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Sabaf

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 10, 2020

4440_10-k_2020-04-10_06b03d90-e300-417a-92d4-4c997b3ca0c6.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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BILANCIO CONSOLIDATO

AL 31 DICEMBRE 2019

STRUTTURA DEL GRUPPO E ORGANI SOCIALI

Struttura del Gruppo

Capogruppo

SABAF S.p.A.

Società controllate e quota di pertinenza del Gruppo

Società consolidate integralmente
Faringosi Hinges s.r.l. 100%
Sabaf do Brasil Ltda. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited 100%
Sirteki (Sabaf Turchia)
Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. 100%
A.R.C. s.r.l. 70%
Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S 100%
Sabaf US Corp. 100%
C.M.I. s.r.l. 68,5%
C.G.D. s.r.l. 68,5%
C.M.I. Polska Sp. Zoo. 68,5%

Società valutate con il metodo del patrimonio netto Handan ARC Burners Co., Ltd. 35,7%

Consiglio di Amministrazione

Presidente Giuseppe Saleri
Vicepresidente
(*)
Nicla Picchi
Amministratore Delegato Pietro Iotti
Consigliere Gianluca Beschi
Consigliere Claudio Bulgarelli
Consigliere Alessandro Potestà
Consigliere (*) Carlo Scarpa
Consigliere (*) Daniela Toscani
Consigliere (*) Stefania Triva

(*) amministratori indipendenti

Collegio Sindacale

Presidente Alessandra Tronconi
Sindaco Effettivo Luisa Anselmi
Sindaco Effettivo Mauro Vivenzi

Società di revisione

EY S.p.A.

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Note 31.12.2019 31.12.2018

(in migliaia di euro)
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività materiali 1 75.885 70.765
Investimenti immobiliari 2 3.976 4.403
Attività immateriali 3 51.668 39.054
Partecipazioni 4 115 380
Attività finanziarie non correnti 10 60 120
Crediti non correnti 5 297 188
Imposte anticipate 21 6.505 4.617
Totale attività non correnti 138.506 119.527
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 6 35.343 39.179
Crediti commerciali 7 46.929 46.932
Crediti per imposte 8 4.458 4.466
Altri crediti correnti 9 1.459 1.534
Attività finanziarie correnti 10 1.266 3.511
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 18.687 13.426
Totale attività correnti 108.142 109.048
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE ATTIVO 246.648 228.575
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 11.533 11.533
Utili accumulati, Altre riserve 13 92.580 90.555
Utile dell'esercizio 9.915 15.614
Totale quota di pertinenza del Gruppo 114.028 117.702
Interessi di Minoranza 7.077 1.644
Totale patrimonio netto 121.105 119.346
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti 14 44.046 42.406
Altre passività finanziarie 15 7.383 1.938
TFR e fondi di quiescenza 16 3.698 2.632
Fondi per rischi e oneri 17 995 725
Imposte differite 21 7.273 3.030
Totale passività non correnti 63.395 50.731
PASSIVITA' CORRENTI
Finanziamenti 14 19.015 18.435
Altre passività finanziarie
Debiti commerciali
15 4.637
27.560
7.682
21.215
18
Debiti per imposte
Altri debiti
19
20
1.802
9.134
3.566
7.600
Totale passività correnti 62.148 58.498
PASSIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 246.648 228.575

Conto economico consolidato

Note 2019 2018
(in migliaia di euro)
COMPONENTI ECONOMICHE
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 23 155.923 150.642
Altri proventi 24 3.621 3.369
Totale ricavi e proventi operativi 159.544 154.011
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 25 (57.464) (62.447)
Variazione delle rimanenze (8.617) 4.603
Servizi 26 (29.488) (31.297)
Costi del personale 27 (37.103) (34.840)
Altri costi operativi 28 (1.698) (1.670)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.859 1.599
Totale costi operativi (132.511) (124.052)
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE, 27.033 29.959
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE DI
ATTIVITA' NON CORRENTI
Ammortamenti 1, 2, 3 (15.183) (12.728)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 46 28
Rettifiche di valore di attività non correnti 0 (850)
RISULTATO OPERATIVO 11.896 16.409
Proventi finanziari 638 373
Oneri finanziari 29 (1.339) (1.206)
Utili e perdite su cambi 30 (1.380) 5.384
Utili e perdite da partecipazioni 4 (39) 0
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 9.776 20.960
Imposte sul reddito 31 407 (5.162)
UTILE DELL'ESERCIZIO 10.183 15.798
di cui:
Quota di pertinenza di terzi 268 184
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO 9.915 15.614
UTILI PER AZIONE 32
Base
Diluito
0,895 euro
0,895 euro
1,413 euro
1,413 euro

Conto economico complessivo consolidato

2019 2018
(in migliaia di euro)
UTILE DELL'ESERCIZIO 10.183 15.798
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR (26) 32
Effetto fiscale 6 (8)
(20) 24
Utili/perdite complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Differenza cambi da traduzione bilanci in valuta
(3.323) (3.940)
Totale altri utili/(perdite) dell'esercizio al netto imposte (3.343) (3.916)
UTILE COMPLESSIVO 6.840 11.882
di cui:
Quota di pertinenza di terzi 268 184
UTILE COMPLESSIVO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 6.572 11.698

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato

Saldo al 31 dicembre 2019 11.533 10.002 2.307 (2.268) (18.939) (546) 102.024 9.915 114.028 7.077 121.105
Utile complessivo al 31 dicembre 2019 (3.323) (20) 9.915 6.572 268 6.840
Altre variazioni 518 (512) 6 6
Opzione put Gruppo C.M.I. (8.700) (8.700) (8.700)
Variazione area di consolidamento (981) (981) 5.165 4.184
Cessione azioni proprie 4.600 208 4.808 4.808
Valutazione IFRS 2 piano
Stock
Grant
681 681 681
Destinazione utile 2018
-
dividendi pagati
-
a nuovo
9.554 (6.060)
(9.554)
(6.060) (6.060)
Saldo al 31 dicembre 2018 11.533 10.002 2.307 (6.868) (16.134) (526) 101.774 15.614 117.702 1.644 119.346
Utile complessivo al 31 dicembre 2018 (3.940) 24 15.614 11.698 184 11.882
Altre variazioni 518 518 518
Valutazione IFRS 2 piano
Stock
Grant
321 321 321
Acquisto azioni proprie (2.359) (2.359) (2.359)
Destinazione utile 2017
-
dividendi pagati
-
a nuovo
8.764 (6.071)
(8.764)
(6.071) (6.071)
Saldo al 31 dicembre 2017 11.533 10.002 2.307 (4.509) (12.194) (550) 92.171 14.835 113.595 1.460 115.055
(in
migliaia
di
euro)
Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva di
traduzione
Riserva da
attualizzazione
TFR
Altre
riserve
Utile
dell'esercizio
Totale
patrimonio
netto del
Gruppo
Interessi
di
minoranza
Totale
patrimonio
netto

Rendiconto finanziario consolidato

2019 2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio 13.426 11.533
Utile dell'esercizio
Rettifiche per:
10.183 15.798
- Ammortamenti 15.183 12.728
- Svalutazioni di attività non correnti 0 850
- Minusvalenze/Plusvalenze realizzate (46) (28)
- Valorizzazione piano di stock grant 681 321
- Utili e perdite da partecipazioni 39 0
- Proventi e oneri finanziari netti 701 833
- Imposte sul reddito (407) 5.162
Variazione TFR 300 (241)
Variazione fondi rischi 270 340
Variazione crediti commerciali 10.148 (3.003)
Variazione delle rimanenze 9.090 (4.374)
Variazione dei debiti commerciali (2.901) 556
Variazione del capitale circolante netto 16.337 (6.821)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 1.344 2.537
Pagamento imposte (2.952) (4.860)
Pagamento oneri finanziari (1.339) (1.178)
Incasso proventi finanziari 638 373
Flussi finanziari generati dall'attività operativa 40.932 25.814
Investimenti in attività non correnti
- immateriali (1.016) (589)
- materiali (11.510) (11.348)
- finanziarie 0 (99)
Disinvestimento di attività non correnti 512 569
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento (12.014) (11.467)
Free Cash Flow 28.918 14.347
Rimborso finanziamenti (29.682) (19.579)
Accensione di finanziamenti 18.271 52.972
Attività finanziarie a breve 2.245 (3.384)
Acquisto/cessione azioni proprie 3.146 (2.359)
Pagamento di dividendi (6.060) (6.071)
Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria (12.080) 21.579
Acquisizione Okida Elektronik (317) (24.077)
Acquisizione C.M.I. (10.475) 0
Differenze cambio di traduzione 482 (9.956)
Flussi finanziari netti dell'esercizio 6.528 1.893
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio
(Nota 10
e 11)
19.954 13.426
Indebitamento finanziario corrente 23.652 22.606
Indebitamento finanziario non corrente 51.430 44.344
Indebitamento finanziario netto (Nota 22) 55.128 53.524

Nota integrativa

PRINCIPI CONTABILI

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2019 del Gruppo Sabaf è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. È costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Schemi di bilancio

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo:

  • Faringosi Hinges s.r.l.
  • Sabaf do Brasil Ltda.
  • Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)
  • Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd.
  • A.R.C. s.r.l.
  • Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S
  • Sabaf U.S.
  • C.M.I. s.r.l.
  • C.G.D. s.r.l.
  • C.M.I. Polska Sp. Zoo

Handan A.R.C. Burners Co. Ltd., società collegata, è consolidata a partire dal presente esercizio secondo il metodo del patrimonio netto.

Le variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2018 sono relative a:

  • le società del Gruppo C.M.I. (C.M.I. s.r.l., C.G.D. s.r.l. e C.M.I. Polska Sp. Zoo), di cui il Gruppo ha acquisito il controllo in data 31 luglio 2019;
  • Sabaf U.S. consolidata a partire dal presente esercizio con il metodo del consolidamento integrale.

Si segnala inoltre che il 29 novembre 2019 ha assunto efficacia verso i terzi la fusione per incorporazione di Sabaf Immobiliare s.r.l., precedentemente consolidata con il metodo dell'integrazione globale, in Sabaf S.p.A.. Gli effetti fiscali e contabili di tale operazione sono stati fatti retroagire al 1° gennaio 2019. L'approccio adottato, conforme al documento Orientamenti preliminari ASSIREVI in tema di IFRS (OPI n. 2 revised), ha comportato il mantenimento della continuità dei valori rispetto al bilancio consolidato.

Sono considerate controllate le società sulle quali Sabaf S.p.A. possiede in contemporanea i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

Criteri di consolidamento

I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:

  • a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell'integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. È stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate.
  • b) Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e alle passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell'IFRS 3, a partire dal 1° gennaio 2004, il Gruppo non ammortizza l'avviamento assoggettandolo, invece, a test di impairment.
  • c) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate.
  • d) La quota del patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di spettanza dei soci di minoranza è loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Informazioni relative all'IFRS 3

A partire dal 31 luglio 2019 è consolidato il Gruppo C.M.I.1, uno dei principali player nella progettazione, produzione e vendita di cerniere per elettrodomestici, attivo con unità produttive in Italia e in Polonia. L'acquisizione di C.M.I. s.r.l. consente al Gruppo Sabaf di ottenere una posizione di leadership su scala mondiale nel settore delle cerniere, proponendosi anche in questo ambito come partner di riferimento per tutti i produttori di elettrodomestici.

L'allocazione del prezzo pagato per l'acquisizione del Gruppo C.M.I. sulle attività nette acquisite (Purchase Price Allocation) è stata completata nel corso del 2019. In particolare, ai sensi dell'IFRS 3 revised è stato rilevato il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione, i cui effetti sono riportati nella tabella che segue:

Valori originari Purchase Price Altri Fair Value attività e
al 31.07.2019 Allocation movimenti passività acquisite
Attività
Immobilizzazioni materiali 5.931 5.931
Immobilizzazioni immateriali 2.218 12.647 14.865
-
Customer Relationship
4.315
-
Brand
4.180
-
Brevetti
4.152
Altre attività non correnti 127 159 286
Rimanenze 5.254 17 5.271
Crediti Commerciali 10.145 10.145
Altri crediti 1.253 1.253
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.255 1.255
Totale Attivo 26.183 12.823 39.006
Passività
Fondo TFR (766) (166) (932)
Fondo rischi e oneri (400) (400)
Imposte differite (217) (3.528) (3.745)
Debiti finanziari (6.511) (6.511)
Debiti verso fornitori (9.246) (9.246)
Altri debiti (1.733) (1.733)
Totale passivo (18.473) (4.094) (22.567)
Valore delle attività nette acquisite 7.710 8.729 16.439
- % di competenza Sabaf (68,5%) (a) 5.281 5.979 11.260
Carve out avviamento iscritto in C.M.I. (b) (1.788) (1.788)
Costo totale dell'acquisizione (c) 13.392 13.392
Credito verso attuale socio di minoranza (d) 240 240
Avviamento derivante dall'acquisizione 8.111 (5.979) 1.548 3.680
(e = c-a-b-d)
Cassa e disponibilità liquide acquisite (f) 1.255 1.255
Cessione di azioni proprie in concambio (g) 1.662 1.662
Esborso di cassa netto (c-f-g) 10.475 10.475

1 Sono stati consolidati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2019 e i risultati economici relativamente al solo periodo per il quale il Gruppo ne ha detenuto il controllo (31 luglio – 31 dicembre 2019).

I debiti finanziari del Gruppo C.M.I. alla data di acquisizione ammontano a 6,511 milioni di euro, di cui 2,398 milioni di euro derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 secondo l'approccio retrospettico modificato.

Come evidenziato in tabella, la Purchase Price Allocation, effettuata con il supporto di esperti indipendenti, ha portato ad identificare e valutare i fair value delle seguenti attività immateriali acquisite:

  • Customer Relationship: fair value di 4,315 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Multi-period Excess Earnings", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
    • o ricavi relativi ai clienti con cui è in essere una forte relazione tecnicocommerciale
    • o redditività in linea con la media storica
    • o vita utile economica pari a 15 anni
    • o tasso di sconto pari all'11,68%
    • o tasso di crescita g pari all'1,15%
  • Brand: fair value di 4,180 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Relief from Royalty", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
    • o ricavi totali alla data di valutazione
    • o tasso di royalty pari al 2%
    • o vita utile economica pari a 15 anni
    • o tasso di sconto pari all'11,68%
    • o tasso di crescita g pari al'1,15%
  • Brevetti: fair value di 4,152 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Relief from Royalty", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
    • o ricavi di prodotti coperti da brevetto alla data di valutazione
    • o tasso di royalty pari al 4,10%
    • o vita utile economica pari a 9 anni
    • o tasso di sconto pari all'11,68%
    • o tasso di crescita g pari all'1,15%

Sul fair value delle attività immateriali sopra identificate è stato contabilizzato il relativo effetto fiscale (iscrizione di imposte differite per 3,528 milioni di euro).

La Purchase Price Allocation ha inoltre determinato l'iscrizione di fondi per rischi e oneri per complessivi 0,4 milioni di euro (Nota 17).

Nel periodo per il quale il Gruppo ne ha detenuto il controllo (31 luglio 2019 – 31 dicembre 2019), il Gruppo C.M.I. ha conseguito ricavi di vendita per 12,5 milioni di euro e un utile netto di 0,43 milioni di euro.

Conversione in euro delle situazioni economico-patrimoniali redatte in valuta estera

I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.

Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Altre riserve".

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:

Descrizione
della valuta
Cambio
puntuale
31.12.19
Cambio medio
2019
Cambio
puntuale
31.12.18
Cambio
medio
2018
Real brasiliano 4,5157 4,4151 4,4440 4,3085
Lira turca 6,6843 6,3486 6,0588 5,7145
Renminbi cinese 7,8205 7,7336 7,8751 7,8038
Zloty polacco 4,2568 4,3123 - -

Informativa di settore

I settori operativi del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 – Operating Segment sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. I settori operativi del Gruppo sono i seguenti:

  • componenti gas (domestici e professionali)
  • cerniere
  • componenti elettronici per elettrodomestici.

Criteri di valutazione

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, invariati rispetto all'esercizio precedente ad eccezione dei nuovi principi contabili adottati dal 1° gennaio 2019 (IFRS 16 e IFRIC 23), sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata espressa in anni, invariata rispetto agli esercizi precedenti, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6

10
Attrezzature 4 –
10
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi di trasporto 4 –
5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.

I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing, ovvero, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, secondo il quale le attività acquisite, relative al diritto d'uso, sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito dell'ammortamento, di eventuali perdite di valore, e rettificato per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Le attività sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza del contratto fino al termine della vita utile dell'attività o, se anteriore, fino al termine della durata del contratto di leasing.

In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a mediolungo termine, verso l'ente locatore, misurandoli al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati; si procede inoltre all'imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo.

Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione dei leasing di breve durata e dei leasing relativi ad attività a modesto valore, i cui canoni sono rilevati a conto economico come costi, in quote costanti, lungo la durata del leasing.

Maggiori dettagli relativi ai criteri utilizzati per la rilevazione dei beni in leasing ed i relativi impatti sul bilancio consolidato del Gruppo sono descritti nel paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"".

Avviamento

L'avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 1 di non applicare l'IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.

A partire dalla data di transizione l'avviamento, rappresentando un'attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Partecipazioni in società collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo.

La partecipazione del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto: la partecipazione è inizialmente rilevata al costo, successivamente il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

Customer relationship 15
Brand 15
Brevetti 9
Know how 7
Costi di sviluppo 10
Software 3 -
5

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene.

In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con la entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società consolidate, elabora delle previsioni per gli anni successivi e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) - ad eccezione dell'avviamento è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Investimenti immobiliari

Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Partecipazioni e crediti non correnti

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali e altre attività finanziarie

Rilevazione iniziale

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15. Si rimanda al paragrafo "Ricavi da contratti con i clienti".

Le altre attività finanziarie sono iscritte al fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Tale categoria è la più rilevante per il Gruppo. Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

• l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali

e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Tra le attività finanziarie al costo ammortizzato del Gruppo sono inclusi i crediti commerciali.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate a conto economico.

In questa categoria rientrano gli strumenti derivati.

Il Gruppo non detiene attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate né attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo. Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti commerciali e altre passività finanziarie

Rilevazione iniziale

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti.

Finanziamenti e debiti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per la Società, include debiti e finanziamenti fruttiferi di interessi. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Ricavi provenienti da contratti con clienti

Il Gruppo è impegnato nella fornitura di componenti per elettrodomestici (principalmente componenti gas, quali rubinetti e bruciatori, cerniere e componenti elettronici).

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che il Gruppo si aspetta di ricevere in cambio di tali beni. Il controllo del bene passa al cliente secondo i termini di resa definiti con il cliente stesso. I termini usuali di dilazione commerciale vanno dai 30 ai 120 giorni dalla spedizione, il Gruppo ritiene che il prezzo non includa componenti di finanziamento significative.

Le garanzie previste nei contratti con i clienti sono di tipo generale e non estese e sono contabilizzate in accordo con lo IAS 37.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Alcuni dipendenti del Gruppo ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate con strumenti di capitale"). Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato, come spiegato più in dettaglio alla Nota 37.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale (Nota 27) lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali ed immateriali

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Pagamenti basati su azioni

Stimare il fair value dei pagamenti basati su azioni richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato, il che dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti sono concessi. Questo richiede anche l'individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione, tra cui ipotesi sul periodo di esercizio delle opzioni, la volatilità e il rendimento azionario. Per la misurazione iniziale del fair value dei pagamenti basati su azioni con i dipendenti il Gruppo utilizza un modello binomiale.

Imposte sul reddito

Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2019

• Principio IFRS 16 "Leases" (pubblicato in data 13 gennaio 2016), che ha sostituito il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases - Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Gli impatti derivanti dalla prima applicazione di tale principio sono descritti in

dettaglio nel paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"".

• Interpretazione IFRIC 23 "Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito". L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12. Il Gruppo definisce se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri trattamenti fiscali incerti ed usa l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza.

Al momento dell'adozione dell'interpretazione, il Gruppo ha esaminato la sussistenza di posizioni fiscali incerte e ha determinato che è probabile che i propri trattamenti fiscali (compresi quelli delle controllate) saranno accettati dalle autorità fiscali. L'interpretazione, pertanto, non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

• Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation". Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (criterio SPPI) e che lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • Emendamento allo IAS 19 "Plan Amendment, Curtailment or Settlement". Le modifiche chiariscono come si determinano le spese pensionistiche quando si verifica una modifica in un piano a benefici definiti. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato in quanto il Gruppo, nel periodo di riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.
  • Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo, in quanto il Gruppo non detiene partecipazioni in collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

  • Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi:
    • IFRS 3 Business Combination: le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo;
    • IFRS 11 Joint Arrangements: un'entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3. Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo;
    • IAS 12 Income Tax: le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio consolidato;
    • IAS 23 Borrowing costs: le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio consolidato.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2019

• Modifiche all'IFRS 3 "Definition of a Business". Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche alla definizione di attività aziendale nell'IFRS 3 per supportare le entità nel determinare se un insieme di attività e beni acquisiti costituisca un'attività aziendale o meno. Le modifiche chiariscono quali siano i requisiti minimi per avere un'attività aziendale, rimuovono la valutazione circa la possibilità degli operatori di mercato di sostituire eventuali elementi mancanti, aggiungono linee guida per supportare le entità nel valutare se un processo acquisito sia sostanziale, restringono le definizioni di attività aziendale e di output, e introducono un test opzionale sulla concentrazione del valore equo. Poiché le modifiche si applicano prospetticamente alle transazioni o ad altri eventi

che si manifestano alla data di prima applicazione o successivamente, il Gruppo non è impattato da queste modifiche.

• Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of Material". Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements e allo IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors, per allineare la definizione di "rilevante" negli standard e per chiarire taluni aspetti della definizione. La nuova definizione indica che un'informazione risulta rilevante (materiale) qualora, in conseguenza della sua omissione, ovvero in seguito alla sua errata o non comprensibile presentazione ci si potrebbe ragionevolmente aspettare di influenzare le decisioni che i principali utilizzatori del bilancio farebbero sulla base delle informazioni finanziarie ivi contenute.

L'applicazione è richiesta, prospetticamente, a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• Principio IFRS 17 "Insurance Contracts". Nuovo principio contabile per la contabilizzazione dei contratti assicurativi che sostituirà l'IFRS 4. Il nuovo principio sarà efficace nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2021, salvo eventuali successivi differimenti a seguito dell'omologazione del principio da parte dell'Unione Europea. Gli amministratori non si attendono effetti nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"

Il Gruppo ha applicato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

In particolare, il Gruppo, ha analizzato tutti gli accordi in vigore dal 1° gennaio 2019 e relativi all'utilizzo di beni di terzi alla luce della nuova definizione di leasing contenuta nel principio e ha rilevato:

  • una passività finanziaria, la cui rilevazione iniziale è pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione. La passività per beni in leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita in correlazione con i pagamenti dei canoni di locazione;
  • un diritto d'uso, il cui valore inizialmente è stato posto uguale al valore della passività finanziaria e successivamente ammortizzato in quote costanti fino al termine della vita utile dell'attività o, se anteriore, fino al termine della durata del leasing.

Nell'adottare il principio IFRS 16 il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa al paragrafo 5 a) in relazione ai leasing di durata inferiore ai 12 mesi (c.d. short term leases) e dell'esenzione concessa dal paragrafo 5 b) per quanto concerne i contratti di leasing il cui bene sottostante si configura come low-value asset, ovvero come un bene di ammontare esiguo. Per tali contratti i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Nella tabella seguente si riepilogano le caratteristiche principali dei contratti che sono stati oggetto delle esenzioni di cui sopra:

Oggetto del contratto Esenzione applicata Valore del contratto
Carrelli elevatori Durata inferiore ai 12 mesi 25
Carrelli elevatori Low-value asset 10
Immobili Durata inferiore ai 12 mesi 25
Autovetture Durata inferiore ai 12 mesi 24
Macchinari Durata inferiore ai 12 mesi 9
Stampanti Low-value asset 6
Valore totale dei contratti oggetto di esenzione 98

(in migliaia di euro)

In fase di valutazione delle passività del leasing, il Gruppo ha attualizzato i pagamenti dovuti per il leasing utilizzando il tasso di finanziamento marginale, la cui media ponderata è pari al 7,56% al 1° gennaio 2019 e al 7,08% al 31 dicembre 2019. Il tasso è stato definito tenendo conto anche della valuta nella quale sono denominati i contratti di leasing e del paese in cui è ubicato il bene in leasing.

La durata del lease è calcolata sulla base del periodo non cancellabile del leasing, inclusi i periodi coperti da un'opzione di estensione o risoluzione se è ragionevolmente certo che tali opzioni verranno esercitate o non esercitate, tenendo in considerazione tutti i fattori rilevanti che creano un incentivo economico afferente tali decisioni.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, in sede di prima applicazione il Gruppo ha adottato alcuni espedienti pratici previsti dal Principio ed in particolare:

  • i contratti con scadenza entro 12 mesi dalla data di transizione sono stati classificati come leasing di breve durata, pertanto i relativi canoni sono iscritti a conto economico su base lineare;
  • i costi iniziali sono stati esclusi dalla valutazione dell'attività per il diritto di utilizzo alla data di applicazione iniziale;
  • sono state utilizzate le informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione della durata del contratto, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di rinnovo e di chiusura anticipata;
  • i pagamenti per l'utilizzo del bene (lease component) e i pagamenti per i servizi o le manutenzioni (non-lease component) afferenti al medesimo bene non sono stati separati;
  • il Gruppo non ha modificato il valore di carico delle attività e passività alla data di prima applicazione per i leasing precedentemente classificati come finanziari, ovvero le attività per diritto d'uso e le passività per leasing sono misurate al medesimo valore che avevano applicando lo IAS 17.

Le tabelle seguenti riepilogano gli effetti derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 secondo l'approccio retrospettico modificato alla data di prima adozione, 1° gennaio 2019, e al 31 dicembre 2019. Ulteriori dettagli sono forniti nelle note relative alle specifiche voci su cui il principio ha avuto impatto: Nota 1 "Attività materiali", Nota 2 "Investimenti immobilari" e Nota 14 "Finanziamenti".

Adozione IFRS 16 – Effetti al 1°
gennaio 2019
Valore di bilancio al
01.01.2019 in ipotesi di
non adozione dell'IFRS 16
Effetto IFRS 16 Valore di bilancio al
01.01.2019
Attività
Immobilizzazioni materiali e
investimenti immobiliari
75.168 1.209 76.377
Passività
Finanziamenti oltre 12 mesi 44.344 914 42.258
Finanziamenti entro 12 mesi 26.117 295 26.412
Patrimonio netto
Utili accumulati, Altre riserve 90.555 - 90.555
Adozione IFRS 16 – Effetti al 31
dicembre 2019
Valore di bilancio al
31.12.2019 in ipotesi di
non adozione dell'IFRS 16
Effetto IFRS 16
Attività
Immobilizzazioni materiali e
investimenti immobiliari
76.718 3.143 79.861
Passività
Finanziamenti oltre 12 mesi 49.174 2.255 51.429
Finanziamenti entro 12 mesi 22.688 964 23.652
Patrimonio netto
Utili accumulati, Altre riserve 92.557 23 92.580
Adozione IFRS 16 – Effetti al 31
dicembre 2019
Valore di bilancio al
31.12.2019 in ipotesi di
non adozione dell'IFRS 16
Effetto IFRS 16 Valore di bilancio al
31.12.2019
Conto economico 12 mesi 2019
Costi per servizi 30.230 (742) 29.488
Ammortamenti 14.478 705 15.183
Oneri finanziari 1.249
90
1.339
Indicatori economici e finanziari
Patrimonio netto 121.134 (29) 121.105
Indebitamento finanziario netto 51.909 3.219 55.128
EBITDA 26.291 742 27.033
EBIT 11.859 37 11.896
Utile del periodo 9.967 (52) 9.915

1. ATTIVITÀ MATERIALI

Immobili Impianti e
macchinari
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
Totale
Costo
Al 31 dicembre 2017 52.061 189.883 41.818 3.322 287.084
Incrementi 309 6.120 1.703 3.250 11.382
Cessioni - (1.644) (125) - (1.769)
Variazione area di - 350 340 - 690
consolidamento
Riclassifiche 5 1.647 84 (1.770) (34)
Differenze cambio (868) (1.840) (563) (114) (3.385)
Al 31 dicembre 2018 51.507 194.516 43.257 4.688 293.968
Incrementi 236 3.946 3.932 3.282 11.396
Cessioni - (1.224) (767) - (1.991)
Prima adozione IFRS16 362 - 1.035 - 1.397
Variazione area di
consolidamento
2.900 15.183 6.034 137 24.254
Riclassifiche 1.376 3.742 91 (4.850) 359
Differenze cambio (307) (532) (154) (93) (1.086)
Al 31 dicembre 2019 56.074 215.631 53.428 3.164 328.297
Ammortamenti
accumulati
Al 31 dicembre 2017 18.284 159.042 36.689 - 214.015
Ammortamenti dell'anno 1.466 7.781 2.125 - 11.372
Eliminazioni per cessioni - (1.178) (92) - (1.270)
Variazione area di
consolidamento
- 289 212 - 501
Riclassifiche 4 40 28 - 72
Differenze cambio (151) (956) (380) - (1.487)
Al 31 dicembre 2018 19.603 165.018 38.582 - 223.203
Ammortamenti dell'anno 1.681 8.168 2.339 - 12.188
Eliminazioni per cessioni - (1.593) (159) - (1.752)
Variazione area di
consolidamento
1.314 12.334 5.301 - 18.949
Riclassifiche 256 49 28 - 333
Differenze cambio (75) (312) (122) - (509)
Al 31 dicembre 2019 22.779 183.664 45.969 - 252.412
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2019 33.295 31.967 7.459 3.164 75.885
Al 31 dicembre 2018 31.904 29.498 4.675 4.688 70.765

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Terreni 6.659 6.699 (40)
Immobili industriali 26.636 25.205 1.431
Totale 33.295 31.904 1.391
Immobili Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
1° gennaio 2019 - - - -
Prima adozione IFRS16 362 - 736 1.098
Incrementi - - 298 298
Variazione area di consolidamento 1.516 513 - 2.029
Decrementi - - - -
Ammortamenti (74) - (253) (327)
Differenze di conversione (28) - - (28)
Altri movimenti incluse riclassifiche - - - -
Al 31 dicembre 2019 1.776 513 781 3.070

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività materiali derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16:

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'aumento e all'automazione della capacità produttiva dei bruciatori speciali. Altri investimenti sono stati destinati alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Costo
Al 31 dicembre 2017 12.937
Incrementi -
Cessioni (19)
Al 31 dicembre 2018 12.918
Incrementi -
Cessioni (1.191)
Prima adozione IFRS16 109
Al 31 dicembre 2019 11.836
Ammortamenti e svalutazioni
Al 31 dicembre 2017 7.240
Ammortamenti dell'anno 427
Svalutazioni dell'anno 850
Eliminazioni per cessioni (2)
Al 31 dicembre 2018 8.515
Ammortamenti dell'anno 430
Svalutazioni dell'anno -
Eliminazioni per cessioni (1.085)
Al 31 dicembre 2019 7.860
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2019 3.976
Al 31 dicembre 2018 4.403

A seguire si riportano i movimenti relativi agli investimenti immobiliari derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16:

Investimenti
immobiliari
1° gennaio 2019 -
Prima adozione IFRS16 109
Incrementi -
Decrementi -
Ammortamenti (36)
Differenze di conversione -
Altri movimenti incluse riclassifiche -
Al 31 dicembre 2019 73

Nella voce investimenti immobiliari sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà del Gruppo: si tratta principalmente di immobili ad uso residenziale da destinare alla locazione o alla vendita.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di altri indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento Brevetti e Costi di Altre attività Totale
Costo software sviluppo immateriali
Al 31 dicembre 2017 10.778 6.859 5.372 793 23.802
Incrementi - 227 340 22 589
Decrementi - - (59) (19) (78)
Variazione area consolidamento 18.632 136 - 11.983 30.751
Riclassifiche - - - - -
Differenze cambio - (18) - - (18)
Al 31 dicembre 2018 29.410 7.204 5.653 12.779 55.046
Incrementi 292 356 460 200 1.308
Decrementi - (8) (102) (11) (121)
Variazione area consolidamento 3.680 1.425 717 13.664 19.486
Riclassifiche (24) - - (643) (667)
Differenze cambio (1.743) (15) - (1.030) (2.788)
Al 31 dicembre 2019 31.615 8.962 6.728 24.959 72.264
Ammortamenti/Svalutazioni
Al 31 dicembre 2017 4.563 6.254 3.041 661 14.519
Ammortamenti dell'anno - 261 367 288 916
Decrementi - - - (12) (12)
Variazione area consolidamento - 52 - 525 577
Riclassifiche - - - - -
Differenze cambio - (8) - - (8)
Al 31 dicembre 2018 4.563 6.559 3.408 1.462 15.992
Ammortamenti dell'anno - 296 371 1.048 1.715
Decrementi - - - - -
Variazione area consolidamento - 1.337 559 1.337 3.233
Riclassifiche (17) - - (250) (267)
Differenze cambio - (13) - (64) (77)
Al 31 dicembre 2019 4.546 8.179 4.338 3.533 20.596
Valore contabile netto

Avviamento

L'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019 è allocato:

  • all'unità generatrice di cassa (CGU) "Cerniere" per 4,414 milioni di euro;
  • alla CGU "Bruciatori Professionali" per 1,770 milioni di euro;
  • alla CGU "Componenti elettronici" per 17,205 milioni di euro;
  • alla CGU "Cerniere C.M.I." per 3,680 milioni di euro.

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Il valore recuperabile è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi.

Al 31 dicembre 2019 27.069 783 2.390 21.426 51.668 Al 31 dicembre 2018 24.847 645 2.245 11.317 39.054

Avviamento allocato alla CGU Cerniere

Nel corso del 2019 la CGU Cerniere ha conseguito risultati molto positivi e migliori - in termini di vendite e redditività - sia nei confronti all'esercizio precedente sia rispetto al

budget. Il piano previsionale 2020-2024 prospetta un ulteriore incremento delle vendite e il mantenimento di elevati livelli di redditività. Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Cerniere, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 9,54% (10,45% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) del 2% (1,5% al 31 dicembre 2018).

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 17,182 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere pari a 7,923 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia
di
euro
tasso di
crescita
tasso di
sconto
1,50% 1,75% 2,00% 2,25% 2,50%
8,54% 18.807 19.376 19.988 20.649 21.365
9,04% 17.749 17.965 18.485 19.043 19.645
9,54% 16.317 16.736 17.182 17.659 18.170
10,04% 15.293 15.657 16.043 16.454 16.892
10,54% 14.383 14.702 15.038 15.395 15.775

Avviamento allocato alla CGU Bruciatori Professionali

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Bruciatori Professionali, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato a inizio 2020. Ai flussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 6,07% (7,73% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, invariato rispetto al test di impairment 2018.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 8,961 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Bruciatori Professionali pari a 2,917 milioni di euro (inclusa la quota di pertinenza di terzi), di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia
di
euro
tasso di
crescita
tasso di
sconto
1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
5,07% 10.348 10.973 11.687 12.507 13.461
5,57% 9.129 9.613 10.156 10.769 11.469
6,07% 8.152 8.536 8.961 9.435 9.968
6,57% 7.352 7.662 8.003 8.379 8.796
7,07% 6.684 6.939 7.218 7.522 7.857

Avviamento allocato alla CGU Componenti Elettronici

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Componenti Elettronici, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal quinto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 12,92% (11,05% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) del 2,50%, invariato rispetto al test di impairment 2018.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 31,366 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Componenti Elettronici pari a 25,780 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia
di
euro
tasso di
crescita
tasso di
sconto
2,00% 2,25% 2,50% 2,75% 3,00%
11,92% 33.568 34.206 34.877 35.586 36.334
12,42% 31.869 32.436 33.032 33.659 34.318
12,92% 30.328 30.835 31.366 31.923 32.508
13,42% 28.923 29.377 29.853 30.351 30.872
13,92% 27.637 28.046 28.474 28.921 29.388

Avviamento allocato alla CGU Cerniere C.M.I.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Cerniere C.M.I, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2020-2022 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal terzo anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 10,49% e di un tasso di crescita (g) dell'1,15%, rappresentativo dei tassi di crescita futuri attesi per il mercato di riferimento.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 32,030 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere C.M.I. pari a 26,211 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia
di
euro
tasso di
crescita
tasso di
sconto
0,15% 0,65% 1,15% 1,65% 2,15%
9,50% 32.449 34.089 35.926 37.997 40.349
10,00% 30.775 32.238 33.867 35.691 37.748
10,50% 29.263 30.576 32.030 33.648 35.460
11,00% 27.892 29.076 30.380 31.824 33.431
11,50% 26.643 27.715 28.891 30.186 31.621

Brevetti e software

Gli investimenti in software sono relativi all'estensione del perimetro applicativo e del perimetro societario del sistema gestionale del Gruppo (SAP).

Costi di sviluppo

I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui bruciatori speciali e bruciatori personalizzati per alcuni clienti (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali iscritte nel presente bilancio consolidato rivengono principalmente dalla Purchase Price Allocation effettuata a seguito dell'acquisizione di Okida Elektronik e di C.M.I. Srl, quest'ultima descritta al precedente paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3".

Il valore netto contabile delle attività immateriali è così dettagliato:

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Customer Relationship 11.355 8.477 2.878
Brand 5.055 1.174 3.881
Know-how 933 1.081 (148)
Brevetti 3.960 - 3.960
Altre 123 585 (462)
Totale 21.426 11.317 10.109

Al 31 dicembre 2019 la recuperabilità del valore delle altre attività immateriali è stata verificata nell'ambito de test di impairment del relativo avviamento, descritto al paragrafo precedente.

4. PARTECIPAZIONI

Variazioni
31.12.2018
area/criterio
di
Cessioni 31.12.2019
consolidamento
Sabaf US 139 (139) - -
Handan ARC Burners Co. 201 (120) - 81
Altre partecipazioni 40 - (6) 34
Totale 380 (259) (6) 115

Le variazioni negative illustrate in Tabella riguardano, come indicato precedentemente nel paragrafo "Area di consolidamento", il consolidamento secondo il metodo integrale della controllata Sabaf U.S. ed il consolidamento secondo il metodo del patrimonio netto di Handan A.R.C. Burners Co. Ltd., il cui risultato pro quota ha contribuito negativamente al risultato del Gruppo per 39.000 euro.

Handan A.R.C. Burners Co. Ltd. è una joint venture cinese costituita con l'obiettivo di produrre e commercializzare in Cina bruciatori per la cottura professionale. La quota di interessenza di Gruppo è pari al 35,7%, detenuta attraverso ARC s.r.l. - che possiede una partecipazione nel capitale sociale della joint venture pari al 51%.

5. CREDITI NON CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti verso l'Erario 183 145 38
Depositi cauzionali 98 43 55
Altri 16 - 16
Totale 297 188 109

I crediti verso l'Erario sono relativi a imposte indirette il cui recupero è atteso oltre il 31 dicembre 2019.

6. RIMANENZE

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Materie prime 14.792 14.680 112
Semilavorati 9.025 11.727 (2.702)
Prodotti finiti 14.849 15.576 (727)
Fondo svalutazione rimanenze (3.323) (2.804) (519)
Totale 35.343 39.179 (3.836)

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2019 è notevolmente inferiore rispetto al valore dell'esercizio precedente. Tale miglioramento è stato conseguito grazie a interventi strutturali sulla logistica interna, che hanno consentito di ridurre significativamente le scorte dei prodotti in corso di lavorazione. Il fondo svalutazione è stanziato principalmente a copertura del rischio di obsolescenza. Alla fine dell'esercizio lo stanziamento viene adeguato sulla base delle analisi specifiche effettuate sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione. La tabella seguente mostra la movimentazione del fondo svalutazione rimanenze avvenuta nel corso del presente esercizio:

31.12.2018 2.804
Accantonamenti 718
Utilizzi (322)
Variazione area di consolidamento 133
Delta cambi (10)
31.12.2019 3.323

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Totale crediti verso clienti 48.463 48.061 402
Fondo svalutazione crediti (1.534) (1.129) (405)
Totale netto 46.929 46.932 (3)

Nonostante la variazione del perimetro di consolidamento, l'importo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 è sostanzialmente invariato rispetto al saldo di fine 2018 a causa dei minori livelli di attività dell'esercizio 2019. Si segnala che non sono intervenute variazioni significative nei termini di pagamento concordati con i clienti.

L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include circa 25,3 milioni di euro di crediti assicurati (26,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

I crediti ceduti a factor con clausola "pro soluto" sono eliminati dalla Situazione patrimoniale-finanziaria in quanto il contratto di riferimento prevede la cessione della titolarità dei crediti, unitamente alla titolarità dei flussi di cassa generanti dal credito stesso, nonché di tutti i rischi e benefici, in capo al cessionario.

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti correnti (non scaduti) 39.789 38.980 809
Scaduto fino a 30 gg 3.718 3.972 (254)
Scaduto da 30 a 60 gg 2.102 1.019 1.083
Scaduto da 60 a 90 gg 1.261 3.062 (1.801)
Scaduto da più di 90 gg 1.593 1.028 565
Totale 48.463 48.061 402

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito e delle perdite attese (c.d. "expected loss") alla data di chiusura dell'esercizio. La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

31.12.2018 1.129
Accantonamenti 509
Utilizzi (364)
Variazione area di consolidamento 266
Delta cambi (6)
31.12.2019 1.534

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Per imposte sul reddito 2.563 3.435 (872)
Per IVA e altre imposte sulle vendite 1.708 851 857
Altri crediti tributari 187 180 7
Totale 4.458 4.466 (8)

Al 31 dicembre 2019 tra i crediti per imposte sul reddito è iscritto, per 607.000 euro (1.158.000 euro al 31 dicembre 2018), l'importo residuo del credito originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011). Nel corso del 2019 il Gruppo ha ricevuto un parziale rimborso di 551.000 euro; un ulteriore rimborso di 180.000 euro è stato ricevuto a inizio 2020.

I crediti per imposte sul reddito includono inoltre gli acconti d'imposta sui redditi 2019, per la parte eccedente l'imposta da versare.

Gli altri crediti tributari si riferiscono principalmente a crediti di imposte indirette brasiliane e turche.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Accrediti da ricevere da fornitori 141 385 (244)
Anticipi a fornitori 384 411 (27)
Ratei e risconti attivi 536 434 102
Altri 398 304 94
Totale 1.459 1.534 (75)

Gli accrediti da ricevere da fornitori si riferiscono principalmente a bonus riconosciuti al Gruppo a fronte del raggiungimento di obiettivi di acquisto.

10. ATTIVITA' FINANZIARIE

31.12.2019 31.12.2018
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Conti bancari vincolati 1.233 60 3.510 120
Strumenti derivati su
cambi
33 - 1 -
Totale 1.266 60 3.511 120

Al 31 dicembre 2019 sono accesi:

  • un deposito vincolato di 0,12 milioni di euro, con scadenza fino al 30 giugno 2021, a fronte della parte di prezzo non ancora pagata ai venditori della partecipazione di ARC (Nota 15);
  • un deposito vincolato di 1,173 milioni di euro, relativo alla parte di prezzo non ancora pagata ai venditori della partecipazione di C.M.I. e depositata a titolo di garanzia secondo quanto previsto dall'accordo di acquisizione di C.M.I. (Nota 15).

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 18.687.000 al 31 dicembre 2019 (euro 13.426.000 al 31 dicembre 2018) è rappresentata da saldi attivi di c/c bancari per circa 18,6 milioni di euro.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2019 la struttura del capitale sociale è rappresentata nella tabella sottostante.

N° azioni % rispetto al
capitale
sociale
Diritti e
obblighi
Azioni ordinarie 7.065.449 61,26% --
Azioni ordinarie con
voto maggiorato
4.468.001 38,74% Due diritti di
voto per
ciascuna
azione
TOTALE 11.533.450 100%

Ad eccezione del diritto al voto maggiorato, non sono presenti diritti, privilegi e vincoli sulle azioni della Capogruppo. La disponibilità delle riserve della Capogruppo è indicata nel bilancio separato di Sabaf S.p.A.

13. AZIONI PROPRIE E ALTRE RISERVE

Nel corso dell'esercizio Sabaf S.p.A. ha ceduto n. 344.631 azioni proprie con riferimento alle seguenti operazioni:

  • acquisizione del 68,5% del capitale di C.M.I. Cerniere Meccaniche Industriali s.r.l. avvenuta in data 31 luglio 2019, a seguito della quale l'8,5% del capitale è stato acquisito mediante la cessione di n. 113.962 azioni Sabaf, pari allo 0,99% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 14,5815 per azione;
  • accordo di partnership con il gruppo giapponese Paloma, attivo a livello globale nel settore delle apparecchiature a gas. Paloma Rheem Investments Inc. ha acquisito n. 230.669 azioni Sabaf, pari al 2% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 13,64 euro per azione.

A seguito delle suddette operazioni, al 31 dicembre 2019 la Capogruppo detiene in portafoglio n. 169.875 azioni proprie, pari all'1,473% del capitale sociale, iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 13,35 (il valore di mercato a fine esercizio era di 13,40 euro).

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2019 sono pertanto 11.363.575 (11.018.944 al 31 dicembre 2018).

Le voci "Utili Accumulati, Altre riserve" pari a euro 92.580.000 comprende al 31 dicembre 2019 la riserva di Stock Grant pari ad euro 1.002.000, che accoglie la valutazione al 31 dicembre 2019 del fair value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società Capogruppo. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 37.

31.12.2019
31.12.2018
Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
Leasing 1.050 3.478 4.528 153 1.309 1.462
Mutui chirografari 14.653 40.568 55.221 10.741 41.097 51.838
Finanziamenti bancari a
breve termine
1.783 - 1.783 5.247 - 5.247
Anticipi sbf su ricevute
bancarie o fatture
1.523 - 1.523 1.942 - 1.942
Interessi da liquidare 6 - 6 44 - 44
Strumenti derivati su
tassi
- - - 308 - 308
Totale 19.015 44.046 63.061 18.435 42.406 60.841

14. FINANZIAMENTI

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha acceso nuovi mutui chirografari per complessivi 12 milioni di euro, per finanziare gli investimenti sostenuti, con particolare riferimento all'acquisizione di C.M.I.. Tutti i mutui sono stipulati con durata originaria compresa tra 5 e 6 anni e prevedono un rimborso rateale.

Alcuni mutui chirografari in essere, presentano covenants, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2019 pari a 19 milioni di euro)

  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA inferiore a 2,5 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2019 pari a 31 milioni di euro)

ampiamente rispettati al 31 dicembre 2019.

Tutti i finanziamenti bancari sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA.

Per gestire il rischio di tasso, i mutui chirografari sono stati stipulati a tasso fisso oppure sono coperti da IRS. Nel presente bilancio consolidato è iscritto il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso su finanziamenti chirografari in essere, per nozionali residui 33,8 milioni di euro circa e scadenza fino al 31 dicembre 2025. In contropartita sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

La tabella seguente riporta la riconciliazione tra gli impegni per i leasing operativi al 31 dicembre 2018 e le passività relative ai leasing al 31 dicembre 2019:

Impegni per leasing operativi
al 31 dicembre 2018
1.301
Pagamenti relativi all'esercizio di opzioni
di rinnovo relativi ai leasing operativi
al 31 Dicembre 2018 -
Tasso di finanziamento marginale al 1° gennaio 2019 7,5%
Effetto dell'attualizzazione (92)
Impegni per leasing operativo scontati al 1°gennaio 2019 1.209
Impegni relativi
a leasing precedentemente classificati come leasing finanziari
1.462
Passività per leasing al 1° gennaio 2019 2.671
Variazione area di consolidamento (31
luglio 2019)
2.398
Nuovi contratti stipulati nel corso del 2019 298
Rimborsi avvenuti nel corso del 2019 (804)
Differenze cambio (35)
Passività per leasing al 31 dicembre 2019 4.528

Nella successiva Nota 35 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE

31.12.2019 31.12.2018
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Debito verso ex soci Okida - - 7.622 -
Opzione su minorities A.R.C. - 1.650 - 1.818
Opzione su minorities C.M.I. 4.200 4.500 - -
Debito verso soci A.R.C. 60 60 60 120
Debito verso soci C.M.I. - 1.173 - -
Strumenti derivati su tassi 377 - - -
Totale 4.637 7.383 7.682 1.938

Nell'ambito dell'acquisizione del 100% di Okida Elektronik le parti avevano concordato che il pagamento di una parte del prezzo fosse soggetta ad aggiustamento e posticipata rispetto alla data di efficacia dell'operazione (4 settembre 2018). Il debito verso soci Okida iscritto al 31 dicembre 2018, rappresentativo della parte residua di prezzo, è stato estinto nel mese di marzo 2019.

Nell'ambito delle operazioni di acquisizione di A.R.C. s.r.l., effettuata a giugno 2016 e di C.M.I. s.r.l., effettuata a luglio 2019, sono state sottoscritte opzioni di acquisto e vendita (call/put) in favore di Sabaf. In particolare:

  • Sabaf ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifici patti di opzione. L'accordo prevede quindi specifici diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021, le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.
  • Sabaf ha sottoscritto con il gruppo cinese Guandong Xingye Investment, venditore di C.M.I., opzioni di acquisto in favore di Sabaf per il residuo 31,5% del capitale sociale e contestuali opzioni di vendita in favore del venditore, esercitabili in due tranche di pari entità, successivamente all'approvazione del bilancio di C.M.I. al 31 dicembre 2019 e successivamente all'approvazione del bilancio di C.M.I. al 31 dicembre 2020. I prezzi di esercizio sono definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali e finanziari che saranno consuntivati dal Gruppo C.M.I..

Ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32, l'assegnazione di un'opzione a vendere (opzione put) nei termini sopra descritti richiede l'iscrizione di una passività corrispondente al valore stimato di rimborso, atteso al momento dell'eventuale esercizio dell'opzione: a tal fine nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, con riferimento all'opzione per l'acquisto del residuo 30% di A.R.C., era stata rilevata una passività finanziaria pari a 1,818 milioni di euro. Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha rivalutato la stima di esborso, sulla base dei risultati attesi di A.R.C. al 31 dicembre 2020 in coerenza con il business plan della società controllata elaborato a inizio 2020. La rideterminazione del fair value, in conformità a quanto previsto dallo IAS 39, ha comportato una riduzione di 168.000 euro della passività; in contropartita sono stati contabilizzati proventi finanziari.

Per quanto concerne le opzioni C.M.I., nel presente bilancio consolidato è stata rilevata una passività finanziaria pari a 8,7 milioni di euro, di cui 4,2 milioni iscritti tra le passività finanziarie correnti e 4,5 milioni iscritti tra le passività finanziarie non correnti.

Il debito verso soci A.R.C., pari a 120.000 euro al 31 dicembre 2019, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato infruttifero e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti nei prossimi 2 anni, in coerenza con gli accordi contrattuali e alle garanzie rilasciate dai venditori.

Il debito verso soci C.M.I., pari a 1.173.000 euro al 31 dicembre 2019, è relativo alla parte di prezzo non ancora pagata al gruppo cinese Guandong Xingye Investment, venditore di C.M.I., che è stata depositata su un conto vincolato infruttifero in coerenza con gli accordi contrattuali e le garanzie rilasciate dal venditore stesso.

16. TFR E FONDI DI QUIESCENZA

TFR
Al 31 dicembre 2018 2.632
Accantonamenti 200
Oneri finanziari 32
Pagamenti effettuati (118)
Effetto attuariale 101
Variazione area di consolidamento 864
Differenze cambio (13)
Al 31 dicembre 2019 3.698

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

Ipotesi finanziarie

31.12. 2019 31.12.2018
Tasso di sconto 0,40% 1,30%
Inflazione 1,20% 1,70%

Ipotesi demografiche

31.12. 2019 31.12. 2018
Tasso di mortalità IPS55 ANIA ISTAT 2016
M/F
Invalidità INPS
2000
INPS 1998 M/F
Turnover del personale 3% -
6%
3% -
6%
Anticipi 5% -
7% per anno
5% -
7% per anno
Età di pensionamento in accordo con la legislazione in accordo con la legislazione
vigente al 31 dicembre 2019 vigente al 31 dicembre 2018

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2018 Accantona
menti
Utilizzi Variazione area
consolidamento
Differenze
di cambio
31.12.2019
Fondo
indennità
suppletiva
di clientela
217 17 (29) - - 205
Fondo
garanzia
prodotto
60 38 (38) - - 60
Fondo
rischi
legali
175 36 (130) 400 1 482
Altri fondi
rischi e
oneri
273 - - - (25) 248
Totale 725 91 (197) 400 (24) 995

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo.

Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato adeguato in funzione dell'evoluzione delle controversie in essere. Si segnala inoltre che a seguito del processo di allocazione del prezzo pagato per l'acquisizione del Gruppo C.M.I. sulle attività nette acquisite (Purchase Price Allocation), completato nel corso del 2019, è stato iscritto un fondo rischi legali pari ad euro 400.000.

Gli altri fondi per rischi e oneri, iscritti nell'ambito della Purchase Price Allocation conseguente all'acquisizione di Okida Elektronik, riflettono il fair value delle passività potenziali dell'entità acquisita.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Totale 27.560 21.215 6.345

L'incremento dei debiti commerciali è correlato alla variazione del perimetro di consolidamento. I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2019 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Per imposte sul reddito 506 2.672 (2.166)
Ritenute fiscali 923 680 243
Altri debiti tributari 373 214 159
Totale 1.802 3.566 (1.764)

I debiti per imposte sul reddito si riferiscono alle imposte dell'esercizio, per la quota eccedente gli acconti versati.

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Verso il personale 5.016 4.383 633
Verso istituti previdenziali 2.403 2.148 255
Verso agenti 231 312 (81)
Acconti da clienti 411 250 161
Altri debiti correnti 1.073 507 566
Totale 9.134 7.600 1.534

A inizio 2020 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

Tra gli altri debiti correnti sono iscritti i ratei e i risconti passivi.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Imposte anticipate 6.505 4.617 1.888
Imposte differite passive (7.273) (3.030) (4.243)
Posizione netta (768) 1.587 (2.355)

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Attività
materiali e
immate
riali non
correnti
Accanto
namenti
e
rettifiche
di valore
Fair
value di
strumenti
derivati
Avvia
mento
Incentiv
i fiscali
Perdite
fiscali
Valutazione
attuariale
TFR
Altre
differenze
temporanee
Totale
31.12.201
8
(2.216) 1.164 56 1.77
1
339 - 182 291 1.587
A conto
economico
760 296 10 (354) 681 586 - (12) 1.967
A
patrimonio
netto
(4.501) 25 - - - - 31 - (4.445)
Differenze
cambio
194 (4) - - (66) - - (1) 123
31.12.201
9
(5.763) 1.481 66 1.41
7
954 586 213 278 (768)

Come descritto nel paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3", nel presente bilancio consolidato è stata contabilizzata la fiscalità differita sulla valutazione al fair value delle attività immateriali iscritte a seguito della Purchase Price Allocation di C.M.I. s.r.l. (effetto a patrimonio netto pari a 3.528.000 euro).

Le imposte anticipate relative all'avviamento, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011, deducibili in dieci quote a partire dall'esercizio 2018.

Le imposte anticipate relative agli incentivi fiscali sono commisurate agli investimenti effettuati in Turchia.

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria del Gruppo è la seguente:

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
A. Cassa (Nota 11) 19 19 -
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati
(Nota 11)
18.590 7.067 11.523
C. Altre disponibilità liquide
(Nota 11)
79 6.340 (6.261)
D. Liquidità (A+B+C) 18.688 13.426 5.262
E. Crediti finanziari correnti
(Nota 10)
1.266 3.511 (2.245)
F. Debiti bancari correnti (Nota 14) 3.313 7.233 (3.920)
G. Parte corrente dell'indebitamento non
corrente (Nota 14)
14.653 10.741 3.912
H. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 5.686 8.143 (2.457)
I. Indebitamento finanziario corrente
(F+G+H)
23.652 26.117 (2.465)
J. Indebitamento finanziario corrente
netto (I-D-E)
3.698 9.180 (5.482)
K. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 40.569 41.097 (528)
L. Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14) 10.861 3.247 7.614
M. Indebitamento finanziario non
corrente (K+L)
51.430 44.344 7.086
N. Indebitamento finanziario netto (J+M) 55.128 53.524 1.604

Nel rendiconto finanziario consolidato, che espone la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto), sono dettagliatamente descritti i flussi finanziari che hanno determinato la variazione della posizione finanziaria netta.

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2019, i ricavi di vendita sono stati pari a 155.923.000 euro, superiori di 5.281.000 euro (+3,51%) rispetto al 2018. A parità di area di consolidamento i ricavi sono diminuiti dell'8,9%.

2019 % 2018 % Variazione %
Italia 31.161 20,0% 31.579 21,0% -1,3%
Europa Occidentale 12.277 7,9% 12.337 8,2% -0,5%
Europa Orientale 55.059 35,3% 46.301 30,7% +18,9%
Medio Oriente e Africa 7.050 4,5% 12.303 8,2% -42,7%
Asia e Oceania 9.198 5,9% 7.590 5,0% +21,2%
Sud America 23.451 15,0% 25.461 16,9% -7,9%
Nord America e Messico 17.727 11,4% 15.071 10,0% +17,6%
Totale 155.923 100% 150.642 100% +3,5%

Ricavi per area geografica

La dinamica dei ricavi è stata condizionata dalla complessiva incertezza del quadro macroeconomico. In Turchia, principale mercato di destinazione, il Gruppo ha registrato, a parità di area di consolidamento, una diminuzione delle vendite del 10%, più accentuata nella prima parte dell'anno e con una tendenza a un netto recupero negli ultimi mesi. In Italia, le vendite hanno sofferto della tendenza al ridimensionamento nella produzione di elettrodomestici. Flessioni sono state registrate anche in Medio Oriente e Sud America, dove hanno pesato la crisi argentina e la stagnazione della domanda in Brasile. Tra i mercati che hanno evidenziato un andamento positivo spicca la Cina, dove i ricavi hanno beneficiato di nuove forniture a primari clienti. L'acquisizione di C.M.I. ha, inoltre, determinato un incremento del peso di Nord America ed Europa Orientale nella ripartizione delle vendite. Il Nord America nel 2019 ha rappresentato oltre l'11% delle vendite totali del Gruppo (+18% rispetto al 2018).

2019 % 2018 % Variazione %
Rubinetti e termostati 39.989 25,6% 48.463 32,2% -17,5%
Bruciatori 63.858 41,0% 66.953 44,4% -4,6%
Accessori 12.924 8,3% 15.422 10,2% -16,2%
Totale componenti gas 116.771 74,9% 130.838 86,9% -10,8%
Bruciatori professionali 5.434 3,5% 5.331 3,5% +1,9%
Cerniere 23.774 15,2% 10.436 6,9% +127,8%
Componenti elettronici 9.944 6,4% 4.037 2,7% +146,3%
Totale 155.923 100% 150.642 100% +3,5%

Ricavi per famiglia di prodotto

Il contributo derivante dalle recenti acquisizioni ha determinato un forte incremento delle vendite di cerniere e componenti elettronici, che ha più che compensato la flessione nelle vendite dei componenti per apparecchi domestici di cottura a gas.

I prezzi medi di vendita del 2019 sono stati mediamente inferiori dello 0,7% rispetto al 2018.

24. ALTRI PROVENTI

2019 2018 Variazione
Vendita sfridi 2.072 2.507 (435)
Sopravvenienze attive 336 88 248
Affitti attivi 118 88 30
Utilizzazione fondi rischi e oneri 64 71 (7)
Altri proventi 1.031 615 416
Totale 3.621 3.369 252

Gli altri proventi includono i ricavi per la vendita di stampi e contributi pubblici.

25. ACQUISTI DI MATERIALI

2019 2018 Variazione
Materie prime e componenti di acquisto 52.241 56.347 (4.106)
Materiale di consumo 5.223 6.100 (877)
Totale 57.464 62.447 (4.983)

Nel 2019 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente inferiori rispetto al 2018, con un impatto positivo pari allo 0,8% delle vendite.

26. COSTI PER SERVIZI

2019 2018 Variazione
Lavorazioni esterne 8.659 10.017 (1.358)
Metano e forza motrice 4.425 4.561 (136)
Manutenzioni 4.375 4.468 (93)
Trasporti 2.182 2.340 (158)
Consulenze 2.384 2.326 58
Spese di viaggio e trasferta 740 780 (40)
Provvigioni 765 736 29
Compensi agli Amministratori 723 685 38
Assicurazioni 568 545 23
Servizio mensa 437 393 44
Altri costi 4.230 4.446 (216)
Totale 29.488 31.297 (1.809)

Le principali lavorazioni esterne, effettuate dalle società italiane del Gruppo, includono la pressofusione dell'alluminio, lo stampaggio a caldo dell'ottone e la tranciatura dell'acciaio, oltre ad alcune lavorazioni meccaniche e assemblaggi. La riduzione dei costi per lavorazioni esterne riflette i minori livelli di attività rispetto all'esercizio precedente.

Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, per smaltimento rifiuti, per pulizie, per noleggio di beni di terzi e altri costi di minore rilievo.

2019 2018 Variazione
Salari e stipendi 25.080 23.141 1.939
Oneri sociali 7.905 7.429 476
Lavoro temporaneo 1.394 2.121 (727)
TFR e altri costi 2.043 1.828 215
Piano
Stock Grant
681 321 360
Totale 37.103 34.840 2.263

27. COSTI PER IL PERSONALE

Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31.12.2019 è pari a 1.035, 854 al 31.12.2018: l'aumento del numero di dipendenti rispetto al precedente esercizio è stato pari a 181 unità, di cui 170 a seguito dell'acquisizione di C.M.I..

Il numero di lavoratori temporanei al 31.12.2019 è pari a 42 (57 al 31.12.2018).

La voce "Piano Stock Grant" accoglie la valutazione al 31 dicembre 2019 del fair value dei diritti all'assegnazione di azioni della società Capogruppo attribuiti ai dipendenti del Gruppo. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 37.

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2019 2018 Variazione
Imposte non sul reddito 501 506 (5)
Oneri diversi di gestione 496 371 125
Sopravvenienze passive 101 217 (116)
Perdite e svalutazioni su
crediti commerciali
509 421 88
Accantonamenti per rischi 74 127 (53)
Altri accantonamenti 17 28 (11)
Totale 1.698 1.670 28

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà. Gli accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi descritti alla Nota 17.

29. ONERI FINANZIARI

2019 2018 Variazione
Interessi passivi verso banche 890 829 61
Interessi passivi su leasing 102 17 85
Spese bancarie 275 287 (12)
Adeguamento al fair value
opzione ARC (Nota 15)
- 55 (55)
Altri oneri finanziari 72 18 54
Totale 1.339 1.206 133

L'incremento degli interessi passivi su leasing è relativo alla variazione dell'area di consolidamento e all'applicazione, a patire dal presente esercizio, del principio contabile IFRS 16 come descritto nell'apposito paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"". Tra gli interessi passivi verso banche sono contabilizzati i differenziali passivi sugli IRS accesi a copertura del rischio di tasso (Nota 35).

30. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2019 il Gruppo ha realizzato predite nette su cambi per 1.380.000 euro (utili netti per 5.384.000 euro nel 2018). La quota prevalente delle perdite su cambi 2019, è stata contabilizzata da Sabaf Turchia, ed è relativa ai debiti finanziari accesi in euro e riflette la svalutazione della lira turca avvenuta nel corso del presente esercizio.

31. IMPOSTE SUL REDDITO

2019 2018 Variazione
Imposte
dell'esercizio
(4.415)
correnti/differite 727 5.142
Imposte di esercizi precedenti (1.135) 21 (1.114)
Totale (408) 5.163 (5.571)

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2019 2018
Imposte sul reddito teoriche 2.386 5.030
Effetto fiscale differenze permanenti (216) 937
Imposte relative ad esercizi precedenti (1.135) 18
Effetto fiscale da aliquote estere differenti 23 (25)
Effetto perdite fiscali non recuperabili 137 154
Beneficio fiscale "Patent box" (306) (323)
Beneficio fiscale "Super e Iperammortamento" (653) (449)
Incentivi fiscali per investimenti in Turchia (709) (710)
Altre differenze (206) 22
Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP e
imposte sostitutive (correnti e differite) (680) 4.654
IRAP (corrente e differita) 272 509
Totale (408) 5.163

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 24% al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Nel presente bilancio consolidato il Gruppo ha contabilizzato:

  • il beneficio fiscale relativo al Patent Box per l'esercizio 2019, pari a euro 356.000 (306.000 per IRES e 50.000 euro per IRAP);
  • i benefici fiscali relativi al "Superammortamento" e all'"Iperammortamento", connessi agli investimenti effettuati in Italia, pari a 653.000 euro (449.000 euro nel 2018);
  • i benefici fiscali derivanti dagli investimenti effettuati in Turchia, pari a 709.000 euro (710.000 euro nel 2018).

Le imposte relative agli esercizi precedenti, positive per 1.135.000 euro, includono per 1.110.000 euro il beneficio conseguente all'esito favorevole nel primo grado di giudizio

di una controversia fiscale in Turchia. Il Gruppo si attende che la sentenza sarà confermata nei successivi gradi di giudizio.

Al 31 dicembre 2019 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

32. UTILE PER AZIONE

Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati:

Utile

Euro '000 2019 2018
Utile netto dell'esercizio 10.296 15.614

Numero di azioni

Euro '000 2019 2018
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione degli utili per azione base
11.363.575 11.051.570
Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie
potenziali
- -
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione degli utili per azione diluiti
11.363.575 11.051.570

Utile per azione (in euro)

Euro '000 2019 2018
Utile per azione base 0,895 1,413
Utile per azione diluito 0,895 1,413

L'utile netto per azione base è calcolato sul numero medio di azioni in circolazione, deducendo la media delle azioni proprie in portafoglio, pari a 169.875 nel 2019 (481.880 nel 2018).

L'utile netto per azione diluito è calcolato tenendo conto di eventuali azioni deliberate, ma non ancora sottoscritte, fattispecie non presente nel 2019 e nel 2018.

33. DIVIDENDI

Il 29 maggio 2019 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,55 euro per azione (dividendi totali pari a 6.060.000 euro).

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori, preso atto del significativo cambiamento dello scenario economico globale avvenuto a seguito del dilagare della pandemia da coronavirus, hanno ritenuto opportuno, in via del tutto prudenziale, proporre all'Assemblea degli azionisti di destinare l'utile dell'esercizio 2019 della Capogruppo Sabaf S.p.A. interamente alla riserva straordinaria.

34. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA'

Si forniscono di seguito le informazioni per settore operativo per il 2019 e per il 2018.

Esercizio 2019
Componenti gas
(domestici e
professionali)
Cerniere Componenti
elettronici
Totale
Vendite 122.223 23.779 9.921 155.923
Risultato operativo 8.364 1.879 1.653 11.896
Esercizio 2018
Componenti gas
(domestici e
professionali)
Cerniere Componenti
elettronici
Totale
Vendite 136.211 10.407 4.024 150.642
Risultato operativo 13.540 1.315 1.554 16.409

35. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39:

31.12.2019 31.12.2018
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 18.687 13.426
Depositi bancari vincolati 1.293 3.630
Crediti commerciali e altri crediti 48.685 48.654
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa 33 1
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
Finanziamenti 63.061 60.533
Altre passività finanziarie 1.293 7.802
Debiti commerciali 27.560 21.215
Fair Value a conto economico
Opzione put ARC (Nota 15) 1.650 1.818
Opzioni put C.M.I. (Nota 15) 8.700 -
Derivati a copertura di flussi di cassa 377 308

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività del Gruppo.

Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. Il Gruppo valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.

Il Gruppo pone in essere operazioni di smobilizzo crediti con società di factoring sulla base di accordi pro soluto, cedendo pertanto il relativo rischio.

È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 54% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Le principali valute diverse dall'euro a cui il Gruppo è esposto sono il dollaro USA, il real brasiliano e la lira turca, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici ed americani) e alla presenza di unità produttive in Brasile e in Turchia. Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 23% del fatturato totale nel 2019, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 5% del fatturato totale. Nel corso dell'esercizio le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite contratti di vendita a termine; al 31 dicembre 2019 sono in essere contratti di vendita a termine per 2 milioni di dollari con scadenza fino ad aprile 2020.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2019, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 804.000 euro.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Stante l'attuale dinamica dei tassi d'interesse, il Gruppo privilegia l'indebitamento a tasso fisso: i finanziamenti a medio-lungo termine originati a tasso variabile sono trasformati a tasso fisso mediante la stipula, contestualmente all'apertura del finanziamento, di interest rate swap (IRS). Al 31 dicembre 2019 sono in essere IRS per complessivi 33,8 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali il Gruppo ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Considerati gli IRS in essere, a fine 2019 la quasi totalità dell'indebitamento finanziario del Gruppo è a tasso fisso. Pertanto al 31 dicembre 2019 non è stata effettuata l'analisi di sensitività, in quanto l'esposizione al rischio di tasso di interesse, legato ad un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse, non è significativa.

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto del Gruppo è rappresentata da leghe di alluminio, acciaio e ottone. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza il Gruppo non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di alluminio, acciaio e ottone con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2019 e del 2018 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento ritenuto fisiologico (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2019 pari al 46%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pro-forma pari a 1,86) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a mediolungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive.

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018:

Al 31 dicembre 2019

Valore
contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
Entro 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 5
anni
Oltre 5
anni
3.689 3.689 3.689 - - -
55.221 56.474 2.073 13.048 40.126 1.227
4.528 4.898 352 895 3.088 563
120 120 - 60 60 -
1.173 1.173 - - 1.173 -
1.650 1.650 - - 1.650 -
8.700 8.700 - 4.200 4.500 -
75.081 76.704 6.114 18.203 50.597 1.790
27.560 27.560 25.993 1.567 - -
102.641 104.264 32.107 19.770 50.597 1.790

Al 31 dicembre 2018

Valore
contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
Entro 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 5
anni
Oltre 5
anni
7.233 8.063 8.063 - - -
51.838 53.219 1.947 9.256 39.603 2.413
1.462 1.630 47 142 754 687
180 180 - 60 120 -
7.622 7.622 7.622 - - -
1.818 1.818 - - 1.818 -
70.153 72.532 17.679 9.458 42.295 3.100
21.215 21.215 20.412 803 - -
91.368 93.747 38.091 10.261 42.295 3.100

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Altre attività finanziarie (derivati su cambi) - 33 - -
Totale attività - 33 - -
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - 377 - 377
Altre passività finanziarie (opzioni put ARC e C.M.I.) - - 10.350 10.350
Totale passività - 377 10.350 10.727

36. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni tra le società consolidate sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate.

Totale
2019
Giuseppe
Saleri
S.a.p.A.
Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Crediti commerciali 46.929 - - - - 0,00%
Crediti per imposte 4.458 - - - - 0,00%
Debiti commerciali 27.560 - - 4 4 0,01%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale

Totale
2018
Giuseppe
Saleri
S.a.p.A.
Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Crediti commerciali 46.932 12 88 - 100 0,21%
Crediti per imposte 4.466 1.158 - - 1.158 25,93%
Debiti commerciali 21.215 - - 5 5 0,02%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

Totale
2019
Giuseppe
Saleri
S.a.p.A.
Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Altri proventi 3.621 - - - - 0,00%
Servizi (29.488) - - (21) (21) 0,07%
Totale
2018
Giuseppe
Saleri
S.a.p.A.
Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Altri proventi 3.369 40 - - 40 1,19%
Servizi (31.297) - (263) (22) (285) 0,91%

I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

Compensi ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche

Tali informazioni sono presentate nella Relazione sulla Remunerazione 2019, alla quale si fa rinvio.

37. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al fine dell'adozione di uno strumento incentivante a medio e lungo termine a favore di amministratori e dipendenti del Gruppo Sabaf, su proposta del Comitato per le Remunerazioni e le Nomine, il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. ha predisposto un apposito piano di assegnazione gratuita di azioni (il "Piano") con le caratteristiche di seguito descritte.

Il Piano è stato approvato dall'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2018 ed il relativo Regolamento dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018, successivamente modificato come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2019.

Finalità del piano

Il Piano intende promuovere e perseguire il coinvolgimento dei beneficiari la cui attività è ritenuta rilevante per l'attuazione dei contenuti ed il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale, favorire la fidelizzazione e la motivazione dei dirigenti, accrescendone l'approccio imprenditoriale, nonché allineare maggiormente gli interessi del management e quelli degli azionisti della Società, nell'ottica di incentivare il raggiungimento di rilevanti risultati di crescita economica e patrimoniale della Società stessa e del Gruppo.

Beneficiari del piano

Il Piano è rivolto a soggetti che ricoprono o ricopriranno posizioni chiave per la Società e/o per le società controllate, con riferimento all'attuazione dei contenuti ed al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2018 - 2020. I beneficiari sono suddivisi in due gruppi:

  • Cluster 1: beneficiari già individuati nel Piano o che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione entro il 30 giugno 2018 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.
  • Cluster 2: beneficiari che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione dall'1° luglio 2018 al 30 giugno 2019 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 15 maggio 2018 ha individuato i Beneficiari del Cluster 1 del Piano, ai quali complessivamente sono assegnati n. 185.600 diritti ed il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 14 maggio 2019 ha individuato i Beneficiari del Cluster 2 del Piano ai quali complessivamente sono stati assegnati n. 184.400 diritti.

Oggetto del piano

Il Piano ha per oggetto l'attribuzione gratuita ai Beneficiari, al massimo, di n. 370.000 Diritti, ciascuno dei quali dà diritto di ricevere a titolo gratuito, nei termini ed alle condizioni previsti dal Regolamento del Piano, n. 1 Azione Sabaf S.p.A..

L'attribuzione gratuita delle azioni Sabaf S.p.A. è condizionata al conseguimento in tutto o in parte, con criterio di progressività, di obiettivi di business correlati agli indicatori ROI, EBITDA, TSR e di obiettivi individuali, ovvero obiettivi di performance del singolo beneficiario determinati dal Consiglio di Amministrazione su Proposta del Comitato per la Remunerazione e Nomine.

Termine del piano

Il Piano ha scadenza alla data del 31 dicembre 2022 (o al diverso successivo termine stabilito dal Consiglio di Amministrazione).

Modalità di determinazione del Fair Value

Considerando il meccanismo di assegnazione sopra esposto è stato necessario eseguire la valutazione al Fair Value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società Capogruppo. In coerenza con la data di assegnazione dei diritti e dei termini del piano la grant date è stata individuata nel 15 maggio 2018 per il Cluster 1 e nel 14 maggio 2019 per il Cluster 2. Di seguito si illustrano le principali assunzioni effettuate alla data iniziale del periodo di maturazione (vesting period):

Cluster 1

2018 2019 2020 2018 - 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 19.48 19.48 19.48 19.48
Probabilità attesa raggiungimento degli obiettivi business 31% 0% 44.5% 15.5%
Totale valore su ROI 4.59
Diritti su ROI 33.40% Fair Value 1.53
Prezzo azione alla data di assegnazione 19.48 19.48 19.48
2018 2019 2020
Probabilità attesa raggiungimento degli obiettivi business 41% 0% 60.9%
Totale valore su EBITDA
7.04
Diritti su EBITDA 33.30% Fair Value 2.35
2018 2019 2020 2018 - 2020
Prezzo azione alla data iniziale del periodo di maturazione 20.2 14.9 12.44
Tasso no risk
Volatilità attesa
-0.28%
31%
-0.30%
18%
-0.38%
29%
Dividend yield 0.00% 0.00% 0.00%
Strike Price 22.61 17.39 14.51
20.2
-0.38%
29%
0.00%
28.34
MODALITA' DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU TSR
Totale valore su TSR
Diritti su TSR
7.57
33.30%
Fair Value 2.52

Cluster 2

2019 2020 2019 - 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 13.66 13.66 13.66
Probabilità attesa raggiungimento degli obiettivi business 0% 36.90% 15.50%
Totale valore su ROI
Diritti su ROI
2.80
23.38%
Fair Value 0.65
MODALITA' DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU EBITDA
2019 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 13.66 13.66
Probabilità attesa raggiungimento degli obiettivi business 0% 53.50%
Totale valore su EBITDA 4.50
Diritti su EBITDA 23.31% Fair Value 1.05
2019 2020 2019 - 2020
Prezzo azione alla data iniziale del periodo di maturazione 14.9 12.44 14.9
Tasso no risk -0.30% -0.38% -0.38%
Volatilità attesa 18% 29% 29%
Dividend yield 0.00% 0.00% 0.00%
Strike Price 17.39 14.51 22.86
Totale valore su TSR 2.53 Fair Value 0.59
Diritti su TSR 23.31%
MODALITA' DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI INDIVIDUALI
2019 2020
Prezzo azione alla data iniziale del periodo di maturazione 13.66 13.66
Probabilità attesa raggiungimento degli obiettivi 50% 50%
Totale valore su Obiettivi individuali 6.83 Fair Value 2.05
Diritti su Obiettivi individuali 30.00%

Gli impatti contabili del Piano sul presente bilancio consolidato sono illustrati nella Nota 13 e nella Nota 27.

38. GESTIONE DEL CAPITALE

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, il Gruppo potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, acquistare azioni proprie, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. Il Gruppo controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra l'indebitamento finanziario netto (come definito alla Nota 22) e il patrimonio netto. La politica del Gruppo consiste nel mantenere questo rapporto inferiore a 1. Allo scopo di conseguire questo obiettivo, la gestione del capitale del Gruppo mira, tra le altre cose, ad assicurare che siano rispettati i covenants, legati ai finanziamenti, che definiscono i requisiti di struttura patrimoniale. Violazioni nei covenants consentirebbero alle banche di chiedere il rimborso immediato di prestiti e finanziamenti (Nota 14). Nell'esercizio corrente non si sono verificate violazioni nei covenants legati ai finanziamenti fruttiferi ed ai prestiti.

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure per la gestione del capitale.

39. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito sono evidenziati e commentati gli eventi significativi non ricorrenti, le cui conseguenze sono riflesse nei risultati economici, patrimoniali e finanziari dell'esercizio:

Patrimonio netto
di pertinenza del
Gruppo
Utile netto di
pertinenza del
Gruppo
Indebitamento
finanziario netto
Flussi
finanziari
Valori di bilancio (A) 121.105 9.915 55.128 6.528
Contabilizzazione provento
fiscale Turchia (B)
(1.110) (1.110) - -
Valore figurativo di
bilancio (A + B)
119.995 8.805 55.128 6.528

Come descritto nella Nota 31, nel presente bilancio consolidato il Gruppo ha contabilizzato tra le imposte sul reddito un provento non ricorrente a seguito dell'esito favorevole di una controversia fiscale in Turchia.

Gli effetti dell'acquisizione di C.M.I. sono dettagliatamente descritti al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3".

40. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

41. IMPEGNI

Garanzie prestate

Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi 4.024.000 euro (4.734.000 euro al 31 dicembre 2018).

42. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI

SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

Denominazione
sociale
Sede Capitale sociale Soci % di
partecipa
zione
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (SP, Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Beyaz Esya
Parcalari Sanayi Ve
Ticaret Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRY 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance
Components Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 4.900.000 Sabaf S.p.A. 100%
A.R.C. s.r.l. Campodarsego
(PD) – Italia
EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70%
Okida Elektronik
Sanayi ve Tickaret A.S
Istanbul (Tuchia) TRY 5.000.000 Sabaf S.p.A.
Sabaf Beyaz Esya
Parcalari Sanayi Ve
Ticaret Limited
Sirteki
30%
70%
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 200.000 Sabaf S.p.A. 100%
C.M.I. Cerniere
Meccaniche Industriali
s.r.l
Valsamoggia (BO) EUR 1.000.000 Sabaf S.p.A. 68,5%
C.G.D. s.r.l. Valsamoggia (BO) EUR 26.000 C.M.I. s.r.l. 100%
CMI Polska sp. z.o.o. Myszków (Polonia) PLN 40.000 C.M.I. s.r.l. 97,5%
C.G.D. s.r.l. 2,5%

SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Denominazione
sociale
Sede Capitale sociale Soci % di
partecipazione
% di
interessenza
Handan ARC Burners
Co., Ltd.
Handan (Cina) RMB 3.000.000 A.R.C. s.r.l. 51% 35,7%

43. DATI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO

Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, 1
25035 Ospitaletto (Brescia)
Collegamenti:Tel: Fax:
E-mail:
Sito web:
+39 030 -
6843001
+39 030 -
6848249
[email protected]
www.sabaf.it
Dati fiscali: R.E.A. Brescia
Codice
Fiscale
Partita IVA
347512
03244470179
01786910982

Appendice

Informazioni ai sensi dell'art. 149duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete.

(in migliaia di euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2019
Revisione
contabile
EY
S.p.A.
Capogruppo 43
EY
S.p.A.
Società controllate
italiane
46
Rete EY Società controllate
estere
35
Altri servizi EY S.p.A. Capogruppo 381)
Rete EY Società controllate
estere
112)
Totale 173

(1) procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; esame limitato delle Dichiarazioni Non Finanziarie

(2) assistenza fiscale

Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

I sottoscritti Pietro Iotti, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Sabaf S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta inoltre che:

  • il bilancio consolidato:
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Ospitaletto, 24 marzo 2020

L'Amministratore Delegato Pietro Iotti

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Gianluca Beschi

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