Interim / Quarterly Report • Nov 13, 2018
Interim / Quarterly Report
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| 1. | PREMESSA 3 | |
|---|---|---|
| 2. | ASSETTO SOCIETARIO E ORGANIZZATIVO3 | |
| 3. | CONTESTO MACROECONOMICO8 | |
| 4. | ANDAMENTO ECONOMICO10 | |
| 5. | ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO30 | |
| 6. | EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 35 | |
| 7. | ALTRE INFORMAZIONI36 | |
| 8. | PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 46 | |
| 9. | PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2018 48 | |
| 10. | DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI | |
| SOCIETARI53 | ||
| 11. | APPENDICE 53 |
Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Poste Italiane al 30 settembre 2018 è stato redatto, su base volontaria, ai sensi dell'art. 82 ter del Regolamento Emittenti Consob "Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive". Per tali informazioni aggiuntive contenute nel documento, che non è sottoposto a revisione contabile, è garantita la coerenza e la correttezza, nonché la comparabilità dei relativi elementi informativi con i corrispondenti dati contenuti nelle relazioni finanziarie precedentemente diffuse al pubblico.
| Consiglio di Amministrazione (1) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Maria Bianca Farina | ||||
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Matteo Del Fante | ||||
| Consiglieri | Giovanni Azzone Carlo Cerami Antonella Guglielmetti Francesca Isgrò |
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| Mimi Kung Roberto Rao Roberto Rossi |
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| Collegio Sindacale (2) | |||||
| Presidente | Mauro Lonardo | ||||
| Sindaci effettivi | Alessia Bastiani Maurizio Bastoni |
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| Sindaci supplenti | Marina Colletta Antonio Santi Ermanno Sgaravato |
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| Organismo di Vigilanza (3) | |||||
| Presidente Componenti |
Nadia Fontana Paolo Casati (4) |
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| Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane | |||||
| Francesco Petronio | |||||
| Società di revisione |
PricewaterhouseCoopersSpA
| Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (5) |
Comitato Remunerazioni (5) |
Comitato Nomine e Corporate Governance (5) |
Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati (5) |
|---|---|---|---|
| Antonella Guglielmetti (presidente) Giovanni Azzone Francesca Isgrò Roberto Rossi |
Carlo Cerami (presidente) Giovanni Azzone Roberto Rossi |
Roberto Rao (presidente) Antonella Guglielmetti Mimi Kung |
Francesca Isgrò (presidente) Carlo Cerami Mimi Kung Roberto Rao |
(1) Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.
(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Il 30 gennaio 2017 il Sindaco supplente Andrea Bonechi ha rassegnato, con efficacia immediata, le proprie dimissioni dall'incarico, pertanto l'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 ha nominato sindaco supplente Antonio Santi.
(3) L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 24 maggio 2016 per la durata di 3 anni. Giulia Bongiorno, nominata dal CdA il 22 giugno 2017 quale componenente dell'Organismo di Vigilanza, si è dimessa il 12 marzo 2018.
(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.
(5) I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 28 aprile 2017. Nella riunione del 19 febbario 2018 il CdA ha ridenominato il Comitato Nomine e il Comitato Controllo e Rischi rispettivamente Comitato Nomine e Corporate Governance e Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.
Nei primi 9 mesi del 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane si è riunito 11 volte in occasione delle quali sono stati esaminati i seguenti principali argomenti e assunte le relative delibere di competenza.
| DATA | PRINCIPALI DELIBERE |
|---|---|
| Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta: Apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio |
|
| 25 gennaio 2018 | Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta (rimozione del vincolo di destinazione ramo d'azienda "pagamenti e monetica"); Evoluzione della controllata PosteMobile: (A) autorizzazione all'istituzione di un patrimonio destinato alla monetica e prestazione dei servizi di pagamento, (B) trasformazione i n Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ibrido; Conferimento poteri per avvio iter di autorizzazione Banca d'Italia |
| Adesione all'aumento di capitale di Anima Holding SpA | |
| 19 febbraio 2018 | Risultati preliminari relativi all'esercizio 2017, proposta di dividendo |
| 26 febbraio 2018 | Approvazione Piano Industriale Deliver 2022 |
| 29 marzo 2018 | Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 della società e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 |
| Proposta di distribuzione degli utili | |
| Aggiornamento Codice Etico di Gruppo | |
| 19 aprile 2018 | Aggiornamento Linee Guida Segnalazione Violazioni (Whistleblowing) |
| Linee Guida Privacy (GDPR) | |
| 27 aprile 2018 | Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie |
| 9 maggio 2018 | Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018 |
| 29 maggio 2018 | Contratto pluriennale con Amazon per i servizi di recapito di prodotti postali (pacchi) |
| 28 giugno 2018 | Aggiornamento Modello 231 |
| Relazione finanziaria semestrale del Gruppo al 30 giugno 2018 | |
| 1 agosto 2018 | Aggiornamento Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo e nomina del Responsabile della Funzione Antiriciclaggio di Gruppo |
| Linea Guida Sostenibilità "Il processo ESG (Enviromental Social and Governance ) nel Gruppo Poste Italiane" | |
| Linea Guida relativa all'applicazione del requisito di indipendenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione | |
| 20 settembre 2018 | Informativa e analisi concernenti l'avvenuto completamento del piano di adeguamento IT previsto dal provvedimento di autorizzazione dell'IMEL e successivo invio a Banca d'Italia dell'estratto del verbale del Consiglio stesso come richiesto dall'Autorità ai fini dell'iscrizione di PosteMobile SpA all'Albo degli IMEL |
| Aggiornamento del Piano Industriale di SDA Express Courier e autorizzazione alla ricapitalizzazione della stessa per complessivi 50 milioni di euro. |
In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali relativi all'accordo del 21 dicembre 2017.
L'operazione ha previsto la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR in favore di Anima SGR, nonché un'estensione della partnership con durata di 15 anni.
A seguito dell'autorizzazione rilasciata da Banca d'Italia l'11 luglio 2018, le Assemblee straordinarie di BancoPosta Fondi SGR e di Anima SGR hanno approvato l'operazione di scissione con efficacia il 1° novembre 2018. A fronte della cessione ad ANIMA Holding delle azioni di ANIMA SGR rinvenienti dalla scissione parziale di BancoPosta Fondi SGR, in data 24 ottobre 2018 sono stati incassati 120 milioni di euro.
Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale. Tale iniziativa ha previsto il conferimento in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la Società possa operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere
le attuali attività di operatore mobile virtuale.
A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane il 29 maggio 2018 ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente alle attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo di azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento.
L'operazione nel suo complesso ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data Poste Mobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.
Nel corso del terzo trimestre del 2018 è proseguito il percorso di semplificazione dei presidi territoriali delle funzioni Amministrazione Finanza e Controllo, Risorse Umane e Organizzazione, Posta, Comunicazione e Logistica e Mercato Privati, attraverso la definizione del nuovo modello di funzionamento delle macro aree e le relative articolazioni organizzative, con l'obiettivo di realizzare processi più efficaci ed efficienti.
Nello stesso periodo, al fine di valorizzare il ruolo dei sistemi informativi quale leva abilitante lo sviluppo del business attraverso l'introduzione di nuove tecnologie, la funzione Sistemi Informativi è stata posta a diretto riporto dell'Amministratore Delegato.
Inoltre, a partire dal 1° ottobre, nell'ambito del percorso relativo alla modifica del Patrimonio BancoPosta e alla costituzione, come sopra descritto, di PostePay SpA, si è provveduto allo spostamento delle attività di gestione reclami, operazioni e back office finanziario in ambito Chief Operating Office, in continuità con il percorso di accentramento del back office.
| Descrizione Nodo Logistico | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di CMP Multiprodotto: Centri 10 meccanizzazione postale (sia prodotto lento, che veloce) |
|||||||
| Specializzato : Centri - di 6 CMP meccanizzazione postale specializzati (prevalentemente prodotto veloce) |
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| 7 Centri Prioritari a bassa meccanizzazione | |||||||
| 4 HUB SDA |
Nel corso dei primi 9 mesi del 2018 il quadro macroeconomico internazionale è stato moderatamente positivo. Il Fondo Monetario, nel World Economic Outlook di ottobre, ha previsto una crescita globale del 3,7% in linea con il dato 2017, ma ha evidenziato differenze crescenti tra i paesi, in contrasto con l'espansione su larga scala osservata nell'ultima parte del 2017 e all'inizio di quest'anno. Inoltre, le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e i principali partner economici stanno indebolendo il commercio mondiale aumentando il rischio per l'attività delle imprese operanti sui mercati internazionali con effetti negativi sulla fiducia e sui piani di investimento.
La moderazione della crescita ha visto un raffreddamento del prezzo delle materie prime non energetiche, con benefici per l'inflazione mondiale, mentre i prezzi del petrolio hanno continuato a crescere (il prezzo Brent il 28 settembre era pari a 82,69 \$ al barile contro i 79,2 \$ al barile del 29 giugno 2018) per effetto della minore produzione in alcuni paesi come il Venezuela e dell'annunciato ripristino delle sanzioni Usa contro l'Iran.
Gli Stati Uniti hanno finora risentito in modo limitato delle tensioni commerciali e nel secondo trimestre il PIL ha mostrato una significativa accelerazione rispetto al trimestre precedente portandosi da +0,5% a +1,0%. La crescita è stata favorita dalla spesa per consumi (+0,9% rispetto al trimestre precedente), esportazioni e investimenti. In tale contesto economico la Banca Centrale (FED) ha comunicato a settembre un aumento di 25 punti base dei tassi di interesse sui Federal Funds (da 2,00% a 2,25%) e ha annunciato l'intenzione di procedere con ulteriori incrementi durante il 2019.
Anche l'economia del Regno Unito è in crescita, con il secondo trimestre che si è chiuso con un +0,4% rispetto al primo. La crescita è stata favorita dalla domanda interna, grazie a un basso tasso di disoccupazione (stabile al 4%), mentre le esportazioni, seppur favorite da una sterlina ancora debole rispetto ai mercati di sbocco (Stati Uniti e Germania), hanno rappresentato un freno.
8 Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 La Cina ha archiviato una crescita del secondo trimestre in leggero rallentamento congiunturale rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +1,6% e +1,8%). I segnali di moderazione arrivano dalla domanda interna, soprattutto dagli investimenti, cui si contrappone la forte crescita di importazioni ed esportazioni nonostante l'inasprimento dei contrasti commerciali con gli Stati Uniti.
Dopo il forte progresso di fine 2017 la crescita dell'Area Euro ha proseguito a un ritmo moderato nella prima parte dell'anno (+0,4% la variazione congiunturale nel primo e secondo trimestre) con un contributo positivo della spesa per beni strumentali e costruzioni non residenziali che ha compensato il rallentamento dei consumi privati e delle esportazioni. A settembre l'indicatore coincidente €-coin1 ha segnalato una lieve accelerazione attestandosi a 0,52 rispetto ad agosto in cui era a 0,47. L'inflazione si mantiene intorno al 2% in molti paesi europei, principalmente per effetto dell'aumento dei prezzi energetici e, nei prossimi mesi, dovrebbe mantenersi in linea con le previsioni della BCE poiché la crescita dell'occupazione (nel secondo trimestre l'Area Euro ha raggiunto il livello record di 158 milioni di occupati) sosterrà la dinamica dei salari.
L'economia italiana ha continuato a crescere a ritmo moderato e ha chiuso il secondo trimestre dell'anno con una leggera decelerazione; il PIL infatti, secondo le stime ISTAT, è salito dello 0,2% sul trimestre precedente, mentre nel primo trimestre la crescita congiunturale era stata dello 0,3%. Il maggior contributo alla crescita deriva dagli investimenti (+0,5% rispetto al trimestre precedente) mentre i consumi privati sembrano risentire della fase di aumento dell'inflazione caratterizzata dai rialzi dei prezzi energetici. L'ISTAT, nella Nota mensile di ottobre 2018, prevede il proseguimento della fase di crescita economica contenuta e il valore dell'ITA-Coin2 di settembre di Banca d'Italia è rimasto sostanzialmente stazionario ma su valori estremamente bassi (0,02 a settembre rispetto a 0,04 ad agosto). Per il 2018, FMI e OCSE prevedono per l'Italia la medesima crescita del PIL (+1,2%); FMI ha però evidenziato l'importanza per la politica di bilancio di mantenere la fiducia dei mercati poiché un aumento degli spread rende il Paese più vulnerabile. Infatti, l'incertezza in merito alle politiche economiche e finanziarie si è riflessa sullo spread decennale tra BTP e Bund che, a partire dal mese di maggio, è fortemente aumentato, rimanendo in prossimità dei 250 bps e raggiungendo il suo massimo a 327 bps nel corso del mese di ottobre. Molto forte è stato l'incremento dei rendimenti anche sulle scadenze brevi, con le aste sui BOT che sono tornate a tassi positivi, mentre per tutto il 2017 e fino al mese di aprile 2018 hanno sempre fatto registrare rendimenti negativi all'emissione.
Tali incertezze si sono riflesse anche nelle valutazioni delle agenzie di rating. Il 31 agosto Fitch (BBB) ha cambiato l'outlook della Repubblica Italiana da stabile a negativo. Successivamente, il 19 ottobre Moody's ha ridotto il rating da Baa2 a Baa3, con outlook stabile. Infine il 26 ottobre S&P (BBB) ha cambiato l'outlook da stabile a negativo.
1 Indice prodotto dalla Banca d'Italia in collaborazione con il Centre for Economic Policy Research (CEPR) che fornisce una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell'area euro in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL, depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo).
2 Indice prodotto dalla Banca d'Italia che fornisce, in tempo reale, una stima mensile dell'evoluzione tendenziale dell'attività economica sfruttando l'informazione proveniente da diverse variabili di natura quantitativa (produzione industriale, inflazione, vendite al dettaglio, flussi di interscambio, indici azionari) e qualitativa (fiducia di famiglie e imprese, indicatori PMI). Ita-coin risponde quindi a finalità simili a quelle per le quali viene impiegato €-coin.
| 3° trimestre | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | Dati economici (in milioni di euro) |
2018 | 2017 | Variazioni | ||
| 5,3% | 127 | 2.395 | 2.522 | Ricavi | 7.951 | 7.893 | 58 | 0,7% |
| di cui: | ||||||||
| $-2,5%$ | (21) | 849 | 828 Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione | 2.589 | 2.661 | (72) | $-2,7%$ | |
| 13,2% | 19 | 144 | 163 | Servizi di Pagamento, mobile e digitale | 470 | 422 | 48 | 11,4% |
| 9,3% | 99 | 1.069 | 1.168 | Servizi Finanziari | 3.844 | 3.779 | 65 | 1,7% |
| 9,0% | 30 | 333 | 363 | Servizi Assicurativi | 1.048 | 1.031 | 17 | 1,6% |
| $-0,1%$ | (1) | 1.934 | 1.933 | Costi | 6.037 | 6.304 | (267) | $-4,2%$ |
| di cui: | ||||||||
| $-0,2%$ | (2) | 1.307 | 1.305 | Costo del lavoro totale | 4.151 | 4.241 | (90) | $-2,1%$ |
| $-0.4%$ | (5) | 1.300 | 1.295 | di cui costo del lavoro | 4.122 | 4.229 | (107) | $-2,5%$ |
| 42,9% | 3 | 7 | 10 | di cui incentivi all'esodo | 29 | 12 | 17 | n.s. |
| 0,2% | $\mathbf{1}$ | 627 | 628 | Altri costi operativi | 1.886 | 2.063 | (177) | $-8,6%$ |
| 27,8% | 128 | 461 | 589 | EBITDA | 1.914 | 1.589 | 325 | 20,5% |
| 0,8% | $\mathbf{1}$ | 132 | 133 | Ammortamenti e svalutazioni | 405 | 413 | (8) | $-1,9%$ |
| 38,6% | 127 | 329 | 456 | EBIT | 1.509 | 1.176 | 333 | 28,3% |
| 4,3% | 13,7% | 18,1% | EBIT Margin | 19,0% | 14,9% | 4,1% | ||
| n.s. | 15 | 6 | 21 | Proventi/(Oneri) finanziari | 43 | (69) | 112 | n.s. |
| 42,4% | 142 | 335 | 477 | Utile lordo | 1.552 | 1.107 | 445 | 40,2% |
| 28,9% | 35 | 121 | 156 | Imposte | 496 | 383 | 113 | 29,5% |
| 50,0% | 107 | 214 | 321 | Utile netto | 1.056 | 724 | 332 | 45,9% |
| 50,0% | 0,082 | 0.164 | 0,246 | Utile netto per azione | 0,809 | 0,554 | 0,255 | 45,9% |
| Organico del Gruppo | Primi nove mesi 2018 |
Primi nove mesi 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Numero medio dipendenti o | 134.575 | 137.869 | (3.294) | $-2.4%$ |
| Costo del lavoro ordinario unitario (in migliaia di euro) | 40.8 | 41.0 | (0,2) | $-0,5%$ |
| Investimenti (in milioni di euro) | Primi nove mesi 2018 |
Primi nove mesi 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Investimenti | 260 | 283 | (23) | $-8,1%$ |
| di cui | ||||
| Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione | 194 | 230 | (36) | $-15,7%$ |
| Pagamenti Mobile e Digitale | 33 | 28 | 5 | 17,9% |
| Finanziario | 22 | 17 | 5 | 29,4% |
| Assicurativo | 11 | 8 | 3 | 37,5% |
| Dati Patrimoniali e Finanziari | 30 SCRETTING 2018 |
JE MILLIME 2017 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | |||||
| Capitale immobilizzato | 2.957 | 3.077 | (120) | $-3,9%$ | |
| Capitale circolante netto | 1.903 | 1.452 | 451 | 31,1% | |
| Capitale investito lordo | 4.860 | 4.529 | 331 | 7,3% | |
| Fondi diversi e Altre attività/passività | (2.088) | (2.546) | 458 | $-18,0%$ | |
| Capitale investito netto | 2.772 | 1.983 | 789 | 39,8% | |
| Patrimonio netto | 7.300 | 7.550 | (250) | $-3,3%$ | |
| Posizione finanziaria netta | (4.528) | (5.567) | 1.039 | $-18,7%$ | |
| Posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione | (459) | (845) | 386 | $-45,7%$ |
La gestione dei primi nove mesi del 2018 ha permesso di conseguire un positivo risultato operativo consolidato che si attesta a 1.509 milioni di euro e registra una crescita del 28,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (1.176 milioni di euro), principalmente per effetto della riduzione dei costi operativi e del costo del lavoro.
I ricavi totali del Gruppo ammontano a 8 miliardi di euro, segnando una crescita di 58 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (+0,7%).
Nel dettaglio, i ricavi dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 2.589 milioni di euro evidenziando una contrazione del 2,7% rispetto ai primi nove mesi del 2017 per effetto della riduzione dei volumi della corrispondenza tradizionale, in parte compensati dai risultati del comparto dei pacchi i cui volumi registrano un incremento del 9,2% passando da 81 milioni di spedizioni dei primi nove mesi del 2017 a 89 milioni di spedizioni - e i cui ricavi crescono del 5,2%, passando da 501,7 milioni di euro a 527,7 milioni di euro.
I servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale hanno contribuito alla formazione dei ricavi con 470 milioni di euro, in aumento dell'11,4% rispetto ai primi nove mesi del 2017 e accolgono i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi di telefonia di PosteMobile SpA.
I ricavi dei servizi Finanziari ammontano complessivamente a 3.844 milioni di euro e segnano una crescita dell'1,7% rispetto ai 3.779 milioni di euro dell'analogo periodo del precedente esercizio. La variazione, a fronte del miglioramento del margine d'interesse e della buona performance del Servizio di Raccolta del Risparmio Postale in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti (+14,6%), riflette minori plusvalenze realizzate, in linea con la nuova strategia del Gruppo di ridurre la dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti, nonché minori ricavi derivanti dalla cessione della partecipazione in Banca del Mezzogiorno–MCC avvenuta il 7 agosto 2017.
Il comparto Assicurativo ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 1.048 milioni di euro, segnando un incremento di 17 milioni euro, pur in presenza della minore raccolta lorda realizzata rispetto al precedente esercizio, (-3,7 miliardi di euro), per effetto dell'incremento del margine finanziario che beneficia invece dell'aumento delle masse gestite.
Come anticipato, l'analisi dei costi, che passano da 6,3 miliardi di euro del 2017 a 6,0 miliardi di euro, evidenzia una riduzione del 4,2%.
Gli altri costi operativi passano da 2.063 milioni di euro dei primi nove mesi del 2017 a 1.886 milioni di euro nel 2018 e segnano una riduzione dell'8,6% per effetto prevalentemente dei maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri dei primi nove mesi del 2017 in prevalenza legati ai rischi operativi dei fondi immobiliari.
Il costo del lavoro registra una riduzione del 2,1%, passando da 4.241 milioni di euro del 2017 a 4.151 milioni di euro nel 2018, per effetto della riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (circa 3.300 FTE in meno rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente).
Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso dei primi nove mesi del 2018 ammonta a 29 milioni di euro (12 milioni di euro nel 2017) ed è prevalentemente relativo al personale dirigente; per il restante personale si è utilizzato il piano esodi precostituito.
Tenuto conto degli Ammortamenti e svalutazioni del periodo (405 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018 rispetto a 413 milioni di euro del 2017), dei proventi finanziari netti conseguiti nel 2018 rispetto al 2017 che risentivano di oneri da svalutazione per 82 milioni di euro delle Contingent Convertible Notes emesse in relazione all'operazione Alitalia del 2014, nonché della svalutazione operata sul Fondo Atlante di 12 milioni di euro e delle imposte del periodo, l'utile del periodo si attesta a 1.056 milioni di euro, segnando un incremento del 45,9% rispetto al risultato dei primi nove mesi del 2017 (724 milioni di euro di utile di periodo).
| (dati in milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primi nove mesi 2018 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile e digitale |
Finanziario Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale | |
| Totale ricavi | 6.115 | 713 | 4.593 | 1.049 | (4.519) | 7.951 |
| Ricavi da terzi | 2.589 | 470 | 3.844 | 1.048 | 7.951 | |
| Ricavi infrasettoriali | 3.526 | 243 | 749 | 1 | (4.519) | $\overline{\phantom{a}}$ |
| Totale costi | 5.938 | 558 | 4.007 | 458 | (4.519) | 6.442 |
| Costo del lavoro totale | 4.029 | 23 | 71 | 28 | $\qquad \qquad -$ | 4.151 |
| di cui costo del lavoro | 4.010 | 23 | 62 | 27 | - | 4.122 |
| di cui incentivi all'esodo | 19 | $\overline{\phantom{0}}$ | 9 | $\qquad \qquad$ | 29 | |
| Altri costi operativi | 1.482 | 128 | 217 | 59 | $\qquad \qquad -$ | 1.886 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 376 | 17 | 12 | 405 | ||
| Costi infrasettoriali | 51 | 390 | 3.719 | 359 | (4.519) | |
| EBIT | 177 | 155 | 586 | 591 | ٠ | 1.509 |
| EBIT MARGIN | 2,9% | 21,7% | 12,8% | 56,3% | 19,0% | |
| Proventi/(Oneri) finanziari | (17) | 2 | 8 | 50 | $\overline{\phantom{a}}$ | 43 |
| Utile lordo | 160 | 157 | 594 | 641 | 1.552 | |
| Imposte | 66 | 40 | 166 | 224 | $\overline{\phantom{a}}$ | 496 |
| Utile netto | 94 | 117 | 428 | 417 | $\overline{\phantom{a}}$ | 1.056 |
Nel mercato postale europeo prosegue il trend di flessione strutturale dei servizi postali tradizionali, quale conseguenza della maggior diffusione e propensione all'utilizzo di forme di comunicazione elettronica; per contro, il mercato dei servizi di corriere espresso e pacchi registra crescite di rilievo grazie alla sempre maggiore diffusione del commercio elettronico, sostenuto anche dalle nuove tecnologie (per es. acquisti e pagamenti on line effettuati dai dispositivi mobili).
In Italia, secondo quanto riportato dall'AGCom nella Relazione Annuale 20183 , il settore postale è caratterizzato dalla presenza di un numero molto elevato di operatori (circa 2.900 a marzo 2018) di gran lunga superiore alla media europea; tuttavia il traffico complessivo risulta ancora gestito da pochi grandi operatori che sono responsabili, nei confronti del mittente e del destinatario, dell'intera catena di produzione (end-to-end). A differenza dei principali operatori, gli altri soggetti abilitati operano principalmente a livello locale e tendenzialmente sono consorziati tra loro al fine di ottenere una maggiore copertura territoriale e sono attivi solo in una o più fasi della catena del valore relativa al mercato postale (raccolta, consegna, trasporto, ecc.).
I servizi di corriere espresso, come anticipato, si confermano in crescita per effetto della sempre maggiore diffusione del commercio elettronico. Il comparto è concentrato in poche aziende di grandi dimensioni che realizzano la quota preponderante del giro d'affari complessivo.
Il 10 settembre 2017, con l'entrata in vigore della Legge 124/2017, viene stabilito il superamento dell'attività in esclusiva di Poste Italiane nella consegna degli atti giudiziari.
Tale legge prevede peraltro che la licenza speciale per lo svolgimento dei servizi di notifica a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni del Codice della strada è subordinata a una serie di requisiti (per es. affidabilità, professionalità e onorabilità) e obblighi di Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, qualità, continuità, disponibilità ed esecuzione dei medesimi.
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) con Delibera 77/18/CONS del 20 febbraio 2018, ha definito il regime giuridico della licenza speciale per lo svolgimento dei servizi di notifica a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni
3 La Relazione 2018 è stata presentata dall'Agcom in Parlamento nel luglio 2018.
12 Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018
del Codice della strada, la cui esclusiva a favore di Poste Italiane è stata eliminata dalla Legge n.124/2017, a partire dal 10 settembre 2017. Tale licenza è subordinata a una serie di requisiti (per es. affidabilità, professionalità e onorabilità) e obblighi di Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, qualità, continuità, disponibilità ed esecuzione dei medesimi. La regolamentazione del mercato della consegna degli atti giudiziari si è completata nel settembre 2018 con la pubblicazione del Decreto del MISE recante il Disciplinare delle procedure per il rilascio delle licenze individuali speciali per l'offerta al pubblico dei servizi di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e comunicazioni connesse (Legge 20 novembre 1982 n. 890) e di violazioni del codice della strada. (art. 201 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285). Tra le modifiche introdotte dal Decreto, entrate in vigore il 22 settembre 2018, occorre evidenziare la eliminazione, dal processo di notifica, della Comunicazione di Avvenuta Notifica (CAN)4 .
Con Delibera 266/18/CONS del 6 giugno 2018 l'AGCom ha aggiornato le tariffe base dei Servizi postali Universali per l'editoria5 con decorrenza al pubblico dal 1° luglio 2018, al fine di garantire una maggiore copertura dei costi in presenza di volumi strutturalmente decrescenti. Non variano invece le tariffe agevolate pagate dagli editori e dai soggetti no-profit, così da sostenere quanto più possibile un servizio di interesse economico generale, il cui fine è quello di assicurare l'accessibilità dell'informazione agli utenti finali. I fondi stanziati per finanziare il sistema delle agevolazioni statali per gli anni 2018 e 2019 in base alle previsioni della Legge di Stabilità 2018 ammontano rispettivamente a 59,3 e 57,5 milioni di euro.
A partire dal 3 luglio 2018, nel rispetto dei limiti a tutela dell'utenza disposti dall'AGCom con la Delibera 728/13/CONS, Poste Italiane ha aumentato le tariffe per alcuni servizi universali a garanzia di elevati standard di qualità e consentendo un parziale recupero dei costi sostenuti per garantire lo svolgimento del servizio postale universale su tutto il territorio. Le associazioni dei consumatori CODACONS e Associazione Articolo 32-97 in data 3 settembre 2018 hanno proposto ricorso al TAR Lazio contro tali nuove condizioni economiche. Ad oggi si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.
| 3° trimestre | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| 1,2% | 7 | 599 | 606 | Corrispondenza | 1.903 | 1.941 | (38) | $-2,0%$ |
| 10,7% | 17 | 159 | 176 | Pacchi | 528 | 502 | 26 | 5,2% |
| $-49,5%$ | (45) | 91 | 46 | Altri ricavi | 158 | 218 | (60) | $-27,5%$ |
| 7,9% | 78 | 993 | 1.071 | Ricavi infrasettoriali | 3.526 | 3.446 | 80 | 2,3% |
| 3,1% | 57 | 1.842 | 1.899 | Totale Ricavi | 6.115 | 6.107 | 8 | 0,1% |
| $-0,2%$ | (2) | 1.271 | 1.269 | Costo del lavoro | 4.029 | 4.109 | (80) | $-1,9%$ |
| $-0,3%$ | (4) | 1.265 | 1.261 | di cui costo del lavoro | 4.010 | 4.102 | (92) | $-2,2%$ |
| 33,3% | $\overline{c}$ | 6 | 8 | di cui incentivi all'esodo | 19 | 7 | 12 | n.s. |
| $-3,3%$ | (17) | 514 | 497 | Altri costi operativi | 1.482 | 1.572 | (90) | $-5,7%$ |
| 6,7% | 1 | 15 | 16 | Costi infrasettoriali | 51 | 48 | 3 | 6,3% |
| $-1,0%$ | (18) | 1.800 | 1.782 | Totale Costi | 5.562 | 5.729 | (167) | $-2,9%$ |
| 178,6% | 75 | 42 | 117 | EBITDA | 553 | 378 | 175 | 46,3% |
| 0,8% | 1 | 123 | 124 | Ammortamenti e svalutazioni | 376 | 382 | (6) | $-1,6%$ |
| 91,4% | 74 | (81) | (7) | EBIT | 177 | (4) | 181 | n.s. |
| 4,0% | -4,4% | $-0.4%$ | EBIT MARGIN | 2,9% | $-0,1%$ | 3,0% | ||
| 75,0% | 9 | (12) | (3) | Proventi/(Oneri) finanziari | (17) | (110) | 93 | 84,5% |
| 89,2% | 83 | (93) | (10) | Utile lordo | 160 | (114) | 274 | n.s. |
| n.s. | 28 | (18) | 10 | Imposte | 66 | (13) | 79 | n.s. |
| 73,3% | 55 | (75) | (20) | Utile netto | 94 | (101) | 195 | n.s. |
4 Con tale comunicazione il destinatario veniva informato, a mezzo raccomandata, dell'avvenuta consegna dell'atto notificato a persona abilitata per suo conto a riceverlo.
Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 13 5 In base al D.L.vo n. 261 del 1999 gli invii di libri, cataloghi, giornali, periodici e similari rientrano nel Servizio postale Universale.
| Principali KPI del settore Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
30 settembre 2018 |
30 settembre 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) | 2.224 | 2.324 | (100) | $-4,3%$ |
| Servizi di Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) | 88,6 | 81,1 | 7,5 | 9,2% |
| Ricavi/FTE (euro) | 46.301 | 45.198 | 1.103 | 2,4% |
| Numero Centri di Recapito | 1.831 | 2.082 | (251) | $-12,1%$ |
| Joint Delivery Model: avanzamento progetto o | 40% | n.a. | $\qquad \qquad$ | |
| Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) | 348 | 348 | ||
| Numero Uffici Postali | 12.824 | 12.822 | 2 | n.s. |
| Uffici Postali etnici | 27 | 27 | $\overline{\phantom{m}}$ | $\overline{\phantom{a}}$ |
| Sale dedicate alla consulenza | 6.503 | 6.469 | 34 | 0,5% |
| Corner dedicati a prodotti e servizi PosteMobile | 341 | 341 | ||
| Corner UP | 118 | 118 | ||
| Rete ATM Postamat | 7.271 | 7.252 | 19 | 0,3% |
Il settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo positivo per 177 milioni di euro, in miglioramento di 181 milioni di euro rispetto al risultato operativo negativo di 4 milioni di euro conseguito nel medesimo periodo dell'esercizio precedente principalmente per effetto della riduzione dei costi (-167 milioni di euro).
I Ricavi da mercato evidenziano una riduzione del 2,7%, passando da 2.661 milioni di euro, conseguiti nei primi nove mesi del 2017 a 2.589 milioni di euro, per effetto dei minori ricavi derivanti dal comparto della Corrispondenza tradizionale (-38 milioni di euro) e della variazione degli altri ricavi (-60 milioni di euro) che accolgono, tra l'altro, le attività rese dalla compagnia aerea Mistral Air che, nel corso del 2018, ha progressivamente cessato le attività di linea. Per contro, le performance dei ricavi del comparto Pacchi sono in crescita del 5,2% (+26 milioni di euro), in particolare nel comparto B2C, grazie alla sempre maggiore diffusione del commercio elettronico.
I ricavi infrasettoriali si incrementano di 80 milioni di euro e sono in prevalenza riferibili alla remunerazione dei servizi di distribuzione dei prodotti finanziari e assicurativi negli Uffici Postali resi agli altri segmenti e regolati dai disciplinari interni. I Costi totali, che ammontano a 5.562 milioni di euro, si riducono del 2,9% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente per effetto della riduzione del costo del lavoro (-80 milioni di euro) conseguente alla la riduzione dell'organico medio, quale risultato delle azioni di efficienza poste in essere, e degli altri costi operativi (-90 milioni di euro) ascrivibile principalmente a minori costi variabili (tra cui i minori costi operativi della compagnia Mistral Air per la cessazione delle suddette attività di linea) e dalla riduzione degli altri costi e oneri a seguito dei rilasci del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi.
Il saldo netto degli Oneri finanziari ammonta a 17 milioni di euro e registra un miglioramento di 93 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (-110 milioni di euro) sul quale incideva la svalutazione delle Contingent Convertible Notes sottoscritte nel dicembre 2014 da Poste Italiane ed emesse da Midco SpA (società che detiene il 51% della Alitalia SAI).
Tenuto conto delle imposte di periodo (66 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 94 milioni di euro, in miglioramento di 195 milioni di euro rispetto al risultato netto negativo per 101 milioni di euro conseguito nei primi nove mesi del 2017.
Il risultato del settore tiene infine conto, nell'ambito del marcato sviluppo del business pacchi, anche degli effetti della gestione della controllata SDA Express Courier SpA che è stata oggetto di una ricapitalizzazione di 50 milioni di euro, necessari a garantire alla società un ruolo rilevante all'interno dell'offerta complessiva pacchi del Gruppo.
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primi nove mesi | Primi nove mesi | |||||||
| 2018 | 2017 | Variazioni | 2018 | 2017 | Variazioni | |||
| Posta Indescritta | 1.032 | 1.039 | (7) | $-0.7%$ | 588 | 611 | (23) | $-3,8%$ |
| Posta Descritta | 146 | 142 | 4 | 2,8% | 713 | 705 | 8 | 1,1% |
| Direct Marketing | 436 | 476 | (40) | $-8,4%$ | 102 | 111 | (9) | $-8,1%$ |
| Servizi Integrati | 20 | 19 | 1 | 5,3% | 124 | 123 | 1 | 0,8% |
| Altro (1) | 590 | 648 | (58) | $-9,0%$ | 139 | 167 | (28) | $-16,8%$ |
| Compensazioni per il Servizio Postale Universale e Integrazioni tariffarie (2) |
٠ | $\overline{\phantom{a}}$ | 237 | 224 | 13 | 5,8% | ||
| Totale Corrispondenza di Gruppo | 2.224 | 2.324 | (100) | -4,3% | 1.903 | 1.941 | (38) | $-2,0%$ |
I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 4,3% (-100 milioni di invii) e del 2,0% (-38 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2017, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali, anche per effetto della progressiva dematerializzazione delle comunicazioni (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line, ecc.). Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-7 milioni di invii, corrispondenti a -0,7% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente), ha generato un calo dei ricavi per 23 milioni di euro (-3,8%).
La Posta Descritta registra un aumento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 2,8% (+4 milioni di invii) rispetto ai primi nove mesi del 2017, per effetto principalmente della crescita dei flussi di raccomandate internazionali inbound relative alla spedizione di piccoli oggetti legati allo sviluppo dell'e-commerce. A tale aumento dei volumi non è tuttavia corrisposta un'analoga variazione dei ricavi (+1,1% corrispondenti a 8 milioni di euro) poiché tali prodotti sono caratterizzati da tariffe medie inferiori rispetto agli altri prodotti del comparto.
Il Direct Marketing segna un rallentamento dei volumi dell'8,4% (-40 milioni di invii) imputabile alla razionalizzazione effettuata dalla clientela delle spese in comunicazione a mezzo posta; tale rallentamento ha generato una contrazione dei ricavi dell'8,1% (-9 milioni di euro).
I volumi dei servizi integrati si incrementano di 1 milione di spedizioni (+5,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente) attestandosi a 20 milioni nei primi nove mesi del 2018 e hanno generato ricavi per 124 milioni di euro essenzialmente per effetto del positivo apporto del Servizio Integrato Notifiche di Atti giudiziari.
La voce Altro, infine, che accoglie tra l'altro i servizi di Printing effettuati dalla controllata Postel, mostra una riduzione del 9% dei volumi (-58 milioni di spedizioni) e del 16,8% dei ricavi (-28 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2017, per effetto del calo del mercato delle Stampa
La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per i primi nove mesi del 2018, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019 ammonta a 197 milioni di euro mentre le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale, introdotte dal 1° gennaio 2017 ammontano a 40 milioni di euro.
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primi nove mesi | Primi nove mesi | |||||||
| 2018 | 2017 | Variazioni | 2018 | 2017 | Variazioni | |||
| B 2 C | 49,9 | 40,2 | 9,7 | 24,1% | 202.7 | 162,2 | 40,5 | 25,0% |
| B2B | 22,1 | 21,3 | 0,8 | 3,8% | 155.2 | 156,1 | (0,9) | $-0,6%$ |
| C 2 C | 4,0 | 4,2 | (0,2) | $-4,8%$ | 40,4 | 41,8 | (1,4) | $-3,3%$ |
| Altro (*) | 12,6 | 15,4 | (2,8) | $-18.2%$ | 129.4 | 141,6 | (12,2) | $-8,6%$ |
| Totale Pacchi | 88,6 | 81,1 | 7,5 | 9.2% | 527.7 | 501.7 | 26,0 | 5,2% |
I risultati del comparto Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 9,2% (+7,5 milioni di invii) e del 5,2% (+26 milioni di euro) rispetto ai primi nove mesi del 2017, per effetto essenzialmente del crescente sviluppo dell'e-commerce in Italia e ai positivi impatti sul segmento B2C che ha conseguito ricavi per 202,7 milioni di euro, in crescita del 25,0% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, a fronte di circa 50 milioni di spedizioni realizzate.
Nel corso del mese di aprile, a valle dell'accordo con le Organizzazioni Sindacali, è stata avviata la progressiva implementazione del nuovo modello "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti. Tale modello prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend.
La flessibilità offerta dal Joint delivery è stata valorizzata anche dall'accordo raggiunto con Amazon nel mese di giugno per la consegna di prodotti sul territorio nazionale. Grazie a tale partnership, che avrà durata triennale, rinnovabile per ulteriori 2 anni, il Gruppo contribuirà ad accelerare lo sviluppo dell'e-commerce in Italia.
Nel periodo sono proseguiti gli interventi atti a migliorare, attraverso l'introduzione di automazione negli impianti, dei processi di smistamento; tra questi l'installazione di nuovi impianti di smistamento della corrispondenza presso il CMP Milano Peschiera Borromeo, oltre a quello già installato sul CMP di Bologna.
È altresì continuata anche la progressiva espansione della nuova rete PuntoPoste rappresentata da 348 punti per il ritiro degli acquisti on line e la spedizione di resi e pacchi preaffrancati o prepagati. La nuova rete PuntoPoste mette a disposizione dei clienti, sia locker (chioschi automatizzati dotati di terminale touch screen, lettore barcode e mini stampante), sia punti di ritiro alternativi e complementari agli Uffici Postali, per soddisfare i crescenti bisogni di prossimità e flessibilità oraria dei clienti. Nel corso dei primi nove mesi del 2018 sono stati attivati 299 locker PuntoPoste presso le aree self di alcuni Uffici Postali e in luoghi ad alta frequentazione come supermercati, centri commerciali, distributori di carburante; ulteriori attivazioni sono previste progressivamente nei prossimi mesi con l'obiettivo di garantire sempre maggiore copertura su tutto il territorio nazionale.
Infine, un importante passo in avanti in questa direzione è rappresentato dall'accordo quadro di collaborazione raggiunto nel mese di maggio tra Poste Italiane e la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) che prevede la possibilità per le tabaccherie di entrare a far parte di "PuntoPoste – Tabaccaio".
Il mercato Italiano dei servizi di pagamento ha mostrato importanti segnali di crescita nel 2017, quando il valore delle transazioni effettuate con carta ha raggiunto i 220 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016). Di queste transazioni il 21% (15% nel 2016) sono state effettuate tramite modalità innovative di pagamento digitale: eCommerce ed ePayment (20,3 miliardi di euro), Contactless Payment (18 miliardi di euro), Mobile Payment & Commerce (6,7 miliardi di euro) e Mobile POS (0,9 miliardi di euro).
La crescita di questi New Digital Payment sarà spinta dai consumatori che stanno modificando le loro abitudini e anche dal Contactless Payment e dal Mobile Proximity Payment: i pagamenti contactless sono cresciuti di oltre il 150% nel 2017 (l'8% del transato con carta).
Con riferimento al mercato Digital, in Italia il 73% della popolazione è online (43 milioni di persone) e circa 34 milioni di utenti sono attivi sui social media, con una continua crescita del numero degli utenti 'connessi' anno dopo anno. L'83% di utenti utilizza il mobile come modalità di accesso a internet e il 51% degli utenti è attivo sui social mediante il mobile. Il tempo medio di connessione a internet è di 6 ore al giorno, di cui 2 vengono impiegate principalmente nell'attività sulle piattaforme social e gli utenti che utilizzano internet almeno una volta al giorno sono l'88%6 .
Le aziende stanno avviando percorsi di trasformazione digitale in linea con le tendenze di mercato e le nuove esigenze degli utenti, e il digitale è sempre più una priorità anche in ambito Pubblica Amministrazione: SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che ha l'obiettivo di fornire ai cittadini un sistema di "login" unico con cui accedere a tutti i servizi online della PA, abilita l'accesso a oltre 4.300 servizi online di circa 4.000 Pubbliche Amministrazioni centrali e locali aderenti tra le quali l'INPS, l'Agenzia delle Entrate, i Comuni e le Università7 . Nei primi 9 mesi del 2018, l'Identità Digitale SPID di Poste Italiane ha visto aumentare il numero di titolari di ca. 595mila unità con picchi di otre 5mila sottoscrizioni al giorno in corrispondenza delle scadenze fiscali.
A luglio 2018 si è completato, inoltre, il processo di notifica di SPID alla Commissione europea, avviato il 24 novembre 2017 in conformità a quanto previsto dal regolamento comunitario eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). Con l'avvenuta notifica, come recentemente da comunicato AgID (Agenzia per l'Italia Digitale), l'Italia, dopo la Germania, è il secondo paese europeo ad essersi attivato per il mutuo riconoscimento del proprio sistema di identità digitale nazionale e il primo a notificare un sistema che vede anche il coinvolgimento di soggetti privati.
Il mercato della telefonia Mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili8 , ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 168% della popolazione, con una quota degli MVNO attorno al 14%. Le linee complessive al primo semestre 2018 sono stimate attorno ai 102 milioni comprensive di circa 18 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato con una quota attorno al 4% PosteMobile, rappresenta circa il 47% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali9 .
Il 2018 ha visto un progressivo inasprimento della pressione competitiva per effetto del lancio della nuova Compagnia Iliad, a cui ha fatto seguito l'ingresso, a fine giugno, di Ho.Mobile, second brand di Vodafone.
In risposta agli avvenuti cambiamenti dello scenario competitivo, PosteMobile ha ulteriormente rafforzato la spinta commerciale in acquisizione, grazie al rinnovo del portafoglio tariffario, sia a canone sia a consumo e al lancio di specifiche promozioni con l'obiettivo di incentivare la fidelizzazione del cliente e prevenire fenomeni di churn e di SIM silenti, a salvaguardia della qualità acquisitiva.
Per quanto riguarda i servizi di telefonia fissa, nel corso dei primi nove mesi del 2018 PosteMobile Casa ha consolidato il posizionamento competitivo sul proprio target di riferimento lanciando promozioni dedicate ai Titolari di Libretto di Risparmio Postale e ai sottoscrittori di finanziamenti Quinto BancoPosta.
Inoltre, l'atteso lancio del 5G dovrebbe fornire una spinta all'IoT consentendo agli operatori del settore di aggiornare ulteriormente il proprio portafoglio di offerta sviluppando soluzioni end to end sempre più mirate a soddisfare le esigenze dei clienti10 .
Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 17
6 Fonte: Report 'Digital in 2018 – Italy', We Are Social, Hootsuite - gennaio 2018.
7 Fonte: www.spid.gov.it
8 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 2/2018.
9 Stima interna PosteMobile sulla base del report AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni 2/2018.
10 ETNO (European Telecommunications Network Operators) Annual Economic Report 2017 M2M e IOT.
Con il D.Lgs 15 dicembre 2017 n. 218, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2018, il Legislatore italiano ha recepito il Payment Legislative Package: Direttiva (UE) 2015/2366 (PSD2- Payment Services Directive) e Regolamento (UE) 2015/751 (IFR).
La normativa promuove l'impiego di nuovi strumenti che accedono direttamente ai conti per i pagamenti che avvengono via internet o in mobilità. È inoltre volta ad accrescere e diffondere la fiducia nell'avvio di pagamenti multi-strumento in una logica multicanale, richiamando l'attenzione su un uso strategico dell'Identità Digitale, quale modalità di autenticazione per l'utente.
Con particolare riferimento alle norme tecniche di regolamentazione per l'autenticazione forte del cliente e gli standard aperti di comunicazione comuni e sicuri (RTS - Regulatory Technical Standards), il 13 marzo 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento delegato (UE) 2018/389 che integra la PSD2 e definisce i requisiti cui devono conformarsi i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP).
Il Regolamento si applicherà a partire dal 14 settembre 2019, a eccezione dei paragrafi relativi agli obblighi generali per le interfacce di accesso con le terze parti che si applicano a decorrere dal 14 marzo 2019.
Il 9 luglio 2018 è stata pubblicata la Circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 22 del 15 giugno 2018 relativa all'applicazione della Direttiva PSD2 da parte delle Pubbliche Amministrazioni che si avvalgono di un servizio di Tesoreria o di cassa affidato a una Banca o a Poste italiane. L'obiettivo è di individuare, nell'ambito dell'applicazione della PSD2 i requisiti normativi applicabili ai pagamenti in ambito PA, le peculiarità del servizio di tesoreria (o cassa), gli aspetti che possono incidere sul rapporto intercorrente tra la PA e il tesoriere/cassiere, nonché le soluzioni di carattere contabile per consentire la corretta applicazione della nuova disciplina.
Inoltre, l'11 luglio 2018 la Banca d'Italia ha pubblicato un documento di consultazione che illustra le modifiche che l'Autorità intende effettuare al proprio Provvedimento del 17 maggio 2016 "Diposizioni di vigilanza per gli istituti di pagamento e di moneta elettronica" a valle delle modifiche legislative apportate al Testo Unico Bancario (TUB) e al Decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11, per effetto del recepimento della PSD2. I principali interventi riguardano: Autorizzazione (Capitolo II); requisiti in materia di tutela dei fondi della clientela (Capitolo IV, Sezione II); Fondi propri (Capitolo V); Requisiti in materia di organizzazione amministrativa e contabile e controlli interni (Capitolo VI); Operatività degli istituti italiani in Italia e all'estero (Capitolo VII) e degli istituti esteri in Italia (Capitolo VIII); Nuovi servizi di disposizione di ordini di pagamento e di informazione sui conti.
L'Autorità Bancaria Europea (EBA) il 17 settembre 2018 ha pubblicato il documento concernente gli Orientamenti in materia di obblighi di segnalazione per i dati sulle frodi, ai sensi dell'articolo 96, paragrafo 6, della Direttiva PSD2 che i prestatori di servizi di pagamento devono segnalare alle rispettive autorità competenti, nonché sui dati aggregati che queste ultime devono condividere con l'EBA e la BCE. Gli Orientamenti si applicheranno dal 1° gennaio 2019, ad eccezione della segnalazione dei dati relativi alle esenzioni all'obbligo di utilizzare l'autenticazione forte del cliente che sarà applicabile a decorrere dal 14 settembre 2019.
Il 27 gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo testo del Codice Amministrazione Digitale (CAD) che tende a garantire il diritto dei cittadini di accedere ai propri dati, documenti e servizi in modalità digitale. Il nuovo CAD, perseguendo obiettivi di semplificazione, tiene separate la normativa primaria da quella contenente le indicazioni di carattere tecnologico e funzionale.
L'estensione ai gestori di servizi pubblici dell'ambito di applicazione del CAD produce impatti e necessità di adeguamento nella predisposizione dei servizi fruibili in modalità telematica. Di particolare rilievo sono gli obblighi connessi all'accesso ai servizi pubblici online tramite Identità Digitale e alla gestione delle comunicazioni tramite il Domicilio digitale.
Inoltre si applica anche a tali gestori, in relazione ai servizi di pubblico interesse, l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici - anche basati sull'uso del credito telefonico - tramite la piattaforma messa a disposizione da AgID.
L'evoluzione di tale piattaforma dovrà garantire, durante tutta la gestione del processo di pagamento, l'autenticazione degli utenti tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. Nel mese di luglio 2018 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove Linee guida per l'effettuazione dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (sistema PagoPA).
Relativamente al settore Mobile secondo quanto stabilito dall'AGCOM, dal 5 aprile 2018 tutte le opzioni tariffarie a canone devono avere un unico rinnovo nel corso di un mese, pertanto nel primo trimestre 2018 sono stati avviati gli sviluppi per effettuare la rimodulazione del periodo di rinnovo delle offerte a canone che presentavano un periodo di rinnovo di 4 settimane. Il rilascio della modifica alla durata del periodo di rinnovo delle offerte tariffarie è avvenuta entro la data prescritta dall'Autorità.
| 3° trimestre | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| 25,5% | 14 | 55 | 69 | Monetica | 191 | 154 | 37 | 24,0% |
| 5,3% | 2 | 38 | 40 | Altri pagamenti | 116 | 114 | 2 | 1,8% |
| 5,9% | 3 | 51 | 54 | Mobile | 163 | 154 | 9 | 5,8% |
| $-1,3%$ | (1) | 79 | 78 | Ricavi infrasettoriali | 243 | 247 | (4) | $-1,6%$ |
| 8,1% | 18 | 223 | 241 | Totale Ricavi | 713 | 669 | 44 | 6,6% |
| n.s. | 0 | 7 | $\overline{7}$ | Costo del lavoro | 23 | 22 | 1 | 4,5% |
| n.s. | 7 | 7 | di cui costo del lavoro | 23 | 22 | 1 | 4,5% | |
| - | di cui incentivi all'esodo | |||||||
| 10,3% | 4 | 39 | 43 | Altri costi operativi | 128 | 124 | 4 | 3,2% |
| 6,5% | 8 | 124 | 132 | Costi infrasettoriali | 390 | 364 | 26 | 7,1% |
| 7,1% | 12 | 170 | 182 | Totale Costi | 541 | 510 | 31 | 6,1% |
| 11,3% | 6 | 53 | 59 | EBITDA | 172 | 159 | 13 | 8,2% |
| n.s. | $\overline{\phantom{a}}$ | 5 | 5 | Ammortamenti e svalutazioni | 17 | 17 | $\overline{\phantom{a}}$ | n.s. |
| 12,5% | 6 | 48 | 54 | EBIT | 155 | 142 | 13 | 9,2% |
| 0,9% | 21,5% | 22,4% | EBIT MARGIN | 21,7% | 21,2% | 0,5% | ||
| $-33.3%$ | (1) | 3 | 2 | Proventi/(Oneri) finanziari | 2 | 6 | (4) | $-66,7%$ |
| 9,8% | 5 | 51 | 56 | Utile lordo | 157 | 148 | 9 | 6,1% |
| 14,3% | $\overline{c}$ | 14 | 16 | Imposte | 40 | 41 | (1) | $-2,4%$ |
| 8,1% | 3 | 37 | 40 | Utile netto | 117 | 107 | 10 | 9,3% |
| Principali KPI del settore Servizi di Pagamento, mobile e digitale | 30 settembre 2018 |
30 settembre 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Numero di Carte (in milioni) | 26,6 | 25,0 | 1,6 | 6,4% |
| di cui Carte Postepay (in milioni) | 19,0 | 17,4 | 1,6 | 9,2% |
| di cui Carte Postepay Evolution (in milioni) | 5,9 | 4,4 | 1,5 | 34,1% |
| Numero transazioni delle carte (in milioni) | 874 | 673 | 201,0 | 29,9% |
| di cui numero transazioni e-commerce (in milioni) | 142 | 117 | 25,0 | 21,4% |
| Valore Transato totale delle carte (in milioni di euro) | 20.242 | 17.194 | 3.048 | 17,7% |
| Postepay Digital e-Wallets (in milioni) | 2,5 | 1,5 | 1,0 | 66,7% |
| Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) | 16,8 | 14,2 | 2,6 | 18,3% |
| Identità digitali (numero in milioni) | 2,4 | 1,5 | 0,9 | 60,0% |
| SIM PosteMobile fisse e mobili emesse (in migliaia) | 838 | 817 | 21,0 | 2,6% |
Il segmento Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD) si pone l'obiettivo di rappresentare un presidio accentrato dei servizi di pagamento – anche in ottica di estensione alle nuove attività previste dalla PSD2 – nonché essere il centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo.
Il settore include i servizi di incasso e pagamento del settore finanziario (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile SpA che negli anni ha sviluppato esperienza in ambito digital e a supporto del "mobile-banking e mobile-payment".
L'andamento economico del settore PMD evidenzia per i primi nove mesi del 2018 un risultato della gestione operativa che si attesta a 155 milioni di euro, in crescita del 9,2% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
I ricavi totali ammontano a 713 milioni di euro (+6,6%) e beneficiano delle positive performance del comparto della "Monetica" che segna una crescita del 24% (+37 milioni di euro) e di un incremento del 5,8% del settore "Mobile" (+9 milioni di euro) principalmente attribuibile all'aumento della customer base del business PosteMobile Casa.
Al 30 settembre 2018 le carte Postepay in circolazione ammontano a circa 19 milioni, di queste 5,9 milioni sono le Postepay "evolution" cresciute del 34,1% rispetto al 30 settembre 2017.
All'interno del comparto "Monetica" anche i ricavi da servizi di acquiring mostrano una crescita rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente passando da 3,8 milioni di euro a 6,5 milioni di euro (+71,1%), beneficiando sia dell'incremento del transato, sia del numero dei POS attivati.
I ricavi da Altri pagamenti si attestano a circa 116 milioni di euro; di fatto, la contrazione dei ricavi da trasferimento fondi internazionali è stata compensata dalla crescita sia dei ricavi da bonifici, sia dei ricavi da accettazione deleghe di pagamento F23/F24.
I costi totali del settore ammontano a 541 milioni di euro e segnano una crescita del 6,1% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, in linea con l'incremento dei ricavi; nel dettaglio, i costi infra settoriali crescono dell'7,1% e accolgono principalmente le attività di collocamento e delle comunicazioni inviate alla clientela, rese dagli altri settori di Poste Italiane SpA per il business della monetica e pagamenti.
Tenuto conto delle imposte del periodo (40 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 117 milioni di euro, in crescita del 9,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
Nel corso dei primi nove mesi del 2018 si è assistito a un andamento positivo del listino azionario USA con lo S&P500 che alla fine di settembre segnava una performance del 9% da inizio anno, mentre le borse europee sono rimaste deboli e rispetto a inizio anno l'indice Euro Stoxx 50 era a -3,01%.
Sui mercati finanziari italiani l'andamento internazionale e l'incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economiche hanno generato una elevata volatilità; di fatto, il listino azionario italiano, dopo aver raggiunto il massimo degli ultimi anni attestandosi a 24.544 punti il 7 maggio 2018, ha segnato a fine settembre 2018 una performance negativa del 5,64% rispetto al 2017 tornando a 20.620 punti.
Come già evidenziato nel Contesto macroeconomico, l'incertezza in merito alle politiche economiche e finanziarie si è riflessa sullo spread decennale tra BTP e Bund che, a partire dal mese di maggio, è fortemente aumentato, rimanendo in prossimità dei 250 bps e raggiungendo il suo massimo a 327 bps nel corso del mese di ottobre. Molto forte è stato l'incremento dei rendimenti anche sulle scadenze brevi, con le aste sui BOT che sono tornate a tassi positivi, mentre per tutto il 2017 e fino al mese di aprile 2018 hanno sempre fatto registrare rendimenti negativi all'emissione. Alla fine di settembre 2018 lo spread decennale BTP-BUND ha chiuso a 268 bps (fonte: Bloomberg).
Come conseguenza, il portafoglio titoli gestito nel perimetro delle attività finanziarie (47 miliardi di Euro di valore nozionale dei titoli del Patrimonio BancoPosta) ha evidenziato minusvalenze latenti per circa 2,7 miliardi di euro. Inoltre, si ricorda che le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali del Patrimonio BancoPosta.
Nei primi mesi dell'anno l'attività di gestione del portafoglio titoli si è concentrata sulla stabilizzazione della sua redditività, realizzando plusvalenze nette per 379 milioni di euro in linea con l'obiettivo di Piano per il 2018 e, grazie al protrarsi delle buone condizioni di mercato, realizzando in gran parte le plusvalenze previste per il 2019.
A partire da maggio, con il peggioramento delle condizioni di mercato, l'attività si è concentrata prima sugli acquisti dei titoli in scadenza nel 2018 e quindi sulle scadenze del 2019.
Nei primi nove mesi del 2018 la dinamica della raccolta delle banche operanti in Italia, rappresentata dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni, ha registrato in base alle rilevazioni ABI11, una variazione su base annua dello 0,2%. Lo stock della raccolta a fine settembre 2018 si è attestato a circa 1.723 miliardi di euro con un decremento in valore assoluto di 4,4 miliardi di euro rispetto a inizio anno (+3,7 miliardi di euro rispetto allo stesso mese dell'anno precedente) derivante da un aumento dei depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) di circa 25,3 miliardi di euro (variazione annua pari a +3,6%) e un significativo deflusso di raccolta obbligazionaria pari a circa 29,7 miliardi di euro (variazione annua pari a -16,2%). A settembre il costo medio della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) si è assestato intorno allo 0,71%.
I finanziamenti bancari nel medesimo periodo hanno registrato una dinamica positiva: a fine settembre 2018 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.728 miliardi di euro, con una variazione annua pari a +1,6%; all'aumento dei prestiti alle famiglie hanno contribuito sia il credito al consumo, sia i mutui per l'acquisto di abitazioni (secondo le rilevazioni ABI aggiornate ad agosto 2018 l'ammontare dei mutui in essere ha registrato una variazione annua positiva del 2,2%).
Le sofferenze, al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, sono in flessione; ad agosto 2018 ammontavano a circa 40,5 miliardi di euro, un valore sostanzialmente stabile rispetto ai 40,1 miliardi del mese precedente ma in forte diminuzione rispetto allo stesso mese del 2017 registrando una variazione di circa 25 miliardi di euro (-38,3%). Il rapporto con gli impieghi si è così ridotto, attestandosi a 2,36% (l'anno precedente era 3,85%). Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese è rimasto molto basso: a settembre 2018 era pari al 2,58%, ben al di sotto dei livelli pre-crisi (6,18%, a fine 2007).
Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 21 11 ABI Monthly outlook ottobre 2018
L'8 febbraio 2018 la Banca d'Italia ha pubblicato sul proprio sito internet un documento in consultazione volto a dare attuazione agli Orientamenti dell'Autorità Bancaria Europea (EBA) sui "Dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio", del 22 marzo 2016. Al fine di dare attuazione a tali Orientamenti, la Sezione XI ("Requisiti organizzativi") delle Disposizioni in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" (Provvedimento della Banca d'Italia del 29 luglio 2009 e s.m.i.) è stata modificata con l'intento di disciplinare le misure organizzative che gli intermediari (produttori e collocatori di prodotti terzi) sono tenuti ad adottare per elaborare, monitorare e (se del caso) modificare i prodotti, nonché per la loro distribuzione alla clientela. Le norme poste in consultazione rafforzano le disposizioni a presidio della correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti assicurando che l'offerta sia rivolta ai target di clientela, individuati nella fase di ideazione dei prodotti stessi, per i quali essi possano risultare adatti. È previsto che gli intermediari si adeguino alle nuove disposizioni entro il 1° gennaio 2019 e si è in attesa della normativa definitiva all'esito della consultazione pubblica terminata il 9 aprile 2018.
L'11 luglio 2018 Banca d'Italia ha pubblicato un documento con il quale ha sottoposto a pubblica consultazione alcune modifiche alle disposizioni del proprio Provvedimento del 29 luglio 2009, in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti". Le modifiche alle Disposizioni riguardano, tra l'altro:
Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia nel corso del 2017, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in fase di realizzazione; i relativi cantieri stanno procedendo con i lavori secondo la timeline stabilita.
Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali e conclusosi a dicembre 2017, relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa, aggiornata al 30 settembre 2018, sull'avanzamento di tutte le iniziative intraprese in materia.
Nel 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata, estesa a tutta la rete di Poste Italiane e sono stati al contempo realizzati ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID II, entrata in vigore il 3 gennaio 2018.
Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo, di informativa specifica alla Consob.
Nei mesi di luglio e agosto sono pervenute da parte della Consob due richieste: la prima, datata 27 luglio e formulata anche ad altri Intermediari ha avuto come oggetto un approfondimento sulle principali tematiche relative all'attuazione e recepimento della Direttiva MiFID II; la seconda, del 13 agosto, conteneva la richiesta di un incontro su temi specifici precedentemente attenzionati dalla stessa Autorità finalizzata all'acquisizione di maggiori dettagli in merito alla prestazione dei servizi di investimento.
Nel corso di tale incontro, tenutosi presso la Consob nel mese di settembre 2018, sono state integrate le informazioni precedentemente fornite ed è stato presentato il piano degli interventi.
| 3° trimestre | Primi nove mesi | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 (dati in milioni di euro) |
2018 | 2017 | Variazioni | ||||
| $\overline{\phantom{0}}$ | $\overline{\phantom{0}}$ | $\overline{\phantom{a}}$ | Plusvalenze lorde | 404 | 537 | (133) | $-24,8%$ | ||
| 7,2% | 27 | 376 | 403 | Interessi attivi | 1.150 | 1.104 | 46 | 4,2% | |
| 12,0% | 48 | 401 | 449 | Raccolta risparmio postale | 1.343 | 1.172 | 171 | 14,6% | |
| 1,8% | 4 | 225 | 229 | Transaction banking | 688 | 692 | (4) | $-0,6%$ | |
| 38,3% | 18 | 47 | 65 | Distribuzione di prodotti di terzi | 193 | 209 | (16) | $-7,7%$ | |
| 10,0% | $\overline{c}$ | 20 | 22 | Gestione del risparmio | 66 | 65 | 1 | 1,5% | |
| $-7,5%$ | (19) | 253 | 234 | Ricavi infrasettoriali | 749 | 770 | (21) | $-2,7%$ | |
| 6,1% | 80 | 1.322 | 1.402 | Totale ricavi | 4.593 | 4.549 | 44 | 1,0% | |
| n.s. | 21 | 21 | Costo del lavoro | 71 | 84 | (13) | $-15,5%$ | ||
| $-5,0%$ | (1) | 20 | 19 | di cui costo del lavoro | 62 | 79 | (17) | $-21,5%$ | |
| n.s. | 1 | 1 | $\overline{c}$ | di cui incentivi all'esodo | 9 | 5 | 4 | 80,0% | |
| 27,3% | 15 | 55 | 70 | Altri costi operativi | 217 | 304 | (87) | $-28,6%$ | |
| $\overline{\phantom{a}}$ | Ammortamenti e svalutazioni | (1) | n.s. | ||||||
| 7,1% | 75 | 1.058 | 1.133 | Costi infrasettoriali | 3.719 | 3.647 | 72 | 2,0% | |
| 7,9% | 90 | 1.134 | 1.224 | Totale Costi | 4.007 | 4.036 | (29) | $-0,7%$ | |
| $-5,3%$ | (10) | 188 | 178 | EBIT | 586 | 513 | 73 | 14,2% | |
| $-1,5%$ | 14,2% | 12,7% | EBIT MARGIN | 12,8% | 11,3% | 1,5% | |||
| 1 | 1 | Proventi/(Oneri) finanziari | 8 | 5 | 3 | 60,0% | |||
| $-5,3%$ | (10) | 189 | 179 | Utile lordo | 594 | 518 | 76 | 14,7% | |
| $-13,7%$ | (7) | 51 | 44 | Imposte | 166 | 147 | 19 | 12,9% | |
| $-2,2%$ | (3) | 138 | 135 | Utile netto | 428 | 371 | 57 | 15,4% | |
| Principali KPI del settore Servizi Finanziari | 30 settembre 2018 |
31 dicembre 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Masse gestite 1 (dati in miliardi di euro) | 512.9 | 506.2 | 6,7 | 1,3% |
| di cui | ||||
| Risparmio Postale | 323,7 | 322,9 | 0,8 | 0,2% |
| Buoni fruttiferi postali | 217.9 | 214.3 | 3,6 | 1,7% |
| Libretti postali | 105.8 | 108.6 | (2, 8) | $-2.6%$ |
| Conti Correnti | 56,7 | 51,9 | 4,8 | 9,2% |
| Riserve tecniche Vita | 124,1 | 123,5 | 0,6 | 0,5% |
| Fondi di investimento | 8,4 | 7,9 | 0,5 | 6,3% |
| CET 1 Capital (in milioni di euro) | 2.284 | 2.059 | 225 | 10,9% |
| CET 1 Ratio | 19.1% | 16.9% | 2,2% | |
| Leverage Ratio | 3.3% | 3.1% | 0.2% |
| 30 settembre 2018 |
30 settembre 2017 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Raccolta netta (in milioni di euro) | 6.834 | 6.550 | 284 | 4,3% |
| Risparmio Postale (giacenza media in miliardi di euro) | 308,0 | 306,4 | 1,6 | 0,5% |
| Conti Correnti (Giacenza media del periodo in miliardi di euro) | 58,3 | 55,0 | 3,3 | 6,0% |
| Finanziamenti (erogato in milioni di euro) | 2.360 | 1.948 | 412 | 21,1% |
| Numero di prodotti finanziari e assicurativi venduti (in milioni) | 6,3 | 6,0 | 0,3 | 5,0% |
| Rendimento medio c/c senza capital gain | 2.63% | 2.68% | $-0.05%$ | |
| Plusvalenze nette (in milioni di euro) | 379 | 532 | (153) | $-28,8%$ |
| Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) | (2.690) | 1.654 | (4.344) | n.s. |
L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per i primi nove mesi del 2018 un risultato della gestione operativa che si attesta a 586 milioni di euro, in aumento del 14,2% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (513 milioni di euro).
I ricavi totali ammontano a 4.593 milioni di euro, in aumento dell'1,0% rispetto ai 4.549 milioni di euro dei primi nove mesi del 2017 e beneficiano, oltre che della buona performance del Risparmio Postale (+14,6%), dell'andamento degli interessi sugli impieghi della raccolta da conti correnti che si incrementano di 46 milioni di euro (+4,2% rispetto all'analogo periodo del 2017) per effetto delle maggiori giacenze registrate nel periodo (che passano da 55,0 miliardi di euro dei primi nove mesi 2017 a 58,3 miliardi di euro dei primi nove mesi 2018).
Le plusvalenze lorde realizzate nel periodo si attestano a 404 milioni di euro, registrando una riduzione del 24,8% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio in linea con gli obiettivi del Piano Industriale di riduzione della dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti.
I proventi da distribuzione di prodotti di terzi si riducono di 16 milioni di euro (-7,7%) in relazione ai mancati ricavi correlati alla cessione di BDM-MCC, avvenuta nel secondo semestre del 2017 e agli effetti dell'applicazione dell'IFRS 15; ove si depurasse la performance di tali effetti, i proventi registrerebbero una crescita di 49 milioni di euro (+34%), per effetto dei maggiori volumi riferibili all'offerta in partnership di finanziamenti e mutui.
I costi totali del settore mostrano un decremento rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente dello 0,7% (-29 milioni di euro) essenzialmente per effetto della riduzione degli Altri costi operativi (-87 milioni di euro corrispondenti a - 28,6%) il cui saldo del periodo di confronto risentiva di maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri.
Anche il costo del lavoro si riduce, passando da 84 a 71 milioni di euro milioni di euro (-15,5%) principalmente per effetto della cessione di BDM-MCC.
Il settore chiude con un risultato netto di 428 milioni di euro, in crescita del 15,4% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
Nel corso dei primi mesi del 2018 l'indice di leva finanziaria è stato influenzato dagli effetti patrimoniali dell'adozione del nuovo principio contabile IFRS 9, dall'evoluzione dei volumi operativi e dalla dinamica del valore delle attività in funzione dei rendimenti di mercato che ne hanno comportato una flessione rispetto al precedente esercizio. Poste Italiane in data 27 settembre 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta. Di conseguenza al 30 settembre 2018 l'indicatore di leva finanziaria si è incrementato posizionandosi al 3,3%.
Il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) al 30 settembre 2018 era pari a 19,1% rispetto al 17,5% del 30 giugno 2018 e al 16,9% del 31 dicembre 2017, confermando la solidità patrimoniale; il CET1 Capital al 30 settembre 2018 si attestava a 2.284 milioni di euro rispetto a 2.074 milioni di euro del 30 giugno 2018 e 2.059 milioni di euro del 31 dicembre 2017.
In data 11 aprile 2018, Poste Italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due Gruppi. Nell'ambito di tale accordo, in relazione all'asset management, è iniziata la distribuzione sulla rete di Poste Italiane di "BancoPosta Orizzonte Reddito", fondo comune di investimento frutto della collaborazione tra BancoPosta Fondi SGR ed Eurizon Capital SGR, società interamente controllata da Intesa Sanpaolo.
Per quanto riguarda i Finanziamenti, a fine luglio 2018 è stata avviata l'offerta dei mutui immobiliari erogati da Intesa San Paolo limitatamente ai dipendenti del gruppo Poste italiane. L'estensione a tutta la clientela dell'offerta riguardante i mutui con finalità di acquisto, surroga e rifinanziamento è partita nel mese di ottobre 2018.
Nel mese di luglio 2018, l'offerta di prodotti è stata ulteriormente arricchita con il lancio di "Poste Multiscelta", la polizza Multiramo che coniuga la garanzia del capitale tipica dei prodotti di Ramo I con l'opportunità di investimento in un fondo interno assicurativo caratterizzato da profili differenziati di rischio.
La volatilità dello spread, già commentata nei Servizi Finanziari, ha prodotto sul Solvency Ratio delle attività assicurative una flessione, attestandosi al 30 settembre 2018 a 172% rispetto a 185% del 30 giugno 2018 e 279% del 31 dicembre 2017. La flessione è conseguenza della significativa riduzione di valore del portafoglio titoli di Poste Vita con un impatto negativo sugli Own Funds e dell'incremento del Solvency Capital Requirement.
Sulla base dei dati ufficiali disponibili (fonte ANIA), al 31 agosto 2018 la nuova produzione di polizze vita comprensiva delle imprese UE ammonta a 65,3 miliardi di euro, in lieve calo (-1,3%) rispetto all'analogo periodo del 2017, mentre la produzione delle imprese italiane ed extra UE hanno segnato una variazione positiva del 2,5% (55,3 miliardi di euro di premi). I premi di Ramo I ammontano a 34,9 miliardi di euro, in aumento dell'1,6% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente confermandosi come il principale ramo produttivo; molto buono anche l'andamento della nuova produzione vita di Ramo III nella forma unit-linked (+4,3% rispetto al dato rilevato nello stesso periodo del 2017) con un volume d'affari nei primi che ammonta a 19,4 miliardi di euro).
Gli sportelli bancari e postali si confermano il principale canale distributivo.
| Premi da inizio | Variazione % | ||
|---|---|---|---|
| Premi per ramo/prodotto | anno | 2018 vs 2017 | |
| Vita - ramo l | 34.902 | 1,6% | |
| Capitalizzazioni - ramo V | 925 | $-0.7%$ | |
| Linked - ramo III | 19.416 | 4,3% | |
| di cui: unit-linked | 19.416 | 4,3% | |
| di cui: index-linked | |||
| Malattia - ramo IV | 11 | 43.3% | |
| Fondi pensione aperti – ramo VI | 79 | 1,7% | |
| Imprese italiane - extra UE | 55.333 | 2,5% | |
| Imprese UE (1) | 9.968 | $-18.1%$ | |
| Totale | 65.301 | $-1,3%$ |
Fonte: ANIA - dati aggiornati ad agosto 2018
Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo quindi della produzione effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA) alla fine del primo semestre del 2018, si sono attestati a 18,6 miliardi di euro in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2017 (+2,2%). Si tratta della quinta variazione tendenziale positiva dopo cinque anni di continua riduzione. A tale andamento ha contribuito sia la lieve crescita dei premi del comparto Auto, sia l'ulteriore aumento dei premi degli altri rami danni.
| Premi per ramo | Premi da inizio anno |
Variazione % 2018 vs 2017 |
|---|---|---|
| R.C Autoveicoli terrestri | 7.122 | |
| Corpi di veicoli terrestri | 1.640 | 5,9% |
| Totale settore auto | 8.762 | 1,1% |
| Altri rami danni | 9.831 | 3.2% |
| Totale rami danni | 18.593 | 2,2% |
Fonte: ANIA - dati aggiornati a giugno 2018 (*) Imprese italiane e reppresentanze imprese extra-UE
In data 3 luglio 2018 l'IVASS ha emanato il Regolamento n. 38, recante disposizioni in materia di sistema di governo societario, dell'impresa e del gruppo. Le nuove disposizioni regolamentari implementano le Linee Guida emanate da EIOPA sul sistema di governo societario e riprendono le previsioni, compatibili con il nuovo quadro normativo primario,
Le previsioni contenute nel Regolamento vanno lette congiuntamente alla Lettera al mercato del 5 luglio 2018 con cui l'Istituto propone una prima concreta declinazione del principio di proporzionalità, in linea con l'impianto Solvency II, che prevede che le disposizioni prudenziali siano applicabili in ragione del profilo di rischiosità dell'impresa determinato dalla natura, portata e complessità dei rischi inerenti all'attività.
Inoltre, la stessa Autorità di Vigilanza con l'emanazione del Regolamento IVASS n.42 del 2 agosto 2018 determina gli elementi della Relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria (di seguito, "SFCR") dell'impresa e del gruppo che devono essere oggetto di verifica da parte del revisore legale o della società di revisione legale nonché le relative modalità di svolgimento (c.d. revisione esterna). Il suddetto intervento regolamentare ha l'obiettivo principale di accrescere il livello di fiducia dei potenziali fruitori in merito alla qualità e attendibilità di una parte importante delle informazioni contenute nel SFCR.
| 3° trimestre | Primi nove mesi | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | |||
| $-31,1%$ | (32) | 103 | 71 | Up Front Vita | 264 | 332 | (68) | $-20,5%$ | |
| 11,8% | 27 | 228 | 255 | Margine Finanziario Vita | 707 | 665 | 42 | 6,3% | |
| n.s. | 7 | $\mathbf{1}$ | 8 | Margine Protezione Vita | 18 | 13 | 5 | 38,5% | |
| 81,0% | 17 | (21) | (4) | Variazione altre riserve tecniche e altri proventi/oneri tecnici |
(37) | (49) | 12 | 24,5% | |
| 6,1% | 19 | 311 | 330 | Ricavi netti Vita | 952 | 961 | (9) | $-0,9%$ | |
| 31,3% | 10 | 32 | 42 | Premi assicurativi | 124 | 97 | 27 | 27,8% | |
| 11,1% | $\mathbf 1$ | (9) | (8) | Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri |
(29) | (28) | (1) | $-3,6%$ | |
| $-33,3%$ | (1) | (3) | (4) | Risultato della Riassicurazione | (8) | (6) | (2) | $-33,3%$ | |
| n.s. | 1 | 1 | Proventi netti Danni ® | 1 | (1) | 2 | n.s. | ||
| 55,0% | 11 | 20 | 31 | Ricavi netti Danni | 88 | 62 | 26 | 41,9% | |
| n.s. | $\overline{2}$ | 2 | Altri ricavi e proventi | 8 | 8 | n.s. | |||
| n.s. | Ricavi da altri settori | 1 | 1 | n.s. | |||||
| 9,0% | 30 | 333 | 363 | Totale ricavi | 1.049 | 1.032 | 17 | 1,6% | |
| 0,0% | $\mathbf{0}$ | 8 | 8 | Costo del lavoro | 28 | 26 | 2 | 7,7% | |
| 0,0% | 8 | 8 | di cui costo del lavoro | 27 | 26 | 1 | 3,8% | ||
| di cui incentivi all'esodo | 1 | 1 | n.s. | ||||||
| $-5,3%$ | (1) | 19 | 18 | Altri costi operativi | 59 | 63 | (4) | $-6,3%$ | |
| 4 | 4 | Ammortamenti e svalutazioni | 12 | 13 | (1) | $-7,7%$ | |||
| $-19,5%$ | (25) | 128 | 103 | Costi infrasettoriali | 359 | 405 | (46) | $-11,4%$ | |
| $-22,5%$ | (27) | 120 | 93 | di cui provvigioni | 330 | 377 | (47) | $-12,5%$ | |
| $-16,4%$ | (26) | 159 | 133 | Totale Costi | 458 | 507 | (49) | $-9,7%$ | |
| 32,2% | 56 | 174 | 230 | EBIT | 591 | 525 | 66 | 12,6% | |
| 11,1% | 52,3% | 63,4% | EBIT MARGIN | 56,3% | 50,9% | 5,5% | |||
| 50,0% | $\overline{7}$ | 14 | 21 | Proventi/(Oneri) finanziari | 50 | 30 | 20 | 66,7% | |
| 33,5% | 63 | 188 | 251 | Utile lordo | 641 | 555 | 86 | 15,5% | |
| 16,2% | 12 | 74 | 86 | Imposte | 224 | 208 | 16 | 7,7% | |
| 44,7% | 51 | 114 | 165 | Utile netto | 417 | 347 | 70 | 20,2% | |
| Principali KPI del settore Servizi Assicurativi | 30 settembre 2018 |
31 dicembre 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) | 124,3 | 123,6 | 0,7 | 0,6% |
| di cui Poste Vita SpA | 124,1 | 120,4 | 3,7 | 3,1% |
| 30 settembre 2018 |
30 settembre 2017 |
Variazioni | ||
| GWP - Life (in milioni di euro) 1 | 11.878 | 15.596 | (3.718) | $-23.8%$ |
| GWP - Private Pension Plan (in milioni di euro) 1 | 747 | 737 | 10 | 1,4% |
| GWP - P&C (in milioni di euro) 1 | 143 | 105 | 38 | 36,2% |
| Combined ratio (vista ANIA) | 53,0% | 62,2% | $-9,2%$ | |
| Loss ratio | 25,8% | 30,5% | $-4,7%$ | |
| Expenses ratio (vista ANIA) | 27,2% | 31,7% | $-4,5%$ |
L'andamento economico del settore dei Servizi Assicurativi evidenzia per i primi nove mesi del 2018 un risultato della gestione operativa che si attesta a 591 milioni di euro, in aumento del 12,6% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (525 milioni di euro).
I ricavi totali passano da 1.032 milioni di euro dei primi nove mesi del 2017 a 1.049 milioni di euro (+1,6%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 952 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 88 milioni di euro.
I ricavi netti Vita si riducono dello 0,9% (-9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2017) prevalentemente per effetto della minore raccolta lorda realizzata rispetto al precedente esercizio, -3,7 miliardi di euro che ha determinato minori caricamenti per 68 milioni di euro parzialmente compensati dall'incremento del margine finanziario di 42 milioni di euro che beneficia invece dell'aumento delle masse gestite.
I ricavi netti Danni sono in aumento del 41,9% attestandosi a 88 milioni di euro rispetto (62 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) trainati dalla crescita del business, con una produzione complessiva in premi lordi contabilizzati di 14312 milioni di euro, in crescita del 36,2% rispetto al dato dell'analogo periodo del 2017 (105 milioni di euro) e da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.
I costi totali ammontano a 458 milioni di euro, in diminuzione di 49 milioni di euro rispetto al dato del medesimo periodo del 2017 principalmente per l'evoluzione dei costi infrasettoriali, che registrano un consuntivo pari a 359 milioni di euro (405 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e sono riconducibili prevalentemente alle provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento complessivamente pari a 330 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 377 milioni di euro del precedente esercizio per effetto della minore raccolta lorda.
La gestione finanziaria ha prodotto proventi per 50 milioni di euro (proventi netti di patrimonio libero per 72 milioni di euro al netto degli interessi passivi sui prestiti subordinati per 22 milioni di euro) segnando una crescita del 66,7% rispetto ai primi nove mesi del 2017 sul quale incideva la svalutazione di 12 milioni di euro sull'investimento del patrimonio libero di Poste Vita nel Fondo Atlante.
Tenuto conto delle imposte di periodo (224 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 417 milioni di euro, in crescita del 20,2% rispetto ai 347 milioni dell'analogo periodo del precedente esercizio.
Nel corso dei primi nove mesi la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in linea con gli obiettivi strategici, è stata principalmente finalizzata a:
La raccolta del business Vita è rappresentata nella tabella che segue:
| Poste Vita SpA | 30 settembre 2018 |
30 settembre 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Raccolta Lorda | 12.625 | 16.333 | (3.708) | $-22,7%$ |
| Ramo I | 12.017 | 15.910 | (3.893) | $-24.5%$ |
| di cui prodotti rivalutabili tradizionali $\circ$ | 10.910 | 15.023 | (4.113) | $-27,4%$ |
| di cui prodotti previdenziali | 747 | 737 | 10 | 1,4% |
| di cui prodotti Multiramo (quota Ramo I) | 360 | 150 | 210 | n.s. |
| Ramo III | 608 | 423 | 185 | 43,7% |
| di cui prodotti Unit-Linked | 352 | 277 | 75 | 27,1% |
| di cui prodotti Multiramo (quota Ramo III) | 256 | 146 | 110 | 75,3% |
| Liquidazioni | 6.247 | 9.216 | (2.969) | $-32,2%$ |
| di cui Scadenze | 2.467 | 5.832 | (3.365) | $-57,7%$ |
| di cui Riscatti | 2.503 | 2.224 | 279 | 12,5% |
| Tasso di Riscatto | 2,93% | 2,83% | 0,11% | |
| Raccolta Netta | 6.378 | 7.117 | (739) | $-10,4%$ |
| Riserve Tecniche Assicurative | 124.149 | 120.449 | 3.700 | 3,1% |
12 I premi lordi di competenza ammontano a 124 milioni di euro.
Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 186 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al dato rilevato alla fine del 2017 (160 milioni di euro).
A partire dal primo gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari e l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Le variazioni intervenute sono riferibili principalmente alle riclassifiche delle attività finanziarie, effettuate in coerenza con i modelli di business individuati, nelle nuove categorie contabili previste dall'IFRS 9 con un incremento netto delle stesse di 1.720 milioni di euro (principalmente per la riclassifica di strumenti finanziari precedentemente valutati al costo ammortizzato valutati ora al fair value) e alla rilevazione delle perdite attese in applicazione del nuovo modello di impairment sulle attività finanziarie e sui crediti per complessivi 39 milioni di euro. Gli effetti puntuali dei cambiamenti introdotti dai nuovi principi contabili sono riportati nella Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2018 alla quale si rimanda.
| 30 settembre 2018 | 31 dicembre 2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 1.932 | 2.053 | (121) | -5,9% |
| Immobilizzazioni immateriali | 492 | 516 | (24) | -4,7% |
| Partecipazioni | 533 | 508 | 25 | 4,9% |
| Capitale immobilizzato | 2.957 | 3.077 | (120) | -3,9% |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 6.653 | 6.170 | 483 | 7,8% |
| Debiti commerciali e Altre passività | (4.767) | (4.788) | 21 | -0,4% |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 17 | 70 | (53) | -75,7% |
| Capitale circolante netto | 1.903 | 1.452 | 451 | 31,1% |
| Capitale investito lordo | 4.860 | 4.529 | 331 | 7,3% |
| Fondi per rischi e oneri | (1.193) | (1.595) | 402 | -25,2% |
| Trattamento di fine rapporto | (1.212) | (1.274) | 62 | -4,9% |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 317 | 323 | (6) | -1,9% |
| Capitale investito netto | 2.772 | 1.983 | 789 | 39,8% |
| Patrimonio netto | 7.300 | 7.550 | (250) | -3,3% |
| di cui Utile di periodo | 1.056 | 689 | 367 | 53,3% |
| di cui Riserva di fair value | (473) | 371 | (844) | -227,4% |
| Attività finanziarie | (189.487) | (186.766) | (2.721) | 1,5% |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.094) | (3.196) | 102 | -3,2% |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (2.060) | (2.428) | 368 | -15,2% |
| Riserve tecniche assicurative nette | 124.264 | 123.579 | 685 | 0,6% |
| Passività finanziarie | 65.849 | 63.244 | 2.605 | 4,1% |
| Posizione finanziaria netta | (4.528) | (5.567) | 1.039 | -18,7% |
| 30 settembre 2018 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 1.901 | 23 | - | 8 | - | 1.932 |
| Immobilizzazioni immateriali | 419 | 30 | - | 43 | - | 492 |
| Partecipazioni | 1.954 | - | 14 | 157 | (1.592) | 533 |
| Capitale immobilizzato | 4.274 | 53 | 14 | 208 | (1.592) | 2.957 |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 2.606 | 121 | 2.493 | 2.478 | (1.045) | 6.653 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (2.904) | (226) | (1.917) | (765) | 1.045 | (4.767) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 9 | (5) | (3) | 16 | - | 17 |
| Capitale circolante netto | (289) | (110) | 573 | 1.729 | - | 1.903 |
| Capitale investito lordo | 3.985 | (57) | 587 | 1.937 | (1.592) | 4.860 |
| Fondi per rischi e oneri | (636) | (20) | (528) | (11) | 2 | (1.193) |
| Trattamento di fine rapporto | (1.190) | (3) | (16) | (3) | - | (1.212) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 293 | 15 | 303 | (294) | - | 317 |
| Capitale investito netto | 2.452 | (65) | 346 | 1.629 | (1.590) | 2.772 |
| Patrimonio netto | 2.911 | 300 | 2.325 | 3.354 | (1.590) | 7.300 |
| di cui Utile di periodo | 95 | 117 | 427 | 417 | - | 1.056 |
| di cui Riserva di fair value | (3) | - | (449) | (21) | - | (473) |
| Attività finanziarie | (898) | (3.769) | (64.303) | (125.723) | 5.206 | (189.487) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.094) | - | - | (3.094) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.207) | (179) | (194) | (1.313) | 833 | (2.060) |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 124.264 | - | 124.264 |
| Passività finanziarie | 1.646 | 3.583 | 65.612 | 1.047 | (6.039) | 65.849 |
| Posizione finanziaria netta | (459) | (365) | (1.979) | (1.725) | - | (4.528) |
| 31 dicembre 2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 2.025 | 18 | 1 | 9 | - | 2.053 |
| Immobilizzazioni immateriali | 440 | 33 | - | 43 | - | 516 |
| Partecipazioni | 1.784 | 7 | 11 | 157 | (1.451) | 508 |
| Capitale immobilizzato | 4.249 | 58 | 12 | 209 | (1.451) | 3.077 |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 2.352 | 115 | 2.454 | 1.972 | (723) | 6.170 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (2.892) | (171) | (1.526) | (781) | 582 | (4.788) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 77 | 3 | (1) | (9) | - | 70 |
| Capitale circolante netto | (463) | (53) | 927 | 1.182 | (141) | 1.452 |
| Capitale investito lordo | 3.786 | 5 | 939 | 1.391 | (1.592) | 4.529 |
| Fondi per rischi e oneri | (1.031) | (21) | (532) | (11) | - | (1.595) |
| Trattamento di fine rapporto | (1.253) | (3) | (16) | (3) | 1 | (1.274) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 388 | 10 | 94 | (170) | 1 | 323 |
| Capitale investito netto | 1.890 | (9) | 485 | 1.207 | (1.590) | 1.983 |
| Patrimonio netto | 2.735 | 325 | 2.702 | 3.378 | (1.590) | 7.550 |
| di cui Utile di periodo | (502) | 146 | 499 | 546 | - | 689 |
| di cui Riserva di fair value | 12 | - | 180 | 179 | - | 371 |
| Attività finanziarie | (1.097) | (3.283) | (60.688) | (125.860) | 4.162 | (186.766) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.196) | - | - | (3.196) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 123.579 | - | 123.579 |
| Passività finanziarie | 2.249 | 2.970 | 62.063 | 1.017 | (5.055) | 63.244 |
| Posizione finanziaria netta | (845) | (334) | (2.217) | (2.171) | - | (5.567) |
| 30 settembre 2018 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 1.901 | 23 | - | 8 | - | 1.932 |
| Immobilizzazioni immateriali | 419 | 30 | - | 43 | - | 492 |
| Partecipazioni | 1.954 | - | 14 | 157 | (1.592) | 533 |
| Capitale immobilizzato Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze |
4.274 2.606 |
53 121 |
14 2.493 |
208 2.478 |
(1.592) (1.045) |
2.957 6.653 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (2.904) | (226) | (1.917) | (765) | 1.045 | (4.767) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 9 | (5) | (3) | 16 | - | 17 |
| Capitale circolante netto | (289) | (110) | 573 | 1.729 | - | 1.903 |
| Capitale investito lordo | 3.985 | (57) | 587 | 1.937 | (1.592) | 4.860 |
| Fondi per rischi e oneri | (636) | (20) | (528) | (11) | 2 | (1.193) |
| Trattamento di fine rapporto | (1.190) | (3) | (16) | (3) | - | (1.212) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 293 | 15 | 303 | (294) | - | 317 |
| Capitale investito netto | 2.452 | (65) | 346 | 1.629 | (1.590) | 2.772 |
| Patrimonio netto | 2.911 | 300 | 2.325 | 3.354 | (1.590) | 7.300 |
| di cui Utile di periodo | 95 | 117 | 427 | 417 | - | 1.056 |
| di cui Riserva di fair value Attività finanziarie |
(3) (898) |
- (3.769) |
(449) (64.303) |
(21) (125.723) |
- 5.206 |
(473) (189.487) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.094) | - | - | (3.094) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.207) | (179) | (194) | (1.313) | 833 | (2.060) |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 124.264 | - | 124.264 |
| Passività finanziarie | 1.646 | 3.583 | 65.612 | 1.047 | (6.039) | 65.849 |
| Posizione finanziaria netta | (459) | (365) | (1.979) | (1.725) | - | (4.528) |
| (dati in milioni di euro) | ||||||
| 31 dicembre 2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
| Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali |
2.025 440 |
18 33 |
1 - |
9 43 |
- - |
2.053 516 |
| Partecipazioni | 1.784 | 7 | 11 | 157 | (1.451) | 508 |
| Capitale immobilizzato | 4.249 | 58 | 12 | 209 | (1.451) | 3.077 |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 2.352 | 115 | 2.454 | 1.972 | (723) | 6.170 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (2.892) | (171) | (1.526) | (781) | 582 | (4.788) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 77 | 3 | (1) | (9) | - | 70 |
| Capitale circolante netto | (463) | (53) | 927 | 1.182 | (141) | 1.452 |
| Capitale investito lordo | 3.786 | 5 | 939 | 1.391 | (1.592) | 4.529 |
| Fondi per rischi e oneri Trattamento di fine rapporto |
(1.031) (1.253) |
(21) (3) |
(532) (16) |
(11) (3) |
- 1 |
(1.595) (1.274) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 388 | 10 | 94 | (170) | 1 | 323 |
| Capitale investito netto | 1.890 | (9) | 485 | 1.207 | (1.590) | 1.983 |
| Patrimonio netto | 2.735 | 325 | 2.702 | 3.378 | (1.590) | 7.550 |
| di cui Utile di periodo | (502) | 146 | 499 | 546 | - | 689 |
| di cui Riserva di fair value | 12 | - | 180 | 179 | - | 371 |
| Attività finanziarie Cassa e depositi BancoPosta |
(1.097) - |
(3.283) - |
(60.688) (3.196) |
(125.860) - |
4.162 - |
(186.766) (3.196) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 123.579 | - | 123.579 |
| Passività finanziarie | 2.249 | 2.970 | 62.063 | 1.017 | (5.055) | 63.244 |
| Posizione finanziaria netta | (845) | (334) | (2.217) | (2.171) | - | (5.567) |
| (dati in milioni di euro) | ||||||
| Variazioni 30/09/2018 vs. 31/12/2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
| Immobilizzazioni materiali | (124) | 5 | (1) | (1) | - | (121) |
| Immobilizzazioni immateriali | (21) | (3) | - | - | - | (24) |
| Partecipazioni | 170 | (7) | 3 | - | (141) | 25 |
| Capitale immobilizzato | 25 | (5) | 2 | (1) | (141) | (120) |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 254 | 6 | 39 | 506 | (322) | 483 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (12) | (55) | (391) | 16 | 463 | 21 |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | (68) | (8) | (2) | 25 | - | (53) |
| Capitale circolante netto | 174 | (57) | (354) | 547 | 141 | 451 |
| Capitale investito lordo | 199 | (62) | (352) | 546 | - | 331 |
| Fondi per rischi e oneri | 395 | 1 | 4 | - | 2 | 402 |
| Trattamento di fine rapporto Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite |
63 (95) |
- 5 |
- 209 |
- (124) |
(1) (1) |
62 (6) |
| Capitale investito netto | 562 | (56) | (139) | 422 | - | 789 |
| Patrimonio netto | 176 | (25) | (377) | (24) | - | (250) |
| di cui Utile di periodo | 597 | (29) | (72) | (129) | - | 367 |
| di cui Riserva di fair value | (15) | - | (629) | (200) | - | (844) |
| Attività finanziarie | 199 | (486) | (3.615) | 137 | 1.044 | (2.721) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | 102 | - | - | 102 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 790 | (158) | 202 | (406) | (60) | 368 |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 685 | - | 685 |
| Passività finanziarie | (603) | 613 | 3.549 | 30 | (984) | 2.605 |
| Posizione finanziaria netta | 386 | (31) | 238 | 446 | - | 1.039 |
| La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 30 settembre 2018 un Capitale investito netto di 2.772 milioni di euro (1.983 milioni di euro al 31 dicembre 2017). |
Il Capitale immobilizzato si attesta a 2.957 milioni di euro segnando un decremento di 120 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2017. Alla formazione del saldo hanno concorso investimenti per 260 milioni di euro compensati da ammortamenti e svalutazioni per 405 milioni di euro – nonché la sottoscrizione, avvenuta nel mese di aprile 2018, da parte della Capogruppo dell'aumento del capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA per 30 milioni di euro.
Le attività di investimento, in linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2018 – 2022 a supporto degli obiettivi di Piano Strategico, hanno riguardato in larga parte il settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, nel cui ambito sono proseguiti gli interventi atti a perseguire l'obiettivo di ottimizzazione e automazione dei processi operativi. Tra questi, presso i CMP di Bologna e Milano Peschiera Borromeo sono stati installati i nuovi impianti di smistamento finalizzati all'automazione dei processi di lavorazione della corrispondenza. Nel mese di aprile è stata avviata la progressiva implementazione del nuovo modello di recapito "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti; ad oggi sono stati interessati dalla riorganizzazione 350 Centri di Recapito (40% rispetto a quanto previsto dal progetto complessivo e il 100% rispetto al target 2018).
È stata altresì attivata la nuova rete "PuntoPoste" con la realizzazione di 299 lockers sul territorio nazionale per il ritiro degli acquisti on line e la spedizione di resi e pacchi o preaffrancati o prepagati e che si estenderà nei prossimi mesi con l'obiettivo di garantire maggiore copertura su tutto il territorio.
Sono state realizzate evoluzioni applicative della Piattaforma Postino telematico che introducono nuove funzionalità, quali la possibilità di effettuare il recapito di un pacco a un secondo destinatario designato. Sono state svolte le attività di fornitura, installazione e distribuzione di palmari di nuova generazione Android in sostituzione di quelli attualmente in dotazione ai portalettere e al personale addetto ai trasporti di Poste Italiane.
Ulteriori attività hanno riguardato la riqualificazione e l'adeguamento degli immobili strumentali con interventi di manutenzione straordinaria, nonché il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia (D.Lgs 81/08). Inoltre le attività di sostituzione delle lampade a fluorescenza con corpi illuminanti a tecnologia LED, nell'ambito del progetto di efficientamento dell'uso dell'energia, hanno interessato 697 immobili ed è stata conclusa la fase di progettazione nonché avviato il cantiere del primo dei quattro piani previsti dal progetto Smart Working presso l'edificio sito in viale Europa 190.
Per quanto riguarda i Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale, in linea con il percorso di digital transformation, sono stati completate le release abilitanti l'attività della nuova società PostePay operativa dal 1° ottobre 2018.
Sono proseguiti gli interventi volti ad accrescere la competitività del Gruppo nel mercato della telefonia fissa e mobile.
Con riferimento ai Servizi Finanziari a seguito dell'entrata in vigore in Italia, il 3 gennaio 2018, della normativa MiFID 2, Poste Italiane ha continuato a sviluppare gli interventi di adeguamento riconducibili, prevalentemente, al rafforzamento dei processi di product governance, di informativa al cliente, di profilazione della clientela, di erogazione del servizio di consulenza guidata, nonché di formazione del personale della rete di vendita. Sono stati, inoltre, completati gli interventi informatici di adeguamento alla normativa IDD - Insurance Distribution Directive, entrata in vigore dal 1° ottobre 2018. Sempre nel periodo in esame, sono state attivate nuove offerte di prodotti, promozioni e funzionalità, che hanno riguardato il Risparmio Postale, il Risparmio Gestito, il comparto assicurativo e i prodotti di finanziamento.
Nei Servizi Assicurativi sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale e infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business; in particolare gli investimenti hanno interessato i sistemi di gestione del portafoglio Vita e del portafoglio Danni. Inoltre, ulteriori investimenti sono stati finalizzati all'applicazione del Regolamento UE n. 2016/679 "relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati" (c.d. GDPR)" entrato in vigore lo scorso 25 maggio. E' stata altresì sviluppata l'area riservata ai clienti sul sito istituzionale e sono stati avviate le attività sulle tecnologie e sugli layout fisici abilitanti il progetto smart working.
Nell'ambito degli interventi di natura IT, che rappresentano un importante fattore abilitante al perseguimento degli obiettivi delineati nel Piano Industriale, sono proseguite le attività finalizzate alla razionalizzazione ed al consolidamento dell'infrastruttura dei Data Center del Gruppo, l'aggiornamento tecnologico delle dotazioni hardware degli Uffici Postali, direzionali e di recapito, l'evoluzione e l'ottimizzazione delle architetture applicative e infrastrutturali per l'erogazione dei servizi tra cui il progetto "Cloud" con l'obiettivo di migrare e trasformare le piattaforme tecnologiche del comparto di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione su infrastrutture Cloud. Infine tra i numerosi interventi realizzati nell'ambito del percorso di digital transformation, è stata effettuata la reingegnerizzazione del portale poste.it in termini architetturali, applicativi e di user experience. Si ricorda che la piattaforma infrastrutturale e informatica dei Servizi Finanziari è allocata nell'ambito del settore operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione che rende i relativi servizi al settore operativo Finanziario. I servizi resi sono regolati da disciplinari interni che replicano condizioni di mercato.
Il Capitale circolante netto al 30 settembre 2018 ammonta a 1.903 milioni di euro e si incrementa di 451 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2017 per effetto di maggiori Crediti per 483 milioni di euro - in larga parte ascrivibili a un incremento dei crediti per sostituto d'imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sul capital gain delle polizze vita.
Il saldo Fondi per rischi e oneri si decrementa di 402 milioni di euro passando da 1.595 milioni di euro di fine dicembre 2017 a 1.193 milioni di euro e tiene conto principalmente degli utilizzi per 366 milioni di euro del Fondo di incentivazione agli esodi - costituito nel 2017 per 446 milioni di euro per far fronte alle passività che Poste Italiane SpA dovrà sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019; nonché dalla movimentazione del Fondo rischi vertenze con terzi (36 milioni di euro di decremento netto). Il saldo infine tiene conto del Fondo rischi operativi, che riflette l'adeguamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese.
Il Patrimonio netto al 30 settembre 2018 ammonta a 7.300 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2017, registra un decremento di 250 milioni di euro. Tale variazione deriva principalmente dall'utile netto del periodo per 1.056 milioni di euro che è stato in parte compensato dalla distribuzione dei dividendi per 549 milioni di euro e dal decremento della riserva di fair value di 844 milioni di euro - (che tiene conto dell'effetto positivo di 1.233 milioni di euro afferente alla transizione all'IFRS 9) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI - e dall'aumento della riserva di cash flow hedge per 104 milioni di euro.
La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 settembre 2018 è in avanzo di 4.528 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai valori al 31 dicembre 2017 (in cui presentava un avanzo di 5.567 milioni di euro). La variazione intervenuta nel periodo risente dell'aumento del capitale circolante netto e della diminuzione del fair value degli investimenti classificati nel portafoglio FVTOCI che non trova riflesso nella variazione delle riserve tecniche assicurative (cioè di quelli detenuti principalmente dal Patrimonio Destinato BancoPosta).
| (dati in milioni di euro) | 30 settembre 2018 | 31 dicembre 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| A. Liquidità | (1.207) | (1.997) | 790 | -39,6% |
| B. Crediti finanziari correnti | (73) | (245) | 172 | -70,2% |
| C. Debiti bancari correnti | 200 | 201 | (1) | -0,5% |
| D. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 1 | 763 | (762) | n.s. |
| E. Altri debiti finanziari correnti | 2 2 |
8 2 |
(60) | -73,2% |
| F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) | 223 | 1.046 | (823) | -78,7% |
| G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) | (1.057) | (1.196) | 139 | -11,6% |
| H. Debiti bancari non correnti | - | 200 | (200) | n.s. |
| I. Obbligazioni emesse | 5 0 |
4 9 |
1 | 2,0% |
| J. Altri debiti non correnti | 2 8 |
3 6 |
(8) | -22,2% |
| K. Posizione finanziaria netta non corrente (H+I+J) | 7 8 |
285 | (207) | -72,6% |
| L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) | (979) | (911) | (68) | 7,5% |
| Attività finanziarie non correnti | (558) | (585) | 27 | -4,6% |
| Posizione Finanziaria Netta | (1.537) | (1.496) | (41) | 2,7% |
| Crediti e Debiti finanziari intersettoriali | 1.078 | 651 | 427 | 65,6% |
| Posizione Finanziaria Netta inclusi i rapporti con gli altri settori | (459) | (845) | 386 | -45,7% |
La Posizione Finanziaria Netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta una variazione di 386 milioni di euro, passando da un avanzo di 845 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a un avanzo di 459 milioni di euro al 30 settembre 2018.
La sua evoluzione riflette:
I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:
Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un Finanziamento BEI di 200 milioni di euro.
Nel mese di giugno 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750
34 Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 milioni di euro, emesso dalla Capogruppo in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.
Il Gruppo Poste Italiane nell'ultimo trimestre del 2018 continuerà ad essere impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018.
Nel comparto dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione il Gruppo sarà impegnato nella progressiva implementazione del nuovo modello di Joint delivery; proseguirà l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi con l'obiettivo di aumentare efficienza e qualità dei servizi postali, massimizzando le sinergie del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili del Gruppo, nonché migliorare il posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi cogliendo le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.
Inoltre, nell'ambito del percorso di evoluzione della propria flotta aziendale, il Gruppo sta progressivamente avviando l'introduzione di mezzi alternativi ad alimentazione elettrica per il recapito dei pacchi (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione nella flotta aziendale di quadricicli elettrici.
Con la creazione della nuova unità di business Pagamenti, Mobile e Digitale, il Gruppo Poste vuole diventare il principale ecosistema dei pagamenti in Italia, assicurando la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali attraverso l'utilizzo degli asset esistenti, in termini di competenze, base clientela, network fisico e digitale.
A tal riguardo, come descritto nei Settori di attività del Gruppo, il 1° ottobre 2018 - a seguito del trasferimento ai sensi dell'art. 2558 c.c. del ramo di azienda riconducibile all'operatività di BancoPosta nel settore dei pagamenti a PosteMobile SpA – è stata costituita PostePay SpA che eserciterà, quale Istituto di Moneta Elettronica, anche l'attività di prestazione dei servizi di pagamento e di emissione di moneta elettronica, con la costituzione di uno specifico Patrimonio destinato.
L'obiettivo è quello di essere la più grande piattaforma di pagamenti digitali che, in sinergia con la rete di distribuzione più capillare d'Italia, quella degli Uffici Postali, permetterà a Poste di consolidare il suo ruolo di motore di sviluppo e di innovazione per il Paese. Oltre a essere un centro di competenza all'interno del gruppo, PostePay SpA intende intercettare e guidare il cambiamento delle abitudini dei consumatori e delle imprese con la creazione di nuovi canali, prodotti e servizi integrati, soprattutto nell'acquiring, nell'e-commerce e nei pagamenti mobili e digitali. La costituzione della neonata società PostePay SpA rientra nel processo di sviluppo digitale di Poste Italiane nel mutato scenario competitivo nel settore dei pagamenti e coglie le opportunità offerte dall'apertura del mercato e dai cambiamenti in atto.
Il primo prodotto che verrà lanciato da PostePay SpA a partire dal mese di novembre 2018 sarà la Postepay Connect, un'offerta congiunta di Carte Prepagate e servizi telefonici, cui seguirà il lancio del servizio di Mobile Payment tramite Google Pay.
Nel settore dei Servizi Finanziari, l'ambizione di Piano è cogliere le opportunità derivanti dalle recenti innovazioni normative (Mifid 2 e IDD), valorizzando gli attuali punti di forza: base clienti, rete distributiva e brand. Allo stesso tempo, il Risparmio Postale beneficerà del nuovo accordo con Cassa Depositi e Prestiti siglato a dicembre 2017. Inoltre, la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari è mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato per lo più da interessi attivi e plusvalenze.
Il consolidamento della partnership con il Gruppo Intesa San Paolo porterà al lancio di due nuovi prodotti a protezione del credito e dell'immobile oggetto del finanziamento erogato. Sempre nei finanziamenti, l'avvio della commercializzazione dei mutui residenziali grazie a tale partnership consentirà di sviluppare anche su questo prodotto una strategia multipartner, integrando l'offerta in essere con Deutsche Bank.
Il Gruppo Assicurativo PosteVita proseguirà nell'ultimo trimestre del 2018, coerentemente con le linee strategiche delineate nel piano "Deliver 2022", con l'offerta integrata di prodotti di risparmio e investimento al fine di consolidare la propria posizione nel comparto assicurativo vita e incrementare il collocamento di prodotti assicurativi a capitale non garantito (Multiramo e Unit-linked), caratterizzati da un profilo rischio rendimento compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo, ma potenzialmente con ritorni sugli investimenti più attrattivi. Anche nel comparto Danni, in continuità con i primi nove mesi dell'esercizio, il Gruppo supporterà gli obiettivi di crescita rappresentati nel piano strategico con particolare interesse nel ramo Infortuni e nel mercato del Welfare.
L'ulteriore elemento abilitante il conseguimento degli obiettivi di Piano riguarda la dinamica attesa del costo del lavoro complessivo, previsto in diminuzione durante il periodo di Piano. L'obiettivo prevede una riduzione del numero delle persone di circa 15mila unità, considerata anche l'assunzione di circa 10mila nuove risorse. La riduzione dell'organico è infatti riconducibile all'iniziativa avviata dall'azienda negli ultimi anni, volta ad anticipare il ricambio generazionale attraverso esodi volontari incentivati per i dipendenti prossimi alla pensione.
Nel prosieguo del 2018 il Gruppo sarà altresì impegnato nel rafforzamento della struttura di capitale con particolare attenzione all'evoluzione dello spread e agli impatti sulla Compagnia Poste Vita.
Di seguito sono riportati i principali KPI di carattere non finanziario:
Con oltre 134mila dipendenti FTE (full time equivalent) impiegati sul territorio nazionale, Poste Italiane si conferma il primo datore di lavoro in Italia.
| Organico | Numero medio dei dipendenti o | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primi nove mesi | ||||||
| Organico stabile medio | 2018 | 2017 | variazioni | |||
| Dirigenti | 694 | 736 | (42) | $-5,7%$ | ||
| Quadri | 15.562 | 15.854 | (292) | $-1,8%$ | ||
| Impiegati | 110.228 | 115.165 | (4.937) | $-4,3%$ | ||
| Totale unità a tempo indeterminato | 126.484 | 131.755 | (5.271) | $-4.0%$ | ||
| Contratti di apprendistato | 3 | 14 | (11) | $-78,6%$ | ||
| Totale organico stabile | 126.487 | 131.769 | (5.282) | $-4,0%$ | ||
| Organico flessibile medio | ||||||
| Contratti di somministrazione | 143 | 18 | 125 | n.s. | ||
| Contratti a tempo determinato | 7.945 | 6.082 | 1.863 | 30,6% | ||
| Totale organico flessibile | 8.088 | 6.100 | 1.988 | 32,6% | ||
| Totale organico stabile e flessibile | 134.575 | 137.869 | (3.294) | $-2,4%$ | ||
| · Dati espressi in full time equivalent. n.s.: non significativo |
| Organico puntuale suddiviso per genere (espresso in full time equivalent) |
30 settembre 2018 | 30 settembre 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Organico stabile puntuale | 124.925 | 130.258 | (5.333) | $-4.1%$ |
| di cui | ||||
| Uomini | 57.287 | 60.513 | (3.226) | $-5,3%$ |
| Donne | 67.638 | 69.745 | (2.107) | $-3,0%$ |
| Organico flessibile puntuale | 7.865 | 7.625 | 240 | 3,1% |
| di cui | ||||
| Uomini | 4.705 | 4.572 | 133 | 2,9% |
| Donne | 3.160 | 3.053 | 107 | 3,5% |
In ambito relazioni industriali, il 31 luglio 2018 è stata sottoscritta l'intesa sul premio di risultato per Poste Italiane SpA e per le società Poste Vita SpA, Poste Assicura SpA, EGI SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR.
L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2018. Nell'ambito dell'intesa è stata confermata la possibilità per il lavoratore di destinare, tutto o parte del premio di risultato, a Fondo Poste ovvero ad altri fondi pensionistici complementari. Inoltre, l'Azienda si è impegnata a presentare una piattaforma telematica tramite la quale i lavoratori potranno optare per servizi Welfare ad elevato impatto sociale.
Per quanto riguarda la diversità di genere negli Organi di governo del Gruppo, nel corso dei primi nove mesi 2018, i componenti dei consigli di amministrazione delle società del Gruppo sono stati 63, di questi la percentuale femminile è stata pari al 33,3 % sul totale (45,5% nella fascia di età 30-50).
| Divisione per genere degli Organi di Governo o | Primi nove mesi 2018 | |
|---|---|---|
| Età | Donne | Uomini |
| <30 anni | ||
| 30-50 anni | 45.5% | 54,5% |
| $>50$ anni | 26,8% | 73,2% |
L'obiettivo di garantire un riscontro qualificato e competente alle esigenze della clientela e del mercato, attraverso l'adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative, è alla base dell''approccio alla qualità del Gruppo, che si fonda sui principi di semplificazione e trasparenza delle informazioni alla clientela, uguaglianza e imparzialità del servizio a tutti i clienti senza alcuna discriminazione.
| Consegna entro |
Objettivo | Primi nove mesi 2018 |
Primi nove mesi 2017 |
|
|---|---|---|---|---|
| Posta 1 - Prioritaria | 1 giorno | 80,0% | 86,4% | n.d. |
| Posta 1 - Prioritaria | 2 giorni | 80,0% | 93,2% | n.d. |
| Posta 1 - Prioritaria | 1 giorno | 80,0% | n.d | 82.8% |
| Posta 1 - Prioritaria | 4 giorni | 98,0% | 99,0% | 99.2% |
| Posta 4 - Ordinaria | 4 giorni | 90,0% | 89.1% | 92,3% |
| Posta 4 - Ordinaria | 6 giorni | 98,0% | 97,2% | 97,3% |
| Posta Massiva | 4 giorni | 90,0% | 98,7% | 95.9% |
| Posta Massiva | 6 giorni | 98,0% | 99.8% | 99,8% |
| Posta Raccomandandata | 4 giorni | 90,0% | 95,5% | 95,1% |
| Posta Raccomandandata | 6 giorni | 98,0% | 98,1% | 97.9% |
| Posta Assicurata | 4 giorni | 90,0% | 99,1% | 99,6% |
| Posta Assicurata | 6 giorni | 98,0% | 99.8% | 99,9% |
| Pacco Ordinario | 4 aiorni | 90.0% | 96.2% | 93.9% |
| Le conciliazioni | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Conciliazioni discusse su prodotti Postali Retail | 578 | 613 | (35) | $-5,7%$ |
| di cui conciliate o | 91% | 85% | 6% | |
| Conciliazioni discusse su prodotti Postali Business | 47 | 71 | (24) | $-33,8%$ |
| di cui conciliate o | 94% | 77% | 17% | |
| Conciliazioni discusse su prodotti Bancoposta | 331 | 237 | 94 | 39,7% |
| di cui conciliate o | 42% | 55% | $-13%$ | |
| Conciliazioni discusse su prodotti PosteMobile | 32 | 28 | 14,3% | |
| di cui conciliate o | 100% | 57% | 43% | |
| Totale conciliazioni discusse | 988 | 949 | 39 | 4.1% |
| di cui conciliate o | 738 | 721 | 17 | 2.4% |
Nel corso dei primi nove mesi 2018 sono state discusse 988 domande di conciliazione di cui 738 (75%) concluse con il raggiungimento di un accordo fra le parti.
Per quanto riguarda i reclami, la continua attenzione del Gruppo sui servizi di assistenza al cliente ha permesso un miglior controllo dei processi di gestione e la relativa ottimizzazione, portando alla riduzione del tempo medio di gestione dei reclami sui maggiori comparti di prodotto e il contenimento della giacenza complessiva.
| Reclami | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Uffici postali | ||||
| Reclami pervenuti o | 7.614 | 7.179 | 435 | 6,1% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 25,0 | 28,5 | (3,5) | $-12,3%$ |
| Corrispondenza | ||||
| Reclami pervenuti es | 65.432 | 70.733 | (5.301) | $-7,5%$ |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 23,0 | 28,1 | (5,1) | $-18,1%$ |
| Pacchi | ||||
| Reclami pervenuti e | 141.307 | 140.331 | 976 | 0,7% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 15,0 | 11,3 | 3,7 | 32,7% |
| Reclami Servizi Finanziari | ||||
| Reclami pervenuti o | 70.602 | 58.985 | 11.617 | 19,7% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 8,0 | 13,0 | (5,0) | $-38,5%$ |
| Reclami Servizi Assicurativi | ||||
| Reclami pervenuti o | 2.275 | 2.299 | (24) | $-1,0%$ |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 14,7 | 16,4 | (1,7) | $-10,4%$ |
| Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni | 132 | 140 | (8) | $-5,7%$ |
| Reclami Poste Mobile | ||||
| Reclami pervenuti telefonia mobile o | 9.097 | 13.579 | (4.482) | $-33,0%$ |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 4,5 | 7,0 | (2,5) | $-35,7%$ |
| Reclami pervenuti telefonia fissa o | 590 | 204 | 386 | n.s. |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 12,4 | 5,0 | 7,4 | n.s. |
Il Contact Center "Poste Risponde" ha gestito nei primi nove mesi 2018 17,2 milioni di contatti (16,6 milioni nei primi nove mesi 2017) fornendo assistenza su servizi finanziari e postali, assicurativi e previdenziali, servizi Digitali e servizi di telefonia mobile. Il percorso di evoluzione del Contact Center è proseguito nel periodo grazie anche all'integrazione dell'assistenza dedicata ai grandi clienti business e PA a livello centrale e territoriale, con l'obiettivo di migliorare la capacità di rispondere alle esigenze della clientela top sui prodotti e servizi del Gruppo.
Inoltre, la capacità di risposta del Contact Center, misurata dalla percentuale di chiamate dei clienti che hanno avuto risposta, è migliorata dal 91,9% dei primi nove mesi 2017 al 94,6% dei primi nove mesi 2018.
| Contact Center | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Contatti gestiti da "Poste Risponde" (in milioni) | 17.2 | 16.6 | 0.6 | 3,6% |
| L'esperienza dei clienti negli Uffici Postali | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (minuti) | 8.91 | 8.51 | 0.4 | 4,7% |
| Clienti serviti entro 15 minuti | 82.10% | 83.10% | $-1.0%$ |
| Gli ATM per l'inclusione | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||||
| ATM totali | 7.271 | 7.252 | 19 | 0,3% | ||
| di cui: | Copertura | Copertura | ||||
| ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non vedenti e mappe grafiche ad alto contrasto per ipovedenti |
7.271 | 100% | 7.252 | 100% | 19 | 0,3% |
| ATM dotati di guida vocale | 6.179 | 85% | 5.652 | 78% | 527 | 9.3% |
L'attenzione di Poste Italiane ai clienti con disabilità ha trovato traduzione nella realizzazione di Uffici Postali di nuova generazione privi di barriere architettoniche. Inoltre, l'85% degli ATM sono dotati di attacco cuffie per l'ausilio di una guida vocale completa, che aiutano i clienti ipo e non vedenti; il sistema guida alla navigazione attraverso una serie di mappe grafiche ad alto contrasto, attivabili tramite il tasto numerico munito di rilievo di orientamento. Su tutti i 7.271 ATM di Poste Italiane è disponibile il prelievo per ipovedenti e, da dicembre 2017, anche la lista movimenti.
| Uffici Postali per l'integrazione culturale | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Monoetnici (numero) | $\overline{\phantom{a}}$ | |||
| Multietnici (numero) | 25 | 25 | $\qquad \qquad$ | |
| Numero clienti serviti (numero in migliaia) | 2.450 | 2.447 | 3.0 | 0.1% |
| Totale operazioni effettuate (numero in migliaia) | 3.937 | 4.024 | (87,0) | $-2,2%$ |
L'impegno di Poste Italiane all'evoluzione del contesto sociale, in cui l'avvicinamento ai cittadini stranieri in Italia è diventato un elemento importante per il superamento della barriera linguistica, si è tradotto nella realizzazione di 2 tipologie di Uffici Postali che offrono servizi sia alla clientela italiana, sia a un bacino di clienti di diverse etnie:
A supporto degli operatori, l'Ufficio Postale etnico è allestito con tutto il materiale di comunicazione e pubblicità tradotto nelle varie lingue del target di clienti individuato.
| nuove acquisizioni Nuove aperture di conti correnti retail o Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) Incidenza % dei titolari di conto corrente senior (over 65) lncidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" Nuove aperture di Postepay standard retail (*) Incidenza % dei titolari di Postepay standard giovani (under 35) Incidenza % dei titolari di Postepay standard senior (over 65) Incidenza % dei titolari di Postepay standard "nuovi italiani" |
Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| 25,3 | 25,5 | (0,2) | ||
| 23,4 | 24,1 | (0, 7) | ||
| 17,4 | 17,7 | (0,3) | ||
| 34,6 | 38,4 | (3, 8) | ||
| 8,0 | 6.7 | 1,3 | ||
| 11,9 | 12,7 | (0, 8) | ||
| Nuove aperture di Postepay Evolution retail (*) | ||||
| Incidenza % dei titolari di Postepay Evolution giovani (under 35) | 45.3 | 46,0 | (0,7) | |
| Incidenza % dei titolari di Postepay Evolution senior (over 65) | 5,6 | 5.4 | 0,2 | |
| Incidenza % dei titolari di Postepay Evolution "nuovi italiani" | 21,3 | 20,7 | 0,6 | |
Anche nei primi nove mesi 2018 una quota significativa di clienti che hanno aperto un conto corrente Retail o una carta prepagata (Standard o Evolution) ha riguardato soggetti ricompresi nelle categorie a maggior rischio di esclusione finanziaria (giovani, senior e "nuovi italiani"), tenendo conto naturalmente delle specificità dei prodotti considerati (ad esempio la postepay è molto diffusa tra i giovani per la semplicità di utilizzo e i pagamenti on line).
| Numeri dei servizi digitali | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) | 16,8 | 14,2 | 2.6 | 18,3% |
| Identità digitali rilasciate (in milioni) | 2,4 | 1.5 | 0.9 | 60.0% |
| Download App o (in milioni) | 19,5 | 13,3 | 6,2 | 46,6% |
| Operazioni effettuate dai canali digitali consumer (web e app) (in milioni) | 34,4 | 28.3 | 6,1 | 21,6% |
| Focus - Clienti Poste Vita | ||||
| Clienti Gruppo Assicurativo Poste Vita registrati all'area riservata (numero) | 497.319 | 395.505 | 101.814 | 25.7% |
| Utenti che utilizzano i servizi Poste vita e Poste assicura attraverso device mobili | 33.3% | 30,3% | 3.0% |
Il Digital rappresenta una leva cruciale nella relazione con gli stakeholder che interagiscono con Poste Italiane in modalità multicanale, sia fisicamente attraverso la rete dei 12.824 Uffici Postali, sia da PC tramite il sito internet e dalle App per smartphone o tablet.
Il percorso di trasformazione digitale ha l'obiettivo di valorizzare la rete degli Uffici Postali, sviluppare modalità di accesso multicanale e strumenti per interpretare e anticipare i bisogni della clientela, qualificare l'Azienda come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione, favorire l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale.
| Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|
| Numero di pratiche (dati in migliaia) |
2018 | 2017 | ||
| N. Pratiche | % dematerializzate | N. Pratiche | % dematerializzate | |
| Totale | 11.105 | 85% | 10.310 | 74% |
| Primi nove mesi | ||||
| Transazioni corrispondenti (dati in migliaia) |
2018 | 2017 | ||
| Dematerializzate e digitalizzate | Dematerializzate | Dematerializzate e digitalizzate |
Dematerializzate | |
| Totale Transazioni | 55.993 | 27.712 | 56.009 | 30.635 |
| Totale Transazioni elettroniche | 47.836 | 24.310 | 41.654 | 22.417 |
| Transazioni elettroniche sul totale (%) | 85% | 88% | 74% | 73% |
Anche la dematerializzazione dei contratti e delle transazioni, gestita attraverso il progetto Gestione Elettronica Contratti e Transazioni (GECT), si pone l'obiettivo di realizzare processi di lavorazione in modalità completamente elettronica, consentendo di eliminare la stampa e la conservazione cartacea di milioni di pagine di atti in Ufficio Postale e di notificare ai clienti la copia contrattuale tramite email attraverso l'introduzione di originali elettronici sottoscritti con firma elettronica e conservati a norma. I vantaggi per l'ambiente sono un minor consumo di risorse (carta) e produzione di rifiuti (toner), una riduzione dell'energia utilizzata per le stampe e delle emissioni di CO2, ma ci sono anche vantaggi in termini di migliore efficienza operativa, grazie alla velocità di consultazione dei documenti e alla diminuzione dei tempi di risposta per verifiche e accertamenti.
| Consumi di Carta e Cartone per i servizi di stampa | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | variazioni | ||
| Carta e Cartone (tonnellate) | 13.964 | 14.563 | (599) | $-4.1%$ |
Postel SpA è la società del Gruppo che mette a disposizione dei clienti una piattaforma tecnologica per la digitalizzazione delle comunicazioni e dei processi di gestione documentale, consentendo la dematerializzazione e l'elaborazione elettronica dei documenti. Inoltre è attiva anche nel settore servizi di stampa presso i centri di Milano, Roma e Genova, dotati di impianti per la stampa massiva (bollette, fatture estratti conto) e imbustamento. Al fine di minimizzare l'impatto legato all'utilizzo di carta, sono state adottate soluzioni di carta leggera e buste con finestrelle in materiale biodegradabile che rispettano il sistema di gestione della Catena di Custodia FSC® (Forest Stewardship Council), che garantisce la rintracciabilità dei materiali come il legno e i suoi derivati (pasta di cellulosa e carta) provenienti da foreste gestite responsabilmente.
| IIIIIIIVDIIIAII PCI IVIILC | FUILLED HOVE HIGST | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | variazioni | ||||||
| Consumi (GI) * | CO , emessa (tonnellate) |
Consumi (GI) * | CO , emessa (tonnellate) |
Consumi (GI) * | CO. emessa (tonnellate) |
|||
| Energia rinnovabile | 1.345.477 | 1.390.743 | $-3,3%$ | |||||
| Energia elettrica certificata garanzia di origine | 1.345.477 | 1.390.743 | $-3,3%$ | |||||
| Energia non rinnovabile | 530.878 | 33.691 | 570.005 | 36.417 | $-6.9%$ | (2.726) | ||
| di cui: | ||||||||
| Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale | 56.701 | 5.906 | 65.550 | 6.828 | $-13,5%$ | (922) | ||
| Gas Metano | 386.419 | 21.678 | 407.640 | 22.869 | $-5,2%$ | (1.191) | ||
| GPL | 7.335 | 463 | 7.901 | 498 | $-7,2%$ | (35) | ||
| Gasolio | 65.599 | 4.859 | 71.694 | 5.310 | $-8,5%$ | (451) | ||
| Teleriscaldamento | 14.824 | 785 | 17.220 | 912 | $-13.9%$ | (127) | ||
| Totale energia | 1.876.355 | 33.691 | 1.960.748 | 36.417 | $-4.3%$ | (2.726) |
Il consumo di energia in Poste Italiane è prevalentemente attribuibile al patrimonio immobiliare, rappresentato da oltre 15mila sedi lavorative. Il presidio dell'utilizzo degli asset energetici è finalizzato al contenimento dei consumi e alla conseguente riduzione degli impatti ambientali in termini di gas serra prodotti; in tal senso, tra l'altro, è proseguito il progetto LED che prevede la sostituzione dei corpi illuminanti contenenti lampade a fluorescenza (tipo neon) con corpi illuminanti a tecnologia LED (plafoniere e faretti).
Nei primi nove mesi 2018 state emesse 33.691 tonnellate di CO2 a fronte di circa 1,9 milioni di GJ di energia utilizzata.
| Dati sulla flotta aziendale | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | variazioni | |||
| Totale km percorsi (in migliaia) | 259.550 | 252.270 | 7.280 | 2,9% | |
| Totale veicoli | 33.693 | 34.866 | (1.173) | $-3,4%$ | |
| di cui: | |||||
| Numero veicoli tradizionali | 29.768 | 30.711 | (943) | $-3,1%$ | |
| Numero veicoli alternativi | 3.925 | 4.155 | (230) | $-5,5%$ | |
| di cui: | |||||
| Biciclette | 324 | 324 | |||
| Veicoli elettrici | 804 | 1.019 | (215) | $-21,1%$ | |
| Auto ibride | 91 | 108 | (17) | $-15,7%$ | |
| Veicoli alimentati a benzina-metano | 1.727 | 1.727 | |||
| Veicoli alimentati a benzina-GPL | 979 | 977 | 0,2% | ||
| Percentuale veicoli alternativi | 11,6% | 11,9% | $-0,3%$ | ||
| gr CO2 /Km | 210 | 210 |
ll progressivo raggiungimento di migliori standard di qualità ed efficienza, unitamente alle opportunità di sviluppo legate al mercato dell'e-commerce, hanno determinato una rimodulazione del fabbisogno complessivo di mezzi (al 30 settembre 2018 la variazione rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente è pari a circa -1.200 unità). La riduzione di motomezzi e quadricicli elettrici è stata in parte compensata dall'acquisizione di nuovi mezzi a 4 ruote in grado di garantire un fattore di carico adeguato al crescente volume di pacchi gestiti.
Poste Italiane ha posto in essere e sta progressivamente consolidando un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La struttura Governo dei Rischi di Gruppo (GRG), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e in particolare i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti di analisi e gestione dei rischi comuni. A tal ultimo riguardo, è stata implementata una soluzione informatica di supporto all'analisi integrata dei rischi, cd. piattaforma GRC (Governance, Risk & Compliance) di Gruppo, che permette l'individuazione e la valutazione dei rischi sia secondo le metodologie proprie di ciascun ambito specialistico, sia in ottica integrata di Gruppo.
Di seguito si riportano i principali rischi connessi alle attività del Gruppo Poste Italiane.
Rischi strategici: i rischi che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano Strategico; sono identificati, classificati e monitorati con il coinvolgimento del Management, descrivendone le caratteristiche principali, le cause scatenanti e le possibili conseguenze o effetti, sia in termini economici (i.e. perdite, maggiori costi soprattutto per ritardi/mancata implementazione dei piani di razionalizzazione e efficienza, minori ricavi), sia di altra natura (i.e. soddisfazione della clientela).
Rischi finanziari: tra questi rientrano il rischio di mercato (rischio prezzo, rischio valuta, rischio di tasso di interesse e rischio spread), il rischio di credito, il rischio di liquidità e i rischi tecnici derivanti dal contesto operativo del settore assicurativo; il processo di gestione di tali rischi è specificatamente regolamentato e vigilato dalle Autorità (Banca d'Italia e IVASS) e viene presidiato dalle strutture di Risk Managment dei rispettivi settori, coordinati dal referente unico in ambito Governo dei Rischi di Gruppo.
I rischi della gestione finanziaria attengono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta di Poste Italiane SpA e del recente costituito patrimonio separato di PostePay (gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi) e alle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria e, per quanto riguarda la controllata Poste Vita, agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati.
I rischi della gestione assicurativa attengono alla stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, ecc.). Con riferimento alla Compagnia Poste Vita, sotto il profilo tecnico i principali fattori di rischio sono quelli relativi alla mortalità, ossia ogni rischio riconducibile all'aleatorietà della durata della vita degli assicurati, ed ai riscatti.
Di seguito si riporta una declinazione dei rischi della gestione finanziaria.
È il rischio di riduzione del valore dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio per effetto dell'aumento dello spread dovuto al deterioramento della qualità creditizia dell'emittente. Per il Gruppo Poste Italiane rileva in particolare il rischio spread della Repubblica Italiana che impatta sul fair value dei titoli dello Stato Italiano presenti nei portafogli del Gruppo che al 30 settembre 2018 hanno un valore nozionale di 125 miliardi di euro (148 miliardi di euro di titoli obbligazionari complessivi).
Alla fine di settembre 2018 lo spread BTP-BUND decennale ha chiuso a 268 bps (fonte: Bloomberg).
Come conseguenza, il portafoglio titoli gestito nel perimetro delle attività finanziarie (47 miliardi di euro di valore nozionale dei titoli del Patrimonio BancoPosta) ha evidenziato minusvalenze latenti per circa 2,7 miliardi di euro. Tuttavia si ricorda che ad oggi sono state realizzate tutte le plusvalenze previste negli obiettivi 2018, buona parte delle plusvalenze previste per il 2019 e che i titoli acquistati negli ultimi mesi presentano rendimenti superiori a quanto previsto nel Piano Industriale con un impatto sulla profittabilità del portafoglio. Inoltre, si ricorda che le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali del Patrimonio BancoPosta.
Ulteriore conseguenza dell'aumento dello spread è l'impatto sul Solvency Ratio delle attività assicurative (Poste Vita) che al 30 settembre ha registrato una flessione a 172% rispetto a 185% al 30 giugno 2018 e 279% al 31 dicembre 2017. La flessione è conseguenza della significativa riduzione di valore del portafoglio titoli (78 miliardi di euro di valore nozionale dei titoli di Poste Vita) con un impatto negativo sugli Own Funds a fronte di un incremento del Solvency Capital Requirement.
Infine lo spread ha impattato anche sul bilancio civilistico al 30 giugno di Poste Vita (redatto in conformità ai principi contabili nazionali) che ha chiuso con una perdita di 442 milioni di euro per l'impatto a conto economico delle minusvalenze del portafoglio titoli (compensate nel bilancio IAS di Gruppo con variazioni patrimoniali delle riserve tecniche). Tenuto conto dell'andamento dello spread, la Società potrebbe registrare una perdita anche in chiusura del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018; tale circostanza non pregiudica tuttavia la politica dei dividendi per il 2018 avendoli già liquidati alla Capogruppo nel mese di giugno per un ammontare inferiore a quanto previsto con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa il 3%.
Il Gruppo Poste Italiane monitora costantemente l'andamento dello spread e sono allo studio soluzioni per mitigare l'eventuale ulteriore innalzamento del valore dello stesso. Poste Vita sta inoltre valutando la possibilità di rilevare imposte differite attive sulla parziale deducibilità della variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo Vita (modifiche introdotte dal D.L. n. 78/2010) che porterebbero un beneficio sul Solvency Ratio di circa +8/10%. Inoltre, Poste Italiane ha deliberato a favore di Poste Vita un impegno incondizionato e irrevocabile per 5 anni per un aumento di capitale per un ammontare fino a 1.750 milioni di euro a supporto del Solvency Ratio che supera quanto deliberato a febbraio 2018 (aumento di capitale fino a 1 miliardo di euro condizionato alla riduzione del Solvency Ratio al di sotto del 130%). Tale soluzione consente a Poste Vita, ai sensi della Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni e subordinatamente all'approvazione di IVASS, di computare oggi il valore di circa 1.100 milioni di euro tra i fondi propri accessori di livello 2 (cosiddetti Ancillary Own Fund Tier2 o "AOF Tier2") con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +26%.
Le suddette azioni porterebbero il coefficiente a un valore di circa 210%.
Infine, sono in discussione presso le competenti istituzioni e autorità interventi strutturali; tra questi, il 31 ottobre 2018 l'IVASS ha pubblicato "Chiarimento sulle modalità di applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 344-decies del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, concernente la misura transitoria sulle riserve tecniche" (di seguito MTRT) atto a consentire un passaggio graduale dal regime prudenziale previgente (c.d. Solvency I) al regime Solvency II. Sulla base delle attuali stime, l'applicazione della MTRT avrebbe un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +20%. Nel complesso, tutte le azioni individuate consentirebbero al coefficiente di attestarsi a 230%.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.
È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, a eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.
In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.
È il rischio che il Gruppo Poste non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento per l'incapacità sia di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk), a condizioni di mercato, sia di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk) per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.
Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso:
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato. Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread) degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.
È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.
E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto. A tale rischio sono esposti principalmente i Crediti e Debiti Commerciali detenuti dalla Capogruppo verso Corrispondenti Esteri, gli investimenti della Capogruppo in azioni Visa e le quote di taluni dei Fondi detenuti da Poste Vita SpA.
E' il rischio di downgrading del Rating assegnato a Poste Italiane da tre agenzie:
L'eventuale downgrading, dovuto a un possibile peggioramento del merito di credito di Poste Italiane, può incrementare il cost of funding della Capogruppo e condizionare - in particolare qualora il downgrading facesse scendere il rating a un livello sub Investment Grade – l'accesso di Poste ad alcune forme di finanziamento, tra cui il mercato dei capitali, rendendo potenzialmente più difficoltoso reperire fondi sul mercato.
• Rischio di downgrading della Repubblica Italiana
Poste Italiane è indirettamente esposta al rischio di downgrading della Repubblica Italiana, Infatti il rating di Poste Italiane è strettamente correlato a quello dello Stato Sovrano e sulla base delle metodologie attualmente utilizzate dalle agenzie di rating, ulteriori declassamenti dell'Italia possono determinare analoghi effetti sul rating di Poste Italiane. Inoltre, eventuali nuovi downgrading dell'Italia e in particolare nel caso di declassamenti a livelli sub Investment grade, potrebbero causare un ulteriore allargamento del differenziale tra il rendimento dei Titoli di Stato Italiani e quelli Tedeschi, determinando gli effetti descritti nel paragrafo Rischio Spread.
44 Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 Rischi operativi: sono i rischi di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni a livello di Gruppo, oppure da eventi esogeni. La gestione dei rischi operativi avviene sia nell'ambito specialistico dei presidi esistenti nel Gruppo (Risk Management Bancoposta, Risk Management Poste Vita, Risk Management SGR), in ottemperanza alle disposizioni delle rispettive Autorità di Vigilanza, sia a livello integrato, a cura della funzione Governo dei Rischi di Gruppo. Sono oggetto di attento monitoraggio, tra gli altri: i) il rischio informatico, ed in particolare il rischio di malfunzionamento e/o di carenze nella sicurezza dei sistemi informatici che potrebbero determinare perdita di integrità, violazione di dati personali, riservatezza e confidenzialità delle informazioni nonché disservizi alla clientela; ii) il rischio di sicurezza sul lavoro, e in particolare di infortuni a dipendenti o contrattisti sui luoghi di lavoro derivanti dalle attività operative (es. accettazione, trasporto e smistamento di pacchi e corrispondenza, nonché recapito dei prodotti postali con l'utilizzo di motoveicoli e autoveicoli); iii) rischi di sicurezza fisica, in particolare di accesso nelle sedi centrali delle aziende del Gruppo, negli uffici postali o in aree riservate da parte di soggetti non adeguatamente autorizzati/identificati, nonché di limitata protezione dei beni/patrimonio di Poste italiane contro atti predatori (rapine,
perdite derivanti da frodi, furti, attacchi agli ATM, atti vandalici, ecc.). Rientrano inoltre tra i rischi operativi i disagi e/o blocchi presso gli impianti produttivi del Gruppo (Centri di smistamento, centri di recapito, ecc) derivanti da agitazioni o scioperi sindacali.
Rischi di non conformità alle norme: fanno riferimento ai rischi di violazione di norme esistenti, come ad esempio i rischi ex D.Lgs. 231/01, ex L.262/05, Privacy, Market Abuse o connessi all'introduzione di nuove norme e/o regolamenti che hanno rilevanza nei settori di attività del Gruppo Poste Italiane. In particolare rientrano in questa tipologia di rischi quelli legati all'introduzione di nuove norme per la gestione e sviluppo dei servizi postali universali e delle relative tariffe a remunerazione dell'attività di Poste nonché il rischio di mancato rispetto degli standard di qualità del servizio regolati dalla AGCom.
Rischi reputazionali: i rischi che possono derivare da una percezione negativa da parte degli stakeholder del Gruppo, per i quali il framework adottato prevede l'attivazione di un intervento di analisi e di gestione (stakeholder engagement) al fine di intercettare e valutare le fonti di rischio. Tra gli elementi di rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta, rileva l'andamento delle performance di mercato riconducibile prevalentemente al collocamento dei prodotti del risparmio postale e di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR) nonché la qualità del servizio percepita e erogata sui servizi legati all'attività di corrispondenza e recapito pacchi.
In data 3 ottobre 2018, la Società, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro oltre interessi, per abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE accertata nel mese di gennaio 2018 dall' AGCM. Al 30 settembre 2018, il fondo accantonato nell'esercizio 2017 è stato completamente utilizzato.
A fronte della cessione ad ANIMA Holding delle azioni di ANIMA SGR, rinvenienti dalla scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR, che ha acquisito efficacia il 1° novembre 2018, il 24 ottobre 2018 sono stati incassati 120 milioni di euro.
Con riferimento alla cessione del 100% delle azioni di Banca del Mezzogiorno–Mediocredito Centrale SpA ("BdM") sottoscritta in data 8 febbraio 2017 tra Poste Italiane SpA, in qualità di venditore, e Invitalia, in qualità di acquirente, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota pari a 40 milioni di euro del corrispettivo dell'operazione. In linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia definiranno in buona fede modalità alternative per il pagamento della quota parte del prezzo di vendita.
Le agenzie di rating Standard & Poors e Moody's, a valle del declassamento della Repubblica Italiana, hanno modificato il rating assegnato a Poste Italiane come segue:
Ulteriori accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 sono descritti negli altri paragrafi del documento.
Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 30 settembre 2018, otto operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché diciannove operazioni di compravendita titoli di Stato.
Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 30 settembre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.
Nel corso dei primi nove mesi del 2018 non sono state concluse ulteriori operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza preventivamente sottoposte al Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati ai sensi delle Linee Guida per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati.
La trattazione che segue, redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali, riporta i soli procedimenti rilevanti in corso e per i quali sono intervenute significative variazioni nei primi nove mesi del 2018. Per la trattazione completa si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2017.
In data 8 giugno 2016, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane l'avvio di un'istruttoria ai sensi dell'art. 14 della Legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.
In data 13 dicembre 2017, l'Autorità ha adottato il provvedimento conclusivo dell'istruttoria, notificato in data 15 gennaio 2018, con cui è stata accertata l'infrazione per abuso di posizione dominante con diffida alla Società di astenersi da comportamenti analoghi per il futuro. Con il medesimo provvedimento ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria dell'importo di 23 milioni di euro, limitata - rispetto ai precedenti dell'Autorità - al 2% del fatturato e scontata in relazione agli obblighi di ottemperanza assunti anticipatamente da Poste Italiane e valutati positivamente da Nexive.
Avverso il predetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva che è stata concessa con provvedimento fuori udienza e successivamente in camera di consiglio il TAR ha ritenuto che non erano ancora scaduti i termini per l'ottemperanza e ha disposto l'apertura di un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza. L'udienza di merito è stata fissata al 5 dicembre 2018.
In data 27 giugno 2018, il Consiglio di Stato, decidendo sulla sospensiva richiesta da Poste Italiane, ha invitato l'AGCM a valutare le conseguenze collaterali (anche indirette) che potrebbero discendere da interventi proattivi messi in campo nel periodo intercorrente tra la data di adozione della decisione e la data di definizione del processo di primo grado, anche astenendosi dall'assumere decisioni idonee a complicare gravemente ed ulteriormente il quadro della ridetta vicenda contenziosa.
Nonostante Poste Italiane abbia comunque continuato nella proposizione di comportamenti proattivi ed abbia anche depositato avanzamenti sull'ottemperanza, l'AGCM, senza tener conto delle raccomandazioni del Consiglio di Stato, con provvedimento notificato il 10 agosto 2018, ha avviato un procedimento di inottemperanza al provvedimento. Avverso l'avvio di detto procedimento, Poste Italiane ha depositato al TAR del Lazio istanza cautelare ai sensi dell'art. 59 c.p.a.. All'udienza per la camera di consiglio, fissata il 3 ottobre 2018, il TAR non ha accolto la sospensiva. Poste Italiane sta valutando la proposizione dell'appello al Consiglio di Stato.
In data 3 ottobre 2018, la Società, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento
della sanzione e ha trasmesso all'Autorità una relazione di ottemperanza al provvedimento. Al 30 settembre 2018, il fondo accantonato nell'esercizio 2017 è stato completamente utilizzato.
| 30 settembre 31 dicembre ATTIVO 2018 2017 Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari 1.884 2.001 Investimenti immobiliari 48 52 Attività immateriali 492 516 533 508 Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 170.313 171.004 Attività finanziarie Crediti commerciali 6 9 Imposte differite attive 1.170 869 3.321 Altri crediti e attività 3.043 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 71 71 Totale 177.838 178.073 Attività correnti Rimanenze 136 138 2.026 Crediti commerciali 2.080 Crediti per imposte correnti 223 93 Altri crediti e attività 1.110 954 Attività finanziarie 19.174 15.762 3.196 Cassa e depositi BancoPosta 3.094 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.060 2.428 Totale 27.877 24.597 TOTALE ATTIVO 205.715 202.670 30 settembre 31 dicembre PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 2018 2017 Patrimonio netto 1.306 Capitale sociale 1.306 Riserve 1.611 1.080 di cui Riserva di Fair Value (473) 371 4.633 Risultati portati a nuovo 4.914 Totale Patrimonio netto di Gruppo 7.300 7.550 Patrimonio netto di terzi 7.300 7.550 Totale Passività non correnti Riserve tecniche assicurative 124.335 123.650 Fondi per rischi e oneri 694 692 Trattamento di fine rapporto 1.212 1.274 5.741 5.044 Passività finanziarie 853 Imposte differite passive 546 1.207 Altre passività 1.136 Totale 133.971 132.413 Passività correnti Fondi per rischi e oneri 499 903 Debiti commerciali 1.357 1.332 Debiti per imposte correnti 206 23 Altre passività 2.274 2.249 Passività finanziarie 60.108 58.200 Totale 64.444 62.707 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 205.715 202.670 |
(milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Terzo Terzo trimestre trimestre 2018 2017 |
Primi nove mesi 2018 |
Primi nove mesi 2017 |
|---|---|---|
| 828 849 Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro |
2.589 | 2.661 |
| 163 144 Ricavi da pagamenti, mobile e digitale |
470 | 422 |
| Ricavi da servizi finanziari 1.168 1.069 |
3.844 | 3.779 |
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve 333 363 tecniche e oneri relativi a sinistri |
1.048 | 1.031 |
| 3.837 5.291 Premi assicurativi |
12.708 | 16.389 |
| 939 872 Proventi derivanti da operatività assicurativa |
2.668 | 3.003 |
| (4.400) (5.746) Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri |
(13.478) | (17.917) |
| (84) Oneri derivanti da operatività assicurativa (13) |
(850) | (444) |
| 2.522 2.395 Ricavi netti della gestione ordinaria |
7.951 | 7.893 |
| 569 563 Costi per beni e servizi |
1.695 | 1.747 |
| 6 9 Oneri derivanti da operatività finanziaria |
41 | 42 |
| 1.305 1.307 Costo del lavoro |
4.151 | 4.241 |
| 133 132 Ammortamenti e svalutazioni |
405 | 413 |
| (4) (5) Incrementi per lavori interni |
(10) | (18) |
| 54 51 Altri costi e oneri |
147 | 261 |
| 3 9 Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre |
13 | 31 |
| 456 329 Risultato operativo e di intermediazione |
1.509 | 1.176 |
| 15 24 Oneri finanziari |
55 | 72 |
| 31 27 Proventi finanziari |
85 | 85 |
| di cui proventi non ricorrenti $\overline{\phantom{0}}$ |
$\overline{c}$ | |
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | 94 | |
| di cui oneri (proventi) non ricorrenti | 82 | |
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni 5 3 con il metodo del Patrimonio netto |
13 | 12 |
| 477 335 Risultato prima delle imposte |
1.552 | 1.107 |
| 156 121 Imposte sul reddito |
496 | 383 |
| di cui oneri (proventi) non ricorrenti $\overline{\phantom{0}}$ $\overline{\phantom{0}}$ |
$\overline{\phantom{0}}$ | (9) |
| 321 214 UTILE DEL PERIODO |
1.056 | 724 |
| 321 214 di cui Quota Gruppo |
1.056 | 724 |
| 0,246 0,164 Utile per azione |
0,809 | 0,554 |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Terzo trimestre 2018 |
Terzo trimestre 2017 |
Primi nove mesi 2018 |
Primi nove mesi 2017 |
|
| 321 | 214 | Utile/(Perdita) del periodo | 1.056 | 724 |
| Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo | ||||
| Strumenti di debito valutati al FVOCI | ||||
| (854) | 315 | Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo | (2.510) | (276) |
| (14) | (14) | Trasferimenti a Conto economico da realizzo | (395) | (610) |
| Incremento/(Decremento) per perdite attese | (3) | |||
| Copertura di flussi | ||||
| 20 | 5 | Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo | 155 | (13) |
| (8) | (9) | Trasferimenti a Conto economico | (9) | (10) |
| 245 | (83) | Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo |
789 | 267 |
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) |
||||
| $\overline{3}$ | Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto dell'effetto fiscale) |
2 | ||
| Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo | ||||
| Strumenti di capitale valutati al FVOCI | ||||
| Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo | ||||
| Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto | ||||
| (7) | Utili/(Perdite) attuariali da TFR | 41 | ||
| $\overline{c}$ | Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo |
(12) | ||
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) |
||||
| (616) | 217 | Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo | (1.973) | (611) |
| (295) | 431 | TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO | (917) | 113 |
| (295) | 431 | di cui Quota Gruppo | (917) | 113 |
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||||||||||
| Riserve | |||||||||||
| Capitale sociale |
Riserva Legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash flow hedge |
Riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione |
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
Risultati portati a nuovo |
Totale Patrimonio netto di Gruppo |
Capitale e riserve di Terzi |
Totale Patrimonio netto |
|
| Saldo al 1º gennaio 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 1.092 | (18) | (1) | $\overline{2}$ | 4.454 | 8.134 | $\overline{\phantom{a}}$ | 8.134 |
| Totale conto economico complessivo del periodo | $\overline{\phantom{a}}$ | (626) | (16) | $\overline{c}$ | $\sim$ | 753 | 113 | $\sim$ | 113 | ||
| Dividendi distribuiti | ۰ | $\sim$ | $\sim$ | ۰ | ×, | (509) | (509) | ٠ | (509) | ||
| Saldo al 30 Settembre 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 466 | (34) | 1 | $\overline{2}$ | 4.698 | 7.738 | $\sim$ | 7.738 |
| Totale conto economico complessivo del periodo | $\overline{\phantom{a}}$ | (96) | (27) | $\overline{\phantom{a}}$ | (65) | (188) | $\sim$ | (188) | |||
| Dividendi distribuiti | |||||||||||
| Riclassifica a/(da) riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione |
$\sim$ | $\overline{\phantom{a}}$ | ۰ | 1 | $\overline{\phantom{a}}$ | (1) | $\sim$ | $\sim$ | ٠ | $\sim$ | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 371 | (61) | $\overline{\phantom{a}}$ | $\overline{2}$ | 4.633 | 7.550 | $\overline{\phantom{a}}$ | 7.550 |
| Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 | $\overline{\phantom{a}}$ | $\overline{a}$ | $\overline{a}$ | 1.233 | $\overline{a}$ | $\overline{\phantom{a}}$ | $\overline{\phantom{a}}$ | (17) | 1.216 | $\overline{\phantom{a}}$ | 1.216 |
| Riclassifiche di strumenti finanziari | 1.705 | 13 | 1.718 | $\sim$ | 1.718 | ||||||
| Rettifiche | $\sim$ | 15 | (40) | (25) | $\sim$ | (25) | |||||
| Effetti fiscali | ٠ | ٠ | $\sim$ | (487) | ٠ | $\overline{\phantom{a}}$ | $\sim$ | 10 | (477) | $\sim$ | (477) |
| Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 |
1.306 | 299 | 1.000 | 1.604 | (61) | ٠ | 2 | 4.616 | 8.766 | $\overline{\phantom{a}}$ | 8.766 |
| Totale conto economico complessivo del periodo | $\overline{\phantom{0}}$ | (2.077) | 104 | $\overline{\phantom{a}}$ | 1.056 | (917) | $\overline{\phantom{a}}$ | (917) | |||
| Dividendi distribuiti | ۰ | $\overline{\phantom{a}}$ | (549) | (549) | $\overline{\phantom{a}}$ | (549) | |||||
| Altre variazioni | $\overline{\phantom{a}}$ | 210 | $\sim$ | $\sim$ | $\sim$ | $\sim$ | (210) | $\sim$ | $\sim$ | $\sim$ | |
| Saldo al 30 Settembre 2018 | 1.306 | 299 | 1.210 | (473) | 43 | $\overline{\phantom{a}}$ | 2 | 4.913 | 7.300 | $\sim$ | 7.300 |
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Primi nove | Primi nove | ||
| mesi 2018 | mesi 2017 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo | 1.978 | 2.292 | |
| Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego | 780 | ||
| Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato | 55 | ||
| Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative | 358 | 799 | |
| Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali | 15 | 12 | |
| Scoperti di conto corrente Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli |
1 21 |
2 17 |
|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 2.428 | 3.902 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 2.428 | 3.902 | |
| Risultato del periodo | 1.056 | 724 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 405 | 413 | |
| Perdite e svalutazioni / (Recuperi) su crediti | 15 | 31 (2) |
|
| (Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti Impairment gruppi di attività in dismissione |
|||
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | 94 | ||
| (Incremento)/Decremento Rimanenze | (2) | ||
| (Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività | (592) | (333) | |
| Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività | 118 | (79) | |
| Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione | ۳ | 7 | |
| Variazioni dei fondi rischi e oneri | (402) | (157) | |
| Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza | (62) | (67) | |
| Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa) | (19) | (7) | |
| Altre variazioni Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria |
[a] | 314 831 |
60 684 |
| Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria | 3.868 | 4.575 | |
| Liguidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria | (3.275) | (4.139) | |
| (Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta | 102 | (654) | |
| (Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria | (785) | (790) | |
| Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria | [b] | (90) | (1.008) |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività assicurativa | (6.254) | (5.111) | |
| Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette | 7.162 | 8.586 | |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value a conto economico | 618 | (380) | |
| (Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività assicurativa Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa |
[c] | (990) 536 |
(819) 2.276 |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa | $[d] = [a + b + c]$ | 1.277 | 1.952 |
| Investimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali | (260) | (283) | |
| Partecipazioni | (30) | (228) | |
| Altre attività finanziarie | $\overline{a}$ | 250 | |
| Disinvestimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita | 2 | 3 | |
| Partecipazioni Altre attività finanziarie |
|||
| Variazione perimetro di consolidamento | 169 $\overline{\phantom{a}}$ |
10 131 |
|
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | [e] | (119) | (117) |
| Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari | (977) | (2) | |
| (Incremento)/Decremento crediti finanziari | 1 | ||
| Dividendi pagati | (549) | (509) | |
| Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti | [f] | (1.526) | (510) |
| Flusso delle disponibilità liquide | $[g] = [d + e + f]$ | (368) | 1.325 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 2.060 | 5.227 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 2.060 | 5.227 | |
| Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego | |||
| Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato | (42) | ||
| Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative | (1.008) | (2.931) | |
| Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali | (17) | (13) | |
| Scoperti di conto corrente Gestioni incassi in contrassegno e altri vincoli |
(20) | ||
| (15) | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo | 973 | 2.268 |
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Tiziano Ceccarani dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis comma 2 del testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.
Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:
EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.
EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.
CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.
Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza e delle Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo inclusi i rapporti con gli altri settori.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
COMBINED RATIO è un indicatore di redditività che misura l'incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza e ai premi lordi contabilizzati nel periodo ed è calcolato come la somma del Loss ratio e dell'Expense ratio.
LOSS RATIO è un indicatore di economicità della gestione tecnica di una compagnia di assicurazione operante nel ramo danni ed è calcolato come il rapporto tra gli Oneri per sinistri (comprensivi delle spese di liquidazione) e i Premi lordi di competenza.
EXPENSE RATIO è calcolato come il rapporto fra il totale delle spese (Costi di funzionamento e Provvigioni di competenza) e i Premi lordi contabilizzati.
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