Annual Report • Apr 2, 2021
Annual Report
Open in ViewerOpens in native device viewer



| Denominazione, capitale sociale e sede della Società | 5 |
|---|---|
| Organi Sociali e Comitati | 5 |
| Lettera agli azionisti | 6 |
| Attività di Rai Way | 9 |
| Principali indicatori alternativi di performance | 11 |
| Dati economico-finanziari di sintesi | 12 |
| Relazione sulla gestione 2020 | 14 |
| Linee generali ed andamento generale dell'economia | 14 |
| Mercato di riferimento | 17 |
| Rai Way sui mercati finanziari | 18 |
| Assetto societario | 20 |
| Andamento commerciale | 21 |
| Eventi della gestione | 22 |
| Risultati dell'esercizio | 25 |
| Risorse Umane e Organizzazione | 29 |
| Sicurezza e ambiente | 32 |
| Informativa sui principali rischi ed incertezze a cui è sottoposta la Società | 33 |
| Adempimenti in materia di privacy | 48 |
| Ricerca e sviluppo | 48 |
| Rapporti con le Società del Gruppo Rai | 49 |
| Rapporti con Parti correlate | 49 |
| Azioni proprie | 49 |
| Eventi successivi al 31 dicembre 2020 (nota 40) | 50 |
| Evoluzione prevedibile della gestione | 50 |
| Direzione e coordinamento | 51 |
| Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari | 56 |
| Dichiarazione di carattere non finanziario | 56 |
| Schemi di bilancio | 57 |
| Note Illustrative al Bilancio | 61 |
| Premessa (nota 1) | 61 |
|---|---|
| Informazioni Generali (nota 2) | 63 |
| Sintesi dei Principi Contabili (nota 3) | 64 |
| Gestione dei Rischi Finanziari (nota 4) | 89 |
| Stime e assunzioni (nota 5) | 94 |
| Ricavi (nota 6) | 95 |
| Altri ricavi e proventi (nota 7) | 96 |
| Costi per acquisti di materiali di consumo e merci (nota 8) | 96 |
| Costi per servizi (nota 9) | 97 |
| Costi per il Personale (nota 10) | 99 |
| Altri Costi (nota 11) | 100 |
| Svalutazione delle attività finanziarie (nota 12) | 100 |
| Ammortamenti e altre svalutazioni (nota 13) | 101 |
| Accantonamenti (nota 14) | 102 |
| Proventi e Oneri Finanziari (nota 15) | 102 |
| Imposte sul Reddito (nota 16) | 103 |
| Attività Materiali (nota 17) | 104 |
| Diritti d'uso per leasing (nota 18) | 106 |
| Attività Immateriali (nota 19) | 107 |
| Partecipazioni (nota 20) | 108 |
| Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 21) | 109 |
| Attività per imposte differite e Passività per imposte differite (nota 22) | 111 |
| Altre attività non correnti (nota 23) | 112 |
| Rimanenze (nota 24) | 112 |
| Crediti Commerciali (nota 25) | 113 |
| Altri crediti e attività correnti (nota 26) | 114 |
| Disponibilità liquide (nota 27) | 115 |
| Attività per imposte sul reddito correnti (nota 28) | 115 |
| Patrimonio Netto (nota 29) | 116 |
| Utile per Azione (nota 30) | 116 |
| Destinazione dell'utile | 117 |
| Passività per leasing correnti e non correnti (nota 31) | 117 |
| Benefici ai Dipendenti (nota 32) | 118 |
| Fondi Rischi e Oneri (nota 33) | 119 |
|---|---|
| Debiti commerciali (nota 34) | 120 |
| Altri debiti e passività correnti (nota 35) | 121 |
| Passività per imposte sul reddito correnti (nota 36) | 122 |
| Impegni e garanzie (nota 37) | 122 |
| Altre Informazioni (nota 38) | 123 |
| Passività Potenziali | 123 |
| Compensi ad Amministratori e Sindaci (nota 39) | 124 |
| Transazioni con Parti Correlate (nota 41) | 125 |
| Informativa in relazione a quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 - Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche (nota 42) |
133 |
| Attestazione ai sensi del bilancio di esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del | |
| regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e | |
| integrazioni | 134 |
| Proposte all'Assemblea degli Azionisti | 135 |
Denominazione Sociale: Rai Way S.p.A. Capitale Sociale: Euro 70.176.000 i.v. Sede Sociale: Via Teulada 66, 00195 Roma C.F./P.I.: 05820021003 Sito aziendale: www.raiway.it Soggetta ad attività di direzione e coordinamento RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A. La Società non possiede sedi secondarie.
Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale
Presidente Presidente Giuseppe Pasciucco Silvia Muzi
Amministratore Delegato Sindaci Effettivi Aldo Mancino Maria Giovanna Basile
Stefano Ciccotti Sindaci Supplenti Riccardo Delleani Nicoletta Mazzitelli Annalisa Raffaella DonesanaPaolo Siniscalco Barbara Morgante Umberto Mosetti Donatella Sciuto Paola Tagliavini
Massimo Porfiri
Segretario del Consiglio Società di Revisione
Giorgio Cogliati PricewaterhouseCoopers S.p.A.
e per la Sostenibilità Donatella Sciuto Umberto Mosetti
Comitato Controllo e Rischi Comitato Remunerazione e Nomine
Paola Tagliavini (Presidente) Riccardo Delleani (Presidente) Barbara Morgante Annalisa Raffaella Donesana
1 In carica alla data della presente relazione.
Per informazioni in merito al sistema di governance della Società si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari relativa all'esercizio 2020 pubblicata sul sito internet della Società medesima (www.raiway.it), ove è anche segnalata l'adozione da parte della Società nel 2021 del Codice di Corporate Governance (nuova edizione del Codice di Autodisciplina) delle Società Quotate e, in tale contesto, della sopra indicata nuova denominazione assunta dal Comitato Controllo e Rischi.
Il 2020 è stato un anno caratterizzato da una crisi di dimensione globale, causata dalla progressiva diffusione del Covid-19 dal continente asiatico al resto del mondo, che ha determinato un inaspettato arresto della crescita globale. In questo contesto Rai Way ha dimostrato la forte resilienza del suo business model che ha consentito alla Società di chiudere l'esercizio con un miglioramento sia dei ricavi che del risultato netto.
Nel mese di marzo è stato approvato il nuovo piano industriale che ha tracciato le linee strategiche e gli obiettivi che ci guideranno fino al 2023 e che prevedono una crescita significativa degli investimenti di sviluppo, già evidente nel 2020, per far fronte alle sfide del mercato nei prossimi anni; in aggiunta, nel corso dell'esercizio è stato anche finalizzato un piano di buy-back per un importo di circa Euro 20 milioni attraverso l'impiego di riserve distribuibili.
Il nuovo piano industriale ha anche incluso per la prima volta nella storia della società specifiche previsioni volte al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile in relazione alle tematiche ESG, nella convinzione che la creazione di valore non possa prescindere da iniziative rivolte al miglioramento degli aspetti legati all'ambiente, al sociale, alla governance e all'innovazione.
Nel corso dell'anno l'attività commerciale è stata intensa. Nell'ambito del contratto in essere con Rai sono proseguite le attività relative a diversi servizi aggiuntivi e, in particolare, con riferimento all'estensione della copertura dei Mux 2, 3 e 4, al rinnovo delle piattaforme satellitari e all'estensione della rete di contribuzione. Per quanto riguarda i ricavi relativi a servizi di ospitalità sulle nostre torri è stato confermato il trend degli ultimi anni con una crescita del segmento fixed wireless access, broadcast e corporate, sostanzialmente compensata dall'impatto negativo legato all'andamento del fatturato relativo agli operatori di telefonia mobile.
In un quadro strategico di valorizzazione del capitale umano inteso quale fattore determinante per la crescita aziendale, nel 2020 le linee di azione inerenti il nostro personale sono state caratterizzate dall'adozione di un modello di lavoro agile emergenziale abilitato da strumenti e dotazioni che, grazie anche alla sperimentazione avviata nel 2019, ha permesso di salvaguardare la continuità dell'operatività aziendale, tutelando la salute del personale.
Nel corso dell'ultima parte dell'anno si sono inoltre svolte analisi funzionali all'adozione da parte della Società del nuovo Codice di Corporate Governance delle società quotate, approvato dal Comitato per la Corporate Governance quale nuova edizione del Codice di Autodisciplina ed applicabile dal 2021, in coerenza con il nostro impegno a garantire pratiche di governance in linea con i migliori benchmark di riferimento.
Sotto il profilo economico, i ricavi di Rai Way hanno raggiunto Euro 224,5 milioni nel 2020, con una crescita di Euro 3,1 milioni rispetto all'anno precedente; l'Adjusted EBITDA è risultato pari a Euro 136,1 milioni in aumento di Euro 4,8 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2019, con una marginalità per la prima volta ha superato il 60% su base annua, beneficiando anche di una riduzione dei costi complessivi dovuta principalmente alla contrazione di alcuni costi variabili a seguito degli impatti connessi alla diffusione del virus Covid-19. L'esercizio 2020 di Rai Way si chiude con un utile netto di Euro 64,0 milioni, con una crescita più moderata rispetto a quella dell'Adjusted EBITDA a causa dell'incremento degli ammortamenti, determinati dall'elevato ammontare degli investimenti di sviluppo che si sono attestati a Euro 44 milioni, più del doppio del valore registrato nel 2019.
A conferma del nostro ruolo chiave nel mercato di riferimento e dell'importante contributo di Rai Way ad un riassetto più efficiente delle reti broadcast nazionali, favorendo così lo sviluppo del 5G nel Paese, gli investimenti di sviluppo hanno riguardato prevalentemente le attività relative il cosiddetto processo di refarming e, in particolare, il progetto di estensione delle reti per il servizio di diffusione digitale televisiva terrestre, che garantiranno un miglioramento della copertura della popolazione per i canali televisivi tematici del Servizio Pubblico, con un incremento dell'utenza raggiunta.
Gli investimenti per il processo di refarming, insieme agli investimenti previsti nei prossimi anni per le numerose iniziative illustrate nel Piano Industriale, doteranno Rai Way di una infrastruttura tecnologica all'avanguardia, determinante per poter cogliere nel miglior modo le sfide che ci attendono nel prossimo futuro.
Rai Way2 (di seguito la Società) è un provider leader di infrastrutture e servizi di rete integrati per broadcaster, operatori di telecomunicazioni, aziende private e pubblica amministrazione; la Società utilizza i propri asset e le proprie competenze per garantire al servizio pubblico radiotelevisivo e ai propri clienti il trasporto e la diffusione di contenuti televisivi e radiofonici, in Italia e all'estero, facendo leva su un eccellente patrimonio di know how tecnologico, ingegneristico e gestionale, oltre che di infrastrutture.
Rai Way è quotata dal 2014 sul Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana a seguito dell'Offerta Globale di Vendita, promossa dall'azionista RAI, che ha permesso alla Società di confermare il percorso di apertura al mercato già avviato, rafforzando la propria immagine di società indipendente.
Nell'esercizio della propria attività, Rai Way gestisce oltre 2.300 siti dotati di infrastrutture ed impianti per la trasmissione e la diffusione dei segnali televisivi e radiofonici sull'intero territorio nazionale, dispone di 21 sedi operative e si avvale di un organico altamente specializzato.
I servizi offerti dalla Società includono:
(i) Servizi di Diffusione, intesi come servizi di diffusione terrestre e satellitare dei segnali televisivi e radiofonici presso gli utenti finali all'interno di un'area geografica;
(ii) Servizi di Trasmissione dei segnali televisivi e radiofonici attraverso la rete di collegamento (ponti radio, satelliti, fibra ottica) e, in particolare, la prestazione di Servizi di Contribuzione, intesi come servizi di trasporto unidirezionale;
2 Rai Way ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1 bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
(iii) Servizi di Tower Rental, intesi come ospitalità (o hosting) di impianti di trasmissione e diffusione di terzi presso i siti della Società inclusiva, ove previsto, di servizi di manutenzione nonché di altre attività complementari;
(iv) Servizi di Rete (c.d. "network services"), che includono una vasta gamma di servizi eterogenei relativi alle reti di comunicazione elettronica e di telecomunicazioni in generale quali, ad esempio, attività di progettazione e servizi di consulenza.
I servizi citati sono offerti da Rai Way a diverse categorie di clientela: Broadcaster (categoria che include anche operatori di rete e player radiotelevisivi locali e nazionali, tra i quali rientra RAI), operatori di telecomunicazioni (prevalentemente MNO, ovvero Mobile Network Operator), amministrazioni pubbliche e aziende private.
La Società valuta le performance sulla base di alcuni indicatori non previsti dagli IFRS. Di seguito sono descritte, così come richiesto dalla Comunicazione CESR/05 - 178b, le componenti di tali indicatori, rilevanti per la Società.
Sono di seguito riportate le informazioni economiche di sintesi di Rai Way al 31 dicembre 2020 confrontate con i risultati al 31 dicembre 2019.
Sono, inoltre, riportati i dati relativi alla Posizione Finanziaria Netta ed al Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2020 confrontati con i dati corrispondenti alla chiusura dell'esercizio precedente. Si segnala che gli scostamenti e le percentuali esposti nelle tabelle successive sono stati calcolati utilizzando i valori espressi all'unità di euro.
| (importi in milioni di euro; %) | 2020 | 2019 | Delta | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Principali Dati Economici | ||||
| Ricavi Core | 224,5 | 221,4 | 3,1 | 1,4% |
| Altri Ricavi e proventi | 0,5 | 0,9 | (0,4) | (42,9%) |
| Altri costi operativi | (43,5) | (45,8) | 2,3 | 5,1% |
| Costi per il personale | (45,5) | (45,3) | (0,2) | (0,4%) |
| Adjusted EBITDA | 136,1 | 131,2 | 4,8 | 3,7% |
| Risultato Operativo | 89,4 | 90,1 | (0,7) | (0,8%) |
| Utile Netto | 64,0 | 63,4 | 0,6 | 1,0% |
| (importi in milioni di euro; %) | 2020 | 2019 | Delta | Var. % |
| Principali Dati Patrimoniali | ||||
| Investimenti Operativi | 56,3 | 35,3 | 21,0 | 59,4% |
| di cui mantenimento | 12,3 | 18,1 | (5,8) | (32,0%) |
| Capitale Investito Netto | 210,9 | 193,7 | 17,1 | 8,8% |
| Patrimonio Netto | 164,8 | 184,2 | (19,4) | (10,5%) |
| Posizione Finanziaria Netta (PFN) | 46,1 | 9,5 | 36,5 | 382,5% |
| Indicatori | ||||
| Adjusted EBITDA / Ricavi Core (%) | 60,6% | 59,3% | 1,3% | 2,3% |
| Utile Netto/Ricavi Core (%) | 28,5% | 28,6% | (0,0) | (0,4%) |
| Capex Mantenimento / Ricavi Core (%) | 5,5% | 8,2% | (2,7%) | (32,9%) |
| Cash Conversion Rate (%) | 91,0% | 86,2% | 4,7% | 5,5% |
| PFN / Adjusted EBITDA (%) | 33,9% | 7,3% | 26,6% | 365,3% |
dovuto principalmente ai maggiori ricavi core ed alla riduzione dei costi operativi. Si precisa che la Società definisce tale indicatore come l'EBITDA rettificato degli oneri non ricorrenti.
Secondo le ultime stime OCSE disponibili, la pandemia Covid-19 avrebbe prodotto nel 2020 un calo del PIL mondiale pari al 3,4%, determinando un inaspettato arresto della crescita globale che già dal 2018 mostrava segni progressivi di rallentamento, anche dovuti alle crescenti tensioni geopolitiche internazionali. A farne le spese sono state soprattutto le economie avanzate dove le azioni di contenimento dell'emergenza sanitaria e gli stimoli economici e monetari operati dai governi e dalle banche centrali hanno permesso la graduale ripresa delle attività in buona parte dei settori produttivi solo a partire dal secondo semestre dell'anno, al termine dei severi lockdown imposti dalle autorità a partire da marzo, sul modello di quello di Wuhan, la città cinese dove il virus è stato riscontrato per la prima volta negli ultimi giorni del 2019. Diversi settori di attività, tra cui quelli legati al turismo e ai servizi ricreativi - fortemente impattati dalle misure di prevenzione e di limitazione alla mobilità delle persone - sono invece rimasti compromessi per tutto l'anno, in quasi la totalità delle nazioni colpite dal virus.
Nella seconda metà del 2020, la rapida messa a punto di vaccini efficaci in Cina, Russia, Stati Uniti ed Europa ed il conseguente avvio delle campagne vaccinali in chiusura d'anno hanno portato ad un miglioramento delle prospettive di recupero dell'economia globale nel medio termine, anche se l'intensità e le tempistiche attese restano ancora incerte e dipendenti dagli impatti delle nuove ondate e dalla rapidità di somministrazione dei vaccini. Fa eccezione la Cina, dove i contagi si sono pressoché azzerati già dalla primavera grazie ad imponenti misure di contrasto del virus e il PIL 2020 è addirittura stimato in crescita del 2,3% (a fronte del +6% nel 2019). In generale, i paesi emergenti hanno
3 OECD, Interim Economic Outlook Forecasts, marzo 2021; Banca d'Italia, Bollettino Economico 1 / 2021.
mostrato una maggiore resilienza di fronte alla pandemia rispetto ai paesi avanzati le cui economie sono state più duramente colpite.
Negli USA, la pandemia ha infatti interrotto una fase espansiva che durava da 11 anni, facendo registrare nel 2020 una flessione del PIL del 3,5% e pesanti ricadute in termini economici ed occupazionali. Le contromisure adottate dalle istituzioni centrali in termini di stimoli fiscali e monetari hanno consentito di limitare i danni, in previsione di un rimbalzo dell'economia atteso nel 2021 e di una crescita più moderata nel 2022, anche grazie al progressivo miglioramento delle condizioni economiche nei principali mercati di esportazione e ai positivi sviluppi dell'accordo commerciale con la Cina siglato nel 2020. Questi fattori dovrebbero consentire anche il riassorbimento parziale della disoccupazione generata dalla crisi pandemica, uno dei principali obiettivi della nuova amministrazione guidata dal presidente Biden, eletto a novembre.
L'economia dell'area Euro, nei dodici mesi, ha subito un calo del PIL ancora maggiore e pari al 6,8%, con proiezioni di recupero più modesto nei prossimi anni (3,9% nel 2021 e del 3,8% nel 2022 secondo le ultime stime OCSE). A fronte della grave emergenza sanitaria che ha colpito il continente, le istituzioni europee hanno fornito una decisa risposta con un mix di iniezioni di liquidità ed acquisti da parte della BCE e altri strumenti a sostegno del lavoro e della ripresa economica – tra cui il piano Next Generation EU (NGEU) da 750 miliardi di Euro messi a punto dalla Commissione e dal Consiglio europeo, a favore degli stati membri. Le nuove ondate del virus e le relative misure di contenimento continueranno infatti ad ostacolare l'attività economica fino a quando un vaccino non sarà ampiamente diffuso, con una conseguente lenta ripresa degli investimenti e dei consumi privati, frenati dall'elevata disoccupazione, dalla modesta crescita dei salari e dal risparmio precauzionale.
A dicembre 2020, dopo più di quattro anni dal referendum sulla Brexit, l'UE e il Regno Unito hanno raggiunto un accordo che lascia tuttavia molte questioni aperte, sulle quali le parti continueranno a doversi confrontare nei prossimi anni. Dalla fine di ottobre 2020, i costi petroliferi sono ritornati su valori prossimi ai 50 dollari al barile, dopo il crollo sotto ai 20 dollari verificatosi in pieno shock pandemico. A contribuire al rialzo, secondo gli analisti, la diffusione delle notizie incoraggianti sui vaccini, il superamento dell'incertezza sulle elezioni statunitensi e sulla Brexit e la tenuta della domanda asiatica, con le prospettive future che risentiranno inevitabilmente degli sviluppi della pandemia.
Nelle principali economie avanzate, l'inflazione è scesa al di sotto dei livelli pre Covid-19 a causa soprattutto della debolezza della domanda, con una previsione di rialzo nel medio e lungo termine, dopo le notizie positive sull'efficacia dei vaccini. In particolare, nell'area Euro i prezzi al consumo sono calati dello 0,3% nei dodici mesi, gravati dalla debolezza dei prezzi dei servizi connessi al turismo e al trasporto. Le più recenti previsioni dell'Eurosistema indicano un'inflazione dell'1,0 % nel 2021, 1,1% nel 2022 e 1,4% nel 2023.
Per quanto riguarda le politiche monetarie, le misure espansive delle banche centrali hanno caratterizzato il corso dell'anno, con la Federal Reserve che, dopo aver tagliato i tassi di interesse fino allo 0%-0,25%, ha annunciato a dicembre il proseguimento degli acquisti di titoli fino al raggiungimento degli obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi. Anche la BCE ha ricalibrato in senso espansivo i propri strumenti di politica monetaria per garantire condizioni di finanziamento favorevoli (tasso base pari a zero) per tutto il periodo della crisi e acquisti di titoli estesi fino a marzo 2022, nell'ambito del programma per l'emergenza pandemica (PEPP) da 1.850 miliardi di Euro.
In Italia, l'attività economica, fortemente penalizzata dalle severe misure del lockdown primaverile, ha mostrato decisi segni di ripresa nei mesi estivi, ripiegando tuttavia nell'ultimo trimestre dell'anno con la recrudescenza della pandemia: le ultime stime ISTAT quantificano la contrazione del PIL nel corso dell'anno all'8,9%. Il calo è stato pronunciato soprattutto in settori come il commercio, il trasporto, l'alberghiero e la ristorazione, i servizi ricreativi e culturali, mentre si è rivelato più marginale nella manifattura, dove le aziende appaiono fiduciose circa l'aumento della spesa per investimenti nel 2021.
Nel 2020 la variazione dei prezzi al consumo è stata negativa (-0,3%), riflettendo la dinamica dei prezzi dei beni energetici e l'andamento dei prezzi nei settori più colpiti dalla crisi. Le aspettative di inflazione degli analisti e delle imprese continuano a prefigurare valori molto contenuti nei prossimi dodici mesi, con una variazione dei prezzi attesa tra lo 0,4% e lo 0,6% nel 2021.
Sul mercato del lavoro, la riapertura delle attività sospese durante la prima ondata di contagi ha trainato la crescita dell'occupazione nel terzo trimestre dell'anno e ridotto il ricorso agli strumenti di integrazione salariali; tuttavia l'aggravarsi della pandemia dopo l'estate ha rallentato la creazione di nuovi posti di lavoro e fatto registrare un incremento delle richieste di cassa integrazione, nel perdurare del blocco dei licenziamenti che ha addirittura consentito di ridurre il tasso di disoccupazione al 9% dal 9,6% del 2019 (dato ISTAT).
In termini di offerta del credito, le banche hanno continuato a soddisfare la domanda da parte delle imprese con condizioni di offerta distese e tassi bassi anche grazie alle misure di politica monetaria e a quelle governative a sostegno della liquidità.
Le prospettive per l'economia italiana rimangano strettamente dipendenti sia dall'evoluzione della pandemia che dagli sviluppi della campagna di vaccinazione: nell'ipotesi che l'emergenza sanitaria ritorni gradualmente sotto controllo entro la prima metà del 2021 (per venire quindi del tutto superata entro il 2022) e che prosegua il sostegno della politica di bilancio del Governo, rafforzato dall'utilizzo efficace dei fondi europei (209 miliardi di Euro a disposizione nell'ambito di NGEU), il PIL italiano potrebbe tornare a crescere del 4,1% nel 2021 e del 4% nel 2022, una volta esaurito l'effetto sfavorevole di trascinamento della flessione registrata nella parte finale del 2020.
Rai Way è un operatore leader nel mercato italiano delle infrastrutture di trasmissione radiotelevisiva. Nel mercato dell'emittenza televisiva le principali piattaforme di trasmissione televisiva sono costituite da:
Rispetto ad altri paesi dell'Europa occidentale, l'Italia è caratterizzata da una diffusione di gran lunga maggiore della piattaforma DTT. Negli altri paesi, la minore diffusione della piattaforma DTT è correlata alla più ampia e competitiva presenza delle piattaforme satellitari (es. Regno Unito e Germania), via cavo (es. Germania) e OTT (es. Francia). Il solido posizionamento del DTT nello scenario dell'emittenza televisiva italiana è ulteriormente sostenuto dall'assenza della TV via cavo (i soggetti in grado di erogare servizi televisivi via cavo rappresentano normalmente, a livello europeo, i concorrenti più forti sul mercato sia della televisione sia della banda larga) e da una penetrazione ridotta, benché crescente anche grazie alla maggiore diffusione delle reti telefoniche broadband, delle piattaforme OTT.
Per quanto riguarda il mercato italiano radiofonico, i programmi sono trasmessi nel formato analogico e digitale (DAB - Digital Audio Broadcasting) e non è prevista una scadenza per lo spegnimento del segnale analogico, in linea con molti altri paesi europei.
Grazie alle caratteristiche della rete di cui è dotata, Rai Way offre anche alla propria clientela servizi di tower rental.
Dopo un 2019 positivo, il 2020 ha registrato una flessione generalizzata dell'attività economica dovuta all'impatto della pandemia Covid-19. Per fronteggiare l'emergenza, i governi hanno disposto una serie di provvedimenti a sostegno della sanità pubblica e dell'economia (es. Next Generation EU con dotazione di €750 miliardi, di cui €209 miliardi complessivamente destinati all'Italia) mentre le banche centrali hanno rinforzato le politiche monetarie accomodanti e in parte già in essere (es. programma di acquisto di titoli di stato
4 Elaborazione dati Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it)
e bond (PEPP) per €1.850 miliardi implementato dalla BCE). Queste ultime, insieme all'ottimismo diffusosi sull'efficacia dei vaccini e alla rimozione delle incertezze sulle elezioni statunitensi, hanno portato ad un miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari internazionali nell'ultima parte dell'anno, con le quotazioni che restano tuttavia vulnerabili agli sviluppi della pandemia.
In questo contesto, i timori degli investitori hanno penalizzato i listini in Europa e in Italia, dove l'impatto pandemico è stato intenso ed esteso, in particolare nei primi tre trimestri dell'anno. Nel 2020, l'indice FTSE Italia All-Share ha registrato una contrazione del 5,6%, sostanzialmente in linea con quella del FTSE Mid Cap (- 5,8%).
Nell'anno il titolo Rai Way, quotato sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, ha registrato una flessione del 10,9% (-7,1% aggiustato per la distribuzione del dividendo), confermando la propria natura difensiva nel periodo più acuto della pandemia e registrando un recupero più contenuto rispetto agli indici nell'ultima parte dell'anno, che ha visto il mercato favorire settori più ciclici a fronte delle aspettative di ripresa economica conseguenti alla positiva sperimentazione dei vaccini.

Rai Way ha chiuso il 2020 con una capitalizzazione di circa 1.485 milioni di Euro.
Di seguito i principali dati di mercato:
Principali dati di mercato
| ISIN | IT0005054967 | |
|---|---|---|
| Dati generali | Numero azioni | 272.000.000 |
| Flottante | 33,70% | |
| Pr collocamento (19/11/2014) | 2,95 | |
| Pr al 31/12/2019 | 6,13 | |
| Pr al 31/12/2020 | 5,46 | |
| Prezzo (Eur; %) | Performance al 31/12/2020 vs. collocamento | +85,1% |
| Performance al 31/12/2020 vs. 31/12/2019 | -10,9% | |
| Pr massimo (closing) nel 2020 | 6,20 | |
| Pr minimo (closing) nel 2020 | 4,06 | |
| Volumi medi nel 2020 | 191.199 | |
| Volumi ('000) | Volumi massimi nel 2020 | 2.514.906 |
| Volumi minimi nel 2020 | 11.379 | |
| Capitalizzazione al collocamento (19/11/2014) | 802,4 | |
| Capitalizzazione | Capitalizzazione al 31/12/2019 | 1.667,4 |
| (Mln Eur) | Capitalizzazione al 31/12/2020 | 1.485,1 |
Durante l'esercizio 2020, la percentuale del capitale sociale di Rai Way detenuta da Rai-Radiotelevisione italiana Spa è rimasta stabile.
A seguito dell'acquisto di 3.625.356 azioni proprie realizzato dalla Società nel corso del 2020 (pari a circa l'1,33% del capitale sociale), il flottante è ora pari al 33,70% (rispetto a 35,03% del 31/12/2019).

Nel 2020 le iniziative commerciali di Rai Way si sono focalizzate, in continuità con gli anni passati, sul supporto al cliente principale Rai – radioteleviosionie italiana S.p.A. (di seguito Rai) e sull'analisi e scouting di nuovi mercati potenziali, in un'ottica di ampliamento dei servizi e di diversificazione dell'offerta.
Nell'ambito del Contratto Rai – Rai Way sono proseguite le installazioni di impianti relativi al progetto di estensione della copertura dei Mux 2, 3 e 4 che hanno portato ad un incremento del fatturato, solo in parte marginale mitigato dal rallentamento di talune attività per effetto dell'emergenza legata alla diffusione del virus Covid-19, che ha determinato una riduzione del volume di taluni servizi offerti alla Capogruppo, in relazione ad esempio al rinvio dei principali eventi sportivi (Europei di calcio ed Olimpiadi). Nonostante gli impatti connessi al Covid-19 sono state comunque numerose le iniziative di evoluzione dei servizi. È stato realizzato l'upgrade di alcuni servizi sulle principali piattaforme di diffusione (EPG, audiodescrizione, sottotitolazione, cellularizzazione geografica del servizio RDS-TMC), sono state rinnovate le piattaforme satellitari per la diffusione DTH con il contestuale ampliamento dell'offerta RAI. Sono stati inoltre avviati progetti di estensione della rete di contribuzione e di realizzazione di un POC (Proof of Concept) per un nuovo hot spot presso lo Stadio Olimpico di Roma. Nel corso dell'esercizio sono anche stati forniti servizi di contribuzione in occasione del Festival del Cinema di Venezia e dell'apertura della stagione alla Scala di Milano, per il trasporto di segnali dedicati dagli stadi di calcio.
Il mercato del tower rental nel corso 2020 è stato impattato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 che, da un lato, ha continuato a favorire l'adozione di politiche di contenimento dei costi operativi da parte dei principali clienti MNOs (Mobile network operator) e, dall'altro, ha accelerato lo sviluppo delle reti nel mercato Fixed Wired Access (FWA), determinato dalla necessità di accrescere la copertura in banda larga per via dell'impulso dato dallo smartworking e dalla didattica a distanza; in questo contesto gli operatori FWA hanno consolidato ulteriormente lo sviluppo di postazioni presso i siti Rai Way. Nel 2020 inoltre prosegue la crescita dei ricavi derivanti dalle ospitalità di clientela broadcast e corporate.
Nell'ultimo trimestre del 2020, nel contesto dell'operazione di acquisto della proprietà di un importante sito trasmissivo nel nord Italia, Rai Way ha anche perfezionato l'acquisizione dell'intero capitale di Sogepotel S.r.l. (di seguito anche "Sogepotel"), società che ne gestiva l'utilizzo commerciale attraverso un contratto di affitto. Con efficacia al 30 dicembre 2020, l'intero compendio aziendale nella titolarità di Sogepotel è stato ceduto a Rai Way, che ha quindi acquisito i relativi contratti commerciali.
Infine, si segnala che la Società, facendo leva sul pluriennale know-how maturato nella gestione delle reti e dei servizi broadcast, ha partecipato nel corso 2020 alle procedure per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze per il servizio digitale terrestre in ambito locale indette dal Ministero dello Sviluppo Economico, aggiudicandosi nel novembre 2020 i diritti d'uso per la rete di 1° livello N2 nell'Area Tecnica 3 Lombardia e Piemonte Orientale e per la rete di 2° livello N1 dell'Area Tecnica 1 Piemonte Occidentale.
I principali eventi da segnalare sono di seguito riportati:
successivamente in data 20 aprile 2020 stabilendo tale data di convocazione assembleare nel 24 giugno 2020, presso gli uffici della sede legale della Società;
I primi mesi del 2020 hanno registrato l'avvio della diffusione del virus Covid-19 con l'emanazione di diverse disposizioni normative per fronteggiare l'emergenza sanitaria. A seguito della pandemia, nel corso del 2020, la Società non ha subito impatti significativi sulle performance aziendali come riportato nei paragrafi successivi. Si precisa inoltre che la Società ha beneficiato della misura agevolativa fiscale prevista dal Decreto Rilancio in materia di IRAP.
L'esercizio 2020 si chiude con un utile netto di Euro 64,0 milioni, in aumento rispetto a quello del periodo precedente di Euro 0,6 milioni (+1,0%).
Il conto economico della Società per il periodo chiuso al 31 dicembre 2020 e per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, è sinteticamente riassunto nella tabella di seguito riportata:
| (importi in milioni di euro; %) | 2020 | 2019 | Delta | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da Gruppo RAI | 191,3 | 188,2 | 3,1 | 1,7% |
| Ricavi da terzi | 33,2 | 33,2 | (0,0) | (0,1%) |
| Ricavi Core | 224,5 | 221,4 | 3,1 | 1,4% |
| Altri ricavi e proventi | 0,5 | 0,9 | (0,4) | (42,9%) |
| Costi per il personale | (45,5) | (45,3) | (0,2) | (0,4%) |
| Altri costi operativi | (43,5) | (45,8) | 2,3 | 5,1% |
| Adjusted EBITDA | 136,1 | 131,2 | 4,8 | 3,7% |
| EBITDA Margin | 60,6% | 59,3% | 1,3% | 2,3% |
| Adjustments | (1,0) | (0,1) | (0,8) | (600,%) |
| EBITDA | 135,1 | 131,1 | 4,0 | 3,1% |
| Ammortamenti | (45,3) | (42,2) | (3,1) | (7,4%) |
| Svalutazione Crediti | (0,0) | (0,2) | 0,2 | N.M. |
| Accantonamenti | (0,3) | 1,5 | (1,8) | (121,6%) |
| Risultato Operativo | 89,4 | 90,1 | (0,7) | (0,8%) |
| Oneri Finanziari Netti | (1,1) | (1,3) | 0,2 | 12,1% |
| Utile Ante Imposte | 88,3 | 88,8 | (0,5) | (0,6%) |
| Imposte | (24,3) | (25,5) | 1,2 | 4,6% |
| Utile Netto | 64,0 | 63,4 | 0,6 | 1,0% |
| UTILE NETTO Margine | 28,5% | 28,6% | (0,1%) | (0,4%) |
I Ricavi di Rai Way sono pari a Euro 224,5 milioni, in aumento di Euro 3,1 milioni rispetto al periodo precedente (+1,4%), nonostante un temporaneo rallentamento nell'esecuzione di taluni progetti di sviluppo a partire dalla seconda decade del mese di marzo e, in particolare, nel secondo trimestre dell'anno, in relazione alla fase iniziale di diffusione del virus Covid-19 sul territorio nazionale.
Le attività svolte per il Gruppo Rai hanno dato luogo a ricavi pari a Euro 191,3 milioni, con un incremento dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; l'aumento di Euro 3,1 milioni è dovuto ai nuovi servizi richiesti dal cliente per prestazioni addizionali (i cosiddetti "servizi evolutivi") riferiti prevalentemente al servizio di estensione della copertura dei MUX. Relativamente ai rapporti commerciali con gli altri clienti, i ricavi da terzi sono pari a Euro 33,2 milioni sostanzialmente in linea con i valori del periodo precedente (-0,1%).
La voce Altri ricavi e proventi registra una riduzione di Euro 0,4 milioni rispetto all'anno precedente che incorporava l'effetto derivante dalla vendita di un sito aziendale non più utilizzato per l'erogazione dei servizi.
La voce di conto economico Costi per il personale registra un consuntivo di Euro 45,5 milioni, con un incremento di Euro 0,2 milioni rispetto al periodo precedente. L'organico medio della Società è di 607 unità nel 2020, in riduzione di 5 risorse rispetto al 2019.
Gli Altri costi operativi – che includono materiali di consumo e merci, costi per servizi e altri costi al netto degli oneri non ricorrenti – sono pari a Euro 43,5 milioni, con una riduzione di Euro 2,3 milioni rispetto al periodo precedente. La riduzione è dovuta principalmente alla contrazione di alcuni costi variabili a seguito della diffusione del virus Covid-19 e in parte residua all'impatto del nuovo contratto di fornitura dell'energia elettrica efficace a partire dal secondo trimestre dell'anno. Gli Altri costi operativi non includono gli oneri non ricorrenti relativi alle iniziative di incentivazione all'esodo che non sono compresi nel calcolo dell'Adjusted EBITDA.
L'Adjusted EBITDA è pari a Euro 136,1 milioni in aumento di Euro 4,8 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2019, con una marginalità pari al 60,6%.
L'EBITDA è pari ad Euro 135,1 milioni in aumento di Euro 4,0 milioni rispetto al valore dell'anno precedente, nonostante i maggiori costi non ricorrenti per Euro 1,0 milione determinato dagli oneri per il piano di incentivazione all'esodo.
Il Risultato Operativo, pari a Euro 89,4 milioni, registra una riduzione di Euro 0,7 milioni rispetto al 2019, determinata anche dall'effetto one-off nel 2019 del rilascio di un fondo di Euro 1,5 milioni, a seguito dell'esito favorevole di alcuni contenziosi in materia Cosap (canone occupazione suolo pubblico), e da un incremento degli ammortamenti di Euro 3,1 milioni.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria si registra un saldo negativo di Euro 1,1 milioni con un miglioramento di Euro 0,2 milioni rispetto al periodo precedente anche per effetto di minori interessi passivi su contratti di leasing.
L'Utile Netto è pari ad Euro 64,0 milioni con un incremento di Euro 0,6 milioni rispetto allo stesso periodo del 2019.
Nel corso del 2020 sono stati realizzati Investimenti Operativi per Euro 56,3 milioni (Euro 35,3 milioni nello stesso periodo del 2019), di cui Euro 12,3 milioni riferiti al mantenimento dell'infrastruttura di rete della Società (Euro 18,1 milioni nello stesso periodo del 2019) e Euro 44 milioni relativi allo sviluppo di nuove iniziative commerciali, in forte aumento rispetto all'esercizio precedente (Euro 17,2 milioni).
La voce non include gli incrementi in immobilizzazioni finanziarie, per iniziative opportunistiche e per diritti d'uso per leasing.
| (importi in milioni di euro; %) | 2020 | 2019 | Delta | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Investimenti di Mantenimento | 12,3 | 18,1 | (5,8) | (32,0%) |
| Investimenti di Sviluppo | 44,0 | 17,2 | 26,8 | 155,4% |
| Totale Investimenti operativi | 56,3 | 35,3 | 21,0 | 59,4% |
| Altri investimenti | 10,3 | 1,2 | 9,1 | 742,9% |
| Totale Investimenti | 66,6 | 36,5 | 30,1 | 82,3% |
Gli Investimenti di Mantenimento, finalizzati a garantire i più elevati livelli di affidabilità e disponibilità del servizio, hanno riguardato interventi di ammodernamento sulla rete di trasmissione, la sostituzione di impianti dedicati al servizio radiofonico e il rinnovo e potenziamento di sistemi IT. Gli Investimenti di Sviluppo sono pari complessivamente a Euro 44,0 milioni, di cui Euro 36,9 milioni hanno riguardato le attività relative al processo di refarming e, in particolare, il progetto di estensione delle reti per il servizio di diffusione digitale televisiva terrestre, nonché l'avvio del progetto di digital transformation finalizzato all'implementazione in Rai Way di una nuova piattaforma integrata IT.
Nel corso dell'anno sono stati realizzati Altri Investimenti per Euro 10,3 milioni, di cui Euro 6,5 milioni per leasing IFRS16 e Euro 3,8 milioni (inclusivo di oneri accessori capitalizzati) per l'acquisto di un sito trasmissivo strategico per la copertura broadcasting posto in località Valcava, in provincia di Bergamo, comprensivo di terreno e fabbricati, una torre metallica a traliccio alta 114 metri e una torre ponti.
| dicembre | |||
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | Delta | Var. % |
| 251,4 | 229,4 | 21,9 | 9,6% |
| (13,8) | (8,0) | (5,8) | (72,0%) |
| 3,7% | |||
| 210,9 | 193,7 | 17,1 | 8,8% |
| (10,5%) | |||
| 382,5% | |||
| 210,9 | 193,7 | 17,1 | 8,8% |
| (26,6) 164,8 46,1 |
(27,7) 184,2 9,5 |
1,0 (19,4) 36,5 |
Il Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2020 è pari a Euro 210,9 milioni. Tra le immobilizzazioni sono classificati anche i diritti d'uso per leasing in applicazione del principio contabile IFRS16 per un valore di Euro 29,8 milioni, inferiore di Euro 0,8 milioni rispetto al 2019 al netto degli oneri del fondo smantellamento. L'aumento delle immobilizzazioni rispetto al 2019, è dovuto principalmente all'elevato ammontare degli Investimenti Operativi, solo in parte compensato dagli ammortamenti dell'esercizio. Il capitale circolante netto evidenzia una riduzione per effetto del miglioramento della situazione creditizia. La Posizione Finanziaria Netta ammonta a Euro 46,1 milioni ed include le passività finanziarie per il leasing in applicazione del principio contabile IFRS16 per un valore di Euro 35,4 milioni. Si rinvia al paragrafo "Attività e passività finanziarie correnti e non correnti" per ulteriori dettagli (nota 21).
L'organico di Rai Way al 31 dicembre 2020 è pari a 566 unità a tempo indeterminato: 23 dirigenti, 165 Quadri, 368 tecnici ed impiegati e 10 operai. Alle suddette unità ne vanno aggiunte 14 con contatto a tempo determinato e 24 con contratti di apprendistato.
Al fine di rappresentare al meglio l'organico aziendale si allega una tabella contenente alcuni dettagli relativi alla composizione e all'età del personale in servizio.
| Dirigenti | Impiegati Funzionari Operai e tecnici |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anni | 2019 | 2020 | 2019 | 2020 | 2019 | 2020 | 2019 | 2020 | |
| Uomini* | 17 | 18 | 127 | 135 | 349 | 337 | 13 | 11 | |
| Donne* | 5 | 5 | 24 | 26 | 82 | 78 | 0 | 0 | |
| Età media | 52 | 53 | 51 | 52 | 42 | 44 | 60 | 60 |
* Valori medi annui
Nel 2020, le linee di azione inerenti il personale sono state declinate come segue, in un quadro strategico di valorizzazione del capitale umano inteso quale fattore strategico per la crescita aziendale, in una prospettiva funzionale a favorire creazione di valore e il conseguimento degli obiettivi strategici di Piano Industriale, assicurando sostenibilità dei risultati e pieno engagement:
A fronte della pandemia, Rai Way – in un'ottica di conciliazione delle esigenze di continuità del business con le istanze superiori di garanzia e di tutela della salute dei lavoratori - ha messo in atto un'articolata linea di azione per fronteggiare l'emergenza Covid-19, che si è tradotta, in termini ampi, nella creazione della Task Force Rai Way per la gestione delle tematiche afferenti l'emergenza e con azioni mirate a coniugare continuità, efficienza ed efficacia della performance aziendale con obiettivi primari di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, traducendo i rischi correlati ad un cambiamento così significativo delle condizioni ambientali ed operative in opportunità, in termini di modelli di organizzazione del lavoro e strumenti a supporto (capitalizzazione della positiva esperienza di sperimentazione di smart working attraverso la rapida conversione verso il modello di lavoro agile emergenziale), abilitando il conseguimento degli obiettivi attesi.
In termini generali, il sistema di remunerazione e di incentivi di Rai Way è stato volto a riflettere e a sostenere la coerenza ed equità sul piano organizzativo societario e la valorizzazione del merito in termini di apprezzamento dei risultati raggiunti e delle performance qualitative e della competitività rispetto alle migliori pratiche di mercato.
Con riferimento al Management strategico, elementi cardine della politica di remunerazione sono stati la correlazione con le strategie ed i principi aziendali, la selettività dei beneficiari e la coerenza interna rispetto alle posizioni, agli ambiti di responsabilità ed ai ruoli svolti, la competitività con i livelli retributivi espressi dal mercato esterno nonché l'aderenza al perimetro regolamentare e riferimento alle migliori prassi di mercato.
Si segnala l'implementazione del Premio di Risultato aziendale, per il triennio 2019-2021, che consente al personale non dirigente della Società, con contratto a tempo indeterminato e determinato, di fruire di un incentivo economico specificatamente connesso ai risultati aziendali, con obiettivi basati sulle specificità tecnico-produttive e di posizionamento competitivo proprie della Società.
In tale cornice, ad ulteriore conferma del conseguimento degli obiettivi societari e dell'efficacia delle politiche e delle linee di azione adottate per i diversi ambiti di riferimento, si colloca anche la Certificazione ISO9001:2015, ottenuta da Rai Way per la prima volta nel 2016 in relazione al Sistema di Gestione per la Qualità. Nel corso del 2019 la Società ha rinnovato la certificazione con il seguente scopo: "Erogazione di servizi di progettazione di impianti e reti per la diffusione e trasmissione del segnale radiotelevisivo. Erogazione di servizi di coordinamento e pianificazione delle attività di manutenzione ordinaria di impianti e reti per la trasmissione e diffusione del segnale radiotelevisivo. Fornitura di infrastrutture e servizi di rete per gli operatori di telecomunicazioni". Nel 2020, la Società ha confermato la certificazione ISO, a fronte di un audit approfondito dei processi interni, che ha ricompreso nel perimetro di analisi anche le attività di supporto. Rai Way ha inoltre confermato, anche per questo esercizio, la certificazione Top Employers Italia, quale Employer of Choice, a consolidamento di un percorso di attenzione e di sviluppo in chiave innovativa delle politiche e dei processi HR.
Rai Way, nel confermare la propria attenzione per le tematiche, strettamente connesse alla propria attività, relative alla tutela dell'ambiente, della salute e sicurezza dei lavoratori ed al rispetto dei cittadini che vivono in prossimità delle aree occupate dai propri impianti, ha implementato un Sistema Integrato di Gestione Ambiente e Sicurezza, conforme ai requisiti previsti rispettivamente nell'ambito della normativa ISO 14001, per ciò che concerne l'ambiente e la popolazione e ISO 45001, per ciò che riguarda la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.
Come previsto dalle due normative, l'intero processo è stato sottoposto a ricertificazione nel corso del 2020 da Ente di Certificazione esterno e ne è stata confermata la validità con l'emissione dei nuovi certificati.
In particolare, la certificazione ISO 14001:2015 attesta la conformità del sistema di gestione ambientale di Rai Way ai requisiti previsti da tale norma, che, nella revisione 2015, oltre a confermare la credibilità acquisita negli anni, consolida il proprio ruolo di buona norma a supporto dello sviluppo sostenibile, tema oggi di forte attualità, ponendosi come obiettivo il raggiungimento di una forma di equilibrio tra ambiente, società ed economia.
La certificazione ISO 45001:2018 attesta invece la conformità del sistema di gestione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro ai requisiti previsti da tale normativa, con specifico riferimento alla "Progettazione e gestione delle reti e degli impianti per la trasmissione e la diffusione del segnale radiotelevisivo in Italia e all'estero".
Il perseguimento della mission aziendale nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società sono influenzati da vari potenziali fattori di rischio e incertezze. Di seguito sono riportate sinteticamente le principali fonti di rischio e incertezza.
In ragione della concentrazione della clientela della Società, eventuali problematiche nei rapporti commerciali con i principali clienti potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
I principali clienti sono rappresentati da Rai e dai principali MNOs (Mobile Network Operator) in Italia con i quali la Società sottoscrive contratti quadro di servizi di tower rental aventi una durata generalmente pluriennale. Si segnala che non vi è certezza né della continuazione dei predetti rapporti, né di un eventuale loro rinnovo alla scadenza naturale. Inoltre, anche in caso di continuazione e/o di rinnovo, non vi è certezza che la Società sia in grado di mantenere inalterato il fatturato e/o le condizioni contrattuali ad oggi vigenti.
In aggiunta a quanto precede, quale conseguenza della concentrazione dei ricavi, la Società è altresì esposta al rischio di credito derivante dalla possibilità che le proprie controparti commerciali si trovino nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni.
L'eventuale interruzione dei rapporti con i principali clienti, la riduzione del numero delle postazioni, l'incapacità di rinnovare i contratti esistenti alla loro scadenza ovvero l'eventuale inadempimento di una delle proprie controparti commerciali potrebbero comportare effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
In considerazione della rilevanza del Contratto di Servizio con Rai ai fini dei ricavi della Società, la stessa potrebbe subire effetti negativi sulla propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria in caso di eventuale cessazione anticipata – anche parziale - del contratto citato, di eventuale mancato rispetto dei livelli di servizio contrattuali ivi previsti nonché di eventuali incrementi significativi dei costi di produzione (anche a seguito di provvedimenti delle autorità competenti) che non siano riassorbiti da un aumento del corrispettivo dovuto da Rai.
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2017, Rai è stata designata quale concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale per il decennio dal 30 aprile 2017 al 30 aprile 2027.
Il rinnovo della concessione è avvenuto nel rispetto dell'articolo 9 della legge 26 ottobre 2016, n.198 (cd Legge editoria) che, modificando l'articolo 49 del D.Lgs. 31 luglio 2005, n.177, recante Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, ha prescritto una nuova procedura per l'affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. Il venire meno del rapporto concessorio tra lo Stato e Rai, un rinnovo secondo termini differenti da quelle attualmente in essere o il mancato rinnovo a scadenza potrebbe comportare effetti negativi rilevanti sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Esiste infatti un collegamento tra il rapporto contrattuale tra Stato e Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e la Società. Conseguentemente, il primo ha effetti sul secondo. Ai sensi del Contratto di Servizio Rai – Rai Way, la decadenza e/o il mancato rinnovo della concessione costituisce un evento modificativo istituzionale che legittima Rai a recedere dallo stesso.
Nella seduta del 22 dicembre 2017 il Consiglio dei Ministri ha deliberato in via definitiva lo schema di Contratto nazionale di servizio tra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e la Rai per il periodo 2018 – 2022, a seguito dell'espressione avvenuta in data 19 dicembre 2017 del prescritto parere da parte della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Il Consiglio di amministrazione di Rai ha approvato il testo del Contratto di servizio in data 11 gennaio 2018 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 7 marzo 2018.
Persiste comunque un'incertezza sulle prescrizioni tecniche future relative all'erogazione del Servizio Pubblico che potrebbe determinare l'assunzione di oneri da parte della Società.
I clienti della Società definiti Broadcaster, categoria che include anche operatori di rete e player radiotelevisivi nazionali e locali, tra i quali rientra Rai, possono essere titolari di frequenze. La perdita della titolarità delle frequenze da parte dei clienti Broadcaster, in tutto o in parte, e/o la modifica delle frequenze assegnate ai Broadcaster anche a seguito del previsto processo di destinazione dei diritti d'uso di frequenze della banda 694-790 MHz, ad oggi utilizzati dai Broadcaster, a servizi di comunicazione elettronica in larga banda mobili terrestri bidirezionali e al conseguente ridisegno complessivo dell'utilizzo dello spettro frequenziale da parte dei Broadcaster nazionali e locali, potrebbe tradursi in una perdita di clientela per la Società o nella ridefinizione del perimetro dei servizi prestati alla clientela, con effetti negativi sui suoi ricavi, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria anche per effetto di possibili incrementi dei costi e degli investimenti che la Società potrebbe essere tenuta a sostenere.
Con riferimento a Rai, esiste un collegamento tra la titolarità delle frequenze in capo a Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e Rai Way. Conseguentemente, il venire meno o una modifica alla titolarità delle frequenze ha effetti sul citato rapporto contrattuale. Ai sensi del Contratto di Servizio, la revoca della disponibilità di uno e/o più frequenze (MUX), costituisce un evento modificativo istituzionale che legittima Rai a recedere dallo stesso anche in parte, con un preavviso pari a dodici mesi.
In relazione allo scenario prospettato dalle leggi di bilancio 2018 e 2019 e dalla Delibera AGCOM n. 39/19/CONS, si evidenzia peraltro che gli impatti di un possibile recesso anche parziale da parte di Rai dal Contratto di Servizio potrebbero essere limitati dagli effetti derivanti da nuovi servizi da prestarsi a favore di Rai in relazione alle attività di riconfigurazione della rete conseguenti al suddetto processo.
Si segnala che nel mese di dicembre 2019 Rai e Rai Way hanno siglato un accordo per la realizzazione dei progressivi interventi sulla rete DTT richiesti dal processo di refarming, con conseguente rimodulazione di alcuni termini e condizioni del Contratto di Servizio. In particolare i corrispettivi in favore di Rai Way previsti dal Contratto di Servizio, a partire dal 1 luglio 2021, saranno incrementati per riflettere una configurazione di rete più estesa rispetto all'attuale in termini di apparati In uno scenario che assume la realizzazione e gestione da parte di Rai Way di tre MUX per RAI.
Si evidenzia che all'esito dell'attribuzione dei nuovi diritti d'uso delle frequenze, RAI è risultata ad oggi assegnataria di due MUX nonché della capacità trasmissiva corrispondente a 0,5 MUX senza specificazione di frequenza. La Legge di Bilancio 2019 ha, inoltre, previsto la possibilità di aggiudicazione tramite asta non competitiva di quattro ulteriori blocchi di capacità trasmissiva corrispondenti a 0,5 MUX ciascuno che, qualora RAI intenda partecipare e ne risulti assegnataria, porterebbe alla titolarità in capo a RAI di tre MUX. Nell'ipotesi in cui RAI non consegua la disponibilità del terzo MUX1 e Rai Way ne gestisca di conseguenza due post-refarming, l'incremento citato del corrispettivo previsto a partire dal 1 luglio 2021 sarà ridotto di Euro 6,0 milioni con un impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società.
In considerazione della rilevanza delle infrastrutture di rete di Rai Way ai fini della sua attività, avvenimenti avversi che affliggano le stesse potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
In particolare, tra i potenziali rischi afferenti al complesso delle disposizioni negoziali ed amministrative relative ai Siti, si menzionano il rischio che gli accordi per l'utilizzo dei siti (diversi da quelli in piena proprietà di Rai Way) sui quali insistono le infrastrutture non vengano rinnovati, con conseguente obbligo della Società di "riduzione in pristino" dello stato del terreno su cui i medesimi insistono, ovvero il rischio che gli eventuali rinnovi non siano ottenuti a condizioni almeno analoghe a quelle in essere alla data di chiusura del bilancio, con conseguenti effetti negativi sulla redditività della gestione dei siti stessi e conseguentemente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Inoltre, tenuto conto della rilevanza del patrimonio immobiliare della Società, la modifica o l'introduzione di nuove tasse o imposte incidenti sul medesimo potrebbe avere un impatto rilevante sugli oneri fiscali della Società.
La Società appartiene al Gruppo Rai ed è sottoposta all'attività di direzione e coordinamento da parte della Capogruppo ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile. Fermo restando quanto precede, la Società è in grado di operare in condizioni di autonomia gestionale, in misura adeguata allo status di Società quotata e nel rispetto della migliore prassi seguita da emittenti quotati e comunque delle regole di corretto funzionamento del mercato, generando ricavi dalla propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse umane e finanziarie proprie. In particolare, l'attività di direzione e coordinamento da parte di Rai è realizzata con le modalità descritte dal Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla Data di Avvio delle Negoziazioni (19 novembre 2014) e che si propone di contemperare - da un lato - l'esigenza di collegamento informativo e di interazione funzionale sottesa all'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento da parte di Rai e - dall'altro lato - lo status di Società quotata di Rai Way e la necessità di assicurare in ogni momento l'autonomia gestionale e finanziaria di quest'ultima.
In particolare, l'attività di direzione e coordinamento da parte di Rai non ha carattere generale e si svolge esclusivamente per il tramite delle seguenti attività: (i) l'elaborazione da parte di Rai di taluni atti di indirizzo generale, finalizzati a coordinare - per quanto possibile e in osservanza delle rispettive esigenze - le principali linee guida della gestione di Rai e di Rai Way; (ii) l'obbligo di Rai Way di informare preventivamente la Capogruppo prima dell'approvazione o dell'esecuzione, a seconda dei casi, di taluni atti di gestione e/o operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all'interno di Rai Way, che sono ritenuti di particolare significatività e rilevanza avuto riguardo alle linee strategiche e alla pianificazione della gestione del Gruppo Rai; (iii) la previsione di taluni obblighi informativi di Rai Way nel rispetto del regolamento medesimo e degli indirizzi generali di gestione.
Non sono, in ogni caso, previsti poteri di veto della Capogruppo in merito al compimento di operazioni straordinarie da parte di Rai Way e all'assunzione/licenziamento di dirigenti da parte della Società, cui spetterà in via esclusiva ogni potere decisionale in materia di nomine, assunzioni e percorsi di carriera.
L'assunzione di determinate delibere societarie da parte della Società ovvero l'acquisto di determinate partecipazioni azionarie rilevanti ai fini del controllo della Società da parte di soggetti esterni all'Unione Europea potrebbero essere limitati dai poteri speciali dello Stato (c.d. golden powers) previsti dal D.L. 15 marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni in Legge 11 maggio 2012, n. 56, che disciplina i poteri speciali dello Stato inerenti, inter alia, gli attivi strategici nel settore delle comunicazioni, come individuati dall'art. 3 del D.P.R. 25 marzo 2014, n. 85.
Nel caso in cui la Società non fosse in grado di attuare con successo una o più delle proprie strategie potrebbero verificarsi effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.
Inoltre a causa della dinamicità del contesto in cui la società opera, dei vincoli normativi applicabili, dell'incertezza su scenari esogeni, della complessità del business di riferimento - anche con riferimento ad aspetti infrastrutturali e tecnologici - le attività poste in essere dalla società potrebbero determinare esiti non in linea con le aspettative, determinando impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società.
Il venire meno del rapporto tra Rai Way e il proprio personale chiave potrebbe avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
I risultati conseguiti da Rai Way dipendono anche dal contributo di alcuni soggetti che rivestono ruoli rilevanti all'interno della Società medesima che hanno avuto - in taluni casi - un ruolo determinante per il suo sviluppo fin dalla sua costituzione. Si precisa che alla data di chiusura del bilancio, tutte le figure ritenute "chiave" relativamente a quanto precedentemente esposto sono legate alla Società con contratto a tempo indeterminato.
L'utilizzo del segno "Rai Way" da parte della Società è direttamente correlato alla permanenza in vigore del Contratto di Cessione e Licenza Marchio sottoscritto con Rai.
Per quanto, avuto riguardo alla particolare natura dell'attività sociale svolta, il segno "Rai Way" non assuma una specifica rilevanza al fine di identificare un prodotto o un servizio, si segnala che in caso di cessazione, a qualsiasi titolo, del Contratto di Cessione e Licenza Marchio, il diritto della Società di utilizzare il segno "Rai Way" verrebbe meno e, pertanto, la stessa sarebbe tenuta a cessarne l'utilizzo e a modificare la propria denominazione sociale.
La Società ha intrattenuto, e intrattiene, rapporti di natura commerciale e finanziaria con parti correlate e, in particolare, con Rai. Tali rapporti hanno consentito e consentono, a seconda dei casi, l'acquisizione di vantaggi originati dall'uso di servizi e competenze comuni, dall'esercizio di sinergie di Gruppo e dall'applicazione di politiche unitarie nel campo finanziario e, a giudizio della Società, prevedono condizioni in linea con quelle di mercato. Cionondimeno, non vi è certezza che, ove le suddette operazioni fossero state concluse con parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni stesse, alle medesime condizioni e con le stesse modalità.
In data 29 ottobre 2020, la Società ha sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento con un pool di istituti finanziari costituto da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Unicredit S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Il nuovo contratto di finanziamento, della durata di 3 anni, prevede la concessione di una linea di credito Term, di massimi Euro 120 milioni, e di una linea di credito Revolving, di massimi Euro 50 milioni, entrambe da utilizzarsi mediante erogazioni per cassa e con scadenza fissata al 27 ottobre 2023.
Tale finanziamento prevede impegni generali e covenant della Società, di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per finanziamenti di importo e natura similari, potrebbero limitarne l'operatività.
Per ulteriori approfondimenti, si rinvia al paragrafo "Attività e passività finanziarie correnti e non correnti" della Nota illustrativa.
Alla data di chiusura del bilancio, la Società considera adeguati i fondi appostati in bilancio anche in relazione ad eventuali soccombenze nei principali giudizi di cui è parte; tuttavia l'esito di tali eventuali soccombenze potrebbe differire rispetto alle attese con possibili impatti sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Tenuto conto della partecipazione posseduta dall'azionista di controllo Rai e del quadro normativo nel quale si colloca, la Società allo stato non è contendibile.
Il mancato o ritardato ottenimento di autorizzazioni e permessi in favore della Società, il loro ritardato rilascio ovvero il rilascio di provvedimenti di accoglimento parziale rispetto a quanto richiesto, così come la loro successiva revoca, potrebbe comportare effetti negativi sull'operatività della Società e, conseguentemente, sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Il corretto funzionamento della Rete è essenziale per l'attività della Società e per la prestazione dei servizi erogati in favore dei propri clienti. Nonostante la Società ritenga di avere coperture assicurative adeguate a risarcire eventuali danni derivanti da disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, e abbia comunque in essere delle procedure operative da adottare qualora si dovessero verificare detti eventi, eventuali danneggiamenti parziali o totali delle torri della Società o, più in generale, dei suoi Siti, e delle sedi principali della Società, quali il Centro di Controllo e i centri regionali, conseguenti a disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, potrebbero ostacolare o, in alcuni casi, impedire la normale operatività della Società e la sua capacità di continuare a fornire i servizi ai propri clienti, con possibili effetti negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per prestare i propri servizi e, più in generale, per svolgere la propria attività, la Società fa affidamento su sofisticate infrastrutture tecnologiche ed informatiche, che per loro natura possono essere soggette a interruzioni o altri malfunzionamenti dovuti, fra l'altro, a disastri naturali, prolungate interruzioni nell'erogazione di energia elettrica, errori di processo, virus e malware, azioni di hacker o problematiche di salute e sicurezza (anche in relazione alla presenza di possibili epidemie o malattie) ovvero ancora inadempimenti dei fornitori. L'interruzione di attività delle infrastrutture tecnologiche e informatiche potrebbe determinare effetti negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
La capacità di Rai Way di mantenere un alto livello di servizi offerti dipende dalla sua abilità nel conservare un adeguato stato di funzionamento delle proprie infrastrutture, che richiedono rilevanti capitali e investimenti a lungo termine, inclusi quelli collegati ai rinnovamenti tecnologici, all'ottimizzazione o al miglioramento della propria Rete. La mancata conservazione della Rete di Rai Way o la mancata tempestiva innovazione tecnologica della stessa potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
La Società monitora costantemente lo stato di funzionamento della propria Rete, sviluppando progetti volti a migliorare il livello dei servizi e a innovare le infrastrutture sulla base delle tecnologie di volta in volta applicabili.
Il mercato di riferimento in cui opera Rai Way è caratterizzato da una costante evoluzione della tecnologia utilizzata per la trasmissione e la diffusione dei segnali televisivi e radiofonici, che comporta la necessità di: (i) un costante sviluppo di capacità idonee a comprendere velocemente e compiutamente le necessità dei propri clienti, onde evolvere tempestivamente la propria offerta servizi, anche nell'ottica di presentarsi sul mercato come un operatore con approccio full service; e di (ii) una formazione continuativa del proprio personale.
L'incapacità di Rai Way di individuare/sviluppare soluzioni tecnologiche adeguate ai mutamenti e alle future esigenze del mercato di riferimento potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Aumenti significativi della concorrenza nei settori di attività in cui opera la Società – come ad esempio l'ingresso nel mercato del Tower Rental di player contraddistinti da dimensioni modeste e pricing aggressivo - potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
La Società è soggetta a un'articolata regolamentazione a livello nazionale e comunitario a tutela dell'ambiente e della salute, il cui rispetto rappresenta, peraltro, una delle condizioni per l'ottenimento e il mantenimento delle licenze e delle concessioni all'installazione di apparati con emissioni elettromagnetiche. Eventuali violazioni della normativa ambientale applicabile potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Si sottolinea come la Società ponga particolare attenzione al rispetto della normativa vigente in materia di tutela ambientale e si impegni per essere costantemente adeguata alla stessa, come altresì attestato dalle certificazioni ISO14001:2015 del 2008 e OHSAS 18001:2007 del 2011 e ISO 45001 del 2020.
L'attività della Società e della sua clientela è soggetta a un'articolata regolamentazione a livello nazionale e comunitario, in particolare in materia amministrativa e ambientale, nell'ambito della quale assumono rilevanza anche numerosi requisiti normativi imposti dalle autorità competenti in capo ai suoi clienti, in virtù degli impatti indiretti che il mancato rispetto degli stessi, da parte dei clienti medesimi, potrebbe avere sull'attività di Rai Way. In particolare, le emittenti radio-televisive (c.d. clienti Broadcaster) e gli operatori di telefonia mobile ospitati dalla Società presso i propri Siti sono soggetti alla normativa volta alla tutela delle persone e dell'ambiente dall'esposizione a campi elettromagnetici.
Eventuali violazioni della normativa di riferimento da parte dei clienti di Rai Way potrebbero comportare sanzioni a carico degli stessi, che comprendono anche l'interruzione delle attività di trasmissione. Tali interruzioni potrebbero comportare effetti negativi sui ricavi della Società e, conseguentemente, sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
La Società offre prodotti e servizi integrati alla propria clientela con un approccio rivolto all'ospitalità full service, con l'obiettivo di presidiare, in funzione del modello operativo adottato, l'intera catena del valore dell'hosting – dalla pura locazione di apparati a tutti i servizi strumentali al funzionamento e al mantenimento degli stessi in Postazione. Un'eventuale contrazione di domanda dei servizi svolti da Rai Way da parte dei clienti, dovuta a fattori anche contingenti, potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Nello svolgimento delle proprie attività, la Società è soggetta al rischio di scioperi, interruzioni o simili azioni da parte del proprio personale dipendente, in relazione a eventi o circostanze che potrebbero non afferire direttamente alla Società ma, più in generale, alla Capogruppo e al Gruppo Rai. Peraltro, con riguardo ai servizi prestati in favore di Rai, classificati come servizi pubblici essenziali, il diritto di sciopero è esercitato nel rispetto di misure dirette a consentire l'erogazione delle prestazioni indispensabili, anche in virtù di un accordo sindacale del 22 novembre 2001 inerente il personale dipendente del Gruppo Rai.
Eventuali prolungate adesioni di massa, da parte del personale dipendente, a scioperi o agitazioni potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Un'eventuale riduzione della domanda dei servizi svolti da Rai Way da parte dei clienti legata ad eventuali crisi economiche e finanziarie potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Tale rischio potrebbe anche essere amplificato dalla diffusione del virus Covid-19, e in generale di epidemie e malattie, in Italia e nel mondo.
La diffusione in Italia e nel mondo del virus Covid-19 potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società, anche in considerazione dell'applicazione di misure restrittive da parte delle autorità competenti. Si segnala che il fatturato della Società è impattato in modo limitato dall'attività commerciale eseguita nel corso di ciascun esercizio. La Società monitora con attenzione ed in modo continuo l'evoluzione della diffusione del virus tenendo in considerazione le indicazioni impartite dal Governo italiano al fine di identificare ulteriori corrette azioni di mitigazione del rischio (sia interne che esterne all'azienda) nonché per limitarne l'impatto sul business aziendale, oltre quelle già messe in atto dal marzo 2020, data di inizio del periodo pandemico.
In relazione ai rischi finanziari cui la Società potrebbe essere esposta nel suo complesso si specifica quanto segue:
• rischio di cambio: nel corso del 2020 il rischio di cambio non è stato significativo essendo l'attività prevalentemente focalizzata in ambito UE;
Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto illustrato nelle Note illustrative – paragrafo "Gestione dei Rischi finanziari".
In relazione al rischio di credito si specifica che la Società ha come clienti principali oltre alla Rai, enti della Pubblica Amministrazione, i principali gestori telefonici e diverse Società di broadcasting che provvedono regolarmente al pagamento delle proprie obbligazioni; tale situazione permette di affermare che non vi siano, al momento, particolari rischi connessi alla mancata esigibilità dei crediti oltre a quanto evidenziato nelle Note Illustrative – paragrafo "Gestione dei Rischi finanziari", cui si rimanda per un'analisi più approfondita.
La Società, che già nel 2018 si era adeguata alle disposizioni previste dal Regolamento UE 679/2016 in vigore dal 25 maggio 2018 e al correlato decreto attuativo del Governo italiano n. 101/2018, ha proseguito nel corso dell'esercizio con attività di presidio degli ambiti interessati dalle tematiche in materia di privacy.
L'attività di ricerca, sviluppo e innovazione di Rai Way, storicamente focalizzata principalmente nell'ambito media e broadcasting, da alcuni anni si è estesa anche ad altri settori del mondo delle telecomunicazioni, anche sulla spinta dell'avvento delle "disruptive technologies", che tendono ad innovare profondamente e fondere settori di mercato precedentemente distinti, generando nuovi rischi da affrontare ed opportunità da cogliere.
A tal fine, per rendere più strutturato, pervasivo ed efficace l'approccio all'innovazione, la Società ha costituito presidi ad hoc dedicati all'innovazione ed alla ricerca, per preparare l'azienda al cambiamento nel medio-lungo termine, con l'obiettivo di acquisire competenze tecnologiche ed incubare nuove idee in progetti innovativi, al fine di sviluppare nuovi servizi e capacità di business, processi, modelli organizzativi e di business al fine di posizionare in modo adeguato la Società anche in relazione alle nuove sfide dei prossimi anni.
Per quanto riguarda le iniziative più significative del 2020, si è conclusa la partecipazione al progetto MISE di sperimentazione della tecnologia 5G nella banda 3,7-3,8 GHz nelle aree di Bari e Matera, con una relazione finale al MISE che ha riguardato per Rai Way gli use case relativi alla contribuzione televisiva e i servizi di monitoraggio e controllo delle movimentazioni del porto di Bari impiegando la rete 5G ed altre tecnologie innovative.
Coerentemente con le linee di sviluppo incluse nel Piano Industriale, sono stati avviati gli studi di fattibilità e le analisi di sinergia rispetto agli asset aziendali in relazione a possibili nuovi servizi con riferimento, in particolare, alle infrastrutture edge. Inoltre si è portato avanti lo scouting tecnologico nell'ambito di alcuni campi, in cui la tecnologia si sta sviluppando in modo più rapido e profondo e di interesse per Rai Way, tra cui si cita un PoC (Proof of Concept), la cui conclusione è prevista nel corso del 2021, di una infrastruttura radio per il comando e controllo di droni a grande autonomia con pilotaggio in modalità BVLoS (Beyond Visual Line of Sight).
Si specifica che con la controllante Rai - Radiotelevisione Italiana sono stati intrattenuti rapporti di natura commerciale e finanziaria; con altre Società del Gruppo Rai sono stati intrattenuti esclusivamente rapporti di natura commerciale. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo "Transazioni con Parti Correlate" delle Note illustrative.
Il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 "Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate", per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019, sono stati esposti nel paragrafo "Transazioni con Parti Correlate" (nota 41).
A seguito dell'autorizzazione deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 24 giugno 2020, la Società ha avviato, a partire dal 5 agosto 2020, un programma di acquisto di azioni proprie i cui principali contenuti sono stati oggetto di apposita comunicazione al mercato.
Il programma era finalizzato all'investimento della liquidità a medio e lungo termine, all'ottimizzazione della struttura del capitale sociale nonché alla dotazione di un portafoglio di azioni proprie di cui poter disporre per impieghi ritenuti di interesse per la Società, ivi incluso a servizio di eventuali piani di incentivazione azionaria ovvero nel contesto di assegnazione di azioni gratuite ai soci.
Gli acquisti, effettuati sul mercato MTA di Borsa Italiana S.p.A., sono avvenuti nel periodo compreso tra il 5 agosto 2020 ed il 27 novembre 2020 (estremi inclusi), ha comportato l'acquisizione complessivamente di 3.625.356 azioni proprie, per un prezzo medio pari ad Euro di 5,509531 ad azione ed un controvalore complessivo pari ad Euro 19.974.010,41. Le suddette azioni, corrispondenti a tutte quelle detenute dalla Società alla data odierna, sono pari a circa l'1,3329% del capitale sociale. Si precisa inoltre che non sono detenute azioni della Società da parte di società da essa controllate.
Non ci sono eventi da segnalare.
Sulla base delle informazioni disponibili ad oggi in merito all'evoluzione dell'emergenza Covid-19 ed in uno scenario che assume la gestione di 3 MUX per il cliente RAI a seguito del processo di refarming, la Società prevede per l'esercizio 2021:
• una crescita dell'Adjusted EBITDA sostenuta da maggiori ricavi, sebbene limitata da un incremento dei costi operativi derivante dalla prevista riduzione degli effetti registrati nel 2020 dovuti all'emergenza pandemica e dall'implementazione di nuovi servizi;
• investimenti di mantenimento in rapporto ai ricavi core superiori al valore del 2020 ed investimenti di sviluppo in crescita per effetto delle attività di refarming.
La Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A. ai sensi dell'art. 2497 del Codice Civile.
I dati essenziali della Controllante, esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall'articolo 2497- bis del codice civile, sono stati estratti dal relativo bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Si precisa che la capogruppo Rai redige il bilancio consolidato di gruppo.
Per un'adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. al 31 dicembre 2019, nonché del risultato economico conseguito dalla Società nell'esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge.
| (in migliaia di Euro) | Esercizio chiuso al | |||
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2019 | ||||
| Attività materiali | 893.886 | |||
| Diritti d'uso per leasing | 54.876 | |||
| Attività immateriali | 403.482 | |||
| Partecipazioni | 919.026 | |||
| Attività finanziarie non correnti | 3.298 | |||
| Altre attività non correnti | 7.068 | |||
| Totale attività non correnti | 2.281.636 | |||
| Totale attività correnti | 860.943 | |||
| Totale attività | 3.142.579 | |||
| Capitale sociale | 242.518 | |||
| Riserve | 542.396 | |||
| Utili (perdite) portati a nuovo | (71.887) | |||
| Totale patrimonio netto | 713.027 | |||
| Passività finanziarie non correnti | 303.890 | |||
| Passività per leasing non correnti | 40.257 | |||
| Benefici per i dipendenti | 400.924 | |||
| Fondi per rischi ed oneri non correnti | 162.863 | |||
| Passività per imposte differite | 32.289 | |||
| Altri debiti e passività non correnti | 550 | |||
| Totale passività non correnti | 940.773 | |||
| Totale passività correnti | 1.488.779 | |||
| Totale passività | 2.429.552 | |||
| Totale patrimonio netto e passività | 3.142.579 |
| (in migliaia di Euro) | Esercizio chiuso al |
|---|---|
| 31 dicembre 2019 | |
| Totale ricavi | 2.483.378 |
| Totale costi | (2.596.389) |
| Risultato operativo | (113.011) |
| Proventi finanziari | 62.419 |
| Oneri finanziari | (16.966) |
| Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
285 |
| Risultato prima delle imposte | (67.273) |
| Imposte sul reddito | 32.245 |
| Risultato dell'esercizio - Utile (perdita) | (35.028) |
| Componenti del Conto Economico Complessivo | (19.546) |
| Risultato complessivo dell'esercizio | (54.574) |
A seguito dell'ammissione della Società a quotazione delle azioni, la Rai ha continuato a esercitare il controllo ai sensi dell'art. 93 del TUF e ad esercitare attività di direzione e coordinamento nei confronti di Rai Way. A parere della Società, peraltro, la stessa, benché soggetta alla direzione e coordinamento di Rai, esercita la propria attività con autonomia gestionale, generando ricavi dalla propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse umane e finanziarie proprie. In data 4 settembre 2014, i consigli di amministrazione di Rai e di Rai Way, per quanto di rispettiva competenza, hanno approvato il Regolamento di Direzione e Coordinamento della Capogruppo nei confronti di Rai Way in maniera del tutto peculiare rispetto a quanto avviene per le altre Società del Gruppo Rai soggette ad attività di direzione e coordinamento da parte di Rai.
Tale Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla data di avvio delle negoziazioni, si propone infatti di contemperare - da un lato - l'esigenza di collegamento informativo e di interazione funzionale sottesa all'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo e dall'altro lato - lo status di Società quotata che è stato assunto da Rai Way e la necessità di assicurare in ogni momento l'autonomia gestionale di quest'ultima.
L'attività di direzione e coordinamento esercitata da parte di Rai nei confronti di Rai Way si esplica principalmente attraverso:
• la previsione di taluni obblighi informativi di Rai Way nel rispetto del regolamento medesimo e degli indirizzi generali di gestione.
Di seguito, sono descritti i rapporti tra Rai e Rai Way, successivamente alla data di avvio delle negoziazioni e alla conseguente entrata in vigore del regolamento.
direzione unitaria di Gruppo. Resta inteso che Rai Way avrà facoltà di valutare i suddetti commenti e osservazioni senza alcun obbligo di conformarsi agli stessi.
Si precisa inoltre che la Società dispone di un Comitato Controllo e Rischi e per la Sostenibilità, che svolge anche le funzioni di Comitato per le Parti Correlate, e di un Comitato per la Remunerazione e Nomine composti esclusivamente da amministratori indipendenti secondo i criteri di cui all'art 148, comma 3, del D.Lgs. 58/1998, al Codice di Autodisciplina (ora Codice di Corporate Governance) delle Società Quotate e all'art. 16 del Regolamento Consob in materia di Mercati. Il Consiglio di Amministrazione della Società è composto in maggioranza da amministratori indipendenti.
Si segnala che la Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari predisposta ai sensi dell'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza è pubblicata sul sito internet www.raiway.it.
La Società in quanto Ente di Interesse Pubblico Rilevante (EIPR) redige e presenta la "Dichiarazione di carattere non finanziario", sotto forma di "relazione distinta", così come previsto dall'art. 5 Collocazione della dichiarazione e regime di pubblicità del D.Lgs. 254/2016 riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni. La suddetta Dichiarazione è pubblicata sul sito internet della Società www.raiway.it ed è corredata dalla relazione (attestazione) emessa dal revisore designato ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016.
Roma, 18 marzo 2021
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Giuseppe Pasciucco
| Note | 12 mesi al | ||
|---|---|---|---|
| (**) | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 221.387.606 | |||
| 945.035 | |||
| (1.186.716) | |||
| 9 | (39.676.677) | (42.167.693) | |
| 10 | (46.470.551) | (45.326.405) | |
| 11 | (2.863.443) | (2.579.412) | |
| 12 | (37.063) | (245.901) | |
| 13 | (45.324.321) | (42.191.710) | |
| 14 | (314.978) | 1.458.146 | |
| 89.405.290 | 90.092.950 | ||
| 15 | 43.141 | 8.306 | |
| 15 | (1.145.619) | (1.262.068) | |
| (1.102.478) | (1.253.762) | ||
| 88.302.812 | 88.839.188 | ||
| 16 | (24.294.759) | (25.478.215) | |
| 64.008.053 | 63.360.973 | ||
| 6 7 8 |
224.462.645 539.565 (909.887) |
| Note | 12 mesi al | ||
|---|---|---|---|
| (Importi in Euro) | (**) | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Utile del periodo | 64.008.053 | 63.360.973 | |
| Voci che non si riverseranno a Conto Economico | |||
| Utili / (Perdite) attuariali per benefici a dipendenti | (94.012) | (335.529) | |
| Effetto fiscale | 22.563 | 80.527 | |
| Utile complessivo del periodo | 63.936.604 | 63.105.971 |
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea ("IFRS").
(**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota illustrativa.
| Note | 12 mesi al | 12 mesi al | |
|---|---|---|---|
| (Importi in Euro) | (**) | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Attività non correnti | |||
| Attività materiali | 17 | 200.934.674 | 177.638.308 |
| Diritti d'uso per leasing | 18 | 32.466.103 | 36.241.596 |
| Attività immateriali | 19 | 15.891.578 | 14.286.790 |
| Partecipazioni | 20 | 500.000 | - |
| Attività finanziarie non correnti | 21 | 352.433 | 1.659 |
| Attività per imposte differite | 22 | 2.845.768 | 2.688.561 |
| Altre attività non correnti | 23 | 1.207.578 | 1.267.760 |
| Totale attività non correnti | 254.198.134 | 232.124.674 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 24 | 868.975 | 885.247 |
| Crediti commerciali | 25 | 62.553.246 | 74.794.689 |
| Altri crediti e attività correnti | 26 | 4.245.263 | 5.036.384 |
| Attività finanziarie correnti | 21 | 664.820 | 260.089 |
| Disponibilità liquide | 27 | 4.052.690 | 30.167.740 |
| Crediti per imposte correnti | 28 | 62.196 | 62.196 |
| Totale attività correnti | 72.447.190 | 111.206.345 | |
| Totale attivo | 326.645.324 | 343.331.019 | |
| Patrimonio netto | 29 | ||
| Capitale sociale | 70.176.000 | 70.176.000 | |
| Riserva legale | 14.035.200 | 14.035.200 | |
| Altre riserve | 37.078.970 | 37.078.970 | |
| Utili portati a nuovo | 63.494.365 | 62.906.561 | |
| Azioni proprie | (19.974.011) | - | |
| Totale patrimonio netto | 164.810.524 | 184.196.731 | |
| Passività non correnti | |||
| Passività finanziarie non correnti | 21 | 15.088.305 | 260.807 |
| Passività per leasing non correnti | 31 | 23.926.023 | 26.263.200 |
| Benefici per i dipendenti | 32 | 13.198.256 | 14.433.918 |
| Fondi per rischi e oneri | 33 | 16.286.025 | 15.906.106 |
| Totale passività non correnti | 68.498.609 | 56.864.031 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali | 34 | 45.545.566 | 54.278.159 |
| Altri debiti e passività correnti | 35 | 35.987.626 | 34.105.085 |
| Passività finanziarie correnti | 21 | 327.206 | 182.986 |
| Passività per leasing correnti | 31 | 11.452.429 | 13.269.690 |
| Debiti per imposte correnti | 36 | 23.364 | 434.337 |
| Totale passività correnti | 93.336.191 | 102.270.257 | |
| Totale passivo e patrimonio netto | 326.645.324 | 343.331.019 |
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea ("IFRS").
(**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota illustrativa.
| Capitale sociale |
Riserva legale |
Altre riserve |
Utili portati a nuovo |
Azioni proprie |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Importi in Euro) | ||||||
| Al 1 gennaio 2017 | 70.176.000 | 10.070.018 | 37.024.606 | 44.263.862 | 161.534.486 | |
| Utile del periodo | 56.263.228 | 56.263.228 | ||||
| Utile e Perdite da valutazione attuariale (**) | 377.984 | 377.984 | ||||
| Riserva cash flow hedge (**) | 20.804 | 20.804 | ||||
| Destinazione dell'utile a riserve | 2.090.715 | (2.090.715) | - | |||
| Distribuzione di dividendi | (41.806.400) | (41.806.400) | ||||
| Al 31 dicembre 2017 | 70.176.000 | 12.160.733 | 37.045.410 | 57.007.959 | 176.390.102 | |
| Utile del periodo | 59.745.563 | 59.745.563 | ||||
| Utile e Perdite da valutazione attuariale (**) | 330.094 | 330.094 | ||||
| Utili/(perdite) a nuovo prima adozione principi IFRS | (570.159) | (570.159) | ||||
| Riserva cash flow hedge (***) | 33.560 | 33.560 | ||||
| Destinazione dell'utile a riserve | 1.874.467 | (1.874.467) | - | |||
| Distribuzione di dividendi | (55.107.200) | (55.107.200) | ||||
| Al 31 dicembre 2018 | 70.176.000 | 14.035.200 | 37.078.970 | 59.531.790 | 180.821.960 | |
| Utile del periodo | 63.360.973 | 63.360.973 | ||||
| Utile e Perdite da valutazione attuariale (**) | (255.002) | (255.002) | ||||
| Distribuzione di dividendi | (59.731.200) | (59.731.200) | ||||
| Al 31 dicembre 2019 | 70.176.000 | 14.035.200 | 37.078.970 | 62.906.561 | 184.196.731 | |
| Utile del periodo | 64.008.053 | 64.008.053 | ||||
| Utile e Perdite da valutazione attuariale (**) | (71.449) | (71.449) | ||||
| Distribuzione di dividendi | (63.348.800) | (63.348.800) | ||||
| Acquisto azioni proprie | (19.974.011) | (19.974.011) | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 70.176.000 | 14.035.200 | 37.078.970 | 63.494.365 | (19.974.011) 164.810.524 | |
| (*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e |
adottati dall'Unione Europea ("IFRS").
(**) La variazione è esposta al netto dei relativi effetti fiscali.
(***) La variazione è esposta al netto dei relativi effetti fiscali; si precisa che nel 2018 la variazione ha azzerato tale Riserva
| (Importi in Euro) | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Utile prima delle imposte | 88.302.812 | 88.839.188 |
| Rettifiche per: | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | 45.361.384 | 42.437.610 |
| Accantonamenti e (rilasci) ai fondi relativi al personale e altri fondi | 5.074.966 | 2.350.510 |
| (Proventi) e oneri finanziari netti (**) | 891.343 | 1.043.413 |
| Altre poste non monetarie | 319.803 | (708.169) |
| Flussi di cassa generati dall'attività operativa prima delle variazioni | ||
| del capitale circolante netto | 139.950.308 | 133.962.552 |
| Variazione delle rimanenze | 16.272 | 681 |
| Variazione dei crediti commerciali | 12.476.558 | (3.573.371) |
| Variazione dei debiti commerciali | (8.733.058) | 8.693.094 |
| Variazione delle altre attività | 794.939 | 797.550 |
| Variazione delle altre passività | 1.968.243 | (389.647) |
| Utilizzo dei fondi rischi | (2.609.462) | (1.192.029) |
| Pagamento benefici ai dipendenti | (3.500.820) | (3.209.846) |
| Variazione dei crediti e debiti per imposte correnti | (335.578) | 249.437 |
| Imposte pagate | (24.034.298) (24.595.812) | |
| Flusso di cassa netto generato dall'attività operativa | 115.993.103 | 110.742.609 |
| Investimenti in attività materiali | (55.738.203) (32.257.063) | |
| Dismissioni di attività materiali | - | 858.950 |
| Investimenti in attività immateriali | (4.317.999) | (3.044.972) |
| Acquisto ramo d'azienda (***) | (500.000) | - |
| Variazione delle attività finanziarie non correnti | (350.774) | - |
| Variazione delle partecipazioni | (500.000) | - |
| Variazione delle altre attività non correnti | 60.182 | 50.478 |
| Interessi incassati | ||
| Flusso di cassa netto generato dall'attività di investimento | (61.346.794) | (34.392.606) |
| (Decremento)/incremento di finanziamenti a medio/lungo termine | 14.827.498 | (167.422) |
| (Decremento)/incremento delle passività finanziarie correnti | 137.669 | (789.261) |
| Rimborsi di passività per leasing | (11.212.279) | (2.288.834) |
| Variazione attività finanziarie correnti | (390.858) | (205.360) |
| Interessi netti pagati di competenza | (800.579) | (193.700) |
| Acquisto azioni proprie | (19.974.011) | - |
| Dividendi distribuiti | (63.348.800) (59.731.200) | |
| Flusso di cassa netto generato dall'attività finanziaria | (80.761.359) | (63.375.777) |
| Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (26.115.050) | 12.974.225 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 30.167.740 | 17.193.515 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di società acquisite | - | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | 4.052.690 | 30.167.740 |
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea ("IFRS").
(**) Si precisa che nella voce Proventi e (Oneri) finanziari netti sono stati esclusi gli oneri finanziari relativi al Fondo smantellamento e rispristino in quanto non considerati di natura finanziaria.
(***) La voce include investimenti in attività materiali pari ad Euro 39 migliaia
Rai Way S.p.A. (di seguito "Rai Way" o la "Società") predispone, in relazione a quanto previsto dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, il presente bilancio relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 ai fini comparativi (di seguito il "Bilancio") in conformità agli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali"), emanati dall'International Accounting Standards Board (di seguito IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Standard Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standard Interpretations Commettee" (SIC). Per la redazione del presente Bilancio la Società ha fornito un'informativa completa, applicando gli IFRS in modo coerente, provvedendo altresì a effettuare le riclassifiche necessarie al fine di una migliore rappresentazione del Bilancio. Tali riclassifiche sono state effettuate anche sui dati di confronto per assicurare la piena comparabilità dei dati.
Si ricorda, inoltre, che il 1° marzo 2017 la Società ha acquisito la società Sud Engineering S.r.l., che svolgeva attività nel settore della manutenzione ed installazione di impianti radiotelevisivi, provvedendo in data 20 giugno 2017 alla successiva fusione per incorporazione i cui effetti giuridici sono decorsi dal 22 giugno 2017 con la retrodatazione degli effetti contabili e fiscali al 1° marzo 2017. La fusione ha avuto l'obiettivo di semplificare l'assetto societario attuale che vedeva Sud Engineering S.r.l. quale unica società controllata di Rai Way S.p.A. potendo quest'ultima svolgere direttamente le attività della prima, con una maggiore funzionalità sotto il profilo economico, gestionale e finanziario. La Società, detenendo l'intero capitale di Sud Engineering S.r.l., non ha proceduto ad assegnare – ai sensi dell'art. 2504-ter del codice civile – proprie azioni in sostituzione delle quote di Sud Engineering, che in esito alla fusione, sono state pertanto annullate senza concambio e senza pagamenti di conguaglio in danaro. La fusione non ha comportato alcuna modificazione dell'azionariato della Società o l'esclusione dalla quotazione delle azioni di quest'ultima. Per quanto attiene ai riflessi tributari, l'operazione di fusione è fiscalmente neutra e pertanto non genera minusvalenze o plusvalenze fiscalmente rilevanti. Le attività e le passività di Sud Engineering sono state acquisite nel bilancio della Società in regime di continuità fiscale, ai sensi dell'art. 172, commi 1 e 2 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
Si segnala, inoltre, che l'attribuzione del disavanzo generato, nell'ambito del processo di fusione citato, dei cespiti intangibili è stato iscritto con il consenso del Collegio Sindacale nella voce "Avviamento" e "Portafoglio clienti – operazioni di business combination".
Secondo i principi contabili internazionali, le attività immateriali a vita utile indefinita, come l'avviamento, non sono soggette ad ammortamento, ma alla verifica di eventuali perdite di valore su base annuale (impairment test) come previsto dall' IFRS 36. Naturale conseguenza di un diverso "regime" civilistico/contabile e fiscale (dove, nel secondo, vige il principio di neutralità e, quindi, di irrilevanza dei valori iscritti contabilmente) è il generarsi di un disallineamento tra valori contabili e fiscali.
Con lo scopo di riassorbire i disallineamenti e le divergenze che si generano a seguito di operazioni straordinarie, la Società ha optato per il regime di affrancamento "ordinario", ex art. 176, comma 2-ter del T.U.I.R. così come previsto dal nostro ordinamento tributario che consente alla società avente causa (incorporante) di riconoscere fiscalmente (riallineandoli) i maggiori valori iscritti in bilancio nell'ambito delle suddette operazioni, eliminando o riducendo il disallineamento con i valori civilistici previo versamento di un'imposta sostitutiva.
Si precisa che in data 19 novembre 2020, la Società ha acquisito la proprietà delle quote rappresentative dell'intero capitale sociale della società Sogepotel S.r.l., società che alla suddetta data aveva in affitto un sito trasmissivo ubicato a Torre de Busi nella provincia di Bergamo (acquisito in pari data da Rai Way) di cui gestiva l'utilizzo commerciale.
Il compendio aziendale di titolarità di Sogepotel comprendeva un insieme di attività, passività e rapporti giuridici necessari e sufficienti a configurare l'azienda quale complesso unitario autonomo e funzionale. In particolare, con riferimento al sito citato, il ramo d'azienda offriva servizi di ospitalità (inclusivi anche di attività accessorie) alla propria clientela rappresentata da emittenti televisive e radiofoniche, operatori di telefonia mobile e altri clienti. In data 29 dicembre 2020, con effetto dal giorno successivo, Rai Way ha acquisito da Sogepotel il suddetto compendio aziendale.
Al 31 dicembre 2020 Sogepotel risulta quindi essere non operativa e con dimensioni economico-patrimoniali oggettivamente esigue rispetto a quelle di Rai Way (il totale dell'attivo di Sogepotel è pari a €0,6 milioni, inclusivo del corrispettivo ricevuto per la cessione del compendio aziendale, a fronte di un attivo di Rai Way pari a €326,6 milioni).
Nonostante da un punto di vista formale Rai Way sia titolare di una partecipazione di controllo in Sogepotel, tenuto conto delle finalità dei documenti di bilancio sancite dai principi contabili internazionali IAS/IFRS – in particolare in relazione a quanto disciplinato dallo IAS 1 e dal Framework emesso dallo IASB in cui si richiamano i concetti di rilevanza e materialità dell'informativa di bilancio - e delle citate caratteristiche di Sogepotel – anche con riferimento ai valori del relativo bilancio - alla data del 31 dicembre 2020 la Società ritiene che non sussistano elementi tali da rendere necessaria la redazione da parte di Rai Way, oltre che del bilancio di esercizio, anche del bilancio consolidato riferito all'esercizio 2020.
Rai Way S.p.A. è una Società costituita e domiciliata in Italia, con sede legale in Roma, in Via Teulada, 66 e organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.
La Società, costituita il 27 luglio 1999, è operativa dal 1 marzo 2000 in seguito al conferimento del ramo d'azienda "Divisione Trasmissione e Diffusione" da parte della controllante totalitaria Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. (di seguito "Rai").
Rai Way possiede e gestisce le reti di trasmissione e diffusione del segnale Rai. Le attività della Società riguardano:
Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili applicati nella preparazione del presente bilancio.
Il Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi. La descrizione delle modalità attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari è contenuta nel paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
Il Bilancio è stato redatto ed è presentato in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera la Società. Tutti gli importi inclusi nel presente documento sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato e i prospetti di bilancio che sono espressi in Euro.
Di seguito sono indicati i prospetti di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:
Il Bilancio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico, fatta eccezione per la valutazione delle attività e passività finanziarie per le quali è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.
Le operazioni in valuta diversa dall'Euro sono tradotte utilizzando il tasso di cambio in essere alla data della transazione. Gli utili e le perdite su cambi generate dalla chiusura della transazione oppure dalla conversione effettuata a fine anno delle attività e delle passività in valuta sono iscritte a conto economico nelle voci di conto economico "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio, immutati rispetto a quelli utilizzati per l'esercizio 2019.
Le attività materiali sono iscritte al prezzo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso. Gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione di attività materiali qualificate, sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.
Le attività materiali, a partire dal momento in cui il bene è disponibile per l'impiego cui è destinato, sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile economico-tecnica, ossia entro il periodo in cui la Società stima che l'attività sarà utilizzata. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore d'iscrizione, ridotto del valore che la Società si attende di poter realizzare cedendo l'attività al termine della sua vita utile, sempreché quest'ultimo valore sia ragionevolmente determinabile e di ammontare significativo. I terreni non sono oggetto di ammortamento, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere classificati separatamente come attività o parte di un'attività. Le attività rilevate in relazione a migliorie di beni di terzi sono ammortizzate sulla base della durata del contratto d'affitto, ovvero sulla base della specifica vita utile del cespite, se inferiore.
La vita utile, indicativa, stimata per le varie categorie di attività materiali è la seguente:
| Classe di attività materiale | Vita utile (anni) |
|---|---|
| Fabbricati e Torri | 30 |
| Impianti e macchinari | 4 – 12 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 5 – 7 |
| Altri beni | 4 – 8 |
La vita utile delle attività materiali è rivista e aggiornata, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio.
I contratti di locazione corrispondono ai contratti che attribuiscono il diritto d'uso esclusivo di un bene, identificato o identificabile, e che conferiscono il diritto sostanziale a ottenere tutti i benefici economici derivanti dal suo utilizzo per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. I contratti o gli elementi di contratti complessi che presentano tali caratteristiche, sono rilevati nel bilancio attraverso l'iscrizione, nella situazione patrimoniale-finanziaria, di una passività rappresentata dal valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, come definita nei criteri di valutazione delle Passività per leasing. Contestualmente e in contropartita alla rilevazione della passività, nell'attivo è iscritto il corrispondente "diritto d'uso per leasing", ammortizzato a quote costanti lungo la durata del contratto di locazione o la relativa vita utile economico-tecnica se inferiore. La durata del contratto di leasing (lease term) è il periodo non annullabile dalla controparte per il quale si ha il diritto all'uso dell'attività sottostante.
Rientrano in questa modalità di rilevazione contabile, le seguenti tipologie di contratto stipulate dalla Società:
Tipicamente i contratti di affitto di immobili ad uso industriale prevedono rinnovi taciti a scadenza, ulteriormente rinnovabili per pari durata: conseguentemente ogni rinnovo costituisce un nuovo diritto d'uso rappresentativo del nuovo accordo (seppur tacito) raggiunto tra le parti.
Alla data di decorrenza della locazione, il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo comprende:
a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza;
c) i costi iniziali diretti (es. costi di mediazione);
d) in presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e il ripristino dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo per rischi ed oneri non correnti. Per l'esercizio 2018 tali costi risultano ancora inclusi nella voce "Attività Materiali".
L'importo sub a), iscritto in contropartita al rigo passività per leasing, rileva:
• i canoni fissi;
• i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso (es. indice di adeguamento ISTAT);
• il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se vi è la ragionevole certezza di esercitare l'opzione;
• i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio dell'opzione di risoluzione del leasing.
Nel caso in cui il contratto di leasing preveda la possibilità di esercizio dell'opzione di acquisto e vi sia la ragionevole certezza di esercitarla, il diritto d'uso è rilevato al rigo Attività materiali nella corrispondente classe di attività ed è ammortizzato lungo la vita utile del bene.
La Società si avvale dell'opzione concessa dagli IFRS di rilevare come costo al rigo costi per servizi i pagamenti dovuti per i leasing a breve termine (di durata inferiore ai 12 mesi) e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore (indicativamente inferiore a 5.000 euro).
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dalla Società e idonee a produrre benefici economici futuri. Il requisito dell'identificabilità, normalmente, è soddisfatto quando l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, ovvero può essere ceduta o concessa in licenza autonomamente oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo consiste nel potere della Società di ottenere i benefici economici futuri derivanti dall'attività congiuntamente alla possibilità di impedirne o limitarne l'accesso ad altri.
Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dalla Società. Per la determinazione del relativo valore da ammortizzare e della recuperabilità del valore di iscrizione, la Società applica il medesimo approccio illustrato con riferimento alle "Attività materiali". Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (Avviamento) non sono assoggettate ad ammortamento sistematico, ma sottoposte, con frequenza almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36. Eventuali svalutazioni di tali attività non possono essere oggetto di successivi ripristini.
A ciascuna data di riferimento del bilancio è effettuata una verifica volta ad accertare se vi sono indicatori che le attività materiali e immateriali possano avere subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano fonti di informazione sia interne che esterne. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti.
Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit ("CGU") cui tale attività appartiene e cioè per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata indipendenti.
A prescindere dalla presenza dei citati indicatori di riduzione di valore, per quanto riguarda le attività immateriali aventi vita utile indefinita che non sono assoggettate ad ammortamento sistematico, queste sono sottoposte con frequenza almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36.
Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore al suo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di CGU sono imputate alle relative attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività, ad eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Gli elementi inclusi nella voce "Disponibilità liquide ed equivalenti" sono valutati al fair value.
Le operazioni di incasso sono registrate per data di operazione bancaria, per le operazioni di pagamento si tiene altresì conto della data di disposizione.
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, prevalentemente materiali tecnici, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, determinato con il metodo del costo medio ponderato, e il valore di mercato alla data di chiusura di esercizio. Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo non più utilizzabili nel ciclo produttivo vengono svalutate.
I lavori in corso di esecuzione, tipicamente relativi all'adeguamento della rete di trasmissione e diffusione alle esigenze di Rai nell'ambito del "Contratto di fornitura di servizi di trasmissione e diffusione" con Rai (di seguito anche il "Contratto di Servizio"), sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione successivamente integrata e emendata in più occasioni, fino al 30 giugno 2014 e rinegoziato in data 31 luglio 2014 con efficacia a partire dal 1° luglio 2014 (si veda in merito il paragrafo Transazioni con Parti Correlate – nota 41), sono valutati sulla base dei costi sostenuti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost).
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, tenuto conto delle loro caratteristiche contrattuali e del modello di business adottato per la loro gestione, sono classificati nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value (valore equo) con contropartita nelle altre componenti del risultato complessivo; (iii) attività finanziarie valutate al fair value (valore equo) con contropartita nel conto economico.
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, se generano esclusivamente flussi di cassa contrattuali rappresentativi di capitale e interessi e se gestiti secondo un business model il cui obiettivo è di detenere l'attività per incassarne i summenzionati flussi, sono inizialmente iscritti al fair value (valore equo) rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili e successivamente valutati col criterio del costo ammortizzato in base al metodo del tasso di interesse effettivo (ossia del tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione), opportunamente rettificato per tenere conto di eventuali svalutazioni, mediante l'iscrizione di un fondo svalutazione crediti.
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività aventi le sopramenzionate caratteristiche contrattuali, se gestiti secondo un business model il cui obiettivo è sia di detenere l'attività per incassarne i flussi contrattuali rappresentati dalla restituzione del capitale e dagli interessi maturati sia di realizzare l'investimento attraverso la vendita, sono valutati successivamente al fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo.
Le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali non sono rappresentativi del pagamento dei soli capitale e interessi, sono valutati al fair value con contropartita a conto economico ad eccezione degli strumenti finanziari derivati designati come di copertura in una relazione di copertura dei flussi finanziari che sono valutati al fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo.
I crediti verso clienti, le attività finanziarie e le altre attività sono inclusi nell'attivo corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, tutte le attività finanziarie, diverse da quelle valutate al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico, sono analizzate al fine di verificare se esiste un'obiettiva evidenza che un'attività o un gruppo di attività finanziarie abbia subito o possa subire una perdita di valore secondo il modello delle "perdite attese".
La Società valuta le perdite attese sui crediti commerciali avendo riguardo alla loro intera durata in base a una stima ponderata delle probabilità che tali perdite possano verificarsi. A questo fine, la Società utilizza informazioni e analisi quantitative e qualitative, basate sull'esperienza storica, opportunamente integrata con valutazioni previsionali circa l'evoluzione attesa delle circostanze. Le perdite sono misurate come il valore attuale di tutte le differenze tra i flussi finanziari contrattualmente dovuti e i flussi di cassa che la Società si aspetta di ricevere. L'attualizzazione è effettuata applicando il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria.
Per le attività diverse dai crediti commerciali (attività finanziarie, altre attività, disponibilità liquide e mezzi equivalenti), se il rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento lungo la vita attesa dello strumento finanziario) è aumentato significativamente dalla data di riconoscimento iniziale, la Società stima le perdite su un orizzonte temporale corrispondente con la durata di ciascuno strumento finanziario. Per le attività finanziarie rappresentate da titoli di debito cui è attribuito un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio, le perdite sono stimate su un orizzonte temporale di dodici mesi. La Società, in linea con quanto effettuato dalla Capogruppo, ritiene che un titolo di debito abbia un basso rischio di credito quando il suo rating è equivalente o superiore ad almeno uno dei seguenti livelli: Baa3 per Moody's, BBB- per Standard&Poor's e Fitch.
Per determinare se il rischio di credito di un'attività finanziaria, diversa dai crediti commerciali è aumentato significativamente dopo il riconoscimento iniziale, la Società utilizza tutte le informazioni pertinenti, ritenute ragionevoli, che siano adeguatamente supportate e disponibili senza costi o sforzi eccessivi.
Le perdite per riduzione di valore relative alle attività finanziarie sono presentate separatamente nel conto economico.
Se l'importo di una perdita di valore di un'attività rilevata in passato diminuisce e la diminuzione può essere obiettivamente collegata ad un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa è riaccreditata a conto economico.
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni:
I debiti di natura finanziaria sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento nella stima dei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno effettivo determinato inizialmente. I debiti finanziari sono classificati fra le passività finanziarie correnti, salvo quelli con scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data di bilancio e quelli per i quali la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
I debiti finanziari sono contabilizzati alla data di negoziazione dell'operazione e sono rimossi dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Rappresentano il valore attuale dei pagamenti dovuti per i contratti di leasing (così come definiti nel precedente paragrafo "Diritti d'uso per leasing") e sono rilevate alla data di decorrenza del contratto di leasing.
Il valore attuale dei pagamenti dovuti è calcolato utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing oppure il tasso di finanziamento marginale del locatario, applicabile alla data di decorrenza della locazione, se il tasso di interesse implicito del leasing non è prontamente disponibile. Il tasso di finanziamento marginale corrisponde col tasso di interesse che si sarebbe sostenuto per ottenere un finanziamento con analogo profilo di cassa e medesime garanzie collaterali del contratto di leasing (c.d. Incremental Borrowing Rate o Tasso Incrementale).
Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing, misurata applicando il criterio del costo ammortizzato, è aumentata per tener conto degli interessi passivi maturati, ed è diminuita per effetto dei pagamenti effettuati. Può essere inoltre rideterminata per tenere conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del contratto di leasing. Nei casi in cui le modifiche riguardino la durata del leasing o la valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante, la passività per leasing è rideterminata utilizzando un tasso di attualizzazione rivisto alla data della modifica.
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:
• che è regolato a una data futura.
Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value (valore equo) positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" e valutati al fair value (valore equo) rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.
I derivati sono designati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value (valore equo) dei derivati considerate efficaci sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del Conto economico complessivo consolidato e successivamente imputate a Conto economico consolidato coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta. Le variazioni del fair value (valore equo) dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a Conto economico.
I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.
Nei programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile Italiano ("TFR"), l'ammontare del beneficio da erogare al dipendente è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione. Pertanto il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base al calcolo attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti corrisponde al valore attuale dell'obbligazione alla data di bilancio. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario indipendente utilizzando il projected unit credit method. Il valore attuale del piano a benefici definiti è determinato scontando i futuri flussi di cassa a un tasso d'interesse pari a quello di obbligazioni (high-quality corporate) emesse in Euro e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. Gli utili e le perdite attuariali derivanti dai suddetti aggiustamenti e le variazioni delle ipotesi attuariali sono imputate nel conto economico complessivo.
A partire dal 1° gennaio 2007, la c.d. Legge Finanziaria 2007 e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti alla disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi del TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda. Nel caso di destinazione a forme pensionistiche esterne la Società è soggetta solamente al versamento di un contributo definito al fondo prescelto, e a partire da tale data le quote di nuova maturazione hanno natura di piani a contribuzione definita e pertanto non sono assoggettate a valutazione attuariale.
Con riferimento agli incentivi all'esodo, la passività e il costo relativo ai benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro, quando l'incentivazione all'esodo non è inserita nell'ambito di programmi di ristrutturazione, sono rilevati nel momento in cui l'impresa non può più ritirare l'offerta dei benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro. In particolare, se la cessazione del rapporto avviene su decisione del dipendente, l'impresa non può più ritirare l'offerta di tali benefici al primo tra i seguenti momenti quando (i) il dipendente accetta l'offerta, (ii) entra in vigore una restrizione alla capacità dell'impresa di ritirare l'offerta. Diversamente, se la cessazione del rapporto avviene su decisione dell'impresa, quest'ultima non può più ritirare l'offerta di tali benefici quando ha comunicato agli interessati un piano strutturato di incentivazione all'esodo e quando le azioni richieste per completare il piano indicano che è improbabile che vengano apportate significative variazioni allo stesso. Se si prevede che tali benefici siano liquidati interamente entro dodici mesi dalla chiusura dell'esercizio nel quale tali benefici sono rilevati, sono applicati i requisiti per i benefici a breve termine per i dipendenti, mentre se non si prevede che saranno estinti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio, l'entità deve applicare i requisiti per gli altri benefici a lungo termine per i dipendenti.
I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento.
Le passività connesse a contenziosi fiscali e a trattamenti fiscali incerti in materia di imposte sul reddito, sono allocate alla voce Passività per imposte sul reddito.
L'iscrizione viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente, legale o implicita, per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione.
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo, determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo, è contabilizzato come interesse passivo.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
I debiti verso fornitori e le altre passività sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e in seguito sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d'interesse.
La rilevazione dei ricavi è basata sui seguenti cinque passaggi:
Alla sottoscrizione di ciascun contratto con la clientela, la Società, in relazione ai beni o servizi promessi, individua come obbligazione separata ogni promessa di trasferire al cliente un bene, un servizio, una serie di beni o servizi o, ancora, una combinazione di beni e servizi che siano distinti.
I ricavi sono valutati in misura corrispondente al fair value del corrispettivo spettante, comprensivo di eventuali componenti variabili, ove sia ritenuto altamente probabile che queste non si riverseranno in futuro.
La Società rileva i ricavi spettanti per l'adempimento di ciascuna obbligazione separata nel momento in cui il controllo sui servizi resi, diritti concessi o beni ceduti è trasferito all'acquirente.
I ricavi sono esposti in bilancio al netto di eventuali sconti e abbuoni, di pagamenti effettuati alla clientela cui non corrisponda l'acquisto di beni o servizi distinti da parte della Società, nonché della stima dei resi da clienti.
La Società rileva un'attività o una passività contrattuale in funzione del fatto che la prestazione sia già avvenuta, ma il relativo corrispettivo debba ancora essere percepito, oppure una passività contrattuale quando, a fronte di compensi già percepiti, le obbligazioni assunte debbano ancora essere adempiute.
Di seguito, per ciascuno dei principali flussi di ricavi identificati, è fornita una descrizione sintetica del processo di riconoscimento, misurazione e valutazione applicato.
I ricavi derivanti dal Contratto di Fornitura di servizi chiavi in mano con la Capogruppo sono relativi allo svolgimento di tutte le attività necessarie per garantire la trasmissione e la diffusione, in Italia (sulle frequenze assegnate a Rai) e all'estero, del segnale radiofonico e televisivo relativo ai contenuti audio e/o video Rai e il regolare assolvimento degli obblighi facenti capo alla Concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Rientrano nell'oggetto del Contratto anche i così detti "Servizi Evolutivi" intendendo estensioni dei servizi già operativi e i "Nuovi Servizi" che si riferiscono invece a servizi concernenti standard/tecnologie del tutto nuovi, ad oggi non conosciuti né preventivabili.
La natura dell'obbligazione assunta, che è soddisfatta nel corso del tempo, comporta il riconoscimento per competenza dei relativi ricavi lungo il periodo in cui l'obbligazione è adempiuta.
I ricavi da servizi di ospitalità di impianti e apparati sono rilevati a partire dal momento in cui il cliente ottiene l'accesso ai siti presso i quali gli impianti e apparati sono destinati a essere collocati. Tali ricavi sono riconosciuti linearmente lungo l'intera durata del contratto di ospitalità, prescindendo, quindi, dalla distribuzione temporale del corrispettivo.
I proventi finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati.
I costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza. Gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati.
I contributi pubblici, inclusi i contributi non monetari valutati al fair value (valore equo), sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che saranno ricevuti e che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per la loro erogazione.
Il beneficio di un finanziamento pubblico a un tasso di interesse inferiore a quello di mercato è trattato come un contributo pubblico. Il finanziamento è inizialmente rilevato al fair value (valore equo) e il contributo pubblico è misurato come differenza tra il valore contabile iniziale e la provvista ricevuta. Il finanziamento è successivamente valutato conformemente alle disposizioni previste per le passività finanziarie.
I contributi pubblici in conto esercizio sono rilevati come componente positiva nel conto economico, all'interno della voce Altri ricavi e proventi.
I contributi pubblici ricevuti per l'acquisto, la costruzione o l'acquisizione di attività immobilizzate (materiali o immateriali) sono rilevati a diretta riduzione del relativo costo di acquisto o di produzione ovvero iscritti a provento in relazione alla relativa vita utile, in base al processo di ammortamento delle attività oggetto di agevolazione.
Le imposte correnti sono iscritte tra le passività per imposte sul reddito correnti al netto degli acconti versati, ovvero nella voce attività per imposte sul reddito correnti quando il saldo netto risulti a credito. Le imposte correnti sono determinate moltiplicando la stima del reddito imponibile per le aliquote fiscali applicabili. Sia la stima del reddito imponibile, sia le aliquote fiscali utilizzate sono basate sulla normativa fiscale in vigore o sostanzialmente vigente alla data di riferimento.
La voce include altresì la stima degli oneri che potrebbero gravare sul gruppo in relazione ai contenziosi fiscali in essere o ai trattamenti fiscali incerti in materia di imposte sul reddito, rilevati in contropartita alle passività per imposte sul reddito correnti oppure non correnti qualora il tempo stimato di risoluzione del contenzioso o dell'incertezza sottostanti sia superiore ai 12 mesi.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze che emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il relativo valore contabile, applicando le aliquote fiscali e la normativa approvate o sostanzialmente approvate per gli esercizi futuri nei quali le differenze saranno realizzate o estinte. Le imposte anticipate, per la quota non compensata dalle imposte differite, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere recuperate.
Le imposte correnti, le imposte anticipate e differite sono rilevate nel conto economico alla voce "Imposte sul reddito", ad eccezione di quelle relative a voci rilevate tra le componenti di conto economico complessivo diverse dall'utile netto e di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto. In questi ultimi casi le imposte differite sono rilevate nel conto economico complessivo e direttamente a patrimonio netto. Le imposte anticipate e differite sono compensate quando le stesse sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte indirette e le tasse, sono incluse nella voce di conto economico "Altri costi".
La Società, con Rai, ha esercitato l'opzione per il regime fiscale del consolidato fiscale nazionale. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra Rai e le altre Società del relativo Gruppo che hanno aderito al consolidato fiscale sono definiti nel "Accordo relativo all'esercizio dell'opzione per il consolidato nazionale ai sensi dell'articolo 117 e seguenti del "TUIR", secondo il quale:
Conseguentemente la relativa imposta, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e in genere dei crediti d'imposta, è rilevata come debito o credito verso la controllante.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre l'utile della Società è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.
85
A causa della pandemia del Covid-19, lo IASB ha proposto di differire la data di entrata in vigore del documento al 1 ° gennaio 2023, per fornire alle società più tempo per attuare eventuali cambiamenti di classificazione risultanti dalle modifiche.
• In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso i documenti "Amendments to IFRS 3 Business Combinations; IAS 16 Property, Plant and Equipment; IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets as well as Annual Improvements 2018-2020". Il pacchetto di documenti contiene modifiche di portata ristretta a tre standard nonché i miglioramenti annuali e chiariscono la formulazione o correggono sviste o conflitti tra i requisiti degli standard. Le modifiche all'IFR 3 "Aggregazioni aziendali" aggiornano un riferimento al Quadro concettuale per la rendicontazione finanziaria senza modificare i requisiti contabili per le aggregazioni aziendali. Le modifiche allo IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" vietano a un'azienda di detrarre dal costo degli immobili, impianti e macchinari i proventi derivanti dalla vendita di articoli prodotti mentre la società sta preparando l'attività per l'uso previsto. I proventi delle vendite e i relativi costi dovranno essere imputati a conto economico. Le modifiche allo IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali" specificano quali costi devono essere inclusi nel valutare se un contratto è in perdita. I miglioramenti annuali apportano lievi modifiche all'IFRS 1 "Prima adozione degli International Financial Reporting Standards", IFRS 9 "Strumenti finanziari", IAS 41 "Agricoltura" e gli esempi illustrativi che accompagnano l'IFRS 16 "Leasing". Tutti gli emendamenti entrano in vigore il 1° gennaio 2022.
Allo stato la Società sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul proprio bilancio.
L'IFRS 8 – Settori Operativi, identifica il "Settore operativo" come una componente di una entità: (i) che svolge attività in grado di generare flussi di ricavi e di costi autonomi; (ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo, che per Rai Way coincide con il Consiglio di Amministrazione, con lo scopo di assumere decisioni sull'allocazione delle risorse e di valutarne i risultati; e (iii) per il quale sono predisposte informazioni economico-patrimoniali separate. La Società ha identificato un solo settore operativo e l'informativa gestionale che è predisposta e resa periodicamente disponibile al Consiglio di Amministrazione per le finalità sopra richiamate, considerano l'attività d'impresa svolta da Rai Way come un insieme indistinto; conseguentemente in bilancio non è presentata alcuna informativa per settore operativo. Le informazioni circa i servizi prestati dalla Società, l'area geografica (che per la Società corrisponde pressoché interamente con il territorio dello Stato italiano) in cui essa svolge la propria attività e i principali clienti sono fornite nelle pertinenti note al presente bilancio, alle quali, pertanto, si rinvia.
La costituzione della Società e il perfezionamento del conferimento del ramo di azienda facente capo alla Divisione Trasmissione e Diffusione da parte della controllante Rai, si inserisce in un più ampio progetto di razionalizzazione del Gruppo Rai che porta alla costituzione di alcune controllate deputate a presidiare specifici settori di attività accessorie al Servizio Pubblico di diffusione dei programmi radiofonici e televisivi svolte da Rai. Per effetto del conferimento, avvenuto il 1 marzo 2000, la Società diviene titolare del ramo di azienda destinato allo svolgimento delle attività di pianificazione, progettazione, installazione, realizzazione, esercizio, gestione, manutenzione, implementazione e sviluppo degli impianti, delle stazioni, dei collegamenti e complessivamente della Rete di Trasmissione e di Diffusione dei segnali voce, video e dati di Rai. Alla Società viene pertanto trasferita la titolarità delle infrastrutture e degli impianti per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica di Rai, oltre ai rapporti di lavoro con circa 600 ingegneri e tecnici specializzati nel settore della trasmissione e diffusione dei segnali radiotelevisivi.
In data 5 giugno 2000, la Società sottoscrive con Rai il contratto di servizio, con il quale quest'ultima affida alla Società la fornitura in esclusiva dei servizi relativi all'installazione, manutenzione e gestione di reti di telecomunicazioni e la prestazione di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e programmi radiofonici e televisivi. Il sopra menzionato contratto è rimasto in vigore fino al 30 giugno 2014.
In data 31 luglio 2014, con efficacia dal 1° luglio 2014, in sostituzione del citato contratto, Rai e Rai Way hanno sottoscritto un nuovo Contratto di Servizio, per effetto del quale Rai ha affidato alla Società, su base esclusiva, un insieme di servizi che permettano a Rai: (i) la regolare trasmissione e diffusione, in Italia e all'estero, dei MUX che le sono stati assegnati in base alla normativa applicabile; e (ii) il regolare assolvimento degli obblighi di Servizio.
Per ulteriori dettagli circa i rapporti tra Rai Way e Rai si rimanda al paragrafo "Transazioni con Parti Correlate".
I rischi finanziari ai quali è esposta la Società sono gestiti secondo l'approccio e le procedure definiti all'interno di una specifica policy approvata dal CdA di Rai Way che, attraverso una gestione finalizzata alla minimizzazione del rischio, intende preservare il valore aziendale nel suo complesso e quello economicofinanziario nello specifico.
I principali rischi individuati dalla Società sono:
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e di cambio, ovvero di rating delle controparti con le quali si realizzano impieghi di liquidità, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi.
La Società ha adottato una propria policy finanziaria, le cui caratteristiche sono di seguito illustrate, finalizzata alla minimizzazione del rischio e a preservare il valore aziendale.
eccedenza di cassa, l'utilizzo di strumenti finanziari di mercato a basso rischio e con controparti di rating elevato o con la controllante.
La Società ha come cliente principale la controllante Rai, che, negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019 ha generato Ricavi di Gruppo al netto dei costi a margine rispettivamente per Euro 191.293 migliaia (circa 85% del totale Ricavi) e Euro 188.186 migliaia (circa 85% del totale Ricavi). Gli altri clienti della Società sono principalmente operatori telefonici, società di broadcasting, enti della Pubblica Amministrazione e altri clienti corporate con i quali la Società sottoscrive contratti pluriennali per la fornitura di servizi. La Società è quindi esposta al rischio di concentrazione dei ricavi e di credito derivante dalla possibilità che le proprie controparti commerciali si trovino nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, sia per motivi di carattere economico e finanziario alle stesse riferibili, quali la loro instabilità economica, l'incapacità di raccogliere capitali necessari per lo svolgimento della propria attività, ovvero la generale tendenza alla riduzione dei costi operativi, sia per motivi di carattere tecnico-commerciale o di natura legale connessi all'esecuzione dei servizi da parte della Società, quali la contestazione dei predetti servizi, ovvero l'ingresso dei clienti in procedure concorsuali che rendano più difficoltoso o impossibile il recupero dei crediti.
L'eventuale inadempimento di una delle proprie controparti commerciali potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Per quanto riguarda il rischio di controparte, per la gestione del credito sono adottate procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. L'analisi, svolta sulla situazione delle partite scadute può portare all'eventuale costituzione in mora dei soggetti che palesano ritardi nei pagamenti. Gli elenchi delle partite scadute oggetto di analisi vengono ordinati per importo e per cliente, aggiornati alla data di analisi al fine di evidenziare le situazioni che richiedono maggiore attenzione e le azioni di sollecito e recupero previste dalle procedure aziendali.
A tal fine la Società promuove azioni di sollecito in via bonaria nei confronti delle controparti che risultano debitrici di importi relativi a partite scadute. Qualora tale attività non sani la situazione pregressa, dopo aver proceduto alla formale costituzione in mora dei soggetti debitori, si valuta l'eventuale recupero legale finanche alla proposizione del decreto ingiuntivo.
La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2020 e 2019, raggruppati per scaduto, al netto del fondo svalutazione crediti.
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
|||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| A scadere | 56.628 | 64.930 | |
| Scaduti da 0-30 giorni | 561 | 955 | |
| Scaduti da 31-60 giorni | 262 | 569 | |
| Scaduti da 61-90 giorni | 114 | 3.103 | |
| Scaduti da più di 90 giorni | 4.988 | 5.238 | |
| Totale | 62.553 | 74.795 |
Si precisa che i crediti commerciali hanno tutti scadenza entro i 12 mesi.
Il rischio di liquidità è rappresentato dall'impossibilità a reperire le risorse finanziarie necessarie a coprire i fabbisogni della gestione per investimenti, capitale circolante e servizio del debito. Rai Way ritiene che i flussi di cassa generati dalla gestione operativa e dal Contratto di Finanziamento in essere (v. paragrafo "Attività e passività finanziarie correnti e non correnti") siano adeguati a coprire le necessità previste. Al 31 dicembre 2020 la Linea Term è stata utilizzata per Euro 15.000 migliaia mentre la linea Revolving per un importo complessivo di Euro 50 milioni risulta non essere utilizzata ed i parametri finanziari previsti dal relativo contratto di finanziamento (covenants) risultano essere ampiamente rispettati.
Nelle seguenti tabelle sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi a venire relativi alle passività finanziarie, ai debiti commerciali e agli altri debiti e passività al 31 dicembre 2020 e 2019.
| Entro 12 mesi |
Tra 1 e 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|
| 347 | 15.316 | - |
| 45.546 | - | - |
| 35.988 | - | - |
| Al 31 dicembre 2019 | Entro 12 mesi |
Tra 1 e 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | |||
| Passività finanziarie correnti e non correnti | 176 | 263 | - |
| Passività per leasing correnti e non correnti | |||
| Debiti commerciali | 54.278 | - | - |
| Altri debiti e passività | 34.105 | - | - |
Gli obiettivi della Società nella gestione del capitale sono ispirati alla salvaguardia della capacità di continuare a garantire una solidità patrimoniale ottimale. Nello specifico il rapporto tra i debiti finanziari e i mezzi propri della Società, continua a risultare pari a 0 al 31 dicembre 2020 così come era al 31 dicembre 2019. Il fair value dei crediti verso clienti e delle altre attività finanziarie, dei debiti verso fornitori, delle passività finanziarie (valutate con il metodo del costo ammortizzato), e degli altri debiti iscritti tra le voci "correnti" del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, trattandosi principalmente di attività sottostanti a rapporti commerciali il cui regolamento è previsto nel breve termine, non si discosta in modo significativo dai valori contabili al 31 dicembre 2020.
Le passività e attività finanziarie non correnti sono regolate o valutate a tassi di mercato e si ritiene pertanto che il fair value delle stesse sia sostanzialmente in linea con gli attuali valori contabili.
Dal 1° gennaio 2019, per effetto dell'adozione del nuovo principio contabile IFRS 16, risultano iscritte in bilancio le passività per leasing, per un ammontare complessivo pari a Euro 35.378 migliaia al 31 dicembre 2020.
Gli strumenti finanziari in bilancio a fair value (valore equo) sono costituiti dai derivati finanziari di copertura, valutati attraverso un modello finanziario che utilizza le più diffuse e accettate formule di mercato oltre ai seguenti dati di input forniti dal provider Reuters: curve tassi Euribor e IRS, volatilità e spread creditizi delle diverse controparti bancarie e dei titoli emessi dallo Stato italiano. Il fair value (valore equo) degli strumenti derivati rappresenta la posizione netta tra valori attivi e valori passivi.
Si segnala che la Società al 31 dicembre 2020 non presenta contratti di finanza derivata.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, il prospetto di situazione patrimoniale e finanziaria, il prospetto di conto economico, il prospetto di conto economico complessivo, il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni, potrebbero differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.
Di seguito sono brevemente descritte le aree che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari.
L'accertamento di una passività a fronte di contenziosi e rischi derivanti da cause legali in corso, avviene quando il verificarsi di un esborso finanziario è ritenuto probabile e l'ammontare dello stesso può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio. La Società è soggetta a cause legali (amministrative, fiscali e giuslavoristiche) riguardanti diverse tipologie di problematiche. La Società monitora costantemente lo status delle cause in corso e si avvale di esperti in materia legale.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
||
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Ricavi da Gruppo Rai (*) | 191.293 | 188.186 |
| Ricavi da terzi | 33.170 | 33.202 |
| - Canoni per ospitalità impianti ed apparati | 29.516 | 29.839 |
| - Altri | 3.654 | 3.363 |
| Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni | 224.463 | 221.388 |
(*) I ricavi sono esposti al netto dei costi a margine pari ad Euro 21.754 migliaia (Euro 23.036 migliaia al 31/12/2019)
La voce "Ricavi" include i ricavi di competenza dell'esercizio riconducibili alle prestazioni di servizi rientranti nella normale attività d'impresa.
Al 31 dicembre 2020 i Ricavi registrano un incremento pari a Euro 3.075 migliaia rispetto al corrispondente periodo del 2019, passando da Euro 221.388 migliaia del 2019 a Euro 224.463 migliaia del 2020.
I "Ricavi da Gruppo Rai" ammontano ad Euro 191.293 migliaia, pari all' 85% del totale dei Ricavi per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 (Euro 188.186 migliaia, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019) e sono in aumento di Euro 3.107 migliaia rispetto allo stesso periodo del 2019. Tale incremento deriva principalmente da prestazioni addizionali fornite alla Capogruppo (c.d. servizi evolutivi), in particolare riferite all'estensione della copertura della popolazione con riferimento al servizio di diffusione digitale televisiva terrestre.
La voce "Ricavi da terzi" comprende principalmente i ricavi generati con riferimento ai servizi di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi di rete, prestati dalla Società a clienti terzi, diversi da Rai e da società del Gruppo. I Ricavi in oggetto registrano un decremento pari a Euro 32 migliaia rispetto all'esercizio precedente.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
|||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| Contributi in conto esercizio | 7 | 10 | |
| Risarcimento danni | 490 | 35 | |
| Altri proventi | 42 | 900 | |
| Totale altri ricavi e proventi | 539 | 945 |
La voce di conto economico "Altri ricavi e proventi" è pari ad Euro 539 migliaia con un decremento di Euro 406 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019 determinatosi principalmente per effetto del minor ricavo per plusvalenza da cessione sito (Euro 805 migliaia nel 2019) bilanciato solo in parte dai maggiori risarcimento danni ottenuti nel 2020 (Euro 490 migliaia).
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
|||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| Acquisto carburante | 638 | 754 | |
| Acquisto combustibile | 64 | 109 | |
| Acquisto utensileria varia | 192 | 323 | |
| Variazione rimanenze di magazzino | 16 | 1 | |
| Totale materiali di consumo e merci | 910 | 1.187 |
La voce di conto economico "Materiali di consumo e merci" pari a Euro 910 migliaia registra un decremento di Euro 277 migliaia rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 dovuto principalmente a minori acquisti di utensileria e a minori consumi di carburanti per effetto del temporaneo rallentamento delle attività nella seconda parte del primo semestre dell'anno a seguito dell'avvio della diffusione del virus Covid-19 nel territorio nazionale.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
||
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Prestazioni di lavoro autonomo | 1.902 | 2.299 |
| Altri servizi | 2.976 | 1.937 |
| Diarie, viaggi di servizio e costi accessori del personale | 1.030 | 2.055 |
| Prestazioni da contratto di servizio intercompany | 6.285 | 6.748 |
| Manutenzioni e riparazioni | 5.298 | 5.113 |
| Trasporti e assimiliati | 251 | 241 |
| Utenze | 13.734 | 14.772 |
| Affitti e noleggi | 8.201 | 9.003 |
| Totale costi per servizi | 39.677 | 42.168 |
La voce "Costi per servizi" registra un decremento pari ad Euro 2.491 migliaia (-5,9%), passando da Euro 42.168 migliaia al 31 dicembre 2019 a Euro 39.677 migliaia al 31 dicembre 2020. Di seguito si rappresentano le principali dinamiche delle voci di costo sopra rappresentate e la descrizione dei principali fattori che le hanno determinate:
Di seguito si evidenzia il dettaglio dei costi per servizi prestati dalla società incaricata della revisione legale dei conti e dalle società appartenenti allo stesso network.
| Corrispettivi dell'esercizio 2020 |
||
|---|---|---|
| Tipologia incarico | ||
| Revisione legale dei conti | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 58 |
| Bilancio semestrale | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 21 |
| Dichiarazione non finanziaria | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 37 |
| Certificazioni previste per legge svolte dal soggetto incaricato della revisione legale | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 5 |
| Totale costi per servizi | 121 |
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| Salari e stipendi | 36.744 | 36.433 | |
| Oneri sociali | 10.668 | 10.541 | |
| Trattamento di fine rapporto | 2.066 | 2.202 | |
| Trattamento di quiescenza e simili | 795 | 788 | |
| Incentivo all'esodo | 980 | - | |
| Altri costi | 15 | (476) | |
| Costi del personale capitalizzato | (4.798) | (4.162) | |
| Totale costi per il personale | 46.470 | 45.326 |
I "Costi per il personale" ammontano nel 2020 a Euro 46.470 migliaia con un incremento di Euro 1.144 migliaia, sostanzialmente determinato dagli oneri per l'incentivazione all'esodo pari a Euro 980 migliaia.
I costi del personale capitalizzati ammontano ad Euro 4.798 migliaia al 31 dicembre 2020 (Euro 4.162 migliaia al 31 dicembre 2019), in aumento di Euro 636 migliaia per effetto principalmente del maggior volume di investimenti rispetto al 2019.
Per ulteriori dettagli sugli effetti economici connessi al trattamento contabile dei benefici ai dipendenti si rimanda alla Nota 32 "Benefici ai dipendenti".
Di seguito si riporta il numero medio e numero puntuale dei dipendenti della Società:
| Numero medio di dipendenti (*) per l'esercizio chiuso al |
Numero puntuale di dipendenti per l'esercizio chiuso al |
|||
|---|---|---|---|---|
| (in unità) | 31 dicembre 2020 | 31 dicembre 2019 | 31 dicembre 2020 | 31 dicembre 2019 |
| Dirigenti | 2 3 |
2 2 |
2 3 |
2 3 |
| Quadri | 161 | 150 | 165 | 163 |
| Impiegati | 412 | 427 | 406 | 416 |
| Operai | 1 1 |
1 3 |
1 0 |
1 3 |
| Totale | 607 | 612 | 604 | 615 |
(*) Si segnala che i valori medi espressi nella tabella includono i part-time.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | ||
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Contributo alle Autorità di controllo | 319 | 327 |
| ICI/IMU/TASI | 585 | 629 |
| Imposte sulla produzione e sui consumi | 1.099 | 1.145 |
| Altre imposte indirette, tasse e altri tributi | 343 | 332 |
| Altro | 518 | 146 |
| Totale Altri costi | 2.864 | 2.579 |
La voce di conto economico "Altri costi" registra un incremento pari a Euro 285 migliaia (+11,1%), passando da Euro 2.579 migliaia al 31 dicembre 2019 a Euro 2.864 migliaia al 31 dicembre 2020 principalmente per maggiori minusvalenze da alienazioni di attività materiali e minori rimborsi di imposte indirette e tributi locali ottenuti rispetto all'anno precedente.
La voce "Svalutazione delle attività finanziarie" presenta un saldo pari a Euro 37 migliaia al 31 dicembre 2020, registrando un decremento pari a Euro 209 migliaia rispetto al valore al 31 dicembre 2019 in cui era pari a Euro 246 migliaia. Tale decremento è dovuto all'effetto combinato di minori svalutazioni crediti effettuate nel corso dell'esercizio per Euro 366 migliaia e dell'assenza di rilasci del Fondo Svalutazione Crediti (Euro 157 migliaia al 31 dicembre 2019).
La voce "Ammortamenti", inclusa nella voce di conto economico "Ammortamenti e altre svalutazioni", è pari a Euro 45.324 migliaia al 31 dicembre 2020 (Euro 42.192 migliaia al 31 dicembre 2019). Si segnala che per effetto dell'adozione del principio contabile IFRS 16, entrato in vigore dal 1° gennaio 2019, tale voce include il valore dell'ammortamento dei diritti d'uso per leasing e, inoltre, i valori relativi allo "Smantellamento e ripristino" sono stati riclassificati dalla voce "Attività Materiali" alla voce "Diritti d'uso-fabbricati". Rispetto all'esercizio precedente l'incremento della voce "Ammortamenti e altre svalutazioni" pari a Euro 3.132 migliaia risulta determinato dai maggiori ammortamenti delle attività materiali per Euro 1.422 migliaia, dei diritti d'uso per Euro 481 migliaia e delle attività immateriali per Euro 1.229 migliaia.
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | ||
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Ammortamenti | ||
| Attività materiali | ||
| fabbricati | 734 | 717 |
| impianti e macchinario | 29.903 | 28.654 |
| attrezzature industriali e commerciali | 1.330 | 1.186 |
| altri beni | 267 | 255 |
| Totale ammortamento attività materiali | 32.234 | 30.812 |
| Diritti d'uso | ||
| fabbricati | 9.662 | 9.213 |
| altri beni | 545 | 513 |
| Totale ammortamento diritti d'uso | 10.207 | 9.726 |
| Attività immateriali | ||
| software | 2.672 | 1.443 |
| altro | 211 | 211 |
| Totale ammortamento attività immateriali | 2.883 | 1.654 |
| Totale ammortamenti | 45.324 | 42.192 |
| Altre svalutazioni | - | - |
| Totale ammortamenti e altre Svalutazioni | 45.324 | 42.192 |
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
La voce "Accantonamenti" presenta un saldo positivo (componente negativo di reddito) pari a Euro 315 migliaia dovuto ad accantonamenti a fondo per Euro 360 migliaia e assorbimento di fondi per Euro 45 migliaia. Tra gli accantonamenti la voce prevalente riguarda oneri per locazioni pregresse (Euro 260 migliaia). Al 31 dicembre 2019 la voce presentava un saldo negativo di Euro 1.458 migliaia (componente positivo di reddito) per effetto di un prevalente rilascio di alcune poste del fondo rischi contenzioso civile a seguito di sentenze favorevoli in materia di Cosap (canone occupazione suolo pubblico) pari a Euro 1.596 migliaia.
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| Interessi attivi verso banche | - | 2 | |
| Utili su cambi | 34 | 4 | |
| Altri interessi attivi | 9 | 2 | |
| Totale Proventi finanziari | 43 | 8 | |
| Interessi sull'obbligazione per benefici ai dipendenti | (84) | (135) | |
| Perdite su cambi | (39) | (42) | |
| Interessi passivi verso banche e altri finanziatori | (57) | (30) | |
| Interessi adeguamento fondo smantellamento e ripristino | (211) | (210) | |
| Interessi passivi su contratti di leasing | (553) | (607) | |
| Altri, commissioni e spese | (201) | (238) | |
| Totale Oneri finanziari | (1.145) | (1.262) | |
| Totale Proventi finanziari netti | (1.102) | (1.254) |
I "Proventi finanziari" pari ad Euro 43 migliaia registrano un incremento di Euro 35 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019.
Gli "Oneri finanziari" presentano un saldo pari ad Euro 1.145 migliaia con un decremento pari ad Euro 117 migliaia rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (Euro 1.262 migliaia al 31 dicembre 2019). Con riferimento al contratto di finanziamento con un pool di istituti finanziari costituto da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Unicredit S.p.A. e Cassa depositi e prestiti S.p.A., sottoscritto in data 29 ottobre 2020 per complessivi Euro 170.000 migliaia e distinto in una Linea di Credito Term e una Linea di Credito Revolving entrambe a medio termine e rispettivamente per un importo massimo di Euro 120.000 migliaia e Euro 50.000 migliaia, al 31 dicembre 2020 gli interessi sugli utilizzi richiesti del valore di Euro 15.000 migliaia sono pari a Euro 20 migliaia, mentre le commissioni di mancato utilizzo ammontano a Euro 68 migliaia.
Imposte sul reddito
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| Imposte correnti | 24.670 | 24.740 | |
| Imposte differite | (135) | 713 | |
| Imposte sostitutive | 62 | 62 | |
| Imposte relative a esercizi precedenti | (303) | (37) | |
| Totale | 24.294 | 25.478 |
La voce "Imposte correnti" è pari a Euro 24.670 migliaia con un decremento rispetto al periodo precedente di Euro 70 migliaia per effetto principalmente di un minor onere fiscale ai fini IRAP a seguito dell'adesione da parte della Società alla misura agevolativa fiscale prevista dal Decreto Rilancio. Tale misura agevolativa ha generato l'azzeramento del saldo IRAP 2019 determinando ai fini contabili una conseguente sopravvenienza attiva e un minor acconto IRAP 2020, nel limite massimo concesso per aiuti di Stato a livello di gruppo, da considerare onnicomprensivo di tutti gli aiuti di stato fruibili nel 2020.
La voce include:
Le imposte differite presentano un saldo negativo pari ad Euro 135 migliaia con un decremento pari ad Euro 848 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019 dovuto principalmente all'effetto netto tra gli utilizzi/assorbimenti e gli accantonamenti delle poste riprese a tassazione.
Le imposte differite includono:
Le imposte relative a esercizi precedenti presentano un saldo negativo (componente positivo di reddito) pari a Euro 303 migliaia e comprendono, tra l'altro, l'azzeramento del saldo Irap a seguito del Decreto Rilancio pari a Euro 108 migliaia.
La seguente tabella riporta la riconciliazione dell'onere fiscale teorico con il carico d'imposta effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019.
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |||
| Utile prima delle imposte | 88.303 | 88.839 | |||
| Imposte teoriche | 21.193 | 24,0% | 21.321 | 24,0% | |
| Imposte sostitutive | 62 | 62 | |||
| Imposte relative a esercizi precedenti | (303) | (37) | |||
| Differenze permanenti | (188) | 62 | |||
| IRAP | 3.530 | 4.070 | |||
| Totale | 24.294 | 27,5% | 25.478 | 28,7% |
La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:
| (in migliaia di Euro) | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinario |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Attività materiali in corso e acconti |
Totale attività materiali |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori contabili al 1^ gennaio 2020 | |||||||
| Costo al 1^ gennaio 2020 | 12.010 | 91.847 | 737.419 | 30.421 | 2.412 | 24.081 | 898.190 |
| Fondi ammortamento al 1^ gennaio 2020 | - | (75.738) | (617.073) | (26.067) | (1.661) | - | (720.539) |
| Fondo Svalutazione al 1^ gennaio 2020 | - | (7) | (6) | - | - | - | (13) |
| Valore netto contabile al 1^ gennaio 2020 | 12.010 | 16.102 | 120.340 | 4.354 | 751 | 24.081 | 177.638 |
| Movimentazioni 2020 | |||||||
| Investimenti | 5 | 4.719 | 30.157 | 620 | 136 | 20.141 | 55.778 |
| Ammortamenti dell'esercizio | - | (735) | (29.908) | (1.330) | (267) | - | (32.240) |
| Fondo Svalutazione | |||||||
| su cespiti in vita | 6 | 6 | |||||
| su cespiti dismessi | - | - | |||||
| - | - | 6 | - | - | - | 6 | |
| Dismissioni | |||||||
| Costo | - | (390) | (5.590) | (916) | (242) | (7.138) | |
| Fondi ammortamento | - | 233 | 5.523 | 893 | 242 | 6.891 | |
| Valore netto contabile | - | (157) | (67) | (23) | - | - | (247) |
| Riclassifiche | - | 769 | 20.447 | 697 | 20 | (21.933) | - |
| Trasferimenti | |||||||
| Costo | - | ||||||
| Fondi ammortamento | - | ||||||
| Valore netto contabile | - | - | - | - | - | - | - |
| Valori contabili al 31 dicembre 2020 | |||||||
| Costo al 31 dicembre 2020 | 12.015 | 96.945 | 782.433 | 30.822 | 2.326 | 22.289 | 946.830 |
| Fondi ammortamento al 31 dicembre 2020 | - | (76.240) | (641.458) | (26.504) | (1.686) | - | (745.888) |
| Fondo Svalutazione al 31 dicembre 2020 | - | (7) | - | - | - | - | (7) |
| Valore netto contabile al 31 dicembre 2020 | 12.015 | 20.698 | 140.975 | 4.318 | 640 | 22.289 | 200.935 |
La voce "Attività materiali" presenta un saldo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 200.935 migliaia, in aumento di Euro 23.297 migliaia rispetto al precedente esercizio. Tale scostamento risulta dovuto principalmente all'effetto combinato di riduzioni per ammortamenti per complessivi Euro 32.240 migliaia e di incrementi per nuovi investimenti per Euro 55.778 migliaia.
La voce "Attività materiali" accoglie i costi capitalizzabili per migliorie su beni in affitto.
Si segnala, che nonostante l'analisi degli indicatori interni ed esterni non faccia emergere elementi che mettano a rischio la recuperabilità dei valori delle Attività materiali, la Società ha comunque effettuato un test di impairment. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel paragrafo Attività immateriali (nota 19).
Il valore dei diritti d'uso per leasing, pari a Euro 32.467 migliaia, risulta dettagliabile come segue:
| (in migliaia di Euro) | Terreni e Fabbricati (*) |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|
| Valori contabili al 1° gennaio 2020 | |||
| Costo al 1° gennaio 2020 | 48.682 | 1.447 | 50.129 |
| Fondo ammortamento | (13.374) | (513) | (13.887) |
| Valore netto contabile al 1° gennaio 2020 | 35.308 | 934 | 36.242 |
| Movimentazioni 2020 | |||
| Incrementi e capitalizzazioni | 6.175 | 523 | 6.698 |
| Ammortamenti dell'esercizio | (9.662) | (545) | (10.207) |
| Dismissioni: | |||
| Costo | (162) | (162) | |
| Fondi ammortamento | 89 | 89 | |
| Valore netto | (73) | (73) | |
| Disdette | (193) | (193) | |
| Valore netto contabile al 31 dicembre 2020 | |||
| Costo storico | 54.502 | 1.970 | 56.472 |
| Fondo ammortamento | (22.947) | (1.058) | (24.005) |
| Valore netto contabile al 31 dicembre 2020 | 31.555 | 912 | 32.467 |
(*) Terreni e Fabbricati include anche "Smantellamento e Ripristino"
Gli incrementi e capitalizzazioni, pari a Euro 6.698 migliaia, sono riferiti a contratti d'affitto di immobili o di noleggio di mezzi di trasporto che hanno avuto decorrenza nell'esercizio.
I costi per leasing di attività a breve termine e di modesto valore sono inseriti tra i Costi per servizi (nota 9).
I proventi da sub-affitto di beni che hanno determinato la rilevazione di un diritto d'uso sono pari a Euro 7 migliaia.
Nel corso dell'esercizio la Società non ha beneficiato di sospensioni dei pagamenti dovuti per i contratti di leasing, concessi come conseguenza diretta della pandemia Covid-19, rientranti nell'ambito di applicazione dell'emendamento al principio contabile IFRS 16 "Concessioni sui canoni connessi al Covid-19".
Le attività immateriali ammontano a Euro 15.892 migliaia, in incremento rispetto al 31 dicembre 2019 di Euro 1.605 migliaia per effetto principalmente degli investimenti effettuati nell'esercizio (pari a Euro 4.488 migliaia), parzialmente compensati dagli ammortamenti di periodo (pari a Euro 2.883 migliaia). Tra gli investimenti Euro 170 migliaia riguardano il valore dell'avviamento riferito all'acquisto dell'intero compendio aziendale della società Sogepotel.
Si segnala che anche in assenza di indicatori interni ed esterni che evidenzino perdite di valore in relazione alla voce "Avviamento", è stato effettuato un test di impairment che ha comunque confermato la recuperabilità del valore iscritto a bilancio anche in coerenza con il principio contabile internazionale IAS 36 ricorrendo alle seguenti assunzioni: poiché Rai Way non ha cash generating unit ("CGU"), il valore recuperabile (recoverable amount) è stato determinato utilizzando i flussi di cassa previsionali in entrata. Il valore recuperabile è stato confrontato con il capitale investito netto della Società al 31 dicembre 2020.
Per l'attualizzazione dei flussi di cassa si è utilizzato un WACC compreso tra 5,4% e 6,6%, un tasso di crescita (g) compreso tra 1% e 2% nel lungo termine. Ai fini di calcolo del terminal value si è considerato inter alia:
Il valore recuperabile è notevolmente superiore al valore oggetto di test. A tal fine non sono stati considerati gli impatti relativi ad un potenziale ampliamento delle infrastrutture e/o ad usi alternativi dell'infrastruttura esistente.
Nella tabella seguente è evidenziata la movimentazione delle attività immateriali:
| (in migliaia di Euro) | Software | Avviamento | Altre | Attività immateriali in corso e acconti |
Totale attività immateriali |
|---|---|---|---|---|---|
| Valori contabili al 1° gennaio 2020 | |||||
| Costo al 1° gennaio 2020 (*) | 7.504 | 4.970 | 3.350 | 1.155 | 16.979 |
| Fondi ammortamento al 1° gennaio 2020 | (2.084) | - | (608) | - | (2.692) |
| Valore netto contabile al 1° gennaio 2020 | 5.420 | 4.970 | 2.742 | 1.155 | 14.287 |
| Movimentazioni 2020 | |||||
| Investimenti | 3.822 | 170 | 496 | 4.488 | |
| Ammortamenti dell'esercizio | (2.672) | (211) | (2.883) | ||
| Riclassifiche | 1.155 | (1.155) | - | ||
| Valori contabili al 31 dicembre 2020 | - | ||||
| Costo al 31 dicembre 2020 (**) | 12.481 | 5.140 | 3.350 | 496 | 21.467 |
| Fondi ammortamento al 31 dicembre 2020 | (4.756) | - | (819) | - | (5.575) |
| Fondo Svalutazione al 31 dicembre 2020 | - | - | - | ||
| Valore netto contabile al 31 dicembre 2020 | 7.725 | 5.140 | 2.531 | 496 | 15.892 |
(*) Valore al netto dei cespiti totalmente ammortizzati negli anni 2018-2019 pari ad Euro 1.282 migliaia.
(**) Valore comprensivo di Euro 1.653 migliaia riferito ai software totalmente ammortizzati nel corso dell'esercizio 2020.
Le Partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2020 a Euro 500 migliaia (Euro 0 al 31 dicembre 2019) e sono relative all'acquisizione delle quote rappresentative dell'intero capitale sociale di Sogepotel S.r.l., società che aveva in affitto un sito trasmissivo ubicato nella provincia di Bergamo (acquisito in pari data da Rai Way) di cui gestiva l'utilizzo commerciale. A partire dal 30 dicembre 2020, a seguito della cessione a favore di Rai Way dell'intero compendio aziendale nella titolarità di Sogeptel S.r.l., quest'ultima non risulta più operativa.
Si rinvia a quanto evidenziato nel paragrafo Premessa (nota 1) per utleriori dettagli.
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci "Attività finanziarie correnti" e "Attività finanziarie non correnti":
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre |
|---|---|
| 2020 | 2019 |
| 252 | |
| 8 | |
| 665 | 260 |
| 2 | |
| 352 | 2 |
| 450 215 352 |
Le attività finanziarie correnti ammontano a Euro 665 migliaia e aumentano di Euro 405 migliaia rispetto all'esercizio precedente (Euro 260 migliaia al 31 dicembre 2019) principalmente per gli incrementi di Euro 198 migliaia della voce "Credito verso controllante" e di Euro 207 migliaia della voce "Altri crediti finanziari" per effetto di maggiori risconti finanziari.
Le attività finanziarie non correnti presentano un incremento di Euro 350 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019 (Euro 2 migliaia) per effetto di maggiori risconti finanziari.
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci "Passività finanziarie correnti" e "Passività finanziarie non correnti" al 31 dicembre 2020 e 2019:
| Al 31 dicembre 2019 (in migliaia di Euro) |
Entro 12 mesi | Fra 1 e 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 98 | 144 | - | 242 |
| Debiti verso altri finanziatori | 78 | 117 | - | 195 |
| Altri debiti finanziari | 7 | - | - | 7 |
| Debiti verso controllante | - | - | - | - |
| Totale | 183 | 261 | - | 444 |
| Al 31 dicembre 2020 | Entro 12 mesi | Fra 1 e 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
| (in migliaia di Euro) | ||||
| Debiti verso banche | 190 | 15.049 | - | 15.239 |
| Debiti verso altri finanziatori | 78 | 39 | - | 117 |
| Altri debiti finanziari | 59 | - | - | 59 |
Relativamente ai "Debiti verso banche", si precisa che la Società ha sottoscritto in data 29 ottobre 2020 un contratto di finanziamento con un pool di istituti finanziari costituto da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Unicredit S.p.A. e Cassa depositi e prestiti S.p.A. per complessivi Euro 170.000 migliaia e distinto in una Linea di Credito Term utilizzabile in più soluzioni e una Linea di Credito Revolving utilizzabile per cassa, entrambe a medio termine e rispettivamente per un importo massimo di Euro 120.000 migliaia e Euro 50.000 migliaia. Il capitale della Linea di Credito Term sarà rimborsato in un'unica soluzione alla data di scadenza finale del 27 ottobre 2023. Gli utilizzi a valere sulla Linea di Credito Revolving saranno rimborsati alla data di scadenza del relativo periodo di interessi.
La voce "Debiti verso banche" include altresì il debito residuo al 31 dicembre 2020 del finanziamento ordinario concesso da Mediocredito Centrale correlato agli investimenti finanziati dalla Legge 488/92 (31° bando) che prevede un rimborso in base a rate semestrali e matura interessi a tasso variabile annuo determinato come somma del tasso Euribor 6 mesi aumentato dello spread annuo pari a 0,70%.
Nel corso dell'esercizio 2020 non sono state poste in essere operazioni con strumenti derivati.
La voce "Debiti verso altri finanziatori" include il debito residuo al 31 dicembre 2019 del finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., che prevede un rimborso in base a rate semestrali e matura interessi a tasso agevolato fisso pari allo 0,50%.
Di seguito, si riporta la Posizione Finanziaria Netta della Società, determinata conformemente a quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA, n. 81 del 2011, attuative del Regolamento (CE) 809/2004.
| Al 31 dicembre Al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| A. | Cassa | 9 | 8 |
| B | Assegni e depositi bancari e postali | 4.043 | 30.160 |
| C. | Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D | Liquidità (A) + (B) + (C) | 4.052 | 30.168 |
| E. | Crediti finanziari correnti | 665 | 260 |
| F. | Debiti bancari correnti | (190) | (98) |
| G. | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | - | - |
| H. | Altri debiti finanziari correnti | (137) | (84) |
| I | Passività per leasing correnti | (11.452) | (13.270) |
| J. | Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) + (I) | (11.779) | (13.452) |
| K. | Indebitamento finanziario corrente netto (J) - (E) - (D) | (7.062) | 16.976 |
| L. | Debiti bancari non correnti | (15.049) | (144) |
| M | Passività per leasing non correnti | (23.926) | (26.263) |
| N. | Altri debiti non correnti | (39) | (117) |
| O | Indebitamento finanziario non corrente (L) + (M) + (N) | (39.014) | (26.524) |
| P. | Indebitamento finanziario netto ESMA/Posizione finanziaria netta |
(46.076) | (9.548) |
| Esclusi gli effetti da IFRS 16 - Passività per leasing: | |||
| Q | Indebitamento finanziario netto ESMA/Posizione finanziaria netta al netto IFRS 16 (P) - (I) - (M) |
(10.698) | 29.985 |
Si riporta di seguito la movimentazione della fiscalità differita; per maggiori dettagli sulla natura delle imposte differite si rinvia al paragrafo "Imposte sul reddito" (nota 16):
| Attività e Passività per imposte differite | Al 31 dicembre | Al 31 dicembre |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Saldo all'inizio del periodo | 2.689 | 3.321 |
| Effetto a conto economico | 135 | (713) |
| Effetto a conto economico complessivo | 22 | 81 |
| Effetto da IFRS 15 | ||
| Saldo alla fine del periodo | 2.846 | 2.689 |
| Di cui: | ||
| - crediti per imposte anticipate | 2.979 | 2.859 |
| - imposte differite passive | (133) | (170) |
Il saldo della voce in oggetto riporta l'importo delle attività per imposte differite al netto delle relative passività.
La movimentazione delle attività per imposte differite risulta dettagliabile come segue:
| Attività per imposte differite (in migliaia di Euro) |
Fondi per oneri e rischi |
Benefici ai dipendenti |
Altre partite |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2019 | 2.060 | 501 | 298 | 2.859 |
| Effetto a conto economico | 199 | (23) | (78) | 98 |
| Effetto a conto economico complessivo | 22 | 22 | ||
| Saldo al 31 dicembre 2020 | 2.259 | 500 | 220 | 2.979 |
La movimentazione delle passività per imposte differite risulta dettagliabile come segue:
| Passività per imposte differite (in migliaia di Euro) |
Altre partite |
|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2019 | (170) |
| Effetto a conto economico | 37 |
| Saldo al 31 dicembre 2020 | (133) |
La voce "Altre attività non correnti" ammonta al 31 dicembre 2020 ad Euro 1.208 migliaia (Euro 1.268 migliaia al 31 dicembre 2019) con una diminuzione di Euro 60 migliaia rispetto al precedente esercizio dovuta principalmente all'utilizzo della seconda rata dell'imposta sostitutiva derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione generato dalla fusione per incorporazione della società Sud Engineering avvenuta con efficacia a decorrere dal 22 giugno 2017. Si segnala che la Società ha optato per il regime di affrancamento ordinario, ex art.176, comma 2-ter del T.U.I.R. e che il modello di contabilizzazione adottato è quello relativo all'iscrizione dell'imposta sostitutiva come anticipo di imposte correnti pari ad Euro 852 migliaia.
La voce "Altre attività non correnti" include anche i depositi cauzionali previsti da contratti passivi di locazione e ospitalità impianti, pari a Euro 355 migliaia al 31 dicembre 2020 (Euro 353 migliaia al 31 dicembre 2019).
Nella seguente tabella sono evidenziate le seguenti voci:
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Lavori in corso su ordinazione | 226 | 226 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 643 | 659 |
| Totale Rimanenze | 869 | 885 |
Le "Rimanenze" ammontano a Euro 869 migliaia e non subiscono sostanziali variazioni rispetto all'esercizio precedente. La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" si riferisce a scorte e ricambi per la manutenzione e l'esercizio dei beni strumentali tecnici.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Crediti verso Rai | 55.618 | 68.984 |
| Crediti verso clienti e altre società del Gruppo | 9.530 | 8.369 |
| Fondo svalutazione crediti | (2.595) | (2.558) |
| Totale Crediti commerciali | 62.553 | 74.795 |
La voce "Crediti verso controllante" accoglie i crediti vantati dalla Società verso Rai per effetto del Contratto di Servizio. Rispetto al precedente esercizio la voce registra un decremento di Euro 13.366 migliaia. Per ulteriori dettagli si rimanda alla precedente nota "Ricavi" e alla successiva nota "Transazioni con Parti Correlate".
La voce "Crediti verso clienti e altre Società del Gruppo" fa riferimento ai servizi di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi di rete, resi dalla Società a clienti terzi diversi da Rai; presenta un incremento pari ad Euro 1.161 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019.
Nella seguente tabella è riportata la movimentazione del Fondo svalutazione crediti corrente:
| (in migliaia di Euro) | |
|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2019 | (2.558) |
| Accantonamenti | (37) |
| Saldo al 31 dicembre 2020 | (2.595) |
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Crediti verso controllante per consolidato fiscale | 2.456 | 2.456 |
| Credito verso controllante per IVA di Gruppo | 94 | 21 |
| Altri crediti tributari | 376 | 618 |
| Ratei e risconti attivi | 609 | 548 |
| Crediti verso altri | 710 | 1.393 |
| Totale Altri crediti e attività correnti | 4.245 | 5.036 |
La voce "Crediti verso controllante per consolidato fiscale" evidenzia il credito derivante dall'istanza di rimborso IRES relativa alla deducibilità IRAP riguardante le spese di personale dipendente e assimilato.
Come riportato nel paragrafo "Transazioni con Parti Correlate", la Società si avvale della procedura di compensazione dell'IVA di Gruppo prevista dal decreto ministeriale 13 dicembre 1979, recante le norme di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 73, ultimo comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, rilevando i seguenti rapporti verso la Controllante che evidenziano un saldo pari ad Euro 94 migliaia nella voce "Crediti verso controllante per IVA di Gruppo". La voce in questione presentava nel 2019 un saldo pari a Euro 21 migliaia.
Gli "Altri Crediti tributari" ammontano a Euro 376 migliaia (Euro 618 migliaia al 31 dicembre 2019) e includono crediti inerenti istanze di rimborso IVA non rientranti nella suddetta procedura per Euro 342 migliaia, crediti verso erario per costi di Ricerca e Sviluppo sostenuti nell'anno 2020 a seguito di nuovi progetti ex L.190/14 per Euro 34 migliaia. Al 31 dicembre 2019 l'importo complessivo del credito per costi di Ricerca e Sviluppo era pari a Euro 273 migliaia.
La voce "Ratei e risconti attivi" si riferisce principalmente alle quote dei costi di locazione di terreni, fabbricati industriali e strade, ospitalità impianti e spese varie registrate nell'esercizio ed aventi competenza oltre l'esercizio in oggetto.
La voce "Crediti verso altri" si riferisce principalmente a crediti verso il personale per anticipi spese su trasferte e a crediti verso enti previdenziali.
La voce in oggetto presenta un saldo pari ad Euro 4.053 migliaia (Euro 30.168 migliaia al 31 dicembre 2019) con un decremento rispetto all'esercizio precedente di Euro 26.115 migliaia derivante dal flusso di cassa generato dall'attività operativa più che compensato dal pagamento dei dividendi, dall'acquisto di azioni proprie e da nuovi investimenti così come evidenziato nel Rendiconto Finanziario a cui si rinvia per maggiori dettagli.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Anticipo imposta sostitutiva Avviamento | 62 | 62 |
| Totale Attività per imposte correnti sul reddito | 62 | 62 |
Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano ad Euro 62 migliaia al 31 dicembre 2020, in linea con il precedente esercizio, e si riferiscono all'iscrizione dell'imposta sostitutiva, per la quota corrente, derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione così come descritto nel precedente paragrafo alla voce "Altre attività non correnti".
Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale di Rai Way è pari a Euro 70.176 migliaia ed è rappresentato da n. 272.000.000 azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale.
La composizione della voce "Altre riserve" risulta dettagliabile come segue:
| Patrimonio Netto | Al 31 dicembre Al 31 dicembre | Note | |
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | |
| Riserve straordinarie tassate | 11.291 | 11.291 | 1,2,3 |
| Riserve per ammortamenti anticipati | 9.360 | 9.360 | 1,2,3 |
| Riserva per riallineamento valori civili/fiscali beni impresa | 8.938 | 8.938 | 1,2,3,4 |
| Riserva prima adozione IFRS | 7.490 | 7.490 | 2 |
| Riserva per acquisto azioni proprie | (19.974) | - | 5 |
| Totale altre riserve | 17.105 | 37.079 | |
Legenda
4 in caso di utilizzazione diversa dalla copertura delle perdite, l'ammontare deve essere assoggetato a IRES e IRAP
5 La presente riserva negativa rettifica le riserve disponibili precedentemente indicate
Nella seguente tabella è rappresentata la determinazione dell'utile base e diluito per azione.
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro, eccetto ove diversamente indicato) | 2020 | 2019 |
| Utile dell'esercizio | 64.008 | 63.361 |
| Numero delle azioni ordinarie in circolazione | 268.374.644 | 272.000.000 |
| Utile per azione (base e diluito) in Euro | 0,24 | 0,23 |
Si precisa che il numero delle azioni ordinarie in circolazione si è ridotto rispetto allo scorso anno a seguito dell'acquisto di azioni proprie avvenuto nel corso dell'esercizio (per ulteriori dettagli sull'operazione si rinvia al paragrafo "Azioni proprie" contenuto nella Relazione sulla gestione).
L'Utile per azione diluito presenta lo stesso valore dell'Utile per azione base in quanto alla data di riferimento del Bilancio non vi sono elementi diluitivi.
Con riguardo all'utile di esercizio, pari ad Euro 64.008.052,96, si prevede che esso sia destinato secondo la proposta di delibera all'Assemblea, qui di seguito riportata:
"L'Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,
di destinare l'utile netto dell'esercizio 2020, pari a Euro 64.008.052,96, alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro 64.007.352,59 e a "Utili portati a nuovo", per i restanti Euro 700,37 e di attribuire conseguentemente – tenuto conto delle n. 3.625.356 azioni proprie in portafoglio il cui diritto all'utile è attribuito proporzionalmente alle altre azioni ai sensi dell'art. 2357-ter cod. civ. - un dividendo di Euro 0,2385 lordi a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 26 maggio 2021, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 25 maggio 2021 (cosiddetta "record date") e previo stacco della cedola nr. 7 il 24 maggio 2021".
La suddetta proposta di delibera così come quella prevista per la preventiva approvazione del bilancio sono allegate al presente documento.
Le passività per leasing, comprensive delle quote correnti, sono pari a Euro 35.378 migliaia come evidenziato nella tabella seguente:
| Al 31 dicembre 2020 | Al 31 dicembre 2019 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| quota non | quota | quota non | quota | |||
| (in migliaia di Euro) | corrente | corrente | Totale | corrente | corrente | Totale |
| Passività per leasing | 23.926 | 11.452 | 35.378 | 26.263 | 13.270 | 39.533 |
Il valore delle passività per leasing correnti è rappresentato unicamente dalla quota corrente di passività per leasing non correnti, in quanto i leasing di attività a breve termine sono rilevati a conto economico alla voce costi per servizi e altri costi.
Il valore totale dei flussi finanziari in uscita per leasing nell'esercizio è pari a Euro 11.212 migliaia, oltre a interessi per Euro 752 migliaia.
Gli interessi passivi maturati sulle passività per leasing sono esposti al paragrafo "Proventi e oneri finanziari" (nota 15) al quale si rinvia.
Le scadenze delle passività per leasing (correnti e non correnti) sono di seguito indicate:
| Al 31 dicembre 2020 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Entro 12 | Tra 1 e 5 | |||
| (in migliaia di Euro) | mesi | anni Oltre 5 anni | Totale | |
| Passività per leasing correnti e non | ||||
| correnti | 11.452 | 20.413 | 3.513 | 35.378 |
La composizione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| (in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre 2020 |
Al 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| Saldo all'inizio dell'esercizio | 14.434 | 15.092 |
| Accantonamenti | 2.085 | 2.211 |
| Interessi sull'obbligazione | 84 | 135 |
| Utilizzi | (1.378) | (1.116) |
| Trasferimento altri fondi/Altri movimenti | (2.121) | (2.224) |
| (Utile)/Perdita attuariale | 94 | 336 |
| Saldo alla fine dell'esercizio | 13.198 | 14.434 |
La voce (Utile)/Perdita attuariale pari a Euro 94 migliaia è relativa alle componenti attuariali per la valutazione dei piani a benefici definiti imputate direttamente a Patrimonio netto e alla relativa fiscalità differita pari a Euro 23 migliaia esposta nel Conto Economico complessivo.
La movimentazione della voce "Benefici per i dipendenti" risulta dettagliabile come segue:
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Trattamento di fine rapporto | 12.577 | 13.803 |
| Altri fondi | 621 | 631 |
| Totale benefici ai dipendenti | 13.198 | 14.434 |
Rispetto al precedente esercizio la voce si decrementa per Euro 1.236 migliaia.
Le assunzioni attuariali di calcolo ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto sono dettagliate nella seguente tabella:
| (%;Anni) | Al 31 dicembre 2020 |
|---|---|
| Tasso di attualizzazione [1] | 0,17% |
| Tasso di inflazione | 0,80% |
| Percentuale Media Annua di Uscita del Personale | 8,80% |
| Probabilità annua di richiesta di anticipo | 1,50% |
| Duration (in anni) | 7,62 |
[1] Ricavato come media ponderata dei tassi della curva Eur Composite AA giugno 2019 per il 30.06.2019 e Eur Composite AA 2018 per il 31.12.2018
Si segnala che nelle suindicate assunzioni è stato inoltre riportato il valore della Passività relativa al trattamento di fine rapporto ottenuto variando di +/- 50 bps il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo un valore rispettivamente pari ad Euro 12.425 migliaia e pari ad Euro 12.709 migliaia.
La voce "Altri fondi" si riferisce al fondo pensionistico integrativo aziendale e al fondo assistenza dirigenti pensionati. Con riferimento al fondo pensionistico aziendale (pari a Euro 479 migliaia), le assunzioni attuariali di calcolo hanno evidenziato il valore della Passività corrispondente ottenuto variando di +/- 50 bps il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo rispettivamente un valore pari ad Euro 456 migliaia e pari ad Euro 505 migliaia.
La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| (in migliaia di Euro) | Saldi al | 1 gennaio 2020 Accantonamenti | Interessi passivi Attualizzazione |
Utilizzi | Rilasci | Altri movimenti |
Saldi al 31 dicembre 2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Contenzioso civile amministrativo | 778 | 52 | (49) | 781 | |||
| Competenze maturate | 2.209 | 2.680 | (1.200) | (150) | - | 3.539 | |
| Altri fondi per rischi e oneri | 2.192 | 308 | (1.270) | 1.230 | |||
| Fondo smantellamento e ripristino | 10.727 | 211 | (90) | (45) | (67) | 10.736 | |
| Totale fondi per rischi e oneri | 15.906 | 3.040 | 211 | (2.609) | (195) | (67) | 16.286 |
La voce presenta un incremento pari ad Euro 380 migliaia determinato principalmente dal combinato di accantonamenti, utilizzi e rilasci riferito agli oneri per competenze maturate e ai fondi per rischi e oneri.
La voce "Fondi Rischi e Oneri" accoglie accantonamenti per costi o perdite di natura determinata, la cui esistenza è certa, ma non esattamente determinabile nell'ammontare, ovvero la cui esistenza è probabile ma di importo stimabile con sufficiente ragionevolezza. Tali accantonamenti riguardano prevalentemente gli oneri derivanti da spese legali relative a conteziosi civili e amministrativi, dal fondo stanziato per gli oneri per smantellamento e ripristino dei siti trasmissivi non di proprietà e dagli oneri pregressi relativi al rinnovo dei titoli di possesso dei siti produttivi.
Si precisa che gli esborsi relativi alla voce in questione, ad eccezione del fondo competenze maturate del quale si avrà un utilizzo nel corso del 2021, non possono essere stimati con certezza in quanto legati principalmente ai tempi di svolgimento dei procedimenti giudiziari e a decisioni strategiche e/o normative al momento non prevedibili sulla composizione e natura della rete di diffusione del segnale radiotelevisivo.
Si segnala che la Società è parte in un contenzioso tributario in materia di Tosap (Tassa di occupazione di suolo pubblico) relativamente alla corretta quantificazione del tributo per il quale, anche tenendo conto del giudizio professionale formulato da studi legali specializzati in merito agli esiti attesi, non ha rilevato in bilancio, negli appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in quanto la soccombenza è stata ritenuta possibile dall'Alta Direzione.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Debiti verso fornitori | 43.520 | 49.415 |
| Debiti verso controllante | 2.026 | 4.863 |
| Totale Debiti Commerciali | 45.546 | 54.278 |
Per maggiori informazioni sui rapporti con la controllante Rai si rimanda al Paragrafo "Transazioni con Parti Correlate".
La voce "Debiti verso controllante" si riferisce a debiti commerciali verso la Rai e presenta un saldo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 2.026 migliaia con un decremento pari ad Euro 2.837 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019. La voce "Debiti verso fornitori" ammonta ad Euro 43.520 migliaia al 31 dicembre 2020 con un decremento pari ad Euro 5.895 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019.
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| (in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre 2020 |
Al 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| Debiti verso controllante per consolidato fiscale | 21.140 | 20.669 |
| Altri debiti tributari | 1.482 | 1.505 |
| Debiti v/istit. previd. e sicurezza sociale | 3.753 | 3.764 |
| Debiti verso il personale | 7.913 | 6.253 |
| Altri Debiti | 989 | 981 |
| Ratei e Risconti passivi | 711 | 933 |
| Totale Altri debiti e passività correnti | 35.988 | 34.105 |
La voce "Debiti verso controllante per consolidato fiscale" pari ad Euro 21.140 migliaia (Euro 20.669 migliaia al 31 dicembre 2019) espone l'ammontare IRES stanziato per l'esercizio in corso.
La voce "Debiti verso il personale" presenta un saldo di Euro 7.913 migliaia, in aumento di Euro 1.660 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente per maggiori debiti riferiti all'incentivazione all'esodo. Per maggiori informazioni sui rapporti con la controllante Rai in materia di consolidato IRES e IVA si rimanda al Paragrafo "Transazioni con Parti Correlate" mentre i debiti tributari che non rientrano nelle procedure menzionate sono esposti nella tabella successiva (Imposte dirette IRAP).
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 |
| Imposte dirette IRAP | 23 | 123 |
| Affrancamento Avviamento | - | 311 |
| Totale Passività per imposte sul reddito correnti | 23 | 434 |
Le passività per imposte sul reddito correnti risultano pari a Euro 23 migliaia al 31 dicembre 2020, in diminuzione di Euro 411 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto di un minor debito verso l'Erario per IRAP. Nel 2019 è stata versata la terza ed ultima rata dell'imposta sostitutiva derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione della società Sud Engineering così come specificato nel paragrafo "Altre attività non correnti".
Si segnala che gli impegni in essere riferiti ai soli investimenti tecnici al 31 dicembre 2020 sono pari ad Euro 20,0 milioni (Euro 19,2 milioni al 31 dicembre 2019).
Le garanzie comprensive dei beni presso terzi ammontano al 31 dicembre 2020 ad Euro 83.096 migliaia (Euro 63.750 migliaia al 31 dicembre 2019) e si riferiscono principalmente a garanzie personali ricevute a fronte di obbligazioni altrui, a garanzie altrui prestate per obbligazioni dell'azienda a fronte di obbligazioni e di debiti.
Le somme riconosciute in bilancio negli appositi fondi per rischi e oneri esprimono la migliore stima della Società circa l'esito dei contenziosi in essere e sono state quantificate tenendo opportunamente conto del giudizio dei legali esterni che supportano la Società.
La Società è parte di alcuni contenziosi, avviati presso Tribunali Amministrativi Regionali, aventi ad oggetto l'uso delle frequenze di trasmissione dei segnali radiofonici e televisivi. Tutti i contenziosi in essere sono costantemente monitorati dalla funzione legale societaria, che si avvale, a tal fine, del supporto di primari studi legali specializzati nel contenzioso amministrativo. Sempre in ambito di contenziosi ammninistrativi, la Società è parte in un contenzioso relativamente all'impugnativa di una procedura di selezione ex artt. 4 e 15 del D.Lgs. 50/2016.
Rai Way è parte, altresì, di alcuni contenziosi in ambito civile e tributario relativamente alla corretta quantificazione del canone/tributo dovuto per l'occupazione di suolo pubblico di installazioni di proprietà della Società.
La Società per i contenziosi citati, pur difendendo le proprie ragioni nelle apposite sedi di giudizio, in questa coadiuvata dal supporto di studi legali specializzati, anche tenendo conto del giudizio professionale formulato da questi ultimi in merito all'esito del contenzioso in essere, non ha rilevato in bilancio, negli appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in quanto la soccombenza è stata ritenuta possibile dalla Società.
La Società è altresì parte di un numero molto limitato di giudizi promossi da dipendenti ed ex-dipendenti in relazione ad asserite errate applicazioni della normativa vigente in materia di disciplina del rapporto di lavoro. Le somme rilevate in bilancio a copertura del rischio di soccombenza sono state quantificate dalla Società stimando, sulla base della valutazione professionale dei legali esterni che rappresentano la Società in giudizio, l'onere a carico di Rai Way, il cui sostenimento è ritenuto probabile avuto riguardo all'attuale stato di avanzamento del contenzioso.
Ad integrazione di quanto sopra illustrato, è necessario rappresentare fin d'ora che la Società nell'ordinario esercizio della propria attività si avvale dell'ospitalità di terzi per la collocazione di propri impianti su terreni, edifici o strutture altrui. Tenuto conto che tali ospitalità vengono ordinariamente formalizzate attraverso contratti o strumenti giuridici similari (a titolo esemplificativo: cessioni di diritti di superficie, concessioni di aree pubbliche, ecc.) è possibile che la Società debba sostenere oneri per la rimozione delle infrastrutture di rete, nel caso in cui i relativi rapporti contrattuali con i terzi ospitanti non siano rinnovati o vengano a scadenza. Allo stato, sono in corso alcune specifiche situazioni di contenzioso, nella materia de qua, che potrebbero determinare nel prossimo futuro tali oneri, al momento peraltro non quantificabili. La Società, pertanto, ritiene che esista la possibilità che, in futuro, possano essere sostenuti oneri per il soddisfacimento delle richieste pervenute e a tal proposito ha ritenuto di riconoscere tra le passività in bilancio un apposito fondo per lo smantellamento e il ripristino dei siti.
Qualora in futuro le circostanze sopra illustrate dovessero subire un'evoluzione che renda probabile il sostenimento di oneri a carico della Società, addizionali rispetto a quelli iscritti a bilancio, saranno adottati tutti i provvedimenti necessari a tutelare gli interessi aziendali e a rappresentare adeguatamente in bilancio gli effetti del mutato scenario.
Di seguito si riportano i compensi degli amministratori e dei sindaci comprensivi delle spese di trasferta:
| 12 mesi | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2020 | 2019 | ||
| Compensi Amministratori | 631 | 666 | ||
| Compensi Sindaci | 94 | 95 | ||
| Totale Amministratori e Sindaci | 725 | 761 |
Di seguito è riportato il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 "Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate", per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019. La Società intrattiene rapporti principalmente di natura commerciale e finanziaria con le seguenti parti correlate:
Le operazioni con parti correlate sono effettuate a normali condizioni di mercato.
Nella seguente tabella sono dettagliati i saldi patrimoniali dei rapporti tra la Società e le parti correlate al 31 dicembre 2020 e 2019:
5 Conformemente con quanto disciplinato dallo IAS 24, paragrafo 25, Rai Way è dispensata dai requisiti informativi di cui al paragrafo 18 (secondo il quale la Società deve indicare la natura del rapporto con la parte correlata, oltre a fornire informazioni su tali operazioni e sui saldi in essere, inclusi gli impegni, necessarie agli utilizzatori del bilancio per comprendere i potenziali effetti di tale rapporto sul Bilancio separato) nel caso di rapporti con un'altra entità che è una parte correlata perché lo stesso ente governativo ha il controllo, il controllo congiunto o un'influenza notevole sia sull'entità che redige il bilancio sia sull'altra entità.
| Alta | Altre parti | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | Controllante | direzione | correlate | Totale |
| Diritti d'uso per leasing | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 16.156 | 10 | 16.166 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 19.957 | 22 | 19.979 | |
| Attività finanziarie non correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | - | - | - | |
| Al 31 dicembre 2019 | - | |||
| Attività finanziarie correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 450 | 14 | 464 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 252 | 252 | ||
| Crediti commerciali correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 55.618 | 315 | 55.933 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 68.984 | 313 | 69.297 | |
| Altri crediti e attività correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 2.550 | - | 2.550 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 2.477 | - | 2.477 | |
| Passività per leasing non correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 12.571 | - | 12.571 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 16.343 | 12 | 16.355 | |
| Passività finanziarie correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | - | - | - | |
| Al 31 dicembre 2019 | - | - | ||
| Passività per leasing correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 6.632 | 12 | 6.644 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 7.677 | 12 | 7.689 | |
| Debiti commerciali | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 2.026 | - | 2.026 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 4.863 | - | 4.863 | |
| Altri debiti e passività correnti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 21.140 | 507 | 1.394 | 23.041 |
| Al 31 dicembre 2019 | 20.919 | 646 | 1.391 | 22.956 |
| Benefici per dipendenti | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | - | 129 | 122 | 251 |
| Al 31 dicembre 2019 | - | 127 | 112 | 239 |
Nella seguente tabella vengono dettagliati gli effetti economici delle operazioni tra la Società e le parti correlate negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019:
| (in migliaia di Euro) | Controllante | Alta direzione | Altre parti correlate |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi (*) | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 211.757 | 1.290 | 213.047 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 209.951 | 1.271 | 211.222 | |
| Altri ricavi e proventi | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 9 | - | 9 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 4 | 4 | ||
| Costi per acquisti di materiale di consumo | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | - | - | - | |
| Al 31 dicembre 2019 | 5 | 5 | ||
| Costi per servizi | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 6.771 | - | 6.771 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 7.184 | 7.184 | ||
| Costi per il personale | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 21 | 2.222 | 817 | 3.060 |
| Al 31 dicembre 2019 | 26 | 2.237 | 797 | 3.060 |
| Altri costi | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 85 | - | 85 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 25 | - | 25 | |
| Ammortamenti diritti d'uso | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 3.801 | 12 | 3.813 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 3.801 | 12 | 3.813 | |
| Proventi finanziari | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | - | - | - | |
| Al 31 dicembre 2019 | - | |||
| Oneri finanziari | ||||
| Al 31 dicembre 2020 | 219 | - | 219 | |
| Al 31 dicembre 2019 | 262 | 262 |
(*) Gli importi sono esposti al lordo dei costi a margine verso la Controllante per Euro 20.853 migliaia (Euro 22.135 migliaia al 31/12/2019) e verso Altre parti correlate per Euro 902 migliaia (Euro 902 migliaia al 31/12/2019)
La Società intrattiene con la Controllante prevalentemente rapporti di natura commerciale.
Si segnala che nell'esercizio 2020 la Società non ha posto in essere alcuna operazione di "maggior rilevanza" ai sensi della relativa procedura in materia di operazioni con parti correlate (in conformità con quanto previsto dal Regolamento Consob "Operazioni con parti correlate" delibera n° 17221 del 12 marzo 2010 s.m.i) con la Controllante.
I rapporti finanziari tra la Società e Rai erano disciplinati dai seguenti contratti, stipulati il 16 luglio 2007 e rinnovati tacitamente di anno in anno:
In forza del contratto di tesoreria centralizzata la gestione finanziaria della Società era affidata alla Controllante attraverso un sistema di cash pooling. La Società aveva infatti stipulato con Banca Intesa San Paolo un contratto in forza del quale, al termine di ogni giornata lavorativa, la banca faceva confluire sul conto corrente bancario intestato alla Rai il saldo esistente (a fine giornata) sul conto corrente della Società ("Conto Origine"); per effetto di tale contratto, il saldo del Conto Origine al termine della giornata risultava sempre pari a zero. Il contratto in oggetto non prevedeva alcun onere a carico della Società, ma veniva riconosciuta una remunerazione sui saldi a debito/credito del conto corrente intersocietario in virtù del contratto sotto riportato.
Il contratto di conto corrente intersocietario prevedeva il trasferimento automatico dei saldi positivi e negativi derivanti dal cash pooling bancario e dalle transazioni economiche e finanziarie svolte tra la Società e Rai, su apposito conto corrente intersocietario. Su tale conto la Controllante applicava i tassi concessi dal mercato monetario (Euribor) maggiorati/diminuiti di uno spread che veniva aggiornato trimestralmente.
Il contratto di mandato consentiva a Rai di poter effettuare i pagamenti ed incassi rispettivamente dei debiti e crediti maturati nei confronti delle altre Società del Gruppo Rai.
Il contratto per la concessione linea di credito prevedeva un'apertura di linea di credito a favore della Società a valere sul conto corrente intersocietario fino ad un importo di Euro 100 milioni. Tale apertura poteva variare in funzione delle sopravvenute esigenze temporanee di cassa della Società, nei limiti dei piani finanziari approvati dalla Controllante. L'affidamento, di durata annuale e a rinnovo tacito, doveva essere rimborsato con decorrenza immediata nel caso di risoluzione del contratto di tesoreria centralizzata o di modifica degli assetti proprietari della Società.
A partire dalla data di quotazione, la Società ha stipulato un contratto di finanziamento con un pool di banche e a partire dal giorno di erogazione del finanziamento citato, i soli contratti di conto corrente intersocietario e il contratto di mandato sono stati novati in relazione all'autonomia gestionale e finanziaria della Società rispetto alla Capogruppo. Si precisa che i contratti di tesoreria centralizzata e quello per la concessione di linea di credito sono cessati a partire dal 18 novembre 2014 mentre è stato attivato un nuovo contratto di conto corrente intersocietario finalizzato a pagamenti residuali.
Con riferimento al c/c di corrispondenza la Società ha rilevato:
Il contratto di servizio, sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione successivamente integrata ed emendata, fino al 31 dicembre 2014, riguarda principalmente la fornitura dei servizi correlati all'installazione, manutenzione e gestione di reti di telecomunicazioni e la prestazione di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e programmi radiofonici e televisivi verso un corrispettivo erogato con periodicità mensile e determinato in funzione della tipologia di servizio (i.e. servizi che Rai Way eroga con risorse proprie o di terzi, investimenti richiesti da Rai, servizi di diffusione digitale terrestre TV e altri servizi stabiliti tra le parti).
Il sopra menzionato contratto è stato rinegoziato in data 31 luglio 2014, con efficacia a partire dal 1° luglio 2014. Per effetto di tale contratto la Società ha rilevato ricavi e crediti così come illustrati nei paragrafi "Ricavi" e "Crediti commerciali" della presente Nota illustrativa.
In data 10 dicembre 2019, la Società ha sottoscritto con la Controllante un accordo avente ad oggetto la modifica di alcuni termini e condizioni del Contratto di Servizio rispetto al quale le parti hanno rinunciato al diritto di disdetta al secondo settennio già previsto, producendo di fatto il rinnovo dello stesso fino al 30 giugno 2028, ferma restando la possibile già prevista prosecuzione per un ulteriore settennio, salva disdetta. La conclusione di tale accordo, costituendo operazione di "maggiore rilevanza" ai sensi della procedura in materia di operazioni con Parti correlate della Società, è stata oggetto di pubblicazione di un relativo Documento informativo messo a disposizione del pubblico con le modalità previste dalla normativa vigente (in particolare consultabile sul sito internet della Società).
Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai e Contratto di locazione e fornitura di servizi connessi
Il "Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai", sottoscritto nel corso dell'esercizio 2006, riguarda principalmente le prestazioni di servizi relative alle attività di:
Il contratto in questione è scaduto il 31 dicembre 2010 ed è rimasto vigente fino al 30 giugno 2014; è stato infatti rinegoziato in data 31 luglio 2014, con efficacia a partire dal 1° luglio 2014.
Il "Contratto di locazione e fornitura di servizi connessi" avente a oggetto la locazione degli immobili e/o le porzioni di immobili, comprensivi anche dei lastrici solari, sui quali insistono gli impianti per la trasmissione e/o la diffusione dei segnali radiotelevisivi, di proprietà di Rai Way o di terzi dalla medesima ospitati, originariamente sottoscritto in data 19 aprile 2001, ha durata di sei anni, tacitamente rinnovabile per ulteriori periodi di sei anni (il periodo attualmente in corso scadrà nel 2025).
I corrispettivi dei servizi sopra descritti, ivi compresa la locazione immobiliare e i servizi ancillari sono individuati sulla base dei criteri di valorizzazione indicati nei capitolati tecnici, relativi a ciascun servizio. Per effetto di tali contratti la Società ha rilevato:
Sulla base della disciplina contenuta nel TUIR (DPR 917/86, art. 117 e seguenti) e per effetto delle disposizioni contenute nell'art. 11, comma 4 del Decreto Ministeriale del 9 giugno 2004 successivamente revisionato dal Decreto Ministeriale del 1° marzo 2018 che reca la revisione delle "Disposizioni attuative del regime opzionale di tassazione del consolidato nazionale, di cui agli articoli da 117 a 128 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito" Rai Way applica il regime di tassazione di Gruppo, disciplinato dall'Accordo relativo all'esercizio congiunto con Rai dell'opzione per il Consolidato Fiscale Nazionale. Tale accordo con il quale sono regolati tutti i reciproci obblighi e responsabilità tra la Controllante e la Società ha efficacia per i periodi di imposta 2019, 2020 e 2021.
Per effetto del Consolidato Fiscale la Società rileva "Altri debiti e passività correnti" pari a Euro 21.140 migliaia e Euro 20.669 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2020 e 2019 e "Altri crediti e attività correnti" pari a Euro 2.456 migliaia al 31 dicembre 2020 così come al 31 dicembre 2019.
La Società si avvale della procedura di compensazione dell'IVA di Gruppo prevista dal Decreto Ministeriale del 13 dicembre 1979, recante le norme di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 73, ultimo comma, del Decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, rilevando verso la Controllante nella voce "Altri crediti e attività correnti" un saldo al 31 dicembre 2020 di Euro 94 migliaia (Euro 21 migliaia al 31 dicembre 2019).
Per "Alta Direzione" si intendono i dirigenti con responsabilità strategica avente il potere e la responsabilità diretta o indiretta della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società comprendendo tra l'altro i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società. La Società ha rilevato:
La Società intrattiene con le altre parti correlate rapporti di natura commerciale e di altra natura, in particolare:
Con riferimento a quanto previsto dall'articolo 1 commi 125-129 della legge n.124/2017 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" successivamente integrata dal decreto legge "Sicurezza" (n.113/2018) e dal decreto legge "Semplificazione" (n.135/2018), si segnala che non vi sono stati eventi riconducibili alle fattispecie ivi indicate.
Roma, 18 marzo 2021
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Giuseppe Pasciucco
• I sottoscritti, Aldo Mancino in qualità di Amministratore Delegato, e Adalberto Pellegrino in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Rai Way S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2020.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrativo e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 è stata effettuata sulla base del processo definito da Rai Way S.p.A., prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.
Roma, 18 marzo 2021
Aldo Mancino Adalberto Pellegrino
Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
"L'Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A.
di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020."
"L'Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,
di destinare l'utile netto dell'esercizio 2020, pari a Euro 64.008.052,96 , alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro 64.007.352,59 e a "Utili portati a nuovo", per i restanti Euro 700,37 e di attribuire conseguentemente – tenuto conto delle n. 3.625.356 azioni proprie in portafoglio il cui diritto all'utile è attribuito proporzionalmente alle altre azioni ai sensi dell'art. 2357-ter cod. civ. - un dividendo di Euro 0,2385 lordi a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 26 maggio 2021, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 25 maggio 2021 (cosiddetta "record date") e previo stacco della cedola nr. 7 il 24 maggio 2021".
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.