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Saipem

Annual Report Apr 8, 2015

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Annual Report

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001-074BilSaipem14Ita.qxd 1-04-2015 12:31 Pagina I

Relazione Finanziaria Annuale 2014

Missione

Perseguire la soddisfazione dei nostri Clienti nell'industria dell'energia, affrontando ogni sfida con soluzioni sicure, affidabili e innovative.

Ci affidiamo a team competenti e multi-locali in grado di fornire uno sviluppo sostenibile per la nostra azienda e per le comunità dove operiamo.

I nostri valori

Impegno alla salute e sicurezza, apertura, flessibilità, integrazione, innovazione, qualità, competitività, lavoro di gruppo, umiltà, internazionalizzazione, responsabilità, integrità.

I Paesi di attività di Saipem

EUROPA

Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia

AMERICHE

Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Stati Uniti, Suriname, Trinidad & Tobago, Venezuela

CSI Azerbaijan, Kazakhstan, Russia, Turkmenistan, Ucraina

AFRICA Algeria, Angola, Congo, Egitto, Gabon, Ghana, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Sudafrica, Uganda

MEDIO ORIENTE Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar

ESTREMO ORIENTE E OCEANIA Australia, Cina, Corea del Sud, Giappone, India, Indonesia, Malaysia, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Singapore, Thailandia, Vietnam

Relazione Finanziaria Annuale 2014

Disclaimer

I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni.

Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie.

I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.

Le informazioni e i dati previsionali forniti non rappresentano e non potranno essere considerati dagli interessati quali valutazioni a fini legali, contabili, fiscali o di investimento, né con gli stessi si intende generare alcun tipo di affidamento e/o indurre gli interessati ad alcun investimento.

4 Lettera agli Azionisti
5 Organi sociali e di controllo
di Saipem SpA
7 Struttura partecipativa
del Gruppo Saipem
12 Nota sull'andamento
del titolo Saipem SpA
14 Glossario
Relazione sulla gestione
17 Andamento operativo
17 Le acquisizioni e il portafoglio
18 Gli investimenti
20 Engineering & Construction Offshore
26 Engineering & Construction Onshore
30 Drilling Offshore
32 Drilling Onshore
34 Commento ai risultati economico-finanziari
34 Risultati economici
37 Situazione patrimoniale e finanziaria
40 Rendiconto finanziario riclassificato
41 Riepilogo degli effetti della riesposizione: schemi di bilancio
43 Principali indicatori reddituali e finanziari
44 Sostenibilità
46 Attività di ricerca e sviluppo
48 Qualità, salute, sicurezza e ambiente
50 Risorse umane
55 Sistema informativo
57 Governance
58 Gestione dei rischi d'impresa
61 Altre informazioni
Relazione sulla gestione 64 Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati
di Saipem SpA utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori
68 Commento ai risultati economico-finanziari
68 Risultati economici
70 Situazione patrimoniale e finanziaria
71 Rendiconto finanziario riclassificato
72 Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati
Bilancio consolidato utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori
76 Schemi di bilancio
82 Note illustrative al bilancio consolidato
156 Attestazione del management
Bilancio di esercizio 157 Relazione della Società di revisione
160 Schemi di bilancio
167 Note illustrative al bilancio di esercizio
241 Attestazione del management
242 Proposte del Consiglio di Amministrazione
all'Assemblea degli Azionisti
243 Relazione del Collegio Sindacale
all'Assemblea degli Azionisti
247 Relazione della Società di revisione
Addendum 249 Riassunto delle deliberazioni assembleari
251 La Performance di Sostenibilità

Lettera agli Azionisti

Signori Azionisti,

il 2014 ha registrato un rafforzamento dell'economia mondiale. Tuttavia il perdurare di un eccesso di offerta a livello globale ha provocato nella seconda parte dell'anno un significativo calo del prezzo del petrolio. Le Oil Company hanno quindi iniziato un processo di revisione degli investimenti che porta alla cancellazione di alcune attività o allo slittamento delle assegnazioni di nuovi progetti. Nel suo complesso il 2014 ha comunque consuntivato un buon livello di spesa in nuove iniziative con particolare riferimento ad Africa Occidentale e Medio Oriente.

Per Saipem il 2014 è stato un anno di transizione durante il quale la Società si è concentrata sull'esecuzione dei contratti a bassa marginalità acquisiti in passato e sulla ricostruzione della redditività del business; questo attraverso il miglioramento della gestione ed esecuzione dei grandi progetti e acquisendo nuovi contratti pur con la rigorosa disciplina commerciale adottata dal 2013.

I principali risultati ottenuti nel corso dell'anno sono stati: il ritorno alla profittabilità con un EBIT adjusted pari a 465 milioni di euro che tiene conto di una riduzione di 130 milioni di euro a causa delle svalutazioni nel quarto trimestre di pending revenues relative a vecchi contratti; la riduzione, per la prima volta dal 2011, dell'indebitamento finanziario netto, sceso a 4.424 milioni di euro; infine l'eccellente livello di acquisizioni di nuovi ordini per complessivi 17.971 milioni di euro, che rappresentano un massimo storico per Saipem.

Questi risultati permettono di continuare nel processo di transizione verso il pieno recupero di stabilità e profitto da parte di Saipem.

Il sopra richiamato contesto di mercato e il conseguente calo, al pari di tutti i suoi principali competitor, del valore di Borsa delle azioni di Saipem hanno comportato la necessità di effettuare test di impairment su tutte le cash generating unit del Gruppo e la verifica dell'esistenza di indicatori di impairment per gli altri asset. L'esito di questo processo ha determinato una riduzione del capitale investito netto pari a 410 milioni di euro nel quarto trimestre. Non si è rilevata invece necessaria alcuna svalutazione del goodwill.

Durante l'anno si sono fatti buoni progressi nella mitigazione dei rischi derivanti dall'esecuzione ancora in corso di contratti a bassa marginalità, già oggetto dei passati profit warning. Nel corso del quarto trimestre sono state infatti positivamente concluse trattative relative a pending revenues per un ammontare di oltre 200 milioni di euro. In altri casi il nuovo scenario di mercato ha causato l'irrigidimento di alcuni clienti e questo ha determinato la necessità di revisione delle nostre stime e una svalutazione nel quarto trimestre di 130 milioni di euro sui ricavi attesi per questi contratti. A fine 2014 il livello di pending revenues associato ai vecchi contratti a bassa marginalità è pertanto sceso a 1,1 miliardi di euro.

Nell'Engineering & Construction Offshore i ricavi hanno registrato un incremento del 40%, con i maggiori volumi in America Centro Meridionale, Australia e Africa Occidentale. Il risultato operativo (EBIT) adjusted è stato di 435 milioni di euro, con un significativo miglioramento rispetto a 91 milioni di euro dello scorso anno. Il risultato operativo (EBIT) del 2014 risulta essere di 275 milioni di euro per effetto della svalutazione di asset della flotta Offshore per 160 milioni di euro.

Nell'Engineering & Construction Onshore i ricavi nel 2014 sono stati di 3.765 milioni di euro. Il risultato operativo (EBIT) adjusted è risultato negativo e pari a -281 milioni di euro (rispetto a -404 milioni di euro del 2013) a causa di un atteso più lento recupero della marginalità rispetto all'attività Offshore e in particolare, nel quarto trimestre, di un ulteriore deterioramento di alcuni contratti a bassa marginalità dovuto principalmente a costi aggiuntivi sostenuti durante le fasi di commissioning e test finali di alcuni progetti in fase di completamento. Inoltre, il contributo positivo ancora limitato derivante dalla fase iniziale dei nuovi progetti non è stato in grado di compensare i costi strutturali complessivi. Il risultato operativo (EBIT) per il 2014 è pari a -411 milioni di euro a seguito dell'impatto della svalutazione di 130 milioni di euro delle pending revenues, essendo queste relative a progetti Onshore.

L'attività di Drilling ha contribuito positivamente con un risultato operativo (EBIT) adjusted di 441 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto al 2013. Il risultato operativo (EBIT) è stato di 161 milioni di euro tenuto conto dell'effetto dell'impairment di alcuni mezzi di perforazione Offshore.

In termini di sicurezza l'indice LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) si è attestato a 0,28 registrando un lieve incremento rispetto al dato 2013 (0,26), ma di fatto confermando un trend pluriennale di ottime performance; nel 2014 va purtroppo registrato un incidente mortale che, sebbene si confronti con i sei del 2013, non è un buon risultato: grande è l'attenzione alla sicurezza e nuovi programmi di sensibilizzazione e training sono stati lanciati in tutti i principali siti, cantieri e mezzi navali dove Saipem opera.

Nel corso dell'esercizio 2014 sono stati effettuati investimenti tecnici per complessivi 694 milioni di euro. Le principali attività eseguite sono relative alla fase finale della costruzione della nuova base operativa in Brasile, all'acquisto di nuove attrezzature e al mantenimento dell'asset base costituito dalla flotta di navi per l'Engineering & Construction, ai lavori di rimessa in classe dei mezzi di perforazione Perro Negro 7 e Scarabeo 7 e all'acquisto di due nuovi impianti di perforazione a terra destinati all'Arabia Saudita oltre che a migliorie e modifiche di altri impianti di perforazione destinati a operare sia in Arabia Saudita che in Sud America.

Saipem prevede ricavi tra 12 e 13 miliardi di euro. Questa variabilità riflette principalmente le incertezze legate al contratto South Stream in attesa di indicazioni da parte del cliente sul futuro del

L'EBIT è previsto in una forchetta tra 500 e 700 milioni di euro; l'u-

Gli investimenti tecnici saranno pari a 650 milioni di euro, leggermente al di sotto delle precedenti indicazioni di lungo termine, con l'adozione di misure per migliorare l'efficienza e per contribuire alla

L'obiettivo relativo al debito è infatti di scendere al di sotto dei 4 miliardi di euro, al netto di potenziali impatti derivanti dalle fluttua-

tile netto è atteso tra 200 e 300 milioni di euro.

riduzione del debito netto.

zioni dei tassi di cambio.

Il forte taglio dei costi annunciato dalle compagnie petrolifere potrebbe avere un impatto sulle negoziazioni relative ai nuovi contratti, sia in termini di tempistica della loro assegnazione, che di possibile riduzione dello scopo del lavoro e, in particolare per la perforazione, di abbassamento dei livelli di rata di nolo dei mezzi. Inoltre, il mutato scenario inevitabilmente influenzerà l'atteggiamento dei clienti di Saipem nell'affrontare questioni commerciali ed economiche relative ai progetti in corso. In particolare, nel 2015 Saipem dovrà ancora eseguire 1,8 miliardi di euro di contratti a bassa marginalità acquisiti prima del 2012 e più esposti a questo genere di rischio. Inoltre una parte significativa dei ricavi e dei margini di Saipem nel 2015 dipenderà dall'evoluzione del progetto South Stream, attualmente in fase di sospensione.

La guidance per l'anno 2015 è pertanto rappresentata da un intervallo di valori che tiene conto dell'insieme di questi elementi di incertezza.

10 marzo 2015

per il Consiglio di Amministrazione

progetto.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1

Presidente Francesco Carbonetti

Amministratore Delegato (CEO)3 Umberto Vergine

Consiglieri

Fabrizio Barbieri4 Rosario Bifulco Nella Ciuccarelli Francesco Gattei6 Guido Guzzetti Federico Ferro-Luzzi Enrico Laghi Nicla Picchi

Il Presidente L'Amministratore Delegato (CEO) Francesco Carbonetti Umberto Vergine

COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Mario Busso

Sindaci effettivi Anna Gervasoni Massimo Invernizzi

Sindaci supplenti Elisabetta Maria Corvi5 Paolo Sfameni

Società di revisione Reconta Ernst & Young SpA

  • (1) Nominato dall'Assemblea del 6 maggio 2014 per l'esercizio 2014 fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014.
  • (2) Nominato dall'Assemblea del 6 maggio 2014 fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.
  • (3) Nominato Amministratore Delegato CEO con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 maggio 2014.
  • (4) Dimessosi il 6 agosto 2014.
  • (5) Dimessasi il 14 gennaio 2015.
  • (6) Nominato Consigliere con delibera del Consiglio di Amministrazione del 23 settembre 2014.

Saipem è soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA

Struttura partecipativa del Gruppo Saipem (società controllate)

Saipem SpA

Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA

La quotazione delle azioni ordinarie Saipem presso la Borsa Italiana ha registrato nel corso del 2014 un decremento del 43%, passando dai 15,50 euro del 2 gennaio agli 8,77 euro per azione del 30 dicembre. Nello stesso periodo l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori 40 titoli italiani, ha fatto registrare un incremento dello 0,4%.

In data 6 maggio l'Assemblea degli Azionisti di Saipem ha deliberato la distribuzione, alle sole azioni di risparmio, di un dividendo privilegiato di 0,05 euro, dividendo nel limite del 5% del valore nominale dell'azione ai sensi dell'art. 6 dello Statuto.

Nel primo mese dell'anno il titolo inverte il trend al ribasso che aveva caratterizzato l'ultima parte del 2013 e fa registrare un andamento crescente che si protrarrà per tutto il primo semestre, soprattutto grazie all'ottimo livello di acquisizioni di nuovi contratti nel primo e secondo trimestre, per un importo di oltre 12 miliardi di euro, che contribuiscono a ripristinare la fiducia degli investitori nelle capacità commerciali di Saipem e offrono una maggiore visibilità sugli anni futuri, dopo le difficoltà affrontate nel 2013. Il titolo ritrova dopo un anno il livello dei 20 euro ai primi di giugno e raggiunge il massimo del periodo a quota 20,89 euro il 20 di giugno. La seconda metà dell'anno è caratterizzata da fattori che incrementano la volatilità del titolo e incidono negativamente sul corso azionario, in particolare le tensioni politiche internazionali e il conseguente acuirsi dei timori della comunità finanziaria riguardo all'effettiva realizzazione e sostenibilità del progetto South Stream, a causa delle sanzioni approvate nei confronti della Russia. Inoltre, pesano anche le incertezze sulle tempistiche e modalità del futuro deconsolidamento di Saipem, confermato da parte di Eni alla fine del mese di luglio.

Nello stesso periodo anche le quotazioni del petrolio iniziano un trend di costante discesa che porterà il prezzo del Brent a perdere quasi la metà del valore a fine 2014 rispetto a inizio anno, deprimendo gli andamenti di Borsa di tutto il settore energetico. In questo contesto le prospettive di mercato e le valutazioni sulle società Oil Services subiscono un deterioramento, in considerazione della maggiore disciplina sui costi di investimento da parte delle Oil Company e il conseguente rischio di contrazione della spesa per iniziative di esplorazione e sviluppo.

Il titolo Saipem passa inizialmente dai 19 euro circa per azione a inizio luglio ai 16 euro circa di inizio ottobre per poi subire un ulteriore ribasso, sotto i 13 euro per azione, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre, quando la guidance sul reddito operativo e sui ricavi per il 2014 viene fissata nella parte bassa della forchetta indicata a inizio anno e contestualmente innalzata quella sull'indebitamento finanziario netto di fine periodo.

Tra la fine di novembre e i primi giorni di dicembre, la decisione dell'OPEC di non tagliare la produzione a sostegno dei prezzi del greggio e la notifica di sospensione delle attività a mare del progetto South Stream da parte del committente, determinano un nuovo deciso

Principali dati e indici di Borsa 31.12.2010 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014
Capitale sociale (euro) 441.410.900 441.410.900 441.410.900 441.410.900 441.410.900
Numero azioni ordinarie 441.270.452 441.275.452 441.297.465 441.297.615 441.301.574
Numero azioni di risparmio 140.448 135.448 113.435 113.285 109.326
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) 16.288 14.447 12.983 6.860 3.873
Dividendo lordo unitario:
- azioni ordinarie (euro) 0,63 0,70 0,68 - -
- azioni di risparmio (euro) 0,66 0,73 0,71 0,05 0,05
Prezzo/utile per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro) 19,30 15,69 14,39
- azioni di risparmio (euro) 19,09 14,38 17,13
Prezzo/cash flow per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro) 11,97 9,24 7,97 12,45 4,18
- azioni di risparmio (euro) 11,84 8,47 9,49 13,70 8,59
Prezzo/utile adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 19,67 15,69 14,39 21,51
- azioni di risparmio (euro) 19,46 14,38 17,13 44,26
Prezzo/cash flow adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 12,11 9,24 7,97 12,45 4,18
- azioni di risparmio (euro) 11,98 8,47 9,49 13,70 8,59

(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.

calo del prezzo dell'azione che scende al di sotto dei 10 euro. Il titolo tocca il minimo dell'anno il 13 dicembre a 8,31 euro per poi assestarsi a livelli di poco superiori e chiudere l'anno a 8,77 euro.

Alla fine del mese di dicembre la capitalizzazione di mercato di Saipem era di circa 3,9 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo, le azioni trattate nell'anno sono state 951 milioni, a fronte degli 847 milioni del corrispondente periodo del 2013, con una media giornaliera di periodo che si attesta sui 3,8 milioni circa di titoli scambiati (3,4 milioni nel corso del 2013). Il controvalore degli scambi ha di poco superato i 14 miliardi di euro, mentre nel corso del 2013 era stato di circa 16 miliardi.

Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie e di ammontare trascurabile, il loro numero era di 109.326 alla fine del mese di dicembre 2014. Il loro valore ha avuto un incremento del 6% nel corso dell'anno, registrando una quotazione di 18,05 euro a fine dicembre 2014. Il dividendo distribuito è stato di 0,05 euro per azione, dividendo nel limite del 5% del valore nominale dell'azione ai sensi dell'art. 6 dello Statuto.

Quotazioni alla Borsa Valori di Milano (euro) 2010 2011 2012 2013 2014
Azioni ordinarie:
- massima 37,27 38,60 39,78 32,18 20,89
- minima 23,08 23,77 29,07 12,60 8,31
- media 28,16 33,89 35,52 19,31 16,59
- fine esercizio 36,90 32,73 29,41 15,54 8,77
Azioni di risparmio:
- massima 37,00 39,25 39,40 35,00 20,99
- minima 23,00 30,00 30,00 16,00 16,22
- media 29,80 34,89 34,72 24,50 18,58
- fine esercizio 36,50 30,00 35,00 17,10 18,05

Saipem e FTSE MIB - Valori medi mensili gennaio 2010-marzo 2015

Glossario

Termini finanziari

  • EBIT risultato operativo.
  • EBITDA margine operativo lordo.
  • IFRS International Financial Reporting Standards (principi contabili internazionali) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dalla Commissione Europea. Comprendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. I principi emessi antecedentemente hanno mantenuto la denominazione di IAS.
  • Leverage misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto.
  • OECD organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
  • Risultato operativo/netto adjusted risultato operativo/netto con esclusione degli special item.
  • ROACE indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra il risultato netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.
  • Special item componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
  • Write off cancellazione o riduzione del valore di un asset patrimoniale.

Attività operative

  • Acque convenzionali profondità d'acqua inferiori ai 500 metri.
  • Acque profonde profondità d'acqua superiori ai 500 metri.
  • Buckle detection sistema che, basandosi sull'utilizzo di onde elettromagnetiche, nel corso della posa è in grado di segnalare il collasso o la deformazione della condotta posata sul fondo.
  • Bundles fasci di cavi.
  • Carbon Capture and Storage tecnologia che permette di catturare il carbonio presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione o di trattamento degli idrocarburi e di stoccarlo a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.
  • Central Processing Facility unità produttiva per la prima trasformazione di petrolio e gas.
  • Commissioning insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un gasdotto, degli impianti e delle relative apparecchiature.
  • Cracking processo chimico-fisico tipicamente realizzato all'interno di specifici impianti di raffinazione che ha lo scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
  • Deck area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i moduli alloggio e le unità di perforazione.
  • Decommissioning operazione richiesta per mettere fuori servizio un gasdotto o un impianto o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della vita utile dell'impianto in seguito a un incidente, per ragioni tecniche o economiche, per motivi di sicurezza e ambientali.
  • Deep-water vedi Acque profonde.
  • Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
  • Drillship (Nave di perforazione) nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare operazioni di perforazione in acque profonde.
  • Dry-tree testa pozzo fuori acqua posta sulle strutture di produzione galleggianti.
  • Dynamic Positioned Heavy Lifting Vessel(Nave per grandi sollevamenti a posizionamento dinamico) mezzo navale dotato di gru di elevata capacità di sollevamento in grado di mantenere una posizione definita rispetto a un certo sistema di riferimento con elevata precisione mediante la gestione di propulsori (eliche), in modo da annullare le forzanti ambientali (vento, moto ondoso, corrente).
  • EPC (Engineering, Procurement, Construction) contratto tipico del settore E&C Onshore avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di "contratto chiavi in mano" quando l'impianto è consegnato pronto per l'avviamento ovvero già avviato.
  • EPCI (Engineering, Procurement, Construction, Installation) contratto tipico del settore E&C Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l'avvio degli impianti.
  • Fabrication yard cantiere di fabbricazione di strutture offshore.
  • Facility servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
  • FDS (Field Development Ship) mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine.
  • FEED (Front-end Engineering and Design) ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e permettere una prima stima dei costi di investimento.
  • Field Engineer ingegnere di cantiere.
  • Flare alta struttura metallica utilizzata per bruciare il gas che si separa dal petrolio nei pozzi di petrolio, quando non è possibile utilizzarlo sul posto o trasportarlo altrove.
  • FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
  • Floating production unit unità di produzione galleggiante.
  • Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.
  • Flowline tubazione impiegata per il collegamento e il trasporto della produzione dei singoli pozzi a un collettore o a un centro di raccolta o trattamento.
  • FPSO vessel sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo.
  • FSRU (Floating Storage Re-gassification Unit) terminale galleggiante a bordo del quale il gas naturale liquefatto viene stoccato e poi rigassificato prima del trasporto in condotte.
  • Gas export line condotta di esportazione del gas dai giacimenti marini alla terraferma.
  • GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
  • GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
  • Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.
  • Hydrocracking (impianto di) impianto all'interno del quale è realizzato il processo di separazione delle grosse molecole di idrocarburi.
  • Hydrotesting operazione eseguita con acqua pompata ad alta pressione (più alta della pressione operativa) nelle condotte per verificarne la piena operatività e per assicurare che siano prive di difetti.
  • Hydrotreating processo di raffineria avente come scopo il miglioramento delle caratteristiche di una frazione petrolifera.
  • International Oil Company compagnie a capitale privato, tipicamente quotate su mercati azionari, coinvolte in diversi modi nelle attività petrolifere upstream e/o downstream.
  • Jacket struttura reticolare inferiore di una piattaforma fissata mediante pali a fondo mare.
  • Jack-up unità marina mobile di tipo autosollevante, per la perforazione dei pozzi offshore, dotata di uno scafo e di gambe a traliccio.
  • J-laying (posa a "J") posa di una condotta utilizzando una rampa di varo quasi verticale per cui la condotta assume una configurazione a "J". Questo tipo di posa è adatta ad alti fondali.
  • Leased FPSO FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) per il quale contrattista e cliente (oil company) ricorrono alla forma contrattuale "Lease", attraverso la quale il locatario (cliente/oil company) utilizza l'FPSO pagando al loca-

tore (contrattista) un corrispettivo detto "canone" per un periodo di tempo determinato. Il locatario ha il diritto di acquistare l'FPSO alla scadenza del contratto.

  • Local Content sviluppare le competenze locali, trasferire le proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzare la manodopera e l'imprenditoria locale, attraverso le proprie attività di business e le iniziative di supporto per le comunità locali.
  • LTI (Lost Time Injury) infortunio con perdita di tempo: un LTI è un qualsiasi infortunio connesso con il lavoro che rende la persona infortunata temporaneamente inabile a eseguire un lavoro regolare o un lavoro limitato in un qualsiasi giorno/turno successivo al giorno in cui si è verificato un infortunio.
  • Midstream settore costituito dalle attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture per il trasporto idrocarburi.
  • Moon pool apertura dello scafo delle navi di perforazione per il passaggio delle attrezzature necessarie all'attività.
  • Mooring ormeggio.
  • Mooring buoy sistema di ormeggio in mare aperto.
  • Multipipe subsea sistema di separazione gravitazionale gas/liquido caratterizzato da una serie di separatori verticali di piccolo diametro che operano in parallelo (applicazione per acque profonde).
  • National Oil Company compagnie di proprietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • NDT (Non Destructive Testing) Controlli Non Distruttivi: complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale alla ricerca e identificazione di difetti strutturali.
  • NDT Phased Array metodo NDT (Non Destructive Testing) basato sull'uso di ultrasuoni per rilevare difetti in una struttura o una saldatura.
  • Offshore/Onshore il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono.
  • Oil Services Industry settore industriale che fornisce servizi e/o prodotti alle National o International Oil Company ai fini dell'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • Ombelicale cavo flessibile di collegamento che, in un unico involucro, contiene cavi e tubi flessibili.
  • Pig apparecchiatura che viene utilizzata per pulire, raschiare e ispezionare una condotta.
  • Piggy back pipeline pipeline di piccolo diametro, posto al di sopra di un altro pipeline di diametro maggiore, destinato al trasporto di altri prodotti rispetto a quello trasportato dalla linea principale.
  • Pile lungo e pesante palo di acciaio che viene infisso nel fondo del mare; l'insieme di più pali costituisce una fondazione per l'ancoraggio di una piattaforma fissa o di altre strutture offshore.
  • Pipe-in-pipe condotta sottomarina, formata da due tubazioni coassiali, per il trasporto di fluidi caldi (idrocarburi). Il tubo interno ha la funzione di trasportare il fluido. Nell'intercapedine tra i due tubi si trova del materiale coibente per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.
  • Pipe-in-pipe forged end terminazione forgiata di un doppio tubo coassiale.
  • Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
  • Pipeline sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.
  • Pipe Tracking System (PTS) sistema informatico volto ad assicurare la completa tracciabilità dei componenti di una condotta sottomarina installata durante l'esecuzione di un progetto.
  • Piping and Instrumentation Diagram (P&ID) schema che rappresenta tutte le apparecchiature, le tubazioni, la strumentazione con le relative valvole di blocco e di sicurezza di un impianto.
  • Pre-commissioning lavaggio ed essiccamento della condotta.
  • Pre-drilling template struttura di appoggio per una piattaforma di perforazione.
  • Pre Travel Counselling suggerimenti di tipo sanitario sulla base delle condizioni di salute di chi viaggia, informando adeguatamente il lavoratore sui rischi specifici e la profilassi da adottare in base al Paese di destinazione.
  • Pulling operazione di intervento su un pozzo per eseguire manutenzioni e sostituzioni marginali.
  • QHSE (Qualità, Health, Safety, Environment) Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente.
  • Rig impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata, e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.
  • Riser collettore utilizzato nei pozzi offshore con testa pozzo sottomarina per collegarla con la superficie.
  • ROV (Remotely Operated Vehicle) mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.
  • Shale gas gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali costituiti da roccia argillosa.
  • Shallow water vedi Acque convenzionali.
  • Sick Building Syndrome insieme di disturbi causati dalle condizioni dell'ambiente di lavoro, senza cause identificabili, ma eventualmente attribuibili alla presenza di composti organici volatili, formaldeide, muffe, acari.
  • S-laying (posa a "S") posa di una condotta mediante l'avanzamento della nave sfruttando le qualità elastiche dell'acciaio, per cui la condotta assume una configurazione a "S", con una estremità sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave. La posa a "S" viene utilizzata per i fondali medio-bassi.
  • Slug catcher impianto per la depurazione del gas.
  • Sour water acqua che contiene una certa quantità di contaminanti disciolti.
  • Spar sistema di produzione galleggiante, ancorato al fondo marino mediante un sistema di ancoraggio semi-rigido, costituito da uno scafo cilindrico verticale che supporta la struttura di una piattaforma.
  • Spare capacity rapporto tra produzione e capacità produttiva, riferita alla quantità di petrolio in eccesso, che non deve essere utilizzato per far fronte alla domanda.
  • Spool inserto di collegamento tra una tubazione sottomarina e il riser di una piattaforma, o comunque inserto per collegare due estremità di tubazioni.
  • Spoolsep impianto con funzione di separare l'acqua dal petrolio nel trattamento del greggio.
  • Strato Pre-Salt formazione geologica presente sulle piattaforme continentali al largo delle coste dell'Africa e del Brasile.
  • Stripping processo mediante il quale i prodotti volatili indesiderati sono allontanati dalla miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.
  • Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
  • Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
  • Subsea treatment è un nuovo processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali. Il sistema prevede l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul fondo marino.
  • SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) facility: insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
  • Tandem Offloading metodo finalizzato al trasferimento di un flusso liquido (sia petrolio che gas liquefatto) fra due unità offshore collocate una in fila all'altra, attraverso l'utilizzo di un sistema aereo, flottante o sottomarino (in contrapposizione allo scarico side-by-side, in cui due unità offshore sono posizionate l'una accanto all'altra).
  • Tar sands sabbie bituminose ossia miscele di argilla, sabbia, fango, acqua e bitume. Il bitume è composto principalmente da idrocarburi ad alto peso molecolare e può essere trasformato in diversi prodotti petroliferi.
  • Template struttura sottomarina rigida e modulare sulla quale vengono a trovarsi tutte le teste pozzo del giacimento.
  • Tender assisted drilling unit (TAD) impianto di perforazione costituito da una piattaforma offshore su cui è installata una torre di perforazione, collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di perforazione.
  • Tendon tubi tiranti e stabilizzanti utilizzati per tensionare le Tension Leg Platform per permettere alla piattaforma la necessaria stabilità per la sua operatività.
  • Tension Leg Platform (TLP) piattaforma galleggiante di tipo fisso, mantenuta in posizione tramite un sistema tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
  • Tie-in collegamento di una condotta di produzione a un pozzo sottomarino o semplicemente giunzione di due tratti di pipeline.
  • Tight oil idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e "intrappolato" in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.
  • Topside parte emersa di una piattaforma.
  • Trenching scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a mare.
  • Treno insieme di unità che realizzano un processo complesso di raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
  • Trunkline condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle raffinerie, ai terminali costieri.
  • Upstream il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione idrocarburi.
  • Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
  • Wellhead (testa pozzo) struttura fissa che assicura la separazione del pozzo dall'ambiente esterno.
  • Wellhead Barge (WHB) nave attrezzata per le attività di drilling, work over e produzione (parziale o totale), collegata agli impianti di processo e/o stoccaggio.
  • Workover operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo, che convogliano i fluidi di giacimento in superficie.
  • Yard cantiere.

Andamento operativo

In seguito all'entrata in vigore dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 sono state ridefinite le regole di consolidamento delle partecipazioni del Gruppo Saipem. In particolare il principio IFRS 11 prevede che le partecipazioni in joint venture a far data dal 1° gennaio 2014 siano consolidate con il metodo del patrimonio netto; in precedenza tali partecipazioni erano consolidate con il metodo proporzionale. I dati operativi del Gruppo sono presentati secondo le nuove regole di consolidamento; i dati dei periodi precedenti sono stati rettificati per assolvere a una finalità informativa comparativa.

Contesto di mercato

Nel corso del 2014 il mercato di riferimento del Gruppo Saipem è stato sostenuto da una crescente domanda di energia che ha consentito il mantenimento di buoni livelli di assegnazione di contratti, con valori di investimento superiori all'anno precedente. Il risultato è stato raggiunto nonostante un contesto di mercato caratterizzato da molteplici difficoltà come le tensioni politiche internazionali e i disordini in diversi Paesi del Medio Oriente e Nord Africa; il conflitto in Ucraina e le relative sanzioni dell'Unione Europea alla Russia; un incremento dei costi di sviluppo dei giacimenti che ha portato diversi clienti a rivedere il proprio budget e a posticipare la data di inizio dei progetti; il prezzo del petrolio crollato dagli oltre 100 dollari al barile nei primi 8 mesi dell'anno fino a sotto i 50 dollari al barile, a causa di un'offerta superiore alla domanda. L'attuale surplus di offerta rispetto alla domanda è stato caratterizzato dall'aumento della produzione di petrolio in USA proveniente da fonti non convenzionali, da una crescita della domanda inferiore alle aspettative, principalmente dei Paesi asiatici e dalla decisione dei Paesi OPEC di non ridurre i propri livelli di produzione di petrolio (quindi le proprie quote di mercato) per favorire la tenuta del prezzo del petrolio.

Molti operatori, soprattutto nella seconda parte dell'anno, hanno rivisto alcuni degli investimenti più onerosi all'interno del proprio portafoglio e si è assistito allo slittamento nelle assegnazioni di nuovi progetti. Il rallentamento ha coinvolto anche i progetti di studio, segnale che l'approccio degli operatori verso i nuovi investimenti sta diventando più cauto. Permane pertanto un clima di incertezza sul contesto di mercato atteso per i prossimi anni, con riferimento agli investimenti previsti delle Oil Company e soprattutto nel comparto upstream.

A livello mondiale gli investimenti delle Oil Company si sono articolati principalmente in Africa e in Medio Oriente; Saipem ha realizzato il maggior volume di acquisizioni nei seguenti stati: Arabia Saudita, Angola, Russia, Azerbaijan e Brasile.

Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2013 riesposto 2014
(milioni di euro) Importi % Importi % Importi %
Saipem SpA 1.590 15 1.626 16 5.729 32
Imprese del Gruppo 9.063 85 8.436 84 12.242 68
Totale 10.653 100 10.062 100 17.971 100
Engineering & Construction Offshore 5.777 54 5.581 55 10.043 56
Engineering & Construction Onshore 2.566 24 2.193 22 6.354 36
Drilling Offshore 1.401 13 1.401 14 722 4
Drilling Onshore 909 9 887 9 852 4
Totale 10.653 100 10.062 100 17.971 100
Italia 591 6 547 5 529 3
Estero 10.062 94 9.515 95 17.442 97
Totale 10.653 100 10.062 100 17.971 100
Gruppo Eni 1.514 14 1.514 15 1.434 8
Terzi 9.139 86 8.548 85 16.537 92
Totale 10.653 100 10.062 100 17.971 100

Le acquisizioni e il portafoglio

Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2014 ammontano a 17.971 milioni di euro (10.062 milioni di euro nel 2013). Delle acquisizioni complessive, il 56% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 36% l'attività Engineering & Construction Onshore, il 4% il Drilling Offshore e il 4% il Drilling Onshore. Le acquisizioni all'estero hanno rappresentato il 97% del totale e le

acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni l'8%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 32% di quelle complessive.

Il portafoglio ordini residuo alla fine dell'esercizio ammonta a 22.147 milioni di euro.

Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 50% del

portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 30% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 14% al Drilling Offshore e il 6% al Drilling Onshore.

Il 97% degli ordini è da eseguirsi all'estero, mentre quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano l'11% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 32% del portafoglio ordini.

Gruppo Saipem - Portafoglio ordini al 31 dicembre 2013 2013 riesposto 2014
(milioni di euro) Importi % Importi % Importi %
Saipem SpA 5.189 30 5.189 30 7.167 32
Imprese del Gruppo 12.325 70 11.876 70 14.980 68
Totale 17.514 100 17.065 100 22.147 100
Engineering & Construction Offshore 8.447 48 8.320 49 11.161 51
Engineering & Construction Onshore 4.436 25 4.114 24 6.703 30
Drilling Offshore 3.390 20 3.390 20 2.920 13
Drilling Onshore 1.241 7 1.241 7 1.363 6
Totale 17.514 100 17.065 100 22.147 100
Italia 784 4 784 5 689 3
Estero 16.730 96 16.281 95 21.458 97
Totale 17.514 100 17.065 100 22.147 100
Gruppo Eni 2.261 13 2.261 13 2.458 11
Terzi 15.253 87 14.804 87 19.689 89
Totale 17.514 100 17.065 100 22.147 100

Gli investimenti

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2014 ammontano a 694 milioni di euro (902 milioni di euro nell'esercizio 2013), così ripartiti:

  • per l'Engineering & Construction Offshore 260 milioni di euro, relativi principalmente al proseguimento delle attività di costruzione della nuova base in Brasile, oltre a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
  • per l'Engineering & Construction Onshore 55 milioni di euro, relativi all'acquisto di equipment e al mantenimento dell'asset base;
  • per il Drilling Offshore 180 milioni di euro, relativi principalmente

ai lavori di rimessa in classe del mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 7 e della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7, oltre a interventi di mantenimento e upgrading sui mezzi esistenti;

  • per il Drilling Onshore 199 milioni di euro, relativi all'acquisto di due impianti destinati a operare in Arabia Saudita e all'upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché al mantenimento dell'asset base.

In sintesi, gli investimenti dell'esercizio 2014 presentano la seguente articolazione:

Investimenti 2013 2013 2014
riesposto
(milioni di euro)
Saipem SpA 157 157 117
Altre imprese del Gruppo 751 745 577
Totale 908 902 694
Engineering & Construction Offshore 398 393 260
Engineering & Construction Onshore 125 124 55
Drilling Offshore 174 174 180
Drilling Onshore 211 211 199
Totale 908 902 694

Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

Engineering & Construction Offshore

Quadro generale

Il Gruppo Saipem dispone di un'importante flotta navale, tecnologicamente all'avanguardia e di grande versatilità, e di competenze ingegneristiche e di project management di eccellenza; queste distintive capacità e competenze, unitamente a una forte e radicata presenza in mercati strategici di frontiera, assicurano un modello industriale particolarmente adatto per i progetti EPCI.

Il mezzo di più recente costruzione della flotta è la nave posatubi Castorone, monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, con sistema di posizionamento dinamico (DP classe 3) e sistema di posa a "S" con predisposizione per la futura installazione di una torre per varo a "J". Il Castorone è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri e alte profondità, ma con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità.

Un sistema di posizionamento dinamico (DP classe 3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametri fino a 48 pollici (60 pollici incluso il rivestimento) con una capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate (fino a 1.500 tonnellate in condizioni di allagamento del tubo attraverso l'utilizzo di una speciale clampa brevettata), una linea di varo a elevata automazione composta da sette stazioni di lavoro (tre di saldatura e quattro di completamento/controllo), uno stinger modulare per il varo sia in basse che alte profondità con un avanzato sistema di controllo, la possibilità di lavorare in ambienti estremi (Ice Class A0), sono tra le caratteristiche più distintive del mezzo.

L'attuale trend di sviluppo dei giacimenti in acque profonde è sempre alla base del successo del mezzo FDS 2.

Il FDS 2, monoscafo lungo 183 metri, largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico (DP classe 3), è dotato di un sistema di prefabbricazione e varo a "J" in alta profondità di quadrupli giunti fino a un diametro di 36 pollici, con una capacità di tiro e ritenuta di 2.000 tonnellate, con la possibilità di installare un sistema di varo a "S".

Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e dei due verricelli da 750 e 500 tonnellate con sistema attivo di compensazione del moto ondoso, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde.

Tra gli altri mezzi navali più avanzati si evidenziano il Saipem 7000, con posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate e di posa di condotte in acque ultra-profonde con il sistema a "J", idoneo a mantenere in sospensione durante la posa un peso complessivo di 1.450 tonnellate; il Castoro Sei, nave posatubi semisommergibile idonea per la posa di condotte di grande diametro; la Field Development Ship (FDS), nave speciale per lo sviluppo di campi sottomarini in acque profonde, dotata di posizionamento dinamico e di gru per il sollevamento fino a 600 tonnellate, nonché di un sistema per la posa di condotte in verticale fino a una profondità superiore ai 2.000 metri; e il Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di ormeggio in acque profonde e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate.

Saipem inoltre, attraverso la costante manutenzione e il continuo aggiornamento e miglioramento dei propri asset in linea con lo sviluppo tecnologico e le richieste dei clienti, è continuamente impegnata nella gestione e lo sviluppo della flotta al fine di preservarne le capacità operative e di sicurezza in un contesto di mercato in continuo sviluppo.

Nel corso del 2014 sono terminati i lavori in Brasile per lo sviluppo del cantiere di fabbricazione per strutture sottomarine e galleggianti e della base logistica sull'area di 35 ettari ubicata nel distretto di Guarujá acquisita a ottobre 2011.

L'area ha una collocazione strategica: si trova a circa 350 chilometri dal bacino di Santos, la regione brasiliana offshore dove sono stati scoperti i giacimenti Pre-Salt in acque ultra-profonde, e a circa 650 chilometri dal bacino di Campos, l'altro più importante bacino offshore del Brasile.

Le attività che Saipem ha già svolto nel nuovo cantiere sono complementari con i servizi offerti dalla flotta altamente specializzata per acque ultra-profonde che la Società ha sviluppato negli ultimi anni; inoltre esse consentono di soddisfare i requisiti, particolarmente stringenti in termini di contenuto locale, imposti in Brasile nel settore ad alta tecnologia degli sviluppi sottomarini in acque ultra-profonde.

Nel corso del 2014 la Yard di fabbricazione di Karimun, in Indonesia, ha continuato le attività di costruzione relative ai vari progetti del Gruppo. Saipem può inoltre vantare una valida posizione nel mercato delle attività sottomarine, disponendo di mezzi tecnologicamente molto sofisticati, come i veicoli subacquei telecomandati, e delle tecnologie di intervento, con l'assistenza di robot specificamente equipaggiati, su condotte in acque profonde.

Infine, il Gruppo Saipem è attivo nel settore Leased FPSO con una flotta costituita dalle unità Cidade de Vitoria e Gimboa.

Nel corso del quarto trimestre sono stati svalutati asset per un importo pari a 160 milioni di euro.

Il contesto di mercato di riferimento

Nell'ambito degli sviluppi sottomarini, il 2014 si conclude con un deciso incremento di installazioni rispetto all'anno precedente. Hanno guidato le attività l'Africa Occidentale, in particolare la Nigeria e l'Angola dove sono stati avviati i grandi progetti di Clov e West Hub, altri invece sono ancora in costruzione, come Egina, e il Sud America, che con gli sviluppi dei campi Pre-Salt sta contribuendo a una crescita sostenuta delle attività in acque profonde e ultraprofonde. Si attesta ancora su valori inferiori al passato l'attività nel Mare del Nord, dopo i grandi progetti avviati negli ultimi anni. Tra i progetti assegnati nell'anno, quello relativo allo sviluppo sottomarino di Kaombo in Angola rimane tra i più rappresentativi e costituisce un precedente per complessità e dimensioni. Nel corso dell'anno inoltre sono stati avviati anche grandi progetti come Liwan (Husky Energy e CNOOC), che, situato a circa 1.500 m di profondità, rappresenta il primo sviluppo cinese in acque profonde.

Nel segmento delle condotte di piccolo diametro si confermano i buoni livelli raggiunti nel 2013 in termini di chilometri posati. Sud America e Africa Occidentale sono le aree che segnano un incremento più marcato rispetto all'anno precedente. Grazie alle attività in queste aree, continua la crescita del segmento delle acque ultraprofonde, che copre circa il 15% dei chilometri installati.

Per quanto riguarda le grosse condotte, risulta molto attiva l'area dell'Asia-Pacifico, dove sono in esecuzione importanti progetti come Ichthys (Inpex) e Wheatstone (Chevron), mentre nell'area del Golfo del Messico, dopo l'intensa attività operativa degli ultimi anni, si assiste a un calo di attività. Risulta anche di conseguenza ridotta l'attività in acque profonde rispetto ai livelli raggiunti negli anni precedenti. Le discussioni tra Europa e Russia legate alle normative del gas e il deterioramento dei rapporti in seguito al conflitto in Ucraina hanno determinato la sospensione dell'importante progetto South Stream nel Mar Nero e ciò potrebbe avere un impatto sui volumi di attività nel segmento delle grosse condotte da realizzare nel corso del 2015.

Per il segmento delle installazioni di piattaforme fisse si segnala un leggero rallentamento rispetto ai volumi raggiunti l'anno scorso. A guidare il trend negativo è l'area dell'Asia-Pacifico, in ridimensionamento dopo i risultati raggiunti negli anni scorsi.

Il settore dei floater si conferma su buoni livelli, grazie ai grandi progetti in corso in Indonesia, come Jangrik e Madura, e in Angola, dove nell'anno sono state assegnate 3 unità (Kaombo 1 e 2, East Hub). Ripartono anche le attività in Sud America, dopo che il fallimento della società OGX aveva portato a rivedere in negativo le previsioni per l'area. Petrobras ha continuato a sostenere piani ambiziosi per il futuro, siglando nel 2014 due contratti per i campi di Tartaruga e Libra.

Nel 2014 si è assistito a due assegnazioni nel mercato FLNG: Rotan FLNG (Petronas) e Golar Hilli (Golar), di cui quest'ultimo rappresenta il primo caso di conversione di un LNG carrier in un impianto FLNG. Si sono così raggiunte nel corso dell'anno le cinque unità contemporaneamente in costruzione.

Attualmente numerose iniziative in fase di studio faticano, tuttavia, a raggiungere la decisione finale di investimento (FID) da parte degli operatori. Infatti, superare la complessità tecnica dei progetti FLNG rimane uno dei fattori prevalenti nel settore; a questo si aggiunge anche il recente calo del prezzo del petrolio, che ha portato a un ribasso dei prezzi dell'LNG e ha messo in dubbio l'economicità di alcuni progetti.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative nel corso dell'esercizio 2014 sono relative ai seguenti lavori:

  • per conto Total, in Angola, il progetto Kaombo di tipo EPCI, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e messa in servizio di due mezzi FPSO (Floating Production Storage and Offloading). Inoltre un contratto di sette anni per i servizi di gestione e manutenzione dei due mezzi;
  • per conto South Stream Transport BV, in Russia:
    • il contratto che prevede le attività di ingegneria, di installazione e la costruzione della prima linea del gasdotto sottomarino South Stream, che attraverserà il Mar Nero dalla Russia alla Bulgaria, oltre ai tratti in acque poco profonde, le shore crossing, i landfall e le connesse facility per le quattro condotte. La linea verrà posata dalla Saipem 7000;
    • il contratto che prevede le attività di supporto alla costruzione della seconda linea del gasdotto sottomarino South Stream, inclusi l'ingegneria, il coordinamento dei cantieri di stoccaggio, la predisposizione degli attraversamenti sottomarini dei tubi e il collegamento del gasdotto sottomarino alle sezioni di approdo attraverso i "tie ins";
  • per conto BP, in Azerbaijan, un contratto T&I per il trasporto e l'installazione di jacket e topside, sistemi di produzione e strutture sottomarine per lo sviluppo della Fase 2 del campo Shah Deniz;
  • per conto Pemex, nel Golfo del Messico, il contratto EPCI per lo sviluppo del campo di Lakach. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione del sistema di connessione tra il campo offshore e l'impianto di condizionamento del gas a terra;
  • per conto Petrobras, in Brasile, il progetto Lula Norte, Lula Sul e Lula Extremo Sul, di tipo EPCI, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di tre condotte sottomarine;
  • per conto Eni Muara, il contratto di tipo EPCI, in Indonesia, per una Floating Production Unit (FPU), unità di produzione galleggiante destinata allo sviluppo del progetto del Jangrik Complex. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e fabbricazione della FPU, oltre all'installazione del sistema di ancoraggio e alla sua connessione all'unità di produzione galleggiante e all'avvio degli impianti di produzione;
  • per conto Petrobras, in Brasile, il contratto che prevede l'estensione per quattro anni del noleggio della FPSO Cidade de Vitoria situata presso il campo di Petrobras Golfinho, nel bacino di Espìrito Santo, oltre a un contratto per le opere di modifica e potenziamento del mezzo. La FPSO Cidade de Vitoria, di proprietà e gestita operativamente da Saipem, è noleggiata a Petrobras dal 2005. La durata del contratto è stata estesa per altri quattro anni, fino al 2022. I lavori di modifica eseguiti da Saipem incrementeranno la capacità di trattamento dell'acqua prodotta e permetteranno il collegamento di altri due pozzi a gas ad alto livello di condensati a partire dal primo trimestre del 2016;
  • per conto Eni E&P, in Italia, il contratto T&I, che prevede il trasporto e l'installazione di una piattaforma e una condotta sottomarina nel Mar Mediterraneo;
  • per conto Sonangol P&P, in Angola, l'estensione di due anni del contratto di noleggio e gestione operativa della FPSO Gimboa. Il mezzo è di proprietà di Saipem che ne cura anche la gestione operativa e opera nel Blocco 4/05 dal 2006. Il contratto è stato prolungato di due anni fino al primo trimestre del 2017;
  • per conto di Aker Solutions, in Congo, per la fabbricazione di strutture sottomarine, tra cui quelle di ancoraggio, per il progetto Moho Nord;
  • per conto Protexa, in Messico, il contratto T&I, che prevede l'installazione di strutture offshore, tra cui due piattaforme.

Gli investimenti

Nel comparto Engineering & Construction Offshore gli investimenti dell'anno sono principalmente riconducibili al proseguimento delle attività di costruzione della nuova base in Brasile, oltre a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso del 2014.

In Arabia Saudita, per conto Saudi Aramco:

  • è in corso la campagna di installazione nell'ambito del contratto Al Wasit Gas Program, per lo sviluppo dei giacimenti offshore Arabiyah e Hasbah. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di quindici piattaforme fisse oltre a una condotta di esportazione, condotte a mare, cavi sottomarini e di controllo; nell'ambito dello stesso sono in corso le operazioni relative al nuovo scopo del lavoro che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, trasporto, installazione e messa in servizio di due trunkline nei campi di Arabiyah e Hasbah;
  • nell'ambito del Long Term Agreement, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di strutture, piattaforme e condotte, sono terminate le attività di costruzione dei due jacket e due condotte e sono in corso le attività di costruzione e l'installazione di tre deck;
  • sono in corso le attività relative al contratto Marjan Zuluf, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di nuove strutture a mare, tra le quali tre piattaforme, tre jacket, condotte e cavi sottomarini associati alle piattaforme.

In Iraq, per conto South Oil Co, sono terminate le attività nell'ambito del progetto Iraq Crude Oil Export Expansion - Fase 2, che aveva come scopo l'espansione del Basra Oil Terminal. Il contratto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di una Piattaforma Centrale di Convoglio e Misurazione (CMMP), oltre che delle strutture connesse.

In Estremo Oriente:

  • per conto Inpex Masela Ltd, in Indonesia, sono terminate le attività di ingegneria e di design relative al progetto per Masela FLNG, che prevede le attività di Front-end Engineering and Design (FEED);
  • proseguono le attività relative al progetto Liwan 3-1, per conto Husky Oil China Ltd, in Cina, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e installazione di due condotte, di sistemi

ombelicali, nonché il trasporto e l'installazione di un sistema di produzione sottomarino che collegherà le teste di pozzo a una piattaforma di processo;

  • per conto Eni Muara, in Indonesia, sono in corso le attività relative al progetto EPCI Jangrik. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e fabbricazione della FPU, oltre all'installazione del sistema di ancoraggio e alla sua connessione all'unità di produzione galleggiante e all'avvio degli impianti di produzione.

Per conto INPEX, proseguono in Australia le attività di ingegneria e preparazione logistica relative al progetto Ichthys LNG, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di una condotta sottomarina che collegherà la Central Processing Facility offshore con l'impianto di trattamento a terra, presso Darwin.

In Africa Occidentale:

  • sono terminate le attività relative al contratto Bonga North West, per conto Shell Nigeria Exploration and Production Co Ltd (SNEPCo), al largo delle coste nigeriane. I lavori riguardavano le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in opera delle condotte di produzione con tecnologia pipe-in-pipe e delle condotte per la re-iniezione di acqua nel bacino del giacimento, oltre ai relativi sistemi di produzione sottomarina;
  • per conto MPNU (Mobil Producing Nigeria Unlimited), in Nigeria, sono terminate le attività relative al progetto Usari Idoho, che prevedeva le attività di trasporto e installazione di una condotta, in acque poco profonde, per il collegamento delle piattaforme Idoho e Usari;
  • per conto Total Upstream Nigeria Ltd, in Nigeria, sono in corso le attività relative al contratto di tipo EPCI per lo sviluppo sottomarino del campo di Egina. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in servizio di condotte sottomarine per la produzione di idrocarburi e l'esportazione del gas, strutture di collegamento flessibili e cavi ombelicali;
  • per conto Total, in Angola, proseguono le attività di project management e approvvigionamento relative al Kaombo, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e messa in servizio di due mezzi FPSO (Floating Production Storage and Offloading);
  • per conto Eni Congo, in Congo, sono in corso le attività relative a due contratti WP4 e WP10, che prevedono le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e trasporto del Litchendjili jacket, dei piles e delle relative pertinenze;
  • per conto ExxonMobil, in Angola, sono in corso le attività relative al progetto Kizomba Satellite Phase 2 presso i cantieri di Soyo e Ambriz. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di condotte sottomarine di produzione e iniezione d'acqua, cavi rigidi di collegamento e altre installazioni sottomarine;
  • per conto Total Exploration and Production, in Angola, proseguono le attività relative al contratto GirRI (Girassol Resources Initiatives), nel Block 17, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in servizio delle modifiche del topside del sistema di pompaggio sulle FPSO esistenti Girassol e Dalia;
  • per conto Cabinda Gulf Oil Co Ltd (CABGOC), in Angola, proseguono i lavori nell'ambito del progetto Mafumeira 2, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in opera di infrastrutture URF (umbilical, riser e flowline) e gasdotti di esportazione;
  • per conto CABGOC, proseguono le attività relative alla terza campagna di installazione relativa al progetto Congo River Crossing Pipeline, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di tre condotte e flange sottomarine, oltre a lavori di interro e attraversamento. Il progetto viene eseguito al largo delle coste dell'Angola e della Repubblica Democratica del Congo;
  • per conto Hyundai Heavy Industries, sono in corso le attività relative al progetto Hyundai Moho per la fabbricazione di infrastrutture marine in Congo. Il contratto prevede le attività di fabbricazione delle condotte guida, dei pali di ancoraggio e delle strutture di ormeggio di una tension leg platform;
  • per conto CABGOC, in Angola, sono in corso le attività relative al contratto EPCI 3, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e prefabbricazione relative a lavori a mare e collegamenti da effettuarsi sulla piattaforma esistente Mafumeira Norte e sulle future piattaforme di produzione Mafumeira Sul;
  • per conto Aker Solutions, in Congo, sono iniziate le attività relative al progetto Moho Nord, che prevede le attività di fabbricazione di strutture sottomarine di ancoraggio per il progetto Moho.

In Egitto, per conto Burullus Gas Co, sono terminate le attività relative al progetto che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, installazione, operazioni preliminari e messa in servizio di strutture sottomarine nella West Delta Deep Marine Concession.

Nel Mare del Nord:

  • per conto GDF Suez, nel Regno Unito, sono terminate le attività di collegamento dell'ombelicale relative al progetto Cygnus phase 2, che prevedeva le attività di installazione di una condotta sottomarina, una di esportazione e dei relativi sistemi ombelicali nel bacino del Southern Gas;
  • per conto Det Norske Oljeselskap ASA, proseguono le attività relative al progetto che prevede il trasporto e l'installazione del jacket Ivar Aasen e il topside nel settore norvegese del Mare del Nord;
  • per conto Dong E&P, nel settore danese del Mare del Nord, proseguono le attività relative al progetto Hejre, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di due condotte che collegheranno il campo Hejre con la relativa piattaforma;
  • inoltre, oltre i progetti sopra descritti, sono state installate, tramite l'utilizzo del mezzo Saipem 7000, varie strutture per conto ConocoPhillips (Eldfisk), per conto Statoil (Lundin e Statoil decommissioning) e per conto Nexen (Golden Eagle).

In Russia:

  • per conto South Stream Transport BV, sono iniziate le attività relative al progetto South Stream, che prevede le attività di ingegneria di installazione e la costruzione della prima linea del gasdotto sottomarino che attraverserà il Mar Nero dalla Russia alla Bulgaria. In data 30 dicembre 2014 South Stream Transport BV ha notificato la sospensione del contratto;

  • per conto Lukoil-Nizhnevolzhskneft, sono in corso le attività relative al progetto Filanovsky, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di un oleodotto e un gasdotto a una profondità massima di sei metri, nonché le relative condotte a terra che collegheranno il blocco dei riser nel campo marino alle valvole di chiusura a terra. Sono in corso le attività relative allo scopo contrattuale aggiuntivo che prevede le attività di trasporto e installazione di quattro piattaforme.

In Azerbaijan:

  • per conto BP Exploration (Caspian Sea) Ltd, nell'ambito del progetto Under Water Operation, sono terminate le attività di ispezione sottomarina, manutenzione e riparazione delle infrastrutture di BP presenti nell'area dell'offshore azero, tra cui le piattaforme installate dalla stessa in periodi precedenti. Inoltre, per conto AIOC, nell'ambito del progetto Chirag Oil Project, sono terminate le attività di trasporto e installazione di un jacket e del relativo topside;
  • per conto BP, sono iniziate le attivitè relative al progetto T&I, che prevede le attività di trasporto e installazione di jacket e topside, sistemi di produzione e le strutture sottomarine per lo sviluppo della Fase 2 del campo Shah Deniz.

In Kazakhstan:

  • per conto Teniz Burgylau Llp, proseguono le attività, in consorzio con Keppel Kazakhstan Llp, di costruzione, allestimento e messa in servizio di un jack-up;
  • per conto Agip KCO, nell'ambito del programma per lo sviluppo del giacimento Kashagan, dopo la fine del progetto Hook-Up and Commissioning, che prevedeva le attività di prefabbricazione e il completamento di moduli presso il cantiere di Kuryk, proseguono le attività di supporto logistico;
  • per conto North Caspian Production Operations Co BV, proseguono le attività per la fornitura del progetto Major Maintenance Services. Il contratto prevede la fornitura di manutenzione e servizi per impianti offshore (isola D) e onshore (OPF);
  • per conto Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV, proseguono le attività relative al progetto EP Clusters 2 and 3, nell'ambito dello sviluppo del campo di Kashagan, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e trasporto di tre moduli topside per la raccolta e la produzione degli idrocarburi.

Inoltre in Kazakhstan, per conto Agip KCO (agente del consorzio partecipato da Eni, ExxonMobil, Shell, Total e KazMunayGas con il 16,81% ciascuno, e da CNPC e Inpex con quote minori), Saipem ha eseguito e concluso nel 2010 sulla base di specifiche del committente il progetto Trunkline and Production Flowlines.

A seguito del rilevamento di perdite in un tratto delle condotte, il cliente ha richiesto a Saipem di intervenire in garanzia. Saipem, confortata anche dal parere di qualificati consulenti legali esterni, non si è mai ritenuta obbligata all'esecuzione di tali opere.

Nel giugno 2014, su richiesta del cliente, le parti hanno iniziato le negoziazioni di un contratto per la posa di due nuove condotte. Il 6 febbraio 2015 le negoziazioni hanno portato alla stipula del nuovo contratto come riportato nei "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio". Contestualmente alla firma, il cliente ha rilasciato i Final Acceptance Certificates relativi ai lavori svolti a fronte del precedente contratto.

Nel Golfo del Messico:

  • per conto Discovery Producers Llc, sono terminate le attività relative al progetto Keathley Canyon Connector, che prevedeva il trasporto e l'installazione di una condotta per l'esportazione di gas;
  • per conto Enbridge Big Foot Oil Export Lateral, sono terminate le attività relative al progetto Big Foot, che prevedeva le attività di ingegneria, procurement, costruzione, trasporto e installazione di una condotta per il gas;
  • per conto Chevron, sono terminate le attività di posa relative al progetto Jack Saint Malo, che prevedeva le attività di trasporto e installazione di una condotta di esportazione che collegherà la piattaforma galleggiante Jack Saint Malo;
  • per conto William's Field Services Gulf Coast Co LP, sono terminate le attività relative al progetto William's Gulfstar, che prevedeva le attività di trasporto e installazione di un topside;
  • per conto Dragados, in Messico, sono terminate le attività relative a due contratti per il trasporto e l'installazione di due piattaforme marine nelle acque messicane del Golfo del Messico. Le piattaforme sono state installate con la tecnica del floatover eseguita per la prima volta nel Golfo del Messico;
  • per conto Permaducto SA de Cv, sono terminate le attività di installazione di 3 decks e 1 piattaforma nel Golfo de Campeche.

In Brasile, per conto Petrobras:

  • sono terminate le attività relative al contratto P55-SCR, che prevedeva le attività di trasporto e installazione a mare di flowline e di riser a servizio della piattaforma semisommergibile P-55, che è stata collocata nel campo Roncador, nel bacino di Campos, al largo delle coste dello Stato di Rio de Janeiro;
  • sono terminate le attività relative al progetto Lula NE Cernambi, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di una condotta per il trasporto del gas nel bacino di Santos;
  • proseguono le attività all'interno del contratto per la realizzazione del gasdotto Rota Cabiúnas, nella regione Pre-Salt del bacino di Santos. Lo sviluppo prevede l'ingegneria e l'approvvigionamento delle strutture sottomarine e l'installazione di una condotta gas a una profondità d'acqua massima di 2.200 metri. Il

gasdotto collegherà il Collettore Centrale nel campo di Lula, nel bacino di Santos, all'impianto di trattamento a terra di Cabiúnas, situato nel distretto di Macaé, nello Stato di Rio de Janeiro;

  • proseguono le attività relative al progetto Sapinhoà Norte and Cernambi Sul, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in servizio di un collettore sottomarino per il sistema di raccolta del campo Sapinhoà Norte e un collettore per i sistemi di esportazione del gas dei campi Sapinhoà Norte e Cernambi Sul; proseguono le attività relative al progetto Sapinhoà Norte e Iracema Sul.

In Venezuela:

  • per conto Cardon IV, proseguono le attività per lo sviluppo del progetto Perla EP, che prevede il trasporto e l'installazione di tre piattaforme e tre condotte;
  • per conto PDVSA, proseguono le attività relative al contratto per la realizzazione della condotta Dragon - CIGMA, che prevede il trasporto e l'installazione di un gasdotto che collegherà la piattaforma gas Dragon con il complesso CIGMA.

In Italia:

  • per conto OLT Offshore LNG Toscana, sono terminate le attività di conversione della nave gasiera Golar Prost. Il contratto prevede la conversione della nave gasiera messa a disposizione dal cliente, nonché la realizzazione di tutte le opere a mare necessarie per l'installazione e la messa in servizio dell'impianto;
  • per conto Eni E&P, sono terminate le attività relative al contratto che prevede, nell'ambito della Campagna Mare 2014, il trasporto e l'installazione di una piattaforma e una condotta sottomarina nel Mar Mediterraneo.

Nel segmento "Leased FPSO", nel corso dell'anno hanno operato:

  • l'unità FPSO Gimboa, nell'ambito del contratto, per conto Sonangol P&P, relativo alla fornitura e alla gestione di un'unità FPSO per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri;
  • l'unità FPSO Cidade de Vitoria, nell'ambito di un contratto, per conto Petrobras, della durata di undici anni, per lo sviluppo della seconda fase del giacimento Golfinho, situato nell'offshore brasiliano a una profondità d'acqua di 1.400 metri.

Mezzi navali al 31 dicembre 2014

Saipem 7000 Nave semisommergibile autopropulsa a posizionamento dinamico per il sollevamento di strutture fino a 14.000
tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 metri.
Saipem FDS Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J"
con capacità di ritenuta fino a 550 tonnellate (incremento in corso a 750 tonnellate) per la posa di condotte fino
a 22 pollici di diametro oltre i 2.000 metri di profondità, con capacità di sollevamento fino a 600 tonnellate.
Saipem FDS 2 Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J"
con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per il varo per la posa di condotte del diametro massimo di 36
pollici, predisposta per la posa di condotte dello stesso diametro con la tecnica a "S" e con capacità di solleva
mento fino a 1.000 tonnellate.
Castoro Sei Nave posatubi semisommergibile per la posa di condotte di largo diametro e in profondità fino a 1.000 metri.
Castoro Sette Pontone posatubi semisommergibile per la posa di condotte di largo diametro e in profondità fino a 1.000 metri.
Castorone Nave posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S" attraverso
rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse
che alte profondità, capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate (che può essere incrementata fino a 1.000
tonnellate), idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo
per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse.
Castoro Otto Nave posatubi e sollevamento, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro e per il sollevamento
di strutture fino a 2.200 tonnellate.
Saipem 3000 Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, idonea per la posa di condotte flessibili in acque
profonde e per il sollevamento di strutture fino a 2.200 tonnellate.
Bar Protector Nave di supporto multiruolo, a posizionamento dinamico, per immersioni in alti fondali e per lavori offshore.
Semac 1 Pontone posatubi semisommergibile, idoneo per la posa di condotte di largo diametro e in acque profonde.
Castoro II Pontone posatubi e sollevamento, idoneo per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro e per il solleva
mento di strutture fino a 1.000 tonnellate.
Castoro 10 Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde.
Castoro 12 Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profon
dità minima di 1,4 metri.
S355 Pontone posatubi e sollevamento, idoneo per la posa di condotte fino a 42 pollici di diametro e per il solleva
mento di strutture fino a 600 tonnellate.
Castoro 16 Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una
profondità minima di 1,4 metri.
Saibos 230 Pontone di lavoro e posatubi fino a 30 pollici, con gru mobile per battitura pali, terminali, piattaforme fisse.
Ersai 1 Pontone per sollevamento e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul fondo del mare, dotata di due
gru cingolate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate.
Ersai 2 Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate.
Ersai 3 Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone.
Ersai 4 Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone.
Ersai 400
Castoro 9
Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di evacuazione per H2S.
Bettolina da carico in coperta.
Castoro XI Bettolina da trasporto carichi pesanti.
Castoro 14 Bettolina da carico in coperta.
Castoro 15 Bettolina da carico in coperta.
S42 Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per varo a "J" della Saipem 7000.
S43 Bettolina da carico in coperta.
S44 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
S45 Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate.
S46 Bettolina da carico in coperta.
S47 Bettolina da carico in coperta.
S 600 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
FPSO - Cidade de Vitoria Nave di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 100.000 barili.
FPSO - Gimboa Nave di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 60.000 barili.

Engineering & Construction Onshore

Quadro generale

Nel settore Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di elevate dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un forte orientamento verso attività in aree complesse e difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.

Saipem ha raggiunto un posizionamento competitivo globale di eccellenza, fornendo una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria petrolifera, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali. In numerosi mercati di attività, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del contenuto locale nella realizzazione dei progetti.

Il contesto di mercato di riferimento

Le assegnazioni nel segmento Upstream sono diminuite rispetto allo scorso anno. Si nota un'assenza di iniziative medio-grandi in Nord America, che avevano caratterizzato gli anni precedenti. Il Medio Oriente dimostra ancora una volta la sua rilevanza strategica con contratti importanti in Iraq, Arabia Saudita, EAU e Oman. Anche il Nord Africa mostra un certo movimento con l'assegnazione di progetti in Algeria. Una volta superato l'attuale contesto di basse quotazioni del petrolio, ci si attende che nel medio-lungo termine il segmento Upstream mantenga un potenziale di sviluppo legato alle scoperte di nuovi giacimenti, soprattutto in ragione della prevedibile pressante necessità di investire per mantenere la produzione dei campi esistenti in graduale declino.

Il segmento delle Condotte mostra un buon livello di assegnazioni grazie all'assegnazione del contratto per la costruzione di una condotta gas in Turchia (progetto Tanap - Trans-Anatolia) e del tratto in Azerbaijan legato al progetto BP - Shah Deniz Stage 2 - South Caspian Pipeline Expansion. Altri progetti importanti di condotte gas, in Arabia Saudita e Azerbaijan, e di condotte petrolio, in Kenya. Il segmento delle condotte è notevolmente influenzato dall'abbondanza di gas disponibile e dalla conseguente necessità di trasportarlo dai campi di produzione verso i mercati di utilizzo. Per questo motivo, negli ultimi anni, la realizzazione di nuove condotte gas o ampliamenti di condotte già esistenti ha superato le attività per il trasporto di petrolio. Questo è un trend che si prevede continuerà ancora nel breve-medio termine, e influenzerà maggiormente tutti quei Paesi che svilupperanno giacimenti da campi non convenzionali con la necessaria conseguenza di potenziare il loro sistema di raccolta e invio ai mercati di consumo.

Il segmento dell'LNG ha segnato nel 2014 un picco di attività, grazie ai numerosi progetti assegnati nel 2011-2012 (principalmente in Australia) che sono entrati nella fase di costruzione durante l'anno. Nel biennio 2013-2014, il baricentro commerciale si è quindi spostato dall'Asia-Pacifico al Nord America, dove sono stati assegnati progetti di grandi dimensione. Nei prossimi anni, tuttavia, ci si attende che le escalation di costi sperimentate dai clienti e la complessità tecnica legata alla realizzazione dei progetti LNG, possano portare a una crescente selezione delle nuove iniziative.

In Nord America, il livello degli investimenti nel mercato LNG rimane attualmente favorito da una continua e costante abbondanza di gas proveniente da campi non convenzionali che permette di produrre gas naturale a basso costo. Per questo motivo, il prezzo nel mercato USA è molto più basso del prezzo del gas nei restanti mercati e ci si attende che ciò determini anche nel breve-medio termine un'opportunità a investire in terminali di liquefazione finalizzati all'export. Nel corso dell'anno è entrato nella fase di progettazione esecutiva il grande progetto LNG di Yamal (Russia), che rimane tuttavia a rischio a causa delle sanzioni comminate alle società russe.

Nel segmento della Raffinazione contratti importanti sono stati assegnati in diverse aree geografiche, ma è il Medio Oriente a effettuare le maggiori assegnazioni, con in testa il Kuwait grazie al progetto KNPC - Clean Fuels Project 2020. Assegnazioni di contratti anche in Iraq, Karbala e Quyarah, e in Arabia Saudita, Jazan. Nell'area dell'Asia-Pacifico è stato assegnato un progetto per la costruzione di un impianto CTL (Coal to Liquid), che verrà costruito in Cina, a Ningdong nel Ningxia. In Malesia Petronas ha assegnato il progetto della raffineria di Pengerang (Rapid Refinery Project). Assegnazioni importanti di contratti EPC anche in America Latina, in Colombia, con l'upgrade della raffineria di Barrancabermeja, e in Perù, con la modernizzazione dalla raffineria di Talara, in Nord America, in Canada a Edmonton, e in Messico, Pemex a Salina Cruz, e in Africa Centrale, in Camerun con la fase 2 della raffineria Sonara. La domanda di prodotti petroliferi continua a crescere favorendo gli investimenti nel segmento della raffinazione. Le rigorose normative ambientali, soprattutto nei Paesi OECD (in particolare Europa), impongono agli operatori europei costi elevati per dotare le raffinerie esistenti di impianti e processi sempre più efficienti, favorendo anche gli investimenti medio-piccoli, la chiusura di raffinerie datate e la costruzione di "Mega Export Refinery" nei Paesi produttori di greggio (soprattutto nell'area medio orientale).

Dopo un'evidente flessione degli investimenti nel 2013, il segmento della Petrolchimica mostra nel 2014 un volume di assegnazioni importante, sostenuto da assegnazioni in Egitto, Arabia Saudita, Malesia, USA e Turkmenistan. L'aumento della domanda di prodotti petrolchimici (etilene e propilene), e in particolare in Asia-Pacifico e Medio Oriente, associato a un tasso di utilizzo degli impianti sempre più elevato, favorirà nuovi investimenti nel segmento, sia con espansioni e/o modernizzazioni di complessi esistenti, sia con la costruzione di nuovi complessi. Nel 2014 il segmento dei Fertilizzanti registra una diminuzione degli investimenti in grandi complessi. Gli Stati Uniti d'America, favoriti dai propri giacimenti di gas non convenzionale e dal costo del gas molto competitivo, hanno registrato l'assegnazione di un complesso fertilizzanti. Nel corso dell'anno si sono registrate assegnazioni di contratti anche in Medio Oriente (Iran e Iraq) e in Sud America, con l'assegnazione di un contratto per un impianto Ammoniaca in Brasile.

Gli investimenti nel segmento hanno un andamento ciclico e la previsione di crescita della domanda mondiale di prodotti fertilizzanti, nel breve-medio periodo, dovrebbe favorire la costruzione di nuovi impianti, mentre continueranno gli investimenti di medio-piccola dimensione per l'espansione e la modernizzazione degli impianti esistenti.

Il rapido sviluppo economico dei Paesi emergenti crea un nuovo e rilevante mercato per grandi Infrastrutture civili e portuali a cui Saipem punta su base speculativa e in selezionate aree geografiche.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative nel corso dell'esercizio sono relative ai seguenti contratti:

  • per conto Saudi Aramco:
    • due contratti di tipo EPC, in Arabia Saudita. I primi due contratti, relativi al progetto Jazan Integrated Gasification Combined Cycle, prevedono le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, pre-commissioning, supporto alla messa in servizio e test di performance degli impianti;
    • un contratto EPC che prevede l'espansione dei centri di produzione onshore nei campi di Khurais, Mazajili e Abu Jifan, in Arabia Saudita;
    • un contratto EPC che prevede la progettazione di dettaglio, l'ingegneria, l'approvvigionamento, l'installazione, la messa in servizio e l'assistenza all'avvio per le Sezioni 4 e 5 del gasdotto Shedgum-Yanbù, in Arabia Saudita;
  • in consorzio con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering Co, nella regione del Caspio, per conto Tengrchevroil Llp, il contratto TCO che prevede le attività di ingegneria di cantiere, fabbricazione, pre-commissioning di 55 mila tonnellate di pipe-rack , ossia la parte strutturale metallica di un grande centro di produzione di petrolio e gas naturale;
  • per conto CNRL (Canadian Natural Resources), tre contratti per lo sviluppo dell'Hydrotreater Phase 3 all'interno del progetto Horizon Oil Sands, nella regione di Athabasca, che prevedono le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un'unità di desolfurizzazione combinata, di un'unità di concentrazione di acqua acida e di un'unità di recupero dello zolfo, oltre alla costruzione di strutture di supporto;
  • per conto Eni Congo, un contratto che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, trasporto e avviamento di un impianto onshore per il trattamento del flusso di alimentazione dalla piattaforma offshore Litchendjili, situata a sud di Pointe-Noire, che, trasportato attraverso un gasdotto dedicato, produrrà gas trattato e stabilizzato;
  • per conto del consorzio Shah Deniz, un contratto che prevede in Azerbaijan la costruzione di una condotta e l'installazione di superfici connesse; in Georgia la costruzione di una seconda condotta e le installazioni di superficie;
  • per conto Versalis, in Italia, il contratto che prevede la realizzazione di una quarta linea di produzione parallela alle tre già esistenti, l'aumento della capacità produttiva delle stesse e l'adeguamento dei sistemi ausiliari dell'impianto.

Gli investimenti

Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti del 2014 sono relativi principalmente all'acquisto di equipment e al mantenimento dell'asset base.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2014.

In Arabia Saudita:

  • per conto Saudi Aramco e Sumitomo Chemical, proseguono le attività nell'ambito del Naphtha and Aromatics Package del progetto Rabigh II, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e pre-commissioning di due unità di trattamento: un impianto di conversione delle nafte e un complesso per la produzione di composti aromatici;
  • per conto dell'Emirato della Provincia della Mecca, sono terminate le attività di approvvigionamento e costruzione nell'ambito del progetto Stormwater Drainage Program - Package 8, che prevede le attività di approvvigionamento, installazione, costruzione e assistenza durante la messa in servizio di un nuovo impianto di scarico delle acque piovane, che servirà la parte settentrionale della città di Jeddah;
  • per conto Saudi Aramco, sono iniziate le attività dei due contratti EPC (Package 1 & 2) relativi al progetto Jazan Integrated Gasification Combined Cycle (ciclo combinato di gassificazione integrata), da realizzare a circa 80 km dalla città di Jazan, nel sud-ovest dell'Arabia Saudita. Il contratto relativo al Package 1 comprende l'unità di gassificazione, l'unità di rimozione fuliggine e ceneri, l'unità di rimozione gas acidi e l'unità di recupero dell'idrogeno. Quello relativo al Package 2 comprende sei treni di unità di recupero dello zolfo (Sulphur Recovery Unit, SRU) e i relativi impianti di stoccaggio. Lo scopo del lavoro per entrambi i contratti comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning, il supporto alla messa in servizio e i test di performance degli impianti coinvolti;
  • per conto Safco, proseguono le attività relative al contratto Safco V, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un impianto per la produzione di urea, insieme alle relative unità di produzione di servizi e strutture di collegamento con gli impianti già esistenti.

Negli Emirati Arabi Uniti:

  • sono quasi terminate le attività di costruzione delle tre linee di prodotto (sales gas, NGL e condensato) e di commissiong relative al progetto, per conto Abu Dhabi Gas Development Co Ltd, nell'ambito dello sviluppo del giacimento gas ad alto contenuto di zolfo di Shah. Lo sviluppo del giacimento prevede il trattamento di 28 milioni di metri cubi al giorno di gas, la separazione in loco di gas e zolfo e il loro successivo trasporto in condotte e collegamento alla rete gas nazionale ad Habshan e Ruwais, nel nord dell'Emirato;
  • sono continuate le attività relative al progetto, per conto Etihad Rail Co, in Abu Dhabi, per la progettazione e la realizzazione della linea ferroviaria che collegherà le aree di produzione di gas di

Shah e Habshan, situate all'interno del Paese, con il porto di Ruwais per il trasporto dello zolfo granulato.

In Kuwait sono continuate le attività relative al progetto, per conto Kuwait Oil Co (KOC), BS 171, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova stazione di pompaggio comprendente tre linee di gas ad alta e bassa pressione per la produzione di gas secco e di condensati.

In Iraq:

  • per conto Basrah Gas Co (BGC), sono terminate le attività relative al rifacimento di due Terminal (Marine e Storage), presso l'area Umm Qasr nella provincia di Basrah;
  • per conto Fluor Transworld Services Inc e Morning Star for General Services Llc, sono in corso le attività relative al progetto West Qurna. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, pre-commissioning e commissioning di infrastrutture per il trattamento e l'esportazione di acqua, di una condotta e di un sistema di iniezione di acqua;
  • per conto Shell Iraq Petroleum Development, sono iniziate le attività relative al progetto FCP GAS, che prevede le attività di installazione di due turbocompressori e dei relativi sistemi ausiliari e di connessione con l'impianto esistente. L'impianto consentirà di fornire gas alla centrale elettrica di North Rumaila;
  • per conto Morning Star for General Services Llc & ExxonMobil Iraq Ltd, proseguono le attività relative al progetto Zubair Gathering System, che prevede le attività di costruzione di un sistema di raccolta, di condotte e relativi collegamenti, nonché il punto di smistamento.

In Turchia, per conto Star Refinery AS, sono iniziate le attività relative al progetto Aegean Refinery, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una raffineria.

In Algeria, per conto Sonatrach, sono terminate le attività relative ai progetti GK3 - lotto 3, Hassi Messaoud, Menzel Ledjmet East, LNG GL3Z Arzew e proseguono le attività "interventi in garanzia".

In Nigeria:

  • per conto Dangote Fertilizer Ltd, proseguono le attività relative al progetto Dangote per il nuovo complesso di produzione di ammoniaca e urea da realizzarsi nello stato di Edo. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di due treni di produzione gemelli e dei relativi impianti di servizi, incluse le infrastrutture esterne all'impianto, da realizzarsi nello stato di Edo;
  • per conto Southern Swamp Associated Gas Solution (SSAGS), sono in corso le attività relative al contratto Southern Swamp, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e messa in servizio di impianti di compressione presso quattro siti e di nuove strutture di produzione centrali in uno solo dei siti per il trattamento del gas associato raccolto;
  • per conto Total Exploration and Production Nigeria Ltd (TEPNG), proseguono le attività relative al progetto Northern Option Pipeline, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning di una condotta che collegherà Rumuji a Imo River;
  • per conto Shell Petroleum Development Co, sono in corso le attività relative al contratto Otumara-Saghara-Escravos Pipeline. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e messa in servizio di una rete di gasdotti, che collegherà, in un'area paludosa, le condotte di erogazione del cliente nei campi di Otumara, Saghara ed Escravos;
  • per conto del Governo dello stato del Rivers (Nigeria), proseguono le attività relative al progetto, per l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione del primo e secondo treno della Centrale Elettrica Indipendente di Afam.

In Congo, per conto Eni Congo, sono in corso le attività relative al progetto Litchendjili, che prevede il trattamento della corrente di alimentazione proveniente dalla Piattaforma Offshore di Litchendjili e la separazione del fluido in due correnti principali: il prodotto Gas (da consegnare alla Centrale Electrique du Congo) e gli Idrocarburi Liquidi.

In Italia, per conto Rete Ferroviaria Italiana SpA (Gruppo FS), sono in corso le attività relative al contratto per la progettazione esecutiva, la direzione lavori e la realizzazione di trentanove chilometri Alta Velocità e di dodici chilometri di interconnessioni con la linea convenzionale esistente, fra Treviglio e Brescia, attraverso le province di Milano, Bergamo e Brescia, oltre ai lavori complementari, quali sistema di alimentazione elettrica, viabilità interferita, nuova viabilità e opere di mitigazione ambientale.

In Polonia, per conto Polskie Lng, proseguono le attività relative al progetto Polskie, per la realizzazione di un terminale di rigassificazione. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione delle strutture di rigassificazione, inclusi due serbatoi di stoccaggio di gas liquido.

In Canada:

  • per conto Husky Oil, sono terminate le attività relative al progetto Sunrise, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione delle Central Processing Facility, costituite da due impianti;
  • per conto Canadian Natural Resources Ltd, sono in corso le attività relative al contratto Horizon Oil Sands - Hydrotreater Phase 2, che prevede le attività di ingegneria e approvvigionamento di un impianto di arricchimento secondario all'interno dello sviluppo dell'Hydrotreater Phase 2, nella regione di Athabasca, in Alberta.

Nell'ambito del progetto sopra descritto e dei tre contratti acquisiti nell'anno per lo sviluppo dell'Hydrotreater Phase 3, il cliente (Canadian Natural Resources Ltd) ha comunicato il descoping della costruzione. Pertanto le responsabilità di Saipem finiscono con il trasporto dei moduli al campo.

In Messico:

  • per conto Transcanada (Transportadora de Gas Natural de Norte - Noroeste), sono in corso, nell'ambito del progetto El Encino, le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un gasdotto che collegherà El Encino (stato di Chihuahua) a Topolobampo (stato di Sinaloa). Sono incluse nel progetto due stazioni di compressione e tre di misura fiscale;

  • per conto Pemex, sono proseguite le attività nell'ambito del contratto Tula e Salamanca, per la realizzazione di due unità di desolfurizzazione e due unità di rigenerazione delle ammine presso due raffinerie, di proprietà del cliente, Miguel Hidalgo (nei pressi della città di Tula) e Antonio M. Amor (nei pressi della città di Salamanca), a un'altitudine rispettivamente di 2.000 e 1.700 metri sopra il livello del mare.

In Suriname, per conto Staatsolie, sono quasi terminate le attività relative al contratto, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione per l'espansione della raffineria Tout Lui Faut, che si trova a sud della capitale Paramaribo.

In Australia:

  • per conto Chevron, nell'ambito del contratto Gorgon LNG, sono terminate le attività di realizzazione del molo e proseguono le attività di realizzazione delle strutture marittime associate. I lavori riguardavano le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, costruzione e messa in esercizio del molo e delle relative strutture marittime per il nuovo impianto Chevron Gorgon LNG sito sull'isola di Barrow, 70 chilometri circa al largo della costa di Pilbara nell'Australia Occidentale;

  • per conto Gladstone LNG Operations Pty Ltd, sono quasi terminate le attività relative al contratto Gladstone LNG, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una condotta per il trasporto di gas, che collegherà i giacimenti dei bacini di Bowen e Surat alla Gladstone State Development Area (GSDA) nei pressi della città di Gladstone, Queensland, dove sarà costruito un impianto di liquefazione ed esportazione di GNL.

Drilling Offshore

Quadro generale

A dicembre 2014 la flotta drilling offshore di Saipem si compone di diciassette mezzi, così suddivisi: sette unità deep-water per operazioni oltre i 1.000 metri di profondità (le drillship Saipem 10000 e Saipem 12000 e i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 6, Scarabeo 7, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), due per operazioni in mid water per attività fino a 500 metri (i semisommergibili Scarabeo 3 e Scarabeo 4), due high specifications jack-up per operazioni fino a 114 metri di profondità (Perro Negro 7 e Perro Negro 8), cinque standard jack-up per attività fino a 91 metri (Perro Negro 2, Perro Negro 3, Perro Negro 4, Perro Negro 5 e Ocean Spur) e un barge tender rig (TAD). Tutte le unità sono di proprietà di Saipem a eccezione del jack-up Ocean Spur, mezzo noleggiato da terzi. Completano la flotta altre unità minori attive nell'offshore del Perù. La flotta drilling offshore di Saipem ha operato nel corso dell'esercizio nel settore norvegese del Mare del Nord e del Mare di Barents, nel Mediterraneo (Italia, Egitto e Cipro), nel Mar Rosso, nel Golfo Persico, nell'offshore del Mozambico, in Africa Occidentale, in Indonesia, nell'offshore di Ecuador e Perù.

Il contesto di mercato di riferimento

Gli effetti dell'inizio del ciclo negativo precedentemente menzionato sono stati molteplici. In termini di spending delle oil&gas company nell'ambito delle perforazioni mare, il 2014 ha mostrato in termini assoluti un miglioramento rispetto all'esercizio precedente. Tuttavia nel corso dell'anno, si sono registrati i primi casi di riduzione o posticipo di attività di perforazione precedentemente pianificate. Un esempio significativo è rappresentato dalla decisione di Statoil di sospendere parte delle attività di perforazione in Norvegia negli ultimi mesi dell'anno (scelta che ha coinvolto anche il semisommergibile Scarabeo 5 di proprietà Saipem) e di cancellare lavori già programmati per il futuro. Il deterioramento del contesto di mercato ha determinato un generale trend di calo degli utilizzi, con una particolare accentuazione verso la fine dell'esercizio e nei primi mesi del 2015; tutte le tipologie di impianti sono state coinvolte e solo le unità tecnicamente più moderne (deep-water floaters e i jack-up high spec) sono riuscite a mantenere nella seconda parte dell'esercizio valori di utilizzo prossimi al 90%. Gli impianti più datati, come i semisommergibili mid water e gli standard jack-up, sono stati quelli che maggiormente hanno sofferto il peggioramento della fase di mercato; in questi segmenti si è registrato un aumento delle unità ferme senza contratto e delle unità svalutate e/o destinate allo smantellamento nel 2015. Anche l'andamento delle rate dei contratti assegnati nel settore nel periodo ha seguito un generale trend di diminuzione, con picchi negativi che hanno riguardato in particolare l'ultra deep-water (sceso a valori di rata fino a 350.000 dollari al giorno, contro valori anche superiori a 600.000 dollari al giorno registrati nel 2013) e gli high spec jack-up (passati dai picchi del 2013 di oltre i 200.000 dollari al giorno a valori fino a 140.000 dollari al giorno di fine 2014).

Il drastico calo delle rate di mercato ha determinato l'annuncio di rilevanti svalutazioni da parte di diversi contrattisti di perforazione non solo sui mezzi più datati, ma anche sui più recenti mezzi deepwater. Uno degli elementi che ha portato a un calo delle rate di mercato è anche il consistente programma di costruzione di nuovi mezzi di perforazione offshore. Nonostante il calo degli ordini e gli annunci di cancellazione delle opzioni per la realizzazione di nuovi mezzi, l'attività di costruzione di nuove unità di perforazione offshore ha continuato a mantenersi su livelli importanti nel 2014, con circa 170 nuove unità in fase di realizzazione (tra queste due terzi di jack-up, circa 20 semisommergibili e 35 drillships), di cui oltre 100 con consegna programmata entro la fine del 2015. Complessivamente solo circa 40 unità hanno già un impegno contrattuale, mentre le rimanenti andranno a costituire nel brevemedio termine un significativo incremento dell'offerta di servizi di perforazione. I tempi di assorbimento di questo surplus di offerta di mezzi dipenderanno dalla rapidità del recupero delle quotazioni del petrolio e degli investimenti in esplorazione e sviluppo da parte delle società petrolifere.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più rilevanti dell'esercizio sono relative ai seguenti contratti:

  • per conto IEOC, l'estensione per un periodo di un anno del contratto di utilizzo del semisommergibile Scarabeo 4 per operazioni in Egitto;
  • per conto Saudi Aramco, in Arabia Saudita, un contratto per il noleggio del mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 7;
  • per conto Addax, l'estensione fino a marzo 2015 per il noleggio della piattaforma semisommergibile Scarabeo 3 per operazioni in Africa Occidentale;
  • per conto NDC (National Drilling Company), l'estensione di due anni del contratto del mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 2 per le attività di perforazione nel Golfo Persico, a partire da gennaio 2015;
  • per conto EP Petroamazonas, in Ecuador, l'estensione di dieci mesi per il noleggio del mezzo di perforazione autosollevante Ocean Spur, gestito operativamente da Saipem, ma non di sua proprietà, fino a tutto il primo trimestre del 2015;
  • per conto Eni Muara Bakau, in Indonesia, il contratto per l'utilizzo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 per la perforazione di almeno 12 pozzi da eseguirsi entro il primo trimestre del 2017.

Gli investimenti

Nel comparto Drilling Offshore gli investimenti del 2014 sono relativi principalmente ai lavori di rimessa in classe del mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 7 e della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7, oltre a interventi di mantenimento e upgrading sui mezzi esistenti.

Le realizzazioni

Nel corso dell'esercizio le unità drilling offshore di Saipem hanno realizzato 123 pozzi, per un totale di 188.527 metri perforati. La flotta è stata impegnata nel seguente modo:

  • unità deep-water: la drillship Saipem 12000 ha continuato a operare in Angola per conto Total, mentre la drillship Saipem 10000, nell'ambito di un contratto pluriennale con Eni, ha svolto operazioni in Nigeria nella prima parte dell'anno, successivamente in Mozambico e, a partire da settembre, a Cipro; il semisommergibile Scarabeo 9 ha operato in Angola per attività per conto Eni nell'ambito di un contratto pluriennale; il semisommergibile Scarabeo 8, completata in gennaio l'installazione di attrezzature richieste dal cliente, ha ripreso a svolgere attività nel settore norvegese del Mare di Barents per conto Eni Norge; il semisommergibile Scarabeo 7 è stato impegnato in operazioni di mantenimento e rimessa in classe svolti in Sud Africa, terminati i quali nel mese di agosto è stato trasferito in Indonesia dove ha iniziato a operare per conto Eni Muara Bakau nell'ambito di un contratto plurienna-

Utilizzo mezzi navali

L'utilizzo dei principali mezzi navali nel 2014 è stato il seguente:

le; il semisommergibile Scarabeo 6 ha operato in Egitto per conto Burullus; il semisommergibile Scarabeo 5 ha continuato a operare nel settore norvegese del Mare del Nord per conto Statoil fino all'inizio di ottobre, quando il cliente ha deciso, a causa del contesto di mercato sfavorevole, di sospendere le attività operative fino a circa il primo trimestre del 2015; il periodo di sosta del mezzo, remunerato alla rata di standby, è stato utilizzato per il completamento di attività di ottimizzazione dell'impianto;

  • unità mid water: il semisommergibile Scarabeo 4 ha proseguito le attività in Egitto nell'ambito del contratto per conto International Egyptian Oil Co (IEOC); il semisommergibile Scarabeo 3 ha operato in Nigeria per conto Addax;
  • high specification jack-up: l'unità Perro Negro 8 ha continuato a operare in Italia per conto di Eni fino a novembre, termine del contratto, per poi iniziare lo spostamento verso il Medio Oriente per lo svolgimento di attività di manutenzione e potenziamento che sarà svolta nel 2015; il Perro Negro 7 ha proseguito le operazioni per conto Saudi Aramco nell'offshore dell'Arabia Saudita;
  • standard jack-up: il Perro Negro 3 e il Perro Negro 2 hanno proseguito le attività negli Emirati Arabi per conto NDC e il Perro Negro 5 in Arabia Saudita per conto di Saudi Aramco; il Perro Negro 4 ha continuato a operare nel Mar Rosso per conto Petrobel; l'Ocean Spur, unità gestita da Saipem e di proprietà di terzi, ha proseguito le operazioni in Ecuador per conto Petroamazonas;
  • altre attività: in Congo, per conto di Eni Congo SA, sono proseguite le operazioni dell'unità tender assisted TAD e la gestione delle piattaforme di Loango-Zatchi; nell'offshore del Perù sono state svolte attività per conto Pacific Offshore Energy e Savia.
Mezzo navale N. giorni venduti
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 3 364 (1)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 4 365
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 342 (1)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 6 362 (1)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 182 (1)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 359 (1)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 341 (1)
Nave di perforazione Saipem 10000 365
Nave di perforazione Saipem 12000 363 (1)
Jack-up Perro Negro 2 359 (1)
Jack-up Perro Negro 3 365
Jack-up Perro Negro 4 365
Jack-up Perro Negro 5 365
Jack-up Perro Negro 7 298 (1)
Jack-up Perro Negro 8 325 (1)
Tender Assisted Drilling Unit 362 (1)
Ocean Spur 360 (1)

(1) Nel completamento a 365 giorni il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e interventi di manutenzione a seguito di problematiche tecniche.

Drilling Onshore

Quadro generale

Alla fine dell'esercizio 2014 la flotta drilling onshore di Saipem si compone di centocinque unità, di cui cento di proprietà, di cui due in approntamento, e cinque di terzi e in gestione a Saipem. Le aree di operazione sono state il Sud America (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador, Cile e Venezuela), l'Arabia Saudita, la regione del Caspio (Kazakhstan e Turkmenistan), l'Africa (Congo, Marocco e Mauritania), l'Europa (Italia e Ucraina) e la Turchia.

Il contesto di mercato di riferimento

Nel mercato internazionale, quello in cui opera Saipem e meno influenzato dai cicli di breve termine del Nord America, il volume di attività media nel corso dell'anno si è attestato a livelli elevati in linea con i valori registrati nel 2013. A livello regionale il Medio Oriente ha fatto registrare un'ulteriore crescita grazie soprattutto alla forte spinta dell'Arabia Saudita, Paese di riferimento nell'area, mentre il Kuwait ha iniziato ad attuare un programma di sviluppo delle attività che dovrebbe portare a registrare risultati significativi nel medio termine; Sud America, Europa, area del Caspio e Africa hanno confermato nel complesso i buoni livelli dell'esercizio precedente; solo l'Asia-Pacifico ha mostrato un calo delle attività rispetto al 2013 dovuto soprattutto all'Indonesia. Nel medio termine il livello di utilizzo della flotta internazionale di rig terra e il livello delle tariffe di mercato dipenderanno fortemente dal trend della domanda e offerta globale di idrocarburi e dalla conseguente dinamica dei prezzi del petrolio.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative nel corso dell'esercizio sono state le seguenti:

  • per conto Saudi Aramco, l'esercizio del periodo opzionale della durata di un anno per attività in Arabia Saudita per tre impianti già operativi nel Paese e l'assegnazione di contratti della durata di cinque anni per tre ulteriori impianti;
  • per conto di vari clienti, in America Latina, nuovi contratti relativi al noleggio di trentuno impianti della durata che varia dai tre mesi ai due anni;
  • per conto di vari clienti l'assegnazione di nuovi contratti relativi al noleggio di nove impianti di perforazione in Medio Oriente e America Latina, della durata che varia da tre mesi a tre anni.

Gli investimenti

Nel comparto Drilling Onshore gli investimenti del 2014 sono relativi principalmente a due nuovi impianti in Arabia Saudita e all'upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché al mantenimento dell'asset base.

Le realizzazioni

Durante l'esercizio sono stati realizzati 417 pozzi per un totale di 877.567 metri perforati.

In Sud America Saipem ha operato in diversi Paesi: in Perù sono state svolte attività per conto di vari clienti (tra i quali Petrobras, Pluspetrol, Gran Tierra, Perenco, Hunt, Savia e Interoil), con l'impiego di diciotto impianti di proprietà e la gestione di sei unità fornite dai clienti o da terzi (di cui una ha terminato le operazioni durante l'esercizio). Inoltre nel Paese è presente un impianto in upgrading; in Bolivia sono stati impiegati complessivamente quattro mezzi per attività per conto YPFB Andina, Pluspetrol e Repsol; in Cile sono proseguite le attività per conto ENAP con l'impiego di un mezzo e sono iniziate nella seconda parte dell'esercizio le operazioni di trasferimento di un ulteriore impianto che opererà per conto YPF; in Colombia sono state svolte attività per conto di vari clienti (tra i quali Equion, Canacol, Ecopetrol e Schlumberger) con l'impiego di sette unità; in Ecuador sono state impiegate quattro unità (una delle quali è stata spostata in Cile durante la seconda parte dell'esercizio) che hanno operato per conto di vari clienti (tra i quali Agip Oil e Petroamazonas); infine in Venezuela sono proseguite le attività per conto PDVSA che hanno visto l'impiego di ventotto unità.

In Arabia Saudita Saipem è stata presente con ventiquattro impianti e ha proseguito le operazioni per conto Saudi Aramco nell'ambito degli impegni contrattuali assunti. Inoltre, nel Paese, è presente un impianto in upgrading e due impianti in allestimento.

Nella regione del Caspio Saipem ha operato in Kazakhstan per vari clienti (quali KPO, Agip KCO e Zhaikmunai), con quattro impianti di proprietà. In Turkmenistan, completate le operazioni di mobilizzazione nella prima parte dell'esercizio, sono iniziate le attività di un impianto per conto Burren/RWE.

Nel Nord Africa Saipem ha operato in Marocco, per conto Longreach, con un impianto; terminate le operazioni, il mezzo è stato trasferito in Arabia Saudita nell'ambito di un contratto pluriennale già acquisito. In Mauritania Saipem è stata presente con un impianto e ha completato le operazioni per conto Repsol.

In Africa Occidentale Saipem ha continuato a operare in Congo per conto di Eni Congo SA, con l'impiego di un impianto di proprietà e la gestione di un'unità di proprietà del cliente.

Le operazioni in Italia sono state realizzate con il coinvolgimento di un mezzo che ha svolto attività per conto Total nell'area di Tempa Rossa. Nel Paese è presente un altro impianto in upgrading.

In Turchia e in Ucraina Saipem è stata presente con un impianto per Paese e ha completato le operazioni per conto Shell, al termine delle quali un impianto ha iniziato le operazioni di trasferimento in Arabia Saudita nell'ambito di un contratto pluriennale già acquisito. Il secondo sarà trasferito in Arabia Saudita nel corso del 2015.

In Tunisia è presente un impianto che non ha operato nel corso del 2014.

Utilizzo impianti

L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 96,5% (96% nel 2013); gli impianti di proprietà al 31 dicembre 2014 ammontano a 98 oltre a 2 in approntamento, dislocati nei seguenti Paesi: 28 in Venezuela, 25 in Arabia Saudita, 19 in Perù, 7 in Colombia, 4 in Kazakhstan, 4 in Bolivia, 3 in Ecuador, 2 in Italia, 1 in Cile, 1 in Congo, 1 in Mauritania, 1 in Tunisia, 1 in Turkmenistan e 1 in Ucraina. Inoltre sono stati utilizzati 5 impianti di terzi in Perù, 1 impianto di terzi in Congo e 1 impianto di terzi in Cile.

Commento ai risultati economico-finanziari

Risultati economici

I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem dell'esercizio 2014 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).

In seguito all'entrata in vigore dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 sono state ridefinite le regole di consolidamento delle partecipazioni del Gruppo Saipem. In particolare il principio IFRS 11 prevede che le partecipazioni in joint venture a far data dal 1° gennaio 2014 sono consolidate con il metodo del patrimonio netto; in precedenza tali partecipazioni erano consolidate con il metodo proporzionale. I dati operativi del Gruppo sono presentati secondo le nuove regole di consolidamento; i dati dei periodi precedenti sono stati rettificati per assolvere a una finalità informativa comparativa. Per i dettagli si rimanda alla sezione "Riepilogo degli effetti della riesposizione: schemi di bilancio".

Le analisi per settori di attività sono esposte sulla base dei risultati adjusted.

Esercizio Esercizio Esercizio
2013 2013
riesposto
(milioni di euro) 2014
12.256 11.841 Ricavi della gestione caratteristica 12.873
8 7 Altri ricavi e proventi 9
(9.073) (8.711) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (9.262)
(2.320) (2.270) Lavoro e oneri relativi (2.408)
871 867 Margine operativo lordo (EBITDA) 1.212
(724) (710) Ammortamenti e svalutazioni (1.157)
147 157 Risultato operativo (EBIT) 55
(190) (189) Oneri finanziari netti (199)
13 2 Proventi netti su partecipazioni 24
(30) (30) Risultato prima delle imposte (120)
(106) (106) Imposte sul reddito (118)
(136) (136) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti (238)
(23) (23) Risultato di competenza di terzi azionisti 8
(159) (159) Risultato netto (230)

Gruppo Saipem - Conto economico

Esercizio
2013
Esercizio
2013
Esercizio
2014
riesposto (milioni di euro)
147 157 Risultato operativo (EBIT) 55
- - Svalutazioni 410
- - Risultato operativo (EBIT) adjusted 465

Le svalutazioni del risultato operativo per 410 milioni di euro si riferiscono al riallineamento del valore di un asset e di tre cash generating unit alle aspettative di vita economica futura attesa e di margini futuri. Il test si è svolto su 21 cash generating unit e ha preso in considerazione gli impairment indicator di tutti i mezzi offshore e onshore (Drilling ed E&C). La riduzione del risultato operativo a seguito dell'impairment test ha impattato per 250 milioni di euro la business unit Drilling Offshore e per 160 milioni di euro la business unit Engineering & Construction Offshore. Non è stata effettuata alcuna svalutazione del goodwill.

Esercizio Esercizio
2014
riesposto (milioni di euro)
11.841 Ricavi della gestione caratteristica 12.873
7 Altri ricavi e proventi 9
(8.711) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (9.262)
(2.270) Lavoro e oneri relativi (2.408)
867 Margine operativo lordo (EBITDA) 1.212
(710) Ammortamenti e svalutazioni (747)
157 Risultato operativo (EBIT) adjusted 465
(189) Oneri finanziari netti (199)
2 Proventi netti su partecipazioni 24
(30) Risultato prima delle imposte adjusted 290
(106) Imposte sul reddito (118)
(136) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted 172
(23) Risultato di competenza di terzi azionisti 8
(159) Risultato netto adjusted 180
2013

Gruppo Saipem - Conto economico adjusted

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 12.873 milioni di euro, in aumento dell'8,7% rispetto a quelli riesposti dello stesso periodo del 2013.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 1.212 milioni di euro. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 747 milioni di euro, in aumento rispetto al 2013 principalmente per la piena operatività del pipelayer Castorone e della base di Edmonton in Canada.

Il risultato operativo (EBIT) adjusted conseguito nel 2014 è pari a 465 milioni di euro, contro i 157 milioni di euro del bilancio riesposto dell'esercizio precedente. I maggiori scostamenti sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.

Gli oneri finanziari netti aumentano, rispetto al 2013, di 10 milioni di euro, principalmente a causa del maggiore indebitamento medio netto.

I proventi netti su partecipazioni, pari a 24 milioni di euro, sono in aumento rispetto al 2013, per effetto della cessione della partecipazione ODE e dei migliori risultati delle società valutate a patrimonio netto.

Il risultato prima delle imposte adjusted si attesta a 290 milioni di euro. Le imposte sul reddito, pari a -118 milioni di euro, aumentano rispetto al medesimo periodo del 2013 come conseguenza principalmente dell'aumento della base imponibile.

Il risultato netto adjusted raggiunge l'importo di 180 milioni di euro rispetto a -159 milioni di euro del bilancio riesposto dell'esercizio precedente.

Il risultato netto del 2014 ammonta a -238 milioni di euro per effetto della svalutazione degli asset dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.

Risultato operativo e costi per destinazione

Esercizio
2013
Esercizio
2013
Esercizio
2014
riesposto (milioni di euro)
12.256 11.841 Ricavi della gestione caratteristica 12.873
(11.584) (11.169) Costi della produzione (11.916)
(163) (162) Costi di inattività (116)
(145) (142) Costi commerciali (143)
(14) (14) Costi di ricerca e sviluppo (11)
(15) (14) Proventi (oneri) diversi operativi netti (21)
(188) (183) Spese generali (201)
147 157 Risultato operativo (EBIT) adjusted 465

Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2014 ricavi della gestione caratteristica di 12.873 milioni di euro, con un incremento di 1.032 milioni di euro rispetto al 2013.

I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 11.916 milioni di euro, con un incremento di 747 milioni di euro rispetto al 2013. I costi di inattività sono diminuiti di 46 milioni di euro.

I costi commerciali, pari a 143 milioni di euro, sono in linea con il corrispondente periodo del 2013.

Le spese di ricerca rilevate tra i costi di gestione registrano un decremento di 3 milioni di euro.

Le spese generali, pari a 201 milioni di euro, registrano un incremento di 18 milioni di euro.

Engineering & Construction Offshore

I proventi (oneri) diversi operativi netti, pari a 21 milioni di euro, registrano un incremento di 7 milioni di euro.

Analizzando i risultati espressi dalle principali attività:

Esercizio
2013
Esercizio
2013
Esercizio
2014
riesposto (milioni di euro)
5.256 5.146 Ricavi della gestione caratteristica 7.202
(4.888) (4.772) Costo del venduto (6.470)
368 374 Margine operativo lordo (EBITDA) 732
(293) (283) Ammortamenti e svalutazioni (297)
75 91 Risultato operativo (EBIT) adjusted 435
- - Svalutazioni (160)
75 91 Risultato operativo (EBIT) 275

I ricavi del 2014 ammontano a 7.202 milioni di euro, con un incremento del 40% rispetto al 2013, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in America Centro Meridionale, Australia e Africa Occidentale.

L'incremento del costo del venduto, pari a 1.698 milioni di euro, rispetto al 2013, è coerente con i maggiori volumi. Gli ammortamenti risultano superiori di 14 milioni di euro per la piena operatività del Castorone.

Il risultato operativo (EBIT) adjusted del 2014 ammonta a 435 milioni di euro, pari al 6% dei ricavi, rispetto a 91 milioni di euro dell'e-

Engineering & Construction Onshore

sercizio 2013. L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) sui ricavi si attesta al 10,2% rispetto all'7,3% dell'esercizio 2013.

Il risultato operativo del 2014 ammonta a 275 milioni di euro per effetto della svalutazione di asset pari a 160 milioni di euro.

Il deconsolidamento delle joint venture, considerato nei risultati al 31 dicembre 2014, ha un impatto negativo di 225 milioni di euro sui ricavi e di 16 milioni di euro sull'utile operativo essenzialmente riconducibile all'attività svolta in Angola (impatto negativo di 110 milioni di euro di ricavi e 16 milioni di euro sul margine positivo nel corrispondente periodo del 2013).

Esercizio
2013
Esercizio
2013 (1)
Esercizio
2014
riesposto (milioni di euro)
5.076 4.797 Ricavi della gestione caratteristica 3.765
(5.445) (5.174) Costo del venduto (4.138)
(369) (377) Margine operativo lordo (EBITDA) (373)
(31) (27) Ammortamenti e svalutazioni (38)
(400) (404) Risultato operativo (EBIT) (411)

(1) Oltre all'effetto del deconsolidamento delle joint venture per l'entrata in vigore dei nuovi principi contabili, il dato comprende 245 milioni di euro di ricavi e margine relativi alla riesposizione derivante dall'applicazione del principio contabile IAS 8.42.

I ricavi ammontano a 3.765 milioni di euro, con un decremento del 21,5% rispetto all'esercizio 2013, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati in Medio Oriente, Australia e America del Nord, in parte compensati da maggiori volumi sviluppati in Africa Occidentale e America Centro Meridionale. In particolare, l'irrigidimento delle posizioni negoziali, in seguito al cambiamento di scenario del settore petrolifero registrato nel quarto trimestre del 2014, ha comportato la svalutazione di pending revenues per 130 milioni di euro. Anche il costo del venduto, pari a 4.138 milioni di euro, diminuisce rispetto all'esercizio 2013.

Gli ammortamenti risultano pari a 38 milioni di euro e registrano un aumento di 11 milioni di euro rispetto all'esercizio 2013 per la piena operatività della base di Edmonton in Canada.

Il risultato operativo (EBIT) dell'esercizio 2014 ammonta a -411 milioni di euro, rispetto a -404 milioni di euro dell'esercizio 2013. Il risultato è essenzialmente riconducibile al deterioramento dei risultati di alcuni progetti legacy, oltre al limitato contributo dei nuovi progetti in fase iniziale che non consentono di assorbire i costi fissi della business unit. In considerazione del protrarsi delle negoziazioni alla luce della crescente incertezza dei mercati, prosegue l'attività di continuo monitoraggio delle negoziazioni con i clienti e delle relative risultanze attraverso le necessarie azioni del caso. Il risultato comprende 130 milioni di euro di svalutazione di pending revenues. Il deconsolidamento delle joint venture, considerato nei risultati al 31 dicembre 2014, ha un impatto negativo di 47 milioni di euro sui ricavi e negativo di 7 milioni di euro sull'utile operativo essenzialmente riconducibile all'attività svolta in Turchia (impatto negativo di 279 milioni di euro di ricavi e 4 milioni di euro sull'utile operativo nell'esercizio 2013).

Drilling Offshore

Esercizio
2013
(milioni di euro) Esercizio
2014
1.177 Ricavi della gestione caratteristica 1.192
(539) Costo del venduto (580)
638 Margine operativo lordo (EBITDA) 612
(259) Ammortamenti e svalutazioni (262)
379 Risultato operativo (EBIT) adjusted 350
- Svalutazioni (250)
379 Risultato operativo (EBIT) 100

I ricavi ammontano a 1.192 milioni di euro, con un incremento dell'1,3% rispetto all'esercizio 2013, riconducibile principalmente alla maggiore attività delle piattaforme semisommergibili Scarabeo 5 e Scarabeo 6, interessate da lavori di approntamento nel corso del corrispondente periodo del 2013. Questo ha compensato la minore attività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7, ferma per lavori di rimessa in classe per circa sei mesi durante l'anno 2014. Il costo del venduto ammonta a 580 milioni di euro, rispetto a 539 milioni di euro dell'esercizio 2013, per effetto del fermo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7.

Gli ammortamenti, pari a 262 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con il 2013.

Il risultato operativo (EBIT) adjusted dell'esercizio 2014 ammonta a 350 milioni di euro, rispetto a 379 milioni di euro dell'esercizio 2013, con un'incidenza sui ricavi che passa dal 32,2% al 29,4%.

L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) sui ricavi si attesta al 51,3%, inferiore di 2,9 punti percentuali rispetto al 54,2% dell'esercizio 2013.

Il risultato operativo del 2014 ammonta a 100 milioni di euro per effetto della svalutazione di asset pari a 250 milioni di euro.

Drilling Onshore

2014
714
(473)
241
(150)
91

I ricavi del 2014 ammontano a 714 milioni di euro, pressoché in linea rispetto all'esercizio 2013, riconducibile principalmente alla minor attività in Sud America e Algeria, in buona parte compensata dalla maggiore attività in Arabia Saudita.

Il costo del venduto, coerentemente con il decremento dei ricavi, registra una diminuzione del 3,3% rispetto all'esercizio 2013.

Gli ammortamenti, pari a 150 milioni di euro, sono in linea rispetto all'esercizio 2013.

Il risultato operativo (EBIT) dell'esercizio 2014 ammonta a 91 milioni di

euro, in linea rispetto al 2013, con un'incidenza sui ricavi pari al 12,74%. L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) sui ricavi si attesta al 33,8%, rispetto al 32,2% dell'esercizio 2013.

Il deconsolidamento delle joint venture, considerato nei risultati al 31 dicembre 2014, ha un impatto negativo di 19 milioni di euro sui ricavi e negativo di 1 milione di euro sull'utile operativo essenzialmente riconducibile all'attività svolta in Kazakhstan (impatto negativo di 26 milioni di euro di ricavi e 2 milioni di euro di margine nell'esercizio 2013).

Situazione patrimoniale e finanziaria

Gruppo Saipem - Stato patrimoniale riclassificato(1)

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il capitolo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 64.

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2013 riesposto 31.12.2014
Attività materiali nette 7.972 7.912 7.601
Attività immateriali nette 758 758 760
8.730 8.670 8.361
- Engineering & Construction Offshore 3.849 3.793 3.666
- Engineering & Construction Onshore 589 585 590
- Drilling Offshore 3.351 3.351 3.034
- Drilling Onshore 941 941 1.071
Partecipazioni 126 158 112
Capitale immobilizzato 8.856 8.828 8.473
Capitale di esercizio netto 828 895 297
Fondo per benefici ai dipendenti (233) (219) (237)
Attivita (Passività) disponibili per la vendita - - 69
Capitale investito netto 9.451 9.504 8.602
Patrimonio netto 4.652 4.652 4.137
Capitale e riserve di terzi 92 92 41
Indebitamento finanziario netto 4.707 4.760 4.424
Coperture 9.451 9.504 8.602
Leverage (indebitamento/patrimonio netto) 0,99 1,00 1,06
N. azioni emesse e sottoscritte 441.410.900 441.410.900 441.410.900

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).

Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2014 a 8.473 milioni di euro, con un decremento di 355 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013. La variazione deriva da investimenti per 703 milioni di euro; dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 20 milioni di euro, da ammortamenti per 1.157 milioni di euro; dalla riclassifica ad "attività nette disponibili per la vendita" per 69 milioni di euro; da disinvestimenti per 10 milioni di euro e dall'effetto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e altre variazioni per 158 milioni di euro.

Il capitale di esercizio netto diminuisce di 598 milioni di euro passando da un valore positivo di 895 milioni di euro al 31 dicembre 2013 a un valore positivo di 297 milioni di euro al 31 dicembre 2014. Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 237 milioni di euro, con un incremento di 18 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013. A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 902 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2014, a 8.602 milioni di euro, rispetto a 9.504 milioni di euro del 31 dicembre 2013.

Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, diminuisce di 566 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2014, a 4.178 milioni di euro, rispetto a 4.744 milioni di euro del 31 dicembre 2013. Il decremento è riconducibile all'effetto negativo del risultato netto del periodo pari a 238 milioni di euro, dalla distribuzione di dividendi per 45 milioni di euro, dall'effetto negativo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 362 milioni di euro, dall'effetto negativo della variazione della riserva di OCI per 15 milioni di euro, nonché dall'effetto positivo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 94 milioni di euro.

Il decremento del capitale investito netto, superiore del decremento del patrimonio netto, determina la diminuzione dell'indebitamento finanziario netto che al 31 dicembre 2014 raggiunge i 4.424 milioni di euro, rispetto a 4.760 milioni di euro del 31 dicembre 2013 (-336 milioni di euro).

31.12.2013 31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) riesposto
Crediti verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo (1) (1) (1)
Debiti verso banche esigibili oltre l'esercizio successivo 200 200 250
Debiti verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo 2.659 2.659 3.064
Indebitamento finanziario netto a medio/lungo termine 2.858 2.858 3.313
Depositi bancari, postali e presso imprese finanziarie di Gruppo (1.348) (1.295) (1.595)
Titoli disponibili per la vendita (26) (26) (9)
Denaro e valori in cassa (4) (4) (7)
Crediti verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo (30) (30) (58)
Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo 192 192 277
Debiti verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo 3.065 3.065 2.503
Indebitamento finanziario netto a breve termine 1.849 1.902 1.111
Indebitamento finanziario netto 4.707 4.760 4.424

Composizione indebitamento finanziario netto

Le attività (passività) connesse al fair value dei contratti derivati sono rappresentate nelle "Note illustrative al bilancio consolidato" 7 "Altre attività correnti" e 18 "Altre passività correnti". L'indebitamento finanziario netto include le attività/passività relative al fair value dell'IRS.

Per la suddivisione per valuta dell'indebitamento finanziario lordo di 6.094 milioni di euro si rimanda a quanto indicato nella nota 14 "Passività finanziarie a breve termine" e nella nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quota a breve di passività a lungo termine".

Prospetto del conto economico complessivo

2013 2013 2014
(milioni di euro) riesposto
Utile (perdita) netto dell'esercizio (381) (136) (238)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 12 15 (21)
- quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
- (3) 2
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (3) (3) 4
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (1) 45 45 (478)
- quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
- - (1)
- differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro (95) (95) 94
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (8) (8) 116
Totale altre componenti del conto economico complessivo (49) (49) (284)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (430) (185) (522)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (449) (204) (516)
- terzi azionisti 19 19 (6)

(1) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda quasi esclusivamente rapporti verso la controllante Eni.

Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti

(milioni di euro)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2013 4.744
Totale risultato complessivo dell'esercizio (522)
Dividendi distribuiti (45)
Cessione di azioni proprie -
Altre variazioni 1
Totale variazioni (566)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2014 4.178
Di competenza:
- Gruppo Saipem 4.137
- terzi azionisti 41

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

Patrimonio netto Risultato netto
(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2014
Come da bilancio di Saipem SpA 1.460 1.401 277 70
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di esercizio,
rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate
2.815 2.343 (432) (261)
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile 812 807 (5) (5)
- eliminazione di utili infragruppo non realizzati (399) (371) 1 33
- altre rettifiche 56 (2) 23 (75)
Totale patrimonio netto 4.744 4.178 (136) (238)
Capitale e riserve di terzi (92) (41) (23) 8
Come da bilancio consolidato 4.652 4.137 (159) (230)

Rendiconto finanziario riclassificato (1)

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine esercizio dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine esercizio dello schema riclassificato. L'indicatore che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di esercizio, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di esercizio, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

2013 2013 2014
(milioni di euro) riesposto
Risultato dell'esercizio di Gruppo (159) (159) (230)
Risultato dell'esercizio di terzi azionisti 23 23 (8)
a rettifica:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 664 660 1.011
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività (34) (34) (2)
Dividendi, interessi e imposte 250 254 291
Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio 744 744 1.062
Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione 202 218 569
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati (520) (510) (433)
Flusso di cassa netto da attività di esercizio 426 452 1.198
Investimenti tecnici (908) (902) (694)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda - (7) (9)
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate 380 380 15
Altre variazioni relative all'attività di investimento - - -
Free cash flow (102) (77) 510
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 23 23 (10)
Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine 525 525 (170)
Cessione di azioni proprie - - -
Flusso di cassa del capitale proprio (374) (374) (45)
Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità (45) (42) 18
FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO 27 55 303
Free cash flow (102) (77) 510
Cessione di azioni proprie - - -
Flusso di cassa del capitale proprio (374) (374) (45)
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni 47 50 (129)
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (429) (401) 336

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il capitolo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 64.

Il flusso di cassa netto da attività di esercizio pari a 1.198 milioni di euro ha totalmente finanziato gli investimenti netti in attività materiali generando un free cash flow positivo per 510 milioni di euro.

Il flusso di cassa del capitale proprio, negativo per 45 milioni di euro, è riconducibile principalmente al pagamento dei dividendi da parte di ER SAI Caspian Contractor Llc; la differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno avuto un effetto netto negativo per 129 milioni di euro.

Pertanto l'indebitamento finanziario netto ha subito un decremento di 336 milioni di euro.

In particolare

Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio, di 1.062 milioni di euro, deriva:

  • dal risultato del periodo di -238 milioni di euro;
  • dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali e immateriali per 1.157 milioni di euro, al netto della variazione del fondo per benefici ai dipendenti per 4 milioni di euro e della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto per 20 milioni di euro e delle differenze cambio e altre variazioni per -122 milioni di euro;
  • dalle plusvalenze nette su cessioni di attività che hanno avuto un impatto per 2 milioni di euro;

  • dagli oneri finanziari netti per 173 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 118 milioni di euro.

La variazione positiva del capitale dell'esercizio relativa alla gestione di 569 milioni di euro è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione. Da un punto di vista operativo il miglioramento registrato nel quarto trimestre è da correlare soprattutto alla conclusione positiva di alcune negoziazioni con i clienti e all'incasso dei crediti, beneficiando della riduzione dei pending revenues relativi ai contratti a bassa marginalità.

La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito, pagati nell'esercizio 2014 per 433 milioni di euro si riferisce principalmente al pagamento e al rimborso di imposte e all'acquisizione/cessione di crediti d'imposta.

Gli investimenti tecnici in attività materiali e immateriali ammontano a 694 milioni di euro. La suddivisione del totale investimenti per area di business è: Engineering & Construction Offshore (260 milioni di euro), Drilling Onshore (199 milioni di euro), Drilling Offshore (180 milioni di euro) ed Engineering & Construction Onshore (55 milioni di euro). Ulteriori informazioni, in ordine agli investimenti effettuati nell'esercizio 2014, sono riportate nel commento all'andamento operativo.

Gli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda sono pari a 9 milioni di euro.

Il flusso di cassa generato dai disinvestimenti è stato di 15 milioni di euro.

Riepilogo degli effetti della riesposizione: schemi di bilancio

Le tabelle di seguito esposte riflettono gli effetti sullo stato patrimoniale al 31 dicembre 2013 e sul conto economico dell'esercizio 2013 della riesposizione per effetto dell'entrata in vigore dei nuovi principi contabili IFRS 10 e IFRS 11.

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

31.12.2013 Impatto 31.12.2013
(milioni di euro) riesposizione riesposto
Immobilizzazioni materiali nette 7.972 (60) 7.912
Immobilizzazioni immateriali 758 - 758
Partecipazioni 126 32 158
Capitale immobilizzato 8.856 (28) 8.828
Capitale di esercizio netto 828 67 895
Fondo per benefici ai dipendenti (233) 14 (219)
Capitale investito netto 9.451 53 9.504
Patrimonio netto 4.652 - 4.652
Capitale e riserve di terzi 92 - 92
Indebitamento finanziario netto 4.707 53 4.760
Coperture 9.451 53 9.504
Leverage (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) 0,99 1,00
N. azioni emesse e sottoscritte 441.410.900 441.410.900

Conto economico consolidato riclassificato per natura

Esercizio
2013
Impatto
riesposizione
Esercizio
2013
(milioni di euro) riesposto
Ricavi della gestione caratteristica 12.256 (415) 11.841
Altri ricavi e proventi 8 (1) 7
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (9.073) 362 (8.711)
Lavoro e oneri relativi (2.320) 50 (2.270)
Margine operativo lordo (EBITDA) 871 (4) 867
Ammortamenti e svalutazioni (724) 14 (710)
Risultato operativo (EBIT) 147 10 157
Oneri finanziari netti (190) 1 (189)
Proventi netti su partecipazioni 13 (11) 2
Risultato prima delle imposte (30) - (30)
Imposte sul reddito (106) - (106)
Risultato prima degli interessi di terzi azionisti (136) - (136)
Risultato di competenza di terzi azionisti (23) - (23)
Risultato netto (159) - (159)

Rendiconto finanziario riclassificato

Esercizio
2013
Impatto
riesposizione
Esercizio
2013
(milioni di euro) riesposto
Risultato del periodo di Gruppo (159) - (159)
Risultato del periodo di terzi azionisti 23 - 23
a rettifica:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 664 (4) 660
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività (34) - (34)
Dividendi, interessi e imposte 250 4 254
Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo 744 - 744
Variazione del capitale di periodo relativo alla gestione 202 16 218
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati (520) 10 (510)
Flusso di cassa netto da attività di periodo 426 26 452
Investimenti tecnici (908) 6 (902)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda - (7) (7)
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate 380 - 380
Altre variazioni relative all'attività di finanziamento - - -
Free cash flow (102) 25 (77)
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 23 - 23
Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine 525 - 525
Cessione di azioni proprie - - -
Flusso di cassa del capitale proprio (374) - (374)
Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità (45) 3 (42)
Flusso di cassa netto del periodo 27 28 55
Free cash flow (102) 25 (77)
Cessione di azioni proprie - - -
Flusso di cassa del capitale proprio (374) - (374)
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni 47 3 50
Variazione dell'indebitamento finanziario netto (429) 28 (401)

Principali indicatori reddituali e finanziari

Return On Average Capital Employed (ROACE)

Return On Average Capital Employed (ROACE) operative

Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra il risultato netto, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 27,5% prevista dalla normativa fiscale italiana.

Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio, 261 milioni di euro al 31 dicembre 2013 e zero milioni di euro al 31 dicembre 2014.

31.12.2013 31.12.2013
riesposto
31.12.2014
adjusted
31.12.2014
Risultato netto (milioni di euro) (136) (136) 172 (238)
Esclusione degli oneri finanziari netti (al netto dell'effetto fiscale) (milioni di euro) 138 137 144 144
Utile netto unlevered (milioni di euro) 2 1 316 (94)
Capitale investito netto: (milioni di euro)
- a inizio periodo 9.558 9.639 9.504 9.504
- a fine periodo 9.451 9.504 9.012 8.602
Capitale investito netto medio (milioni di euro) 9.505 9.572 9.258 9.053
ROACE (%) 0,02 0,01 3,41 (1,04)
ROACE operative (%) 0,02 0,01 3,46 (1,05)

Indebitamento finanziario netto e leverage

Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.

2013 2013
riesposto
2014
Leverage 0,99 1,00 1,06

Sostenibilità

Saipem si impegna a gestire le operazioni in modo sostenibile e responsabile, a promuovere il dialogo e consolidare le relazioni con i propri stakeholder. La presenza di Saipem nei territori permette la creazione di un valore condiviso che contribuisce, in particolar modo attraverso la promozione del Local Content, allo sviluppo socio-economico delle aree in cui opera.

Saipem adotta un sistema di governance per il quale principi e valori vengono tradotti in azioni concrete, anche attraverso strumenti gestionali che prevedono il raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità (Management by Objectives).

Il Comitato di Sostenibilità1, organismo societario preposto all'indirizzo strategico in materia, è stato formalmente riunito due volte nel corso dell'anno, ha discusso i risultati ottenuti nel 2013, approvato il Bilancio di Sostenibilità 2013 e delineato le linee di indirizzo dell'anno.

La relazione con gli stakeholder

L'identificazione e il coinvolgimento di tutti i portatori di legittimi interessi, rispetto alle attività di Saipem, sono aspetti fondanti la strategia di sostenibilità di Saipem. Il dialogo e la condivisione degli obiettivi con tutti gli stakeholder sono gli strumenti attraverso i quali è possibile creare valore reciproco.

La gestione delle istanze di sostenibilità e il coinvolgimento degli stakeholder su temi di sostenibilità, la promozione dello sviluppo economico e sociale, insieme al rispetto e alla promozione dei diritti umani nei territori di presenza operativa, sono elementi fondamentali dell'agire sostenibile d'impresa e parte fondante del modello di cooperazione di Saipem per il perseguimento dell'eccellenza nella conduzione delle attività operative.

Nel 2014 è stata emessa la Management System Guideline "Sustainability Stakeholder Relation and Community Relations" che formalizza gli step del processo: l'identificazione degli stakeholder, la definizione di una strategia di relazione, l'implementazione della strategia e il monitoraggio e il controllo di essa.

Le attività di dialogo condotte con gli stakeholder permettono di monitorare periodicamente le tematiche su cui avviare specifici percorsi di analisi e sviluppare piani di azione. L'individuazione delle tematiche rilevanti avviene grazie all'analisi di materialità, che mette a confronto gli impatti economici, sociali e ambientali derivanti dalle attività aziendali con loro influenza sulle valutazioni e la percezione degli stessi da parte degli stakeholder.

Nel 2014 Saipem, al fine di ottimizzare l'identificazione delle priorità di sostenibilità, ha esteso il processo di analisi di materialità, coinvolgendo direttamente nello stesso diversi stakeholder esterni (clienti, investitori, rappresentanti delle comunità locali, ONG e partner di business) appartenenti alle aree geografiche di maggior importanza per le attività del Gruppo.

La prima fase del coinvolgimento è stata realizzata principalmente tramite somministrazione di un questionario, e per alcuni stakeholder attraverso la realizzazione di un'intervista in cui ogni stakeholder ha identificato quelle tematiche che, secondo la sua opinione, sono rilevanti per un gruppo come Saipem, in un'ottica di successo operativo sul lungo periodo.

La valutazione degli stakeholder esterni è stata successivamente soggetta a un'analisi cross con quella di esponenti rappresentativi del management della Società, quali portavoce delle diverse aree di business.

Il risultato preliminare è stato quindi sottoposto a un panel ristretto di stakeholder che hanno valutato la metodologia di coinvolgimento e i risultati dello studio. Nella prima parte dell'anno 2015 il risultato finale dell'analisi verrà presentato al management della Società e avvallato dal Comitato di Sostenibilità nella definizione strategica di sostenibilità del periodo a venire. Informazioni di dettaglio sul processo e i risultati sono presenti nel documento: "Saipem Sustainability 2014", ove è presente anche una più ampia descrizione delle principali attività di coinvolgimento degli stakeholder attuate dalle società del Gruppo Saipem, inclusa anche nell'Addendum in allegato alla presente Relazione Finanziaria Annuale.

Relazione e iniziative per le comunità locali

Nel 2014 gli interventi sul territorio sono stati realizzati in 14 Paesi, ovvero le realtà ove Saipem ha una presenza, sia in termini operativi che temporali, che favorisce la progettazione e realizzazione di interventi strutturati.

Saipem conferma il suo impegno per la promozione del contenuto locale nelle aree ove opera, sia in termini di promozione dei sistemi e programmi educativi per le popolazioni ospitanti, che in termini di formazione professionale e iniziative di sviluppo socio-economico. Secondo un parametro di investimento economico, le principali aree geografiche destinatarie degli interventi sono il West Africa (Angola, Congo e Nigeria), l'area del Caspio e il Sud America.

Le aree tematiche di intervento su cui Saipem si è focalizzata sono lo sviluppo del capitale umano e dei fornitori e subcontrattisti locali, e la promozione dello sviluppo socio-economico e dell'imprenditorialità locale.

Per quanto riguarda lo sviluppo del capitale umano locale, Saipem è attivamente impegnata per lo sviluppo professionale specialistico, supportando e collaborando con istituti e università locali, per esempio attraverso la realizzazione di internship a elevato conte-

(1) Il Comitato di Sostenibilità è composto dall'Amministratore Delegato (Chairman) e dai responsabili delle diverse aree di business e delle principali funzioni.

nuto operativo per giovani laureati e studenti locali presso le proprie realtà operative, realizzati nel corso dell'anno in Paesi quali Azerbaijan, Angola, Brasile, oltre che in Nigeria e in Kazakhstan. Relativamente allo sviluppo della catena di fornitura locale, Saipem ha realizzato varie iniziative di supporto indirizzate ad aziende locali finalizzate a migliorare il livello dei servizi e prodotti offerti, secondo standard riconosciuti a livello internazionale, anche in termini di requisiti HSE. Si evidenziano le iniziative in Brasile (in collaborazione con SEBRAE, ente locale di supporto alla micro e piccola imprenditorialità), Colombia e Venezuela.

Nel corso dell'anno Saipem ha organizzato varie iniziative formative indirizzate alla comunità locale per favorire la nascita e lo sviluppo di auto-imprenditorialità, con particolare attenzione a fasce deboli della popolazione, implementate in Colombia, Venezuela, Perù e Kazakhstan. In Angola, Saipem ha concluso le attività preparatorie per il progetto "Alegria do Ambriz" finalizzato a stimolare il recupero e lo sviluppo di pratiche agricole che proseguirà anche nel 2015.

Maggiori dettagli sulla relazione con le comunità locali e gli interventi realizzati nel corso del 2014 sono disponibili nel documento "Sustainability Performance 2014", in allegato alla presente Relazione Finanziaria Annuale, e nel documento "Saipem Sustainability 2014".

Misurazione del valore generato sul territorio

La strategia di sostenibilità di Saipem è fortemente caratterizzata dalla strategia di massimizzazione del Local Content, che consiste nel trasferimento di conoscenze e lo sviluppo di professionalità volte alla creazione di opportunità di occupazione, capacità imprenditoriali e crescita del capitale umano locale. All'interno di questa strategia Saipem si impegna concretamente per valorizzare e quantificare il contributo reale allo sviluppo socio-economico delle comunità locali nelle aree in cui è attiva.

Nel 2014 è proseguita l'applicazione del Modello SELCE (Saipem Externalities Local Content Evaluation) per analizzare le attività svolte in Canada, Brasile e Nigeria relativamente alle attività del progetto Egina. Tale Modello è costituito da una metodologia che permette di analizzare e quantificare il valore generato (l'effetto diretto, indiretto e indotto, misurato in termini di valore economico, occupazione e sviluppo del capitale umano) dall'implementazione della strategia di Local Content realizzata in un arco temporale e in una specifica realtà geografica. Sinteticamente, i principali indicatori del modello mostrano per il Canada un impatto economico totale di circa 5,9 miliardi di dollari canadesi per il periodo 2011-2013, con un contributo dello 0,11% al PIL canadese del 2013. In Nigeria le attività di Saipem per il progetto Egina nel periodo 2013-2014 hanno avuto un impatto economico diretto pari a 332 milioni di dollari, con un contributo dello 0,09% al PIL nigeriano del 2014. In Brasile il modello è stato applicato alla realtà operativa della sola Yard di Guarujá, considerando le attività di costruzione della yard stessa e le attività operative nel periodo 2012-2014, con un impatto economico totale di 1,8 miliardi di reais, e un contributo al PIL brasiliano pari allo 0,013% nel 2013.

In complesso, dal 2009 il Modello SELCE è stato applicato anche in Kazakhstan, Angola, Perù, Algeria, Nigeria, Francia, Indonesia, Arabia Saudita e Australia ed è stato messo a disposizione dei clienti per alcuni progetti.

Reporting di sostenibilità

Per il quarto anno consecutivo, sulla base della rinnovata analisi di materialità e attività di benchmarking collaterali sul settore di attività, Saipem ha strutturato i contenuti della propria rendicontazione di sostenibilità per l'anno 2014, con una struttura che si mantiene incentrata su due pubblicazioni complementari dettagliate qui di seguito.

Per garantire una comunicazione trasparente e permettere la comparabilità con altri attori presenti sul mercato, in allegato alla presente Relazione Finanziaria viene pubblicato il documento "La Performance di Sostenibilità 2014". Tale documento è redatto secondo la linea guida internazionale del Global Reporting Initiative (GRI - versione G3) e descrive gli obiettivi e la performance di sostenibilità del Gruppo nel 2014, fornendo informazioni qualitative e quantitative di dettaglio e i relativi trend.

Il secondo documento proposto è "Saipem Sustainability 2014", finalizzato a descrivere gli impegni, le iniziative realizzate e i risultati ottenuti da Saipem sui temi considerati materiali dai propri stakeholder. Sono inoltre presenti numerosi focus-paese che testimoniano la realizzazione concreta delle strategie di sostenibilità del business nelle aree in cui la Società è presente.

Nel corso del 2014 Saipem ha inoltre proseguito le attività di comunicazione indirizzate principalmente agli stakeholder locali attraverso la realizzazione di "Country Report", documenti ad hoc su tematiche di sostenibilità. Sono stati pubblicati nel corso dell'anno il Country Report su Indonesia, Francia, Emirati Arabi e Arabia Saudita.

Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di Ricerca e Sviluppo Tecnologico sono organizzate per aree tematiche che coincidono direttamente con le Business Unit al fine di essere allineate alle loro strategie e attività e con l'intento di favorire un efficace trasferimento al business dei risultati conseguiti dalle attività di Ricerca e Sviluppo.

Per la Business Unit E&C Offshore lo sviluppo si è focalizzato sul Subsea (SURF, Subsea Processing e attività di Field Surveillance) e sull'area delle condotte in aggiunta alle tecnologie sui materiali e tematiche interfunzionali. Nell'area SURF (Subsea, Umbilicals, Risers and Flowlines) sono stati ottenuti risultati significativi, concretizzando le soluzioni innovative messe a punto negli anni precedenti, che portano nuove opportunità nello sviluppo di campi sottomarini. Nel campo delle applicazioni in acque profonde e ultra-profonde, le attività sono proseguite sulle linee di intervento "downline". Tali sviluppi mirano a fornire nuove soluzioni da adottare nelle fasi di collaudo e di intervento sulle condotte sottomarine, garantendo l'integrità meccanica e un'operabilità più sicura delle "downline" stesse. Un'estesa campagna di test è stata lanciata per una migliore caratterizzazione del comportamento dinamico di queste linee: i primi test sono stati effettuati nel secondo semestre del 2014.

Un'altra campagna di qualifica è stata avviata su un metodo di installazione a "J" adatto per condotte con rivestimento interno in plastica. L'obiettivo principale è il completamento della qualifica del sistema per la sua industrializzazione attraverso la simulazione di condizioni di installazione offshore. La fase iniziale della campagna di test si è conclusa con buoni risultati, mentre la seconda fase si svolgerà nel 2015.

Ulteriori progressi si sono ottenuti nell'ambito del riscaldamento attivo delle condotte sottomarine "pipe-in-pipe", con l'obiettivo di sviluppare e qualificare una tecnologia idonea all'installazione a "J" delle condotte stesse. Dopo il primo esercizio concettuale condotto alla fine del 2013, l'ingegnerizzazione è stata estensivamente sviluppata, identificando una soluzione semplice e affidabile per effettuare le connessioni dei cavi elettrici riscaldanti e del sistema di monitoraggio della temperatura in corrispondenza dei giunti saldati offshore, consentendo a Saipem di dotarsi di una soluzione competitiva idonea ai suoi mezzi di installazione. Una campagna di test dimostrativi è prevista per l'inizio del 2015.

Nel segmento delle acque profonde, nel periodo di riferimento, ulteriori progressi sono stati fatti nello sviluppo di sistemi di subsea processing innovativi, in collaborazione con alcune delle principali compagnie petrolifere.

Dopo il completamento nel 2013 del primo programma di test di validazione del sistema proprietario "Spoolsep" di separazione liquido/liquido a gravità, una seconda fase di test di validazione è stata attivata. Il "Test Loop" è stato migliorato e preparato per i test di flusso che inizieranno nel 2015. Tutti i risultati conseguiti nella prima fase della campagna sono stati analizzati per consolidare le relative conclusioni. Questa nuova campagna di test ha l'obiettivo di migliorare la geometria e la performance del sistema. In parallelo, un JIP (Joint Industry Project) è stato proposto all'industria e sono stati raggiunti accordi di massima che dovrebbero condurre a nuove iniziative di cooperazione nel 2015. Inoltre, diverse attività sono proseguite per la definizione dei sistemi di monitoraggio e controllo della stazione.

È proseguita nel periodo la progettazione di soluzioni sottomarine per il trattamento dell'acqua di produzione. SPRINGS® è il risultato dello sforzo congiunto di Total, Saipem e Veolia mirato alla rimozione sottomarina dei solfati presenti nell'acqua di mare. L'unità pilota installata in giugno su una Floating Production Unit (FPU) in Congo e immersa a più di 500 metri di profondità è stata recuperata a ottobre. L'analisi dei risultati conseguiti è in corso, indicando trend promettenti.

Parallelamente alle attività di sviluppo tecnologico già citate, in stretta collaborazione con le unità di business è partito un programma per l'industrializzazione delle tecnologie di produzione sottomarina, e delle relative tecnologie sviluppate in Saipem. A tal fine si è infatti appena concluso lo studio sulla standardizzazione della generica "fabbrica sottomarina", svolto in collaborazione con Statoil, mentre prosegue lo studio interno di industrializzazione, fedele al criterio "open source".

Nell'ambito della posa di tubazioni in acque molto profonde, sono proseguiti gli studi relativi all'applicazione di nuovi sistemi in fibra ad altissima capacità di tiro: sono state consolidate le soluzioni dal punto di vista metodologico, mentre è in definizione il piano di collaudo per la sperimentazione in scala degli elementi di tiro. È inoltre in studio l'applicazione di tale tecnologia in altri ambiti, in particolare per la calata di oggetti nelle profondità marine.

Le attività di sviluppo del sistema Anti Flooding Tool (AFT), che previene l'allagamento del tubo durante la fase di posa, sono passate in carico a un rilevante progetto commerciale durante l'anno. Lo sviluppo del prototipo e la costruzione di altri due esemplari dell'AFT sono stati completati. Le prove in fabbrica su tutti e tre gli apparati sono state positivamente superate. I dispositivi sono pronti per l'utilizzo in campo.

Altre attività volte alla riduzione del rischio nelle operazioni di posa sono passate alle unità di business. Una riguarda il nuovo strumento per la misura da remoto dell'ovalizzazione interna del tubo durante la posa a "S" o "J", passato alla fase di industrializzazione attraverso la realizzazione di un primo esemplare per un progetto operativo; è in corso la definizione di un programma di qualifica tecnologica del sistema di misura. L'altra riguarda lo sviluppo, ormai giunto alla conclusione, del nuovo dispositivo che disconnette rapidamente le attrezzature operanti in rampa di varo in caso di movimento incontrollato della condotta. Il dispositivo di sgancio è stato collaudato positivamente sulle macchine sabbiatrici. Per la clampa di rivestimento del giunto, lo sgancio delle utenze elettriche è stato riprogettato e validato sperimentalmente, mentre è in via di finalizzazione l'ingegneria del sistema di gestione delle polveri.

Nel settore della messa in trincea delle condotte sottomarine, la campagna di test in mare ha mostrato risultati positivi sia in termini di sopravvivenza della Posidonia trapiantata, sia della capacità di favorire nuovi insediamenti spontanei. Le metodologie sviluppate fanno ora parte integrante di un manuale dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) contenente le linee guida per il trapianto di Posidonia.

Le attività riguardanti la misurazione della profondità di interramento delle condotte e del loro livellamento sono proseguite, portando alla definizione dei dispositivi acustici e degli algoritmi di elaborazione dei segnali necessari per un eventuale primo prototipo. Anche queste attività sono passate al business nel corso dell'anno. Nel periodo di riferimento è stata programmata una campagna di validazione sperimentale di un innovativo processo di saldatura di condotte offshore ad alta produttività. Sono stati eseguiti test preliminari in laboratorio, ed è in corso lo sviluppo di un modello numerico predittivo per impostare efficientemente l'attività sperimentale successiva.

La tecnologia di rivestimento dei giunti "M1" è stata applicata al primo progetto operativo. Una macchina nuova, adatta a impieghi offshore di lunga durata, è stata progettata, costruita e qualificata in presenza dell'istituto certificatore e del cliente, garantendo tempi ciclo competitivi. Questa macchina, installata e collaudata a bordo del mezzo di posa, è in attesa dei test finali di qualifica del processo di produzione e dell'inizio delle attività offshore. Un secondo esemplare ha positivamente superato i test interni ed è pronto per la spedizione a bordo. Nel settore delle operazioni sottomarine di riparazione delle condotte, la campagna per estendere il sistema di riparazione agli ambienti marini ricchi di acido solfidrico, dopo essere passata in carico a un progetto industriale, è in fase di conclusione. Il sistema di connessione è infatti prossimo all'ottenimento della certificazione.

Proseguono gli studi su un nuovo connettore per condotte capaci di trasportare prodotti acidi: è iniziato lo sviluppo ingegneristico sui materiali da utilizzare e i test da eseguire.

La linea di business Floaters, compresa nella Business Unit E&C Offshore, si è concentrata prioritariamente su soluzioni tecnologiche high-end come FLNG e floaters per contesti sfidanti come l'Artico.

Lo sviluppo tecnologico nel settore degli impianti di produzione galleggianti è rimasto focalizzato su soluzioni innovative per gli impianti di liquefazione con l'obiettivo di produrre gas liquefatto in maniera più efficiente e con modalità più sicure, in condizioni sempre più sfidanti. Questo include la continuazione della qualifica di un sistema di trasbordo di LNG in "tandem" attraverso l'uso di tubi flessibili galleggianti, in collaborazione con un partner industriale. Alcuni sviluppi sono stati finalizzati al supporto diretto dei progetti FLNG in corso condotti da Saipem.

La Business Unit Drilling ha perseguito l'adozione di nuove tecniche e mezzi per il drilling in contesti sfidanti. Unitamente al monitoraggio delle metodologie e apparecchiature relative al mercato del Managed Pressure Drilling, gli sforzi si sono focalizzati sullo sviluppo del design di strutture di perforazione per condizioni artiche, tenendo in considerazione sia gli aspetti di natura navale che di perforazione e i risultati di un'analisi di operabilità.

Un pacchetto di nuove tecnologie basate su un approccio "green design" è stato sviluppato con l'obiettivo di fornire soluzioni per minimizzare l'impatto ambientale e massimizzare il risparmio energetico nella prossima generazione di piattaforme di perforazione.

La Business Unit E&C Onshore si è focalizzata sulle tecnologie di processo proprietarie e su nuove soluzioni che incrementino il valore delle proposte progettuali verso i clienti (prevalentemente nell'ambito dell'efficienza energetica e dell'impatto ambientale).

Le attività di sviluppo di processo si sono concentrate sull'ottenimento di continui miglioramenti nelle prestazioni e nella compatibilità ambientale di "SnamprogettiTM Urea", tecnologia proprietaria per la produzione di fertilizzanti, a oggi licenziata in 130 impianti in tutto il mondo. Mentre continuano le attività volte alla riduzione dell'impatto ambientale ("Urea Zero Emission"), sono stati progettati, costruiti e installati su un impianto industriale interni innovativi nel reattore di sintesi dell'urea. I risultati sono stati in linea con le attese e questi interni diverranno parte integrante del technology package offerto ai clienti.

Nel campo dell'efficienza energetica sono stati completati gli studi sulla produzione di energia idroelettrica all'interno di impianti petrolchimici o per la produzione di fertilizzanti, dimostrando la possibilità di produrre energia idroelettrica senza emissioni di gas a effetto serra a costi relativamente contenuti. Queste conoscenze consentono di ampliare l'offerta a nuovi clienti introducendo opzioni che, con un costo di investimento leggermente superiore, consentono risparmi operativi e maggiore sostenibilità.

In campo ambientale si segnala la realizzazione e implementazione di un software per l'analisi di rischio ecologico, che permette l'inserimento dei valori delle varie linee di evidenza (Line Of Evidence - LOEs), o tipologie di analisi come: test ecotossicologici, biomarkers, indici biotici e altro, l'integrazione dei dati e la valutazione ponderata delle LOEs per il calcolo finale del rischio ecologico. Infine l'attività eseguita nel campo della caratterizzazione e monitoraggio ambientale di suoli e acque per progetti di bonifica, ha portato all'ottenimento di una serie di risultati tra i quali, a titolo di esempio:

  • l'individuazione di sistemi di monitoraggio in continuo con visualizzazione dati in remoto per l'analisi "on-line" degli olii in acque;
  • l'elaborazione di un piano per l'assicurazione della Qualità dei Dati Analitici per un'attività di site assessment di un sito contaminato.

Qualità, salute, sicurezza e ambiente

Qualità

A partire dal 2013 le attività di Quality Assurance e Quality Control sono state collocate alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato nell'ottica di enfatizzare e rafforzare l'impegno della Società nell'offrire al mercato prodotti e servizi con elevati standard di Qualità.

Secondo tali principi, a fine 2013 è stato promosso il programma "Bring quality to the next level", che ha visto l'avvio di cinque workstream la cui prima fase si è conclusa nel marzo 2014 con le seguenti attività:

  • Cost of Non Quality: definizione di categorie di failure che generano Cost of Non Quality, definizione di una metodologia di calcolo ed esecuzione di una stima complessiva del valore di tale tipologia di costo per Saipem SpA;
  • Saipem Knowledge Management: implementazione in Saipem SpA di un network societario (K-Hub) di condivisione di esperienze e conoscenze aperto a tutto il personale;
  • Top Management Critical Metrics Drilling: disegno di un nuovo processo di definizione e tenuta sotto controllo di indicatori relativi alla Business Unit Drilling;
  • Quality Built in Process Supply Chain: analisi di ricorrenti problematiche di qualità riscontrate nel processo di supply chain e definizione delle relative aree di miglioramento;
  • Quality Built in Process Fabrication Subcontract to third party: mappatura del processo di fabrication identificando aree di attenzione e relative iniziative di miglioramento.

Alla luce dei risultati ottenuti nella prima fase del progetto, tra il mese di marzo e aprile del 2014 è stata organizzata una task force interna dedicata alle attività di roll out di ciascun workstream. Di seguito lo stato dei workstream:

  • Cost of Non Quality: definiti processo, modello di governance, tool e pacchetto di training per l'implementazione del calcolo del Cost of Non Quality durante il ciclo di vita dei progetti Saipem SpA; iniziata l'applicazione sistematica nei progetti di tutte le Business Unit;
  • Saipem Knowledge Management (K-Hub): lancio e operatività del network K-Hub;
  • Top Management Critical Metrics Drilling: definizione e applicazione degli indicatori definiti per la flotta offshore e per gli onshore rigs;
  • Quality Built in Process Supply Chain: definita e finalizzata la metodologia per eseguire le analisi;
  • Quality Built in Process Fabrication Subcontract to third party: definiti e formalizzati una serie di template per l'emissione dei contratti.

A seguito dell'emissione della Management System Guideline relativa al Sistema Normativo Saipem (dicembre 2013), che ha introdotto nuove regole di governance con impatto sul sistema documentale normativo e di normalizzazione tecnica, l'Amministratore Delegato e i responsabili dei dipartimenti Risorse Umane e Qualità hanno sponsorizzato l'avvio del progetto denominato "Regulatory System Improvement".

Il progetto prevede l'allineamento dei documenti societari alla nuova architettura e all'attuale modello organizzativo-operativo, la regolamentazione e ottimizzazione delle interazioni tra i processi e la predisposizione e attuazione di un piano di adeguamento del corpo documentale dei singoli processi, sotto la responsabilità operativa di ciascun Process Owner.

A partire dal mese di ottobre è iniziato il coinvolgimento operativo dei Managing Directors, dei responsabili Risorse Umane e Qualità di tutte le società controllate e filiali del Gruppo, per gestire in modo controllato il recepimento di tutti i documenti Corporate emessi. È iniziata dal mese di novembre l'omogeneizzazione e migrazione, per ogni società controllata, del Document Management System, i cui contenuti sono resi disponibili a ogni dipendente Saipem. Dall'analisi dei Processi effettuata nel progetto sono emerse azioni di miglioramento relativamente ai processi trasversali della Saldatura e della Gestione del Completamento Impianti.

È iniziata, come parte del progetto "Cost Structure Optimisation", l'analisi della strutture dei Centri di costo Qualità a livello Worldwide al fine di omogeneizzarle e tenere sotto controllo i costi allocati. Durante l'anno sono inoltre proseguite le attività già avviate e relative a:

  • emissione corporate standard e relative istruzioni tecniche;
  • miglioramento e ridefinizione del Technical e Vessel Document Systems;
  • implementazione del reporting system avviato nel 2013 relativo alle attività di qualità di branches/subsidiaries;
  • messa a punto di un nuovo modello di certificazione di terza parte del modello di governance di Saipem;
  • revisione dei KPI di ciascun processo in accordo a quanto prodotto dal progetto "Regulatory System Improvement";
  • modifica alla pianificazione ed esecuzione dei "Quality System Internal Audit" in accordo alla nuova definizione di Processi e Process Owners;
  • misurazione della customer satisfaction;
  • emissione di criteri corporate relativi a manutenzione e test dei sistemi Blow Out Preventer (BOP) sui progetti drilling.

Sicurezza

La sicurezza sul lavoro è da sempre un impegno prioritario che Saipem persegue attraverso un continuo monitoraggio delle proprie performance e lo sviluppo, il lancio e l'implementazione di iniziative sia tecniche che culturali.

Relativamente alle performance di sicurezza, il 2014 ha evidenziato una riduzione dell'indice relativo agli incidenti registrabili (TRIFR) che è passato da 1,15 (risultato del 2013) a 1,09.

Per quanto riguarda invece le iniziative, anche il 2014 è stato un anno intenso, con numerose attività e campagne atte a mantenere elevati standard di sicurezza sul lavoro in tutte le realtà di Saipem. Tra queste si evidenziano:

  • La campagna per la diffusione, delle regole salva-vita "Life Saving Rules" emesse dall'OGP (International Association of Oil & Gas Producer)". Nel secondo semestre del 2014 è stata completata la preparazione di tutto il materiale di supporto al lancio e all'effettiva diffusione nel Gruppo che è programmata per il 2015 (video, poster, booklets, guideline per i trainer, etc.).
  • Il programma LiHS (Leadership in Health and Safety) ha continuato il suo sviluppo nelle diverse fasi, raggiungendo personale di tutte le business unit.
  • In occasione della Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, la Fondazione LHS ha organizzato lo spettacolo "Giorni Rubati" presso il Teatro Massimo Troisi di San Donato Milanese.
  • In occasione di Saipem Ingresso Libero, giornata di apertura straordinaria di alcune delle sedi italiane di Saipem, il team LiHS ha organizzato due iniziative con l'obiettivo di coinvolgere le famiglie in visita, in attività ludico-educative sul tema "salute e sicurezza".

In aggiunta a queste attività e iniziative si ricorda anche che Saipem SpA, consolidando il proprio livello di governance, ha ottenuto nel 2014, da un ente terzo indipendente (DNVGL - Det Norske Veritas), il rinnovo delle certificazioni BS-OHSAS 18001 (Salute e Sicurezza) e ISO 14001 (Ambiente). Medesimo traguardo è stato raggiunto anche da altre 15 società e branch del Gruppo.

Ambiente

La strategia ambientale di Saipem è orientata alla minimizzazione di tutti i tipi di impatti sull'ambiente e alla conservazione delle risorse naturali. Per raggiungere tale obiettivo è necessaria una grande diffusione della consapevolezza ambientale in tutti i progetti, siti e palazzi uffici di Saipem. La valorizzazione degli aspetti ambientali è un obiettivo strategico, pertanto anche nel corso del 2014 Saipem ha rinforzato il proprio impegno sui svariati aspetti, tra i quali:

  • Efficienza energetica: sono state pianificate ed effettuate diagnosi energetiche per alcuni palazzi uffici (Fano e Vibo Valentia), per un drilling rig onshore in Italia, per una fabbrication yard (Arbatax) e per una base logistica (Ravenna). Lo scopo è stato quello di identificare soluzioni tecniche di miglioramento la cui applicazione verrà pianificata per il biennio 2015-2016.
  • Gestione rifiuti: Saipem è stata protagonista di tre interventi di natura tecnica in un workshop ("Waste Day 2014") organizzato da Eni e dedicato alla gestione dei rifiuti.
  • Sensibilizzazione ambientale: nel mese di giugno si è consolidata la celebrazione del "World Environment Day (WED)". La giornata diventa sempre più un'occasione per motivare il proprio personale alla sensibilità ambientale con appropriate azioni e iniziative. Per il WED 2014 Saipem ha coniato lo slogan "Efficient Consumption means Green Consumption", frutto delle diagnosi energetiche e della strategia adottata da Saipem nell'ottica di ridurre gli sprechi e i consumi delle risorse naturali.

Inoltre, relativamente alla governance societaria, si segnala che, nel corso del 2014, è proseguito il piano di azioni precedentemente definito e il relativo adeguamento del sistema documentale di Saipem, per prevenire i reati ambientali ex D.Lgs. n. 231 del 2001.

Salute

Relativamente alla Salute e Medicina del Lavoro, nell'anno 2014, Saipem ha consolidato le attività di routine e ha promosso nuove iniziative. Di seguito si riporta una sintesi degli aspetti principali.

  • Le visite mediche preventive periodiche per Italia ed estero (missioni e contratto) sono state 5.221, con 859 accertamenti sanitari e 17 approfondimenti per alcool e droga. Sono proseguiti anche il programma "Pre-Travel Counselling" per tutto il personale Saipem SpA destinato all'estero (1.200 dipendenti formati nel 2014) e le sessioni di sensibilizzazione sulle profilassi vaccinali, con un focus particolare sulle profilassi obbligatorie e fortemente raccomandate. Un'attività parallela è svolta da un team medico dedicato, basato in India, per il personale internazionale.
  • Sono stati confermati accordi e collaborazioni con istituti scientifici su differenti tematiche: con l'IRCCS Policlinico di San Donato Milanese per iniziative di promozione alla salute e convenzioni per la gestione delle emergenze dei dipendenti Saipem afferenti al Pronto Soccorso dell'Ospedale; con il CIRM (Centro Internazionale Radio Medico) per l'assistenza radio medica ai marittimi imbarcati; con l'Ospedale Sacco per gli ulteriori accertamenti infettivologici dei dipendenti di rientro dall'estero. Inoltre nel 2014 Saipem SpA ha aderito al programma "WHP", Promozione della Salute negli ambienti di lavoro (Workplace Health Promotion), validato dalla Regione Lombardia, per le sedi territorialmente competenti della ASL Milano 2 (San Donato Milanese). Oltre a questi sono stati attivati programmi specifici per la Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari con screening a larga scala per identificare i rischi cardiovascolari dei dipendenti che lavorano sui siti operativi (il programma è attuato su 148 cantieri).
  • È stato lanciato anche un progetto di tirocinio formativo e di orientamento professionale organizzato con l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Tale progetto, della durata di tre anni, coinvolgerà circa 20 specializzandi in medicina del lavoro, con il fine di agevolare le scelte professionali dei partecipanti attraverso una conoscenza più diretta del mondo del lavoro.
  • In linea con le giornate internazionali celebrate dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), Saipem ha promosso, con diverse manifestazioni, la celebrazione di: Giornata Mondiale del Diabete, Giornata Mondiale del Cuore, Giornata dell'Ipertensione, Giornata Mondiale della Tubercolosi, Giornata del Cancro, Giornata Mondiale dell'AIDS, Il giorno senza tabacco, Giornata della donazione di sangue e la Giornata Mondiale della Salute, rafforzando in tal modo l'impegno di promuovere tra i propri dipendenti, e oltre, la cultura della salute. Per ogni evento sono state sviluppate presentazioni, manifesti e/o opuscoli, distribuiti ai dipendenti in modi diversi.

Infine nel 2014 è proseguito il programma "H-factor", che introduce la possibilità di servire cibo più salubre, indicando chiaramente le informazioni nutrizionali, il valore calorico e la quantità esatta della singola porzione. Tale programma è stato introdotto in 12 nuovi siti operativi.

Risorse umane

Andamento Occupazionale

Nel 2014 la forza lavoro ha continuato la sua crescita passando dalle 47.224 risorse (di cui 18.551 professionalità critiche) del 2013 alle 49.580 risorse (di cui 19.621 critiche) a fine 2014. Tale incremento è ancora principalmente dovuto alla tipologia di costruzione (direct hiring) adottata in Messico e Canada.

Prosegue la crescita della forza manageriale di sesso femminile (aumentata nel 2014 dello 0,5%), mentre si è manifestato un calo nella forza manageriale locale (diminuita nel 2014 dell'1,1%).

Costo Lavoro

In linea con l'andamento occupazionale, nel 2014 cresce anche il valore del Costo Lavoro rispetto al consuntivo 2013 (2.408 milioni di euro a consuntivo nell'attuale esercizio contro i 2.270 milioni di euro del precedente). L'aumento di tali valori è legato principalmente all'incremento della forza lavoro per la costruzione in direct hiring (il dato di pro-capite cala a 49,2 migliaia di euro nel 2014 rispetto a 50,0 migliaia di euro nel 2013).

Organizzazione

Nel corso del 2014, a seguito dell'accorpamento delle Business Unit Engineering & Construction e Drilling sotto la responsabilità di un unico Chief Operating Officer, è stato formalizzato il nuovo assetto organizzativo delle attività di business, funzionale a cogliere al meglio le opportunità offerte dai mercati di riferimento e a migliorare le performance e la redditività di Società, attraverso:

  • l'istituzione di quattro strutture dotate di tutte le leve necessarie per il raggiungimento dei risultati operativi e di redditività definiti per il business di riferimento, sia in fase di acquisizione che di realizzazione;
  • la gestione centralizzata delle attività di Post Order rivolte ai business Onshore, Offshore e alla linea di Business Floaters;
  • il rafforzamento del presidio geografico assegnato al Regional Manager per garantire a livello locale la promozione integrata del business Saipem, rappresentare la Società in modo univoco nei confronti degli stakeholder, nonché ottimizzare le competenze, strutture e asset disponibili.

Con riferimento alle funzioni di staff e supporto al business, sono stati realizzati i seguenti interventi organizzativi:

  • razionalizzazione della struttura del Chief Compliance and Financial Officer;
  • ridefinizione dell'assetto organizzativo della Funzione Procurement, Contract and Industrial Risk Management;
  • riallocazione nella controllata Saipem (Portugal) Comércio Marítimo (SPCM), delle attività di gestione della certificazione e

della compliance della flotta Saipem alle normative marittime nazionali e internazionali;

  • integrazione delle attività di salute e medicina del lavoro nella Funzione Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone.

È proseguita l'attività di adeguamento delle organizzazioni societarie esistenti al modello organizzativo Saipem e, in particolare, al nuovo assetto adottato dal business.

In un'ottica di continuo rafforzamento della governance aziendale e del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi:

  • è stata completata l'introduzione del nuovo sistema di poteri in tutte le società controllate Saipem – e relative filiali – attraverso l'implementazione delle nuove Matrici delle Autorizzazioni e la standardizzazione dei poteri in relazione alla dimensione/complessità della specifica realtà;
  • è stata avviata l'iniziativa di promozione dell'adozione di analogo sistema anche nelle società a controllo congiunto (joint venture) e collegate;
  • è stata ultimata la revisione dei Consigli di Amministrazione e dei Compliance Committee di tutte le società controllate Saipem in coerenza con i nuovi principi definiti per loro composizione;
  • è in corso il programma di sviluppo e miglioramento dell'intero sistema normativo aziendale finalizzato alla sua razionalizzazione/semplificazione e a una maggiore responsabilizzazione dei singoli Process Owner sugli obiettivi dell'intera catena del valore Saipem.

Inoltre, nell'ambito di iniziative di miglioramento di processi/attività aziendali:

  • è stato avviato il progetto "Cost Structure Optimisation" finalizzato all'analisi e ottimizzazione della struttura societaria dei costi e alla definizione di iniziative di miglioramento dell'efficienza operativa;
  • sono state portate a compimento iniziative finalizzate a razionalizzare e ottimizzare il modello operativo-organizzativo per la gestione della fabrication;
  • è stato definito il modello organizzativo alla base del nuovo Sistema di Knowledge Management aziendale finalizzato a una più efficace capitalizzazione e diffusione delle esperienze acquisite e della conoscenza aziendale.

Gestione Risorse Umane

Lo scenario di mercato e il contesto internazionale nel quale Saipem opera sempre di più richiede alla funzione Gestione Risorse Umane, l'adozione di scelte tempestive che oltre a soddisfare gli aspetti legislativi, di relazioni sindacali, di gestione degli aspetti fiscali, previdenziali e gestionali assicurino una sempre maggiore coerenza, trasparenza e trasversalità nella gestione di tutte le risorse del Gruppo. In tale contesto nel corso dell'anno 2014 la funzione Gestione Risorse Umane, coerentemente con il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti delle strutture Risorse Umane decentrate, ha proseguito la propria azione di ulteriore definizione e completamento delle attività impostate nel primo semestre sempre con l'obiettivo di rendere disponibili e operativi strumenti di ottimizzazione dei processi di gestione integrati a livello di Gruppo Saipem, anche attraverso l'emissione di documenti standard, policy, linee guida, corporate, tesi a definire regole e processi di lavoro omogenei e coerenti al raggiungimento dei risultati aziendali.

A tal proposito sono stati emessi nuovi documenti procedurali che hanno arricchito, completato e aggiornato il corpo documentale societario nell'ambito delle attività pertinenti la Gestione delle Risorse Umane, mediante la predisposizione e la pubblicazione di standard corporate, procedure operative e work instruction relative ai processi di espatrio, ai processi amministrativi, alla modalità di gestione dei rapporti con Pubblica Amministrazione in materia previdenziale, assicurativa e di vigilanza e alla revisione delle procedure relative ai processi di trasferta all'estero del personale non Dirigente.

In relazione al miglioramento e all'aggiornamento dei processi di lavoro specifici, si segnala il completamento dell'architettura di due strumenti informatici finalizzati al miglioramento degli aspetti operativi correlati alle attività di gestione dei flussi d'ingresso presso le sedi Saipem in Italia di personale internazionale (Visa System) e delle attività del recupero del credito d'imposta.

Sempre con riferimento allo sviluppo di sistemi informatici, è opportuno segnalare il rilascio, in seno all'Human Resources Management Portal – sistema integrato di gestione delle informazioni gestionali – della Dashboard relativa al monitoraggio del fenomeno dell'assenteismo e dell'espatrio, e della prossima realizzazione di un'ulteriore Dashboard finalizzata al monitoraggio della mobilità internazionale del personale espatriato italiano e internazionale.

L'Human Resources Management Portal è uno strumento gestionale sempre più integrato e completo, che mette a disposizione una vasta gamma di informazioni e analisi preimpostate utili a ottenere quadri e cruscotti sinottici che rendono possibile una gestione maggiormente integrata ed efficace della popolazione aziendale, ponendo sotto controllo i principali fenomeni e creando i presupposti per la creazione in tempi rapidi di reportistica per la Direzione, tarata su specifici temi correlati alle attività di Gestione delle Risorse Umane, attraverso la quale indirizzare in maniera sempre più efficace le scelte e le strategie dell'azienda sulle tematiche Human Resources.

Sul fronte delle attività di controllo dei fenomeni gestionali, anche durante tutto il 2014, è continuata l'attività di monitoraggio della fruizione delle ferie del personale dipendente, dell'andamento del fenomeno delle prestazioni straordinarie, dell'assenteismo, delle trasferte e degli obblighi in relazione agli adempimenti in ambito di inserimento di personale disabile.

Sono inoltre iniziate le attività di analisi volte sulle modalità di rilevazione delle prestazioni lavorative del personale del Gruppo assegnato all'estero, con particolare focus al personale assegnato in aree remote, al fine di ipotizzare, inizialmente per il solo personale italiano espatriato, l'implementazione di un sistema web-based che consenta una rilevazione automatizzata delle stesse che permetta un monitoraggio centrale delle prestazioni di lavoro al fine di verificare il rispetto delle normative in materia di orario di lavoro, di monitorarle al fine di valutare possibili azioni utili all'ottimizzazione delle stesse, nonché la possibilità di una gestione automatizzata delle rilevazioni che si interfacci con i diversi sistemi di payroll.

Relazioni Industriali

Il contesto globale in cui Saipem opera, caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, configura un approccio che prevede un'attenzione massima alla gestione delle Relazioni Industriali.

Saipem, ormai da diversi anni, ha consolidato un modello di Relazioni Industriali volto ad assicurare l'armonizzazione e la gestione ottimale, in accordo con le politiche aziendali, delle relazioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le associazioni datoriali di settore, le istituzioni e gli enti pubblici.

In un'ottica di ulteriore rafforzamento di tale modello partecipativo, in Italia, l'azienda e le organizzazioni sindacali hanno avviato e portato avanti un tavolo volto a definire un Protocollo di Relazioni Industriali, nel quale ribadire la centralità dell'informazione, della negoziazione e del confronto tra azienda e sindacato; tale confronto ha come obiettivo quello di definire il protocollo definitivo entro il primo semestre del 2015.

Nel corso del 2014 vi sono poi stati altri importanti momenti di confronto.

Tra questi, particolare rilievo ha assunto l'incontro dello scorso maggio nel corso del quale i vertici aziendali hanno illustrato alle Segreterie Generali del settore Energia e Petrolio il Piano Industriale e le prospettive aziendali per il quadriennio 2014-2017.

Nonostante le criticità dell'anno passato, anche per l'anno 2014 azienda e organizzazioni sindacali sono giunte a un accordo sul premio di partecipazione che ha definito gli importi erogati nel corso del mese di maggio 2014 sulla base dei risultati dell'anno 2013. Le parti si sono anche impegnate a giungere alla definizione di un nuovo impianto per il premio di partecipazione 2014-2017.

Nel 2014 è proseguita l'azione volta a conseguire efficienza e linearità dei processi gestionali in accordo con le rappresentanze sindacali presenti nelle diverse sedi italiane. Si sono sottoscritti, anche quest'anno, gli accordi che definiscono regole e responsabilità relativamente al processo di pianificazione ferie. Per la prima volta, tali accordi sono stati sottoscritti anche con la rappresentanza sindacale unitaria della Yard di Arbatax.

A seguito del calo delle attività Drilling in Italia, derivanti dal termine delle attività di perforazione in Adriatico del Perro Negro 8, e per far fronte alle eccedenze di personale derivanti da tale situazione, in accordo con le organizzazioni sindacali, è stata avviata la procedura di mobilità in base alla legge n. 223/1991 per 40 lavoratori del settore drilling, conclusasi con la firma di un accordo il 5 dicembre. Nel settore marittimo si è avviato un confronto con le organizzazioni sindacali del settore, volto ad aggiornare e semplificare tutte le indennità di navigazione e i trattamenti retributivi di 2° livello. Il confronto si è chiuso con la firma degli accordi nel mese di dicembre.

La funzione Relazioni Industriali Estero ha avviato nel corso del 2014 una serie di iniziative tese all'ottimizzazione della gestione del rapporto di lavoro attraverso la raccolta sistematica di informazioni normative e amministrative con riferimento ad aree geografiche o realtà specifiche in cui la Società opera. Tali informazioni, coerentemente con il ruolo di indirizzo e coordinamento attribuita alla funzione, sono state elaborate e condivise con le strutture Risorse Umane operanti all'estero.

Sotto il profilo della contrattazione collettiva, il primo semestre 2014 ha visto la conclusione di un accordo collettivo per il personale impiegato nella Yard di Guarujá in Brasile con una nuova organizzazione sindacale. L'accordo, siglato contemporaneamente al rinnovo di un contratto collettivo già esistente, ha dato seguito alla ridefinizione delle categorie salariali per il personale impiegato nella yard, nonché all'introduzione di un premio di partecipazione come auspicato dalla normativa locale. Nello stesso periodo, è stato ampliato il perimetro della contrattazione collettiva in Messico, attraverso la conclusione di tre accordi a tutela di specifiche categorie professionali impiegate presso gli uffici del Distretto Federale. Alla fine del 2014 sono stati rinnovati due importanti accordi collettivi in Nigeria nei settori energia e costruzione, con adattamenti nella parte normativa di entrambi gli accordi per il rafforzamento dei meccanismi di risoluzione delle dispute industriali. Infine, occorre segnalare la formazione di un sindacato in rappresentanza della forza lavoro della Yard di Karimun in Indonesia con il quale è previsto la definizione di un accordo collettivo all'inizio del 2015. Il 2014 è stato caratterizzato da momenti di confronto con organizzazioni sindacali influenzati anche da fattori esogeni e causa di mutamenti nel mercato del lavoro nei vari contesti locali. In Australia è stato dato supporto alla struttura Risorse Umane locale per la definizione di accordi con le organizzazioni sindacali di riferimento. In particolare, sono da segnalare la sottoscrizione di un MoU con le tre organizzazioni sindacali del settore energia e un Deed of Agreement con la Maritime Union of Australia volto a garantire la corretta interlocuzione azienda/sindacato per la durata del Progetto Ichthys in assenza di un accordo-quadro nazionale di riferimento per il settore marittimo. Infine, una recente modifica alla legge sull'immigrazione australiana nella Exclusive Economic Zone ha dato seguito a un'intesa a tutela della forza lavoro locale, che sarà formalizzata all'inizio del 2015 attraverso un accordo con la Australian Manufacturing Workers Union.

Sviluppo delle Risorse Umane

In tale scenario Saipem conferma il valore strategico delle attività di sviluppo delle persone quale elemento fondante di un corretto dimensionamento degli organici a livello qualitativo, favorendo la crescita interna delle risorse tramite processi strettamente connessi con le necessità di business. In questa prospettiva prosegue l'aggiornamento, consolidamento, semplificazione e integrazione degli strumenti di sviluppo, in coerenza con la People Strategy e l'Employee Value Proposition di Saipem.

Si è proceduto all'aggiornamento dei Piani di Successione delle posizioni strategiche, coerentemente con le variazioni organizzative e con le esigenze di business emerse nel corso del 2014.

Forza media 2013 Forza media 2013 Forza media 2014
(unità) riesposto
Engineering & Construction Offshore 15.857 15.091 16.840
Engineering & Construction Onshore 19.148 18.549 19.831
Drilling Offshore 2.724 2.724 2.725
Drilling Onshore 7.706 7.564 7.892
Funzioni di staff 2.039 2.036 1.679
Totale 47.474 45.964 48.967
Italiani 7.475 7.475 7.491
Altre nazionalità 39.999 38.489 41.476
Totale 47.474 45.964 48.967
Italiani a tempo indeterminato 6.600 6.600 6.722
Italiani a tempo determinato 875 875 769
Totale 7.475 7.475 7.491
31.12.2013 31.12.2013 31.12.2014
(unità) riesposto
Numero di ingegneri 7.690 7.659 7.908
Numero di dipendenti 48.607 47.224 49.580

È stato inoltre definito l'impianto metodologico per la gestione dei percorsi di crescita e di sviluppo delle Risorse Manageriali Chiave, integrando i Piani di Successione con un impianto per il Modello dei Piani di Carriera, entro cui costruire dei percorsi specifici e individuali.

Inoltre, nel corso del 2014 è diventato operativo il nuovo modello di Performance Management, che pone particolare attenzione alla valorizzazione delle competenze professionali, alla semplificazione dello strumento – per favorirne un utilizzo sempre più esteso – e alla condivisione dei risultati tra i valutatori e i valutati valorizzando il momento della restituzione del feedback.

A sottolineare la centralità delle competenze quali elemento chiave per la gestione dei progetti presenti e futuri, nel corso del 2014 è stato avviato il rilancio della mappatura, sviluppo e monitoraggio delle competenze critiche. L'analisi è stata realizzata a partire da cinque ruoli chiave: Drilling Superintendent, Project Manager Offshore, Construction Manager Onshore, Procurement Manager, Project Technical Manager.

All'interno e a integrazione di questo scenario si colloca l'attività di aggiornamento dei sentieri di sviluppo aziendali, avviata nel corso del 2014 con la definizione di un modello di riferimento e una sua prima applicazione alle due aree professionali del Procurement e del Commerciale.

In continuità con le azioni intraprese in ambito employee engagement, nel corso del 2014 si è ripetuta in Saipem SA e Saipem do Brasil l'esperienza di "Share & Shape", già realizzata in Italia nel corso del 2013, con l'obiettivo di incentivare i giovani ad analizzare e sviluppare alcuni temi di interesse per le persone Saipem al fine di proporre azioni di miglioramento al top management.

Remunerazione

Le nuove sfide proposte dal mercato internazionale e lo scenario economico hanno indotto a mantenere ancora per il 2014 un atteggiamento cauto e differenziato nella definizione delle politiche di remunerazione.

In particolare, i piani di incentivazione variabile (inclusi gli incentivi di progetto) e i sistemi di retention, che continuano a essere oggetto di attenta analisi e di razionalizzazione, vengono adottati in maniera selettiva, in funzione delle specificità dei mercati del lavoro di riferimento e delle dinamiche attuali e prospettiche del business. Massima selettività e attenzione sono state poste nella definizione delle politiche retributive annuali sia in termini di contenimento dello spending sia in ottica di miglioramento del posizionamento retributivo per quelle figure altamente critiche e di difficile reperibilità sul mercato. Per quanto riguarda i piani di incentivazione del management, non essendo stato raggiunto il punteggio minimo soglia fissato in 85 punti (trigger), a seguito della consuntivazione degli Obiettivi Societari e delle valutazioni delle prestazioni 2013 del management, non sono stati erogati incentivi monetari annuali individuali e non sono stati assegnati gli incentivi monetari differiti.

Sono stati definiti, per tutta la popolazione manageriale, i nuovi obiettivi per l'anno 2014, focalizzati sulla valutazione dei risultati economico-finanziari della Società, in termini di EBIT, ordini da acquisire, posizione finanziaria netta, sostenibilità e integrity (declinati secondo un processo top-down), degli obiettivi definiti dal piano strategico e degli obiettivi comportamentali individuali.

Al fine di avvalersi di uno strumento di incentivazione e fidelizzazione del management maggiormente critico per l'azienda, volto a rafforzare la sua partecipazione al rischio d'impresa, al miglioramento delle performance aziendali e alla massimizzazione del valore per l'azionista nel lungo termine, è stato introdotto un nuovo Piano di Incentivazione Monetaria di Lungo Termine. Il Piano è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 14 marzo 2014, con voto favorevole successivamente espresso dall'Assemblea degli Azionisti in data 6 maggio 2014, e prevede l'introduzione di due nuovi indicatori di performance, entrambi rilevati in un orizzonte temporale triennale:

  • il Total Shareholder Return, quale indicatore di capacità di remunerare gli azionisti misurato in termini relativi rispetto a un peer group;
  • il ROACE, quale indicatore della redditività del capitale investito misurato rispetto al Budget annuale.

È stato infine aggiornato il peer group di riferimento, attualmente composto dalle seguenti aziende: Technip, JGC, Subsea 7, Transocean, Petrofac, Samsung Engineering. Il Piano è stato implementato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 ottobre 2014 per 102 dirigenti italiani, pari al 23,94% delle risorse manageriali italiane totali per un importo complessivo di 4.081.000 euro. La Politica sulla remunerazione di Saipem, definita ai fini della Relazione sulla Remunerazione, si conferma coerente con il modello di Governance adottato dalla Società e con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, allo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale, allineando l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.

La "Relazione sulla Remunerazione 2014" è stata predisposta in linea con l'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 84-quater del regolamento Emittenti Consob. Sono state inoltre tenute in considerazione le recenti evoluzioni normative, in particolare l'art. 84-ter della legge n. 98 del 9 agosto 2013 in tema di remunerazione degli amministratori con deleghe delle società controllate direttamente o indirettamente dalle Pubbliche Amministrazioni. A tal proposito il Consiglio di Amministrazione ha accertato l'esenzione dall'obbligo di presentare una proposta in materia di remunerazione per i propri amministratori con deleghe; Saipem, infatti, rientra nella fattispecie disciplinata dal comma 5-sexies della legge citata, avendo già operato in data 5 dicembre 2012 una riduzione dei compensi dell'Amministratore Delegato superiore a quella prevista dalla legge. La Relazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2014 e l'Assemblea degli Azionisti riunitasi il 6 maggio 2014 ha espresso parere favorevole.

Nel corso dell'anno la Funzione Amministrazione Dirigenti, coerentemente con il proprio ruolo di gestione diretta e centralizzata della popolazione dirigenziale, ha impostato e avviato un piano di lavoro orientato alla regolamentazione dei principali processi amministrativi e gestionali, al fine di consolidarne il monitoraggio e controllo. In particolare, è stato avviato un processo di revisione delle politiche aziendali in un'ottica di risparmi di Gruppo, definizione degli iter autorizzativi, allineamento delle prassi su scala mondiale, recupero di una governance diretta su processi critici a livello gestionale, con focus sui temi delle metodologie e politiche di espatrio, delle trasferte, delle carte di credito con pagamento centralizzato. In fase preliminare sono stati previsti una serie di verifiche mirate allo scopo di monitorare il panorama attuale.

È stato inoltre lanciato negli ultimi mesi il consueto piano annuale di recupero del credito d'imposta per il personale Dirigente espatriato, volto a compensare l'impatto fiscale sostenuto a livello di Gruppo.

Selezione e Formazione

In un mercato complesso e sempre più sfidante, che richiede a Saipem di mantenere livelli elevati di eccellenza, le attività di selezione si orientano verso l'individuazione e lo sviluppo di solide e specifiche professionalità, spesso di difficile reperimento sul mercato. In tal senso Saipem continua a investire nelle iniziative di employer branding rivolte sia agli atenei di maggiore interesse che a istituti tecnici di eccellenza.

Con riferimento alle collaborazioni con gli atenei italiani, si è concluso nel mese di maggio 2014 la seconda edizione del Master "Safety and Environmental Management in the Oil&Gas Industry", in collaborazione con l'Università di Bologna ed Eni Corporate University, che ha coinvolto studenti sia europei che extra-europei; in coerenza con l'obiettivo di rafforzare l'immagine di Saipem e la conoscenza del suo business e la capacità di attrarre i giovani diplomati, è proseguita la collaborazione con l'IIS "A.Volta" di Lodi e l'IISS "E. Fermi" di Lecce nel programma denominato "Sinergia".

Nella seconda metà del 2014 è stato siglato un accordo di collaborazione con il Politecnico di Milano per la creazione di una cattedra universitaria denominata "Saipem International Chair". L'accordo, inizialmente della durata di tre anni, prevede l'assegnazione annuale a un docente di fama internazionale nel settore dell'energia e dell'impiantistica della cattedra di Project Management, che sarà pertanto il focus della "Saipem International Chair". I corsi saranno tenuti in lingua inglese con l'obiettivo di attrarre in aula studenti sia italiani che stranieri.

È in corso, infine, il processo di diffusione delle tecnologie di e-recruitment.

In linea con i driver definiti dalla People Strategy, volti alla promozione e diffusione di strumenti integrati e trasparenti per un'efficace gestione delle persone in Saipem, nel corso del 2014 si è conclusa l'implementazione in Italia del software di gestione del training "Peoplearning", e si è avviata la sua diffusione worldwide, a partire da Francia e Canada.

Alla luce degli elementi chiave della Employee Value Proposition, nel corso del 2014 i progetti e le iniziative di training si sono indirizzati verso la valorizzazione dei ruoli tecnici e lo sviluppo di professionalità con alta specializzazione: si è consolidata, quale best practice Saipem, la matrice di formazione, che – a partire dal set di competenze e capacità di ciascun ruolo critico per il business – definisce il percorso formativo e di certificazione professionale della risorsa, con l'obiettivo di ottenere il raggiungimento dell'eccellenza nel ruolo e garantire il monitoraggio del know-how tecnicoprofessionale Saipem.

In quest'ottica prosegue l'attività di potenziamento e valorizzazione dei training center Saipem; in particolare nel 2014, presso il training center di Schiedam, è stata realizzata un'iniziativa dedicata agli E&C Offshore Vessel Management Team (70 risorse coinvolte) intitolata "Leading tomorrow: VMT workshop", finalizzata a rafforzare le competenze manageriali e tecniche. Le principali aree tematiche del workshop sono state infatti leadership, comunicazione, offshore operations, asset management, health safety and environment, qualità e human resources. Sono state realizzate con successo nel corso del 2014 nove edizioni di questo workshop, coinvolgendo oltre ai membri del VMT, anche i Vessel Operations Manager (VOM), Vessel Asset Manager (VAM) e Naval Maintenance Engineer (NME).

In ambito Compliance e Governance si è proceduto con la predisposizione della matrice di formazione che raccoglie, per i diversi ruoli aziendali, gli interventi formativi volti a coprire le esigenze specifiche sui diversi temi e la relativa pianificazione.

Tra le diverse iniziative formative di questo filone sono da segnalare:

  • il percorso formativo modulare "Maximise Performance" indirizzato ai Managing Director delle società estere;
  • il workshop "Working in the Board" dedicato al rafforzamento delle competenze di Governance dei membri dei Board;
  • le iniziative rivolte ai membri degli Organismi di Vigilanza delle società controllate, così come quelle previste dal D.Lgs. n. 81/2008 per i Ruoli Istituzionali come Datori di Lavoro, Dirigenti Delegati e Preposti, nonché tutta la formazione in modalità e-learning in ambito D.Lgs. n. 231/2001.

Nel 2014 è inoltre da segnalare il programma articolato di iniziative di formazione e comunicazione, volto alla creazione di una Cultura della "Responsible Leadership" condivisa e distintiva dell'identità Saipem, che ha coinvolto il top management e successivamente anche gli altri manager e middle manager Saipem. A seguito dell'area "pilota" Approvvigionamenti il programma formativo proseguirà con tutte le altre aree professionali nel 2015.

Sistema informativo

Nel corso del 2014 le iniziative di cambiamento sui sistemi informativi di Saipem si sono limitate a consolidare gli importanti risultati ottenuti negli anni precedenti sia in ambito applicativo sia infrastrutturale, in allineamento con gli obiettivi di contenimento costi fissati dalla Direzione.

Nel settore delle applicazioni gestionali sono stati completati: i piani di rilascio dei sistemi SAP R/3 e del modulo SAP SRM di e-Procurement; una profonda revisione dell'ambiente di Business Intelligence e di consolidato di bilancio, con l'adozione della piattaforma SAP HANA; il piano di revisione del sistema informativo Human Resources. A questo si accompagna un ampio programma di iniziative di ambito business, che porta a confermare la strategia di progressiva digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali di Saipem.

In ambito SAP R/3 sono state svolte le attività di predisposizione del roll-out per la società messicana di Saipem. È terminato anche il piano di introduzione del SAP Material Ledger per la gestione dei magazzini in tutte le principali società; la sua diffusione ha coinvolto in modo coordinato anche la revisione del sistema AMOS di Spectec, dedicato alla gestione e alla manutenzione degli asset aziendali.

A fianco di SAP R/3 ha raggiunto il pieno sviluppo il sistema di e-Procurement SAP SRM, con risultati significativi in termini di adozione della piattaforma sia per gli acquisti a catalogo sia per le gare elettroniche.

Per quanto concerne le nuove iniziative di Business Intelligence, sono state rilasciate le dashboard per le aree Procurement, Human Resources e Workload Management, nonché per le linee di business E&C Offshore e Drilling.

Il progetto di maggior rilevanza è stato quello dell'adozione della piattaforma in-memory ad alte prestazioni SAP HANA, con la quale sono stati rilasciati sia l'Enterprise Datawarehouse sia l'ambiente SAP SEM per il consolidato di bilancio. I risultati prestazionali sono stati notevoli, diminuendo in modo molto apprezzabile i tempi dedicati a un ciclo di consolidamento.

In ambito Risorse Umane è proseguita l'iniziativa OSA (One Step Ahead) sull'applicativo Peoplesoft HCM in coordinamento con Oracle Corp. Nel 2014 è stato completato il rilascio del modulo di Talent Management. Prosegue inoltre con inalterata soddisfazione il roll-out della soluzione Saipem dedicata al payroll internazionale, che ha superato il calcolo e la consegna di 21.000 cedolini/mese alla fine del 2014 su 17 società del Gruppo Saipem. Lo sviluppo e la manutenzione del software di payroll, nonché le correlate attività gestionali di Human Resources, sono allocati in offshoring presso la Saipem India Projects Ltd a Chennai, con significativi risparmi di costo di gestione. ICT e Human Resources operano inoltre in stretta alleanza per introdurre nelle società del Gruppo Saipem la nuova suite software Falcon, una soluzione applicativa per la gestione Human Resources internazionale che copre le diverse necessità applicative locali (gestione visti, leave and travel management, etc.) con i relativi workflow autorizzativi.

Gli sviluppi in ambito business sono stati principalmente focalizzati sull'adozione di strumenti innovativi, orientati ad aumentare l'efficienza e la qualità della progettazione ingegneristica e delle attività di costruzione, e sull'automazione dei processi di business, mediante un'ottimizzazione delle applicazioni adottate. Quest'ultimo approccio, chiamato di Project Information Management, è stato introdotto da ICT come iniziativa di miglioramento aziendale e messo a disposizione delle funzioni di Ingegneria, Project Management e Qualità allo scopo di individuare aree di intervento in chiave di efficienza.

Una delle rilevanti innovazioni introdotte nel 2014 riguarda la finalizzazione del progetto di Knowledge Sharing e il relativo rilascio dell'applicazione di collaboration K-Hub, basata su Microsoft Sharepoint. A sei mesi dall'introduzione l'iniziativa riporta un notevole successo in termini di numero di iscrizioni e di contributi.

Sono state messe a punto nuove procedure di automazione della modellazione, basate su Intergraph SmartPlant 3D; sono state inoltre rilasciate nuove soluzioni di controllo incrociato dei dati ingegneristici, che permettono di intercettare errori di progettazione e di aumentare la qualità dei dati prodotti.

Nell'ambito delle iniziative di supporto al business registriamo inoltre la crescita dell'impiego dell'applicativo dedicato alla tracciatura degli spool in cantiere, rappresentativo di nuove forme applicative che ICT sta promuovendo nel contesto di business. Lo Spool Tracking System unisce infatti la gestione delle fasi produttive dei piping spools con la documentazione tecnica a loro associata. Analogamente sono state diffuse nel 2014 soluzioni specializzate per favorire la gestione delle varie fasi di progetto in merito alla documentazione emessa dall'ingegneria e alla gestione dei commenti cliente, nonché ulteriori applicazioni dedicate alla gestione della documentazione tecnica a bordo dei mezzi navali.

È stato riesaminato il piano con il quale il Management della Business Line Onshore ha effettuato lo sviluppo della suite di gestione della costruzione, che integra al suo interno la pianificazione delle attività di cantiere integrate con Oracle Primavera, la contabilizzazione delle attività eseguite e la predisposizione dei piani di qualità. Alcuni recenti sviluppi sono stati abbandonati in favore di una più efficiente e meno costosa rivisitazione di provati software esistenti, che sono inclusi nella suite di Construction Management SICON, sviluppata internamente.

In area infrastrutturale va segnalata la stipula di un nuovo contratto di servizio con la società HP per l'erogazione di servizi di server e desktop management, che ha comportato rilevanti risparmi nel triennio contrattuale.

Una serie limitata di iniziative è stata sviluppata nel 2014, in particolare nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, utilizzando strumenti come Splunk e BMC, e nella diffusione della soluzione Webex di Cisco per la videoconferenza a basso costo.

La presenza ICT creata nel 2013 a Chennai, in Saipem India Projects Private Ltd, si è ulteriormente sviluppata secondo i piani e abbiamo da luglio 2014 attivato l'internazionalizzazione del servizio di presidio delle infrastrutture per il Gruppo Saipem, con la copertura 24x7 di primo livello per la gestione internazionale di server e reti locali. A fine 2014 il 70% dei ticket di servizio per le attività di gestione server internazionali è stato preso in carico e risolto dai colleghi a Chennai, elevando il livello di servizio a fronte di una riduzione della spesa complessiva.

L'adozione del sistema di Role Compliance Management per la standardizzazione dei profili applicativi dei principali software aziendali ha raggiunto la maturità, avendo ormai coperto SAP, Peoplesoft e i principali software di business, per i quali è stata attivata l'automazione del processo di associazione profilo-utente. Questo approccio si combina con un uso avanzato delle tecnologie di sicurezza informatica, e tende a mitigare l'esposizione al rischio di minacce alla sicurezza dei dati nell'ambito dei trattamenti previsti dai sistemi informativi aziendali. In ambito sicurezza sono stati poi introdotti sistemi avanzati per la gestione delle credenziali, in particolare con l'adozione del FastLogon di Oracle, una funzione che consente di accedere alle principali applicazioni aziendali in modalità sicura e sfruttando il Single Sign-On.

Governance

La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2014" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 marzo 2015, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Corporate Governance".

La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - V Edizione (gennaio 2015)" di Borsa Italiana SpA e nel Codice di Autodisciplina.

Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione del funzionamento e composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, loro ruoli, responsabilità e competenze.

Sono inoltre rappresentate le procedure adottate in relazione alle "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il cui testo è consultabile sul sito internet della Società nella sezione "Corporate Governance", nonché la politica di comunicazione nei confronti degli investitori istituzionali e degli azionisti, il trattamento delle informazioni societarie, la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate, menzionate nella procedura "Market Abuse".

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione 2015", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del decreto legislativo n. 58/1998 e all'art. 84-quater del regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Corporate Governance" del sito internet della Società.

Gestione dei rischi d'impresa

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e normative aziendali volti a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report"1 e delle best practice nazionali e internazionali.

Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori sono contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem, cui si rinvia. I principali rischi industriali identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:

  • (i) il rischio HSE derivante dalla possibilità che si verifichino incidenti, malfunzionamenti, guasti, con danni alle persone e all'ambiente e con riflessi sui risultati economico-finanziari;
  • (ii) il rischio Paese nell'attività operativa;
  • (iii) il rischio progetti, afferente principalmente i contratti di ingegneria e costruzione, delle Business Unit E&C Onshore ed E&C Offshore, in fase esecutiva.

La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le policy di Gruppo in materia di rischi finanziari.

Rischio HSE (Salute, Sicurezza, Ambiente)

Le attività svolte da Saipem in Italia e all'estero sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività.

Saipem presta la massima attenzione al costante miglioramento delle performance di sicurezza, della tutela della salute, delle prestazioni ambientali e alla minimizzazione degli impatti dovuti alle proprie attività operative, nonché al rispetto delle normative vigenti.

Il continuo processo di individuazione, valutazione e mitigazione dei rischi afferenti salute, sicurezza e ambiente è quindi alla base della gestione HSE in tutte le fasi di attività di ciascuna unità di business e si attua attraverso l'adozione di procedure e sistemi di gestione che tengono conto della specificità delle attività stesse e dei siti in cui si sviluppano e del costante miglioramento degli impianti e dei processi.

Il modello organizzativo HSE definisce a tale scopo diversi livelli di responsabilità, partendo dalle posizioni della Società più vicine alle fonti di rischio, che sono più adatte per valutare i potenziali impatti e a elaborare adeguate misure preventive. Inoltre, specifiche strutture HSE svolgono attività di governo, coordinamento, supporto e controllo e garantiscono l'emissione e l'aggiornamento di Linee Guida, procedure e best practice al fine di conseguire il miglioramento continuo.

Nel corso degli ultimi anni, con la legge n. 121/2011 sono stati inseriti anche i reati ambientali (dopo i reati in materia di salute e sicurezza) tra i reati-presupposto previsti dal decreto legislativo n. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Per questo Saipem ha avviato un piano di azione coinvolgendo un team multifunzionale con l'obiettivo di rendere il proprio modello idoneo alla prevenzione anche dei reati ambientali che ha portato, tra l'altro, a un aggiornamento del sistema documentale HSE.

Campagne specifiche di sensibilizzazione sulle tematiche di salute, sicurezza e ambiente vengono progettate, sviluppate e lanciate a livello centrale e, successivamente implementate nei progetti e nei siti operativi. Tra queste si ricordano la campagna "Leadership in Health and Safety", la campagna "Choose Life", la campagna "Working at Height & Confined Space". Nel corso del 2014 è stato inoltre lanciato un programma specifico dedicato all'eliminazione degli infortuni mortali: il programma "We Want Zero".

Un altro aspetto di grande attenzione per Saipem è, da sempre, la formazione HSE. Si lavora continuamente per favorire e facilitare la formazione non solo a livello teorico, ma anche dal punto di vista pratico, specialmente sugli aspetti HSE più rilevanti.

Tutte le iniziative e la gestione delle tematiche HSE sono oggetto di periodica verifica sia interna che da parte di enti terzi indipendenti. Questi enti certificano la conformità del sistema di gestione HSE agli standard internazionali ISO 14001 (Ambiente) e OHSAS 18001 (Salute e Sicurezza). Sia Saipem SpA che altre società del Gruppo hanno già conseguito questi traguardi. Attività di controllo HSE sono pianificate ed effettuate direttamente o indirettamente anche ai contrattisti più significativi.

Rischio Paese

Saipem svolge una parte significativa della propria attività in Paesi al di fuori dell'Unione Europea e dell'America Settentrionale, alcuni dei quali possono avere un grado minore di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di Saipem di operare in condizioni economiche e la possibilità di recu-

(1) Cfr. CoSWO - Committee of Sponsoring of the Treadway Commission (1992), Internal Control - Integrated Framework.

perare l'attivo fisso in tali Paesi, o possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove sia possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni contestuali differenti da quelle previste originariamente. Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa temporaneamente, la demobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione degli asset aziendali che rimangono on-site, e di minimizzazione della business interruption attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la business recovery al ritorno di condizioni favorevoli. Tali misure possono attrarre aggravi di costi e possono incidere sui risultati economici attesi. Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che sfociano in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili. Ferma restando la loro limitata prevedibilità, tali eventi possono insorgere ed evolvere in ogni momento comportando impatti negativi sui risultati economico-finanziari attesi di Saipem.

Saipem monitora periodicamente i rischi di natura politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera o intende investire attingendo anche ai rapporti periodici sui principali rischi di progetto e relativi trend redatti in accordo con le relative procedure e standard di Risk Management in essere, e ai rapporti di Security redatti in accordo con le Linee Guida e i Corporate Standard sulle attività di Security vigenti.

Il modello di valutazione dei rischi adottato da Saipem è in linea con il dettato del D.Lgs. n. 81/2008 secondo il quale ogni Datore di Lavoro deve dotarsi di strumenti idonei alla riduzione e, ove possibile, all'eliminazione dei rischi. In particolare l'art. 28, con riferimento ai cosiddetti "rischi atipici" stabilisce che "La valutazione del rischio ...//... di cui all'art. 17, comma 1, lettera a) [...] deve riguardare tutti i rischi per la "sicurezza" e la "salute" dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari...". I rischi di Security ascrivibili alla categoria dei cosiddetti rischi "atipici" possono essere ricondotti ai rischi derivanti da azioni antigiuridiche di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni e immagine a potenziali danni.

Per la gestione dei rischi di Security nei Paesi in cui Saipem è esposta, la Società si è dotata di un articolato modello di Security, la cui attività si ispira ai criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di preservare l'incolumità dei dipendenti, dei contrattisti e del pubblico, nonché l'integrità degli asset e la reputazione del brand.

L'azione della Funzione Security si concretizza nella realizzazione di un sistema di gestione di Security, inteso come strumento organizzativo-normativo-procedurale per poter minimizzare i rischi e gestire le conseguenze di eventi di Security. Esso è finalizzato alla gestione del rischio derivante da azioni antigiuridiche di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni e immagine a potenziali danni. Ciò è reso possibile grazie alla sinergia esistente tra le funzioni Security e le unità tecniche di gestione delle certificazioni marittime e delle basi logistiche. In particolare, il sistema di security aziendale, creato tenendo conto delle peculiarità del business di Saipem, è caratterizzato da:

  • la presenza di una forte struttura centralizzata dedicata a seguire e indirizzare le tematiche di Security con un capillare presidio locale dotato di adeguate deleghe e risorse;
  • un sistema informativo strutturato finalizzato a supportare le attività di security risk management sia nella fase commerciale che nella fase esecutiva dei progetti;
  • il coordinamento delle attività di training, pianificazione, reporting e audit in materia di security.

Saipem nel suo ruolo di contrattista internazionale assicura così l'applicazione di elevati standard di Security in linea con i requisiti aziendali e dei committenti e le Best Practices internazionali per mezzo della Funzione Security che supporta la linea operativa in tutte le fasi contrattuali da quella commerciale a quelle esecutive, affinché le attività operative si svolgano in un adeguato ambito di sicurezza per il personale e per gli asset aziendali.

Rischi specifici di progetto

La funzione Industrial Risk Management, costituita a fine 2013, nel corso del 2014 si è strutturata al fine di poter garantire alla Società il presidio competente delle seguenti attività:

  • assicurare l'applicazione della metodologia di Risk Management sia in fase commerciale che in fase esecutiva, sui progetti gestiti dalle Business Unit e sui principali progetti di investimento in corso;
  • assicurare il reporting periodico al Management sui principali "project risk" e sui relativi trend osservati, aggregati per Business Unit e a livello globale, promuovendo inoltre analisi di portafoglio a supporto delle decisioni del Management anche in un'ottica di comprensione dei macro fattori di rischio esterni ai singoli progetti che possano incidere sul risultato economicoaziendale a fronte dei quali il Management possa intervenire con le più appropriate azioni e strumenti di annullamento, mitigazione, trasferimento, ovvero ritenzione;
  • assicurare la diffusione in tutti gli ambiti di Saipem di una cultura di Risk Management finalizzata a una gestione strutturata di rischi e opportunità nel corso delle attività di business, contribuendo anche al miglioramento della gestione delle contingency;
  • fornire consulenza, assistenza e indicazioni alle Business Unit e ai progetti nelle attività di implementazione delle relative azioni di mitigazione e miglioramento, rispettivamente per la gestione delle aree di rischio e l'ottimizzazione delle opportunità identificate;
  • assicurare la definizione, lo sviluppo e l'aggiornamento di strumenti e metodologie in grado di raccogliere, organizzare e rendere disponibili ai progetti in corso le esperienze maturate su progetti già eseguiti, al manifestarsi di rischi affini;
  • assicurare un'adeguata attività formativa ai team commerciali e di project management;
  • assicurare il costante aggiornamento delle Linee Guida, Procedure e Standard Corporate in linea con gli Standard e i Code

of Practice internazionali, promuovendone il pieno rispetto e la loro corretta applicazione in Saipem e nelle società controllate;

  • contribuire a promuovere il rispetto delle Golden Rules & Silver Guidelines, lo strumento di governo della propensione all'assunzione di rischi di cui Saipem si è dotata per attribuire agli appropriati livelli manageriali la responsabilità delle decisioni sull'assunzione dei rischi più rilevanti.

Gli Standard e le Procedure vigenti in Saipem rispettano i dettami delle principali Normative Internazionali di Risk Management.

Assicurazione

La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.

Sulla base di tali linee guida, viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza statistica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.

Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, inclusi i rischi di responsabilità civile verso terzi, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.

In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.

Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le copertura assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.

Polizze assicurative Corporate

La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato.

Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, può riassumersi con le seguenti coperture:

Danni materiali

  • Polizza "Corpi nave": copre l'intera flotta per eventi che producano danni parziali o totali alle unità;
  • Polizza "Attrezzature": copre tutte le attrezzature onshore od offshore in uso, ad esempio le attrezzature di cantiere, gli impianti di perforazione a terra, i Remote Operating Vehicle (ROV) sottomarini, etc.;
  • Polizza "Trasporto": copre ogni trasporto, movimentazione e stoccaggio di beni e attrezzature via terra, mare e aerea;
  • Polizza "Immobili e Cantieri": copre gli immobili, gli uffici, i magazzini e i cantieri navali posseduti o affittati;
  • Polizza "Altri rischi minori": copre i rischi minori come il furto e l'infedeltà dei dipendenti.

Responsabilità civile

  • Polizza "Protection & Indemnity" ("P&I"): copre le responsabilità armatoriali per danni a terzi prodotti sia durante la navigazione che durante le attività specialistiche offshore di perforazione e costruzione; tali responsabilità sono assicurate tramite un P&I Club facente parte dell' International Group of P&I Clubs.
  • Polizza "Comprehensive General Liability": copre ogni altra tipologia di responsabilità Saipem sui rischi di responsabilità civile e generale derivanti dalla sua attività industriale, operando anche a integrazione della specifica copertura P&I.
  • Polizze "Employer's Liability" e "Personal Accident": coprono rispettivamente la responsabilità del datore di lavoro e i rischi infortuni dei propri dipendenti sulla base delle normative obbligatorie previste in ogni Paese nel quale il Gruppo opera.

Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG, realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.

Polizze assicurative relative all'esecuzione dei progetti

Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.

Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.

Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto. L'elevato livello dei premi assicurativi e di franchigie su queste polizze stimola e guida Saipem verso un continuo miglioramento dei processi di prevenzione e protezione in termini di qualità, salute, sicurezza e di impatto ambientale.

Altre informazioni

Acquisto di azioni proprie

Nel 2014 non sono state acquistate sul mercato azioni ordinarie. Le azioni proprie in portafoglio ammontano a 43 milioni di euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e sono rappresentate da n. 1.939.832 azioni ordinarie Saipem dal valore nominale di 1 euro detenute dalla stessa Saipem SpA (n. 1.939.832 azioni al 31 dicembre 2013).

Il capitale sociale al 10 marzo 2015 ammonta a 441.410.900 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 439.471.068.

Regolamento mercati

Art. 36 del Regolamento Mercati: condizioni per la quotazione in Borsa di società con controllate costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti, società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che alla data del 31 dicembre 2014 fra le controllate Saipem rientrano nella previsione regolamentare ventuno società. Precisamente:

  • Saipem Australia Pty Ltd;
  • Petrex SA;
  • Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc;
  • Saipem Contracting (Nigeria) Ltd;
  • PT Saipem Indonesia;
  • ER SAI Caspian Contractor Llc;
  • Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.);
  • Saipem (Nigeria) Ltd;
  • Saudi Arabian Saipem Ltd;
  • Global Petroprojects Services AG;
  • Saipem America Inc;
  • Saipem Asia Sdn Bhd;
  • Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda;
  • Saipem Contracting Algérie SpA;
  • Saipem Canada Inc;
  • Saipem Offshore Norway AS;
  • Saipem Drilling Norway AS;
  • Sajer Iraq Llc;
  • Boscongo SA;
  • Saimexicana SA de Cv;
  • Construction Saipem Canada Inc.

Per le stesse sono state già adottate procedure adeguate per assicurare la compliance alla predetta normativa (art. 36).

Nel piano di adeguamento per il 2014 si è proceduto inoltre con l'implementazione del sistema di controllo interno per le finalità previste dallo stesso art. 36 nella seguente società:

  • Saimexicana SA de Cv.

Art. 37 del Regolamento Mercati: condizioni che inibiscono la quotazione di azioni di società controllate sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di altra società

In relazione alle prescrizioni del comma 10 dell'art. 2.6.2. del Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA, il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 10 marzo 2015 ha verificato che la Società soddisfa tutti i requisiti richiesti elencati dal comma 1 dell'art. 37 del Regolamento Mercati Consob per la quotazione di azioni di società controllate sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di altre società.

Il Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2015 ha altresì verificato che la composizione dello stesso Consiglio, nominato dall'Assemblea del 6 maggio 2014 e dei comitati, costituiti in seno al Consiglio stesso, corrispondesse a quanto previsto dalla lettera d) dell'art. 37, comma 1; il Consiglio di Amministrazione è infatti composto in maggioranza da amministratori indipendenti e i comitati (Comitato Remunerazione e Nomine, Comitato per il Controllo e Rischi) sono composti esclusivamente da amministratori indipendenti.

Informativa sulle parti correlate

Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate, individuate dallo IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. Gli amministratori, i direttori generali e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili, secondo le disposizioni dello IAS 24.

Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 45 delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Rapporti con il soggetto dominante e con le imprese soggette alla sua attività di direzione e coordinamento

Saipem SpA è soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA. I rapporti con Eni SpA e con le imprese soggette alla sua attività di direzione e coordinamento costituiscono rapporti con parti correlate e sono commentati alla nota 45 "Rapporti con parti correlate" delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Acquisizione ordini

Nelle prime settimane del 2015 Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto di Engineering & Construction per il progetto del giacimento Kashagan, nelle acque kazake del Mar Caspio, del valore complessivo di circa 1,8 miliardi di dollari.

La North Caspian Operating Co (NCOC) ha assegnato a Saipem un contratto per la costruzione di due condotte, ognuna di 95 chilometri, che collegheranno l'isola D nel Mar Caspio all'impianto a terra di Karabatan, in Kazakhstan. Le attività previste dal contratto sono l'ingegneria, i materiali di saldatura, la conversione e la preparazione dei mezzi navali, il dragaggio, l'installazione, l'interramento e il pre-commissioning delle due condotte. La costruzione sarà completata entro la fine del 2016.

In relazione a quanto descritto nella nota 24 delle Note illustrative, si comunica che nel mese di gennaio 2015 Snamprogetti Netherlands BV ha perfezionato la cessione delle sue partecipazioni in Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC e Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA alla controparte venezuelana sulla base di un accordo che prevede, oltre al pagamento del prezzo di cessione della partecipazione (interamente incassato da Saipem, anche a titolo di indennizzo per l'esproprio), la risoluzione in via definitiva di qualsiasi pendenza tra le parti in relazione ai beni espropriati.

In riferimento al contenzioso Fos Cavaou descritto nella sezione "Contenziosi" delle Note illustrative, si comunica che in data 13 febbraio 2015 il Collegio Arbitrale ha depositato il lodo che obbliga il cliente Fosmax LNG a corrispondere a STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)] la somma, comprensiva di interessi, di 69.842.899 euro, il 50% della quale spetta a Saipem SA.

Evoluzione prevedibile della gestione

Saipem continua il suo percorso di ripresa, pur con le incertezze derivanti da uno scenario del prezzo del petrolio sfavorevole per il 2015 che potrebbero impattarne i tempi.

Il forte rallentamento degli investimenti annunciato dalle compagnie petrolifere potrebbe avere un impatto sulle negoziazioni relative alle acquisizioni di nuovi contratti, sia in termini di tempistica che di rate di nolo. Inoltre, il mutato scenario inevitabilmente influenzerà l'atteggiamento dei clienti di Saipem nell'affrontare questioni operative e commerciali relative ai progetti in corso. In particolare, nel 2015 Saipem dovrà ancora eseguire 1,8 miliardi di euro di contratti a bassa marginalità.

Una parte significativa dei ricavi e dei margini di Saipem nel 2015 dipenderà dall'evoluzione del progetto South Stream, attualmente in fase di sospensione.

Tuttavia, il portafoglio ordini solido e diversificato acquisito nel corso del 2014, ulteriormente rafforzato dalla recente acquisizione del contratto di Kashagan, rende Saipem più resistente al contesto attuale. Nel 2015 Saipem sta inoltre perseguendo nuove opportunità di business facendo leva sulle proprie distintive capacità tecniche e mantenendo una rigorosa disciplina commerciale.

La guidance 2015 è pertanto rappresentata da un intervallo che riflette l'insieme di questi elementi di incertezza.

Saipem prevede ricavi tra 12 e 13 miliardi di euro. Questa variabilità riflette principalmente le incertezze legate al contratto South Stream in attesa di indicazioni da parte del cliente sul futuro del progetto.

L'EBIT è previsto in una forchetta tra 500 e 700 milioni di euro; l'utile netto è atteso tra 200 e 300 milioni di euro.

Gli investimenti tecnici saranno pari a 650 milioni di euro, leggermente al di sotto delle precedenti indicazioni di lungo termine, adottando misure per migliorare l'efficienza e contribuire alla riduzione del debito netto.

Infine, l'obiettivo relativo al debito netto prevede una riduzione al di sotto dei 4 miliardi di euro, escludendo il potenziale impatto della fluttuazione dei tassi di cambio.

Comitati del Consiglio di Amministrazione

In ottemperanza alle previsioni del nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di istituire:

  • il Comitato Remunerazione e Nomine: il già costituito Comitato per la Remunerazione assume quindi funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione anche in tema di nomine;
  • il Comitato per il Controllo e Rischi, individuato nell'attuale Audit Committee, con il compito di supportare le valutazioni e le decisioni del Consiglio stesso in relazione al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Non-GAAP measures

Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (Non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.

Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le Non-GAAP measures utilizzate nella Relazione sulla gestione sono le seguenti:

  • cash flow: tale indicatore è dato dalla somma del risultato netto più ammortamenti;
  • investimenti tecnici: tale indicatore è calcolato escludendo dal totale investimenti gli investimenti in partecipazioni;
  • margine operativo lordo: rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e dei singoli settori d'attività in aggiunta al risultato operativo. Il margine operativo lordo è una grandezza economica intermedia e viene calcolato sommando gli ammortamenti al risultato operativo;
  • capitale immobilizzato: è calcolato come somma delle attività materiali nette, attività immateriali nette e le partecipazioni;
  • capitale di esercizio netto: include il capitale circolante e i fondi per rischi e oneri;
  • capitale investito netto: è dato dalla somma del capitale immobilizzato, del capitale circolante e del fondo per benefici ai dipendenti;
  • coperture: sono date dalla sommatoria del patrimonio netto, del capitale e riserve di terzi e dall'indebitamento finanziario netto;
  • special item: rappresentano (i) eventi od operazioni il cui accadi-

mento non è ricorrente; (ii) eventi od operazioni non rappresentativi della normale attività di business.

Sedi secondarie

Ai sensi dell'art. 2428 del codice civile la Società dichiara di avere una sede secondaria a Cortemaggiore (PC), Via Enrico Mattei, 20.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

(milioni di euro) 31.12.2013 riesposto 31.12.2014
Voci dello stato patrimoniale riclassificato
(dove non espressamente indicato,
la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio)
Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
A) Attività materiali nette 7.912 7.601
Nota 8 - Immobili, impianti e macchinari 7.912 7.601
B) Attività immateriali nette 758 760
Nota 9 - Attività immateriali 758 760
C) Partecipazioni 158 112
Nota 10 - Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 166 120
Ricl. da E) - fondo copertura perdite di imprese partecipate (8) (8)
D) Capitale circolante 1.091 576
Nota 3 - Crediti commerciali e altri crediti 3.240 3.391
Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (30) (58)
Nota 4 - Rimanenze 2.277 2.485
Nota 5 - Attività per imposte sul reddito correnti 267 317
Nota 6 - Attività per altre imposte correnti 278 307
Nota 7 - Altre attività correnti 376 520
Nota 11 - Altre attività finanziarie 1 1
Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (1) (1)
Nota 12 - Attività per imposte anticipate 126 297
Nota 13 - Altre attività non correnti 151 115
Nota 15 - Debiti commerciali e altri debiti (5.129) (5.669)
Nota 16 - Passività per imposte sul reddito correnti (137) (134)
Nota 17 - Passività per altre imposte correnti (130) (184)
Nota 18 - Altre passività correnti (117) (838)
Nota 22 - Passività per imposte differite (81) (40)
Nota 23 - Altre passività non correnti (2) (2)
Nota 24 - Attività destinate alla vendita - 69
E) Fondi per rischi e oneri (196) (210)
Nota 20 - Fondi per rischi e oneri (204) (218)
Ricl. a C) - fondo copertura perdite di imprese partecipate 8 8
F) Fondo per benefici ai dipendenti (219) (237)
Nota 21 - Fondi per benefici ai dipendenti (219) (237)
CAPITALE INVESTITO NETTO 9.504 8.602
G) Patrimonio netto 4.652 4.137
Nota 26 - Patrimonio netto di Saipem 4.652 4.137
H) Capitale e riserve di terzi 92 41
Nota 25 - Capitale e riserve di terzi azionisti 92 41
I)
Indebitamento finanziario netto
4.760 4.424
Nota 1 - Disponibilità liquide ed equivalenti (1.299) (1.602)
Nota 2 - Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita (26) (9)
Nota 14 - Passività finanziarie a breve termine 1.899 2.186
Nota 19 - Passività finanziarie a lungo termine 2.859 594
Nota 19 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 1.358 3.314
Ricl. da D) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 3) (30) (58)
Ricl. da D) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 11) (1) (1)
COPERTURE 9.504 8.602

Voci del conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • le voci "altri ricavi e proventi" pari a 6 milioni di euro, afferenti a "rimborsi per prestazioni che non costituiscono l'attività caratteristica" (4 milioni di euro), "risarcimento danni" (1 milione di euro) e "plusvalenze da vendite di immobilizzazioni" (1 milione di euro), indicati nello schema obbligatorio nella voce "altri ricavi e proventi", sono stati portati in diminuzione delle corrispondenti componenti di costo nel conto economico riclassificato;
  • le voci "proventi finanziari" (759 milioni di euro), "oneri finanziari" (-788 milioni di euro) e "strumenti derivati" (-170 milioni di euro), indicate separatamente nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "oneri finanziari netti" (-199 milioni di euro) del conto economico riclassificato.

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Voci del rendiconto finanziario riclassificato

Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • le voci "ammortamenti" (737 milioni di euro), "svalutazioni nette di attività materiali e immateriali" (420 milioni di euro), "altre variazioni" (-122 milioni di euro), "effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto" (-20 milioni di euro) e "variazione fondo per benefici ai dipendenti" (-4 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "ammortamenti e altri componenti non monetari" (1.011 milioni di euro);
  • le voci "interessi passivi" (182 milioni di euro), "imposte sul reddito" (118 milioni di euro) e "interessi attivi" (-9 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi, interessi e imposte" (291 milioni di euro);
  • le voci relative ai "debiti commerciali" (389 milioni di euro), ai "crediti commerciali" (312 milioni di euro), ai "fondi per rischi e oneri" (16 milioni di euro), alle variazioni delle "rimanenze" (-130 milioni di euro) e alle "altre attività e passività" (-18 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione" (569 milioni di euro);
  • le voci "dividendi incassati" (9 milioni di euro), "interessi incassati" (5 milioni di euro), "imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati" (-270 milioni di euro) e "interessi pagati" (-177 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati" (-433 milioni di euro);
  • le voci relative agli investimenti in "attività materiali" (-682 milioni di euro) e "attività immateriali" (-12 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa degli investimenti nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "investimenti tecnici" (-694 milioni di euro);
  • le voci relative a disinvestimenti in "attività materiali" (8 milioni di euro) e "partecipazioni" (7 milioni di euro), indicate separata-

mente e incluse nel flusso di cassa dei disinvestimenti, sono esposte nette nella voce "dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate" (15 milioni di euro);

  • le voci relative ai disinvestimenti in "titoli" (27 milioni di euro), disinvestimenti in "crediti finanziari" (15 milioni di euro), investimenti in "crediti finanziari" (-43 milioni di euro) e investimenti in "titoli" (-9 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di investimento nello schema obbligatorio, sono esposte nella voce "investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento" (-10 milioni di euro);
  • le voci "assunzione di debiti finanziari non correnti" (2.384 milioni di euro), "incremento (decremento) di debiti finanziari correnti" (205 milioni di euro) e "rimborsi di debiti finanziari non correnti" (-2.759 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di finanziamento nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione debiti finanziari a breve e lungo termine" (-170 milioni di euro).

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Commento ai risultati economico-finanziari

Risultati economici

I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2014 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dell'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).

Conto economico

Variazione
2013 2014 assoluta %
4.712 4.336 (376) (7,98)
65 51 (14) (21,54)
(4.714) (4.203) 511 (10,84)
(115) (114) 1 (0,87)
- (2) (2)
(52) 68 120
(47) (139) (92) 195,74
355 156 (199) (56,06)
256 85 (171) (66,80)
21 (15) (36)
277 70 (207) (74,73)

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 4.336 milioni di euro, con una diminuzione del 7,98% rispetto all'esercizio precedente, a causa della minore attività svolta nell'anno, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".

Il risultato operativo (EBIT) è pari a 68 milioni di euro, e presenta, rispetto alla perdita operativa del precedente esercizio, un aumento di 120 milioni di euro, dovuto principalmente al miglior risultato dei settori E&C Offshore e Onshore; le variazioni nelle singole Business Unit sono commentate in seguito, nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".

La gestione finanziaria esprime oneri finanziari netti di 139 milioni di euro; la voce comprende oneri netti correlati all'indebitamento finanziario (85 milioni di euro), oneri netti su operazioni in derivati (128 milioni di euro), proventi netti su cambi (60 milioni di euro), oneri per operazioni di factoring (4 milioni di euro), "net interest" per piani a benefici definiti (2 milioni di euro) e altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate (20 milioni di euro).

I proventi netti da partecipazioni di 156 milioni di euro comprendono i dividendi di Saipem SA (164 milioni di euro) e oneri copertura perdite per Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA (8 milioni di euro).

L'incremento degli oneri finanziari e la diminuzione dei proventi netti da partecipazioni, parzialmente compensati dall'aumento del risultato operativo, hanno determinato una diminuzione del risultato prima delle imposte che ammonta a 85 milioni di euro (256 milioni di euro nel 2013).

Le imposte sul reddito a carico dell'esercizio per 15 milioni di euro aumentano di 36 milioni di euro rispetto al 2013. Il carico fiscale dell'esercizio include: Irap per 12 milioni di euro, imposte assolte all'estero per 49 milioni di euro, al netto dell'Ires di 21 milioni di euro, di imposte anticipate e differite per 17 milioni di euro, di recuperi e rettifiche d'imposte per 6 milioni di euro e utilizzi netti di fondi per imposte per 2 milioni di euro.

Il risultato netto ammonta a 70 milioni di euro, con un decremento di 207 milioni di euro rispetto ai risultati dell'esercizio precedente.

Incidenza %
(milioni di euro) Valori 2013 Valori 2014 Variazione 2013 2014
Engineering & Construction Offshore 1.490 1.721 231 32 40
Engineering & Construction Onshore 2.397 1.810 (587) 51 42
Drilling Offshore 590 616 26 12 14
Drilling Onshore 235 189 (46) 5 4
4.712 4.336 (376) 100 100
Italia 14 15
Estero 86 85
100 100
Gruppo Eni 32 44
Terzi 68 56
100 100

Articolazione ricavi della gestione caratteristica

I ricavi Engineering & Construction Offshore, pari a 1.721 milioni di euro, registrano un aumento di 231 milioni di euro rispetto a dicembre 2013, grazie soprattutto al contributo del progetto South Stream in Russia che ha più che compensato i minori ricavi registrati per i progetti Filanovsky in Russia, Icoeep in Iraq e Hook-up in Kazakhstan.

Il settore Engineering & Construction Onshore ha rappresentato il 42% dei ricavi totali, con una riduzione di 587 milioni di euro rispetto al 2013; riduzione registrata in particolar modo negli Emirati Arabi Uniti, in quanto il progetto Shah è entrato nella fase finale dei lavori, e in Kuwait, a causa della svalutazione di pending revenues per il progetto BS171.

Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 616 milioni di euro, con un aumento di 26 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente; i lavori hanno interessato principalmente le aree dell'Offshore norvegese e dell'Africa Occidentale. I minori ricavi registrati dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, a causa di una minore attività a rimborso richiesta dal cliente, sono stati compensati dalla piena attività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5, che nella seconda parte del 2013 era stata interessata dai lavori di rimessa in classe, e dall'aumento dei ricavi della nave di perforazione Saipem 10000.

I ricavi del segmento Drilling Onshore passano da 235 milioni di euro a 189 milioni di euro; la riduzione è da ricondursi alla minore attività in Algeria, in parte compensata dai maggiori ricavi registrati in Arabia Saudita e Turkmenistan.

I ricavi sono stati realizzati per l'85% all'estero (86% nell'esercizio precedente) e per il 44% con società del Gruppo Eni (32% nel 2013).

Risultato operativo (EBIT) per aree di attività

(milioni di euro) Variazione
2013 2014 assoluta %
Engineering & Construction Offshore 43 145 102
Engineering & Construction Onshore (164) (131) 33 20,12
Drilling Offshore 41 41 - -
Drilling Onshore 28 13 (15) (53,57)
Risultato operativo (EBIT) (52) 68 120

Il risultato operativo (EBIT) 2014 del segmento Engineering & Construction Offshore ammonta a 145 milioni di euro, pari all'8,4% dei ricavi, rispetto a 43 milioni di euro del 2013, pari al 2,9% dei ricavi. Il risultato operativo (EBIT) 2014 del segmento Engineering & Construction Onshore ammonta a -131 milioni di euro, pari a -7,2% dei ricavi, rispetto a -164 milioni di euro del 2013, pari a -6,8% dei ricavi.

Il risultato operativo (EBIT) 2014 del segmento Drilling Offshore ammonta a 41 milioni di euro, pari al 6,7% dei ricavi, rispetto a 41 milioni di euro del 2013, pari al 7,0% dei ricavi.

Il risultato operativo (EBIT) 2014 del segmento Drilling Onshore ammonta a 13 milioni di euro, pari al 6,9% dei ricavi, rispetto a 28 milioni di euro del 2013, pari all'11,9% dei ricavi.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Stato patrimoniale riclassificato

Variazione
%
1,0
-
-
0,2
(57,5)
4,9
(11,9)
(4,0)
(16,9)
(11,9)

Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2014 a 3.078 milioni di euro, con un incremento netto di 7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale aumento è essenzialmente da ricondurre:

  • al decremento delle immobilizzazioni finanziarie (2.210 milioni di euro) per 1 milione di euro; e
  • a un incremento netto delle immobilizzazioni materiali e immateriali per 8 milioni di euro per effetto della differenza tra gli investimenti effettuati nell'esercizio (125 milioni di euro) e gli ammortamenti (114 milioni di euro), le vendite nette e dismissioni (3 milioni di euro); gli investimenti hanno riguardato principalmente nuovi impianti e attrezzature di perforazione e di costruzione, nonché acquisti correlati all'attività di mantenimento e di miglioramento degli immobilizzi tecnici esistenti.

Il capitale di esercizio netto diminuisce di 447 milioni di euro rispetto alla fine del 2013 attestandosi su un valore positivo di 330 milioni di euro, per effetto del decremento delle rimanenze per lavori in corso (134 milioni di euro), dell'incremento dei crediti commerciali per 95 milioni di euro, dei debiti commerciali per 69 milioni

Prospetto delle principali variazioni del patrimonio netto

di euro, delle attività nette correnti per imposte sul reddito e altre imposte per 24 milioni di euro, delle altre passività nette per 349 milioni di euro e dei fondi per rischi e oneri per 14 milioni di euro. I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 108 milioni di euro, con un incremento di 5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 445 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 3.300 milioni di euro, rispetto a 3.745 milioni di euro di fine 2013. Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato un decremento di 59 milioni di euro, ammontando, a fine 2014, a 1.401 milioni di euro; il decremento è riconducibile essenzialmente alla variazione negativa delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (119 milioni di euro) e al "remeasurement" di piani a benefici definiti per i dipendenti (8 milioni di euro), solo parzialmente compensati dal risultato conseguito nell'esercizio (70 milioni di euro), come meglio dettagliato nel prospetto seguente.

Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:

(milioni di euro)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2013 1.460
Incremento per:
- risultato 2014
70
Totale 1.530
Decremento per:
- variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari
(119)
- remeasurement di piani benefici definiti per i dipendenti
(8)
- costo delle stock option assegnate
(2)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2014 1.401

Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 22 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".

Indebitamento finanziario netto

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014 Var. ass.
Debiti finanziari 2.428 2.084 (344)
Disponibilità liquide ed equivalenti (119) (157) (38)
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (24) (28) (4)
Indebitamento finanziario netto 2.285 1.899 (386)

L'indebitamento finanziario netto della Società diminuisce rispetto a fine 2013 di 386 milioni di euro portandosi su un valore di 1.899 milioni di euro, rappresentato da debiti a breve termine per 174 milioni di euro e da debiti a medio e lungo termine per 1.910 milioni di euro, al netto di disponibilità per 185 milioni di euro.

Il miglioramento della posizione finanziaria netta di 386 milioni di euro è dovuto essenzialmente al flusso positivo generato dalle attività di esercizio (503 milioni di euro) e dai disinvestimenti di immobilizzazioni materiali e finanziarie (8 milioni di euro), parzialmente compensati dagli investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie (125 milioni di euro).

I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa riguardano crediti concessi a due società controllate.

Rendiconto finanziario riclassificato

(milioni di euro) 2013 2014 Var. ass.
Risultato netto 277 70 (207)
Rettifiche per ricondurre il risultato al flusso di cassa da attività operativa:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 174 86 (88)
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni attività (11) (4) 7
Dividendi, interessi e imposte (399) (62) 337
Variazione del capitale di esercizio (606) 389 995
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati 304 24 (280)
Flusso di cassa netto da attività operativa (261) 503 764
Investimenti tecnici (160) (125) 35
Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa - - -
Disinvestimenti 660 8 (652)
Free cash flow 239 386 147
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 4 (5) (9)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti 47 (343) (390)
Cessione azioni proprie 1 - (1)
Flusso di cassa del capitale proprio (298) - 298
Effetto delle differenze di cambio 1 - (1)
Altre variazioni - - -
Flusso di cassa netto dell'esercizio (6) 38 44
Free cash flow 239 386 147
Cessione azioni proprie 1 - (1)
Flusso di cassa del capitale proprio (298) - 298
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto 1 - (1)
Variazione indebitamento finanziario netto (57) 386 443
Indebitamento finanziario netto inizio esercizio 2.228 2.285 57
Indebitamento finanziario netto fine esercizio 2.285 1.899 (386)

Il flusso di cassa netto da attività operativa, pari a un valore positivo di 503 milioni di euro, e i flussi derivanti dall'attività di investimento e disinvestimento (117 milioni di euro), hanno generato un free cash flow positivo di 386 milioni di euro.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.

(migliaia di euro)

31.12.2013 31.12.2014
Riferimento Valori Valori
alle note parziali Valori parziali Valori
Voci dello stato patrimoniale riclassificato al bilancio
al 31.12.2014
da schema
obbligatorio
da schema
riclassificato
da schema
obbligatorio
da schema
riclassificato
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari (nota n. 7) 835.100 843.212
Attività immateriali (nota n. 8) 24.818 24.387
Partecipazioni (nota n. 9) 2.210.749 2.210.262
Totale capitale immobilizzato 3.070.667 3.077.861
Capitale di esercizio netto
Rimanenze (nota n. 3) 887.808 754.233
Crediti commerciali (nota n. 2) 1.772.293 1.866.783
Debiti commerciali (nota n. 13) (1.526.640) (1.595.514)
Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da:
- passività per imposte sul reddito correnti (nota n. 14) (13.529) (16.779)
- passività per altre imposte correnti (nota n. 15) (20.899) (34.137)
- attività per imposte sul reddito correnti (nota n. 4) 149.832 171.498
- attività per altre imposte correnti (nota n. 5) 129.064 82.244
- attività per imposte anticipate (nota n. 10) 41.253 106.935
Fondi per rischi e oneri (nota n. 18) (82.897) (96.699)
Altre attività (passività) di esercizio, composte da:
- altre attività (non correnti) (nota n. 11) 87.757 50.874
- altre attività (correnti) (note n. 2, 6) 423.317 513.266
- altre passività (non correnti) (nota n. 21) - -
- altre passività (correnti) (note n. 13, 16) (1.070.155) (1.472.560)
Totale capitale di esercizio netto 777.204 330.144
Fondi per benefici ai dipendenti (nota n. 19) (102.618) (107.566)
Attività non correnti destinate alla vendita (nota n. 34) 17 17
CAPITALE INVESTITO NETTO 3.745.270 3.300.456
Patrimonio netto (nota n. 22) 1.460.013 1.401.175
Indebitamento finanziario netto
Passività finanziarie a lungo termine 1.170.000 1.910.620
Passività finanziarie a breve termine 1.257.591 173.751
a dedurre:
- disponibilità liquide ed equivalenti 118.464 156.762
- crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 23.870 28.328
Totale indebitamento finanziario netto (1) 2.285.257 1.899.281
COPERTURE 3.745.270 3.300.456

(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto si veda anche la nota 17.

Rendiconto finanziario riclassificato

(migliaia di euro)

2013 2014
Valori Valori
parziali Valori parziali Valori
Voci del rendiconto finanziario riclassificato da schema da schema da schema da schema
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio obbligatorio riclassificato obbligatorio riclassificato
Risultato netto 277.474 70.351
Rettifiche per ricondurre il risultato al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti e altri componenti non monetari: 173.910 86.629
. ammortamenti 115.173 113.838
. svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 79.447 8.438
. altre variazioni (9.801) (40.595)
. variazione fondo per benefici ai dipendenti (10.909) 4.948
- plusvalenze nette su cessioni di attività (10.695) (4.404)
- dividendi, interessi e imposte: (400.034) (62.093)
. dividendi (434.449) (163.988)
. interessi attivi (8.944) (1.705)
. interessi passivi 64.805 89.082
. imposte su reddito (21.446) 14.518
Variazione del capitale di esercizio: (605.423) 388.841
- rimanenze (396.013) 133.575
- crediti commerciali (14.980) (50.626)
- debiti commerciali (189.674) 54.643
- fondi per rischi e oneri (3.989) 7.342
- altre attività e passività (767) 243.907
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: 304.185 23.925
- dividendi incassati 434.449 163.988
- interessi incassati 9.094 1.613
- interessi pagati (64.805) (89.082)
- imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati (74.553) (52.594)
Flusso di cassa netto da attività di esercizio (260.583) 503.249
Investimenti tecnici: (159.868) (124.714)
- attività immateriali (12.096) (10.162)
- attività materiali (147.772) (114.552)
Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: (120) (11)
- partecipazioni (120) (11)
Disinvestimenti: 659.889 7.626
- attività materiali 43.272 7.605
- partecipazioni 616.617 21
Altre variazioni relative all'attività di (investimento) disinvestimento:
- (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari 3.919 (4.458)
- riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli e crediti finanziari
non strumentali all'attività operativa
- (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari (3.919) 4.458
Free cash flow 239.318 386.150

segue Rendiconto finanziario riclassificato

(migliaia di euro)

2013 2014
Valori
parziali
da schema
Valori
da schema
Valori
parziali
da schema
Valori
Voci del rendiconto finanziario riclassificato
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio
obbligatorio riclassificato obbligatorio da schema
riclassificato
Free cash flow 239.318 386.150
(Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento: 3.919 (4.458)
- riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli e crediti finanziari
non strumentali all'attività operativa
3.919 (4.458)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: 46.853 (343.219)
- assunzione debiti finanziari non correnti 350.000 1.950.620
- rimborsi di debiti finanziari non correnti (110.000) (1.310.000)
- incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (193.147) (983.839)
Flusso di cassa del capitale proprio: (298.037) (6)
- dividendi distribuiti a terzi (298.818) (6)
- vendita netta di azioni proprie 781 -
Differenze cambio sulle disponibilità: 1.064 (169)
- effetto delle differenze di cambio 1.064 (169)
Altre variazioni - -
Flusso di cassa netto dell'esercizio (6.883) 38.298

Stato patrimoniale

(milioni di euro)
01.01.2013
riesposto (1)
31.12.2013 riesposto (1) 31.12.2014
di cui verso di cui verso
parti parti
Totale Nota Totale correlate (2) Totale correlate (2)
ATTIVITÀ
Attività correnti
1.244 Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 1) 1.299 715 1.602 885
- Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita (N. 2) 26 9
3.209 Crediti commerciali e altri crediti (N. 3) 3.240 849 3.391 868
2.316 Rimanenze (N. 4) 2.277 2.485
230 Attività per imposte sul reddito correnti (N. 5) 267 317
268 Attività per altre imposte correnti (N. 6) 278 307
381 Altre attività correnti (N. 7) 376 227 520 360
7.648 Totale attività correnti 7.763 8.631
Attività non correnti
8.183 Immobili, impianti e macchinari (N. 8) 7.912 7.601
755 Attività immateriali (N. 9) 758 760
173 Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (N. 10) 166 120
1 Altre attività finanziarie (N. 11) 1 1
91 Attività per imposte anticipate (N. 12) 126 297
173 Altre attività non correnti (N. 13) 151 2 115 2
9.376 Totale attività non correnti 9.114 8.894
- Attività destinate alla vendita (N. 24) - 69
17.024 TOTALE ATTIVITÀ 16.877 17.594
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
1.740 Passività finanziarie a breve termine (N. 14) 1.899 1.698 2.186 1.873
400 Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 19) 1.358 1.357 594 594
4.822 Debiti commerciali e altri debiti (N. 15) 5.129 428 5.669 382
237 Passività per imposte sul reddito correnti (N. 16) 137 134
125 Passività per altre imposte correnti (N. 17) 130 184
90 Altre passività correnti (N. 18) 117 114 838 828
7.414 Totale passività correnti 8.770 9.605
Passività non correnti
3.543 Passività finanziarie a lungo termine (N. 19) 2.859 2.659 3.314 3.064
177 Fondi per rischi e oneri (N. 20) 204 218
242 Fondi per benefici ai dipendenti (N. 21) 219 237
121 Passività per imposte differite (N. 22) 81 40
2 Altre passività non correnti (N. 23) - 2
4.085 Totale passività non correnti 3.363 3.811
11.499 TOTALE PASSIVITÀ 12.133 13.416
PATRIMONIO NETTO
148 Capitale e riserve di terzi azionisti (N. 25) 92 41
5.377 Patrimonio netto di Saipem: (N. 26) 4.652 4.137
441 - capitale sociale (N. 27) 441 441
55 - riserva sopraprezzo delle azioni (N. 28) 55 55
86 - altre riserve (N. 29) 75 (209)
3.934 - utili relativi a esercizi precedenti 4.283 4.123
904 - utile (perdita) dell'esercizio (159) (230)
(43) - azioni proprie (N. 30) (43) (43)
5.525 Totale patrimonio netto di Gruppo 4.744 4.178
17.024 TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 16.877 17.594

(1) Per il dettaglio degli effetti della riesposizione si veda il paragrafo "Riesposizione dei dati comparativi" nelle Note illustrative al bilancio consolidato. (2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Conto economico

Esercizio 2013 riesposto (1) Esercizio 2014
(milioni di euro) Nota Totale di cui verso
parti
correlate (2)
Totale di cui verso
parti
correlate (2)
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica (N. 33) 11.841 1.958 12.873 2.406
Altri ricavi e proventi (N. 34) 177 14 15 -
Totale ricavi 12.018 12.888
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (N. 35) (8.882) (338) (9.262) (335)
Costo del lavoro (N. 36) (2.270) (2) (2.408) (1)
Ammortamenti e svalutazioni (N. 37) (710) (1.157)
Altri proventi (oneri) operativi (N. 38) 1 1 (6) (6)
RISULTATO OPERATIVO 157 55
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 646 7 759 -
Oneri finanziari (787) (128) (788) (148)
Strumenti derivati (48) (48) (170) (167)
Totale proventi (oneri) finanziari (N. 39) (189) (199)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto 2 20
Altri proventi su partecipazioni - 4
Totale proventi (oneri) su partecipazioni (N. 40) 2 24
RISULTATO ANTE IMPOSTE (30) (120)
Imposte sul reddito (N. 41) (106) (118)
RISULTATO NETTO (136) (238)
di competenza:
- Saipem (159) (230)
- terzi azionisti (N. 42) 23 (8)
Utile (perdita) per azione sull'utile netto di competenza Saipem (ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 43) (0,36) (0,52)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 43) (0,36) (0,52)

(1) Per il dettaglio degli effetti della riesposizione si veda il paragrafo "Riesposizione dei dati comparativi" nelle Note illustrative al bilancio consolidato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) 2013 riesposto 2014
Utile (perdita) netto dell'esercizio (136) (238)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 15 (21)
- quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
(3) 2
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (3) 4
9 (15)
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (1) 45 (478)
- differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro (95) 94
- quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto - (1)
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (8) 116
(58) (269)
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale (49) (284)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (185) (522)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (204) (516)
- terzi azionisti 19 (6)

(1) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda quasi esclusivamente rapporti verso la controllante Eni.

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
differenze cambio
Riserva per piani
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
a esercizi precedenti
Utili relativi
Utile (perdita)
dell'esercizio
Azioni proprie Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2011 441 55 7 88 - (60) (12) - 3.342 921 (73) 4.709 114 4.823
Utile esercizio 2012 - - - - - - - - - 902 - 902 54 956
Altri componenti del conto economico
complessivo
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - 107 - - - - - 107 - 107
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - (30) - - - - (30) (3) (33)
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto
- - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - 107 (30) - - - - 77 (3) 74
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2012
- - - - - 107 (30) - - 902 - 979 51 1.030
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - (307) - (307) (23) (330)
Riporto a nuovo utile - - - - - - - - 614 (614) - - - -
Cessione azioni proprie - - - - - - - - - - 29 29 - 29
Totale - - - - - - - - 614 (921) 29 (278) (23) (301)
Altri movimenti di patrimonio netto
Altre variazioni - - - - - - (1) - (5) - 1 (5) 6 1
Totale
Saldi al 31 dicembre 2012
-
441
-
55
-
7
-
88
-
-
-
47
(1)
(43)
-
-
(5)
3.951
-
902
1
(43)
(5)
5.405
6
148
1
5.553
Modifiche criteri contabili (IAS 19) - - - - - - - - (16) 2 - (14) - (14)
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (13) - - - (13) - (13)
Altre variazioni - - - - - - - - (1) - - (1) - (1)
Totale effetto nuove disposizioni IAS 19 - - - - - - - (13) (17) 2 - (28) - (28)
Riesposizione IAS 8 - - - - - - - - - (245) - (245) - (245)
Saldi al 31 dicembre 2012 riesposti 441 55 7 88 - 47 (43) (13) 3.934 659 (43) 5.132 148 5.280
Utile esercizio 2013
Altri componenti del conto economico
complessivo
- - - - - - - - - (159) - (159) 23 (136)
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - 11 - - - 11 - 11
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto afferenti
rivalutazioni di piani a benefici
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (2) - - - (2) - (2)
Totale - - - - - - - 9 - - - 9 - 9
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati cash
flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - 37 - - - - - 37 - 37
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - (57) (1) (33) - - (91) (4) (95)
Totale - - - - - 37 (57) (1) (33) - - (54) (4) (58)
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2013
- - - - - 37 (57) 8 (33) (159) - (204) 19 (185)

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
differenze cambio
Riserva per piani
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
a esercizi precedenti
Utili relativi
Utile (perdita)
dell'esercizio
Azioni proprie Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2013
- - - - - 37 (57) 8 (33) (159) - (204) 19 (185)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - (299) - (299) (76) (375)
Riporto a nuovo utile - - - - - - - - 360 (360) - - - -
Cessione azioni proprie - - - - - - - - - - - - - -
Apporto interessenze terzi società
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
360
-
(659)
-
-
-
(299)
1
(75)
1
(374)
Altri movimenti di patrimonio netto
Altre variazioni - - - - - 1 - - (15) - - (14) - (14)
Operazioni under common control - - - - - - - - 37 - - 37 - 37
Totale - - - - - 1 - - 22 - - 23 - 23
Saldi al 31 dicembre 2013 441 55 7 88 - 85 (100) (5) 4.283 (159) (43) 4.652 92 4.744
Utile esercizio 2014 - - - - - - - - (230) - (230) (8) (238)
Altre componenti del conto economico
complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (15) - - - (15) (1) (16)
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto afferenti
rivalutazioni di piani a benefici definiti
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - 1 - - - 1 - 1
Totale - - - - - - - (14) - - - (14) (1) (15)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - (359) - - - - - (359) (3) (362)
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - 92 - (4) - - 88 6 94
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto - - (1) - - - - - - - - (1) - (1)
Totale - - (1) - - (359) 92 - (4) - - (272) 3 (269)
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2014
- - (1) - - (359) 92 (14) (4) (230) - (516) (6) (522)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - (45) (45)
Riporto a nuovo utile - - - - - - - - (159) 159 - - - -
Cessione azioni proprie - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - (159) 159 - - (45) (45)
Altri movimenti di patrimonio netto
Diritti decaduti stock option - - - - - - - - (1) - - (1) - (1)
Altre variazioni - - - - - (1) (1) - 4 - - 2 - 2
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - (1) (1) - 3 - - 1 - 1
Saldi al 31 dicembre 2014 441 55 6 88 - (275) (9) (19) 4.123 (230) (43) 4.137 41 4.178

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota Esercizio 2013 riesposto (1) Esercizio 2014
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo (159) (230)
Risultato di pertinenza di terzi azionisti 23 (8)
Rettifiche per ricondurre l'utile dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti (N. 37) 710 737
- svalutazioni nette di attività materiali e immateriali (N. 37) - 420
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (N. 40) (2) (20)
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (34) (2)
- interessi attivi (5) (9)
- interessi passivi 153 182
- imposte sul reddito (N. 41) 106 118
- altre variazioni (42) (122)
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze (362) (130)
- crediti commerciali (289) 312
- debiti commerciali (65) 389
- fondi per rischi e oneri 29 16
- altre attività e passività 905 (18)
Flusso di cassa del capitale di esercizio 968 1.635
Variazione fondo per benefici ai dipendenti (6) (4)
Dividendi incassati 1 9
Interessi incassati 6 5
Interessi pagati (152) (177)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (365) (270)
Flusso di cassa netto da attività operativa 452 1.198
di cui verso parti correlate (2) (N. 45) 1.850 1.705
Investimenti:
- attività materiali (N. 8) (887) (682)
- attività immateriali (N. 9) (15) (12)
- partecipazioni (N. 10) (7) (9)
- imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda - -
- titoli (27) (9)
- crediti finanziari (5) (43)
Flusso di cassa degli investimenti (941) (755)
Disinvestimenti:
- attività materiali 2 8
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda 378 -
- partecipazioni - 7
- titoli - 27
- crediti finanziari 55 15
Flusso di cassa dei disinvestimenti 435 57
Flusso di cassa netto da attività di investimento (3) (506) (698)
di cui verso parti correlate (2) (N. 45) 54 (21)
Assunzione di debiti finanziari non correnti 919 2.384
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (615) (2.759)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 221 205
525 (170)
Apporti netti di capitale proprio da terzi 1 -
Dividendi pagati (375) (45)
Cessione di azioni proprie - -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 151 (215)

(1) Per il dettaglio degli effetti della riesposizione si veda il paragrafo "Riesposizione dei dati comparativi" nelle Note illustrative al bilancio consolidato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 45 "Rapporti con parti correlate".

segue Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota Esercizio 2013 riesposto (1) Esercizio 2014
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 151 (215)
di cui verso parti correlate (2) (N. 45) 449 (183)
Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento - -
Effetto delle differenze di cambio da conversione
e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti (42) 18
Flusso di cassa netto dell'esercizio 55 303
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio (N. 1) 1.244 1.299
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio (N. 1) 1.299 1.602
(milioni di euro)
Investimenti finanziari:
2013 2014
- titoli (27) (9)
- crediti finanziari (5) (43)
(32)
Disinvestimenti finanziari: (52)
- titoli
- crediti finanziari - 27
55 15
55 42

Note illustrative al bilancio consolidato

Criteri di redazione

Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. 38/20052 . Il bilancio consolidato è redatto applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

Il bilancio al 31 dicembre 2014, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 10 marzo 2015, è sottoposto alla revisione contabile di Reconta Ernst & Young SpA. Reconta Ernst & Young, in quanto revisore principale, è interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo; nei limitati casi in cui intervengano altri revisori si assume la responsabilità del lavoro svolto da questi ultimi.

I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.

Principi di consolidamento

Imprese controllate

Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese controllate italiane ed estere.

Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.

Sono escluse dall'area di consolidamento alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, pertanto la loro esclusione non ha comportato effetti rilevanti3 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

I valori delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.

Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale; conseguentemente le attività e le passività, i costi e i ricavi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.

In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo. Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; e (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico4 . Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di terzi di patrimonio netto della controllata, l'eccedenza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.

Accordi a controllo congiunto

Un accordo a controllo congiunto è un accordo del quale due o più parti detengono il controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rive-

(4) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio consolidato sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2014 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.

(3) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".

nienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.

Partecipazioni in imprese collegate

Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le joint venture, le partecipazioni in joint operation e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento". Di seguito a tale sezione è riportata anche la variazione dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente.

I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.

Metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni in imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto5 .

In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, attribuendo l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata in modo analogo a quanto previsto per le business combination. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; e (ii) della quota di pertinenza delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un interest nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento (v. anche paragrafo "Principi di consolidamento"). In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al successivo punto "Attività materiali". Quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value6 ; e (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7 . Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.

Business combination

Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value8 , fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.

Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill a essi attribuibile (cd. partial goodwill method); in alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro com-

(5) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.

(6) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.

(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo. (8) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".

plessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza9 . La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.

Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.

Operazioni infragruppo

Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro

I bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro, che rappresenta la moneta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; e (iii) del conto economico, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).

Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo e alla voce "interessenze di terzi" per la parte di competenza di terzi. La riserva per differenza di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero quando la partecipata cessa di essere qualificata come impresa controllata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi.

In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico.

I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella moneta funzionale, rappresentata dalla moneta locale o dalla diversa moneta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.

I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in moneta estera sono i seguenti:

Valuta al 31.12.2013
Cambio
al 31.12.2014
Cambio
Cambio medio
2014
USA dollaro 1,3791 1,2141 1,3285
Regno Unito lira sterlina 0,8337 0,7789 0,80612
Algeria dinaro 107,787 106,607 106,867
Angola kwanza 134,616 124,884 130,562
Arabia Saudita riyal 5,17242 4,55733 4,98307
Argentina peso 8,98914 10,2755 10,7718
Australia dollaro 1,5423 1,4829 1,47188
Brasile real 3,2576 3,2207 3,12113
Canada dollaro 1,4671 1,4063 1,46614
Croazia kuna 7,6265 7,658 7,63442
Egitto lira 9,58716 8,68519 9,41554
India rupia 85,366 76,719 81,0406
Indonesia rupia 16.764,8 15.076,1 15.748,9
Malesia ringgit 4,5221 4,2473 4,34457
Nigeria naira 220,886 223,693 219,163
Norvegia corona 8,363 9,042 8,35438
Perù new sol 3,85865 3,63265 3,76781
Qatar riyal 5,02187 4,42155 4,83737
Romania nuovo leu 4,471 4,4828 4,44372
Russia rublo 45,3246 72,337 50,9518
Singapore dollaro 1,7414 1,6058 1,68232
Svizzera franco 1,2276 1,2024 1,21462

(9) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.

Attività correnti

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore di mercato. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).

Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative.

I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.

Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.

Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.

I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono le attività finanziarie, diverse dai derivati, dai crediti, dalle attività finanziarie destinate al trading e da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto10 afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.

L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse nel valore d'iscrizione.

Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"11 e "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l'operazione è rilevata alla data del regolamento. I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Attività non correnti

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi per rischi e oneri".

I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.

(10) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.

(11) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene.

Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Il Gruppo rivede sistematicamente i piani di ammortamento delle attività materiali. Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita economica futura attesa, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.

Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della quotazione di mercato.

Il valore d'uso è determinato al netto dell'effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al valore recuperabile12, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore13.

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;
  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;

(12) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(13) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale; e
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi in conto capitale

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.

Attività finanziarie

PARTECIPAZIONI

Le attività finanziarie rappresentative di quote di partecipazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo.

Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino14.

CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DA MANTENERSI SINO ALLA SCADENZA

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale; l'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere i repricing contrattualmente previsti. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposti al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Attività destinate alla vendita e discontinued operation

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.

Le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie il valore di iscrizione è fatto pari al valore derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Attività finanziarie - Partecipazioni", salvo che la stessa continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita. Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.

Passività finanziarie

I debiti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

(14) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; e (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.

Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; e (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Fondi per benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nel prospetto del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Ricavi

I ricavi relativi ai progetti sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). I corrispettivi pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento contabile; tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.

Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati

per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.

I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, stock option assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period)15. Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando adeguate tecniche di valutazione che tengono conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso di interesse privo di rischio.

Il fair value delle stock option è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie espresse in moneta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.

Strumenti finanziari derivati

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera o variabili simili; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; e (iii) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività valutate al fair value.

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value delle passività per strumenti derivati considera le rettifiche per tener conto del non-performance risk dell'emittente (v. successivo punto "Valutazioni al fair value").

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata

(15) Periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui l'opzione può essere esercitata.

e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions) quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene sospesa in una riserva di patrimonio netto (hedging reserve) afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi imputata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari".

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

Valutazioni al fair value

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. exit price).

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.

La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola ad un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di uno strumento di equity in assenza di un prezzo quotato è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value di una passività riflette l'effetto di un rischio di inadempimento; il rischio di inadempimento comprende, tra l'altro, il rischio di credito dell'entità stessa.

In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Schemi di bilancio16

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura17.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto presenta i proventi (oneri) complessivi dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

Le disposizioni dell'IFRS 10 "Bilancio consolidato" (di seguito IFRS 10), dell'IFRS 11 "Accordi a controllo congiunto" (di seguito IFRS 11) e dello IAS 28 "Partecipazioni in società collegate e joint venture" (di seguito IAS 28), omologate con il Regolamento n. 1254/2012, emesso dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2012, sono applicate con effetto retroattivo rettificando i valori di apertura dello stato patrimoniale al 1° gennaio 2013 e i dati economico-patrimoniali del 2013 posti a confronto. In particolare, l'IFRS 10 fornisce una nuova definizione di controllo da applicarsi a tutte le società. In base a tale definizione, un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare, alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso il proprio potere decisionale sulla stessa. L'IFRS 11 definisce la contabilizzazione degli accordi a controllo congiunto, in relazione ai diritti e alle obbligazioni delle parti rivenienti dall'accordo. L'IFRS 11 identifica due tipologie di accordi a controllo congiunto. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto dell'accordo vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto dell'accordo vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations)

(16) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione Finanziaria Annuale 2013.

(17) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 31 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

relative all'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Le interessenze in joint operation sono contabilizzate rilevando la quota di competenza del partecipante di attività/passività e di ricavi/costi sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali (cd. working interest).

L'applicazione dell'IFRS 10 e della versione aggiornata dello IAS 28 non hanno prodotto effetti significativi. L'adozione del principio IFRS 11 ha comportato la valutazione con il metodo del patrimonio netto delle società indicate nel successivo paragrafo "Variazioni dell'area di consolidamento", precedentemente consolidate con il metodo proporzionale. Gli effetti quantitativi dell'applicazione in bilancio dell'IFRS 11 sono riportati nel successivo paragrafo "Riesposizione dei dati comparativi".

Le informazioni illustrative delle partecipazioni sono presentate in base all'IFRS 12 "Informativa sulle partecipazioni in altre entità", efficace a partire dal 1° gennaio 2014.

Con il Regolamento n. 634/2014, emesso dalla Commissione Europea in data 13 giugno 2014, è stato omologato l'IFRIC 21 "Tributi" (di seguito IFRIC 21), che definisce il trattamento contabile dei pagamenti richiesti dalle autorità pubbliche (es. contributi da versare per operare in un determinato mercato), diversi dalle imposte sul reddito, dalle multe, dalle penali. L'IFRIC 21 indica i criteri per la rilevazione della passività, stabilendo che l'evento vincolante che dà origine all'obbligazione, e pertanto alla rilevazione della liability, è rappresentato dallo svolgimento dell'attività d'impresa che, ai sensi della normativa applicabile, comporta il pagamento. Il regolamento di omologazione ha previsto l'entrata in vigore dell'IFRIC 21 a partire dal primo esercizio che abbia inizio il, o dopo il, 17 giugno 2014, fatta salva la possibilità di applicazione anticipata. Le disposizioni dell'IFRIC 21 sono state applicate, in via anticipata, a partire dall'esercizio 2014. L'applicazione delle disposizioni dell'IFRIC 21 non ha prodotto effetti significativi.

Gli altri principi contabili e interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2014 non hanno prodotto effetti significativi.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:

  • (i) il rischio mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio tra l'euro e le altre valute nelle quali opera l'impresa e alla volatilità dei prezzi delle commodity;
  • (ii) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte; e
  • (iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine.

La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

RISCHIO DI MERCATO

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi18. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra indicate "Linee Guida" e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie, basato sulle Strutture di Finanza Operativa.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'euro, dalla circostanza che i ricavi (costi) di una parte rilevante dei progetti sono denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando i seguenti impatti:

  • sul risultato economico individuale per effetto della differente significatività di costi e ricavi denominati in valuta rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo (rischio economico) e per effetto della conversione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta (rischio transattivo); e
  • sul bilancio consolidato (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione di attività e passività di imprese che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione del rischio cambio economico e transattivo e l'ottimizzazione del rischio di cambio economico connesso al rischio di prezzo commodity. Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro non è oggetto di copertura.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio economico e di transazione attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare swap, outright e forward). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata dall'Unità Finanza di Eni SpA sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2014 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere, rispetto all'euro.

L'analisi è stata effettuata avuto riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti originariamente espresse nelle valute considerate e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:

  • strumenti derivati su tassi di cambio;
  • crediti commerciali e altri crediti;
  • debiti commerciali e altri debiti;
  • disponibilità liquide ed equivalenti; e
  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio la sensitivity analysis sul relativo fair value viene determinata confrontando le condizioni sottostanti il prezzo a termine fissato nel contratto (tasso di cambio a pronti e tasso di interesse) con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle

(18) Nelle analisi di sensitività sotto riportate, i dati relativi all'esercizio 2013 posti a confronto sono stati rielaborati per tener conto delle variazioni intervenute nell'Area di Consolidamento a seguito dell'entrata in vigore dei nuovi principi IFRS 10 e 11.

quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32. Inoltre, l'analisi si riferisce all'esposizione al rischio di cambio secondo l'IFRS 7 e non considera pertanto gli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società estere con valuta funzionale diversa dall'euro.

Una variazione positiva dei tassi di cambio rispetto all'euro (deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -46 milioni di euro (-4 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -377 milioni di euro (-272 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Una variazione negativa dei tassi di cambio rispetto all'euro (apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 46 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 377 milioni di euro (272 milioni di euro al 31 dicembre 2013). L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento delle singole valute alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di cambio.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2013 2014
+10%
-10%
+10% -10%
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (26) (294) 27 294 (25) (356) 25 356
Crediti commerciali e altri 130 130 (130) (130) 109 109 (109) (109)
Debiti commerciali e altri (100) (100) 100 100 (122) (122) 122 122
Disponibilità liquide 42 42 (42) (42) 45 45 (45) (45)
Passività finanziarie a breve termine (26) (26) 26 26 (24) (24) 24 24
Passività finanziarie a medio/lungo termine (24) (24) 24 24 (29) (29) 29 29
Totale (4) (272) 5 272 (46) (377) 46 377

La sensitivity analysis dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
Crediti
USD 1.184 (118) 118 995 (100) 100
AED 30 (3) 3 43 (4) 4
NOK 50 (5) 5 23 (2) 2
PLN 14 (1) 1 11 (1) 1
KWD 1 - - 8 (1) 1
GBP 18 (2) 2 2 - -
Altre valute 6 (1) 1 5 (1) 1
Totale 1.303 (130) 130 1.087 (109) 109
Debiti
USD 727 73 (73) 874 87 (87)
GBP 62 6 (6) 98 9 (9)
AED 51 5 (5) 55 6 (6)
AUD 5 1 (1) 38 4 (4)
NOK 30 3 (3) 36 4 (4)
KWD 4 - - 32 3 (3)
CNY 35 4 (4) 30 3 (3)
DZD 33 3 (3) 20 2 (2)
SGD 5 - - 17 2 (2)
PLN 10 1 (1) 7 1 (1)
CHF 28 3 (3) 1 - -
Altre valute 8 1 (1) 11 1 (1)
Totale 998 100 (100) 1.219 122 (122)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a lungo termine negoziati a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dall'Unità Finanza di Eni SpA sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

Con riferimento al rischio di tasso di interesse, è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata avuto riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

  • strumenti derivati su tassi di interesse;
  • disponibilità liquide ed equivalenti; e

  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse la sensitivity analysis sul fair value viene determinata confrontando le condizioni di tasso di interesse (fisso e variabile) sottostanti il contratto e funzionali al calcolo dei differenziali sulle cedole maturande con le curve attualizzate di tasso di interesse variabile sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale del contratto. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti si è fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio dell'esercizio, mentre per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e lungo termine si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio di esercizio.

Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -11 milioni di euro (-10 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -11 milioni di euro (-10 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 11 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 11 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2013 2014
+10% -10% +10% -10%
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Disponibilità liquide - - - - - - - -
Passività finanziarie a breve termine (5) (5) 5 5 (6) (6) 6 6
Passività finanziarie a medio/lungo termine (5) (5) 5 5 (5) (5) 5 5
Totale (10) (10) 10 10 (11) (11) 11 11

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati anche da variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap), con sottostante rappresentato da prodotti petroliferi (prevalentemente gasolio e nafta) e negoziati tramite Eni Trading & Shipping (ETS) nei mercati finanziari organizzati ICE e NYMEX, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene la gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity posti in essere da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. hedging anticipato). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dall'Unità Finanza di Eni SpA sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 1 milione di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -1 milione di euro (-2 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto legato ai differenti prezzi di valutazione che concorrono al calcolo del fair value dello strumento alle scadenze di riferimento.

RISCHIO CREDITO

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di finanza e amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano Linee Guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Eni.

La situazione di criticità venutasi a creare sui mercati finanziari ha determinato l'adozione di ulteriori misure cautelative mirate a evitare concentrazioni di rischio/attività. Tale situazione ha inoltre comportato l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati.

L'impresa non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti.

Al 31 dicembre 2014 l'area a maggiori concentrazioni di rischio di credito è rappresentata dal Venezuela, la cui esposizione complessiva è pari a 238 milioni di euro.

RISCHIO LIQUIDITÀ

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie

di insolvibilità che pone a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere, nell'ambito del "Piano Finanziario", una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità adeguato per l'intero Gruppo – minimizzando il relativo costo opportunità – e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie, nonostante le peculiarità del quadro di riferimento esterno.

Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Alla data di bilancio Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 2.450 milioni di euro; in aggiunta Eni SpA assicura affidamenti a Saipem SpA in ottemperanza alle convenzioni di tesoreria accentrata previste per il Gruppo Eni. Questi contratti prevedono interessi alle normali condizioni di mercato e commissioni di mancato utilizzo non significative.

Nelle tavole che seguono sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi, nonché il timing degli esborsi a fronte dei debiti commerciali e diversi.

Anni di scadenza (milioni di euro) 2015 2016 2017 2018 2019 Oltre Totale Passività finanziarie a lungo termine 594 593 1.112 429 1.137 43 3.908 Passività finanziarie a breve termine 2.186 - - - - - 2.186 Passività per strumenti derivati 835 - - - - - 835 Totale 3.615 593 1.112 429 1.137 43 6.929 Interessi su debiti finanziari 99 90 75 40 19 1 324

Pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2015 2016-2019 Oltre Totale
Debiti commerciali 3.283 - - 3.283
Altri debiti e anticipi 2.386 2 - 2.388

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, il Gruppo Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri. Nella tavola che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.

Anni di scadenza

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2015 2016 2017 2018 2019 Oltre Totale
Contratti di leasing operativo non annullabili 85 83 97 65 64 230 624

Nella tabella che segue sono rappresentati gli investimenti a vita intera relativi ai progetti di maggiori dimensioni, per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.

(milioni di euro) 2015
Impegni per Major Projects 6
Impegni per altri investimenti 168
Totale 174

Utilizzo di stime contabili

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

LAVORI IN CORSO

La determinazione dei lavori in corso è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.

SVALUTAZIONI

Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.

La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) sulla base del quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. Nel processo di attribuzione la Direzione aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne.

FONDI

Saipem effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti e ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale.

FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.

Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; e (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.

Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

Principi contabili di recente emanazione

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il Regolamento n. 2015/29, emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014, è stata omologata la modifica allo IAS 19 "Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti", in base alla quale è consentito rilevare i contributi connessi a piani a benefici definiti, dovuti dal dipendente o da terzi, a riduzione del service cost nel periodo in cui il relativo servizio è reso, sempreché tali contributi presentino le seguenti condizioni: (i) sono indicati nelle condizioni formali del piano; (ii) sono collegati al servizio svolto dal dipendente; e (iii) sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente (es. i contributi rappresentano una percentuale fissa della retribuzione, oppure un importo fisso per tutto il periodo di lavoro o correlato all'età del dipendente). La modifica è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015 (per Saipem: bilancio 2016).

Con i Regolamenti n. 2015/28 e n. 1361/2014 emessi dalla Commissione Europea, rispettivamente, in data 17 e 18 dicembre 2014, sono stati omologati, rispettivamente, i documenti "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012" e "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2011-2013", contenenti modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi indicate nel documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2011-2013" sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2015; differentemente, le modifiche indicate nel documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012" sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015 (per Saipem: bilancio 2016).

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 6 maggio 2014, lo IASB ha emesso la modifica all'IFRS 11 "Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono, ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (a eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; e (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goowill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator. La modifica all'IFRS 11 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 12 maggio 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation" (di seguito modifiche allo IAS 16 e IAS 38), in base alle quali è da considerarsi inappropriata l'adozione di una metodologia di ammortamento basata sui ricavi. Limitatamente alle attività immateriali, tale indicazione è considerata una presunzione relativa superabile solo al verificarsi di una delle seguenti circostanze: (i) il diritto d'uso di un'attività immateriale è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre; o (ii) quando è dimostrabile che il conseguimento dei ricavi e l'utilizzo dei benefici economici dell'attività siano altamente correlati. Le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso l'IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers" (di seguito IFRS 15), che disciplina il timing e l'ammontare di rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; e (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha finalizzato il progetto di revisione del principio contabile in materia di strumenti finanziari con l'emissione della versione completa dell'IFRS 9 "Financial Instruments" (di seguito IFRS 9). In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); e (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 12 agosto 2014, lo IASB ha emesso la modifica allo IAS 27 "Equity Method in Separate Financial Statements", che introduce la possibilità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in controllate, joint venture e collegate nel bilancio separato. La modifica allo IAS 27 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28), che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 18 dicembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 "Disclosure Initiative", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, che richiamano l'attenzione sull'utilizzo del concetto di significatività. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 25 settembre 2014, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRSs 2012-2014 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Area di consolidamento al 31 dicembre 2014

Imprese controllate

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Denuke Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 C.I.
Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese EUR 291.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Smacemex Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Snamprogetti Chiyoda Sas
di Saipem SpA
San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 C.I.

Estero

Andromeda Consultoria Tecnica
e Representações Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 5.494.210 Saipem SpA
Snamprogetti
Netherlands BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Boscongo SA Pointe-Noire
(Congo)
XAF 1.597.805.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Construction Saipem Canada Inc Montreal - Quebec
(Canada)
CAD 1.000 Saipem Canada Inc 100,00 100,00 C.I.
ER SAI Caspian Contractor Llc Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.105.930.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 C.I.
ERS - Equipment Rental & Services BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 90.760 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Global Petroprojects Services AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 5.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Moss Maritime AS Lysaker
(Norvegia)
NOK 40.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Moss Maritime Inc Houston
(USA)
USD 145.000 Moss Maritime AS 100,00 100,00 C.I.
North Caspian Service Co Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.910.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Petrex SA Iquitos
(Perù)
PEN 762.729.045 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Professional Training Center Llc Karakiyan District,
Mangistau Oblast
(Kazakhstan)
KZT 1.000.000 ER SAI Caspian
Contractor Llc
100,00 50,00 C.I.
PT Saipem Indonesia Jakarta
(Indonesia)
USD 152.778.100 Saipem International BV
Saipem Asia Sdn Bhd
68,55
31,45
100,00 C.I.
SAGIO - Companhia Angolana
de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda
Luanda
(Angola)
AOA 1.600.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saigut SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 90.050.000 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
SAIMEP Lda Maputo
(Mozambico)
MZN 70.000.000 Saipem SA
Saipem International BV
99,98
0,02
100,00 C.I.
Saimexicana SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 1.528.188.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
Pechino
(Cina)
USD 1.750.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 1.033.500 Saipem International BV
Soci terzi
41,94
58,06
100,00 C.I.
Saipem (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 259.200.000 Saipem International BV
Soci terzi
89,41
10,59
89,41 C.I.
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
Caniçal
(Portogallo)
EUR 299.278.738 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem America Inc Wilmington
(USA)
USD 50.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Argentina de Perforaciones,
Montajes y Proyectos Sociedad Anónima,
Minera, Industrial, Comercial
y Financiera () (*)
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 1.805.300 Saipem International BV
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 P.N.
Saipem Asia Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 8.116.500 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Australia Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 10.661.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Canada Inc Montreal
(Canada)
CAD 100.100 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 827.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
97,94
2,06
97,94 C.I.
Saipem Contracting Algérie SpA Algeri
(Algeria)
DZD 1.556.435.000 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem do Brasil
Serviçõs de Petroleo Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 854.796.299 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Co Private Ltd Mumbai
(India)
INR 50.273.400 Saipem International BV
Saipem SA
49,73
50,27
100,00 C.I.
Saipem Drilling Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem East Africa Ltd Kampala
(Uganda)
UGX 50.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 P.N.
Saipem India Projects Private Ltd Chennai
(India)
INR 407.000.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Madrid
(Spagna)
EUR 80.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 172.444.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Libya LLC - SA.LI.CO. Llc Tripoli
(Libia)
LYD 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti
Netherlands BV
60,00
40,00
100,00 C.I.
Saipem Ltd Kingston upon Thames Surrey
(Regno Unito)
EUR 7.500.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Luxembourg SA Lussemburgo
(Lussemburgo)
EUR 31.002 Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,99
0,01
100,00 C.I.
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Lussemburgo
(Lussemburgo)
USD 378.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saipem Misr
for Petroleum Services (S.A.E.)
Port Said
(Egitto)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
ERS - Equipment Rental
& Services BV
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,92
0,04
0,04
100,00 C.I.
Saipem Norge AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 120.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 26.488.695 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Services México SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 50.000 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
Saipem Singapore Pte Ltd Singapore
(Singapore)
SGD 28.890.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem UK Ltd (**) Londra
(Regno Unito)
GBP 9.705 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ukraine Llc Kiev
(Ucraina)
EUR 106.061 Saipem International BV
Saipem Luxembourg SA
99,00
1,00
100,00 C.I.
Sajer Iraq Co for Petroleum Services,
Trading, General Contracting
& Transport Llc
Baghdad
(Iraq)
IQD 300.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Saudi Arabian Saipem Ltd Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 5.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
100,00 C.I.
Sigurd Rück AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 25.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering
& Contracting Co Ltd
Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Snamprogetti
Netherlands BV
Soci terzi
70,00
30,00
70,00 C.I.
Snamprogetti Engineering BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 18.151 Saipem Maritime
Asset Management
Luxembourg Sàrl
100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Ltd (**) Londra
(Regno Unito)
GBP 9.900 Snamprogetti
Netherlands BV
100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Lummus Gas Ltd Sliema
(Malta)
EUR 50.000 Snamprogetti
Netherlands BV
Soci terzi
99,00
1,00
99,00 C.I.
Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 92.117.340 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Romania Srl Bucarest
(Romania)
RON 5.034.100 Snamprogetti
Netherlands BV
Saipem International BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti
Netherlands BV
95,00
5,00
100,00 C.I.
Sofresid Engineering SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 1.267.143 Sofresid SA
Soci terzi
99,99
0,01
100,00 C.I.
Sofresid SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 8.253.840 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Sonsub International Pty Ltd Sydney
(Australia)
AUD 13.157.570 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

Imprese collegate e controllate congiunte

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
ASG Scarl San Donato Milanese EUR 50.864 Saipem SpA
Soci terzi
55,41
44,59
55,41 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
50,36
49,64
50,36 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
52,00
48,00
52,00 P.N.
Consorzio F.S.B. Venezia - Marghera EUR 15.000 Saipem SpA
Soci terzi
28,00
72,00
28,00 Co.
Consorzio Sapro San Giovanni Teatino EUR 10.329 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 Co.
Modena Scarl (**) San Donato Milanese EUR 400.000 Saipem SpA
Soci terzi
59,33
40,67
59,33 P.N.
PLNG 9 Snc di Chiyoda Corp
e Servizi Energia Italia SpA (**)
San Donato Milanese EUR 1.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Rodano Consortile Scarl San Donato Milanese EUR 250.000 Saipem SpA
Soci terzi
53,57
46,43
53,57 P.N.
Rosetti Marino SpA Ravenna EUR 4.000.000 Saipem SA
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 P.N.
Ship Recycling Scarl Genova EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 W.I.

Estero

02 PEARL Snc Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 1.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 W.I.
Barber Moss Ship Management AS Lysaker
(Norvegia)
NOK 1.000.000 Moss Maritime AS
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
CCS Netherlands BV (***) Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 300.000 Saipem International BV
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Charville - Consultores e Serviços Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
CMS&A Wll Doha
(Qatar)
QAR 500.000 Snamprogetti
Netherlands BV
Soci terzi
20,00
80,00
50,00 P.N.
CSC Japan Godo Kaisha (***) Yokohama
(Giappone)
JPY 3.000.000 CCS Netherlands BV 100,00 33,33 P.N.
CSFLNG Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 600.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC Caracas
(Venezuela)
VEB 9.667.827.216 Snamprogetti
Netherlands BV
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 Co.
Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA Caracas
(Venezuela)
VEB 286.549 Snamprogetti
Netherlands BV
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 Co.
FPSO Mystras (Nigeria) Ltd (***) Victoria Island - Lagos
(Nigeria)
NGN 15.000.000 FPSO Mystras - Produção
de Petròleo Lda
100,00 50,00 P.N.
FPSO Mystras - Produção de Petròleo Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 50.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Hazira Cryogenic Engineering
& Construction Management Private Ltd
Mumbai
(India)
INR 500.000 Saipem SA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
KWANDA Suporte Logistico Lda Luanda
(Angola)
AOA 25.510.204 Saipem SA
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
LNG - Serviços e Gestao de Projectos Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Snamprogetti
Netherlands BV
Soci terzi
25,00
75,00
25,00 P.N.
Mangrove Gas Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Petromar Lda Luanda
(Angola)
USD 357.143 Saipem SA
Soci terzi
70,00
30,00
70,00 P.N.
Sabella SAS Quimper
(Francia)
EUR 5.263.495 Sofresid Engineering SA
Soci terzi
22,04
77,96
22,04 P.N.
Saidel Ltd Victoria Island - Lagos
(Nigeria)
NGN 236.650.000 Saipem International BV
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Saipar Drilling Co BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Saipem Taqa Al Rushaid
Fabricators Co Ltd
Dammam
(Arabia Saudita)
SAR 40.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Saipon Snc Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 20.000 Saipem SA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 W.I.
Sairus Llc Krasnodar
(Federazione Russa)
RUB 83.603.800 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Société pour la Réalisation
du Port de Tanger Méditerranée
Anjra
(Marocco)
EUR 33.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Southern Gas Constructors Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 10.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
SPF - TKP Omifpro Snc Parigi
(Francia)
EUR 50.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 W.I.
Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Soyo
(Angola)
AOA 20.000.000 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Tchad Cameroon Maintenance BV Rotterdam
(Paesi Bassi)
EUR 18.000 Saipem SA
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Tecnoprojecto Internacional
Projectos e Realizações Industriais SA
Porto Salvo -
Concelho de Oeiras
(Portogallo)
EUR 700.000 Saipem SA
Soci terzi
42,50
57,50
42,50 P.N.
T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto
Internacional SA
Luanda
(Angola)
AOA 9.000.000 Petromar Lda
Soci terzi
35,00
65,00
24,50 P.N.
TMBYS SAS Guyancourt
(Francia)
EUR 30.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
Istanbul
(Turchia)
TRY 600.000 Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Soci terzi
30,00
70,00
33,33 P.N.
TSKJ II - Construções Internacionais,
Sociedade Unipessoal, Lda
Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 TSKJ - Serviçoes
de Engenharia Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 50.000.000 TSKJ II - Construções
Internacionais, Sociedade
Unipessoal, Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Serviçoes de Engenharia Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Snamprogetti
Netherlands BV
Soci terzi
25,00
75,00
25,00 P.N.
Xodus Subsea Ltd Londra
(Regno Unito)
GBP 1.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Le società partecipate sono 109 di cui: 61 consolidate con il metodo integrale, 4 consolidate con il metodo del working interest, 40 valutate con il metodo del patrimonio netto e 4 valutate al costo.

Al 31 dicembre 2014 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:

Controllate Collegate e controllate congiunte
Italia Estero Totale Italia Estero Totale
Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni 4 57 61 1 3 4
Consolidate con il metodo integrale 4 57 61 - - -
Consolidate con il metodo del working interest - - - 1 3 4
Partecipazioni di imprese consolidate (1) - 3 3 9 32 41
Valutate con il criterio del patrimonio netto - 3 3 7 30 37
Valutate con il criterio del costo - - - 2 2 4
Totale imprese 4 60 64 10 35 45

(1) Le partecipazioni di imprese controllate e joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.

Variazioni dell'area di consolidamento

Secondo le disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 10 la classificazione delle imprese come controllate comporta la verifica dell'effettivo esercizio del potere della partecipante sulla partecipata, tale da incidere significativamente sui suoi rendimenti economici variabili. Ciò si verifica quando la partecipante ha l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata mediante l'esercizio dei propri diritti sostanziali nel momento in cui le decisioni sulle attività rilevanti devono essere prese. Deve quindi sussistere il cosiddetto controllo di fatto, che supera il concetto del mero controllo esercitato mediante i diritti di voto derivanti dalla percentuale di possesso e si estende alla verifica dei diritti di nomina del personale strategico, nonché all'analisi degli accordi contrattuali e di altri fatti e circostanze che possano fornire evidenza dell'effettiva capacità di esercizio del potere.

Nella maggior parte dei casi la presunzione del controllo di fatto esercitato da Saipem attraverso la percentuale di possesso delle sue controllate trova verifica negli accordi contrattuali che regolano la gestione societaria. Nei casi in cui la percentuale di possesso di per sé non giustificherebbe il controllo, lo stesso è stato riconfermato dall'analisi degli accordi e dell'effettiva gestione delle attività rilevanti, con conseguente esposizione in bilancio dei non-controlling interest.

Presupposto per la classificazione degli accordi a controllo congiunto è la verifica che il controllo sia effettivamente esercitato in maniera congiunta tra le parti. Si procede quindi all'analisi delle condizioni che portano a classificare gli accordi a controllo congiunto come joint operation piuttosto che come joint venture in base alle disposizioni dettate dal principio contabile internazionale IFRS 11 richiamate nel paragrafo "Modifiche dei criteri contabili". Il processo che determina la scelta tra le due alternative comporta in sequenza: l'analisi della forma giuridica dell'accordo, l'analisi dei termini contrattuali dell'accordo stesso e la verifica degli altri fatti e circostanze rilevanti ai fini della sua classificazione.

Il processo di verifica sul controllo, controllo congiunto e sulla classificazione tra joint operation e joint venture è stato condotto considerando quanto indicato nella guida operativa dell'IFRS 10 e IFRS 11 e ha comportato in via propedeutica l'analisi degli accordi contrattuali e di tutti i documenti idonei e necessari a supportare la classificazione effettuata. Come indicato nella sezione "Modifiche dei criteri contabili", per Saipem l'applicazione del nuovo IFRS 11 ha comportato la classificazione come joint venture della maggior parte degli accordi a controllo congiunto strutturati tramite entità giuridiche separate e la conseguente valutazione con il metodo del patrimonio netto delle seguenti società, precedentemente consolidate con il metodo proporzionale, i cui effetti sono riepilogati nel successivo paragrafo "Riesposizione dei dati comparativi":

  • CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno;

  • Saipar Drilling Co BV;

  • Rodano Scarl;
  • Modena Scarl;
  • ASG Scarl;
  • CMS&A Wll;
  • RPCO Enterprises Ltd;
  • FPSO Mystras Produção de Petròleo Lda;
  • Sairus Llc;
  • Offshore Design Engineering Ltd;
  • Petromar Lda;
  • Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée;
  • Mangrove Gas Netherlands BV;
  • Southern Gas Constructors Ltd;
  • Charville Consultores e Serviços Lda;
  • TMBYS SAS;
  • TSGI Mühendislik I˙ns¸aat Ltd S¸irketi; e
  • CSFLNG Netherlands BV.

Nel corso del 2014 non sono intervenute ulteriori variazioni significative nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2013. Le variazioni intervenute sono esposte nel seguito in ordine di accadimento.

Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:

  • la società Consorzio Libya Green Way, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società Offshore Design Engineering Ltd, e conseguentemente la sua controllata Ode North Africa Llc, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata venduta a terzi;
  • la società Saipem Mediteran Usluge Doo, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • è stata costituita la società Smacemex Scarl, con sede in Italia, consolidata con il metodo integrale;
  • è stata costituita la società Ship Recycling Scarl, con sede in Italia, consolidata con il metodo del working interest;
  • la società Sabella SAS, a seguito dell'aumento di capitale, risulta così detenuta: per il 22,04% partecipata da Sofresid Engineering SA e per il 77,96% partecipata da terzi;
  • la società CSC Western Australia Pty Ltd, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società RPCO Enterprises Ltd, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • è stata costituita la società Xodus Subsea Ltd, con sede nel Regno Unito, valutata con il metodo del patrimonio netto;
  • la società Saipem Services SA, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società ERSAI Marine Llc, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata valutata con il metodo del costo in quanto destinata alla vendita; e
  • la società Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata valutata con il metodo del costo in quanto destinata alla vendita.

Cambiamenti di ragione sociale o spostamenti da partecipata senza effetti sul consolidato:

  • la società CSC Netherlands BV, valutata con il metodo del patrimonio netto, ha cambiato la denominazione sociale in CCS Netherlands BV; e
  • la società Saipem India Projects Ltd, consolidata con il metodo integrale, ha cambiato la denominazione sociale in Saipem India Projects Private Ltd.

Riesposizione dei dati comparativi

Saipem Relazione Finanziaria Annuale / Note illustrative al bilancio consolidato

Come anticipato nei precedenti paragrafi "Criteri di redazione" e "Variazioni dell'area di consolidamento", l'applicazione dell'IFRS 11 modifica i criteri di consolidamento della maggior parte delle società regolate da accordi di controllo congiunto del Gruppo Saipem perché classificabili come joint venture e quindi rilevabili con il metodo del patrimonio netto rispetto al metodo proporzionale sin qui utilizzato.

Gli effetti quantitativi dell'applicazione dell'IFRS 11 sullo stato patrimoniale al 1° gennaio 2013 e al 31 dicembre 2013 sono di seguito indicati.

Riepilogo degli effetti della riesposizione

La tabella di seguito esposta riflette gli effetti sopramenzionati dell'applicazione del principio IFRS 11 sullo stato patrimoniale al 1° gennaio 2013 e al 31 dicembre 2013.

(milioni di euro) Pubblicato IFRS 11 Riesposto
1° gennaio 2013
Attività correnti 7.806 (158) 7.648
di cui Disponibilità liquide ed equivalenti 1.325 (81) 1.244
di cui Crediti commerciali e altri crediti 3.252 (43) 3.209
Attività non correnti 9.398 (22) 9.376
di cui Immobili, impianti e macchinari 8.254 (71) 8.183
di cui Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 116 57 173
Passività correnti 7.594 (180) 7.414
di cui Debiti commerciali e altri debiti 4.982 (160) 4.822
Passività non correnti 4.085 - 4.085
di cui Fondo per benefici ai dipendenti 255 (13) 242
Patrimonio netto di Gruppo 5.525 - 5.525
31 dicembre 2013
Attività correnti 7.901 (138) 7.763
di cui Disponibilità liquide ed equivalenti 1.352 (53) 1.299
di cui Crediti commerciali e altri crediti 3.286 (46) 3.240
Attività non correnti 9.142 (28) 9.114
di cui Immobili, impianti e macchinari 7.972 (60) 7.912
di cui Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 126 40 166
Passività correnti 8.926 (156) 8.770
di cui Debiti commerciali e altri debiti 5.280 (151) 5.129
Passività non correnti 3.373 (10) 3.363
di cui Fondo per benefici ai dipendenti 233 (14) 219
Patrimonio netto di Gruppo 4.744 - 4.744

Gli effetti sul conto economico comparativo al 31 dicembre 2013 e sui flussi del rendiconto finanziario comparativo al 31 dicembre 2013 sono riportati nella successiva tabella di riepilogo.

31.12.2013 Riesposizione
IFRS 11
31.12.2013
riesposto
(milioni di euro)
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica 12.256 (415) 11.841
Altri ricavi e proventi 177 - 177
Totale ricavi 12.433 (415) 12.018
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (9.243) 361 (8.882)
Costo del lavoro (2.320) 50 (2.270)
Ammortamenti e svalutazioni (724) 14 (710)
Altri proventi (oneri) operativi 1 - 1
RISULTATO OPERATIVO 147 10 157
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 656 (10) 646
Oneri finanziari (798) 11 (787)
Strumenti derivati (48) - (48)
Totale proventi (oneri) finanziari (190) 1 (189)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto 13 (11) 2
Totale proventi (oneri) su partecipazioni 13 (11) 2
RISULTATO ANTE IMPOSTE (30) - (30)
Imposte sul reddito (106) - (106)
RISULTATO NETTO (136) - (136)
di competenza:
- Saipem (159) - (159)
- terzi azionisti 23 - 23
Utile (perdita) per azione sull'utile netto di competenza Saipem (ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (0,36) - (0,36)
Utile (perdita) per azione diluito (0,36) - (0,36)
Flusso di cassa netto da attività operativa 426 26 452
Flusso di cassa netto da attività di investimento (505) (1) (506)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 151 - 151
Effetto differenze cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti (45) 3 (42)
Flusso di cassa netto del periodo 27 28 55

Nelle note esplicative che seguono i dati presenti nel bilancio al 31 dicembre 2014 sono confrontati con i dati riesposti.

Attività correnti

Disponibilità liquide ed equivalenti 1

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.602 milioni di euro aumentano di 303 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (1.299 milioni di euro).

Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 42%, in dollari USA per il 32% e in altre valute per il 26%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,18% e sono riferibili per 885 milioni di euro (715 milioni di euro al 31 dicembre 2013) a depositi presso società finanziarie del Gruppo Eni. La voce include denaro e valori in cassa per 7 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Le disponibilità presso due conti correnti della controllata Saipem Contracting Algérie SpA (per un totale di 90 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2014) sono oggetto, dal febbraio 2010, di un blocco temporaneo dei movimenti bancari a seguito di un'investigazione su terzi. Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2013 (80 milioni di euro equivalenti), l'incremento di 10 milioni di euro equivalenti è principalmente dovuto a incassi ricevuti a fronte di avanzamento lavori accettati dal cliente.

Le disponibilità esistenti al 31 dicembre 2014 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Italia 116 173
Resto d'Europa 887 1.069
CSI 79 11
Medio Oriente 79 97
Estremo Oriente 17 33
Africa Settentrionale 90 104
Africa Occidentale e resto Africa 5 79
Americhe 26 36
Totale 1.299 1.602

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 49 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 155.

Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita 2

Le altre attività negoziabili o disponibili per la vendita, pari a 9 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2013), si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Titoli non strumentali all'attività operativa
Titoli quotati emessi da Stati sovrani - 6
Titoli quotati emessi da istituti finanziari 26 3
Totale 26 9

I titoli emessi da Stati sovrani al 31 dicembre 2014 di 6 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore nominale Fair value Tasso di rendimento
nominale (%)
Anno di scadenza di rating Moody's
Classe
Tasso fisso
Francia 3 3 2,50 2020 Aa1
Spagna 2 3 3,75 2018 Baa2
Totale 5 6

Titoli per 3 milioni di euro sono emessi da istituti finanziari con classe di rating Aaa (rating Moody's).

Crediti commerciali e altri crediti 3

I crediti commerciali e altri crediti di 3.391 milioni di euro (3.240 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Crediti commerciali 2.829 2.808
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa 2 3
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 30 58
Acconti per servizi 262 341
Altri crediti 117 181
Totale 3.240 3.391

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 146 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2013 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2014
Crediti commerciali 117 42 (53) 5 (1) 110
Altri crediti 21 15 - - - 36
Totale 138 57 (53) 5 (1) 146

I crediti commerciali di 2.808 milioni di euro diminuiscono di 21 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 in conseguenza degli incassi avvenuti nel periodo.

Al 31 dicembre 2014 sono in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali, anche non scaduti, per un importo di 512 milioni di euro. Saipem provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.

I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per lavori in corso su ordinazione per 162 milioni di euro (212 milioni di euro al 31 dicembre 2013), di cui 66 milioni di euro scadenti entro l'esercizio e 96 milioni di euro scadenti oltre l'esercizio.

I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.980 milioni di euro (1.930 milioni di euro al 31 dicembre 2013), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 828 milioni di euro (899 milioni di euro al 31 dicembre 2013), di cui 368 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni, 142 milioni di euro scaduti da 3 a 6 mesi, 109 milioni di euro scaduti da 6 a 12 mesi e 209 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi. Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si riferiscono principalmente al credito vantato da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.

I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 58 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si riferiscono principalmente al deposito cauzionale effettuato da Snamprogetti Netherlands BV relativo alla vicenda TSKJ per 25 milioni di euro (per una trattazione completa si rimanda alla sezione "Contenziosi") e al credito finanziario vantato da Saipem America Inc verso Eni Finance USA Inc per 14 milioni di euro. Gli altri crediti di 181 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Crediti verso:
- compagnie di assicurazione 7 7
- personale 32 29
Depositi cauzionali 10 13
Altri crediti 68 132
Totale 117 181

Gli altri crediti non scaduti e non svalutati ammontano a 132 milioni di euro (108 milioni di euro al 31 dicembre 2013), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 49 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2013), di cui 9 milioni di euro scaduti da 1 a 3 mesi, 8 milioni di euro scaduti da 3 mesi a 6 mesi, 1 milione di euro scaduti da 6 mesi a 12 mesi e 31 milioni di euro scaduti oltre 12 mesi. Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.

I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.

I crediti in moneta diversa dall'euro ammontano a 2.191 milioni di euro (1.955 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:

  • dollaro USA 75% (78% al 31 dicembre 2013);
  • ryal Arabia Saudita 5% (7% al 31 dicembre 2013);
  • naira Nigeria 5% (2% al 31 dicembre 2013);
  • dollaro Australia 3% (1% al 31 dicembre 2013); e
  • altre valute 12% (12% al 31 dicembre 2013).

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 49 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 155.

Rimanenze 4

Le rimanenze di 2.485 milioni di euro (2.277 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Materie prime, sussidiarie e di consumo 507 530
Lavori in corso su ordinazione 1.770 1.955
Totale 2.277 2.485

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione di 9 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2013 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31.12.2014
Fondo svalutazioni rimanenze 8 5 (4) - 9
Totale 8 5 (4) - 9

La voce "Lavori in corso su ordinazione" è determinata dalla differenza temporale tra stati d'avanzamento operativi dei progetti e il raggiungimento di stati d'avanzamento contrattuali che consentono la fatturazione, nonché dal riconoscimento di corrispettivi aggiuntivi ritenuti probabili e prudenzialmente misurati.

La variazione dei lavori in corso su ordinazione è principalmente ascrivibile ai termini e alle condizioni contrattuali che determinano l'allungamento della tempistica nel riconoscimento delle milestone e al prolungamento delle trattative commerciali per la definizione delle negoziazioni dei lavori aggiuntivi. Le informazioni sui contratti di costruzione, contabilizzati in accordo allo IAS 11, sono riportate alla nota 44 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 49 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 155.

Attività per imposte sul reddito correnti 5

Le attività per imposte sul reddito correnti di 317 milioni di euro (267 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Amministrazione finanziaria italiana 132 150
Amministrazioni finanziarie estere 135 167
Totale 267 317

L'incremento delle attività per imposte correnti di 50 milioni di euro è riconducibile principalmente all'aumento dei crediti vantati verso l'amministrazione finanziaria italiana da parte di Saipem SpA per imposte versate anticipatamente e all'aumento dei crediti vantati verso le amministrazioni finanziarie estere da parte di Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda e Saipem SA.

Attività per altre imposte correnti 6

Le attività per altre imposte correnti di 307 milioni di euro (278 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

31.12.2013
31.12.2014
(milioni di euro)
Amministrazione finanziaria italiana:
94
47
- per crediti Iva
93
46
- per altri rapporti
1
1
Amministrazioni finanziarie estere:
184
260
- per crediti per imposte indirette
173
240
- per altri rapporti
11
20
Totale
278
307

L'incremento delle attività per altre imposte correnti di 29 milioni di euro è riconducibile principalmente all'aumento dei crediti vantati verso le amministrazioni finanziarie estere da parte di Saimexicana SA de Cv, Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda e Saigut SA de Cv, parzialmente compensato dal decremento dei crediti Iva vantati verso l'amministrazione finanziaria italiana da parte di Saipem SpA.

Altre attività correnti 7

Le altre attività correnti di 520 milioni di euro (376 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura 167 193
Fair value su contratti derivati non qualificati di copertura 51 154
Altre attività 158 173
Totale 376 520

Al 31 dicembre 2014 la valutazione del fair value su contratti derivati ha evidenziato un plusvalore pari a 347 milioni di euro (218 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2014 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura del periodo. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura del periodo con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

L'analisi complessiva delle attività relative al calcolo del fair value su contratti derivati, comprensivi della parte a lungo termine e suddivisi per tipologia, è la seguente:

Attivo 31.12.2013 Attivo 31.12.2014
Fair value Impegni di Impegni di
(milioni di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 5 192
. vendite 183 3
Totale 188 195
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti - (2)
. vendite (22) -
Totale (22) 361 5.211 (2) 2.413 64
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. acquisti 1 -
Totale 1 10 - -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 167 371 5.211 193 2.413 64
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 8 135
. vendite 48 21
Totale 56 156
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (1) -
. vendite (4) (2)
Totale (5) 389 1.956 (2) 3.367 229
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. vendite - -
Totale - 2
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 51 389 1.956 154 3.367 231
Totale 218 760 7.167 347 5.780 295

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2014 sono previsti in un arco temporale fino al 2017.

Nel corso del 2014 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2014 ammonta a 193 milioni di euro (167 milioni di euro al 31 dicembre 2013). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 195 milioni di euro (188 milioni di euro al 31 dicembre 2013), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 171 milioni di euro (171 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 24 milioni di euro (17 milioni di euro al 31 dicembre 2013), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (22 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2014, indicato alla nota 18 "Altre passività correnti", ammonta a 556 milioni di euro (72 milioni di euro al 31 dicembre 2013). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 553 milioni di euro, è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 501 milioni di euro (68 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 52 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2013), mentre la componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Relativamente ai contratti su merci la componente forward di 5 milioni di euro è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 4 milioni di euro e contabilizzata nei proventi e oneri operativi per 1 milione di euro.

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2014, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

31.12.2013 Utili del periodo del periodo
Perdite
Utili rettifica Perdite rettifica annullamento
sottostante
annullamento
sottostante
Perdite
31.12.2014
(milioni di euro) MOL MOL Utili
Riserva per contratti su cambi
Saipem SpA 68 96 (280) (184) 202 (2) 7 (93)
Saipem SA 29 128 (54) (50) 35 (8) 8 88
Sofresid SA - 1 (256) (1) 21 - - (235)
Saipon Snc - - - (1) - - 1 -
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda 5 78 (222) (103) 135 (3) 2 (108)
Saipem Ltd - 25 (1) (12) 3 (2) 2 15
Saipem Misr for Petroleum Services (SAE) 10 2 (17) (10) 10 (5) 4 (6)
Snamprogetti Chiyoda SAS di Saipem SpA 2 - (1) (1) - - - -
Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU (3) - (12) - 2 - - (13)
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc (2) - (6) - 5 - - (3)
Saudi Arabian Saipem Ltd - - (3) - - - - (3)
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd - - (6) - 1 - - (5)
Saipem Canada Inc - 1 (1) - - - - -
Saipem Services México SA de Cv - 3 (2) (1) 1 - - 1
Saimexicana SA de Cv - - (1) - 1 - - -
Saipem Australia Pty Ltd - - (1) - 1 - - -
Totale riserva per contratti su cambI 109 334 (863) (363) 417 (20) 24 (362)
Riserva per contratti su merci
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda 1 - (5) - 1 - - (3)
Saipem SpA - - (4) - 1 - - (3)
Totale riserva per contratti su merci 1 - (9) - 2 - - (6)
Riserva per contratti su tassi di interesse
Saipem SpA - - (1) - - - - (1)
Totale riserva per contratti su tassi di interesse - - (1) - - - - (1)
Totale riserva di hedging 110 334 (873) (363) 419 (20) 24 (369)

Nel corso dell'esercizio 2014 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 54 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.

Le altre attività ammontano al 31 dicembre 2014 a 173 milioni di euro, con un incremento di 15 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013, e sono costituite principalmente da costi non di competenza dell'esercizio.

Le altre attività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 8

Gli immobili, impianti e macchinari di 7.601 milioni di euro (7.912 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Saldo iniziale
netto
Investimenti Ammortamenti
e svalutazioni
Alienazioni consolidamento
Variazione
area di
su rami d'azienda
Operazioni
da conversione
Differenze
cambio
variazioni
Altre
Saldo finale
netto
Saldo finale
lordo
ammortamento
e svalutazione
Fondo
31.12.2013
Terreni 98 - - - - - (15) - 83 83 -
Fabbricati 495 45 (53) - - (2) (19) 48 514 753 239
Impianti e macchinari 6.235 516 (583) (108) - (253) (20) 940 6.727 10.725 3.998
Attrezzature industriali
e commerciali
173 87 (52) - - - (12) 9 205 716 511
Altri beni 89 14 (12) - - - (2) (57) 32 128 96
Immobilizzazioni in corso
e acconti
1.093 225 - - - - (28) (939) 351 351 -
Totale 8.183 887 (700) (108) - (255) (96) 1 7.912 12.756 4.844
31.12.2014
Terreni 83 - - - - - 3 - 86 86 -
Fabbricati 514 111 (64) - - - 38 121 720 1.033 313
Impianti e macchinari 6.727 382 (1.006) (10) - - 97 104 6.294 11.347 5.053
Attrezzature industriali
e commerciali
205 72 (52) - - - 14 - 239 807 568
Altri beni 32 12 (13) - - - 1 1 33 137 104
Immobilizzazioni in corso
e acconti
351 105 (10) - - - 14 (231) 229 229 -
Totale 7.912 682 (1.145) (10) - - 167 (5) 7.601 13.639 6.038

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2014 ammontano a 682 milioni di euro (887 milioni di euro nell'esercizio 2013), così ripartiti:

  • per l'Engineering & Construction Offshore 254 milioni di euro, relativi principalmente al proseguimento delle attività di costruzione della nuova base in Brasile, oltre a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
  • per l'Engineering & Construction Onshore 51 milioni di euro, relativi all'acquisto di equipment e al mantenimento dell'asset base;
  • per il Drilling Offshore 179 milioni di euro, relativi principalmente ai lavori di rimessa in classe del mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 7 e della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7, oltre a interventi di mantenimento e upgrading sui mezzi esistenti; e
  • per il Drilling Onshore 198 milioni di euro, relativi all'acquisto di due impianti destinati a operare in Arabia Saudita e all'upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché al mantenimento dell'asset base.

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(%)
Fabbricati 2,50 - 12,50
Impianti e macchinari 7,00 - 25,00
Attrezzature industriali e commerciali 3,75 - 67,00 (*)
Altri beni 12,00 - 20,00

(*) L'aliquota più elevata si riferisce a cespiti destinati a progetti specifici con ammortamenti basati sulla durata del progetto stesso.

Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro sono positive per 167 milioni di euro e si riferiscono principalmente a imprese la cui valuta funzionale è il dollaro USA.

Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.

Nel corso dell'esercizio non sono stati portati a decremento degli immobili, impianti e macchinari, contributi pubblici.

Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2014 garanzie reali.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2014 ammonta a 174 milioni di euro (121 milioni di euro al 31 dicembre 2013), come indicato nel paragrafo "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari".

Gli immobili, impianti e macchinari comprendono beni condotti in locazione finanziaria per 31 milioni di euro equivalenti, riferiti a contratti di locazione finanziaria per l'utilizzo di due impianti di Perforazione Terra in Arabia Saudita.

Impairment

Al 31 dicembre 2014 la revisione della vita economica futura attesa di un mezzo navale ha determinato una revisione del piano di ammortamento con conseguente diminuzione del valore di iscrizione di tale mezzo navale per un importo pari a 31 milioni di euro.

Inoltre, nel rivedere i propri indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, la relazione tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Al 31 dicembre 2014 la capitalizzazione di mercato del Gruppo era al di sotto del valore contabile del patrimonio netto, situazione che indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività. Per tale ragione è stato effettuato un test di impairment per singola cash generating unit. In particolare, le cash generating unit sono rappresentate da due unità di floating production (leased FPSO), dalle altre attività del settore E&C Offshore, dal settore E&C Onshore, dal settore Drilling Onshore, e dai singoli mezzi navali di perforazione mare (16 distinti offshore rig).

Le analisi effettuate hanno tenuto in considerazione il mutato contesto di mercato, che ha registrato al termine dell'esercizio 2014 una riduzione del prezzo del greggio, e le aspettative future di medio periodo in linea con le previsioni dei principali operatori di mercato. Sulla base delle analisi effettuate, e delle future aspettative di mercato, si è pertanto ravvisata la necessità di ridurre il valore di iscrizione di due mezzi di perforazione offshore e di una nave FPSO per un valore complessivo pari a 379 milioni di euro.

Pertanto al 31 dicembre 2014 il Gruppo ha rilevato riduzioni del valore di iscrizione complessive per un totale di 410 milioni di euro, con un impatto di 160 milioni di euro sul settore di attività E&C Offshore e di 250 milioni di euro sul settore di attività Drilling Offshore.

L'importo delle svalutazioni delle CGU è stato determinato confrontando il rispettivo valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d'uso. Considerata la natura delle attività Saipem, il calcolo del valore recuperabile delle cash generating unit elencate in precendenza è determinato sulla base del loro valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit.

I flussi di cassa prospettici sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima considerando le attese future relative ai mercati di riferimento; in particolare gli effetti della riduzione del prezzo del petrolio evidenziata al termine dell'esercizio 2014 sono stati riflessi nelle aspettative future sugli investimenti delle Oil Company e di conseguenza sui risultati di Saipem. Per i primi quattro anni i flussi di cassa sono quelli del piano industriale quadriennale 2015-2018 approvato dagli amministratori nel mese di febbraio 2015, contenente le previsioni in ordine ai volumi, agli investimenti, ai costi operativi e ai margini e agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili monetarie, dell'inflazione, dei tassi di interesse nominali e dei tassi di cambio; per gli anni successivi al quarto, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un Terminal Value, determinato: (a) per le cash generating unit E&C Onshore, Drilling Onshore e per le altre attività E&C Offshore sulla base del metodo della perpetuity applicando al flusso di cassa terminale "normalizzato" (per tenere conto ad esempio dell'entrata in produzione dei nuovi investimenti previsti a piano o della ciclicità del settore) un tasso di crescita nullo in termini reali; e (b) per le cash generating unit Leased FPSO e per i rig di perforazione mare, sulla vita economico-tecnica residua dei singoli asset, considerando oltre l'orizzonte di piano: (i) le rate di noleggio coerenti con i possibili scenari sulla situazione del mercato di riferimento; (ii) i giorni di utilizzo "normalizzati" (per tener conto delle fermate degli impianti per manutenzione, etc.); (iii) i costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano inflazionati; e (iv) gli investimenti per manutenzioni cicliche e sostituzioni normalizzati.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto pari al 6,9%. Tale tasso (WACC) riflette l'apprezzamento del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi specifici dell'attività di Saipem, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Il riferimento a flussi di cassa e a tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 18 cash generating unit riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle cash generating unit (dipendente dalla combinazione di diversi fattori tra cui le rate di noleggio delle navi) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti che ragionevoli variazioni nei parametri utilizzati per la stima produrrebbero sul valore recuperabile di tali cash generating unit:

  • incrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero un'ulteriore riduzione del capitale investito netto di 85 milioni di euro;
  • decrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero una riduzione della svalutazione di 92 milioni di euro;
  • incrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10% rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero una riduzione della svalutazione di 121 milioni di euro; e
  • decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10% rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero un'ulteriore riduzione del capitale investito netto di 190 milioni di euro.

Con riferimento alla cash generating unit Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al capitale investito netto di tale cash generating unit rimane positiva anche al verificarsi di una riduzione del 10% del risultato operativo della cash generating unit, o, alternativamente, di un aumento dell'1% del tasso di attualizzazione dei flussi di cassa.

Il management ritiene che la sottovalutazione delle quotazioni di Borsa di Saipem di fine anno rispetto al patrimonio netto contabile sia imputabile alla forte penalizzazione che ha subito il settore oil (e il settore oil service in particolare) sui mercati finanziari nella parte finale del 2014 in coincidenza con il punto di minimo dell'anno del prezzo del petrolio e in un contesto di grande volatilità. Dopo un ulteriore calo delle quotazioni a inizio anno, tali fenomeni si sono in buona misura assorbiti nei primi mesi del 2015.

Attività immateriali 9

Le attività immateriali di 760 milioni di euro (758 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

Ammortamenti
e svalutazioni
ammortamento
e svalutazione
(milioni di euro) Saldo iniziale
netto
Investimenti variazioni
Altre
Saldo finale
netto
Saldo finale
lordo
Fondo
31.12.2013
Attività immateriali a vita utile definita
Costi di sviluppo - - - - - 7 7
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
15 8 (9) 2 16 145 129
Concessioni, licenze e marchi 3 1 (1) - 3 13 10
Immobilizzazioni in corso e acconti 7 6 - (3) 10 10 -
Altre immobilizzazioni immateriali - - - - - 1 1
Attività immateriali a vita utile indefinita
Goodwill 731 - - (2) 729 729 -
Totale 756 15 (10) (3) 758 905 147
31.12.2014
Attività immateriali a vita utile definita
Costi di sviluppo - - - - - 7 7
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
16 9 (11) 8 22 162 140
Concessioni, licenze e marchi 3 1 (1) 1 4 15 11
Immobilizzazioni in corso e acconti 10 2 - (8) 4 4 -
Altre immobilizzazioni immateriali - - - 2 2 3 1
Attività immateriali a vita utile indefinita
Goodwill 729 - - (1) 728 728 -
Totale 758 12 (12) 2 760 919 159

Le concessioni, licenze e marchi, i diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno rispettivamente di 4 e 22 milioni di euro comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi e dei moduli SAP. I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(%)
Costi di sviluppo 20,00
- 20,00
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 6,66
-
7,50
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili (inclusi nei "diritti di brevetto") 20,00
- 20,00
Altre immobilizzazioni immateriali 20,00
- 33,00

Il goodwill di 728 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza fra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (689 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro), del Gruppo Moss Maritime (13 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti cash generating unit:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
E&C Offshore 415 415
E&C Onshore 314 313
Totale 729 728

La variazione del goodwill allocato alla cash generating unit E&C Onshore è relativa al goodwill del Gruppo Moss Maritime per effetto della variazione del tasso di cambio.

Il valore recuperabile delle due cash generating unit in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit in esame.

La base di previsione dei flussi di cassa nel periodo esplicito (quattro anni) è il Piano Strategico 2015-2018 approvato dagli amministratori nel mese di febbraio 2015.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa futuri al netto delle imposte con un tasso di sconto pari al 6,9% (in riduzione di 0,7 punti percentuali rispetto al 2013). Per la determinazione del valore terminale (oltre l'orizzonte di previsione esplicita dei flussi) è stato utilizzato un tasso di crescita perpetua pari al 2% applicato al flusso terminale normalizzato per tenere conto della ciclicità del business. Le assunzioni adottate sono basate sull'esperienza passata e tengono conto degli attuali livelli dei tassi di interesse, dei rischi dell'attività, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.

Il riferimento a flussi di cassa e a tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati equivalenti a quelli derivati da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.

La tabella seguente riporta le eccedenze del valore recuperabile delle cash generating unit E&C Offshore ed E&C Onshore rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.

(milioni di euro) Offshore Onshore Totale
Goodwill 415 313 728
Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro 5.186 695 5.881

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile riguardano principalmente il risultato operativo della cash generating unit (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri rispetto ai valori di iscrizione del goodwill.

L'eccedenza del valore recuperabile della cash generating unit Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 71% del risultato operativo;
  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 16,7%;
  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo; e
  • i flussi da capitale circolante negativi.

L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della cash generating unit Onshore compreso il goodwill allocato si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 54% del risultato operativo;
  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione dell'11,1%;
  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo; e
  • i flussi da capitale circolante negativi.

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 10

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono pari a 120 milioni di euro (166 milioni di euro al 31 dicembre 2013) come di seguito dettagliate:

(milioni di euro) Valore iniziale netto e sottoscrizioni
Acquisizioni
e rimborsi
Cessioni
al patrimonio netto
da valutazione
Quota di utili
al patrimonio netto
Quota di perdite
da valutazione
per dividendi
Decremento
di consolidamento
Variazione area
Differenze cambio
da conversione
effetto a riserva
Variazione con
Altre variazioni Valore finale netto Fondo svalutazione
31.12.2013
Partecipazioni in imprese
joint venture e collegate
172 1 - 19 (19) (2) - (3) (2) - 166 -
Totale 172 1 - 19 (19) (2) - (3) (2) - 166 -
31.12.2014
Partecipazioni in imprese
joint venture e collegate
166 9 (3) 27 (3) (11) - 9 - (74) 120 -
Totale 166 9 (3) 27 (3) (11) - 9 - (74) 120 -

Le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate sono dettagliate nel paragrafo "Area di consolidamento al 31 dicembre 2014". Le acquisizioni e sottoscrizioni di 9 milioni di euro riguardano la sottoscrizione del capitale della società Xodus Subsea Ltd per 4 milioni di euro, la ricapitalizzazione della società Southern Gas Constructors Ltd per 4 milioni di euro e l'aumento di capitale della società Sabella SAS per 1 milione di euro. Le cessioni e i rimborsi (3 milioni di euro) sono riconducibili alla cessione a terzi della società Offshore Design Engineering Ltd.

I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto pari a 27 milioni di euro riguardano per 19 milioni di euro il risultato di periodo delle società a controllo congiunto di cui Petromar Lda (14 milioni di euro), TMBYS SAS (2 milioni di euro), Saipar Drilling Co BV (1 milione di euro), Tchad Cameroon Maintenance BV (1 milione di euro), TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi (1 milione di euro) e per 8 milioni di euro il risultato di periodo delle società collegate di cui KWANDA Suporte Logistico Lda (6 milioni di euro), Rosetti Marino SpA (1 milione di euro) e altre società per 1 milione di euro.

Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 3 milioni di euro riguardano il risultato di periodo della società collegata Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd (2 milioni di euro) e altre società per 1 milione di euro.

I decrementi per dividendi di 11 milioni di euro riguardano la società TMBYS SAS (7 milioni di euro), la società LNG - Serviços e Gestao de Projectos Lda (1 milione di euro), la società KWANDA Suporte Logistico Lda (1 milione di euro), la società RPCO Enterprises Ltd (1 milione di euro) e altre società per 1 milione di euro.

Le altre variazioni pari a 74 milioni di euro riguardano principalmente per 69 milioni di euro le partecipazioni nelle società Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC e Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA, riclassificate alla voce di bilancio "Attività destinate alla vendita" e al trasferimento del fondo copertura perdite della società Southern Gas Constructors Ltd (4 milioni di euro).

Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:

(milioni di euro) Partecipazione
del Gruppo (%)
al 31.12.2013
Valore netto
al 31.12.2014
Valore netto
Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC 20,00 68 -
Rosetti Marino SpA 20,00 32 31
Petromar Lda 70,00 22 42
Altre 44 47
Totale partecipazioni in imprese joint venture e collegate 166 120

Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, compreso nei fondi per rischi e oneri, di 8 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Altre informazioni sulle partecipazioni

I valori inclusi nei bilanci IFRS delle imprese controllate non consolidate, a controllo congiunto e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Imprese
controllate
Imprese
a controllo
congiunto
Imprese
collegate
Imprese
controllate
Imprese
a controllo
congiunto
Imprese
collegate
Totale attività 1 263 514 1 338 507
di cui disponibilità liquide ed equivalenti - 58 44 - 103 35
Totale passività 1 229 391 1 286 448
Ricavi netti 1 411 411 1 358 352
Utile operativo - (10) 14 - 24 7
Utile (perdita) dell'esercizio - (11) 13 - 14 6

I valori degli ammortamenti e dei proventi (oneri) finanziari non sono significativi.

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari della società Petromar Lda, joint venture più significativa al 31 dicembre 2014, nonché delle altre società joint venture (valori al 100%).

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Petromar Lda Altre Petromar Lda Altre
Attività correnti 148 232 212 321
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti 29 97 61 161
Attività non correnti 89 14 91 13
Totale attività 237 246 303 334
Passività correnti 184 210 219 293
- di cui passività finanziarie correnti - - - 35
Passività non correnti 21 5 24 19
Totale passività 205 215 243 312
Patrimonio netto 32 31 60 22
Interessenza partecipativa detenuta dal Gruppo (%) 70,00 - 70,00 -
Valore di iscrizione della partecipazione 22 13 42 10
Ricavi e altri proventi operativi 213 578 337 306
Costi operativi (223) (548) (298) (283)
Ammortamenti e svalutazioni (14) (13) (14) (8)
Risultato operativo (24) 17 25 15
Proventi (oneri) finanziari (2) 2 (2) (6)
Risultato ante imposte (26) 19 23 9
Imposte sul reddito 1 (2) (4) (3)
Risultato netto (25) 17 19 6
Altre componenti del conto economico complessivo (5) (1) 8 2
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (30) 16 27 8
Utile (perdita) di competenza del Gruppo (18) 7 14 -
Dividendi percepiti dalla joint venture - - - 8

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle partecipate CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due e KWANDA Suporte Logistico Lda, nonché delle altre società collegate (valori al 100%).

31.12.2013
(milioni di euro) CEPAV
(Consorzio Eni
per l'Alta
Velocità) Due
KWANDA
Suporte
Logistico Lda
Altre (1) CEPAV
(Consorzio Eni
per l'Alta
Velocità) Due
KWANDA
Suporte
Logistico Lda
Altre
Attività correnti 374 100 494 472 127 448
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti - 46 114 - 48 62
Attività non correnti 2 78 139 2 95 147
Totale attività 376 178 633 474 222 595
Passività correnti 376 114 394 474 131 364
- di cui passività finanziarie correnti - - 25 - 3 31
Passività non correnti - 48 38 - 56 37
- di cui passività finanziarie non correnti - - 12 - - 12
Totale passività 376 162 432 474 187 401
Patrimonio netto - 16 201 - 35 194
Interessenza partecipativa detenuta dal Gruppo (%) 52 40 - 52 40 -
Valore di iscrizione della partecipazione - 6 49 - 14 46
Ricavi e altri proventi operativi 245 135 723 318 157 487
Costi operativi (245) (102) (690) (318) (126) (474)
Ammortamenti e svalutazioni - (11) (11) - (12) (11)
Risultato operativo - 22 22 - 19 2
Proventi (oneri) finanziari - (2) 4 - (2) 1
Risultato ante imposte - 20 26 - 17 3
Imposte sul reddito - - (6) - - (2)
Risultato netto - 20 20 - 17 1
Altre componenti del conto economico complessivo - (2) 1 - 7 (6)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio - 18 21 - 24 (5)
Utile (perdita) di competenza del Gruppo - 8 5 - 6 -
Dividendi percepiti dalla collegata - 1 1 - 1 2

(1) Non include i valori delle partecipazioni Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC e Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA, riclassificate nel corso del 2014 alla voce di bilancio "Attività destinate alla vendita".

Altre attività finanziarie 11

Al 31 dicembre 2014 le altre attività finanziarie a lungo termine ammontano a 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2013) e si riferiscono a crediti finanziari non strumentali all'attività operativa vantati dalla società Sofresid SA.

Attività per imposte anticipate 12

Le attività per imposte anticipate di 297 milioni di euro (126 milioni di euro al 31 dicembre 2013) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili.

(milioni di euro) 31.12.2013 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2014
Attività per imposte anticipate 126 208 (99) 16 46 297
Totale 126 208 (99) 16 46 297

La voce "Altre variazioni", positiva per 46 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (negativa per 9 milioni di euro); (ii) la rilevazione (positiva per 109 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (positiva per 5 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; e (iv) altre variazioni (negative per 59 milioni di euro).

Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Imposte sul reddito differite (346) (314)
Imposte sul reddito anticipate compensabili 265 274
Passività per imposte differite (81) (40)
Attività per imposte anticipate 126 297
Attività (passività) nette per imposte anticipate 45 257

La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività nette per imposte anticipate è la seguente:

Accantonamenti Altre variazioni
31.12.2013 Differenze 31.12.2014
Utilizzi di cambio
(milioni di euro)
Imposte sul reddito differite:
- ammortamenti anticipati ed eccedenti (152) (23) 3 (3) 55 (120)
- contratti derivati di copertura (32) (6) 4 - 7 (27)
- benefici ai dipendenti (4) (1) 1 - - (4)
- riserve non distribuite delle partecipate (95) (6) - - - (101)
- avanzamento progetti (33) (3) 4 (1) 30 (3)
- altre (30) (5) 34 (3) (55) (59)
(346) (44) 46 (7) 37 (314)
a dedurre:
Imposte sul reddito anticipate compensabili 265 - - - 9 274
Passività per imposte differite (81) (44) 46 (7) 46 (40)
Imposte sul reddito anticipate:
- accantonamenti per svalutazione crediti,
rischi e oneri non deducibili 68 43 (28) 4 (22) 65
- ammortamenti non deducibili 28 15 (13) 2 - 32
- contratti derivati di copertura 4 1 (2) - 109 112
- benefici ai dipendenti 20 1 (3) - 5 23
- perdite fiscali portate a nuovo 279 136 (12) 10 (37) 376
- avanzamento progetti 28 55 (29) 1 - 55
- altre 29 13 (14) 1 - 29
456 264 (101) 18 55 692
a dedurre:
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute (65) (56) 2 (2) - (121)
391 208 (99) 16 55 571
a dedurre:
Imposte sul reddito anticipate compensabili 265 - - - 9 274
Attività per imposte anticipate 126 208 (99) 16 46 297
Attività (passività) nette per imposte anticipate 45 164 (53) 9 92 257

Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 121 milioni di euro (65 milioni di euro al 31 dicembre 2013) riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di utili futuri.

Le imposte sono indicate alla nota 41 "Imposte sul reddito".

Altre attività non correnti 13

Le altre attività non correnti di 115 milioni di euro (151 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Altri crediti 14 16
Altre attività non correnti 137 99
Totale 151 115

Le altre attività non correnti includono prevalentemente costi di competenza di esercizi futuri.

Passività correnti

Passività finanziarie a breve termine 14

Le passività finanziarie a breve termine di 2.186 milioni di euro (1.899 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Banche 191 277
Altri finanziatori 1.708 1.909
Totale 1.899 2.186

Le passività finanziarie a breve termine aumentano di 287 milioni di euro.

Le quote a breve di passività finanziarie a lungo termine di 594 milioni di euro (1.358 milioni di euro al 31 dicembre 2013) sono commentate alla nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".

L'analisi dei debiti finanziari per società erogante, per valuta e tasso di interesse medio, è la seguente:

(milioni di euro)
31.12.2013 31.12.2014
Tasso % Tasso %
Società erogante Valuta Importo da a Importo da a
Eni SpA Euro 1.148 3,315 3,315 124 1,518 1,518
Serfactoring SpA Euro 14 - - 7 - -
Serfactoring SpA Dollaro USA - - - 11 - -
Serfactoring SpA Altre - - - 6 - -
Eni Finance International SA Euro 5 0,851 2,351 697 0,657 2,157
Eni Finance International SA Dollaro USA 493 0,818 2,318 710 0,821 2,321
Eni Finance International SA Dollaro Australiano 38 3,150 3,150 197 3,150 3,150
Eni Finance International SA Altre - - - 121 variabile
Terzi Euro - - - 5 1,018 1,018
Terzi Dollaro USA 10 0,818 1,568 4 1,351 1,571
Terzi Altre 191 variabile 304 variabile
Totale 1.899 2.186

Al 31 dicembre 2014 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 2.450 milioni di euro (1.858 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.

Al 31 dicembre 2014 non vi sono inadempimenti di clausole o violazioni contrattuali connesse a contratti di finanziamento.

Le passività finanziarie a breve termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Debiti commerciali e altri debiti 15

I debiti commerciali e altri debiti di 5.669 milioni di euro (5.129 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Debiti commerciali 2.744 3.283
Acconti e anticipi 2.064 1.980
Altri debiti 321 406
Totale 5.129 5.669

I debiti commerciali di 3.283 milioni di euro aumentano di 539 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013.

Gli acconti e anticipi di 1.980 milioni di euro (2.064 milioni di euro al 31 dicembre 2013) riguardano principalmente rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati per 1.314 milioni di euro (1.231 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e altri anticipi ricevuti dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di contratti in corso di esecuzione per 666 milioni di euro (833 milioni di euro al 31 dicembre 2013). I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Gli altri debiti di 406 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Debiti verso:
- personale 155 189
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale 63 71
- compagnie di assicurazione 8 5
- consulenti e professionisti 3 4
- amministratori e sindaci - 1
Altri debiti 92 136
Totale 321 406

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 49 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 155.

Passività per imposte sul reddito correnti 16

Le passività per altre imposte correnti di 134 milioni di euro (137 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Amministrazione finanziaria italiana 1 3
Amministrazioni finanziarie estere 136 131
Totale 137 134

Passività per altre imposte correnti 17

Le passività per altre imposte correnti di 184 milioni di euro (130 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Amministrazione finanziaria italiana: 12 13
- per altri rapporti 12 13
Amministrazioni finanziarie estere: 118 171
- per debiti per imposte indirette 68 126
- per altri rapporti 50 45
Totale 130 184

L'incremento delle passività per altre imposte correnti di 54 milioni di euro è riconducibile principalmente all'aumento dei debiti vantati verso le amministrazioni finanziarie estere da parte di Saipem SpA, Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda e Saipem Services México SA de Cv.

Altre passività correnti 18

Le altre passività correnti di 838 milioni di euro (117 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura 72 555
Fair value su contratti derivati non qualificati di copertura 43 280
Altre passività 2 3
Totale 117 838

Al 31 dicembre 2014 la valutazione del fair value su contratti derivati ha evidenziato una passività pari a 835 milioni di euro (115 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Di seguito si riepilogano i saldi relativi al fair value attivo e passivo dei contratti derivati in essere alla data di chiusura del periodo.

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Iscrizione fair value attivo su contratti derivati 218 347
Iscrizione fair value passivo su contratti derivati (115) (836)
Totale 103 (489)

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e utilizzando i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2014 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 1 milione di euro (nessun valore al 31 dicembre 2013), è classificato nella nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine".

Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2014 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

L'analisi complessiva delle passività relative al calcolo del fair value su contratti derivati, suddivisi per tipologia, è la seguente:

Passivo 31.12.2013 Passivo 31.12.2014
Fair value
Impegni di
Fair value Impegni di
(milioni di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse (componente Spot)
. acquisto - 1
Totale - - 1 250
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 77 27
. vendite 1 525
Totale 78 552
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (6) (2)
. vendite - -
Totale (6) 1.921 19 (2) 582 6.047
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. acquisti - 5
Totale - 2 - 5 16 -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 72 1.923 19 556 848 6.047
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 44 19
. vendite 3 261
Totale 47 280
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (4) (1)
. vendite - 1
Totale (4) 1.812 264 - 290 3.404
- contratti a termine su merci (componente Forward)
. acquisti - -
. vendite - -
Totale - - - 1
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 43 1.812 264 280 291 3.404
Totale 115 3.735 283 836 1.139 9.451

Per l'analisi complessiva del fair value sui derivati di copertura si rimanda anche alla nota 7 "Altre attività correnti".

Le altre passività ammontano a 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Passività non correnti

Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine 19

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve di passività a lungo termine, di 3.908 milioni di euro (4.217 milioni di euro al 31 dicembre 2013), si analizzano come segue:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Quote
a breve
termine
Quote
a lungo
termine
Totale Quote
a breve
termine
Quote
a lungo
termine
Totale
Banche 1 200 201 - 250 250
Altri finanziatori 1.357 2.659 4.016 594 3.064 3.658
Totale 1.358 2.859 4.217 594 3.314 3.908

Le passività finanziarie a lungo termine verso banche di 250 milioni di euro si riferiscono a un accordo di finanziamento stipulato nell'esercizio che prevede il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato di Saipem. La verifica del rispetto delle condizioni concordate inizierà a partire dalla Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015.

Le passività finanziarie non correnti sono evidenziate di seguito con le relative scadenze.

(milioni di euro)

Tipo Scadenza 2016 2017 2018 2019 Oltre Totale
Banche 2017 - 250 - - - 250
Altri finanziatori 2016-2024 593 862 429 1.137 43 3.064
Totale 593 1.112 429 1.137 43 3.314

Le passività finanziarie a lungo termine di 3.314 milioni di euro aumentano di 455 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2013 (2.859 milioni di euro).

L'analisi delle passività finanziarie a lungo termine, comprese le quote a breve termine, per erogante e per valuta con l'indicazione della scadenza e del tasso di interesse medio, è la seguente:

(milioni di euro)

31.12.2013 31.12.2014
Tasso % Tasso %
Società erogante Valuta Scadenze Importo da a Importo da a
Eni SpA Euro 2015-2017 1.083 2,269 4,950 1.674 2,518 4,950
Eni Finance International SA Euro 2015-2024 2.273 1,351 5,970 1.319 0,757 2,507
Eni Finance International SA Dollaro USA 2015-2016 660 0,918 5,100 665 0,921 4,330
Terzi Euro 2017 201 3,315 3,315 250 1,585 1,585
Totale 4.217 3.908

Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli.

Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 4.189 milioni di euro (4.491 milioni di euro al 31 dicembre 2013) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione compresi tra i seguenti intervalli:

(%) 2013 2014
Euro 0,31-2,23 0,16-0,36
Dollaro USA 0,25-0,67 0,27-1,28

La differenza del valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine rispetto al valore nominale risulta principalmente correlata a un debito in essere di 750 milioni di euro con scadenza nel 2019.

Le passività finanziarie a lungo termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione" è la seguente:

31.12.2013 31.12.2014
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide equivalenti 1.299 - 1.299 1.602 - 1.602
B. Titoli disponibili per la vendita 26 - 26 9 - 9
C. Liquidità (A+B) 1.325 - 1.325 1.611 - 1.611
D. Crediti finanziari 30 - 30 58 - 58
E. Passività finanziarie a breve termine verso banche 191 - 191 277 - 277
F. Passività finanziarie a lungo termine verso banche 1 200 201 - 250 250
G. Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate 1.698 - 1.698 1.873 - 1.873
H. Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate 1.357 2.659 4.016 594 3.064 3.658
I. Altre passività finanziarie a breve termine 10 - 10 36 - 36
L. Altre passività finanziarie a lungo termine - - - - - -
M. Indebitamento finanziario lordo (E+F+G+H+I+L) 3.257 2.859 6.116 2.780 3.314 6.094
N. Posizione finanziaria netta come da comunicazione
Consob n. DEM/6064293/2006 (M-C-D)
1.902 2.859 4.761 1.111 3.314 4.425
O. Crediti finanziari non correnti - 1 1 - 1 1
P. Indebitamento finanziario netto (N-O) 1.902 2.858 4.760 1.111 3.313 4.424

L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nella nota 7 "Altre attività correnti" e nella nota 18 "Altre passività correnti".

Le disponibilità liquide includono 90 milioni di euro equivalenti depositati su conti correnti temporaneamente bloccati come indicato alla nota 1 "Disponibilità liquide ed equivalenti".

Fondi per rischi e oneri 20

I fondi per rischi e oneri di 218 milioni di euro (204 milioni di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Saldo iniziale Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni Saldo finale
31.12.2013
Fondo per imposte
44 2 (3) 12 55
Fondo rischi per contenziosi 28 3 (15) (2) 14
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 17 - (2) (7) 8
Altri fondi 88 89 (47) (3) 127
Totale 177 94 (67) - 204
31.12.2014
Fondo per imposte 55 4 (13) 2 48
Fondo rischi per contenziosi 14 19 (5) - 28
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 8 4 - (4) 8
Altri fondi 127 113 (107) 1 134
Totale 204 140 (125) (1) 218

Il fondo per imposte di 48 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso, ovvero potenziali, anche in considerazione dei risultati di recenti accertamenti.

Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 28 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione.

Il fondo copertura perdite di imprese partecipate di 8 milioni di euro accoglie le perdite delle imprese partecipate che eccedono il valore di carico della partecipazione. Il fondo si riferisce agli accantonamenti effettuati in sede di valutazione della partecipazione Southern Gas Constructor Ltd, detenuta da Saipem International BV.

Gli altri fondi ammontano a 134 milioni di euro e si riferiscono principalmente alla stima di perdite previste su commesse pluriennali del settore Engineering & Construction Offshore e Onshore.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 49 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 155.

Fondi per benefici ai dipendenti 21

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano alla data del 31 dicembre 2014 a 237 milioni di euro (219 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
TFR 58 62
Piani esteri a benefici definiti 81 101
FISDE e altri piani medici 20 23
Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine 60 51
Totale 219 237

I fondi per benefici riconosciuti ai dipendenti del Gruppo Saipem riguardano l'indennità di fine rapporto di lavoro, i piani esteri a benefici definiti, il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende del Gruppo Eni e altri fondi per benefici a lungo termine.

Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso.

A seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni della Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi, a partire dal 1° gennaio 2007 il trattamento di fine rapporto maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps, ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato nei periodi precedenti.

I dipendenti hanno avuto la facoltà di operare la scelta della destinazione del proprio trattamento di fine rapporto fino al 30 giugno 2007. In relazione a ciò, la destinazione delle quote maturande del trattamento di fine rapporto ai fondi pensione, ovvero all'Inps, comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione, ovvero all'Inps. La passività relativa al trattamento di fine rapporto pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

La modifica della natura dell'istituto, avvenuta nel 2007, ha comportato la necessità di provvedere alla rideterminazione del valore del fondo trattamento di fine rapporto pregresso per effetto della trasformazione del piano da prestazione definita a contribuzione definita. Questo ha comportato il ricalcolo della passività escludendo le retribuzioni future e le relative ipotesi di incremento e considerando l'eventuale aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria per tener conto del momento di trasferimento del TFR ai fondi pensione.

I piani esteri a benefici definiti riguardano:

  • schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano presenti principalmente in Francia, nel Regno Unito e in Norvegia; e
  • fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili relativo a personale assunto all'estero per il quale si applica la normativa vigente nel Paese in cui presta l'opera.

La prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

L'ammontare della passività e del costo assistenziale relativo al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) viene determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa a favore dei dirigenti in pensione.

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione monetaria differita, i piani di incentivazione di lungo termine, i premi di anzianità e altri piani a lungo termine.

I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione di lungo termine (LTI) sostituiscono le precedenti assegnazioni di stock option e prevedono dopo tre anni dall'assegnazione l'erogazione di un beneficio monetario variabile legato a un parametro di performance. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici a
dipendenti a
lungo termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici a
dipendenti a
lungo termine
Totale
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio
59 162 21 72 314 58 158 20 60 296
Costo corrente - 17 1 11 29 - 16 1 11 28
Interessi passivi 2 4 1 1 8 2 6 1 1 10
Rivalutazioni: (1) (13) (2) (5) (21) 5 15 2 (2) 20
- utili e perdite attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
- 1 (1) - - - - - - -
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie
- (19) - (3) (22) 6 18 3 3 30
- effetto dell'esperienza passata (1) 5 (1) (2) 1 (1) (3) (1) (5) (10)
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- 1 - 1 2 - 1 - 3 4
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - -
Benefici pagati (2) (9) (1) (19) (31) (3) (9) (1) (22) (35)
Effetto differenze cambio
e altre variazioni
- (4) - (1) (5) - - - - -
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio
58 158 20 60 296 62 187 23 51 323
Attività al servizio
del piano all'inizio dell'esercizio
- 71 - - 71 - 77 - - 77
Interessi attivi - 2 - - 2 - 3 - - 3
Rendimento delle attività
al servizio del piano
- (1) - - (1) - 1 - - 1
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (1) - - (1) - - - - -
Contributi al piano: - 8 - - 8 - 8 - - 8
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - 8 - - 8 - 8 - - 8
Benefici pagati - (2) - - (2) - (3) - - (3)
Effetto differenze cambio
e altre variazioni
- - - - - - - - - -
Attività al servizio
del piano alla fine dell'esercizio
- 77 - - 77 - 86 - - 86
Passività netta rilevata in bilancio 58 81 20 60 219 62 101 23 51 237

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 51 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2013) riguardano gli incentivi monetari differiti per 5 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2013), i premi di anzianità per 13 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2013), il piano di incentivazione di lungo termine per 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e altri piani esteri a lungo termine per 31 milioni di euro (32 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici a
dipendenti a
lungo termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici a
dipendenti a
lungo termine
Totale
Costo corrente - 17 1 11 29 - 16 1 11 28
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- 2 - 1 3 - 1 - 3 4
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 2 4 1 1 8 2 6 1 1 10
- interessi attivi sulle attività
al servizio del piano
- (2) - - (2) - (3) - - (3)
Totale interessi passivi (attivi) netti 2 2 1 1 6 2 3 1 1 7
di cui rilevato nel costo lavoro - - - 1 1 - - - 1 1
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
2 2 1 - 5 2 3 1 - 6
Rivalutazioni dei piani
a lungo termine
- - - (5) (5) - - - (2) (2)
Totale 2 21 2 8 33 2 20 2 13 37
di cui rilevato nel costo lavoro - 19 1 8 28 - 17 1 13 31
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
2 2 1 - 5 2 3 1 - 6

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

2013 2014
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE e altri
piani medici
esteri
Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti da variazioni
nelle ipotesi demografiche
- 1 (1) - - - - -
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie
- (19) - (19) 6 18 3 27
- effetto dell'esperienza passata (1) 5 (1) 3 (1) (3) (1) (5)
- rendimento delle attività al servizio del piano - 1 - 1 - (1) - (1)
Totale (1) (12) (2) (15) 5 14 2 21

Le attività al servizio del piano si analizzano come segue:

(milioni di euro) liquide e mezzi
Disponibilità
equivalenti
rappresentativi
di capitale
Strumenti
rappresentativi
Strumenti
di debito
Immobili Derivati di investimento
Fondi comuni
Attività detenute
di assicurazione
da compagnie
Titoli di debito
strutturati
Altre attività Totale
Attività al servizio del piano:
- con prezzi quotati in mercati attivi 14 13 36 5 - - 2 3 13 86
- con prezzi non quotati in mercati attivi - - - - - - - - - -
Totale 14 13 36 5 - - 2 3 13 86

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

Piani esteri
a benefici
definiti
e altri piani a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
TFR medici
esteri
FISDE
Esercizio 2013
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 3 2,50-13,50 3,00-8,75 1,10-8,75
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 3 1,90-14,00 - 1,90-14,00
- tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani (%) - 4,10-4,40 - -
- tasso di inflazione (%) 2 1,70-11,00 2,00-6,00 2,00-7,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -
Esercizio 2014
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 2 2,30-15,00 2,00-8,00 0,50-8,00
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 2 2,75-14,00 - 1,50-14,00
- tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani (%) - 2,30-3,40 - -
- tasso di inflazione (%) 2 1,50-9,00 2,00-6,00 1,50-9,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

Eurozona Resto Europa Africa Altre
Esercizio 2013
Tassi di sconto (%) 1,10-3,00 4,10-4,40 3,50-13,50 2,50-8,75
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 3,50 2,56-3,13 1,00-14,00 5,00-12,00
Tasso d'inflazione (%) 2,00 1,75-3,40 3,50-11,00 2,50-8,75
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 22-25 15 17
Esercizio 2014
Tassi di sconto (%) 0,50-2,00 2,30-3,40 3,00-15,00 2,60-8,00
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 2,54-3,18 2,75 1,00-9,00 5,00-6,00
Tasso d'inflazione (%) 2,00 1,50-3,00 3,50-9,00 3,00-7,00
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 15-25 15 17

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.

Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.

Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso di crescita
delle pensioni
Tasso tendenziale
di crescita
del costo sanitario
(milioni di euro) Incremento
dello 0,5%
Riduzione
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dell'1%
Effetto sull'obbligazione (DBO)
TFR (3) 4 2 - - -
Piani esteri a benefici definiti (12) 14 2 7 3 -
FISDE e altri piani medici esteri (2) 2 - - - 1
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine (2) 1 2 1 - -

L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati. L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 8 milioni di euro.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
e altri piani
medici
esteri
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2015 2 13 1 11
2016 2 8 1 7
2017 2 8 1 7
2018 3 9 1 4
2019 4 10 1 6
Oltre 22 57 5 13

La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:

(anni) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
e altri piani
medici
esteri
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2013 11 19 14 6
2014 11 16 15 8

Passività per imposte differite 22

Le passività per imposte differite di 40 milioni di euro (81 milioni di euro al 31 dicembre 2013) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 274 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2013 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2014
Passività per imposte differite 81 44 (46) 7 (46) 40
Totale 81 44 (46) 7 (46) 40

La voce "Altre variazioni", negativa per 46 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (negativa per 9 milioni di euro); (ii) la rilevazione (negativa per 7 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); e (iii) altre variazioni (negative per 30 milioni di euro).

L'analisi delle attività per imposte anticipate è indicata alla nota 12 "Attività per imposte anticipate".

Perdite fiscali

Le perdite fiscali ammontano a 1.427 milioni di euro (1.031 milioni di euro al 31 dicembre 2013) con una parte rilevante riportabile a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 27,5% per le imprese italiane e a un'aliquota media del 26,4% per le imprese estere. Le perdite fiscali sono riferibili principalmente alle imprese estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:

(milioni di euro) Imprese
italiane
Imprese
estere
2015 - -
2016 - 23
2017 - 32
2018 - 26
2019 - 18
Oltre 2019 - 365
Illimitatamente 145 818
Totale 145 1.282

Altre passività non correnti 23

Le altre passività non correnti di 2 milioni di euro (nessun valore al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura - -
Debiti commerciali e altri debiti - 2
Totale - 2

Attività destinate alla vendita 24

Nel 2014 le attività destinate alla vendita riguardano le società venezuelane Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC e Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA ("Fertinitro", entrambe partecipate al 20% da Snamprogetti Netherlands BV), oggetto nel mese di ottobre 2010 di un decreto di esproprio dei propri beni da parte del governo venezuelano. La legge venezuelana prevede una procedura per la definizione di un indennizzo attraverso una negoziazione tra le parti. Nel mese di gennaio 2015 Snamprogetti Netherlands BV ha perfezionato la cessione, a un prezzo non inferiore al loro valore di libro, delle sue partecipazioni in Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC e Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA alla controparte venezuelana sulla base di un accordo che prevede, oltre al pagamento del prezzo di cessione della partecipazione (interamente incassato da Saipem, anche a titolo di indennizzo per l'esproprio), la risoluzione in via definitiva di qualsiasi pendenza tra le parti in relazione ai beni espropriati.

Patrimonio netto

Capitale e riserve di terzi azionisti 25

Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2014 a 41 milioni di euro (92 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Di seguito sono riportati i dati economici, patrimoniali e finanziari, al lordo delle elisioni infragruppo, relativi alla ER SAI Caspian Contractor Llc, società controllata del Gruppo con significative interessenze di terzi al 31 dicembre 2014 (32 milioni di euro).

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Non-controlling interest (%) 50 50
Attività correnti 174 168
Attività non correnti 105 103
Passività correnti 94 194
Passività non correnti 21 13
Ricavi 385 220
Patrimonio netto 164 64
Utile (perdita) netto dell'esercizio 41 (21)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio 33 (9)
Flusso di cassa netto da attività operativa 59 (75)
Flusso di cassa netto da attività di investimento (18) (14)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (148) (25)
Flusso di cassa netto dell'esercizio (113) (109)
Utile (perdita) netto dell'esercizio di pertinenza delle interessenze di terzi azionisti 20 (10)
Dividendi pagati alle interessenze di terzi azionisti 75 45

Nel corso del 2014 non si segnalano modifiche di interessenza partecipativa senza perdita o acquisizione del controllo.

Patrimonio netto di Saipem 26

Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2014 a 4.137 milioni di euro e si analizza come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Capitale sociale 441 441
Riserva sopraprezzo delle azioni 55 55
Riserva legale 88 88
Riserva per cash flow hedge 85 (275)
Riserva per differenze di cambio (100) (9)
Riserva benefici definiti per dipendenti (5) (19)
Altre 7 6
Utili relativi a esercizi precedenti 4.283 4.123
Utile (perdita) dell'esercizio (159) (230)
Azioni proprie (43) (43)
Totale 4.652 4.137

Il patrimonio netto di Saipem al 31 dicembre 2014 comprende riserve distribuibili per 3.931 milioni di euro (4.273 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d'imposta è stanziato limitatamente alle riserve potenzialmente distribuibili per 101 milioni di euro.

Capitale sociale 27

Al 31 dicembre 2014 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 441 milioni di euro, corrispondente a 441.410.900 azioni del valore nominale di 1 euro cadauna, di cui 441.301.574 azioni ordinarie e 109.326 azioni di risparmio.

L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Saipem SpA ha deliberato in data 6 maggio 2014 di non distribuire dividendi alle azioni ordinarie e di distribuire alle azioni di risparmio in circolazione alla data di stacco della cedola, un dividendo nel limite del 5% del valore nominale dell'azione pari a 1 euro, ovvero 5 centesimi per azione di risparmio.

Ammonta al 31 dicembre 2014 a 55 milioni di euro ed è invariata rispetto al 31 dicembre 2013.

Altre riserve 29

Le altre riserve al 31 dicembre 2014 sono negative per 209 milioni di euro (positive per 75 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e si compongono come segue:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Riserva legale 88 88
Riserva per cash flow hedge 85 (275)
Riserva per differenze di cambio (100) (9)
Riserva benefici definiti per dipendenti (5) (19)
Altre 7 6
Totale 75 (209)

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2014 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. La riserva legale rimane invariata avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva per cash flow hedge

La riserva è negativa per 275 milioni di euro (positiva per 85 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2014.

La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 91 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Riserva per differenze di cambio

La riserva è negativa per 9 milioni di euro (negativa per 100 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva è negativa per 19 milioni di euro (negativa per 5 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e accoglie le rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti.

La riserva è esposta al netto dell'effetto fiscale di 8 milioni di euro e si riferisce per un importo positivo di 1 milione di euro a partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

Altre

La voce ammonta a 6 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2013). La variazione di 1 milione di euro si riferisce alla riserva cash flow hedge di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; il valore si riferisce inoltre all'attribuzione di una quota parte dell'utile dell'esercizio 2009 della Capogruppo, secondo quanto disposto dall'art. 2426, 8-bis del codice civile e alla riserva di rivalutazione della Capogruppo, istituita in precedenti esercizi, per 2 milioni di euro.

Azioni proprie 30

Le azioni proprie in portafoglio ammontano a 43 milioni di euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e sono rappresentate da n. 1.939.832 azioni ordinarie Saipem dal valore nominale di 1 euro detenute dalla stessa Saipem SpA (n. 1.939.832 azioni al 31 dicembre 2013).

Le azioni proprie sono al servizio dei piani di stock option 2002-2008; la movimentazione delle azioni nel periodo si analizza come segue:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(milioni di euro)
complessivo
Costo
Capitale
sociale
(%)
Acquisti
Anno 2003 (dal 2 maggio) 2.125.000 6,058 13 0,48
Anno 2004 1.395.000 7,044 10 0,32
Anno 2005 3.284.589 10,700 35 0,74
Anno 2006 1.919.355 18,950 36 0,43
Anno 2007 848.700 25,950 22 0,19
Anno 2008 2.245.300 25,836 58 0,51
Totale 11.817.944 14,745 174 2,67
A dedurre azioni proprie assegnate:
- a titolo gratuito in applicazione piani di stock grant 1.616.400
- per sottoscrizione in applicazione piani di stock option 8.261.712
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2014 1.939.832 22,099 43 0,44

Al 31 dicembre 2014 sono in essere impegni per l'assegnazione di n. 61.350 azioni a fronte dei piani di stock option. Informazioni sugli impegni assunti a fronte dei piani di stock option sono fornite alla nota 36 "Costo del lavoro".

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Risultato
netto
Patrimonio
netto
Risultato
netto
Patrimonio
netto
Come da bilancio di Saipem SpA 277 1.460 70 1.401
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo,
rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate
(432) 2.815 (261) 2.343
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile (5) 812 (5) 807
- eliminazione di utili infragruppo non realizzati 1 (399) 33 (371)
- altre rettifiche 23 56 (75) (2)
Totale patrimonio netto (136) 4.744 (238) 4.178
Capitale e riserve di terzi (23) (92) 8 (41)
Come da bilancio consolidato (159) 4.652 (230) 4.137

Altre informazioni 31

Informazioni supplementari del rendiconto finanziario

(milioni di euro) 31.12.2013
Analisi dei disinvestimenti in imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda
Attività correnti 65
Attività non correnti 255
Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) -
Passività correnti e non correnti 14
Effetto netto dei disinvestimenti 334
Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo -
Plusvalenza per disinvestimenti 44
Interessenza di terzi -
Totale prezzo di vendita 378
a dedurre:
Disponibilità liquide ed equivalenti -
Flusso di cassa dei disinvestimenti 378

Nel corso dell'esercizio 2014 non si sono registrati flussi finanziari in connessione a investimenti o disinvestimenti. I disinvestimenti dell'esercizio 2013 riguardano la cessione del ramo aziendale Floaters a Eni SpA da parte di Saipem SpA e la cessione di un ramo d'azienda della società Saipem Ltd alla società Eni Engineering E&P Ltd.

Garanzie, impegni e rischi 32

Garanzie

Le garanzie ammontano a 8.169 milioni di euro (7.307 milioni di euro al 31 dicembre 2013), così suddivise:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale
Imprese joint venture e collegate 624 522 1.146 283 184 467
Imprese consolidate 258 2.736 2.994 126 2.331 2.457
Proprie - 3.167 3.167 142 5.103 5.245
Totale 882 6.425 7.307 551 7.618 8.169

Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 2.331 milioni di euro (2.736 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali. Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 49 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 155.

Impegni

Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate, a controllo congiunto e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 40.912 milioni di euro (31.525 milioni di euro al 31 dicembre 2013), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2014.

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

(milioni di euro) di iscrizione
Valore
economico
Proventi
a conto
(oneri)
rilevati
a patrimonio
Proventi
(oneri)
rilevati
netto
Strumenti finanziari di negoziazione
Strumenti derivati non di copertura (a) (126) (170) -
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato
Crediti commerciali e diversi (b) 3.330 120 -
Crediti finanziari (a) 61 - -
Debiti commerciali e diversi 5.669 - -
Debiti finanziari (a) 6.094 (188) -
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (c) (363) (54) 478

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 39 "Proventi (oneri) finanziari".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 120 milioni di euro (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 54 milioni di euro.

INFORMAZIONI SULLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

  • b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); e
  • c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2014 si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2014
(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività (passività) finanziarie detenute per le negoziazione:
- strumenti derivati non di copertura - (126) - (126)
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
- altre attività disponibili per la vendita 9 - - 9
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura - (363) - (363)
Totale 9 (489) - (480)

Nell'espletamento della sua attività, il Gruppo utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari sono riportate di seguito.

VALORI NOMINALI DEI CONTRATTI DERIVATI

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.

GESTIONE DEL RISCHIO DEI TASSI DI INTERESSE

Il Gruppo stipula unicamente contratti di interest rate swap per gestire i rischi dei tassi di interesse.

(milioni di euro) al 31.12.2014
nominale
Valore
Interest rate swap (IRS) 250

La tabella che segue riporta i tipi di swap in essere, la media ponderata dei tassi di interesse nonché le scadenze delle operazioni. I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi medi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

31.12.2014
Valore nominale (milioni di euro) 250
Tasso medio ponderato acquistato (%) 0,094
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,185
Scadenza media ponderata (anni) 3

Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2017.

GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO

Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.

(milioni di euro) al 31.12.2013
nominale
Valore
al 31.12.2014
nominale
Valore
Contratti su cambi a termine 2.967 3.092

La tabella che segue riepiloga, per le più importanti valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.

(milioni di euro) Valore nominale al 31.12.2013 Valore nominale al 31.12.2014
Acquisti Vendite Acquisti Vendite
AUD 474 13 315 96
CAD - - 17 -
CHF - 2 74 12
CNY 71 - 28 -
EUR 177 31 247 45
GBP 260 85 256 88
JPY 108 7 52 3
KWD 19 15 - -
MXN - - 26 25
NOK 141 94 140 87
PLN - 13 - -
RUB 234 204 36 65
SGD 1 2 491 5
USD 2.998 6.984 4.970 9.318
Totale 4.483 7.450 6.652 9.744

La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2014 per bande temporali.

(milioni di euro) trimestre
Primo
2015
trimestre
Secondo
2015
trimestre
Terzo
2015
trimestre
Quarto
2015
e oltre
2016
Totale
Ricavi 1.206 1.053 864 583 1.788 5.494
Costi 393 377 178 180 278 1.406

GESTIONE DEL RISCHIO COMMODITY

Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo.

La tabella che segue riepiloga l'ammontare degli impegni a termine per tali contratti.

Valore nominale al 31.12.2013 Valore nominale al 31.12.2014
(milioni di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
Contratti su merci a termine 12 - 17 2

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2014 per bande temporali.

(milioni di euro) trimestre
Primo
2015
trimestre
Secondo
2015
trimestre
Terzo
2015
trimestre
Quarto
2015
e oltre
2016
Totale
Costi 2 2 - - - 4

Contenziosi

Il Gruppo è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono la Società. In relazione ai procedimenti penali le informazioni disponibili per la valutazione della Società non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti penali e dei contenziosi più significativi.

Consorzio TSKJ - Indagini delle Autorità Statunitensi, Italiane e di altri Paesi

Snamprogetti Netherlands BV detiene una partecipazione del 25% nelle società che costituiscono il Consorzio TSKJ. I rimanenti azionisti, con quote paritetiche del 25%, sono KBR, Technip e JGC. Il Consorzio TSKJ, a partire dal 1994, ha realizzato impianti di liquefazione del gas naturale a Bonny Island in Nigeria. Snamprogetti SpA, società controllante Snamprogetti Netherlands BV, è stata una diretta controllata di Eni SpA sino al febbraio 2006, quando è stato concluso un accordo per la cessione di Snamprogetti SpA a Saipem SpA; Snamprogetti SpA è stata incorporata in Saipem SpA dal 1° ottobre 2008. Con la cessione di Snamprogetti SpA, Eni ha concordato tra l'altro di indennizzare i costi e gli oneri che Saipem SpA dovesse eventualmente sostenere, con riferimento alla vicenda TSKJ, anche in relazione alle relative controllate.

Diverse autorità giudiziarie, tra cui la Procura della Repubblica di Milano, hanno svolto indagini su presunti pagamenti illeciti da parte del Consorzio TSKJ a favore di pubblici ufficiali nigeriani. I procedimenti instaurati si sono conclusi con transazioni negli Stati Uniti e in Nigeria.

Il procedimento in Italia: i fatti oggetto di indagine si estendono sin dal 1994 e concernono anche il periodo successivo all'introduzione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, sulla responsabilità amministrativa delle società. Il procedimento instaurato dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti di Eni SpA e Saipem SpA ha riguardato l'applicazione del D.Lgs. n. 231 del 2001 per responsabilità amministrativa in relazione a presunti reati di corruzione internazionale aggravata ascritti a ex dirigenti di Snamprogetti.

La Procura della Repubblica di Milano aveva avanzato richiesta di misura cautelare ex D.Lgs. n. 231/2001 consistente nell'interdizione per Eni e Saipem dall'esercizio di attività comportanti rapporti contrattuali diretti o indiretti con la società Nigerian National Petroleum Corp o sue controllate, contestando in particolare l'inefficacia e l'inosservanza del modello di organizzazione, gestione e controllo predisposto al fine di prevenire la commissione dei reati ascritti da parte di soggetti sottoposti a direzione e vigilanza.

Con decisione del 17 novembre 2009, il Giudice per le Indagini Preliminari aveva respinto la richiesta di misura cautelare interdittiva presentata dalla Procura della Repubblica di Milano, che successivamente aveva presentato ricorso in appello avverso tale ordinanza. In data 9 febbraio 2010 la Corte di Appello, in funzione di giudice del riesame, ritenendo infondato nel merito l'appello della Procura, aveva confermato l'impugnata ordinanza del GIP. Contro tale provvedimento la Procura aveva presentato ricorso che, il 30 settembre 2010, era stato accolto dalla Corte di Cassazione. La Suprema Corte aveva infatti deciso che la richiesta di misura cautelare è (in diritto) ammissibile, ai sensi del D.Lgs. n. 231 del 2001, anche nelle ipotesi di reato di corruzione internazionale. La Procura della Repubblica di Milano aveva poi rinunciato alla richiesta di misura cautelare interdittiva nei confronti di Eni e Saipem a fronte del deposito da parte di Snamprogetti Netherlands BV di una cauzione pari a 24.530.580 euro, anche nell'interesse di Saipem SpA. Nell'ambito del procedimento penale sono stati contestati presunti eventi corruttivi in Nigeria, asseritamente commessi sino a epoca successiva al 31 luglio 2004. Viene contestata anche l'aggravante del conseguimento di un profitto di rilevante entità (indicato come non inferiore a 65 milioni di dollari), asseritamente conseguito da Snamprogetti SpA. In data 26 gennaio 2011 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per Saipem SpA (come persona giuridica, in quanto incorporante Snamprogetti SpA) e per cinque ex dipendenti di Snamprogetti SpA. Nel mese di febbraio 2012, a seguito della richiesta delle difese, il Tribunale ha pronunciato sentenza di "non doversi procedere" nei confronti degli imputati persone fisiche "perché il reato agli stessi ascritto è estinto per intervenuta prescrizione", disponendo inoltre lo stralcio del procedimento in relazione alla persona giuridica Saipem, in merito alla quale il processo è proseguito.

Il Tribunale di Milano in data 11 luglio 2013 ha condannato Saipem SpA alla sanzione pecuniaria complessiva di 600.000 euro, disponendo altresì la confisca della somma pari a 24.530.580 euro, già messa a disposizione della Procura di Milano da Snamprogetti Netherlands BV.

Il 17 settembre 2013 il Tribunale di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna nei confronti di Saipem, la quale ha successivamente presentato appello avverso la sentenza di primo grado.

Il 21 novembre 2014 si è celebrata l'udienza avanti la Corte d'Appello di Milano. Il 19 febbraio 2015 la Corte d'Appello di Milano ha confermato la sentenza con la quale il Tribunale di Milano l'11 luglio 2013 aveva dichiarato Saipem SpA responsabile dell'illecito amministrativo ascritto e, concessa l'attenuante di cui all'art. 12, n. 2, lett. a) del D.Lgs. n. 231/2001, aveva condannato la Società alla sanzione pecuniaria complessiva di 600.000 euro. La Corte ha condannato Saipem SpA al pagamento delle spese processuali. È quindi confermata altresì la confisca della somma pari a 24.530.580 euro, già messa a disposizione dell'ente ai sensi dell'art. 17, comma 1, lett. c), D.Lgs. n. 231/2001. La Corte ha stabilito in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni della sentenza (la scadenza è quindi il 20 maggio 2015). Saipem ricorrerà in Cassazione avverso la decisione della Corte d'Appello. Il ricorso per Cassazione dovrà essere depositato entro 45 giorni decorrenti dalla scadenza del termine del deposito delle motivazioni, ovvero, nel caso in cui il termine dei 90 giorni non venga rispettato, entro 45 giorni decorrenti dal giorno in cui verrà eseguita la notifica dell'avviso di deposito delle motivazioni. Saipem è stata coinvolta nel procedimento relativo alle attività del Consorzio TSKJ in Nigeria nel periodo 1994-2004, solo perché nel 2006 Saipem SpA ha acquistato Snamprogetti SpA, società controllante Snamprogetti Netherlands BV, che detiene una partecipazione del 25% nel Consorzio TSKJ.

Le decisioni del Tribunale di Milano e della Corte d'Appello di Milano non hanno, in ogni caso, alcun impatto economico-finanziario su Saipem, poiché Eni SpA, in occasione della cessione di Snamprogetti SpA, si era impegnata a indennizzare Saipem per le perdite a danno di quest'ultima con riferimento alla vicenda TSKJ.

Algeria

Il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, in data 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni sub-contratti stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini.

L'indagine verte su presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

Nell'ambito di tale procedimento risultano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società, tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e

Amministratore Delegato-CEO e l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction. La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che potrebbero evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli Organi di Controllo interni e l'Organismo di Vigilanza di Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; e (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione ove emergessero nuovi elementi.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata la richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem e di un ulteriore ex-dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menziona come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall'"Addendum n. 1 to the agency agreement" sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro". Il 5 febbraio 2015 il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Saipem SpA che, per quanto riportato nel processo verbale di verifica del 6 febbraio 2015, è svolta: "a) a fini Ires e Irap, per i periodi di imposta dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010, tra l'altro riscontrando gli aspetti fiscalmente rilevanti scaturenti dalle verifiche confluite nel procedimento penale n. 58461/14 - mod. 21, radicato presso la Procura della Repubblica del Tribunale Ordinario di Milano (Sostituti Procuratori Fabio De Pasquale, Giordano Baggio e Isidoro Palma) [n.d.r. c.d. vicenda Algeria]. (omissis) b) finalizzata, per il solo periodo di imposta 2010, a rilevare i rapporti economici intrattenuti con le imprese residenti o localizzate in Stati o territori non appartenenti all'Unione Europea, aventi regimi fiscali privilegiati (articolo 110, commi 10 e ss. del TUIR); - ai fini del controllo delle norme circa la regolare posizione del personale dipendente e dei collaboratori, per l'annualità 2015 (fino al giorno dell'accesso)".

Il 26 febbraio 2015 il GUP di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il GUP ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015, con eventuale prosecuzione nei giorni 28 maggio 2015 e 12 giugno 2015.

Inoltre, su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estende di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 maggio 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem intende quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del DoJ che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro.

Si segnala, inoltre, che in Algeria, in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach, sono in corso indagini giudiziarie (cd. inchiesta "Sonatrach 1") avviate nel 2010 con riferimento alle quali alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie SpA sono stati bloccati. Successivamente sono stati sbloccati alcuni di questi conti correnti e tuttora ne rimangono bloccati due denominati in dinari algerini per un saldo totale equivalente a 90.173.120 euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2014). Tali conti correnti sono relativi, uno al progetto GK3 e uno al progetto MLE. Il conto bloccato relativo al progetto MLE non è più in uso per i relativi pagamenti. Il conto relativo al progetto GK3 è ancora contrattualmente previsto per i pagamenti in dinari algerini del relativo progetto e i residui corrispettivi in dinari algerini ancora dovuti su tale progetto sono pari a circa 4.713.603 euro equivalenti (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2014). In relazione a tale inchiesta sulle modalità di assegnazione del contratto GK3 nel 2012 è stata ricevuta una comunicazione che, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, formalizza a Saipem Contracting Algérie SpA l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa ad asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. All'inizio del 2013 la stessa "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio della stessa società e confermato il blocco dei conti correnti sopra indicati. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei citati conti correnti che Saipem Contracting Algérie SpA aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015 ha rinviato il procedimento alla successiva sessione penale, la cui data non è stata ancora comunicata.

Nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie SpA al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente che sarebbe in corso un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della legge n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", nonché ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie SpA, Saipem SpA e Saipem SA.

Kuwait

Il 21 giugno 2011 è stato notificato a Saipem SpA, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, un decreto di perquisizione dell'ufficio personale di un dipendente della stessa Società, in relazione a ipotesi di reati che sarebbero stati messi in atto dal dipendente con soggetti terzi; tali reati sarebbero collegati all'aggiudicazione di gare, da parte di Saipem SpA, a società terze per un progetto in Kuwait. Con riferimento alla medesima vicenda, la Procura ha altresì notificato a Saipem SpA una "informazione di garanzia" ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001; la Società ritiene che la propria posizione processuale sarà chiarita positivamente; ciò in quanto, alla luce delle contestazioni descritte negli atti, Saipem SpA appare parte lesa in relazione alle presunte condotte illecite oggetto dell'indagine.

Saipem SpA ha tempestivamente provveduto, sentito anche il parere del proprio legale, d'accordo con l'Organismo di Vigilanza della Società e gli Organi di Controllo interni, ad avviare, tramite la funzione Internal Audit, una verifica interna sul progetto oggetto dell'indagine, anche incaricando una società di consulenza esterna. Il 2 marzo 2012 è stata notificata a Saipem SpA la "Richiesta di proroga del termine di durata delle indagini preliminari" presentata dal Pubblico Ministero. Da tale data non sono stati notificati ulteriori atti alla Società né vi è notizia/evidenza di ulteriori sviluppi nelle indagini.

EniPower - Indagini dalla magistratura

Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA, quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento), oltre che ad altri soggetti, informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari, con conseguente deposito degli atti, in maniera positiva per Snamprogetti, e la società non è stata inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, prosegue a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al procedimento principale avanti il GUP si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha proceduto ad alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Il 19 dicembre 2011 è stata depositata in cancelleria la motivazione della sentenza. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24 ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato la sentenza, sostanzialmente confermando la sentenza di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione.

Fos Cavaou

Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)].

L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si è conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG ha rifiutato di prorogarne la scadenza.

Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subito, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie").

Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra work non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la "Mémoire en demande". Di contro STS ha depositato la propria "Mémoire en défense" il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale.

Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG è obbligata a corrispondere a STS la somma, comprensiva di interessi, di 69.842.899 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%.

Arbitrato per progetto Menzel Ledjmet Est ("MLE"), Algeria

Con riferimento al contratto sottoscritto il 22 marzo 2009 da Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") da una parte, Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") e First Calgary Petroleums LP (insieme la "Cliente") dall'altra, avente a oggetto l'ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un'unità di trattamento del gas e delle annesse opere nel campo MLE (Algeria), in data 23 dicembre 2013 è stata depositata da Saipem domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi ("ICC"). La domanda è stata quindi notificata alla Cliente in data 8 gennaio 2014. Nella propria domanda di arbitrato Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale riconosca: (i) un'estensione dei termini contrattuali di 14,5 mesi; e (ii) il diritto di Saipem a ottenere il pagamento dell'importo di circa 580 milioni di euro (al netto della somma di 145,8 milioni di euro, già corrisposta da First Calgary Petroleums LP) a titolo di aumento del prezzo contrattuale per estensione dei termini, variation orders, mancato pagamento di fatture arretrate e pezzi di ricambio, oltre al riconoscimento di una somma da quantificare per aver terminato i lavori in anticipo rispetto ai termini contrattuali. Sonatrach e First Calgary Petroleums LP (società che dal 2008 è controllata al 100% dal Gruppo Eni) hanno nominato congiuntamente il loro arbitro e in data 28 marzo 2014 hanno depositato le rispettive "Réponses à la requête". Il 26 maggio 2014 è stato nominato il Presidente del Collegio Arbitrale. Il 17 dicembre 2014 Saipem ha depositato la propria "Mémoire en demande" unitamente a tutta la documentazione a supporto della stessa, nella quale le richieste avanzate nei confronti della Cliente sono complessivamente pari a circa 898,5 milioni di euro equivalenti.

Sonatrach e First Calgary Petroleums LP depositeranno le proprie "Mémoires en défense" entro il 14 agosto 2015.

Arbitrato per progetto LPG, Algeria

Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di "Extraction des liquides des gaz associés Hassi Messaoud et séparation d'huile LDHP ZCINA" (progetto LPG), concluso il 12 novembre 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SA e Saipem Contracting Algérie SpA dall'altra (insieme "Saipem"), in data 14 marzo 2014, Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso l'ICC di Parigi. Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 171,1 milioni euro equivalenti a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per variation orders, extension of time, force majeure, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha depositato la propria Réponse in data 10 giugno 2014, respingendo ogni addebito e chiedendo in via riconvenzionale che Saipem sia condannata al pagamento delle penalità di ritardo, quantificate in 70,8 milioni di dollari USA. Il Tribunale Arbitrale si è costituito formalmente il 16 settembre 2014 con l'accettazione della nomina da parte del Presidente. Il 13 novembre 2014 le parti hanno trovato un accordo sul calendario della procedura in base al quale Saipem deve depositare la propria "Mémoire en demande" entro il 13 marzo 2015 e Sonatrach la propria "Mémoire en défense" entro il 14 settembre 2015. Le udienze dovrebbero tenersi nel mese di ottobre 2016.

Corte di Cassazione - Delibera Consob n. 18949 del 18 giugno 2014

Con provvedimento del 18 giugno 2014 (delibera n. 18949) Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013. Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la citata delibera. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem. Saipem presenterà ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. In relazione ad asseriti ritardi da parte della Società nelle comunicazioni al mercato, sono state minacciate possibili azioni risarcitorie da parte di azionisti ed ex azionisti. La Società ha valutato le richieste pervenute ritenendole non fondate.

Ricavi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative sono dettagliate nel "Commento ai risultati economicofinanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Ricavi della gestione caratteristica 33

I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 11.530 12.748
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 311 125
Totale 11.841 12.873

e hanno la seguente articolazione per area geografica:

(milioni di euro) 2013 2014
Italia 623 604
Resto Europa 859 1.105
CSI 1.241 1.187
Medio Oriente 2.711 2.303
Estremo Oriente 1.210 1.078
Africa Settentrionale 663 589
Africa Occidentale e Resto Africa 2.163 2.815
Americhe 2.371 3.192
Totale 11.841 12.873

L'informativa richiesta dallo IAS 11 viene riportata per settore di attività alla nota 44 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".

I ricavi di commessa comprendono: il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste. Le varianti (change orders) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente, le revisioni di prezzo (claims) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change orders e claims sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; e (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claims) al 31 dicembre 2014, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 1.042 milioni di euro, in riduzione di 217 milioni di euro rispetto al periodo precedente. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni. I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Altri ricavi e proventi 34

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni 1 1
Indennizzi 165 1
Altri proventi 11 13
Totale 177 15

Costi operativi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 35

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2.564 2.678
Costi per servizi 5.075 5.092
Costi per godimento di beni di terzi 1.062 1.432
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 29 20
Altri oneri 210 60
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (7) (15)
- variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (51) (5)
Totale 8.882 9.262

I costi per servizi comprendono compensi d'intermediazione per 4 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 11 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

I costi per godimento di beni di terzi comprendono canoni per contratti di leasing operativo per 1.411 milioni di euro (1.062 milioni di euro nel 2013). I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 624 milioni di euro (284 milioni di euro nel 2013), di cui 85 milioni di euro attesi entro il primo anno, 309 milioni di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto e 230 milioni di euro attesi oltre il quinto anno.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono commentati alla nota 20 "Fondi per rischi e oneri".

Gli altri oneri di 60 milioni di euro comprendono altre imposte dirette per 29 milioni di euro generati principalmente da imprese estere controllate direttamente o indirettamente da Saipem SpA.

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 45 "Rapporti con parti correlate".

Costo del lavoro 36

Il costo del lavoro si analizza come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Salari e stipendi 2.016 2.055
Oneri sociali 208 264
Oneri per programmi a benefici definiti 28 31
Accantonamento fondo TFR rilevato in contropartita ai piani pensione o Inps 25 25
Altri costi 13 50
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (20) (17)
Totale 2.270 2.408

Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono commentati alla nota 21 "Fondo per benefici ai dipendenti".

Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Saipem

Nel 2009 Saipem ha dato discontinuità al piano di incentivazione manageriale basato sull'assegnazione di stock option ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate. Al 31 dicembre 2014 rimane in essere il solo Piano di stock option 2008 approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Saipem SpA in data 28 aprile 2008. Le condizioni generali dei piani e le altre informazioni indicate nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 non hanno subito variazioni significative.

STOCK OPTION

L'evoluzione dei piani di stock option è la seguente:

2013 2014
Prezzo Prezzo
medio Valore medio Valore
Numero di esercizio di mercato (a) Numero di esercizio di mercato (a)
di azioni (euro) (migliaia di euro) di azioni (euro) (migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio 397.485 23,980 11.646 259.500 25,979 4.038
Nuovi diritti assegnati - - - - - -
(Diritti esercitati nel periodo) (56.650) 13,787 1.034 - - -
(Diritti decaduti nel periodo) (81.335) - 1.484 (198.150) - 3.547
Diritti esistenti al 31 dicembre 259.500 25,979 4.038 61.350 25,872 538
Di cui: esercitabili al 31 dicembre 259.500 25,979 4.038 61.350 25,872 538

(a) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le opzioni assegnate, esercitate, o scadute, nel periodo corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le opzioni esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.

I diritti esistenti al 31 dicembre 2014 e il numero degli assegnatari si analizzano come segue:

Anno (1) N. dirigenti Prezzo
di esercizio (2)
N. azioni
Opzioni assegnate
2002 213 6,187 2.105.544
2003 58 6,821 1.283.500
2004 58 7,594 1.166.000
2005 56 11,881 980.500
2006 91 17,519 1.965.000
2007 91 26,521 1.332.500
2008 93 25,872 1.339.000
10.172.044
Opzioni esercitate
2002 (1.847.097)
2003 (1.205.500)
2004 (1.145.500)
2005 (947.500)
2006 (1.381.915)
2007 (883.650)
2008 (850.550)
(8.261.712)
Opzioni decadute
2002 (258.447)
2003 (78.000)
2004 (20.500)
2005 (33.000)
2006 (583.085)
2007 (448.850)
2008 (427.100)
(1.848.982)
Impegni in essere
2002 -
2003 -
2004 -
2005 -
2006 -
2007 -
2008 61.350
61.350

(1) L'ultimo Piano di Stock Option è stato approvato nel 2008.

(2) Media aritmetica dei prezzi ufficiali in euro rilevati sul Mercato Telematico Azionario nel mese precedente la data di assegnazione del diritto di acquisto.

Al 31 dicembre 2014 risultano assegnate n. 61.350 opzioni per l'acquisto di altrettante azioni ordinarie di Saipem SpA del valore nominale di 1 euro. Le opzioni si riferiscono ai seguenti piani:

di azioni
Numero
di esercizio
Prezzo
(euro)
Vita media
residua
(mesi)
unitario (euro)
assegnatari
di mercato
residenti
in Italia
Valore
unitario (euro)
assegnatari
di mercato
in Francia
residenti
Valore
Piano 2008 61.350 25,872 7 - 538
Totale 61.350 25,872 7 - 538

La valutazione del fair value delle opzioni assegnate nel 2005 è stata effettuata considerando le opzioni come europee rispettivamente fino al 30 settembre 2006, 23 agosto 2007 e 27 luglio 2008 per gli assegnatari residenti in Italia e fino al 30 settembre 2007, 23 agosto 2008 e 27 luglio 2009 per quelli residenti in Francia, e successivamente come americana. È stata conseguentemente utilizzata una metodologia combinata basata sul modello Black-Scholes e Merton per la valutazione delle opzioni europee e sul metodo Roll, Geske e Whaley per quella delle opzioni americane. La particolarità dei diritti contenuti nel piano di stock option 2007 e 2008 ha dato luogo a una valutazione basata sulla metodologia degli alberi trinomiali, che consente di trattare opzioni call di tipo americano su titoli che durante la propria vita staccano dividendi.

I parametri utilizzati per l'ultimo piano posto in essere nel 2008 sono stati:

  • per gli assegnatari residenti in Italia:
2008
Tasso di interesse privo di rischio (%) 4,926
Durata (anni) 6
Volatilità implicita (%) 34,700
Dividendi attesi (%) 2,090
  • per gli assegnatari residenti in Francia:
2008
Tasso di interesse privo di rischio (%) 4,918
Durata (anni) 7
Volatilità implicita (%) 34,700
Dividendi attesi (%) 2,090

Compensi spettanti al key management personnel

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente Relazione Finanziaria Annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo. La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.

(milioni di euro) 2013 (1) 2014
Salari e stipendi 4 4
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - -
Altri benefici a lungo termine 1 1
Stock option - -
Totale 5 5

(1) Dato riesposto secondo la logica di identificazione dei key management personnel applicata per l'esercizio 2014.

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 160 migliaia di euro nel 2014.

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem, anche se non soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche.

Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

(numero) 31.12.2013 31.12.2014
Dirigenti 427 412
Quadri 4.687 4.756
Impiegati 20.893 21.855
Operai 19.625 21.611
Marittimi 332 333
Totale 45.964 48.967

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.

Ammortamenti e svalutazioni 37

Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 1.157 milioni di euro (710 milioni di euro nel 2013) e si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Ammortamenti:
- attività materiali 700 725
- attività immateriali 10 12
710 737
Svalutazioni:
- attività materiali - 420
- attività immateriali - -
Totale - 420

L'ammontare totale delle svalutazioni delle attività materiali pari a 420 milioni di euro si riferisce per 410 milioni di euro al riallineamento del valore di un asset e tre cash generating unit alle aspettative di vita economica futura attesa e di margini futuri come indicato alla nota 8 "Immobili, impianti e macchinari".

Altri proventi (oneri) operativi

38

Negli "Altri proventi (oneri) operativi" sono rilevati gli effetti a conto economico delle valutazioni al fair value dei contratti derivati su commodity privi dei requisiti formali per essere considerati di copertura secondo gli IFRS. Al 31 dicembre 2014 ammontano a 6 milioni di euro di oneri (1 milione di euro di proventi al 31 dicembre 2013).

Proventi (oneri) finanziari 39

I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 646 759
Oneri finanziari (787) (788)
Totale (141) (29)
Strumenti derivati (48) (170)
Totale (189) (199)

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Differenze attive (passive) nette di cambio 9 165
Differenze attive di cambio 627 747
Differenze passive di cambio (618) (582)
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto (145) (188)
Interessi attivi e altri proventi verso società finanziarie di Gruppo - -
Interessi attivi verso banche e altri finanziatori 19 11
Interessi passivi e altri oneri verso società finanziarie di Gruppo (128) (148)
Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori (36) (51)
Altri proventi (oneri) finanziari (5) (6)
Altri proventi finanziari verso terzi - 1
Altri oneri finanziari verso terzi - (1)
Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti (5) (6)
Totale proventi (oneri) finanziari (141) (29)

I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Contratti su valute (48) (170)
Totale (48) (170)

Gli oneri netti su contratti derivati di 170 milioni di euro (48 milioni di euro di proventi nel 2013) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla rilevazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.

Proventi (oneri) su partecipazioni 40

Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto

L'effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:

(milioni di euro) 2013 2014
Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto 19 27
Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto (19) (3)
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto 2 (4)
Totale 2 20

La quota di utili (perdite) da valutazione al patrimonio netto è commentata alla nota 10 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto".

Altri proventi (oneri) su partecipazioni

Nel corso dell'esercizio si è registrata una plusvalenza netta da vendita pari a 4 milioni di euro relativa alla cessione a terzi della società Offshore Design Engineering Ltd.

Imposte sul reddito 41

2013
(milioni di euro)
2014
Imposte correnti:
- imprese italiane
9
36
- imprese estere
220
193
Imposte differite e anticipate nette:
- imprese italiane
(46)
(30)
- imprese estere
(77)
(81)
Totale
106
118

Le imposte correnti ammontano a 229 milioni di euro e riguardano proventi Ires per 20 milioni di euro, relativi principalmente a crediti d'imposta, oneri Irap per 12 milioni di euro e oneri per altre imposte per 237 milioni di euro.

La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 27,5% (Ires) al risultato prima delle imposte e del 3,9% (Irap) al valore netto della produzione delle imprese italiane, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2014 è la seguente:

(milioni di euro) 2013 2014
Risultato prima delle imposte (30) (120)
Imposte sul reddito teoriche 16 (2)
Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione):
- minore incidenza fiscale sulle imprese estere (74) (2)
- differenze permanenti e altre motivazioni 137 77
- accantonamenti (utilizzi) fondo per imposte (1) (9)
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute 28 54
Totale variazioni 90 120
Imposte effettive 106 118
(milioni di euro) 2013 2014
Imposte sul reddito nel conto economico consolidato 106 118
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili (8) 116
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili (3) 4
Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio 95 238

Utile di terzi azionisti 42

La perdita di pertinenza di terzi azionisti ammonta a 8 milioni di euro (23 milioni di euro di utile nel 2013).

Utile (perdita) per azione 43

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile semplice è di 439.359.038 e di 439.347.044 rispettivamente nel 2014 e nel 2013.

L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza di Saipem per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. Al 31 dicembre 2014 le azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse riguardano esclusivamente le azioni assegnate a fronte dei piani di stock option. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione diluito è di 439.719.829 e di 439.529.714 rispettivamente per il 2013 e il 2014. La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzato per la determinazione dell'utile per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito è di seguito indicata:

31.12.2013 31.12.2014
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile semplice 439.347.044 439.359.038
Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock option 259.500 61.350
Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 113.285 109.326
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile diluito 439.719.829 439.529.714
Utile (perdita) di competenza Saipem (milioni di euro) (159) (230)
Utile (perdita) per azione semplice (ammontari in euro per azione) (0,36) (0,52)
Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) (0,36) (0,52)

Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione 44

Informazioni per settore di attività

E&C Offshore E&C Onshore Non allocato
Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Totale
(milioni di euro)
31 dicembre 2013
Ricavi della gestione caratteristica 6.545 5.339 1.562 856 - 14.302
a dedurre: ricavi infragruppo 1.399 542 385 135 - 2.461
Ricavi da terzi 5.146 4.797 1.177 721 - 11.841
Risultato operativo 91 (404) 379 91 - 157
Ammortamenti e svalutazioni 283 27 259 141 - 710
Proventi netti su partecipazioni 2 - - - - 2
Investimenti in attività materiali e immateriali 393 124 174 211 - 902
Attività materiali e immateriali 3.793 585 3.351 941 - 8.670
Partecipazioni 78 77 - 3 - 158
Attività correnti 2.498 2.319 639 435 1.872 7.763
Passività correnti 2.819 2.013 287 127 3.524 8.770
Fondi per rischi e oneri 56 81 1 2 56 196
31 dicembre 2014
Ricavi della gestione caratteristica 9.291 4.698 1.612 901 - 16.502
a dedurre: ricavi infragruppo 2.089 933 420 187 - 3.629
Ricavi da terzi 7.202 3.765 1.192 714 - 12.873
Risultato operativo 275 (411) 100 91 - 55
Ammortamenti e svalutazioni 457 38 512 150 - 1.157
Proventi netti su partecipazioni 26 (3) - 1 - 24
Investimenti in attività materiali e immateriali 260 55 180 199 - 694
Attività materiali e immateriali 3.666 590 3.034 1.071 - 8.361
Partecipazioni 106 2 - 4 - 112
Attività correnti 2.727 2.399 610 599 2.296 8.631
Passività correnti 3.791 2.217 306 189 3.102 9.605
Fondi per rischi e oneri 48 108 1 4 49 210

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili. Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali. L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 33 "Ricavi della gestione caratteristica".

(milioni di euro) Italia Resto Europa CSI Resto Asia Settentrionale
Africa
Occidentale
Africa
Americhe Non allocabili Totale
2013
Investimenti in attività materiali e immateriali 20 14 17 178 3 14 256 400 902
Attività materiali e immateriali 96 36 336 699 21 313 909 6.260 8.670
Attività direttamente attribuibili (correnti) 288 1.129 497 2.219 626 970 1.172 862 7.763
2014
Investimenti in attività materiali e immateriali 27 9 26 154 2 14 126 336 694
Attività materiali e immateriali 113 35 303 884 3 294 986 5.743 8.361
Attività direttamente attribuibili (correnti) 402 1.491 667 1.856 415 1.113 1.719 968 8.631

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); e (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

Contratti di costruzione

I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.

(milioni di euro) 2013 2014
Contratti di costruzione - attività 1.771 1.955
Contratti di costruzione - passività (1.314) (1.416)
Contratti di costruzione - netto 457 539
Costi e margini (percentuale di completamento) 11.538 13.377
Fatturazione ad avanzamento lavori (11.050) (12.819)
Variazione fondo perdite future (31) (19)
Contratti di costruzione - netto 457 539

Rapporti con parti correlate 45

Saipem SpA è una società controllata da Eni SpA. Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi, lo scambio di beni, l'ottenimento e l'impiego di mezzi finanziari e la stipula di contratti derivati con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA e con alcune società controllate o possedute dallo Stato; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem. Ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del 2014 sono state effettuate le seguenti operazioni con parti correlate:

  • in data 18 febbraio 2014 la società Saipem SpA ha stipulato un contratto di finanziamento a medio-lungo termine bullet a tasso fisso nella misura del 2,5% e della durata di 5 anni con Eni SpA, per un importo di 300 milioni di euro;
  • in data 31 marzo 2014 è stato firmato tra Saipem SpA e Versalis SpA un contratto per la realizzazione di una nuova linea di produzione di elastomeri speciali (EPDM) e il potenziamento delle linee esistenti presso lo stabilimento Versalis di Ferrara per un valore di circa 206 milioni di euro;
  • in data 16 aprile 2014 le società Saipem SA e Sofresid SA, controllate rispettivamente in maniera diretta e indiretta da Saipem SpA, hanno stipulato contratti in derivati di copertura in cambi per un controvalore nozionale complessivo di circa 2.437 milioni di euro con Eni SpA. Le operazioni si sono rese necessarie a seguito dell'aggiudicazione di un'importante iniziativa in Angola da parte di Total Exploration and Production Angola, per neutralizzare il rischio di oscillazione cambi e i relativi impatti sulla redditività attesa dal progetto;
  • in data 30 giugno 2014 Saipem SpA ha stipulato con Eni SpA un contratto di finanziamento a medio-lungo termine bullet, a tasso fisso nella misura del 3,6%, della durata di 5 anni per un importo di 750 milioni di euro. L'operazione è contestuale al rimborso anticipato di finanziamenti a breve termine per un importo equivalente;
  • in data 30 giugno 2014 Saipem SpA ha stipulato con Eni SpA una linea di credito rotativa a medio-lungo termine, a tasso variabile su base EURIBOR coerente con gli utilizzi, della durata di 5 anni per un importo di 650 milioni di euro. L'operazione è contestuale al rimborso anticipato di finanziamenti a medio-lungo termine per un importo equivalente;
  • in data 17 luglio 2014 è stato firmato tra un consorzio costituito da PT Saipem Indonesia e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda, società controllate indirettamente da Saipem SpA, ed Eni Muara Bakau BV, società controllata indirettamente da Eni SpA, un contratto per la perforazione di 11 pozzi più eventuali 5 pozzi opzionali con l'impianto semisommergibile Scarabeo 7, nell'area dell'offshore indonesiano. Il contratto, del valore stimato di 460 milioni di dollari, ha una durata prevista di 3 anni. Il 24 luglio 2014 fra il cliente Eni SpA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda, società controllata indirettamente da Saipem SpA, è stata perfezionata la revisione ("Revision n. 6") del contratto quadro stipulato il 9 giugno del 2006 dalle due stesse società, per servizi di perforazione con l'impianto semisommergibile Scarabeo 7. L'accordo, dal valore base di 308 milioni di dollari, garantisce per ulteriori due anni (e quindi fino a febbraio 2018) la messa a disposizione del mezzo semisommergibile Scarabeo 7 per la complessiva attività di perforazione del cliente e prevede che il cliente possa stipulare specifici contratti in ragione delle esigenze operative che si manifestassero nelle aree di operazione. La variazione dell'anno del contratto quadro è risultata pari a 357 milioni di dollari;
  • in data 24 novembre 2014 la società Saipem Offshore Norway AS, controllata in maniera diretta da Saipem SpA, ha stipulato con Eni Finance International SA, controllata di Eni SpA, due contratti di finanziamento così articolati: un finanziamento revolving a breve termine, durata 1 anno, per l'importo di 760 milioni di euro a tasso variabile maggiorato dello spread di 150 punti base e un finanziamento revolving a lungo termine, durata 3 anni, per l'importo di 300 milioni di euro a tasso variabile maggiorato dello spread di 250 punti base. Le operazioni sono propedeutiche al rifinanziamento di una linea di credito di 1.100 milioni di euro in scadenza con la medesima controparte e che risulta attualmente utilizzata per 1.060 milioni di euro. I nuovi contratti di finanziamento si rendono necessari al fine di supportare gli impegni della società nell'ambito delle attività di gestione e noleggio di mezzi navali per servizi; e
  • il rapporto intrattenuto con Vodafone Omnitel BV, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti, regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente costi per servizi di comunicazione mobile per 4 milioni di euro.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:

  • imprese controllate escluse dall'area di consolidamento;
  • imprese collegate e a controllo congiunto;
  • imprese controllate di Eni;
  • imprese collegate e a controllo congiunto di Eni; e
  • altre parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi al 31 dicembre 2013 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2013 Esercizio 2013
Costi Ricavi
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi (1) Beni e servizi Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Lda - 2 - - 2 - -
Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) 1 - - - - - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento 1 2 - - 2 - -
Imprese collegate e a controllo congiunto
ASG Scarl - 4 - - 1 1 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 78 165 150 - 127 167 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 38 16 951 - 2 44 -
Charville - Consultores e Servicos, Lda 1 - - - - 2 -
Consorzio F.S.B. - - - - 1 - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 55 5 - - 2 6 -
Modena Scarl - - - - 1 - -
Petromar Lda 69 7 43 - 7 69 -
PLNG 9 Snc di Chiyoda Corp e Servizi Energia Italia SpA 2 - - - - 1 -
Rodano Consortile Scarl - 1 - - - - -
Sabella SAS 1 - - - - - -
Saidel Ltd - - - - 10 4 -
Saipar Drilling Co BV - - - - - 1 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 5 15 - - 46 1 -
Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée 3 - - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd 1 - - - - 5 -
TMBYS SAS 2 - - - - 9 -
Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) 1 1 1 - 1 1 -
Totale collegate e a controllo congiunto 256 214 1.145 - 198 311 -
Imprese controllate consolidate di Eni
Eni SpA 1 10 5.339 1 17 1 -
Eni SpA Divisione Exploration & Production 58 5 - 3 2 194 -
Eni SpA Divisione Gas & Power 1 1 - - 2 - -
Eni SpA Divisione Refining & Marketing 28 2 - 5 - 47 -
Agip Energy & Natural Resources (Nigeria) Ltd 2 - - - - - -
Agip Karachaganak BV 1 - - - - 1 -
Burren Energy (Services) Ltd 6 - - - - 4 -
Eni Adfin SpA - - - - 4 - -
Eni Angola SpA 73 - - - - 177 -
Eni Canada Holding Ltd 52 - - - - 9 -
Eni Congo SA 101 43 - - 3 124 -
Eni Corporate University SpA - 4 - - 7 - -
Eni Finance International SA - - - - 1 - -
Eni Ghana Exploration & Production Ltd - - - - - 18 -
Eni Insurance Ltd 3 7 - - 34 17 14
Eni Iraq BV 2 - - - - - -
Eni Lasmo PLC 8 - - - - 8 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - - - - - 1 -
Eni Muara Bakau BV 2 - - - - 2 -
Eni Norge AS 69 - - - - 196 -
EniPower SpA 4 - - - - 8 -
EniServizi SpA 1 27 - - 49 1 -
Eni Trading & Shipping SpA - - - - 1 - -
Hindustan Oil Exploration Co Ltd 1 - - - - - -

Seguono i rapporti commerciali e diversi al 31 dicembre 2013

(milioni di euro)

31.12.2013 Esercizio 2013
Denominazione Crediti Debiti Costi Ricavi
Garanzie Beni Servizi (1) Beni e servizi Altri
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd 4 - - - - - -
Nigerian Agip Exploration Ltd 33 - - - - 42 -
Raffineria di Gela SpA 5 - - - - 6 -
Serfactoring SpA 2 33 - - 1 - -
Syndial SpA 10 - - - - 11 -
Versalis France SAS (ex Polimeri Europa France SAS) - - - - - 1 -
Versalis SpA 22 - - - - 23 -
Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) 2 1 - - 1 1 -
Totale imprese controllate consolidate di Eni 491 133 5.339 9 122 892 14
Imprese controllate di Eni escluse dall'area di consolidamento
Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV 47 17 - - - 489 -
Eni Togo BV 2 - - - - 45 -
Totale imprese controllate di Eni 540 150 5.339 9 122 1.426 14
Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni
InAgip doo 3 1 - - - 28 -
Eni East Africa SpA - - - - - 96 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 20 - - - - 46 -
Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) 4 - - - - 4 -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto di Eni 27 1 - - - 174 -
Totale imprese di Eni 567 151 5.339 9 122 1.600 14
Imprese controllate o possedute dallo Stato 25 61 - - 7 47 -
Fondi pensione: FOPDIRE - - - - 2 - -
Totale rapporti con parti correlate 849 428 6.484 9 331 1.958 14
Totale generale 3.240 5.129 7.307 2.564 6.347 11.841 177
Incidenza (%) 26,20 8,34 88,74 0,35 5,18 (2) 16,54 7,91

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) L'incidenza è calcolata al netto dei Fondi Pensione.

I rapporti commerciali e diversi al 31 dicembre 2014 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2014 Esercizio 2014
Denominazione Costi Ricavi
Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi (1) Beni e servizi Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Lda - 2 - - 2 - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento - 2 - - 2 - -
Imprese collegate e a controllo congiunto
ASG Scarl - 6 - - 4 - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 114 152 150 - 159 216 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 21 12 278 - 3 14 -
Charville - Consultores e Servicos, Lda - - - - - 1 -
Consorzio F.S.B. - - - - 1 - -
CSFLNG Netherlands BV - 1 - - - 12 -
Fertilizantes Nitrogenados de Venezuela CEC - - - - - 1 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 68 15 - - 10 9 -
Petromar Lda 90 4 39 - 2 61 -
PLNG 9 Snc di Chiyoda Corp e Servizi Energia Italia SpA 1 - - - - - -
Saidel Ltd - - - - 1 - -
Saipar Drilling Co BV - - - - - 1 -

Seguono i rapporti commerciali e diversi al 31 dicembre 2014

(milioni di euro)

31.12.2014 Esercizio 2014
Costi
Ricavi
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi (1) Beni e servizi Altri
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 14 16 - - 44 8 -
Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée 1 - - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd 1 - - - - - -
TMBYS SAS 2 1 - - - 8 -
Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) 1 2 - - - 1 -
Totale collegate e a controllo congiunto 313 209 467 - 224 332 -
Imprese controllate consolidate di Eni
Eni SpA 5 11 4.742 - 18 1 -
Eni SpA Divisione Downstream Gas - - - - 2 - -
Eni SpA Divisione Exploration & Production 87 7 - - 2 195 -
Eni SpA Divisione Gas & Power 1 1 - - 1 - -
Eni SpA Divisione Refining & Marketing 18 1 - 7 1 27 -
Agip Energy & Natural Resources (Nigeria) Ltd 2 - - - - - -
Agip Karachaganak BV 1 - - - - 1 -
Agip Oil Ecuador BV 2 - - - - 5 -
Banque Eni SA - - - - 1 - -
Eni Adfin SpA - 3 - - 4 - -
Eni Angola SpA 55 - - - - 138 -
Eni Congo SA 150 21 - - - 378 -
Eni Corporate University SpA - 3 - - 7 1 -
Eni Cyprus Ltd 27 - - - - 56 -
Eni East Sepinggan Ltd 1 - - - - 22 -
Eni Finance International SA - 1 - - - - -
Eni Insurance Ltd - 5 - - 2 1 -
Eni Lasmo PLC 2 - - - - 9 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - - - - - 2 -
Eni Muara Bakau BV 35 25 - - - 89 -
Eni Norge AS 46 - - - - 165 -
EniPower SpA 2 - - - - 2 -
EniServizi SpA 1 17 - - 49 1 -
Eni Trading & Shipping SpA - - - - (2) - -
Eni Turkmenistan Ltd 2 - - - - 10 -
Floaters SpA 1 - - - - 4 -
Hindustan Oil Exploration Co Ltd 1 - - - - - -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd 4 - - - - - -
Nigerian Agip Exploration Ltd 1 - - - - 11 -
Raffineria di Gela SpA - - - - - 3 -
Serfactoring SpA 3 13 - - 2 - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA - - - - - 1 -
Syndial SpA 9 - - - - 15 -
Versalis France Sas - - - - - 1 -
Versalis SpA 13 - - - - 69 -
Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia euro) 1 - - - - - -
Totale imprese controllate consolidate di Eni 470 108 4.742 7 87 1.207 -
Imprese controllate di Eni escluse dall'area di consolidamento
Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV - - - - - 155 -
Totale imprese controllate di Eni 470 108 4.742 7 87 1.362 -

Seguono i rapporti commerciali e diversi al 31 dicembre 2014

(milioni di euro)

Crediti Ricavi
Beni Servizi (1) Beni e servizi Altri
470 108 4.742 7 87 1.362 -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.391 5.669 8.169 2.678 6.584 12.873 15
25,60 (2) 6,74 63,77 0,34 4,95 (3) 18,69 -
-
7
1
10
23
6
-
1
48
518
16
-
847
31.12.2014
Debiti
-
3
-
-
-
-
-
-
3
111
60
-
382
Garanzie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.742
-
-
5.209
-
2
-
-
-
-
-
-
2
9
-
-
9
Costi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
87
13
1
327
Esercizio 2014
1
82
2
(1)
83
6
495
1
669
2.031
43
-
2.406

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) L'incidenza include i crediti riportati nella successiva tabella "Rapporti finanziari".

(3) L'incidenza è calcolata al netto dei fondi pensione.

I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 3 "Crediti commerciali e altri crediti", 15 "Debiti commerciali e altri debiti", 32 "Garanzie, impegni e rischi", 33 "Ricavi della gestione caratteristica", 34 "Altri ricavi e proventi" e 35 "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam.

Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
Altre
attività
Altre
passività
Eni SpA 219 108 356 805
Banque Eni SA 7 6 3 18
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 3 - 3 -
Eni Trading & Shipping SpA - - - 5
Totale rapporti con parti correlate 229 114 362 828
Totale generale 527 117 635 840
Incidenza (%) 43,45 97,44 57,01 98,57

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2013 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2013 Esercizio 2013
Denominazione Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti Debiti (1) Impegni Oneri Proventi Derivati
Eni SpA 58 - 2.231 11.457 (61) - (46)
Banque Eni SA 42 - - 393 - - (2)
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno - - - - - 7 -
Eni Finance International SA 615 - 3.469 - (65) - -
Eni Trading & Shipping SpA - - - - - 1 -
Serfactoring SpA - - 14 - (2) - -
Totale rapporti con parti correlate 715 - 5.714 11.850 (128) 8 (48)

(1) Esposti nello stato patrimoniale per 1.698 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a breve termine"; per 2.659 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a lungo termine" e per 1.357 milioni di euro alla voce "Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine".

I rapporti finanziari dell'esercizio 2014 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

Esercizio 2014
Denominazione Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti (1) Debiti (2) Impegni Oneri Proventi Derivati
Eni SpA 87 - 1.798 15.864 (80) - (161)
Banque Eni SA 57 - - 366 - - (6)
Eni Finance International SA 741 - 3.709 - (65) - -
Eni Finance USA Inc - 14 - - - - -
Eni Trading & Shipping SpA - - - - (6) - -
Serfactoring SpA - - 24 - (3) - -
TMBYS SAS - 7 - - - - -
Totale rapporti con parti correlate 885 21 5.531 16.230 (154) - (167)

(1) Esposti nello stato patrimoniale per 21 milioni di euro alla voce "Crediti commerciali e altri crediti".

(2) Esposti nello stato patrimoniale per 1.873 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a breve termine"; per 3.064 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a lungo termine" e per 594 milioni di euro alla voce "Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine".

Si segnala che i rapporti finanziari comprendono anche i rapporti di copertura con Eni Trading & Shipping SpA che nel conto economico sono riclassificati nella voce "Altri proventi (oneri) operativi".

Con l'Unità Finanza di Eni SpA è in essere una convenzione in base alla quale Eni SpA provvede, per le imprese italiane del Gruppo Saipem, alla copertura dei fabbisogni finanziari e all'impiego della liquidità, nonché alla stipulazione di contratti derivati per la copertura dei rischi di cambio e di tasso di interesse.

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Totale Entità
correlate
Incidenza % Totale Entità
correlate
Incidenza %
Passività finanziarie a breve 1.899 1.698 89,42 2.186 1.873 85,68
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine)
4.217 4.016 95,23 3.908 3.658 93,60
Esercizio 2013 Esercizio 2014
(milioni di euro) Totale Entità
correlate
Incidenza % Totale Entità
correlate
Incidenza %
Proventi finanziari 646 7 1,08 759 - -
Oneri finanziari (787) (128) 16,26 (788) (148) 18,78
Strumenti derivati (48) (48) 100,00 (170) (167) 98,24
Altri proventi (oneri) operativi 1 1 100,00 (6) (6) 100,00

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Ricavi e proventi 1.972 2.406
Costi e oneri (340) (336)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati (168) (321)
Variazione crediti/debiti commerciali e diversi 386 (44)
Flusso di cassa netto da attività operativa 1.850 1.705
Variazione crediti finanziari 54 (21)
Flusso di cassa netto da attività di investimento 54 (21)
Variazione debiti finanziari 449 (183)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 449 (183)
Flusso di cassa totale verso entità correlate 2.353 1.501

Si segnala che i rapporti finanziari comprendono anche i rapporti con Eni Trading & Shipping SpA che nel conto economico sono riclassificati nella voce "Altri proventi (oneri) operativi".

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

31.12.2013 31.12.2014
(milioni di euro) Totale Entità
correlate
Incidenza % Totale Entità
correlate
Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa 452 1.850 409,29 1.198 1.705 142,32
Flusso di cassa da attività di investimento (506) 54 (10,67) (698) (21) 3,01
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) 525 449 85,52 (170) (183) 107,65

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi.

Informazioni relative alle imprese a controllo congiunto

I valori relativi alla situazione al 31 dicembre 2014 delle imprese consolidate con il metodo del working interest sono i seguenti:

(milioni di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Capitale investito netto (77) (55)
Totale attività 64 95
Totale attività correnti 64 93
Totale attività non correnti - 2
Totale passivo 78 90
Totale passività correnti 78 87
Totale passività non correnti - 3
Totale ricavi (12) 17
Totale costi operativi (3) (10)
Utile operativo (15) 7
Utile (perdita) dell'esercizio (14) 5

Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti 46

Negli esercizi 2013 e 2014 non si segnalano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali 47

Negli esercizi 2013 e 2014 non si segnalano transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 48

I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio sono indicati nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio" della "Relazione sulla gestione".

Altre informazioni: Algeria 49

A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti in esecuzione in Algeria al 31 dicembre 2014:

  • due conti correnti (rif. nota 1) sono temporaneamente bloccati per un totale di 90 milioni di euro equivalenti;
  • i crediti commerciali (rif. nota 3) ammontano a 75 milioni di euro, di cui scaduti e non svalutati 71 milioni di euro (12 milioni di euro da 6 a 12 mesi e 59 milioni di euro da oltre 12 mesi);
  • i lavori in corso (rif. nota 4) relativi a progetti in esecuzione ammontano a 150 milioni di euro;
  • gli acconti e gli anticipi (rif. nota 15) ammontano rispettivamente a 79 milioni di euro e 2 milioni di euro;
  • i fondi perdite future (rif. nota 20) per progetti in esecuzione ammontano a 4 milioni di euro; e
  • le garanzie (rif. nota 32) su progetti in corso di esecuzione ammontano a 696 milioni di euro.

Attestazione del bilancio consolidato a norma delle disposizioni dell'art. 154bis, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Umberto Vergine e Alberto Chiarini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2014.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre che:

  3. 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014:

    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002; b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  4. 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

10 marzo 2015

Umberto Vergine Alberto Chiarini Amministratore Delegato (CEO) Chief Financial Officer and Compliance Officer

Relazione della Società di revisione

-

-

Schemi di bilancio

Stato patrimoniale

31.12.2013 31.12.2014
(euro) Totale di cui verso
parti correlate
Totale di cui verso
parti correlate
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (Nota n. 1) 118.464.391 9.480.303 156.762.408 20.659.057
Crediti commerciali e altri crediti (Nota n. 2) 2.074.117.978 1.444.540.116 2.149.500.281 1.491.828.398
Rimanenze (Nota n. 3) 887.808.382 754.233.417
Attività per imposte sul reddito correnti (Nota n. 4) 149.832.072 170.949.574
Attività per altre imposte correnti (Nota n. 5) 129.064.344 82.243.710
Altre attività correnti (Nota n. 6) 145.361.938 92.095.813 259.399.087 197.616.724
Totale attività correnti 3.504.649.105 3.573.088.477
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (Nota n. 7) 835.100.272 843.212.018
Attività immateriali (Nota n. 8) 24.818.168 24.387.769
Partecipazioni (Nota n. 9) 2.210.748.611 2.210.748.611 2.210.262.193 2.210.262.193
Attività per imposte anticipate (Nota n. 10) 41.253.454 106.935.053
Altre attività non correnti (Nota n. 11) 87.756.704 2.597.904 50.873.867 2.020.408
Totale attività non correnti (Nota n. 12) 3.199.677.209 3.235.670.900
Attività non correnti destinate alla vendita (Nota n. 34) 17.295 17.295 17.295
TOTALE ATTIVITÀ 6.704.343.609 6.808.776.672
PASSIVITÀ
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (Nota n. 12) 1.143.367.339 1.128.298.893 160.217.525 147.853.893
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (Nota n. 17) 114.223.922 113.229.422 13.533.606 13.409.106
Debiti commerciali e altri debiti (Nota n. 13) 2.550.103.790 1.004.602.072 2.683.105.860 1.398.801.214
Passività per imposte sul reddito correnti (Nota n. 14) 13.086.882 16.445.725
Passività per altre imposte correnti (Nota n. 15) 20.411.771 33.630.662
Altre passività correnti (Nota n. 16) 47.621.695 46.869.637 385.783.251 385.130.236
Totale passività correnti 3.888.815.399 3.292.716.629
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (Nota n. 17) 1.170.000.000 970.000.000 1.910.620.033 1.660.000.000
Fondo per rischi e oneri (Nota n. 18) 82.897.194 96.698.873
Fondi per benefici ai dipendenti (Nota n. 19) 102.617.520 107.566.080
Passività per imposte differite (Nota n. 20) - -
Altre passività non correnti (Nota n. 21) - - - -
Totale passività non correnti 1.355.514.714 2.114.884.986
TOTALE PASSIVITÀ 5.244.330.113 5.407.601.615
PATRIMONIO NETTO (Nota n. 22)
Patrimonio netto:
- capitale sociale (1) 441.410.900 441.410.900
- riserva sopraprezzo azioni 54.909.006 54.909.006
- altre riserve 223.027.607 93.843.791
- utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi 402.537.896 680.006.023
- risultato (perdita) dell'esercizio 277.473.667 70.350.917
- avanzo di fusione 103.523.495 103.523.495
Azioni proprie (42.869.075) (42.869.075)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.460.013.496 1.401.175.057
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 6.704.343.609 6.808.776.672

(1) Capitale sociale interamente versato costituito da 441.410.900 azioni del valore nominale di 1 euro cadauna.

Conto economico

2013 2014
di cui verso di cui verso
(euro) Totale parti correlate Totale parti correlate
RICAVI (Nota n. 24)
Ricavi della gestione caratteristica 4.712.542.837 1.491.097.110 4.335.546.938 1.922.512.493
Altri ricavi e proventi 64.713.216 38.702.649 51.480.349 35.693.052
Totale ricavi 4.777.256.053 4.387.027.287
Costi operativi (Nota n. 25)
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (4.083.383.238) (858.749.231) (3.600.133.763) (1.084.915.115)
Costo del lavoro (631.003.161) 2.848.734 (603.262.083) 5.660.948
Altri proventi (oneri) operativi - - (1.463.464) (1.463.464)
Ammortamenti e svalutazioni (115.172.811) (113.837.622)
Totale costi operativi (4.829.559.210) (4.318.696.932)
Risultato operativo (52.303.157) 68.330.355
Proventi (oneri) finanziari (Nota n. 26)
Proventi finanziari 107.999.289 24.092.934 152.189.788 19.810.137
Oneri finanziari (142.642.828) (57.979.040) (163.551.200) (79.031.737)
Strumenti derivati (12.027.715) (12.027.715) (127.643.819) (127.643.819)
Totale proventi (oneri) finanziari (46.671.254) (139.005.231)
Proventi (oneri) su partecipazioni (Nota n. 27) 355.001.932 355.001.932 155.544.016 155.544.016
Risultato ante imposte 256.027.521 84.869.140
Imposte sul reddito (Nota n. 28) 21.446.146 (14.518.223)
Risultato netto dell'esercizio (Nota n. 29) 277.473.667 70.350.917
Risultato per azione semplice (Nota n. 31) 0,632 0,160
Risultato per azione diluito (Nota n. 31) 0,631 0,160

Prospetto del conto economico complessivo (1)

(migliaia di euro) 2013 2014
Risultato (perdita) netto dell'esercizio 277.474 70.351
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 10.284 (11.651)
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (2.828) 3.204
Totale 7.456 (8.447)
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) 10.375 (164.237)
- partecipazioni valutate al fair value (96) 26
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) (2.853) 45.165
Totale 7.426 (119.046)
Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale 14.882 (127.493)
Totale risultato (perdita) complessivo dell'esercizio 292.356 (57.142)

(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda rapporti con la controllante Eni e sue controllate.

(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto di Saipem SpA

Altre riserve
(migliaia di euro) Capitale sociale per sopraprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
proprie in portafoglio
Riserva per azioni
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva per cash flow
hedge
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve
disponibili
Riserva per avanzo
di fusione
Utile dell'esercizio Azioni proprie patrimonio netto
Totale
Saldi al 31.12.2011 441.411 54.909 88.282 2.286 72.812 (316) (14.108) - 233.199 97.397 525.208 (72.812) 1.428.268
Riclassifica risultato esercizio 2011
Saipem Energy Services SpA
-
- - - - - - - - 5.454 (5.454) - -
Riserva per cash flow hedge Saipem Energy Services SpA - - - - - - (12.034) - - 12.034 - - -
Riserva contributi a fondo perduto Saipem Energy Services SpA - - - - - - - - (783) 783 - - -
Variazione altre riserve Saipem Energy Services SpA - - - - - - - - (673) 673 - - -
Saldi al 31.12.2011 441.411 54.909 88.282 2.286 72.812 (316) (26.142) - 231.743 116.341 519.754 (72.812) 1.428.268
Risultato esercizio 2012 - - - - - - - - - - 4 3 7. 0 2 7 - 4 3 7. 0 2 7
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti riclassificabili a conto economico
Adeguamento per valutazione partecipazioni
valutate al fair value
- - - - - 278 - - - - - - 278
Ricostituzione riserva da cash flow hedge
Saipem Energy Services SpA
- - - - - - 12 . 034 - - ( 12 . 034 ) - - -
Variazione del fair value derivati cash flow hedge,
a l n e t t o d e l l 'e f f e t t o f i s c a l e
- - - - - - 55 .712 - - - - - 55 .712
Totale risultato complessivo esercizio 2012 - - - - - 2 7 8 67. 74 6 - - ( 12 . 0 3 4 ) 4 3 7. 0 2 7 - 493.017
Operazioni con gli azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - ( 3 0 7. 4 0 9 ) - ( 3 0 7. 4 0 9 )
D e s t i n a z i o n e d e l r i s u l ta t o r e s i d u o - - - - - - - - 212 . 3 45 - ( 212 . 3 45 ) - -
Trasferimento riserva per azioni proprie cedute
a fronte di piani di incentivazione
- - - - ( 29 . 321 ) - - - 29 . 321 - - 29 . 321 29 . 321
Altri movimenti di patrimonio netto
Operazioni con società under common control - - - - - - - - 1.978 - - - 1.978
Cancellazione partecipazione valutata al fair value - - - - - 316 - - - - - - 316
Ricostituzione riserva contributi a fondo perduto
Saipem Energy Services SpA
- - - - - - - - 783 (783) - - -
Accantonamento stock option - - - - - - - - (516) - - - (516)
Differenza tra il valore di carico delle azioni proprie cedute
e il prezzo di esercizio delle stock option e stock grant
esercitate da parte dei dirigenti
- - - - - - - - (522) - - - (522)
Saldi al 31.12.2012 441.411 54.909 88.282 2.286 43.491 278 41.604 - 475.132 103.524 437.027 (43.491) 1.644.453
Modifiche criteri contabili (IAS 19) - - - - - - - - (6.300) - 2.217 - (4.083)
Impatto riesposizione IAS 8 - - - - - - - - - - (172.485) - (172.485)
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (13.902) - - - - (13.902)
Saldi al 31.12.2012 riesposti 441.411 54.909 88.282 2.286 43.491 278 41.604 (13.902) 468.832 103.524 266.759 (43.491) 1.453.983
Riclassifica effetto economico IAS 19 - - - - - - - - 2.217 - (2.217) - -
Riclassifica riesposizione IAS 8 - - - - - - - - (172.485) - 172.485 - -

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto di Saipem SpA

Altre riserve
Capitale sociale per sopraprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
proprie in portafoglio
Riserva per azioni
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva per cash flow
hedge
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve
disponibili
Riserva per avanzo
di fusione
Utile dell'esercizio Azioni proprie patrimonio netto
Totale
(migliaia di euro)
Risultato esercizio 2013
Altre componenti del conto economico complessivo
- - - - - - - - - - 2 7 7. 4 74 - 2 7 7. 4 74
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
p e r i d i p e n d e n t i a l n e t t o d e l l ' e f f e t t o f i s c a l e - - - - - - - 7. 4 5 6 - - - - 7. 4 5 6
Componenti riclassificabili a conto economico
Adeguamento per valutazione partecipazioni
valutate al fair value
- - - - - (96) - - - - - - (96)
Variazione del fair value derivati cash flow hedge,
a l n e t t o d e l l ' e f f e t t o f i s c a l e
- - - - - - 7. 5 2 2 - - - - - 7. 5 2 2
Totale risultato complessivo esercizio 2013 - - - - - ( 9 6 ) 7. 5 2 2 7. 4 5 6 - - 2 7 7. 4 74 - 2 9 2 . 3 5 6
Operazioni con gli azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - (298.818) - (298.818)
Desti na z ione del r i su ltato r es iduo - - - - - - - - 138. 209 - ( 138. 209 ) - -
Trasferimento riserva per azioni proprie cedute
a fronte di piani di incentivazione
- - - - (622) - - - 622 - - 622 622
Altri movimenti di patrimonio netto
Operazioni con società under common control - - - - - - - - 12 .432 - - - 12 .432
A c c a n t o n a m e n t o s t o c k o p t i o n - - - - - - - - ( 721 ) - - - ( 721 )
Differenza tra il valore di carico delle azioni proprie cedute
e il prezzo di esercizio delle stock option e stock grant
esercitate da par te dei dirigenti
- - - - - - - - 159 - - - 159
Saldi al 31.12.2013 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 182 49.126 (6.446) 449.265 103.524 277.474 (42.869) 1.460.013
Risultato esercizio 2014 - - - - - - - - - - 70.351 - 70.351
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (8.447) - - - - (8.447)
Componenti riclassificabili a conto economico
Adeguamento per valutazione partecipazioni
valutate al fair value
- - - - - 26 - - - - - - 26
Variazione del fair value derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - (119.072) - - - - - (119.072)
Totale risultato complessivo esercizio 2014 - - - - - 2 6 ( 1 19 . 0 7 2 ) ( 8 . 4 4 7 ) - - 7 0 . 3 51 - ( 57. 1 4 2 )
Operazioni con gli azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - (6) - (6)
D e s t i n a z i o n e d e l r i s u l t a t o r e s i d u o - - - - - - - - 2 7 7. 4 6 8 - ( 2 7 7. 4 6 8 ) - -
Trasferimento riserva per azioni proprie cedute
a fronte di piani di incentivazione
- - - - - - - - - - - - -
Altri movimenti di patrimonio netto
Operazioni con società under common control - - - - - - - - - - - - -
Accantonamento stock option - - - - - - - - (1.690) - - - (1.690)
Differenza tra il valore di carico delle azioni proprie cedute
e il prezzo di esercizio delle stock option e stock grant
esercitate da parte dei dirigenti
- - - - - - - - - - - - -
Saldi al 31.12.2014 (Nota n. 22) 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 208 (69.946) (14.893) 725.043 103.524 70.351 (42.869) 1.401.175

Rendiconto finanziario

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Risultato dell'esercizio 277.474 70.351
Rettifiche per ricondurre il risultato al flusso di cassa da attività operativa
Ammortamenti 115.173 113.838
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 79.447 8.438
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (10.695) (4.404)
(Dividendi) (434.449) (163.988)
(Interessi attivi) (8.944) (1.705)
Interessi passivi 64.805 89.082
Imposte sul reddito (21.446) 14.518
Altre variazioni (9.801) (40.595)
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze (396.013) 133.575
- crediti commerciali (14.980) (50.626)
- debiti commerciali (189.674) 54.643
- fondi per rischi e oneri (3.989) 7.342
- altre attività e passività (767) 243.907
Flusso di cassa del capitale di esercizio (605.423) 338.841
Variazione fondo benefici ai dipendenti (10.909) 4.948
Dividendi incassati 434.449 163.988
Interessi incassati 9.094 1.613
Interessi pagati (64.805) (89.082)
Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati (74.553) (52.594)
Flusso di cassa netto da attività operativa (260.583) 503.249
di cui verso correlate 1.411.468 1.327.420
Investimenti:
- attività immateriali (12.096) (10.162)
- attività materiali (147.772) (114.552)
- partecipazioni e titoli (120) (11)
- crediti finanziari - (6.442)
Flusso di cassa degli investimenti (159.988) (131.167)
Disinvestimenti:
- attività materiali 43.272 7.605
- partecipazioni e titoli 616.617 21
- crediti finanziari 3.919 1.984
Flusso di cassa dei disinvestimenti 663.808 9.610
Flusso di cassa netto da attività di investimento 503.820 (121.557)
di cui verso correlate 660.419 (2.302)
Acquisto e vendita di azioni proprie 781 -
Assunzione dei debiti finanziari non correnti 350.000 1.950.620
Rimborso di debiti finanziari non correnti (110.000) (1.310.000)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (193.147) (983.839)
Dividendi pagati (298.818) (6)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (251.184) (343.225)
di cui verso correlate (55.950) (390.265)
Effetto delle differenze cambio 1.064 (169)
Altre variazioni - -
Flusso di cassa netto del periodo (6.883) 38.298
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo 125.347 118.464
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo 118.464 156.762

Informazioni supplementari

Lo IASB ha pubblicato il 12 maggio 2011 il principio contabile IFRS 11 introducendo consistenti modifiche ai criteri di contabilizzazione degli accordi a controllo congiunto.

Nel dicembre 2012 l'Unione Europea ha omologato con proprio Regolamento n. 1254/2012 tale principio con entrata in vigore a partire dai bilanci che hanno inizio da o dopo il 1° gennaio 2014.

L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.

Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV). Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.

In Saipem SpA, alla luce del nuovo principio, gli accordi a controllo congiunto (JA) sono i seguenti: Consorzio Sapro, Rodano Scarl, ASG Scarl, Modena Scarl, Consorzio F.S.B., CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno, CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due, Ship Recycling Scarl.

Solo quest'ultima, la Ship Recycling Scarl, è stata qualificata come Joint Operation.

Seguendo le diposizioni dell'IFRS 11 tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.

Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, la Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.

Ship Recycling Scarl

La Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia".

L'interessenza di Saipem SpA nella Ship Recycling Scarl è del 51%.

Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31dicembre 2014 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany, ove necessario. Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio al 31 dicembre 2014 della Ship Recycling Scarl oggetto del consolidamento.

Ship Recycling Scarl - stato patrimoniale 31.12.2014

(euro)
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 57.146.019
Crediti commerciali e altri crediti 3.266.319
Attività per altre imposte correnti 2.483.204
Altre attività correnti 1.592.584
Totale attività correnti 64.488.126
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 3.555.556
Altre attività non correnti 911.282
Totale attività non correnti 4.466.838
TOTALE ATTIVITÀ 68.954.964
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 54.743.250
Debiti commerciali e altri debiti 11.582.763
Passività per imposte sul reddito correnti 103.281
Altre passività correnti 1.592.584
Totale passività correnti 68.021.878
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri 11.804
Altre passività non correnti 911.282
Totale passività non correnti 923.086
TOTALE PASSIVITÀ 68.944.964
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 10.000
Risultato (perdita) dell'esercizio
TOTALE PATRIMONIO NETTO 10.000
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 68.954.964

Ship Recycling Scarl - conto economico 31.12.2014

(euro)
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica 12.691.937
Totale ricavi 12.691.937
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (12.146.202)
Ammortamenti e svalutazioni (444.444)
Totale costi operativi (12.590.646)
Risultato (perdita) operativo 101.291
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 1.990
Oneri finanziari
Totale proventi (oneri) finanziari 1.990
Proventi (oneri) su partecipazioni
Risultato (perdita) prima delle tasse 103.281
Imposte sul reddito (103.281)
Risultato (perdita) netto dell'esercizio -

Note illustrative al bilancio di esercizio

Criteri di redazione

Secondo le disposizioni del primo comma dell'art. 4 del D.Lgs. n. 38/2005, a partire dall'esercizio 2006 il bilancio di esercizio di Saipem SpA (bilancio separato) è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 20022 .

Il bilancio è stato redatto applicando il metodo del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I valori delle voci di bilancio, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro.

Il bilancio al 31 dicembre 2014, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 10 marzo 2015, è sottoposto alla revisione contabile di Reconta Ernst & Young SpA.

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio sono indicati nei punti seguenti.

Attività correnti

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore di mercato. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).

Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative. I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'hedge accounting o in caso contrario al cambio di fine periodo; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.

Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.

Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.

I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie disponibili per vendita comprendono le attività finanziarie, diverse dai derivati, dai crediti, dalle attività finanziarie destinate al trading e da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto3 afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate a patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.

L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse nel valore d'iscrizione.

Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"4 e "Proventi (oneri) su partecipazioni".

Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l'operazione è rilevata alla data del regolamento.

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2013 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.

(3) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.

(4) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".

I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Attività non correnti

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi rischi e oneri".

I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene.

Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita economica futura attesa, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute. Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della quotazione di mercato.

Il valore d'uso è determinato al netto dell'effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post-imposte.

La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset non correnti che fanno parte della cash generating unit, è superiore al valore recuperabile5 , tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore6 .

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la Società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;
  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;
  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale; e
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi in conto capitale

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.

Attività finanziarie

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione.

In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo.

In presenza di eventi che fanno presumere una riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è generalmente determinato, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato, attualizzando i flussi di cassa attesi dell'asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche prevedibili dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nei settori di attività in cui opera l'impresa.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; e (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7 . Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino6 .

Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.

CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DA MANTENERSI SINO ALLA SCADENZA

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettifica-

(5) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(6) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

to per tener conto dei rimborsi della quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere i repricing contrattualmente previsti. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposte al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Attività destinate alla vendita e discontinued operation

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.

Le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita. Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.

Passività finanziarie

I debiti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; e (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e quando si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.

Nelle note illustrative al bilancio sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; e (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Fondi per benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nel prospetto del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative ai benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle modifiche delle ipotesi attuariali, ovvero da rettifiche basate sull'esperienza passata, sono rilevati interamente a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati rispettivamente nel patrimonio netto.

Ricavi

I ricavi relativi ai progetti sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). I corrispettivi pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento contabile; tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.

Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.

I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period)8 .

Il fair value delle stock option (nel 2014 non sono state effettuate assegnazioni) è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Garch che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio.

Per i piani di stock option il fair value è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve del patrimonio netto"9 .

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

(8) Periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui l'opzione può essere esercitata.

(9) Le società emittenti controllanti altre società i cui dipendenti partecipano al piano di incentivazione indicano inoltre quanto segue: "L'assegnazione di stock option a dipendenti di imprese controllate comporta la rilevazione, lungo il vesting period, di una contribuzione in misura pari al fair value dei diritti di opzione assegnati. La contribuzione è rilevata a incremento del valore di libro della partecipazione in contropartita alle riserve di patrimonio netto".

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie espresse in moneta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

A decorrere dall'esercizio 2005 Saipem SpA e le società controllate residenti in Italia hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del Consolidato fiscale nazionale che consente di determinare l'Ires su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra Saipem SpA e le predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di partecipazione al regime di tassazione del consolidato nazionale per le società del Gruppo Saipem", secondo il quale: (i) le società controllate con imponibile positivo trasferiscono a Saipem le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da questa dovuta per effetto della loro partecipazione al Consolidato nazionale; e (ii) quelle con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato da Saipem SpA se e nella misura in cui hanno prospettive di redditività che avrebbero consentito, in assenza del Consolidato fiscale nazionale, di rilevare imposte anticipate. Conseguentemente l'Ires corrente è calcolata sulla base della stima: (i) del reddito imponibile di Saipem SpA; (ii) del reddito imponibile negativo delle controllate senza prospettive di redditività partecipanti al Consolidato nazionale, perché il relativo risparmio d'imposta rimane acquisito da Saipem SpA; e (iii) del reddito imponibile delle sue controllate e collegate residenti in Paesi con regimi fiscali privilegiati, proporzionalmente alla partecipazione detenuta, qualora ricorrano le condizioni per la tassazione per imputazione prevista dagli articoli 167 e 168 del D.P.R. n. 917/1986.

Il debito per imposte è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti" al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce "Passività per imposte sul reddito correnti" è iscritta l'Ires corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti di Saipem SpA verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale. Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo e con prospettive di redditività è rilevato alla voce "Debiti verso imprese controllate".

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale.

Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite sono anch'esse imputate al patrimonio netto.

Strumenti finanziari derivati

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (a) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera o variabili simili; (b) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; e (c) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività valutate al fair value stimato secondo i criteri indicati al punto "Valutazioni al fair value".

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value delle passività per strumenti derivati considera le rettifiche per tener conto del non performance risk dell'emittente (v. punto successivo "Valutazioni al fair value").

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions), quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura, secondo i requisiti previsti dallo IAS 39, viene sospesa in una riserva di patrimonio netto (hedging reserve) afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi imputata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Strumenti derivati".

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

Valutazioni al fair value

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (exit price).

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della Società di vendere o di trasferire la passività oggetto di valutazione.

La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro partecipante al mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo.

La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente; si presume che l'utilizzo corrente da parte della Società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di uno strumento di equity in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value di una passività riflette l'effetto di un rischio di inadempimento; il rischio di inadempimento comprende, tra l'altro, il rischio di credito dell'entità stessa.

In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Schemi di bilancio10

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura11.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta i proventi (oneri) complessivi dell'esercizio e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

Le disposizioni dell'IFRS 10 "Bilancio consolidato" (di seguito IFRS 10), dell'IFRS 11 "Accordi a controllo congiunto" (di seguito IFRS 11) e dello IAS 28 "Partecipazioni in società collegate e joint venture" (di seguito IAS 28), omologate con il Regolamento n. 1254/2012, emesso dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2012, sono applicate con effetto retroattivo rettificando i valori di apertura dello stato patrimoniale al 1° gennaio 2013 e i dati economico-patrimoniali del 2013 posti a confronto. In particolare, l'IFRS 10 fornisce una nuova definizione di controllo da applicarsi a tutte le società. In base a tale definizione, un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare, alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso il proprio potere decisionale sulla stessa. L'IFRS 11 definisce la contabilizzazione degli accordi a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto dell'accordo vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto dell'accordo vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del costo. Le interessenze in joint operation sono contabilizzate rilevando la quota di competenza del partecipante di attività/passività e di ricavi/costi sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali (cd. working interest).

L'applicazione dell'IFRS 10 e della versione aggiornata dello IAS 28 non hanno prodotto effetti significativi.

Gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 11 nel bilancio separato sono riportati nel paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165. Non è stato rilevato nessun effetto retroattivo in quanto la fattispecie si è verificata nel corso dell'esercizio 2014.

Le informazioni illustrative delle partecipazioni sono presentate in base all'IFRS 12 "Informativa sulle partecipazioni in altre entità", efficace a partire dal 1° gennaio 2014.

Con il Regolamento n. 634/2014, emesso dalla Commissione Europea in data 13 giugno 2014, è stato omologato l'IFRIC 21 "Tributi" (di seguito IFRIC 21), che definisce il trattamento contabile dei pagamenti richiesti dalle autorità pubbliche (es. contributi da versare per operare in un determinato mercato), diversi dalle imposte sul reddito, dalle multe, dalle

(10) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione Finanziaria 2013.

(11) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 24 "Garanzie, impegni e rischi".

penali. L'IFRIC 21 indica i criteri per la rilevazione della passività, stabilendo che l'evento vincolante che dà origine all'obbligazione, e pertanto alla rilevazione della liability, è rappresentato dallo svolgimento dell'attività d'impresa che, ai sensi della normativa applicabile, comporta il pagamento. Il regolamento di omologazione ha previsto l'entrata in vigore dell'IFRIC 21 a partire dal primo esercizio che abbia inizio il, o dopo il, 17 giugno 2014, fatta salva la possibilità di applicazione anticipata. Le disposizioni dell'IFRIC 21 sono state applicate, in via anticipata, a partire dall'esercizio 2014. L'applicazione delle disposizioni dell'IFRIC 21 non ha prodotto nel bilancio separato alcun effetto.

Gli altri principi contabili e interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2014 non hanno prodotto effetti significativi.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari, identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:

  • (i) il rischio mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio tra l'euro e le altre valute nelle quali opera l'impresa e alla volatilità dei prezzi delle commodity;
  • (ii) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte; e
  • (iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine.

La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche di Saipem in materia di rischi finanziari.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella "Relazione sulla gestione".

RISCHIO DI MERCATO

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra indicate "Linee Guida" e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie, basato sulle Strutture di Finanza Operativa.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'euro, dalla circostanza che i ricavi (costi) di una parte rilevante dei progetti sono denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando l'impatto sul risultato economico individuale per effetto della differente significatività di costi e ricavi denominati in valuta rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo (rischio economico) e per effetto della conversione di crediti (debiti) commerciali o finanziari denominati in valuta (rischio transattivo).

L'obiettivo di risk management di Saipem è la minimizzazione del rischio cambio economico e transattivo e l'ottimizzazione del rischio di cambio economico connesso al rischio di prezzo commodity.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio economico e di transazione attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare swap, outright e forward). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata dall'Unità Finanza di Eni SpA sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio per l'esercizio 2014 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

L'analisi è stata effettuata avendo riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti originariamente espresse nelle valute interessate e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:

  • strumenti derivati su tassi di cambi;
  • crediti commerciali e altri crediti;
  • debiti commerciali e altri debiti;
  • disponibilità liquide ed equivalenti; e
  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio la sensitivity analysis sul relativo fair value viene determinata confrontando le condizioni sottostanti il prezzo a termine fissato nel contratto (tasso di cambio a pronti e tasso di interesse) con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32. Inoltre, l'analisi si riferisce all'esposizione al rischio di cambio secondo l'IFRS 7.

Una variazione positiva dei tassi di cambio rispetto all'euro (deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 4.389 migliaia di euro (33.358 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -152.382 migliaia di euro (-93.271 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

Una variazione negativa dei tassi di cambio rispetto all'euro (apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -3.697 migliaia di euro (-33.335 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 152.523 migliaia di euro (93.295 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento delle singole valute alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di cambio.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2013 2014
+10% -10% +10% -10%
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (4.627) (131.256) 4.644 131.274 (22.870) (179.641) 23.544 179.764
Crediti commerciali e altri 67.182 67.182 (67.182) (67.182) 61.173 61.173 (61.173) (61.173)
Debiti commerciali e altri (34.203) (34.203) 34.203 34.203 (36.402) (36.402) 36.402 36.402
Disponibilità liquide 5.006 5.006 (5.000) (5.000) 2.488 2.488 (2.470) (2.470)
Totale 33.358 (93.271) (33.335) 93.295 4.389 (152.382) (3.697) 152.523

La sensitivity analysis dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

2013 2014
Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
USD 531.948 (53.194) 53.194 507.024 (50.702) 50.702
DZD 5.085 (509) 509 3.080 (308) 308
AED 23.472 (2.347) 2.347 37.005 (3.700) 3.700
PLN 40.825 (4.082) 4.082 6.747 (674) 674
Altre valute 70.498 (7.050) 7.050 32.062 (5.789) 5.789
671.828 (67.182) 67.182 585.918 (61.173) 61.173
USD 313.237 31.323 (31.323) 321.438 32.147 (32.147)
GBP 5.978 598 (598) 5.226 522 (522)
JPY 2.022 202 (202) 760 77 (77)
KWD 8.688 869 (869) 26.871 2.687 (2.687)
AED 5.066 507 (507) 2.652 265 (265)
Altre valute 7.039 704 (704) 7.048 704 (704)
342.030 34.203 (34.203) 363.995 36.402 (36.402)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a lungo termine negoziati a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dall'Unità Finanza di Eni SpA sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

Con riferimento al rischio di tasso di interesse, è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata avendo riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:

  • strumenti derivati su tassi di interesse;
  • disponibilità liquide ed equivalenti; e
  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse la sensitivity analysis sul fair value viene determinata confrontando le condizioni di tasso di interesse (fisso e variabile) sottostanti il contratto e funzionali al calcolo dei differenziali sulle cedole maturande con le curve attualizzate di tasso di interesse variabile sulla base delle quotazioni alla chiusura del periodo, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale del contratto. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti si è fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio dell'esercizio, mentre per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e lungo termine, si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio di esercizio.

Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -2.590 migliaia di euro (-2.330 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -2.534 migliaia di euro (-2.330 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 2.622 migliaia di euro (2.330 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 2.534 migliaia di euro (2.330 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.

2013 2014
+10% -10% +10% -10%
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati - - - - 16 72 16 (72)
Disponibilità liquide 29 29 (29) (29) 23 23 (23) (23)
Passività finanziarie a breve termine (2.089) (2.089) 2.089 2.089 (1.641) (1.641) 1.641 1.641
Passività finanziarie a medio/lungo termine (270) (270) 270 270 (988) (988) 988 988
Totale (2.330) (2.330) 2.330 2.330 (2.590) (2.534) 2.622 2.534

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati anche da variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap), con sottostante rappresentato da prodotti petroliferi (prevalentemente gasolio e nafta) e negoziati tramite Eni Trading & Shipping (ETS) nei mercati finanziari organizzati ICE e NYMEX, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene la gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity posti in essere da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. hedging anticipato).

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dall'Unità Finanza di Eni SpA sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da info-provider pubblici.

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura dell'esercizio in corso esposti al rischio di commodity un'ipotetica variazione positiva del 10% dei prezzi sottostanti comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato pari a 22 migliaia di euro e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, pari a 438 migliaia di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% dei prezzi sottostanti comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato pari a -22 migliaia di euro e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, pari a -438 migliaia di euro.

RISCHIO CREDITO

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di finanza e amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano Linee Guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Eni.

La situazione di criticità venutasi a creare sui mercati finanziari ha determinato l'adozione di ulteriori misure cautelative mirate a evitare concentrazioni di rischio/attività. Tale situazione ha inoltre comportato l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati.

L'impresa non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti.

Al 31 dicembre 2014 non vi erano concentrazioni significative di rischio di credito.

RISCHIO LIQUIDITÀ

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere, nell'ambito del "Piano Finanziario", una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità adeguato per l'intero Gruppo – minimizzando il relativo costo opportunità – e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie nonostante le peculiarità del quadro di riferimento esterno.

Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni, in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, ciò perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Alla data di bilancio Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 353 milioni di euro; in aggiunta Eni SpA assicura affidamenti a Saipem SpA in ottemperanza alle convenzioni di tesoreria accentrata previste per il Gruppo Eni. Questi contratti prevedono interessi alle normali condizioni di mercato e commissioni di mancato utilizzo non significative.

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie

(migliaia di euro) Anni di scadenza
2015 2016 2017 2018 2019 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 13.534 210.000 650.008 - 1.050.000 - 1.923.542
Passività finanziarie a breve termine 160.217 - - - - - 160.217
Passività per strumenti derivati 383.831 - 612 - - - 384.443
Totale 557.582 210.000 650.620 - 1.050.000 - 2.468.202
Interessi su debiti finanziari 66.600 66.100 55.600 34.600 17.000 - 239.900

I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 2.683 milioni di euro al 31 dicembre 2014, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri. Nella tabella che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Oltre Totale
Contratti di leasing operativo non annullabili 27 27 26 1 1 1 4 87

Nella tabella che segue sono rappresentati, con riferimento alla data di bilancio, gli investimenti a vita intera relativi ai progetti di maggiori dimensioni, per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.

(milioni di euro) 2015
Impegni per Major Projects -
Impegni per altri investimenti 21
Totale 21

Utilizzo di stime contabili

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

LAVORI IN CORSO

La determinazione dei lavori in corso è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.

SVALUTAZIONI

Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.

La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) sulla base del quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. Nel processo di attribuzione la Direzione aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne.

FONDI

Saipem effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti e ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale.

FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.

Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; e (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.

Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

Principi contabili di recente emanazione

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il Regolamento n. 2015/29, emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014, è stata omologata la modifica allo IAS 19 "Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti", in base alla quale è consentito rilevare i contributi connessi a piani a benefici definiti, dovuti dal dipendente o da terzi, a riduzione del service cost nel periodo in cui il relativo servizio è reso, sempreché tali contributi presentino le seguenti condizioni: (i) sono indicati nelle condizioni formali del piano; (ii) sono collegati al servizio svolto dal dipendente; e (iii) sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente (es. i contributi rappresentano una percentuale fissa della retribuzione, oppure un importo fisso per tutto il periodo di lavoro o correlato all'età del dipendente). La modifica è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015 (per Eni: bilancio 2016).

Con i Regolamenti n. 2015/28 e n. 1361/2014 emessi dalla Commissione Europea, rispettivamente, in data 17 e 18 dicembre 2014, sono stati omologati, rispettivamente, i documenti "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012" e "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2011-2013", contenenti modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi indicate nel documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2011-2013" sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2015; differentemente, le modifiche indicate nel documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012" sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015 (per Eni: bilancio 2016).

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 6 maggio 2014, lo IASB ha emesso la modifica all'IFRS 11 "Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono, ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (a eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; e (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator. La modifica all'IFRS 11 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 12 maggio 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation" (di seguito modifiche allo IAS 16 e IAS 38), in base alle quali è da considerarsi inappropriata l'adozione di una metodologia di ammortamento basata sui ricavi. Limitatamente alle attività immateriali, tale indicazione è considerata una presunzione relativa superabile solo al verificarsi di una delle seguenti circostanze: (i) il diritto d'uso di un'attività immateriale è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre; o (ii) quando è dimostrabile che il conseguimento dei ricavi e l'utilizzo dei benefici economici dell'attività siano altamente correlati. Le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso l'IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers" (di seguito IFRS 15), che disciplina il timing e l'ammontare di rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; e (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha finalizzato il progetto di revisione del principio contabile in materia di strumenti finanziari con l'emissione della versione completa dell'IFRS 9 "Financial Instruments" (di seguito IFRS 9). In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); e (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 12 agosto 2014, lo IASB ha emesso la modifica allo IAS 27 "Equity Method in Separate Financial Statements", che introduce la possibilità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in controllate, joint venture e collegate nel bilancio separato. La modifica allo IAS 27 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28), che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 18 dicembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 "Disclosure Initiative", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, che richiamano l'attenzione sull'utilizzo del concetto di significatività. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

In data 25 settembre 2014, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRSs 2012-2014 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Attività correnti

Disponibilità liquide ed equivalenti 1

Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 85.496 migliaia di euro, presso banche delle filiali estere per 50.607 migliaia di euro e conti correnti ordinari presso Eni SpA e Banque Eni SA per 20.659 migliaia di euro. Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 16.919 migliaia di euro, AED (EAU dirham) per 4.366 migliaia di euro, NOK (corone norvegesi) per 2.299 migliaia di euro e DZD (dinari algerini) per 2.135 migliaia di euro.

Il denaro e i valori in cassa ammontano a 283 migliaia di euro, di cui 31 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 252 migliaia di euro presso le filiali estere.

Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia.

Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 38.298 migliaia di euro.

L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 29.145 migliaia di euro.

Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica:

31.12.2013
(migliaia di euro)
31.12.2014
Italia 64.178 102.986
Resto Europa 26.679 16.315
CSI 693 3.842
Resto Asia 23.459 15.358
Africa Settentrionale 1.729 2.491
Africa Occidentale 942 15.502
Americhe 784 268
Totale
118.464
156.762

Crediti commerciali e altri crediti 2

I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 2.149.500 migliaia di euro, con un incremento di 75.382 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:

Valore netto al 31.12.2013 Valore netto al 31.12.2014
(migliaia di euro) di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Crediti verso:
- joint venture 36.340 - - 38.286 - -
- clienti 742.821 82.327 - 679.822 63.558 -
- imprese controllate 877.393 - - 1.014.452 - -
- imprese collegate 137.450 - - 170.233 - -
- imprese controllanti 86.420 660 - 105.882 2.487 -
- altri 193.694 3.714 - 140.825 3.429 -
Totale 2.074.118 86.701 - 2.149.500 69.474 -

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 43.629 migliaia di euro, in decremento di 5.497 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:

(migliaia di euro) svalutazione
commerciali
crediti
Fondo
svalutazione
altri crediti
Fondo
Totale
Valore al 31.12.2013 47.284 1.842 49.126
Accantonamenti dell'esercizio 3.977 - 3.977
Utilizzi dell'esercizio (9.474) - (9.474)
Valore al 31.12.2014 41.787 1.842 43.629

Le ritenute a garanzia ammontano a 69.944 migliaia di euro, di cui 66.045 migliaia di euro a lungo termine.

I crediti verso controllate comprendono crediti finanziari non strumentali all'attiva operativa per 27.819 migliaia di euro e crediti strumentali all'attività operativa per 130 migliaia di euro.

I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 33.

Gli altri crediti ammontano al 31 dicembre 2014 a 140.825 migliaia di euro, con un decremento di 52.869 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Importi esigibili entro l'esercizio successivo:
- acconti a fornitori 128.553 93.982
- crediti verso il personale 23.308 20.053
- depositi cauzionali 4.129 4.350
- società finanziarie di Gruppo conto deposito 2.117 2.639
- assicurazioni 3.044 56
- crediti verso enti previdenziali 150 196
- crediti diversi 30.521 17.962
a dedurre:
- fondo svalutazione altri crediti (1.842) (1.842)
Totale entro l'esercizio successivo 189.980 137.396
Importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
- depositi cauzionali 3.714 3.429
Totale oltre l'esercizio successivo 3.714 3.429
Totale generale 193.694 140.825

Gli altri crediti includono crediti verso imprese del Gruppo Eni per 2.639 migliaia di euro (verso Serfactoring SpA) e crediti non strumentali all'attività operativa per 509 migliaia di euro.

I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.866.783 migliaia di euro, con un incremento di 94.490 migliaia di euro.

Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.

I crediti commerciali e altri crediti in moneta diversa dall'euro sono pari a 585.478 migliaia di euro e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 507.024 migliaia di euro, NOK (corona norvegese) per 23.948 migliaia di euro, DZD (dinaro algerino) per 3.080 migliaia di euro, KWD (dinaro kuwaitiano) per 8.041 migliaia di euro, PLN (zloty polacco) per 6.747 migliaia di euro e AED (EAU dirham) per 37.005 migliaia di euro.

La suddivisione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2014 per scadenza verso terzi, escluse le società controllate, collegate, controllanti e società controllate e collegate della controllante incluse nell'area di consolidamento, è la seguente:

197.984
121.961
56.591
52.115
1.291
11.878
1.288
11.952
12.725
32.605
500.390

I crediti commerciali scaduti e non svalutati ammontano a 180.445 migliaia di euro.

I crediti commerciali svalutati al netto del fondo svalutazione ammontano a 9 migliaia di euro.

Articolazione dei crediti per area geografica

L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Italia 642.921 505.830
Estero
Resto Europa 465.894 561.624
CSI 118.897 114.454
Resto Asia 232.817 312.182
Africa Settentrionale 138.972 80.442
Africa Occidentale 159.102 251.450
Americhe 192.909 181.233
Altre aree 122.606 142.285
Totale 1.431.197 1.643.670
Totale generale 2.074.118 2.149.500

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 37 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 235. Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165.

Rimanenze

3

Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2014 ammonta a complessivi 754.233 migliaia di euro, con un decremento di 133.575 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2013. Il dettaglio è riportato nel prospetto che segue:

(migliaia di euro) Valore netto al
31.12.2013
31.12.2014
Materie prime, sussidiarie e di consumo 99.029 99.960
Lavori in corso su ordinazione 788.779 654.273
Totale 887.808 754.233

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. L'importo al 31 dicembre 2014 è di 99.960 migliaia di euro, con un incremento netto di 931 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 1.289 migliaia di euro, analizzato come segue:

(migliaia di euro) svalutazione
rimanenze
Fondo
Valore al 31.12.2013 769
Accantonamenti dell'esercizio 687
Utilizzi dell'esercizio (167)
Valore al 31.12.2014 1.289

Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, etc.).

I lavori in corso su ordinazione, relativi a commesse in corso di realizzazione nel settore Engineering & Construction Offshore e Onshore, ammontano a 654.273 migliaia di euro, con un decremento netto di 134.506 migliaia di euro rispetto ai valori del 31 dicembre 2013.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 37 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 235.

Attività per imposte sul reddito correnti 4

Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 170.950 migliaia di euro, con un incremento di 21.118 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Amministrazione finanziaria italiana 132.597 149.322
Amministrazioni finanziarie estere 17.235 21.628
Totale 149.832 170.950

I crediti per imposte estere comprendono, principalmente, i crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente.

Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 28.

Attività per altre imposte correnti

5

Le attività per altre imposte correnti ammontano a 82.244 migliaia di euro, con un decremento di 46.820 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il saldo è così composto:

31.12.2013
(migliaia di euro)
31.12.2014
Amministrazione finanziaria italiana:
- per crediti Iva
92.418
45.982
- per altri rapporti
1.251
1.548
Amministrazioni finanziarie estere:
- per crediti Iva
33.356
24.820
- per altri rapporti
2.039
9.894
Totale
129.064
82.244

Il credito Iva verso l'Amministrazione finanziaria italiana al 31 dicembre 2014 ammonta a 45.982 migliaia di euro, di cui 884 migliaia di euro chiesti a rimborso. Nel corso dell'esercizio 2014 sono stati ceduti, in operazioni di cessione pro-soluto, crediti Iva chiesti a rimborso per 91.938 milioni di euro, relativi ai periodi 2012 e 2013.

Il credito Iva verso l'Amministrazione finanziaria italiana include l'Iva della Joint Operation Ship Recycling pari a 1.266 migliaia di euro.

Altre attività correnti 6

Le altre attività correnti ammontano a 259.399 migliaia di euro, con un incremento di 114.037 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Fair value su contratti derivati su valute e merci 82.097 166.686
Altre attività 63.265 92.713
Totale 145.362 259.399

Le altre attività al 31 dicembre 2014 sono composte da 77.816 migliaia di euro per costi di competenza di futuri esercizi e da 14.897 migliaia di euro per commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri, di cui 13.280 migliaia di euro verso Eni SpA.

La variazione negativa del valore di mercato dei derivati di copertura cash flow hedge su valuta rilevata a patrimonio netto è pari a 160.584 migliaia di euro.

Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e alle politiche di hedging sono indicate nei criteri di valutazione e nella nota 23.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Nel corso del 2014 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2014 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2014, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

(migliaia di euro) 31.12.2013 Utili del periodo Perdite del periodo Utili rettifica MOL Perdite rettifica MOL Utili annullamento
sottostante
Perdite annullamento
sottostante
31.12.2014
Riserva per contratti su cambi 67.760 96.476 (280.173) (183.925) 201.741 (1.831) 7.128 (92.824)
Riserva per contratti su merci - - (4.075) - 1.034 - - (3.041)
Riserva per contratti su tassi di interesse - - (612) - - - - (612)
Totale riserva di hedging 67.760 96.476 (284.860) (183.925) 202.775 (1.831) 7.128 (96.477)

Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 17.817 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.

Il fair value sui contratti derivati è di seguito indicato:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Fair value su contratti derivati non di copertura 21.767 121.518
Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge 60.330 45.168
Totale 82.097 166.686

Gli strumenti derivati si analizzano come segue.

Contratti derivati non di copertura

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Contratti su valute (currency swap/outright) 21.767 121.338
Contratti su commodity - 180
Totale 21.767 121.518

Contratti derivati cash flow hedge

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Contratti su valute (currency swap/outright) 60.330 45.168
Contratti su commodity - -
Totale 60.330 45.168

L'analisi complessiva delle attività relativa al calcolo del fair value su contratti derivati suddivisi per tipologia è la seguente:

Attivo 31.12.2013 Attivo 31.12.2014
Fair value Impegni di Fair value Impegni di
(migliaia di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 46 42.976
. vendite 63.923 2.388
Totale 69.969 45.364
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (5) -
. vendite (3.634) (196)
Totale (3.639) 52.873 2.104.529 (196) 607.511 45.663
Totale contratti derivati qualificati di copertura 60.330 52.873 2.104.529 45.168 607.511 45.663
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 126 106.801
. vendite 25.333 16.157
Totale 24.459 122.958
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (7) 236
. vendite (3.685) (1.856)
Totale (3.692) 83.994 795.833 (1.620) 2.358.137 91.332
- contratti su merci (componente Forward)
. vendite - 180
Totale - - - 180 - 1.876
Totale contratti derivati qualificati non di copertura 21.767 83.994 795.833 121.518 2.358.137 93.208
Totale 82.097 136.867 2.900.362 166.686 2.965.648 138.871

Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Eni SpA 91.369 179.786
Eni Trading & Shipping SpA - 180
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 636 578
Consorzio F.S.B. 91 10
Saipem Ltd - 17.063
Totale 92.096 197.617

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 812 migliaia di euro, relativi a costi di competenza di esercizi futuri. Per ulteriori informazioni in merito fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165.

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 7

La consistenza degli immobili ammonta a 843.212 migliaia di euro, con un incremento di 8.112 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; i movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle tabelle seguenti:

Valore al 31.12.2013
(migliaia di euro) Terreni
e fabbricati
Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
immobilizzazioni
materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2012 166.381 1.380.160 225.466 37.116 22.633 1.831.756
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni terzi 4.511 117.672 8.434 532 9.383 140.532
- produzione interna - - 4.508 - - 4.508
- acquisizioni da altre società del Gruppo 444 771 1.516 - - 2.731
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso 17.031 5.828 959 9 (23.827) -
- diminuzione per conferimento ramo d'azienda - (271.091) - (16) - (271.107)
- alienazioni (1.710) (44.877) (23.337) (115) - (70.039)
- radiazioni (1.100) (323) (1.701) (191) - (3.315)
Saldo al 31.12.2013 185.557 1.188.140 215.845 37.335 8.189 1.635.066
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.2012 60.679 493.498 174.973 30.703 - 759.853
Movimenti dell'esercizio:
- ammortamenti 9.685 77.930 17.664 1.663 - 106.942
- trasferimenti - - - - - -
- diminuzione per conferimento ramo d'azienda - (26.036) - (16) - (26.052)
- alienazioni (817) (19.769) (16.885) (112) - (37.583)
- radiazioni (1.100) (294) (1.625) (175) - (3.194)
Saldo al 31.12.2013 68.447 525.329 174.127 32.063 - 799.966
Valore netto di bilancio 117.110 662.811 41.718 5.272 8.189 835.100
Valore al 31.12.2014
(migliaia di euro) Terreni
e fabbricati
Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
immobilizzazioni
materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2013 185.557 1.188.140 215.845 37.335 8.189 1.635.066
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni terzi 5.086 65.248 23.675 844 7.517 102.370
- produzione interna - 4.234 - - - 4.234
- acquisizioni da altre società del Gruppo 503 4.784 621 - - 5.908
- acquisizioni Joint Operation Ship Recycling Scarl
consolidata in Saipem SpA
- - 2.040 - - 2.040
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso 41 5.832 1.902 - (7.775) -
- alienazioni (434) (6.573) (8.983) (46) - (16.036)
- radiazioni (565) (361) (897) (22) - (1.845)
Saldo al 31.12.2014 190.188 1.261.304 234.203 38.111 7.931 1.731.737
Fondo ammortamento
Saldo al 31.12.2013 68.447 525.329 174.127 32.063 - 799.966
Movimenti dell'esercizio:
- ammortamenti 9.959 76.084 15.555 1.420 - 103.018
- ammortamenti Joint Operation Ship Recycling Scarl
consolidata in Saipem SpA
- - 227 - - 227
- trasferimenti - - - - - -
- alienazioni (357) (5.014) (7.647) (44) - (13.062)
- radiazioni (410) (304) (888) (22) - (1.624)
Saldo al 31.12.2014 77.639 596.095 181.374 33.417 - 888.525
Valore netto di bilancio 112.549 665.209 52.829 4.694 7.931 843.212

Nel corso dell'esercizio 2014 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati:
- terreni -
- fabbricati 1.225
- costruzioni leggere 4.364
Totale 5.589
Impianti e macchinari:
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione 2.817
- navi e attrezzatura a bordo -
- nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione 10.478
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione 60.971
Totale 74.266
Attrezzature industriali e commerciali:
- acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione 8.507
- acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi 11.020
- acquisto di attrezzatura varia di perforazione 6.766
- autovetture, motoveicoli e simili 43
Totale 26.336
Altri beni:
- personal computer, unità di sistema e stampanti 293
- mobili, arredi 551
Totale 844

Nel corso dell'esercizio 2014 si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:

(migliaia di euro) Alienazioni Radiazioni
Terreni e fabbricati:
- costruzioni leggere 434 565
Totale 434 565
Impianti e macchinari:
- impianti generici 2.407 69
- impianti perforazione 3.061 143
- impianti specifici di costruzione 1.105 149
Totale 6.573 361
Attrezzature industriali e commerciali:
- mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi 8.657 67
- attrezzatura varia di costruzione 272 98
- attrezzatura varia di perforazione 23 732
- autovetture, motoveicoli e simili 31 -
Totale 8.983 897
Altri beni:
- mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche 46 22
Totale 46 22

Nel corso dell'esercizio sono stati effettuati acquisti da altre società del Gruppo, principalmente da Petrex SA di un impianto di perforazione e da Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda di attrezzatura varia di montaggio, per complessivi 5.908 migliaia di euro.

Sono state effettuate inoltre vendite ad altre società del Gruppo, principalmente a Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc per attrezzatura varia, a Saimexicana SA per attrezzatura di montaggio e a Petrex SA per attrezzatura varia di perforazione.

Le vendite hanno generato:

  • plusvalenze per 4.647 migliaia di euro; e

  • minusvalenze per 237 migliaia di euro.

Gli effetti economici delle alienazioni e radiazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 24) e "Altri oneri" (nota 25).

Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2014 ammonta a 21.449 migliaia di euro (18.546 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

Immobilizzazioni in corso e acconti

Ammontano a 7.931 migliaia di euro e si riferiscono principalmente a migliorie e ammodernamenti dello Scarabeo 5.

Nel corso dell'esercizio si sono verificate variazioni in aumento per un importo pari a 7.517 migliaia di euro, variazioni in diminuzione per 7.775 migliaia di euro.

Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:

(%) 31.12.2013 31.12.2014
Terreni e fabbricati 37 41
Impianti e macchinari 44 47
Attrezzature industriali e commerciali 81 78
Altri beni 86 88
Immobilizzazioni materiali nel complesso 49 51

Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate in relazione all'utilizzo atteso, alla destinazione e alla durata economicatecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione. Tale criterio viene ben rappresentato dalle seguenti aliquote:

(%) min max
Fabbricati industriali 3 12,5
Impianti e macchinari 10 15
Attrezzature industriali e commerciali 20 40
Altri beni 12 20

Attività immateriali

8

Le attività immateriali ammontano a 24.387 migliaia di euro, con un decremento di 431 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. I movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle seguenti tabelle:

Valore al 31.12.2013
(migliaia di euro) Costi di
sviluppo
Diritti
di brevetto
industriale
e diritti
di utilizzazione
delle opere
dell'ingegno
Goodwill Altre Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
immobilizzazioni
immateriali
Costo originario
Saldo al 31.12.2012 7.688 129.515 3.241 95 5.809 146.348
Acquisizioni - 6.982 - - 5.115 12.097
Trasferimenti - 2.271 - - (2.271) -
Radiazioni - - - - - -
Saldo al 31.12.2013 7.688 138.768 3.241 95 8.653 158.445
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2012 7.390 117.911 - 95 - 125.396
Ammortamenti 78 8.153 - - - 8.231
Trasferimenti - - - - - -
Radiazioni - - - - - -
Saldo al 31.12.2013 7.468 126.064 - 95 - 133.627
Valore netto 220 12.704 3.241 - 8.653 24.818
Valore al 31.12.2014
(migliaia di euro) Costi di
sviluppo
Diritti
di brevetto
industriale
e diritti
di utilizzazione
delle opere
dell'ingegno
Goodwill Altre Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
immobilizzazioni
immateriali
Costo originario
Saldo al 31.12.2013 7.688 138.768 3.241 95 8.653 158.445
Acquisizioni - 8.733 - - 1.429 10.162
Trasferimenti - 6.013 - - (6.013) -
Radiazioni - - - - - -
Saldo al 31.12.2014 7.688 153.514 3.241 95 4.069 168.607
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2013 7.468 126.064 - 95 - 133.627
Ammortamenti 77 10.516 - - - 10.593
Trasferimenti - - - - - -
Radiazioni - - - - - -
Saldo al 31.12.2014 7.545 136.580 - 95 - 144.220
Valore netto 143 16.934 3.241 - 4.069 24.387

Nel corso dell'esercizio 2014 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

(migliaia di euro) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: - convergenza sistema documentale programmi 1.090 - acquisto software di Gruppo 3.941 - infrastrutture telecomunicazioni 585 - evoluzione gestione applicativi e SAP 1.497 - revisione architettura datawarehouse 259 - miglioramento standard di sicurezza dei CED (centri elaborazione dati) 354 - altri progetti 1.007 Totale 8.733 Trasferimento dalle immobilizzazioni immateriali in corso: - evoluzione gestione applicativi 2.545 - sviluppo e miglioramento funzionalità sistemi SAP 2.285 - altri progetti 1.183 Totale 6.013

Immobilizzazioni in corso e acconti

130
220
1.079
1.429
2.545
2.285
1.183
6.013

Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%.

Partecipazioni 9

La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 2.210.262 migliaia di euro, con una diminuzione di 487 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Il dettaglio è il seguente:

(migliaia di euro) operazione
Tipo
Valore
Saldo iniziale al 1° gennaio 2014 2.210.749
Operazioni su partecipazioni 2014
Saipem SA Assegnazione stock option (497)
Smacemex Scarl Costituzione 6
Consorzio Libya Green Way Liquidazione (27)
Nagarjuna Oil Refinery Ltd Valutazione al fair value 26
Anticipo per costituzione partecipazioni Versamento anticipo 5
Totale partecipazioni al 31 dicembre 2014 2.210.262

Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165.

Partecipazioni in imprese controllate

Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 2.209.516 migliaia di euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 496 migliaia di euro.

Rettifiche
(migliaia di euro) Costo di valore Totale
Imprese controllate
Saldo iniziale al 1° gennaio 2013 2.568.920 (17.697) 2.551.223
Movimenti dell'esercizio:
- assegnazione stock option Saipem SA (321) - (321)
- rimborso riserve Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl (258.659) - (258.659)
- rimborso riserve Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl (21.813) - (21.813)
- svalutazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl - (56.879) (56.879)
- svalutazione Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA - (10) (10)
- svalutazione Snamprogetti Netherlands BV - (3.529) (3.529)
- costituzione Floaters SpA 120 - 120
- conferimento ramo d'azienda Floaters SpA 309.207 - 309.207
- cessione Floaters SpA (309.327) - (309.327)
Saldo finale al 31 dicembre 2013 2.288.127 (78.115) 2.210.012
Movimenti dell'esercizio:
- assegnazione stock option Saipem SA (497) - (497)
- costituzione Smacemex Scarl 6 - 6
- riclassifica Consorzio Sapro (5) - (5)
Saldo finale al 31 dicembre 2014 2.287.625 (78.115) 2.209.516

Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:

  • il costo di competenza delle stock option assegnate, in base ai piani di incentivazione deliberati dalla Società per gli anni 2006, 2007 e 2008 ai dipendenti della controllata Saipem SA, pari a 497 migliaia di euro, è stato portato a decremento del valore della partecipazione francese secondo le disposizioni dell'OPI 7;
  • in data 10 aprile 2014 è stata costituita la società consortile Smacemex Scarl, il cui fondo consortile è pari a 10 migliaia di euro. Saipem SpA detiene il 60% del consorzio, e ha provveduto a versare la propria quota partecipativa iscrivendosi la partecipazione per un valore corrispondente di 6 migliaia di euro. Il consorzio ha per oggetto attività volte alla realizzazione di un impianto di cementazione; e
  • a seguito dell'entrata in vigore dei nuovi principi contabili internazionali IFRS 10 e 11 la partecipazione nel Consorzio Sapro è stata riclassificata come partecipazione a controllo congiunto.

Partecipazioni in imprese collegate

Al 31 dicembre 2014 non risultano iscritte partecipazioni in imprese collegate.

Partecipazioni in imprese a controllo congiunto

Ammontano a 462 migliaia di euro, con un decremento netto di 22 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

(migliaia di euro) Costo Rettifiche
di valore
Totale
Imprese a controllo congiunto
Saldo iniziale al 1° gennaio 2013 510 - 510
Movimenti dell'esercizio:
- liquidazione Consorzio Milano-Brescia-Verona Scarl (26) - (26)
Saldo finale al 31 dicembre 2013 484 - 484
Movimenti dell'esercizio:
- riclassifica Consorzio Sapro 5 - 5
- liquidazione Consorzio Libya Green Way (27) - (27)
Saldo finale al 31 dicembre 2014 462 - 462

Le operazioni su partecipazioni a controllo congiunto sono analizzate come segue:

  • a seguito dell'entrata in vigore dei nuovi principi contabili internazionali IFRS 10 e 11 la partecipazione nel Consorzio Sapro è stata riclassificata come partecipazione a controllo congiunto; e
  • in data 3 marzo 2014 il Consorzio Libya Green Way, a seguito della procedura di liquidazione, è stato cancellato dal Registro delle Imprese.

Partecipazioni in altre imprese

Ammontano a 279 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 26 migliaia di euro.

(migliaia di euro) Costo Rettifiche
di valore
Totale
Altre imprese
Saldo iniziale al 1° gennaio 2013 377 (28) 349
Movimenti dell'esercizio:
- decremento fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd (96) - (96)
Saldo finale al 31 dicembre 2013 281 (28) 253
Movimenti dell'esercizio:
- incremento fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd 26 - 26
Saldo finale al 31 dicembre 2014 307 (28) 279

A seguito dell'aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella Nagarjuna Oil Refinery Ltd, il fair value è stato incrementato di 26 migliaia di euro aumentando la corrispondente riserva di patrimonio netto.

Anticipo per costituzione partecipazioni

In data 17 dicembre 2014 è stato versato un anticipo di 5 migliaia di euro per la sottoscrizione del 50% del capitale in una partecipazione che sarà costituita nel corso dell'esercizio 2015.

Partecipazioni possedute direttamente (art. 2427 n. 5 del codice civile)

(migliaia di euro) Bilancio dell'esercizio 2014 (1)
Descrizione Sede Valuta Capitale Patrimonio
netto
(escluso
risultato)
Utile
(perdita)
Quota
posseduta
(%)
di bilancio
(a)
Valore
con il metodo
Valore del patrimonio
netto
(b)
Differenza
rispetto
valutazione
al patrimonio
netto
(c=b-a)
Partecipazioni che costituiscono
immobilizzazioni in:
Imprese controllate
Saipem SA (2) Montigny
le Bretonneux
EUR 26.489 197.670 20.153 100,00 965.631 1.003.875 38.244
Saipem International BV (2) Amsterdam EUR 172.444 1.680.285 107.376 100,00 804.333 4.123.980 3.319.647
Saipem Maritime Asset Management
Luxembourg Sàrl
Lussemburgo USD 378 51.160 (5.366) 100,00 36.835 37.718 883
Andromeda Consultoria Tecnica
e Rapresentações Ltda (3)
Rio de Janeiro BRL 5.494 5.830 2.112 99,90 419 2.441 2.022
Snamprogetti Netherlands BV (2) Amsterdam EUR 92.117 101.234 2.113 100,00 101.980 97.787 (4.193)
Snamprogetti Chiyoda sas
di Saipem SpA (3)
San Donato Milanese EUR 10 (20.362) (4.222) 99,90 - (8.438) (8.438)
Saipem Offshore Norway AS (4) Sola (Norvegia) EUR 16 313.732 80.971 100,00 300.015 394.703 94.688
Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese EUR 291 5.165 (2.241) 100,00 291 2.924 2.633
Smacemex Scarl San Donato Milanese EUR 10 10 pareggio 60,00 6 6 -
Denuke Scarl San Donato Milanese EUR 10 10 pareggio 55,00 6 6 -
Totale 2.209.516 5.655.002 3.445.486
Imprese a controllo congiunto
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato Milanese EUR 52 52 pareggio 50,36 26 26 -
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato Milanese EUR 52 52 pareggio 52,00 27 27 -
Consorzio F.S.B. Marghera EUR 15 18 pareggio 28,00 5 5 -
Modena Scarl (5) San Donato Milanese EUR 400 400 pareggio 59,33 237 237 -
ASG Scarl San Donato Milanese EUR 51 51 pareggio 55,41 28 28 -
Rodano Scarl San Donato Milanese EUR 250 250 pareggio 53,57 134 134 -
Consorzio Sapro San Giovanni Teatino EUR 10 10 pareggio 51,00 5 5 -
Ship Recycling Scarl (6) Genova EUR 10 10 pareggio 51,00 - - -
Totale 462 462 -

(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.

(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.

(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.

(4) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto fa riferimento al patrimonio netto consolidato.

(5) In liquidazione.

(6) Sulla base dell'IFRS11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.

Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2014, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse a eccezione di n. 5 azioni ordinarie di Saipem SA concesse in prestito temporaneo ad amministratori della stessa, così come stabilito dallo statuto societario. Rispetto al 31 dicembre 2013 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.

Attività per imposte anticipate 10

Il credito per imposte anticipate ammonta a 106.935 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto del fondo imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:

(migliaia di euro) 31.12.2013 Incrementi Decrementi Altre variazioni Altre variazioni
a patrimonio
netto
31.12.2014
Imposte anticipate su:
- contratti derivati di copertura - - - - 26.531 26.531
- fondo svalutazione crediti 11.083 - (200) - - 10.883
- fondo svalutazione magazzino 214 189 (47) - - 356
- fondi rischi e oneri 4.917 1.142 (2.300) 529 - 4.288
- fondo benefici ai dipendenti 10.621 303 (1.704) - 3.204 12.424
- ammortamenti non deducibili 221 653 (339) 1.735 - 2.270
- fondo commesse pluriennali 7.462 8.128 (3.069) - - 12.521
- perdita fiscale Saipem SpA 26.842 15.564 (2.104) (368) - 39.934
- cessione Floaters SpA 195 - (76) - - 119
- altre 2.998 82 (73) (2.264) - 743
Totale imposte anticipate 64.553 26.061 (9.912) (368) 29.735 110.069
Imposte differite su:
- beni in leasing finanziario (2.711) - 134 - - (2.577)
- contratti derivati di copertura (18.634) - - - 18.634 -
- fondo benefici ai dipendenti (420) - 420 - - -
- rimanenze (832) - 832 - - -
- dividendi - - - - - -
- altre (703) (57) 203 - - (557)
Totale imposte differite (23.300) (57) 1.589 - 18.634 (3.134)
Totale come da bilancio 41.253 26.004 (8.323) (368) 48.369 106.935

Altre attività non correnti 11

Ammontano a 50.874 migliaia di euro, con un decremento di 36.883 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Sono costituite da costi riscontati in quanto di competenza di esercizi futuri, e comprendono l'importo di 465 migliaia di euro dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl. Per ulteriori dettagli in merito fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165.

Passività correnti

Passività finanziarie a breve termine 12

Le passività finanziarie a breve termine di 160.217 migliaia di euro riguardano:

Debiti verso banche

Ammontano a 155 migliaia di euro; l'importo, interamente esigibile entro l'esercizio successivo, è costituito dalla temporanea esposizione sui conti bancari ordinari.

Debiti verso altri finanziatori

Ammontano al 31 dicembre 2014 a 160.062 migliaia di euro, con un decremento di 980.140 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Imprese finanziarie di Gruppo:
- Eni SpA 1.114.202 124.126
- Serfactoring SpA 14.097 23.728
Altri finanziatori 11.903 12.208
Totale generale 1.140.202 160.062

Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente USD per 14.082 migliaia di euro e KWD per 6.074 migliaia di euro.

Il tasso di interesse medio ponderato del 2014 è dell'1,76%.

Debiti commerciali e altri debiti 13

I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 2.683.106 migliaia di euro, con un incremento di 133.002 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

31.12.2013 31.12.2014
(migliaia di euro) Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Acconti 352.499 - - 174.799 - -
Debiti verso:
- joint venture 36.706 - - 13.844 - -
- fornitori 1.021.365 - - 872.118 - -
- imprese controllate 560.883 - - 984.324 - -
- imprese collegate 74.548 - - 100.118 - -
- imprese controllanti 17.852 - - 19.605 - -
Debiti verso committenti:
- imprese controllanti 13.045 - - 6.389 - -
- imprese del Gruppo 61.171 - - 132.699 - -
- joint venture 652 - - - - -
- controllate 64.351 - - 68.412 - -
- collegate 61.957 - - 41.088 - -
- terzi 177.382 - - 156.775 - -
Debiti enti previdenziali 27.501 - - 31.059 - -
Debiti verso altri 80.192 - - 81.876 - -
Totale generale 2.550.104 - - 2.683.106 - -

I debiti commerciali ammontano a 1.595.514 migliaia di euro, con un incremento di 68.874 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Comprendono l'importo di 5.879 migliaia di euro relativo alla Joint Operation Ship Recycling Scarl.

I debiti verso committenti, pari a 405.363 migliaia di euro, riguardano rettifiche di ricavi correlate alla valutazione delle commesse pluriennali.

I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 25.048 migliaia di euro, verso Inail per 1.268 migliaia di euro e per 4.743 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.

Gli altri debiti ammontano a 81.876 migliaia di euro, con un incremento di 1.684 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Creditori diversi 23.501 22.031
Debiti verso dipendenti 53.392 56.526
Consulenti e professionisti 2.555 2.702
Compagnie di assicurazione 434 270
Amministratori e Collegio Sindacale 310 347
Totale 80.192 81.876

Gli altri debiti comprendono 28 migliaia di euro relativi alla Joint Operation Ship Recycling Scarl, di cui 25 migliaia di euro relativi a debiti verso consulenti e professionisti e 3 migliaia di euro relativi a debiti verso il Collegio Sindacale.

I debiti commerciali e altri debiti in moneta diversa dall'euro sono pari a 364.779 migliaia di euro, e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 321.438 migliaia di euro, AED per 2.652 migliaia di euro, GBP per 5.226 migliaia di euro, NOK (corone norvegesi) per 4.526 migliaia di euro e KWD (dinari kuwaitiani) per 26.871 migliaia di euro.

L'articolazione dei debiti commerciali e altri debiti per area geografica risulta la seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Italia 1.004.558 971.836
Estero
Resto Europa 598.412 862.011
Africa Settentrionale 52.217 36.845
Africa Occidentale 84.712 104.629
Americhe 65.154 89.041
CSI 240.763 105.422
Resto Asia 500.053 510.183
Altre aree 4.235 3.139
Totale 1.545.546 1.711.270
Totale generale 2.550.104 2.683.106

I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota 33.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 37 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 235. Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165.

Passività per imposte sul reddito correnti 14

Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2014 a 16.446 migliaia di euro, con un incremento di 3.359 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 52 migliaia di euro. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Debiti per imposte sul reddito - Italia 575 2.975
Debiti per imposte sul reddito - Estero 12.512 13.471
Totale generale 13.087 16.446

Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2009 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 28.

Passività per altre imposte correnti 15

Le passività per altre imposte correnti ammontano a 33.631 migliaia di euro, con un incremento di 13.219 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Debiti per Iva italiana/estera 7.697 18.667
Debiti per ritenute 11.625 13.684
Debiti per altre imposte e tasse 1.090 1.280
Totale 20.412 33.631

Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti di competenza delle filiali estere.

Altre passività correnti 16

Le altre passività correnti di 385.783 migliaia di euro si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Fair value su contratti derivati su valute e merci 46.853 383.831
Altre passività 769 1.952
Totale 47.622 385.783

Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e alle politiche di hedging sono indicate nella nota 23.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e utilizzando i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2014 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2014 è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

Il fair value relativo all'IRS, pari a 612 migliaia di euro, è classificato nella nota 17 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".

Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2014 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Il fair value su contratti derivati è di seguito indicato:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Fair value su contratti derivati non di copertura 25.058 224.622
Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge 21.795 159.821
Totale 46.853 384.443

Gli strumenti derivati si analizzano come segue.

Contratti derivati non di copertura

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Contratti su valute (currency swap/outright) 25.058 224.541
Contratti su commodity - 81
Totale 25.058 224.622

Contratti derivati cash flow hedge

31.12.2013
(migliaia di euro)
31.12.2014
Contratti su valute (currency swap/outright)
21.795
155.390
Contratti su commodity - 3.819
Contratti su tassi di interesse (interest rate swap) - 612
Totale
21.795
159.821

L'analisi complessiva delle passività relativa al calcolo del fair value su contratti derivati suddivisi per tipologia è la seguente:

Passivo al 31.12.2013 Passivo al 31.12.2014
Fair value Impegni di Fair value Impegni di
(migliaia di euro) acquisto vendita acquisto vendita
1) Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse (componente Spot)
. acquisti - 612
Totale - - - 612 250.000 -
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 24.244 6.333
. vendite - 148.773
Totale 26.749 155.106
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (2.449) (431)
. vendite - 715
Totale (2.449) 608.310 - 284 96.038 2.266.804
- contratti su merci (componente Forward)
. acquisti - 3.819
Totale - - - 3.819 9.014 -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 21.795 608.310 - 159.821 355.052 2.266.804
2) Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti a termine su valute (componente Spot)
. acquisti 28.758 9.769
. vendite 247 215.108
Totale 29.005 224.877
- contratti a termine su valute (componente Forward)
. acquisti (4.041) (873)
. vendite 94 537
Totale (3.947) 946.189 139.835 (336) 55.311 2.296.265
- contratti su merci (componente Forward)
. acquisti - 81
Totale - - - 81 961 -
Totale contratti derivati qualificati non di copertura 25.058 946.189 139.835 224.622 56.272 2.296.265
Totale 46.853 1.554.499 139.835 384.443 411.324 4.563.069

I rapporti verso parti correlate compresi nella voce "Altre passività correnti" sono rappresentati da 381.230 migliaia di euro verso Eni SpA e 3.900 migliaia di euro verso Eni Trading & Shipping SpA.

Passività non correnti

Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine 17

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 1.924.154 migliaia di euro (1.284.224 migliaia di euro al 31 dicembre 2013), si analizzano come segue:

31.12.2013 31.12.2014
(migliaia di euro) Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale
Verso banche 200.000 995 200.995 250.620 125 250.745
Verso Eni SpA 970.000 113.229 1.083.229 1.660.000 13.409 1.673.409
Totale 1.170.000 114.224 1.284.224 1.910.620 13.534 1.924.154

Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, comprensive delle quote a breve termine di 13.534 migliaia di euro, presentano un incremento di 639.930 migliaia di euro.

Tale incremento è dovuto essenzialmente: all'accensione di tre finanziamenti a lungo termine verso Eni SpA a tasso fisso per un totale di 1.700.000 migliaia di euro e all'accensione di un finanziamento a lungo termine verso terzi per 250.000 migliaia di euro a tasso variabile; al rimborso di finanziamenti a lungo termine verso Eni per 1.110.000 migliaia di euro (di cui 650.000 migliaia di euro estinti anticipatamente) e al rimborso anticipato di un finanziamento a lungo termine verso terzi per 200.000 migliaia di euro.

Il finanziamento verso terzi, pari a 250 migliaia di euro, è stato stipulato nel corso dell'esercizio con un primario operatore bancario e prevede il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato di Saipem. La verifica del rispetto delle condizioni concordate inizierà a partire dalla Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015.

Le passività finanziarie a lungo termine comprendono il fair value dei derivati di copertura su tassi di interesse, stipulati con banche terze, per 612 migliaia di euro. Il suddetto importo è stato portato a incremento dell'indebitamento finanziario netto.

I debiti finanziari sono prevalentemente a tasso fisso; il tasso di interesse medio ponderato del 2014 è del 3,51%.

La scadenza delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:

Scadenza
Valore
a breve
al 31 dicembre
termine
Scadenza a lungo termine
(migliaia di euro) 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Oltre Totale
Verso banche 200.995 250.745 125 - 250.620 - - 250.745
Verso Eni SpA 1.083.229 1.673.409 13.409 210.000 400.000 - 1.050.000 1.673.409
Totale 1.284.224 1.924.154 13.534 210.000 650.620 - 1.050.000 1.924.154

Secondo quanto previsto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del Regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" si segnala che la posizione finanziaria netta di Saipem SpA al 31 dicembre 2014 è la seguente:

31.12.2013 31.12.2014
(migliaia di euro) Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
A. Disponibilità liquide 118.464 - 118.464 156.762 - 156.762
B. Crediti finanziari 23.870 - 23.870 28.328 - 28.328
C. Passività finanziarie a breve termine
verso terzi
15.068 - 15.068 12.363 - 12.363
D. Passività finanziarie a lungo termine
verso terzi
995 200.000 200.995 125 250.620 250.745
E. Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate
1.128.299 - 1.128.299 147.854 - 147.854
F. Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate
113.229 970.000 1.083.229 13.409 1.660.000 1.673.409
G. Indebitamento finanziario lordo (C+D+E+F) 1.257.591 1.170.000 2.427.591 173.751 1.910.620 2.084.371
H. Posizione finanziaria netta
come da comunicazione Consob
n. DEM/6064293/2006 (G-A-B)
1.115.257 1.170.000 2.285.257 (11.339) 1.910.620 1.899.281
I. Crediti finanziari non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario netto (H+I) 1.115.257 1.170.000 2.285.257 (11.339) 1.910.620 1.899.281

Il decremento di 385.976 migliaia di euro dell'indebitamento netto rispetto all'esercizio precedente è dovuto alle seguenti variazioni:

(migliaia di euro)
Indebitamento finanziario netto al 31.12.2013 2.285.257
Flusso monetario del risultato corrente 207.289
Flusso monetario del capitale di esercizio 295.792
Flusso monetario degli investimenti (124.725)
Flusso monetario dei disinvestimenti 7.626
Flusso da cessione di azioni proprie -
Flusso monetario del capitale proprio (6)
Indebitamento finanziario netto al 31.12.2014 1.899.281

Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:

- crediti commerciali e altri crediti: il valore di mercato dei crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;

- altre attività finanziarie non correnti: il valore di mercato delle altre attività finanziarie non correnti è relativo al fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse;

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

  • altre attività non correnti: il valore di mercato delle altre attività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine: il valore di mercato delle passività finanziarie esigibili oltre l'esercizio successivo, inclusa la quota a breve, è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri; e

- altre passività non correnti: il valore di mercato delle altre passività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri. L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizione analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti a breve è stimato equivalente al relativo valore contabile.

31.12.2013 31.12.2014
(migliaia di euro) Valore
contabile
Valore
di mercato
Valore
contabile
Valore
di mercato
Crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo 86.701 86.701 69.474 69.474
Altre attività non correnti 87.757 87.757 50.874 50.874
Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve 1.284.224 1.423.427 1.924.154 2.137.742
Altre passività non correnti - - - -

Fondi per rischi e oneri 18

I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 13.802 migliaia di euro e si analizzano come segue:

Saldo al 1° gennaio 2013
7.304
13.593
31.017
16.725
-
899
69.538
Movimenti dell'esercizio:
- accantonamenti
814
3.840
12.291
21.990
19.029
1.532
59.496
- utilizzi
(3.113)
(4.603)
(19.541)
(8.123)
-
(899)
- utilizzi per esuberanza
(1.259)
(917)
-
(7.812)
-
-
- trasferimenti da società del Gruppo
130
-
-
-
-
-
130
Saldo finale al 31 dicembre 2013
3.876
11.913
23.767
22.780
19.029
1.532
82.897
Movimenti dell'esercizio:
- accantonamenti
405
-
25.887
485
8.438
2.174
37.389
- accantonamenti Joint Operation Ship Recycling Scarl
consolidata in Saipem SpA
-
-
-
-
-
6
6
- utilizzi
(2.076)
(533)
(9.773)
(5.875)
-
(1.532)
- utilizzi per esuberanza
(66)
(1.496)
-
(2.047)
-
-
(migliaia di euro) su incentivo
oneri sociali
monetario
Fondo
per imposte
Fondo
su commesse
pluriennali
Perdite
Fondo oneri
presunti
su partecipazioni
Fondo copertura
perdita
certificazione
bilancio
Fondo
Totale
(36.279)
(9.988)
(19.789)
(3.609)
- trasferimenti da società del Gruppo (195) - - - - - (195)
Saldo finale al 31 dicembre 2014
1.944
9.884
39.881
15.343
27.467
2.180
96.699

Il fondo oneri sociali su incentivo monetario si movimenta causa l'accantonamento 2014 di 405 migliaia di euro, relativamente agli oneri sociali da corrispondere; l'utilizzo a fronte degli oneri sostenuti nel corso dell'anno pari a 2.076 migliaia di euro, l'utilizzo per esuberanza di 66 migliaia di euro relativo all'adeguamento della stima del fondo sottostante e la quota acquisita in seguito al trasferimento di dirigenti da e verso altra società del Gruppo pari a 195 migliaia di euro.

Il fondo per imposte riguarda situazioni di contenzioso in corso con le autorità fiscali prevalentemente all'estero.

Il fondo perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere nei settori Onshore e Offshore.

Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima di possibili oneri conseguenti a procedimenti giudiziali.

Il fondo copertura perdite su partecipazioni accoglie un accantonamento di 8.438 migliaia di euro relativo alla stima delle perdite future nella partecipata Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA eccedenti il patrimonio netto della stessa.

Il fondo per oneri relativi alla certificazione del bilancio accoglie l'accantonamento relativamente agli oneri che la Società prevede di sostenere per i servizi di revisione al bilancio, che saranno erogati alla società di revisione nell'esercizio 2015.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 37 "Altre informazioni: Algeria" a pagina 235.

Fondi per benefici ai dipendenti 19

I fondi per benefici ai dipendenti di 107.566 migliaia di euro si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 57.968 62.178
Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili 2.731 2.917
Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni 20.269 22.835
Piani anzianità 5.871 6.786
Piani incentivi monetari dirigenti 8.803 4.036
Piani incentivi lungo termine 2.482 1.586
Piani pensione esteri a benefici definiti 4.474 7.209
Altri fondi per benefici ai dipendenti 20 19
Totale 102.618 107.566

Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un incremento di 4.948 migliaia di euro, analizzabile come segue:

(migliaia di euro) TFR trattamento
quiescenza
Fondo
integrativo
sanitario
Fondo
Piani anzianità monetari dirigenti
Piani incentivi
Piani incentivi
lungo termine
Piani pensione
esteri
Altri benefici Totale
Valore al 31.12.2013 57.968 2.731 20.269 5.871 8.803 2.482 4.474 20 102.618
Movimenti dell'esercizio 4.210 186 2.566 915 (4.767) (896) 2.735 (1) 4.948
Valore al 31.12.2014 62.178 2.917 22.835 6.786 4.036 1.586 7.209 19 107.566

Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.

I piani di incentivazione monetaria differita e a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Norvegia, Congo, Kuwait e Qatar. Tali piani sono relativi in particolare a fondi per piani pensione che riguardano schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano; la prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2013 31.12.2014
Piani Piani Piani Piani
incentivi incentivi Piani incentivi incentivi Piani
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
pensione
esteri
Altri
benefici
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio
59.227 5.456 21.538 17.778 3.625 26.275 19 57.968 5.871 20.269 8.803 2.482 16.824 20
Costo corrente 367 608 533 1.353 2.141 2.996 1 272 705 412 - 1.118 1.738 1
Interessi passivi 1.747 158 633 127 16 537 1 1.704 171 593 46 7 669 1
Rivalutazioni:
- utili (perdite) attuariali risultanti da variazioni
nelle ipotesi demografiche
(322) (162) (737) 126 34 799 - 13 31 (69) (18) (11) - -
- utili (perdite) attuariali risultanti da variazioni
nelle ipotesi finanziarie
- 18 (319) (3.052) (330) (6.312) 1 6.336 592 3.121 (38) (76) 3.317 -
- effetto dell'esperienza passata (469) 137 (553) (703) (526) (1.938) (1) (977) (316) (500) (109) (86) 507 (2)
Costo per prestazioni passate
e utili (perdite) per estinzione
- - - - - - - - - - - - - -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - - - - - -
Benefici pagati (2.543) (322) (861) (7.381) (2.540) (754) (1) (2.650) (239) (864) (4.615) (1.778) (693) (1)
Spese amministrative pagate - - - - - - - - - - - - - -
Imposte pagate - - - - - (332) - - - - - - (284) -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti
(39) (22) 35 555 62 - - (488) (29) (127) (33) (70) - -
Effetto differenze cambio e altre variazioni - - - - - (2.533) - - - - - - (1.509) -
Altre rettifiche per piani precedentemente allocati - - - - - ( 1. 914 ) - - - - - - - -
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio (a)
57.968 5.871 20.269 8.803 2.482 16.824 20 62.178 6.786 22.835 4.036 1.586 20.569 19
Attività al servizio del piano
all'inizio dell'esercizio - - - - - 12.445 - - - - - - 12.350 -
I nter ess i atti v i - - - - - 274 - - - - - - 537 -
Rendimento delle attività al servizio del piano - - - - - 433 - - - - - - 97 -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - 2.665 - - - - - - 2.299 -
Benefici pagati - - - - - (754) - - - - - - (508) -
Spese amministrative pagate - - - - - (45) - - - - - - (44) -
Imposte pagate - - - - - (332) - - - - - - (284) -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti
- - - - - - - - - - - - - -
Effetto differenze cambio e altre variazioni - - - - - (1.566) - - - - - - (1.087) -
Altre rettifiche per piani precedentemente allocati - - - - - (770) - - - - - - - -
Attività al servizio del piano
alla fine dell'esercizio (b)
- - - - - 12.350 - - - - - - 13.360 -
Passività netta rilevata in bilancio (a-b) 57.968 5.871 20.269 8.803 2.482 4.474 20 62.178 6.786 22.835 4.036 1.586 7.209 19

La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 1.147 migliaia di euro (777 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

I piani pensione esteri a benefici definiti della Norvegia, nello specifico i retirement plan, prevedono delle attività al servizio del piano. La passività lorda e le attività al servizio del piano ammontano rispettivamente a 19.422 migliaia di euro (16.047 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e a 13.360 migliaia di euro (12.350 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

I piani medici dei dirigenti ammontano a 22.835 migliaia di euro (20.269 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi monetari dei dirigenti per 4.036 migliaia di euro (8.803 migliaia di euro al 31 dicembre 2013), gli incentivi di lungo termine per 1.585 migliaia di euro (2.482 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e i premi di anzianità dei dipendenti per 6.786 migliaia di euro (5.871 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

Gli altri benefici ammontano a 19 migliaia di euro (20 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e si riferiscono al personale in forza presso la filiale Congo di Saipem SpA.

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2013 31.12.2014
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
Costo corrente 367 608 533 1.353 2.141 2.996 1 272 705 412 - 1.118 1.738 1
Costi per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- - - - - - - - - - - - - -
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 1.747 158 633 127 16 537 1 1.704 171 593 46 7 669 1
- interessi attivi sulle attività al servizio del piano - - - - - ( 274 ) - - - - - - ( 537 ) -
Totale interessi passivi (attivi) netti: 1.747 158 633 127 16 263 1 1.704 171 593 46 7 132 1
- di cui rilevato nel costo lavoro - 158 - 127 16 - 1 - 171 - 46 7 - 1
- di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari 1.747 - 633 - - 263 - 1.704 - 593 - - 132 -
Rivalutazione dei piani a lungo termine - (7) - (3.629) (822) - - - 307 - (165) (173) - (2)
Altri costi - - - - - 45 - - - - - - 44 -
Totale 2.114 759 1.166 (2.149) 1.335 3.304 2 1.976 1.183 1.005 (119) 952 1.914 -
Di cui rilevato nel costo lavoro 367 759 533 (2.149) 1.335 3.041 2 272 1.183 412 (119) 952 1.782 -
Di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari 1.747 - 633 - - 263 - 1.704 - 593 - - 132 -

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

2013 2014
(migliaia di euro) TFR medici Piani Piani pensione
esteri
Totale TFR medici Piani Piani pensione
esteri
Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti da variazioni
nelle ipotesi demografiche
(322) (737) 799 (260) 13 (69) - (56)
- utili e perdite attuariali risultanti da variazioni
nelle ipotesi finanziarie
- (319) (6.312) (6.631) 6.336 3.121 3.317 12.774
- effetto dell'esperienza passata (469) (553) (1.938) (2.960) (977) (500) 507 (970)
- rendimento delle attività al servizio del piano - - (433) (433) - - (97) (97)
Totale (791) (1.609) (7.884) (10.284) 5.372 2.552 3.727 11.651

Le attività al servizio del piano si analizzano come di seguito indicato:

(migliaia di euro) Disponibilità liquide
e mezzi equivalenti
rappresentativi
Strumenti
di capitale
rappresentativi
Strumenti
di debito
Immobili Derivati di investimento
Fondi comuni
Attività detenute
di assicurazione
da compagnie
Altre attività Totale
Attività al servizio del piano:
- con prezzi quotati in mercati attivi 2.993 949 6.573 2.004 561 - - 281 13.361
- con prezzi non quotati in mercati attivi - - - - - - - - -
Totale 2.993 949 6.573 2.004 561 - - 281 13.361

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

31.12.2013 31.12.2014
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
Tassi di sconto (%) 3,00 3,00 3,00 1,10 1,10 2,50-4,10 3,50 2,00 2,00 2,00 0,50 0,50 2,60-3,50 3,50
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 3,00 3,00 - - - 1,80-5,00 1,80 3,00 3,00 - - - 1,50-5,00 1,80
Tassi di rendimenti attesi delle attività
al servizio del piano
(%) - - - - - 4,10 - - - - - - 2,30 -
Tasso di inflazione (%) 2,00 2,00 2,00 - - 1,75-3,50 3,50 2,00 2,00 2,00 - - 1,40-3,50 3,50
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - - 22-25 - - 15-25 - - - 22-25 - - 15-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

31.12.2013 31.12.2014
Eurozona Resto Europa Africa Altre Eurozona Resto Europa Africa Altre
Tassi di sconto (%) 3,00 4,10 3,50 2,50 2,00 2,30 3,50 2,60
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 3,00 3,75 1,80 5,00 3,00 2,75 1,80 5,00
Tasso d'inflazione (%) 2,00 1,75 3,50 3,50 2,00 1,40 3,50 3,50
Aspettativa di vita all'età di 65 (anni) 22-25 22-25 15 n.d. 22-25 22-25 15 n.d.

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.

Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.

Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attori del mercato locale per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso
di crescita
delle pensioni
Tasso tendenziale
di crescita del
costo sanitario
(migliaia di euro) Incremento
dello 0,50%
Riduzione
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dell'1,00%
Effetto sull'obbligazione (DBO)
TFR (3.299) 3.590 2.368 64 - -
Piani anzianità (401) 436 430 - - -
Piani medici (1.652) 1.865 - - - 2.284
Piani incentivi monetari dirigenti (27) 27 - - - -
Piani incentivi lungo termine (13) 13 - - - -
Piani pensione esteri (1.842) 2.106 (803) 1.017 2 -
Altri benefici - - - - - -

L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 2.182 migliaia di euro. Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

31.12.2014
Piani Piani Piani
incentivi incentivi esteri a
Piani Piani monetari lungo benefici Altri
(migliaia di euro) TFR anzianità medici dirigenti termine definiti piani
2015 1.796 370 868 2.554 1.001 781 6
2016 1.676 490 883 1.439 1.921 869 3
2017 2.171 364 899 - 2.995 799 3
2018 3.308 144 911 - - 813 1
2019 4.328 103 930 - - 918 1
Oltre 21.982 1.316 4.963 - - 4.081 9

La durata media ponderata delle obbligazioni è riportata nella tabella seguente:

(anni) TFR Piani anzianità Piani medici monetari dirigenti
Piani incentivi
Piani incentivi
lungo termine
a benefici definiti
Piani esteri
Altri piani
2013 11 12 14 2 1 20 5
2014 11 12 15 1 1 24 5

Passività per imposte differite 20

Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte anticipate" (nota 10) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.

Altre passività non correnti 21

Nell'esercizio 2014 non sono state rilevate altre passività non correnti, come nell'esercizio precedente.

Patrimonio netto

22

(migliaia di euro) Valore al
31.12.2013
Valore al
31.12.2014
Capitale sociale 441.411 441.411
Riserva da sopraprezzo azioni 54.909 54.909
Riserva legale 88.282 88.282
Riserva di rivalutazione 2.286 2.286
Riserva per azioni proprie in portafoglio 42.869 42.869
Riserva per cash flow hedge 49.126 (69.946)
Riserva valutazione partecipazione al fair value 182 208
Riserva benefici definiti per dipendenti (6.446) (14.893)
Altre riserve disponibili: 449.265 725.043
- riserva da operazioni con società under common control 18.253 18.253
- riserva contributi a fondo perduto 3.633 3.633
- riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c. 56 56
- riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 44 44
- riserva utili su cambi 4.857 4.857
- riserva di applicazione dei principi IFRS 465 465
- riserva per adeguamento partecipazioni 4.738 4.241
- riserve da fair value piani di incentivazione 14.681 13.488
- utili relativi a esercizi precedenti 402.538 680.006
Avanzo di fusione 103.524 103.524
Azioni proprie (42.869) (42.869)
Utile dell'esercizio 277.474 70.351
Totale 1.460.013 1.401.175

Capitale

Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 441.411 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2014 gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione risultano i seguenti:

(migliaia di euro)

Azionista partecipazione
Quota di
(%)
di azioni
Numero
Valore
Eni SpA 42,92 189.423.307 189.423
Altri azionisti 56,64 250.047.761 250.048
Saipem SpA 0,44 1.939.832 1.940
Totale 441.410.900 441.411

Il capitale sociale è rappresentato alla data del 31 dicembre 2014 da n. 441.301.574 azioni ordinarie e da n. 109.326 azioni di risparmio convertibili. Le azioni di risparmio sono convertibili in azioni ordinarie senza limiti di tempo e alla pari.

Riserva da sopraprezzo delle azioni

Ammonta al 31 dicembre 2014 a 54.909 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2014 a 88.282 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente, avendo raggiunto il quinto del capitale sociale, in ottemperanza all'art. 2430 del codice civile.

Riserva di rivalutazione

Ammonta al 31 dicembre 2014 a 2.286 migliaia di euro ed è costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26.

In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 27,5%.

Riserva per azioni proprie in portafoglio

La riserva di 42.869 migliaia di euro è a fronte del costo di acquisto di n. 1.939.832 azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2014. Nel corso dell'esercizio 2014 non è stato esercitato alcun diritto di opzione a valere sui piani di stock option.

Riserva per cash flow hedge

La riserva presenta un saldo negativo netto di 69.946 migliaia di euro.

Riserva lorda derivati
di copertura
Attività (passività)
per imposte anticipate
(differite)
(migliaia di euro) Cambi Merci Interessi Cambi Merci Interessi Cambi
Riserva al 1° gennaio 2014 67.760 - - (18.634) - - 49.126
Movimentazione dell'esercizio (160.584) (3.041) (612) 44.161 836 168 (119.072)
Riserva al 31 dicembre 2014 (92.824) (3.041) (612) 25.527 836 168 (69.946)

La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.

Riserva valutazione al fair value partecipazioni

La riserva presenta un saldo positivo di 208 migliaia di euro, con una variazione positiva di 26 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, relativa all'incremento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Oil Refinery Ltd.

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva presenta un saldo negativo di 14.893 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 5.647 migliaia di euro.

Tale riserva, in accordo con le disposizioni della nuova versione dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti, non essendo più applicabile il cosiddetto metodo del corridoio. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico. Le nuove disposizioni sono state applicate con effetto retroattivo, rettificando i valori di apertura dello stato patrimoniale al 1° gennaio 2012, con un effetto negativo sugli utili a nuovo di 6.300 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 2.390 migliaia di euro.

L'effetto negativo sull'utile complessivo dell'esercizio 2014 è pari a 8.447 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 3.204 migliaia di euro (7.456 migliaia di euro nel 2013, al netto dell'effetto fiscale di 2.828 migliaia di euro).

Altre riserve disponibili

Le "Altre riserve disponibili" ammontano a 725.043 migliaia di euro e sono analizzate come segue.

Riserva da operazioni con società under common control

La riserva ammonta a 18.253 migliaia di euro e non presenta variazione rispetto all'esercizio precedente.

La riserva è composta da plusvalori e minusvalori relativi a cessioni e acquisizioni di rami d'azienda di esercizi precedenti, al netto del relativo carico fiscale (2.382 migliaia di euro).

Secondo le disposizioni previste dall'OPI 1, nelle cessioni e acquisizioni di ramo d'azienda "under common control", "la differenza tra il prezzo della transazione e il preesistente valore di carico dell'attività oggetto di trasferimento... deve essere contabilizzata nel patrimonio netto...".

Riserva contributi a fondo perduto

Ammonta a 3.633 migliaia di euro e riguarda il 50% dei contributi a fondo perduto conseguiti a partire dal 1° gennaio 1993, in sospensione d'imposta. La quota non disponibile, quindi, della suddetta riserva è pari a 279 migliaia di euro.

Riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c.

Ammonta a 56 migliaia di euro e rappresenta la quota non utilizzata della riserva, costituita con utili conseguiti negli esercizi dal 1999 al 2001, destinata all'aumento di capitale mediante emissione di nuove azioni ordinarie da assegnare gratuitamente ai dirigenti Saipem.

Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993

Ammonta a 44 migliaia di euro. La riserva è relativa alla quota dell'utile degli esercizi 2002 e 2003 accantonati, in misura pari al 3% dello stanziamento al trattamento di fine rapporto versato nel corso dei suddetti esercizi ai fondi pensione, Fopdire e Fondo Energia, ai quali partecipano rispettivamente i dirigenti e gli altri dipendenti del Gruppo.

La riserva è in sospensione d'imposta ai soli fini Ires.

Riserva utili su cambi

Ammonta a 4.857 migliaia di euro ed è stata costituita ai sensi dell'art. 2426, 8-bis del codice civile, mediante attribuzione dell'utile dell'esercizio 2005. La riserva si è resa interamente disponibile per effetto della realizzazione nell'esercizio delle differenze attive di cambio in precedenza sospese in quanto non realizzate.

Riserva applicazione dei principi IFRS

La riserva di 465 migliaia di euro accoglie gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli IFRS al 1° gennaio 2006. Comprende l'effetto negativo dello storno delle coperture, su cambi e su interessi, non in accordo con quanto previsto dallo IAS 39, pari a 8.724 migliaia di euro, e l'effetto positivo (9.189 migliaia di euro) degli altri principi internazionali.

Riserva per adeguamento partecipazioni

La riserva, pari a 4.241 migliaia di euro, con un decremento di 497 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, accoglie il costo di competenza delle stock option assegnate ai dipendenti della controllata Saipem SA in base ai piani di incentivazione deliberati dalla Società per gli anni 2006, 2007 e 2008. L'importo è stato portato a incremento del valore della partecipazione francese secondo le disposizioni dell'OPI 7 in base al quale nelle partecipazioni valutate al costo, "il fair value relativo agli strumenti di patrimonio assegnati a beneficio dei dipendenti delle controllate, deve... essere portato a incremento del costo della partecipazione nella controllata interessata al piano... in contropartita dell'incremento di patrimonio netto...".

Riserve da fair value piani di incentivazione

La riserva, pari a 13.488 migliaia di euro, accoglie il fair value delle stock grant e delle stock option assegnate ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico. La riserva è stata creata in sede di prima applicazione dei principi internazionali, mediante riclassifica a patrimonio netto del fair value relativo alle stock grant, già accantonato nei precedenti esercizi tra i "Fondi per rischi e oneri" per un importo di 9.354 migliaia di euro.

Utili relativi a esercizi precedenti

La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 680.006 migliaia di euro.

Rispetto all'esercizio precedente la voce presenta l'incremento di 277.468 migliaia di euro per il riporto a nuovo dell'utile residuo al netto della distribuzione dei dividendi agli azionisti.

Riserva per avanzo di fusione

La riserva, pari a 103.524 migliaia di euro, è relativa a due operazioni di fusione per incorporazione:

  • della società Snamprogetti Sud SpA per l'importo di 2.244 migliaia di euro. L'avanzo è stato calcolato sulla differenza tra il costo della partecipazione nella società incorporata e il patrimonio netto di quest'ultima al 1° gennaio 2009;
  • della società Saipem Energy Services SpA per l'importo di 101.280 migliaia di euro. L'avanzo è stato calcolato sulla differenza tra il costo della partecipazione nella società incorporata e il patrimonio di quest'ultima al 1° gennaio 2012. Per il calcolo dell'avanzo di fusione il patrimonio netto della società incorporata è stato considerato al lordo della riserva per cash flow hedge e della riserva contributi a fondo perduto pari rispettivamente a 12.034 migliaia di euro e 783 migliaia di euro. Questo in quanto tali riserve risultano strettamente correlate con specifici valori dell'attivo e del passivo (strumenti derivati e immobilizzazioni materiali). Relativamente alla riserva per cash flow hedge il differenziale di valore tra il costo e il fair value dell'attività e passività oggetto di valutazione deve mantenere una diretta correlazione con la corrispondente riserva di patrimonio netto fino al momento della sua effettiva realizzazione. Mentre il valore dell'immobilizzazione materiale ricevuta in concessione, iscritta a bilancio e ancora soggetta ad ammortamento, deve correlarsi con la riserva di patrimonio netto ove sono stati iscritti i relativi contributi a fondo perduto ricevuti.

Azioni proprie

Le azioni proprie di 42.869 migliaia di euro hanno carattere di investimento temporaneo in quanto destinate all'attuazione dei piani di stock option a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

Nel corso dell'esercizio non sono state acquistate sul mercato azioni ordinarie.

Nel corso dell'esercizio 2014, in esecuzione dei piani di stock option, agli aventi diritto non sono state cedute azioni.

Le azioni proprie in portafoglio alla data del 31 dicembre 2014 sono analizzate nella tabella seguente:

Acquisti
Anno 2003 (dal 2 maggio)
2.125.000
6,058
12.873
0,48
Anno 2004
1.395.000
7,044
9.826
0,32
Anno 2005
3.284.589
10,700
35.146
0,74
Anno 2006
1.919.355
18,950
36.371
0,43
Anno 2007
848.700
25,950
22.024
0,19
Anno 2008
2.245.300
25,836
58.010
0,51
Totale
11.817.944
14,745
174.250
2,67
A dedurre azioni proprie assegnate:
- a titolo gratuito in applicazione piani di stock grant
1.616.400
- per sottoscrizione in applicazione piani di stock option
8.261.712
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2014
1.939.832
22,099
42.869
0,44
Numero azioni Costo medio
(euro)
(migliaia di euro)
complessivo
Costo
Capitale sociale
(%)

Il capitale sociale al 31 dicembre 2014 ammonta a 441.410.900 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 439.471.068.

Al 31 dicembre 2014 sono in essere impegni per l'assegnazione di 61.350 azioni a fronte dei piani di stock option.

Informazioni sugli impegni assunti a fronte dei piani di stock option e di stock grant sono fornite al paragrafo "Piani di incentivazione" del capitolo "Altre informazioni" della "Relazione sulla gestione".

Le riserve disponibili sono superiori al valore netto dei costi di impianto e di ampliamento e dei costi di ricerca e sviluppo.

Analisi del patrimonio netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità

(migliaia di euro) Importo di utilizzazione
Possibilità
disponibile
Quota
A) Capitale sociale 441.411
B) Riserve di capitale
Riserva da sopraprezzo azioni 54.909 A, B, C 54.909
Riserva a contributi a fondo perduto 3.633 A, B, C 3.354
Riserva di rivalutazione 2.286 A, B, C 2.286
C) Riserve di utili
Riserva per azioni proprie in portafoglio 41.869 - -
Riserva legale 88.282 B 88.282
Riserva da operazioni con società under common control 18.253 A, B, C 18.253
Riserva per emissione azioni ai sensi art. 2349 c.c. 56 A, B, C 56
Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 44 A, B, C 44
Riserva utili su cambi 4.857 A, B, C 4.857
Riserva di applicazione dei principi IFRS 465 B 465
Riserva per cash flow hedge (69.946) B -
Riserva da fair value piani di incentivazione 13.488 B 13.488
Riserva benefici definiti per dipendenti (14.893) B -
Riserva da fair value partecipazioni 208 B 208
Riserva per adeguamento partecipazioni 4.241 B 4.241
Utili portati a nuovo 680.006 A, B, C 680.006
Utile dell'esercizio 70.351 A, B, C 70.351
D) Avanzo di fusione 103.524 A, B, C 103.524
C) Azioni proprie (41.869) - -
Totale 1.401.175
Quota non distribuibile 463.535
Residua quota distribuibile 937.640

Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.

Garanzie, impegni e rischi 23

Le garanzie, impegni e rischi ammontano al 31 dicembre 2014 a 9.057.066 migliaia di euro (8.012.393 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

Garanzie

Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 9.057.066 migliaia di euro (8.012.393 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) sono così analizzabili:

(migliaia di euro)

31.12.2013 31.12.2014
Fidejussioni prestate nell'interesse:
- di imprese controllate 118.869 109.895
- di imprese collegate 623.750 283.419
Totale 742.619 393.314
Altre garanzie personali prestate nell'interesse:
- di imprese controllate 3.261.520 4.353.561
- di imprese collegate 984.762 642.164
Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: 3.023.492 3.668.027
- buona esecuzione lavori 1.665.496 2.175.079
- partecipazione a gare d'appalto 57.149 59.323
- acconti ricevuti 570.441 521.590
- ritenute a garanzia 174.318 275.711
- lettere di impegno bancario 315.979 221.647
- altre causali 240.109 414.677
Totale 7.269.774 8.663.752
Totale generale 8.012.393 9.057.066

Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate, collegate e di altri sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.

Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.

Contratti derivati

Valori nominali dei contratti derivati

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.

Gestione del rischio di cambio

I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali. Pertanto, la Società non detiene contratti derivati destinati alla negoziazione.

Valore nominale al
(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Contratti su cambi a termine:
- impegni di acquisto valuta 1.691.366 3.116.997
- impegni di vendita valuta 3.040.197 4.700.064
Totale 4.731.563 7.817.061

L'ammontare distinto per valuta è il seguente:

Valore nominale al
31.12.2013
Valore nominale al
31.12.2014
(migliaia di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
Dollaro USA 1.314.472 2.728.535 2.946.380 4.560.787
Corona norvegese 111.857 72.017 90.415 74.335
Yen 11.836 7.016 21.908 49
Rublo russo 234.653 204.346 36.060 64.893
Dinaro kuwaitiano 18.548 15.578 - -
Zloty polacco - 12.705 - -
Peso messicano - - 4.836 -
Dollaro canadese - - 17.398 -
Totale 1.691.366 3.040.197 3.116.997 4.700.064

Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:

(migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014
Contratti derivati su valute:
- plusvalore 82.097 166.506
- minusvalore (46.853) (379.931)
Totale 35.244 (213.425)

La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2014 per bande temporali.

(migliaia di euro) trimestre
Primo
2015
trimestre
Secondo
2015
trimestre
Terzo
2015
trimestre
Quarto
2015
2016 Totale
Ricavi 507.440 526.885 250.527 183.728 555.068 2.023.648
Costi 151.331 127.872 85.568 46.096 76.534 487.401

Gestione del rischio dei tassi di interesse

Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato nel corso dell'esercizio 2014 con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).

Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.

I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:

31.12.2014
Valore nominale (milioni di euro) 250.000
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,185
Tasso medio ponderato acquistato (%) 0,094
Scadenza media ponderata (anni) 3

I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

Al 31 dicembre 2014 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 612 migliaia di euro. Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2017.

Gestione del rischio commodity

Saipem SpA stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. La tabella che segue riepiloga l'ammontare degli impegni a termine per tali contratti:

(migliaia di euro) Valore nominale al
31.12.2014
Acquisti Vendite
Contratti su merci a termine 9.975 1.876

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2014 per bande temporali.

(migliaia di euro) 31.12.2014
Totale al
trimestre
Primo
2015
trimestre
Secondo
2015
trimestre
Terzo
2015
trimestre
Quarto
2015
e oltre
2016
Costi 3.206 1.325 1.881 - - -

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

(migliaia di euro) di iscrizione
Valore
economico
Proventi
a conto
(oneri)
rilevati
a patrimonio
Proventi
(oneri)
rilevati
netto
Strumenti finanziari di negoziazione:
- strumenti derivati non di copertura (a) (103.104) (146.924) -
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato:
- crediti commerciali e diversi (b) 2.121.172 24.077 -
- crediti finanziari (a) 28.328 346 -
- debiti commerciali e diversi (c) 2.683.106 (11.679) -
- debiti finanziari (a) 2.083.759 (84.490) -
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) (114.653) (17.817) 164.237

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 27 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 25 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 27 "Proventi (oneri) finanziari".

(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".

Valore di mercato degli strumenti finanziari

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

  • a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
  • b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); e
  • c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2014 si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2014
(migliaia di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie valutate al fair value in applicazione della fair value option:
- partecipazioni 208 - - 208
Fair value su contratti derivati:
- totale attività - 166.686 - 166.686
- totale passività - 384.443 - 384.443

Contenziosi

Saipem SpA è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, l'impresa ritiene che tali procedimenti e azioni non determinino effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio di esercizio. Per una sintesi dei procedimenti più significativi si rinvia alla nota 31 "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Impegni e rischi non risultanti dallo stato patrimoniale

Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 36.369 milioni di euro (26.652 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Conto economico

Ricavi 24

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 4.387.027 migliaia di euro, con un decremento di 390.229 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 4.335.547 migliaia di euro, con una diminuzione di 376.996 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:

(migliaia di euro) 2013 2014
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.345.873 4.470.053
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 366.670 (134.506)
Totale 4.712.543 4.335.547

Per ulteriori commenti si rimanda alla sezione della "Relazione sull'andamento della gestione di Saipem SpA - Commento ai risultati economico-finanziari - Risultati economici".

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" riguardano prestazioni di servizi per 4.461.815 migliaia di euro, comprensivi anche dei materiali necessari per la costruzione delle opere, e vendite di materiali diversi per 8.238 migliaia di euro.

La ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica riportata per area geografica di destinazione e per settore di attività è indicata alla nota 32.

Per informazioni in merito all'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165. L'informativa richiesta dallo IAS 11 è anch'essa indicata alla nota 32.

I ricavi di commessa comprendono: il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste. Le varianti (change orders) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente, le revisioni di prezzo (claims) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change orders e claims sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; e (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claims) al 31 dicembre 2014, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 574 milioni di euro, in riduzione di 89 milioni di euro rispetto al periodo precedente. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni.

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi ammontano a 51.480 migliaia di euro, con un decremento di 13.233 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 2013 2014
Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni 11.952 4.647
Ricavi diversi della gestione ordinaria 40.581 39.853
Indennizzi 7.301 3.517
Altri proventi 4.879 3.463
Totale 64.713 51.480

Costi operativi 25

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 4.318.697 migliaia di euro, con un decremento di 510.862 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 84.650 migliaia di euro relativi a spese generali.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 5.238 migliaia di euro; per ulteriori informazioni in merito fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165.

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 3.600.134 migliaia di euro, con un decremento di 483.249 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

(migliaia di euro) 2013 2014
Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 1.252.052 1.015.489
Costi per servizi 2.362.912 2.059.312
Costi per leasing operativo 458.293 485.367
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (29.347) (931)
Altri accantonamenti netti 13.036 21.008
Altri oneri 26.437 19.889
Totale 4.083.383 3.600.134

I "Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 1.015.489 migliaia di euro, con un decremento di 236.563 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Nell'esercizio 2014 non sono stati rilevati incrementi di attività per lavori interni (779 migliaia di euro nel 2013). Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 45 migliaia di euro.

I "Costi per servizi" ammontano a 2.059.312 migliaia di euro, con un decremento di 303.600 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende i seguenti costi:

(migliaia di euro) 2013 2014
Subappalti e prestazioni d'opera 1.134.320 850.535
Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni 143.854 24.753
Costi per servizi relativi al personale 159.530 138.923
Altri servizi di carattere operativo 341.495 279.133
Altri servizi di carattere generale 182.359 182.440
Trasporti 81.299 67.001
Consulenze e prestazioni tecniche professionali 65.466 113.122
Consulenze e prestazioni tecniche amministrative 7.861 8.690
Assicurazioni 38.380 39.434
Manutenzioni 86.094 198.565
Spese legali, giudiziarie e notarili 9.781 12.276
Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile 10.841 9.317
Pubblicità, propaganda e rappresentanza 3.724 2.877
Intermediazioni commerciali - -
Quote costi consortili 128.561 161.284
Incrementi di attività per lavori interni (383) (109)
Penalità contrattuali applicate a fornitori (30.270) (28.929)
Totale 2.362.912 2.059.312

I costi per servizi comprendono 4.951 migliaia di euro derivanti dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl. I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 5.244 migliaia di euro.

I "Costi per leasing operativo" ammontano a 485.367 migliaia di euro, con un incremento di 27.074 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e comprendono costi per godimento di beni di terzi così analizzabili:

(migliaia di euro) 2013 2014
Locazione di natanti 283.645 368.234
Locazione di mezzi d'opera e di costituzione 95.894 42.769
Locazione di fabbricati 46.350 41.360
Locazione di aeromobili 4.372 78
Locazioni e noleggi diversi 9.421 11.947
Canoni per brevetti, licenze, concessioni 13.561 16.635
Affitto di terreni 2.242 1.395
Locazioni per macchine d'ufficio 2.808 2.949
Totale 458.293 485.367

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 236 migliaia di euro.

La voce include canoni per contratti di leasing operativo relativi a impegni non annullabili di competenza dell'esercizio 2014 per 28.841 migliaia di euro. I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 87.127 migliaia di euro (95.493 migliaia di euro al 31 dicembre 2013), di cui 26.473 migliaia di euro attesi entro il primo anno, 55.186 migliaia di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto, e 5.468 migliaia di euro oltre il sesto anno.

La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo negativo di 931 migliaia di euro, con una variazione di 28.416 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli "Altri accantonamenti netti" ammontano a 21.008 migliaia di euro, con un incremento di 7.972 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

(migliaia di euro) 2013 2014
Altri accantonamenti 1.532 2.180
Accantonamento fondo oneri presunti 561 485
Utilizzo fondo oneri presunti (7.812) (2.047)
Accantonamento fondo svalutazione crediti 8.745 3.977
Utilizzo fondo svalutazione crediti (2.281) (9.474)
Accantonamento fondo perdite su commesse pluriennali 12.291 25.887
Totale 13.036 21.008

Gli "Altri accantonamenti" comprendono l'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl pari a 6 migliaia di euro.

Gli "Altri oneri" ammontano a 19.889 migliaia di euro, con un decremento di 6.548 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

(migliaia di euro) 2013 2014
Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali 1.257 237
Perdite su crediti 772 68
Perdite e oneri per transazioni e liti 4.372 600
Penalità contrattuali 1.256 587
Utilizzo fondo svalutazione crediti per oneri dell'esercizio (4.466) -
Utilizzo fondo oneri presunti per oneri dell'esercizio (196) (176)
Utilizzo fondo imposte dirette per oneri dell'esercizio (559) -
Utilizzo fondo altre imposte indirette per esuberanza - (50)
Accantonamento fondo altre imposte indirette 1.686 -
Imposte indirette e tasse 18.217 12.358
Altri oneri diversi 4.098 6.265
Totale 26.437 19.889

Costo del lavoro

Ammonta a 603.262 migliaia di euro, con un decremento di 27.741 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:

Organico al Organico medio dell'esercizio (*)
(numero) 31.12.2013 31.12.2014 2013 2014
Dirigenti 240 221 239 228
Quadri 2.076 2.126 2.115 2.137
Impiegati 5.118 5.009 5.378 4.985
Operai 2.335 1.811 2.860 1.950
Marittimi 60 35 86 51
Totale 9.829 9.202 10.678 9.351

(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.

Il "Costo del lavoro" è composto dalle seguenti voci:

(migliaia di euro) 2013 2014
Salari e stipendi 511.266 476.706
Oneri sociali 94.218 96.666
Trattamento fine rapporto 25.141 25.185
Trattamento di quiescenza e simili 1.267 1.710
Oneri per il personale ricevuto in comando 5.944 6.060
Proventi per il personale dato in comando (10.348) (11.720)
Altri costi 6.861 12.780
Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali (3.346) (4.125)
Totale 631.003 603.262

Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2014 include 25.964 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo negativo di 779 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.

Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Saipem

Al 31 dicembre 2014 è in essere il Piano di stock option 2008 approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Saipem SpA in data 28 aprile 2008. Successivamente Saipem non ha più deliberato piani di incentivazione basati sull'assegnazione di strumenti finanziari.

I Piani di stock option prevedevano l'assegnazione a titolo gratuito di diritti di acquisto su azioni Saipem ai dirigenti di Saipem e delle società controllate più direttamente responsabili dei risultati aziendali o di interesse strategico. I diritti di opzione in essere danno la facoltà a ciascun assegnatario di acquistare le azioni, in un rapporto di 1:1, a un prezzo pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali di Borsa nel mese precedente la data di assegnazione.

In particolare, per i Piani 2002, 2003, 2004 e 200511 le opzioni potevano essere esercitate dopo tre anni dall'assegnazione ("vesting period") e per un periodo massimo di cinque anni ("exercise period") per gli assegnatari residenti in Italia, e dopo quattro anni dall'assegnazione e per un periodo massimo di quattro anni per gli assegnatari residenti in Francia. Per i Piani 2006, 200712 e 200813 la durata del vesting period e dell'exercise period era rispettivamente di tre anni per gli assegnatari residenti in Italia, e di quattro anni per gli assegnatari residenti in Francia.

In particolare, il Piano 2008 prevedeva inoltre che il numero di opzioni esercitabili al termine del vesting period fosse determinato in quantità connessa al posizionamento del Total Shareholders' Return - TSR14 del titolo Saipem rispetto a quello di sei tra i maggiori competitor internazionali per capitalizzazione, rilevato nel prossimo triennio (v. capitolo "Compensi e altre informazioni").

Dal 2006 lo strumento delle stock grant è stato sostituito da un sistema di incentivo monetario differito.

Dal 2010 lo strumento delle stock option è stato sostituito da un sistema di incentivo monetario a lungo termine.

(11) Le assegnazioni dei Piani 2002, 2003, 2004 e 2005 sono giunte a scadenza rispettivamente il 30 settembre 2010, il 30 settembre 2011, il 28 luglio 2012 e il 27 luglio 2013 per gli assegnatari residenti in Italia e il 30 settembre 2010, il 28 luglio 2011 e il 27 luglio 2012 per gli assegnatari residenti in Francia.

(12) Le assegnazioni dei Piani 2006 e 2007 sono giunte a scadenza rispettivamente il 26 luglio 2012 e il 24 luglio 2013 per gli assegnatari residenti in Italia e il 26 luglio 2013 e il 24 luglio 2014 per gli assegnatari residenti in Francia.

(13) Le assegnazioni del Piano 2008 sono giunte a scadenza il 29 luglio 2014 solo per gli assegnatari residenti in Italia.

(14) Il TSR misura il rendimento complessivo di un'azione in un periodo, tenuto conto sia della variazione della quotazione (rapporto tra la quotazione di inizio periodo e la quotazione di fine periodo) sia degli eventuali dividendi distribuiti e reinvestiti nell'azione alla data di stacco cedola.

L'evoluzione nel 2013 e nel 2014 dei piani di stock option è stata la seguente:

2013 2014
Prezzo Prezzo
Numero medio Valore Numero medio Valore
di azioni di esercizio di mercato (a) di azioni di esercizio di mercato (a)
(euro) (migliaia di euro) (euro) (migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio 397.485 23,980 11.646 259.500 25,979 4.038
Nuovi diritti assegnati - - - - - -
(Diritti esercitati nel periodo) (56.650) 13,787 1.033 - - -
(Diritti decaduti nel periodo) (81.335) - 1.484 (198.150) - 3.547
Diritti esistenti al 31 dicembre 259.500 25,979 4.038 61.350 25,872 538
Di cui: esercitabili al 31 dicembre 259.500 25,979 4.038 61.350 25,872 538

(a) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le opzioni assegnate, esercitate, o scadute, nel periodo corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le opzioni esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.

I diritti esistenti al 31 dicembre 2014 e il numero degli assegnatari si analizzano come segue:

Prezzo
Anno (1) N. dirigenti di esercizio (2) N. azioni
Opzioni assegnate
2002 213 6,187 2.105.544
2003 58 6,821 1.283.500
2004 58 7,594 1.166.000
2005 56 11,881 980.500
2006 91 17,519 1.965.000
2007 91 26,521 1.332.500
2008 93 25,872 1.339.000
10.172.044
Opzioni esercitate
2002 (1.847.097)
2003 (1.205.500)
2004 (1.145.500)
2005 (947.500)
2006 (1.381.915)
2007 (883.650)
2008 (850.550)
(8.261.712)
Opzioni decadute
2002 (258.447)
2003 (78.000)
2004 (20.500)
2005 (33.000)
2006 (583.085)
2007 (448.850)
2008 (427.100)
(1.848.982)
Impegni in essere
2002 -
2003 -
2004 -

2005 - 2006 - 2007 - 2008 61.350

61.350

(1) L'ultimo Piano di Stock Option è stato approvato nel 2008.

(2) Media aritmetica dei prezzi ufficiali in euro rilevati sul Mercato Telematico Azionario nel mese precedente la data di assegnazione del diritto di acquisto.

Al 31 dicembre 2014 risultano assegnate n. 61.350 opzioni per l'acquisto di altrettante azioni ordinarie di Saipem SpA del valore nominale di 1 euro. Le opzioni si riferiscono al Piano 2008 ancora in essere:

di azioni
Numero
di esercizio (euro)
Prezzo
residua (mesi)
Vita media
Valore di mercato
residenti in Italia
unitario (euro)
assegnatari
residenti in Francia
Valore di mercato
unitario (euro)
assegnatari
Piano 2008 61.350 25,872 7 - 538

La valutazione del fair value delle opzioni assegnate nel 2005 è stata effettuata considerando le opzioni come europee rispettivamente fino al 30 settembre 2006, 23 agosto 2007 e 27 luglio 2008 per gli assegnatari residenti in Italia e fino al 30 settembre 2007, 23 agosto 2008 e 27 luglio 2009 per quelli residenti in Francia, e successivamente come americana. È stata conseguentemente utilizzata una metodologia combinata basata sul modello Black-Scholes e Merton per la valutazione delle opzioni europee e sul metodo Roll, Geske e Whaley per quella delle opzioni americane. La particolarità dei diritti contenuti nel piano di stock option 2006, 2007 e 2008 ha dato luogo a una valutazione basata sulla metodologia degli alberi trinomiali, che consente di trattare opzioni call di tipo americano su titoli che durante la propria vita staccano dividendi.

I parametri utilizzati per l'ultimo piano posto in essere nel 2008 sono stati:

  • per gli assegnatari residenti in Italia:
2008
Tasso di interesse privo di rischio (%) 4,926
Durata (anni) 6
Volatilità implicita (%) 34,700
Dividendi attesi (%) 2,090

- per gli assegnatari residenti in Francia:

2008
Tasso di interesse privo di rischio (%) 4,918
Durata (anni) 7
Volatilità implicita (%) 34,700
Dividendi attesi (%) 2,090

Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Eni

Relativamente ai piani di stock option, al 31 dicembre 2013 risultavano in essere in Saipem SpA assegnatari di diritti rivenienti da piani di incentivazione deliberati in esercizi precedenti da parte della controllante Eni SpA e assegnati a dirigenti Snamprogetti SpA, società incorporata in Saipem SpA nel corso dell'anno 2008.

La caratteristica del suddetto piano prevedeva l'impegno di vendita di azioni Eni SpA al prezzo corrispondente alla media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati sul Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana SpA nel mese precedente la data di assegnazione del diritto acquisito ai dirigenti che avessero raggiunto gli obiettivi aziendali e individuali prefissati.

Nel corso dell'esercizio non sono stati assegnati nuovi diritti e i diritti in essere non essendo stati esercitati entro i termini previsti, sono scaduti. Pertanto al 31 dicembre 2014 non vi sono diritti esercitabili.

L'evoluzione nel 2013 e nel 2014 dei piani di stock option è la seguente:

2013 2014
Prezzo Prezzo
Numero medio Valore Numero medio Valore
di azioni di esercizio di mercato (a) di azioni di esercizio di mercato (a)
(euro) (migliaia di euro) (euro) (migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio 198.265 22,718 3.636 7.425 22,540 130
Nuovi diritti assegnati - - - - - -
(Diritti esercitati nel periodo) - - - - - -
(Diritti decaduti nel periodo) (183.690) - - (7.425) - -
Trasferimenti (7.150) - - - - -
Diritti esistenti al 31 dicembre 7.425 22,540 130 - - -
Di cui: esercitabili al 31 dicembre 7.425 22,540 130 - - -

(a) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le opzioni assegnate, esercitate, o scadute, nel periodo corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le opzioni esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.

Altri proventi (oneri) operativi

Sono relativi a oneri operativi da contratti derivati di copertura su merci e ammontano a 1.463 migliaia di euro.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 113.838 migliaia di euro, con un decremento di 1.335 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 10.593 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 103.245 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari". Comprendono l'importo di 227 migliaia di euro relativo alla Joint Operation Ship Recycling Scarl.

Non sono state effettuate, come nel precedente esercizio, svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali.

La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:

(migliaia di euro) 2013 2014
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 8.231 10.593
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 106.942 103.245
Totale 115.173 113.838

Proventi (oneri) finanziari 26

Gli oneri finanziari netti ammontano a 139.005 migliaia di euro, con un incremento di 92.334 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. I proventi finanziari e le differenze attive di cambio, pari a 152.190 migliaia di euro, sono relativi a:

(migliaia di euro) 2013 2014
Altri proventi da imprese controllate e collegate 16.429 19.728
Interessi attivi di mora su crediti verso collegate e altre società del Gruppo Eni 7.664 -
Interessi attivi di mora su crediti verso altri 146 -
Interessi attivi su crediti finanziari verso altri 162 -
Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate - 82
Interessi su crediti d'imposta 657 1.392
Interessi su c/c bancari e postali 291 229
Interessi e altri proventi da altri 24 2
Totale 25.373 21.433
(migliaia di euro) 2013 2014
Differenze attive di cambio da adeguamento 21.726 41.292
Altre differenze attive di cambio 60.900 89.465
Totale 82.626 130.757

Gli oneri finanziari e le differenze passive di cambio per un ammontare di 163.551 migliaia di euro sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 2013 2014
Interessi per debiti e altri oneri verso imprese finanziarie del Gruppo Eni 57.979 78.643
Interessi per debiti verso banche 6.724 9.010
Interessi per debiti verso altri e altri oneri 125 1.819
Interessi per debiti finanziari verso controllate - 389
Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised 2.643 2.429
Totale 67.471 92.290
(migliaia di euro) 2013 2014
Differenze passive di cambio da adeguamento 27.562 26.560
Altre differenze passive 47.610 44.701
Totale 75.172 71.261

Gli oneri netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 127.644 migliaia di euro e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 2013 2014
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio (12.027) (127.636)
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse - (8)
Totale (12.027) (127.644)

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 1 migliaio di euro di proventi finanziari relativi a interessi, 29 migliaia di euro di differenze cambio attive da adeguamento e 29 migliaia di euro di differenze cambio passive da adeguamento. Per ulteriori dettagli fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 165.

Proventi (oneri) su partecipazioni 27

I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:

2013 2014
(migliaia di euro) Dividendi Proventi Oneri Totale Dividendi Proventi Oneri Totale
Partecipazioni in imprese controllate
Saipem International BV 270.000 - - 270.000 - - - -
Saipem SA - - - - 163.986 - - 163.986
Snamprogetti Netherlands BV - - (3.529) (3.529) - - - -
Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA - - (19.039) (19.039) - - (8.438) (8.438)
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl 164.446 - (56.879) 107.567 - - - -
Partecipazioni in imprese collegate
e a controllo congiunto
Consorzio Libya Green Way - - - - - - (6) (6)
Partecipazioni in altre imprese
Acqua Campania SpA 3 - - 3 2 - - 2
Totale 434.449 - (79.447) 355.002 163.988 - (8.444) 155.544

Imposte sul reddito 28

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 2013 2014
Imposte correnti
Ires (52.207) (20.967)
Irap 7.512 12.315
Imposte estere 61.758 42.778
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte (2.806) (1.979)
Imposte dirette esercizi precedenti e recuperi (7.138)
Imposte dirette Joint Operation Ship Recycling - 52
Totale 7.119 32.199
Imposte anticipate (35.554) (26.061)
Imposte differite 318 57
Utilizzo imposte anticipate 19.181 9.912
Utilizzo imposte differite (12.510) (1.589)
Totale (28.565) (17.681)
Totale imposte sul reddito (21.446) 14.518

Il maggiore carico fiscale del 2014 rispetto al 2013 è dovuto, da una parte, al minor utilizzo di imposte differite nell'anno e dall'altra all'incremento dell'Irap. L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl al carico fiscale del 2014 è pari a 52 migliaia di euro.

Si riporta nella tabella sottostante il prospetto di riconciliazione tra onere fiscale di bilancio e onere fiscale teorico.

(migliaia di euro) 2013 2014
Utile ante imposte (a) 256.028 84.869
Differenza tra valori e costi della produzione al lordo degli accantonamenti indeducibili e le svalutazioni dei crediti (52.303) 68.330
Totale costi per il personale 631.003 603.262
Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) 578.700 671.592
Imposte teoriche Ires (a* 27,5%) 70.408 23.339
Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) 22.569 26.192
Totale imposte teoriche (c) 92.977 49.531
Tax rate teorico (c/a* 100)% 36,32 58,36
Imposte sul reddito (d) (21.446) 14.518
Tax rate effettivo (d/a* 100)% (8,38) 17,11
Imposte teoriche 92.977 49.531
Differenza base imponibile Irap (938) 4.566
Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) (8.554) (12.145)
Tassazione dei dividendi (113.500) (42.239)
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte (2.806) (1.979)
Imposte dirette - Joint Operation Ship Recycling Scarl - 52
Altre differenze 11.375 16.732
Imposte effettive (21.446) 14.518

Utile di esercizio 29

L'utile di esercizio ammonta a 70.351 migliaia di euro, con un decremento di 207.123 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche 30

In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del decreto legislativo 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della Relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione Annuale sulla Remunerazione 2014" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2014 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'allegato 3°" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2014 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della Politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2014 a 160 migliaia di euro (140 migliaia di euro nell'esercizio precedente).

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem, anche se non soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche.

Compensi spettanti al key management personnel

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente Relazione Finanziaria Annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.

Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.

La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.

(milioni di euro) 2013 (1) 2014
Salari e stipendi 3,9 4,3
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - -
Altri benefici a lungo termine 0,9 0,9
Stock option - -
Totale 4,8 5,2

(1) Dato riesposto secondo la logica di identificazione dei key management personnel applicata per l'esercizio 2014.

Utile per azione 31

L'utile per azione semplice di 0,160 euro è determinato dividendo l'utile dell'esercizio 2014 di competenza di Saipem SpA per il numero medio ponderato delle azioni dell'impresa in circolazione nell'anno, escluse le azioni proprie. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile semplice è di 439.359.038 e di 439.347.041, rispettivamente nell'esercizio 2014 e 2013.

L'utile per azione diluito di 0,160 euro è determinato dividendo l'utile dell'esercizio di competenza di Saipem SpA per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione nell'anno, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. Al 31 dicembre 2014 e 2013 le azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse riguardano esclusivamente le azioni assegnate a fronte dei piani di stock option. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione diluito è di 439.529.714 e di 439.719.826, rispettivamente nell'esercizio 2014 e 2013.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito, è di seguito indicata:

31.12.2013 31.12.2014
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile semplice 439.347.041 439.359.038
Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock option 259.500 61.350
Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 113.285 109.326
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile diluito 439.719.826 439.529.714
Utile netto di competenza Saipem (migliaia di euro) 277.474 70.351
Utile per azione semplice (ammontari in euro per azione) 0,632 0,160
Utile per azione diluito (ammontari in euro per azione) 0,631 0,160

Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione

Le informazioni per settore di attività sono coerenti alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8.

Informazioni per settore di attività

32

(migliaia di euro) & Construction
Engineering
Offshore
& Construction
Engineering
Onshore
Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
allocato
Non
Totale
Esercizio 2013
Ricavi netti della gestione caratteristica 1.490.186 2.397.543 589.646 235.168 - 4.712.543
a dedurre: ricavi infragruppo 406.552 592.146 358.154 134.245 - 1.491.097
Ricavi da terzi 1.083.634 1.805.397 231.492 100.923 - 3.221.446
Risultato operativo 42.925 (163.987) 41.044 27.715 - (52.303)
Ammortamenti e svalutazioni 42.673 7.540 9.573 46.163 9.224 115.173
Proventi netti su partecipazioni - - - - 355.002 355.002
Investimenti in attività materiali e immateriali 10.043 15.928 90.618 28.835 14.444 159.868
Attività direttamente attribuibili 781.202 1.600.255 304.470 164.096 654.625 3.504.648
Passività direttamente attribuibili 760.700 1.344.731 193.062 31.641 1.558.682 3.888.816
Fondi per rischi e oneri 27.820 21.900 - 439 32.738 82.897
Esercizio 2014
Ricavi netti della gestione caratteristica 1.720.832 1.810.006 615.422 189.287 - 4.335.547
a dedurre: ricavi infragruppo 800.455 590.878 396.206 134.973 - 1.922.512
Ricavi da terzi 920.377 1.219.128 219.216 54.314 - 2.413.035
Risultato operativo 145.549 (131.179) 41.216 12.693 - 68.279
Ammortamenti e svalutazioni 31.058 8.871 21.929 40.140 11.840 113.838
Proventi netti su partecipazioni - - - - 155.544 155.544
Investimenti in attività materiali e immateriali 9.330 19.528 14.084 70.779 10.993 124.714
Attività direttamente attribuibili 798.706 1.607.270 277.454 150.685 738.972 3.573.087
Passività direttamente attribuibili 955.085 1.313.957 153.552 60.708 809.415 3.292.717
Fondi per rischi e oneri 18.448 39.212 - 354 38.685 96.699

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili. Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze di magazzino, anch'esse collegate ai mezzi navali.

(migliaia di euro) Italia Resto Europa CSI Resto Asia Settentrionale
Africa
Occidentale
Africa
Americhe Altre aree Non allocabili Totale
Esercizio 2013
Investimenti in attività materiali e immateriali 20.174 5.541 5.770 15.881 2.925 1.106 1.063 - 107.408 159.868
Attività materiali e immateriali 95.694 14.398 234.543 82.728 20.317 9.729 232.223 - 170.286 859.918
Attività direttamente attribuibili (correnti) 1.047.871 526.465 138.667 626.302 308.149 175.623 197.653 122.606 361.312 3.504.648
Esercizio 2014
Investimenti in attività materiali e immateriali 32.285 2.021 8.595 49.674 1.077 460 1.169 - 29.433 124.714
Attività materiali e immateriali 115.440 14.381 223.209 134.235 1.742 8.006 207.888 - 162.698 867.599
Attività direttamente attribuibili (correnti) 1.038.410 632.766 132.178 702.179 249.149 278.585 187.286 142.285 210.249 3.573.087

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); e (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi di perforazione, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

Ricavi della gestione caratteristica per area geografica di destinazione

Italia
658.597
650.793
Resto Europa
434.627
868.631
Africa Settentrionale
227.290
61.170
Africa Occidentale
467.615
699.637
CSI
698.923
568.138
Resto Asia
1.924.898
1.254.466
Americhe
282.419
221.294
Altre aree
18.174
11.418
(migliaia di euro) 2013 2014
Totale 4.712.543 4.335.547

Contratti di costruzione

I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.

(migliaia di euro) 2013
2014
Contratti di costruzione - attività
788.779
654.273
Contratti di costruzione - passività
(402.325)
(445.244)
Contratti di costruzione - netto
386.454
209.029
Costi e margini (percentuale di completamento)
4.692.087
4.689.773
Fatturazione ad avanzamento lavori
(4.298.383)
(4.496.858)
Variazione fondo perdite future (7.250)
16.114
Contratti di costruzione - netto
386.454
209.029

Rapporti con parti correlate 33

Saipem SpA è una società controllata da Eni SpA. Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con l'impresa controllante, le imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, con altre società controllate da Eni SpA e con società possedute o controllate dallo Stato. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono state compiute nell'interesse delle imprese. Di seguito sono indicate le eventuali operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate, e gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali dell'esercizio 2013 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)
31.12.2013 Esercizio 2013
Crediti Debiti Garanzie Costi Ricavi
Denominazione Beni Servizi Beni e servizi Altri
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda - - 7.410 - - - -
Boscongo SA 4.174 1.762 12.007 - 1.340 4.526 76
Consorzio Sapro - - - - 11 - -
Construction Saipem Canada Inc 2.151 - 382 - - 560 320
Denuke Scarl 795 686 - - 650 622 -
ER SAI Caspian Contractor Llc 14.998 14.600 105.318 66 28.684 14.138 197
ERS - Equipment Rental & Services BV 2.180 571 - - 571 371 578
Global Petroprojects Services AG 2.013 38.620 1.813 - 124.050 201 1.408
Moss Maritime AS 87 182 - 17 745 10 104
North Caspian Service Co Ltd - 188 - 200 9.216 - -
Petrex SA 89.443 1.093 48.423 708 477 36.750 2.444
Professional Training Center Llc - - - - - - -
PT Saipem Indonesia 3.393 28.641 69.781 - 69.179 1.006 2.822
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda 84 1.569 - - 2.427 19 -
SAIMEP Lda 4 - - - - - -
Saimexicana SA de CV 21.899 4.585 45.698 - (9) 2.827 1.798
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 1.176 1.164 - - 1.353 (17) 119
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 4.804 - 15.407 - - 4.887 89
Saipem (Nigeria) Ltd 79 1.414 5.535 - 1.202 - 50
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda 58.412 129.162 629.291 17.403 93.244 52.873 2.858
Saipem America Inc 7.573 2.067 72.967 35 4.844 9.506 1.124
Saipem Asia Sdn Bhd 8.650 - 33.750 - 6 7.819 775
Saipem Australia Pty Ltd 121.243 3.769 171.483 - 186 9.262 582
Saipem Canada Inc 22.643 - 114.971 - (288) 8.579 2.678
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd 5.840 111 601.718 97 111 13.231 4.399
Saipem Contracting Algérie SpA 35.640 181 213.822 - 223 29 1.153
Saipem Contracting Netherlands BV 4.532 33.792 - - 40.629 6.941 724
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 3.583 4.176 135.344 - 15.373 57 1.375
Saipem Drilling Co Private Ltd 256 - - - - - (1)
Saipem Drilling Norway AS 985 23.765 - - 96.725 825 116
Saipem East Africa Ltd 343 - 37 - - 85 -
Saipem India Projects Ltd 5.425 6.767 793 - 20.393 265 2.276
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 1.128 - 9.186 - - 1.006 25
Saipem International BV 42 - 10.000 - - (22) 101
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc 12.557 24 - - 39 1.517 306
Saipem Ltd 41.254 36.165 106.276 - 13.956 12.580 3.733
Saipem Luxembourg SA 4.547 - 147 - - 5.263 309
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl 1.422 246 217.600 236 715 2.300 266
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 2.197 - 74.815 - - 860 561
Saipem Norge AS 209 1.691 - - 8.573 (35) 156
Saipem Offshore Norway AS 3.521 4.130 134 1.243 2.888 3.744 361
Saipem SA 67.401 44.606 461.419 - 19.725 58.966 7.067
Saipem Services Mexico SA de CV 4.986 - 2.175 - - 1.248 459
Saipem Services SA - - - 1 - - 35
Saipem Singapore Pte Ltd 15.029 2.671 887 - 3.023 2.149 791
Saipem UK Ltd - - 474 - - - -
Saipem Ukraine Llc 6.559 - - 587 - 5.633 -
Sajer Iraq for Petroleum Services, Trading, General Contracting
& Transport Llc
11.554 - 12.045 - - 7.507 43
Saudi Arabian Saipem Ltd 11.731 1.809 21.473 679 1.346 4.432 1.172
Servizi Energia Italia SpA 121 1.407 3.132 - 853 55 53

Seguono i rapporti commerciali dell'esercizio 2013

31.12.2013 Esercizio 2013
Costi Ricavi
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi Beni e servizi Altri
Sigurd Rück AG 14 8 10.000 - 8 (1) 42
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 99 - - - - - 53
Snamprogetti Engineering BV 4.984 - 17.793 - - 4.874 26
Snamprogetti Netherlands BV 6 - - - - - 36
Snamprogetti Romania Srl 1.784 2.428 245 - 8.354 (156) 646
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 38.063 5.327 141.516 3.130 6.193 8.050 1.162
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA 228.459 232.085 - - (181) (1.714) 38
Sofresid Engineering SA 1 1.293 5.122 - 465 - 11
Sofresid SA - (89) - - - - -
Sonsub International Pty Ltd 10 379 - - 379 59 72
Altre controllate (2.693) 89 - - - - -
Totale controllate 877.393 633.134 3.380.389 24.401 577.679 293.687 45.590
ASG Scarl - 3.564 - - 1.136 1.416 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 78.172 165.472 548.962 - 126.723 158.030 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 38.543 15.955 951.358 - 1.839 43.569 -
Charville - Consultores e Serviços Lda 639 - - - - 1.140 -
CMS&A Wll 77 - - - - 428 -
Consorzio F.S.B. - 118 - 32 474 - -
Consorzio Libya Green Way - - - - 2 5 -
Fertilizantes Nitrogenados de Venezuela CEC 28 - - - - 55 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 2.424 36 - - 53 164 563
Milano-Brescia-Verona Scarl - MBV - - - - 19 - -
Modena Scarl - 24 - - 997 - -
ODE North Africa Llc - - 399 - - - -
Petromar Lda 13.313 1.580 55.571 - 1.928 13.494 637
PLNG 9 Snc di Chiyoda Corp e Servizi Energia Italia SpA 1.719 - - - 16 2.651 -
Rodano Consortile Scarl - 538 - - 316 - -
Saipar Drilling Co BV 140 47 - - 79 871 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 912 557 - - 12.214 83 245
Saipon Snc - - 52.222 - - - -
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) 236 - - - - - (27)
Southern Gas Constructors Ltd 1.244 - - - - 5.159 -
Altre collegate 3 - - - (1) - -
Totale collegate e a controllo congiunto 137.450 187.891 1.608.512 32 145.795 227.066 1.419
Eni SpA 507 10.306 - 419 18.087 772 296
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 56.854 5.179 - 2.733 2.461 183.043 231
Eni SpA - Divisione Gas & Power 1.244 742 - - 2.142 54 22
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 27.814 14.670 - 3.309 789 49.395 214
Totale controllante 86.420 30.897 - 6.460 23.478 233.264 763
Agenzia Giornalistica Italia SpA - - - - 75 - -
Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV 32.778 - - - - 183.813 -
Ecofuel SpA 40 - - - - 85 -
Eni Adfin SpA (46) 16 - - 4.233 - -
Eni Angola SpA 11 - - - - 276 -
Eni Canada Holding Ltd 50.894 52 - - - 94.613 -
Eni Congo SA 29.232 - - - - 61.329 -
Eni Corporate University SpA 442 3.829 - - 5.535 235 9
Eni East Africa SpA 57 - - - - 36.218 -
Eni Fuel Centrosud SpA 49 - - - - 40 -
Eni Gas Transport Services SA - - - - - 78 -
Eni Insurance Ltd 3.000 - - - 15.797 3.000 -

Seguono i rapporti commerciali dell'esercizio 2013

31.12.2013
Esercizio 2013
Costi Ricavi
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi Beni e servizi Altri
Eni Iran BV 129 95 - - - - -
Eni Lasmo Plc 8.097 1.141 - - - 6.956 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 279 7 - - 7 1.151 -
Eni Middle East BV - - - - - 185 78
Eni Norge AS 67.955 - - - - 180.752 -
Eni Pakistan ltd - - - - 1 - -
EniPower Mantova SpA 344 - - - - 339 -
EniPower SpA 4.158 5 - - 11 8.068 17
EniServizi SpA 1.488 21.932 - 144 51.767 509 729
Eni Tunisia BV 3 - - - - - -
Ing. Luigi Conti Vecchi SpA - - - - - 75 -
Nigerian Agip Exploration Ltd 29.994 - - - - 37.395 -
Raffineria di Gela SpA 4.836 342 - - - 5.767 -
Serfactoring SpA - 24.680 - - 1.115 - -
Servizi Aerei SpA - 49 - - 213 - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA (148) - - - - 184 -
Società EniPower Ferrara Srl 109 - - - - 109 -
Società Ionica Gas SpA 72 - - - - 216 -
Société pour la Construction du Gazoduc Transtunisien SA - Scogat SA 30 - - - - 84 -
Syndial SpA 10.245 2 - - 10 11.985 47
Tecnomare - Società per lo Sviluppo delle Tecnologie Marine SpA (60) - - - 26 - 4
Versalis SpA 21.681 1.947 - - 317 23.913 395
Totale altre controllate Eni 265.669 54.098 - 144 79.109 657.377 1.278
Blue Stream Pipeline Co BV - - - - - 373 -
GreenStream BV 1.006 - - - - 2.698 -
InAgip doo 2.742 820 - - - 27.032 -
Mellitah Oil & Gas BV 12.087 13 - - - - -
Raffineria di Milazzo ScpA - - - - - 1.113 -
Super Octanos CA 782 - - - - 44 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd - - - - - 116 -
Totale controllate congiuntamente e collegate Eni 16.618 833 - - - 31.374 -
Totale joint venture 36.340 36.706 - - - - -
Altre correlate 24.651 61.043 - - 9.152 48.329 -
Totale 1.444.540 1.004.602 4.988.901 31.037 835.212 1.491.097 49.050
Ricavi contabilizzati verso correlate a deduzione del costo lavoro - - - - - - (10.348)
Costi contabilizzati verso correlate a incremento del costo lavoro - - - - (7.499) - -
Totale - - - - (7.499) - (10.348)
Totale generale 1.444.540 1.004.602 4.988.901 31.037 827.713 1.491.097 38.703

I rapporti commerciali dell'esercizio 2014 sono di seguito analizzati:

31.12.2014 Esercizio 2014
Costi Ricavi
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi Beni e servizi Altri
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda 10 - 8.313 - - - 5
Boscongo SA 81.976 19.929 19.703 - 980 60.204 (73)
Consorzio Sapro - - - - 20 - -
Construction Saipem Canada Inc 8.230 4.488 25.075 - - 2.999 1.616
Denuke Scarl 1.119 998 - - 467 312 11
ER SAI Caspian Contractor Llc 22.334 16.734 159.149 1.217 15.439 21.514 4
ERS - Equipment Rental & Services BV 1.968 593 - - 630 227 544
Global Petroprojects Services AG 3.372 38.092 136 - 113.133 177 1.196
Moss Maritime AS 162 102 392 - 500 10 99
North Caspian Service Co - 1.690 - - 7.899 - -
Petrex SA 89.539 1.889 40.937 6.599 1.192 38.635 2.507
PT Saipem Indonesia 3.131 41.033 93.264 20 52.772 1.708 1.989
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda 97 2.131 - - 2.106 (2) -
Saigut SA de CV 25 - - - - - 25
SAIMEP Lda 487 218 - - 213 - 266
Saimexicana SA de CV 17.299 4.849 51.758 - - 4.453 136
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 387 1.941 - - 2.583 - 153
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 10.347 - 12.528 - - 4.944 69
Saipem (Nigeria) Ltd 53 92 5.661 - 465 - 46
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda 68.620 272.925 864.304 13.914 236.335 58.322 2.932
Saipem America Inc 3.027 9.650 26.217 4 11.307 3.402 1.481
Saipem Asia Sdn Bhd 12.127 - 25.516 - 6 4.043 765
Saipem Australia Pty Ltd 136.851 2.726 73.212 - 108 4.390 614
Saipem Canada Inc 29.258 13.066 246.343 (12) 54 4.129 1.832
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd 13.085 37.628 664.761 131 182 12.923 3.374
Saipem Contracting Algérie SpA 36.132 185 258.126 - 87 17 239
Saipem Contracting Netherlands BV 19.811 46.178 - - 33.122 16.760 1.120
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 6.720 3.964 185.527 - 12.084 - 1.798
Saipem Drilling Co Private Ltd 267 - - - - - 10
Saipem Drilling Norway AS 1.954 35.390 - - 96.725 1.927 220
Saipem East Africa Ltd 358 - - - - 15 -
Saipem India Projects Private Ltd 7.199 10.170 702 - 24.959 345 2.679
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 576 - 220.139 - - 275 198
Saipem International BV 25.893 - 10.000 - - - 130
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc 11.553 - - - 15 1.052 409
Saipem Ltd 44.562 73.993 94.123 - 72.035 54.221 2.330
Saipem Luxembourg SA 5.815 22 147 - 12 835 202
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl 156 - 247.164 (2) (10) 264 110
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 1.353 540 83.273 5 - 953 440
Saipem Norge AS 335 2.163 - - 8.712 4 190
Saipem Offshore Norway AS 4.983 17.108 403 626 16.411 4.221 345
Saipem SA 28.694 85.262 438.016 (19) 26.207 53.202 7.323
Saipem Services Mexico SA de CV 7.219 47 6.836 - 47 430 2.234
Saipem Services SA - - - - - - -
Saipem Singapore Pte Ltd 16.507 62 960 - 283 2.872 738
Saipem UK Ltd - - 507 - 6 - -
Saipem Ukraine Llc 4.745 - - - - 1.555 -
Sajer Iraq for Petroleum Services, Trading,
General Contracting & Transport Llc
26.074 952 13.682 - 994 13.256 200
Saudi Arabian Saipem Ltd 21.790 43.824 42.274 24.743 (593) 11.574 1.357
Servizi Energia Italia SpA 1.241 952 9.437 - 69 705 69

Seguono i rapporti commerciali dell'esercizio 2014

31.12.2014 Esercizio 2014
Costi Ricavi
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi Beni e servizi Altri
Sigurd Rück AG 33 5 10.000 - 5 - 59
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 7.435 532 14.295 - - 6.768 274
Snamprogetti Engineering BV 8.712 - 20.211 - - 7.729 55
Snamprogetti Netherlands BV 187 - - - - - 190
Snamprogetti Romania Srl 1.492 1.758 245 - 10.563 10 510
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 59.130 84.312 368.174 - 522 12.411 1.129
Sofresid Engineering SA 17 (453) 3.642 - 884 - 16
Sofresid SA 2.397 1.635 118.222 - - 1.156 18
Sonsub International Pty Ltd 53 - 82 - 2 56 64
Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA 157.546 177.179 - - - 35.511 45
Smacemex Scarl 5 - - - - - 5
Altre controllate 4 62 - - (59) - 214
Totale controllate 1.014.452 1.056.616 4.463.456 47.226 749.473 450.514 44.511
ASG Scarl - 6.362 - - 4.524 - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 113.547 151.852 548.963 - 158.710 215.588 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 20.642 12.433 278.267 - 2.574 14.266 -
Charville - Consultores e Serviços Lda - - - - - 87 -
CMS&A Wll 127 - - - - 277 -
Consorzio F.S.B. - 11 - 9 518 - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 2.837 41 - - - 270 145
Modena Scarl - 157 - - 290 - -
Petromar Lda 27.840 2.090 57.632 - 1.169 15.480 1.349
PLNG 9 Snc di Chiyoda Corp e Servizi Energia Italia SpA 1.282 - - - 22 - -
Rodano Consortile Scarl - 100 - - (73) - -
Rosetti Marino SpA - 427 - - 414 - -
Saipar Drilling Co BV 181 82 - - 181 993 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 2.536 227 - - 1.301 282 219
Saipon Snc - - 40.721 - - - -
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) 236 - - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd
TSGI Mühendislik I˙ns¸aat Ltd S¸irketi
766 - - - - 248 -
239 - - - 36 - 25
Totale collegate e a controllo congiunto 170.233 173.782 925.583 9 169.666 247.491 1.738
Eni SpA 432 10.758 - 273 18.120 642 144
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 86.626 7.987 - 170 1.986 193.824 410
Eni SpA - Divisione Gas & Power 1.061 702 - - 896 - -
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 17.763 6.262 - 5.311 371 34.328 60
Eni SpA - Direzione Downstream - 284 - - 2.178 - -
Totale controllante 105.882 25.993 - 5.754 23.551 228.794 614
Agenzia Giornalistica Italia SpA - 75 - - 75 - -
Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV - - - - - 69.603 -
Banque Eni SA - - - - 3 - -
Ecofuel SpA 17 27 - - 23 7 -
Eni Adfin SpA (46) 2.192 - - 3.682 25 -
Eni Corporate University SpA 190 2.531 - - 5.670 665 -
Eni Angola SpA 31 - - - - 28 -
Eni Canada Holding - 52 - - - 399 -
Eni Cyprus 27.018 - - - - 60.915 -
Eni Congo SA 29.188 - - - - 71.745 -
Eni Denmark BV - - - 2.556 - - -
Eni East Africa SpA 18 2.560 - - - 29.361 -
Eni Fuel Centrosud SpA 32 - - - - 32 -

Seguono i rapporti commerciali dell'esercizio 2014

31.12.2014 Esercizio 2014
Costi Ricavi
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Beni Servizi Beni e servizi Altri
Eni Indonesia Ltd - - - - 18.609 - -
Eni Insurance Ltd - 124 - - - 876 -
Eni Iran BV 147 - - - - - -
Eni Iraq BV - - - - - - -
Eni Lasmo Plc 2.233 2.063 - - - 8.608 -
Eni Mali BV - - - - 2 - -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 386 - - - - 1.865 -
ENI Norge AS 44.011 - - - - 162.021 -
Eni Petroleum Co Inc - - - 33 49.367 - -
EniServizi SpA 513 13.063 - - - 805 140
Eni Tunisia BV 3 - - - - - -
Eni Turkmenistan Ltd 1.684 - - - - 10.698 -
EniPower Mantova SpA 250 - - - - 323 -
EniPower SpA 1.988 (11) - - - 1.792 12
Floaters - - - - 26 2.663 44
Nigerian Agip Exploration Ltd 85 - - - - 8.084 -
Raffineria di Gela SpA 360 391 - - 1.973 3.184 -
Serfactoring SpA (1) 19.064 - - 112 - 22
Servizi Aerei SpA - 3 - - - - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA 38 - - - - 834 -
Società EniPower Ferrara Srl 38 - - - - 35 -
Società Ionica Gas SpA 64 - - - - 269 -
Société pour la Construction du Gazoduc Transtunisien SA - Scogat SA - - - - 4 16 -
Syndial SpA 8.662 107 - - 82 15.231 4
Tecnomare - Società per lo Sviluppo delle Tecnologie Marine SpA 129 - - - 2 102 235
Versalis SpA 13.034 36.351 - - - 34.815 63
Totale controllate Eni 130.072 78.592 - 2.589 79.628 485.001 520
Blue Stream Pipeline Co BV 50 - - - - 554 -
GreenStream BV 1.488 - - - - 2.199 -
InAgip doo - - - - 1 1.116 -
Mellitah Oil & Gas BV 9.245 13 - - - (732) -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 399 - - - - 499 -
Raffineria di Milazzo ScpA 6.058 - - - - 5.997 -
South Stream Transport BV - - - - - 453.557 -
Venezia Tecnologie SpA - - - - 5 - -
Totale controllate congiuntamente e collegate Eni 17.240 13 - - 6 463.190 -
Totale joint venture 38.286 3.844 - - - - -
Altre correlate 15.664 59.961 - - 13.074 47.522 30
Totale 1.491.829 1.398.801 5.389.039 55.578 1.035.397 1.922.512 47.413
Ricavi contabilizzati verso correlate a deduzione del costo lavoro - - - - - - (11.720)
Costi contabilizzati verso correlate a incremento del costo lavoro - - - - (6.060) -
Totale - - - - (6.060) - (11.720)
Totale generale 1.491.829 1.398.801 5.389.039 55.578 1.029.337 1.922.512 35.693

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2013 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)

31.12.2013 2013
Denominazione Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - 2.197.431 4.716.685 (56.146) -
Serfactoring SpA - 14.097 - (1.833) -
Saipem SA - - - - 3.623
Saipem International BV - - - - 270.000
Snamprogetti Netherlands BV - - - (3.529) -
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl - - - (56.879) 164.446
Altre imprese controllate e collegate Eni - - - - 3
Imprese controllate, collegate e altre 23.870 - - (19.039) 20.470
Totale 23.870 2.211.528 4.716.685 (137.426) 458.542

I rapporti finanziari dell'esercizio 2014 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)

31.12.2014 2014
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - 1.797.535 7.817.061 75.483 -
Eni Trading & Shipping SpA - - 11.850 - -
Serfactoring SpA - 23.728 - 3.160 -
Saipem SA - - - 389 168.427
Altre imprese controllate e collegate Eni - - - - 2
Imprese controllate, collegate e altre 28.328 - - 8.444 15.369
Totale 28.328 1.821.263 7.828.911 87.476 183.798

Saipem SpA ha inoltre rapporti commerciali con società di scopo finalizzati alla prestazione di servizi al Gruppo Eni (tra le principali, EniServizi SpA che svolge servizi generali quali la gestione di immobili, la ristorazione, la guardiania, l'approvvigionamento dei beni non strategici e la gestione di magazzini, ed Eni Adfin SpA che presta servizi amministrativi e finanziari). In considerazione dell'attività svolta e della natura della correlazione (società possedute interamente o pressoché interamente da Eni SpA), i servizi forniti da queste società sono regolati sulla base di tariffe definite con riferimento ai costi specifici sostenuti e al margine minimo per il recupero dei costi generali e la remunerazione del capitale investito.

Saipem SpA intrattiene rapporti commerciali anche con Vodafone Omnitel BV, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti, regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente debiti commerciali per 1.744 migliaia di euro, costi per servizi per 3.921 migliaia di euro e altri ricavi e proventi per 2 migliaia di euro. Con l'Unità Finanza di Eni SpA è in essere una convenzione in base alla quale Eni SpA provvede alla copertura dei fabbisogni e all'impiego della liquidità, nonché alla stipulazione di contratti per la copertura dei rischi di cambio e di tasso di interesse.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale,

sul risultato economico e sui flussi finanziari

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

31.12.2013 31.12.2014
(migliaia di euro) Totale Entità
correlate
Incidenza % Totale Entità
correlate
Incidenza %
Disponibilità liquide ed equivalenti 118.464 9.480 8,00 156.762 20.659 13,18
Crediti commerciali e altri crediti 2.074.118 1.444.540 69,65 2.149.500 1.491.829 69,40
Altre attività correnti 145.362 92.096 63,36 259.399 197.617 76,18
Altre attività non correnti 87.757 2.598 2,96 50.874 2.020 3,97
Passività finanziarie a breve termine 1.143.367 1.128.299 98,68 160.217 147.854 92,28
Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 114.224 113.229 99,13 13.534 13.409 99,08
Debiti commerciali e altri debiti 2.550.104 1.004.602 39,39 2.683.106 1.398.801 52,13
Altre passività correnti 47.622 46.870 98,42 385.783 385.130 99,83
Passività finanziarie a lungo termine 1.170.000 970.000 82,91 1.910.620 1.660.000 86,88
Altre passività non correnti - - - - - -

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:

2013 2014
(migliaia di euro) Totale Entità
correlate
Incidenza % Totale Entità
correlate
Incidenza %
Ricavi della gestione caratteristica 4.712.543 1.491.097 31,64 4.335.547 1.922.512 44,34
Altri ricavi e proventi 64.713 38.703 59,81 51.480 35.693 69,33
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 4.083.383 858.749 20,98 3.600.134 1.084.915 30,14
Costo del lavoro 631.003 (2.849) (0,45) 603.262 (5.660) (0,94)
Altri (oneri) proventi operativi - - - (1.463) (1.463) 100,00
Proventi finanziari 107.999 24.093 22,31 152.190 19.810 13,02
Oneri finanziari 142.643 57.979 40,65 163.551 79.032 48,32
Strumenti derivati (12.027) (12.027) 100,00 (127.644) (127.644) 100,00

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 2013 2014
Ricavi e proventi 1.911.744 2.139.219
Costi e oneri (928.756) (1.291.591)
Variazione dei crediti commerciali e altre attività 4.715 47.422
Variazione dei debiti commerciali e altre passività 39.613 347.329
Dividendi incassati 434.449 163.988
Interessi incassati 7.664 82
Interessi pagati (57.961) (79.029)
Flusso di cassa netto da attività operativa 1.411.468 1.327.420
Investimenti:
- immobilizzazioni materiali (2.731) (5.908)
- partecipazioni (120) (11)
- crediti finanziari - (5.933)
Flusso di cassa degli investimenti (2.851) (11.852)
Disinvestimenti:
- immobilizzazioni materiali 42.734 7.545
- partecipazioni 616.617 21
- crediti finanziari 3.919 1.984
Flusso di cassa dei disinvestimenti 663.270 9.550
Flusso di cassa netto da attività di investimento 660.419 (2.302)
Assunzione di debiti finanziari a lungo termine 350.000 1.700.000
Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine (110.000) (1.110.000)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (167.142) (980.265)
Dividendi pagati (128.808) -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (55.950) (390.265)
Totale flussi finanziari verso entità correlate 2.015.937 934.853

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

2013 2014
Entità Entità
(migliaia di euro) Totale correlate Incidenza % Totale correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa (260.583) 1.411.468 (541,66) 503.249 1.327.420 263,77
Flusso di cassa da attività di investimento 503.820 660.419 131,08 (121.557) (2.302) 1,89
Flusso di cassa da attività di finanziamento (251.184) (55.950) 22,27 (343.225) (390.265) 113,70

Attività non correnti destinate alla vendita 34

In data 19 dicembre 2011 Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta, pari a 17 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente è stata riclassificata dalla voce "Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita" alla voce "Attività non correnti destinate alla vendita".

Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Negli esercizi 2013 e 2014 non si segnalano eventi e operazioni significative non ricorrenti.

Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali 36

Negli esercizi 2013 e 2014 non si segnalano posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

Attività di direzione e coordinamento

A norma dell'art. 2497-bis del codice civile si indicano i dati essenziali del bilancio al 31 dicembre 2013 di Eni SpA che esercita sull'impresa attività di direzione e coordinamento.

Conto economico

2012 2013
(euro) Totale di cui verso
parti correlate
Totale di cui verso
parti correlate
Ricavi
Ricavi della gestione caratteristica 51.196.812.670 17.224.263.251 48.215.101.668 16.505.460.618
Altri ricavi e proventi 266.789.126 43.472.294 263.499.920 39.920.733
Totale ricavi 51.463.601.796 48.478.601.588
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (50.282.612.310) (29.495.002.359) (48.761.428.424) (26.098.541.879)
Costo lavoro (925.456.293) (1.174.678.337)
Altri proventi (oneri) operativi (173.132.958) (160.466.035) (167.500.094) (218.743.820)
Ammortamenti e svalutazioni (1.125.890.464) (1.635.248.536)
Utile operativo (1.043.490.229) (3.260.253.803)
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 3.539.199.880 402.885.809 2.080.739.355 255.399.582
Oneri finanziari (4.019.943.804) (58.209.162) (2.459.157.423) (22.098.332)
Proventi netti da attività finanziarie destinate al trading 3.792.751
Strumenti derivati (240.476.514) (221.248.577) (90.902.345) (929.988)
(721.220.438) (465.527.662)
Proventi (oneri) su partecipazioni 8.666.357.397 3.409.799.175 8.339.896.022
Utile ante imposte imposte - continuing operations 6.901.646.730 4.614.114.557
Imposte sul reddito (693.680.174) (204.336.629)
Utile netto dell'esercizio - continuing operations 6.207.966.556 4.409.777.928
Utile netto dell'esercizio - discontinued operations 2.870.520.063 1.398.926.210
Utile netto dell'esercizio 9.078.486.619 4.409.777.928

Prospetto dell'utile complessivo

(milioni di euro) 2012 2013
Utile netto dell'esercizio 9.078 4.410
Altre componenti dell'utile complessivo:
Componenti non riclassificabili a conto economico
Valutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti (44) (8)
Effetto fiscale 13 3
(31) (5)
Componenti riclassificabili a conto economico
Variazione fair value strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge (80) (227)
Variazione fair value partecipazioni disponibili per la vendita 141 (64)
Effetto fiscale 27 63
88 (228)
Totale altre componenti dell'utile complessivo, al netto dell'effetto fiscale 57 (233)
Totale utile complessivo dell'esercizio 9.135 4.177

Stato patrimoniale

31.12.2012 31.12.2013
(euro) Totale di cui verso
parti correlate
Totale di cui verso
parti correlate
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 6.399.916.254 19.305.267 3.887.722.405 27.563.102
Attività finanziarie destinate al trading - 5.004.361.244
Crediti commerciali e altri crediti 22.907.368.151 13.922.225.997 18.886.852.461 10.212.390.767
- crediti finanziari 9.435.807.851 5.814.510.602
- crediti commerciali e altri crediti 13.471.560.300 13.072.341.859
Rimanenze 2.447.948.727 2.162.363.372
Attività per imposte sul reddito correnti 314.108.872 293.937.343
Attività per altre imposte correnti 367.551.124 157.983.865
Altre attività correnti 658.854.820 349.868.658 844.516.124 360.579.234
33.095.747.948 31.237.736.814
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 6.926.505.878 6.467.890.601
Rimanenze immobilizzate - scorte d'obbligo 2.663.844.670 2.648.904.840
Attività immateriali 1.155.488.351 1.210.076.234
Partecipazioni 32.024.348.077 34.960.832.443
Altre attività finanziarie 2.784.388.004 2.736.673.751 2.872.667.683 2.824.823.377
Attività per imposte anticipate 1.837.874.294 1.840.432.621
Altre attività non correnti 3.094.788.693 225.116.851 2.492.853.958 178.594.589
50.487.237.967 52.493.658.380
Attività destinate alla vendita 15.595.336 10.212.373
TOTALE ATTIVITÀ 83.598.581.251 83.741.607.567
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 4.749.968.134 4.717.923.052 4.495.356.535 4.366.809.721
Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 2.704.598.113 975.783 1.929.193.983 808.795
Debiti commerciali e altri debiti 9.675.200.154 4.428.457.936 8.482.221.084 4.426.065.358
Passività per imposte sul reddito correnti 81.367.853 -
Passività per altre imposte correnti 1.514.539.973 1.598.722.360
Altre passività correnti 889.113.953 508.484.294 1.203.297.079 601.319.217
19.614.788.180 17.708.791.041
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine 16.833.824.422 296.726.257 18.783.683.993 296.476.641
Fondi per rischi e oneri 4.092.543.996 4.207.773.114
Fondi per benefici ai dipendenti 332.675.394 340.744.925
Altre passività non correnti 2.187.034.685 720.309.652 1.967.409.827 438.666.395
23.446.078.497 25.299.611.859
Passività direttamente associabili ad attività destinate alla vendita 567.570 -
TOTALE PASSIVITÀ 43.061.434.247 43.008.402.900
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 4.005.358.876 4.005.358.876
Riserva legale 959.102.123 959.102.123
Altre riserve 28.651.491.301 33.552.485.626
Acconto sul dividendo (1.956.310.403) (1.992.538.374)
Azioni proprie (200.981.512) (200.981.512)
Utile netto dell'esercizio 9.078.486.619 4.409.777.667
TOTALE PATRIMONIO NETTO 40.537.147.004 40.733.204.667
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 83.598.581.251 83.741.607.567

I dati essenziali della controllante Eni SpA esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall'art. 2497-bis del codice civile sono stati estratti dal relativo bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. Per un'adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Eni SpA al 31 dicembre 2013, nonché del risultato economico conseguito dalla Società nell'esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile presso la sede della Società e presso la Borsa Italiana.

Altre informazioni: Algeria 37

A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti in esecuzione in Algeria al 31 dicembre 2014:

  • i crediti commerciali (rif. nota 2) ammontano a 179.488 migliaia di euro, di cui scaduti e non svalutati 179.359 migliaia di euro (1 migliaio di euro scaduti da 3 a 6 mesi, 17.117 migliaia di euro da 6 a 12 mesi e 162.241 migliaia di euro da oltre 12 mesi);
  • i lavori in corso (rif. nota 3) relativi a progetti in esecuzione ammontano a 134.251 migliaia di euro;
  • i debiti verso committenti per acconti (rif. nota 13) ammontano a 58.094 migliaia di euro;
  • i fondi perdite future (rif. nota 18) per progetti in esecuzione ammontano a 5.130 migliaia di euro; e
  • le garanzie (rif. nota 23) su progetti in corso di esecuzione ammontano a 694.563 migliaia di euro.

Informativa sulle società con sede in Paesi con regimi fiscali privilegiati

In attesa della pubblicazione del Decreto che individuerà gli Stati o territori che consentono un adeguato scambio di informazioni e nei quali il livello di tassazione non è sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia, attualmente gli Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato sono quelli individuati dal decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze 21 novembre 2001 (Decreto) che elenca quelli il cui regime fiscale è considerato privilegiato: (i) in via generale e senza alcuna distinzione, all'art. 1; (ii) con l'esclusione di individuate fattispecie, all'art. 2; e (iii) limitatamente ad alcuni regimi particolari, all'art. 3.

Al 31 dicembre 2014 Saipem controlla 11 società residenti o con filiali (3) in Stati o territori a regime fiscale privilegiato individuati dal Decreto, relativamente alle quali tali regimi risultano applicabili. Di queste 11 società, 3 sono soggette a imposizione in Italia perché incluse nella dichiarazione dei redditi di Saipem. 1 è soggetta a imposizione in Italia, ma è in corso di valutazione la possibilità di presentare l'interpello disapplicativo. 1 società non è soggetta a imposizione in Italia, ma solo a livello locale, per l'esonero ottenuto dall'Agenzia delle Entrate in considerazione al livello di tassazione cui è sottoposta. Le restanti 6 società non sono soggette a imposizione in Italia perché, benché siano residenti o localizzate in Stati o territori elencati nell'art. 3 del Decreto, non si avvalgono dei regimi privilegiati ivi previsti.

Saipem detiene inoltre, direttamente o indirettamente, partecipazioni non inferiori al 20% agli utili in 5 società residenti o localizzate in Stati o territori a regime fiscale privilegiato individuati dal Decreto, di cui 2 sono soggette a imposizione in Italia perché beneficiano di tali regimi, 1 non è soggetta a imposizione in Italia, ma solo a livello locale, per l'esonero ottenuto dall'Agenzia delle Entrate, in considerazione dell'effettività dell'attività industriale e commerciale svolta. Le restanti 2 società non sono soggette a imposizione in Italia perché, benché siano residenti o localizzate in Stati o territori elencati nell'art. 3 del Decreto, non si avvalgono dei regimi privilegiati ivi previsti.

Nei successivi elenchi delle imprese controllate e collegate, le società residenti in Stati o territori di cui al Decreto sono raggruppate con riferimento agli articoli del Decreto e al trattamento fiscale in Italia del reddito della Società.

a) Società residenti in Paesi inclusi negli elenchi di cui agli artt. 1, 2 e 3 del decreto del Ministero delle Finanze del 21 novembre 2001: redditi di competenza del Gruppo assoggettati a tassazione in Italia

Saipem SpA-Afcons Infrastructure Ltd Joint Venture - Oman (50% Saipem): la joint venture, costituita allo scopo di realizzare un terminale marittimo per il carico e lo scarico di minerali nel porto di Sohar in Oman, ha concluso le proprie attività nel corso dell'anno 2012. Si prevede quindi il suo scioglimento.

Saipem (Malaysia) Sdn-Bhd - Malesia (42% Saipem): la società, controllata di fatto, è stata costituita il 6 settembre 1989 ed è attiva nell'area costruzioni mare e terra in Malesia.

Saipem Contracting Netherlands BV - Olanda (100% Saipem), filiale di Sharjah: la filiale, che ha iniziato a operare nel 2012, è stata registrata per svolgere il ruolo di Project Execution Center nella realizzazione di progetti di Engineering & Construction nell'area del Medio Oriente. La filiale opera inoltre come centro d'ingegneria a supporto di progetti sia "asset intensive" che "non asset intensive".

Saipem Singapore Pte Ltd - Singapore (100% Saipem): la società, entrata a far parte del Gruppo nel 2002 a seguito dell'acquisizione di Bouygues Offshore SA, svolge attività di coordinamento commerciale e assistenza tecnica per tutti i progetti da eseguirsi a Singapore e più in generale nell'area denominata APAC (Asia-Pacifico).

Sud-Soyo Urban Development - Angola (49% Saipem): la società è stata costituita nel marzo del 2007 per finanziare, promuovere, costruire e gestire (sia il funzionamento che la manutenzione) progetti di installazione di alloggi nella Repubblica dell'Angola.

Saipem SA - Francia (100% Saipem), filiale di Singapore: la filiale è stata costituita nell'agosto 2014 per lo svolgimento di attività di direzione lavori e coordinamento tecnico del progetto Kaombo, il cui scopo è la fornitura di due navi FPSO destinate allo sviluppo di campi petroliferi nell'offshore angolano. Tali navi saranno costruite, in appalto, presso un cantiere a Singapore.

È in corso di valutazione la possibilità di presentare l'interpello disapplicativo.

b) Società residenti in Paesi inclusi negli elenchi di cui agli artt. 1, 2 e 3 del decreto del Ministero delle Finanze del 21 novembre 2001: redditi non soggetti a imposizione in Italia a seguito dell'accoglimento dell'istanza di interpello da parte dell'Agenzia delle Entrate

KWANDA Suporte Logistico Lda - Angola (40% Saipem): la società fornisce servizi logistici prevalentemente nella base operativa e nell'area portuale di Soyo.

Saipem Asia Sdn-Bhd - Malesia (100% Saipem): la società, costituita il 10 ottobre 1995, è attiva nell'area costruzioni mare e terra nella regione asiatica.

c) Società residenti in Paesi inclusi nell'elenco di cui all'art. 3 del decreto del Ministero delle Finanze del 21 novembre 2001: non si avvalgono di regimi fiscali privilegiati

ANGOLA

Petromar Lda (70% Saipem): la società, entrata a far parte del Gruppo nel 2002 a seguito dell'acquisizione di Bouygues Offshore SA, svolge attività di progettazione, approvvigionamento, costruzione, installazione e manutenzione offshore e onshore.

SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Installação Offshore Ltda (60% Saipem): la società è stata costituita nell'ottobre 2006 per fornire servizi di gestione di unità FPSO a società operanti nel settore Oil & Gas in Angola.

Saipem Luxembourg SA, filiale dell'Angola (100% Saipem): la filiale, registrata in data 20 agosto 2012, fornisce servizi di supporto alle unità petrolifere di perforazione onshore e offshore in Angola.

T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto Internacional SA (24,5% Saipem): la società è stata costituita nel maggio 2006 per fornire servizi di manutenzione elettrico-strumentale su piattaforme marine a società operanti nel settore Oil & Gas in Angola.

LUSSEMBURGO

Saipem Luxembourg SA (100% Saipem): la società è attiva nell'area costruzioni mare e non usufruisce del regime fiscale previsto per le società holding di cui alla locale legge del 31 luglio 1929 o di regimi fiscali analoghi. Dal 2012 la società è attiva anche nell'area perforazioni con l'apertura della filiale in Angola.

Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl (100% Saipem): la società, costituita il 21 agosto 2008 per svolgere attività connesse all'acquisto, vendita, noleggio e gestione di navi e unità di drilling e tutte le operazioni commerciali e finanziarie direttamente o indirettamente connesse, non beneficia del regime fiscale previsto per le società holding di cui alla locale legge del 31 luglio 1929 o di regimi fiscali analoghi.

SVIZZERA

Global Petroprojects Services AG (100% Saipem): la società svolge attività di reclutamento di personale internazionale ed è soggetta alle imposte cantonali e municipali.

Sigurd Rück AG (100% Saipem): la società, costituita nell'aprile 2008, svolge attività riassicurative ed è soggetta alle imposte cantonali e municipali.

Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione

(migliaia di euro)

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
Revisione legale dei conti Revisore della capogruppo Società capogruppo 1.717
Servizi di attestazione Rete del revisore della capogruppo Società capogruppo 16
Altri servizi (1) Revisore della capogruppo Società capogruppo 1.662
Revisione legale dei conti i) Revisore della capogruppo (2)
ii) Rete del revisore della capogruppo (3)
iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4)
i) Società controllate
ii) Società controllate
iii) Società controllate
2.421
165
66
i) Revisore della capogruppo
Servizi di attestazione
ii) Rete del revisore della capogruppo
i) Società controllate
ii) Società controllate
16
1
Servizi di consulenza fiscale Revisore della capogruppo Società controllate 11
Altri servizi (5) Revisore della capogruppo Società controllate 1.007
Totale 7.082

(1) Di cui 1.340 migliaia di euro relativi a compensi per attività Sarbanes Oxley Act, 36 migliaia di euro per bilancio di sostenibilità e 286 migliaia di euro relativi a procedure concordate.

(2) Di cui 52 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(3) Di cui 51 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(4) Di cui 30 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(5) Di cui 45 migliaia di euro relativi a procedure concordate rese a società collegate e 962 migliaia di euro relativi a compensi per attività Sarbanes Oxley Act.

Situazione delle partecipazioni e andamento economico delle principali partecipate

Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2014

Capitale
sociale
Impresa
Numero Valore
azioni
o quote
Moneta
di conto
nominale
unitario
Importo Ragione sociale Sede
Imprese controllate dirette
5.494.210 BRL 1,00 5.494.210,00 Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda Rio de Janeiro
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Denuke Scarl San Donato Milanese
380.000 EUR 453,80 172.444.000,00 Saipem International BV Amsterdam
6.300 USD 60,00 378.000,00 Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl Lussemburgo
100.000 NOK 1,20 120.000,00 Saipem Offshore Norway AS Sola (Norvegia)
17.426.773 EUR 1,52 26.488.694,96 Saipem SA Montigny le Bretonneux
291.000 EUR 1,00 291.000,00 Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Smacemex Scarl San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA San Donato Milanese
203.000 EUR 453,78 92.117.340,00 Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
Totale imprese controllate dirette
Imprese a controllo congiunto
50.864 EUR 1,00 50.864,00 ASG Scarl San Donato Milanese
- EUR - 51.645,69 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due San Donato Milanese
- EUR - 51.645,69 CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno San Donato Milanese
- EUR - 15.000,00 Consorzio F.S.B. San Donato Milanese
- EUR - 10.329,14 Consorzio Sapro San Giovanni Teatino
400.000 EUR 1,00 400.000,00 Modena Consortile Scarl (1) San Donato Milanese
250.000 EUR 1,00 250.000,00 Rodano Consortile Scarl San Donato Milanese
Totale imprese a controllo congiunto
Altre imprese partecipate
1.050.000 EUR 1,00 1.050.000,00 Centro Sviluppo Materiali SpA Roma
32.050 LYD 45,00 1.442.250,00 Libyan Italian Joint Co (1) Tripoli
598.065.003 INR 1,00 598.065.003,00 Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd Mumbai (India)
428.181.821 INR 1,00 428.181.821,00 Nagarjuna Oil Refinery Ltd Hyderabad (India)
Totale altre imprese partecipate
- - - - Anticipo per costituzione partecipazioni -
Totale generale

(1) In liquidazione.

Partecipazione
Numero azioni
o quote possedute
Possesso % Valore nominale
moneta di conto
Valore
di bilancio
5.439.268 99,00 5.439.268 418.411
5.500 55,00 5.500 5.500
380.000 100,00 172.444.000 804.333.212
6.300 100,00 378.000 36.834.545
100.000 100,00 120.000 101.980.000
17.426.767 99,99 26.488.686 965.631.351
291.000 100,00 291.000 291.000
6.000 60,00 6.000 6.000
9.990 99,90 9.990 -
203.000 100,00 92.117.340 300.015.344
2.209.515.363
28.184 55,41 28.184 28.184
- 52,00 26.855 26.855
- 50,36 26.009 26.009
- 28,00 4.200 5.000
- 51,00 5.268 5.268
133.925 53,57 133.925 133.925
237.320 59,33 237.320 237.320
462.561
10.608 1,01 10.608 10.598
300 0,94 13.557 -
4.000.000 0,74 4.400.000 60.640
4.000.000 0,93 4.000.000 208.031
279.269
- - - 5.000
2.210.262.193

Andamento delle principali partecipate

Controllate

Saipem SA

La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione per i settori di attività Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore. Nell'anno ha realizzato ricavi per 1.514.660 migliaia di euro e un utile netto pari a 23.462 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2014 è stata effettuata da Ernst & Young.

Saipem International BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2014 si è chiuso con un utile di 120.160 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2014 è stata effettuata da Ernst & Young.

Snamprogetti Netherlands BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2014 si è chiuso con un utile di 3.540 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2014 è stata effettuata da Ernst & Young.

Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA

La società opera nel settore Engineering & Construction Onshore. Nel corso del 2014 ha realizzato ricavi per 51.200 migliaia di euro e una perdita per 4.222 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2014 è stata effettuata da Ernst & Young.

Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl

La società opera nel settore Drilling. I ricavi conseguiti nel 2014 ammontano a 29.475 migliaia di euro, con un utile di 5.366 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2014 è stata effettuata da Ernst & Young.

Saipem Offshore Norway AS

La società, di diritto norvegese, opera nel settore Engineering & Construction Offshore. Nel corso del 2014 ha realizzato ricavi per 232.884 migliaia di euro e un utile di 80.971 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2014 è stata effettuata da Ernst & Young.

Attestazione del bilancio di esercizio a norma delle disposizioni dell'art. 154bis, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Umberto Vergine e Alberto Chiarini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO), e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2014.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

    1. Si attesta, inoltre che:
    2. 3.1 il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;

3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

10 marzo 2015

Umberto Vergine Alberto Chiarini

Amministratore Delegato (CEO) Chief Financial Officer and Compliance Officer

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Signori Azionisti,

siete invitati ad approvare il bilancio di esercizio della Vostra Società chiuso al 31 dicembre 2014 con un utile d'esercizio di 70.350.916,70 euro. In osservanza alle policy della Vostra Società, che hanno sempre previsto la distribuzione di un terzo del risultato di Gruppo, avendo il Gruppo Saipem consuntivato una perdita di 230 milioni di euro, Vi proponiamo quanto segue:

  • di distribuire alle azioni di risparmio in circolazione alla data di stacco cedola, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto di Saipem SpA, un dividendo del 5% del valore nominale dell'azione pari a un euro, ovvero 5 centesimi per azione di risparmio;
  • di imputare alla riserva "Utili/Perdite portati a nuovo" il risultato della Vostra Società che residua dopo l'attribuzione proposta e quindi di non distribuire dividendi alle azioni ordinarie.

Siete altresì invitati ad approvare la proposta di mettere in pagamento il dividendo per le azioni di risparmio a partire dal 20 maggio 2015, con stacco cedola fissato al 18 maggio 2015; record date 19 maggio 2015.

Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Francesco Carbonetti

10 marzo 2015

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 153, D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 3, c.c.

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 abbiamo svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Il Collegio Sindacale si è riunito n. 37 volte (14 nel periodo dal 1° gennaio 2014 al 5 maggio 2014 e 23 nel periodo dal 6 maggio 2014, data di nomina dello scrivente Collegio, alla data della presente Relazione). A decorrere dalla sua nomina e sino alla data dell'odierna Relazione, questo Collegio ha inoltre partecipato a n. 13 riunioni del Consiglio di Amministrazione, a n. 14 riunioni con il Comitato per il Controllo e Rischi della Società e a n. 7 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine. Abbiamo altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore previsti dalla legge, abbiamo tenuto n. 11 incontri con la società di revisione.

Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un patrimonio netto di euro 1.401.175.057 e un utile di esercizio pari a euro 70.350.917.

Attività di vigilanza

I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. 58/1998 e dal D.Lgs. 39/2010. Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, anche in osservanza delle indicazioni fornite dalla Consob, con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.

Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto.

Abbiamo vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem SpA alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate, non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione. Abbiamo inoltre implementato un costante e costruttivo scambio di informazioni con il Collegio Sindacale dell'azionista di riferimento Eni, come previsto dall'art. 151, comma 2, D.Lgs. 58/1998.

Abbiamo monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa a seguito dei cambiamenti avvenuti nel corso del precedente esercizio in alcune posizioni apicali del management di Saipem SpA. Nel quadro della propria attività, il Collegio ha espresso parere favorevole alla nomina del nuovo responsabile della Funzione Internal Audit, deliberata con decorrenza 10 marzo 2015 dal Consiglio di Amministrazione della Società del 26 gennaio 2015, su proposta del Comitato per il Controllo e Rischi della Società, in ottemperanza a quanto richiesto dal Codice di Autodisciplina.

Abbiamo vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e, in considerazione delle numerose iniziative avviate da Saipem nel corso del precedente esercizio, finalizzate al rafforzamento dello stesso sistema, abbiamo vigilato sull'effettiva attuazione degli interventi programmati. Il complesso delle iniziative finalizzate (i) al rafforzamento della Governance del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e (ii) al progressivo rafforzamento dell'ambiente interno, inteso come l'insieme degli elementi che concorrono in maniera integrata a determinare l'ambiente nel quale le persone operano indirizzandone le attività e le decisioni, ha visto il suo sostanziale completamento nel corso del 2014.

Abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:

  • l'esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di Amministrazione sull'adeguatezza ed effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull'Assetto Amministrativo e Contabile, sul Sistema di Controllo Interno e sull'Informativa Societaria prodotta semestralmente, nonché gli incontri con il medesimo che ha rilasciato, in data 10 marzo 2015, la dichiarazione prevista dall'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 con riferimento al bilancio di esercizio 2014 e al bilancio consolidato 2014 di Saipem;
  • l'esame della Relazione del Comitato per il Controllo e Rischi, nonché la partecipazione ai lavori dello stesso e, nell'occasione in cui gli argomenti lo hanno richiesto, la trattazione congiunta degli stessi;
  • l'esame della Relazione annuale del Responsabile della Funzione Internal Audit, dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa sugli esiti dell'attività di monitoraggio e sull'attuazione delle azioni correttive individuate;
  • l'esame delle relazioni semestrali dell'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA istituito dalla Società in conformità con le disposizioni contenute nel D.Lgs. 231/2001, dalle quali si rileva che non sono stati ravvisati elementi che evidenzino la non adeguatezza del Modello 231 adottato da Saipem SpA;
  • l'informativa ottenuta, anche nell'ambito di un costante scambio informativo posto in essere con la Direzione Affari Legali della Società, anche in merito a notizie/notifiche di indagini da parte di organi/autorità dello Stato italiano e/o di Stati stranieri che ritengono di poter avere giurisdizione o comunque poteri di indagine giudiziaria con riferimento a presunti illeciti che potrebbero coinvolgere, anche in via potenziale, Saipem SpA o società da questa controllate direttamente o indirettamente, in Italia e all'estero, nonché suoi amministratori e/o dipendenti. Con particolare riferimento alla vicenda "Algeria", il Collegio ha inoltre incontrato in più occasioni i legali incaricati di assistere la Società nel relativo procedimento penale, ricevendo periodici aggiornamenti al riguardo;
  • l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni aziendali;
  • gli scambi di informazione con gli organi di controllo della società controllante e delle società controllate, ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 del D.Lgs. 58/1998;
  • l'esame delle relazioni periodiche dei Compliance Committee delle società controllate estere, preposti a valutare l'adeguatezza del Codice Etico e dell'Organisation Management and Control Model (OM&C) adottati, ovvero l'effettivo operato della Società in ottemperanza a essi. Ai Compliance Committee delle società controllate estere di maggiore rilevanza, sono demandati obblighi di vigilanza analoghi a quelli del Collegio Sindacale di Saipem SpA;
  • l'esame delle risultanze delle agreed upon procedures svolte dalla società di revisione, nel quadro delle iniziative sul tema della Governance delle principali società controllate estere del Gruppo Saipem.

Abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di gestione del rischio incontrando il Responsabile della Funzione Risk Management Integrato (RMI), approfondendo il modello di analisi e di gestione del rischio aziendale del Gruppo Saipem e monitorando le attività di aggiornamento e di implementazione dello stesso.

All'esito dell'attività svolta, non sono emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Saipem SpA, nel suo complesso.

Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ex art. 19, D.Lgs. 39/2010

La società di revisione ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 39/2010 rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2014, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato sono stati redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data.

In data odierna, la società di revisione ha rilasciato la Relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale, ai sensi dell'art. 19, comma 3, del D.Lgs. 39/2010. Abbiamo tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione Reconta Ernst & Young incaricata del controllo legale dei conti, anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati.

In allegato alle Note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. Gli "altri servizi" forniti dalla società di revisione Reconta Ernst & Young e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem SpA e alle società da questa controllate, comprendono: (i) compensi per attività previste in relazione al Sarbanes Oxley Act; (ii) compensi per lo svolgimento delle agreed upon procedures su alcune società controllate estere, nel quadro delle iniziative di continuo rafforzamento dei presidi di controllo del Gruppo; (iii) compensi per la revisione limitata del Bilancio di Sostenibilità. Alla Reconta Ernst & Young non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. 39/2010.

Tenuto conto:

  • della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla Reconta Ernst & Young ai sensi dell'art. 17, comma 9, del D.Lgs. 39/2010, e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs. 39/2010, e pubblicata sul proprio sito internet;
  • degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Saipem SpA e dalle società del Gruppo;

riteniamo che sussistano le condizioni per attestare l'indipendenza della società di revisione Reconta Ernst & Young.

Altre attività

Operazioni di maggior rilievo

Abbiamo ottenuto dagli amministratori le dovute informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem SpA, anche per il tramite delle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione della Società, alla quale si rinvia. Sulla base delle informazioni a noi rese disponibili, possiamo ragionevolmente ritenere che tali operazioni siano conformi alla legge e allo statuto sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Dalle informazioni rese disponibili nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, non risulta che gli amministratori abbiano posto in essere operazioni in potenziale conflitto d'interessi con la Società.

Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate

Abbiamo vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (management system guideline) "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" (la "MSG OPC"), approvata in data 24 novembre 2010 e aggiornata in data 13 marzo 2012, ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera 17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate. Valutiamo adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La Funzione Internal Audit svolge, su incarico del Collegio, attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.

Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate, individuate dallo IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. Gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche, dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili, secondo le disposizioni dello IAS 24. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nella Relazione sulla gestione. Nel corso del 2014 non sono state poste in essere operazioni di "maggiore rilevanza" ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010 e della MSG OPC che abbiano richiesto la redazione di un documento informativo. Con riferimento a dette operazioni poste in essere con parti correlate, la Società ha trasmesso nell'esercizio n. 8 comunicazioni informative alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Il Collegio Sindacale è stato informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto della procedura applicabile da parte della Società. Per quanto a nostra conoscenza, e richiamato quanto rappresentato al precedente punto, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.

Denunce ex art. 2408 del codice civile

Nel corso dell'esercizio non abbiamo ricevuto denunce ex art. 2408 del codice civile.

Autorità di vigilanza

Abbiamo fornito periodici aggiornamenti alla Commissione Nazionale per la Società e la Borsa in merito all'attività di monitoraggio e di vigilanza svolta, sia in relazione alle iniziative di continuo rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi ("SCIGR") poste in essere dalla Società, sia con riferimento all'attività di vigilanza costantemente svolta in particolare attraverso lo scambio di informazioni con la Funzione Internal Audit della Società.

Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate

In data 1° dicembre 2006 la Società ha emanato una propria procedura n. STD-COR-ORGA-006 "Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. Tale procedura regola (a) la ricezione, l'archiviazione e il trattamento delle segnalazioni ricevute dalla Società riguardanti tematiche contabili, di sistema di controllo interno o di revisione contabile; e (b) l'invio confidenziale o anonimo da parte di dipendenti della Società di segnalazioni riguardanti problematiche contabili o di revisione. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2014 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati. In data 23 settembre 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società ha aggiornato tale procedura prevedendo che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti come definiti dalla procedura stessa, di tali circostanze ne venga data tempestiva informativa anche al Comitato per il Controllo e Rischi della Società. La Funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting.

Presidio eventi giudiziari

La Procedura societaria del 26 novembre 2007 n. STD-COR-LEGA-003 "Presidio eventi giudiziari" successivamente aggiornata in data 19 gennaio 2011 e, da ultimo, in data 29 maggio 2013, prevede la tempestiva comunicazione ad amministratori ed Organi di Controllo di notizia o notifica di indagini in riferimento a un illecito che possa comportare, anche in via potenziale, un danno all'immagine e/o alla reputazione della Società e/o del Gruppo. Gli eventi e le circostanze di maggior rilievo ricevute in tale ambito sono state oggetto di specifica informativa resa al Collegio dalla Direzione Affari Legali e risultano adeguatamente rappresentate nella Relazione sulla gestione.

Codice di Autodisciplina

Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del D. Lgs. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina 2011 promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti, da ultimo con le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione del 26 gennaio 2015 che ha recepito le raccomandazioni emanate in data 14 luglio 2014 dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana riguardanti alcune modifiche all'art. 6 del Codice (Remunerazione degli amministratori). Abbiamo verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che, in ottemperanza alle previsioni del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana, ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza ai sensi dell'art. 148, comma 3 del D.Lgs. 58/1998 ("TUF") e dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina, in capo ai nuovi amministratori nominati dall'Assemblea del 6 maggio 2014.

Ulteriori pareri espressi dal Collegio Sindacale

In data 11 giugno 2014 abbiamo rilasciato, a termine di legge, un parere favorevole di cui all'art. 2389, comma 3 del codice civile, relativamente ai compensi degli amministratori rivestiti di particolari cariche, in particolare per la determinazione della remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Presidente della Società, dei componenti il Comitato per il Controllo e Rischi, il Comitato Remunerazione e Nomine oltre che dell'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA.

In data 23 settembre 2014 abbiamo rilasciato, a termine di legge, un parere favorevole ai sensi dell'art. 2386, comma 1 del codice civile, per la nomina a consigliere di Francesco Gattei per cooptazione, in sostituzione di Fabrizio Barbieri

In data 28 ottobre 2014 abbiamo espresso parere favorevole all'applicazione del Piano di Incentivazione Monetaria di Lungo Termine all'Amministratore Delegato della Società.

Conclusioni

Sulla base delle attività di controllo svolte, esprimiamo, per quanto di nostra competenza, parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 e di destinazione del risultato di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Milano, 2 aprile 2015

Mario Busso, Presidente del Collegio Sindacale

Anna Gervasoni, Sindaco effettivo

Massimo Invernizzi, Sindaco effettivo

Relazione della Società di revisione

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Riassunto delle deliberazioni assembleari

La Performance di Sostenibilità

Il presente Addendum fornisce informazioni sulla performance di sostenibilità del Gruppo Saipem ed è predisposto in conformità alla Linea Guida del Global Reporting Initiative, versione G3.0. Le informazioni sono strutturate secondo le indicazioni della Linea Guida e integrano quanto riportato nelle precedenti sezioni della Relazione Finanziaria Annuale e in Saipem Sustainability, come dettagliato nella sezione "Metodologia, criteri e principi di reporting".

Indice

Profilo organizzativo ii
Impegni, risultati e obiettivi iv
Metodologia, criteri e principi di reporting vii
Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder ix
Informativa sulla modalità di gestione xiii
Indicatori di sostenibilità xiv
Relazione della Società di Revisione xxix

Profilo organizzativo Rif. GRI 2.1-2.10

Saipem è una società contrattista, leader a livello mondiale, con significative presenze locali in aree strategiche ed emergenti quali l'Africa, l'Asia Centrale, l'America, il Medio Oriente e il Sud-Est Asiatico. Saipem gode di un posizionamento competitivo di eccellenza per la fornitura di servizi EPCI (Engineering, Procurement, Construction and Installation) ed EPC (Engineering, Procurement and Construction) nel settore Oil & Gas, sia onshore che offshore, con un focus particolare verso progetti complessi e tecnologicamente avanzati: attività in aree remote, acque profonde e progetti che comportano lo sfruttamento di gas o greggi difficili. I servizi di perforazione offerti dalla Società si distinguono in quanto vengono eseguiti in molte delle aree più critiche dell'industria petrolifera, spesso in sinergia con le sue attività onshore e offshore. La capacità della Società di sviluppare progetti in aree critiche o remote è garantita dall'efficace coordinamento tra le attività locali e la Corporate, dal supporto logistico assicurato in tutto il mondo e la consolidata abilità di gestire localmente tutte le difficoltà che si possono presentare in tali aree. Saipem è quotata alla Borsa Valori di Milano dal 1984. Eni, di cui Saipem è una partecipata, attualmente possiede il 42,93% delle azioni.

L'organizzazione

Saipem dispone di competenze all'avanguardia nell'ingegneria e nel project management e in contemporanea di una flotta tecnologicamente avanzata ed estremamente versatile.

Nel corso del 2014, a seguito dell'accorpamento delle Business Unit Engineering & Construction e Drilling sotto la responsabilità di un unico Chief Operating Officer, è stato formalizzato il nuovo assetto organizzativo delle attività di business, funzionale a cogliere al meglio le opportunità offerte dai mercati di riferimento e a migliorare le performance e la redditività di Società, attraverso:

  • l'istituzione di quattro strutture dotate di tutte le leve necessarie per il raggiungimento dei risultati operativi e di redditività definiti per il business di riferimento, sia in fase di acquisizione che di realizzazione;
  • la gestione centralizzata delle attività di Post Order rivolte ai

business Onshore, Offshore e Floaters; e

  • il rafforzamento del presidio geografico assegnato al Regional Manager per garantire a livello locale la promozione integrata del business Saipem, rappresentare la Società in modo univoco nei confronti degli stakeholder, nonché ottimizzare le competenze, strutture e asset disponibili.

Il 2014 in numeri

Nel 2014 l'attività nell'ambito dell'Engineering & Construction Offshore è consistita nella posa di 1.772 chilometri di condotte sottomarine e nell'installazione di 101.799 tonnellate di impianti. Per quanto riguarda invece l'ambito Engineering & Construction Onshore, l'attività svolta ha riguardato la posa di 1.897 chilometri di condotte di vario diametro e l'installazione di 90.873 tonnellate di impianti. L'attività relativa al Drilling Offshore ha riguardato l'esecuzione di 123 pozzi per un totale di 188.527 metri perforati. Nell'ambito del Drilling Onshore sono stati eseguiti 417 pozzi per un totale di 877.567 metri perforati.

Ripartizione dell'azionariato per area geografica (1)
Azionisti Numero di azioni % sul capitale
Italia 247.712.308 (2) 56,11
Altri Stati Unione Europea 67.229.108 15,23
Americhe 54.167.189 12,27
UK e Irlanda 33.178.317 7,52
Altri Stati Europa 12.562.295 2,85
Resto del Mondo 26.561.683 6,02

(1) Basati sul pagamento dei dividendi 2013.

(2) Comprende 1.977.532 azioni proprie in portafoglio che non percepiscono dividendo.

Backlog per area geografica (%)
Europa 8,3
CSI 18,3
Medio Oriente 24,9
Americhe 12,6
Nord Africa 0,5
Africa Centrale e Meridionale 29,7
Resto dell'Asia e Oceania 5,7

Impegni, risultati e obiettivi Rif. GRI 1.2

In questo paragrafo sono descritti i principali impegni, risultati e obiettivi della funzione suddivisi per area di attività.

Approfondimenti sui risultati raggiunti sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2014".

Impegni Risultati 2014 Obiettivi 2015-2018
Sicurezza
Assicurare la sicurezza di tutte le
persone che lavorano per Saipem
- Lancio della campagna "We Want Zero", un programma
che si propone di azzerare gli incidenti fatali
- Preparazione del materiale per il lancio e la diffusione
del programma "Life Saving Rules" emesse dall'OGP
(International Association of Oil & Gas Producers)
- Prosecuzione del programma LiHS e il suo adattamen
to alle realtà operative locali. L'attività di coinvolgimento
è continuata coinvolgendo tutti i livelli della Società
- Saipem SpA ha ottenuto il rinnovo delle certificazioni
OHSAS 18001. Medesimo traguardo è stato ottenuto da
altre 15 società del Gruppo
- Impegno per garantire che la gestione del rischio HSE
sia adeguatamente valutata e siano prese in considera
zione adeguate misure di mitigazione
- Classificazione delle società/filiali per cluster di signifi
catività HSE e ottenere la OHSAS 18001 per quelle con
significatività HSE elevata
- Continuazione del programma "We Want Zero"
- Prosecuzione del processo di standardizzazione della
formazione HSE erogata nel Gruppo Saipem
- Estensione dell'iniziativa "Train the HSE trainer" ai prin
cipali training center della Società
- Continuazione del programma LiHS "Leading Behaviours"
- Migliorare la comunicazione e la condivisione di infor
mazioni con i subcontrattisti, al fine di migliorare la loro
performance e il rispetto di requisiti di sicurezza stabili
ti da Saipem
- Continuazione dell'implementazione della campagna
per l'igiene industriale
- Prosecuzione della campagna "Hand Safety" e
"Working at Height and confined space"
- Lancio della campagna "Life Saving Rules"
Salute
Assicurare e promuovere la salu
te delle persone di Saipem
- Prosecuzione della divulgazione del programma
"Pre-Travel Counselling" per tutto il personale destinato
all'estero (1.200 dipendenti formati nel 2014)
- Confermati accordi e collaborazioni con istituti scienti
fici su differenti tematiche: con l'IRCCS Policlinico di San
Donato Milanese per iniziative di promozione alla salute
e convenzioni per la gestione delle emergenze dei dipen
denti; con il CIRM (Centro Internazionale Radio Medico)
per l'assistenza medica via radio al personale operante
sui mezzi offshore; con l'Ospedale Sacco per gli accerta
menti infettivologici dei dipendenti di rientro dall'estero
- Adesione al programma "Workplace Health Promotion"
per la promozione della salute negli ambienti di lavoro
- Attivazione di programmi specifici per la prevenzione
delle malattie cardiovascolari per identificare i rischi dei
dipendenti che lavorano sui siti operativi (il programma
è attivo su 148 cantieri)
- Sensibilizzazione della profilassi vaccinale e prosecu
zione delle attività di prevenzione a favore dei dipendenti
- Prosecuzione dei programmi anti-malaria, rivolti sia ai
dipendenti sia alle comunità locali
- Sviluppo ulteriore del programma H-Factor in altri siti per
promuovere una corretta alimentazione (12 nuovi siti)
- Promozione della campagna H-Factor ed estensione
alle società operative e alle filiali
- Prosecuzione di programmi per la prevenzione delle
malattie cardiovascolari
- Prosecuzione della divulgazione del Programma "Pre
Travel Counselling" per tutto il personale destinato all'e
stero e il relativo aggiornamento seguendo le allerte
sanitarie internazionali
- Monitoraggio continuo degli Health Performance
Indicators (HPI)
- Rafforzamento dell'implementazione dei programmi di
telemedicina e monitorarne il corretto utilizzo
- Prosecuzione dei programmi indirizzati alle comunità
locali per la promozione della salute
Sviluppo delle persone
Sviluppare le capacità e le com
petenze delle risorse umane, mi
gliorando l'ambiente di lavoro e il
sistema di gestione HR
- Realizzazione dell'iniziativa "Strategy LineUP meeting",
una serie di incontri per la diffusione a cascata degli
obiettivi e delle strategie aziendali
- Estensione del progetto "Share & Shape" che permette
a giovani risorse di presentare delle proposte di miglio
ramento al Top Management
- Coinvolgimento del Top Management con il workshop
"Responsible Leadership", svoltosi in due edizioni a San
Donato Milanese, progettato in collaborazione con Eni
Corporate University e con i docenti della scuola di
management SDA Bocconi
- Rilancio della mappatura, dello sviluppo e del monito
raggio delle competenze, cominciando l'analisi da un
primo gruppo di cinque ruoli chiave: Drilling
Superintendent, Project Manager Offshore, Construction
Manager Onshore, Procurement Manager, Project
Technical Manager
- Collaborazioni con università e istituti tecnici locali e
- Promozione del contenuto locale anche attraverso
specifici programmi formativi e di carriera per lo svilup
po e crescita professionale del personale locale
- Mantenimento del presidio del Know-How Saipem e
relativa valorizzazione
- Definizione e diffusione di un modello di leadership
responsabile
- Monitoraggio delle politiche retributive
- Azioni specifiche di comunicazione interna delle politi
che di gestione e sviluppo HR
- Sviluppo di azioni tese a sostenere l'incremento e la
qualità dell'occupazione femminile (aumento della pre
senza femminile nel management, nei CdA e nei Board)

per lo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali

Impegni Risultati 2014 Obiettivi 2015-2018
- Siglato l'accordo di collaborazione con il Politecnico di
Milano per la creazione di una cattedra universitaria
denominata "Saipem International Chair" che prevede
l'assegnazione annuale a un docente di fama interna
zionale nel settore dell'energia e dell'impiantistica della
cattedra di Project Management
- Aggiornamento dei Piani di Successione delle figure
strategiche
Security
Assicurare la Security per le per
sone e i mezzi di Saipem
- Realizzazione di un training sui diritti umani per il per
sonale di Security nella Yard di Karimun (Indonesia)
- Raggiungimento del 100% del numero di contratti con
società fornitrici di servizi di Security che includono
- Progettazione e realizzazione di training sui diritti
umani per il personale di Security in altre aree operative
clausole sui diritti umani
Ambiente
Gestire e minimizzare gli impatti
ambientali nel ciclo di vita delle
attività operative, migliorando le
performance ambientali
- Realizzazione delle valutazioni energetiche sui palazzi
uffici di Fano e Vibo Valentia (Italia), sulla Yard di Arbatax
(Italia), sulla base logistica di Ravenna (Italia) e su un
drilling rig onshore nel territorio italiano
- Saipem SpA ha ottenuto il rinnovo delle certificazioni
ISO14001. Medesimo traguardo è stato ottenuto da altre
15 società del Gruppo
- Attività di sensibilizzazione ambientale: nel mese di
giugno si è celebrato il "World Environmental Day"
(WED) per il quale è stato coniato lo slogan "Efficient
consumption means green consumption"
- Promozione del "Print Less Day" finalizzato a sensibi
lizzare la riduzione del consumo di carta
- Prosecuzione del piano di azioni precedentemente
definito al fine di prevenire i reati ambientali ex D.Lgs. n.
231 del 2001
- Redazione di un leaflet sulle best practice di biodiver
sità del Gruppo Saipem
- Monitoraggio continuo della performance e degli
impatti ambientali
- Standardizzazione a livello di Gruppo della valutazione
degli aspetti ambientali
- Valutazioni energetiche su alcuni asset per individuare
aree critiche e proporre azioni correttive al fine di incre
mentare l'efficienza energetica
- Promozione di iniziative per diminuire il consumo di
acqua, come per esempio il riutilizzo delle acque di sca
rico
- Prosecuzione degli sforzi al fine di prevenire gli sver
samenti tramite apposite analisi di rischio, la formazio
ne e le esercitazioni
- Promozione dell'opzione di "monetizzazione dei rifiuti"
presso i siti operativi al fine di ridurre la quantità e la
pericolosità dei rifiuti
Territorio e Comunità
Migliorare e consolidare la relazio
ne con gli stakeholder locali e con
tribuire allo sviluppo socio-econo
mico del contesto locale
- Emanazione della Management System Guideline
"Sustainability Stakeholder Relation and Community
Relations" che formalizza gli step del processo: l'identifi
cazione degli stakeholder, la definizione di una strategia
di relazione, l'implementazione della strategia e il moni
toraggio e il controllo di essa
- Consolidamento delle attività per il monitoraggio delle
iniziative per le comunità locali e delle attività di relazio
ne con gli stakeholder
- Implementazione del modello di valutazione degli
impatti economici della strategia di Local Content sulla
Yard di Guarujá (Brasile), sulle attività operative in
Canada e sul progetto Egina (Nigeria)
- Prosecuzione del programma di audit su tematiche
inerenti diritti del lavoro e rispetto dei diritti umani rea
lizzati su 25 fornitori
- Coinvolgimento dei fornitori e subcontrattisti locali in
attività di sostenibilità volte alle comunità ospitanti in
Kazakhstan e in Russia
- Partnership e collaborazioni con scuole, istituti e uni
versità locali per lo sviluppo del sistema educativo e il
miglioramento delle competenze della popolazione loca
le, anche con riferimento a tematiche tecniche Oil & Gas
e di sicurezza (Kazakhstan, Perù, Italia, Brasile, Nigeria,
Colombia e Azerbaijan)
- Partnership e collaborazioni con organizzazioni e istitu
zioni sanitarie, al fine di migliorare le condizioni sanitarie
locali e combattere malattie endemiche (Venezuela,
Colombia, Kazakhstan, Congo, Angola e Nigeria)
- Iniziative di supporto ai fornitori locali volti alla qualifi
ca e all'adeguamento agli standard operativi di Saipem
in Iraq, Colombia, Arabia Saudita e Nigeria
- Rafforzamento del dialogo con le istituzioni locali
rispetto ai programmi Saipem finalizzati allo sviluppo
del contesto locale
- Consolidamento del sistema di mappatura e definizio
ne delle strategie di coinvolgimento degli stakeholder
locali al fine di rafforzare le relazioni
- Rafforzamento dei processi che riguardano il monito
raggio delle iniziative per le comunità locali
- Realizzazione di strumenti di comunicazione ad hoc
per gli stakeholder locali
- Prosecuzione con l'implementazione del modello di
valutazione degli impatti economici sulle realtà operati
ve significative
- Prosecuzione del programma di audit su fornitori in
aree critiche su tematiche inerenti diritti del lavoro e
rispetto dei diritti umani
- Prosecuzione delle attività di supporto allo sviluppo
socio-economico delle comunità ospitanti e alla valoriz
zazione delle risorse locali nei principali Paesi in cui
Saipem opera
- Implementazione di azioni per aumentare la quota di
procurato locale a progetto anche attraverso iniziative di
supporto alla qualifica di fornitori locali
Impegni Risultati 2014 Obiettivi 2015-2018
Clienti
Migliorare la qualità dei servizi
offerti, anche in merito alle tema
tiche di sostenibilità di interesse
per il cliente
- Meeting specifici su tematiche di sostenibilità tenuti
con diversi clienti
- Coinvolgimento/collaborazione con un cliente volto
alla realizzazione dello studio di valutazione dell'impat
to economico del progetto Egina in Nigeria
- Cooperazione con diversi clienti per la realizzazione di
iniziative per la promozione dello sviluppo socio-econo
mico delle comunità prossime alle attività (es. in Angola)
- Promozione di occasioni di confronto con i clienti al
fine di rafforzare la relazione anche in un'ottica di
gestione sostenibile dei progetti
- Partecipazione a eventi, a livello nazionale e interna
zionale, sulle tematiche di sostenibilità per presentare e
condividere risultati, programmi e approcci agli
stakeholder interessati
Governance
Mantenere e rafforzare un siste
ma di Governance adeguato a
gestire le sfide del business di
Saipem, in maniera sostenibile
- Ottimizzazione della formazione e-learning e imple
mentazione delle attività formative in aula, in Italia e
all'estero, su tematiche Anti-Corruzione, Modello 231 e
Codice Etico
- Finalizzazione delle attività di aggiornamento del
Modello 231 di Saipem SpA al fine di recepire i reati intro
dotti nel D.Lgs. n. 231/2001 dalla legge 6 novembre
2012, n. 190 (Disposizione per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubbli
ca amministrazione), dal decreto legislativo 16 luglio
2012, n. 109 (Attuazione della direttiva 2009/52/CE che
introduce norme minime relative a sanzioni e provvedi
menti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cit
tadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare) e dalla
L. n. 172 del 1° ottobre 2012 che ha ratificato la
"Convenzione di Lanzarote"
- Formazione a aggiornamento dei membri dei
Compliance Commitee
- Analisi e revisione di alcune procedure
- Aggiornamento del Modello 231 di Saipem SpA al fine di
valutare il recepimento dei reati introdotti nel D.Lgs.
n. 231/2001 nel corso del 2014
- Monitoraggio delle procedure Anti-Corruzione
- Formazione e aggiornamento del personale Saipem in
merito a tematiche Anti-Corruzione, Modello 231 e
Codice Etico
- Formazione e aggiornamento continuo dei componenti
dei Compliance Committee delle società controllate
- Prosecuzione da parte delle società controllate estere
della verifica della Compliance dell'Organisation
Management and Control Model con la legislazione loca
le e successiva gap analisys sulle attività sensibili e
standard di controllo in vigore nelle società stesse

Metodologia, criteri e principi di reporting Rif. GRI 3.1-3.13

Dal 2011 gli indicatori e più in generale le performance di sostenibilità del Gruppo sono riportate sotto forma di Addendum della Relazione Finanziaria Annuale. Tale documento è complementare a "Saipem Sustainability". I documenti trattano gli argomenti materiali per Saipem e gli stakeholder ai quali è indirizzato e descrivono le azioni e le iniziative realizzate per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Entrambi i documenti sono parte integrante del sistema di comunicazione e reporting di sostenibilità di Saipem, composto da strumenti realizzati per comunicare in maniera esaustiva ed efficace le informazioni sulla performance di sostenibilità ai diversi stakeholder della Società.

Strumenti di comunicazione Stakeholder finanziari Clienti Stakeholder interni Stakeholder locali
Saipem Sustainability
2014
Addendum:
La Performance di Sostenibilità
Report Paese e Progetto
Relazione Finanziaria Annuale,
Corporate Governance,
Codice Etico
Leaflet annuali, poster
e newsletter interne
Sito web Saipem, versione
interattiva dei documenti

Principi di reporting e risultati dell'analisi di materialità

La trattazione delle informazioni e degli indicatori dei dati è conforme alle Linee Guida del Global Reporting Initiative, versione G3.0. La tabella di corrispondenza GRI è disponibile nell'area documentale del sito internet della Società (www.saipem.com).

Per definire i temi di sostenibilità considerati più significativi, sia internamente alla Società che per gli stakeholder di riferimento, nel corso del 2014 è stata condotta per il quarto anno un'analisi di materialità.

Come primo passo sono stati identificati gli aspetti rilevanti che sono considerati nell'analisi al fine di individuare quelli materiali. Tale processo si basa sul contesto di sostenibilità e sull'analisi degli stakeholder coinvolti.

Per semplicità di analisi e comparabilità dei risultati, i 34 aspetti individuati sono stati raggruppati in 5 macro-categorie. Il livello di significatività interna è stato valutato da un panel di manager Saipem, selezionati affinché fornissero una bilanciata rappresentazione delle funzioni sia Corporate che locali, delle aree di competenza e delle aree geografiche. Il panel ha identificato le tematiche

Dipendenti dev Sviluppo professionale/

  • dei talenti
  • div Diversità e inclusione
  • gen Diversità di genere h Salute
  • saf Sicurezza
  • tal Attrazione dei talenti e retention
  • tr Formazione e sviluppo

Diritti Umani chi Lavoro minorile e forzato lab Diritti dei lavoratori

sec Pratiche di security

  • Comunità locali cha Carità, donazioni
  • e volontariato ci Iniziative per le comunità
  • eme Preparazione alle emergenze
  • le Impiego locale
  • lp Procurato locale
  • so Licenza di operare

più importanti, in termine di rischi e opportunità, per il successo di lungo periodo della Società.

Il livello di interesse esterno è stato definito, tramite un'intervista o la somministrazione di un questionario, da un mix bilanciato (dal punto di vista del tipo di organizzazione a cui appartengono e dall'area geografica di competenza) di stakeholder esterni. Sono stati coinvolti clienti, ONG, rappresentanti delle comunità locali, business partner, associazioni di business, investitori e rappresentanti delle autorità.

La materialità degli aspetti risulta dall'intersezione del livello di significatività interna con il livello di interesse esterno. I risultati di quest'analisi sono stati presentati a un panel di stakeholder esterni prima della stesura della bozza della redazione del bilancio per ottenere un feedback preliminare.

I risultati finali dell'analisi di materialità sono stati approvati dal Comitato di Sostenibilità nel febbraio 2015.

La selezione delle attività e dei programmi descritti nello specifico, sui temi identificati come materiali, è stata operata tenendo conto del contesto di sostenibilità, dando maggior risalto alle tematiche e ai Paesi nei quali la Società ha un impatto più significativo e alle iniziative più rilevanti.

Maggiori dettagli sono presenti nella parte "Methodology and Reporting Criteria" di "Saipem Sustainability 2014".

Perimetro di Reporting

Il presente Addendum contiene le informazioni e una descrizione degli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e tutte le imprese controllate, direttamente o indirettamente, dal Gruppo, nel triennio 2012-2014, al fine di permettere una comprensione del trend della performance nel tempo.

Per quanto riguarda i dati finanziari, coerentemente con i criteri di redazione della relazione finanziaria, sono comprese nell'area di consolidamento, per la quota proporzionale, le imprese controllate congiuntamente con altri soci per effetto di accordi con essi.

Per i dati HSE, società immateriali e controllate che non producono effetti significativi non sono incluse nel perimetro di rendicontazione. In alcuni casi, per alcuni indicatori HSE ritenuti particolarmente importanti in rapporto al business della Società, vengono inclusi nella rendicontazione anche i subappaltatori e fornitori operanti sui progetti operativi della Società.

Per quanto riguarda le altre aree, i dati relativi a società controllate in percentuale inferiore al 100% sono calcolati secondo il criterio operational, ovvero Saipem rendiconta tutte le attività nelle quali Saipem SpA o una controllata esercitano il controllo operativo.

Nel testo o nella sezione "Methodology and Reporting Criteria" di "Saipem Sustainability 2014" sono indicate le eccezioni rispetto ai suddetti criteri. Particolari metodologie di calcolo degli indicatori, eventuali modifiche di quest'ultime ed eventuali riformulazioni sono dettagliate nella sezione "Indicatori di sostenibilità" di quest'Addendum, fermo restando l'impegno generale nel mantenere la coerenza delle informazioni e dei dati già comunicati nelle edizioni precedenti.

Revisione limitata

La rendicontazione è sottoposta a revisione limitata da parte di una società indipendente, revisore unico della Relazione Finanziaria Annuale, nella quale è inclusa il presente Addendum, e del documento "Saipem Sustainability 2014".

Relativamente alla Linea Guida GRI (Global Reporting Initiative), versione 3.0, Saipem dichiara il livello di applicazione B+.

Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder Rif. GRI 4.1-4.17

È impegno di Saipem mantenere e rafforzare un sistema di Governance allineato con gli standard delle best practice internazionali, idoneo alla complessità della Società.

Di seguito si riporta una breve descrizione della struttura di governo societaria. Ulteriori dettagli sono forniti dal documento "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2014" [RGS 2014] nella "Relazione sulla Remunerazione", nel Codice Etico e nella sezione Governance del sito internet della Società.

Struttura di governo dell'organizzazione

La struttura organizzativa della Società è caratterizzata dalla presenza del Consiglio di Amministrazione (CdA), organo centrale nel sistema di governo societario, a cui è affidata in via esclusiva la gestione aziendale. Le funzioni di vigilanza sono affidate al Collegio Sindacale e quelle di revisione legale alla Società di Revisione. L'Assemblea degli Azionisti è l'organo sociale che manifesta, con le sue deliberazioni adottate in conformità della legge e dello Statuto, la volontà sociale. L'attuale CdA è composto da 9 amministratori (di cui 8 non esecutivi e 7 indipendenti) è stato nominato dall'Assemblea il 6 maggio 2014 per un esercizio con scadenza alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014. A oggi la presenza femminile nel Board di Saipem SpA è del 22% (2 amministratori su 9). Il Presidente del CdA è un membro indipendente e non esecutivo. Il CdA ha inoltre istituito al proprio interno due Comitati con funzioni consultive e propositive: il Comitato per il Controllo e Rischi, composto da 3 amministratori non esecutivi indipendenti, e il Comitato per la Remunerazione e le Nomine, composto anch'esso

Dialogo con gli azionisti

da 3 consiglieri non esecutivi e indipendenti.

Il dialogo con gli azionisti individuali è garantito dalla segreteria societaria. Le informazioni di loro interesse sono disponibili sul sito Saipem e possono essere chieste anche tramite l'e-mail: [email protected]. Il dialogo con tutte le altre categorie di investitori e stakeholder finanziari è garantito dalla funzione Investor Relations.

A tutela degli azionisti di minoranza, un sindaco effettivo e un supplente del Collegio Sindacale sono scelti tra i candidati degli azionisti di minoranza. L'Assemblea nomina il Presidente del Collegio Sindacale dalla lista di minoranza.

Più in generale, è garantita un'adeguata informativa attraverso l'ampia documentazione resa disponibile agli investitori, al mercato e alla stampa, sul sito internet della Società. È garantita inoltre tramite comunicati stampa e incontri periodici con gli investitori istituzionali, con la comunità finanziaria e con la stampa. I dipendenti Saipem hanno a disposizione numerosi canali di informazione dedicati, tra cui: il portale intranet, il magazine trimestrale "Orizzonti" e leaflet informativi.

Inoltre sono garantiti i canali di informazione e dialogo previsti dagli accordi sindacali, all'interno del sistema di relazioni industriali volto ad assicurare a tutti i dipendenti informazione preventiva, consultazione e partecipazione.

Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo, che fa capo all'Organismo di Vigilanza e garantisce riservatezza, attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, security, etc.). Maggiori informazioni sono presenti nella sezione indicatori di questo documento.

Remunerazione

La struttura retributiva dell'Amministratore Delegato-CEO e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche è costituita da una parte fissa e una parte variabile annuale. La remunerazione variabile è determinata con riferimento agli obiettivi Saipem nell'anno, relativi a ordini da acquisire, investimenti e portafoglio, EBITDA adjusted e sostenibilità.

Per le tematiche relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche si rinvia, pertanto, alla "Relazione sulla Remunerazione", il cui testo è messo a disposizione del pubblico, presso la sede sociale e nella sezione "Corporate Governance" del sito internet della Società www.saipem.com.

Trasparenza e correttezza

La procedura Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" (disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Corporate Governance"), volta ad assicurare trasparenza e correttezza sostanziale e procedurale alle operazioni con parti correlate, è stata approvata nell'anno 2010 e modificata il 13 marzo 2012 dal CdA.

Requisiti degli amministratori

Gli amministratori posseggono i requisiti di onorabilità prescritti dalle disposizioni normative, nonché i requisiti di professionalità e l'esperienza necessaria a svolgere con efficacia ed efficienza il loro mandato al quale sono in grado di dedicare tempo e risorse adeguate. Il CdA, in conformità al Codice di Autodisciplina, esegue annualmente un'autovalutazione sulla dimensione, composizione, livello di funzionamento ed efficienza del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, avvalendosi dell'assistenza di un consulente esterno specializzato.

Mission, valori, codici di condotta

Il riconoscimento chiaro dei propri valori e responsabilità è un elemento fondante della relazione di Saipem con i propri stakeholder. I seguenti principi, sanciti anche dalla Mission aziendale, sono applicati universalmente nelle realtà operative del Gruppo. L'osservanza della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina, l'integrità etica e la correttezza sono impegno costante e dovere di tutte le persone di Saipem nello svolgimento delle proprie funzioni e responsabilità. Tali principi, oltre all'impegno, alla trasparenza, all'efficienza energetica e allo sviluppo sostenibile, caratterizzano i comportamenti di tutta l'organizzazione. Il Codice Etico definisce con chiarezza l'insieme dei valori che la Società riconosce, accetta e condivide, nonché l'insieme delle responsabilità che essa assume verso l'interno e verso l'esterno. Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali, il CdA ha approvato finora specifiche Policy denominate: "Le nostre persone"; "I nostri Partner nella catena del valore"; "La Global Compliance"; "La Corporate Governance"; "Eccellenza Operativa"; "I nostri Partner istituzionali"; "L'Information Management"; "I nostri Asset Materiali e Immateriali"; "La Sostenibilità" e "L'Integrità nelle nostre Operations". La performance della Società e delle sue controllate negli ambiti sociali, ambientali ed economici mostrata dagli indicatori, riportati nel presente documento, testimonia il grado di implementazione dei suddetti principi.

Gestione e valutazione delle performance

Il CdA riceve dagli Amministratori con deleghe, in occasione delle riunioni del Consiglio, un'informativa con periodicità almeno trimestrale sull'attività svolta nell'esercizio delle deleghe, sull'attività del Gruppo e sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Società o dalle sue controllate, e approva annualmente la Pianificazione Strategica, che oltre a tematiche prettamente economico-finanziarie, include obiettivi inerenti aspetti di sostenibilità del business. I principali rischi riconducibili all'area HSE sono identificati, monitorati e gestiti da Saipem tramite un Sistema Integrato di Gestione HSE, basato su un ciclo annuale di pianificazione, attuazione, controllo, riesame dei risultati e definizione di nuovi obiettivi. La relativa performance è presentata e discussa a ogni riunione del CdA che emana di conseguenza indicazioni operative. Il CdA è altresì informato all'occorrenza della performance sociale, in attuazione della politica di massimizzazione del Local Content e in merito alla gestione del personale della Società.

Autovalutazione

Il CdA di Saipem, in linea con le best practice internazionali e conformemente alle previsioni del Codice di Borsa, svolge annualmente un programma di autovalutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio e dei Comitati consiliari, eventualmente esprimendo orientamenti sulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna.

Al Comitato di Sostenibilità, presieduto dall'Amministratore Delegato-CEO, con cadenza quadrimestrale vengono presentate le principali performance e attività in corso relative alle tematiche di sostenibilità; il Comitato fornisce quindi le linee di indirizzo e approva la pianificazione delle attività. Il Comitato è inoltre informato e approva, in via preventiva, i documenti di rendicontazione esterna sulla performance di sostenibilità nell'anno, che vengono successivamente approvati in via formale dal CdA in concomitanza alla Relazione Finanziaria Annuale.

Gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato per il Controllo e Rischi, con delibera del 30 luglio 2013, ha approvato i "Principi di Risk Management Integrato". Il processo Risk Management Integrato ("RMI"), caratterizzato da un approccio strutturato e sistematico, prevede che i principali rischi siano efficacemente identificati, valutati, gestiti, monitorati, rappresentati e, ove possibile, tradotti in opportunità e vantaggio competitivo. Saipem, sulla base dei principi approvati dal CdA, ha sviluppato e attuato un modello per la gestione integrata dei rischi aziendali, che è parte integrante del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi. Il Modello, definito in coerenza ai principi e alle best practice internazionali, persegue gli obiettivi di conseguire una visione organica e di sintesi dei rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi di varia natura può incidere sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda. A tal fine, il Modello è caratterizzato dai seguenti elementi costituitivi:

  • (i) Risk Governance: rappresenta l'impianto generale dal punto di vista dei ruoli, delle responsabilità e dei flussi informativi per la gestione dei principali rischi aziendali; per tali rischi il modello di riferimento prevede ruoli e responsabilità distinti su tre livelli di controllo;
  • (ii) Processo: rappresenta l'insieme delle attività con cui i diversi attori identificano, misurano, gestiscono e monitorano i principali rischi che potrebbero influire sul raggiungimento degli obiettivi di Saipem;
  • (iii) Reporting: rileva e rappresenta le risultanze del Risk Assessment evidenziando i rischi maggiormente rilevanti in termini di probabilità e impatto potenziale e rappresentandone i relativi piani di trattamento.

Il 26 gennaio 2015 l'Amministratore Delegato-CEO ha presentato al Consiglio di Amministrazione il dettaglio dei principali rischi di Saipem, a esito del secondo ciclo di risk assessment che ha analizzato l'orizzonte temporale dei prossimi quattro anni.

Adesione a codici di condotta

Il Codice Etico di Saipem fa riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, le Convenzioni fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e delle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali, quali principi fondamentali a cui Saipem si ispira nelle sue attività operative.

Associazioni

Saipem partecipa a numerose iniziative e associazioni che principalmente si prepongono come obiettivo la condivisione delle best practice del settore di competenza.

Il Gruppo Saipem, in totale, partecipa a 46 associazioni. In particolare, la capogruppo partecipa a 29 associazioni, tra cui: ANIMP (Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale - Italian Association of Industrial Plant engineering), Assomineraria, IADC (International Association of Drilling Contractors), IMCA (International Maritime Contractors Association), IPLOCA (International Pipeline & Offshore Contractors Association), ANIDA (Associazione Nazionale Imprese Difesa Ambiente) e WEC (World

La relazione con gli Stakeholder Rif. GRI 4.14-4.17

Saipem si impegna a eseguire le proprie attività tenendo conto e coinvolgendo i propri stakeholder, con l'obiettivo di garantire un efficace coinvolgimento delle parti interessate, attraverso un approccio il più partecipativo e inclusivo possibile.

In genere, l'impegno si basa in primo luogo su un processo di mappatura, necessario alla successiva identificazione di una strategia di coinvolgimento degli stakeholder rilevanti in base alle aspettative e agli interessi espressi. Infine, le attività e i risultati vengono monitorati e valutati per migliorare questa strategia nel tempo.

Energy Council: Comitato Nazionale Italiano del Consiglio Mondiale dell'Energia). Altre società del Gruppo Saipem risultano membri di "Ship owners and Marine Industry Ventures Association" e di IBP (Instituto Brasileiro de Petróleo, Gás e Biocombustíveis).

Questo approccio generale è finalizzato a garantire relazioni aperte e trasparenti con le parti interessate, volte a promuovere relazioni positive e reciprocamente vantaggiose.

Tale approccio ha permesso a Saipem di costruire con successo relazioni con i propri stakeholder in molte parti del mondo e consentendo così una presenza duratura e un'efficace attuazione delle proprie attività nei territori.

Le principali attività di engagement con gli stakeholder nel 2014 sono riassunte di seguito.

Stakeholder finanziari

Saipem ha adottato una politica di comunicazione volta a instaurare un costante dialogo con gli investitori e a garantire la sistematica diffusione di un'informativa esauriente e tempestiva sulla propria attività. L'informativa agli investitori e al mercato è assicurata dai comunicati stampa, dalla presentazione periodica dei risultati finanziari e dall'ampia documentazione resa disponibile e costantemente aggiornata sul sito internet, nonché da incontri periodici con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari. Gli azionisti individuali sono coinvolti prevalentemente attraverso il dialogo con la segreteria societaria. Il dialogo con tutte le altre categorie di investitori e stakeholder finanziari è garantito dalla funzione Investor Relations.

Nel corso del 2014 il management ha incontrato la comunità finanziaria durante 20 giornate di Road Show nelle principali piazze finanziarie mondiali e in occasione di 10 conferenze di settore.

Nel corso del 2014 Saipem ha coinvolto 3 stakeholder finanziari nell'ambito dello studio di analisi dei temi materiali. Inoltre, alcune specifiche informative riguardanti aspetti di sostenibilità sono state predisposte per Ethical Council, GES, OP Trust e SustainAlytics. Saipem ha inoltre partecipato al Carbon Disclosure Project (CDP).

Clienti

La relazione a livello dei progetti operativi è costante: project manager e staff di progetto svolgono colloqui, riunioni e rispondono alle richieste del cliente, spesso presente on-site, nell'operatività quotidiana. I clienti vengono inoltre coinvolti nelle iniziative di formazione di HSE, quali ad esempio campagne di sensibilizzazione ambientale o la LiHS (Leadership in Health and Safety). A fine progetto e con cadenza annuale per i progetti più rilevanti, viene richiesto al cliente un feedback tramite lo strumento di "Customer Satisfaction". Inoltre, incontri con clienti o potenziali clienti sono organizzati nell'ambito commerciale o possono riguardare alcuni aspetti specifici, quali l'approccio di Saipem alla sostenibilità.

Nel corso del 2014 Saipem ha realizzato incontri con clienti per coinvolgerli nella propria strategia di sostenibilità in Sud America, Messico, Kazakhstan e Medio Oriente. Inoltre, la Società ha coinvolto 9 clienti nell'ambito dello studio di analisi dei temi materiali.

La Società ha inoltre partecipato al "Sustainable Development Industry (SDI) Reporting Qatar", organizzato dal Ministero dell'Energia e Industria del Qatar e da Qatar Petroleum.

In alcuni progetti Saipem ha coinvolto direttamente i propri clienti nell'esecuzione di iniziative per le comunità sul territorio, soprattutto in Colombia, Venezuela, Angola e Indonesia.

Dipendenti

I rappresentanti dei lavoratori e i sindacati vengono coinvolti nella contrattazione collettiva e in altre attività di dialogo su specifiche azioni locali, anche attraverso meeting periodici. La gestione dei dipendenti della Società è responsabilità della funzione Risorse Umane in ogni sito operativo o società del Gruppo (come descritto nel documento "Saipem Sustainability 2014").

Nel 2014 è continuata l'attività di coinvolgimento delle giovani risorse attraverso gli eventi di "Share & Shape" in Francia e Brasile.

Nel corso dell'anno è stato lanciato il primo Strategy LineUP, un processo di comunicazione a cascata delle priorità strategiche e degli obiettivi aziendali a tutti i dipendenti aziendali. Il processo ha coinvolto circa 10.000 dipendenti in oltre 60 Paesi nel mondo.

In diversi Paesi, quali Perù, Venezuela e Kazakhstan i dipendenti locali sono stati coinvolti nelle iniziative di sostenibilità per il territorio e sono stati realizzate indagini per avere un loro feedback e comprendere le loro aspettative.

Le attività di coinvolgimento e formazione dei dipendenti sulle tematiche di sostenibilità sono continuate anche nel corso del 2014 tramite l'organizzazione di seminari tematici e incontri specifici con le funzioni manageriali.

Comunità locali

Come descritto nel documento "Saipem Sustainability 2014", ogni società operativa o progetto ha un approccio specifico nella relazione con le comunità locali dove opera, che considera il ruolo di Saipem e il contesto socio-economico e culturale. Nel corso del 2014 numerose sono state le iniziative di coinvolgimento delle comunità locali.

In Kazakhstan è stato organizzato un incontro pubblico con la popolazione del villaggio di Kuryk per presentare e discutere il piano di sostenibilità di Ersai. In quell'occasione sono stati identificati alcuni stakeholder locali affinché supervisionassero e monitorassero l'esecuzione delle attività. Ciò è stato fatto per rafforzare il senso di responsabilità e il riconoscimento di tali iniziative da parte della comunità.

In Nigeria le relazioni con le comunità locali sono definite e regolate nei Memorandum of Understanding (MoU) firmati dalla Società, dal cliente (in caso di progetti) e dai rappresentanti delle comunità coinvolte nelle operazioni.

Altre iniziative e progetti per le comunità locali sono stati realizzati in Congo, Colombia, Kazakhstan, Indonesia, Perù, Venezuela, Messico, Angola e Brasile (ulteriori dettagli in "Saipem Sustainability 2014").

Nel corso del 2014 Saipem ha inoltre coinvolto 4 rappresentanti delle comunità locali in Brasile e in Kazakhstan nell'ambito dello studio di analisi dei temi materiali.

Governi e autorità locali

Il coinvolgimento con governi e soprattutto con le autorità locali viene definito specificatamente per ogni realtà operativa e Paese in cui Saipem opera, considerando le specificità del Paese e del contesto sociale. Oltre alle relazioni istituzionali e ufficiali con le autorità, Saipem collabora con soggetti pubblici per la realizzazione di iniziative per le comunità e il territorio. In questo contesto si inseriscono le collaborazioni con enti ministeriali per la salute, ospedali o centri medici locali volti alla realizzazione di progetti di sensibilizzazione contro malattie quali Malaria, AIDS in Congo, Angola e Nigeria, e collaborazioni con autorità locali in Perù, Colombia e Kazakhstan. Nel 2014 è proseguita la cooperazione con la municipalità di Guarujá in Brasile, in seguito alla "Dichiarazione di Intenti". Saipem collabora con istituzioni locali, quali scuole e università, anche attraverso specifiche partnership, al fine di contribuire allo sviluppo di un sistema educativo che risponda alle esigenze del settore privato con particolare riferimento a quello dell'Oil & Gas. Numerose collaborazioni sono in atto in Kazakhstan, Italia, Indonesia, Azerbaijan e Colombia. La Società ha inoltre partecipato al "Sustainable Development Industry (SDI) Reporting Qatar", organizzato dal Ministero dell'Energia e Industria del Qatar e da Qatar Petroleum.

Nel corso del 2014 Saipem ha inoltre coinvolto 5 rappresentanti di autorità locali in Australia, Angola, Brasile e Medio Oriente nell'ambito dello studio di analisi dei temi materiali.

Organizzazioni locali e non governative

Nel corso del 2014 Saipem ha coinvolto 4 associazioni industriali a livello nazionale e internazionale nell'ambito dello studio di analisi dei temi materiali. Saipem inoltre collabora con organizzazioni e ONG, soprattutto a livello locale, anche attraverso partnership e collaborazioni, al fine di implementare iniziative per le

comunità che siano specifiche e contestualizzate alle principali problematiche del territorio. Nel 2014 è proseguita la collaborazione con l'ONG Eurasia Foundation of Central Asia (EFCA), in Kazakhstan, per la realizzazione di iniziative indirizzate alla comunità locale nel campo dell'educazione. Procede inoltre la collaborazione con Junior Achievement Azerbaijan (JAA) per rafforzare le competenze tecniche degli studenti universitari.

Inoltre 3 Organizzazioni Non Governative internazionali sono state coinvolte nell'ambito dello studio di analisi dei temi materiali.

Fornitori

La relazione con i fornitori è dettagliata nel documento "Saipem Sustainability 2014", dove vengono descritti i processi di selezione e valutazione dei fornitori. Oltre ai periodici incontri con i fornitori, con i quali sono stati firmati degli strategic agreement, sono continuati nel corso del 2014 gli audit di responsabilità sociale a fornitori in India e Cina.

Nel corso dell'anno 61 fornitori sono stati sottoposti a un questionario in accordo alla OECD Due Diligence Guidance for Responsible Supply Chains of Minerals from Conflict-Affected and High-Risk Areas.

A livello locale il coinvolgimento dei fornitori è costante, con la realizzazione di specifiche iniziative volte a migliorare la qualità delle forniture e allineare i fornitori ai requisiti di qualità, salute, sicurezza, ambiente e sociali di Saipem. In particolare, incontri con fornitori locali e specifiche attività di training per i fornitori sono state realizzate in Venezuela, Colombia, Nigeria e Arabia Saudita. In Kazakhstan, Perù e Colombia i fornitori sono stati coinvolti nella realizzazione di iniziative per le comunità locali. Inoltre, la Società ha supportato le aziende aborigene in Australia e ha coinvolto i fornitori di servizi di security in Indonesia in un primo training specifico sui Diritti Umani.

Informativa sulla modalità di gestione

Di seguito si riporta l'informativa sulle modalità di gestione delle tematiche relative alla sostenibilità in conformità a quanto richiesto dalla Linea Guida GRI G3.0. Tutti i documenti sono disponibili nelle sezioni di documentazione del sito internet aziendale www.saipem.com.

Performance economica

Saipem è un contrattista internazionale, operante nel settore dell'Oil & Gas, con ricavi nel 2014 pari a circa 12,8 miliardi di euro. La Società opera con più di 50.000 dipendenti, ed è presente in più di 60 Paesi, con una presenza spesso di medio o lungo periodo, anche in contesti difficili e "di frontiera". Pertanto si impegna a minimizzare eventuali impatti negativi su tali territori e a contribuire alla massimizzazione degli impatti positivi attraverso l'attuazione di strategie per uno sviluppo sostenibile locale.

Maggiori informazioni sono presenti nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014" e nel capitolo "Managing operations for long-lasting success" di "Saipem Sustainability 2014".

Ambiente

Fornire prodotti e servizi d'eccellenza per Saipem va di pari passo con l'impegno nella tutela ambientale. Saipem ha definito un sistema di gestione integrato Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE) che costituisce il riferimento per tutte le unità produttive e prevede un'attività sistematica di audit, al fine di garantire la conformità ai requisiti imposti dalla legislazione, nazionale e internazionale, e quanto stabilito contrattualmente dal cliente. Oltre alle funzioni di staff di Corporate e nelle principali società operative, a ogni progetto operativo viene assegnato un team preposto alla gestione HSE. La minimizzazione degli impatti ambientali è un obiettivo sull'intero ciclo di vita di un progetto, dalla fase di ingegneria al decommissioning. Inoltre, l'innovazione tecnologica al servizio degli asset aziendali e l'implementazione di best practice sui progetti operativi sono volti a un costante miglioramento della performance ambientale.

Maggiori informazioni sono presenti nel capitolo "Safe operations for people and the environment" di "Saipem Sustainability 2014", nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014", nel paragrafo "Impegni, risultati e obiettivi" di questo Addendum e nella sezione "Sostenibilità" del sito internet.

Pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate

Saipem ritiene che le proprie persone siano un elemento essenziale per un duraturo successo competitivo. Per questo è fondamentale garantire le adeguate tutele del lavoro, lo sviluppo continuo delle capacità e delle competenze, la creazione di un ambiente di lavoro che offra a tutti pari opportunità sulla base del merito e senza discriminazioni, garantendo nel contempo il rispetto e l'adattabilità alle caratteristiche delle singole realtà. La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro di tutto il personale Saipem sono un obiettivo prioritario e sono costantemente monitorate e garantite nella gestione delle proprie attività tramite il sistema di gestione integrato HSE. Le relazioni industriali sono gestite tenendo in considerazione gli specifici contesti socio-economici, nonché la legislazione vigente nel Paese in tema di lavoro.

Maggiori informazioni sono presenti nei capitoli "Competence: the most powerful engine" e "Safe operations for people and the environment" di "Saipem Sustainability 2014", nella sezione di sostenibilità del sito internet e nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014", nel paragrafo "Impegni, risultati e obiettivi" di questo Addendum.

Diritti Umani

Saipem rispetta le normative internazionali sui Diritti Umani e dei lavoratori e si impegna affinché i propri fornitori ne assicurino a loro volta il rispetto. La politica di sostenibilità di Saipem dichiara esplicitamente che "il rispetto dei Diritti Umani rappresenta il fondamento per uno sviluppo inclusivo delle società, dei territori e di conseguenza delle imprese che in essi operano". Saipem contribuisce alla creazione delle condizioni necessarie per l'effettivo godimento dei diritti fondamentali e promuove la crescita delle professionalità e del benessere delle proprie risorse umane locali. Come viene chiaramente espresso nel Codice Etico, Saipem si impegna a diffondere la conoscenza dei valori e dei principi aziendali, anche istituendo adeguate procedure di controllo, e a proteggere i diritti peculiari delle popolazioni locali.

Maggiori informazioni sono presenti nel Codice Etico, nella politica di Sostenibilità (entrambi i documenti sono disponibili sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com), nei capitoli "Managing operations for long-lasting success" e "Generating value through a Local Content strategy" di "Saipem Sustainability 2014", nella sezione di sostenibilità del sito internet e nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014", nel paragrafo "Impegni, risultati e obiettivi" di questo Addendum.

Società

Saipem si impegna a contribuire alla promozione di uno sviluppo socio-economico di lungo periodo nei Paesi in cui opera. Questo risultato viene principalmente perseguito attraverso l'assunzione di personale locale, il trasferimento di know-how, tecnico e non, e l'approvvigionamento presso fornitori locali. In ottica di minimizzazione degli impatti sulle popolazioni locali e il territorio, Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale per individuare aree di intervento e linee di azione. Per quanto riguarda le relazioni con il territorio, Saipem dispone di un processo per l'identificazione dei principali stakeholder e l'individuazione delle modalità di coinvolgimento al fine di poter così instaurare un dialogo costruttivo e continuativo.

Maggiori informazioni sono presenti nella politica di Sostenibilità, nei capitoli "Strengthening relations with local communities" e "Generating value through a Local Content strategy" di "Saipem Sustainability 2014", nella sezione di sostenibilità del sito internet e nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014", nel paragrafo "Impegni, risultati e obiettivi" di questo Addendum.

Responsabilità di prodotto

La soddisfazione del cliente è un fattore chiave per un business sostenibile. Per ogni progetto sono implementati dei sistemi di

Indicatori di sostenibilità

gestione della Qualità e HSE per poter realizzare prodotti e fornire servizi di qualità e svolgere tutte le attività nelle condizioni di massima sicurezza. In conformità alla Politica Corporate per la Qualità, tutte le società operative di Saipem hanno implementato un Sistema di Gestione della Qualità in accordo ai requisiti ISO 9001, alle Linee Guida Corporate e ai relativi standard. È inoltre presente un sistema di Customer Satisfaction per valutare la soddisfazione del cliente.

Maggiori informazioni sono presenti nella politica di Sostenibilità, nel capitolo "Safe operations for people and the environment" di "Saipem Sustainability 2014" e nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014", nel paragrafo "Impegni, risultati e obiettivi" di questo Addendum.

In conformità con le "Sustainability Reporting Guidelines" del Global Reporting Initiatives (GRI), nelle seguenti pagine si riportano gli indicatori coperti. Tutti i documenti citati sono disponibili sul sito www.saipem.com. Il documento qui di seguito è organizzato per paragrafi, ognuno dei quali approfondisce una diversa tematica. A fianco del titolo di ogni paragrafo, sono indicati i riferimenti alla Linea Guida GRI G3.0.

Indicatori economici

Performance economica (EC1, 3-4)

(milioni di euro) 2012 2013 2014
Stipendi e benefit dipendenti 2.041 2.270 2.408
Costi di ricerca e sviluppo 15 14 11
Dividendi distribuiti 330 375 45
Costi operativi 9.832 9.400 10.399
Ricavi della gestione caratteristica 13.369 11.841 12.873
Imposte sul reddito 393 106 118
Piani di anzianità 5.456 (*) 5.871 6.786

(*) In data 16 giugno 2011 è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione della società controllata Saipem Energy Services SpA. Gli effetti contabili e fiscali sono stati fissati al 1° gennaio 2012.

Le società del Gruppo Saipem implementano e gestiscono i piani pensionistici complementari sulla base del sistema legislativo e sociale dello Stato in cui l'azienda opera. In alcuni Paesi in cui Saipem è presente, ad esempio gli Stati Uniti e il Regno Unito, nonostante le norme locali non prevedano la corresponsione di alcun contributo aziendale al fondo pensione sottoscritto dai dipendenti, l'azienda sostiene con una propria quota il piano complementare a cui aderisce il lavoratore.

Risk Management (EC2)

Nel corso del 2013, Saipem, sulla base dei "Principi di Risk Management Integrato" approvati dal CdA nel mese di luglio, ha sviluppato e attuato un modello per la gestione integrata dei rischi aziendali, che è parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Il modello evidenzia un impegno della Società verso una visione più organica e di sintesi dei rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi di varia natura può incidere sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.

In coerenza con il processo di risk managment integrato, il 26 gennaio 2015 l'Amministratore Delegato-CEO ha presentato al Consiglio di Amministrazione il dettaglio dei principali rischi di Saipem, a esito del secondo ciclo di risk assessment che ha analizzato l'orizzonte temporale dei prossimi quattro anni. Sebbene il cambiamento climatico non sia stato identificato come un rischio significativo nel breve periodo, esso può eventualmente influenzare le attività di Saipem su un orizzonte temporale più lungo in quei Paesi caratterizzati da condizioni atmosferiche estreme e imprevedibili che possono generare effetti sui costi operativi e sull'integrità degli asset aziendali, oltre ai rischi per le persone.

Inoltre, le attività di Saipem sono svolte in diversi Paesi, sono soggette a preventiva autorizzazione e/o acquisizione di permessi che richiedono il rispetto delle locali norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza, e inoltre sono soggette a legislazioni nazionali che implementano i protocolli e le convenzioni internazionali sul cambiamento climatico. Queste legislazioni possono dunque imporre restrizioni su emissioni in atmosfera, in acqua e nel suolo e possono prevedere l'applicazione di standard operativi molto restrittivi che hanno un impatto sui costi complessivi di progetto.

D'altra parte, poiché il cambiamento climatico è ormai un tema di rilevanza internazionale, esso può rappresentare anche un'opportunità per il business, in particolare per lo sviluppo di nuove tecnologie basate sull'efficienza, il basso impatto ambientale e la promozione di energie rinnovabili. All'interno di Saipem, un settore di attività denominato "Renewables and Environment" si occupa dello sviluppo e realizzazione di impianti e servizi per le rinnovabili. Saipem sta inoltre collaborando in progetti di ricerca per lo sviluppo di sistemi di Carbon Capture & Storage (CCS).

Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem" e nella "Relazione sulla gestione 2014".

Presenza sul Mercato (EC6-7)

Uno dei pilastri della strategia di sostenibilità di Saipem è la massimizzazione del contenuto locale, sia inteso come procurato locale sia come personale locale. Saipem contribuisce a creare opportunità di crescita per le persone e per le imprese delle comunità in cui opera.

(%) 2012 2013 2014
Ordinato a progetto verso fornitori locali di cui in: (*) 57 54 56
America 70 73 63
CSI 81 72 40
Europa 41 45 97
Medio Oriente 51 44 74
Nord Africa 46 38 32
Africa del Sud e Centrale 48 36 27
Oceania e resto dell'Asia 65 69 67

(*) I dati 2012 e 2013 sono stati ricalcolati per l'affinamento della metodologia che permette una maggiore accuratezza.

Nel 2014, su un totale di 10,890 miliardi di euro di ordinato, da cui vanno esclusi 2,696 miliardi di euro destinati a investimenti per asset aziendali e spese di staff, 4,560 miliardi di euro sono stati ordinati a fornitori locali. L'ordinato è considerato locale solo quando il fornitore è dello stesso Stato in cui si trova il progetto per cui tale ordine è effettuato. Si può notare una sostanziale riallocazione del procurato locale e globale tra le varie aree geografiche, tuttavia a livello consolidato vi è una piccola variazione rispetto all'anno precedente (nell'anno 2013 la quota di procurato locale è stata del 54%). La riduzione di procurato locale nelle Americhe è sostanzialmente dovuta alla riduzione rispetto all'anno precedente delle attività di sviluppo opere civili nei progetti El Elcino Topolobampo (Messico) e Husky Oil, nonché al termine della posa condotte e cavi sottomarini del progetto Keathley Canyon. Tutte queste attività erano state affidate a fornitori locali.

L'aumento nell'area CSI di procurato globale rispetto all'anno 2013 è associato ai primi step del progetto South Stream, in primo luogo alle attività di preparazione tracciamento solchi per la posa delle pipeline, in secondo luogo a servizi logistici e marini. Per quanto riguarda l'Europa, il progetto di replacement della Saipem 7000, in particolare legato alle attività di installazione jacket e moduli di processo topside, si è svolto in un cantiere europeo e sono stati utilizzati fornitori locali.

Il Medio Oriente ha visto un importante incremento della quota di procurato locale. Ciò è da ritenersi legato in prima istanza all'esecuzione affidata a fornitori locali dei montaggi meccanici associati al progetto Jazan, in secondo luogo alla costruzione di impianti industriali e impianti elettici legati ai progetti Shah Gas, Jazan e Rabigh.

La riduzione di procurato locale nell'Africa Centrale e del Sud è dovuta alle attività di costruzione degli scafi associati ai vessel del progetto Kaombo, nonché alla progettazione tecnologica e di processo del progetto stesso, poiché al momento le attività non sono ancora svolte in Angola.

(%) 2012 2013 2014
Dipendenti locali 77 77 79
Manager locali 42 43 43

Per quanto riguarda il personale locale, nel 2014 si attesta a 43.126 (78,93%) rispetto ai 40.379 del 2013 (77,42 %) e ai 37.285 del 2012 (76,94%), e la percentuale dei manager locali è rimasta costante a quota 43%.

La percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di Francia e Italia; l'inclusione di tali Paesi porterebbe a una percentuale del 73% di manager locali. La metodologia utilizzata dimostra con trasparenza e senza distorsioni il costante impegno di Saipem nella promozione del Local Content, anche a livello di posizioni manageriali.

Ulteriori dettagli sulle iniziative implementate nel 2014 sono disponibili nel documento "Saipem Sustainability 2014", nel capitolo "Generating value through a Local Content strategy", nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014" e nella sezione "Sostenibilità" del sito web.

Impatti Economici Indiretti (EC8-9)

(milioni di euro) 2012 2013 2014
Spese per iniziative indirizzate alle comunità ospitanti 2,126 2,066 1,992

Nel corso del 2014 Saipem si è impegnata, attraverso le sue società operative, a consolidare le relazioni con gli stakeholder locali, sia attraverso attività di coinvolgimento diretto, che attraverso studi e analisi atti a comprendere le esigenze del territorio e pianificare gli interventi. Nel 2014 si conferma il focus sul tema della formazione (31% dello speso) e dello sviluppo socio-economico e promozione del Local Content (35% dello speso).

Saipem si è dotata di uno strumento di valutazione delle esternalità positive generate sul territorio dalla propria strategia di massimizzazione del Local Content. Il modello, denominato Saipem Externalities Local Content Evaluation (SELCE), tiene conto degli effetti indiretti sulla catena di fornitura e degli effetti indotti generati sulla Società. Nel 2014 il modello è eseguito per il Canada, la Yard di Guarujá (Brasile) e per il progetto Egina (Nigeria), e i relativi risultati sono stati oggetto di presentazione e discussione con diversi stakeholder chiave locali. Maggiori approfondimenti e dettagli sulle iniziative realizzate a favore delle comunità locali e sul modello SELCE sono disponibili nel capitolo "Generating value through a Local Content strategy" di "Saipem Sustainability 2014".

Ambiente

Materie Prime (EN1)

Essendo contrattista del settore Oil & Gas, l'utilizzo che Saipem fa delle principali materie prime nelle realtà operative è dettato dalle condizioni contrattuali stabilite dal cliente, quando queste non sono fornite direttamente dal cliente stesso, anche come semilavorati. Quindi, sia da un punto di vista economico che di responsabilità, le materie prime utilizzate rientrano nello scopo del lavoro richiesto.

Nel 2014 è stato acquistato un totale di 263,1 tonnellate di carta e 8,7 tonnellate di plastica. I dati sono stati monitorati in 11 siti. Per la Giornata Mondiale dell'Ambiente (WED) Saipem ha coniato lo slogan "Efficient Consumption means Green Consumption", frutto delle diagnosi energetiche e della strategia adottata da Saipem nell'ottica di ridurre gli sprechi e i consumi delle risorse naturali. Inoltre è stata promossa, in occasione della stessa giornata, il "Print Less Day" finalizzato a sensibilizzare tutti i colleghi alla riduzione del numero di stampe. Saipem nel 2014 ha intrapreso un processo di due diligence per verificare se i suoi prodotti contengono "Conflict Mineral" (oro, cassiterite, columbite-tantalite, wolframite e i suoi derivati, stagno, tantalio e tungsteno). Un approfondimento su questo argomento è presente nel capitolo "Managing operations for a long-lasting success" di "Saipem Sustainability 2014".

Energia ed Emissioni (EN3-6, 16, 18, 20)

2012 2013 2014
Consumo diretto di energia
Totale consumo diretto di energia, di cui: (ktep) 558,2 594,8 536,5
Natural Gas (ktep) 1,4 1,0 0,9
Heavy Fuel Oil (HFO) (ktep) 3,2 - 0,004
Intermediate Fuel Oil (IFO) (ktep) 8,6 28,3 12,7
Light Fuel Oil (LFO) (ktep) 24,3 32,4 43,2
Diesel (ktep) 386,0 368,2 321,3
Diesel Marine Oil (ktep) 129,1 158,8 152,3
Gasoline (ktep) 5,6 6,1 6,1
Consumo indiretto di energia
Energia elettrica consumata (GWh) 155,9 121,2 119,9
Energia rinnovabile
Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (MWh) 271,7 266,3 ( *) 310,8
Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra
Emissioni di GHG dirette (kt CO2 eq) 1.542,6 1.538,7 1.420,1
Emissioni di GHG indirette (scopo 2) (kt CO2 eq) 69,7 54,0 49,1
Altre emissioni significative
Emissioni di SO2 (kt) 4,2 4,4 4,2
Emissioni di NOx (kt) 26,2 25,8 24,3
Emissioni di CO (kt) 10,7 11,1 10,6
Emissioni di PM (kt) 0,7 0, 7 0,6
Emissioni di NMVOC (kt) 1,0 1,0 0,9

(*) L'energia a cui si fa riferimento è prodotta da fotovoltaico in Italia e in Portogallo. Nel 2013 un impianto fotovoltaico, composto da 100 moduli e che occupa un'area totale di 165 m2, è stato installato sul tetto degli uffici di Madeira. La produzione di energia, che viene immessa nella rete e non viene usata nella sede Saipem, è iniziata nell'aprile 2013. Si specifica che l'andamento della produzione di questo tipo di energia è fortemente influenzato dalle condizioni metereologiche.

Nel 2014 il consumo di Intermediate Fuel Oil è diminuito del 55%, in quanto il Castorone, l'unico vessel di Saipem che ne faceva uso, è stato in manutenzione a Singapore. Il mezzo a oggi utilizza Light Fuel Oil e questo ne motiva l'incremento del 33% rispetto all'anno scorso.

La diminuzione del consumo di diesel è dovuta al fatto che alcuni progetti onshore molto "energy intensive" sono conclusi o sono giunti alla fase conclusiva (Jeddah Airport Project, Manifa - Etihad Railway Project, Shah Plant Project).

Saipem ha sviluppato diverse iniziative con lo scopo di incrementare l'efficienza energetica. La strategia è composta da due step principali: l'analisi degli asset e, in seguito, l'implementazione di soluzioni tecniche accompagnate da iniziative di training e di sensibilizzazione.

Nell'anno sono state realizzate 5 valutazioni energetiche nei seguenti asset italiani: gli uffici di Fano e Vibo Valentia, un drilling rig onshore, la Yard di Arbatax e la base logistica di Ravenna. Lo scopo è stato quello di identificare soluzioni tecniche di miglioramento la cui applicazione verrà pianificata per il biennio 2015-2016.

Nel 2014 è proseguita l'iniziativa per l'ottimizzazione delle rotte, iniziata nel 2012. L'ottimizzazione delle rotte consiste nell'individuazione, tramite valutazione satellitare effettuata con un software ad hoc, del percorso ottimale della rotta, al fine di ridurre il tempo di navigazione e conseguentemente il consumo di carburante. Ogni giorno viene individuata la rotta migliore, tenendo in considerazione le condizioni meteorologiche e le correnti. Nel 2014 sono state risparmiate circa 403 tonnellate di carburante, evitando così circa 1.260 tonnellate di CO2.

A livello di investimenti si riporta l'installazione, avvenuta nella metà del 2013, di 60 pannelli solari sul tetto degli uffici e nelle accomodation temporanee della Yard di Guarujá. Il risparmio annuale previsto, relativamente all'anno 2014, è di 151,2 MWh. Un'altra iniziativa significativa è stata realizzata negli uffici di Saipem Croatian Branch in cui sono stati installati, nel 2013, dei temporizzatori programmabili per regolare l'aria condizionata e il riscaldamento. Il risparmio annuale, relativamente all'anno 2014, è di circa 107,9 MWh.

Ulteriori informazioni su queste tematiche sono presenti nella Relazione sulla gestione della "Relazione Finanziaria Annuale 2014".

Acqua (EN8, 10)

2012 2013 2014
(103 m3) 8.245,1 8.740,1 6.318,6
(103 m3) 4.056,8 5.683,4 3.968,9
(103 m3) 3.251,8 1.997,8 1.132,7
(103 m3) 221,3 218,4 116,7
(103 m3) 715,1 840,43 1.100,3
(103 m3) 1.024,8 1.788,2 1.326,1
(%) 12 20 21

Saipem promuove la realizzazione di iniziative per ottenere un risparmio idrico sia a livello di progetto che nei siti operativi. Sono considerate particolarmente importanti le iniziative per incentivare il riutilizzo in seguito a trattamento delle acque di scarico.

La diminuzione del consumo di acqua è dovuta al fatto che alcuni grossi progetti onshore situati in aree desertiche sono giunti alla conclusione o stanno per concludersi.

Per identificare le aree a rischio idrico Saipem procede con una valutazione che si articola in due step. Come primo passaggio, dopo aver identificato i siti (yard e basi logistiche) in cui sono presenti operazioni, Saipem utilizza i seguenti tool per valutare il rischio idrico: Global Water Tool, Aqueduct e Maplecroft. Il secondo passaggio prevede una valutazione sul prelievo d'acqua, l'utilizzo, lo scarico e gli impianti presenti. Sono così identificate le aree critiche in cui verranno realizzati progetti di miglioramento.

Biodiversità (EN11-12, 14)

Saipem considera la biodiversità una tematica significativa e monitora i propri potenziali effetti all'interno del sistema di gestione ambientale attuato su tutte le realtà operative. La gestione dei potenziali effetti e delle relative azioni di mitigazione è quindi fatta a livello dei singoli progetti/realtà operative. Saipem, come contrattista, lavora su progetti e aree per le quali il cliente stesso normalmente fornisce un Environmental Impact Assessment. In caso contrario, o quando le condizioni lo rendano necessario, Saipem svolge studi d'impatto ambientale che includono una valutazione sistematica degli effetti sulla biodiversità nelle aree in cui opera, al fine di valutare e implementare soluzioni compensative per il mantenimento dell'ambiente originario. Nel caso di aree di proprietà, che riguardano essenzialmente le yard di fabbricazione, Saipem è dotata di un sistema di monitoraggio degli impatti delle proprie attività, inclusi i possibili effetti sulla biodiversità delle aree limitrofe.

A testimonianza dell'impegno della Società per lo sviluppo tecnologico e per realizzare soluzioni di business che contribuiscano a ridurre l'impatto ambientale, soprattutto nelle aree sensibili dal punto di vista della biodiversità, Saipem è stata premiata nel 2014 per il progetto GNLG (Australia). Saipem Australia, insieme a Thiess e Santos GLNG Gas Transmission Pipeline, ha ricevuto un premio, indetto dal "Queensland Government Department of Environmental and Heritage Protection and by Queensland University of Technology (QUT)", nella categoria "Innovation in Sustainability Technologies". Nel 2014 inoltre è stato pubblicato un leaflet che descrive alcune best practice della Società nella protezione della biodiversità, pubblicato sul sito internet www.saipem.com.

Scarichi (EN21)

(103 m3) 2012 2013 2014
Acqua totale scaricata
Totale acqua scaricata, di cui: 3.696,3 5.319,4 4.015,7
- acqua scaricata nei sistemi fognari 400,4 616,1 482,6
- acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali 572,8 1.543,7 1.007,2
- acqua scaricata in mare 480,3 750,7 950,9
- acqua scaricata in altra destinazione 2.242,6 2.408,9 1.575,0

La diminuzione del volume di acqua scaricata è dovuta al fatto che alcuni grossi progetti onshore situati in aree desertiche sono giunti alla conclusione o stanno per concludersi.

Rifiuti (EN22, 24)

(kt) 2012 2013 2014
Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento
Totale rifiuti prodotti, di cui: 257,9 387,4 453,6
- pericolosi smaltiti in discarica 31,9 50,9 32,1
- pericolosi inceneriti 5,3 3,4 3,5
- pericolosi riciclati 13,9 7,8 9,3
- non pericolosi smaltiti in discarica 171,5 282,8 192,4
- non pericolosi inceneriti 4,0 6,0 3,6
- non pericolosi riciclati 31,3 36,5 212,7

L'aumento nella produzione di rifiuti è stato influenzato delle attività di "dredging" che sono state necessarie per la fase iniziale del progetto South Stream ad Anapa (Russia). In questa fase è stata rimossa una grande quantità di rocce, suolo e materiali dal sito. Parte del suolo è stata riutilizzata nell'ambito dello stesso progetto. La parte in eccesso è stata classificata come rifiuto non pericoloso.

Saipem si impegna a minimizzare la produzione dei rifiuti e a promuovere le best practice già implementate nei siti operativi. Saipem sta sviluppando una nuova tecnologia al fine di minimizzare, in caso di uno sversamento accidentale, la quantità di rifiuti e l'impatto ambientale. Un'altra best practice è rappresentata dalla gestione del progetto di smaltimento della Concordia, descritto nel capitolo "Safe operations for people and the environment" di "Saipem Sustainability 2014".

Sversamenti (EN23)

2012 2013 2014
Numero di sversamenti
Totale (n.) 144 77 50
Sversamenti di sostanze chimiche (n.) 19 21 14
Sversamenti di sostanze oleose (n.) 125 56 36
Volume degli sversamenti
Totale (m3) 5,4 67,2 21,6
Sversamenti di sostanze chimiche (m3) 1,6 62,7 17,4
Sversamenti di sostanze oleose (m3) 3,8 4,5 4,2

Tutti gli incidenti sono rendicontati e investigati adeguatamente in modo da stabilire le cause e individuare le azioni correttive per evitare che tali eventi accadano nel futuro. Ogni trimestre sono diffusi dei bollettini ambientali e dei report a livello di Gruppo per condividere le "lesson learned". Si segnala che nel 2013 è stata modificata la metodologia di rendicontazione; infatti vengono monitorati solo gli sversamenti a partire dai 10 litri. La variazione di metodologia, in parte spiega come mai il numero degli sversamenti avvenuti nel 2012 è superiore rispetto a quelli verificatisi nel 2013 e 2014. Maggiori dettagli sull'approccio della Società nella prevenzione degli spill sono presenti nel capitolo "Safe operations for people and the environment" di "Saipem Sustainability 2014".

Impatti, spese e investimenti (EN27-30)

Saipem come contrattista del settore Oil & Gas, dal punto di vista contrattuale, non si può fare carico dei prodotti e servizi forniti, in quanto questi sono definiti e gestiti dal cliente. Tuttavia, Saipem adotta tutte le misure necessarie a garantire la salvaguardia ambientale nell'esecuzione dei lavori, sia nelle attività gestite direttamente con proprio personale e mezzi, che nelle operazioni sulle quali applica un controllo operativo. Saipem considera molto importante gestire in modo corretto gli aspetti ambientali significativi e gli impatti che da essi derivano. Infatti Saipem ha adottato ormai da anni un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo lo standard internazionale ISO 14001, uno strumento per tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, ma anche per ricercare sistematicamente il miglioramento continuo.

Nel corso del 2014 Saipem non è stata interessata da alcuna multa o sanzione monetaria per non conformità con leggi e regolamenti in materia ambientale.

Per quanto riguarda le spese, Saipem, essendo una società contrattista, contabilizza nel proprio sistema solo le spese e gli investimenti fatti per le proprie attività e i propri asset, non quelle finalizzate allo scopo del lavoro per un progetto operativo, in cui tali costi sono rimborsati dal cliente, essendo richiesti e approvati dal cliente stesso e divenendo parte del costo complessivo di progetto.

(milioni di euro) 2012 2013 2014
Investimenti HSE 35,4 37,0 39,2
Spese per gestione HSE integrata 39,7 38,6 41,3
Spese per l'ambiente 6,7 7,1 9,6

Si specifica che le spese per la gestione HSE integrata si riferiscono principalmente a spese per la gestione e la formazione del personale HSE Saipem.

Condizioni e Pratiche di Lavoro

Occupazione (LA1-3)

2012 2013 2014
Totale dipendenti a fine periodo, di cui: (n.) 48.455 52.157 54.637
- Senior Manager (n.) 436 431 421
- Manager (n.) 4.857 4.954 5.012
- White Collar (n.) 22.148 22.849 23.907
- Blue Collar (n.) 21.014 23.923 25.297
Dipendenti donne (n.) 5.331 5.701 5.832
Dipendenti in Paesi extra-Europa (n.) 37.322 41.793 43.334
Dipendenti con contratto full-time (n.) 48.227 51.903 54.350
Dipendenti con contratto di lavoro stabile (n.) 18.025 18.662 19.774
Risoluzioni di risorse chiave (n.) 3.541 4.581 4.518
Turnover di risorse chiave (ratio) - - 8,01

Nel 2014 si è assistito a un'ulteriore crescita della forza lavoro (5%), dovuta alle necessità di alcuni progetti E&C Onshore, in particolare per quanto concerne le attività in Messico e Canada.

I dipendenti donne sono incrementati di 131 unità (2%) e i dipendenti uomini di 2.349 unità (5%). Per quanto riguarda i dipendenti che ricoprono un ruolo professionale considerato chiave, essi a oggi rappresentano il 36% della forza lavoro, percentuale stabile rispetto al 2013.

Si specifica che un contratto di lavoro stabile viene considerato tale indipendentemente dal Paese e dalla relativa forma contrattuale quando la risorsa ricopre un ruolo chiave per il business.

Il tasso di turnover volontario delle risorse chiave per il business è stato dell'8,01% nel 2014. Se consideriamo solamente il tasso di turnover volontario delle società il cui andamento occupazionale è meno condizionato dal concludersi di progetti (come per esempio Saipem SpA e Saipem SA), il turnover risulta del 6,49%.

Si specifica che il tasso di turnover è stato calcolato come il rapporto tra il numero delle risoluzioni volontarie annue e la media della forza lavoro nell'anno. Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit che principalmente possono riguardare: forme di previdenza complementare, fondi integrativi sanitari, servizi e politiche di supporto alla mobilità, iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia, ristorazione (ticket lunch) e corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento.

I benefit, ove previsti, vengono a oggi riconosciuti alla totalità della specifica popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato), fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.

Ulteriori dettagli relativi all'occupazione sono forniti nel capitolo "Competence: the most powerful engine" del documento "Saipem Sustainability 2014".

Relazioni Industriali (LA4-5)

Il contesto globale in cui Saipem opera, caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, configura un approccio che prevede un'attenzione massima alla gestione delle Relazioni Industriali. Saipem, ormai da diversi anni, ha consolidato un modello di Relazioni Industriali volto ad assicurare l'armonizzazione e la gestione ottimale, in accordo con le politiche aziendali, delle relazioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le associazioni datoriali di settore, le istituzioni e gli enti pubblici.

In un'ottica di ulteriore rafforzamento di tale modello partecipativo, in Italia, l'azienda e le organizzazioni sindacali hanno avviato e portato avanti un tavolo volto a definire un Protocollo di Relazioni Industriali, nel quale ribadire la centralità dell'informazione, della negoziazione e del confronto tra azienda e sindacato; tale confronto ha come obiettivo quello di definire il protocollo definitivo entro il primo semestre 2015. Nel 2014 è stato revisionato lo Standard Corporate "Overseas Industrial Relations", che ha visto la stesura di un capitolo specifico dedicato ai Diritti Umani, con l'obiettivo di rafforzare e sottolineare la volontà di Saipem di condurre il suo business sempre nel pieno rispetto dei Diritti Umani. Ogni qual volta si viene a verificare un cambiamento organizzativo di rilievo, è prassi del Gruppo Saipem quella di illustrare alle rappresentanze sindacali le novità in essere. Con riferimento alla realtà italiana, anche sulla base di una specifica previsione a livello di Contratto Collettivo Nazionale, i sindacati vengono puntualmente convocati ai fini dell'illustrazione/esposizione del cambiamento in essere.

2012 2013 2014
Dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione (%) 48 50 53
Ore di sciopero (n.) - 61.477 54.456

Su 45.668 dipendenti monitorati, 24.440 sono coperti da accordi collettivi di contrattazione. È significativo ricordare che Saipem opera anche in Paesi in cui non sono previste queste tipologie di accordi. La Società ricerca, nei casi di potenziale divergenza fra standard locali e internazionali, le soluzioni che consentano comportamenti fondati sugli standard internazionali pur nella considerazione dei principi locali.

ll primo semestre 2014 ha visto la conclusione di un accordo collettivo per il personale impiegato nella Yard di Guarujá in Brasile con una nuova organizzazione sindacale. L'accordo, siglato contemporaneamente al rinnovo di un contratto collettivo già esistente, ha dato seguito alla ridefinizione delle categorie salariali per il personale impiegato nella yard, nonché all'introduzione di un premio di partecipazione come auspicato dalla normativa locale. Alla fine del 2014 sono stati rinnovati due importanti accordi collettivi in Nigeria nei settori energia e costruzione, con adattamenti nella parte normativa di entrambi gli accordi per il rafforzamento dei meccanismi di risoluzione delle dispute industriali. Si segnala inoltre la formazione di un sindacato in rappresentanza della forza lavoro della Yard di Karimun (Indonesia) con il quale è previsto la definizione di un accordo collettivo all'inizio del 2015.

Nel corso del 2014 le ore di sciopero totali del Gruppo Saipem sono diminuite rispetto all'anno precedente. Vi sono state delle giornate di sciopero in Italia, Brasile e Nigeria. Oltre la metà delle ore di sciopero totali si sono avute in Nigeria, dove le giornate di astensione collettiva dal lavoro sono state tre nel mese di giugno e una nel mese di ottobre, su delle vertenze solo in parte attinenti le relazioni di impiego. In Brasile ci sono stati giorni di sciopero nei mesi di aprile e dicembre nella Yard di Guarujá, riguardanti tematiche come il profit sharing e l'implementazione di un piano di trasporti per la yard. Con riferimento alla realtà italiana, gli scioperi si sono focalizzati nella seconda metà dell'anno e hanno riguardato principalmente questioni legate alla dichiarazione di Eni sulla volontà di cedere la quota di maggioranza di Saipem.

Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione "Risorse umane" della Relazione sulla gestione presente nella "Relazione Finanziaria Annuale 2014".

Salute e Sicurezza (LA6-9)

In Saipem la cultura della salute e sicurezza dei lavoratori è garantita e sostenuta da una forte promozione interna agevolata sia dal contesto normativo esterno di riferimento, principalmente caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno contraddistinto da specifiche policy in materia di salute e sicurezza che definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi anche rispetto a contesti locali a oggi ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in fase di evoluzione.

Non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza dei sindacati sia a livello nazionale che locale. Laddove sono presenti accordi specifici, questi possono essere riassunti in tre grandi filoni che vengono perseguiti dall'azienda e condivisi con le organizzazioni sindacali:

  • costituzione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (composizione e numero);
  • piani di formazione specifica per gli operatori della sicurezza (figure aziendali preposte e rappresentanti dei lavoratori) e informazione capillare sui temi della sicurezza a tutti i dipendenti con particolare riferimento a corsi di Salute e Sicurezza sul lavoro, corsi Antincendio, corsi di Primo Soccorso, corsi obbligatori di specializzazione per "Special Operations" (Onshore-Offshore); e
  • consultazioni periodiche tra Azienda e Rappresentanze dei lavoratori.

In Italia i temi salute, sicurezza e ambiente sono regolati da disposizioni contrattuali specifiche e dal Contratto Nazionale del Lavoro. In particolare, quest'ultimo prevede la nomina di Rappresentanti Aziendali dei Lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; il numero di rappresentanti è previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo. Uno specifico accordo sindacale, stipulato tra Saipem e le Organizzazioni Sindacali, definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.

Sempre nell'ottica della promozione della salute e della sicurezza dei propri dipendenti, nel 2007 Saipem ha lanciato il programma LiHS (Leadership in Health and Safety). Questo programma è costituito da più fasi che, attraverso dei workshop che coinvolgono tutti i livelli aziendali, si pone l'obiettivo di innescare un cambiamento culturale nelle persone affinché siano più attente e consapevoli sulle tematiche della salute e della sicurezza. Qui di seguito i numeri relativi agli ultimi tre anni.

2012 2013 2014
LiHS Program
Fase 1
Facilitatori formati LiHS 22 23 12
Workshops realizzati 130 113 119
Numero di partecipanti a workshop della fase 1 1.643 1.405 1.591
Fase 2
Numero di "cascading events" 160 90 179
Numero di partecipanti ai "cascading events" 5.046 2.993 6.449
Fase 3
"Five Stars train the trainer" 3 6 5
Numero di "Five Stars training" 252 122 345
Numero di partecipanti ai "Five Stars training" 2.373 1.336 3.597
Fase 4
Numero di "Leading Behaviour Cascading events" 265 167 116
Numero di partecipanti ai "Leading Behaviour Cascading events" 9.617 5.930 3.875

I dati LiHS sono aggiornati su base periodica, non necessariamente in linea con l'anno di calendario. Dei cambiamenti possono verificarsi da un anno all'altro.

Maggiori informazioni sul programma LiHS sono presenti nel capitolo "Safe operations for people and the environment" del documento "Saipem Sustainability 2014".

Sicurezza sul lavoro

2012 2013 2014
Man-hours worked (milioni di ore) 321,99 298,05 265,81
Fatal accidents (n.) 3 6 1
Lost Time Injuries (n.) 99 71 73
Days lost (n.) 5.625 3.611 3.696
Total Recordable Incidents (n.) 342 344 289
Tasso di assenteismo (%) - 2,2 4,0
LTI Frequency Rate (ratio) 0,32 0,26 0,28
TRI Frequency Rate (ratio) 1,06 1,15 1,09
Tool Box Talks (n.) 781.401 925.017 891.256
Safety hazard observation cards (n.) 575.611 701.329 908.340
HSE meetings (n.) 45.287 45.376 41.136
Job Safety Analysis (n.) 390.721 239.455 256.345
HSE inspections (n.) 258.875 301.820 285.118

Il perimetro di rendicontazione corrisponde al perimetro (non necessariamente geografico) dell'area di lavoro in cui Saipem è responsabile di definire degli standard HSE e di garantirne e monitorarne l'applicazione. Qui di seguito la spiegazione della metodologia di calcolo dei principali indicatori:

  • le man-hours worked sono il numero totale di ore lavorate dai dipendenti della compagnia e delle società contrattiste all'interno del perimetro dei siti operativi;
  • per giorni persi di lavoro si intende il totale dei giorni di calendario in cui la persona lesa non era in grado di svolgere il proprio lavoro come risultato di un LTI. Il calcolo dei giorni persi parte dal secondo giorno rispetto al verificarsi dell'incidente fino al giorno in cui la persona è in grado di tornare al lavoro;
  • LTIFR e TRIFR sono calcolati per milione di ore lavorate, come standard applicato a livello internazionale nel settore e comprende sia gli infortuni dei dipendenti che quelli dei contrattisti; e
  • il tasso di assenteismo è calcolato come il rapporto tra le ore di assenza totali e le ore teoriche totali di lavoro annuali. Nelle ore di assenza totali non sono inclusi i congedi parentali e le ore di ferie stimate.

Per un commento sulla performance di sicurezza si fa riferimento al capitolo "Safe operations for people and the environment" di "Saipem Sustainability 2014".

Promozione della salute

(n.) 2012 2013 2014
Dosi di vaccino somministrate ai dipendenti e subcontrattisti 9.124 7.607 9.010
Personale medico 558 545 587
Consulti medici 85.361 90.923 107.890
Visite di idoneità 36.518 42.519 47.048
Malattie professionali denunciate 7 10 13
Casi di rimpatrio 170 159 178
Siti in cui l'H-Factor program è stato implementato (*) 24 37 48
Workshop Choose Life - 87 315

(*) Si specifica che i numeri riportati sono cumulativi.

Saipem considera la salute e il benessere dei suoi dipendenti dei valori indiscutibili. Si impegna costantemente a rafforzare il Sistema di Gestione della Salute.

Nel 2014 sono state effettuate 47.048 visite di idoneità, con un incremento dell'11% rispetto al 2013, e sono state somministrate 9.010 dosi di vaccino (principalmente contro Epatite A e B, Tetano, Febbre Tifoide, Influenza e Febbre Gialla).

La Società organizza numerose iniziative indirizzate ai propri dipendenti per la promozione della salute, come ad esempio:

  • iniziative per la prevenzione di malattie cardio-circolatorie. Il 23% dei casi di rimpatrio del 2014 sono associate a patologie cardio-circolatorie. L'approccio adottato da Saipem si basa sulla promozione di uno stile di vita sano e sulla valutazione del rischio tramite un monitoraggio complessivo dello stato di salute dei dipendenti. Nel 2007 Saipem ha lanciato il programma di Telecardiologia con lo scopo di fornire assistenza ai siti remoti. Nel 2014 i siti coperti sono 55 e complessivamente hanno trasmesso 3.642 ECG (elettrocardiogramma); di questi 142 sono stati trattati come potenziali emergenze cardiache e quindi prontamente analizzati da specialisti;
  • programmi per la promozione di uno stile di vita salutare, come ad esempio l'H-Factor e Choose Life. Il primo viene implementato con la collaborazione delle società di catering che lavorano per Saipem e con il supporto del servizio medico della Società. Dal 2011 il programma H-Factor è stato implementato in 48 siti operativi, in 11 dei quali è stato introdotto nel 2014. Il secondo programma è imperniato su un workshop di circa due ore, in cui viene anche proiettato il cortometraggio "Choose Life" con il fine di accrescere la cultura della salute;
  • Saipem opera in diversi Paesi considerati a rischio Malaria e per i dipendenti sono organizzate delle "Malaria Awareness Lecture". A fine 2014 il 100% dei dipendenti non immuni operanti in tali zone hanno seguito il corso;
  • a livello Italia, Saipem ha adottato dal 2008 il servizio "Pre-Travel Counselling" che si rivolge ai dipendenti in partenza per viaggi di lavoro all'estero. In questi incontri vengono date informazioni circa la situazione epidemiologica del Paese in cui si è diretti e vengono consigliati gli eventuali vaccini da effettuare. Dall'inizio del programma sono stati formati 7.200 dipendenti sul rischio associato al Paese di destinazione; e
  • nel 2014 Saipem SpA (sedi italiane) ha aderito al programma "Workplace Health Promotion" (WHP) validato dalla regione Lombardia. Tale programma è il risultato degli sforzi congiunti dei datori di lavoro, dei lavoratori e delle istituzioni locali. Lo scopo è migliorare la salute e il benessere nei luoghi di lavoro. Si prevede un percorso di realizzazione di buone pratiche efficaci nel campo della promozione della salute. Il programma WHP, della durata di tre anni, prevede lo sviluppo di attività in 6 aree tematiche: promozione di un'alimentazione corretta, contrasto al fumo di tabacco, promozione dell'attività fisica, sicurezza stradale e mobilità sostenibile, alcool e dipendenze, benessere personale e sociale e conciliazione famiglia e lavoro.

Nei capitoli "Safe operations for people and the environment " e "Strengthening relations with local communities" del documento "Saipem Sustainability 2014" sono presenti più dettagli sull'approccio di Saipem per la promozione della salute dei suoi dipendenti e delle comunità locali.

Formazione (LA10)

(ore) 2012 2013 2014
Formazione
Totale ore di formazione, di cui: 2.285.191 2.354.493 2.615.706
HSE 1.687.258 1.508.601 1.445.829
Capacità e competenze manageriali 72.931 77.017 48.425
IT e lingue 95.680 120.841 100.106
Competenze tecniche professionali 429.322 648.034 1.021.346

Nel 2014 il numero totale di ore di training erogato è aumentato dell'11% rispetto al 2013. Nell'anno i due filoni su cui ci si è maggiormente focalizzati sono stati:

  • la formazione tecnica che con 1.021.346 ore erogate ha visto un incremento del 57% rispetto all'anno precedente, in particolar modo in Arabia Saudita (che rappresenta circa il 18% delle ore lavorate). Si precisa che il filone "Other Professional Skills" è stato aggregato all'interno del filone "Tecnical Professional Skills"; e
  • la formazione HSE che, sebbene in numero assoluto sia diminuita del 4% rispetto al 2013, è aumentata in rapporto alle ore lavorate. Nel 2014 sono state erogate 5,44 ore ogni 1.000 ore lavorate, mentre nel 2013 sono state 5,06. Sul totale di 1.445.829 ore di HSE training, 566.684 sono state erogate ai subcontrattisti. Si specifica inoltre che le ore del 2013 e del 2012 sono state ricalcolate per un affinamento del processo di raccolta dati.

Per quanto riguarda le ore indirizzate ai dipendenti Saipem (circa 2 milioni di ore), il 70% delle ore di formazione è stato indirizzato ai blue collar (che rappresentano il 46% della forza lavoro), il 23% ai White Collar (il 44% della forza lavoro), il 6,5% ai Manager (il 9% della forza lavoro) e lo 0,5% ai Senior Manager (l'1% della forza lavoro).

Nei capitoli "Safe operations for people and the environment" e "Strengthening relations with local communities" del documento "Saipem Sustainability 2014" sono presenti più dettagli sull'approccio di Saipem per la promozione della salute dei suoi dipendenti e delle comunità locali.

Sviluppo delle persone (LA11-12)

2012 2013 2014
Valutazione delle competenze
Valutazione delle competenze su: (n.) 2.605 3.118 3.495
- competenze manageriali (n.) 54 22 32
- valutazione del potenziale (n.) 118 257 247
- competenze tecniche (n.) 2.184 2.640 3.135
- valutazione del potenziale per esperti (n.) 249 199 81
Valutazione delle performance
Valutazione delle performance a cui sono sottoposti i dipendenti, di cui: (n.)
(%)
23.498
48
22.411
43
28.787
53
- Senior Manager (n.) 436 406 426
- Manager (n.) 2.965 1.905 5.359
- White Collar (n.) 10.774 10.945 15.968
- Blue Collar (n.) 9.323 9.155 7.034

Saipem basa il proprio successo di business su una forte capacità tecnica sia di mezzi sia umana. La formazione continua e lo sviluppo delle competenze sono elementi fondamentali della gestione e dello sviluppo delle persone.

Per il 2014 si registra un incremento del numero delle valutazioni delle performance a livello di Gruppo. In particolare si nota un incremento per i Manager e i White Collar. Il trend incrementale, in via generale, si giustifica con il lancio del nuovo processo di performance management volto a rendere la gestione delle prestazioni un processo diffuso e tracciato a livello worldwide: tra le caratteristiche distintive la facilità di compilazione delle schede di valutazione, la tracciatura dell'intero processo a sistema, l'estendibilità dello strumento a tutti i ruoli e a tutti i contesti.

Nel 2014 è stato creato un team integrato che si è dedicato a un'attività di rilancio della mappatura, dello sviluppo e del monitoraggio delle competenze, cominciando l'analisi da un primo gruppo di cinque ruoli chiave: Drilling Superintendent, Project Manager Offshore, Construction Manager Onshore, Procurement Manager e Project Technical Manager. Le informazioni raccolte sono confluite in una dashboard di sintesi in grado di rielaborarle e rappresentarle in diverse forme, consentendo un'agevole analisi in termini di qualità e quantità delle competenze espresse dalle persone, così come del tipo di esperienze maturate su tipologia di progetti, aree geografiche, tecnologie, etc.

È all'interno e a integrazione di questo scenario che si colloca un'altra attività avviata nel 2014, l'aggiornamento dei sentieri di carriera manageriale e tecnica volti proprio a definire le esperienze e le competenze chiave per i passaggi da un ruolo a un altro e le relative azioni operative a supporto. Anche in questo caso un team di lavoro integrato si è dedicato inizialmente alla definizione del modello dei sentieri di sviluppo e in un secondo momento alla sua applicazione a due aree professionali pilota: Commerciale e Procurement.

Maggiori informazioni sulla formazione e lo sviluppo delle persone sono presenti nel capitolo "Competence: the most powerful engine" di "Saipem Sustainability 2014".

Diversità e Pari Opportunità (LA13-15)

Diversità di genere

2012 2013 2014
Presenza femminile
Occupazione femminile (n.) 5.331 5.701 5.832
Donne Senior Manager (n.) 16 19 20
Donne Manager (n.) 606 653 684
Compensation
Rapporto tra stipendio base delle donne rispetto allo stipendio base degli uomini,
per categoria:
- Senior Manager (%) 79 89 91
- Manager (%) 90 91 87
- White Collar (%) 89 92 94
- Blue Collar (%) 128 116 138

Diversità generazionale

(n.) 2012 2013 2014
Fasce di età
Dipendenti con età minore di 30 anni 9.140 9.820 10.480
di cui donne 1.399 1.405 1.408
Dipendenti con età tra 30 e 50 anni 31.230 33.524 35.264
di cui donne 3.341 3.628 3.822
Dipendenti con età maggiore di 50 anni 8.085 8.813 8.893
di cui donne 591 668 668

Diversità culturale

(n.) 2012 2013 2014
Multiculturalità
Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti 124 126 131

La tutela delle specifiche categorie di lavoratori è salvaguardata attraverso l'applicazione di normative locali e rafforzata da specifiche policy aziendali che evidenziano l'importanza del tema in oggetto. Obiettivo delle stesse è quello di garantire pari opportunità tra tutte le diverse tipologie di lavoratori con l'intento di dissuadere l'insorgenza di possibili pregiudizi, molestie e discriminazioni di ogni tipologia, e rafforzare la dignità, orientamenti sessuali, colore, razza, nazionalità, etnia, cultura, religione, età e disabilità nel pieno rispetto dei Diritti Umani. In diverse realtà tale tutela viene particolarmente riflessa nell'ambito di specifiche normative che prevedono ad esempio obblighi di inserimento minimo di personale disabile, di personale in età giovanile o di rispetto di determinate proporzioni tra personale locale ed espatriato.

Per quanto riguarda la diversità di genere, la percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne rimane pressoché invariata (12%). La percentuale delle donne manager rispetto al totale è del 13% con un incremento rispetto al 2013 dell'1%.

Per quanto riguarda compensation, l'indicatore è stato calcolato come rapporto tra stipendio medio di una donna rispetto allo stipendio medio di un uomo per categoria di appartenenza. Dall'analisi delle retribuzioni medie per Paese e per categoria si evidenzia sempre più una maggiore attenzione nell'attuazione di interventi volti ad allineare le retribuzioni o a ridurre il gender pay gap, anche se le variazioni del manpower, soprattutto se rilevanti, possono determinare disallineamenti di retribuzione a livello di analisi globale.

Saipem tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative e/o policy locali che garantiscono il congedo parentale. In tutte le realtà i congedi di maternità/paternità sono disciplinati e differiscono solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Tali congedi vengono accompagnati dalla possibilità di astensione per allattamento, malattia del figlio o di un familiare e crescita del figlio (orario di lavoro flessibile, part-time). Si evidenzia anche la possibilità di congedi legati all'adozione. Tra le società del Gruppo Saipem, circa 991 dipendenti nel 2014 hanno usufruito del congedo parentale per un totale di circa 51.000 giorni.

Diritti Umani

Pratiche di Investimento e Approvvigionamento (HR1-2, 5-7)

Saipem si impegna a operare nel rispetto della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina e nel rispetto del Codice Etico. I fornitori coinvolti in attività di approvvigionamento con Saipem devono prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, che si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, ai Principi Fondamentali dell'International Labour Organization (ILO) e alle linee guida OECD per le società multinazionali. Tale Modello è incluso come documento contrattuale in tutti i contratti standard emessi da Saipem. Il fornitore, in fase di qualifica, compila la Dichiarazione del Fornitore (Vendor Declaration) nella quale si impegna ad agire in stretta osservanza ai principi definiti nel Codice Etico di Saipem, nonché di rispettare i Diritti Umani in conformità alla Politica di Sostenibilità Saipem e si impegna a sottoscrivere le richieste in accordo alla legge nazionale in vigore ad adempiere a tutti gli obblighi retributivi, contributivi e assicurativi relativi al proprio personale.

Inoltre, dal 2011 Saipem ha integrato il proprio processo di valutazione dei fornitori con lo scopo di valutare la Responsabilità Sociale della propria catena di fornitura. L'attuale sistema di qualifica fornitori è stato integrato con i requisiti concernenti il rispetto dei diritti sociali e del lavoro, in linea con i "Fundamental Principles and Rights at Works" dell'International Labour Organization (ILO), nonché con lo standard SA8000, focalizzandosi sui seguenti principali aspetti: lavoro minorile e obbligato, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, remunerazione, orario di lavoro, discriminazione e procedure disciplinari, salute e sicurezza. Nel 2014 sono stati effettuati audit su 22 nuovi fornitori in Cina e India. Inoltre sono stati analizzati nel dettaglio i questionari di qualifica di 401 fornitori, selezionati secondo la classe merceologica e le nazioni a potenziale rischio, chiedendo se necessario ulteriori dettagli e documentazione aggiuntiva.

(n.) 2012 2013 2014
Audit a fornitori sui diritti dei lavoratori 19 24 25

A partire dal 2013 sono effettuati anche degli audit di follow-up su alcuni fornitori analizzati precedentemente. Gli audit di follow-up sono stati 2 nel 2013 e 3 nel 2014. Complessivamente, dall'inizio della campagna (2011), sono stati effettuati 85 audit.

Maggiori dettagli si possono trovare nel capitolo "Generating value through a Local Content strategy" e "Managing operations for long-lasting success" di "Saipem Sustainability 2014" e nel Codice Etico.

Segnalazioni (HR4)

Saipem dispone di uno standard Corporate che descrive il processo di gestione delle segnalazioni.

Per segnalazione s'intende qualsiasi notizia riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, security, etc.).

Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, caselle vocali e di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate.

La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati, attraverso una o più delle seguenti attività, garantendo che tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; e (d) monitoraggio azioni correttive.

Viene inoltre predisposto un report trimestrale sulle segnalazioni che viene trasmesso alle seguenti persone/funzioni appartenenti a Saipem SpA: il Presidente, il Chief Executive Officer, il Collegio Sindacale, la Società di Revisione, i membri del Comitato Segnalazioni e l'Anti-Corruption Legal Support Unit. Il Collegio Sindacale, in fase di esame del report trimestrale segnalazioni, valuta l'eventuale trasmissione al Comitato per il Controllo e Rischi dei fascicoli di segnalazioni ritenuti significativi ai fini dell'impatto sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi. Inoltre, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale, il report trimestrale segnalazioni viene trasmesso, per le segnalazioni di rispettiva competenza, all'Organismo di Vigilanza, ai Chief Operating Officers e al Chief Financial and Compliance Officer, limitatamente alle segnalazioni relative a fatti rilevanti risultate fondate o a tematiche riguardanti contabilità, revisione contabile, controlli interni sull'informativa finanziaria e frodi inerenti tali aspetti.

(n.) 2012 2013 2014
Numero di fascicoli
Totali, di cui: 38 58 67
- fondati o parzialmente fondati 11 10 7
- infondati 27 32 19
- aperti - 16 41

I dati del triennio sono aggiornati al 31 dicembre 2014.

Qui di seguito un dettaglio di alcune categorie di fascicoli:

(n.) 2012 2013 2014
Fascicoli su casi di discriminazione
Totali, di cui: 4 4 5
- fondati o parzialmente fondati - 2 -
- infondati 4 2 1
- aperti - - 4
Fascicoli relativi ai diritti dei lavoratori
Totali, di cui: 10 17 19
- fondati o parzialmente fondati 1 1 1
- infondati 7 13 6
- aperti 2 3 12

I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2014.

Nel corso del 2014 sono stati aperti cinque fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui quattro ancora aperti e uno chiuso. Tutti i cinque fascicoli sono stati trasmessi ai Compliance Committee delle società interessate alle segnalazioni e, con riferimento al fascicolo di segnalazione chiuso, il Compliance Committe competente, sulla base degli accertamenti condotti, ha deliberato la sua chiusura ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimenti ai fatti segnalati. In relazione a tale esito non sono state implementate azioni correttive.

Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2014 sono stati chiusi i tre fascicoli di segnalazione del 2013 aventi per oggetto comportamenti discriminatori, che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Una segnalazione è risultata non fondata, mentre altre due sono risultate fondate e sono state implementate azioni migliorative consistenti in sanzioni disciplinari nei confronti degli attori dei comportamenti discriminatori segnalati.

Nel corso del 2014 sono stati aperti diciannove fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di Diritti Umani, di cui dodici ancora aperti e i restanti sette chiusi: in sei casi la segnalazione non è risultata fondata, mentre nell'ultimo caso, avente per oggetto comportamenti di molestia sessuale e mobbing nei confronti di una dipendente, sono state implementate azioni correttive a sua tutela; inoltre, con riferimento a tre fascicoli di segnalazione chiusi come non fondati, sono comunque state implementate azioni correttive tese a creare, in un caso, un ambiente lavorativo più rispettoso e collaborativo e nei restanti due a risolvere problematiche di gestione del rapporto di lavoro dei due segnalanti.

Inoltre, nel corso del 2014 sono stati chiusi sette dei dieci fascicoli di segnalazione che nel reporting 2013 risultavano ancora aperti; tutti sette sono risultati non fondati e non hanno determinato azioni correttive, tranne in un caso in cui sono state promosse azioni migliorative dell'ambiente lavorativo.

Security (HR8, 10)

Nella gestione delle attività di Security, Saipem pone la massima attenzione nel rispetto dei Diritti Umani. A testimonianza di ciò, Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti con le società di Security delle clausole inerenti il rispetto dei Diritti Umani, il cui mancato rispetto è causa di rescissione di contratto. A oggi le clausole contrattuali sui Diritti Umani sono state fatte inserire nelle "general terms and conditions" e quindi inserite in tutti i contratti.

2012 2013 2014
Contratti con fornitori di Security con clausole sui Diritti Umani (%) 72 84 100

Per tutti i nuovi progetti operativi sui quali Saipem è responsabile della Security, preliminarmente alla possibile offerta, viene fatto un Security Risk Assessment sul Paese in oggetto. In caso di decisione a proseguire con l'offerta, viene inoltre preparato il Project Security Execution Plan. Viene analizzato il rischio Security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei Diritti Umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.

Nel dicembre 2014 è stato erogato un training sui Diritti Umani e le pratiche di lavoro al personale di Security nella Yard di Karimun (Indonesia). Nel 2015 si sta lavorando per estendere questa formazione anche in altre sedi della Società.

Maggiori informazioni sono presenti nel capitolo "Managing operations for long-lasting success" di "Saipem Sustainability 2014".

Comunità Locali (SO1)

Saipem è presente in molti territori, operando con una struttura decentralizzata al fine di rispondere meglio alle esigenze locali e agli aspetti di Sostenibilità. Ovunque lavori, Saipem svolge un ruolo attivo nella comunità, fornendo il proprio contributo alla vita sociale ed economica del territorio, anche e non solo in termini di occupazione locale e creazione di valore. Da sempre Saipem si impegna per instaurare un dialogo aperto e trasparente con tutti gli stakeholder. In linea con le richieste e le indicazioni dei clienti, Saipem utilizza nella gestione dei progetti operativi valutazioni e studi degli impatti socio-economici forniti dai clienti stessi o realizzati in proprio, se necessario. Le operazioni nelle quali Saipem ha una responsabilità diretta per gli impatti generati sul contesto locale riguardano le yard di fabbricazione o basi logistiche di proprietà. In questi casi Saipem adotta, identifica e valuta i potenziali effetti delle proprie attività e azioni per la gestione appropriata di tali effetti, oltre a possibili specifiche attività e progetti volti allo sviluppo del contesto socio-economico locale. Lo strumento tipico utilizzato è il Socio-economic Impact Assessment (SIA) o l'ESIA (Environmental Social Impact Assessment). A seguito di questo studio Saipem predispone, insieme agli stakeholder coinvolti, un Action Plan per definire le azioni di gestione degli impatti generati sulle comunità locali. Per esempio, PT Saipem Indonesia Karimun Branch, che opera nell'isola di Karimun (Indonesia), annualmente aggiorna un'analisi sugli impatti delle attività di Saipem sulle comunità locali.

Nel corso del 2014 Saipem non è stata coinvolta in conflitti con le comunità locali e le popolazioni indigene.

Maggiori informazioni sono presenti nel capitolo "Strengthening relations with local communities" di "Saipem Sustainability 2014".

Etica del business e prevenzione della corruzione (SO3-4)

Saipem al fine di ridurre il rischio di esposizione a fonti di corruzione ha emesso inoltre ulteriori specifici strumenti normativi Anti-Corruzione relativi a diversi temi e aree particolarmente sensibili ai rischi di corruzione. Tali procedure interne sono oggetto di costanti verifiche al fine di garantirne l'aggiornamento ove necessario. Tra le più rilevanti aggiornate/emesse nel 2014 vi sono le seguenti:

  • le Management System Guideline "Affari Societari", "Risk Management Integrato", "Rapporti Istituzionali", "Comunicazione Esterna", "Processo ICT", "Investor Relations", "Sustainability Stakeholders Engagement and Community Relations"; e
  • le procedure standard "Segnalazioni, anche anonime, ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero", "Omaggi", "Spese di attenzione verso i terzi", "Affidamento e Gestione di Incarichi per Servizi Notarili".

Le procedure Anti-Corruzione e il Modello di Saipem prevedono specifiche azioni correttive e sanzioni disciplinari in caso di violazione della normativa e delle procedure in materia di Anti-Corruzione. Inoltre specifiche clausole contrattuali prevedono la possibilità di risoluzione dei contratti in essere qualora, tra gli altri, partner commerciali, intermediari e/o subappaltatori agiscano in violazione di tali leggi/procedure interne. In base alle eventuali violazioni e alle modalità delle stesse vengono prese le azioni correttive che si ritengono necessarie e risultano più opportune.

Saipem organizza corsi di formazione, in modalità sia di e-learning che di workshop, su tematiche di Anti-Corruzione, sul Codice Etico di Saipem, sul Modello 231 e su altre tematiche per diffondere la conoscenza di questi argomenti ai dipendenti in modo da prevenire casi di non-conformità alla legge. Si specifica che le ore di formazione sono state calcolate conteggiando le ore medie effettuate per tipologia di corso.

(n.) 2012 2013 2014
Dipendenti formati su tematiche di compliance, governance, etica e Anti-Corruzione 1.737 1.351 1.353
Ore di formazione effettuate su tematiche di compliance, governance, etica e Anti-Corruzione 4.523 3.273 3.218

Si specifica che le ore di formazione effettuate e i dipendenti formati sono stati ricalcolati per il 2012 e il 2013 a seguito di un affinamento della metodologia.

Maggiori dettagli sulle misure preventive di episodi di corruzione sono disponibili nel capitolo "Managing operations for long-lasting success" del documento "Saipem Sustainability 2014" e nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2014".

Trasparenza e altre informazioni (SO6-8)

L'osservanza della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina, l'integrità etica e la correttezza sono impegno costante e dovere di tutte le Persone di Saipem e caratterizzano i comportamenti di tutta la sua organizzazione.

La conduzione degli affari e delle attività aziendali di Saipem deve essere svolta in un quadro di trasparenza, onestà, correttezza, buona fede e nel pieno rispetto delle regole poste a tutela della concorrenza. Saipem non eroga contributi, diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali, a loro rappresentanti e candidati, tranne quelli previsti da normative specifiche.

Nel corso del 2014 Saipem non è stata interessata da azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust, pratiche monopolistiche e relative sentenze. Saipem, quale società incorporante di Snamprogetti, in data 11 luglio 2013 è stata condannata ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 in primo grado dal Tribunale di Milano a una multa di 600 mila euro e alla confisca di 24,5 milioni di euro in relazione a ipotesi di corruzione internazionale in Nigeria. Il 17 settembre 2013 il Tribunale di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna nei confronti di Saipem, la quale ha successivamente presentato appello avverso la sentenza di primo grado.

Il 21 novembre 2014 si è celebrata l'udienza avanti la Corte d'Appello di Milano all'esito della quale la Corte ha rinviato al 19 febbraio 2015 per la lettura della sentenza. Il 19 febbraio 2015 la Corte d'Appello di Milano ha confermato la sentenza con la quale il Tribunale di Milano l'11 luglio 2013 aveva dichiarato Saipem SpA responsabile dell'illecito amministrativo ascritto. Saipem ricorrerà in Cassazione avverso la decisione della Corte d'Appello. Saipem è stata coinvolta nel procedimento relativo alle attività del Consorzio TSKJ in Nigeria nel periodo 1994-2004, solo perché nel 2006 Saipem SpA ha acquistato Snamprogetti SpA, società controllante Snamprogetti Netherlands BV, che detiene una partecipazione del 25% nel Consorzio TSKJ.

Le decisioni del Tribunale di Milano e della Corte d'Appello di Milano non hanno, in ogni caso, alcun impatto economico su Saipem, poiché Eni SpA, in occasione della cessione di Snamprogetti SpA, si era impegnata a indennizzare Saipem per le perdite a danno di quest'ultima con riferimento alla vicenda TSKJ.

Maggiori dettagli sono disponibili nella sezione "Contenziosi" della "Relazione Finanziaria Annuale 2014".

Product Responsibility [PR1-2 e (3-4, 6-9 non materiali)]

Saipem, come contrattista, opera sempre in compliance con le richieste del cliente nel rispetto dei regolamenti internazionali, e la responsabilità del prodotto rimane contrattualmente in capo al cliente.

Saipem fornisce prodotti che non necessitano di etichettatura, e in ogni caso il riferimento per gli standard tecnici e di qualità sono le condizioni contrattuali imposte dal cliente. Pertanto il cliente è responsabile del prodotto in sé, Saipem solo della realizzazione dello stesso.

Saipem partecipa alla salvaguardia della salute e della sicurezza per tutto il personale impegnato nelle attività operative e per le comunità ospitanti. La Società ha implementato procedure e processi gestionali specifici per i sistemi particolarmente complessi, ove più alti sono i rischi operativi e legati alla sicurezza (vd. documento "Saipem Sustainability 2014").

Customer Satisfaction (PR5)

Analizzare e misurare la percezione del cliente e come è percepito il lavoro di Saipem è un fattore fondamentale dell'approccio al miglioramento continuo. Saipem ritiene che monitorare costantemente la soddisfazione del cliente sia di importanza vitale per raggiungere i migliori risultati.

Il processo di Customer Satisfaction si basa su un questionario somministrato tramite il web in cui viene chiesto un feedback al cliente su molti argomenti sia manageriali che tecnici, dall'ingegneria agli approvvigionamenti e alla costruzione. Delle sezioni specifiche sono dedicate al project management, alla qualità, all'HSE e alla sostenibilità; la sezione intende valutare la capacità di Saipem nelle relazioni con le comunità e nella promozione del Local Content. Nel 2014 Saipem ha ricevuto 104 questionari da clienti di progetti onshore, offshore e drilling. I risultati principali sono:

2012 2013 2014
Questionari di Customer Satisfaction ricevuti (n.) 84 71 104
Punteggio medio di soddisfazione del cliente (su un punteggio che va da 1 a 10) 8,09 7,75 8,14
Punteggio medio di soddisfazione del cliente su tematiche di Sostenibilità (*)
(su un punteggio che va da 1 a 10)
7,74 7,52 7,63

(*) Si specifica che il numero di questionari considerati per il calcolo del punteggio medio di soddisfazione del cliente su tematiche di sostenibilità è 82.

Relazione della Società di Revisione

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Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Sedi secondarie: Cortemaggiore (PC) - Via Enrico Mattei, 20

saipem Società per Azioni Capitale Sociale euro 441.410.900 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 00825790157

Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)

Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0252054295 e-mail: [email protected]

Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Consolidated Report as of June 30 (in inglese)

Saipem Sustainability (in inglese)

Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com

Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-025201

Progetto grafico: Gruppo Korus Srl - Roma Copertina: Inarea Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa: STILGRAF srl - Viadana (Mantova)

www.saipem.com

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