AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Sabaf

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 6, 2017

4440_10-k_2017-04-06_d3d07d7c-b94b-4bdf-aa7a-5608384264b1.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

Open in Viewer

Opens in native device viewer

GRUPPO SABAF

BILANCIO CONSOLIDATO

AL 31 DICEMBRE 2016

STRUTTURA DEL GRUPPO E ORGANI SOCIALI

Struttura del Gruppo

Capogruppo

SABAF S.p.A.

Società controllate e quota di pertinenza del gruppo

Faringosi Hinges s.r.l. 100%
Sabaf Immobiliare s.r.l. 100%
Sabaf do Brasil Ltda. 100%
Sabaf US Corp. 100%
Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co. Ltd. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia) 100%
Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co. Ltd. in liquidazione 100%
A.R.C. s.r.l. 70%

Consiglio di Amministrazione

Presidente Giuseppe Saleri
Vicepresidente Cinzia Saleri
Vicepresidente Ettore Saleri
Vicepresidente Roberta Forzanini
Amministratore
Delegato
Alberto Bartoli
Consigliere Gianluca Beschi
Consigliere (*) Renato Camodeca
Consigliere (*) Giuseppe Cavalli
Consigliere (*) Fausto Gardoni
Consigliere (*) Anna Pendoli
Consigliere (*) Nicla Picchi
Consigliere Alessandro Potestà

(*) Amministratori indipendenti

Collegio Sindacale

Presidente Antonio Passantino
Sindaco
Effettivo
Luisa Anselmi
Sindaco
Effettivo
Enrico Broli

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Note 31.12.2016 31.12.2015

(in migliaia di euro)
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività materiali 1 73.064 73.037
Investimenti immobiliari 2 6.270 6.712
Attività immateriali 3 9.284 7.525
Partecipazioni 4 306 204
Crediti non correnti 5 262 432
Imposte anticipate 21 4.781 4.887
Totale attività non correnti 93.967 92.797
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 6 31.484 31.009
Crediti commerciali 7 36.842 40.425
Crediti per imposte 8 3.163 2.489
Altri crediti correnti 9 1.419 1.447
Attività finanziarie correnti 10 0 69
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 12.143 3.991
Totale attività correnti 85.051 79.430
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE ATTIVO 179.018 172.227
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 11.533 11.533
12
Utili accumulati, Altre riserve 90.471 90.509
Utile dell'esercizio 9.009 8.998
Totale quota di pertinenza della Capogruppo 111.013 111.040
Interessi di Minoranza 1.296 0
Totale patrimonio netto 112.309 111.040
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti 14 18.892 6.388
Altre passività finanziarie 15 1.762 0
TFR e fondi di quiescenza 16 3.086 2.914
Fondi per rischi e oneri 17 434 395
Imposte differite 21 764 772
Totale passività non correnti 24.938 10.469
PASSIVITA' CORRENTI
Finanziamenti 14 14.612 23.480
Altre passività finanziarie 15 335 31
Debiti commerciali 18 18.977 19.450
Debiti per imposte 19 1.190 1.219
Altri debiti 20 6.657 6.538
Totale passività correnti 41.771 50.718
PASSIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 179.018 172.227

Conto economico consolidato

Note 2016 2015
(in migliaia di euro)
COMPONENTI ECONOMICHE
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 23 130.978 138.003
Altri proventi 24 2.819 3.758
Totale ricavi e proventi operativi 133.797 141.761
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 25 (47.346) (54.366)
Variazione delle rimanenze (754) 1.025
Servizi 26 (27.983) (29.759)
Costi del personale 27 (32.112) (32.526)
Altri costi operativi 28 (1.078) (1.193)
Costi per lavori interni capitalizzati 841 1.230
Totale costi operativi (108.432) (115.589)
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE DI
ATTIVITA' NON CORRENTI
25.365 26.172
Ammortamenti 1, 2, 3 (12.853) (12.185)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 18 104
RISULTATO OPERATIVO 12.530 14.091
Proventi finanziari 101 67
Oneri finanziari 29 (620) (596)
Utili e perdite su cambi 30 435 (89)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 12.446 13.473
Imposte sul reddito 31 (3.350) (4.475)
Quota di pertinenza di terzi (87) 0
UTILE DELL'ESERCIZIO 9.009 8.998
UTILI PER AZIONE 32 0,792 euro 0,781 euro
Base
Diluito
0,792 euro 0,781 euro

Conto economico complessivo consolidato

2016 2015
(in migliaia di euro)
UTILE DELL'ESERCIZIO 9.009 8.998
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR (41) 49
Effetto fiscale 10 (14)
(31) 35
Utili/perdite complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Differenza cambi da traduzione bilanci in valuta (340) (3.400)
Totale altri utili/(perdite) dell'esercizio al netto imposte (371) (3.365)
UTILE COMPLESSIVO 8.638 5.633

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato

(
in
ig
l
ia
ia
d
i e
)
m
ur
o
Ca
i
le
ta
p
So
ia
le
c
R
ise
rv
a
so
vr
ap
p
rez
zo
ion
i
az
ise
R
rv
a
Le
le
g
a
Az
ion
i
ie
p
ro
p
r
ise
d
i
R
rv
a
du
ion
tra
z
e
da
R
ise
rv
a
l
izz
ion
t
tu
a
a
az
e
T
F
R
A
l
tre
ise
r
rv
e
i
le
U
t
de
l
l
'es
iz
io
er
c
To
le
ta
im
io
tr
p
a
on
de
l
t
to
ne
Gr
up
p
o
In
i
ter
es
s
d
i
ino
m
ran
za
le
To
ta
im
io
tr
p
a
on
t
to
ne
Sa
l
do
l
3
1
d
ic
br
2
0
1
4
a
em
e
1
1.
3
3
5
1
0.
0
0
2
2.
3
0
7
(
)
5
(
3.
6
4
8
)
(
6
1
6
)
8
2.
8
2
7
8.
3
3
8
1
1
0.
3
8
7
0 1
1
0.
3
8
7
De
ina
ion
i
le
d
iz
io
'es
t
t
e u
er
s
z
c
2
0
1
4
d
iv
i
de
d
i p
i
t
n
ag
a
-
- a
nu
ov
o
3.
7
2
5
(
)
4.
6
1
3
(
)
3.
7
2
5
(
)
4.
6
1
3
0
(
)
4.
6
1
3
0
Ac
is
ion
i p
ie
to
q
u
az
ro
p
r
(
)
7
1
8
(
)
7
1
8
(
)
7
1
8
le
les
l
U
i
ivo
3
1
t
co
mp
s
a
d
ice
br
2
0
1
5
m
e
(
3.
4
0
0
)
3
5
8.
9
9
8
6
3
3
5.
6
3
3
5.
Sa
l
do
l
3
1
d
ic
br
2
0
1
5
a
em
e
1
1.
3
3
5
1
0.
0
0
2
2.
3
0
7
(
2
3
)
7
(
0
4
8
)
7.
(
8
1
)
5
8
6.
2
5
5
8.
9
9
8
1
1
1.
0
4
0
0 1
1
1.
0
4
0
le
d
De
ina
ion
i
'es
iz
io
t
t
s
z
e u
er
c
2
0
1
5
d
de
d
iv
i
i p
i
t
n
ag
a
-
- a
nu
ov
o
3.
3
1
5
(
)
5.
4
6
7
(
3.
3
1
)
5
(
)
5.
4
6
7
0
(
)
5.
4
6
7
0
Ac
is
iz
ion
q
u
e e
l
i
da
A
R
C
to
co
ns
o
m
en
1.
2
1
0
1.
2
1
0
Op
ion
A
R
C
z
e
(
)
1.
5
2
2
(
)
1.
5
2
2
(
)
1.
5
2
2
Ac
is
ion
i p
ie
to
q
u
az
ro
p
r
(
1.
6
6
)
7
(
1.
6
6
)
7
(
1.
6
6
)
7
U
i
le
les
ivo
l
3
1
t
co
mp
s
a
d
ice
br
2
0
1
6
m
e
(
)
3
4
0
(
)
3
1
9.
0
0
9
8.
6
3
8
8
6
8.
7
2
4
Sa
l
do
l
3
1
d
ic
br
2
0
1
6
a
em
e
1
1.
3
3
5
1
0.
0
0
2
2.
3
0
7
(
2.
3
9
9
)
(
3
8
8
)
7.
(
6
1
2
)
8
8.
6
1
5
9.
0
0
9
1
1
1.
0
1
3
1.
2
9
6
1
1
2.
3
0
9

Rendiconto finanziario consolidato

12 MESI 2016 12 MESI 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio
esercizio
3.991 3.675
Utile dell'esercizio 9.009 8.998
Rettifiche per:
- Ammortamenti 12.853 12.185
- Plusvalenze realizzate (18) (104)
- Proventi e oneri finanziari netti 519 529
- Imposte sul reddito 3.350 4.475
Variazione TFR (184) (129)
Variazione fondi rischi 39 (210)
Variazione crediti commerciali 5.107 107
Variazione delle rimanenze 416 (170)
Variazione dei debiti commerciali (1.286) (58)
Variazione del capitale circolante netto 4.237 (121)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 1.363 (72)
Pagamento imposte (4.762) (5.931)
Pagamento oneri finanziari (576) (556)
Incasso proventi finanziari 101 67
Flussi finanziari generati dall'attività operativa 25.931 19.131
Investimenti in attività non correnti
- immateriali (477) (781)
- materiali (11.465) (11.581)
- finanziarie 5 (26)
Disinvestimento di attività non correnti 175 309
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento (11.762) (12.079)
Rimborso finanziamenti (33.141) (19.480)
Accensione di finanziamenti 37.321 19.488
Attività finanziarie a breve 69 (69)
Acquisto azioni proprie (1.676) (718)
Pagamento di dividendi (5.467) (4.613)
Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria (2.894) (5.392)
Acquisizione A.R.C. (2.614) 0
Differenze cambio di traduzione (509) (1.344)
Flussi finanziari netti dell'esercizio 8.152 316
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine
esercizio (Nota 10) 12.143 3.991
Indebitamento finanziario corrente 14.947 23.511
Indebitamento finanziario non corrente 20.654 6.388
Indebitamento finanziario netto (Nota 22) 23.458 25.908

Nota integrativa

PRINCIPI CONTABILI

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2016 del Gruppo Sabaf è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. E' costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Schemi di bilancio

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2016 comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo:

  • Faringosi Hinges s.r.l.
  • Sabaf Immobiliare s.r.l.
  • Sabaf do Brasil Ltda.
  • Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki(Sabaf Turchia)
  • Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd.
  • Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd.
  • A.R.C. s.r.l.

La partecipazione nella società controllata A.R.C. s.r.l., acquisita nel corso dell'esercizio, è stata consolidata a partire dalla data di acquisizione e pertanto per il periodo 1° luglio 2016 – 31 dicembre 2016.

Sabaf U.S. non è consolidata in quanto irrilevante ai fini del consolidamento.

Handan A.R.C. Ltdd, società cinese nella quale il Gruppo detiene un'interessenza del 35%, è stata valutata al costo in quanto al 31 dicembre 2016 non ha ancora avviato la propria attività e pertanto considerata irrilevante.

Sono considerate controllate le società sulle quali Sabaf S.p.A. possiede in contemporanea i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate, qualora esercitino una attività significativa per una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

Criteri di consolidamento

I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:

  • a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell'integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. E' stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate.
  • b) Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e alle passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell'IFRS 3, il Gruppo ha modificato il criterio contabile per l'avviamento in modo prospettico a partire dalla data di transizione. Perciò, a partire dal 1° gennaio 2004, il Gruppo non ammortizza l'avviamento assoggettandolo, invece, a test di impairment.
  • c) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate.
  • d) Qualora fossero presenti soci di minoranza, la quota del patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di loro spettanza sarebbe loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Informazioni relative all'IFRS 3

A partire dal presente bilancio consolidato è consolidata A.R.C. s.r.l., società attiva nella produzione di bruciatori per la cottura professionale di cui il Gruppo ha acquisito il controllo a fine giugno 2016.

La valutazione di A.R.C. ai sensi dell'IFRS 3 revised, vale a dire rilevando il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione è al momento da ritenersi provvisoria, in quanto, ai sensi dell'IFRS 3 revised, la valutazione diventa definitiva entro 12 mesi dalla data dell'acquisizione.

Gli effetti di questa operazione sono riportati nella tabella che segue:

Valori originari
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali e immateriali 303
Immobilizzazioni finanziarie 107
Crediti non correnti e crediti per imposte anticipate 145
Attività Correnti
Rimanenze 891
Crediti Commerciali 1.525
Altri crediti 234
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.186
Totale Attivo 5.391
Passività non correnti
Fondo TFR (238)
Passività correnti
Debiti verso fornitori (813)
Debiti diversi (308)
Totale passivo (1.359)
Fair Value attività nette acquisite 4.032
- % di competenza Sabaf (70%) (a) 2.823
Costo totale dell'acquisizione (b) 4.800
Avviamento derivante dall'acquisizione (b-a) (Nota 3) 1.977
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti (c) 2.186
Esborso di cassa complessivo (b-c) 2.614

Conversione in euro delle situazioni economico-patrimoniali redatte in valuta estera

I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.

Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Altre riserve".

Descrizione
della valuta
Cambio
puntuale
31.12.16
Cambio medio
2016
Cambio
puntuale
31.12.15
Cambio medio
2015
Real brasiliano 3,4305 3,8576 4,3117 3,7004
Lira turca 3,7072 3,3435 3,1765 3,0255
Renminbi cinese 7,3202 7,3512 7,0608 6,9714

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato dell'esercizio della capogruppo e il patrimonio netto e il risultato dell'esercizio consolidato

31.12.2016 31.12.2015
Utile Patrimonio Utile Patrimonio
Descrizione d'esercizio netto d'esercizio netto
Utile e patrimonio netto della capogruppo
Sabaf S.p.A. 2.460 91.524 5.642 96.234
Patrimonio e risultati società consolidate 6.175 66.276 4.775 56.427
Eliminazione del valore di carico partecipazioni
consolidate 521 (49.900) (1.303) (45.616)
Avviamento 0 6.422 0 4.445
Opzione put su minorities A.R.C. 0 (1.522) 0 0
Elisioni intercompany (60) (491) (116) (450)
Quota di pertinenza di terzi (87) (1.296) 0 0
Utile e patrimonio netto di pertinenza del
Gruppo 9.009 111.013 8.998 111.040

Informativa di settore

I settori operativi del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 – Operating Segment sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. I settori operativi del Gruppo sono i seguenti:

  • componenti gas (domestici e professionali)
  • cerniere.

Criteri di valutazione

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6

10
Attrezzature 4 –
10
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi
di trasporto
4 –
5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.

I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Le attività acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento. L'ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le attività materiali di proprietà. In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio-lungo termine, verso l'ente finanziario locatore; si procede inoltre all'imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo.

Avviamento

L'avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 1 di non applicare l'IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.

A partire dalla data di transizione l'avviamento, rappresentando un'attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.

La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni.

Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene.

In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con la entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società consolidate, elabora delle previsioni per gli anni successivi e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) - ad eccezione dell'avviamento - è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Investimenti immobiliari

Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Partecipazioni e crediti non correnti

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti

I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. I crediti commerciali ceduti pro-soluto, sebbene siano stati legalmente ceduti, rimangono iscritti alla voce "Crediti commerciali" fino al momento del relativo incasso, mai anticipato rispetto alla scadenza. I crediti commerciali scaduti e non recuperabili ceduti pro-soluto sono iscritti tra gli "Altri crediti correnti".

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti economici tra i proventi o gli oneri finanziari.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.

Finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.

I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.

I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali ed immateriali

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Imposte sul reddito

Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2016

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016:

  • Emendamenti allo IAS 19 "Defined Benefit Plans: Employee Contributions" (pubblicato in data 21 novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Emendamenti all'IFRS 11 Joint Arrangements "Accounting for acquisitions of interests in joint operations" (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell'acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 Intangibles Assets – "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation" (pubblicati in data 12 maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato, in quanto, i

ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo dell'attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell'attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l'ammortamento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • Emendamento allo IAS 1 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 18 dicembre 2014): l'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)" (pubblicato in data 18 dicembre 2014), contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione della consolidation exception concesse alle entità d'investimento.

Infine, nell'ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, in data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" (tra cui IFRS 2 Share Based Payments – Definition of vesting condition, IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments e Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement – Short-term receivables and payables) e in data 25 settembre 2014 il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" (tra cui: IFRS 5 – Noncurrent Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments: Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2016

  • Principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;

  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;

  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie ed in particolare un'analisi dettagliata dei contratti con i clienti, gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 15 possa avere un impatto significativo sugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo.

• Versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente. Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 9 possa avere un impatto significativo sugli importi e l'informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non abbia completato un'analisi dettagliata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "lowvalue assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società/Gruppi che hanno applicato in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 12. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma ne è consentita l'adozione anticipata.
  • In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative (Amendments to IAS 7)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 7. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento.
  • Interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (pubblicata in data 8 dicembre 2016). L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
  • Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile a, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Commento alle principali voci di stato patrimoniale

1. ATTIVITÀ MATERIALI

Immobili Impianti e
macchinari
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
Totale
Costo
Al 31 dicembre 2014 52.177 168.178 35.891 3.850 260.096
Incrementi 119 8.574 1.753 1.135 11.581
Cessioni - (1.173) (93) (14) (1.280)
Var. area consolidamento - 112 160 - 272
Riclassifiche - 2.750 105 (2.899) (44)
Differenze cambio (1.071) (1.912) (667) (13) (3.663)
Al 31 dicembre 2015 51.225 176.529 37.149 2.059 266.962
Incrementi 95 8.417 2.275 1.101 11.888
Cessioni (1) (3.075) (312) - (3.388)
Var. area consolidamento - 1.335 584 - 1.919
Riclassifiche 1 875 177 (1.476) (423)
Differenze cambio (52) 657 430 86 1.121
Al 31 dicembre 2016 51.268 184.738 40.303 1.770 278.079
Ammortamenti
accumulati
Al 31 dicembre 2014 14.178 140.932 30.503 - 185.613
Ammortamenti dell'anno 1.450 7.277 2.421 - 11.148
Eliminazioni per cessioni - (1.101) (108) - (1.209)
Var. area consolidamento - 1 20 - 21
Riclassifiche 5 35 20 - 60
Differenze cambio (163) (1.085) (460) - (1.708)
Al 31 dicembre 2015 15.470 146.059 32.396 - 193.925
Ammortamenti dell'anno 1.442 7.961 2.328 - 11.731
Eliminazioni per cessioni - (3.066) (231) - (3.297)
Var. area consolidamento - 1.145 492 - 1.637
Riclassifiche 5 40 21 - 66
Differenze cambio 59 588 306 - 953
Al 31 dicembre 2016 16.976 152.727 35.312 - 205.015
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2016 34.292 32.011 4.991 1.770 73.064
Al 31 dicembre 2015 35.755 30.470 4.753 2.059 73.037

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Terreni 6.688 6.624 64
Immobili industriali 27.604 29.131 (1.527)
Totale 34.292 35.755 (1.463)

Il valore contabile netto degli immobili industriali include un ammontare pari a euro 2.211.000 (euro 2.297.000 al 31 dicembre 2015) relativo ad immobili industriali detenuti in locazione finanziaria.

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'incremento della capacità produttiva in Turchia e in Brasile e alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera. Sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali. I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Costo
Al 31 dicembre 2014 13.257
Incrementi -
Cessioni (121)
Al 31 dicembre 2015 13.136
Incrementi -
Cessioni -
Al 31 dicembre 2016 13.136
Ammortamenti accumulati
Al 31 dicembre 2014 6.029
Ammortamenti dell'anno 442
Eliminazioni per cessioni (47)
Al 31 dicembre 2015 6.424
Ammortamenti dell'anno 442
Eliminazioni per cessioni -
Al 31 dicembre 2016 6.866
Valore contabile
netto
Al 31 dicembre 2016 6.270
Al 31 dicembre 2015 6.712

In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà del Gruppo: si tratta principalmente di immobili ad uso residenziale da destinare alla locazione o alla vendita.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento Brevetti,
software e
know-how
Costi di
sviluppo
Altre attività
immateriali
Totale
Costo
Al 31 dicembre 2014 9.008 5.980 4.318 644 19.950
Incrementi - 193 414 155 762
Riclassificazioni - 66 (47) - 19
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - (8) - - (8)
Al 31 dicembre 2015 9.008 6.231 4.685 799 20.723
Incrementi - 155 314 18 487
Var. area di consolidamento 1.977 13 - 19 2.009
Riclassificazioni - 62 (44) (30) (12)
Decrementi - - - (15) (15)
Differenze cambio - 6 - - 6
Al 31 dicembre 2016 10.985 6.467 4.955 791 23.198
Ammortamenti/Svalutazioni
Al 31 dicembre 2014 4.563 5.528 2.011 489 12.591
Ammortamento 2015 - 209 336 67 612
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - (5) - - (5)
Al 31 dicembre 2015 4.563 5.732 2.347 556 13.198
Ammortamento 2016 - 266 352 98 716
Var. area di consolidamento - 3 - 8 11
Decrementi - - - (15) (15)
Differenze cambio - 4 - - 4
Al 31 dicembre 2016 4.563 6.005 2.699 647 13.914
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2016 6.422 462 2.256 144 9.284
Al 31 dicembre 2015 4.445 499 2.338 243 7.525

Avviamento

L'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2016 è allocato:

  • all'unità generatrice di cassa (CGU) "Cerniere" per 4,445 milioni di euro;

  • alla CGU "Bruciatori Professionali" per 1,977 milioni di euro. Tale allocazione, che deriva dall'acquisizione della partecipazione in A.R.C. s.r.l. effettuata nel corso dell'esercizio, è al momento da ritenersi provvisoria in quanto, ai sensi dell'IFRS 3 revised, la valutazione delle attività, passività e passività potenziali al fair value alla data di acquisizione sarà resa definitiva entro 12 mesi dalla data dell'acquisizione.

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Il valore recuperabile è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi.

Avviamento allocato alla CGU Cerniere

Nel corso del 2016 la CGU Cerniere ha conseguito risultati in ulteriore miglioramento, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che si è attestata a livelli superiori rispetto al budget. Il piano previsionale 2017-2021, elaborato a fine 2016, prospetta un ulteriore graduale miglioramento delle vendite e il mantenimento della redditività, da ritenersi durevolmente acquisito anche in ottica prospettica futura. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della CGU Cerniere, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2017-2021 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 7,76% (8,45% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, che risulta in linea con i dati storici.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 12,851 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere pari a 7,279 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2016.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia
di
euro
tasso di crescita
tasso di
sconto
1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
6,76% 14.247 14.779 15.363 16.004 16.713
7,26% 13.077 13.518 13.998 14.520 15.093
7,76% 12.081 12.451 12.851 13.284 13.754
8,26% 11.222 11.536 11.874 12.237 12.629
8,76% 10.474 10.743 11.031 11.340 11.671

Avviamento allocato alla CGU Bruciatori Professionali

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della CGU Bruciatori Professionali, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato in fase di acquisizione della partecipazione in A.R.C. e adeguato a fine 2016 sulla base degli ulteriori elementi noti. Ai flussi di cassa del periodo 2017-2019 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal quarto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 5,79% e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 7,396 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Bruciatori Professionali pari a 3,246 milioni di euro (inclusa la quota di pertinenza di terzi), di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2016.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia
di
euro
tasso di crescita
tasso di
sconto
1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
4,79% 8.517 9.103 9.778 10.565 11.492
5,29% 7.472 7.922 8.431 9.011 9.680
5,79% 6.645 7.000 7.396 7.842 8.346
6,29% 5.974 6.261 6.578 6.929 7.322
6,79% 5.419 5.655 5.913 6.197 6.511

Brevetti, software e know-how

Gli investimenti in software includono lo sviluppo applicativo del sistema gestionale del Gruppo (SAP) e l'evoluzione del CAD.

Costi di sviluppo

I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui bruciatori speciali in ottone e bruciatori personalizzati per alcuni clienti (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione).

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2015 Variazione
area di
consolidamento
Altre
variazioni
31.12.2016
Sabaf US 139 - - 139
ARC Handan Burners Co. - 101 - 101
Altre partecipazioni 65 6 (5) 66
Totale 204 107 (5) 306

La società controllata Sabaf U.S. opera come base commerciale per il mercato nordamericano. Il valore contabile della partecipazione è ritenuto recuperabile in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.

Handan ARC Burners Co. è una joint venture cinese costituita a fine 2015, in cui A.R.C. s.r.l. detiene il 50% (la quota di interessenza del Gruppo è pertanto pari al 35%). Handan ARC Burners ha l'obiettivo di produrre e commercializzare in Cina bruciatori per la cottura professionale; nel corso del 2016 sono stati installati i primi macchinari e l'avvio della produzione è previsto per l'inizio del 2017.

5. CREDITI NON CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Crediti verso l'Erario 225 395 (170)
Depositi cauzionali 37 35 2
Altri - 2 (2)
Totale 262 432 (170)

I crediti verso l'Erario sono relativi a imposte indirette il cui recupero è atteso oltre l'esercizio 2017.

6. RIMANENZE

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Materie prime 9.740 10.407 (667)
Semilavorati 10.893 10.564 329
Prodotti finiti 13.308 12.155 1.153
Fondo obsolescenza (2.457) (2.117) (340)
Totale 31.484 31.009 475

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2016 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto alla fine dell'esercizio precedente. Il fondo obsolescenza riflette la migliore stima del rischio di obsolescenza, sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Totale crediti verso clienti 37.576 41.439 (3.863)
Fondo svalutazione crediti (734) (1.014) 280
Totale netto 36.842 40.425 (3.583)

Al 31 dicembre 2016 i crediti verso clienti includono saldi per 5.658.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2016, pari a 1,0541. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include 1,1 milioni di euro di crediti ceduti pro-soluto a società di factoring (2,3 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e circa 22,4 milioni di euro di crediti assicurati (23,5 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito alla data di chiusura dell'esercizio.

La riduzione dei crediti verso clienti è attribuibile, oltre che alla flessione delle vendite, a minori crediti scaduti rispetto alla fine dell'esercizio precedente, come evidenziato nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Crediti correnti (non scaduti) 32.616 35.497 (2.881)
Scaduto fino a 30 gg 3.296 2.498 798
Scaduto da 30 a 60 gg 218 570 (352)
Scaduto da 60 a 90 gg 136 812 (676)
Scaduto da più di 90 gg 1.310 2.062 (752)
Totale 37.576 41.439 (3.863)

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Verso Giuseppe Saleri SapA per IRES 1.158 1.204 (46)
Verso erario per imposte sul reddito 1.028 614 414
Verso erario per IVA 533 70 463
Altri crediti verso l'erario 444 601 (157)
Totale 3.163 2.489 674

Fino all'esercizio 2015 le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale (tassazione di Gruppo) ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito. In tale ambito, la società Giuseppe Saleri S.a.p.A., controllante di Sabaf S.p.A., fungeva da società consolidante. Nel 2016 sono venute meno le condizioni per la predisposizione del consolidato fiscale, che di conseguenza è stato interrotto.

Il credito verso la Giuseppe Saleri S.a.p.A. iscritto al 31 dicembre 2016 è originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale la società consolidante ha presentato istanza di rimborso e che retrocederà alle società del Gruppo Sabaf per la quota di loro pertinenza non appena avrà ottenuto il rimborso.

Gli altri crediti verso l'erario si riferiscono principalmente a crediti di imposte indirette brasiliane e turche.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Accrediti da ricevere da fornitori 706 865 (159)
Anticipi a fornitori 168 170 (2)
Altri 545 412 133
Totale 1.419 1.447 (28)

Al 31 dicembre 2016 gli accrediti da ricevere da fornitori includono 411.000 euro relativi allo sgravio spettante alla Capogruppo in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetto "bonus energivori") per gli anni 2014 e 2015, di cui 194.000 euro incassati a inizio 2017.

10. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Strumenti derivati su cambi - 69 (69)
Totale 0 69 (69)

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 12.143.000 al 31 dicembre 2016 (euro 3.991.000 al 31 dicembre 2015) è rappresentata da saldi attivi di c/c bancari per circa 8,4 milioni di euro e da investimenti di liquidità per circa 3,7 milioni di euro.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

13. AZIONI PROPRIE

Nel corso dell'esercizio Sabaf S.p.A. ha acquistato n. 171.061 azioni proprie ad un prezzo medio unitario di 9,794 euro; non sono state effettuate vendite.

Al 31 dicembre 2016 la Capogruppo detiene n. 233.139 azioni proprie, pari al 2,021% del capitale sociale (62.078 azioni proprie al 31 dicembre 2015), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 10,289 (il valore di mercato a fine esercizio era di 10,4 euro).

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2016 sono pertanto 11.300.311 (11.471.372 al 31 dicembre 2015).

31.12.2016 31.12.2015
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Leasing immobiliari 145 1.611 142 1.756
Mutui immobiliari - - 934 -
Mutui chirografari 6.656 17.281 2.707 4.632
Finanziamenti
bancari a breve 7.802 - 13.666 -
termine
Anticipi sbf su
ricevute bancarie o 2 - 5.988 -
fatture
Interessi da
liquidare 7 - 43 -
Totale 14.612 18.892 23.480 6.388

14. FINANZIAMENTI

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha rimodulato la durata media dei propri finanziamenti, stipulando 4 contratti di mutuo chirografario per complessivi 19,8 milioni di euro, rimborsabili in 5 anni a rate costanti trimestrali, con tassi compresi tra lo 0,60% e l'1%.

Solo uno dei mutui chirografari in essere, di importo pari a 5 milioni di euro al 31 dicembre 2016, presenta covenants, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

  • Impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1

  • Impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA inferiore a 2

ampiamente rispettati al 31 dicembre 2016.

Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA e di un finanziamento a breve di 1,5 milioni di lire turche.

Nella successiva Nota 35 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE

31.12.2016 31.12.2015
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Opzione su minorities - 1.522 - -
Debito verso soci A.RC. 60 240 - -
Strumenti derivati su cambi 238 - 17 -
Strumenti derivati su tassi 37 - 14 -
Totale 335 1.762 31 0

Nel mese di giugno 2016, nell'ambito dell'operazione di acquisizione del 70% di A.R.C. S.r.l., Sabaf ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifici patti di opzione. L'accordo prevede quindi specifici diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021, le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.

Ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32, l'assegnazione di un'opzione a vendere (opzione put) nei termini sopra descritti richiede l'iscrizione iniziale di una passività corrispondente al valore stimato di rimborso, atteso al momento dell'eventuale esercizio dell'opzione: a tal fine nel presente bilancio consolidato è stata rilevata una passività finanziaria non corrente pari a 1,522 milioni di euro. Si evidenzia che nel corso dei successivi periodi fino alla data dell'eventuale esercizio dell'opzione il Gruppo sarà tenuto a valutare di volta in volta la stima di esborso e a determinare l'adeguamento della passività iscritta, optando per l'applicazione del criterio di valutazione al fair value della passività in conformità a quanto previsto dallo IAS 39.

Il debito verso soci A.R.C., pari a 300.000 euro al 31 dicembre 2016, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti in 5 anni, in coerenza con gli accordi contrattuali e alle garanzie rilasciate dai venditori.

Tra le altre passività finanziarie sono inoltre iscritti:

  • il fair value negativo di contratti di vendita a termine per complessivi 7,5 milioni di dollari al cambio medio di 1,104, stipulati a fronte del rischio di cambio descritto alla Nota 35. Per un pari importo sono state rilevate a conto economico differenze passive su cambi;

  • il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso sui finanziamenti chirografari in essere, per nozionali 13 milioni di euro circa e scadenza fino al 31 dicembre 2021. Per un pari importo sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

16. TFR E FONDI DI QUIESCENZA

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Trattamento di fine rapporto 2.961 2.914 47
Fondi di quiescenza 125 - 125
Totale 3.086 2.914 172

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

Ipotesi finanziarie

31.12. 2016 31.12.2015
Tasso di sconto 1,15% 1,60%
Inflazione 1,75% 2,00%

Ipotesi demografiche

31.12. 2016 31.12.2015
Tasso di mortalità ISTAT 2010 M/F ISTAT 2010 M/F
Invalidità INPS 1998 M/F INPS 1998 M/F
Turnover del personale 3% -
6%
3% -
6%
Anticipi 5% -
7% per anno
5% -
7% per anno
Età di pensionamento in accordo con la in accordo con la
legislazione vigente al 31
dicembre 2016
legislazione vigente al 31
dicembre 2015

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2015 Accantona
menti
Utilizzi Rilascio
quota
eccedente
Differenze
di cambio
31.12.2016
Fondo
indennità
suppletiva
di clientela
297 - - (66) - 231
Fondo
garanzia
prodotto
60 35 (35) - - 60
Fondo
rischi legali
38 100 (10) - 15 143
Totale 395 135 (45) (66) 15 434

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo.

Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato adeguato in funzione dell'evoluzione delle controversie in essere.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Totale 18.977 19.450 (473)

I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2016 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Verso Giuseppe Saleri SapA per
imposte sul reddito
- 157 (157)
Verso erario per imposte sul
reddito
361 - 361
Ritenute fiscali 788 844 (56)
Altri debiti tributari 41 218 (177)
Totale 1.190 1.219 (29)

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
Verso il personale 3.965 4.032 (67)
Verso istituti previdenziali 2.139 2.022 117
Verso agenti 268 317 (49)
Acconti da clienti 181 103 78
Altri debiti correnti 104 64 40
Totale 6.657 6.538 119

A inizio 2017 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2016 31.12.2015
Imposte anticipate 4.781 4.887
Imposte differite passive (764) (772)
Posizione netta 4.017 4.115

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Ammor
tamenti
e
leasing
Accanto
namenti e
rettifiche
di valore
Fair
value
di
strume
nti
derivati
Avvia
mento
Incentiv
i fiscali
Valutazione
attuariale
TFR
Altre
differenze
temporane
e
Totale
Al 31 dicembre
2015
(26) 1.014 (14) 1.771 843 200 327 4.115
A conto
economico
48 6 81 - (141) - (31) (37)
A patrimonio
netto
- - - - - 10 - 10
Differenze
cambio
1 20 - - (107) - (7) (93)
Variazione area di
consolidamento
- 22 - - - - - 22
Al 31 dicembre
2016
23 1.062 67 1.771 595 210 289 4.017

Le imposte anticipate relative all'avviamento, pari a 1.771.000 euro, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011. Il beneficio fiscale futuro potrà essere conseguito in dieci quote annuali a partire dall'esercizio 2018.

Le imposte anticipate relative agli incentivi fiscali sono commisurate agli investimenti effettuati in Turchia, a fronte dei quali il Gruppo gode di una tassazione ridotta sui redditi realizzati in Turchia.

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:

31.12.2016 31.12.2015 Variazione
A. Cassa (Nota 11) 12 11 1
Saldi attivi di c/c bancari non vincolati
B. (Nota 11) 8.376 3.822 4.554
C. Altre disponibilità liquide 3.755 158 3.597
D. Liquidità (A+B+C) 12.143 3.991 8.152
E. Debiti bancari correnti (Nota 14)
Parte corrente dell'indebitamento non
7.811 19.697 (11.886)
F. corrente (Nota 14) 6.801 3.783 3.018
G. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 335 31 304
Indebitamento finanziario corrente
H. (E+F+G) 14.947 23.511 (8.564)
Indebitamento finanziario corrente
I. netto (H-D) 2.804 19.520 (16.716)
J. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 17.281 4.632 12.649
K. Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14) 3.373 1.756 1.617
Indebitamento finanziario non
L. corrente (J+K) 20.654 6.388 14.266
M. Indebitamento finanziario netto (I+L) 23.458 25.908 (2.450)

Nel rendiconto finanziario consolidato è esposta la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto).

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2016, i ricavi di vendita sono stati pari a 130.978.000 euro, inferiori di 7.025.000 euro (-5,1%) rispetto al 2015. A parità di area di consolidamento (cioè escludendo il contributo di A.R.C.) la flessione dei ricavi è stata del 6,7%.

2016 % 2015 % Variazione %
Rubinetti in ottone 9.007 6,9% 12.689 9,2% -29,0%
Rubinetti in lega leggera 32.393 24,7% 33.784 24,5% -4,1%
Termostati 7.699 5,9% 10.596 7,7% -27,3%
Bruciatori standard 37.338 28,5% 37.789 27,4% -1,2%
Bruciatori speciali 21.215 16,2% 21.622 15,7% -1,9%
Accessori 12.613 9,6% 13.577 9,8% -7,1%
Componenti gas domestici 120.265 91,8% 130.057 94,3% -7,5%
Componenti gas professionali 2.289 1,8% 0 0,0% n.a.
Cerniere 8.424 6,4% 7.946 5,7% +6,0%
Totale 130.978 100% 138.003 100% -5,1%

Ricavi per famiglia di prodotto

Ricavi per area geografica

2016 % 2015 % Variazione %
Italia 36.365 27,8% 41.244 29,9% -11,8%
Europa Occidentale 8.553 6,5% 7.438 5,4% +15,0%
Europa Orientale 34.123 26,1% 35.125 25,5% -2,9%
Medio Oriente e Africa 11.698 8,9% 16.759 12,1% -30,2%
Asia e Oceania 8.088 6,2% 7.019 5,0% +15,2%
Sud America 20.847 15,9% 20.815 15,1% +0,2%
Nord America e Messico 11.304 8,6% 9.603 7,0% +17,7%
Totale 130.978 100% 138.003 100% -5,1%

L'andamento delle vendite del 2016 è stato negativamente condizionato dalla crisi dei mercati mediorientali e dell'Africa (prevalentemente Egitto), che hanno registrato una flessione del fatturato diretto di oltre 5 milioni di euro. La crisi su tali mercati ha anche impattato le vendite del Gruppo in Italia, dato che i nostri clienti italiani sono forti esportatori verso l'area mediorientale. Il buon andamento degli altri mercati internazionali, tra cui spicca la costante crescita del Nord America, ha solo parzialmente compensato il calo delle vendite in Medio Oriente, Africa e Italia.

L'analisi per famiglia di prodotto evidenzia una flessione marcata dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati), destinati prevalentemente proprio ai mercati in crisi. Anche nel 2016 si è confermato un buon incremento delle vendite di cerniere, grazie al positivo andamento del mercato nordamericano e all'avvio di nuove forniture. I prezzi medi di vendita del 2016 sono stati mediamente inferiori di circa l'1,5% rispetto

al 2015.

24. ALTRI PROVENTI

2016 2015 Variazione
Vendita sfridi 1.684 2.822 (1.138)
Sopravvenienze attive 146 263 (117)
Affitti attivi 85 117 (32)
Utilizzazione fondi rischi e oneri 67 69 (2)
Altri proventi 837 487 350
Totale 2.819 3.758 (939)

I minori ricavi dalla vendita di sfridi sono determinati da una revisione dei processi produttivi, che ha consentito un maggiore reimpiego degli stessi in alternativa alla vendita.

25. ACQUISTI DI MATERIALI

2016 2015 Variazione
Materie prime e
componenti di acquisto
42.540 49.431 (6.891)
Materiale di consumo 4.806 4.935 (129)
Totale 47.346 54.366 (7.020)

Nel 2016 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente inferiori rispetto al 2015, consentendo un risparmio pari allo 0,9% delle vendite. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 36,7% nel 2016, rispetto al 38,7% del 2015.

26. COSTI PER SERVIZI

2016 2015 Variazione
Lavorazioni esterne 8.435 9.823 (1.388)
Metano e forza motrice 4.622 4.902 (280)
Manutenzioni 4.071 3.556 515
Trasporti 1.848 2.059 (211)
Consulenze 1.639 1.670 (31)
Compensi agli Amministratori 1.181 1.101 80
Spese di viaggio e trasferta 693 884 (191)
Assicurazioni 675 506 169
Provvigioni 648 651 (3)
Servizio mensa 395 430 (35)
Somministrazione lavoro temporaneo 125 164 (39)
Altri costi 3.651 4.013 (362)
Totale 27.983 29.759 (1.776)

I minori costi per lavorazioni esterne sono legati ai minori volumi di produzione in Italia. I maggiori costi per manutenzione sono conseguenti alle attività in corso per il continuo adeguamento di impianti, macchinari e attrezzature presso tutti gli stabilimenti del Gruppo. Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, per smaltimento rifiuti, per pulizie, per noleggio di beni di terzi e altri costi di minore rilievo.

I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 437.000 euro, a consulenze commerciali per 375.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 827.000 euro.

2016 2015 Variazione Salari e stipendi 22.284 21.974 310 Oneri sociali 7.088 7.110 (22) Lavoro temporaneo 1.216 1.340 (124) TFR e altri costi 1.524 2.102 (578) Totale 32.112 32.526 (414)

27. COSTI PER IL PERSONALE

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel 2016 è stato pari a 755 (588 operai, 153 impiegati e quadri, 14 dirigenti), contro i 748 del 2015 (590 operai, 145 impiegati e quadri, 13 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei è stato pari a 40 nel 2016 (72 nel 2015).

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi: tale istituto ha permesso un risparmio di costi del personale per 689.000 euro (333.000 euro nel 2015).

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2016 2015 Variazione
Imposte non sul reddito 488 498 (10)
Oneri diversi di gestione 205 127 78
Sopravvenienze passive 69 163 (94)
Perdite e svalutazioni su
crediti commerciali
189 356 (167)
Accantonamenti per rischi 127 18 109
Altri accantonamenti - 31 (31)
Totale 1.078 1.193 (115)

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà.

Gli accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi descritti alla Nota 17.

29. ONERI FINANZIARI

2016 2015 Variazione
Interessi passivi verso banche 243 260 (17)
Interessi passivi su leasing 22 29 (7)
Differenziali passivi IRS 37 14 23
Spese bancarie 264 237 27
Altri oneri finanziari 55 55 0
Totale 621 595 26

30. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2016 il Gruppo ha realizzato utili netti su cambi per 435.000 euro (perdite nette per 89.000 euro nel 2015).

31. IMPOSTE SUL REDDITO

2016 2015 Variazione
Imposte correnti 3.454 3.935 (481)
Imposte differite 73 611 (538)
Conguaglio esercizio precedente (176) (71) (105)
Totale 3.351 4.475 (1.124)

Le imposte correnti sul reddito includono l'IRES per euro 2.078.000, l'IRAP per euro 452.000 e imposte sul reddito estere per euro 924.000 (rispettivamente euro 2.616.000, euro 1.177.000 ed euro 538.000 nel 2015).

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2016 2015
Imposte sul reddito teoriche 3.280 3.705
Effetto fiscale differenze permanenti 202 51
Imposte relative ad esercizi precedenti (138) (44)
Effetto fiscale da aliquote estere differenti (109) (114)
Effetto perdite fiscali non recuperabili 162 149
Contabilizzazione incentivi fiscali per investimenti in Turchia (408) (165)
Adeguamento fiscalità differita per variazione aliquota IRES - 425
Altre differenze (71) (55)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP e
imposte sostitutive (correnti e differite) 2.918 3.952
IRAP (corrente e differita) 433 523
Totale 3.351 4.475

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 27,50%, al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

32. UTILE PER AZIONE

Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati: Utile

2016 2015
Euro '000 Euro '000
Utile netto dell'esercizio 9.009 8.998
Numero di azioni
2016 2015
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la 11.376.320 11.523.219
determinazione degli utili per azione base
Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie
potenziali - -
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione degli utili per azione diluiti 11.376.320 11.523.219

Utile per azione (in euro)

2016 2015
Utile per azione base 0,792 0,781
Utile per azione diluito 0,792 0,781

L'utile netto per azione base è calcolato sul numero medio di azioni in circolazione, deducendo la media delle azioni proprie in portafoglio, pari a 157.130 nel 2016 (10.231 nel 2015).

L'utile netto per azione diluito è calcolato tenendo conto di eventuali azioni deliberate, ma non ancora sottoscritte, fattispecie non presente nel 2016 e nel 2015.

33. DIVIDENDI

Il 25 maggio 2016 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,48 euro per azione (dividendi totali pari a 5.467.000 euro).

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo invariato di 0,48 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 31 maggio 2017 (stacco cedola il 29 maggio, record date il 30 maggio).

34. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA'

Si forniscono di seguito le informazioni per settore operativo per il 2016 e per il 2015.

Esercizio 2016 Esercizio 2015
Componenti
gas
(domestici e
professionali)
Cerniere Totale Componenti
gas
(domestici e
professionali)
Cerniere Totale
Vendite 122.636 8.342 130.978 130.048 7.955 138.003
Risultato operativo 11.643 887 12.530 13.493 598 14.091

35. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39

31.12.2016 31.12.2015
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 12.143 3.991
Crediti commerciali e altri crediti 38.261 41.872
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa - 69
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
Finanziamenti 33.504 29.868
Altre passività finanziarie 1.822 -
Debiti commerciali 18.977 19.450
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa 275 31

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività del Gruppo.

Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.

È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 60% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Le principali valute diverse dall'euro a cui il Gruppo è esposto sono il dollaro USA, il real brasiliano e la lira turca, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici ed americani) e alla presenza di unità produttive in Brasile e in Turchia. Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 16% del fatturato totale nel 2016, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 2% del fatturato totale. Le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite strumenti finanziari derivati: al 31 dicembre 2016 sono in essere contratti di vendita a termine per complessivi 7.500.000 dollari, con scadenza fino al 31 dicembre 2017.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2016, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 331.000 euro, senza considerare i contratti di vendita a termine in essere.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Al 31 dicembre 2016 l'indebitamento finanziario lordo del Gruppo è a tasso variabile per circa il 70% e a tasso fisso per circa il 30%; per raggiungere un mix ritenuto ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti, il Gruppo utilizza anche strumenti finanziari derivati. Al 31 dicembre 2016 sono in essere tre contratti di interest rate swap (IRS) per complessivi 13 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali il Gruppo ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. Considerati gli IRS in essere, a fine 2016 la quota a tasso fisso è pari a circa il 70% dell'indebitamento finanziario totale. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe gli effetti evidenziati di seguito:

31.12.2016 31.12.2015
Oneri Oneri
finanziari finanziari
20 116
- (116)

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto del Gruppo è rappresentato da ottone e leghe di alluminio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza il Gruppo non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2016 e del 2015 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2016 pari al 21%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 0,92) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive.

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015:

Valore
contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
Entro 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 5
anni
Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari a
breve termine
7.811 7.811 5.811 2.000 - -
Mutui chirografari 23.937 24.388 1709 5.129 17.550 -
Leasing finanziari 1756 2.007 47 141 754 1.065
Debito verso soci ARC 300 300 - 60 240 -
Opzione ARC 1.522 1.522 - - 1.522 -
Totale debiti finanziari 35.326 36.028 7.567 7.330 20.066 1.065
Debiti commerciali 18.977 18.977 18.340 637 - -
Totale 54.303 55.005 25.907 7.967 20.066 1.065

Al 31 dicembre 2016

Al 31 dicembre 2015

Valore
contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
Entro 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 5
anni
Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari a
breve termine
19.697 19.697 17.697 2.000 - -
Mutui chirografari 7.339 7.506 700 2.099 4.707 -
Mutui immobiliari 934 942 - 942 - -
Leasing finanziari 1898 2195 47 141 754 1.253
Totale debiti finanziari 29.868 30.340 18.444 5.182 5.461 1.253
Debiti commerciali 19.450 19.450 18.350 1.100 - -
Totale 49.318 49.790 36.794 6.282 5.461 1.253

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2016, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Altre passività finanziarie (derivati su cambi) - 238 - 238
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - 37 - 37
Altre passività finanziarie (opzione put ARC) - - 1.522 1.522
Totale passività 0 275 1.522 1.797

36. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni tra le società consolidate sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale

Totale
2016
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Crediti commerciali 36.842 - 221 - 221 0,60%
Crediti per imposte 3.163 1.158 - - 1.158 36,61%
Debiti commerciali 18.977 - - 2 2 0,01%
Totale
2015
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Crediti commerciali 40.425 - 39 - 39 0,10%
Crediti per imposte 2.489 1.204 - - 1.204 48,37%
Debiti per imposte 1.219 157 - - 157 12,88%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

Totale
2016
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Altri proventi 2.819 10 - - 10 0,35%
Servizi (27.983) - (181) (22) (203) 0,73%
Totale
2015
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Altri proventi 3.758 10 - - 10 0,27%
Servizi (29.759) - (180) (34) (214) 0,72%

I rapporti con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A. consistono in:

  • prestazioni di servizi amministrativi forniti da Sabaf S.p.A. alla controllante;
  • rapporti intrattenuti nell'ambito del consolidato fiscale, che hanno generato i crediti e debiti evidenziati nelle tabelle (Nota 8).

I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

I rapporti con le società controllate non consolidate hanno natura esclusivamente commerciale.

Compensi ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche

Tali informazioni sono presentate nella Relazione sulla Remunerazione 2016, alla quale

si fa rinvio.

37. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti del Gruppo.

38. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 non si sono verificati eventi né sono state poste in essere operazioni significative non ricorrenti.

39. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

40. IMPEGNI

Garanzie prestate

Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi 5.510.000 euro (6.010.000 euro al 31 dicembre 2015).

41. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI

SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

Denominazione
sociale
Sede Capitale sociale Soci % di
partecipa
zione
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 25.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (SP, Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Beyaz Esya
Parcalari Sanayi Ve
Ticaret Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRK 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance
Components Trading Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 200.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance
Components Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 4.400.000 Sabaf S.p.A. 100%
A.R.C. s.r.l. Campodarsego
(PD) - Italia
EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70%

SOCIETÀ NON CONSOLIDATE VALUTATE AL COSTO

Denominazione
sociale
Sede Capitale sociale Soci % di
partecipazione
% di
interessenza
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 100.000 Sabaf S.p.A. 100% 100%
Handan ARC Burners
Co., Ltd.
Handan (Cina) RMB 7.000.000 A.R.C. s.r.l. 50% 35%

42. DATI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO

Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, 1 25035 Ospitaletto (Brescia)

Collegamenti: Tel: +39 030 - 6843001
Fax:
E-mail:
Sito web:
+39 030 – 6848249
[email protected]
www.sabaf.it
Dati fiscali: R.E.A. Brescia 347512
Codice Fiscale 03244470179
Partita IVA 01786910982

Appendice

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete.

(in migliaia di euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2016
Revisione
contabile
Deloitte & Touche
S.p.A.
Capogruppo 57
Deloitte & Touche
S.p.A.
Società controllate
italiane
28
Rete Deloitte Sabaf do Brasil 24
Rete Deloitte Sabaf Turchia 22
Servizi di
attestazione
Deloitte & Touche
S.p.A.
Capogruppo 2(1)
Deloitte & Touche
S.p.A.
Società controllate
italiane
1(1)
Altri servizi Deloitte & Touche
S.p.A.
Capogruppo 14(2)
Rete Deloitte Sabaf do Brasil 2(3)
Totale 150

(1) sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP e 770

(3) assistenza fiscale in materia di transfer pricing

(2) procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; revisione di rendiconti di attività di formazione

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.