiave per il business.

2014 2015 2016
Formazione
Totale ore di formazione, di cui: (ore) 2.615.706 1.638.098 1.611.377
- HSE (ore) 1.445.829 1.209.769 1.365.336
- capacità e competenze manageriali (ore) 48.425 36.390 24.446
- IT e lingue (ore) 100.106 54.226 20.969
- competenze tecniche professionali (ore) 1.021.346 337.713 200.626
Valutazione delle competenze
Valutazione delle competenze (n.) 3.495 4.897 2.738
Valutazione delle performance
(n.) 28.787 18.446 24.144
Valutazione delle performance a cui sono sottoposti i dipendenti, di cui: (%) 53 40 60
- Senior Manager (n.) 426 398 375
- Manager (n.) 5.359 2.734 3.034
- White Collar (n.) 15.968 9.406 10.054
- Blue Collar (n.) 7.034 5.908 10.362

Nel 2016 il numero totale di ore di training erogato è rimasto sostanzialmente costante, nonostante l'importante decremento della forza lavoro avvenuto nell'anno. La distribuzione delle ore di training rispetto al 2015 è variata in considerazione delle mutate esigenze del business e in ottica di razionalizzazione degli sforzi formativi.

La formazione HSE rappresenta la fattispecie quantitativamente più rilevante del training organizzato nell'anno. Nel 2016 sono state erogate 5,28 ore di training HSE ogni 1.000 ore lavorate, numero migliorato rispetto al 2015. Sul totale di circa 1,36 milioni di ore di HSE training, 743.296 sono state erogate ai subcontrattisti. Delle rimanenti 622.041 ore di formazione HSE dirette ai dipendenti, 232.684 sono relative a training derivanti da matrice di formazione specifica per ruolo professionale del dipendente. Mediamente ogni dipendente ha partecipato a 21,5 ore di corsi di formazione (24,8 nel 2015), di cui 15,4 su tematiche HSE (15,6 nel 2015).

Nel 2016 Saipem ha finalizzato il nuovo modello di Responsible Leadership declinabile su tutti i livelli aziendali. Il modello è volto a favorire lo sviluppo di manager in modo che siano in grado di prendere le decisioni che meglio contemperano le esigenze di integrità con quelle del business, in ottica di creazione di valore a lungo termine per l'azienda. Il nuovo modello ha reso necessaria un'analisi volta alla revisione dei processi di gestione delle risorse umane, inclusa pertanto la valutazione del potenziale. Per questo motivo i processi di managerial appraisal e assessment/development center sono stati posticipati al fine di garantire coerenza ed efficacia rispetto al nuovo Modello.

Le attività del 2016 si sono concentrate nella ridefinizione dell'approccio verso queste tipologie di interventi, nonché nell'identificazione di nuovi criteri di selezione degli assessment e di strumenti e tecniche più adeguati; la nuova metodologia infatti permette una valutazione più completa e profonda del profilo di potenziale della risorsa; adottando anche test diagnostici on-line, le varie prove sono state progettate e realizzate per rilevare, oltre alle competenze di leadership, tratti distintivi, driver motivazionali e abilità logiche, numeriche e verbali.

La valutazione delle competenze nel 2016 è focalizzata esclusivamente sulle competenze tecniche, legate al proseguimento dell'iniziativa K-Map, facente parte del più ampio progetto K-Factor; tale iniziativa persegue la finalità di mappare e monitorare le competenze delle risorse con particolare focus ai ruoli definiti critici per il business. Il numero di Skill Evaluation pari a 2.738 fa riferimento alle sole valutazioni finalizzate nel corso del 2016. Un numero maggiore di Skill Evaluation create nel 2016 verrà finalizzato, come da piano lavori, nel primo semestre 2017.

Nel 2016 il 60% del personale è stato coperto da un processo di valutazione delle performance, dato che ha visto un deciso incremento nel corso dell'anno; in particolare nel 2016 si assiste a un sostanziale incremento della percentuale di Blue Collar coinvolti nel processo di valutazione delle prestazioni. Questo testimonia il costante impegno di Saipem nella diffusione di una cultura aziendale volta ad apprezzare il contributo di ciascun dipendente agli obiettivi aziendali. Infatti, la performance evaluation risponde all'esigenza di valutare, incoraggiare e sviluppare i risultati ottenuti da ciascuna risorsa e i comportamenti messi in atto in linea con il Saipem Leadership model.

Un importante programma, per la sua rilevanza per il business, è stato il Competence Assurance & Assessment che tra il 2014 e il 2016 è stato lanciato nelle business unit Offshore, Drilling e Floaters. Lo scopo del programma è valutare in modo strutturato, anche tramite prove pratiche e teoriche, se il personale detiene tutte le competenze richieste dal suo ruolo professionale. Garantire la massima professionalità del personale è essenziale per operare in modo efficiente e sicuro.

Maggiori informazioni sul sistema di gestione delle competenze sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".

Relazioni industriali

Il contesto globale in cui Saipem opera, caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, configura un approccio che prevede un'attenzione massima alla gestione delle Relazioni Industriali. Saipem, ormai da diversi anni, ha consolidato un modello di Relazioni Industriali volto ad assicurare l'armonizzazione e la gestione ottimale, in accordo con le politiche aziendali, delle relazioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le associazioni datoriali di settore, le istituzioni e gli enti pubblici.

Ogni qualvolta si viene a verificare un cambiamento organizzativo di rilievo è prassi del Gruppo Saipem illustrare alle rappresentanze sindacali le novità in essere. Con riferimento alla realtà italiana, anche sulla base di una specifica previsione a livello di Contratto Collettivo Nazionale, i sindacati vengono puntualmente convocati ai fini dell'illustrazione/esposizione del cambiamento in essere.

2014 2015 2016
Dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione (%) 53 59 58
Ore di sciopero (n.) 54.456 35.018 65.196

Su più di 34.000 dipendenti monitorati (il totale prende in considerazione i dipendenti italiani a ruolo, i francesi a prescindere dal Paese in cui prestano servizio e i locali per tutti gli altri Paesi), 19.915 sono coperti da accordi collettivi di contrattazione (pari al 58% della popolazione monitorata). È significativo ricordare che Saipem opera anche in Paesi in cui non sono previste queste tipologie di accordi.

Nel 2016 sono stati rinnovati diversi istituti, sia nella forma di accordi collettivi (rinnovo CCNL metalmeccanico e CCNL Marittimo - Sezioni Mezzi Navali Speciali) o accordi supplementari (es. Premio di Partecipazione). Di particolare importanza è stata la firma dell'accordo sul prepensionamento ex art. 4, Legge Fornero.

Nel corso del 2016 le ore di sciopero totali del Gruppo Saipem sono aumentate rispetto all'anno precedente. Gli eventi di sciopero sono avvenuti in Nigeria, Brasile, Italia, Egitto e Angola. Relativamente alla Nigeria, dove si sono registrate più della metà delle ore di sciopero dell'anno, le ragioni alla base delle vertenze sono da ricercarsi nel rilascio di personale a seguito del completamento di attività di progetto. Lo sciopero in Brasile, verificatosi nel gennaio 2016, è scaturito in reazione a provvedimenti disciplinari adottati dalla Società. Lo sciopero, dichiarato illegittimo dalle autorità competenti, è stato subito annullato con il pieno ripristino delle attività lavorative. Con riferimento alla realtà italiana, gli scioperi hanno riguardato principalmente le tematiche legate ai rinnovi del CCNL Energia e Petrolio e del comparto Metalmeccanico.

Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione "Risorse umane e salute" della Relazione sulla gestione presente nella "Relazione finanziaria annuale 2016".

Diversità e pari opportunità

Diversità di genere

2014 2015 2016
Presenza femminile
Occupazione femminile (n.) 5.832 5.257 4.251
Donne Senior Manager (n.) 20 22 23
Donne Manager (n.) 684 704 600
Compensation
Rapporto tra stipendio base delle donne
rispetto allo stipendio base degli uomini, per categoria:
- Senior Manager (%) 91 91 88
- Manager (%) 87 82 80
- White Collar (%) 94 92 86
- Blue Collar (%) 138 45 101

Diversità generazionale

(n.) 2014 2015 2016
Fasce di età
Dipendenti con età minore di 30 anni 10.480 7.595 5.809
di cui donne 1.408 1.097 735
Dipendenti con età tra 30 e 50 anni 35.264 31.436 28.418
di cui donne 3.822 3.529 2.961
Dipendenti con età maggiore di 50 anni 8.893 7.315 6.078
di cui donne 668 631 555

Diversità culturale

(n.) 2014 2015 2016
Multiculturalità
Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti 131 128 120

La tutela delle specifiche categorie di lavoratori è salvaguardata attraverso l'applicazione di normative locali e rafforzata da specifiche policy aziendali che evidenziano l'importanza del tema in oggetto. Obiettivo delle stesse è quello di garantire pari opportunità tra tutte le diverse tipologie di lavoratori con l'intento di dissuadere l'insorgenza di possibili pregiudizi, molestie e discriminazioni di ogni tipologia (per esempio collegati a orientamenti sessuali, colore, nazionalità, etnia, cultura, religione, età e disabilità) nel pieno rispetto dei diritti umani. In diverse realtà tale tutela viene particolarmente riflessa nell'ambito di specifiche normative che prevedono ad esempio obblighi di inserimento minimo di personale disabile, di personale in età giovanile o di rispetto di determinate proporzioni tra personale locale ed espatriato.

Per quanto riguarda la diversità di genere, la percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è aumentata dal 13% del 2015 al 15%.

Saipem è dotata di precise linee guida per normare le politiche retributive. Si evidenzia il costante impegno di Saipem per affermare il principio "equal pay for equal work" e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, nella totalità delle realtà locali in cui opera, anche se, a livello globale, il risultato dell'indicatore di gender pay gap viene influenzato anche dalle dinamiche di manpower che nel 2016 sono state consistenti. Queste ultime hanno determinato la significativa variazione positiva dell'indicatore relativamente ai Blue Collar (101% nel 2016 e 45% nel 2015). Oltre a questo, il cambiamento più rilevante riguarda la categoria dei White Collar, in cui vi è un peggioramento dell'indicatore (86% nel 2016 rispetto al 92% del 2015). Oltre che dalle motivazioni citate prima, si fa presente che la popolazione femminile, in particolare quella con le maggiori qualifiche professionali, è mediamente più giovane di quella maschile, determinando anche una minore seniority aziendale e, conseguentemente, anche una minore retribuzione.

L'indicatore gender pay gap è stato calcolato come rapporto tra lo stipendio medio di una donna rispetto allo stipendio medio di un uomo per categoria di appartenenza.

Saipem tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative e/o policy locali che garantiscono il congedo parentale. In tutte le realtà i congedi di maternità/paternità sono disciplinati e differiscono solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Si evidenzia una crescita relativa all'utilizzo dei congedi parentali dei padri dettata in particolar modo da disposizioni che accentuano il supporto alla famiglia. Saipem nell'anno 2016 conta 1.278 dipendenti, 725 uomini e 553 donne, che hanno usufruito del congedo parentale per un totale di 55.215 giorni; contestualmente si evidenzia nello stesso periodo un rientro a regime dal congedo parentale di 1.037 dipendenti, 665 uomini e 372 donne, con un tasso di rientro dal congedo parentale pari all'81%.

Presenza locale

Saipem è presente in molti territori, operando con una struttura decentralizzata al fine di rispondere meglio alle esigenze locali e agli aspetti di Sostenibilità. Ovunque lavori, Saipem svolge un ruolo attivo nella comunità, fornendo il proprio contributo alla vita sociale ed economica del territorio, anche e non solo in termini di occupazione locale e creazione di valore.

In linea con le richieste e le indicazioni dei clienti, Saipem utilizza nella gestione dei progetti operativi valutazioni e studi degli impatti socio-economici forniti dai clienti stessi o realizzati in proprio, se necessario. Le operazioni nelle quali Saipem ha una responsabilità diretta per gli impatti generati sul contesto locale riguardano le yard di fabbricazione o basi logistiche di proprietà. In questi casi Saipem adotta, identifica e valuta potenziali effetti delle proprie attività e azioni per la gestione appropriata di tali effetti, oltre a possibili specifiche attività e progetti volti allo sviluppo del contesto socio-economico locale. Lo strumento tipico utilizzato è il Socio-economic Impact Assessment (SIA) o l'ESIA (Environmental Social Impact Assessment). A seguito di questo studio Saipem predispone, insieme agli stakeholder coinvolti, un Action Plan per definire le azioni di gestione degli impatti generati sulle comunità locali.

In ottica di minimizzazione degli impatti sulle popolazioni locali e il territorio, Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale per individuare aree di intervento e linee di azione. Per quanto riguarda le relazioni con il territorio, Saipem dispone di un processo per l'identificazione dei principali stakeholder e l'individuazione delle modalità di coinvolgimento al fine di poter così instaurare un dialogo costruttivo e continuativo.

La presenza di Saipem sul territorio può avvenire prevalentemente in due modi differenti: una presenza a lungo termine, dove l'azienda possiede cantieri di costruzione o altre strutture operative; e una presenza a breve-medio termine, in cui Saipem svolge uno specifico progetto. Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono dunque dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio.

(milioni di euro) 2014 2015 2016
Spese per iniziative indirizzate alle comunità ospitanti 1,992 2,863 1,902

Nel corso del 2016 Saipem si è impegnata, attraverso le sue società operative, a consolidare le relazioni con gli stakeholder locali, sia attraverso attività di coinvolgimento diretto, che attraverso studi e analisi atti a comprendere le esigenze del territorio e pianificare gli interventi. La diminuzione dello speso nel 2016 è principalmente dovuto alla conclusione di un progetto significativo in Nigeria e alla riduzione delle attività operative nel Sud America.

Di questi 1,902 milioni di euro, più di 1,1 milioni di euro sono stati stanziati dai progetti operativi. Nel 2016 Saipem ha implementato 54 progetti per il territorio, stringendo accordi per la loro implementazione con stakeholder locali in 7 Paesi, e confermando il focus sul tema della formazione e dello sviluppo socio-economico (che insieme totalizzano più del 90% dello speso).

Saipem si è dotata di uno strumento di valutazione delle esternalità positive generate sul territorio dalla propria strategia di massimizzazione del Local Content. Il modello, denominato Saipem Externalities Local Content Evaluation (SELCE), tiene conto degli effetti indiretti sulla catena di fornitura e degli effetti indotti generati nella Società. Nel 2016 il modello è eseguito per il progetto El Elcino Topolobampo in Messico.

Nel corso del 2016 Saipem non è stata coinvolta in conflitti significativi con le comunità locali e le popolazioni indigene.

Maggiori approfondimenti e dettagli sulle iniziative realizzate a favore delle comunità locali e sul modello SELCE sono disponibili nel documento "Saipem Sustainability 2016".

Creazione di valore locale

Saipem contribuisce attivamente allo sviluppo socio-economico creando valore localmente investendo nelle economie del territorio e impiegando personale locale. Assumere personale locale non significa solamente l'erogazione di uno stipendio, ma anche sviluppare le competenze del dipendente stesso tramite programmi di formazione o training on-the-job.

Sviluppo del tessuto economico locale

(%) 2014 2015 2016
Ordinato a progetto verso fornitori locali, di cui in: 56 68 69
- America 63 77 82
- CSI 40 70 69
- Europa 97 91 98
- Medio Oriente 74 68 72
- Nord Africa 32 46 50
- Africa del Sud e Centrale 27 51 46
- Estremo Oriente e Oceania 67 86 93
2014 2015 2016
Ordinato per area geografica (*), di cui in: (miliardi di euro) 10,89 8,27 5,66
- America (%) 13 9 6
- CSI (%) 4 13 8
- Europa (%) 45 35 38
- Medio Oriente (%) 16 22 27
- Nord Africa (%) 1 0 3
- Africa del Sud e Centrale (%) 8 12 9
- Estremo Oriente e Oceania (%) 12 8 9

(*) Area geografica del fornitore.

Nel 2016, su un totale di 5,66 miliardi di euro di ordinato, da cui vanno esclusi 1,44 miliardi di euro (principalmente dovuti a investimenti e spese di staff), 2,92 miliardi di euro sono stati ordinati a fornitori locali. L'ordinato è considerato locale solo quando il fornitore è dello stesso Stato in cui si trova il progetto per cui tale ordine è effettuato.

Nel 2016 il totale ordinato è diminuito significativamente rispetto al 2015 (-31%), in linea con le attività operative svolte nell'anno. Nonostante la diminuzione complessiva del procurato, la quota parte di procurato locale rispetto allo speso per progetti operativi è sostanzialmente stabile rispetto al 2015 (68% nel 2015).

Nelle Americhe, sebbene si possa notare una sostanziale riduzione del procurato totale, la percentuale di procurato locale sul totale dell'area è cresciuta rispetto all'anno precedente. Tra i progetti che hanno contribuito a questo risultato, merita sicuramente di essere citato il progetto messicano El Encino Topolobampo in cui la realizzazione di opere civili è stata affidata a fornitori locali. Due ulteriori progetti che hanno favorito questo risultato sono Lula Norte & Lula Extremo in cui i test idrostatici delle pipeline sono stati commissionati a fornitori americani.

L'area CSI rivela una percentuale di procurato locale sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. Tra i progetti che hanno contribuito maggiormente al mantenimento della quota di procurato locale possiamo citare Shah Deniz 2 in cui le attività di noleggio barge e vessel sono state effettuate da fornitori locali.

Il 2016 ha visto un volume d'acquisto dell'area europea quasi dimezzato rispetto allo scorso anno. In questo scenario la percentuale di procurato locale risulta superiore rispetto all'anno precedente con un incremento di 7 punti percentuali. Va tuttavia sottolineato che l'area europea presentava già lo scorso anno una percentuale particolarmente elevata di procurato locale che si assestava al 91% del procurato totale dell'intera area. Lo sviluppo di impianti per lo stoccaggio di gas naturale a Cornegliano Laudense per Ital Gas Storage (IGS) è il progetto che ha contribuito maggiormente al raggiungimento di questo risultato.

L'area del Medio Oriente vede nel 2016 una crescita di 4 punti percentuali del procurato locale; questo risultato merita un ancor maggiore risalto se si considera che l'area del Medio Oriente è quella a più alto volume di procurato.

Il procurato del Nord Africa nel 2016 è aumentato in modo significativo (per un ammontare complessivo di 152 milioni di euro nel 2016 rispetto a 27 milioni di euro del 2015) grazie all'acquisizione del progetto Zohr in Egitto. Anche la percentuale di procurato locale ha subìto un aumento passando dal 46% del 2015 al 50% del 2016.

Nell'area "Oceania e Resto dell'Asia" il procurato locale è aumentato del 7% rispetto al 2015. In particolare il progetto Tangguh ha contribuito all'aumento della percentuale di procurato locale 2016 grazie ai lavori di movimento terra, demolizioni, lavori civili e stoccaggio materiali.

Nell'area "Africa del Sud e Centrale" la riduzione di procurato totale dell'area rispetto al 2015 è sostanzialmente causata dalla fine degli ordini legati al progetto Kaombo non rimpiazzato da nuovi progetti di tale entità economica.

Occupazione locale

(%) 2014 2015 2016
Dipendenti locali 79 80 80
Manager (*) locali 43 44 45

(*) Per manager si intende la somma di middle e senior manager.

Per quanto riguarda il personale locale, nel 2016 si attesta a 32.266 (80%), percentuale in linea con il valore del 2015 e che differisce di solo un punto percentuale rispetto al 2014, e la percentuale dei manager locali è aumentata a quota 45%. Questo dato, nonostante la diminuzione in valore assoluto della forza lavoro, dimostra con dati concreti il costante impegno di Saipem nella creazione di valore nei territori in cui opera tramite l'occupazione di personale locale.

La percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di Francia e Italia; l'inclusione di tali Paesi porterebbe a una percentuale del 76% di manager locali. La metodologia utilizzata dimostra con trasparenza e senza distorsioni il costante impegno di Saipem nella promozione del Local Content, anche a livello di posizioni manageriali.

Ulteriori dettagli sulle iniziative implementate nel 2016 sono disponibili nel documento "Saipem Sustainability 2016", nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione finanziaria annuale 2016" e nella sezione "Sostenibilità" del sito web.

Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro

In Saipem la cultura della salute e sicurezza dei lavoratori è garantita e sostenuta sia dal contesto normativo esterno di riferimento, principalmente caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno contraddistinto da specifiche policy in materia di salute e sicurezza che definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi anche rispetto a contesti locali a oggi ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in fase di evoluzione.

Non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza dei sindacati sia a livello nazionale che locale. Laddove sono presenti accordi specifici, questi possono essere riassunti in tre grandi filoni che vengono perseguiti dall'azienda e condivisi con le organizzazioni sindacali:

  • costituzione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (composizione e numero);
  • piani di formazione specifica per gli operatori della sicurezza (figure aziendali preposte e rappresentanti dei lavoratori) e informazione capillare sui temi della sicurezza a tutti i dipendenti con particolare riferimento a corsi di Salute e Sicurezza sul lavoro, corsi Antincendio, corsi di Primo Soccorso, corsi obbligatori di specializzazione per "Special Operations" (Onshore-Offshore);

  • consultazioni periodiche tra azienda e rappresentanze dei lavoratori.

In Italia i temi salute, sicurezza e ambiente sono regolati da disposizioni contrattuali specifiche e dal Contratto Nazionale del Lavoro. In particolare, quest'ultimo prevede la nomina di rappresentanti aziendali dei lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; il numero di rappresentanti è previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.

Sempre nell'ottica della promozione della salute e della sicurezza dei propri dipendenti, nel 2007 Saipem ha lanciato il programma LiHS (Leadership in Health and Safety). Questo programma è costituito da più fasi che, attraverso dei workshop che coinvolgono tutti i livelli aziendali, si pone l'obiettivo di innescare un cambiamento culturale nelle persone affinché siano più attente e consapevoli sulle tematiche della salute e della sicurezza. Il programma è indirizzato sia a dipendenti che a subcontrattisti presenti nei siti Saipem. Qui di seguito i numeri relativi agli ultimi tre anni.

2014 2015 2016
Programma LiHS
Fase 1
Workshops realizzati 123 119 71
Numero di partecipanti a workshop della fase 1 1.630 1.493 934
Fase 2
Numero di "cascading events" 179 233 153
Numero di partecipanti ai "cascading events" 6.449 6.999 4.221
Fase 3
Numero di "Five Stars training" 384 359 190
Numero di partecipanti ai "Five Stars training" 4.111 4.065 2.129
Fase 4
Numero di "Leading Behaviour Cascading events" 119 257 347
Numero di partecipanti ai "Leading Behaviour Cascading events" 4.060 7.283 7.625
Fase 5
"Choose Life campaign" 333 215 21
Numero di partecipanti alla campagna "Choose Life" 5.570 2.682 434

I dati LiHS sono aggiornati su base periodica, non necessariamente in linea con l'anno di calendario. Dei cambiamenti possono verificarsi da un anno all'altro.

Si specifica che i programmi LiHS coinvolgono anche il personale subcontrattisti; tali soggetti sono inclusi nel conteggio dei partecipanti.

Maggiori informazioni sul programma LiHS sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".

Performance di sicurezza

2014 2015 2016
Ore-uomo lavorate (milioni di ore) 265,81 234,38 258,62
Fatal accidents (n.) 1 2 1
Lost Time Injuries (n.) 73 70 51
Giorni di lavoro persi (n.) 3.696 4.439 3.106
Severity Rate (ratio) 0,01 0,02 0,01
Total Recordable Incidents (n.) 289 253 201
Tasso di assenteismo (%) 4,00 4,64 (*) 4,86
LTI Frequency Rate (LTIFR) (ratio) 0,28 0,31 0,20
TRI Frequency Rate (TRIFR) (ratio) 1,09 1,08 0,78
Tool Box Talks (n.) 891.256 796.723 704.900
Safety hazard observation cards (n.) 908.340 710.817 623.981
HSE meetings (n.) 41.136 25.338 19.454
Job Safety Analysis (n.) 256.345 263.833 241.304
HSE inspections (n.) 285.118 222.598 154.338

(*) Per coerenza con il 2016 è stata aggiunta la seconda cifra decimale nell'indicatore.

Tutte le statistiche di sicurezza includono anche le performance relative ai subcontrattisti. Per quanto riguarda le prestazioni in materia di tutela della sicurezza sul lavoro, nel 2016 è stato registrato un valore di TRI Frequency Rate (TRIFR) di 0,78, significativamente migliore rispetto agli anni precedenti, al target annuale (TRIFR=1,04 era il target aziendale per il 2016) e ai dati di benchmark di settore. Tale risultato è sicuramente connesso anche alle numerose iniziative svolte nel corso del 2016, volte a mantenere gli standard di sicurezza sul lavoro in tutte le realtà di Saipem, ai livelli più alti. Sfortunatamente nel 2016 è stato anche registrato un infortunio mortale a un subcontrattista di Saipem in una fabbrication yard esterna (Emirati Arabi), durante operazioni di installazione di alcuni supporti a piramide, necessari al sostegno di differenti strutture e impianti.

Le ore totali di assenteismo del personale di Saipem nell'anno 2016 sono state pari a circa 3,4 milioni, con un tasso di assenteismo medio equivalente a 4,86%, che pertanto denota un valore complessivamente soddisfacente. Le ore totali di assenteismo sono determinate maggiormente dalle assenze per malattia, permessi retribuiti e non retribuiti previsti dalle normative locali. Il tasso di assenteismo risulta essere leggermente aumentato rispetto all'anno scorso. Tale aumento è stato principalmente causato dal fatto che il tasso viene calcolato come il totale delle ore di assenteismo nell'anno (considerando anche quei dipendenti che alla fine dell'anno non erano più in organico) diviso il numero dei dipendenti a fine anno, che come è stato descritto nel paragrafo dedicato è diminuita di circa il 13% rispetto al 2015.

Qui di seguito la spiegazione della metodologia di calcolo dei principali indicatori:

  • le ore-uomo lavorate sono il numero totale di ore lavorate dai dipendenti di Saipem e delle società contrattiste all'interno del perimetro dei siti operativi;
  • per giorni persi di lavoro si intende il totale dei giorni di calendario in cui la persona lesa non era in grado di svolgere il proprio lavoro come risultato di un LTI. Il calcolo dei giorni persi parte dal secondo giorno rispetto al verificarsi dell'incidente fino al giorno in cui la persona è in grado di tornare al lavoro;
  • LTIFR e TRIFR sono calcolati rispettivamente come numero di LTI e TRI diviso le ore lavorate, il tutto moltiplicato per un milione. Questi ratio comprendono sia gli infortuni dei dipendenti che quelli dei contrattisti;
  • i giorni persi sono calcolati sommando il totale dei giorni di calendario persi per infortunio per l'anno di competenza. Il Severity Rate è calcolato come giorni di lavoro persi diviso per le ore lavorate, moltiplicati per mille;
  • il tasso di assenteismo è calcolato come il rapporto tra le ore di assenza totali e le ore teoriche totali di lavoro annuali. Le ore teoriche di lavoro annuali vengono calcolate proporzionalmente al numero della forza lavoro al 31 dicembre. Nelle ore di assenza totali non sono inclusi i congedi parentali e le ore di ferie stimate.

Ulteriori iniziative implementate per promuovere la sicurezza sul luogo di lavoro sono descritte nel documento "Saipem Sustainability 2016".

La promozione della salute

Saipem considera la salute e il benessere dei suoi dipendenti dei valori indiscutibili, e si impegna costantemente a rafforzare il Sistema di Gestione della Salute. Il sistema è concepito per essere pienamente funzionale anche nelle aree più remote e di frontiera, in modo da garantire a tutti gli uffici e cantieri Saipem il medesimo livello qualitativo. Il sistema si pone i seguenti obiettivi:

  • garantire a tutti i lavoratori una salute fisica e mentale ideale, e quindi prestazioni lavorative migliori e più sicure, attraverso programmi rigorosi di controllo sanitario;
  • assicurare una risposta pronta e appropriata alle emergenze mediche;
  • sviluppare e diffondere programmi informativi e iniziative di profilassi, al fine di aiutare a identificare e controllare potenziali rischi sanitari presenti nell'ambiente di lavoro;
  • fornire sostegno ai dirigenti per la creazione di policy e per l'adozione di decisioni chiave riguardanti la salute dei lavoratori.
(n.) 2014 2015 2016
Dosi di vaccino somministrate ai dipendenti e subcontrattisti 9.010 6.945 4.018
Personale medico 587 551 427
Consulti medici 107.890 124.224 139.354
Medical fitness examination 47.048 44.939 27.329
Malattie professionali denunciate 13 26 9

Nel 2016 sono state effettuate 27.329 visite di idoneità, con un decremento del 39% rispetto al 2015, il cui calo è stato determinato dalla riduzione della forza lavoro e dal prolungamento della validità del certificato di idoneità alla mansione che a partire dal 2015, in linea con gli standard di settore, è stato prolungato a 2 anni. Nel 2016 sono state somministrate 4.018 dosi di vaccino (principalmente contro Epatite A e B, Tetano, Febbre Tifoide, Influenza e Febbre Gialla). Il dipartimento medico ha effettuato 139.354 consulti, di cui 51.422 in merito a misure di profilassi e visite di follow-up.

La Società organizza numerose iniziative e programmi indirizzati ai propri dipendenti per la promozione della salute, come ad esempio:

  • Programmi per la prevenzione di malattie cardio-circolatorie. Un numero significativo dei rimpatri del 2016 sono stati associati a patologie cardiocircolatorie.
    • Il programma "Cardiovascular Disease Prevention" (CVDP) si basa sulla promozione di uno stile di vita sano e sulla valutazione del rischio tramite un monitoraggio complessivo dello stato di salute dei dipendenti. I dipendenti valutati a rischio cardiocircolatorio vengono inseriti nel programma "Risk Factor Follow-up" (RFF). Nel 2016, 103 siti sono stati coinvolti in questo programma. Sono stati effettuati controlli a più di 19.000 dipendenti e quelli valutati più a rischio sono stati inclusi nel programma RFF.
    • Nel 2007 Saipem ha lanciato il programma di Telecardiologia con lo scopo di fornire assistenza ai siti remoti. Nel 2016 i siti coperti sono arrivati a 57 e complessivamente hanno trasmesso 3.448 ECG (elettrocardiogramma); di questi, 119 sono stati trattati come potenziali emergenze cardiache e quindi prontamente analizzati da specialisti. Gli altri ECG effettuati supportano il programma CVDP nel monitoraggio complessivo del rischio cardiocircolatorio dei dipendenti.
  • Programmi per prevenire la Malaria. Poiché Saipem opera in diversi Paesi considerati a rischio Malaria, sono organizzate delle "Malaria Awareness Lecture" per i dipendenti. A fine 2016, 5.542 dipendenti non immuni operanti in tali zone hanno seguito il corso.
  • "Pre-Travel Counselling". Attività di informazione sanitaria, normata dalla legge italiana e regolamentata dagli standard corporate aziendali, adottata in Italia dal 2008, si rivolge ai lavoratori in partenza per una destinazione estera. Scopo dell'attività è quello di informare il lavoratore rispetto ai rischi specifici derivanti dalla destinazione: biologici, climatici e rischi del viaggio. In seguito a una puntuale valutazione della situazione epidemiologica del Paese in cui si è diretti, vengono raccomandate le eventuali profilassi vaccinali e comportamentali d'adottare. Dall'inizio del programma sono stati formati più di 7.000 dipendenti sul rischio associato al Paese di destinazione (620 nel 2016).
  • Programmi per la promozione di uno stile di vita salutare.
    • Il programma "Healthy Food" viene implementato con la collaborazione delle società di catering che lavorano per Saipem e con il supporto del servizio medico della Società. Nel 2016 il programma è stato implementato in 18 siti operativi.
    • Il programma "Choose Life" (i cui dati di performance sono descritti nel paragrafo programma LiHS) è imperniato su un workshop di circa due ore, in cui viene anche proiettato il cortometraggio "Choose Life" con il fine di accrescere la cultura della salute. Nel 2016, 434 persone hanno partecipato al programma.
    • Il programma "Stop Smoking" ha avuto risultati incoraggianti e nel 2017 verrà proposto ad un numero maggiore di siti operativi.
  • Il programma "Workplace Health Promotion" (WHP). Validato dalla regione Lombardia, a cui Saipem SpA (sedi italiane) ha aderito nel 2014. Tale programma, al terzo anno di implementazione, è il risultato degli sforzi congiunti dei datori di lavoro, dei lavoratori e delle istituzioni locali. Lo scopo è migliorare la salute e il benessere nei luoghi di lavoro attraverso un percorso di realizzazione di buone pratiche efficaci nel campo della promozione della salute. Il programma WHP prevede lo sviluppo di attività in 6 aree tematiche: promozione di un'alimentazione corretta, contrasto al fumo di tabacco, promozione dell'attività fisica, sicurezza stradale e mobilità sostenibile, alcool e dipendenze, benessere personale e sociale e conciliazione famiglia e lavoro. Nel 2016, per il terzo anno consecutivo, Saipem è stata premiata per il raggiungimento degli obiettivi del programma.

Nel documento "Saipem Sustainability 2016" sono presenti ulteriori informazioni sull'approccio di Saipem nella promozione della salute per i suoi dipendenti e le comunità locali.

Etica del Business

Saipem si impegna a operare nel rispetto della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina e nel rispetto del Codice Etico. Il Codice Etico di Saipem fa riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization), alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali e ai principi dell'United Nations Global Compact, quali principi fondamentali a cui Saipem si ispira nelle sue attività operative.

L'osservanza della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina, l'integrità etica e la correttezza sono impegno costante e dovere di tutte le Persone di Saipem e caratterizzano i comportamenti di tutta la sua organizzazione. La conduzione degli affari e delle attività aziendali di Saipem deve essere svolta in un quadro di trasparenza, onestà, correttezza, buona fede e nel pieno rispetto delle regole poste a tutela della concorrenza.

Anti-corruzione

Saipem organizza corsi di formazione, in modalità sia di e-learning che di workshop, su tematiche di anti-corruzione, sul Codice Etico, sul Modello 231 e su altre tematiche per diffondere la conoscenza di questi argomenti ai dipendenti in modo da prevenire casi di non-conformità alla legge. Si specifica che le ore di formazione sono state calcolate moltiplicando il numero dei partecipanti per la durata media dei corsi.

(n.) 2014 2015 2016
Dipendenti formati su tematiche di compliance, etica e anti-corruzione - - 2.813
Partecipazioni a corsi su tematiche di compliance, etica e anti-corruzione 1.353 1.929 3.032
Ore di formazione effettuate su tematiche di compliance, etica e anti-corruzione 3.218 4.264 6.713

Il numero delle partecipazioni è superiore a quello dei partecipanti, in quanto alcuni dipendenti hanno seguito più di un corso in questa area.

Il trend si conferma in continua crescita, a testimonianza dell'impegno della Società nel gestire queste tematiche.

Maggiori dettagli sulle misure preventive di episodi di corruzione sono disponibili nel documento "Saipem Sustainability 2016", nella "Relazione finanziaria annuale 2016", nella "Relazione finanziaria semestrale consolidata 2016" e nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2016".

Una catena di fornitura sostenibile

I fornitori coinvolti in attività di approvvigionamento con Saipem devono prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, che si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali. Tale Modello è incluso in tutti i contratti standard emessi da Saipem. Il fornitore, in fase di qualifica, compila la Dichiarazione del Fornitore (Vendor Declaration) nella quale si impegna ad agire in stretta osservanza ai principi definiti nel Codice Etico di Saipem, nonché a rispettare i Diritti Umani in conformità alla Politica di Sostenibilità Saipem e a sottoscrivere le richieste in accordo alla legge nazionale in vigore ad adempiere a tutti gli obblighi retributivi, contributivi e assicurativi relativi al proprio personale.

Inoltre, dal 2011 Saipem ha integrato il proprio processo di valutazione dei fornitori con lo scopo di valutare la Responsabilità Sociale della propria catena di fornitura. L'attuale sistema di qualifica fornitori è stato integrato con i requisiti concernenti il rispetto dei diritti sociali e del lavoro, in linea con i "Fundamental Principles and Rights at Works" dell'International Labour Organization (ILO), nonché con lo standard SA8000, focalizzandosi sui seguenti principali aspetti: lavoro minorile e obbligato, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, remunerazione, orario di lavoro, discriminazione e procedure disciplinari e salute e sicurezza. Un altro importante step nel processo di controllo della catena di fornitura è quello del feedback in cui la performance del fornitore viene dettagliatamente commentata. Nel 2016 sono stata integrate nei questionari diverse domande relativamente al rispetto dei diritti dei lavoratori e del Codice Etico.

(n.) 2014 2015 2016
Questionari di qualifica su tematiche di diritti dei lavoratori analizzati 401 367 106
Audit sociali effettuati 25 13 6
Paesi in cui sono stati effettuati gli audit sociali 2 4 3
Ore di formazione effettuate su catena di fornitura sostenibile - - 245
Numero di feedback rilasciati ai fornitori 1.131 2.175 1.475
Fornitori qualificati da più di 10 anni - - 4.692

Nel 2016 sono stati analizzati nel dettaglio i questionari di qualifica di 106 fornitori, selezionati secondo la classe merceologica e le nazioni a potenziale rischio di violazione dei diritti umani e dei lavoratori, chiedendo se necessario ulteriori dettagli e documentazione aggiuntiva.

Nel corso dell'anno sono stati effettuati 6 audit sociali su nuovi fornitori (India, Cina e Indonesia). Complessivamente, dall'inizio della campagna (2011), sono stati effettuati 104 audit. Inoltre, è stato lanciato un programma di formazione interno per migliorare la conoscenza e la sensibilità su tematiche relative ai diritti umani e diritti dei lavoratori nella catena di fornitura. Le funzioni a cui questo training è stato indirizzato sono quelle maggiormente a contatto con i fornitori stessi. Nel 2017 è previsto il lancio di un e-learning sul tema al fine di raggiungere una più ampia platea di persone e coprire più Paesi (nel 2016 il training è stato erogato tramite formazione d'aula in diverse sedi italiane). Nell'anno sono stati finalizzati 1.475 feedback su fornitori, dal 74% dei quali è emersa una valutazione positiva del fornitore.

Maggiori dettagli si possono trovare nel documento "L'approccio di Sostenibilità", in "Saipem Sustainability 2016" e nel Codice Etico.

Pratiche di security

Nella gestione delle attività di security, Saipem pone la massima attenzione nel rispetto dei Diritti Umani. A testimonianza di ciò, Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti con le società fornitrici di servizi di Security delle clausole inerenti al rispetto dei Diritti Umani, la cui mancata osservanza implica la recessione del contratto. A oggi le clausole contrattuali sui Diritti Umani sono state fatte inserire nelle "General terms and conditions" dei contratti.

Per tutti i nuovi progetti operativi sui quali Saipem è responsabile della Security, preliminarmente alla possibile offerta, viene fatto un Security Risk Assessment sul Paese in oggetto e in caso di decisione a proseguire con l'offerta, viene preparato il Project Security Execution Plan in cui viene analizzato il rischio Security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei Diritti Umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.

Nel dicembre 2016 è stata erogata la terza edizione del programma di formazione sui Diritti Umani e le pratiche di lavoro al personale in Azerbaijan. Nel 2017 la Società lavorerà per estendere questa formazione anche in altre sedi della Società. Maggiori informazioni sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".

Segnalare sospette violazioni

Saipem dispone di uno standard Corporate che descrive il processo di gestione delle segnalazioni.

Per segnalazione s'intende qualsiasi notizia riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, ecc.).

Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate.

La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati, attraverso una o più delle seguenti attività, garantendo che tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; (d) monitoraggio azioni correttive.

L'Internal Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso alle seguenti persone/funzioni appartenenti a Saipem SpA: il Presidente, il Chief Executive Officer (CEO), la Società di Revisione, i membri del Comitato Segnalazioni e al responsabile della funzione Pianificazione, Amministrazione e Controllo, ai membri del Team Segnalazioni, all'Anti-Corruption Unit and Legal Compliance e, per le segnalazioni di rispettiva competenza, all'Organismo di Vigilanza, al Chief Operating Officer o ai responsabili delle funzioni collocati alle prime dipendenze del CEO, ai vertici di ciascuna società controllata interessata, nonché ai rispettivi organi di controllo.

(n.) 2014 2015 2016
Numero di fascicoli
Totali, di cui: 67 78 125
- fondati o parzialmente fondati 16 20 17
- infondati 51 56 72
- aperti - 2 39 (*)

I dati del triennio sono aggiornati al 31 dicembre 2016.

(*) Il conteggio di 39 fascicoli include 3 fascicoli chiusi per la parte sistema di controllo interno, ma riaperti per la parte altre materie.

Qui di seguito un dettaglio di alcune categorie di fascicoli:

(n.) 2014 2015 2016
Fascicoli su casi di discriminazione
Totali, di cui: 5 11 19
- fondati o parzialmente fondati - 2 1
- infondati 5 9 11
- aperti - - 7
Fascicoli relativi ai diritti dei lavoratori
Totali, di cui: 19 15 30
- fondati o parzialmente fondati 1 5 4
- infondati 18 10 16
- aperti - - 10
Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali
Totali, di cui: - 2 2
- fondati o parzialmente fondati - - -
- infondati - 2 1
- aperti - - 1

I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2016.

Nel corso del 2016 sono stati aperti: 19 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui 7 ancora aperti e 12 chiusi; 30 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 10 ancora aperti e i restanti 20 chiusi; 2 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche relative alle comunità indigene, di cui 1 ancora aperto e 1 chiuso. Tutti i 51 fascicoli sono stati trasmessi ai Compliance Committee delle società interessate alle segnalazioni.

Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento ai fascicoli di segnalazione chiusi, in 9 casi i Compliance Committee competenti o il Collegio Sindacale di Saipem SpA, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati. In 1 caso è stata confermata la violazione e 2 casi sono risultati non fondati; tuttavia sono state implementate azioni correttive consistenti in un richiamo verbale nei confronti dell'attore dei comportamenti segnalati, nell'effettuazione di specifiche sessioni di training e nell'implementazione del corpo normativo aziendale. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2016 sono stati chiusi 6 fascicoli di segnalazione del 2015 e 1 del 2014 aventi per oggetto comportamenti discriminatori, che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 7 fascicoli chiusi, 2 sono risultati non fondati, 2 sono risultati parzialmente fondati e 3 casi sono risultati non fondati, ma sono state implementate azioni correttive consistenti nella creazione di una work instruction, nel monitoraggio dei comportamenti intrattenuti sul luogo di lavoro e nella sensibilizzazione al rispetto delle norme contenute nel Codice Etico.

A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai fascicoli di segnalazione chiusi, in 9 casi i Compliance Committee competenti o il Collegio Sindacale di Saipem SpA, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 4 casi è stata confermata la violazione e 7 casi sono risultati non fondati, ma sono state implementate azioni correttive consistenti in un richiamo formale o azioni disciplinari nei confronti degli attori dei comportamenti segnalati, nella pianificazione di dedicate sessioni di training, nella sensibilizzazione al rispetto delle norme e dei comportamenti statuiti dal Codice Etico e nell'effettuazione di controlli a campione.

Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2016 sono stati chiusi 6 fascicoli di segnalazione del 2015 e 2 del 2014 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori, che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting.

Un fascicolo è risultato non fondato, 4 sono risultati fondati e 3 casi sono risultati non fondati, ma sono state implementate azioni correttive consistenti in sanzioni disciplinari nei confronti degli attori dei comportamenti segnalati, nella pianificazione di specifiche sessioni di training e nella sensibilizzazione al rispetto delle procedure aziendali.

Per quanto riguarda le tematiche relative i rapporti con le comunità locali, con riferimento al fascicolo di segnalazione chiuso, il Collegio Sindacale di Saipem SpA, sulla base degli accertamenti condotti, ha deliberato la chiusura ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati. In relazione a tali esiti non sono state implementate azioni correttive. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2016 è stato chiuso 1 fascicolo di segnalazione del 2015 avente per oggetto tematiche relative alle comunità indigene, che è risultato non fondato.

Ambiente

Il principale impegno di Saipem nei confronti dell'ambiente, come definito nella Policy HSE, è volto a minimizzare le ricadute ambientali derivanti dalle attività operative e a perseguire un miglioramento continuo nella performance ambientale.

Alla luce di tale impegno, le strategie ambientali sono orientate alla diminuzione di qualsiasi tipo di impatto e alla conservazione delle risorse naturali. Un elemento chiave di queste strategie è la promozione di una consapevolezza ambientale diffusa e l'adozione di best practice in tutti i cantieri e i progetti Saipem. Ciò comprende anche quelle attività che prevengono l'inquinamento, che contribuiscono al risparmio energetico e idrico, che incoraggiano il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti.

Un miglioramento costante delle prestazioni ambientali nelle fasi operative è caldamente incoraggiato anche dal top management. Saipem riafferma il proprio impegno per ridurre i danni ambientali, l'inquinamento e, più in generale, gli effetti negativi sull'ambiente, attraverso programmi di Ricerca e Sviluppo, attività di monitoraggio ambientale e un'ampia gamma di misure volte alla mitigazione dei rischi.

Energia ed emissioni

2014 2015 2016
Consumo di energia (ktep) 564,3 514,0 411,7
Totale consumo diretto di energia, di cui: (ktep) 536,5 488,2 388,1
- Gas Naturale (ktep) 0,9 1,5 1,4
- Heavy Fuel Oil (HFO) (ktep) 0,004 - -
- Intermediate Fuel Oil (IFO) (ktep) 12,7 21,0 7,5
- Light Fuel Oil (LFO) (ktep) 43,2 28,7 1,4
- Diesel (ktep) 321,3 290,6 256,6
- Diesel Marine Oil (ktep) 152,3 139,7 111,8
- Benzina (ktep) 6,1 6,8 9,5
Consumo indiretto di energia
Energia elettrica consumata (MWh) 119.867,7 112.094,5 102.343,4
Energia rinnovabile
Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (MWh) 310,8 309,9 305,0
Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra
Emissioni di GHG dirette (kt CO2 eq) 1.420,1 1.504,2 (1) 1.203,4
Emissioni di GHG indirette (scopo 2) (kt CO2 eq) 49,1 43,0 38,9
Altre emissioni significative (1)
Emissioni di SO2 (kt) 4,2 5,1 3,8
Emissioni di NOx (kt) 24,3 26,5 20,2
Emissioni di CO (kt) 10,6 12,0 10,3
Emissioni di PM (kt) 0,6 0,6 0,5
Emissioni di NMVOC (kt) 0,9 1,0 0,8

(1) La metodologia di calcolo delle emissioni dirette di GHG e delle altre emissioni significative è stata modificata nel 2015.

Il consumo totale di energia nel 2016 è stato di 411,7 ktep in diminuzione di circa il 20% rispetto al consumo del 2015. La riduzione complessiva, in particolare nel consumo di diesel, è principalmente dovuta al contenimento delle attività operative della business unit drilling offshore, drilling onshore (in modo particolare relativamente alle attività di Petrex) e alla conclusione di alcuni progetti, tra cui il progetto Cabiunas (concluso nel 2015) e il progetto Kashagan (concluso nella prima parte del 2016). In particolare, la riduzione di consumo del Diesel Marine Oil è dovuta alla conclusione del progetto Wasit e Normand Clipper (chiusi nel 2015) e dal generale rallentamento delle attività drilling offshore. Per quanto riguarda l'Intermediate Fuel Oil e Light Fuel Oil, la riduzione in generale è determinata dal fatto che alcuni tra i mezzi principali (Castorone e Saipem 7000) sono stati in manutenzione per la maggior parte dell'anno di reporting. In aggiunta anche il Far Samson non ha avuto attività per quasi 5 mesi. Il consumo di benzina è aumentato a causa delle attività svolte dal workshop di saldatura di Ploiesti, dal progetto Jazan e quelle

realizzate a bordo del Castoro 6. Saipem ha sviluppato diverse iniziative con lo scopo di incrementare l'efficienza energetica. La strategia è composta da due step principali: l'analisi degli asset e, in seguito, l'implementazione di soluzioni tecniche accompagnate da iniziative di training e di sensibilizzazione.

Nel 2016 sono stati effettuati gli interventi, identificati nelle diagnosi energetiche svolte nel 2015, volti a migliorare l'efficienza energetica, quali: miglioramento della gestione della potenza di generatori diesel; contenimento del consumo di apparecchiature in stand-by; limitazione dell'utilizzo di luci artificiali durante le ore di luce; riparazione di linee di aria compressa danneggiate; installazione di regolatori di frequenza; implementazione di un sistema di illuminazione più efficiente. A seguito di tali interventi, i saving previsti nelle yard di Karimun (Indonesia) e Arbatax (Italia) sono: 545.681 litri di diesel, 144 MWh di energia elettrica per un totale di 1.523 t di CO2 evitata.

Un altro intervento volto a minimizzare il consumo energetico è quello relativo alla costruzione del nuovo ufficio nella base logistica di Ravenna. Il risparmio energetico è dovuto ai seguenti sistemi adottati nel nuovo edificio: l'isolamento termico dei muri e delle finestre, l'installazione di un sistema di condizionamento a più alta efficienza, un sistema di fotocellule per attivare l'illuminazione nei bagni solo se vi è la presenza di una persona. Il risparmio realizzato nell'anno è di 114 MWh e di circa 50 t di CO2 grazie agli interventi di efficientamento energetico e all'installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico formato da 56 moduli. La produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico è stata pari a 18,5 MWh e ha contribuito a un risparmio di 7 t di CO2.

Nel 2016 è proseguita l'iniziativa per l'ottimizzazione delle rotte iniziata nel 2012. L'ottimizzazione delle rotte consiste nell'individuazione, tramite valutazione satellitare effettuata in tempo reale con un software ad hoc, del percorso ottimale della rotta, al fine di ridurre il tempo di navigazione e conseguentemente il consumo di carburante. Ogni giorno viene individuata la rotta migliore, tenendo in considerazione le condizioni metereologiche e le correnti. L'analisi delle condizioni metereologiche viene fornita 4 volte al giorno e sulla base di queste informazioni il Capitano è in grado di scegliere la migliore rotta al fine di minimizzare il consumo di carburante. Nel 2016 sono state risparmiate circa 58 tonnellate di carburante, evitando così circa 180 t di CO2.

Ulteriori informazioni su queste tematiche sono presenti nella Relazione sulla gestione della "Relazione finanziaria annuale 2016" e nel "Saipem Sustainability 2016".

Acqua

2014 2015 2016
Totale prelievo di acqua, di cui: (103 m3
)
6.318,6 5.226,4 6.972,9
- acqua dolce/da acquedotti (103 m3
)
3.968,9 2.614,9 3.054,5
- acque da acquifero sotterraneo (103 m3
)
1.132,7 1.571,6 2.571,9
- acqua da corsi d'acqua superficiali (103 m3
)
116,7 152,8 69,5
- acqua di mare (103 m3
)
1.100,3 887,0 1.276,9
Acqua riciclata e riutilizzata
(103 m3
)
1.326,1 309,9 308,4
Acqua riutilizzata e/o riciclata 21
(%)
6 4

Saipem promuove la realizzazione di iniziative per ottenere un risparmio idrico sia a livello di progetto che nei siti operativi. Il prelievo di acqua nel 2016 è aumentato del 33% soprattutto a causa delle attività operative dei progetto Jazan e Rabigh. Entrambi i progetti prevedono l'impiego di un grande numero di persone (con impatto sul consumo di acqua per uso domestico) e la realizzazione di importanti attività di costruzione.

Per identificare le aree a rischio idrico Saipem procede con una valutazione che si articola in due step. Come primo passaggio, dopo aver identificato i siti (yard e basi logistiche) in cui sono presenti operazioni, Saipem utilizza i seguenti strumenti per valutare il rischio idrico: Global Water Tool, Aqueduct e Maplecroft. Il secondo passaggio prevede una valutazione sul prelievo, l'utilizzo, lo scarico d'acqua e sugli impianti presenti. Inoltre, qualora richiesto da normativa locale, da requisiti contrattuali o altre esigenze specifiche, Saipem realizza Water Management Plan e Water Assessment.

Biodiversità

La conservazione della biodiversità e degli ecosistemi è una componente fondamentale dell'approccio con cui Saipem gestisce le interazioni delle proprie attività con l'ambiente circostante, dando particolare risalto alla presenza di:

  • aree protette e altre aree rilevanti per la conservazione della biodiversità;
  • specie a rischio di estinzione;
  • servizi ecosistemici socialmente ed ecologicamente fondamentali, come l'acqua, di cui Saipem promuove una gestione efficiente, specialmente nelle aree a stress idrico.

Per ogni attività svolta, Saipem garantisce il recepimento dei requisiti e delle misure di controllo atti a preservare la biodiversità e l'integrità degli ecosistemi. Tali requisiti sono dettati dalle norme vigenti e, nel caso in cui Saipem agisca in qualità di contrattista, dai documenti contrattuali (Environmental Impact Assessment, contratto, procedure del cliente, ecc.) che Saipem recepisce. Nei casi invece in cui Saipem si configura come committente della costruzione di nuove opere, quali palazzi uffici o siti permanenti, sono redatti gli opportuni studi, necessari a valutare l'impatto della nuova opera sulla biodiversità e sugli ecosistemi e a definire le opportune misure di controllo e mitigazione.

Maggiori informazioni sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".

Scarichi

(103 m3
)
2014 2015 2016
Totale acqua scaricata, di cui: 4.015,7 3.746,3 4.858,9
- acqua scaricata nei sistemi fognari 482,6 569,4 427,7
- acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali 1.007,2 1.182,2 2.556,3
- acqua scaricata in mare 950,9 1.064,6 1.142,7
- acqua scaricata in altra destinazione 1.575,0 930,1 732,2

L'aumento del volume di acqua scaricata è collegata all'aumento dei prelievi idrici.

Rifiuti

(kt) 2014 2015 2016
Peso totale rifiuti prodotti, di cui: 453,6 508,5 907,6
- pericolosi smaltiti in discarica 32,1 31,9 36,3
- pericolosi inceneriti 3,5 2,8 1,6
- pericolosi riciclati 9,3 5,0 18,7
- non pericolosi smaltiti in discarica 192,4 285,8 138,9
- non pericolosi inceneriti 3,6 6,4 3,0
- non pericolosi riciclati 212,7 176,5 708,1

L'aumento nella produzione di rifiuti non pericolosi è stato influenzato dalle attività del progetto South Stream WP 5.1. Questo progetto si divide in 3 fasi principali: la sezione di approdo (landfall), di nearshore e offshore. Lo scopo del lavoro di Saipem riguarda l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e il completamento meccanico della sezione di approdo.

Il progetto prevede che circa 2,4 km di pipeline saranno sotto il livello del suolo (a 1,5 metri di profondita). In prossimità della riva vi è una ripida scogliera; pertanto i rimanenti 1,4 km di tubazioni saranno posizionati in microtunnel. Come stabilito dai requisiti contrattuali, la terra scavata nell'ambito del progetto viene rendicontata come un rifiuto non pericoloso smaltito in discarica. Saipem si impegna a minimizzare la produzione dei rifiuti, in particolare quelli pericolosi, e a promuovere le best practice già implementate nei siti operativi (es. riciclaggio di alcuni materiali, waste monetisation).

Sversamenti

2014 2015 2016
Numero di sversamenti
Totale (n.) 50 38 30
Sversamenti di sostanze chimiche (n.) 14 4 5
Sversamenti di sostanze oleose (n.) 36 34 25
Volume degli sversamenti
Totale (m3
)
21,60 2,18 4,26
Sversamenti di sostanze chimiche (m3
)
17,40 0,06 0,71
Sversamenti di sostanze oleose (m3
)
4,20 2,12 3,54

Nel 2016 vi è stata una riduzione nel numero di sversamenti. Per quanto riguarda il volume sversato, i maggiori due incidenti si sono verificati in Angola e in Indonesia (entrambi gli sversamenti sono di 1.000 litri). Tutti gli incidenti sono rendicontati e investigati adeguatamente in modo da stabilire le cause e individuare le azioni correttive per evitare che tali eventi accadano nel futuro. Ogni trimestre sono diffusi dei bollettini ambientali e dei report a livello di Gruppo per condividere le "lesson learned". Maggiori dettagli sull'approccio della Società nella prevenzione degli spill sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".

Altre informazioni

La performance economica

(milioni di euro) 2014 2015 2016
Ricavi della gestione caratteristica 12.873 11.507 9.976
Costi operativi 10.399 9.723 9.674
Stipendi e benefit dipendenti 2.408 2.222 1.782
Piani di anzianità 6.786 4.427 4.652
Costi di ricerca e sviluppo 11 14 19
Imposte sul reddito 118 127 445
Dividendi distribuiti 45 17 7

Le società del Gruppo Saipem implementano e gestiscono i piani pensionistici complementari sulla base del sistema legislativo e sociale dello Stato in cui l'azienda opera. In alcuni Paesi in cui Saipem è presente, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, nonostante le norme locali non prevedano la corresponsione di alcun contributo aziendale al fondo pensione sottoscritto dai dipendenti, l'azienda decide comunque di sostenere con una propria quota il piano complementare a cui aderisce il lavoratore. Nel 2016 non sono stati erogati contributi, diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali, a loro rappresentanti e candidati, tranne quelli previsti da normative specifiche.

Product responsibility

Saipem, come contrattista, opera sempre in compliance con le richieste del cliente nel rispetto dei regolamenti internazionali, mentre la responsabilità del prodotto rimane contrattualmente in capo al cliente.

Saipem fa riferimento per gli standard tecnici e di qualità alle condizioni contrattuali imposte dal cliente. Pertanto, il cliente è responsabile del prodotto in sé, Saipem solo della realizzazione dello stesso. Saipem partecipa alla salvaguardia della salute e della sicurezza per tutto il personale impegnato nelle attività operative e per le comunità ospitanti. La Società ha implementato procedure e processi gestionali specifici per i sistemi particolarmente complessi dove i rischi operativi e legati alla sicurezza sono più alti (si veda documento "Saipem Sustainability 2016").

Customer satisfaction

Analizzare e misurare la percezione del cliente e come è percepito il lavoro di Saipem è un fattore fondamentale dell'approccio al miglioramento continuo. Saipem ritiene che monitorare costantemente la soddisfazione del cliente sia di importanza vitale per raggiungere i migliori risultati. Il processo di customer satisfaction si basa su un questionario somministrato tramite il web in cui viene chiesto un feedback al cliente su molti argomenti sia manageriali che tecnici, dall'ingegneria agli approvvigionamenti e alla costruzione. Delle sezioni specifiche sono dedicate al project management, alla qualità, all'HSE e alla sostenibilità; quest'ultima sezione intende valutare la capacità di Saipem nelle relazioni con le comunità e nella promozione del Local Content. Nel 2016 Saipem ha ricevuto 59 questionari da clienti di progetti onshore, offshore e drilling. I risultati principali sono:

(n.) 2014 2015 2016
Questionari di Customer Satisfaction ricevuti 104 91 (1) 59
Punteggio medio di soddisfazione del cliente (su un punteggio che va da 1 a 10) 8,14 8,27 8,17
Punteggio medio di soddisfazione del cliente su tematiche di Sostenibilità (2)
(su un punteggio che va da 1 a 10) 7,63 8,34 7,53

(1) Modifica dovuta a correzione del dato.

(2) Si specifica che il numero di questionari considerati per il calcolo del punteggio medio di soddisfazione del cliente su tematiche di sostenibilità è 42 (68 nel 2015 e 82 nel 2014).

Adesione ad associazioni

Saipem partecipa a numerose iniziative e associazioni che principalmente si pongono come obiettivo la condivisione delle best practice del settore di competenza. Il Gruppo Saipem aderisce a 72 associazioni. In particolare, la capogruppo partecipa a 28 associazioni, tra cui: ANIMP (Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale - Italian Association of Industrial Plant engineering), Assomineraria, IADC (International Association of Drilling Contractors), IMCA (International Maritime Contractors Association), IPLOCA (International Pipeline & Offshore Contractors Association) e WEC (World Energy Council: Comitato Nazionale Italiano del Consiglio Mondiale dell'Energia).

Relazione della Società di Revisione

Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Sedi secondarie: Cortemaggiore (PC) - Via Enrico Mattei, 20

Società per Azioni Capitale Sociale euro 2.191.384.693 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 00825790157

Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)

Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]

Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Consolidated Report as of June 30 (in inglese)

Saipem Sustainability (in inglese)

Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com

Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-024421

Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa: Stilgraf Srl - Viadana (Mantova)

saipem spa Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)

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