Governance Information • Apr 6, 2017
Governance Information
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ESERCIZIO 2016
(Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 9 marzo 2017)
Rai Way S.p.A. Sede legale in Roma, Via Teulada n. 66 Codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Roma: 05820021003 Capitale sociale Euro 70.176.000,00, interamente versato www.raiway.it Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento di RAI - Radiotelevisione italiana S.p.A.
| INDICE | 2 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ALCUNE DEFINIZIONI 5 |
|||||||||
| 1 | PROFILO DELL'EMITTENTE8 | ||||||||
| 1.1 | Profilo di governance societaria |
8 | |||||||
| 1.2 | Cenni al sistema di amministrazione e agli organi sociali |
8 | |||||||
| 1.3 | Natura di "PMI" ai fini delle disposizioni del TUF |
9 | |||||||
| 1.4 | Poteri dello Stato italiano (c.d. golden powers) | 9 | |||||||
| 1.5 Trasferimento di partecipazioni azionarie nel capitale dell'Emittente da parte dell'azionista Rai |
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| 1.6 | Partecipazioni in altre società | 12 | |||||||
| 2 | INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, DEL TUF) ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2016 13 |
||||||||
| 2.1 | Struttura del capitale sociale | 13 | |||||||
| 2.2 | Restrizioni al trasferimento delle azioni |
13 | |||||||
| 2.3 | Partecipazioni rilevanti nel capitale | 13 | |||||||
| 2.4 | Titoli che conferiscono diritti speciali di controllo | 13 | |||||||
| 2.5 | Partecipazione azionaria dei dipendenti |
||||||||
| 2.6 | Restrizione dei diritti di voto |
||||||||
| 2.7 | Patti parasociali |
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| 2.8 | Clausole di change of control 14 |
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| 2.9 | Disposizioni statutarie in materia di offerte pubbliche di acquisto | 15 | |||||||
| 2.10 | Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie |
||||||||
| 2.11 | Attività di direzione e coordinamento | ||||||||
| 3 | COMPLIANCE | 18 | |||||||
| 4 | CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE | 19 | |||||||
| 4.1 | Nomina e sostituzione (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF) | 19 | |||||||
| 4.2 | Composizione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) | 22 | |||||||
| 4.2.1 Cumulo massimo degli incarichi ricoperti in altre società |
27 | ||||||||
| 4.2.2 Induction Programme |
28 | ||||||||
| 4.3 | Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) |
28 | |||||||
| 4.4 | Organi Delegati | 31 | |||||||
| 4.4.1 Amministratore Delegato |
31 | ||||||||
| 4.4.2 Presidente del Consiglio di Amministrazione |
34 | ||||||||
| 4.4.3 Comitato Esecutivo |
35 | ||||||||
| 4.4.4 Informativa al Consiglio |
35 |
| 4.5 | Altri Consiglieri Esecutivi | 36 | |
|---|---|---|---|
| 4.6 | Amministratori Indipendenti |
36 | |
| 4.7 | Lead Independent Director | 37 | |
| 5 | TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE |
38 | |
| 6 | D), | COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA TUF) |
40 |
| 7 | COMITATO REMUNERAZIONE E NOMINE | 41 | |
| 7.1 | Composizione e funzionamento del Comitato Remunerazione Nomine |
e 41 |
|
| 7.2 | Funzioni del Comitato Remunerazione e Nomine | 42 | |
| 8 | REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI | 44 | |
| 9 | COMITATO CONTROLLO E RISCHI |
45 | |
| 9.1 | Composizione e funzionamento del Comitato Controllo e Rischi (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) |
45 | |
| 9.2 | Funzioni attribuite al Comitato Controllo e Rischi | 47 | |
| 10 | SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI | 50 | |
| 10.1 | Premessa | 50 | |
| 10.2 | Descrizione delle principali caratteristiche del sistema gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria |
di 52 |
|
| 10.3 | Organi e Funzioni nell'ambito del SCIGR | 54 | |
| 10.3.1 Consiglio di Amministrazione e Comitato Controllo e Rischi |
54 | ||
| 10.3.2 Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi |
56 | ||
| 10.3.3 Collegio Sindacale |
56 | ||
| 10.3.4 Il Responsabile della Funzione Audit |
57 | ||
| 10.3.5 Audit |
58 | ||
| 10.3.6 Dirigente Preposto |
59 | ||
| 10.4 | Modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e gestione dei rischi |
63 | |
| 10.5 | Modello organizzativo ex D.Lgs. 231 del 2001 | 64 | |
| 10.5.1 Principi base |
64 | ||
| 10.5.2 Struttura del Modello 231 |
65 | ||
| 10.5.3 Organismo di Vigilanza |
66 | ||
| 10.5.4 I Responsabili Interni |
67 | ||
| 10.6 | Codice Etico | 67 | |
| 10.7 | Piano anticorruzione ai sensi della Legge 190/2012 | 67 | |
| 10.8 | Codice di comportamento in materia di internal dealing |
68 | |
| 10.9 | Codice Informazioni Privilegiate | 69 |
| 10.10 Società di revisione | |
|---|---|
| 11 | INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE |
| 12 | NOMINA DEI SINDACI |
| 13 | COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), TUF) |
| 14 | RAPPORTI CON GLI AZIONISTI |
| 15 | ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA C), TUF) 81 |
| 16 | ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TUF) |
| 17 | CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 83 |
| Amministratore Incaricato | L'amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento di un efficace SCIGR, di cui al Paragrafo 10.3.2 della Relazione. |
|---|---|
| Assemblea | L'assemblea degli azionisti di Rai Way. |
| Borsa Italiana | Borsa Italiana S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari n. 6. |
| Codice di Autodisciplina | Il Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la corporate governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana (Edizione del luglio 2015). |
| Codice Etico | Il codice etico aziendale, che costituisce parte integrante del Modello 231, meglio descritto nel Paragrafo 9 della Relazione. |
| Codice Informazioni Privilegiate | Il codice per il trattamento delle informazioni privilegiate approvato dal Consiglio di Amministrazione, meglio descritto nel Paragrafo 10.9 della Relazione. |
| Collegio Sindacale | Il collegio sindacale di Rai Way. |
| Consiglio di Amministrazione o Consiglio |
Il consiglio di amministrazione di Rai Way. |
| Data di Avvio delle Negoziazioni | Il primo giorno in cui le azioni di Rai Way sono state negoziate sul MTA (come di seguito definito), vale a dire il 19 novembre 2014. |
| Dirigente Preposto | Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, di cui al Paragrafo 10.3.6 della presente Relazione. |
| Gruppo Rai o Gruppo |
Il gruppo societario facente capo a Rai, che include le società dalla stessa controllate ai sensi dell'art. 2359 del Codice Civile. |
| Modello 231 o Modello |
Il modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, come successivamente modificato e integrato. |
| Monte Titoli | Monte Titoli S.p.A., con sede in Milano, Piazza Affari, n. 6. |
| MTA | Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana. |
| Nuovo Contratto di Servizio | Il contratto di servizio sottoscritto in data 31 |
| luglio 2014 (con efficacia dal 1° luglio 2014) tra Rai Way, in qualità di fornitore e Rai, in qualità di committente, avente ad oggetto la fornitura di un servizio "chiavi in mano". |
|
|---|---|
| Nuovo Contratto Passivo di Servizi | Il contratto di fornitura di servizi sottoscritto in data 31 luglio 2014 (con efficacia dal 1° luglio 2014) tra Rai, in qualità di fornitore, e Rai Way, in qualità di committente. |
| Offerta Globale di Vendita o Offerta Globale |
L'offerta pubblica globale di vendita da parte di Rai, finalizzata all'ammissione a quotazione delle azioni della Società sul MTA, conclusa in data 19 novembre 2014. |
| Organismo di Vigilanza | L'organismo di vigilanza ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, come successivamente modificato e integrato. |
| Procedura Parti Correlate | La procedura relativa al compimento di operazioni con parti correlate, adottata dalla Società in conformità a quanto previsto dall'art. 2391-bis del Codice Civile e dal Regolamento Parti Correlate (come di seguito definito). |
| Rai o Capogruppo |
RAI - Radiotelevisione italiana S.p.A., con sede in Roma, Viale Giuseppe Mazzini n. 14. |
| Rai Way o Emittente o Società |
Rai Way S.p.A., con sede in Roma, Via Teulada n. 66. |
| Regolamento Assembleare | Il regolamento dell'Assemblea, ai sensi del Criterio applicativo 9.C.3 del Codice di Autodisciplina, al fine di consentire l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari. |
| Regolamento Consiliare | Il regolamento del Consiglio di Amministrazione, approvato da quest'ultimo, in conformità all'art. 23.1 dello Statuto, che disciplina le modalità di funzionamento e le competenze del Consiglio medesimo, nel rispetto delle norme di legge e di quelle statutarie. |
| Regolamento di Direzione e Coordinamento |
Il regolamento avente a oggetto l'attività di direzione e coordinamento esercitata da Rai su Rai Way, approvato dai consigli di amministrazione dell'Emittente e della Capogruppo in data 4 settembre 2014 ed entrato in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni. |
| Regolamento Emittenti | Il regolamento CONSOB adottato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato. |
| Regolamento Mercati | Il regolamento approvato da CONSOB con deliberazione n. 16191 in data 20 ottobre 2007 e successive modifiche e integrazioni. |
|---|---|
| Regolamento Parti Correlate | Il regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato da CONSOB con delibera n. 17221 in data 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni. |
| Relazione | La presente relazione sul governo societario e gli assetti proprietari. |
| Responsabile della Funzione Audit | Il soggetto responsabile della funzione Audit, di cui al Paragrafo 10.3.4 della presente Relazione. |
| SCIGR | Acronimo di "Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi", meglio descritto nel Capitolo 10 della presente Relazione. |
| Società di Revisione | PricewaterhousCoopers S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti dell'Emittente. |
| Statuto | Lo statuto sociale di Rai Way. |
| TUF | Il D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche e integrazioni. |
Con il termine corporate governance si intende l'insieme delle regole e, più in generale, il sistema di governo societario che presiede alla gestione e al controllo delle società di capitali.
Rai Way è una società con azioni quotate sul MTA a far data dal 19 novembre 2014, giorno di regolamento dell'Offerta Globale di Vendita promossa dall'azionista Rai.
In vista e ai fini del processo di quotazione delle proprie azioni, in data 4 settembre 2014 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire al Codice di Autodisciplina e, a partire da tale data, la Società ha progressivamente adottato alcune deliberazioni volte ad allineare la propria corporate governance al Codice di Autodisciplina medesimo, a partire dalla Data di Avvio delle Negoziazioni.
Rai Way si è dotata di un sistema di governo societario in linea con le previsioni normative e regolamentari ad essa applicabili e coerente con i principi riconosciuti dalla best practice internazionale: si evidenziano il ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione e gli obiettivi di corretta gestione di eventuali situazioni di conflitto di interessi, di efficienza del sistema di controllo interno e di trasparenza nei confronti del mercato.
Salvo quanto diversamente indicato, le informazioni riportate nella presente Relazione si riferiscono all'esercizio sociale chiuso al 31 dicembre 2016.
La Società ha adottato un sistema di amministrazione c.d. tradizionale, che valorizza il ruolo del Consiglio di Amministrazione quale organo gestorio, mentre la funzione di controllo è demandata al Collegio Sindacale. La struttura di governance e l'assetto organizzativo complessivo sono altresì in linea con l'obiettivo di massimizzare l'efficienza gestionale e creare sempre maggior valore per tutti gli azionisti.
Gli organi della Società sono l'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. Le attribuzioni e le modalità di funzionamento degli organi sociali sono disciplinate dalla legge, dallo Statuto e dalle deliberazioni assunte dagli organi competenti, a seconda dei casi.
L'Assemblea degli azionisti è l'organo sovrano che esprime con le sue deliberazioni la volontà sociale.
L'Assemblea delibera, in sede ordinaria o straordinaria, sugli argomenti ad essa attribuiti a norma di legge e di Statuto. In particolare, l'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all'anno entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, ovvero entro centottanta giorni, nei casi in cui la legge lo consenta e con le modalità dalla stessa prescritte. L'Assemblea è in ogni caso convocata, sia in via ordinaria sia in via straordinaria, ogni volta che il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno e negli ulteriori casi previsti dalla normativa, anche regolamentare, vigente.
Le convocazioni delle Assemblee sono fatte mediante avviso da pubblicarsi nei modi e nei termini e con i contenuti stabiliti dalle disposizioni di legge e di regolamento di tempo in tempo applicabili. Le Assemblee di Rai Way si svolgono in un'unica convocazione, salvo che il Consiglio di Amministrazione, per una determinata seduta, deliberi di indicare la data per la seconda ed, eventualmente, per la terza convocazione, dandone notizia nell'avviso di convocazione.
Per maggiori informazioni, si veda il Capitolo 15 della presente Relazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha la gestione esclusiva dell'impresa sociale ed opera con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e sulla base delle specifiche competenze dei singoli suoi componenti.
Il Consiglio di Amministrazione è dotato di ogni potere di amministrazione della Società e della facoltà di compiere tutti gli atti ritenuti necessari od opportuni per l'attuazione dell'oggetto sociale, esclusi soltanto gli atti che lo Statuto riserva all'Assemblea. Le modalità di funzionamento e le competenze dell'organo amministrativo sono disciplinate da un apposito regolamento, adottato dal Consiglio nel rispetto delle previsioni di legge, regolamentari e statutarie.
L'elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione avviene tramite il c.d. sistema del voto di lista, vale a dire sulla base di liste presentate dagli Azionisti che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni Rai Way rappresentative di almeno il 2,5% del capitale sociale avente diritto di voto ovvero della misura inferiore stabilita da inderogabili disposizioni di legge o regolamentari.
Per maggiori informazioni, si veda il Capitolo 4 della presente Relazione.
Il Collegio Sindacale è l'organo di controllo di Rai Way ed è composto da tre componenti effettivi e due supplenti. L'elezione dei sindaci avviene tramite il c.d. sistema del voto di lista, vale a dire sulla base di liste presentate dagli azionisti che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno la percentuale del capitale sociale stabilita dalla normativa anche regolamentare, di tempo in tempo vigente.
Per maggiori informazioni, si vedano i Capitoli 12 e 13 della presente Relazione.
Si segnala che, alla data della presente Relazione, anche ai fini dell'applicazione di talune norme in materia di governo societario e assetti proprietari previste dal TUF, Rai Way rientra nella definizione di "PMI" di cui all'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1) del TUF (1 ).
L'assunzione di determinate delibere societarie da parte dell'Emittente ovvero l'acquisto di determinate partecipazioni azionarie rilevanti ai fini del controllo dell'Emittente da parte di soggetti esterni all'Unione Europea potrebbero essere assoggettati ai poteri speciali dello Stato (c.d. golden powers) previsti dal D.L. 15 marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni
( 1 ) Ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1) del TUF, per "PMI" si intendono: "fermo quanto previsto da altre disposizioni di legge, le piccole e medie imprese, emittenti azioni quotate, il cui fatturato anche anteriormente all'ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, sia inferiore a 300 milioni di euro, ovvero che abbiano una capitalizzazione di mercato inferiore ai 500 milioni di euro. Non si considerano PMI gli emittenti azioni quotate che abbiano superato entrambi i predetti limiti per tre anni consecutivi. La Consob stabilisce con regolamento le disposizioni attuative della presente lettera, incluse le modalità informative cui sono tenuti tali emittenti in relazione all'acquisto ovvero alla perdita della qualifica di PMI. La Consob sulla base delle informazioni fornite dagli emittenti pubblica l'elenco delle PMI tramite il proprio sito internet".
in Legge 11 maggio 2012, n. 56, che disciplina i poteri speciali dello Stato inerenti, inter alia, gli attivi strategici nel settore delle comunicazioni.
Gli "attivi strategici" nel settore delle comunicazioni sono stati individuati dall'art. 3 del D.P.R. 25 marzo 2014, n. 85 come segue: (i) le reti dedicate e la rete di accesso pubblica agli utenti finali in connessione con le reti metropolitane, i Router di servizio e le reti a lunga distanza; (ii) gli impianti utilizzati per la fornitura dell'accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale e dei servizi a banda larga e ultra-larga, e nei relativi rapporti convenzionali; (iii) gli elementi dedicati, anche non a uso esclusivo, per la connettività (fonia, dati e video), la sicurezza, il controllo e la gestione relativi a reti di accesso di telecomunicazioni in postazione fissa.
In particolare, l'art. 2 del D.L. 21/2012 stabilisce che - con riferimento alle società che detengono uno o più di tali attivi - lo Stato può:
L'art. 4 del D.P.R. 85/2014, in ogni caso:
Le procedure per l'esercizio dei poteri speciali nel settore delle comunicazioni sono state individuate dal D.P.R. 25 marzo 2014, n. 86.
Ai fini dell'esercizio dei poteri di cui alla lettera (a) che precede, la società che detiene gli attivi strategici notifica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, entro dieci giorni e comunque prima che vi sia data attuazione, la delibera e un'informativa completa sulla delibera stessa. La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica l'eventuale veto entro quindici giorni dalla notifica. Il potere di veto può essere esercitato anche nella forma di imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni ogniqualvolta ciò sia sufficiente ad assicurare la tutela degli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti. Decorsi il termine per la comunicazione dell'eventuale veto senza che sia intervenuto un provvedimento in tal senso, l'operazione può essere effettuata.
Le delibere o gli atti adottati in violazione del potere di veto sono nulli. La Presidenza del Consiglio dei Ministri può altresì ingiungere alla società e all'eventuale controparte di ripristinare a proprie spese la situazione anteriore. Salvo che il fatto costituisca reato, a carico di chiunque non osservi le disposizioni in tema di esercizio del potere di veto sono applicabili sanzioni amministrative pecuniarie fino al doppio del valore dell'operazione, comunque non inferiori all'1% del fatturato cumulato realizzato dalle imprese coinvolte nell'ultimo esercizio per il quale sia stato approvato il bilancio.
Ai fini dell'esercizio dei poteri di cui alle lettere (b) e (c) che precedono, il soggetto esterno all'Unione Europea che acquisisce una partecipazione rilevante è tenuto a notificare tale acquisto, entro dieci giorni dalla sua esecuzione, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, unitamente a ogni informazione utile alla descrizione generale del progetto di acquisizione, dell'acquirente e del suo ambito di operatività. La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica l'eventuale imposizione di condizioni o l'esercizio del potere di opposizione, entro quindici giorni dalla notifica. Fino al decorso del termine per l'imposizione di condizioni o per l'esercizio del potere di opposizione, i diritti di voto e comunque quelli aventi contenuto diverso da quello patrimoniale, legati alle azioni che rappresentano la partecipazione rilevante, sono sospesi.
Qualora la Presidenza del Consiglio dei Ministri eserciti il potere di imporre condizioni, in caso di eventuale inadempimento o violazione delle condizioni imposte all'acquirente, per tutto il periodo in cui perdura l'inadempimento o la violazione sono sospesi i diritti di voto, o comunque i diritti aventi contenuto diverso da quello patrimoniale, legati alle azioni o quote che rappresentano la partecipazione rilevante. Le delibere eventualmente adottate con il voto determinante di tali azioni o quote, nonché le delibere o gli atti adottati con violazione o inadempimento delle condizioni imposte, sono nulli. L'acquirente che non osservi le condizioni imposte è, altresì, soggetto, salvo che il fatto costituisca reato, a una sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del valore dell'operazione e comunque non inferiore all'1% per cento del fatturato realizzato nell'ultimo esercizio per il quale sia stato approvato il bilancio.
Qualora la Presidenza del Consiglio dei Ministri eserciti il potere di opporsi all'acquisto della partecipazione, il cessionario non può esercitare i diritti di voto e comunque quelli aventi contenuto diverso da quello patrimoniale, legati alle azioni che rappresentano la partecipazione rilevante, e dovrà cedere le stesse azioni entro un anno. In caso di mancata ottemperanza, il tribunale, su richiesta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ordina la vendita delle suddette azioni secondo le procedure previste dall'art. 2359-ter del Codice Civile. Le deliberazioni assembleari eventualmente adottate con il voto determinante di tali azioni sono nulle.
Rai controlla di diritto Rai Way ai sensi dell'art. 93 del TUF.
Il D.L. 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni dalla Legge 23 giugno 2014, n. 89 prevede, all'art. 21, comma 3, che "ai fini dell'efficientamento, della razionalizzazione e del riassetto industriale nell'ambito delle partecipazioni detenute dalla RAI S.p.A., la Società può procedere alla cessione sul mercato, secondo modalità trasparenti e non discriminatorie, di quote di Rai Way, garantendo la continuità del servizio erogato. Le modalità di alienazione sono individuate con decreto del Presidente del consiglio dei ministri adottato su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico".
In data 8 maggio 2014, Rai ha notificato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la propria intenzione di procedere all'Offerta Globale. Con D.P.C.M. 2 settembre 2014, recante i criteri e le modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Rai Way S.p.A. (14A07488) (Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 229 del 2 ottobre 2014), l'alienazione della partecipazione oggetto dell'Offerta Globale è stata oggetto di formale autorizzazione.
Per quanto occorrer possa, l'Offerta Globale è stata notificata da Rai alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A seguito di tale notifica non sono pervenute, nei termini previsti dai decreti attuativi illustrati nel precedente Paragrafo 1.4, comunicazioni a qualsivoglia titolo inerenti un eventuale esercizio dei golden powers (cfr. il precedente Paragrafo 1.4) da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei confronti di Rai. In data 23 ottobre 2014, sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato comunicato che "il Consiglio dei Ministri ha accolto la proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanza di non esercitare il potere di veto in relazione […] all'autorizzazione alla vendita di quota di minoranza delle azioni di Rai Way S.p.A. finalizzata alla quotazione di Rai Way".
Durante l'intero esercizio 2016, Rai Way non ha detenuto alcuna partecipazione nel capitale sociale di altre società, mentre alla data della presente Relazione detiene l'intero capitale della Sud Engineering s.r.l., acquisito il 1° marzo 2017.
Il capitale sociale di Rai Way è pari a Euro 70.176.000,00, interamente versato, rappresentato da n. 272.000.000 azioni ordinarie, senza indicazione del valore nominale. Non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie.
Tutte le azioni, che sono nominative, hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti. In particolare, ciascuna azione attribuisce il diritto ad un voto nelle Assemblee ordinarie e straordinarie della Società, nonché gli altri diritti amministrativi previsti dalle applicabili disposizioni di legge e dello Statuto.
Le Azioni sono nominative e liberamente trasferibili ai sensi di legge e di Statuto.
Gli acquisti di determinate partecipazioni azionarie rilevanti ai fini del controllo dell'Emittente da parte di soggetti esterni all'Unione Europea potrebbero essere limitati dai poteri speciali dello Stato (c.d. golden powers) previsti dal D.L. 15 marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni in Legge 11 maggio 2012, n. 56. Si richiama quanto descritto nella Sezione 1, Paragrafo 1.4 della Relazione.
Per informazioni in merito alle modalità di trasferimento di partecipazioni azionarie nel capitale dell'Emittente da parte dell'azionista Rai, si rinvia al precedente Paragrafo 1.5 della Relazione.
Dalle risultanze del libro soci, dalle comunicazioni ricevute ai sensi di legge e dalle altre informazioni a disposizione alla data odierna, risulta che gli azionisti che detengono partecipazioni superiori al 5% (2) del capitale con diritto di voto, alla data della presente Relazione, come pure al 31 dicembre 2016, sono quelli indicati nella TABELLA 1, allegata alla presente Relazione.
Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.
Nell'ambito dell'Offerta Globale di Vendita, era previsto che ai n. 565 "dipendenti" ( 3 ) assegnatari delle azioni di Rai Way che avessero mantenuto, senza soluzione di continuità,
( 2 ) Considerata la natura di "PMI" dell'Emittente ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF, la percentuale applicabile ai fini degli obblighi di comunicazione di cui all'art. 120, comma 2 del TUF è pari al 5%.
( 3 ) Ai fini dell'Offerta medesima, erano considerati "dipendenti" quelli delle società del Gruppo Rai, inclusa quindi Rai Way, residenti in Italia e in servizio alla data del 30 settembre 2014, ai sensi di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato (inclusi contratti di apprendistato professionalizzante), risultati iscritti, alla medesima data del 30 settembre 2014, nei relativi libri matricola ai sensi della legislazione italiana vigente.
la piena proprietà di tali azioni per dodici mesi dalla data di regolamento dell'Offerta (vale a dire dal 19 novembre 2014), e sempre che le stesse azioni fossero rimaste depositate presso un collocatore ovvero presso altre istituzioni aderenti a Monte Titoli, sarebbe spettata l'attribuzione gratuita di n. 1 (una) azione della Società ogni n. 10 (dieci) azioni assegnate nell'ambito dell'Offerta Globale di Vendita.
In data 17 febbraio 2016, a seguito dei risultati delle richieste di attribuzione delle azioni gratuite, sono state assegnate a "dipendenti" in possesso delle suddette caratteristiche n. 87.323 azioni ordinarie Rai Way messe a disposizione da Rai ( 4 ).
Fermo restando quanto sopra segnalato, non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti di Rai Way.
Non esistono restrizioni al diritto di voto degli azionisti.
La Società non è a conoscenza di accordi tra azionisti che siano rilevanti ai sensi dell'art. 122 del TUF.
Tenuto conto della partecipazione posseduta dall'azionista di controllo e del quadro normativo nel quale si colloca, la Società non è contendibile.
Fermo restando quanto precede, alcuni contratti, ritenuti significativi, di cui è parte la Società contengono clausole di cambio di controllo. Segnatamente:
(i) il contratto di conto corrente intersocietario sottoscritto tra Rai e Rai Way il 17 novembre 2014, strumentale a fornire a Rai la provvista necessaria per regolare le reciproche posizioni di credito e di debito derivanti da taluni servizi di pagamento residuali previsti dal Nuovo Contratto Passivo di Servizi, quali, a titolo esemplificativo, la gestione di anticipi a dipendenti presso sedi centrali o periferiche e la liquidazione di altre partite all'interno del Gruppo, non riconducibili ai servizi prestati ai sensi del Nuovo Contratto Passivo di Servizi. I suddetti servizi di pagamento residuali non includono, in ogni caso, i pagamenti rivenienti dal Nuovo Contratto di Servizio. Ai sensi del nuovo contratto di conto corrente intersocietario, a Rai Way è, inoltre, riconosciuta la facoltà di depositare la propria liquidità in favore di Rai in un ulteriore conto corrente infragruppo. In particolare, è previsto che l'Emittente fornisca indicazioni circa le caratteristiche tecniche del deposito in termini di decorrenza, durata e importo e, in caso di accordo con Rai anche sui termini economici, le condizioni del deposito sono oggetto di separato accordo, restando comunque inteso che la liquidità può essere rimborsata a Rai Way alla scadenza concordata ovvero anticipatamente, previo preavviso di almeno
( 4 ) Per completezza, si segnala che in pari data sono state inoltre assegnate gratuitamente al "pubblico indistinto" – al ricorrere delle medesime condizioni per l'avvenuta assegnazione gratuita delle azioni ordinarie Rai Way ai dipendenti – n. 191.567 azioni ordinarie Rai Way messe a disposizione da Rai nel rapporto di n. 1 (una) azione della Società ogni n. 20 (venti) azioni assegnate nell'ambito dell'Offerta Globale di Vendita.
cinque giorni. Tale contratto cessa automaticamente in caso di perdita del controllo, diretto o indiretto, di Rai su Rai Way;
Lo Statuto non contiene alcuna deroga alle disposizioni del TUF in materia di offerte pubbliche di acquisto, incluse le disposizioni di cui all'art. 104, commi 1 e 2 del TUF in materia di c.d. passivity rule e le ulteriori deroghe e facoltà di cui all'art. 106 del TUF derivanti dalla natura di PMI della Società (cfr. la Sezione I, Paragrafo 1.3 della Relazione). Inoltre, lo Statuto non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis del TUF.
Alla data della presente Relazione, non sussistono delibere dell'Assemblea che delegano il Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, né è concessa agli Amministratori la facoltà di emettere obbligazioni convertibili in azioni sia ordinarie sia di risparmio o con warrants validi per la sottoscrizione di azioni; parimenti, non sussistono delibere di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e seguenti del Codice Civile.
L'Assemblea del 28 aprile 2016 ha autorizzato, ai sensi e per gli effetti degli artt. 2357 e seguenti del Codice Civile, dell'art. 132 del TUF e dell'art. 144-bis del Regolamento Emittenti, il Consiglio di Amministrazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie. In particolare l'Assemblea ha deliberato di autorizzare, nei diciotto mesi dalla data della deliberazione assembleare, l'acquisto, in una o più volte, di azioni proprie sino a un numero massimo di azioni tale da non eccedere il 10% del capitale sociale, ad un prezzo né inferiore né superiore di oltre il 20% rispetto al prezzo ufficiale di borsa delle azioni registrato da Borsa Italiana S.p.A. nella seduta precedente ogni singola operazione secondo qualsivoglia delle modalità consentite dalla normativa vigente, esclusa la facoltà di effettuare gli acquisti di azioni proprie attraverso acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati nei mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti. Ciò al fine di permettere alla Società di disporre di un importante strumento di flessibilità, da eventualmente utilizzarsi a fini di: i) investimento della liquidità a medio e lungo termine, ovvero comunque per cogliere opportunità di mercato; ii) intervento, nel rispetto delle disposizioni vigenti, per contenere movimenti anomali delle quotazioni e per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi, a fronte di momentanei fenomeni distorsivi legati a un eccesso di volatilità o a una scarsa liquidità degli scambi; iii) creazione di un portafoglio di azioni proprie di cui poter quindi disporre per impieghi ritenuti di interesse per la Società, ivi incluso il servizio di piani di incentivazione azionaria ovvero nel contesto di assegnazioni gratuite di azioni ai soci. Inoltre l'Assemblea ha autorizzato anche la disposizione di azioni proprie, ai fini di cui sopra e senza limite temporale, ad un prezzo o, comunque, secondo criteri e condizioni determinati dal Consiglio di Amministrazione, avuto riguardo alle modalità realizzative in concreto impiegate, all'andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente all'operazione e al migliore interesse della Società, secondo qualunque modalità risulti opportuna per corrispondere alle finalità perseguite nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti.
Si segnala peraltro che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, nella medesima data di approvazione della presente Relazione, di proporre all'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 – prevista, in unica convocazione, per il 28 aprile 2017 – la revoca della deliberazione assunta in data 28 aprile 2016 e una nuova autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, ai sensi e per gli effetti degli artt. 2357 e seguenti del Codice Civile, dell'art. 132 del TUF e dell'art. 144-bis del Regolamento Emittenti (si rinvia alla relativa Relazione del Consiglio di Amministrazione in merito alla proposta, consultabile, a seguito della sua pubblicazione nei termini di legge, anche sul sito internet della Società alla sezione Corporate Governance/Assemblee degli Azionisti/Assemblee/Assemblea Ordinaria del 28 aprile 2017).
Alla data della presente Relazione la Società, così come la società controllata, non detiene azioni proprie.
Rai Way è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile, da parte di Rai.
In data 4 settembre 2014, i consigli di amministrazione di Rai e di Rai Way, per quanto di rispettiva competenza, hanno approvato il Regolamento di Direzione e Coordinamento di Rai nei confronti di Rai Way, le cui disposizioni si rivolgono esclusivamente alla Società, con esclusione, pertanto, di tutte le società appartenenti al Gruppo Rai, diverse da Rai Way, assoggettate alla direzione e coordinamento della Capogruppo. Tale Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni, si propone di contemperare - da un lato - l'esigenza di collegamento informativo e di interazione funzionale sottesa all'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo e - dall'altro lato - lo status di società quotata assunto da Rai Way e la necessità di assicurare in ogni momento l'autonomia gestionale di quest'ultima.
In virtù di quanto previsto nel suddetto regolamento, l'attività di direzione e coordinamento esercitata da parte di Rai nei confronti di Rai Way si esplica principalmente attraverso:
Con particolare riguardo al personale e alle politiche di remunerazione, si segnala che, ai sensi del Regolamento di Direzione e Coordinamento, è di competenza esclusiva di Rai Way ogni decisione afferente la nomina e l'assunzione del personale e dei dirigenti dell'Emittente, la gestione dei rapporti di lavoro e la definizione delle politiche remunerative, ivi incluse la definizione del sentiero di carriera e l'implementazione dei sistemi di valutazione delle prestazioni e incentivazione dei dirigenti, in relazione alle quali Rai non ha alcun diritto di veto. La Capogruppo può adottare specifiche procedure, che verranno implementate autonomamente anche da Rai Way, dirette unicamente al rispetto dei criteri di trasparenza e non discriminatorietà che devono caratterizzare, tra l'altro, i procedimenti di nomina e assunzione del personale (per maggiori informazioni sulla remunerazione, si rinvia al successivo Capitolo 8 della Relazione e quanto ivi richiamato).
Con riferimento ai requisiti previsti dall'art. 37 del Regolamento Mercati, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione tenutasi in data 18 settembre 2014, ha attestato, previa verifica e con il parere favorevole del Collegio Sindacale, che alla Data di Avvio delle Negoziazioni la sussistenza di tutti i requisiti previsti dal citato art. 37 del Regolamento Mercati ai fini della quotazione delle azioni, tenuto anche conto del nuovo assetto finanziario di cui si sarebbe dotato l'Emittente a partire dalla suddetta Data di Avvio delle Negoziazioni e, in particolare, della cessazione del contratto di tesoreria centralizzata in essere con Rai a tale data. Tali requisiti hanno continuato a sussistere nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, così come alla data della presente Relazione.
Rai Way ha aderito nel corso dell'esercizio 2016 alle nuove raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina, peraltro avendo già aderito, fin dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, alla precedente edizione del Codice di Autodisciplina medesimo.
La presente Relazione è stata redatta anche tenendo conto delle indicazioni di cui al Format elaborato da Borsa Italiana per la relazione sul governo societario (VI Edizione gennaio 2017).
Il Codice di Autodisciplina è accessibile al pubblico presso il sito internet del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/codice/2015clean.pdf.
Rai Way non è soggetta a disposizioni di legge non italiane che ne influenzino la struttura di governo societario.
In ottemperanza alle previsioni legislative e regolamentari applicabili alle società quotate, l'art. 17 dello Statuto stabilisce che la nomina del Consiglio di Amministrazione avviene da parte dell'Assemblea sulla base di liste, secondo la procedura di seguito descritta.
Gli Amministratori sono nominati dall'Assemblea sulla base di liste presentate dai soggetti legittimati, nelle quali i candidati devono essere elencati, in numero non superiore a undici, ciascuno abbinato ad un numero progressivo. Ciascuna lista deve essere composta da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo da assicurare il rispetto dell'equilibrio fra generi, almeno nella misura minima richiesta dalla normativa, anche regolamentare, vigente( 5 ).
Ogni soggetto legittimato al voto (nonché (i) i soggetti legittimati appartenenti ad un medesimo gruppo, per tale intendendosi il soggetto, anche non societario, controllante ai sensi dell'art. 2359 del Codice Civile e ogni società controllata da, ovvero sotto il comune controllo del, medesimo soggetto, ovvero (ii) gli aderenti ad uno stesso patto parasociale ex art. 122 del TUF, ovvero (iii) i soggetti legittimati che siano altrimenti collegati tra di loro in forza di rapporti di collegamento rilevanti ai sensi della normativa di legge e/o regolamentare vigente ed applicabile) può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista cosi come ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Hanno diritto a presentare le liste per la nomina degli Amministratori i soggetti legittimati al voto che da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentative di almeno il 2,5% del capitale sociale avente diritto di voto nell'assemblea ordinaria ovvero della misura inferiore stabilita da inderogabili disposizioni di legge o regolamentari (almeno il 2,5% del capitale sociale alla data della presente Relazione in virtù della Delibera Consob n. 19856 del 25 gennaio 2017).
La titolarità della quota minima di partecipazione per la presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del singolo azionista, ovvero di più azionisti congiuntamente, nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società. La titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione delle liste deve essere attestata ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari; tale attestazione può pervenire alla Società anche successivamente al deposito della lista, purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste da parte della Società.
Le liste devono, a pena di decadenza, essere depositate presso la sede sociale, anche tramite un mezzo di comunicazione a distanza e secondo modalità rese note nell'avviso di convocazione che consentano l'identificazione dei soggetti che procedono al deposito, entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea (o entro il diverso termine di tempo in tempo previsto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari applicabili) e sono messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste dalla normativa vigente, almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea (o entro il diverso termine previsto di tempo in tempo dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari applicabili).
Unitamente a ciascuna lista, i soggetti legittimati che hanno presentato la lista devono altresì depositare ogni ulteriore documentazione e dichiarazione richiesta dalla normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente, nonché:
( 5 ) A tal proposito, si ricorda che, in coerenza con quanto previsto dall'art. 144-undecies.1, comma 2, lett. a), del Regolamento Emittenti il rispetto del criterio sull'equilibrio tra generi è previsto per liste che prevedano la presenza di un numero di candidati pari o superiore a tre.
La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra è considerata come non presentata.
Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.
Alla elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si procede come segue:
prescritti dalla normativa, anche regolamentare, vigente. In caso di parità di voto tra più candidati si procede a ballottaggio fra i medesimi mediante ulteriore votazione assembleare;
Il procedimento del voto di lista, appena descritto, si applica solo in caso di nomina dell'intero Consiglio di Amministrazione. In caso di morte, rinuncia, decadenza, mancanza per qualsiasi motivo di un Amministratore, o perdita per qualsiasi motivo dei requisiti di onorabilità o professionalità di alcuno degli Amministratori, il Consiglio di Amministrazione provvede sostituirli, con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, rispettando i principi di rappresentanza delle minoranze e di equilibrio tra generi, purchè la maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione sia sempre costituita da Amministratori nominati dall'Assemblea. Quando nei casi sopra indicati venga meno il numero minimo di Amministratori indipendenti previsto dalla normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente e/o il numero minimo di Amministratori appartenenti al genere meno rappresentato prescritto dalla normativa, il Consiglio di Amministrazione deve provvedere alla loro sostituzione, con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale. Gli Amministratori così nominati restano in carica fino alla successiva Assemblea, la quale sarà chiamata alla loro conferma o all'integrazione del Consiglio di Amministrazione mediante la nomina di altri Amministratori o alla riduzione del numero dei Consiglieri. Gli Amministratori così nominati dall'Assemblea restano in carica fino alla scadenza degli Amministratori in carica all'atto della loro nomina. Per la nomina degli Amministratori necessaria per l'integrazione del Consiglio di Amministrazione, l'Assemblea delibera a maggioranza, assicurando il rispetto dei principi di indipendenza e di equilibrio tra i generi prescritti dalla normativa, anche regolamentare, vigente.
Ogni qualvolta, per qualsiasi causa o ragione, venga meno la maggioranza degli Amministratori nominati dall'Assemblea, l'intero Consiglio si intenderà decaduto e gli Amministratori rimasti in carica dovranno convocare l'Assemblea per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione con la procedura sopra descritta.
Nel corso dell'esercizio 2016 è stato svolto, a cura del Comitato Remunerazione e Nomine e con il supporto di una società esterna specializzata, un processo funzionale alla valutazione nonché anche all'adozione, di un piano di successione, che ha coinvolto oltre all'unico amministratore considerato quale esecutivo (ovvero l'Amministratore Delegato), anche gli altri dirigenti con responsabilità strategiche. Sulla base del processo svolto, alla data della presente Relazione, sono state considerate possibili soluzioni in relazione a situazioni di impreviste vacatio dell'Amministratore Delegato e ferma restando la possibilità di adottare in futuro un più ampio piano per la successione (si ricordano in merito le previste competenze Comitato Remunerazione e Nomine con riguardo al rilascio di preventivi pareri in relazione alla successione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche, come indicati al successivo Capitolo 7 della Relazione). Fermo restando quanto indicato, la Società ritiene come, in conformità a quanto previsto dal Criterio 5.C.2 del Codice di Autodisciplina: (i) in base all'analisi e alle informazioni disponibili; e (ii) in funzione dell'attuale struttura del capitale della Società, i tempi necessari per fronteggiare la fase temporanea dell'individuazione delle candidature idonee siano comunque compatibili con l'esigenza di non compromettere l'operatività ordinaria della Società, data la qualità del management di prima linea e delle competenze di cui la Società dispone.
Ai sensi dell'art. 17 dello Statuto, la società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a 5 (cinque) e non superiore a 11 (undici), che durano in carica fino a tre esercizi sociali e sono rieleggibili. L'Assemblea determina in sede ordinaria il numero dei Consiglieri e la durata del mandato entro i limiti suddetti; il mandato scade alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio di carica. L'Assemblea, anche nel corso del mandato, può variare il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, sempre entro il limite di cui sopra, adottando i provvedimenti relativi. Gli amministratori, eventualmente nominati nel corso del mandato del Consiglio, scadono con quelli in carica all'atto della loro nomina.
I membri del Consiglio di Amministrazione devono possedere i requisiti di professionalità ed onorabilità previsti dalla normativa, anche regolamentare, vigente; inoltre, un numero di Amministratori non inferiore a quello previsto dalla normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente deve possedere i requisiti di indipendenza stabiliti dal Codice di Autodisciplina (oltre che di legge).
La composizione del Consiglio deve assicurare l'equilibrio tra i generi, nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari applicabili.
Per completezza, si segnala che ai sensi dell'art. 37 del Regolamento Mercati, essendo la Società soggetta a direzione e coordinamento da parte di Rai, la stessa deve disporre di un comitato di controllo interno composto da amministratori indipendenti (nel senso specificato dal comma 1-bis del medesimo articolo) e, ove istituiti, anche gli altri comitati raccomandati da codici di comportamento in materia di governo societario promossi da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria devono essere composti da amministratori indipendenti (nel caso della Società quindi del Codice di Autodisciplina delle società quotate).
In data 28 aprile 2016 l'Assemblea ha deliberato di integrare il Consiglio di Amministrazione con la nomina dell'avv. Nicola Claudio (confermandone la nomina per cooptazione, in data 29 gennaio 2016, già deliberata dal Consiglio di Amministrazione, a seguito delle dimissioni dalla carica di Consigliere dell'avv. Salvatore Lo Giudice) e del dott. Raffaele Agrusti, quest'ultimo in sostituzione del dott. Camillo Rossotto, dimessosi dalla carica di Consigliere e, quindi, da Presidente del Consiglio di Amministrazione con efficacia a decorrere dal termine della stessa Assemblea del 28 aprile 2016. L'Assemblea, in tale medesima data, ha provveduto a nominare quale Presidente del Consiglio di Amministrazione lo stesso Raffaele Agrusti.
Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione è composto, quindi, da sette consiglieri. Per completezza, si precisa che la composizione del Consiglio di Amministrazione è coerente con la vigente disciplina di legge e regolamentare in materia di equilibrio tra i generi.
La tabella che segue fornisce le informazioni rilevanti in merito a ciascun membro del Consiglio di Amministrazione in carica al 31 dicembre 2016.
| NOME E COGNOME | CARICA | LUOGO E DATA DI NASCITA |
DATA DI NOMINA |
|---|---|---|---|
| Raffaele Agrusti | Presidente | Casarsa della Delizia (PN), 2 febbraio 1957 |
28 aprile 2016 |
| Stefano Ciccotti | Amministratore Delegato | Roma, 1° agosto 1960 | 18 settembre 2014 |
| Nicola Claudio (*) |
Amministratore | Roma, 24 gennaio 1966 | 29 gennaio 2016 |
| Joyce Victoria Bigio |
Amministratore Indipendente |
Norfolk, Virginia - Stati Uniti D'America, 23 novembre 1954 |
18 settembre 2014 |
| Fabio Colasanti | Amministratore Indipendente |
Velletri, 19 agosto 1946 | 18 settembre 2014 |
| Anna Gatti | Amministratore Indipendente |
Pavia, 30 gennaio 1972 | 6 ottobre 2014 |
| Alberto De Nigro | Amministratore Indipendente |
Roma, 1° luglio 1958 |
29 ottobre 2014 |
| (*) Amministratore cessato per dimissioni il 19 gennaio 2017 e sostituito con delibera | dal |
Si riporta di seguito, in virtù delle informazioni fornite dagli interessati, un sintetico curriculum vitae di ciascuno dei Consiglieri in carica al 31 dicembre 2016, con informativa sulle caratteristiche professionali e personali dei medesimi e circa la competenza e le esperienze maturate fino a tale data (salvo per alcune informazioni rese alla data della presente Relazione).
Consiglio di Amministrazione in data 31 gennaio 2017 da Valerio Zingarelli.
Raffaele Agrusti. Nato nel 1957. Laureato in Economia. Dottore commercialista e revisore dei conti. Dal 1983 ha svolto il proprio percorso professionale presso Assicurazioni Generali dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale e Chief Financial Officer e, fino al 2013, è stato Amministratore Delegato di Generali Italia. Ha diretto e partecipato a numerose operazioni di m&a e di riorganizzazione ed è stato membro, anche con la carica di Presidente, del Collegio Sindacale e del Consiglio di Amministrazione di numerose società. Tra le altre HDP Holding di partecipazioni industriali, poi RCS, Premuda, Toro Assicurazioni, Banca Generali. Dall'aprile 2016, come attualmente, è Chief Financial Officer di Rai S.p.A.
Stefano Ciccotti. Nato a Roma nel 1960, si è laureato in Ingegneria Elettronica presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" nel 1985, anno in cui entra in Selenia S.p.A. come ingegnere progettista. Nel 1987 si trasferisce in Rai dove ha svolto vari incarichi nella Direzione Tecnica come esperto di telecomunicazioni avanzate. Nel luglio 1995 ha lasciato la Rai per essere nominato Assistente Tecnico del Direttore Centrale di Omnitel Pronto Italia. Trasferitosi nel 1996 presso Telecom Italia Mobile, si è occupato in particolare della organizzazione e gestione delle attività tecniche internazionali. Nel luglio 1997 è stato nominato Vice Direttore Tecnico di Mobilkom Austria AG. Nel 1998 ha assunto l'incarico di Direttore della costituenda "Divisione Trasmissione e Diffusione" della Rai, con il compito di avviare la societarizzazione della parte impiantistica della concessionaria pubblica radiotelevisiva, compito che si è concluso nel marzo 2000 con la creazione di Rai Way S.p.A., di cui è da allora Amministratore Delegato e in cui ha ricoperto, dal 2001 al
2004, anche la carica di Presidente. Stefano Ciccotti è membro di numerose organizzazioni tecniche nazionali e internazionali ed è Presidente o dell'ANFoV (Associazione per la Convergenza nei Servizi di Comunicazione), nonché Responsabile dell'Osservatorio "Opportunità dei Mercati Emergenti nel Campo Radiotelevisivo Digitale" della stessa ANFoV. È stato membro della Giunta della Federcomin (Confindustria) e Consigliere di Amministrazione del Consorzio Nettuno, di Auditel, e di TiVu S.r.l. nonché Presidente dell'Associazione AICT (Ingegneri delle Comunicazioni), della ARD (Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia) e dell'associazione "Quadrato della Radio". È stato Professore a contratto di "Sistemi di Elaborazione delle Informazioni" per l'a.a. 2007/2008 presso la Facoltà di Ingegneria Industriale dell'Università Telematica "G. Marconi" – Roma e di "Sistemi e Tecnologie della Comunicazione" presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Roma "La Sapienza".
Joyce Victoria Bigio. Nata a Norfolk, Virginia, USA, nel 1954. É laureata in Economia e Commercio presso l'Università della Virginia (USA). Dopo aver conseguito la laurea nel 1976, ha acquisito esperienza in diverse aziende, tra cui Arthur Andersen & Co. (audit), Euromobiliare (banca d'investimento), Waste Management (controller europeo) e Sotheby's (CFO per l'Italia e membro del consiglio di amministrazione per l'Italia e la Svizzera). Possiede la qualifica di Certified Public Accountant negli Stati Uniti (dottore commercialista). É stata consigliere di amministrazione non esecutivo e indipendente di Fiat S.p.A., nonché componente del comitato di controllo e rischi e del comitato nomine dal 2012 sino alla data della fusione per incorporazione di Fiat S.p.A. in FCA N.V., nell'autunno del 2014. Ha ricoperto, inoltre, la carica di consigliere indipendente di Gentium S.p.A., società farmaceutica già quotata presso il Nasdaq, e di Simmel Difesa S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A., dal novembre 2015 (qui quale amministratore indipendente e Presidente del comitato controllo e rischi). Attualmente è Managing Partner di International Accounting Solutions S.r.l. (Milano), società di consulenza da lei fondata nel 2002, e consigliere di amministrazione (non esecutivo) della Borbonese S.p.A. Inoltre al 31 dicembre 2016, come alla data della presente Relazione, ricopriva la carica di Amministratore di Fiera Milano S.p.A., assunta dall'aprile 2015 (quale amministratore indipendente ed essendo anche presidente del comitato controllo e rischi).
Nicola Claudio. Nato a Roma il 24 gennaio 1966. Dopo aver conseguito nel 1989 la laurea in Giurisprudenza presso l'Università "La Sapienza" di Roma e a seguire l'abilitazione all'esercizio della professione forense, ha lavorato in importanti studi legali. Nel 1992, a seguito di selezione per laureati in giurisprudenza, è stato assunto in Rai presso la Direzione Affari Legali e Societari: in tale ambito si è occupato in particolare di consulenza contrattuale delle produzioni radiotelevisive, specie in ambito cinematografico, nonché della predisposizione di pareristica correlata alla normativa del servizio pubblico radiotelevisivo. Successivamente ha operato presso la Direzione Generale (curando le attività di supporto al Direttore Generale – ivi compresa la gestione di contrattualistica aziendale di competenza – nonché l'istruttoria e la predisposizione della documentazione necessaria alle proposte di deliberazione formulate da quest'ultimo al Consiglio di Amministrazione), fino a ricoprire il ruolo di Vice Direttore della Direzione Staff del Direttore Generale a partire dal maggio 2004, e quindi di Direttore nel maggio 2007. Dal 2008 è nominato Direttore della Segreteria del Consiglio di Amministrazione e Segretario del Consiglio: in tale veste cura la definizione del complesso dei provvedimenti consiliari (nomine, contratti, documenti di pianificazione), in raccordo con il Direttore Generale, ed a supporto del Presidente e degli altri Consiglieri di Amministrazione. Sempre in tale contesto si inserisce l'attività di raccordo tecnico con il Collegio Sindacale e con il Magistrato delegato al controllo della Corte dei Conti, la gestione delle tematiche connesse alle Assemblee degli Azionisti e degli adempimenti societari verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze nonché di supporto e monitoraggio in relazione alla corporate governance delle società controllate, collegate e partecipate del Gruppo Rai nell'ambito dei
rapporti rispettivamente applicabili. Ha ricoperto anche l'incarico di Direttore ad interim della Direzione Affari Legali e Societari nel novembre 2015. Inoltre, dal dicembre 2015 ha assunto l'incarico ad interim di Direttore dello Staff del Presidente, che ha il compito di supportare le attività di istituto, di relazioni istituzionali e di rappresentanza del Presidente. Ricopre inoltre l'incarico di Presidente (non esecutivo) del Consiglio di Amministrazione della società Rai Cinema S.p.A. dall'aprile 2013.
Fabio Colasanti. Nato a Velletri (RM) nel 1946, si è laureato in Economia presso l'Università "La Sapienza" di Roma e ha successivamente studiato economia per un anno al Collegio d'Europa di Bruges (Belgio). Dopo aver ricoperto varie posizioni nella società di telecomunicazioni Italcable S.p.A. di Roma (poi assorbita da Telecom Italia S.p.A.), dal 1977 al 2010 è stato Funzionario della Commissione Europea a Bruxelles. In particolare, dal 1977 al 1984 ha lavorato come economista presso la Direzione generale "Affari economici e finanziari". Tra il 1985 e il 1987 è stato membro del Gruppo del Portavoce della Commissione Europea, con delega per gli affari economici e monetari, la politica regionale, il credito e gli investimenti e le piccole e medie imprese. Dal 1988 al 1995 è stato Capo delle unità "Previsioni economiche" e "Analisi delle politiche macroeconomiche" presso la Direzione generale "Affari economici e finanziari" della Commissione. Dal 1996 al 1999 è stato direttore presso la Direzione generale "Bilanci". Nel 1999 ha anche rivestito il ruolo di Vice Capo del Gabinetto del Presidente della Commissione Romano Prodi. Tra il 2000 e il 2002 ha ricoperto la carica di direttore generale della Direzione generale "Imprese", mentre dal 2002 al 2010 è stato direttore generale della Direzione Generale "Società dell'informazione e media" della Commissione. E' stato inoltre Presidente, sino al marzo 2016, dell'International Institute of Communications con sede a Londra. E' membro del Governing Board del European Policy Center (organizzazione senza scopo di lucro) con sede a Bruxelles.
Anna Gatti. Nata a Pavia nel 1972, si è laureata in Economia Aziendale presso l'Università "Bocconi" di Milano nel 1997, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Business Administration and Management nel 2001. Sempre nel 2001, dopo un biennio ivi trascorso come visiting student, è stata Post-Doc in Organizational Behavior presso l'Institute of International Studies dell'Università di Stanford (California, U.S.A.). É stata, inoltre, visiting professor presso il Dipartimento di Economia della stessa Università di Stanford dal 2004 al 2005. É stata Research Associate presso l'Università di Berkeley (California, U.S.A.) e nel 2008 ha conseguito, altresì, un dottorato di ricerca internazionale in Criminology presso l'Università di Trento, in consorzio con le Università di Oxford (Regno Unito), Rotterdam (Olanda) e Washington (U.S.A.). É iscritta all'Ordine dei Giornalisti Professionisti. Ha ricoperto vari incarichi presso importanti società, anche quotate, in Italia e all'estero, tra le quali si menzionano i ruoli dirigenziali presso le aree di Online Sales and Operations (dal 2007 al 2011) e Product (2011) di Google/Youtube in Mountain View (California, U.S.A.); Senior Director di Advertising and New Monetization presso Skype/Microsoft in Palo Alto (California, U.S.A.); Consigliere di amministrazione indipendente presso Buongiorno S.p.A., società quotata sul segmento STAR (2007-2012); Consigliere di amministrazione presso Almawave USA Inc (California, U.S.A.). É stata, inoltre, Senior Economist per l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel biennio 2002-2004 e partner di Myqube - Telecom Italia Venture Fund dal 2004 al 2007. É co-fondatrice e CEO di Soshoma Inc., con sede in San Francisco (California, U.S.A.).
Alberto De Nigro. Nato a Roma nel 1958, si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università "La Sapienza" di Roma. É iscritto presso l'albo dei Dottori Commercialisti di Roma e al Registro dei Revisori legali. Esperto di aspetti societari e fiscali di operazioni di ristrutturazione, acquisizione e fusione realizzate da gruppi societari sia nazionali che multinazionali, ha maturato significativa esperienza con riguardo alle problematiche degli enti non profit, soprattutto nell'ambito della fiscalità di associazioni scientifiche, fondazioni bancarie e di varie associazioni sportive, e nelle valutazioni aziendali sia nel settore industriale che in quello finanziario. É stato partner di importanti studi legali e tributari, quali Studio di Consulenza Legale e Tributaria - corrispondente di Andersen Worldwide (dal 1994 al 1997), CBA Studio Legale e Tributario (dal 1998 al 2012) e, da ultimo, Legalitax Studio Legale e Tributario, presso il quale svolge attualmente la propria professione. Ha svolto e svolge incarichi di consigliere di amministrazione, di sindaco, di revisore dei conti e di liquidatore di società anche con titoli negoziati presso mercati regolamentati. É stato, tra l'altro, sindaco effettivo di Acea S.p.A., Telecom Italia Media S.p.A., Ergo Previdenza S.p.A. (gruppo Munich RE), consigliere di amministrazione delle Assicurazioni di Roma Mutua Assicurazione del Comune di Roma, membro del collegio dei revisori dell'ente pubblico Sportass Cassa di Previdenza per l'Assicurazione degli Sportivi, componente del Comitato di Sorveglianza della Faro Assicurazioni e Riassicurazioni S.p.A. in liquidazione coatta e consigliere indipendente di Engineering - Ingegneria Informatica S.p.A.. In passato è stato membro dell'Organismo di Vigilanza di Telecom Italia Media S.p.A., Engineering Ingegneria Informatica S.p.A. e Telsy S.p.A. Al 31 dicembre 2016, come alla data della presente Relazione, ricopriva, in particolare, le cariche di Presidente del Collegio Sindacale di Banca Finnat S.p.A., nonché di sindaco effettivo di Atlantia S.p.A., Olivetti S.p.A., e F2i - Fondi italiani per le infrastrutture SGR S.p.A. e Presidente del Collegio dei Revisori del CONI. Inoltre, è in particolarmente membro dell'Organismo di Vigilanza ex d.lgs 231/2001 di Banca Finnat S.p.A., EF Solare Italia S.p.A., Olivetti S.p.A., e della Fondazione Policlinico "A. Gemelli". E' componente della Commissione Fiscalità internazionale e Diritto comunitario dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed degli Esperti Contabili di Roma.
Per ulteriori informazioni relative ai componenti il Consiglio di Amministrazione in carica nel corso dell'esercizio 2016 (o parte di esso), ed in particolare sulla loro partecipazione alle dodici riunioni consiliari con durata media di 2,47 ore, si rinvia alla TABELLA 2 allegata alla presente Relazione (ove sono riportate anche informazioni in merito alla partecipazione alle riunioni dei Comitati consiliari per i componenti di questi ultimi).
Si segnala che in data 19 gennaio 2017, inoltre, l'avv. Nicola Claudio ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Amministratore della Società e, quindi, in data 31 gennaio 2017, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, ai sensi dell'art. 2386, I° comma, c.c. la nomina quale Amministratore dell'Ing. Valerio Zingarelli sino alla successiva Assemblea della Società (ovvero sino all'Assemblea prevista, in unica convocazione, per il 28 aprile 2017, Assemblea con cui peraltro scadrà il mandato dell'intero Consiglio di Amministrazione).
Pertanto il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione è composto dai seguenti membri: Raffaele Agrusti (Presidente), Stefano Ciccotti (Amministratore Delegato), Joyce Victoria Bigio (Amministratore Indipendente), Fabio Colasanti (Amministratore Indipendente), Alberto De Nigro (Amministratore Indipendente), Anna Gatti (Amministratore Indipendente) e Valerio Zingarelli.
Si riporta di seguito, in base alle informazioni fornite dall'interessato, un sintetico curriculum vitae ddel suddetto attuale Consigliere, Valerio Zingarelli, con informativa sulle caratteristiche professionali e personali dei medesimi e circa la competenza e le esperienze maturate fino alla data della presente Relazione.
Valerio Zingarelli. Nato nel 1953. E' laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino. Inizia la sua attività professionale come ricercatore presso il Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni (CSELT-oggi TI Lab) del gruppo Telecom Italia, dove contribuisce allo sviluppo dello standard radiomobile GSM e del primo sistema satellitare
.
digitale italiano ITALSAT 1. Nel 1990 passa ad Alenia, dove sviluppa i sistemi di comunicazione radio tra velivoli commerciali e reti terrestri. Si occupa del Terrestrial Flight Telephone System (TFTS), con Alitalia e SIP. Nel 1994 entra in Omnitel (oggi Vodafone Italia) dove diventa Chief Technology Officer e progetta e gestisce la prima rete radiomobile GSM privata italiana. Nel 2002, due anni dopo l'acquisizione di Omnitel da parte di Vodafone, fa parte del Group Headquarters di Vodafone in qualità di Global Director of Networks and Service Platforms e gestisce le attività tecnologiche del gruppo, contribuendo al lancio del 3G in tutti i paesi in cui è presente Vodafone. Dal 2005 al 2007 è Consigliere di Amministrazione di Fastweb, con focus sulle strategie di innovazione. Nel 2007 viene nominato Chief Executive Officer di Babelgum, una Web TV innovativa, con sedi a Londra, New York, Dublino, Nizza e Milano. Dal 2011 al 2013 è stato Chief Technology Officer di Expo 2015. Da settembre 2014 è in Rai quale Chief Technology Officer, con la responsabilità delle tecnologie e della produzione TV. E' stato Professore a contratto al Politecnico di Torino. E' presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Ugo Bordoni a Roma. Ha inoltre creato la Fondazione Valerio Zingarelli, una Onlus di solidarietà sociale che sviluppa progetti in ambito socio-culturale e di formazione.
Gli Amministratori accettano e mantengono la carica in quanto ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche alla luce della partecipazione dei Comitati del Consiglio, anche tenendo conto del numero di cariche di Amministratore o Sindaco da essi ricoperte in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri) o non quotate, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, nonché di altre attività professionali svolte dagli interessati.
A tale riguardo, alla data della presente Relazione, il Regolamento adottato dal Consiglio di Amministrazione della Società fissa in non più di cinque (5) il numero massimo degli incarichi di amministratore e sindaco in società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, ovvero in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore della Società, precisandosi che in caso di un amministratore esecutivo i suddetti incarichi possono essere esclusivamente di natura non esecutiva. Ai fini del computo degli incarichi non si dovrà, tuttavia, tenere conto di quelli eventualmente ricoperti dagli amministratori in società facenti parte del Gruppo Rai. Ai fini in particolare del Criterio applicativo 2.C.5. del Codice di Autodisciplina, si precisa che l'Amministratore Delegato, ing. Stefano Ciccotti, che è il principale responsabile della gestione dell'impresa, non ricopre alla data della presente Relazione, come non ha ricoperto in precedenza, l'incarico di amministratore in altri emittenti di cui sia Chief Executive Officer un amministratore dell'Emittente (come peraltro incarichi di amministrazione e controllo in alcuna altra società).
Successivamente alla nomina, gli Amministratori, prima di assumere un incarico di amministrazione o controllo in altre società per le quali è previsto il limite al cumulo degli incarichi, dovranno darne comunicazione al Consiglio.
In caso di superamento del limite, il Consiglio, valutata la situazione nell'interesse della Società, invita l'amministratore ad assumere le conseguenti decisioni.
Il Consiglio, sulla base delle informazioni ricevute dagli amministratori, rileva annualmente le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dagli amministratori nelle predette società. La composizione del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione, così come avvenuto nel corso dell'esercizio 2016, è coerente con i citati limiti.
Ulteriori valutazioni in merito al numero massimo di incarichi potranno essere svolte dall'organo consiliare anche sulla base di eventuali raccomandazioni formulate dal
Comitato Remunerazione e Nomine.
Nel corso dell'esercizio 2016, e comunque sino alla data di approvazione della presente Relazione, si sono svolte diverse iniziative anche con finalità di induction. In merito si segnalano, in particolare, approfondimenti su: aspetti strategici inerenti le attività della Società, profili normativi e di autodisciplina, aspetti organizzativi, attività di investor relations ed iniziative di sviluppo tecnologico, svolti nell'ambito di riunioni consiliari o dei Comitati consiliari, o al di fuori di esse, e, in diverse occasioni, con l'intervento ed il contributo di dirigenti della Società competenti per materia.
Ai sensi della normativa vigente per le società con azioni quotate in mercati regolamentati ed in conformità alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione ricopre un ruolo centrale nel sistema di governance della Società.
Il Consiglio, che si organizza e opera in modo da garantire un efficace svolgimento delle proprie funzioni, si riunisce, a termini di Statuto, presso la sede sociale o altrove, in Italia o all'estero, di regola ad intervalli non superiori a tre mesi e comunque tutte le volte che il Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, chi lo sostituisce, lo ritenga opportuno, o quando ne sia fatta a quest'ultimo richiesta scritta dall'Amministratore Delegato o da almeno due Amministratori o dal Collegio Sindacale. Il Consiglio stesso provvede con cadenza annuale ad una valutazione circa l'adeguatezza ed efficacia del Regolamento Consiliare (che sono state confermate anche con riferimento all'esercizio 2016, fermi alcuni interventi di precisazione).
Nel corso dell'esercizio 2016, il Consiglio si è riunito dodici volte, con una durata media delle riunioni pari a 2,47 ore. Con riguardo alla percentuale di partecipazione alle riunioni da parte dei Consiglieri, in relazione al rispettivo periodo di carica nel corso dell'esercizio 2016, si rinvia, come già segnalato, a quanto indicato alla TABELLA 2 allegata alla presente Relazione. Si segnala che, alla data della presente Relazione, si sono tenute due riunioni del Consiglio di Amministrazione nell'esercizio 2017, che ha già stabilito un calendario delle proprie riunioni per l'intero esercizio.
Di regola, la convocazione, a tutti gli amministratori e ai sindaci effettivi, è resa almeno tre giorni prima di quello fissato per la riunione. Nei casi di urgenza il termine può essere ridotto ad un giorno. Al fine di consentire una partecipazione meditata e consapevole, l'avviso di convocazione deve contenere, salvo ostino particolari ragioni di riservatezza, l'ordine del giorno dei punti in discussione. Di norma, viene inoltre messa a disposizione dei Consiglieri, almeno 48 ore prima della riunione consiliare, l'opportuna documentazione propositiva di supporto e le informazioni necessarie per consentire ai medesimi di esprimersi con consapevolezza sulle materie oggetto di deliberazione. Ove, in casi specifici, non sia possibile fornire la necessaria informativa entro il suddetto termine, il Presidente cura che siano effettuati adeguati approfondimenti durante la riunione consiliare. Con riguardo all'esercizio 2016, e alla data della presente Relazione, ai Consiglieri e ai Sindaci è stata trasmessa documentazione di supporto in relazione agli argomenti in trattazione ed in particolare oggetto di prevista deliberazione, nel termine sopra indicato, salvo particolari casi, in relazione ai quali si sono comunque effettuati nel corso dei lavori consiliari adeguati e puntuali approfondimenti.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, anche su richiesta di uno o più amministratori, può chiedere all'Amministratore Delegato che i dirigenti dell'Emittente, responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, intervengano alle riunioni consiliari per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. Nel corso dell'esercizio 2016 e sino alla data di approvazione della presente Relazione, sono intervenuti in occasione di riunioni del Consiglio di Amministrazione, in funzione della trattazione di argomenti inerenti a rispettive competenze organizzative, il Direttore Generale della Società e taluni altri Dirigenti con responsabilità strategiche, ed, in particolare, il Chief Financial Officer, e la Chief Human Resouces Officer. Alle riunioni consiliari ha sempre partecipato il segretario del Consiglio, in taluni casi anche in qualità di responsabile della struttura aziendale Affari Legali e Societari.
L'art. 23 dello Statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione ha la gestione esclusiva dell'impresa sociale ed opera con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e sulla base delle specifiche competenze dei singoli suoi componenti. In particolare, il Consiglio di Amministrazione è dotato di ogni potere per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e della facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge riserva in modo tassativo all'Assemblea.
***
L'art. 23.2 dello Statuto prevede, inoltre, che, oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, sono di competenza del Consiglio di Amministrazione - e non sono delegabili - le delibere riguardanti:
Al Consiglio di Amministrazione è, altresì, attribuita la competenza a deliberare circa:
É, infine, compito in via esclusiva del Consiglio riferire agli azionisti in Assemblea.
In linea con quanto richiesto dal Criterio applicativo 1.C.1. lett. c) del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione ha valutato l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in tale caso avvalendosi dell'attività istruttoria del Comitato Controllo e Rischi.
Il Consiglio ha valutato il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati e confrontando con cadenza periodica, almeno trimestrale, i risultati conseguiti con quelli programmati, secondo quanto raccomandato dal Criterio applicativo 1.C.1. lett. e) del Codice di Autodisciplina.
Il Consiglio ha stabilito criteri generali per individuare le operazioni che abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziare per l'Emittente, prevedendo che lo siano tutte le operazioni che non rientrano nelle deleghe gestionali assegnate.
Il Consiglio ha effettuato, con riferimento all'esercizio 2016 ma anche in un'ottica di valutazione più complessiva dell'intero periodo di carica, ed ai fini di quanto previsto dal Criterio applicativo 1.C.1. lett. g) del Codice di Autodisciplina, una autovalutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei Comitati costituiti nel suo ambito nonché sul contributo apportato dagli Amministratori, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. Al riguardo il relativo processo è stato svolto con il supporto della società di consulenza Management Search S.r.l. (la quale non ha prestato altri servizi alla Società o a società in rapporto di controllo con essa), che aveva già svolto tale funzione in relazione al medesimo processo effettuato con riferimento all'esercizio 2015. Dall'analisi delle risultanze complessive del processo stesso, che hanno fatto quindi oggetto di trattazione nell'ambito del Consiglio, è stata confermata una valutazione complessivamente positiva in merito alle attività e funzionamento del Consiglio, con particolare riguardo sia alla presentazione delle informative in relazione agli argomenti trattati che all'approfondimento nello svolgimento delle discussioni, e relative verbalizzazioni, nonché alla gestione delle riunioni svolta dal Presidente, pur segnalandosi profili di ulteriore miglioramento con riferimento, in particolare, alle tempistiche di informativa pre-consiliare, mentre maggiore rispetto all'esercizio precedente è risultata la partecipazione di dirigenti alle riunioni rispetto all'esercizio precedente. Più in generale, è stato espresso un giudizio positivo sulle attività di indirizzo, monitoraggio e controllo svolte dal Consiglio e dai Comitati ad esso interni, per quanto di rispettiva competenza, nel corso del complessivo mandato, il primo dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, ove si è avuto modo di concentrarsi, tra l'altro, sullo sviluppo sia di linee strategiche, definite nel Piano Industriale pluriennale approvato nel settembre 2015, sia di una nuova organizzazione aziendale e di taluni processi di controllo, ferma restando la segnalata costante necessità di monitoraggio ed approfondimento del contesto strategico e tecnologico nei mercati di riferimento per la Società, anche in funzione di ulteriori possibili opportunità di crescita. Una valutazione positiva è stata espressa anche rispetto alla composizione qualitativa complessiva del Consiglio e dei Comitati con riferimento alle esperienze manageriali e professionalità presenti, e delle relative analisi, anche di benchmark, si è tenuto conto, come pure per quanto attiene all'aspetto quantitativo, nella formulazione dell'orientamento di cui alle raccomandazioni dell'art. 1.C.1., lettera h), del Codice di Autodisciplina.
In virtù infatti di tali raccomandazioni, il Consiglio di Amministrazione, in vista del rinnovo del Consiglio medesimo, previo parere del Comitato Remunerazione e Nomine e tenuto conto, come testé indicato, degli esiti del processo di autovalutazione sul funzionamento del Consiglio e dei suoi comitati, nonché sulla loro dimensione e composizione, ha espresso il proprio orientamento in relazione alla dimensione del Consiglio e sulle figure manageriali e professionali la cui presenza nella compagine consiliare sia ritenuta opportuna. In relazione all'aspetto quantitativo, il Consiglio - pur ritenendo l'attuale numero di sette Amministratori adeguato ad assicurare il bilanciamento delle competenze e delle esperienze richieste dalla complessità del business della Società – ha valutato comunque poter garantire un efficace funzionamento dell'organo amministrativo, in una prospettiva di più ampia articolazione ed in considerazione delle attività dei Comitati ad esso interni, anche un eventuale innalzamento a nove del numero degli Amministratori. In relazione all'aspetto qualitativo, il Consiglio, ha segnalato, quale proprio orientamento, l'opportunità della presenza nella compagine consiliare, nel suo complesso, di profili manageriali con capacità di orientamento verso la strategia anche in ottica innovativa e di
business judgement, oltre che con competenze e aree di specializzazione in generale raccomandate dal Codice di Autodisciplina, tali da consentire una efficace loro partecipazione ai lavori sia consiliari sia dei differenti Comitati istituiti all'interno del Consiglio. In particolare:
Per ciò che riguarda l'eventuale presenza in Consiglio di Amministrazione di profili accademici, è stato precisato come gli stessi dovrebbero possedere, inter alia, competenze attinenti all'attività della Società o ad essa funzionali.
Quanto sopra ferme restando le adeguate caratteristiche di competenza, esperienza ed autorevolezza da considerarsi in capo a coloro che assumano gli specifici incarichi di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Amministratore Delegato, in funzione di tali specifici ruoli.
L'Assemblea non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza di cui all'art. 2390 del Codice Civile.
Ai sensi dell'art. 24 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può nominare un Amministratore Delegato determinandone le attribuzioni.
Il Consiglio, con delibera in data 18 settembre 2014, ha nominato Amministratore Delegato l'ing. Stefano Ciccotti.
L'Amministratore Delegato sovrintende alle attività della Società, sottoponendo al Consiglio di Amministrazione le proposte di competenza.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di associare e attribuire alla carica di Amministratore Delegato, come pro tempore ricoperta, fino ad eventuale nuova delibera del Consiglio di Amministrazione, i seguenti poteri e funzioni:
(i) rappresentare, nell'ambito dei poteri conferitigli, la Società, con l'uso della firma sociale, presso enti pubblici e privati e nei confronti dell'autorità giudiziaria ordinaria, amministrativa, speciale e fiscale, nonché presso autorità indipendenti;
(xi) compiere tutte le operazioni finanziarie e bancarie attive e passive a breve e medio termine, sottoscrivendo i relativi contratti con terzi e, in particolare, con istituti e aziende di credito, enti e società finanziarie e uffici postali, ivi compresi (a titolo esemplificativo) contratti di deposito, conti correnti bancari, aperture di credito, anticipazioni bancarie, sconti, mutui e finanziamenti; eseguire operazioni sui conti correnti sociali nell'ambito delle disponibilità esistenti e delle linee di credito accordate; concedere finanziamenti a società partecipate connessi alle loro necessità operative;
(xii) emettere, accettare ed avallare titoli di credito; portare all'incasso effetti cambiari; rilasciare e far rilasciare nell'interesse della Società e di società partecipate, fideiussioni o lettere di patronage impegnative; costituire, iscrivere e rinnovare ipoteche e privilegi; consentire cancellazioni e limitazioni di ipoteche a carico di terzi e a beneficio della Società; rinunciare ad ipoteche ed a surroghe ipotecarie anche legali e compiere qualsiasi altra operazione ipotecaria, sempre a carico di terzi e a beneficio della Società; fermo restando che il valore delle menzionate operazioni non superi, singolarmente o congiuntamente ad altri negozi collegati, il valore di Euro 1.000.000,00;
I poteri sopra descritti sono rimasti tali per l'intero esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e sono invariati anche alla data della presente Relazione.
Ai sensi dell'art. 18 dello Statuto, ove l'Assemblea non vi abbia provveduto, il Consiglio di Amministrazione elegge fra i propri membri un Presidente e - ove lo ritenga opportuno un Vice Presidente con funzioni vicarie. Il Presidente e il Vice Presidente, ove nominato, durano in carica per tutta la durata del Consiglio.
Come meglio precisato di seguito, il Presidente del Consiglio di Amministrazione non è il principale responsabile della gestione di Rai Way e non è azionista di controllo della Società.
Ai sensi dello Statuto sociale, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha poteri di rappresentanza della Società e di firma sociale, di fronte ai terzi, anche in giudizio, presiede l'Assemblea (con pieni poteri per regolarne i relativi lavori) e convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione.
Inoltre, ai sensi del Regolamento Consiliare, lo stesso:
Alla data della presente Relazione, Raffaele Agrusti ricopre il ruolo di Presidente del Cosiglio di Amministrazione, in carica dal 28 aprile 2016. Fino a tale data la carica di Presidente del Cosiglio di Amministrazione è stata ricoperta da Camillo Rossotto.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di associare e attribuire alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, come pro tempore ricoperta, fino ad eventuale nuova delibera del Consiglio di Amministrazione, i seguenti poteri e funzioni:
amministrativa, centrale e periferica, e alle Autorità amministrative indipendenti di garanzia;
I poteri sopra descritti sono rimasti tali per l'intero esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e sono invariati alla data della presente Relazione, precisandosi con riguardo al punto (iv) che, dal 28 aprile 2016, il Presidente, nominato in tale data, ha limitato la propria funzione principalmente all'ambito istituzionale, mentre le altre attività inerenti alle relazioni esterne sono poste a livello organizzativo in capo all'Amministratore Delegato.
Alla data della presente Relazione, come per l'intero esercizio 2016, non è stato costituito alcun Comitato Esecutivo.
Ai sensi dell'art. 19 dello Statuto e del Regolamento Consiliare, ed in conformità al Criterio applicativo 1.C.1, lett. d) del Codice di Autodisciplina, ad intervalli di regola non superiori a tre mesi, viene convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione coordinata e regolata nello svolgimento dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o da chi ne fa le veci, che altresì si assicura che ai Consiglieri sia fornita un'adeguata e tempestiva informativa, tale da consentire al Consiglio stesso di esprimersi con la dovuta consapevolezza sulle materie sottoposte alla sua valutazione.
In particolare, il Regolamento Consiliare stabilisce che la circolazione di informazioni tra gli organi sociali e all'interno degli stessi rappresenta, infatti, una condizione imprescindibile affinché siano effettivamente realizzati gli obiettivi di efficienza della gestione aziendale e di efficacia dei controlli. È quindi garantita una costante e completa informazione verso gli organi sociali e all'interno degli stessi attraverso flussi informativi che consentano una circolazione delle informazioni corretta, tempestiva ed esaustiva, rispettando le competenze dei vari organi con funzioni di supervisione e di controllo. In relazione alla trattazione dell'ordine del giorno viene messa a disposizione dei Consiglieri e dei Sindaci documentazione di supporto, con la quale vengono fornite le informazioni necessarie per consentire ai medesimi di esprimersi con consapevolezza sulle materie oggetto di deliberazione.
L'art. 24 dello Statuto dispone che le decisioni assunte dai destinatari di deleghe devono essere portate a conoscenza del Consiglio secondo le modalità e la periodicità, almeno trimestrale, fissate dallo stesso Consiglio. Inoltre, gli organi delegati devono riferire tempestivamente e con
periodicità almeno trimestrale al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale o per le loro specifiche caratteristiche - con particolare riguardo alle operazioni in potenziale conflitto di interesse - effettuate dalla Società.
Nel corso dell'esercizio 2016, il Consiglio di Amministrazione è stato informato, nel rispetto della prevista periodicità almeno trimestrale, in merito all'esercizio delle deleghe, in particolare, nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.
Alla data della presente Relazione, oltre all'Amministratore Delegato, non vi sono altri Consiglieri esecutivi nei termini indicati dal Criterio applicativo 2.C.1. del Codice di Autodisciplina.
Il Consiglio di Amministrazione in carica nell'esercizio 2016, così come alla data della presente Relazione, è composto in maggioranza da amministratori indipendenti (come anche segnalato ai successivi Capitoli 6, 7 e 9 in virtù dell'art. 37 del Regolamento Mercati i Comitati consiliari costituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione ai sensi del Codice di Autodisciplina devono essere composti da soli Amministratori Indipendenti).
In particolare, l'Assemblea, rispettivamente in data 18 settembre 2014, 6 ottobre 2014 e 29 ottobre 2014, ha nominato i seguenti 4 consiglieri indipendenti, che sono entrati in carica alla Data di Avvio delle Negoziazioni e lo sono rimasti per l'intero esercizio 2016 (come pure lo sono alla data della presente Relazione):
La valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza di cui all'art. 3 del Codice di Autodisciplina e all'art. 148, comma 3, del TUF, in capo ai componenti del Consiglio di Amministrazione non esecutivi è stata rinnovata nel corso dell'esercizio 2016, in data 20 dicembre 2016 (anche ai sensi di quanto previsto dal Criterio applicativo 3.C.4 del Codice di Autodisciplina), alla presenza del Collegio Sindacale (che non ha formulato osservazioni) e sulla base di dichiarazioni scritte e delle informazioni ivi contenute rese dagli amministratori indipendenti (non risultando peraltro alla Società elementi in senso contrario).
All'atto dell'accettazione della carica, così come in occasione del rinnovo della valutazione consiliare, gli amministratori indipendenti di Rai Way si sono impegnati a comunicare tempestivamente al Consiglio di Amministrazione eventuali variazioni che intervengano anche con riguardo alla sussistenza dei requisiti di indipendenza.
Ai fini del Criterio applicativo 3.C.6 del Codice di Autodisciplina, si segnala che, nel corso dell'esercizio 2016, si sono tenute due riunioni degli amministratori indipendenti in assenza degli altri amministratori, e comunque in via separata ed autonoma rispetto alle riunioni dei Comitati consiliari. In tali riunioni gli amministratori indipendenti, in particolare, si sono occupati di tematiche relative allo sviluppo strategico, all'andamento economico-gestionale
e ai relativi rischi, nonché ad aspetti inerenti la struttura organizzativa aziendale, oltre all'esame delle tematiche inerenti al proprio ruolo all'interno del Consiglio di Amministrazione. Nel corso del 2017, alla data della presente Relazione, gli Amministratori Indipendenti hanno tenuto una riunione ove, in particolare, si è svolta una preliminare analisi di quanto risultante dalle attività poste in essere dalla società di consulenza incaricata di supportare il processo di autovalutazione di dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei suoi Comitati interni, soffermandosi su taluni degli elementi ivi emersi, e quindi, sul ruolo svolto dagli stessi Amministratori Indipendenti nell'ambito delle attività consiliari del precedente esercizio.
Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di non istituire un lead indipendent director, in quanto non ricorrono i presupposti per la nomina dello stesso ai sensi del Criterio applicativo 2.C.3. del Codice di Autodisciplina.
Ai sensi del Regolamento Consiliare, il Consiglio di Amministrazione approva apposite disposizioni e procedure finalizzate a porre in essere i necessari presidi organizzativi per la corretta gestione dei flussi informativi, il trattamento delle informazioni riservate e delle informazioni privilegiate e la tenuta del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate.
Anche in considerazione dell'entrata in vigore in data 3 luglio 2016 del Regolamento (UE) n. 596/2014, che ha previsto una nuova disciplina in materia di abusi di mercato, il Consiglio ha approvato nel corso dell'esercizio 2016 una nuova edizione del Codice Informazioni Privilegiate modificando ed aggiornando quella adottata in precedenza.
Obiettivo del Codice Informazioni Privilegiate è quello di evitare che il trattamento delle informazioni privilegiate possa avvenire in modo intempestivo, in forma incompleta o inadeguata e comunque possa essere tale da provocare asimmetrie informative fra il pubblico. In particolare, la diffusione delle informazioni privilegiate, come regolata dal predetto Codice, consente di tutelare il mercato e gli investitori assicurando ai medesimi un'adeguata conoscenza delle vicende che riguarderanno l'Emittente, sulla quale basare le proprie decisioni di investimento. È altresì obiettivo del Codice Informazioni Privilegiate impedire che alcuni soggetti o categorie di soggetti possano avvalersi di informazioni non conosciute dal pubblico per compiere operazioni speculative sui mercati a danno degli investitori, che di tali informazioni non sono a conoscenza.
Sono in particolare tenuti al rispetto delle disposizioni del Codice Informazioni Privilegiate i membri degli organi di amministrazione e di controllo, i dirigenti e i dipendenti di Rai Way e delle sue eventuali società controllate, nonché, più in generale, tutti i soggetti che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso, su base regolare od occasionale, ad informazioni privilegiate relative, direttamente o indirettamente, a Rai Way.
Il Codice Informazioni Privilegiate valorizza il ruolo dei seguenti soggetti e organi:
o indirettamente Rai Way, sue eventuali società controllate o gli strumenti finanziari emessi da Rai Way; e
(ii) stabilisce se procedere ad effettuare la comunicazione al mercato dell'informazione privilegiata, ovvero ritardare la comunicazione al pubblico dell'informazione privilegiata medesima, nel rispetto delle condizioni stabilite dalla normativa applicabile e dal Codice Informazioni Privilegiate.
Le decisioni di cui sopra sono assunte dal Consiglio di Amministrazione allorché gli eventi rilevanti siano costituiti da deliberazioni del Consiglio medesimo.
In conformità agli artt. 4, 5, 6 e 7 del Codice di Autodisciplina, che raccomandano alle società quotate di dotarsi di comitati interni al Consiglio di Amministrazione, con competenze in ordine a specifiche materie, l'art. 24 dello Statuto riconosce al Consiglio di Amministrazione la facoltà di istituire al proprio interno comitati composti da membri del Consiglio stesso, di natura consultiva e/o propositiva, determinando il numero dei membri di tali comitati e le funzioni ad essi attribuite.
Per ragioni di semplificazione e di efficienza della struttura di governance, la Società ha ritenuto opportuno avvalersi della facoltà consentita dal Codice di Autodisciplina di accorpare in un unico comitato le funzioni proprie del Comitato Nomine e del Comitato Remunerazione, rispettando le condizioni al riguardo previste dal Codice di Autodisciplina, come meglio illustrato nel successivo Capitolo 7.
Nello svolgimento delle proprie funzioni, i comitati costituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri rispettivi compiti. I comitati possono, altresì, avvalersi di consulenti esterni a spese della Società, nei limiti del budget approvato dal Consiglio di Amministrazione. Sono di seguito descritti i comitati costituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione.
Il Regolamento Consiliare ha ad oggetto anche la composizione, le competenze e il funzionamento del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Remunerazione e Nomine.
I predetti comitati sono stati formalmente istituiti dal Consiglio di Amministrazione con la Data di Avvio delle Negoziazioni e sono rimasti in carica nella medesima composizione per l'intero esercizio 2016, come lo sono alla data della presente Relazione.
Il Comitato Controllo e Rischi assolve, altresì, alla funzione di Comitato per le operazioni con parti correlate ai sensi del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e della Procedura relativa al compimento di operazioni con parti correlate adottata dalla Società.
Il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato Remunerazione e Nomine, in conformità a quanto previsto dall'art. 37 del Regolamento Mercati, sono composti, ciascuno, da tre amministratori non esecutivi e indipendenti, tra cui un Presidente nominato dal Consiglio di Amministrazione. Almeno uno dei componenti di ciascun comitato possiede un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, da valutarsi, a cura del Consiglio di Amministrazione, al momento della nomina.
Ai sensi del Regolamento Consiliare, i Comitati si riuniscono con le periodicità stabilite e ogni qualvolta particolari esigenze lo richiedano; per la validità delle riunioni di ciascun Comitato deve essere presente la maggioranza dei suoi componenti. Qualora il Presidente di ciascun Comitato lo reputi opportuno, le riunioni del medesimo possono tenersi mediante mezzi di telecomunicazione, a condizione che ciascuno dei partecipanti possa essere identificato da tutti gli altri e che ciascuno dei partecipanti sia in grado di intervenire in tempo reale durante la trattazione degli argomenti esaminati nonché di ricevere, trasmettere e visionare i documenti.
Delle riunioni dei Comitati viene effettuata, a cura del segretario, designato anche al di fuori dei componenti del Comitato, una sintetica verbalizzazione nella quale tra l'altro si dà atto dei motivi dell'eventuale dissenso espresso dai componenti del Comitato. I verbali sono conservati a cura del segretario per eventuali esigenze di consultazione dei membri dei Comitati eventualmente assenti, nonché dei Consiglieri e dei Sindaci. I Comitati, inoltre, dispongono di budget che, in casi di particolari necessità, potranno essere oggetto di integrazione.
Il Comitato Remunerazione e Nomine (ai fini del presente Capitolo 7, anche soltanto il "Comitato"), in ossequio alle raccomandazioni di cui ai Principi 5.P.1 e 6.P.3 del Codice di Autodisciplina accorpa - avvalendosi della facoltà prevista dal Codice - in un unico comitato le funzioni proprie del Comitato Nomine e del Comitato Remunerazione.
Le disposizioni afferenti ai compiti, alla composizione, all'organizzazione e al funzionamento del Comitato Remunerazione e Nomine sono contenute nel Regolamento Consiliare.
I componenti il Comitato Remunerazione e Nomine, incluso il Presidente, sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione alla Data di Avvio delle Negoziazioni e sono rimasti in carica per tutto l'esercizio 2016 così come lo sono alla data della presente Relazione. Come segnalato, in coerenza con le previsioni dell'art. 37 del Regolamento Mercati - essendo Rai Way soggetta a direzione e coordinamento di Rai - il suddetto Comitato è integralmente composto da amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina (così come dell'art. 148, comma 3, del TUF).
In particolare, sono stati nominati quali membri del Comitato Remunerazione e Nomine: Anna Gatti (in qualità di Presidente), Joyce Victoria Bigio e Fabio Colasanti.
Tutti i componenti del Comitato Remunerazione e Nomine sono in possesso di adeguate conoscenze ed esperienza in materia contabile e finanziaria e/o in materia di politiche retributive.
Salva più breve durata stabilita in sede di nomina, i componenti del Comitato durano in carica fintanto che sono membri del Consiglio di Amministrazione. Essi possono dimettersi dalla carica nel Comitato, senza per questo necessariamente dimettersi dal Consiglio di Amministrazione. Nel caso in cui un membro venga, per qualsiasi motivo, a cessare dalla carica, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sua sostituzione. La scadenza della carica del nuovo membro coincide con quella del membro sostituito. Nel caso in cui cessi il Presidente del Comitato, il Consiglio di Amministrazione con la delibera di nomina del membro sostituito provvede anche a designare il nuovo Presidente.
Per lo svolgimento delle attività di competenza il Comitato può avvalersi delle funzioni aziendali, nonché di consulenti esterni, a spese della Società nei limiti del budget definito con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione. Qualora intenda avvalersi dei servizi di un consulente al fine di ottenere informazioni sulle pratiche di mercato in materia di politiche retributive, il Comitato verifica preventivamente che esso non si trovi in situazioni che ne compromettano l'indipendenza di giudizio.
Il Comitato si riunisce a seguito di convocazione del suo Presidente, ogniqualvolta questi lo ritenga opportuno, o su richiesta di uno dei suoi componenti. L'avviso di convocazione viene trasmesso ai membri del Comitato di regola almeno tre giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza, la cui sussistenza è rimessa alla valutazione del Presidente del Comitato, le riunioni possono essere convocate con preavviso di un giorno. Il Comitato può validamente riunirsi anche in mancanza di previa convocazione, ove siano presenti tutti i suoi membri.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l'Amministratore Delegato della Società hanno diritto di partecipare alle riunioni. È altresì invitato alle riunioni il Presidente del Collegio Sindacale, il quale potrà delegare altro Sindaco Effettivo (per prassi essendo comunque invitati tutti i membri del Collegio Sindacale). È inoltre facoltà del Comitato, nei casi lo ritenga opportuno, di invitare di volta in volta altri soggetti, interni alla Società, in
relazione alle funzioni aziendali e organizzazioni interessate dalle materie trattate, ivi compresi i componenti di altri comitati interni al Consiglio di Amministrazione, o esterni, la cui presenza sia ritenuta di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato.
Nessun Amministratore prende parte alle riunioni del Comitato (o comunque parte di esse) in cui vengano esaminate e formulate proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.
Il Presidente del Comitato dà informazione della tenuta di una riunione del Comitato stesso alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione ed eventualmente – ove opportuno – riferisce anche periodicamente al Consiglio in merito all'attività del Comitato. In occasione dell'Assemblea annuale della Società, il Comitato, o il Consiglio sulla base delle indicazioni al medesimo fornite, riferisce sulle predette politiche di remunerazione e il Comitato (tramite il suo Presidente o altro componente del Comitato stesso) riferisce sulle modalità di esercizio delle proprie funzioni.
Nel corso del 2016 si sono tenute undici riunioni del Comitato, della durata media di 2,36 ore, regolarmente verbalizzate, a cui hanno sempre preso parte, in particolare, uno o più membri del Collegio Sindacale (oltre che, in talune riunioni, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato e, invitato, l'amministratore indipendente non facente parte del Comitato). Nell'ambito di tali riunioni, nell'esercizio delle proprie funzioni, il Comitato ha in particolare provveduto, previe relative analisi, alla definizione delle proposte di politica di remunerazione e, dopo la loro approvazione consiliare, monitorato l'attuazione della stessa svolgendo verifiche ed approfondimenti al riguardo ed in particolare circa il raggiungimento degli obiettivi di performance previsti con riguardo alla parte variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato quale direttore strategico, del Direttore Generale e dei restanti Dirigenti con responsabilità strategiche. Inoltre nel corso dell'esercizio 2016, il Comitato, oltre ad aver reso previo parere relativo alla proposta di nomina per cooptazione dell'avv. Nicola Claudio intervenuta il 29 gennaio 2016, quale nuovo amministratore della Società, ha svolto in particolare attività istruttoria con riferimento al processo di valutazione inerente le tematiche relative ai piani di successione di cui al precedente Paragrafo 4.1 della presente Relazione.
Con riguardo alla percentuale di partecipazione alle riunioni da parte dei singoli membri del Comitato, si rinvia, come già segnalato, a quanto indicato nella TABELLA 2 allegata alla presente Relazione.
Nel corso del 2017, alla data della presente Relazione, si sono già tenute due riunioni del Comitato, essenzialmente incentrate, oltre che sulla verifica conclusiva circa il livello di raggiungimento degli obiettivi previsti in relazione alla parte variabile della remunerazione relativa all'esercizio 2016 della Dirigenza Strategica, sull'attività istruttoria in materia di politica di remunerazione per l'esercizio 2017 nonché sul parere relativo alla proposta di nomina per cooptazione dell'Ing. Valerio Zingarelli quale nuovo amministratore della Società (a seguito delle dimissioni dalla carica dell'avv. Nicola Claudio) ed altresì con riguardo al previsto orientamento da esprimersi dal Consiglio, in funzione del proprio rinnovo, e di cui al precedente Paragrafo 4.3 della presente Relazione.
Il Comitato, in base al Regolamento Consiliare, in particolare:
(i) la definizione di policy per la nomina degli amministratori della Società;
(ii) la nomina dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche;
In conformità al Criterio applicativo 4.C.1., lett. e) del Codice di Autodisciplina, nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato ha la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei limiti del budget allo stesso attribuito.
Il Consiglio ha attribuito al Comitato Remunerazione e Nomine un budget di Euro 50.000 per l'assolvimento dei relativi compiti. Conformemente a quanto previsto dal Regolamento Consiliare, in casi di particolari necessità, dette risorse finanziarie a disposizione del Comitato potranno essere oggetto di integrazione.
La politica di remunerazione della Società è coerente, inter alia, con le applicabili disposizioni del Codice di Autodisciplina.
Per informazioni in merito alla politica generale per la remunerazione, a piani di remunerazione basati su azioni (attualmente non deliberati, ma di eventuale implementazione), alla remunerazione degli amministratori, esecutivi e non, e dei dirigenti con responsabilità strategiche, ai meccanismi di incentivazione del Responsabile della Funzione Audit e del Dirigente Preposto, alla remunerazione degli amministratori non esecutivi e alle indennità degli amministratori previste in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto, si rinvia alla relazione sulla remunerazione di Rai Way ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, che sarà messa a disposizione del pubblico nei termini e con le modalità previsti dalle norme di legge e regolamentari vigenti, incluso mediante pubblicazione sul sito internet www.raiway.it alla sezione Corporate Governance/Assemblea degli Azionisti/Assemblee/Assemblea Ordinaria del 28 aprile 2017).
Si segnala, in ogni caso, che non esistono accordi tra la Società e alcuno degli amministratori che prevedano indennità, anche di natura assicurativa, in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il rapporto di lavoro cessi a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.
La tabella che segue indica, per ciascuna delle informazioni sopra menzionate, la sezione della relazione sulla remunerazione in cui le stesse sono riportate.
| Informazione rilevante ai sensi del Codice di Autodisciplina | Parti rilevanti della relazione sulla remunerazione |
|---|---|
| Politica generale per la remunerazione (Principio 6.P.4 del Codice di Autodisciplina) |
Sezione I |
| Piani di remunerazione basati su azioni (Criterio applicativo 6.C.2 del Codice di Autodisciplina) |
N/A |
| Remunerazione degli amministratori esecutivi (Principio 6.P.2 del Codice di Autodisciplina) |
Sezione I Sezione II, Parte I |
| Remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche (Principio 6.P.2 del Codice di Autodisciplina) |
Sezione I Sezione II, Parte I |
| Meccanismi di incentivazione del Dirigente Preposto (Criterio applicativo 6.C.3 del Codice di Autodisciplina) |
Sezione I |
| Meccanismi di incentivazione del Responsabile della Funzione Audit (Criterio applicativo 6.C.3 del Codice di Autodisciplina) |
N/A |
| Remunerazione degli amministratori non esecutivi | Sezione I Sezione II, Parte I |
| Indennità degli amministratori previste in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (Principio 6.P.5 del Codice di Autodisciplina) |
N/A (cfr. Sezione I e Sezione II, Parte I) |
La Società ha costituito al proprio interno un Comitato Controllo e Rischi (cfr. il precedente Capitolo 6 della Relazione).
Il Comitato Controllo e Rischi (ai fini del presente Capitolo 9, anche soltanto il "Comitato") è chiamato a svolgere un ruolo di supporto al Consiglio di Amministrazione in materia di sistema di controlli interni e delle politiche di governo dei rischi, oltre che competente in merito alle operazioni con parti correlate ai sensi del Regolamento Parti Correlate e della Procedura Parti Correlate.
Le disposizioni afferenti ai compiti, alla composizione, all'organizzazione e al funzionamento del Comitato Controllo e Rischi sono contenute nel Regolamento Consiliare.
I componenti il Comitato Controllo e Rischi, incluso il Presidente, sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione alla Data di Avvio delle Negoziazioni e sono rimasti in carica per tutto l'esercizio 2016 così come lo sono alla data della presente Relazione. In coerenza con le previsioni dell'art. 37 del Regolamento Mercati - essendo Rai Way soggetta a direzione e coordinamento di Rai - il suddetto Comitato è integralmente composto da amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina, nonché dell'art. 148, comma 3, del TUF.
In particolare, sono stati nominati quali membri del Comitato Controllo e Rischi: Joyce Victoria Bigio (in qualità di Presidente), Fabio Colasanti e Alberto De Nigro.
Tutti i componenti del Comitato sono in possesso di adeguate conoscenze ed esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.
Salva più breve durata stabilita in sede di nomina, i componenti del Comitato durano in carica fintanto che sono membri del Consiglio di Amministrazione. Essi possono dimettersi dalla carica nel Comitato, senza per questo necessariamente dimettersi dal Consiglio di amministrazione. Nel caso in cui un membro venga, per qualsiasi motivo, a cessare dalla carica, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sua sostituzione. La scadenza della carica del nuovo membro coincide con quella del membro sostituito. Nel caso in cui cessi il Presidente del Comitato, il Consiglio di Amministrazione con la delibera di nomina del membro sostituito provvede anche a designare il nuovo Presidente.
Il Comitato si riunisce con la frequenza necessaria allo svolgimento delle proprie funzioni, nonché su richiesta di uno dei suoi membri o del Presidente del Collegio Sindacale, mediante avviso di convocazione inviato dal Presidente del Comitato, anche per il tramite del Segretario del Comitato, di regola almeno tre giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza, la cui sussistenza è rimessa alla valutazione del Presidente del Comitato, le riunioni possono essere convocate con preavviso di un giorno. L'avviso contiene l'indicazione del luogo, della data e dell'ora della riunione, nonché l'elenco delle materie da trattare. L'adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il Segretario del Comitato.
Il Comitato è validamente costituito in presenza della maggioranza dei membri in carica e delibera a maggioranza assoluta dei presenti; in caso di parità, il voto del Presidente è prevalente. In caso di impedimento/assenza del Presidente il suo ruolo è assunto dal membro più anziano del Comitato. Qualora il Presidente del Comitato lo reputi opportuno, le riunioni del medesimo possono tenersi mediante mezzi di telecomunicazione, a condizione che ciascuno dei partecipanti possa essere identificato da tutti gli altri e che ciascuno dei partecipanti sia in grado di intervenire in tempo reale durante la trattazione degli argomenti esaminati nonché di ricevere, trasmettere e visionare i documenti.
Delle riunioni del Comitato viene effettuata, a cura del segretario, designato anche al di fuori dei componenti del Comitato, una sintetica verbalizzazione nella quale tra l'altro si dà atto dei motivi dell'eventuale dissenso espresso dai componenti del Comitato. I verbali sono conservati a cura del segretario per eventuali esigenze di consultazione dei membri del Comitato eventualmente assenti, nonché dei Consiglieri e dei Sindaci.
Alle riunioni del Comitato partecipano il Dirigente Preposto, il Responsabile della Funzione Audit e il Presidente del Collegio Sindacale o altro sindaco effettivo da lui designato (per prassi sono comunque invitati tutti i membri del Collegio); possono inoltre essere invitati a partecipare direttori e dirigenti della Società per argomenti specifici. Hanno, inoltre, diritto di partecipare il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l'Amministratore Delegato della Società.
Nell'espletamento dei propri compiti, il Comitato può fare affidamento su risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti, nei limiti del budget approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione.
Il Regolamento Consiliare, in linea con quanto previsto al riguardo nella Procedura per le operazioni con parti correlate, disciplina, inoltre, i casi di sostituzione temporanea di un componente del Comitato con riferimento, in particolare, ai casi in cui tale Comitato sia chiamato ad esprimersi su operazioni con parti correlate e/o soggetti collegati. A tale riguardo, il Regolamento, dopo aver ribadito che, per ogni singola operazione considerata, i componenti del Comitato devono essere diversi dalla controparte e dai soggetti ad essa connessi, stabilisce che, nel caso in cui un componente del Comitato sia controparte dell'operazione (oppure sia un soggetto connesso alla controparte), egli deve darne tempestiva comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Presidente del Comitato, astenendosi dal partecipare ai lavori del Comitato riguardanti l'operazione a cui si riferisce la correlazione.
In questo caso, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, sentito il Presidente del Comitato, provvede immediatamente alla sostituzione del componente in stato di conflitto indicando, dopo averlo contattato, un altro componente indipendente e non correlato del Consiglio di Amministrazione.
Nel caso di operazioni con parti correlate e/o con soggetti collegati il cui perfezionamento abbia carattere di urgenza e per le quali occorra l'intervento del Comitato nelle fasi delle trattative e dell'istruttoria e/o nella fase di rilascio del parere, il Presidente del Comitato, preso atto dell'urgenza e rilevata l'indisponibilità della maggioranza ovvero della totalità dei membri a riunirsi o comunque a svolgere l'attività richiesta in tempo utile per la conclusione dell'operazione, comunica detta indisponibilità al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Tale comunicazione deve essere resa entro e non oltre il giorno successivo a quello in cui il Presidente del Comitato ha ricevuto notizia della indisponibilità della maggioranza ovvero della totalità dei membri. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, sentito l'Amministratore Delegato per la valutazione sull'improrogabilità dell'operazione, provvede con immediatezza a ricostituire la presenza nel Comitato degli amministratori indipendenti nel numero stabilito nella composizione di detto Comitato, seguendo lo stesso iter previsto per la sostituzione temporanea in caso di conflitto d'interessi (nomina del/dei sostituto/i tra i componenti indipendenti del Consiglio di Amministrazione). Quanto precede trova applicazione anche nel caso in cui l'indisponibilità della maggioranza sia dovuta alle dimissioni di un componente il Comitato.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, si sono tenute dieci riunioni del Comitato, della durata media di 3,18 ore e regolarmente verbalizzate, a cui hanno sempre
preso parte, in particolare, uno o più membri del Collegio Sindacale (oltre che, in talune riunioni, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato e, invitato, l'amministratore indipendente non facente parte del Comitato) nonché il Dirigente Preposto, la Responsabile della Funzione Audit, e, su invito, alcuni rappresentanti della Società di Revisione. Il Comitato, oltre alle attività inerenti alle funzioni ad esso assegnate in relazione ad operazioni con parti correlate, ha svolto le funzioni istruttorie ad esso attribuite e, in tale ambito in particolare, esaminato le proposte di linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), valutato il previsto piano annuale di audit, e relativi aggiornamenti, predisposto dalla Responsabile della Funzione Audit (monitorandone quindi l'esecuzione ed esaminando gli Audit Report e le relazioni periodiche della stessa Responsabile), così come lo stato di attuazione delle azioni correttive previste, nonché la struttura della remunerazione di tale responsabile, anche con riferimento agli obiettivi considerati per la parte variabile di essa, ed i budget/risorse della stessa Funzione Audit, esaminato il processo di formazione dei documenti economicofinanziari di periodo (valutando l'adeguatezza dei principi contabili utilizzati dalla Società unitamente al Dirigente Preposto ed alla società di revisione ed assumendo informazioni circa i piani di lavoro di quest'ultima) nonché del previsto budget, espresso un parere positivo circa la sostanziale adeguatezza complessiva del SCIGR. Con riferimento al sistema di controllo interno contabile, il Comitato ha tra l'altro monitorato le procedure rilevanti ex Legge n. 262/2005 e il loro aggiornamento ed esaminato l'assetto dell'area organizzativa facente capo al Chief Financial Officer e Dirigente preposto ai documenti contabili societari. Il Comitato ha ancora esaminato e monitorato il processo di controllo di gestione aziendale, anche attraverso il controllo del processo di "management reporting" e sue risultanze. con particolare riferimento all'aggiornamento e monitoraggio dei c.d. "Key Performance Indicators" ("KPI") ed ai rischi aziendali ad essi connessi, anche analizzando, in tale ottica, aggiornamenti circa lo stato delle iniziative intraprese ed in programma sia con riferimento ai rapporti con la Capogruppo che sul mercato terzo.
Con riguardo alla percentuale di partecipazione alle riunioni da parte dei singoli componenti del Comitato, si rinvia a quanto indicato alla TABELLA 2 allegata alla presente Relazione.
Nel corso del 2017 ed alla data della presente Relazione, si sono tenute due riunioni del Comitato, nel corso delle quali il Comitato medesimo, ai fini dell'attività istruttoria inerente al SCIGR ha, in particolare, esaminato le proposte linee di indirizzo del SCIGR (anche in funzione dei considerati principali rischi inerenti le attività aziendali) e valutato il previsto Piano annuale di audit relativo al 2017 predisposto dalla Responsabile della Funzione Audit, esaminato il processo di formazione del bilancio al 31 dicembre 2016 e del "management reporting" a tale data, valutando l'adeguatezza dei principi contabili utilizzati dalla Società (ed assumendo informazioni circa il processo di revisione legale dello stesso), nonché esaminato lo stato di implementazione delle azioni previste a seguito di interventi ai Audit con riferimento a taluni processi ed attività, oltre a svolgere un aggiornamento valutativo dell'assetto organizzativo aziendale relativo all'Area del Chief Financial Officer, in funzione in particolare della presenza di un ulteriore specifico presidio organizzativo in materia di "risk management".
In conformità a quanto raccomandato dai Criteri Applicativi 7.C.1 e 7.C.2 del Codice di Autodisciplina, il Comitato opera - supportando il Consiglio di Amministrazione – con funzioni informative, consultive, propositive ed istruttorie nella definizione, basata su un approccio risk-oriented, delle linee di indirizzo del complessivo sistema di controllo interno, e nella valutazione della sua efficacia ed efficienza, in modo che i principali rischi risultino
correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, ferma restando nella competenza del Consiglio d'Amministrazione la responsabilità di assumere ogni decisione in materia.
Il Comitato contribuisce inoltre a promuovere una cultura aziendale che valorizzi la funzione di controllo, indirizzandola ad un approccio orientato ai rischi (ed in tale contesto ha in particolare promosso iniziative di formazione aziendale sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi e sul ruolo della Funzione di Audit).
Rientrano nella mission del Comitato la valutazione sull'adeguatezza dei principi contabili utilizzati ai fini della redazione del bilancio e la vigilanza sull'efficacia del processo di revisione contabile e sull'attività dei revisori esterni.
Il Comitato è altresì competente, come indicato, in merito alle operazioni con parti correlate.
Il Comitato, fermi gli ulteriori specifici compiti previsti dal Codice di Autodisciplina, in particolare, è chiamato a svolgere le seguenti attività:
Controllo Interno e Gestione dei Rischi e della valutazione sull'adeguatezza dello stesso;
Inoltre, ai sensi della Procedura parti correlate adottata dalla Società, il Comitato:
In conformità al Criterio applicativo 4.C.1., lett. e) del Codice di Autodisciplina, nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato ha la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei limiti del budget allo stesso attribuito.
***
Il Consiglio ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi un budget di Euro 50.000 per l'assolvimento dei relativi compiti. Conformemente a quanto previsto dal Regolamento Consiliare, in casi di particolari necessità, dette risorse finanziarie a disposizione del Comitato potranno essere oggetto di integrazione.
( 6 ) Ferme restando le disposizioni di applicazione necessaria contenute nel Regolamento Parti Correlate, le disposizioni in materia di approvazione ed esecuzione di "Operazioni di Maggiore Rilevanza" troveranno applicazione a decorrere dal giorno successivo alla data di approvazione del bilancio relativo al secondo esercizio successivo a quello di quotazione, in conformità a quanto previsto dall'art. 10 del Regolamento Parti Correlate per le "società di recente quotazione".
La Società ha adottato, in linea con l'articolo 7 del Codice di Autodisciplina, un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi - inteso come l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative - idoneo a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa che sia sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.
Il sistema di gestione dei rischi non deve essere considerato separatamente dal sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria; entrambi costituiscono, infatti, elementi del medesimo sistema.
Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Rai Way è rappresentato dall'insieme di strumenti, norme e regole aziendali - che la Società ha adottato e sta via via ulteriormente sviluppando - volte a consentire una conduzione dell'impresa sana, corretta, trasparente e coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività della Società, così come attraverso la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.
Il SCIGR di Rai Way è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario, essendo un elemento fondamentale del complessivo sistema di governance della Società e rivestendo un ruolo centrale nell'organizzazione. La progettazione, l'implementazione e il mantenimento del SCIGR, nonché la sua periodica valutazione, si ispirano ai principi del Codice di Autodisciplina e alle best practice in materia, conformandosi al CoSO Report (7 ), che rappresenta il framework di riferimento, internazionalmente riconosciuto, per la realizzazione, l'analisi e la valutazione integrata del SCIGR.
L'attuazione di un SCIGR efficace ed efficiente favorisce l'assunzione di decisioni consapevoli e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, dello statuto, e degli strumenti normativi interni. Pertanto, sono parte integrante del SCIGR i modelli di compliance aziendali strutturati e organizzati in conformità con le previsioni normative applicabili.
Il SCIGR della Società è composto dalle seguenti cinque componenti:
( 7 ) CoSO – Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission (1992), Internal Control, Integrated Framework.
l'attendibilità e l'integrità delle informativa finanziaria e non, a preservare l'integrità degli asset aziendali e a garantire la conformità a leggi e regolamenti. I rischi devono essere identificati e gestiti dai responsabili delle diverse funzioni di business, mentre tutte le funzioni di staff, oltre all'obiettivo di ridurre i rischi inerenti la propria attività, apportano il loro contributo al fine di identificare e ridurre i rischi complessivi dei processi. Il processo di gestione dei rischi è incardinato nel processo pianificazione, budgeting e controllo di gestione.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, nel contesto dell'Offerta Globale di Vendita, il memorandum descrittivo del SCIGR adottato dalla Società, in cui vengono, in particolare, individuati i soggetti responsabili dello stesso e i principali indicatori chiave di performance. Con la suddetta deliberazione, il Consiglio di Amministrazione ha attestato:
tipologia di business, alla complessità organizzativa e alle specificità del fabbisogno informativo del management;
Nell'esercizio 2016 il sistema di controllo descritto nel suddetto memorandum ha continuato a trovare applicazione, essendo stato tuttavia svolto nell'esercizio 2016 un processo di aggiornamento di taluni aspetti dello stesso, in particolare con riferimento ai rischi considerati ed ai Key Performance indicator ("KPI"). Il Consiglio di Amministrazione ha espresso valutazione di sostanziale adeguatezza del SCIGR con riferimento all'esercizio 2016 ricevendo al riguardo previo parere positivo del Comitato Controllo e Rischi. Nel corso dell'esercizio 2016 è rimasta in vigore la policy sulla gestione del rischio finanziario, già approvata dal Consiglio di Amministrazione, che definisce l'approccio e le procedure finalizzate alla minimizzazione dei rischi finanziari, con l'obiettivo ultimo di preservare il valore aziendale, prevedendosi peraltro un suo possibile aggiornamento nel corso dell' esercizio 2017.
Il SCIGR in relazione al processo di informativa finanziaria è rappresentato da un set di procedure amministrativo-contabili e da un sistema di monitoraggio e valutazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle stesse. Tali procedure sono aggiornate/integrate in relazione a modifiche organizzative o all'individuazione di aree di miglioramento.
Il SCIGR in relazione al processo di informativa finanziaria è finalizzato a garantire l'attendibilità (8), l'accuratezza (9), l'affidabilità (10) e la tempestività (11) dell'informativa finanziaria.
Al Dirigente Preposto sono attribuiti specifici compiti relativamente all'informativa finanziaria, per i quali si rimanda al successivo Paragrafo 10.3.6 della Relazione.
Il SCIGR si caratterizza per:
( 8 ) Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati.
( 9 ) Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato.
( 10) Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua.
( 11) Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione.
Collegio Sindacale, il Dirigente Preposto, il Responsabile della Funzione Audit) attribuendo, a ciascuno di essi, specifici compiti nell'ambito del SCIGR, come ampiamente descritto nel successivo Paragrafo 10.3 della Relazione;
Il SCIGR deve essere tale da consentire ai responsabili di disporre periodicamente e con tempestività di un quadro sufficientemente esaustivo della situazione economica e finanziaria della Società e tale da consentire in modo corretto: (i) il monitoraggio dei principali key performance indicator e dei fattori di rischio che attengono alla Società; (ii) la produzione dei dati e delle informazioni con particolare riguardo all'informazione finanziaria, secondo dimensioni di analisi adeguate alla tipologia di business, alla complessità organizzativa e alle specificità del fabbisogno informativo del management; (iii) l'elaborazione dei dati finanziari prospettici del piano industriale e del budget nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi aziendali mediante un'analisi degli scostamenti.
(A) Fasi del Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria
Il SCIGR in relazione al processo di informativa finanziaria è stato definito a seguito di un'attività preliminare di ricognizione e valutazione dei rischi principali (non accuratezza, non completezza, non integrità e inaffidabilità) relativi a transazioni generate da quei processi aziendali ritenuti significativi, che alimentano i dati contabili e di financial reporting della Società.
L'individuazione e valutazione dei rischi è aggiornata al verificarsi di eventi, interni o esterni all'organizzazione, che modificano l'efficacia dell'analisi effettuata o, in ogni caso, ne richiedono un'integrazione.
Sono state definite procedure amministrativo-contabili nel cui ambito sono stati identificati i controlli chiave finalizzati ad assicurare gli obiettivi di accuratezza, completezza, autorizzazione e tracciabilità delle transazioni, nonché integrità dei dati e delle informazioni economico-finanziarie e dei sistemi informatici alimentanti.
Le procedure amministrativo-contabili e i relativi controlli sono monitorati e aggiornati attraverso un processo gestito dal Dirigente Preposto, che si interfaccia costantemente con i process owners per assicurare l'aggiornamento o integrazione delle procedure stesse ovvero per facilitare le azioni di miglioramento.
Le procedure amministrativo-contabili sono sottoposte a verifica indipendente, da parte dell'Audit della Società, finalizzata ad assicurare l'adeguatezza del disegno e l'operatività dei controlli individuati.
Il SCIGR non può prescindere da una chiara individuazione di ruoli cui siano attribuite le diverse fasi della progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del SCIGR medesimo.
Le componenti del SCIGR descritte nel precedente Paragrafo 10.1 della Relazione sono tra loro coordinate e interdipendenti e il sistema, nel suo complesso, coinvolge - con diversi ruoli e secondo logiche di collaborazione e coordinamento - gli organi amministrativi, gli organismi di controllo, il management e tutto il personale interno ed esterno a Rai Way.
Il SCIGR si articola nei seguenti tre livelli di controllo interno, caratterizzati da un diverso grado di coinvolgimento operativo nella gestione dei rischi:
L'articolazione del Primo e Secondo livello di controllo è coerente con dimensione, complessità, profilo di rischio specifico e contesto regolamentare in cui Rai Way opera. Il primo livello di controllo è rappresentato dal management della Società, mentre il secondo livello di controllo è rappresentato dal management con funzioni di monitoraggio, quali il controllo di gestione.
Il Terzo livello di controllo è garantito dall'Audit della Società che svolge verifiche con approccio risk-based sul proprio SCIGR nel suo complesso.
La responsabilità del SCIGR compete al Consiglio di Amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell'adeguatezza del sistema e individua al proprio interno:
Il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi:
Funzione Audit, incaricato di verificare che il SCIGR sia funzionante e adeguato e di assicurare che le attività di Audit siano svolte in autonomia e in modo tale da garantire l'efficacia e l'efficienza della propria attività;
Nel corso dell'esercizio 2016 sono rimasti in essere i suddetti poteri e funzioni attribuiti al Consiglio di Amministrazione, che ha provveduto a svolgere le attività ivi contemplate, tra cui si segnala la definizione delle linee di riferimento del SCIGR e l'approvazione del piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione Audit. A sua volta, ai sensi del Codice di Autodisciplina, il Comitato Controllo e Rischi, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha nominato il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Raffaele Agrusti(12) , quale Amministratore Incaricato.
In conformità alla raccomandazione di cui al Criterio applicativo 7.C.4 del Codice di Autodisciplina, l'Amministratore Incaricato ha i seguenti compiti e responsabilità:
Coerentemente con la missione attribuita dalla legge a tale organo, il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile
(12) Dal 28 aprile 2016. Nella precedente parte dell'esercizio il ruolo è stato svolto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione in carica sino alla suddetta data Camillo Rossotto.
adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Tra i compiti del Collegio Sindacale rientra anche la verifica in merito all'efficacia, completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del SCIGR, svolta anche attraverso la partecipazione del Presidente del Collegio Sindacale e/o di altri Sindaci designati alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi.
Per lo svolgimento delle proprie attribuzioni, il Collegio Sindacale dispone di adeguati flussi informativi da parte degli altri organi aziendali e delle funzioni di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione di Rai Way, su proposta dell'Amministratore Incaricato e previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, sentito il Collegio Sindacale, ha nominato Angela Pace quale Responsabile della Funzione Audit. Alla stessa è stato altresì attribuito l'incarico di "Responsabile Prevenzione della Corruzione" ai sensi della Legge 6 novembre 2012, n. 190, con le precisazioni indicate al successivo Paragrafo 10.7.
La nomina del Responsabile della Funzione Audit è a tempo indeterminato. Ai fini della individuazione del Responsabile della Funzione Audit, sono stati valutati il profilo del candidato e le caratteristiche di onorabilità, integrità, rispettabilità, indipendenza, professionalità, competenza ed esperienza necessarie, nonché le eventuali incompatibilità, anche in termini di conflitto di interesse, con precedenti attività o funzioni ricoperte presso la Società o presso altre società e/o enti in rapporto con essa.
In conformità all'art. 7 del Codice di Autodisciplina, il Responsabile della Funzione Audit:
Il Responsabile della Funzione Audit dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione e, per esso, dal Presidente, fatta salva la dipendenza funzionale dal Comitato Controllo e Rischi e dall'Amministratore Incaricato.
La struttura e definizione della remunerazione del Responsabile della Funzione Audit è determinata dal Consiglio di Amministrazione, coerentemente con le politiche aziendali, essendo previamente valutata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione (nella sua qualità di Amministrare Incaricato) la relativa proposta, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, nonché sentito il Collegio Sindacale.
Il Consiglio medesimo, su proposta dell'Amministratore Delegato con il parere favorevole del Presidente del Consiglio di Amministrazione (nella sua qualità di Amministrare Incaricato), nonché previa valutazione positiva del Comitato Controllo e Rischi e sempre sentito il Collegio Sindacale, è previsto approvi nell'ambito del processo di budgeting aziendale il budget dell'Audit, assicurando che il Responsabile della Funzione Audit sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle responsabilità a questi attribuite.
Per l'anno 2017, il Consiglio ha previsto di porre a disposizione del Responsabile della Funzione Audit un budget di Euro 65.000 per lo svolgimento della propria attività, avendo in considerazione anche l'utilizzo di risorse già previsto nel corso dell'esercizio 2016.
Come detto, oltre a non svolgere alcuna attività operativa, il Responsabile della Funzione Audit non è autorizzato a:
In linea con gli "Standards for the Professional Practice of Internal Audit", emessi dall'"Institute of Internal Auditors", è affidato alla funzione Audit il compito di fornire un'attività indipendente e obiettiva di "assurance" finalizzata a promuovere azioni di miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e dell'organizzazione aziendale. L'Audit assiste l'organizzazione nel perseguimento dei propri obiettivi tramite un approccio professionale sistematico, che genera valore aggiunto in quanto finalizzato a valutare e migliorare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di corporate governance ( 13).
I principali compiti dell'Audit sono i seguenti:
L'Audit, infine, riferisce al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Incaricato, all'Amministratore Delegato, al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale, per eventuali ambiti di rischio rilevanti ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, all'Organismo di Vigilanza sull'attività svolta e sui suoi risultati.
Con riferimento alla prevenzione ed identificazione di irregolarità, la responsabilità dell'Audit consiste nello svolgere le attività di auditing, identificando e valutando il SCIGR
( 13) Definizione approvata dal Board of Directors dell'Institute of Internal Auditors del 26 giugno 1999 e recepita dai vigenti Standard Internazionali di Internal Auditing.
adottato sui processi/attività oggetto di analisi, analizzando con professionalità le evidenze acquisite.
La responsabilità del corretto disegno e dell'efficace funzionamento nel tempo del SCIGR, della definizione degli obiettivi aziendali e di processo, della prevenzione ed individuazione di irregolarità, nonché della corrispondenza delle modalità di gestione dei rischi con i piani di contenimento definiti, è propria del management, ossia dei responsabili della gestione.
Inoltre, l'Audit:
Gli interventi svolti dall'Audit sono pianificati in base ad un Piano di audit annuale, approvato dal Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, sentito il Collegio Sindacale ed a seguito di quanto proposto dall'Amministratore Incaricato.
Il Piano è redatto secondo un procedimento definito (c.d. "top-down /risk-based").
Oltre a tali interventi, l'Audit svolge anche gli interventi (c.d. "audit spot") non previsti nel piano di audit in base a richieste che provengono dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Incaricato, dall'Amministratore Delegato, dal Comitato Controllo e Rischi, dal Collegio Sindacale o dall'Organismo di Vigilanza della Società.
Nel corso dell'esercizio 2016 la Responsabile della Funzione Audit Angela Pace ha svolto attività in attuazione delle suddette funzioni assegnate, che non sono state oggetto di modifica nel corso dell'esercizio stesso, in particolare dando attuazione ad interventi previsti nel Piano di Audit per l'esercizio stesso.
L'art. 32 dello Statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, nomini – per un periodo massimo di tre anni, rinnovabile alla scadenza – il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, a cui riconosce i poteri previsti dall'art. 154-bis del TUF.
Il Dirigente Preposto è scelto dal Consiglio di Amministrazione tra i dirigenti della Società che risultino in possesso di requisiti di professionalità, caratterizzati da specifica competenza, sotto il profilo amministrativo e contabile. Tale competenza, da accertarsi da parte del Consiglio di Amministrazione, deve essere acquisita attraverso esperienze di lavoro in posizione di adeguata responsabilità per un congruo periodo di tempo e in imprese comparabili alla Società. Il Dirigente Preposto deve inoltre essere in possesso dei requisiti di onorabilità previsti dalla vigente normativa per l'assunzione di cariche statutarie. Il venir meno dei requisiti di onorabilità determina la decadenza dall'incarico.
Coerentemente con quanto disposto dall'art. 154-bis del TUF, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari è responsabile di: (i) predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la redazione del bilancio di esercizio e, ove previsto, del bilancio consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario; (ii) accompagnare gli atti e le comunicazioni previste dalla legge o diffuse a mercato, contenenti informazioni e dati sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della stessa Società, con una dichiarazione scritta che ne attesti la corrispondenza al vero; (iii) assicurare la predisposizione del bilancio di esercizio e, ove previsto, del bilancio consolidato, della reportistica trimestrale e semestrale; e (iv) all'interno delle relative aree di competenza, rappresentare la Società e, ove presente, il gruppo allo stesso facente capo, rispetto alla comunità finanziaria internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi in data 11 settembre 2014 ha nominato il Chief Financial Officer della Società, Adalberto Pellegrino, quale Dirigente Preposto. Successivamente, con delibera del 18 settembre 2014, il Consiglio di Amministrazione ha integrato e modificato le deleghe del Chief Financial Officer.
Il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente in data 11 settembre 2014 e 18 settembre 2014, ha attribuito al Chief Financial Officer i seguenti poteri e funzioni:
(ix) quanto ad operazioni concernenti l'investimento della liquidità e le operazioni di finanziamento, il compimento di tutte le attività di seguito elencate, entro il limite di valore, per singola operazione o congiuntamente considerata con altri negozi collegati, di Euro 500.000,00, ivi inclusi:
richiedere e stipulare finanziamenti con durata inferiore a 18 mesi e linee di credito ed assimilabili, e negoziazione delle relative condizioni di regolamento;
Con riferimento alle mansioni di Dirigente Preposto, il Consiglio di Amministrazione del 4 settembre 2014 ha conferito i poteri di seguito descritti.
Il Dirigente Preposto effettua le attestazioni e le dichiarazioni, ove richiesto anche congiuntamente con gli organi delegati, prescritte allo stesso dalla normativa vigente. In particolare: gli atti e le comunicazioni della società diffusi al mercato, e relativi all'informativa contabile anche infra-annuale della stessa Società, sono accompagnati da una dichiarazione scritta del Dirigente Preposto, che ne attestano la corrispondenza alle
risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Inoltre, gli organi amministrativi delegati e il Dirigente Preposto attestano con apposita relazione sul bilancio di esercizio, sul bilancio semestrale abbreviato e, ove redatto, sul bilancio consolidato (non redatto dalla Società in quanto non detiene partecipazioni in altre società):
Il Dirigente Preposto, al fine di espletare i compiti stabiliti dall'art. 154-bis del TUF e dalle altre disposizioni applicabili, esercita i seguenti poteri:
Il Dirigente Preposto è quindi dotato del potere di predisporre, anche con l'ausilio di consulenti esterni, una serie di procedure relative (a) alla standardizzazione dei flussi informativi nei confronti dello stesso Dirigente Preposto e (b) alla formazione del bilancio di esercizio e di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.
Nel corso dell'esercizio 2016 sono rimasti in essere i suddetti poteri e funzioni attribuiti al Dirigente Preposto, dott. Adalberto Pellegrino, che ha provveduto a svolgere le attività ivi contemplate.
Al fine di consentire agli organi coinvolti di cui al precedente Paragrafo 10.3 di svolgere il proprio ruolo in materia di SCIGR, sono definiti appositi flussi informativi tra i richiamati tre livelli di controllo e i competenti organi, coordinati e adeguati in termini di contenuti e tempistiche. Tutti i flussi a supporto delle valutazioni del SCIGR da parte del Consiglio di Amministrazione confluiscono verso il Comitato Controllo e Rischi che svolge un'adeguata attività di istruttoria dei cui esiti riferisce direttamente al Consiglio di Amministrazione, nell'ambito delle proprie relazioni periodiche e/o attraverso il rilascio di specifici pareri. Tali flussi sono inoltre rivolti al Collegio Sindacale in funzione dell'esercizio dei compiti a esso attribuiti dalla legge in materia di SCIGR.
Le modalità di interazione tra funzioni e organi aziendali coinvolti nel SCIGR sono state disegnate con l'obiettivo di evitare quanto più possibile sovrapposizioni o lacune, nonché di alterare, anche nella sostanza, le responsabilità primarie degli organi aziendali sul SCIGR.
Per quanto attiene alle interrelazioni tra le funzioni di controllo di secondo livello e di terzo livello, le stesse si inquadrano nel framework più generale di attiva e costante collaborazione, realizzandosi:
Il miglioramento dell'interazione tra funzioni di controllo e il costante aggiornamento agli organi aziendali da parte delle stesse in relazione alle attività svolte hanno la finalità ultima di costituire nel tempo una governance aziendale che garantisca la sana e prudente gestione anche attraverso un più efficace presidio del rischio a tutti i livelli aziendali.
Nel corso dell'esercizio 2016, e sino alla data della presente Relazione, sono intervenuti costanti flussi informativi sia attraverso le informative svolte dal Comitato Controllo e Rischi al Consiglio di Amministrazione, che con la partecipazione costante del Collegio Sindacale, in uno o più dei suoi componenti, alle riunioni del Comitato stesso e del Consiglio, così come attraverso le Relazioni dell'Organismo di Vigilanza di cui al Modello 231 rivolte in particolare al Consiglio ed al Collegio Sindacale e di cui è stato informato anche il Comitato Controllo e Rischi. Nel corso dell'esercizio 2016 sia il Comitato Controllo e Rischi sia il Collegio Sindacale hanno inoltre incontrato il Presidente dell'Organismo di Vigilanza e gli altri membri di quest'ultimo per un ulteriore scambio informativo generale sulle attività svolte ed in programma. Allo stesso modo la Responsabile della Funzione Audit ed il Dirigente Preposto hanno, in particolare, e per quanto di competenza, costantemente partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e ad esso riferito nonché direttamente a diverse riunioni del Consiglio di Amministrazione, oltre che a verifiche sindacali. Nel corso dell'esercizio 2017, alla data della presente Relazione, è tra l'altro intervenuto un ulteriore incontro tra il Comitato Controllo e Rischi ed il Presidente dell'Organismo di Vigilanza e gli altri membri di quest'ultimo, alla presenza anche del Collegio Sindacale, sempre in funzione di scambio informativo circa le attività di competenza svolte e considerate.
Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo adottato dalla Società ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 (il "Modello 231") è stato originariamente approvato dal Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2006 e successivamente aggiornato. Al riguardo si ricorda, come segnalato nella precedente edizione della presente Relazione, che successivamente alla Data di Avvio delle Negoziazioni e nel corso del 2015, il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Organismo di Vigilanza, ha provveduto ad aggiornamenti del Modello in data 12 marzo 2015, con riferimento ai reati di abuso di informazioni privilegiate (art. 184 del TUF) e manipolazione del mercato (art. 185 del TUF), e quindi in data 2 dicembre 2015, con riferimento sia alla Parte Generale del Modello, principalmente al fine di allineamento a modifiche organizzative che hanno interessato la Società, sia alla Parte Speciale, in relazione ai reati di autoriciclaggio, ad ulteriori fattispecie di reati ambientali nonché in funzione della più recente riformulazione dei reati di false comunicazioni sociali. Inoltre in data 30 luglio 2015 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo Statuto dell'Organismo di Vigilanza, su proposta di quest'ultimo, quale parte integrante del Modello 231.Con riferimento all'esercizio 2016 quindi, è stata approvata una edizione aggiornata del Modello, con riguardo in particolare alla "Sezione G" della Parte Speciale del Modello dedicata alle fattispecie rilevanti attinenti alle materie del c.d. "market abuse", con aggiornamenti inerenti alle disposizioni normative europee entrate in vigore nel luglio 2016 e delle disposizioni procedurali interne conseguentemente adottate dalla Società con riguardo alla gestione delle Informazioni Privilegiate e in materia di internal dealing. In tale occasione sono stati inoltre effettuati degli interventi di allineamento nell'ambito di altre singole Sezioni della Parte Speciale del Modello in funzione, oltre che di aggiornamento rispetto a riferimenti organizzativi, di integrazione dei principi di carattere generale già presenti con specifici protocolli di comportamento per talune aree di attività a rischio contemplate nel Modello stesso.
Il Modello 231 di Rai Way si conforma:
I destinatari del Modello 231 sono individuati nelle persone che:
L'osservanza del Modello 231 si impone, altresì, a tutti coloro i quali, pur non facendo parte della Società, operino per il conseguimento degli scopi e degli obiettivi di Rai Way (collaboratori esterni, clienti/fornitori, partner, ecc.).
Il Modello 231 è composto da una "Parte Generale" e da una "Parte Speciale", articolata in Sezioni corrispondenti ai gruppi di reati previsti dal D.Lgs. 231/2001.
La Parte Generale reca:
Nella Parte Speciale, ognuna delle sedici sezioni che la compongono si articola in quattro paragrafi:
Le Sezioni della Parte Speciale sono di seguito elencate:
Sezione "H": reati richiamati dall'art. 10 della Legge 16 marzo 2006, n.146 (Reati transnazionali);
Sezione "I": reati richiamati dall'art. 25-septies del Decreto (Reati di omicidio o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro);
Costituiscono parte integrante e sostanziale del Modello 231 le procedure e i protocolli "231/01" elaborati per la prevenzione dei comportamenti illeciti e finalizzati a prevenire la commissione dei reati contemplati dal D.Lgs. 231/2001, espressione del principio di "effettività" del Modello 231 medesimo.
In data 27 marzo 2013, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di assegnare le funzioni di Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale, che quindi si è dotato di un proprio statuto e regolamento interno, in relazione ad aspetti funzionali e organizzativi dell'Organismo.
A seguito poi della deliberazione del Consiglio di Amministrazione, ratificata dall'Assemblea, in virtù della quale, successivamente alla Data di Avvio delle Negoziazioni, la composizione dell'Organismo di Vigilanza sarebbe stata modificata, in data 11 marzo 2015 si è insediato l'Organismo di Vigilanza nominato da parte del Consiglio di Amministrazione (quindi in carica per la restante parte del medesimo esercizio ed alla data di approvazione della presente Relazione) composto dai seguenti tre membri:
subentrando appunto al Collegio Sindacale.
Si segnala che nel corso dell'esercizio 2016, l'Organismo di Vigilanza ha tenuto n. 8 riunioni nel corso delle quali, oltre a provvedere all'esame delle proposte al Consiglio in relazione ad aggiornamenti del Modello 231 ed agli aggiornamenti del proprio regolamento interno, ha,
( 14) Con specifica mappatura delle aree di rischio.
tra l'altro, esaminato le informative giunte dai "Responsabili Interni" di cui al seguente Paragrafo 10.5.4 ed audito alcuni di essi in ottica di approfondimento delle relative attività ed analisi dei presidi di controllo previsti relativamente a queste ultime, per quanto di interesse con riguardo al Modello. Nel corso del 2017, alla data della presente Relazione, l'Organismo di Vigilanza ha tenuto una riunione, dedicata, tra l'altro, ad un approfondimento circa la riorganizzazione approvata dalla Consiglio di Amministrazione al termine dell'esercizio 2016 e ad un esame dei relativi impatti con riguardo agli assetti di responsabilità interne previsti ai sensi del Modello.
Il ruolo dei "Responsabili Interni" è delineato nel paragrafo 4.1 della Parte Speciale del Modello; alcuni tra i più significativi dei loro compiti sono i seguenti:
La Società ha adottato anche il Codice Etico richiamato nel precedente Paragrafo 10.5.1 della Relazione, che costituisce parte integrante del Modello 231. Il Codice Etico ha la finalità di definire l'insieme dei valori che l'Emittente riconosce, accetta e condivide, nonché le responsabilità che la medesima assume. Il Codice Etico contiene i principi etici e comportamentali che devono ispirare l'attività di coloro che, stabilmente o temporaneamente, operino o interagiscano con Rai Way, tenendo conto dei ruoli di ciascuno, della complessità delle funzioni e delle responsabilità attribuite per il perseguimento degli obiettivi della Società. I principi contenuti nel Codice Etico integrano le regole che la Società - e i soggetti in essa o con essa operanti - è tenuta a osservare, in virtù delle normative vigenti.
A seguito di individuazione da parte del Consiglio di Amministrazione in relazione alla Legge 6 novembre 2012, n. 190, la Responsabile della Funzione Audit ha svolto, nel corso dell'esercizio 2016, il ruolo di responsabile della prevenzione della corruzione (svolgendolo anche alla data della presente Relazione). Nel corso dell'esercizio 2016, il Consiglio medesimo ha approvato, in data 29 gennaio 2016, un aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione in precedenza adottato (ai soli fini del presente Paragrafo, il "Piano") e che è rimasto vigente per l'intero suddetto esercizio, il quale:
(ii) contiene un insieme di norme (anche di carattere deontologico), principi e regole comportamentali in relazione alle attività a rischio di corruzione;
(iii) si pone l'obiettivo di prevenire il rischio di commissione dei reati di corruzione cui è potenzialmente esposta la Società, in coordinamento con il Modello 231;
Il responsabile della prevenzione della corruzione è incaricato, in particolare, di ottemperare a quanto previsto dalla Legge n. 190/2012. Al riguardo si ricorda peraltro che l'applicazione delle "Linee guida per l'attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici" emesse dall'Autorità Nazionale Anticorruzione ("A.N.AC.") il 17 giugno 2015 è sospesa, per quanto qui interessa, per le società con azioni quotate in mercati regolamentati, essendo stato ivi segnalato che le indicazioni circa le linee guida ad esse applicabili saranno oggetto di linee guida da adottare in esito alle risultanze del tavolo di lavoro tra l'A.N.AC. stessa, il Ministero dell'economia e delle finanze e la Consob. (fermo restando un aggiornamento delle suddette Linee guida che l'A.N.AC. ha segnalato - nell'ambito del piano nazionale anticorruzione approvato il 3 agosto 2016 - essere in corso di valutazione in relazione ad approfondimenti da svolgersi in funzione delle disposizioni del D. Lgs. n. 175/2016 "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica").
Obiettivo dell'adozione e implementazione del suddetto Piano, oltre a quello di conformarsi alla normativa di riferimento, in quanto applicabile, è anche quello di definire un sistema di controllo interno e di prevenzione integrato con gli altri elementi già adottati dalla Società (Codice Etico, Modello 231), cogliendo l'opportunità di introdurre nuove misure e/o rafforzare quelle esistenti, con un'azione coordinata per un più efficace contrasto ai fenomeni di corruzione e illegalità.
Il Piano è monitorato e aggiornato annualmente (con logica c.d. "rolling"), tenendo conto del progressivo stato di attuazione delle iniziative previste, dando evidenza delle azioni da intraprendere, degli obiettivi e delle priorità fissati dagli organi di vertice, delle indicazioni fornite dal Dipartimento della Funzione Pubblica e dall'A.N.AC., in quanto applicabili, delle eventuali modifiche normative e organizzative intervenute nell'assetto aziendale, nonché delle eventuali indicazioni fornite dal responsabile della prevenzione della corruzione.
Si segnala che il 31 gennaio 2017 è stato quindi approvato dal Consiglio di Amministrazione un secondo aggiornamento del Piano stesso.
Il Piano è parte integrante e sostanziale delle regole interne e delle policy aziendali della Società. Il suo rispetto è richiesto: (i) agli esponenti aziendali; (ii) a tutto il personale di qualsiasi ordine e grado; (iii) a tutti coloro che, a diverso titolo, entrino in rapporto, anche di collaborazione professionale, fornitura di beni, prestazione di servizi o esecuzione di lavori per Rai Way. Pertanto, il Piano costituisce parte integrante del SCIGR della Società.
In considerazione dell'entrata in vigore in data 3 luglio 2016 del Regolamento (UE) 596 del 16 aprile 2014, il quale ha previsto una nuova disciplina sugli abusi di mercato, il Consiglio ha approvato nel corso dell'esercizio 2016 una nuova edizione del Codice di comportamento in materia di internal dealing modificando quella adottata in precedenza.
Tale procedura disciplina gli obblighi informativi dei "soggetti rilevanti" nei confronti della Società e gli obblighi dei "soggetti rilevanti" e della Società nei confronti di Consob e del pubblico in generale, relativamente alle operazioni rilevanti (ossia le operazioni di acquisto, vendita, sottoscrizione, scambio o cessione in garanzia aventi ad oggetto azioni o strumenti finanziari collegati, effettuate da "soggetti rilevanti" o dalle persone a loro "strettamente associate"), con la finalità di assicurare la piena trasparenza verso il mercato e i terzi in generale.
Il testo del codice di comportamento in materia di Internal Dealing è disponibile per la consultazione sul sito internet della Società www.raiway.it sezione Corporate Governance.
Si rinvia al Capitolo 5 della presente Relazione.
La società di revisione, incaricata della revisione legale dei conti dell'Emittente, è PricewaterhouseCoopers S.p.A., con sede legale e amministrativa in Milano, Via Monte Rosa n. 91, iscritta al n. 43 dell'albo speciale delle società di revisione tenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze di cui all'art. 161 del TUF e nel registro dei revisori legali con numero di iscrizione 119644.
Con delibera del 4 settembre 2014, l'Assemblea, subordinatamente al deposito presso Borsa Italiana della domanda di ammissione delle azioni della Società alle negoziazioni sul MTA, ha deliberato di modificare l'incarico di revisione legale dei conti in essere a tale data, trasformandolo in un incarico ai sensi degli artt. 14 e 17 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 ed estendendolo fino all'esercizio che chiuderà il 31 dicembre 2022. Inoltre, è stato conferito alla Società di Revisione l'incarico per la revisione limitata del bilancio individuale abbreviato semestrale per i semestri che chiuderanno al 30 giugno degli esercizi 2015 - 2022.
In data 4 settembre 2014, ai sensi dell'art. 2391-bis del Codice Civile, degli articoli 113-ter, 114, 115 e 154-ter del TUF, delle applicabili disposizioni del Regolamento Emittenti e del Regolamento Parti Correlate, e tenuto conto anche delle indicazioni e chiarimenti forniti dalla CONSOB con la comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'adozione della Procedura Parti Correlate, che è entrata in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni e che è stata altresì esaminata e approvata anche dal Comitato Controllo e Rischi.
La Procedura Parti Correlate ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che Rai Way è tenuta ad adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate, come ivi definite in conformità alla definizione di cui al Regolamento Parti Correlate. A tal fine, la Procedura Parti Correlate:
Ai sensi della Procedura Parti Correlate, è istituita un'apposita funzione aziendale, composta dal Dirigente Preposto, dal responsabile dell'area legale e dal preposto al controllo interno della Società, con funzioni prevalentemente di assistenza e di coordinamento di talune attività funzionali alla corretta applicazione all'aggiornamento della Procedura Parti Correlate medesima.
La Procedura Parti Correlate distingue, inter alia, le "Operazioni di Maggiore Rilevanza", le "Operazioni di Minore Rilevanza" e le "Operazioni di Importo Esiguo".
Le "Operazioni di Maggiore Rilevanza" sono le operazioni con parti correlate - incluse le operazioni omogenee o realizzate in esecuzione di un disegno unitario con una stessa parte correlata o con soggetti correlati sia a quest'ultima che alla Società - in cui sia superato almeno uno degli indici di rilevanza indicati nell'Allegato 3 al Regolamento Parti Correlate.
Le "Operazioni di Minore Rilevanza" sono identificate con un criterio di residualità come le operazioni diverse dalle Operazioni di Maggiore Rilevanza e dalle "Operazioni di Importo Esiguo" (meglio descritte di seguito).
Il Consiglio di Amministrazione è competente in via esclusiva per l'approvazione di "Operazioni di Maggiore Rilevanza". Il Comitato Controllo e Rischi è coinvolto nella fase delle trattative e in quella istruttoria, attraverso la ricezione di complete e adeguate informazioni in merito all'"Operazione di Maggiore Rilevanza", con facoltà di chiedere informazioni e formulare osservazioni agli organi delegati e ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative o dell'istruttoria. Ai fini dei pareri rilasciati dal Comitato, lo stesso può farsi assistere da uno o più esperti indipendenti scelti tra soggetti di riconosciuta professionalità e competenza sulle materie interessate dalla deliberazione, nominati dall'Amministratore Delegato su indicazione del Comitato medesimo, a spese della Società. Con riferimento a ciascuna singola "Operazione di Minore Rilevanza", è previsto che l'ammontare massimo di spesa sia pari allo 0,5% del valore dell'operazione e comunque non superiore ad Euro 20.000,00, salvo eventuale deroga concessa, ricorrendo particolari ragioni di opportunità, dal Consiglio di Amministrazione. In ogni caso, la gestione del rapporto con gli esperti indipendenti è di competenza del Comitato, al quale deve essere indirizzato il parere degli esperti medesimi.
Il Consiglio di Amministrazione delibera sulle "Operazioni di Maggiore Rilevanza":
Anche in presenza di parere non favorevole del Comitato Controllo e Rischi ovvero di voto contrario della maggioranza degli amministratori non correlati, il Consiglio di Amministrazione può approvare un'"Operazione di Maggiore Rilevanza" qualora: (i) l'Assemblea ordinaria abbia previamente autorizzato il compimento dell'operazione; (ii) a condizione che i soci non correlati - per tali intendendosi i soggetti, ai quali spetta il diritto di voto nell'Assemblea della Società, diversi dalla controparte di una determinata operazione e dai soggetti correlati sia alla controparte di una determinata operazione sia alla Società - che partecipano all'assemblea al momento della votazione rappresentino almeno il dieci per cento del capitale sociale con diritto di voto, non consti il voto contrario della maggioranza dei suddetti soci non correlati. A tal fine, prima dell'inizio dei lavori assembleari, gli aventi diritto al voto che siano intervenuti sono tenuti a comunicare l'eventuale esistenza di un rapporto di correlazione rispetto alla specifica operazione posta all'ordine del giorno, ovvero a dichiararne per iscritto l'assenza.
Ferme restando le disposizioni di applicazione necessaria contenute nel Regolamento Parti Correlate, le disposizioni in materia di approvazione ed esecuzione di "Operazioni di Maggiore Rilevanza" sopra descritte troveranno applicazione a decorrere dal giorno successivo alla data di approvazione del bilancio relativo al secondo esercizio successivo a quello di quotazione, in conformità a quanto previsto dall'art. 10 del Regolamento Parti Correlate per le "società di recente quotazione".
Le "Operazioni di Minore Rilevanza" sono approvate dal Consiglio di Amministrazione e dagli organi delegati, previo parere motivato e non vincolante del Comitato Controllo e Rischi, che si esprime in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza e correttezza sostanziale delle relative condizioni.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione che approvino una "Operazione di Minore Rilevanza" devono essere adeguatamente motivate, avuto riguardo all'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle relative condizioni. Se l'operazione con parti correlate rientra nelle materie di competenza dell'Assemblea o deve essere da questa autorizzata, dovrà essere rispettata, mutatis mutandis, le medesima procedura sopra indicata, distinguendo a seconda che si tratti di un'Operazione di Maggiore Rilevanza o di un'Operazione di Minore Rilevanza. In tal caso, il Comitato Controllo e Rischi dovrà rilasciare il proprio parere motivato in sede di approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, della proposta di delibera da sottoporre all'Assemblea.
Fermi restando gli specifici obblighi informativi e comunicativi previsti per ciascuna ipotesi di esenzione, le disposizioni della Procedura Parti Correlate non si applicano alle operazioni con parti correlate descritte di seguito.
Operazioni di importo esiguo: per tali intendendosi per tali ultime le operazioni con parti correlate in cui il prevedibile ammontare massimo del corrispettivo o il prevedibile valore massimo delle prestazioni a carico della Società non superi, per ciascuna operazione, Euro 200.000,00 (o all'equivalente valore espresso in altra divisa), anche per il caso di operazioni con parti correlate concluse con una medesima parte correlata tra loro omogenee o realizzate in esecuzione di un disegno unitario, cumulativamente considerate.
Particolari tipologie di operazioni infragruppo: operazioni con o tra società controllate, anche congiuntamente, nonché con società collegate, purché nelle società controllate o nelle società collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi di altre parti correlate della Società qualificati come "significativi" ai sensi della Procedura Parti Correlate.
Operazioni ordinarie: per tali intendendosi le operazioni con parti correlate, incluse quelle che costituiscono "operazioni di maggiore rilevanza", che: (i) rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa o della connessa attività finanziaria della Società (ovvero della società controllata nel caso di operazioni con parti correlate di cui siano parti società controllate da Rai Way) e (ii) sono concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard. L'esenzione in parola non troverà applicazione con riguardo a "operazioni ordinarie" con il soggetto che controlla la Società.
Deliberazioni assembleari in materia di piani di compensi e remunerazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e, a determinate condizioni, anche dei dirigenti con responsabilità strategiche: ai sensi, rispettivamente, degli artt. 2389, commi 1 e 3, e 2402 del Codice Civile e dell'art. 114-bis del TUF.
Istruzioni di autorità di vigilanza: che siano impartite, direttamente o nei riguardi della capogruppo, con finalità di stabilità e nell'interesse della stabilità del gruppo.
Situazioni di urgenza: a condizione che siano rispettati alcuni specifici presidi.
Il testo integrale della Procedura Parti Correlate è disponibile per la consultazione sul sito internet della Società www.raiway.it sezione Corporate Governance.
Come già evidenziato nel precedente Paragrafo 9.1, con riferimento all'attività connessa alla formulazione di pareri su operazioni con parti correlate, per ogni singola operazione considerata, i componenti del Comitato Controllo e Rischi devono essere diversi dalla controparte e dai soggetti ad essa connessi. Nel caso in cui un componente del Comitato Controllo e Rischi sia controparte dell'operazione (oppure sia un soggetto connesso alla controparte) deve darne tempestiva comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Presidente del Comitato Controllo e Rischi astenendosi dal partecipare ai lavori del Comitato riguardanti l'operazione a cui si riferisce la correlazione.
In questo caso, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, sentito il Presidente del Comitato Controllo e Rischi, provvede immediatamente alla sostituzione del componente in stato di conflitto indicando, dopo averlo contattato, un altro componente indipendente e non correlato del Consiglio di Amministrazione.
La suddetta Procedura, in vigore per l'intero esercizio 2016 così come alla data di approvazione della presente Relazione, è stata oggetto della ivi prevista valutazione annuale da parte del Consiglio circa una sua possibile revisione, dovendosi tenere conto al riguardo, tra l'altro, delle modifiche eventualmente intervenute negli assetti proprietari, di eventuali variazioni legislative e regolamentari e dell'efficacia dimostrata dalla procedura stessa nella prassi applicativa. Il Consiglio, previa verifica anche del Comitato Controllo Interno, anche in ragione delle funzioni da esso svolte nell'ambito della Procedura, ha valutato non essere necessarie modifiche alla Procedura stessa. Il Collegio Sindacale è risultato presente alla relativa trattazione sia da parte del Comitato Controllo e Rischi sia del Consiglio di Amministrazione.
In ottemperanza alle previsioni legislative e regolamentari applicabili alle società quotate, la nomina del Collegio Sindacale avviene da parte dell'Assemblea sulla base di liste, secondo la procedura di seguito descritta, contenuta nell'art. 28 dello Statuto.
La nomina dei Sindaci effettivi e supplenti avviene sulla base di liste presentate dai soggetti legittimati, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo. Le liste sono ripartite in due elenchi, riportanti rispettivamente fino a tre candidati per la carica di Sindaco effettivo e fino a due candidati per quella di Sindaco supplente. Almeno i primi due candidati alla carica di Sindaco effettivo e almeno il primo candidato alla carica di Sindaco supplente riportati nei rispettivi elenchi devono essere iscritti nel registro dei revisori legali e devono avere esercitato l'attività di revisione legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni. I candidati che non siano iscritti al registro dei revisori legali e non abbiano esercitato l'attività di revisione per almeno un triennio devono aver maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di attività e funzioni indicate all'art. 28 comma 2 dello Statuto (cfr. successivo Paragrafo 13 della presente Relazione). Ciascun elenco per la nomina a Sindaco effettivo e a Sindaco supplente deve presentare un numero di candidati appartenenti al genere meno rappresentato che assicuri, nell'ambito dell'elenco stesso, il rispetto dell'equilibrio fra generi almeno nella misura minima richiesta dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. Nessun candidato, a pena di decadenza della sua candidatura, deve figurare in più di una lista.
Le liste devono essere, a pena di decadenza, depositate presso la sede sociale della Società, anche tramite un mezzo di comunicazione a distanza e secondo modalità rese note nell'avviso di convocazione dell'Assemblea di nomina, che consentano l'identificazione dei soggetti che procedono al deposito, entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea (o entro il diverso termine di tempo in tempo previsto dalla normativa applicabile) e sono messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea (o entro il diverso termine di tempo in tempo previsto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari). Resta ferma la facoltà per i soci di minoranza che non abbiano rapporti di collegamento con i soci di riferimento, di avvalersi della proroga dei termini di presentazione delle liste, nelle ipotesi e con le modalità previste dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Ogni soggetto legittimato al voto (nonché (i) i soggetti legittimati appartenenti ad un medesimo gruppo, intendendosi per tali, il soggetto, anche non societario, controllante ai sensi dell'art. 2359 Cod. Civ. e ogni società controllata da, ovvero sotto il comune controllo del, medesimo soggetto ovvero (ii) gli aderenti ad uno stesso patto parasociale ex art. 122 del TUF, ovvero (iii) i soggetti legittimati che siano altrimenti collegati tra loro in forza di rapporti di collegamento rilevanti ai sensi della normativa di legge e/o regolamentare vigente e applicabile) può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista così come ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Hanno diritto a presentare le liste i soggetti legittimati al voto che da soli o insieme ad altri siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno la percentuale del capitale sociale stabilita dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. La titolarità della quota minima di partecipazione per la presentazione delle liste, ove applicabile, è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del singolo azionista o da più azionisti congiuntamente, nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società. La titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione delle liste deve essere attestata ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari; tale attestazione può pervenire alla Società anche successivamente al deposito della lista purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste da parte della Società.
Unitamente alle liste, i soggetti legittimati che le hanno presentate dovranno altresì depositare ogni ulteriore documentazione e dichiarazione richieste dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra è considerata come non presentata.
Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.
All'elezione dei membri del Collegio Sindacale si procede come segue:
La Presidenza del Collegio spetta al Sindaco Effettivo di Minoranza.
Ove sia stata presentata una sola lista ovvero non ne sia stata presentata alcuna, ovvero ancora non siano presenti nelle liste un numero di candidati pari a quello da eleggere, l'Assemblea ordinaria delibera per la nomina o l'integrazione a maggioranza. Nel caso di parità di voti tra più candidati si procede a ballottaggio tra i medesimi, mediante ulteriore votazione assembleare. L'Assemblea è tenuta in ogni caso ad assicurare il rispetto dell'equilibrio fra i generi previsto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
In caso di morte, di rinunzia o di decadenza ovvero di mancanza per qualsiasi altro motivo di un Sindaco effettivo subentra il Sindaco supplente appartenente alla medesima lista che ha espresso il Sindaco uscente secondo l'ordine progressivo di elencazione, nel rispetto del numero minimo di componenti iscritti nel registro dei revisori legali che hanno esercitato l'attività di revisione legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni e del principio di equilibrio tra i generi. Ove ciò non sia possibile, al Sindaco uscente subentra il Sindaco supplente avente le caratteristiche indicate tratto via via dalle liste risultate più votate tra quelle di minoranza, secondo l'ordine progressivo di elencazione. Nel caso in cui la nomina dei Sindaci non si sia svolta con il sistema del voto di lista, subentrerà il Sindaco supplente previsto dalle disposizioni di legge. In ogni ipotesi di sostituzione del Presidente del Collegio Sindacale, il Sindaco supplente subentrato assume anche la carica di Presidente. L'Assemblea prevista dall'articolo 2401, comma 1, Cod. Civ., procede alla nomina o alla sostituzione dei Sindaci nel rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze e dell'equilibrio fra i generi. In caso di mancata conferma da parte di tale Assemblea del Sindaco supplente subentrato nella carica di Sindaco effettivo, lo stesso ritornerà a ricoprire il ruolo di Sindaco supplente.
Ai sensi dell'art. 28 dello Statuto e in conformità alle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, almeno due Sindaci effettivi e uno supplente devono essere iscritti da almeno un triennio nel registro dei revisori legali ed avere esercitato l'attività di revisione legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni. I Sindaci che non sono iscritti nel registro dei revisori legali devono avere maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di:
Il Collegio Sindacale della Società in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea del 28 aprile 2015 e rimarrà in carica sino all'approvazione del bilancio di esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2017.
La tabella che segue fornisce le informazioni rilevanti in merito a ciascun membro del Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione.
| NOME E COGNOME | CARICA | LUOGO E DATA DI NASCITA |
|---|---|---|
| Maria Giovanna Basile | Presidente | Avellino, 6 ottobre 1962 |
| Giovanni Galoppi | Sindaco effettivo | Roma, 4 febbraio 1956 |
| Massimo Porfiri | Sindaco effettivo | Roma, 18 luglio 1956 |
| Roberto Munno | Sindaco supplente | Roma, 14 maggio 1966 |
| Nicoletta Mazzitelli | Sindaco supplente | Roma, 4 agosto 1962 |
Tali Sindaci sono stati tratti dalla lista di candidati presentata dal socio di maggioranza RAI – Radiotelevisione italiana S.p.A., tale lista essendo stata l'unica presentata in occasione della suddetta Assemblea di nomina del 28 aprile 2015.
Successivamente al 31 dicembre 2016, non si sono verificati cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale. Per completezza, si precisa che la composizione del Collegio Sindacale è coerente con la disciplina di legge e regolamentare in materia di equilibrio tra i generi.
Si ricorda che, alla data di nomina del Collegio Sindacale in carica, non era ancora stata emanata la raccomandazione, prevista nel Codice di Autodisciplina, rivolta ai soci, secondo cui la remunerazione dei sindaci sia da commisurarsi all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.
Ulteriori dettagli relativi al Collegio Sindacale sono indicati nell'allegata Tabella 3, cui si rinvia.
Nel corso dell'esercizio 2016, il Collegio Sindacale si è riunito tredici volte con la presenza di tutti i componenti in carica (ad eccezione di una riunione in cui il sindaco Porfiri è stato assente giustificato), con una durata media di 2,18 ore.
Nel corso del 2017, il Collegio Sindacale prevede di riunirsi tutte le volte che ciò sarà ritenuto necessario ai fini del corretto ed efficace svolgimento dei propri compiti. Alla data della presente Relazione, si sono tenute due riunioni.
Viene di seguito riportato, in base alle informazioni fornite dagli interessati, un sintetico curriculum vitae dei componenti del Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione, dal quale emergono le competenze e le esperienze maturate.
Maria Giovanna Basile. Nata ad Avellino nel 1962, laureata in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", è iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma dal 1992 e nel Registro dei Revisori Legali dei Conti dal 1995. Attualmente esercita l'attività professionale in Roma quale contitolare dello studio commercialista "Studio di Consulenza societaria e tributaria". Svolge anche incarichi di sindaco in diverse società, operanti in vari settori, tra le quali Rai Cinema SpA (società controllata al 100% da Rai SpA) per la quale svolge anche il ruolo di Organismo di Vigilanza.
Giovanni Galoppi. Nato a Roma nel 1956 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza nell'anno accademico 1979/1980 presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza. E' Avvocato cassazionista e revisore legale ed è titolare di uno studio legale di Roma, dove svolge la propria attività nell'ambito del diritto civile, sia giudiziale che stragiudiziale, con specializzazione nel campo del diritto societario ed internazionale. Lo studio è membro della ILF (International Law Firms). Nell'ambito della professione ricopre attualmente e ha ricoperto, la carica di Presidente del Collegio Sindacale o dei Revisori dei conti (tra cui quella di ELV SpA – European Launch Vehicle, di RSE SpA - Gruppo GSE -, di Asitel SpA, dell'EIPLI, di Crea Gestioni Srl – Gruppo ACEA - , del Consorzio Calef, del Consorzio Industriale Roma-Latina, del Consorzio Procomp, dell'Associazione Teatro di Roma, dell'I.M.A.I.E. - Istituto mutualistico per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori, della O.N.T. Italia Scarl, della O.I. Tabacco Italia, di Poste Tutela SpA, di Lazio Ambiente SpA, di E-Geos SpA e di S.I.M. SpA), nonché la carica di Consigliere di Amministrazione in varie società di capitali ed enti tra cui: Acotel Group SpA, società quotata sul segmento "STAR", per la quale è anche membro dei comitati per il controllo interno e per la remunerazione, Rai World SpA, Noverca Srl, Acotel SpA, LMC Holding SpA. E' stato membro del Consiglio di Amministrazione di Cinecittà Holding SpA dal 2002 al 2006, Italia Cinema S.r.l., di cui è stato Presidente dal 2002 al 2003, e Audiovisual Industry Promotion SpA, poi Filmitalia SpA, di cui ha rivestito la carica di Presidente dal 2003 al 2006. Nel mese di Maggio 2009 è stato nominato, dal Presidente del Tribunale di Roma, Commissario Liquidatore dell'IMAIE – Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori, con funzioni di impulso e coordinamento della struttura. Nel mese di Settembre 2013 è stato nominato Consigliere Giuridico del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione e, successivamente, nell'anno 2014 Consigliere Giuridico del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Giovanni Galoppi entra in Rai Way nel 2007, ricoprendo il ruolo di Consigliere di Amministrazione, mentre dal 2012 è membro del Collegio Sindacale.
Massimo Porfiri. Nato a Roma nel 1956 si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università "La Sapienza" di Roma, è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti di Roma ed al Registro dei Revisori Legali. Fino al 1986 ha svolto la professione di Dottore Commercialista presso lo studio Palandri di Roma, per diventare nel 1987 partner dello Studio Muci & Associati. Svolge la professione con particolare riferimento alle tematiche tributarie e societarie ed è consulente della Conferenza Episcopale Italiana. Fa parte di Collegi Sindacali di diverse Società di interesse nazionale, anche quotate, nei settori della IT, della comunicazione, della sanità, della editoria e della progettazione e realizzazione di grandi impianti oil and gas. È membro del Consiglio di Amministrazione di alcuni Enti e Società che fanno capo al mondo ecclesiale con particolare riferimento al settore delle comunicazioni, in particolare è Amministratore Delegato della società Rete Blu S.p.A. emittente del canale televisivo (digitale terrestre e satellitare) TV 2000. È inoltre Revisore dei Conti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Gemelli e riveste la carica di sindaco effettivo della Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.
Roberto Munno. Nato nel 1966 a Roma. Si è laureato in Economia e Commercio con il massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" dove, in seguito, ha conseguito un Master in Diritto Tributario Internazionale. In ambito accademico, è stato Professore a contratto in "Tecniche di Audit" presso l'Università Telematica "G. Marconi". Iscritto all'albo dei Dottori Commercialisti di Roma dal 2000 e al Registro dei Revisori Legali dal 1999, dal 2000 al 2012 è stato Local Tax Partner dello Studio Legale Tributario Ernst & Young, e dal 2012 è Tax Partner presso Fieldfisher (già Crowe Horwath) - Studio Associato Servizi Professionali Integrati, Responsabile dipartimento Imprese Assicurative, Bancarie e Finanziarie. Roberto Munno è Presidente della Commissione Fiscalità Banche e Assicurazioni dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma.
Nicoletta Mazzitelli. Nata a Roma nel 1962. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università "LUISS" di Roma, con votazione 110 e lode e dignità di stampa. Dottore Commercialista e Revisore Contabile iscritta all'Ordine di Roma. Partner dello Studio Legale e Tributario, network EY - responsabile Italia per il settore IVA, Dogane e altre Imposte Indirette. In EY (ex Ernst & Young) dal 2012 presso l'Ufficio di Roma. Precedentemente, 12 anni nello Studio di Consulenza Fiscale del network Arthur Andersen, di cui 2 presso l'ufficio di Londra, e per 11 anni socio di CBA – Studio Legale e Tributario. Presidente della Commissione IVA dell'Ordine Dott. Commercialisti e Esperti Contabili di Roma. Relatore in Convegni a livello nazionale e internazionale in materia di IVA; Docente presso Master Ipsoa per le edizioni 2010, 2011, 2013 e 2014. Oltre venti anni di esperienza in questioni di fiscalità indiretta, assiste in via continuativa primarie società italiane e multinazionali operanti in diversi settori, su problematiche inerenti l'Imposta sul Valore Aggiunto, questioni doganali e accise. Ha partecipato a numerosi progetti di riorganizzazione aziendale in relazione a realtà complesse, maturando una notevole esperienza negli aspetti di imposizione indiretta relativi a progetti ristrutturazione della supply chain e di ottimizzazione dei flussi finanziari. Assiste i clienti nell'implementazione di sistemi gestionali, con riguardo alla corretta individuazione e codifica delle transazioni ai fini IVA e, in generale, agli adempimenti di compliance.
Tutti i Sindaci devono essere in possesso dei requisiti di eleggibilità, onorabilità e professionalità previsti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari applicabili. Inoltre, in applicazione delle raccomandazioni di cui al Criterio applicativo 8.C.1 del Codice di Autodisciplina, il richiamato art. 28 dello Statuto prevede che tutti i Sindaci debbano essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina.
In applicazione dell'art. 144-novies del Regolamento Emittenti e del sopra menzionato Criterio applicativo, la sussistenza dei requisiti sopra indicati in capo ai componenti del Collegio Sindacale è valutata dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale:
All'atto della nomina, il Consiglio di Amministrazione ha accertato che tutti i membri del Collegio Sindacale fossero in possesso dei requisiti di professionalità e onorabilità richiesti dall'art. 148 del TUF e dal Regolamento adottato con decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n. 162/2000 e rispettavano i limiti al cumulo di incarichi di cui all'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti.
In conformità con quanto detto sopra, il Collegio Sindacale ha verificato nel corso dell'esercizio il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri e ha segnalato l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha provveduto all'accertamento del rispetto dei suddetti requisiti e limiti, e i Sindaci stessi hanno valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza richiesti ai sensi di legge e del Codice di Autodisciplina.
I Sindaci hanno preso parte a talune iniziative segnalate al precedente Paragrafo 4.2.2. aventi anche valenza di induction svoltesi nel corso dell'esercizio 2016, ed in particolare in occasione di riunioni del Consiglio di Amministrazione e di Comitati consiliari. Si precisa, fermo quanto sopra indicato, che, stante anche la permanenza da alcuni anni nella carica della maggioranza dei componenti del Collegio Sindacale e lo specifico background di tutti i componenti, il Collegio Sindacale si ritiene possegga comunque una adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, e che le dinamiche aziendali e la loro evoluzione, oggetto peraltro di aggiornamento durante le riunioni consiliari, in cui il Collegio Sindacale è stato sempre rappresentato, nonché il quadro normativo di riferimento, siano comunque ben conosciuti dagli stessi.
In aggiunta a quanto già previsto dalla Procedura Parti Correlate (per una descrizione della quale si rinvia al precedente Capitolo 11), non è stato ritenuto di formalizzare indicazioni procedurali specifiche relativamente al caso in cui sussista un interesse, per conto proprio o di terzi, di un membro del Collegio Sindacale in una determinata operazione.
Il Collegio Sindacale, nello svolgimento delle proprie attività, si coordina con la funzione di Audit e con il Comitato Controllo e Rischi, in particolare, come sopra segnalato, attraverso la partecipazione alle riunioni del predetto Comitato. Come segnalato il Collegio Sindacale è stato altresì informato delle attività dell'Organismo di Vigilanza della Società attraverso la ricezione delle relazioni periodiche di quest'ultimo ed ulteriore scambio informativo.
Rai Way ha istituito nel proprio sito internet (www.raiway.it) due apposite sezioni, rispettivamente denominate "Corporate Governance" e "Investor Relations", individuabili e accessibili con facilità, nelle quali sono messe a disposizione le informazioni concernenti l'Emittente che rivestono rilievo per i propri azionisti (in modo da poter consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti) con particolare riferimento alla documentazione ed informazioni inerenti alle Assemblee. Allo stesso modo sono pubblicati, in particolare, i documenti economico finanziari di periodo, le presentazioni utilizzate per gli incontri con esponenti della comunità finanziaria e i comunicati diffusi al mercato.
Anche ai sensi del Criterio applicativo 9.C.1 del Codice di Autodisciplina, i rapporti con gli azionisti sono curati dalla funzione di Investor Relations che è stata istituita dal Consiglio di Amministrazione e che era stata inizialmente assegnata alla responsabilità del Chief Financial Officer. Il Consiglio di Amministrazione ha successivamente nominato quale Investor Relator della Società Giancarlo Benucci, che ha assunto l'incarico nel mese di gennaio 2015.
La funzione Investor Relations, a riporto del Chief Financial Officer, coordina e gestisce la comunicazione della Società verso il mercato finanziario e si rivolge agli investitori istituzionali, agli analisti e agli investitori individuali.
Nel corso dell'esercizio 2016 è intervenuta una sola Assemblea tenutasi in data 28 aprile 2016, che ha visto la partecipazione dell'88,58% circa del capitale sociale.
A detta Assemblea degli azionisti hanno partecipato cinque componenti del Consiglio di Amministrazione e i tre sindaci effettivi in carica a tale data. Nel corso dell'Assemblea il Consiglio di Amministrazione, per il tramite del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato, ha riferito sull'attività svolta e programmata fornendo agli azionisti un'adeguata informativa utile per assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare, mettendo a disposizione degli stessi, anche in fase pre-assembleare, nei termini e nelle forme previste dalla legge e dallo Statuto, tutta la documentazione predisposta in ordine ai singoli punti all'ordine del giorno.
Le disposizioni relative all'Assemblea, in particolare alla sua convocazione, al diritto di intervento e alla rappresentanza, alla sua presidenza e alla costituzione e alla validità delle deliberazioni, sono contenute nel Titolo IV dello Statuto, artt. da 12 a 16 inclusi.
Per una descrizione delle materie riservate alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione, si rinvia al precedente Paragrafo 4.3 della Relazione.
Lo Statuto non prevede quorum qualificati e quindi per la validità di costituzione dell'Assemblea e delle deliberazioni da questa assunte si osservano le disposizioni di legge. Non è, inoltre, prevista la possibilità di emettere azioni a voto maggiorato ai sensi dell'art. 127-quinquies del TUF.
Ai sensi dell'art. 13 dello Statuto, se indicato nell'avviso di convocazione, coloro che abbiano diritto di intervenire all'Assemblea, vi possono partecipare mediante mezzi di telecomunicazione ed esercitare il diritto di voto in via elettronica, secondo le modalità previste dall'avviso stesso. Non è stato ritenuto necessario prevedere di tali modalità di partecipazione con riguardo alla suddetta Assemblea svoltasi per l'esercizio 2016.
In data 4 settembre 2014, l'Assemblea dei Soci ha adottato il Regolamento Assembleare, volto a disciplinare l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni. Il testo del Regolamento Assembleare, al quale si rinvia, è a disposizione del pubblico sul sito internet della Società all'indirizzo www.raiway.it (sezione Corporate Governance/Assemblea degli Azionisti).
Anche ai fini del Criterio applicativo 9.C.3. del Codice di Autodisciplina, il Regolamento Assembleare prevede che il Presidente regola la discussione. I legittimati all'intervento, gli amministratori e i sindaci hanno il diritto di ottenere la parola su ciascuno degli argomenti posti in discussione e di formulare proposte attinenti gli stessi. I legittimati all'intervento che intendono parlare devono farne richiesta in forma scritta al Presidente, dopo che sia stata data lettura dell'ordine del giorno e prima che il Presidente abbia dichiarato la chiusura della discussione sull'argomento cui si riferisce. Il Presidente può autorizzare la presentazione delle richieste di intervento per alzata di mano. Qualora si proceda mediante richieste scritte, il Presidente concede la parola secondo l'ordine di iscrizione dei richiedenti. Nel caso si proceda per alzata di mano, il Presidente concede la parola a chi abbia alzato la mano per primo; ove non gli sia possibile stabilirlo con esattezza, il Presidente concede la parola secondo l'ordine dallo stesso stabilito insindacabilmente.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, non si sono verificate variazioni significative nella capitalizzazione di mercato delle azioni dell'Emittente o nella composizione della sua compagine sociale.
La Società non applica ulteriori pratiche di governo societario, al di là degli obblighi di legge e regolamentari, rispetto a quelle già indicate nei precedenti paragrafi della presente Relazione. In particolare, si rinvia al precedente Paragrafo 10.5 della Relazione con riferimento al Modello adottato dalla Società ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
Dal 31 dicembre 2016 alla data della presente Relazione, non si sono verificati cambiamenti significativi nella struttura di governance della Società.
Con riguardo all'intervenuta modifica relativa alla composizione del Consiglio di Amministrazione, si rinvia al precedente Paragrafo 4.2 della Relazione.
Roma, 9 marzo 2017
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Raffaele Agrusti
| TABELLA 1: INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE | |||||||||
| % rispetto al Quotato (indicare i N° azioni Diritti e obblighi c.s. mercati) / non quotato |
|||||||||
| Azioni ordinarie | 272.000.000 | 100% | MTA | Ordinari di legge | |||||
| Azioni a voto multiplo | 0 | 0 | - | - | |||||
| Azioni con diritto di voto limitato |
0 | 0 | - | - | |||||
| Azioni prive del diritto di voto |
0 | 0 | - | - | |||||
| Altro | - | - | - | - |
| ALTRI STRUMENTI FINANZIARI (attribuenti il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione) |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quotato (indicare i mercati) / non quotato |
N° strumenti in circolazione |
Categoria di azioni al servizio della conversione/esercizio |
N° azioni al servizio della conversione/ esercizio |
||||||
| Obbligazioni convertibili |
- | - | - | - | |||||
| Warrant | - | - | - | - |
| PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE ( | 15) | ||
|---|---|---|---|
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario | Quota % su capitale votante |
| RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA (società controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze) |
RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA |
64,971 | 64,971 |
| ARTEMIS INVESTMENT MANAGEMENT LLP |
ARTEMIS INVESTMENT MANAGEMENT LLP (attraverso fondi gestiti) |
5,040 | 5,040 |
| BLACKROCK INC. | BLACKROCK INSTITUTIONAL TRUST COMPANY, NATIONAL ASSOCIATION (0,276); BLACKROCK ADVISORS (UK) LIMITED (0,032); BLACKROCK INVESTMENT MANAGEMENT (AUSTRALIA) LIMITED (0,046); BLACKROCK INVESTMENT MANAGEMENT LLC (1,511); BLACKROCK FUND ADVISORS (0,096); BLACKROCK ADVISORS LLC (3,040) |
5,006 | 5.006 |
( 15) Fonte: sito internet di Consob (www.consob.it), aggiornato alla data della presente Relazione.
| BLACKROCK | |
|---|---|
| (NETHERLANDS) BV (0,005) |
| Consiglio di Amministrazione | Comitato Controllo e Rischi |
Comitato Remun. e Nomine |
||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
In carica da | In carica fino a | Lista ** |
Esec. | Non esec. |
Indip. Codice |
Indip. TUF |
N. altri incarichi *** |
(*) | (*) | (**) | (*) | (**) |
| Presidente | Raffaele Agrusti ● |
1957 | Aprile 2016 | 28/04/2016 | Assemblea di approvazione bilancio 2016 |
N/A | ■ | 0 | 8/8 | |||||||
| Amministratore delegato |
Stefano Ciccotti ◊ |
1960 | Marzo 2000 | 18/09/2014 | Assemblea di approvazione bilancio 2016 |
N/A | ■ | 0 | 12/12 | |||||||
| Amministratore | Joyce Victoria Bigio |
1954 | Settembre 2014 |
18/09/2014 | Assemblea di approvazione bilancio 2016 |
N/A | ■ | ■ | ■ | 1 | 12/12 | 10/10 | P | 11/11 | M | |
| Amministratore | Nicola Claudio |
1966 | Gennaio 2016 |
29/01/2016 | 19/01/2017 | N/A | ■ | 0 | 11/12 | |||||||
| Amministratore | Fabio Colasanti |
1946 | Settembre 2014 |
18/09/2014 | Assemblea di approvazione bilancio 2016 |
N/A | ■ | ■ | ■ | 0 | 12/12 | 10/10 | M | 11/11 | M | |
| Amministratore | Alberto De Nigro |
1958 | Ottobre 2014 |
29/10/2014 | Assemblea di approvazione bilancio 2016 |
N/A | ■ | ■ | ■ | 4 | 12/12 | 10/10 | M | |||
| Amministratore | Anna Gatti | 1972 | Ottobre 2014 |
06/10/2014 | Assemblea di approvazione bilancio 2016 |
N/A | ■ | ■ | ■ | 0 | 10/12 | 11/11 | P | |||
| --------------------------------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO 2016-------------------------------- | ||||||||||||||||
| Consiglio di Amministrazione | Comitato Controllo e Rischi |
Comitato Remun. e Nomine |
||||||||||||||
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina* |
In carica da | In carica fino a |
Lista ** |
Esec: | Non esec. |
Indip: Codice |
Indip: TUF |
N. altri incarichi *** |
(*) | ||||
| Camillo Rossotto ● |
1962 | Gennaio 2014 |
18/09/2014 | 28/04/2016 | N/A | ■ | N/A | 4/4 | ||||||||
| N. riunioni svolte durante il Periodo di Riferimento: | 12 | Comitato Controllo e Rischi: 10 | Comitato Remunerazione e Nomine: 11 |
Comitato Esecutivo: N/A |
||||||||||||
| Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5% (Delibera Consob n. 19856 del 25 gennaio 2017) |
NOTE
I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":
• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).
○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID), ove previsto.
* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.
** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).
*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nell'ambito della Relazione gli incarichi sono indicati per esteso.
(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati.
(**). In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.
Per "Periodo di Riferimento" si intende il periodo intercorrente tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016 .
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
In carica da | In carica fino a |
Lista ** |
Indip. Codice | Partecipazione alle riunioni del Collegio *** |
N. altri incarichi **** |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Maria Giovanna Basile | 1962 | Settembre 2012 |
12/09/2012 | Assemblea di approvazione bilancio 2017 |
M | ■ | 13/13 | 12 |
| Sindaco effettivo |
Giovanni Galoppi | 1956 | Settembre 2012 |
12/09/2012 | Assemblea di approvazione bilancio 2017 |
M | ■ | 13/13 | 9 |
| Sindaco Effettivo |
Massimo Porfiri | 1956 | Aprile 2015 | 28/04/2014 | Assemblea di approvazione bilancio 2017 |
M | ■ | 12/13 | 20 |
| Sindaco supplente |
Roberto Munno | 1966 | Settembre 2012 |
N/A | Assemblea di approvazione bilancio 2017 |
M | N/A | N/A | N/A |
| Sindaco supplente |
Nicoletta Mazzitelli | 1962 | Aprile 2015 | N/A | Assemblea di approvazione bilancio 2017 |
M | N/A | N/A | N/A |
| -----------------SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO----------------- | |||||||||
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina* |
In carica da | In carica fino a | Lista** | Indip. Codice | Partecipazione alle riunioni del Collegio *** |
N. altri incarichi **** |
| Numero riunioni svolte durante il Periodo di Riferimento: 13 |
|||||||||
| Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 2,5% (delibera CONSOB n. 19856 del 25 gennaio 2017) |
NOTE
* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale dell'emittente.
** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale intervenute nel rispettivo periodo di carica.
****In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco (compreso quello presso la Società) ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
Per "Periodo di Riferimento" si intende il periodo intercorrente tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016.
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