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Sabaf

Governance Information Apr 28, 2017

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Governance Information

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CAPITOLO 3

CORPORATE GOVERNANCE, RISK MANAGEMENT, COMPLIANCE E REMUNERAZIONE

Corporate Governance

Overview

Il modello di corporate governance adottato da Sabaf si basa sulla scelta di separare rigorosamente gli interessi e le scelte dell'azionista di riferimento - la famiglia Saleri dagli interessi e dalle scelte della Società e del Gruppo, assegnando pertanto la gestione societaria a manager distinti dall'azionista di riferimento.

L'allargamento dell'azionariato, avvenuto con la quotazione in Borsa, l'ingresso nel segmento STAR con la volontaria adesione a regole di trasparenza e di informativa più stringenti, nonché la volontà di essere costantemente allineati alle raccomandazioni e best practice di riferimento in tema di corporate governance rappresentano i successivi passi compiuti da Sabaf nella direzione di adeguare il proprio sistema di governo societario ad un modello che vede nell'interesse sociale e nella creazione di valore per la generalità degli azionisti e degli altri portatori di interessi il parametro di riferimento dell'operato degli amministratori.

A integrazione di questo percorso, il management di Sabaf ritiene che l'etica fondata sulla centralità dell'uomo e il rispetto di valori condivisi, posti a presidio della creazione di valore, possano indirizzare le decisioni in maniera coerente con la cultura aziendale e contribuire significativamente a garantire la crescita sostenibile dell'impresa nel lungo periodo.

A tal fine, Sabaf ha redatto e pubblicato la Carta Valori, predisposta secondo le principali normative, linee guida e documenti esistenti a livello nazionale e internazionale, in tema di diritti umani, di responsabilità sociale d'impresa e di corporate governance.

Il documento è inteso come lo strumento di governance con il quale il Consiglio di Amministrazione esplicita i valori, i principi di comportamento e gli impegni della Società nei confronti di tutti gli stakeholder - soci, collaboratori, clienti, fornitori, finanziatori, Pubblica Amministrazione, collettività e ambiente.

La Carta Valori è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2014 ed è disponibile sul sito internet www.sabaf.it alla sezione "Sostenibilità".

La presente sezione del fascicolo ha l'obiettivo di evidenziare le scelte eseguite da Sabaf e le peculiarità del suo sistema di governance, rivisto alla luce delle novità introdotte dal Codice di Autodisciplina. Ove possibile, è inoltre fornito un confronto con le altre società quotate, utilizzando le informazioni raccolte da Assonime nel suo documento Note e Studi "La Corporate Governance in Italia: autodisciplina, remunerazioni e comply-or-explain", pubblicato a novembre 2016 ed avente ad oggetto le relazioni di Corporate Governance relative all'esercizio sociale 2015 di 227 società italiane quotate, disponibili alla data del 15 luglio 2016, di cui il 92% (i.e. 208 società) ha scelto formalmente di aderire al Codice di Autodisciplina. Il benchmark utilizzato di seguito tiene conto, laddove disponibile, di un panel di sole società "non finanziarie".

Infine viene fornito un ulteriore confronto circa la composizione e il funzionamento del Consiglio di Amministrazione, utilizzando i dati forniti dall'Osservatorio 2016 Italia Board Index, pubblicato da Spencer Stuart, che analizza le caratteristiche e il funzionamento dei Consigli di Amministrazione delle prime 100 società quotate italiane (industriali e finanziarie) in ordine di capitalizzazione al 11 Marzo 2016, oltre a fornire un confronto con i principali paesi europei ed extra europei.

Le informazioni che seguono rappresentano una sintesi ma non sostituiscono la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", predisposta dall'Emittente ex art. 123-bis del TUF sull'esercizio 2016 e disponibile sul sito internet www.sabaf.it alla sezione Investitori/Corporate Governance.

Il Gruppo opera attraverso società produttive e commerciali in Italia e all'estero.

In particolare:

a) L'attività produttiva è svolta da:

  • la Capogruppo Sabaf S.p.A., rubinetti e bruciatori,
  • la società italiana Faringosi Hinges, cerniere,
  • la controllata in Brasile, bruciatori,
  • la controllata in Turchia, bruciatori, • la controllata Sabaf Appliance
  • Components in Cina, bruciatori (produzione avviata nel 2015).
  • la controllata ARC s.r.l., bruciatori professionali (acquisita nel 2016).

b) La controllata Sabaf US svolge attività di supporto commerciale.

  • c) La controllata Sabaf Appliance Components Trading (Cina) è stata posta in liquidazione nel corso dell'esercizio 2015.
  • d) La società Sabaf Immobiliare si occupa della gestione del patrimonio immobiliare.

Modello di amministrazione e controllo

Sabaf ha adottato un modello di amministrazione e controllo tradizionale, caratterizzato dalla presenza di:

  • Assemblea dei Soci, costituita in sede ordinaria e straordinaria, e chiamata a deliberare in conformità alla legge ed allo Statuto;
  • Collegio Sindacale, chiamato a vigilare: (i) sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo, nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del sistema amministrativocontabile della Società; (iii) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina; (iv) sulla gestione del rischio; (v) sulla revisione legale dei conti e sull'indipendenza del revisore;
  • Consiglio di Amministrazione, incaricato di provvedere all'amministrazione e alla gestione aziendale.

Tale modello è integrato, conformemente alle previsioni del Codice di Autodisciplina a cui la Società aderisce, da:

  • a) i Comitati istituiti in occasione del rinnovo degli organi da parte del Consiglio di Amministrazione al proprio interno, ciascuno con funzioni propositive e consultive su specifiche materie e senza poteri decisionali, quali:
  • Comitato Controllo e Rischi che assume inoltre le funzioni in capo al Comitato Parti Correlate;
  • Comitato per la Remunerazione e le Nomine che assume le funzioni previste da precedente mandato in capo al Comitato per la Remunerazione e le integra con quelle relative alla nomina e composizione degli organi di controllo indicate dal Codice;
  • b) la Funzione di Internal Audit incaricata di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Infine, il modello di amministrazione e controllo del Gruppo si completa con la presenza dell'Organismo di Vigilanza, istituito a seguito dell'adozione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. n. 231/2001, adottato da Sabaf dal 2006.

La struttura di Governance

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è composto da 12 membri, di cui: (i) 6 esecutivi, (ii) 1 non esecutivo e (iii) 5 non esecutivi e indipendenti (tra i quali uno espressione della lista di minoranza, coerentemente con il 43% del campione analizzato da Assonime nel 2016).

Età media dei consiglieri Età media complessiva: Sabaf 56,4 anni vs 57,2 Assonime 40 - 50 OLTRE 60 33,3% 50% 17% 50 - 60 Composizione del Consiglio di Amministrazione Amm.ri Non Esecutivi Amm.ri Esecutivi Amm.ri Indipendenti ex TUF e/o Codice SABAF 50% 8% MEDIA ASSONIME 2016 28% 30%

Osservazioni

Il 50% dei membri del Consiglio in carica ha un'età compresa tra i 50 e 60 anni; l'età media è in linea con la media del campione Assonime (56,4 vs 57,2 anni).

Negli ultimi tre anni, il Consiglio si è riunito un numero di volte inferiore alla media degli incontri del campione Assonime (9 riunioni del CdA di Sabaf nel 2016) e con una partecipazione sempre superiore al 90% da parte dei membri, in linea con le altre società della ricerca (95% nel 2016).

ANNI

ANNI

Alle riunioni hanno partecipato il Collegio Sindacale e - a turno - i dirigenti di Sabaf, invitati a partecipare e a relazionare su specifiche tematiche all'ordine del giorno.

Numero Riunioni del CdA (2014-2016) Partecipazione media alle Riunioni (2014-2016)1

ANNI

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Anna Pendoli Roberta Forzanini Vice Presidente Esponente della famiglia Saleri, Avvocato civilista del Foro di Brescia, iscritta all'Ordine dal 2000. Nominata Vice Presidente di Sabaf nel maggio 2015. Gianluca Beschi Amministratore Esecutivo Dottore Commercialista, in Sabaf dal 1997 con incarichi di Investor Relations manager, Resp. Controllo di Gestione e Preposto al Controllo Interno.Nel 2012 è nominato Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo. Nicla Picchi Alberto Bartoli Amministratore Delegato Dottore Commercialista, ricopre incarichi di responsabilità crescente in numerose realtà industriali. In Sabaf dal 1994 dove ricopre il ruolo di Dir. Amministrazione, Finanza e Controllo. Nominato AD nel 2012.

Amministratore

Svolge la professione di agente di mediazione immobiliare, Nominata dalle liste di minoranza Amministratore indipendente di Sabaf nel maggio 2015.

Amministratore

Laurea in Giurisprudenza, Socio dello Studio Picchi & Associati dove svolge la professione di avvocato. In Sabaf dal 2006 è anche Presidente dell'ODV 231 di Sabaf S.p.A. e della controllata Faringosi-Hinges. Dal 2015 è presidente del Comitato Controllo e Rischi.

Alessandro Potestà

Amministratore

Dottore in Economia e Commercio, ha ricoperto incarichi direttivi nell'area investimenti e Corporate Development. Oggi è Senior Portfolio Manager presso Quaestio Capital Management SGR S.p.A. Il confronto è stato effettuato utilizzando i dati forniti dall'Osservatorio 2016 Italia Board Index, pubblicato da Spencer Stuart, che analizza le caratteristiche e il funzionamento dei Consigli di Amministrazione delle prime 100 società quotate italiane (industriali e finanziarie) in ordine di capitalizzazione al 11 Marzo 2016, oltre a fornire un confronto con i principali paesi europei ed extra europei.

Nel corso dell'esercizio il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione sulla dimensione, composizione (ivi inclusa le professionalità caratteristiche professionali, esperienze manageriali e anzianità rappresentate) e funzionamento del Consiglio di Amministrazione stesso e dei suoi Comitati, optando per l'autovalutazione dei singoli consiglieri, coordinata dal Lead Independent Director.

I risultati della valutazione sono stati generalmente positivi, e sono stati discussi nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2016.

Dimensione media del CdA 15

Età media degli Amministratori

Numero medio di Amministratori Indipendenti

Numero medio di incontri del CdA

% di Donne nel CdA

Fonte: Spencer Stuart - Italia Board Index 2016

COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea in data 5 maggio 2015 per il periodo 2015 - 2017 è composto da 3 membri con un'età media pari a 65 anni (superiore alla media Assonime, 55,9 anni) e 2 sindaci supplenti. Il Presidente del Collegio Sindacale è espressione della lista di minoranza.

Osservazioni

Il Collegio Sindacale di Sabaf negli ultimi tre anni si è riunito un numero di volte inferiore alla media degli incontri del campione Assonime (9,9 riunioni in media nel 2016).

La partecipazione agli incontri da parte dei membri è stata, in media, circa del 96% nel periodo 2014-2016 (94% nel 2016), in linea con le altre società quotate della ricerca.

In generale, l'impegno del Collegio Sindacale di Sabaf si realizza, oltre che nell'esecuzione delle verifiche e nella partecipazione alle riunioni periodiche previste ex lege, anche nel coinvolgimento di tutti i membri alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi, agli incontri collettivi semestrali con gli Organi di Controllo ed individuali con la società di revisione legale dei conti.

Numero Riunioni (2014-2016) Partecipazione media alle Riunioni (2014-2016) 2

COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Il Comitato Controllo e Rischi attualmente in carica, costituito in seno al Consiglio, è composto da 3 amministratori indipendenti, in linea con la grande maggioranza dei casi del campione Assonime (3 componenti, nel 76% dei casi).

Al Comitato sono state altresì attribuite le funzioni di pertinenza del Comitato Parti Correlate.

Osservazioni

Il Comitato, nel corso del 2016, si è riunito in 5 occasioni (media Assonime: 6,5 riunioni). Negli ultimi tre anni, il numero di incontri e la partecipazione dei consiglieri ai comitati risultano mediamente in linea con il campione Assonime.

COMITATO PER LA REMUNERAZIONE E LE NOMINE

Il Comitato per la Remunerazione e le Nomine, istituito in seno al Consiglio, è composto da 4 membri non esecutivi, a maggioranza indipendenti (media Assonime: 3 componenti), in possesso di conoscenza ed esperienza in materia contabile, finanziaria e di politiche retributive ritenute adeguate dal Consiglio, di cui 1 (Alessandro Potestà), nominato durante l'anno 2016.

Il Comitato negli ultimi tre anni si è riunito un numero di volte superiore alla media Assonime (ad eccezione del 2014).

In particolare, nell'ultimo esercizio il Comitato si è riunito 5 volte con lo scopo, tra gli altri, di predisporre il piano di incentivazione 2016, valutare la nomina degli amministratori della Società neo-acquisita ARC s.r.l e determinarne gli emolumenti.

Numero Riunioni (2014-2016) Partecipazione media alle Riunioni (2014-2016) 4-5

INTERNAL AUDIT E ORGANISMO DI VIGILANZA

Internal Audit

Il Consiglio di Amministrazione, in data 5 maggio 2015, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, ha rinnovato l'incarico per il periodo 2015-2017 della Funzione di Internal Audit ad una società esterna, Protiviti s.r.l., individuando in Emma Marcandalli, Managing Director della società, il Responsabile della funzione.

Tale scelta risulta legata alle maggiori competenze ed efficienza che un soggetto esterno specializzato in tematiche di controllo interno può garantire, anche tenuto conto delle dimensioni del Gruppo Sabaf.

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione, non è responsabile di alcuna area operativa e resta in carica per tutta la durata del Consiglio che lo ha nominato.

Organismo di Vigilanza

La nomina dell'Organismo di Vigilanza è stata rinnovata in data 5 maggio 2015 dal Consiglio di Amministrazione di Sabaf per il periodo 2015-2017; è composto da un membro non esecutivo e indipendente, e da un membro esterno.

Nel corso del 2016, l'Organismo di Vigilanza di Sabaf si è riunito 7 volte, richiedendo al management della Società di partecipare agli incontri al fine di effettuare approfondimenti su specifiche tematiche.

5 Panel Assonime inclusivo di società finanziarie

I FLUSSI INFORMATIVI

Il modello di amministrazione e controllo di Sabaf opera attraverso una rete di flussi informativi, periodici e sistematici, tra i diversi organi aziendali.

Ciascun organo, secondo tempistiche e modalità definite dallo Statuto, dal Modello

di Governance e dagli altri documenti interni, riferisce all'organo funzionalmente superiore circa le attività effettuate nel periodo di riferimento e quelle pianificate per il periodo successivo, le eventuali osservazioni rilevate nonché le azioni suggerite.

I Flussi Informativi all'interno della struttura di Governance

LEGENDA

50

Flussi Informativi Riporti Organizzativi

Risk Management

Framework

Nello svolgimento del proprio business, Sabaf definisce gli obiettivi strategici e operativi ed identifica, valuta e gestisce i rischi che potrebbero impedirne il raggiungimento

Negli ultimi anni Sabaf si è progressivamente avvicinata ai concetti di risk assessment e risk management fino a sviluppare un processo strutturato di periodica identificazione, valutazione e gestione dei rischi, definito e formalizzato in una Linea Guida del Manuale di Corporate Governance societario.

La Linea Guida definisce i ruoli e le responsabilità dei processi di risk assessment e risk management, indicando i soggetti da coinvolgere, la frequenza del processo oltre alle scale di valutazione.

  • probabilità di accadimento prevedibile su un arco temporale futuro triennale;

  • stima del maggiore tra gli impatti economico-finanziario, di danni alle persone e di danni all'immagine, nell'arco temporale oggetto di valutazione;

  • Ciascun rischio è soggetto ad una valutazione che si articola nelle seguenti variabili:
  • livello di gestione e controllo del rischio.
SCALE DI VALUTAZIONE 1 2 3 4
Perdite economico-finanziarie 1% Ebit 1% - 2,5% Ebit 2,5% - 10% Ebit 10% Ebit
IMPATTO Danni alle persone Limitati effetti sulla salute Medie conseguenze
per la salute
Gravi rischi per la salute Effetti non rimediabili
Danni di immagine Effetti a livello locale Effetti a livello regionale Effetti a livello nazionale Effetti a livello internazionale
Frequenza di accadimento Una volta ogni 3 anni o più Una volta ogni 2 anni Una volta ogni 1 anno Più volte ogni anno
PROBABILITÀ Indicazioni qualitative Improbabile / Remoto Poco probabile Probabile Molto probabile
LIVELLO DI RISK MANAGEMENT Inadeguato Da Rafforzare Adeguato (con limitati
margini di miglioramento)
Ottimale

Esercizio 2016

RISULTATI

Nel corso dell'ultimo trimestre del 2016, la Funzione di Internal Audit ha condotto il periodico processo di risk assessment per l'identificazione e la valutazione dei rischi di Gruppo, prevedendo il coinvolgimento allargato di tutti i responsabili di Funzione di Capogruppo, in qualità anche di referenti per le Controllate, ciascuno per le aree di propria competenza:

Processo di Risk Assessment

I risultati del risk assessment 2016 di Sabaf evidenziano, tra gli altri, i seguenti 7 principali rischi selezionati per rilevanza e coerenza di contenuti rispetto ai temi oggetto del presente documento:

Per maggiori informazioni sui rischi finanziari del Gruppo, ivi inclusi quelli qui non menzionati per considerazioni di rilevanza, si rimanda al Capitolo 5 - Relazione sulla Gestione.

PRINCIPALI RISCHI DI GRUPPO

Rischi connessi all'andamento del settore

Il Gruppo Sabaf opera nel settore dell'industria del bianco, la quale è caratterizzata dai seguenti trend:

  • a) Continua concentrazione del mercato di sbocco, a seguito di operazioni straordinarie (fusioni e acquisizioni) tra i player.
  • b) Contrazione della domanda nei mercati maturi a favore della crescita dei volumi nei Paesi emergenti, caratterizzati tuttavia da condizioni di vendita differenti, e da un contesto macro-economico instabile.
  • c) Inasprimento della concorrenza che impone politiche di prezzo aggressive.

AZIONI DI RISK MANAGEMENT

Per fronteggiare tale situazione, il Gruppo punta a mantenere invariata e, ove possibile, rafforzare la propria posizione di leadership attraverso:

  • il lancio di nuovi prodotti, caratterizzati da prestazioni superiori rispetto agli attuali standard di mercato e personalizzati per le esigenze del cliente;
  • l'espansione nei mercati caratterizzati da elevati tassi di crescita;
  • il mantenimento di elevati standard di qualità e sicurezza, che consentono di differenziare il prodotto mediante l'impiego di risorse e l'implementazione di processi produttivi difficilmente sostenibili dai competitor;
  • il miglioramento dell'efficienza dei processi produttivi.

Rischi connessi alla perdita e difficile reperibilità di risorse e competenze chiave 3

L'attuale struttura organizzativa prevede un ampio coinvolgimento nel processo decisionale del management di prima linea, considerato pertanto "chiave". L'uscita dalla Società di una di tali risorse potrebbe rendere temporaneamente difficoltosa per Sabaf la gestione di alcune attività critiche.

In alcune aree aziendali, ove l'accentramento di competenze è più marcato, tale rischio potrebbe esistere anche ai livelli inferiori della struttura (riporti del management di prima linea).

Anche l'impatto derivante dalla perdita di risorse chiave in una delle Società controllate estere risulterebbe significativo, dal momento che le strutture manageriali locali sono più ridotte, con maggiore accentramento delle competenze.

AZIONI DI RISK MANAGEMENT

4

Il Gruppo ha avviato da alcuni anni iniziative di fidelizzazione del personale, tra cui la concessione di benefici ai dipendenti e la sottoscrizione di patti di non concorrenza e di fidelizzazione con le figure chiave.

Rischi connessi all'instabilità dei Paesi emergenti in cui il Gruppo produce o commercializza

Il Gruppo Sabaf ha intrapreso un processo di internazionalizzazione (commerciale e produttiva), con particolare riferimento ai Paesi emergenti.

Esiste a tal proposito il rischio che eventuali situazioni di instabilità politica, economica, fiscale, ovvero normativa possano impattare su una quota del fatturato di Gruppo e sulla relativa marginalità.

AZIONI DI RISK MANAGEMENT

2

Per fronteggiare tale rischio, il Gruppo ha adottato una politica di monitoraggio dell'andamento economico e sociale dei Paesi target per il Gruppo, al fine di adottare scelte strategiche e di investimento consapevoli in termini di esposizione ai rischi connessi.

Il Gruppo ha inoltre reso realizzabili anche presso la sede di Ospitaletto tutti i componenti fabbricati presso gli stabilimenti esteri del Gruppo in modo tale che, in caso di interruzione della produzione in un Paese emergente, esista la possibilità di attivare soluzioni di back-up in Italia.

Rischi connessi alla strategia di crescita per linee esterne

La strategia del Gruppo prevede per il futuro la possibilità di crescita di Sabaf per linee esterne, al fine di proseguire nella continua espansione sui mercati internazionali e/o diversificare le linee di produzione.

Esistono pertanto i seguenti rischi:

  • di non valutare correttamente i rischi e le opportunità di una eventuale operazione strategica di acquisizione per linee esterne;
  • di non definire e strutturare correttamente l'eventuale piano di integrazione.

AZIONI DI RISK MANAGEMENT

Il Gruppo sta valutando l'opportunità di sviluppare nuovi strumenti per la valutazione di eventuali operazioni di acquisizione e per l'analisi ed il supporto ai processi di integrazione.

Rischi connessi a difficoltà di governo del Gruppo per effetto dell'internazionalizzazione 5 Rischi connessi alla mancata

La politica di espansione all'estero, intrapresa da Sabaf tramite costituzione di filiali produttive e commerciali, aumenta la complessità del contesto in cui il Gruppo opera.

Tale crescente complessità potrebbe rendere difficoltosa ed inefficiente la gestione dei processi aziendali a causa della mancata chiarezza circa i ruoli e le responsabilità del management di Capogruppo vs il management locale (es. mancato coordinamento tra le Società del Gruppo per il raggiungimento degli obiettivi di crescita; concentrazione delle responsabilità e delle conoscenze critiche aziendali in capo a pochi soggetti, etc.).

AZIONI DI RISK MANAGEMENT

Al fine di supportare tale processo di espansione, il Gruppo Sabaf è impegnato nella definizione degli opportuni presidi che includono, tra l'altro, la centralizzazione in capo alle Direzioni aziendali di Capogruppo delle principali funzioni di business, l'instaurazione di rapporti continuativi e formalizzati con le controllate operative su tematiche finanziarie, l'implementazione di SAP presso la totalità delle Società operative, nonché un'accurata analisi del sistema di deleghe e procure in essere nel Gruppo.

In particolare, il Gruppo sta proseguendo nell'implementazione di un sistema di governance unica per la gestione degli acquisti e sta valutando la creazione di team operativi presso la Capogruppo con ruolo di coordinamento verso le Società estere, per garantire l'allineamento delle procedure e prassi operative delle filiali estere rispetto a Sabaf.

6

Rischio correlato alla gestione del credito commerciale

In considerazione dell'elevata concentrazione del fatturato di Sabaf su un numero limitato di clienti, in caso di loro insolvenza, esiste il rischio che essi non siano in grado di adempiere agli obblighi di pagamento nei confronti di Sabaf. Tale rischio risulta particolarmente sentito in periodi di crisi economica (quali quelli attuali) ed in Paesi caratterizzati da instabilità o incertezza.

AZIONI DI RISK MANAGEMENT

Il rischio è costantemente monitorato tramite la valutazione preliminare dei clienti e la verifica del rispetto dei termini di pagamento concordati. È in essere una polizza di assicurazione crediti che copre circa il 60% del rischio di credito.

Un'ulteriore quota è parzialmente garantita attraverso lettere di credito rilasciate da primari istituti bancari a favore dei clienti.

7

tutela dell'esclusività del prodotto nei mercati in cui opera il Gruppo

Alcuni prodotti Sabaf sono protetti da brevetti.

Esiste il rischio che soggetti terzi (competitor) possano violare tali tutele brevettuali e/o che i mercati in cui tali brevetti sono violati non tutelino adeguatamente il detentore del diritto.

L'apertura commerciale in Paesi in cui è difficile far valere i diritti sui brevetti industriali, espone il Gruppo ad un maggior rischio di tutela dei propri prodotti.

AZIONI DI RISK MANAGEMENT

Sabaf ha in essere processi strutturati per la gestione delle innovazioni e la protezione della proprietà intellettuale.

Inoltre, il Gruppo monitora periodicamente le strategie brevettuali adottate/da adottare sulla base di valutazioni di costo/opportunità.

Legenda – Evoluzione vs RA 2015:

Crescente Decrescente Stabile

Compliance

La Compliance Integrata

L'attività di risk management eseguita da Sabaf tiene conto, ai fini del raggiungimento degli obiettivi aziendali, anche delle necessità di compliance.

Il sistema di controllo interno posto a presidio trova fondamento nei seguenti elementi costitutivi:

  • organizzazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • modalità e meccanismi di attuazione concreta dei principi di controllo;
  • processi di verifica e monitoraggio continuo svolti ai vari livelli dell'organizzazione sia nell'ambito dei processi aziendali, sia attraverso strutture indipendenti.

In particolare, Sabaf predispone un Piano di Audit integrato e risk based, articolato in base agli specifici obiettivi di controllo (rischi operativi, rischi di compliance alla L. 262/2005 ed al D.lgs. 231/2001, sicurezza dei sistemi informativi aziendali, ecc.). L'esecuzione degli interventi è assegnata, in outsourcing, ad una struttura unica, l'Internal Audit, a sua volta responsabile di riportare gli esiti delle attività svolte agli organi di controllo competenti.

Tutto questo si traduce in una cultura e in strumenti di compliance integrata

LA COMPLIANCE INTEGRATA ED IL MANUALE DI CORPORATE GOVERNANCE

LINEE GUIDA OPERATIVE

A seguito dell'adesione al Codice di Autodisciplina di Borsa e al fine di internalizzare nei propri processi le pratiche di buon governo in tale documento sponsorizzate, Sabaf ha adottato un Manuale di Corporate Governance* che disciplina principi, regole e modalità operative.

Tale Manuale, adottato con delibera consiliare del 19 dicembre 2006, è stato aggiornato più volte nel corso degli anni, al fine di recepire le novità normative e regolamentari in materia di Corporate Governance, nonché di riflettere le ulteriori best practice nel tempo adottate dalla Società. Il Manuale è corredato da alcune Linee Guida operative, anch'esse approvate dal Consiglio di Amministrazione e aggiornate da ultimo a settembre 2016, predisposte ai fini del corretto svolgimento delle attività di pertinenza degli organi amministrativi e di controllo di Sabaf.

LA COMPLIANCE INTEGRATA ED IL D.LGS. 231/2001

Nel 2006 Sabaf S.p.A. ha adottato il Modello di organizzazione, gestione e controllo, come suggerito dal D.Lgs. 231/2001, finalizzato a prevenire la commissione di specifiche fattispecie di reato da parte di dipendenti e/o collaboratori nell'interesse o a vantaggio della Società.

ha tempestivamente risposto alle necessità di adeguare il Modello e la struttura di controllo alle evoluzioni normative di volta in volta intervenute.

La Società affida all'Organismo di Vigilanza il compito di valutare l'adeguatezza del Modello stesso, ossia della sua reale capacità di prevenire i reati, nonché di vigilare sul funzionamento e la corretta osservanza dei protocolli adottati.

Negli anni successivi la Società, con la supervisione dell'Organismo di Vigilanza,

LA COMPLIANCE INTEGRATA E LA L. 262/2005

Sabaf considera il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sull'informativa finanziaria come parte integrante del proprio sistema di gestione dei rischi. A tal proposito, dal 2008, Sabaf ha integrato le attività inerenti alla gestione del sistema di controllo interno sul financial reporting nel proprio processo di Audit e Compliance.

Il Gruppo ha definito un proprio Modello di Controllo Contabile, approvato per la prima volta dal Consiglio di Amministrazione in data 12 febbraio 2008, successivamente rivisto ed aggiornato.

Politica Generale sulla Remunerazione

In coerenza con la normativa in tema di remunerazioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 22 dicembre 2011 ed aggiornato successivamente in data 20 marzo 2013 e 4 agosto 2015, la "Politica Generale della Remunerazione".

La Politica definisce i criteri e le linee guida per la definizione della remunerazione di: (i) membri del Consiglio di Amministrazione, (ii) membri del Collegio Sindacale, (iii) dirigenti con responsabilità strategiche.

Per maggiori dettagli sulla Politica di cui sopra, si rinvia al testo completo della medesima disponibile sul sito internet della Società.

Si rimanda inoltre alla "Relazione sulla Remunerazione" per il dettaglio delle specifiche informazioni inerenti le remunerazioni maturate e liquidate nell'esercizio 2016.

ORGANI COINVOLTI NEL PROCESSO DI APPROVAZIONE

Componente fissa

L'Assemblea degli Azionisti, su proposta del Consiglio di Amministrazione e sentito il Comitato per la Remunerazione e le Nomine determina un importo complessivo massimo, comprensivo di un ammontare fisso e di gettoni di presenza, a beneficio di:

• Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e previo parere del Collegio Sindacale determina, entro l'importo suindicato, il compenso aggiuntivo a beneficio di:

• Amministratori investiti di particolari cariche

Su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, il Consiglio di Amministra-

zione approva l'incentivo monetario di lungo termine, a beneficio di: • Amministratori esecutivi (esclusi il Presidente e i Vicepresidenti)

• Altri dirigenti con responsabilità strategiche

Componente Variabile

Di breve periodo:

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, in coerenza con il budget, definisce un piano di MBO, a beneficio di:

  • Amministratori esecutivi (esclusi il Presidente e i Vicepresidenti)
  • Altri dirigenti con responsabilità strategiche
  • Altre persone, individuate dall'Amministratore Delegato, tra i manager che a lui riportano direttamente o che riportano ai manager suddetti

CdA Comitato per la Remunerazione e le Nomine CdA Comitato per la Remunerazione e le Nomine

Di lungo periodo:

COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE

Componente fissa

  • Amministratori: l'importo complessivo per la remunerazione dei membri del Consiglio si compone di un ammontare in misura fissa e di gettoni presenza.
  • Sindaci: gli emolumenti dei Sindaci sono determinati dall'Assemblea in un ammontare fisso.
  • Altri dirigenti con responsabilità strategiche: i compensi sono relativi ai rapporti di lavoro regolati dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali.
  • Amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche in società controllate: gli emolumenti sono definiti in un ammontare fisso.

Componente Variabile

La componente variabile di breve termine, non può eccedere il 25% della retribuzione annua fissa lorda (RAL) e può essere riconosciuta in modo parziale in caso di raggiungimento incompleto degli obiettivi.

È liquidata per il 75% nel mese di aprile successivo all'anno di riferimento e per il 25% nel mese di gennaio del secondo anno successivo.

La componente variabile annua è legata a un piano di MBO.

Tale piano prevede la definizione di un obiettivo comune (l'EBIT di Gruppo, considerato il principale indicatore della performance economica del Gruppo) e di obiettivi individuali, quantificabili e misurabili, sia di natura economico-finanziaria, sia tecnico-produttivi.

La componente variabile di lungo termine totale per i tre anni non può eccedere il 50% della retribuzione annua fissa lorda (RAL) e può essere riconosciuta in modo parziale in caso di raggiungimento incompleto degli obiettivi.

È liquidata integralmente successivamente all'approvazione del bilancio del terzo anno di riferimento.

La componente variabile è legata a un piano di MBO triennale.

Tale piano prevede la definizione di tre obiettivi (EBIT di Gruppo, Valore Medio Azione e Free Cash Flow consolidato di Gruppo).

In caso di superamento consuntivo del 10% degli obiettivi assegnati può essere riconosciuta una maggiorazione sul 5% della retribuzione annua fissa lorda e degli emolumenti, ponderata per il peso dell'obiettivo.

Benefici non monetari:

  • Polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi: sono previste in favore di amministratori, sindaci e dirigenti a copertura di atti illeciti o violazioni di obblighi commessi nell'esercizio delle rispettive mansioni.
  • Polizza vita e copertura spese mediche: sono previste per i dirigenti che, oltre a quanto previsto dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali, beneficiano di una polizza integrativa alle spese mediche non coperte dai rimborsi FASI.
  • Autovetture aziendali: è prevista l'assegnazione delle autovetture aziendali per i dirigenti.
COMPONENTI
DELLA
REMUNERAZIONE
CARICHE SOCIETARIE
AMMINISTRATORI
ESECUTIVI
AMMINISTRATORI
NON ESECUTIVI
DIRIGENTI CON
RESPONSABILITÀ
STRATEGICHE
MEMBRI DI
COMITATI INTERNI
AL CDA
SINDACI
COMPENSO
FISSO ANNUALE
> Compenso Fisso per
carica di Amministratore
> Compenso Fisso
per Amministratori
con deleghe
> Compenso Fisso per
carica di Amministratore
> Compenso Fisso per
Amministratori membri
dei Comitati
> CCNL dei Dirigenti
Industriali
> Compenso Fisso
per Amministratori
con incarichi in Comitati
interni al CdA
> Emolumento Fisso
COMPONENTI FISSE CARICHE
IN SOCIETÀ
CONTROLLATE
> Compensi fissi
per carica ricoperta
in società controllate
N/A > Compensi fissi
per carica ricoperta
in società controllate
N/A N/A
GETTONE PRESENZA N/A > Gettone presenza Consiglio
di Amministrazione
N/A > Gettone presenza Comitati
interni al Consiglio
N/A
COMPONENTI VARIABILI COMPENSO
VARIABILE ANNUALE
> Compenso Variabile
annuo legato al MBO *
N/A > Compenso Variabile
annuo legato al MBO
N/A N/A
INCENTIVI
A LUNGO TERMINE
> MBO triennale* N/A > MBO triennale N/A N/A
> Polizza vita
ALTRI BENEFIT
> Polizza a copertura delle
BENEFICI
> Polizza di Responsabilità
> Polizza di Responsabilità
> Polizza di Responsabilità
spese mediche (FASI)
N/A
NON MONETARI
Civile verso terzi
Civile verso terzi
Civile verso terzi
> Polizza spese mediche
integrativa
> Assegnazione di
autovetture aziendali
> Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -- --------------------------------------------------- -- --

PIANI DI INCENTIVAZIONE VARIABILE

EBIT
DI GRUPPO
40% VALORE MEDIO
AZIONE
25% EBITDA
DI GRUPPO
50%
> soglia di EBIT
a budget per l'anno
> valore dell'azione alla
fine del piano industriale
di riferimento
> EBITDA consolidato di gruppo
inteso come la somma dei 3
esercizi di riferimento
OBIETTIVI
INDIVIDUALI
> economico / finanziari
> tecnico produttivi
60% FREE CASH
FLOW
25% > FCF consolidato di gruppo inteso
come somma dei FCF dei 3
esercizi di riferimento

CAPITOLO 4

SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE

SABAF e collaboratori 65
SABAF e azionisti 83
SABAF e clienti 85
SABAF e fornitori 87
SABAF e finanziatori 89
SABAF e concorrenti 89
SABAF, Pubblica Amministrazione e Collettività 91
Sabaf e ambiente 92
Relazione sulla revisione limitata del Bilancio Sociale 98
Indice GRI 101

SABAF e collaboratori

LA NORMA SA8000

Il sistema di responsabilità sociale di Sabaf S.p.A. è conforme ai requisiti della Norma SA8000, per il quale la società ha ottenuto la certificazione nel 2005, rinnovata da ultimo a marzo 2015 per ulteriori tre anni. La decisione di certificare il sistema è conseguente al convinto riconoscimento dell'importanza del proprio patrimonio umano e mira particolarmente a sensibilizzare il management, i fornitori, il personale dipendente e i collaboratori esterni al pieno rispetto dei principi di Responsabilità Sociale stabiliti nella Norma.

Attraverso l'attuazione della SA8000, Sabaf S.p.A. ha analizzato e monitorato i principali fattori di rischio etico-sociale legati ai temi del lavoro minorile, lavoro obbligato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro e retribuzioni.

Durante l'anno è stato mantenuto il dialogo tra Rappresentanti della Direzione e Rappresentanti dei Lavoratori relativamente alla concreta applicazione della Norma SA8000.

Il sistema di gestione della responsabilità sociale è stato verificato da IMQ / IQ NET nel mese di marzo del 2016. Durante l'audit sono state raccolte significative evidenze dell'impegno dell'azienda a sostenere il Sistema di Responsabilità Sociale, e non sono emerse non conformità.

POLITICA DELLE ASSUNZIONI, COMPOSIZIONE E VARIAZIONE DEL PERSONALE

31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014
Sabaf S.p.A. (Ospitaletto, Brescia - Italia) 353 180 533 367 185 552 370 186 556
Faringosi Hinges (Bareggio, Milano - Italia) 21 21 42 20 23 43 22 24 46
Sabaf do Brasil (Jundiaì, San Paolo - Brasile) 49 17 66 45 14 59 47 17 64
Sabaf Turchia (Manisa - Turchia) 52 34 86 57 38 95 32 28 60
Sabaf Appliance Components (kunshan) Co., Ltd. 7 2 9 6 4 10 - - -
TOTALE 482 254 736 495 264 759 471 255 726

Al 31 dicembre 2016 i dipendenti del Gruppo Sabaf sono 736, rispetto ai 759 di fine 2015 (-3,0%).

Per quanto riguarda le tipologie contrattuali adottate, sono presenti 715 dipendenti a tempo indeterminato (97,1%) e 21 a tempo determinato e in inserimento o apprendistato (2,9%).

31.12.2016 31.12.2015
A tempo
indeterminato
464 251 715 460 235 695
Inserimento o
apprendistato
3 0 3 4 0 4
A tempo
determinato
15 3 18 31 29 60
TOTALE 482 254 736 495 264 759

Personale temporaneo (con contratto di somministrazione lavoro o assimilabile)

Nel corso del 2016 sono stati assunti nelle società del Gruppo Sabaf 4 ex lavoratori temporanei (12 nel 2015).

Nel 2016 Sabaf ha ospitato 6 giovani in stage, 2 studenti di corsi universitari e 4 studenti frequentanti scuola media secondaria (11 nel 2015).

Sabaf offre in questo modo ad alcuni studenti delle scuole della provincia di Brescia ad indirizzo industriale un primo contatto diretto con il mondo del lavoro, vedendo applicate "sul campo" le conoscenze tecniche apprese in aula.

MOVIMENTAZIONE DEL PERSONALE NELL'ANNO 2016

SABAF S.p.A.
31/12/15 ASSUNTI USCITI PASSAGGI
CAT.
31/12/16
Dirigenti 9 0 0 0 0 0 9
Impiegati
e quadri
112 3 0 6 1 0 108
Operai ed
equiparati
431 3 0 14 4 0 416
TOTALE 552 6 0 20 5 0 533

FARINGOSI HINGES s.r.l.

31/12/15 ASSUNTI USCITI PASSAGGI
CAT.
31/12/16
Dirigenti 1 0 0 0 0 0 1
Impiegati
e quadri
14 0 0 0 1 0 13
Operai ed
equiparati
28 1 0 0 1 0 28
TOTALE 43 1 0 0 2 0 42

SABAF DO BRASIL Ltda

31/12/15 ASSUNTI USCITI PASSAGGI
CAT.
31/12/16
Dirigenti 0 0 0 0 0 0 0
Impiegati
e quadri
9 0 1 0 0 0 10
Operai ed
equiparati
50 20 6 16 4 0 56
TOTALE 59 20 7 16 4 0 66

SABAF TURCHIA

31/12/15 ASSUNTI USCITI PASSAGGI
CAT.
31/12/16
Dirigenti 3 0 0 0 0 0 3
Impiegati
e quadri
13 0 1 0 2 0 12
Operai ed
equiparati
79 33 9 39 11 0 71
TOTALE 95 33 10 39 13 0 86

SABAF APPLIANCE COMPONENTS (KUNSHAN) CO., LTD.

31/12/15 ASSUNTI USCITI PASSAGGI
CAT.
31/12/16
Dirigenti 1 0 0 0 0 0 1
Impiegati
e quadri
6 1 0 1 0 0 6
Operai ed
equiparati
3 2 0 1 2 0 2
TOTALE 10 3 0 2 2 0 9

TOTALE GRUPPO

31/12/15 ASSUNTI USCITI PASSAGGI
CAT.
31/12/16
Dirigenti 14 0 0 0 0 0 14
Impiegati
e quadri
154 4 2 7 4 0 149
Operai ed
equiparati
591 59 15 70 24 0 573
TOTALE 759 63 17 77 26 0 736

Nuovi assunti, suddivisi per fascia d'età e per sesso

DESCRIZIONE 2016 2015
fino a 20 anni 0 1 1 2 2 4
da 21 a 30 anni 32 10 42 88 32 120
da 31 a 40 anni 19 4 23 50 24 74
da 41 a 50 anni 12 2 14 6 1 7
oltre 50 anni 0 0 0 3 1 4
TOTALE 63 17 80 149 60 209

Dimessi nell'anno, per fascia di età e per sesso

DESCRIZIONE 2016 2015
fino a 20 anni 1 0 1 1 1 2
da 21 a 30 anni 35 11 46 69 25 94
da 31 a 40 anni 21 7 28 49 22 71
da 41 a 50 anni 15 5 20 4 2 6
oltre 50 anni 5 3 8 6 2 8
TOTALE 77 26 103 129 52 181

Motivazioni della risoluzione dei rapporti di lavoro nell'anno 2016

DESCRIZIONE IMPIEGATI E QUADRI OPERAI TOTALE
Dimissioni 5 42 47
Pensionamento 0 5 5
Termine contratto 1 2 3
Licenziamento 5 42 47
Mancato
superamento
periodo di prova
0 1 1
TOTALE 11 92 103

Tasso di Turnover per Area Geografica, fascia di età e sesso

DESCRIZIONE 2016 2015
fino a 30 anni 0,53% 0,00% 0,35% 0,78% 0,00% 0,50%
da 31 a 40 anni 0,80% 0,50% 0,70% 1,81% 0,00% 1,18%
da 41 a 50 anni 2,41% 1,00% 1,91% 0,52% 0,96% 0,67%
oltre 50 anni 1,07% 0,00% 0,70% 0,26% 0,00% 0,17%
TOTALE 4,81% 1,49% 3,65% 3,36% 0,96% 2,52%

Italia (Sabaf e Faringosi)

Brasile

Cina

DESCRIZIONE 2016 2015
fino a 30 anni 22,45% 11,76% 19,70% 28,89% 21,43% 27,12%
da 31 a 40 anni 6,12% 5,88% 6,06% 11,11% 14,29% 11,86%
da 41 a 50 anni 4,08% 5,88% 4,55% 2,22% 0,00% 1,69%
oltre 50 anni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
TOTALE 32,65% 23,53% 30,30% 42,22% 35,71% 40,68%

Turchia

DESCRIZIONE 2016 2015
fino a 30 anni 42,31% 20,59% 33,72% 87,72% 60,53% 76,84%
da 31 a 40 anni 25,00% 14,71% 20,93% 64,91% 52,63% 60,00%
da 41 a 50 anni 5,77% 2,94% 4,65% 1,75% 0,00% 1,05%
oltre 50 anni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
TOTALE 73,08% 38,24% 59,30% 154,39% 113,16% 137,89%

Gruppo

DESCRIZIONE 2016 2015
fino a 30 anni 7,26% 4,33% 6,25% 14,14% 9,90% 12,65%
da 31 a 40 anni 4,36% 2,76% 3,80% 9,85% 8,33% 9,35%
da 41 a 50 anni 2,90% 1,57% 2,45% 0,81% 0,75% 0,79%
oltre 50 anni 0,83% 0,00% 0,54% 0,20% 0,00% 0,13%
TOTALE 15,35% 8,66% 13,04% 25,05% 18,94% 22,92%
DESCRIZIONE 2016 2015
fino a 30 anni 0,00% 100% 22,22% 80,00% 0,00% 40,00%
da 31 a 40 anni 28,57% 0,00% 22,22% 0,00% 0,00% 0,00%
da 41 a 50 anni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
oltre 50 anni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
TOTALE 28,57% 100% 44,44% 80,00% 0,00% 40,00%

Nel 2016 il turnover si è notevolmente ridotto rispetto al 2015. In Sabaf Turchia, il Gruppo sperimenta le maggiori difficoltà nella retention del personale, anche perché operiamo in un'area, quella di Manisa, che sta conoscendo un forte sviluppo industriale e dove sono offerte costantemente nuove opportunità di occupazione.

Le politiche implementate, che includono sia incentivi monetari sia maggiori benefits, hanno comunque portato a un maggior livello di fidelizzazione anche in Turchia.

Suddivisione del personale per età

31.12.2016 31.12.2015
fino a 30 anni 16,8% 21,9%
da 31 a 40 anni 42,4% 42,9%
da 41 a 50 anni 29,8% 29,0%
oltre 50 anni 11,0% 6,2%
TOTALE 100% 100%

La bassa età media dei dipendenti del Gruppo (38,6 anni) conferma la strategia di inserire giovani lavoratori, privilegiando la formazione e la crescita interna rispetto all'acquisizione dall'esterno di competenze, anche in considerazione della specificità del modello industriale di Sabaf.

L'età minima del personale in forza al Gruppo è di 24 anni per l'Italia, 20 anni per la Turchia, 16 anni per il Brasile e 28 anni per la Cina.

Suddivisione del personale per anzianità di servizio

31.12.2016 31.12.2015
fino a 5 anni 22,0% 24,6%
da 6 a 10 anni 26,6% 29,1%
da 11 a 20 anni 41,3% 37,2%
oltre 20 anni 10,1% 9,1%
TOTALE 100,0% 100,0%

Sabaf è consapevole della fondamentale importanza di disporre di una forza lavoro stabile e qualificata che rappresenta un fattore chiave per conservare il proprio vantaggio competitivo.

Suddivisione per funzione

TOTALE

AREA 2016 2015
Produzione 289 170 459 305 175 480
Qualità 43 31 74 42 33 75
Ricerca e sviluppo 66 2 68 67 2 69
Logistica 25 1 26 20 1 21
Amministrazione 9 23 32 9 23 32
Vendite 10 13 23 10 14 24
Servizi 17 8 25 18 10 28
Acquisti 6 4 10 6 4 10
Altro 17 2 19 18 2 20
TOTALE 482 254 736 495 264 759

POLITICA DELLE ASSUNZIONI Suddivisione per titolo di studio

Al fine di attrarre le risorse migliori, la politica delle assunzioni intende garantire uguali opportunità a tutti i candidati, evitando qualsiasi tipo di discriminazione. La procedura di selezione, prevede, tra l'altro:

  • che il processo di selezione si svolga in almeno due fasi con due referenti differenti;

  • che per ogni posizione siano valutati almeno due candidati.

La valutazione dei candidati è basata sulle competenze, la formazione, le precedenti esperienze maturate, le aspettative e il potenziale, declinandoli sulle specifiche esigenze aziendali.

A tutti i neoassunti del Gruppo è consegnata la Carta Valori. In Sabaf S.p.A. è inoltre consegnata copia della Norma SA8000, per la quale la Società è certificata.

TITOLO
DI STUDIO
2016 2015
Laurea 67 24 91 12,4% 65 26 91 12,0%
Diploma
superiore
232 98 330 44,8% 232 100 332 43,7%
Licenza
media
181 130 311 42,3% 196 136 332 43,8%
Licenza
elementare
2 2 4 0,5% 2 2 4 0,5%
TOTALE 482 254 736 100% 495 264 759 100%

FORMAZIONE

Nel Gruppo Sabaf la crescita professionale dei dipendenti è sostenuta da un percorso di formazione continua.

La Direzione del Personale, sentiti i responsabili di riferimento, elabora con periodicità annuale un piano formativo, in base al quale sono programmati i corsi specifici da svolgere.

2016 2015
Formazione a neoassunti, appren
disti, contratti di inserimento
3.187 1.222 4.409 5.728 727 6.455
Sistemi informatici 83 123 206 130 11 141
Formazione tecnica 321 29 350 636 13 649
Sicurezza, ambiente
e responsabilità sociale
3.112 983 4.094 2.661 830 3.491
Amministrazione e organizzazione 510 379 888 387 466 853
Lingue straniere 966 283 1.249 1.172 300 1.472
Lean Philosophy/Production/
Office
81 29 110 - - -
Altro - - - 60 - 60
TOTALE ORE
DI FORMAZIONE RICEVUTE
8.260 3.046 11.306 10.774 2.347 13.121
Ore di formazione erogate
dai formatori interni
4.709 1.317 6.026 3.511 465 3.976
TOTALE 12.969 4.363 17.332 14.285 2.812 17.097

Le ore erogate dai formatori interni includono anche la formazione impartita ai collaboratori con contratto di somministrazione (pari a 3.942 ore nel 2016).

Ore di formazione pro-capite ricevute per categoria

2016 2015
Operai 15,1 9,0 12,9 21,6 5,7 15,9
Impiegati e quadri 26,1 23,4 25,2 21,1 21,4 21,2
Dirigenti 34,7 70,5 37,3 37,9 82,8 41,1
TOTALE 17,8 12,1 15,9 21,9 9,2 17,5

Nel 2016 il costo totale sostenuto per le attività di formazione del personale del Gruppo è stato di circa 296.000 euro (circa 429.000 euro nel 2015). A questo si aggiungono i costi di formazione del personale temporaneo, che nel 2016 è stato di circa 62.000 euro (circa 23.000 euro nel 2015).

COMUNICAZIONE INTERNA

Con l'obiettivo di sviluppare un dialogo continuo tra azienda e collaboratori, Sabaf pubblica semestralmente un Magazine in cui sono riportate le informazioni principali riguardanti la vita della Società e sono trattati argomenti di interesse comune.

La Direzione del Personale ha istituzionalizzato due fasce orarie settimanali in cui garantisce la disponibilità ad incontrare i collaboratori per assistenza e consulenza anche indipendente dai temi strettamente inerenti il rapporto tra dipendente e datore di lavoro, come ad esempio informazioni in merito alla normativa fiscale e previdenziale. Durante il 2016 l'Ufficio Personale di Sabaf S.p.A. ha dedicato 1.078 appuntamenti con i collaboratori per le problematiche relative al rapporto di lavoro o a questioni personali.

In Sabaf S.p.A. è attivo il software HR PORTAL, attraverso il quale ogni lavoratore, con accesso personalizzato, può consultare i documenti e le informazioni pubblicate dall'azienda (cedolini paga, dati fiscali e contributivi, ecc.). Sono inoltre disponibili le comunicazioni collettive e le convenzioni aziendali.

LE DIVERSITÀ E LE PARI OPPORTUNITÀ

Sabaf è costantemente impegnata per garantire pari opportunità al personale femminile, che attualmente rappresenta il 34,5% dell'organico (34,8% nel 2015).

Il Gruppo, compatibilmente con le esigenze organizzative e di produzione, è attento alle necessità di carattere familiare dei suoi collaboratori. Ad oggi, la maggior parte delle richieste di riduzione dell'orario di lavoro avanzate dai lavoratori è stata soddisfatta.

Nel 2016 le società del Gruppo hanno concesso complessivamente 34 contratti part-time (a 2 impiegate, 31 operaie e 1 operaio), pari al 4,6% del totale (33 contratti nel 2015).

Nelle società italiane del Gruppo lavorano 25 persone diversamente abili, di cui 15 a tempo parziale. Il Gruppo mira a favorire l'inserimento e l'integrazione nei normali processi produttivi delle persone disabili. È attiva una convenzione con una cooperativa di solidarietà sociale per l'inserimento di personale appartenente a categorie protette.

Distribuzione percentuale dell'occupazione per sesso

2016 2015
NUMERO % NUMERO %
482 65,5 495 65,2
254 34,5 264 34,8
TOTALE 736 100 759 100

Suddivisione per categoria

OPERAI e EQUIPARATI

DIRIGENTI

I dirigenti di tutte le sedi del Gruppo provengono da un'area geografica prossima alle sedi in cui operano, ad eccezione del direttore di produzione presso Sabaf Cina, che peraltro risiede in Cina da molti anni.

Lavoratori extracomunitari 1

2016 2015 BENCHMARK 2
Lavoratori
extracomunitari
32 48
Percentuale sul
totale dei lavoratori
5,6% 8,1% 3,10%

Al 31 dicembre 2016 sono presenti nelle società italiane del Gruppo collaboratori di 14 differenti nazionalità.

SISTEMI DI REMUNERAZIONE, INCENTIVAZIONE E VALORIZZAZIONE

I dipendenti di Sabaf S.p.A. sono inquadrati secondo le norme del Contratto Collettivo Nazionale dell'industria metalmeccanica, integrato dalla contrattazione di secondo livello, che comprende:

Le componenti del costo del personale sono dettagliate nella nota integrativa del bilancio consolidato.

Il sistema incentivante include incentivi economici e numerosi altri benefit (garanzie prestate dalla Società a favore di dipendenti a fronte di mutui, vendita o affitto di appartamenti a valori convenzionati, convenzioni aziendali per l'accesso a beni o servizi a condizioni di favore). Il Gruppo ritiene che un elemento fondamentale del sistema incentivante sia rappresentato dalle opportunità di formazione fornite ai collaboratori, tra cui la possibilità di partecipare gratuitamente a numerose attività organizzate in sede o fuori sede. È in essere un sistema di incentivazione legato a obiettivi collettivi e individuali (MBO), che nel 2016 ha riguardato 36 dipendenti del Gruppo. L'incidenza massima della componente variabile è pari al 25% della retribuzione fissa. I meccanismi del MBO sono descritti nella Relazione sulla Remunerazione.

759 Il premio produciamo qualità (PPQ)

Sabaf S.p.A. ha introdotto nel 2016, a livello sperimentale, un sistema di incentivazione legato ad obiettivi di qualità ed efficienza produttiva. Sono stati assegnati obiettivi di miglioramento della qualità (riduzione degli scarti e delle rilavorazioni) e di produttività a 68 persone coinvolte in processi aziendali rilevanti e non incluse nel sistema di MBO. L'iniziativa è stata accolta in modo molto positivo: oltre a rappresentare uno strumento di indirizzo verso obiettivi sfidanti (sono stati assegnati 216 obiettivi, raggiunti e superati nel 72% dei casi), il PPQ ha stimolato il lavoro di squadra e favorito la condivisione a tutti i livelli aziendali dei piani di sviluppo di breve e medio-lungo termine.

I buoni risultati in termini di qualità e produttività si sono riflessi sulla redditività aziendale, che si è mantenuta su livelli soddisfacenti anche in un anno di riduzione dei volumi di vendita. Inoltre il premio di risultato variabile (PRV), previsto dal contratto integrativo aziendale per tutti i dipendenti e anch'esso parametrato a indici di qualità e produttività, ne ha beneficiato: per il 2016 è stato riconosciuto un premio di risultato variabile di 1.184 euro, superiore del 28% rispetto al 2015.

Il successo del progetto ne ha suggerito la riproposizione anche per il 2017, coinvolgendo un numero maggiore di collaboratori (80).

Le forme di previdenza in essere per tutti i lavoratori del Gruppo sono quelle previste dalle normative vigenti nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera.

1 Il dato si riferisce alle sole società italiane del Gruppo.

2 FEDERMECCANICA, L'industria metalmeccanica in cifre (giugno 2016) – Lavoratori extracomunitari (2014) http://www.federmeccanica.it.

Rapporto tra lo stipendio minimo mensile previsto dai contratti collettivi e lo stipendio minimo riconosciuto dalle società del Gruppo 3

2015 STIPENDIO MINIMO
DA CONTRATTO COLLETTIVO
STIPENDIO MINIMO
RICONOSCIUTO
MAGGIORAZIONE MINIMA %
VALORI IN EURO
Sabaf Spa 1.588,63 1.588,63 1.811,84 2.116,79 14% 33%
Faringosi Hinges 1.588,63 1.588,63 1.760,69 1.760,69 11% 11%
Turchia 286,61 286,61 314,81 314,81 10% 10%
Brasile 256,99 256,99 295,56 295,56 13% 13%
Cina 257,76 257,76 375,31 375,31 46% 46%
2016 STIPENDIO MINIMO
STIPENDIO MINIMO
MAGGIORAZIONE MINIMA %
DA CONTRATTO COLLETTIVO
RICONOSCIUTO
VALORI IN EURO
Sabaf Spa 1.588,63 1.588,63 1.811,84 2.167,41 14% 36%
Faringosi Hinges 1.588,63 1.588,63 1.769,34 1.769,34 11% 11%
Turchia 317,37 317,37 355,80 355,80 12% 12%
Brasile 355,36 355,36 400,23 400,23 13% 13%
Cina 248,63 248,63 362,02 362,02 46% 46%

Rapporto tra lo stipendio massimo e la mediana degli stipendi delle società del Gruppo

2016 2015
Italia 4,7 4,7
Turchia 11,5 11,9
Brasile 8,9 9,3
Cina 8,0 10,5

Rapporto tra lo stipendio medio del personale di sesso femminile e lo stipendio medio del personale di sesso maschile

2016 2015
Impiegati, quadri e dirigenti 64% 64%
Operai 86% 83%

Gli indici sono stati determinati come rapporto tra lo stipendio medio annuo lordo delle dipendenti di sesso femminile e quello dei dipendenti di sesso maschile per le singole società del Gruppo. L'indicatore di Gruppo è stato determinato ponderando gli indicatori delle singole società per il numero di dipendenti di ognuna.

ORARIO DI LAVORO E ORE DI ASSENZA

La durata settimanale del lavoro ordinario è fissata in 40 ore per le società italiane e per Sabaf Cina e 44 ore per Sabaf do Brasil, ripartite su 5 giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì. Per Sabaf Turchia la durata è di 45 ore settimanali ripartite su 6 giorni lavorativi.

Lavoro 2016 2015 BENCHMARK 4
straordinario Impiegati Operai Impiegati Operai Impiegati Operai
Numero medio mensile addetti che
hanno svolto lavoro straordinario
107 358 76 264 - -
Numero ore di straordinario 9.714 21.554 12.520 35.343 - -
Numero ore annuali pro - capite 5 65 38 81 60 50 61
Ore di assenza 2016 BENCHMARK 6
totali
Totale ore di assenza annue 39.650 46.661 86.311 31.550 36.412 67.962 -
Percentuale ore di assenza
su ore lavorabili
3,9% 9,2% 5,7% 3,1% 6,9% 4,4% -
Ore di assenza medie pro - capite 81,0 181,5 115,6 63,7 136,8 89,2 104,8
Ore di assenza 2016 BENCHMARK7
per malattia
Totale ore di malattia annue 31.603 18.099 49.702 27.833 17.823 45.656 -
Percentuale ore di malattia
su ore lavorabili
3,1% 3,6% 3,3% 2,7% 3,4% 2,9% -
Ore pro – capite di assenza per
malattia
64,6 70,4 66,6 56,2 67,0 59,9 48,6
Ore di assenza per
maternità/paternità
2016 BENCHMARK 8
Totale ore di maternità/paternità annue 4.224,5 26.566,5 30.791 481 17.403 17.884 -
Percentuale ore di maternità
su ore lavorabili
0,4% 5,2% 2,0% 0,0% 3,3% 1,1% -
Ore pro – capite di assenza
per maternità
8,6 103,3 41,3 1,0 65,4 23,5 16,8

L'alto numero di ore di assenza per maternità rispetto alla media del settore riflette una più alta percentuale di personale femminile.

  • 4 FEDERMECCANICA, L'industria metalmeccanica in cifre (giugno 2016) Ore pro-capite di lavoro straordinario (2014), http://www.federmeccanica.it.
  • 5 In rapporto al numero medio dei dipendenti.
  • 6 Elaborazione da FEDERMECCANICA, L'industria metalmeccanica in cifre (giugno 2016) Ore pro-capite di assenza dal lavoro (2016), http://www.federmeccanica.it.
  • 7-8 FEDERMECCANICA, L'industria metalmeccanica in cifre (giugno 2016) Ore pro-capite di assenza dal lavoro (2014), http://www.federmeccanica.it

Congedi parentali 9

TIPOLOGIA DI CONGEDO 2016 2015
% di lavoratori
in forza lavoro
dopo 12 mesi
Maternità obbligatoria 0 14 14 0 10 10 100%
Maternità anticipata 0 14 14 0 8 8 100%
Maternità/Paternità facoltativa 6 20 26 1 17 18 100%
Allattamento 0 4 4 0 6 6 100%
Assistenza a familiari disabili
(Legge 104)
20 12 32 27 10 37 100%

ALTRI CONGEDI

Donazione sangue 7 0 7 6 0 6 -
Aspettativa 4 2 6 3 1 4 100%
Congedo straordinario 1 0 1 2 1 3 100%

Ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria 10

2016 2015
Numero ore di CIG 35.583 16.612
Numero medio ore annuali pro - capite 60,8 30,0

Nel corso dell'esercizio le società italiane del Gruppo hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi.

Considerata la situazione del mercato di riferimento, che rimane tale da non consentire

il pieno sfruttamento degli impianti dello stabilimento di Ospitaletto, tenuto anche conto della razionalizzazione di alcuni processi e della maggiore automazione, a fine 2016 Sabaf S.p.A. ha concordato con le RSU l'attivazione per il 2017 del contratto di solidarietà, che prevede una riduzione massima dell'orario di lavoro del 9,79%.

SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI E AMBIENTE DI LAVORO

L'impegno del Gruppo verso la salvaguardia della salute e sicurezza dei suoi dipendenti è totale: il sistema di gestione delle problematiche relative a salute e sicurezza sul posto di lavoro è in linea con lo standard OHSAS 18001 e, oltre a garantire il rispetto delle leggi e normative vigenti, è finalizzato al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro.

A partire da febbraio 2012 il sistema di gestione in materia di salute e sicurezza dei lavoratori in Faringosi Hinges è certificato secondo lo standard OHSAS 18001.

Il sistema è stato sottoposto a audit di ricertificazione dall'ente TUV NORD in febbraio 2015. L'ultimo audit di sorveglianza, effettuato dall' Ente di Certificazione TUV NORD in marzo 2016, ha attestato la conformità del sistema alle norme di riferimento; non sono infatti emerse non conformità, ma solo spunti di miglioramento.

Numero e durata degli infortuni

2016 2015 BENCHMARK 11
-
Infortuni sul luogo
di lavoro
8 3 11 12 5 17 -
Infortuni in itinere 1 0 1 2 0 2 -
Durata media assenze per
infortunio sul lavoro (giorni)
5,25 1,33 4,18 33,17 23 30,18 -
Durata media assenze per
infortunio in itinere (giorni)
2,00 0 2,00 33,5 0 33,5 -
Totale ore di assenza per
infortuni
329,5 39,5 369 2.840 844 3.684 -
Ore pro – capite di assenza
dal lavoro per infortunio 12
0,67 0,15 0,49 5,73 3,17 4,84 4,9

12 Il calcolo è basato sull'organico medio annuale.

11 FEDERMECCANICA, L'industria metalmeccanica in cifre (giugno 2016) – Ore pro-capite di assenza dal lavoro (2014), http://www.federmeccanica.it.

Indice di frequenza di infortunio Numero di infortuni (esclusi infortuni in itinere) x 1.000.000 / ore lavorate

2016 2015
Indice 10,01 7,58 9,21 14,31 12,52 13,73

Indice di gravità di infortunio Giorni di assenza (esclusi infortuni in itinere) x 1.000 / ore lavorate

Nel corso del 2016 non si sono verificati infortuni di particolare gravità. Sono proseguite in tutti gli stabilimenti del Gruppo le attività di formazione e di sensibilizzazione all'uso dei dispositivi di protezione e sicurezza.

In conformità alle leggi vigenti le società del Gruppo hanno predisposto ed attuano piani di sorveglianza sanitaria destinati ai dipendenti, con controlli sanitari mirati ai rischi specifici delle attività lavorative svolte.

In particolare nel 2016 sono stati effettuati 2.664 controlli sanitari (2.707 nel 2015).

Spese correnti per la sicurezza dei lavoratori

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015
Impianti, attrezzature, materiali 74 42
Dispositivi di protezione individuale 89 77
Formazione esterna 25 27
Consulenze 85 134
Analisi ambiente di lavoro 9 24
Controlli sanitari
(incluse visite preassuntive)
40 44
Software e database 5 0
TOTALE 327 348

Investimenti per la sicurezza dei lavoratori

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015
Impianti, attrezzature, materiali 81 62
TOTALE 81 62

Sabaf luogo di lavoro che promuove la salute

A inizio 2016 Sabaf S.p.A. ha aderito al programma WHP (Workplace Health Promotion), impegnandosi a realizzare buone pratiche nel campo della promozione della salute negli ambienti di lavoro. Sabaf si impegna così non solo ad attuare tutte le misure per prevenire infortuni e malattie professionali ma anche ad offrire ai propri lavoratori opportunità per migliorare la propria salute, riducendo i fattori di rischio generali e in particolare quelli maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche.

La promozione della salute nell'ambiente di lavoro è il risultato degli sforzi congiunti dei datori di lavoro, dei lavoratori e della società. Vi contribuiscono i seguenti fattori:

  • Il miglioramento dell'organizzazione del lavoro e dell'ambiente di lavoro
  • L'incoraggiamento del personale a partecipare ad attività salutari
  • La promozione di scelte sane
  • L'incoraggiamento alla crescita personale

L'idea centrale è semplice: Sabaf mira a costruire, attraverso un processo partecipato, un contesto che favorisce l'adozione di comportamenti e scelte positive per la salute.

Il Programma WHP prevede lo sviluppo di attività (buone pratiche) in 6 aree tematiche e richiede la progressiva realizzazione, anno dopo anno, di un numero minimo di buone pratiche nelle diverse aree tematiche.

Per pianificare le azioni più coerenti al contesto aziendale, nonché per valutare i miglioramenti raggiunti, Sabaf ha ritenuto importante rilevare "alla partenza" la situazione esistente rispetto ai comportamenti (determinanti di salute e fattori di rischio) dei lavoratori. A tal fine, è stato somministrato a tutti i lavoratori un questionario anonimo. Sulla base di quanto emerso, sono state pianificate le attività per il 2016.

ALCUNI SUGGERIMENTI DEI LAVORATORI INTERVENTI EFFETTUATI NEL 2016
Ambulatorio con nutrizionista È stata attivata una convenzione con una nutrizionista a prezzi di miglior favore
per i collaboratori Sabaf. È stata acquistata una bilancia impedenziometrica che
misura peso, massa grassa, massa magra e tasso di metabolismo basale. Ad ogni
visita medica periodica è possibile monitorare i propri valori personali.
Indicazione dell'apporto calorico e dei grassi per porzione in mensa Sul bancone della mensa ad ogni pietanza, oltre al colore corrispondente
all'abbinamento ideale, sono state abbinate le calorie.
Menù più vario e salubre, maggiore disponibilità di frutta e verdura e disponibilità di
alimenti integrali
Durante il 2016 il menù proposto in mensa è stato progressivamente ampliato.
L'offerta, molto varia, prevede attualmente tutti i giorni anche pasta e pane
integrali. Oltre al menù stagionale è stata introdotta la variante dei prodotti
integrali e, con frequenza settimanale, un piatto particolare ispirato ad altre
culture culinarie. Il menù è stato studiato e suggerito da un nutrizionista. Ad ogni
pasto è possibile scegliere tra almeno 3 primi, 3 secondi, 3 contorni con verdura
fresca e cotta. Sono sempre disponibili, come alternativa, yogurt e frutta.
Cambiare il menù dei distributori. Vietare prodotti non salutari I distributori automatici di alimenti sono stati arricchiti con più tipologie di
prodotti, lasciando all'utente la possibilità di scegliere.
Distribuzione gratuita dell'acqua in mensa Nel locale mensa, oltre alla bottiglia da 0,5l disponibile ad ogni pasto, è stato
installato un distributore di acqua. In tutto lo stabilimento sono già presenti,
oltre ai distributori automatici di bevande calde e fredde, 50 distributori di acqua
al bicchiere.
Informazione Gli interventi informativi sono stati molteplici: tovagliette e tabelloni con la
piramide alimentare, menù e tabelle con i colori del cibo. È in distribuzione
gratuitamente il periodico ''Profilo Salute''.

Utilizzo di sostanze pericolose

Per la produzione sono utilizzati soltanto materiali che soddisfano pienamente i requisiti della Direttiva 2002/95/EC (Direttiva RoHS) che tende a limitare l'impiego di sostanze pericolose come piombo, mercurio, cadmio e cromo esavalente.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Le rappresentanze sindacali interne in Sabaf S.p.A. sono tre: FIOM, FIM e UILM. Nelle società del Gruppo, a dicembre 2016 risultano iscritti 145 dipendenti, pari al 19,7% del totale (nel 2015 erano iscritti 142 dipendenti, pari al 18,7%).

I rapporti tra la Direzione e le RSU sono basati sulla trasparenza e sulla correttezza reciproca. Durante l'anno in Sabaf S.p.A. si sono svolti 11 incontri tra Direzione e RSU. I principali argomenti affrontati sono stati:

  • comunicazioni inerenti le variazioni dell'organico e dei contratti di somministrazione, il monitoraggio dei contratti a tempo determinato e di inserimento, la pianificazione delle assunzioni, la pianificazione della formazione;
  • presentazione del piano commerciale e dei risultati economico-finanziari
  • presentazione e discussione degli indici determinanti il premio di risultato aziendale
  • ricorso alla cassa integrazione guadagni

Le ore di partecipazione alle attività sindacali nel corso del 2016 sono state pari allo 0,69% delle ore lavorabili.

PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ SINDACALE

2016 2015 BENCHMARK 13
ASSEMBLEA
N° ore 2.891 2.708 -
Percentuale su ore lavorabili 0,19 0,17 -
N° ore pro – capite 3,9 3,6 -
PERMESSO SINDACALE
N° ore 2.046 1.499 -
Percentuale su ore lavorabili 0,14 0,09 -
N° ore pro – capite 2,7 2,0 -
SCIOPERO
N° ore 5.452 798 -
Percentuale su ore lavorabili 0,36 0,05 -
N° ore pro – capite 7,3 1,0 -
TOTALE
N° ore 10.389 5.005 -
Percentuale su ore lavorabili 0,69 0,31 -
N° ore pro – capite 13,92 6,57 8,3

Nel corso del 2016 in Sabaf S.p.A. sono state proclamate complessivamente 26 ore di sciopero, a fronte di problematiche di carattere nazionale. In Faringosi Hinges, Sabaf do Brasil, Sabaf Turchia e Sabaf Kunshan non sono invece stati proclamati scioperi.

ATTIVITÀ SOCIALI E AGEVOLAZIONI

Sabaf S.p.A. ha stipulato una convenzione con un istituto di credito per la concessione di mutui ipotecari a condizioni particolarmente vantaggiose, prestando garanzia fideiussoria a favore dei dipendenti: al 31/12/2016 beneficiano della convenzione 59 dipendenti.

La Società ha affittato ai dipendenti alcuni appartamenti in prossimità della sede di Ospitaletto. È stato inoltre realizzato un complesso residenziale di 54 abitazioni, destinato prioritariamente e a condizioni privilegiate ai dipendenti, che ne hanno acquistate 29.

Sono inoltre state stipulate varie convenzioni con esercizi commerciali per l'acquisto di prodotti e servizi a prezzi agevolati.

CONTENZIOSO E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Nel corso del 2016 sono stati presi 136 provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti del Gruppo, così suddivisi:

Le principali motivazioni dei provvedimenti disciplinari sono l'assenza ingiustificata, il mancato rispetto dell'orario di lavoro, il mancato rispetto delle norme riguardanti l'assenza per malattia e giustificati motivi oggettivi.

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere contenziosi con i collaboratori. Sono in essere alcuni contenziosi con ex dipendenti riferiti prevalentemente all'impugnazione di provvedimenti di licenziamento.

SABAF e azionisti

LA COMPOSIZIONE DEL CAPITALE

Gli azionisti iscritti a libro soci al 10 marzo 2017 sono 2.210, di cui:

  • 1.809 possiedono fino a 1.000 azioni
  • 313 possiedono da 1.001 a 5.000 azioni
  • 40 possiedono da 5.001 a 10.000 azioni
  • 48 possiedono oltre 10.000 azioni

Il 45% del capitale è detenuto da azionisti residenti all'estero.

La presenza di investitori istituzionali nel capitale è molto rilevante (si stima circa il 90% del flottante).

RELAZIONI CON GLI INVESTITORI E GLI ANALISTI FINANZIARI

Fin dalla quotazione in Borsa (1998) la Società ha attribuito un'importanza strategica alla comunicazione finanziaria. La politica di comunicazione finanziaria di Sabaf è basata sui principi di correttezza, trasparenza e continuità, nella convinzione che tale approccio permetta agli investitori di poter valutare correttamente l'Azienda. In tale ottica, Sabaf garantisce la massima disponibilità al dialogo con analisti finanziari e investitori istituzionali.

Nel corso del 2016 la Società ha incontrato gli investitori istituzionali nell'ambito di roadshow organizzati a Milano, Firenze e Londra. Alcuni investitori, inoltre, hanno effettuato incontri con il management presso la sede sociale a Ospitaletto, cogliendo l'opportunità di visitare gli impianti produttivi.

REMUNERAZIONE DEGLI AZIONISTI E ANDAMENTO DEL TITOLO

Nel corso del 2016, il titolo Sabaf ha registrato il prezzo ufficiale massimo il giorno 5 gennaio (11,483 euro) e minimo il giorno 28 novembre (8,700 euro). I volumi medi scambiati sono stati pari a n. 5.254 azioni al giorno, pari ad un controvalore medio di 50.750 euro (133.000 euro nel 2015).

La politica dei dividendi adottata da Sabaf tende a garantire una valida remunerazione degli azionisti anche tramite il dividendo annuale, mantenendo un rapporto tra dividendo e utile superiore al 50%.

INVESTIMENTI SOCIALMENTE RESPONSABILI

Frequentemente il titolo Sabaf è stato oggetto di analisi anche da parte di analisti e gestori di fondi SRI, che in più occasioni hanno anche investito in Sabaf.

CONTENZIOSO

Non è in essere alcun contenzioso con i soci.

SABAF e clienti

ANALISI DELLE VENDITE

Paesi e clienti

2016 2015
Paesi 54 52
Clienti 14 293 288

Si rimanda alla Relazione sulla gestione per l'analisi della ripartizione dei ricavi per famiglia di prodotto e per area geografica.

In coerenza con le politiche commerciali seguite, gran parte dei rapporti commerciali attivi si caratterizza per relazioni consolidate nel lungo periodo.

I clienti con un fatturato annuale superiore al milione di euro sono 31 (34 nel 2015). La distribuzione per classi di fatturato è la seguente:

2016 2015
fino a 1.000 euro 50 43
da 1.001
a 50.000 euro
176 174
da 50.001
a 100.000 euro
23 26
da 100.001
a 500.000 euro
50 43
da 500.001
a 1.000.000 euro
13 11
da 1.000.001
a 5.000.000 euro
26 26
oltre 5.000.000 euro 5 8

Oltre alla struttura direzionale presso la sede di Ospitaletto, la rete commerciale si basa sulle società controllate in Brasile, Turchia, USA e Cina e sull'ufficio di rappresentanza in Polonia. Sono attivi 11 rapporti di agenzia, principalmente relativi a mercati extraeuropei.

IL SISTEMA QUALITÀ

Il sistema di gestione della qualità si integra con i sistemi di gestione ambientale e della sicurezza sul luogo di lavoro, ed ha lo scopo di consentire il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • a. accrescere la soddisfazione dei clienti, attraverso la comprensione e il soddisfacimento delle loro esigenze presenti e future;
  • b. migliorare continuamente i processi e i prodotti;
  • c. coinvolgere i partner ed i fornitori nel processo di miglioramento continuo, favorendo la logica della "comakership";
  • d. valorizzare le risorse umane;
  • e. migliorare la business performance.

Spese correnti per la qualità

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015
Certificazione prodotto 129 91
Certificazione e gestione
sistema qualità
26 27
Apparecchiature
e strumenti di misura (acquisto)
103 84
Apparecchiature
e strumenti di misura (taratura)
30 47
Norme tecniche,
software e riviste
5 2
Formazione 0 0
Prove e test presso
laboratori esterni
16 6
TOTALE 309 257

Investimenti per la qualità

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015
Apparecchiature e strumenti di
misura (acquisto)
131 74
TOTALE 131 74

Sedi che hanno ottenuto la certificazione di qualità secondo la Norma ISO 9001:2008:

1993 2008
Sabaf S.p.A Sabaf do Brasil
2001 2015
Faringosi Hinges Sabaf Turchia

Nel corso dell'anno 2016, il Sistema Qualità di Sabaf è stato costantemente monitorato e mantenuto per garantire la corretta implementazione e il rispetto dei requisiti della norma.

Il piano di verifiche ispettive interne, definito sia per la sede di Ospitaletto sia per lo stabilimento produttivo in Brasile, è stato eseguito e dai risultati non emergono criticità del sistema che, pertanto, soddisfa pienamente la norma.

Relativamente alle verifiche di terza parte sul sistema di gestione della qualità, il CSQ (Sistema di certificazione di IMQ) ha svolto la verifica ispettiva di sorveglianza annuale presso la sede di Ospitaletto nel mese di giugno 2016, e presso lo stabilimento in Turchia nel mese di maggio 2016, confermando l'adeguatezza del sistema. La verifica è stata condotta a campione presso la sede italiana e ha avuto carattere di conferma del sistema qualità anche per la sede dello stabilimento turco. Nel corso del 2017 tutti gli stabilimenti verranno visitati dall'ente di certificazione per il rinnovo del certificato.

Nel mese di ottobre 2016 l'Ente di Certificazione TUV NORD ha svolto la periodica verifica di sorveglianza sul sistema di gestione della qualità di Faringosi Hinges s.r.l. La verifica ha confermato l'adeguata impostazione del sistema. Non sono state rilevate non conformità.

Nel corso del 2017 è previsto lo svolgimento di corsi di aggiornamento e formazione per approfondire la nuova norma UNI EN ISO 9001:2015 in modo da preparare il percorso per l'adeguamento del sistema alla revisione della norma.

CUSTOMER SATISFACTION

L'indagine di customer satisfaction, condotta con frequenza biennale, rientra nelle attività di stakeholder engagement che Sabaf intraprende al fine di migliorare costantemente il livello qualitativo dei servizi offerti e di rispondere alle aspettative dei clienti.

L'ultima indagine, effettuata a febbraio 2015, ha confermato l'opinione positiva dei clienti, sottolineando tra i punti di forza la tempestività, professionalità e competenza nell'assistenza commerciale.

Una nuova analisi è stata pianificata per il mese di marzo 2017.

CONTENZIOSO

Sabaf ha in essere alcune iniziative per diffidare alcuni produttori sia di componenti contraffatti, che di cucine e piani cottura, che promuovono o vendono apparecchi con componenti in contraffazione di nostri brevetti e marchi.

SABAF e fornitori

LA NORMA SA8000 E I FORNITORI

Nel 2005 Sabaf S.p.A. ha ottenuto la certificazione di conformità ai requisiti della norma SA8000 (Social Accountability 8000) e, pertanto, l'Azienda richiede ai propri fornitori di rispettare, in tutte le loro attività, i principi della norma, quale criterio minimo per stabilire un rapporto duraturo basato sui principi della responsabilità sociale. I contratti di fornitura includono una clausola di carattere etico ispirata alla Norma SA8000, che impegna i fornitori a garantire il rispetto dei diritti umani e sociali e in particolare: ad evitare l'impiego di persone in età inferiore a quella stabilita dalla norma, a garantire ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro, a tutelare la libertà sindacale, a rispettare la legislazione in materia di orario di lavoro, ad assicurare ai lavoratori il rispetto del minimo retributivo legale.

L'eventuale mancato rispetto o mancata accettazione dei principi della Norma SA8000 può determinare l'interruzione dei rapporti di fornitura. Nel corso del 2016 sono state condotte 13 verifiche presso fornitori (19 nel 2015), relative alla gestione di qualità, ambiente e responsabilità sociale, dalle quali non sono emerse non conformità critiche. A fronte delle non conformità non critiche, sono stati richiesti ai fornitori gli opportuni interventi.

ANALISI DEGLI ACQUISTI

Il Gruppo Sabaf mira a favorire lo sviluppo del territorio in cui opera e, pertanto, nella selezione dei fornitori, favorisce le aziende locali:

escludendo i rapporti infragruppo, gli acquisti effettuati in Lombardia dalle società italiane del Gruppo rappresentano il 48% del totale, gli acquisti di Sabaf do Brasil da fornitori brasiliani sono l'83% del totale, gli acquisti di Sabaf Turchia da fornitori turchi il 77,3% del totale e gli acquisti di Sabaf Kunshan da fornitori cinesi il 95,5% del totale. Il fatturato realizzato al di fuori dell'Unione Europea proviene per la maggior parte da fornitori situati in Cina. I fornitori cinesi hanno sottoscritto la clausola di rispetto dei principi della norma SA8000.

Distribuzione territoriale dei fornitori

2016 2015
IN MIGLIAIA DI EURO FATTURATO % FATTURATO %
Provincia di Brescia 30.814 36,2 27.995 28,8
Italia 28.061 32,9 38.104 39,3
UE 10.246 12,0 11.000 11,3
Brasile 5.208 6,1 4.269 4,4
Turchia 5.578 6,5 5.339 5,5
Cina 4.282 5,0 6.908 7,1
Extra UE - Altri 978 1,1 3.437 3,5
TOTALE 85.167 100 97.011 100

Sabaf do Brasil e Sabaf Turchia acquistano i materiali necessari alla produzione prevalentemente presso fornitori locali. I principali macchinari utilizzati (isole di pressofusione, transfer di lavorazione e di montaggio) sono invece stati importati dall'Italia per garantire processi produttivi omogenei a livello di Gruppo, in particolare in termini di qualità e sicurezza.

RAPPORTI CON I FORNITORI E CONDIZIONI NEGOZIALI

Le relazioni con i fornitori sono improntate alla collaborazione di lungo periodo e fondate sulla correttezza negoziale, l'integrità e l'equità contrattuale e la condivisione delle strategie di crescita.

Per favorire la condivisione con i fornitori dei valori alla base del proprio modello di business, Sabaf ha distribuito in modo capillare la Carta Valori.

Sabaf garantisce l'assoluta imparzialità nella scelta dei fornitori e si impegna a rispettare rigorosamente i termini di pagamento pattuiti.

Sabaf richiede ai suoi fornitori la capacità di sapersi rinnovare tecnologicamente, in modo tale da poter sempre proporre i migliori rapporti qualità/prezzo, e privilegia nella scelta i fornitori che hanno ottenuto o stanno ottenendo le certificazioni dei sistemi di qualità e ambientale.

Nel 2016 il fatturato dei fornitori del Gruppo Sabaf con sistema di qualità certificato è stato pari al 68,1% del totale (61,9% nel 2015).

Ripartizione degli acquisti per natura

2016 2015
IN MIGLIAIA DI EURO FATTURATO % FATTURATO %
Materie prime 18.952 22,3 26.056 26,9
Componenti 28.394 33,3 28.027 28,9
Beni strumentali 11.465 13,5 11.581 11,9
Servizi e altri acquisti 26.356 30,9 31.347 32,3
TOTALE 85.167 100 97.011 100

Per i fornitori artigiani e meno strutturati sono concordati termini di pagamento molto brevi (prevalentemente a 30 giorni).

CONTENZIOSO

Non sono in essere contenziosi con i fornitori.

SABAF e finanziatori

RAPPORTI CON GLI ISTITUTI DI CREDITO

Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2016 pari a 0,21; indebitamento finanziario netto / EBITDA pari a 0,92) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate.

Al 31 dicembre 2016 l'indebitamento finanziario netto è pari a 23,5 milioni di euro rispetto ai 25,9 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

I rapporti con le banche sono da sempre improntati alla massima trasparenza. Sono privilegiate le relazioni con quegli istituti in grado di supportare il Gruppo in tutte le sue necessità finanziarie e di proporre tempestivamente soluzioni a fronte di specifiche esigenze.

CONTENZIOSO

Non è in essere alcun contenzioso con i finanziatori.

SABAF e concorrenti

PRINCIPALI CONCORRENTI ITALIANI ED INTERNAZIONALI

In Italia ed in Europa Sabaf stima di detenere una quota di mercato superiore al 50% in ogni segmento di prodotto ed è l'unica società a fornire la gamma completa di componenti per la cottura a gas, mentre i suoi concorrenti producono soltanto parte della gamma di prodotti.

I principali concorrenti di Sabaf sul mercato internazionale sono Copreci, Burner System International e Defendi.

Copreci è una cooperativa situata in Spagna nei Paesi Baschi, parte di Mondragon Cooperative Corporation e con Sabaf è il principale produttore di rubinetti e termostati in Europa.

Burner Systems International (BSI) è un gruppo americano, che ha acquisito il controllo del produttore francese Sourdillon, storico concorrente di Sabaf, e di Harper Wyman, il più importante produttore di componenti per la cottura a gas per il mercato nordamericano.

Defendi è una società italiana, acquisita nel 2013 dal gruppo tedesco EGO, ed è attivo principalmente nella produzione di bruciatori in Italia, Brasile e Messico.

Principali concorrenti italiani ed internazionali

RUBINETTI TERMOSTATI BRUCIATORI CERNIERE
SABAF X X X X
Burner Systems International (U.S.A) X X X
CMI (Italia) X
Copreci (Spagna) X X
Defendi Italy (Italia) X X
Nuova Star (Italia) X
Somipress (Italia) X

Dati economici 2014 e 2015 dei principali concorrenti italiani 15

2015 2014
IN MIGLIAIA DI EURO VENDITE RISULTATO
OPERATIVO
RISULTATO
NETTO
VENDITE RISULTATO
OPERATIVO
RISULTATO
NETTO
CMI 20.922 1.163 646 19.828 1.146 612
DEFENDI ITALY 53.608 1.006 1.087 54.694 2.930 2.257
NUOVA STAR 27.966 252 79 27.793 449 95
GRUPPO SOMIPRESS 40.946 3.417 2.046 40.072 3.160 1.720
GRUPPO SABAF 138.003 14.091 8.998 136.337 13.175 8.338

Non sono disponibili ulteriori informazioni relative ai concorrenti, a causa della difficoltà di reperire i dati.

CONTENZIOSO

È in essere un contenzioso promosso contro un concorrente a seguito di una presunta violazione di un nostro brevetto.

SABAF, Pubblica Amministrazione e Collettività

RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Coerentemente con le linee politiche di riferimento, i rapporti di Sabaf nei confronti della Pubblica Amministrazione e dell'Erario sono improntati alla massima trasparenza e correttezza.

A livello locale, Sabaf ha cercato di impostare un dialogo aperto con le diverse autorità per addivenire ad uno sviluppo industriale condiviso. In tale ottica, la Società fornisce sistematicamente al Comune di Ospitaletto copia delle analisi relative alle emissioni in atmosfera determinate dalla produzione nei propri stabilimenti.

INIZIATIVE BENEFICHE E LIBERALITÀ

L'ammontare delle liberalità nel 2016 è stato di circa 36.000 euro (44.000 euro nel 2015), prevalentemente indirizzate a sostenere iniziative di carattere sociale ed umanitario in ambito locale.

ADOZIONI A DISTANZA

Sabaf sostiene l'Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI), un'organizzazione non governativa senza scopo di lucro, impegnata in progetti internazionali di aiuto allo sviluppo. Le donazioni sono destinate al sostegno a distanza di venti bambini che vivono in diversi Paesi del mondo.

RAPPORTI CON LE UNIVERSITÀ E IL MONDO STUDENTESCO

Sabaf organizza sistematicamente visite aziendali con gruppi di studenti e porta la propria testimonianza di best practice in tema di responsabilità sociale all'interno di importanti convegni in diverse città d'Italia.

RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI

Sabaf è tra i fondatori di CECED Italia, l'associazione che sviluppa e coordina in Italia le attività di studio promosse a livello europeo dal Ceced (European Committee of Domestic Equipment Manufacturers) con le annesse implicazioni scientifiche, giuridiche ed istituzionali nel settore degli elettrodomestici.

Dal 2014 Sabaf S.p.A. è associata all'Associazione Industriale Bresciana (AIB), che aderisce al sistema Confindustria.

CONTENZIOSO

Non sono in essere contenziosi di rilievo con Enti Pubblici o con altri esponenti della collettività.

SABAF e ambiente

POLITICA DELLA SALUTE E SICUREZZA, AMBIENTALE ED ENERGETICA

Programma e obiettivi

La tutela della Salute e della Sicurezza dei Lavoratori, dell'Ambiente e l'utilizzo efficiente e razionale delle risorse Naturali ed Energetiche sono per SABAF parte dei propri impegni strategici. Nell'ambito dei processi per la produzione di componenti per cucine a gas, costituisce oggi, per la nostra Organizzazione, una sfida continua, il raggiungimento di standard di lavoro che garantiscano la salute e la massima sicurezza per il nostro personale e per chi lavora per nostro conto. Sono parte integrante di questa sfida la riduzione degli impatti ambientali ed il contenimento nell'impiego di risorse naturali ed Energetiche a partire dal processo di progettazione del Prodotto, attraverso le diverse fasi della sua realizzazione, in una prospettiva che guardi fino a tutta la vita operativa del prodotto stesso.

Per questo motivo SABAF ha adottato e mantiene attivo un Sistema Integrato per la Gestione della Salute, della Sicurezza, dell'Ambiente, e dell'Energia (EHS&En) che, integrandosi agli altri Sistemi di Gestione operanti in azienda, costituisca un mezzo efficace per perseguire una costante riduzione dei Rischi, degli impatti ambientali e dei consumi energetici attraverso i seguenti strumenti:

  • Il mantenimento della piena conformità alle norme e leggi vigenti e agli altri requisiti sottoscritti utilizzando gli stessi in modo proattivo quali elementi di continua sorveglianza EHS&En dei processi.
  • La valutazione preventiva, a partire dalle fasi di progettazione, modifica dei processi e di acquisto di prodotti e servizi, degli aspetti EHS&En.
  • La redazione, la diffusione e la costante attuazione della Politica al fine di condividere e coinvolgere tutti i dipendenti ed i collaboratori nel raggiungimento dei nostri obiettivi di prestazione EHS&En.

SABAF si impegna a perseguire i seguenti obiettivi:

  • La prevenzione dell'inquinamento e la razionalizzazione nell'utilizzo di energia attraverso il miglioramento continuo dei propri processi e dei prodotti finalizzandoli alla massimizzazione dell'utile da conseguirsi attraverso la minimizzazione degli impatti sull'ambiente e del consumo energetico.
  • L'efficientamento nell'impiego di risorse Naturali ed Energetiche in fase di produzione, con particolare riferimento al consumo di acqua ed energia
  • La riduzione della quantità di rifiuti prodotta ed il miglioramento della loro qualità in termini di pericolosità e recuperabilità.

Dal 2003 il sistema di gestione ambientale del sito produttivo di Ospitaletto (che copre circa l'80% della produzione totale del Gruppo) è certificato conforme alla norma ISO14001.

Nel corso dell'anno 2016, il Sistema di Gestione Ambientale di Sabaf è stato costantemente monitorato e mantenuto per garantire la corretta implementazione ed il rispetto dei requisiti della norma.

Relativamente alle verifiche di terza parte sul sistema, il CSQ ha svolto la verifica ispettiva di sorveglianza, presso la sede di Ospitaletto nel luglio 2016, confermando l'adeguatezza del sistema.

Sabaf S.p.A. ha ottenuto nel 2008 il rilascio da parte della Regione Lombardia dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC) ai sensi del D.Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59.

Nel 2015 il sito di Ospitaletto è stato certificato conforme alla norma ISO 50001, nell'ottica della riduzione degli impatti ambientali e del contenimento nell'impiego di risorse naturali ed energetiche. La visita di sorveglianza, tenutasi nel dicembre 2016, ha confermato l'adeguatezza del sistema.

DIALOGO CON LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E LE ISTITUZIONI

Il Gruppo da tempo promuove la diffusione di informazioni circa i minori impatti ambientali derivanti dall'impiego del gas nella cottura invece dell'energia elettrica: l'utilizzo di gas combustibile per la produzione di calore consente, infatti, rendimenti molto superiori a quelli ottenibili con gli apparecchi di cottura elettrici. Inoltre, il mercato della cottura richiede sempre di più in tutto il mondo potenze alte e numerosi punti di cottura per cucinare rapidamente i pasti. I piani di cottura alimentati elettricamente provocherebbero un aumento dei consumi energetici di picco, tipicamente intorno alle ore dei pasti, alimentando ulteriormente la domanda di energia elettrica già ora difficilmente soddisfabile.

INNOVAZIONE DI PROCESSO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Il lavaggio dei metalli

Nel processo produttivo dei rubinetti risulta indispensabile in più fasi procedere al lavaggio dei metalli. Tradizionalmente il lavaggio dei metalli è stato realizzato attraverso sistemi che prevedono l'utilizzo di solventi a base di cloro.

A partire dal 2013 Sabaf ha iniziato a valutare alternative che possano garantire una qualità del lavaggio uguale o superiore, minimizzando al contempo l'impatto ambientale e i costi di gestione. La soluzione individuata prevede l'inserimento nel processo produttivo di macchine che utilizzano un sistema di lavaggio basato su un alcool modificato, solvente che per le sue proprietà è ridistillabile (e quindi riciclabile). Con un investimento di oltre un milione di euro, il processo di sostituzione ha contemplato la completa sostituzione di tutti gli impianti di lavaggio presenti sia in Italia, sia in Brasile.

L'impatto ambientale e i costi di gestione sono stati sostanzialmente azzerati.

La marcatura dei prodotti

Le norme vigenti prescrivono di indicare sui prodotti una serie di caratteristiche distintive. Tradizionalmente la stampa è sempre stata fatta con un sistema a getto di inchiostro: il sistema permette la stampa di sole tre righe, per un numero predefinito di caratteri per ogni riga, con un costo di gestione annuo di circa 60.000 euro per inchiostri, solventi e manutenzione. Sabaf ha deciso di optare per un sistema di scrittura laser a fibra ottica che permette di stampare sui prodotti tutti i caratteri necessari senza alcuna limitazione. Negli ultimi anni, con un investimento di circa 250.000 euro, sono stati sostituiti tutti i sistemi a getto d'inchiostro con sistemi di scrittura laser a fibra ottica, azzerando così i costi di gestione.

INNOVAZIONE DI PRODOTTO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

I rubinetti in lega leggera

La produzione di rubinetti in lega di alluminio comporta diversi vantaggi rispetto alla produzione di rubinetti in ottone: eliminazione della fase di stampaggio a caldo dell'ottone, minore contenuto di piombo nel prodotto, minore peso e conseguente riduzione nei consumi per imballo e trasporto. Anche nel 2016 è continuato il processo di sostituzione dei rubinetti in ottone con i rubinetti in lega leggera, che rappresentano ormai oltre l'80% dei rubinetti prodotti.

I bruciatori ad alta efficienza

Da molti anni Sabaf è all'avanguardia nel presentare sul mercato bruciatori che si caratterizzano per rendimenti notevolmente superiori a quelli standard. Dopo il lancio delle Serie III, AE e AEO, dal 2012 Sabaf ha introdotto una nuova famiglia di bruciatori ad alta efficienza, i bruciatori HE, in grado di raggiungere un rendimento fino al 68%. I bruciatori HE si caratterizzano inoltre per un'intercambiabilità pressoché totale con i bruciatori Serie II. Recentemente è stata completata la gamma di bruciatori speciali DCC, che si caratterizzano per un'efficienza energetica superiore al 60%, la più alta oggi disponibile sul mercato per bruciatori a più corone di fiamma. Specificamente per il mercato cinese, poi, sono stati realizzati bruciatori DCC con corona spartifiamma in ottone ed efficienza superiore al 65%, ai vertici di quanto disponibile attualmente su quel mercato. I bruciatori ad alta efficienza rappresentano già il 14,5% del totale dei bruciatori prodotti.

IMPATTO AMBIENTALE

Materiali utilizzati e riciclabilità dei prodotti

Le principali linee di prodotto di Sabaf – rubinetti, termostati e bruciatori per apparecchiature di cottura a gas per uso domestico – sono caratterizzate da un alto rendimento energetico e da un utilizzo ottimale delle risorse naturali. L'utilizzo di gas combustibile per la produzione di calore consente, infatti, rendimenti molto superiori a quelli ottenibili con gli apparecchi di cottura elettrici.

I prodotti di Sabaf possono inoltre essere facilmente riciclati, perché costituiti quasi integralmente da ottone, leghe di alluminio, rame ed acciaio.

In Sabaf è inoltre attiva la raccolta differenziata di carta/cartone, vetro, lattine e plastica. Nel 2016 la raccolta differenziata ha permesso il recupero di carta/cartone e di imballaggi di plastica per 96.450 Kg.

MATERIALI
UTILIZZATI
CONSUMO 2016 (t) CONSUMO 2015 (t)
Ottone 697 1.025
Leghe di alluminio 6.703 7.431
Zamak 82 77
Acciaio 7.250 6.790

Il 100% dell'ottone e circa il 65% delle leghe di alluminio utilizzate sono prodotte tramite il recupero di rottame; il 35% delle leghe di alluminio e il 100% dell'acciaio è invece prodotto da minerale.

Il sempre minore consumo di ottone è legato alla graduale sostituzione dei rubinetti in ottone con i rubinetti in lega di alluminio.

I prodotti Sabaf soddisfano pienamente i requisiti della direttiva 2002/95/EC (Direttiva RoHS) che tende a limitare l'impiego di sostanze pericolose come il piombo nella produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, categoria che include tutti gli elettrodomestici inclusi gli apparecchi di cottura a gas (che sono equipaggiati con accensioni elettroniche).

Inoltre, i prodotti Sabaf soddisfano pienamente i requisiti della Direttiva 2000/53/EC (End of Life Vehicles), ovvero il contenuto di metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente) è inferiore ai limiti imposti dalla Direttiva.

In merito al Regolamento REACH (Regolamento n. 1907/2006 del 18.12.2006), Sabaf S.p.A. si configura come utilizzatore finale (downstream user) di sostanze e preparati. I prodotti forniti da Sabaf sono classificati come articoli che non danno luogo a rilascio intenzionale di sostanze durante il normale utilizzo, pertanto non è prevista la registrazione delle sostanze in essi contenute. Sabaf ha contattato i propri fornitori, al fine di assicurarsi della loro piena conformità al Regolamento REACH e di ottenere la conferma dell'adempimento degli obblighi di pre-registrazione e registrazione delle sostanze o preparati da loro utilizzati. Sabaf, inoltre, svolge un monitoraggio costante delle novità legislative relative al Regolamento REACH, al fine di identificare e gestire eventuali nuovi adempimenti in materia.

Fonti energetiche

ENERGIA
ELETTRICA
CONSUMO 2016
(Mwh)
CONSUMO 2015
(Mwh)
TOTALE 27.189 29.384
METANO CONSUMO 2016
(m3 X 1000)
CONSUMO 2015
(m3 X 1000)
TOTALE 3.432 3.376

Sabaf S.p.A. e Sabaf do Brasil utilizzano metano come fonte energetica per la fusione dell'alluminio e per la cottura dei coperchi smaltati. La produzione di Faringosi Hinges non utilizza metano come fonte energetica.

Indicatore: Energy intensity

ENERGY
INTENSITY
CONSUMO 2016 CONSUMO 2015
Kwh su fatturato 0,483 0,470

La diagnosi energetica del sistema di gestione dell'energia

Nel corso del 2015 Sabaf S.p.A. e Faringosi Hinges s.r.l. hanno effettuato una diagnosi energetica, finalizzata a ottenere un'approfondita conoscenza del profilo di consumo energetico delle proprie attività e a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico.

Si riportano di seguito alcuni tratti salienti della diagnosi energetica di Sabaf S.p.A.

PRINCIPALI FONTI ENERGETICHE UTILIZZATE

Le principali fonti utilizzate sono:

  • l'energia elettrica, per tutte le apparecchiature ad alimentazione elettrica presenti, siano esse funzionali o meno al processo produttivo, che copre il 73% del fabbisogno energetico totale
  • il gas naturale, legato al funzionamento sia di impianti produttivi (forni fonderia, bruciatori per lavaggio, forni smaltatura) sia ad impianti di servizio (riscaldamento), che copre il 27% del fabbisogno energetico totale

ANALISI DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER FINE

I processi produttivi che assorbono il maggiore fabbisogno energetico sono la fonderia (54% del totale di processo) e la smalteria (15% del totale di processo).

Il fabbisogno energetico dei servizi ausiliari è attribuibile principalmente alla produzione di aria compressa (70% del totale servizi ausiliari) e agli impianti di trattamento dei reflui della fonderia e della smalteria (20% del totale servizi ausiliari).

Il fabbisogno energetico dei servizi generali è riferibile in larga misura al riscaldamento e all'illuminazione.

Acqua

ACQUA CONSUMI 2016 (m3) CONSUMI 2015 (m3)
Da acquedotto 46.879 50.187
Da pozzo 46.640 38.894
TOTALE 93.519 89.081

Tutta l'acqua utilizzata nei processi produttivi dalle società del Gruppo è destinata allo smaltimento: non sono di conseguenza presenti scarichi idrici di natura industriale. L'acqua utilizzata nei processi di pressofusione e di smaltatura in Italia, recuperata tramite un impianto di raccolta dell'acqua piovana o prelevata da pozzo, a valle dei processi produttivi è trattata in impianti di concentrazione che hanno sensibilmente ridotto le quantità di acqua necessarie e di rifiuti prodotti.

Tra gli obiettivi di miglioramento ambientale fissati per il 2017 rientra l'ottimizzazione dei processi che comportano uso di acqua.

Rifiuti

Sfridi e rifiuti derivanti dal processo produttivo sono identificati e raccolti separatamente, per essere poi destinati al recupero o allo smaltimento. Le materozze derivanti dalla pressofusione dell'alluminio sono destinate direttamente al riutilizzo.

I rifiuti destinati allo smaltimento ed al recupero sono di seguito riassunti:

RIFIUTI (t) 2016 2015
ASSIMILABILE URBANO 152 166
Non pericoloso (smaltimento) 1.474 1.286
Non pericoloso (recupero) 3.980 4.287
TOT. NON PERICOLOSO 5.453 5.573
Pericoloso (smaltimento) 1.188 1.531
Pericoloso (recupero) 1.021 865
TOT. PERICOLOSO 2.209 2.396

Si segnala che nel corso del 2016 non si sono verificati sversamenti significativi.

Emissioni in atmosfera

Buona parte delle emissioni in atmosfera del Gruppo Sabaf deriva da attività definite "ad inquinamento poco significativo".

  • In Sabaf S.p.A. si svolgono tre processi di produzione:

    1. la produzione dei componenti che costituiscono i bruciatori (coppe portainiettore e spartifiamma) prevede la fusione e la successiva pressofusione della lega di alluminio, la sabbiatura dei pezzi, una serie di lavorazioni meccaniche con asportazione di materiale, il lavaggio di alcuni componenti, l'assemblaggio ed il collaudo. Tale processo produttivo comporta l'emissione di nebbie oleose in misura poco significativa, oltre a polveri e anidride carbonica;
    1. la produzione dei coperchi di bruciatori, in cui viene utilizzato l'acciaio come materia prima, che viene sottoposto a tranciatura e coniatura. I coperchi semilavorati sono poi destinati al lavaggio, alla sabbiatura, all'applicazione e alla cottura dello smalto, processo che genera l'emissione di polveri;
    1. la produzione di rubinetti e termostati, nella quale sono utilizzate come materie prime principalmente barre e corpi stampati in ottone (in lega di alluminio per i rubinetti di nuova generazione) e, in misura molto più ridotta, barre in acciaio. Il ciclo produttivo è suddiviso nelle seguenti fasi: lavorazione meccanica con asportazione di materiale di barre e corpi stampati, lavaggio dei semilavorati e dei componenti così ottenuti, finitura della superficie di accoppiamento corpi-maschi mediante utensile a diamante, assemblaggio e collaudo finale del prodotto finito. Da questo processo si generano nebbie oleose in misura poco significativa.
  • In Faringosi Hinges per la produzione delle cerniere viene utilizzato come materia prima principale l'acciaio, sottoposto ad una serie di lavorazioni meccaniche e assemblaggi che non comportano alcuna emissione significativa.
  • In Sabaf do Brasil viene svolto l'intero processo produttivo dei bruciatori. Dall'analisi del processo interno non si evidenziano emissioni significative.
  • In Sabaf Turchia viene svolto l'intero processo produttivo degli spartifiamma e la smaltatura dei coperchi dei bruciatori. Dall'analisi del processo interno non si evidenziano emissioni significative.
  • In Sabaf Cina vengono effettuate operazioni di lavorazione meccanica e di assemblaggio dei bruciatori. Le emissioni sono del tutto trascurabili.

Il livello di efficienza dei sistemi di depurazione è assicurato attraverso la loro regolare manutenzione ed il periodico monitoraggio di tutte le emissioni. I monitoraggi effettuati nel corso del 2015 e del 2016 hanno evidenziato la conformità ai limiti di legge di tutte le emissioni.

EMISSIONI
DI CO2 (t) 16
2016 2015
Da consumi
di metano
6.563 6.600
Da consumi di
9.978
energia elettrica
10.784
TOTALE
EMISSIONI
DI CO2
16.541 17.384

L'uso di gas metano per l'alimentazione dei forni fusori comporta l'emissione in atmosfera di NOX e SOX , comunque tali emissioni risultano poco significative. L'utilizzo di un combustibile relativamente pulito quale il metano permette a Sabaf di contribuire in misura trascurabile alle emissioni di gas serra.

Non vi è alcuna emissione di CH4 , N2 O, HFCS, SF6 , gas ad effetto serra. In Sabaf non sono attualmente presenti sostanze lesive dello strato atmosferico d'ozono, ad eccezione del fluido frigorigeno utilizzato in alcuni condizionatori (R22) e gestito in conformità alla normativa di riferimento.

INVESTIMENTI AMBIENTALI

Spese correnti ambientali

IN MIGLIAIA
DI EURO
2016 2015
Smaltimento rifiuti 453 449
Consulenze 78 75
Analisi emissioni 14 17
Formazione 2 6
Impianti,
attrezzature,
materiali
12 12
TOTALE 559 559

Investimenti ambientali

IN MIGLIAIA
DI EURO
2016 2015
Impianti,
attrezzature,
materiali
690 650
TOTALE 690 650

Gli investimenti ambientali del 2016 hanno riguardato gli impianti di lavaggio a cassoni introdotti in sostituzione dei vecchi impianti di lavaggio.

CONTENZIOSO

Non è in essere alcun contenzioso di rilievo in materia ambientale.

GRI Content Index

KPMG S.p.A. ha svolto un esame limitato ("limited assurance engagement") sul Bilancio Sociale 2016 del Gruppo SABAF esprimendo le sue conclusioni sul Bilancio Sociale nel suo complesso. Per quanto riguarda lo scope delle attività e le procedure svolte si rimanda alla Relazione della società di revisione indipendente sul Bilancio Sociale riportata alle pagine 98-100.

GENERAL STANDARD
DISCLOSURE
Descrizione indicatore NUMERO DI PAGINA
(o riferimento diretto)
Principio Global
Compact
ASSURANCE
ESTERNA
STRATEGIA E ANALISI
G4-1 Dichiarazione del Presidente e
dell'Amministratore Delegato
4
G4-2 Principali impatti, rischi ed opportunità 6, 27, 35-37, 53-55
PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE
G4-3 Nome dell'organizzazione Prima di copertina
G4-4 Principali marchi, prodotti e/o servizi 33-34
G4-5 Sede principale 33, 190
G4-6 Paesi di operatività 33, 35-36
G4-7 Assetto proprietario e forma legale 41, 83
G4-8 Mercati serviti 32, 34-35
G4-9 Dimensione dell'organizzazione 10-15, 34-36
G4-10 Numero di dipendenti per tipo di contratto,
regione e genere
65-66 6
G4-11 Dipendenti coperti da contratti collettivi
di lavoro
72 3
G4-12 Descrizione della catena di fornitura 87-88
G4-13 Cambiamenti significativi 4-5
G4-14 Modalità di applicazione del principio
o approccio prudenziale
28, 51-55
G4-15 Adozione di codici e principi esterni in ambito
economico, sociale e ambientale
8, 41
G4-16 Appartenenza ad associazioni e organizzazioni
di sostegno nazionale o internazionale
91
TEMI MATERIALI IDENTIFICATI E PERIMETRO DEL REPORT
G4-17 Elenco delle entità incluse nel bilancio
consolidato e di quelle non comprese
nel bilancio di sostenibilità
5, 65
G4-18 Processo per la definizione dei contenuti 5, 29
G4-19 Aspetti materiali identificati 6-7
G4-20 Per ogni aspetto materiale riportare il relativo
perimetro interno all'organizzazione
7
G4-21 Per ogni aspetto materiale riportare il relativo
perimetro al di fuori dell'organizzazione
7
G4-22 Spiegazione degli effetti di cambiamenti di
informazioni inserite nei precedenti bilanci e
relative motivazioni
5
G4-23 Cambiamenti significativi rispetto
al precedente bilancio
5
GENERAL STANDARD
DISCLOSURE
Descrizione indicatore NUMERO DI PAGINA
(o riferimento diretto)
Principio Global
Compact
ASSURANCE
ESTERNA
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
G4-24 Elenco degli stakeholder coinvolti 29
G4-25 Processo di identificazione e selezione
degli stakeholder da coinvolgere
29
G4-26 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder 29, 86
G4-27 Aspetti chiave e criticità emerse dal coinvolgi
mento degli stakeholder e relative azioni
5, 86
PARAMETRI DEL REPORT
G4-28 Periodo di rendicontazione 5
G4-29 Data di pubblicazione del precedente bilancio 5
G4-30 Periodicità di rendicontazione 5
G4-31 Contatti e indirizzi per informazioni sul bilancio 152
G4-32 GRI content index e scelta dell'opzione
"in accordance"
5, 101
G4-33 Attestazione esterna 98-100
GOVERNANCE
G4-34 Struttura di governo dell'organizzazione, inclu
si i comitati del più alto organo di governo
42-50, 109-116, 121
G4-38 Composizione del più alto organo di governo 42-50
G4-39 Indicare se il Presidente ricopre anche
un ruolo esecutivo
59
ETICA E INTEGRITÀ
G4-56 Valori, principi, standard,
codici di condotta e codici etici
8-9, 58 10
SPECIFIC STANDARD
DISCLOSURES
Material Aspects, DMA e Indicatori
Descrizione indicatore NUMERO DI PAGINA
(o riferimento diretto)
Principio Global
Compact
ASSURANCE
ESTERNA
CATEGORY: PERFORMANCE ECONOMICA
Material aspect: Impatto economico
G4-DMA 16
G4-EC1 Valore economico diretto generato
e distribuito
16
Material aspect: Presenza sul mercato
G4-DMA 6-7, 33-37
G4-EC5 Rapporto tra lo stipendio standard dei
neoassunti per sesso e lo stipendio minimo
locale nelle sedi operative più significative
73 6
SPECIFIC STANDARD
DISCLOSURES
Material Aspects, DMA e Indicatori
Descrizione indicatore NUMERO DI PAGINA
(o riferimento diretto)
Principio Global
Compact
ASSURANCE
ESTERNA
CATEGORY: PERFORMANCE AMBIENTALE
Material aspect: Materiali
G4-DMA 5-6, 92-93
G4-EN1 Materie prime utilizzate 93 7, 8
G4-EN2 Materiali riutilizzati o riciclati 93 8
Material aspect: Energia
G4-DMA 5-6, 92, 94
G4-EN3 Consumo di energia all'interno
dell'organizzazione
94 7, 8
G4-EN5 Intensità energetica 94 8
Material aspect: Acqua
G4-DMA 5-6, 96
G4-EN8 Consumo di acqua per fonte 96 7, 8
G4-EN9 Fonti idriche significativamente
interessate dal prelievo di acqua
Le attività del Gruppo non prevedono prelievi
idrici che possano interessare significativamen
te l'equilibrio delle fonti idriche
8
G4-EN10 Percentuale volume totale dell'acqua
riciclata e riutilizzata
96 8
Material aspect: Emissioni
G4-DMA 5-6, 97
G4-EN15 Emissioni di gas serra dirette (Scope 1) 97 7, 8
G4-EN16 Emissioni di gas serra generate
da consumi energetici (Scope 2)
97 7, 8
G4-EN20 Emissioni di sostanze nocive per l'ozono 97 7, 8
G4-EN21 NOx, SOx e altre emissioni in atmosfera 97 7, 8
Material aspect: Scarichi e rifiuti
G4-DMA 5-6, 96
G4-EN22 Scarichi idrici 96 8
G4-EN23 Produzione rifiuti e metodi di smaltimento 96 8
G4-EN24 Numero totale e volume
di sversamenti inquinanti
96 8
Material aspect: Prodotti e Servizi
G4-DMA 5-6, 93
G4-EN27 Iniziative per mitigare gli impatti di prodotti
e servizi sull'ambiente
93, 95 7, 8, 9
Material aspect: Overall
G4-DMA 5-6
G4-EN31 Spese e investimenti ambientali
totali per tipologia
97 7, 8, 9
SPECIFIC STANDARD
DISCLOSURES
Material Aspects, DMA e Indicatori
Descrizione indicatore NUMERO DI PAGINA
(o riferimento diretto)
Principio Global
Compact
ASSURANCE
ESTERNA
CATEGORY: PRATICHE DI LAVORO ADEGUATE
Material aspect: Occupazione
G4-DMA 5-6, 65
G4-LA1 Numero totale e percentuale di nuovi assunti
e turnover, per età, sesso e regione
64-66 6
G4-LA2 Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno,
ma non per i lavoratori part-time e a termine
72, 199-200
G4-LA3 Rientro al lavoro e tassi di rientro dopo
il congedo parentale per genere
75 6
Material aspect: Sicurezza e salute sul lavoro
G4-DMA 5-6, 76-77
G4-LA6 Tipologia di infortuni, tasso di infortunio, malattie
professionali, giorni di lavoro persi e assenteismo
e numero di incidenti mortali collegati al lavoro
suddivisi per regione e per genere
12, 76-77
G4-LA7 Lavoratori ad alta incidenza o ad alto rischio
di malattia professionale
77
G4-LA8 Tematiche relative alla gestione della
salute e sicurezza in azienda incluse
in accordi formali con i sindacati
80
Material aspect: Formazione e istruzione
G4-DMA 5-6, 70
G4-LA9 Ore di formazione medie per dipendente
per genere e per categoria di dipendente
70 6
G4-LA11 Percentuale di dipendenti che ricevono
rapporti regolari sui risultati e sullo sviluppo
della carriera, per genere e per categoria
di dipendente
72 6
Material aspect: Diversità e pari opportunità
G4-DMA 5-6, 71
G4-LA12 Composizione degli organi di governo e suddi
visione dei dipendenti per categoria rispetto al
genere, età, appartenenza a categorie protette e
altri indicatori di diversità
44-45, 71 6
Material aspect: Equa remunerazione per donne e uomini
G4-DMA 5-6, 73
G4-LA13 Rapporto dello stipendio base e della remunera
zione delle donne rispetto a quello degli uomini
per categoria di dipendenti
73 6
Material aspect: Valutazione dei fornitori in merito alle pratiche di lavoro
G4-DMA 5-6, 87
G4-LA14 Percentuale dei nuovi fornitori selezionati
sulla base di criteri inerenti le condizioni
lavorative del personale
87
SPECIFIC STANDARD
DISCLOSURES
Material Aspects, DMA e Indicatori
Descrizione indicatore NUMERO DI PAGINA
(o riferimento diretto)
Principio Global
Compact
ASSURANCE
ESTERNA
CATEGORY: DIRITTI UMANI
Material aspect: Non discriminazione
G4-DMA 5-6, 65, 70
G4-HR3 Episodi di discriminazione e azioni intraprese Non sono stati rilevati episodi
di discriminazione
6
Material aspect: Libertà di associazione e contrattazione collettiva
G4-DMA 5-6
G4-HR4 Identificazione delle attività in cui la libertà
di associazione e contrattazione collettiva
può essere esposta a rischi significativi
e azioni intraprese in difesa di tali diritti
65, 87 3
Material aspect: Lavoro minorile
G4-DMA 5-6
G4-HR5 Identificazione delle operazioni e dei
principali fornitori con elevato rischio
di ricorso al lavoro minorile e delle misure
adottate per contribuire alla sua eliminazione
65, 87 5
Material aspect: Lavoro forzato
G4-DMA 5-6
G4-HR6 Attività con alto rischio di ricorso al lavoro
forzato o obbligatorio e misure intraprese
per contribuire alla loro abolizione
65, 87 4
Material aspect: Valutazione dei diritti umani
G4-DMA 5-6
G4-HR9 Numero e percentuale delle aree
di operatività soggette ad analisi sui diritti
umani (impact assessment)
65, 87 1
Material aspect: Valutazione dei fornitori sui diritti umani
G4-DMA 5-6
G4-HR10 Percentuale dei nuovi fornitori valutati sulla
base di criteri riguardanti i diritti umani
8, 87 2
CATEGORY: RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO
Material aspect: Salute e sicurezza dei consumatori
G4-DMA 5-6, 85
G4-PR1 Percentuale di categorie di prodotti e servizi
per i quali sono valutati gli impatti sulla salute
e sicurezza dei clienti.
85-86
Material aspect: Etichettatura dei prodotti e servizi
G4-DMA 5-6, 86
G4-PR5 Risultati delle indagini di soddisfazione
dei clienti
86

CAPITOLO 5

RELAZIONE SULLA GESTIONE

SITUAZIONE ECONOMICO–FINANZIARIA DEL GRUPPO

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 % 2015 % VARIAZIONE
2016-2015
VARIAZIONE %
Ricavi di vendita 130.978 100% 138.003 100% (7.025) -5,1%
Margine operativo lordo
(EBITDA)
25.365 19,4% 26.172 19,0% (807) -3,1%
Risultato operativo (EBIT) 12.530 9,6% 14.091 10,2% (1.561) -11,1%
Utile ante imposte 12.446 9,5% 13.473 9,8% (1.027) -7,6%
Utile netto 9.009 6,9% 8.998 6,5% 11 +0,1%
Utile base per azione (euro) 0,792 - 0,781 - 0,011 +1,4%
Utile diluito per azione (euro) 0,792 - 0,781 - 0,011 +1,4%

Nel 2016 il Gruppo Sabaf ha conseguito una flessione delle vendite del 5,1%; a parità di area di consolidamento la flessione è stata del 6,7%. Nonostante il calo dei volumi di vendita, il Gruppo è riuscito a mantenere performance reddituali soddisfacenti e a conseguire un margine operativo lordo percentuale migliore rispetto al 2015: l'EBITDA 2016 è stato pari al 19,4% del fatturato, rispetto al 19% del 2015, mentre, a causa della maggiore incidenza degli ammortamenti, l'EBIT si è attestato al 9,6% del fatturato, contro il 10,2% dell'anno precedente. Il risultato netto del 2016, pari a 9 milioni di euro, è rimasto sostanzialmente invariato in valore assoluto, mentre in termini percentuali ha raggiunto il 6,9% delle vendite (6,5% nel 2015).

Le famiglie dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati) sono quelle che maggiormente hanno risentito della flessione, perché destinate prevalentemente a mercati (Nord Africa e Medio Oriente) che hanno vissuto un anno di crisi. I bruciatori hanno subito un modesto arretramento mentre anche nel 2016 si è confermata una buona crescita delle vendite di cerniere, grazie al consolidamento di importanti rapporti di fornitura e al maggiore peso dei nuovi modelli speciali.

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi, essa è stata la seguente:

La suddivisione per linea di prodotto dei ricavi di vendita è dettagliata dalla tabella seguente:

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 % 2015 % VAR. %
Rubinetti in ottone 9.007 6,9% 12.689 9,2% -29,0%
Rubinetti in lega leggera 32.393 24,7% 33.784 24,5% -4,1%
Termostati 7.699 5,9% 10.596 7,7% -27,3%
Bruciatori standard 37.338 28,5% 37.789 27,4% -1,2%
Bruciatori speciali 21.215 16,2% 21.622 15,7% -1,9%
Accessori e altri ricavi 12.613 9,6% 13.577 9,8% -7,1%
TOTALE
COMPONENTI GAS
120.265 91,8% 130.057 94,3% -7,5%
Bruciatori professionali 2.289 1,8% 0 0,0% n.a.
Cerniere 8.424 6,4% 7.946 5,7% +6,0%
TOTALE 130.978 100,0% 138.003 100,0% -5,1%

Fatturato per linea di prodotto Fatturato per area geografica

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 % 2015 % VAR. %
Italia 36.365 27,8% 41.244 29,9% -11,8%
Europa Occidentale 8.553 6,5% 7.438 5,4% +15,0%
Europa Orientale 34.123 26,1% 35.125 25,5% -2,9%
Medio Oriente e Africa 11.698 8,9% 16.759 12,1% -30,2%
Asia e Oceania 8.088 6,2% 7.019 5,0% +15,2%
Sud America 20.847 15,9% 20.815 15,1% +0,2%
Nord America e Messico 11.304 8,6% 9.603 7,0% +17,7%
TOTALE 130.978 100% 138.003 100% -5,1%

La crisi dei mercati mediorientali e dell'Africa (prevalentemente Egitto), legata a fattori esclusivamente esogeni (quali il basso prezzo del petrolio e la scarsa disponibilità di valuta forte), ha determinato una flessione del fatturato diretto di oltre 5 milioni di euro e ha anche impattato le vendite del Gruppo in Italia, dato che i nostri clienti italiani sono forti esportatori verso l'area mediorientale. Il buon andamento degli altri mercati internazionali, tra cui spicca la costante crescita del Nord America, ha solo parzialmente compensato il calo delle vendite in Medio Oriente, Africa e Italia.

I prezzi medi di vendita del 2016 sono stati inferiori di circa l'1,5% rispetto al 2015.

I prezzi medi effettivi di acquisto delle principali materie prime (ottone, leghe di alluminio e acciaio) sono stati in flessione, consentendo risparmi pari allo 0,9% delle vendite. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 36,7% nel 2016, rispetto al 38,7% del 2015; lo scostamento risente anche del diverso mix di prodotti venduti.

L'incidenza del costo del lavoro è passata dal 23,6% delle vendite al 24,5%, a causa della maggiore incidenza dei costi di struttura.

Il cash flow reddituale (utile netto più ammortamenti) è stato di 21,9 milioni di euro, con una incidenza sul fatturato pari al 16,7% (21,2 milioni di euro e 15,3% rispettivamente nel 2015).

L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato rimane trascurabile (0,5%, contro lo 0,4% del 2015), per via del modesto indebitamento e del basso livello dei tassi di interesse.

Il tax-rate del 2016 è pari al 26,9% (33,2% nel 2015) e beneficia di incentivi fiscali sugli investimenti per 0,4 milioni di euro.

La situazione patrimoniale del Gruppo, riclassificata in base a criteri finanziari, si presenta come segue:

IN MIGLIAIA DI EURO 31/12/2016 31/12/2015
Attività non correnti 93.967 92.797
Attività a breve 1 72.908 75.370
Passività a breve 2 (26.824) (27.207)
Capitale circolante 3 46.084 48.163
Attività finanziarie
a breve termine
0 69
Fondi per rischi e oneri,
TFR, imposte differite
(4.284) (4.081)
CAPITALE INVESTITO NETTO 135.767 136.948
Posizione finanziaria netta
a breve termine
(2.804) (19.520)
Posizione finanziaria netta
a medio-lungo termine
(20.654) (6.388)
INDEBITAMENTO
FINANZIARIO NETTO
(23.458) (25.908)
PATRIMONIO NETTO 112.309 111.040

I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015
Liquidità iniziale 3.991 3.675
Cash flow operativo 25.931 19.131
Flusso monetario
dagli investimenti
(11.762) (12.079)
Free cash flow 14.169 7.052
Flusso monetario
dall'attività finanziaria
(2.894) (5.392)
Acquisizione A.R.C. (2.614) 0
Differenze cambio di traduzione (509) (1.344)
FLUSSO MONETARIO
DEL PERIODO
8.152 316
Liquidità finale 12.143 3.991

L'indebitamento finanziario netto e la liquidità nelle tabelle di cui sopra sono definiti in conformità alla posizione finanziaria netta dettagliata nella Nota 22 del bilancio consolidato, come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006.

Al 31 dicembre 2016 il capitale circolante ammonta a 46,1 milioni di euro, rispetto ai 48,2 milioni di euro di fine 2015: la sua incidenza sul fatturato è pari al 35,2% (34,9% nel 2015). Anche per trarre vantaggio di tassi di interesse ai minimi storici, nel corso dell'esercizio il Gruppo ha rimodulato la durata media dei propri finanziamenti, stipulando contratti di mutuo chirografario per complessivi 19,8 milioni di euro rimborsabili in 5 anni e riducendo l'esposizione bancaria a breve termine.

Al 31 dicembre 2016 la posizione finanziaria a breve è negativa per soli 2,8 milioni di euro, per cui il Gruppo considera del tutto trascurabile il rischio di liquidità.

Nel 2016 il Gruppo Sabaf ha effettuato investimenti netti per 11,8 milioni di euro. I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'incremento della capacità produttiva in Turchia e in Brasile e alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera. Sono stati altresì effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali. È stata inoltre acquisita la quota di controllo di A.R.C. s.r.l., per la quale sono stati investiti 4,8 milioni di euro (2,6 milioni di euro al netto della posizione finanziaria della società acquisita). Le finalità di tale operazione sono approfondite nel prossimo paragrafo della presente relazione.

Il free cash flow (cash flow operativo meno investimenti) è stato di 14,2 milioni di euro e beneficia di una migliore dinamica del capitale circolante rispetto ai 7,1 milioni di euro del 2015.

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha pagato dividendi per 5,5 milioni di euro e acquistato azioni proprie per 1,7 milioni di euro; l'indebitamento finanziario netto è pari a 23,5 milioni di euro, contro i 25,9 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

Al 31 dicembre 2016 il patrimonio netto ammonta a 112,3 milioni di euro; il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari a 0,21 contro lo 0,23 del 2015.

  • 1 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri Crediti correnti.
  • 2 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti. 3 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve.

Indicatori economico finanziari

2016 2015
Redditività del capitale investito
(EBIT/capitale investito)
9,2% 10,3%
Dividendi per azione (euro) 0,48 4 0,48
Indebitamento
netto/Mezzi propri
21% 23%
Capitalizzazione di mercato
al 31 dicembre /patrimonio netto
1,07 1,19
Variazione del fatturato -5,1% +1,2%

Rimandiamo alla parte introduttiva del Rapporto Annuale per un esame dettagliato degli altri indicatori di performance (KPI).

L'ACQUISIZIONE DI A.R.C.

Nel mese di giugno 2016 il Gruppo ha acquisito la quota di controllo (70%) di A.R.C. s.r.l., società leader in Italia nella produzione di bruciatori per la cottura professionale. L'operazione permette al Gruppo Sabaf di entrare in un nuovo settore, contiguo a quello tradizionale dei componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas, e di valorizzare la consolidata presenza internazionale del Gruppo. Il Signor Loris Gasparini, che mantiene una quota del 30% in A.R.C., rimarrà alla guida della società in qualità di amministratore delegato per un periodo di 5 anni, al termine del quale saranno esercitabili un'opzione di acquisto in favore di Sabaf per il residuo 30% del capitale sociale e una contestuale opzione di vendita in favore di Loris Gasparini.

A.R.C., che è stata consolidata a partire dal 1° luglio 2016, ha chiuso l'intero esercizio 2016 con vendite pari a 5,1 milioni di euro (4,4 milioni di euro nel 2015), un margine operativo lordo (EBITDA) di 1,1 milioni di euro (0,9 milioni di euro nel 2015) e un utile netto di 0,7 milioni di euro (0,6 milioni di euro nel 2015).

FATTORI DI RISCHIO LEGATI AL SETTORE NEL QUALE IL GRUPPO OPERA

Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia e all'andamento della domanda

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da vari fattori, quali l'andamento del Prodotto Interno Lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l'andamento dei tassi d'interesse, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, la facilità di ricorso al credito. Il protrarsi della crisi europea, divenuta negli anni sistemica, ha inciso sulla trasformazione dell'industria del bianco, settore in cui opera il Gruppo Sabaf. Infatti, alla continua contrazione della domanda nei mercati maturi si sta accompagnando una ulteriore concentrazione del mercato di sbocco, un progressivo aumento dei volumi di vendita in Paesi emergenti e, infine, un inasprimento della concorrenza, fenomeni che impongono politiche aggressive nella definizione dei prezzi di vendita. Per fronteggiare tale situazione, il Gruppo punta a mantenere invariata e, ove possibile, rafforzare la propria posizione di leadership attraverso:

  • il lancio di nuovi prodotti, caratterizzati da prestazioni superiori rispetto agli attuali standard di mercato e personalizzati alle esigenze del cliente;
  • l'espansione nei mercati caratterizzati da elevati tassi di crescita;
  • il mantenimento di elevati standard di qualità e sicurezza, che consentono di differenziare il prodotto mediante l'impiego di risorse e l'implementazione di processi produttivi difficilmente sostenibili dai competitor;
  • il miglioramento dell'efficienza dei processi produttivi.

Rischio di volatilità dei prezzi delle materie prime

Il Gruppo impiega nel processo produttivo metalli e leghe, principalmente ottone, leghe di alluminio e acciaio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza semestrale o annuale; di conseguenza le Società del Gruppo potrebbero non riuscire a trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime, con conseguenti effetti sulla marginalità. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Alla data della presente relazione il Gruppo Sabaf ha già fissato i prezzi di acquisto per circa il 50% del fabbisogno atteso per il 2017 di alluminio, acciaio e ottone. L'eventuale aumento dei prezzi delle materie prime non coperte potrebbe produrre effetti negativi sulla marginalità attesa.

Per approfondimenti si rinvia alla Nota 35 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.

Rischio di oscillazione dei tassi di cambio

Il Gruppo Sabaf opera prevalentemente in euro. Esistono tuttavia transazioni in altre valute, quali il dollaro USA, il real brasiliano, la lira turca e il renminbi cinese.

Con riferimento al dollaro, poiché il 16% circa del fatturato consolidato è realizzato in tale valuta, l'eventuale suo deprezzamento rispetto all'euro e al real potrebbe comportare una perdita di competitività nei mercati in cui tali vendite sono realizzate (soprattutto America Settentrionale e Meridionale).

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo aveva in essere contratti per la vendita a termine di 7,5 milioni di dollari, con scadenza fino al 31 dicembre 2017. La Direzione Amministrativa e Finanziaria monitora costantemente l'esposizione in valuta, l'andamento dei tassi di cambio e la gestione operativa delle attività connesse.

Per approfondimenti si rinvia alla Nota 35 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.

Rischi connessi alla responsabilità di prodotto

I prodotti di Sabaf sono ad alta rischiosità intrinseca sotto il profilo della sicurezza. L'elevata attenzione del Gruppo alla qualità e alla sicurezza del prodotto ha consentito di evitare, in passato, qualsiasi tipo di incidente causato da difettosità di prodotto. Ciononostante non è possibile escludere a priori incidenti di questa natura.

Al fine di trasferire il rischio di danni da responsabilità civile derivanti da malfunzionamento dei propri prodotti, Sabaf ha sottoscritto polizze assicurative con massimali fino a 10 milioni di euro per singolo sinistro.

Tutela dell'esclusività del prodotto

Esiste il rischio che alcuni prodotti del Gruppo, ancorché protetti da tutela brevettuale, siano copiati dai concorrenti; l'apertura commerciale in Paesi in cui è difficile far valere i diritti sui brevetti industriali espone il Gruppo a un maggior rischio di tutela dei propri prodotti. Peraltro, il modello di business di Sabaf basa la tutela dell'esclusività del prodotto principalmente sulla capacità di progettazione e realizzazione interna dei macchinari speciali utilizzati nei processi produttivi, che derivano da un know how unico e difficilmente replicabile dai concorrenti.

Sabaf ha comunque in essere processi strutturati per la gestione delle innovazioni e la protezione della proprietà intellettuale. Inoltre, il Gruppo monitora periodicamente le strategie brevettuali adottate/da adottare sulla base di valutazioni di costo/opportunità.

Rischi di concentrazione del fatturato

Il Gruppo è caratterizzato da una forte concentrazione del proprio fatturato, con quasi il 50% dei ricavi realizzati con i primi 10 clienti. Le relazioni con i clienti sono normalmente stabili e di lungo periodo, ancorché abitualmente regolate con contratti di durata non superiore all'anno, rinnovabili e senza previsione di livelli minimi garantiti.

Alla data attuale, non ci sono indicazioni tali da far ritenere probabile la perdita, entro i prossimi mesi, di clienti rilevanti per il Gruppo.

Rischio di credito commerciale

L'elevata concentrazione del fatturato su un numero limitato di clienti, di cui al precedente punto, genera una concentrazione dei relativi crediti commerciali, con conseguente aumento dell'impatto negativo sui risultati economico-finanziari in caso di insolvenza di uno di essi. In particolare, in considerazione delle difficoltà strutturali del settore degli elettrodomestici nei mercati maturi, è possibile che si manifestino situazioni di difficoltà finanziaria o di insolvenza da parte dei clienti.

Il rischio è costantemente monitorato tramite la valutazione preliminare dei clienti e la verifica del rispetto dei termini di pagamento concordati. E' in essere una polizza di assicurazione crediti che copre circa il 70% del rischio di credito. Un'ulteriore quota è parzialmente garantita attraverso lettere di credito rilasciate da primari istituti bancari a favore dei clienti. La parte residua del rischio di credito è coperta mediante un fondo svalutazione crediti ritenuto congruo.

Per approfondimenti, si rinvia alla Nota 35 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.

Rischi connessi alla presenza in Turchia e di instabilità nei Paesi emergenti

La Turchia rappresenta oggi il principale polo di produzione degli apparecchi elettrodomestici a livello europeo. La forte competitività dell'industria locale ha attratto ingenti investimenti esteri e favorito la crescita di importanti realtà locali che stanno conquistando una posizione di sempre maggiore rilievo sullo scenario internazionale. In tale contesto, il Gruppo Sabaf ha avviato uno stabilimento in Turchia alla fine del 2012 e realizza oggi in Turchia oltre il 10% della produzione totale. Il mercato turco ha rappresentato nel 2016 il 22% delle vendite totali del Gruppo (una quota significativa dei componenti Sabaf è assemblata dai clienti su prodotti finiti poi esportati dalla Turchia). Le recenti tensioni socio-politiche in Turchia non hanno avuto alcun effetto sulle attività del Gruppo Sabaf, che sono proseguite nella totale ordinarietà. Peraltro, in considerazione della rilevanza strategica di tale Paese per il settore e per il Gruppo, il management ha valutato i rischi che potrebbero derivare dall'impossibilità di operare in Turchia a seguito di eventi drammatici, ancorché oggi ritenuti improbabili. Si evidenzia in particolare come tutti i prodotti oggi realizzati in Turchia possono essere realizzati anche in Italia, sebbene a costi superiori, potendo garantire così la continuità delle forniture ai clienti.

Il 40% delle vendite del Gruppo Sabaf è realizzato nei mercati extraeuropei. Inoltre, i prodotti venduti in Europa possono essere esportati dai clienti in mercati internazionali, rendendo pertanto più significativa la percentuale di fatturato dipendente, anche se in via indiretta, dalle economie emergenti.

Tra i principali mercati extraeuropei del Gruppo sono da annoverare il Nord Africa, il Medio Oriente e il Sud America. Eventuali situazioni di embargo o di maggiore instabilità politico/economica, ovvero mutamenti nei sistemi normativi e/o giudiziari locali, ovvero l'imposizione di nuove tariffe o imposte, che dovessero verificarsi in futuro, potrebbero compromettere una quota del fatturato di Gruppo e la relativa marginalità.

Per fronteggiare tale rischio, il Gruppo ha adottato una politica di diversificazione degli investimenti a livello internazionale, definendo diverse priorità strategiche che considerano, oltre alle opportunità di business, anche i diversi profili di rischio associati. Inoltre il Gruppo monitora l'andamento economico e sociale dei Paesi target, anche attraverso una rete locale, al fine di adottare scelte strategiche e di investimento avendo consapevolezza dell'esposizione ai rischi connessi.

Rischi connessi alla crescita per linee esterne

La strategia del Gruppo prevede anche la possibilità di crescita per linee esterne, anche in settori contigui; l'acquisizione del controllo di A.R.C. nel corso del 2016 ha rappresentato un passo in tale direzione. Gli amministratori sono consapevoli che la crescita tramite acquisizioni comporta profili di rischio specifici, sia in fase di valutazione, sia nel percorso di integrazione. A tal fine, il Gruppo intende sviluppare strumenti per la costruzione di business case e strumenti di analisi e supporto ai processi di integrazione.

Rischi connessi alla perdita e difficile reperibilità di risorse e competenze chiave

I risultati del Gruppo dipendono in gran parte dall'operato degli amministratori esecutivi e del management. La perdita di una risorsa chiave per il Gruppo senza un'adeguata sostituzione e la mancata capacità di attrarre nuove risorse potrebbero avere effetti negativi sul futuro del Gruppo medesimo e sulla qualità dei risultati economici e finanziari. Per mitigare tale rischio, il Gruppo ha avviato da anni politiche di rafforzamento delle strutture organizzative interne maggiormente critiche ed iniziative di fidelizzazione del personale, tra cui la sottoscrizione di patti di non concorrenza con le figure chiave.

Il 23 gennaio 2017 l'Amministratore Delegato Alberto Bartoli ha rassegnato le dimissioni, con efficacia dalla data dell'assemblea degli azionisti prevista per il 27 aprile 2017, per motivi strettamente personali. Il Consiglio di Amministrazione ha incaricato il Comitato per la Remunerazione e le Nomine di delineare il profilo professionale idoneo a rivestire la carica di Amministratore Delegato per dare continuità alla strategia, mirata al perseguimento di una crescita sostenibile nel lungo periodo nel settore dei componenti per la cottura a gas e in settori contigui. Il Consiglio inserirà all'ordine del giorno della convocanda assemblea degli azionisti la nomina di un amministratore in sostituzione del dott. Bartoli.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

I progetti di ricerca e sviluppo più significativi condotti nel corso del 2016 sono stati i seguenti:

Bruciatori

  • sono state sviluppate tre serie di bruciatori in ottone destinati al mercato nordamericano;
  • è stata realizzata, in codesign con un primario cliente nordamericano, una serie speciale di bruciatori personalizzati;
  • è stato sviluppato un bruciatore economico con coperchio piatto per soddisfare le esigenze di marketing di un importante cliente brasiliano;
  • è stata industrializzata una nuova coppa bruciatore dedicata al mercato brasiliano ed è stato sviluppato il relativo spartifiamma;
  • è stata sviluppata una nuova versione del bruciatore doppia corona ad alta efficienza realizzato per il mercato cinese (Tower Plus);
  • è stata sviluppata una nuova linea di bruciatori, sulla base della Serie II, con testa bruciatore in alluminio e ottone destinata all'alto di gamma e al settore semiprofessionale;
  • è stata progettata una versione di bruciatore forno con portainiettore economico.

Rubinetti

  • è stata ampliata la gamma dei rubinetti con sicurezza in lega leggera per cucine, introducendo anche una versione con comando grill elettrico;
  • è stata studiata la fattibilità tecnico-economica per una nuova serie di rubinetti semplici rampa quadra per il mercato statunitense;
  • nell'ambito dell'organizzazione di produzione, è stata implementata, su una prima linea di prodotto (rubinetti con sicurezza per piani), la tracciabilità totale sul prodotto finito (ID pezzo attraverso data matrix), che garantisce la possibilità di tracciare per ogni pezzo prodotto, tutti i dati relativi ai test effettuati durante il processo. Nel medio termine il Gruppo intende estendere tale sistema ad altre linee di prodotto.
  • sono continuati gli interventi sul processo volti all'incremento della produttività e dell'automazione, sia per le fasi di lavorazioni che per quelle di montaggio.

Cerniere

  • sono state sviluppate soluzioni diverse per l'applicazione della cerniera camma interna con gruppo ammortizzatore entro forno, personalizzandole in funzione delle richieste dei clienti;
  • sono state sviluppate due diverse tipologie di motorizzazione per porte forno, una con sistema elettromeccanico e l'altra con motore lineare magnetico.

Per tutto il Gruppo, è proseguito il miglioramento dei processi produttivi, che si è accompagnato allo sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi.

I costi di sviluppo sono stati capitalizzati per 314.000 euro, in quanto sono risultate soddisfatte tutte le condizioni previste dai principi contabili internazionali, negli altri casi sono stati imputati a conto economico.

SOSTENIBILITÀ E REPORTING INTEGRATO

Dal 2005, Sabaf pubblica congiuntamente nel Rapporto Annuale le proprie performance di sostenibilità economiche, sociali ed ambientali. Se nel 2005 una tale scelta era da considerarsi pionieristica e quasi sperimentale, oggi l'orientamento a livello internazionale indica che la rendicontazione integrata rappresenta indiscutibilmente la best practice a cui tendere.

Con riferimento al decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254, che ha attuato la direttiva 2014/95/UE sugli obblighi di comunicazione in materia di informazioni non finanziarie a partire dall'esercizio 2017, il Gruppo sta valutando la necessità di predisporre o aggiornare le policy e le procedure esistenti per la predisposizione dell'informativa richiesta. Peraltro, il Gruppo già fornisce nel Rapporto Annuale la quasi totalità delle informazioni richiesta dalla nuova normativa.

PERSONALE

Al 31 dicembre 2016 i dipendenti del Gruppo Sabaf erano 754 (759 al 31 dicembre 2015). Nel Gruppo Sabaf nel corso del 2016 non vi sono stati morti sul lavoro o infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime per i quali è stata definitivamente accertata una responsabilità aziendale o addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui le società del Gruppo sono state dichiarate definitivamente responsabili.

Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Sabaf e collaboratori" del Rapporto Annuale.

AMBIENTE

Segnaliamo che nel corso del 2016 non vi sono stati:

  • danni causati all'ambiente per cui il Gruppo è stato dichiarato colpevole in via definitiva;
  • sanzioni o pene definitive inflitte al Gruppo per reati o danni ambientali.

Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Sostenibilità ambientale" del Rapporto Annuale.

CORPORATE GOVERNANCE

Per una trattazione completa del sistema di corporate governance del Gruppo Sabaf si rimanda alla relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, disponibile sul sito della Società alla sezione Investor Relations.

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO SUL FINANCIAL REPORTING

Il sistema di controllo interno sul financial reporting è analiticamente descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.

Con riferimento alle "condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati, la Società e le sue controllate dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell'ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato. Il Gruppo Sabaf dispone, inoltre, di un efficace flusso informativo verso il revisore centrale, nonché di informazioni in via continuativa in merito alla composizione degli organi sociali delle società controllate con evidenza delle cariche ricoperte e provvede alla raccolta sistematica e centralizzata, nonché al regolare aggiornamento, dei documenti formali relativi allo statuto ed al conferimento dei poteri agli organi sociali. Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 36, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato da CONSOB. Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate acquisizioni di società con sede in Paesi non appartenenti all'Unione Europea che, autonomamente considerate, rivestano significativa rilevanza ai fini della normativa in esame.

MODELLO 231

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 è descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.

PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Con riferimento al D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003, nel corso del 2015 il Gruppo ha proseguito la sua attività per garantire il rispetto delle norme in vigore.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Per il commento di tale voce rimandiamo alla Nota 35 del bilancio consolidato.

OPERAZIONI ATIPICHE O INUSUALI

Le società del Gruppo Sabaf non hanno compiuto nessuna operazione atipica o inusuale nel corso del 2016.

SEDI SECONDARIE

Né Sabaf S.p.A. né le sue controllate hanno sedi secondarie operative.

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Nonostante Sabaf S.p.A. sia controllata di fatto dalla società Giuseppe Saleri S.a.p.A., non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, in quanto l'organo amministrativo di Sabaf S.p.A. ha la massima autonomia operativa e non deve rispondere del suo operato alla società controllante se non in occasione dell'Assemblea annuale chiamata ad approvare il bilancio separato, salvo ovviamente il caso di violazioni di legge e/o dello Statuto. Si segnala, inoltre, che lo Statuto della controllante esplicita che la stessa non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Sabaf S.p.A. Sabaf S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate italiane Faringosi Hinges s.r.l., Sabaf Immobiliare s.r.l. e A.R.C. s.r.l.

OPERAZIONI INFRAGRUPPO E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

I rapporti fra le società del Gruppo, inclusi quelli con la controllante, sono regolati a condizioni di mercato, così come i rapporti con parti correlate, definite ai sensi del principio contabile Ias 24. Il dettaglio delle operazioni infragruppo e delle altre operazioni con parti correlate è esposto alla Nota 36 del bilancio consolidato e alla Nota 36 del bilancio separato di Sabaf S.p.A.

CONSOLIDATO FISCALE

Fino all'esercizio 2015 le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale (tassazione di Gruppo) ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito. In tale ambito, la società Giuseppe Saleri S.a.p.A., controllante di Sabaf S.p.A., fungeva da società consolidante. Nel 2016 sono venute meno le condizioni per la predisposizione del consolidato fiscale, che di conseguenza è stato interrotto.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'avvio del 2017 è stato positivo e per le vendite del primo trimestre è attesa una crescita a doppia cifra rispetto al 2016, caratterizzato da un inizio d'anno particolarmente debole. Nonostante permangano fattori di incertezza su alcuni dei principali mercati in cui Sabaf opera, per l'intero 2017 il Gruppo stima di potere raggiungere vendite per circa 140 milioni di euro e margini operativi in miglioramento rispetto al 2016.

Qualora la situazione economica subisse invece significative variazioni, i valori consuntivi potrebbero discostarsi dai dati previsionali.

SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DI SABAF S.P.A.

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015 VAR. VAR. %
Ricavi di vendita 101.523 113.962 (12.439) -10,9%
Margine operativo lordo
(EBITDA)
13.525 16.123 (2.598) -16,1%
Risultato operativo (EBIT) 4.070 8.847 (4.777) -54,0%
Utile ante imposte (EBT) 3.593 8.159 (4.566) -56,0%
UTILE NETTO 2.460 5.642 (3.182) -56,4%

La riclassificazione della situazione patrimoniale in base a criteri finanziari si presenta come segue:

IN MIGLIAIA DI EURO 31/12/2016 31/12/2015
Attività non correnti 5 89.258 86.088
Attività a breve 6 54.475 60.493
Passività a breve 7 (22.441) (24.932)
Capitale circolante 8 32.034 35.561
Attività finanziarie 3.197 2.906
Fondi per rischi e oneri,
TFR, imposte differite
(2.888) (3.003)
CAPITALE
INVESTITO NETTO
121.601 121.552
Posizione finanziaria netta
a breve termine
(12.556) (20.686)
Posizione finanziaria netta
a medio-lungo termine
(17.521) (4.632)
POSIZIONE
FINANZIARIA NETTA
(30.077) (25.318)
PATRIMONIO NETTO 91.524 96.234

I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015
Liquidità iniziale 1.090 1.366
Cash flow operativo 15.205 14.531
Flusso monetario
da investimenti
(12.591) (9.035)
Free cash flow 2.614 5.496
Flusso monetario
da attività finanziarie
(1.907) (5.772)
FLUSSO MONETARIO
DEL PERIODO
707 (276)
Liquidità finale 1.797 1.090

L'indebitamento finanziario netto e la posizione finanziaria netta a breve termine nelle tabelle di cui sopra sono definiti in conformità alla posizione finanziaria netta dettagliata nella Nota 22 del bilancio separato, come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006.

L'esercizio 2016 si è chiuso con un fatturato in flessione del 10,9% rispetto al 2015. La famiglia di prodotto dei rubinetti e termostati è stata la più debole, mentre le vendite di bruciatori hanno registrato un modesto calo. La riduzione delle vendite ha impattato negativamente sulla redditività operativa lorda: l'EBITDA è stato di 13,5 milioni di euro, pari al 13,3% del fatturato (16,1 milioni di euro nel 2015, pari al 14,1%).

L'EBIT del 2016 è stato di 4,1 milioni di euro, pari al 4% del fatturato (8,8 milioni di euro nel 2015, pari al 7,8%), e l'utile netto è stato di 2,5 milioni di euro, pari al 2,4% del fatturato (5,6 milioni di euro nel 2015, pari al 5%).

L'incidenza del costo del lavoro sulle vendite è cresciuta dal 24,5% al 26%. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato è minima e pari allo 0,4% (sostanzialmente invariata), in virtù del livello di indebitamento finanziario contenuto e dei bassi tassi d'interesse.

Il cash flow reddituale (utile netto più ammortamenti) passa da 16,9 a 11,5 milioni di euro, con una incidenza sul fatturato pari all'11,3% (era pari al 12,6% nel 2015).

Nel 2016 Sabaf S.p.A. ha investito oltre 7 milioni di euro in impianti e macchinari. I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera e al mantenimento di un parco macchinari costantemente aggiornato e pienamente efficiente. Sono stati inoltre investiti 4,8 milioni di euro per l'acquisizione della quota del 70% di A.R.C. s.r.l.

Al 31 dicembre 2016 il capitale circolante ammonta a 32 milioni di euro contro i 35,6 milioni di euro dell'esercizio precedente: la sua incidenza percentuale sul fatturato si attesta al 31,6%, rispetto al 31,2% di fine 2015.

L'autofinanziamento generato dalla gestione corrente (cash-flow operativo) è risultato pari a 15,2 milioni di euro contro i 14,5 milioni di euro dell'esercizio precedente, grazie al miglioramento del capitale circolante.

L'indebitamento finanziario netto è pari a 30,1 milioni di euro, rispetto ai 25,3 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

A fine esercizio il patrimonio netto ammonta a 91,5 milioni di euro, contro i 96,2 milioni di euro del 2015. Il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari al 33%, a fine 2015 era del 26%.

5 Escluse le Attività finanziarie

6 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri crediti correnti.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO CONSOLIDATO

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2016 e il patrimonio netto al 31 dicembre 2016 di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo Sabaf S.p.A.:

31.12.2016 31.12.2015
DESCRIZIONE Utile d'esercizio Patrimonio netto Utile d'esercizio Patrimonio netto
Utile e patrimonio netto della capogruppo Sabaf S.p.A. 2.460 91.524 5.642 96.234
Patrimonio e risultati società consolidate 6.175 66.276 4.775 56.427
Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate 521 (49.900) (1.303) (45.616)
Avviamento 0 6.422 0 4.445
Opzione put su minorities A.R.C. 0 (1.522) 0 0
Elisioni Intercompany (60) (491) (116) (450)
Quota di pertinenza di terzi (87) (1.296) 0 0
UTILE E PATRIMONIO NETTO
DI PERTINENZA DEL GRUPPO
9.009 111.013 8.998 111.040

Proposta di approvazione del bilancio separato e proposta di dividendo

Ringraziando il personale dipendente, il Collegio Sindacale, la società di revisione e le Autorità di controllo per la fattiva collaborazione, invitiamo gli azionisti ad approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, che chiude con un utile d'esercizio di euro 2.459.688.

Il Consiglio di Amministrazione propone di distribuire agli azionisti un dividendo ordinario di euro 0,48 per ogni azione, con l'esclusione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco cedola, mediante la distribuzione dell'intero utile d'esercizio 2016 e, per la parte residua, mediante la distribuzione di una quota della riserva straordinaria. Il dividendo sarà messo in pagamento il 31 maggio 2017 (stacco cedola il 29 maggio, record date il 30 maggio 2017).

Ospitaletto, 20 marzo 2017 Il Consiglio di Amministrazione

CAPITOLO 6

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016

Struttura del gruppo e organi sociali 121
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 122
Conto economico consolidato 123
Conto economico complessivo consolidato 124
Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato 124
Rendiconto finanziario consolidato 125
Nota Integrativa 126
Attestazione del Bilancio consolidato 153
Relazione della Società di revisione sul Bilancio consolidato 154

Struttura del gruppo e organi sociali

Struttura del Gruppo

Capogruppo

SABAF S.p.A.

Società controllate e quota di pertinenza del gruppo

Consiglio di Amministrazione

Collegio Sindacale Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

IN MIGLIAIA DI EURO NOTE 31.12.2016 31.12.2015
ATTIVO
Attività non correnti
Attività materiali 1 73.064 73.037
Investimenti immobiliari 2 6.270 6.712
Attività immateriali 3 9.284 7.525
Partecipazioni 4 306 204
Crediti non correnti 5 262 432
Imposte anticipate 21 4.781 4.887
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 93.967 92.797
Attività correnti
Rimanenze 6 31.484 31.009
Crediti commerciali 7 36.842 40.425
Crediti per imposte 8 3.163 2.489
Altri crediti correnti 9 1.419 1.447
Attività finanziarie correnti 10 0 69
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 12.143 3.991
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 85.051 79.430
Attività destinate alla vendita 0 0
TOTALE ATTIVO 179.018 172.227
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
Patrimonio netto
Capitale sociale 12 11.533 11.533
Utili accumulati, Altre riserve 90.471 90.509
Utile dell'esercizio 9.009 8.998
Totale quota di pertinenza della Capogruppo 111.013 111.040
Interessi di Minoranza 1.296 0
TOTALE PATRIMONIO NETTO 112.309 111.040
Passività non correnti
Finanziamenti 14 18.892 6.388
Altre passività finanziarie 15 1.762 0
TFR e fondi di quiescenza 16 3.086 2.914
Fondi per rischi e oneri 17 434 395
Imposte differite 21 764 772
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 24.938 10.469
Passività correnti
Finanziamenti 14 14.612 23.480
Altre passività finanziarie 15 335 31
Debiti commerciali 18 18.977 19.450
Debiti per imposte 19 1.190 1.219
Altri debiti 20 6.657 6.538
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 41.771 50.718
Passività destinate alla vendita 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 179.018 172.227

Conto economico consolidato

IN MIGLIAIA DI EURO NOTE 2016 2015
COMPONENTI ECONOMICHE
Ricavi e proventi operativi
Ricavi 23 130.978 138.003
Altri proventi 24 2.819 3.758
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI 133.797 141.761
Costi operativi
Acquisti di materiali 25 (47.346) (54.366)
Variazione delle rimanenze (754) 1.025
Servizi 26 (27.983) (29.759)
Costi del personale 27 (32.112) (32.526)
Altri costi operativi 28 (1.078) (1.193)
Costi per lavori interni capitalizzati 841 1.230
TOTALE COSTI OPERATIVI (108.432) (115.589)
RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI,
PLUS/MINUSVALENZE, SVALUTAZIONI/RIPRISTINI
DI VALORE DI ATTIVITÀ NON CORRENTI
25.365 26.172
Ammortamenti 1, 2, 3 (12.853) (12.185)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 18 104
RISULTATO OPERATIVO 12.530 14.091
Proventi finanziari 101 67
Oneri finanziari 29 (620) (596)
Utili e perdite su cambi 30 435 (89)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 12.446 13.473
Imposte sul reddito 31 (3.350) (4.475)
Quota di pertinenza di terzi (87) 0
UTILE DELL'ESERCIZIO 9.009 8.998
UTILI PER AZIONE 32
Base 0,792 euro 0,781 euro
Diluito 0,792 euro 0,781 euro

Conto economico complessivo consolidato

IN MIGLIAIA DI EURO 2016 2015
UTILE DELL'ESERCIZIO 9.009 8.998
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR (41) 49
Effetto fiscale 10 (14)
(31) 35
Utili/perdite complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Differenza cambi da traduzione bilanci in valuta (340) (3.400)
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) DELL'ESERCIZIO AL NETTO IMPOSTE (371) (3.365)
UTILE COMPLESSIVO 8.638 5.633

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato

IN MIGLIAIA
DI EURO
Capitale
sociale
Riserva so
vrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva di
traduzione
Riserva da
attualizza
zione TFR
Altre
riserve
Utile
dell'eser
cizio
Totale
patrimonio
netto del
Gruppo
Interessi di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
SALDO AL 31
DICEMBRE
2014
11.533 10.002 2.307 (5) (3.648) (616) 82.827 8.338 110.738 0 110.738
Destinazione utile d'esercizio 2014
• dividendi
pagati
(4.613) (4.613) (4.613)
• a nuovo 3.725 (3.725) 0 0
Acquisto
azioni proprie
(718) (718) (718)
Utile
complessivo
al 31 dicembre
2015
(3.400) 35 8.998 5.633 5.633
SALDO AL 31
DICEMBRE
2015
11.533 10.002 2.307 (723) (7.048) (581) 86.552 8.998 111.040 0 111.040
Destinazione utile d'esercizio 2015
• dividendi
pagati
(5.467) (5.467) (5.467)
• a nuovo 3.531 (3.531) 0 0
Acquisizione e
consolidamen
to ARC
1.210 1.210
Opzione ARC (1.522) (1.522) (1.522)
Acquisto
azioni proprie
(1.676) (1.676) (1.676)
Utile
complessivo
al 31 dicembre
2016
(340) (31) 9.009 8.638 86 8.724
SALDO AL 31
DICEMBRE
2016
11.533 10.002 2.307 (2.399) (7.388) (612) 88.561 9.009 111.013 1.296 112.309

Rendiconto finanziario consolidato

12 MESI 2016 12 MESI 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio 3.991 3.675
Utile dell'esercizio 9.009 8.998
Rettifiche per:
• Ammortamenti 12.853 12.185
• Plusvalenze realizzate (18) (104)
• Proventi e oneri finanziari netti 519 529
• Imposte sul reddito 3.350 4.475
Variazione TFR (184) (129)
Variazione fondi rischi 39 (210)
Variazione crediti commerciali 5.107 107
Variazione delle rimanenze 416 (170)
Variazione dei debiti commerciali (1.286) (58)
Variazione del capitale circolante netto 4.237 (121)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 1.363 (72)
Pagamento imposte (4.762) (5.931)
Pagamento oneri finanziari (576) (556)
Incasso proventi finanziari 101 67
FLUSSI FINANZIARI GENERATI DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA 25.931 19.131
Investimenti in attività non correnti
• immateriali (477) (781)
• materiali (11.465) (11.581)
• finanziarie 5 (26)
Disinvestimento di attività non correnti 175 309
FLUSSI FINANZIARI ASSORBITI DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (11.762) (12.079)
Rimborso finanziamenti (33.141) (19.480)
Accensione di finanziamenti 37.321 19.488
Attività finanziarie a breve 69 (69)
Acquisto azioni proprie (1.676) (718)
Pagamento di dividendi (5.467) (4.613)
FLUSSI FINANZIARI ASSORBITI DALL'ATTIVITÀ FINANZIARIA (2.894) (5.392)
Acquisizione A.R.C. (2.614) 0
Differenze cambio di traduzione (509) (1.344)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DELL'ESERCIZIO 8.152 316
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (Nota 10) 12.143 3.991
Indebitamento finanziario corrente 14.947 23.511
Indebitamento finanziario non corrente 20.654 6.388
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (NOTA 22) 23.458 25.908

Nota integrativa

Principi contabili

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2016 del Gruppo Sabaf è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. E' costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

SCHEMI DI BILANCIO

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2016 comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo:

  • Faringosi Hinges s.r.l.
  • Sabaf Immobiliare s.r.l.
  • Sabaf do Brasil Ltda.
  • Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)
  • Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd.
  • Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd.
  • A.R.C. s.r.l.

La partecipazione nella società controllata A.R.C. s.r.l., acquisita nel corso dell'esercizio, è stata consolidata a partire dalla data di acquisizione e pertanto per il periodo 1° luglio 2016 – 31 dicembre 2016.

Sabaf U.S. non è consolidata in quanto irrilevante ai fini del consolidamento. Handan A.R.C. Ltdd, società cinese nella quale il Gruppo detiene un'interessenza del 35%, è stata valutata al costo in quanto al 31 dicembre 2016 non ha ancora avviato la propria attività e pertanto considerata irrilevante.

Sono considerate controllate le società sulle quali Sabaf S.p.A. possiede in contemporanea i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate, qualora esercitino una attività significativa per una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:

  • a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell'integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. E' stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate.
  • b) Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e alle passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell'IFRS 3, il Gruppo ha modificato il criterio contabile per l'avviamento in modo prospettico a partire dalla data di transizione. Perciò, a partire dal 1° gennaio 2004, il Gruppo non ammortizza l'avviamento assoggettandolo, invece, a test di impairment.
  • c) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate.
  • d) Qualora fossero presenti soci di minoranza, la quota del patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di loro spettanza sarebbe loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

INFORMAZIONI RELATIVE ALL'IFRS 3

A partire dal presente bilancio consolidato è consolidata A.R.C. s.r.l., società attiva nella produzione di bruciatori per la cottura professionale di cui il Gruppo ha acquisito il controllo a fine giugno 2016.

La valutazione di A.R.C. ai sensi dell'IFRS 3 revised, vale a dire rilevando il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione è al momento da ritenersi provvisoria, in quanto, ai sensi dell'IFRS 3 revised, la valutazione diventa definitiva entro 12 mesi dalla data dell'acquisizione.

Gli effetti di questa operazione sono riportati nella tabella che segue:

VALORI ORIGINARI
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali e immateriali 303
Immobilizzazioni finanziarie 107
Crediti non correnti e crediti per imposte anticipate 145
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 891
Crediti Commerciali 1.525
Altri crediti 234
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.186
TOTALE ATTIVO 5.391
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Fondo TFR (238)
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti verso fornitori (813)
Debiti diversi (308)
TOTALE PASSIVO (1.359)
FAIR VALUE ATTIVITÀ NETTE ACQUISITE 4.032
- % di competenza Sabaf (70%) (a) 2.823
Costo totale dell'acquisizione (b) 4.800
Avviamento derivante dall'acquisizione (b-a) (Nota 3) 1.977
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti (c) 2.186
Esborso di cassa complessivo (b-c) 2.614

CONVERSIONE IN EURO DELLE SITUAZIONI ECONOMICO-PATRIMIONIALI REDATTE IN VALUTA ESTERA

I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.

Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Altre riserve".

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:

DESCRIZIONE
DELLA VALUTA
CAMBIO PUNTUALE
31.12.16
CAMBIO MEDIO
2016
CAMBIO PUNTUALE
31.12.15
CAMBIO MEDIO
2015
Real brasiliano 3,4305 3,8576 4,3117 3,7004
Lira turca 3,7072 3,3435 3,1765 3,0255
Renminbi cinese 7,3202 7,3512 7,0608 6,9714

PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO CONSOLIDATO

31.12.2016 31.12.2015
DESCRIZIONE Utile d'esercizio Patrimonio netto Utile d'esercizio Patrimonio netto
Utile e patrimonio netto della capogruppo Sabaf S.p.A. 2.460 91.524 5.642 96.234
Patrimonio e risultati società consolidate 6.175 66.276 4.775 56.427
Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate 521 (49.900) (1.303) (45.616)
Avviamento 0 6.422 0 4.445
Opzione put su minorities A.R.C. 0 (1.522) 0 0
Elisioni intercompany (60) (491) (116) (450)
Quota di pertinenza di terzi (87) (1.296) 0 0
UTILE E PATRIMONIO NETTO
DI PERTINENZA DEL GRUPPO
9.009 111.013 8.998 111.040

INFORMATIVA DI SETTORE

I settori operativi del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 – Operating Segment sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. I settori operativi del Gruppo sono i seguenti:

• componenti gas (domestici e professionali)

• cerniere.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6 – 10
Attrezzature 4 – 10
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi di trasporto 4 – 5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Le attività acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento. L'ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le attività materiali di proprietà. In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio-lungo termine, verso l'ente finanziario locatore; si procede inoltre all'imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo.

Avviamento

L'avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 1 di non applicare l'IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.

A partire dalla data di transizione l'avviamento, rappresentando un'attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni.

Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene.

In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con la entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società consolidate, elabora delle previsioni per gli anni successivi e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi

finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) - ad eccezione dell'avviamento - è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Investimenti immobiliari

Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Partecipazioni e crediti non correnti

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti

I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. I crediti commerciali ceduti pro-soluto, sebbene siano stati legalmente ceduti, rimangono iscritti alla voce "Crediti commerciali" fino al momento del relativo incasso, mai anticipato rispetto alla scadenza. I crediti commerciali scaduti e non recuperabili ceduti pro-soluto sono iscritti tra gli "Altri crediti correnti".

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti economici tra i proventi o gli oneri finanziari.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.

Finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente. Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.

I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni Proprie

Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali ed immateriali

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Imposte sul reddito

Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2016

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016:

  • Emendamenti allo IAS 19 "Defined Benefit Plans: Employee Contributions" (pubblicato in data 21 novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Emendamenti all'IFRS 11 Joint Arrangements "Accounting for acquisitions of interests in joint operations" (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell'acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 Intangibles Assets – "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation" (pubblicati in data 12 maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato, in quanto, i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo dell'attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell'attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l'ammortamento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Emendamento allo IAS 1 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 18 dicembre 2014): l'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)" (pubblicato in data 18 dicembre 2014), contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione della consolidation exception concesse alle entità d'investimento.

Infine, nell'ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, in data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" (tra cui IFRS 2 Share Based Payments – Definition of vesting condition, IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments e Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement – Short-term receivables and payables) e in data 25 settembre 2014 il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" (tra cui: IFRS 5 – Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments: Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2016

• Principio IFRS 15Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie ed in particolare un'analisi dettagliata dei contratti con i clienti, gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 15 possa avere un impatto significativo sugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo.

• Versione finale dell'IFRS 9Financial Instruments (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente. Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 9 possa avere un impatto significativo sugli importi e l'informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non abbia completato un'analisi dettagliata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "lowvalue assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società/Gruppi che hanno applicato in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 12. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma ne è consentita l'adozione anticipata.
  • In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative (Amendments to IAS 7)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 7. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento.
  • Interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consi deration" (pubblicata in data 8 dicembre 2016). L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della rela tiva attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'a dozione di queste modifiche.
  • Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile a, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Commento alle principali voci di stato patrimoniale

1. ATTIVITÀ MATERIALI

IMMOBILI IMPIANTI E
MACCHINARI
ALTRI BENI IMMOBILIZZAZIONI
IN CORSO
TOTALE
COSTO
AL 31 DICEMBRE 2014 52.177 168.178 35.891 3.850 260.096
Incrementi 119 8.574 1.753 1.135 11.581
Cessioni - (1.173) (93) (14) (1.280)
Var. area consolidamento - 112 160 - 272
Riclassifiche - 2.750 105 (2.899) (44)
Differenze cambio (1.071) (1.912) (667) (13) (3.663)
AL 31 DICEMBRE 2015 51.225 176.529 37.149 2.059 266.962
Incrementi 95 8.417 2.275 1.101 11.888
Cessioni (1) (3.075) (312) - (3.388)
Var. area consolidamento - 1.335 584 - 1.919
Riclassifiche 1 875 177 (1.476) (423)
Differenze cambio (52) 657 430 86 1.121
AL 31 DICEMBRE 2016 51.268 184.738 40.303 1.770 278.079
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
AL 31 DICEMBRE 2014 14.178 140.932 30.503 - 185.613
Ammortamenti dell'anno 1.450 7.277 2.421 - 11.148
Eliminazioni per cessioni - (1.101) (108) - (1.209)
Var. area consolidamento - 1 20 - 21
Riclassifiche 5 35 20 - 60
Differenze cambio (163) (1.085) (460) - (1.708)
AL 31 DICEMBRE 2015 15.470 146.059 32.396 - 193.925
Ammortamenti dell'anno 1.442 7.961 2.328 - 11.731
Eliminazioni per cessioni - (3.066) (231) - (3.297)
Var. area consolidamento - 1.145 492 - 1.637
Riclassifiche 5 40 21 - 66
Differenze cambio 59 588 306 - 953
AL 31 DICEMBRE 2016 16.976 152.727 35.312 - 205.015
VALORE CONTABILE NETTO
AL 31 DICEMBRE 2016 34.292 32.011 4.991 1.770 73.064
AL 31 DICEMBRE 2015 35.755 30.470 4.753 2.059 73.037

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2016 31.12.2015 VAR.
Terreni 6.688 6.624 64
Immobili industriali 27.604 29.131 (1.527)
TOTALE 34.292 35.755 (1.463)

Il valore contabile netto degli immobili industriali include un ammontare pari a euro 2.211.000 (euro 2.297.000 al 31 dicembre 2015) relativo ad immobili industriali detenuti in locazione finanziaria.

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'incremento della capacità produttiva in Turchia e in Brasile e alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera. Sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali. I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

COSTO
AL 31 DICEMBRE 2014 13.257
Incrementi -
Cessioni (121)
AL 31 DICEMBRE 2015 13.136
Incrementi -
Cessioni -
AL 31 DICEMBRE 2016 13.136

AMMORTAMENTI ACCUMULATI

AL 31 DICEMBRE 2014 6.029
Ammortamenti dell'anno 442
Eliminazioni per cessioni (47)
AL 31 DICEMBRE 2015 6.424
Ammortamenti dell'anno 442
Eliminazioni per cessioni -
AL 31 DICEMBRE 2016 6.866
VALORE CONTABILE NETTO
AL 31 DICEMBRE 2016 6.270
AL 31 DICEMBRE 2015 6.712

In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà del Gruppo: si tratta principalmente di immobili ad uso residenziale da destinare alla locazione o alla vendita. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

AVVIAMENTO BREVETTI,
SOFTWARE E
KNOW-HOW
COSTI DI
SVILUPPO
ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI
TOTALE
COSTO
AL 31 DICEMBRE 2014 9.008 5.980 4.318 644 19.950
Incrementi - 193 414 155 762
Riclassificazioni - 66 (47) - 19
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - (8) - - (8)
AL 31 DICEMBRE 2015 9.008 6.231 4.685 799 20.723
Incrementi - 155 314 18 487
Var. area di consolidamento 1.977 13 - 19 2.009
Riclassificazioni - 62 (44) (30) (12)
Decrementi - - - (15) (15)
Differenze cambio - 6 - - 6
AL 31 DICEMBRE 2016 10.985 6.467 4.955 791 23.198

AMMORTAMENTI/SVALUTAZIONI

AL 31 DICEMBRE 2014 4.563 5.528 2.011 489 12.591
Ammortamento 2015 - 209 336 67 612
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - (5) - - (5)
AL 31 DICEMBRE 2015 4.563 5.732 2.347 556 13.198
Ammortamento 2016 - 266 352 98 716
Var. area di consolidamento - 3 - 8 11
Decrementi - - - (15) (15)
Differenze cambio - 4 - - 4
AL 31 DICEMBRE 2016 4.563 6.005 2.699 647 13.914

VALORE CONTABILE NETTO

AL 31 DICEMBRE 2016 6.422 462 2.256 144 9.284
AL 31 DICEMBRE 2015 4.445 499 2.338 243 7.525

Avviamento

L'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2016 è allocato:

  • all'unità generatrice di cassa (CGU) "Cerniere" per 4,445 milioni di euro;
  • alla CGU "Bruciatori Professionali" per 1,977 milioni di euro. Tale allocazione, che deriva dall'acquisizione della partecipazione in A.R.C. s.r.l. effettuata nel corso dell'esercizio, è al momento da ritenersi provvisoria in quanto, ai sensi dell'IFRS 3 revised, la valutazione delle attività, passività e passività potenziali al fair value alla data di acquisizione sarà resa definitiva entro 12 mesi dalla data dell'acquisizione.

Avviamento allocato alla CGU Cerniere

Nel corso del 2016 la CGU Cerniere ha conseguito risultati in ulteriore miglioramento, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che si è attestata a livelli superiori rispetto al budget. Il piano previsionale 2017-2021, elaborato a fine 2016, prospetta un ulteriore graduale miglioramento delle vendite e il mantenimento della redditività, da ritenersi durevolmente acquisito anche in ottica prospettica futura. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della CGU Cerniere, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2017-2021 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 7,76% (8,45% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, che risulta in linea con i dati storici.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 12,851 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere pari a 7,279 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2016.

Avviamento allocato alla CGU Bruciatori Professionali

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della CGU Bruciatori Professionali, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato in fase di acquisizione della partecipazione in A.R.C. e adeguato a fine 2016 sulla base degli ulteriori elementi noti. Ai flussi di cassa del periodo 2017-2019 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal quarto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 5,79% e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 7,396 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Bruciatori Professionali pari a 3,246 milioni di euro (inclusa la quota di pertinenza di terzi), di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2016.

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore.

Il valore recuperabile è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

MIGLIAIA
DI EURO
TASSO DI CRESCITA
TASSO DI
SCONTO
1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
6,76% 14.247 14.779 15.363 16.004 16.713
7,26% 13.077 13.518 13.998 14.520 15.093
7,76% 12.081 12.451 12.851 13.284 13.754
8,26% 11.222 11.536 11.874 12.237 12.629
8,76% 10.474 10.743 11.031 11.340 11.671

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

MIGLIAIA
DI EURO
TASSO DI CRESCITA
TASSO DI
SCONTO
1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
4,79% 8.517 9.103 9.778 10.565 11.492
5,29% 7.472 7.922 8.431 9.011 9.680
5,79% 6.645 7.000 7.396 7.842 8.346
6,29% 5.974 6.261 6.578 6.929 7.322
6,79% 5.419 5.655 5.913 6.197 6.511

Brevetti, software e know-how

Gli investimenti in software includono lo sviluppo applicativo del sistema gestionale del Gruppo (SAP) e l'evoluzione del CAD.

Costi di sviluppo

I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui bruciatori speciali in ottone e bruciatori personalizzati per alcuni clienti (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione).

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2015 VARIAZIONE
AREA DI
CONSOLIDAMENTO
ALTRE
VARIAZIONI
31.12.2016
Sabaf US 139 - - 139
ARC Handan Burners Co. - 101 - 101
Altre partecipazioni 65 6 (5) 66
TOTALE 204 107 (5) 306

La società controllata Sabaf U.S. opera come base commerciale per il mercato nordamericano. Il valore contabile della partecipazione è ritenuto recuperabile in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.

Handan ARC Burners Co. è una joint venture cinese costituita a fine 2015, in cui A.R.C. s.r.l. detiene il 50% (la quota di interessenza del Gruppo è pertanto pari al 35%). Handan ARC Burners ha l'obiettivo di produrre e commercializzare in Cina bruciatori per la cottura professionale; nel corso del 2016 sono stati installati i primi macchinari e l'avvio della produzione è previsto per l'inizio del 2017.

5. CREDITI NON CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Crediti verso l'Erario 225 395 (170)
Depositi cauzionali 37 35 2
Altri - 2 (2)
TOTALE 262 432 (170)

I crediti verso l'Erario sono relativi a imposte indirette il cui recupero è atteso oltre l'esercizio 2017.

6. RIMANENZE

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Materie prime 9.740 10.407 (667)
Semilavorati 10.893 10.564 329
Prodotti finiti 13.308 12.155 1.153
Fondo obsolescenza (2.457) (2.117) (340)
TOTALE 31.484 31.009 475

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2016 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto alla fine dell'esercizio precedente. Il fondo obsolescenza riflette la migliore stima del rischio di obsolescenza, sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Totale crediti verso clienti 37.576 41.439 (3.863)
Fondo svalutazione crediti (734) (1.014) 280
TOTALE NETTO 36.842 40.425 (3.583)

Al 31 dicembre 2016 i crediti verso clienti includono saldi per 5.658.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2016, pari a 1,0541. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include 1,1 milioni di euro di crediti ceduti pro-soluto a società di factoring (2,3 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e circa 22,4 milioni di euro di crediti assicurati (23,5 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito alla data di chiusura dell'esercizio.

La riduzione dei crediti verso clienti è attribuibile, oltre che alla flessione delle vendite, a minori crediti scaduti rispetto alla fine dell'esercizio precedente, come evidenziato nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Crediti correnti (non scaduti) 32.616 35.497 (2.881)
Scaduto fino a 30 gg 3.296 2.498 798
Scaduto da 30 a 60 gg 218 570 (352)
Scaduto da 60 a 90 gg 136 812 (676)
Scaduto da più di 90 gg 1.310 2.062 (752)
TOTALE 37.576 41.439 (3.863)

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Verso Giuseppe Saleri SapA per IRES 1.158 1.204 (46)
Verso erario per imposte sul reddito 1.028 614 414
Verso erario per IVA 533 70 463
Altri crediti verso l'erario 444 601 (157)
TOTALE 3.163 2.489 674

Fino all'esercizio 2015 le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale (tassazione di Gruppo) ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito. In tale ambito, la società Giuseppe Saleri S.a.p.A., controllante di Sabaf S.p.A., fungeva da società consolidante. Nel 2016 sono venute meno le condizioni per la predisposizione del consolidato fiscale, che di conseguenza è stato interrotto.

Il credito verso la Giuseppe Saleri S.a.p.A. iscritto al 31 dicembre 2016 è originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale la società consolidante ha presentato istanza di rimborso e che retrocederà alle società del Gruppo Sabaf per la quota di loro pertinenza non appena avrà ottenuto il rimborso.

Gli altri crediti verso l'erario si riferiscono principalmente a crediti di imposte indirette brasiliane e turche.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Accrediti da rice
vere da fornitori
706 865 (159)
Anticipi a fornitori 168 170 (2)
Altri 545 412 133
TOTALE 1.419 1.447 (28)

Al 31 dicembre 2016 gli accrediti da ricevere da fornitori includono 411.000 euro relativi allo sgravio spettante alla Capogruppo in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetto "bonus energivori") per gli anni 2014 e 2015, di cui 194.000 euro incassati a inizio 2017.

10. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Strumenti derivati
su cambi
- 69 (69)
TOTALE 0 69 (69)

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 12.143.000 al 31 dicembre 2016 (euro 3.991.000 al 31 dicembre 2015) è rappresentata da saldi attivi di c/c bancari per circa 8,4 milioni di euro e da investimenti di liquidità per circa 3,7 milioni di euro.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

13. AZIONI PROPRIE

Nel corso dell'esercizio Sabaf S.p.A. ha acquistato n. 171.061 azioni proprie ad un prezzo medio unitario di 9,794 euro; non sono state effettuate vendite.

Al 31 dicembre 2016 la Capogruppo detiene n. 233.139 azioni proprie, pari al 2,021% del capitale sociale (62.078 azioni proprie al 31 dicembre 2015), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 10,289 (il valore di mercato a fine esercizio era di 10,4 euro).

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2016 sono pertanto 11.300.311 (11.471.372 al 31 dicembre 2015).

14. FINANZIAMENTI

31.12.2016 31.12.2015
CORRENTI NON
CORRENTI
CORRENTI NON
CORRENTI
Leasing
immobiliari
145 1.611 142 1.756
Mutui immobiliari - - 934 -
Mutui chirografari 6.656 17.281 2.707 4.632
Finanziamenti
bancari a breve
termine
7.802 - 13.666 -
Anticipi sbf su
ricevute bancarie
o fatture
2 - 5.988 -
Interessi da
liquidare
7 - 43 -
TOTALE 14.612 18.892 23.480 6.388

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha rimodulato la durata media dei propri finanziamenti, stipulando 4 contratti di mutuo chirografario per complessivi 19,8 milioni di euro, rimborsabili in 5 anni a rate costanti trimestrali, con tassi compresi tra lo 0,60% e l'1%. Solo uno dei mutui chirografari in essere, di importo pari a 5 milioni di euro al 31 dicembre 2016, presenta covenants, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

  • Impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1
  • Impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA inferiore a 2

ampiamente rispettati al 31 dicembre 2016.

Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA e di un finanziamento a breve di 1,5 milioni di lire turche. Nella successiva Nota 35 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

31.12.2016 31.12.2015
CORRENTI NON
CORRENTI
CORRENTI NON
CORRENTI
Opzione su
minorities
- 1.522 - -
Debito verso
soci A.R.C.
60 240 - -
Strumenti
derivati su cambi
238 - 17 -
Strumenti
derivati su tassi
37 - 14 -
TOTALE 335 1.762 31 0

Nel mese di giugno 2016, nell'ambito dell'operazione di acquisizione del 70% di A.R.C. S.r.l., Sabaf ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifici patti di opzione.

L'accordo prevede quindi specifici diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021, le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.

Ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32, l'assegnazione di un'opzione a vendere (opzione put) nei termini sopra descritti richiede l'iscrizione iniziale di una passività corrispondente al valore stimato di rimborso, atteso al momento dell'eventuale esercizio dell'opzione: a tal fine nel presente bilancio consolidato è stata rilevata una passività finanziaria non corrente pari a 1,522 milioni di euro. Si evidenzia che nel corso dei successivi periodi fino alla data dell'eventuale esercizio dell'opzione il Gruppo sarà tenuto a valutare di volta in volta la stima di esborso e a determinare l'adeguamento della passività iscritta, optando per l'applicazione del criterio di valutazione al fair value della passività in conformità a quanto previsto dallo IAS 39.

Il debito verso soci A.R.C., pari a 300.000 euro al 31 dicembre 2016, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti in 5 anni, in coerenza con gli accordi contrattuali e alle garanzie rilasciate dai venditori.

Tra le altre passività finanziarie sono inoltre iscritti:

  • il fair value negativo di contratti di vendita a termine per complessivi 7,5 milioni di dollari al cambio medio di 1,104, stipulati a fronte del rischio di cambio descritto alla Nota 35. Per un pari importo sono state rilevate a conto economico differenze passive su cambi;
  • il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso sui finanziamenti chirografari in essere, per nozionali 13 milioni di euro circa e scadenza fino al 31 dicembre 2021. Per un pari importo sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

16. TFR E FONDI DI QUIESCENZA

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Trattamento di
fine rapporto
2.961 2.914 47
Fondi di
quiescenza
125 - 125
TOTALE 3.086 2.914 172

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

IPOTESI FINANZIARIE 31.12. 2016 31.12.2015
Tasso di sconto 1,15% 1,60%
Inflazione 1,75% 2,00%
IPOTESI DEMOGRAFICHE 31.12. 2016 31.12.2015
Tasso di mortalità ISTAT 2010 M/F ISTAT 2010 M/F
Invalidità INPS 1998 M/F INPS 1998 M/F
Turnover del personale 3% - 6% 3% - 6%
Anticipi 5% - 7% per anno 5% - 7% per anno
Età di pensionamento in accordo con la
legislazione vigente
al 31 dicembre 2016
in accordo con la
legislazione vigente
al 31 dicembre 2015

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2015 ACCANTONAMENTI UTILIZZI RILASCIO
QUOTA
ECCEDENTE
DIFFERENZE
DI CAMBIO
31.12.2016
Fondo indennità
suppletiva di clientela
297 - - (66) - 231
Fondo garanzia
prodotto
60 35 (35) - - 60
Fondo rischi legali 38 100 (10) - 15 143
TOTALE 395 135 (45) (66) 15 434

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo.

Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato adeguato in funzione dell'evoluzione delle controversie in essere.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
TOTALE 18.977 19.450 (473)

I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2016 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Verso Giuseppe Saleri SapA
per imposte sul reddito
- 157 (157)
Verso erario per imposte
sul reddito
361 - 361
Ritenute fiscali 788 844 (56)
Altri debiti tributari 41 218 (177)
TOTALE 1.190 1.219 (29)

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Verso il personale 3.965 4.032 (67)
Verso istituti previdenziali 2.139 2.022 117
Verso agenti 268 317 (49)
Acconti da clienti 181 103 78
Altri debiti correnti 104 64 40
TOTALE 6.657 6.538 119

A inizio 2017 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2016 31.12.2015
Imposte anticipate 4.781 4.887
Imposte differite passive (764) (772)
POSIZIONE NETTA 4.017 4.115

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Ammortamenti
e leasing
Accantonamenti
e rettifiche di
valore
Fair value
di strumenti
derivati
Avviamento Incentivi
fiscali
Valutazione
attuariale
TFR
Altre
differenze
temporanee
TOTALE
AL 31 DICEMBRE 2015 (26) 1.014 (14) 1.771 843 200 327 4.115
A conto economico 48 6 81 - (141) - (31) (37)
A patrimonio netto - - - - - 10 - 10
Differenze cambio 1 20 - - (107) - (7) (93)
Variazione area
di consolidamento
- 22 - - - - - 22
AL 31 DICEMBRE 2016 23 1.062 67 1.771 595 210 289 4.017

Le imposte anticipate relative all'avviamento, pari a 1.771.000 euro, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011. Il beneficio fiscale futuro potrà essere conseguito in dieci quote annuali a partire dall'esercizio 2018.

Le imposte anticipate relative agli incentivi fiscali sono commisurate agli investimenti effettuati in Turchia, a fronte dei quali il Gruppo gode di una tassazione ridotta sui redditi realizzati in Turchia.

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
A. Cassa (Nota 11) 12 11 1
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 11) 8.376 3.822 4.554
C. Altre disponibilità liquide 3.755 158 3.597
D. LIQUIDITÀ (A+B+C) 12.143 3.991 8.152
E. Debiti bancari correnti (Nota 14) 7.811 19.697 (11.886)
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
(Nota 14)
6.801 3.783 3.018
G. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 335 31 304
H. INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE
(E+F+G)
14.947 23.511 (8.564)
I. INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE
NETTO (H-D)
2.804 19.520 (16.716)
J. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 17.281 4.632 12.649
K. Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14) 3.373 1.756 1.617
L. INDEBITAMENTO FINANZIARIO
NON CORRENTE (J+K)
20.654 6.388 14.266
M. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (I+L) 23.458 25.908 (2.450)

Nel rendiconto finanziario consolidato è esposta la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto).

Commento alle principali voci di stato patrimoniale

23. RICAVI

Nel 2016, i ricavi di vendita sono stati pari a 130.978.000 euro, inferiori di 7.025.000 euro (-5,1%) rispetto al 2015. A parità di area di consolidamento (cioè escludendo il contributo di A.R.C.) la flessione dei ricavi è stata del 6,7%.

Ricavi per famiglia di prodotto

2016 % 2015 % VARIAZIONE %
Rubinetti in ottone 9.007 6,9% 12.689 9,2% -29,0%
Rubinetti in lega leggera 32.393 24,7% 33.784 24,5% -4,1%
Termostati 7.699 5,9% 10.596 7,7% -27,3%
Bruciatori standard 37.338 28,5% 37.789 27,4% -1,2%
Bruciatori speciali 21.215 16,2% 21.622 15,7% -1,9%
Accessori 12.613 9,6% 13.577 9,8% -7,1%
Componenti
gas domestici
120.265 91,8% 130.057 94,3% -7,5%
Componenti
gas professionali
2.289 1,8% 0 0,0% n.a.
Cerniere 8.424 6,4% 7.946 5,7% +6,0%
TOTALE 130.978 100% 138.003 100% -5,1%

Ricavi per area geografica

2016 % 2015 % VARIAZIONE %
Italia 36.365 27,8% 41.244 29,9% -11,8%
Europa Occidentale 8.553 6,5% 7.438 5,4% +15,0%
Europa Orientale 34.123 26,1% 35.125 25,5% -2,9%
Medio Oriente e Africa 11.698 8,9% 16.759 12,1% -30,2%
Asia e Oceania 8.088 6,2% 7.019 5,0% +15,2%
Sud America 20.847 15,9% 20.815 15,1% +0,2%
Nord America e Messico 11.304 8,6% 9.603 7,0% +17,7%
TOTALE 130.978 100% 138.003 100% -5,1%

al 2015.

L'andamento delle vendite del 2016 è stato negativamente condizionato dalla crisi dei mercati mediorientali e dell'Africa (prevalentemente Egitto), che hanno registrato una flessione del fatturato diretto di oltre 5 milioni di euro. La crisi su tali mercati ha anche impattato le vendite del Gruppo in Italia, dato che i nostri clienti italiani sono forti esportatori verso l'area mediorientale. Il buon andamento degli altri mercati internazionali, tra cui spicca la costante crescita del Nord America, ha solo parzialmente compensato il calo delle vendite in Medio Oriente, Africa e Italia.

L'analisi per famiglia di prodotto evidenzia una flessione marcata dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati), destinati prevalentemente proprio ai mercati in crisi. Anche nel 2016 si è confermato un buon incremento delle vendite di cerniere, grazie al positivo andamento del mercato nordamericano e all'avvio di nuove forniture. I prezzi medi di vendita del 2016 sono stati mediamente inferiori di circa l'1,5% rispetto

24. ALTRI PROVENTI

2016 2015 VARIAZIONE
Vendita sfridi 1.684 2.822 (1.138)
Sopravvenienze
attive
146 263 (117)
Affitti attivi 85 117 (32)
Utilizzazione
fondi rischi e oneri
67 69 (2)
Altri proventi 837 487 350
TOTALE 2.819 3.758 (939)

I minori ricavi dalla vendita di sfridi sono determinati da una revisione dei processi produttivi, che ha consentito un maggiore reimpiego degli stessi in alternativa alla vendita.

25. ACQUISTI DI MATERIALI

2016 2015 VARIAZIONE
Materie prime
e componenti
di acquisto
42.540 49.431 (6.891)
Materiale
di consumo
4.806 4.935 (129)
TOTALE 47.346 54.366 (7.020)

Nel 2016 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente inferiori rispetto al 2015, consentendo un risparmio pari allo 0,9% delle vendite. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 36,7% nel 2016, rispetto al 38,7% del 2015.

26. COSTI PER SERVIZI

2016 2015 VARIAZIONE
Lavorazioni esterne 8.435 9.823 (1.388)
Metano e forza motrice 4.622 4.902 (280)
Manutenzioni 4.071 3.556 515
Trasporti 1.848 2.059 (211)
Consulenze 1.639 1.670 (31)
Compensi agli Amministratori 1.181 1.101 80
Spese di viaggio e trasferta 693 884 (191)
Assicurazioni 675 506 169
Provvigioni 648 651 (3)
Servizio mensa 395 430 (35)
Somministrazione lavoro temporaneo 125 164 (39)
Altri costi 3.651 4.013 (362)
TOTALE 27.983 29.759 (1.776)

I minori costi per lavorazioni esterne sono legati ai minori volumi di produzione in Italia. I maggiori costi per manutenzione sono conseguenti alle attività in corso per il continuo adeguamento di impianti, macchinari e attrezzature presso tutti gli stabilimenti del Gruppo. Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, per smaltimento rifiuti, per pulizie, per noleggio di beni di terzi e altri costi di minore rilievo.

I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 437.000 euro, a consulenze commerciali per 375.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 827.000 euro.

27. COSTI PER IL PERSONALE

2016 2015 VAR.
Salari e stipendi 22.284 21.974 310
Oneri sociali 7.088 7.110 (22)
Lavoro temporaneo 1.216 1.340 (124)
TFR e altri costi 1.524 2.102 (578)
TOTALE 32.112 32.526 (414)

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel 2016 è stato pari a 755 (588 operai, 153 impiegati e quadri, 14 dirigenti), contro i 748 del 2015 (590 operai, 145 impiegati e quadri, 13 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei è stato pari a 40 nel 2016 (72 nel 2015). Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi: tale istituto ha permesso un risparmio di costi del personale per 689.000 euro (333.000 euro nel 2015).

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2016 2015 VAR.
Imposte non sul reddito 488 498 (10)
Oneri diversi
di gestione
205 127 78
Sopravvenienze passive 69 163 (94)
Perdite e svalutazioni
su crediti commerciali
189 356 (167)
Accantonamenti
per rischi
127 18 109
Altri accantonamenti - 31 (31)
TOTALE 1.078 1.193 (115)

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà. Gli accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi descritti alla Nota 17.

29. ONERI FINANZIARI

2016 2015 VAR.
Interessi passivi
verso banche
243 260 (17)
Interessi passivi
su leasing
22 29 (7)
Differenziali passivi IRS 37 14 23
Spese bancarie 264 237 27
Altri oneri finanziari 55 55 0
TOTALE 621 595 26

30. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2016 il Gruppo ha realizzato utili netti su cambi per 435.000 euro (perdite nette per 89.000 euro nel 2015).

31. IMPOSTE SUL REDDITO

2016 2015 VAR.
Imposte correnti 3.454 3.935 (481)
Imposte differite 73 611 (538)
Conguaglio esercizio
precedente
(176) (71) (105)
TOTALE 3.351 4.475 (1.124)

Le imposte correnti sul reddito includono l'IRES per euro 2.078.000, l'IRAP per euro 452.000 e imposte sul reddito estere per euro 924.000 (rispettivamente euro 2.616.000, euro 1.177.000 ed euro 538.000 nel 2015).

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2016 2015
Imposte sul reddito teoriche 3.280 3.705
Effetto fiscale differenze permanenti 202 51
Imposte relative ad esercizi precedenti (138) (44)
Effetto fiscale da aliquote estere differenti (109) (114)
Effetto perdite fiscali non recuperabili 162 149
Contabilizzazione incentivi fiscali
per investimenti in Turchia
(408) (165)
Adeguamento fiscalità differita
per variazione aliquota IRES
- 425
Altre differenze (71) (55)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio,
esclusa IRAP e imposte sostitutive
(correnti e differite)
2.918 3.952
IRAP (corrente e differita) 433 523
TOTALE 3.351 4.475

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 27,50%, al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

32. UTILE PER AZIONE

Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati:

UTILE 2016 2015
Euro '000 Euro '000
Utile netto dell'esercizio 9.009 8.998
NUMERO DI AZIONI 2016 2015
Numero medio ponderato di azioni ordinarie
per la determinazione degli utili per azione base
11.376.320 11.523.219
Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie potenziali - -
Numero medio ponderato di azioni ordinarie
per la determinazione degli utili per azione diluiti
11.376.320 11.523.219
UTILE PER AZIONE (IN EURO) 2016 2015
Utile per azione base 0,792 0,781
Utile per azione diluito 0,792 0,781

L'utile netto per azione base è calcolato sul numero medio di azioni in circolazione, deducendo la media delle azioni proprie in portafoglio, pari a 157.130 nel 2016 (10.231 nel 2015). L'utile netto per azione diluito è calcolato tenendo conto di eventuali azioni deliberate, ma non ancora sottoscritte, fattispecie non presente nel 2016 e nel 2015.

33. DIVIDENDI

Il 25 maggio 2016 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,48 euro per azione (dividendi totali pari a 5.467.000 euro). Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo invariato di 0,48 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 31 maggio 2017 (stacco cedola il 29 maggio, record date il 30 maggio).

34. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

Si forniscono di seguito le informazioni per settore operativo per il 2016 e per il 2015.

ESERCIZIO 2016 ESERCIZIO 2015
Componenti gas
(domestici
e professionali)
Cerniere TOTALE Componenti gas
(domestici
e professionali)
Cerniere TOTALE
Vendite 122.636 8.342 130.978 130.048 7.955 138.003
Risultato operativo 11.643 887 12.530 13.493 598 14.091

35. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39:

ATTIVITÀ FINANZIARIE 31.12.2016 31.12.2015
Costo ammortizzato
• Disponibilità liquide e cassa 12.143 3.991
• Crediti commerciali
e altri crediti
38.261 41.872
Fair Value a conto economico
• Derivati a copertura
di flussi di cassa
- 69
PASSIVITÀ FINANZIARIE 31.12.2016 31.12.2015
Costo ammortizzato
• Finanziamenti 33.504 29.868
• Altre passività finanziarie 1.822 -
• Debiti commerciali 18.977 19.450
Fair Value a conto economico

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività del Gruppo.

Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.

È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 60% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Le principali valute diverse dall'euro a cui il Gruppo è esposto sono il dollaro USA, il real brasiliano e la lira turca, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici ed americani) e alla presenza di unità produttive in Brasile e in Turchia. Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 16% del fatturato totale nel 2016, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 2% del fatturato totale. Le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite strumenti finanziari derivati: al 31 dicembre 2016 sono in essere contratti di vendita a termine per complessivi 7.500.000 dollari, con scadenza fino al 31 dicembre 2017.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2016, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 331.000 euro, senza considerare i contratti di vendita a termine in essere.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Al 31 dicembre 2016 l'indebitamento finanziario lordo del Gruppo è a tasso variabile per circa il 70% e a tasso fisso per circa il 30%; per raggiungere un mix ritenuto ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti, il Gruppo utilizza anche strumenti finanziari derivati. Al 31 dicembre 2016 sono in essere tre contratti di interest rate swap (IRS) per complessivi 13 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali il Gruppo ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. Considerati gli IRS in essere, a fine 2016 la quota a tasso fisso è pari a circa il 70% dell'indebitamento finanziario totale. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe gli effetti evidenziati di seguito:

31.12.2016 31.12.2015
ONERI
FINANZIARI
ONERI
FINANZIARI
Incremento
di 100 punti base
20 116
Decremento
di 100 punti base
- (116)

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto del Gruppo è rappresentato da ottone e leghe di alluminio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza il Gruppo non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2016 e del 2015 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2016 pari al 21%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 0,92) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive.

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015:

AL 31 DICEMBRE 2016

VALORE
CONTABILE
FLUSSI FINANZIARI
CONTRATTUALI
ENTRO 3
MESI
DA 3 MESI
A 1 ANNO
DA 1 A 5
ANNI
OLTRE 5 ANNI
Finanziamenti bancari
a breve termine
7.811 7.811 5.811 2.000 - -
Mutui chirografari 23.937 24.388 1709 5.129 17.550 -
Leasing finanziari 1.756 2.007 47 141 754 1.065
Debito verso soci ARC 300 300 - 60 240 -
Opzione ARC 1.522 1.522 - - 1.522 -
TOTALE DEBITI FINANZIARI 35.326 36.028 7.567 7.330 20.066 1.065
Debiti commerciali 18.977 18.977 18.340 637 - -
TOTALE 54.303 55.005 25.907 7.967 20.066 1.065

AL 31 DICEMBRE 2015

VALORE
CONTABILE
FLUSSI FINANZIARI
CONTRATTUALI
ENTRO 3
MESI
DA 3 MESI
A 1 ANNO
DA 1 A 5
ANNI
OLTRE 5 ANNI
Finanziamenti bancari
a breve termine
19.697 19.697 17.697 2.000 - -
Mutui chirografari 7.339 7.506 700 2.099 4.707 -
Mutui immobiliari 934 942 - 942 - -
Leasing finanziari 1.898 2.195 47 141 754 1.253
TOTALE DEBITI FINANZIARI 29.868 30.340 18.444 5.182 5.461 1.253
Debiti commerciali 19.450 19.450 18.350 1.100 - -
TOTALE 49.318 49.790 36.794 6.282 5.461 1.253

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2016, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Altre passività finanziarie
(derivati su cambi)
- 238 - 238
Altre passività finanziarie
(derivati su tassi)
- 37 - 37
Altre passività finanziarie
(opzione put ARC)
- - 1.522 1.522
TOTALE PASSIVITÀ 0 275 1.522 1.797

36. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni tra le società consolidate sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale

TOTALE 2016 CONTROLLANTE CONTROLLATE E
NON CONSOLIDATE
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Crediti commerciali 36.842 - 221 - 221 0,60%
Crediti per imposte 3.163 1.158 - - 1.158 36,61%
Debiti commerciali 18.977 - - 2 2 0,01%
TOTALE 2015 CONTROLLANTE CONTROLLATE E
NON CONSOLIDATE
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Crediti commerciali 40.425 - 39 - 39 0,10%
Crediti per imposte 2.489 1.204 - - 1.204 48,37%
Debiti per imposte 1.219 157 - - 157 12,88%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

TOTALE 2016 CONTROLLANTE CONTROLLATE E
NON CONSOLIDATE
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Altri proventi 2.819 10 - - 10 0,35%
Servizi (27.983) - (181) (22) (203) 0,73%
TOTALE 2015 CONTROLLANTE CONTROLLATE E
NON CONSOLIDATE
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Altri proventi 3.758 10 - - 10 0,27%
Servizi (29.759) - (180) (34) (214) 0,72%

I rapporti con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A. consistono in:

  • prestazioni di servizi amministrativi forniti da Sabaf S.p.A. alla controllante;
  • rapporti intrattenuti nell'ambito del consolidato fiscale, che hanno generato i crediti e debiti evidenziati nelle tabelle (Nota 8).

I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

I rapporti con le società controllate non consolidate hanno natura esclusivamente commerciale.

Compensi ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche

Tali informazioni sono presentate nella Relazione sulla Remunerazione 2016, alla quale si fa rinvio.

37. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti del Gruppo.

38. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 non si sono verificati eventi né sono state poste in essere operazioni significative non ricorrenti.

39. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

40. IMPEGNI

Garanzie prestate

Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi 5.510.000 euro (6.010.000 euro al 31 dicembre 2015).

41. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI

Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale

DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE CAPITALE SOCIALE SOCI % DI PARTECIPAZIONE
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 25.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (SP, Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi
Ve Ticaret Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRK 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance Components
Trading Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 200.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance Components Ltd. Kunshan (Cina) EUR 4.400.000 Sabaf S.p.A. 100%
A.R.C. s.r.l. Campodarsego (PD) - Italia EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70%

Società non consolidate valutate al costo

DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE CAPITALE SOCIALE SOCI % DI
PARTECIPAZIONE
% DI
INTERESSENZA
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 100.000 Sabaf S.p.A. 100% 100%
Handan ARC Burners Co., Ltd. Handan (Cina) RMB 7.000.000 A.R.C. s.r.l. 50% 35%

42. DATI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO

Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, 1 25035 Ospitaletto (Brescia)

Collegamenti: Tel.: +39 030 - 6843001 Fax: +39 030 - 6848249 E-mail: [email protected] Sito web: www.sabaf.it

Dati fiscali: R.E.A. Brescia: 347512 Codice Fiscale: 03244470179 Partita IVA: 01786910982

APPENDICE

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete.

IN MIGLIAIA DI EURO SOGGETTO
CHE HA EROGATO IL SERVIZIO
DESTINATARIO CORRISPETTIVI DI COMPETENZA
DELL'ESERCIZIO 2016
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo 57
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate italiane 28
Rete Deloitte Sabaf do Brasil 24
Rete Deloitte Sabaf Turchia 22
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo 2 1
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate italiane 1 1
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo 14 2
Rete Deloitte Sabaf do Brasil 2 3
TOTALE 150

3 Assistenza fiscale in materia di transfer pricing.

1 Sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP e 770.

2 Procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; revisione di rendiconti di attività di formazione.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO ai sensi dell'art. 154 bis del d.lgs. 58/98

I sottoscritti Alberto Bartoli, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della SABAF S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2016.

Si attesta inoltre che:

  • il bilancio consolidato:
  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Ospitaletto, 20 marzo 2017

L'Amministratore Delegato Alberto Bartoli

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Gianluca Beschi

CAPITOLO 7

BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2016

Organi sociali 159
Situazione patrimoniale-finanziaria 160
Conto economico 161
Conto economico complessivo 162
Prospetto dei movimenti del patrimonio netto 162
Rendiconto finanziario 163
Nota Integrativa 164
Attestazione del Bilancio separato 191
Relazione della Società di revisione sul Bilancio separato 192
Relazione del Collegio sindacale all'Assemblea degli Azionisti 194

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Presidente Antonio Passantino
Sindaco Effettivo Luisa Anselmi
Sindaco Effettivo Enrico Broli

Collegio Sindacale Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Situazione patrimoniale-finanziaria

IN EURO NOTE 31.12.2016 31.12.2015
ATTIVO
Attività non correnti
Attività materiali 1 31.092.204 31.939.736
Investimenti immobiliari 2 1.645.412 1.837.259
Attività immateriali 3 3.095.000 3.197.864
Partecipazioni 4 50.098.459 45.819.480
Attività finanziarie non correnti 5 2.137.353 1.837.054
di cui verso parti correlate 36 1.897.353 1.837.054
Crediti non correnti 11.621 9.183
Imposte anticipate 21 3.315.263 3.284.696
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 91.395.312 87.925.272
Attività correnti
Rimanenze 6 23.492.840 24.674.840
Crediti commerciali 7 27.465.436 32.870.713
di cui verso parti correlate 36 1.191.581 2.008.185
Crediti per imposte 8 2.477.294 1.749.451
di cui verso parti correlate 36 1.083.666 1.113.702
Altri crediti correnti 9 1.039.324 1.197.919
Attività finanziarie correnti 10 1.060.000 1.069.431
di cui verso parti correlate 36 1.000.000 1.000.000
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 1.796.980 1.089.671
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 57.331.874 62.652.025
Attività destinate alla vendita 0 0
TOTALE ATTIVO 148.727.186 150.577.297
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
Patrimonio netto
Capitale sociale 12 11.533.450 11.533.450
Utili accumulati, Altre riserve 77.530.764 79.058.252
Utile dell'esercizio 2.459.688 5.642.123
TOTALE PATRIMONIO NETTO 91.523.902 96.233.825
Passività non correnti
Finanziamenti 14 17.281.379 4.631.730
Altre passività finanziarie 15 240.000 0
TFR e fondi di quiescenza 16 2.435.538 2.527.275
Fondi per rischi e oneri 17 322.979 326.140
Imposte differite 21 129.289 150.017
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 20.409.185 7.635.162
Passività correnti
Finanziamenti 14 14.054.604 21.762.487
Altre passività finanziarie 15 298.161 13.610
Debiti commerciali 18 16.010.381 18.202.899
di cui verso parti correlate 36 104.142 852.935
Debiti per imposte 19 641.944 787.676
Altri debiti 20 5.789.009 5.941.638
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 36.794.099 46.708.310
Passività destinate alla vendita 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 148.727.186 150.577.297

Conto economico

IN EURO NOTE 2016 2015
COMPONENTI ECONOMICHE
Ricavi e proventi operativi
Ricavi 23 101.523.407 113.962.039
di cui verso parti correlate 36 6.680.209 7.274.762
Altri proventi 24 2.278.649 2.733.344
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI 103.802.056 116.695.383
Costi operativi
Acquisti di materiali 25 (36.875.454) (43.860.895)
Variazione delle rimanenze (1.182.000) (402.180)
Servizi 26 (26.031.824) (28.750.556)
di cui da parti correlate 36 (4.151.074) (4.162.137)
Costi del personale 27 (26.382.450) (27.967.750)
Altri costi operativi 28 (647.178) (821.303)
Costi per lavori interni capitalizzati 841.526 1.230.058
TOTALE COSTI OPERATIVI (90.277.380) (100.572.626)
RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI ATTIVITÀ NON CORRENTI
13.524.676 16.122.757
Ammortamenti 1,2,3 (9.020.829) (8.736.191)
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo attività non correnti 87.113 157.965
Svalutazioni/Ripristini di valore di attività non correnti 29 (521.021) 1.302.841
di cui da parti correlate 36 (521.021) 1.302.841
RISULTATO OPERATIVO 4.069.939 8.847.372
Proventi finanziari 84.559 73.091
Oneri finanziari 30 (512.872) (500.483)
Utili e perdite su cambi 31 (48.356) (260.920)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.593.270 8.159.060
Imposte sul reddito 32 (1.133.582) (2.516.937)
UTILE DELL'ESERCIZIO 2.459.688 5.642.123

Conto economico complessivo

IN EURO 2016 2015
UTILE DELL'ESERCIZIO 2.459.688 5.642.123
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
• Valutazione attuariale TFR (35.894) 37.619
• Effetto fiscale 8.615 (8.114)
Totale altri utili/(perdite) dell'esercizio al netto imposte (27.279) 29.505
UTILE COMPLESSIVO 2.432.409 5.671.628

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto

IN MIGLIAIA
DI EURO
CAPITALE
SOCIALE
RISERVA
SOVRAP
PREZZO
AZIONI
RISERVA
LEGALE
AZIONI
PROPRIE
RISERVA DI
COPERTURA
FLUSSI DI
CASSA
RISERVA DA
VALUTAZIONE
ATTUARIALE
TFR
ALTRE
RISERVE
UTILE
DELL'ESER
CIZIO
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
SALDO AL 31
DICEMBRE
2014
11.533 10.002 2.307 (5) 0 (535) 64.714 7.878 95.894
Destinazione utile d'esercizio 2014
• Dividendi
pagati
(4.613) (4.613)
• a riserva 3.265 (3.265)
Acquisto azioni
proprie
(718) (718)
Utile com
plessivo al 31
dicembre 2015
29 0 5.642 5.671
SALDO AL 31
DICEMBRE
2015
11.533 10.002 2.307 (723) 0 (506) 67.979 5.642 96.234
Destinazione utile d'esercizio 2015
• Dividendi
pagati
(5.467) (5.467)
• a riserva 175 (175)
Acquisto azioni
proprie
(1.676) (1.676)
Utile com
plessivo al 31
dicembre 2016
(27) 0 2.460 2.433
SALDO AL 31
DICEMBRE
2016
11.533 10.002 2.307 (2.399) 0 (533) 68.154 2.460 91.524

Rendiconto finanziario

IN MIGLIAIA DI EURO ESERCIZIO 2016 ESERCIZIO 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio 1.090 1.366
Utile dell'esercizio 2.460 5.642
Rettifiche per:
• Ammortamenti 9.021 8.736
• Plusvalenze realizzate (87) (158)
• Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti 521 (1.303)
• Proventi e oneri finanziari netti 428 427
• Differenze cambio non monetarie (60) 281
• Imposte sul reddito 1.133 2.517
Variazione TFR (131) (149)
Variazione fondi rischi (3) (189)
Variazione crediti commerciali 5.405 1.825
Variazione delle rimanenze 1.182 402
Variazione dei debiti commerciali (2.192) 630
Variazione del capitale circolante netto 4.395 2.857
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 367 75
Pagamento imposte (2450) (3.814)
Pagamento oneri finanziari (474) (465)
Incasso proventi finanziari 85 73
FLUSSI FINANZIARI GENERATI DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA 15.205 14.531
Investimenti in attività non correnti
• immateriali (735) (646)
• materiali (7.298) (9.601)
• finanziarie (4.800) (1.394)
Disinvestimento di attività non correnti 242 2.606
FLUSSI FINANZIARI ASSORBITI DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (12.591) (9.035)
Rimborso finanziamenti (19.077) (7.834)
Accensione di finanziamenti 24.243 8.463
Variazione delle attività finanziarie 69 (1.069)
Vendita di azioni proprie (1.675) (719)
Pagamento di dividendi (5.467) (4.613)
FLUSSI FINANZIARI ASSORBITI DALL'ATTIVITÀ FINANZIARIA (1.907) (5.772)
TOTALE FLUSSI FINANZIARI 707 (276)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (Nota 11) 1.797 1.090
Indebitamento finanziario corrente 14.353 21.776
Indebitamento finanziario non corrente 17.521 4.632
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (NOTA 22) 30.077 25.318

Nota integrativa

Principi Contabili

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio separato dell'esercizio 2016 di Sabaf S.p.A. è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti.

Il bilancio separato è redatto in euro, che è la moneta corrente nell'economia in cui opera la Società. I prospetti di Conto economico, di Conto economico complessivo e della Situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il Rendiconto finanziario, il prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto e i valori riportati nella Nota integrativa sono presentati in migliaia di euro.

Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento al tale ultimo presupposto la Società ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Sabaf S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Sabaf al 31 dicembre 2016.

SCHEMI DI BILANCIO

La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile d'esercizio, come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2016, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria.

Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6 - 10
Attrezzature 4
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi di trasporto 5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.

I terreni non sono ammortizzati.

Investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari sono valutati al costo, rivalutato in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria.

Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di una vita utile stimata di 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Attività immateriali

Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni.

Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.

Partecipazioni e crediti non correnti

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore durevoli. I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, Sabaf S.p.A. rivede il valore contabile delle proprie attività materiali, immateriali e delle partecipazioni per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di un'attività individualmente, la Società effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene. In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con l'entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. La Società prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società partecipate, elabora delle previsioni per i successivi quattro anni e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Inoltre, la Società verifica la recuperabilità del valore di carico delle società partecipate almeno una volta l'anno in occasione della predisposizione del bilancio separato.

Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti

I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. I crediti commerciali ceduti pro-soluto, sebbene siano stati legalmente ceduti, rimangono iscritti alla voce "Crediti commerciali" fino al momento del relativo incasso. Gli anticipi ottenuti a fronte della cessione di crediti commerciali sono contabilizzati tra i finanziamenti correnti.

Attività finanziarie correnti e non correnti

Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti economici tra i proventi o gli oneri finanziari.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimonialefinanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.

Finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività della Società sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse, per coprire i quali la Società può utilizzare strumenti finanziari derivati. La Società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico.

Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente. Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura.

In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio. I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente. I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività.

Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Uso di stime

La redazione del bilancio separato in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare attività materiali, immateriali e partecipazioni sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per valutare la recuperabilità delle imposte anticipate, rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali, immateriali e delle partecipazioni

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza o lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle sopra indicate assunzioni potrebbe comportare effetti sulla passività per benefici pensionistici.

Imposte sul reddito

La determinazione della passività per imposte della Società richiede l'utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi,

gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano la Società nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2016

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2016:

  • Emendamenti allo IAS 19 "Defined Benefit Plans: Employee Contributions" (pubblicato in data 21 novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.
  • Emendamenti all'IFRS 11 Joint Arrangements "Accounting for acquisitions of interests in joint operations" (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell'acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.
  • Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 – Intangibles Assets – "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation" (pubblicati in data 12 maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato, in quanto, i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo dell'attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell'attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l'ammortamento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.
  • Emendamento allo IAS 1 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 18 dicembre 2014): l'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.
  • Emendamento allo IAS 27 Equity Method in Separate Financial Statements (pubblicato in data 12 agosto 2014): introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.

Infine, nell'ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, in data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" (tra cui IFRS 2 Share Based Payments – Definition of vesting condition, IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments e Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement – Short-term receivables and payables) e in data 25 settembre 2014 il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" (tra cui: IFRS 5 – Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments: Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2016

  • Principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna
  • performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie ed in particolare un'analisi dettagliata dei contratti con i clienti, gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 15 possa avere un impatto significativo sugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio separato della Società.

• Versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente. Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 9 possa avere un impatto significativo sugli importi e l'informativa riportata nel bilancio separato della Società. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché la Società non abbia completato un'analisi dettagliata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio separato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società/ Gruppi che hanno applicato in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio separato della Società.

  • In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 12. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma ne è consentita l'adozione anticipata.
  • In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative (Amendments to IAS 7)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 7. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento.
  • Interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (pubblicata in data 8 dicembre 2016). L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di queste modifiche.
  • Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile a, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di queste modifiche.

Commento alle principali voci della situazione patrimoniale-finanziaria

1. ATTIVITÀ MATERIALI

IMMOBILI IMPIANTI E
MACCHINARI
ALTRI BENI IMMOBILIZZAZIONI
IN CORSO
TOTALE
COSTO
AL 31 DICEMBRE 2014 6.208 147.785 29.579 3.709 187.281
Incrementi 67 7.802 1.038 749 9.656
Cessioni - (2.891) (106) - (2.997)
Riclassifica - 2.668 63 (2.786) (55)
AL 31 DICEMBRE 2015 6.275 155.364 30.574 1.672 193.885
Incrementi 53 5.325 1.462 758 7.598
Cessioni (1) (2.982) (236) - (3.219)
Riclassifica - 684 19 (1.003) (300)
AL 31 DICEMBRE 2016 6.327 158.391 31.819 1.427 197.964

AMMORTAMENTI ACCUMULATI

AL 31 DICEMBRE 2014 2.535 127.774 25.579 0 155.888
Ammortamenti dell'anno 176 5.847 1.841 - 7.864
Eliminazioni per cessioni - (1.701) (106) - (1.807)
AL 31 DICEMBRE 2015 2.711 131.920 27.314 0 161.945
Ammortamenti dell'anno 176 6.200 1.702 - 8.078
Eliminazioni per cessioni - (2.973) (178) - (3.151)
AL 31 DICEMBRE 2016 2.887 135.147 28.838 0 166.872

VALORE CONTABILE NETTO

AL 31 DICEMBRE 2016 3.440 23.244 2.981 1.427 31.092
AL 31 DICEMBRE 2015 3.564 23.444 3.260 1.672 31.940

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Terreni 1.291 1.291 -
Immobili industriali 2.149 2.273 (124)
TOTALE 3.440 3.564 (124)

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera. Sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali. I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari obsoleti.

Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2016 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

COSTO
AL 31 DICEMBRE 2014 6.675
Incrementi -
Cessioni -
AL 31 DICEMBRE 2015 6.675
Incrementi -
Cessioni -
AL 31 DICEMBRE 2016 6.675
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
AL 31 DICEMBRE 2014 4.646
Ammortamenti dell'anno 192
AL 31 DICEMBRE 2015 4.838
Ammortamenti dell'anno 192
AL 31 DICEMBRE 2016 5.030
VALORE CONTABILE NETTO
AL 31 DICEMBRE 2016 1.645
AL 31 DICEMBRE 2015 1.837

In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà della Società. Nel corso dell'esercizio tale voce non ha subito variazioni ad eccezione degli ammortamenti di competenza dell'esercizio. Al 31 dicembre 2016 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

BREVETTI,
KNOW-HOW E
SOFTWARE
COSTI DI
SVILUPPO
ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI
TOTALE
COSTO
AL 31 DICEMBRE 2014 5.855 4.308 1.786 11.949
Incrementi 192 414 21 627
Riclassificazioni 66 (46) - 20
Decrementi - - - -
AL 31 DICEMBRE 2015 6.113 4.676 1.807 12.596
Incrementi 108 313 53 474
Riclassificazioni 54 (87) 207 174
Decrementi - - - -
AL 31 DICEMBRE 2016 6.275 4.902 2.067 13.244

AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

AL 31 DICEMBRE 2014 5.416 2.011 1.290 8.717
Ammortamenti 2015 203 336 142 681
Decrementi - - - -
AL 31 DICEMBRE 2015 5.619 2.347 1.432 9.398
Ammortamenti 2016 254 350 147 751
Decrementi - - - -
AL 31 DICEMBRE 2016 5.873 2.697 1.579 10.149

VALORE CONTABILE NETTO

AL 31 DICEMBRE 2016 402 2.205 488 3.095
AL 31 DICEMBRE 2015 494 2.329 375 3.198

Le attività immateriali hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa. I maggiori investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, principalmente in relazione all'ampliamento della gamma di bruciatori (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione). Gli investimenti in software includono lo sviluppo applicativo del sistema gestionale (SAP) e l'evoluzione del CAD. Le altre attività immateriali si riferiscono principalmente a migliorie sugli immobili di terzi in locazione.

Al 31 dicembre 2016 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile ulteriore riduzione del valore delle proprie attività immateriali. Di conseguenza, il valore delle attività immateriali non è stato sottoposto a test di impairment.

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
In società controllate 50.039 45.760 4.279
Altre partecipazioni 59 59 -
TOTALE 50.098 45.819 4.279

La movimentazione delle partecipazioni in società controllate è esposta nella seguente tabella:

SABAF
IMMOBI
LIARE
FARINGOSI
HINGES
SABAF
DO
BRASIL
SABAF
MEXICO
SABAF U.S. SABAF
APPLIANCE
COMPO
NENTS
(CINA)
SABAF
A.C.
TRADING
(CINA)
SABAF
TURCHIA
A.R.C.
S.R.L.
TOTALE
COSTO STORICO
AL 31 DICEMBRE 2014 13.475 10.329 8.469 548 139 3.400 200 13.351 0 49.911
Aumenti/riduzioni
di capitale
- - - - - 1.000 - (1.346) - (346)
Liquidazione
partecipazione
- - - (548) - - - - - (548)
AL 31 DICEMBRE 2015 13.475 10.329 8.469 0 139 4.400 200 12.005 0 49.017
Acquisto
partecipazioni
- - - - - - - - 4.800 4.800
AL 31 DICEMBRE 2016 13.475 10.329 8.469 0 139 4.400 200 12.005 4.800 53.817
FONDO SVALUTAZIONE
AL 31 DICEMBRE 2014 0 1.882 0 548 0 2.683 0 0 0 5.113
Svalutazioni
(Ripristini di valore)
(Nota 28)
- (1.882) - - - 574 - - - (1.308)
Liquidazione
partecipazione
- - - (548) - - - - - (548)
AL 31 DICEMBRE 2015 0 0 0 0 0 3.257 0 0 0 3.257
Svalutazioni (Ripristini di
valore) (Nota 28)
- - - - - 521 - - - 521
AL 31 DICEMBRE 2016 0 0 0 0 0 3.778 0 0 0 3.778
VALORE CONTABILE NETTO
AL 31 DICEMBRE 2016 13.475 10.329 8.469 0 139 622 200 12.005 4.800 50.039
AL 31 DICEMBRE 2015 13.475 10.329 8.469 0 139 1.143 200 12.005 0 45.760
QUOTA PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA (DETERMINATO IN CONFORMITÀ AGLI IAS/IFRS)
AL 31 DICEMBRE 2016 30.027
5.546
10.628
0
(25)
683
266
14.805
3.025
64.955
AL 31 DICEMBRE 2015 28.679 4.922 7.145 0 (32) 1.302 293 14.085 0 56.394
DIFFERENZA TRA PATRIMONIO NETTO E VALORE CONTABILE
AL 31 DICEMBRE 2016 16.552 (4.783) 2.159 0 (164) 61 66 2.800 (1.775) 14.916
AL 31 DICEMBRE 2015 15.204 (5.407) (1.324) 0 (171) 159 93 2.080 - 10.634

Faringosi Hinges s.r.l

Nel corso del 2016 Faringosi Hinges ha conseguito risultati in ulteriore miglioramento, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che si è attestata su livelli superiori al budget. Il piano previsionale 2017-2021, elaborato a fine 2016, prospetta un ulteriore graduale miglioramento delle vendite e il mantenimento della redditività, da ritenersi durevolmente acquisito anche in ottica prospettica futura. Al 31 dicembre 2016 Sabaf S.p.A. ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso più la liquidità disponibile, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2017-2021 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la partecipata sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 7,76% (8,45% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2015) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, che risulta in linea con i dati storici.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 12,700 milioni di euro, a fronte di un valore contabile della partecipazione di 10,329 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2016.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

IN MIGLIAIA DI EURO TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
6,76% 14.086 14.619 15.202 15.844 16.553
7,26% 12.922 13.363 13.842 14.365 14.937
7,76% 11.930 12.300 12.700 13.133 13.603
8,26% 11.076 11.390 11.727 12.091 12.483
8,76% 10.332 10.601 10.889 11.198 11.529

Sabaf do Brasil

Nel 2016 Sabaf do Brasil ha continuato a conseguire risultati positivi e in miglioramento rispetto al 2015. L'incremento del patrimonio netto (convertito in euro al cambio di fine esercizio) beneficia anche della rivalutazione del real brasiliano.

Sabaf U.S.

La società controllata Sabaf U.S. opera come supporto commerciale per il mercato nordamericano.

La differenza tra il valore contabile e il patrimonio netto della partecipata è attribuibile a perdite ritenute non durevoli in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.

Sabaf Appliance Components

Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. produce bruciatori speciali per il mercato cinese a partire dal 2015. Inoltre, la società svolge la funzione di distributore sul mercato cinese di prodotti Sabaf realizzati in Italia e in Turchia. I bassi volumi di produzione non hanno consentito alla società di raggiungere il punto di pareggio nel corso del 2016. Al 31 dicembre 2016 il valore della partecipazione è stato ridotto di 521.000 euro, adeguandolo al patrimonio netto di fine esercizio, in quanto la perdita realizzata è stata ritenuta durevole.

Sabaf Appliance Components Trading

Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd., è stata costituita nel corso del 2012 per svolgere la funzione di distributore. Nel corso del 2015 tale attività è stata accentrata presso Sabaf Appliance Components, la società pertanto è stata posta in liquidazione; il processo di liquidazione si concluderà nel corso del 2017.

Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)

Anche nel 2016 Sabaf Turchia ha conseguito risultati estremamente soddisfacenti. La conversione in euro del patrimonio netto di fine esercizio risente della forte svalutazione della lira turca a fine 2016; peraltro il patrimonio netto si mantiene superiore al valore di carico della partecipazione.

Nel mese di giugno 2016 la Società ha acquisito la quota di controllo (70%) di A.R.C. s.r.l., società leader in Italia nella produzione di bruciatori per la cottura professionale. L'operazione permette a Sabaf di entrare in un nuovo settore, contiguo a quello tradizionale dei componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas, e di valorizzare la consolidata presenza internazionale del Gruppo Sabaf.

Al 31 dicembre 2016 la Società ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso più la liquidità disponibile, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato in fase di acquisizione della partecipazione in A.R.C. e adeguato a fine 2016 sulla base degli ulteriori elementi noti. Ai flussi di cassa del periodo 2017-2019 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la partecipata sarà in grado di generare a partire dal quarto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 5,79% e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%.

La quota di pertinenza di Sabaf S.p.A. del valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 6,938 milioni di euro, a fronte di un valore contabile della partecipazione di 4,8 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2016.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

IN MIGLIAIA DI EURO TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
4,79% 7.718 8.129 8.601 9.152 9.801
5,29% 6.989 7.304 7.660 8.067 8.535
5,79% 6.413 6.661 6.938 7.250 7.603
6,29% 5.945 6.146 6.368 6.614 6.889
6,79% 5.559 5.724 5.905 6.104 6.323

Nell'ambito dell'operazione di acquisizione del 70% di A.R.C. S.r.l., Sabaf S.p.A. ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifici patti di opzione. L'accordo prevede quindi specifici diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021, le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.

L'opzione per l'acquisto del 30% residuo di A.R.C. rappresenta uno strumento derivato; dal momento che il prezzo di esercizio definito contrattualmente è stato ritenuto rappresentativo del fair value della quota potenzialmente acquisibile, non è stato iscritto nessun valore nel bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2016.

5. ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Crediti finanziari verso controllate 1.897 1.837 60
Conto bancario vincolato 240 - 240
TOTALE 2.137 1.837 300

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 i crediti finanziari verso controllate sono costituiti da un finanziamento fruttifero di 2 milioni di dollari USA con scadenza a marzo 2017, concesso alla società controllata Sabaf do Brasil con l'obiettivo di ottimizzare l'esposizione al rischio di cambio del Gruppo.

Nell'ambito dell'acquisizione del 70% di A.R.C., Sabaf S.p.A. ha versato su un conto bancario vincolato l'importo complessivo di 300.000 euro, di cui 240.000 euro esigibili oltre 12 mesi. Tale somma è stata trattenuta dal corrispettivo pattuito a garanzia degli impegni assunti dai venditori ed è pagabile in quote costanti in cinque anni. (Nota 15)

6. RIMANENZE

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Materie prime 7.455 8.758 (1.303)
Semilavorati 9.310 9.326 (16)
Prodotti finiti 8.773 8.461 312
Fondo svalutazione rimanenze (2.045) (1.870) (175)
TOTALE 23.493 24.675 (1.182)

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2016 è inferiore rispetto alla fine dell'esercizio precedente a seguito della flessione dei volumi di produzione e vendita. Il fondo obsolescenza, riferibile per 470.000 euro alle materie prime, per 645.000 euro ai semilavorati e per 930.000 euro ai prodotti finiti, riflette la migliore stima del rischio di obsolescenza, sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Totale crediti verso clienti 28.065 33.821 (5.756)
Fondo svalutazione crediti (600) (950) 350
TOTALE NETTO 27.465 32.871 (5.406)

Al 31 dicembre 2016 i crediti verso clienti includono saldi per 2.925.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2016, pari a 1,0541. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include 1,1 milioni di euro di crediti ceduti pro-soluto a società di factoring (2,3 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e circa 14 milioni di euro di crediti assicurati (13,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito alla data di chiusura dell'esercizio.

La riduzione dei crediti verso clienti è attribuibile, oltre che alla flessione delle vendite, a minori crediti scaduti rispetto alla fine dell'esercizio precedente, come evidenziato nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Crediti correnti (non scaduti) 24.378 28.280 (3.902)
Scaduto fino a 30 gg 2.242 2.233 9
Scaduto da 31 a 60 gg 184 415 (231)
Scaduto da 61 a 90 gg 64 730 (666)
Scaduto da più di 90 gg 1.197 2.163 (966)
TOTALE 28.065 33.821 (5.756)
31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Verso Giuseppe Saleri
SapA per IRES
1.083 1.114 (31)
Verso erario per imposte
sul reddito
992 605 387
Verso erario per IVA 402 30 372
TOTALE 2.477 1.749 728

Fino all'esercizio 2015 Sabaf S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale nazionale (tassazione di gruppo) ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito. In tale ambito, la società Giuseppe Saleri S.a.p.A., controllante di Sabaf S.p.A., fungeva da società consolidante. Nel 2016 sono venute meno le condizioni per la predisposizione del consolidato fiscale, che di conseguenza è stato interrotto.

Il credito verso la Giuseppe Saleri S.a.p.A. iscritto al 31 dicembre 2016 è originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale la società consolidante ha presentato istanza di rimborso e che retrocederà a Sabaf non appena avrà ottenuto il rimborso.

Il credito verso l'erario per imposte sul reddito sono originati dai maggiori acconti d'imposta versati nel corso dell'anno rispetto all'imposta dovuta.

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Accrediti da ricevere
da fornitori
678 857 (179)
Anticipi a fornitori 54 33 21
Crediti verso INAIL 58 32 26
Altri 249 276 (27)
TOTALE 1.039 1.198 (159)

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

Al 31 dicembre 2016 gli accrediti da ricevere da fornitori includono 411.000 euro relativi allo sgravio spettante alla Società in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetto "bonus energivori") per gli anni 2014 e 2015, di cui 194.000 euro incassati a inizio 2017.

8. CREDITI PER IMPOSTE 10. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Crediti finanziari verso
controllate
1.000 1.000 -
Conto bancario
vincolato (Nota 5)
60 - 60
Derivati su cambi - 69 (69)
TOTALE 1.060 1.069 (9)

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 i crediti finanziari verso controllate sono costituiti da un finanziamento fruttifero di 1 milione di euro a Sabaf Appliance Components Co., Ltd. a sostegno del capitale circolante della controllata cinese. Il finanziamento ha una durata di 12 mesi ed è stato rinnovato a dicembre 2016 per un pari periodo.

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 1.797.000 al 31 dicembre 2016 (euro 1.797.000 al 31 dicembre 2015) è rappresentata quasi esclusivamente da saldi attivi di c/c bancari.

12. CAPITALE SOCIALE

Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale della Società è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

13. AZIONI PROPRIE

Nel corso dell'esercizio sono state acquistate n. 171.061 azioni proprie ad un prezzo medio unitario di 9,794 euro; non sono state effettuate vendite.

Al 31 dicembre 2016 la Società detiene n. 233.139 azioni proprie, pari al 2,021% del capitale sociale (62.078 azioni proprie al 31 dicembre 2015), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 10,289 (il valore di mercato a fine esercizio era di 10,4 euro).

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2016 sono pertanto 11.300.311 (11.471.372 al 31 dicembre 2015).

14. FINANZIAMENTI

31.12.2016 31.12.2015
CORRENTI NON
CORRENTI
CORRENTI NON
CORRENTI
Mutui chirografari 6.656 17.281 2.707 4.632
Finanziamenti
bancari a breve
termine
7.397 - 13.194 -
Anticipi sbf su
ricevute bancarie
o fatture
2 - 5.825 -
Interessi
da liquidare
- - 36 -
TOTALE 14.055 17.281 21.762 4.632

Nel corso dell'esercizio la Società ha rimodulato la durata media dei propri finanziamenti, stipulando 4 contratti di mutuo chirografario per complessivi 19,8 milioni di euro, rimborsabili in 5 anni a rate costanti trimestrali, a tassi compresi tra lo 0,60% e l'1%.

Solo uno dei mutui chirografari in essere, di importo pari a 5 milioni di euro al 31 dicembre 2016, presenta covenants, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

  • Impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1
  • Impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA inferiore a 2

ampiamente rispettati al 31 dicembre 2016.

Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA. Nella successiva Nota 35 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

31.12.2016 31.12.2015
CORRENTI NON
CORRENTI
CORRENTI NON
CORRENTI
Debito verso soci
A.RC.
60 240 - -
Strumenti derivati
su cambi
201 - 17 -
Strumenti derivati
su tassi
37 - 14 -
TOTALE 298 240 31 0

l debito verso soci A.R.C., pari a 300.000 euro al 31 dicembre 2016, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato (Nota 5) e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti in 5 anni, in coerenza con gli accordi contrattali e alle garanzie rilasciate dai venditori.

Tra le altre passività finanziarie sono inoltre iscritti:

  • il fair value negativo di contratti di vendita a termine per complessivi 6 milioni di dollari al cambio medio di 1,1061, stipulati a fronte del rischio di cambio descritto alla Nota 35. Per un pari importo sono state rilevate a conto economico differenze passive su cambi;
  • il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso sui finanziamenti chirografari in essere, per nozionali 13 milioni di euro circa e scadenza fino al 31 dicembre 2021. Per un pari importo sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

16. TFR

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Trattamento di fine
rapporto
2.436 2.527 (91)
TOTALE 2.436 2.527 (91)

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

Ipotesi finanziarie

31.12. 2016 31.12.2015
Tasso di sconto 1,15% 1,60%
Inflazione 1,75% 2,00%

Ipotesi demografiche

31.12. 2016 31.12.2015
Tasso di mortalità ISTAT 2010 M/F ISTAT 2010 M/F
Invalidità INPS 1998 M/F INPS 1998 M/F
Turnover del
personale
6% 6%
Anticipi 5% per anno 5% per anno
Età di
pensionamento
in accordo con la
legislazione vigente al
31 dicembre 2016
in accordo con la
legislazione vigente al 31
dicembre 2015

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2015 ACCANTONAMENTO UTILIZZO RILASCIO
QUOTA ECCEDENTE
31.12.2016
Fondo indennità suppletiva
di clientela
266 - - (53) 213
Fondo garanzia prodotto 60 35 (35) - 60
Fondo rischi legali - 50 - - 50
TOTALE 326 85 (35) (53) 323

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte della Società. Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo rischi legali è stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
TOTALE 16.010 18.203 (2.193)

La diminuzione dei debiti commerciali rispetto all'esercizio precedente è legata ai minori volumi di acquisto; i termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

L'importo dei debiti commerciali in valute diverse dall'euro non è significativo. Al 31 dicembre 2016 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né la Società ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Verso erario per ritenute IRPEF 642 788 (146)
TOTALE 642 788 (146)

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
Verso il personale 3.472 3.658 (186)
Verso istituti previdenziali 1.937 1.861 76
Acconti da clienti 108 88 20
Verso agenti 241 281 (40)
Altri debiti correnti 31 54 (23)
TOTALE 5.789 5.942 (153)

A inizio 2017 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2016 31.12.2015
Imposte anticipate 3.315 3.285
Imposte differite passive (129) (150)
POSIZIONE NETTA 3.186 3.135

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Ammortamenti e
leasing
Accantonamenti
e rettifiche
di valore
Fair value
di strumenti
derivati
Avviamento Valutazione
attuariale TFR
Altre
differenze
temporanee
TOTALE
AL 31 DICEMBRE 2014 353 933 0 1.993 203 94 3.576
A conto economico - (140) (19) (222) (25) (27) (433)
A patrimonio netto - - - - (8) - (8)
AL 31 DICEMBRE 2015 353 793 (19) 1.771 170 67 3.135
A conto economico 40 (23) 76 - - (50) 43
A patrimonio netto - - - - 8 - 8
AL 31 DICEMBRE 2016 393 770 57 1.771 178 17 3.186

Le imposte anticipate relative all'avviamento si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011. Il beneficio fiscale futuro potrà essere conseguito in dieci quote annuali a partire dall'esercizio 2018.

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:

31.12.2016 31.12.2015 VARIAZIONE
A. Cassa (Nota 11) 4 6 (2)
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 11) 1.793 1.084 709
C. Altre disponibilità liquide 0 0 0
D. LIQUIDITÀ (A+B+C) 1.797 1.090 707
E. Debiti bancari correnti (Nota 14) 7.399 19.055 (11.656)
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (Nota 14) 6.656 2.707 3.949
G. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 298 14 284
H. INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (E+F+G) 14.353 21.776 (7.423)
I. POSIZIONE FINANZIARIA CORRENTE NETTA (H-D) 12.556 20.686 (8.130)
J. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 17.281 4.632 12.649
K. Altri debiti finanziari non correnti 240 0 240
L. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (J+K) 17.521 4.632 12.889
M. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (I+L) 30.077 25.318 4.759

Nel rendiconto finanziario è esposta la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto).

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2016, i ricavi di vendita sono stati pari a 101.523.000 euro, inferiori di 12.439.000 euro (-10,9%) rispetto al 2015.

Ricavi per area geografica

2016 % 2015 % VARIAZIONE %
Italia 31.431 30,9% 38.081 33,4% -17,5%
Europa occidentale 6.868 6,8% 6.481 5,7% +6,0%
Europa orientale e Turchia 27.365 26,9% 28.322 24,8% -3,4%
Asia e Oceania (escluso M.O.) 7.064 7,0% 6.347 5,6% +11,3%
Centro e Sud America 10.373 10,2% 11.991 10,5% -13,5%
Medio Oriente e Africa 11.254 11,1% 16.479 14,5% -31,7%
Nord America e Messico 7.168 7,1% 6.261 5,5% +14,5%
TOTALE 101.523 100% 113.962 100% -10,9%

Ricavi per famiglia di prodotto

2016 % 2015 % VARIAZIONE %
Rubinetti in ottone 9.002 8,9% 12.673 11,1% -29,0%
Rubinetti in lega leggera 32.406 31,9% 33.663 29,6% -3,7%
Termostati 7.690 7,6% 10.513 9,2% -26,9%
TOTALE RUBINETTI
E TERMOSTATI
49.098 48,4% 56.849 49,9% -13,6%
Bruciatori standard 21.483 21,2% 22.983 20,2% -6,5%
Bruciatori speciali 19.438 19,1% 20.773 18,2% -6,4%
TOTALE BRUCIATORI 40.921 40,3% 43.756 38,4% -6,5%
Accessori e altri ricavi 11.504 11,3% 13.357 11,7% -13,9%
TOTALE 101.523 100,0% 113.962 100% -10,9%

L'andamento delle vendite del 2016 è stato negativamente condizionato dalla crisi dei mercati mediorientali e dell'Africa (prevalentemente Egitto), che hanno registrato una flessione del fatturato diretto di oltre 5 milioni di euro. La crisi su tali mercati ha anche impattato le vendite realizzate in Italia, dato che i nostri clienti italiani sono forti esportatori verso l'area mediorientale. Il buon andamento di altri mercati internazionali, tra cui spicca la costante crescita del Nord America, ha solo parzialmente compensato il calo delle vendite in Medio Oriente, Africa e Italia. L'analisi per famiglia di prodotto evidenzia una flessione marcata dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati), destinati prevalentemente proprio ai mercati in crisi. I prezzi medi di vendita del 2016 sono stati mediamente inferiori dell'1,3% rispetto al 2015.

24. ALTRI PROVENTI

2016 2015 VARIAZIONE
Vendita sfridi 958 1.403 (445)
Servizi a società
controllate
154 280 (126)
Sopravvenienze
attive
136 260 (124)
Affitti attivi 85 116 (31)
Utilizzazione fondi
rischi e oneri
88 158 (70)
Servizi a società
controllante
10 10 -
Altri proventi 848 506 342
TOTALE 2.279 2.733 (454)

I minori proventi per la vendita di sfridi sono conseguenti al recupero nel processo produttivo di una maggiore quota degli sfridi generati.

I servizi a società controllate e alla società controllante si riferiscono a prestazioni amministrative, commerciali e tecniche nell'ambito del Gruppo.

Gli altri proventi includono l'addebito a clienti per la compartecipazione allo sviluppo e industrializzazione di nuovi prodotti.

26. COSTI PER SERVIZI

2016 2015 VARIAZIONE
Lavorazioni esterne 7.587 9.202 (1.615)
Affitti di immobili 3.995 4.032 (37)
Energia elettrica
e metano
3.526 3.874 (348)
Manutenzioni 2.813 2.661 152
Consulenze 1.377 1.488 (111)
Trasporti e spese
di esportazione
1.134 1.392 (258)
Compensi agli
Amministratori
1.061 1.049 12
Assicurazioni 562 443 119
Provvigioni 545 574 (29)
Spese di viaggio
e trasferta
478 674 (196)
Smaltimento rifiuti 352 364 (12)
Servizio mensa 282 315 (33)
Somministrazione
lavoro temporaneo
99 145 (46)
Altri costi 2.221 2.538 (317)
TOTALE 26.032 28.751 (2.719)

25. ACQUISTI

2016 2015 VARIAZIONE
Materie prime e com
ponenti di acquisto
33.692 40.279 (6.587)
Materiale di consumo 3.183 3.582 (399)
TOTALE 36.875 43.861 (6.986)

Nel 2016 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente inferiori rispetto al 2015, consentendo un risparmio pari all'1,1% delle vendite.

L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 37,5% nel 2016, rispetto al 38,8% del 2015.

La flessione nei costi per lavorazioni esterne è conseguente alla parziale internalizzazione di alcune fasi nella produzione dei bruciatori.

I minori costi energetici sono conseguenti ai minori volumi di produzione e, in misura minore, alla diminuzione del prezzo di energia elettrica e gas (in media -3% rispetto al 2015). Inoltre, nel corso dell'esercizio sono stati eseguiti interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica (installazione di impianti di illuminazione a led, riparazione di perdite di aria compressa).

La variazione dei costi per manutenzioni è legata alla normale ciclicità degli interventi di manutenzione; le politiche di manutenzione, volte a garantire la costante efficienza di tutti gli impianti produttivi, non hanno subito variazioni.

I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 343.000 euro, a consulenze commerciali per 374.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 660.000 euro. Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, costi per noleggio di beni di terzi, costi per pulizie, costi legati all'attività di ricerca e sviluppo e altri costi di minore rilievo.

27. COSTI DEL PERSONALE

2016 2015 VARIAZIONE
Salari e stipendi 18.322 18.767 (445)
Oneri sociali 5.959 6.131 (172)
Lavoro temporaneo 845 1.182 (337)
TFR e altri costi 1.256 1.888 (632)
TOTALE 26.382 27.968 (1.586)

Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2016 è stato pari a 543 (424 operai, 110 impiegati e quadri, 9 dirigenti), contro i 552 del 2015 (428 operai, 115 impiegati e quadri, 9 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, è stato pari a 26 nel 2016 (32 nel 2015).

Nel corso dell'esercizio la Società ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi: tale istituto ha permesso un risparmio di costi del personale per 689.000 euro (333.000 euro nel 2015).

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2016 2015 VARIAZIONE
Perdite e svalutazioni
su crediti commerciali
171 360 (189)
Imposte e tasse
non sul reddito
181 179 2
Sopravvenienze passive 56 159 (103)
Accantonamenti
per rischi
85 8 77
Altri accantonamenti - 31 (31)
Oneri diversi di gestione 154 84 70
TOTALE 647 821 (174)

Le imposte non sul reddito includono principalmente l'IMU, la TASI e la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Gli accantonamenti per rischi e gli altri accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi rischi descritti alla Nota 17.

29. SVALUTAZIONI / RIPRISTINI DI VALORE DI ATTIVITÀ NON CORRENTI

2016 2015 VARIAZIONE
Ripristino di valore
Faringosi Hinges
- 1.882 (1.882)
Sval. Sabaf Appliance
Components
(521) (574) 53
Svalutazione di altre
partecipazioni
- (5) 5
TOTALE (521) 1.303 (1.824)

La svalutazione della partecipazione in Sabaf Appliance Components è commentata alla Nota 4, alla quale si rinvia.

30. ONERI FINANZIARI

2016 2015 VARIAZIONE
Interessi passivi
verso banche
241 248 (7)
Spese bancarie 229 210 19
Altri oneri finanziari 43 42 1
TOTALE 513 500 13

31. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2016 la Società ha realizzato perdite nette su cambi per 48.000 euro (perdite nette per 261.000 euro nel 2015).

32. IMPOSTE SUL REDDITO

2016 2015 VARIAZIONE
Imposte correnti 1.314 2.126 (812)
Imposte anticipate
e differite
(43) 433 (476)
Imposte relative ad
esercizi precedenti
(137) (42) (95)
TOTALE 1.134 2.517 (1.383)

Le imposte correnti includono l'IRES per euro 1.034.000 e l'IRAP per euro 280.000 (rispettivamente euro 1.734.000 e euro 392.000 nel 2015).

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2016 2015
Imposte sul reddito teoriche 988 2.244
Effetto fiscale differenze permanenti 4 (496)
Imposte relative ad esercizi precedenti (131) (37)
Adeguamento fiscalità differita
cambio aliquota IRES (Nota 21)
- 390
Altre differenze 7 16
IRES (CORRENTE E DIFFERITA) 868 2.117
IRAP (corrente e differita) 266 400
TOTALE 1.134 2.517

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 27,50%, al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Situazione fiscale

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

33. DIVIDENDI

Il 25 maggio 2016 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,48 euro per azione (dividendi totali pari a 5.467.000 euro).

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo invariato di 0,48 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 31 maggio 2017 (stacco cedola il 29 maggio, record date il 30 maggio).

34. INFORMATIVA DI SETTORE

All'interno del Gruppo Sabaf, la Società opera esclusivamente nel segmento dei componenti gas per la cottura domestica. Nel bilancio consolidato è riportata l'informativa suddivisa tra i diversi segmenti in cui opera il Gruppo.

35. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39.

31.12.2016 31.12.2015
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Fair Value a conto economico complessivo
• Derivati a copertura di flussi
di cassa (su cambi)
- 69
COSTO AMMORTIZZATO
• Disponibilità liquide e cassa 1.797 1.090
• Crediti commerciali e altri crediti 28.505 34.069
• Finanziamenti non correnti 1.897 1.837
• Finanziamenti correnti 1.000 1.000
• Altre attività finanziarie 300 -

PASSIVITÀ FINANZIARIE

Fair Value a conto economico complessivo

• Derivati a copertura di flussi di
cassa (su cambi)
201 -
• Derivati a copertura di flussi di
cassa (su tassi)
37 14

COSTO AMMORTIZZATO

• Finanziamenti 31.336 26.394
• Altre passività finanziarie 300 -
• Debiti commerciali 16.010 18.203
  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività della Società.

Fa parte delle politiche di Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. La Società non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.

È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 50% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Il principale rapporto di cambio a cui la Società è esposta è l'euro/dollaro USA, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente sul mercato nordamericano) e, in misura inferiore, ad alcuni acquisti (principalmente da produttori asiatici). Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 10,6% del fatturato totale nel 2016, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 2,7% del fatturato totale. Le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte mediante contratti di vendita a termine. Al 31 dicembre 2016 sono in essere vendite a termine di dollari, con scadenza fino al 31 dicembre 2017, per complessivi 6 milioni di dollari.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2016, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 210.000 euro, senza considerare i contratti di vendita a termine in essere.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Al 31 dicembre 2016 l'indebitamento finanziario lordo della Società è a tasso variabile per circa il 70% e a tasso fisso per circa il 30%; per raggiungere un mix ritenuto ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti, la Società utilizza anche strumenti finanziari derivati. Al 31 dicembre 2016 sono in essere tre contratti di interest rate swap (IRS) per complessivi 13 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali la Società ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. Considerati gli IRS in essere, a fine 2016 la quota a tasso fisso è pari a circa il 70% dell'indebitamento finanziario totale. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe gli effetti evidenziati di seguito:

31.12.2016 31.12.2015
ONERI
FINANZIARI
ONERI
FINANZIARI
Incremento
di 100 punti base
20 80
Decremento
di 100 punti base
- (80)

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto della società è rappresentata da ottone e leghe di alluminio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza la Società non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. La Società si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2016 e del 2015 la Società non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

La Società opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2016 pari al 32,9%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 2,22) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive.

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015:

AL 31 DICEMBRE 2016
VALORE
CONTABILE
FLUSSI
FINANZIARI
CONTRATTUALI
ENTRO 3 MESI DA 3 MESI
A 1 ANNO
DA 1 A 5 ANNI OLTRE 5 ANNI
Mutui chirografari 23.937 24.388 1.709 5.129 17.550 -
Finanziamenti bancari a breve termine 7.399 7.399 5.399 2.000 - -
Debito verso soci ARC 300 300 - 60 240 -
TOTALE DEBITI FINANZIARI 31.636 32.087 7.108 7.189 17.790 0
Debiti commerciali 16.010 16.010 15.373 637 - -
TOTALE 47.646 48.097 22.481 7.826 17.790 0
AL 31 DICEMBRE 2015
VALORE
CONTABILE
FLUSSI
FINANZIARI
CONTRATTUALI
ENTRO 3 MESI DA 3 MESI
A 1 ANNO
DA 1 A 5 ANNI OLTRE 5 ANNI
Mutui chirografari 7.339 7.506 700 2.099 4.707 -
Finanziamenti bancari
a breve termine
19.055 19.055 17.055 2.000 - -
TOTALE DEBITI FINANZIARI 26.394 26.561 17.755 4.099 4.707 0
Debiti commerciali 18.203 18.203 17.232 971 - -
TOTALE 44.597 44.764 34.987 5.070 4.707 0

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2016, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Altre passività finanziarie (derivati su cambi) - 201 - 201
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - 37 - 37
Opzione su minorities A.R.C. - - 0 0
TOTALE PASSIVITÀ 0 238 0 238

36. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra Sabaf S.p.A. e le parti correlate, ad eccezione dei compensi agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche che sono esposti nella Relazione sulla Remunerazione.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale-finanziaria

TOTALE 2016 CONTROLLATE CONTROLLANTE ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Attività finanziarie non correnti 2.137 1.897 - - 1.897 88,77%
Crediti commerciali 27.465 1.192 - - 1.192 4,34%
Crediti per imposte 2.477 - 1.084 - 1.084 43,76%
Attività finanziarie correnti 1.060 1.000 - - 1.000 94,34%
Debiti commerciali 16.010 104 - 2 106 0,66%
TOTALE 2015 CONTROLLATE CONTROLLANTE ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Attività finanziarie non correnti 1.837 1.837 - - 1.837 100%
Crediti commerciali 32.871 2.008 - - 2.008 6,11%
Crediti per imposte 1.749 - 1.114 - 1.114 63,69%
Attività finanziarie correnti 1.069 1.000 - - 1.000 93,55%
Debiti commerciali 18.203 853 - - 853 4,69%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

TOTALE 2016 CONTROLLATE CONTROLLANTE ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Ricavi 101.523 6.680 - - 6.680 6,58%
Altri proventi 2.279 399 10 - 409 17,95%
Acquisti di materiali 36.895 916 - - 916 2,48%
Servizi 26.032 4.129 - 22 4.151 15,95%
Plusvalenze da attività non correnti 87 66 - - 66 75,86%
Svalutazioni di attività non correnti 521 521 - - 521 100%
Proventi finanziari 85 82 - - 82 96,47%
TOTALE 2015 CONTROLLATE CONTROLLANTE ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Ricavi 113.962 7.275 - - 7.275 6,38%
Altri proventi 2.733 400 10 - 410 15,00%
Acquisti di materiali 43.861 727 - - 727 1,66%
Servizi 28.751 4.162 - 34 4.196 14,59%
Plusvalenze da attività non correnti 158 100 - - 100 63,29%
Svalutazioni di attività non correnti 1.303 1.303 - - 1.303 100%
Proventi finanziari 73 73 - - 73 100%

I rapporti con le società controllate consistono prevalentemente in:

  • rapporti commerciali, relativi ad acquisti e cessioni di semilavorati o prodotti finiti, con Sabaf do Brasil, Faringosi Hinges, Sabaf Turchia e Sabaf Kunshan;
  • cessioni di macchinari a Sabaf Brasile, Sabaf Turchia e Sabaf Kunshan, che hanno generato le plusvalenze evidenziate;
  • affitto di immobili da Sabaf Immobiliare;
  • finanziamenti infragruppo;
  • liquidazione IVA di gruppo.

I rapporti con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A., che non esercita attività di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 del codice civile, consistono in prestazioni di servizi amministrativi.

I rapporti con parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

37. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 non si sono verificati eventi né sono state poste in essere operazioni significative non ricorrenti.

38. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

39. IMPEGNI

Garanzie prestate

Sabaf S.p.A. ha prestato fideiussioni a garanzia di mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di suoi dipendenti per complessivi 5.510.000 euro (6.010.000 euro al 31 dicembre 2015).

40. COMPENSI AD AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

I compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche sono indicati nella Relazione sulla Remunerazione che sarà presentata all'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il presente bilancio separato.

41. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti della Società.

Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla Consob (Comunicazione Dem76064293 del 28 luglio 2006)

IN IMPRESE CONTROLLATE 1

DENOMINAZIONE
SOCIALE
SEDE CAPITALE AL
31/12/2016
SOCI % DI
PARTECIPAZIONE
PATRIMONIO
NETTO
AL 31/12/2016
RISULTATO
ESERCIZIO 2016
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100% EUR 5.546.105 EUR 629.046
Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 25.000 Sabaf S.p.A. 100% EUR 23.409.330 EUR 1.517.481
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100% BRL 36.458.354 BRL 5.649.678
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 100.000 Sabaf S.p.A. 100% USD -26.387 USD 8.564
Sabaf Appliance Compo
nents (Kunshan) Co., Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 4.400.000 Sabaf S.p.A. 100% CNY 5.335.695 CNY -4.015.644
Sabaf Beyaz Esya Par
calari Sanayi Ve Ticaret
Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRY 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100% TRY 52.641.491 TRY 10.977.294
Sabaf Appliance Compo
nents Trading (Kunshan)
Co., Ltd. in liquidazione
Kunshan (Cina) EUR 200.000 Sabaf S.p.A. 100% CNY 1.950.327 CNY -136.963
A.R.C. s.r.l. Campodarsego
(PD)
EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70% EUR 4.321.471 EUR 667.167

Altre partecipazioni rilevanti: Nessuna

Origine, possibilità di utilizzazione e disponibilità delle riserve

DESCRIZIONE IMPORTO POSSIBILITÀ DI
UTILIZZAZIONE
QUOTA
DISPONIBILE
IMPORTO SOGGETTO A TASSAZIONE
IN CAPO ALLA SOCIETÀ IN CASO DI
DISTRIBUZIONE
RISERVE DI CAPITALE:
Riserva sovrapprezzo azioni 10.002 A, B, C 10.002 0
Riserva di rivalutazione Legge 413/91 42 A, B, C 42 42
Riserva di rivalutazione Legge 342/00 1.592 A, B, C 1.592 1.592
RISERVE DI UTILI:
Riserva legale 2.307 B 0 0
Altre riserve di utili 65.769 A, B, C 65.425 0
RISERVE DI VALUTAZIONE:
Riserva di valutazione attuariale TFR (532) 0 0
TOTALE 79.180 77.061 1.634

LEGENDA

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione agli azionisti

Prospetto delle rivalutazioni sui beni ancora in patrimonio al 31 dicembre 2016

VALORE LORDO AMMORTAMENTI
CUMULATI
VALORE NETTO
Legge 72/1983 137 (137) 0
Fusione 1989 516 (433) 83
Investimenti immobiliari Legge 413/1991 47 (41) 6
Fusione 1994 1.483 (1.001) 482
Legge 342/2000 2.870 (2.282) 588
5.053 (3.894) 1.159
Legge 576/75 205 (205) 0
Legge 72/1983 2.224 (2.224) 0
Impianti e macchinario Fusione 1989 6.140 (6.140) 0
Fusione 1994 6.820 (6.820) 0
15.389 (15.389) 0
Attrezzature industriali e commerciali Legge 72/1983 161 (161) 0
Altri beni Legge 72/1983 50 (50) 0
TOTALE 20.653 (19.494) 1.159

DATI GENERALI

Sabaf S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana

Sede legale e amministrativa:

Via dei Carpini, 1 25035 Ospitaletto (Brescia)

Collegamenti:

Tel: +39 030 - 6843001 Fax: +39 030 – 6848249 E-mail: [email protected] Sito web: www.sabaf.it

Dati fiscali: R.E.A. Brescia: 347512 Codice Fiscale: 03244470179 Partita IVA: 01786911082

APPENDICE

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

IN MIGLIAIA DI EURO SOGGETTO CHE HA EROGATO IL SERVIZIO CORRISPETTIVI DI COMPETENZA
DELL'ESERCIZIO 2016
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 57
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 2 2
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 14 3
TOTALE 73

2 Sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP e 770.

3 Procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; revisione di rendiconti di attività di formazione.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO

ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

I sottoscritti Alberto Bartoli, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della SABAF S.p.A., attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato nel corso dell'esercizio 2016.

Si attesta inoltre che:

  • il bilancio separato:
  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Ospitaletto, 20 marzo 2017

L'Amministratore Delegato Alberto Bartoli

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Gianluca Beschi

SABAF S.P.A.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI SABAF S.P.A.

ai sensi dell'art. 2429, 2° comma C.C. e dell'art. 153 D. Lgs. 58/1998

Signori Azionisti,

con la presente siamo a riferirVi in merito all'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio 2016. La presente relazione viene redatta ai sensi dell'art. 2429, 2° comma. C.C. e dell'art. 153 D. Lgs. 58/1998, alla luce delle raccomandazioni Consob, delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società quotate emanate dal CNDCEC e delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana, cui la Vostra Società aderisce. Qui di seguito Vi diamo atto dell'attività svolta.

1. Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Nel corso dell'esercizio 2016, il Collegio si è riunito in sei occasioni ed ha partecipato a nove riunioni del Consiglio di Amministrazione, a cinque riunioni del Comitato Controllo e Rischi e a due riunioni collegiali degli Organi di Controllo della Società (Collegio Sindacale, Comitato Controllo e Rischi, Organismo di Vigilanza, Dirigente Preposto, Responsabile funzione di Internal Audit, Società di Revisione).

Nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha ottenuto informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle controllate.

Al riguardo si segnala che, nel corso del 2016:

  • non sono state riscontrate, né si è ricevuta notizia di operazioni atipiche e/o inusuali effettuate con terzi, con parti correlate o nell'ambito del gruppo. Tale circostanza è confermata anche dagli Amministratori nella propria relazione sulla gestione;
  • non sono state effettuate operazioni di rilievo tale da richiedere l'evidenziazione nella presente relazione;
  • le operazioni infragruppo e con altre parti correlate sono di natura ordinaria e presentano una ridotta significatività rispetto all'attività del gruppo nel suo complesso, come evidenziato nella nota n. 36 del Bilancio Separato e nella corrispondente nota del Bilancio Consolidato. Il Collegio ritiene che le condizioni alle quali tali operazioni sono state concluse siano congrue e rispondenti all'interesse della Società.

Il Collegio Sindacale ha espresso il proprio parere favorevole con riferimento al piano di lavoro predisposto dal Responsabile della funzione di Internal Audit.

In conclusione, sulla base dell'attività svolta, non sono state riscontrate violazioni della legge e/o dello statuto, né operazioni manifestatamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

2. Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di controllo interno

Il Collegio ha vigilato sull'esistenza di un assetto organizzativo adeguato in relazione alle dimensioni dell'impresa.

Al riguardo si ricorda che la Società ha da tempo adottato un Modello Organizzativo conforme alle previsioni del D. Lgs. 231/2001, recentemente aggiornato in relazione alle modifiche organizzative e normative intervenute nell'ultimo periodo.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha mantenuto un costante flusso informativo con l'Organismo di Vigilanza. Dalle informazioni acquisite non sono emerse criticità rispetto alla corretta attuazione del modello organizzativo che debbano essere evidenziate nella presente relazione. Con riferimento all'adeguatezza del sistema di controllo interno, il Collegio esprime la propria positiva valutazione e dà atto del fatto che non vi sono rilievi da segnalare all'Assemblea.

Le fonti informative sulla base delle quali il Collegio ha potuto esprimere la propria valutazione sono le seguenti:

  • incontri periodici con la Società incaricata della funzione di Internal Audit e con il Rappresentante della funzione medesima. Durante tali incontri, il Collegio ha avuto modo di valutare l'attività svolta e le risultanze della stessa. Al riguardo si rileva che la medesima Società svolge la funzione di Internal Audit anche con riferimento alle controllate strategiche;
  • incontri periodici con la Società di Revisione;
  • la relazione del responsabile della funzione di Internal Audit sul sistema di controllo, esaminata nel corso della riunione del Comitato Controllo e Rischi tenutosi in data 1° febbraio 2017;
  • la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi;
  • la relazione del Comitato Controllo e Rischi al Consiglio di Amministrazione sull'adeguatezza ed effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • gli incontri con il Dirigente Preposto;
  • l'esame delle procedure aziendali, ivi incluse quelle previste nell'ambito del Modello Organizzativo adottato da Sabaf (e dalla controllata Faringosi Hinges S.r.l.) in applicazione al D. Lgs. 231/2001 e quelle istituite dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi della Legge 262/2005.

Come già evidenziato dagli amministratori nella Relazione sulla Gestione, si ritiene opportuno segnalare che in data 23 gennaio 2017, l'Amministratore Delegato ha rassegnato le proprie dimissioni a far data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio (27 aprile 2017). Il Collegio è stato informato del fatto che sono in corso attività dirette ad individuare la figura del nuovo Amministratore Delegato.

3. Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sull'attività di revisione

l Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, tramite:

  • l'ottenimento di informazioni dal Dirigente Preposto;
  • l'esame delle procedure a supporto della funzione amministrativa;
  • gli incontri periodici con la Società incaricata della funzione di Internal Audit e con il Rappresentante della funzione medesima;
  • gli incontri e le relazioni periodiche della Società di Revisione.

Sulla base delle informazioni raccolte, non sono emersi rilievi.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto hanno attestato con apposita relazione allegata al bilancio d'esercizio 2016:

  • l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio;
  • la conformità dello stesso ai principi contabili internazionali e la sua corrispondenza alle risultanze dei libri e delle scritture contabili nonché idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale economica e finanziaria della Società.

Analoga dichiarazione è stata resa con riferimento al bilancio consolidato.

Con riferimento all'attività di revisione legale, si ricorda che la stessa è stata affidata, con delibera dell'assemblea degli azionisti in data 28 Aprile 2009 alla Deloitte & Touche S.p.A., con riferimento al periodo 2009/2017.

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha tenuto periodiche riunioni con gli esponenti della Società di Revisione, durante le quali non sono emersi dati ed informazioni significativi da riportare nella presente relazione.

Sono state esaminate le procedure adottate in relazione al piano di lavoro presentato dalla Società di Revisione. Abbiamo inoltre ricevuto le informazioni tecniche richieste in merito ai principi contabili applicati, nonché ai criteri di rappresentazione contabile dei fatti di maggior rilievo economico, patrimoniale e finanziario.

Sì dà inoltre atto del fatto che la Società di Revisione ha presentato la relazione di cui al terzo comma dell'art. 19 D. Lgs. 39/2010, dalla quale non emergono questioni fondamentali rilevate in sede di revisione, né carenze significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

La Società di Revisione, ai sensi di quanto disposto dall'art. 17, comma 9, D. Lgs 39/2010, ha confermato al Collegio Sindacale, la propria indipendenza e comunicato i corrispettivi complessivi per i servizi di revisione e diversi dalla revisione, resi dalla stessa e da altri soggetti appartenenti alla medesima rete, alla Società e alle controllate, come riportati nelle appendici al Bilancio separato e consolidato. Il Collegio Sindacale conferma infine che nell'esercizio trascorso e sino alla data odierna non è

emerso alcun profilo critico in ordine all'indipendenza della Società di Revisione. Si dà atto, infine, che l'attività di vigilanza descritta nel presente paragrafo e in quello precedente, ha consentito al Collegio Sindacale di espletare anche la propria funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione legale, ex art. 19 del D. Lgs. 39/2010, rispetto alla quale non ha rilievi da segnalare.

4. Proposte in ordine al Bilancio di esercizio e al Bilancio consolidato, alla loro approvazione e alle materie di competenza del Collegio Sindacale

La Società ha redatto il Bilancio di esercizio 2016 secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS). Il Bilancio separato evidenzia un utile di esercizio di Euro 2.459.688 e un Patrimonio netto di Euro 91.523.902.

Tale bilancio è stato sottoposto a revisione da parte della Società Deloitte & Touche Spa che ha emesso la propria relazione in data 5 aprile 2017 senza rilievi né richiami di informativa. Il bilancio, unitamente alla relazione sulla gestione è stato messo a nostra disposizione nei termini di legge e non abbiamo particolari osservazioni da riferire.

La Società ha altresì redatto il bilancio consolidato 2016 del Gruppo Sabaf Spa.

Il Bilancio consolidato evidenzia un utile di esercizio di Euro/migliaia 9.009 e un Patrimonio netto di Euro/migliaia 112.309.

Anche tale bilancio è stato sottoposto a revisione contabile da parte di Deloitte & Touche Spa che ha emesso la propria relazione in data 5 aprile 2017 senza rilievi né richiami di informativa.

Si dà altresì atto che la Società di Revisione ha espresso, nelle relazioni di cui sopra, un giudizio positivo con riferimento alla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs 58/98, sia rispetto al bilancio separato che a quello consolidato.

Per quanto di competenza del Collegio, abbiamo vigilato sulla generale impostazione data al Bilancio separato e a quello consolidato, verificandone la conformità alla legge e ai principi contabili di riferimento.

In particolare, sono stati valutati gli esiti dell'impairment test condotto con riferimento al valore delle partecipazioni detenute nelle controllate Faringosi Hinges S.r.l. e nella neo-acquisita A.R.C. S.r.l., indicate nel bilancio separato, e al valore di avviamento iscritto con riferimento alle stesse, nel bilancio consolidato.

Il test, condotto da professionisti esterni appositamente incaricati sulla base dei piani previsionali elaborati dal Consiglio di Amministrazione della controllata, ha condotto:

  • Per Faringosi Hinges S.r.l., alla determinazione di un valore recuperabile della partecipazione compreso tra Euro 11,7 e 13,8 milioni, valori superiori rispetto al valore contabile della stessa, pari a Euro 10,329 milioni. Sulla base di tali valutazioni, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a mantenere invariato il valore contabile della partecipazione rispetto all'iniziale costo storico (pari a Euro 10,329 milioni), come ripristinato il precedente esercizio;
  • Per A.R.C. S.r.l., alla determinazione di un valore recuperabile della partecipazione compreso tra Euro 6,4 e 7,7 milioni, valori superiori rispetto al valore contabile della stessa, pari a Euro 4,8 milioni. Sulla base di tali valutazioni, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a mantenere invariato il valore contabile della partecipazione rispetto al costo di acquisizione sostenuto nell'esercizio (pari a Euro 4,8 milioni).

Al riguardo il Collegio non ha osservazioni da riportare.

Diamo infine atto che non sono state effettuate deroghe ai principi contabili adottati.

5. Modalità di concreta attuazione delle regole di governo societari

La Vostra Società ha aderito al Codice di Autodisciplina approvato dal Comitato per la Corporate Governance delle Società quotate.

Nella Relazione annuale sul Governo Societario e gli assetti proprietari, redatta ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs. 58/1998, il Consiglio di Amministrazione dà atto dell'adesione al Codice di Autodisciplina e delle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario adottate dalla Società, ai sensi dell'art. 123 bis, 2° comma, lettera a).

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario adottate dalla Società e, al riguardo, ritiene che le stesse siano state effettivamente e correttamente applicate.

Per quanto di nostra competenza, Vi informiamo di quanto segue:

  • il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a verificare il permanere dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori qualificatisi come tali all'atto della nomina. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio;
  • abbiamo proceduto all'autovalutazione del requisito di indipendenza in capo ai componenti del Collegio Sindacale, come richiesto dal Codice di Autodisciplina, sia inizialmente, dopo la nomina, che successivamente, con cadenza annuale (l'ultima volta nel corso della riunione tenutasi in data 02 marzo 2017), con modalità conformi a quelle adottate dagli amministratori;
  • abbiamo rispettato le previsioni del regolamento per la gestione e il trattamento delle informazioni societarie riservate e privilegiate.

6. Attività di vigilanza sui rapporti con Società controllate e controllanti

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. 58/1998.

Al riguardo si segnala che la Società, tramite l'Amministratore Delegato, il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo e gli altri dirigenti con responsabilità strategiche, esercita un controllo costante sull'operatività delle controllate, anche grazie all'utilizzo, da parte delle stesse, di un sistema contabile e gestionale comune (SAP), costantemente accessibile al management della controllante. Dagli incontri periodici con il management e la Società incaricata dell'Internal Audit non sono emersi elementi di criticità da segnalare nella presente relazione.

Infine si dà atto che non sono pervenute, alla data odierna, comunicazioni dagli Organi di Controllo delle Società controllate e/o controllanti contenenti rilievi da segnalare nella presente relazione.

7. Attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate

In relazione a quanto disposto dall'art. 2391 bis del Codice Civile, diamo atto che il Consiglio ha adottato una procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate il cui obiettivo principale è quello di definire le linee guida e i criteri per l'identificazione delle Operazioni con Parti Correlate e declinare ruoli, responsabilità e modalità operative atte a garantire, per tali operazioni, un'adeguata trasparenza informativa e la relativa correttezza procedurale e sostanziale.

Tale procedura è stata redatta in conformità a quanto stabilito dal Regolamento Consob in materia di Parti Correlate (n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i.) ed è stata recentemente aggiornata.

Il Collegio ha vigilato sull'effettiva applicazione della disciplina da parte della Società e non ha osservazioni al riguardo.

8. Conclusioni

Durante l'attività di vigilanza condotta nell'esercizio non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze tali da richiederne la segnalazione all'Autorità di Vigilanza ovvero la menzione nella presente relazione.

Si dà altresì atto del fatto che il Collegio non ha ricevuto denunzie ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile, né ha avuto conoscenza di fatti e/o esposti da riportare nella presente relazione.

Con riferimento al Bilancio di esercizio, il Collegio ha preso atto delle proposte di deliberazione presentate dal Consiglio di Amministrazione, sia con riferimento all'approvazione del progetto di bilancio che alla proposta di distribuzione del dividendo. Al riguardo si osserva che il dividendo che il Consiglio propone di distribuire, pur essendo di importo superiore al risultato di esercizio emergente dal bilancio separato, è pari a circa il 60% del risultato consolidato di gruppo, risultato cui hanno concorso in misura significativa le società controllate.

Ospitaletto, 5 aprile 2017

Dott. Antonio Passantino

Presidente del Collegio Sindacale

Sindaco Effettivo Dott. Enrico Broli

Sindaco Effettivo Dott.ssa Luisa Anselmi

CAPITOLO 8

RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE

ai sensi dell'articolo 123-ter TUF e dell'articolo 84-quater Regolamento Emittenti

SEZIONE I - POLITICA DI REMUNERAZIONE

La "Politica Generale per le Remunerazioni" (di seguito anche "politica di remunerazione") di Sabaf S.p.A., approvata dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2011, aggiornata successivamente in data 20 marzo 2013 e 4 agosto 2015, definisce i criteri e le linee guida per la remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei dirigenti con responsabilità strategiche e dei membri del Collegio Sindacale.

La politica di remunerazione è stata predisposta:

  • ai sensi dell'articolo 6 del Codice di Autodisciplina delle società quotate, approvato nel marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni;
  • in coerenza con le Raccomandazioni 2004/913/CE e 2009/385, alle quali è stata data attuazione legislativa con l'articolo 123-ter del Testo Unico della Finanza (T.U.F.).

Tale Politica, applicata dalla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, ha trovato piena attuazione a partire dal 2012 a seguito della nomina degli organi sociali.

Con l'introduzione della Politica, il sistema di remunerazione è stato ampliato prevedendo una componente di incentivi a lungo termine, in precedenza non contemplata.

Organi e soggetti coinvolti nella predisposizione, approvazione e implementazione della politica di remunerazione

La Politica Generale per le Remunerazioni è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 dicembre 2011, e aggiornata successivamente in data 20 marzo 2013 e 4 agosto 2015, su proposta del Comitato per la Remunerazione, come esplicitato ai paragrafi che seguono.

Per la predisposizione della politica non sono intervenuti esperti indipendenti o consulenti, né sono state utilizzate come riferimento le politiche retributive di altre società.

In particolare, è responsabilità:

  • del Comitato per la Remunerazione e le Nomine:
  • formulare proposte al Consiglio, in assenza dei diretti interessati, per la remunerazione dell'Amministratore Delegato e dei consiglieri che ricoprono particolari cariche,
  • formulare suggerimenti per la definizione degli obiettivi a cui legare la componente variabile annuale e gli incentivi di lungo termine, al fine di garantirne l'allineamento con gli interessi a lungo termine degli azionisti e con la strategia aziendale,
  • valutare i criteri per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche e formulare al Consiglio raccomandazioni in materia,
  • monitorare l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio;
  • del Consiglio di Amministrazione, dare corretta attuazione alla politica di remunerazione;
  • della Direzione Risorse Umane, attuare operativamente quanto deliberato dal Consiglio.

Si segnala che il Comitato per la Remunerazione e le Nomine attualmente in carica è composto da quattro membri non esecutivi, a maggioranza indipendenti (Fausto Gardoni, Giuseppe Cavalli, Renato Camodeca e Alessandro Potestà), in possesso di conoscenza ed esperienza in materia contabile, finanziaria e di politiche retributive ritenute adeguate dal Consiglio.

Finalità perseguite con la politica di remunerazione

La Società ritiene che la Politica Generale per le Remunerazioni rappresenti uno strumento rivolto a:

  • attrarre, motivare, fidelizzare persone con idonee competenze professionali;
  • allineare gli interessi del management con quelli degli Azionisti;
  • favorire nel medio-lungo termine la creazione di un sostenibile valore per gli azionisti e mantenere un'adeguata competitività dell'azienda nel settore in cui opera.

Componente fissa annuale

Amministratori

L'Assemblea degli Azionisti, su proposta del Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per la Remunerazione e le Nomine, determina un importo complessivo massimo per la remunerazione di tutti i membri del Consiglio, comprensivo di un ammontare in misura fissa e di gettoni di presenza.

Nel rispetto del suddetto importo complessivo massimo, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, e previo parere del Collegio Sindacale, determina il compenso aggiuntivo per gli amministratori investiti di particolari cariche.

La componente fissa è tale da attrarre e motivare individui aventi adeguate competenze per le cariche loro affidate nell'ambito del Consiglio, avendo come riferimento i compensi riconosciuti per gli stessi incarichi da altre società industriali italiane quotate in Borsa di dimensioni paragonabili.

È prassi di Sabaf S.p.A. nominare alla carica di Presidente e Vicepresidenti esponenti della famiglia Saleri, azionista di controllo della Società tramite la società Giuseppe Saleri S.a.p.A. A tali amministratori, ancorché esecutivi, non sono riconosciuti compensi variabili, ma solo compensi aggiuntivi a quelli di amministratori per le particolari cariche ricoperte.

Agli amministratori che partecipano ai comitati interni al Consiglio (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione e le Nomine) sono riconosciuti compensi comprensivi di un ammontare in misura fissa e di gettoni di presenza volti a remunerare l'impegno loro richiesto.

Altri dirigenti con responsabilità strategiche

I rapporti di lavoro degli altri dirigenti con responsabilità strategiche sono regolati dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali. In tale ambito, il compenso fisso è determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.

Collegio Sindacale

L'ammontare degli emolumenti dei Sindaci è determinato dall'Assemblea degli Azionisti che definisce un valore fisso per il Presidente e per gli altri sindaci effettivi.

Componente variabile annuale

All'Amministratore Delegato, agli altri dirigenti con responsabilità strategiche e ad altri manager, individuati dall'Amministratore Delegato tra i manager che a lui riportano direttamente o che riportano ai manager suddetti, è riconosciuta una componente variabile annua legata a un piano di MBO.

Tale piano prevede la definizione di un obiettivo comune (l'EBIT di Gruppo, che è considerato il principale indicatore della performance economica del Gruppo) e di obiettivi individuali, quantificabili e misurabili, sia di natura economico-finanziaria, sia tecnico-produttivi. Tutti gli obiettivi sono fissati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, in coerenza con il budget.

La componente variabile non può eccedere il 25% della retribuzione annua fissa lorda (RAL) e può essere riconosciuta in modo parziale in caso di raggiungimento incompleto degli obiettivi.

La componente variabile è liquidata per il 75% nel mese di aprile successivo all'anno di riferimento e per il 25% nel mese di gennaio del secondo anno successivo.

Agli amministratori non esecutivi non sono riconosciuti compensi variabili.

Incentivi a lungo termine

È istituito un incentivo monetario di lungo termine legato a obiettivi di performance predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo periodo.

L'incentivo ha un orizzonte triennale (2015-2017) ed è destinato esclusivamente all'Amministratore Delegato e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

Gli obiettivi di performance, fissati in coerenza con il piano industriale triennale, sono proposti dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine al Consiglio di Amministrazione, in quanto organo deputato all'approvazione dell'incentivo monetario di lungo termine.

Gli obiettivi ai quali è parametrato l'incentivo di lungo termine (EBITDA consolidato di Gruppo, valore dell'azione e Free Cash Flow consolidato di Gruppo) sono stati definiti dal Consiglio di Amministrazione in data 4 agosto 2015, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

La componente variabile di lungo termine totale per i tre anni non può eccedere il 50% della retribuzione annua fissa lorda (RAL); può essere riconosciuta in modo parziale in caso di raggiungimento incompleto degli obiettivi. In caso di superamento consuntivo di oltre il 10% degli obiettivi assegnati è riconosciuta una maggiorazione pari al 5% della retribuzione annua fissa lorda e degli emolumenti, ponderata per il peso dell'obiettivo.

La componente variabile è liquidata integralmente successivamente all'approvazione del bilancio del terzo anno di riferimento (2017).

Alla data della presente relazione per i due dirigenti con responsabilità strategiche identificati come tali dal Consiglio di Amministrazione il 4 agosto 2016 non è stato istituito un incentivo a lungo termine.

Incentivi basati su strumenti finanziari

Nell'ambito della politica di remunerazione in vigore, non è previsto il ricorso a incentivi basati su strumenti finanziari (stock option, stock grant, phantom stock o altri).

Compensi per cariche in società controllate

Agli Amministratori e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche possono essere riconosciuti compensi - esclusivamente in misura fissa - per cariche ricoperte in società controllate. Tali compensi, oltre all'approvazione da parte degli organi competenti delle società controllate, sono soggetti al parere favorevole del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

Benefici non monetari

A favore di Amministratori, Sindaci e dirigenti della Società è stipulata una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli Azionisti.

Ai dirigenti sono altresì riconosciute una polizza vita e la copertura delle spese mediche (FASI), entrambe previste dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali; è inoltre stipulata una polizza integrativa per la copertura della quota di spese mediche non coperte dai rimborsi FASI.

Infine, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, e sentito l'Amministratore Delegato, il Consiglio di Amministrazione prevede l'assegnazione di autovetture aziendali per i dirigenti.

Indennità per la cessazione anticipata del rapporto

Per gli Amministratori e per gli altri dirigenti con responsabilità strategiche non esistono accordi che regolino ex ante la parte economica riguardante una cessazione anticipata del rapporto in essere.

In caso di interruzione del rapporto per motivi diversi dalla giusta causa o giustificati motivi da parte del datore di lavoro, è politica della Società perseguire accordi consensuali per la chiusura del rapporto, nel rispetto degli obblighi di legge e di contratto.

Per gli Amministratori non è previsto un trattamento di fine mandato.

La Società ha sottoscritto un patto di non concorrenza nei confronti dell'Amministratore Delegato e di alcuni dirigenti che a lui riportano, i cui termini sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione e Nomine.

Clausole di Claw Back

La Società ha scelto di non istituire meccanismi di correzione ex-post della componente variabile della remunerazione e clausole di claw-back volte chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione versate (o di trattenere somme oggetto di differimento), determinate sulla base di dati che si siano rivelati in seguito manifestamente errati.

Tale scelta è stata effettuata in quanto i piani di incentivazione variabile delle remunerazioni sono basati su dati di performance predeterminati, quantificabili e misurabili, sia di natura economico-finanziaria, sia tecnico-produttivi, il cui raggiungimento è preventivamente verificato.

La società si riserva la facoltà unilaterale di inserire nei piani di incentivazione variabile annuali e/o di lungo termine futuri, clausole di claw-back.

SEZIONE II - REMUNERAZIONE DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO E DEGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE NELL'ESERCIZIO 2016

La presente sezione, nominativamente per i compensi attribuiti ad Amministratori e Sindaci:

  • fornisce un'adeguata rappresentazione di ciascuna delle voci che compongono la remunerazione, evidenziandone la coerenza con la politica della Società in materia di remunerazione approvata nell'esercizio precedente;
  • illustra analiticamente i compensi corrisposti nell'esercizio di riferimento (2016) a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma dalla Società e da società controllate o collegate, segnalando le eventuali componenti dei suddetti compensi che sono riferibili ad attività svolte in esercizi precedenti a quello di riferimento.

Le componenti della remunerazione degli Amministratori per l'esercizio 2016

La remunerazione riconosciuta agli Amministratori in carica per l'esercizio 2016, in coerenza con la Politica descritta nella Sezione I è rappresentata dalle seguenti componenti:

  • un compenso fisso, deliberato dall'Assemblea del 5 maggio 2015, di complessivi euro 225.000, di cui euro 15.000 attribuiti indistintamente a ogni consigliere, ed euro 10.000 ad ogni Amministratore membro non esecutivo del Comitato Controllo e Rischi e/o del Comitato per la Remunerazione e le Nomine;
  • un compenso aggiuntivo, deliberato dall'Assemblea del 5 maggio 2015, di complessivi euro 755.000 suddiviso tra Amministratori investiti di particolari cariche (Presidente, Vicepresidenti e Amministratore Delegato) come dettagliato nella tabella successiva;
  • un compenso aggiuntivo, deliberato dall'Assemblea del 28 aprile 2016, di complessivi euro 15.000, attribuiti interamente al consigliere neo-eletto dalla medesima Assemblea;
  • un gettone di presenza di euro 1.000 spettante soltanto agli Amministratori non esecutivi, per ogni presenza fisica alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e alle riunioni dei Comitati costituiti in seno al Consiglio.

In relazione al piano di incentivazione variabile fissato per l'anno 2015, sono state erogate nell'esercizio la quota maturata dall'Amministratore Delegato Alberto Bartoli e la quota maturata dall'Amministratore Gianluca Beschi per complessivi euro 79.993.

Con riferimento al piano di MBO 2016 dato il mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati, non sono maturati compensi.

Non sono in essere piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, né sono previste ed erogate indennità per la risoluzione del rapporto di lavoro.

La Società ha sottoscritto un patto di non concorrenza nei confronti dell'Amministratore Delegato e di alcuni dirigenti che a lui riportano, i cui termini sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione e Nomine.

La remunerazione dei Sindaci per l'esercizio 2016

La remunerazione riconosciuta ai Sindaci per l'esercizio 2016 è rappresentata da un compenso fisso determinato dall'Assemblea del 5 maggio 2015.

La remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche per l'esercizio 2016

La remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche (tre persone, di cui due, già dirigenti presso Sabaf, individuate come dirigenti strategici dal Consiglio di Amministrazione il 4 agosto 2016) è rappresentata dalla retribuzione fissa da lavoro dipendente di complessiva euro 379.426, e da un compenso variabile di complessivi euro 67.150 erogato nel corso del 2016 in relazione al piano di incentivazione variabile (MBO) del 2015.

Sono stati inoltre erogati altri compensi da società controllate per complessivi euro 91.500.

Nel corso del 2016 sono maturati compensi variabili per un complessivo di euro 33.050 per il raggiungimento di alcuni degli obiettivi del piano MBO 2016, la cui erogazione è differita e condizionata al permanere del rapporto di lavoro.

Non sono in essere piani di incentivazione basati su strumenti finanziari.

Per il dettaglio dei compensi corrisposti nell'esercizio 2016, si rimanda alle tabelle sottostanti (Tab. 1 e Tab. 2), in cui sono indicati nominativamente i compensi ad Amministratori, Sindaci, e, a livello aggregato, altri dirigenti con responsabilità strategiche attualmente in carica, tenuto conto di eventuali cariche ricoperte per una frazione di anno. È fornita inoltre separata indicazione dei compensi percepiti da società controllate e/o collegate ad eccezione di quelli rinunciati o riversati alla Società.

Con particolare riferimento alla Tabella 1, nella colonna:

  • "Compensi fissi" sono riportati, per la parte di competenza dell'esercizio 2016, gli emolumenti fissi deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 5 maggio 2015; i gettoni di presenza assembleare valorizzati secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 maggio 2015; le retribuzioni da lavoro dipendente spettanti nell'anno al lordo degli oneri previdenziali e fiscali a carico del dipendente. Sono esclusi eventuali rimborsi spese forfettari.
  • "Compensi per la partecipazione ai Comitati", è riportato, per la parte di competenza dell'esercizio 2016, il compenso spettante agli Amministratori per la partecipazione ai Comitati istituiti dal Consiglio e i relativi gettoni di presenza secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 maggio 2015.
  • "Bonus e altri incentivi" sono incluse le quote di retribuzioni corrisposte nell'esercizio 2016 ai dirigenti con responsabilità strategiche per obiettivi raggiunti nell'esercizio stesso, a fronte del piano di MBO 2015. Tale valore corrisponde alla somma degli importi indicati nella Tabella 2, colonne "Bonus dell'anno - erogabile/erogato", "Bonus di anni precedenti - erogabili/erogati" e "Altri Bonus".
  • "Benefici non monetari" è riportato, secondo criteri di competenza e di imponibilità fiscale, il valore delle polizze assicurative in essere e delle autovetture aziendali assegnate.
  • "Altri compensi" sono riportate, per la parte di competenza dell'esercizio 2016, tutte le eventuali ulteriori retribuzioni derivanti da altre prestazioni fornite.
  • "Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro", sono riportate le quote di competenza dell'esercizio relative ai corrispettivi maturati nell'ambito del Patto di Non Concorrenza sottoscritto dall'Amministratore Delegato e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
  • "Totale" è indicata la somma degli importi delle precedenti voci.

Infine, nella Tabella 3 sono indicate, ai sensi dell'art 84-quater, quarto comma, del Regolamento Emittenti Consob, le partecipazioni in Sabaf S.p.A. che risultano detenute da amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche, nonché dai rispettivi coniugi non legalmente separati e figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona, risultante dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi soggetti. Sono inclusi tutti i soggetti che, nel corso dell'esercizio, hanno ricoperto la carica anche solo per una frazione dell'anno. Il numero delle azioni è indicato nominativamente per gli amministratori e in forma aggregata per i dirigenti con responsabilità strategiche.

TAB. 1 - Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche nell'esercizio 2016

DATI ESPRESSI IN EURO

Nome
e Cognome
Carica Periodo per
cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Compensi
per la
partecipazione
ai Comitati
Compensi
variabili
non equity
Benefici
non
monetarI
Altri
compensi
Totale Fair Value
dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o di
cessazione del
rapporto
di lavoro
Bonus e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Giuseppe
Saleri
Presidente 1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 120.000 (a) 0 0 0 0 0 120.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 8.000 0 0 0 0 0 8.000 0 0
(III) TOTALE 128.000 0 0 0 0 0 128.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 105.000 quale compenso per la carica di Presidente.

Ettore
Saleri
Vice
presidente
1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 140.000 (a) 0 0 0 0 0 140.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 8.000 0 0 0 0 0 8.000 0 0
(III) TOTALE 148.000 0 0 0 0 0 148.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 125.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente.

Cinzia
Saleri
Vice
presidente
1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
140.000 (a) 0 0 0 0 0 140.000 0 0
(I) Compensi in Sabaf S.p.A.
(II) Compensi da controllate e collegate
0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 140.000 0 0 0 0 0 140.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 125.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente.

Nome
e Cognome
Carica Periodo per
cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Compensi
per la
partecipazione
ai Comitati
Compensi
variabili
non equity
Benefici
non
monetarI
Altri
compensi
Totale Fair Value
dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o di
cessazione del
rapporto
di lavoro
Bonus e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Roberta
Forzanini
Vice
presidente
1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 140.000 (a) 0 0 0 0 0 140.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 140.000 0 0 0 0 0 140.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 125.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente.

Alberto
Bartoli
Ammini
stratore
delegato
1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 290.000 (a) 0 0 (b) 0 0 0 290.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 11.000 0 0 0 0 0 11.000 0 0
(III) TOTALE 301.000 0 0 0 0 0 301.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore, euro 275.000 quale compenso per la carica di Amministratore Delegato.

(b) Compensi maturati nell'esercizio con riferimento al piano MBO per l'anno 2016 – per i dettagli si rimanda a quanto riportato in Tab. 2.

Gianluca
Beschi
Ammini
stratore
1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 159.499 (a) 0 0 (b) 0 14.371 0 173.870 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 40.000 0 0 0 0 0 40.000 0 0
(III) TOTALE 199.499 0 0 0 14.371 0 213.870 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore, ed euro 144.499 quale compenso per la carica di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo.

(b) Compensi maturati nell'esercizio con riferimento al piano MBO per l'anno 2016 – per i dettagli si rimanda a quanto riportato in Tab. 2.
Renato
Camodeca Consigliere
1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 24.000 (a) 28.000 (b) 0 0 0 0 52.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 24.000 28.000 0 0 0 0 52.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore, ed euro 9.000 quali gettoni di presenza al CdA.

(b) Di cui euro 20.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi e Comitato per le Remunerazione e Nomine (i.e. euro 10.000 cad), ed euro 8.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione ai Comitati.

Giuseppe
Cavalli
Consigliere 1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 23.000 (a) 27.000 (b) 0 0 0 0 50.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 23.000 27.000 0 0 0 0 50.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore, euro 8.000 quali gettoni di presenza al CdA.

(b) Di cui euro 20.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi e Comitato per le Remunerazione e Nomine (i.e. euro 10.000 cad) ed euro 7.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione ai Comitati.

Nome
e Cognome
Carica Periodo per
cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Compensi
per la
partecipazione
ai Comitati
Compensi
variabili
non equity
Benefici
non
monetarI
Altri
compensi
Totale Fair Value
dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o di
cessazione del
rapporto
di lavoro
Bonus e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Fausto
Gardoni
Consigliere 1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 24.000 (a) 15.000 (b) 0 0 0 0 39.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 24.000 15.000 0 0 0 0 39.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 9.000 quali gettoni di presenza al CdA.

(b) Di cui euro 10.000 quale membro del Comitato per la Remunerazione e le Nomine ed euro 5.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione al Comitato.

Nicla
Picchi
Consigliere 1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 23.000 (a) 13.000 (b) 0 0 0 15.000 51.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 5.000 5.000 0 0
(III) TOTALE 23.000 13.000 0 0 0 20.000 (c) 56.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 8.000 quali gettoni di presenza al CdA.

(b) Di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 3.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione al Comitato.

(c) Di cui euro 15.000 quale compenso di componente dell'Organismo di Vigilanza di Sabaf S.p.A. ed euro 5.000 quale compenso di componente dell'Organismo di Vigilanza della controllata Faringosi Hinges S.r.l.

Anna
Pendoli
Consigliere 1 gen -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
24.000 (a) 0 0 0 0 0 24.000 0 0
(I) Compensi in Sabaf S.p.A.
(II) Compensi da controllate e collegate
0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 24.000 0 0 0 0 0 24.000 0 0

(a) Di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 9.000 quali gettoni di presenza al CdA.

Alessandro
Consigliere
Potestà
28 apr -
31 dic 2016
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 15.000 0 0 0 0 0 15.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 15.000 0 0 0 0 0 15.000 0 0
Periodo per
Nome
cui è stata
Scadenza
Carica
e Cognome
ricoperta
della carica
la carica
Compensi
fissi
Compensi
per la
partecipazione
ai Comitati
Compensi
variabili
non equity
Benefici
non
monetarI
Altri
compensi
Totale Fair Value
dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o di
cessazione del
rapporto
di lavoro
Bonus e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
COLLEGIO SINDACALE
Antonio
1 gen -
Approvazione
Passantino Presidente
31 dic 2016
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 24.000 0 0 0 0 0 24.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 24.000 0 0 0 0 0 24.000 0 0
Luisa
1 gen -
Approvazione
Presidente
Anselmi
31 dic 2016
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 16.000 0 0 0 0 0 16.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 16.000 0 0 0 0 0 16.000 0 0
Enrico
Sindaco
1 gen -
Approvazione
Broli
Effettivo
31 dic 2016
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 16.000 0 0 0 0 0 16.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) TOTALE 16.000 0 0 0 0 0 16.000 0 0
Nome
e Cognome
Carica Periodo per
cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Compensi
per la
partecipazione
ai Comitati
Compensi
variabili
non equity
Benefici
non
monetarI
Altri
compensi
Totale Fair Value
dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o di
cessazione del
rapporto
di lavoro

Bonus e altri incentivi Partecipazione agli utili

ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE
Altri dirigenti
con responsabilità
strategiche (n. 3) (a)
1 gen -
31 dic 2016
n/a
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 379.426 0 33.050(b) 0 49.781 0 462.257 0 41.713
(II) Compensi da controllate e collegate 94.000 0 0 0 0 0 94.000 0 0
(III) TOTALE 473.426 0 33.050 0 49.781 0 556.257 0 41.713

(a) Di cui 2 individuati come dirigenti strategici dal CdA del 4 agosto 2016 (e già dirigenti presso Sabaf).

(b) Compensi maturati nell'esercizio con riferimento al piano MBO per l'anno 2016 – per i dettagli si rimanda a quanto riportato in Tab. 2.

TAB. 2 - Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

Nome
e Cognome
Carica Piano Erogabile /
Erogato
Differito Periodo di
differimento
Non più
erogabili
Erogabile /
Erogato
Ancora
differiti
Altri
bonus
Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Alberto
Bartoli
Amministratore
Delegato
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano MBO
2015
(marzo 2015)
- - 0 0 54.000
0
0
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano MBO
2016
(marzo 2016)
0 0 75% mar 2017
25% dic 2017
- - - 0
TOTALE 0 0 - 0 54.000 0 0
Gianluca
Beschi
Amministratore
Esecutivo
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano MBO
2015
(marzo 2015)
- - - 0 25.993 0 0
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano MBO
2016
(marzo 2016)
0 0 75% mar 2017
25% dic 2017
- - - 0
TOTALE 0 0 - 0 25.993 0 0
Altri dirigenti con
responsabilità strategiche
(n. 3)
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano MBO
2015
(marzo 2015)
- - - 0 67.150 0 0
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano MBO
2016
(marzo 2016)
0 33.050 75% mar 2017
25% dic 2017
- - - 0
TOTALE 0 33.050 - 0 67.150 0 0

TAB. 3 - Partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e controllo e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

Cognome
e nome
Carica Tipo di Possesso Società
Partecipata
Num. azioni possedute
al 31 dic 2015
Num. azioni
acquistate
Num. azioni
vendute
Num. azioni possedute
al 31 dic 2016
Saleri Giuseppe Presidente Indiretto tramite
la controllata
Giuseppe Saleri
S.a.p.A.
Sabaf S.p.A. 5.850.003 - 2.306.690 3.543.313
Roberta Forzanini Vicepresidente Diretto Sabaf S.p.A. 4.051 - 2.080 1.971
Amministratore
Delegato
Diretto 7.500 - 7.500
Bartoli Alberto Indiretto tramite
il coniuge
Sabaf S.p.A. 1.000 - 1.000
Cavalli Giuseppe Amministratore
Indipendente
Indiretto tramite
il coniuge
Sabaf S.p.A. 5.000 - - 5.000
Anna Pendoli Amministratore Diretto Sabaf S.p.A. 450.000 - - 450.000
Dirigenti con
responsabilità
-
strategiche
(num. 3)
Diretto Sabaf S.p.A. 4.300 - - 4.300
----------------------------------------------------------------- --------- -------------- ------- --- --- -------

CONCEPT AND GRAPHIC DESIGN: ALL CREATIVE AGENCY

PHOTO: STUDIO 22 - NICOLA TIRELLI

PRINT: GRAPHIC CENTER

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Senza l'intuizione geniale, frutto della conoscenza e della ricerca continua, non si possono raggiungere nuovi traguardi. Senza curiosità è impossibile il miglioramento. E sopratutto senza condivisione e passione non si può arrivare all'integrazione.

Nel pieno della Quarta Rivoluzione industriale, tra tecnologie d'avanguardia e macchine sempre più evolute, c'è solo un elemento senza il quale tutto questo articolato meccanismo non può prendere vita: l'Uomo.

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