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Sabaf

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 6, 2016

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Annual / Quarterly Financial Statement

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GRUPPO SABAF

BILANCIO CONSOLIDATO

AL 31 DICEMBRE 2015

STRUTTURA DEL GRUPPO E ORGANI SOCIALI

Struttura del Gruppo

Capogruppo

SABAF S.p.A.

Società controllate e quota di pertinenza del gruppo

Faringosi Hinges s.r.l. 100%
Sabaf Immobiliare s.r.l. 100%
Sabaf do Brasil Ltda. 100%
Sabaf US Corp. 100%
Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co. Ltd. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia) 100%
Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co. Ltd. in liquidazione 100%

Consiglio di Amministrazione

Presidente Giuseppe Saleri
Vicepresidente Cinzia Saleri
Vicepresidente Ettore Saleri
Vicepresidente Roberta Forzanini
Amministratore
Delegato
Alberto Bartoli
Consigliere Gianluca Beschi
Consigliere (*) Renato Camodeca
Consigliere (*) Giuseppe Cavalli
Consigliere (*) Fausto Gardoni
Consigliere (*) Anna Pendoli
Consigliere (*) Nicla Picchi

(*) Amministratori indipendenti

Collegio Sindacale

Presidente Antonio Passantino Sindaco Effettivo Luisa Anselmi Sindaco Effettivo Enrico Broli

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Note 31.12.2015 31.12.2014

(in migliaia di euro)
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività materiali 1 73.037 74.483
Investimenti immobiliari 2 6.712 7.228
Attività immateriali 3 7.525 7.359
Partecipazioni 4 204 974
Crediti non correnti 5 432 529
Imposte anticipate 21 4.887 5.579
Totale attività non correnti 92.797 96.152
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 6 31.009 30.774
Crediti commerciali 7 40.425 40.521
Crediti per imposte 8 2.489 2.390
Altri crediti correnti 9 1.447 1.095
Attività finanziarie correnti 10 69 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 3.991 2.958
Totale attività correnti 79.430 77.738
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE ATTIVO 172.227 173.890
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 11.533 11.533
Utili accumulati, Altre riserve 90.509 90.867
Utile dell'esercizio 8.998 8.338
Totale quota di pertinenza della Capogruppo 111.040 110.738
Interessi di Minoranza 0 0
Totale patrimonio netto 111.040 110.738
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti 14 6.388 10.173
TFR e fondi di quiescenza 16 2.914 3.028
Fondi per rischi e oneri 17 395 605
Imposte differite 21 772 692
Totale passività non correnti 10.469 14.498
PASSIVITA' CORRENTI
Finanziamenti 14 23.480 19.613
Altre passività finanziarie 15 31 105
Debiti commerciali 18 19.450 19.328
Debiti per imposte 19 1.219 2.453
Altri debiti 20 6.538 7.155
Totale passività correnti 50.718 48.654
PASSIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 172.227 173.890

Conto economico consolidato

Note 2015 2014
(in migliaia di euro)
COMPONENTI ECONOMICHE
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 23 138.003 136.337
Altri proventi 24 3.758 3.748
Totale ricavi e proventi operativi 141.761 140.085
COSTI OPERATIVI 25
Acquisti di materiali
Variazione delle rimanenze
(54.366)
1.025
(54.472)
2.447
Servizi 26 (29.759) (29.875)
Costi del personale 27 (32.526) (32.180)
Altri costi operativi 28 (1.193) (1.042)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.230 989
Totale costi operativi (115.589) (114.133)
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE DI
ATTIVITA' NON CORRENTI 26.172 25.952
Ammortamenti 1, 2, 3 (12.185) (12.292)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 104 63
Svalutazioni di valore di attività non correnti 4, 29 0 (548)
RISULTATO OPERATIVO 14.091 13.175
Proventi finanziari 67 61
Oneri finanziari 30 (596) (592)
Utili e perdite su cambi 31 (89) 119
Utili e perdite da partecipazioni 4 0 (606)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 13.473 12.157
Imposte sul reddito 32 (4.475) (3.819)
Quota di pertinenza di terzi 0 0
UTILE DELL'ESERCIZIO 8.998 8.338
UTILI PER AZIONE 33
Base 0,781 euro 0,723 euro
Diluito 0,781 euro 0,723 euro

Conto economico complessivo consolidato

2015 2014
(in migliaia di euro)
UTILE DELL'ESERCIZIO 8.998 8.338
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR 49 (283)
Effetto fiscale (14) 78
35 (205)
Utili/perdite complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Differenza cambi da traduzione bilanci in valuta (3.400) 817
Copertura di flussi di cassa 0 (26)
Effetto fiscale 0 5
(21)
0
Totale altri utili/(perdite) dell'esercizio al netto imposte (3.365) 591
UTILE COMPLESSIVO 5.633 8.929

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato

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Rendiconto finanziario consolidato

12 MESI 2015 12 MESI 2014
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio
esercizio (*) 3.675 5.111
Utile dell'esercizio 8.998 8.338
Rettifiche per:
- Ammortamenti 12.185 12.292
- Plusvalenze realizzate
- Svalutazioni di attività non correnti
(104)
0
(63)
548
- Perdite da partecipazioni 0 606
- Proventi e oneri finanziari netti 529 531
- Imposte sul reddito 4.475 3.819
Variazione TFR (129) (158)
Variazione fondi rischi (210) (67)
Variazione crediti commerciali 107 (4.079)
Variazione delle rimanenze (170) (2.548)
Variazione dei debiti commerciali (58) 365
Variazione del capitale circolante netto (121) (6.262)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite (72) 210
Pagamento imposte (5.931) (2.325)
Pagamento oneri finanziari (556) (553)
Incasso proventi finanziari 67 61
Flussi finanziari generati dall'attività operativa 19.131 16.977
Investimenti in attività non correnti
- immateriali (781) (639)
- materiali (11.581) (9.843)
- finanziarie (26) (1.223)
Disinvestimento di attività non correnti 309 214
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento (12.079) (11.491)
Rimborso finanziamenti (19.480) (16.993)
Accensione di finanziamenti 19.488 25.047
Attività finanziarie a breve (69) 0
Acquisto azioni proprie (718) 0
Pagamento di dividendi (4.613) (16.146)
Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria (5.392) (8.092)
Differenze cambio di traduzione (1.344) 453
Flussi finanziari netti dell'esercizio 316 (2.153)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine
esercizio (Nota 10) 3.991 2.958
Indebitamento finanziario corrente 23.511 19.718
Indebitamento finanziario non corrente 6.388 10.173
Indebitamento finanziario netto (Nota 22) 25.908 26.933

(*) il saldo delle disponibilità liquide al 01/01/2015 differisce per 717.000 euro dal saldo al 31/12/2014 a seguito della variazione del metodo di consolidamento di Sabaf Appliance Components (Kunshan)

Nota integrativa

PRINCIPI CONTABILI

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2015 del Gruppo Sabaf è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. E' costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Schemi di bilancio

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2015 comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo:

  • Faringosi Hinges s.r.l.
  • Sabaf Immobiliare s.r.l.
  • Sabaf do Brasil Ltda.
  • Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki(Sabaf Turchia)
  • Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd.
  • Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd.

La partecipazione nella società controllata Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. è stata consolidata con il metodo integrale per la prima volta nel presente bilancio, in quanto la società nel corso del 2015 ha avviato la sua operatività. Negli esercizi precedenti la partecipazione era valutata secondo il metodo del patrimonio netto.

Sono considerate controllate le società sulle quali Sabaf S.p.A. possiede contemporanea i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate, qualora esercitino una attività significativa per una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

Sabaf U.S. non è consolidata in quanto irrilevante ai fini del consolidamento.

Criteri di consolidamento

I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:

  • a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell'integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. E' stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate.
  • b) Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e alle passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell'IFRS 3, il Gruppo ha modificato il criterio contabile per l'avviamento in modo prospettico a partire dalla data di transizione. Perciò, a partire dal 1° gennaio 2004, il Gruppo non ammortizza l'avviamento assoggettandolo, invece, a test di impairment.
  • c) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate.
  • d) Qualora fossero presenti soci di minoranza, la quota del patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di loro spettanza sarebbe loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Conversione in euro delle situazioni economico-patrimioniali redatte in valuta estera

I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.

Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Altre riserve".

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilancio delle società controllate estere, predisposto in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:

Descrizione
della valuta
Cambio
puntuale
31.12.15
Cambio medio
2015
Cambio
puntuale
31.12.14
Cambio medio
2014
Real brasiliano 4,3117 3,7004 3,2207 3,1211
Lira turca 3,1765 3,0255 2,8320 2,9065
Renminbi
cinese
7,0608 6,9714 7,5358 8,1857

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato dell'esercizio della capogruppo e il patrimonio netto e il risultato dell'esercizio consolidato

31.12.2015 31.12.2014
Utile Patrimonio Utile Patrimonio
Descrizione d'esercizio netto d'esercizio netto
Utile e patrimonio netto della capogruppo
Sabaf S.p.A. 5.642 96.234 7.878 95.894
Patrimonio e risultati società consolidate 4.775 56.427 3.263 54.609
Eliminazione del valore di carico partecipazioni
consolidate (1.303) (45.616) (1.771) (43.936)
Avviamento 0 4.445 0 4.445
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio
netto 0 0 0 73
Elisioni Intercompany:
Dividendi 0 0 (970) 0
Altre elisioni intercompany (116) (450) (62) (347)
Utile e patrimonio netto di pertinenza del
Gruppo 8.998 111.040 8.338 110.738

Informativa di settore

I settori operativi del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 – Operating Segment sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. I settori operativi del Gruppo sono i seguenti:

  • componenti gas
  • cerniere.

Criteri di valutazione

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

33
10
10
6

10
4 –
10
8
5
4 –
5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.

I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Le attività acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento. L'ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le attività materiali di proprietà. In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio-lungo termine, verso l'ente finanziario locatore; si procede inoltre all'imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo.

Avviamento

L'avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 1 di non applicare l'IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.

A partire dalla data di transizione l'avviamento, rappresentando un'attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.

La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni.

Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene.

In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con la entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società consolidate, elabora delle previsioni per i successivi quattro anni e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Investimenti immobiliari

Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Partecipazioni e crediti non correnti

A partire dal 1° gennaio 2015 è consolidata con il metodo integrale la società controllata cinese Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd, che ha avviato l'operatività nel corso del 2015 (fino al 31 dicembre 2014 tale società era consolidata secondo il metodo del patrimonio netto).

Le altre partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti

I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. I crediti commerciali ceduti pro-soluto, sebbene siano stati legalmente ceduti, rimangono iscritti alla voce "Crediti commerciali" fino al momento del relativo incasso, mai anticipato rispetto alla scadenza. I crediti commerciali scaduti e non recuperabili ceduti pro-soluto sono iscritti tra gli "Altri crediti correnti".

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti economici tra i proventi o gli oneri finanziari.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.

Finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste.

Il Gruppo non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.

I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.

I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali ed immateriali

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Imposte sul reddito

Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2015

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2015:

In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l'interpretazione IFRIC 21 – Levies, che fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposti da un ente governativo. Il principio affronta sia le passività per tributi che rientrano nel campo di applicazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali, sia quelle per i tributi il cui timing e importo sono certi. L'interpretazione si applica retrospettivamente per gli esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva. L'adozione di tale nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint ventures; IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception (par. 52); IAS 40 Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2015 o da data successiva. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2015

In data 21 novembre 2013 è stato pubblicato l'emendamento allo IAS 19 "Defined Benefit Plans: Employee Contributions", che propone di presentare le contribuzioni (relative solo al servizio prestato dal dipendente nell'esercizio) effettuate dai dipendenti o terze parti ai piani a benefici definiti a riduzione del service cost dell'esercizio in cui viene pagato tale contributo. La necessità di tale proposta è sorta con l'introduzione del nuovo IAS 19 (2011), ove si ritiene che tali contribuzioni siano da interpretare come parte di un post-employment benefit, piuttosto che di un beneficio di breve periodo e, pertanto, che tale contribuzione debba essere spalmata sugli anni di servizio del dipendente. La modifica si applica al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questa modifica.

In data 12 dicembre 2013 è stato pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments – Definition of vesting condition; IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent consideration; IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments/Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets; IFRS 13 Fair Value Measurement – Short-term receivables and payables; IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets – Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization; IAS 24 Related Parties Disclosures – Key management personnel. Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

In data 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti al principio IFRS 11 Joint Arrangements – Accounting for acquisitions of interests in joint operations" relativi alla contabilizzazione dell'acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business nell'accezione prevista dall'IFRS 3. Le modifiche richiedono che per queste fattispecie si applichino i principi riportati dall'IFRS 3 relativi alla rilevazione degli effetti di una business combination. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento tale fattispecie non è applicabile per il Gruppo, in quanto non sono in essere joint operations.

In data 12 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 Intangibles Assets – "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation". Le modifiche allo IAS 16 stabiliscono che i criteri di ammortamento determinati in base ai ricavi non sono appropriati, in quanto, secondo l'emendamento, i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo dell'attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell'attività stessa. Le modifiche allo IAS 38 introducono una presunzione relativa, secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato per le medesime ragioni stabilite dalle modifiche introdotte allo IAS 16. Nel caso delle attività intangibili questa presunzione può essere peraltro superata, ma solamente in limitate e specifiche circostanze. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:

  • IFRS 5 Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosure.

  • IAS 19 Employee Benefits.

  • IAS 34 Interim Financial Reporting.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci. Le modifiche apportate sono le seguenti:

  • Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
  • Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
  • Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
  • Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.

Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie ed in particolare un'analisi dettagliata dei contratti con i clienti, gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 15 possa avere un impatto significativo sugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo.

In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases— Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno applicato in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non avrà completato un'analisi dettagliata dei relativi contratti.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 – Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Al momento tale fattispecie non è applicabile per il Gruppo.

Commento alle principali voci di stato patrimoniale

1. ATTIVITÀ MATERIALI

Immobili Impianti e
macchinari
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
Totale
Costo
Al 31 dicembre 2013 51.886 163.906 33.326 1.941 251.059
Incrementi 78 4.586 2.349 2.845 9.858
Cessioni - (1.211) (34) - (1.245)
Riclassifiche 6 711 206 (936) (15)
Differenze cambio 207 186 44 2 439
Al 31 dicembre 2014 52.177 168.178 35.891 3.850 260.096
Incrementi 119 8.574 1.753 1.135 11.581
Cessioni - (1.173) (93) (14) (1.280)
Var. area consolidamento - 112 160 - 272
Riclassifiche - 2.750 105 (2.899) (44)
Differenze cambio (1.071) (1.912) (667) (13) (3.663)
Al 31 dicembre 2015 51.225 176.529 37.149 2.059 266.962
Ammortamenti
accumulati
Al 31 dicembre 2013 12.703 134.603 28.052 - 175.358
Ammortamenti dell'anno 1.458 7.417 2.399 - 11.274
Eliminazioni per cessioni - (1.125) (36) - (1.161)
Riclassifiche 6 (15) 76 - 67
Differenze cambio 11 52 12 - 75
Al 31 dicembre 2014 14.178 140.932 30.503 - 185.613
Ammortamenti dell'anno 1.450 7.277 2.421 - 11.148
Eliminazioni per cessioni - (1.101) (108) - (1.209)
Var. area consolidamento - 1 20 - 21
Riclassifiche 5 35 20 - 60
Differenze cambio (163) (1.085) (460) - (1.708)
Al 31 dicembre 2015 15.470 146.059 32.396 - 193.925
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2015 35.755 30.470 4.753 2.059 73.037
Al 31 dicembre 2014 37.999 27.246 5.388 3.850 74.483

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Terreni 6.624 6.900 (276)
Immobili industriali 29.131 31.099 (1.968)
Totale 35.755 37.999 (2.244)

Il valore contabile netto degli immobili industriali include un ammontare pari a euro 2.297.000 (euro 2.382.000 al 31 dicembre 2014) relativo ad immobili industriali detenuti in locazione finanziaria.

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'incremento della capacità produttiva e alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera. Sono stati realizzati i macchinari necessari per l'avvio della produzione in Cina ed è stata ulteriormente aumentata la capacità produttiva presso lo stabilimento in Turchia. Sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi – tra cui l'acquisto di nuovi impianti di lavaggio ad alcool – e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali. I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Costo
Al 31 dicembre 2013 13.257
Incrementi -
Cessioni -
Al 31 dicembre 2014 13.257
Incrementi -
Cessioni (121)
Al 31 dicembre 2015 13.136
Ammortamenti accumulati
Al 31 dicembre 2013 5.583
Ammortamenti dell'anno 446
Eliminazioni per cessioni -
Al 31 dicembre 2014 6.029
Ammortamenti dell'anno 442
Eliminazioni per cessioni (47)
Al 31 dicembre 2015 6.424
Valore contabile
netto
Al 31 dicembre 2015 6.712
Al 31 dicembre 2014 7.228

In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà del Gruppo: si tratta principalmente di immobili ad uso residenziale da destinare alla locazione o alla vendita. Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento Brevetti,
software e
know-how
Costi di
sviluppo
Altre attività
immateriali
Totale
Costo
Al 31 dicembre 2013 9.008 5.877 3.834 592 19.311
Incrementi - 103 484 52 639
Riclassificazioni - - - - -
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - - - - -
Al 31 dicembre 2014 9.008 5.980 4.318 644 19.950
Incrementi - 193 414 155 762
Riclassificazioni - 66 (47) - 19
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - (8) - - (8)
Al 31 dicembre 2015 9.008 6.231 4.685 799 20.723
Ammortamenti/Svalutazioni
Al 31 dicembre 2013 4.563 5.320 1.668 470 12.021
Ammortamento 2014 - 208 343 19 570
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - - - - -
Al 31 dicembre 2014 4.563 5.528 2.011 489 12.591
Ammortamento 2015 - 209 336 67 612
Decrementi - - - - -
Differenze cambio - (5) - - (5)
Al 31 dicembre 2015 4.563 5.732 2.347 556 13.198
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2015 4.445 499 2.338 243 7.525
Al 31 dicembre 2014 4.445 452 2.307 155 7.359

Avviamento

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Il valore recuperabile è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi. L'avviamento iscritto in bilancio è principalmente derivante dall'acquisizione della Faringosi Hinges s.r.l. ed è conseguentemente allocato all'unità generatrice di cassa (CGU) "Cerniere".

Nel corso del 2015 la CGU Cerniere ha conseguito risultati in netto miglioramento rispetto all'esercizio precedente, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che è tornata ad essere ampiamente positiva e superiore al budget 2015. La CGU ha beneficiato delle iniziative intraprese volte a migliorarne l'efficienza operativa, dell'avvio delle vendite di nuovi prodotti speciali e del rafforzamento del dollaro, divisa in cui è realizzato circa il 30% del fatturato.

Il piano previsionale 2016-2020, elaborato a fine 2015, prospetta un ulteriore graduale miglioramento delle vendite e della redditività, da ritenersi durevolmente acquisito anche in ottica prospettica futura. Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della CGU Cerniere, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2016-2020 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) dell'8,45% (8,76% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, che risulta in linea con i dati storici.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 11,764 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere pari a 7,203 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valoro di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2015.

Gli andamenti delle vendite, della redditività e degli ordini nei primi mesi 2016 confermano il trend positivo sulla base del quale si sviluppa il piano.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia
di
euro
tasso di
crescita
tasso di
sconto
1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
7,45% 12.921 13.337 13.788 14.279 14.815
7,95% 11.969 12.320 12.698 13.106 13.549
8,45% 11.144 11.443 11.764 12.108 12.480
8,95% 10.424 10.681 10.956 11.249 11.564
9,45% 9.788 10.012 10.249 10.501 10.771

Brevetti, software e know-how

Gli investimenti in software includono l'estensione del perimetro applicativo e del perimetro societario del sistema gestionale del Gruppo (SAP) e la realizzazione del nuovo sito internet.

Costi di sviluppo

I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui bruciatori personalizzati progettati per alcuni clienti e un nuovo bruciatore tripla corona per il mercato brasiliano (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione).

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2014 Acquisti di
partecipazioni
Variazione del
metodo di
consolidamento
31.12.2015
Sabaf Appliance
Components (Kunshan)
796 - (796) -
Sabaf US 139 - - 139
Altre partecipazioni 39 26 - 65
Totale 974 26 (796) 204

A partire dal presente bilancio consolidato la società controllata Sabaf Appliance Component Kunshan è consolidata con il metodo integrale anziché con il metodo del patrimonio netto.

La società controllata Sabaf U.S. opera come base commerciale per il mercato nordamericano. Il valore contabile della partecipazione è ritenuto recuperabile in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.

Nel corso dell'esercizio è stata acquistata una partecipazione corrispondente al 4,25% del capitale sociale nella società consortile a responsabilità limitata CSMT GESTIONE s.c.a.r.l., per l'importo di 25.000 euro. La partecipazione al CSMT permette al Gruppo Sabaf di accedere a un bacino di competenze tecniche che derivano dalla collaborazione tra università, centri di ricerca e aziende e di partecipare a progetti di innovazione tecnologica.

5. CREDITI NON CORRENTI

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Crediti verso l'Erario 395 518 (123)
Depositi cauzionali 35 9 26
Altri 2 2 -
Totale 432 529 (97)

I crediti verso l'Erario sono relativi a imposte indirette il cui recupero è atteso oltre l'esercizio 2016.

6. RIMANENZE

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Materie prime 10.407 10.497 (90)
Semilavorati 10.564 10.355 209
Prodotti finiti 12.155 12.141 14
Fondo obsolescenza (2.117) (2.219) 102
Totale 31.009 30.774 235

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2015 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto alla fine dell'esercizio precedente. Il fondo obsolescenza riflette la migliore stima del rischio di obsolescenza, sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Italia 16.591 17.214 (623)
Europa Occidentale 1.746 3.106 (1.360)
Europa Orientale e Turchia 9.668 8.595 1.073
Asia e Oceania 1.875 2.560 (685)
Sud America 4.481 3.247 1.234
Medio Oriente e Africa 4.412 4.685 (273)
Nord America e Messico 2.666 1.783 883
Totale lordo 41.439 41.190 249
Fondo svalutazione crediti (1.014) (669) (345)
Totale netto 40.425 40.521 (96)

La ripartizione per area geografica dei crediti commerciali è la seguente:

Al 31 dicembre 2015 i crediti verso clienti includono saldi per 5.023.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2015, pari a 1,0887. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include 2,3 milioni di euro di crediti ceduti prosoluto a società di factoring (6,3 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e circa 23,5 milioni di euro di crediti assicurati (13 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Il fondo svalutazione crediti è stato incrementato nel corso dell'esercizio per 345.000 euro, principalmente a seguito del deterioramento della situazione di un cliente italiano.

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Crediti correnti (non scaduti) 35.497 35.285 212
Scaduto fino a 30 gg 2.498 2.200 298
Scaduto da 30 a 60 gg 570 932 (362)
Scaduto da 60 a
90 gg
812 507 305
Scaduto da più di 90 gg 2062 2.266 (204)
Totale 41.439 41.190 249

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Verso Giuseppe Saleri SapA per IRES 1.204 1.262 (58)
Verso erario per IVA 70 464 (394)
Verso erario per IRAP 614 - 614
Altri crediti verso l'erario 601 664 (63)
Totale 2.489 2.390 99

A partire dall'esercizio 2004 le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale (tassazione di Gruppo) ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito. Tale opzione è stata rinnovata nel corso del 2013 per un altro triennio. In tale ambito, la società Giuseppe Saleri S.a.p.A., controllante di Sabaf S.p.A., funge da società consolidante.

Al 31 dicembre 2015 il credito verso la Giuseppe Saleri S.a.p.A. include, per euro 1.159.000, il credito originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale la società consolidante ha presentato istanza di rimborso e che retrocederà alle società del Gruppo Sabaf per la quota di loro pertinenza non appena avrà ottenuto il rimborso.

Gli altri crediti verso l'erario si riferiscono principalmente a crediti di imposte indirette brasiliane e turche.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Accrediti da ricevere da fornitori 865 311 554
Anticipi a fornitori 170 93 77
Altri 412 691 (279)
Totale 1.447 1.095 352

Al 31 dicembre 2015 gli accrediti da ricevere da fornitori includono 411.000 euro relativi allo sgravio spettante alla Capogruppo in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetto "bonus energivori") per gli anni 2014 e 2015.

10. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Strumenti derivati su tassi 69 - 69
Totale 69 0 69

In tale voce al 31 dicembre 2015 è iscritto il fair value positivo di contratti di vendita a termine per complessivi 4.384.000 dollari USA, con scadenza fino al 31 dicembre 2015.

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 3.991.000 al 31 dicembre 2015 (euro 2.958.000 al 31 dicembre 2014) è rappresentata da saldi attivi di c/c bancari per circa 3,8 milioni di euro e da investimenti di liquidità per circa 0,2 milioni di euro.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

13. AZIONI PROPRIE

Nel corso dell'esercizio Sabaf S.p.A. ha acquistato n. 61.571 azioni proprie ad un prezzo medio unitario di 11,675 euro; non sono state effettuate vendite.

Al 31 dicembre 2015 la Capogruppo detiene n. 62.078 azioni proprie, pari allo 0,538% del capitale sociale (507 azioni proprie al 31 dicembre 2014), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 11,653 (il valore di mercato a fine esercizio era di 11,419 euro).

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2015 sono pertanto 11.471.372 (11.532.943 al 31 dicembre 2014).

31.12.2015 31.12.2014
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Leasing immobiliari 142 1.756 138 1.898
Mutui immobiliari 934 - 924 935
Mutui chirografari 2.707 4.632 2.660 7.340
Finanziamenti
bancari a breve 13.666 - 9.647 -
termine
Anticipi sbf su
ricevute bancarie o 5.988 - 6.203 -
fatture
Interessi da liquidare 43 - 41 -
Totale 23.480 8.388 19.613 10.173

14. FINANZIAMENTI

Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, a tasso variabile indicizzato all'Euribor, ad eccezione di un finanziamento a breve di 1,3 milioni di dollari USA e di un finanziamento a breve di 1,5 milioni di lire turche.

I finanziamenti non sono condizionati a clausole contrattuali (covenants).

Nella successiva Nota 36 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Strumenti derivati su cambi 17 105 (88)
Strumenti derivati su tassi 14 - 14
Totale 31 105 (74)

Al 31 dicembre 2015 in tale voce sono iscritti:

  • il fair value negativo di un contratto di vendita a termine di 0,825 milioni di dollari al cambio di 1,12, stipulato a fronte del rischio di cambio descritto alla Nota 36. Per un pari importo sono state rilevate a conto economico differenze passive su cambi;
  • il fair value negativo di un IRS a copertura del rischio di tasso su un finanziamento chirografario in essere, con scadenza al 30 settembre 2019. Per un pari importo sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.
31.12.2015 31.12.2014
Passività al 1° gennaio 3.028 2.845
Oneri finanziari 40 58
Pagamenti effettuati (105) (158)
Utili e perdite attuariali (49) 283
Passività al 31 dicembre 2.914 3.028

16. TFR E FONDI DI QUIESCENZA

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

Ipotesi finanziarie

31.12. 2015 31.12.2014
Tasso di sconto 1,60% 1,40%
Inflazione 2,00% 2,00%

Ipotesi demografiche

31.12. 2015 31.12.2014
Tasso di mortalità ISTAT 2010 M/F ISTAT 2010 M/F
Invalidità INPS 1998 M/F INPS 1998 M/F
Turnover del personale 6% per anno su tutte le età 6%
per anno su tutte le età
Anticipi 5% per anno 5% per anno
Età di pensionamento in accordo con la legislazione in accordo con la legislazione
vigente al 31 dicembre 2015 vigente al 31 dicembre 2014

L'art. 83 dello IAS19, relativo alla definizione delle ipotesi attuariali ed in particolare del tasso di attualizzazione, dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli "high quality corporate bonds", ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli "Investment Grade", per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moodys, sono stati considerati i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato "Composite" che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area euro.

31.12.2014 Accantona
menti
Utilizzi Rilascio
quota
eccedente
Differenze
di cambio
31.12.2015
Fondo
indennità
suppletiva
di clientela
335 31 - (69) - 297
Fondo
garanzia
prodotto
160 8 (108) - - 60
Fondo rischi
legali
111 10 (1) (70) (12) 38
Totale 606 49 (109) (139) (12) 385

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo.

Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato parzialmente rilasciato nel corso dell'esercizio a fronte della favorevole chiusura di alcune delle controversie in essere.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI

La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente:

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Italia 15.249 15.223 26
Europa Occidentale 2.895 2.897 (2)
Europa Orientale e Turchia 651 360 291
Asia 459 502 (43)
Sud America 184 255 (71)
Medio Oriente e Africa 11 - 11
Nord America e Messico 1 91 (90)
Totale 19.450 19.328 122

I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2015 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Verso Giuseppe Saleri SapA per
imposte sul reddito 157 1.575 (1.418)
Ritenute fiscali 844 712 132
Verso erario per IRAP - 47 (47)
Altri debiti tributari 218 119 99
Totale 1.219 2.453 (1.234)

Il debito verso Giuseppe Saleri SapA è relativo al saldo per imposte sul reddito trasferito dalle società italiane del Gruppo alla controllante, nell'ambito del contratto di consolidato fiscale in essere. Gli altri debiti tributari si riferiscono principalmente a debiti per imposte sul reddito delle società estere del Gruppo.

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Verso il personale 4.032 4.160 (128)
Verso istituti previdenziali 2.022 2.290 (268)
Verso agenti 317 342 (25)
Acconti da clienti 103 279 (176)
Altri debiti correnti 63 84 (21)
Totale 6.538 7.155 (617)

A inizio 2016 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2015 31.12.2014
Imposte anticipate 4.887 5.579
Imposte differite passive 772 (692)
Posizione netta 4.115 4.887

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite ed anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Ammor
tamenti
e leasing
Accanto
namenti e
rettifiche
di valore
Fair
value di
strume
nti
derivati
Avvia
mento
Incentivi
fiscali
Valutazione
attuariale
TFR
Altre
differenze
temporanee
Totale
Al 31 dicembre
2013
(67) 1.453 5 1.993 1.156 155 244 4.939
A conto
economico
11 (286) 29 - 77 - (9) (178)
A patrimonio
netto
- - (5) - - 78 - 73
Differenze cambio (2) 2 - - 52 - 1 53
Al 31 dicembre
2014
(58) 1.169 29 1.993 1.285 233 236 4.887
A conto
economico
28 (135) (43) (222) (318) (33) 112 (611)
A patrimonio
netto
- - - - - - - -
Differenze cambio 4 (20) - - (124) - (21) (161)
Al 31 dicembre
2015
(26) 1.014 (14) (1.771) 843 200 327 4.115

Le imposte anticipate relative all'avviamento, pari a 1.993.000 euro, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011. Il beneficio fiscale futuro potrà essere conseguito in dieci quote annuali a partire dall'esercizio 2018.

Le imposte anticipate relative agli incentivi fiscali sono commisurate agli investimenti effettuati in Turchia, a fronte dei quali il Gruppo gode di una tassazione ridotta sui redditi realizzati in Turchia fino a concorrenza del 30% degli investimenti realizzati e per i quali è stata riconosciuta l'agevolazione fiscale.

Al 31 dicembre 2015 le società italiane del Gruppo hanno contabilizzato l'adeguamento della fiscalità differita (riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dal 2017 previsto dalla Legge di Stabilità 2016), rilevando complessivamente un effetto negativo a conto economico di 425.000 euro (Nota 32).

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:

31.12.2015 31.12.2014 Variazione
A. Cassa (Nota 9) 11 9 2
Saldi attivi di c/c bancari non vincolati
B. (Nota 9) 3.822 2.691 1.131
C. Altre disponibilità liquide 158 258 (100)
D. Liquidità (A+B+C) 3.991 2.958 1.033
E. Debiti bancari correnti (Nota 14)
Parte corrente dell'indebitamento non
19.697 15.890 3.807
F. corrente (Nota 14) 3.783 3.723 60
G. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 31 105 (74)
Indebitamento finanziario corrente
H. (E+F+G) 23.511 19.718 3.793
Indebitamento finanziario corrente
I. netto (H-D) 19.520 16.760 2.760
J. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 4.632 8.275 (3.643)
K. Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14) 1.756 1.898 (142)
Indebitamento finanziario non
L. corrente (J+K) 6.388 10.173 (3.785)
M. Indebitamento finanziario netto (I+L) 25.908 26.933 (1.025)

Nel rendiconto finanziario consolidato è esposta la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto).

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2015, i ricavi di vendita sono stati pari a 138.003.000 euro, superiori di 1.666.000 euro (+1,2%) rispetto al 2014.

Ricavi per famiglia di prodotto
2015 % 2014 % Variazione %
Rubinetti in ottone 12.689 9,2% 13.741 10,1% -7,7%
Rubinetti in lega leggera 33.784 24,5% 34.006 24,9% -0,7%
Termostati 10.596 7,7% 12.288 9,0% -13,8%
Bruciatori standard 37.789 27,4% 36.160 26,5% +4,5%
Bruciatori speciali 21.622 15,7% 20.251 14,9% +6,8%
Accessori 13.577 9,8% 12.928 9,5% +5,0%
Totale componenti gas 130.057 94,3% 129.374 94,9% +0,5%
Cerniere 7.946 5,7% 6.963 5,1% +14,1%
Totale 138.003 100,0% 136.337 100% +1,2%

Ricavi per area geografica

2015 % 2014 % Variazione %
Italia 41.244 29,9% 42.277 31,0% -2,4%
Europa Occidentale 7.438 5,4% 8.716 6,4% -14,7%
Europa Orientale 35.125 25,5% 36.198 26,6% -3,0%
Medio Oriente e Africa 16.759 12,1% 16.871 12,4% -0,7%
Asia e Oceania 7.019 5,0% 6.907 5,0% +1,6%
Sud America 20.815 15,1% 18.324 13,4% +13,6%
Nord America e Messico 9.603 7,0% 7.044 5,2% +36,3%
Totale 138.003 100% 136.337 100% +1,2%

Nel corso del 2015 si denota una flessione delle vendite sui mercati europei, più marcata in Europa Occidentale anche a causa di un ulteriore spostamento della produzione di elettrodomestici verso Paesi a minor costo del lavoro. Risultati migliori sono stati conseguiti sui mercati extraeuropei, con un rilevante incremento delle vendite in tutto il continente americano, favorito anche dal dollaro forte.

L'analisi per famiglia di prodotto evidenzia una flessione piuttosto marcata per i rubinetti e termostati (più significativa per i prodotti in ottone), una sostanziale tenuta delle vendite di bruciatori standard e un buon incremento delle vendite di bruciatori speciali, anche grazie all'introduzione di nuovi modelli ad alta efficienza energetica. Di particolare rilievo è l'incremento delle vendite di cerniere, conseguente all'avvio delle forniture di nuovi modelli speciali e favorito dalla rivalutazione del dollaro nei confronti dell'euro.

I prezzi medi di vendita del 2015 sono stati mediamente inferiori di circa l'1% rispetto al 2014.

Si rinvia alla Relazione sulla Gestione per un commento approfondito in merito ai trend che hanno caratterizzato il mercato di riferimento nel corso dell'esercizio.

24. ALTRI PROVENTI

2015 2014 Variazione
Vendita sfridi 2.822 2.922 (100)
Sopravvenienze attive 263 218 45
Affitti attivi 117 132 (15)
Utilizzazione fondi rischi e oneri 69 26 43
Altri proventi 487 450 37
Totale 3.758 3.748 10

25. ACQUISTI DI MATERIALI

2015 2014 Variazione
Materie prime e componenti
di acquisto
49.431 49.782 (351)
Materiale di consumo 4.935 4.690 245
Totale 54.366 54.472 (106)

I prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (ottone, leghe di alluminio e acciaio) hanno subito un aumento medio di circa il 5% rispetto al 2014. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 38,7% nel 2015, rispetto al 38,2% del 2014.

26. COSTI PER SERVIZI

2015 2014 Variazione
Lavorazioni esterne 9.823 10.662 (839)
Metano
e forza motrice
4.902 5.201 (299)
Manutenzioni 3.556 3.999 (443)
Trasporti 2.059 2.032 27
Consulenze 1.670 1.440 230
Compensi agli Amministratori 1.101 868 233
Spese di viaggio e trasferta 884 687 197
Provvigioni 651 881 (230)
Assicurazioni 506 385 121
Servizio mensa 430 400 30
Somministrazione lavoro temporaneo 164 184 (20)
Altri costi 4.013 3.136 877
Totale 29.759 29.875 (116)

La flessione nei costi per lavorazioni esterne è conseguente alla parziale internalizzazione di alcune fasi nella produzione dei bruciatori. La riduzione dei costi energetici deriva dalla riduzione del prezzo di energia elettrica e gas, i consumi sono rimasti sostanzialmente invariati. La riduzione dei costi per manutenzioni è legata alla normale ciclicità degli interventi di manutenzione; le politiche di manutenzione, volte a garantire la costante efficienza di tutti gli impianti produttivi, non hanno subito variazioni. L'incremento dei costi per assicurazioni è attribuibile all'introduzione di una polizza per la copertura del credito commerciale (contestualmente si sono ridotte le commissioni di factoring pro-soluto, precedentemente utilizzato come forma prevalente di garanzia sui crediti). I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 461.000 euro, a consulenze commerciali per 396.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 813.000 euro.

Gli altri costi includono addebiti da clienti, costi per la registrazione di brevetti, costi per noleggio di beni di terzi, costi per pulizie, costi per lo smaltimento dei rifiuti e altri costi di minore rilievo.

2015 2014 Variazione
Salari e stipendi 21.974 21.812 162
Oneri sociali 7.110 7.113 (3)
Lavoro temporaneo 1.340 1.406 (66)
TFR e altri costi 2.102 1.849 253
Totale 32.526 32.180 346

27. COSTI PER IL PERSONALE

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel 2015 è stato pari a 748 (590 operai, 145 impiegati e quadri, 13 dirigenti), contro i 730 del 2014 (578 operai, 141 impiegati e quadri, 11 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, è stato pari a 72 nel 2015 (64 nel 2014).

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha fatto saltuariamente ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi: tale istituto ha permesso un risparmio di costi del personale per 333.000 euro (160.000 euro nel 2014).

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2015 2014 Variazione
Imposte non sul reddito 498 510 (12)
Oneri diversi di gestione 127 152 (25)
Sopravvenienze passive 163 141 22
Perdite e svalutazioni su
crediti commerciali 356 115 241
Accantonamenti per rischi 18 102 (84)
Altri accantonamenti 31 22 9
Totale 1.193 1.042 151

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà. Gli accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi descritti alla Nota 17.

29. SVALUTAZIONI / RIPRISTINI DI VALORE DI ATTIVITA' NON CORRENTI

2015 2014 Variazione
Svalutazione partecipazioni 0 548 (548)
Totale 0 548 (548)

La svalutazione delle partecipazioni iscritta nel 2014 era interamente riferibile all'azzeramento del valore di carico di Sabaf Mexico, la cui liquidazione si è conclusa nel corso del 2015.

30. ONERI FINANZIARI

2015 2014 Variazione
Interessi passivi verso banche 260 247 13
Interessi passivi su leasing 29 36 (7)
Differenziali passivi IRS 14 2 12
Spese bancarie 237 239 (2)
Altri oneri finanziari 55 68 (13)
Totale 595 592 3

31. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2015 il Gruppo ha realizzato perdite nette su cambi per 89.000 euro (utili netti per 119.000 euro nel 2014).

Nel corso dell'esercizio la società controllata Sabaf Turchia ha parzialmente rimborsato il capitale sociale per 4 milioni di lire turche alla Capogruppo Sabaf S.p.A. Tale operazione ha determinato la contabilizzazione nel conto economico consolidato di una differenza passiva su cambi di 458.000 euro, originata dalla differenza tra il cambio medio al quale il capitale era stato versato e il cambio alla data di rimborso.

32. IMPOSTE SUL REDDITO

2015 2014 Variazione
Imposte correnti 3.935 3.832 103
Imposte differite 611 273 338
Conguaglio esercizio precedente (71) (286) 215
Totale 4.475 3.819 656

Le imposte correnti sul reddito includono l'IRES per euro 2.616.000, l'IRAP per euro 538.000 e imposte sul reddito estere per euro 781.000 (rispettivamente euro 2.440.000, euro 1.177.000 ed euro 215.000 nel 2014).

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2015 2014
Imposte sul reddito teoriche 3.705 3.343
Effetto fiscale differenze permanenti 51 90
Imposte relative ad esercizi precedenti (44) (279)
Effetto fiscale da aliquote estere differenti (114) (101)
Effetto perdite fiscali
non recuperabili
149 -
Contabilizzazione incentivi fiscali per investimenti in Turchia (165) (352)
Adeguamento fiscalità differita per variazione aliquota IRES
(Nota 21) 425 -
Altre differenze (55) (47)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP e
imposte sostitutive (correnti e differite) 3.952 2.654
IRAP (corrente e differita) 523 1.165
Totale 4.475 3.819

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 27,50%, al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Al 31 dicembre 2015 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

33. UTILE PER AZIONE

Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati: Utile

2015 2014
Euro '000 Euro '000
Utile netto dell'esercizio 8.998 8.338
Numero di azioni
2015 2014
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la 11.523.219 11.532.943
determinazione degli utili per azione base
Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie
potenziali - -
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione degli utili per azione diluiti 11.523.219 11.532.943

Utile per azione (in euro)

2015 2014
Utile per azione base 0,781 0,723
Utile per azione diluito 0,781 0,723

L'utile netto per azione base è calcolato sul numero medio di azioni in circolazione, deducendo la media delle azioni proprie in portafoglio, pari a 10.231 nel 2015 (507 nel 2014).

L'utile netto per azione diluito è calcolato tenendo conto di eventuali azioni deliberate, ma non ancora sottoscritte, fattispecie non presente nel 2015 e nel 2014.

34. DIVIDENDI

Il 27 maggio 2015 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,40 euro per azione (dividendi totali pari a 4.613.000 euro).

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,48 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 25 maggio 2016 (stacco cedola il 23 maggio, record date il 24 maggio).

35. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA'

Si forniscono di seguito le informazioni per settore operativo per il 2015 e per il 2014.

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Componenti
gas
Cerniere Totale Componenti
gas
Cerniere Totale
Vendite 130.048 7.955 138.003 129.355 6.982 136.337
Risultato operativo 13.493 598 14.091 13.377 (202) 13.175

36. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39

31.12.2015 31.12.2014
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 3.991 2.958
Crediti commerciali e altri crediti 41.872 41.616
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa 69 0
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
Finanziamenti 29.868 29.786
Debiti commerciali 19.450 19.328
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa 31 105

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività del Gruppo.

Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.

A partire dal 1° novembre 2014, è in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 60% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Le principali valute diverse dall'euro a cui il Gruppo è esposto sono il dollaro USA, il real brasiliano e la lira turca, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici ed americani) e alla presenza di unità produttive in Brasile e in Turchia. Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 12% del fatturato totale nel 2015, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 3% del fatturato totale. Le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite strumenti finanziari derivati: al 31 dicembre 2015 sono in essere contratti di vendita a termine per complessivi 5.209.000 dollari, con scadenza fino al 31 dicembre 2016.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2015, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 417.000 euro, senza considerare i contratti di vendita a termine in essere.

Gestione del rischio di tasso di interesse

L'indebitamento finanziario del Gruppo è a tasso variabile; per raggiungere un mix ritenuto ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti, il Gruppo valuta se utilizzare strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa. Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha stipulato un contratto di interest rate swap (IRS) per importi e scadenze coincidenti con un mutuo chirografario in corso di ammortamento, il cui valore residuo al 31 dicembre 2015 è di 3,977 milioni di euro. Il contratto non è stato designato come a copertura di flussi finanziari ed è pertanto contabilizzato secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe gli effetti evidenziati di seguito:

31.12.2015 31.12.2014
Oneri
finanziari
Riserva copertura
flussi di cassa
Oneri
finanziari
Riserva
copertura flussi
di cassa
Incremento
di 100 punti base
116 - 140 -
Decremento
di 100 punti base
(116) - (61) -

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto del Gruppo è rappresentato da ottone e leghe di alluminio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza il Gruppo non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2015 e del 2014 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2015 pari al 23%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 0,99) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive.

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014:

Al 31 dicembre 2015

Valore
contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
Entro 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 5
anni
Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari a
breve termine
19.697 19.697 17.697 2.000 - -
Mutui chirografari 7.339 7.506 700 2.099 4.707 -
Mutui immobiliari 934 942 - 942 - -
Leasing finanziari 1898 2195 47 141 754 1253
Totale debiti finanziari 29.868 30.340 18.444 5.182 5.461 1.253
Debiti commerciali 19.450 19.450 18.350 1.100 - -
Totale 49.318 49.790 36.794 6.282 5.461 1.253
Al 31 dicembre 2014
Valore
contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
Entro 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 5
anni
Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari a
breve termine
15.891 15.891 15.891 - - -
Mutui chirografari 10.000 10.336 702 2.105 7.529 -
Mutui immobiliari 1.858 1.884 0 942 942 -
Leasing finanziari 2.037 2.384 47 141 754 1.442
Totale debiti finanziari 29.786 30.495 16.640 3.188 9.225 1.442
Debiti commerciali 19.328 19.328 18.234 1.094 - -
Totale 49.114 49.823 34.874 4.282 9.225 1.442

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie correnti (derivati su cambi)
Totale attività
-
0
69
69
-
0
69
69
Altre passività finanziarie (derivati su cambi) - 17 - 17
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - 14 - 14
Totale passività 0 31 0 31

37. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni tra le società consolidate sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate.

Totale
2015
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Crediti commerciali 40.425 - 39 - 39 0,10%
Crediti per imposte 2.489 1.204 - - 1.204 48,37%
Debiti per imposte 1.219 157 - - 157 12,88%
Incidenza
delle
operazioni o posizioni con parti correlate sulle
voci di
stato patrimoniale
Totale
2014
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Crediti commerciali 40.521 - 112 - 112 0,28%
Crediti per imposte 2.390 1.262 - - 1.262 52,80%
Debiti per imposte 2.453 1.575 - - 1.575 64,21%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

Totale
2015
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Altri proventi 3.758 10 - - 10 0,27%
Servizi (29.759) - (180) (34) (214) 0,72%
Totale
2014
Controllante Controllate
non
consolidate
Altri parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza
sul totale
Altri proventi 3.748 10 - - 10 0,27%
Servizi (29.875) - (82) - (82) 0,27%
Svalutazioni di attività
non correnti
Utili e perdite da
(548) - (548) - (548) 100,00%
partecipazioni (606) - (606) - (606) 100,00%

I rapporti con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A. consistono in:

  • prestazioni di servizi amministrativi forniti da Sabaf S.p.A. alla controllante;
  • rapporti intrattenuti nell'ambito del consolidato fiscale, che hanno generato i crediti e debiti evidenziati nelle tabelle.

I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

I rapporti con le società controllate non consolidate hanno natura esclusivamente commerciale.

Compensi ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche

Tali informazioni sono presentate nella Relazione sulla Remunerazione 2015, alla quale si fa rinvio.

38. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al 31 dicembre 2015 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti del Gruppo.

39. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2015 non si sono verificati eventi né sono state poste in essere operazioni significative non ricorrenti.

40. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2015 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

41. IMPEGNI

Garanzie prestate

Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi 6.010.000 euro (6.249.000 euro al 31 dicembre 2014).

42. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI

Denominazione
sociale
Sede Capitale sociale Soci % di
partecipa
zione
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 25.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (SP, Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Beyaz Esya
Parcalari Sanayi Ve
Ticaret Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRK 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance
Components Trading Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 200.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance
Components Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 4.400.000 Sabaf S.p.A. 100%

SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

SOCIETÀ NON CONSOLIDATE VALUTATE AL COSTO

Denominazione
sociale
Sede Capitale sociale Soci % di
partecipa
zione
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 100.000 Sabaf S.p.A. 100%

ALTRE PARTECIPAZIONI RILEVANTI: NESSUNA

43. DATI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO

Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, 1 25035 Ospitaletto (Brescia)

Collegamenti: Tel: +39 030 - 6843001
Fax: +39 030 – 6848249
E-mail: [email protected]
Sito web: www.sabaf.it
Dati fiscali: R.E.A. Brescia 347512
Codice Fiscale 03244470179
Partita IVA 01786910982

Appendice

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2015 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete.

(in migliaia di euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2015
Revisione
contabile
Deloitte & Touche
S.p.A.
Capogruppo 52
Deloitte & Touche
S.p.A.
Società controllate
italiane
20
Rete Deloitte Sabaf do Brasil 23
Rete Deloitte Sabaf Turchia 25
Servizi di
attestazione
Deloitte & Touche
S.p.A.
Capogruppo 2(1)
Deloitte & Touche
S.p.A.
Società controllate
italiane
1(1)
Altri servizi Deloitte & Touche
S.p.A.
Capogruppo 15(2)
Rete Deloitte Sabaf do Brasil 2(3)
Totale 140

(1) sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP e 770

(3) assistenza fiscale in materia di transfer pricing

(2) procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; revisione di rendiconti di attività di formazione

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